Orizzonti 01-2014

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Orizzonti

La newsletter del gruppo Hoval

no. 1/2014


Im Fokus Prefazione

Care lettrici, cari lettori

Vi piacciono le mezze misure? A noi di

Riscontriamo con grande soddisfazione che la

Hoval no. Perché in Hoval alziamo sempre

fiducia nelle sofisticate soluzioni Hoval si è

un po’ il tiro, ogni volta. Tutti sanno che Hoval

diffusa un po’ ovunque: da Buckingham Palace

ha intrapreso fin dall’inizio percorsi innovativi

a Londra fino al Burj Khalifa di Dubai, la più

nello sviluppo di nuovi prodotti. Oltre a questa

alta struttura mai realizzata dall’uomo, o al più

attività creativa, anche l’interazione intelligente

alto grattacielo giapponese che presto sorgerà

dei prodotti migliori all’interno di un sistema è

a Tokyo, così come in stadi di calcio famosi in

sempre stata per noi una sfida particolarmente

tutto il mondo come Wembley o l’Emirates

stimolante. Il nostro recente ingresso nel

Stadium, solo per citare qualche esempio.

settore delle reti di teleriscaldamento locale e il coerente sviluppo di un sistema di regolazione, che pone nuovi punti di riferimento in questo campo, ne costituiscono la logica conseguenza. In parallelo, abbiamo brillantemente introdotto sul mercato soluzioni innovative ed efficienti sotto il profilo energetico per raffreddare i centri di calcolo

Quale dimostrazione migliore può esserci per la qualità di un lavoro che mira alla perfezione, se non la fiducia dei nostri clienti? Anche in futuro non ci accontenteremo delle mezze misure, ma continueremo ad entusiasmarvi con altre soluzioni all’altezza delle più elevate esigenze!

o recuperare il calore dagli scarichi delle macchine nei processi di produzione. Grazie al nostro know-how, siamo in grado di soddisfare le massime esigenze dei clienti. I vari articoli sugli impianti, che pubblichiamo in questo numero di Orizzonti, ne danno una stupefacente dimostrazione: Hoval non offre solo prodotti innovativi, ma molto di più.

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Peter Gerner, Direzione del gruppo Hoval / Amministratore Delegato settore di riscaldamento


Contenuto

Orizzonti no. 1 / 2014

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Sul mercato

04 Notizie in breve dal pianeta Hoval

In primo piano

07 I collaboratori Hoval e la ricerca della perfezione 08 L’ecocasa migliore su scala mondiale 10 Quando l’energia scorre dal vetro

In esercizio

12 L’entusiasmo della famiglia Bertsch per Belaria 13 Un fornitore unico 14 Prestazioni da record al Velodrome Suisse 16 Calore dall’aria delle gallerie sotterranee 17 Il teleriscaldamento arriva in convento

18 Caldaia colossale per il caso eccezionale 19 Il sole porta a Hoval UltraSol 20 Hoval va nella foresta pluviale ® Il campione di risparmio energetico Hoval RoofVent 21 Efficiente generazione di calore per un ospedale In dettaglio ® 22 Hoval HomeVent per aria fresca sempre disponibile ® 24 Hoval HomeVent alla prova pratica

25 Hoval Belaria twin A - a elevata efficienza e silenziosissima ®

® 26 Hoval UltraGas (100) - più potenza ma sempre in poco spazio

27 Retrospettiva Sigla editoriale

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Sul mercato Scoprire le novità, curare le relazioni e condividere l’entusiasmo. La stagione fieristica di inizio 2014 ha dato molto da fare. A colpi di martello, tante laboriose mani hanno allestito e disallestito gli stand Hoval una fiera dopo l’altra. Il messaggio era sempre lo stesso in Svizzera, così come in Austria, Germania e Italia: grazie alla sua competenza di sistema, Hoval ha la soluzione giusta per ogni esigenza. E in più è il fornitore unico per tutti i componenti!

CLIMATE WORLD - MOSCA Mosca ha ospitato il Climate World, una delle principali fiere internazionali nell’ambito della ventilazione e climatizzazione. Il recupero del calore è una questione centrale per molte aziende di produzione nel quadro dell’attuale politica climatica mondiale. I visitatori hanno trovato risposte da Hoval che, in questa occasione, ha presentato uno dei più efficienti scambiatori di calore a piastre a flussi incrociati e lo scambiatore di calore a rotazione più compatto del settore. Con questi sviluppi tecnici, Hoval è sempre all’altezza della responsabilità per l’energia e l’ambiente.

SWISSBAU - BASILEA

Foto: BMLFUW/Bernhard Kern

Risparmiare energia e risorse è uno dei punti di forza di Hoval, soprattutto quando si tratta di soluzioni di sistema. I visitatori dello stand allo Swissbau di Basilea hanno potuto testarlo di persona. La combinazione tra energia solare e calore recuperato dall’energia dell’ambiente è stato uno dei temi centrali della manifestazione. Il ® nuovo collettore solare Hoval UltraSol e Hoval Belaria compact IR con il suo COP di 4,2 erano al centro dell’attenzione.

FIERA DEL RISPARMIO ENERGETICO - WELS

AQUATHERM - VIENNA Hoval sa fare tutto, dalle piccole alle grandi sfide! Al salone Aquatherm di Vienna, i visitatori hanno avuto una panoramica completa delle diverse soluzioni di sistema. Anche in questo caso, il nuovo collettore solare UltraSol è stato la principale attrazione, in abbinamento a varie soluzioni per la costruzione o la riqualificazione. 4 _ Orizzonti no. 1/2014

Il ministro federale Andrä Rupprechter ha inaugurato la Fiera sul risparmio energetico a Wels, che ha successivamente visitato per informarsi sulle ultime e più efficienti tecniche del settore. In questa foto è sullo stand di Hoval assieme a Doris Schulz, presidentessa della fiera di Wels e Christian Hofer, direttore generale di Hoval Austria. Quale partner di klima:aktiv, Hoval ha presentato agli operatori del settore soprattutto le sue più recenti soluzioni ad efficienza energetica.


Im Fokus Am Markt

FUTURE-THINKING - FRANCOFORTE SUL MENO I convegni Hoval si sono concentrati sul raffrescamento adiabatico della soluzione Hoval ServeLine per i centri di calcolo. Oltre all’elevata versatilità di questa soluzione, il raffrescamento adiabatico offre il grande vantaggio del risparmio energetico e della riduzione dei costi rispetto a un sistema convenzionale. Il Prof. Dr. Martin Kriegel, direttore dell‘Hermann-Rietschel Institut presso il Politecnico di Berlino, ha tenuto una conferenza sui vantaggi della soluzione Hoval sottolineando, sulla base di una presentazione scientifica, il potenziale del raffrescamento per evaporazione e le conseguenti possibilità di risparmio, che vengono studiati in un apposito centro di calcolo dimostrativo.

IFH - NORIMBERGA / HALLTEC - KARLSRUHE All’IFH di Norimberga, gli operatori del settore si sono potuti informare sulle soluzioni più intelligenti e sugli intuitivi sistemi di regolazione Hoval. In contemporanea, i sistemi di climatizzazione per grandi ambienti sono stati presentati al salone Halltec di Karlsruhe. Hoval e le sue soluzioni per il raffrescamento dei centri di calcolo, oppure per l’utilizzo efficiente dello scarico dell’aria dei processi industriali, assicurano il risparmio di tanta energia ma anche di risorse finanziarie.

NUOVA SEDE - ITALIA Ad aprile è ufficialmente iniziata la costruzione della nuova sede Hoval a Zanica in provincia di Bergamo, che ospiterà uffici e magazzini su superfici di rispettivamente 700 m² e circa 1.000 m². Il nuovo edificio si distingue per il suo concetto di benessere ed efficienza. Si tratta di un progetto pilota nel suo settore, in quanto rientra nella classe di efficienza energetica A e prende come ambiziosi riferimenti sia i requisiti della bioarchitettura sia i principi di green building. Lo stabile dispone di un sistema di riscaldamento e ventilazione interamente basato sulla tecnologia Hoval e anche di un Centro di formazione con apparecchi funzionanti. Il progetto ha vinto un concorso di architettura che aveva come criterio determinante l’espressione dei valori del marchio Hoval a livello architettonico ed energetico. Il termine dei lavori è previsto per la seconda metà del 2014.

MOSTRA CONVEGNO - MILANO “Hoval è il vostro consulente energetico a 360°“: questo è il messaggio chiaramente trasmesso sullo stand della Mostra Convegno a Milano. Capire, apprendere e discutere nell’interazione multimediale tra clienti ed esperti Hoval ha costituito il fulcro della settimana in fiera. E chi non ha potuto partecipare di persona, può seguire tutte le interviste online su Youtube.com/HovalTV.

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Sul mercato STAZIONI DI TELERISCALDAMENTO PER LA BASSA AUSTRIA La EVN Wärme GmbH punta sulla tecnologia Hoval per i prossimi 2 anni! Un contratto quadro prevede che Hoval fornisca alla EVN Wärme GmbH un numero di sottostazioni, nell’ordine delle centinaia, con potenza compresa tra 95 e 1800 kW. Esse saranno installate sulle interfacce tra gli edifici da alimentare e le reti di teleriscaldamento di Baden, Hainburg, Klosterneuburg, Korneuburg, Krems, Mödling, Tulln, Wiener Neustadt e numerosi altri comuni della Bassa Austria.

UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI TECNICA E GASTRONOMIA

IL NUOVO TEAM DI HOVAL DANIMARCA Dal 1° aprile 2014 la famiglia Hoval conta un nuovo membro in più: la Danimarca! Dalla sede di Skanderborg, Hoval partecipa direttamente alla realtà del mercato danese. Il governo del paese scandinavo punta con decisione sulle energie rinnovabili e, nel settore del riscaldamento, intende diventare neutrale a livello di Co2 entro il 2030. Questo orientamento così avveniristico è in eccellente sintonia con i prodotti e le soluzioni Hoval, che sfruttano le risorse con la massima efficienza. In Danimarca, il nuovo team di Hoval è guidato da Per Hedegaard (direttore generale) e Martin Franck (direttore tecnico). Un cordiale benvenuto nella famiglia Hoval e in bocca al lupo per l’inizio dell‘attività!

I nuovi spazi commerciali con centrale di riscaldamento Hoval e un Centro di formazione tecnicamente complesso costituiscono motivi sufficienti per festeggiare. Hoval Germania lo ha fatto invitando i clienti, la stampa e i partner a un viaggio di scoperta dei nuovi locali. Per un giorno intero sono stati offerti “assaggi di tecnica” con progetti di riferimento documentati, prodotti da visionare direttamente e lo scambio di conoscenze specialistiche. Il famosissimo chef Alfons Schubeck si è invece occupato della degustazione vera e propria, preparando piatti al top dell’arte culinaria che hanno suscitato l’entusiasmo degli ospiti.

UNA CALDAIA A PELLET PER CASE UNIFAMILIARI E LOCALI COMMERCIALI

UN PREMIO PER IL “MIGLIO IN PIÙ” “Going the extra Mile” è il premio assegnato dall’azienda britannica Imtech alle imprese che “percorrono un miglio in più”, ossia che compiono un ulteriore sforzo nell’assistenza ai loro clienti. Hoval UK lo fa e lo ha dimostrato impegnandosi in modo straordinario nell’assistenza di Imtech Meica, che ha aiutato a rispettare una tempistica ambiziosa e a concludere i progetti nel rispetto delle scadenze. Per questo “miglio in più”, Hoval UK si è meritata non solo il premio di Imtech Meica, ma anche un assegno del valore di £ 500. Congratulazioni! 6 _ Orizzonti no. 1/2014

Per Hoval UK ha inizio una partnership con Devon Eco Energy, un’azienda energetica specializzata in fonti rinnovabili, che ha subito inserito Hoval BioLyt con una potenza fino a 36 kW nel suo assortimento per le regioni di Devon e Cornovaglia. Il direttore generale di Hoval UK Adrian Walker vede la partnership confermata dall’interesse già grande, che i clienti privati hanno dimostrato nei confronti della caldaia a pellet di Hoval. La consapevolezza che il riscaldamento a pellet contribuisce alla riduzione dei costi energetici e degli sprechi di risorse viene sostenuta anche dall’ultimo programma di incentivi del governo britannico in favore delle famiglie e dei piccoli locali commerciali. Si stanno già elaborando nuovi piani per espandere la collaborazione di successo con Devon Eco Energy.


In primo piano

Ambiziosi!

Il concetto non è neutro. Si definisce „esigente“ una persona o anche un lavoro che punta alla perfezione. Il termine può quindi avere un’accezione positiva ma, a volte, sottintendere una valutazione critica. A seconda della prospettiva e del contesto, vi si associano i valori semantici di aspettativa, bisogno, criterio morale, norma, sfida e competenza. In Hoval, il concetto è legato alla storia dell’azienda ed ha un’interpretazione sostanzialmente univoca e positiva. Un collaboratore di Hoval vive in prima persona la ricerca della perfezione. Ognuno di noi aspira a dare il massimo, sia a livello personale che lavorativo, indipendentemente dall’importanza della mansione. A volte l’oggetto dei proprio sforzi è la qualità, altre volte la precisione, la puntualità o l’esattezza, oppure la cordialità nella comunicazione o la disponibilità a collaborare nel lavoro di gruppo. La spinta alla perfezione può essere vissuta in ogni attività, purché punti a risultati superiori alla media, di grande valore, straordinari! L’unicità è riconoscibile, è ciò che fa la differenza rispetto agli altri. È un vantaggio sulla concorrenza. Dare sempre un po’ di più – è questo che entusiasma maggiormente il nostro intelocutore. Qui riconosciamo un altro valore del marchio Hoval: è l’entusiasmo che trasforma il cliente in un fan! I documenti attestano che già il fondatore di Hoval, Gustav Ospelt, si era avvicinato con grande ambizione al fuoco o, per essere più precisi, alla fiamma: „Ho studiato l’andamento della fiamma e il comportamento del fumo … Non si può disturbare il fuoco. Bisogna andargli incontro“. E così, da quasi 70 anni gli ingegneri e gli esperti di Hoval studiano, fanno ricerca, sviluppano, ottimizzano e inventano le caldaie più sofisticate per massimizzare l’efficienza della combustione in risposta a due esigenze: primo, sfruttare meglio le preziose risorse senza impatti negativi sull’ambiente, secondo, risparmiare sui costi di riscaldamento.

Vale la pena essere esigenti, perché la ricerca della perfezione si traduce in un chiaro valore aggiunto per i clienti Hoval. Come dimostra ogni storia raccontata in questa rivista.

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„Nel luglio del 1957 ho realizzato questo schizzo per una caldaia con bruciatore pressurizzato. Era un disegno importante per un’idea avveniristica: la possibilità di separare la combustione a gasolio dai combustibili solidi. Si riuscì a ottenere una resa elevata. L’idea di allora passò successivamente alla produzione standard“. Gustav Ospelt Fondatore di Hoval e ambizioso pioniere del riscaldamento.

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In primo piano

Ricercata: La casa ecologica migliore del mondo. Il ministero dell’energia degli USA la elegge ogni due anni. Questa volta la squadra della Technische Universität di Vienna ha vinto il „Solar Decathlon“ – con „Lisi“: Questa casa economica, alimentata da energia solare, ad alta efficienza energetica ed esteticamente molto bella porta in sé tutta la tecnologia Hoval.

Si sono presentati 160 team, il United States Department of Energy ne ha selezionate 19. Quasi tutte le squadre provenivano dagli USA e dal Canada, anche da università rinomate come Stanford. Dall’Europa sono state selezionate la squadra austriaca della Technische Universität di Vienna ed una squadra della Repubblica Ceca.

Criterio fondamentale: Bilancio energetico Le squadre hanno realizzato i loro edifici sul terreno di un aeroporto militare dismesso di Irvine, vicino a Los Angeles. Per la costruzione la giuria ha concesso loro appena una settimana di tempo e ha stabilito precisi criteri di valutazione: accanto agli aspetti architettonici erano erano importanti ad esempio la componente tecnologica dell’abitazione, ma soprattutto il bilancio energetico. Produzione energetica

Immagine in alto: © LISI – L’ecocasa migliore su scala mondiale con una soluzione Hoval. Immagine a sinistra: © LISI - Il Solar Decathlon Team Austria.

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In Betrieb

Centro di prova certificato all’Austrian Institute of Technology di Vienna, nel quale è stata testata la ventilazione comfort Hoval HomeVent ®.

ottimale, massima efficienza e design eccellente, facilità di utilizzo dovevano essere combinati alla perfezione. La squadra proveniente dall’Austria è partita a Los Angeles con il progetto „Lisi“. L’abbreviazione non sta per il nome femminile Elisabeth, ma per „Living Inspired Sustainable Innovation“: Innovazione sostenibile ispirata alla realtà vissuta. Clima degli ambienti ottimale: attestato dalle cifre „Lisi“ e i membri della squadra austriaca volevano vincere grazie a un clima ottimale in ambiente. Per questo hanno installato il sistema di ventilazione ® meccanica Hoval HomeVent , economico ed efficiente e capace di

garantire aria fresca, pulita e senza polline nell’abitazione.

Temperatura e umidità: massima flessibilità di regolazione

Attraverso costanti misurazioni si è verificato se „Lisi“ rispettasse gli elevati standard richiesti per una casa al tempo stesso funzionale per la vita quotidiana e rispettosa dell’ambiente. Un criterio particolarmente complesso era dato dalla „Comfort Zone“: durante l’intero periodo del test – questa era la condizione per un clima ottimale degli ambienti – la temperatura doveva restare tra i 22,4° C e i 24,4°C e l’umidità dell’aria non doveva superare il valore del 60%.

® Hoval HomeVent ha convinto grazie a una tecnologia avanzata e quindi contribuito alla vittoria della squadra austriaca. Sabrina Novalin, ingegnere responsabile del progetto all’Austrian Institute of Technology, sostiene: „Abbiamo deciso di avvalerci sistema di ventilazione meccanica di Hoval, perché permette di regolare anche l’umidità.“

Per ulteriori informazione sull’ecocasa consultare il sito: www.solardecathlon.at Per ulteriori informazioni sulla ventilazione meccanica controllata Hoval HomeVent® vedere da pagina 22. www.homevent.it

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Einblicke

Im primo In Detail piano

Quando l’energia scorre dal vetro. Facciate in vetro? Ce ne sono. Però manca una facciata trasparente che svolga le funzioni di

utilizzo dell’energia solare, protezione dalla luce, riscaldamento o raffrescamento a seconda della stagione. L’idea c’è, il progetto anche. L’Università del Liechtenstein ha lanciato il progetto di ricerca FLUIDGLASS. Hoval contribuisce al suo sviluppo.

Sulle scrivanie di Markus Telian e Martin Moisi si ammucchiano documenti, verbali, piani di progetto e di lavoro, alcuni ricoperti di appunti scritti accuratamente a mano. „Stiamo sviluppando un talento universale“, spiega Markus Telian. Nei prossimi tre anni e mezzo i due esperti si concentreranno su FLUIDGLASS. In Hoval Markus Telian dirige il reparto di ricerca e lo sviluppo per il settore del riscaldamento, Martin Moisi lo affianca come assistente. L’Unione europea sostiene l’ambizioso progetto dell’Università del Liechtenstein con un contributo di 3,8 milioni di euro. Oltre a Hoval, partecipano altre importanti aziende internazionali provenienti da Svizzera, Austria, Cipro e Repubblica Ceca. Sotto la guida dell’Università del Liechtenstein, per FLUIDGLASS si stanno impegnando la Scuola universitaria interstatale per la tecnica di Buchs (NTB), altri atenei e istituti di ricerca pubblici in Svizzera, Germania e Francia. Acqua tra i vetri I due ingegneri sono già in grado di descrivere il funzionamento di questo talento universale. Il brevetto di Dietrich Schwarz, architetto dipl.

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ETH/SIA e docente presso l’Istituto di architettura e sviluppo del territorio dell’Università del Liechtenstein, può essere così sintetizzato: l’elemento facciata sarà costituito da più lastre in vetro. Tra i due strati più esterni del lato esposto al sole circolerà un liquido e, più precisamente, un fluido arricchito da particelle, che assorbirà energia e fornirà ombra al bisogno, perché le particelle permetteranno di variare la quantità di luce che attraversa il vetro. La massima quantità di luce entrerà nell’edificio dal lato opposto al sole, dove probabilmente non sarà necessario aggiungere le particelle al fluido. Basso fabbisogno di corrente In estate, gli ambienti non dovranno più essere completamente oscurati e illuminati con luce artificiale come in passato. Inoltre, il fabbisogno di energia per il raffrescamento sarà ridotto e qualche condizionatore diventerà superfluo, perché lo strato più interno potrà essere impiegato per abbassare la temperatura durante la stagione calda. Il fabbisogno di corrente si ridurrà in modo considerevole – fino a un massimo del 70%, stando alla descrizione del progetto.

Il calore in eccesso, derivante dalla schermatura e dal raffrescamento degli interni, sarà temporaneamente immagazzinato in un accumulo termico e ceduto all’ambiente durante la notte tramite lo strato più esterno. In inverno, invece, lo strato più interno sarà utilizzato per riscaldare le stanze. In questo modo i termosifoni non serviranno più. Nuove tecnologie chiave „ll progetto combina numerose tecnologie e, di conseguenza, presenta molte interfacce“, constata Markus Telian. Per le nuove tecnologie che riguardano gli elementi in vetro, i partner dell’Università e della Scuola Superiore si stanno occupando soprattutto della ricerca di base e dell’esecuzione di simulazioni. Per tutto il resto, le tecnologie esistenti vengono adattate ai nuovi requisiti. „Abbiamo appena definito i requisiti delle singole tecnologie“, riferisce Martin Moisi. Hoval fornisce il know-how Lo scambio di conoscenze specialistiche tra i partner è essenziale per la buona riuscita del progetto. Hoval fornisce il know-how per i settori del riscaldamento e raffrescamento. A sua volta, ha domande per gli altri partner di


progetto, che forniranno presto il loro contributo. Il modello funzionale nel container

questo impianto test sul campo in Europa settentrionale durante un semestre e in Europa meridionale in quello successivo.

„Non tutto quello che ci serve è già disponibile“, spiega Martin Moisi. Per questo, oltre allo sviluppo Hoval eseguirà anche attività di ricerca. „Ma i tempi sono stretti“. Il progetto sarà pronto tra il 2015 e il 2016: dopo avere condotto in Francia una fase di test in laboratorio, si realizzerà un modello funzionale delle dimensioni di un container navale, che sarà dotato anche di sistema di riscaldamento e raffrescamento. Si prevede di testare

L’idea della facciata in vetro attraversata dal fluido comporta per Hoval compiti complessi dal punto di vista tecnico e questioni da risolvere – tra cui anche requisiti molto concreti dal punto di vista idraulico, del trasporto e dell’accumulo del calore, così come la regolazione. La sfida è ambiziosa: il progetto punta a fare di FLUIDGLASS una soluzione „tutto in uno“ con funzioni di utilizzo dell’energia solare, protezione dalla luce,

riscaldamento o raffrescamento. Una soluzione convincente dal punto di vista architettonico, a costi relativamente bassi e con un’elevata efficienza energetica.

„Stiamo sviluppando un talento universale.“ Markus Telian Responsabile reparto di ricerca e lo sviluppo per il settore del riscaldamento

ESTATE, GIORNO: lo strato più esterno fornirà una protezione regolabile per ombreggiare al bisogno il lato esposto al sole. La massima quantità di luce entrerà nell’edificio dal lato opposto al sole, dove non sarà necessario aggiungere le particelle allo strato più esterno. Lo strato più interno potrà invece essere impiegato per abbassare la temperatura dell’abitazione. Il raffrescamento delle superfici garantirà un comfort elevato.

ESTATE, NOTTE: il calore in eccesso, che durante il giorno deriva indirettamente dalla schermatura (strato più esterno) e dal raffrescamento degli interni (strato più interno), sarà temporaneamente immagazzinato in un accumuli termici e ceduto all’ambiente durante la notte tramite lo strato più esterno. Questo metodo risulta migliore dal punto di vista energetico rispetto ai sistemi convenzionali ad aria condizionata. Inoltre il raffrescamento delle superfici garantirà un comfort notevolmente superiore.

INVERNO, GIORNO: disattivando la protezione dello strato più esterno, la massima quantità di luce solare potrà penetrare nell’edificio. Gli strati più interni saranno utilizzati per il riscaldamento dei locali. Questa soluzione migliorerà la simmetria di irraggiamento nello spazio, assicurando un comfort elevato.

PERIODO DI TRANSIZIONE: in autunno, primavera ed ev. nelle mattine e nei pomeriggi d’estate, si potrà rinunciare al riscaldamento attivo riducendo o escludendo completamente la protezione nello strato più esterno.

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In esercizio

L’entusiasmo della famiglia ® Bertsch per Belaria .

Austria.

Quando il figlio dà un consiglio al

padre, deve esserci un buon motivo. Dopo che il figlio ha testato la nuova ed efficientissima pompa di calore aria/acqua Belaria ® compact IR, il padre l’ha installata. La famiglia Bertsch di Frastanz (Voralberg) è così convinta della sua scelta da avere già iniziato il passaparola.

Il riscaldamento a gasolio è ormai un ricordo del passato. Si può fare a meno anche della pompa di calore per l’acqua calda sanitaria. Josef Bertsch l’ha sostituita con la nuova pompa di calore ® aria/acqua Belaria compact IR di Hoval, che comprende un accumulo di energia nella struttura monoblocco. A convincere sono stati soprattutto gli ® eccezionali risultati, che Belaria compact IR ha raggiunto nel test di omologazione presso il Centro di prova della vicina Buchs, in Svizzera. La novità di Hoval ha espresso valori sensazionali nei test per la certificazione dell’Associazione Europea delle pompe di calore (EHPA). Con una temperatura esterna di 2°C e una temperatura di mandata di 35°C, l’apparecchio raggiunge un coefficiente di prestazione (COP) di 4,23. „Mio figlio“, spiega Josef Bertsch, „lavora al Centro di prova di Buchs, dove i valori eccellenti della pompa di calore aria/acqua compatta di Hoval hanno attirato la sua attenzione. Per riqualificare il nostro impianto domestico non ha più considerato altri prodotti“. Valori interni eccellenti – con un COP di 4,23 e un funzionamento estremamente silenzioso. Belaria® compact IR ha un evaporatore speciale, un ventilatore di ultima

generazione e una valvola d’espansione elettronica. Il circuito di raffreddamento funziona con il nuovo fluido refrigerante R 410 A. L’altrettanto nuovo interruttore automatico, che costituisce il vero e proprio cervello della pompa di calore, armonizza al meglio i componenti e gestisce il silenziosissimo ventilatore radiale, mantenendo le emissioni acustiche su un livello relativamente contenuto. Grazie a questi valori interni, ® Belaria compact IR risulta una delle pompe di calore più efficienti attualmente disponibili sul mercato. Accumulatore tampone d’energia integrato Parola d’ordine: efficienza energetica. Allo scopo di ridurre le accensioni e gli spegnimenti (il cosiddetto ciclo di funzionamento), ma anche di garantire la disponibilità costante di energia per ® il processo di sbrinamento, Belaria compact IR dispone di un accumulatore tampone d’energia integrato. Per risparmiare spazio, i progettisti di Hoval hanno ideato un doppio fondo che nel contempo riduce le emissioni acustiche. Tutto nel minimo spazio L’elevato rendimento e la grande efficienza energetica non richiedono ® molto spazio e Belaria compact IR ne dà una dimostrazione stupefacente: le

Per ulteriori informazioni sulle pompe di calore aria/acqua consultare pagina 25.

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La famiglia Bertsch con la sua nuova pompa di calore Hoval Belaria® compact IR con accumulo integrato per l’installazione interna – un sistema ad alta efficienza adatto sia alle riqualificazioni che alle nuove costruzioni.

occorre un solo metro quadrato, cosa che semplifica anche l’installazione. In più è flessibile: la mandata e il ritorno nonché il tubo di scarico della condensa possono essere posizionati a sinistra o a destra. La famiglia Bertsch ha guadagnato spazio da destinare agli hobby. E, naturalmente, mostra la nuova pompa di calore con grande entusiasmo a parenti e amici.


Una soluzione semplice e completa per il riscaldamento e la climatizzazione.

Austria.

Ventilare e riscaldare un capannone produttivo

di 2420 m e un’ala di uffici su tre piani, con una superficie di 1260 m2, può essere semplice? 2

E conveniente? Sì. Lo dimostra il nuovo edificio della 3con Anlagenbau GmbH a Ebbs in Austria – rispondendo anche ad altre domande. Come sono prodotti gli interni di un’auto? Come vengono tagliati i tessuti, assemblati i cruscotti, rivestite le parti in plastica? A Ebbs, nei pressi di Kufstein in Tirolo, la 3con Anlagenbau GmbH sviluppa e pro-duce per il mercato mondiale macchine, utensili e robot destinati a questo tipo di lavorazione. Ora l’azienda innovativa ha costruito un nuovo capannone per la produzione, il magazzino e una nuova ala di uffici del valore complessivo di circa 5 milioni di euro. L’abitazione del direttore „poggia“ direttamente sopra gli uffici, sviluppandosi sull’intera lunghezza di circa 20 m. L’ottima coibentazione dell’intero complesso ha generato la necessità di ventilare tutti i locali. Per coprire ogni esigenza A questo punto entra in gioco Hoval: „Siamo in grado di coprire ogni esigenza, proponendoci come unico fornitore“, risponde Markus Schütz, che opera nel Centro di assistenza clienti di Hoval Austria in qualità di Project manager e, più precisamente, responsabile per la tecnologia del riscaldamento e climatizzazione. Una soluzione decentralizzata per il benessere Un impianto di ventilazione e distribuzione centralizzato era escluso fin dall’inizio: le gru, che saranno posizionate e sospese nel capannone di produzione, non lasciano spazio per le condotte di ventilazione. Markus Schütz e il progettista esecutore Wolfgang Ferrari della società HFPIngenieure hanno quindi optato per l’installazione di termoventilazione sul tetto, una soluzione decentralizzata indubbiamente più razionale in termini

di efficienza energetica. Sono stati ® quindi montati cinque TopVent DHV e ® RoofVent LHW, che recuperano calore dall’aria dell’ambiente e risultano particolarmente adatti per ventilare ed eliminare l’aria viziata dalle zone di montaggio e per riscaldare e raffrescare i locali del magazzino e della logistica, facendo ricircolare l’aria. Markus Schütz segnala una particolarità: „In questo capannone, l’aria deve essere trasportata per 10 m verso il basso, naturalmente senza correnti“. Nessun problema per Air Injector, che diffonde l’aria esattamente in base alle esigenze. Le singole modalità di funzionamento degli apparecchi sul tetto e la regolazione dell’Air Injector sono impostate dal quadro di regolazione, fornito sempre da Hoval. In più una caldaia a condensazione a gas Il sistema è completato da una caldaia ® a condensazione a gas Hoval UltraGas (350) che, se necessario, interviene in modalità modulante riscaldando l’intera ala dell’edificio. La ventilazione dell’abitazione Nell’attico soprastante gli uffici è stato montato il sistema di ventilazione ® HomeVent comfort FR (500). Con un 3 volume d’aria nominale fino a 500 m /h, è esattamente il modello che occorre per le ampie superfici abitative. Il confortevole apparecchio non recupera solo il calore, ma anche l’umidità – maggiori informazioni a pagina 22/23. La società di installazione Klinger lo ha collocato in posizione centrale come da progetto. Grazie alla ridotta perdita di pressione, può sviluppare una grande potenza pur restando silenzioso.

„Siamo in grado di coprire ogni esigenza, proponendoci come unico fornitore.“ Markus Schütz, Hoval Centro clienti Rum

Aria fresca senza correnti

Gli apparecchi di termoventilazione TopVent ® e RoofVent ® installati sul tetto risultano estremamente efficienti rispetto ad altri sistemi grazie ad Air-Injector: i due apparecchi di Hoval raggiungono lo stesso rendimento con quantità d’aria inferiori di circa il 25-30%. Air Injector garantisce una diffusione ottimale dell’aria senza correnti, anche a fronte di condizioni di funzionamento variabili. In base alle differenze di temperatura tra l’aria di mandata e l’aria ambiente e alla portata d’aria, esso modifica automaticamente l’angolo di immissione. Inoltre si spreca meno calore: Air Injector riduce la stratificazione della temperatura nel capannone fino a 0,15 Kelvin per metro di altezza.

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Foto di CuPNet, Peter Mettler

In esercizio

A Grenchen, la città svizzera degli orologi, la bicicletta è protagonista dall’estate 2013: il nuovo Velodrome Suisse offre lo scenario giusto per stabilire i nuovi primati del mondo. Un teatro di record – anche quando si tratta di riscaldamento. Racconta di scendere volentieri „in pista“ a mezzogiorno. Di staccare la spina, infilare i pedali della bici, inanellare giri sul tracciato che vuole conquistarsi la fama di più veloce al mondo. Michèle Tanner, vicedirettrice di Velodrome Suisse, è un’appassionata ciclista. S’impegna al massimo tanto nello sport quanto nella professione. Portare il Velodrome Suisse al vertice del panorama ciclistico e trasformarlo in un impianto sostenibilmente economico è un compito affascinante, ma anche una sfida. Per Michèle Tanner, il direttore Peter Wirz e l’intero team di 7 persone che lavorano nell’impianto. Il velodromo di Grenchen diventerà un „teatro di record“, questa è la previsione dell’imprenditore e fan delle due ruote Andy Rihs, presidente e forza trainante della Fondazione Velodrome Suisse che detiene tutte le azioni.

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Una costruzione funzionale tecnicamente interessante Il nuovo Centro nazionale del ciclismo da competizione era un teatro di record già prima della sua inaugurazione, che si è svolta a giugno 2013. Dalla progettazione fino alla conclusione dei lavori sono passati ben tre anni. Il risultato è una costruzione tecnicamente funzionale, interessante, larga 70 m e lunga 120 m, che poggia su 500 pali di cemento armato ed è sostenuta da 46 tonnellate di massicce strutture portanti in legno. Standard olimpici Con la sua lunghezza di 250 metri, la pista è conforme agli standard olimpici. Quale primo velodromo di categoria 1 in Svizzera, la struttura può ospitare gare anche di Coppa e Campionato del mondo. „Possiamo tenere competizioni

al vertice della scena internazionale“, spiega Michèle Tanner. „La più vicina pista coperta di queste dimensioni si trova a Stoccarda“, aggiunge Peter Schneider. È orgoglioso del velodromo – come tutti gli abitanti della città di Grenchen, che ha messo a disposizione il terreno e ha partecipato all’opera anche finanziariamente. Peter Schneider dirige la società d’installazione Schaad + Schneider AG a Grenchen che – assieme a Hoval – garantisce le massime prestazioni all’interno dell’edificio. Massime prestazioni in poco spazio La centrale che riscalda il velodromo, l’hotel annesso con le sue 14 camere, gli uffici, la sale per seminari, i negozi e il ristorante si trova sotto la tribuna. Mentre sopra prendono posto fino a 1800 spettatori, sotto lo spazio è poco e l’inclinazione della parete laterale complica ulteriormente la situazione. Nessun problema per Hoval, che è riuscita a installarvi un bollitore ad alto rendimento EcoTherm EF 200/1000 con un registro di 200 kW e una capacità di 1000 l. Questa soluzione assicura la costante disponibilità di acqua calda in quantità sufficiente per le docce degli sportivi.


Tutto nello standard Minergie Il velodromo prende il calore dal consorzio per il teleriscaldamento di prossimità che, tramite il riscaldamento a cippato del Centro di formazione professionale di Soletta-Grenchen, alimenta anche altre utenze come la scuola, una fabbrica e la piscina. La centrale di riscaldamento del velodromo ospita anche una sottostazione personalizzata Hoval TransTherm 200 e un diffusore di calore TransTherm Share, anch’esso realizzato secondo le richieste specifiche del cliente. „La sottostazione è predisposta per coprire complessivamente almeno il 20% del fabbisogno di calore totale nel corso dell’anno“, spiega il collaboratore di Schaad + Schneider AG Michael Ellenberger, che ha progettato e realizzato l’impianto di riscaldamento. Il Velodrome Suisse è quindi conforme allo standard Minergie, secondo il quale il 20% del calore deve essere prodotto da energia rinnovabile. Il velodromo sfrutta il teleriscaldamento di prossimità soprattutto in inverno, quando la piscina

l’importanza che il premontaggio dei singoli apparecchi assume in questo contesto: „Abbiamo fornito i moduli su telai di montaggio, cosa che ha notevolmente ridotto i tempi d’installazione sul posto“.

all’aperto non è in funzione. Il calore residuo è fornito da una caldaia a ® condensazione Hoval UltraGas (500), che interviene anche per il funzionamento a carico massimo e ® d’emergenza. L’unità TopTronic T, che regola e combina il calore del miniteleriscaldamento con quello della caldaia a condensazione, è stata sviluppata da Hoval sulla base delle esigenze specifiche del cliente.

Presto un nuovo record mondiale? Oltre alla progettazione della pista, anche il riscaldamento – così come la ventilazione – svolge un ruolo decisivo affinché il Velodrome Suisse possa diventare un teatro di record: le temperature più elevate abbassano infatti la pressione del vento. Fabian Cancellara, più volte campione del mondo nella cronometro individuale, elogia l’impianto che consentirebbe di macinare chilometri con poca fatica. „Corre voce“, svela Michèle Tanner, „che al Velodrome Suisse potrebbe essere registrato un nuovo record mondiale dell’ora“.

Moduli su telaio di montaggio „Il Velodrome Suisse ha acquisito una soluzione di sistema completa“, commenta Matthias Veyrat, che dirige il Centro di assistenza clienti Hoval a Basilea. Una soluzione che ha le sue particolarità: „La combinazione tra il miniteleriscaldamento e un fabbisogno termico così elevato non è una cosa che capita tutti i giorni“, prosegue Matthias Veyrat. „Anche l’abbinamento di alte prestazioni e dimensioni costruttive ridotte è ambizioso e richiede un know-how all’altezza della situazione“. Fa quindi notare

„La combinazione tra il miniteleriscaldamento e un fabbisogno termico così elevato non è una cosa che capita tutti i giorni.“ Matthias Veyrat,

Responsabile del Centro clienti Hoval a Basilea

Per maggiori informazioni sul Velodrome Suisse visitare il sito www.velodromesuisse.ch Una sottostazione Hoval TransTherm 200, un diffusore di calore TransTherm Share realizzato secondo le richieste specifiche del cliente e una caldaia a condensazione Hoval UltraGas ® (500) sono preposti all’alimentazione del calore nel Velodrome Suisse.

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In esercizio Svizzera.

Calore dall’aria di miniera.

Nella valle del

Reno, vicino a San Gallo, si trova una pagina di storia della seconda guerra mondiale scavata nella roccia: la fortezza Magletsch. Oggi è possibile visitare la fortezza accompagnati da una guida locale. L’associazione del forte di artiglieria Magletsch per il riscaldamento utilizza la tecnologia di ultima generazione, riducendo i costi ad un quarto.

Al piano superiore le postazioni di combattimento per la difesa armata, al piano inferiore le sale per il riposo e per il pranzo e la cucina. La fortezza di Magletsch, realizzata per circa 400 uomini, disponeva addirittura di un proprio panificio, di una lavanderia e di un ospedale militare con 70 posti letto. Tre motori navali diesel da 200 cavalli generavano corrente e in due cisterne erano immagazzinati 1,6 milioni di litri di acqua potabile. Nell’intreccio delle gallerie lunghe 3,8 chilometri oggi, per chi non è pratico del posto, sarebbe facile perdersi. Chi passa dagli ex uffici sul piano superiore entra in contatto con la tecnologia di ultima generazione: con una pompa di ® calore aria/acqua Hoval Belaria SRM. Calore dall’aria delle gallerie sotterranee L’associazione della fortezza di artiglieria Magletsch per anni ha riscaldato

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gli ufficio elettricamente con un riscaldamento da 2 kW e l’aria calda veniva trasportata grazie a un ventilatore all’interno di un sistema di canali. Costi elettrici: 1200 franchi l’anno.

tutto non è rilevabile o misurabile un calo di temperatura nelle gallerie e il rumore del ventilatore dell’unità esterna è quasi impercettibile.

Per ridurre le spese è maturata l’idea di riscaldare gli uffici con una pompa di calore aria /acqua e di trarre il calore necessario dall’aria delle gallerie. Negli uffici erano ancora presenti i vecchi termosifoni dell’epoca della costruzione della fortezza, risalente ai primi anni quaranta, i quali potevano essere collegati alla pompa di calore e quindi messi in funzione.

In compenso – effetto collaterale positivo – l’umidità dell’aria nelle gallerie si è notevolmente ridotta. E ovviamente le spese di energia elettrica: esse dovrebbero essersi ridotte da un importo annuo di 1200 franchi a 300. La potenza termica di 4,6 kW della pompa di calore basterebbe addirittura per il funzionamento di un preparatore di acqua calda aggiuntivo.

Pensato, detto, fatto: Davanti agli uffici è stata collocata l’unità esterna della pompa di calore e accanto l’unità interna con scambiatore di calore, pompa di circolazione e regolazione. Il vaporizzatore dell’unità esterna estrae il calore dall’aria delle gallerie dalla temperatura di circa 12° C. Nonostante

Umidità dell’aria inferiore


Svizzera.

Il teleriscaldamento arriva in convento.

A Soletta, le suore del convento del Nome di Gesù si affidano

al teleriscaldamento. Progettato in forma modulare, l’impianto soddisfa sia le richieste del fornitore di calore che le esigenze delle committenti.

Un luogo di gioioso silenzio e assorta meditazione: chi si ritira per qualche giorno nel convento del Nome di Gesù a Soletta, può arrivare alla nitida visione di se stesso e del mondo. Le religiose, che pregano, curano il giardino e preparano le ostie per circa 200 parrocchie cattoliche, seguono la regola di San Francesco e Santa Chiara di Assisi, fedele discepola del patrono d’Italia.

ridotte: „Abbiano sfruttato lo spazio fino all’ultimo centimetro“, riferisce Matthias Veyrat, che dirige il Centro di assistenza clienti Hoval a Basilea. Le conduttore idrauliche sono talmente ravvicinate che non è stato possibile affiancare le pompe l’una all’altra, ma si è dovuto disporle ad altezze diverse.

La parte più antica della struttura risale all’anno 1616. Poco più tardi fu costruita la chiesa del convento. Del 1937 è infine la sezione più piccola e recente con il forno per le ostie.

Hoval ha realizzato il circuito primario dell’impianto in base ai requisiti di „Regio Energie Solothurn“, un’azienda pubblica di Soletta che non solo gestisce la rete di teleriscaldamento e fornisce energia, ma svolge anche funzioni di fornitura e installazione. In conformità alla direttiva di „Regio Energie Solothurn“, il modulo primario comprende uno scambiatore a fascio tubiero e la valvola primaria, fornita sempre da Hoval, è priva di metalli non ferrosi. In questo modo, la temperatura di ritorno dell’acqua specificamente trattata non può superare il valore massimo prestabilito di 55°C. Anche l’isolamento, realizzato con un involucro in lamiera e lana di roccia, è conforme ai requisiti del cliente.

400 anni dopo Chi entra nella centrale termica del convento, nella quale la sottostazione Hoval TransTherm PRO (250) fornisce il calore necessario, fa un salto in avanti nel tempo di circa 400 anni. L’energia proviene dalla vicina Zuchwil, e più precisamente dall’impianto di incenerimento dei rifiuti di Emmenspitz. Dimostrando grande attenzione per l’ambiente, le cappuccine si sono collegate alla rete di teleriscaldamento risparmiando ogni anno 30 000 - 35 000 litri di gasolio e, di conseguenza, una quantità non irrilevante di CO2. Fino all’ultimo centimetro L’ambiente che ospita la centrale di riscaldamento ha dimensioni molto

Un modulo primario su misura

Regolazione centralizzata Tramite mandata e ritorno, il circuito secondario serve una sottostazione situata a 65 metri di distanza nell’ex sagrestia della chiesa. Collegate anche dal cablaggio elettrico, la stazione

principale e la sottostazione possono essere così gestite dalla regolazione centralizzata. Nelle sue sottostazioni, Hoval installa filtri antisporco di serie. Lo standard comprende inoltre una valvola di compensazione, che consente di regolare i flussi anche singolarmente. Per soddisfare una richiesta delle clienti, Hoval ha aggiunto un bocchettone d’emergenza, a cui il gestore potrebbe collegare un riscaldamento a gasolio in caso di necessità straordinaria. Tempi di montaggio ridotti „Abbiamo fornito l’intero impianto assieme al TransTherm Share in moduli precablati pronti per il collegamento“, spiega Matthias Veyrat. „Pompe, azionamenti, sensori – tutti i componenti erano già stati verificati e posizionati in stabilimento“. Ognuno dei tre moduli – uno per il circuito primario e due per il secondario – è arrivato predisposto su un apposito telaio e questa soluzione ha contribuito a ridurre ulteriormente i tempi di montaggio.

L’ambiente che ospita la centrale di riscaldamento ha dimensioni molto ridotte: „Abbiano sfruttato lo spazio fino all’ultimo centimetro“. Matthias Veyrat, Responsabile del Centro clienti Hoval a Basilea

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In esercizio Svizzera.

Caldaia colossale per il caso eccezionale.

Quando una caldaia da 20-MW con 38 tonnellate di peso

trasportabile deve essere spostata dal luogo di produzione in Austria con destinazione Svizzera con trasporto su camion, le strade devono essere chiuse al traffico. Oggi nell’inceneritore di Buchs a San Gallo il colosso funge da generatore di emergenza. L’autoarticolato con pianale ribassato partì da Marchtrenk una notte d’inverno. Aveva davanti a se più di 500 chilometri tra Austria, Germania, Liechtenstein e Svizzera, il percorso era pianificato alla perfezione. A causa della larghezza eccezionale del convoglio di trasporto, con 95 tonnellate di peso complessivo, era necessario chiudere al traffico singoli tratti stradali. In molti paesi era accompagnato costantemente dalla polizia. Quando il trasporto spettacolare arrivò a Buchs, nella valle del Reno, vicino a San Gallo, la mattina successiva, era atteso con curiosità presso l’area dell’impianto di incenerimento (KVA). Tra gli altri c’era ad attenderlo Jürg Bossart, il caposettore per il riscaldamento della Hälg Building Services Group. Lui aveva progettato il generatore di emergenza ed era direttore del progetto. Dopo tutto il lavoro di progettazione, vedere la caldaia a tre giri di fumo era anche per lui il culmine della soddisfazione. Capienza: 24,5 m

Una prova di forza per tutti i partecipanti al progetto. Il colosso del peso di 62,5 t viene trasportato dalla gru al luogo di destinazione.

La caldaia colossale Caldaia a tre giri di fumo di Hoval, attrezzata con tecnologia di combustione di Saacke. Lunghezza: 7,45 m Larghezza: 3,30 m Altezza: 3,65 m Peso: 62,5 t Capienza: 24,5 m3 Massima potenza: 20‘000 kW Consumo a massima potenza: 2 m3/h Ventilatore dell’aria di combustione: 90 kW Ventilatore di ricircolo: 37 kW Temperatura di mandata: 100° C Temperatura di ritorno: 60° C

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Con 7,45 metri di lunghezza 3,30 metri di larghezza, con una potenza di 20 MW la caldaia a gasolio ha raddoppiato la potenza della centrale di riscaldamento ausiliaria a 40 MW. Dal 2008 era infatti a disposizione una caldaia da 20 MW. Il peso di trasporto della nuova caldaia si è stato così incrementato da 38 t a un 3 peso d’esercizio di 62,5 t, la sua capienza portata a 24,5 m . Acqua calda per la rete di teleriscaldamento In caso di emergenza, la centrale termica ausiliaria della KVA Buchs riscalda l’acqua calda per la rete di teleriscaldamento. Nel suo funzionamento standard la KVA genera dall’incenerimento dei rifiuti sia l’acqua calda per il teleriscaldamento, che vapore e energia elettrica. All’associazione per lo smaltimento dei rifiuti (VfA), che gestisce la KVA, fanno parte 42 comuni dal lago di Costanza alla valle del Reno e al Principato del Liechtenstein fino al confine cantonale meridionale di San Gallo. Investimento nella sicurezza di alimentazione Con la realizzazione della centrale termica ausiliaria, l’associazione per lo smaltimento dei rifiuti ha effettuato un investimento molto elevato, al fine di assicurare l’alimentazione costante dell’impianto. Due depositi assicurano il primo fabbisogno di gasolio per riscaldamento con estrema semplicità. Alla massima 3 potenza, le due caldaie bruciano circa 4 m di olio all’ora. Ciò corrisponde a due carichi di camion di gasolio ogni dieci ore. In caso saltasse la corrente, i generatori fornirebbero l’energia elettrica. Secondo i calcoli di Jürg Bossart sono necessari 350 kW di potenza per far funzionare ogni caldaia. La centrale termica ausiliaria viene avviata manualmente sul posto ed è integrata nel sistema di conduzione per l’ulteriore controllo.


Germania.

Il sole porta a UltraSol e a un sistema completo.

Quando l’edilizia si combina con la

tecnologia del riscaldamento, si aprono grandi opportunità per l’energia solare. L’impresa di costruzioni f.m.a. Bau di Francoforte e Hoval ne offrono una concreta dimostrazione insieme alla Hattersheimer Wohnungsbaugesellschaft (Società per la costruzione di abitazioni di Hattersheim): i 16 collettori solari termici Hoval UltraSol portano alla nascita di un sistema completo.

Una decisione carica di conseguenze: un anno fa, l’impresa di costruzioni f.m.a. Bau GmbH di Francoforte ha scelto di utilizzare esclusivamente componenti Hoval per la produzione di energia e la produzione di acqua calda. I responsabili di f.m.a. sanno il fatto loro, sono specializzati nella riqualificazione energetica degli edifici, in nuove costruzioni a basso consumo e in abitazioni passive. Una coincidenza casuale carica di conseguenze: pochi mesi dopo la decisione della f.m.a. Bau, Hoval lancia il collettore solare termico Hoval UltraSol di sua progettazione. Questa novità si distingue per un coefficiente di rendimento di 0,851, un’altezza d’ingombro di appena 54 mm e un peso di soli 39 kg. Inoltre UltraSol è estremamente stabile e ermetico – grazie al telaio pressofuso

in alluminio senza saldature. Può essere integrato nel tetto inclinato o montato su staffe ed è indicato anche per il posizionamento libero su tetti piani. La tecnica moderna di fianco alla storia La combinazione tra decisione e casualità è concretamente visibile nella cittadina di Hattersheim che, come Francoforte, si affaccia sul fiume Meno. Fondata dopo la Seconda guerra mondiale, la Hattersheimer Wohnungsbaugesellschaft mbH ha aggiunto altri tre edifici residenziali alle oltre 1700 abitazioni che già possiede. Queste nuove costruzioni adiacenti all’antico mulino, da cui prende il nome il quartiere, comprendono complessivamente 23 appartamenti a due o tre camere a misura di anziano. 16 collettori Hoval UltraSol producono il calore per scaldare gli ambienti e preparare l’acqua calda.

Per la disponibilità costante di calore Nel caso in cui l’energia solare non dovesse bastare, la centrale termica comprende una caldaia a condensazi® one a gas Hoval UltraGas con una potenza di 125 kW, che si attiva in base al fabbisogno termico. Il sistema è infine completato da due accumuli di energia Hoval EnerVal (1500). Accumulando acqua in base alla temperatura impostata tramite il modulo di caricamento a stratificazione integrato, essi fungono da depositi temporanei per l’energia in eccesso fino a quando è necessario fornire calore ai tre edifici.

Per ulteriori informazioni sul collettore solare Hoval UltraSol:

Il collettore solare termico Hoval UltraSol si distingue non solo per la potenza, ma anche per l’estetica: il profilo in alluminio Hoval aluFrame è incomparabilmente sottile e quasi invisibile.

16 collettori termici Hoval UltraSol adornano il tetto degli appartamenti a due o tre camere ricavati nell’antico mulino di Hattersheim.

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In esercizio Germania.

Hoval va nella foresta pluviale. Rane velenose, camaleonti e piante tropicali: al Kindermuseum (Museo dei bambini) di

Norimberga grandi e piccini possono vivere l’esperienza della foresta pluviale in soli 30 metri quadrati. Hoval contribuisce al funzionamento della serra: il sistema di ventilazione meccanica HomeVent ® comfort FR (250) vince la sfida anche dell’aria umida dei Tropici. Il clima rigido delle Alpi è il punto di riferimento e gli elevati requisiti su cui si basano le soluzioni di riscaldamento e climatizzazione di Hoval. Le foreste pluviali tropicali, invece, svolgono un ruolo importante di stabilizzazione del clima e regolazione del bilancio idrico globale. La foresta pluviale è il polmone verde della Terra, un gigantesco sistema di raffrescamento per l’atmosfera. A maggior ragione preoccupa che ne vadano irrimediabilmente distrutti circa 13 milioni di ettari all’anno. Nella serra della foresta pluviale, allestita presso il Kindermuseum di Norimberga, bambini, ragazzi e anche adulti possono scoprire le interazioni tra i componenti di questo ecosistema. Soprattutto i visitatori più piccoli possono

partecipare ad attività incentrate sul tema „Salvate la foresta pluviale!“. Il Kindermuseum intende infatti stimolare la riflessione, suscitare il rispetto e promuovere la conservazione della foresta pluviale. Assumersi la responsabilità per l’ambiente è un’esigenza fondamentale anche per Hoval, e i suoi collaboratori la prendono molto sul serio: Hoval Germania ha infatti sostenuto la costruzione della serra con una donazione. Consapevoli di ogni aspetto legato al clima, i dipendenti Hoval sanno anche qual è la soluzione migliore per la ventilazione: ® si tratta di HomeVent RS (250), da oggi ® HomeVent comfort FR (250), che assicura la regolazione continua di calore e umidità dell’aria.

Anette Beyer riceve con gioia una donazione di Hoval per la serra della foresta pluviale dalle mani di Peter Bernhard, direttore della regione Centro e Frank Friedrich, servizio esterno.

Ungheria.

Riscaldare, raffrescare e ventilare con il campione di risparmio energetico ® RoofVent . MTD, la „Modern Tool and Die Company“, ha realizzato una nuova

fabbrica di stampaggio sul lago Balaton. Per il nuovo capannone si è cercata una soluzione

alternativa agli apparecchi a gas ad alimentazione diretta, molto diffusi sul mercato. Il progettista dell’azienda, sensibile alle tematiche ecologiche, la soluzione l’ha trovata con Hoval. Il montaggio di 13 apparecchi di ventila® zione a tetto Hoval RoofVent twin pump presenta grandi vantaggi per il gestore dell’impianto, la MTD. Non soltanto quanto al funzionamento, ma anche all’efficienza e all’ecocompatibilità dei prodotti, visto che gli apparecchi utilizzano esclusivamente energia rinnovabile.

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RoofVent twin pump – la responsabilità che entusiasma ®

Il sistema ha una portata d’aria di 7000 m³/h ed è costituito da un apparecchio di ventilazione compatto, con recuperatore di calore a piastre a elevata potenza e da una pompa di

calore reversibile per riscaldare e raffrescare. Questa combinazione si rivela doppiamente vantaggiosa per soddisfare i requisiti della legge sulla promozione delle energie rinnovabili nel settore del riscaldamento che prevede l’obbligo di coprire il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento degli


edifici con almeno il 50% di energia da fonti rinnovabili. In questo caso il requisito è soddisfatto dalla pompa di calore a cui, secondo le prescrizioni di legge, si può assegnare soltanto la funzione di riscaldamento, ma non di raffrescamento. Inoltre la potenza dell’apparecchio relativa al recupero di calore, può essere fatta rientrare, quale misura sostitutiva, nel calcolo della componente percentuale di energia alternativa. Il presupposto di tutto ciò è costituito dall’indice di recupero del calore a secco del 75% e dal coefficiente di rendimento del 13,7, i quali si collocano significativamente al di sopra dei valori minimi richiesti, rispettivamente del 70% e del 10%. A seconda delle condizioni di temperatura, la potenza recuperata può ammontare fino a 78 kW.

La pompa di calore reversibile utilizza in modo efficiente l’energia accumulata nell’aria con un valore COP di 4,09 per il riscaldamento e un valore EER di 3,77 per il raffrescamento. La regolazione ® delle unità RoofVent Twin pump

avviene tramite il sistema DigiNet, sviluppato per soddisfare soprattutto le esigenze dei gestori di impianti decentralizzati. Viene così garantita la massima soddisfazione del cliente.

Hoval RoofVent ® twin Portata d’aria

7100 m /h

Potenza di riscaldamento

32 - 134 kW

Potenza di raffreddamento

28 - 82 kW

3

Indice di recupero del calore

84%

Installazione dell‘apparecchio Hoval RoofVent ® twin pump sul tetto di MTD Hungária Kft.

Regno Unito.

Efficiente alimentazione di calore per un ospedale.

Quest’anno il Rampton Hospital, situato vicino

a Retford nella contea del Nottinghamshire, installerà una nuova centrale termica. Si prevede un risparmio di 112 000 sterline all’anno, equivalenti a circa 165 000 franchi svizzeri o 135 000 euro. Hoval assicura la copertura dei carichi massimi. Per un ospedale l’alimentazione del calore deve essere non solo continua, ma anche assolutamente affidabile. Il Rampton Hospital, uno dei tre ospedali inglesi ad alta sicurezza, necessita quindi di prestazioni molto elevate affinché i suoi ca. 1900 collaboratori possano assistere i malati psichiatrici.

assumendosene anche la gestione, sono previste tre caldaie in acciaio Hoval SR-Plus con una potenza di 1500 kW ciascuna. I bruciatori funzionano sia a gas che a gasolio, nel caso in cui l’alimentazione a gas fosse interrotta. Le specifiche dell’impianto comprendono inoltre un accumulo da 30 000 litri.

Tre caldaie in acciaio Hoval SR-Plus…

Nella centrale termica, Cofely installerà anche un impianto di cogenerazione con caldaia a biomassa. Una soluzione di miniteleriscaldamento, con temperature di 90°C, sostituirà quindi l’attuale sistema per acqua calda basato su temperature elevate di 115°C, migliorando sia l’efficienza sia la sicurezza.

Per la nuova centrale di riscaldamento che Cofely, azienda attiva a livello internazionale, realizzerà quest’anno

… completano l’impianto di cogenerazione Le tre caldaie Hoval, prodotte a Lincoln (UK) come l’accumulo di energia, completano l’impianto di cogenerazione coprendo i carichi massimi. L’accumulo di energia assicura la disponibilità costante di acqua calda in quantità sufficiente. L’ospedale può quindi attingere in modo efficiente alle diverse fonti di calore – risparmiando ogni anno più di centomila sterline. Paul Rawson, responsabile del settore Energia per Cofely nel Regno Unito, aggiunge: „Con la nuova centrale termica, il Rampton Hospital acquisisce un’infrastruttura energetica più efficiente, affidabile e orientata al fabbisogno. Gli investimenti si ripagheranno grazie ai risparmi garantiti e al rapido ammortamento“.

All’interno del Rampton Hospital, le caldaie ad alto rendimento forniscono calore e acqua calda in modo affidabile.

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In dettaglio

Hoval HomeVent comfort FR (300): ®

Hoval HomeVent® comfort FRS (180): piccolo per formato, grande per potenza I tecnici Hoval impegnati nello sviluppo dei sistemi di vmc non solo vincono le sfide più dure, ma realizzano anche ciò che apparentemente sembra impossibile: hanno inserito in un involucro più piccolo tutta la potenza di Home® Vent RS-180, da poco rinominato in HomeVent® comfort FR (180). Il 3 volume di aria nominale di 180 m /h è rimasto invariato, ma il modello FRS (180), anziché 1500 mm è alto soltanto 1100 mm. Ben 40 cm in meno e questa „riduzione“ permetterà l’installazione in appartamenti anche di dimensioni minori. Risparmio energetico con la massima efficienza!

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per aria fresca in abbondanza. Avere aria fresca e pulita in ambiente è fondamentale – a maggior ragione quando è possibile regolarla a scelta. Hoval ha esteso la gamma di sistemi di ventilazione meccanica controllata HomeVent ® aggiungendovi un pezzo forte: HomeVent ® comfort FR (300), con un volume d’aria nominale di 300 m3/h e la massima versatilità e flessibilità di montaggio. HomeVent ® RS-250, primo apparecchio della serie, si è ormai da tempo affermato sul mercato. Si fa onore da anni soprattutto in abitazioni monofamiliari ® e da quest’anno si chiama HomeVent comfort FR (250). Nel 2008 Hoval ha lanciato il modello più piccolo, Home® Vent RS-180, la soluzione ideale per gli appartamenti. Ora si chiama Home® Vent comfort FR (180) ed è disponibile in „versione slim“ con dimensioni ridotte. Invece per edifici di grandi dimensioni, come ville, locali commerciali e ambienti molto frequentati come aule scolastiche, ® è disponibile HomeVent RS-500, ® rinominato ora HomeVent comfort FR (500). Ora Hoval ha sviluppato ulteriormente ® la sua innovativa tecnologia HomeVent con il suo recupero di calore e umidità. L’ultimo modello, FR (300), con un 3 volume d’aria nominale di 300 m /h è ideale soprattutto per case monofamiliari con spazio abitativo maggiore. Recupera l’energia con efficienza ancora maggiore. Motori a corrente continua EC generano rendimenti maggiori e al tempo stesso ® risparmiano energia. Per HomeVent FR (300) – così come per FR (500) – il filtro per l’aria esterna è interno e richiede quindi meno spazio, facilitando ulteriormente il montaggio. Niente condensa, niente ghiaccio, nessuno scolo Lo tecnologia della ventilazione ® meccanica controllata di HomeVent è esemplare nel settore. Hoval infatti è riuscita a mette a punto una soluzione che ovviasse agli svantaggi dei sistemi già esistenti di aziende concorrenti. Il cuore: lo scambiatore di calore rotativo con recupero entalpico. Dato che dall’aria di scarico non si recupera solo il calore, ma anche l’umidità, si evita la formazione di condensa ed e di ghiaccio. Non essendo necessario uno scolo della condensa, l’ installazione è più

HomeVent ® comfort FR (300) con un volume d’aria nominale fino a 300 m3/h.

semplice e aumentano molto le possibili posizioni di montaggio. Anche la presenza di sportelli di manutenzione su entrambi i lati del dispositivo consente ulteriori possibilità di collocazione a sospensione e facilita la manutenzione. Non è più necessario umidificare l’aria L’aria esterna filtrata, e quindi libera da polline, viene riscaldata e umidificata in base alle singole delle esigenze con l’energia dell’aria di scarico. Risultato: aria pulita e gradevole in spazi chiusi. Il calore e l’umidità dell’aria possono essere regolati in modo continuo mediante il numero di giri del rotore di assorbimento. In questo modo un ulteriore dispositivo di umidificazione dell’aria risulta superfluo. Recuperando anche l’energia termica presente nell’umidità dell’aria, il sistema di vmc

® HomeVent può raggiungere un rendimento fino al 130%. Un valore sensazionale, considerando che apparecchiature tradizionali raggiungono al massimo il 90%.

HomeVent comfort FR (300) raggiunge senza alcun problema la massima classe energetica. E grazie al suo isolamento acustico è anche uno degli apparecchi più silenziosi nella sua classe di potenza. ®

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In dettaglio

Con e senza aereazione – che differenza.

Il primo esemplare installato a nord dell’Austria: La famiglia

Pülzl ha realizzato la sua nuova abitazione e messo in funzione il primo HomeVent ® comfort FR (300).

La famiglia è entusiasta di qualità dell’aria e dell’efficienza energetica: i consumi di energia elettrica sono dimezzati rispetto a un sistema tradizionale e la struttura è estremamente compatta – su uno spazio abitativo di 230 m2 tutto ciò significa moltissimo. Il Suo sistema di vmc è stato messo in funzione soltatnto un mese dopo il vostro trasferimento nella nuova abitazione casa. Qual’è la sua prima impressione di ® HomeVent comfort FR (300)? Ormai riconosciamo benissimo la differenza tra „ventilazione accesa“ e „ventilazione spenta“: è enorme! Senza impianto di ventilazione, la qualità dell’aria era molto scarsa. Quando siamo entrati in casa si sentiva odore di colla per parquet, di vernice, di mobili nuovi e del pasto del giorno precedente. L’aria era umida e l’atmosfera sgradevole. Senza parlare dell’aria in camera da letto. Insomma, è una casa di nuova costruzione con l’isolamento efficiente! Ora, con l’impianto di ventilazione, entrando in caso notiamo solo una cosa: all’interno l’aria è sempre gradevole, anche se fuori fa freddo. L’aria e il clima degli ambienti sono perfetti. è anche bello vedere che in bagno le finestre e lo specchio non si appannano più e che le piastrelle del pavimento si asciugano molto rapidamente. Così siamo sicuri anche che non si formeranno muffe! Anche nelle camere da letto la qualità dell’aria è migliore di quanto prima non sia mai stata. Dormiamo decisamente meglio. Quanto è stata complessa l’installazione? L’installatore ha finito velocemente il suo lavoro, con uno sforzo minore di quanto avrei pensato. Non avverte mai delle correnti d’aria? Gli specialisti Hoval hanno progettato e posizionato le uscite d’aria nella nostra casa in modo perfetto, in maniera tale da non creare correnti d’aria. Così ci rendiamo conto di avere un impianto di ventilazione solo grazie all’elevata qualità dell’aria. Il progettista di Hoval ci ha spiegato che l’aria di aspirazione da noi entra lentamente tramite le griglie posizionate a terra. Per questo non ne avvertiamo la presenza.

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Abitazione e ventilazione meccanica formano la coppia perfetta – e tecnicamente più aggiornata.

Cosa consiglierebbe ad un amico che vuole costruirsi la casa? Al giorno d’oggi le case vengono costruite con isolamenti molto efficienti. Per questo e anche perché noi stessi ne siamo entusiasti, consigliamo generalmente ai nostri amici un sistema di vmc. Se dovessimo costruire un’altra volta una casa, sceglieremmo sicuramente di nuovo di installare un sistema di vmc. Grazie a HomeVent comfort FR (300) risparmiamo anche denaro, perché consuma all’incirca la metà dell’energia elettrica rispetto ad altri sistemi. In che modo riscalda la Sua nuova casa? Il collettore piano per la pompa di calore terra/acqua non poteva essere installato a causa della pendenza del terreno e della ghiaia presente nel sottosuolo. L’alternativa ottimale è stata la pompa di ® calore aria/acqua Hoval Belaria SRM. Il fatto che Hoval offrisse un sistema completo ha influenzato la sua scelta? Si, certamente. Abbiamo fatto installare anche un accumulo Hoval ESR per 400 l di acqua. Tutto da un unico interlocutore, anche per quanto riguarda la manutenzi-

one dell’intero sistema di riscaldamento e ventilazione - è stato quest’ultimo punto ad essere decisivo a favore di Hoval.


A elevata efficienza con un COP di 4,62 – d estremamente silenziosa. Hoval lancia sul mercato una pompa di calore ad aria/acqua per esterno, che si distingue subito per tre caratteristiche: il suo rendimento supera ampiamente la media, è silenziosa e prezzi abbordabili. Belaria® twin A provvede al riscaldamenti di edifici nuovi ed esistenti, ® mentre Belaria twin AR è – questo è il significato della R – concepita per l’esercizio reversibile, per il raffrescamento estivo. La pompa di calore aria/acqua è dotata di due compressori e funziona quindi a due stadi. L’esercizio monostadio, in condizioni di temperatura esterna di 2°C e con un preriscaldamento di 35°C garantisce un rendimento o Coefficient of Performance (COP) di 4,62. „Questi sono valori che fino ad oggi erano realizzabili solo con pompe di calore terra/acqua“, annuncia orgogliosamente Martin Woerz, Product Manager delle pompe di calore e accumuli Hoval. Altrimenti per pompe di calore aria/ acqua, solitamente il COP era compreso tra 3,3 e 3,6. Inoltre, anche a pieno carico, con entrambi i compressori in funzione alle stesse condizioni di temperatura, riesce a raggiungere un COP di 4,05. Vaporizzatore grande ® Dato che Belaria twin A o AR sono pensate per l’installazione all’esterno, la ridotta rumorosità è un dato fondamentale. „Da un lato“, dice Martin Woerz, „collaboriamo intensamente con uno dei maggiori produttori di ventilatori a livello europeo. Possiamo trarre profitto dal suo know-how specialistico e ottenere prodotti di altissima qualità. E dall’altro lato abbiamo esteso al massimo le dimensioni del vaporizzatore. Questi sono infatti i presupposti per una pompa di calore ad aria/acqua per installazione all’esterno a bassa rumorosità.“

Regime personalizzato Grazie al sistema di gestione automatica della pompa di calore di recente realizzazione, è possibile

regolare individualmente il numero di giri del ventilatore in base all’orario e alle esigenze. Ciò riduce ulteriormente la già bassa rumorosità. Tuttavia Martin Woerz avverte: „Ciò non sostituisce la pianificazione, prescritta ad es. in Svizzera dall’ordinanza contro l’inquinamento acustico.“

La nuova Hoval Belaria ® twin A alimenta con calore edifici nuovi e vecchi, Hoval Belaria ® twin AR può anche raffrescare.

Come funziona una pompa di calore? Lo spiega questo video di Hoval:

Pioniere per scelta È stato uno dei primi in Svizzera a puntare su pompe di calore aria/acqua: „Dato che alle nostre latitudini godiamo di un relativamente clima mite, perché non recuperare il calore direttamente dall’aria“, questo è da allora il ragionamento convincente di Rolf Junkert. In qualità di ex amministratore e socio della Roth Bautechnik AG a San Gallo è a conoscenza dei buoni valori di isolamento delle case in legno realizzate dall’azienda. Per cui ogni casa della Roth Bautechnik AG è dotata di una pompa di calore aria/acqua. Rolf Junkert è in pensione dall’inizio dell’anno – e la sua opinione in merito alle pompe di calore aria/acqua è ancora la stessa: „Ha prezzi competitivi, non ha bisogno di basamento e i nuovi modelli lavorano anche a rumorosità ridotta.“ ® Ora è di nuovo un pioniere: la prima Belaria twin AR (17), consegnata da Hoval, riscalda la sua casa a Wienacht-Tobel, nel cantone Appenzello Esterno e fornisce anche il calore per la preparazione dell’acqua calda.

La caldaia a gasolio, che egli utilizzava prima, è ancora in cantina, ma il serbatoio del gasolio è praticamente vuoto. Si era semplicemente stancato di dipendere dal gasolio, dice Rolf Junkert. Nella zona giorno è installata una stufa di miaolica, che genera un accogliente calore per i giorni più freddi. Questa è collegata all’accumulo di energia mediante una batteria e può supportare la pompa di calore in caso di temperature molto rigide. Inoltre sul tetto sono installati dei collettori solari, i quali sono collegati a loro volta nel circuito con l’accumulatore. Ad ogni modo Rolf Junkert è convinto che il funzionamento di ® Belaria twin AR (17) comporti un costo di esercizio in relazione a solo un terzo di quello che aveva speso per il riscaldamento a gasolio.

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In dettaglio

Hoval UltraGas (100): più potenza ma sempre in poco spazio. ®

Da 90 a 100. La potenza dell’attuale caldaia a condensazione UltraGas® (90) aumenta di 10 kW. Si arriva a 100 kW grazie alla maggiore superficie di scambio dello scambiatore di calore aluFer ®,

ma l’ingombro resta sempre compatto. Di quanta energia ha bisogno una casa plurifamiliare? Anche se non si può calcolare il valore esatto in anticipo, i progettisti e gli installatori non hanno difficoltà a individuare la caldaia di dimensioni giuste, perché Hoval ha migliorato la suddivisione della gamma per livelli di potenza inserendo la nuova ® caldaia UltraGas (100). Scompare ® UltraGas (90), a cui sono stati aggiunti 10 kW di potenza senza rinunciare alle sue dimensioni compatte. Per il risanamento di vecchi edifici Grazie a larghezza, altezza e profondità ® ridotte, UltraGas (100) non è adatta solo per le nuove costruzioni, ma anche e soprattutto per le riqualificazioni. La caldaia può essere appoggiata direttamente alla parete, poiché il bocchettone dello scarico è posizionato in alto. Non dovendo mantenere alcuna distanza dalla parete, si possono risparmiare fino a 50 cm di profondità di montaggio. Combinazione con UltraSol In particolare per le nuove costruzioni, si consiglia di combinare la caldaia con il nuovo collettore solare termico Hoval UltraSol, che fornisce calore per la preparazione dell’acqua calda e anche per il riscaldamento degli ambienti. Il collettore si distingue per la qualità impareggiabile, la massima efficienza e la facilità di montaggio. Unico nel settore è anche l’impiego di un telaio ultraleggero pressofuso in alluminio, che assicura resistenza e portata elevate perché privo di saldature. Per aumentare la resa del collettore Hoval UltraSol, è stato utilizzato uno speciale rivestimento antiriflesso specifico per il vetro solare che, grazie al suo aspetto elegante, si integra bene nel tetto.

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Ulteriore campo di modulazione ® La nuova UltraGas (100) permette di accrescere la potenza di cinque unità in cascata, portandola da 450 a 500 kW. Si amplia quindi il campo di modulazione del collegamento massimo, con una sicurezza ancora più elevata.

Oggi infatti non è più la necessità di riscaldare l’ambiente, ma il fabbisogno di acqua calda a costituire il riferimento per la potenza necessaria. Da un lato le nuove costruzioni hanno un isolamento migliore e, dall’altro, le maggiori esigenze di igiene hanno praticamente raddoppiato il fabbisogno di acqua calda, portandolo dal vecchio 15% del calore complessivo fino a quasi il 30%. Più potenza senza incidere sull’estetica: 10 kW in più per la nuova caldaia Hoval UltraGas ® (100).

I due principali punti di vantaggio I progettisti e gli installatori conoscono bene un grande vantaggio: le caldaie a ® ® condensazione Hoval UltraGas e UltraOil hanno elevate capacità. Funzionando come grossi accumuli, l’acqua si muove a bassa velocità e può stratificarsi in modo ottimale nella caldaia – lo strato caldo sopra, lo strato freddo sotto, e quindi anche il basamento resta freddo. Ciò garantisce condizioni ideali per la condensazione e per la massima resa possibile. Le caldaie a condensazione sono dotate anche di due ritorni: sopra per l’alta temperatura e sotto per la bassa temperatura. È quindi possibile un collegamento idraulico intelligente: il circuito misto con la temperatura di ritorno più bassa o, in caso di più di due circuiti, quello che ha la temperatura più bassa in assoluto viene convogliato al ritorno per la bassa temperatura. Ne beneficia la tecnologia della condensazione, che migliora in termini di velocità ed efficienza. La resa dell’impianto aumenta di circa il 6%, il gestore beneficia di consumi e costi minori e l’ambiente può tirare un sospiro di sollievo.


Im Rückblick Retrospettiva Fokus

La storia del mosaico in pietra.

Dal 1957 la finestra in pietra del canonico Anton Frommelt decorava la facciata della sede Hoval a Vaduz. Dopo la ristrutturazione della mensa, compiuta nel 2010, la finestra è stata conservata e ora vive una seconda vita nella nuova reception. In tutto il suo immutato splendore... Ho uno stretto rapporto con l’arte nelle costruzioni. Forse si tratta di una predisposizione personale. In passato ho lavorato anche come fabbro. Quest’attività mi ha plasmato e influenzato. Mi piacciono le cose belle e amo circondarmi di begli oggetti. Nel 1957 volevo qualcosa di nuovo, possibilmente bello e piacevole, per la mensa dello stabilimento Hoval, qualcosa di artistico che trasmettesse sensazioni positive alle persone che s’intrattenevano e consumavano i pasti in quel locale. Ho quindi assegnato l’incarico al parroco Frommelt, con cui intrattenevo stretti contatti da decenni. Nel 1957 ha composto una vetrata che mi è estremamente piaciuta, un’immagine meravigliosa. A lui ho lasciato la scelta del motivo. Doveva però fare riferimento all’attività delle persone che avrebbero visto il mosaico tutti i giorni. Dal libro „Gustav Ospelt - 80 erfüllte Jahre“.

Il mosaico in pietra tripartito rappresenta al centro la fucina, l’incudine, il fuoco, l’anello e due uomini; uno forgia, l’altro tiene l’anello. Da un lato madre e figlio con un fiore, simbolo della vita, dall’altro una donna che porta da bere ai lavoratori.

SIGLA EDITORIALE „Orizzonti” - La newsletter del gruppo Hoval Viene pubblicata a scadenze variabili due volte all’anno. Responsabile: Marketing Services, Alina Ivanescu EDITORE: Hoval Aktiengesellschaft Austrasse 70 9490 Vaduz, Liechtenstein REDAZIONE: Peter Gerner, Alina Ivanescu, Ursula Trunz (testo), Ernst Carli (progettazione grafica), Veronika Dialler (coordinamento)

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