ORIZZONTI   La newsletter del gruppo Hoval | 2017 | No. 2
I sistemi completi sono il futuro
Prefazione.
Il nostro compito resta quello di semplificare il piĂš possibile prodotti e soluzioni sempre piĂš complessi in un ambiente sempre piĂš esigente. Una bella sfida, che siamo felici di affrontare! Peter Gerner
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Care lettrici, cari lettori
in Hoval abbiamo una visione che perseguiamo passo dopo
riguardo saranno fornite a pagina 6. La nostra collaudata
passo: “Siamo il leader tecnologico di soluzioni per la
tecnica di sistema e la nostra filosofia di regolazione dei
climatizzazione degli ambienti innovative, facili e intelligenti.
sistemi, che nessun concorrente è in grado di offrire, aiutano
Le nostre soluzioni e i nostri processi semplici assicurano ai
i nostri partner a ridurre la complessità. Con la nostra
nostri clienti un valore aggiunto economico ed ecologico
consulenza energetica e il nostro servizio di assistenza ai
misurabile.”
clienti professionale possiamo dare in questo senso un ulteriore contributo importante, che spesso offre ai clienti
Un punto centrale della nostra visione, che compie ormai
anche un vantaggio in termini di costi.
vent’anni, è rappresentato da soluzioni semplici. Già il nostro storico Presidente del CdA Peter Frick, che è recentemente
Nel nostro intento di semplificare il più possibile ciò che è
andato in pensione, gli aveva attribuito grossa importanza
complesso, saremo aiutati molto anche dalla digitalizzazione.
nella lungimiranza imprenditoriale. Il suo successore, il Dr. Max
L’introduzione dello smartphone avvenuta dieci anni fa ha
Egli, ha contribuito in modo determinante alla creazione di
cambiato profondamente il nostro comportamento e molti
questa visione vent’anni fa e oggi la porta avanti insieme a
processi. Possiamo prevedere che anche i prossimi dieci anni
noi verso il futuro. Un principio, che non è scontato, ma che
saranno estremamente dinamici. I processi aziendali che per
in un ambiente innamorato della tecnologia è estremamente
decenni sono rimasti invariati, subiranno modifiche. Grazie
importante!
alla connessione online, inoltre, diventeranno possibili molti nuovi servizi che offriranno un valore aggiunto ai nostri
Soluzioni semplici sono decisive sia per i nostri clienti finali e
clienti. Noi ci occupiamo di questi temi con impegno e
i nostri partner, che per i nostri processi interni. Oggi il cliente
plasmiamo attivamente il futuro digitale. A vantaggio dei
finale è spesso incerto su quale sia la scelta adeguata. Quale
nostri clienti, ma anche dei nostri collaboratori.
generatore di calore è più adatto, quale soluzione di sistema è opportuna, e quali conseguenze avranno le nuove leggi,
Il nostro compito resta quello di semplificare il più possibile
normative e misure di incentivazione nei prossimi anni?
prodotti e soluzioni sempre più complessi in un ambiente
Queste e tante altre domande spesso fanno sì che, in caso di
sempre più esigente. Una bella sfida, che siamo felici di
riflessioni su interventi di ristrutturazione, la decisione venga
affrontare!
rinviata. Ognuno di noi conosce questo problema anche da altri settori. Per questo è importante tenerne conto durante la consulenza di vendita e dare consigli chiari e comprensibili. Ma soprattutto è importante che per i nostri partner sia facile lavorare con noi. Le nuove disposizioni renderanno le soluzioni future ancora più difficili; maggiori informazioni al
Peter Gerner, Direzione del gruppo Hoval Co-CEO
Contenuto.
10.
Abitazione innovativa come fornitore futuristico di energia Qui la sostenibilità determina la forma e questa forma è originale. Il “Marxer Active Energy Building” nel Liechtenstein fornisce energia solare anche agli edifici adiacenti. Altrettanto innovativo è l’impiego del calore e del freddo.
15.
Hoval fa scuola Scuole di fama internazionale, come l’Eton College e la London School of Economics, puntano su Hoval. Tutte hanno i loro buoni motivi.
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Intrattenimento a 360° garantito nel centro commerciale Il terzo centro commerciale più grande dell’Austria, il PlusCity a Pasching, si è ingrandito in modo massiccio. Ora offre ampie possibilità per il tempo libero e questo ha il suo lato tecnico: una caldaia doppia a ® condensazione a gas UltraGas , che può essere monitorata anche a distanza.
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Il centro di calcolo più verde d’Europa Nell’est della Svizzera nasce il centro di calcolo più efficiente dal punto di vista energetico della regione, se non addirittura d’Europa. Il superlativo è ben motivato - anche con un sistema di raffreddamento di Hoval.
26.
Caldaia a gas e pompa di calore in un unico apparecchio Hoval svela un dilemma: con cosa sostituire una caldaia a gas nell’epoca delle energie rinnovabili? Risposta: con la ® pompa di calore ibrida Belaria hybrid SRM.
22.
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Combinazione intelligente di pompa di calore e caldaia a pellet Hoval unisce pompe di calore e caldaie a pellet in un sistema completo. La sua soluzione completa supera la somma di 1+1 con il 100% di energia rinnovabile.
Regolare riscaldamento e ventilazione meccanica controllata con un’unica app ® Chi gestisce il riscaldamento tramite un TopTronic E, può farlo anche tramite ® lo smartphone. L’unico requisito è il collegamento online del TopTronic E. Ora ® anche la vmc HomeVent può essere regolata tramite l’app per smartphone Hoval.
In primo piano: Sistemi completi.
Generazione di calore: i sistemi completi sono il futuro Che sia per una nuova costruzione o per la ristrutturazione di un vecchio edificio: le soluzioni complete per la generazione di calore per gli ambienti e acqua calda sono il futuro. Molti Paesi europei prescrivono quote minime di energia rinnovabile. Sistemi completi efficienti, che generano calore nel rispetto dell’ambiente, sono un must per ogni committente lungimirante. Così salvaguarda anche il suo portafoglio. I “compiti a casa” sono stati assegnati, ma non sono stati ancora svolti. Molti Paesi europei hanno formulato la loro politica energetica. La Germania sta per unire le sue norme per il risparmio energetico (EnEV) e la legge sul riscaldamento con energie rinnovabili (EEWärmeG) nella “Gebäude-EnergieGesetz” (GEG - legge sull’energia ne gli edifici). In Svizzera le prescrizioni cantonali nel settore energetico (MuKEn) avranno presto le loro conseguenze legali. Nessun committente, così come nessun progettista o installatore, potrà evitare il confronto con le leggi specifiche in vigore. Investitori, progettisti e installatori dovranno attuare le direttive e svolgere i compiti assegnati dallo Stato. Da un lato le regole vincolanti, dall’altro una vera e propria giungla di possibilità tecniche.
La strada verso un sistema completo “Noi ci siamo preparati a questo”, afferma Stefan Müller- a capo dell’intero management dei PM per il settore riscaldamento Hoval. “Siamo già ora in grado di offrire soluzioni di sistema standardizzate, che soddisferanno al 100% le direttive della legge GEG in Germania e della legge MuKEn in Svizzera.“ Hoval offre soluzioni di sistema per tre segmenti: per case unifamiliari con un fabbisogno di potenza fino a circa 30 kW, per case plurifamiliari e piccoli edifici commerciali fino a 500 kW e per complessi grandi e industriali che necessitano di oltre 500 kW. “Per tutti e tre i segmenti”, spiega Stefan Müller, “abbiamo soprattutto anche sistemi bivalenti, che funzionano in parte o
integralmente con energia rinnovabile e che sono altamente efficienti come soluzioni complete per la produzione di calore per gli ambienti e l’acqua calda.” I singoli componenti Hoval di queste soluzioni complete bivalenti non sono solo compatibili fra loro, ma si completano anche a vicenda. Il risultato è: maggiore potenza, maggiore efficienza energetica e, se non altro, il minore impatto ambientale possibile. Un sistema completo Hoval comprende anche la ventilazione meccanica controllata, se richiesta o necessaria in un edificio “Minergie”.
L’intelligente regolazione della soluzione di sistema diventa il criterio determinante. Stefan Müller Chef de Produit Techniques de Chauffage
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Esempio di casa unifamiliare La nuova pompa di calore Belaria hybrid SRM unisce una pompa di calore aria/acqua con una caldaia a gas. Questa si profilerà come la soluzione di ristrutturazione più facile ed economica per case uni e plurifamiliari. Maggiori dettagli al riguardo a pagina 26. ®
Esempio di casa plurifamiliare In Svizzera vi sono case plurifamiliari con impianti che funzionano al 100% con energie rinnovabili. Qui pompe di calore e caldaie a pellet nel sistema ibrido offrono una potenza superiore a 1+1. Se i collettori solari termici forniscono ancora acqua calda, la soluzione bivalente già altamente efficiente diventa addirittura trivalente. Maggiori dettagli al riguardo a pagina 22.
Esempio di grandi edifici Il sistema completo bivalente che Hoval ha consigliato con successo al costruttore di automobili tedesco Porsche, è costituito da quattro pompe di calore ® aria/acqua Belaria dual AR (60) – maggiori informazioni al riguardo nel riquadro – e da una caldaia a ® condensazione UltraGas (500). In particolare un dettaglio ha determinato la decisione di investimento di Porsche: pompe di calore e caldaie a condensazione possono essere posate sul bus CAN di Hoval e regolate come sistema completo con l’unità di regolazione ® TopTronic E Hoval. Così riassume Stefan Müller: “L’intelligente regolazione della soluzione di sistema diventa il criterio determinante.” Maggiori informazioni al riguardo nel riquadro.
In primo piano: Sistemi completi.
Ridurre al minimo la complessità La complessità degli impianti bivalenti o trivalenti non si discute. Ma committenti, progettisti e installatori possono pur sempre ridurla al minimo e addirittura delegarla acquistando tutti i componenti di un sistema completo da un unico produttore. Comprare la caldaia da un produttore, il boiler da un altro e l’impianto solare termico da un terzo, non basta: l’efficienza energetica non è così garantita, esattamente come la tecnica di regolazione per il sistema completo. Se la combinazione di prodotti selezionata non offre la potenza richiesta, in genere nessuno dei produttori si sente responsabile. Questo può portare l’investitore o il gestore dell’impianto alla disperazione. Se invece tutti i componenti di un sistema completo provengono da un unico fornitore e il sistema viene regolato in modo centralizzato, questo semplifica non solo la progettazione ma anche la messa in funzione, la manutenzione e l’assistenza. Ridurre i costi Sistemi completi efficienti dal punto di vista energetico ed ecocompatibili richiedono al produttore un vasto know-how su tutti i componenti, che confluisce anche nella consulenza. Questa consulenza deve coinvolgere, oltre al lato tecnico, anche quello economico. A seconda della soluzione completa di Hoval scelta, gli investimenti risultano inferiori rispetto a quando i componenti provengono da diversi fornitori e la tecnica di regolazione deve essere appositamente programmata. Anche i costi di esercizio sono inferiori, in quanto la soluzione di sistema viene sottoposta a manutenzione come un insieme unico e coerente, cosa che favorisce l’efficienza energetica. I committenti lungimiranti, così come gli agenti immobiliari e i proprietari di case che pianificano un investimento, tengono conto oggi non solo dei costi di acquisto, ma anche di tutti i costi che insorgono durante l’intera durata di vita di un sistema. Se si pensa a questo “Total Cost of Ownership”, fanno bene a considerare soluzioni complete per la tecnica di riscaldamento e climatizzazione.
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Tutto dipende dalla regolazione ® La regolazione del sistema TopTronic E di Hoval risparmia molte preoccupazioni a committenti e gestori di impianti, ma anche a progettisti e installatori. Questa collega in rete tutti i componenti Hoval del sistema completo e li adatta esattamente l’uno all’altro. Al contrario, l’integrazione di componenti di diversi produttori che devono formare un unico sistema, nella tecnica di regolazione richiede operazioni complesse e costose. ® Tramite la connessione a Internet TopTronic E include le previsioni meteo aggiornate nel luogo interessato. Il consumo di energia del sistema completo può così diminuire fino al 15%.
TopTronic E funziona allo stesso modo sia per pompe di riscaldamento modulari, ad esempio negli impianti solari, sia per cascate di raffrescamento nelle pompe di calore. In generale, controlla fino a otto componenti in cascata. Inoltre può essere integrata in una tecnica di controllo degli edifici sovraordinata in modo tale che, oltre alla temperatura degli ambienti, all’acqua calda e alla ventilazione comfort, possano essere regolate e comandate centralmente anche tende da sole e sorgenti luminose. ®
Per la tecnica di gestione per grandi impianti è disponibile ® l’unità TopTronic supervisor Hoval. Maggiori informazioni al riguardo a pagina 32.
Sul mercato: Liechtenstein.
PETER FRICK PASSA IL TESTIMONE A MAX EGLI Peter Frick ha ceduto il ruolo di Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Hoval al Vicepresidente Max Egli. Frick continuerà tuttavia a far parte del Consiglio d’Amministrazione, che ha presieduto dal 1985 ad oggi. Hoval deve a Peter Frick una lunga fase di costante espansione e innovazione. A lui si devono anche il lancio di prodotti all’avanguardia e la forte espansione geografica del Gruppo. Con la sua lungimiranza imprenditoriale e un comportamento cordiale improntato alla correttezza, Peter Frick ha dato fino ad oggi una forte impronta alla cultura aziendale del Gruppo. Se c’è qualcuno innamorato della tecnologia, quello è proprio lui. Conosce molti collaboratori per nome, che gli stanno sinceramente a cuore. Tutto il team Hoval ringrazia sentitamente Peter Frick ed è lieto di averlo ancora nel Consiglio d’Amministrazione.
Peter Frick è stato Presidente del CdA del gruppo Hoval a partire dal 1985. Prese il posto del fondatore dell’azienda, Gustav Ospelt. Ora Peter Frick ha passato il testimone a Max Egli.
Peter Frick ha informato il Consiglio d’Amministrazione sui suoi progetti di ritiro con largo anticipo per consentire di pianificare la sua successione con calma. Nella persona di Max Egli l’incarico di presidente passa a una figura strettamente legata alla Hoval e molto esperta in ambito industriale. Max Egli è membro del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Hoval dal 1997 e dal 2016 ne è il Vicepresidente. Egli conosce l’azienda e le sue tecnologie nei minimi dettagli e porterà avanti la cultura aziendale di impronta fortemente familiare del Gruppo Hoval. Con lui la continuità interna ed esterna è garantita.
L’ALLEANZA TRANSATLANTICA HOVAL Cosa ha a che fare Hoval con il più grande costruttore di aerei al mondo Boeing? Il nesso é il partner commerciale CleaverBrooks: insieme a Hoval, questo sviluppa infatti per il mercato nordamericano prodotti altamente efficienti ® grazie alla tecnologia aluFer . E non è tutto.
Falcons, dei Sacramento Kings e dei Detroit Red Wings, apprezzano da anni l’affidabile funzionamento dei prodotti di CleaverBrooks.
La partnership tra Hoval e la società americana CleaverBrooks dura ormai da venti anni. In questo lasso di tempo sono nate anche amicizie per la vita. Gli esperti di CleaverBrooks hanno ben presto riconosciuto ® che lo scambiatore di calore aluFer , sviluppato da Hoval, consente loro di immettere sul mercato nordamericano prodotti altamente efficienti. Gli sviluppatori di CleaverBrooks a Milwaukee possono sempre fare affidamento sullo sviluppo di Hoval a Vaduz, nel Liechtenstein. La partnership, i prodotti e la rete di distribuzione hanno fatto sì che ora siano in funzione migliaia di prodotti di ® CleaverBrooks con tecnologia aluFer . Boeing non è l’unico nome altisonante. CleaverBrooks conta fra i suoi clienti anche General Motors, oltre a scuole, ospedali, enti statali e basi militari. Molti stadi, come quello degli Atlanta
Sean Lobdell (secondo da sinistra) e Rakesh Zala (secondo da destra) hanno ringraziato insieme, a nome di CleaverBrooks, Martin Antoska, Markus Telian, Peter Frick e Harald Verling per la pluriennale partnership di successo per il mercato nordamericano.
In esercizio: Liechtenstein.
Abitazione come fornitore futuristico di energia Qui la sostenibilità determina la forma e questa forma stupisce. Il “Marxer Active Energy Building” a Vaduz fornisce energia solare anche agli edifici adiacenti. La gestione del calore e del freddo masce da un approccio altrettanto nuovo. Hoval lo gestisce con entusiasmo. Servono visioni e coraggio per costruire così. La famiglia Marxer li ha entrambi, e come loro la coppia di architetti Anton Falkeis e Cornelia Falkeis-Senn. “Oggi le città sono responsabili per il 75% del consumo energetico mondiale ed emettono l’80% del biossido di carbonio generato dall’umanità”, spiega Anton Falkeis. “Per arrestare questo rapido sviluppo, dobbiamo sviluppare nuove strutture urbane e ridurre il consumo di energia e le emissioni di sostanze nocive.” Anton Falkeis e Cornelia FalkeisSenn hanno condotto ricerche approfonditeanche insieme alla Hochschule di Lucerna. Il “Marxer Active Energy Building” ne è la risposta. Energia solare per l’intero cluster La casa dall’architettura di grande impatto visivo, con i suoi dodici appartamenti,
racchiude un intero sistema di produzione di energia. Sulla facciata meridionale della casa moduli fotovoltaici generano corrente solare, mentre sul tetto alette solari mobili si orientano in direzione del sole. In questo modo la casa genera talmente tanta corrente da poter rifornire gli edifici adiacenti oltre il proprio fabbisogno o alimentare energia elettrica nella rete pubblica. “Così realizziamo l’idea di cluster”, spiega Anton Falkeis, “secondo la quale nelle città più case vengono alimentate con corrente tramite un “Active Energy Building”.” Con la sua sola forza il “Marxer Active Energy Building“ può pertanto azionare anche la pompa di calore terra/ ® acqua Thermalia dual H (46), l’accumulatore tampone EnerVal (1000), il preparatore d’acqua calda CombiVal CSR (1250) e gli apparecchi di ventila® zione meccanica controllata HomeVent .
Piloni in cemento ad “A” e a “V” rendono le piante degli ambienti flessibili.
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Freddo e caldo dalle alette di climatizzazione La facciata orientale e quella occidentale del quarto piano sono dotate di alette di climatizzazione sviluppate da falkeis2architects e già brevettate: queste contengono materiale a cambiamento di fase o PhaseChange-Material (PCM), che a seconda della temperatura esterna fluidifica o solidifica. Durante il cambiamento di fase il PCM
accumula calore o freddo. Le alette diventano così accumulatori latenti. “Sul lato orientale”, spiega Cornelia Falkeis-Senn, “le alette si aprono per la notte, per assorbire le irradiazioni nello spazio e quindi il freddo.” Questo freddo viene poi rilasciato direttamente nello spazio all’occorrenza, quando le alette sono chiuse. Sul lato occidentale, invece, di giorno le alette sono aperte. Il calore che queste assorbono e accumulano viene alimentato direttamente nel sistema di ventilazione. A tal fine i canali di alimentazione dell’aria sono collegati ® fra i due apparecchi di vmc HomeVent
® FR (250) e HomeVent (180) e i relativi elementi di scarico tramite valvole di commutazione con le alette di riscaldamento PCM. La loro unità di regolazione decide se l’aria proveniente ® dall’HomeVent fluisce ancora attraverso le alette PCM e se questa viene qui riscaldata ulteriormente, prima di fluire negli ambienti del terzo e quarto piano.
Piloni per una configurazione flessibile degli ambienti Anche la struttura portante della casa è orientata al futuro: i piloni in cemento ad “A” e a “V”, le cui forme sono state riprese dalla natura, assorbono sia le forze verticali che quelle orizzontali e
permettono piante flessibili. A seconda del fabbisogno gli ambienti possono essere ingranditi o rimpiccioliti; la statica resta la stessa. Nei locali abitativi accurati i piloni fungono da sculture. La sostenibilità del “Marxer Active Energy Building” sorprende sia dal punto di vista ecologico che estetico. Anton Falkeis: “Con il progetto abbiamo dimostrato che la nuova tecnologia da noi sviluppata può essere attuata in una forma altamente complessa. La realizzazione di strutture meno complesse è l’obiettivo delle nostre ulteriori ricerche.”
Forme originali con uno scopo ecologico: alette solari sul tetto, alette di climatizzazione su parti della facciata.
In esercizio: Croazia.
Sempre aria fresca nell’ ”edificio verde” Questo edificio indica la strada del futuro: il Centro di competenza sul legno Pannonia nella città croata di Virovitica è stato costruito in base ai principi degli “edifici verdi”. Niente di più adatto, per questo concetto di sostenibilità, di un sistema decentralizzato di climatizzazione dei capannoni. Con il legno si possono fare molte cose, anche per lo sviluppo economico. Ivana Filipović e l’Unione Europea lo sanno. Per questo l’UE ha finanziato quasi per il 100% con i suoi Fondi strutturali e di investimento il Centro di competenza sul legno Pannonia. Ivana Filipović ne è a capo: “Noi uniamo il settore economico, quello pubblico e quello privato. Sosteniamo l’industria del legno e siamo al servizio delle aziende che lavorano il legno in qualità di centro di innovazione e sviluppo. A tal fine abbiamo anche un capannone di produzione completamente attrezzato e offriamo consulenza anche per questioni finanziarie.“ Il centro situato nella città croata di Virovitica, vicino al confine con l’Ungheria, pare sia il più grande
progetto che i Fondi strutturali e di investimento dell’UE abbiano mai supportato. I costi di costruzione si aggirano complessivamente attorno ai 45 milioni di kuna, pari a circa 7 milioni di franchi svizzeri o a 6 milioni di Euro. Perfettamente integrato nel tetto alberato Costruito naturalmente in legno, il centro colpisce anche a livello estetico. Al centro del tetto verde vi sono due ® unità di ventilazione per tetto RoofVent . “Queste si integrano perfettamente nell’ambiente circostante,” sostiene Ivana Filipović, “e danno ancora più importanza alla nostra storia. Puntiamo in tutti gli ambiti alla massima efficienza energetica possibile.” All’interno, sul soffitto del Centro
di competenza sul legno Pannonia, sono montati due sistemi a ricircolo ® d’aria TopVent Sistema complessivo senza canali di ventilazione RoofVent e TopVent sono abbinati in un efficiente sistema decentralizzato di climatizzazione per capannoni. Grazie agli apparecchi decentralizzati non servono canali di ventilazione, che potrebbero disturbare il lavoro nel capannone di produzione. Non ci sono neanche le correnti d’aria, ma è garantita sempre aria fresca alla temperatura desiderata. “La ventilazione è praticamente impercettibile”, afferma Ivana Filipović, “eppure godiamo sempre di ottime condizioni climatiche all’interno del capannone.” ®
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La ventilazione è praticamente impercettibile, eppure godiamo sempre di ottime condizioni climatiche all’interno del capannone. Ivana Filipović Centro di competenza sul legno Pannonia
Sul tetto verde del Centro di competenza sul legno Pannonia, sono montati due sistemi di ventilazione Roof Vent ® All’interno vi sono due sistemi a ricircolo d’aria TopVent ® senza canali di ventilazione che potrebbero disturbare il lavoro nel capannone di produzione.
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In esercizio: Romania.
Nei luoghi del mistero Questo castello nella città rumena di Câmpina ha una propria storia ricca di misticismo. Sembra che qui, ancora oggi, lo spirito di Iulia Haşdeu suoni il pianoforte. La poetessa morì di tubercolosi nel 1888. Il castello a lei dedicato ha anche un lato tecnico molto interessante. Un dolore immenso deve averlo colpito quando sua figlia morì a soli 19 anni. Fu così che il letterato Bogdan-Petriceicu Haşdeu si rifugiò nello spiritualismo. Nel 1894 iniziò a costruire un castello per lei. I suoi piani, assicurava, erano ispirati dallo spirito immortale di Iulia. Nel grande terremoto che colpì la Romania il 4 marzo 1977, il castello riportò molte crepe e minacciava di crollare. Le riparazioni sono concluse da tempo, ma il ripristino è ancora in corso. Dal 1995 il castello, con le sue torri e le sue stanze riccamente decorate, è di nuovo aperto ai visitatori.
Un potente riscaldamento in uno spazio estremamente ridotto Con il nuovo millennio si è aperto un nuovo capitolo nella storia del castello: nel 2000 è stato infatti installato un nuovo impianto di riscaldamento nel castello Iulia-Haşdeu a Câmpina. Per motivi di tutela dei monumenti, non è stato possibile apportare grosse modifiche ai locali sul retro, né tanto meno alle sfarzose stanze accessibili ai turisti. Tuttavia, si è riusciti a trovare una nicchia per la caldaia murale a ® condensazione TopGas (60). Da allora, questa presta il suo servizio in modo affidabile: una garanzia di qualità.
® Con una potenza di 60 kW, TopGas riscalda i locali del castello, che si esten2 dono su una superficie di circa 400 m . A piano terra, questi locali sono alti più di cinque metri. Qui si trova anche il modulo di regolazione di Hoval, tramite il quale viene comandato il riscaldamento.
Tasti suonati come da uno spirito Chi vaga per il castello Iulia-Haşdeu, incappa immancabilmente nel pianoforte i cui tasti di tanto in tanto vengono premuti come da uno spirito e le cui corde vengono fatte vibrare. Molti pensano che sia opera dello spirito di Iulia Haşdeu. Il suo spirito immortale impedirebbe anche alle persone di imprecare nei pressi del castello.
Il pianoforte nel castello Iulia-Haşdeu viene di tanto in tanto suonato da un fantasma? Ma questo fantasma non tocca la caldaia a condensazione a parete.
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In esercizio: Regno Unito.
Hoval fa scuola Scuole rinomate a livello internazionale, come l’Eton College e la London School of Economics, puntano su Hoval. Gli impianti delle scuole, spesso molto grandi, necessitano di elevate potenze di riscaldamento affinché anche l’acqua delle docce sia sempre calda.
In esercizio: Regno Unito.
Eton College: Hoval fa scuola Persino i principi William e Harry alzerebbero stupiti le sopracciglia: gli scaldaacqua CT-plus forniscono fino a 1400 litri d’acqua calda all’ora all’Eton College. La più famosa scuola d’elite britannica, fondata nel 1440 dal re Enrico VI, necessita di un sistema dell’acqua calda affidabile, in grado di mettere a disposizione grossi volumi d’acqua calda in qualunque momento. 1300 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni studiano all’Eton College per la loro vita e la loro carriera. Anche lo sport qui ha un ruolo fondamentale. Gli studenti del college, tra i quali in passato ci sono stati anche i principi William e Harry, alloggiano in 25 case. Lo scaldaacqua CT-plus possiede grandi superfici riscaldanti. La sua potenza è paragonabile a quella del Modul-plus (vedere articolo a pagina 28). All’Eton College, molte unità sono collegate in un unico sistema. L’acqua può circolare in modo permanente e Hoval dà il suo contributo affinché le personalità di domani possano crescere e formarsi al meglio. Fino ad oggi, sono almeno 19 i primi ministri britannici che hanno frequentato l’Eton College.
London School of Economics: calore che stimola la ricerca Torna ripetutamente a far parlare di sé in tutto il mondo: la London School of Economics and Political Science fornisce sempre risultati di ricerca nel campo delle scienze economiche e sociali, che suscitano scalpore in tutto il mondo. A far sì che nel campus situato nel cuore di Londra vi sia sempre l’atmosfera adatta per insegnare, studiare e ricercare, ci pensa Hoval. Con caldaie che forniscono calore in modo affidabile e riscaldano l’acqua sanitaria. Così si formano i futuri premi Nobel: 16 di quelli finora insigniti sono stati alunni della London School of Economics.
London School of Economics: Hoval assicura un piacevole calore. In questa atmosfera si ottengono continuamente risultati di ricerca eccellenti.
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Eton College: 1400 litri di acqua calda all’ora per gli studenti di questa scuola prestigiosa.
Hoval dà il suo contributo affinché le personalità di domani possano crescere e formarsi al meglio.
Stroud School a Romsey: la sostenibilità può essere appresa Keith Goldie, direttore amministrativo della Stroud School nella contea inglese dello Hampshire, deve gestire due nuovi edifici e sostiene un’opinione chiara: “Anziché continuare a puntare sul gas, volevamo una soluzione sostenibile. Abbiamo studiato diverse opzioni e alla fine abbiamo optato per la biomassa. Il legno è un’ottima scelta nella nostra zona rurale, i pellet di legno provengono direttamente dalla nostra regione. In questo modo possiamo mostrare ai bambini della nostra scuola, che esistono alternative ai combustibili fossili.” Ora due caldaie a pellet di legno BioLyt (160) forniscono calore per locali e acqua calda sanitaria. Due accumulatori tampone da 4000 l sono collegati a queste. L’impianto è il cuore di una nuova rete di teleriscaldamento a corto raggio sotterranea, che per il momento fornisce calore a entrambi gli edifici nuovi, così come all’edificio principale. L’area della Stroud School si 2 estende per circa 80.000 m . Non si esclude che altri edifici vengano collegati al teleriscaldamento a corto raggio.
Stroud School: Punta sulla biomassa e ha creato una rete di teleriscaldamento a corto raggio.
Il legno è un’ottima scelta nella nostra zona rurale, i pellet di legno provengono direttamente dalla nostra regione. Keith Goldie Stroud School
Pontllanfraith Secondary School a Blackwood: dal carbone al legno
Braintree College: “La caldaia migliore per questo lavoro”
Gli alberi assorbono tanta CO2 quanta quella emessa dal loro legno durante la combustione. Questo rende la biomassa CO2 neutrale. Allora basta con il carbone sporco! Nella Pontllanfraith Secondary School in Galles ora vi sono tre caldaie a pellet di legno STU (350). L’ex cantina di stoccaggio del carbone è stata rinnovata e resa resistente all’acqua, così da potervi immagazzinare i pellet di legno. L’impianto di stratificazione fornisce esattamente la quantità necessaria per il calore desiderato. A seconda del fabbisogno di calore sono in funzione una, due o tutte e tre le caldaie. Sebbene il legno abbia un valore energetico leggermente inferiore rispetto al carbone, le nuove caldaie a pellet di legno raggiungono un’efficienza del 90%. Le precedenti caldaie a carbone raggiungevano appena il 68%. Per non parlare della manutenzione, che ora è anche più semplice. Inoltre, la cenere del legno può essere riutilizzata come fertilizzante naturale.
I requisiti erano rigidi e ambiziosi: una potenza flessibile a seconda del fabbisogno di calore, ridotte emissioni di sostanze nocive, facile manutenzione, il minor numero di adattamenti possibile alle tubazioni preesistenti. Lo studio di fattibilità ha dato un risultato chiaro: la caldaia a condensazione ® UltraGas riuscirebbe a garantire tutto questo. “La migliore caldaia per questo lavoro al Braintree College“, ha giudicato il consulente ingegnere Adrian Sharp della ditta Atkins Management Professional Services. “Supponiamo di poter abbassare i costi energetici del 40% circa. In fin dei conti, grazie al ® recupero del calore la UltraGas raggiunge un’efficienza energetica fino ® al 109,5%.” Le tre UltraGas , ciascuna con una potenza di 500 kW, si adattano esattamente al fabbisogno attuale grazie al collegamento in cascata e alla modulazione, e rispetto al precedente impianto di riscaldamento hanno un’impronta ecologica
notevolmente inferiore. Le tubazioni sono state addirittura semplificate e il numero di pompe di ricircolo è stato ridotto. In questo modo, nel locale caldaia si è liberato molto spazio, che ora agevola ulteriormente la già facile manutenzione. Circa 1000 studenti si muovono sulla 2 superficie di 50.000 m del Braintree College nella contea inglese di Essex. Il direttore Bryan Yates può controllare il nuovo impianto, che viene utilizzato esclusivamente per il riscaldamento degli ambienti, in modo estremamente semplice dal suo computer in ufficio. Il sistema di controllo fa inoltre in modo che ogni mese un’altra delle tre caldaie ® a condensazione UltraGas in cascata assuma il comando. Cosi’ tutte e tre le caldaie vengono utilizzate in modo uniforme. Il primo anno di esercizio non è ancora giunto al termine, ma l’elevata efficienza energetica si è già delineata, dichiara Bryan Yates.
In esercizio: Austria. Österreich.
Intrattenimento a 360° garantito nel centro commerciale Il centro commerciale PlusCity a Pasching si è ingrandito, ampliando la superficie da 50.000 a 70.000 m2. Il terzo centro commerciale più grande dell’Austria, offre anche svariate attività per il tempo libero. Sul piano tecnico questo comporta l’utilizzo di una caldaia doppia a condensazione a gas UltraGas ® (2000D). Ha contribuito alla sua scelta il fatto che questa possa essere monitorata anche a distanza tramite TopTronic ® E. Oggigiorno vendere non è sufficiente, così la pensano i gestori di PlusCity. Al pubblico va offerta un’esperienza. L’ampliamento del centro commerciale è la loro risposta a Internet e ai suoi negozi elettronici. Per questo la società PlusCity ha investito circa 140 milioni di Euro in questo ampliamento. Prima lo shopping, poi dritti al cinema Nel corso dei lavori di ampliamento il cinema Hollywood Megaplex è stato trasferito direttamente nel centro commerciale; il vecchio edificio del cinema è stato smantellato e al suo posto è stato costruito un nuovo autosilo. Il più grande cinema Imax dell’Austria conta ben 15 sale. Tra le novità vi è anche l’“Ocean Park”, con tavoli da biliardo e piste da bowling. Uno su cinque dei 220 locatari del centro fa parte del settore gastronomico. Il PlusCity è raggiungibile anche in tram. Si stima che in futuro il centro attirerà 13 milioni di persone all’anno, che trasformeranno lo shopping e il cibo, così come le loro attività culturali e sportive, in un’unica grande esperienza. Il calore affidabile… Il calore per questo edificio di ampliamento costruito nel 2015/2016, e che complessivamente copre 20.000 m², è fornito da una caldaia doppia a condensazione a gas ® UltraGas (2000D). Il team di tecnici interno assiste autonomamente l’impianto, dopo essere stato formato adeguatamente dall’Assistenza Clienti di Hoval. … regolato correttamente Il team di tecnici del centro considera la regolazione del ® sistema TopTronic E un valore aggiunto assoluto per la moderna tecnica di gestione e controllo: poiché il centro commerciale, con la sua grande area di intrattenimento che include il cinema, piste da bowling e locali di gastronomia, è aperto praticamente 24 ore su 24, il rischio di un guasto ® deve essere il più possibile ridotto. Grazie a TopTronic E, il team di tecnici interno può accedere alla caldaia doppia a condensazione a gas da qualunque posizione. La regolazione sa anche che tempo farà domani e, sulla base di questa informazione, imposta l’impianto di riscaldamento in modo tale che funzioni a risparmio energetico.
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Punti a favore della caldaia UltraGas ® La caldaia a condensazione UltraGas ® di Hoval può essere integrata in modo facile e veloce in un sistema di riscaldamento preesistente, riducendo così notevolmente i costi di installazione. Proprio in condizioni di esercizio mutevoli, la UltraGas raggiunge la massima efficienza grazie alla sua collaudata tecnologia. Così è possibile risparmiare sui costi d’esercizio e ammortizzare in breve tempo i costi di acquisto leggermente più alti.
La tecnologia della caldaia ® UltraGas convince: l’ampia superficie di riscaldamento nello scambiatore di ® calore aluFer recupera più calore e questo riduce il consumo di gas. L’acqua viene stratificata in modo ottimale nella caldaia; questo garantisce un rendimento costantemente elevato. La potenza può essere modulata in modo continuo, cosa che riduce ulteriormente il consumo di gas. Attacchi di ritorno separati per alta e bassa temperatura aumentano ulteriormente il rendimento.
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Impianto a doppia caldaia per l’ampliamento del centro commerciale PlusCity a Pasching. Grazie alla regolazione del sistema TopTronic E online, il team di tecnici interno può accedervi da qualunque posizione. ®
PlusCity: offrire al pubblico un’esperienza che va oltre lo shopping.
In esercizio: Svizzera.
Il centro di calcolo più verde d’Europa Verde è il prato e verde è il cubo quasi nero che vi sta sopra. Ai margini del villaggio di Gais nel Canton Appenzello, sorge il centro di calcolo più efficiente dal punto di vista energetico della Svizzera, se non addirittura d’Europa. Il superlativo è ben motivato - anche con un sistema di raffreddamento adiabatico Hoval. Nella piccola regione dell’Appenzello molte cose possono diventare grandi, non in modo relativo, ma assoluto. La St. Gallisch-Appenzellischen Kraftwerke (SAK) sta costruendo un centro dati – la struttura grezza è già pronta. Le caratteristiche sono massima sicurezza, elevata capacità e massima sostenibilità ecologica. 3 3.670 m di cemento e 320 t di armatura racchiudono il centro di calcolo. 2 Su due piani vengono installati 150 server rack ogni 450 m . Dal 2018 qui i clienti potranno immagazzinare i propri dati. L’edificio sarà “accessibile in modo ridondante fino a ogni singolo rack”, questa la promessa del fornitore di corrente elettrica e di dati SAK, che con il centro di calcolo si apre un ampio campo di attività. Nella Svizzera orientale nascerà così una “cassaforte dati con il massimo livello di sicurezza Tier IV con una disponibilità quasi del 100%“, rilancia il giornale della regione.
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Centri di calcolo e aerei Due scienziati sono giunti a una conclusione stupefacente: l’irlandese Peter Corcoran e lo svedese Anders S.G. Andrae hanno constatato in uno studio comune che il consumo energetico mondiale dei centri di calcolo è paragonabile a quello del traffico aereo globale. Christian Richter, che alla Hoval è responsabile per il raffreddamento adiabatico dei centri di calcolo, aggiunge un numero altrettanto sorprendente: “Il nostro sistema risparmia rispetto al raffreddamento classico circa il 70% di energia.” Efficienza energetica ridefinita L’ubicazione a Gais è stata scelta dalla SAK con accortezza: situato a 919 metri sul livello del mare, questo luogo è ideale per un centro dati. Il raffreddamento spontaneo con aria esterna aspirata e il raffreddamento adiabatico sono sufficienti per raffrescare in modo permanente i locali server. Non è richiesto un raffreddamento meccanico. I raffrescatori adiabatici ServeCool – ideati da Hoval appositamente per i centri di calcolo – sono stati installati a Gais senza un collegamento a una centrale frigorifera per il raffrescamento supplementare e, di conseguenza, senza compressori. Per il raffreddamento adiabatico nei climatizzatori viene spruzzata acqua sull’aria esterna, affinché questa si raffreddi. Il raffreddamento adiabatico sfrutta pertanto il calore che l’evaporazione sottrae all’aria, per abbassarne la temperatura. A Gais viene raccolta acqua piovana per il raffreddamento adiabatico. Il cuore di ServeCool è costituito da due scambiatori di calore a piastre a flusso incrociato. Hoval li ha sviluppati insieme a Hoval Enventus appositamente per ServeCool. Con la loro lunghezza laterale di 1,20 m sono tra le più grandi piastre singole prodotte da Hoval Enventus. Tali dimensioni rendono possibile un indice di recupero molto elevato. La superficie totale degli scambiatori di calore a piastre più efficienti a Gais si aggira sui 1.200 m2. Poiché l’aria esterna e l’aria di ricircolo fluiscono separatamente attraverso lo scambiatore di calore, nel centro di calcolo altamente sensibile non può penetrare né polvere, né umidità.
Chiaramente, gli otto climatizzatori ServeCool per piano hanno bisogno di spazio con i loro scambiatori di calore a piastre a flusso incrociato. Inoltre non sono necessarie tubazioni dell’acqua per scaricare il calore. Con la loro efficienza contribuiscono in modo determinante a far sì che il valore PUE di 1,15 sia di molto inferiore alla media di 1,5 per centri di calcolo. Il valore PUE o dell’efficienza energetica, dove PUE sta per “Power Usage Effectiveness”, si calcola dall’assorbimento di corrente totale diviso per il consumo di energia dei server rack. Calore di recupero per il vicino caseificio E cosa succede nel centro dati di Gais con il calore risultante dal processo? Qui si accende di nuovo l’approccio pionieristico della SAK e la tecnologia arriva alla natura: accanto al centro di calcolo si trova infatti il caseificio montano di Gais. Questo sfrutterà una parte del calore per pastorizzare il latte. Christoph Baumgärtner, responsabile presso SAK per la costruzione e la gestione del centro dati di Gais, prevede calore per 1,5 milioni di kWh. “Tuttavia, così recuperiamo solo il 10% del calore di scarico prodotto”, aggiunge e ricorda che il calore di scarico è previsto anche per il riscaldamento dell’edificio. Il cubo nero di forte impatto a Gais prende inoltre il suo colore dal fotovoltaico, i pannelli coprono il tetto e tutte e quattro le pareti esterne. L’energia del sole può coprire i picchi di consumo. La corrente elettrica ricavata dalla forza dell’acqua resta sempre l’attività principale della SAK. Il centro dati di Gais prende alla lettera la sostenibilità.
I pannelli solari coprono l’intero involucro dell’edificio del centro di calcolo della Svizzera orientale a Gais – la facciata scura invita subito a giochi fotografici digitali. I climatizzatori ServeCool sono sprovvisti del raffreddamento meccanico. Questo assicura un’efficienza energetica difficile da superare.
In esercizio: Svizzera.
Combinazione intelligente di pompa di calore e caldaia a pellet Quando questi due sistemi si integrano, giusti , la loro potenza complessiva supera la somma di 1+1, e per di più con energia rinnovabile al 100%. Per alcune case plurifamiliari nella Svizzera meridionale Hoval ha abbinato pompe di calore e caldaie a pellet in un unico sistema. Il suo esempio farà scuola. Qui più che in qualunque altro luogo l’efficienza deve unirsi alla tutela dell’ambiente: il Lago Maggiore brilla al sole, la vista dai grandi balconi del centro residenziale toglie il fiato. Qui, a Brissago, per la prima volta sono state abbinate una pompa di calore aria/ acqua e una caldaia a pellet. Le tre abitazioni, ciascuna composta da otto appartamenti, sono state costruite nel 2013. Nel periodo di passaggio la ® pompa di calore Belaria (33) se la cava bene da sola. Quando l’inverno si fa più rigido, ci pensa la caldaia a pellet BioLyt (70) a fornire calore. E nel frattempo entrambe svolgono il loro servizio insieme. Come si completano In questo sistema i due apparecchi neutralizzano reciprocamente i rispettivi punti deboli: nel periodo di passaggio la caldaia a pellet non deve essere costantemente accesa e spenta, questo ridurrebbe soltanto il suo rendimento. Pertanto non occorre che si affanni durante il funzionamento con carico
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ridotto. Dal canto suo la pompa di calore, che normalmente in presenza di temperature esterne molto basse raggiunge i suoi limiti e consuma una quantità di corrente superiore alla media, può interrompere questo consumo: ci pensa infatti la caldaia a pellet Claudio Galliciotti, Responsabile Assistenza di Hoval Schweiz nel Canton Ticino, ha monitorato l’impianto a Brissago negli ultimi anni: “La caldaia a pellet copre il 60-65% del fabbisogno annuo di 150.000 kWh, la pompa di calore il 35-40%.” Sebbene la caldaia a pellet sia progettata per un carico termico del 100%, il deposito pellet può essere più piccolo del normale, poiché la biomassa deve fornire solo il 60-65% del calore annuo. Inoltre, ogni generatore di calore viene dotato di un proprio accumulatore tampone di energia: così il rendimento della pompa di calore con le sue temperature di mandata e di ritorno più basse può essere mantenuto elevato e l’energia può essere accumulata e stratificata in base al generatore di calore.
La coppia se la cava bene in tutte le condizioni
efficiente rispetto ad un riscaldamento a pellet o ad una pompa di calore.”
Daniel Hegele, responsabile dello sviluppo delle caldaie a pellet presso Hoval, sottolinea altri punti importanti: “Il sistema ibrido bivalente costituito da pompa di calore e caldaia a pellet se la cava quattro volte meglio soprattutto negli impianti di grandi dimensioni con potenza a partire da 50 kW: l’investimento dura nel tempo, paragonato ad altri riscaldamenti in cascata, in limiti, e anche il fabbisogno di spazio. Il sistema funziona al 100% con energia rinnovabile e contemporaneamente in modo più
Questa soluzione risulta adatta soprattutto per gli edifici nuovi, tuttavia rappresenta un’alternativa anche per la ristrutturazione di case plurifamiliari, in quanto nelle giornate fredde la caldaia a pellet assicura le alte temperature di mandata richieste. Proprio nelle regioni meridionali, in estate una pompa di calore offre ulteriori vantaggi: nel ciclo inverso, infatti, questa può raffrescare.
Il sistema funziona al 100% con energia rinnovabile e contemporaneamente in modo più efficiente rispetto ad un riscaldamento a pellet o ad una pompa di calore Daniel Hegele Responsabile Sviluppo Biomasse
In esercizio: Svizzera.
Schema idraulico per il sistema ibrido „Belaria mit BioLyt”. La pompa di calore può sempre riscaldare; nelle giornate fredde la temperatura di mandata viene riscaldata nuovamente dalla caldaia a pellet.
Ancora più efficiente con TopTronic ® E Il sistema Hoval costituito da pompa di calore aria/ acqua e caldaia a pellet dà buoni risultati anche a ® Losone, nella Svizzera italiana: qui una Belaria twin (25) e una BioLyt (50) forniscono il calore annuo nel rapporto 45:55, e più precisamente per dodici unità abitative, distribuite in tre edifici. L’intero sistema, che comprende anche collettori solari termici UltraSol, viene comandato con il sistema di ® regolazione TopTronic E. Questo riceve da Internet le previsioni meteorologiche riguardanti Losone e imposta di conseguenza la modalità di riscaldamento in modo ® previdente. TopTronic E sa anche con estrema precisione quando deve dare la priorità e a quale fonte energetica. Questo aumenta ulteriormente il rendimento del sistema già estremamente efficiente.
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In dettaglio: Caldaia a condensazione a gasolio MultiJet ® (LSP).
Il „successore” adatto per sostituire il vecchio impianto Quando fuori fa freddo e proprio allora la vecchia caldaia smette di funzionare, ne serve subito una nuova. Nella pratica, questa deve essere montata in modo veloce ed economico e non deve richiedere lavori di trasformazione. Questo oggi è possibile grazie alla caldaia a condensazione a gasolio MultiJet ® (LSP) con accumulatore orizzontale. Ideale anche per lavori di ristrutturazione. Risalgono a molto tempo fa, hanno prestato servizio per tanti anni e iniziano lentamente a invecchiare. Le caldaie di vecchia data si chiamano Euro-3, Mini-3 o EuroLyt, e tutti e tre i modelli possiedono un accumulatore orizzontale. Per poterle sostituire facilmente, Hoval lancia ora sul mercato ® la MultiJet LSP, dove “LSP” sta ad indicare l’“accumulatore orizzontale”. Queste tre lettere non sono prive di significato: fino ad ora lo scambiatore di calore Jet e il bruciatore a due stadi, che emette poche sostanze nocive, erano disponibili solo con un accumulatore di acqua calda verticale. Ora esiste anche la versione orizzontale, progettata in modo analogo all’accumulatore orizzontale nelle caldaie Euro-3, Mini-3 e EuroLyt. I collegamenti sono posizionati in modo identico o perlomeno molto simile, pertanto non occorrono lavori di trasformazione. I condotti di collegamento al gruppo dei raccordi di riscaldamento necessitano solo di minimi interventi di adattamento. L’attacco dello scarico fumi è posizionato leggermente più in basso. Il camino non necessita pertanto di una nuova apertura: solo l’angolo del foro preesistente deve essere leggermente corretto. Caldaia e alloggiamento vengono consegnati separata® mente. Pertanto la MultiJet LSP può essere trasportata anche in cantina attraverso passaggi stretti. L’accumulatore orizzontale viene sempre consegnato come un componente separato. ® La MultiJet LSP non causa problemi nei casi di sostituzione del sistema di riscaldamento. Hoval offre questa caldaia in tre classi di potenza comprese tra 12 e 20 kW, ciascuna con accumulatore orizzontale da 150 o 200 l.
Il MultiJet ® con accumulo orizzontale: il miglior sostituto per Euro-3, Mini-3 e EuroLyt.
Da vecchia a nuova Non occorrono lavori di trasformazione, in quanto gli attacchi dell’accumulatore di acqua calda si trovano praticamente nello stesso punto. Facile collegamento del gruppo di raccordi di riscaldamento. Nessuna nuova apertura del camino necessaria, in ® quanto l’attacco dello scarico fumi della MultiJet LSP è solo leggermente più in basso rispetto al modello Euro-3 o Mini-3. La MultiJet ® LSP può essere trasportata anche in cantina attraverso passaggi stretti.
In dettaglio: Pompa di calore Belaria® hybrid SRM.
Caldaia a gas e pompa di calore in un’unica unità Hoval svela un dilemma: Con cosa deve essere sostituita una caldaia a gas nell’epoca delle energie rinnovabili? Con un’altra caldaia a gas? O con una pompa di calore? La pompa di calore ibrida Belaria ® hybrid SRM Hoval unisce entrambe in un unico apparecchio. Risparmiando così per l’ambiente e per il vostro portafoglio. Commutare fra due possibilità per utilizzarle singolarmente o in modo combinato: è proprio questo che fa la pompa di calore ® ibrida Belaria hybrid SRM. L’apparecchio comprende sia una pompa di calore aria/acqua, sia una caldaia a gas a condensazione a basse emissioni e a risparmio energetico. Per essere ancora più precisi, la nuova pompa di calore ibrida ® ® contiene una Belaria SRM (8) e una TopGas combi (28/32). In inverno, con temperature tra 0 e -8 °C, una pompa di calore non è più in grado di garantire da sola la temperatura desiderata per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria. E allora ® interviene la Belaria hybrid SRM in modalità ibrida: pompa di calore e caldaia a gas funzionano contemporaneamente. Se è più caldo, la pompa di calore se la cava da sola. Ma se è ancora più freddo, la caldaia a condensazione a gas funziona a pieno regime.
La Belaria® hybrid SRM potrebbe essere per le case uni- e bifamiliari la soluzione di ristrutturazione più facile ed economica che utilizza anche energia rinnovabile Philipp Hasler Responsabile Product Management Pompe di Calore
Più efficiente del 35% rispetto a una caldaia a condensazione a gas La modalità ibrida, nella quale la pompa di calore e la caldaia a gas funzionano in parallelo, rappresenta al momento una novità assoluta sul mercato. Negli altri apparecchi funziona solo la pompa di calore oppure solo il riscaldamento a gas. La modalità ibrida fa sì che la caldaia a gas funzioni da sola soltanto con un certo ritardo. Inoltre, la pompa di calore è in grado di fornire nel corso dell’anno circa il 60-70% dell’energia per il riscaldamento degli ® ambienti. La Belaria hybrid SRM è quindi circa il 35% più efficiente di una caldaia a condensazione a gas da sola.
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La soluzione ideale per la ristrutturazione di impianti di riscaldamento La nuova pompa di calore a gas ibrida Hoval non richiede in genere più spazio di una tradizionale caldaia a condensazione a gas murale. Questo la rende perfetta per gli interventi di ristrutturazione: il vecchio apparecchio può essere rimosso e collegato all’apparecchio ibrido. A questo si aggiunge un apparecchio esterno, che sottrae energia all’aria esterna. Un ulteriore punto di forza: i vecchi radiatori possono continuare a essere utilizzati. Il montaggio complesso e costoso di un riscaldamento a pavimento normalmente necessario non è richiesto. Energia rinnovabile a vantaggio del clima I Paesi che inaspriscono le rispettive norme e leggi insistono ora sulle energie rinnovabili. In Svizzera, ad esempio, con le prescrizioni tipo cantonali nel settore energetico (MuKEn) vengono introdotte regole, secondo le quali dopo un risanamento dell’impianto di riscaldamento le abitazioni già esistenti devono ricevere energia anche da fonti rinnovabili. In Germania la legge sul riscaldamento con energie rinnovabili (EEWärmeG) prescrive energia rinnovabile per le nuove costruzioni. ® “La Belaria hybrid SRM potrebbe essere per le case unie bifamiliari la soluzione di ristrutturazione più facile ed economica che utilizza anche energia rinnovabile”, fa un bilancio Philipp Hasler, responsabile per il dipartimento pompe di calore Hoval. Inoltre sottolinea la possibilità di influire direttamente sui costi di esercizio della pompa di calore ibrida: “L’utente può scegliere tra esercizio economico ed ecologico. Per l’esercizio economico memorizza i prezzi attuali del gas e della corrente nell’unità di controllo. La pompa di calore seleziona poi la variante più vantaggiosa in base allo stato di esercizio. Per l’esercizio ecologico è possibile stabilire a partire da quale temperatura esterna l’esercizio deve commutare dalla pompa di calore sulla caldaia a condensazione a gas”.
La prima caldaia a gas che può anche raffrescare La Belaria hybrid SRM offre un effetto collaterale letteralmente “cool”: in abbinamento ad un ventilconvettore o a un riscaldamento a pavimento questa è anche in grado di raffrescare in estate. ®
La nuova pompa di calore a gas ibrida Belaria ® hybrid SRM non richiede in genere più spazio di una tradizionale caldaia a condensazione a gas murale. A questo si aggiunge un apparecchio esterno, che sottrae energia all’aria esterna.
Rinnovato e più efficiente che mai Kerstin Nitz e suo marito abitano in una casa colonica del XIX secolo. Ora hanno combinato il vecchio con il nuovo: al ® muro di pietra nella cantina a volta è appesa una Belaria hybrid SRM. La coppia lo ha fatto per motivi altrettanto sorprendenti. Signora Nitz, la Sua casa si trova nel villaggio di Weiler, nel Land austriaco del Vorarlberg. Lei condivide la 2 superficie abitativa di 320 m con altre due abitazioni, che dà in affitto. Cosa l’ha convinta ad acquistare la ® pompa di calore a gas ibrida Belaria hybrid SRM? ® Kerstin Nitz: La nostra caldaia a gas a parete TopGas (24) era del 2003. Sarebbe durata ancora a lungo, ma quando abbiamo saputo della pompa di calore a gas ibrida Hoval abbiamo deciso di ristrutturare l’impianto di riscaldamento.
Sembra facile. Lo è stato? Kerstin Nitz: Sì! Tutti i collegamenti erano già dotati di tubi flessibili. Mio marito e io abbiamo puntato anche questa volta sulla flessibilità, così non abbiamo dovuto fare nuove costruzioni. E cosa richiede più spazio? La vecchia caldaia a gas o la nuova combinazione di caldaia a condensazione e pompa di calore aria/acqua? Kerstin Nitz: La nuova soluzione è addirittura leggermente più piccola, cosa che ci ha colpiti. Abbiamo montato l’apparecchio esterno per la pompa di calore sotto il pavimento del balcone.
Di certo il calore ottenuto da energie rinnovabili mette a posto la coscienza! Kerstin Nitz: Avevamo già la coscienza pulita: il nostro impianto fotovoltaico sul tetto fornisce corrente elettrica. E ® proprio questo ci ha spinti a optare per la Belaria hybrid SRM. In che senso? Kerstin Nitz: Ora possiamo scegliere il calore per gli ambienti e l’acqua calda da tre fonti di energia. Gli esperti lo chiamerebbero “impianto trivalente”. Mio marito ha ® programmato l’unità di controllo della Belaria hybrid SRM in modo tale che prima del gas venga sfruttata la corrente elettrica prodotta autonomamente. Di conseguenza, la pompa di calore da sola dura più a lungo del normale. Solo quando fuori ci sono -6 °C, si attiva la caldaia a condensazione a gas. Se poi le temperature scendono ancora di qualche grado, il calore proviene soltanto dalla caldaia. Ha già calcolato quanto risparmierete? Kerstin Nitz: Risparmiavamo già in passato, perché utilizzavamo una pompa di calore, ma solo per la preparazione di acqua calda. Ora i costi di esercizio dovrebbero scendere ancora del 20-25%.
In dettaglio: Preparatore d’acqua Modul-plus.
Grandi volumi di acqua calda in piena sicurezza Gli edifici di grandi dimensioni come hotel e ospedali necessitano di grossi volumi di acqua calda. Le celle del preparatore d’acqua Modul-plus Hoval sono in grado di fornire questi volumi. Dal loro lancio sul mercato avvenuto 50 anni fa, nel mondo sono state vendute oltre 500.000 pezzi. Anche la nuova generazione rappresenta un’innovazione.
Proprio perché il preparatore d’acqua Modul-plus è estremamente potente, necessita di poco spazio.
Committenti e amministratori di immobili richiedono soluzioni tecnicamente collaudate e al contempo conformi allo stato tecnologico più avanzato. Questo perché sono affidabili e funzionano in modo efficiente. La nuova generazione del preparatore d’acqua diffuso in tutto il mondo Modul-plus è ancora più unica. Doppia sicurezza La sicurezza ha un doppio significato: da un lato Modul-plus fornisce sempre una quantità adeguata di acqua calda. Le celle di riscaldamento presentano
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una forma esterna simile a una bottiglia e ciascuna ha una capacità di 115 litri d’acqua. Con le sue due taglie, la versione più piccola del Modul-plus offre 640 l di acqua calda all’ora abbastanza per rifornire un blocco di sette appartamenti. La più grande delle sette dimensioni disponibili fornisce con le sue dieci celle di riscaldamento fino a 17.500 litri all’ora – un volume sufficiente per più di 100 appartamenti. In ogni caso il modulo può essere adattato esattamente al fabbisogno calcolato.
Dall’altro lato, a questa elevata potenza affidabile si aggiunge l’igiene: l’acqua scorre attraverso le celle di riscaldamento e non vi sono zone nelle quali potrebbe stagnare. Pertanto la legionella non ha nessuna chance, anche a causa dell’alta temperatura dell’acqua di almeno 60 °C. Se i batteri della legionella vengono inalati sotto forma di particelle d’acqua fini, possono aggredire i polmoni e causare la legionellosi. La “malattia del legionario”, questo il nome popolare, miete ogni anno soltanto in Svizzera da 10 a 20 vittime. Il preparatore d’acqua calda
Modul-plus è in grado di offrire una protezione vitale solo se insieme al riscaldamento e alla regolazione forma un sistema completo sicuro ed efficiente. Elevata flessibilità L’opera di ampliamento di un ospedale o di un complesso residenziale o industriale non deve comportare grossi investimenti per l’acqua calda, purché sia già in funzione un preparatore d’acqua calda Modul-plus. Questo può essere integrato con un secondo modulo oppure l’impianto di riscaldamento, ovvero il sistema complessivo, può essere impostato su una temperatura più alta. Un esempio: un Modul-plus con tre celle di riscaldamento fornisce acqua calda per una casa plurifamiliare composta da 25 appartamenti. A questi vengono ora aggiunti altri 10 appartamenti. Affinché anche questi ricevano sempre sufficiente acqua calda, la temperatura di mandata della caldaia a condensazione a gas viene aumentata da 70 a 80 °C. In questo caso gli investimenti e il consumo di materiale per aumentare la capacità del riscaldamento dell’acqua sono pari a zero. Pertanto,
chi all’inizio sceglie il sistema giusto, può aumentarne la potenza all’occorrenza senza costi aggiuntivi. Spazio ridotto, ridotta manutenzione Proprio perché Modul-plus è estremamente potente, necessita di poco spazio. Altri preparatori d’acqua, anch’essi in grado di coprire un intero fabbisogno giornaliero, richiedono una superficie d’appoggio notevolmente più ampia. Grazie alle sue modeste dimensioni, Modul-plus può essere spesso posizionato direttamente accanto al riscaldamento. Attraverso le differenze di temperatura dovute allo scambio termico, la superficie all’interno della cella di riscaldamento si espande e poi si restringe di nuovo. In questo modo si stacca il calcare che vi si deposita. Il calcare cade sul fondo della cella, dove può essere rimosso con un aspirapolvere o una scopa. Questo
Le celle di riscaldamento circolari di Modul-plus hanno ciascuna una capacità di 115 l. La versione più piccola del riscaldatore d’acqua offre 640 l di acqua calda all’ora - abbastanza per una casa plurifamiliare costituita da sette appartamenti.
facilita la manutenzione. Che sia per un complesso residenziale di 300 unità o per un blocco di appartamenti da 12 unità: il preparatore d’acqua calda Modul-plus, sul mercato dal 1967, è più efficiente che mai per grossi edifici di qualunque tipo. Hoval ne installa mille esemplari all’anno. Modul-plus contribuisce a formare con altri componenti Hoval una soluzione completa, a basso costo e anche sicura per l’acqua calda e il riscaldamento degli ambienti. I tecnici Hoval sono a disposizione per fornire assistenza nella pianificazione e nella progettazione, così come in qualunque tipo di ampliamento. Molteplici vantaggi in un piccolo spazio Il riscaldatore d’acqua Modul-plus fornisce un’elevata potenza, consente un alto livello di igiene, può essere portato a un livello di potenza ancora superiore – grazie alla sua flessibilità – e tuttavia occupa uno spazio ridotto. Hagen Jakubek, responsabile vendite settore riscaldamento nell’area sud-est per Hoval Germania, lo riassume così: “Modul-plus unisce in uno spazio estremamente ridotto tutti i nostri vantaggi per il riscaldamento igienico dell’acqua potabile e l’efficiente trasferimento del calore – e questo con costi di manutenzione ridotti al minimo.”
In dettaglio: RoofVent RP / TopVent TP.
Ventilare, riscaldare e raffrescare capannoni industriali: ora è possibile in modo completamente decentralizzato Hoval fa letteralmente piazza pulita rispetto al passato: anche chi gode già da tempo dei vantaggi di un sistema decentralizzato di climatizzazione dei capannoni, finora non è riuscito ad evitare una sala impianti centrale. D’ora in poi non sarà più così: Hoval fa spazio nei capannoni industriali e di stoccaggio, combinando i climatizzatori con le pompe di calore. “Quando ora alla Hoval parliamo di impianti decentralizzati, non pensiamo più solo agli apparecchi di climatizzazione per capannoni”, afferma Tobias Brugger. Questi vengono installati, distribuiti all’interno del locale, sul soffitto o nel tetto. I canali di alimentazione e di scarico dell’aria, come quelli presenti nei sistemi centralizzati, non sono necessari.
® ® “Ora, quando parliamo di RoofVent e di TopVent , pensiamo anche ad una pompa di calore decentralizzata”, spiega il responsabile della gestione del prodotto sistemi di climatizzazione dei capannoni. “Ne abbiamo ricavato una soluzione completa.”
I risparmi sono talmente evidenti che la soluzione di sistema di Hoval si è subito imposta come valida. Tobias Brugger Responsabile Product Management sistemi di Ventilazione
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Capannoni senza sala impianti I due apparecchi combinati in un’unica soluzione completamente decentralizzata rendono superflui sia una macchina frigorifera centrale, sia un riscaldamento centrale. Ciò significa che per un nuovo capannone non occorre più pianificare una sala impianti. Anche le tubature per il riscaldamento e il raffrescamento saranno eliminate. Quindi non sarà più necessario far passare dei tubi attraverso pareti e muri, né occorrerà isolarli e installare condotti sotto il soffitto. In altre parole: architetti e progettisti ci guadagneranno in libertà, gestori e utilizzatori in spazio. Internamente l’involucro dell’edificio si presenta completamente ripulito. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che la pompa di calore sfrutta energia rinnovabile. Le emissioni di CO2 dell’impianto si riducono al minimo, soprattutto rispetto alle soluzioni di riscaldamento centralizzate, che si basano su combustibili fossili. Costi complessivi estremamente ridotti Se i costi d’investimento risultano già bassi, in quanto non devono essere installati canali e tubature, anche i costi d’esercizio si riducono. Il costo totale si mantiene pertanto entro limiti accettabili. Questo anche perché l’unità di ® ventilazione RoofVent RP e il sistema ad aria di ricircolo ® TopVent TP comunicano rispettivamente con la propria pompa di calore, e si capiscono anche. Gli apparecchi provengono da un unico fornitore e possono essere uniti in sistemi efficienti e ridondanti. Anteprima mondiale in Austria Ad Hard, una cittadina del Vorarlberg sul lago di Costanza, gli appassionati di moda possono fare acquisti in un’area di 2 circa 2000 m . La Adler Modemärkte AG possiede qui
all’interno di un capannone una delle sue 183 filiali sparse in tutta Europa. Ogni ora devono essere cambiati e fatti 3 circolare 10.500 m di aria. Qui, già nel 2015, hanno fatto la loro prima apparizione gli ® ® apparecchi RoofVent RP e TopVent TP, rispettivamente ® combinati con una pompa di calore. Da allora, due RoofVent coprono il fabbisogno di calore di recupero tramite ® ventilazione, mentre due sistemi a ricircolo d’aria TopVent si occupano della trasmissione. “Il sistema decentralizzato si è affermato sia dal punto di vista tecnico che dei costi, al punto che ora lo produciamo in serie”, spiega Tobias Brugger. Nella primavera del 2018 questo arriverà sul mercato. Tobias Brugger ha fatto dei calcoli precisi relativi all’ esempio concreto di Hard: i costi d’esercizio annui si riducono del 36% rispetto ad una soluzione con caldaia a gas centrale. “I risparmi sono talmente evidenti che la soluzione di sistema di Hoval si è subito imposta come valida.” Anche per l’ampliamento dei capannoni Anche un’azienda tecnologica operante a livello internazionale nella città ceca di Liberec, utilizza già nel suo stabilimento produttivo l’unità di ventilazione ® RoofVent abbinata ad una pompa di calore. Dodici sistemi sono installati sul tetto dell’edificio di ampliamento 2 3 grande 8000 m . Questi sistemi rinnovano 96.000 m di aria all’ora. Le pompe di calore a ciclo reversibile sono qui impiegate esclusivamente per il raffrescamento. “Se un capannone viene ingrandito”, spiega Tobias Brugger, “oggi non occorre più aumentare la capacità nella sala impianti preesistente. “La potenza aggiuntiva necessaria per la ventilazione, il riscaldamento e il raffrescamento, è fornita dai sistemi decentralizzati.”
In dettaglio: TopTronic® supervisor.
Peter Schatte, responsabile management dei sistemi di regolazione Hoval: “Semplifichiamo notevolmente la gestione degli impianti.”
Tecnica di controllo per tutti I gestori di reti di teleriscaldamento utilizzano spesso il sistema di regolazione TopTronic ® supervisor. Questo consente loro di visualizzare e ottimizzare le reti. Ora la tecnica di controllo Hoval diventa interessante per tutti coloro che devono fornire assistenza per numerosi generatori di calore. Proprio quello che aspettavano: imprese edili, gestori di calore, amministratori di condominio, che sono responsabili per la gestione di numerosi impianti con tecniche differenti, possono ora visualizzare e monitorare tutti i generatori di calore con la tecnica di ® controllo di Hoval TopTronic supervisor. Basta un solo login „Aiutiamo i gestori a compiere un grande passo, che renderà la gestione degli impianti molto più semplice”, spiega Peter Schatte -a capo del management dei sistemi di regolazione Hoval. “Basta un solo login”, continua, “per accedere a tutti gli impianti.” Gli impianti già dotati della regolazione ® TopTronic E non devono più essere programmati. Questa programmazione singola è stata faticosa ed è costata tempo e denaro. La tecnica di controllo ® TopTronic supervisor si integra praticamente in modo automatico e visualizza l’impianto sullo schermo
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del PC. Inoltre aiuta a ridurre il consumo di energia di ogni singolo impianto e ad aumentare il rendimento. Questa efficienza può ridurre sensibilmente i tempi di ammortamento. Peter Schatte sottolinea pertanto anche la possibilità di integrare in questo sistema di monitoraggio anche vecchi impianti o impianti di altri marchi sprov® visti di TopTronic E a basso costo. Basta davvero un solo login. Ottenere statistiche con un solo pulsante TopTronic supervisor registra costantemente i dati di tutti gli impianti collegati. Questo fornisce statistiche pronte e adattabili in modo individuale premendo un solo pulsante. Tramite ® TopTronic supervisor i gestori possono coprire anche il potenziale di ottimizzazione per i singoli impianti e poi esportare i dati, ad esempio per il bilancio di fine anno, direttamente nei loro programmi di calcolo. ®
Elevata sicurezza garantita Peter Schatte sottolinea soprattutto ® l’elevata sicurezza del TopTronic supervisor da tutti i punti di vista: “La messa in funzione è facile e anche l’utilizzo da tutti i browser. Al contempo, il collegamento è sicuro. I sistemi dei clienti e i dati sono protetti al meglio e l’assegnazione dei diritti di accesso agli impianti è regolata in modo chiaro.”
In dettaglio: TopTronic® E.
Regolare riscaldamento e ventilazione con un’unica app Chi gestisce il riscaldamento tramite TopTronic ® E, può farlo anche con lo smartphone. L’unico requisito necessario è il collegamento online del TopTronic ® E. Ora anche la ventilazione comfort HomeVent ® può essere comandata tramite l’app per smartphone di Hoval. Gestire questa app è facile. Il riscaldamento nella casa per le vacanze deve avviarsi così che al vostro arrivo le stanze siano già calde? Oppure il programma giornaliero definito tramite il modulo di comando nella vostra abitazione deve essere modificato automaticamente, perché ad esempio per fare il bagno occorre più acqua calda del normale? Basta un input con lo smartphone. Ora ogni utente può accedere tramite l’app anche alla ® propria ventilazione meccanica controllata HomeVent : basta selezionare il circuito di ventilazione corrispondente ed è subito possibile adattare sia la potenza della ventilazione, sia il grado di umidità desiderato.
In modo rapido ed efficiente: oltre al calore per gli ambienti e l’acqua, ora da fuori casa è possibile impostare anche il fabbisogno attuale di aria fresca gradevole. E tutto questo in pochi secondi. L’app visualizza la qualità dell’aria in tempo reale. L’app di Hoval è disponibile per iOS e per Android. Questa può essere scaricata gratuitamente da iTunes e dal Google Playstore. “Molto pratico per quando si è fuori casa”, è il commento di un cliente. In ogni caso, grazie all’app si hanno sempre sotto controllo il riscaldamento e la ventilazione.
Gestire sia il riscaldamento che la ventilazione anche quando si è fuori casa: con l’app Hoval ora è possibile.
In dettaglio: Pompa di calore Belaria® dual AR (60).
La pompa di calore per edifici di grandi dimensioni Ora le pompe di calore aria/acqua diventano interessanti anche per case plurifamiliari, hotel, ospedali, scuole, attività commerciali e per l’industria: Hoval lancia la pompa di calore aria/ acqua Belaria ® dual AR (60). Con 60 kW di potenza è attualmente l’unico sistema nel suo genere in grado di riscaldare edifici di grandi dimensioni. Nei casi in cui sia richiesta maggiore potenza è possibile collegare fino a tre apparecchi in cascata. È la prima ad addentrarsi in questa classe di potenza e funziona in modo sicuro e affidabile: la pompa di calore aria/ ® acqua Belaria dual AR (60) unisce due pompe di calore in un unico alloggiamento. I due circuiti separati e indipendenti fra loro assicurano un corretto funzionamento. Inoltre, la potenza può essere adattata esattamente al proprio fabbisogno: se non è richiesta la piena potenza, funziona solo una delle due pompe di calore. Pertanto l’apparecchio funziona in modo estremamente mirato ed efficiente e questo influisce positivamente anche sulla sua durata di vita. Estremamente silenziosa sul tetto Con una lunghezza di 3,27 m e un’altezza di 1,50 m, la pompa ® di calore Belaria dual AR (60) è perfettamente adatta per un tetto piano. Questa è specificamente progettata per il montaggio all’esterno e pertanto è estremamente silenziosa per la sua classe di potenza. Questo soprattutto grazie alla superficie relativamente ampia dell’evaporatore per il recupero di energia. La regola dice che più la superficie dell’evaporatore è ampia, minore è la rumorosità. Sempre una quantità sufficiente di calore Nelle pompe di calore aria/acqua tradizionali la potenza si riduce a partire da una temperatura esterna di -5 °C. La ® corrente deve riempire il vuoto. La Belaria dual AR (60), al contrario, fornisce sufficiente calore per il riscaldamento e
l’acqua calda sanitaria anche con una temperatura esterna di -20 °C. A tal fine, grazie ad una tecnica speciale viene iniettato del fluido refrigerante nel compressore. Così, in presenza di temperature molto basse è possibile risparmiare corrente, pur garantendo un piacevole tepore all’interno dei locali. Adatta anche per il raffrescamento Belaria dual AR (60) è inoltre particolarmente interessante per gli edifici adibiti a ufficio: i circuiti di raffreddamento delle due pompe di calore funzionano anche nella direzione inversa, vale a dire che possono raffrescare in estate e climatizzare gli uffici, perché i dipendenti possano mantenere la mente fresca. ®
La regolazione che pensa Altrettanto interessante è il fatto che l’apparecchio sviluppato per gli ambienti esterni sia dotato di serie della regolazione ® ® Hoval TopTronic E. Belaria dual AR (60) può così essere comandata comodamente su un touchscreen all’interno dell’edificio. ® La regolazione TopTronic E sa che tempo farà domani e, sulla base di questa informazione, adatta e imposta preventivamente il funzionamento dell’impianto. Questo ® abbassa i costi di esercizio. TopTronic E consente inoltre di comandare fino a otto apparecchi.
Belaria ® dual AR (60): due pompe di calore, due circuiti indipendenti fra loro, un solo apparecchio.
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Retrospettiva.
Richiesta di soluzioni semplici Sviluppare una soluzione semplice è più difficile che idearne una complicata. Ma i collaboratori Hoval accettano la sfida: “Soluzioni semplici sono decisive sia per i nostri clienti finali e i nostri partner, che per i nostri processi interni”, afferma Peter Gerner nell’editoriale di questo numero. La richiesta di soluzioni semplici non è una novità. Peter Gerner si appella alla visione che Hoval si è data venti anni fa. E già 36 anni fa, quando ancora prodotti, tecnologie e gamma erano facili da gestire, la rivista aziendale “Hoval Blatt” usava un tono simile dichiarando: “Un produttore con un vasto assortimento può avere successo solo se è in grado di mettere a disposizione del cliente in tempi brevi la soluzione giusta nel cantiere con tutti i relativi servizi.” Oggi non è più così semplice. La soluzione giusta non si delinea subito alla prima visita in cantiere. Ma la domanda di semplicità, quella resta. E con essa anche l’ambizione dei collaboratori Hoval di soddisfare sempre i desideri dei clienti.
FIRMA EDITORIALE “Orizzonti” - La newsletter del gruppo Hoval Viene pubblicata a scadenze variabili due volte all’anno. Responsabile: Direzione/Marketing EDITORE: Hoval Aktiengesellschaft Austrasse 70 9490 Vaduz, Liechtenstein REDAZIONE: Veronika Dialler/Andrea Schädler (coordinamento) Ernst Carli (progettazione grafica), Ursula Trunz (testo) STAMPA: EBERL PRINT GmbH, Immenstadt i. Allgäu Stampato su carta ecologica. Edizione online su hoval.com
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