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AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
huBcoMuNicazioNE
in onDA tutti i VenerDÌ ALLe 20.45 su oDeon24 Digitale terrestre: canale 177 satellite: canale 864 sky
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Nº 522/SETTEMBRE 2011- € 3,00
BMW
siGnore e siGnori a voi le elettriche
la casa bavarese getta la maschera e presenta i primi due modelli della rivoluzionaria famiglia “i”: una berlina compatta e versatile e una velocissima coupé ibrida plug-in febbre da salone Future comes as standard
64th International
Motor Show
25, September 15 – Frankfurt /Main
2011
Guida pratica per orientarsi tra le novità di Francoforte
www.iaa.de
La Panda III sarà una delle regine dell’esposizione tedesca
a pag. 3
E così anche la BMW ha deciso di cominciare “alla grande” il discorso elettrico. Due modelli ben definiti e facilmente classificabili con la segmentazione usuale del mercato (una berlina compatta e una coupé media), pensati fin dal primo schizzo per la propulsione a emissioni zero (niente trasformazioni di vetture presistenti) e con date certe di arrivo sul mercato: rispettivamente 2013 e 2014. E aggiungiamo pure una fabbrica flessibile come quella di Lipsia, capace entro certi limiti di assecondare l’evoluzione del mercato (a parole tutti vorrebbero l’elettrica, ma quanti saranno disposti al grande passo?) anche se, per ora, nessuno a Monaco “dà i numeri” per quel che riguarda produzione e prezzi. Sono anche già state gettate le
basi per identificare una nuova famiglia. Dopo la M (che indica le versioni più potenti), la X (le integrali) e la Z (spider e coupé) ecco il momento della della "i", riservata ai prodotti innovativi. Cominciamo dalla piccola i3, che a nostro avviso è più rivoluzionaria: lunga 3,85 metri (poco più della Mini) e molto pratica, con le porte si aprono ad armadio e il passo di ben 2,57 metri, monta un propulsore posteriore di 125 kW (170 CV) che la fa accelerare da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi. Può raggiungere i 150 km/h di velocità massima e bastano sei ore per ricaricarla completamente (in modalità rapida ne basta una per arrivare all'80%). E la trazione è posteriore, come si addice a una BMW. continua a pag. 2
le prove
nissan Micra 1.2 Dig-s tekna
mercedes classe m
allestimenti, prezzi, accessori e segreti del nuovo suv della “stella” sPeciale
a pag. 12
volkswagen Maggiolino 2.0 tsi sport
a pag. 20
a pag. 7
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N E W S bmw i3 e i8
Settembre 2011
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
La piccola, la sportiva e poi chissà
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i8
La prima ad arrivare, tra due anni, sarà la i3, lunga poco più di una Mini, seguita dalla coupé i8. Ma la BMW non intende fermarsi qui
La scelta della numerazione, lascia intendere la volonta di Monaco di articolare una gamma ampia e variegata di modelli ecocompatibili
AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958 n.522/Settembre 2011 Direttore responsabiLe Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it Direttore eDitoriaLe Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it Hanno coLLaborato Michele Orfino (grafica e impaginazione), Marco Coletto, Adriano Tosi, Mattia Eccheli, Renato Gallo, Massimiliano Campanella consuLente Di Direzione Paolo Altieri
reDazione e aMMinistrazione Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it seDe LeGaLe Via Stresa, 15 20125 Milano Diffusione abbonaMenti GE.MA srl - Cologno Monzese (MI) staMpa e LeGatoria Graphicscalve S.p.A. Vilminore di Scalve (BG) Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
i3 segue dalla prima pagina
Per chi non si dovesse accontentare dei 150 chilometri di autonomia dichiarati sarà disponibile come optional un “range extender”: un motore a combustione interna che muove un alternatore in grado di mantenere costante la carica della batteria. La i8 è invece rivolta a chi cerca il divertimento: il motore elettrico (stavolta montato anteriormente) da 164 kW (223 CV) è abbinato ad un propulsore a benzina posteriore 1.5 a tre cilindri da 131 CV. La potenza complessiva è di 354 CV, la velocità massima è limitata a 250 km/h e lo “0-100” viene percorso in soli 4,6 secondi. I con-
sumi sono incredibilmente bassi - 2,7 litri ogni 100 chilometri - ma volendo è possibile percorrere 35 chilometri con il solo ausilio delle batterie, ricaricabili in un'ora e 45 minuti attraverso una
normale presa di corrente. Gli elementi più interessanti di queste due vetture, tuttavia, sono sotto la pelle: a differenza delle automobili tradizionali dotate di scocca portante, le BMW i sfruttano il concetto LifeDrive. Il modulo “Drive”, realizzato in gran parte in alluminio (materiale più leggero del 30% rispetto all’acciaio), ospita il motore e le batterie mentre il “Life” avvolge l’abitacolo. Quest’ultimo elemento è realizzato in CFRP: un materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio, che oltre a pesare il 50% in meno dell’acciaio offre una grande resistenza agli urti. La leggerezza permette inoltre di compensare il peso degli accumulatori a favore dell’agilità. E gli ingegneri BMW tengono in grande considerazione l’opinione del pubblico: da diversi mesi oltre 600 automobilisti americani ed europei stanno testando la Mini E (variante elettrica della piccola inglese) e dalla fine dell’anno in Cina, negli USA e in Europa una flotta composta da oltre 1.000 esemplari di ActiveE (concept elettrica basata sulla carrozzeria della serie 1 Coupé) fornirà ulteriori informazioni sull’utilizzo giornaliero di un’auto alimentata da batterie. Marco Coletto
controllo dell’auto “alla tedesca”
La sicurezza può dipendere anche da un buon check-up
Con la revisione non si scherza e Dekra affronta l’argomento molto seriamente coprendo tutto il territorio nazionale con una rete privata di 700 officine affiliate. Autorevole ente tedesco autorizzato fin dagli anni ‘60 ad effettuare perizie, collaudi tecnici ed omologazioni su veicoli e componenti, Dekra ha esportato la sua metodologia in tutta Europa dove oggi i 40.000 centri con il bollino verde effettuano oltre 22 milioni di revisioni all’anno. La garanzia di un lavoro rapido e preciso è data dall’alto livello tecnologico: l’ultima novità è una telecamera per il riconoscimento delle targhe che aumenta l’affidabilità e velocizza di molto le operazioni di revisione. Per il futuro la garanzia di un trattamento a cinque stelle sarà ancora maggiore poiché la struttura esistente verrà presto affiancata da un network di officine qualificate per la pre-revisione. Il cliente verrà seguito
in modo ancora più attento: i responsabili delle strutture verranno formati per essere in grado di trattare al meglio questa delicata fase, e in particolare di argomentare con il cliente gli eventuali interventi necessari per superare la revisione e i relativi costi. Per le officine che aderiscono si tratta di un vantaggio anche economico, in
quanto sotto le insegne Dekra hanno la possibilità di acquistare a condizioni di favore pneumatici, ricambi originali, attrezzature di officina, così come beneficiare di condizioni esclusive sulla fornitura di elettricità o di servizi bancari e finanziari. Per scoprire qul è l’officina Dekra più vicibna a casa, potete consultare il sito: www.dekra.it
un consigLio: aLLa revisione è megLio presentarsi preparati La revisione viene effettuata presso gli Uffici provinciali della Motorizzazione civile oppure, ma solo per veicoli di massa entro le 3,5 tonnellate, presso le officine autorizzate, come quelle della rete Dekra. Ecco come procedere. Innanzitutto quando si prenota appuntamento va compilato un modulo ed effettuato un versamento di 45 euro. Il giorno della visita si provvede alla verifica dell’auto e vengono realizzate le eventuali riparazioni necessarie qualora bastino interventi rapidi. In caso contrario occorre ripetere il controllo dopo che i lavori richiesti sono stati eseguiti. Al termine viene rilasciata un’etichetta adesiva, con l’esito della revisione, da applicare sulla carta di circolazione. La revisione va effettuata entro 4 anni dalla data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni. Chi circola con un veicolo che non è stato sottoposto a revisione è punito con la sanzione amministrativa di 148 euro. In questo caso la Carta di circolazione viene ritirata e restituita dopo il superamento della revisione.
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Future c e s as standoam rd
“calde” novità d’autunno Le regine dell’esposizione tedesca sono piccole ed economiche ma c’è anche tanto spazio per lusso e prestazioni
64 th Internati
Anno 54 N° 522
salone di francoforte
onal Motor Sh
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Septembe Frankfur t/Mr 15 – 25, 2011 ain
www.iaa.de
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Il Salone di Francoforte, aperto al pubblico dal 17 al 25 settembre, è l’evento automobilistico più importante dell’anno. Sono attese tantissime novità: alcune sono già state confermate, per le altre occorre aspettare l’apertura ufficiale, che riserva sempre molte sorprese. Ecco un’elenco quasi definitivo delle “prime” da non perdere e il loro livello di “temperatura” in base alla loro rilevanza commerciale o tecnologica. E sul prossimo numero di Autorama troverete un ampio servizio speciale su tutte le new entry della rassegna.
aLfa roMeo 4c grigia Versione riveduta e corretta della coupé concept a motore centrale già esposta a Ginevra Mito twinair turbo Piccola ma potente, il bicilindrico 0.9 Twinair Turbo da 85 CV fa il suo debutto in gamma
aston Martin V12 zagato Versione in piccola serie (150 esemplari) della V12 Vantage personalizzata dall’atelier lombardo
auDi a5 Piccoli aggiolrnamernti estetici e motori ancora più efficienti per Sportback, ma anche Coupé e Cabriolet a6 avant Versione completamente nuova della grande e apprezzatissima station wagon di Ingolstadt Q3 La più piccola suv dell’Audi realizzata sulla base meccanica della VW Tiguan. In rotta di collisione con la BMW X1 r8 Gt spyder Variante supersportiva della roadster tedesca portata a 560 CV. 3,8 secondi per accelerare da 0 a 100 s1 La piccola dei “quattro anelli” in allestimento ultracattivo. Punta al primato della sportività tra le supercompatte s6, s7, s8 Rinnovata la gamma sportiva anche grazie all’inserimento a listino del nuovo 4.0 TFSI con potenze da 420 a 520 CV urban concept Citycar elettrica con due posti in tandem. Punta sulle leggerezza per far concorerenza alla Smart
bentLeY continental Gtc Evoluzione estetica e meccanica della raffinatissima convertibile brirtannica con motore 6.000 W12 da 575 CV
bMW i3 concept Piccola elettrica e con quattro
HonDa civic Ennesima generazione della berlina
porscHe 911 Tutta nuova, più abitabile e leggera,
compatta. Totalmente nuova nella linea e nella meccanica. Anche con un 2.2 turbodiesel iperecologico
motori potenziati da 350 e 400 CV ma lo stile è immutato e inconfondibile
HYunDai i30 concept Prototipo che anticipa
renauLt frendzy La nuova Kangoo deriverà
la prossima generazione della berlina compatta coreana che ha la Golf nel mirino
probabilmente da questo prototipo elettrico con soluzioni innovative per la versatilità twingo Frontale e posteriore rivisitati rendono la citycar più chic e anticipano il family feeling dei futuri modelli
JaGuar c-X16 Coupé concept destinata a fare concorrenza alla Porsche Cayman con motori aspirati e sovralimentati
Jeep Grand cherokee srt8 La versione ad alte prestazioni del grande suv è dotata di un V8 da 470 CV
Kia coupé a quattro porte Sportiva di dimensioni abbondanti, dalla grande versatilità e con trazione posteriore K9 Berlina di lusso e dal grande comfort, possibile alternativa low cost ad Audi A6 e BMW Serie 5
posti veri. Grande svolta della BMW ma la versione definitiva arriverà solo nel 2013 i8 concept Prima supercar ecosostenibile proveniente da un grande costruttore: propulsione ibrida, 354 CV totali e meno di 3 litri/100 km M2 coupé Sportiva compatta a trazione anteriore realizzata su un pianale inedito che originerà un’intera familgia di modelli X3 M Anche la suv intermedia della gamma guadagna la mitica M e tanta aggressività in più per piacere agli sportivi
LaMborGHini Gallardo evoluzione Versione ancora
caDiLLac concept ciel Una cabriolet 4 posti dai
Toyota, della Evora va ad equipaggiare la piccola ed essenziale coupé
dettagli raffinati, inno ai viaggi all’aria aperta
cHeVroLet colorado rally Anticipa la prossima generazione di pick-up di dimensioni medie
citroen Monovolume concept Prototipo che anticipa le forme della spacecar che raccoglierà l’eredità della C8 per sfidare VW Sharan e Ford S-Max Ds5 Crossover ibrida diesel con quattro ruote motrici finalmente nella versione definitiva. Alternativa esclusiva alla C5
eterniti Hemera Una suv di fascia altissima e gran lusso dall’Inghilterra che porta al debutto un nuovo brand premium
ferrari 458 spider La 458 Italia, a due anni dalla nascita, si scopre e guadagna un innovativo tetto apribile in metallo più leggero di una capote in tela
più performante della coupé per dare impulso ad un modello che ha già 8 anni di vita
LanD roVer Defender concept Anticipa le linee della leggendaria fuoristrada britannica praticamente immutata nelle linee dal 1948
Lotus exige V6 Il motore 3500, di origine Maserati suV concept Dopo anni di attesa, finalmente il Tridente scende in campo contro Porsche Cayenne e BMW X6. Motore V8 a benzina e forse diesel
MazDa cX-5 Crossover compatta che vuole intaccare il dominio della Nissan Qashqai. Motori 2000 a benzina e 2200 diesel
MerceDes classe b La seconda generazione della monovolume compatta è più grande e più sicura. Cambiamenti di rilievo anche sotto il cofano sLK 55 aMG Ha 420 CV ed è la SLK più potente di sempre. Ha anche lop start&stop per non dimenticare l’ecologia sLK 250 cDi La prima SLK della storia con motore a gasolio ha 204 CV ma consuma meno di 5 litri ogni 100 km
Mini coupé Due posti secchi ma bagagliaio
fiat panda Dopo tanti rinvii, arriva finalmente
ragionevole e una guidabilità ancora migliore grazie al baricentro ribassato
la terza generazione della citycar più amata in Europa
opeL astra Gtc La versione a tre porte della
forD b-Max Dopo la concept svelata a Ginevra debutta la versione definitiva della piccola monovolume con porte posteriori scorrevoli fiesta restyling Ritocchi estetici, meccanici e arricchimento della gamma grazie alla variante aggressiva ST concept evos Una coupé ibrida con le ali di gabbiano che anticipa il futuro linguaggio stilistico del marchio americano suv concept Prefigurazione dell’erede della Kuga ispirata nel design al prototipo Vertrek mostrato in gennaio a Detroit Mondeo concept Berlina di gamma medio alta che anticipa lo stile dell’ammiraglia che arriverà entro due anni
seat exeo Muso ristilizzato più raffinato e
La nuova fiat panda e, nella foto grande, la peugeot rXH
motori più ecologici sia per la berlina, sia per la station wagon
sMart concept Prefigura il design della terza generazione della vetturetta tascabile. Riprende alcune idee della Forspeed vista a Ginevra smart eD L’elettrica, con qualche modifica estetica, sarà finalmemnte acquistabile da chiunque dalla primavera 2012
ssanGYonG suV 1 Il pick up che era esposto a Ginevra come concept viene presentato nella sua forma defintiva XiV 1 La risposta alla Nissan Juke: una baby crossover dal design sportivo ma adatta alla città. Per ora è solo un prototipo
subaru brz Concept di coupé a trazione posteriore e con motore boxer aspirato realizzata in collaborazione con la Toyota XV Derivazione crossover della nuova Impreza già vista come concept al salone di Shanghai
suzuKi swift sport La versione cattiva della piccola nipponica, con un 1600 a benzina da 136 CV, si distingue per il nuovo frontale con spoiler
toYota ft-86 Dopo tanta attesa, debutta la versione definitiva della coupé studiata in collaborazione con la Subaru prius+ Il nuovo MPV 7 posti equipaggiato con la straordinaria tecnologia full Hybrid Yaris Stile più razionale e meno giocosa, maggiore abitabilità e grande attenzione all’infotainment
Dall’alto la renault frendzy, la citroën Ds5 e, sotto, la Volkswagen up
VoLKsWaGen nils Wolfsburg stupisce tutti con una concept car elettrica monoposto da 65 km di autonomia up! Piccola, squadrata e molto razionale: è la risposta tedesca alla Panda. Anche in versione elettrica nel 2013
berlina è a tutti gli effetti una coupé, con un assetto più raffinato ma bagagliaio invariato insignia Modifiche estetiche di poco conto ma più rilevanti sotto il cofano: nuovo 1400 da 140 CV e 2000 da 250 CV zafira tourer Affianca il vecchio modello ma con dimensioni maggiorate e più tecnologia a bordo. Tre sedili singoli nella seconda fila
peuGeot 508 rXH Station wagon vestita da offroad con sistema ibrido diesel da 200 CV totali e trazione integrale HX1 Ibrida plug-in, la monovolume del Leone è un omaggio all’aerodinamica, con tanto di flap. Cinque porte e posto per sei occupanti
Settembre 2011
AUTORAMA
a cura di Marco Coletto, Cristina Altieri e Saverio Villa
La ferrari 458 spider e, a sinistra, la Mercedes classe b
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HONDA CR-V 2012 La quarta generazione della CR-V è alle porte, quantomeno per gli americani, visto che quel mercato è in ripresa e, dopo le recenti ansie legate al “caro” petrolio, sembra essere tornato a sbilanciarsi verso vetture di dimensioni importanti. E la SUV Honda in effetti si ingrandirà, tanto che si ipotizza anche una versione a sette posti. La linea, anticipata dalla concept della foto, sarà un’evoluzione modernizzata e incattivita del modello in produzione, con la coda più alta e massiccia, delimitata da una fanaleria a sviluppo verticale che sa un po’ di Volvo. L’auto verrà presentata all’Auto Show californiano di Anaheim, a fine settembre, per poi cominciare ad essere regolarmente venduta in Usa entro la fine dell’anno. Non farà la sua apparizione, invece, al prossimo Salone di Francoforte e per vederla da noi occorrerà attendere l’autunno 2012. Gli esemplari per l’Europa verranno costruiti a Swindon, in Inghilterra, dove nascerà anche la nuova Civic che, invece, sarà tra le protagoniste dell’esposizione tedesca. Meccanicamente non ci saranno rivoluzioni e il motore più interessante per l’Europa dovrebbe essere un’evoluzione dell’attuale 2.2 turbodiesel, migliorato nell’efficienza e con un incremento di potenza rispetto agli attuali 150 CV. La trasmissione automatica passerà da cinque a sei rapporti e, come per quasi tutte le concorrenti, si potrà scegliere tra la trazione anteriore e quella integrale.
L’Europa può attendere
Sarà più lunga, moderna e avrà anche sette posti. Ma per vederla da noi occorrerà attendere oltre un anno
FORD FIESTA
ha coMpiUTo TrEnTacinqUE anni E Li porTa proprio bEnE Importanti traguardi quelli che taglia la Fiesta in questi giorni: 35 anni di storia e 15 milioni di vetture prodotte. La prima versione venne lanciata nel 1976: era la risposta Ford alla crisi che in quegli anni stringeva la gola al mondo. La generazione
Qui sopra la Fiesta del 1976 e l’edizione attuale. A destra la RS WRC di Mikko Hirvonen: insieme a Latvala, l’altro pilota Ford, stazionano ai primi posti della classifica assoluta
CRUZE HATCHBACK
Perde la coda, non il vizio di costar poco Arriva in concessionaria la nuova Chevrolet Cruze a cinque porte. Più sportiva rispetto alla tre volumi, che va ad affiancare in gamma, la Hatchback è disponibile con un 1.6 benzina da 124 CV, un benzina/GPL 1.8 da 141 CV e un turbodiesel 2.0 common rail da 163 CV. Come la quattro porte, che ha ottenuto le 5 stelle Euro NCAP, la versione con il portellone protegge i suoi occupanti con una struttura ad alta resistenza ma anche con numerosi sistemi elettronici che aumentano la sicurezza attiva. I prezzi partono dai 15.000 euro della LS 1.6.
Ai tre motori disponibili al lancio verrà presto affiancato un 1.7 turbodiesel
attuale, la sesta, è stata l’auto più venduta in Europa nel suo segmento nel 2009, nel 2010, e ha tutte le carte in regola per diventare la bestseller anche del 2011. Da questo mese vengono introdotte alcune novità in dotazione tra cui due nuovi colori e la radio digitale. Insomma, un’auto al passo con i tempi che all’occorrenza sa trasformarsi anche in un concentrato di adrenalina: quest’anno la Fiesta ha preso infatti il posto della Focus nel Mondiale Rally. Affidate a Mikko Hirvonen e Jari-Matti Latvala, le due RS WRC contenderanno la vittoria nelle ultime gare della stagione alle DS3 di Loeb e Ogier.
PORSCHE
Tanta nostalgia di Le Mans
La prima Porsche a dominare la 24 Ore di le Mans: la 917 “coda corta” guidata da Herrmann e Attwood
A partire dal 2014 Porsche, la Casa che più di tutte ha vinto a Le Mans, tornerà a battersi per la classifica assoluta alla 24 Ore. A Zuffenhausen hanno già cominciato a lavorare ad una vettura che soddisfi i requisiti LMP1, la categoria regina: l'obiettivo è conquistare il successo numero diciassette a distanza di sedici anni dall'ultima vittoria, ottenuta nel 1998 da Laurent Aiello, Stéphane Ortelli e Allan McNish sulla 911 GT1. La prima vittoria Porsche risale invece al 1970, quando il tedesco Hans Herrmann e il britannico
Richard Attwood trionfarono con la 917 coda corta. Quale sarà il sistema propulsivo lo si deciderà una volta valutato il regolamento del 2014, ma si parla già di introdurre la tecnologia ibrida attualmente sperimentata sulla 911 GT3 R Hybrid. A questo punto non ci si può non chiedere che ne sarà dell’Audi, incontrastata dominatrice degli ultimi anni, alla quale spetta il merito di aver portato per prima alla vittoria il diesel. Sarà lotta fratricida tra Porsche e Audi oppure i Quattro Anelli emigreranno verso altre competizioni?
PREMIO A WALTER DE SILVA
Un designer senza confini
Walter de Silva
è arrivato anche il Compasso d’Oro alla carriera per Walter de Silva: il Re-sponsabile del Design del Gruppo Volkswagen ha ricevuto uno dei premi più prestigiosi del settore, attribuito dalla giuria specializzata dell’Associazione Italiana del Design Industriale. Il sessantenne lecchese, in attività dal 1972, si è occupato della progettazione di alcuni tra i modelli di maggior successo di casa Alfa Romeo, Seat e Audi (vedi 145, Spider, 156 e 147, Ibiza, Leon, fino a quella che è considerata la sua migliore realizzazione, la A5).
DALLA ZF L’AUTOMATICO A NOVE RAPPORTI La ZF ha presentato un cambio automatico con ben 9 rapporti pensato per vetture con motore trasversale e trazione anteriore. obiettivi: efficienza (consumi ridotti anche del 16%) e comfort. la nuova Trasmissione può essere adattata anche a vetture ibride o a trazione integrale
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N E W S È la Skoda più veloce di tutti i tempi quella ha raggiunto i 325 km/h durante il tradizione appuntamento con la velocità del Bonneville Speed Week. Progettata per celebrare il 10° anniversario dei modelli sportivi vRS, disponibili per ora solo sul mercato britannico, la Octavia vRS Bonneville Special è equipaggiata con un quattro cilindri a benzina da 2 litri che sviluppa oltre 500 CV grazie a un turbo Garrett.
LAND ROVER DEFENDER
Era uno stilista, ora costruisce ibride da 400 cV
alla fine si dà una bella una ripulita La Defender nella sua forma attuale sta per andare in pensione (già al Salone di Francoforte apparirà la concept del prossimo modello), ciò nonostante riceve un nuovo 2.2 turbodiesel che, grazie anche al filtro antiparticolato, è omologato Euro 5 e sostituisce il vecchio 2.4 Euro 4. La cilindrata è inferiore, ma l’unità eroga i medesimi valori di potenza (122 CV) e coppia (360 Nm) e restano immutati anche lo 0-
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Dopo aver lavorato come designer per BMW e Aston Martin, ha realizzato interamente una super vettura ibrida che adesso è in vendita anche in Italia
100 (15,8 secondi) e le emissioni di CO2 (266 g/km per la versione 90 e 295 g/km per le 110 e il 130), mentre la velocità massima sale da 132 a 145 km/h. Ci sono anche due nuovi pacchetti opzionali, uno con numerosi dettagli in pelle e uno dedicata agli amanti dell’off-road estremo con ABS specifico, cerchi "heavy duty" e pneumatici MTR, gancio di traino e speciali protezioni sottoscocca.
T27
La scaToLa ELETTrica dEL doTTor MUrray
Ex progettista di F1, responsabile tecnico di Brabham e McLaren, Gordon Murray le auto le sa costruire bene e in 17 mesi ha realizzato il prototipo funzionante della sua ultracompatta elettrica T.27. Certo, ci sono voluti 9 milioni di sterline, ma la metà della cifra è stata pagata dal governo inglese. Ne parliamo perché la T27, almeno sulla carta, sembra saper fare meglio delle sue concorrenti. Il motore elettrico eroga 25 kW (34 CV), che dovrebbero essere più che sufficienti per garantire una guida scattante, visto che la vettura pesa solo 680 kg, incluse le batterie da 12 kWh. Per la scocca sono stati utilizzati materiali compositi che coniugano una notevole leggerezza ad una buona resistenza agli urti nel contesto cittadino. Secondo Murray, la T.27 raggiunge i 105 km/h, passa da 0 a 100 in meno di 15 secondi e permette un’autonomia compresa tra i 130 e i 160 km. L’azienda dichiara anche che la T.27 ha bisogno del 29% in meno di energia per km rispetto alla Smart elettrica e del 36% in meno della Mitsubishi iMiEV. Per la produzione Murray ha dichiarato di essere in trattativa con tre costruttori.
SCHEDA TECNICA • Potenza motore elettrico: 25 kW/34 CV • Coppia massima: 875 Nm • Tipo batteria: ioni di litio • Potenza batterie: 12 kWh • Tempo ricarica: 1 ora da una presa domestica • Trasmissione: monomarcia/trazione posteriore • Lunghezza: 2,50 mt • Larghezza: 1,30 mt • Altezza: 1,60 mt • Passo: 1,78 mt • Raggio di sterzata: 6 mt • Peso (incluse batteria): 680 kg • Carrozzeria: pannelli di plastica riciclata • Sicurezza attiva: ABS e ESP • Sicurezza passiva: airbag, sistema anti-intrusione laterale • Sospensioni: anteriori e posteriori a ruote indipendenti • Sterzo: a cremagliera senza servoassistenza • Capacità bagagliaio: 190/750 litri • Posti: 3 • Diametro cerchi: 13” • Pneumatici: 145x70x13
PERFORMANCE • Velocità massima: 105 km/h • Accelerazione 0-100: meno di 15 secondi • Autonomia: 130/160 km
Firmare il design di auto di assoluto prestigio ma progettate da altri, a volte, può non bastare. Chiedere a Henrik Fisker per conferma. 48 anni, il biondissimo americano di natali danesi lavora, dal 1989 al 2003, in BMW (fa parte del team che disegna la roadster Z8) e in Aston Martin, contribuendo ai progetti DB9 e V8 Vantage. Insomma: posizioni di vertice nell’automotive che conta. Poi, arriva il giorno in cui Henrik si stufa di “regalare” la propria creatività ad altri e fonda la Fisker Coachbuild. Inizialmente, l'azienda realizza componenti (cerchi in lega, dettagli per gli interni...), poi intraprende la sfida “definitiva”: mettere su strada una propria vettura. L’auto in questione è la Karma, una berlina con tecnologia “range extended”: la trazione è assicurata dai motori elettrici, mentre un 2 litri turbo a benzina ricarica le batterie. In tutto i cavalli disponibili son ben 408. La vettura - già provata su Autorama di aprile - sarà in vendita in Italia a 105.600 euro nella versione “base” Ecostandard, 115.200 per la Ecosport e 121.200 per la Ecochic. Oggi, a tre anni dall’inizio della progettazione, rivolgiamo qualche domanda al “papà” della Karma. Perché i clienti dovrebbero scegliere una Fisker Karma e non una Porsche Panamera Hybrid, per esempio? Semplice: lusso significa possedere un oggetto esclusivo, pregevole alla vista, al tatto e all’olfatto. Ma non
solo. Molto importante è anche lo status: quello che attraverso l’oggetto di lusso si comunica all’esterno. Immagini di essere a una cena fra amici e dire «questa settimana ho risparmiato il 10% di benzina per i miei spostamenti». Oppure, poter affermare: «questa settimana non ho utilizzato nemmeno una goccia di benzina». L’effetto è ben diverso, no? Quanti punti vendita aprirete in Italia? E dove? In questo momento sono già attivi due rivenditori: GP Supercars (via Weingartner 81, Lagundo Merano - BZ - info@gpsupercars.com) e Mattarollo Motori (Via Roma 153, Villorba - TV - info@automobilimattarollo.it). Il nostro obiettivo, però, è di aprire punti vendita anche a Milano, Bologna e Roma. Per quanto riguarda la rete, intendiamo appoggiarci a strutture già esistenti, perché approntare una propria rete vendita richiede fortissimi investimenti. Cifre che preferiamo destinare esclusivamente alle nostre vetture, presenti e future. A proposito: quali sono i prossimi lanci in calendario? Sulla stessa base meccanica della Karma lanceremo altre tre vetture. La 4 porte sarà seguita dalla Convertible, che presenteremo al Salone di Francoforte, mentre della terza “declinazione” non vogliamo rivelare dettagli, per il momento. Su un’altra piattaforma nascerà poi la Nina: stessa tecnologia della
Settembre 2011
L’ex Cenerentola da 325 km/h
INTERVISTA A HENRIK FISKER
Anno 54 N° 522
OCTAVIA VRS BONNEVILLE SPECIAL
AUTORAMA
Karma, ma più “in piccolo”. Costerà circa la metà della Karma e si posizionerà al livello di berline come l’Audi A4, la BMW Serie 3 (proprio la Casa di Monaco fornirà alla Fisker i suoi quattro cilindri turbobenzina in seguito a un recente accordo, n.d.r.) e la Mercedes Classe C. Quanto alle tempistiche, posso anticipare che la Karma cabriolet sarà sul mercato a inizio 2012, mentre la Nina verrà svelata a fine 2012 e sarà in vendita a partire dal 2013. Assistenza: a chi si potrà rivolgere la clientela per tagliandi ed eventuali riparazioni? Abbiamo predisposto un call center in California, attivo 24 ore su 24. Al cliente risponderà un operatore che contatterà un’officina situata a una distanza ragionevole dalla vettura e che possa mandare un carro attrezzi. A quel punto la Karma verrà portata nel centro assistenza più vicino: inizialmente ci si dovrà rivolgere al proprio rivenditore, ma contiamo di allargare il numero di centri autorizzati. Chi deve avere paura della Karma? Tutti i costruttori che non hanno in una coupé a quattro porte con tecnologia “range extended” nella propria gamma... I vostri principali mercati? Nell’ordine: USA, Europa, Cina Adriano Tosi
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Quattro gior g giorni rni da brivido. iivid ido.
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SPECIALE
Anno 54 N° 522
TUTTO QUELLO CHE C’è DA SAPERE SULLA NUOVA MERCEDES CLASSE M
Come tutte le anime nobili ama il lusso senza sprechi Nata alla fine degli Anni ‘90 per portare il Marchio tedesco nel settore delle suv di prestigio, ha riscosso subito un enorme successo e ora, giunge alla terza generazione. Con un occhio di riguardo per l’efficienza Le consegne italiane della terza generazione della Mercedes Classe M, contraddistinta dalla sigla di progetto W166, cominceranno a novembre, ma le vendite sono già iniziate. La linea è un po’ più più massiccia rispetto a quella della versione che va a sostituire (che, tra l’altro, ha mantenuto livelli di vendita molto elevati anche dopo l’annuncio dell’arrivo del nuovo modello), ma le dimensioni sono quasi invariate: 2 centimetri in più in lunghezza e larghezza, 2 in meno in altezza. Una grande attenzione è stata riservata agli allestimenti interni, alle possibilità di personalizzazione dell’abitacolo e alla sicurezza, che può contare su tutti i più sofisticati sistemi elettronici adottati dalle Mercedes di gamma alta. La novità meccanica più importante è l’adozione anche di un “piccolo” quattro cilindri turbodiesel, che abbatte consumi ed emissioni a livelli mai raggiunti prima non solo da una Classe M, ma neppure da un’altra suv di questa categoria. Per il momento sono disponibili tre motori: due diesel di 2.2 e 3 litri e un benzina di 3.5 litri, tutti abbinati al cambio automatico a sette rapporti e alla trazione integrale. Nel 2012, però, la gamma accoglierà le versioni prestazionali equipaggiate con motori V8 bi-
turbo, tra le quali ci sarà anche la 63 AMG da 525 CV. Come le precedenti generazioni, anche la Classe M W166 viene costruita negli Stati Uniti, a Toscaloosa (Alabama). Per questo impianto è stato annunciato un investimento di 2 miliardi di dollari, destinati agli adeguamenti necessari non solo alla produzione della nuova M, ma anche delle prossime generazioni di Classe GL e Classe C (in questo caso verranno costruiti là esclusivamente gli esemplari destinati al mercato interno). Lo stabilimento è entrato in funzione nel 1997 proprio per la prima M, alla quale, poi, si sono aggiunte l’attuale GL e la R.
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La nuova suv ha un aspetto ancora più imponente rispetto alla versione precedente. In realtà lunghezza e larghezza sono aumentate solo di un paio di centimetri, mentre l’altezza è diminuita leggermente
Passaporto americano Nel 1996 la Mercedes presentò la concept AAV, che prefigurava una suv di lusso destinata a contrastare Range Rover e Jeep Grand Cherokee. La vettura definitiva (progetto W163), che debuttò nel 1997 in Nordamerica e nel marzo 1988 in Europa, aveva un classico telaio a longheroni ma sofisticate sospensioni indipendenti, e per La prima Classe M risale al 1997 lanciarla a livello planetario la Mercedes fece impiegare La seconda generazione è nata nel 2005 un esemplare nel film Jurassic Park di Steven Spielberg, uscito nella sale nel 1997. Alla fine del 1999 venne introdotto il primo diesel e così decollarono anche le vendite europee. Nel luglio del 2001 ci fu un restyling che coinvolgeva paraurti, calandra, gruppi ottici e dettagli interni. La seconda generazione (W164), presentata nel gennaio 2005, era più moderna nel design, aveva il passo aumentato per favorire l’abitabilità e finiture interne molto più attente. La principale novità, però, era l’abbandono del telaio separato in favore della scocca portante, per assicurare una maggiore protezione per gli occupanti in caso di impatto. Questo modello fu ristilizzato nell’aprile del 2008 (paraurti, griglia e gruppi ottici anteriori, led posteriori) e, nel 2009, venne introdotta anche una versione ibrida, destinata però solo al mercato statunitense.
PER ORA SEI VERSIONI E UNA SERIE SPECIALE La gamma base della nuova Classe M prevede, per ora, sei modelli frutto dell’abbinamento di tre motori e dei due livelli di allestimento Sport e Premium. In più, però, c’è la “fuoriserie” Edition1. Questa sigla è ben nota tra gli appassionati Mercedes, perché ogni novità della Stella viene venduta con un allestimento particolarmente ricco e disponibile in edizione limitata al momento del lancio. Nel caso della Classe M, la versione Edition1 comprende il pacchetto sportivo AMG (paraurti anteriore, grembialatura posteriore e rivestimenti sottoporta in tono con la carrozzeria, cerchi da 20" montati su pneumatici 265/45 e impianto frenante sportivo con dischi forati), mentre gli interni puntano all’eleganza massima: rivestimenti in pelle “designo” color marrone castagno (foto a destra) o porcellana con cuciture di contrasto a forma di diamante, pelle Nappa sulla plancia e sui pannelli porta, inserti in frassino LA GAMMA marrone o pioppo antracite lucido e Consumo Emissioni Prezzo Cilindrata Potenza Velocità Accelerazione tappetini in velluto. Ci sono anche i sedili Modello da 0 a 100 combinato CO2 (euro) (cc) (CV/kW) (km/h) km/h (secondi) (l/100 km) (g/km) riscaldabili anteriori, gli airbag posteriori e ML 350 BlueEFFICIENCY Sport 60.830 3.498 306/225 235 7,6 8,5 199 il riconoscimento automatico della presenza ML 350 BlueEFFICIENCY Premium 69.830 3.498 306/225 235 7,6 8,5 199 ML 250 BlueTEC Sport 58.500 2.143 204/150 210 9,0 6,0 158 del seggiolino per bambini. L’allestimento ML 250 BlueTEC Premium 66.540 2.143 204/150 210 9,0 6,0 158 Edition 1", con un sovrapprezzo ML 350 BlueTEC Sport 63.650 2.987 258/190 224 7,4 6,8 179 di 6.390 euro rispetto al Premium, è ML 350 BlueTEC Premium 71.570 2.987 258/190 224 7,4 6,8 179 In rosso le motorizzazioni diesel abbinabile a tutte le motorizzazioni.
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EQUIPAGGIAMENTO COMUNE Airbag a tendina Airbag frontali e laterali anteriori Airbag per le ginocchia guidatore Airbag torace-pelvico anteriori Assistenza alla partenza in salita Cambio automatico a 7 marce 7G Tronic Plus Cassetto portaoggetti anteriore climatizzato e illuminato con chiusura di sicurezza Climatizzatore automatico bizona, dispositivo del calore residuo, filtro a carboni attivi e sensore irraggiamento solare Comandi del cambio al volante e leva del cambio sul piantone dello sterzo Cruise control ESP con tre soglie di intervento selezionabili (Normale, Sport, Off) Fanaleria posteriore, luci anteriori diurne, indicatori di direzione e fendinebbia a LED Filtro antiparticolato e sistema di depurazione SCR (solo diesel) Freno di stazionamento ad azionamento elettrico Funzione ECO start/stop Inserti in alluminio su plancia, consolle e portiere Pre-safe Brake (frenata automatica in caso di impatto imminente) Programma di marcia offroad Retrovisori esterni riscaldati, regolabili e ripiegabili elettricamente Sedili anteriori regolabili elettricamente in altezza ed inclinazione schienale Sistema di assistenza al parcheggio con sensori Sistema di avviso perdita pressione pneumatici Sistema di gestione elettronica della trazione integrale con regolazione della velocitĂ in discesa Sistema di valutazione del livello di attenzione del conducente Sospensioni pneumatiche autolivellanti (solo per 350) Tergicristallo automatico con sensore pioggia Volante multifunzione a 4 razze in pelle nappa con comandi del cambio integrati e 12 tasti funzione
SPORT PER PARTIRE, PREMIUM AL TOP Sport e, con un sovrapprezzo compreso tra 7.920 e 9.000 euro a seconda delle motorizzazioni, Premium: sono due gli allestimenti disponibili al lancio per la Mercedes Classe M. Il primo, già abbastanza completo, prevede diversi accessori utili per la sicurezza: airbag frontali, laterali, a tendina, per le ginoccha e torace-pelvico, il cofano motore attivo che riduce i danni al pedone in caso di urto, l’ESP con tre soglie di intervento selezionabili e il Pre-Safe Brake che frena automaticamente la vettura in caso di possibile impatto. Per quanto riguarda il comfort troviamo invece il sistema di assistenza al parcheggio, il climatizzatore automatico bizona, i retrovisori esterni riscaldati, regolabili e ripiegabili elettricamente e le sospensioni pneumatiche autolivellanti AIRMATIC (esclusa la 250). Poi, a partire dal prossimo anno, i clienti della Classe M avranno a disposizione anche l’autoradio CD/Mp3/Bluetooth con presa Aux-in e il navigatore estraibile Becker. Le versioni Premium (+ 9.000 euro sulla 350 BlueEFFICIENCY, + 8.040 euro sulla 250 e + 7.920 euro sulla 350 BlueTEC) aggiungono i cerchi in lega AMG da 20" con finitura a specchio, i cristalli laterali posteriori e il lunotto oscurati, i freni sportivi con dischi forati, il navigatore Comand Online con hard disk da 10 GB e Internet, gli interni in pelle ecologica e diverse personalizzazioni estetiche firmate AMG. Chi non dovesse ancora accontentarsi può trovare diversi optional interessanti. Qualche consiglio? Il climatizzatore trizona (804 euro) e il Lane Package (900 euro, comprende il sistema antisbandamento e il controllo dell’angolo morto di visuale degli specchietti).
ALLESTIMENTO SPORT Audio 20 dual tuner, lettore CD, display a colori da 5�, Bluetooth, MP3, presa Aux-in nel cassetto portaoggetti, 8 altoparlanti Cerchi in lega da 19� con pneumatici 255/50 R19 (solo 250) Cerchi in lega da 20� con pneumatici 265/45 R20 (solo 350) Minigonne laterali con modanatura cromata Navigatore estraibile Becker MAP PILOT per Audio 20CD con cartografia europea e navigazione 3D visualizzata nello schermo da 5.8� del sistema Audio 20 Paraurti anteriore con protezione del sottoscocca dal look cromato Paraurti posteriore con catarinfrangenti sulle estremità laterali, protezione del sottoscocca e del bordo di carico integrata dal look cromato Pelle ecologica e tessuto nero Rivestimenti sottoporta con modanatura cromata
Lunga 4,80 metri e larga 1,90, la vettura offre molto spazio sia davanti che dietro, con un’abitabilità incrementata rispetto alla generazione precdente. Al momento non è prevista una versione a sette posti. L’abitacolo può arrivare a disporre di nove airbag
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ALLESTIMENTO PREMIUM Cerchi in lega sportivi AMG da 20� con finitura a specchio, con pneumatici 265/45 R20 Cristalli laterali posteriori e lunotto oscurati Freni sportivi con dischi forati e copertura per dischi freno Navigatore cartografico COMAND Online (schermo a colori da 7� ad alta definizione; hard disk con cartografia europea 3D topografica; indicatore di corsia; connessione internet tramite cellulare collegato con Bluetooth; lettore DVD Audio/Video; MP3 compatibile; slot SD/USB e Aux-in audio; comandi vocali per navigazione, audio, telefono; bluetooth per cellulari; registrazione su hard disk fino a 10 GB di file musicali dal CD/DVD o da memory card; speed limit assist (riproduce sullo schermo i limiti di velocità a lato della strada percorsa); aggiornamento cartografia per 3 anni Pacchetto esterno AMG: styling AMG, spoiler anteriore, posteriore e pannelli sottoporta in tinta con la carrozzeria Pelle ecologica nera
!CCESSO ALLA VETTURA SENZA CHIAVE Âź !IRBAG LATERALI POSTERIORI Âź !LLESTIMENTO INTERNO SPORTIVO VERSIONI 0REMIUM Âź !LLESTIMENTO INTERNO SPORTIVO VERSIONI 3PORT Âź !PERTURA PER CARICO PASSANTE DIETRO IL BRACCIOLO POSTERIORE E SACCA PORTASCI Âź "ARRE TRASVERSALI PORTATUTTO ALLUMINIUM STYLE Âź "OX PORTAOGGETTI NEL BAGAGLIAIO A SCOMPARTI Âź #ARICATORE PER #$ VIVAVOCE "LUETOOTH E LETTORE -0 PER SISTEMA !UDIO Âź #ERCHI IN LEGA SPORTIVI !-' DA v CON PNEUMATICI 2 VERSIONI 0REMIUM Âź #ERCHI IN LEGA SPORTIVI !-' DA v CON PNEUMATICI 2 VERSIONI 3PORT Âź #LIMATIZZATORE AUTOMATICO A ZONE CON COMANDI POSTERIORI Âź #RISTALLI LATERALI POSTERIORI E LUNOTTO OSCURATI DI SERIE PER 3PORT Âź $ISPLAY DA v INTEGRATI NEI DUE POGGIATESTA ANTERIORI $6$ PLAYER CUFlE WIRELESS E TELECOMANDO Âź &ARI "IXENO AD ILLUMINAZIONE INTENSITĂŒ ED INCLINAZIONE VARIABILE PER STRADE STATALI AUTOSTRADE CURVA E Âź IN CASO DI NEBBIA LUCI DI POSIZIONE DIURNE A ,%$ ABBAGLIANTI AUTOMATICI E LAVAFARI )MPIANTO AUDIO (ARMAN +ARDON ,OGIC 3OUND 3YSTEM 3URROUND 7ATT AMPLIlCATORE AUDIO A Âź CANALI DA X 7ATT ALTOPARLANTI SOLO PER VERSIONI 0REMIUM )MPIANTO D ALLARME SONORO LUMINOSO CON CONTROLLO PERIMETRICO E MODULO VOLUMETRICO Âź PROTEZIONE ANTISOLLEVAMENTO TRAINO )NSERTI IN LEGNO EUCALYPTUS Âź )NSERTI IN LEGNO NATURALE PIOPPO ANTRACITE O RADICA DI NOCE SCURO LUCIDO Âź +IT lSSAGGIO BAGAGLI Âź +IT PER IL VANO DI CARICO CON RETE ORIENTABILE SCORREVOLE E CINGHIA DI lSSAGGIO Âź ,UCI SOFFUSE PER L ABITACOLO CON TRE TONALITĂŒ REGOLABILI Âź .AVIGATORE CARTOGRAlCO #/-!.$ /NLINE SCHERMO A COLORI DA v AD ALTA DElNIZIONE HARD DISK CON CARTOGRAlA EUROPEA $ TOPOGRAlCA INDICATORE DI CORSIA CONNESSIONE INTERNET TRAMITE CELLULARE COLLEGATO CON "LUETOOTH LETTORE $6$ !UDIO 6IDEO -0 COMPATIBILE SLOT 3$ 53" E !UX IN AUDIO COMANDI VOCALI PER NAVIGAZIONE AUDIO TELEFONO BLUETOOTH PER CELLULARI REGISTRAZIONE SU HARD DISK lNO A '" DI lLE Âź MUSICALI DAL #$ $6$ O DA MEMORY CARD SPEED LIMIT ASSIST RIPRODUCE SULLO SCHERMO I LIMITI DI VELOCITĂŒ A LATO DELLA STRADA PERCORSA AGGIORNAMENTO CARTOGRAlA PER ANNI DI SERIE SU 0REMIUM 0EDANE LATERALI IN ACCIAIO CROMATO Âź 0ELLE NAPPA NERA Âź 0NEUMATICI 2UN &LAT Âź 0ORTELLONE CON APERTURA E CHIUSURA AUTOMATICA Âź 2IVESTIMENTO IN PELLE VERSIONI 0REMIUM Âź 2IVESTIMENTO IN PELLE VERSIONI 3PORT Âź 2IVESTIMENTO IN PELLE BICOLORE O PELLE MARRONE VERSIONI 3PORT Âź 2IVESTIMENTO IN PELLE BICOLORE O PELLE TABACCO VERSIONI 0REMIUM Âź 2IVESTIMENTO IN PELLE ECOLOGICA PER PLANCIA PORTASTRUMENTI LINEA DI CINTURA E PORTE Âź 3EDILI ANTERIORI RISCALDABILI E VENTILATI Âź 3EDILI ANTERIORI RISCALDABILI ELETTRICAMENTE Âź 3EDILI ANTERIORI SUPPORTO LOMBARE PIANTONE STERZO E SPECCHI RETROVISORI ESTERNI REGOLABILI Âź ELETTRICAMENTE CON MEMORIA 3EDILI POSTERIORI RISCALDABILI ELETTRICAMENTE Âź 3INTONIZZATORE RADIO DIGITALE Âź 3ISTEMA ANTISBANDAMENTO AVVERTE IL GUIDATORE IN CASO DI ABBANDONO INVOLONTARIO DELLA CORSIA Âź CONTROLLO DELL ANGOLO MORTO DEGLI SPECCHIETTI 3ISTEMA DI CONTROLLO DELLA PRESSIONE PNEUMATICI Âź 3ISTEMA DI GESTIONE DEL ROLLIO NON DISPONIBILE PER Âź 3ISTEMA DI REGOLAZIONE AUTOMATICA DELLA DISTANZA E FRENATA AUTOMATICA lNO ALL ARRESTO FUNZIONANTE FRA E +M H SISTEMA DI CONTROLLO DELL ANGOLO MORTO DEGLI SPECCHIETTI SISTEMA ANTISBANDAMENTO Âź AVVERTE IL GUIDATORE IN CASO DI ABBANDONO INVOLONTARIO DELLA CORSIA 3ISTEMA DI VISIONE NOTTURNA CON RICONOSCIMENTO DEI PEDONI Âź 4ELECAMERA POSTERIORE PER LA RETROMARCIA ASSISTITA Âź 4ETTO APRIBILE E BASCULANTE ELETTRICO IN CRISTALLO Âź 4ETTO APRIBILE ELETTRICO h0ANORAMAv CON TENDINE PARASOLE ELETTRICHE Âź 46 CON RICEZIONE ANALOGICA E DIGITALE Âź 6ANO PORTAOGGETTI SOTTO IL PIANALE DI CARICO Âź 6ERNICE METALLIZATA BIANCO DIAMANTE Âź 6ERNICE METALLIZZATA Âź 6OLANTE MULTIFUNZIONE IN PELLE CON INSERTI IN LEGNO Âź 6OLANTE MULTIFUNZIONE RISCALDABILE Âź
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Sistema Comand
Selettore programmi di marcia
Tutti i motori hanno l’iniezione diretta La gamma dei propulsori (destinata ad arricchirsi nei prossimi mesi) è al momento composta da tre unità tutte ad ad iniezione diretta: un 3.5 V6 Euro 5 a benzina da 306 CV (350) e due diesel sovralimentati Euro 6 BlueTEC 250 (2.1 quattro cilindri da 204 CV) e 350 (3.0 V6 da 258 CV). Il primo - che permette alla SUV tedesca di raggiungere i 235 km/h, di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi e di consumare 8,5 litri di carburante ogni 100 km - monta nuovi iniettori piezoelettrici che funzionano con una pressione fino a 200 bar e adotta l’accensione multipla “Multi Spark Ignition” (MSI) per ottenere un procedimento di combustione a carica stratificata. La 250 Biturbo BlueTEC (210 km/h, "0-100" in 9 secondi e 6 litri ogni 100 km), pur avendo solo quattro cilindri, promette un mix interessante tra prestazioni e consumi, mentre la 350 BlueTEC (224 km/h, 7,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e 6,8 l/100 km) ha migliorato la propria efficienza grazie alla tecnologia di metallizzazione ad arco elettrico LDS, già vista sui propulsori AMG. Questo rivestimento delle canne dei cilindri riduce gli attriti interni e il peso (- 4,3 kg) grazie all’eliminazione della ghisa grigia. Entrambi i motori turbodiesel adottano inoltre la tecnologia SCR per la depurazione dei gas di scarico e montano un serbatoio specifico per l’urea (additivo che trasforma fino all’80% degli ossidi di azoto in acqua).
SENZA DIMENTICARE I TIPI DURI Si chiama On&Offroad Package, costa 2.280 euro (ma va acquistato insieme alle sospensioni pneumatiche Airmatic - 2.040 euro sulla versione 250 - e al navigatore Comand Online, 2.184 euro sugli allestimenti Sport) ed è rivolto agli amanti della guida in fuoristrada. Questo pacchetto comprende una manopola con sei programmi di marcia (foto a sinistra), che permette di scegliere tra Automatic (per l’utilizzo quotidiano), Offroad 1 (fuoristrada leggero), Offroad 2 (fuoristrada impegnativo), Winter (in caso di neve o ghiaccio), Sport e Rimorchio (ottimizza lo spunto, le manovre e la frenata in fase di traino). In caso di passaggi difficili l’altezza libera dal suolo può essere portata fino a 285 mm e la profondità di guado raggiunge i 60 centimetri. Ma non è tutto: l’On&Offroad Pakage comprende anche la possibilità di selezionare manualmente i rapporti del cambio automatico, il bloccaggio al 100% del differenziale centrale e le marce ridotte. Non mancano inoltre le personalizzazioni estetiche (nonché funzionali): la protezione sotto il motore ed il sottoscocca con rivestimento rinforzato.
EFFICIENTE GRAZIE ANCHE AI DETTAGLI Per la nuova Classe M la Mercedes ha puntato sul contenimento delle emissioni e dei consumi che, se si considera la gamma precedente, raggiunge complessivamente il 25%. Regina di efficienza, naturalmente, è la 250 BlueTEC, che promette un consumo combinato di soli 6 litri/100 chilometri, quindi fa risparmiare in media 2,4 l/100 km rispetto all’entry level a gasolio della vecchia gamma M. In base a questi dati, l’autonomia della vettura raggiunge addirittura i 1.500 km con un pieno (con il serbatoio da 93 litri, optional a 120 euro). I tecnici hanno lavorato sull'aerodinamica (Cx di 0,32), sulla leggerezza (bracci delle sospensioni, cofano e parafanghi Cambio automatico in alluminio; traversa a 7 rapporti ottimizzato della plancia in magnesio) ma soprattutto sui motori. Tutti Motore quattro cilindri a gasolio i propulsori hanno lo start&stop, il cambio automatico Funzione start&stop ottimizzato a sette rapporti, lo sterzo elettromeccanico e pneumatici con bassa resistenza al rotolamento. Inoltre Sterzo la trasmissione elettrico a cinghia ottimizzata, il climatizzatore automatico Gestione e le pompe dell'olio, dell’alternatore dell'acqua e del Cinghia carburante sono ottimizzata attivate solo in base Gestione frizione e compressore del sistema di climatizzazione agli effettivi carichi.
Prima di entrare in produzione la vettura è stata collaudata a lungo nelle condizioni più dure (foto in alto) per poter soddisfare anche gli appassionati del vero fuoristrada
Miglioramento aerodinamica e riduzione peso
Pompa carburante controllata
Assali a resistenza ottimizzata
Con questi interventi è stato possibile ridurre il consumo combinato della 250 BlueTec di 2,4 litri/100 km rispetto alla vecchia 300 CDI
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Dalla nuova Classe M, all’ambiente e al rapporto con Ducati
Ascoltiamo i clienti per essere i migliori
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LA SCHEDA DATA DI NASCITA 21 novembre 1960 PROVENIENZA Roma SPOSATO sì FIGLI due SPORT jogging HOBBY collezionismo di auto e moto d’epoca AUTO Mercedes Classe R MOTO Honda 1100 Super Bol d’Or
Il rapporto tra AMG e Ducati nasce dalla passione comune per prestazioni, corse, tecnica e lavorazione quasi artigianale. Ci sono addirittura voci, non confermate ufficialmente, di un interesse di Mercedes all’acquisto della Casa di Borgo Panigale
Quale importanza ha avuto finora la Classe M per la Mercedes? Classe M rappresenta una vera e propria icona. Nel 1997, con la prima generazione di Classe M, Mercedes-Benz ha definito il segmento dei moderni sport utility vehicles. Nella terza generazione di Classe M si riflette e si concentra tutta l’esperienza accumulata in campo automobilistico nell’arco di 125 anni. Oggi siamo pronti per scrivere una nuova pagina con una vettura che segna punti di riferimento inediti nel settore in termini di economia d’esercizio, sportività e rispetto per l’ambiente. E per il mercato italiano? Classe M è da sempre molto apprezzata dal pubblico italiano per il suo design dinamico ed elegante, prestazioni straordinarie su strada ed in fuoristrada, comfort di marcia e facilità di guida di una berlina di classe superiore. Il pubblico di riferimento delle tre generazioni di Classe M è cambiato? Se sì, come? Classe M è sempre stata in grado di coniugare il comfort e l'eleganza di una berlina con le doti fuoristradistiche e il valore emozionale di un suv. Dal debutto della prima generazione il target di riferimento della Classe M è rimasto invariato. Il profilo che emerge è quello di un cliente che privilegia gli aspetti legati al design ed alla sicurezza, ma anche comfort e affidabilità, oltre naturalmente alla reputazione del marchio. Fattori di scelta che nel corso degli anni continuano ad evolversi, posizionandosi sui più alti standard qualitativi. Cosa vi aspettate dal nuovo modello in termini di mercato? La Classe M vanta una storia di successi. Con oltre 1,2 milioni di esemplari, è il suv più venduto del segmento e può inoltre contare sulla clientela più fedele. La nuova Classe M porterà avanti questo successo, fornendo un contributo importante alla crescita dei nostri volumi di vendita nei prossimi anni.
Quali sono gli assi nella manica della nuova Classe M? La terza generazione della Classe M consuma in media il 25% in meno dei modelli precedenti. Il titolo di campione va alla ML 250 biturbo 4MATIC da 204 CV, che percorre quasi 17 km con un litro di gasolio ed è in grado di coprire fino a 1.500 chilometri con un pieno. Tra gli altri punti di forza della nuova Classe M non possiamo dimenticare gli altissimi standard di sicurezza, lo spiccato dinamismo di marcia e il grande comfort, anche in fuoristrada. Certamente degni di nota tra gli highlights della nuova Classe M anche gli sviluppi riguardanti l’autotelaio e gli innovativi sistemi di gestione della dinamica di marcia, che migliorano ulteriormente tanto il piacere di guida quanto la sicurezza. Il motore 2.2 turbodiesel non è un po’ piccolo per la M, non solo dal punto di vista delle prestazioni ma anche dell’immagine? L’ML ha raggiunto il suo successo con la prima generazione grazie alla motorizzazione 270 CDI da 163 CV. I 204 CV di ML 250 biturbo 4MATIC, rappresentano la perfetta espressione dell’evoluzione che sta attraversando l’automobile e rispondono in maniera esemplare alle rinnovate esigenze della clientela, dimostrando come i moderni motori quattro cilindri ad elevata efficienza consentano di ottenere consumi nettamente inferiori ai 6 litri per 100 km anche in questi segmenti premium, senza compromessi in termini di comfort, prestazioni e dinamica di marcia. Un risultato francamente impensabile fino a qualche anno fa. Si tratta, infatti, di un livello di efficienza che fino a pochi anni fa era appannaggio esclusivo della categoria delle compatte.
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La nuova Classe M può ancora essere considerata una fuoristrada? Le doti da vera fuoristrada sono nel DNA stesso della Classe M che, anche con la nuova generazione, conferma le sue straordinarie caratteristiche off-road, raggiungendo nuovi livelli di performance. Per affrontare i percorsi più impegnativi, è disponibile uno specifico programma Offroad, che permette di espandere notevolmente le potenzialità sui terreni impraticabili. E non dimentichiamo che Mercedes-Benz vanta oltre 100 anni di esperienza nella trazione integrale e da alcuni decenni la Classe G lo dimostra praticamente in tutti i mercati.
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Nella Classe M si concentra tutta la nostra esperienza maturata in 125 anni di storia. Sarà il nuovo riferimento della categoria
Come sta rispondendo il pubblico italiano all’offerta dei motori BlueTEC già Euro 6? Molto positivamente. L’auto è entrata in una fase di profonda trasformazione e grande cambiamento, probabilmente il più importante della sua storia che vede oggi il continuo affinamento degli attuali propulsori a combustione interna benzina e diesel, sempre più efficienti ed ecocompatibili. I nostri propulsori diesel BlueTEC, ad esempio, rispettano già la normativa antinquinamento Euro 6 prevista per il 2014. La competizione sarà sempre più focalizzata sulla riduzione di consumi ed emissioni. La strategia Mercedes-Benz prosegue su una strada ormai tracciata che passa attraverso la ricerca costante di soluzioni tecniche e tecnologiche che, secondo le differenti
Le caratteristiche e le dimensioni della prima generazione di Classe R non le hanno reso il giusto merito sul meracto italiano
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EUGENIO BLASETTI
Eugenio Blasetti, responsabile brand management di Mercedes Italia per quanto riguarda i modelli di fascia più alta, ci parla degli obiettivi ambiziosi del nuovo suv ma non solo
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funzionalità e caratteristiche d’utilizzo delle vetture, contribuiscano ad una mobilità sempre più sostenibile. La diffusione dell’Euro 6, così come ogni altra innovazione per l’ambiente, sarà sicuramente aiutata da strategie fiscali che ne favoriscano l’acquisto, il possesso e l’utilizzo e che consentano a Case costruttrici e clienti di pianificare adeguate strategie. C’è una Mercedes alla quale si sente particolarmente affezionato? Quale? Sicuramente la Classe SLK, tanto amata dal pubblico italiano e dalle donne, che ha segnato una vera e propria rivoluzione per Mercedes e il mercato delle vetture roadster. La nuova SLK diesel, in arrivo a dicembre del 2012, sarà una vettura sportiva e compatta che segnerà un inedito capitolo di una storia di grande successo. Qual’è, invece un modello che, in Italia, non ha avuto il successo che si sarebbe aspettato? Più che di successo mancato direi che caratteristiche e dimensioni della prima generazione di Classe R non le hanno reso il giusto merito. L’attuale generazione (il restyling è stato presentato a fine 2010, n.d.r.) è oggi perfettamente posizionata nel segmento dei suv e ci sta regalando grande soddisfazione anche grazie ad un design rinnovato e particolarmente sportivo. Attualmente guido proprio una Classe R, un’auto perfetta per la famiglia che, con la grinta dei suoi 265 CV, garantisce prestazioni brillanti ed un insospettabile piacere di guida. Se potesse chiedere a Stoccarda un modello specifico per il mercato italiano, al di fuori delle strategie internazionali, cosa vorrebbe? Con la Casa madre c’è un rapporto continuo di scambio di informazioni e di esperienze e devo dire che le nostre strategie si integrano perfettamente così come è avvenuto, ad esempio, con il lancio delle versioni Sport e Premium, tagliate ‘su misura’ sulle esigenze del pubblico italiano. Come è nata l’idea del rapporto con Ducati e che evoluzioni potrebbe avere? AMG e Ducati sono partner perfetti, in pista e su strada, perché condividono gli stessi valori. I messaggi chiave di entrambi i marchi sono espressione di innata passione per il racing, prestazioni ed esclusività. Elevata tecnica motoristica e lavorazione quasi artigianale rendono i due marchi perfetti per una serie di iniziative di comunicazione e marketing come, ad esempio, la sponsorizzazione del Team MotoGP o l’interazione della AMG Driving Academy con la Ducati Riding Experience.
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INPROVA Tutta la BMW in poco più di 4 metri
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BMW 120d SPORT
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Il modello più compatto della Casa di Monaco si rinnova completamente. Migliora l’abitabilità ma resta invariato il divertimento di guida
BERLINO - Dice Frank-Peter Arndt, membro del “board” BMW: “Il 70% di quelli che hanno comperato una Serie 1, prima guidava auto di altri marchi”. Insomma, la vettura, nata nel 2004, è servita egregiamente a fare proseliti per conto della Casa di Monaco, quindi, valeva certo la pena di attualizzarla per permetterle di proseguire la sua opera di conquista. La nuova Serie 1 nasce in configurazione a cinque porte, e per la tre porte, invece, occorrerà attendere l’anno prossimo. I prezzi, non bassi ma allineati a quelli della concorrente diretta Audi A3 Sportback, vanno da 26.800 a 33.950 euro. La lunghezza è cresciuta di 8,5 cm, tre dei quali sono dovuti all’aumento di passo necessario per migliorare l’abitabilità posteriore, che era forse il limite più evidente della vecchia generazione. Anche il bagagliaio ha guadagnato 30 litri di capacità, raggiungendo i 360 litri (1.200 con lo schienale posteriore abbattuto). Per mantenere l’ “effetto coupé” è stato conservato il cofano lunghissimo che, nella vista laterale, fa sembrare l’abitacolo ancora più arretrato. Il muso è diventato più morbido e simile a quello della Serie 5, ma anche la coda ha perso qualche spigolo e le carreggiate allargate fanno sembrare la vettura ancora più ancorata a terra. Nel complesso la linea è diventata più moderna, pur avendo lasciato per strada un pizzico di originalità. Anche l’abitacolo è stato aggiornato, ma ripropone l’abituale stilizzazione BMW, con la plancia sportiva rivolta verso il conducente, dominata dal larghissimo schermo del navigatore, che è fisso e non più a scomparsa. Per migliorare la versatilità è disponibile a richiesta uno schienale posteriore abbattibile in tre parti (40/20/40). L’eventuale passeggero posteriore centrale, coumunque, rimane piuttosto costretto, mentre gli altri quattro occupanti hanno a disposizione una discreta dotazione di centimetri. I motori sono tutti a quattro cilindri e ad iniezione diretta. I due benzina di 1.6 litri (136 CV per la 116i, 170 per la 118i) hanno la sovralimentazione twin-scroll, oltre alla fasatura delle valvole di aspirazione/scarico e all’alzata delle valvole di aspi-
razione variabili; i tre diesel 2 litri (116 CV per la 116d, 143 CV per la 118d e 184 CV per la 120d) dispongono di turbo a geometria variabile e iniezione common rail. Il cambio è manuale a sei marce ma, per la prima volta nella categoria, è disponibile a richiesta un automatico a otto rapporti, anche con comandi al volante. Alla presentazione ufficiale dell’auto la BMW ha portato solo le versioni 118i e 120d. La prima è molto brillante, generosa nell’erogazione e ragionevolmente parca nei consumi se si sfruttano le doti di tiro ai bassi regimi. La seconda, che con la 118d dovrebbe costruire l’asse portante delle vendite italiane, è, per ora, la rappresen-
BMW 120d SPOPRT
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
è l’unica compatta a trazione posteriore e, pur essendo la piccola BMW, ha le caratteristiche delle sorelle maggiori
Settembre 2011
AMA
PREZZO: 33.950 € I NUMERI MOTORE: benzina, 4 cilindri turbo CILINDRATA: 1.995 cc POTENZA: 135 kW/184 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,32/1,76/1,42 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 360/1.200 litri 0-100 KM/H: 7,2 secondi VELOCITÀ: 228 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 122 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA AIRBAG FRONTALI, LATERALI E A TENDINA di serie ASSETTO SPORTIVO ADATTIVO 1.100 € CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTI 2.450 € CERCHI IN LEGA DA 16’’ di serie CERCHI IN LEGA DA 18” 1.700 € HI-FI CON LETTORE CD/MP3 di serie NAVIGATORE da 1.600 € SEDILI SPORTIVI di serie SISTEMA START&STOP di serie TETTO APRIBILE IN CRISTALLO 1.000 € VERNICE METALLIZZATA 670 € CON CHI SE LA GIOCA Alfa Giulietta 2.0 JTDm 170 CV da 29.050 € Audi A3 2.0 TDI 170 CV Sportback da 30.200 € Golf 2.0 GTD 5p 29.800 €
tante più prestazionale della famiglia. Il suo diesel è prontissimo e sfodera una aggressività notevole già sopra i 1.500 giri, permettendole di guadagnare velocità in modo sorprendentemente rapido. La nostra 120d era equipaggiata anche con l’automatico a otto marce, che è molto
educato ma anche coinvolgente quando si ha voglia di affrontare la strada “disinvoltamente”. Ma l’aspetto migliore della Serie 1 è la dinamica, perché la ripartizione ottimale dei pesi permessa dall’abitacolo arretrato e la trazione posteriore garantiscono una guida divertente, molto partecipativa e più “matura” rispetto a quella delle sue concorrenti. Tutte le versioni sono offerte negli allestimenti base, Urban e Sport. Questi ultimi sono proposti al medesimo prezzo (superiore del 7/8% a quello della configurazione base) ma soluzioni diverse per paraurti, cerchi in lega, assetto e finiture interne: eleganti nel primo caso, vistose e aggressive nel secondo. A richiesta sono disponibili tutti i moderni sistemi elettronici di ausilio alla guida e un numero elevatissimo di personalizzazioni: secondo la BMW le possibili combinazioni di allestimento sono circa 6.500.
Gli interni della nuova Serie 1 in allestimento Sport prevedono il volante in pelle e guarniture rosse per la plancia e i rivestimenti dei sedili. A richiesta è possibile avere lo schienale posteriore divisibile in tre parti (foto a sinistra) anziché nelle canoniche due
Saverio Villa
per chi vuol essere alTernaTivo c’è la versione urBan L’allestimeno Urban proposto allo stesso livello di prezzo dello Sport e disponibile per tutte le motorizzazioni è riconoscibile esternamente dai listelli verticali cromati della calandra bianca mentre anche i cerchi da 17 pollici (optional) e i retrovisori possono essere ordinati, senza sovrapprezzo, in colore bianco. All’interno ci sono rivestimenti in pelle e stoffa, il volante in pelle con cuciture nere anziché rosse come per l’allestimento Sport, modanature in vetro acrilico con effetto tridimensionale e luci interne di differenti colorazioni nel vano piedi, nella consolle centrale, nel padiglione e nei montanti centrali che permettono di creare atmosfere cromatiche alternate. La luce ambiente per l'abitacolo è attivabile nelle due varianti cromatiche del blu e dell'arancione. Per avere i sedili sportivi, che sono di serie sulla Sport, occorre invece un sovrapprezzo di 600 euro.
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INPROVA
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MICRA 1.2 DIG-S TEKNA
Economie compresse
MICRA DIG-S TEKNA
A spingere la DIG-S un 1.2 con compressore volumetrico, capace di rendere la piccola giapponese più scattante e pulita rispetto alla versione base
Volkswagen POLO GTI
Jaguar XKR-S
Un bello sconto è quello previsto da Nissan Italia per chi acquista la nuova Micra DIG-S al lancio: il bonus è di 1.400 euro, che salgono a 2.020 in caso di permuta. Ma non è tutto: è anche possibile finanziare l’acquisto per 48 mesi a tasso zero
BERLINO - Nissan è uno dei marchi leader nel campo delle tecnologie a emissioni zero. La pluripremiata Leaf è la prima family car con zero emissioni allo scarico ad arrivare sul mercato. E tra l’altro è accompagnata da lunghe liste d'attesa ovunque: Giappone, Nord America, Europa. Entro il 2020, la Leaf sarà affiancata da altri modelli elettrici a marchio Nissan; si calcola tuttavia che per allora le vetture e i furgoni alimentati a batterie costituiranno non più del 10 per cento del mercato mondiale di veicoli nuovi. Pertanto, nel prossimo decennio
più puliti al mondo l'impegno di Nissan PERCHÉ VALE LA PENA (parliamo però della in materia di abbatDI PENSARCI versione Visia, non timento della CO2 Tanta grinta in più e e di ottimizzazione commercializzata in qualche spesa in meno: dei motori endoterItalia: poco male, in l’esborso supplementare mici a benzina e entrambi gli allestiè di circa 1.500 euro diesel saprà appormenti disponibili tare, ancora più che nelle nostre concesla tecnologia EV, un significativo contri- sionarie, Acenta e Tekna, le emissioni si buto alla riduzione globale delle emissio- fermano a 99 g/km). ni inquinanti. Il programma per miglio- Vettura globale - la giapponese, lo ricorrare l’efficienza dei motori tradizionali è diamo, viene costruita presso cinque stastato annunciato a fine 2008 e prende il bilimenti dislocati in varie parti del nome di Pure Drive. «Il marchio identifi- mondo e venduta in 160 paesi - Micra ca i modelli Nissan con valori di consu- presenta costi di esercizio ridotti, prestamo ed emissioni più bassi rispetto ai limi- zioni adeguate e anche quel tanto di tecti vigenti sul mercato di riferimento. Si nologia che non guasta. Sulla DIG-S le tratta di veicoli che si avvalgono delle tec- dotazioni disponibili comprendono la nologie Nissan più avanzate per offrire ai funzione start&stop e il sistema Nissan clienti un mix ottimale di efficienza, con- Connect con navigatore satellitare dotato venienza e prestazioni», ha affermato di schermo a colori integrato da 5 pollici. Carlos Ghosn, Presidente e Ceo di Pensata per la città e quindi estremamenNissan Motor, in occasione dell’annuncio te compatta e maneggevole, Micra DIGdell’iniziativa Pure Drive. Da quest’anno, S sa tenere il passo anche quando viene ogni nuova Nissan che produce meno di messa alla prova sui percorsi extraurbani 130 g/km di CO2 si fregia del marchio e in autostrada, dove sorprende per la Pure Drive. Ma l’ultima Micra DIG-S fa brillantezza del suo 1.2. Ma è proprio ancora meglio: con 95 g/km di anidride questo il segreto della formula. Imprecarbonica, vanta un motore benzina tra i ziosito da un compressore volumetrico
PREZZO: 15.850 € I NUMERI MOTORE: benzina, 3 cil., compressore CILINDRATA: 1.198 cc POTENZA: 72 kW/98 CV COPPIA: 142 Nm CAMBIO: manuale a 5 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,78/1,67/1,52 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 265/1.132 litri 0-100 KM/H: 11,3 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 99 g/km COSA C’È E COSA SI PAGA ABS + EBD + CONTROLLO DI TRAZIONE di serie CAMBIO AUTOMATICO 1.300 € INDICATORE SPAZIO PARCHEGGIO di serie INTERNI IN PELLE 900 € NAVIGATORE 3D di serie REGOLATORE + LIMITATORE VELOCITA’ di serie START&STOP di serie TETTO PANORAMICO 800 € VOLANTE MULTIFUNZ. + COMP. BORDO di serie VERNICE METALLIZZATA 450 € CON CHI SE LA GIOCA Fiat Punto Evo 1.4 Multiair 5p da 16.550 € Mini One 1.6 98 CV 16.990 € Opel Corsa 1.4 5p da 14.650 €
che entra in funzione solo a fronte di una richiesta di potenza extra, il sofisticato benzina a tre cilindri e 12 valvole a iniezione diretta eroga 98 CV e una coppia massima di 152 Nm. Insomma, quanto ci si aspetta da un 1.5, ma con consumi paragonabili ad un 1.0: nel ciclo combinato Nissan dichiara per la sua Micra sovralimentata consumi nell’ordine di 4,3 litri per 100 km. Una manna in tempi di petrolio alle stelle. La prevendita è già iniziata, mentre il porte aperte è previsto per il 24 e 25 settembre. Paolo Altieri
IL COMPRESSORE VOLUMETRICO
MENO INERZIA GRAZIE ALLA CINGHIA La Micra Dig-S (Direct Injection Gasoline - Supercharged) è sovralimentata tramite un compressore volumetrico anziché il tradizionale turbo, una soluzione utilizzata raramente e solo su vetture costose, come le sportive della Jaguar e la VW Polo GTI (che però lo abbina a un turbo). Questa soluzione ha il vantaggio di offrire una maggiore rapidità di risposta ai bassi regimi rispetto al turbo, perché il compressore è azionato meccanicamente da una cinghia e non da una turbina mossa dai gas di scarico, che è soggetta a una inevitabile inerzia. Per contro, il volumetrico è più costoso, non permette incrementi prestazionali altrettanto elevati e incide maggiormente sui consumi a causa del più importante assorbimento di potenza. La Nissan, però, ha introdotto una frizione che “stacca” il compressore quando non serve, eliminando quest’ultimo inconveniente. Il motore giapponese, inoltre, funziona secondo il ciclo Miller (che permette di aumentare il rapporto di compressione), ha l’iniezione diretta e il recupero di energia in frenata, oltre allo start&stop.
Nel disegno, il compressore volumetrico utilizzato dalle Jaguar in trasparenza
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INPROVA Dimenticate la vecchia Rio, Kia tiene buono solo il nome e rivoluziona la sua compatta su tutti i fronti: design, tecnologia e motori
SOLBIATE OLONA - Vulcanico. Da qualche tempo il marchio Kia sta macinando un modello dopo l'altro e, dopo essersi occupato prima dell’estate dell’argomento city car con la Picanto, sposta ora l’attenzione su quel segmento B che da solo fa in Italia circa il 30% del mercato. La nuova Rio arriva subito con le cinque porte, mentre occorre attendere l’inizio del prossimo anno per la versione a tre. Il nome è noto, le qualità sono quelle che hanno costruito la fortuna degli ultimi prodotti di PERCHÉ VALE casa. Il design innanzitutLA PENA DI PENSARCI to, rivoluzionato rispetto L’onestà va premiata: all’ordinarietà delle vecha un prezzo di lancio chie proposte, di caratteinferiore a 10.000 euro re: il lavoro dell’ottima e le qualità non le mancano matita (Peter Schryer, ex Audi) si nota soprattutto sul frontale, con la mascherina di famiglia e le luci diurne a led, e in coda, dove a conferire personalità ci pensano lo spoiKIA RIO 1.4 CRDI EX PLUS lerino di serie e i grandi fanali. La qualità, poi, è quella su cui il marchio scommette ogni volta che chiude un contratto, con la famosa garanzia di sette anni a mettere il cuore in pace ai più esigenti. E ancora, contenuti tecnologici e motori efficienti. Partiamo dai primi: le dotazioni dedicate all’intrattenimento e quelle relative alla protezione dei passeggeri fanno a gara per riempire la lista degli equipaggiamenti di serie. Si va dall’impianto hifi con comandi al volante al computer di bordo, dal dispiegamento di airbag al controllo elettronico di stabilità, all’assistenza alla frenata di emergenza e alle partenze in salita. L’ultimo argomento forte è una gamma propulsori votata al downsizing sfrenato. La Rio mette a disposizione addirittura un tre cilindri 1.1 da 75 CV. Il plauso è di rigore, e parliamo in termini assoluti. Nell’allestimento base (che però non viene venduto in Italia), questo piccolo 1.100 emette solo 85 g/km di CO2 e consuma 3,6 l/100 km. Virtuosi i valori allo scarico pure della versione importata in Italia: 94 L’impressione riportata è quella di un g/km e 3,6 l/100 km. A completare la motore placido nato per andature rilassafamiglia un 1.2 benzina da 85 CV e il te, quasi sacrificate sull’altare del risparturbodiesel più potente, un 1.4 da 90. mio: per sconfiggere la noia bisogna viagAbbiamo messo alla prova proprio que- giare dai 2.000 giri in su. è una cittadina st’ultima unità, gestita da un soddisfacen- per portafogli attenti, senza grilli per la te manuale a sei rapporti (l’automatico testa o ambizioni da brucia-semafori. dovrebbe arrivare in gamma nel 2012). Capace, se non di sprint, di grande funzionalità e di una buona dose di comfort: a bordo l’atmosfera è un po’ spartana, PREZZO: 15.950 € ma su un’auto di questo genere si rinun- soprattutto una discreta abitabilità per cia volentieri ai fronzoli quando si ottiene quanti viaggiano in seconda fila, i magI NUMERI MOTORE: turbodisel, 4 cilindri in cambio una posizione di guida piace- giori beneficiari del cospicuo incremento CILINDRATA: 1.396 cc vole (il sedile contiene bene ed è regolabi- di passo. Anche i bagagli non se la passaPOTENZA: 66 kW/90 CV le in altezza, il volante anche in profon- no male, con un carico massimo di oltre COPPIA: 220 Nm dità), comandi a portata di mano, e 900 litri. Concorrenziale il listino prezzi,
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CON CHI SE LA GIOCA Ford Fiesta 1.6 TDCi 95 CV Titanium 16.750 € Fiat Punto Evo 1.3 Mjt 95 CV Dynamic 18.150 € Citroen C3 1.6 eHDI 92 CV Seduction 16.600 €
C.A.
COL tEMpO sI è RIMpICCIOLItA
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COSA C'È E COSA SI PAGA AIRBAG FRONTALI, LATERALI E A TENDINA di serie CERCHI IN LEGA DA 16” di serie COMPUTER DI BORDO di serie EX PLUS PACK (CLIMA CONTROLLO AUTOMATICO, SPECCHIETTI ELETTRICI SENSORI PIGGIA, LED, VETRI FILTRO UVA) 600 € USB + AUX + CD MP3 COMANDI VOLANTE di serie SEDILE GUIDA REGOLABILE IN ALTEZZA di serie SEDILE POST. ABBATTIBILE 60/90 di serie VERNICE METALLIZZATA 450 €
articolato tra 11.790 e 15.950 euro. Attenzione però: al lancio Kia prevede un incentivo di 1.800 euro. Chi fosse interessato non manchi il porte aperte del 17 e 18 settembre.
La prima generazione della Kia Rio, arrivata sul mercato italiano alla fine del 2000, aveva ben poco in comune con il modello attualmente in commercio. Era lunga ben 4,22 metri e aveva una carrozzeria simile a quella di una station wagon. Il prezzo basso (con la stessa cifra si acquistava una Fiat Punto a cinque porte), unito ad una dotazione di serie completa e ad una grande versatilità permisero alla familiare coreana di ottenere un discreto successo nel nostro Paese, nonostante le finiture fossero piuttosto essenziali e la gamma non prevedesse un diesel (due Euro 3 a benzina, 1.3 da 75 CV e 1.5 da 98 CV). Il restyling del 2003 portò - oltre alle modifiche al design (fari, mascherina frontale e paraurti) e ai propulsori (1.3 da 82 CV e 1.5 da 97 CV) una versione con la coda che però non suscitò molti consensi. La seconda serie, venduta dal 2005, puntava a contrastare le piccole europee e giapponesi, forte di una lunghezza più a misura di città (restava sotto i quattro metri) e di tre motori Euro 4 molto interessanti: due a benzina (1.4 da 97 CV e 1.6 da 112 CV) e un 1.5 turbodiesel CRDi da 110 CV. Il design poco invitante, però, le impedì di essere apprezzata come avrebbe meritato e, di conseguenza, venne tolta dal listino nel 2009. La Kia Rio, dunque, torna oggi sul nostro mercato dopo due anni di assenza.
2003
KIA RIO 1.4 CRDI EX PLUS
Cambia tutta... di nuovo
CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,04/1,72/1,45 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 288/923 litri 0-100 KM/H: 14,1 secondi VELOCITÀ: 172 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 113 g/km
Settembre 2011
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
La nuova Rio è costruita in Corea ma è frutto di un progetto che ha visto coinvolti tutti i centri di design del marchio: quello europeo di Francoforte, quello californiano di Irvine e quello cinese di Namyang. Kia continuerà ad essere protagonista nei prossimi mesi: è attesa a fine anno la berlina Optima
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INPROVA
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PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Perché ha un marchio suggestivo, uno stile personale e diventerà sicuramente un modello di gran moda LIVERPOOL - Non somiglia a nessuna altra auto e ha un brand evocativo, conosciuto universalmente. E anche incontaminato, almeno finora. Ora, però, la Land Rover scende per la prima volta dall'olimpo delle fuoristrada “senza macchia” con un prodotto che ha già cominciato ad agitare il pubblico di tendenza. La commercializzazione italiana inizia proprio in questi giorni a prezzi che oscillano tra 35.400 e 50.500 euro. Le cifre però sono da considerare indicative, perché la Evoque offre una gamma di personalizzazioni estetiche e meccaniche così vasta, attraente ed esclusiva che difficilmente dalle concessionarie uscirà qualche esemplare standard. L’approccio al mercato - insomma - è lo stesso della Mini ma, dopotutto, anche il pubblico di riferimento potrebbe essere lo stesso, solo con esigenze un po’ più consistenti quanto a versatilità, mobilità e comfort. La nuova baby Land Rover - che viene presentata come modello d’accesso alla famiglia Range - è disponibile sia a tre
Nonostante l’assenza del riduttore, la Evoque tiene alta la reputazione del marchio Land Rover grazie ad una serie di dispositivi che le permettono di affrontare il fuoristrada senza il minimo imbarazzo
RANGE ROVER EVOQUE 2.2 SD4 5 PORTE PRESTIGE
porte che a cinque. Le differenze tra le due varianti, però, sono limitate. Le dimensioni della vettura sono leggermente più compatte rispetto a quelle delle principali concorrenti come Audi Q3 e BMW X1, mentre i prezzi avvicinano quelle delle più grandi Audi Q5 e BMW X3, di conseguenza la Evoque sembra puntare a uno spazio di mercato intermedio imponendosi come una compatta di grande prestigio. L’allestimento base denominato Pure è già piuttosto completo e comprende rivestimenti parzialmente in pelle, cerchi in lega da 17’’, sensori di parcheggio posteriori, il Terrain Response per adattare le funzioni di gestione della marcia al tipo di terreno su cui si viaggia e il controllo di velocità in discesa. Poi, in ordine crescente di prezzo, ci sono le configurazioni Dynamic, di impronta più sportiva, e Prestige, tendente al lusso. Nel nostro Paese il 90% delle
Land Rover da passerella
Evoque (“Evoki” per dirla all’inglese) avrà il motore diesel e le scelte in questo caso sono due, basate entrambe sull’unità di 2.2 litri ereditata dalla Freelander e declinata in versione da 150 CV per la TD4 e da 190 CV per la SD4. Delle due nel corso della presentazione internazionale era disponibile per la prova solo la SD4, brillante, generosa a tutti i regimi ma forse un po’ meno sportiva di quanto farebbero presumere i dati dichiarati, e specialmente quello riguardante la coppia massima (420 Nm a 1.750 giri). Il suo motore, comunque, è certo il più in linea con le esigenze del nostro mercato, perché è silenzioso e promette consumi ragionevoli e prestazioni vivaci (200 km/h e 10 secondi da 0 a 100 km/h). Di serie è abbinato ad un cambio manuale a 6 marce, mentre a richiesta c’è l’ottimo automatico con comandi al volante e lo stesso numero di rapporti.
si fa chiamaRE coupé ma è quasi una bERLina La versione a tre porte della Evoque è stata battezzata Coupé e viene venduta esattamente a 1.000 euro in più rispetto alla cinque porte, a parità di allestimento e motorizzazioni. Le differenze estetiche sono poche ma, indubbiamente, il padiglione più basso di qualche centimetro nella parte posteriore dà maggiore slancio alla fiancata e più aggressività nella vista posteriore. Lo spazio a bordo - abbondante per quattro e discreto per cinque - e il bagagliaio sono, invece, identici. L’altezza posteriore interna è comunque più che sufficiente anche per persone di alta statura, mentre l’accessibilità alla seconda fila risulta un po’ più difficoltosa, specie in uscita. La Evoque Coupé ha naturalmente una maggiore carica di esclusività e la Casa costruttrice prevede comunque di piazzarne un buon numero sul nostro mercato (circa il 30% del totale) nonostante la versatilità sia leggermente inferiore.
RANGE ROVER EVOQUE 2.2 SD4 5P PRESTIGE
Settembre 2011
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AUTORAMA
PREZZO: 47.300 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.179 cc POTENZA: 140 kW/190 CV COPPIA: 420 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,36/1,97/1,64 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 575/1.445 litri 0-100 KM/H: 10,0 secondi VELOCITÀ: 200 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 149 g/km
È stilizzata, raffinata, brillante e con infinite possibilità di personalizzazione. Ma quando mette le ruote fuori dall'asfalto dimostra di non voler essere solo un prodotto di tendenza
COSA C’È E COSA SI PAGA APERTURA ELETTRICA PORTELLONE 650 € CAMBIO AUTOMATICO 2.350 € CERCHI IN LEGA DA 19” di serie DUAL VIEW TOUCH SCREEN 810 € FARI ALLO XENO CON LAVAFARI di serie RISCALDAM. MOTORE CON TELECOMANDO 1.640 € SOSPENSIONI ADAPTIVE DYNAMICS 1.240 € SURROUND CAMERA SYSTEM 1.420 € TERRAIN RESPONSE di serie TETTO PANORAMICO FISSO 660 € CON CHI SE LA GIOCA BMW X1 xDrive20d 177 CV Futura 38.900 € Audi Q3 2.0 TDI 177 CV Adv. Plus aut. 41.400 € Audi Q5 2.0 TDI 170 CV Adv. Plus 46.650 €
Abbiamo potutto assaggiare brevemente anche il benzina Si4 da 240 CV, anch’esso di origine Ford come il diesel e capace di mettere ancora più in risalto le caratteristiche dinamiche della Evoque: il suo 2 litri è prontissimo e vigoroso già ai bassi regimi, ma assicura anche una spinta continuativa al crescere dei giri e permette, nonostante sia disponibile solo abbinato all’automatico, di tenere il passo di sportive di buon livello. Le prestazioni dichiarate, del resto, non lasciano dubbi: 217 km/h la velocità massima, 7”6 sullo 0-100. Entrambe le Evoque guidate manifestano un comportamento divertente, reattivo e sono sicuramente più a loro agio sull’asfalto rispetto a qualsiasi altra Land Rover vista fino ad oggi. Lo sterzo, con servoassistenza elettrica, resta un po’ leggero, ma l’auto è saldamente piantata sulle ruote già nella configurazione di base e guadagna addirittura un carattere quasi sportivo se
dotata delle sospensioni Adaptive Dynamics a controllo magnetico. Non saranno in molti coloro che impegneranno una Evoque nel fuoristrada vero, ma chi lo farà scoprirà anche una mobilità sorprendente per un’auto dalle attitudini così stradali, non solo grazie al Terrain Response, che permette di adeguare la motricità alle caratteristische del fondo, ma anche alla buona altezza da terra, ad angoli di attacco e uscita favorevoli e ad una capacità di guado di 50 cm. Manca invece il riduttore come, del resto, sulla Freelander. La gamma d’esordio prevede solo la trazione integrale, ma a marzo arriverà anche una versione 4x2, col turbodiesel da 150 CV e una serie di accorgimenti per mantenere le emissioni di CO2 sotto i 130 g/km. Il prezzo - probabilmente - sarà intorno ai 30 mila euro. Saverio Villa
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Anno 54 N° 522
AUDI Q3 2.0 TDI 177 CV QUATTRO S TRONIC
cronaca di un suv annunciato
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Contiene i prezzi rispetto alle rivali, ma non ha niente da inviare ai modelli affermati né a quelli che stanno per arrivare quanto a dotazioni,concretezza e stile
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Il meglio dell'appeal e della tecnologia dei “quattro anelli” in formato tascabile: senza rinunciare a spazio e versatilità
I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.968 cc POTENZA: 130 kW/177 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: S tronic a 7 rapporti TRAZIONE: integrale LUNG./LARG./ALT.: 4,39/1,83/1,60 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 640/1365 litri 0-100 KM/H: 8,2 secondi VELOCITÀ: 212 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 156 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA ABS CON EBV + ESP di serie ASSISTENZA AL PARCHEGGIO 1.030 € ASSISTENZA CAMBIO CORSIA 580 € ASSISTENZA MANTENIMENTO CORSIA 980 € AUDI DRIVE SELECT 235 € RECUPERO ENERGIA FRENATA di serie SISTEMA NAVI PLUS CON MMI 3.235 € START&STOP di serie REGOLATORE VELOCITÀ 315 € TETTO APRIBILE IN VETRO 1.400 € CON CHI SE LA GIOCA BMW X1 xDrive 2.0d Futura 38.900 € RANGE ROVER EVOQUE 2.2 TD4 Prestige 44.500 €
mila, da 170 e 211 CV. Tutti i propulsori sono abbinati alle quattro ruote motrici, ad esclusione del gasolio meno potente che per primo porta la trazione anteriore nella gamma delle suv con i “quattro anelli” sulla calandra. Naturalmente si tratta di motori ultra efficienti, che abbinano iniezione diretta e turbo e tagliano al massimo consumi ed emissioni grazie ai noti sistemi di recupero dell’energia in fase di frenata e Start&Stop. Nel corso della prova abbiamo avuto modo di testare quello che probabilmente, almeno in Italia, sarà il best
SOTTO IL SEGNO DELLA Q
seller della gamma, ovvero il 2.0 TDI da 177 CV. L’unità conferisce alla Q3 una dinamica di guida reattiva e prestazionale, un piacere peraltro incrementato dal cambio automatico S tronic, come sempre veloce e fluido. La vettura segue la traiettoria dimostrando grande confidenza con l’asfalto, aiutata in questo anche dalla trazione integrale. Quanto all’assistenza al conducente Audi richiama per la sua Q3 il meglio a disposizione: sistema di parcheggio, mantenimento della carreggiata con correzione della traiettoria, indicatore del limite di velocità vigente, monitor 3D ad alta risoluzione. Più avanti arriverà anche il telefono bluetooth online completo di hotspot WLAN per la connessione a internet. I prezzi della Q3 sono compresi fra i 30.600 della versione a trazione anteriore e i 37.900 euro della TDI da 177 CV con quattro ruote motrici e trasmissione a doppia frizione S tronic. Cristina Altieri AUDI Q5
PREZZO: 37.900 €
Nonostante le premesse, non risulta completamente sacrificata: l’idea e gli stilemi sono gli stessi, ma declinati in chiave più fresca, grazie soprattutto alla coda, con la linea del tetto che va a chiudersi in stile coupé, e il lunotto decisamente inclinato. Quanto al resto sì, le leggi rispettate sono quelle in vigore ad Ingolstadt, ma non è certo il caso di farsene un cruccio. Innanzitutto Audi dedica il consueto oc chio di riguardo alla bilancia e alle proprietà aerodinamiche della sua vettura: il cofano motore e il portellone sono in alluminio, mentre il Cx è contenuto a 0,32: non male per un’auto di queste dimensioni. Poi c’è spazio a volontà per i passeggeri e i loro bagagli: lunga 4,39 metri, la Q3 tiene alto il valore del passo, e ciò determina, nonostante il taglio di centimetri totali, un’ottima abitabilità per cinque. Discreta anche la capienza dell’ultimo vano, che va da 460 litri in allestimento standard ad un massimo di 1.365 con gli schienali dei sedili posteriori ripiegati. Parliamo di motori. Al momento del lancio, previsto per ottobre, l’Audi Q3 sarà disponibile con un due litri turbodiesel da 140 e 177 CV, e due benzina, sempre due-
ingolstadt-monaco, sfida infinita Q come quattro, cioé il numero di ruote che spingono: è una lettera densa di significato quella scelta da Audi per identificare la sua gamma di suv di lusso a trazione integrale. è il 2005 e la Casa dei “quattro anelli” parte alla rincorsa di BMW, seppure con qualche anno di ritardo (sei per l’esattezza), rispondendo alla X5 con la Q7, che presto onora la sua missione andando a raccogliere importanti consensi ovunque, soprattutto nelle località di moda. Il rimpiattino prosegue negli anni seguenti. Nel 2008 è la volta della Q5, sfornata per disturbare la X3, e oggi siamo qui a parlare della compatta Q3, evidente operazione di contenimento del successo che sta arridendo alla X1. Domani dovrebbe arrivare una grossa suv-coupé a cinque porte, che sarà battezzata Q6. Corredata da unità all’altezza della situazione - si parla di motori tutti sovralimentati e di notevole potenza - debutterà a fine 2012 per andare a insidiare, ovviamente, la BMW X6.
AUDI Q7
AUDI Q3 2.0 TDI 177 CV QUATTRO S TRONIC
ZURIGO - Per dire la sua anche in materia di sport utility di piccola taglia e andare a confrontarsi con la già affermata BMW X1 e con la Land Rover Evoque, ormai prossima all’ingresso in concessionaria, Audi gioca a matrioska e inscrive la sagoma di una nuova creatura all’interno di quella di Q5 e Q7, modelli che già da anni presidiano con successo il mercato di suv di dimensioni medie e grandi. Una genesi relativamente semplice dunque per la Q3, con la strada già spianata e una corposa banca organi cui attingere a piene mani. Carrozzeria, trasmissione, telaio, sistemi d’assistenza e multimediali: moltissime componenti sono mutuate dalle sorelle maggiori. Chi fosse disturbato dagli ingombri dei modelli già a listino può quindi dimenticare quei 24 centimetri di troppo della Q5 e portare a casa la stessa efficienza, il medesimo appeal, l’identica certezza di un’ottima fattura. Il tutto in una veste più compatta. E l’originalità?
Settembre 2011
AUTORAMA
La zona anteriore dell’abitacolo è dominata da una plancia decisamente tecnologica e rivolta verso il conducente. Dietro c’è spazio a volontà per due e a sufficienza per tre ospiti, che devono solo fare i conti con soglie d’accesso all’abitacolo (e relative porte) piuttosto ridotte
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Il divano posteriore presente nella dotazione di serie dell’allestimento Platinum non è scorrevole come quelli delle versioni meno costose, ma avvolge meglio gli occupanti. Stranamente, però, il terzo appoggiatesta va pagato a parte: per averlo occorre sborsare 50 euro. Il rivestimento in pelle Frau (compreso nel prezzo) dei sedili e della plancia può essere di colore beige, blu o nero
LANCIA DELTA MULTIAIR PLATINUM
nuovo muso, stesso comfort La compatta torinese, recentemente ristilizzata, mantiene intatte le sue doti migliori: abitabilità e lusso. Costa un po’ cara, ma il motore 1.4 turbo a benzina da 140 CV promette percorrenze da record
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Oltre ad essere spaziosissima è anche una delle più parche e sicure della sua categoria
MILANO - Solo un occhio particolarmente attento può distinguere una Lancia Delta restyling, arrivata in listino qualche mese fa, dalla generazione precedente. L’unico cambiamento estetico ha riguardato la mascherina a listelli orizzontali, più adatta ad accogliere il marchio Chrysler (con il quale la compatta torinese sarà venduta nel Regno Unito, in Irlanda e, forse, negli Stati Uniti). In occasione della rivisitazione, sotto il cofano è arrivato anche il turbodiesel 1.6 MJT da 105 CV, ma noi abbiamo preferito provare il più vivace Multiair a benzina. Il propulsore 1.4 turbo da 140 CV offre una coppia eccezionale di 230 Nm e consumi particolarmente contenuti (5,7 l/100 km), ma non è prontissimo sotto i 1.500 giri. Per rimediare a questo problema consigliamo di tenere attivata la funzione Sport, che oltre ad offrire una spinta più consistente ai bassi regimi irrigidisce lo sterzo. Come da tradizione Lancia, la terza generazione della Delta privilegia il comfort rispetto al divertimento vero e proprio: la leva del cambio ha la corsa lunga e la modulabilità dei freni è più adatta all’uso turistico. Per contro l’assetto offre tanta comodità ai passeggeri, pur senza essere eccessivamente morbido. L’abitacolo è spaziosissimo: anche se il ricco allestimento Platinum, a differenza
LANCIA DELTA MULTIAIR PLATINUM
Settembre 2011
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
PREZZO: 27.000 € I NUMERI MOTORE: turbobenzina, 4 cilindri in linea CILINDRATA: 1.368 cc POTENZA: 103 kW/140 CV COPPIA: 230 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,52/1,80/1,50 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 380/1.150 litri 0-100 KM/H: 9,2 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 132 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA AIRBAG FRONTALI E A TENDINA di serie AIRBAG PER LE GINOCCHIA 250 € CERCHI IN LEGA DA 17” di serie CRUISE CONTROL di serie FARI ALLO XENO 950 € FENDINEBBIA di serie INTERNI IN PELLE di serie NAVIGATORE SATELLITARE di serie SEDILI ANT. REGOLABILI ELETTR. 1.200 € TETTO APRIBILE 1.200 € CON CHI SE LA GIOCA Audi A3 Sportback 1.4 TFSI Attraction 26.752 € Honda Civic 1.8 i-VTEC 5p. LH i-P 26.042 € Opel Astra 1.4 T 140 CV 5p. Cosmo 21.401 €
degli altri, non prevede la possibilità di regolare longitudinalmente la posizione del divano, chi si accomoda dietro può addirittura allungare le gambe e ha a disposizione le bocchette d’aerazione e un mare di centimetri all’altezza della testa e delle spalle. Merito delle dimensioni esterne della Delta che, per un’auto di questa categoria, sono piuttosto abbondanti (4,52 metri di lunghezza). Ai raffinati rivestimenti in pelle Poltrona Frau dei sedili e della plancia fanno da contraltare qualche plastica rigida e ad assemblaggi non sempre perfetti. La sicurezza passiva è garantita dalle cinque stelle Euro NCAP e dalla presenza dell’ESP e degli airbag frontali, laterali e a tendina. Quelli per le ginocchia costano invece 250 euro. Il prezzo di 27.000 euro è compensato da una dotazione ricca: di serie troviamo la verniciatura bicolore, i cerchi da 17” diamantati, il climatizzatore automatico bizona, il cruise control, i sensori di parcheggio posteriori e i vetri posteriori oscurati. Non manca quasi nulla, ma se proprio si vogliono spendere ancora alcuni euro consigliamo i sedili anteriori regolabili elettricamente e riscaldabili (1.200 euro) e la vernice opaca (700 euro), dedicata a chi cerca la massima esclusività. Marco Coletto
Lancia Delta
DELTA O GIULIETTA?
echi superstiti dell’eterna lotta tra lancia e alfa
Alfisti o lancisti? Fino a qualche decennio fa gli italiani (quelli che potevano - o volevano - permettersi qualcosa in più di una Fiat) si dividevano in queste due categorie: gli amanti della sportività e i cultori dell’eleganza. Ora questa rivalità è quasi sparita. I due Marchi appartengono allo stesso gruppo e non hanno certo l’intenzione di farsi la guerra: i clienti della MiTo sono diversi da quelli della Ypsilon, il Biscione non costruirà mai una piccola monovolume come la Musa, mentre dalle parti di Chivasso mancano (volutamente) da tempo una berlina media e una sportiva. Delta e Giulietta, però, un po’ riescono a tenere vivo questo dualismo: hanno diversi motori in comune, condividono componenti del pianale e si rivolgono ad una clientela per certi versi simile. La compatta Alfa Romeo è diventata più matura: oltre ad
offrire una tenuta di strada elevatissima e prestazioni interessanti riesce anche ad essere sicura (cinque stelle Euro NCAP) e particolarmente parca (il motore 2.0 JTDm2 da 170 CV è una meraviglia sotto questo punto di vista). La segmento C firmata Lancia sembra invece una vettura di categoria superiore, sia per le dimensioni esterne (è più lunga della vecchia Lybra) che per lo spazio nell’abitacolo (la distanza tra le ruote anteriori e posteriori è identica a Alfa Romeo Giulietta
quella della Croma). Senza dimenticare il grande comfort offerto dalle sospensioni. La Giulietta offre sei motori, la Delta risponde con otto (di cui uno alimentato a GPL), ma sono solo tre i propulsori confrontabili. Il 1.4 turbo a benzina da 120 CV (più vivace e meno assetato sull’Alfa), il 1.6 turbodiesel da 105 CV (identico sia nelle prestazioni che nei consumi) e il due litri sovralimentato a gasolio, migliore sulla Giulietta, anche per i cinque cavalli in più (170 contro 165). I prezzi della gamma Delta vanno da 20.300 a 32.200 euro , quelli della Giulietta da 19.800 a 29.550 euro.
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AUDI A6 AVANT 2.0 TDI MULTITRONIC
La quiete e, poi, la tempesta AUDI A6 AVANT 2.0 TDI MULTITRONIC
Settembre 2011
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Il 2.0 spinge bene e sempre, a fronte di costi di gestione contenuti
Tra i contenuti tecnologici a disposizione di chi vuole equipaggiare al meglio la nuova Audi A6 Avant, sul fronte comfort si segnalano le poltrone anteriori ventilate e massaggianti, il sistema audio Bang&Olufsen e il portellone elettrico che si apre passando il piede sotto il paraurti posteriore; per la sicurezza ci sono l’head up display a colori, il sistema che limita i danni in caso di incidente e quello che aiuta a mantenere la carreggiata che si sta percorrendo
FRANCOFORTE - Dici Audi A6 e pensi all’Avant. Un’equazione che continuerà a valere anche con il nuovo modello, visto che la SW è destinata a raccogliere, secondo il marketing, l’80% delle preferenze. Quello che potrebbe cambiare è la scelta dei motori. Nel senso che, fino a oggi, l’opzione più classica era il 3.0 V6 TDI e il “minimo sindacale” il 2.7 V6 TDI. Troppo piccolo, si pensava, il 2.0 TDI. Adesso, però, qualcosa potrebbe cambiare. Quale variabile è intervenuta? Non il motore 2 litri, che eroga sempre 177 CV; non la mole da “medio massimo” della A6 che, per quanto dimagrita di qualche chilo rispetto al passato, ferma l’ago della bilancia a 1.715 kg. A mutare sono stati la sensibilità ecologica media e il quadro economico: più spiccata la prima, in difficoltà (ormai cronica) il secondo. Quanto basta per spostare verso il basso le scelte motoristiche. Un trend testimoniato, il giorno del lancio alla stampa della nuova A6 Avant, dalla presenza di diversi esemplari motorizzati proprio col “baby” 2.0 TDI. Che sia un quattro cilindri risulta chiaro appena lo si mette in moto: il 2.0 TDI trasmette qualche vibrazione in più a volante e pedaliera, fin dal minimo, rispetto ai V6. Differenze sottilissime che spariscono non appena si parte, visto che l’insonorizzazione è esemplare ed è quasi impossibile riconoscere il classico timbro dei motori a gasolio. Quanto a spinta, è ovvio che la brillantezza del 3.0 TDI (e ancor più del 3.0 TDI Biturbo, che arriverà sul mercato più avanti ma del quale potete leggere qualche impressione nel box qua sotto) è tutt’altra cosa. Tuttavia, i 380 Nm di cop-
Il 2.0 TDI sembrerebbe piccolo, invece assicura le prestazioni che servono. Tra qualche mese, poi, arriverà sulla A6 Avant il nuovo biturbodiesel da oltre 300 CV
pia fra 1.750 e 2.500 giri assicurano riprese e sorpassi sicuri anche a pieno carico. Non solo, anche prima dei 1.750 giri il motore non è “vuoto”. Una fluidità che consente di ridurre al minimo il ricorso al cambio, a tutto vantaggio del relax di guida. A proposito di cambio, è consigliabile l’automatico Multitronic: un CVT (a variazione continua) con otto rapporti “fissi” selezionabili in modalità manuale sequenziale. Il consumo, rispetto al manuale a sei marce, peggiora di pochissimo (19,6 km/l contro 20), ma la souplesse ne guadagna notevolmente. Se invece ci si vuole togliere qualche soddisfazione di guida, la Avant risponde con un’agilità superiore alle aspettative. Fatta la “tara” a
BOX: MINITEST DELLA 3.0 TDI
Suonalo ancora questo diesel D’ora in poi, persino i più incalliti detrattori dei motori diesel saranno in difficoltà. In gamma A6 Audi introdurrà prossimamente il 3.0 V6 TDI Biturbo a trazione integrale e, con esso, un sistema acustico in grado non solo di nascondere il disturbante, tipico “ticchettio” dei motori a gasolio, ma, udite udite, addirittura di produrre un sound che fa venir voglia di tenere i finestrini abbassati. Insomma, una colonna sonora all’altezza dell’esplosività del motore: 313 CV, ma soprattutto 650 Nm di coppia tra 1.450 e 2.800 giri e una spinta che non conosce tregua fino a 5.000 giri. I valori di riferimento: 5,3 secondi per lo “zerocento” e 250 orari di velocità massima. Impressionante, ma anche avvilente. Già, perché dell’enorme potenziale del Biturbo si riesce, se va bene, a sfruttare un 20%. Oltre, si è già proiettati a velocità da Codice Penale.
PREZZO: 46.650 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.968 cc POTENZA: 130 kW/177 CV COPPIA: 380 Nm CAMBIO: CVT a 8 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,93/1,87/1,46 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 565/1.680 litri 0-100 KM/H: 8,5 secondi VELOCITÀ: 216 km/h CONSUMO COMBINATO: 19,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 135 g/km COSA C’È E COSA SI PAGA ASSETTO ADATTIVO 2.315 € ASSETTO SPORTIVO 465 € CERCHI IN LEGA 17” 830 € CRUISE CONTROL 320 € ESP di serie FARI A LED 3.270 € SEDILI AERATI 1.720 € SEDILI IN PELLE da 2.290 € SELETTORE MODALITÀ DI GUIDA di serie START E STOP di serie CON CHI SE LA GIOCA BMW 520d Touring 46.650 € Mercedes E220 CDI SW Executive 46.750 € Volvo V70 D3 Kinetic 39.550 €
dimensioni e peso, la SW tedesca è rapida di sterzo, mentre l’assetto ben frenato lascia poco spazio al rollio. Il tutto, senza compromettere l’assorbimento delle asperità. Sulle sconnessioni secche della città, come sugli avvallamenti dell’autostrada, i passeggeri possono contare su un isolamento esemplare dalla strada. Infine, l’abitabilità: difficile trovare di meglio per quattro; in cinque, invece, si devono fare i conti con il “solito” tunnel della trasmissione e con uno spazio limitato per la testa del passeggero centrale. Al top della categoria il bagagliaio, grazie ai suoi 565/1.680 litri di capacità e i quasi due metri di profondità (abbattendo i sedili posteriori). Adriano Tosi
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INPROVA diesel piccolo ma tosto
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
JAGUAR XF 2.2 D
Consuma poco e permette di entrare nel mondo Jaguar senza spendere una follia
Il nuovo motore, di derivazione Ford, è stato sottoposto a un trattamento insonorizzante e ha tutta la coppia che serve per smuovere la grande XF MONACO - All’insegna del downizing, la Jaguar ha deciso di montare sulla XF anche un quattro cilindri turbodiesel di “soli” 2.2 litri. Ma non bisogna stupirsi: la Mercedes monta un motore analogo addirittura sulla enorme Classe S. E, comunque, il risultato finale della Jaguar si rivela buono. Il motore, di derivazione Ford (parente di quello della Mondeo) ha 190 CV ma, soprattutto, quasi 450 kgm di coppia, che rappresentano ben più della potenza massima - una necessità imprescindibile per conferire a un vettura corpulenta come la XF l’agilità necessaria. In effetti se lo si impiega entro i 3.000 giri - che poi è il range operativo di una vettura come questa nel 95% dei casi - la XF 2.2 D soffre pochi complessi di inferiorità rispetto alla sorella maggiore con il 3 litri V6 da 240 CV. È morbida, silenziosa e disinvolta. Riprende con una buona progressione e permette andature autostradali di tutto rispetto. Dopotutto, nel rapporto superiore, la velocità corrispondente a 3.000 giri supera i 200 km/h. Oltre questo regime, invece, il quattro cilindri comincia a far sentire la sua voce in modo più avvertibile, diventa un po’ ruvido e la spinta si affievolisce. La 2.2 D va dunque considerata un’ottima passista, non una sportiva. Ed è un peccato, perché il nuovo cambio automatico ZF a otto rapporti (che contemporaneamente viene adottato anche dalle XF 3.0 D e DS) si presterebbe anche a un uso più brillante, perché è molto rapido sia in scalata che in salita, oltre che morbido.
Tutta la gamma XF ha beneficiato di un restyling che ha reso la linea più morbida ed elegante. I proiettori sono più sottili, la fanaleria posteriore è più estesa e il cofano ha un profilo diverso. Tutte le diesel hanno il nuovo automatico ZF a otto rapporti
I dati ufficiali dichiarati dalla Jaguar parlano di 225 km/h di velocità massima, 8”5 sullo 0-100 e, soprattutto, 5,4 l/100 km, ottenuti anche grazie all’adozione (per la prima volta su una Jaguar) del sistema start&stop). A questi consumi corrispondono 149 g/km di emissioni di CO2 che, per un’auto di queste dimensioni e peso, rappresentano un risultato notevole.
L’altro risultato che verrà molto apprezzato nel nostro Paese, e in Europa in genere, è il risparmio al momento dell’acquisto, perché la XF 2.2 D, in vendita da settembre, costa 46.450 euro, cioé esattamente 5 mila in meno rispetto alla 3.0 D da 240 CV e 9 mila meno della 3.0 DS da 275 CV, a sostanziale parità di equipaggiamento Contemporaneamente all’introduzione del nuovo motore turbodiesel, tutta la gamma XF è stata oggetto di alcuni aggiornamenti estetici che hanno modernizzato e “pulito” lo stile: i proiettori anteriori sono più sottili, la fanaleria posteriore è più estesa (in entrambi i casi sono stati introdotte luci a led), il cofano ha una sagomatura leggermente diversa e all’interno sono state apportate altre modifiche funzionali ai sedili e ad alcuni comandi. S.V.
I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.179 cc POTENZA: 140 kW/190 CV COPPIA: 450 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,96/1,92/1,46 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 540/963 litri 0-100 KM/H: 8,5 secondi VELOCITÀ: 225 km/h CONSUMO: 5,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 149 g/km
ma c’è ancora tanta vogLIa dI downSIzIng
Dopo l’esperienza poco felice della X-Type, negli ultimi anni la Jaguar non ha proposto modelli di dimensioni contenute e, per permettere ai suoi clienti di risparmiare qualcosa rispetto agli standard, ha preferito offrire un motore piccolo sulla grande XF. Ma la scelta della Casa britannica non è definitiva, tanto è vero che al Salone di Francoforte 2011 verrà presentato il prototipo di una coupé compatta, denominato C-X16 (nel disegno in alto), mentre al Salone di Parigi del 2012 ne verrà probabilmente presentata la versione destinata ad andare in produzione. Poi, nel 2014, la Jaguar riproverà a dare l’assalto al segmento delle compatte premium con una nuova berlina.
La nuova Lexus GS arriverà in Italia nella primavera del 2012 e punta sull’accoppiata motore a benzina + motore elettrico per sfidare Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha il fascino dell’ibrido e “qualità alla tedesca”
di circa 3.5 litri che, in combinazione con l’elettrico, garantisce un carattere piuttosto determinato. Ha una grande disponibilità già al primo colpo d’acceleratore, ma anche un tiro consistente ad ogni regime. L’autonomia a “emissioni zero” però è limitata a 2/2,5 km, sempre che non si superino i 50 km/h. Si viaggia nel silenzio quasi assoluto e molto morbidamente grazie anche al cambio automatico a variazione continua che, però, può essere pilotato manualmente. In questo caso vengono simulati sette rapporti definiti, tuttavia non ne deriva una netta sensazione di sportività, perché il passaggio da una marcia virtuale all’altra è impalpabile. Va segnalato anche che il bagagliaio è cresciuto sensibilmente rispetto alla GS ibrida attuale grazie alla diversa collocazione delle batterie. Tra le novità più importanti, ci sono lo sterzo a rapporto variabile (più diretto alle basse velocità, più demoltiplicato alle alte) e la sterzata integrale
(le ruote posteriori si angolano di 1,5 gradi in controfase rispetto alle anteriori sotto gli 80 km/h e in fase oltre questo limite). Si tratta di due sistemi dei quali finora si è sempre fatta vanto la BMW e che migliorano molto l’agilità. La 450h offre inserimenti in curva e cambi di traiettoria straordinariamente rapidi, praticamente a livello di una buona vettura sportiva, ma senza i compromessi in termini di comfort e facilità di guida derivanti da un assetto particolarmente rigido o da geometrie estreme di sterzo e sospensioni. E anche la stabilità nelle variazioni di direzione improvvise e ripetute è straordinariamente rassicurante. S.V.
LEXUS GS 450h
ZAVENTEM - In Italia arriverà solo nella primavera del 2012, noi però l’abbiamo già provata. Le dimensioni sono sostanzialmente uguali a quelle della GS di oggi ma il frontale riprende la calandra a doppio trapezio anticipata in gennaio dalla concept LF-Gh. Gli interni sono molto stilizzati, accurati e ricorrono a dosi massicce di legno, pelle e metallo, come le ammiraglie tedesche di riferimento. La plancia ha dimensioni imponenti e non mancano il display centrale sovradimensionato (oltre 12 pollici), né la strumentazione analogica “dark panel”, che sparisce alla vista a vettura spenta. I sedili anteriori sfoggiano numerosissime regolazioni elettriche e anche quelli posteriori possono avere la ventilazione interna. Davanti c’è spazio a volontà; dietro si sta molto bene in due, mentre l’eventuale passeggero centrale se la vede col rilievo alto del sedile e il grande tunnel della trasmissione. Il motore della versione ibrida, cioé la più interessante per il mercato europeo, è un V6 a benzina
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PREZZO: 46.450 €
LEXUS GS 450h
Ibrida e con quattro ruote sterzanti
Anno 54 N° 522
JAGUAR XF 2.2 D
Settembre 2011
AUTORAMA
PREZZO: n.d. I NUMERI MOTORI: benzina a 6 cilindri + elettrico CILINDRATA: 3.456 cc POTENZA COMPLESSIVA: 252 kW/343 CV COPPIA COMPLESSIVA : 345 Nm CAMBIO: automatico a variazione continua di rapporto TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,85/1,84/1,45 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 465 litri 0-100 KM/H: 5,9 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO: 6,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 145 g/km
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VW MAGGIOLINO 2.0 TSI SPORT DSG
Settembre 2011
Simpatica e un po’ canaglia
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21,5 milioni sono le unità vendute dall’auto del popolo di Ferdinand Porsche e dalla sua riedizione del 1998. Il terzo atto punta oggi sulle emozioni forti PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha il fascino di un nome intramontabile, lo sprint per divertire e il marchio giusto sul frontale. Perché no?
Se esternamente le proporzioni sono rivoluzionate rispetto al passato, all’interno la VW Maggiolino omaggia il tempo che fu con elementi espliciti quali la finitura lucida della plancia, il cassetto portaoggetti con lo sportello che si apre verso l’alto, i tre quadranti circolari che s’intersecano
BERLINO - E non sforzatevi di fare gli internazionali chiamandola Beetle o, peggio, New Beetle. Il modello più longevo della storia in termini di vetture di volume, il capolavoro che campeggia da decenni nell’immaginario degli amanti delle quattro ruote di tutto il mondo e che si è conquistato di diritto un suo spazio sulla copertina del grande libro dell’automobile, ritorna con una terza generazione che sembra impegnarsi al massimo per oscurare quella intermedia e ipotizzare così un solo lungo trait-d’union a collegare tradizione e futuro. L’esperienza New Beetle viene dunque archiviata, nel nome e, si spera, nelle fortune: in Italia, è ufficiale, il modello che sta per arrivare si chiamerà Maggiolino, e ad ogni Paese verrà lasciata carta bianca nell’utilizzo del nomignolo locale. Peraltro la nostalgica denominazione rende oggi ancora più pertinente la classica domanda che sorge in presenza di manovre di rispolvero: si può richiamare in vita un nome e piegarlo alle esigenze di un tempo che non
è più il suo, stravolgerne la carta di identità e pretendere di rimanere sulla cresta dell’onda? Se l’operazione viene condotta con intelligenza forse sì. La prima edizione era l’auto per tutti, la seconda un oggettino chic e sfizioso. Ora il mito viene reinterpretato secondo i dettami del nostro presente: veloce, frenetico, potente, trendy. Strizza l’occhio al passato, certo, ma più alla sua antica origine Porsche che alla vocazione da auto del popolo. Il Maggiolino 2011 diventa una coupé modernissima, affascinante. Consideriamo i suoi punti di forza: una gamma motori che va dal super efficiente al più disinvolto, spazio interno a volontà per quattro persone, sistemi multimediali e di sicurezza all’avanguardia, e soprattutto le immancabili possibilità di personalizzazione. Perché non dimentichiamo che qui si gioca su un terreno tutt’altro che nazional popolare: nel mirino c’è un solo ingombrante nemico “un po’ inglese e un po’ tedesco” (n.d.r.: la Mini), ci confessa Luca de Meo, Responsabile Marketing VW. Ma allora della tradizione che cosa rimane? Il neo compasso d’oro Walter de Silva non esita neppure un istante: la simpatia che ispira il frontale è rimasta intatta. Ma noi crediamo che le matite abbiano fatto la loro scelta ancora prima di appoggiarsi sul foglio: il disegno è quello di una sportiva accattivante che suscita piuttosto ammirazione, desiderio di possesso. E che richiama alla mente più le creature di Stoccarda che quelle di Wolfsburg. Il dinamismo traspare senza incertezze: a cominciare dalla carrozzeria, con i parafanghi
in evidenza, le ruote importanti, l’assenza di montante centrale e lo spoiler posteriore ad effetto. E che Volkswagen voglia accendere le luci sul carattere prestazionale del suo modello lo si intuisce anche dall’unico propulsore disponibile per il primo test drive, il 2.0 benzina da 200 CV, l’unità che va a chiudere in alto il discorso motori. Il nostro giudizio non può che essere uno: su strada assetto, sterzo, freni e cambio invocano una guida scattante. L’auto è ben piantata, lo sterzo contrasta il giusto, il motore è pronto a salire di giri, e gestito
È GIÀ STATO SPORTIVO
Quanto gli dona la tuta da pilota! Il sapore sportivo del nuovo Maggiolino ha le sue radici storiche, perché il numero di gara in passato ha fatto la sua bella scena sulla fiancata della più famosa delle VW. E non pensate solo al simpatico Herbie di disneyana memoria, che viveva a pane e corse sul grande schermo: le gesta del vecchio Maggiolino nelle competizioni sono state prestigiose, come anche quelle della sua declinazione bombata, il Maggiolone. Nel 1953, 1954, 1957 e 1962 vince il 1° premio assoluto all'East African Safari. Nel 1956 si aggiudica il Rally di Svezia. Ancora, nel 1956 e nel 1958 trionfa nella massacrante corsa di durata da 14.000 km del Mobilgas Trial. Nel 1958 è in Australia per il classico Giro: 32 ritiri su 67 partecipanti, ma 8 fieri Maggiolini ai primi 8 posti. Nel 1964 arriva 9° alla Liegi-Sofia-Liegi. Non gli manca neppure la partecipazione alla Mille Miglia, nel 1954, col 43° posto. Nel 1967 e nei due anni seguenti porta a casa il 1° premio al Rally dei Mille Minuti. E negli anni ’70 un Maggiolone conquista il Rally dell’Isola d’Elba.
Si sono concluse spesso con un successo le avventure del Maggiolino nei rally internazionali
VW MAGGIOLINO 2.0 TSI SPORT DSG
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
PREZZO: 28.050 € I NUMERI MOTORE: benzina, 4 cilindri CILINDRATA: 1.984 cc POTENZA: 147 kW/200 CV COPPIA: 280 Nm CAMBIO: DSG a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,28/1,81/1,49 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 310/905 litri 0-100 KM/H: 7,5 secondi VELOCITÀ: 223 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 179 g/km COSA C’È E COSA SI PAGA CERCHI IN LEGA DA 18'' di serie CLIMATIZZATORE CLIMATRONIC di serie FENDER SOUND SYSTEM 740 € INT. PELLE + SEDILI ANT. RISCALDABILI 2.525 € PADDLES DSG AL VOLANTE 110 € SEDILI SPORTIVI di serie SENSORE PIOGGIA di serie SENSORI PARCHEGGIO ANT. E POST. di serie TETTO APRIBILE ELETTRICAMENTE 1.190 € VOLANTE MULTIFUNZIONE di serie CON CHI SE LA GIOCA MINI JOHN COOPER WORKS 1.6 211 CV 29.950 € PEUGEOT RCZ 1.6 200 CV 30.600 € RENAULT MEGANE COUPE’ 2.0 250 CV 29.000 €
tramite il vellutatissimo DSG sa dare soddisfazioni anche ai piloti più esigenti che senza accorgersene si ritrovano sotto il rapporto successivo. La top di gamma verrà affiancata al lancio dal 1.2, sempre benzina, da 105 CV con trasmissione manuale. Più avanti arriveranno il 1.4 TSI da 160 CV, con e senza DSG, e i turbodiesel, un 1.6 da 105 CV (disponibile anche in variante Bluemotion con un consumo di appena 4,3 l/100 km) e un 2.0 da 140. Le vendite inizieranno con il porte aperte del 19 e 20 novembre, ma chi non stesse più nella pelle e volesse portarsi avanti, può già effettuare l’ordine. A listino, oltre alla linea base, anche le tirature speciali White e Black Turbo: livrea tutta bianca o tutta nera con elementi a contrasto, cerchi da 19’’ e scritta Turbo sulla fiancata. I prezzi: si parte dai 19.700 euro della 1.2 con l’allestimento base Design, e si arriva ai 28.050 della 2.0 in versione Sport. Chi abbia voglia di una sportiva ben fatta dal nome importante li spenderà volentieri. Cristina Altieri
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INPROVA
TRIESTE - La variante più aggressiva della scoperta modenese - disponibile ad un prezzo di 141.000 euro (cioé “solo” 6.000 in più della “normale”) - si rivela non solo più potente della GranCabrio standard, ma anche maggiormente curata nei dettagli. Insomma, una scelta migliore. Il motore 4.7 V8 ha ora 450 CV (come la MC Stradale) anziché 440, la velocità massima è passata da 283 a 285 km/h e lo “0-100” viene percorso in 5,2 secondi anziché in 5,4. Alla guida, però, la personalità della vettura non cambia in modo radicale: il propulsore aspirato continua a restare morbido sotto i 4.500 giri e solo oltre quella soglia si scatena. Nonostante l’abbondante numero di puledri sotto il cofano, l’ultima nata del Tridente predilige le passeggiate sul lungomare ai track-day in pista: le sospensioni - pur essendo più sportive non diventano mai troppo rigide, così come lo sterzo. Buone notizie arrivano dai freni, potenti in ogni occasione, e dal cambio automatico a sei rapporti - derivato da quello montato dall’ammiraglia Quattroporte GT S - che prevede tre modalità di funzionamento: Normal, Auto Sport (cam-
21 PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Tira fuori il lato aggressivo del Tridente e non costa molto di più della GranCabrio “tranquilla”
PREZZO: 141.000 €
I piccoli interventi estetici in chiave sportiva si inseriscono bene nell’aspetto elegante della convertibile Maserati e lo valorizzano. Il colore rosso dell’esemplare fotografato è inedito e ha un valore “storico”
I NUMERI MOTORE: benzina, 8 cilindri a V CILINDRATA: 4.691 cc POTENZA: 331 kW/450 CV COPPIA: 510 Nm CAMBIO: automatico a 6 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,88/1,85/1,35 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 173 litri 0-100 KM/H: 5,2 secondi VELOCITÀ: 285 km/h CONSUMO: 15,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 354 g/km
biate sportive oltre i 2.500 giri) e Manual-Sport (velocità di selezione sempre al top). Le modifiche estetiche sono poche ma riuscite: calandra nera con bande rosse sullo stemma, cornice nera
per i fari, cerchi da 20” con design dedicato, terminali di scarico ovali neri, minigonne laterali e splitter alle estremità del frontale. Fuori debutta la tinta inedita Rosso Trionfale, ispirata alle
Formula 1 che vinsero due Mondiali Piloti con Juan Manuel Fangio nel 1954 e nel 1957, mentre negli interni spiccano le finiture in pelle e carbonio. M.C.
PORSCHE PANAMERA DIESEL
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Voto con lode al corso di mimetizzazione
PORSCHE PANAMERA DIESEL
STOCCARDA - Di questi tempi gli appassionati Porsche hanno occhi e orecchie solo per l’ennesima versione della 911. Ma qualche riflettore deve essere doverosamente puntato anche sulla nuova Panamera Diesel, che è la seconda Porsche della storia a convertirsi al motore gasolio. Vediamola nei dettagli. Il propulsore è il 3.0 V6 dell’Audi che, seppur rivisitato, con 250 cavalli non è certo fra i più
PREZZO: 83.549 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 6 cilindri a V, CILINDRATA: 2.967 cc POTENZA: 184 kW/250 CV COPPIA: 550 Nm CAMBIO: automatico a 8 rapporti TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,97/1,93/1,42 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 445/1.263 litri 0-100 KM/H: 8,2 secondi VELOCITÀ: 242 km/h CONSUMO: 15,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 172 g/km
potenti 3 litri oggi in circolazione, arrivati ormai ben oltre quota 300. Un gap di potenza che in Porsche hanno ben presente, ma che non li disturba: Panamera diesel è la entry level della gamma insieme con l’ancora meno costosa 3.6 a benzina e non vuole sfidare le “cavallatissime” sorelle quanto a prestazioni. è studiata invece per chi percorre molti chilometri all’anno e, oltre che al cuore, deve dare ascolto al portafoglio. Quanto al sound, gli ingegneri Porsche sono molto fieri delle note emesse dagli scarichi. Effettivamente, questo V6 riesce a “mimetizzarsi” egregiamente, ma, soprattutto, a regalare una brillantezza da Porsche vera. Da 1.400 a 4.200 giri la spinta è costante, grazie anche al cambio automatico Tiptronic: morbido negli innesti, offre una precisa e ampia selezione dei rapporti - sono addirittura otto - contenendo il regime di rotazione e, di conseguenza, anche rumorosità, consumi ed emissioni di CO2. Non solo: gli innesti sono rapidi, così come le risposte ai comandi impartiti manualmente.
Ha gran parte delle caratteristiche del Marchio e consumi interessanti
La dinamica è appagante: la massa in gioco è elevata (1.955 kg), ma l’assetto frena il rollio, assicurando tenuta e agilità, mentre lo sterzo è rapido e sensibile nei piccoli angoli. Infine, il comfort è da ammiraglia: fruscii aerodinamici non ce
Settembre 2011
Chi più spende meglio spende
Anno 54 N° 522
MASERATI GRANCABRIO SPORT
MASERATI GRANCABRIO SPORT
La versione più grintosa della scoperta modenese offre 10 CV in più e una maggior cura dei dettagli. Il tutto a 141.000 euro, vale a dire 6.000 in più della versione “normale”
AUTORAMA
ne sono, motore e pneumatici sono isolati alla perfezione, mentre l’assetto regolabile PASM (optional a 3.528 euro) appiattisce ogni irregolarità. Quanto all’abitabilità, i quattro posti sono da A.T. First Class.
TUTTO è INIZIATO CON LA CAYENNE
La diesel non ha subito un trattamento estetico particolare e non è distinguibile dalla versione col sei cilindri a benzina di 3.6 litri, se non per i piccoli loghi esterni
Quando si cominciò a parlare di Porsche diesel, tutti pensarono che la Casa di Stoccarda avrebbe stupito il mondo con vetture, magari costosissime, ma con prestazioni allo stato dell’arte nel campo dei motori a gasolio. Così non è stato: la Cayenne Diesel del 2009 (a sinistra) aveva lo stesso 3.0 V6 delle Audi Q7 e VW Touareg, brillante ma non in grado di incenerire la concorrenza come gli appasionati speravano. La stessa cosa accade per la Panamera Diesel. La ragione è presto spiegata: la Casa di Stoccarda, che attualmente vende circa 100 mila auto all’anno, si è prefissata di raggiungere quota 200 mila nel 2018, quindi deve puntare su modelli con costi di sviluppo ragionevoli, che possano aspirare a una grande diffusione, e ha scelto il diesel per offrire un “basso di gamma” che sia appetibile per il maggior numero di clienti possibile.
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INPROVA
Chevrolet orlando 2.0d 163 Cv ltZ
Settembre 2011
Composta e conveniente
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Abbiamo provato la top della gamma Orlando: ragionevolissima nel prezzo onesta nei contenuti, capiente, ma capace anche di quello sprint che non t’aspetti e che diverte
PerChé vale la Pena di PenSarCi
A fronte di un equipaggiamento di serie davvero completo ha un prezzo molto più contenuto rispetto alle rivali
Il turbodiesel 2.0 da 163 CV della versione provata è disponibile anche abbinato al cambio automatico. Il prezzo sale a 25.600 euro, e anche consumi ed emissioni di CO2 crescono (rispettivamente a 7,0 l/100 km e 186 g/km)
MILANO - In un momento storico in cui lo stile delle auto diventa sempre più complesso ed estremo per incuriosire il pubblico, la linea composta, classica e regolare della Orlando diventa quasi rassicurante. La monovolume Chevrolet strizza un po’ l’occhio alle suv, un po’ ai van americani, coerentemente con le origini del suo marchio (anche se, per la verità, viene prodotta negli stabilimenti coreani della General Motors) e un po’ a certe station wagon. Le dimensioni sono, tutto sommato, ragionevoli anche per la città (la lunghezza è di 4,65 metri e gli ingombri sono sempre percepibili grazie alla linea squadrata), ma nell’abitacolo trovano posto fino a sette persone, disposte su tre file. Gli ultimi due sedili, che quando non servono vengono “fagocitati” dal pianale, sono comodi anche per occupanti di media statura, però se vengono utilizzati entrambi, riducono la capacità del bagagliaio ai minimi termini (89 litri). Viaggiando in cinque, invece, si può contare su 454 litri, che salgono a 1.487 quando a bordo si è solo in due. L’abitacolo ha un aspetto gratificante, è arredato in modo moderno e si rivela anche intelligente rispetto all’organizzazione degli spazi. Gli elementi in plastica e i
oPel Zafira toUrer
La cugina “high tech” in rampa di lancio Una monovolume media in casa General Motors c’è già dal 1999 ed è l’Opel Zafira, la cui la terza generazione, denominata Tourer, è pronta al debutto mondiale al Salone di Francoforte. La proposta Opel si differenzierà da quella Chevrolet per un listino medio più alto, giustificato da una serie di equipaggiamente innovativi e da una migliore qualità percepita. Migliorato sarà innanzitutto il sistema Flex7, che è il fiore all’occhiello della Opel e propone nuove funzionalità per lo sfruttamento ottimale dello spazio interno. La commercializzazione della Zafira III inizierà nel corso dell’autunno.
tessuti di rivestimento sono robusti ed assemblati con precisione: insomma, nonostante si tratti di un prodotto di fascia economica, la Orlando regala un colpo d’occhio convincente, al livello di quelli di concorrenti di prezzo superiore. La plancia propone un design avvolgente, molto gradevole nell’insieme e ispirato a quello delle Chevrolet d.o.c. americane. C’è anche un originale vano portaoggetti nascosto dietro il pannello sollevabile dei comandi della radio. L’abitabilità offerta dalle due prime file di sedili è ottima e il divano è ampio, ha il bracciolo centrale, i due semischienali sono regolabili nell’inclinazione e assicurano una posizione sopraelevata e panoramica. Chi viaggia dietro beneficia anche di bocchette di areazione dedicate. La dotazione di serie dell’allestimento LTZ, che è al vertice della gamma, comprende anche il navigatore con schermo integrato a colori, però non sono previsti alcuni accessori nobilitanti come il tetto apribile o i rivestimenti in pelle che, invece, sono offerti dalla maggior parte delle concorrenti. Il 2 litri turbodiesel della versione provata ha valori di potenza (163 CV) e coppia (360 Nm) elevati, ma è disponibile anche una versione meno performante (130 CV e 315 Nm), abbinata solo all’allestimento base LT. La vettura si rivela più briosa e reattiva di quanto ci si aspetti e, in molte situazioni d’uso, riesce anche ad essere divertente. Al di sopra dei 1500 giri le risposte all’acceleratore sono energiche ma sorprende l’elasticità, che permette di usare costantemente la sesta marcia a favore dei consumi reali: se si guida con un po’ di attenzione ci si attesta mediamente intorno agli 8 litri per 100 km. L’assetto, pur senza essere sportivo, contiene efficacemente il rollio ed
Chevrolet orlando 2.0d 163 Cv ltZ
Anno 54 N° 522
AUTORAMA
PREZZO: 24.400 € i nUMeri MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.998 cc POTENZA: 120 kW/163 CV COPPIA: 360 Nm CAMBIO: manuale a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,65/1,84/1,63 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 89/1.487 litri 0-100 KM/H: 10,0 secondi VELOCITÀ: 195 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km EMISSIONI CO2: 159 g/km CoSa C’È e CoSa Si PaGa CERCHI IN LEGA DA 16” di serie COMPUTER DI BORDO di serie CONTROLLO ELETTR. STABILITÀ E TRAZ. di serie INTERNI IN PELLE 1.680 € PRESA 12 V SECONDA FILA di serie SENSORI PARCHEGGIO POSTERIORI di serie SISTEMA NAVIGAZIONE INTEGRATO di serie SPOILER TETTO 200 € REGOLATORE DI VELOCITÀ di serie VERNICE METALLIZZATA 450 € Con Chi Se la GioCa Ford C-Max7 2.0 TDCi 163 CV Titanium 26.000 € Nissan Qashqai+2 2.0 dCi Tekna 30.640 € Mazda5 1.6 115 CV Dynamic Space 27.200 €
è sempre molto composto. L’assorbimento è buono, e solo sulle busche e sui dossi rallentatori si manifesta qualche irrigidimento. Lo sterzo, leggero ma reattivo, si conferma adeguato ad un’auto di questo genere, tanto che una volta raggiunta la sintonia necessaria, la Orlando mostra un’agilità e una maneggevolezza superiori a quella della maggior parte della monovolume del segmento. Le prestazioni sono di tutto rispetto: la velocità massima sfiora i 200 km/h effettivi e anche l’accelerazione da 0 a 100 è notevole per una vettura di questa stazza: si parla di 10 secondi. Il tutto con una insonorizzazione tutt’altro che da auto economica. Renato Gallo
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INPROVA
Anno 54 N° 522
lexUS Ct 200h lUxUry
L’ammiraglia può essere tascabile
MILANO - Volete una berlina media “full hybrid”? C’è ben poco da scegliere: le Toyota Auris HSD e Prius. Il marchio Toyota vi sembra un po’ troppo di basso profilo? In tal caso salite alla Lexus CT 200h, che è la sorella della Prius vestita a festa. Nei primi due casi i prezzi partono, rispettivamente, da 22,3 mila e 27 mila euro, nel terzo invece ce ne vogliono almeno 29 mila ma, si sa, noblesse oblige. La baby Lexus, che vuole rappresentare un’alternativa a BMW Serie 1 e Audi A3, ha forme muscolose, massicce e originali, anche se non del tutto armoniose. L’arredamento interno è pregevole, molto curato anche nei dettagli e personalizzabile, grazie all’ampia scelta di colorazioni di rivestimenti e pellami e alla varietà degli inserti in legno. La strumentazione, bella e completa, tiene costantemente informati, tramite un display piuttosto scenografico, sui flussi di energia tra motore a benzina, motore elettrico e batteria, oltre che sul consumo di carburante. L’abitabilità della CT 200h va considerata buona, nonostante gli ingombri delle batterie posizionate sotto i sedili posteriori che, in effetti, risultano penalizzanti solo per la capacità del bagagliaio. Nei posti anteriori la sistemazione è eccellente sia per quanto riguarda la libertà di movimento, sia per l’ergonomia. Dietro il divano è ben dimensionato per due adulti e utilizzabile in tre senza troppi sacrifici, mentre l’accessibilità è ragionevole per un’auto di queste dimensioni. Il 1.800 a benzina, che funziona secondo il ciclo Atkinson (una particolare regolazione delle fasi di aspirazione e scarico che minimizza le emissioni) sviluppa 99 CV, ai quali si aggiungono gli 82 CV dell’elettrico, che in decelerazione si trasforma in generatore di corrente. La potenza combinata effettiva, però, è di 136 CV, poiché le due unità non possono sviluppare contemporaneamente la massima potenza. La trasmissione è automatica del tipo a variazione continua di rapporto. Iniziare a muoversi in assoluto silenzio, col motore a benzina spento, è un’esperienza strana e assai piacevole ma, anche al di là dei 2/3 km percorribili in modalità solo elettrica (e a velocità molto bassa), le belle sorprese dell’ibrido riguardano i consumi
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PerChé vale la Pena di PenSarCi
Ha lo stesso aplomb e la stessa qualità delle grandi Lexus, ma un prezzo accessibile e consumi davvero ridotti
lexUS Ct 200h lUxUry
Compatta, ibrida e lussuosa, la CT (in inglese si legge si-ti, city, ad indicare la sua vena urbana) 200h sa risparmiare ma anche divertire
nelle situazioni di marcia ad andatura variabile, quando il recupero dell’energia è massimo, e i consumi reali sono di circa 4,5 litri ogni 100 km nel ciclo combinato e addirittura di circa 4,2 in città, quando la funzione start&stop viene sfruttata al massimo. Ad andatura costante, invece, è il solo motore a scoppio a doversi far carico del lavoro e si viaggia intorno ai 6 litri per 100 km.
Settembre 2011
AUTORAMA
Ci sono tre programmi di funzionamento: “normal”, “sport” e “eco”. Quest’ultima limita un po’ la brillantezza a favore dell’economia di esercizio, mentre negli altri due casi la CT 200h mostra un certo brio, anche se le sue doti migliori sono la silenziosità (specie in normal) e, soprattutto, la fluidità di marcia, che non ha nulla da invidiare a quella delle Lexus di alta gamma.
Sono curatissimi gli interni della piccola Lexus, soprattutto in questa versione top di gamma: plancia futuristica e pelle ovunque, anche sui sedili. Quello del guidatore è regolabile elettricamente
PREZZO: 35.500 € i nUMeri MOTORE: benzina 4 cilindri + elettrico CILINDRATA: 1.798 cc (benzina) POTENZA TOTALE: 136 CV COPPIA: 142 Nm CAMBIO: aut. a variazione continua TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,32/1,77/1,43 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 275/985 litri 0-100 KM/H: 10,3 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 94 g/km CoSa C'È e CoSa Si PaGa CLIMA BIZONA di serie CRUISE CONTROL di serie FARI ANT. LED + SENSORE CREPUSCOLARE di serie NAVI PACK 2.350 € PLATINUM PACK (IMPIANTO 13 ALTOPARL., SCHERMO 17’’, SEDILE GUIDATORE ELETTRICO, MONITOR ASSISTENZA PARCHEGGIO, ANTIFURTO) 5.400 € SEDILI IN PELLE E RISCALDATI di serie SENSORI ANT. E POST. PARCHEGGIO di serie VERNICE METALLIZZATA 700 € Con Chi Se la GioCa Audi A3 5p 2.0 200 CV S tronic Ambit. 34.500 € BMW Serie 1 118i 5p Urban 170 CV 31.050 € Toyota Prius 1.8 Executive 33.850 €
S.V.
MANCA ALL’APPELLO IBRIDO SOLO LA “MEDIA” IS Correva l’anno 2005 quando la propulsione ibrida si affacciava per la prima volta all’interno della gamma Lexus. Piano piano il marchio di lusso del gruppo Toyota è andato virando sempre di più verso la doppia alimentazione benzina-elettrico, tanto che oggi quasi tutte le sue gamme vantano la loro brava versione verde. La compatta CT della nostra prova, la berlina GS 450h (in arrivo la nuova edizione a Francoforte, ma potete leggere il test drive in anteprima a pag. 19), l’ammiraglia LS 600h (da 109.300 euro), fino al suv RX 450h (da 55.800 euro). Fuori dai giochi sono solo il modello intermedio IS e la bestiale e sportivissima LF-A. Ma se si esclude per quest’ultima una futura svolta “eco” (si parla solo dell’arrivo della roadster fissato per il 2014 ), pare che la prossima IS, sempre attesa per il 2014, avrà anch’essa a listino la sua brava declinazione con motore a scoppio ed elettrico.
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