Settimanale di informazione e cultura del mondo dei motori
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Nº 565 / 2 - 8 DICEMBRE 2013
HUBCOMUNICAZIONE
Abbiamo provato la Peugeot RCZ
R da 270 CV
VELOCISSIMA LE NOVITÀ
Nuova Mini C
Mercedes GLA 45 AMG
Jaguar F-Type Coupé
Honda S660 Co
Nissan GT-R
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2 AUTORAMA
LeNEWS
DICEMBRE
2013
È il momento di mettere nel bagagliaio le catene da neve
www.assocatene.it
INCATENATEVI ALLA SICUREZZA Dal 15 novembre (e fino al 15 aprile 2014) sulle strade e autostrade italiane particolarmente esposte a rischio di neve o gelo c’è l’obbligo delle catene a bordo, in alternativa ai pneumatici invernali. Le catene sono la soluzione più versatile (non necessitano - generalmente - di aiuti esterni per montaggio e smontaggio) ed economica (i prezzi di un prodotto di buona qualità variano da 80 a 300 euro secondo dimensioni e tipologia) per chi affronta solo saltuariamente superfici a scarsa aderenza. Di seguito troverete informazioni utili sull’argomento catene: come sono gestite in Europa, quali sono i loro punti di forza e le soluzioni per i mezzi non catenabili.
LA SITUAZIONE NEL RESTO D’EUROPA Ogni nazione europea ha le sue regole in fatto di catene. Rimanendo tra i Paesi a noi confinanti in Francia e Svizzera può esserne prescritto l’uso su alcune strade, in Austria e in Slovenia è invece in vigore l’obbligo di tenerle a bordo (rispettivamente dal 1-11 al 15-4 e dal 15-11 al 15-3). Le normative europee che regolano la circolazione e l’utilizzo delle catene da neve cambiano da paese a paese
AUTORAMA
COSA DICE LA LEGGE
CERTE VOLTE SONO MEGLIO DELLE GOMME INVERNALI
Le catene da neve devono essere conformi alla normativa UNI 11313 o ad equipollente norma valida in ambito comunitario (come l’austriaca ÖN V 5117). La catena da neve è l’unico mezzo certificato per affrontare ghiaccio e neve mentre per gli pneumatici invernali viene demandata al produttore la facoltà di Per essere omologate definire le prestazioni in devono avere situazioni di scarsa uno di questi due simboli aderenza.
Oltre al minore esborso, le catene da neve offrono vantaggi superiori i pneumatici invernali in alcuni ambiti specifici: ad esempio le ripartenze in salita su strade innevate dopo un arresto improvviso. I risultati migliori arrivano però sul ghiaccio: su questa superficie spesso nascosta alla vista del guidatore da una leggera coltre di neve che può trarre in inganno - le prestazioni in accelerazione e frenata sono superiori a quelle permesse da qualsiasi altro dispositivo. Si ricorda, però, che con le catene da neve montate non si può superare la velocità massima di 50 km/h.
QUANDO L’AUTOMOBILE È REFRATTARIA ALLA CATENA
Saverio Villa
N. 565/2 -8 DICEMBRE 2013 DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri
Cristina Altieri Paolo Altieri
Michele Orfino REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it SEDE LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 Milano Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
Marco Coletto
Mattia Eccheli
Andrea Rapelli
Adriano Tosi
Prima di scegliere quali catene da neve acquistare bisogna verificare, guardando sul libretto di uso e manutenzione della vettura, se esistono limitazioni alla “catenabilità” del mezzo. Nel caso in cui una catena tradizionale interferisca con le parti meccaniche che si trovano all’interno del vano ruota sono previste due soluzioni alternative: la catena a ingombro ridotto (sotto) con maglie dal diametro di soli 7, 8 o 9 mm o quella ad attacco frontale (sopra) completamente priva di elementi interni e più semplice da montare.
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DICEMBRE
MAZDA DICE ADDIO AL MOTORE ROTATIVO
HONDA METTE IL TURBO E NON SOLO SULLA TYPE-R
Masamichi Kogai, AD Mazda dallo scorso giugno, ha chiuso le porte al motore Wankel (montato fino allo scorso anno dalla RX-8). «Se mai torneremo ad adottare questa tecnologia sarà su un prodotto in grado di generare vendite per almeno 100.000 unità all’anno», ha dichiarato il CEO della Casa nipponica. Una soglia molto alta per un’unità così di nicchia...
In un panorama nel quale i piccoli motori sovralimentati a benzina stanno prendendo sempre più piede anche le Case giapponesi finora in ritardo - stanno puntando su questa tecnologia. Dopo la Nissan - che ha scelto il volumetrico per Micra e Note - toccherà alla Honda, che entro il 2015 lancerà tre unità turbo: un 1.000, un 1.500 e un 2.000 da 280 CV (il primo a debuttare, già nel 2014) che sarà montato dalla già annunciata Civic Type-R.
Il motore delle due nuove microcar
it.smart.com www.renault.it
VIDEO
TRE CILINDRI PER SMART E TWINGO È ufficiale: le nuove Renault Twingo e Smart (nella foto la concept fourjoy mostrata a Francoforte 2013, che anticipa le forme della futura variante a cinque porte) arriveranno nel 2014 e monteranno anche il motore 900 turbo a benzina TCE Renault da 90 CV già visto sulla Clio e sulla suv Captur. Il blocco cilindri di questo propulsore sarà inclinato di 49° in modo da facilitare la collocazione in posizione Rispetterà infatti già le normative Euro 6, avrà posteriore ma non sono le uniche modifiche a la valvola waste gate azionata elettricamente cui l’unità transalpina verrà sottoposta. per ridurre i consumi e monterà un nuovo intercooler ad acqua anziché ad aria.
LA SETTIMANA DEI CARBURANTI ROMA –Si chiude un mese assolutamente da dimenticare. Novembre è stato contrassegnato dagli aumenti. Ripetuti e non necessariamente “giustificati”, almeno non stando alle quotazioni internazionali. Ottobre si era chiuso con le medie ponderate in modalità servito (escluse riduzioni e promozioni) a 1,779 euro al litro per la benzina ed a 1,716 per il gasolio e prezzi internazionali a 515 e 580 euro per mille litri. Il bilancio degli ultimi 30 giorni è un nuovo calvario per gli automobilisti che devono fare i conti con 35 millesimi al litro in più sulla benzina e 30 sul diesel. Solo che l'ultima chiusura sul mercato è stata di 530 e 599. Un nuovo ritocco delle accise (ovviamente al rialzo) viene dato per certo da molti e le compagnie potrebbero aver “anticipato” i rincari trattenendo margini più elevati per poter poi “assorbire” eventuali nuove gabelle. Esso si è data molto da fare: 4,4 cent in più sulla sola benzina fra il 31 ottobre ed il 29 novembre. M.E.
BUONI CATTIVI
In Breve
2013
AUTORAMA 3
IL CASCO DEL FUTURO CON L’HEAD-UP DISPLAY La Reevu, azienda britannica già nota per aver inventato il primo casco con “specchietto retrovisore” (uno schermo posizionato nella parte alta della visiera che trasmette le immagini provenienti da una microcamera nella calotta), lancerà nel 2015 sui propri prodotti anche l’headup display, che fornirà al motociclista informazioni utili senza distrarlo.
UN’EDIZIONE LIMITATA PER LA NISSAN QASHQAI La Premier Limited Edition è un’edizione limitata (e iperaccessoriata: sedili in pelle e Alcantara, cerchi da 19” e il pacchetto di sicurezza attiva Nissan Safety Shield) della Nissan Qashqai 1.600 dCi 4WD realizzata in 2.007 esemplari. Prezzo: 33.620 euro.
LA CITROËN DS3 PIÙ ELEGANTE DI SEMPRE Vernice grigia cenere, sedili in pelle Nappa e cerchi da 17”: sono queste le peculiarità della Citroën DS3 DS World Paris (foto). 15 esemplari (prezzo ancora ignoto) creati per celebrare il primo concessionario europeo DS a Parigi.
INFINITI Q50: UN ALTRO MOTORE MERCEDES La gamma propulsori della Infiniti Q50 si arricchisce di un altro motore firmato Mercedes. Dopo il 2.200 turbodiesel nel 2014 sarà la volta di un 2.000 sovralimentato a benzina da 211 CV: lo stesso già montato da Classe A e CLA.
CICLISTI INDISCIPLINATI E PERICOLOSI Secondo uno studio dell’Osservatorio Utenze Deboli l’1,8% degli incidenti stradali a Milano è causato da un ciclista contro lo 0,6% degli autisti di bus e tram. La pericolosità degli utilizzatori delle bici è dovuta al fatto che spesso non conoscono le norme basilari del Codice.
M c g c p
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4 AUTORAMA
LaNOVITÀ
DICEMBRE
2013
www.mini.it
La nuova Mini diventa più grande, comoda ed efficiente
VI DEO
BUONA LA QUARTA
LA MINI DI QUARTA GENERAZIONE NASCE SU UN PIANALE RIPROGETTATO. PIÙ LUNGA DI 10 CM E DOTATA DI NUOVI MOTORI, È ANCHE PIÙ TECNOLOGICA. MA SEMPRE MOLTO TRENDY E SPICCATAMENTE SPORTIVA
COOPER S londra - In attesa dell’arrabbiatissima Works - ma il suo arrivo è quasi certo - è la più veloce della gamma. Della vecchia non rimane nemmeno un bullone: il nuovo pianale è progettato per carrozzerie comprese fra i 3,8 e 4,5 metri di lunghezza e per questo motivo c’è chi parla di un possibile variante a 5 porte; anche in questo caso, però, le bocche degli uomini Mini sono ermeticamente cucite. Una certezza è invece il nuovo motore: in barba al downsizing imperante, a muovere la Cooper S c’è un 2.0 che sostituisce il vecchio 1.6. Dotato di iniezione diretta, TwinPower Turbo (con tecnologia Twin Scroll), fasatura
e alzata variabile delle valvole, eroga 192 CV a 6.000 giri e 280 Nm di coppia a soli 1.250 giri. La velocità massima è pari a 235 km/h, lo 0-100 è coperto in 6,8 secondi, mentre il consumo dichiarato è di soli 5,7 l/100 km. Numerosi gli ausilii alla guida montabili: head up display, cruise control attivo, sistema anti-collisione, attivazione automatica degli abbaglianti e riconoscimento della segnaletica. Non mancano il Driving Modes per modificare il carattere della vettura e gli ammortizzatori regolabili. Al netto di tutto questo, la Cooper S in allestimento standard costa 24.950 euro. Adriano Tosi
COOPER & COOPER D
londra - La Cooper (20.700 euro) fa invece un passo indietro: da 1.6 a 1.5 e da quattro a tre cilindri. Questo motore, declinato in varie potenze, sarà protagonista anche sotto il cofano di molte BMW. Forte dell’ormai immancabile sovralimentazione Twin Scroll, sulla Cooper eroga 136 CV e 220 Nm di coppia (230 con overboost) a partire da 1.250 giri. Le prestazioni? 210 km/h la velocità massima, 7,9 secondi lo scatto da 0 a 100 km/h e 4,5 l/100 km il consumo medio. A proposito di Cooper, la D porta al debutto il nuovissimo 1.5 tre cilindri a gasolio da 116 CV e 270 Nm di coppia a 1.750 giri (205 km/h, 9,2 secondi e 3,5 l/100 km). In questo caso il prezzo è di 21.950 euro. Nelle foto qui sopra è evidente la trasformazione dell’abitacolo, pur nel rispetto dello stile Mini: sul piantone trovano posto tachimetro e contagiri, mentre il display centrale a colori (a quattro righe oppure, a richiesta, da 8,8”) ha un anello a LED che fornisce un feedback luminoso al-
l’attivazione di numerose funzioni. Tra queste c’è ovviamente il navigatore, il telefono e, optional, il programma di In-Car-Infotainment con emergency call, MINI Teleservices e funzioni ampliabili grazie alle app dedicate. Ancora: Mission Control, Dynamic Music, Driving Excitement, MINIMALISM Analyser, MINI Connected XL... A.T.
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DICEMBRE
2013
AUTORAMA 5 www.mercedes-benz.it
Mercedes GLA 45 AMG
IL CROSSOVER VA DI CORSA SOTTO IL COFANO, MONTA IL MOTORE DUE LITRI TURBO PIÙ POTENTE DEL MONDO: 360 CV, CHE VENGONO SMALTITI DALLA TRAZIONE 4WD. LA GLA ARRIVERÀ NEL 2014, ANCHE CON MOTORI “NORMALI” E DUE RUOTE MOTRICI
VI DEO los angeles - Per adesso si è fatta vedere solo da ferma, al salone dell’auto di Los Angeles, e, in movimento, nel filmato che potete ammirare cliccando sulla foto. Ma la voglia di tutti, anche di chi ne ha solo sentito parlare, è di metterla in moto e partire. Magari in Germania, sulle autostrade senza limiti di velocità, unico luogo in cui questa crossover può liberare tutta la sua potenza senza infrangere codici stradali e penali. Il motore, infatti, è lo stesso di Classe A e CLA 45 AMG: un due litri sovralimentato che più spremuto e rabbioso non potrebbe essere, come dimostrano i suoi 180 CV/litro. Una cifra che, moltiplicata per i due litri di cilindrata, dà il valore mostruoso di 360 CV. Un’esuberanza contenuta a dovere dalla trazione integrale e snocciolata da un rapidissimo cambio a doppia frizione AMG Speedshift DCT a 7 rapporti. La Mercedes non ha ancora rilasciato dati ufficiali relativi alle prestazioni, ma la velocità sarà sicuramente limitata elettronicamente a 250 km/h, mentre per l’accelerazione da 0 a 100 km/h la GLA 45 AMG dovrebbe farsi bastare meno di 5 secondi. La Classe A45
AMG, tanto per dare un’idea, impiega 4,6 secondi e la GLA non peserà molto di più, dato che, oltre al motore, in condivisione fra le due vetture ci sono anche la trasmissione, lo schema della trazione integrale e il pianale. La gamma “normale” della GLA dovrebbe poi ricalcare quasi per in-
tero quella della Classe A. Alla base ci saranno dunque la 180 BlueEfficiency da 122 CV fra i benzina e la 180 CDI da 109 CV fra i diesel. La variante più interessante per il nostro mercato dovrebbe rappresentata invece dalla 200 CDI da 136 CV. Adriano Tosi
OGNI MOTORE PORTA LA FIRMA DEL SUO “PAPÀ” In AMG parlano di “one man, one engine”: in pratica, ogni propulsore è assemblato artigianalmente e porta la firma di chi se ne è preso cura. Nel dettaglio, questo 2.000 è il primo quattro cilindri griffato AMG e deve la sua straordinaria potenza specifica alla pressione di sovralimentazione pari a ben 1,8 bar. Cattiveria, dunque, ma anche mansuetudine: l’erogazione è dolce e progressiva grazie alla tecnologia Twin Scroll, che fa arrivare i gas di scarico alla turbina mediante un ben preciso schema fluidodinamico, tale da garantire ben 450 Nm di coppia già a 2.250 giri (e fino a 5.000). Un’elasticità quasi da turbodiesel. Ciliegina sulla torta è l’omologazione Euro 6.
In alto, la vista laterale mette in evidenza i cerchi da 21” e le pinze freno rosse. Qui sopra, l’architettura con motore trasversale e trazione integrale
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6 AUTORAMA
DICEMBRE
2013
VI DEO
LaNOVITÀ Finalmente pronta la Jaguar F-Type Coupé
www.jaguar.it
METTE IL TETTO E SI ARRABBIA PURE LA SEXY VARIANTE CHIUSA DELLA SUPERCAR BRITANNICA PORTA IN DOTE LA SPORTIVISSIMA VERSIONE R, EQUIPAGGIATA CON LO STESSO POSSENTE MOTORE 5.000 V8 DELLA SORELLA MAGGIORE XKR-S La Jaguar F-Type Coupé, presentata in contemporanea ai Saloni di Los Angeles e Tokyo, non è solo la variante chiusa della supercar britannica lanciata pochi mesi fa in versione spider ma un modello creato per offrire un piacere di guida superiore. Mai la Casa inglese aveva infatti L’abitacolo della F-Type lanciato un modello con una rigidità torsionale della scocca così Coupé elevata (33.000 Nm/rad, il valore è identico a quello della rimane invariato anche se si opta per il tetto in vetro panoramico roadster. optional) e mai nell’attuale gamIl cambio automatico ma del marchio “british” si è vista a otto rapporti è l’unica trasmissione disponibile
un’auto dallo scatto così felino. L’inedita versione R (107.550 euro), dotata di un possente motore 5.000 V8 sovralimentato da 550 CV (che rimpiazza quello da 495
IL PLUS DEI FRENI CARBOCERAMICI La Jaguar F-Type R non si distingue dalla spider V8 solo per i 55 CV in più di potenza ma anche per l’impianto frenante carboceramico presente nell’elenco degli optional (il prezzo, però, non è ancora stato comunicato). I quattro dischi (anteriori da 398 mm e posteriori da 380 mm) garantiscono spazi d’arresto più contenuti: a tutto vantaggio della sicurezza e del divertimento su strada e in pista.
CV offerto dalla F-Type in configurazione “aperta”) e del differenziale elettronico attivo, accelera infatti da 0 a 100 km/h in soli 4,2 secondi (due decimi meno della sorella maggiore XKR-S, dotata dello stesso propulsore ma più ingombrante e pesante) e raggiunge una velocità massima (autolimitata) di 300 km/h. Gli altri due propulsori V6 da tre litri di cilindrata sono invece gli stessi già presenti sulla versione roadster: quello da 340 CV della “base” (69.890 euro) permette alla coupé britannica di toccare i 260 chilometri orari e dichiara uno “0-100” da 5,3 secondi mentre l’evoluzione da 380 CV della S (81.690 euro, con una dotazione di serie che comprende - tra le altre cose - i cerchi in lega da 19”, il differenziale autobloccante meccanico e le sospensioni attive) risponde con 275 km/h e 4,9 secondi sullo “0-100”. La Jaguar F-Type Coupé aggiunge anche un tocco di versatilità: il bagagliaio ha infatti una capienza di ben 407 litri, oltre il doppio dei 196 previsti dalla spider. Marco Coletto
DICEMBRE
2013
L’incredibile Honda S660 Concept
AUTORAMA 7
VI DEO
www.honda.it
L’HONDINA DELLE GRANDI EMOZIONI MOTORE CENTRALE E TRAZIONE POSTERIORE PER QUESTO PROTOTIPO, CHE ANTICIPA LE FORME DI UNA SPIDERINA ATTESA ANCHE IN EUROPA NEL 2015
pato in precedenza - sono invece la trazione posteriore e il motore centrale (come la Beat del 1991, ultima Honda realizzata con il fondatore dell’azienda Soichiro ancora in vita): in Giappone la versione di serie - che quasi sicuramente monterà una capote in tela per non
incidere troppo sulla massa complessiva, che non supererà i 900 chilogrammi - sarà venduta con un propulsore tre cilindri da 660 cc (per rientrare nella categoria delle “kei car”, piccole vetture che godono di notevoli vantaggi fiscali) mentre nel Vecchio Continente potrebbe essere adottato un nuovo motore 1.000 sovralimentato dalla potenza non ancora ufficializzata. Riusciranno le baby spider (categoria che ha visto come ultime rappresentanti la Daihatsu Copen e la Smart roadster) a conquistarci? M. C.
La Nissan GT-R si sdoppia: più confortevole da un parte, più cattiva dall’altra
La S660 di serie sarà lanciata fra due anni: nello stesso periodo la Honda tornerà in F1 come fornitrice di motori per la McLaren
www.nissan.it
EVOLUZIONE CONTINUA
Comfort migliorato (merito dei nuovi ammortizzatori che consentono di ridurre le vibrazioni e la rumorosità), freni più potenti e sterzo più leggero in manovra: sono queste le modifiche principali che gli ingegneri Nissan hanno apportato alla supercar GT-R in occasione del Model Year 2014 svelato al Salone di Tokyo che debutterà in Europa il prossimo anno. I prezzi non sono stati annunciati ma dovrebbero partiore al di sotto dei 100 mila euro. Per i più esigenti arriverà invece la
VIDEO
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Non c’è bisogno di potenze esagerate per divertirsi al volante di un’automobile: basta una vettura dal peso contenuto con la trazione dalla parte giusta (cioè posteriore) e con un motore vivac, preferibilmente montato in posizione posteriore centrale. Ce lo ha insegnato la Lotus con la Elise e lo ribadirà - in misura meno estrema - la Honda nel 2015, quando lancerà anche in Europa la versione di serie della S660 Concept mostrata al Salone di Tokyo. Il design di questo prototipo è ispirato allo studio Ev-Ster lanciato due anni fa sempre in occasione della rassegna nipponica mentre il nome è un omaggio alla spiderina S360 del 1962, una delle prime auto prodotte dalla Casa giapponese. I contenuti principali - come abbiamo antici-
cattivissima variante Nismo, realizzata dal reparto corse della Casa nipponica. Grazie alle nuove turbine derivate dalla variante da gara GT3, il propulsore genera 600 CV anziché 549: tra le altre
La GT-R caratteristiche segnaliamo gli amNismo è mortizzatori Bilstein, i pneumatici l’auto di serie Dunlop realizzati appositamente più veloce sul e l’alettone posteriore in fibra di circuito del carbonio per ottenere una mag- Nürburgring: giore deportanza. M. C. 7’08”679
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8 AUTORAMA
DICEMBRE
2013
VI DEO
LaPROVA
www.peugeot.it
Peugeot RCZ R
PEUGEOT SPORT FA RUGGIRE LA RCZ GLI INGEGNERI CHE HANNO FIRMATO LA 208 CHE STRACCIATO IL RECORD DEL PIKES PEAK SI SONO OCCUPATI DELLA RCZ E HANNO PREPARATO LA VERSIONE R. LA POTENZA SALE DA 200 A 270 CV E L’ASSETTO RICEVE IMPORTANTI ADEGUAMENTI Le modifiche al design sono lievi. L’occhio esperto noterà però l’aumento delle carreggiate, per ragioni tecniche più che estetiche
vence - Se solo avesse avuto un marchio premium tedesco sul cofano... La controprova non ce l’avremo mai, ma l’impressione è che la RCZ abbia raccolto meno - anche se 55.000 unità vendute dal 2010 sono un’ottimo risultato - di quanto potenzialmente avrebbe consentito la sua silhouette a dir poco provocante, con la carrozzeria “spalmata” sull’asfalto e le gobbe sul
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Come sempre, quando si parla di sportive e di passione, trovare una spiegazione razionale è difficile, oltre che poco sensato. Semplicemente, se siete patiti della guida e se ogni tanto non disdegnate qualche track day, la RCZ R fa decisamente per voi. A cifre ancora ragionevoli. tetto e sul lunotto. Forme seducenti che, unite al carattere deciso dei motori e dei telai, regalano molte soddisfazioni. Proprio per questo la RCZ è sta-
ta scelta per inaugurare la collaborazione con il reparto corse della Casa (Peugeot Sport) sulle vetture di serie. I tecnici che fino all’anno scorso hanno messo mano alla 908 per la 24 ore di Le Mans e alla mostruosa 208 T16 che ha sbriciolato il record del Pikes Peak (che sono poi gli stessi papà delle 207 e 208 che vincono campionati rally nazionali a raffica), da oggi si occupano anche delle Peugeot stradali più arrabbiate. E il prossimo frutto di questa colaborazione sarà la 308, che si è fatta vedere in salsa R al Salone di Francoforte.
Il tocco da maestri si vede subito: la già divertente RCZ, in versione R diventa una sportiva vera. Le prestazioni tolgono il fiato, ma è soprattutto il piacere di guida che esalta. Per portare la francese al sottosterzo bisogna commettere un macroscopico errore di valutazione, tanto l’avantreno è incollato all’asfalto. Un’aderenza che non viene meno neppure in fase di uscita di curva, quando sui pneumatici anteriori si scarica tutta la furia dei 330 Nm e dei 270 CV. Il merito è del differenziale autobloccante Torsen, che trasferisce al-
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DICEMBRE
2013
AUTORAMA 9
LA SCHEDA
PREZZO circa 40.000 euro vedi il listino completo ALIMENTAZIONE benzina, turbo MOTORE 4 cilindri in linea CILINDRATA 1.598 cc POTENZA 199 kW/270 CV COPPIA 330 Nm CAMBIO manuale a 6 marce TRAZIONE anteriore DIMENSIONI 4,29/1,85/1,36 metri VOLUME BAGAGLIAIO 321 litri 0/100 KM/H 5,9 secondi VELOCITÀ 250 km/h CONSUMO COMBINATO 6,3 l/100 km EMISSIONI CO2 145 g/km la ruota esterna (quella con più aderenza) la coppia eventualmente in eccesso e che porta al pattinamento quella interna. Proprio l’autobloccante richiede però una presa ferrea sul volante, se si guida con foga. Quando il fondo è sconnesso, infatti, le ripercussioni sullo sterzo sono sensibili e la RCZ R tende un po’ a cambiare direzione in base alla conformazione dell’asfalto. Detto questo, lo sterzo si accontenta di pochissimi angoli di rotazione del volante per far cambiare direzione alla vettura, restituendo fedelmente lo stress dei pneumatici anteriori. Impressionante il motore: un po’ fiacco ai bassissimi regimi, a 2.000 giri fa esplodere tutta la sua rabbia, che cessa solo quando la lancetta tocca quota 6.000. Sulle strade utilizzate per Rally di Montecarlo, sulle quali si è svolta la prova, ci si potrebbe quasi dimenticare il cambio in terza, se non fosse che azionare
CON CHI SE LA GIOCA* PEUGEOT RCZ da 28.650 euro AUDI TT da 33.880 euro BMW SERIE 1 COUPÉ da 31.050 euro VOLKSWAGEN SCIROCCO R da 33.900 euro *PREZZO D’INGRESSO ALLA GAMMA
la leva è un vero piacere. Corsa corta, inserimenti precisi e secchi e capacità di tollerare i peggiori maltrattamenti sono le caratteristiche distintive di questo
sei marce. E i freni a disco anteriori flottanti da 380 mm di diametro, la fatica non sanno cosa sia, meppure dopo parecchi km di discesa. Il comfort, infine, è
un concetto quasi sconosciuto alla coupé Peugeot, a causa dell’assetto corsaiolo e della colonna sonora dello scarico. Adriano Tosi
NEL MOTORE C’È MOLTO DI NUOVO Rimappare la centralina sarebbe stato più facile ed economico, ma non avrebbe garantito gli stessi risultati in termini di prestazioni, vivacità nel prendere giri e affidabilità. Ecco perché Peugeot Sport ha rimesso mano pesantemente al quattro cilindri 1.6 turbo da 200 CV della RCZ THP. Nuovi cuscinetti di banco, pistoni forgiati e bielle Mahle sopportano le maggiori sollecitazioni generate dalla turbina maggiorata, mentre il collettore di aspirazione ridisegnato dà alla combustione tutto l’ossigeno che serve.
Sopra, la plancia rivestita in pelle con cuciture rosse è di serie, al pari dei sedili contenitivi in pelle e Alcantara. Nella foto piccola, la targhetta identificativa autografata Peugeot Sport