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Settimanale di informazione e cultura del mondo dei motori
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Nº 597 / 6 - 12 OTTOBRE 2014
HUBCOMUNICAZIONE
Provata su strada la Ford Mustang
SUPERCAR IN SALDO Bella, sensuale, velocissima e costa meno di 40 mila euro JEEP RENEGADE Nasce in Italia però è una vera fuoristrada a stelle e striscie
NEWS ...e ora la Renegade ha anche una cugina tricolore che si chiama Fiat 500X
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NEWS
OTTOBRE
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NELLE SETTIMANE PRECEDENTI VI ABBIAMO ANTICIPATO MOLTE NOVITÀ DEL SALONE FRANCESE, MA L’APERTURA DEI BATTENTI AL PUBBLICO, AVVENUTA SABATO 4 OTTOBRE, CI HA RISERVATO ALTRE SOPRESE MOLTO GUSTOSE. VE LE MOSTRIAMO IN QUESTE PAGINE
VIDEO
ULTIME DA PARIGI
VIDEO
FIAT/ 500X: TUTTI I DETTAGLI DEL CROSSOVER ITALIANO
LAMBORGHINI/ ASTERION IBRIDA PLUG-IN, ANCHE 50 KM IN ELETTRICO
In occasione della presentazione parigina, Stephan Winkelmann, numero uno della casa del Toro, ha tranquillizzato gli appassionati: «Asterion LPI 910-4 è una vera Lamborghini». Un intervento necessario perché il design è più "garbato", sinuoso, meno scolpito e, soprattutto, perché Asterion è il primo modello ibrido plug-in mai fabbricato a Sant'Agata Bolognese, anche se con tecnologia tedesca, dal momento che la Lamborghini è controllata dall’Audi. L'autonomia elettrica arriva a 50 km, anche se questo range operativo non è certo raggiungibile alla velocità da brivido di cui la sportiva è accreditata. Nel funzionamento a batterie, infatti, arriva a 125 orari, mentre in modalità ibrida raggiunge i 320 km/h con un'accelerazione di 3 secondi da 0 a 100. Sotto il cofano c’è un sistema da 910 CV che abbina un 5.2 litri V10 aspirato montato trasversalmente a tre motori elettrici, due dei quali piazzati all'anteriore, abbinato ad un cambio a sette marce a doppia frizione. Consumi ed emissioni dichiarati sono eccezionali per un modello del genere: 4,2 l/100 km e 98 g/km di CO2. A patto, naturalmente, di guidare Asterion come un'utilitaria, malgrado sia fabbricata con una monoscocca in carbonio (anche con titanio per i fari).
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Largamente attesa, la nuova variante della 500 è disponibile sia con un allestimento più "cittadino" sia con uno più "sbarazzino" destinato al tempo libero. La bFiat mette a disposizione anche diversi motori, tre trasmissioni - è la prima Fiat con trasmissione automatica a 9 rapporti - e trazione anteriore, integrale oppure anteriore con funzione Traction Plus per ottimizzare la motricità. Verrà commercializzata in più di 100 paesi, Stati Uniti compresi. Con il nuovo crossover, dunque, la famiglia 500, che già comprende 500, 500C, 500L, 500L Trekking e 500L Living, si allarga. Misura 4,25 metri di lunghezza (4,27 per la versione “outdoor”), 1,8 di larghezza e 1,61 di altezza e il bagagliaio ha una capacità di 350 litri. Al lancio saranno disponibili i motori 1.4 Turbo MultiAir II da 140 CV (trazione anteriore e cambio manuale a sei rapporti), 1.6 MultiJet II da 120 CV (cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore) e 2.0 MultiJet II da 140 CV (trasmissione automatica a nove rapporti e trazione integrale). In seguito arriveranno i benzina 1.6 "E-torQ" da 110 CV, 1.4 Turbo
TESLA/ ARRIVA LA MODEL D, FORSE ANCHE COL SECONDO MOTORE DAVANTI
Saverio Villa
N. 597/6 - 12 OTTOBRE 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri
Cristina Altieri Paolo Altieri
Michele Orfino REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it SEDE LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 Milano Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
Marco Coletto
Mattia Eccheli
Andrea Rapelli
MultiAir II da 170 CV e Tigershark 2.4 da 184 CV e i turbodiesel 1.3 MultiJet II da 95 CV e 2.0 MultiJet II da 140 CV. Su 500X è disponibile la funzione eco:Drive che permette di risparmiare fino al 16% di carburante e ridurre le emissioni di CO2. La vettura offre anche il selettore di guida Drive Mood Selector che agisce su motore, freni, sterzo e cambio, consentendo tre diversi comportamenti in base allo stile di guida o alle condizioni della strada: Auto, Sport e All weather (nella versione Cross è sostituita dalla funzione "Traction" che, in abbinamento alla trazione integrale, rende più reattiva la trasmissione di coppia alretrotreno). Su tutte sono di serie 6 airbag, proiettori con funzione luce diurna e fendinebbia cornering ed ESC. Secondo i mercati e gli allestimenti sono di serie o in opzione il Lane Assist e il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi. Solo a richiesta, invece, sono disponibili la telecamera posteriore per retromarcia e il sistema Brake Control. Il sistema di infotainment UconnectTMcon può avere lo schermo touchscreen da 5" o da 6,5''.
Adriano Tosi
Palo Alto (Stati Uniti) - Un nuovo modello sta per arrivare nel firmamento elettrico. È la Tesla Model D, della quale, però, non si evince naturalmente molto nell'unico teaser rilasciato. Oltreoceano le speculazioni ruotano attorno ad una possibile evoluzione della Model S (le cui forme si intuiscono nell'oscurità), ma con un motore anteriore aggiuntivo. La lettera D starebbe così - forse - per Dualdrive. L'attesa durerà ancora qualche giorno, cioè fino al 9 ottobre 2014 quando se ne saprà di più.
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OTTOBRE
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VOLKSWAGEN/ CONCEPT XL SPORT DA 270 KM/H CON MOTORE DUCATI
Anteprima mondiale per la XL Sport, la "migliore vettura sportiva" dal punto di vista aerodinamico secondo la VW. Si tratta di un'evoluzione della XL1, ormai già prodotta in serie, anche se in appena 250 esemplari. Il concept XL Sport ha le portiere con apertura ad ali di gabbiano e monta un motore high-tech Ducati da 200 CV (il 2 cilindri più potente al mondo), capace di spingere il modello fino ai 270 chilometri all'ora di velocità. Anche XL Sport verrà prodotto in edizione molto limitata: 500 unità. È realizzato con materiali leggeri come il carbonio ed il magnesio tanto che il rapporto tra peso (890 chilogrammi) e potenza (200 CV appunto) è impressionante. Il coefficiente di resistenza aerodinamica (0,258) e la superficie frontale (1,7 mq) aprono nuove frontiere per il mondo automotive. Volkswagen ha anche adottato speciali accorgimenti come particolari Air Curtains (che, nella zona frontale, convogliano
l'aria in modo mirato in appositi canali), prese d'aria nei passaruota, sottoscocca ulteriormente ottimizzato, canali di convogliamento dell'aria che riducono la portanza nel cofano anteriore, uno spoiler posteriore estraibile (con il sistema d'azionamento della Lamborghini Aventador) e aperture di raffreddamento adattive integrate nel portellone posteriore (lamelle che, in caso di necessità, si aprono e consentono lo smaltimento del calore del motore). La trasmissione è a doppia frizione a 7 rapporti (DSG). I pneumatici per alte velocità delle dimensioni 205/40 R 18 (anteriore) e 265/35 R 18 (posteriore) sono montati su cerchi forgiati in magnesio (23,9 chilogrammi in meno rispetto alla già più leggera lega di alluminio). VW XL Sport concept misura 4,291 metri di lunghezza (oltre 40 cm più di XL1), 1,847 di larghezza e 1,153 di altezza con un passo allungato (2,424).
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INFINITI/ Q80 INSPIRATION, FASTBACK CON PORTIERE "AD ARMADIO" «Aumentare il portafoglio prodotti del 60% entro i prossimi cinque anni e più che raddoppiare il numero di motori e cambi»: è l'obiettivo di Infiniti a livello globale. Al Salone di Parigi il brand di lusso della Nissan ha anticipato il suo esordio nel segmento delle berline di superlusso con la Q80 Inspiration, un prototipo "audace" svelato dal vice presidente Europa, Medio Oriente e Africa François Goupil de Bouillé e da Alfonso Albaisa, executive Design director. La slanciata fastback a quattro porte misura 5,05 metri di lunghezza (3,1 di passo), due di larghezza ed appena 1,35 di altezza. L'apertura delle porte è "ad armadio", mentre gli interni sono una sorta di veranda (grazie al tetto panoramico in vetro scolpito) ad alta tecnologia. La Q80 Inspiration è alimentata da un sistema ibrido elettrico da 550 CV dai consumi dichiarati di 5,5 l/100 km. Infiniti ha esibito a Parigi, e per la prima volta in Europa, anche la Q70 2015, che sotto il cofano monta un turbodiesel a quattro cilindri da 2.2 litri e 170 CV, con 400 Nm di coppia.
SUZUKI/ VITARA, NUOVO SUV COMPATTO La produzione della nuova Suzuki Vitara comincerà l'anno prossimo in Ungheria e la vettura verrà poi esportata in tutto mondo come veicolo globale. Il nuovo suv vanta misure compatte, con 4,175 metri di lunghezza, 1,775 di larghezza e 1,610 di altezza (18,5 centimetri dal suolo). L'aspetto è "importante" con il cofano a conchiglia (particolare che contraddistingue la serie Vitara da sempre) ed il paraurti anteriore dal design di forma trapezoidale, nonché le prese d'aria laterali. La nuova Vitara adotta anche
proiettori a LED a risparmio energetico. Come entrambi da 1.6 litri e da 120 CV: il primo a benzina con 156 Nm di coppia, il secondo a altri modelli, anche questo suv compatto è gasolio con 320 Nm. L'unità a gasolio dispone stato progettato per offrire ai clienti numerose opportunità di personalizzazione (i giapponesi si stanno convincendo che in Europa per vendere bisogna fare così): dai colori agli accessori, incluse soluzioni bicolor, fino ad uno specifico kit Urban (finiture cromate, cornici per i fari fendinebbia, modanature laterali e spoiler superiore posteriore). Sotto il cofano Suzuki offre due motori,
di un nuovo sistema EGR e della sovralimentazione a geometria variabile. Il benzina è abbinato al cambio manuale a cinque velocità (in opzione la trasmissione automatica a sei velocità), mentre il propulsore diesel è equipaggiato con cambio a sei rapporti. Il suv sarà venduto sia a due ruote motrici, sia con trazione integrale AllGrip con quattro diverse modalità di guida. Le emissioni minime di CO2 – dichiarate per la diesel 2WD - sono di 106 g/km. Il vano bagagli standard ha una capacità di 375 litri.
FORD/ CINTURE CON AIRBAG INTEGRATO, ANTEPRIMA A BIMBINFIERA
GENERAL MOTORS/ RICHIAMI ANCHE PER LE CHEVROLET DELLA POLIZIA
Milano - Anteprima per il pubblico italiano alla recente edizione di Bimbinfiera delle nuove cinture di sicurezza Ford con airbag integrato, che esordiranno sulla nuova Mondeo. Il sistema è progettato per proteggere testa, collo e busto, specialmente nel caso di passeggeri più vulnerabili, come i bambini e le persone anziane. Grazie all'airbag integrato, la forza dell'urto viene assorbita da un'area cinque volte superiore rispetto a quella di una cintura tradizionale, garantendo una
Detroit (Stati Uniti) - Solo venerdì 3 ottobre erano stati annunciati dalla General Motors richiami per 524.000 veicoli (dovranno tornare nelle officine di Usa, Canada e Messico, per possibili cortocircuiti e problemi alla chiusura del cofano, le Cadillac SRX, Chevrolet Spark e Saab 9-4X prodotte fra il 2010 ed il 2014), portando il totale delle campagne a 71 dall'inizio dell'anno, e poche ore dopo è arrivata l'ufficializzazione di richiami (ora 74) per altre 57.182 vetture. Totale: oltre 30 milioni solo nel 2014. I modelli in questione, stavolta, sono Pontiac G8s (2008 e 2009), Cadillac CTS-Vs, Chevrolet Sonic e perfino la Chevrolet Caprice, venduta anche alla polizia americana tra il 2011 ed il 2013. I problemi riguardano ancora una volta il sistema di accensione che potrebbe spegnere il motore e disattivare gli airbag.
maggiore dispersione dell'energia dell'urto e riducendo l'eventualità di subire dei traumi. Nell'impiego normale, le cinture con airbag non hanno differenze rispetto a quelle tradizionali. Anche il loro funzionamento è identico a quello degli airbag: le cinture posteriori si gonfiano (meno di 40 millisecondi) quando i sensori d'urto rilevano un incidente. A differenza degli airbag, che al momento dell'attivazione possono generare calore, le cinture Ford utilizzano gas compresso freddo.
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LaPROVA
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www.ford.it
Ford Mustang GT Ti-VCT V8 5.0
L’EUROPA NEL MIRINO VI DEO
LA PIÙ FAMOSA SPORTIVA D’OLTREOCEANO STA PER ARRIVARE FINALMENTE ANCHE DA NOI MA NON VUOLE PIACERE SOLO AGLI AMANTI DELL’ “AMERICAN STYLE” E HA MECCANICA, SOSPENSIONI E DIMENSIONI ADATTISSIME AI GUSTI DEGLI SPORTIVI NOSTRANI La Ford sta cercando di costruirsi un’immagine “premium” anche da noi e così ha deciso di importare per la prima volta in Europa il suo modello sportivo più famoso, nato nel 1964 e giunto alla sesta generazione
los angeles (California) Costerà meno di 40 mila euro se monterà il 2.3 quattro cilindri turbo EcoBoost da 310 CV e meno di 45 mila se nel cofano ci sarà l’americanissimo 5.0 V8 da 435 CV. Questo è quanto ha comunicato finora Ford Italia pert quanto riguarda i prezzi della nuova Mustang e l’approssimazione è dovuta al fatto che le prime vetture saranno disponibili nel nostro Paese solo dal prossimo mese di maggio. Sono cifre decisamente interessanti in rapporto alle prestazioni e rispetto alle concorrenti eruopee: tanto per fare un esempio plausibile targato BMW, la 435i da 306 CV costa oltre 52 mila euro mentre per la M4 da 430 CV ne occorrono quasi 78. E possiamo ipotizzare circa 45 e 50 mila per le rispettive versioni convertibili, che arriveranno sul mercato contestualmente alle GT coupé. Insomma, se, come si vocifera, il Governo italiano dovesse cassare il nefasto superbollo, che ha
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha prestazioni elevate in assoluto ma, soprattutto, un rapporto tra prezzo e prestazioni quasi inarrivabile. E la guidabilità è a livello delle migliori concorrenti del Vecchio Continente distrutto il mercato delle supercar e ha impedito il nascere del segmento delle “supercar abbordabili”, la Mustang potrebbe davvero ricavarsi il suo spazio, perché le carte per colpire al cuore gli appassionati ci sono tutte, visto che dopo 50 anni di onorato servizio, pur non essendo mai stata importata ufficialmente in Italia, ha un nome di grande richiamo per gli sportivi. La linea della nuova generazione è classica, visibile ma non chiassosa, e non eccede nell’americanismo neppure nelle dimensioni,
visto che è lunga poco meno di 4,8 metri. L’interno non è sfarzoso ma è altrettanto ben disegnato rispetto all’esterno e questo permette di essere più indulgenti nel giudicare i materiali, che sono di tipo economico com’è da sempre nello stile delle cosiddette “pony car” statunitensi. Davanti c’è tanto spazio, anche se i sedili non sono particolarmente ampi. La posizione di guida, pur potendo contare su diverse regolazioni, rimane sempre un po’ alta, anche se si adot-
tano le belle poltroncine Recaro, offerte a richiesta. Dietro, invece, il divanetto è insolitamente corposo per il tipo di auto: il problema, semmai sta nello spazio per le gambe di chi ci alloggia, che è poco, e nell’altezza, che è pochissima per l’esigenza di due adulti. Il bagagliaio, invece, ha una capacità notevole per una sportiva (408 litri per la GT e 332 per la convertibile), però l’accessibilità è penalizzata dall’apertura ridotta e dall’assenza di un portellone. Il 2.3 litri è molto brillante ma anche inaspettatamente elastico, visto che a 2.000 comincia già a spingere forte e lo fa fino ai 5.500 giri, poi, come quasi tutti i turbo moderni, si acquieta e non è più produttivo insistere con l’acceleratore. In ogni caso muo-
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OTTOBRE
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LA SCHEDA
CON CHI SE LA GIOCA
PREZZO 45 mila euro c.a.
FORD MUSTANG 5.0 V8: 45.000 euro c.a. BMW M4 COUPÉ: 77.850 euro CHEVROLET CAMARO COUPÉ: 41.247 euro PORSCHE 911 CARRERA S COUPÉ: 111.361 euro
vedi il listino completo ALIMENTAZIONE benzina MOTORE 8 cilindri a V di 90° CILINDRATA 4.951 cc POTENZA 313 kW/435 CV COPPIA 542 Nm CAMBIO manuale a 6 marce TRAZIONE posteriore DIMENSIONI 4,78/1,92/1,39 metri VOLUME BAGAGLIAIO 408 litri 0/100 KM/H 4 secondi c.a. VELOCITÀ 250 km/h CONSUMO COMBINATO n.d. EMISSIONI CO2 n.d.
ve i 1.600 kg della Mustang con la disinvoltura che ci si aspetta da una sportiva. Gli unici suoi limiti sono la sonorità, che non regala il coinvolgimento di un V8 e, come detto, la mancanza di quell’allungo prolungato che piace agli sportivi più esigenti. Il V8 di 5 litri è un po’ meno raffinato nella costruzione, dal momento che, a differenza dell’EcoBoost, non ha l’iniezione diretta, però ha un’erogazione vigorosa fin dal basso, intorno ai 4.000 giri diventa cattivo e, comunque, sa il fatto suo fino ai 6.500. Ovviamente condendo il tutto con un rumore profondo che riempie le orecchie e la testa, pur senza esagerare con i decibel. La Ford dichiara nel primo caso 233 km/h di velocità massima e 250 nel secondo, mentre non ci sono dati ufficiali sull’accelerazione, ma è verosimile pensare che la EcoBoost rimanga intorno ai 5 secondi sullo 0-100, mentre per la V8, che pesa un’ottantina di kg in più, dovrebbero bastarne più o meno 4.
Il passaggio dal ponte rigido posteriore alle sospensioni indipendenti multilink farà magari storcere il naso agli americani intransigenti, ma la guidabilità della Mustang ne guadagna. L’assetto è molto composto e rigoroso, con una tendenza a chiudere morbidamente con il muso appena si alleggerisce il gas che sul misto è piacevolissima e appagante. Oltretutto lo sterzo è rapido, ben calibrato e diverte e, dal punto di vista della guidabilità, la Mustang può ora misurarsi con le sportive europee. Il cambio manuale a sei marce invece denuncia qualche limite nella precisione degli innesti ed è anche abbastanza pesante da manovrare, però ha la corsa corta e la rapportatura ravvicinata nelle prime marce. Per entrambe le motorizzazioni, comunque, sarà a disposizione un automatico, sempre a sei marce e con leve al volante che, molto probabilmente, di dimostrerà più in linea con lo spirito della coupé Ford. Saverio Villa (@saveriovilla)
AUTORAMA 5
Lo stile interno, come l’esterno, solletica la nostalgia, richiamando quello delle prime Mustang, che sono ormai oggetti da collezione. I materiali sono di tipo economico ma ben trattati e giustificati da un prezzo che, nonostante le prestazioni, è in linea con quello di certe berline medie europee
IL “CAVALLINO” USA HA MEZZO SECOLO Il 17 aprile del 1964 la Mustang debuttò in un motorshow a New York e già nel primo giorno di esposizione al pubblico le vendite superarono le 20 mila unità. Il segreto di quel successo era l’offerta di fascino e grandi prestazioni a prezzi popolari. Il telaio era quello della Falcon, un modello di grande diffusione, mentre il motore di base era un sei cilindri in linea di 2.800 cc da soli 105 CV che permetteva di arrivare a 150 km/h. Il tutto per soli 2.500 dollari. Ma la fama arrivò grazie alle versioni più potenti, che nel corso degli anni sono arrivate a superare largamente i 500 CV. Dal 1964 ad oggi si sono succedute altre quattro generazioni di Mustang: 1974, 1979, 1994 e 2005. La colonna di foto a sinistra mostra le versioni più rappresentative delle prime cinque generazioni della vettura, venduta finora in circa 9 milioni di esemplari.
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LaPROVA www.jeep-official.it
Jeep Renegade 2.0 Multijet 140 CV Aut. Limited
EHI, MA QUESTA JEEP PARLA ITALIANO... VI DEO Oltre alle classiche 7 feritoie a forma di lattina di Coca-Cola sulla calandra, nell'estetica della Renegade non mancano richiami alla storia delle Jeep, come i fari tondi, le spalle robuste, gli archi passaruota squadrati
GRAZIE ALL'ALLEANZA CON FIAT, JEEP DEBUTTA IN UN SEGMENTO FINO AD ORA INESPLORATO CON UNA PICCOLA SUV DALLE CAPACITÀ FUORISTRADISTICHE SPICCATE. E UN DESIGN STRAPPASORRISI PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Primo, perché esce dal coro delle suv classicheggianti. Poi, perché è compatta e su strada è confortevole. Poi, quando l'asfalto finisce, se si sceglie la versione Tralihawk, quasi nulla potrà fermarla Balocco (Torino) - La Renegade segna uno spartiacque fondamentale nella storia della Jeep, che ora si lancia a capofitto nel segmento delle piccole suv, attraenti anche dal punto di vista del pubblico femminile. Ma è anche la Jeep dei primati: la vettura in questione prende le sembianze del primo veicolo di FiatChrysler Automobiles progettato in Italia in collaborazione diretta con gli Stati Uni-
ti e venduto in oltre 100 Paesi. Inoltre, è la prima Jeep costruita in Italia, a Melfi. Dove si è proceduto ad una ristrutturazione totale dell'impianto, un po' come era accaduto a Pomigliano D'Arco in occasione del lancio della Panda. Per un'entrata di gran carriera nella giungla del mercato ci voleva anche un design d'impatto: curato direttamente negli States, lo stile riesce ad amalgamare
con semplicità i classici stilemi Jeep, reinterpretandoli in chiave “pop”. Il risultato è un'auto simpatica, ben piantata e proporzionata sulla strada, che offre misure interne più che dignitose per 4 occupanti: il merito è anche della piattaforma Small Wide, che la Renegade condivide con la Fiat 500L. Grazie al design squadrato del padiglione, inoltre, anche chi non è avvezzo alle diete riesce a sa-
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LA SCHEDA
PREZZO
31.300 euro
vedi il listino completo ALIMENTAZIONE benzina, turbo MOTORE turbodiesel, 4 cilindri in linea CILINDRATA 1.956 cc POTENZA 110 kW/140 CV COPPIA 350 Nm CAMBIO automatico a 9 rapporti TRAZIONE integrale DIMENSIONI 4,24/1,81/1,67 metri VOLUME BAGAGLIAIO 351/1.297 litri 0/100 KM/H 10,2 secondi VELOCITÀ 182 km/h CONSUMO COMBINATO 5,7 l/100 km EMISSIONI CO2 154 g/km
CON CHI SE LA GIOCA* L’esemplare fotografato è in allestimento Trailhawk, pensato per affrontare il fuoristrada impegnativo. Il divano posteriore può accogliere con discreta comodità tre occupanti
JEEP RENEGADE da 23.500 euro KIA SOUL da 20.200 euro MINI COUNTRYMAN da 23.750 euro SKODA YETI da 19.260 euro *PREZZO D’INGRESSO ALLA GAMMA
lire e scendere con una certa facilità. Su strada, però, la Jeep sembra più raffinata e precisa rispetto alla sorella Fiat, grazie ad una migliore insonorizzazione, sospensioni più controllate e sterzo più preciso. Il 2 litri Multijet da 140 CV è dolce e pastoso, ben accoppiato al cambio automatico a 9 rapporti, optional. Ma una Jeep si riconosce anche dalla capacità di cavarsela su terreni difficili, vizio che la Renegade non ha certo perso. Grazie agli angoli di attacco e uscita favorevoli e ad un sistema di trazione che è il fiore all'occhiello di questo modello, ci si muove sempre con estrema agilità quando l'asfalto finisce. I patiti di offroad sceglieranno però la versione Trailhawk, agghindata di tutto punto per affrontare la Dakar : 2.0 Multijet da 170 CV, cambio automatico a 9 rapporti, Jeep Active Drive Low con marce ridotte, altezza da terra maggiorata di 35 mm, sospensioni specifiche con escursione di 170 mm all'anteriore e 205 mm al posteriore, piastre di protezione sottoscocca, paraurti specifici. Ad un prezzo che, però, si avvicina pericolosamente a quota 33.000 euro.
TRE ALLESTIMENTI PER DURI E MENO DURI
Chi non ha velleità da Camel Trophy ma deve districarsi in un diverso tipo di giungla, quella urbana, può sempre ripiegare sulle versioni a due ruote motrici, disponibili con l'1.4 MultiAir da 140 CV e l'ottimo 1.6 Multijet da 120 CV. Per consumi decisamente più cittadini, rispettivamente da 5,9 e 5,6 l/100 km nel ciclo combinato. A proposito di metropoli, occhio solo ai parcheggi: la par-
ticolare forma della carrozzeria ha reso i montanti anteriori spessi come due Big Mac impilati mentre, in manovra, la visibilità posteriore è assicurata solo dal piccolo lunotto e da due minuscoli oblò. Nonostante questo, al volante si riesce a scorgere perfettamente la fine dello squadrato cofano anteriore: una piacevole sorpresa, di questi tempi. Andrea Rapelli (@AndreaRapelli)
L'allestimento "base" Longitude comprende già vetri elettrici, barre nere sul tetto, cerchi in lega da 16", clima manuale, Hill Start Assist, cruise control, sensori pressione pneumatici, fendinebbia, retrovisori elettrici riscaldabili, volante in pelle e sistema UConnect con display da 5”, Usb, Bluetooth, sei altoparlanti e comandi al volante. La Limited aggiunge barre in grigio satinato, cerchi da 17", clima automatico, il Forward Collision Warning Plus, il Lane Departure Warning Plus, display da 7”, sensori di parcheggio posteriori e altro. La Trailhawk, infine, monta anche pneumatici M+S, riduttore, ganci di traino, Hill Descent Control, divano posteriore frazionato 40/20/40 e sospensioni e rinforzi per il fuoristrada.