Autorama 2014 8settembre

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Settimanale di informazione e cultura del mondo dei motori

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Nº 593 / 8 - 14 SETTEMBRE 2014

HUBCOMUNICAZIONE

Nuova Citroën C1

STRACITTADINA Agile, simpatica e ben accessoriata: è l’arma ideale per affrontare il traffico urbano

RENEGADE La Jeep italiana va in vendita da 23.500 euro

TWINGO Meno di 10 mila euro per la Renault che sa di Smart


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NEWS

SETTEMBRE

2014

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JEEP/ RENEGADE: IN VENDITA A PARTIRE DA 23.500 EURO

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Torino – Comincia l'era di Jeep Renegade, lo small suv che apre una nuova fase di Fiat Chrysler Automobiles. Il primo frutto della sinergia italoamericana al lancio è disponibile in versione "Opening Edition", mentre gli allestimenti standard sono tre: Longitude, Limited e Trailhawk. Il listino parte da 23.500 euro (Longitude e Limited con motore 1.4 benzina da 140 CV) ed arriva ai 32.800 della Trailhawk 2.0 MultiJet II da 170 CV con cambio automatico a 9 rapporti e trazione 4x4 Jeep Active Drive Low. Gli ordini sono già aperti

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Saverio Villa

Cristina Altieri Paolo Altieri

Michele Orfino REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 redazione@hubcomunicazione.it SEDE LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 Milano Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.

Marco Coletto

Mattia Eccheli

4x4, e MultiJet II da 2.0 litri con Stop&Start da 140 CV e 170 CV, abbinato alla trasmissione automatica a nove rapporti e alla trazione 4x4. Jeep Renegade "Opening Edition" è basata sulla versione Limited ed è disponibile solo combinazioni bicolore Alpine White con tetto verniciato nero oppure Omaha Orange sempre con tetto verniciato nero, con cerchi in lega da 18'' Black e un esclusivo badge completeranno la caratterizzazione estetica specifica di questa versione in edizione limitata.

RENAULT/ LA NUOVA TWINGO COMINCIA BENE: MENO DI 10 MILA EURO

N. 593/8 - 14 SETTEMBRE 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri

anche se il lancio commerciale presso i concessionari è in calendario a fine mese (e, a seguire, negli altri mercati del Vecchio Continente). La gamma italiana di Jeep Renegade offre 5 combinazioni motoretrasmissione: Turbo MultiAir2 da 1. litri con Stop&Start da 140 CV e trazione 4x2 abbinato al cambio manuale a sei rapporti, MultiJet II da 1.6 litri con Stop&Start da 120 CV con cambio manuale a sei rapporti e trazione 4x2, MultiJet II da 2.0 litri con Stop&Start da 140 CV con cambio manuale a sei rapporti e trazione

Andrea Rapelli

Adriano Tosi

Roma– Due motori, cinque equipaggiamenti (tre ordinari e due i speciali) ed un prezzo di lancio di 9.950 euro. La nuova Twingo viene offerta con due propulsori benzina a tre cilindri, aspirato o turbo. Il primo è l'Energy TCe 90 - già disponibile su Clio e Captur – riprogettato per il 50% dei componenti. La potenza è di 90 CV, mentre la coppia raggiunge i 135 Nm. È accreditato di consumi di 4,3 l/100 km e di emissioni di CO2 di 99 g/km. Il secondo è lo SCe 70 aspirato da un litro e da 70 CV per il quale il costruttore francese dichiara consumi misti di 4,2 l/100 km ed emissioni di 95 g/km di CO2 nella versione con Stop&Start (105 g CO2/km senza). Renault Twingo è offerta con una doppia soluzione: la nuova radio R & GO con connessione tramite lo smartphone o il sistema R-Link Evolution (con schermo capacitivo da 7''). Il livello Wave è disponibile con l'unità da 70 CV ed include ABS, ESP, cehi con copriruota in acciaio da 15'', chiusura centralizzata, computer di bordo, fari diurni a LED, controllo pressione pneumatici, kit riparazione pneumatici, servosterzo elettrico e spoiler posteriore. Poi ci sono le versioni Wave (tra le altre cose con Radio R&GO con comandi al volante e supporto smartphone) ed Energy (disponibile per entrambi i motori). Le due special edition sono Energy OpenAir (con tetto apribile in tessuto) da 13.500 euro ed Energy Sport (solo per il TCe 90 CV S& e, tra le altre cose, esterni Color Red o White, stripping esclusivo Sport e le sellerie misto pelle/tessuto) a 14.750 euro.


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KIA/ NUOVA SORENTO, OBIETTIVO 270.000 AUTO ALL'ANNO

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Milano – Della nuova Kia Sorento vi abbiamo già svelato tutti i dettagli, ma ancora non si conoscevano gli obiettivi di vendita; i coreani li hanno dichiarati oggi e sono molto ambiziosi: 270.000 unità all'anno suddivisi principalmente fra Europa e USA, ma anche alcuni mercati orientali (tra cui ovviamente la Corea del Sud). l lancio globale della vettura, che è già stata ampiamente svelata, avverrà nei primi mesi del prossimo anno e se la vedrà con rivali come Nissan X-Trail e Mitsubishi Outlander.

VOLVO/ NUOVA XC90, SUV DEL FUTURO A 7 POSTI Göteborg (Svezia) – Novità soprattutto sotto il cofano e dal punto di vista tecnologico, un po' meno per quanto riguarda l'estetica. È la nuova XC90 che debutta in anteprima mondiale al Salone di Parigi 2014 ed è basata sulla nuova piattaforma SPA a sette posti. Esteticamente la XC90 propone griglia e logo nuovi, ma anche gruppi ottici totalmente diversi ed un cofano più lungo. Due gli equipaggiamenti: Urban Luxury Package e Luxury Rugged. È anche la prima Volvo a montare l'Apple Car Play con sistema operativo iOS. I motori sono tutti a quattro cilindri. Al top di gamma si inserisce la T8 ibrida basata su un propulsore turbo benzina da 2 litri accoppiato ad un motore

elettrico da 60kW per un totale di 400 CV e 640 Nm. Il motore termico muove le ruote anteriori, mentre quello elettrico plug-in agisce su quelle posteriori e garantisce un'autonomia a emissioni zero di 40 chilometri. L'offerta è completata dal 2.0 litri T6 da 320 CV e 400 Nm di coppia e dal T5 da 254 CV e 350 Nm e dai diesel D5 da 225 CV (470 Nm) e D4 da 190 CV (400 Nm). Ricca la proposta di sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza. Tra questi una nuova frenata di emergenza agli incroci, l'Off Road Protection e l'aggiornata tecnologia di assistenza al parcheggio. Le consegne della nuova XC90 inizierranno la prossima primavera del 2015 e i prezzi vanno da 52.550 a 94.400 euro.

RENAULT SPORT/ R.S. 01: LA NUOVA ARMA TOTALE PER LE COMPETIZIONI

l'impressionante larghezza, 2000 mm per un'altezza di 1116 mm, è sottolineata delle luci diurne a LED che sconfinano lungo le prese dinamiche di raffreddamento freni. Lateralmente, la R.S. 01 ricorda la concept car DeZir, presentata nel 2010. Dietro, oltre all'alettone regolabile, anche il diffusore "incolla" la R.S. 01 alla pista smaltendo il flusso d'aria che scivola sotto il fondo piatto. Il Roma – R.S. 01: è questo il nome dell'ultima creatura di Renault diffusore è sormontato da un doppio terminale di scarico e da luci a Sport. Un'auto da corsa che coniuga uno stile spettacolare a una ricerca assoluta di carico aerodinamico. Dal 2015, la nuova auto da LED che completano una firma luminosa originale che si estende per quasi tutta la larghezza. Tecnicamente, la R.S. 01 vanta la scocca in corsa sarà una delle star delle World Series by Renault nel nuovissimo campionato Renault Sport Trophy, che si colloca come carbonio, che limita il peso ad appena 1.100 kg. Impiantato in trampolino di lancio verso i campionati professionali di GT e durata. posizione posteriore centrale, il propulsore Nismo V6 3.8L biturbo, derivato da quello della Nissan GT-R, eroga più di 500 CV ed è Queste le parole di Alain Prost, il 4 volte Campione del Mondo accoppiato a una trasmissione sequenziale Sadev a sette velocità. testimonial della Casa francese: "La R.S. 01 è un'auto da corsa Completano il quadro i freni in carbonio e pneumatici specifici spettacolare, perfettamente in linea con lo spirito di una GT. messi a punto dalla Michelin. Promette forti sensazioni di guida». Il design è spettacolare e

ITALIA/ AGOSTO IN CALO DELLO 0,2%. FERRARI RINCORRE MASERATI Roma – Leggera flessione delle immatricolazioni in agosto: 53.191 veicoli targati, ovvero lo 0,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2013. Da inizio anno, il mercato dell'auto nuova resta positivo: +3,5% a quota 925.393 unità. Le associazioni di categoria si aspettano passi concreti del Governo per il rilancio, a cominciare «dall'innalzamento progressivo della deducibilità dei costi sostenuti per i veicoli aziendali, fino all'equiparazione con gli altri Paesi europei, e con premialità per quelli ecologici», come fa sapere Anfia. In agosto gli ordini sono cresciuti del 2% (56.000 secondo Unrae ed Anfia). Nei primi 8 mesi sono poco meno di 914.000, con una crescita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I marchi italiani continuano ad essere "in difficoltà": il gruppo Fiat (Ferrari e Maserati a parte) cede il 6,9% in agosto e scivola dell'1% da gennaio in poi: la quota era del 29,57% ed è ora del 27,59%. A sostenere le vendite sono sempre Maserati(quasi +231% in agosto e +596% in 8 mesi) e Jeep (+81,4% lo scorso mese e +40% da inizio anno). Ferrari è tornata a "volare": +225% in agosto, anche se da inizio anno il saldo attivo è "solo" del 13,8%. Anche altri marchi del lusso sono stati premiati dal mercato italiano, a conferma che la crisi colpisce solo alcune classi sociali (infatti Dacia, il brand low cost per eccellenza, continua a totalizzare numeri “da capogiro”, con un + 46% da inizio anno): Porsche + 88%, Lexus + 72% e Jaguar + 36%.


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VI DEO

SETTEMBRE

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LaPROVA www.citroen.it

Citroën C1 Airscape 1.0 VTi 5p Shine

E SE INVECE DELLA BICICLETTA...

LEGGERA, COMPATTISSIMA E AGILE, LA NUOVA BABY CITROЁN È L’ARMA IDEALE PER LA CITTÀ. MA L’AUTOSTRADA NON LA SPAVENTA, GRAZIE ALL’OPZIONE DEL MOTORE 1200 La C1 è ha quattro posti e dietro ospita comodamente anche due adulti. Rispetto alla generazione precedente, la lunghezza è invariata ma la capacità del bagagliaio è cresciuta di circa 30 litri

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI

È manovrabilissima ma anche versatile, perché ci si viaggia bene in quattro e ha un bagagliaio ragionevole. In più, la linea è simpatica e ci sono tante possibilità di personalizzazione roma - La C1 è cambia parecchio - potremmo dire quasi completamente - ma presumibilmente le modifiche non faranno che aumentare la passione del nostro Paese per questa city-

SE CERCHI BENE, C’È UNA C1 ESATTAMENTE COME LA VUOI La C1 è disponibile sia con carrozzeria a tre porte, come quella ritratta nella foto sotto, sia a cinque porte, destinata sicuramente ad essere la più richiesta sul nostro mercato in virtù della sua maggiore particità, anche se comporta un esborso superiore di 500 euro, a parità di motore e allestimento. Considerando la doppia scelta di carrozzeria e di motorizzazione, la presenza delle varianti col tetto in tela apribile elettricamente (Airscape) e di quelle col cambio robotizzato ETG, la gamma per il mercato italiano è composta da ben 46 versioni. C’è poi una scelta ampia ci colori e altre personalizzazioni estetiche per soddisfare sia la clientela dai gusti più sobri, sia che desidera livree più estroverse e giovanili.

car che è tra le vetture più “tascabili” attualmente in commercio: delle 780.000 unità consegnate dal 2005 in tutto il mondo, infatti, ben 140.000 hanno montato targa italiana. Disponibile a tre e cinque porte, la nuova C1 richiama l'attenzione con un frontale simpatico e di impatto, reso particolare dai gruppi ottici anteriori sottolineati da originali sopracciglia. Affascinante è sopratutto la versione Airscape che abbiamo provato, con un tetto in tela enorme che aprendosi, fa ne fa una quasi cabrio. Ma anche tutto il resto conferma la precisa intenzione di piacere al pubblico giova-


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LA SCHEDA

PREZZO

13.850 euro

vedi il listino completo ALIMENTAZIONE benzina MOTORE 3 cilindri in linea CILINDRATA 998 cc POTENZA 51 kW/69 CV COPPIA 95 Nm CAMBIO manuale a 5 marce TRAZIONE anteriore DIMENSIONI 3,47/1,62/1,46 metri VOLUME BAGAGLIAIO 196/780 litri 0/100 KM/H 13,0 secondi VELOCITÀ 160 km/h CONSUMO COMBINATO 4,1 l/100 km EMISSIONI CO2 95 g/km

CON CHI SE LA GIOCA CITROËN C1: da 9.950 euro FIAT PANDA: da 10.710 euro RENAULT TWINGO: da 9.950 euro VW UP!: da 9.850 euro

La C1 ha il cambio a cinque marce che, solo con il motore 1.000, è disponibile anche in versione automatica robotizzata (a destra) con un sovrapprezzo di 500 euro ne, desideroso di avere un’auto economica all’acquisto e nelle spese di gestione ma niente affatto “spartana”: ecco dunque personalizzazioni, anche con versioni bicolore, e il “mirror screen” per riprodurre sul grande display della plancia la stessa “scrivania” dello smartphone. Per la grande agilità nel traffico e in manovra bisogna ringraziare le dimensioni ultra contenute. Come avviene per la cugina Peugeot 108 (ma il progetto, come è noto, coinvolge anche la Toyota Aygo), la C1 aggiunge al “mille” da 69 CV anche un 1.200 da 82 CV. Il primo è sufficiente per gestire la

quotidianità del traffico già con un certo vigore. E, per assolvere meglio questo compito, può essere abbinato a un cambio robotizzato che non è un fulmine ma sa farsi apprezzare nelle atmosfere cittadine particolarmente congestionate. Nelle situazioni più impegnative, vale a dire nei tratti veloci e sui percorsi autostradali, invece, se la cava decisamente meglio il 1.200. L’insonorizzazione è buona nella versione col motore più piccolo, e un po’ meno efficace nel caso della motorizzazione più potente e sulla Airscape. Cristina Altieri (@cristinaaltieri)

PROGETTO UNICO, TRE MODELLI CONCORRENTI Come per TUTTE IN UN VENTAGLIO DI 4.000 EURO la generazione Motore Citroën C1 Peugeot 108 Toyota Aygo passata, nata nel 2005, anche la nuova C1 nasce da un progetto congiunto tra Citroën, Peugeot e Toyota, che dà 1.0 Live 9.950 (10.450) Access 9.950 (10.450) x-cool 11.350 (11.800) i natali anche a Feel 11.350 (11.850) Active 11.500 (12.000) x-play 12.100 (12.550) 108 e Aygo. I Shine 12.350 (12.850) Allure 12.500 (Allure) x-cite - (13.600) Shine Edition 12.950 x-clusiv 13.550 (14.000) marchi francesi hanno operato 1.2 Feel 11.850 (12.350) Active 12.000 (12.500) - (-) scelte commerciali Shine 12.850 (13.350) Allure 13.000 (13.500) simili, mentre la Shine Edition 13.450 (-) Nota: tra parentesi i prezzi delle versioni a 5 porte Toyota ha posizionato il suo modello più in alto per quanto riguarda prezzi e allestimenti e, almeno per ora, rinuncia al motore 1200, che è di produzione frencese, mentre il 1000 ha origini Toyota-Daihatsu.


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STORIA

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www2.peugeot.it/museo

La collezione Galerie Peugeot di San Gimignano

NELLA TANA (TOSCANA) DEL LEONE 1916 Peugeot Bébé Nel 1913 Ettore Bugatti, il famoso progettista milanese, trapiantato in Alsazia a pochi chilometri dalle industrie Peugeot, realizzò un prototipo di piccola vettura a due posti con caratteristiche all’avanguardia: sospensioni semiellittiche posteriori e piccolo motore monoalbero a 4 cilindri. Poiché una simile piccola vettura non era commercializzabile col marchio Bugatti, il progetto venne proposto alla Peugeot, che decise di realizzarla col nome di BP1, ma che tutti chiamarono Bébé. Fu una serie fortunata e anche in Italia ebbe successo tanto che ne furono importati ben 101. Oggi dal Registro Storico del Club Storico Peugeot ne sono censite quattro tra cui quella presente alla Galerie Peugeot

1921 Peugeot 172 Quadrilette u

TRA LE CASE IN ATTIVITÀ, LA PEUGEOT È TRA QUELLE PIÙ RICCHE DI STORIA, AVENDO COMINCIATO A COSTRUIRE AUTO NEL 1896. E NON TUTTI SANNO CHE ANCHE NEL NOSTRO PAESE ESISTE UN MUSEO DEDICATO AL MARCHIO FRANCESE: APERTO A SAN GIMIGNANO DA DANIELE BELLUCCI, GRANDE APPASSIONATO DEL “LEONE”, È STATO RICONOSCIUTO UFFICIALMENTE DALLA PEUGEOT E MERITA DI ESSERE VISITATO DA TUTTI I VERI APPASSIONATI DI AUTOMOBILISMO

Spesso le soluzioni tecniche sono condizionate dalle normative. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale, in Francia, le vetture fino a 350 kg di peso godono di agevolazioni fiscali. Nel 1920 Peugeot presentò la Tipo 161 con due posti a tandem, uno dietro all’altro. Il motore era un 4 cilindri e vista la carreggiata particolarmente stretta, il differenziale non era previsto. L’anno successivo la vettura venne ripresentata come 161 E con i posti décalés, cioè quello del passeggero più arretrato del posto di guida. Seguì la famosa Quadrilette 172 come quella esposta

t 1922 Peugeot 163 B La ricostruzione dopo la Prima Guerra Mondiale richiese una vettura polivalente capace di muoversi agilmente sulle strade sterrate dell’epoca. La Peugeot nel 1919 fronteggiò la concorrenza delle “nemiche” Renault e Citroën con la Tipo 163: si trattava di una 4 cilindri robusta disponibile in vari tipi di carrozzeria per far fronte alle esigenze più diverse e soddisfare vari tipi di pubblico. Alla sua presentazione, la 163 disponeva di tre versioni commerciali - Furgonetta, Normande, Camionetta - e di due versioni automobilistiche: Berlina chiusa e, nella foto, Torpedo

1927 Peugeot 172 R u La serie 172 rappresenta uno dei grandi successi di Peugeot. Per pochi anni venne anche prodotta nel nostro Paese, a Milano, dalla Peugeot Italiana S.A. Quella della foto è la versione spider 2+1 posti con strapuntino nel baule. La versione R si caratterizzava per una lunghezza superiore di 18 cm rispetto alla versione precedente. L’esemplare del museo presenta una raffinata decorazione della fiancata detta “canniage”, realizzata con successive linee di vernice in spessore, tale da generare l’effetto della paglia di Vienna

t 1934 Peugeot 301 D Coupé Sul telaio del modello di classe media desgli Anni ’30 vennero sviluppate carrozzerie particolarmente eleganti come questa 301 D coupé. A quell’epoca la suggestione dell’aerodinamica già stava contagiando gli stilisti che esprimeranno questo concetto in modo evidente poco prima della Guerra. La versione D del 1934 era caratterizzata dai fari posizionati molto in basso e da un tetto avvolgente che conferiva grazia e dinamismo. Anche il colore panna risulta particolarmente elegante e in linea con le tendenza dell’epoca. Due posti di fortuna erano ricavabili sollevando il coperchio del baule


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1934 415 HL u

1936 Peugeot 302 q

Nel museo toscano è esposta anche la 415, una bella motocicletta con motore monocilindrico di 350 cc e cambio a 4 marce, prodotta prima della Seconda Guerra Mondiale. La Casa francese ha una grande e poco nota tradizione anche tra le due ruote da granturismo, un settore nel quale ha esordito addirittura nel 1882. E per un lungo periodo si è impegnata anche in campo agonistico. Dopo il conflitto, però, la produzione si è limitata a moto leggere, ciclomotori e scooter

L’aerodinamica è una scienza che presuppone la conoscenza di determinati principi e la necessità di disporre di strumenti, come la galleria del vento, per effettuare test dinamici. Negli Anni ’30 l’aerodinamica era un’emozione che rientrava nella corrente del Futurismo, dell’Uomo Nuovo e dei suoi prossimi traguardi. Peugeot, sempre attenta alle tendenze, presentò questa carrozzeria denominata Fuseau Sochaux (il fuso di Sochaux, il luogo in Alsazia dove avveniva la produzione). Per accentuare la sensazione di velocità, anche i fari principali vennero inseriti nella calandra.

t 1949 Peugeot 202 Canadienne La presenza americana durante la Seconda Guerra Mondiale condizionò negli anni successivi anche gli stili di vita e i riferimenti culturali, tra i quali anche l’estetica delle automobili. Oltre oceano, da anni, il lusso era rappresentato anche da imponenti station wagon con fiancate rifinite con inserti di legno. Lo scenario in Europa era diverso: i mezzi dovevano essere funzionali alla ricostruzione e quindi le versioni furgonate, familiari risultavano particolarmente apprezzate. La Peugeot 202 Canadienne era una delle poche vetture che riusciva a coniugare la verstilità con un immagine chic anche quando era necessario trasportare la verdura al mercato durante la settimana e, la domenica successiva, raggiungere la festa del villaggio con tutta la famiglia

1973 Peugeot 304 S Spider u Dopo i successi della 403, la collaborazione tra Peugeot e Pininfarina si fece sempre più stretta e coinvolse anche gli aspetti produttivi delle versioni coupé e cabriolet. Dopo le 404 fu la volta delle 204, divenute poi 304, per continuare con le 504, le 205 e le 406 coupé. Queste spider esprimevano un concetto originale di turismo all’aria aperta: mentre le avversarie italiane facevano leva sulle prestazioni e le inglesi sul minimalismo, la 304 offriva una meccanica collaudata, un grande baule e un comfort di marcia elevato per l’epoca. L’esemplare del museo è la versione con carburatore a doppio corpo e 75 CV di potenza. Nella stagione invernale poteva essere equipaggiata con un hardtop che la rendeva una piacevole coupé

1975 Peugeot 604 Tour de France q Il Tour de France rappresenta per i francesi quello che per noi è il Giro d’Italia. A trasportare i giudici di gara o gli organizzatori al seguito della carovana ciclistica vengono utilizzare automobili che in gergo sono dette “ammiraglie”. Quando nel 1975 Peugeot lanciò la 604, destinò alcune vetture di pre-serie a questo uso promozionale. La vettura esposta alla Galerie è la 53esima prodotta, la più vecchia sopravvissuta. Molti sono i dettagli che la caratterizzano, come un foro praticato nel pianale per consentire ai passeggeri di far fronte a... necessità impellenti senza doversi fermare

1994 Peugeot 306 Maxi q Dopo 10 anni di vittorie con la 205 T16 e la 309, Peugeot scelse una erede: la 306 Maxi, un nome che deriva dalle appendici aerodinamiche estese. La base era la 306 S 16 a 4 valvole per cilindro, con motore portato a 255 CV a 8.200 giri, potenza innalzata a 280 CV nella versione del 1998. Debuttò nel 1994 al rally dell’Alsazia e nel 1996, la vettura conquistò il campionato francese guidata da Gilles Panizzi. Nello stesso periodo, la Maxi venne impiegata in alcune prove valide per il Mondiale Rally, giungendo seconda al Rally di Montecarlo e al Tour de Corse. Nel 1999 arrivò in Italia e con Travaglia–Zanella si aggiudicò 9 rally, tra cui il San Martino di Castrozza, l’Elba e il Rally di Monza

1980 Peugeot 604 Limousine Heuliez p Il carrozziere Heuliez realizzò una serie di limousine allungate, partendo dalla versione di serie della 604. Molte furono utilizzate come auto di rappresentanza ovunque nel mondo. In quegli anni non era raro vederne circolare una per le strade di Parigi con a bordo capitani d’industria o star del cinema. Nel maggio 1980 Papa Giovanni Paolo II visitò Lissieux in Francia e Peugeot mise a disposizione una delle sue limousines: proprio quella esposta a San Gimignano. Per l’occasione venne aperto un tetto anche nella parte posteriore e riallestito il sedile posteriore. Dopo la visita, la vettura ritornò da Heuliez per essere riportata nelle condizioni originali



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