AUTORAMA
Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori
HUB COMUNICAZIONE
EVOQUE CABRIOLET LA PRIMA SUV SCOPERTA DEL MERCATO MOSTRA FINALMENTE IL VERO VOLTO
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n.636 / 16 Novembre 2015
SU ITALIA 53
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ASAPRESS.NET LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA
VOLVO XC90 T8
407 CV IBRIDI
NONOSTANTE MONTI UN TURBO A BENZINA DI “SOLI” 2 LITRI, LA POTENZA È DA SPORTIVA GRAZIE ALL’AIUTO DEL MOTORE ELETTRICO
MERCEDES GLC
SU STRADA (E FUORI) CON LA PUNTA DI DIAMANTE DELL’OFFENSIVA SUV DI STOCCARDA
NEWS
2 AUTORAMA 16 NOVEMBRE 2015
9 NOVEMBRE 2015
AUTORAMA 3
FULLBACK, IL NUOVO PICK-UP DELLA FIAT
RANGE ROVER EVOQUE CONVERTIBILE: LA CABRIOSUV MOSTRA IL VERO VOLTO Sembrava destinata a rimanere un’idea da salone. Ma il pubblico gradì, tantissimo, al punto da mettere la fatidica pulce nell’orecchio al top management Land Rover: perché non farla davvero? Ora eccoci qui, a oltre tre anni da quel Salone di Ginevra 2012, con la versione definitiva della prima suv premium scoperta al mondo. Prima di lei, solo Land Rover Defender e Nissan Murano, destinate però a una clientela totalmente diversa. Le vendite dell’Evoque Convertible inizieranno, in UK, a partire dalla prossima primavera. Prezzo? Non è ancora stato ufficializzato ma, in Italia, il listino della vettura dovrebbe partire da circa 50 mila euro. Tanti, ma non tantissimi se si considera che la vettura diventerà sicuramente un oggetto di gran moda.
LAMBO HURACÁN “TAGLIA” I CONSUMI Tranquilli: nessuno tocca il cuore del Toro. V10 era e V10 rimane. Solo, come “mamma” Audi (che controlla Lamborghini) insegna, quando si viaggia con un filo di gas e a velocità costante, perché usare tutta l’ “artiglieria”? Meglio metterne in stand-by la metà dei cilindri, in modo da dare un taglio a consumi ed emissioni: la CO2 cala infatti da 290 a 283 g/km. Poco, ma meglio di niente. E poi, a rasserenare gli animi degli appassionati provvede il sistema di scarico sportivo, optional compreso nello Style Package insieme ai terminali di scarico verniciati di nero brillante. Invariate le prestazioni: il motore – 5,2 litri aspirato – eroga sempre 610 CV, permette di toccare i 325 km/h di velocità massima e fa scattare la Huracan da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi. Migliora invece il comportamento della vettura in modalità Strada: sono state apportate delle modifiche al sistema di trazione integrale al fine di rendere ancora più intuitivo il comportamento in curva.
AUTORAMA N. 636 / 16 Novembre 2015
DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri cristina.altieri@hubcomunicazione.it DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa saverio.villa@hubcomunicazione.it CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri
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PAOLO ALTIERI
ANDREA RAPELLI
ADRIANO TOSI
MATTIA ECCHELI
Al Dubai International Motor Show ha debuttato il Fiat Fullback, frutto della collaborazione con Mitsubishi Motors. Sarà disponibile da maggio 2016 nell’intera area EMEA, che include anche l’Europa (dove arriverà in autunno) a conferma che dopo l’inarrestabile ascesa dei suv, un altro modello dall’impronta yankee (lo stesso nome, Fullback, è ispirato ad un ruolo del football americano: quello che dovrebbe essere in grado di risovlere ogni stituazione) potrebbe “invadere” il Vecchio Continente. Nell’offensiva in questo segmento Fiat Professional non arriva certo per prima. Una nota precisa che con questo debutto viene compiuto “un ulteriore balzo in avanti per completare la già ricca gamma di prodotti e servizi su misura dei clienti professionali”. Fiat
Fullback è un pick-up di taglia media per il quale sia il Medio Oriente sia l’Africa rappresentano sbocchi commerciali di grande importanza. Fiat Fullback viene offerto in tre livelli di allestimento e quattro configurazioni: Single cab, Extended cab, Double cab e Chassis. L’altezza massima è di 1,78 metri e la larghezza arriva a 1,815 con un passo da 3. La lunghezza varia in base alle configurazioni e oscilla tra i 5,155 ed i 5,285 metri. La portata massima è di 1.100 chilogrammi (Single Cab). Contrariamente a quanto avevamo anticipato, Europa il pick-up italiano sarà a listino con il turbodiesel Mitsubishi in alluminio di 2,4 litri da 150 o 180 CV, abbinato alla trasmissione manuale a sei rapporti o automatica a cinque, con trazione 4x2 o 4x4.
FENYR SUPERSPORT: DAGLI EMIRATI ARABI A 400 CHILOMETRI ALL’ORA
W Motors Fenyr Supersport, un modello a tiratura molto limitata, appena 25 esemplari, naturalmente dal costo proibitivo, anche se non nell’emirato dove ha debuttato, cioè quello di Dubai, dove è stato inaugurato il Salone Internazionale dell’Auto. Sotto il cofano c’è un motore a sei cilindri da 4.0 litri di derivazione Porsche accreditato di non meno di 900 CV. W Motors si era
ritagliata ampi spazi quando aveva presentato Lykan Hypersport, un bolide da 770 CV che aveva “recitato” anche in “Fast and Furious 7”. La Fenyr Supersport ha linee “graffianti” e ricorda per certi versi una Ferrari e per altri una Lamborghini, anche se naturalmente sono i 900 CV ed i 1.200 Nm di coppia che attirano l’attenzione. Anche perché negli Emirati il costo della benzina è
l’ultimo dei problemi di chi acquista un’auto del genere. Semmai è bene non contare troppo sulle prestazioni – naturalmente notevoli – perché la Polizia del vicino emirato di Abu Dhabi dispone comunque di una Lykan Hypersport molto difficile da seminare... La Fenyr Supersport promette uno spunto da 0 a 100 km/h in appena 2,7 secondi con una velocità massima superiore ai 400 km/h.
MASERATI FERMA LA PRODUZIONE A GRUGLIASCO PER 6 SETTIMANE I piani di espansione del Tridente annunciati da Sergio Marchionne forse erano troppo ambiziosi e nei prossimi due mesi pare sia prevista la sospensione della produzione per sei settimane. Maserati non ha confermato la notizia, ma scorrendo i dati di mercato non c’è da sorprendersi. Per i 2.000 addetti dello stabilimento di Grugliasco le preoccupazioni aumentano, anche perché Marchionne ha già messo in dubbio la possibilità di raggiungere i non meno ambiziosi obiettivi dichiarati per l’Alfa. Dopo l’enorme gradimento ottenuto da Quattroporte e Ghibili, Maserati contava di continuare a crescere in modo significativo, ma la Casa deve fare i conti con numeri non incoraggianti in Cina e in Nord America, dove i volumi sono calati nel terzo trimestre del 22%. Gli analisti di IHS Automotive accreditano Maserati di vendite attorno alle 26.000 unità a fronte delle 36.500 del 2014, quando il tasso di crescita aveva raggiunto il 136%. Nel piano di Marchionne, per Maserati erano previste 50.000 unità nel 2016 e 75.000 per il 2018. Le sorti del Tridente potrebbero dipendere, a questo punto, dalla futura suv, Levante.
4 AUTORAMA 16 NOVEMBRE 2015
LaPROVA
Mercedes GLC 220d 4Matic Executive CON CHI SE LA GIOCA*
AUTORAMA 5
www.mercedes-benz.it
VIDEO
MERCEDES GLC da 47.940 euro AUDI Q5 da 39.550 euro BMW X3 da 40.750 euro VOLVO XC60 da 38.250 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
L’abitacolo è spazioso e il bagagliaio ha una notevole capacità. Questo si ripercuote sulla linea, che è un po’ massiccia. Ma la più sbella coupé arriverà l’anno prossimo
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI Perché finalmente ha un design che rispetta i canoni Mercedes, ha ottimi motori e, rispetto alle concorrenti, una maggiore attitudine al fuoristrada, pur non essendo una offroad vera e propria
BASTA SPIGOLI, ORA SI FA SUL SERIO
Sostituisce la non fortunatissima GLK, rispetto alla quale ha uno stile meno “di rottura” per attirare un maggior pubblico. Costa tanto ma è disponibile solo 4x4 e automatica Monza - GL sta per suv, C è la famiglia. Da qualche mese Mercedes ha razionalizzato la nomenclatura dei suoi modelli e così dopo GLA, GLE e prima di GLS e presumibilmente GLB, il marchio tedesco lancia il suv medio che sostituisce la GLK. Ma non è solo una questione di sigle: con l’occasione Mercedes cambia radicalmente la vettura, specie nelle forme, che passano da quelle squadratissime del modello a listino fino a ieri alla silhouette arrotondata e sensuale dell’attuale. Abbandonato dunque il look fuoristradistico (anche se
poi, come vedremo tra poco, è solo una scelta di stile, il dna rimane quello) GLC punta molto sull’efficienza energetica e le prestazioni: rispetto alla GLK i consumi si sono ridotti del 19% grazie ad un abbattimento medio del peso di 80 chili e ad un cx ottimizzato a 0,31. Ma la dinamica di guida non è determinata solo dalla leggerezza: a coniugare comfort e precisione nel disegno delle traiettorie ci pensano le sospensioni pneumatiche a più camere, mentre per la massima resa qualche che sia la disposizione d’animo del mo-
mento o la condizione della strada ecco il programma che permette di settare la vettura su cinque opzioni (Eco, Comfort, Sport, Sport+ e Individual) per ottenere risposte differenti da motore, cambio, sterzo, clima, Esp e sospensioni. GLC si propone solo a trazione in-
Le possibilità per personalizzare la GLC sono infinite e, volendo, si può conferire all’abitacolo un aspetto opulento. Basta mettere mano al portafogli
tegrale con ripartizione della coppia 45:55 e con motorizzazioni quattro cilindri diesel e benzina: in Italia a chiudere il maggior numero di contratti saranno la 220d da 170 CV e la 250d da 204 CV, entrambe accreditate di un consumo minimo che si aggira intorno ai 5 litri/100
km. Ma per gli assetati di risparmio la vera notizia è che la prossima primavera verrà inserita a listino anche una versione plug-in ibrida (con 327 CV complessivi di potenza), con la 100% elettrica che arriverà nel 2019. Tornando al presente, Mercedes GLC nel corso della
GIÀ DECISO: LA GLC ELETTRICA ARRIVERÀ NEL 2019
Auto Motor und Sport ha riportato la notizia del debutto della GLC elettrica nel 2019. Mercedes ha da tempo annunciato la volontà non solo di razionalizzare la gamma, cambiando le denominazioni e inserendo un suv per ogni classe, ma anche di aumentare l’offerta
ibrida ed elettrica. In Italia è in corso proprio il tour#IoSonoElettrica con il quale la filiale italiana della casa di Stoccarda presenta le caratteristiche di Classe B electric drive. La versione elettrica della GLC dovrebbe avere un’autonomia di 500 km, un raggio d’azione ormai ritenuto “alla portata” nel giro di qualche anno grazie allo sviluppo tecnologico delle batterie. I marchi premium tedeschi non vogliono lasciare campo libero all’americana Tesla, che ha recentemente presentato Model X, la propria interpretazione del suv elettrico. Solo che Tesla è arrivata prima degli altri e adesso gli altri devono inseguire: Mercedes dal 2019, Audi Q6 dal 2018, BMW chissà.
prova si è rivelata una vettura estremamente confortevole, con tanto spazio a bordo (si pensi solo che i passeggeri hanno guadagnato all’interno circa 5 centimetri in ogni direzione), molto piacevole sui percorsi veloci, e più che predisposta ad allontanarsi dall’asfalto su un tracciato disegnato appositamente per il nostro test drive, ma non per questo poco impegnativo, prodigo di pendenze, twist e fondi a scarsissima aderenza. La Mercedes GLC non ha esitato un istante, merito anche e soprattutto del Pacchetto Tecnico Offroad con le sue modalità di guida selezionabili in base al tipo di terreno: Slippery, da utilizzare con terreno scivoloso, Offroad, per i fuoristrada leggeri, Salita per aumentare la capacità di arrampicata, Disimpegno in caso di vettura impantanata e Rimorchio. Il Pacchetto comprende anche una protezione del sottoscocca per attenuare i contatti bruschi con il terreno, la Downhill Speed Regulation, che nei tratti in discesa mantiene costante la velocità preimpostata, e la possibilità di alzare l’auto fino a 5 cm in più arrivando a 28 centimetri da terra. Così configurata e con l’aiuto di gomme adeguate è possibile guidare una GLC in offroad ad occhi chiusi (quasi). Cristina Altieri (&cristinaaltieri)
LA SCHEDA
GLC 220 d 4MATIC EXECUTIVE
PREZZO
47.940 euro
ALIMENTAZIONE diesel, turbo MOTORE 4 cilindri in linea CILINDRATA 2.143 cc POTENZA 125 kW/170 CV COPPIA 400 Nm CAMBIO automatico a 9 rapporti TRAZIONE integrale permanente DIMENSIONI 4,66/1,89/1,64 metri VOLUME BAGAGLIAIO 505/1.600 litri 0/100 KM/H 8,3 secondi VELOCITÀ 210 km/h CONSUMO COMBINATO 5,0 l/100 km EMISSIONI CO2 129 g/km
6 AUTORAMA 16 NOVEMBRE 2015 Volvo XC90 T8 Twin Engine
LaPROVA
16 NOVEMBRE 2015
ELETTRICA NEL 2019, IBRIDO SU TUTTA LA GAMMA
www.volvocars.com/it
I PRIMI 40 KM A EMISSIONI ZERO
L’abitacolo della svedese non è solo spaziosissimo, ma è anche realizzato con grande cura. Ottimi i materiali, buono il montaggio
VIDEO
CON CHI SE LA GIOCA* VOLVO XC90 da 52.550 euro AUDI Q7 da 60.800 euro BMW X5 da 56.140 euro MERCEDES GLE da 58.440 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
Grazie al modulo ibrido plug-in, il cui pacco batterie si può ricaricare dalla rete domestica, l’autonomia elettrica supera i 40 km e il consumo medio è di 2,1 l/100 km (dichiarati) Grande, grossa, SUV: “chissà quanto inquina”. Sbagliato. La Volvo XC90 T8 si muove a emissioni zero, fino a che il pacco batterie del modulo ibrido plug-in ha energia. Sì perché l’8 della denominazione non indica i cilindri, bensì il fatto che ci si trova davanti al top di gamma, la versione con doppio motore: elettrico da 87 CV (posizionato sopra le ruote posteriori) e 2.0 turbo a benzina da 320 CV. Risultato: 407 CV
totali e 640 Nm di coppia. Il pacco batterie, che pesa 120 kg, è situato longitudinalmente sotto il pianale della vettura e assicura, secondo Volvo, 43 km di autonomia a zero emissioni (allo scarico). Come sempre, il dato dichiarato viene ridmensionato dalla prova su strada: i 43 km promessi dagli ingegneri svedesi diventano 22: un risultato che abbiamo ottenuto guidando tra la periferia e il centro di una (poco trafficata) Göteborg,
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI Per lo status “green” che solo un’ibrida può dare e per la tecnologia di altissimo livello. Non per convenienza: il sovrapprezzo è troppo elevato per recuperarlo col minor consumo.
AUTORAMA 7
in modo peraltro molto eco-friendly. Detto questo, se si tiene conto del genere di vettura – peso, dimensioni, cerchi da 21″ – non è un risultato così negativo e, nel nostro breve giro di 55 km, il computer di bordo indicava 5,1 l/100 km di consumo
medio. Ovviamente, il dato sarebbe peggiorato, se avessimo fatto un test più lungo, visto che i primi 22 km “regalati” dalle batterie avrebbero inciso meno sul consumo medio totale. Resta però il fatto che se utilizzata tutti i giorni nell’arco di 50 km, la XC90
Esteticamente, l’unica differenza fra la T8 Twin Engine e il resto della gamma XC90 è rappresentata dal badge specifico in basso a sinistra sul portellone
L’elettrica al 100% non arriverà prima del 2019. Nel frattempo, la tabella di marcia della Volvo è comunque serrata: prima di quella data arriveranno una variante ibrida plug-in per ogni modello della gamma (lo schema meccanico è il medesimo della XC90 delle foto qui sopra, variano le dimensioni delle batterie e la potenza del motore) e una nuova linea di vetture elettrificate di piccole dimensioni. Insomma, in Volvo hanno le idee chiare su come ridurre l’impatto ambientale delle proprie auto, al punto che nel medio periodo (circa 5 anni) contano di arrivare a vendere il 10% di auto elettrificate. Un’offensiva che al momento vede già sul mercato, in Italia, la V60 D6 (ibrido plug-in abbinato al motore diesel) e la XC90 T8 Twin Engine, ovvero librida plug-in con motore a benzina oggetto della prova.
T8 è davvero parsimoniosa (per non parlare entro i 25 km). Per il resto, il gigantesco SUV svedese sorprende per la spinta a tutti i regimi e per il piacere di guida, anche se bisogna dire che il percorso di prova non prevedeva un tratto di strada misto davvero impegnativo. Ma la XC90 non nasce certo con lo scopo primario di divertire: la maniera migliore per godersela guidare in scioltezza. Avviarsi per esempio premendo appena l’acceleratore, di modo che il 2.0 a benzina non si accenda e apprezzare il silenzio dell’elettrico; mettere da parte la voglia di curve e farsi coccolare dalla morbidezza delle sospensioni. Ancora, in autostrada non c’è ragione per non utilizzare il cruise control adattivo e il sistema di man-
LA SCHEDA
VOLVO XC90 T8 R-DESIGN
PREZZO
82.550 euro
ALIMENTAZIONE ibrida benzina/elettrica MOTORE 4 cilindri in linea CILINDRATA 1.969 cc POTENZA 299 kW/407 CV COPPIA 640 Nm CAMBIO automatico a 8 rapporti TRAZIONE integrale DIMENSIONI 4,95/2,01/1,78 metri VOLUME BAGAGLIAIO 262/1.816 litri 0/100 KM/H 5,6 secondi VELOCITÀ 210 km/h CONSUMO COMBINATO 2,1 l/100 km/l EMISSIONI CO2 49 g/km tenimento della corsia: dispositivi che non sono mai da intendere come propri “supplenti”, ma che riducono parecchio lo stress e incrementano la sicurezza propria ed altrui. Adriano Tosi (&adrtosi)