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teatro ragazzi
Con Kids racconti e parate conquistano Lecce
Il Festival d’inverno, organizzato nel capoluogo pugliese, è all’insegna della partecipazione e dell’inclusione: fra le iniziative, un focus sui narratori italiani, un progetto speciale per “danzare” la città e l’operazione “biglietto sospeso”.
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di Mario Bianchi
C’è un altro appuntamento che richiama in Puglia il teatro ragazzi e il suo pubblico, oltre a Maggio all’Infanzia: si chiama Kids, si svolge a Lecce da quattro anni e ha luogo durante l’inverno. La manifestazione – organizzata da Regione Puglia (Assessorato all’Industria culturale e turistica), Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Lecce, Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro – si è svolta quest’anno in vari luoghi della città salentina con la direzione artistica di Tonio de Nitto e Raffaella Romano. Un festival dedicato ai bambini e bambine di tutta la regione, con sessanta repliche di compagnie, attori e attrici provenienti dall’Italia e dall’estero, incontri, laboratori, mostre. Quest’anno Kids si è spinto anche nelle periferie (spesso ignorate dagli eventi culturali) attraversate dalla bellissima parata con Giraffa ed elefante, della Compagnia polacca Klinika Lalek, per la gioia dei tanti ragazzi che vi hanno partecipato e dei cittadini che l’hanno seguita dai balconi. Alcune tra le realtà più importanti del teatro italiano ed europeo per l’infanzia e la gioventù si sono alternate nei dieci giorni di programmazione coinvolgendo il Teatro Paisiello, le Manifatture Knos, il Castello Carlo V, il Museo Ferroviario, il Cineporto, il Teatro Antoniano, novità di questa edizione e, come già accennato, alcune periferie come la parrocchia di San Sabino e le frazioni di Frigole e Borgo Piave. Importante e significativo, dopo quello dell’anno scorso dedicato al teatro arabo, il focus su uno dei raccontatori più significativi del nostro Paese – Roberto Anglisani – Raccontare per vivere: 40 anni di storie con cinque spettacoli e un incontro. La Bella e la bestia e Hansel e Gretel, con Liliana Letterese e Andrea Lugli, Il paese senza parole di Rosso Teatro, Giungla e Enidutilos, narrati dallo stesso Anglisani, hanno testimoniato il percorso teatrale di questo singolare artista. Per i dieci giorni del festival, i bambini e le bambine pugliesi hanno potuto vedere, tra le moltissime creazioni italiane proposte, La vera storia di Biancaneve della compagnia tarantina Crest, realizzata da Michelangelo Campanale, Controvento. Storia di aria, nuvole e bolle di sapone, dell’attore e regista milanese Michele Cafaggi, che ha fatto delle bolle di sapone un’arte principale, il convincente epilogo de Il principe felice con lieto fine di e con Giuseppe Semeraro e Cristina Mileti di Principio Attivo Teatro. Ma Kids ha ospitato anche significative creazioni straniere, come Pulgarcito (Pollici-
Pulgarcito no) della compagnia spagnola Teatro Paraiso, e Mam’zelle Chapeau (La signorina Cappello) della svizzera Le Cockpit. Centro vitale del Festival è stato anche il Museo Ferroviario della Puglia con il progetto speciale “In viaggio con le storie”. Viaggiando con la fantasia a bordo delle vecchie locomotive che sono custodite nel museo sono state offerte ai piccoli spettatori, attraverso un capostazione efficientissimo come Dario Cadei che ha coinvolto tutta la sua famiglia, storie narrate da Angela De Gaetano, Daria Paoletta, Roberto Anglisani, Simona Gambaro, Andrea Lugli e Liliana Letterese. Il Castello Carlo V ha invece accolto due spettacoli della Compagnia genovese Teatro del Piccione sul tema della casa: Escargot. L’eterna bellezza delle piccole cose e Piccoli eroi meraviglioso spettacolo che tratta il tema della migranza, riverberandolo sulla famosa fiaba di Pollicino. Per la serata conclusiva, domenica 7 gennaio, presso la Manifattura Knos, il Festival ha infi ne proposto la fase finale del progetto Rent a movement di e con Elisa Cuppini, del Teatro delle Briciole di Parma. Lo spettacolo è il racconto collettivo di una città, fatto col linguaggio della danza. Un progetto in divenire, creato dai cittadini, dove la coreografa e danzatrice invita il pubblico a lasciarle in prestito un movimento. I gesti raccolti, documentati in un video, proposto infine ai cittadini di Lecce, sono diventati una partitura coreografica, a cura dell’artista. Importanti poi i numerosi laboratori, le mostre, perfino un mercatino per un festival che vuole, di anno in anno, essere sempre più inclusivo. Anche grazie all’operazione Robin Hood. Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’operazione Robin Hood ha consentito la partecipazione al Festival anche acquistando un biglietto sospeso o una Kids card destinati a un’associazione o a un istituto attivi nel settore del disagio nel mondo dell’infanzia. Le associazioni coinvolte hanno poi consegnato il biglietto/card a un piccolo spettatore. Un Festival dunque che ha nella partecipazione a tutti i livelli della città il senso del suo esistere. ★