i.ovo a r t e
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GENNAIO 2013 c u l t u r a
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EXE pieghevole stagione 13.pdf
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TEATRO E DANZA 11-12 gennaio ore 21 MOTUS - “When”
8-9 marzo ore 21 REM & CAP “COLPO SU COLPO”
18-19 gennaio ore 21 RICCI FORTE “Imitationofdeath”
16 - 17 mano ore 21 I SACCHI DI SABBIA “Abram e Isac” Sacra rappresentazione in cartoon
dal 5 al IO febbraio ore 21 TEATRO STUDIO KRYPTON “Finale di partita” prima nazionale 15- 16 febbraio ore 21 TEATRO STABILE DELL’UMBRIA/ LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO “CARNE” 22 - 23 febbraio ore 21 GOGMAGOG - “Non è quel che sembra” 1-2 marzo ore 21 TEMPERAMENTI/SOLARI VANZI “QUINTE ARMATE” “VALLE GIULIA”
“Gli Ultracorpi” A science fiction 22 - 23 marzo ore 21 MATIJA FERLIN/EMANAT “Sad sam /almost 6/” 5 aprile ore 21 TEATRO SOTTERRANEO “Homo Ridens” “Dizionario minimo del riso” dal 9 all’11 aprile ore 21 TEATRO STUDIO KRYPTON “Roccu u stortu”
TEATRO STUDIO - Via Donizetti 58 Scandicci (Fi) info 055.7591591 - www.teatrostudiokrypton.it
è in preparazione il catalogo generale di
Salvatore Magazzini Per informazioni: Viale della Repubblica n° 64/66/68, Prato Tel. + 39 338 5924449 / +39 335 303142 Fax + 39 0574 604901 - studiomarchi@tin.it w w w. a r m a n d a g o r i a r t e . c o m
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i.ovo Direttore: Massimo Tonietti m.tonietti@iovo.it cell. +39 327 5303110; Direttore responsabile: Marco Zucchini; Caporedattore: Gabriella Di Tanno (gabrielladitanno@yahoo.it); Progetto grafico: Alexandra Barbieri; Responsabile progetto web: Andrea Angeloni ; Guida al Contemporaneo: Serena Vanzaghi; Dentro al Contemporaneo: Gabriella Di Tanno; Oltre lo specchio: Alessandra De Bianchi; Coolinaria: Camilla Innocenti & Serena Trinchero; 16mm: Francesca Versienti Bis!!!: Gabriella Di Tanno Recensori di “Dentro al Contemporaneo” e altre rubriche: Déborah Allegranti, Stefania Basso, Serena Bedini, Giovanni Bondi, Yan Blusseau, Mattia Branca, Matteo Brighenti, Giulia Bucci Tommaso Capecchi, Francesco Ceni, Eleonora Ciambellotti, Ilaria D’Adamio, Diana Di Nuzzo, Costanza Focardi, Giulia Fonnesu, Elisa Frego, Linda Giusti, Eleonora Lombardini, Martina Marolda, Isabella Martinelli, Elena Molini,
Stefania Rinaldi, Gala Rotelli, Elena Santoni, Ottavia Sartini, Danilo Solimeno, Caterina Tiberi, Sarah Venturini. Ufficio stampa: Alessandra Petrelli alessandra.petrelli@hotmail.it cell. + 39 338 2946943 www.iovo.it info@iovo.it Tel. +39 055 011 99 77 Fax +39 055 011 99 81
i.ovo Arte e Cultura Contemporanea n°020 GENNAIO 2013 aut. trib. n. 5825 del 15/03/2011 distribuzione gratuita Editore incaricato: NARDINI PRESS S.R.L. Via Cavour n°15, 50129 Firenze Stampa: Nuova Grafica Fiorentina, Via Ambrogio Traversari n°64/r, 50126 Firenze
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In copertina: elaborazione digitale di Nicola Benetti
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/ 25 NOVEMBRE 2012 / 13 GENNAIO 2013
FRANCIS
BACON LA DISSACRAZIONE DEL CORPO UMANO Disegni e dipinti a confronto con 35 fisiognomiche di artisti contemporanei
CENTRO ESPOSITIVO ANTONIO BERTI Via Bernini 57 - Sesto Fiorentino dal lunedi al sabato dalle 16.00 alle 19.30 domenica dalle 10.00 alle 12 00 / dalle 16.00 alle 18.30 LA SOFFITTA SPAZIO DELLE ARTI Piazza Rapisardi 6 - Colonnata (Sesto Fiorentino) dal martedĂŹ al sabato dalle 16.00 alle 19.30 domenica dalle 10.00 alle 12.00 / dalle 16.00 alle 18.30 tel. 335 6136979 - www.lasoffitta.net
indice
n.020 - gennaio 2013
guida AL CONTEMPORANEO dentro AL CONTEMPORANEO
ANGMAC - GUIDA ALLE GALLERIE ALTRI SPAZI - GUIDA ALLE GALLERIE UNO SGUARDO SU BOLOGNA di Alessandra De Bianchi L’incertezza della fotografia di Marco Federico Cagnoni Ho sempre bisogno dell'artista ... di Pietro Gaglianò Santo Ficara di Gabriella Di Tanno TRIGGERING REALITY di Martina Marolda PHILIPPE DELENSEIGNE - LIFE di Elena Santoni VIRGINIA LOPEZ di Virginia Lopez Luciano Fabro/Fernando Melani di Serena Bedini
BIS 16 MM oltre lo specchio
TeEaMtPrO di Gabriella Di Tanno Kazan, Tarantino e l’arrivo di Django di Filippo Stefanini MARK KOSTABI - A DAY IN THE LIFE di Deianira Tolema
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EDITORIALE “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere”.
Bertolt Brecht
Un insolito punto di partenza, uno speciale che richiama l’attenzione, “una voce per l’arte, punti di vista d’artista”: senza intermediari, si abbandona la penna d’autore per consegnarla direttamente alle singole discipline. Un critico d’arte, un artista, un gallerista, una teatrante, una scrittrice e un fotografo: ognuno offre con il proprio pensiero una proiezione d’arte come condizione conseguente; dona la possibilità di interpellarci, perché non abitiamo, arginati, nelle nostre torri d’avorio, ma siamo testimoni aperti verso un tavolo di discussione. “L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura”, e noi abbiamo una grande responsabilità. Bisogna vestire i singoli abiti, riprendere in mano quei diritti che appartengono ad ognuno di noi, che si pongono in maniera concreta, effettiva, talvolta drammatici. Tutto agisce mediante l’azione dell’uomo: Firenze, così come Bologna, non è un luogo silenzioso e immobile, bensì produce dinamiche diverse, opere complesse e concrete perché portatrici di un’idea. Lo splendore della bellezza, oggi più che mai, acceca il nostro modo di vivere, ma c’è qualcosa che deve essere ricercato per poter rimodellare il nostro “status sociale”. Un recupero di semplicità, di parola, di gesti: uno spazio denso di significati dove le singole discipline si attraversano, e l’arte, in qualità di mater familias, si fa interprete della condizione dell’uomo. Non vogliamo addentrarci qui in un esame delle singole arti, ma evidenziare come Firenze l’abbia fatto con attenzione e continui ad essere presente, come presupposto necessario non solo in maniera territoriale, ma anche nazionale, perché se di arte si parla, di luoghi stabiliti non ci si obbliga. E noi lo facciamo a modo nostro: “Persino nel momento della più grande felicità o del più grande dolore, abbiamo bisogno dell’artista” [J.W. Goethe, Le affinità elettive, 1809]. Gabriella Di Tanno
save the date
gennaio 2013
The Stones are My Ideas of Imagination Fino al 19 gennaio 2013 Museo Civico del Marmo - Viale 20 Settembre 84 Carrara MS Contemporary Renaissance Fino al 20 gennaio 2013 Casa Masaccio Centro per l´Arte Contemporanea Corso Italia 83 San Giovanni Valdarno AR Vincenzo Balsamo Fino al 03 febbraio 2013 Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art) Palazzo Bocella, via della Fratta 36 Lucca LU Philippe Delenseigne. Life Fino al 03 febbraio 2013 Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art) Palazzo Bocella, via della Fratta 36 Lucca LU Scultura a due voci: Luciano Fabro/Fernando Melani Fino al 10 febbraio 2013 Palazzo Fabroni - Via Sant´Andrea Pistoia PT Guy Bourdin - A M e s s a g e F o r Yo u Dal Fino al 10 marzo 2013 MNAF - Museo Nazionale Alinari Della Fotografia Piazza S. Maria Novella 14/a Rosso - Firenze TRIGGERING REALITY. NUOVE CONDIZIONI PER L’ARTE E L’ARCHITETTURA IN OLANDA fino al 10 marzo 2013 Prato CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI Viale della Repubblica 277, Prato
TRIGGERING REALITY NEW CONDITIONS FOR ART AND ARCHITECTURE IN THE NETHERLANDS CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI - PRATO 15 DICEMBRE 2012 / 10 MARZO 2013 Atelier Van Lieshout boundary unlimited DUS Architects Haas & Hahn Nicoline Van Harskamp
Anne Holtrop / Bas Princen Wouter Klein Velderman Krijn de Koning NIO architects ONIX
Galleria d'Arte Frediano Farsetti - Firenze
guida al contemporaneo L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A cura di Serena Vanzaghi
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GUIDA AL CONTEMPORANEO
Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea L’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell’arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’ANGAMC ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale è quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; inoltre promuove dibattiti e conferenze su temi d’interesse per gli associati. Il Delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini: cell. 335 7054800
GALLERIE ASSOCIATE DELEGAZIONE TERRITORIALE TOSCANA ANGAMC
GUIDA AL CONTEMPORANEO
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ARMANDA GORI ARTE studiomarchi@tin.it www.armandagoriarte.com Sede: Viale della Repubblica n° 64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:00 o su appuntamento.
L’attività della “Armanda Gori Arte” è iniziata nel 1998. Dal 2006 la Galleria si è trasferita in Viale della Repubblica 64/66/68. La prima mostra del nuovo spazio è stata dedicata a Luca Zampetti, poi a Giuseppe Chiari e quindi a Bruno Lucchi, Roberto Barni, Marco Lodola, Turi Simeti, Lamberto Pignotti, Cancetto Pozzati, Artisti Pop, Tino Stefanoni, Lucio Del Pezzo, Umberto Mariani, Ben Vautier, Emilio Isgrò, Omar Ronda, Paolo Vegas, Piero Gilardi. Negli ultimi quattro anni la Galleria ha pertecipato a importanti fiere d’Arte contemporanea come Verona, Padova, Genova, Cremona, Forlì, Bergamo, Arezzo, Milano Malpensa, Reggio Emilia etc etc Il programma della Galleria è quello, come ha sempre fatto, di continuare ad occuparsi di artisti viventi che fanno già parte della storia dell’arte contemporanea, essendo già presenti in collezioni, musei e altre gallerie importanti, nei confronti dei quali il mercato è stato un po’ distratto e quindi non hanno ancora raggiunto le quotazioni che meritano.
Aldo Marchi e Armanda Gori
Tino Stefanoni, Natura Morta
armanda gori arte comunica che
è in preparazione il catalogo generale delle opere di Tino Stefanoni, curato da Valerio Dehò e da Elena Pontiggia, con un saggio di Arturo Schwarz. A breve saranno comunicati sulle riviste di settore i riferimenti necessari di contatto per i Collezionisti.
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GUIDA AL CONTEMPORANEO
TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it Maestri moderni e contemporanei Antologia scelta 2013. Sede: Lungarno Cellini n° 13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020. Orario: tutti i giorni tranne il sabato e la domenica 09:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30. Chiuso per ferie periodo natalizio e agosto. Biglietti: ingresso libero.
La galleria Tornabuoni Arte è attiva dal 1981. La sede principale di Firenze, un tempo in via Tornabuoni, presenta da sempre personali ed esposizioni col- lettive sia dei maestri del Novecento italiano sia degli esponenti più significa- tivi dell'avanguardia internazionale del dopoguerra. Nel corso degli anni Ottanta sono state organizzate delle mostre personali di Campigli, Fontana, Burri, Vedova, Matta e ogni anno si sono inau- gurate mostre antologiche con opere di De Chirico, Severini, De Pisis, Carrà, Casorati, Fontana, Burri, Manzoni, Boetti, Kounellis, Appel, Jorn, Lam, Tàpies, Ar- man, Christo, Ernst, Poliakoff, Hartung e Warhol. Nel 1993, la galleria si è trasfe- rita nella nuova sede del Lungarno Benvenuto Cellini 13 e nel 1995 è avvenuta l'apertura di un'altra sede a Milano, in via Fatebenefratelli al 34, Milano.
Pablo Picasso, Vase pipe, paquet de tabac, 1919, olio su tela, cm. 65x54.
Artisti esposti: Giacomo Balla, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Giorgio de Chirico, Joan Miró, Giorgio Morandi, Pablo Picasso.
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FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA info@frittelliarte.it www.frittelliarte.it Nanni Balestrini. Tristanoil; fino al 26/01/13. Autore: Nanni Balestrini. Catalogo: Nanni Balestrini Tristanoil - con dvd, Il Canneto Editore, 2012. Sede: Via Val di Marina n° 15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359. Orario: dal lunedì al sabato 10:30 - 13:00 / 15:30 - 19:30, domenica e festivi su appuntamento.
Frittelli arte contemporanea ha inaugurato il 22 aprile 2006 la nuova sede situata in Via Val di Marina 15 a Firenze. Lo spazio, completamente ristrutturato dall'architetto Adolfo Natalini, occupa una superficie di circa 2000 mq. Oltre alle sale per le esposizioni temporanee, un'area di 350 mq denominata Le Stanze ospita in un allestimento permanente opere di artisti con cui la galleria ha collaborato sin dall'inizio della propria attività (Rotella, Pascali, Adéagbo, Bertini, Bendini, Berti ecc.). Un piccolo auditorium è riservato alla proiezione di video, incontri e seminari di arte contemporanea. La galleria collabora alla realizzazione di mostre in Italia e all'estero, e conserva gli archivi: Archivio Frittelli per l'Opera di Gianni Bertini e Archivio dell'Opera Grafica di Pino Pascali.
Pino Pascali, Vettura anni trenta (I Killers), 1964, tecnica mista su acetato e cartoncino, cm 19,2x36,7
Georges Adéagbo, La rencontre! Venice – Florence..!, 2008, Frittelli arte contemporanea, Firenze. Foto Agostino Osio
Mimmo Rotella, La leggenda di Liberty Valance, 2004, décollage su tela, cm 140x100,5
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GALLERIA SUSANNA ORLANDO info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it Sede: Via Carducci n° 10, 55042 Forte dei Marmi (LU), Tel. / Fax +39 0584 83163. VETRINA: Via Sauro n° 3, 55045 Pietrasanta (LU). Orario: tutti i giorni 10:00 - 13:00 / 16:00 - 20:00, escluso lunedì e martedì mattina. Biglietti: ingresso libero. Mostra in preparazione stagione estiva 2013 I disegni più belli di Aldo Mondino.
La conquista dello spazio Basta varcare la soglia per andare alla conquista dello spazio più infinito. Lontana da tutti gli stereotipi espositivi, la Galleria Susanna Orlando è un concentrato di assoluta creatività. Pochi metri quadrati che si annullano nell’armonia delle tele appese o lasciate a terra, le une sulle altre, delle sculture piccole e medie dimensioni che inaspettatamente si rivelano. Non c’è opera che non sia stata accuratamente scelta, che non sia il frutto di una forte emozione :la passione di Susanna è palpabile, tutto nella galleria parla di lei, dei suoi rapporti con gli artisti, della sua predilezione per le carte, per le linee morbide e le suggestioni poetiche. E così, dal prezioso scrigno saltano fuori visioni di puro sentimento : un intenso olio su tela di Piero Pizzi Cannella “bella cuore mio”, un esotico disegno degli anni 90 di Aldo Mondino, una delicata
Aldo Mondino, Mustafà Pascià, Tappeti stesi 2002.
ceramoica di Giacomo Piussi, carte piene di giocosa ironia di Giuseppe Chiari. Appaiono sculture di Girolamo ciulla e di Mauro Staccioli. “Nella produzione di ogni artista che amo cerco la scintilla, l’incantesimo, l’ebbrezza”, afferma Susanna Orlando. Esattamente quello che desidero trasmettere a chiunque entri nella mia galleria. …da un’intervista di A.Lupoli per Forte Magazine 2012
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GALLERIA IL PONTE info@galleriailponte.com www.galleriailponte.com Raymond Hains, Mimmo Rotella. Artypò decollages saffa; fino al 15/03/13. Autori: Raymond Hains, Mimmo Rotella. Curatore: Mauro Panzera. Sede: Via di Mezzo n° 42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:00, sabato su appuntamento. Ufficio Stampa: Susy Fabiani. Biglietti: ingresso libero.
La galleria Il Ponte nasce a San Giovanni Valdarno nel 1965 per la passione verso l’arte contemporanea di Vincenzo Alibrandi, artigiano della stampa calcografica. Dal 1977 si trova nell’attuale sede fiorentina, oggi diretta da Andrea Alibrandi. Durante la sua più che trentennale attività, Il Ponte ha presentato un ampio ma selezionato nucleo di artisti che abbracciano tutto il XX secolo, da maestri storici come De Pisis, Sironi, Soffici, Rosai, ... ai principali esponenti dell’informale quali Afro e Mirko Basaldella, Arturo Carmassi, Pietro Consagra, Mattia Moreni, Giulio Turcato, ... e altri meno noti al largo pubblico, ma di assoluta qualità come Giulia Napoleone e Mauro Betti. A fianco dell’attività espositiva ha preso vita un attento lavoro editoriale, con la pubblicazione di cataloghi e libri d’arte, molto curati sia nella redazione che nella veste grafica. [...]
Interno Galleria Il Ponte - Firenze (un'installazione-performance di Ben Vautier)
Mauro Staccioli, Roma 2011 (installazione esterna alla GNAM di Roma)
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GALLERIA CONTINUA info@galleriacontinua.com www.galleriacontinua.com Routes and Stars; fino al 16/02/13. Autore: Giovanni Ozzola. • AI WEIWEI; fino al 16/02/13. Autore: Ai Weiwei. Sede: Via del Castello n° 11, 53037 San Gimignano (Si), Tel. +39 0577 943134. Orario: dal martedì al sabato 14:00 19:00, o su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Ufficio stampa: Silvia Pichini, press@galleriacontinua.com.
Ai Weiwei, mostra personale, fino al 16 febbraio 2013 Galleria Continua San Gimignano (SI)
Fondata nel 1990 da Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, Galleria Continua è una delle più attive realtà italiane operanti a livello internazionale. Insediata in un vecchio cinema-teatro Galleria Continua si stabilisce là dove nessuno se l'aspetta, in un luogo, San Gimignano, carico di storia e dalla bellezza senza tempo. Nuove inattese possibilità di dialogo e d'incrocio possono cosí nascere tra geografie rurali, industriali, locali e globali, tra l'arte di ieri e di oggi. Nel 2004 Galleria Continua apre uno spazio pioniere in Cina, a Beijing, con lo scopo di promuovere l'arte contemporanea internazionale là dove questa era ancora poco visibile e con la voglia di dar vita a scambi inconsueti. Nel 2007 inaugura nella campagna parigina Le Moulin, singolare sito per la creazione contemporanea. Le Moulin accoglie in vari momenti dell'anno, al ritmo delle stagioni, i progetti e le opere di grande formato di artisti provenienti dai cinque continenti.
Nari Ward, Roam Rise, 2012, materiali vari 250 x 80 x 110 cm.
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GALLERIA OPEN ART galleria@openart.it www.openart.it
L’attività della galleria Open Art alterna autori storicizzati con altri più giovani, nel segno della continuità e di una coerenza tra passato e presente, considerata importante proprio per definire una sua specifica identità nel panorama italiano. Due sono le linee principali della programmazione espositiva: una gestuale e l’altra costruttiva. La prima è esemplificata da artisti quali Toti Scialoja, Gerard Schneider, Fernando de Szyszlo e Jiri Kolàr ai quali la galleria dedica mostre che tendono a confermare anche l’attualità della loro pittura e del loro messaggio. Un‘attenzione particolare è dedicata allo sviluppo dell’approccio gestuale e, più specificatamente, all’Espressionismo Astratto americano con artisti quali Paul Jenkins (con il quale la Galleria Open Art intrattiene un rapporto di collaborazione esclusiva), Conrad Marca-Relli, Norman Bluhm, John Ferren, e Sam Francis.
Paul Jenkins, Solo exhibition, Galleria Open Art, Prato.
Paul Jenkins
BOLOGNA ARTE FIERA 2013
Luigi Parzini (1950 – 1978) – La lingua dell’assoluto; fino al 31/01/13. Curatore: Mauro Stefanini. Catalogo: a cura di Mauro Stefanini e Stefano De Rosa, Carlo Cambi Ed., ita/eng. Sede: Viale della Repubblica n° 24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 20:00, sabato 10:30 13:00 / 16:00 20:00, chiuso domenica e festivi. Biglietti: ingresso libero.
galleria open art sarà presente a ARTE FIERA BOLOGNA DAL 25 AL 28 Gennaio 2013 • Hall 26 • Stand A/42 Artisti esposti: Silvano Bozzolini, Paul Jenkins, Jiri Kolar, Conrad Marca-Relli, Walter Fusi, Luigi Parzini, Renato Boero, Toti Scialoja
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GUIDA AL CONTEMPORANEO
SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA info@santoficara.it www.santoficara.it Artisti della galleria: Accardi, Alviani, Asdrubali, Bonalumi, Castellani, Chiari, Dorazio, Jori, Impellizzeri, Mainolfi, Morellet, Mondino, Nunzio, Parra, Pinelli, Sanfilippo, Turcato, Viallat, Volpi, Zappettino. Sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190. Orario: dal lunedì al sabato 09:30 - 12:30 / 15:30 - 19:30. Biglietti: ingresso libero.
Enrico Castellani, Superficie Rossa, 2010, Acrilico su Tela, cm 60x80.
BOLOGNA ARTE FIERA 2013
L’immagine della galleria, con le grandi colonne e le volte a crociera del soffitto, è diventata consueta anche per chi, magari, non ci ha messo piede. Uno spazio di grande suggestione, al piano terreno del Palazzo Borghese, nel cuore della Firenze antica. Uno spazio col quale molti autori si sono misurati e confrontati nell’allestire mostre ideate appositamente per questo luogo. Del resto, del rapporto diretto con gli artisti e con gli spazi per l’arte, Santo Ficara ha fatto la cifra del proprio lavoro da quando, alla fine degli anni '70, iniziò, da conoscitore d’arte, a frequentare artisti come Accardi, Castellani e Alviani. “Per molto tempo - dice Santo Ficara in un'intervista - credevo di amare le opere, appena ho conosciuto gli artisti ho scoperto però che mi innamoravo di loro…". [...]
SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA sarà presente a Bologna ART FIRST DAL 25 AL 28 GENNAIO 2013 • Hall 26 • Stand B/49 Artisti esposti: Carlo Accardi, Getulio Alviani, Gianni Asdrubali, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Ennio Chiggio, Marcello Jori, Luigi Mainolfi, Francois Morellet, Nunzio, Roberto Pietrosanti, Pino Pinelli, Claude Viallat, Gianfranco Zappetini
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GALLERIA GIRALDI info@galleriagiraldi.it www.galleriagiraldi.it NELIO SONEGO orizzontaleverticale; fino al 18/01/13. Autore: Nelio Sonego. Sede: Piazza della Repubblica n° 59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778. Orario: dal lunedì al sabato 10:00 - 13:00 / 17:00 - 20:00, domenica su appuntamento.
La galleria, fondata nel 1951, ha sede in un palazzo ottocentesco che si affaccia sulla piazza della Repubblica, nel centro storico di Livorno. L’attività della Galleria si è caratterizzata dapprima (all’inizio della seconda metà del novecento) per la promozione delle avanguardie, allora fortemente ostacolate, poi per la valorizzazione di quegli artisti che sono stati a lungo dimenticati e per i quali è iniziata con grave ritardo una giusta riconsiderazione. Ci si riferisce a Bonalumi, Campus, Corpora, Crippa, Dorazio, Dova, Guarneri, Marchegiani, Mondino, Pozzati, Reggiani, Santomaso, Scanavino, Schifano, Simeti, Turcato ed altri. Sin dall’inizio questa attività di ricerca e valorizzazione si è unita a quella della formazione del collezionismo, pensato come investimento culturale ed economico.
Mostra personale di Lucio Fontana alla Galleria Giraldi nel febbraio 1968.
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GUIDA AL CONTEMPORANEO
GALLERIA POGGIALI & FORCONI info@poggialieforconi.it www.poggialieforconi.it
Muovendo dalla convinzione che l’arte contemporanea debba creare connesioni inattese ed emozioni non comuni, fin dalla fine degli anni ‘90 la Galleria Poggiali e Forconi si è occupata, per iniziativa della famiglia Poggiali, di realizzare progetti appositamente concepiti per gli spazi di Firenze con Enzo Cucchi, Luigi Ontani e Gilberto Zorio. Sollecitata dall’influenza delle realtà culturali provenienti dal medio-oriente e conscia della necessità di monitorare linguaggi d’avanguardia, ha promosso, in anteprima in Italia, collaborazioni con artisti come Youssef Nabil e Harun Farocki. Per la convizione della necessità di mettere a disposizione degli artisti moduli per interventi site specif, dal 2009 ha ampliato i propri spazi, ristrutturando uno spazio postindustriale a pochi passi dalla rinnovata sede storica. Collabora con istituzioni museali e case editrici, partecipa a Fiere internazionali.
Zhivago Duncan, Papillon (Project room).
Zhivago Duncan, The invisible plane, 2012, modellino, resina pittura, legno, cm 46x51x17
BOLOGNA ARTE FIERA 2013
ZHIVAGO DUNCAN – PAPILLON; fino al 07/02/13. Autore: Zhivago Duncan. Catalogo: disponibile in galleria, con testo critico di Saskia Neuman e intervista di Flavio Arensi. Sede: Via della Scala n° 35/A, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406. Orario: dal martedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:00, sabato 10:00 - 13:00. Biglietti: ingresso libero.
GALLERIA POGGIALI & FORCONI sarà presente a Bologna ART FIRST DAL 25 AL 28 GENNAIO 2013 • Hall 25 • Stand B/38 Artisti esposti: Davide Bramante, Roberto Coda Zabetta, Zhivago Duncan, Giovanni Frangi, Thomas Gillespie, J&PEG, Youssef Nabil, Pete Wheeler, Gilberto Zorio
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GUASTALLA CENTRO ARTE info@guastallacentroarte.com www.guastallacentroarte.com Mark Kostabi – Full circle, dreaming Modigliani; fino al 31/01/13. Autore: Mark Kostabi. Catalogo: disponibile in galleria e visibile online. • Presenti ad ArteFiera Bologna 2013; 25/01/13 – 28/01/13. Sede: Via Roma n° 45, 57126 Livorno, Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514. Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 16:30 - 20:00, sabato 10:00 – 13:00. Biglietti: ingresso libero.
La galleria Guastalla Centro Arte si trova a Livorno in via Roma 45, è gestita da Marco e Laura Guastalla ed opera in continuità con una tradizione di galleristi iniziata nel 1922 con Bottega d'arte, una delle prime e più note gallerie italiane. Guastalla Centro Arte presenta l'opera di maestri del '900 come Enrico Baj, Marc Chagall, Giorgio De Chirico, Franco Gentilini, Renato Guttuso, Paul Jenkins, Marino Marini, Arturo Martini, Joan Mirò, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Antoni Tapies e promuove autori contemporanei tra i quali Massimo Barzagli, Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Mark Kostabi etc. Con il marchio Graphis Arte la galleria pubblica grafica d'autore, libri d'arte, cataloghi ragionati e monografie.
Emilio Scanavino, Appeso, 1973, olio su tela cm 80x80.
Enrico Baj, Before watergate, 1973, acrilici e collage su tavola, cm 66x54.
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GALLERIA N° 38 info@gallerianumero38.com www.gallerianumero38.com È tornato Joe Ditale; dal 22/02013 al 21/04/2013; Autore: Paolo Baratella Sede: Via del Battistero n° 38, 55100 Lucca, Tel. +39 0583 491104 / Fax +39 0583 491104. Orario: dal martedì al sabato, 10:00-13:00, 16:00-19:30. Joe Is Present, mostra collettiva in onore di Joe Ditale; dal 23 al 31 /03/2013; Sede: Via Barsanti 41, Petrasanta (LU), Tel. +39 329 1692511; Orario: dal martedì alla domenica, 16:0020:00; Moneyless; dal 9/03/2013 al 28/04/2013 Autore: Moneyless. Sede: il fortino di Forte dei Marmi (LU).Biglietti: ingresso libero. Paolo Baratella, Il Ritorno di Joe Ditale.
La Galleria Numero 38, fondata nel 2009 da Corrado e Irio Bergamaschi, si propone di promuovere progetti in ambito sia pubblico che privato, legati al mondo dell'arte contemporanea e crede fermamente nella collaborazione con altre strutture del settore ai fini della diffusione della cultura artistica sul territorio. Lucca, bellissima città toscana non ancora pienamente valorizzata, e per questo con grandi possibilità di sviluppo, trova nelle iniziative della galleria un' alleanza attiva e concreta ai fini di offrire al pubblico locale e internazionale un dialogo sempre aperto con l'arte contemporanea. Con l'apertura della galleria a Pietrasanta, tale dialogo viene ampliato, incrementato ulteriormente, dalla sinergia tra i due spazi.
Moneyless, Outdoor Installation.
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GESTALT GALLERY info@gestaltgallery.it www.gestaltgallery.it Artisti trattati: Laura Giardino, Max Papeschi, Andy, Giuseppe Veneziano, Massimo Caccia, Alex Folla, Formisano, Philippe Delenseigne, Anonymous Art, Gabriele Arruzzo, Simone Fazio, Stefano Zattera, Claudia Maina. Sede: Via Stagio Stagi n° 28, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. +39 0584 790900 / Cell. +39 331 1770714. Orario: dal giovedì alla domenica 10:30 – 12:30 / 16:30 – 19:30. Ufficio Stampa: Gestalt Gallery press@gestaltagallery.it. Biglietti: ingresso libero.
La galleria d'arte contemporanea Gestalt Gallery è situata nel centro storico di Pietrasanta, località toscana cuore pulsante dell'arte antica e contemporanea, frequentata da grandi maestri del calibro di Michelangelo e per questo denominata "Città d'arte". In questo contesto brulicante di artisti di ogni genere, la galleria si pone come punto di riferimento per la nuova ricerca creativa e come centro propulsore per l'arte contemporanea dei nuovi linguaggi, volta a stupire, a far riflettere sui temi più scottanti del nostro tempo. La Gestalt Gallery vanta di esporre alcuni fra gli artisti attualmente più promettenti in Italia e si pone come una finestra aperta sull'arte contemporanea giovane del nostro paese.
Fra le opere esposte si possono trovare autori come Laura Giardino, Max Papeschi, Andy, Giuseppe Veneziano, Massimo Caccia, e molti altri ancora: volti nuovi e conosciuti che si stanno facendo spazio nel mondo dell'arte e il relativo mercato Oltre alle frequenti mostre personali e collettive organizzate durante tutto l'anno nel proprio spazio a Pietrasanta, la galleria promuovere i propri artisti attraverso mostre pubbliche su tutto il territorio nazionale, la pubblicazione di cataloghi, articoli sulle principali riviste e nei maggiori siti d'arte.
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CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEA info@claudiopoleschi.com www.claudiopoleschi.com Sede: Via Santa Giustina, 21 - 55100 Lucca - Italia, tel +39 0583 469490 fax +39 0583 471464. Orario: dal lunedì al venerdi 10-13, 15.30-19, sabato 10-13 o su appuntamento. Biglietti: Ingresso libero
ARCHIVIO GIAN MARCO MONTESANO In preparazione del futuro catalogo generale dell'opera di Gian Marco Montesano, Claudio Poleschi Arte Contemporanea ha avviato la raccolta di documentazione e materiale relativo alla vita e all'opera dell'artista. I collezionisti, proprietari di opere di Gian Marco Montesano, avranno la possibilità di richiederne gratuitamente l'archiviazione.
Nina Surel, Mirror, Mirror, 2012, mixed media, cm 172 x 152
BOLOGNA ARTE FIERA 2013
Fondata nel 2001 Claudio Poleschi Arte Contemporanea promuove e valorizza l'arte contemporanea internazionale. La galleria inizia la sua attività con la prima personale italiana degli artisti russi Vladimir Dubossarsky & Alexander Vinogradov, lanciando il loro lavoro a livello europeo. Prosegue con una serie di mostre personali dedicate ad artisti emergenti e subito dopo riconosciuti a livello globale, fra cui Santiago Sierra, Carlos Amorales, Pawel Althamer, Chen Chieh-jen, Wael Shawky. Sita al piano terra di un palazzo rinascimentale nel centro storico di Lucca, la galleria comprende l'adiacente chiesa sconsacrata di San Matteo, originaria del X secolo.
CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEA sarà presente a ARTE FIERA BOLOGNA DAL 25 AL 28 Gennaio 2013 • Hall 25 • Stand B 51 Artisti esposti: Valerio Adami, Vincenzo Agnetti, Bertozzi & Casoni, Pier Paolo Calzolari, Enrico Castellani, Sandro Chia, Vittorio Corsini , Pino Deodato, Gino De Dominicis, Nicola De Maria, Vladimir Dubossarsky & Alexander Vinogradov , Peter Halley, Osvaldo Licini , Mario Merz, Gian Marco Montesano, Claudio Olivieri, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Pino Pinelli, Michelangelo Pistoletto, Julian Schnabel , Jannis Kounellis, Louise Nevelson, Giuseppe Restano, Anselm Reyle, Ettore Spalletti, Nina Surel, Giuseppe Uncini, Gilberto Zorio.
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GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI info@galleriabagnai.it www.galleriabagnai.it
La Galleria Alessandro Bagnai ha festeggiato il 25° anno di attività, dalla sua fondazione a Siena nel 1987. Dal 1 Gennaio 2013 si è trasferita all’interno di Palazzo Ricasoli, dove continua a presentare le mostre degli artisti Italiani e stranieri con cui collabora. Tra le ultime mostre organizzate da Alessandro Bagnai sono da segnalare, tra le altre, la personale Transiti e Dimenticanze di Vittorio Messina, l’omaggio ad un grande maestro europeo, come Günther Uecker, con la mostra La Poesia della Distruzione e la relativa proiezione del film sull’artista, realizzato dal regista tedesco Michael Kluth. Inoltre la personale dell’artista americano George Woodman, che ha presentato una panoramica di opere (stampe ai sali d’argento) degli ultimi 20 anni oltre ad un’installazione di fotografie scattate nelle sale della galleria stessa. Da ricordare anche due grandi mostre museali, Chinatown di Pizzi Cannella al Museo Di Arte moderna e contemporanea di Saint-Étienne in Francia e, ancora, Grandezza Naturale di Massimo Barzagli al Museo Pecci di Prato.
Vista della sede della galleria, Palazzo Ricasoli, Firenze (in mostra George Woodman Heroines)
Günther Uecker, La Poesia della Distruzione, (Galleria Bagnai aprile/settembre 2012)
BOLOGNA ARTE FIERA 2013
George Woodman, Heroines; fino al 02/02/13. Autore: George Woodman. Curatore: a cura della Galleria Alessandro Bagnai. Sede: Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n° 2 Tel./Fax +39 055 213372; Tel +39 055 6802066, 50123 Firenze. Orario: lunedì 15:00 – 19:00 / dal martedì al sabato 10:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero.
La GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI sarà presente a ARTEFIERA BOLOGNA DAL 25 AL 28 GENNAIO 2013 • Hall 25 • Stand B/13
Artisti esposti:
Personale di Günther Uecker; collettiva di Barzagli, Dessì, Deval, Leonardo, Nunzio, Pizzi Cannella, Schifano, Tirelli, Woodman.
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ANTONELLA VILLANOVA contemporary art jewellery antonellavillanova@gmail.com www.antonellavillanova.it
La Galleria Antonella Villanova è stata fondata nel 2008 a Firenze con lo scopo di promuovere il gioiello contemporaneo. La ricerca artistica della galleria si rivolge allo sviluppo di un lavoro che crei singolari esperienze di progettazione: tutte le opere degli artisti e designer sono infatti pezzi unici. Antonella Villanova sarà presente ad Artefiera Bologna, all’interno dello stand della Galleria Alessandro Bagnai, hall 25 stand B/13 con una personale di Manfred Bishoff, artista orafo tedesco. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche, fra cui: Isabelle Gardner Stewart Museum (Boston, USA), MAD (N.Y. USA), Pinakothek Der Moderne (Munich, D).
Manfred Bischoff, Libido, 2012, spilla in Oro, corallo delle Hawaii, tecnica mista su cartoncino, 30x20cm.
Manfred Bischoff, Helpless in Gold, (novembre 2012/febbario 2013, Palazzo Ricasoli Firenze).
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Manfred Bischoff - Helpless in Gold; fino al 02/02/13. Autore: Manfred Bischoff. Curatrice: a cura della Galleria Antonella Villanova. Catalogo: disponibile in galleria, edito da Antonella Villanova. Sede: Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n°2, Firenze, Tel./Fax +39 055 213372 +39 055 6802066, 50123 Firenze. Orario: lunedì 15:00 – 19:00, dal martedì al sabato 10:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero.
Antonella Villanova sarà presente a ARTEFIERA BOLOGNA DAL 25 AL 28 GENNAIO 2013 • Hall 25 • Stand B/13 Artisti esposti: Manfred Bishoff
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Farsettiarte
Casa d'aste e Galleria www.farsettiarte.it info@farsettiarte.it Sede: Viale della Repubblica, Area Museo Pecci, Prato, Tel +39 0574-572400 Fax +39 0574-574132. Orario: Dal Lunedì al Sabato 9.00-13.00 e 15.30-19.30. Chiusa nel mese di Agosto. Succursali: Portichetto di via Manzoni Milano, Tel +39 02-794274 / 02-76013228; Piazzale Marconi, 18 Cortina d’Ampezzo Tel +39 0436-860669. Biglietti: ingresso libero.
La Farsettiarte, fondata nel 1955 da Frediano e Franco Farsetti, nasce a Prato come Galleria d'arte e subito si distingue per la prestigiosa attività espositiva. Nel 1962 viene inaugurata la Casa d'Aste suscitando l'immediato interesse dei collezionisti e del mercato. Galleria e Casa d'Aste hanno avuto percorsi paralleli e, pur dandosi reciproco impulso, hanno sempre mantenuto la propria autonomia, istituendo così qualcosa di unico nel panorama del mercato d'arte italiano. Nel corso degli anni l'attività espositiva si è ampliata con l'inaugurazione delle gallerie di Cortina d'Ampezzo nel 1964, della Versilia nel 1969 e di Milano nel 1982. Infine, nel 1991 è stata inaugurata la nuova sede di Prato a fianco del Museo per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci. L'imponente e moderna struttura, che ha contribuito all'intensificarsi delle aste e alla realizzazione di grandi mostre, è la sede operativa e di coordinamento della Farsettiarte.
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Galleria d'Arte Frediano Farsetti www.galleriafredianofarsetti.it info@galleriafredianofarsetti.it Tentazioni d'Artista, Opere e gioielli contemporanei; fino al 31/01/2013; Sede: Lungarno Guicciardini 21/23 rosso, Firenze, Tel +39 055 210107/Fax +39 055 2399389. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.30 - 14.30-19.30. Chiusa la domenica ed il lunedì mattina. Biglietti: ingresso libero.
Fondata nel 1999, l'attività della Galleria d'Arte Frediano Farsetti si propone di affiancare a grandi retrospettive sui maestri del Novecento italiano ed internazionale, proposte più sensibili alle ricerche della contemporaneità. Tra i tanti esempi di esposizioni realizzate nel corso degli anni si possono citare Pellizza Da Volpedo e Balla (Dal Divisionismo al Futurismo), 2000, Pablo Picasso e alcuni amici di Parigi, 2001, Giorgio de Chirico romantico e barocco, 2001, Filippo de Pisis artista d'Europa, 2001, Modigliani: disegni e acquerelli, 2002, Mario Sironi, 2002, Aria di Parigi, tre toscani a La Ruche: Soffici, Modigliani, Viani, 2003, Soutine, Kisling, Utrillo e la Parigi di Montparnasse, 2003, Dalì all'eternità, 2004, Lucio Fontana, un maestro e le sue tecniche, 2005, Golden Venice da Guardi a Fontana, 2007, Da Fontana a Castellani: artisti oltre la forma, 2010. In
occasione dell’apertura della nuova sede fiorentina, nel 2011 la Galleria Frediano Farsetti dedica a Giorgio Morandi una mostra monografica con oltre 50 dipinti. Tra le ultime esposizioni organizzate si segnalano nel 2011 Barzagli/Toxic, four hands: the human functions e nel 2012 La neometafisica: Giorgio de Chirico e Andy Warhol, Hans Hartung: opere scelte 1947-1988, Giuliano Vangi: disegni e sculture.
OVERGROUND
AFTER ART GALLERY di Frederik Ivanaj
Sede: Via Ghibellina n° 38r, 50122 Firenze, Tel. +39 328 7156628. Biglietti: ingresso libero. Web: frederik.ivanaj@tin.it www.ivanaj.com ARIA ART GALLERY
ITINERE. Compenetrazioni d’artista; 08/01/13 – 17/03/13. Autori: Mustafa Sabbagh, Drusilla Foer, Sara Bencini. Curatori: Antonio Buretta e Federica Cirri. Vernissage: lunedì 7 gennaio alle ore 18:30. Catalogo: disponibile in mostra, testi critici di Carla Tosi Panphili e Antonio Mancinelli. Sede: Borgo Santi Apostoli n° 40/r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406. Orario: dal lunedì al sabato 10:30 13:30 15:30 19:30, domenica su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: info@ariaartgallery.com www. ariaartgallery.com BABELE - Boutique d’Arte e Libri
Aperitivo con Afrodite; fino al 08/01/13. Autore: Cecco Mariniello. Curatrice: Laura Accordi. Catalogo: “Ricordi della villegiatura”, Ed. Nuages. Sede: Via delle Belle Donne n° 41/r 50122 Firenze, Tel./Fax +39 055 283312. Orario: dal martedì alla domenica 10:30 - 19:30. In collaborazione con: Premio Fiesole Narrativa Under 40. Ufficio stampa: Carlo Gattai press@babelefirenze.com. Biglietti: ingresso libero. Web: babele@babelefirenze.com. www.babelefirenze.com BASE / PROGETTI PER L’ARTE
Sede: Via San Niccolò n° 18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281. Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 (dalle 20:00 alle 24:00 come vetrina). Biglietti: ingresso libero. Patrocini: Attività promossa dagli artisti del collettivo BASE X BASE e con il contributo della Regione Toscana/Toscanaincontemporanea 2011. Web: info@baseitaly.org www.BaseItaly.org
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DOLORES ART LABORATORY
Sede: Palazzo Viti Sala Musica e Sala Mostre, Via dei Sarti n° 41, 56048 Volterra (Pi), Tel. +39 0588 84047 Cell. 333 4508779. Orario: tutti i giorni 10:00 13:00 – 14:30 18:30 . Biglietti: entrata libera al DoloresArt Laboratory. Visita a pagamento a Palazzo Viti. Web: doloresart@libero.it www.doloresart.it/galleria F_AIR - FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE
Would you marry me?; fino al 16/02/13. Autore. Nicolas Henri Muller. Curatrice: Lucia Giardino. Sede: Via San Gallo n° 45/r, 50129 Firenze. Orario: dal lunedì al giovedì 15:00 – 20:00, venerdì 10:00 – 17:00. Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Palazzi communications@palazziflorence.com. Web: fair@fua.it www.fair.palazziflorence.it FRASCIONE ARTE
Sede: via Maggio n° 60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 2399205. Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@frascionearte.com www.frascionearte.com GALLERIA GENTILI
Sede: Via del Carmine n° 11, 59100 Prato, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili. Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@galleriagentili.it www.galleriagentili.it GALLERIA I.A.C. -Impruneta Arte Contemporanea-
Visioni in bianco e nero; fino al 06/01/13. Autori: collettiva d’inverno dei soci Art-Art. Sede: Via della Croce n° 41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522. Orario: dal martedì alla domenica 16:00 – 19:00. Patrocinio: Comune di Impruneta. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: inpiaz@alice.it +39 339 7854375. Web: artart@artartimpruneta.it www.artartimpruneta.it LINEA Spazio Arte Contemporanea
Sede: Via delle Porte Nuove n° 10, 50023 Firenze, Tel. +39 055 3249173 / Fax +39 055 333540. Orario: dal lunedì al venerdì 11:00 – 18:00 e il sabato solo su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: Giulia Coli +39 339 5069593 giuliacoli@gmail.com - Francesca Puliti +39 392 9475467 francesca.puliti@gmail.com. Web: info@spaziolinea.org www.spaziolinea.org
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CASA MASACCIO Centro per l’Arte Contemporanea
Residency in Contemporary Renaissance – Mostra dei lavori prodotti dagli artisti in residenza; fino al 20/01/13. Artisti: Vibha Galhotra, Monali Meher, Remen Chopra, Sonia Jose. Curatrice: Veeranganakumari Solanki. Sede: Corso Italia n° 83, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. +39 055 9126283 / Fax +39 055 942489. Orario: giorni feriali 15:00 – 19:00, festivi 10:00 12:00 – 15:00 19:00, lunedì chiuso. Note: la rassegna è realizzata nell’ambito di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea 2011 e in collaborazione con MKSA. Patrocini: Associazione Italia – India, Associazione indoeuropea per la moda e il design, Ambasciata Indiana in Italia. Biglietti: ingresso libero. Web: casamasaccio@comunesgv.it www.casamasaccio.it SCIATO’ DI SERRAVALLE
Sede: Via Garibaldi n° 49, 51030 Serravalle Pistoiese (Pt), Web: info@sciato.it SIMBOLI ART GALLERY
Firenze
Via delle Vecchie Carceri
(le murate)
Tel. 055 0540234 info@nardinibookstore.it www.nardinibookstore.it
Un Natale d’autore; fino al 08/01/12. Autori: artisti in permanenza in galleria - Luca Alinari, Mark Kostabi, Giulio Greco, Ugo Nespolo, Riccardo Licata, Sergio Scatizzi, Salvatore Magazzini, Giuseppe Menozzi. Curatori: Emanuele Greco e Gabriele Greco. Catalogo. Disponibile in galleria. Sede: Via di San Giuseppe n° 6/r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 0502418, Cell. +39 349 1438941. Orario: lunedì 16:30 – 20:00, dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 15:00 – 20:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@simboliartgallery.com www.simboliartgallery.com
die mauer arte contemporanea
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augura un Buon
2013
con Pantani_Surace, Lindsay Kemp, Andrea Marini, Mauro Moriconi, Gianfranco Chiavacci, Carlo Colli
e V i a s p e t ta
a Step 09, Mia fair, The Other DIE MAUER arte contemporanea - Via Pomeria n째71 Prato
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DENTRO AL CONTEMPORANEO
Uno sguardo su Bologna Io non so come sempre un disperato murmure m’opprima nell’aria del tuo mezzogiorno tanto diffusa ai colli dentro il sole tanto quaggiù gremita e fumicosa. E non è fiore in te che non m’esprima il male che presto lo morde, non per finestra musica s’inoltra che amara non ricada sull’estate. Invano sotto San Luca ogni strada voluttuosa rallenta, alla tua gioia sono cieco ed inerme. E l’ombra dorata trabocca nel rogo serale, l’amore sui volti s’imbestia, fugge oltre i borghi il tempo irreparabile della nostra viltà. Vittorio Sereni, Frammenti di una sconfitta - Diario bolognese
Bologna è una “vecchia signora”, afferma la ballata di Guccini agli inizi degli anni ‘80. Una signora “dotta” e “rossa”, come da tradizione popolare, racchiusa nei suoi portici uterini, nei suoi palazzi dall’imponente monotonia cromatica dei mattoni covati nei colli e delle tende antiche. Bologna ha però sempre avuto, al di là della sua apparenza altezzosa, un’anima sotterranea – o underground che dir si voglia – molto forte.
La città alto borghese è stata vivificata anche da una cultura da sobborgo, fatta di centri sociali, di serate “al termine della notte”, di iniziative intellettuali nate dal basso… Cultura sotterranea che non sempre gli autoctoni signori bolognesi hanno caldeggiato e che ora sta un po’ decadendo, perché le istituzioni negli ultimi anni hanno tentato di restringere il campo di questa, seppur creativa, orda barbarica di pseudoinvasori.
Nella pagina a fianco: elaborazione digitale di Nicola Benetti.
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Ma nel suo sostrato, nella sua immagine forte al di là di ciò che avviene in superficie, Bologna rimane “grassa” e “umana”, duplice e profondamente fiera della coesistenza nel suo grembo di contraddizioni, di movimenti dialettici che prediligono la risoluzione sintetica piuttosto che il crogiolarsi nell’incedere autoreferenziale del negativo. Domina, fra tutti, una sorta di senso materno di accettazione degli accadimenti con-temporanei, che si traduce in una situazione in bilico tra modernità istituzionalizzata, votata a mantenere l’anima aliena covata al proprio interno, e arroccamento per certi aspetti avverso al cosiddetto “degrado” giovanile. In tale scenario, fatto di compenetrazioni tra alterità che riescono a non divergere, aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 25 gennaio la 37° edizione di Arte Fiera Art First, ritenuta ancora la fiera d’arte più importante del panorama italiano. Il primo aspetto innovativo di questa nuova edizione è la nomina di ben due Direttori Artistici, Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni. Verzotti, più dedito alla contemporaneità, e Spadoni, che si occuperà invece della modernità, saranno forse impegnati a sintetizzare l’aspetto da “Giano bifronte” che Bologna ha, tra underground e tradizione forte. L’obiettivo è poi quello di confermare l’allargamento di prospettiva al di fuori dello spazio fieristico con ART CITY BOLOGNA. Quest’anno, onde evitare che l’anima sotterranea si disperda in molteplici iniziative prive forse di logistica, il Direttore del MAMbo e dell’I-
stituzione Bologna Musei Gianfranco Maraniello avrà il compito di coordinare le esposizioni che si dipanano dalla fiera alla città, cercando di incanalarle in strutture museali e storiche, fatta eccezione per la Art White Night di sabato 26 gennaio, dove le singole “entità-extra” avranno una maggiore autonomia e libertà espositiva. Al di là dei classici padiglioni, in città ci sarà quindi un rinnovato percorso museale, storicizzato e abbastanza tradizionalista. Si va, solo per citarne alcuni, da Marino Marini al Museo Civico Archeologico, a De Chirico alla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, fino a Giorgio Morandi e Mario Ceroli al MAMbo; a Villa delle Rose troveremo invece un’antologica dell’artista olandese Bas Jan Arder, a Palazzo d’Accursio Alfredo Protti e poi ancora omaggi al fotografo Nino Migliori, ad Andrea Pazienza, un’installazione sonora di Maurizio Nannucci in Piazza Maggiore… tutte esposizioni che puntano al largamente fruibile, a nomi storici collocati in sedi di una veneranda e vetusta bellezza.Per far fronte alla crisi è stato quindi deciso di potenziare la logica, l’organizzazione, il rapporto con le istituzioni e creare così una rete che si appoggi su un sostrato tradizionale. Resta da vedere se queste ben concertate disposizioni riusciranno a far confluire al proprio interno quella sorta di anima fuori dagli schemi che Bologna ha maternamente saputo mantenere e di cui l’arte contemporanea ha comunque bisogno. Alessandra De Bianchi
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DENTRO AL CONTEMPORANEO
L’incertezza della fotografia: Una simbiosi tra utente e manufatto.
Il progresso crea l’esatto opposto di un vivere con semplicità, dove tutto era fatto “artigianalmente”, dalle stoffe create al telaio ai tessuti in canapa, alla lavorazione dell’argilla, o ai generi alimentari come il pane, la farina, in una società che non richiedeva più energia di quella che necessitava, dove il prodotto, dalla raccolta delle materie prime fino al suo smaltimento, era in armonia con la natura. Proprio perché oggigiorno il consumatore medio è colui che usufruisce delle situazioni entro i limiti posti dalla possibilità di avere una conoscenza generale, dove interagisce con oggetti sempre più complessi, che lo distaccano dallo spazio in cui vive, ho costruito una nuova scatola magica, una macchina fotografica auto-prodotta, fatta con materiali semplici e poveri di facile reperibilità come il legno, il metallo, il sughero e il velluto, che uniti insieme sono capaci di creare immagini molto particolari. Le sfumature sgargianti rimandano agli acquerelli e alla tecnica impressionista, ma soprattutto lasciano ampio spazio alla narrativa, a favore di un’espressione personale, come la pittura astratta, o l’espressionismo stesso. Le fotografie hanno una durata che varia a seconda della luce e del luogo in cui vengono scattate, quindi alcune di queste foto possono durare alcuni secondi come alcune ore... Al di là dell’impatto visivo, e quindi del
prodotto ultimo, la particolarità di queste immagini – a discapito delle comuni macchine fotografiche –, non risiede nell’atto conclusivo della fotografia, ma nel lavoro di progettazione dello stesso mezzo fotografico. Paragonabile all’andamento di una parte del design, che offre più attenzione al recupero di saperi del passato per contrastare periodi di crisi; ma soprattutto per il rispetto dell’ambiente grazie ad oggetti alimentati con la forza dell’uomo, con una durata media maggiore, e che sono frutto di una progettazione intelligente, ponendosi come l’antitesi dell’usa e getta. Un esempio, la classica torcetta elettrica a dinamo, la cucina ad energia solare di Roger Bernard, la cucina a pedale di Christoph Thetard, i manodomestici di Dick van Hoff, le borse di Markus e Daniel Freitag, i generatori magnetici, e tutti gli oggetti che utilizzano i panelli solari. Vorrei che il mio lavoro fosse preso come esempio da chi è sensibile all’ambito dell’ecosostenibilità, e da tutti coloro che sono semplicemente curiosi e vogliosi di cambiare le cose, modificando e mettendo in discussione ciò che ci hanno insegnato, creando una rivoluzione intelligente contro il sistema consumo, unendo gli elementi che ci circondano per creare qualcosa di nuovo. Marco Federico Cagnoni
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Ho sempre bisogno dell'artista...
Ho sempre bisogno dell’artista, è un imperativo in ogni momento della mia vita di studioso e di cittadino. È una forma di resistenza. Ho bisogno dell’artista, ed è necessario che questo artista stia lavorando proprio nel momento in cui ne ho bisogno, che stia dando forma (qualsiasi forma) a una sua visione, che sia nel mio tempo anche se in uno spazio diverso. Ho bisogno dell’artista proprio perché mi occorre un viatico, e l’assillo, e lo spostamento prodotto dalla sua opera. L’artista lavora anche quando sta fermo,
anche quando ha consegnato ormai allo spazio del mondo il suo impegno, la sua concentrazione e, quando capita, il suo talento speciale nel fare le cose. Ho bisogno dell’artista come di un compagno di viaggio, e anche se l’arte a volte può bastarmi, l’arte che si rinnova sotto ogni mio sguardo, quella realizzata in un altro tempo, niente può sostituire l'artista in cammino con me, come me. Pietro Gaglianò
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/ Amir Yatziv 19 13 dicembre
2012
Sciat贸 di Serravalle Via Garibaldi, 49 Serravalle Pistoiese (PT)
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in collaborazione con
LAVERONICA arte contemporaea
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“Per molto tempo credevo di amare le opere, appena ho conosciuto gli artisti ho scoperto però che mi innamoravo di loro” Santo Ficara “La cultura non è un lusso, è una necessità”: osserviamo il mondo del passato, e ciò che conserviamo di esso è la sua autenticità, soprattutto nel mondo dell’arte. Una forma, in particolare il mecenatismo, riecheggia nelle strade di Firenze, e la sua purezza si rivela nei confronti di artisti, letterati, pittori e scultori. Oggi si sostituisce alla parola fiera il nome di galleria, e al ruolo di mecenate, colui che ama l’arte per se stesso e per gli altri, il nome di Santo Ficara. La sua galleria, situata in via Ghibellina, è un importante luogo di scambio culturale, dove si conoscono e riconoscono le dinamiche dell’arte e le sue tendenze attuali. Fin dagli anni ’70, lavora con personalità che di Arte si sono nutriti, che con l’Arte hanno sfamato la nostra mente: uno spazio inedito abitato dai grandi maestri del Novecento, da De Pisis a Rosai, da Sironi a Guidi, da Capogrossi a Magnelli, ma anche da Enrico Castellani, Carla Accardi, Piero Gilardi, Giuseppe Uncini, Mario Nigro, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Getulio Alviani, Nunzio, Salvo, Alighiero Boetti,
Bigas Luna, Aldo Mondino, Giulio Turcato, Luigi Mainolfi, Giuseppe Chiari, Pino Pinelli, Giuseppe Salvatori, Gianni Asdrubali, Marcello Jori. “All’inizio usavo solo l’occhio e l’istinto, ora anche l’esperienza”: sperimenta costantemente nuove scommesse, procede in maniera vertiginosa con mostre in galleria, mostre nelle istituzioni pubbliche, nelle fiere, perché “non bisogna limitarsi alla semplice vendita di un quadro”. L’opera del mecenate si mostra nella sua spontaneità: legge il destino dell’artista, gli dona unità scenica, affinchè l’arida maschera del mercato non copra la verità dell’arte. Tutto il lavoro deve tradursi in vittoria: Santo Ficara investe contro una realtà assurda perché vuota, osserva il mondo con occhi che devono guardare avanti, per scoprire altri caratteri. La galleria vuole dedicare all’Artista un vero e proprio riconoscimento, così come il critico d’arte redige la sua riflessione; il rapporto fra gallerista e critico lo sostiene, perché esso è unico ed irripetibile. Gabriella Di Tanno
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Agostino Bonalumi, Nero, 2009, acrilico su tela estroflessa, cm. 80X60.
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TRIGGERING REALITY. Nuove condizioni per l’arte e l’architettura in Olanda a cura di Giampiero Sanguigni Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
dal 16 dicembre 2012 al 10 marzo 2013 “molti degli studi di architettura si sono spostati nell’ambito della ricerca, sconfinando in settori solitamente più propri delle discipline artistiche. I creativi olandesi indagano la città e i suoi luoghi, osservando i fenomeni sociali in atto, scegliendo le forme e i materiali del contesto in cui si trovano ad operare, lavorando su opere che rielaborano. Gli autori cercano un rapporto più diretto con la realtà, la indagano, la riproducono, la rappresentano, la criticano” [Giampiero Sanguigni]
La ridefinizione concreta e puntuale del proprio ruolo sociale, il confronto con la realtà e l’esistente non alieno dalla sublimazione delle proprie idee in una società ideale e in un immaginario tutto personale, l’attenzione minuziosa al contesto come elemento cardine e primario della ricerca, sono solo alcuni dei temi e dei quesiti che emergono dalla collettiva olandese in scena al Centro Pecci di Prato. Se ancora non esiste un antidoto al momento globale di crisi che la società tutta sta attraversando e vivendo sulla propria pelle, perlomeno qualcuno sta lavorando affinché si inneschi quella catena rivoluzionaria di innovazione: sperimentando, sconfinando, ponendo
le giuste domande prima e invece che fornirne le risposte. Torna in mente la celebre espressione di Bruno Taut e tutta l’utopia del 1919, nello scenario di una Germania distrutta dalla guerra: “Oggi non c’è niente da fare. Non ci sono mattoni, non c’è cemento, non c’è lavoro per l’architetto: quindi è il momento di lavorare sul serio. Quindi è il momento di non essere strumentalizzati professionalmente, ma è il momento di creare cultura”. Ma qui non c’è utopia, bensì una stringente e contingente urgenza reale, una propensione verso una dimensione etica e sociale in continua evoluzione, che si fa attraverso strategie orientate a sfidare la realtà mettendola alla prova
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DUS Architects, Bucky Bar, 2010, Ombrelli, acciaio, legno, lacci di scarpe. Foto Ivan D’Alì, Prato. Courtesy Centro Pecci, Prato.
per reagire ai mutamenti economicosociali in corso. Un’autentica apertura all’ibrido e alla fuoriuscita dalle rigide categorie, un’interdisciplinarietà ricca e piena risulta allora in atto e pare fondere la ricerca architettonica con quella artistica, in un dialogo che si fa scambio fruttuoso e vivace. Il percorso espositivo si snoda dunque in opere e installazioni di architetti come di artisti, sia affermati che appartenenti alle più nuove generazioni, i quali sono capaci tutti di narrare una condizione percepita e affrontata da entrambe le categorie nel medesimo tempo: Atelier Van Lieshout, Boundary Unlimited, DUS architects, Haas & Hahn, Nicoline Van Harskamp, Anne Holtrop/ Bas Princen, Wouter Klein Velderman, Krijn de Koning, NIO Architects, ONIX risultano i protagonisti indiscussi di tale possibilità e del tentativo di ridefinizione della realtà nonché di una lettura e rifles-
sione sulla stessa, in modo da delineare così un orizzonte di produzione inedito e autentico. Come afferma lo stesso Ambasciatore dei Paesi Bassi a Roma, Michiel den Hond, “una crisi comporta anche un nuovo inizio e offre opportunità per sviluppi inaspettati. Per esempio, una delle conseguenze di questa nuova realtà è che i confini tra l’architettura e le altre discipline, come la scultura, sono diventati più sfumati. Sia gli architetti che gli artisti riflettono sui cambiamenti nel contesto sociale, economico e demografico. Triggering Reality analizza questi sviluppi e presenta le opere di importanti rappresentanti olandesi di entrambe le discipline”. Questa sembra essere indubbiamente una delle più interessanti e auspicabili direzioni da prendere, sicuramente un punto di partenza dal quale muoversi prima che un punto di arrivo. Martina Marolda
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PHILIPPE DELENSEIGNE - LIFE A cura di Antonio Parpinelli Lu.C.C.A Lounge & Underground
Fino al 3 Febbraio 2013 Complesse lavorazioni monocromatiche dal sottile gusto minimale, rigorosamente in bianco o in nero, sensibilissime ai giochi di luce riverberano brillantezze sinuose. Una ricca costellazione di applicazioni in vinile rivela movimenti leggeri, trazioni anelanti e cariche di poesia in una metaforica rappresentazione della condizione umana. Philippe Delenseigne (Calais, 1971) artista francese, naturalizzato italiano, vive e lavora nel nostro paese dal 1996. Ha strutturato la sua personale presso lo spazio Underground del Lucca Center of Contemporary Art in due livelli. Nella sala superiore, superfici monocromatiche dal candido splendore del bianco sono un getto abbagliante di luminosità, nello spazio inferiore il colore prescelto dall’artista per le sue opere è il nero, che riesce a far risultare altrettanto lucente e vibrante. Apparentemente, l’autore compie una ricerca su quanto è filosoficamente assimilabile al bene e alla positività, da quello che dal sentimento umano è percepito come gioioso per poi spostare bruscamente il fulcro della sua attenzione sull’oscurità, sul buio, sul vuoto. In realtà, Philippe Delenseigne, vuole instaurare un percorso, dall’alto verso il basso, dal bianco al nero, creando un movimento, un’entità
positiva, come le forze gravitazionali che pervadono le sue opere. Philippe Delenseigne non concepisce l’immersione nello spazio dominato dalle cromie del nero come una caduta, ma come un’idea di complementarietà in rapporto ai bagliori del bianco. In piani sempre inclinati, concavi o convessi, si formano tensioni, si aprono fratture, si creano circuiti di tante piccole perle, gocce, preziose aggiunte. L’artista prepara con accuratezza geometrica l’inclinazione della superficie sulla quale apporta delle piccole strutture aggettanti in vinile, che rendono le sue opere una commistione di genere fra il quadro, comunemente inteso come superficie bidimensionale e la scultura. La superficie scoscesa è sinonimo dell’irregolarità del percorso della vita, spesso carico di tensioni e mai lineare. La ricchezza della lavorazione che sporge rispetto al piano, l’alternanza tra gocce opache e traslucide, la loro diversità di forma e orientamento, oltre essere segno di una grande ricchezza tecnica, sottintende alla meravigliosa complessità del genere umano, colta nel suo aspetto più espansivo e gregario oppure nel suo isolamento, nella sua difficoltà esistenziale. Elena Santoni
Nella pagina a fianco: Philippe Delenseigne, White, vinile su tela, part.. Courtesy Museo Lu.C.C.A.. Credits Philippe Delenseigne.
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VIRGINIA LOPEZ Ephemeros, arte con data di scadenza “e più indicibili di tutto sono le opere d’arte, misteriose esistenze, la cui vita, accanto alla nostra che svanisce, perdura”. Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta
Tutto è iniziato con la lettura di Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta e con la frase “e più indicibili di tutto sono le opere d’arte, misteriose esistenze, la cui vita, accanto alla nostra che svanisce, perdura”. Da allora molte cose sono cambiate nell’ambito dell’arte contemporanea. È ancora valida questa affermazione? La mia, più che una tesi, un’affermazione chiara e concreta, vuole essere una serie di interrogativi sulla sensibilit๠contemporanea. Forse alcuni tentativi di soluzione a questi interrogativi si evidenziano nel mio lavoro artistico: Ephemeros è infatti un insieme di opere create dal 2009 sino ad oggi e presentate in occasione della mostra a Berna presso la galleria Eletto, a cura di Christian Herren. Changing leaves, Fossili nelle acque dormienti e gli altri lavori sono una riflessione aperta sul tempo, sulla
durata dell’opera d’arte, sulla memoria, sul valore dei materiali come contenitori essi stessi di memoria e di significato. Una domanda aperta quindi sull’effimero nell’arte contemporanea e sui nostri costanti tentativi di preservare ciò che per natura è mutevole, instabile, provvisorio. Dagli anni Sessanta in poi, con l’arte concettuale, l’opera d’arte è divenuta per la parte progressista del mondo artistico una sorta di resto, di residuo, un feticcio. Tentando di scappare alla sua mercificazione (rifiuto alla società di consumo) e alla sua imbalsamazione nel museo, si è avvicinata alla vita, ha utilizzato materiali poveri, quotidiani, strappati al reale e deperibili. Ma oggi questi stessi tentativi sono stati musealizzati e conservati, si assiste alla paradossale situazione di conservare l’effimero, ciò che era nato come
¹ Sensibilità intesa come nel testo di Susan Sontag, Notes on Camp, 1964: intendo parlare di una certa sensibilità e non di una particolare corrente artistica. Nella pagina a fianco: Virginia Lopez, Fossili nelle acque durmienti, istallazione Villa Il Palagio.
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Virginia Lopez, Offerenada naturalis, libro d'artista, 2012.
gesto, azione o test. In parte dovuto alla macchina del mercato dell’arte che non si arrende e non si ferma, in parte dovuto al nostro timore verso la morte e alla nostra paura di rimanere orfani, senza passato, senza memoria e di conseguenza senza possibilità di costruire il futuro (dimensione mnemonica dell’arte). La morte dell’aura dell’opera d’arte, avanzata da Walter Benjamin nel suo famoso testo L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, viene negata ogni giorno dalle istituzioni dell’arte contemporanea: i musei custodiscono tra le pareti le opere-reliquie di coloro che hanno contribuito alla distruzione di tale aura. Forse per-
ché l’aura risiede in quel nocciolo duro e indicibile presente in tutta l’arte. Da questo nucleo indicibile l’opera emana la sua aura. Al di là dei dibattiti recenti tra pensiero debole e new realism, il mio lavoro vuole essere una dichiarazione d’amore, forse tradizionalista, forse demodé, verso un’arte che appartiene all’ordine simbolico e immaginativo, un’arte che, pur morendo in continuazione, si rinnova sempre e si eterna. Un’arte forse fragile, instabile, riflesso dei nostri tempi e della nostra indebolita esistenza, carenti di certezze e di utopie, schiacciati contro un presente dilatato. Virginia Lopez
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Luciano Fabro/Fernando Melani SCULTURA A DUE VOCI a cura di Ludovico Pratesi Palazzo Fabroni, Pistoia
Dal 12 settembre 2012 al 10 febbraio 2013 Il Palazzo Fabroni di Pistoia ospita fino al 10 febbraio 2013 una mostra intensa, scaturita dalla volontà di “narrare” l’amicizia tra due grandi artisti Luciano Fabro Fernando Melani e il dialogo profondo che ne è scaturito: un percorso espositivo di alto profilo promosso e organizzato dal Comune di Pistoia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e della Regione Toscana.
Curata da Ludovico Pratesi con la collaborazione dell’archivio Luciano e Carla Fabro, l’esposizione è volta a ricostruire da un punto di vista storicodocumentario il rapporto tra Luciano Fabro (Torino, 1936 – Milano, 2007) e Fernando Melani (San Piero di Agliana, Pistoia 1907 – Pistoia, 1985), il cui scambio profondo diventa anche mezzo di riflessione e dibattito sul ruolo dell’arte. Dal 1967 al 1980 si esplica l’intensa relazione tra i due scultori che vede come centri coinvolti Milano, luogo di studio e lavoro di Luciano Fabro, Firenze e Pistoia, luoghi di provenienza e lavoro di Fernando Melani: uno scambio, quello tra i due artisti, che avrà un grande impatto nelle rispettive vicende artistiche, dando luogo ad uno dei rapporti più proficui e creativi de-
gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, qui registrato e documentato da immagini, inviti, scritti autografi e opere intercorsi e prodotti nell’arco dei tredici anni, oggetto della mostra. Luciano Fabro, autodidatta, entrato alla fine degli anni Sessanta nel gruppo dell’Arte Povera di Germano Celant divenendone uno degli esponenti più significativi, elaborò nel corso della sua affascinante carriera, che lo portò persino a divenire docente all’Accademia di Brera, un’idea dell’artista visto come figura che trasmette esperienze senza categorie pre-concette. Fernando Melani nasce ed opera a Pistoia e, sebbene provenga dalla borghesia, sposa le teorie materialiste e si iscrive al PCI. La sua adesione all’arte è totale e senza condizioni, tuttavia non
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Fernando Melani, Bandiera, 1979-80 ca., Pistoia, casa-studio di Fernando Melani, foto di Carlo Chiavacci.
aderendo a istanze rappresentative, cerca invece continuamente di trasporre in arte la struttura più vicina a quelle che chiama “vibrazioni” e che attribuisce a qualunque materiale, ritenendo che ogni rappresentazione umana sia solo una noiosa contraffazione dell’effettiva composizione “fisica” dell’esistente. Attratto dalle affascinanti geometrie e dalle scelte cromatiche di Piet Mondrian ne ripropone di proprie, non tralasciando mai l’interesse e l’attrazione per le varie strutture fisiche dei materiali che saggia durante tutti gli anni ‘60 e oltre, secondo un principio naturalistico che trova nell’osservazione e nello studio dei metalli il suo fondamento essenziale. È proprio nel 1990, grazie ad una mostra a Palazzo Fabroni a Pistoia, che la sua complessa filosofia viene resa palese al grande pubblico e successivamente contestualizzata dalla critica illuminante di Bruno Corà. Scultura a due voci diviene così non
solo un’occasione per ricordare un grande artista toscano, ma anche per indagare e analizzare il rapporto di amicizia e di scambio artistico che lo legava a Luciano Fabro attraverso un itinerario ricco e mai scontato nelle sale raccolte del secondo piano di Palazzo Fabroni, che dialoga idealmente con il prezioso elemento del sistema museale pistoiese rappresentato dalla casastudio di Fernando Melani, nel vicino Corso Gramsci. Da segnalare all’interno del percorso espositivo il progetto educativo, organizzato dall’Associazione Culturale Artemisia e dal Centro Culturale Il Funaro, dedicato a bambini e adulti: come spiega infatti Annamaria Iacuzzi dell’Associazione Artemisia, l’iniziativa è volta ad immergere totalmente il visitatore nell’opera poetica di Melani con una serie di installazioni ispirate alla sua arte. Serena Bedini
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TeEaMtPrO “Tutto il teatro sarà in crisi finché si continuerà a credere che il teatro sia un raduno mondano, dove andare ad assistere alle recite con gli attori imparruccati che imparano a memoria i testi di chissà chi. Il teatro come lo si intende normalmente è un loculo, ed io non ho mai fatto quel teatro. […] Il teatro è uno spettacolo scandaloso, com’è scandalosa ogni cosa divina. È il mio testamento, non solo artistico ma anche privato. Il resto è nulla, non ci sarà nient’altro. Se non il buio sul teatro.” Carmelo Bene Scrivere di teatro è opera molto difficile, e spesso si conclude col redigere pagine smarrite che descrivono la situazione del Teatro contemporaneo: “In Italia ci fu un teatro simbolista, di poesia, futurista... ”. Le origini storiche parlano di nascita della tragedia, di vox populi, dove l’eroe emerge e trascende. Il teatro non è solo storia, è il luogo da cui si guarda, ma non bisogna affacciarsi ad un teatro che si rifà al passato, ai grandi gesti della Storia, della nostra Storia, nell’attesa di un futuro di conquiste: “Il teatro è un nonluogo, non è un edificio”. Si guarda l’altro mondo, si guarda la maniera d’arte, si guarda per non comprendere, ma per ascoltare, si guarda per amarsi e amare: un’opaca scatola nera che accoglie nel suo calderone il fuoco sociale, economico, culturale, di un tempo che all’esterno grida la sua paura, grida la sua necessità, quella di essere guidata, consolata, ma non discussa. Tutto volge in scena non più come specchio, né come matrigna che chiede conferma della propria bellezza: non si hanno più ancore di salvez-
za. Lo spettatore è il testimone che anela il bisogno di riconoscere se stesso, ma a fatica riesce ad abbandonarsi ad un sogno: questo è il vero nodo del dramma, dove tutto è nutrito di sentimenti, e dove il non senso riesce ad emigrare. Non si costruisce l’uomo di teatro: ciò che accade è la profonda attenzione verso l’espressività, la comunicazione, la comune ragione del male e del bene, della luce e dell’ombra; le parti si rovesciano e il teatro delle arti rinasce ogni sera, ogni minuto, un battito cardiaco che muore per risvegliarsi continuamente. Il nostro teatro, oggi, è pieno di tutti i voleri di una nuova generazione radicata nella cultura nativa, ma necessariamente aperta alla cultura europea: un’esistenza nella quale l’individuo si sente smarrito, e il Teatro, con la maiuscola, per suo conto, pronuncia l’ultima battuta del dramma. Il tempo del teatro è difficile, forse il più difficile; le crisi ci sono sempre state, e la gente non ha “tempo” di andare a teatro.
Nella pagina a fianco: T e E a M t P r O, credits Gabriella Di Tanno, 2011.
Gabriella Di Tanno
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Sul cinema. Storia di un fiammifero destinato ad essere acceso. Kazan, Tarantino e l’arrivo di Django. Siamo nel 1976 e siamo fortunati, siamo al cinema, siamo ad Hollywood. Stiamo assistendo alla rappresentazione del romanzo postumo di Francis. S. Fitzgerald e ci imbattiamo in qualcosa di poco ordinario, di insolito. Il film che stiamo guardando, Gli ultimi fuochi, riporta esplicitamente le istruzioni per l’uso ed è come se Fitzgerald ci stesse prendendo per mano. E le mani sono quelle di una donna che viene descritta dal protagonista, Monroe Stahr, un produttore interpretato magistralmente da De Niro. Nel racconto del protagonista del film una donna entra in una stanza senza sapere di essere vista e, nel tentativo di mimare un concetto, si libera dalla coercizione dei guanti e vuota il contenuto della sua borsa sul tavolo: in tutto due centesimi, dei fiammiferi e un nichelino. Il nichelino viene abbandonato sulla tavola, molto probabilmente è quello che la donna stava cercando, mentre i centesimi vengono rimessi nella borsa. I guanti sono neri e quando vengono gettati nella stufa capiamo anche il senso, la necessità dei fiammiferi. Il telefono squilla, la donna risponde, i guanti sono
l’oggetto della telefonata. La donna mente, dichiara di non aver mai posseduto dei guanti neri e riattacca. Si china di fronte alla stufa e accende un altro fiammifero, poi tutto cambia. La donna capisce di non essere sola nella stanza, percepisce lo sguardo snaturante di uno spettatore che in questo caso potrebbe essere Boxley, uno sceneggiatore in crisi, vittima di quelle nevrosi che diverranno poi contenuto e contenitore della poetica di Woody Allen. A questo punto il dialogo fra i due si fa serrato; ora ci siamo tutti, il meccanismo del cinema è irreversibilmente apparecchiato nella scena: Fitzgerald che dirige i lavori, produttore, sceneggiatore e, benché più distanti, ci siamo anche noi che continuiamo a spiarli. L’attesa si fa inabitabile e per comodità riporto direttamente alcune battute dei dialoghi dell’edizione italiana del film: Boxley: “Che succede poi?” Stahr: “Mah! Non lo so! Stavo solo facendo del cinema!” Boxley: “Il nichelino a che serviva?” Stahr: “Jenny, tu sai a che serviva?” Jenny: “Serviva a fare del cinema”
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Boxley: “Ma cosa mi paga a fare? Queste strane storie non le capisco” Stahr: “E invece sì. Sennò non mi avrebbe chiesto del nichelino” Siamo nel 2009, sono passati 33 anni ma la fortuna non ci ha ancora abbandonati, siamo di nuovo al cinema, siamo a Cannes. Stiamo guardando Bastardi senza gloria di Tarantino, uno che di queste strane storie se ne intende. La scena è quella finale, in cui la protagonista Shosanna Dreyfus, interpretata da Mélanie Laurent, affida il compito di dare fuoco al suo cinema al compagno proiezionista, interpretato da Jacky Ido. Questa volta la scena non ci parla diret-
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tamente di cinema ma ne è fisicamente incorporata, anche perché, come sostiene Enrico Ghezzi “Tarantino non cita il cinema, non lo prende, lo ruba e lo mangia”. Siamo ancora nelle mani di una donna ma che, in questi ultimi trentatre anni, ha fatto esperienza. Questa volta non si tratta solo di accendere la stufa dello studio di uno sceneggiatore, ma di dare fuoco a tutto ciò che un cinema può contenere e quindi, alla nostra storia. Tarantino non sbaglia, la pellicola brucia più velocemente di un paio di guanti. Filippo Stefanini
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MARK KOSTABI A DAY IN THE LIFE Dicono di lui che è innovativo e geniale, costantemente innamorato della vita; dicono che non si lascia raggirare dai galleristi, che ha polso fermo con assistenti e collaboratori, che non declina mai una proposta lavorativa, che non concede un attimo di tregua a coloro che vorrebbero pagare con assegni in bianco, promettere mari e monti, girare e rigirare il suo stile così efficace, personale e riconoscibile, facilmente riproducibile, in bilico fra arte e artigianato; dicono di lui che è originale, sorride agli eventi e fa guadagnare. Se l’universo ha un volto, quel volto è bianco, anonimo, come un grumo di materia increata, ma in movimento: nell’opera Quality Time, del 2012, un divano vuoto, al centro della composizione, sta ad indicare, oltre alla perdita dell’individuo in se stesso, una frammentazione della materia che tende verso l’autoconfigurazione: ogni membro della famiglia, un tempo seduto sul divano a parlare o guardare la televisione, è ora artefice di una evidente disgregazione; ognuno traduce, a suo modo, la virtualità in un pretesto di chiusura, alienazione, elisione di quel cordone interattivo che è la vita stessa; un gatto nero sembra guardare il divano.
Intervista a Mark Kostabi in occasione di Arte Fiera Bologna / Ristorante La Gensola / Roma / 9 gennaio 2013 / h 21.15. Siamo appena entrati in un ristorante particolarmente amato dall’artista concettuale Joseph Kosuth: La Gensola, a Roma, quartiere Trastevere, a pochi metri dalI’ Isola Tiberina. All’entrata il capo cameriere, Angelo, ci è venuto incontro con estrema cordialità, indicando al personale di turno un tavolo libero in fondo alla sala. Dopo aver preso i cappotti, qualcuno ha consegnato i Menu. Deianira Tolema: è una splendida serata. E ci troviamo in un ristorante di lusso. Come hai scoperto questo locale? Mark Kostabi: Vivo a Roma da circa 15 anni, per 8 mesi all’anno; ho un appartamento a Piazza Vittorio, dunque sono quasi romano: conosco la città, amo andare in giro, soprattutto d’estate, con amici o da solo, per imparare cose, conoscere luoghi e persone. D.T.: Certo: esplorare, passeggiare per le strade della capitale. Chi non vorrebbe poterlo fare? M.K.: Io vorrei. Vorrei poterlo fare più spesso: ho molti impegni lavorativi. Ho uno studio a New York (dove ho fatto
Nella pagina a fianco: Mark Kostabi, The book of love, 2011. Olio su tela, cm 60x50.
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più di 60 mostre personali); un’agenda ricca di appuntamenti con clienti e personaggi del mondo dell’arte; inoltre mi devo continuamente giostrare fra concerti (come quello di dicembre 2012 all’Ara Pacis, organizzato da DirCredito e Amref o quello in programmazione per il 29 maggio 2013 alle Terme di Caracalla), mostre (l’ultima importante, a Livorno: Full Circle, Dreaming Modigliani, Guastalla Centro Arte, 2012), collaborazioni (soprattutto con mio fratello Paul e Tony Esposito), eventi di beneficenza (come Italians for Darfur al Colosseo nel 2012). D.T.: Complimenti. Sei un business man, oltre che artista: come fai a coniugare due lavori così impegnativi? M.K.: Mi alzo presto di mattina. Suono il pianoforte per qualche ora, poi l’improvvisazione mi conduce a creare nuovi brani musicali. Nel frattempo rispondo al telefono, mando ai miei assistenti disegni e correzioni e, per favorire la concentrazione, bevo molti caffè. D.T.: Per creare servono amore, dedizione e disciplina. Anche un ambiente confortevole? M.K.: Certo: se l’ambiente cambia, la musica cambia. Il che mi suggerisce: vorrei un castello medievale in campagna, in Toscana o in Abruzzo: mi chiedo cosa riuscirei a produrre guardandomi intorno, di mattina, e provando a rispecchiare suoni e riverberi della natura incontaminata; accarezzando, con lo sguardo, colline verdeggianti di paesaggi disegnati con un pennello a punta sottile.
D.T.: Nel descrivere uno scenario del genere, hai evocato le scenografie metafisiche dei tuoi dipinti, le atmosfere surreali dei tuoi brani musicali, ponendo l’accento su uno dei principali elementi di raccordo fra arte e musica: il teatro? M.K.: Il teatro come luogo d’incontro – non solo concettuale, anche fisico – tra artista e pubblico. Nel teatro convergono danza, musica, pittura, scultura, architettura: è una forma d’arte completa. L’artista è un attore, un’oeuvre d’art vivant che ha bisogno di pubblico e palcoscenico per comunicare la propria essenza in modo bilaterale. Questo è il motivo per cui sto facendo erigere un palco su tre livelli nel mio soggiorno, concepito per ospitare 300 persone e innalzare una piattaforma per quei musicisti che normalmente vengono a suonare durante le mie feste. Anch’io, col mio gruppo, avvertivo l’esigenza di un tale accorgimento. D.T.: Incredibile. E dimmi: come prosegui le tue giornate romane, dopo i disegni e la musica? M.K.: Pranzo da Agata e Romeo, Imago, Antica Pesa, poi torno a lavorare; di sera esco, vado al Wine Bar Camponeschi, dove incontro Enzo Cucchi, Achille Bonito Oliva, Umberto Scrocca e altri amici; di notte cerco di dormire, così mi sveglio riposato: il mattino ha l’oro in bocca. Mark Kostabi, nato a Los Angeles, è un pittore e compositore statunitense. Deianira Tolema, nata a Salerno, è poetessa, pittrice, giornalista e critica d'arte contemporanea.
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Arezzo GALLERIA CARINI & DONATINI Via Gruccia n°192/b (San Giovanni Valdarno) CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA CASA MASACCIO Corso Italia n°83 (San Giovanni Valdarno) BOLOGNA ONO ARTE CONTEMPORANEA Via Santa Margherita n°10 empoli ass. Cult. Adlib via g. B. Nardi n°15 Marcignana-Empoli firenze Accademia Italiana Piazza de' Pitti n°15 AFRICAN SKY Via Faenza n°21/r AFTER ART GALLERY Via Ghibellina n°38/r M.N.A.F. Museo Alinari Piazza Santa Maria Novella n°14/ar APT Firenze Via Cavour n°1/r Aeroporto A. Vespucci” ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40 GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n°2 BASE/ PROGETTI PER L’ARTE Via San Niccolò n°18/r GALLERIA BIAGIOTTI Via Delle belle donne n°39/r BIBLIOTECA DELLE OBLATE Via Dell’Oriuolo n°26 BIBLIOTECA MARUCELLIANA, Via Cavour n°43 BIBLIOTECA NAZIONALE Piazza Dei Cavalleggeri n°1 BRAC - Via Dei Vagellai n°18/r CAnapone Via Mazzetta n°5/a CASA DELLA CREATIVITÀ Vicolo di Santa Maria Maggiore n°1r C.C.C.S. CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA STROZZINA Palazzo Strozzi, Piazza Degli Strozzi n°1 CLET STUDIO Via Dell'Olmo n°8 CUCO CUCINA CONTEMPORANEA Via Del Melerancio n° 4/r CUCULIA Via De' Serragli n°1-3/r DUBLIN PUB Via Faenza n°27/r ENTR'ARTe Via De’ Serragli n°79/r
FRASCIONE ARTE Via Maggio n°60/r LIBRERIA FELTRINELLI via dè Cerretani n°30 FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Via Val Di Marina n°15 Flor Design Via Benedetto Dei n°100 Florence Dance Center Borgo Della Stella n°23/r FONDAZIONE IL BISONTE Via Di San Niccolò n°24/r FUA School of Fine Arts Via San Gallo n°45/r Galleria del Palazzo Lungarno Guicciardini n°19 GALLERIA I.A.C. Via Della Croce n°41 (Impruneta) IMMAGINARIA ARTI VISIVE GALLERY Via Guelfa n°22/r L'E' MAJALA Via Poliziano n°7r LA CITÉ Borgo San Frediano n°20/r linea - spazio arte contemporanea Via delle Porte Nuove n°10 Marquee Moon Piazza Santa Maria Maggiore n°7/r CAFFE' LETTERARIO LE MURATE, piazza delle Murate MIO concept store Via della Spada n°34 Museo Salvatore Ferragamo Palazzo Spini Feroni Piazza di Santa Trinita n°5 GALLERIA D'ARTE FREDIANO FARSETTI Lungarno Guicciardini n°21/23r MUSEO MARINO MARINI Piazza San Pancrazio MELBOOKSTORE Via Dei Cerretani n°16 GALLERIA D’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4 r BOX OFFICE MURATE Via Delle Vecchie Carceri CINEMA ODEON Piazza Strozzi Otto luogo dell'arte Via Maggio n°43 r PALAZZO BORGHESE Via Ghibellina n°110 PALAZZO MEDICI RICCARDI Via Cavour n°1 PALAZZO PITTI - Piazza Pitti n°1 PALAZZO VECCHIO Piazza Della Signoria GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35a Via Benedetta n°3/r
GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n°42/b Present Art GALLERY Via de' Serragli n° 56/58r STUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL Via S. Antonino n°11 SAN GALLO art station Via Frà Giovanni Angelico n°5/r SAN JACOPO SHOW Borgo San Jacopo 66/R SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n°164/r SCUOLA INTERNAZIONALE DEI COMICS via Spartaco Lavagnini n°42 Simboli Art Gallery Via Di San Giuseppe n° 6/r Simultanea arte contemporanea Via San Zanobi n°45/r Société Anonyme via Nicolini n°3f (angolo via della Mattonaia) TEATRO STUDIO KRYPTON Via G. Donizetti, 58 (Scandicci) TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n°13/a GALLERIA VARART ARTE CONTEMPORANEA Via Dell’Oriuolo n°47-49/r TETHYS GALLERY -Fine Art PhotographyVia Maggio n°58r Università Internazionale delle Arti Via Della Forbice n°24-26 Zone Via Del Porcellana n°37r-43a ANTONELLA VILLANOVA Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n°2 lIVORNO GALLERIA GIRALDI Piazza Della Repubblica n°59 GUASTALLA CENTRO ARTE Via Roma n°45 lucca Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti Complesso monumentale di San Micheletto Via San Micheletto n°3 Lu.C.C.A. CENTER OF CONTEMPORARY ART Via Della Fratta n°36 PALAZZO MEDICEO Via Del Palazzo n°358 (Seravezza) GALLERIA N°38 Via Del Battistero n°38 GALLERIA SUSANNA ORLANDO Via Carducci n°10 (Forte dei Marmi)
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO Via di Vorno N°67 (Vorno, Capannori) pietrasanta FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°37 Galleria Cardi Via Padre Eugenio Barsanti n°45 GESTALT GALLERY Via Stagio Stagi n°28 BARBARA PACI GALLERIA D’ARTE Piazzetta Del Centauro n°2 Piazza Duomo n°25 PALAZZO PANICHI Via Marzocco n°2 angolo Piazza Duomo MARCO ROSSI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°16 GALLERIA d’ARTE “LA SUBBIA” - Via Barsanti n°11 pisa BLU | Palazzo d'arte e cultura Via Pietro Toselli n°29 DoloresArt Laboratory Palazzo Viti, Via dei Sarti n°4 (Volterra) pistoia BIBLIOTECA SAN GIORGIO Via Sandro Pertini, snc CAFFETTERIA MARINI Corso Silvano Fedi n°32 Museo Marino Marini Corso Silvano Fedi n°30 SCIATò via Garibaldi n°49 (Serravalle Pistoiese) prato CASA D'ASTE FARSETTI ARTE, Viale della Repubblica (area museo Pecci) ELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEA Via Vincenzo Gioberti n°14 DIE MAUER ARTE CONTEMPORANEA Via Pomeria n°71 ARMANDA GORI ARTE Viale Della Repubblica n°64/66/68 LATO - Piazza San Marco n°13 opificio JM Piazza San Marco n°39 RISTORANTE PEPE NERO Via A. Zarini n°289 LAURABALLA STUDIO D'ARTE Via Mazzini n°34 GALLERIA OPEN ART Viale Della Repubblica n°24 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI Viale Della Repubblica n°277 SIENA Galleria Continua via del Castello n°11 (San Gimignano) Galleria Gagliardi Via San Giovanni n°57 (San Gimignano)