Luigi Sacilotto Opere
Luigi Sacilotto e la poetica della “condensazione liquida”. Luigi Sacilotto ha sempre saputo trasmettere la forza del suo sentire e l’impeto delle sue idee ai materiali con cui negli anni ha assunto una confidenza, capace di consentirgli poi ogni operazione creativa: da quelli più semplici come il gesso a quelli più sofisticati, come il metacrilato o l’isocianato corre tutta una serie di richiami che per l’artista hanno avuto il pregio di farsi scintille generative di progetti, tesi a occupare lo spazio non semplicemente con idee che lo decorassero, ma con il tratto di una corrispondenza diretta tra la forma definitiva e la consistenza della materia, disposte entrambe a creare un rimando simbolico a preciso valore o a una data problematica dell’esistente. Già dalla fine degli anni ‘70 alla metà degli ‘80 la fase delle colate poggia su autentiche masse di sostanza magmatica industriale, precisamente schiumatura poliuretanica, lasciata colare lungo la verticalità di un piano e fatta rapprendere in esiti affidati alla casualità dell’evento; questo è determinato dalla forza di gravità che fa scendere il materiale lungo il piano inclinato e dalla capacità di solidificarsi dello stesso, quasi in un processo di pietrificazione dell’idea. È una modalità espressiva rimasta nella filigrana poetica dell’artista che ha proceduto nella ricerca, favorita dal silenzio del suo studio-laboratorio. Così Sacilotto ancor oggi, ma in profili nuovi e con esiti inattesi conferisce alla pittura e alla scultura l’assetto severo di forme solide, risolte con una riduzione cromatica dominata dal bianco e nero, dove è possibile leggere una vibrante partecipazione con le realtà umane, inscritta in quei filamenti o in quelle masse allungate che suggeriscono cadute d’impasto a perpendicolo. È come se l’artista avvertisse l’esigenza di fissare in un’istantanea, fatta di corposo rilievo plastico, il senso di un tempo che avanza inesorabile senza lasciare facoltà al soggetto di inquadrare con nitidezza le punte di felicità del vivere quotidiano. Le colate prodotte dalla gradazione di fluidità iniziale della materia, combinata con l’accidentalità della forza gravitazionale – sem-
pre dentro un disegno strategico preciso, che tiene conto anche delle sbavature dell’imprevisto – sono in diretta relazione con i “secchi” di lamiera che, al colmo della loro capacità, tracimano con evidenze straripanti di liquidità che si condensa in dentature figurali multiple: è la provocazione visiva del tutto pieno che contrasta con il dato dell’estremamente leggero. Il lavoro è assonante con determinati rilievi informali che, talora, lasciano intravedere enigmatiche latenze figurali. La sovrapposizione e il movimento sono due concetti cardine della poetica di Sacilotto che gioca concettualmente con la simmetria e il contrasto tra l’idea del dinamismo e la definizione di una sorta di “fermo-immagine”, se si pensa che alla fine di un percorso in verticale l’artista fa arrestare le colate nel punto in cui la struttura del visibile ha una connessione logica con il suo pensiero. Qui si rileva la fisionomia di una cultura che attinge ed elabora diversi contributi filosofici (dalla “società liquida” di Zigmunt Baumann alle teorie dell’“oltre”, inteso come limite di sopportazione all’interno di una situazione sociale) dentro una sintesi che gli appartiene a pieno. È un’ulteriore dimostrazione che fare arte è per lui una realtà imprescindibile in quel “dialogo” silenzioso tra sé e il mondo circostante, in cui i corto-circuiti della storia inanellano eventi, rivelatori di un limite che è mobile anch’esso, considerato che le sconfitte molte volte dipendono dallo sbilanciamento del rapporto tra il soggetto che pensa e il mondo circostante che attiva tutti i meccanismi per neutralizzare le positività di quel medesimo pensiero. Colate e secchi colmi sono quindi l’evidenza fisica di una tensione creativa spinta a misurarsi con le leggi dello spazio, ma soprattutto a condensarsi in allusioni metaforiche dalla marcata rilevanza problematica. Enzo Santese
Luigi Sacilotto and the poetry of ”condensing liquid”. Luigi Sacilotto has always been able to give the strength of his feeling and the rush of his ideas to the materials which during the years has taken confidence with and made him able of different creative processes. From the most simple materials, as chalk to the more sophisticated, such as the methacrylate or the isocyanate, there are series of references for the artist who had the honor of being sparks of generative projects, intended to occupy the space not just with ideas to decorate the space but with the mark of a direct correspondence between the final shape and texture of the material both arranged to create a symbolic reference to a specific value or date of an existing issue. By the end of the 70’s to the mid 80’s the stage of the lava leans on authentic masses of magma industrial substance more precisely foaming “puliretanica”, left running down the verticality of a surface and made coagulate in results entrusted to the coincidence of the event. This is determined by the strength of gravity which moves down the material along the inclined surface and its ability to solidify, almost in a process of a “petrification of the idea”. It’s a way of expression remained in the watermark poetic artist who carried out the research, encouraged by the silence of his studio-laboratory. So even today, but in new and unexpected outcomes profiles, he gives to the painting and sculpture the form of strict solid resolved with a reduction in chromatic dominated by white and black where you can read a vibrant involvement with human realities inscribed in filaments or falls which suggest the mixing falls perpendicularly. It looks like if the artist wants to lay down a snapshot , made of robust plastic relief, the sense of the time that advanced inexorably without a possibility for the subject to frame clearly the peaks of everyday life happiness. The flows produced by gradation of initial fluidity of the material combined with the accidental nature of the gravitational force (within a specific strategic plan that takes into account the smearing
of the unexpected) are directly related to the buckets of metal to overflow evidence of liquidity that is condensed in figural mutliple gears: the visual provocation of the “completely full”, which contrasts with the figure of the extremely lightweight. The work is assonant with some informal remarks that sometimes reveals latencies figural. Overlapping and movement are two concepts of Sacilotto’s poetic playing conceptually with the symmetry and the contrast between the idea of d ynamism and the definition of “still image”. At the end of a vertical ” path” , the artist does stop the lava flows at the point where the structure of the visible has a logical connection with his thoughts. Here it should be noted the aspect of a culture that draws on and elaborates various philosophical contributions (by the company liquid of Zigmunt Baumann theories) within a social situation. It’s a further demonstration that making art for him, is an inescapable reality in that silent dialogue between himself and the world around, in which, the short circuit of the history interrelated events: detectors of a limit that is also moving considering that the losses many times depend on the unbalance of the relationship between the subject who thinks and the world around him which activates all the mechanisms to neutralize the positivity of that same thought. Flows of “lava” and full buckets are the physical evidence of a creative tension pushed to compete with the laws of space but above all to condense into metaphorical allusions marked by significant problems. Enzo Santese
La Decomposizione dell’Immagine, 2010 colata isocianato e poliolo espanso su tela colore: acrilico grigio The Decomposition of the Image, 2010 flow isocyanate and expanded polyol on canvas colour: gray acrylic
34 x 52 cm
Presenza, 1993
isocianato e poliolo compatto colore: acrilico nero satinato e bianco opaco Presence, 1993
isocyanate and solid polyol colour: black satin acrylic and matt white
ø 26 cm - h. 36 cm
Presenza, 2009 sabbia, colla, quarzo su resina Presence, 2009 sand, glue, quartz on resin
ø 26 cm - h. 36 cm
Fusto di Latta, 2014 bidone in latta, isocianato e poliolo rigido Tin Drum, 2014 tin drum, isocyanate and rigid polyol
ø 31 cm - h. 45 cm
Colata, 2014 isocianato e poliolo rigido su tela colore: nero satinato Flow, 2014 isocyanate and rigid polyol on canvas colour: black satin
34 x 52 cm
Secchio, 2014 secchio in latta, isocianato e poliolo rigido
Bucket, 2014 tin bucket, isocyanate and rigid polyol
ø 30 cm - h. 45 cm
Colata Riempitiva, 2009 isocianato e poliolo espanso su tela colore: bianco e nero satinato Filling Flow, 2009 isocyanate and expanded polyol on canvas colour: white and black satin
30,5 x 33,5 cm
Fusto di Latta, 2014 bidone in latta, isocianato e poliolo rigido
Tin Drum, 2014 tin drum, isocyanate and rigid polyol
ø 31 cm - h. 45 cm
Secchio, 2013 tempera e matita su carta
Bucket, 2013 tempera and pencil on paper
28,5 x 38,5 cm
Secchio, 2014 secchio in plastica, isocianato e poliolo espanso colore: nero satinato Bucket, 2014 plastic bucket, isocyanate and expanded polyol colour: black satin
ø 30 cm - h. 38,5 cm
La Decomposizione dell’Immagine, 2009 colata isocianato e poliolo espanso su tela colore: cromo The Decomposition of the Image, 2009 flow isocyanate and expanded polyol on canvas colour: chrome
26 x 44,5 cm
Secchio, 2013
secchio in plastica, isocianato e poliolo espanso colore: cromo Bucket, 2013
plastic bucket, isocyanate and expanded polyol colour: chrome
ø 30 cm - h. 42 cm
Presenza, 2013 resina, isocianato e poliolo rigido, pittura TOT GUM Presence, 2013 resin, isocyanate and rigid polyol, painting TOT GUM
ø 26 cm - h. 36 cm
Fusto di Latta, 2014 bidone in latta, isocianato e poliolo rigido Tin Drum, 2014 tin drum, isocyanate and rigid polyol
ø 31 cm - h. 45 cm
Presenza, 2012 sabbia, colla, quarzo su resina Presence, 2012 sand, glue, quartz on resin
ø 26 cm - h. 36 cm
Superficie, 2011 sabbia, colla, quarzo su tela Surface, 2011 sand, glue, quartz on canvas
50 x 60 cm
Note biografiche Nato a Pordenone nel 1947, dove attualmente vive e lavora. Ha compiuto studi tecnici e conseguito il diploma di disegnatore particolarista e progettista. Dalla fine degli anni 60 è impegnato in una continua ricerca artistica che sfocia in una passionale sperimentazione. Biography Born in Pordenone in 1947, where he currently lives and works. He completed technical studies and graduated as a particularist designer and draftsman. Since the late 60’s he has been engaged on artistic research which is the result of a passionate experimentation.
Mostre personali The Sacilotto exhibits 1976 1981 1982 1988 1988 1991 1993 2003 2004
Pordenone, Galleria “La Roggia” Pordenone, Galleria “La Roggia” Firenze, Voltaire Padova, Fioretto Milano, Stendhal Pordenone, Grigoletti San Vito al Tagliamento (PN), Torre Scaramuccia, Hic et Nunc Trieste, Galleria Poliedro Pordenone, Galleria d’Arte Tarozzi
Mostre collettive Collettive exhibits 1984 1989 1992 1993 1994 1994 1994 2010
Pordenone, Tra i linguaggi della creatività Pordenone, Ricerca pittorica “Immagine sulla distonia” Pordenone, Galleria Sagittaria “Gli artisti del territorio” San Vito al Tagliamento (PN), Hic et Nunc, Torre Scaramuccia Sacile (PN), Genesi del progetto “Dall’ideazione alla progettazione” Pordenone, Odi Barbare Arte Fiera Udine, Una lettera per la pace, Biennale Intart Centro arti plastiche Trieste, Palazzo del Consiglio Regionale FVG
Luigi Sacilotto ATELIER Via Montereale, 40 - Pordenone info: 347 91 14 043 e-mail: sacilottoluigi@libero.it
SI RINGRAZIA WE THANK Studio Veronese, Pordenone - www.studioambientesicurezza.com progetto grafico e stampa graphic design and print Sprint, Pordenone - www.sprint-pn.com fotografie photos Valentina Iaccarino - www.valentinaiaccarino.com finito di stampare nel mese di dicembre 2014 finished printing in december 2014