ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel. 0423.49.35.95 - Fax 0423.49.39.57 SITO INTERNET http://www.iccastelfranco1.it E-MAIL: TVIC81500D@istruzione.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
aa.ss. 2016-17, 2017-18, 2018-19 parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14/01/2016
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PIANO TRIENNALE DELLOFFERTA FORMATIVA Prima parte INTRODUZIONE ASPETTI GENERALI
PREMESSA GENERALE
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è redatto ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5375/C16 del 02/10/2015;
ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016 ;
è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del14/01/2016 ;
dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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VISION DELL’ISTITUTO L’Istituto si riconosce nei dettami dell’Atto di Indirizzo del Ministro dell’Istruzione per l’anno scolastico 2015/2016, in particolare laddove recita: La scuola deve essere il luogo dell’inclusione, dell’integrazione, della crescita, dello sviluppo collettivo e individuale. Nessuno deve essere lasciato indietro, non devono esistere barriere di alcun tipo che impediscano ad ogni singolo allievo il pieno godimento dell’apprendimento; Il completamento del percorso scolastico è un requisito indispensabile per la formazione di “cittadini” consapevoli, capaci di godere dei propri diritti e di adempiere correttamente ai propri doveri. Per questo motivo occorre mettere in campo tutti gli sforzi necessari finalizzati all’eliminazione della dispersione scolastica.
MISSION DELL’ISTITUTO Considerato quanto sopra, nonché alla luce di quanto previsto dalla Legge 107 del 2015, l’azione educativa dell’Istituto pone come obiettivi primari: la crescita e la maturazione umana, civile e sociale della persona attraverso la scelta di strategie didattiche ed educative che tengano sempre conto della singolarità e della complessità dell’individuo; il contrasto a qualsiasi forma di discriminazione nel pieno rispetto di ogni diversità, per l’esercizio di una cittadinanza in grado di confrontarsi con collettività ampie e complesse, ma sempre vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale; la costruzione costante di un’alleanza con le famiglie fondata su relazioni continue che riconoscano i reciproci ruoli e che sostengano la vicendevole azione educativa per il conseguimento di finalità comuni; L’investimento sulla diffusione della cultura della valutazione cui ancorare le azioni di miglioramento; l’attenzione alla formazione permanente dei docenti in modo da supportare la crescita professionale e poter così assicurare agli alunni un trasferimento di conoscenze e di competenze al passo con i tempi; Lo sviluppo di una comunità educante che dialoga con il territorio (Enti Locali e altre Agenzie, Associazioni, soggetti presenti) quale criterio strategico organizzativo generale e identitario dell’Istituto.
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ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA VISTO VISTO VISTA PRESO ATTO
la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni; la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999; che l’art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa; 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO
VISTI
VALUTATE
delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, e dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; nonché delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV “Rapporto di Autovalutazione”, nonché dell’indice ragionato predisposto dal dirigente scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti; nonché tenuto conto del piano di miglioramento predisposto nel RAV; 4
EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici:
Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
A Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola. B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito. C. Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale. E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.
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Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni degli alunni e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti. G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …). H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi gli elementi da rivedere con esercizi assegnati mirati. Tale modalità è finalizzata ad incoraggiare gli alunni affinché proseguano con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia il progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è demotivato ecc.”).
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I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati…) sono significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Un ambiente stimolante contribuisce anche al superamento delle difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni nel processo do insegnamento/apprendimento. J. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati. K. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui molte aule sono dotate.
Innovazione digitale e didattica laboratoriale: “Piano nazionale scuola digitale”.
L. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, anche attraverso: - la collaborazione con le Università, Associazioni, organismi del terzo settore e imprese; - il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione della istituzione scolastica, nonché, la formazione dei docenti per l’innovazione didattica; la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici,per l’innovazione digitale nell’amministrazione.
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Formazione, tutela, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
M. Attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Predisposizione del “Piano”
N. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione. Fanno parte del presente Piano i seguenti documenti, previsti dalla normativa vigente, fondamentali dell’attività istituzionale (visionabili cliccando sui rispettivi link):
che delineano alcuni settori
Progettazione curricolare; Piano annuale per l'inclusione (PAI); Rapporto di Autovalutazione (RAV); Piano di Miglioramento (PdM); Regolamenti di Istituto; Patto educativo di corresponsabilità 8
Seconda parte AREA DIDATTICA: attivita'didattica / Curricolo caratterizzante.
CURRICOLO D’ISTITUTO METODOLOGIE VALUTAZIONE Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.)
Terza parte AREA DIDATTICA: OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI E AREE DI PROGETTAZIONE Attività progettuale Ampliamento/Potenziamento Quarta parte: ORGANIZZAZIONE
Struttura istituto ( Uffici e Scuole) Funzionigramma e Organigramma dell'istituto Regolamenti d’istituto Patto educativo di correponsabilità
Quinta parte: FORMAZIONE
La Legge 107, nella prospettiva della piena attuazione dell’autonomia delle Scuole, prevede che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa contenga, oltre alle scelte curricolari, organizzative e di gestione, anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente, ausiliario, amministrativo. La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa con la funzione docente ed è finalizzata alla crescita professionale e alla qualificazione del sistema educativo. In linea con gli orientamenti nazionali e in conformità con gli obiettivi del PTOF, Il Dirigente predispone il Piano di Formazione dell’Istituto . Le iniziative di formazione risponderanno ai bisogni dei docenti e dalle esigenze dell’Istituto evidenziate dal RAV e dal PdM Tali attività consisteranno nel coinvolgimento dei docenti in percorsi significativi di sviluppo e ricerca che li renda soggetti attivi dei processi, attraverso metodologie innovative
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Sesta parte: AUTOVALUTAZIONE
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV): Nell’anno scolastico 2014/2015, le scuole hanno elaborato il RAV, il cui format, di competenza dell’INVALSI, comprende i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento dell’ istituzione scolastica (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie); Esso è costituito da5 sezioni: contesto, esiti, processi, processo di autovalutazione e individuazione delle priorità; ogni sezione è divisa in aree che a sua volta comprendono Indicatori e Descrittori, nonché l’indicazione delle Fonti di provenienza dei dati. Tale strumento, lungi dall'essere un mero adempimento burocratico, rappresenta un momento di riflessione per l’Istituto sulle proprie pratiche educativo-didattiche, sull’efficacia ed efficienza dell’area organizzativa e sulle scelte di ampliamento dell’offerta formativa. Su di esso quindi si imperniano gli indirizzi dell’intera comunità educante per il miglioramento di quegli aspetti della vita scolastica che possono evidenziare punti di debolezza, nonché il rafforzamento e l’implementazione dei punti di forza. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM): Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento. A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16 tutte le scuole sono tenute a pianificare il proprio percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Tale impegno vede il il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, attraverso momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento. Il PdM quindi delinea la progettazione delle azioni mirate al miglioramento scolastico, basate sulla condivisione di percorsi di innovazione. L’Istituto ha deciso di formulare il proprio Piano di miglioramento sul modello INDIRE che prevede interventi di miglioramento che si collocano su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace sulla complessità del sistema scuola. Tale format potrà essere utilizzato per la pianificazione di dettaglio delle attività, per facilitarne il monitoraggio in itinere e per l’eventuale re-indirizzo delle azioni di miglioramento previste. VALUTAZIONE INTERNA DOCENTE - Comitato di valutazione: Il Comitato per la Valutazione dei Docenti è ora novellato dal c.129 dell’Art. 1 della Legge 107 del 13 luglio 2015 il quale prevede che: 1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa e' istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. 2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, e' presieduto dal dirigente scolastico ed e' costituito dai seguenti 10
componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici Il Comitato svolge tre funzioni: - esprime parere sul superamento dell’anno di formazione e prova; - valuta, a richiesta dell’interessato, il servizio prestato dal personale docente; - formula i criteri (link) per l’attribuzione ai docenti del bonus premiale. Quando si esprime sul superamento del periodo di prova, è composto unicamente dal dirigente e dai tre docenti, integrati dal docente tutor.
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Settima parte: RISORSE COMPLESSIVE
Plesso Borgo Padova
Sezioni Attuali
1. RISORSE UMANE: 4
SCUOLA INFANZIA IPOTESI IPOTESI A.S. 16/17 A.S. 17/18 Sezioni Docenti Sezioni Docenti 4
8 +
4
8 +
Ins.Sostegno
Plesso Largo Asiago
Sezioni Attuali
Docenti
4
8 +
Ins.Sostegno
IPOTESI A.S. 16/17 Sezioni
IPOTESI A.S. 18/19 Sezioni Docenti
Ins.Sostegno
IPOTESI A.S. 17/18 Sezioni
Docenti
IPOTESI A.S. 18/19 Sezioni
Docenti
4 4
8 +
4
Ins.Sostegno
TOTALI DOCENTI POSTO COMUNE
16
8 +
4
Ins.Sostegno
16
8 + Ins.Sostegno
16
+ DOCENTI SOSTEGNO
sulla base dei casi certificati che saranno inseriti
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SCUOLA PRIMARIA Plesso S.ANDREA
Plesso VILLARAZZO
Classi Attuali
5 Tempo Pieno Classi Attuali
5 Tempo Pieno Plesso “San Giorgio” BORGO PADOVA
IPOTESI A.S. 16/17 Classi Docenti T.P 5
10
Classi T.P 5
Docenti
10
5 Classi T.N. 2
Docenti
10
IPOTESI A.S. 18/19 Sezioni Docenti
5
IPOTESI A.S. 17/18 Classi T.P 5
IPOTESI A.S. 16/17 Classi T.P
2 Tempo Normale
5
IPOTESI A.S. 16/17
Classi Attuali
6 Tempo Pieno
IPOTESI A.S. 17/18 Classi Docenti T.P.
Docenti
10
IPOTESI A.S. 18/19 Classi T.P 5
IPOTESI A.S. 17/18 Classi T.P
10
5
2 + 10h
Classi T.N. 3
Docenti
10
Docenti
10 IPOTESI A.S. 18/19
Classi T.P
Docenti
10
5
10
3 + 15h
Classi T.N. 3
3 + 15h
13
Plesso TREVILLE
Plesso “Masaccio” CENTRO
Classi Attuali
10 Tempo Pieno Classi Attuali
5 Tempo Pieno
8 Tempo Normale
IPOTESI A.S. 16/17 Classi Docenti T.P 10
20
IPOTESI A.S. 17/18 Classi Docenti T.P. 10
IPOTESI A.S. 16/17 Classi T.P 3
Classi T.N. 8
20
IPOTESI A.S. 18/19 Sezioni Docenti
10
IPOTESI A.S. 17/18
Docenti
Classi T.P
6
3
9+18h
Classi T.N. 7
Docenti
20 IPOTESI A.S. 18/19
Classi T.P
Docenti
6
4
8
8+13h
Classi T.N. 6
7+8h
TOTALE DOCENTI 68 +6h 68+6h 69+1h Comprensivi della Religione Cattolica e della lingua inglese Sono da aggiungere i DOCENTI SOSTEGNO sulla base dei casi certificati che saranno inseriti
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SCUOLA SECONDARIA 1° IPOTESI A.S.2016/2017
IPOTESI A.S.2017/2018
CLASSI CLASSE DI CONCORSO A043 Materie lett. A059 Mat. Scienze A345 Lingua Ingl A445 Lingua Spagn A545 Lingua Ted. A028 Ed. Artistica A033 Ed.Tecnica A030 Ed.Fisica A032 Ed.Musicale A030 Ed.Fisica A077 Strumento
posti n.19 T.N.
IPOTESI A.S.2018/2019
CLASSI
posti n.3 T.P.
POSTI TOTALI
Posti n.19 T.N.
CLASSI
posti n.3 T.P.
POSTI TOTALI
Posti n.19 T.N.
posti n.3 T.P.
POSTI TOTALI
18+10h
2+9h
21+1h
18+10h
2+9h
21+1h
18+10h
2+9h
21+1h
6+6h
1+9h
7+15h
6+6h
1+9h
7+15h
6+6h
1+9h
7+15h
3+9h
15h
4+6h
3+9h
15h
4+6h
3+9h
15h
4+6h
1+2h
-
1+2h
1+2h
-
1+2h
1+2h
-
1+2h
12h
-
12h
12h
-
12h
12h
-
12h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
4
4
4
4
4
4
Sono da aggiungere i DOCENTI SOSTEGNO sulla base dei casi certificati che saranno inseriti 15
POTENZIAMENTO Le attività di potenziamento si ispirano alle priorità di cui al comma 7 della Legge 107 e risultano essere: SCUOLA PRIMARIA Potenziamento nelle aree: Italiano; Matematica. Potenziamento di Italiano come L2 per alunni stranieri; Apertura pomeridiana della scuola per azioni di supporto alle competenze genitoriali, di educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità ambientale; Apertura pomeridiana della scuola per iniziative di recupero/sviluppo di competenze e studio assistito; Copertura delle ore di “tempo mensa” per le classi a Tempo Normale con rientri pomeridiani; Diffusione della pratica musicale nella scuola primaria (DM8/2011). POSTI: n.5
SCUOLA SECONDARIA Valorizzazione delle competenze linguistiche , con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua Materie Letterarie/Linguistiche inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali Musica/Strumento
POSTI n. 3
POSTI n. 2
... TOTALE FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO
POSTI n. 10
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PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO Alla luce della situazione attuale che vede l’Istituto articolato su 9 plessi (2 Infanzia – 5 primaria – 2 secondaria), con una previsione per il triennio ipotizzata sullo storico che va a mantenere inalterata la popolazione scolastica e, quindi, il numero delle classi, si ritiene di indicare come fabbisogno indispensabile per il funzionamento dell’Istituto il medesimo personale attualmente in servizio, così come autorizzato per il corrente anno scolastico in sede di organico di fatto: Personale Amministrativo:
n. 9 unità
Collaboratori Scolastici:
n. 29 unità
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2. RISORSE STRUMENTALI:
INFRASTRUTTURE ATTREZZATURE MATERIALI ISTITUTO L’Istituto risulta articolato su 9 strutture distinte dislocate sul territorio comunale, che necessitano di interventi sostanziali volti: - alla realizzazione e all’ampliamento delle infrastrutture di rete LAN e WLAN. Al riguardo sono stati presentati progetti per il finanziamento con fondi europei FESR, attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON). Un primo progetto risulta finanziato per un importo di € 18.500,00, con cui si procederà alla al miglioramento della “rete” sui diversi plessi. - al potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento delle scuole, la cui piena attuazione richiede una spesa di € 60.000,00. Al riguardo, partecipando al Programma (PON), si è proceduto a individuare alcuni criteri per la riduzione della spesa operando scelte mirate, contenendo così la spesa all’interno dell’importo massimo finanziabile per singola Istituzione scolastica, pari a circa € 24.000,0. Va da sé, che qualora si dovesse ottenere il finanziamento richiesto, si renderà necessario procedere al completamento del progetto, quindi la necessità di reperire altrettante risorse. Altri interventi di ampliamento di infrastrutture e attrezzature previsti sono: - Allestimento di una biblioteca nel plesso “Giorgione”: attualmente i libri in dotazione alla scuola non sono facilmente fruibili dagli alunni, perché collocati in aula insegnanti o in prossimità della stessa (corridoio).Considerato ciò, si propone la realizzazione di una biblioteca che possa costituire punto di partenza e spunto di riflessione per tutti i progetti di lettura e scrittura che docenti e studenti intendano realizzare. Le spese riguardano: le scaffalature - 5000 euro, la sostituzione delle veneziane - 2000 euro, l’ acquisto di beni e attrezzature (10 tavoli - 2500 euro, due postazioni multimediali - 1000 euro), materiale vario (libri, dizionari, cartine geografiche, DVD - 1500 euro), per un totale di 12.000 euro. - Realizzazione di un LEIS (laboratorio creativo basato su strumenti creati da lego education) che unisce i mattoncini lego a contenuti digitali e supporti didattici specifici. Obiettivo del LEIS è formare studenti motivati, stimolandone la creatività, le capacità di problem solving, di lavorare in gruppo e di perseguire attivamente gli obiettivi curricolari. La realizzazione richiede per le spese generali e tecniche, di progettazione, consulenze e testimonial 5000 euro, per arredi o eventuali lavori edilizi 24.000 euro, per l’acquisto di beni e attrezzature 20.000 euro, per un totale di 50.000 euro. Ovviamente, per il presente progetto si richiede l’intervento del Comune trattandosi di opere che vanno ad interessare il fabbricato e che come si rileva costituiscono la maggior 18
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parte dei costi dell’intero progetto. Esso vorrebbe coinvolgere i plessi della primaria e secondaria di Treville, ma si potrebbero individuare delle modalità per consentire la fruizione dei materiali anche in altri plessi. Ampliamento del progetto “Il viaggio”, già inserito nel POF annuale, con la finalità di sviluppare competenze di cittadinanza attraverso varie attività. La proposta coinvolge principalmente la scuola secondaria “Giorgione”, in quanto si prefigge di sviluppare il progetto con un potenziamento della strumentazione presente in auditorium, spazio tuttavia utilizzato da tutti i plessi dell’Istituto per manifestazioni ed eventi, nonché per convegni e incontri di formazione destinati ai docenti, ai genitori, agli alunni. Si chiedono: per l’amplificazione del sistema audio, 5580 euro, per una scala in ferro con corrimano, 3.600 euro; per sipario e tende per le finestre del palco 2.950 euro. Totale di 12.780 euro. Ampliamento della dotazione di strumenti musicali, essendo attivo un corso ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di 1° e in attuazione quanto previsto dal DM 8/2011 nella scuola primaria, per una somma complessiva di 10.000 euro.
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INDIRIZZO MUSICALE L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare. Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del senso musicale degli alunni. L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni do maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica della musica stimola, anche con alunni in condizione di svantaggio, fin dalle prime classi della scuola primaria per completare poi la formazione individuale nella scuola secondaria di I° con l’esperienza pratica dello strumento.
ATTIVITÀ MUSICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA Nell’anno scolastico 2010 – 2011 l’Istituto Comprensivo 1° è stato selezionato tra le 19 scuole venete (100 in tutta Italia) ritenute idonee per l’avvio di corsi di pratica strumentale rivolti agli alunni della scuola primaria, ai sensi del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011. Iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola, alla qualificazione dell’insegnamento musicale e alla formazione del personale ad esso destinato, con particolare riferimento alla scuola primaria Tali corsi sono destinati a implementare l’approccio alla pratica vocale e strumentale a partire dal terzo anno della scuola primaria e a fornire le competenze utili alla prosecuzione dello studio di uno strumento musicale, in maniera da diventare un’opportunità formativa propedeutica agli apprendimenti musicali della scuola secondaria di I grado.
CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Presso l’Istituto Comprensivo 1° di Castelfranco Veneto, dall’anno scolastico 2008/2009 sono in ordinamento, nella scuola secondaria di primo grado di Treville, CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE in virtù dei quali gli allievi possono scegliere di studiare uno strumento per tutta la durata del triennio. Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di: -
concorrere a promuovere la formazione globale dell'individuo consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di espressione e di comunicazione fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio. 20
Organizzazione del corso Gli alunni, in classe 5ª primaria, all’atto di iscrizione, possono fare richiesta dell’indirizzo musicale. Il corso triennale di insegnamento di strumenti ha inizio nella prima classe e si estende gradualmente, negli anni scolastici successivi, alla seconda e alla terza. Agli alunni, ad inizio d’anno, viene assegnato, considerando le attitudini rilevate dai docenti della materia con specifico test, effettuato entro trenta giorni dalla scadenza delle domande d’iscrizione al nuovo ordine di scuola, uno tra i seguenti strumenti: Chitarra, Clarinetto, Pianoforte e Violino L’esame attitudinale è indispensabile al corpo docente per individuare le reali potenzialità del bambino. Infatti, sulla base degli esiti ricavati dal test, delle considerazioni maturate dai docenti di strumento nel colloquio individuale, contestualmente alla realizzazione del test, verrà stilata una graduatoria di merito, con relativa assegnazione degli strumenti. Le preferenze potranno essere espresse nel colloquio e non risulteranno vincolanti in quanto l’assegnazione degli strumenti spetterà insindacabilmente alla commissione, che opererà sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, orientando l’alunno verso lo strumento a lui più consono. La frequenza del corso di strumento e di teoria e lettura della musica è integrata dalle attività di musica d’insieme programmate nel corso dell’anno, a prescindere dal livello di capacità specifico di ogni allievo. Nella pratica d’insieme, oltre agli strumenti musicali in organico, è prevista l’utilizzazione di strumenti a percussione, nonché della voce e del canto. Sia la pratica corale che quella strumentale d’insieme costituiscono entrambe due aspetti fondamentali del “far musica”, in quanto pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con i propri compagni. Nella pratica individuale così come in quella collettiva, inoltre, sono previsti momenti di ascolto partecipativo, le cui modalità saranno definite nell’ambito della programmazione educativa e didattica di ciascun docente. Le attività di musica d’insieme saranno organizzate e svolte tenendo conto delle norme di sicurezza in relazione alla capienza di aule, auditorium, etc. Durante l’anno scolastico, in sintonia con i processi evolutivi del sistema, che privilegiano sempre di più gli spazi di autonomia nell’organizzazione della didattica (art.4 DPR 275/99: autonomia didattica), sarà possibile inglobare l’ora di teoria e lettura della musica nelle attività di musica d’insieme qualora i docenti ritenessero che la capacità di lettura, la competenza ritmica e la cura dell’intonazione possano svilupparsi concretamente in modo più efficace nella pratica collettiva. I docenti si riservano altresì di ridurre il numero di alunni partecipanti alle attività di musica di insieme, non solo sulla base delle capacità strumentali, bensì premiando soprattutto la motivazione e la disponibilità alla partecipazione attenta e disciplinata, senza preclusione alcuna, nel rispetto di tutti, compagni e insegnanti, condizione indispensabile per favorire l’ascolto reciproco, l’apprendimento, la maturazione e la crescita di ciascuno, nell’ottica di quella didattica inclusiva che costituisce l’asse portante del nostro Istituto.
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materia
modalità
giorno
cl. 1^
cl. 2^
cl. 3^
Teoria e lettura della musica
lezioni collettive
Lunedì
1ora
1ora
1ora
lezioni individuali
giorno e ora-rio da con-cordare con le famiglie
da 30 a 60 minuti
da 30 a 60 minuti
da 30 a 60 minuti
1ora
1ora
Strumento musicale Musica d’insieme
lezioni collettive Lunedì
Presso la scuola secondaria di primo grado di Treville i corsi di strumento musicale sono gratuiti, si effettuano al pomeriggio tenendo conto degli impegni e delle richieste. La natura individualizzata dell’insegnamento strumentale non produce interferenze con la generale articolazione del quadro orario delle altre discipline. Oltre alle lezioni sopradescritte, sono previste partecipazioni a saggi, audizioni, rassegne e concorsi provinciali e nazionali, progetti legati a stagioni liriche e sinfoniche di teatri regionali, manifestazioni in collaborazione con enti e associazioni territoriali. ... Nel 2011 è stata stipulata una Convenzione con il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, grazie alla quale l’Istituto Comprensivo e il Conservatorio di Musica collaborano nella promozione di percorsi formativi e azioni comuni, impegnando risorse e strutture, per il raggiungimento di tali obiettivi. 22
La musica aiuta a crescere, a socializzare, a stare bene con se stessi e con gli altri, a trasmettere le proprie emozioni, ad arricchire le proprie conoscenze e competenze. L’insegnamento dello strumento “costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza” (allegato A al DM 201/99).
Impegno orario Il corso di strumento musicale è articolato in un’unica sezione (B) a partire dalla classe prima. Per gli alunni che scelgono liberamente di frequentare il corso di strumento musicale, tale quota oraria diviene obbligatoria e vincolante per tutto il triennio, essendo lo strumento musicale materia curricolare a tutti gli effetti. Al termine del triennio verrà verificata, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, la competenza musicale acquisita, sia sul versante della pratica esecutiva individuale e/o d’insieme, sia su quello della conoscenza teorica, e, una volta superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, verrà rilasciata apposita certificazione delle competenze acquisite relative allo strumento. E’ fatto altresì obbligo agli alunni di seguire con lo stesso impegno, oltre al corso di strumento, anche le lezioni di teoria e lettura della musica come pure di musica d’insieme. Tutti gli alunni che chiedono l’iscrizione al corso musicale dovranno sottoporsi ad un test attitudinale, che consisterà in una prova di valutazione dell’abilità musicale comprensiva di prova scritta, orale e di curriculum scolastico-musicale. La commissione, composta dai docenti di strumento e presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, provvederà autonomamente a definire l’assegnazione degli strumenti, scorrendo la graduatoria ricavata in seguito alla realizzazione del test. La commissione assegnerà gli strumenti, a proprio insindacabile giudizio, sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, delle attitudini rilevate e dei posti annualmente disponibili al fine di salvaguardare un’ equa distribuzione degli alunni nelle diverse classi strumentali. Si cercherà comunque di garantire a chi ha già iniziato a suonare uno strumento da almeno un anno, risultandone peraltro in possesso, di poter continuare a farlo anche nel triennio. La frequenza deve essere continua, attiva e obbligatoria e prevede pertanto la necessità di giustificare durante l’anno tutte le assenze dalle lezioni di strumento sul proprio libretto personale, dal momento che la materia fa parte a pieno titolo della programmazione di classe e d’istituto e costituisce a tutti gli effetti attività didattica.
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CURRICOLI
METODOLOGIE
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE L’Istituto pone la valutazione come principio fondante dell’azione educativo-didattica: “ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012). L’articolo 1 del decreto legislativo n.62/2017 afferma che la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze. L’ articolo 2 dello stesso d.l. inoltre dichiara che “ la valutazione è coerente con l’ offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi […] è effettuata dai docenti nell’ esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti..” La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM n.254/2012) e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. Per queste ultime, la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell’area storico-geografica, ai sensi dell’art.1 della legge n.169/2008 La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado. La valutazione del comportamento degli alunni (art.2) viene espresso, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall’istituto. 24
La valutazione è parte integrante della programmazione poiché è possibile valutare solo dopo aver fissato gli obiettivi e i metodi dell’attività didattica ed educativa. L’apprendimento è per definizione una modificazione del modo di pensare e di sentire che si traduce in comportamenti nuovi (non sapevo/so; non sapevo fare/so fare). Valutare significa, dunque, fissare criteri e sistemi per verificare se e in che misura si sia realizzato il cambiamento. Il sistema valutativo tiene conto: della centralità dell’alunno (riferimento al processo individuale); del valore formativo dell’iter valutativo (individuo-gruppo classe-autovalutazione del docente); del diritto alla personalizzazione dei percorsi. L’Istituto Comprensivo 1° stabilisce un codice di autoregolamentazione sulle prove scritte ed orali in classe, fissando in sintesi quanto segue:
utilizzo sia di prove oggettive sia di prove non strutturate; comunicazione agli alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di valutazione; adeguato rapporto tra complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di preparazione; prove graduate e prove semplificate per alunni in difficoltà.
Le verifiche periodiche e sistematiche vertono su:
osservazioni sistematiche in itinere; conversazioni guidate; rielaborazioni orali e scritte; test oggettivi (vero/falso, scelta multipla, completamento); questionari; grafici, manufatti objective learning compiti autentici
Per rendere oggettiva la valutazione, nel caso di prove strutturate, si procede alla trasformazione in percentuale dei punteggi ottenuti e alla successiva attribuzione del voto numerico in base a una scala d’istituto (prove d’istituto). 25
Per le prove non strutturate (scritte e orali) il voto in decimi viene attribuito sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in riferimento al curricolo. Per alunni in difficoltà vengono definiti percorsi personalizzati/individualizzati, in modo da dare a ognuno la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità. La valutazione delle aree disciplinari tiene conto non solo degli esiti delle verifiche ma anche dei seguenti fattori: impegno, partecipazione, interesse, progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di non attribuire voti inferiori al 4 (quattro) per la scuola secondaria di primo grado, non inferiori al 5 (cinque) per la scuola primaria. In relazione alle conoscenze, abilità, competenze e uso del linguaggio previsti dal curricolo, vengono concordati i seguenti criteri valutativi:
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Descrittori Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale 10
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Dimostra capacità critica Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza completa della disciplina
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Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove 26
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza sicura della disciplina 8
Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina
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Assimila le conoscenze con una certa padronanza Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza essenziale della disciplina
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Acquisisce la conoscenze in modo a volte mnemonico Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto Ha una conoscenza parziale o carente della disciplina
5
Acquisisce le conoscenze in modo frammentario/disorganico Anche se guidato rivela difficoltĂ nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato
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La valutazione del comportamento per tutto il primo ciclo, in base all’art.2 del decreto legislativo n.62/2017, viene espresso mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e al Patto di corresponsabilità approvato dall’istituto. VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE CON LA DESCRIZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI (IN TERMINI DI PROGRESSI DELLO SVILUPPO CULTURALE, PERSONALE E SOCIALE) E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI CONSEGUITI.
Livelli: Esemplare Adeguato Generalmente adeguato Parzialmente adeguato
Voci:
Frequenza A. B. C. D.
Assidua Regolare Saltuaria Sporadica
SVILUPPO PERSONALE
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1. RISPETTO E CURA DI SE’ (gestione emozioni e frustrazioni) A. Riconosce ed esprime adeguatamente emozioni e sentimenti , affronta costruttivamente successi, contrarietà, errori ed insuccessi e manifesta un positivo rapporto con la propria fisicità B. Riconosce ed esprime abbastanza adeguatamente emozioni e sentimenti , affronta positivamente successi, contrarietà, errori ed insuccessi e manifesta un buon rapporto con la propria fisicità C. Riconosce ed esprime non sempre adeguatamente emozioni e sentimenti, affronta con qualche difficoltà successi, contrarietà, errori ed insuccessi e manifesta un rapporto con la propria fisicità abbastanza positivo D. Riconosce ed esprime con difficoltà emozioni e sentimenti, affronta poco adeguatamente successi, contrarietà, errori ed insuccessi e manifesta un rapporto non sempre positivo con la propria fisicità 2. PARTECIPAZIONE E INTERESSE A. Partecipa attivamente, con entusiasmo, e dimostrando vivo interesse B. Partecipa attivamente, dimostrando interesse C. Partecipa regolarmente, dimostrando interesse (per tutte/ per alcune attività didattico – educative) D. Partecipa su sollecitazione, dimostrando poco interesse (per tutte / per alcune attività didattico – educative) 3. IMPEGNO – L’alunno manifesta un: A. Impegno costante, consapevole e costruttivo B. Impegno costante, abbastanza consapevole e costruttivo C. Impegno non sempre costante e non sempre consapevole D. Impegno poco costante e poco consapevole 4. RESPONSABILITÀ E AUTONOMIA: A. Dimostra una spiccata autonomia nel gestire situazioni anche nuove con senso di responsabilità B. Dimostra una buona autonomia nell’affrontare situazioni anche nuove con senso di responsabilità C. Dimostra una certa autonomia nell’affrontare situazioni note con senso di responsabilità D. Dimostra poca autonomia nell’affrontare situazioni note con (poco) senso di responsabilità
SVILUPPO SOCIALE E RELAZIONI
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1. RISPETTO E CURA DEGLI ALTRI E DELL’AMBIENTE (negoziazione dei conflitti): A. Riconosce le differenze e le valorizza, affronta costruttivamente e negozia i conflitti, rispetta e si prende cura dell’ambiente in cui vive B. Riconosce le differenze, affronta costruttivamente i conflitti e rispetta l’ambiente in cui vive C. Non sempre riconosce le differenze, affronta i conflitti e non sempre rispetta l’ambiente in cui vive D. Con difficoltà riconosce le differenze, inizia ad affrontare i conflitti e rispetta poco l’ambiente in cui vive 2. RISPETTO DELLE REGOLE: A. Conosce, condivide e rispetta le regole in diversi contesti B. Conosce e solitamente condivide e rispetta le regole in diversi contesti C. Conosce ma non sempre condivide e rispetta le regole in contesti abituali D. Conosce ma rispetta con difficoltà le regole in contesti noti 3. DARE E CHIEDERE AIUTO (atteggiamenti collaborativi e cooperativi; condivisione di esperienze e materiali): A. Condivide generosamente con i pari materiali ed esperienze, manifesta atteggiamenti di collaborazione e cooperazione nel dare e chiedere aiuto B. Condivide con i pari materiali ed esperienze, manifesta atteggiamenti di collaborazione nel dare e chiedere aiuto C. Non sempre condivide con i pari materiali ed esperienze, non sempre manifesta atteggiamenti di collaborazione nel dare e chiedere aiuto D. Condivide con i pari materiali ed esperienze con difficoltà, manifesta raramente atteggiamenti di collaborazione, non sempre riesce a dare e chiedere aiuto 4. (quindi, in particolare, ciononostante…) RELAZIONI CON PARI E ADULTI: A. Risulta ben integrato/a nella classe e si relaziona positivamente con gli adulti e con i pari B. Risulta integrato/a nella classe e si relaziona correttamente con gli adulti e con i pari C. Risulta abbastanza integrato/a nella classe e si relaziona selettivamente con gli adulti e con i pari D. Risulta poco integrato/a nella classe e si relazione con difficoltà con gli adulti e con i pari
La valutazione descrive i processi formativi (in termini di progressi dello sviluppo personale, sociale e culturale) e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguiti. Tale giudizio ha lo scopo di far maturare la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti per promuovere comportamenti coerenti con il corretto esercizio di una cittadinanza responsabile.
GIUDIZIO GLOBALE 1. A. A.
Situazione di partenza (solo primo quadrimestre): Dimostra adeguate preconoscenze e un armonico sviluppo emotivo Dimostra preconoscenze abbastanza adeguate e uno sviluppo emotivo a volte disarmonico 30
B. C.
Dimostra preconoscenze non sempre adeguate e uno sviluppo emotivo spesso disarmonico Dimostra preconoscenze poco adeguate e uno sviluppo emotivo non adeguato all’etĂ
1. A. A. B. C.
Progresso nei PROCESSI FORMATIVI (non negli obiettivi) (sempre): Sta procedendo con sicurezza nel percorso formativo Sta procedendo regolarmente nel percorso formativo Sta procedendo con qualche incertezza nel percorso formativo Sta procedendo con (qualche) difficoltĂ nel percorso formativo
3. Sviluppo delle COMPETENZE A. Sa individuare e risolvere con sicurezza situazioni problematiche, organizzando i propri apprendimenti, contestualizzando, generalizzando e collegando le informazioni autonomamente. B.Sa individuare e risolvere situazioni problematiche, organizzando i propri apprendimenti, contestualizzando, generalizzando e collegando le informazioni. C. Sa individuare e risolvere semplici situazioni problematiche, prova ad organizzare i propri apprendimenti, cercando di contestualizzare e collegare le informazioni. D.Sa individuare e risolvere alcune semplici situazioni problematiche, non sempre sa organizzare e contestualizzare le informazioni.
LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI CONSEGUITO(sempre) A. A. B. C.
Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti risulta ottimo Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti risulta buono Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti risulta sufficientemente adeguato Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti risulta non sempre\ in parte adeguato
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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, confermato dall’articolo 9 del decreto legislativo n.62/2017, prevede che al termine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria sia rilasciata la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni. La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da una sezione predisposta e redatta a cura degli INVALSI, in cui viene descritto il livello raggiunto dall’alunno e dall’alunna nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e da un’ulteriore sezione in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua inglese. Nella scuola dell’Infanzia viene compilato il “Fascicolo Personale” che documenta il percorso di ogni bambino e contiene le schede di osservazione compilate e utilizzate per i colloqui individualizzati con i genitori. Nei documenti non ufficiali della scuola Primaria, vengono utilizzate modalità valutative non convenzionali concordate e condivise con alunni e famiglie. Sia per la scuola Primaria che per la scuola Secondaria di primo grado, il documento di valutazione è compilato al termine di ogni quadrimestre. Per la scuola Secondaria di primo grado sarà data adeguata comunicazione alle famiglie del percorso di apprendimento e dei risultati conseguiti, attraverso colloqui individuali e consegna di schede informative intermedie (bimestrali). Dall’anno scolastico 2017/18 l’Istituto ha adottato il modello Nazionale del Certificato delle Competenze ministeriale che accompagna gli alunni in uscita dal percorso formativo della scuola primaria e secondaria di primo grado
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° 31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel. (0423) 49.35.95 - Fax (0423) 49.39.57 - Cod. Fisc. 81002050268
SITO INTERNET: www.iccastelfranco1.gov.it E-MAIL: tvic81500d@istruzione.it
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………...…………………………………......., nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………, ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
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Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrand o di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
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Competenze chiave 1 europee
1
Comunicazione nella lingua di istruzione
2
Comunicazione nelle lingue straniere
È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Competenza matematica e competenze di
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
3
madrelingua
Competenze dal Profilo dello studente 2 al termine del primo ciclo di istruzione
base in scienza e tecnologia
o Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
4
Competenze digitali
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
5
Imparare ad imparare
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri.
6
Spirito di iniziativa e imprenditorialità 7
8
1 2
Livello
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16 novembre 2012. 35
Consapevolezza ed espressione culturale
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono più congeniali.
9
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ......................................................................................................................................................................................
Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico ……………………………………………
36
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° 31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel. (0423) 49.35.95 - Fax (0423) 49.39.57 - Cod. Fisc. 81002050268
SITO INTERNET: www.iccastelfranco1.gov.it E-MAIL: tvic81500d@istruzione.it
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione;
CERTIFICA 37
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio C – Base D – Iniziale
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Competenze chiave europee
3
Competenze dal Profilo dello studente 4 al termine del primo ciclo di istruzione
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nelle lingue straniere
E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
3
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche per analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logicoscientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.
4
Competenze digitali
Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le tecnologie per interagire con altre persone.
5
Imparare ad imparare
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
6
Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.
7
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
1
2
3 4
Livello
Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16 novembre 2012. 39
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Consapevolezza ed espressione culturale
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.
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L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ......................................................................................................................................................................................
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico ………………………….
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IMPEGNO VALUTATIVO DEI DOCENTI .... PROVE INVALSI I test INVALSI sono delle prove scritte che hanno lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti. L’articolo 4 del decreto legislativo n.62/2017 conferma la presenza della prova d’italiano e matematica nelle classi II e V primaria e introduce, solo nella classe quinta, una prova di inglese sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, l’articolo 7 del suddetto decreto conferma la somministrazione delle prove INVALSI nella classe terza. Le prove riguardano italiano, matematica e inglese, non sono più parte integrante dell’Esame di Stato, ma rappresentano un momento distinto del processo valutativo e il loro superamento costituisce requisito indispensabile per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Esse si svolgeranno nel mese di aprile e saranno requisito di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo al termine del quale verranno rilasciate dall’INVALSI le certificazioni relative alle tre prove sostenute di Italiano, Matematica e Lingua Inglese.
L’INVALSI sostiene i processi di valutazione e autovalutazione delle scuole fornendo strumenti utili di analisi dei dati resi disponibili alle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti. Definisce un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati oggettivi comparabili tra le diverse scuole del territorio nazionale, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format è reso disponibile alle scuole entro ottobre di ogni nuovo anno scolastico. La restituzione dei risultati delle rilevazioni Invalsi degli apprendimenti alle singole scuole è oggetto di particolare attenzione da parte del nostro Istituto, in modo che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso alla scuola, la base per l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento. L'INVALSI, nell'intento di fornire informazioni affidabili e utili per la progettazione didattica, restituisce alle scuole i dati delle rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o vicine geograficamente e con l'Italia nel suo complesso. La lettura di questi dati permette di ottenere importanti informazioni per il miglioramento e il potenziamento dell'offerta formativa e delle pratiche 41
didattiche. I dati restituiti dall'INVALSI riguardano fondamentalmente tre aspetti: -
l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza; - l'andamento delle singole classi nelle prove di italiano, di matematica e di inglese nel loro complesso; - l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola prova. La lettura e l'interpretazione delle tavole e dei grafici possono essere quindi sia un utile strumento di diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, sia un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica. La restituzione delle prove Invalsi sono pubblicate nel RAV (Rapporto di Auto Valutazione di Istituto) tramite il fascicolo scuola in chiaro. AUTOVALUTAZIONE Il Ministero della Pubblica Istruzione recentemente ha individuato le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Autovalutazione (SNV) per gli anni scolastici futuri. L’autovalutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è indirizzata: al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli nazionali; alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione al cambio di grado tra ordine di scuole. Tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie), sono state coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del procedimento di valutazione. L'approccio è graduale e per fasi temporali successive.
ll processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto è composto da più dimensioni ed è aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive. Il RAV fornisce una rappresentazione del nostro Istituto attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. I rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole saranno pubblicati nella sezione “Scuola in Chiaro” sul sito del MIUR e del nostro Istituto. 42
Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche, formative alla crescita culturale e per favorire la piena attuazione dell’autonomia della nostra istituzione scolastica. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
PRIORITA’ Per l’attuazione del Piano di Miglioramento (PDM) il nostro Istituto ha individuato come obiettivo prioritario gli esiti degli studenti focalizzando l’attenzione sui risultati scolastici, sui risultati delle prove nazionali e sulle competenze chiave e di cittadinanza: La scuola si prefigge di realizzare tali priorità attraverso l’azione di miglioramento, tenuto conto delle indicazioni fornite dal Direttore Generale, nonché dell’analisi dei dati contenuti nel RAV (punti di forza e di debolezza/criticità). Di fatto, le priorità richiamate sono parte del PTOF e caratterizzano la mission dell’Istituto. ESITI
DEGLI
STUDENTI
RISULTATI SCOLASTICI
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Esiti degli scrutini
Mantenere il numero degli ammessi alla classe successiva
Garantire le percentuali raggiunte nell’a.s. 2014/2015, per entrambi gli ordini scolastici (primaria –second. di 1 grado)alla luce dei miglioramenti rispetto all’a.s. precedente.
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Trasferimenti e abbandoni
Diminuire il numero degli abbandoni in corso d’anno.
Diminuire il numero degli alunni trasferiti in uscita in corso d’anno
RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Allineare il dato alle percentuali provinciali, avuto riguardo della specificità dei casi (il dato risulta comprensivo dei fenomeni migratori di stranieri, nomadi e giostrai)
Portare tutte le classi all’interno dei parametri medi dell’istituto e comunque sotto la soglia provinciale.
Risultati Prove Nazionali
Diminuire la varianza dei punteggi tra le classi dell’Istituto.
Ridurre le differenze di punteggio tra le classi quinte della scuola primaria sia in italiano che in matematica allineandoli al dato del Nordest.
Diminuire la varianza tra le classi della primaria, soprattutto in matematica, allineandola al punteggio medio dell’istituto.
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINZANZA
Ridurre comportamenti problematici e sanzioni disciplinari
Ridurre, rispetto all’a.s. 14/15, del 10% il dato relativo alle azioni di intervento finalizzate al contrasto di episodi problematici nella scuola 44
secondaria di 1 grado. Servirsi di strumenti di valutazione delle competenze chiave (griglie di osservazione dei comportamenti, individuazione di indicatori, questionari). Adottare un sistema di valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza
Adottare criteri comuni per la valutazione del comportamento. Costruire rubriche valutative.
.... Ai fini dell’autovalutazione, inoltre, il nostro Istituto ritenendo la collaborazione e la trasparenza scuola- famiglia indispensabile per l’analisi dei bisogni e la ricerca delle risorse necessarie allo sviluppo globale dei ragazzi, proporrà la somministrazione di questionari di soddisfazione rivolti ai: -
genitori delle classi terminali di ogni ciclo scolastico (infanzia – primaria – secondaria); agli alunni di classe quinta primaria e terza media; ai docenti e al personale ATA come strumento di monitoraggio relativo all’area della didattica, dell’organizzazione interna e delle relazioni.
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AREE DI PROCESSO E OBIETTIVI PRIORITARI La scelta degli obiettivi di processo, quali azioni concrete finalizzate al raggiungimento delle priorità, nasce dalla correlazione tra Processi ed Esiti e da un’accurata analisi delle aree sottese a questi ultimi. Va da sè che il raggiungimento degli obiettivi presuppone una pianificazione accurata delle attività/interventi che ne espliciti: responsabilità, tempi e momenti di monitoraggio. Il coinvolgimento del personale è strategico per la riuscita dell’azione e non può prescindere da un adeguato riconoscimento economico attraverso un mirato utilizzo del fondo dell’istituzione scolastica. Ovviamente, le diverse azioni dovranno essere strutturate e recepite sotto forma di progetti, sviluppate all’interno del POF e del Programma Annuale, con conseguente documentazione e discussione di fine anno scolastico, su attese e risultati.
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
Attivare corsi di recupero e di potenziamento in periodi programmati dell’anno scolastico.
Formulare prove d’Istituto comuni, iniziali e finali, relativamente alle discipline di italiano e matematica, per la classe quinta primaria e terza secondaria.
AREE DI PROGETTAZIONE
Lettura- Pivotti In terza pronti per l’esame di matematica-Resente Certificazione lingua spagnola DELE- Scarcella Certificazione lingua inglese KET- Orsoni Certificazione lingua tedesca FIT IN DEUTSCH- Basso Recupero potenziamento- Bussolin, Bustreo Latino – Matassini Alla scuola dell’infanzia si impara a parlare meglio- Delesto In prima si legge meglio- Delesto In seconda si continua a leggere meglio- Delesto
predisposizione di prove comuni
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Costruire rubriche valutative secondo criteri comuni.
Potenziare le attività di progettazione didattica dei dipartimenti.
Settimana della lettura- Scremin Tante storie- Straffi Più sport- Piovesan Centro sportivo scolastico- Piovesan Più sport a scuola- Murarotto Prove concerto a scuola- Mariani Lezioni concerto- Mariani Verba manent- Dallan (Villarazzo) Progetto sport e salute- Murarotto (Villarazzo) Do you really want to climb?- Dallan (Villarazzo) Noi redattori- Dallan (Villarazzo) Un anno di musica- Marcon (Sant’Andrea) Educazione ambientale e alla salute- Bussolin (Sat’Andrea) Un libro per amico- Bonamigo (Sant’Andrea) Aspettando Natale- Dallan (Villarazzo) Natale insieme-Marcon (Sant’Andrea) Letture insieme-Favero (Treville primaria) Cittadini attivi- Montevecchi (Treville primaria) Memoria e storia- Favero (Treville primaria)
Perfezionare il curricolo verticale che dettagli le competenze per ciascun anno di corso. 47
Rivedere i criteri di formazione delle classi in modo da garantirne l’omogeneità.
Costruire ed adottare un curriculo delle competenze chiave e di cittadinanza insieme a strumenti di valutazione delle stesse (griglie di osservazione dei comportamenti, individuazione di indicatori, questionari).
Adottare criteri comuni per la valutazione del comportamento.
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Promuovere l’utilizzo condiviso di metodologie didattiche innovative.
Potenziare attività e progetti finalizzati allo sviluppo di competenze sociali e civiche.
Progetto scrittura –Matassini Storie da raccontare – Daniel (Borgo Padova Infanzia) Il libro del cuore – Daniel (Borgo Padova Infanzia) Avviamento della pratica strumentale- Cucchia (Trevile primaria) Nonno imparo da te- Piccolotto (Villarazzo) A scuola dalla nostra cara Terra- Piccolotto (Villarazzo)
Rincorriamo l’a-normalità – Sagredin Spazio ascolto – Stefanelli Educazione all’affettività – Martinello 48
Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella scuola secondaria di 1 grado.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Educazione socio-affettiva – Bonamigo Attività di costituzione e cittadinanza – Favero (plesso primaria Treville) Sicurezza “626” – Tiatto Educazione stradale – Battistella/Trentin
Spazio ascolto
Aiutati che il compagno ti aiuterà- Sagredin
Continuità: incontri con docenti classe quinta primariaMarconato Scuola aperta/lezione aperta- Marconato Scuola aperta infanzia/primaria- Battistella, Piccolotto Passaggio informazioni Nido/Scuola Infanzia/Scuola PrimariaBattistella, Piccolotto Continuità Infanzia/Primaria- Battistella Piccolotto Accoglienza d’Istituto (Tutti i plessi)
Flauto dolce- Bussolin (Mariani) Siamo pronti? (prove concordate di passaggio fra V e I)
Potenziare le attività pomeridiane che utilizzino modalità di tutorato tra pari.
della scuola primaria per la formazione omogenea delle Utilizzare i risultati delle prove finali delle classi quinte future classi prime della scuola secondaria.
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ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Organizzare l’orario scolastico che consenta un razionale utilizzo delle risorse umane (organico dell’autonomia) e finanziarie.
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Incentivare attività di recupero pomeridiano in collaborazione con Associazioni/Istituzioni presenti nel territorio.
Matite colorate
Progettualità delle Funzioni Strumentali .... AREA DELL'INCLUSIONE L'area si occupa dell'inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), pertanto include alunni con caratteristiche diverse quali:
alunni con disabilità; alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA); 50
alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (DES); alunni stranieri di nuova alfabetizzazione, alunni adottati o in affido, alunni con particolari situazioni familiari che determinano difficoltà a livello emotivo; alunni nomadi (BES generico). Le diverse categorie indicate sono regolate da leggi o circolari diverse che, in alcuni casi, danno diritto all'assegnazione delle risorse quali gli insegnanti di sostegno, come nel caso degli alunni disabili, per le altre categorie, invece, vengono indicati strumenti e supporti didattici che garantiscono agli studenti il diritto al successo scolastico. La presente pianificazione nasce dalla necessità di supportare questi alunni nel loro percorso didattico affinché acquisiscano la strumentalità necessaria per l'acquisizione di autonomia di lavoro e di studio. Nel definire la progettualità di Istituto si deve necessariamente analizzare quali mezzi e strumenti sono presenti e operativi allo stato attuale per individuare le aree di carenza, che necessitano di miglioramento, e quali nuove strutture introdurre per la proposta di interventi mirati. Un punto di forza dell'Istituto è rappresentato dai progetti di identificazione dei fattori di rischio di sviluppo di difficoltà di apprendimento per la scuola dell'infanzia “Impariamo a parlare meglio alla scuola dell'infanzia” e il progetto “In classe prima si legge meglio” per identificare precocemente gli alunni che potrebbero sviluppare un disturbo specifico di apprendimento. Entrambi i progetti rispondono all'accordo tra Ufficio Scolastico Regionale e Regione Veneto il quale prevede un iter preciso che le scuole devono seguire prima di segnalare un alunno per difficoltà scolastiche ai Servizi per l'età evolutiva di riferimento. Tale iter prevede la somministrazione di prove o di un questionario osservativo; training specifico della durata di almeno tre mesi sulle difficoltà rilevate; retest o ri - somministrazione del questionario per rilevare gli ambiti di miglioramento o di permanenza di difficoltà. Area della disabilità Bisogni rilevati: l'Istituto accoglie mediamente una quarantina di alunni con disabilità certificata (Legge 104/92) e circa la metà è in situazione di gravità (art. 3 comma 3 Legge 104/92). I docenti specializzati per il sostegno assegnati a questi alunni rispondono a progetti di deroga tratti dal PDF e PEI personali, e assegnati dall'Ufficio Scolastico Territoriale (USP). Area critica: 1) la quantità oraria dell’insegnante di sostegno nell’accompagnamento degli alunni che non rientrano nelle situazioni di gravità ma che hanno difficoltà nel permanere in classe per i tempi necessari; difficoltà di apprendimento, motivazione e memorizzazione. Per questi la quantità oraria di insegnante specializzato per il sostegno risulta rispetto ai loro bisogni, nella relazione con il gruppo classe e nella motivazione personale ad apprendere. 2) sostegno all’integrazione degli alunni disabili nel passaggio da un ordine di scuola all’altro sia per gli aspetti di guida nella comprensione del funzionamento della nuova scuola sia come accompagnamento negli apprendimenti relativi alle discipline scolastiche. 51
Obiettivi da perseguire: -
sostenere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno attraverso l’uso di strategie relazionali e didattiche che gli permettano di seguire il lavoro del gruppo sezione/classe; dare continuità e aggiungere sostanza al percorso di apprendimento dell’alunno; motivare all’apprendimento; sostenere la memorizzazione; sostenere l’apprendimento attraverso il fare.
Modalità di attuazione: -
scheda di osservazione dell’alunno per registrare la situazione pre-intervento e individuare i punti di forza e aree di difficoltà; Dall’osservazione dei punti di forza stendere un piano di lavoro, da concordare con i docenti curricolari e di sostegno, che tenga conto della valorizzazione della persona nella relazione con i pari; Individuare attività basate su compiti autentici, da realizzarsi in gruppi di lavoro, dove i contenuti da veicolare o esercitare trovino una loro naturale collocazione; Semplificazione delle attività proposte alla sezione/classe per mantenere l’alunno agganciato al lavoro del gruppo di appartenenza; proposta di attività per tappe semplificate e molto dettagliate; proposta di materiali di lavoro con un unico contenuto, mirato e poco impegnativo a livello di tempi di esecuzione; anticipazione degli argomenti futuri per creare agganci cognitivi e preconoscenze finalizzate alla facilitazione della memorizzazione; uso di gratificazioni che diano visibilità all’interno del gruppo classe (cartelloni dell’attività, coloritura di parti di un disegno da usare come rinforzo positivo…) .
Valutazione Strumenti operativi scheda di raccolta dati iniziale e finale rispetto ad aspetti relazionali (adulti e pari); a modalità operative ( tempi di lavoro, capacità di completare un semplice compito in autonomia); memoria di lavoro, memoria a breve e lungo termine; stili cognitivi; atteggiamento (collaborativo, oppositivo, passivo …); interessi personali; aree disciplinari: punti di forza, punti di debolezza … Indicatori: -
-
analisi dei cambiamenti avvenuti attraverso la comparazione dei dati presenti nella scheda osservativa in fase iniziale e finale; 52
- numero di elementi di gratificazione a breve e medio termine utilizzati; Descrittori: -
diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; valutazione dei risultati in termini di partecipazione e interesse (a cura dei docenti);
Area dei Disturbi Specifici di Apprendimento (BES) Legge 170/2010 e dei Disturbi Evolutivi Specifici (DES) Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successive Bisogni rilevati: La scuola aderisce a progetti in collaborazione con la rete territoriale CTI per l’identificazione di fattori di rischio e di individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento con la finalità di avviare percorsi personalizzati di recupero che mirano a distinguere la presenza di disturbi dell’apprendimento dalle difficoltà di apprendimento. In entrambi i casi l’intervento messo in atto è efficace per l’alunno ma mentre primo caso si dovrà procedere verso l’invio al Servizio AUSLL per la certificazione del disturbo, nel secondo caso sarà sufficiente un intervento sistematico e progressivo messo in atto dalla scuola. Area di criticità: 1) rispetto all’alunno: individuare risorse per progettare e realizzare interventi personalizzati finalizzati al recupero delle aree di difficoltà e all’avvio di processi meta cognitivi che aiutino lo studente ad acquisire consapevolezza rispetto alle proprie capacità e difficoltà. 2) individuare nei plessi uno spazio neutro e un docente esperto in grado di accogliere e contenere gli alunni con disturbi del comportamento;
3) rispetto alla classe: avere un gruppo classe accogliente in grado di accettare la diversità e a sostenere la motivazione all’apprendimento dell’alunno con difficoltà di apprendimento attraverso un atteggiamento non giudicante. 4) rispetto ai docenti: essere formati e informati rispetto ai Disturbi dell’apprendimento e del comportamento, saper leggere una diagnosi; competenza rispetto alle strategie didattiche e all’uso di strumenti compensativi e dispensativi. 5) Rispetto alle famiglie: dialogare e condividere la progettualità educativa rispetto al percorso scolastico del figlio nel rispetto dei ruoli e delle competenze. Obiettivi da perseguire: 1) Individuare e proporre strategie didattiche che portino l’alunno all’autonomia di lavoro; 2) sostenere gli alunni in difficoltà o con possibile disturbo nelle classi in cui non sono previsti interventi o progetti ad hoc (classi II, III, IV, V scuola primaria; I, II, III secondaria) attraverso progetti specifici; 3) accogliere e accompagnare gli alunni con disturbi del comportamento; 4) programmare interventi plurisettimanali utilizzando training con l’utilizzo di strumenti standardizzati o pubblicati; 5) avviare percorsi mirati con continuità e per tempi adeguati; 53
6) conoscenza e diffusione di tecnologie specifiche da utilizzare a scuola e in famiglia a cura del CTI e CTS territoriali; 7) fornire ai docenti strumenti informativi per comprendere la tipologia di disturbo, facilitare la lettura della diagnosi e diffondere le procedure previste dalla normativa in materia; 8) creare alleanze con le famiglie per condividere metodologie didattiche, strumenti e interventi; 9) aiutare l’alunno a maturare atteggiamenti meta cognitivi rispetto alle proprie difficoltà per evolvere e utilizzare strategie di aiuto nei momenti in cui queste si rendano necessarie. Modalità di attuazione: -
test di avvio di attività: prova di lettura (correttezza e velocità), prova di scrittura (va registrato il numero di errori), prova di comprensione e di attenzione. Griglia osservativa sull’atteggiamento dell’alunno rispetto alla scuola (partecipazione: numero interventi spontanei in classe; stile cognitivo, atteggiamento rispetto al compito …) Partendo dalla rilevazione iniziale stendere un piano di lavoro, concordato con i docenti curricolari, che consideri le strategie adeguate rispetto alle difficoltà dell’alunno in rapporto ai compiti assegnati e allo stile di apprendimento. I passaggi irrinunciabili in fase di apprendimento che devono essere rispettati e potenziati e sono: L’accesso alle informazioni: in questa fase l’alunno con problemi di apprendimento o di attenzione ha difficoltà di decodifica, di memoria di lavoro e di memoria a breve e lungo termine; Va sostenuta la comprensione: attraverso l’uso di strategie che portino l’alunno all’autonomia personale nell’organizzazione e nell’esecuzione del lavoro scolastico; I materiali devono facilitare la rielaborazione e la selezione delle informazioni per aiutare lo studente nel capire e nel ricordare; La memorizzazione va supportata attraverso strumenti quali immagini, mappe e tabelle; Il recupero dei contenuti e quindi l’esposizione orale o scritta non deve essere intesa come ripetizione di quanto appreso in forma meccanica, ma come allenamento ad esprimersi anche se con il supporto di mappe. Individuare attività basate su compiti autentici, da realizzarsi in gruppi di lavoro, dove i contenuti da veicolare o esercitare trovino una loro naturale collocazione; Facilitare la presentazione del compito fornendo consegne uniche , supportate da immagini, con interlinea 1,5; Pianificazione di interventi brevi che tengano conto dei tempi di attenzione dell’alunno; Introduzione di organizzatori anticipati quali le routine, schede predisposte , mappe… per la pianificazione e la realizzazione del lavoro; Uso di software e programmi informatici da utilizzare come strumenti compensativi; Condivisione di strumenti e strategie con le famiglie; Pianificazione dei tempi di lavoro per casa; Formazione per i docenti in collaborazione con la rete territoriale CTI e il CTS, l’AULSS 2, docenti esperti.
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Valutazione Strumenti operativi
Indicatori:
scheda di raccolta dati iniziale e finale rispetto a aspetti relazionali (adulti e pari); a modalità operative ( tempi di lavoro, capacità di completare un compito in autonomia); memoria di lavoro, memoria a breve e lungo termine; stili cognitivi; atteggiamento (collaborativo, oppositivo, passivo …); interessi personali; aree disciplinari; punti di forza, punti di debolezza; atteggiamento rispetto al compito (applicazione, evitamento, realizzazione minima, realizzazione parziale, rifiuto …); atteggiamento verso la scuola. test iniziale e finale per registrare i dati relativi a lettura, scrittura, comprensione, attenzione.
analisi dei cambiamenti avvenuti attraverso la comparazione dei dati presenti nella scheda osservativa in fase iniziale e finale; uso di schede di meta cognizione compilate a cura dell’alunno; analisi iniziale e finale del numero di errori presenti nella lettura, in un testo scritto, in un calcolo matematico; lavoro in autonomia: registrare periodicamente i tempi di lavoro autonomo rispetto a un compito di media difficoltà.
Descrittori:
diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; valutazione dei risultati in termini di partecipazione e interesse rispetto al lavoro personalizzato e rispetto al lavoro nel gruppo classe (a cura dei docenti). Valutazione del proprio lavoro in termini meta cognitivi (a cura dello studente)
Alunni stranieri di nuova alfabetizzazione, alunni adottati o in affido, alunni con particolari situazioni familiari che determinano difficoltà a livello emotivo; alunni nomadi (BES generico). Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successive L’Istituto utilizza una modulistica ad hoc che viene finalizzata all’identificazione degli alunni BES da parte dei consigli di Intersezione, Interclasse e classe. Attraverso questi strumenti e la conseguente compilazione del PDP vengono tutelati gli studenti con situazioni personali particolari per il tempo ritenuto necessario o per l’intera annualità. Ogni rilevazione viene condivisa con la famiglia dell’alunno. La presente programmazione di interventi viene integrata e completata dal progetto stilato dal gruppo di lavoro sulle “Pari opportunità”. Bisogni rilevati: -
Necessità di dare agli alunni stranieri o provenienti da adozioni internazionali, di nuovo arrivo, uno spazio e un tempo dedicato alla prima alfabetizzazione; 55
-
Formazione dei docenti rispetto all’accoglienza degli alunni stranieri sia per gli aspetti di tipo organizzativo ma anche didattico e relazionale; Formazione dei docenti rispetto alle criticità che gli alunni adottati possono manifestare; Dare risposta immediata alle situazioni di vita imprevedibili che colpiscono le famiglie dei ragazzi; Garantire continuità al percorso educativo degli alunni nomadi o giostrai.
Obiettivi da perseguire: -
Essere preparati come scuola a ricevere tutti gli alunni indipendentemente dalle origini e dalla storia personale offrendo loro un ambiente sereno e accogliente; Essere in grado di offrire agli alunni risposta ai bisogni sociali e di apprendimento; Formazione dei docenti rispetto alle problematiche specifiche e alle strategie adeguate alle diverse situazioni; Creare degli spazi di ascolto per alunni in particolare difficoltà emotiva.
Modalità di attuazione: - Creazione di uno spazio di accoglienza per la prima alfabetizzazione; - Personalizzazione gli interventi; - Uso di test di inizio e fine attività finalizzati alla registrazione dei risultati - Interventi mirati per gruppi di livello; - Progettazione di interventi con modalità cooperative o di peer education. Strumenti operativi - Questionario (progetto gruppo “Pari opportunità”). Indicatori: - Test di ingresso e finale - numero di interventi realizzati e numero di interventi ai quali ha partecipato ogni singolo alunno; - Numero di parole apprese (stima); - Completezza delle frasi; - Capacità di realizzare un semplice compito scritto in autonomia in lingua italiana; Descrittori: -
diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; 56
- livello di partecipazione registrato; livello di percezione di sè da parte dell’alunno rispetto al percorso effettuato. PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA, DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE E ALLA PACE BISOGNO: Interiorizzazione delle regole OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: Conoscenza delle regole scolastiche Riflessione dei comportamenti positivi e negativi degli alunni all’interno del percorso scolastico Interiorizzazione delle regole e del comportamento che ne deriva Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui, rispettando persone cose e ambiente MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: Normale attività in classe nelle varie discipline Partecipazione alla costruzione delle regole della classe con contributi personali Feste varie attuate nell’Istituto Attività organizzate con varie associazioni del territorio Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: Osservazioni sistematiche del rapporto con l’ambiente, pari e adulti Numero di segnalazioni positive o negative nel registro di classe e nel diario personale Qualità delle feste e attività organizzate BISOGNO: Inclusione OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: Sviluppare la consapevolezza di sé al fine della creazione della propria identità personale del riconoscimento dell’identità altrui Accoglienza di tutti nel rispetto delle diversità di ciascuno Individuazione delle affinità nella consapevolezza delle diversità Progettare e realizzare insieme nelle potenzialità delle diversità Promuovere la conoscenza di culture diverse MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: Attività di accoglienza di inizio anno per gli alunni in entrata Lavori collettivi di ricerca, scambio e comunicazione in itinere Attività in forma laboratoriale 57
Attività di accoglienza per gli alunni stranieri che entrano in corso d’anno Attività di inserimento degli alunni diversamente abili Partecipazione a progetti in collaborazione con enti locali Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: Clima sereno nelle classi Risultati positivi nei processi d’apprendimento Aumento e diminuzione delle segnalazioni negative nel registro di classe e nel diario personale BISOGNO Stare bene a scuola educando alla Pace OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: Riflettere sui conflitti personali Strategie per superare i conflitti personali educando alla Pace Saper collaborare con tutti al di là dei sentimenti di simpatia e antipatia Aiutare chi è in difficoltà, riconoscendo il valore della solidarietà Conoscenza dei conflitti nel mondo riconoscendo l’importanza e le difficoltà nel mantenere un clima di pace MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: Riflessione sui momenti di conflitti quotidiani Lavori di gruppo, attraverso il cooperative-learning, circle-time, modeling, peer tutoring Osservazioni sistematiche in itinere Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi Partecipazione alle feste e attività relative alla Pace realizzate nel comune di Castelfranco dalle varie associazioni di volontariato Partecipazione a concorsi sulla Pace Studio della storia e della geografia MISURABILITÀ DEI RISULTATI: Diminuzione dei conflitti Clima più sereno in classe Risultati positivi nei processi d’apprendimento Aumento o diminuzione delle segnalazioni negative nel registro di classe e nel diario personale Qualità delle feste e attività organizzate BISOGNO: Democrazia e legalità 58
OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: Promuovere i valori dell’onestà, della correttezza e della legalità Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui, rispettando persone cose e ambiente Conoscere la Carta dei diritti dell’uomo e dell’infanzia Conoscere alcuni articoli della nostra costituzione Conoscere la storia della Repubblica Conoscere l’Inno d’Italia e comprenderne il suo significato MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: Riflettere nelle azioni quotidiane per sottolineare comportamenti onesti o disonesti Commemorare alcune date importanti della nostra Repubblica Cantare l’Inno d’Italia in occasione delle commemorazioni Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: Diminuzione di comportamenti scorretti/furbi Benessere delle minoranze: diversamente abili, alunni con bisogni specifici, stranieri Diminuzione dei conflitti e delle segnalazioni negative Partecipazione attiva degli alunni nelle attività della scuola INTERVENTI DI PRIMA ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI DI PRIMO INSERIMENTO NEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO E STEP SUCCESSIVI Bisogni:
Definire pratiche comuni all’interno delle scuole dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione
Obiettivi a breve e a lungo termine:
Definire pratiche condivise all’interno delle varie scuole facenti parte dell’Istituto Comprensivo in tema di accoglienza di alunni stranieri Sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto Facilitare la loro accoglienza e integrazione Fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana 59
Sviluppare le abilità comunicative Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale (conoscere le regole fondamentali del vivere comune, conoscere il territorio e le sue risorse). Creare le condizioni che aiutino l’integrazione all’interno della classe e rendano più sereno il rapporto con la scuola.
Modalità di attuazione:
Rilevazione della situazione di partenza dell’alunno neo-arrivato Elaborazione / proposta di percorso formativo personalizzato condiviso da tutti i docenti che operano sull’alunno (si fa riferimento alla progettazione della commissione BES) Anche per gli alunni stranieri che non necessitano di prima alfabetizzazione prevedere, se necessario, una riduzione e una semplificazione dei contenuti per quanto riguarda la lingua dello studio Nel lavoro in classe, privilegiare l’utilizzo di tecniche laboratoriali socializzanti (attività in piccolo gruppo, lavoro in gruppi di apprendimento cooperativo, Peer education, ecc.).
Verifica:
Valutazione in itinere e finale dell’intervento sull’alunno straniero Nella prima fase di inserimento, la valutazione riguarderà soprattutto i progressi che l’alunno ha compiuto nell’acquisizione della lingua italiana e in altre discipline dove la componente non verbale è preponderante Nelle fasi successive, la valutazione sarà soprattutto formativa e valuterà i progressi fatti dall’alunno, relativamente al programma individualizzato svolto
Misurabilità:
Test strutturati in base agli indicatori rielaborati dal Framework europeo per monitorare i traguardi raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati Questionari elaborati dalla commissione per monitorare la situazione relazionale e di apprendimento nella sezione/classe di appartenenza
AREA DEI LUNGUAGGI INFORMATICI Sviluppo e miglioramento delle competenze digitali di alunni e personale attraverso il piano nazionale per la scuola digitale
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ALUNNI Azioni mirate allo: - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
PERSONALE Azioni mirate allo sviluppo delle competenze informatiche che permettano all’insegnante di sviluppare l’autonomia dello studente nel processo di apprendimento, usando le tecnologie in base agli obiettivi.
.... L'I.C. 1° indica la volontà di far proprie le indicazioni del Piano Nazionale “la scuola digitale” attraverso l'ottimizzazione degli accessi internet in banda larga ad uso della didattica nelle scuole; l'uso sempre più sistematico dei cloud per la distribuzione della conoscenza e i contenuti digitali come realtà aumentata rispetto ai libri di testo cartacei nelle adozioni. Sarà prioritaria la formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning con l’obiettivo di trasformare gradualmente gli ambienti di apprendimento. Per quanto riguarda la formazione degli insegnanti, essa sarà finalizzata all'immediato utilizzo delle competenze via via acquisite con le classi e gli studenti loro assegnati. Una formazione autentica che sia quindi immediatamente spendibile e che possa essere messa nella pratica quotidiana fin da subito.
OPPORTUNITA' FORMATIVE E OBIETTIVI TRIENNALI PER I DOCENTI E GLI STUDENTI DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE Docenti: attività di formazione Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente del nostro istituto sono i seguenti:
rafforzamento delle competenze progettuali, digitali, valutative, organizzative; accompagnamento ai cambiamenti e alle nuove esigenze che la società propone e che comportano l'acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo informatico. .... 61
Per la realizzazione di tali obiettivi si agirà su due aspetti:
promozione di corsi interni o esterni, sia predisposti dall'istituto che da scuole in rete, per favorire lo sviluppo professionale; favorire la partecipazione a corsi interni o esterni inerenti la didattica innovativa per ogni singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso.
Si farà ricorso secondo le esigenze e attraverso le priorità sotto indicate, alle seguenti risorse:
Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori affini alle esigenze sopra evidenziate; soggetti esterni individuati tra le Reti delle quali l’Istituto fa parte o ne è capofila; soggetti o enti esterni individuati in base alle competenze necessarie formazione a distanza e apprendimento in rete;
Studenti: attività di formazione Per gli studenti delle Scuole Secondarie di 1° grado, molti di essi già interessati ai progetti di formazione per le Certificazioni Internazionali, l'Istituto intende estendere tale opportunità affinché possa essere offerta ad ognuno, e senza costi aggiuntivi, la formazione necessaria per il raggiungimento di tali Certificazioni. L’obiettivo, in questo caso è quello di rendere curricolare tale preparazione in modo da coinvolgere tutti gli studenti e rendere facoltativi i vari esami previsti e il conseguimento del Certificato internazionale, mentre per tutti gli studenti dell’Istituto, ad iniziare già dalle prime classi della Scuola Primaria, saranno sempre più utilizzati, in maniera integrata, i servizi offerti dal Cloud, in modo principale attraverso l'uso delle G.A.F.E. (Google Apps For Education). Alunni: attività di formazione Per gli alunni delle Scuole Primarie si prevede di estendere gradualmente l'uso degli strumenti mediali e tecnologici in accompagnamento alla didattica disciplinare, con l'obiettivo di modificare e rendere più incisivo l'intero contesto educativo utilizzando gli strumenti propri dell'ITC in modo prioritario e trasversale, ma assegnando al processo di apprendimento la centralità della formazione. Gli strumenti, le tecnologie comunicative e produttive saranno quindi solo il medium, il mezzo utilizzato per percorrere la strada del processo educativo.
Continuità e orientamento
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ACCOGLIENZA
CONTINUITÀ
Azioni mirate: Ai genitori - incontri informativi D.S. - scuola aperta, Agli alunni - Apertura della scuola ai nuovi iscritti nei giorni prestabiliti
Azioni mirate: - Ai docenti dei diversi gradi scolastici per il passaggio di informazioni, - All’utenza con visite e partecipazione a laboratori in continuità
ORIENTAMENTO
Azioni mirate: A genitori ed alunni - Informazioni sulle caratteristiche dei vari indirizzi: liceo-tecnicoprofessionale - Pubblicizzazione e partecipazione alle giornate di scuola aperta - Attività proposte dalla rete Orione - Serate informative
CONTINUITA’ INFANZIA/PRIMARIA 63
BISOGNI: ALUNNI:
Conoscere i futuri punti di riferimento ( spazi, docenti, personale della scuola) per affrontare serenamente il nuovo grado scolastico Interagire con i pari e non Arricchire e ampliare le proprie esperienze Condividere valori propri della socialità
FAMIGLIE: Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali..) Conoscere la struttura della futura scuola.
DOCENTI: Creare classi prime equilibrate Avere le necessarie informazioni sugli alunni in ingresso Monitorare il processo di apprendimento Creare progetti condivisi tra i diversi ordini di scuola Conoscere il percorso educativo-didattico svolto nella scuola dell’infanzia OBIETTIVI:
PROMUOVERE LA QUALITA’ DELLA SCUOLA ALUNNI: Consolidare la fiducia in se stessi e le aspettative verso il futuro Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico Favorire la costruzione di relazioni positive sviluppando competenze sociali Condividere idee e valori FAMIGLIE: 64
Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico DOCENTI : Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi /formativi Ottenere informazioni sugli alunni in ingresso Formare classi prime equilibrate Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti MODALITA’ DI ATTUAZIONE ALUNNI: Visita degli alunni dell’ultimo anno al plesso di riferimento del grado successivo Attuazione dei progetti di continuità condivisi tra i diversi ordini di scuola FAMIGLIE: Incontri di Scuola Aperta DOCENTI: Incontri tra insegnanti dei diversi gradi scolastici Formazione classi prime anche sulla base di documentazione presente VERIFICA: FAMIGLIE: Confronto con i docenti, durante i primi colloqui, sull’inserimento in classe prima DOCENTI:
Valutazione provenienza alunni in classe prima Osservazione dell’atteggiamento dei bambini nel primo periodo scolastico Confronto con le famiglie, durante i primi colloqui, sull’inserimento in classe prima Informazioni di ritorno degli insegnanti della scuola primaria alle insegnanti della scuola dell’infanzia .
MISURABILITA’ 65
DOCENTI: Numero alunni iscritti in classe prima. Sia per il passaggio nido/infanzia che per il passaggio infanzia/primaria, dove è presente un asilo nido comunale
CONTINUITÀ/PRIMARIA/SECONDARIA BISOGNI: ALUNNI E FAMIGLIE Conoscere i futuri punti di riferimento (spazi, docenti, dirigenza..) con anticipo Creare un rapporto di fiducia con il personale della scuola Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali) Interagire con i pari e in maniera efficace Arricchire/migliorare/ampliare le proprie conoscenze e competenze Condividere valori e regole della convivenza civile DOCENTI
Creare classi prime equilibrate Avere le necessarie informazioni sugli alunni in ingresso Monitorare il processo di apprendimento Creare continuità tra i diversi ordini di scuola
OBIETTIVI: DOCENTI
Promuovere la qualità della scuola Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico e del personale impiegato Favorire la costruzione di relazioni positive Ottenere informazioni sugli alunni in ingresso Formare classi prime equilibrate 66
Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti MODALITA` DI ATTUAZIONE:
Tabulazione esiti prove ingresso e I Quadrimestre sc. Sec. di I grado e restituzione degli stessi ai docenti della scuola primaria Incontri con i docenti della scuola primaria Formazione classi prime Incontri di Scuola Aperta Visite delle classi V ai plessi di sc.sec. con attività laboratoriali Lezione Aperta
VERIFICA Valutazione provenienza alunni iscritti in classe prima Questionario di gradimento da proporre alle famiglie alla fine delle giornate di Scuola Aperta, in forma anonima MISURABILITA` Numero alunni iscritti in classe prima Esiti prove di Ingresso e I Quadrimestre ORIENTAMENTO BISOGNI: ALUNNI E FAMIGLIE
Conoscere i futuri punti di riferimento (spazi, docenti, dirigenza..) con anticipo Creare un rapporto di fiducia con il personale della scuola Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali) Interagire con i pari e in maniera efficace Arricchire/migliorare/ampliare le proprie conoscenze e competenze Condividere valori e regole della convivenza civile
DOCENTI 67
Monitorare il processo di apprendimento Creare continuità tra i diversi ordini di scuola Pianificare e realizzare il progetto di vita Acquisire strategie decisionali Sviluppare processi metacognitivi Conoscere il mondo del lavoro Conoscere se stessi, le proprie conoscenze e competenze, i propri interessi, le proprie attitudini Proiettarsi nel futuro
OBIETTIVI:
ALUNNI E FAMIGLIE Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico e del personale impiegato Favorire la costruzione di relazioni positive Individuare un progetto di vita Adottare strategie decisionali multicriteriali Acquisire consapevolezza sul proprio metodo di studio Acquisire consapevolezza di sè Condividere il consiglio orientativo Conoscere il sistema scolastico nazionale Conoscere l’offerta formativa della provincia e del territorio
DOCENTI Evitare la dispersione scolastica Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti Facilitare il percorso di orientamento MODALITÀ DI ATTUAZIONE: -
Questionari di autoanalisi, su interessi, valori, attitudini/ unità di apprendimento sull’orientamento 68
-
Passaggio di informazioni dalle scuole secondarie di secondo grado attraverso materiale cartaceo e digitale Giornate di Scuola Aperta Laboratori orientativi Incontri informativi e formativi per genitori e alunni Formulazione e condivisione con l’alunno e la famiglia del consiglio orientativo Consulenza orientativa
VERIFICA -
Iscrizioni alla scuola superiore
MISURABILITÀ -
Report della provincia sulle scelte scolastiche e coerenza tra consigli orientativi e scelte.
Musica L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare. Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del senso musicale degli alunni, anche con l’attuazione di quanto previsto dal D.M. 8/2011. L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica musicale stimola. Pertanto le attività dedicate ai plessi di scuola primaria prevedono percorsi di alfabetizzazione musicale di base e/o propedeutica strumentale (D.M.8/2011). Obiettivi: concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo; consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di espressione e di comunicazione; fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni portatori di situazioni di 69
svantaggio; incrementare competenze nell’ambito delle tecniche e i media per la produzione e la diffusione di immagini e suoni.
Le modalità di attuazione e verifica, la misurabilità dei risultati saranno definiti sulla base dei singoli progetti.
Educare alla sicurezza, al movimento e ad un sano stile di vita Educare alla sicurezza e ad un sano stile di vita significa guidare ogni persona a costruire, nel proprio modo di essere, atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione dei rischi e coscienza dei propri limiti. Queste competenze crescono e si formano di pari passo alla personalità e ne diventano parte integrante. La scuola, insieme alla famiglia e alle altre agenzie di formazione, ha il compito di aiutare gli alunni a svilupparle. Questa azione si permea di trasversalità e non riguarda solo la tematica della sicurezza degli ambienti in cui l’alunno vive, ma anche i comportamenti relativi alla salute e al benessere personale, al rispetto dell’ambiente e delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani: diventa un saper essere, un atteggiamento trasversale, che si traduce in modus vivendi. Il nostro Istituto, come agenzia che ha compito primo quello della formazione, ha indagato lo spazio vissuto dagli alunni e i loro stili per individuare gli ambiti d’intervento al fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi sopra citati:
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Per gli alunni Esistente
Da progettare
Spazio esterno
Giardini spaziosi, Ideazione e proattrezzati solo alla scuola gettazione spazi e attrezzature in dell’infanzia collaborazione con le Agenzie del territorio
Spazio interno
Molto esiguo rispetto ai - Prove di evacuazione in momenti ri-creativi e non caso di terremoto - Informativa attrezzato sull’organigramma sicurezza
Contesto extrascola stico
- Attivare percorsi di educazione stradale anche in collaborazione con la polizia municipale. - Sviluppare competenze di cittadinanza - Progettare alcuni percorsi per raggiungere la scuola a piedi in sicurezza, - Conoscere i fattori di rischio presenti negli ambienti sociali non mediati per evitare che si traducano in danno. - internet
Per il personale della scuola Esistente
Da progettare
Per i genitori Esistente
Da progettare Collaborazione con la scuola nella realizzazione dei progetti
- formazione sui pericoli presenti in palestra
- Collaborare alla progettazione e realizzazione del percorso a piedi - Progettare incontri sulla sicurezza in rete
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Bisogno sul quale intervenire -Sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano
Obiettivi Educativi
Azioni
-Il movimento per speri-mentare -Capacità di discriminazioni le proprie pos-sibilità interagendo proprio ed esterocettiva; con l’ambiente e gli altri - schemi posturali e motori; - la partecipazione atti-va -capacità di gestire l’equili-brio in
-
-socializzazione e cooperazione
-
- star bene con sé stessi e con gli -Formazione della per- altri - promuovere un’espe-rienza sona e del positiva che avvicini gli alunni allo cittadino sport - assumere -sport come fattore di comportaformazione umana e di crescita menti alicivile e sociale mentari -utilizzo delle attività motorie corretti come stru-mento di innalzamento culturale e come - promuomezzo di rimozione dei disagi e vere lo sport e il fair delle devianze giovanile play
Obiettivi Cognitivi
-promuovere proficue collaborazioni scuola –territorio -conoscenza e rispetto del territorio
condizioni statiche e dinamiche; -strutturazione movimento secondo categorie spaziotemporali;
Metodologia
Strumenti di valutazione e verifica
Collaborazioni con: C.O.N.I
- Metodo ludico;
-osservazioni sistematiche;
- metodo problem solving;
- percorsi strutturati;
Associazioni sportive del territorio
metodo della libera esplorazione;
test motori;
metodo delle serie di ripetizioni;
Tornei sportivi Manifestazioni sportive Incontri con esperti su: alimentazione,
metodo degli esercizi di gara;
osservazioni in situazioni competitive;
- ritmo, suono, movimento;
uso di sostanze nocive,
- percezione e comprensione della relazione tra investi-mento di tempo ed energie e il proprio progresso, benessere e salute;
fair play;
- capacità di discriminazioni percettiva; - capacità di realizzare movimenti complessi; - conoscere alcuni fondamentali delle discipline sportive; - Conoscere le regole e saperle comprenderle, condividerle e rispettarle; - capacità di collaborare con gli altri; - capacità di agire in sicurezza per salvaguardare sé e gli altri;
- consapevolezza della 72
relazione tra movimento, esercizio fisico e alimentazione; - saper rilevare e comprendere i cambiamenti morfologici del corpo e agire in modo adeguato per migliorarne l’efficienza e la condizione; - saper mantenere un impegno motorio e autocontrollo delle funzioni muscolari e cardiorespiratorio; -saper utilizzare efficacemente la coordinazione generale per realizzare gesti tecnici; -saper utilizzare in modo creativo repertori personali, modulando le azioni tecniche in contesto spazio-temporale variabile (regole, attrezzi, ambiente, avversari, compagni); - partecipare in forma propositiva alle scelte tattiche, saper gestire situazioni di gara e fair play, assumendo anche il ruolo dell’arbitro; 73
La salute in tutte le politiche POFT dell’ I. C 1° di Castelfranco V.to è in linea con la Carta per una promozione della salute globale centrata sulle competenze. Il documento è frutto della collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso, l’ULSS n° 9 competente e gli Istituti scolastici territorialmente di riferimento. Emerge come la scuola, per promuovere la salute, debba puntare all’acquisizione di conoscenze e competenze tali da indurre gli studenti ad intraprendere scelte volte a migliorare la salute e il benessere, non solo di se stessi ma anche degli altri membri della comunità, avendo come punto di riferimento le Life Skills dell’Organizzazione Mondiale delle Sanità e le Competenze Chiave Europee.
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VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea. PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE (INGLESE) scuola secondaria di primo grado Certificazione lingua inglese (KET) Finalità Raggiungere un livello di conoscenza della lingua più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale Obiettivi educativi Aprirsi ad una cultura diversa da quella di appartenenza Interagire con persone che parlano un’altra lingua Obiettivi cognitivi Potenziare le quattro abilità linguistiche (listening, speaking, reading, writing) Classi coinvolte Tutte le classi terze Attività previste Ascolto di messaggi e conversazioni Compilazione di schede predisposte Produzione di messaggi orali e scritti Metodologia 75
Lezioni frontali in laboratorio linguistico Conversazioni in lingua Mezzi e strumenti Utilizzo di vari strumenti multimediali e cartacei Tempi e fasi di realizzazione 20 ore (periodo: febbraio-maggio) Prodotto finale o momento conclusivo Raggiungere il livello europeo A2 dell’Esame nelle quattro abilità Strumento di valutazione Valutazione del Cambridge Institute
PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE (SPAGNOLO) scuola secondaria di primo grado Certificazione lingua spagnola (DELE A2/B1 ESCOLAR) Finalità Conseguimento della certificazione linguistica come strumento di promozione e valorizzazione personale spendibile in ambito scolastico e, in futuro, a livello professionale. Obiettivi educativi Il corso mira ad approfondire le conoscenze lessicali e morfosintattiche coerenti con i modelli di riferimento del Quadro Comune Europeo. Gli studenti avranno la possibilità di ottenere una certificazione ufficiale, riconosciuta a livello internazionale dei livelli di conoscenza, di pratica e di padronanza della lingua spagnola. 76
Obiettivi cognitivi Lo scopo del corso è di motivare gli alunni e stimolarli ad un consolidamento delle loro conoscenze e competenze in lingua straniera. Essi misureranno le loro capacità nell’affrontare le diverse prove di valutazione e la padronanza raggiunta a livello scritto e orale. Classi coinvolte Le classi terze
Attività previste Attività di laboratorio e lettorato Ascolto di messaggi e conversazioni Compilazione di schede predisposte Produzione di messaggi orali e scritti
Metodologia Poiché le competenze linguistiche richieste agli alunni per sostenere le prove d’esame corrispondono esattamente agli obiettivi previsti dalla programmazione di L2 della scuola media, la metodologia non differirà da quella adottata a livello curricolare. Sarà però arricchita da materiale didattico, da attività laboratoriali di ascolto e produzione orale e da test sul modello previsto nell’esame.
Mezzi e strumenti Prove d’esame delle precedenti sessioni, laboratorio linguistico per la comprensione auditiva, lezioni di conversazioni guidata su temi di carattere familiare e quotidiano.
Tempi e fasi di realizzazione 77
10 incontri di un’ora e mezza ciascuno da inizio marzo a metà maggio. Gli alunni interessati alla frequenza del corso riceveranno il calendario delle lezioni e delle prove scritte e orali nel corso del mese di febbraio.
Materiali e costi previsti Il materiale sarà interamente fornito dall’insegnante sotto forma di fotocopie. Il costo che gli alunni dovranno sostenere è di 91 euro che corrisponde all’importo della tassa d’ iscrizione per l’Esame A2/B1
Prodotto finale o momento conclusivo L’Esame si svolgerà in due date diverse (una per la prova scritta e una la prova orale) nel mese di maggio. Gli alunni che conseguiranno un voto alto in ogni prova otterranno la Certificazione livello B1; coloro che avranno un voto più basso, entro comunque un minimo previsto dall’Ente certificatore, otterranno il livello A2.
Strumento di valutazione Le competenze acquisite dagli alunni costituiscono crediti formativi capitalizzabili e cumulabili che permettono ad ogni allievo di costruirsi un portfolio linguistico personale lungo tutto l’arco della scolarità. Tali competenze saranno verificate dall’Ente certificatore esterno, l’Istituto Cervantes di Madrid, a cui verranno inviati tutti gli elaborati prodotti dagli studenti.
PROGETTI E ATTIVITA’ D’ISTITUTO Nella scuola dell'infanzia si parla meglio
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Le scuole dell'Infanzia partecipano alla sperimentazione di un progetto per la rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento . L 'iniziativa, proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco e dall'ULSS 2, prevede una formazione iniziale per gli insegnanti e i genitori, la somministrazione di due prove individuali ai bambini, una nel mese di ottobre e una nel mese di maggio, e la proposta di percorsi metafonologici mirati alle diverse difficoltà.
In classe prima si legge meglio Viene proposto ai bambini delle classi prime della scuola primaria al fine di cogliere precocemente la presenza di difficoltà nell’apprendimento nella letto-scrittura. Prevede due prove di dettato, la prima nel mese di gennaio e la seconda nel mese di maggio, la predisposizione di gruppi di lavoro specifici per i diversi livelli di acquisizione, finalizzati a dare risposta alle diverse difficoltà e avviare un lavoro di recupero. Il progetto viene attuato in collaborazione con la USLL 2, l’Amministrazione Comunale e il CTI di Asolo e Castelfranco.
Continuità e accoglienza La scuola progetta percorsi in verticale tra scuole di ordini diversi. Crea, per gli anni-ponte, delle attività comuni inserite nella normale progettazione. Cura particolarmente l'accoglienza verso i nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia.
Progetto scuola aperta Vengono organizzate delle giornate di “Scuola aperta” per i genitori e per gli alunni interessati ad iscriversi alle scuole dell’istituto. Si offre loro l’opportunità di: visitare i diversi ambienti scolastici; avere ulteriori chiarimenti riguardanti l’organizzazione della scuola; vedere gli alunni impegnati neilaboratori e/o nelle normali attività in classe. Un insegnante sarà a disposizione per accompagnare i genitori nel corso della visita. 79
È previsto, inoltre, un incontro con i genitori degli alunni nuovi iscritti in periodi concordati.
Educazione all’affettività L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale (4° e 5° anno della scuola primaria e tutte le classi della Secondaria) in un ambito ampio dello sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare in modo più sereno i fenomeni corporei, affettivi e relazionali legati al loro sviluppo. Vengono avviati, inoltre, progetti di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno del bullismo per favorire la scelta di stili comportamentali corretti, una maggiore conoscenza di sé e la capacità di instaurare relazioni interpersonali positive.
Progetti di teatro musicale Opera Kids e Opera Domani sono due progetti di avvicinamento all’opera lirica promossi da AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica italiana, con sede presso il Teatro Sociale di Como) per avvicinare gli alunni della scuola di base (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) all’opera lirica. I progetti si articolano in due fasi: - una fase preparatoria (a scuola, condotta e guidata dai docenti di musica dei vari plessi), finalizzata alla scoperta dell’opera lirica in programma; - una fase conclusiva che vedrà la partecipazione attiva degli alunni (spettatori-attori) ad un vero spettacolo di opera lirica in teatro. Qui cantanti professionisti e orchestra si integreranno col pubblico, coinvolgendolo "attivamente" alla rappresentazione, intonando insieme alcuni cori appresi in classe. Gli alunni saranno parte attiva dell’allestimento dell’opera attraverso la costruzione di piccoli oggetti/gadget realizzati in classe nei mesi precedenti, da portare con loro in teatro il giorno dello spettacolo.
Progetto SPAZIO - ASCOLTO Il progetto ha la finalità di promuoverela cultura del benessere a scuola favorendo negli alunni la conoscenza di sé, la definizione di situazioni personali, l’esplorazione dei propri punti di forza e di debolezza per contribuire al rinforzo delle abilità sociali e per prevenire comportamenti a rischio.
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Un team di docenti, formati grazie ad un percorso di aggiornamento mirato, offre agli studenti la possibilità di esporre , in modo riservato, le proprie problematiche e disagi. ....
Studio assistito L'istituto realizza il progetto per offrire un sostegno agli studenti e alle loro famiglie. L'attività si pone l'obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e di sviluppare una maggiore autonomia nell'organizzazione del lavoro scolastico con la metodologia peer to peer. Gli alunni rientrano a scuola in orario post scolastico, sfruttando così la possibilità di vivere anche un'esperienza di socializzazione ed integrazione in una dimensione educativa.
Progetti sportivi: “Più sport @ a scuola” Progetto che ha lo scopo di valorizzare e incrementare le varie attività sportive nella scuola Primaria, di migliorare la qualità attraverso l’intervento di esperti esterni, valorizzando le attività motorie e sportive del territorio. Le iniziative del C.O.N.I. e della Scuola vengono proposte per migliorare la qualità degli interventi con esperti esterni selezionati (diplomati ISEF o laureati in scienze motorie) in grado di proporre attività di tipo propedeutico e polivalente in funzione di un armonico sviluppo psicofisico e migliorare la conoscenza di alcuni sport.
“Più sport in classe” Il C.O.N.I., in collaborazione con il MIUR, propone iniziative motorie finalizzate al miglioramento della qualità degli interventi nella scuola Primaria con l’obiettivo di valorizzare l’attività motoria, ludica e sportiva al fine di favorire negli studenti l’adozione di idonei stili di vita.
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Nell’attuazione del progetto, l’insegnante titolare è affiancato in “orario curricolare” da un “consulente esperto” con l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie, attraverso una proposta guidata di riferimento, elaborata nel rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo.
Costituzione centro sportivo scolastico (CSS)
L’Istituto comprensivo I di Castelfranco Veneto, in riferimento alle “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di I° emanate dal MIUR–Direzione generale per lo studente con nota prot.n° 4273 del 04/08/2009 e agli indirizzi operativi emanati il 16/10/2009, ha istituito dall’anno scolastico 2014/2015 il “Centro Sportivo Scolastico”, struttura organizzata all’interno della Scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica. La gestione del Centro Sportivo Scolastico è affidata dal Dirigente Scolastico ai docenti di educazione fisica, di sostegno, maestri abilitati e forniti di diploma di laurea ISEF dell’Istituto. Le finalità consistono: promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino; stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche di Istituto come momento di esperienza sportiva , di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport. Le attività previste riguardano : Partecipazione alle seguenti manifestazioni dei Giochi della Gioventù
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Pallavolo femminile e maschile Corsa campestre Calcio a 5 maschile e femminile Calcio a 11 maschile , calcio a 7 femminile Pallacanestro maschile e femminile Torneo School cup di basket 3vs3 organizzato dalla F.I.P provinciale di Treviso Torneo di pallavolo organizzato dal volley Treviso 82
8. Torneo di rugby organizzato dalla locale Associazione sportiva Castellana Rugby 9. Torneo di softball organizzato dalla locale Associazione sportiva ASD Thunders 10. Torneo di calcio a 5 organizzato dall’ANSPI di Castelfranco Veneto La preparazione degli alunni alle manifestazioni sportive verrà svolta in parte nelle ore curricolari e in parte nelle ore extrascolastice mediante l’adesione degli alunni alle attività proposte compatibilmente alle disponibilità orarie dei locali sportivi. Avvio di un progetto di promozione del calcio a 5 femminile e di softball/baseball in collaborazione con la locale associazione Futsal Giorgione e Thunders.
Progetto Pedibus
E’ un’iniziativa per favorire percorsi alternativi da casa a scuola e viceversa , non utilizzando mezzi a motore. Il progetto è proposto per i plessi delle scuole primarie. Esso prevede la collaborazione di un gruppo di genitori che accompagneranno gli alunni aderenti nel tragitto casa/scuola e scuola/casa.
Progetto KET E LINGUE COMUNITARIE
E’ un progetto che permette di raggiungere un livello di conoscenze della lingua inglese più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale. Tale attività è estesa anche alle altre lingue comunitarie (tedesco, spagnolo).
Progetto propedeutico all’insegnamento del latino
E’ un progetto rivolto agli alunni delle classi terze che si iscrivono alle scuole superiori del territorio che prevedono l’insegnamento del latino. 83
In terza pronti per l’esame di matematica
Il progetto ha lo scopo di preparare e recuperare gli alunni di classe terza con gravi difficoltà in matematica per svolgere al meglio le prove previste dall’esame del primo ciclo d’istruzione (prova di matematica e prova INVALSI). L’obiettivo è evitare l’abbandono e la dispersione scolastica degli alunni più demotivati per l’insuccesso nella materia e per l’ansia dovuta all’imminente esame di fine anno.
Consiglio dei ragazzi
Progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie Giorgione e Treville che ha lo scopo di promuovere un percorso di cittadinanza attiva sperimentando in prima persona la democrazia.
Progetto “Impronte leggere sulla Terra”
Percorso didattico-formativo triennale rivolto ai ragazzi della scuola secondaria basato sul calcolo dell’impronta ambientale, volto alla sensibilizzazione ed educazione dei giovani allo sviluppo sostenibile e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili e dell’impatto ambientale delle comunità scolastiche e del proprio territorio.
Progetto nonni 84
Il Progetto Nonni nasce da una riflessione che i componenti della Consulta della Terza Età hanno fatto rispetto alla funzione degli anziani nella società odierna sia in riferimento alle competenze in ambito lavorativo maturate nel corso della loro vita, ma anche per il ruolo fondamentale che occupano oggi i nonni come ammortizzatore sociale nei confronti delle famiglie dei figli . Da ciò sono emerse due ipotesi di lavoro proposte dal Direttivo della consulta alle scuole. Il primo livello di intervento riguarda la messa a disposizione delle scuole di una serie di competenze specifiche delle quali i nonni sono portatori, in diversi contesti e con contenuti riferiti a: cultura contadina, conoscenza della città e del territorio, pittura, canto, storia della panificazione e molto altro, al fine di costruire con le classi un percorso laboratoriale da svolgersi, non a carattere episodico, ma in un periodo di tempo ampio. Al progetto hanno aderito i plessi di infanzia di Borgo Padova, le scuole primarie di Borgo Padova, S. Andrea e Treville.; il secondo livello, rivolto ai nonni degli alunni, considera la figura del nonno all’interno di un contesto familiare che si fa sempre più complesso e che lo vede coinvolto in maniera attiva nel percorso educativo dei nipoti. Considerando che le famiglie e i ragazzi di oggi sono molto cambiati, le domande che emergono sono: come la figura del nonno può interagire positivamente ed essere riferimento importante per i ragazzi? Quali “attrezzi del mestiere” deve possedere il nonno in questo nuovo ruolo che gli è stato attribuito? Come sono cambiate le richieste delle famiglie verso i nonni? Per dare risposta a questi interrogativi l’Istituto Comprensivo, in collaborazione con il dott. Borsellino Direttore dell’Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza e Famiglia, ha accolto la proposta del Direttivo della consulta e proposto una formazione per nonni che prevede tre incontri da effettuarsi nei mesi di ottobre e novembre.
P.O.N. Programma Operativo Nazionale per la scuola “Competenze per lo sviluppo” e “Ambienti per l'Apprendimento”
Programmazione 2014-2020 (FSE- FESR) 85
Il Programma contribuisce all’attuazione della Strategia UE 2020 volta a condurre l’Europa fuori dalla crisi, colmando le lacune dell’attuale modello di crescita e trasformandola in un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Incide in misura diretta nel favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza e l’innovazione, agendo sul fronte dell’innalzamento e adeguamento delle competenze di giovani e adulti, considerato che nei nuovi equilibri della competitività internazionale spesso sono le risorse umane qualificate – mediante la qualità dell’istruzione e del capitale umano – a fare la differenza. In tale direzione il PON “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” interviene sul contrasto alla dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività degli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Il PON sostiene direttamente anche il perseguimento di una crescita inclusiva, ovvero di un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale. L’innalzamento dei livelli di istruzione, il contrasto dei divari territoriali e il rafforzamento di una “scuola di qualità per tutti” quale fattore di equità e di inclusione sociale incidono inoltre in misura significativa sulla coesione economica, sociale e territoriale. E’ rafforzato il concetto di scuola “aperta” al territorio di riferimento, che preveda attività non solo rivolte agli studenti, ma anche alla cittadinanza, trasformandosi in un vero e proprio “centro civico” in grado di erogare attività didattiche, ricreative, sportive, sociali. Descrizione della strategia del Programma La strategia del PON è volta, da un lato, a perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà, ma, dall’altro, si pone anche l’obiettivo di promuovere le eccellenze, valorizzando le esperienze più meritevoli e innovative e sostenendone il potenziale ruolo trainante rispetto all’intero sistema scolastico. Con riferimento al FESR, l’allocazione finanziaria si concentra interamente sulle azioni di riqualificazione e potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, in relazione ai quali, emergono significativi fabbisogni di intervento. PRIORITA’ D’INVESTIMENTO “Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”. AZIONI ESEMPLIFICATIVE Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativa- espressività corporea); Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi 86
linguaggi, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line; Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione della cultura imprenditoriale; Azioni di formazione di docenti, personale della scuola, formatori e staff, anche in una dimensione internazionale, con particolare riguardo a: innovazione metodologica e disciplinare competenze chiave e disciplinari apprendimenti individualizzati apprendimenti sulle metodologie di valutazione competenze per la qualità del servizio e la gestione della scuola azioni di sistema per la definizione di modelli, contenuti e metodologie innovative (anche con declinazione a livello territoriale). diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi L’Italia, nel corso degli ultimi anni, ha compiuto considerevoli progressi nella diffusione di nuove tecnologie nelle istituzioni scolastiche, con iniziative che hanno consentito di potenziare notevolmente le dotazioni tecnologiche delle scuole ma, nonostante i miglioramenti registrati, permane ampia la distanza fra l’Italia e la media dei Paesi OCSE in relazione ai principali indicatori (alunni/PC, presenza di PC in classe, numero di “digitally equipped school”, ecc.), con la persistenza di
alcune lacune specifiche nel Sud (insufficiente presenza di PC in classe, deficit di connessioni broadband, plessi ancora sprovvisti di dotazioni tecnologiche minime, ecc…). Inoltre, risulta ancora molto contenuto il numero di istituti scolastici dotati di sistema banda larga, requisito fondamentale per l'uso delle ICT (l'Italia è all'ultimo posto della classifica europea su questo indicatore). Questo obiettivo intende accelerare il processo di ammodernamento della scuola e dotare gli istituti di tecnologie e laboratori, in grado di rispondere alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione” e ai nuovi fabbisogni generati dalla rapida diffusione delle innovazioni tecnologiche nella scuola, intervenendo prioritariamente sulle scuole che non hanno usufruito di interventi analoghi nel corso delle ultime annualità o che presentano il maggiore deficit tecnologico. D’altra parte in questo campo influisce notevolmente l’innovazione tecnologica e la rapida obsolescenza delle attrezzature didattiche. Si vuole, dunque, assicurare una maggiore disponibilità negli istituti di dotazioni tecnologiche e strumenti di apprendimento innovativi (laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave, PC, tablets, reti, cablaggio, wireless, biblioteche ed emeroteche digitali, ambienti di formazione per gli insegnanti). Con il potenziamento delle tecnologie si intende contribuire all'inclusione digitale, uno degli obiettivi dell'Agenda Digitale, incrementando l'accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di informazioni e servizi online tra studenti di contesti sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili. 87
Nello specifico, il PON “Per la scuola” prevede 5 priorità d’investimento di cui le prime 3 insistono interamente sull’Asse I (FSE) “Istruzione” che pone in primo piano la riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce, la promozione dell'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale, che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione. Tale priorità contribuisce ai seguenti risultati attesi: “Riduzione fallimento formativo e dispersione scolastica e formativa” “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi” “Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione delle scuole e di innovazione della didattica” “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” “Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance”. “Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati “Miglioramento delle prestazioni della Pubblica Amministrazione” “Aumento dei livelli di integrità e di legalità nell’azione della PA”
G.A.F.E. (Google Apps For Education) Sono state attivate le classroom in diverse classi delle Scuole Secondarie di primo grado e nelle Scuole Primarie dell’Istituto. Si prevede di aumentare nel tempo fino ad un utilizzo standardizzato in ogni classe.
Acquisizione della certificazione ECDL e per la formazione digitale L'Istituto I° di Castelfranco Veneto, consapevole dell’importanza che riveste l’uso corretto delle tecnologie informatiche e della comunicazione nella fase adolescenziale, si è adoperato per acquisire la definizione di Istituto certificatore delle competenze informatiche ed è stato accreditato in qualità di Test Center. 88
Attraverso una preliminare formazione dei docenti è in grado di offrire a tutti gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie di I grado dell'Istituto i corsi per acquisire un uso corretto delle tecnologie comunicative e migliorare la conoscenza degli strumenti tecnologici e degli applicativi più comuni. Si prevedono delle attività formative finalizzate all'acquisizione dei contenuti previsti nel percorso ECDL Full Standard che saranno distribuite nel triennio della Scuola Secondaria ad iniziare dal Modulo “Mi Presento...ECDL” già nelle classi quinte delle Scuole Primarie. I corsi saranno svolti, per le Scuole Primarie, nel normale orario scolastico del mattino, grazie agli insegnanti del Nostro Istituto, Per la Scuola Secondaria in orario coincidente con il Tempo Prolungato o, ove questo non sia presente, in attività aggiuntive pomeridiane. Gli studenti che auspicano di ricevere la certificazione del percorso (utile come credito formativo alla scuola Superiore ed eventualmente spendibile anche nel mondo del lavoro) potranno sostenere gli Esami ECDL relativi ai corsi proposti. Tali esami si svolgeranno nelle aule informatiche delle Scuole Secondarie dell’Istituto, e seguiranno strettamente le procedure standard valide in tutta Europa e nel mondo. Per le Scuole Primarie, classi terze e quarte, viene offerta la possibilità di seguire le attività previste nel Syllabus PEKIT, un’ulteriore certificazione validata dal MIUR e riconosciuta a livello nazionale. Le attività saranno svolte durante le ore dedicate a “Tecnologia e Informatica” in orario curricolare a tutti gli studenti delle classi aderenti, l’adesione agli esami previsti sono invece discrezionali da parte delle famiglie. Gli alunni svolgeranno i due esami previsti per la Certificazione PEKIT Beginner. Il primo modulo in terza e il secondo in quarta. L'Istituto inoltre, ritenendo fondamentale un'adeguata preparazione e formazione tecnologica nell'era digitale nella quale siamo immersi e, non di meno, la necessità di certificazioni riconosciute per una ricollocazione o passaggio di livello in campo lavorativo, si adopera per erogare corsi ed esami a genitori e lavoratori esterni alla Scuola.
Oltre la scuola
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STRUTTURA ISTITUTO UFFICI E SCUOLE
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Bolzon Michela 90
STAFF DI DIRIGENZA: 3 Collaboratori del D.S. 1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi 1 Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione 18 Referenti di plesso 12 docenti con incarico di funzione strumentale
9 docenti referenti di rete COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Coadiuvano il D.S.: nella gestione e organizzazione dell’Istituto; nella gestione dei rapporti scuola-famiglia; nella gestione dei rapporti con il territorio.
Il primo collaboratore:
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1. sostituisce il Dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento, o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, gestendo dati personali, curando i rapporti con l’esterno. Garantisce la presenza in Istituto, secondo l’orario stabilito per il regolare funzionamento dell’attività didattica, assicura la gestione della sede, controlla le necessità strutturali e didattiche, riferisce al dirigente sul suo andamento; 2. Collabora alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto in: a) preparazione degli incontri degli OO.CC. Istruzione degli atti e documentazione utile; b) raccordo relazionale ed operativo tra Collegio dei Docenti e DS per ogni esigenza personale e professionale; c) cura dei rapporti e della comunicazione con le famiglie. Interventi con gli alunni, con i genitori, nelle classi, nei C.d.C., in presenza di particolari problemi/esigenze; d) rappresentanza dell’Istituto in incontri ufficiali ( UST – Comune – USL …) su delega del D; 3.
Coordina i docenti responsabili di plesso, di FS e di progetto. Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico;
4. Cura il raccordo tra le sedi; 5. Collabora con i responsabili di plesso nella stesura degli orari e nell’organizzazione delle varie scuole; 6. Ha funzione di Segretario del Collegio Docenti: a) Stesura dei verbali del Collegio Docenti in collaborazione/alternanza con gli altri collaboratori; b) Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti;
7. Gestisce la copertura oraria in caso di assenza del personale, attraverso modifiche e/o adattamenti d’orario delle lezioni con eventuale ricorso all’assegnazione di ore eccedenti, per fare fronte ad ogni esigenza connessa alle primarie di necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio scolastico;
7. Si occupa dei permessi di entrata e uscita degli alunni; 92
Svolge altre mansioni con particolare riferimento a:
Vigilanza e controllo della disciplina; Organizzazione interna; Gestione dell’orario scolastico; Uso delle aule e dei laboratori; Controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari; Proposte di metodologie didattiche; Segue le iscrizioni degli alunni; Collabora alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi collegiali e dal regolamento di istituto; Collabora alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche e funzionali; atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia; atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA; corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza; corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente carattere di urgenza; documenti di valutazione degli alunni; richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi.
Il secondo ed il terzo collaboratore:
Ha incarico con delega di svolgere tutte le attività indicate al primo collaboratore, in caso di assenza o impedimento da parte di questo, ovvero lo coadiuvano e lo supportano. Inoltre: 1. Svolge compiti di supporto e consulenza nei rapporti Istituzioni-Enti e Associazioni del territorio; 2. Organizza l’orario in caso di sciopero e cura la corretta comunicazione con le famiglie ( informazione preventiva e specifici indicazioni in caso di sospensione delle lezioni o uscite anticipate causa slittamento d’orario); 3. Predispone eventuali adattamenti d’orario in caso di uscite/gite/iniziative varie e cura la corretta comunicazione con le famiglie;
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4. Partecipa ai lavori della Commissione (gruppo di lavoro) per l’elaborazione/integrazione/attuazione di specifici progetti facenti parte dell’Offerta Formativa dell’Istituto; 5. Coordina e collabora con le FS, rapportandosi con il DS e le altre figure che operano o risultano coinvolte nella medesima area; 6. Collabora nelle attività di orientamento in entrata, promuovendo e coordinando eventuali iniziative promozionali. 7. Il secondo collaboratore coordina e si occupa delle problematiche che emergono dalla suola primaria. 8. Il terzo collaboratore coordina e si occupa delle problematiche che emergono dalla scuola dell’infanzia.
REFERENTI DI PLESSO Curano: 1. Collegamento plesso Presidenza, Segreteria per adempimenti di carattere didattico, burocratico, organizzativo: ritiro posta, diffusione delle circolari/comunicazioni/informazioni al personale in servizio nel plesso, con particolare riguardo alla verifica delle firme ove previste, per presa visione; 2. delega a predisporre il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmissione della comunicazione alla segreteria per l’assunzione dei provvedimenti; 3. coordinamento visite di istruzione, trasferimenti didattici, viaggi di istruzione e relativi problemi organizzativi; 4. vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne ; 5. presidenza Consiglio di Intersezione/Interclasse della scuola infanzia e primaria, in assenza del DS; 6. coordinamento dei Consigli di Classe nella scuola secondaria di 1° grado; 7. controllo delle condizioni di pulizia del plesso ed eventuale segnalazione di carenze al DSGA; 94
controllo e segnalazione scadenze al personale relative ad adempimenti, quali: presentazione elenco degli interventi necessari nel plesso, da eseguire durante il periodo estivo, da parte dell’Amministrazione Comunale.
REFERENTI DI RETE
Partecipano alle riunioni di rete; si fanno promotori nell’istituto delle iniziative promosse dalla rete; sono portavoce dei bisogni dell’istituto per trovare risposte adeguate; coordinano le commissioni inerenti.
FUNZIONI STRUMENTALI Docenti individuati annualmente dal DS all’interno di aree strategiche indicate dal Collegio dei Docenti: Convocano e coordinano le commissioni preposte; curano specifici progetti o attività previste dal piano dell'offerta formativa
Piano dell’Offerta Formativa/Valutazione/Autovalutazione Continuità e orientamento Cittadinanza/Pari Opportunità/Buone prassi per l’inclusione Informatica Musica
GRUPPI DI LAVORO 95
Docenti che collaborano con le funzioni strumentali o con referenti di rete per elaborare progetti funzionali alle aree di intervento individuate I gruppi di lavoro presenti nel nostro Istituto sono i seguenti:
POF/PTOF/ VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE NUCLEO VALUTAZIONE CITTADINANZA/PARI OPPORTUNITÀ/PREVENZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO MUSICA BES SICUREZZA TEAM INNOVAZIONE DIGITALE INFORMATICA SPORT QUALITÀ MENSA ORARIO
PERSONALE A.T.A. DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: 96
Dott.ssa Visentin Mary
PERSONALE DELLA SEGRETERIA: 1 Amministrativo all’ufficio protocollo 3 Amministrativi all’ufficio contabilità 1 Amministrativi all’ufficio alunni infanzia e primaria e U.R.P. 1 Amministrativo all’ufficio alunni scuola secondaria di I° 2 Amministrativi all’ufficio personale 28 Collaboratori scolastici La qualità del servizio scolastico dell’Istituto, dipende anche dal supporto essenziale che il personale A.T.A. fornisce alla funzione docente e a quella direttiva. Sono coordinati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che cura l’organizzazione dell’ufficio e la distribuzione dei compiti del personale A.T.A. ed è responsabile dell’amministrazione e della contabilità dell’Istituto.
La funzione A.T.A. comprende:
I collaboratori di segreteria: 97
offrono assistenza amministrativa al Dirigente Scolastico; curano la gestione patrimoniale e finanziaria dell’Istituto; curano la gestione partecipativa: elezioni, convocazioni e delibere; curano la gestione quotidiana della corrispondenza, delle comunicazioni telefoniche, fax e telematiche; collaborano con il Dirigente per le sostituzioni degli insegnanti assenti; accolgono i genitori degli alunni per le iscrizioni e per ogni tipo di documentazione necessaria; gestiscono la comunicazione quotidiana con gli insegnanti.
I collaboratori scolastici: accolgono i genitori, gli alunni e i visitatori della scuola; collaborano con gli insegnanti nei compiti di vigilanza; sostengono gli insegnanti nei compiti educativi; collaborano negli aspetti organizzativi della gestione della mensa; collaborano con gli insegnanti nella gestione quotidiana delle comunicazioni; provvedono alla pulizia dei locali scolastici; provvedono alla sorveglianza dei locali scolastici.
Il lavoro di tutto il personale A.T.A. è fondamentale per l’organizzazione e il buon funzionamento dell’Istituto e viene realizzato organizzando tempi e modi funzionali ad un efficace supporto delle attività educative e didattiche, trovando tempi di socializzazione dei problemi, di discussione e di chiarimento di procedure.
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FUNZIONI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA/VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE Essendo tale funzione estremamente complessa, viene suddivisa in due macro aree: la prima relativa al piano dell’offerta formativa, la seconda inerente alla valutazione e all’autovalutazione. I tre docenti che si occupano di tale funzione, interagiranno tra loro, anche se ciascuno farà da riferimento per un’area specifica, per suddividersi i compiti e per fungere da riferimento a clla Dirigenza e ai colleghi. Un docente si occuperà del Piano dell’offerta formativa, un altro dellla valutazione per la scuola primaria e l’altro dellla valutazione per la scuola secondaria di primo grado.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA FINALITÀ La funzione ha il compito di coordinare il complesso di azioni finalizzate all'elaborazione, attuazione e valutazione del POF, Azioni nate dall’esigenza di attuare le finalità istituzionali della Scuola dell’Autonomia, che permettono la realizzazione di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti, per poter raccogliere e meglio rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui il nostro Istituto opera.
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Il P.O.F. costituisce uno strumento operativo dinamico e flessibile che spesso va rivisitato e assoggettato a modifiche soprattutto in relazione alle verifiche che dovranno essere effettuate in itinere, quindi le sottoscritte lavoreranno in stretto rapporto con i responsabili delle altre Funzioni Strumentali, il Dirigente scolastico e il suo staff, creando, in tal modo, sinergie e collegamenti tra tutte le componenti dell’Istituto.
OBIETTIVI GENERALI
cercare di controllare e mantenere il sistema di coerenza interna del POF; garantire il rispetto delle procedure dei criteri definiti;
AZIONI:
Coordinamento degli incontri dei gruppi di lavoro. Aggiornamento dei fascicoli per la comunicazione alle famiglie in occasione dell’iscrizione. Collaborazione con il Dirigente scolastico per l’elaborazione del POF TRIENNALE relativo al triennio 2016/2017 – 2017 / 2018 – 2018/2019. Aggiornamento annuale del piano dell’offerta formativa. Collaborazione con le altre funzioni strumentali sia in fase di elaborazione che in quella di valutazione. Cura e monitoraggio delle attività progettuali curricolari ed extracurricolari per verificare la validità delle scelte didattico-metodologiche e organizzative effettuate nell’Istituto. Collaborazione con la Funzione Strumentale Valutazione per l’elaborazione, la somministrazione e la tabulazione dei questionari di soddisfazione rivolti a genitori, alunni, personale docente e ATA Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale
VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE Aree principali: Revisione degli indicatori dei livelli di padronanza delle competenze disciplinari in uscita del primo ciclo d’istruzione e scuola secondaria di primo grado. Collaborazione con le altre funzioni strumentali rispetto alle iniziative di valutazione, Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale. Partecipazione a livello provinciale alle attività di formazione e informazione relative all’intero processo di realizzazione riguardante la valutazione. 100
Iscrizione al servizio nazionale di valutazione INVALSI. Coordinazione somministrazione, compilazione e correzione delle prove INVALSI per l’anno scolastico 2015-16 in ottemperanza al protocollo e al manuale ministeriale delle prove. Confronto, visione e diffusione dei risultati delle prove INVALSI dell’ultimo anno della primaria con le prove INVALSI del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Coordinare gli incontri della Commissione Valutazione composta dai docenti rappresentanti di ogni plesso. Visione dei modelli informatici per pagella elettronica e registri online. Coordinamento tecnico per la stampa delle schede di valutazione. Gestire i processi di autovalutazione d’Istituto tramite elaborazione del RAV e attuazione delle azioni di miglioramento prefissate. Collaborazione con la Funzione Strumentale POFT per l’elaborazione, la somministrazione e la tabulazione dei questionari di soddisfazione rivolti a genitori, alunni, personale docente e ATA
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO I docenti nominati come Funzione Strumentale dell’Area continuità e orientamento coordinano il gruppo di lavoro costituito da un docente per ogni plesso e per ogni grado scolastico Area della Continuità INFANZIA/PRIMARIA e PRIMARIA/SECONDARIA
Coordinare il gruppo di lavoro costituito dai docenti referenti dei tre gradi scolastici dell’Istituto Comprensivo 1°. 101
Promuovere incontri tra insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria di Primo grado per l’armonizzazione dei curricoli dei diversi ordini di scuola. Promuovere attività pedagogiche e didattiche di raccordo tra gli alunni dei diversi ordini di scuola. Favorire la conoscenza dei plessi di scuola secondaria (tempi scuola, peculiarità e progetti) del Comprensivo mediante l’attività di “ Scuola Aperta” , “Lezione aperta” e/o visite e attività di laboratorio presso la scuola secondaria ; Predisporre le attività di Accoglienza per gli alunni in entrata nelle classi prime per favorire un buon inserimento nella scuola secondaria di primo grado; Organizzazione, pianificazione e coordinamento degli incontri per: scambio – passaggio di informazioni per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria; formazione classi prime; scambio – passaggio di informazioni di ritorno agli insegnanti di scuola d’Infanzia e Primaria per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria;
Area dell’Orientamento SCUOLA SECONDARIA
Strutturare il progetto orientamento scolastico della secondaria in accordo con i coordinatori di classe (Schede Orione): condivisione e revisione del materiale in uso nel plessi Partecipare agli incontri di programmazione con i referenti della Rete Orione di Castelfranco Veneto. Partecipare alle serate informative e di formazione organizzate dalla Rete Orione per i genitori. Rendere disponibile l’offerta formativa del territorio alle famiglie. Predisporre un angolo informativo nei plessi di scuola secondaria di primo grado con volantini informativi delle scuole superiori. Trasmettere informazioni utili all’orientamento dagli Istituti superiori agli alunni delle classi terze, attraverso la predisposizione di materiale da consegnare ai Coordinatori di classe terza. Facilitare le ricerche informatiche sui siti specializzati in orientamento per gli alunni delle classi terze. Informare sulle giornate di “Scuola Aperta” (Castelfranco e altri Istituti sia della Provincia che di Province limitrofe) Rendere disponibili materiali digitali utili all’orientamento sul sito dell’Istituto omprensivo. Condividere gli esiti di percorsi formativi con i colleghi.
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BUONE PRASSI PER L’INCLUSIONE “… la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (art. 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” ( art. 4 della Costituzione). Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. … la presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, …” (Dalle Nuove Indicazioni Nazionali, Settembre 2012)
Considerato l'elevato numero di alunni con cittadinanza non italiana, considerata la presenza di alunni con difficoltà scolastiche in diverse materie di studio, considerata la mission della scuola di formare giovani che saranno i cittadini di domani, nel corso dell'anno scolastico 2015/16 si procederà a ottemperare quanto di seguito previsto: continuare a garantire agli alunni stranieri tutta una serie di tutele come un'adeguata accoglienza anche con la presenza dei mediatori culturali, l'attivazione di laboratori linguistici per l'alfabetizzazione, la costruzione di un piano che preveda la produzione di materiali e percorsi per una programmazione individualizzata; continuare a garantire dei laboratori di recupero per tutti quegli alunni segnalati dai Consigli di classe che si trovano ad avere difficoltà in diverse materie di studio e che per vari motivi, non possono avere un adeguato sostegno da parte della famiglia; attivare un Consiglio Ragazzi in tutte e due le scuole secondarie di questo Istituto per far intraprendere a tutti gli studenti un percorso di cittadinanza attiva dal titolo: "Rincorriamo l'a-normalità" partecipare alle attività della Rete interistituzionale tra scuole e territorio. 103
Il progetto si pone i seguenti obiettivi: 1. Cooperare nella progettazione e pianificazione delle attività didattiche attraverso la mediazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione AZIONI • Disponibilità a supportare la formazione dei docenti nelle aree della media education • Predisporre un curricolo formativo in grado di rispondere fattivamente ai bisogni educativi degli alunni attraverso la padronanza, da parte dei docenti, degli strumenti tecnologici quali mediatori didattici. • Disponibilità a supportare gli uffici di Segreteria per la stesura e comparazione delle matrici di preventivi di eventuali aziende fornitrici di strumentazioni tecnologiche e supervisione nelle fasi di installazione e collaudo degli strumenti e delle infrastrutturE
2. Intervenire nella manutenzione, ottimizzazione e nel supporto tecnico nella Scuola Primaria AZIONI • Controlli periodici e ottimizzazioni dei sistemi • Collaborazione nella scelta funzionale dei programmi • Collaborazione nella individuazione degli acquisti da effettuare • Collaborazione nella richiesta di preventivi • Attività di manutenzione ordinaria e straordinaria • Disponibilità a seguire le operazioni di fornitura effettuate nell’anno scolastico • Funzionamento delle aule informatiche e degli apparati tecnologici didattici • Incontri informativi e rapporti con Enti, pubblici e privati, propedeutici alla realizzazione dei progetti • Coordinamento per le linee di indirizzo decise dall’Istituto • Raccoglimento dati statistici e istanze relativi alla stesura dei Progetti 3. Supportare la realizzazione di Progetti Ministeriali o Europei atti allo sviluppo delle tecnologie, quali ad esempio i progetti PON 104
AZIONI
Potenziamento delle dotazioni tecnologiche dell'Istituto
Coordinamento di gruppi di lavoro atti a definire le linee di intervento sulle quali produrre Progetti specifici di ampliamento/consolidamento delle infrastrutture tecnologiche
Supporto tecnologico e amministrativo nella stesura dei Progetti di Sviluppo previsti dall'Agenda Digitale, quali: PON, FSER ecc. ai quali l'Istituto intende aderire
Disponibilità a supportare le fasi di verifica sulla fattibilità dei Piani di lavoro operativo durante tutte le fasi di messa in atto dei Progetti acquisiti.
Rapporti diretti con le Aziende fornitrici per l'acquisizione degli strumenti tecnologici più adeguati a rispondere alle esigenze didattiche e/o amministrative
Attività di Collaudo, in sinergia con il personale qualificato delle Aziende vincitori dei Bandi, dei materiali e delle strumentazioni tecnologiche poste in opera.
INFORMATICA Il progetto si pone i seguenti obiettivi: 1. Cooperare nella progettazione e pianificazione delle attività didattiche attraverso la mediazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione AZIONI • Disponibilità a supportare la formazione dei docenti nelle aree della media education 105
• Predisporre un curricolo formativo in grado di rispondere fattivamente ai bisogni educativi degli alunni attraverso la padronanza, da parte dei docenti, degli strumenti tecnologici quali mediatori didattici. 2. Intervenire nella manutenzione, ottimizzazione e nel supporto tecnico nella Scuola Primaria AZIONI • Controlli periodici e ottimizzazioni dei sistemi • Collaborazione nella scelta funzionale dei programmi • Collaborazione nella individuazione degli acquisti da effettuare • Collaborazione nella richiesta di preventivi • Attività di manutenzione ordinaria e straordinaria • Disponibilità a seguire le operazioni di fornitura effettuate nell’anno scolastico • Funzionamento delle aule informatiche e degli apparati tecnologici didattici • Incontri informativi e rapporti con Enti, pubblici e privati, propedeutici alla realizzazione dei progetti • Coordinamento per le linee di indirizzo decise dall’Istituto • Raccoglimento dati statistici e istanze relativi alla stesura dei Progetti • Disponibilità a supportare gli uffici di Segreteria per la stesura e comparazione delle matrici di preventivi di eventuali aziende fornitrici di strumentazioni tecnologiche e supervisione nelle fasi di installazione e collaudo degli strumenti e delle infrastrutture. 3. Supportare la realizzazione di Progetti Ministeriali o Europei atti allo sviluppo delle tecnologie, quali ad esempio i progetti PON AZIONI
Potenziamento delle dotazioni tecnologiche dell'Istituto
Coordinamento di gruppi di lavoro atti a definire le linee di intervento sulle quali produrre Progetti specifici di ampliamento/consolidamento delle infrastrutture tecnologiche
Supporto tecnologico e amministrativo nella stesura dei Progetti di Sviluppo previsti dall'Agenda Digitale, quali: PON, FSER ecc. ai quali l'Istituto intende aderire
Disponibilità a supportare le fasi di verifica sulla fattibilità dei Piani di lavoro operativo durante tutte le fasi di messa in atto dei Progetti acquisiti.
Rapporti diretti con le Aziende fornitrici per l'acquisizione degli strumenti tecnologici più adeguati a rispondere alle esigenze didattiche e/o amministrative 106
Attività di Collaudo, in sinergia con il personale qualificato delle Aziende vincitori dei Bandi, dei materiali e delle strumentazioni tecnologiche poste in opera
MUSICA Premessa: La pratica della musica nelle scuole deve raccordarsi con le iniziative, le proposte, le occasioni formative previste dal Piano dell’Offerta Formativa delle singole istituzioni scolastiche. Le scuole, singolarmente e/o in rete, possono formare una specifica Commissione Musica, con un docente referente e/o funzione strumentale per la musica, con il compito di coordinare le iniziative e di utilizzare al meglio le risorse umane e materiali (Luigi Berlinguer). Settore (area di presidio): - Sviluppo del curricolo orizzontale e verticale di Musica. Azioni: - promuovere, progettare e coordinare le attività musicali interne dell’Istituto e favorire la partecipazione ad iniziative e progetti promossi da enti, teatri e associazioni; - coordinare, in collaborazione con le altre Funzioni Strumentali, la continuità tra i diversi ordini scolastici (in particolare, infanzia-primaria) relativamente ad attività e iniziative musicali; - monitorare i progetti musicali dell’Istituto, in particolare quello relativo all’avviamento alla pratica strumentale nella scuola primaria (cfr. D.M.8/2011); - coordinare interventi e collaborazioni con esperti esterni; - promuovere e organizzare momenti di confronto, formazione e aggiornamento rivolti ai docenti di Musica; - raccogliere, documentare e divulgare progetti di ricerca-azione particolarmente significativi realizzati nel corso dell’anno scolastico.
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APPROFONDIMENTI
COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO PATTO DI CORRESPOSABI LITÀ EDUCATIVA ALCUNE NORME GENERALI REGOLAMENTO ALUNNI REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE CONSIGLIO D’ISTITUTO P.A.I. CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI PIANO DI FORMAZIONE
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