PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° CASTELFRANCO VENETO
“IL vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust)
Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso)
SITO INTERNET:
Via A. Volta, 3 - Tel. 0423.49.35.95 - Fax 0423.49.39.57 http://www.iccastelfranco1.gov.it E-MAIL: TVIC81500D@istruzione.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
aa.ss. 2016-17, 2017-18, 2018-19 parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14/01/2016 Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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SOMMARIO Prima parte INTRODUZIONE : PREMESSA GENERALE ............................................................................ 5 ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI ..................................... 6 Seconda parte AREA DIDATTICA: Attivita'didattica ................................................................................ 11 Curricolo caratterizzante. .................................................................... 11 Terza parte AREA DIDATTICA: Attività progettuale ............................................................................ 11 Ampliamento/ Potenziamento ........................................................... 11 Quarta parte ORGANIZZAZIONE ............................................................................................................ 11 Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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Quinta parte FORMAZIONE ................................................................................................................. 12 Sesta parte AUTOVALUTAZIONE ........................................................................................................ 13 Settima parte RISORSE COMPLESSIVE: RISORSE UMANE: ...................................................................... 15 RISORSE STRUMENTALI ............................................................ 21
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Prima parte INTRODUZIONE ASPETTI GENERALI
PREMESSA GENERALE
− Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è redatto ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. − è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5375/C16 del 02/10/2015; − ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016; − è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016; − dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; − il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ; − il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni; VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999; PRESO ATTO che l’art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa; 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO
delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, e dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; nonché delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV “Rapporto di Autovalutazione”, nonché dell’indice ragionato predisposto dal dirigente scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti; nonché tenuto conto del piano di miglioramento predisposto nel RAV;
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EMANA
•
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici: Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale A. Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito. C. Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.
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•
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni degli alunni e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti.
G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …).
H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi gli elementi da rivedere con esercizi assegnati mirati. Tale modalità è finalizzata ad incoraggiare gli alunni affinché proseguano con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia il progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è demotivato ecc.”).
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I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati…) sono significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Un ambiente stimolante contribuisce anche al superamento delle difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni nel processo do insegnamento/apprendimento.
J. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
K. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui molte aule sono dotate.
•
Innovazione digitale e didattica laboratoriale: “Piano nazionale scuola digitale”.
•
•
L. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, anche attraverso: - la collaborazione con le Università, Associazioni, organismi del terzo settore e imprese; - il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione della istituzione scolastica, nonché, la formazione dei docenti per l’innovazione didattica; la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici,per l’innovazione digitale nell’amministrazione. Formazione, tutela, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. M. Attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Predisposizione del “Piano”
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N. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.
Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione.
Fanno parte del presente Piano i seguenti documenti, previsti dalla normativa vigente, che delineano alcuni settori fondamentali dell’attività istituzionale (visionabili cliccando sui rispettivi link):
• • • • • • •
Indirizzo musicale Progettazione curricolare; Piano annuale per l'inclusione (PAI); Rapporto di Autovalutazione (RAV); Piano di Miglioramento (PdM); Regolamenti di Istituto; Patto educativo di corresponsabilità
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Seconda parte
INDIRIZZO MUSICALE
VALUTAZIONE
AREA DIDATTICA:
CURRICOLO D’ISTITUTO
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE (P.A.I.)
Attivita'didattica/
METODOLOGIE
Curricolo caratterizzante. Terza parte AREA DIDATTICA: - Attività progettuale
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI E AREE DI PROGETTAZIONE PROGETTI E ATTIVITÀ D’ISTITUTO
- Ampliamento/ Potenziamento Quarta parte
STRUTTURA ISTITUTO ( UFFICI E SCUOLE)
REGOLAMENTI D’ISTITUTO
ORGANIZZAZIONE
FUNZIONIGRAMMA E ORGANIGRAMMA DELL'ISTITUTO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
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La Legge 107, nella prospettiva della piena attuazione dell’autonomia delle Scuole, prevede che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa contenga, oltre alle scelte curricolari, organizzative e di gestione, anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente, ausiliario, amministrativo. La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa con la funzione docente ed è finalizzata alla crescita professionale e alla qualificazione del sistema educativo. L’obbligatorietà non si traduce automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del piano, il quale prevede percorsi su temi differenziati e trasversali, rivolti a tutti i docenti della scuola, a dipartimenti disciplinari, a gruppi di docenti, a singoli docenti. La Scuola articolerà le attività in Unità Formative; ogni Unità Formativa rappresenta la struttura massima di ogni percorsi formativo. In linea con gli orientamenti nazionali e in conformità con gli obiettivi del PTOF, l’Istituto fissa alcune priorità strategiche per il coinvolgimento di un ampio numero di docenti in azioni formative: - Autonomia organizzativa e didattica; - Didattica per competenze e innovazione metodologica; - Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; - Competenze in lingua straniera; - Inclusione e disabilità; - Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile; integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; Potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla comprensione, alle competenze logico argomentative e alle competenze matematiche; Valutazione e miglioramento. Tenuto conto di tali priorità, le iniziative di formazione risponderanno ai bisogni dei docenti e alle esigenze dell’Istituto evidenziate dal RAV e dal PdM.
Quinta parte FORMAZIONE
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Sesta parte AUTOVALUTAZIONE
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV): Nell’anno scolastico 2014/2015, le scuole hanno elaborato il RAV, il cui format, di competenza dell’INVALSI, comprende i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento dell’ istituzione scolastica (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie); Esso è costituito da5 sezioni: contesto, esiti, processi, processo di autovalutazione e individuazione delle priorità; ogni sezione è divisa in aree che a sua volta comprendono Indicatori e Descrittori, nonché l’indicazione delle Fonti di provenienza dei dati. Tale strumento, lungi dall'essere un mero adempimento burocratico, rappresenta un momento di riflessione per l’Istituto sulle proprie pratiche educativo-didattiche, sull’efficacia ed efficienza dell’area organizzativa e sulle scelte di ampliamento dell’offerta formativa. Su di esso quindi si imperniano gli indirizzi dell’intera comunità educante per il miglioramento di quegli aspetti della vita scolastica che possono evidenziare punti di debolezza, nonché il rafforzamento e l’implementazione dei punti di forza. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM): Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento. A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16 tutte le scuole sono tenute a pianificare il proprio percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Tale impegno vede il il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, attraverso momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento. Il PdM quindi delinea la progettazione delle azioni mirate al miglioramento scolastico, basate sulla condivisione di percorsi di innovazione. L’Istituto ha deciso di formulare il proprio Piano di miglioramento sul modello INDIRE che prevede interventi di miglioramento che si collocano su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace sulla complessità del sistema scuola. Tale format potrà essere utilizzato per la pianificazione di dettaglio delle attività, per facilitarne il monitoraggio in itinere e per l’eventuale re-indirizzo delle azioni di miglioramento previste.
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VALUTAZIONE INTERNA DOCENTE - Comitato di valutazione: Il Comitato per la Valutazione dei Docenti è ora novellato dal c.129 dell’Art. 1 della Legge 107 del 13 luglio 2015 il quale prevede che: Presso ogni istituzione scolastica ed educativa e' istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, e' presieduto dal dirigente scolastico ed e' costituito dai seguenti componenti: tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici Il Comitato svolge tre funzioni: esprime parere sul superamento dell’anno di formazione e prova; valuta, a richiesta dell’interessato, il servizio prestato dal personale docente; formula i criteri per l’attribuzione ai docenti del bonus premiale. criteri Quando si esprime sul superamento del periodo di prova, è composto unicamente dal dirigente e dai tre docenti, integrati dal docente tutor.
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Settima parte
SCUOLA DELL’INFANZIA
RISORSE COMPLESSIVE
Sezioni attuali
RISORSE UMANE:
Plesso Borgo Padova
Ipotesi A.S. 16/17
Largo Asiago
Docenti
Sezioni
Docenti
Sezioni
Docenti
4
4
8
4
8
4
8
+
+
+
Ins. sostegno
Ins. sostegno
Ins. sostegno
Ipotesi A.S. 16/17
Ipotesi A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Sezioni
Docenti
Sezioni
Docenti
Sezioni
Docenti
4
4
8
4
8
4
8
+
+
+
Ins. sostegno
Ins. sostegno
Ins. sostegno
16
16
16
TOTALE DOCENTI SU POSTO COMUNE
Ipotesi A.S. 18/19
Sezioni
Sezioni attuali
Plesso
Ipotesi A.S. 17/18
+
DOCENTI SOSTEGNO sulla base dei casi certificati che saranno inseriti
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SCUOLA PRIMARIA Plesso S.Andrea
Classi attuali Tempo Pieno 5
Plesso Villarazzo
Classi attuali Tempo Pieno 5
Plesso “San Giorgio” Borgo Padova
Classi attuali Tempo Pieno
Ipotesi A.S. 16/17
Ipotesi A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
5
10
5
10
5
10
Ipotesi A.S. 16/17
Ipotesi A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
5
10
5
10
5
10
Ipotesi A.S. 16/17
Ipotesi A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
6
6
12
6???
12
Tempo Normale
Classi T.N.
Docenti
Classi T.N.
Docenti
Classi T.N.
Docenti
2
1
1 + 6 H
1
1 + 6 H
1
1 + 6 H
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SCUOLA PRIMARIA
Plesso Treville
Ipotesi Ipotesi A.S. 16/17 A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Classi attuali Tempo Pieno
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
10
10
20
10
20
10
20
Classi attuali Tempo Pieno
Ipotesi Ipotesi A.S. 16/17 A.S. 17/18
Ipotesi A.S. 18/19
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
Classi T.P.
Docenti
5
3
6
3
6
4
8
Tempo Normale
Classi T.N.
Docenti
Classi T.N.
Docenti
Classi T.N.
Docenti
8
8
9 + 18 h
7
8 + 13 h
7
7 + 8 h
68 + 6 h
Plesso “Masaccio”
TOTALE DOCENTI
68 + 6 h
69 + 1 h
Comprensivi della Religione Cattolica e della lingua inglese Sono da aggiungere i DOCENTI SOSTEGNO sulla base dei casi certificati che saranno inseriti
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SCUOLA SECONDARIA DI 1° CLASSE DI CONCORSO A043 Materie lett. A059 Mat. Scienze A345 Lingua Ingl A445 Lingua Spagn A545 Lingua Ted. A028 Ed. Artistica A033 Ed.Tecnica A030 Ed.Fisica A032 Ed.Musicale A030 Ed.Fisica A077 Strumento
IPOTESI A.S.2016/2017
CLASSI
IPOTESI A.S.2017/2018
IPOTESI A.S.2018/2019
CLASSI
CLASSI
Posti posti n.19 T.N. n.3 T.P.
POSTI TOTALI
posti n.19 T.N.
posti n.3 T.P.
POSTI TOTALI
Posti n.19 T.N.
posti n.3 T.P.
POSTI TOTALI
18+10h
2+9h
21+1h
18+10h
2+9h
21+1h
18+10h
2+9h
21+1h
6+6h
1+9h
7+15h
6+6h
1+9h
7+15h
6+6h
1+9h
7+15h
3+9h
15h
4+6h
3+9h
15h
4+6h
3+9h
15h
4+6h
1+2h
-
1+2h
1+2h
-
1+2h
1+2h
-
1+2h
12h
-
12h
12h
-
12h
12h
-
12h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
2+2h
6h
2+8h
4
4
4
4
4
4
Sono da aggiungere i DOCENTI SOSTEGNO sulla base dei casi certificati che saranno inseriti Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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POTENZIAMENTO Le attività di potenziamento si ispirano alle priorità di cui al comma 7 della Legge 107 e risultano essere: SCUOLA PRIMARIA • Potenziamento nelle aree: Italiano; Matematica; Inglese; Musica; Motoria; • Potenziamento di Italiano come L2 per alunni stranieri; • Apertura pomeridiana della scuola per azioni di supporto alle competenze genitoriali, di educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità ambientale; • Apertura pomeridiana della scuola per iniziative di recupero/sviluppo di competenze e studio assistito; • Copertura delle ore di “tempo mensa” per le classi a Tempo Normale con rientri pomeridiani; • Diffusione della pratica musicale nella scuola primaria (DM8/2011). POSTI: n.6
SCUOLA SECONDARIA Valorizzazione delle competenze linguistiche , con Materie Letterarie/Linguistiche particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea.
Matematica e Scienze
Musica/Strumento
POSTI n. 1
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
POSTI n.1
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali
POSTI n. 1
TOTALE FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO POSTI n. 9
Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO Alla luce della situazione attuale che vede l’Istituto articolato su 9 plessi (2 Infanzia – 5 primaria – 2 secondaria), con una previsione per il triennio ipotizzata sullo storico che va a mantenere inalterata la popolazione scolastica e, quindi, il numero delle classi, si ritiene di indicare come fabbisogno indispensabile per il funzionamento dell’Istituto il medesimo personale attualmente in servizio, così come autorizzato per il corrente anno scolastico in sede di organico di fatto: Personale Amministrativo: Collaboratori Scolastici:
n. 9 unità n. 29 unità
Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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RISORSE STRUMENTALI
INFRASTRUTTURE ATTREZZATURE MATERIALI ISTITUTO
L’Istituto risulta articolato su 9 strutture distinte dislocate sul territorio comunale, che necessitano di interventi sostanziali volti: - alla realizzazione e all’ampliamento delle infrastrutture di rete LAN e WLAN. Al riguardo sono stati presentati progetti per il finanziamento con fondi europei FESR, attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON). Un primo progetto risulta finanziato per un importo di € 18.500,00, con cui si procederà alla al miglioramento della “rete” sui diversi plessi. - al potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento delle scuole, la cui piena attuazione richiede una spesa di € 60.000,00. Al riguardo, partecipando al Programma (PON), si è proceduto a individuare alcuni criteri per la riduzione della spesa operando scelte mirate, contenendo così la spesa all’interno dell’importo massimo finanziabile per singola Istituzione scolastica, pari a circa € 24.000,0. Va da sé, che qualora si dovesse ottenere il finanziamento richiesto, si renderà necessario procedere al completamento del progetto, quindi la necessità di reperire altrettante risorse.
Altri interventi di ampliamento di infrastrutture e attrezzature previsti sono: - Allestimento di una biblioteca nel plesso “Giorgione”: attualmente i libri in dotazione alla scuola non sono facilmente fruibili dagli alunni, perché collocati in aula insegnanti o in prossimità della stessa (corridoio).Considerato ciò, si propone la realizzazione di una biblioteca che possa costituire punto di partenza e spunto di riflessione per tutti i progetti di lettura e scrittura che docenti e studenti intendano realizzare. Le spese riguardano: le scaffalature - 5000 euro, la sostituzione delle veneziane - 2000 euro, l’ acquisto di beni e attrezzature (10 tavoli - 2500 euro, due postazioni multimediali - 1000 euro), materiale vario (libri, dizionari, cartine geografiche, DVD - 1500 euro), per un totale di 12.000 euro. - Realizzazione di un LEIS (laboratorio creativo basato su strumenti creati da lego education) che unisce i mattoncini lego a contenuti digitali e supporti didattici specifici. Obiettivo del LEIS è formare studenti motivati, stimolandone la creatività, le capacità di problem solving, di lavorare in gruppo e di perseguire attivamente gli obiettivi curricolari. La realizzazione richiede per le spese generali e tecniche, di progettazione, consulenze e testimonial 5000 euro, per arredi o eventuali lavori edilizi 24.000 euro, per l’acquisto di beni e attrezzature 20.000 euro, per un totale di 50.000 euro. Ovviamente, per il presente progetto si richiede l’intervento del Comune trattandosi di opere che vanno ad interessare il fabbricato e che come si rileva costituiscono la maggior Piano Triennale dell’Offerta formativa aa.ss. 2016- 17, 2017-18, 2018-19
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parte dei costi dell’intero progetto. Esso vorrebbe coinvolgere i plessi della primaria e secondaria di Treville, ma si potrebbero individuare delle modalità per consentire la fruizione dei materiali anche in altri plessi. Ampliamento del progetto “Il viaggio”, già inserito nel POF annuale, con la finalità di sviluppare competenze di cittadinanza attraverso varie attività. La proposta coinvolge principalmente la scuola secondaria “Giorgione”, in quanto si prefigge di sviluppare il progetto con un potenziamento della strumentazione presente in auditorium, spazio tuttavia utilizzato da tutti i plessi dell’Istituto per manifestazioni ed eventi, nonché per convegni e incontri di formazione destinati ai docenti, ai genitori, agli alunni. Si chiedono: per l’amplificazione del sistema audio, 5580 euro, per una scala in ferro con corrimano, 3.600 euro; per sipario e tende per le finestre del palco 2.950 euro. Totale di 12.780 euro. Ampliamento della dotazione di strumenti musicali, essendo attivo un corso ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di 1° e in attuazione quanto previsto dal DM 8/2011 nella scuola primaria, per una somma complessiva di 10.000 euro.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
INDIRIZZO MUSICALE L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare. Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del senso musicale degli alunni. L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni do maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica della musica stimola, anche con alunni in condizione di svantaggio, fin dalle prime classi della scuola primaria per completare poi la formazione individuale nella scuola secondaria di I° con l’esperienza pratica dello strumento. ATTIVITÀ MUSICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA Nell’anno scolastico 2010 – 2011 l’Istituto Comprensivo 1° è stato selezionato tra le 19 scuole venete (100 in tutta Italia) ritenute idonee per l’avvio di corsi di pratica strumentale rivolti agli alunni di classe terza della scuola primaria, ai sensi del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011. Il modello didattico operativo sarà quello di una propedeutica strumentale che permetta di praticare alternativamente più strumenti al fine di indirizzare gli alunni ad una scelta consapevole a conclusione del triennio. Qualora nel terzo anno di questo triennio l’alunno sia orientato ad una scelta definitiva, lo si metterà in condizione di dedicarsi ad un solo strumento, in previsione di un suo ingresso nella scuola secondaria di primo e secondo grado ad indirizzo musicale. CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Presso l’Istituto Comprensivo 1° di Castelfranco Veneto, dall’anno scolastico 2008/2009 sono in ordinamento, nella scuola secondaria di primo grado di Treville, CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE in virtù dei quali gli allievi possono scegliere di studiare uno strumento per tutta la durata del triennio. Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di: - concorrere a promuovere la formazione globale dell'individuo - consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di espressione e di comunicazione - fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
Organizzazione del corso Gli alunni, in classe 5ª primaria, all’atto di iscrizione, possono fare richiesta dell’indirizzo musicale. Il corso triennale di insegnamento di strumenti ha inizio nella prima classe e si estende gradualmente, negli anni scolastici successivi, alla seconda e alla terza. Agli alunni, ad inizio d’anno, viene assegnato, considerando le attitudini rilevate dai docenti della materia con specifico test, effettuato entro trenta giorni dalla scadenza delle domande d’iscrizione al nuovo ordine di scuola, uno tra i seguenti strumenti: Chitarra, Clarinetto, Pianoforte e Violino L’esame attitudinale è indispensabile al corpo docente per individuare le reali potenzialità del bambino. Infatti, sulla base degli esiti ricavati dal test, delle considerazioni maturate dai docenti di strumento nel colloquio individuale, contestualmente alla realizzazione del test, verrà stilata una graduatoria di merito, con relativa assegnazione degli strumenti. Le preferenze potranno essere espresse nel colloquio e non risulteranno vincolanti in quanto l’assegnazione degli strumenti spetterà insindacabilmente alla commissione, che opererà sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, orientando l’alunno verso lo strumento a lui più consono. La frequenza del corso di strumento e di teoria e lettura della musica è integrata dalle attività di musica d’insieme programmate nel corso dell’anno, a prescindere dal livello di capacità specifico di ogni allievo. Nella pratica d’insieme, oltre agli strumenti musicali in organico, è prevista l’utilizzazione di strumenti a percussione, nonché della voce e del canto. Sia la pratica corale che quella strumentale d’insieme costituiscono entrambe due aspetti fondamentali del “far musica”, in quanto pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con i propri compagni. Nella pratica individuale così come in quella collettiva, inoltre, sono previsti momenti di ascolto partecipativo, le cui modalità saranno definite nell’ambito della programmazione educativa e didattica di ciascun docente. Le attività di musica d’insieme saranno organizzate e svolte tenendo conto delle norme di sicurezza in relazione alla capienza di aule, auditorium, etc. Durante l’anno scolastico, in sintonia con i processi evolutivi del sistema, che privilegiano sempre di più gli spazi di autonomia nell’organizzazione della didattica (art.4 DPR 275/99: autonomia didattica), sarà possibile inglobare l’ora di teoria e lettura della musica nelle attività di musica d’insieme qualora i docenti ritenessero che la capacità di lettura, la competenza ritmica e la cura e la cura dell’intonazione possano svilupparsi concretamente in modo più efficace nella pratica collettiva. I docenti si riservano altresì di ridurre il numero di alunni partecipanti alle attività di musica di insieme, non solo sulla base delle capacità 2
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto strumentali, bensì premiando soprattutto la motivazione e la disponibilità alla partecipazione attenta e disciplinata, senza preclusione alcuna, nel rispetto di tutti, compagni e insegnanti, condizione indi- spensabile per favorire l’ascolto reciproco, l’apprendimento, la maturazione e la crescita di ciascuno, nell’ottica di quella didattica inclusiva che costituisce l’asse portante del nostro Istituto. materia Teoria e lettura della musica
modalità
giorno
cl. 1^
cl. 2^
cl. 3^
lezioni collettive
Lunedì
1ora
1ora
1ora
Strumento musicale
lezioni individuali
giorno e ora-rio da concordare con le famiglie
da 30 a 60 minuti
da 30 a 60 minuti
da 30 a 60 minuti
Musica d’insieme
lezioni collettive
1ora
1ora
Lunedì
Presso la scuola secondaria di primo grado di Treville i corsi di strumento musicale sono gratuiti, si effettuano al pomeriggio tenendo conto degli impegni e delle richieste. La natura individualizzata dell’insegnamento strumentale non produce interferenze con la generale articolazione del quadro orario delle altre discipline. Oltre alle lezioni sopradescritte, sono previste partecipazioni a saggi, audizioni, rassegne e concorsi provinciali e nazionali, progetti legati a stagioni liriche e sinfoniche di teatri regionali, manifestazioni in collaborazione con enti e associazioni territoriali. L’Istituto ha inoltre aderito, nel 2012, alla nuova rete provinciale delle istituzioni scolastiche ad indirizzo musicale, per la realizzazione di un sistema integrato di formazione musicale e la realizzazione di un curricolo verticale graduato per competenze certificabili. La musica aiuta a crescere, a socializzare, a stare bene con se stessi e con gli altri, a trasmettere le proprie emozioni, ad arricchire le proprie conoscenze e competenze. L’insegnamento dello strumento “costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza” (allegato A al DM 201/99).
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Impegno orario Il corso di strumento musicale è articolato in un’unica sezione (B) a partire dalla classe prima. Per gli alunni che scelgono liberamente di frequentare il corso di strumento musicale, tale quota oraria diviene obbligatoria e vincolante per tutto il triennio, essendo lo strumento musicale materia curricolare a tutti gli effetti. Al termine del triennio verrà verificata, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, la competenza musicale acquisita, sia sul versante della pratica esecutiva individuale e/o d’insieme, sia su quello della conoscenza teorica, e, una volta superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, verrà rilasciata apposita certificazione delle competenze acquisite relative allo strumento. E’ fatto altresì obbligo agli alunni di seguire con lo stesso impegno, oltre al corso di strumento, anche le lezioni di teoria e lettura della musica come pure di musica d’insieme. Tutti gli alunni che chiedono l’iscrizione al corso musicale dovranno sottoporsi ad un test attitudinale, che consisterà in una prova di valutazione dell’abilità musicale comprensiva di prova scritta, orale e di curriculum scolastico-musicale. La commissione, composta dai docenti di strumento e presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, provvederà autonomamente a definire l’assegnazione degli strumenti, scorrendo la graduatoria ricavata in seguito alla realizzazione del test. La commissione assegnerà gli strumenti, a proprio insindacabile giudizio, sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, delle attitudini rilevate e dei posti annualmente disponibili al fine di salvaguardare un’ equa distribuzione degli alunni nelle diverse classi strumentali. Si cercherà comunque di garantire a chi ha già iniziato a suonare uno strumento da almeno un anno, risultandone peraltro in possesso, di poter continuare a farlo anche nel triennio. La frequenza deve essere continua, attiva e obbligatoria e prevede pertanto la necessità di giustificare durante l’anno tutte le assenze dalle lezioni di strumento sul proprio libretto personale, dal momento che la materia fa parte a pieno titolo della programmazione di classe e d’istituto e costituisce a tutti gli effetti attività didattica.
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ISTITUTO COMPRENSIVO I DI CASTELFRANCO VENETO
IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 1
PREMESSA L’Istituto Comprensivo1 ha ritenuto fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del curricolo, sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo alla luce delle Indicazioni Nazionali del 4/09/2012 e delle competenze-chiave europee (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18.12.2006). La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire all’alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo che promuova uno “sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto”, il quale, pur nelle varie tappe evolutive e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. L’Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale, istituendo un’apposita Commissione con il compito di tradurre in termini operativi le finalità e gli obiettivi generali (preventivamente individuati e che appartengono al curricolo per articolarli poi in obiettivi specifici corrispondenti alla peculiare strutturazione dei contenuti e delle attività delle scuole stesse. All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi generali ‘comuni’ garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo in quanto facilita, da una parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini di scuola, e consente, dall’altra, di definire con attenzione gli snodi formativi disciplinari e trasversali all’interno del singolo segmento di istruzione. L’elaborazione del curricolo verticale permette per tanto di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario contribuendo, in tal modo, alla costruzione di una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto.
Le principali finalità di un curricolo così inteso sono: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7)
Porre lo studente al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:cognitivi,affettivi,relazionali,corporei,estetici,etici,religiosi. Promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare le competenze chiave europee,progressivamente nel corso della vita Promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea Promuovere la conoscenza nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali Elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali,sociali,culturali,antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare Favorire la creazione di un ambiente accogliente al fine di ottenere la partecipazione degli alunni a un progetto educativo condiviso Guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
Indicazioni e curricolo Le Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di riferimento delle scelte affidate alla progettazione delle scuole nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche. Si tratta di un testo sulle cui definizioni la comunità professionale è chiamata a riflettere per valorizzare più pienamente le proprie funzioni educative e per rilevarne le istanze fondamentali che andranno opportunamente contestualizzate al fine di rispondere adeguatamente ai bisogni di sviluppo degli alunni e alle aspettative della società, in un’ottica che tiene conto di quelle che sono le risorse disponibili all’interno delle scuole. Riconosciuta l’autonomia alle istituzioni scolastiche, i programmi nazionali vengono coniugati con i bisogni specifici locali mediante il Piano dell’Offerta Formativa che, come è affermato nella vigente normativa, è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”. Il fulcro didattico del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo, che viene redatto dalla comunità professionale nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola
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Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza La nozione di curricolo consente di guardare all’educazione, a scuola, come a un processo complesso di trasmissione culturale e di orientamento personale e al tempo stesso di focalizzarne le diverse componenti. “Ogni scuola vive e opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori. Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali. Questo processo richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalità interne e, nello stesso tempo, per favorire la collaborazione delle famiglie, degli enti locali, e per la valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed economi che del territorio” Il curricolo pertanto organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-letteraria, storico-geografica-sociale, matematico-scientifica-tecnologica, artistico-creativa), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo -affettiva, la comunicazione sociale ed i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola
CURRICOLO: strutturazione del curricolo verticale per discipline 1) E’ organizzato per competenze chiave europee; 2) E’ distinto per scuola dell’infanzia e primo ciclo e quello del primo ciclo è in verticale ; 3)E’ organizzato in rubriche per ogni competenza chiave,(sezione A e sezione B). 4) La sezione A riporta la descrizione dei risultati di apprendimento declinati in traguardi, abilità e conoscenze: le abilità sono gli obiettivi per i traguardi delle indicazioni ,laddove utilizzabili;le conoscenze sono inferite dagli obiettivi e dal testo delle indicazioni 5) La sezione B della rubrica riporta la descrizione articolata in livelli di padronanza attesa della competenza dall’inizio della scuola primaria a fine ciclo al termine della scuola secondaria di primo grado dove utilizzabili-
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia ,sono stati individuati i risultati di apprendimento in termini di competenze e articolati in abilità e conoscenze. Le abilità, le conoscenze e le competenze specifiche, sono riferite ai campi di esperienza così come formulati dalle Indicazioni e ai loro traguardi. Si costituisce così uno strumento simile nella struttura a quello del ciclo di studi successivo, adatto anche a fondare la continuità su linguaggi comuni. Per articolare le abilità e le conoscenze, si è fatto riferimento ai traguardi delle Indicazioni e a buone pratiche di strumenti didattici già in uso in scuole dell’infanzia. I campi di esperienza sono stati collocati dentro le competenze chiave europee a cui più strettamente possono fare riferimento. I traguardi fissati dalle Indicazioni si ritrovano nelle formulazioni delle competenze specifiche, di alcune evidenze, dei livelli di padronanza
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LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
I CAMPI D’ESPERIENZA (prevalenti e concorrenti)
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
I DISCORSI E LE PAROLE - TUTTI
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA,
LA CONOSCENZA DEL MONDO –
SCIENZE E TECNOLOGIA
Oggetti, fenomeni, viventi – Numero e spazio
COMPETENZE DIGITALI
COMPETENZE DIGITALI LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE - TUTTI
IMPARARE A IMPARARE
TUTTI
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
IL SÉ E L’ALTRO - TUTTI
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
TUTTI
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE
IL CORPO E IL MOVIMENTO
CULTURALE
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
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L’ORGANIZZAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
COMPETENZE IN MATEMATICA
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
COMPETENZA DIGITALE
Discipline di riferimento: lingua italiana.
(Per comodità, disaggregata da
Discipline di riferimento:
Discipline di riferimento: scienze,
Discipline concorrenti: tutte
“Competenze di base in scienze e tecnologia”).
Discipline e insegnamenti di riferimento: tecnologia;
Discipline di riferimento: matematica
prima e seconda lingua straniera. Discipline concorrenti: tutte
geografia, tecnologia. Discipline concorrenti: tutte
informatica. Discipline concorrenti: tutte
Discipline concorrenti: tutte IMPARARE A IMPARARE
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA
Discipline di riferimento e Concorrenti: tutte
Discipline e insegnamenti di riferimento: tutti
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Discipline e insegnamenti di riferimento: tutti
ESPRESSIONE CULTURALE IDENTITA’ STORICA
COMPETENZE CHIAVE
discipline e insegnamenti di riferimento:storia, cittadinanza e Costituzione Discipline concorrenti: geografia, educazione religiosa, tutte
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
CAMPI D’ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino usa la lingua italiana ,arricchisce e precisa il proprio lessico,comprende parole e discorsi,fa ipotesi su significati
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 I DISCORSI E LE PAROLE COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza Comprendere testi di vario tipo letti da altri
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,sentimenti,argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative
Sperimenta rime filastrocche,drammatizzazioni,inventa nuove parole,cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati
Ascolta e comprende narrazioni,racconta e inventa storie ,chiede e offre spiegazioni,usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole
Ragiona sulla lingua,scopre la presenza
Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
ABILITA’ Interagire con altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità. comunicative, ponendo domande, esprimendo sentimenti e bisogni, comunicando azioni e avvenimenti. Ascoltare e comprendere i discorsi altrui. Intervenire autonomamente nei discorsi di gruppo. Usare un repertorio linguistico appropriato con corretto utilizzo di nomi, verbi, aggettivi, avverbi.
CONOSCENZE Principali strutture della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua: comunicativa, narrativa, descrittiva Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali Principi
essenziali di organizzazione del discorso
Principali connettivi logici Parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice.
NB: Le conoscenze e le regole vengono acquisite esclusivamente mediante l’uso comunicativo quotidiano e la riflessione stimolata dall’insegnante
Analizzare e commentare figure di crescente complessità. Formulare frasi di senso compiuto. Ricostruire con parole proprie una breve vicenda presentata come racconto. Esprimere sentimenti e stati d'animo.
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di lingue diverse ,riconosce e sperimenta la pluralitĂ dei linguaggi.si misura con la creativitĂ e la fantasia
Si avvicina alla lingua scritta .esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura,incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
Trovare parole per descrivere e raccontare eventi personali, storie, racconti e situazioni. Inventare storie e racconti partendo da esperienze e situazioni reali. Familiarizzare con la lingua scritta attraverso la lettura dell'adulto, l'esperienza con i libri, la conversazione e la formulazione di ipotesi sui contenuti dei testi letti Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riprodurre e confrontare scritture. Utilizzare il metalinguaggio: ricercare assonanze e rime, somiglianze semantiche.
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA LIVELLI DI PADRONANZA
1 Si esprime attraverso cenni , parole frasi, enunciati minimi relativi a bisogni, sentimenti, richieste “qui e ora”; nomina oggetti noti.
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Si esprime attraverso enunciati minimi comprensibili; racconta propri vissuti con domande stimolo dell’insegnante collocando correttamente nel tempo le esperienze immediatamente vicine.
Si esprime attraverso la lingua con frasi brevi e semplici , ma strutturate correttamente.
Si esprime attraverso la lingua, utilizzando frasi strutturate correttamente e organizzate in brevi periodi coerenti e coesi, quando riferisce esperienze personali, vissuti, chiede informazioni, esprime bisogni.
Racconta vissuti ed esperienze, se supportato da domande Esegue consegne espresse in modo precise e strutturate da parte piano, con frasi molto semplici e dell’insegnante, ma non riferite a relative a compiti strutturati e precisi. dimensioni temporali definite. Esegue consegne elementari riferite ad azioni immediate: prendere un oggetto nominato e indicato; alzarsi; recarsi in un posto noto e vicino, ecc.
Interagisce con i compagni attraverso parole frasi, cenni e azioni.
Ascolta racconti e storie mostrando, attraverso l’interesse e la partecipazione, di comprendere il significato generale.
Ascolta narrazioni o letture dell’adulto e individua l’argomento generale del testo su domande stimolo dell’insegnante, così come alcune essenziali informazioni esplicite; pone domande sul racconto e sui personaggi. Esprime sentimenti, stati d’animo, bisogni, in modo comprensibile; interagisce con i pari scambiando informazioni e intenzioni relative ai giochi e ai compiti
Racconta esperienze e vissuti in modo comprensibile, collocando correttamente nel tempo i fatti più vicini, avvalendosi anche delle domande orientative dell’insegnante. Esprime sentimenti, stati d’animo, bisogni in modo pertinente e corretto; interagisce con i compagni nel gioco e nel lavoro scambiando informazioni, opinioni, prendendo accordi e ideando attività e situazioni. Esegue consegne semplici impartite dall’adulto o dai compagni. Ascolta narrazioni o letture dell’insegnante sapendo riferire l’argomento principale e le informazioni esplicite più rilevanti e raccontando per sommi capi la vicenda, pur con incongruenze nella costruzione della frase, logiche e temporali. Sa illustrare un breve racconto in sequenze e lo drammatizza insieme ai compagni. A partire dalle sequenze, ricostruisce per sommi capi il racconto. Distingue i simboli delle lettere dai numeri. Copia il proprio nome. Dato un esempio, sa sillabare parole bisillabe
Comprende e utilizza correttamente i nessi temporali e causali riferiti a esperienze vissute o a narrazioni semplici. Esprime le proprie opinioni e i propri stati d’animo in modo pertinente e con lessico appropriato, formulando anche valutazioni e ipotesi sulle cause e sulle azioni conseguenti da intraprendere, rispondendo a domande stimolo dell’adulto. Partecipa alle conversazioni intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi degli altri. Riferisce in modo semplice, ma coerente la trama sommaria di un racconto ascoltato individuando le informazioni esplicite e formulando ipotesi su informazioni implicite, servendosi delle domande orientative dell’insegnante. Esegue consegne e indicazioni anche di una minima complessità (doppie) impartite dall’insegnante e chiede spiegazioni quando non ha compreso.
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o trisillabe piane e, viceversa, udita una sillabazione, ricostruisce la parola. Ipotizza il significato di parole non note.
Inventa, insieme ai compagni, situazioni di gioco, storie, giochi e passatempi; l’interazione con i pari è ricca di scambi e di informazioni. Inventa semplici rime e filastrocche. Ricostruisce una trama a partire da sequenze illustrate e, viceversa, illustra un racconto con sequenze o traducendo l’argomento principale in unica illustrazione. Scrive da solo il proprio nome. Nomina lettere e fa ipotesi sulla scrittura di parole. Sillaba spontaneamente parole e fonde sillabe in parole. Inventa parole anche a partire da radici di parole note; ipotizza e ricostruisce il significato di parole non note a partire dal suono o dal contesto.
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SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI LINGUA INGLESE
TRAGUARDI FORMATIVI
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
CAMPI DI ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e
I DISCORSI E LE PAROLE COMPETENZE SPECIFICHE Sviluppare interesse ed atteggiamento positivo nei confronti della lingua.
Ricezione orale (ascolto)
Creare familiarità con i suoni e il ritmo della lingua inglese.
la fantasia.
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ABILITA’
Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di
CONOSCENZE
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana (espressioni relative a: nome, colori, numeri, animali, parti del corpo). Pronuncia di un repertorio di parole memorizzate di uso comune.
Comprendere parole, brevissimi comandi ed espressioni di uso quotidiano divenute familiari, pronunciate chiaramente e lentamente.
Strutture di comunicazione semplici e quotidiane.
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immediata rilevanza. Produzione orale Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana.
Riprodurre filastrocche e semplici canzoncine.
Interagire con un compagno per giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose.
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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: 1
Livelli di padronanza COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE LIVELLI DI PADRONANZA 2
Ascolta canzoncine e ritmi prodotti dai compagni o dall’insegnante.
Riproduce parole dall’insegnante.
pronunciate
Nomina con il termine in lingua straniera i numeri, i colori, gli animali, le parti del corpo, indicandoli correttamente.
Riproduce brevissime filastrocche e canzoncine imparate a memoria.
Sa utilizzare in modo pertinente semplicissime formule comunicative imparate a memoria per dire il proprio nome, chiedere quello del compagno, indicare oggetti, ecc.
Abbina le parole corrispondente.
e
che
brevissime
ha
frasi
3
imparato
all’illustrazione
Riproduce filastrocche e canzoncine. Abbina la parola ascoltata all’immagine nota.
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SEZIONE A COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: CAMPI D’ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi,ne identifica alcune proprietà,confronta e valuta quantità;utilizza simboli per registrarle ; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana
Riferisce correttamente eventi del passato recente ; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo
COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
LA CONOSCENZA DEL MONDO COMPETENZE SPECIFICHE Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi. Confrontare e valutare quantità; operare con i numeri; contare Utilizzare semplici simboli per registrare. Compiere misurazioni mediante semplici strumenti non convenzionali.
ABILITA’ Raggruppare secondo criteri (dati o personali) Mettere in successione ordinata fatti e fenomeni della realtà Individuare analogie e differenze fra oggetti, persone e fenomeni Individuare la relazione fra gli oggetti Individuare i primi rapporti topologici di base attraverso l'esperienza motoria e l'azione diretta Raggruppare e seriare secondo attributi e caratteristiche
CONOSCENZE Concetti temporali: (prima, dopo, durante, mentre) di successione, contemporaneità, durata Linee del tempo (storia personale) Periodizzazioni: giorno/notte; fasi della giornata; giorni, settimane, mesi, stagioni, anni Concetti spaziali e topologici (vicino,lontano, sopra, sotto, avanti, dietro, destra, sinistra …) Raggruppamenti
Collocare nello spazio se stessi, oggetti, persone. Orientarsi nel tempo della vita quotidiana.
Osserva con attenzione il suo corpo,gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali ,accorgendosi dei loro cambiamenti
Collocare nel tempo eventi del passato recente e formulare riflessioni intorno al futuro immediato e prossimo.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici,sa scoprirne le funzioni e i
Individuare le trasformazioni naturali su di sé, nelle altre persone, negli oggetti, nella natura.
Stabilire la relazione esistente fra gli oggetti, le persone e i fenomeni (relazioni logiche, spaziali e temporali )
Seriazioni e ordinamenti Serie e ritmi Simboli, mappe e percorsi
Numerare (ordinalità, cardinalità del numero) Realizzare e misurare percorsi ritmici binari e ternari
Figure e forme Numeri e numerazione Strumenti e tecniche di misura
Misurare spazi e oggetti utilizzando strumenti di misura non convenzionali Esplorare e rappresentare lo spazio utilizzando codici diversi
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possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre qualità
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio ,usando termini come avantidietro,sopra/sotto,destra/sinistra ;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
Osservare il proprio corpo, i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
Comprendere e rielaborare semplici mappe e percorsi Costruire modelli e plastici Progettare e inventare forme, oggetti, storie e situazioni
Porre domande, discutere, confrontare, trovare ipotesi, formulare spiegazioni, soluzioni e azioni.
Osservare ed esplorare attraverso l'uso di tutti i sensi Porre domande sulle cose e la natura
Esplorare e individuare le possibili funzioni e gli usi degli artefatti tecnologici.
Individuare l'esistenza di problemi e della possibilità di affrontarli e risolverli Descrivere e confrontare fatti ed eventi
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere
Utilizzare la manipolazione diretta sulla realtà come strumento di indagine
le osservazioni o le esperienze.
Collocare fatti e orientarsi nella dimensione temporale: giorno/notte, scansione attività legate al trascorrere della giornata scolastica, giorni della settimana, le stagioni Elaborare previsioni ed ipotesi Fornire spiegazioni sulle cose e sui fenomeni Utilizzare un linguaggio appropriato per la rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati Interpretare e produrre simboli, mappe e percorsi Costruire modelli di rappresentazione della realtà
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA LIVELLI DI PADRONANZA
1 Esegue in corretta sequenza operazioni che riguardano il proprio corpo, la cura personale, l’alimentazione e che seguono routine note (mettersi gli indumenti; lavarsi le mani, sedersi a tavola, ecc.); Ordina oggetti in base a macrocaratteristiche (mette in serie i cubi dal più grande al più piccolo), su indicazione dell’insegnante Costruisce torri e utilizza correttamente le costruzioni. Individua, a richiesta, grosse differenze in persone, animali, oggetti (il giovane e l’adulto; l’animale adulto e il cucciolo; l’albero con le foglie e quello spoglio, ecc.) Risponde con parole frase o enunciati minimi per spiegare le ragioni della scelta operata. Distingue fenomeni atmosferici molto diversi (piove, sereno, caldo, freddo…). Si orienta nello spazio prossimo noto e vi si muove
2 Esegue in autonomia le routine apprese ordinando le diverse azioni correttamente.
3 Colloca correttamente nel tempo della giornata le azioni abituali e le riferisce in modo coerente.
Colloca correttamente nel passato, presente, Sa riferire azioni della propria esperienza futuro, azioni abituali. Evoca fatti ed esperienze collocandole correttamente in fasi della del proprio recente passato ordinandoli con giornata nominate dall’insegnante. sufficiente coerenza. Ordina e raggruppa spontaneamente oggetti in base a caratteristiche salienti e sa motivare la scelta (tutti i giocattoli; i cerchi grandi e quelli piccoli; i bottoni rossi e quelli blu…) Riproduce ritmi sonori e grafici. Si orienta con sicurezza nello spazio dell’aula e negli spazi più prossimi e noti della scuola. Colloca gli oggetti negli spazi corretti. Individua differenze e trasformazioni nelle persone, negli oggetti, nel paesaggio e pone domande sulle ragioni. Rappresenta graficamente fenomeni atmosferici servendosi di simboli convenzionali Rappresenta graficamente differenze e trasformazioni, mostrando di distinguere gli elementi caratterizzanti (una persona anziana, un bambino, un cucciolo, un
Individua e motiva trasformazioni note nelle persone, nelle cose, nella natura Rappresenta graficamente differenze e trasformazioni, mostrando di distinguere gli elementi caratterizzanti (una persona adulta, un bambino, un cucciolo, un oggetto vecchio e rovinato, ecc.) Si orienta correttamente negli spazi di vita (casa, scuola, pertinenze); esegue percorsi noti con sicurezza; colloca correttamente oggetti negli spazi pertinenti. Raggruppa oggetti per caratteristiche e funzioni, anche combinate (i bottoni grandi e gialli..). Ordina in autonomia oggetti; esegue spontaneamente ritmi sonori e riproduce grafiche, sapendone spiegare la struttura. Nomina le cifre e ne riconosce i simboli; numera correttamente entro il 10. Opera corrispondenze biunivoche con oggetti o con rappresentazioni grafiche; ordina sequenze.
4 Utilizza correttamente gli organizzatori temporali prima, dopo, durante, se riguardano situazioni di esperienza quotidiana o semplici sequenze figurate. Riordina in corretta successione azioni della propria giornata e ordina in una semplice linea del tempo eventi salienti della propria storia personale. Racconta in maniera coerente episodi della propria storia personale ed esperienze vissute. Individua trasformazioni naturali nel paesaggio, nelle cose, negli animali e nelle persone e sa darne motivazione. Ordina correttamente i giorni della settimana; nomina i mesi e le stagioni, sapendovi collocare azioni, fenomeni ricorrenti (estate=vacanze; natale=inverno, ecc.) Utilizza con proprietà i concetti topologici sopra/sotto; avanti/dietro; vicino/lontano e si orienta nello spazio con autonomia, eseguendo percorsi e sapendoli anche ricostruire verbalmente e graficamente, se riferiti a spazi vicini e molto noti. Raggruppa e ordina oggetti giustificando i criteri. In classificazioni o seriazioni date di oggetti o rappresentante graficamente, individua, a richiesta, i criteri e gli eventuali elementi estranei. Inventa sequenze grafiche (ritmi) spiegandone la struttura. Utilizza correttamente i quantificatori “alcuni”, “una
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con sicurezza.
oggetto vecchio e rovinato, ecc.)
parte”., di più, di meno Utilizza correttamente i quantificatori uno, molti, pochi, nessuno, di più, di meno. Realizza semplici oggetti con le costruzioni, la plastilina, utilizza giochi meccanici ipotizzandone il funzionamento.
Confronta quantità utilizzando stimoli percettivi e, se orientato, verifica contando (es. la collana più lunga ha necessariamente più elementi rispetto alla collana corta?) Utilizza manufatti meccanici e tecnologici (giochi, strumenti), spiegandone la funzione e il funzionamento dei più semplici Distingue e spiega le caratteristiche dei materiali impiegati quotidianamente. Riferisce correttamente le fasi di una semplice procedura o di un piccolo esperimento. Organizza informazioni in semplici diagrammi, grafici, tabelle.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
IMMAGINI, SUONI, COLORI
CAMPI D’ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino comunica ,esprime emozioni,racconta,utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione ,il disegno,la pittura e altre attività manipolative;utilizza materiali e strumenti,tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali,musicali,visivi, di animazione)sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce,corpo e oggetti
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
Seguire spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici…); Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi, multimediali (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura di immagini Ascoltare brani musicali. Vedere opere d’arte e beni culturali ed esprimere proprie valutazioni Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
CONOSCENZE Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) e per la produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi Principali forme di espressione artistica Tecniche di rappresentazione grafica, plastica, audiovisiva, corporea Gioco simbolico
Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione; attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e utilizzare diverse tecniche espressive. Partecipare attivamente ad attività di gioco simbolico Esprimersi e comunicare con il linguaggio mimico-gestuale Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli in modo personale.
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Sperimenta e combina elementi musicali di base ,producendo semplici sequenze sonoro-musicali Esplora i primi alfabeti musicali,utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Rappresentare sul piano grafico, pittorico, plastico: emozioni, pensieri, fantasie, la propria e reale visione della realtà Usare modi diversi per stendere il colore Utilizzare i diversi materiali per rappresentare Impugnare differenti strumenti e ritagliare Leggere e interpretare le proprie produzioni, quelle degli altri, e degli artisti Formulare piani di azione, individualmente e in gruppo, e scegliere con cura materiali e strumenti in relazione all’attività da svolgere. Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e discriminazione di rumori, suoni dell’ambiente e del corpo; produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti; cantare Partecipare attivamente al canto corale sviluppando la capacità di ascoltarsi e accordarsi con gli altri Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali, con la voce, con il corpo, con strumenti poveri e strutturati. Esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione
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informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplorare le possibilitĂ offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE LIVELLI DI PADRONANZA
1
2
Segue spettacoli per bambini Segue spettacoli per bambini con buon mantenendo l’attenzione per brevi interesse per brevi periodi, partecipando periodi. alle vicende dei personaggi. Esegue scarabocchi e disegni schematici senza particolare finalità espressiva.
3 Segue spettacoli teatrali, filmati, documentari con interesse, partecipando alle vicende e sapendole riferire.
4 Segue spettacoli teatrali, filmati, documentari con interesse, sapendone riferire per sommi capi il contenuto e rielaborandolo in forma grafica e sotto forma di drammatizzazione.
Manifesta apprezzamento per opere d’arte ed esprime semplici giudizi estetici seguendo il proprio Manifesta interesse e apprezzamento per le opere gusto personale. d’arte e i beni culturali del proprio territorio e visti in foto e documentari, valutandoli secondo il proprio Comunica attraverso la mimica e i Usa diversi tipi di colori: matite, pennarelli, Si esprime attraverso il disegno o le attività gusto estetico personale. gesti i propri bisogni e stati colori a dita, tempere… su spazi estesi di plastico-manipolative con intenzionalità e buona d’animo. accuratezza. Pone domande su di essi, sulla loro funzione e li foglio e rispettando sommariamente rappresenta sotto forma di disegni e manufatti contorni definiti. Colora su aree estese di foglio. Si sforza di rispettare i contorni definiti nella plastici. colorazione che applica con discreto realismo. Riproduce suoni, rumori dell’ambiente, Riproduce suoni ascoltati e Il disegno e le attività plasticomanipolative sono ritmi. frammenti canori. Riproduce improntate a intenzionalità e buona accuratezza. Usa diverse tecniche coloristiche. Partecipa con semplici ritmi sonori. interesse al gioco simbolico portando contributi Nella coloritura, realizzata con diverse tecniche Produce sequenze sonore con la voce o personali. coloristiche e realismo cromatico, riesce a con materiali non strutturati. Produce sequenze sonore e ritmi con la voce, con rispettare i contorni delle figure con precisione. il corpo, con materiali non strutturati, con strumenti Partecipa al gioco simbolico con interesse e Canta semplici canzoncine. contributo personale originale. semplici. Si esprime intenzionalmente attraverso il disegno, spiegando cosa voleva rappresentare.
Canta semplici canzoncine anche in coro e partecipa con interesse alle attività di drammatizzazione.
Produce sequenze sonore e ritmi con materiali e strumenti strutturati. Canta canzoncine individualmente e in coro e partecipa alle attività di drammatizzazione con interesse, portando contributi personali originali.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
Fonti di legittimazione: CAMPI D’ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuo la. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IL CORPO E IL MOVIMENTO Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
IL CORPO E IL MOVIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere il proprio corpo; padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole. Inizia ad assumersi responsabilità rispetto alle proprie azioni e per il bene comune (gioco di squadra)
Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e messaggio corporeo motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili ambientali di vita all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
ABILITA’ Alimentarsi e vestirsi, riconoscere i segnali del corpo con buona autonomia Nominare, indicare, rappresentare le parti del corpo e individuare le diversità di genere. Tenersi puliti, osservare le pratiche di igiene e di cura di sé. Distinguere, con riferimento a esperienze vissute, comportamenti, azioni, scelte alimentari potenzialmente dannose alla sicurezza e alla salute Padroneggiare gli schemi motori statici e dinamici di base: correre, saltare, stare in equilibrio, strisciare, rotolare Coordinare i movimenti in attività che implicano l’uso di attrezzi Coordinarsi con altri nei giochi di gruppo rispettando la propria e altrui sicurezza Controllare la forza del corpo, individuare potenziali rischi Rispettare le regole nei giochi Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IL CORPO E IL MOVIMENTO LIVELLI DI PADRONANZA
1
2
3
4
Si tiene pulito; chiede di accedere ai servizi.
Si tiene pulito; osserva le principali abitudini di igiene personale.
Osserva in autonomia le pratiche routinarie di igiene e pulizia personale.
Osserva le pratiche quotidiane di igiene e pulizia personale e le sa indicare ai compagni più piccoli.
Si sveste e si riveste con l’assistenza dell’adulto o di un compagno; si serve da solo di cucchiaio e forchetta. Partecipa a giochi in coppia o in piccolissimo gruppo.
Si sveste e si riveste da solo con indumenti privi di asole, bottoni o lacci.
Si sveste e si riveste da solo maneggiando anche asole e bottoni, purché di adeguate dimensioni.
Maneggia anche indumenti con asole e bottoni e aiuta i compagni più piccoli a lavarsi, vestirsi e svestirsi.
Chiede aiuto all’insegnante o ai compagni se è in difficoltà.
Mangia correttamente e compostamente; distingue gli alimenti più indicati per la salvaguardia della salute e accetta di mangiarli.
Indica le parti del corpo su di sé nominate dall’insegnante. Controlla alcuni schemi motori di base: sedere, camminare, correre, rotolare. Evita situazioni potenzialmente pericolose indicate dall’insegnante o dai compagni
Mangia correttamente servendosi delle posate; esprime le proprie preferenze alimentari e accetta di provare alimenti non noti. Partecipa ai giochi in coppia e collettivi; interagisce con i compagni e rispetta le regole dei giochi in condizioni di tranquillità e prevedibilità. Indica e nomina le parti del proprio corpo e ne riferisce le funzioni principali Individua alcune situazioni potenzialmente pericolose e le evita. Controlla schemi motori statici e dinamici: sedere, camminare, saltellare, saltare, correre, rotolare, strisciare. Segue semplici ritmi attraverso il movimento Controlla la coordinazione oculo-manuale in attività grossomotorie; sommariamente nella manualità fine
Interagisce con gli altri compagni proficuamente, ideando anche giochi nuovi e prendendo accordi sulle regole da seguire. Rispetta le regole in condizioni di tranquillità e accetta le osservazioni e l’arbitrato dell’adulto. Individua situazioni pericolose presenti nell’ambiente di vita, le indica all’adulto e ai compagni e le evita. Padroneggia schemi motori statici e dinamici di base: sedere, camminare, saltellare, saltare, correre, rotolare, strisciare, arrampicare, stare in equilibrio.
Mangia compostamente. Partecipa ai giochi rispettando le regole accettando anche le sconfitte incontestabili. Rispetta le regole e sa spiegarne il motivo accettando le conseguenze delle violazioni. In presenza di situazioni potenzialmente pericolose, adotta comportamenti preventivi e li indica ai compagni. Controlla i propri movimenti, valuta la propria forza, coordina i movimenti con attrezzi. Controlla in maniera accurata alcune operazioni di manualità fine: colorare, piegare, tagliare lungo una riga, seguire una riga in un foglio riproducendo sequenze grafiche o il proprio nome …
Si muove seguendo accuratamente ritmi. Controlla la coordinazione oculomanuale in attività motorie che richiedono l’uso di attrezzi e in compiti di manualità fine che implicano movimenti non di elevata precisione (tagliare, piegare, colorare …).
Muove il corpo seguendo ritmi ed esegue semplici danze. Esprime messaggi attraverso il movimento: drammatizzazioni, espressioni di sentimenti, attività mimiche. Distingue espressioni corporee che comunicano sentimenti. Conosce alcuni comportamenti e situazioni dannosi per la salute.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMPETENZA DIGITALE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
Fonti di legittimazione: CAMPI D’ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE Utilizzare le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE - TUTTI ABILITA’
CONOSCENZE
Muovere correttamente il mouse e i suoi tasti
Il computer e i suoi usi
Utilizzare i tasti delle frecce direzionali, dello spazio, dell’invio
Mouse
Individuare e aprire icone relative a comandi, file, cartelle …
Tastiera
Eseguire giochi ed esercizi di tipo logico, linguistico, matematico, topologico, al computer
Altri strumenti di comunicazione e i suoi usi (audiovisivi, telefoni fissi e mobili….)
Visionare immagini, opere artistiche, documentari
SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMPETENZA DIGITALE LIVELLI DI PADRONANZA
1 Assiste a rappresentazioni multimediali Assiste in piccolo gruppo a giochi effettuatati al computer da parte di compagni più grandi
2 Sotto la stretta supervisione e le istruzioni precise dell’insegnante, esegue semplici giochi di tipo linguistico, logico, matematico, grafico al computer, utilizzando il mouse e le frecce per muoversi nello schermo. Visiona immagini presentate dall’insegnante
3
4
Con precise istruzioni dell’insegnante, esegue giochi ed esercizi matematici, linguistici, logici.
Da solo o in coppia, con la sorveglianza dell’insegnante, utilizza il computer per attività e giochi matematici, logici, linguistici e per Utilizza la tastiera alfabetica e numerica e individua elaborazioni grafiche, utilizzando con relativa le principali icone che gli servono per il lavoro destrezza il mouse per aprire icone, file, cartelle. Realizza semplici elaborazioni grafiche. Visiona immagini e documentari Visiona immagini, brevi documentari, cortometraggi.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
IMPARARE A IMPARARE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
CAMPI D’ESPERIENZA
TUTTI
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
CONOSCENZE
Rispondere a domande su un testo o su un video
Semplici strategie di memorizzazione
Acquisire ed interpretare l’informazione.
Utilizzare semplici strategie di memorizzazione
Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri contesti. Individuare semplici collegamenti tra informazioni contenute in testi narrati o letti dagli adulti o filmati con l’esperienza vissuta o con conoscenze già possedute Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione .
Schemi, tabelle, scalette Semplici strategie di organizzazione del proprio tempo e del proprio lavoro
Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana legati al vissuto diretto. Applicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni: individuare le informazioni esplicite principali di un testo narrativo o descrittivo narrato o letto dall’adulto o da un filmato; costruire brevi e sintesi di testi, racconti o filmati attraverso sequenze illustrate; riformulare un semplice testo a partire dalle sequenze. Compilare semplici tabelle Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
IMPARARE A IMPARARE LIVELLI DI PADRONANZA
1 Mette in relazione oggetti su richiesta dell’insegnante (il cucchiaio sul tavolo; il peluche mamma e il peluche cucciolo).
2 Nel gioco, mette spontaneamente in relazione oggetti, spiegandone, a richiesta, la ragione.
Pone domande su procedure da Pone domande su operazioni da seguire, applica la risposta suggerita e svolgere o problemi da risolvere. generalizza l’azione a procedure Applica la risposta suggerita. analoghe; se richiesto, ipotizza personali soluzioni. Consulta libri illustrati, pone domande, ricava informazioni e Consulta libri illustrati, pone domande le commenta sul loro contenuto, ricava informazioni, le commenta e, richiesto, riferisce le più semplici.
3
4
Su domane stimolo dell’insegnante, individua relazioni tra oggetti, tra avvenimenti e tra fenomeni (relazioni causali; relazioni funzionali; relazioni topologiche, ecc.) e ne dà semplici spiegazioni; pone domande quando non sa darsi la spiegazione.
Individua spontaneamente relazioni tra oggetti, tra avvenimenti e tra fenomeni (relazioni causali; relazioni funzionali; relazioni topologiche, ecc.) e ne dà semplici spiegazioni; quando non sa darsi spiegazioni, elabora ipotesi di cui chiede conferma all’adulto.
Di fronte ad una procedura o ad un problema nuovi, prova le soluzioni note; se falliscono, ne tenta di nuove; chiede aiuto all’adulto o la collaborazione dei compagni se non riesce.
Di fronte a problemi nuovi, ipotizza diverse soluzioni e chiede la collaborazione dei compagni o la conferma dell’insegnante per scegliere quale applicare; sa dire, richiesto, come opererà, come sta operando, come ha operato, motivando le scelte intraprese.
Utilizza semplici tabelle già predisposte per organizzare dati (es. le rilevazioni meteorologiche) e ricava informazioni, con l’aiuto Ricava e riferisce informazioni da semplici mappe, diagrammi, tabelle, grafici; utilizza dell’insegnante, da mappe, grafici, tabelle tabelle già predisposte per organizzare dati. riempite. Rielabora un testo in sequenze e, viceversa, ricostruisce un testo a partire dalle sequenze
Realizza le sequenze illustrate di una storia inventata da lui stesso o con i compagni..
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: CAMPI D’ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE Manifestare il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
IL SÉ E L’ALTRO ABILITA’ Superare la dipendenza dall'adulto, assumendo iniziative e portando a termine compiti e attività in autonomia
Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali, per sviluppare il senso di appartenenza.
Passare gradualmente da un linguaggio egocentrico ad un linguaggio socializzato Riconoscere ed esprimere verbalmente i propri sentimenti e le proprie emozioni Rispettare i tempi degli altri
Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia.
Collaborare con gli altri Canalizzare progressivamente la propria aggressività in comportamenti socialmente accettabili
Riflettere sui propri diritti e sui diritti degli altri, sui doveri, sui valori, sulle ragioni che determinano il proprio comportamento . Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti; alcuni fondamentali servizi presenti nel territorio. Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi responsabilità
Scoprire e conoscere il proprio corpo anche in relazione alla diversità sessuale
CONOSCENZE Gruppi sociali riferiti all’esperienza, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, vicinato, comunità di appartenenza (quartiere, Comune, Parrocchia….) Regole fondamentali della convivenza nei gruppi di appartenenza Regole per la sicurezza in casa, a scuola , nell’ambiente, in strada. Regole della vita e del lavoro in classe Significato della regola Usi e costumi del proprio territorio, del Paese e di altri Paesi (portati eventualmente da allievi provenienti da altri luoghi)
Saper aspettare dal momento della richiesta alla soddisfazione del bisogno Manifestare il senso di appartenenza: riconoscere i compagni, le maestre, gli spazi, i materiali, i contesti, i ruoli. Accettare e gradualmente rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni Partecipare attivamente alle attività, ai giochi (anche di gruppo, alle conversazioni Manifestare interesse per i membri del gruppo: ascoltare, prestare aiuto, interagire nella comunicazione, nel gioco, nel lavoro Riconoscere nei compagni tempi e modalità diverse Scambiare giochi, materiali, ecc... Collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune Aiutare i compagni più giovani e quelli che manifestano difficoltà o chiedono aiuto Conoscere l'ambiente culturale attraverso l'esperienza di alcune tradizioni e la conoscenza di alcuni beni culturali Rispettare le norme per la sicurezza e la salute date e condivise nel gioco e nel lavoro
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE LIVELLI DI PADRONANZA
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Esprime i propri bisogni e le proprie Si esprime attraverso enunciati minimi esigenze con cenni e parole frasi, comprensibili; racconta propri vissuti talvolta su interessamento con domande stimolo dell’insegnante. dell’adulto. Gioca con i compagni scambiando Interagisce con i compagni nel informazioni e intenzioni e stabilendo gioco prevalentemente accordi nel breve periodo. in coppia o piccolissimo gruppo comunicando mediante azioni o Osserva le routine della giornata, parole frasi. rispetta le proprie cose e quelle altrui, le regole nel gioco e nel lavoro, in Osserva le routine della giornata su condizioni di tranquillità e prevedibilità; recepisce le osservazioni dell’adulto. istruzioni dell’insegnante. Rispetta le regole di convivenza, le proprie cose, quelle altrui, facendo riferimento alle indicazioni e ai richiami solleciti dell’insegnante e in condizioni di tranquillità. Partecipa alle attività collettive mantenendo brevi periodi di attenzione
Partecipa alle attività collettive, apportando contributi utili e collaborativi, in condizione di interesse. Pone domande su di sé, sulla propria storia, sulla realtà. Accetta le osservazioni dell’adulto di fronte a comportamenti non corretti e si impegna a modificarli
3 Si esprime con frasi brevi e semplici , ma strutturate correttamente. Esprime sentimenti, stati d’animo, bisogni in modo pertinente e corretto; interagisce con i compagni nel gioco e nel lavoro scambiando informazioni, opinioni, prendendo accordi e ideando attività e situazioni.
4 Esprime le proprie opinioni e i propri stati d’animo in modo pertinente e con lessico appropriato, formulando anche valutazioni e ipotesi sulle cause e sulle azioni conseguenti da intraprendere, rispondendo a domande stimolo dell’adulto. Partecipa alle conversazioni intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi degli altri.
Partecipa attivamente al gioco simbolico; partecipa con interesse alle attività collettive e alle conversazioni intervenendo in modo pertinente su questioni che riguardano lui stesso.
Interagisce positivamente con i compagni nel gioco e nel lavoro, prendendo accordi, ideando azioni, scambiando informazioni, collaborando anche proficuamente nel lavoro di gruppo
Collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo.
Presta aiuto di propria iniziativa a compagni più piccoli o in difficoltà
Presta aiuto ai compagni più piccoli o in difficoltà su sollecitazione dell’adulto. Rispetta le cose proprie e altrui e le regole nel gioco e nel lavoro, assumendosi la responsabilità delle conseguenze di comportamenti non corretti contestati dall’adulto.
Rispetta le regole, le persone, le cose e gli ambienti e sa motivare la ragione dei corretti comportamenti, assumendosi la responsabilità e le conseguenze delle violazioni.
Conosce gli eventi salienti della propria storia Riconosce l’autorità dell’adulto, è sensibile alle sue personale e le maggiori feste e tradizioni della propria comunità, sapendone riferire anche aspetti osservazioni e si impegna ad aderirvi. caratterizzanti, a richiesta dell’adulto. Individua i Pone domande sulla propria storia, ma ne comportamenti potenzialmente rischiosi, si impegna racconta anche episodi che gli sono noti; conosce ad evitarli, sa riferirli ai compagni, suggerendo anche alcune tradizioni della propria comunità. i comportamenti preventivi. Accetta i compagni portatori di differenze di provenienza, cultura, condizione personale e stabilisce relazioni con loro Distingue le situazioni e i comportamenti potenzialmente pericolosi e si impegna ad evitarli.
Accetta i compagni portatori di differenze di provenienza, cultura, condizione personale e stabilisce relazioni con loro come con gli altri compagni; coinvolge nei giochi e nelle attività i nuovi venuti e presta loro aiuto, autonomamente o su richiesta dell’adulto
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SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
COMPETENZA CHIAVE TUTTI EUROPEA: COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’
CONOSCENZE
Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni
Esprimere valutazioni rispetto ad un vissuto Sostenere la propria opinione
Giustificare le scelte con semplici spiegazioni
Modalità di rappresentazione grafica (schemi, tabelle, grafici)
Assumere e portare a termine compiti e iniziative
Formulare proposte di lavoro, di gioco …
Fasi di un’azione
Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti
con argomenti semplici, ma pertinenti
Confrontare la propria idea con quella altrui Conoscere i ruoli nei diversi contesti di vita, di gioco, di lavoro
Regole della discussione I ruoli e la loro funzione
Modalità di decisione (es. incarichi
Riconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali d’esperienza
Formulare ipotesi di soluzione Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza strategie di problem solving Organizzare dati su schemi e tabelle con l’aiuto dell’insegnante Esprimere semplici giudizi su un messaggio, su un avvenimento … Cooperare con altri nel gioco e nel lavoro Ripercorrere verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito, di una azione eseguiti
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA LIVELLI DI PADRONANZA
1 Esegue compiti impartiti dall’adulto; imita il lavoro o il gioco dei compagni.
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3
Esegue le consegne impartite dall’adulto e porta a termine i compiti affidatigli.
Esegue consegne anche di una certa complessità e porta a termine compiti affidatigli con precisione e cura.
Chiede se non ha capito. Formula proposte di gioco ai compagni con cui è più affiatato. Partecipa alle attività collettive, apportando contributi utili e collaborativi, in condizione di interesse. Giustifica le scelte operate con semplici motivazioni. Conosce i ruoli all’interno della famiglia e nella classe. Riconosce problemi incontrati in contesti di esperienza e pone domande su come superarli. Spiega con frasi molto semplici e con pertinenza, le proprie intenzioni riguardo ad una procedura, un lavoro, un compito cui si accinge
4 Esegue consegne anche complesse e porta a termine in autonomia e affidabilità compiti affidatigli.
Si assume spontaneamente compiti nella classe e Si assume spontaneamente iniziative e assume li porta a termine. Collabora nelle attività di gruppo compiti nel lavoro e nel gioco. e, se richiesto, presta aiuto. Collabora proficuamente nelle attività di gruppo, Di fronte ad una procedura o ad un problema aiutando anche i compagni più piccoli o in nuovi, prova le soluzioni note; se falliscono, ne difficoltà. tenta di nuove; chiede aiuto all’adulto o la collaborazione dei compagni se non riesce. Individua problemi di esperienza; di fronte a procedure nuove e problemi, ipotizza diverse Formula proposte di lavoro e di gioco ai compagni soluzioni, chiede conferma all’adulto su quale e sa impartire semplici istruzioni. sia migliore, la realizza, esprime semplici valutazioni sugli esiti. Con le indicazioni dell’insegnante, compie semplici indagini e utilizza semplici tabelle già Sa riferire come opererà rispetto a un compito, predisposte per organizzare i dati raccolti. come sta operando, come ha operato. Opera scelte tra due alternative, motivandole.
Opera scelte tra diverse alternative, motivandole.
Esprime semplici giudizi e valutazioni sul proprio lavoro, su cose viste, su racconti, ecc.
Sostiene la propria opinione con semplici argomentazioni, ascoltando anche il punto di vista di altri.
Sostiene la propria opinione con semplici argomentazioni
Effettua semplici indagini e piccoli esperimenti anche con i compagni, sapendone descrivere le fasi. Utilizza semplici strumenti già predisposti di organizzazione e rappresentazione dei dati raccolti.
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Indicazioni Nazionali per il Curricolo IRC DPR 11 febbraio 2010 ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETENZE
ABILITA’
1. Il sé e l’altro
Ascolta semplici racconti biblici e riesce a narrare i
Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome.
contenuti
2. Il corpo in movimento
Esprime e comunica con le parole e i gesti la propria esperienza religiosa
Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione.
Riconosce alcuni simboli relativi alle principali
3. Linguaggi, creatività, espressione
feste cristiane
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano.
CONOSCENZE Narrazioni bibliche con particolare attenzione ai brani riguardanti la vita di Gesù
Momenti religiosi significativi della comunità di appartenenza
I principali simboli che caratterizzano la festa del Natale e della Pasqua
La creazione come dono di Dio/Padre
4. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi.
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo
5. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà
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COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: LINGUA ITALIANA DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Fonti d legittimazione Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA’
CONOSCENZE
L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola. Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.
Principali strutture grammaticali della lingua italiana
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere
Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta. Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta. Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti. Lettura
Elementi di base delle funzioni della lingua Contesto, scopo, destinatario della comunicazione Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, informativo, regolativo Strutture essenziali dei testi narrativi, descrittivi,informativi,regolativi Principali connettivi logici Parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice.
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ Ascolto e parlato Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l'argomento di messaggi trasmessi dai media(annunci, bollettini...). Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l'ascolto. Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e
CONOSCENZE Principali strutture grammaticali della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Contesto, scopo, destinatario della comunicazione Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi Principali connettivi logici Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici Tecniche di lettura analitica e sintetica
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facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo. Leggere testi (narrativi, descrittivi informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni. Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago. Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti. Scrittura Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. Scrivere sotto dettatura, curando in modo particolare l’ortografia. Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale,per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico
pertinente. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Tecniche di lettura espressiva Denotazione e connotazione Principali generi letterari, con particolare attenzione ai testi narrativi, descrittivi, poetici, regolativi vicini all’esperienza dei bambini Uso dei dizionari Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi).
Lettura Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici,
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e/o familiare). Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d'uso. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Confrontare testi, per coglierne alcune caratteristiche specifiche ( ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.) Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.
mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento. Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà. Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale. Scrittura Raccogliere le idee,organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola adeguando il
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testo ai destinatari e alle situazioni. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario. Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attivitĂ (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.). Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le scelte grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.
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Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attivitĂ comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l'accezione specifica di una parola in un testo. Comprendere, nei casi piĂš semplici e frequenti, l'uso e il significato figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilitĂ della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).
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Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Riconoscere l’organizzazione del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso piÚ frequente (come e, ma, infatti, perchÊ, quando)
Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
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CURRICULUM DI ITALIANO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI DI COMPETENZA
ABILITA’
COMUNICAZIONE ORALE: L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri, con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
.Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale. Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all'argomento e alla situazione. .Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all'argomento e alla situazione.
CONOSCENZE .Principali strutture grammaticali della lingua italiana .Elementi di base delle funzioni della lingua Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali .Contesto, scopo, destinatario della comunicazione .Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale .Struttura e organizzazione del discorso descrittivo, narrativo,espositivo, argomentativo Principali connettivi logici
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer....) Usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità) Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Utilizza varietà linguistiche/lingue (plurilinguismo), che sono parlate in geografici,sociali e comunicativi differenti
diverse spazi
.Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.
.Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi .Denotazione e connotazione .Principali generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione letteraria italiana .Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc
Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell'intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse Usare parole in senso figurato .Usare in modo appropriato i termini specialistici di base
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afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. 9.Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.
ASCOLTO E COMPRENSIONE: Ascolta e comprende testi di vario tipo”diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Comprende in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità) Riconosce termini specialistici di base, sia disciplinari che riferiti ad interessi personali
.Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo,argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente. Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto.
.Principali strutture grammaticali della lingua italiana .Elementi di base delle funzioni della lingua .Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali .Contesto, scopo, destinatario della comunicazione
.Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto (presa di appunti, parolechiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).
.Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale
.Riconoscere, all'ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
.Principali connettivi logici
.Struttura e organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo
.Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi .Comprendere parole in senso figurato. .Denotazione e connotazione .Comprendere in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.
.Principali generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione letteraria italiana .Contesto storico di riferimento di autori e opere .Modalità tecniche delle diverse forme di produzione: riassunto, lettera, relazioni, ecc.
USO FONTI: Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.
.Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali
.Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.
.Contesto, scopo, destinatario della comunicazione
.Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.
Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale .Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi Uso dei dizionari
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.Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. 5.Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). .Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici. LETTURA: Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).
.Principali strutture grammaticali della lingua italiana . Elementi di base delle funzioni della lingua Principi di organizzazione del discorso narrativo, espositivo, argomentativo .Strutture essenziali argomentativi
dei
testi
narrativi,
descrittivo, espositivi,
.Principali connettivi logici Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell'osservatore.
.Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi .Tecniche di lettura analitica e sintetica
.Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità.
.Tecniche di lettura espressiva .Denotazione e connotazione
.Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell'autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.
.Principali generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione letteraria italiana .Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso .Uso dei dizionari .Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.
SCRITTURA: Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette);
.Principali strutture grammaticali della lingua italiana .Elementi di base delle funzioni della lingua
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Produce testi multimediali,utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori
RIFLESSIONE LINGUISTICA: Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice o complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri testi. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico,sociale e comunicativo
utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.
.Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali
.Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.
.Contesto, scopo, destinatario della comunicazione
Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato.
.Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo
Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.
.Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi
Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.
.Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc
. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni anche come supporto all'esposizione orale).
Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione. . Principali tipologie testuali.
. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un'eventuale messa in scena .Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.
.Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale
Strutture essenziali argomentativi
dei
testi
narrativi,
espositivi,
.Principali connettivi logici
.Denotazione e connotazione
.Principali strutture grammaticali della lingua italiana .Elementi di base delle funzioni della lingua
.Stabilire relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico
.Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale
.Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).
.Principali connettivi logici
.Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione ); conoscere l'organizzazione del lessico in campi semantici
. Denotazione e connotazione
. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi
Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso
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e famiglie lessicali.
Uso dei dizionari
Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.
Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni in contesti formali e informali.
.Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
Strutture morfosintattiche, comunicative e lessicali *del dialetto, delle lingue parlate da minoranze etnolinguistiche (albanese, ladino,friulano, catalano‌), oppure *dello slang/gergo giovanile, delle espressioni idiomatiche, degli anglicismi‌
.Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa, almeno a un primo grado di subordinazione. Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali e i loro tratti grammaticali. .Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica. Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall'insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all'interno di un testo –
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SEZIONE B: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA LIVELLI DI PADRONANZA 1
Interagisce in modo pertinente nelle conversazioni ed esprime in modo coerente esperienze e vissuti, con l’aiuto di domande stimolo Ascolta testi di tipo narrativo e di semplice informazione raccontati o letti dall’insegnante, riferendone l’argomento principale. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti appresi da esperienze, testi sentiti in modo comprensibile e coerente, con l’aiuto di domande stimolo. Legge semplici testi di vario genere ricavandone le principali informazioni esplicite. Scrive semplici testi narrativi relativi a esperienze dirette e concrete, costituiti da una o più frasi minime. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario fondamentale relativo alla quotidianità.
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dai Traguardi per la fine della scuola primaria
Interagisce nelle diverse comunicazioni in modo pertinente, rispettando il turno della conversazione.
Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta testi di tipo diverso letti, raccontati o trasmessi dai media, riferendo l’argomento e le informazioni principali. Espone oralmente argomenti appresi dall’esperienza e dallo studio, in modo coerente e relativamente esauriente, anche con l’aiuto di domande stimolo o di scalette e schemi-guida. Legge in modo corretto e scorrevole testi di vario genere; ne comprende il significato e ne ricava informazioni che sa riferire. Utilizza alcune abilità funzionali allo studio, come le facilitazioni presenti nel testo e l’uso a scopo di rinforzo e recupero di schemi, mappe e tabelle già predisposte. Legge semplici testi di letteratura per l’infanzia; ne sa riferire l’argomento, gli avvenimenti principali ed esprime un giudizio personale su di essi. Scrive testi coerenti relativi alla
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura
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Atteso nella scuola secondaria di primo grado
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Partecipa in modo efficace a scambi comunicativi con interlocutori diversi rispettando le regole della conversazione e adeguando il registro alla situazione. Interagisce in modo corretto con adulti e compagni modulando efficacemente la comunicazione a situazioni di gioco, lavoro cooperativo,comunicazione con adulti. Ascolta, comprende e ricava informazioni utili da testi “diretti” e “trasmessi”. Esprime oralmente in pubblico argomenti studiati, anche avvalendosi di ausili e supporti come cartelloni, schemi, mappe. Ricava informazioni personali e di studio da fonti diverse: testi, manuali, ricerche in Internet, supporti multimediali, ecc.); ne ricava delle semplici sintesi che sa riferire anche con l’ausilio di mappe e schemi. Legge testi letterari di vario tipo e tipologia che sa rielaborare e sintetizzare.
Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; utilizza il dialogo, oltre che come strumento comunicativo, per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo"diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici(schemi, mappe, presentazioni al computer,ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per
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Applica in situazioni diverse le conoscenze relative al lessico, alla morfologia, alla sintassi fondamentali da permettergli una comunicazione comprensibile e coerente
quotidianità e all’esperienza; opera semplici rielaborazioni (sintesi, completamenti, trasformazioni) Utilizza e comprende il lessico d’alto uso tale da permettergli una fluente comunicazione relativa alla quotidianità. Varia i registri a seconda del destinatario e dello scopo della comunicazione. Utilizza alcuni semplici termini specifici nei campi di studio. Individua nell’uso quotidiano termini afferenti a lingue differenti. Applica nella comunicazione orale e scritta le conoscenze fondamentali della morfologia tali da consentire coerenza e coesione
per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti,legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Scrive testi di diversa tipologia corretti e pertinenti al tema e allo scopo. Produce semplici prodotti multimediali con l’ausilio dell’insegnante e la collaborazione dei compagni. Comprende e utilizza un lessico ricco,relativa ai termini d’alto uso e di alta disponibilità; utilizza termini specialistici appresi nei campi di studio. Usa in modo pertinente vocaboli provenienti da lingue differenti riferiti alla quotidianità o ad ambiti di tipo specialistico e ne sa riferire il significato, anche facendo leva sul contesto. Utilizza con sufficiente correttezza e proprietà la morfologia e la sintassi in comunicazioni orali e scritte di diversa tipologia, anche articolando frasi complesse. Sa intervenire sui propri scritti operando revisioni
ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti;costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso(narrativo, descrittivo, espositivo,regolativo,argomentativo) adeguati a situazione,argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base(fondamentale;di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni
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diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche ,, questi saranno presentati nelle UDA che i docenti prepareranno
durante il corso dell’anno
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COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: LINGUE STRANIERE DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa TRAGUARDI PER LO SVILIPPO DELLE COMPETENZE
Traguardi formativi
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
ABILITA’
Ascolto (comprensione orale) Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale)
CONOSCENZE
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana: -
Espressioni per chiedere il nome e l’età. I numeri fino a 50. I colori. Gli oggetti scolastici. Gli ambienti domestici. Gli animali domestici. I membri della famiglia.
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
Ascolto (comprensione orale) Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente. Identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
CONOSCENZE
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana : -Espressioni relative al nome, all’età e alla provenienza. - I numeri cardinali fino a 100 e i numeri ordinali fino al 31. - L’ ambiente scolastico. - Gli edifici,i luoghi della città e le direzioni nello spazio.
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Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note. Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Comprendere brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale. Scrittura (produzione scritta) Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano partendo da un modello dato attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.
-
Le lettere dell’alfabeto. Le parti del viso e del corpo. Gli stati d’animo. Il cibo.
Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune . Strutture di comunicazione semplici e quotidiane
Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con i compagni o l’insegnante, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) Scrivere in forma comprensibile su modello dato messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc. Riflessione sulla lingua Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato. Riflettere sulla struttura della frase.
- Gli animali selvatici. - Il tempo atmosferico, i giorni, i mesi e le stagioni. - I vestiti. - L’ora e le abitudini quotidiane. - I negozi e il sistema monetario inglese. - Le lettere dell’alfabeto. Regole grammaticali fondamentali : -To be, To have, can, To like ( nelle forme negativa, interrogativa e negativa). -Verbi di uso comune al simple present e al present continuous. -I pronomi personali soggetto. -Gli aggettivi possessivi e qualificativi. -I pronomi Interrogativi “wh” e “how”. -Uso di do. Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, biglietti, lettere informali
Cenni di civiltà e cultura dei Paesi di cui si studia la lingua (usanze, feste, ricorrenze …)
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COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: LINGUE STRANIERE DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa TRAGUARDI PER LO SVILIPPO DELLE COMPETENZE
TRAGUARDI FORMATIVI
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari
ABILITA’
Ascolto (comprensione orale) Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro.
CONOSCENZE
Le funzioni comunicative necessarie per : salutare, presentarsi e presentare, descrivere persone e luoghi noti, esprimere bisogni e gusti, parlare di abitudini e di azioni in svolgimento, parlare di semplici desideri e preferenze, ringraziare, scusarsi, chiedere e dare indicazioni stradali, parlare della routine quotidiana, chiedere e dare istruzioni per operazioni quotidiane, esprimere possesso , chiedere e dire l’ora, esprimere un’opinione motivandola, fare confronti, parlare del clima, chiedere e dare informazioni su prezzo, peso, colori, misure, esprimere capacità, possibilità/impossibilità,
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e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
Individuare ascoltando termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Scrittura (Produzione scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Produrre testi scritti su argomenti noti, anche utilizzando supporti multimediali. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
narrare avvenimenti presenti e trascorsi, storie inventate; parlare di azioni future, intenzioni, aspirazioni; fare previsioni, formulare ipotesi, dare consigli, esprimere richieste, scelte ed opinioni e motivarle; esprimere rapporti di tempo, causa ed effetto, manifestare stati d’animo. Le aree lessicali per esprimersi nei seguenti ambiti: casa, scuola, ambiente circostante (strada, piazza, parco ecc), negozi, supermercati, luoghi di ritrovo e di divertimento, mezzi di trasporto pubblico, oggetti di uso personale, cibi, sport, hobby, professioni, nazionalità, clima, vacanze, tradizioni, stampa, corpo, salute, sentimenti, opinioni ed esperienze, ambiente, aspetti climatici, rapporti interpersonali, interazioni sociali. Le seguenti strutture grammaticali: verbi essere e avere (forme affermativa, negativa, interrogativa), principali verbi regolari ed irregolari (tempi presenti, imperativo e condizionale a livello funzionale), verbi modali più ricorrenti, pronomi personali, interrogativi, preposizioni di tempo, luogo e moto; aggettivi possessivi e dimostrativi, concordanza in genere e numero degli aggettivi e dei sostantivi; preposizioni ed avverbi di luogo e di tempo, numerali cardinali ed ordinali, funzioni e gradi dell’aggettivo, i dimostrativi, gli interrogativi, pronomi personali complemento, pronomi possessivi, indicatori temporali e di quantità, tempi presente, passato, futuro e condizionale dei principali verbi regolari e irregolari, verbi al passato, futuro e condizionale, nella forma attiva e passiva; periodo ipotetico, qualche esempio di discorso indiretto, pronomi relativi e indefiniti. Gli aspetti caratterizzanti la cultura del paese di cui si studia la lingua, per confrontare realtà socio-culturali diverse. Uso del dizionario bilingue
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Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: 1 Utilizza semplici frasi standard che ha imparato a memoria, per chiedere, presentarsi, dare elementari informazioni riguardanti le parti del viso, i colori, i numeri fino a 10 e gli oggetti scolastici. Riproduce chants e canzoni. Date delle illustrazioni o degli oggetti, sa nominarli, utilizzando i termini che conosce. Scrive le parole note seguendo un modello dato.
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE LIVELLI DI PADRONANZA 2 3 Livello A1 QCER
Comprende il significato globale di domande e risposte, di semplici dialoghi e di parolechiave. Interagisce per mezzo di domande e risposte per presentare se stesso, dare informazioni ed esprimere preferenze.
Comprende espressioni orali e testi scritti brevi e semplici relativi ad ambiti familiari. Interagisce utilizzando vocaboli e semplici strutture per esprimere aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente familiare e scolastico.
Identifica parole e semplici frasi scritte, purché note, accompagnate da illustrazioni.
Comprende ed esegue le consegne secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
Sa nominare oggetti, parti del corpo, colori, ecc. utilizzando i termini noti.
Scrive semplici frasi memorizzate relative al proprio ambiente e al proprio vissuto.
Scrive autonomamente parole note e frasi già presentate su un modello dato.
Individua alcuni elementi della propria cultura e li confronta con quelli dei Paesi anglofoni.
4
5
Livello A2 QCER
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Comprende oralmente e per scritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Comunica in attività semplici e di routine che richiedono uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.
Descrive oralmente e per iscritto semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Scrive semplici comunicazioni relative a contesti di esperienza (istruzioni brevi, mail, descrizioni, semplici narrazioni, informazioni anche relative ad argomenti di studio). Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera; collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
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Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico. Usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere
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COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: LINGUE STRANIERE DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa TRAGUARDI PER LO SVILIPPO DELLE COMPETENZE
TRAGUARDI FORMATIVI
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ABILITA’
Ascolto (comprensione orale)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno
Identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.
CONOSCENZE
Le funzioni comunicative necessarie per: -dare informazioni personali; -parlare di abitudini e di attività del tempo libero; -parlare della scuola; -parlare di preferenze; - offrire cibo, bevande;
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scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso generale.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Partecipare a conversazioni su temi noti riguardanti l’ambito personale e la quotidianità.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
Lettura (comprensione scritta) Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Scrittura (produzione scritta) Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del messaggio. Produrre testi scritti su argomenti noti, anche utilizzando supporti multimediali.
- fare previsioni atmosferiche; - proporre, accettare, rifiutare; -parlare di piani futuri, previsioni, progetti; - descrivere la personalità; -esprimere sentimenti; -narrare in sequenza cronologica; -parlare della durata di un’azione; -esprimere obbligo e divieto; - esprimere possibilità; - dare indicazioni stradali; -parlare delle capacità; -ordinare cibo e bevande; -fare acquisti. Principali strutture grammaticali della lingua comunitaria. Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali e scritte. Conoscenza di alcuni aspetti della civiltà del paese di cui si studia la lingua e confrontarli con la propria. Uso del dizionario bilingue
Riflessione sulla lingua Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.
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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: 1
Livelli di padronanza COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE LIVELLI DI PADRONANZA 2
Comprende frasi elementari e brevi relative ad un contesto familiare.
Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Sa esprimersi producendo brevi frasi, su argomenti familiari e del contesto di vita, utilizzando i termini noti.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Identifica parole e semplici frasi scritte e le traduce. Scrive parole e frasi note.
Comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
3 Livello A1 QCER Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, tempo libero, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Scrive semplici comunicazioni relative a contesti di esperienza (istruzioni brevi, mail, descrizioni, semplici narrazioni). Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia DISCIPLINE CONCORRENTI: Tutte TRAGUARDI DELLE COMPETENZE •
L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
•
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.
•
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
•
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
•
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
•
•
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
ABILITÀ
CONOSCENZE
Uso delle fonti Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.
Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione
Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato. Organizzazione delle informazioni Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Linee del tempo Fatti ed eventi della storia personale, familiare, della comunità di vita Accenni agli usi e costumi della tradizione locale Fonti storiche e loro reperimento
FINE SCUOLA PRIMARIA
ABILITÀ
CONOSCENZE
Uso delle fonti Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.
Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione
Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
Linee del tempo
Organizzazione delle informazioni Leggere una carta storicogeografica relativa alle civiltà studiate.
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Comprende la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale…).
Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
Strumenti concettuali Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storicosociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo.
Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
Fatti ed eventi; eventi cesura Storia locale; usi e costumi della tradizione locale Strutture delle civiltà: sociali, politiche, economiche, tecnologiche, culturali, religiose …. Fenomeni, fatti, eventi rilevanti rispetto alle strutture delle civiltà nella preistoria e nella storia antica Fonti storiche e loro reperimento
Strumenti concettuali Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
Produzione scritta e orale
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•
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali.
•
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
•
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione scritta e orale Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina. Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
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CURRICULO DI STORIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE –IDENTITA’ STORICA FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ CONOSCENZE COMPETENZE L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Uso delle fonti Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali etc…) per produrre conoscenze su temi definiti.
Elementi costitutivi del processo di ricostruzione storica (il metodo storico)
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi
Organizzazione delle informazioni
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate..
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo
Costruire e usare mappe spazio-temporali e individuare rapporti di contemporaneità, anteriorità e posteriorità tra gli eventi per organizzare le conoscenze studiate.
componenti delle società organizzate; strutture delle civiltà Vita materiale (rapporto uomo-ambiente, strumenti e tecnologie); Economia; Organizzazione sociale; Organizzazione politica e istituzionale; Religione; Cultura Concetti correlati a: Vita materiale : economia di sussistenza, ecc. Economia : agricoltura, industria, commercio, baratto, moneta ecc. Organizzazione sociale : famiglia, tribù, clan, villaggio, città … divisione del lavoro, classe sociale, lotta di classe, ecc. Organizzazione politica e istituzionale: monarchia, impero, stato, repubblica, democrazia, imperialismo ecc. – diritto, legge, costituzione, ecc. Religione : monoteismo, politeismo, ecc. Cultura : cultura orale e cultura scritta ecc.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali. Leggere carte tematiche , storiche e rappresentazioni grafiche per ricavare informazioni. Confrontare i quadri storici delle civiltà.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Uso delle fonti: concetti di : traccia - documento - fonte tipologie di fonti : fonte materiale, fonte scritta, fonte orale, fonte iconografica …
Strumenti concettuali
Linguaggio specifico
Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.
Processi fondamentali – collocazione spazio-temporale, periodizzazioni, le componenti dell’ organizzazione della società, grandi eventi e macrotrasformazioni relativi a: Storia italiana: i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di potere medievali alla formazione dello stato
Conoscere e comprendere aspetti e strutture dei momenti e processi storici italiani, europei e mondiali studiati.
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Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi studiati. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.
Produzione scritta e orale Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina
unitario , alla formazione della Repubblica Storia dell’Europa Storia mondiale (dalla preistoria alla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione) Storia locale: i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio Concetti storiografici: evento, permanenza, contesto, processo, fatto storico, problema storiografico, rivoluzione, eventi/personaggi cesura Concetti interpretativi classe sociale, , lunga durata …. Concetti storici umanesimo, borghesia, neocolonialismo, globalizzazione Principali periodizzazioni della storiografia occidentale Cronologia essenziale della storia occidentale I principali fenomeni sociali, economici, politici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture I principali processi storici che caratterizzano il mondo contemporaneo le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico-scientifica e della conseguente innovazione tecnologica Aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità Luoghi della memoria del proprio ambiente e del territorio di vita
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SEZIONE B: LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITA’ STORICA 4
5
livelli di padronanza atteso nella scuola secondaria di 1°
livelli di padronanza atteso alla fine della scuola secondaria di 1°
L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Utilizza correttamente le linee del tempo diacroniche e sincroniche rispetto alle civiltà, ai fatti ed eventi studiati.
L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.
Rispetto alle civiltà studiate, ne conosce gli aspetti rilevanti, confronta quadri di civiltà anche rispetto al presente e al recente passato della storia della propria comunità.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali e le sa organizzare in testi.
3 1
2
Utilizza in modo pertinente gli organizzatori temporali: prima, dopo, ora.
Utilizza correttamente gli organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, rispetto alla propria esperienza concreta.
Si orienta nel tempo della giornata, ordinando in corretta successione le principali azioni. Si orienta nel tempo della settimana con il supporto di strumenti (es. l’orario scolastico) e collocando correttamente le principali azioni di routine. Ordina correttamente i giorni della settimana, i mesi, le stagioni. Colloca ordinatamente in unalinea del tempo i principali avvenimenti della propria storia personale. Distingue avvenimenti in successione e avvenimenti contemporanei. Individua
le
principali
Sa leggere l’orologio. Conosce e colloca correttamente nel tempo gli avvenimenti della propria storia personale e familiare. Sa rintracciare reperti e fonti documentali e testimoniali della propria storia personale e familiare. Individua le trasformazioni intervenute a livello locale negli ultimi decenni, rispetto alla situazione attuale. Conosce fenomeni essenziali della storia della Terra e dell’evoluzione dell’uomo e strutture organizzative umane nella preistoria e nelle prime civiltà antiche.
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le trasformazioni intervenute nel tempo e nello spazio, anche utilizzando le fonti storiografiche che può rintracciare attraverso personali ricerche nelle biblioteche e nel web.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Colloca e contestualizza nel tempo e nello spazio storico le principali vestigia del passato presenti nel proprio territorio; individua le continuità tra passato e presente nelle civiltà contemporanee
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, Espone oralmente e con scritture – anche digitali –le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
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trasformazioni operate dal tempo in oggetti, animali, persone.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Rintraccia le fonti testimoniali e documentali della propria storia personale con l’aiuto dell’insegnante e dei familiari.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale,moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle UDA che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CURRICOLO DI GEOGRAFIA DISCIPLINE DI RIFERIMENTOI: GEOGRAFIA DISCIPLINE CONCORRENTI : Tutte TRAGUARDI DELLE COMPETENZE L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
ABILITÀ Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).
Linguaggio della geo-graficità Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. Coglie le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio
Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio percettivo e
CONOSCENZE Elementi essenziali di cartografia: simbologia, coordinate cartesiane, rappresentazione dall’alto, riduzione e ingrandimento; Piante, mappe, carte Elementi di orientamento Paesaggi naturali e antropici (uso umano del territorio)
FINE SCUOLA PRIMARIA
ABILITÀ Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.). Linguaggio della geo-graficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio demografici ed economici.
CONOSCENZE Elementi di cartografia: tipi di carte, riduzione in scala, simbologia, coordinate geografiche Paesaggi fisici, fasce climatiche, suddivisioni politico amministrative Elementi di orientamento Paesaggi naturali e antropici (uso umano del territorio) Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni noti all’esperienza: luoghi della regione e del Paese e loro usi; cenni sul clima, territorio migrazioni e influssi umani …
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.
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geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
l'osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita, della propria regione.
Regione e sistema territoriale Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.
Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
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CURRICOLO DI GEOGRAFIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN GEOGRAFIA FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche
ABILITA’
CONOSCENZE
Orientamento Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.
Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi, immagini satellitari
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Elementi di base del linguaggio specifico delle rappresentazioni cartografiche: scale, curve di livello, paralleli, meridiani
Linguaggio della geo-graficità Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.
Concetti: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico …
Utilizzare strumenti (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Organizzazione della vita e del lavoro in base alle risorse che offre l’ambiente
Paesaggio nterpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
Funzione delle carte di diverso tipo e di vari grafici
Rapporto tra ambiente, risorse e condizioni di vita dell’uomo
Influenza e condizionamenti del territorio sulle attività umane: settore primario, secondario, terziario, terziario avanzato Modelli relativi all’organizzazione del territorio
Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.
Elementi e fattori che caratterizzano i paesaggi di ambienti naturali europei ed extraeuropei e descrivono il clima dei diversi continenti
Regione e sistema territoriale Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e gli altri continenti.
Le principali aree economiche del pianeta
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.
Assetti politico-amministrativi delle macro-regioni e degli Stati studiati
La distribuzione della popolazione, flussi migratori, l’emergere di alcune aree rispetto ad altre
La diversa distribuzione del reddito nel mondo: situazione
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Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.
economico-sociale, indicatori di povertĂ e ricchezza, di sviluppo e di benessere I principali problemi ecologici (sviluppo sostenibile, buco ozono ecc.)
Concetti: sviluppo umano, sviluppo sostenibile, processi di globalizzazione
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SEZIONE B : LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZE DI BASE IN GEOGRAFIA
1
2
3 dai Traguardi per la fine della scuola primaria
Utilizza correttamente gli organizzatori topologici vicino/lontano; sopra/sotto; destra/sinistra, avanti/dietro, rispetto alla posizione assoluta.
Utilizza correttamente gli organizzatori topologici per orientarsi nello spazio circostante, anche rispetto alla posizione relativa.
L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Esegue percorsi nello spazio fisico seguendo istruzioni date dall’adulto e sul foglio; localizza oggetti nello spazio. Si orienta negli spazi della scuola e sa rappresentare graficamente, senza tener conto di rapporti di proporzionalità e scalari la classe, la scuola, il cortile, gli spazi della propria casa. Con domande stimolo dell’adulto: sa nominare alcuni punti di riferimento posti nel tragitto casa scuola; sa individuare alcune caratteristiche essenziali di paesaggi e ambienti a lui noti: il mare, la montagna, la città; il prato, il fiume …;
Sa orientarsi negli spazi della scuola e in quelli prossimi del quartiere utilizzando punti di riferimento. Sa descrivere tragitti brevi (casa-scuola; casa-chiesa …) individuando punti di riferimento. Sa rappresentare i tragitti più semplici graficamente. Sa rappresentare con punto di vista dall’alto oggetti e spazi; sa disegnare la pianta dell’aula e ambienti noti della scuola e della casa con rapporti scalari fissi dati (i quadretti del foglio). Sa leggere piante degli spazi vissuti utilizzando punti di riferimento fissi.
Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura,
4 livelli di padronanza attesi nella scuola secondaria di i°
5 livello atteso alla fine della scuola secondaria di i°
Si orienta nello spazio e sulle carte utilizzando riferimenti topologici,punti cardinali, strumenti per l’orientamento.
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche;
Utilizza con pertinenza il linguaggio geografico nell’uso delle carte e per descrivere oggetti e paesaggi geografici..
Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Ricava in autonomia informazioni geografiche da fonti diverse,anche multimediali e tecnologiche e ne organizza di proprie (relazioni, rapporti…).
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici,dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Individua e descrive le caratteristiche dei diversi paesaggi geografici a livello locale e mondiale,le trasformazioni operate dall’uomo e gli impatti di alcune di queste sull’ambiente e sulla vita delle comunità.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali,raffrontandoli in particolare a quelli italiani,gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui
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sa descrivere verbalmente alcuni percorsi all’interno della scuola: es. il percorso dall’aula alla palestra, alla mensa ….
Descrive le caratteristiche di paesaggi noti, distinguendone gli aspetti naturali e antropici.
vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.
sistemi territoriali alle diverse scale
Coglie le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle UDA che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CURRICOLO DI MATEMATICA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA Fonti di legittimazione :Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006; Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: MATEMATICA DISCIPLINE CONCORRENTI: TUTTE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ CONOSCENZE
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali(sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice).
Numeri
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.
Figure geometriche piane
Eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.
Misurazione e rappresentazione in scala
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina le misure. Utilizza strumenti per il
Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ....
ABILITA’
FINE SCUOLA PRIMARIA CONOSCENZE
Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione
Numeri
Operazioni e proprietà
Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.
Piano e coordinate cartesiani Misure di grandezza
Le fasi risolutive di un problema e loro
Leggere, scrivere, confrontare numeri interi e decimali.
Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. Stimare il risultato di una operazione.
Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione Operazioni e proprietà Frazioni e frazioni equivalenti Sistemi di numerazione diversi nello spazio e nel tempo Figure geometriche piane Piano e coordinate cartesiani
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disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali,
Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Spazio e figure Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.
rappresentazioni con diagrammi. Tecniche risolutive di un problema Unità di misura diverse. Grandezze equivalenti. Elementi essenziali di logica Elementi essenziali del linguaggio della probabilità
Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.
Misure di grandezza; perimetro e area dei
Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
poligoni.
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. Spazio e figure Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.
Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti Misurazione e rappresentazione in scala Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi Principali rappresentazioni di un oggetto matematico Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche Unità di misura diverse Grandezze equivalenti Frequenza, media, percentuale Elementi essenziali di logica Elementi essenziali di calcolo probabilistico e combinatorio.
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scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
Relazioni, dati e previsioni
Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.
Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.
Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.
Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).
Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità. Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti). Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti. Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule. Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.) Relazioni, dati e previsioni Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
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Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, intervalli temporali, masse, pesi e usarle per effettuare misure e stime. Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.
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CURRICULUM di MATEMATICA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FONTI DI LEGITTIMAZIONE:Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 TRAGUARDO DI COMPETENZA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
ABILITA’ MATEMATICA 1 . NUMERI Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.
CONOSCENZE MATEMATICA Gli insiemi numerici:rappresentazioni, operazioni, ordinamento. I sistemi di numerazione.
Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo.
Operazioni e proprietà.
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
Potenze di numeri; estrazione di radici quadrate.
Frazioni.
Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione. Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni. Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in situazioni concrete. In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini. Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato e utilizzare le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni. Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato. Dare stime della radice quadrata con modalità e strumenti diversi. Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che
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elevato al quadrato dà 2, o altri numeri interi. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni,…) e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza(vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
Utilizzare la proprietà distributiva e associativa per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni. Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Eseguire semplici espressioni di un calcolo con numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.
Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione. Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora. Superficie di poligoni e solidi;volumi di solidi
2. SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria, …) Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali…) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio). Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri. Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri. Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli o utilizzando le più comuni formule. Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee curve.
Espressioni algebriche: principali operazioni. Equazioni di primo grado Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti. Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi. Principali rappresentazioni di un oggetto matematico. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni di primo grado. Il piano cartesiano e il concetto di funzione.
Conoscere il numeroπ, e alcuni modi per approssimarlo.
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Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio e viceversa. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti. Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano. Visualizzare oggetti bidimensionali.
tridimensionali
a
partire
da
rappresentazioni
Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana. Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. 3. RELAZIONE E FUNZIONI Intrepretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa. Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo 2 y = ax; y = a/x; y = ax e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità. Rappresentare e risolvere semplici problemi utilizzando equazioni di primo grado. 4. DATI E PREVISIONI Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare ad essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti. Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.
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SEZIONE B : LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA DI BASE IN MATEMATICA 3 1
Numera in senso progressivo. Utilizza i principali quantificatori. Esegue semplici addizioni e sottrazioni in riga senza cambio. Padroneggia le più comuni relazioni topologiche: vicino/lontano; alto basso; destra/sinistra; sopra/sotto, ecc. Esegue percorsi sul terreno e sul foglio. Conosce le principali figure geometriche piane. Esegue seriazioni e classificazioni con oggetti concreti e in base ad uno o due attributi. Utilizza misure e stime arbitrarie con strumenti non convenzionali Risolve problemi semplici, con tutti i dati noti ed espliciti, con l’ausilio di oggetti o disegni
2
Conta in senso progressivo e regressivo anche saltando numeri. Conosce il valore posizionale delle cifre ed opera nel calcolo tenendone conto correttamente. Esegue mentalmente e per iscritto le quattro operazioni ed opera utilizzando le tabelline. Opera con i numeri naturali e le frazioni. Esegue percorsi anche su istruzione di altri. Denomina correttamente figure geometriche piane, le descrive e le rappresenta graficamente e nello spazio. Classifica oggetti, figure, numeri in base a più attributi e descrive il criterio seguito. Sa utilizzare semplici diagrammi, schemi, tabelle per rappresentare fenomeni di esperienza. Esegue misure utilizzando unità
Dai traguardi per la fine della scuola primaria
4 livello atteso in ingresso nella scuola sec. di i grado
5
Livello atteso in uscita nella scuola sec. di i grado
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
L’alunno opera con i numeri naturali, decimali e frazionari; utilizza i numeri relativi, le potenze e le proprietà delle operazioni, con algoritmi anche approssimati in semplici contesti.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Opera con figure geometriche piane e solide identificandole in contesti reali; le rappresenta nel piano e nello spazio; utilizza in autonomia strumenti di disegno geometrico e di misura adatti alle situazioni; padroneggia il calcolo di perimetri, superfici e volumi.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra elementi.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da
Interpreta semplici dati statistici e utilizza il concetto di probabilità. Utilizza in modo pertinente alla situazione gli strumenti di misura convenzionali, stima misure lineari e di capacita’ con buona approssimazione; stima misure di superficie e di volume utilizzando il calcolo approssimato. Interpreta fenomeni della vita reale, raccogliendo e organizzando i dati in tabelle e in diagrammi in modo autonomo. Sa ricavare la frequenza, percentuale,media, moda, e
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche
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di misura convenzionali. Risolve semplici problemi matematici relativi ad ambiti di esperienza con tutti i dati esplicitati e con la supervisione dell’adulto.
dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi . in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
mediana dai fenomeni analizzati. Risolve problemi di esperienza, utilizzando le conoscenze apprese e riconoscendo dati utili dai superflui. Sa spiegare il procedimento seguito e le strategie adottate. Utilizza il linguaggio e gli strumenti matematici appresi per spiegare fenomeni e risolvere problemi concreti.
acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni,…) e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno 74
CURRICOLO DI SCIENZE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: SCIENZE DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte FONTI DI LEGITTIMAZIONE: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18-12-2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
ABILITA’
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
CONOSCENZE Viventi e non viventi
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
Oggetti, materiali e trasformazioni
Il corpo umano; i sensi Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.
Proprietà degli oggetti e dei materiali Semplici fenomeni fisici e chimici (miscugli, soluzioni, composti); passaggi di stato della materia Classificazioni dei viventi Organi dei viventi e loro funzioni Relazioni tra organi, funzioni e adattamento all’ambiente Ecosistemi e catene alimentari.
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia. Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali. Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la
CONOSCENZE Concetti geometrici e fisici per la misura e la manipolazione dei materiali Classificazioni, seriazioni Materiali e loro caratteristiche: trasformazioni Fenomeni fisici e chimici Energia: concetto, fonti, trasformazione Ecosistemi e loro organizzazione Viventi e non viventi e loro caratteristiche: classificazioni Relazioni organismi/ambiente; organi/funzioni Relazioni uomo/ambiente/ecosistemi Corpo umano, stili di vita, salute
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Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Osservare e sperimentare sul campo
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato,. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni). L’uomo i viventi e l’ambiente Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc).
e sicurezza Fenomeni atmosferici
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Osservare e sperimentare sul campo Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo. L’uomo i viventi e l’ambiente
Osservare e prestare attenzione
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al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.
Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare. Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità. Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita. Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali. Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.
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CURRICULUM di SCIENZE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FONTI DI LEGITTIMAZIONE: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18-12-2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
TRAGUARDI DI COMPETENZA DI SCIENZE
ABILITA’ SCIENZE
CONOSCENZE SCIENZE
FISICA E CHIMICA L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio ed all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica,… in varie situazioni di esperienza; In alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: esperienze sulle proprietà di acqua, aria, miscugli tra le sostanze; esperienze sui passaggi di stato e sulla dilatazione termica dei tre stati della materia; esperienze sui volumi dei corpi. Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: differenze tra miscugli omogenei ed eterogenei, esperienze sugli effetti del calore in relazione ai tre stati della materia.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
I tre stati della materia e le relative trasformazioni.
Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico ed interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni ed i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio +aceto.
Elementi di fisica: velocità, densità, concentrazione, forza ed energia, temperatura e calore.
Elementi di chimica: struttura dell’atomo, gli elementi chimici, reazioni chimiche, sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni chimiche.
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ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nelle loro diversità i bisogni fondamentali di piante ed animali ed i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
Osservare, modellizzare ed interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno utilizzando simulazioni al computer e/o visitando anche planetari. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia. Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di Sole e di Luna.
E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonchè dell’inuguaglianza dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità ed interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e scientifico.
Elementi di astronomia: sistema solare; universo; cicli dì e notte; alternanza delle stagioni; fenomeni astronomici; eclissi, moti degli astri e dei pianeti, fasi lunari. Coordinate geografiche.
Riconoscere anche con esperienze sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine. Osservare campioni di rocce diverse e riconoscerle anche mediante saggi chimico-fisici Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni( tettonica a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici ed idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione. Saper adottare misure di autoprotezione in caso di calamità naturali.
Elementi di geologia: fenomeni tellurici; struttura della Terra e sua morfologia,; rischi sismici, idrogeologici e vulcanici, atmosferici. Relazioni uomo-ambiente nei mutamenti climatici, morfologici, idrogeologici e loro effetti.
BIOLOGIA Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi. Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione delle specie.
Struttura dei viventi
Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare, collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi clorofilliana. Realizzare esperienze quali ad esempio: la dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e di microrganismi.
Classificazione di viventi e non viventi.
Biodiversità
L’uomo ed i suoi apparati Cicli vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi-ambiente; evoluzione ed adattamento.
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Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica. Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura ed il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti da fumo, dall’alcol, dalle droghe e dal doping.
Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare le biodiversità nei sistemi ambientali. Promuovere ed adottare atteggiamenti responsabili nello smaltimento e nel riciclo dei rifiuti, sia in ambito scolastico che domestico.
Igiene e comportamenti di cura della salute personale e collettiva : norme di igiene e di cura di sé; norme per una corretta alimentazione; prevenzione tabagismo, alcolismo e sostanze stupefacenti; educazione sessuale ed affettiva; prevenzione malattie sessualmente trasmissibili. Promozione di comportamenti solidali e di rispetto per gli altri; Elementi di Primo Soccorso; Educazione Stradale; Educazione ambientale; corretto uso di Internet e social network,.. Impatto ambientale dell’organizzazione umana.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CURRICULUM di TECNOLOGIA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA Fonti di legittimazione
COMPETENZE DI BASE DI TECNOLOGIA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18-12-2006 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012
FINE SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ABILITA’
.
Vedere e osservare L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
CONOSCENZE
Proprietà e caratteristiche dei material più comuni Modalità di manipolazione dei materiali più comuni Oggetti e utensili di uso comune,
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
loro funzioni e trasformazione nel tempo Risparmio energetico, riutilizzo e riciclaggio dei materiali Procedure di utilizzo sicuro di utensili e i più comuni segnali di sicurezza Terminologia specifica
Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
Caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuni Modalità d’uso in sicurezza degli strumenti più comuni
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del
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proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Prevedere e immaginare Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.
• •
•
immaginarne possibili miglioramenti. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni.
Intervenire e trasformare Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni. Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti. Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni. Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.
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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA Fonti di legittimazione
COMPETENZE DI BASE DI TECNOLOGIA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18-12-2006 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
ABILITA’
• •
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di • energia coinvolte. • È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. • Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la • funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. • Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di • semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
•
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi• di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e • socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche
Vedere, osservare e sperimentare Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. Prevedere, immaginare e progettare Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità.
CONOSCENZE
TECNOLOGIA Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni Modalità di manipolazione dei diversi materiali Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti più comuni e loro trasformazione nel tempo Principi di funzionamento di macchine e apparecchi di uso comune Ecotecnologie orientate alla sostenibilità (depurazione, differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali, riciclaggio…) Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche informatici) Segnali di sicurezza e i simboli di rischio Terminologia specifica
Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano. Intervenire, trasformare e produrre Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti) Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici. Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o casalingo Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti
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collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
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SEZIONE B: LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
1
Possiede conoscenze scientifiche elementari, legate a semplici fenomeni direttamente legati alla personale esperienza di vita. E’ in grado di formulare semplici ipotesi e fornire spiegazioni che procedono direttamente dall’esperienza o a parafrasare quelle fornite dall’adulto. Dietro precise istruzioni e diretta supervisione, utilizza semplici strumenti per osservare e analizzare fenomeni di esperienza; realizza elaborati suggeriti dall’adulto o concordati nel gruppo. Assume comportamenti di vita conformi alle istruzioni dell’adulto, all’abitudine, o alle conclusioni sviluppate nel gruppo coordinato dall’adulto. Esegue semplici rappresentazioni grafiche di percorsi o di ambienti della scuola e della casa. Utilizza giochi, manufatti e meccanismi d’uso comune, spiegandone le funzioni principali.
2
Possiede conoscenze scientifiche tali da poter essere applicate soltanto in poche situazioni a lui familiari. Osserva fenomeni sotto lo stimolo dell’adulto; pone domande e formula ipotesi direttamente legate all’esperienza. Opera raggruppamenti secondo criteri e istruzioni date. Utilizza semplici strumenti per l’osservazione, l’analisi di fenomeni, la sperimentazione, con la supervisione dell’adulto. È in grado di esporre spiegazioni di carattere scientifico che siano ovvie e procedano direttamente dalle prove fornite. Assume comportamenti di vita ispirati a conoscenze di tipo scientifico direttamente legate all’esperienza, su questioni discusse e analizzate nel gruppo o in famiglia. Realizza semplici elaborati
dai traguardi per la fine della scuola primaria
livello atteso nella scuola sec. di i grado
3
4
5
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
L' alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, formula ipotesi e ne verifica le cause; ipotizza soluzioni ai problemi in contesti noti.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Nell' osservazione dei fenomeni, utilizza un approccio metodologico di tipo scientifico.
L'alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Utilizza in autonomia strumenti di laboratorio e tecnologici semplici per effettuare osservazioni, analisi ed esperimenti; sa organizzare i dati in semplici tabelle e opera classificazioni. Interpreta ed utilizza i concetti scientifici e tecnologici acquisiti con argomentazioni coerenti. Individua le relazioni tra organismi e gli ecosistemi; ha conoscenza del proprio corpo e dei fattori che possono influenzare il suo corretto funzionamento.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Sa ricercare in autonomia informazioni pertinenti da varie fonti e utilizza alcune strategie di reperimento, organizzazione, recupero.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del
Sa esporre informazioni anche
livello atteso per la fine del primo ciclo
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza
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.
grafici, manuali, tecnologici a fini di osservazione e sperimentazione di semplici fenomeni d’esperienza, con la supervisione e le istruzioni dell’adulto .Esegue semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Legge e ricava informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio (giocattoli, manufatti d’uso comune).
proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato,.
utilizzando ausili di supporto grafici o multimediali. Fa riferimento a conoscenze scientifiche e tecnologiche apprese per motivare comportamenti e scelte ispirati alla salvaguardia della salute, della sicurezza e dell'ambiente, portando argomentazioni coerenti
dell'accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. L’ alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E’ a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
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Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE ARTISTICA INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
Disciplina ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria Classe 5 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
ABILITA’ ESPRIMERSI E COMUNICARE
Riconoscere colori e forme.
Distinguere le diverse tecniche grafico-pittoriche.
Distinguere diverse tecniche plastiche.
• CONOSCENZE
Elementi del linguaggio visivo: colori e forme.
Orientamento nello spazio.
Diverse tecniche di coloritura.
Conoscere gli elementi di base del linguaggio visivo
Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente. Conoscere alcune caratteristiche di materiali diversi. OSSERVARE E LEGGERE Leggere immagini: distinguere tra immagini reali/realistiche e tra irreali/fantastiche. Distinguere le componenti di un messaggio iconico.
Conoscere e usare i principali elementi del linguaggio visivo.
COMPRENDERE Usare i colori primari e secondari. Manipolare materiali plastici per produrre oggetti.
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE ARTISTICA INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
Disciplina ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CLASSE 3a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
ABILITA’ ESPRIMERSI E CONUNICARE
CONOSCENZE Elementi costitutivi del linguaggio visuale. Elementi costitutivi l’ espressione grafica, pittorica e plastica.
Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’ arte e della comunicazione visiva.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Produrre elaborati utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali anche multimediali.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini atte alla comunicazione consapevole.
Principali forme di espressione artistica. Tipologie del linguaggio visuale presenti nei diversi sistemi di comunicazione Concetto di tutela e salvaguardia delle opere d’arte e dei beni ambientali e paesaggistici del proprio territorio. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. .
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.
OSSERVARE E LEGGERE Utilizzare le diverse tecniche osservative per descrivere,
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con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale..
Leggere e interpretare un’ immagine o un’ opera d’ arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’ analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’ autore. . Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’ arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza ( arte, pubblicità, informazione, spettacolo). COMPRENDERE Riconoscere le caratteristiche fondamentali di un’ opera d’ arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico-culturale a cui appartiene. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
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LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE ARTISTICA LIVELLI DI PADRONANZA
1
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3
4
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
Osserva immagini statiche, foto, opere d’arte, filmati riferendone l’argomento e le sensazioni evocate.
Osserva opere d’arte figurativa ed esprime apprezzamenti pertinenti; segue film adatti alla sua età riferendone gli elementi principali ed esprimendo apprezzamenti personali.
Distingue forme, colori ed elementi figurativi presenti in immagini statiche di diverso Produce oggetti attraverso tipo. tecniche espressive diverse plastica, pittorica, Sa descrivere, su domande multimediale, musicale), se stimolo, gli elementi guidato, mantenendo distinguenti di immagini l’attinenza con il tema diverse: disegni, foto, proposto. pitture, film d’animazione e non. Produce oggetti attraverso la manipolazione di materiali, con la guida dell’insegnante. Disegna spontaneamente, esprimendo sensazioni ed emozioni; sotto la guida dell’insegnante, disegna esprimendo descrizioni
5 dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici Individua i beni culturali, espressivi. ambientali, di arte applicata presenti nel territorio, operando, Padroneggia gli elementi principali del È in grado di osservare, esplorare, con l’aiuto dell’insegnante, una linguaggio visivo, legge e comprende i descrivere e leggere immagini (quali prima classificazione. significati di immagini statiche e in opere d’arte, fotografie, manifesti, movimento, di filmati audiovisivi e di fumetti) e messaggi multimediali (quali Esprime semplici giudizi estetici prodotti multimediali. spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) su opere d’arte, opere Legge le opere più significative cinematografiche. Individua i principali aspetti formali prodotte nell’arte antica, medievale, dell’opera d’arte; apprezza le opere moderna e contemporanea, sapendole manufatti grafici, collocare nei rispettivi contesti storici, artistiche e artigianali provenienti da Produce plastici, pittorici utilizzando culturali e ambientali; riconosce il culture diverse dalla propria. tecniche, materiali, strumenti valore culturale di immagini, di opere e Conosce i principali beni artistico- diversi e rispettando alcune di oggetti artigianali prodotti in paesi regole esecutive diversi dal proprio. culturali presenti nel proprio territorio e semplici manifesta sensibilità e rispetto per la (proporzioni, uso dello spazio nel foglio, uso del colore, Riconosce gli elementi principali del loro salvaguardia. applicazione elementare della patrimonio culturale, artistico e prospettiva …). ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e Utilizza le tecnologie per conservazione. Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi(espressivi,narrativi,rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Distingue, in un testo iconicovisivo, gli elementi fondamentali del linguaggio visuale, individuandone il significato con l’aiuto dell’insegnante.
produrre oggetti artistici, integrando le diverse modalità espressive e i diversi linguaggi, con il supporto dell’insegnante e del gruppo di lavoro
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE MUSICALE
Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18/12/2006 Indicazioni nazionali per il curricolo2012 DISCIPLINA : MUSICA FINE SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA
ABILITÀ
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Riconoscere le funzioni e i contesti della musica, in relazione alle culture, ai tempi e ai luoghi di provenienza.
Riconosce gli elementi costitutivi di un brano musicale.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali appartenenti a generi e culture differenti. Esplora diverse possibilità espressive della voce, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Esplora diverse possibilità espressive di oggetti sonori e strumenti musicali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali,
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
CONOSCENZE Elementi essenziali per l’ascolto e la comprensione di eventi sonoro -musicali.
Elementi essenziali per la codificazione di eventi sonoro musicali.
Utilizzare voce e strumenti in modo consapevole, ampliando con gradualità anche le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonoromusicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e
Elementi essenziali per la produzione di eventi sonoro musicali
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appartenenti a generi e culture differenti.
non convenzionali.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari e le esegue con il corpo e gli strumenti. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali.
Fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE MUSICALE
Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18/12/2006 Indicazioni nazionali per il curricolo2012 DISCIPLINA : MUSICA FINE SCUOLA SECONDARIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ABILITÀ
CONOSCENZE
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
Conoscere la tecnica per l’uso corretto della voce e di strumenti musicali. Conoscere brani dal repertorio vocale e strumentale di vario genere e stile.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali.
Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.
Conoscere la notazione tradizionale e non. Conoscere la terminologia appropriata.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali.
Conoscere le regole del codice musicale e la tecnica per utilizzare strumenti informatici/elettronici/musicali.
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Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. Descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali. Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.
Conoscere gli elementi di base del linguaggio musicale: ritmo, melodia, timbro, dinamica, agogica, armonia. Conoscere alcune forme musicali. Conoscere e classificare strumenti musicali, gli strumenti dell’orchestra e le principali formazioni strumentali. Conoscere i principali usi e funzioni della musica nelle varie epoche storiche.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Progettare e realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali.
Conoscere le relazioni tra il linguaggio musicale e le altre forme di sapere artistico e letterario.
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SEZIONE B :LIVELLI DI PADRONANZA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE MUSICALE LIVELLI DI PADRONANZA
1
2
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
4
3
Distingue alcune caratteristiche fondamentali dei suoni. Ascolta brani musicali e li commenta dal punto di vista delle sollecitazioni emotive.
Nell’ascolto di brani musicali, esprime apprezzamenti non solo rispetto alle sollecitazioni emotive, ma anche sotto l’aspetto estetico, ad esempio confrontando generi diversi.
Si muove seguendoneil ritmo.
Canta in coro.
Produce eventi sonori utilizzando il corpo e strumentinon convenzionali e convenzionali.
Canta in coro mantenendo una soddisfacente sintonia con gli altri.
Produce eventi sonori e semplici brani musicali, anche in gruppo, con strumenti non convenzionali e convenzionali.
5
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esegue collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici curando intonazione, espressività, interpretazione
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
. Distingue gli elementi basilari del linguaggio musicale anche all’interno di brani musicali.
Riconosce gli elementi costitutivi di un brano musicale.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali appartenenti a generi e culture differenti. Esplora diverse possibilità espressive della voce, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Esplora diverse possibilità espressive di oggetti sonori e strumenti musicali. Esegue, da solo e in gruppo,
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Sa scrivere e leggere le note; sa utilizzare semplici spartiti per l’esecuzione vocale e strumentale
Esprime semplici giudizi estetici su brani musicali, opere d’arte, opere cinematografiche
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi
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semplici brani strumentali, appartenenti a generi e culture differenti.
anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari e le esegue con il corpo e gli strumenti. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali.
Fa uso di forme di notazione analogiche o codificate
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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- CURRICOLO D’ISTITUTO STRUMENTO MUSICALE
SCUOLA PRIMARIA ad indirizzo musicale L’apprendimento pratico della musica nella scuola primaria si colloca in un’ottica curricolare ed entro le coordinate delle Indicazioni Nazionali e degli Ordinamenti vigenti. Nel nostro Istituto si realizza attraverso la collaborazione del docente musicista della scuola primaria con gli insegnanti di strumento della secondaria di primo grado, consentendo di estendere a sei anni, anziché tre, i curricola, per una maggiore e più diffusa presenza della musica nella vita dell’istituto comprensivo, nell’ambito di progetti di verticalizzazione curricolare. Il modello didattico operativo scelto in questa esperienza è quello di una propedeutica strumentale che permetta, nella fase di avvio alle diverse pratiche strumentali, l’opportuna rotazione degli strumenti al fine di indirizzare gli alunni ad una scelta consapevole a conclusione del triennio. Qualora nel secondo o terzo anno di questo triennio l’alunno sia orientato ad una scelta definitiva, lo si metterà in condizione di dedicarsi ad un solo strumento, in previsione di un suo ingresso nella scuola secondaria di primo e secondo grado ad indirizzo musicale.
PERCORSO DI STUDIO IN PROSPETTIVA TRIENNALE: • Far esprimere musicalmente il bambino allo strumento in due modi: - con idee e materiali musicali propri (improvvisazione e creazione musicale). - con idee o materiali musicali di altri (interpretazione musicale). • Esplorazione dello strumento per stimolare la curiosità del bambino e il piacere della scoperta • Pratica ritmica. • Come sedere correttamente: stabilità, mobilità, equilibrio. • Primissime nozioni di teoria musicale. • Avviamento alla lettura della musica. • Ascolto attivo della musica. • Esecuzione di esercizi tecnici e facili brani nella forma della canzone sulle cinque note. • Avviamento ai primi brani musicali.
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COMPETENZE Sviluppo dell’orecchio musicale (memoria, attenzione, immaginazione)
ABILITA’ Imparare ad ascoltarsi e respirare insieme, attraverso la compresenza di più o bambini, come preaddestramento
CONOSCENZE Avere nozioni di base sullo strumento
per la musica d’insieme Maturazione delle proprie potenzialità espressive (linguistico musicali e tecnico strumentali)
Capacità di lettura musicale (rapporto segno-gestosuono-ascolto), intesa sia come notazione ritmomelodica occidentale, sia come intavolatura o sigle degli accordi, sia anche come scrittura simbolica e semplificata, che aiuti i bambini a maturare la loro capacità percettiva verso il prodotto sonoro
Espressività (senso ritmico, fraseggio, interpretazione)
Controllo della postura: imparare la giusta coordinazione muscolare dei movimenti compiuti dalle dita, dalla mano e dal braccio
Avere nozioni di base sulla lettura/scrittura delle note Σperimentare tecniche diverse di improvvisazioni a dialogo che aprano le lezioni ad una maggiore spontaneità e consentano di vivere esperienze musicali che risultino già significative nel momento in cui le si compie
Sperimentare attacchi del tasto, della corda o di quant’altro anche non convenzionali
Saper ascoltare attentamente il suono che si produce allo strumento e saper suonare con diverse sonorità
Saper ricercare immagini e paragoni affettivi (sensazioni, emozioni, stati d’animo, impressioni) che aiutino a
Avere dimestichezza e orientarsi sullo strumento
Capire l’importanza della postura
Mettere correttamente le dita sullo strumento
Avere nozioni di base sul sistema tonale
definire il senso espressivo di un suono, di una melodia. Acquisizione di un metodo di lavoro
Saper trasformare l’emozione in un movimento che a sua volta produce un suono: suonare significa effettuare un certo numero di azioni, e provare, mentre lo si fa, un piacere, un’emozione
Partecipare come esecutore a performance sia a scuola che nel territorio
Conoscere e percepire i cambi di tempo e di sonorità
Utilizzare diverse modalità di apprendimento e di esecuzione dei brani musicali (IMITAZIONE,IMPROVVISAZIONE,LETTURA)
Saper elaborare, reinventare delle parti, aggiungere
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prologhi o code, sviluppare l’idea melodica principale di un semplice brano musicale
Improvvisare, con l’ausilio di progetti pre-scritti e di schemi narrativi, che stimolano lo spirito di ricerca e la percezione delle svariate sfumature dello strumento
Controllare gli aspetti ritmico-temporali del brano (ad es. sincronismo, precisione negli attacchi, respiri)
Partecipare all’esecuzione di brani a più parti
Saper suonare, alla fine del percorso in modo espressivo, valorizzando il naturale respiro della frase musicale,la propria creatività, il piacere di suonare, di far musica
Imparare gradualmente ad ascoltare i suoni che si producono allo strumento per suonare in maniera espressiva Acquisire consapevolezza della forma e del carattere di ciò che si sta suonando con un approccio alla musica ad esempio narrativo, immaginando ad esempio lo schema di un racconto, dove i temi del brano eseguito diventano personaggi e i singoli episodi altrettante azioni sceniche
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CURRICOLO STRUMENTO MUSICALE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: STRUMENTO MUSICALE Fonti di legittimazione: specifiche norme di settore SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ad indirizzo musicale L'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali,storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell'educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest'ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso. (DM 201/1999 Allegato A 1. Indicazioni generali) COMPETENZE Imparare a gestire il proprio corpo, evitando la tensione muscolare come causa di fatica e cattiva qualità del
ABILITA’ Saper leggere correttamente la musica ed applicare allo strumento le conoscenze di base della teoria musicale
CONOSCENZE STRUMENTO MUSICALE: PIANOFORTE
suono Rispettare le regole del linguaggio musicale: andare a tempo, eseguire le note giuste, prestare attenzione ai Assimilare alcuni elementi essenziali riguardo alla metodologia di studio e alla memorizzazione dei brani appresi
Utilizzare lo strumento ponendo in stretta relazione tra loro lettura, gestualità (caduta, legato, staccato, articolazione, passaggio del pollice nelle scale) e produzione sonora
Assimilare lo schema di tutte le scale maggiori e minori e
respiri e alla dinamica nei suoi elementi essenziali (f – p; crescendo e diminuendo)
Il concetto e l'importanza della tecnica come insieme di gesti e movimenti compiuti dall'esecutore il cui effetto è di produrre suoni che, a loro volta, ricreino i sentimenti e il pensiero del compositore nella personale interpretazione dell'esecutore stesso.
Acquisire elementari procedimenti analitici di facili brani studiati
La tecnica come padronanza dei movimenti, coordinazione del corpo, corrispondenza tra gesti ed emozioni.
L'importanza di imparare ad "ascoltare" il proprio corpo: la tensione muscolare come causa di fatica,
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delle triadi maggiori e minori Saper applicare le tecniche strumentali acquisite per eseguire studi di diversa natura e facili brani di difficoltà progressiva
indolenzimento e cattiva qualità di suono.
Le due fonti di energia:
o La forza di gravità. o I muscoli.
Prendere dimestichezza con la lettura a prima vista L'elenco delle componenti basilari e delle loro facoltà motorie: dita, mano, avambraccio, braccio e Appropriarsi dei primi elementi di tecnica polifonica Acquisire il controllo di sé nelle prime esecuzioni pubbliche (alla presenza dell’insegnante, durante gli esami, ai saggi)
spalla.
La posizione corretta della mano sulla tastiera e l'attenzione rivolta soprattutto all'ultima falange del dito.
Imparare a suonare semplici brani assieme ad altri allievi, con la necessaria sicurezza e precisione ritmica, in uno spirito di collaborazione
Come sedere correttamente: stabilità, mobilità, equilibrio.
I tocchi principali e i loro effetti sonori:
o La caduta libera con le sue tre fasi: sollevamento, caduta, impatto.
o Il tocco sciolto con le sue due fasi: preparazione e percussione.
o Il legato con l'articolazione delle dita. o Lo staccato di: avambraccio, dito, polso o Il non legato.
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L'esecuzione di esercizi tecnici e facili brani nella forma della canzone sulle cinque note.
Il passaggio del pollice: scale e arpeggi.
La rotazione.
L'approfondimento delle nozioni di teoria musicale inerenti al lavoro tecnico sviluppato sulla tastiera.
L'effetto e l'utilizzo dei pedali: del piano, di risonanza, tonale.
La memorizzazione di un brano e le sue tecniche:
o Memoria visiva. o Memoria acustica. o Memoria cinetica. o Memoria intellettuale.
I principali fattori espressivi:
o I colori. o Il crescendo e il diminuendo. o Il ritardando e l'accelerando.
Il rubato e l'agogica.
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La scelta della diteggiatura più corretta.
L'applicazione dei diversi concetti tecnici a studi di diversa natura e facili brani di repertorio di difficoltà progressiva.
Nelle esecuzioni verranno considerati e valutati questi aspetti fondamentali per una performance convincente: 1.) esattezza delle note e dei valori 2.) uniformità ritmica 3.) abilità tecnica 4.) rispetto della dinamica e delle frasi 5.) stile appropriato 6.) qualità del suono. 7.) capacità interpretativa 8.) assetto posturale
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STRUMENTO MUSICALE: VIOLINO
COMPETENZE
OBIETTIVI (Abilità e conoscenze )
Saper montare lo strumento nelle sue diverse parti (tensione dell’arco e spalliera
Conoscere le diverse parti dello strumento e loro caratteristiche relative al materiale
Saper riconoscere la differenza di esecuzione dei suoni sulle diverse corde
Conoscere le caratteristiche principali della gamma sonora dello strumento
Saper portare lo strumento a sè mantenendo la posizione corretta durante l’esecuzione
Acquisire una corretta posizione della testa, degli arti superiori e di quelli inferiori per sostenere correttamente lo strumento
Consapevolezza dell’importanza dell’arco nella produzione del suono Emissione del suono Saper condurre l’arco controllando le diverse suddivisioni relative al movimento del braccio
Saper dosare il peso del braccio per riconoscere le diverse intensità per la produzione timbrica del suono (piano,forte, dolce, sonoro ecc.)
Condotta dell’arco nelle sue diverse parti
Controllo dell’arco volto ad ottenere differenti intensità
Padronanza dei principali colpi d’arco Saper condurre l’arco nelle sue diverse utilizzazioni per riprodurre suoni legati o staccati Conoscenza delle applicazioni delle dita della mano Sinistra Saper collocare la mano sinistra nelle diverse applicazioni riguardanti la tecnica della caduta delle dita
Saper controllare l’intonazione in successione dei suoni per gradi congiunti e non, con l’utilizzo delle diverse applicazioni delle dita.
Intonazione e lettura delle note
Produzione del suono
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Esplorazione e capacità di utilizzo delle possibilità timbriche dello strumento
L’articolazione
Saper eseguire le principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti, legature su una o più corde, staccato variazioni dinamiche e agogiche
Approccio all’esecuzione
Esecuzione di gruppo Eseguire correttamente semplici melodie, curandone fraseggio ed espressività La storia del violino Riconoscere e rispettare i segni convenzionali di attacco e di chiusura dei suoni e saper gestire la propria parte all’interno di una esecuzione articolata ascoltandosi e ascoltando gli altri.
Gli stili musicali
Conoscere una breve storia del violino attraverso i secoli e le culture di appartenenza
Riconoscere uno stile musicale e saper eseguire stili musicali diversi
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE MOTORIA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18/12/2006 Indicazioni nazionali per il curricolo2012 DISCIPLINA :MOTORIA FINE SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
ABILITA’
// corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi motori anche combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare/lanciare, ecc). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Sapersi orientare nell'ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole) il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressìva Utilizzare in fonila originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie Individuali e collettive. // gioco, lo sport, le regole e il falrplay Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport.
CONOSCENZE elementi di Igiene del corpo e nozioni essenziali di anatomia e fisiologia regole fondamentali di alcune discipline sportive Le principali funzioni fisiologiche e i loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico Consolidamento schemi motori e posturali Affinamento delle abilità motorie Affinamento delle capacità coordinative: controllo motorio, coordinazione, equilibrio, orientamento, forza, resistenza, rapidità Abbigliamento adeguato alle diverse attività Regole d'igiene Attività ludico-motoria e benessere Modalità espressive che utilizzano il linguaggio corporeo • • • • • •
Giochi di squadra Le regole nei vari giochi Regole di comportamento nelle diverse fasi del gioco ispirate alla correttezza e cortesia Attività ludico-motorie e benessere Vari tipi di sport
• Uso corretto degli attrezzi e degli spazi • Regole di comportamento per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni
Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione
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popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversitĂ , manifestando senso di responsabilitĂ . Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE - ESPRESSIONE CORPOREA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18/12/2006 Indicazioni nazionali per il curricolo2012 DISCIPLINA :MOTORIA FINE SCUOLA SECONDARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Saper utilizzare l'esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali.
Riconoscere il rapporto tra l'attività motoria e i cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza
Utilizzare e.correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva.
Approfondimento del ruolo dell'apparato cardiorespiratorio nella gestione del movimento
Sapersi orientare nell'ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole)
Approfondimento sulle procedure utilizzate nell'attività per i! miglioramento delle capacità condizionali
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
II linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee o intenzioni mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Saper decodificare i gestì di compagni e awersari in situazione di gioco e di sport Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all'applicazione del regolamento di gioco. Il gioco, lo sport, le regole e il fairplay Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
Elementi di igiene del corpo e nozioni essenziali di anatomia e fisiologia
Conoscenza di alcune regole di prevenzione e attuazione della sicurezza personale a scuola, in casa,e conoscere semplici elementi di primo soccorso Conoscenza delle principali patologie dovute all'ipocinesia e agli infortuni legati all'attività motoria e allo sport Sicurezza stradale: Riconoscere i segnali stradalie comprenderne i significato; conoscere e rispettare le principali norme stradali
Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma prepositiva alle scelte della squadra.
Conoscere alcune informazioni relative alle capacità coordinative e condizionali sviluppate nelle abilità
Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.
Riconoscere le componenti spazio- temporali in ogni situazione sportiva.
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Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l'altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta
Riconoscere moduli ritmici e suoni Riconoscere il ruolo del ritmo nelle azioni
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell'etĂ ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attivitĂ richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro.
Conoscere alcune tecniche e tattiche dei giochi sportivi. Conoscere il concetto di anticipazione motoria Conoscere i gesti arbitrali piĂš importanti delle discipline sportive praticate
Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l'altrui sicurezza. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Praticare attivitĂ di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all'assunzione di integratori, o di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).
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SEZIONE B :LIVELLI DI PADRONANZA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE CORPOREA LIVELLI DI PADRONANZA
1
2
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
4
3
Individua le caratteristiche essenziali del proprio corpo nella sua globalità (dimensioni, forma, posizione, peso…).
Coordina tra loro alcuni schemi motori di base con discreto autocontrollo.
Individua e riconosce le varie parti del corpo su di sé e gli altri.
Utilizza correttamente gli attrezzi ginnici e gli spazi di gioco secondo le consegne dell’insegnante.
Usa il proprio corpo rispetto alle varianti spaziali (vicino-lontano, davanti-dietro, sopra-sotto, alto basso, corto-lungo, grandepiccolo, sinistra destra, pienovuoto) e temporali (prima-dopo, contemporaneamente, velocelento). Individua le variazioni fisiologiche del proprio corpo (respirazione, sudorazione) nel passaggio dalla massima attività allo stato di rilassamento. Conosce l’ambiente (spazio) in rapporto al proprio corpo e sa muoversi in esso. Padroneggia gli schemi motori di base:strisciare, rotolare, quadrupedia, camminare, correre, saltare, lanciare, mirare, arrampicarsi, dondolarsi.
Partecipa a giochi di movimento tradizionali e di squadra, seguendo le regole e le istruzioni impartite dall’insegnante o dai compagni più grandi; accetta i ruoli affidatigli nei giochi, segue le osservazioni degli adulti e i limiti da essi impartiti nei momenti di conflittualità. Utilizza il corpo e il movimento per esprimere vissuti e stati d’animo e nelle drammatizzazioni. Conosce le misure dell’igiene personale che segue in autonomia; segue le istruzioni per la sicurezza propria e altrui impartite dagli adulti.
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta,in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente
dai Traguardi per la fine del primo ciclo 5
Coordina azioni, schemi motori, gesti tecnici, con buon autocontrollo e sufficiente destrezza.
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza in maniera appropriata attrezzi ginnici e spazi di gioco.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Partecipa a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra,rispettando autonomamente le regole, i compagni, le strutture. Conosce le regole essenziali di alcune discipline sportive.
Gestisce i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità senza reazioni fisiche, né aggressive, né verbali.
Utilizza il movimento anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, nelle rappresentazioni teatrali, nell’accompagnamento di brani musicali, per la danza,
Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
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Esegue semplici consegne in relazione agli schemi motori di base ( camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare, lanciare …). Utilizza il corpo per esprimere sensazioni, emozioni, per accompagnare ritmi, brani musicali, nel gioco simbolico e nelle drammatizzazioni. Rispetta le regole dei giochi. Sotto la supervisione dell’adulto, osserva le norme igieniche e comportamenti di prevenzione degli infortuni
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
utilizzando suggerimenti dell’insegnante.
Assume comportamenti rispettosi dell’igiene, della salute e della sicurezza, proprie ed altrui.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’anno
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CURRICULUM DI RELIGIONE FONTI DI LEGITTIMAZIONE: Indicazioni nazionali relative all’IRC (DPR 11 febbraio 2010)
DISCIPLINA : RELIGIONE fine classe terza scuola primaria TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura,sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico,sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza
ABILITÀ
CONOSCENZE
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo. Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro Conoscere la struttura e composizione della Bibbia.
la
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli
Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
fine scuola primaria ABILITÀ Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre ed annuncia il Regno di Dio con parole ed azioni.
CONOSCENZE Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo. Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico. Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo
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religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
apostoli
interreligioso.
Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente,nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche,riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche,riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. Riconoscere le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana. Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei Santi e in Maria la Madre di Gesù.pregare, di celebrare, ecc.). Atti degli apostoli.
Riconoscere le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana. Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei Santi e in Maria la Madre di Gesù.pregare, di celebrare, ecc.). Atti degli apostoli. Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù. Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità. Intendere il senso religioso del
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Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio. Individuare significative espressioni d’arte cristiana ( a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo. Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane. Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili in vista di un personale progetto di vita.
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CURRICULUM di RELIGIONE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI RELIGIONE FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FONTI DI LEGITTIMAZIONE: Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Conferenza Episcopale Italiana e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2010
TRAGUARDI DI COMPETENZA
ABILITA’
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.
CONOSCENZE
Dio e l’uomo Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni. Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce il lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.
Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo. Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio. La Bibbia e le altre fonti Individuare il contenuto centrale dei alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie e avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi. Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche
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(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto fi riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa. Il linguaggio religioso Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-antica, medioevale, moderna e contemporanea. Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto con quelli di altre religioni. Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dell’antichità ai nostri giorni.
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità finitezza ed esposizione al male.
I valori etici religiosi
Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e a la valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale religioso. Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile. .
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SEZIONE B: LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN RELIGIONE LIVELLO ATTESO NELLA SCUOLA PRIMARIA
LIVELLO ATTESO AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre e sui dati fondamentali della vita di Gesù.
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.
Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua. Riconosce che la Bibbia è libro sacro per cristiani ed ebrei e un documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo.
Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tale festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è libro sacro per cristiani ed ebrei e un documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
LIVELLO ATTESO NELLA SCUOLA SEC. DI I GRADO L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sull’assoluto, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della vita e dell’insegnamento di Gesù e li confronta con le vicende della storia civile passata e presente elaborando criteri per una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua i frutti e le tracce presenti a livello locale, italiano ed europeo. Sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità accogliente.
LIVELLO ATTESO PER LA FINE DEL PRIMO CICLO L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto fi riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
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relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Per quanto riguarda i compiti significativi e le competenze specifiche , questi saranno presentati nelle U.D.A. che i docenti prepareranno durante il corso dell’an
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDO DI COMPETENZA La competenza digitale è ritenuta dall’Unione Europea competenza chiave, per la sua importanza e pervasività nel mondo d’oggi. L’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Si ritrovano abilità e conoscenze che fanno capo alla competenza digitale in tutte le discipline e tutte concorrono a costruirla. Competenza digitale significa padroneggiare certamente le abilità e le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie, ma soprattutto utilizzarle con “autonomia e responsabilità” nel rispetto degli altri e sapendone prevenire ed evitare i pericoli. In questo senso, tutti gli insegnanti e tutti gli insegnamenti sono coinvolti nella sua costruzione.
COMPETENZA DIGITALE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ Utilizzare nelle funzioni principali alcuni apparecchi tecnologici.
CONOSCENZE I principali strumenti per l’informazione e la comunicazione.
Spiegare le funzioni principali e il funzionamento elementare degli apparecchi per la comunicazione e l’informazione
Funzioni principali degli apparecchi per la comunicazione e l’informazione.
Utilizzare il PC, con la supervisione dell’insegnantee utilizzare alcune funzioni principali.
Funzionamento elementare dei principali apparecchi di informazione e comunicazione.
Individuare alcuni rischi fisici nell’uso di apparecchiature elettriche ed elettroniche e ipotizzare soluzioni preventive.
Rischi fisici nell’utilizzo di apparecchi elettrici ed elettronici.
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie, conoscendone i principi di base soprattutto in riferimento agli impianti domestici.
CONOSCENZE Semplici applicazioni tecnologiche quotidiane e relative modalità di funzionamento.
I principali dispositivi informatici Utilizzare semplici materiali digitali per di input e output. l’apprendimento. I principali software applicativi utili per lo studio, con particolare riferimento alla videoscrittura, alle presentazioni e ai giochi Avviare alla conoscenza della Rete per didattici. scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago. Semplici procedure di utilizzo di Utilizzare il PC, alcune periferiche e programmi applicativi.
Internet per ottenere dati, fare Individuare rischi fisici nell’utilizzo delle ricerche, comunicare. apparecchiature elettriche ed elettroniche e i possibili comportamenti Rischi fisici nell’utilizzo di preventivi. apparecchi elettrici ed elettronici. Rischi nell’utilizzo della rete con Individuare i rischi nell’utilizzo della PC e telefonini. rete Internet e individuare alcuni comportamenti preventivi e correttivi.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
COMPETENZA DIGITALE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDO DI COMPETENZA COMPETENZA DIGITALE: La competenza digitale è ritenuta dall’Unione Europea competenza chiave, per la sua importanza e pervasività nel mondo d’oggi. L’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Si ritrovano abilità e conoscenze che fanno capo alla competenza digitale in tutte le discipline e tutte concorrono a costruirla. Competenza digitale significa padroneggiare certamente le abilità e le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie, ma soprattutto utilizzarle con “autonomia e responsabilità” nel rispetto degli altri e sapendone prevenire ed evitare i pericoli. In questo senso, tutti gli insegnanti e tutti gli insegnamenti sono coinvolti nella sua costruzione.
ABILITA’ Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.
CONOSCENZE Le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento I dispositivi informatici di input e output
Utilizzare materiali digitali per l’apprendimento. Utilizzare il PC, periferiche e programmi applicativi.
Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo dei fogli di calcolo
Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago.
Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare
Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie più comuni, anche informatiche.
Caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuni Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare (motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network, protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.) Fonti di pericolo e procedure di sicurezza
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SEZIONE B : LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA DIGITALE
1
2
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
4
5
3 Sotto la diretta supervisione dell’insegnante identifica, denomina e conosce le funzioni fondamentali di base dello strumento.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza i principali componenti, in particolare la tastiera.
Comprende e produce semplici frasi associandole ad immagini date
Sotto la diretta supervisione dell’insegnante e con sue istruzioni, scrive un semplice testo al computer e lo salva.
Comprende semplici testi inviati da altri via mail.
Con l’aiuto dell’insegnante, trasmette semplici messaggi di posta elettronica.
Utilizza la rete solo con la diretta supervisione dell’adulto per cercare informazioni
Scrive, revisiona e archivia in modo autonomo testi scritti. Costruisce tabelle di dati con la supervisione dell’insegnante. Confeziona e invia autonomamente messaggi di posta elettronica rispettando le principali regole della netiquette. Accede alla rete con la supervisione dell’insegnante per ricavare informazioni . Conosce e descrive alcuni rischi della navigazione in rete e dell’uso del telefonino e adotta i comportamenti preventivi
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Scrive, revisiona e archivia in modo autonomo testi scritti con il calcolatore; è in grado di manipolarli, inserendo immagini, disegni, anche acquisiti con lo scanner, tabelle. Costruisce tabelle di dati ; utilizza fogli elettronici per semplici elaborazioni di dati e calcoli Utilizza la posta elettronica e accede alla rete con la supervisione dell’insegnante per ricavare informazioni e per collocarne di proprie. Conosce e descrive i rischi della navigazione in rete e dell’uso del telefonino e adotta i comportamenti preventivi
Utilizza in autonomia programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, presentazioni per elaborare testi, comunicare, eseguire compiti e risolvere problemi. Sa utilizzare la rete per reperire informazioni,con la supervisione dell’insegnante; Organizza le informazioni in file, schemi, tabelle, grafici; collega file differenti. Confronta le informazioni reperite in rete anche con altre fonti documentali,testimoniali, bibliografiche. Comunica autonomamente attraverso la posta elettronica. Rispetta le regole della netiquette nella navigazione in rete e sa riconoscere i principali pericoli della rete (spam, falsi messaggi di posta, richieste di dati personali,ecc.), contenuti pericolosi o fraudolenti,evitandoli.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDO DI COMPETENZA Imparare a imparare è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per potere acquisire, organizzare e recuperare l’apprendimento. Va perseguita con sistematicità e intenzionalità fin dai primi anni di scuola, affinché le abilità che vi sono coinvolte possano essere padroneggiate dagli alunni in autonomia nell’adolescenza. Anche per questa competenza, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Infatti le strategie dell’Imparare a imparare debbono essere impiegate in tutte le azioni e le procedure d’apprendimento, in tutte le discipline. Tutti gli insegnanti e tutti gli insegnamenti sono coinvolti nella sua costruzione;il possederla non solo contribuisce al successo nell’apprendimento, ma anche al senso di fiducia, autostima e autoefficacia degli allievi.
COMPETENZA IMPARARE A IMPARARE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
CONOSCENZE
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
Leggere un testo e porsi domande su Semplici strategie di di esso memorizzazione
Ricavare informazioni da fonti diverse:testimoni, reperti.
Rispondere a domande su un testo o Schemi, tabelle, scalette su un video Utilizzare semplici strategie di memorizzazione Semplici strategie di organizzazione del tempo Individuare semplici collegamenti tra informazioni reperite da testi o filmati con l’esperienza vissuta o con conoscenze già possedute
Utilizzare i dizionari e gli indici. Utilizzare semplici schedari bibliografici. Leggere un testo e porsi domande su di esso.
CONOSCENZE Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari, dizionari, indici, motori di ricerca, testimonianze, reperti Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettuali.
Rispondere a domande su un testo. Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana Applicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni: individuare le informazioni principali di un testo narrativo o descrittivo; costruire brevi e semplici sintesi di testi letti; dividere un testo in sequenze Compilare elenchi e liste; compilare semplici tabelle Leggere l’orario delle lezioni giornaliero e settimanale e individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere
Utilizzare semplici strategie di memorizzazione
Strategie di memorizzazione. Stili cognitivi e di apprendimento; strategie di studio.
Individuare semplici collegamenti tra Strategie di autoregolazione e di informazioni reperite da testi, filmati, organizzazione del tempo, delle Internet con informazioni già possedute priorità, delle risorse. o con l’esperienza vissuta Individuare semplici collegamenti tra informazioni appartenenti a campi diversi (es. un racconto e un’informazione scientifica o storica; un’esperienza condotta sul proprio territorio e le conoscenze geografiche …) Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza anche generalizzando a contesti diversi
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Applicare semplici strategie di studio come: sottolineare parole importanti; dividere testi in sequenza; costruire brevi sintesi Compilare elenchi e liste; organizzare le informazioni in semplici tabelle Organizzare i propri impegni e disporre del materiale in base all’orario settimanale
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
COMPETENZA IMPARARE A IMPARARE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDO DI COMPETENZA
ABILITA’
IMPARARE A IMPARARE: Imparare a imparare è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per potere acquisire, organizzare e recuperare l’apprendimento. Va perseguita con sistematicità e intenzionalità fin dai primi anni di scuola, affinché le abilità che vi sono coinvolte possano essere padroneggiate dagli alunni in autonomia nell’adolescenza. Anche per questa competenza, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Infatti le strategie dell’Imparare a imparare debbono essere impiegate in tutte le azioni e le procedure d’apprendimento, in tutte le discipline. Tutti gli insegnanti e tutti gli insegnamenti sono coinvolti nella sua costruzione; il possederla non solo contribuisce al successo nell’apprendimento, ma anche al senso di fiducia, autostima e autoefficacia degli allievi.
Ricavare da fonti diverse (scritte, Internet …..), informazioni utili per i propri scopi (per la preparazione di una semplice esposizione o per scopo di studio)
Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari, dizionari, indici, motori di ricerca, testimonianze, reperti
Utilizzare indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e reperti
Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettuali
Confrontare le informazioni provenienti da fonti diverse; selezionarle in base all’utilità a seconda del proprio scopo Leggere, interpretare, costruire semplici grafici e tabelle; rielaborare e trasformare testi di varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti, semplici mappe
CONOSCENZE
Strategie di memorizzazione Strategie di studio Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità, delle risorse
Utilizzare strategie di memorizzazione Collegare nuove informazioni ad alcune già possedute Correlare conoscenze di diverse aree costruendo semplici collegamenti e quadri di sintesi Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da diverse aree disciplinari alla propria esperienza; Utilizzare le informazioni nella pratica quotidiana e nella soluzione di semplici problemi di esperienza o relativi allo studio Applicare strategie di studio: lettura globale; domande sul testo letto; lettura analitica, riflessione sul testo; Ripetizione del contenuto; ripasso del testo, con l’aiuto
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degli insegnanti Descrivere alcune delle proprie modalità di apprendimento Regolare i propri percorsi di azione in base ai feed back interni/esterni Utilizzare strategie di autocorrezione Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari Organizzare i propri impegni e disporre del materiale a seconda dell’orario settimanale e dei carichi di lavoro Organizzare le informazioni per riferirle ed eventualmente per la redazione di relazioni, semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici (programmi di scrittura) Trasferire conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi
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SEZIONE B : LIVELLI DI PADRONANZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA IMPARARE A IMPARARE
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2
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
4
5
3 In autonomia, trasforma in sequenze figurate brevi storie.
Riferisce in maniera comprensibile l’argomento principale di testi letti e storie ascoltate e sul contenuto, con domande stimolo dell’insegnante.
Formula ipotesi risolutive su semplici problemi di esperienza. E’ in grado di leggere e orientarsi nell’orario scolastico e settimanale. Ricava informazioni dalla lettura di semplici tabelle con domande stimolo dell’insegnante.
Con l’aiuto dell’insegnante, ricava e seleziona informazioni da fonti diverse per lo studio, per preparare un’esposizione.
Legge, ricava informazioni da semplici grafici e tabelle e sa costruirne, con l’aiuto dell’insegnante.
Sa ricavare e selezionare semplici informazioni da fonti diverse: libri, Internet…) per i propri scopi, con la supervisione dell’insegnante.
Utilizza semplici strategie di organizzazione e memorizzazione del testo letto: scalette, sottolineature, con l’aiuto dell’insegnante.
Pianifica sequenze di lavoro con l’aiuto dell’insegnante.
Mantiene l’attenzione sul compito per i tempi necessari.
Si orienta nell’orario scolastico e organizza il materiale di conseguenza.
Rileva
semplici problemi
Sa formulare sintesi scritte di testi non troppo complessi e sa fare collegamenti tra nuove informazioni e quelle già possedute, con domande stimolo dell’insegnante; utilizza strategie di autocorrezione.
Applica, con l’aiuto dell’insegnante, strategie di studio (es. PQ4R).
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Sa ricavare e selezionare per i propri scopi informazioni da fonti diverse
Ricava informazioni da fonti diverse e le seleziona in modo consapevole.
Sa formulare sintesi e tabelle di un testo letto collegando le informazioni nuove a quelle già possedute ed utilizzando strategie di autocorrezione
Legge, interpreta, costruisce, grafici e tabelle per organizzare informazioni.
Applica strategie di studio Sa utilizzare vari strumenti di consultazione Pianifica il suo lavoro valutandone i risultati Rileva problemi, individua possibili ipotesi risolutive e le sperimenta valutandone l’esito
Applica strategie di studio e rielabora i testi organizzandoli in semplici schemi, scalette, riassunti; collega informazioni già possedute con le nuove anche provenienti da fonti diverse. Utilizza in modo autonomo gli elementi di base dei diversi linguaggi espressivi. Pianifica il proprio lavoro e sa individuare le priorità; sa regolare il proprio lavoro in base a feedback interni ed esterni; sa valutarne i risultati. Rileva problemi, seleziona le ipotesi risolutive, le applica e ne valuta gli esiti. E’ in grado di descrivere le
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dall’osservazione di fenomeni di esperienza e formula ipotesi e strategie risolutive.
E’ in grado di formulare semplici sintesi di testi narrativi e informativi non complessi.
Ricava informazioni da grafici e tabelle e sa costruirne di proprie.
proprie modalitĂ e strategie di apprendimento
Sa utilizzare dizionari e semplici schedari bibliografici.
Sa pianificare un proprio lavoro e descriverne le fasi; esprime giudizi sugli esiti.
Sa rilevare problemi di esperienza, suggerire ipotesi di soluzione, selezionare quelle che ritiene piĂš efficaci e metterle in pratica.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDO DI COMPETENZA Le competenze sociali e civiche sono quelle su cui si fonda la capacità di una corretta e proficua convivenza. E’ forse la competenza più rilevante, senza la quale nessun altra può ritenersi costruita. Ne fanno parte, infatti, le dimensioni fondamentali di cui si sostanzia la competenza, ovvero l’autonomia e la responsabilità; implica abilità come il sapere lavorare in gruppo, il cooperare, il prestare aiuto, sostenere chi è in difficoltà, riconoscere e accettare le differenze. Anche in questo caso, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Le competenze sociali e civiche si costruiscono attraverso la predisposizione di un clima scolastico equilibrato e cooperativo, attraverso la lettura critica dei fenomeni sociali nell’ambiente di vita e in quello più allargato; attraverso un’azione diretta di educazione alla solidarietà,
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ Individuare e nominare i gruppi di appartenenza e riferimento Individuare i ruoli e le funzioni dei gruppi di appartenenza e il proprio negli stessi
CONOSCENZE Gruppi sociali riferiti all’esperienza, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, vicinato, comunità di appartenenza (quartiere, Comune, Parrocchia….)
Partecipare alla costruzione di regole Regole fondamentali della di convivenza in classe a nella convivenza nei gruppi di scuola appartenenza. Descrivere il significato delle regole Mettere in atto comportamenti corretti nel gioco, nel lavoro, nell’interazione sociale
Norme fondamentali della circolazione stradale come pedoni, ciclisti. Regole della vita e del lavoro in classe.
Ascoltare e rispettare il punto di vista altrui Significato di regola e norma. Individuare le differenze presenti nel gruppo di appartenenza relativamente a provenienza, condizione, abitudini, ecc. e rispettare le persone che le portano; individuare le affinità rispetto alla propria esperienza. Rispettare le proprie attrezzature e quelle comuni. Individuare alcuni comportamenti utili alla salvaguardia dell’ambiente e all’oculato utilizzo delle risorse e
Significato dei termini: regola, tolleranza, lealtà e rispetto. Principali servizi al cittadino presenti nella propria città. Usi e costumi del proprio territorio, del Paese e di altri Paesi (portati eventualmente da allievi provenienti da altri luoghi).
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ Conoscere le regole che permettono il vivere in comune, spiegarne la funzione e rispettarle Individuare, a partire dalla propria esperienza, il significato di partecipazione all’attività di gruppo: collaborazione, mutuo aiuto, responsabilità reciproca Individuare e distinguere alcune “regole” delle formazioni sociali della propria esperienza: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi Distinguere gli elementi che compongono il Consiglio comunale e l’articolazione delle attività del Comune Individuare e distinguere il ruolo della Provincia e della Regione e le distinzioni tra i vari servizi Mettere in atto comportamenti di autocontrollo anche di fronte a crisi, insuccessi, frustrazioni Mettere in atto comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, nella convivenza generale, nella circolazione stradale, nei luoghi e nei mezzi pubblici Esprimere il proprio punto di vista, confrontandolo con i compagni
CONOSCENZE Significato di “gruppo” e di “comunità” Significato di essere “cittadino” Significato dell’essere cittadini del mondo. Differenza fra “comunità” e “società” Organi e funzioni principali del Comune. Struttura del comune, della provincia e della Regione Significato dei concetti di diritto, dovere, di responsabilità, di identità, di libertà Significato dei termini: regola, norma, patto, sanzione. Significato dei termini tolleranza, lealtà e rispetto. Diverse forme di esercizio di democrazia nella scuola. Strutture presenti sul territorio, atte a migliorare e ad offrire dei servizi utili alla cittadinanza.
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all’empatia, alla responsabilità e proponendo Partecipare e collaborare al Partecipare e collaborare al lavoro collettivo in modo produttivo e pertinente Prestare aiuto ai compagni in difficoltà Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo autonomia e la responsabilità rispettarle. Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo
mettere in atto quelli alla sua portata. Assumere incarichi e portarli a termine con responsabilità. Partecipare e collaborare al lavoro collettivo in modo produttivo e pertinente Prestare aiuto ai compagni in difficoltà
Collaborare nell’elaborazione del regolamento di classe
Costituzione e alcuni articoli fondamentali.
Assumere incarichi e svolgere compiti per contribuire al lavoro collettivo secondo gli obiettivi condivisi
Carte dei Diritti dell’Uomo e dell’Infanzia e i contenuti essenziali.
Rispettare ruoli e funzioni all’interno della scuola, esercitandoli responsabilmente
Norme fondamentali relative al codice stradale.
Proporre alcune soluzioni per migliorare la partecipazione collettiva
Organi internazionali, per scopi umanitari e difesa dell’ambiente vicini all’esperienza: ONU, UNICEF, WWF…. .
Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà Rispettare l’ambiente e gli animali attraverso comportamenti di salvaguardia del patrimonio, utilizzo oculato delle risorse, pulizia, cura Rispettare le proprie attrezzature e quelle comuni Attraverso l’esperienza vissuta in classe, spiegare il valore della democrazia, riconoscere il ruolo delle strutture e interagisce con esse Confrontare usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e differenze Leggere e analizzare alcuni articoli della Costituzione italiana per approfondire il concetto di democrazia Mettere in relazione le regole stabilite all’interno della classe e alcuni articoli della Costituzione Mettere in relazione l’esperienza comune in famiglia, a scuola, nella comunità di vita con alcuni articoli della Costituzione
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDO DI COMPETENZA
ABILITA’
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: Le competenze sociali e civiche sono quelle su cui si fonda la capacità di una corretta e proficua convivenza. E’ forse la competenza più rilevante, senza la quale nessun altra può ritenersi costruita. Ne fanno parte, infatti, le dimensioni fondamentali di cui si sostanzia la competenza, ovvero l’autonomia e la responsabilità; implica abilità come il sapere lavorare in gruppo, il cooperare, il prestare aiuto, sostenere chi è in difficoltà, riconoscere e accettare le differenze. Anche in questo caso, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Le competenze sociali e civiche si costruiscono attraverso la predisposizione di un clima scolastico equilibrato e cooperativo, attraverso la lettura critica dei fenomeni sociali nell’ambiente di vita e in quello più allargato; attraverso un’azione diretta di educazione alla solidarietà, all’empatia, alla responsabilità e proponendo esperienze significative che consentano agli alunni di lavorare esercitando in prima persona la cooperazione, l’autonomia e la responsabilità
Comprendere e spiegare la funzione regolatrice delle norme a favore dell’esercizio dei diritti di ciascun cittadino Indicare la natura, gli scopi e l’attività delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte di quelle più vicine(Comune, Provincia, Regione)
Significato di “gruppo” e di “comunità”
Distinguere gli Organi dello Stato e le loro funzioni
Differenza fra “comunità” e “società”
Distinguere alcuni principi fondamentali della Costituzione italiana e collegarli all’esperienza quotidiana
Significato dei concetti di diritto, dovere, di responsabilità, di identità, di libertà
Leggere e analizzare gli articoli della
Significato dei termini: regola, norma, patto, sanzione
Costituzione che maggiormente si collegano alla vita sociale quotidiana e collegarli alla propria esperienza
Significato dei termini tolleranza, lealtà e rispetto
Conoscere e osservare i fondamentali principi per la sicurezza e la prevenzione dei rischi in tutti i contesti di vita Conoscere e osservare le norme del codice della strada come pedoni e come ciclisti Identificare i principali organismi umanitari, di cooperazione e di tutela dell’ambiente su scala locale,nazionale ed internazionale Comprendere e spiegare il ruolo della tassazione per il funzionamento dello stato e la vita della collettività Distinguere, all’interno dei mass media, le varie modalità
CONOSCENZE Significato di essere “cittadino” Significato dell’essere cittadini del mondo
Ruoli familiari, sociali, professionali, pubblici Diverse forme di esercizio di democrazia nella scuola Strutture presenti sul territorio, atte a migliorare e ad offrire dei servizi utili alla cittadinanza Principi generali dell’organizzazioni del Comune, della Provincia, della Regione e dello Stato La Costituzione: principi fondamentali e relativi alla struttura, organi dello Stato e loro funzioni, formazione delle leggi Organi del Comune, della Provincia, della Regione, dello Stato
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di informazione, comprendendo le differenze fra carta stampata, canale radiotelevisivo, Internet
Carte dei Diritti dell’Uomo e dell’Infanzia e i contenuti
Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie soluzioni proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti ; prestare aiuto a compagni e persone in difficoltà
Norme fondamentali relative al codice stradale
Contribuire alla stesura del regolamento della classe e al rispetto di esso ed in generale alla vita della scuola
Organi locali, nazionali e internazionali, per scopi sociali, economici, politici, umanitari e di difesa dell’ambiente
Impegnarsi con rigore nello svolgere ruoli e compiti assunti in attività collettive e di rilievo sociale adeguati alle proprie capacità Comprendere e spiegare in modo semplice il ruolo potenzialmente condizionante della pubblicità e delle mode e la conseguente necessità di non essere consumatore passivo e inconsapevole Agire in contesti formali e informali rispettando le regole della convivenza civile, le differenze sociali, di genere, di provenienza
Principi di sicurezza, di prevenzione dei rischi e di antinfortunistica
Elementi di geografia utili a comprendere fenomeni sociali: migrazioni, distribuzione delle risorse, popolazioni del mondo e loro usi; clima, territorio e influssi umani Caratteristiche dell’informazione nella società contemporanea e mezzi di informazione Elementi generali di comunicazione interpersonale verbale e non verbale
Agire rispettando le attrezzature proprie e altrui, le cose pubbliche, l’ambiente; adottare comportamenti di utilizzo oculato delle risorse naturali ed energetiche Individuare i propri punti di forza e di debolezza; le proprie modalità comunicative e di comportamento prevalenti in determinate situazioni e valutarne l’efficacia Confrontarsi con gli altri ascoltando e rispettando il punto di vista altrui Adattare i propri comportamenti e le proprie modalità comunicative ai diversi contesti in cui si agisce Controllare le proprie reazioni di fronte a contrarietà, frustrazioni, insuccessi, adottando modalità assertive di comunicazione Contribuire alla formulazione di proposte per migliorare alcuni aspetti dell’attività scolastica e delle associazioni e gruppi frequentati Manifestare disponibilità a partecipare ad attività promosse da associazioni culturali,
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sociali,umanitarie,ambientali, offrendo un proprio contributo, sviluppando capacitĂ relazionali valorizzando attitudini personali.
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SEZIONE B : LIVELLI DI PADRONANZA FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
1
2
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
4
5
3 Utilizza i materiali propri, quelli altrui e le strutture della scuola con cura.
Utilizza materiali, strutture, attrezzature proprie e altrui con rispetto e cura.
Rispetta le regole della classe e della scuola; si impegna nei compiti assegnati e li porta a termine responsabilmente.
Utilizza con parsimonia e cura le risorse energetiche e naturali: acqua, luce, riscaldamento, trattamento dei rifiuti …
Individua i ruoli presenti in famiglia e nella scuola, compreso il proprio e i relativi obblighi e rispetta i propri.
Condivide nel gruppo le regole e le rispetta; rispetta le regole della comunità di vita.
Rispetta le regole nei giochi. Accetta contrarietà, frustrazioni, insuccessi senza reazioni fisiche aggressive.
Rispetta i tempi di lavoro, si impegna nei compiti, li assolve con cura e responsabilità. Presta aiuto ai compagni, collabora nel gioco e nel lavoro. Ha rispetto per l’autorità e per gli adulti; tratta con correttezza tutti i compagni, compresi quelli diversi per condizione, provenienza, cultura, ecc. e quelli per i quali non ha simpatia. Conosce tradizioni e usanze del proprio ambiente di vita e le mette a confronto con quelle di compagni provenienti da altri
Utilizza materiali, attrezzature, risorse con cura e responsabilità, sapendo indicare anche le ragioni e le conseguenze sulla comunità e sull’ambiente di condotte non responsabili.
Utilizza con cura materiali e risorse.
Osserva le regole di convivenza interne e le regole e le norme della comunità e partecipa alla costruzione di quelle della classe e della scuola con contributi personali.
Comprende il senso delle regole di comportamento, discrimina i comportamenti non idonei e li riconosce in sé e negli altri e riflette criticamente.
Collabora nel lavoro e nel gioco, aiutando i compagni in difficoltà e portando contributi originali. Sa adeguare il proprio comportamento e il registro comunicativo ai diversi contesti e al ruolo degli interlocutori. Accetta sconfitte, frustrazioni, contrarietà, difficoltà, senza reazioni esagerate, sia fisiche che verbali. Ascolta i compagni tenendo conto dei loro punti di vista;
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
E' in grado di spiegare in modo essenziale le conseguenze dell'utilizzo non responsabile delle risorse sull'ambiente.
Collabora costruttivamente con adulti e compagni. Comprende il senso delle regole di comportamento, discrimina i comportamenti difformi. Accetta responsabilmente le conseguenze delle proprie azioni. Conosce i principi fondamentali della Costituzione e le principali funzioni dello Stato. Conosce la composizione e la funzione dell'Unione Europea ed i suoi principali organismi istituzionali.
Utilizza con cura materiali e risorse. E’ in grado di spiegare compiutamente le conseguenze generali dell’utilizzo non responsabile dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti e adotta comportamenti improntati al risparmio e alla sobrietà. Osserva le regole interne e quelle della comunità e del Paese (es. codice della strada); conosce alcuni principi fondamentali della Costituzione e le principali funzioni dello Stato; gli Organi e la struttura amministrativa di Regioni, Province, Comuni. Conosce la composizione e la funzione dell’Unione Europea e i suoi principali Organi di governo e alcune organizzazioni internazionali e le relative funzioni. E’ in grado di esprimere giudizi sul significato della ripartizione delle funzioni dello Stato, sul rapporto doveri/diritti e sul significato di alcune norme che regolano la vita civile, anche
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Paesi, individuandone, in contesto collettivo, somiglianze e differenze.
rispetta i compagni diversi per condizione, provenienza, ecc. e mette in atto comportamenti di accoglienza e di aiuto. Conosce le principali strutture politiche, amministrative, economiche del proprio Paese; alcuni principi fondamentali della Costituzione, i principali Organi dello Stato e quelli amministrativi a livello locale. E’ in grado di esprimere semplici giudizi sul significato dei principi fondamentali e di alcune norme che hanno rilievo per la sua vita quotidiana (es. il Codice della Strada; le imposte, l’obbligo di istruzione, ecc.) Mette a confronto le consuetudini del nostro Paese con alcune di quelle dei Paesi di provenienza di altri compagni per rilevarne, in contesto collettivo, somiglianze e differenze
Conosce le principali organizzazioni internazionali
operando confronti con norme vigenti in altri Paesi. E’ in grado di motivare la necessità di rispettare regole e norme e di spiegare le conseguenze di comportamenti difformi. Si impegna con responsabilità nel lavoro e nella vita scolastica; collabora costruttivamente con adulti e compagni, assume iniziative personali e presta aiuto a chi ne ha bisogno. Accetta con equilibrio sconfitte, frustrazioni, insuccessi, individuandone anche le possibili cause e i possibili rimedi. Argomenta con correttezza le proprie ragioni e tiene conto delle altrui; adegua i comportamenti ai diversi contesti e agli interlocutori e ne individua le motivazioni. Richiama alle regole nel caso non vengano rispettate; accetta responsabilmente le conseguenze delle proprie azioni; segnala agli adulti responsabili comportamenti contrari al rispetto e alla dignità a danno di altri
compagni, di cui sia testimone.
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDO DI COMPETENZA Lo spirito di iniziativa e intraprendenza è la competenza su cui si fonda la capacità di intervenire e modificare consapevolmente la realtà. Ne fanno parte abilità come il sapere individuare e risolvere problemi, valutare opzioni diverse, rischi e opportunità, prendere decisioni, agire in modo flessibile e creativo, pianificare e progettare. Anche in questo caso, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Anche questa competenza si persegue in tutte le discipline, proponendo agli alunni lavori in cui vi siano situazioni da gestire e problemi da risolvere, scelte da operare e azioni da pianificare. E’ una delle competenze maggiormente e coinvolte nelle attività di orientamento. E’ anch’essa fondamentale per lo sviluppo dell’autoefficacia e della capacità
SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA ABILITA’
CONOSCENZE
Valutare aspetti positivi e negativi rispetto ad un vissuto
Regole della discussione
Sostenere la propria opinione con argomenti coerenti
I ruoli e la loro funzione
Giustificare le scelte con semplici argomentazioni Formulare proposte di lavoro, di gioco … Confrontare la propria idea con quella altrui Conoscere i ruoli nei diversi contesti di vita, di gioco, di lavoro
Modalità di rappresentazione grafica (schemi, tabelle, grafici) Fasi di un problema Fasi di un’azione Modalità di decisione
FINE SCUOLA PRIMARIA ABILITA’ Assumere gli impegni affidati e portarli a termine con diligenza e responsabilità; Assumere semplici iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine Decidere tra due alternative (in gioco; nella scelta di un libro, di un’attività) e spiegare le motivazioni
Riconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali d’esperienza Formulare ipotesi di soluzione
Spiegare vantaggi e svantaggi di una semplice scelta legata a vissuti personali
Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza
Convincere altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegando i vantaggi; dissuadere spiegando i rischi
Organizzare dati su schemi e tabelle con l’aiuto dell’insegnante Spiegare le fasi di un esperimento, di una ricerca, di un compito …. Qualificare situazioni incerte in: possibili, impossibili, probabili Esprimere semplici giudizi su un messaggio, su un avvenimento … Cooperare con altri nel gioco e nel lavoro Ripercorrere verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito,di una
CONOSCENZE Strumenti per la decisione: tabelle dei pro e dei contro Modalità di decisione riflessiva Organizzazione di un’agenda giornaliera e settimanale Le fasi di una procedura Diagrammi di flusso Fasi del problemsolving
Descrivere le fasi di un compito o di un gioco Descrivere le azioni necessarie a svolgere un compito, compiere una procedura, portare a termine una consegna, ecc. Individuare gli strumenti a propria disposizione per portare a termine un
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di agire in modo consapevole e autonomo.
azione eseguiti.
compito e quelli mancanti Collocare i propri impegni nel calendario giornaliero e settimanale Progettare in gruppo l’esecuzione di un semplice manufatto; di un piccolo evento da organizzare nella vita di classe Individuare problemi legati all’esperienza concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione. Analizzare - anche in gruppo - le soluzioni ipotizzate e scegliere quella ritenuta piÚ vantaggiosa Applicare la soluzione e commentare i risultati
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SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione:
SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDO DI COMPETENZA Lo spirito di iniziativa e intraprendenza è la competenza su cui si fonda la capacità di intervenire e modificare consapevolmente la realtà. Ne fanno parte abilità come il sapere individuare e risolvere problemi, valutare opzioni diverse, rischi e opportunità, prendere decisioni, agire in modo flessibile e creativo, pianificare e progettare. Anche in questo caso, l’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Anche questa competenza si persegue in tutte le discipline, proponendo agli alunni lavori in cui vi siano situazioni da gestire e problemi da risolvere, scelte da operare e azioni da pianificare. E’ una delle competenze maggiormente coinvolte nelle attività di orientamento. E’ anch’essa fondamentale per lo sviluppo dell’autoefficacia e della capacità di agire in modo consapevole e autonomo.
ABILITA’
CONOSCENZE
Assumere e completare iniziative nella vita personale e scolastica, valutando aspetti positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze.
Fasi del problem solving
Pianificare azioni nell’ambito personale e scolastico, individuando le priorità, giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli non soddisfacenti.
Le fasi di una procedura
Organizzazione di un’agenda giornaliera e settimanale
Strumenti di progettazione: disegno tecnico; planning Diagrammi di flusso
Descrivere le modalità con cui si sono operate le scelte Utilizzare strumenti di supporto alle decisioni. Discutere e argomentare in gruppo i criteri e le motivazioni delle scelte mettendo in luce fatti, rischi, opportunità e ascoltando le motivazioni altrui
Strumenti per la decisione: tabella pro-contro; diagrammi di flusso; diagrammi di Ishikawa; tabelle multicriteriali Modalità di decisione riflessiva Strategie assertiva
di
argomentazione
e
di
comunicazione
Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi e distribuirle nel tempo Descrivere le fasi di un esperimento, di un compito, di una procedura da svolgere o svolti Organizzare i propri impegni giornalieri e settimanali individuando alcune priorità Pianificare l’esecuzione di un compito legato all’esperienza e a contesti noti, descrivendo le fasi, distribuendole nel tempo, individuando le risorse materiali e di lavoro necessarie e indicando quelle mancanti Progettare ed eseguire semplici manufatti artistici e tecnologici; organizzare eventi legati alla vita scolastica
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(feste, mostre, piccole uscite e visite) in gruppo e con l’aiuto degli insegnanti Calcolare i costi di un progetto e individuare modalità di reperimento delle risorse Individuare problemi legati alla pratica quotidiana e indicare ipotesi di soluzione plausibili Scegliere le soluzioni ritenute piÚ vantaggiose e motivare la scelta Attuare le soluzioni e valutare i risultati Suggerire percorsi di correzione o miglioramento Generalizzare soluzioni idonee a problemi simili Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza.
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SEZIONE B. Livelli di padronanza SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA
1
dai Traguardi per la fine della scuola primaria
2
4
5
3 Individua i ruoli presenti nella comunità di vita e le relative funzioni. Sostiene le proprie opinioni con semplici argomentazioni. In presenza di un problema, formula semplici ipotesi di soluzione. Porta a termine i compiti assegnati; assume iniziative spontanee di gioco o di lavoro. Descrive semplici fasi di giochi o di lavoro in cui è impegnato.
Conosce ruoli e funzioni nella scuola e nella comunità.
Rispetta le funzioni connesse ai ruoli diversi nella comunità.
Assume iniziative personali nel gioco e nel lavoro e le affronta con impegno e responsabilità.
Conosce i principali servizi culturali presenti nel territorio.
Porta a termine assegnati.
i
compiti
Sa descrivere le fasi di un lavoro sia preventivamente che successivamente ed esprime semplici valutazioni sugli esiti delle proprie azioni. Sa portare semplici motivazioni a supporto delle scelte che opera e, con il supporto dell’adulto. Sa formulare ipotesi sulle possibili conseguenze di scelte diverse. Riconosce situazioni certe, possibili, improbabili, impossibili, legate alla concreta esperienza. Sa formulare semplici ipotesi risolutive a semplici problemi di esperienza, individuare quelle che ritiene più efficaci e
Assume iniziative personali, porta a termine compiti, valutando anche gli esiti del lavoro. Sa pianificare il proprio lavoro e individuare alcune priorità. Sa valutare, con l’aiuto dell’insegnante , gli aspetti positivi e negativi di alcune scelte. Sa esprimere ipotesi di soluzione a problemi di esperienza, attuarle e valutarne gli esiti. Sa utilizzare alcune conoscenze apprese, con il supporto dell’insegnante, per risolvere problemi di esperienza. Generalizza le soluzioni a problemi analoghi, utilizzando suggerimenti dell’insegnante.
dai Traguardi per la fine del primo ciclo
Assume in modo pertinente i ruoli che gli competono o che gli sono assegnati nel lavoro, nel gruppo, nella comunità. Conosce le strutture di servizi, amministrative, produttive del proprio territorio e le loro funzioni; gli organi e le funzioni degli Enti territoriali e quelli principali dello Stato. Assume iniziative personali pertinenti, porta a termine compiti in modo accurato e responsabile, valutando anche gli esiti del lavoro; pondera i diversi aspetti connessi alle scelte da compiere, valutandone rischi e opportunità e le possibili conseguenze. Reperisce e attua soluzioni a problemi di esperienza, valutandone gli esiti e ipotizzando correttivi e miglioramenti, anche con il supporto dei pari. Utilizza le conoscenze apprese per risolvere problemi di esperienza e ne generalizza le soluzioni a contesti simili.
Conosce le principali strutture di servizi, produttive, culturali del territorio regionale e nazionale; gli organi amministrativi a livello territoriale e nazionale. Assume iniziative nella vita personale e nel lavoro, valutando aspetti positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze. Sa pianificare azioni nell’ambito personale e del lavoro, individuando le priorità, giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli non soddisfacenti. Collabora in un gruppo di lavoro o di gioco, tenendo conto dei diversi punti di vista e confrontando la propria idea con quella altrui. E’ in grado di assumere ruoli di responsabilità all’interno del gruppo (coordinare il lavoro, tenere i tempi, documentare il lavoro, reperire materiali, ecc.).
Con l’aiuto dell’insegnante e il
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realizzarle.
supporto del gruppo, sa effettuare semplici indagini su fenomeni sociali, naturali, ecc., traendone semplici informazioni
Individua problemi, formula e seleziona soluzioni, le attua e ne valuta gli esiti, pianificando gli eventuali correttivi. Sa, con la collaborazione del gruppo e dell’insegnante, redigere semplici progetti (individuazione del risultato atteso; obiettivi intermedi, risorse e tempi necessari, pianificazione delle azioni, realizzazione, valutazione degli esiti, documentazione). Con l’aiuto dell’insegnante e del gruppo, effettua indagini in contesti diversi, individuando il problema da approfondire, gli strumenti di indagine, realizzando le azioni, raccogliendo e organizzando i dati, interpretando i risultati
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METODOLOGIE L’Istituto si propone il raggiungimento delle seguenti finalità educative mediante l’utilizzo delle metodologie di seguito riportate:
FINALITÀ EDUCATIVE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I° IDENTITÁ
AUTONOMIA
COMPETENZE
CITTADINANZA
RELAZIONE
CONSAPEVOLEZZA DI SÈ
COMPETENZE
CITTADINANZA
AUTOSTIMA
ORIENTAMENTO
COMPETENZE
CITTADINANZA
1
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ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
OBIETTIVI
METODOLOGIE E STRUMENTI
IDENTITÀ AUTOSTIMA STAR BENE CON SE STESSI
Sviluppare la conoscenza, la consapevolezza e l’accettazione di sé: dei propri bisogni, interessi, potenzialità e limiti. Maturare il senso di autoefficacia. Riconoscere e vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi.
- Sfondo integratore. - Attività di accoglienza. - Attività per la conoscenza di sé. - Attività per una - comunicazione efficace.
AUTONOMIA
Sapersi organizzare in uno spazio e in tempi definiti. Assumere comportamenti adeguati a luoghi e a situazioni. Risolvere efficacemente situazioni problematiche. Assumere autonomamente decisioni, comportamenti e responsabilità.
-
Attività di gruppo informale. Attività di problem-solving. Didattica metacognitiva. Didattica dell’errore. Didattica della ricerca. Metodo di studio.
- Attività per la conoscenza degli Dare valore alla comunicazione e all’ascolto. altri. RAPPORTO CON Sviluppare la conoscenza e l’accettazione degli - Attività per lo sviluppo GLI ALTRI altri: dei loro bisogni, interessi, potenzialità, dell’empatia. limiti ed emozioni. - Attività per lo sviluppo di una comunicazione efficace.
DIVERSITÀ DISAGIO IN T EG R A Z I O N E
- Attività per lo sviluppo dell’empatia. - Lavori per gruppi misti di interesse o per classi parallele e/o verticali. Sviluppare la conoscenza e l’accettazione - Lavori in attività di gruppo degli altri, dei loro bisogni, interessi, informale. potenzialità, limiti ed emozioni. - Attività di co-costruzione Dare valore alla comunicazione della conoscenza. e all’ascolto. - Attività di accoglienza. Superare gli stereotipi “culturali”. - Attività per la conoscenza di sé. Riconoscere la diversità come arricchimento. - Attività per la conoscenza degli altri. - Attività per favorire una comunicazione efficace. - Attività e strategie per la risoluzione dei conflitti.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Collaborazione scuola-famiglia Raccolta di materiali sulle Esprimere e argomentare competenze raggiunte. sul proprio futuro esistenziale, Attività di collaborazione con sociale, formativo, professionale. soggetti personali, sociali e - agenzie del territorio. ORIENTAMENTO Formulare ipotesi future partendo - Per l’attività di orientamento dai percorsi umani e scolastici di alla ciascuno, in un’ottica di arricchimento e di una - scelta della scuola: azioni organizzate e attuate al realistica progettualità. proprio interno e adesione al Progetto Orione. Riconoscere regole condivise e rispettarle. - Attività e strategie per la Accettare le sanzioni in caso di - risoluzione dei conflitti. C I T T A D I N A N Z A mancato rispetto delle regole. - E Gestire il conflitto con varie - Attività per lo sviluppo di LEGALITÀ modalità. abilità sociali. Sviluppare nei confronti dell’ambiente - Attività di sensibilizzazione e atteggiamenti ed azioni rispettose e ricerca. responsabili. -
ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI
RACCORDO INTER DISCIPLINARE
CONTIN UITÀ
OBIETTIVI
METODOLOGIE E STRUMENTI
- Individuare tempi e modi di - Incontro /confronto. - Condividere gli obiettivi Dare all’attività educativa una dimensione - educativo-formativi. - Procedere periodicamente ad collegiale e interdisciplinare. attività di verifica e autovalutazione del percorso concordato. - Favorire con progetti opportuni il Creare un percorso progressivo, coerente e passaggio tra i vari ordini di unitario. scuolaattraverso la formazione di Condividere linguaggi e regole. commissioni eterogenee e nel Favorire l’interscambio professionale e rispetto delle specifiche formativo tra insegnanti di ordini di scuola competenze. diversi. - Formazione di commissioni eterogenee per la stesura di curricoli verticali.
Dimostrare coerenza negli SCUOLA atteggiamenti e nelle richieste. C O M E A M B I E N T E FORMATIVO Dialogare apertamente con la famiglia sulle scelte educative
- Attuazione del P.O.F. - Rendere esplicito e condiviso il curricolo implicito (abitudini, atteggiamenti, regole non scritte che caratterizzano l’ambiente formativo). - Stesura del contratto formativo con le famiglie nei plessi dove viene proposto.
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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE L’Istituto pone la valutazione come principio fondante dell’azione educativo-didattica: “ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012). Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, afferma che la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni, assume valenza formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle possibilità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione. La valutazione periodica e finale viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe attribuendo voti numerici riportati anche in lettere, nei documenti ufficiali.
La valutazione è parte integrante della programmazione poiché è possibile valutare solo dopo aver fissato gli obiettivi e i metodi dell’attività didattica ed educativa. L’apprendimento è per definizione una modificazione del modo di pensare e di sentire che si traduce in comportamenti nuovi (non sapevo/so; non sapevo fare/so fare). Valutare significa, dunque, fissare criteri e sistemi per verificare se e in che misura si sia realizzato il cambiamento. Il sistema valutativo tiene conto: Ø della centralità dell’alunno (riferimento al processo individuale); Ø del valore formativo dell’iter valutativo (individuo-gruppo classe-autovalutazione del docente); Ø del diritto alla personalizzazione dei percorsi.
L’Istituto Comprensivo 1° stabilisce un codice di autoregolamentazione sulle prove scritte ed orali in classe, fissando in sintesi quanto segue: Ø utilizzo sia di prove oggettive sia di prove non strutturate; Ø comunicazione agli alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di valutazione; Ø adeguato rapporto tra complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di preparazione; Ø prove graduate e prove semplificate per alunni in difficoltà.
Le verifiche periodiche e sistematiche vertono su: ü osservazioni sistematiche in itinere; ü conversazioni guidate; ü rielaborazioni orali e scritte;
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto ü test oggettivi (vero/falso, scelta multipla, completamento); ü questionari; ü grafici, lucidi…
Per rendere oggettiva la valutazione, nel caso di prove strutturate, si procede alla trasformazione in percentuale dei punteggi ottenuti e alla successiva attribuzione del voto numerico in base a una scala d’istituto (prove d’istituto). Per le prove non strutturate (scritte e orali) il voto in decimi viene attribuito sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in riferimento al curricolo. Per alunni in difficoltà vengono definiti percorsi personalizzati/individualizzati, in modo da dare a ognuno la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità. La valutazione delle aree disciplinari tiene conto non solo degli esiti delle verifiche ma anche dei seguenti fattori: impegno, partecipazione, interesse, progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di non attribuire voti inferiori al 4 (quattro) per la scuola secondaria di primo grado, non inferiori al 5 (cinque) per la scuola primaria. In relazione alle conoscenze, abilità, competenze e uso del linguaggio previsti dal curricolo, vengono concordati i seguenti criteri valutativi: Tabella degli indicatori Indicatore Significato attribuito Conoscenze Contenuti disciplinari appresi Abilità Applicazione delle conoscenze Competenze Applicazione delle conoscenze in contesti diversi e loro rielaborazione critica Linguaggio Uso di un linguaggio appropriato nelle diverse discipline
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SCUOLA PRIMARIA 10
9
8
7
6
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Rubrica valutativa Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Dimostra capacitĂ critica Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza completa della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza sicura della disciplina Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina Assimila le conoscenze con una certa padronanza Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza essenziale della disciplina Acquisisce la conoscenze in modo a volte mnemonico Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto Ha una conoscenza parziale o carente della disciplina Acquisisce le conoscenze in modo frammentario/disorganico Anche se guidato rivela difficoltĂ nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCENZE
ABILITÀ
COMPETENZE
Conoscenze complete, approfondite, ampliate e rielaborate in modo critico.
Sa cogliere e stabilire relazioni e collegamenti tra fenomeni ed eventi di discipline diverse; esprime valutazioni critiche e personali; usa in modo appropriato i linguaggi specifici.
Esegue compiti complessi, applica con facilità procedure in situazioni note e non note padroneggiando conoscenze e abilità.
Conoscenze complete, precise approfondite.
Sa cogliere e stabilire relazioni, effettua analisi e sintesi complete e precise; usa in modo appropriato i linguaggi specifici.
Esegue compiti complessi; sa applicare conoscenze e abilità anche in contesti nuovi.
Conoscenze complete e precise.
Sa cogliere e stabilire relazioni; effettua analisi e sintesi complete; utilizza adeguatamente i linguaggi specifici.
Esegue compiti di una certa complessità applicando con coerenza le giuste procedure.
Conoscenze più che sufficienti.
Conoscenze essenziali e sufficienti.
Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi e sintesi; utilizza discretamente i linguaggi specifici. Sa effettuare analisi e sintesi parziali;guidato opportunamente riesce a organizzare le conoscenze; usa i linguaggi in modo approssimativo.
Esegue compiti applicando le giuste procedure. Esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite in contesti noti.
Conoscenze generiche e incomplete e comunque superficiali.
Sa effettuare analisi solo parziali, ha difficoltà di sintesi e solo se opportunamente guidato riesce a organizzare le conoscenze; usa i linguaggi in modo impreciso.
Esegue semplici compiti; ha difficoltà ad applicare conoscenze e procedure acquisite.
Conoscenze lacunose e frammentarie.
Non sa orientarsi nelle varie attività, anche se guidato opportunamente. Mostra scarsa capacità di organizzare le poche conoscenze; usa i linguaggi in improprio. modo
Esegue solo compiti semplici e commette molti e/o gravi errori nell’applicazione delle procedure.
VOTO
10 dieci
9 nove
8 otto
7 sette 6 sei
5 cinque
4 quattro 4
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto La valutazione del comportamento verifica la capacità di rispettare le norme che disciplinano la vita scolastica e ha lo scopo di far maturare la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti per promuovere comportamenti coerenti con il corretto esercizio di una cittadinanza responsabile. I parametri sui quali vertono le osservazioni periodiche sistematiche nell’ambito del comportamento sono: Ø relazioni interpersonali; Ø uso degli strumenti didattici; Ø rispetto del regolamento della scuola; Ø costanza nella frequenza; Ø partecipazione alle proposte scolastiche e alla vita della scuola; Ø impegno e rispetto del compito. MOTIVAZIONE
VOTO
Tenendo conto della classe di frequenza, lo studente si segnala per la presenza di tutti i seguenti elementi: • frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, puntuale rispetto delle consegne; • rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; • disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.
10 dieci
Tenendo conto della classe di frequenza, lo studente si segnala per la presenza di tutti i seguenti elementi: • frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, puntuale rispetto delle consegne, lievi e sporadici episodi di disturbo e/o distrazione durante le lezioni; • rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; • disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.
9 nove
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
Tenendo conto della classe di frequenza, lo studente si segnala per: • frequenza e/o puntualità in classe non sempre regolare; qualche caso di ritardo per entrare a scuola; rispetto non sempre puntuale delle consegne e del Regolamento di istituto; qualche marcato episodio di disturbo e/o distrazione durante le lezioni; • rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; • selettiva disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.
8 otto
Presenza di richiami scritti sul Registro di Classe da parte del dirigente scolastico derivanti anche da uno solo dei seguenti elementi : • frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe; numerose richieste calcolate di permessi di entrata/uscita e/o numerose assenze «pericolose» in concomitanza di verifiche scritte/orali e/o di attività proposte dalla scuola (=atteggiamento opportunistico); frequenti inadempienze nel rispetto delle consegne e del Regolamento di istituto; • episodica mancanza di rispetto nei confronti di coloro che operano nella scuola; episodica mancanza di rispetto o uso non conforme alle finalità proprie delle strutture (aule, laboratori, palestre, spazi comuni, servizi) e degli arredi scolastici e dei beni altrui; • resistenza a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.
7 sette
Presenza più richiami gravi scritti sul Registro di Classe da parte del dirigente scolastico per reiterate infrazioni disciplinari, sospensioni dalle lezioni, derivanti dai seguenti elementi: • continua inosservanza delle consegne e/o dispregio del Regolamento di istituto; • comportamenti episodici che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, sottrazione di beni altrui, utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature, strumenti elettronici e informatici e cellulari); • grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche (sottrazione e/o danneggiamento), sottrazione di beni altrui; • atti di para bullismo
6 sei
Presenza più richiami molto gravi scritti sul Registro di Classe da parte del dirigente scolastico per reiterate infrazioni disciplinari, sospensioni dalle lezioni, derivanti da anche uno solo dei seguenti elementi • Comportamenti che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minacce, ingiurie, reati di natura sessuale o che creino una concreta situazione di pericolo per l'incolumità delle persone, come allagamenti, incendi, ecc.); • ogni altro comportamento penalmente perseguibile e sanzionabile: atti di bullismo e cyber bullismo.
5 cinque
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 prevede che al termine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria sia rilasciata la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni espressa in decimi. Nella scuola dell’Infanzia viene compilato il “Fascicolo Personale” che documenta il percorso di ogni bambino e contiene le schede di osservazione compilate e utilizzate per i colloqui individualizzati con i genitori. Nei documenti non ufficiali della scuola Primaria, vengono utilizzate modalità valutative non convenzionali concordate e condivise con alunni e famiglie. Sia per la scuola Primaria che per la scuola Secondaria di primo grado, il documento di valutazione è compilato al termine di ogni quadrimestre. Per la scuola Secondaria di primo grado sarà data adeguata comunicazione alle famiglie del percorso di apprendimento e dei risultati conseguiti, attraverso colloqui individuali e consegna di schede informative intermedie (bimestrali). Dall’anno scolastico 2015/16 l’Istituto ha adottato il modello Nazionale del Certificato delle Competenze proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione che accompagna gli alunni in uscita dal percorso formativo della scuola primaria e secondaria di primo grado. SCHEDA DI CERTIFICAZIONEDELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto IMPEGNO VALUTATIVO DEI DOCENTI “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali”. (Indicazioni per il curricolo, 2012) VERSO L’EUROPA L’Istituto si impegna a perseguire la raccomandazione del Parlamento Europeo che mira ad “…istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli… Ciò consentirà di migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche dei cittadini rilasciate secondo la prassi dei singoli stati membri.” (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio. 23/04/2008) PROVE INVALSI I test INVALSI sono delle prove scritte che hanno lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al termine della classe seconda e quinta della Scuola primaria, classe prima della Scuola secondaria di primo grado nel mese di maggio. Dal 2009 la prova concorre nella valutazione finale dell'esame del primo ciclo d'istruzione come prova scritta della classe terza della Scuola secondaria di primo grado. I contenuti dei test sono realizzati dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI) e riguardano le materie: italiano e matematica. L’INVALSI sostiene i processi di valutazione e autovalutazione delle scuole fornendo strumenti utili di analisi dei dati resi disponibili alle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti. Definisce un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati oggettivi comparabili tra le diverse scuole del territorio nazionale, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format è reso disponibile alle scuole entro ottobre di ogni nuovo anno scolastico. La restituzione dei risultati delle rilevazioni Invalsi degli apprendimenti alle singole scuole è oggetto di particolare attenzione da parte del nostro Istituto, in modo che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso alla scuola, la base per l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento. L'INVALSI, nell'intento di fornire informazioni affidabili e utili per la progettazione didattica, restituisce alle scuole i dati delle rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o vicine geograficamente e con l'Italia nel suo complesso. La lettura di questi dati permette di ottenere importanti informazioni per il miglioramento e il potenziamento dell'offerta formativa e delle pratiche didattiche.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto I dati restituiti dall'INVALSI riguardano fondamentalmente tre aspetti: - l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza; - l'andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso; - l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola prova. La lettura e l'interpretazione delle tavole e dei grafici possono essere quindi sia un utile strumento di diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, sia un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica. La restituzione delle prove Invalsi sono pubblicate nel RAV (Rapporto di Auto Valutazione di Istituto) tramite il fascicolo scuola in chiaro. AUTOVALUTAZIONE Il Ministero della Pubblica Istruzione recentemente ha individuato le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Autovalutazione (SNV) per gli anni scolastici futuri. L’autovalutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è indirizzata: al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli nazionali; alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione al cambio di grado tra ordine di scuole. Tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie), sono state coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del procedimento di valutazione. L'approccio è graduale e per fasi temporali successive. ll processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto è composto da più dimensioni ed è aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive. Il RAV fornisce una rappresentazione del nostro Istituto attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. I rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole saranno pubblicati nella sezione “Scuola in Chiaro” sul sito del MIUR e del nostro Istituto. Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche, formative alla crescita culturale e per favorire la piena attuazione dell’autonomia della nostra istituzione scolastica. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Per l’attuazione del Piano di Miglioramento (PDM) il nostro Istituto ha individuato come obiettivo prioritario gli esiti degli studenti focalizzando l’attenzione sui risultati scolastici: ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA’ TRAGUARDO Miglioramento delle performances Aumentare le performances degli scolastiche e disciplinari degli alunni. alunni seguendo un trend positivo. Risultati scolastici Valutare in modo condiviso e Misurare gli esiti degli alunni con oggettivo utilizzando criteri comuni metodi di valutazione condivisi. all’interno dell’Istituto. Il nostro Istituto proporrà, per le classi quinte della scuola primaria e terze della secondaria di primo grado, una settimana di didattica alternativa con corsi di recupero e potenziamento con l’obiettivo di arrivare al traguardo di migliorare le “performances” dei nostri alunni valutati tramite prove di istituto di inizio e fine anno. Tali risultati serviranno per formare classi più equieterogenee, verranno anche utilizzati indicatori comuni per la valutazione delle discipline e del comportamento. Ai fini dell’autovalutazione, inoltre, il nostro Istituto ritenendo la collaborazione e la trasparenza scuola- famiglia indispensabile per l’analisi dei bisogni e la ricerca delle risorse necessarie allo sviluppo globale dei ragazzi, proporrà la somministrazione di questionari di soddisfazione rivolti ai: -
genitori delle classi terminali di ogni ciclo scolastico (infanzia – primaria – secondaria); agli alunni di classe quinta primaria e terza media; ai docenti e al personale ATA come strumento di monitoraggio relativo all’area della didattica, dell’organizzazione interna e delle relazioni.
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Istituzione scolastica ……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONEDELLE COMPETENZE AL TERMINEDELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l’alunn ………………………………………………...…………………………………......., nat … a il………………..………,
…
………………………………………………….…………….…
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio C – Base
D – Iniziale
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
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Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione lingue straniere.
nelle
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Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
Competenze digitali.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
Imparare ad imparare.
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Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
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Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed espressione culturale.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
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…………………………..
………………………….. Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. . Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. . Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. . Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. . Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. .
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.
Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
………………………….. .
………………………….. . Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………….. .
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………... ………………………………………………………………………………………………………………………………… …..
Data ……………………..
Livello
Il Dirigente Scolastico ……………………………………………
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Istituzione scolastica _____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA Che l’alunn_………………………………………………………………..……………………, nat_ a……….…………………………………………………... il ………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B - Intermedio C – Base D– Iniziale
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
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Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
Comunicazione nelle lingue straniere.
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Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
Imparare ad imparare.
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Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
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Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
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Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
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Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
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Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...
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Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
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L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico ………………………………….
Livello
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI E AREE DI PROGETTAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI La nostra Istituzione Scolastica, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ha elaborato il seguente piano per il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi: • a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonchè alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea; • b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; • d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonchè della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; • e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; • g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; • h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media… • l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi sociosanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; • m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; • p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; • q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; • r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; • s) definizione di un sistema di orientamento. (Estratto dalla Legge 107, comma 7) 1
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto COMPETENZE LINGUISTICHE E LOGICO-MATEMATICHE
La scuola, per divenire “buona scuola”, ha l’obbligo di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza; “per contrastare le diseguaglianze socioculturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, per garantire il diritto allo studio.” La scuola ha, nel contempo, l’obbligo di valorizzare percorsi formativi individualizzati che rispondano ai bisogni anche degli allievi più dotati con lo scopo di ampliare le loro conoscenze. Dall’analisi del Rapporto di Autovalutazione 2014/15 emergono le priorità strategiche sulle quali l’Istituto orienta le proprie azioni didattiche e agisce sistematicamente, con particolare attenzione alle competenze linguistiche e logico-matematiche.
AREE DI PROGETTAZIONE
L’Istituto individua le seguenti aree di progettazione: • Inclusione • Digitalizzazione • Sicurezza • Competenza nella pratica e cultura musicale • Educazione motoria e a un sano stile di vita • Continuità e orientamento • Valorizzazione delle competenze linguistiche Per elaborare i progetti si sono considerati: • I bisogni sui quali intervenire • Gli obiettivi a breve e lungo termine • Le modalità di attuazione e verifica • La misurabilità dei risultati
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
Inclusione
Bisogni Educativi Speciali
Cittadinanza e pari opportunità
Azioni mirate -
Azioni mirate
alla prevenzione del disagio scolastico e delle difficoltà di apprendimento ai bisogni degli alunni adottati
- all’attuazione dei principi di pari opportunità, - al riconoscimento della parità tra i sessi, - alla lotta alla violenza di ogni genere, - all’integrazione degli alunni stranieri, - al miglioramento dell’italiano come L2
Progetti di area AREA DELL'INCLUSIONE L'area si occupa dell'inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), pertanto include alunni con caratteristiche diverse quali: • alunni con disabilità; • alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA); • alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (DES); • alunni stranieri di nuova alfabetizzazione, alunni adottati o in affido, alunni con particolari situazioni familiari che determinano difficoltà a livello emotivo; alunni nomadi (BES generico). Le diverse categorie indicate sono regolate da leggi o circolari diverse che, in alcuni casi, danno diritto all'assegnazione delle risorse quali gli insegnanti di sostegno, come nel caso degli alunni disabili, per le altre categorie, invece, vengono indicati strumenti e supporti didattici che garantiscono agli studenti il diritto al successo scolastico. La presente pianificazione nasce dalla necessità di supportare questi alunni nel loro percorso didattico affinché acquisiscano la strumentalità necessaria per l'acquisizione di autonomia di lavoro e di studio. Nel definire la progettualità di Istituto si deve necessariamente analizzare quali mezzi e strumenti sono presenti e operativi allo stato attuale per individuare le aree di carenza, che necessitano di miglioramento, e quali nuove strutture introdurre per la proposta di interventi mirati.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Un punto di forza dell'Istituto è rappresentato dai progetti di identificazione dei fattori di rischio di sviluppo di difficoltà di apprendimento per la scuola dell'infanzia “Impariamo a parlare meglio alla scuola dell'infanzia” e il progetto “In classe prima si legge meglio” per identificare precocemente gli alunni che potrebbero sviluppare un disturbo specifico di apprendimento. Entrambi i progetti rispondono all'accordo tra Ufficio Scolastico Regionale e Regione Veneto il quale prevede un iter preciso che le scuole devono seguire prima di segnalare un alunno per difficoltà scolastiche ai Servizi per l'età evolutiva di riferimento. Tale iter prevede la somministrazione di prove o di un questionario osservativo; training specifico della durata di almeno tre mesi sulle difficoltà rilevate; retest o ri - somministrazione del questionario per rilevare gli ambiti di miglioramento o di permanenza di difficoltà. Area della disabilità Bisogni rilevati: l'Istituto accoglie mediamente una quarantina di alunni con disabilità certificata (Legge 104/92) e circa la metà è in situazione di gravità (art. 3 comma 3 Legge 104/92). I docenti specializzati per il sostegno assegnati a questi alunni rispondono a progetti di deroga tratti dal PDF e PEI personali, e assegnati dall'Ufficio Scolastico Territoriale (USP). Area critica: 1) la quantità oraria dell’insegnante di sostegno nell’accompagnamento degli alunni che non rientrano nelle situazioni di gravità ma che hanno difficoltà nel permanere in classe per i tempi necessari; difficoltà di apprendimento, motivazione e memorizzazione. Per questi la quantità oraria di insegnante specializzato per il sostegno risulta rispetto ai loro bisogni, nella relazione con il gruppo classe e nella motivazione personale ad apprendere. 2) sostegno all’integrazione degli alunni disabili nel passaggio da un ordine di scuola all’altro sia per gli aspetti di guida nella comprensione del funzionamento della nuova scuola sia come accompagnamento negli apprendimenti relativi alle discipline scolastiche. Obiettivi da perseguire: -
sostenere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno attraverso l’uso di strategie relazionali e didattiche che gli permettano di seguire il lavoro del gruppo sezione/classe; dare continuità e aggiungere sostanza al percorso di apprendimento dell’alunno; motivare all’apprendimento; sostenere la memorizzazione; sostenere l’apprendimento attraverso il fare.
Modalità di attuazione: -
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scheda di osservazione dell’alunno per registrare la situazione pre-intervento e individuare i punti di forza e aree di difficoltà; Dall’osservazione dei punti di forza stendere un piano di lavoro, da concordare con i docenti curricolari e di sostegno, che tenga conto della valorizzazione della persona nella relazione con i pari; Individuare attività basate su compiti autentici, da realizzarsi in gruppi di lavoro, dove i contenuti da veicolare o esercitare trovino una loro naturale collocazione;
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
Semplificazione delle attività proposte alla sezione/classe per mantenere l’alunno agganciato al lavoro del gruppo di appartenenza; proposta di attività per tappe semplificate e molto dettagliate; proposta di materiali di lavoro con un unico contenuto, mirato e poco impegnativo a livello di tempi di esecuzione; anticipazione degli argomenti futuri per creare agganci cognitivi e preconoscenze finalizzate alla facilitazione della memorizzazione; uso di gratificazioni che dianno visibilità all’interno del gruppo classe (cartelloni dell’attività, coloritura di parti di un disegno da usare come rinforzo positivo…) .
Valutazione Strumenti operativi scheda di raccolta dati iniziale e finale rispetto ad aspetti relazionali (adulti e pari); a modalità operative ( tempi di lavoro, capacità di completare un semplice compito in autonomia); memoria di lavoro, memoria a breve e lungo termine; stili cognitivi; atteggiamento (collaborativo, oppositivo, passivo …); interessi personali; aree disciplinari: punti di forza, punti di debolezza … Indicatori: -
analisi dei cambiamenti avvenuti attraverso la comparazione dei dati presenti nella scheda osservativa in fase iniziale e finale; - numero di elementi di gratificazione a breve e medio termine utilizzati; Descrittori: -
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diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; valutazione dei risultati in termini di partecipazione e interesse (a cura dei docenti);
Area dei Disturbi Specifici di Apprendimento (BES) Legge 170/2010 e dei Disturbi Evolutivi Specifici (DES) Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successive Bisogni rilevati: La scuola aderisce a progetti in collaborazione con la rete territoriale CTI per l’identificazione di fattori di rischio e di individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento con la finalità di avviare percorsi personalizzati di recupero che mirano a distinguere la presenza di disturbi dell’apprendimento dalle difficoltà di apprendimento. In entrambi i casi l’intervento messo in atto è efficace per l’alunno ma mentre primo caso si dovrà procedere verso l’invio al Servizio AUSLL per la certificazione del disturbo, nel secondo caso sarà sufficiente un intervento sistematico e progressivo messo in atto dalla scuola. Area di criticità: 1) rispetto all’alunno: individuare risorse per progettare e realizzare interventi personalizzati finalizzati al recupero delle aree di difficoltà e all’avvio di processi meta cognitivi che aiutino lo studente ad acquisire consapevolezza rispetto alle proprie capacità e difficoltà. 2) individuare nei plessi uno spazio neutro e un docente esperto in grado di accogliere e contenere gli alunni con disturbi del comportamento;
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto 3) rispetto alla classe: avere un gruppo classe accogliente in grado di accettare la diversità e a sostenere la motivazione all’apprendimento dell’alunno con difficoltà di apprendimento attraverso un atteggiamento non giudicante. 4) rispetto ai docenti: essere formati e informati rispetto ai Disturbi dell’apprendimento e del comportamento, saper leggere una diagnosi; competenza rispetto alle strategie didattiche e all’uso di strumenti compensativi e dispensativi. 5) Rispetto alle famiglie: dialogare e condividere la progettualità educativa rispetto al percorso scolastico del figlio nel rispetto dei ruoli e delle competenze. Obiettivi da perseguire: 1) Individuare e proporre strategie didattiche che portino l’alunno all’autonomia di lavoro; 2) sostenere gli alunni in difficoltà o con possibile disturbo nelle classi in cui non sono previsti interventi o progetti ad hoc (classi II, III, IV, V scuola primaria; I, II, III secondaria) attraverso progetti specifici; 3) accogliere e accompagnare gli alunni con disturbi del comportamento; 4) programmare interventi plurisettimanali utilizzando training con l’utilizzo di strumenti standardizzati o pubblicati; 5) avviare percorsi mirati con continuità e per tempi adeguati; 6) conoscenza e diffusione di tecnologie specifiche da utilizzare a scuola e in famiglia a cura del CTI e CTS territoriali; 7) fornire ai docenti strumenti informativi per comprendere la tipologia di disturbo, facilitare la lettura della diagnosi e diffondere le procedure previste dalla normativa in materia; 8) creare alleanze con le famiglie per condividere metodologie didattiche, strumenti e interventi; 9) aiutare l’alunno a maturare atteggiamenti meta cognitivi rispetto alle proprie difficoltà per evolvere e utilizzare strategie di aiuto nei momenti in cui queste si rendano necessarie. Modalità di attuazione: -
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test di avvio di attività: prova di lettura (correttezza e velocità), prova di scrittura (va registrato il numero di errori), prova di comprensione e di attenzione. Griglia osservativa sull’atteggiamento dell’alunno rispetto alla scuola (partecipazione: numero interventi spontanei in classe; stile cognitivo, atteggiamento rispetto al compito …) Partendo dalla rilevazione iniziale stendere un piano di lavoro, concordato con i docenti curricolari, che consideri le strategie adeguate rispetto alle difficoltà dell’alunno in rapporto ai compiti assegnati e allo stile di apprendimento. I passaggi irrinunciabili in fase di apprendimento che devono essere rispettati e potenziati e sono: • L’accesso alle informazioni: in questa fase l’alunno con problemi di apprendimento o di attenzione ha difficoltà di decodifica, di memoria di lavoro e di memoria a breve e lungo termine; • Va sostenuta la comprensione: attraverso l’uso di strategie che portino l’alunno all’autonomia personale nell’organizzazione e nell’esecuzione del lavoro scolastico; • I materiali devono facilitare la rielaborazione e la selezione delle informazioni per aiutare lo studente nel capire e nel ricordare; • La memorizzazione va supportata attraverso strumenti quali immagini, mappe e tabelle; • Il recupero dei contenuti e quindi l’esposizione orale o scritta non deve essere intesa come ripetizione di quanto appreso in forma meccanica, ma come allenamento ad esprimersi anche se con il supporto di mappe. 6
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto -
Individuare attività basate su compiti autentici, da realizzarsi in gruppi di lavoro, dove i contenuti da veicolare o esercitare trovino una loro naturale collocazione; Facilitare la presentazione del compito fornendo consegne uniche , supportate da immagini, con interlinea 1,5; Pianificazione di interventi brevi che tengano conto dei tempi di attenzione dell’alunno; Introduzione di organizzatori anticipati quali le routine, schede predisposte , mappe… per la pianificazione e la realizzazione del lavoro; Uso di software e programmi informatici da utilizzare come strumenti compensativi; Condivisione di strumenti e strategie con le famiglie; Pianificazione dei tempi di lavoro per casa; Formazione per i docenti in collaborazione con la rete territoriale CTI e il CTS, l’AULSS 8, docenti esperti.
Valutazione Strumenti operativi - scheda di raccolta dati iniziale e finale rispetto a aspetti relazionali (adulti e pari); a modalità operative ( tempi di lavoro, capacità di completare un compito in autonomia); memoria di lavoro, memoria a breve e lungo termine; stili cognitivi; atteggiamento (collaborativo, oppositivo, passivo …); interessi personali; aree disciplinari; punti di forza, punti di debolezza; atteggiamento rispetto al compito (applicazione, evitamento, realizzazione minima, realizzazione parziale, rifiuto …); atteggiamento verso la scuola. - test iniziale e finale per registrare i dati relativi a lettura, scrittura, comprensione, attenzione. Indicatori: - analisi dei cambiamenti avvenuti attraverso la comparazione dei dati presenti nella scheda osservativa in fase iniziale e finale; - uso di schede di meta cognizione compilate a cura dell’alunno; - analisi iniziale e finale del numero di errori presenti nella lettura, in un testo scritto, in un calcolo matematico; - lavoro in autonomia: registrare periodicamente i tempi di lavoro autonomo rispetto a un compito di media difficoltà.
Descrittori: - diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; - valutazione dei risultati in termini di partecipazione e interesse rispetto al lavoro personalizzato e rispetto al lavoro nel gruppo classe (a cura dei docenti). - Valutazione del proprio lavoro in termini meta cognitivi (a cura dello studente) Alunni stranieri di nuova alfabetizzazione, alunni adottati o in affido, alunni con particolari situazioni familiari che determinano difficoltà a livello emotivo; alunni nomadi (BES generico). Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successive L’Istituto utilizza una modulistica ad hoc che viene finalizzata all’identificazione degli alunni BES da parte dei consigli di Intersezione, Interclasse e classe. Attraverso questi strumenti e la conseguente compilazione del PDP vengono tutelati gli studenti con situazioni personali particolari per il tempo ritenuto necessario o per l’intera annualità. Ogni rilevazione viene condivisa con la famiglia dell’alunno. La presente programmazione di interventi viene integrata e completata dal progetto stilato dal gruppo di lavoro sulle “Pari opportunità”. 7
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Bisogni rilevati: - Necessità di dare agli alunni stranieri o provenienti da adozioni internazionali, di nuovo arrivo, uno spazio e un tempo dedicato alla prima alfabetizzazione; - Formazione dei docenti rispetto all’accoglienza degli alunni stranieri sia per gli aspetti di tipo organizzativo ma anche didattico e relazionale; - Formazione dei docenti rispetto alle criticità che gli alunni adottati possono manifestare; - Dare risposta immediata alle situazioni di vita imprevedibili che colpiscono le famiglie dei ragazzi; - Garantire continuità al percorso educativo degli alunni nomadi o giostrai. Obiettivi da perseguire: - Essere preparati come scuola a ricevere tutti gli alunni indipendentemente dalle origini e dalla storia personale offrendo loro un ambiente sereno e accogliente; - Essere in grado di offrire agli alunni risposta ai bisogni sociali e di apprendimento; - Formazione dei docenti rispetto alle problematiche specifiche e alle strategie adeguate alle diverse situazioni; - Creare degli spazi di ascolto per alunni in particolare difficoltà emotiva.
Modalità di attuazione: - Creazione di uno spazio di accoglienza per la prima alfabetizzazione; - Personalizzazione gli interventi; - Uso di test di inizio e fine attività finalizzati alla registrazione dei risultati - Interventi mirati per gruppi di livello; - Progettazione di interventi con modalità cooperative o di peer education. - Strumenti operativi - Questionario (progetto gruppo “Pari opportunità”). Indicatori: - Test di ingresso e finale - numero di interventi realizzati e numero di interventi ai quali ha partecipato ogni singolo alunno; - Numero di parole apprese (stima); - Completezza delle frasi; - Capacità di realizzare un semplice compito scritto in autonomia in lingua italiana; Descrittori: - diario di bordo per registrare l’evolversi del percorso e le fasi significative; - livello di partecipazione registrato; - livello di percezione di sè da parte dell’alunno rispetto al percorso effettuato.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA, DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE E ALLA PACE BISOGNO: • Interiorizzazione delle regole OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: • Conoscenza delle regole scolastiche • Riflessione dei comportamenti positivi e negativi degli alunni all’interno del percorso scolastico • Interiorizzazione delle regole e del comportamento che ne deriva • Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui, rispettando persone cose e ambiente MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: • Normale attività in classe nelle varie discipline • Partecipazione alla costruzione delle regole della classe con contributi personali • Feste varie attuate nell’Istituto • Attività organizzate con varie associazioni del territorio • Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: • Osservazioni sistematiche del rapporto con l’ambiente, pari e adulti • Numero di segnalazioni positive o negative nel registro di classe e nel diario personale • Qualità delle feste e attività organizzate
BISOGNO: • Inclusione OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: • Sviluppare la consapevolezza di sé al fine della creazione della propria identità personale del riconoscimento dell’identità altrui • Accoglienza di tutti nel rispetto delle diversità di ciascuno • Individuazione delle affinità nella consapevolezza delle diversità • Progettare e realizzare insieme nelle potenzialità delle diversità • Promuovere la conoscenza di culture diverse
MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: • Attività di accoglienza di inizio anno per gli alunni in entrata • Lavori collettivi di ricerca, scambio e comunicazione in itinere • Attività in forma laboratoriale • Attività di accoglienza per gli alunni stranieri che entrano in corso d’anno • Attività di inserimento degli alunni diversamente abili • Partecipazione a progetti in collaborazione con enti locali • Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: • Clima sereno nelle classi • Risultati positivi nei processi d’apprendimento • Aumento e diminuzione delle segnalazioni negative nel registro di classe e nel diario personale
BISOGNO • Stare bene a scuola educando alla Pace OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: • Riflettere sui conflitti personali • Strategie per superare i conflitti personali educando alla Pace • Saper collaborare con tutti al di là dei sentimenti di simpatia e antipatia • Aiutare chi è in difficoltà, riconoscendo il valore della solidarietà • Conoscenza dei conflitti nel mondo riconoscendo l’importanza e le difficoltà nel mantenere un clima di pace
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: • Riflessione sui momenti di conflitti quotidiani • Lavori di gruppo, attraverso il cooperative-learning, circle-time, modeling, peer tutoring • Osservazioni sistematiche in itinere • Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi • Partecipazione alle feste e attività relative alla Pace realizzate nel comune di Castelfranco dalle varie associazioni di volontariato • Partecipazione a concorsi sulla Pace • Studio della storia e della geografia
MISURABILITÀ DEI RISULTATI: • Diminuzione dei conflitti • Clima più sereno in classe
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Risultati positivi nei processi d’apprendimento Aumento o diminuzione delle segnalazioni negative nel registro di classe e nel diario personale Qualità delle feste e attività organizzate
BISOGNO: • Democrazia e legalità OBIETTIVI A BREVE E LUNGO PERIODO: • Promuovere i valori dell’onestà, della correttezza e della legalità • Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui, rispettando persone cose e ambiente • Conoscere la Carta dei diritti dell’uomo e dell’infanzia • Conoscere alcuni articoli della nostra costituzione • Conoscere la storia della Repubblica • Conoscere l’Inno d’Italia e comprenderne il suo significato
MODALITÀ DI ATTUAZIONE E VERIFICA: • Riflettere nelle azioni quotidiane per sottolineare comportamenti onesti o disonesti • Commemorare alcune date importanti della nostra Repubblica • Cantare l’Inno d’Italia in occasione delle commemorazioni • Progetti attuati dal Consiglio Ragazzi MISURABILITÀ DEI RISULTATI: • Diminuzione di comportamenti scorretti/furbi • Benessere delle minoranze: diversamente abili, alunni con bisogni specifici, stranieri • Diminuzione dei conflitti e delle segnalazioni negative • Partecipazione attiva degli alunni nelle attività della scuola
INTERVENTI DI PRIMA ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI DI PRIMO INSERIMENTO NEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO E STEP SUCCESSIVI Bisogni: • Definire pratiche comuni all’interno delle scuole dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri • Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale • Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione 10
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Obiettivi a breve e a lungo termine: • Definire pratiche condivise all’interno delle varie scuole facenti parte dell’Istituto Comprensivo in tema di accoglienza di alunni stranieri • Sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto • Facilitare la loro accoglienza e integrazione • Fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana • Sviluppare le abilità comunicative • Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale (conoscere le regole fondamentali del vivere comune, conoscere il territorio e le sue risorse). • Creare le condizioni che aiutino l’integrazione all’interno della classe e rendano più sereno il rapporto con la scuola. Modalità di attuazione: • Rilevazione della situazione di partenza dell’alunno neo-arrivato • Elaborazione / proposta di percorso formativo personalizzato condiviso da tutti i docenti che operano sull’alunno (si fa riferimento alla progettazione della commissione BES) • Anche per gli alunni stranieri che non necessitano di prima alfabetizzazione prevedere, se necessario, una riduzione e una semplificazione dei contenuti per quanto riguarda la lingua dello studio • Nel lavoro in classe, privilegiare l’utilizzo di tecniche laboratoriali socializzanti (attività in piccolo gruppo, lavoro in gruppi di apprendimento cooperativo, Peer education, ecc.). Verifica: • Valutazione in itinere e finale dell’intervento sull’alunno straniero • Nella prima fase di inserimento, la valutazione riguarderà soprattutto i progressi che l’alunno ha compiuto nell’acquisizione della lingua italiana e in altre discipline dove la componente non verbale è preponderante • Nelle fasi successive, la valutazione sarà soprattutto formativa e valuterà i progressi fatti dall’alunno, relativamente al programma individualizzato svolto Misurabilità: • Test strutturati in base agli indicatori rielaborati dal Framework europeo per monitorare i traguardi raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati • Questionari elaborati dalla commissione per monitorare la situazione relazionale e di apprendimento nella sezione/classe di appartenenza
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
Digitalizzazione Sviluppo e miglioramento delle competenze digitali di alunni e personale attraverso il piano nazionale per la scuola digitale
ALUNNI
Azioni mirate allo: - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media - prevenzione e contrasto …,di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico.
PERSONALE Azioni mirate allo sviluppo delle competenze informatiche che permettano all’insegnante di sviluppare l’autonomia dello studente nel processo di apprendimento, usando le tecnologie in base agli obiettivi.
Progetti di area OPPORTUNITA' FORMATIVE E OBIETTIVI TRIENNALI PER I DOCENTI E GLI STUDENTI DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE L'I.C. 1° indica la volontà di far proprie le indicazioni del Piano Nazionale “la scuola digitale” attraverso l'ottimizzazione degli accessi internet in banda larga ad uso della didattica nelle scuole; l'uso sempre più sistematico dei cloud per la distribuzione della conoscenza e i contenuti digitali come realtà aumentata rispetto ai libri di testo cartacei nelle adozioni. Sarà prioritaria la formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning con l’obiettivo di trasformare gradualmente gli ambienti di apprendimento. Per quanto riguarda la formazione degli insegnanti, essa sarà finalizzata all'immediato utilizzo delle competenze via via acquisite con le classi e gli studenti loro assegnati. Una formazione autentica che sia quindi immediatamente spendibile e che possa essere messa nella pratica quotidiana fin da subito. Docenti: attività di formazione Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente del nostro istituto sono i seguenti: • • • •
rafforzamento delle competenze progettuali, valutative, organizzative in riferimento alla qualità del servizio scolastico; rafforzamento delle competenze psicopedagogiche; accompagnamento ai cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone e che comportano l'acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo socio-didattico; Adeguamento della mediazione didattica secondo i piani previsti dalla Legge di riforma.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Per la realizzazione di tali obiettivi si agirà su due aspetti: • •
promozione di corsi interni o esterni, sia predisposti dall'istituto che da scuole in rete, per favorire lo sviluppo professionale; favorire la partecipazione a corsi interni o esterni inerenti la didattica innovativa per ogni singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso.
Si farà ricorso secondo le esigenze, e attraverso le priorità sotto indicate, alle seguenti risorse: • Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori affini alle esigenze sopra evidenziate; • soggetti esterni individuati tra le Reti delle quali l’Istituto fa parte o ne è capofila; • soggetti o enti esterni individuati in base alle competenze necessarie • formazione a distanza e apprendimento in rete; Studenti: attività di formazione Per gli studenti delle Scuole Secondarie di 1° grado, molti di essi già interessati ai progetti di formazione per le Certificazioni Internazionali, l'Istituto intende estendere tale opportunità affinché possa essere offerta ad ognuno, e senza costi aggiuntivi, la formazione necessaria per il raggiungimento di tali Certificazioni. L’obiettivo, in questo caso è quello di rendere curricolare tale preparazione in modo da coinvolgere tutti gli studenti e rendere facoltativi i vari esami previsti e il conseguimento del Certificato internazionale, mentre per tutti gli studenti dell’Istituto, ad iniziare già dalle prime classi della Scuola Primaria, saranno sempre più utilizzati, in maniera integrata, i servizi offerti dal Cloud, in modo principale attraverso l'uso delle G.A.F.E. (Google Apps For Education). Alunni: attività di formazione Per gli alunni delle Scuole Primarie si prevede di estendere gradualmente l'uso degli strumenti mediali e tecnologici in accompagnamento alla didattica disciplinare, con l'obiettivo di modificare e rendere più incisivo l'intero contesto educativo utilizzando gli strumenti propri dell'ITC in modo prioritario e trasversale, ma assegnando al processo di apprendimento la centralità della formazione. Gli strumenti, le tecnologie comunicative e produttive saranno quindi solo il medium, il mezzo utilizzato per percorrere la strada del processo educativo. E’ fuori dubbio che le attività di formazione debbano dapprima rispondere alle richieste di un uso adeguato delle tecnologie informatiche che sia prima centrato sulle abilità strumentali per poter confluire in maniera trasversale nelle varie discipline.
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Continuità e orientamento
ACCOGLIENZA
CONTINUITÀ
Azioni mirate: Ai genitori - incontri informativi D.S. - scuola aperta, Agli alunni - Apertura della scuola ai nuovi iscritti nei giorni prestabiliti
Azioni mirate: - Ai docenti dei diversi gradi scolastici per il passaggio di informazioni, - All’utenza con visite e partecipazione a laboratori in continuità
ORIENTAMENTO
Azioni mirate: A genitori ed alunni - Informazioni sulle caratteristiche dei vari indirizzi: liceo-tecnicoprofessionale - Pubblicizzazione e partecipazione alle giornate di scuola aperta - Attività proposte dalla rete Orione - Serate informative
CONTINUITA’ INFANZIA/PRIMARIA BISOGNI: ALUNNI: * • Conoscere i futuri punti di riferimento ( spazi, docenti, personale della scuola) per affrontare serenamente il nuovo grado scolastico • Interagire con i pari e non • Arricchire e ampliare le proprie esperienze • Condividere valori propri della socialità FAMIGLIE: • Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali..) • Conoscere la struttura della futura scuola. DOCENTI: • Creare classi prime equilibrate • Avere le necessarie informazioni sugli alunni in ingresso * • Monitorare il processo di apprendimento • Creare progetti condivisi tra i diversi ordini di scuola* • Conoscere il percorso educativo-didattico svolto nella scuola dell’infanzia
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto OBIETTIVI:
PROMUOVERE LA QUALITA’ DELLA SCUOLA ALUNNI: • Consolidare la fiducia in se stessi e le aspettative verso il futuro* • Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico* • Favorire la costruzione di relazioni positive sviluppando competenze sociali* • Condividere idee e valori FAMIGLIE: • Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi • Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico DOCENTI : • Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi /formativi* • Ottenere informazioni sugli alunni in ingresso* • Formare classi prime equilibrate • Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti* MODALITA’ DI ATTUAZIONE ALUNNI: • Visita degli alunni dell’ultimo anno al plesso di riferimento del grado successivo* • Attuazione dei progetti di continuità condivisi tra i diversi ordini di scuola* FAMIGLIE: • Incontri di Scuola Aperta DOCENTI: • Incontri tra insegnanti dei diversi gradi scolastici* • Formazione classi prime anche sulla base di documentazione presente VERIFICA: FAMIGLIE: • Confronto con i docenti, durante i primi colloqui, sull’inserimento in classe prima DOCENTI: • Valutazione provenienza alunni in classe prima • Osservazione dell’atteggiamento dei bambini nel primo periodo scolastico • Confronto con le famiglie, durante i primi colloqui, sull’inserimento in classe prima • Informazioni di ritorno degli insegnanti della scuola primaria alle insegnanti della scuola dell’infanzia . MISURABILITA’ DOCENTI: • Numero alunni iscritti in classe prima. • Sia per il passaggio nido/infanzia che per il passaggio infanzia/primaria, dove è presente un asilo nido comunale
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CONTINUITÀ/PRIMARIA/SECONDARIA BISOGNI: ALUNNI E FAMIGLIE - Conoscere i futuri punti di riferimento (spazi, docenti, dirigenza..) con anticipo - Creare un rapporto di fiducia con il personale della scuola - Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali...) - Interagire con i pari e in maniera efficace - Arricchire/migliorare/ampliare le proprie conoscenze e competenze - Condividere valori e regole della convivenza civile DOCENTI - Creare classi prime equilibrate - Avere le necessarie informazioni sugli alunni in ingresso - Monitorare il processo di apprendimento - Creare continuità tra i diversi ordini di scuola OBIETTIVI: DOCENTI -
Promuovere la qualità della scuola Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico e del personale impiegato Favorire la costruzione di relazioni positive Ottenere informazioni sugli alunni in ingresso Formare classi prime equilibrate Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti
MODALITA` DI ATTUAZIONE: - Tabulazione esiti prove ingresso e I Quadrimestre sc. Sec. di I grado e restituzione degli stessi ai docenti della scuola primaria - Incontri con i docenti della scuola primaria - Formazione classi prime - Incontri di Scuola Aperta - Visite delle classi V ai plessi di sc.sec. con attività laboratoriali - Lezione Aperta VERIFICA - Valutazione provenienza alunni iscritti in classe prima - Questionario di gradimento da proporre alle famiglie alla fine delle giornate di Scuola Aperta, in forma anonima MISURABILITA` -
Numero alunni iscritti in classe prima Esiti prove di Ingresso e I Quadrimestre 16
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto ORIENTAMENTO BISOGNI: ALUNNI E FAMIGLIE -
Conoscere i futuri punti di riferimento (spazi, docenti, dirigenza..) con anticipo Creare un rapporto di fiducia con il personale della scuola Conoscere l’offerta formativa della futura scuola accogliente ( progetti, attività laboratoriali...) Interagire con i pari e in maniera efficace Arricchire/migliorare/ampliare le proprie conoscenze e competenze Condividere valori e regole della convivenza civile
DOCENTI -
Monitorare il processo di apprendimento Creare continuità tra i diversi ordini di scuola Pianificare e realizzare il progetto di vita Acquisire strategie decisionali Sviluppare processi metacognitivi Conoscere il mondo del lavoro Conoscere se stessi, le proprie conoscenze e competenze, i propri interessi, le proprie attitudini Proiettarsi nel futuro OBIETTIVI: ALUNNI E FAMIGLIE
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Comunicare e condividere idee, valori, progetti educativi/formativi Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico e del personale impiegato Favorire la costruzione di relazioni positive Individuare un progetto di vita Adottare strategie decisionali multicriteriali Acquisire consapevolezza sul proprio metodo di studio Acquisire consapevolezza di sè Condividere il consiglio orientativo Conoscere il sistema scolastico nazionale Conoscere l’offerta formativa della provincia e del territorio DOCENTI
-
Evitare la dispersione scolastica Dare indicazioni utili ai docenti accoglienti Facilitare il percorso di orientamento Condividere il consiglio orientativo 17
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto MODALITÀ DI ATTUAZIONE: -
Questionari di autoanalisi, su interessi, valori, attitudini/ unità di apprendimento sull’orientamento Passaggio di informazioni dalle scuole secondarie di secondo grado attraverso materiale cartaceo e digitale Giornate di Scuola Aperta Laboratori orientativi Incontri informativi e formativi per genitori e alunni Formulazione e condivisione con l’alunno e la famiglia del consiglio orientativo Consulenza orientativa
VERIFICA -
Iscrizioni alla scuola superiore
MISURABILITÀ -
Report della provincia sulle scelte scolastiche e coerenza tra consigli orientativi e scelte.
Musica L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare. Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del senso musicale degli alunni, anche con l’attuazione di quanto previsto dal D.M. 8/2011. L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica musicale stimola. Pertanto le attività dedicate ai plessi di scuola primaria prevedono percorsi di alfabetizzazione musicale di base e/o propedeutica strumentale (D.M.8/2011). Obiettivi: concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo; consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di espressione e di comunicazione; fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni portatori di situazioni di svantaggio; incrementare competenze nell’ambito delle tecniche e i media per la produzione e la diffusione di immagini e suoni. Le modalità di attuazione e verifica, la misurabilità dei risultati saranno definiti sulla base dei singoli progetti.
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Educare alla sicurezza, al movimento e ad un sano stile di vita
Educare alla sicurezza e ad un sano stile di vita significa guidare ogni persona a costruire, nel proprio modo di essere, atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione dei rischi e coscienza dei propri limiti. Queste competenze crescono e si formano di pari passo alla personalità e ne diventano parte integrante. La scuola, insieme alla famiglia e alle altre agenzie di formazione, ha il compito di aiutare gli alunni a svilupparle. Questa azione si permea di trasversalità e non riguarda solo la tematica della sicurezza degli ambienti in cui l’alunno vive, ma anche i comportamenti relativi alla salute e al benessere personale, al rispetto dell’ambiente e delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani: diventa un saper essere, un atteggiamento trasversale, che si traduce in modus vivendi. Il nostro Istituto, come agenzia che ha compito primo quello della formazione, ha indagato lo spazio vissuto dagli alunni e i loro stili per individuare gli ambiti d’intervento al fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi sopra citati:
Per gli alunni Esistente
Da progettare
Per i genitori Esistente
Da progettare
Spazio Giardini esterno spaziosi,
Collaborazione con la scuola nella realizzazione dei progetti
Spazio interno
- formazione sui pericoli presenti in palestra
- Collaborare alla progettazione e realizzazione del percorso a piedi - Progettare incontri sulla sicurezza in rete
Contesto extrascol astico
Ideazione e progettazione spazi e attrezzati attrezzature in solo alla collaborazione con scuola le Agenzie del dell’infanzia territorio Molto esiguo - Prove di evacuazione in rispetto ai momenti ri- caso di terremoto creativi e - Informativa non sull’organigramm attrezzato a sicurezza
Per il personale della scuola Esistente Da progettare
- Attivare percorsi di educazione stradale anche in collaborazione con la polizia municipale. - Sviluppare competenze di cittadinanza
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Contesto extrascol astico
Bisogno sul quale intervenire -Sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano -Formazione della persona e del cittadino - assumere comportamenti alimentari corretti - promuovere lo sport e il fair play
- cittadinanza Progettare alcuni percorsi per raggiungere la scuola a piedi in sicurezza, - Conoscere i fattori di rischio presenti negli ambienti sociali non mediati per evitare che si traducano in danno. - internet
Obiettivi Educativi
Obiettivi Cognitivi
-Il movimento per sperimentare le proprie possibilità interagendo con l’ambiente e gli altri - la partecipazione attiva -socializzazione e cooperazione - star bene con sé stessi e con gli altri - promuovere un’esperienza positiva che avvicini gli alunni allo sport -sport come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale -utilizzo delle attività motorie come strumento di innalzamento culturale e come mezzo di rimozione dei disagi e delle devianze giovanile -promuovere proficue collaborazioni scuola – territorio -conoscenza e rispetto del territorio
-Capacità di discriminazioni proprio ed esterocettiva; - schemi posturali e motori; -capacità di gestire l’equilibrio in condizioni statiche e dinamiche; -strutturazione movimento secondo categorie spaziotemporali; - ritmo, suono, movimento; - percezione e comprensione della relazione tra investimento di tempo ed energie e il proprio progresso, benessere e salute; - capacità di discriminazioni percettiva; - capacità di realizzare movimenti complessi; - conoscere alcuni fondamentali delle discipline sportive; - Conoscere le regole e saperle comprenderle, condividerle e rispettarle; - capacità di collaborare con gli altri; - capacità di agire in sicurezza per salvaguardare sé e gli altri;
Azioni -
-
Collaborazio ni con: C.O.N.I Associazioni sportive del territorio Tornei sportivi Manifestazio ni sportive Incontri con esperti su: alimentazion e, uso di sostanze nocive, fair play;
Collaborare alla progettazione e realizzazione del percorso a piedi Progettare incontri sulla sicurezza in rete
Metodologia - Metodo ludico; - metodo problem solving; metodo della libera esplorazione; metodo delle serie di ripetizioni; metodo degli esercizi di gara;
Strumenti di valutazione e verifica -osservazioni sistematiche; - percorsi strutturati; test motori; osservazioni in situazioni competitive;
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Bisogno sul quale intervenire
Obiettivi Educativi
Obiettivi Cognitivi
consapevolezza della relazione tra movimento, esercizio fisico e alimentazione; - saper rilevare e comprendere i cambiamenti morfologici del corpo e agire in modo adeguato per migliorarne l’efficienza e la condizione; - saper mantenere un impegno motorio e autocontrollo delle funzioni muscolari e cardio-respiratorio; -saper utilizzare efficacemente la coordinazione generale per realizzare gesti tecnici; -saper utilizzare in modo creativo repertori personali, modulando le azioni tecniche in contesto spazio-temporale variabile (regole, attrezzi, ambiente, avversari, compagni); - partecipare in forma propositiva alle scelte tattiche, saper gestire situazioni di gara e fair play, assumendo anche il ruolo dell’arbitro;
Azioni
Metodologia
Strumenti di valutazione e verifica
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea. PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE (INGLESE) scuola secondaria di primo grado Certificazione lingua inglese (KET) Finalità Raggiungere un livello di conoscenza della lingua più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale Obiettivi educativi Aprirsi ad una cultura diversa da quella di appartenenza Interagire con persone che parlano un’altra lingua Obiettivi cognitivi Potenziare le quattro abilità linguistiche (listening, speaking, reading, writing) Classi coinvolte Tutte le classi terze Attività previste Ascolto di messaggi e conversazioni Compilazione di schede predisposte Produzione di messaggi orali e scritti Metodologia Lezioni frontali in laboratorio linguistico Conversazioni in lingua Mezzi e strumenti Utilizzo di vari strumenti multimediali e cartacei Tempi e fasi di realizzazione 20 ore (periodo: febbraio-maggio) Prodotto finale o momento conclusivo Raggiungere il livello europeo A2 dell’Esame nelle quattro abilità Strumento di valutazione Valutazione del Cambridge Institute PROGETTO DI POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE (SPAGNOLO) scuola secondaria di primo grado Certificazione lingua spagnola (DELE A2/B1 ESCOLAR) Finalità Conseguimento della certificazione linguistica come strumento di promozione e valorizzazione personale spendibile in ambito scolastico e, in futuro, a livello professionale. Obiettivi educativi Il corso mira ad approfondire le conoscenze lessicali e morfosintattiche coerenti con i modelli di riferimento del Quadro Comune Europeo. Gli studenti avranno la possibilità di ottenere una certificazione ufficiale, riconosciuta a livello internazionale dei livelli di conoscenza, di pratica e di padronanza della lingua spagnola. Obiettivi cognitivi Lo scopo del corso è di motivare gli alunni e stimolarli ad un consolidamento delle loro conoscenze e competenze in lingua straniera. Essi misureranno le loro capacità nell’affrontare le diverse prove di valutazione e la padronanza raggiunta a livello scritto e orale.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Classi coinvolte Le classi terze Attività previste Attività di laboratorio e lettorato Ascolto di messaggi e conversazioni Compilazione di schede predisposte Produzione di messaggi orali e scritti Metodologia Poiché le competenze linguistiche richieste agli alunni per sostenere le prove d’esame corrispondono esattamente agli obiettivi previsti dalla programmazione di L2 della scuola media, la metodologia non differirà da quella adottata a livello curricolare. Sarà però arricchita da materiale didattico, da attività laboratoriali di ascolto e produzione orale e da test sul modello previsto nell’esame. Mezzi e strumenti Prove d’esame delle precedenti sessioni, laboratorio linguistico per la comprensione auditiva, lezioni di conversazioni guidata su temi di carattere familiare e quotidiano. Tempi e fasi di realizzazione 10 incontri di un’ora e mezza ciascuno da inizio marzo a metà maggio. Gli alunni interessati alla frequenza del corso riceveranno il calendario delle lezioni e delle prove scritte e orali nel corso del mese di febbraio. Materiali e costi previsti Il materiale sarà interamente fornito dall’insegnante sotto forma di fotocopie. Il costo che gli alunni dovranno sostenere è di 91 euro che corrisponde all’importo della tassa d’ iscrizione per l’Esame A2/B1 Prodotto finale o momento conclusivo L’Esame si svolgerà in due date diverse (20 maggio 2016 prova scritta, 21 maggio 2016 prova orale) Gli alunni che conseguiranno un voto alto in ogni prova otterranno la Certificazione livello B1; coloro che avranno un voto più basso, entro comunque un minimo previsto dall’Ente certificatore, otterranno il livello A2. Strumento di valutazione Le competenze acquisite dagli alunni costituiscono crediti formativi capitalizzabili e cumulabili che permettono ad ogni allievo di costruirsi un portfolio linguistico personale lungo tutto l’arco della scolarità. Tali competenze saranno verificate dall’Ente certificatore esterno, l’Istituto Cervantes di Madrid, a cui verranno inviati tutti gli elaborati prodotti dagli studenti.
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PROGETTI E ATTIVITA’ D’ISTITUTO Nella scuola dell'infanzia si parla meglio Le scuole dell'Infanzia partecipano alla sperimentazione di un progetto per la rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento . L 'iniziativa, proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco e dall'AULSS 8, prevede una formazione iniziale per gli insegnanti e i genitori, la somministrazione di due prove individuali ai bambini, una nel mese di ottobre e una nel mese di maggio, e la proposta di percorsi metafonologici mirati alle diverse difficoltà.
In classe prima si legge meglio Viene proposto ai bambini delle classi prime della scuola primaria al fine di cogliere precocemente la presenza di difficoltà nell’apprendimento nella lettoscrittura. Prevede due prove di dettato, la prima nel mese di gennaio e la seconda nel mese di maggio, la predisposizione di gruppi di lavoro specifici per i diversi livelli di acquisizione, finalizzati a dare risposta alle diverse difficoltà e avviare un lavoro di recupero. Il progetto viene attuato in collaborazione con la AUSLL 8, l’Amministrazione Comunale e il CTI di Asolo e Castelfranco.
Continuità e accoglienza La scuola progetta percorsi in verticale tra scuole di ordini diversi. Crea, per gli anni-ponte, delle attività comuni inserite nella normale progettazione. Cura particolarmente l'accoglienza verso i nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia.
Progetto scuola aperta Vengono organizzate delle giornate di “Scuola aperta” per i genitori e per gli alunni interessati ad iscriversi alle scuole dell’istituto. Si offre loro l’opportunità di: Ø visitare i diversi ambienti scolastici; Ø avere ulteriori chiarimenti riguardanti l’organizzazione della scuola; Ø vedere gli alunni impegnati neilaboratori e/o nelle normali attività in classe. Un’insegnante sarà a disposizione per accompagnare i genitori nel corso della visita. È previsto, inoltre, un incontro con i genitori degli alunni nuovi iscritti in periodi concordati.
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Educazione all’affettività L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale (4° e 5° anno della scuola primaria e tutte le classi della Secondaria) in un ambito ampio dello sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare in modo più sereno i fenomeni corporei, affettivi e relazionali legati al loro sviluppo. Vengono avviati, inoltre, progetti di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno del bullismo per favorire la scelta di stili comportamentali corretti, una maggiore conoscenza di sé e la capacità di instaurare relazioni interpersonali positive.
Progetto SPAZIO - ASCOLTO Il progetto ha la finalità di promuoverela cultura del benessere a scuola favorendo negli alunni la conoscenza di sé, la definizione di situazioni personali, l’esplorazione dei propri punti di forza e di debolezza per contribuire al rinforzo delle abilità sociali e per prevenire comportamenti a rischio. Un team di docenti, formati grazie ad un percorso di aggiornamento mirato, offre agli studenti la possibilità di esporre , in modo riservato, le proprie problematiche e disagi.
Educazione alla sicurezza stradale L’attività ha lo scopo di formare una coscienza tra gli alunni, necessaria quando ci si muove per le vie, sviluppando la conoscenza delle norme di legge, dei comportamenti corretti sulla strada e dei comportamenti ispirati alla cultura della legalità. Coinvolge tutte le fasi della scolarizzazione. In collaborazione con la Provincia di Treviso, l’Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, si sperimenta un percorso didattico, differenziato per età, con l’utilizzo di materiali specifici.
Studio assistito L'istituto realizza il progetto, anche con personale volontario, per offrire un sostegno agli studenti e alle loro famiglie. L'attività si pone l'obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e di sviluppare una maggiore autonomia nell'organizzazione del lavoro scolastico. Gli alunni rientrano a scuola in orario post scolastico, sfruttando così la possibilità di vivere anche un'esperienza di socializzazione ed integrazione in una dimensione educativa.
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Progetti sportivi: “Più sport @ a scuola” Progetto che ha lo scopo di valorizzare e incrementare le varie attività sportive nella scuola Primaria, di migliorare la qualità attraverso l’intervento di esperti esterni, valorizzando le attività motorie e sportive del territorio. Le iniziative del C.O.N.I. e della Scuola vengono proposte per migliorare la qualità degli interventi con esperti esterni selezionati (diplomati ISEF o laureati in scienze motorie) in grado di proporre attività di tipo propedeutico e polivalente in funzione di un armonico sviluppo psicofisico e migliorare la conoscenza di alcuni sport.
“Più sport in classe” Il C.O.N.I., in collaborazione con il MIUR, propone iniziative motorie finalizzate al miglioramento della qualità degli interventi nella scuola Primaria con l’obiettivo di valorizzare l’attività motoria, ludica e sportiva al fine di favorire negli studenti l’adozione di idonei stili di vita. Nell’attuazione del progetto, l’insegnante titolare è affiancato in “orario curricolare” da un “consulente esperto” con l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie, attraverso una proposta guidata di riferimento, elaborata nel rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo.
Costituzione centro sportivo scolastico (CSS) L’Istituto comprensivo I di Castelfranco Veneto, in riferimento alle “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di I° emanate dal MIUR–Direzione generale per lo studente con nota prot.n° 4273 del 04/08/2009 e agli indirizzi operativi emanati il 16/10/2009, ha istituito dall’anno scolastico 2014/2015 il “Centro Sportivo Scolastico”, struttura organizzata all’interno della Scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica. La gestione del Centro Sportivo Scolastico è affidata dal Dirigente Scolastico ai docenti di educazione fisica, di sostegno, maestri abilitati e forniti di diploma di laurea ISEF dell’Istituto. Le finalità consistono: Ø promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino; Ø stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche di Istituto come momento di esperienza sportiva , di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport. Le attività previste riguardano : 3
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto : Partecipazione alle seguenti manifestazioni dei Giochi della Gioventù 1. Pallavolo femminile e maschile 2. Corsa campestre 3. Calcio a 5 maschile e femminile 4. Calcio a 11 maschile , calcio a 7 femminile 5. Pallacanestro maschile e femminile 6. Torneo School cup di basket 3vs3 organizzato dalla F.I.P provinciale di Treviso 7. Torneo di pallavolo organizzato dal volley Treviso 8. Torneo di rugby organizzato dalla locale Associazione sportiva Castellana Rugby 9. Torneo di softball organizzato dalla locale Associazione sportiva ASD Thunders 10. Torneo di calcio a 5 organizzato dall’ANSPI di Castelfranco Veneto La preparazione degli alunni alle manifestazioni sportive verrà svolta in parte nelle ore curricolari e in parte nelle ore extrascolastice mediante l’adesione degli alunni alle attività proposte compatibilmente alle disponibilità orarie dei locali sportivi. Avvio di un progetto di promozione del calcio a 5 femminile e di softball/baseball in collaborazione con la locale associazione Futsal Giorgione e Thunders.
Progetto Pedibus E’ un’iniziativa per favorire percorsi alternativi da casa a scuola e viceversa , non utilizzando mezzi a motore. Il progetto è proposto per i plessi delle scuole primarie. Esso prevede la collaborazione di un gruppo di genitori che accompagneranno gli alunni aderenti nel tragitto casa/scuola e scuola/casa.
Progetto KET E LINGUE COMUNITARIE E’ un progetto che permette di raggiungere un livello di conoscenze della lingua inglese più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale. Tale attività è estesa anche alle altre lingue comunitarie (tedesco, spagnolo).
Progetto propedeutico all’insegnamento del latino E’ un progetto rivolto agli alunni delle classi terze che si iscrivono alle scuole superiori del territorio che prevedono l’insegnamento del latino.
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In terza pronti per l’esame di matematica Il progetto ha lo scopo di preparare e recuperare gli alunni di classe terza con gravi difficoltà in matematica per svolgere al meglio le prove previste dall’esame del primo ciclo d’istruzione (prova di matematica e prova INVALSI). L’obiettivo è evitare l’abbandono e la dispersione scolastica degli alunni più demotivati per l’insuccesso nella materia e per l’ansia dovuta all’imminente esame di fine anno.
Consiglio dei ragazzi Progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie Giorgione e Treville che ha lo scopo di promuovere un percorso di cittadinanza attiva sperimentando in prima persona la democrazia.
Progetto “Impronte leggere sulla Terra” Percorso didattico-formativo triennale rivolto ai ragazzi della scuola secondaria basato sul calcolo dell’impronta ambientale, volto alla sensibilizzazione ed educazione dei giovani allo sviluppo sostenibile e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili e dell’impatto ambientale delle comunità scolastiche e del proprio territorio.
Progetto nonni Il Progetto Nonni nasce da una riflessione che i componenti della Consulta della Terza Età hanno fatto rispetto alla funzione degli anziani nella società odierna sia in riferimento alle competenze in ambito lavorativo maturate nel corso della loro vita, ma anche per il ruolo fondamentale che occupano oggi i nonni come ammortizzatore sociale nei confronti delle famiglie dei figli . Da ciò sono emerse due ipotesi di lavoro proposte dal Direttivo della consulta alle scuole. Il primo livello di intervento riguarda la messa a disposizione delle scuole di una serie di competenze specifiche delle quali i nonni sono portatori, in diversi contesti e con contenuti riferiti a: cultura contadina, conoscenza della città e del territorio, pittura, canto, storia della panificazione e molto altro, al fine di costruire con le classi un percorso laboratoriale da svolgersi, non a carattere episodico, ma in un periodo di tempo ampio. Al progetto hanno aderito i plessi di infanzia di Borgo Padova, le scuole primarie di Borgo Padova, S. Andrea e Treville.; il secondo livello, rivolto ai nonni degli alunni, considera la figura del nonno all’interno di un contesto familiare che si fa sempre più complesso e che lo vede coinvolto in maniera attiva nel percorso educativo dei nipoti. Considerando che 5
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto le famiglie e i ragazzi di oggi sono molto cambiati, le domande che emergono sono: come la figura del nonno può interagire positivamente ed essere riferimento importante per i ragazzi? Quali “attrezzi del mestiere” deve possedere il nonno in questo nuovo ruolo che gli è stato attribuito? Come sono cambiate le richieste delle famiglie verso i nonni? Per dare risposta a questi interrogativi l’Istituto Comprensivo, in collaborazione con il dott. Borsellino Direttore dell’Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza e Famiglia, ha accolto la proposta del Direttivo della consulta e proposto una formazione per nonni che prevede tre incontri da effettuarsi nei mesi di ottobre e novembre.
P.O.N. Programma Operativo Nazionale per la scuola “Competenze per lo sviluppo” e “Ambienti per l'Apprendimento” Programmazione 2014-2020 (FSE- FESR) Il Programma contribuisce all’attuazione della Strategia UE 2020 volta a condurre l’Europa fuori dalla crisi, colmando le lacune dell’attuale modello di crescita e trasformandola in un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Incide in misura diretta nel favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza e l’innovazione, agendo sul fronte dell’innalzamento e adeguamento delle competenze di giovani e adulti, considerato che nei nuovi equilibri della competitività internazionale spesso sono le risorse umane qualificate – mediante la qualità dell’istruzione e del capitale umano – a fare la differenza. In tale direzione il PON “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” interviene sul contrasto alla dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività degli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Il PON sostiene direttamente anche il perseguimento di una crescita inclusiva, ovvero di un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale. L’innalzamento dei livelli di istruzione, il contrasto dei divari territoriali e il rafforzamento di una “scuola di qualità per tutti” quale fattore di equità e di inclusione sociale incidono inoltre in misura significativa sulla coesione economica, sociale e territoriale. E’ rafforzato il concetto di scuola “aperta” al territorio di riferimento, che preveda attività non solo rivolte agli studenti, ma anche alla cittadinanza, trasformandosi in un vero e proprio “centro civico” in grado di erogare attività didattiche, ricreative, sportive, sociali.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto Descrizione della strategia del Programma La strategia del PON è volta, da un lato, a perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà, ma, dall’altro, si pone anche l’obiettivo di promuovere le eccellenze, valorizzando le esperienze più meritevoli e innovative e sostenendone il potenziale ruolo trainante rispetto all’intero sistema scolastico. Con riferimento al FESR, l’allocazione finanziaria si concentra interamente sulle azioni di riqualificazione e potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, in relazione ai quali, emergono significativi fabbisogni di intervento. PRIORITA’ D’INVESTIMENTO “Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”. AZIONI ESEMPLIFICATIVE Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativa- espressività corporea); Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line; Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione della cultura imprenditoriale; Azioni di formazione di docenti, personale della scuola, formatori e staff, anche in una dimensione internazionale, con particolare riguardo a: • innovazione metodologica e disciplinare • competenze chiave e disciplinari • apprendimenti individualizzati • apprendimenti sulle metodologie di valutazione • competenze per la qualità del servizio e la gestione della scuola • azioni di sistema per la definizione di modelli, contenuti e metodologie innovative (anche con declinazione a livello territoriale). • diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi • L’Italia, nel corso degli ultimi anni, ha compiuto considerevoli progressi nella diffusione di nuove tecnologie nelle istituzioni scolastiche, con iniziative che hanno consentito di potenziare notevolmente le dotazioni tecnologiche delle scuole ma, nonostante i miglioramenti registrati, permane ampia la distanza fra l’Italia e 7
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto la media dei Paesi OCSE in relazione ai principali indicatori (alunni/PC, presenza di PC in classe, numero di “digitally equipped school”, ecc.), con la persistenza di alcune lacune specifiche nel Sud (insufficiente presenza di PC in classe, deficit di connessioni broadband, plessi ancora sprovvisti di dotazioni tecnologiche minime, ecc…). Inoltre, risulta ancora molto contenuto il numero di istituti scolastici dotati di sistema banda larga, requisito fondamentale per l'uso delle ICT (l'Italia è all'ultimo posto della classifica europea su questo indicatore). Questo obiettivo intende accelerare il processo di ammodernamento della scuola e dotare gli istituti di tecnologie e laboratori, in grado di rispondere alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione” e ai nuovi fabbisogni generati dalla rapida diffusione delle innovazioni tecnologiche nella scuola, intervenendo prioritariamente sulle scuole che non hanno usufruito di interventi analoghi nel corso delle ultime annualità o che presentano il maggiore deficit tecnologico. D’altra parte in questo campo influisce notevolmente l’innovazione tecnologica e la rapida obsolescenza delle attrezzature didattiche. Si vuole, dunque, assicurare una maggiore disponibilità negli istituti di dotazioni tecnologiche e strumenti di apprendimento innovativi (laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave, PC, tablets, reti, cablaggio, wireless, biblioteche ed emeroteche digitali, ambienti di formazione per gli insegnanti). Con il potenziamento delle tecnologie si intende contribuire all'inclusione digitale, uno degli obiettivi dell'Agenda Digitale, incrementando l'accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di informazioni e servizi online tra studenti di contesti sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili. Nello specifico, il PON “Per la scuola” prevede 5 priorità d’investimento di cui le prime 3 insistono interamente sull’Asse I (FSE) “Istruzione” che pone in primo piano la riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce, la promozione dell'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale, che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione. Tale priorità contribuisce ai seguenti risultati attesi: − “Riduzione fallimento formativo e dispersione scolastica e formativa” − “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi” − “Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione delle scuole e di innovazione della didattica” − “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” − “Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance”. − “Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati pubblici” 8
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−
“Miglioramento delle prestazioni della Pubblica Amministrazione”
− “Aumento dei livelli di integrità e di legalità nell’azione della PA”
Acquisizione della certificazione ECDL e per la formazione digitale L'Istituto I° di Castelfranco Veneto, consapevole dell’importanza che riveste l’uso correttodelle tecnologie informatiche e della comunicazione nella fase adolescenziale, si è adoperato per acquisire la definizione di Istituto certificatore delle competenze informatiche ed è stato accreditato in qualità di Test Center. Attraverso una preliminare formazione dei docenti è in grado di offrire a tutti gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie di I grado dell' Istituto i corsi per acquisire un uso corretto delle tecnologie comunicative e migliorare la conoscenza degli strumenti tecnologici e degli applicativi più comuni. Si prevedono quattro corsi finalizzati all'acquisizione dei contenuti previsti nel percorso formativo ECDL START che saranno distribuiti nel triennio della Scuola Secondaria. I corsi saranno svolti nel normale orario scolastico del mattino, grazie agli insegnanti del Nostro Istituto. Gli studenti che auspicano di ricevere la certificazione del percorso (utile come credito formativo alla scuola Superiore ed eventualmente spendibile anche nel mondo del lavoro) potranno sostenere gli Esami ECDL relativi ai corsi proposti. Tali esami si svolgeranno nell’aula informatica della Scuola Secondaria “Giorgione”, in orario pomeridiano, secondo le procedure standardvalide in tutta Europa e nel mondo. I corsi, e gli eventuali esami, saranno distribuiti secondo la seguente scaletta organizzativa: I anno – 1 corso II anno – 2 corsi III anno – 1 corso A tutti gli alunni sarà inoltre offerta la possibilità di seguire tutto il percorso previsto per l’ECDL Full, ed ottenere così la certificazione completa. Per conseguire tale certificazione è necessario sostenere altri 3 esami oltre i 4 previsti per la Start. Saranno quindi proposti corsi aggiuntivi, in orario pomeridiano, per permettere tale formazione. L'Istituto inoltre, ritenendo fondamentale un'adeguata preparazione e formazione tecnologicanell'era digitale nella quale siamo immersi e, non di meno, lanecessità di certificazioni riconosciute per una ricollocazione o passaggio di livello in campo lavorativo, si adopera per erogare corsi ed esami a genitori e lavoratori esterni alla Scuola. 9
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STRUTTURA ISTITUTO
UFFICI E SCUOLE
L'ISTITUTO NEL TERRITORIO
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o I nasce nell’anno scolastico 2012/2013, con delibera regionale n. 120 del 31/01/2012, dall’unione di nove scuole: le Scuole dell’Infanzia di B.go Padova e Largo Asiago, le scuole Primarie “S. Giorgio” (B.go Padova), S. Andrea O. Muson, “G. Corletto” (Treville), "Primo Visentin Masaccio" e Villarazzo, le Scuole Secondarie di Primo Grado "Giorgione" e Treville Il carattere socio-economico dei bacini d’utenza è stato in questi anni abbastanza omogeneo, poiché il territorio presentava uno sviluppo economico caratterizzato dalla diffusione della piccola imprenditoria artigianale e commerciale affiancate dalla presenza di lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Fino ad un paio di anni fa il sistema produttivo aveva richiamato in numero sempre maggiore lavoratori stranieri con le loro famiglie. Negli ultimi tempi la crisi economica globale ha fatto sentire anche in questa realtà i suoi effetti di precarizzazione, rendendo le famiglie più attente alle spese e agli investimenti. La scuola ha preso atto di questa situazione cercando di proporre iniziative formative qualitativamente buone ma accessibili a tutta l’utenza.
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GLI UFFICI Gli uffici di segreteria e la presidenza sono ubicati presso la scuola secondaria Giorgione in via Volta, n° 3 a Castelfranco Veneto.
ORARIO DELLA SEGRETERIA
dal Lunedì al venerdì 7.30-17.00 Sabato 7.30-13.00
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA Dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 Martedì 14.00-16.00 ufficio personale Venerdì 14.00-16.00 ufficio didattica
Sabato 10.00-13.00
Estivo dal lunedì al venerdì 7.30-14.00
Estivo: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00
NUMERO TELEFONICO: 0423 493595
Appuntamenti con il Dirigente Scolastico: Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Bolzon Michela, riceve su appuntamento che può essere fissato telefonicamente al numero 0423 493595
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LE SCUOLE DELL’INFANZIA
DI BORGO PADOVA tel. 0423 . 491844
STRUTTURE
4 aule con accesso diretto al giardino 1 aula polivalente 1 sala giochi 1 sala pranzo 1 dormitorio Ampio giardino, attrezzato con giochi e sabbiere, comunicante con la scuola primaria tramite un cancelletto.
ORARIO SEZIONI
ETA’
GIORNI SCUOLA
I° livello (verde)
3 anni
LUNEDI’-VENERDI’ 7.45-16.00
II° livello (rosso)
4 anni
LUNEDI’-VENERDI’ 7.45-16.00
II° livello (blu)
4 anni
LUNEDI’-VENERDI’ 7.45-16.00
III° livello (azzurro)
5 anni
LUNEDI’-VENERDI’ 7.45-16.00
III° livello (arancioni)
5 anni
LUNEDI’-VENERDI’ 7.45-16.00
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Le attività della giornata, nel rispetto dei tempi e delle esigenze dei bambini, sono state organizzate in attività di sezione e di laboratorio, con gruppi omogenei ed eterogenei per età.
7.45-9.00
Accoglienza
Gioco libero o guidato di tipo psicomotorio, affettivo, di costruzione e riordino.
9.00-10.00
Sezione – gruppi misti per età
10.00-11.50
Attività di sezione
Educazione all’uso dei servizi igienici e all’autonomia personale. Merenda. Giochi e attività di tipo creativo con uso di materiale di recupero. Esperienze sui diversi campi di esperienza con gruppi omogenei per età.
11.50-12-00
Bagno
Igiene personale
12.00-13.00
Sala da pranzo
Pranzo
13.00-14.00
Salone o giardino
Gioco libero o attività di tipo ricreativo in salone o in giardino.
13.30-15.30
Dormitorio
Riposo solo per i bambini del primo anno
14.00-14.10
Bagno
Igiene personale
14.10-15.30
Sezione
Attività di sezione per i bambini del II° e III° livello
15.30-15.45
Sezione
15.45-16.00
Uscita
Merenda
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DI LARGO ASIAGO tel. 0423 . 493376 STRUTTURE 1 salone (usufruibile da un gruppo di 25 bambini circa, per volta) 1 aula piccola con servizi igienici 1 aula grande (divisa in due spazi e con deposito materiale) con servizi igienici 1 aula grande (divisa in due spazi) con servizi igienici 1 aula con servizi igienici 1 aula piccola 1 ingresso (con armadietti per bambini) 2 servizi igienici per insegnanti, collaboratori e personale mensa 1 sgabuzzino per fotocopiatrice e telefono 1 mensa (usufruibile in 3 turni) 1 cucina (distribuzione pasti e lavaggio stoviglie) Spazio esterno attrezzato con giochi e sabbiere ORARIO SEZIONI
ETA’
GIORNI SCUOLA
Sez. A
3
LUNEDI'-VENERDI' 8-16 CON SERVIZIO MENSA
Sez. B
4/5 ANNI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16 CON SERVIZIO MENSA
Sez. C
5 ANNI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16 CON SERVIZIO MENSA
Sez. D
3 / 4 ANNI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16 CON SERVIZIO MENSA
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Le attività giornaliere sono state organizzate rispettando le esigenze e i tempi dei bambini e prevedono un’adeguata alternanza tra gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei per età. 08.00 - 09.00 Entrata Accoglienza nelle sezioni 09.15 - 10.00 Sezione Attività di routine 10.00 - 10,30 Salone Canti e giochi 10.30 - 11.00 Giardino/sezione Gioco libero e/o guidato 11.00 - 12.45 Sezione Attività specifica per gruppi omogenei e/o eterogenei 12.00 – 12.15 Uscita Per i bambini che non mangiano a scuola 11.45 - 13.30 Pranzo Si effettua in tre turni 13.00 - 14.00 Salone o giardino Gioco libero e/o guidato 13.15 – 13.30 Rientro a scuola Per i bambini che hanno mangiato a casa 13.30 - 15.00 Dormitorio Per bambini di I livello 14.00 -15.30 Sezione Attività di sezione per i bambini di II E III livello 15.30 15.45 Riordino e merenda 15.45 -16.00 Uscita
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LE SCUOLE PRIMARIE
“P.V. MASACCIO" LOCALITA' ZONA OVEST tel. 0423 . 495332 STRUTTURE 11 aule per la didattica di cui n. 3 dotate di LIM Biblioteca per gli alunni Biblioteca insegnanti Piccola aula per sostegno e attività di gruppo per recupero/potenziamento Aula per lezioni con utilizzo di strumenti musicali o attività di gruppo 1 Aula insegnanti 1 Aula polifunzionale Spazioso atrio Ampia palestra Giardino alberato con cortile asfaltato antistante l'edificio Aula mensa con annesso locale attrezzato
ORARIO
CLASSE
RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 23.9.2015
TEMPO
GIORNI SCUOLA
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
GIOVEDì (14,00/16,00) NORMALE GIOVEDì (14,00/16,00)
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
PIENO
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
NORMALE (sett.corta)
LUNEDì-VENERDì 8-13
PIENO
NORMALE (sett.corta)
PIENO
1 sez. A 1 sez. B
2 sez. A 2 sez. B
3 sez. A 3 sez. B
4 sez. A 4 sez. B 4 sez. C
5 sez. A 5 sez. B
LUNEDì-VENERDì 8-13
GIOVEDì (14,00/16,00) GIOVEDì (14,00/16,00) MARTED ì (14,00/16,00)
TUTTI
LUNEDì-VENERDì 8-16
MARTEDì (14,00/16,00) MARTEDì (14,00/16,00)
TUTTI
LUNEDì-VENERDì 8-16
MARTEDì (14,00/16,00)
LUNEDì-VENERDì 8-13
TUTTI
LUNEDì-VENERDì 8-16
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DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO PIENO classi ITALIANO COSTIT/CITTADINANZA INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA TOTALI
10 1 1 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
9 1 2 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO NORMALE classi ITALIANO
9+1
6+1
6+1
6+1
6+1
2
3 6 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
3 6 2 2 2
3 6 2 2 2
COSTIT/CITTADINANZA INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA* TOTALI
1 87 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
(1 ora che con- fluisce a pacchetti nel monte ore di italiano)
7 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
2
2 2 2 2 1 5 40
2 2 2 1 5 40
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
"G. CORLETTO" TREVILLE tel. 0423 . 482368
STRUTTURE
10 1 1 1 1 1 1 1 1 1
aule aula grande di animazione insonorizzata aula pittura e laboratori creativi aula musica con LIM aula informatica con LIM mobile aula falegnameria biblioteca salone d’entrata di grandi dimensioni multiuso con impianto video aula multifunzionale aula verde - botanica
ORARIO CLASSE
1 sez. B 2 sez. A 2 sez. B 3 sez. A 3 sez. B 4 sez. A 4 sez. B 5 sez. A 5 sez. B 1 sez. A
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 21.09.2015
PIENO PIENO PIENO PIENO PIENO PIENO PIENO PIENO PIENO
TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI
PIENO
TUTTI
GIORNI SCUOLA
LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10 LUNEDI'-VENERDI' 8,10-16,10
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE classi ITALIANO COST/CITT INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA TOTALI
I 10 1 1 8 2 2 2 2 1+1 lab 1+1 lab 2 1 5 40
II 9 1 2 8 2 2 2 2 1+1 lab 1+1 lab 2 1 5 40
III 8 1 3 8 2 2 2 2 1+1 lab 1+1 lab 2 1 5 40
IV 8 1 3 8 2 2 2 2 1+1 lab 1+1 lab 2 1 5 40
V 8 1 3 8 2 2 2 2 1+1 lab 1+1 lab 2 1 5 40
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
SANT’ANDREA OLTRE MUSON tel.0423 482100
STRUTTURE -
5 aule per l'attività didattica 1 aula pittura e laboratori creativi 1 aula biblioteca e proiezioni dotate di LIM 1 laboratorio informatica 1 palestra
ORARIO CLASSE
TEMPO
2 sez. A 3 sez. A 4 sez. A 5 sez. A
RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 21.09.2015
PIENO PIENO PIENO PIENO
1 sez. A
TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI
PIENO
GIORNI SCUOLA
LUNEDI'-VENERDI' 8,00,16,00 LUNEDI'-VENERDI' 8,00,16,00 LUNEDI'-VENERDI' 8,00,16,00 LUNEDI'-VENERDI' 8,00,16,00
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8,00,16,00
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
classi ITALIANO COSTIT/CITT INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA* TOTALI
I 10 1 1 8 2 2 2 1 1,5 1 2 1 7,5 40
Distribuzione oraria delle discipline II III 9 8 1 1 2 3 8 8 2 2 2 2 2 2 1 1 1,5 1,5 1 1 2 2 1 1 7,5 7,5 40 40
IV 8 1 3 8 2 2 2 1 1,5 1 2 1 7,5 40
V 8 1 3 8 2 2 2 1 1,5 1 2 1 7,5 40
*vincolo imposto dal servizio trasporti comune
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VILLARAZZO tel. 0423 . 494770
STRUTTURE
-
5 aule per l'attività didattica di cui n.1 dotata di LIM 1 biblioteca 1 mensa 1 laboratorio multimediale Ampio cortile con giardino Piattaforma esterna per pallavolo/pallacanestro
ORARIO CLASSE
TEMPO
3 sez. A 4 sez. A 5 sez. A
RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 21.9.2015
PIENO PIENO PIENO
TUTTI TUTTI TUTTI
GIORNI SCUOLA
LUNEDI'-VENERDI' 8,30-16,30 LUNEDI'-VENERDI' 8,30-16,30 LUNEDI'-VENERDI' 8,30-16,30
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8,30-16,30
2 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8,30-16,30
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
classi ITALIANO INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA* TOTALI
I 9,5 1 9 2 2 1 1 2 2 2 1 7,5 40
Distribuzione oraria delle discipline II III 8,5 8 2 3 8 8 2 2 2 2 2 2 1 1 2 1,5 2 2 2 2 1 1 7,5 7,5 40 40
IV 8 3 8 2 2 2 1 1,5 2 2 1 7,5 40
V 8 3 8 2 2 2 1 1,5 2 2 1 7,5 40
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
"SAN GIORGIO" LOCALITA' BORGO PADOVA tel. 0423 . 492957 STRUTTURE
• • • • • • •
• • •
11 aule Aula grande polifunzionale dotata di LIM Laboratorio informatico Biblioteca Grande sale mensa Ampia palestra Ampio giardino comunicante con la scuola dell'infanzia tramite un cancello Pista esterna di pattinaggio Campo esterno di pallavolo/pallacanestro Stagno/orto
ORARIO RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 21.9.2015
TEMPO
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16
PIENO
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16
PIENO
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16
TUTTI
LUNEDI'-VENERDI' 8-16
CLASSE
PIENO
2 sez. A 3 sez. A 4 sez. A 4 sez. B
NORMALE
5 sez. A
PIENO
1 sez. B
PIENO
TUTTI
MARTEDI' + GIOVEDI' (12,00/16.00) TUTTI
GIORNI SCUOLA
LUNEDI'-VENERDI' 8-16
LUNEDI'-VENERDI' 8-12 LUNEDI'-VENERDI' 8-16
10
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE TEMPO PIENO
classi ITALIANO COST/ CITTAD INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA ORE TOTALI
classi ITALIANO COST/ CITTAD INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA MUSICA ARTE E IMMAGINE
MOTORIA R.C. TECNOLOGIA MENSA ORE TOTALI
I 10 1 1 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
II 9 1 2 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
IV 8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
V 8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
TEMPO NORMALE SU SETTIMANA CORTA I II III IV 9 8 6 6
V 6
1 1 6 1 1 1 1 1 1 2 1 2 28
1 3 6 1 1 1 2 1 1 2 1 2 28
1 2 6 1 1 1 1 1 1 2 1 2 28
III 8 1 3 8 2 2 2 2 2 2 2 1 5 40
1 3 6 1 1 1 2 1 1 2 1 2 28
1 3 6 1 1 1 2 1 1 2 1 2 28
11
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
"GIORGIONE” CASTELFRANCO VENETO tel .0423 493595
STRUTTURE
1 mensa 2 palestre (1 grande, 1 piccola divise 17 aule di cui 12 aule con LIM da tenda mobile) 1 sala insegnanti 1 aula polivalente 1 locale presidenza 1 auditorium grande 1 locale vicario 1 laboratorio di scienze 4 locali segreteria 1 laboratorio linguistico 3 archivi 1 laboratorio di informatica cortile in cemento + 1 prato 1 laboratorio di artistica biblioteca
ORARIO
TIPO
SCUOLA
CL.
SEZ
1A
TEMPO SCUOLA
LUN
MAR
MER
GIO
LINGUE COMUNIT.
VEN
SAB
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 1B ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 ORDINARIO
1C
PROLUNGATO
1D
PROLUNGATO SETT.CORTA
1E
PROLUNGATO SETT.CORTA
2A
2D
PROLUNGATO
3A
ORDINARIO
SETT.CORTA
SETT. CORTA
ORE OPZIONE
inglese+tedesco
30
inglese+spagnolo.
30
8/16 8/13 -- 8/13
inglese potenziato
38/30
8/17
8/16 8/13
8/16
8/16 8/13 8/13
---
inglese potenziato
38/30
8/17
8/16 8/13
8/16
8/16 8/13 8/13
---
Inglese+spagnolo
38/30
inglese+ tedesco
30
Inglese+ spagnolo
30
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 2B ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 PROLUNGATO
prima lingua inglese + seconda lingua comunitaria
8/16
ORDINARIO
2C
8/16 8/13
8/17
SETT. CORTA
ORE
8/17
8/16 8/16 8/13
8/16 8/13 --- 8/13
inglese potenziato
38/30
8/17
8/16 8/16 8/13
8/16 8/13 8/13
---
Inglese potenziato
38/30
inglese+tedesco
30
inglese+spagnolo
30
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 3B ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/16 8/13
8/17
8/16 8/16 8/13 --- 8/13
inglese potenziato
38/30
SETT. CORTA
8/16 8/13
8/17
8/16 8/16 8/13 8/13
inglese potenziato
38/30
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
3C
PROLUNGATO
3D
PROLUNGATO
3E
SETT.CORTA
---
8/13 8/13 8/13
inglese/spagnolo
30
12
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
6
3
3A
6
2
2
6
3
1B
6
2
2
6
3
2B
6
2
2
6
3
3B
6
2
2
6
3
1C
6
2
2
6
5
2C
6
2
2
6
5
3C
6
2
2
6
5
1D
6
2
2
6
5
2D
6
2
2
6
5
3D
6
2
2
6
5
1E
6
2
2
6
3
3E
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
1
2
2
2
2
1
2
2
2
2
1
2 2
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
2/4
2
2
2
2
1
Studio assistito Matematica
2
2 2 2
Studio assistito Italiano
2
mensa
6
Religione
2A
Fisica
3
Musica
Inglese
6
Arte
Matematica Scienze
2
Tecnologia
Geografia
2
Tedesco
Storia
6
Spagnolo
Italiano
1A
Francese
Classe
2 2 2
2 2 2
2 2 2 2
2 2 2 2
13
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
“TREVILLE” Via Priuli -CASTELFRANCO VENETO tel. O423-482277 STRUTTURE 8 aule per la didattica 1 locale presidenza/segreteria 1 sala docenti 1 auditorium con gradoni (150 posti) 1 aula di artistica, ceramica, mosaico, affresco 1 aula di educazione tecnica e laboratorio manuale 3 aule per strumento musicale 1 laboratorio di informatica 1 biblioteca 1 aula LIM 1 locale mensa 1 palestra attrezzata ampi spazi verdi: campo sportivo/calcio regolamentare pista 400 metri con pedana atletica leggera pista di pattinaggio e campi da tennis pista per ciclismo e roller in asfalto
ORARIO
TIPO
SCUOLA
CL.
SEZ
1 A
TEMPO SCUOLA
LUN
ORDINARIO
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
1 B
ORDINARIO
1 C
ORDINARIO
MUSICALE
LINGUE COMUNIT.
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
8/13
8/13
8/13 8/13 8/13
ORE
prima lingua inglese + seconda lingua comunitaria
ORE OPZIONE
inglese+ spagnolo+tedesco
30
inglese+spagnolo+tedesco
30
inglese+spagnolo+tedesco
30
1^B: + n. 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + n. 1 rientro individuale
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
inglese+ tedesco+ spagnolo
30
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 2C ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
inglese+spagnolo+tedesco
30
inglese+spagnolo
30
2A 2B
ORDINARIO
ORDINARIO MUSICALE
2^B: + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + 1 rientro individuale
3A
ORDINARIO
3B
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
inglese+spagnolo+ tedesco
3 0
8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13
inglese+spagnolo +tedesco
30
NORMALE MUSICALE
3^ B : + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento ) + n. 1 rientro individuale
14
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
2
2
6
3
3A
6
2
2
6
3
1B
6
2
2
6
3
2B
6
2
2
6
3
3B
6
2
2
6
1C
6
2
2
2C
6
2
2
Fisica
6
Musica
2A
Arte
3
Tecnologia
6
Tedesco
2
Spagnolo
Inglese
2
Francese
Matematica Scienze
6
Geografia
Storia
1A
Classe
Italiano
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
2
2
2
2
1
2
2
2
2
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2
2
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1
2
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6
3
2
2
2
2
2
2
2
N.B. le classi 1B, 2B, 3B svolgono attività pomeridiana. - il lunedì tutte e tre le classi 2 ore di musica d’insieme. -1ora di musica alla settimana per alunno di lezione individuale di strumento
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Bolzon Michela
STAFF DI DIRIGENZA: • 3 Collaboratori del D.S. • 1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi • 1 Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione • 17 Referenti di plesso • 12 docenti con incarico di funzione strumentale • 9 docenti referenti di rete
1
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Coadiuvano il D.S.: ü nella gestione e organizzazione dell’Istituto; ü nella gestione dei rapporti scuola-famiglia; ü nella gestione dei rapporti con il territorio.
Il primo collaboratore:
1. sostituisce il Dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento, o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l’esterno. Garantisce la presenza in Istituto, secondo l’orario stabilito per il regolare funzionamento dell’attività didattica, assicura la gestione della sede, controlla le necessità strutturali e didattiche, riferisce al dirigente sul suo andamento;
2. Collabora alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto in: a) preparazione degli incontri degli OO.CC. Istruzione degli atti e documentazione utile; b) raccordo relazionale ed operativo tra Collegio dei Docenti e DS per ogni esigenza personale e professionale; c) cura dei rapporti e della comunicazione con le famiglie. Interventi con gli alunni, con i genitori, nelle classi, nei C.d.C., in presenza di particolari problemi/esigenze; d) rappresentanza dell’Istituto in incontri ufficiali ( UST – Comune – USL …) su delega del D;
3. Coordina i docenti responsabili di plesso, di FS e di progetto. Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico;
4. Cura il raccordo tra le sedi;
5. Collabora con i responsabili di plesso nella stesura degli orari e nell’organizzazione delle varie scuole;
6. Ha funzione di Segretario del Collegio Docenti: a) Stesura dei verbali del Collegio Docenti in collaborazione/alternanza con gli altri collaboratori; b) Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti;
7. Gestisce la copertura oraria in caso di assenza del personale, attraverso modifiche e/o adattamenti d’orario delle lezioni con eventuale ricorso all’assegnazione di ore eccedenti, per fare fronte ad ogni esigenza connessa alle primarie di necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio scolastico;
7. Si occupa dei permessi di entrata e uscita degli alunni;
Svolge altre mansioni con particolare riferimento a: ü Vigilanza e controllo della disciplina; ü Organizzazione interna; ü Gestione dell’orario scolastico; ü Uso delle aule e dei laboratori; ü Controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari; ü Proposte di metodologie didattiche; ü Segue le iscrizioni degli alunni; ü Collabora alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi collegiali e dal regolamento di istituto;
2
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto ü Collabora alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche e funzionali; ü atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia; ü atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA; ü corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza; ü corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente carattere di urgenza; ü documenti di valutazione degli alunni; ü richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi.
Il secondo collaboratore: Ha incarico con delega di svolgere tutte le attività indicate al primo collaboratore, in caso di assenza o impedimento da parte di questo, ovvero lo coadiuvano e lo supportano. Inoltre: 1. Svolge compiti di supporto e consulenza nei rapporti Istituzioni-Enti e Associazioni del territorio;
2. Organizza l’orario in caso di sciopero e cura la corretta comunicazione con le famiglie ( informazione preventiva e specifici indicazioni in caso di sospensione delle lezioni o uscite anticipate causa slittamento d’orario);
3. Predispone eventuali adattamenti d’orario in caso di uscite/gite/iniziative varie e cura la corretta comunicazione con le famiglie;
4. Partecipa ai lavori della Commissione (gruppo di lavoro) per l’elaborazione/integrazione/attuazione di specifici progetti facenti parte dell’Offerta Formativa dell’Istituto;
5. Coordina e collabora con le FS, rapportandosi con il DS e le altre figure che operano o risultano coinvolte nella medesima area;
6. Collabora nelle attività di orientamento in entrata, promuovendo e coordinando eventuali iniziative promozionali.
REFERENTI DI PLESSO Curano:
1. Collegamento plesso Presidenza, Segreteria per adempimenti di carattere didattico, burocratico, organizzativo: ritiro posta, diffusione delle circolari/comunicazioni/informazioni al personale in servizio nel plesso, con particolare riguardo alla verifica delle firme ove previste, per presa visione;
2. delega a predisporre il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmissione della comunicazione alla segreteria per l’assunzione dei provvedimenti;
3. coordinamento visite di istruzione, trasferimenti didattici, viaggi di istruzione e relativi problemi organizzativi;
4. vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne ;
5. presidenza Consiglio di Intersezione/Interclasse della scuola infanzia e primaria, in assenza del DS;
6. coordinamento dei Consigli di Classe nella scuola secondaria di 1° grado;
7. controllo delle condizioni di pulizia del plesso ed eventuale segnalazione di carenze al DSGA;
8. controllo e segnalazione scadenze al personale relative ad adempimenti, quali: presentazione relazioni, domande, etc.
9. raccolta richieste ed esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso;
10. raccolta e trasmissione in segreteria delle segnalazioni relativi a interventi di manutenzione da richiedere al Comune. Nel mese di giugno, in collaborazione con i collaboratori scolastici, redazione
3
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto elenco degli interventi necessari nel plesso, da eseguire durante il periodo estivo, da parte dell’Amministrazione Comunale.
REFERENTI DI RETE ü ü ü ü
Partecipano alle riunioni di rete; si fanno promotori nell’istituto delle iniziative promosse dalla rete; sono portavoce dei bisogni dell’istituto per trovare risposte adeguate; coordinano le commissioni inerenti.
FUNZIONI STRUMENTALI
Docenti individuati annualmente dal DS all’interno di aree strategiche indicate dal Collegio dei Docenti: ü Convocano e coordinano le commissioni preposte; ü curano specifici progetti o attività previste dal piano dell'offerta formativa Piano dell’Offerta Formativa Continuità e orientamento Valutazione/Autovalutazione Cittadinanza/Pari Opportunità/Buone prassi per l’inclusione Informatica Musica
GRUPPI DI LAVORO Docenti che collaborano con le funzioni strumentali o con referenti di rete per elaborare progetti funzionali alle aree di intervento individuate I gruppi di lavoro presenti nel nostro Istituto sono i seguenti: ü POF/PTOF ü VALUTAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, RAV ü CITTADINANZA/PARI OPPORTUNITÀ/PREVENZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE ü CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO ü MUSICA ü SICUREZZA ü TEAM INNOVAZIONE DIGITALE ü QUALITÀ MENSA ü ORARIO
4
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
PERSONALE A.T.A.
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Dott.ssa Visentin Mary PERSONALE DELLA SEGRETERIA: • 1 Amministrativo all’ufficio protocollo • 3 Amministrativi all’ufficio contabilità • 1 Amministrativi all’ufficio alunni infanzia e primaria e U.R.P. • 1 Amministrativo all’ufficio alunni scuola secondaria di I° • 2 Amministrativi all’ufficio personale • 28 Collaboratori scolastici
5
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto La qualità del servizio scolastico dell’Istituto, dipende anche dal supporto essenziale che il personale A.T.A. fornisce alla funzione docente e a quella direttiva. Sono coordinati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che cura l’organizzazione dell’ufficio e la distribuzione dei compiti del personale A.T.A. ed è responsabile dell’amministrazione e della contabilità dell’Istituto. La funzione A.T.A. comprende: • I collaboratori di segreteria: ü offrono assistenza amministrativa al Dirigente Scolastico; ü curano la gestione patrimoniale e finanziaria dell’Istituto; ü curano la gestione partecipativa: elezioni, convocazioni e delibere; ü curano la gestione quotidiana della corrispondenza, delle comunicazioni telefoniche, fax e telematiche; ü collaborano con il Dirigente per le sostituzioni degli insegnanti assenti; ü accolgono i genitori degli alunni per le iscrizioni e per ogni tipo di documentazione necessaria; ü gestiscono la comunicazione quotidiana con gli insegnanti. • I collaboratori scolastici: Ø accolgono i genitori, gli alunni e i visitatori della scuola; Ø collaborano con gli insegnanti nei compiti di vigilanza; Ø sostengono gli insegnanti nei compiti educativi; Ø collaborano negli aspetti organizzativi della gestione della mensa; Ø collaborano con gli insegnanti nella gestione quotidiana delle comunicazioni; Ø provvedono alla pulizia dei locali scolastici; Ø provvedono alla sorveglianza dei locali scolastici. Il lavoro di tutto il personale A.T.A. è fondamentale per l’organizzazione e il buon funzionamento dell’Istituto e viene realizzato Ø organizzando tempi e modi funzionali ad un efficace supporto delle attività educative e didattiche, Ø trovando tempi di socializzazione dei problemi, di discussione e di chiarimento di procedure.
6
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA FINALITÀ La funzione ha il compito di coordinare il complesso di azioni finalizzate all'elaborazione, attuazione e valutazione del POF. Azioni nate dall’esigenza di attuare le finalità istituzionali della Scuola dell’Autonomia, che permettono la realizzazione di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti, per poter raccogliere e meglio rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui il nostro Istituto opera. Il P.O.F. costituisce uno strumento operativo dinamico e flessibile che spesso va rivisitato e assoggettato a modifiche soprattutto in relazione alle verifiche che dovranno essere effettuate in itinere, quindi le sottoscritte lavoreranno in stretto rapporto con i responsabili delle altre Funzioni Strumentali, il Dirigente scolastico e il suo staff, creando, in tal modo, sinergie e collegamenti tra tutte le componenti dell’Istituto. OBIETTIVI GENERALI • •
cercare di controllare e mantenere il sistema di coerenza interna del POF; garantire il rispetto delle procedure dei criteri definiti;
AZIONI: • • • • • • • •
Coordinamento degli incontri dei gruppi di lavoro. Aggiornamento dei fascicoli per la comunicazione alle famiglie in occasione dell’iscrizione. Collaborazione con il Dirigente scolastico per l’elaborazione del POF TRIENNALE relativo al triennio 2016/2017 – 2017 / 2018 – 2018/2019. Aggiornamento annuale del piano dell’offerta formativa. Collaborazione con le altre funzioni strumentali sia in fase di elaborazione che in quella di valutazione. Cura e monitoraggio delle attività progettuali curricolari ed extracurricolari per verificare la validità delle scelte didattico-metodologiche e organizzative effettuate nell’Istituto. Collaborazione con la Funzione Strumentale Valutazione per l’elaborazione, la somministrazione e la tabulazione dei questionari di soddisfazione rivolti a genitori, alunni, personale docente e ATA Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale
Affinchè i vari plessi abbiano una figura di riferimento, si concorda di suddividere l’area nel seguente modo un insegnante si occuperà della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria e uno si occuperà della scuola Secondaria di primo grado.
Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
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CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO I docenti nominati come Funzione Strumentale dell’Area continuità e orientamento coordinano il gruppo di lavoro costituito da tre docenti che rappresentano il proprio ordine scolastico. Area della Continuità INFANZIA/PRIMARIA e PRIMARIA/SECONDARIA Coordinare il gruppo di lavoro costituito dai docenti referenti dei tre gradi scolastici dell’Istituto Comprensivo 1°. • Promuovere incontri tra insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria di Primo grado per l’armonizzazione dei curricoli dei diversi ordini di scuola. • Promuovere attività pedagogiche e didattiche di raccordo tra gli alunni dei diversi ordini di scuola. • Favorire la conoscenza dei plessi di scuola secondaria (tempi scuola, peculiarità e progetti) del Comprensivo mediante l’attività di “ Scuola Aperta” , “Lezione aperta” e/o visite e attività di laboratorio presso la scuola secondaria ; • Predisporre le attività di Accoglienza per gli alunni in entrata nelle classi prime per favorire un buon inserimento nella scuola secondaria di primo grado; • Organizzazione, pianificazione e coordinamento degli incontri per: ü scambio – passaggio di informazioni per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria; ü formazione classi prime; ü scambio – passaggio di informazioni di ritorno agli insegnanti di scuola d’Infanzia e Primaria per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria; •
Area dell’Orientamento SCUOLA SECONDARIA Ø Strutturare il progetto orientamento scolastico della secondaria in accordo con i coordinatori di classe (Schede Orione): condivisione e revisione del materiale in uso nel plessi Ø Partecipare agli incontri di programmazione con i referenti della Rete Orione di Castelfranco Veneto. Ø Partecipare alle serate informative e di formazione organizzate dalla Rete Orione per i genitori. Ø Presentazione dell’offerta formativa del territorio alle famiglie Ø Predisporre un angolo informativo nei plessi di scuola secondaria di primo grado con volantini informativi delle scuole superiori. Ø Trasmettere informazioni utili all’orientamento dagli Istituti superiori agli alunni delle classi terze, attraverso la predisposizione di materiale da consegnare ai Coordinatori di classe terza. Ø Facilitare le ricerche informatiche sui siti specializzati in orientamento per gli alunni delle classi terze. Ø Informare sulle giornate di “Scuola Aperta” (Castelfranco e altri Istituti sia della Provincia che di Province limitrofe) Ø Ricerca dei criteri attraverso i quali tabulare i risultati scolastici degli studenti usciti dal nostro Istituto e iscritti al primo anno di scuola secondaria di secondo grado
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
VALUTAZIONE Aree principali: Coordinazione commissione- Partecipazione incontri di rete- Certificazione competenze in uscita- INVALSI- Pagella elettronica- Registro informatico. Azioni da perseguire: Revisione degli indicatori dei livelli di padronanza delle competenze disciplinari in uscita del primo ciclo d’istruzione e scuola secondaria di primo grado. Collaborazione con le altre funzioni strumentali rispetto alle iniziative di valutazione, Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale. Partecipazione a livello provinciale alle attività di formazione e informazione relative all’intero processo di realizzazione riguardante la valutazione. Iscrizione al servizio nazionale di valutazione INVALSI. Coordinazione somministrazione, compilazione e correzione delle prove INVALSI per l’anno scolastico 2015-16 in ottemperanza al protocollo e al manuale ministeriale delle prove. Confronto, visione e diffusione dei risultati delle prove INVALSI dell’ultimo anno della primaria con le prove INVALSI del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Coordinare gli incontri della Commissione Valutazione composta dai docenti rappresentanti di ogni plesso. Visione dei modelli informatici per pagella elettronica e registri online. Coordinamento tecnico per la stampa delle schede di valutazione. Gestire i processi di autovalutazione d’Istituto tramite elaborazione del RAV e attuazione delle azioni di miglioramento prefissate. Collaborazione con la Funzione Strumentale POFT per l’elaborazione, la somministrazione e la tabulazione dei questionari di soddisfazione rivolti a genitori, alunni, personale docente e ATA
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BUONE PRASSI PER L’INCLUSIONE “… la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (art. 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” ( art. 4 della Costituzione). Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. … la presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, …” (Dalle Nuove Indicazioni Nazionali, Settembre 2012) Considerato l'elevato numero di alunni con cittadinanza non italiana, considerata la presenza di alunni con difficoltà scolastiche in diverse materie di studio, considerata la mission della scuola di formare giovani che saranno i cittadini di domani, nel corso dell'anno scolastico 2015/16 si procederà a ottemperare quanto di seguito previsto: Ø continuare a garantire agli alunni stranieri tutta una serie di tutele come un'adeguata accoglienza anche con la presenza dei mediatori culturali, l'attivazione di laboratori linguistici per l'alfabetizzazione, la costruzione di un piano che preveda la produzione di materiali e percorsi per una programmazione individualizzata; Ø continuare a garantire dei laboratori di recupero per tutti quegli alunni segnalati dai Consigli di classe che si trovano ad avere difficoltà in diverse materie di studio e che per vari motivi, non possono avere un adeguato sostegno da parte della famiglia; Ø attivare un Consiglio Ragazzi in tutte e due le scuole secondarie di questo Istituto per far intraprendere a tutti gli studenti un percorso di cittadinanza attiva dal titolo: “Il Viaggio”; Ø partecipare alle attività della Rete interistituzionale tra scuole e territorio.
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INFORMATICA Il progetto si pone i seguenti obiettivi: 1. Cooperare nella progettazione e pianificazione delle attività didattiche attraverso la mediazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione AZIONI • Disponibilità a supportare la formazione dei docenti nelle aree della media education • Predisporre un curricolo formativo in grado di rispondere fattivamente ai bisogni educativi degli alunni attraverso la padronanza, da parte dei docenti, degli strumenti tecnologici quali mediatori didattici. 2. Intervenire nella manutenzione, ottimizzazione e nel supporto tecnico nella Scuola Primaria AZIONI • Controlli periodici e ottimizzazioni dei sistemi • Collaborazione nella scelta funzionale dei programmi • Collaborazione nella individuazione degli acquisti da effettuare • Collaborazione nella richiesta di preventivi • Attività di manutenzione ordinaria e straordinaria • Disponibilità a seguire le operazioni di fornitura effettuate nell’anno scolastico • Funzionamento delle aule informatiche e degli apparati tecnologici didattici • Incontri informativi e rapporti con Enti, pubblici e privati, propedeutici alla realizzazione dei progetti • Coordinamento per le linee di indirizzo decise dall’Istituto • Raccoglimento dati statistici e istanze relativi alla stesura dei Progetti • Disponibilità a supportare gli uffici di Segreteria per la stesura e comparazione delle matrici di preventivi di eventuali aziende fornitrici di strumentazioni tecnologiche e supervisione nelle fasi di installazione e collaudo degli strumenti e delle infrastrutture. 3. Supportare la realizzazione di Progetti Ministeriali o Europei atti allo sviluppo delle tecnologie, quali ad esempio i progetti PON AZIONI •
Potenziamento delle dotazioni tecnologiche dell'Istituto
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Coordinamento di gruppi di lavoro atti a definire le linee di intervento sulle quali produrre Progetti specifici di ampliamento/consolidamento delle infrastrutture tecnologiche
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Supporto tecnologico e amministrativo nella stesura dei Progetti di Sviluppo previsti dall'Agenda Digitale, quali: PON, FSER ecc. ai quali l'Istituto intende aderire
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Disponibilità a supportare le fasi di verifica sulla fattibilità dei Piani di lavoro operativo durante tutte le fasi di messa in atto dei Progetti acquisiti.
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Rapporti diretti con le Aziende fornitrici per l'acquisizione degli strumenti tecnologici più adeguati a rispondere alle esigenze didattiche e/o amministrative
Attività di Collaudo, in sinergia con il personale qualificato delle Aziende vincitori dei Bandi, dei materiali e delle strumentazioni tecnologiche poste in opera.
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MUSICA AZIONI: • • •
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raccordare la pratica musicale con le iniziative e proposte contenute nel POF coordinare il corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e le attività musicali dei singoli plessi raccogliere e monitorare le diverse esigenze di tutti i docenti e sintetizzarle in una progettualità d’istituto con finalità condivise che qualifichino l’istituto, ne rinforzino l’identità e valorizzino tutte le risorse musicali e professionali presenti creare condizioni di continuità didattica musicale tra i comparti scolastici attraverso la proposta di percorsi operativi comuni (lezioni-concerto, concerti, lezioni di strumento alla primaria, spettacoli, dipartimenti), ed iniziative proposte dalla commissione musica istituire laboratori strumentali nella primaria, attraverso una stretta collaborazione tra docenti specialisti della primaria e docenti di strumento della secondaria, per proseguire l’esperienza maturata lo scorso anno con il DM 8 favorire la realizzazione di attività di formazione per i docenti, valorizzandone le competenze didattiche ed artistiche promuovere e coordinare attività musicali interne favorire la partecipazione ad iniziative musicali esterne (Settimana della Musica, rassegne , concorsi musicali, prove aperte in Teatro) attuare scambi culturali con scuole o istituti musicali di paesi della Comunità Europea. progettare e concordare tra docenti dei vari gradi dell’istituto un’attività di collaborazione con le classi di strumento del corso ad indirizzo musicale effettuare delle lezioni-concerto programmate nei vari plessi della scuola primaria raccogliere, documentare e pubblicizzare adeguatamente le attività musicali d’istituto nonché gli apprendimenti e le riflessioni maturate nelle attività formative musicali. coordinare le attività di monitoraggio qualitativo utili per la valutazione dei risultati relazionarsi attivamente con le diverse realtà culturali del territorio (Conservatorio, Asolo Musica, Liceo Giorgione, Fondazione Morello, rete provinciale, scuole private di musica) e l’amministrazione comunale ideare progetti finalizzati alla realizzazione di spettacoli che abbiano attinenza con il territorio o con argomenti di grande rilevanza sociale, allo scopo di favorire la capacità di relazione con lo sviluppo culturale e sociale del contesto in cui si colloca la nostra scuola, sia a livello locale che a livello nazionale.
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Istituto Comprensivo Statale N. 1 – Castelfranco Veneto
RETI • CTI • ORIONE • MUSICA • ISIDE • AMMINISTRATIVA • IDENTITA’ PLURIME • RETE SICUREZZA PER LA PROVINCIA DI TREVISO
MIUR/USR • Linee di indirizzo • Progetti • Atti amministrativi
ALTRE COLLABORAZIONI • Alpini di Castelfranco Arma dei Carabinieri • Associazioni sportive CONI • Consorzio Contarina • COOP • Cooperativa socioculturale per l’assegnazione personale addetto alla comunicazione • Comitati dei genitori • Croce Rossa • Guardia di finanza • Protezione civile • Sale cinematografiche
UNIVERSITA’ DI PADOVA • Convenzioni di tirocinio con le facoltà: - Scienze della - formazione - Psicologia - Fisioterapia
COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO L’Istituto promuove iniziative con:
ISTITUTI SUPERIORI DEL TERRITORIO Stage e tirocini
AZIENDE SOCIO- SANITARIE N.8 Collaborazione Servizio Neuropsichiatria infantile Collaborazione con il Consultorio Familiare IAF Assegnazione personale addetto all’assistenza per alunni disabili Prevenzione al tabagismo N.15 Collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria infantile
AMMINISTRAZIONE COMUNALE • Trasporti scolastici • Trasporti per visite guidate • Gestione servizio mense scuole • Biblioteca: prestito, restituzione e laboratori • Teatro Accademico • Mostre casa Giorgione • Vigili urbani per ed. Stradale • Contributi per attività motorie.
QUARTIERI Associazioni e comitati
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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Visto il DPR 249 del 24 giugno 1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti) Visto il DPR 235 del 21 novembre 2007 (Modifiche ed integrazioni allo Statuto) Vista la CM Prot. n. 3602/PO del 31 luglio 2008
Si conviene e si stipula
Il presente Patto di Corresponsabilità che definisce diritti e doveri della Scuola, dei genitori e degli alunni, nel rapporto Educativo. Il PEC è una dichiarazione esplicita e partecipata ed è rinegoziabile. I soggetti componenti la comunità scolastica (Studenti, Genitori, Scuola) si assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia luogo di crescita civile e culturale della persona e si adoperi per trasmettere non solo competenze, ma anche quei valori necessari a formare cittadini consapevoli e rispettabili.
Scuola Offerta formativa/Rispetto La Scuola, quale comunità educante che assicura libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione a tutte le sue componenti, si impegna a garantire un’offerta formativa basata su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. Relazione/Fiducia/Regole Educa al senso di responsabilità ed alla cittadinanza attiva; promuove il pieno sviluppo della personalità degli studenti nella costruzione del sé, attraverso corrette e significative relazioni con gli altri. Crea un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione favorendo la conoscenza e il rapporto reciproco tra studenti.
Alunni
Famiglie
Condividono con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo. Si impegnano ad essere soggetto attivo del proprio percorso scolastico e culturale cercando di conoscere e sfruttare i propri punti forti, prendendo consapevolezza dei propri punti deboli e attivando strategie efficaci per riuscire al meglio.
Prendono visione del piano formativo, lo condividono, lo discutono con i propri figli assumendosi la responsabilità di quanto espresso. Rispettano la libertà d’insegnamento, come prevista dalla costituzione, e la competenza valutativa dei docenti. Riconoscono alla scuola la dignità condividendone attivamente le scelte educative e accettandone la valutazione formativa.
Si impegnano a prendere coscienza dei personali diritti e doveri e a mantenere un comportamento positivo e corretto, rispettando l'ambiente scolastico inteso come un insieme di persone, oggetti e situazioni.
Si impegnano a valorizzare l'istituzione scolastica , instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di collaborazione con i docenti nel segno della continuità dell'azione educativa.
Partecipazione Crea le migliori condizioni affinchè gli organi di rappresentazione democratica possano assolvere a pieno la loro funzione, Ascolta e coinvolge gli studenti e le famiglie invitandoli ad una assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo. Condivide con le famiglie la stesura, l'applicazione e il rispetto delle regole interne all'istituto. Interventi educativi/richiami Comunica costantemente con le famiglie, informandole circa l'attività dell'Istituto e l'andamento didattico-disciplinare di ogni singolo alunno. Promuovendo il rispetto della persona e la civile convivenza tra i diversi soggetti, si attiva affinché siano rispettate le norme di comportamento e si manifesti la giusta considerazione per l'utilizzo delle strutture scolastiche, gli arredi e le attrezzature. Si adopera attivamente affinché le norme ed i regolamenti dell'Istituto siano comunque rispettati assumendosi l'onere della vigilanza degli alunni, all'interno dell'Istituto, durante le attività scolastiche (Responsabilità in vigilando).
Partecipano in modo attivo e responsabile alla vita della scuola frequentando regolarmente le lezioni e assolvendo assiduamente agli impegni di studio riconoscendo le proprie possibilità e i propri limiti come occasione di crescita. Favoriscono in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica, impegnandosi a prestare attenzione e ad intervenire in maniera rispettosa e consona.
Seguono il processo di formazione dei propri figli, tenendo contatti con gli insegnanti, partecipando attivamente alle riunioni previste dagli organi collegiali, nonché ad ogni altra attività promossa dalla scuola che preveda la presenza dei genitori. Utilizzano sedi e tempi opportunamente previsti per lo scambio di opinioni e idee, quale momento di proposta e collaborazione alla vita scolastica.
Riferiscono puntualmente e con sollecitudine, ai genitori, ogni comunicazione proveniente dalla Scuola. Hanno il dovere di utilizzare i materiali propri e/o materiali ed attrezzature dell'Istituto, con dovuto rispetto ed attenzione, assumendo la responsabilità per eventuali danni derivanti da uno scorretto od improprio uso dei materiali e/o delle attrezzature medesime. Hanno inoltre il dovere di non portare all'interno dell'Istituto materiali e/o strumenti pericolosi estranei all'attività scolastica.
Si impegnano a prendere visione di tutte le comunicazioni emanate dall'Istituto, comprese le eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, affrontando gli episodi di conflitto e di criticità con spirito di collaborazione. Si impegnano inoltre a sensibilizzare il figlio ad un uso corretto e rispettoso di quanto fornito dall'Istituto (comunità), assumendosi l'onere di riparare “in solido” ad eventuali danni arrecati al patrimonio della Scuola (Responsabilità in educando). Si assumono il compito di prelevare il minore all'uscita della scuola, al termine del normale orario delle lezioni (come da comunicazione ufficiale), o di delegare qualcuno a prelevarlo, nel caso l'alunno non si serva del pulmino.
Convivenza civile Concorre a creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, stimolando l’accettazione dell’ “altro”, il senso civico e la solidarietà attraverso specifiche iniziative di accoglienza e di supporto, contrastando ogni forma di discriminazione. Garantisce interventi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio al fine di combattere il fenomeno della dispersione scolastica.
Contribuiscono alla creazione di un ambiente accogliente, privo di discriminazioni, cogliendo il valore della diversità e dando il proprio positivo apporto alle iniziative di integrazione predisposte dall’Istituto.
Favoriscono, per quanto possibile, l’integrazione dei propri figli sotto il profilo sociale, culturale, religioso, attraverso un impegno esplicito nell’accettazione delle regole vigenti all’interno dell’istituzione scolastica. In presenza di situazioni di svantaggio assicurano il necessario supporto, favorendo la motivazione scolastica, l’autostima, la relazionalità positiva.
REGOLE DA RISPETTARE PER UNA COLLABORAZIONE EFFICACE Ricevimento insegnanti: − I genitori che avessero necessità di parlare con gli insegnanti possono fissare un appuntamento nella giornata di ricevimento, per gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, e nella giornata di programmazione per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. Non è possibile parlare con gli insegnanti all’inizio o alla fine delle lezioni. Abbigliamento e materiali: − Fornire gli alunni/e della divisa scolastica, se richiesta, e comunque di un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. − Fornire gli alunni di tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria − Fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda. − Verificare che il figlio/a non porti il telefonino o altri dispositivi elettronici a scuola. Compiti a casa: − L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica e vanno eseguiti con costanza e impegno. − Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate − I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa. Assemblee e riunioni: − I genitori sono invitati ad organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati. − Si ricorda che la scuola non offre un servizio di vigilanza bambini durante le assemblee, pertanto si invitano i genitori a lasciarli a casa − Alle assemblee non è opportuno siano presenti i ragazzi se non espressamente invitati. − Durante le assemblee è opportuno che il telefono cellulare venga spento.
Orario scolastico, assenze, ritardi, uscite anticipate: − L’orario scolastico deve essere rispettato e tutti gli alunni presenti al cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. − Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita della scuola per la consegna degli alunni. In particolare gli alunni − della scuola dell’infanzia e della scuola primaria vengono consegnati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate. Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. − Tutte le assenze devono esser giustificate dai genitori. Le giustificazioni per assenze superiori ai sette giorni devono essere accompagnate da certificato medico. − I ritardi devono essere sempre giustificati dai genitori compilando l’apposito modulo presente nel libretto scolastico. Per la scuola dell’infanzia sono ammessi ritardi solo per validi motivi, questi devono essere comunicati telefonicamente prima delle ore 9.00. − Le uscite anticipate devono essere giustificate dal genitore attraverso l’apposito modulo e l’alunno/a verrà fatto/a uscire solo consegnandolo al genitore o a persona maggiorenne da loro delegata. Appuntamenti con il Dirigente Scolastico: Il Dirigente Scolastico, prof. Bolzon Michela, riceve su appuntamento che può essere fissato telefonicamente al numero 0423 493595.
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Norme Generali Regolamento d’istituto Regolamento Visite d’istruzione
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Alcune Norme Generali CONTRIBUTO ALUNNI Nel primo periodo scolastico le famiglie riceveranno comunicazioni in merito al “contributo volontario” da versare con bollettino di c/c/p. La somma richiesta comprende anche la copertura assicurativa. DIARIO SCOLASTICO Ogni alunno sarà dotato del proprio diario personale da utilizzare per la giustificazione delle assenze, i permessi di uscita/entrata, le comunicazioni scuola/famiglia. Pertanto i genitori sono invitati a controllare giornalmente tale strumento ed apporvi la firma per presa visione. ASSENZE Le assenze vanno giustificate attraverso i moduli, appositamente predisposti, presenti nella terza parte del diario, debitamente compilati e firmati, da presentare all’insegnante della prima ora per essere riammessi alle lezioni. L’assenza va annotata dal Docente sul giornale di classe. In caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato anche il certificato medico. Le assenze ingiustificate saranno oggetto di valutazione disciplinare. MENSA I buoni per il servizio mensa sono acquistabili presso i punti vendita come da indicazioni del comune di Castelfranco V.to esposte all’ingresso della scuola. SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA La somministrazione dei farmaci in orario scolastico è subordinata ad una formale richiesta da parte dei genitori o affidatari dell’allievo, che forniranno il farmaco, accompagnata da una certificazione medica relativa allo stato di salute dell’allievo ed al farmaco da utilizzare, unitamente ad uno specifico “protocollo sanitario” relativo alla somministrazione. La richiesta di autorizzazione alla Dirigente deve essere ripetuta ogni inizio anno scolastico entro il mese di settembre. L’autorizzazione del medico è subordinata all’esistenza di precise condizioni: • l’assoluta necessità; • la somministrazione indispensabile in orario scolastico; • la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione ai tempi, alla posologia e alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco; • la fattibilità della somministrazione da parte del personale non sanitario. RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Per colloqui personali con il Dirigente Scolastico è richiesto appuntamento telefonico (0423493595/0423722057).
SCUOLA DELL’INFANZIA ACCESSO AI LOCALI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli alunni, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori (per il tempo strettamente necessario alla consegna dei bambini e per i colloqui con i docenti negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei
genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al bambino. Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. Pertanto si sottolinea che i genitori degli alunni (o chi accompagna e preleva i bambini: nonni, fratelli maggiorenni,…) non possono assolutamente trattenersi nei locali della scuola, compresa l’area del giardino, se non per il tempo necessario a consegnare il bambino e riprenderlo. In particolare è fatto divieto assoluto accedere ad alcuni locali della scuola: AULE, SALA DA PRANZO, DORMITORIO. In detti ambienti può accedere esclusivamente il personale della scuola. CANCELLO D’INGRESSO Il cancello di ingresso della scuola, per ovvi motivi di sicurezza, DEVE SEMPRE ESSERE CHIUSO. ORARIO SCOLASTICO, ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE: • L’orario scolastico deve essere rigorosamente rispettato. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo eccezionalmente e a fronte di motivate richieste delle famiglie su autorizzazione del dirigente scolastico. • Gli alunni vengono consegnati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate che devono essere presenti a scuola al termine dell’orario di lezione per la consegna dei figli. Una volta che i bambini vengono presi in consegna dai genitori, quest’ultimi se ne assumono la piena responsabilità. • Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • I ritardi devono essere sempre giustificati dai genitori compilando l’apposito modulo. Sono ammessi ritardi solo per validi motivi, questi devono essere comunicati telefonicamente prima delle ore 9.00. • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI CON I DOCENTI - ASSEMBLEE E RIUNIONI: • Sono programmati dalla scuola e comunicati alle famiglie. • I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare agli incontri individuali e a tutte le assemblee e riunioni a cui sono invitati. • Si ricorda che la scuola non offre un servizio di vigilanza bambini durante le assemblee, pertanto si invitano i genitori a lasciare a casa i propri figli se questi non sono espressamente invitati. • Durante le assemblee è opportuno che il telefono cellulare venga spento.
SCUOLA PRIMARIA ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE • L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni • Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza nell’area scolastica. • Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone (maggiorenni) da loro delegate, devono essere presenti all’uscita della scuola per la consegna degli alunni. Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. • Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. • Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori. • Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori sull’apposito libretto. • Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite l’apposito libretto. • Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della campanella. • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità. Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni. RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono
per sfuggire al controllo dei genitori, venendo così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati. Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare. UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ATTIVITÀ DIDATTICHE Recentemente si sono verificati spiacevoli fatti di cronaca legati all’uso improprio di dispositivi informatici che hanno coinvolto la scuola. E’ opportuno pertanto fare delle precisazioni sull’argomento: − L’uso inadeguato dei telefonini cellulari, oltre a essere motivo di disturbo delle lezioni, sfocia spesso in episodi di violenza e di bullismo. − Le immagini pubblicate che riguardano persone della scuola, violano la legge sulla Privacy, con possibili conseguenze penali e azioni risarcitorie. Per quanto sopra, si invitano i genitori a collaborare attivamente con la scuola per garantire la tutela di tutti gli alunni e del personale scolastico, controllando assiduamente l’uso dei moderni strumenti e mezzi di comunicazione (facebook, twitter, whatsapp, ecc….) a cui i ragazzi possono accedere con facilità, ricordando sempre che l’uso non accorto e guidato di tali mezzi, mette a rischio la propria e altrui dignità e sicurezza. Questo, considerato, che solo i genitori hanno la potestà di controllare il contenuto dei telefoni cellulari dei propri figli, cosa non consentita ai docenti. Le SS.LL. sono tenute a prendere atto del regolamento d’Istituto in merito all’utilizzo scorretto del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante la presenza a scuola ove, a fronte della violazione della norma, è prevista, l’irrogazione di sanzioni disciplinari. Si sottolinea, al fine di evitare inutili forme di giustificazioni, spesso provenienti anche dai genitori, che anche durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. Scuola e Famiglia riusciranno a confrontarsi e a costruire accordi, assumendo reciproci impegni e responsabilità, basati sulla condivisione di principi e obiettivi comuni, sulla costruzione di un percorso di crescita umana e civile della persona, nonché per un’educazione efficace per cui tutti, insieme, nel diversità dei ruoli, siamo chiamati a lavorare. ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI Relativamente agli alunni della scuola primaria, l’Istituto tradizionalmente consiglia l’uso del grembiule. Infatti i molteplici aspetti positivi riconosciuti da più parti, portano gli
operatori scolastici ad incoraggiarne l’utilizzo, con riscontro positivo nella quasi totalità dei bambini. Al riguardo si ritengono doverose alcune raccomandazioni: − è opportuno che singoli casi isolati si adeguino alla maggioranza degli studenti, dotandosi anch’essi del grembiule; − l’uso del grembiule, fatte eccezioni dettate da cause impreviste, deve essere sistematico e non lasciato al caso; − situazioni particolari vanno discusse con le insegnanti. Si raccomanda inoltre di: − fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria; − fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda; − verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore. COMPITI A CASA: − L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica e vanno eseguiti con costanza e impegno. − Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate − I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE • L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni • Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza nell’area scolastica. • Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita della scuola per la consegna degli alunni che saranno affidati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate. Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. • Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. • Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori. • Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori sull’apposito libretto. • Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite l’apposito libretto.
• Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della campanella. • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità. Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni. RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono per sfuggire al controllo dei genitori, venendo così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati. Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare. ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI Nella convinzione che ognuno di noi esprime la propria personalità anche attraverso l’abbigliamento e, soprattutto, nella fase delicata dell’adolescenza in cui i ragazzi si formano, si ritiene sia giusto lasciare loro lo spazio di decidere e sentirsi a proprio agio dentro i vestiti che indossano. Ciò nonostante, corre l’obbligo di richiamare l’attenzione dei genitori affinché vigilino su un abbigliamento consono al contesto scolastico, al fine di scongiurare quegli eccessi che gli adulti, a differenza dei ragazzi, sono in grado di valutare con maggiore consapevolezza. Si raccomanda inoltre di: − fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria; − fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda; − verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore.
COMPITI A CASA: − L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica e vanno eseguiti con costanza e impegno. − Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate − I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa. FUMO A norma delle disposizioni di legge è assolutamente vietato fumare nei locali e nelle pertinenze recintate dell’Istituto. Ai trasgressori saranno applicate specifiche sanzioni. TELEFONI CELLULARI E ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI MULTIMEDIALI Nell’Istituto vige il divieto assoluto di introdurre nella scuola qualsiasi tipo di cellulare o altri dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore…). Nei confronti di quanti vengono trovati in possesso di tali strumenti, a prescindere dal loro utilizzo, saranno immediatamente irrogate le sanzioni previste dal regolamento d’Istituto, precisamente: INFRAZIONE SANZIONE possesso di apparecchio non autorizzato
• sospensione di n.1 giorno; • non partecipazione alle uscite didattiche programmate utilizzo di apparecchio non autorizzato o, se • sospensione di n.5 giorni; autorizzato, utilizzo al di fuori degli usi • non partecipazione alle uscite didattiche consentiti programmate Il divieto s’intende esteso anche alle uscite didattiche. Eventuali impellenti esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza e/o gravità, potranno essere soddisfatte solo su specifica autorizzazione del docente (Nota Ministeriale 15/3/07), ovvero potrà essere utilizzato il telefono della scuola. I genitori che, nonostante la presente disposizione, ritengano di dotare i propri figli di cellulare devono farne richiesta mediante apposito modulo. L’autorizzazione ha durata annuale e deve essere rinnovata ogni inizio anno scolastico entro il mese di settembre. Con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico i genitori si assumeranno la responsabilità civile e penale di un eventuale uso improprio. Al riguardo, si precisa, che la responsabilità in capo all’alunno, ovvero al genitore, esiste anche per i casi in cui l’utilizzo improprio dell’apparecchio avvenga da persone terze, a seguito cessione volontaria o comunque per mancata o inadeguata custodia da parte del figlio.
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REGOLAMENTO ALUNNI NORME DI COMPORTAMENTO •
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Gli alunni sono tenuti, nell’ambiente scolastico, nei rapporti con il personale docente e ATA e nelle relazioni con i compagni ad un comportamento rispettoso delle norme consone alla convivenza civile; Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le attività organizzate e programmate dall’Istituto. Le assenze vanno giustificate mediante i moduli inseriti nell’apposita sezione del diario scolastico, debitamente compilati e firmati, da presentare all’insegnante della prima ora. In caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato anche il certificato medico. L’alunno che non giustifichi l’assenza entro tre giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Assenze ripetute, non motivate, saranno segnalate alla competente autorità, in quanto riconducibili a situazione di evasione/elusione dell’obbligo di istruzione dei minori. Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli e accedono alle scuole nei 5 minuti che precedono il normale avvio delle lezioni. Sono consentiti ingressi anticipati solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. Gli alunni che utilizzano la bicicletta devono evitare affollamenti davanti ai cancelli e fare in modo che l’ingresso avvenga in modo ordinato evitando confusione nei cortili della scuola. All’interno del cortile, prima di varcare il cancello, la bici deve essere trasportata a mano. Gli alunni sono tenuti a rispettare rigorosamente gli orari d’ingresso. Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. I ritardi vengono annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati per iscritto dai genitori il giorno successivo, tramite diario, in quanto equiparabili a permessi di entrata fuori orario. Nei giorni di rientro pomeridiano coloro che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori. Non è consentito agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità, i genitori devono preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul diario e venire a prelevare personalmente il figlio (o delegare altra persona maggiorenne che dovrà esibire documento di riconoscimento). L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite diario. Gli alunni devono portare quotidianamente a scuola il diario scolastico (tenuto con cura) che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare giornalmente i compiti assegnati, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. Gli alunni che, per motivi di salute, non possono effettuare le lezioni di educazione fisica, devono presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero, accompagnata da certificato medico. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa e per la partecipazione ai Giochi Sportivi
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Studenteschi dovrà essere presentato l’apposito certificato medico. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare, ecc. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante o di un collaboratore scolastico che se ne assumono la responsabilità. Durante l’intervallo o la pausa mensa, sia nei locali interni che nel cortile, sono da evitare giochi che possano diventare pericolosi (spingersi, salire e scendere la scale correndo). Gli alunni sono tenuti all’osservanza delle disposizioni dei docenti e dei collaboratori scolastici responsabili della vigilanza. Gli alunni devono evitare nel modo più assoluto di tenere comportamenti violenti (sia essa violenza fisica che psicologica) in quanto l’Istituto tutela il diritto di tutti a frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze altrui. In presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e connotazione di imprevedibilità, anche in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non possano essere prevenuti e/o contenuti in maniera adeguata a garantire la sicurezza e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi, è previsto l’allontanamento cautelare con l’immediato coinvolgimento della famiglia. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici, che assicurano con i docenti il buon funzionamento della scuola e, in alcuni momenti, possono essere incaricati alla sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. Nelle aule, negli spazi comuni, nei laboratori, nei cortili sono collocati contenitori per i rifiuti che devono essere sempre utilizzati correttamente. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola lo stretto occorrente per lavoro scolastico e la merenda per le pause ricreative. È da evitarsi il portare a scuola oggetti personali di valore e/o somme di denaro. La scuola non è in grado di garantirne il controllo e non risponde in caso di smarrimento. Scuola primaria: è severamente vietato l’uso del cellulare sia durante le lezioni che nelle pause ricreative. L’ utilizzo di mms e di registrazioni audio/video, in particolare, oltre a costituire una grave mancanza sul piano disciplinare può configurarsi come trattamento illecito di dati personali. Scuola Secondaria 1°grado: vige divieto assoluto di introdurre nella scuola qualsiasi tipo di cellulare o altri dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore...). Ogni alunno è responsabile degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: danni volontari ai materiali, agli arredi, alle suppellettili dell’Istituto saranno risarciti dagli esercenti la potestà genitoriale. E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. I nominativi degli alunni o le classi che non rispettano le presenti regole saranno segnalati al Dirigente Scolastico e saranno irrogate le conseguenti sanzioni. L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile. Qualora desideri chiarimenti su disposizioni o interventi disciplinari, può chiedere di essere ricevuto dal docente o dal Dirigente Scolastico per esporre il proprio caso.
GARANZIA
L’organo di garanzia all’interno dell’Istituto è costituito da: Ø Dirigente Scolastico. Ø Un docente designato dal Collegio dei Docenti. Ø Un genitore indicato dal Consiglio d’Istituto. L’organo di garanzia decide in via definitiva su ricorso di chiunque ne abbia interesse per quanto attiene all’applicazione. COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO All’inizio delle prime classi, come previsto dal piano accoglienza e continuità, tutti gli insegnanti cureranno un’attività di elaborazione, insieme agli studenti, delle regole funzionali alla vita della classe e un’attività di trasmissione delle regole comuni a tutto l’Istituto.
Queste ultime, in particolare per la scuola secondaria di promo grado e la scuola primaria, sono le seguenti. a) Durante i momenti di pre-scuola e interscuola: Ø Si entra dal cancello a piedi e/o con la bicicletta a mano Ø Le biciclette vanno sistemate negli appositi supporti in modo ordinato Ø Al suono della campanella ci si dirige nello spazio assegnato alla propria classe e ci si mette in fila per due in attesa dell’insegnante Ø Durante l’interscuola non ci si può allontanare dal cortile se non con il permesso dell’insegnante responsabile Ø Si gioca in modo corretto e rispettando i compagni anche attraverso i comportamenti verbali.
In classe: Ø Si entra in ordine, si resta in piedi al proprio posto e, dopo il saluto dell’insegnante, ci si siede Ø Nel cambio dell’ora, all’ingresso dell’insegnante, ci si alza per salutare ( secondaria) Ø Se durante la lezione entra un docente o il Dirigente Scolastico, si saluta e si resta in silenzio al proprio posto Ø Ci si sposta dal proprio banco dietro permesso del docente Ø Si chiede la parola alzando la mano Ø Si rispettano le consegne Ø Si passano ai compagni gli oggetti senza lanciarli Ø Si sta attenti durante l’attività didattica. Ø Si viene a scuola con un abbigliamento consono all’ambiente.
In mensa: Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le regole di comportamento della ricreazione. Gli iscritti alla mensa che, per situazioni specifiche non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta. Ø In mensa si resta in fila, aspettando il proprio turno Ø Ci si comporta secondo le regole della buona educazione, sia in fila che nel locale Ø Si lascia il posto come lo si è trovato
Ø Si parla sottovoce Ø Alla fine del pranzo si suddivide il rifiuto umido dal secco e lo si depone negli appositi contenitori (secondaria) Ø Ci si alza dal posto e si esce dalla mensa solo con il permesso dell’insegnante Ø Si esce verso gli spazi ricreativi secondo le regole degli spostamenti.
Negli spostamenti: Ø Si segue l’insegnante in silenzio e in fila per due Ø Non ci si spinge Ø Si parla a bassa voce. E’ vietato alzare la voce o gridare.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTERVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI ALLONTANAMENTO CAUTELARE E’previsto l’allontanamento cautelare di un alunno dalla scuola in presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e connotazione di imprevedibilità, anche in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non possano essere prevenuti e/o contenuti in maniera adeguata a garantire la sicurezza e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi, in particolare minori, mediante il ricorso agli ordinari mezzi ed alle sole risorse professionali immediatamente disponibili presso la scuola. L’allontanamento è disposto dal Dirigente Scolastico con atto motivato indirizzato alla famiglia dell’alunno e per il suo tramite all’alunno medesimo a decorrere dal giorno successivo a quello della comunicazione ed ha la durata provvisoria di due/(tre) giorni lavorativi, necessari per la convocazione, in via d’urgenza, del Consiglio di Classe. L’atto di allontanamento adottato dal Dirigente Scolastico, ove non confermato dal Consiglio di Classe, cessa di produrre effetti dal giorno successivo. In caso di conferma il Consiglio di Classe può altresì deliberarne la proroga, con decisione motivata adottata a maggioranza. Detta proroga è disposta per il tempo strettamente necessario all’adozione delle misure di contenimento e/o prevenone necessarie al ripristino di una situazione in cui siano garantiti adeguati livelli di incolumità e/o sicurezza. Il collegio redige apposito verbale nel quale è dato atto delle azioni a tal fine intraprese e da intraprendere. L’istituto dell’allontanamento cautelare non ha natura sanzionatoria e lascia impregiudicata l’eventuale azione disciplinare che, in assenza di circostanze esimenti, è avviata nei confronti dell’alunno nel rispetto delle regole, delle garanzie e con i tempi imposti dal codice/regolamento disciplinare vigente nell’Istituto. Qualora a conclusione dell’eventuale procedimento disciplinare avviato per i fatti che hanno dato luogo all’allontanamento cautelare venga irrogata una sanzione, nella determinazione del tipo ed entità di quest’ultima l’organo avente titolo a comminarla tiene conto dell’allontanamento cautelare disposto. Ove la sanzione comminata si configuri come sospensione dalla frequenza delle lezioni (o provvedimenti della stessa specie previsti dal codice disciplinare/regolamento), l’allontanamento cautelare è a tutti gli effetti considerato quale parte della sanzione medesima, fino alla concorrenza di quest’ultima. Qualora la sanzione della sospensione comminata ecceda in durata la misura cautelare dell’allontanamento, essa è eseguita limitatamente all’eccedenza.
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato prima ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 3. Il ricorso a sanzioni disciplinari per tutto il gruppo classe deve essere attuato solo in casi eccezionali e qualora ciò risponda a precisa strategia educativo didattica. 4. Le sanzioni sono sempre temporanee e proporzionate all’infrazione disciplinare. 5. In previsione di sanzione disciplinare, i genitori devono essere prontamente avvisati ed informati per assunzione di decisioni consapevolmente condivise nella specifica responsabilità educativa delle parti. 6. La convocazione dei genitori non deve configurarsi di per sé come sanzione disciplinare, ma come mezzo preventivo di informazione-collaborazione volto all’accordo-condivisione sulle strategie educative di recupero dell’alunno. 7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con l’alunno e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI Vista la normativa vigente e preso atto del DPR 24 giugno 1998, n. 249 e della nota del MIUR prot. n.- 3602/PO del 31 luglio 2008, si fa riferimento all’art. 1 il quale sancisce che la Scuola è luogo di formazione e comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale che fondano il proprio progetto e azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente contribuendo allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza, alla valorizzazione dell’identità, al senso di responsabilità e dell’autonomia personale. La scuola persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva e al rispetto di tutte le persone che la compongono. Si fa riferimento ai documenti sopra citati per la definizione di diritti, doveri e sanzioni disciplinari. MANCANZA CHI DÀ LA SANZIONE SANZIONE GRADO SCOLASTICO Ammonizione orale; punizioni riflessive.
Disturba in classe i compagni e impedisce il lavoro Insegnante dell’insegnante e dei compagni
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
Scuola dell’infanzia e primo ciclo scuola primaria
E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza.
Secondo ciclo scuola primaria
Ritiro dai giochi (per un breve tempo). E se reiterata, comunicazione, scrittaalla famiglia. Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza.
Scuola secondaria di primo grado
E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Ammonizione orale; punizioni riflessive. Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
Scuola dell’infanzia e primo ciclo scuola primaria
E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. Non svolge il lavoro assegnato in classe o lo svolge parzialmente.
Insegnante che rileva la mancanza
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
Secondo ciclo scuola primaria
Assegnazione del lavoro non fatto per casa. E se reiterata, comunicazione, scrittaalla famiglia. Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. Assegnazione del lavoro non fatto per casa. E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia.
Scuola secondaria di primo grado
Ammonizione orale.
Non svolge i compiti assegnati per casa.
Non osserva le prescrizioni degli insegnanti.
Insegnante che rileva la mancanza
Assegnazione del lavoro non fatto come compito aggiuntivo per casa.
Team docente Consiglio di E se reiterata, comunicazione classe scritta alla famiglia con possibile eventuale richiesta di colloquio Insegnante che rileva la mancanza
Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado
Ammonizione orale;
Scuola dell’infanzia
Comunicazione alla famiglia;
Primo e secondo ciclo scuola primaria
Team docente Consiglio di punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi classe pertinenti, ecc.
Scuola secondaria di primo grado
Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia; Assume un atteggiamento arrogante o di insubordinazione con gli adulti.
Reitera un comportamento fortemente inadeguato all'interno della scuola nei rapporti interpersonali.
Insegnante che rileva la mancanza
punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Team docente Consiglio di In caso di situazioni reiterate, classe Dirigente Scolastico nota nel registro di classe ed eventuale provvedimento discusso dal team o dal consiglio di classe. Ammonizione orale; Insegnante che rileva la mancanza
Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe
Sospensione dalle uscite Team docente Consiglio di didattiche, dalle visite guidate e classe Dirigente Scolastico da tutte quelle attività che richiedono capacità di autocontrollo.
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado
Ammonizione orale;
Provoca e insulta i compagni
Umilia i compagni e assume atteggiamenti di prepotenza, aggressività,
Insegnante che rileva la mancanza
Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe.
Scuola dell’infanzia
Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Primo e secondo ciclo scuola primaria
Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe. Insegnante che rileva la mancanza
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e Team docente Consiglio di nota nel registro di classe. classe Dirigente Scolastico Punizioni riflessive: lettura,
Scuola secondaria di primo grado
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di
arroganza e vessazione verso i compagni.
commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
primo grado
Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe. Ammonizione orale;
Picchia i compagni.
Insegnante che rileva la mancanza
Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe.
Scuola dell’infanzia
Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Primo e secondo ciclo scuola primaria
Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe.
Scuola secondaria di primo grado
Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe. Sporca o danneggia strumenti, suppellettili, arredi in dotazione alla scuola
Insegnante che rileva la mancanza
Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria
Team docente Consiglio di Ripristino alla situazione iniziale Scuola secondaria di classe Dirigente Scolastico Ritiro dalle attività. primo grado In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia;
Non rispetta le cose altrui
Sottrae cose ai compagni e non le restituisce
Insegnante che rileva la mancanza
Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Team docente Consiglio di Ritiro dalle attività. classe Dirigente Scolastico In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Insegnante che rileva la mancanza
Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe.
Team docente Consiglio di Punizioni riflessive: lettura, classe Dirigente Scolastico commento o produzione di testi pertinenti, ecc.
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado
Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Addebito di eventuali spese alla famiglia.
Danneggia oggetti personali
Possesso di apparecchio non autorizzato Utilizzo di apparecchio non autorizzato o, se autorizzato, utilizzo al di fuori degli usi consentiti
Insegnante che rileva la mancanza
Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia;
Team docente Consiglio di Punizioni riflessive: lettura, classe Dirigente Scolastico commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Sospensione di n° 1 giorno Dirigente Scolastico
Non partecipazione alle uscite didattiche programmate
Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di primo grado
Sospensione di n° 5 giorno Dirigente Scolastico
Non partecipazione alle uscite didattiche programmate
Scuola secondaria di primo grado
Nota 1) La sospensione dai giochi non significa che l’alunno debba saltare la ricreazione e il tempo di sospensione può essere utilizzato in maniera efficace es. recupero del lavoro non fatto.
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REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE 1. La scuola considera le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione come arricchimento dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. 2. Le uscite didattiche relative all’attività sportiva costituiscono parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e devono essere effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. 3. I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione propongono le uscite e/o i viaggi d’istruzione in coerenza con la programmazione e ne verificano la fattibilità, indicando (entro i termini fissati) tempi, obiettivi, itinerario, studenti partecipanti, docenti accompagnatori, modalità e mezzi di trasporto, spesa per alunno. 4. L’uscita che coinvolge una sola classe necessita di 2 accompagnatori; per uscite di più classi gli accompagnatori sono 1 ogni 15 alunni e un accompagnatore ogni uno/due alunni in situazione di handicap (in base alla gravità). 5. I Consigli di Classe, di Interclasse, di Intersezione, nel designare gli accompagnatori all’interno dei Consigli coinvolti nell’uscita, provvedono inoltre ad indicare un accompagnatore (supplente) in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. La funzione di accompagnatore, in caso di sopraggiunta necessità, può essere svolta anche dai collaboratori scolastici. 6. E’ auspicabile la totale partecipazione della classe. Nessun alunno deve essere escluso dai viaggi istruttivi o dalle uscite didattiche per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari all’80% degli alunni frequentanti la classe. 7. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un sondaggio riservato alle famiglie, acquisire il parere favorevole almeno dell’80% degli alunni. 8. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione e dal Collegio rientrano nel piano delle uscite e dei viaggi d’Istruzione della scuola e devono essere calendarizzate entro la fine di novembre. 9. Qualora, eccezionalmente, si dovesse presentare l’opportunità di una visita guidata in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con data non prevedibile, è necessario comunque presentare tutta la documentazione non oltre il 10° giorno precedente la partenza prevista. Analoga procedura deve essere adottata per quelle iniziative che ricadono nel primo periodo dell’anno scolastico, ovvero prima dell’adozione del piano da parte del Consiglio d’Istituto. In detti casi, il Dirigente Scolastico verificherà se l’uscita risponde ai criteri e parametri fissati dal Consiglio d’Istituto e procederà alla formale autorizzazione. 10. I docenti accompagnatori, sentito, se possibile, il Dirigente Scolastico, possono interrompere il viaggio d’istruzione in qualsiasi momento in presenza di comportamento gravemente scorretto da parte degli alunni. In tale caso non spetta agli allievi alcun rimborso.
11. In caso di mancata partecipazione di alunni al viaggio, la quota già versata non potrà essere restituita in misura intera, ma bisognerà tener conto delle spese comunque impegnate.
Criteri – parametri Ø Le uscite didattiche si effettuano nell’arco dell’orario di lezione. Ø Le visite guidate non devono superare la durata di una giornata e possono essere effettuate nel territorio regionale o delle regioni limitrofe. Ø I viaggi di istruzione non devono superare la durata di tre giorni e possono effettuarsi in tutto il territorio nazionale e all’estero. Gli itinerari non devono risultare particolarmente faticosi riguardo al chilometraggio, onde evitare una permanenza eccessivamente lunga degli alunni nei mezzi di trasporto. Ø I viaggi di Istruzione possono essere effettuati esclusivamente dalle classi terze della scuola secondaria di 1° grado. Ø Per effettuare viaggi d’istruzione e visite guidate non possono essere utilizzati più di 6 giorni di lezione nel corso dell’anno scolastico. Ø Solo nel caso di progetti particolari e documentati connessi con la programmazione possono essere concesse dal Consiglio d’Istituto eccezioni al precedente punto. Cosa deve fare l’insegnante responsabile dell’organizzazione: ü presentare, entro il termine previsto, l’apposito modello completo in ogni sua parte. Particolare attenzione va prestata nella determinazione del costo procapite, che deve essere definitivo sin dalla proposta iniziale, e riportare la firma dei docenti indicati come accompagnatori ü prendere atto dell’avvenuta autorizzazione ü comunicare in forma scritta ai genitori tutti i dati relativi all’uscita e acquisirne le autorizzazioni ü raccogliere le quote e procedere al loro versamento secondo le seguenti modalità: a) facendo pervenire la somma raccolta in segreteria entro le ore 9,30 o b) procedendo direttamente al versamento sul c/c/p intestato all’Istituto, presentando successivamente copia del bollettino postale in segreteria; ü gestire, in collaborazione con l’Ufficio di segreteria, eventuali prenotazioni e caparre; ü procurarsi la documentazione e quanto necessario (elenchi alunni, modello denuncia infortuni, numeri telefonici di riferimento, cassetta pronto soccorso ove prevista) per l’effettuazione della gita ü redigere una breve relazione sull’andamento e sulla qualità dei servizi utilizzati (alberghi, ristoranti, bus) ü presentare, ove previsto, documentazione giustificativa per il rimborso (ingressi, vitto/alloggio) Cosa devono fare gli alunni
ü dare riscontro nei termini alle richieste (autorizzazioni, quote, documenti vari) dell’insegnante responsabile; ü in Bus tenere un comportamento rispettoso nei confronti dell’autista e nel mezzo di trasporto (non sporcare, non scrivere sui sedili, non alzarsi durante la corsa,..) ü in treno mantenere il posto assegnato e spostarsi solo previa autorizzazione del docente accompagnatore ü in albergo rispettare il regolamento del locale con particolare attenzione al silenzio notturno; rimanere nella stanza assegnata senza effettuare spostamenti inopportuni; ü durante tutta la durata del viaggio o della visita di studio, attenersi alle prescrizioni degli insegnanti accompagnatori e mantenere un comportamento serio ed educato; ü risarcire i danni eventualmente provocati per colpa, dolo o negligenza a beni o persone.
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CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio Di Istituto è l'organo di governo di ogni istituzione scolastica. L' Istituto 1° di Castelfranco Veneto è composto da 19 membri che rappresentano rispettivamente personale docente, genitori e personale ATA. Membro di diritto è il Dirigente Scolastico: prof Bolzon Michela.
RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI Resente Carla Marconato Nicoletta Delesto Stefania Roberto Antonella Bragagnolo Pia Favero Cinzia Beraldo Cinzia Pietrobon Maria Grazia
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Baggio Massimo: Presidente Consiglio di Istituto Bonato Vincenzino: Vice Presidente Consiglio di Istituto Antonello Cristian
RAPPRESENTANTI ATA Brunato Carlo Miotto Tiziana
Fornaseri Vittorio Cester Marco Salvalajo Margherita Stortolani Roberto Cavarzan Francesca
Tra i compiti del Consiglio di Istituto figura l'elezione dei membri della GIUNTA e dell' ORGANO di GARANZIA interno all'istituzione. Bolzon Michela: Presidente Giunta esecutiva
COMPONENTI DELLA GIUNTA
Visentin Mary: Segretario Giunta esecutiva Brunato Carlo Salvalajo Margherita
ORGANO DI GARANZIA (del. C.I. n.52 componente genitori: Fornaseri Vittorio Cester Marco componente docenti: Pietrobon Maria Grazia
del
26/11/2013):
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PREMESSA
Il diritto allo studio e all’integrazione scolastica trova i suoi principi giuridici nella Costituzione Italiana che all’articolo 3 riconosce pari dignità e uguaglianza a tutti i cittadini indipendentemente dalle condizioni personali e sociali e stabilisce che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Il dettato costituzionale ci richiama quindi al rispetto delle differenze e dell’identità di ciascun alunno. Le recenti normative, in ambito scolastico, fanno proprio questo indirizzo indicando che: “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambienti sociali […] lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi […] La scuola si deve costruire come luogo accogliente,coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012). La direttiva “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (27 dicembre 2012) e la Circolare Ministeriale n.8 del 6/06/2013 hanno delineato e precisato le strategie inclusive della scuola italiana affinché sia realizzato a pieno il diritto all’apprendimento per gli alunni in situazione di difficoltà. La scuola oggi è caratterizzata da una grande complessità e, in ogni classe, ci sono alunni che presentano richieste di particolare attenzione; all’Istituzione scolastica spetta il compito di individuarne i bisogni proponendo strategie didattiche e percorsi di accoglienza e di accompagnamento nel corso di tutto l’iter scolastico. Nei Bisogni Educativi Speciali (BES) sono incluse tre macro categorie: gli alunni con disabilità certificata; gli alunni con disturbi specifici di apprendimento e le condizioni di svantaggio socio- economico, linguistico e culturale. Il nostro Istituto, in osservanza a quanto previsto dalla normativa vigente, redige per ogni anno scolastico il piano annuale per l’inclusione (P.A.I.). Tale piano non va “interpretato come un piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ma come uno “strumento di progettazione” dell'offerta formativa delle scuole “in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. Per far questo però è bene stabilire dei criteri condivisi collegialmente che possano stabilire dei “paletti” entro cui far ricadere la necessità di programmare azioni educative efficaci per tutti quegli alunni con bisogni educativi speciali. Il criterio base è costituito dal “successo scolastico” inteso innanzitutto come raggiungimento del benessere psicologico, sociale e ambientale e come raggiungimento delle competenze didattiche ed educative richieste all'alunno. FINALITÀ DEL P.A.I. La redazione del P.A.I. e l'assunzione collegiale di responsabilità in relazione alla sua stesura, realizzazione e valutazione ha lo scopo di: garantire l'unitarietà dell'approccio educativo e didattico dell'istituzione scolastica; garantire la continuità dell'azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico (continuità orizzontale e verticale); consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull'efficacia dei risultati in termini di apprendimento di tutti gli alunni; individuare le modalità di personalizzazione risultate più efficaci in modo da assicurarne la diffusione tra gli insegnanti della scuola; fornire criteri educativi condivisi con tutte le famiglie.
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ALUNNI CON DISABILITÀ L’inclusione scolastica degli alunni disabili è oggi un dato assodato e irrinunciabile che acquisisce valenza pedagogica in quanto pone attenzione alla persona e alla sua educazione come momento di sviluppo e di maturazione personale. Le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni disabili (2009), sottolineano come la crescita della persona non possa avvenire al di fuori della rete di relazioni sociali che si connota come elemento di qualità e di ricchezza per lo sviluppo di ciascuno. L’istituzione scolastica viene definita “comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo”. L’istituto, consapevole del ruolo della scuola nel processo di integrazione degli alunni disabili, attua politiche di inclusione scolastica attente ai bisogni e finalizzate alla realizzazione del progetto di vita di ciascuno, in collaborazione con le famiglie e i servizi territoriali. Nell’impegno di individuare e contribuire attivamente al progetto personale di ogni alunno con disabilità, la scuola attua le indicazioni presenti nella Legge 104/92 attraverso: L’attivazione delle iniziative necessarie per la richiesta dei docenti specializzati e del personale per l’integrazione scolastica; incontri periodici con gli operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile (da 2 a 3 incontri nel corso dell’anno); programmazione dell’intervento individualizzato in collaborazione con il Servizio e la famiglia, la compilazione dei documenti, PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e PEI (Piano Educativo Personalizzato), che vengono rivisti e aggiornati annualmente. coordinamento degli interventi delle figure che a diverso titolo si occupano degli alunni: insegnanti per le attività di sostegno, operatori addetti all’assistenza scolastica, operatori per la comunicazione ed educatori; valutazione del percorso scolastico in base al Piano Educativo Individualizzato riconoscendo l’importanza di lavorare nella prospettiva di costruire un progetto di vita, identifica come modalità irrinunciabili: la continuità verticale tra ordini di scuole, attivando progetti mirati e attenti ai bisogni e alle possibilità dei soggetti; l’avvio di procedure per l’inserimento graduale degli alunni e per il passaggio di informazioni; la promozione di percorsi finalizzati all’acquisizione di autonomia personale accompagnando gli alunni nello svolgimento di attività quotidiana legate sia alla vita scolastica che extra-scolastica. Collabora con le organizzazioni del territorio e con la rete CTI (Centro Territoriale per l’Integrazione) per iniziative di: formazione e aggiornamento degli operatori che all’interno della scuola si occupano della cura e dell’educazione degli alunni disabili: insegnanti curricolari, insegnanti specializzati per le attività di sostegno e collaboratori scolastici; servizi di consulenza su aree specifiche di disabilità; iniziative di formazione e informazione per genitori.
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ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO L’istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo attraverso proposte che valorizzano la diversità di ciascuno come elemento di ricchezza e di opportunità con due finalità fondamentali: formare gli alunni ai saperi; porre attenzione alla formazione globale di ciascun studente considerato nella sua originalità esistenziale. Questa scelta si basa sul convincimento che solo all’interno di un contesto comunitario, quale la scuola, le singole individualità possono essere accolte, conosciute e sostenute nel percorso di crescita e quindi accompagnate nel diventare persone autonome e responsabili. L’istituto cerca quindi di dare risposte a tutti i bisogni formativi specifici e in particolare accoglie e applica la L. 170/2010 che “...riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione [...] il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo”. La normativa prevede per questi alunni una programmazione individualizzata e personalizzata che, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti per il gruppo classe, prevede la deroga da alcune prestazioni, l’utilizzo di modalità didattiche e di strategie di insegnamento specifiche in tutti gli ordini di scuola oltre all’utilizzo di strumenti compensativi. Nell’attuare le indicazioni della normativa e delle Linee Guida applicative che l’hanno seguita, l’Istituto ha attivato iniziative finalizzate a dare risposta ai numerosi casi di alunni con DSA presenti nelle scuole individuando risorse tra gli insegnanti e programmando percorsi individualizzati di supporto alle difficoltà specifiche di ciascun alunno DSA. In alcuni plessi di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado sono stati individuati insegnanti o avviati progetti che si occupano di realizzare percorsi individualizzati o di piccolo gruppo, per gli alunni con diagnosi di DSA. L’attività prende avvio da un’attenta lettura della diagnosi rilasciata dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile (SNPI), un periodo di osservazione per rilevare le difficoltà nel lavoro in classe, il confronto nel team delle insegnanti e la stesura di una programmazione personalizzata per ciascun alunno con DSA. L’attività proposta è individualizzata e organizzata per unità temporali che variano, a seconda dei casi, da mezz’ora ad un’ora; la frequenza è di due o tre interventi settimanali. I consigli di classe valutano per ciascun alunno DSA l’opportunità di utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Il loro utilizzo viene formalizzato attraverso un verbale e comunicato alle famiglie. La valutazione degli apprendimenti tiene conto delle difficoltà specifiche dei singoli allievi esonerandoli dalle attività che non sono in grado di compiere o definendo l’uso di strumenti compensativi (utilizzo di computer, di calcolatrice...) e le modalità dispensative utilizzate ( presenza di un lettore delle consegne o di un sintetizzatore vocale, aumento di 1/3 dei tempi di esecuzione del compito o, in alternativa, riduzione in proporzione dello stesso...). Le modalità di valutazione e l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi nel corso degli Esami di Stato e nelle prove INVALSI, sono definite dalla normativa e codificate nei Consigli di classe.
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ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE I Bisogni Educativi Speciali si occupano anche degli alunni con normali bisogni educativi ma che, nel loro percorso di vita, incontrano delle situazioni che, di fatto, impediscono loro di vivere positivamente l’autonomia e la crescita. L’attenzione va quindi rivolta alle diverse difficoltà, sia di grande che di piccola rilevanza, per rispondervi in modo adeguato senza però dover però ricorre a etichette diagnostiche. L’attenzione posta a questi alunni prevede un intervento personalizzato che tenga conto sia dei fattori che danno origine alla difficoltà che dell’intervento di facilitazione nell’apprendimento scolastico con l’utilizzo di modalità tecniche e informali che vanno inserite nella didattica quotidiana. In questo modo si dà risposta alla “speciale normalità” che risponde al diritto del bambino di ricevere un’educazione efficace inteso come possibilità di ”...attivare le risorse e gli interventi necessari privilegiando quelli più vicini alla normalità includendo in essa […] quei «principi attivi» tecnici e speciali che la rendono più efficace...” (Ianes, 2008). L’istituzione scolastica non può accogliere e dare risposta agli alunni con BES senza la collaborazione delle famiglie che devono essere coinvolte nel riconoscimento della difficoltà di apprendimento del figlio e nella messa in atto delle strategie di aiuto necessarie per la definizione di un comune progetto di vita qualitativamente per l'alunno.
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Parte I – Anagrafe Rilevazione casi presenti
Sc.Infanzia Sc.Primaria Sc.Secondaria disabilità certificate (Legge 104/92) dei quali 7 21 12 minorati vista 2 minorati udito 1 1 psicofisici 6 18 12 DSA 0 15 9 DES 0 5 5 BES 3 42 18 1 Altro 2 3 Totali 12 84 47 % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 7 21 12 25 18 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di 8 BES 0 certificazione sanitaria (DSA-DES-Altro) certificazion e N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di 3 12 +19 14 certificazione sanitaria
Risorse Insegnanti di sostegno
Addette assistenza
Assistenti alla comunicazione
Funzioni strumentali Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Commissioni
Psicopedagogista interna Consulenze specialistiche Usl 8 Docenti tutor/mentor Sportello ascolto
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Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) Continuità/orientamento Buone pratiche e inclusioni Continuità/orientamento Buone Pratiche e inclusione POF BES
Sì / No Sì Sì No Sì Sì Sì Sì Sì Sì
Sì Sì Sì Sì
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Utilizzo delle risorse
Coinvolgimento docenti di classe e docenti di sostegno
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
Rapporti con servizi sociosanitari territoriali Rapporti con CTS / CTI
Attraverso… Partecipazione a GIO Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva (Es.Prog.recupero…) Rapporti con il territorio (adesioni a reti, gruppi di volontariato) Formazione specifica Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione Formazione specifica Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Proposte inclusive informali Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI
Rapporti con privato sociale e volontariato
Formazione docenti
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Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro:
Sì / No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Sì No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Sì Sì
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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento x degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare x alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi x formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la x realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
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3 x
4
x x
x
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Parte II – Punti di forza e di debolezza dell'istituto. Aspetti da potenziare il prossimo anno
SCUOLA L'Istituto Comprensivo Statale I comprende due scuole dell'Infanzia, cinque scuole primarie e due plessi di scuola secondaria di primo grado. Gli alunni certificati secondo la legge 104/92 sono 31; gli alunni DSA, Legge 170/2010, sono 24; i DES. 20 ; 65 BES. Per gli alunni disabili gli insegnanti di classe e di sostegno hanno compilato il PDF e il PEI, mentre per gli alunni DSA, DES, e BES sono stati stilati i PDP in base alla certificazione rilasciata dal Servizio Sanitario o da Enti Autorizzati in base a un protocollo osservativo compilato dal team docenti. Per gli alunni Bes i Consigli di Classe- Interclasse e Intersezione hanno deliberato in base alle osservazioni guidate (modello di osservazione della classe) lo stato dell'alunno. La deliberazione del Consiglio o del team è stata verbalizzata e condivisa con le famiglie. Per gli alunni con disabilità si segue la procedura indicata dall' Ufficio Scolastico Territoriale (UST) per le richieste di deroga secondo la gravità presente nella certificazione (gravità 1/2/3 art.3 comma 3, ecc.). Nel nostro Istituto sono presenti: • scuola dell'infanzia n. 3 alunni con deroga 1/1; • scuola primaria n. 7 alunni con deroga 1/1; • scuola secondaria di primo grado n. 2 alunni con deroga 1/1.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il Dirigente: convoca il Gruppo di Lavoro Inter-istituzionale (GLI) ; viene informato dal coordinatore dell’area della disabilità rispetto allo sviluppo dei casi; convoca e presiede il Consiglio di Classe, interclasse, intersezione. Il Coordinatore dell’area della disabilità: collabora con il Dirigente Scolastico e raccorda le diverse realtà (Scuola, ULSS, Famiglie, Enti Territoriali); organizza e monitora lo svolgimento dei progetti di identificazione dei fattori di rischio e prevenzione dei disturbi di apprendimento; rendiconta al Collegio dei Docenti; coordina la Commissione Disabilità e la Commissione BES; organizza e partecipa agli incontri GIO; predispone la documentazione per i progetti in deroga. Il Consiglio di Classe, interclasse e intersezione: registra la situazione della classe e compila l’apposito modulo; individua le situazioni problema attraverso un protocollo osservativo stilato dal gruppo BES; informa il Dirigente Scolastico e la famiglia sulle difficoltà del ragazzo e i dati emersi dall’osservazione sistematica. I docenti registrano l’avvenuto incontro con la famiglia attraverso un verbale predisposto dove sono riportate le proposte dei docenti. Il documento viene controfirmato dai genitori che autorizzano o non autorizzano la scuola alla compilazione del PDP. Per gli alunni DSA viene proposto, in alternativa, il percorso di invio ai servizi attraverso l’iter e la modulistica presente nel “Quaderno Operativo”. Criticità: le procedure previste dalla normativa sono spesso macchinose e di difficile applicazione. La Famiglia: consegna al Dirigente la documentazione rilasciata dall'ULSS e informa il Coordinatore di classe rispetto alla diagnosi ricevuta. Viene informata dal consiglio di classe/ interclasse/intersezione di eventuali situazione/problema del figlio. Criticità: la famiglia non sempre ha chiarezza rispetto a quanto la normativa
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contempli in materia di alunni con DSA e BES e, in particolare, del fatto che la legge prevede l’uso di strumenti compensativi e dispensativi, ma non la riduzione degli obiettivi di apprendimento. La famiglia dovrebbe essere più coinvolta nel percorso scolastico del figlio con Bisogni Educativi Speciali. Il Coordinatore BES: riceve la certificazione da parte della famiglia, segue i passaggi di contatto/informazione scuola/famiglia e mantiene i contatti con le Aziende ULSS o gli enti accreditati al rilascio della documentazione. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI, PDF e PDP). Criticità: corretta compilazione dei documenti; consegna della documentazione nei tempi previsti I Servizi Socio-Sanitari e gli enti accreditati: effettuano l'accertamento, fanno la diagnosi e redigono una relazione. Incontrano la famiglia per la restituzione relativa all'accertamento effettuato. Forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere. Criticità: l'invio dei documenti nei tempi previsti dall'accordo di programma Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti In collaborazione con il CTI territoriale vengono promossi corsi su: - Profilo dinamico funzionale; - BES (bisogni educativi speciali) - il Quaderno Operativo - Progetti di prevenzione. Sono stati organizzati corsi promossi da Reti Territoriali su ADHD. Obiettivo della formazione: mettere il docente nella condizione di: saper individuare tempestivamente difficoltà di tipo didattico/comportamentale (modello di osservazione e quaderno operativo); individuare i fattori di rischio alla scuola dell'infanzia; individuare le aree di difficoltà alla primaria; saper utilizzare didattiche specifiche sia per le singole discipline che per le esigenze particolari di alunni che presentano difficoltà, compresi gli alunni stranieri; saper utilizzare software didattici compensativi e riabilitativi per LIM (esp. Anastasis), ideati per alunni con disturbi specifici dell'apprendimento o con disabilità cognitive. Criticità: alcune formazioni che trattano argomenti basilari dovrebbero avere carattere di obbligatorietà. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Le prove di valutazione tengono conto della tipologia di disturbo presente nell'alunno e sono coerenti con quanto prevede la documentazione: PDF E PEI per gli alunni con disabilità e PDP per gli alunni con DSA, DES e BES. In generale la valutazione considera le difficoltà presenti negli alunni, di quanto esplicitato nel PDP e viene strutturata considerando i seguenti criteri generali per la stesura delle prove scritte: • realizzare le verifiche in forma digitale; • garantire all’alunno le misure compensative e dispensative coerentemente con il PDP; • adottare verifiche graduate (dal livello essenziale per il raggiungimento della sufficienza fino all’eccellenza); • diversificare la tipologia di esercizi: a scelta multipla, vero/falso, a completamento, domande chiuse e domande aperte; • scomporre la verifica in argomenti in modo da permettere all’alunno di lavorare
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separatamente sulle diverse componenti. La valutazione fa sintesi e tiene conto dei progressi che ogni alunno ha conseguito in base alla dotazione di partenza e il livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari, nelle interazioni sociali e nell'autonomia personale. L'istituto si interroga e valuta le prassi inclusive considerando prioritariamente la messa in atto di strategie didattiche ad hoc quali: metodologie laboratoriali, cooperative learning, peer tutoring, metodo esperienziale. La messa in atto di pratiche inclusive richiede l'attivazione di team di lavoro per la stesura e la condivisione di programmazioni personalizzate e individualizzate e la creazione di reti orizzontali con gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto di vita degli alunni: servizi territoriali, famiglia, Enti Locali. La collaborazione tra le figure che a diverso titolo contribuiscono all'educazione degli alunni è fondamentale per dare coerenza e continuità alla proposta educativa e rendere sicuro l'alunno rispetto alle possibilità personali. Criticità: questo ambito dovrebbe prevedere una formazione specifica soprattutto in riferimento alle metodologie didattiche che vengono menzionate sia nelle Linee Guida per la disabilità del 2009, che quelle del 2011 per gli alunni DSA. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola L'assegnazione del personale di sostegno per gli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92 viene fatta applicando, in presenza di deroga per gravità, il criterio della divisione della cattedra su due casi. La motivazione di questa scelta nasce da due considerazioni. La prima riflette sulla progettualità rispetto all'alunno e considera che per ognuno di loro, sia preferibile avere un team di persone che si interroga e progetta l'intervento da mettere in atto. La seconda considera la qualità di lavoro del personale e ritiene che il rapporto 1/1 con i ragazzi con particolare gravità sia eccessivamente pesante per i docenti, soprattutto dal punto di vista psicologico: poter variare il caso assegnato consente di lavorare in maniera più serena. Questa scelta ha una ricaduta positiva anche nella relazione con le famiglie degli alunni: avere più interlocutori evita la creazione di relazioni esclusive che, di fatto, hanno ricadute negative nel processo di inclusione scolastica. La presenza di due persone inoltre, assicura all'alunno la continuità con almeno un operatore sia in caso di assenza che di trasferimento del docente. Le disabilità con un grado inferiore di gravità, vengono seguite da un unico docente in base alle ore assegnate. Nella Scuola Primaria, analizzata la complessità del gruppo classe, la Dirigente assegna delle ore aggiuntive ad ogni team utilizzando le compresenze derivanti dal tempo pieno per rispondere ai specifici bisogni. Nella Scuola Secondaria i casi di DSA-DES-BES-Altro vengono seguiti da docenti di ruolo o in pensione in forma di volontariato sia in orario scolastico che pomeridiano. Per tutti gli ordini di scuola è possibile attivare percorsi di recupero e di potenziamento con pagamento a fondi dell'Istituzione Scolastica. L'Istituto si avvale della collaborazione di personale volontario, ex insegnanti in pensione, che interviene su progetti personalizzati a sostegno allo studio di alunni in difficoltà o stranieri. Criticità: gli istituti dovrebbero avere in organico aggiuntivo da utilizzare su progetti per il recupero/potenziamento degli alunni BES; i progetti di recupero dovrebbero essere programmati partendo dalle aree da potenziare e non per mantenere l'alunno al livello della classe. Gli obiettivi previsti dovrebbero essere perseguibili a lungo termine per consentire all'alunno di recuperare le lacune o ai docente di individuare strategie diverse per compensare le difficoltà presenti.
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Sul territorio operano diverse strutture che accolgono i casi e supportano la famiglia in orario extra-scolastico: - Ca’Leido a S.Vito di Altivole per minori autistici - AREP a Villorba Associazione Rieducativa Ente Privato ONLUS - Maggiolina a Castello di Godego Per alunni con disagio socio-familiare la scuola segnala i casi al Consultorio ULSS 8 che valuta e propone l’eventuale accoglienza in Comunità pomeridiane attraverso progetti specifici finanziati dall'Amministrazione Comunale. La scuola si avvale di collaborazioni con l'Azienda ULSS 8, in base ad una richiesta specifica, assegna alla scuola le addette all'assistenza scolastica per alunni disabili non autonomi nella gestione dei propri bisogni fisici, motori, emotivi e relazionali. Un contributo importante viene dato dalla Provincia con l'assegnazione di personale addetto alla comunicazione per alunni ipovedenti e ipoacusici. Criticità: nonostante i numerosi invii non sempre le risposte vengono date in tempi adeguati o la presa in carico è immediata. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie sono coinvolte nell'organizzazione e nella gestione dell'istituzione scolastica sia attraverso gli organismi previsti dagli organi collegiali sia nella costituzione di comitati dei genitori che collaborano con la scuola per la promozione di iniziative che coinvolgono tutte le famiglie degli alunni. Momenti inclusivi diventano le occasioni di festa che riuniscono tutte le famiglie senza nessuna distinzione. Spesso il ricavato delle feste viene utilizzato per sostenere la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle possibilità economiche della famiglia, alle uscite didattiche e alle visite d'istruzione. I comitati dei genitori propongono e sostengono iniziative formative nei diversi ambiti e gradi scolastici: l'attività motoria nella scuola dell'infanzia; progetti musicali; progetti affettività e molto altro. Criticità: non sempre la comunicazione è chiara e il dialogo avviene in situazione paritaria o di rispetto reciproco. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; L'attenzione alla persona caratterizza l'Istituto Comprensivo 1°che ha messo l'alunno e il successo scolastico al centro dell'azione educativa. Conseguire il successo scolastico non è semplicemente far acquisire agli alunni conoscenze e abilità ma si concretizza anche nell'attenzione che viene posta allo sviluppo, alla crescita personale di ciascuno rendendolo consapevole delle proprie possibilità, dei propri limiti per riuscire a trasformarli da punti di debolezza a punti di forza. Questo obiettivo non è perseguibile senza avere un'idea del percorso di crescita che ogni alunno deve fare. L'essere Istituto Comprensivo presuppone come base l'idea di un curricolo verticale che accompagna gli studenti in un percorso che parte dalla scuola dell'infanzia, passa per la scuola primaria e termina alla fine della secondaria di 1° dove la continuità diviene un elemento naturale dove viene posta l’attenzione alla diversità e ai bisogni speciali di ciascuno sia esso più o meno dotato. Nella realizzazione del piano didattico personalizzato si tiene conto degli obiettivi curriculari della classe, proponendo metodologie, strumenti dispensativi e compensativi e modalità di verifica calibrati in base ai bisogni dell’alunno. L’Istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo proponendo progetti e attività di formazione, rivolti ad insegnanti, genitori e ragazzi dei diversi ordini di scuola. Nello specifico: Alla scuola dell’infanzia si parla meglio: iniziativa proposta dal CTI di Asolo e
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Castelfranco, in collaborazione con l’ULSS 8, finalizzata all’individuazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di difficoltà nell’apprendimento. In classe prima si legge meglio: il progetto, attuato in collaborazione con l’ULSS 8, CTI di Asolo e Castelfranco e Amministrazione Comunale, è finalizzato a cogliere precocemente le difficoltà di apprendimento nella letto-scrittura. Continuità ed accoglienza: progetto d’Istituto che ha come obiettivo l’accoglienza dei nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia. Educazione all’affettività: progetto rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria. L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale in una prospettiva ampia che comprende lo sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona. Io e il futuro: progetto sperimentale realizzato in collaborazione con il Consultorio Familiare e Consultorio Giovani, rivolto ai ragazzi di classe seconda della scuola secondaria, ai genitori e ai docenti, avente come tema la gestione del tempo, delle tecnologie e della sessualità. La strategia comunicativa utilizzata per il lavoro con gli alunni si basa sulla peer education. Progetto Spazio-Ascolto: Progetto rivolto agli alunni di scuola secondaria, finalizzato alla promozione del benessere a scuola; offre agli studenti la possibilità di esporre le proprie problematiche in modo riservato. Il progetto si avvale della consulenza di insegnanti opportunamente formati. Studio assistito: progetto realizzato con personale volontario, per offrire sostegno agli studenti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e autonomia nell’organizzazione del lavoro. Progetto Sport: progetto che si pone l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie in funzione di un armonica crescita psicofisica e per migliorare la conoscenza di alcuni sport. Criticità: spesso vengono evidenziate situazioni di criticità e la scuola mette a disposizione risorse per fronteggiare le problematiche ma non sempre con risultati positivi in quanto non tutte le agenzie educative (scuola, famiglia e servizi) lavorano per raggiungere i medesimi obiettivi. Valorizzazione delle risorse esistenti La mappatura della presenza nelle classi di alunni con certificazione di disabilità, DSA, DES, o BES consente di poter conoscere i bisogni di ciascuna classe e di poter utilizzare le risorse presenti al meglio. La competenza degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno viene utilizzata per mediare la relazione tra la classe, l’alunno e i docenti; per proporre strategie didattiche utili al ragazzo con disabilità ma spendibili per tutta la classe. Nell’attivare attività di piccolo gruppo l'insegnante di sostegno coinvolge anche gli alunni con competenze diverse e l’attività proposta diventa arricchente per tutti i partecipanti. Nelle attività consente di lavorare con gruppi di livello che possono essere seguiti dalle diverse figure presenti attivando forme di sostegno diffuso. Alla scuola primaria le compresenze delle insegnanti curricolari vengono utilizzate in modo funzionale ai bisogni presenti nelle diverse classi. Una scuola dell’infanzia organizza l’orario settimanale delle insegnanti in modo funzionale alla creazione di gruppi di lavoro finalizzati a interventi in classe con un numero inferiore di alunni. La presenza di più persone nella stessa classe favorisce una proposta didattica di tipo laboratoriale. Criticità: necessità di una progettualità mirata ; uso di strategie all'interno del normale orario in classe.
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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione La realizzazione di progetti di inclusione secondo le modalità previste dalla normativa e dalle teorie pedagogiche-didattiche è fattibile solo in parte per le scarse risorse e per i tempi di assegnazione dei docenti ai plessi. I progetti di recupero e di potenziamento pensati per i vari ordini scolastici sono stati ridimensionati per carenza di fondi, altri invece sono stati completati grazie alla presenza di personale volontario. Attualmente l’istituto vede le poche risorse disponibili impegnate per l’organizzazione e il funzionamento quotidiano, a scapito delle progettualità legate alla didattica e al coinvolgimento degli alunni alle varie iniziative. Per quanto riguarda gli alunni stranieri (art.9) i fondi, negli ultimi periodi, arrivano a metà anno scolastico con una progressiva e costante riduzione dell’importo. Ciò impedisce la programmazione e la realizzazione di un percorso adeguato di L2 secondo le progettualità della scuola. Per molti alunni neo arrivati le ore date dal progetto L2 sono state sovente integrate grazie alla presenza di persone volontarie permettendo così l’acquisizione di alcuni obiettivi di base . Criticità: la continua riduzione delle risorse economiche; il ritardo delle erogazioni; Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. L’Istituto propone progetti di accoglienza per alunni con disabilità sin dalla scuola dell’infanzia finalizzati all’accoglienza delle famiglie in questo particolare momento in cui il bambino entra per la prima volta in un ambito sociale quale quello scolastico. Promuove inoltre incontri di continuità tra asilo nido e scuola dell’infanzia. I progetti di continuità si differenziano a seconda del grado scolastico ed è possibile definire percorsi d’accompagnamento ad hoc per alunni con disabilità qualora il team o il consiglio di classe ne rilevassero la necessità. Anche nei primi giorni di scuola, primaria e secondaria di 1°, vengono condivisi progetti di accoglienza dove l’insegnante di sostegno della scuola in uscita accompagna l’alunno nella scuola accogliente. Per il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, in collaborazione con il CTI di Asolo e Castelfranco e la rete Orione, vengono proposte visite alle scuole scelte dalla famiglia, sentito il parere dei ragazzi, e attivate attività laboratoriali e visite alla scuola con l’accompagnamento dell’insegnante di sostegno, l’addetta all’assistenza e i genitori che provvedono al trasporto dell’alunno. Criticità: programmazione del passaggio anche per difficoltà di operare una scelta da parte delle famiglie. Sono parte integrante del presente documento: - Modulo rilevazione alunni BES – gruppo classe; - Griglia di rilevazione degli studenti BES; - Verbale delle decisioni assunte dal Consiglio di classe e/o dai docenti del team infanzia e primaria; - Vademecum esame di stato per gli alunni con disabilità Legge 104/92; - Certificazione delle competenze classe 5^ scuola primaria per gli alunni con disabilità Legge 104/92; - Certificazione delle competenze classe 3^ scuola secondaria per gli alunni con disabilità Legge 104/92; - Modello PDP scuola primaria; - Modello PDP scuola secondaria.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel. 0423.49.35.95 - Fax 0423.49.39.57 SITO INTERNET http://www.iccastelfranco1.it E-MAIL: TVIC81500D@istruzione.it
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………………. ALUNNO: …………………………………………………………………. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica
Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico
redatta in data… da… presso… aggiornata in data… da presso… effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….
Scolarizzazione pregressa Rapporti scuola-famiglia
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35
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36
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Lettura Velocità Correttezza Comprensione Scrittura Grafia Tipologia di errori Produzione
Calcolo Mentale
Per iscritto Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Ulteriori disturbi associati: Altro Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia:
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• DIDATTICA PERSONALIZZATA
religione
fisica
arte
tecnologia
tedesco
spagnolo
inglese
scienze
matematica
geografia
italiano
storia
Strategie metodologiche e didattiche
Mappe mentali/concettuali Schemi Riepiloghi Ling. iconografico Uso di dispositivi extratestuali per lo studio Obiettivi definiti in sotto obiettivi Anticipazione degli argomenti di studio (schemi grafici) Esperienza diretta Peer education Lavori di gruppo Apprendimento cooperativo Riflessioni meta cognitive rispetto al proprio funzionamento
religione
fisica
arte
tecnologia
tedesco
spagnolo
inglese
scienze
matematica
geografia
storia
italiano
Misure dispensative
Lettura ad alta voce Scrittura sotto dettatura Prendere appunti Copiare dalla lavagna Tempistica compiti scritti
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38
Riduzione dei compiti a casa Verifiche distanziate nel tempo Apprendimento mnemonico (formule, tabelle e definizioni) Sostituzione della scrittura con linguaggio orale
religione
fisica
arte
tecnologia
tedesco
spagnolo
inglese
scienze
matematica
geografia
storia
italiano
Strumenti compensativi
Formulari Sintesi Schemi Mappe mentali e concettuali Tabella delle misure e delle formule geometriche Computer (videoscrittura, correttore ortografico Calcolatrice Registratore Sintesi vocale Audiolibro Libri digitali Software specifici Vocabolario multimediale
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Italiano
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39
Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Spagnolo Tedesco Tecnologia Arte Ed. fisica Religione
•
VALUTAZIONE
L'alunno nella valutazione in corso d’anno delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Spagnolo Tedesco Tecnologia Arte Ed. fisica Religione
Esame di stato Disciplina
MISURE COMPENSATIVE Lettore Tempo aggiuntivo Calcolatrice Computer
Si
Misure dispensative
si
Prove INVALSI
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Disciplina
MISURE COMPENSATIVE Lettore Tempo aggiuntivo Calcolatrice Computer
Si
Misure dispensative
si
CRITERI GENERALI PER LA STESURA DELLE PROVE SCRITTE PER ALUNNI DSA E BES •
Realizzare le verifiche in forma digitale
•
Garantire all’alunno le misure compensative e dispensative coerentemente con il PDP
•
Adottare verifiche graduate (dal livello essenziale per il raggiungimento della sufficienza fino all’eccellenza)
•
Diversificare la tipologia di esercizi: a scelta multipla, vero o falso, a completamento, domande chiuse e domande aperte
•
Scomporre la verifica in argomenti in modo da permettere all’alunno di lavorare separatamente sulle diverse componenti
VALUTAZIONE La valutazione tiene conto dei criteri esplicitati nel PDP dell’alunno
Docenti consiglio di classe
Firma dei genitori
Castelfranco Veneto ______________
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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA PRIMARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: Scuola Primaria ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: …………………………………………………. DATI GENERALI Nome e Cognome Data di nascita Classe Insegnante referente Diagnosi medico-specialistica
redatta in data… da… presso…
Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico
effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….
Scolarizzazione pregressa
Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia
Rapporti scuola-famiglia
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FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Elementi desunti dalla diagnosi
Elementi desunti dall’osservazione in classe
Lettura Velocità Correttezza Comprensione
Scrittura Grafia Tipologia di errori Produzione
Calcolo Mentale Per iscritto Disturbi nell'area motorio-prassica: Disturbi di attenzione: Altro
Disturbi di comportamento: Difficoltà di memorizzazione: Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia:
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• DIDATTICA PERSONALIZZATA
arte e immagine
sportivescienze motorie e
scienze motorie e sportive
religione
religione
tecnologia arte e immagine
inglese
scienze
matematica
geografia
italiano
storia
Strategie metodologiche e didattiche
Mappe mentali/concettuali Schemi Riepiloghi Ling. iconografico Uso di dispositivi extratestuali per lo studio Obiettivi definiti in sotto obiettivi Anticipazione degli argomenti di studio (schemi grafici) Esperienza diretta Peer education Lavori di gruppo Apprendimento cooperativo Riflessioni meta cognitive rispetto al proprio funzionamento
tecnologia
inglese
scienze
matematica
geografia
storia
italiano
Misure dispensative
Lettura ad alta voce Scrittura sotto
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dettatura Prendere appunti Copiare dalla lavagna Tempistica compiti scritti Riduzione dei compiti a casa Verifiche distanziate nel tempo Apprendimento mnemonico (formule, tabelle e definizioni) Sostituzione della scrittura con linguaggio orale
religione
sportivescienze motorie e
arte e immagine
tecnologia
inglese
scienze
matematica
geografia
storia
italiano
Strumenti compensativi
Formulari Sintesi Schemi Mappe mentali e concettuali Tabella delle misure e delle formule geometriche Computer (videoscrittura, correttore ortografico Calcolatrice Registratore Sintesi vocale Audiolibro Libri digitali Software
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specifici Vocabolario multimediale
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Tecnologia Arte Ed. fisica Religione
4. VALUTAZIONE L'alunno nella valutazione in corso d’anno delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Tecnologia Arte Ed. fisica Religione
Prove INVALSI Disciplina
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MISURE COMPENSATIVE Lettore Tempo aggiuntivo tavole numeriche formulario
Si
Misure dispensative
si
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Calcolatrice Computer
Docenti del team
Firma dei genitori
Castelfranco Veneto ______________
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………...…………………………………......., nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………, ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi, mostrando padronanza dei fondamenti delle specifiche aree e delle abilità ad esse collegate; espone le proprie opinioni con coerenza. L’alunno/a svolge compiti semplici e risolve basilari problemi in situazioni nuove, effettua scelte, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a, opportunamente stimolato, svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere
B – Intermedio C – Base
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conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. D – Iniziale
Ù Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Comprende enunciati. Racconta le proprie esperienze ed adotta un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………....
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione lingue straniere.
nelle
2
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare soluzioni a semplici problemi concreti.
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire in contesti diversi.
Competenze digitali.
4
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.
Imparare ad imparare.
6
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
7
Utilizza strumenti e strategie per comprendere se stesso e gli altri in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
È in grado di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Porta a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
11
Rispetta semplici regole condivise della routinequotidiana. Assume semplici responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
3
9
12
13
Livello
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data ……………………..
50
Il Dirigente Scolastico ……………………………………………
50
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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA 1°
Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………...…………………………………......., nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………, ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
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Indicatori esplicativi
51
A – Avanzato B – Intermedio C – Base
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi, mostrando padronanza dei fondamenti delle specifiche aree e delle abilità ad esse collegate; espone le proprie opinioni con coerenza. L’alunno/a svolge compiti semplici e risolve basilari problemi in situazioni nuove, effettua scelte, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a, opportunamente stimolato, svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
D – Iniziale Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Comprende enunciati. Racconta le proprie esperienze ed adotta un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………....
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione lingue straniere.
nelle
2
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare soluzioni a semplici problemi concreti.
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire in contesti diversi.
Competenze digitali.
4
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.
Imparare ad imparare.
6
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
7
Utilizza strumenti e strategie per comprendere se stesso e gli altri in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
È in grado di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Porta a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
11
Rispetta semplici regole condivise della routinequotidiana. Assume semplici responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...
3
9
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Livello
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data ……………………..
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Il Dirigente Scolastico ……………………………………………
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° 31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel. (0423) 49.35.95 - Fax (0423) 49.39.57 - Cod. Fisc. 81002050268
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PREMESSA Il comitato di valutazione dell’I.C. 1° di Castelfranco V.to individua propri criteri di valutazione in base ai parametri generali definiti dalla Legge 107/2015 e sotto riportati, in riferimento a tutto l’anno scolastico. “Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.”
La valutazione sarà effettuata tenendo conto di tutti gli elementi che concorrono a delineare le caratteristiche, le attitudini personali e l’impegno in relazione alla funzione docente. Ciò premesso, il bonus potrà essere corrisposto: 1. previa autocandidatura, dietro compilazione entro il 30 giugno, della Scheda di presentazione/certificazione del docente che viene allegata al presente documento. In assenza di autocandidature, è facoltà del DS individuare i meritevoli; 2. solo al di sopra di una soglia minima di diligenza tecnica riconosciuta come corrispondente a. all’assenza di sanzioni disciplinari nell’anno scolastico in corso; b. ad una prestazione lavorativa riscontrabile ai fini del successo formativo degli alunni, del miglioramento dell’insegnamento e dell’organizzazione scolastica; 3. in modo svincolato da qualsiasi considerazione rispetto al numero di ore lavorate; 4. anche per ruoli già riconosciuti in sede di contrattazione integrativa e svolti con particolari impegno e qualità.
In aggiunta alle voci e alla relativa valutazione derivante dalla scheda di presentazione/certificazione, saranno considerati elementi di giudizio da parte del Dirigente, in riferimento a tutto l’anno scolastico 1. lo spirito di iniziativa; 2. lo spirito di collaborazione-condivisione; 3. il carico del lavoro svolto e l’impegno profuso. Il comitato di valutazione dell’I.C. 1° quindi, sulla base dei criteri generali sopra descritti, formula l’allegata scheda di presentazione che il docente interessato produrrà all’attenzione del Dirigente scolastico.
SCHEDA DI PRESENTAZIONE A. Articolo 1, comma 129, lettera A FINO A 33 PUNTI “Qualità dell’insegnamento e contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti” QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO E CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO DEGLI ALUNNI Elevata flessibilità nell’orario delle lezioni (adattamenti di orario, classi aperte… ). Organizzazione frequente di attività laboratoriali, di attività interdisciplinari, di aree di progetto... 1 Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
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5
Valutazione D.S.
< = 3 punti
Costruzione/utilizzazione frequente di ambienti di apprendimento innovativi con particolare attenzione all'assegnazione di compiti autentici e alle diverse modalità di apprendimento degli alunni. Conoscenza delle didattiche innovative nella conduzione della classe ( cooperative learnig, flipped classroom, CLIL, uso di tecnologie multimediali…) Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
3
Auto valutazione sì/no
Iniziative per l’inclusione e per la costruzione di curricoli personalizzati, anche di valorizzazione delle eccellenze, finalizzati al miglioramento degli esiti formativi. Sistematiche attività di recupero/potenziamento disciplinare. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Uso di strumenti diversificati nella valutazione (anche assegnazione di compiti secondo i livelli di competenza degli alunni, prove per classi parallele...). Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Relazioni in grande parte positive con gli alunni e particolare cura del “clima” di classe. Gestione efficace delle controversie nelle classi, con strategie di mediazione. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
< = 3 punti
< = 3 punti
< = 3 punti
CURA NEL LAVORO E CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
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Elevata puntualità e cura nell’esecuzione di compiti assegnati e partecipazione attiva ad azioni di sistema decise dalla scuola (alternanza scuola lavoro con stagisti, progetti europei, progetti interculturali e antidispersione, incontri ASL,... [altro]) Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
7
Competenza nella programmazione accurata e documentabile di lezioni e attività didattiche, con comunicazione sistematica degli obiettivi della lezione agli alunni. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
< = 3 punti
8
9
Uso delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione TIC in modo efficace, oltre che nell’insegnamento anche come supporto del ruolo professionale (presentazione di attività, lezioni ed esercitazioni tramite strumenti e metodi innovativi). Costruzione di oggetti di apprendimento in formato digitale inseriti in un repository d’istituto. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Tenuta efficace della documentazione didattica esemplificativa delle innovazioni praticate (cooperative learning, classe capovolta, didattica laboratoriale, didattica per progetti, webquest...), in modo che risulti facilmente trasmissibile in buone pratiche. Conoscenza dei quadri di riferimento teorici delle proprie pratiche metodologico/didattiche. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
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< = 3 punti
Partecipazione ad attività di aggiornamento e formazione in relazione agli obiettivi del POF e/o nel settore di propria competenza (sono da ritenersi validi i corsi svolti nell’ultimo triennio, compreso l’anno in corso). Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Contributo a rendere efficace il lavoro degli Organi Collegiali tramite particolare cura delle relazioni (Dirigente Scolastico, Docenti, personale ATA, genitori). Interazione efficace con soggetti esterni (reti di scuole, Enti Locali, portatori di interesse) Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
< = 3 punti
< = 3 punti
B. Articolo 1, comma 129, lettera B FINO A 18 PUNTI “Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche” valutazione sì/no
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13
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Uso di strumenti valutativi adeguati a rilevare lo sviluppo di competenze (rubriche di valutazione, prove autentiche...) trasmissibili in buone pratiche. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Svolgimento di attività propedeutiche a certificazioni di lingue straniere ed informatiche, partecipazione a concorsi, competizioni disciplinari, eventi, manifestazioni per alunni e docenti. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Produzione di oggetti (anche in formato digitale) e manufatti di particolare interesse realizzati dalla classe o da gruppi di alunni. Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Coinvolgimento ed impegno in progetti di ricerca metodologica e didattica: 1) interazione con diversi ambienti e agenzie formative esterne alla scuola; 2) Pubblicazioni di settore.
Valutazione D.S.
< = 4,5 punti
< = 4,5 punti
< = 4,5 punti
15
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
C. Articolo 1, comma 129, lettera C “Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale”
< = 4,5 punti FINO A 33 PUNTI valutazione sì/no
16
Valutazione D.S.
Assunzione di compiti e di responsabilità nel coordinamento e nella progettazione del lavoro dei Organi Collegiali nelle diverse articolazioni (Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione; Intermoduli, Dipartimenti, gruppi di progetto, gruppi di lavoro di ricerca-azione...). Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Assunzione di compiti e di responsabilità nel coordinamento di attività della scuola (RAV, PdM, PNSD…); 17
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Assunzione di compiti di supporto organizzativo al dirigente scolastico; 18
19
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi. Promozione di attività che vedono la scuola come centro di aggregazione sociale anche in fasce orarie non coincidenti con le normali attività didattiche e/o in giornate festive; Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
< = 3 punti
Partecipazione ad attività di Scuola aperta. 20
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Assunzione di compiti e di responsabilità nella formazione del personale della scuola e/o di una rete di scuole; 21
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Attività di tutoring verso i nuovi assunti. 22
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Supporto e accoglienza a docenti di nuovo ingresso (supplenze, trasferimenti) nell’Istituto e a tirocinanti 23
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Partecipazione a gruppi di lavoro per la realizzazione di prove standardizzate d’istituto. 24
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Contributo alla redazione/realizzazione /controllo dei progetti PON. 25
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
Elaborazione di proposte per la costruzione di curricoli verticali. 26
Se sì: descrizione in 400 caratteri, spazi inclusi.
< = 3 punti
D. Elementi di giudizio da parte del Dirigente scolastico 27 28 29
FINO A 12 PUNTI
Spirito di iniziativa. < = 4 punti Spirito di collaborazione-condivisione. < = 4 punti Carico del lavoro svolto e l’impegno profuso. < = 4 punti
Il totale massimo di punti attribuibili finora descritti è dunque pari a 96. Il Comitato di valutazione dell’I.C. 1° di Castelfranco V.to riconosce inoltre massimo 4 ulteriori punti attribuibili alle sole sezioni A, B e C nel caso di • eccellenze rilevanti in uno o più indicatori • eccellenze emergenti dalla descrizione fornita dal docente e dal successivo riscontro effettuato dal Dirigente scolastico. Il totale massimo di punti attribuibili è dunque pari a 100. Castelfranco V.to, 04/05/2016 Comitato per la valutazione dei docenti I.C. 1° di Castelfranco V.to per il triennio 2015/16-2017/18 N°
1 2 3 4 5 6 7
componente
Presidente Docenti Genitori Esterno
nominativo
D.S. Bolzon Michela Delesto Stefania Resente Carla Busato Paola Bonato Vicenzino Antonello Cristian Stradiotto Roberto
incarico
Di diritto Eletti dal Collegio dei docenti Eletti dal Consiglio di Istituto Individuato dall’USR Veneto
firma