Io Vado !
SEZIONE ARANCIONE A CURA DI ANNAMARIA – SILVIA INS DI SOSTEGNO VANESSA-ILDA DATA SETTEMBRE/NOVEMBRE
IO VADO «Io vado!» Per uccellino è arrivato il momento di lasciare il nido. In
famiglia tutti hanno qualche cosa per lui, tutti lo incoraggiano e lo accompagnano con piccoli gesti affettuosi: «Mettiti il maglione che potrebbe fare freddo», «Eccoti dei biscotti se ti viene fame», «Portati la torcia se per caso torni tardi», «Mettiti il mio cappello che potrebbe esserci il sole». C’è posto anche per un ombrellino, un libro come antidoto contro la noia e una radio per avere compagnia. E così, ben equipaggiato, uccellino si avvia tutto solo all’avventura. Ma dov’è diretto? Una storia lieve con un finale a sorpresa per accompagnare le prime esperienze di autonomia dei piccoli.
La Storia ….
Accogliere un bambino nella scuola dell'Infanzia significa incontrare un universo di elementi emotivi e cognitivi strettamente legati che derivano da esperienze di distacco pregresse e dallo stile personale di rielaborare situazioni nuove. Il significato etimologico del verbo accogliere, è anche "accettare-contenere in sè", e questo non deve limitarsi ai primi mesi di scuola ma richiede un'attenzione che inizia sì, ma prosegue riconoscendo la centralità del bambino durante tutto il percorso.
Accogliamo i nuovi compagni ….
•
Gioco con il mio nome ….
•
Gioco con i suoni ….
•
Alla ricerca di nuove parole ….
… elaborazione della storia.
Trova e disegna le parole del campo semantico associate all’immagine ‌
Giochiamo con le parole ‌
Per molti bambini è difficile ricordare i giorni della settimana perché risulta un concetto troppo astratto. Una filastrocca può aiutarli a memorizzare la sequenza della settimana.
Filastrocca della settimana …
Giochiamo con i colori …. Alcuni colori ci comunicano una sensazione di caldo e altri una sensazione di freddo. Infatti si considerano colori caldi (i rossi, i gialli, i bruni e l’arancio), per associazione con la luce del sole e col fuoco. I colori freddi (le tonalità dei blu, il verdeazzurro – il viola), così detti perchè associati all’acqua e alla luce lunare.
…. È arrivato L’AUTUNNO: colori Caldi – colori FREDDI ….
Con Comunicazione Aumentativa e Alternativa (detta anche CAA) si indica un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie atte a semplificare ed incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, con particolare riguardo al linguaggio orale e alla scrittura[1]. Viene definita Aumentativa in quanto non si limita a sostituire o a proporre nuove modalità comunicative ma, analizzando le competenze del soggetto, indica strategie per incrementare le stesse (ad esempio le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, nonché i segni). Viene definita Alternativa in quanto si avvale di strategie e tecniche diverse dal linguaggio parlato. Tale "approccio" ha come obiettivo la creazione di opportunità di reale comunicazione e di effettivo coinvolgimento della persona; pertanto dev'essere flessibile e su misura della persona stessa.
La storia di Fungotto !
Ascolto la storia la rielaboro e metto in sequenza: Prima …. Poi …. Dopo ….. Infine …..
…. è arrivato NATALE !
Sicuramente impegnarsi in attività di grafismo è utile a migliorare la coordinazione oculo-motoria, ad affinare la padronanza del tratto grafico e dello spazio del foglio e ad utilizzare la direzione sinistradestra, che sarà fondamentale al futuro apprendimento della scrittura e della lettura… Quest’anno il percorso è iniziato in maniera originale, utilizzando le opere d’arte. I bambini sono stati impegnati nell’osservazione di importanti opere d’arte per individuarne i tratti grafici più importanti. Sono stati individuati punti, linee spezzate, linee curve… cerchi, spirali, onde… Dopo l’osservazione i bambini hanno provato a riprodurre le opere attraverso diverse tecniche e, infine, hanno riprodotto i segni grafici in schede strutturate e semi strutturate.
Chi ha detto che il grafismo è un esercizio noioso? Dalle opere d’arte… ai segni grafici…
Le attività del pomeriggio dei «grandi» iniziano sempre con il laboratorio di lettura/ascolto di racconti o libri per l’infanzia. Dopo la lettura i bambini sono impegnati a rielaborare quanto ascoltato o svolgere attività trasversali, che non coinvolgono solo traguardi relativi alle competenze linguistiche. È quello che è successo con il libro «Dalcodino» di G. Cordone, come illustrato nel cartellone. Nel racconto ci siamo imbattuti nelle «carte topografiche»… dopo aver capito cosa sono e a cosa servono e dopo aver capito che sono simili alle mappe dei pirati, i bambini hanno cercato in Internet e stampato moderne carte. L’uso della carta topografica, che riporta il tragitto che Dalcodino deve fare per andare dalla cascina Riccardina ad Alagna, ha permesso, poi, di applicare il «metodo scientifico» per verificare le ipotesi fatte dai bambini per risolvere la situazione problematica: come farà il cagnolino a salvarsi dal lupo che vive nel bosco di pioppi? Facendo un’altra strada? Oppure? Solo il racconto confermerà o smentirà l’ipotesi!
Le avventure di Dalcodino…