L'alba dell'uomo

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Le palafitte sono delle abitazioni che nel neolitico l’uomo ha costruito quando è diventato stanziale. Oltre all’allevamento e all’agricoltura, gli uomini si dedicarono di più alla pesca, perciò costruirono alcune case vicino ai fiumi, ai laghi e ai mari, alcune proprio dentro l’acqua. Abbiamo visto all’ Archeopark, la ricostruzione di palafitte che testimoniano i ritrovamenti.


Si costruivano sulle piattaforme capanne di paglia , legno o canne. I pali in legno venivano infissi nel terreno, sul fondo del fiume , del lago o della palude. Sui pali veniva appoggiata una piatta forme sempre in legno, sulla quale veniva costruita la capanna. Dei pontili mobili, collegavano le palafitte alla terraferma. Per impedire agli animali selvatici di entrare nelle capanne, i ponti venivano ritirati. Tracce preistoriche di palafitte sono state trovate in: Europa, Italia, Asia, America, e Africa Centrale.


Oggi le palafitte sono ancora utilizzate presso alcune popolazioni africane, asiatiche e sudamericane. Nelle Alpi, edifici simili, sono ancora in uso, ma vengono utilizzati come granai. In Inghilterra, i granai sono costruiti su pietre. Sono molto simili alle palafitte e sono elevate rispetto al terreno per evitare che i topi arrivino al granaio. I granai sulle palafitte sono anche una caratteristica comune in africa occidentale.



Un viaggio nel passato: alla scoperta di Ötzi Sono le 9.30 di giovedì 16 marzo quando arriviamo all’Archeopark di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia. Giacomo, la nostra guida, ci accoglie complimentandosi per la puntualità, perché “sono tante le cose da fare, ascoltare e vedere!”, ci dice. Ed è così che inizia il nostro viaggio nel passato!!! Percorriamo i sentieri del villaggio per passare da una capanna all’altra e ci emozioniamo nel fare i lavori che tenevano impegnati gli uomini e le donne del neolitico: usiamo il telaio, modelliamo l’argilla e il rame, maciniamo il grano… Non ci lasciamo sfuggire neanche un dettaglio di questi antichi antenati, ma al tempo stesso così moderni!!! …Ed ecco che in una delle numerose capanne troviamo lui: Ötzi! In realtà è un manichino che lo riproduce, ma ci affascina molto osservarlo e ascoltare le parole di Giacomo, che ci racconta un po’ di lui. La curiosità però è tanta e così a scuola… approfondiamo per sapere tante più cose possibili su “Iceman”, ovvero Ötzi, l’uomo di ghiaccio.

CLASSE 3°B







Un gruppo di scienziati ha individuato la punta di una freccia in selce conficcata nella spalla sinistra : la sua è stata quindi una morte violenta.



Circa 10.000 anni fa cominciò ad essere lavorata la ceramica : un impasto di terra dal colore grigio-verde,l’argilla,e di acqua che veniva poi cotta nel forno. L’impasto era facile da lavorare perché era morbido,ma una volta diventava dura e formava recipienti di forme e dimensioni diverse, adatti a contenere acqua o cibo.

Gruppo 1: Gabriele ,Jacopo C ,Jennifer ,Leila, Riccardo, Jacopo S., Andrea

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All’ inizio le donne, che per prime avevano iniziato a lavorare l’ argilla, facevano seccare i loro vasi al sole, ma questi si rompevano facilmente. Un giorno qualcuno si accorse che un blocchetto di argilla rimasto sulla brace si era cotto e indurito, non si rompeva facilmente, inoltre poteva anche essere messo sul fuoco senza che cambiaste forma e si rovinasse.

Gruppo 2: Giorgia T. , Giorgia A. ,Alessio, Luca M. , Muhamadu , Maria Sofia .


Le donne allora impastarono argilla per modellare scodelle per mangiare e bere, grandi contenitori per i cereali , vasi per l’acqua e addirittura urne funerarie: recipienti in cui alcuni popoli mettevano le ceneri del morto dopo aver bruciato il cadavere.

Gruppo 3: Francesca, Fabio, Rosa, Angelica, Aurora, Michela

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La ceramica facilitò molto la cottura dei cibi perché, essendo un materiale resistente al fuoco, poteva essere utilizzata per cuocere direttamente sulla fiamma .Intorno al 3000 a.C. venne inventato il tornio : un disco di legno che ruotava su un perno. Il disco veniva fatto girare con una mano mentre con l’altra si poteva modellare il contenuto in maniera più precisa e veloce.

Gruppo 4: Sergey, Asia, Vincenzo, Antonio, Ivan, Luca R.


CLASSE TERZA D “L’ARTE DEGLI UOMINI PRIMITIVI: GRAFFITI E PITTURE”


PENSIAMO CHE L’ARTE PREISTORICA SIA DAVVERO AFFASCINANTE!! SHU GIANLUCA CAMILLA ALICE PROVVIDENZA

CON IL TERMINE ARTE PREISTORICA SI INTENDONO TUTTE QUELLE MANIFESTAZIONI ARTISTICHE CHE APPARTENGONO AL PERIODO PREISTORICO, DAL PALEOLITICO FINO ALL’ETÀ DEL BRONZO. QUESTA MANIFESTAZIONE ARTISTICA DURA CIRCA UN MILIONE DI ANNI.


GLI UOMINI INIZIALMENTE COSTRUIRONO OGGETTI UTILI SOLO ALLE LORO ATTIVITÀ QUOTIDIANE, MENTRE SUCCESSIVAMENTE COMINCIARONO A CREARE OGGETTI BELLI MA SENZA UTILITÀ PRATICA.

L’ARTE RAPPRESENTAVA LA NATURA: ANIMALI E PERSONE. QUESTO PERCHE’ VIVEVANO A STRETTO CONTATTO CON L’AMBIENTE CHE LI CIRCONDAVA.

L’HOMO SAPIENS DIMOSTRA COSÌ UNA CAPACITÀ FANTASTICA DI CREARE E IMMAGINARE.


L’ESPRESSIONE ARTISTICA PRINCIPALE DEL PALEOLITICO E’ L’ARTE RUPESTRE CIOE’ PITTURE E INCISIONI REALIZZATE NELLE PARTI PIU’ BUIE E NASCOSTE DELLE GROTTE. NON SI TRATTAVA DI PITTURE, ESEGUITE CIOE’ PER ESSERE AMMIRATE, MA DI IMMAGINI CREATE DURANTE RITUALI E CERIMONIE. PARTECIPAVANO POCHE PERSONE E RAPPRESENTAVANO LE AZIONI DELLA CACCIA.


DURANTE IL PALEOLITICO LE MANIFESTAZIONI ARTISTICHE AVEVANO, INFATTI, UNA FUNZIONE MAGICO-RELIGIOSA.

LE PITTURE RUPESTRI AVEVANO UN VALORE PROPIZIATORIO

SI RITENEVA AVESSERO POTERI MAGICI: ASSICURARE UNA BUONA CACCIA; IMPADRONIRSI DELLA FORZA DELL’ ANIMALE RAFFIGURATO.


GLI UOMINI DECORAVANO ANCHE IL LORO CORPO E GLI OGGETTI CHE PORTAVANO NELLE BATTUTE DI CACCIA CON LORO. UTILIZZAVANO PELLI, AMULETI E PITTURE NATURALI PER APPARIRE PIÙ SPAVENTOSI E RIUSCIRE A CACCIARE ANIMALI GRANDI E CHE AVREBBERO SFAMATO LE FAMIGLIE DEL CLAN.

JACOPO MARCO L. LUDOVICO FRANCESCO


DOSON, OMAR, MARCO S., SOFIA, ALESSIA

LE PRIME FIGURAZIONI DIPINTE O INCISE SU ROCCE RAFFIGURAVANO ANIMALI E UOMINI IN MOVIMENTO. ERANO UN RITO PROPIZIATRIO PER LA CACCIA.

DOVE LI TROVIAMO? ALTAMIRA (SPAGNA), CHAUVET E LAUSCAUX(FRANCIA), VAL CAMONICA(LOMBARDIA).


Raffigurazione di bisonti.

La grotta di Altamira (in spagnolo Cueva de Altamira) è una caverna spagnola famosa per le pitture parietali del Paleolitico superiore raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane. Si trova nei pressi di Santillana del Mar in Cantabria, 30 chilometri ad ovest di Santander, nel nord della Spagna.


LA VALLE CAMONICA È UNA DELLE VALLI PIÙ ESTESE DELLE ALPI CENTRALI, NELLA LOMBARDIA ORIENTALE: DERIVA IL SUO NOME DAL TERMINE IN LINGUA LATINA CON CUI GLI SCRITTORI CLASSICI CHIAMAVANO ANTICAMENTE LA POPOLAZIONE CHE VI ABITAVA: I CAMUNI. GLI ABITANTI, CHE AVEVANO INIZIATO A VISITARE LA VALLATA SI STANZIARONO QUI A PARTIRE DAL NEOLITICO. ESSI ERANO GLI ANTICHI CAMUNI, FAMOSO PER LE INCISIONI RUPESTRI. SEBBENE SI SAPPIA POCO DELLA SUA SOCIETÀ, QUESTO POPOLO CI HA LASCIATO OLTRE 300.000 PETROGLIFI, CHE FANNO DELLA VALLE CAMONICA IL MAGGIOR CENTRO D'ARTE RUPESTRE IN EUROPA.

Incisioni rupestri.


LA GROTTA CHAUVET È UNO DEI PIÙ NOTI E IMPORTANTI SITI PREISTORICI EUROPEI, RICCO DI TESTIMONIANZE, SIMBOLICHE ED ESTETICHE, DEL PALEOLITICO SUPERIORE. È IL PIÙ ANTICO ESEMPIO DI ARTE PREISTORICA DEL MONDO. LE GROTTE DI LASCAUX (IN FRANCESE GROTTE DE LASCAUX, IN OCCITANO BAUMA DE LAS CAUS) SONO UN COMPLESSO DI CAVERNE CHE SI TROVA NELLA FRANCIA SUD-OCCIDENTALE. LE GROTTE SI TROVANO VICINO AL VILLAGGIO DI MONTIGNAC, NEL DIPARTIMENTO DELLA DORDOGNA. NEL 1979 LE GROTTE DI LASCAUX SONO STATE INSERITE NELL'ELENCO DEI PATRIMONI DELL'UMANITÀ DELL'UNESCO, CON LE ALTRE GROTTE CHE SI TROVANO NELLA VALLE DEL FIUME VÉZÈRE.

Dettaglio della riproduzione della grotta di Chauvet .


I GRAFFITI SONO SEGNI SCAVATI NELLE ROCCE CON STRUMENTI APPUNTITI COME PUNTE DI ROCCE PIU’ DURA A FORMA DI SCALPELLO E RISALGONO PER LA MAGGIOR PARTE AL TEMPO PREISTORICO.


GLI UOMINI PRIMITIVI ERANO CONVINTI CHE SE AVESSERO DIPINTO SULLE PARETI DELLE CAVERNE ANIMALI E SCENE DI CACCIA CHE ANDAVANO A BUON FINE… …SICURAMENTE DURANTE LA BATTUTA DI CACCIA COMPIUTA IN SEGUITO SAREBBERO TORNATI A CASA CON UN BUON BOTTINO!!!


ANCHE NOI COME GLI UOMINI PREISTORICI… DURANTE LE ORE DI ARTE E IMMAGINE IN CLASSE ABBIAMO PROVATO ANCHE NOI A REALIZZARE DEI GRAFFITI, USANDO LA TECNICA DEI COLORI A CERA . ISTRUZIONI: SI STENDONO UNIFORMENTE VARI STRATI DI COLORI A CERA SULLO STESSO FOGLIO, CREANDO UN CERTO SPESSORE DI CERA.

SI PARTE PRIMA DAI CHIARO FINO AD ARRIVARE AL NERO (VI CONSIGLIO DI STENDERE IL GIALLO, IL ROSSO,IL BLU, ED INFINE RICOPRIRE TUTTO CON IL NERO). POI CON UN BASTONCINO APPUNTITO O UNO STUZZICADENTI I BAMBINI POSSONO RIPRODURRE LE INCISIONI CHE GLI UOMINI FACEVANO SULLA PIETRA!


3° A Primaria Tromello

LA MACINA DEL GRANO


ANCHE NOI MACINIAMO IL GRANO


Le donne che si dedicavano alla raccolta dei frutti e dei semi notarono che i semi lasciati sottoterra facevano nuove piante; allora iniziarono a coltivare. Si seminava il grano e i legumi come i piselli. Utilizzavano l’aratro trascinato dal bue o dalla mucca. Gli uomini hanno costruito un arnese: il falcetto. Il falcetto serviva per tagliare il grano nei campi. Alberto Greta Niccolò Parid


Con la macina e il macinello trituravano il grano dopo di che si schiacciava ancora meglio con il mortaio. La farina veniva impastata e messa su delle pietre bollenti e diventarono i primi pani. Giovanni C. Federico. Barbara Nicolò


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