PROGETTO “Il regno delle emozioni”
SCUOLA DELL’INFANZIA ”P. MARTINOLI” TROMELLO A cura di Giuseppina Teresa Zorzoli Marzo 2015
PROGETTO EMOZIONI
Lo scrigno delle emozioni
PAURA-CORAGGIO TANTO TEMPO FA INTORNO ALLE TORRI DEL CASTELLO MISTERIOSO VOLAVANO PIPISTRELLI NERI E C’ERANO TANTE NUVOLE.UNA SERA LA REGINA FIORDALISO SI AFFACCIO’ AL BALCONE PER AMMIRARE LA LUNA CHE SPLENDEVA NEL CIELO. ALL’IMPROVVISO SENTI’ UN FORTE MUGOLIO E UN’ OMBRA SINISTRA SI ALLUNGO’ SULLA COLLINA. ERA L’OMBRA DELLO “SGRUNFO” , COSI’ VENIVA CHIAMATO DAGLI ABITANTI DEL VILLAGGIO QUELLO STRANO MOSTRO CHE DA QUALCHE TEMPO IMPAURIVA TUTTI QUANTI. LA REGINA FIORDALISO RIENTRO’ NELLA SUA STANZA IMPAURITA , TREMANTE, TUTTA SUDATA E CON IL BATTICUORE. MANDO’ UNA DONNA DELLA SERVITU’ A CHIAMARE IL MAGO PROSPERO , CHE LE DISSE: -NON TEMERE, SPESSO LA PAURA CI FA VEDERE IL PERICOLO DOVE NON C’E’, ORA TI DONO UNA COSA SPECIALE-IL MAGO PORSE ALLA REGINA UNA LANTERNA MAGICA, LA LANTERNA DEL CORAGGIO CON LA QUALE LEI AVREBBE AFFRONTATO LO SGRUNFO E LIBERATO TUTTI DALLA PAURA… ATTIVITA’: -LA LANTERNA DEL CORAGGIO -ESPRIMIAMO LA PAURA CON PAROLE E SUONI Gaia:”i mostri non esistono,e lo sgrunfo non esiste,però non esiste qui, là sì!”
Lo sgrunfo
LA LANTERNA DEL CORAGGIO
CI SERVE PER AFFRONTARE LO SGRUNFO… LA LUCE NON GLI PIACE E …SCAPPA!
UNA CAVERNA TUTTA NERA
PAURA! NERO ,IL COLORE DELLA PAURA
LA CASA OSCURA
DISEGNA UN MOSTRO CHE TI FA PAURA
UN RAGNO PER AMICO Fuori pioveva a dirotto quando Pietro rientrò nella sua cameretta. Si tolse gli stivali infangati Ed ecco che vide sulla sua scrivania un piccolo ragno nero con otto zampe sottili..
“Hai paura di me?”-chiese il ragno stupito…
GERARDO IL FANTASMA Gerardo è un piccolo fantasma che sta crescendo. Un giorno suo padre gli dice” Tu non sei più un bambino, adesso. Dovrai cominciare a uscire da solo di notte”…
Il fantasma del castello Neri, neri nuvoloni, pioggia, vento, lampi e tuoni... Il fantasma del castello è rimasto senza ombrello, dalla torre fa cù-cù e poi cade a testa in giù! E' caduto nel fossato, tutto quanto si è bagnato, si è buscato il raffreddore, ma non c'è nessun dottore! Il fantasma lì per lì, fa tre versi, tre et-cììììì!!! Il fantasma solo, solo, soffia il naso nel lenzuolo, mangia un piatto di polenta, poi va a letto e si addormenta!!!
RABBIA-SERENITA’ NEL CASTELLO MISTERIOSO DI RE GIRASOLE,PROPRIO IN CIMA A TORRE VENTOSA, VIVEVA IL DRAGHETTO FUMETTO,AMICO DI MAGO PROSPERO.ERA UN PICCOLO DRAGO,GENTILE E DOCILE , MA… QUANDO SI ARRABBIAVA SENTIVA UN FORTE CALORE CHE GLI INVADEVA IL CORPO, IL BATTITO DEL CUORE CHE ACCELERAVA, LE SUE GUANCE CHE DIVENTAVANO ROSSE ROSSE E… FFFIIIAAAMMMM! DALLA BOCCA GLI USCIVA UNA VAMPATA DI FUOCO!UNA VOLTA AVEVA INCENDIATO LE TENDE DELLA CAMERA DA LETTO, UNA VOLTA IL TRONO DI RE GIRASOLE, UN’ALTRA ANCORA IL CAPPELLO DEL GIULLARE PIPPOLINO… OGNO VOLTA CHE SI ARRABBIAVA SUCCEDEVA QUALCHE GUAIO .MAGO PROSPERO DECISE DI CORRERE AI RIPARI, CHIAMO’ IL DRAGHETTO NEL SUO LABORATORIO E GLI DISSE:- QUANDO TI ARRABBI STAI PROPRIO MALE, VERO?OLTRETUTTO LA TUA RABBIA E’ COSI’ FORTE CHE IL SUO FUOCO BRUCIA OGNI VOLTA QUALCOSA. OGGI TI DONERO’ UN OGGETTO SPECIALE, IL CARILLON MAGICO. ASCOLTA LA SUA DOLCE MUSICA E VOLA FINCHE’ SULLE ALI GIUNGERAI AL MARE DELLA SERENITA’.QUALCHE GIORNO DOPO SUCCESSE CHE IL DRAGHETTO,DOPO UN LITIGIO CON SGRUNFO,SENTI’ SALIRE NEL SUO CORPO UNA RABBIA IMMENSA MA, RICORDANDOSI DEL DONO DEL MAGO, APRI’ IL CARILLON MAGICO E…
Il draghetto Fumetto Quando la rabbia esce Io sono felice.
DANZIAMO LE EMOZIONI La danza libera crea, aiuta a essere felici perché alleggerisce il cuore.I bambini amano danzare e amano la musica, perché nella danza sentono il loro corpo come qualcosa di intero,armonico ,vivo. Essa favorisce l’espressione delle emozioni,permette il riaffiorare di immagini, odori, fantasie che appartengono alla propria storia.
DOPO AVER ASCOLTATO IL CARILLON MAGICO LAVORIAMO CON IL CORPO SULLE EMOZIONI DI RABBIA E SERENITA’: “FATE LA FACCIA ARRABBIATA-COME VI SENTITE QUANDO SIETE SERENI? E QUANDO SIETE ARRABBIATI?”
GIOIA-TRISTEZZA DA QUALCHE TEMPO IL PRINCIPE PAPAVERO SI SENTIVA MOLTO TRISTE,NONOSTANTE AVESSE MILLE GIOCHI NELLA SUA STANZA, CENTO ABITI NEL SUO ARMADIO, SERVITORI E DAME DI COMPAGNIA AI SUOI ORDINI…PASSAVA LE GIORNATE NELLA SUA STANZA O NEL GIARDINO DEL CASTELLO GIOCANDO E PASSEGGIANDO DA SOLO, MA…ERA SEMPRE PIU’ TRISTE. IL RE E LA REGINA ERANO MOLTO PREOCCUPATI PER IL LORO ADORATO FIGLIO, NON RIUSCIVANO A CAPIRE LA RAGIONE DI QUEL MALESSERE. DECISERO ALLORA DI CHIAMARE IL MAGO PROSPERO CHE, DOPO UN’ ATTENTA OSSERVAZIONE,CAPI’ FINALMENTE L’ORIGINE DELLA TRISTEZZA CHE AFFLIGGEVA IL PRINCIPE:-SE VUOI GUARIREDISSE- DEVI SEGUIRE ATTENTAMENTE LE MIE ISTRUZIONI. PRENDI IL SENTIERO DI BOSCOFOGLIECADENTI E ARRIVA FINO A VALLE PRIMAVERA PASSANDO VICINO AL MULINO ACCHIAPPAVENTO. DOVRAI ATTRAVERSARE UN PONTE E ARRIVERAI AL POZZO DEI PENSIERI RIPENSATI. QUANDO SARAI LI’ , SPECCHIATI NELL’ACQUA DEL POZZO E RITROVERAI LA GIOIA!-IL PRINCIPE PAPAVERO, DOPO AVER SALUTATO IL RE E LA REGINA, SI INCAMMINO’, SOLO,ATTRAVERSO IL BOSCO..E…
Il gigante triste e Mignolina
LA SOLITUDINE RACCONTO:“UN SACCO PIENO DI PAROLE” Nel mezzo di una foresta, in una casa di cemento,vivevano una signora e una bambina. La signora lavorava molto,perciò passava le sue giornate fuori casa e rientrava soltanto per l'ora di cena. La bambina invece trascorreva il suo tempo da sola: a volte inventava un gioco. Oppure se ne stava seduta sulla grande scala che portava al piano superiore e guardava le stanze vuote, le pareti avvolte dai fiori della tappezzeria e abbellite da straordinari paesaggi nei quali aveva spesso viaggiato. Una sera la signora rientrò prima del previsto e si accorse, forse per la prima volta, che negli occhi della bambina c'era una profonda solitudine e una grande tristezza. Così le si avvicino e con garbo le disse .”bambina, io ho molto da fare, prendi questo sacco,è pieno di parole, ti faranno compagnia...”
Il sacco era il suo amico,ma ogni volta che lo apriva le parole aumentavano sempre di più, era come se si moltiplicassero con l'uso, e divenne così pesante che non riuscì più a spostarlo...
BISOGNERA’ Il bambino vide le carestie.Bisognerebb e prendere le nuvole al laccio per farle piovere sui deserti...
Il bambino vide le foreste. Sara' bello incamminarsi, scrivere storie e perdersi dentro, sdraiarsi sul muschio e ascoltarle
LUNASOLE In un antico castello viveva un tempo una bellissima fanciulla che si chiamava Lunasole.Il suo cuore brillava di un’intensa luce rosa e tutto ciò che toccava, come per magia, si colorava …. Una notte però nel villaggio arrivò un mostro cattivo.Nell’aspetto assomigliava a un drago… Lunasole decise di affrontare il drago con due armi speciali, la luce e l’amore…
LUNASOLE E IL DRAGO
STORIA DI SEQUOIA E DI URANO C’era una volta un grandissimo albero che si chiamava Sequoia.Esso viveva in una foresta da più di duemila anni.Conosceva ogni forma di vita e aveva molti amici… Un giorno di primavera arrivò in quella foresta Urano,un bambino curioso con gli occhi vispi e na mente attenta…. Urano giocò molto, si stancò e si sdraiò proprio accanto a Sequoia… Ad un tratto, avvertì il suo cuore battere più forte e un dolce calore pervadere il suo corpo e lentamente si ridestò e comprese: Sequoia stava parlando con lui. Non fu importante ciò che si dissero, la cosa straordinaria fu che Urano imparò il rispetto profondo per tutti gli esseri viventi e conobbe il loro linguaggio… Aveva capito che il silenzio è la strada che conduce al cuore di ogni creatura e da quel giorno visitò molte volte quella foresta…
https://www.youtube.com/watch?v=3-Wi46q7ie0
Il circo della farfalla
Protagonista è l’uomo senz’arti e il suo coraggio di sfidare la vita
L’UOMO SENZA ARTI
I NOSTRI LIBRETTI