LUG/AGO 2011 NO.22
Special Pat Metheny intervista
Alicudi
Cuore selvaggio del Mediterraneo
Il giornale?
Ce lo facciamo noi
Caro
Emerald Quel magico sound retrò www.moveout.it
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Move out Luglio / Agosto 2011
Editoriale
Come ogni anno i numeri di Luglio e Agosto di Move Out sono abbinati. Ma non preoccupatevi, gli eventi della nostra agenda sono aggiornati a fine Agosto. Festival, concerti, vernissage, mostre e appuntamenti scelti per Voi. La copertina la dedichiamo a Caro Emerald, e i suoi tormentoni ballati ovunque. Per chi andasse al Rototom, in Spagna, il programma completo del Main Stage e del Lion Stage. Move Out vi consiglia la rubrica cinema curata dal Nostro direttore con Visioni, Revisioni, Percorsi e Popoli. Il secondo special è per Pat Metheny, uno dei più apprezzati chitarristi al mondo, vincitore di innumerevoli Grammy. Buona letturae arrivederci a Settembre!
www.moveout.it aut. Trib di Alba n° 48/09 del 23-01-09 Editore I.Com Multimedia s.n.c. via. D. Chiesa 4, 12051 Alba tel. (+39) 0173 59 0564 Cell: (+39) 347 6006099 www.icommultimedia.eu info@icommultimedia.eu Direttori PierMario Mignone (Direttore Responsabile) Guido Mignone (Direttore Generale) Joanna (Asia) Tupta (Direttore Creativo) Grafica I.Com Multimedia Redazione Alberto Debenedetti, Luigi Ferrando, Guido Mignone, PierMario Mignone, Alessia Mangiapane, Ivan Nossa Collaboratori Arcigay, IED, Giulio Rossello, Raffaello D’Ambrosio, Grafimated Cartoon / Scuola del Fumetto Palermo, Rivista Mono
Concessionarie pubblicità I.Com Multimedia Via. D. Chiesa 4, 12051 Alba tel. (+39) 0173 59 0564 Cell: (+39) 347 6006099 pubblicita@moveout.tv Adria Marketing & Service s.r.l. Viale Vincenzo Randi 106, 48100 RAVENNA (RV) Tel. 0544 4087.00 - 2 / Cell: 338 9801.370 g.adriano@adriamarketing.info
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Cover - Caro Emerald
sommario 08 Cover 12 Dance & Live 16 Play 22 Cinema 27 Calendar / Guide 60 Special 64 Lifestyle 70 Cities 74 Fashion & Design 78 For Her&Him 80 Gay & Lesbian La redazione non è responsabile delle eventuali variazioni alla programmazione degli eventi inseriti nel calendario, che sono stati comunicati direttamente dai locali o reperiti da fonti di dominio pubblico. La redazione non è responsabile del contenuto delle inserzioni pubblicitarie. Nessuna parte di questo magazine, comprese le inserzioni pubblicitarie, può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.
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Caro
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E’ sempre bello scoprire che dietro un del pezzo lei accetta immediatamente con successo si nasconde una storia curioentusiasmo. La canzone in questione è sa, spesso fatta di sacrifici, impegno ed “Back it up”. Pian piano conquista numerosi ovviamente l’ingrediente che non può fans e desta grande attenzione sul web al mai mancare: la botta di fortuna. Così è punto che i produttori decidono di mettersi stato per questa cantante al lavoro per un vero e olandese che ormai da molti proprio album di 12 brani mesi impazza su radio e che riprenda le sfumature televisioni di tutta Europa. retrò anni ’40 e ’50 di “Back it up”. La passione per il canto di Caro inizia alle elementari Da quel momento in poi quando si accorge di avere è la storia di un successo una bella voce ed una pasche conquista passo passo sione per la musica. Il suo tutta l’Europa. L’Italia non sogno diventa subito quello fa eccezione ed anzi è di poter vivere di musica ed uno dei paesi che vedono ora, arrivata a 30 anni, può l’abum “Deleted scenes finalmente dire di averlo realizzato. Studia from the cutting room floor” avere maggior al conservatorio, lavora molto sulla propria successo. Lo scorso maggio il secondo voce e si mantiene facendo l’insegnante singolo “A night like this” diventa disco di canto. Il vero colpo di fortuna arriva nel d’oro. Le veline di striscia la notizia hanno 2007 quando due produttori olandesi ballato sia “Back it up” che “A night stanno scrivendo una canzone per like this”; entrambe arrivate un’artista giapponese che al al primo posto delle classimomento di dover registrare fiche di airplay radiofonico. il provino cancella l’impegno. “A night like this” è stata Convinti della bellezza del anche la sigla di Kalispera, brano decidono di trovare il programma di Alfonso ai primi che scrivono una un’altra interprete e chieSignorini. Il terzo singolo mail con il tema “Caro dono alla connazionale Caro “Stuck” è invece arrivato Emerald” a: Emerald. Colpita dalla qualità al quarto posto. Il quarto redazione@moveout.it
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move out 2011
MoveOut Cover
singolo è uno dei tormentoni di quest’estate, si chiama “ (Vivere) Riviera life” ed è colonna sonora dello spot Telecom. Back it up ha invece accompagnato gli spot Wind per ben due volte. Ed oggi sappiamo quanto sia importante il passaggio televisivo ripetuto di uno spot per il successo delle canzoni. In Europa, l’olandesina lanciata da una piccola etichetta chiamata Grand Mono, non è da meno. In patria ha venduto oltre 245.000 copie rimanendo per 30 settimane al primo posto della classifica degli album più venduti. Sta facendo molto bene anche in Gran Bretagna, Austria e Germania. Per celebrare il suo felice incontro con l’Italia sono stati programmati 3 concerti nei
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quali potrete vedere Caro e la sua band esibirsi e stupirvi con la sua magica voce e le sue note estive. L’8 luglio sarà alla serata d’apertura di Umbria Jazz, a Perugia, sul main stage. Il 25 luglio è all’Arena Civica di Milano per il Milano Jazzin’ Festival, il 26 luglio è all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Inoltre la Time records, etichetta italiana responsabile del suo lancio, ha deciso di celebrare il suo album con l’uscita il 28 giugno di una platinum edition che comprende oltre all’album originale 3 brani live e il suo ultimo singolo “(Vivere) Riviera life” registrata in una nuova versione in duetto con Giuliano Palma. L’edizione comprenderà anche un dvd ricco di contenuti speciali. Se andiamo a curiosare tra quelle che sono le fonti di ispirazione dell’artista non ci stupiamo poi se i colori della sua voce sono tanto eleganti e caldi. Amy Winehouse, Otis Redding, Jamie Lidell, Beyoncè, Lauryn Hill, Etta James, Fats Waller, Andrew Sisters ed Aretha Franklin sono le voci principali che hanno fatto scaturire in lei l’amore per la musica. Il sound dell’album, merito dei produttori olandesi, è quanto di meglio si poteva affiancare al suo timbro vocale: un mix di jazz, swing e pop che riesce però a creare un lavoro omogeneo ed uno stile personale, divertente e sofisticato al punto giusto. Lei ha un’immagine fresca, rassicurante e morbida. Con quei fiorelloni in testa, quelle acconciature da dolce vita e quell’aria da cantante a metà tra il jazz club e la balera di latino americano. Questi i segreti del successo di una musica che ha il pregio di sapersi inserisce perfettamente in queste giornate estive. Ivan Nossa
Dance & Live MoveOut
1 8 * e u r o p e a n r e g g a e f e s t i va l
MARLEY’S PEOPLE LOVE TRIBUTE main stage Rita maRley * Ky-mani maRley * stephen maRley ZiGGy maRley * shaGGy * Jimmy CliFF * lintOn KWesi JOhnsOn hORaCe anDy * lUCianO * tOOts & the maytals * CapletOn tiKen Jah FaKOly * Gentleman * ali CampBell UB40 * QUeen iFRiCa mR VeGas * Gyptian * Ken BOOthe * inneR CiRCle * JOhnny ClaRKe miChael pROphet * BURRO BantOn * BRiGaDieR JeRRy * lUtan Fyah alpheUs * OJOs De BRUJO * peRFeCt * tOny ReBel * aFRiCa Unite sUD sOUnD system * sWan FyahBWOy *ROBeRtO sanCheZ * DUB inC lion stage RiCO RODRiGUeZ * KATCHAFIRE * JAMARAM * DACTAH CHANDO TRAIN TO ROOTS * MELLOW MOOD * FIDEL NADAL * FIDOGUIDO * LION D
dancehall
RODiGan * stOne lOVe * BlaCK Cat * yOUthman pROmOtiOn
sentinel * heaVy hammeR * CiValiZee * heRB-a-liZe it * JUGGlin’aKaDemy.. dub station aBa shanti i * iRatiOn steppas *aDRian sheRWOOD Channel One * BUsh Chemists *Jah OBseRVeR ska club Dennis alCapOne * ROOtiKal shOWCase * natty BO eaRl GatesheaD * miDniGht DRiFteRs
ph Rototom photo-crew
e molti altri
18 27 AgOSTO 2011 Benicàssim SPAgNA
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Asociación Cultural EXODUS
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MoveOut Dance & Live
Rototom a Benicassim in Spagna Move Out da ormai due anni è partner del Rototom. Anche quest’anno vi segnaliamo tutti gli appuntamenti che si terranno dal 18 al 27 di Agosto a Benicassim in Spagna. Il Main Stage ospita le superstar della scena internazionale, i campioni europei, i vincitori del Reggae Contest. Gli mc del festival e vari cantanti “inna showcase style” intrattengono il pubblico nei cambi palco tra uno show e l’altro.
Main Stage 18 Giovedi
/ Mr. Vegas / Toots & the Maytals / Stephen Marley
19 Venerdì
/ Shaggy / Dub Inc. / Queen Ifrica / Tony Rebel
20 Sabato
/ Inner Circle / Jimmy Cliff / Roberto Sanchez & Lone Ark feat. Alpheus / Livity Songs selected by Reggae Contest Latino
21 Domenica / Maxi Priest
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/ Gentleman & The Evolution / Fyahbwoy / Dub à la Pub / selected by Reggae Contest Europe
/ Kymani Marley / Africa Unite
24 Mercoledì
/ Sud Sound System / Ojos de Brujo / Capleton
22 Lunedi
/ Luciano / Linton Kwesi Johnson / Gappy Ranks
23 Martedì
/ Rita Marley / Ziggy Marley
25 Giovedi
/ Tiken Jah Fakoly / Ali Campbell UB40 / Lutan Fyah / Perfect Giddimani / Burro Banton
Dance & Live MoveOut
26 Venerdì
/ Lee Scratch Perry / Ken Boothe / Brigadier Jerry / Jah Macetas y el Rumbero Jamaicano
27 Sabato
/ Horace Andy / Gyptian / Johnny Clarke / Michael Prophet
/ Roe Delgado & Wild Style Band
21 Domenica
Lion Stage
/ Microguagua / Dar-K & Arkaya Music / Band / Dr Calypso / Contratempo
19 Venerdì
/ Ruben López & The Diatones / Rockers Roots / Jahfe (EE.UU.) / Dot Vibes
Questo il programma del
18 Giovedi
20 Sabato
/ Iriepathie / Rod Anton & The Ligerians / Tommy Tornado / The Golden Singles Band
24 Mercoledì
/ United Flavour / Mandievus y Los Naturals / Prince Osito & Urban Roots Band / Sukko Reggae Sound
/ Fidel Nadal / Jah Fabio & Natty Congo Crew / Onechot / Boom Boom Vibration / Jah Sun / Jamafrica Crew / Jamaram feat. Sara Lugo
22 Lunedi
25 Giovedi
/ Katchafire / Soul Sindikate & Dub / Trooper / Mr.Cocoman & Solid Vibes ft. Dr.Kary / Profecia Crew / Atacayte / G7 Ska Jazz Band
/ Supabassie & Red Gold & Green Band / Kisap & The Shake it Ups / Benimaklet Club Ska 23 Martedì / Aspencat / Train To Roots / La Raíz
/ Rico Rodriguez / Lion D / Ras Tewelde / Fidoguido / Magadog
/ Mark-One & Nico Royale / Roots Diamoons / Good Vibe Styla
26 Venerdì
/ Dactah Chando / Mellow Mood / Tasty Grooves / Natty B & Paupa Man / Hatikva 6
27 Sabato
/ The Upsttemians / Arawak / Roe Green & Txipiaite Band
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MoveOut Dance & Live
Arriva l’estate, arrivano le compilation, si salvi chi può! Come sempre con la stagione calda siamo invasi dalle compilation, ce ne sono di tutti i generi, alcune assurde e imprevedibili, cerchiamo di darvi una mano per orientarvi in questa jungla. Partiamo subito col segnalarvi le due proposte di quello che è uno dei principali tormentoni di quest’anno, e cioè Alexandra Stan e la sua “Mr Saxobeat”. E’ lei la regina delle compilation e la sua casa discografica, la Ego, ci riserva due belle proposte. La Saxobeat compilation (guarda caso!) e I love Ego 8. Nella prima troviamo tutti i singoli più ballati del momento da Bob Sinclar & Raffaella Carrà a Rihanna, passando per Martin Solveig, Ti.Pi.
Cal, The Black Eyes Peas, Nari & Milani and Cristian Marchi, Milk & Sugar, Inna e Lucendo. La seconda è invece più specifica per chi ama stare alla consolle, troviamo tutte le proposte dance targate Ego con versioni remixate. Ma c’è un altro tormentone quest’estate che ci perseguita, è la “Danza Kuduro” di Don Omar
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feat. Lucendo, singolo targato Time records che ci propone delle fantastiche compilation per tutti i gusti sempre all’insegna dell’estate e del divertimento. Innanzitutto la ormai famosa Hot parade - summer 2011 un
doppio cd con ben 36 brani tutti carichi di adrenalina. Ogni cd oltre a 14 brani dance contiene 4 bonus track pop (dai Black Eyed Peas a caro Emerald, da Jamiroquai ai Beady Eye) . Un’altra interessantissima proposta sempre di Time è Indaklubb4klubs, compilation legata al programma di radio 105. e al sound del clubbing internazionale. Un’atmosfera decisamente firmata Ibiza dove troviamo ad esempio Roger Sanchez, Erick Morillo, Ti.Pi.Cal. e “Orizzonti”, la bomba che Riva Starr ha realizzato coi salentini Sud Sound System!
Sempre per chi ama il sound da club esce la bellissima raccolta del locale più esclusivo d’Italia Pineta by Visionnaire, ormai un punto di riferimento per chi ama le sonorità da club eleganti e raffinate. Tutti pazzi per RDS è invece una raccolta sempre su due cd che spazia tra i successi estivi dal 1980
al 2011. Ideale per chi ricorda con nostalgia le estati passate. Sempre per chi ama ricordare sulla stessa lunghezza d’onda
Dance & Live MoveOut
esce per la Sony I Tormentoni dell’estate, un doppio cd che contiene sia i tormentoni di quest’anno (Ricky Martin, Shakera, Don Omar…) che quelli delle ultime estati per chi non si vuole dimenticare di canzoni come “Dammi tre parole”. Non possiamo dimenticarci di chi, in mezzo a questa marea di raccolte con hit internazionali, è un fan della musica italiana. In collaborazione con radio Italia esce Radio Italia Top Estate che raccoglie in doppio cd i successi italiani di questi ultimi mesi (Modà, Zucchero, Dolcenera, Noemi, Raf ecc…). Farcito di successi italiani è anche il triplo cd Wind Music Awards 2011 con tutti i successi
della famosa manifestazione più un terzo cd che raccoglie le hit internazionali.
Una chicca è l’uscita della compilation Pinocchio perché no? della Sony. Raccoglie le più belle sigle dei cartoni animati di qualche anno fa e farà la gioia di chi non è più giovanissimo anagraficamente ma ancora un pischello dentro! C’è da leccarsi le cuffie: Lady Oscar, Candy Candy, Ken il guerriero, Anna dai capelli rossi, Belle e Sebastien e via dicendo. Un discorso a parte per la raccolta Dalla parte di Rino (tributo a
Rino Gaetano). Esce in due versioni normale e deluxe con un secondo cd dello stesso autore. Il meglio della canzone italiana si è prestato per questo omaggio che non manca di sorprenderci. Giusy Ferreri, Patty Pravo, Roy Paci, Gianluca Grignani, Nathalie, Neri per caso e molti altri. Per chi ama il buon vecchio rock le compilation giuste sono le 3 I
wanna rock (Hard Rock, Guitar Heroes, The Ballads) sempre per Sony con Radio Capital che raccolgono il meglio del rock d’autore ad un prezzo eccezionale di € 5,90. Direi che non vale proprio la pena
scaricare, ragazzi sosteniamo la buona musica!!! Per concludere vorremmo segnalarvi e consigliarvi tre compilation uscite a nome Nick the nightfly, che gli appassionati conoscono molto bene. Tre cofanetti contenenti un doppio cd, Water, Earth e Fire. Raccolgono il meglio delle compilation del famoso dj di RMC. Musica raffinata per serate romantiche in spiaggia. Meglio se alla presenza di una calda luna piena. Brani che non mancheranno di stupirvi e conquistarvi per la loro eleganza. I.N move out 2011
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Aloe Blacc Good things Genere: soul
Etichetta: Carosello records
Data: 2011
Un album che arriva sull’onda del successo mondiale del singolo “I need a Dollar”, un pezzo r&b con l’anima soul. Un brano che nasce dall’esperienza diretta di Aloe dopo aver perso il posto di lavoro a seguito di un licenziamento e che ora si candida a diventare l’inno di questi anni di recessione e di lavoro precario. L’artista trentaduenne originario di Panama commenta così la nascita di quel brano: “ero consulente in un’azienda e un giorno mi hanno licenziato. Mi sono trovato ad avere bisogno di quel dollaro. Ed è stata la mia fortuna”. L’album è una raccolta di canzoni soul dove l’anima di Aloe regna sovrana regalando ad ogni brano un’atmosfera viscerale. Il sound è tipico degli anni settanta con arrangiamenti essenziali, spesso scarni, con risultato di lasciare in primo piano la voce ed i testi. Tratta temi quali appunto la disoccupazione, l’ambiente, i sentimenti, tutti tipici di una middle class sofferente che fatica a vedere una via d’uscita. Chiude l’album un capolavoro dal titolo “Mama hold my hand”, un brano di un’intensità unica e che Aloe ci regala con un’interpretazione naturale e straordinaria degna dei grandi interpreti della black music. Prescrizioni per l’uso: per chi tra le note vuole sempre scoprire un’anima ivan@moveout.it
Luca Napolitano Fino a tre Genere: pop
Etichetta: Warner
Data: 2011
Il nuovo singolo “Fino a tre (turn around)” ha lo stesso nome dell’album e vede Luca impegnato in un duetto con la giovane cantante svizzera Tinkabelle. Lei è una promessa della musica Svizzera già consolidata, con un album recente, “Highway” di grande successo in patria e pubblicato anche in Italia a fine giugno. I passaggi in radio sono molti, non è raro imbattersi in questa canzone e d’altro canto è un brano perfetto per l’estate. Un brano fresco arricchito da due belle voce che ben si fondono e comunicano immediatamente gioia di vivere. Twinkabelle duetta con Luca anche nel brano “Forse forse”, rivisitazione del primo successo del giovane cantautore. Per Luca Napolitano è già il quarto album, di strada ne ha fatta molta dai tempi di Amici. Non rinnega però il passato del talent show visto che il brano “Piccola stella” è composta a 4 mani con il suo ex rivale Mario. Altro ospite illustre è Edoardo Bennato che compone per lui “Necessaria e sufficiente” e gli fa un piccolo grande regalo apparendo con un assolo di armonica a fine canzone. “Cosa sei per me” è invece dedicata ad Alex Baroni, grandissimo artista mai dimenticato. Per Luca questo album, sebbene abbia l’apparenza di un lavoro fresco e commerciale, rappresenta un sicuro passo avanti verso la sua maturazione artistica; è interprete, compositore e musicista. Le sue doti vocali non passano inosservate: una bella voce limpida e potente, una tecnica ineccepibile, un timbro caldo e quella leggera nota da artista sofferto che vive a fondo le proprie canzoni che si può scorgere ascoltando attentamente i brani. I brani sono piacevoli, il disco lo si ascolta tutto d’un fiato ed è l’ideale colonna sonora per questi mesi caldi. Prescrizioni per l’uso: per chi d’estate ama i sorrisi ed il buonumore conditi con un pizzico di sentimento. ivan@moveout.it
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Nicola Antonio Porpora (1686-1768) Passio (Musica sulla passione di Cristo) Genere: Classica
Etichetta: Panclassics/Jupiter
Data: 2011
Per volta vorremmo provare a proporvi un cd diverso, che potrebbe piacervi più di quanto immaginate. Nicola Antonio Porpora fu compositore ed insegnante di canto, famoso per la sua straordinaria capacità di unire la ricca lingua italiana al linguaggio delle musica. La sua carriera di musicista durò ben settant’anni tra Napoli, Roma, Venezia Londra e Vienna. Come insegnate di canto ebbe il merito di formare artisti quali Farinelli, Caffarelli e Porporino. Celebre per aver scritto opere sacre e secolari, oratori, serenate e duetti. Questa nuova registrazione ne riprende i duetti con la direzione appassionata e competente di Stefano Aresi. Sei duetti latini sulla passione di Gesù Cristo interpretati da StileGalante, formazione che si avvale del contributo di cantanti e musicisti di estrema qualità (Emanuela Galli, Francesca Cassinari, soprano – Marina De Liso, alto – Fulvio Bettini, baritono – Ludovico Takeshi Minasi, violoncello – Andrea Friggi, organo & cembalo) Questo lavoro, anche per chi non fosse un fine conoscitore del genere, non deve intimorire. Rappresenta perfettamente quello che di bello e piacevole ci si aspetta dal bel canto italiano unito ad una musica da camera raffinata. Un disco da scoprire che vi conquisterà, sicuramente una piacevole sorpresa da ascoltare in queste calde notti di luna estiva. Prescrizioni per l’uso: per chi finora non ha osato allargare i propri orizzonti musicali ivan@moveout.it
RIO
Mediterraneo Genere: Rock italiano
Etichetta: RCA/Sony
Data: 2011
E’ uscito da pochi giorni il nuovo album dei Rio. Una giovane rock band, che ha saputo attirare l’attenzione del pubblico in questi ultimi anni. Sia per la loro musica sia perché il leader e chitarrista, Marco Ligabue, ha un fratello illustre. Sono già al loro quarto cd e la loro fama è cresciuta in questi ultimi anni tanto da arrivare a vendere 10.000 copie del loro disco precedente. I brani sono composti da Marco Ligabue e da Fabio Mora, voce del gruppo. La voce di Fabio è calda, grintosa, sospesa tra genere rock e cantautorale. Il singolo estratto, “Gioia nel cuore” è un tipico brano estivo, fresco e positivo che sicuramente riuscirà a farsi strada in classifica. Coretti estivi e chitarrina da spiaggia sono gli elementi che regalano al brano un gusto molto adatto alla stagione. Il cd vede dieci brani molto passionali, diretti, per lo più positivi con qualche concessione alla rabbia. Tutto sembra composto sulla scia di emozioni sincere, dirette, audaci. Il sound del gruppo ha spunti acustici che si alternano alla presenza di una chitarra elettrica protagonista dell’intero cd. Gli arrangiamenti cercano di costruire un album perfetto per i passaggi radio ed i concerti live. Prescrizioni per l’uso: per chi vuole cantare in macchina mentre guida verso il mare. ivan@moveout.it move out 2011
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Roberta Morise
E’ soltanto una favola Genere: pop
Etichetta: Azzurra records
Data: 2011
Esce il primo album di Roberta Morise, artista che si è già fatta notare alla trasmissione “Migliori Anni” dove si era già misurata con grandi artisti affermati. Il suo nuovo progetto scova 6 vecchie canzoni senzatempo da lei interpretate in passionali ed eleganti cover. Si va dalla preziosa Caterina Caselli (Cento Giorni) al fu semprevenrde Adriano Celentano (Non Esiste L’Amor), dalla squillante Mina (La Mente Torna) ai mitici Sonny e Cher (Piccolo Ragazzo e Bang Bang), passando per l’immenso Sergio Endrigo (Canzone per Te). Il suo stile è senza dubbio personale, leggero ed intenso al tempo stesso. Le canzoni dopo la cura Morise diventano moderne senza perdere l’identità che le ha rese grandi. Vorremmo sottolineare il merito di chi ha il coraggio di confrontarsi con delle cover di grandi brani rispetto a chi, ed oggi ce ne sono molti, vuole assolutamente fare i propri inediti, continuando produrre musica assolutamente mediocre che mai nessuno ricorderà. Completano l’album due inediti Ma Che Mi ha Fatto l’Amore scritto da Cristiano Malgioglio e un brano assolutamente estivo Dubidoo, nella doppia versione italiana ed inglese. Un’artista che non passerà inosservata, che ora si trova sulla giusta strada nel mezzo tra impegno e spensieratezza. Prescrizioni per l’uso: per chi ama i brani sempreverdi e vuole aggiungerci un po’ di pepe ivan@moveout.it
Maria Gadù Maria Gadù
Genere: Musica Pop Brasiliana
Etichetta: Sony
Data: 2011
Da qualche tempo non ascoltavo un buon disco di musica brasiliana, forse per mia pigrizia o forse perché i mercato non ne offriva. Non si poteva desiderare di meglio per questa estate che un disco si MPB, musica popolare brasiliana come viene chiamata oggi. Un misto di generi che si contagiano ed influenzano per dare alla fine quel risultato che ha il sapore tipico del brasile, delle sue spiagge e della sua gente. Lei è una giovanissima cantante che ama accompagnarsi alla chitarra acustica. Anni di gavetta a suonare in piccoli bar e per le strade ed eccola ora catapultata nel grande show business con un album uscito due anni fa in brasile e presentato ora in Europa. In patria è ormai diventata una stella di prima grandezza. Scoperta da Caetano Veloso che l’ha adottata artisticamente ha già avuto occasione di conoscere e collaborare con il meglio della musica carioca. Il disco da noi viene lanciato dal singolo “Shimbalaiê”, una parola senza alcun significato inventata dalla stessa Maria quando era piccola. La canzone è già un successo in radio, fresca, estiva e con una vena di dolcezza. L’album scorre dolcemente tra note di chitarra acustica e la voce particolare di Maria, talvolta dolce talvolta malinconica. “Dona Cila” è dedicata a sua nonna, ”ne me quitte pas” il grande successo francese diventa un elegante tango. Apre il disco la bellissima “Bela flor” che ci da il benvenuto nel mondo di Maria, un mondo fatto di fantasia, dei colori del brasile, del sorriso di una cantante vera ed appassionata. Prescrizioni per l’uso: per vorrebbe essere su una spiaggia di Rio ad ascoltare il mare ivan@moveout.it
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VV.AA
Chickenfoot III Genere: rock
Etichetta: earMUSIC/Edel
Data: 27/09/2011
Chickenfoot III segue la pubblicazione di Chickenfoot, album d’esordio che ha raggiunto il N. 3 nella Billboard’s Top Idependent Album Chart, il N. 88 nella Top 200 ed ha ottenuto il Disco d’Oro negli Stati Uniti. E’ inoltre entrato nella Top 20 in Giappone, Regno Unito, Germania, Svizzera e Benelux e nella Top 50 praticamente in tutti gli altri paesi del mondo. (Los Angeles, CA – 12 Luglio 2011) – L’album molto atteso che segue il successo del debutto omonimo del supergruppo formato da grandi veterani del rock – l’eroe della chitarra Joe Satriani, il batterista Chad Smith, l’ex bassista dei Van Halen Michael Anthony ed il leader Sammy Hagar – e che ha creato grandissima attesa e fatto moltissimo rumore ha finalmente un titolo, una tracklisting ed una data di pubblicazione: Chickenfoot III (e non IV come si sussurrava), prodotto da Mike Fraser (AC/DC e Metallica) sarà pubblicato il 27 Settembre da earMUSIC/Edel (ed eOne in Nord America) in uno speciale packaging 3D. Il primo singolo si intitola Bigfoot ed uscirà il 2 Agosto. “Sono molto orgoglioso di questo nuovo album,” dice il cantante Sammy Hagar. “Lo abbiamo intitolato Chickenfoot III perché è così bello, le canzoni così coese che è come se avessimo saltato a piè pari il secondo album.” Aggiunge: “Joe ed io abbiamo stabilito un vero sodalizio artistico nel quale viene fuori il meglio di noi e che si espande a tutto il gruppo.” Chickenfoot III contiene 10 brani così intrisi di momenti rivelatori che difficilmente si possono cogliere tutti al primo ascolto. Colossali riff da stadio abbondano in brani come Alright, Alright, Last Temptation, Bigfoot e Lighten Up. La tradizione e l’innovazione si incontrano in pezzi dall’atmosfera Nashville vagamente pop come Different Devil oppure che ricordano il blues del Delta come Something Going Wrong o ancora nella struggente ballata Come Closer.” Come Closer è un brano drammatico nel quale Hagar ha scritto prima le parole e poi Joe Satriani ci ha composto sopra la musica. Negli altri casi ritornano i temi cari ai CHICKENFOOT, come la morte in Up Next e l’economia mondiale in Three And A Half Letter in cui lo spirito del rock invade il corpo ed i sensi. MO
Luca Barbarossa feat. Fiorella Mannoia Quando la notte cade giù Genere: pop
Etichetta: Edel
Data: 2011
Il nuovo singolo di Luca Barbarossa con Fiorella Mannoia In radio da venerdì 15 luglio. Dopo il grande successo ottenuto a Sanremo con “Fino in fondo” insieme a Raquel De Rosario e premiato a Lunezia con “Non mi stanco mai” cantato con Max Gazzè, Luca Barbarossa esce con il nuovo estratto, del fortunato album “Barbarossa Social Club”, “Quando la notte cade giù”. Un brano accattivante e romantico, degno del miglior cantautorato italiano, arricchito dall’incredibile voce di Fiorella Mannoia. MO move out 2011
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Vegetable G
L’almanacco Terrestre Genere: Rock
Etichetta: Ala Bianca Records
Data: 12/09/2011
Dopo ben 4 album in Inglese i Vegetable G, in darwiniana evoluzione,arrivano con “L’Almanacco Terrestre” inaspettatamente (e con un certo stupore) alla loro prima scrittura in italiano. Questo accadde, forse per volere del Fato, nell’agosto del 2009, ossia quando si accendevano i motori per l’uscita del precedente album “Calvino”,apprezzatissimo da chi ormai segue da tempo la band. “L’almanacco terrestre”viene alla luce quasi di getto nell’ottica di una costruzione a mo’ di concept e così per tutto il 2010 la band lavora assiduamente alle registrazioni ed agli arrangiamenti che troveranno, nei primi mesi del 2011, le adeguate forme, valorizzate ed impreziosite da Enrico Gabrielli (Unico vero patrimonio vivente della musica moderna italiana NDR) ideatore ed arrangiatore delle orchestre per fiati. “L’almanacco Terrestre” dà quindi il titolo ad un album di Pop gioioso, innamorato d’amore e ricco di immaginazione che, attraverso un “cannocchiale” ironicamente apocalittico, rivela uno scenario surreale di suggestione “presocratica e futuribile”,ribadendo un concetto per cosi dire “rinascimentale” del ciclo armonioso legato alla natura e all’esistenza. Un gioco antico e futuro, un esorcismo logico per trasformare,astrolabio alla mano,l’angoscia catastrofica del presente in piacevolissimo abbandono di gentilezza e gioiosità musicale. Pace all’uomo che scopre d’essere infinito in quanto specchio di una mutevole materia celeste. Gli umani eventi suonati e cantati involontariamente in italiano dai Vegetable G. MO
Zendryll
Bring Me Over Genere: pop
Etichetta: Edel
Data: 2011
ZENDRYLL LAGRANA è una giovanissima artista di origini filippine conosciuta dal grande pubblico grazie alla partecipazione a IO CANTO. Durante lo show televisivo in onda su CANALE 5 ha dato prova delle sue straordinarie doti vocali interpetando brani indimenticabili come Stand Up for Love (Destiny’s Child), The Greatest Love Of All (Whitney Houston) e I Will Survive (Gloria Gaynor). Per il suo singolo d’esordio ZENDRYLL ha invece scelto un inedito, un brano dance tutto da ballare, perfetto per la stagione estiva. Con il featuring di TORMENTO ed una serie di remix Bring Me Over è destinato a diventare uno dei brani più ballati dell’estate! MO
The Urban Noize Radio Stream 20
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MoveOut Cinema
a cura di PierMario Mignone
Visioni
Il giornale? Ce lo facciamo noi. Su tablet e smartphone L’idea è quella di un’edicola virtuale rivolta a editori e inserzionisti, e che comprenderebbe anche i canali già presenti sul portale di Yahoo!. Va detto che il portale italiano di Yahoo! ha già recentemente aperto “Agorà”, sorta di piazza virtuale dove argomenti di rilievo vengono dibattuti con due opposti pareri di esperti vari, funzione che presto apparirà anche in altre lingue. “Livestand” tuttavia è qualcosa di diverso, - tant’è che è da subito nel mirino della concorrenza di Google con Android, e di AOL con “Editions”, un’app dedicata, per gradire, ed una sfida a Apple e News Corp. Yahoo! Punta sull’informazione personalizzata e sulla pubblicità mirata a quel pubblico. Dal sito si comprende che ai contenuti della library di casa, che sono Sports, News, Finance, Flickr e Yahoo! Contributor Network, si aggiungeranno tanti altri di altri editori e riviste di ogni genere: un vero e proprio centro di distribuzione mediatico con funzione di
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Nonostante le fosche previsioni dei futuristi pochi credono veramente nella sparizione della carta stampata. E neanche in quella della tv come tale, seguita pur sempre dal 91% degli italiani. Semmai, ci saranno delle integrazioni. Infatti il 75% affianca la tv ad altri mezzi o fonti, che siano i telefonini o i tablet, YouTube o Facebook incorporati o ancora a parte. Ciò che sta finendo è in realtà la stagione dei palinsesti fissi e immutabili, scardinati dal satellitare, dallo home video, console giochi varie. Il televisore vive ormai di modalità plurime, è una “catch-up tv” che si usa per quel che si ha sul momento, anche on demand. interscambio di condivisione con gli altri fruitori come in un social network. L’aspetto più invitante tuttavia è l’alto grado di personalizzazione ottenibile, visto che i contenuti si possono selezionare e programmare secondo i propri interessi e le fonti che le diffondono, le ore del giorno
e il luogo in cui l’utente vive: un giornale in edizione unica. Wow! Il tutto viene fornito elegantemente impaginato come un vero e proprio digital magazine, volendo in costante aggiornamento: assolutamente in linea con “La gazzetta del Profeta” che con le sue foto animate e articoli in evoluzione, non mancava di farsi notare in ogni puntata di Harry Potter.
a cura di PierMario Mignone
Cinema MoveOut
Re-Visioni
Il cinema di Sidney Lumet Fu sicuramente uno dei nomi più rappresentativi del grande cinema di Hollywood, di cui vide caduta e rinascita. Cinema che aveva una sua grandezza in una saldissima dignità civile, in un senso di difesa dei valori senza essere mai predicatorio, anzi con una capacità di rendere popolari e quotidiani i suoi protagonisti da farli diventare esemplari, comunicativi di un’etica che aveva una sua coerenza anche negli opposti, “Serpico” come “Quel pomeriggio di un giorno da cani” o in situazioni estreme di esasperazione sociale, come in “Quinto potere”. Produsse molto, più di una cinquantina di titoli, dal 1957 al 1998; non furono tutti capolavori, ma alcuni decisamente memorabili. A partire dal primo, “La parola ai giurati” eccezionale debutto nella regia con un soggetto di impianto giudiziario in cui undici giurati sono sbrigativamente per la condanna di un mulatto, ma il dodicesimo dubita, sente che c’è superficialità e pregiudizio razziale e lentamente fa affiorare l’innocenza dell’imputato. Con “Serpico” (’73) rafforza la figura già forte nella tradizione americana del poliziotto rozzo ma integro in un ambiente corrotto, che pagherà pesantemente la sua lotta contro il degrado della polizia: personaggio-tipo ormai, cui prestò una straordinaria maschera un
giovane Al Pacino. Il suo opposto in “Quel pomeriggio di un giorno da cani” (’75), ancora con Pacino, che trasforma un fatto di cronaca (un tentato colpo in banca di due reduci del Viet-nam) in una tesa indagine sul potere stravolgente della tv di creare eroi e deformare la realtà in spettacolo. Tema poi centrale nel suo film più noto “Quinto potere” (’76), storia drammatica di un calo dell’audience e dell’annuncio “La parola ai giurati”, straordinario esordio al cinema di Lumet e che nasceva a sua volta da un soggetto televisivo, ebbe un remake nel 1997 per la tv, diretto da William Friedkin. Ne seguì un altro nel 2007, “12”, ad opera del regista russo Nikita Mikhalkov, che lo adattò, con cautela, alle diverse, ma non troppo, situazioni ideologiche dell’era di Putin
del presentatore di suicidarsi in diretta: definito “appassionato e rude, impietoso e a tratti sensazionalistico come la tv che rappresenta” (Mereghetti) e da altri “impressionante, terrificante proiezione della televisione e della società a venire che si è puntualmente realizzata” (Bignardi), si guadagnò ben quattro Oscar, sia pur secondari. Il suo cinema fu grande soprattutto negli anni ’70, quando i fermenti politici nella nazione erano molti e variati; poi iniziò l’era di Reagan e tutto fu diverso. Non mancarono film nobili, come “Il principe della città”(’81), tema analogo a “Serpico”, “Il verdetto” (’82) che richiama “I giurati”, o “Daniel” (’83) sull’America maccartista, ma il meglio l’aveva già dato. Nel 2005 ricevette l’Oscar alla carriera, riparatorio e ancora in tempo utile. move out 2011
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MoveOut Cinema
a cura di PierMario Mignone
Percorsi
2D e poi 3D. E di nuovo 2D … Quanti miliardi investiti per il 3D ! - e ha funzionato alla grande per un po’: da “Avatar” a “Alice in Wonderland” a “Toy Story 3”(film assai forti di per sé) gli incassi per le proiezioni stereoscopiche hanno rappresentato il 60 per cento del totale, imponendo una analoga svolta tecnologica a fotocamere e camcorder amatoriali e non, ai televisori e agli smartphone. . La pacchia sembra finita: le ultime stagioni vedono una costante caduta nelle vendite dei biglietti per le sale 3D (scelte solo del 47 per cento degli spettatori per la prima settimana di “I Pirati dei Caraibi - Ai confini del mare”, ancor meno, il 45 per cento, con “Kung Fu Panda 2”) mentre invece salgono quelle per il tradizionale 2D. Le cose vanno meglio fuori dagli Usa, ma altri flop, come quelli di “Mars
ne sarà dell’ultimo episodio di “Harry Potter” proprio ora che Radcliffe il protagonista è uscito dall’alcoolismo? Il produttore d’assalto Jerry Bruckheimer, solo film a forte impianto spettacolare, ha puntato l’ira di Dio in investimenti per “Transformers 3” nella speranza di risollevare le sorti del tridimensionale, contando di ripetere il decisivo effetto traino di “Avatar”: a James Cameron il film è parso forte
Ne è convinto anche Bernardo Bertolucci, nonostante gli abbiano chiesto di rielaborare in 3D, fotogramma per fotogramma, il suo “L’ultimo imperatore”, come stanno facendo per “Star Wars”. Aveva l’intenzione di girare in 3D il suo prossimo film, “Io e te” dal romanzo di Ammaniti, ma ci sta ripensando: “Dopo i fasti di “Avatar”, oggi il 3D è considerato qualcosa di costoso e di volgarmente commerciale. Appannaggio di film scadenti e riservati ad un pubblico giovanile”. Molto “tranchant”. (intervista raccolta da “La Repubblica”) Needs Moms” e “Sucker Punch” (con la sola eccezione di “Never Say Never” sulla popstar Justin Bieber) hanno incrementato i timori. Va oltretutto precisato che l’apparente tenuta di alcuni incassi è dovuta esclusivamente all’aumento del costo del biglietto imposto dalla tecnologia 3D, mentre il numero degli spettatori è in realtà diminuito anche del 20 per cento. My God, che
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per “la profondità e il modo aggressivo con cui è stato girato”, ma bisogna aspettare ben altri risultati di botteghino. Intanto c’è chi fa le analisi dei problemi hollywoodiani, come E. J. Epstein nel suo “The Hollywood Economist”, analisi che trovano tutti d’accordo: nessun film oggi si paga commercialmente in sala. Gli incassi arrivano dal cosiddetto “backend” , cioè dal mercato internazionale
, noleggio e vendita dvd/bluray, - per gli Usa principalmente dai supermercati Wal-Mart -, diritti tv; e, non è uno scherzo, dalla vendita in sala degli snack, cioè pop-corn, hamburger e patatine, coca e pepsi cola. Però qualcosa si è inceppato anche qui: si parla del “tradimento” dei baby boomers, i giovanissimi che per via del costo del biglietto vanno sempre meno al cinema e si rivolgono allo streaming on line, a Netflix o all’Apple Store. E questo ha rosicchiato di molto anche il mercato del dvd. Sarà, ma c’è anche un candido mea culpa da parte di produttori e distributori, come la Sony, “fin qui non abbiamo realizzato proprio nulla di entusiasmante”.
a cura di PierMario Mignone
Cinema MoveOut
Popoli
del w.w.w. Tim Berners-Lee era un giovanotto che praticava software al Cern di Ginevra: non un giovanotto qualsiasi se per mettere ordine e praticità in Internet cominciò col crearsi la codifica HTML (HyperText Mark-up Language), cioè “la lingua franca del web” utilizzabile da tutti, stabilì dei collegamenti (link) nei testi, assegnò loro delle posizioni predefinite con uno schema a indirizzo (url, universal resource locator) e mise insieme un sistema di regole per recuperare i collegamenti, HTTP (HyperText Transfer Protocol). “Il settimo giorno” Tim non si riposò e assemblò il primo browser per il World Wide Web. Il w.w.w. debuttò nel 1991 dando da subito una regolata al caos inestricabile del cyberspazio. Per Berners-Lee il web doveva essere lo “spazio della comunicazione”, e così è stato con i blog e i social network che ne hanno espresso ogni possibile potenzialità. Se ancora una volta si verifica la validità del concetto di McLuhan per cui “il medium è il messaggio” allora possiamo considerare in avanzata fase di estinzione, almeno nei paesi capillarmente “webizzati”, il principio di autorità culturale e politica per il quale la conoscenza “scendeva” dall’alto in modo gerontologico, cioè dagli anziani (del resto poco inclini alle innovazioni tecnologiche) mentre con il web risale, al
contrario dal basso, dai giovani, o comunque procede “orizzontalmente”, ugualitario, immediato e incensurabile, oltre la logica di partiti e gruppi di potere. E’ la Come considera Marino Niola, “Dove Facebook vince sugli apparati, twitter straccia le veline governative e YouTube surclassa il grande schermo. E’ un altro effetto del testacoda generazionale provocato dalle nuove tecnologie. Sono le onde del web ad aver sospinto (…)”(…)”. Lo stesso Obama ha promesso ai rivoltosi del web del software ed altri strumenti per sfuggire all’oscuramento della censura. prima vera rivoluzione del nostro tempo, polimorfa, globale, esuberante che scavalca di colpo lo strapotere totalitario dei media ormai tradizionali, televisione in testa ridotta a strumento di generazione e manipolazione del consenso. Trasversale, eclettico ed
eccentrico rappresenta quell’utopia della libertà anarchica che si profila irriducibile, eppure “vincolata” al confronto costante che il mezzo stesso richiede. L’ “outing” è venuto fuori nelle rivolte nel mondo arabo mediterraneo, negli “indignados” spagnoli e negli inattesi esiti delle amministrative e referendari in Italia, nel risveglio, soprattutto nelle fasce di popolazione sui trent’anni, per una rinnovata partecipazione che pareva ridotta in trance da politiche di regime di vecchia e sorpassata concezione, ingessate nei loro stessi presupposti, e di cui l’Italia è un esempio non edificante. Se poi la tv, ancora totem tribale, continua ad aver una funzione di prima informazione, è l’elaborazione di questa che si sposta e sfugge con il tam tam di raccolta e non codificato sui social nertwork in un recupero vitale e trascinante di libertà riacquisita e disponibile per ogni individuo nel nuovo “villaggio globale”, sempre a metterla alla McLuhan, e l’opinione si forma altrove. Era ora. move out 2011
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MoveOut Events
Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo
Meravigliosa terra ricca di storia e sapori.
Barolo
C as tigl ione Fa
llett o Grin hiero Monforte zane Cav d’Al our L a Morr a Monc ba
L’Unione di Comuni L’Unione di Comuni 28 42
2010 Luglio 2011 2009 move out Move Out / Agosto
Events MoveOut
di Roddino Rod Rod ello llo e v Serr a o no aM N lunga d’Alba Sinio Verdu ontelupo Albese
langabarolo.it langabarolo.it 29 43 Lugliomove Move / Agosto Out 2009 out 2010 2011
MoveOut Cinema
REPUBBLICA DI SAN MARINO RIMINI
RAVENNA LUGO
BOLOGNA
FERRARA
APPENNINO BOLOGNESE
MODENA
REGGIO EMILIA
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alcatrazmilano.com
Cities MoveOut
MoveOut Special Cities
Pat Metheny
Uno dei più apprezzati chitarristi al mondo, vincitore di innumerevoli Grammy, ci spiega i segreti del suo nuovo lavoro e della chitarra baritona Pat Metheny è a Milano per presentare il suo ultimo lavoro, per la prima volta un album senza brani propri. Novità assoluta per lui. In un intervista si lascia trasportare dall’entusiasmo e dall’amore per la chitarra e ci spiega i segreti delle sue ultime scelte professionali e il suo ultimo amore: la chitarra baritono. Prima
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ancora che qualcuno possa porgli qualche domanda inizia immediatamente a raccontare del suo nuovo lavoro discografico. Non manca certo di loquacità. D’altro canto noi giornalisti quando ci troviamo di fronte ad un mostro sacro della musica non possiamo che avvertire un certo timore reverenziale.
Lifestyle MoveOut
Una chitarra magica rilegge i classici
‘What’s it all about’ è il titolo del nuovo album. Dieci brani, altrettanti classici della musica pop rock che il chitarrista ha amato ed ora ha voluto rileggere con quello stile personale che li rende inconfondibili. Brani come “The sound of silence” di Simon & Garfunkel, “Alfie” di Burt Bacharach e “And I love her” dei Beatles. La vera novità del disco comunque è l’utilizzo della chitarra baritona e proprio da qui parte la chiacchierata di Pat “Venivo dal progetto Orchestrion, dove ho girato il mondo facendo 130 concerti. Ho
iniziato a suonare da solo dei brani e pian piano è venuta l’idea di questo lavoro. Prima di iniziare vorrei spiegarvi, per chi non lo sapesse (suppongo il 90% dei giornalisti presenti ndr), cos’è la chitarra baritona che ho scelto di suonare per questo nuovo cd. Tutti conoscete la chitarra classica e il basso, ecco questa è una via di mezzo. E’ leggermente più lunga di una chitarra e più corta di un basso. Ho sempre creduto che il registro della chitarra fosse troppo alto, per questo amo la chitarra baritono.” In realtà la spiegazione tecnica dura 15 move out 2011
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MoveOut Special Lifestyle minuti, ma ho dovuto riassumerla per problemi di spazio. Partiamo quindi con la prima timida domanda:
Qual è la prima canzone che hai suonato per questo album?
“Quello di Carly Simon, anche se ora mi sono reso conto durante questo tour promozionale che in Europa non è stato una hit, ma lo è stato negli Stati Uniti.”
Quando componi e registri le tue canzoni?
“Di notte. Di solito registro attorno a mezzanotte. Ho due bambini piccoli e quindi di giorno la casa è molto rumorosa ed è difficile lavorare!”
Come hai scelto i brani da inserire in questo album?
Ho scelto brani che sono usciti quando ero molto giovane, 9, 12 anni, alcuni prima ancora che iniziassi a suonare e comporre. Sono nato nel 1954, e tutti questi brani erano nella Top 40 durante la mia infanzia e adolescenza. A quei tempi l’armonia e la melodia erano ancora elementi importanti ed essenziali nella musica popolare. Ognuna di queste canzoni ha qualcosa che semplicemente funziona a livello musicale, non importa come la si suona. E’ le musica che mi ha accompagnato per tutti questi anni. Ho dovuto scegliere brani che si adattassero al registro della chitarra baritona, non con tutti era possibile. Ne ho fatto delle rivisitazione che spesso rendono quasi irriconoscibili le canzoni, eccetto per il brano dei Beatles che è esattamente com’era la canzone”.
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Perché un brano dei Beatles?
Perché alla fine del progetto mi sono reso conto che non potevo omaggiare la grande musica senza inserire i Beatles.
Anni fa hai suonato con Pino Daniele in Italia, che ricordi hai? “Bellissimi, era davvero magico suonare davanti a tutti quei fan che conoscevano a memoria ogni sua canzone. Sono grato per quell’esperienza”
Con chi ti piacerebbe collaborare oggi?
“Ho avuto la grande fortuna, nella mia lunga carriera, di collaborare con grandissimi musicisti. Con tutti quelli che amavo. Se capitano altre collaborazioni ne sono felice ma non sto sveglio di notte sperando che mi telefoni Lady Gaga!” Pat Metheny quando parla è affascinante. La sua storia personale è così grande che spesso coincide con la storia del jazz moderno. Il suo amore per la chitarra, la sua conoscenza profonda delle sfumature tecniche e del mondo della musica rendono la sua conversazione così piacevole che ci si dimentica spesso dell’orologio ed il tempo passa velocissimo. Così capita anche che ci si dimentichi le domande che si erano preparate. Il tempo è già finito e dopo una presentazione così appassionata non vediamo l’ora di correre ad ascoltare i suoi nuovi brani, i nuovi capolavori di un vero maestro. Un disco notturno, come è stato definito durante la chiacchierata, che non mancherà di stupire e conquistare gli amanti della chitarra e della grande musica. Ivan Nossa
Lifestyle MoveOut
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Il FAI è una fondazione no profit che opera grazie al sostegno di istituzioni, cittadini e aziende per la tutela dell’arte, della natura e del paesaggio italiani. Per informazioni e iscrizioni: 02 4676 15260/05/09 - aderenti@fondoambiente.it - www.fondoambiente.it Per donazioni: ccp n. 11711207 intestato a FAI oppure con carta di credito, assegno o bonifico bancario
www.fondoambiente.it move out 2011
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MoveOut Lifestyle
TUTTI IN PARAPENDIO! è TEMPO DI BATTESIMO DEL VOLO Imbragatura allacciata, tutto pronto. Il cuore che batte a mille. Una piccola rincorsa lungo il prato e …oplà! Ecco che sei Libero… in aria fra le vette! Fot. Fabien
Vedi i tuoi amici allontanarsi come piccoli puntini da dove sei appena partito. Ti salutano ridendo. Ancora non ci credono. Ma tu già non li senti più, non li vedi più. Sei in aria, ad oltre 1800 metri sorretto solo da una vela e cordicelle che ti legano a lei e che, viste da vicino sembrano così sottili…eppure è così, stai volando!! Un esperienza incredibile. Un passa parola che è diventato
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Un viaggio fra le Alpi o gli Appennini sorretto da una specie di paracadute che grazie ad apposite corde si riesce a manovrare sfruttando le correnti nelle limpide giornate da aprile ad ottobre.
tam tam e che sta appassionando da tempo migliaia di persone, giovani e meno giovani, sportivi ma anche
(e soprattutto) persone “normali”. È il volo libero: il parapendio. Uno fra i più praticati “Sport dell’aria” che rientrano a livello internazionale nella Fédération Aéronautique Internationale ed a livello nazionale italiano dall’Aero Club d’Italia. Un viaggio fra le Alpi o gli Appennini sorretto da una specie di paracadute che grazie ad apposite corde si riesce a manovrare
Lifestyle MoveOut sfruttando le correnti nelle limpide giornate da aprile ad ottobre. Il parapendio è il mezzo da volo libero più semplice e leggero attualmente esistente, derivato dai paracadute da lancio pilotabili. L’attrezzatura necessaria
generalmente intorno ai 1900 metri per riatterrare in un area apposita a circa 900 metri di dislivello sottostanti. Il ritrovo sarà presso la zona di atterraggio dove vengono lasciate la auto private e a bordo del mezzo dell’orga-
pilota e si è subito in volo! A differenza del paracadute tradizionale chi vola in parapendio non si butta e non si lancia ma decolla dolcemente da un prato, quindi la partenza è meno traumatica del previsto anche se sicu-
Il decollo si pratica correndo lungo un pianoro fra le vette generalmente intorno ai 1900 metri per riatterrare in un area apposita a circa 900 metri di dislivello sottostanti.
al volo è composta da un’ala (generalmente chiamata vela dai parapendisti), alla quale è sospesa la selletta del pilota tramite un sistema di “fasci funicolari”. Il pilota controlla il volo tramite due comandi, i freni aerodinamici. Tutte le vele sono dotate di un dispositivo di accelerazione da controllare con i piedi che, agendo in modo diversificato lungo il profilo alare, consente una migliore performance di velocità o efficienza a seconda della regolazione e comunque in base alle condizioni dei venti. Molti sono coloro che in questi anni si sono avvicinati a questa disciplina sportiva “estrema” che dà la possibilità di sperimentare in tutta sicurezza, insieme ad un istruttore qualificato, le brezza della volata. Il battesimo dell’aria consiste proprio in questo. Il decollo si pratica correndo lungo un pianoro fra le vette
Fot. FredB
nizzazione di parapendio si sale all’area di decollo, dove il pilota spiegherà le procedure da seguire con una breve parte teorica. Successivamente, indossata l’attrezzatura necessaria, si comincia. Pochi passi di rincorsa (che sembrano eterni), in sincronia con il proprio
ramente emozionante. La durata del volo può variare dai 15 ai 25 minuti a seconda delle condizioni areologiche, ma pare un eternità! Volendo e se le condizioni lo consentiranno il pilota permetterà di fare qualche semplice manovra in volo a doppi comandi. Una sensazione di limove out 2011
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MoveOut Lifestyle bertà indescrivibile che permette di osservare il mondo e tutto ciò che ti circonda da un altro punto di vista. In volo non si soffrono le vertigini che sono una sensazione “terrestre”. Essendo seduti, non si usa il senso d’equilibrio; non avendo nessun riferimento ottico che congiunga col suolo, non si ha il senso della profondità, pertanto non c’è rischio di vertigini in aria. La fase di atterraggio è, insieme al quella di decollo, particolarmente critica per la vicinanza al terreno. Sebbene l’atterraggio in parapendio non sia particolarmente complesso, vista la bassa velocità di volo ed il piccolo spazio che è necessario ad atterrare, è necessario prestare ad esso particolare cura. Prima di decollare è innanzitutto essenziale conoscere il luogo Fot. Flyout
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Fot. PuydeDome
Il volo in tandem col parapendio è un’esperienza emozionante ma tranquilla e rassicurante, per questo è adatta a tutti coloro che vogliono realizzare il desiderio di volare liberamente a contatto con l’aria.
d’atterraggio e le sue caratteristiche. Per il battesimo del volo, effettuato in coppia con l’istruttore non serve quindi fare corsi nè avere esperienza. L’impegno fisico si riduce ad una corsetta al decollo e all’atterraggio. Il volo in tandem col parapendio è un’esperienza emozionante ma tranquilla e rassicurante, per questo è adatta a tutti coloro che vogliono realizzare il desiderio di volare liberamente a contatto con l’aria. I consigli fondamentali da seguire sono però due: non volare mai a stomaco vuoto, una colazione leggera e asciutta aiuta a non sentire nausea, ma soprattutto arrivate riposati. Un volo dopo una notte di feste non è la condizione ideale per affrontare questa bella avventura… Alessia Mangiapane
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Lifestyle MoveOut
Cocktail of the Month ANGELO AZZURRO
drink
What: Cocktail
Coc How:
Cointreau (30%), Limoncello (30%), Gin (30%), Vermouth (10%). Servire con cubetti di ghiaccio e decorare con frutta.
Where:
Cocktail bar, lounge bar, discoteche, pub
For Who:
Per esgerare in una notte d’estate.
Traduzioni professionali in tutte le lingue Asseverazioni in tribunale Corsi Business English
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MoveOut Lifestyle
Il medium digitale può sostituire la creatività? Al termine di un anno pieno di novità in campo tecnologico, vogliamo porvi alcune riflessioni e provocazioni. Sicuri che tutto questo procedere verso una digitalizzazione globale stia avendo un’evidente influenza in campo sociale.
Il medium digitale può sostituire la creatività?
I.Com Multimedia (icommultimedia.eu) si è posta questo quesito più volte, di fronte ad un espandersi vertiginoso dell’utilizzo dei nuovi media, in qualsiasi campo. Dalla comunicazione aziendale, al marketing, ai servizi ormai completamente digitalizzati. Spesso si preferisce, per essere più attuali in termini di utilizzo di software, applicazioni, interfacce, nuovi componenti, utilizzare aggiornamenti assolutamente non necessari, hardware o software in fase beta, trascurando il contenuto, sia in fase di progettazione che di realizzazione. Oggetti di design, manifesti, sculture formati da mano umana e matematiche computerizzate. Un connubio
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che ha portato sicuramente ottimi risultati. Ma chi è il vero creativo oggi. Penso che si confonda molto questa figura con il “tecnico” capace di interfacciarsi con le macchine. D’altra parte, il solo sognatore, senza nessuna competenza in campo tecnico perde la sua credibilità, oltre che apparire anacronistico. Penso che l’unica soluzione sia quella di mantenersi sempre aggiornati in termini di “funzionalità operativa”, mantenendo sempre in vista i propri obiettivi e
soprattutto lavorare in team.
Un “mobile” sempre più “Fermo”
Incominciamo dalle applicazioni “mobile” che ormai di “mobile” hanno ben poco, in quanto è ormai impossibile utilizzare uno smartphone se non si ci si concentra, “da fermi”. La funzione “telefono” penso che sia utilizzata oggi a meno del 50%. Cellulari per calcolare, per giocare, per navigare, per scrivere, per ascoltare, per vedere e anche
Lifestyle MoveOut per telefonare. Ottima cosa, direi. Eppure sembra che la realtà sembra più vera attraverso l’LCD del telefono. Sono stato ad un concerto, peraltro in uno scenario meraviglioso, in cui le centinaia di persone presenti guardavano il concerto nel 3 pollici del proprio telefonino, registrando l’evento, facendo gara a chi l’avrebbe inserito per primo su youtube. L’immaginazione e l’emozione che avrebbe dovuto suscitare la musica del concerto è stata rasa al suolo.
Controllo o libertà?
Come essere svincolati nel 2011 dall’essere rintracciati. Proviamo ad individuare la figura tipo di un perfetto “sconosciuto”. Se prendi un aereo, e ovviamente il ticket online sei rintracciabile perché inserisci la Tua carta di credito. Quindi scartiamo la possibilità di qualsiasi acquisto online. L’I-phone? Non parliamone neppure. Dopo lo scandalo di poco tempo fa. Per non parlare dei Tablet, con connessione 3G, wi-Fi, bluetooth. Ormai con il telemarketing di prossimità quando ti avvicini ad un negozio, un centro commerciale, ti arrivano decine di richieste di connesione. Quindi eliminiamo tutte le apparecchiature con GPS, e connessioni varie. Prendere un pacchetto di sigarette non
in orari di apertura dei negozi è rischioso perché bisogna inserire la propria tessera sanitaria. Camminare per strada? Se non sei ripreso da una delle centinaia di webcam presenti in Italia, o da qualche ripresa per aggiornamento di google Street view sei fortunato. Senza calcolare che ormai ogni attività commerciale è dotata di un proprio sistema di sorveglianza controllato in remoto (il proprietario di un negozio riesce a vedere chi gli passa davanti anche se fisicamente si trova dall’altra parte del mondo). Escludiamo, ovviamente qualsiasi utilizzo di terminale (computer) collegato ad una rete (internet). Tramite l’I.P. la localizzazione esatta dell’individuo è un gioco da ragazzi. Rimangono ben poche cose da fare. Chi si riconosce in questo individuo?
Vhs, Dvd, Hd Dvd, Blu Ray...
Era il 2006 quando è ufficialmente terminata l’era del Vhs, la cui vita ha superato i 30 anni.
E’ arrivato il Dvd Video con gli allora rivoluzionari contenuto speciali, richiamabili dall’utente. E’ ancora in vita, ma in un letto di ospedale, a lottare tra la vita e la morte. Ma il giovanissimo Blu Ray e l’antagonista Hd Dvd (praticamente non sopravissuto al parto) non sembra aver vita molto longeva. Quanti di voi hanno un lettore blu-ray? E nel caso non mancasse nel vostro “case” da salotto, quanti film in Hd? Sicuramente la realizzazione di film in 3D ha dato qualche speranza di vita. Eppure il costo è ancora troppo alto. Ora si preferisce guardare con i media player. Nessun disco, una chiavetta o l’hard disc interno e ti fai girare centinaia di film (ovviamente a costo zero, considerando che quasi il 90 % dei film nelle proprie case private è scaricato da qualche P2P). E all’orizzonte scenari futuristici che ci hanno così ben descritto colossal come Star Wars e Tron. Guido M move out 2011
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MoveOut Cities
ALICUDI, CUORE SELVAGGIO Niente auto, niente inquinamento, niente banche, niente elettricità né acqua corrente in casa. Solo un centinaio di abitanti in poco meno di sei chilometri quadrati di natura incontaminata, da visitare a piedi, o, al massimo, a bordo di un mulo! Un piccolo paradiso terrestre proprio nel cuore del mediterraneo a sole due ore di aliscafo da Palermo. Il mito di un luogo incontaminato, facilmente raggiungibile ed accogliente, per quanto incredibile, ha una realtà sulla terra: Alicudi, la più occidentale delle Isole Eolie. Un cono roccioso circondato dal Mediterraneo, che insieme a Filicudi è anche la più antica delle sette isole, nata da un’eruzione vulcanica avvenuta qualcosa come un milione di anni fa. Una piccola isola dai mille gradini, dove sembra di fare un salto nel passato, dove non esistono il traffico automobilistico e l’inquinamento atmosferico, e in molte case non c’è né acqua corrente, né elettricità. Ci si può spostare solo a piedi, o per i più spericolati in bicicletta, ma le auto sono letteralmente
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Una piccola isola dai mille gradini, dove sembra di fare un salto nel passato, dove non esistono il traffico automobilistico e l’inquinamento atmosferico.
bandite: niente strade, solo sentieri in terra battuta. Gli unici mezzi di trasporto, che non siano le proprie gambe, in grado di arrampicarsi per le ripide mulattiere sono l’asino e il mulo. Non vi sono veicoli di sorta, e non vi sono strade carrabili, ad eccezione di quella in cemento che si snoda per alcune centinaia di metri e serve per collegare il piazzale adibito ad eliporto per le emergenze, al piccolo molo. La quiete che regna ad Alicudi non si rompe neanche quando nei mesi estivi il numero degli abitanti passa da 100 a 1500: una comunità di turisti amanti del mare, del silenzio e degli immensi cieli stellati, che si aggiungono alle famiglie residenti senza alterare lo spirito della semplice vita isolana. Un silenzio che ha del
DEL MEDITERRANEO
Cities MoveOut
Isola Alicudi Fot. Figiu
divino, e che forse solo qua si può trovare tra piante carnose di fichi d’india, in quest’angolo di terra lontano e sperduto quasi fuori dal mondo. Alicudi è dominata dal monte Filo dell’Arpa, un vulcano spento, quasi perfettamente circolare, di cinque chilometri quadrati, con coste scoscese e ripide che costituisce la parte emersa dal mare fino a 675 metri di altezza nel punto culminante dell’isola. È abitata solo sul versante orientale, quello digradante in modo meno aspro verso il mare. L’unico centro abitato dell’isola è chiamato anch’esso Alicudi e si divide in cinque piccole frazioni. Alicudi porto, che si trova sul livello del mare e si caratterizza per la presenza del molo sul quale attraccano traghetti ed aliscafi, e ci sono
Gli unici mezzi di trasporto, che non siano le proprie gambe, in grado di arrampicarsi per le ripide mulattiere sono l’asino e il mulo. Non vi sono veicoli di sorta, e non vi sono strade carrabili. gli unici due negozi di alimentari e un ristorante presenti sull’isola, e l’ufficio postale. Contrada Tonna, che costituisce la frazione più ad ovest dell’isola. San Bartolo, che si trova salendo dal porto ad una altezza di circa 330 metri ed è caratterizzata dalla presenza della chiesa dedicata a San Bartolo, patrono delle isole Eolie. Contrada Pianicello, è abitata da una popolazione di madrelingua tedesca originaria della Svizzera. Questa piccola frazione utilizza
l’energia elettrica fornita dagli impianti fotovoltaici e l’acqua piovana raccolta sfruttando gli antichi serbatoi delle case. La gran parte degli abitanti ha inoltre ripreso a coltivare alcune colture tradizionali come la vite e l’olivo. Infine, contrada Sgurbio, sul lato Est dell’isola: una piccolissima frazione composta da cinque case, ognuna delle quali ha il nome di uno dei sensi. Dal punto di vista paesaggistico, l’isola è caratterizzata dalle lenze, i tra¬dizionali terrazzamenti che marcano la sezione dell’ex-vulcano, un tempo col¬tivate, ed ora ricoperte di vegetazione spontanea o usate come giardini. I muri di contenimento erano originariamente in pietra lavica montata a secco, mentre molti ora hanno, a monte, un rinformove out 2011
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MoveOut Cities zo in cemento. Infatti i grandi cambiamenti che hanno interessato l’isola dopo gli anni cinquanta come lo spopolamento e la nascita dell’economia legata al turismo, hanno portato anche un cam¬biamento nell’uso dei materiali da costru¬zione: sull’isola sono apparsi asini e muli che trasportano mattoni forati e sacchi di cemento, sostituendo la pietra lavica e la malta di calce locale. Il maggior agio co¬struttivo, ha portato purtroppo anche in¬terventi speculativi ed alcuni abusi edilizi, che fortunatamente non hanno per ora stravolto l’armonia di Alicudi. Solo da circa quindici anni sull’isola sono arrivate anche elettricità ed acqua corrente, che non hanno però raggiunto, per scelta di chi le possiede, tutte le case: il desiderio di una vita semplice e frugale ha vinto, per alcuni, sull’arrivo della comodità. In tutta l’isola non ci sono né banche né bancomat, e per i turisti è quindi necessario attrezzarsi di conseguenza. Per quanto riguarda la sistemazione ideale nell’Isola di Alicudi, che si scelga l’hotel o la casa in affitto, l’importante è alloggiare in prossimità del mare per godere al massimo la vita dell’isola, che si svolge intorno al porto ed alla piccola piazzetta. Si potrà così anche godere l’inde-
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Solo da circa quindici anni sull’isola sono arrivate anche elettricità ed acqua corrente, che non hanno però raggiunto, le case: il desiderio di una vita semplice e frugale ha vinto, per alcuni, sull’arrivo della comodità. scrivibile piacere di una nuotata mattutina, appena svegliati, senza perdere tempo. Le strutture ricettive sono solo due: l’unico albergo di Alicudi, “l’Ericusa”, dotato di 21 camere vicinissime al mare e il complesso di case vacanze “Casa Mulino”, case, appartamenti e camere in affitto, tutte affacciate sul porto di Alicudi, ad un passo da una spiaggetta rocciosa nella quale il mare è limpido e cristallino. E allora…Buone Vacanze! Alessia Mangiapane
Fashion & Design MoveOut Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo
La web TV ufficiale dell’Unione di Comuni di Langa e Barolo. Una internet tv attenta al territorio dei Comuni di Langa. Un medium digitale di informazione: cronaca, cultura, eventi, sport. Una televisione del territorio per la sua valorizzazione. Creata per i cittadini per una informazione diretta e trasparente. Un potente mezzo per il turista: l’elenco completo di hotel, agriturismi, osterie, ristoranti, eventi ed iniziative. l ov e e N lb a s e b Montelupo A l
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Meravigliosa terra ricca di storia e sapori.
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MoveOut Fashion & Design
Steampunk Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima? Questa anacronistica domanda è lo slogan del movimento Steampunk, un movimento artistico completo, fatto di letteratura, arte, tecnologia, fotografia, moda, e tutto alimentato dalla forza del vapore. fotografia, moda, e tutto alimentato dalla forza del vapore. Il concetto di Steampunk nasce osservando gli anni della rivoluzione industriale inglese, in cui la forza dei motori a vapore sembrava spianare le montagne. Sono Gli anni delle prodezze letterarie di Conan Doyle, di Wells, di Verne. Razzi a vapori, enormi scavatori, aerei propulsi come treni e treni propulsi come navi. È l’epoca dei grandi transatlantici dei primi timidi
voli aeri, delle grani ruspe che scavano il canale di Suez. È l’epoca dei monocoli, dei sestanti d’ottone, delle bombette sporche di fuliggine, delle prime scoppiettanti automobili a manovella. Come rimanere indifferenti a tanta abbondan-
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za di spunti letterari ed artistici? Lo steampunk è un movimento di genere, narrativa fantastica, horror, noir, tutto mescolato indissolubilmente dal fumo del vapore e della fuliggine. È tuttavia un termine moderno perché è stato utilizzato per la prima
volta solo nel 1995 dallo scrittore Paul Di Filippo con il suo Steampunk Trilogy. Atmosfere a metà tra Lovecraft, Batman, Jack lo squartatore, e l’isola del tesoro rendono lo steampunk una vera manna dal cielo per gli
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adattamenti cinematografici come ad esempio La leggenda degli uomini straordinari o Steam Boy di Katsuhiro Otomo. Anche il Film Brazil è un ottimo esempio di poetica steampunk come anche Metropolis. Gli appartenenti al
movimento amano indossare abbigliamento ottocentesco e sfoggiare accessori dall’aspetto estremamente tecnico e dalla praticità discutibile, rigorosamente in lucido ottone. Esiste un fiorente mercato di vecchie valvole, pezzi di orologio,
termostati e lancette, tubi e quadranti, che trovano nuova vita in sculture originali e fantastiche di cui non si trova eguale. Soprattutto gli occhialoni antisabbia, per affrontare ogni deserto, con lenti addizionali per vedere più lontano sono un vero must del genere. Mentre il Cyberpunk tende ad enfatizzare gli aspetti legati alla robotica, alle nanotecnologie e all’elettronica, lo steampunk si concentra sulla meccanica e su tutto quanto gli ruota intorno, valvole sbuffanti, cascate di ingranaggi, leve, bielle, pistoni, caldaie di rame e milioni di indicatori a lancetta, dal vago senso retrò. Andare ad un raduno Steampunk è come fare un salto nel passato ed uno nel futuro. Insieme Luigi Ferrando
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Callegari Creazioni: un nuovo modo di interpretare il cucito Chiara Restellino, 26 anni, ha lavorato per anni come sarta e costumista di palcoscenico al teatro Regio a Torino. Da qualche anno insegue un sogno, che non è quello di fare la costumista per grandi produzioni, ma di aprire una merceria: si tratta di una sfida forse molto più grande. Non una merceria però come quelle che si vedono a volte in giro, piccole e buie che esprimono un senso di
vecchio e stantio. Uno spazio aperto a persone di tutte le età, che possa attirare idee e proporne di nuove; un’occasione di incontro dove realizzare laboratori, esporre opere di artigianato creativo; uno spazio da dedicare soprattutto ai giovani per dimostrare che cucire e creare possono essere esperienze divertenti, gratificanti e a portata di tutti. L‘arredo del negozio, lumi-
noso, con molti espositori e con uno “spazio salotto” vuole mettere a disposizione riviste e manuali di moda per unire persone e idee. Varcate la soglia, assaporate questo sogno e scoprite un nuovo modo di concepire il cucito. Corso di Fashion Design IED Torino a.a. 2010/2011
HoosierTM 2nd collection: borse e scarpe street wear firmate IED Torino
Presentata a Firenze in occasione di Pitti Uomo n. 80 la nuova linea accessori a marchio HoosierTM. Il brand made in IED Torino si apre al nuovo segmento accessori grazie al III° anno del Corso in Design del Gioiello e dell’Accessorio a.a.’10/11. I diplomandi hanno realizzato quattro borse e un paio di scarpe a completamento dell’idea di Hobo, da cui nasce il nome stesso Hoosier, cioè lavoratore senza fissa dimora per il quale le scarpe diventano simbolo del viaggio inteso come cammino e la borsa di “contenitore” del proprio mondo personale da portare con sé. www.ied.it
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For Her & Him MoveOut
Mono è la rivista monotematica antologica della Tunué Editori dell’immaginario - nata da un’idea di Marco Rizzo e Sergio Algozzino – e curata da Sergio Badino e Daniele Bonomo. http://blog.komix.it/mono/ - www.tunue.com move out 2011 77
scarpa%20sf%20white-thumb2 MoveOut For Gay & Her Lesbian & Him a cura di Luigi Ferrando
La canoa gonfiabile
Il massimo del godimento è stato sempre soltanto il pedalò? Per voi la barca è un oggetto ancorato sulla banchina e sulla quale si fanno solo feste in pareo?
Le pinne sono una sensazione mai provata. Dovreste provare ad allontanarvi dalla costa pagaiando fino a raggiungere luoghi accessibili solo dal mare, dovreste provare a sentire il mare che si rompe sulle fiancate della canoa e la pagaia che affonda nell’acqua limpida e spumeggiante. Insomma dovreste comprarvi una canoa da mare! Ultimo ritrovato della scienza e della tecnica è la canoa gonfiabile Colorado Sevylor, non un giocattolo ma una robusta canoa da mare a due posti, con sistema di gonfiaggio a doppia parete per una maggiore sicurezza, pinna di deriva, fondo super rinforzato. La cosa più bella è che una volta finita la vostra gita sul mare, a differenza di tutte le altre canoe in fibra di vetro o in plastica, questa potrete smontarla e riporla nel bagagliaio dell’auto, senza avere nulla di enorme sul tettuccio dell’auto. È economica e robusta e vi darà molte soddisfazioni, sempre che voi non preferiate le feste in Pareo!
Navigatore satellitare La voce della signorina nello schermo si fa via via più acida ed imperativa: fare inversione appena possibile, fare inversione a u ho detto, inversione subito!!!
A questo punto la macchina imbocca una strada sterrata e sullo schermo appare il nulla, un mare verde, ignoto ed incognito. Non più autostrade, caselli, incroci, svincoli, solo il nulla….la signorina non è informata, ignora che cosa ci sia oltre il termine di quell’ultima linea di strada asfaltata. Per fortuna che c’è il Garmin Oregon 550, il navigatore satellitare che conosce a memoria le cartine topografiche di mezz’Europa. Non solo strade ed autostrade ma soprattutto i sentieri, le mulattiere, le punte delle montagne, il tutto visualizzato sul luminoso tuch screen con una grafica chiara e tridimensionale. Questo navigatore sa dove si può passare e dove no, dove ci sono piste battute, rifugi, fontane e boschi fitti. Con la sua bussola incorporata vi porterà sempre dove volete. Ma non guida lui, siete voi con la vostra bravura a dovervi in ogni caso districare. Se poi davanti a voi si stende un panorama mozzafiato potrete fotografarlo con la videocamera incorporata e il gps indicherà data ora e luogo di scatto con grande precisione. L’ideale per linkare le foto su Panoramio. Robusto ed antiurto è il compagno di ogni escursione. Attenzione non è un cane da pastore o una guida svizzera.
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La Bloggie
For Gay Her & Lesbian & Him MoveOut
Non è vero se non è sul mio Blog! Sempre più sovente la realtà virtuale si sostituisce alla realtà vera e per poter dire “io c’ero” dovrete dimostrarlo tramite un ennesimo filmato su You Tube o una ennesima foto su Facebook.
E così ci ritroviamo a guardare il mondo da dietro una lente, una telecamera, un telefonino, come se fosse in televisione. La Bloggie ™ di Sony nasce proprio per consentirti di avere sempre a disposizione un modo rapido e veloce di scattare foto o di fare foto e filmati. La sua predisposizione ad una connessione senza cavi fa si che diventi facilissimo pubblicare e condividere i propri momenti migliori. Obbiettivo luminoso, zoom 4x, filmati full hd e foto al solo tocco di un pulsante, Bloggie ™ sta in una tasca, leggerissima e pratica diventerà il biografo preferito per le vostre imprese ardite, le vostre vacanze, e per consentirvi quel quarto d’ora di celebrità! Un quarto d’ora ho detto, non un mese!
La Sportiva
Mentre faticosamente arranco su per la salita, maledicendo il giorno che ho deciso di venire in montagna, carico come un mulo da soma e con pesanti scarponi di triplo cuoio superrinforzato, ecco che mi sfreccia davanti ad una velocità assurda un omino smilzo, in pantaloncini da ginnastica. Di corsa. Dico di corsa!!! In montagna!!!
La strada per la cima è ancora lunga ma quando arrivo in punta, l’omino mi ha già superato tre volte, salendo come un fulmine e scendendo come una valanga, a più riprese. E’sicuramente dotato di superpoteri e lo guardo con una sorta di terrore reverenziale. Ai suoi piedi ci sono delle scarpette da ginnastica dall’aspetto robusto e leggero. Sono “La Sportiva”, modello Electron, con fodera Gore Tex, la suola che sembra mangiare la roccia e la capacità di ammortizzare gli enormi balzi che l’omino compie da un sasso all’altro. Il puntale è ben rinforzato per non patire i contraccolpi e il look è moderno ed aggressivo. Basterà avere queste scarpette fatate per diventare a mia volta supereroe…no. In effetti no. Ma aiutano, accidenti se aiutano. move out 2011
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Pozzallo: Gay day
Dal 22 al 28 luglio Pozzallo si prepara all’edizione 2011 del “Gay Day”: attività culturali, feste in piazza, queer show
RAGUSA – Si rinnova anche quest’anno, a Pozzallo, l’appuntamento con il “Gay Day” giunto alla terza edizione. Mostre, momenti culturali, musica e spettacolo per una settimana che prenderà il via il 22 luglio e si concluderà il 28 in piazza delle Rimembranze con il “Queer Show”. Alla manifestazione non faranno mancare la propria adesione attivisti del movimento gay italiano e volti noti. Numerose le adesioni dei comitati locali di Arcigay della Sicilia e del resto d’Italia. Il comitato Arcigay Ragusa sta ultimando i dettagli del programma di una manifestazione che si rivolge non solo al mondo gay, ma a tutta la collettività. Un momento di riflessione, ma anche di festa, per gente di tutte le età. “Il Gay Day, che giunge alla terza edizione, sta diventando una manifestazione del territorio”. E’ quanto afferma il presidente provinciale di Arcigay Ragusa, Salvatore Milana, il quale aggiunge: “Il messaggio che la nostra associazione vuole offrire a tutti, non solo al mondo gay, è che la qualità di una società dipende dal grado di rispetto che sa assicurare ad ogni sua componente a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Non ci è dato conoscere tutti gli aspetti della natura, ci sono materie della natura a noi sconosciute. Di una cosa, però, siamo certi: non sappiamo né dove l’arcobaleno inizia né dove finisce, sappiamo, però, che ha più di due colori e una miriade di sfumature”. Sarà una manifestazione, come detto, carica di contenuti e ricca di momenti di festa. Proprio in questi giorni, il 28 giugno, è stato ricordato l’anniversario dei moti di Stonewall che, nel 1969, segnarono l’inizio del movimento di liberazione omosessuale e trans.
Amsterdam. Fleeing Homophobia seeking safety in Europe
Il 5 e 6 settembre 2011 si terrà ad Amsterdam la conferenza internazionale di presentazione e discussione dei risultati del progetto di ricerca europeo “Fleeing Homophobia – seeking safety in Europe”, nel quale è partner Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI. I link della conferenza sono: Fleeing Homophobia Conference, 5-6 September 2011 o Facebook. Il progetto Fleeing Homophobia riguarda l’applicazione nei paesi dell’Unione Europea delle normative internazionali ed europee sulla protezione internazionale alle persone lesbiche, gay, transessuali e intersessuali (LGBTI), che chiedono la protezione per il timore di persecuzione o danno grave in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. Attraverso approfondite ricerche svolte in ciascun paese dell’UE, sono state individuate le prassi applicative e formulate proposte e raccomandazioni rivolte all’UE e agli stati membri. I risultati verranno raccolti in un report che verrà presentato alla conferenza e poi pubblicato on line assieme ai reports nazionali. Per l’Italia la ricerca è stata condotta da Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI (Simone Rossi) assieme ad Arcigay (Giorgio Dell’Amico)
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Gay & Lesbian MoveOut
Guida Gay alle Vacanze (tratto da travelgay.it)..... Alcuni spunti
Cuba
un mondo a se dove il tempo si è fermato, dove le spiagge sono baciate dal sole, dove la gente è cordiale e sorridente, dove la musica regna sovrana e le magiche atmospere scandiscono un passare del tempo sempre più lento, dove un viaggio vale sempre la pena di essere fatto! Cuba ha sicuramente una realtà particolare, dove il governo non aiuta lo sviluppo e l’emancipazione gay locale. Per quanto però si possa dire, il turista a Cuba è sacro pertanto nessuno si permetterà mai di crearvi problemi, sia etero, sia gay. Bisogna sempre ricordarsi che il decoro e la discrezione a Cuba sono ovviamente indispensabili anche perchè il governo osteggia l’omosessualità, ancora ufficialmente proibita. Ufficiosamente invece la vita gay cubana è vivissima; non troverete locali gay o gay pride organizzati, manonostante tutto la cosa più semplice è incontrare gente: gente bellissima, divertente, solare, amante della vita. Se volete conoscere Cuba e raffrontarvi con ragazzi/ e gay locali, sicuramente soggiornare ad Havana o zone limitrofe è d’obbligo. L’unica spiaggia gay ufficiosa è situata a Playa del Este, non troverete informazioni o guide o cartelli, dovrete solo passeggiare sulla lunga e bianca spiaggia di Playa e vi troverete in una zona frequentata solo da ragazzi “folcroristicamente” gay: ecco è li che potrete senza problemi stendere l’asciugamano. Per le vostre serate, invece sarà necessario recarsi ad Havana, al malecon (la parte iniziale della passeggiata mare), non arrivate presto, sarebbe inutile, l’orario migliore è verso le 11 di sera. Qui la vita si ravviva tutte le sere della settimana, ma le grandi feste le troverete durante i fine settimana. Il malecon viene letteralmente invaso da gay cubani e stranieri che passano la serata a parlare e bere per tutta la notte, un vero e proprio pride a cielo aperto. Sarà qui che potrete anche conoscere ragazzi, locali e raccogliere un invito ad una delle tante serate gay che vengono organizzate di volta in volta sempre in case diverse di privati. Cuba è un mondo a se, fatto di contraddizioni e di tesori, di spiagge, di mare, di palme, di storia, di natura spettacolare, di sigari e di rhum.. ma soprattutto di gente fantastica.
Cape Town
Città del Capo, chiamata anche dalla gente del posto “Mother City”, è la capitale gay del Sud Africa e la seconda capitale gay al mondo dopo San Francisco. Dal punto di vista paesaggistico Città del Capo è una delle metropoli più belle al mondo: si estende tra le alture dei promontori Table Mountain e Dodici Apostoli. è inoltre ricca di immense spiagge. Per lo shopping ci sono diverse possibilità tra cui il Waterfront e gli altri cinque centri commerciali della città. De Waterkant è la zona gay di Città del Capo. Si può raggiungere a piedi dal centro della città e dal Victoria and Albert Waterfront. Tutte le migliori e più famose spiagge si possono raggiungere in pochi minuti con mezzi di trasporto. Se volete quindi mangiare, bere, fare shopping “in famiglia”, De Waterkant è la scelta che fa per voi. Città del Capo offre davvero tutto quello che un turista gay può desiderare. move out 2011
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MoveOut Gay & Lesbian Messico
Se per le prossime vacanze pensavate al Messico, indubbiamente Puerto Vallarta è la destinazione d’obbligo. Capitale del turismo gay messicano offre diverse strutture esclusivamente gay: resort, guesthouse, bed and breakfast per ogni tipo di tasca... e le soluzioni proposte sono solo alcune delle tantissime combinazioni possibili per un soggiorno nella magica Vallarta. Blue Chairs è la principale spiaggia gay dove ogni giorno fisici statuari, ragazzi bellissimi e allegre comitive di amici si recano per una giornata tutto pepe. Qua, al tramonto, prima di lasciarsi sedurre dalle tentazioni notturne, una partita a beach volley è d’obbligo! Tra i numerosi locali dove prendere un aperitivo e incontrare nuovi amici ricordiamo: Amigos. Los, Bar Frida, Diva’s, Kit Kat, Noche Bar e Plasma. E quando la notte è ormai arrivata scatenati al Club Manana, discoteca con piscina all’interno o al Club Paco Paco...3 piani di puro divertimento!
Tel Aviv e Israele Gay
Israele è uno dei paesi più avanzati al mondo in termini di parità per le minoranze sessuali. L’omosessualità è stata depenalizzata in Israele da oltre 20 anni. Tel Aviv è conosciuta come una delle destinazioni GLBT più belle e friendly del mondo. Ricca di storia, musei e sinagoghe Tel Aviv è una città dove è anche possibile esprimere se stessi, sedurre e lasciarsi sedurre, godere di una vibrante vita gay con abbaglianti locali notturni, ristoranti alla moda, eleganti boutique hotel. Imperdibili sono l’Evita, il Fag Hag e il B’Eit A’shoeva dove bere qualcosa, per ballare segnaliamo tra tutti il Boyling e l’Eurovision Night. Sauna City e Sauna paradise per momenti di relax. Tra gli appuntamenti gay più importanti ricordiamo il celebre Gay Pride a giugno e TLV Film Festival lanciato nel 2006 dal desiderio di promuovere localmente il meglio del cinema GLBT. La comunità gay ha il suo fulcro in Meir Park da King George Street. Ma Tel Aviv è anche mare… 14 km di magnifica costa con mare blu, ampio orizzonte, sole e tantissime persone, rendono la spiaggia di Tel Aviv un luogo perfetto per trascorrere la vostra vacanza. Definita anche “la città che non si ferma mai” Tel Aviv saprà regalarvi quanto di meglio possiate cercare da una vacanza… sia essa votata al divertimento, sia al relax e alla cultura.
Vancouver
Eletta regolarmente come la prima città al mondo con la miglior qualità di vita, Vancouver raggruppa la più importante comunità gay del Canada e la seconda più importante dell’America Settentrionale preceduta solamente da San Francisco. I due principali quartieri gay sono il West End accanto allo Stanley Park e il Comercial Drive situato a Est della città. Numerosi sono i bar, ristoranti e locali gay friendly ospitati in città. Multiculturale e popolata di immigrati di fresca data,Vancouver è una città estremamente tollerante in cui il quieto vivere rispetta completamente qualsiasi tendenza, gusto o espressione personale. Per coloro che vorrebbero combinare la scoperta delle culture indiane con il naturismo, è imperdibile la bellissima spiaggia di wreck beach ( con o senza vestiti) situata non lontano dal Museo Antropologico che presenta una bellissima collezione d’arte Indo Americana (totem, scrigni, Piatti da cerimonia...)
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Guide MoveOut
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