geodesign-short

Page 1

“Psycho-Geodesigners” Michele Aquila Giovanni Innella









communities





designers


Il progetto Torino Geodesign, promosso dal Comune di Torino e da Abitare, è nato nell’ambito di Torino 2008 World Design Capital. L’obbiettivo è quello di fare emergere la forza progettuale delle comunità che a Torino, come in tutte le grandi città globali, si organizzano per autoprodurre oggetti altrimenti introvabili o inaccessibili, facendole lavorare a stretto contatto con designer provenienti da tutto il mondo e con le aziende locali. In queste pagine presentiamo un primo elenco delle comunità di pratiche o degli oggetti di Geodesign mappati sul territorio torinese.

The Turin Geodesign project, promoted by the Council of Turin in partnership with Abitare magazine, has been devised as part of Turin 2008 World Design Capital . The aim is to bring to the foreground the design skills and expertise of communities which, in Turin, as in all major global cities, organise themselves so as to autonomously produce objects which would otherwise be inaccessible or not found at all, ensuring work in close contact with international designers as well as local companies. In these pages we present a first line-up of communities of design practise for Geodesign in the Turin area. di / by Lucia Tozzi e / and Stefano Mirti con / with Michele Aquila, Laura Perin, Cecilia Pirovano, Joaquin Gimenez Cragnolino

L’individuazione delle comunità e degli oggetti da realizzare è una delle operazioni concettualmente più complesse ed entusiasmanti dell’intero progetto. Un’operazione che si è basata sulla collaborazione dell’Urban Center di Torino e dell’Agenzia di sviluppo “The Gate”, che da circa un decennio attua programmi di rigenerazione urbana e integrazione sociale negli storici quartieri di Porta Palazzo e Borgo Dora. Negli ultimi mesi decine di incontri densissimi con associazioni, rappresentanti, professionisti, commercianti e amministratori della città di Torino hanno permesso di sviluppare ulteriormente il progetto. La scelta di coinvolgere comunità “di pratiche” è nata dall’idea di rivolgersi a gruppi di individui che condividono interessi non necessariamente legati all’etnia o alla cultura, ma anche a un lavoro autorganizzato o a uno spazio comune, all’abitare stabile o temporaneo, a uno sport o a un genere di intrattenimento, a un modo di mangiare o di comunicare, o ancora a esigenze primarie, urgenti. Del resto, la rete delle comunità di pratiche ha una storia particolarissima nella cornice torinese. La qualità delle politiche pubbliche promosse dal Comune, dagli esperimenti di progettazione partecipata alle trasformazioni a scala urbana, ha innescato infatti una rete di relazioni molto vitali tra abitanti e territorio, che contrasta con l’immagine tradizionale di una città riservata e diffidente. La mappa e le interviste documentano – anche se ancora in modo parziale – l’incredibile eterogeneità dei gruppi mobilitati e dei desideri e delle idee che hanno espresso. Un concorso di idee (il cui bando è stato pubblicato in allegato ad Abitare 474, www.abitare.it) selezionerà i designer che, nel corso dei workshop autunnali, progetteranno e realizzeranno gli oggetti prescelti in collaborazione con aziende e comunità, sperimentando un processo di mobilitazione dell’intelligenza collettiva che possa restituire, almeno in parte, un senso alla produzione di oggetti complessi. Il concorso si concluderà il 30 settembre. 58

475

Identifying the communities and objects to be made is one of the most conceptually complex and exciting parts of the entire project. This enterprise has required the help of the Turin Urban Center, “The Gate” Association, which has been implementing urban regeneration and social integration projects in the old neighbourhoods of Porta Palazzo and Borgo Dora for about the last ten years. Over recent months, dozens of busy meetings with associations, representatives, professionals, traders and administrators from the city of Turin have been developing the project further. The decision to get “practical” communities involved came from the idea of turning to groups of individuals sharing interests not necessarily linked to a particular ethnic background or culture, but also to self-organised labour or communal space, to either permanent or temporary housing, to sport or leisure activity, to ways of eating and communicating, or even to primary, more urgent needs. After all, the network of “practical” communities has a very special history within the framework of Turin. The standard of public policies, promoted by the City Council, and experiments with design projects aimed at bringing about urban-scale changes have actually triggered the development of a web of very vital relations between the inhabitants and local environment, contrasting with the city’s traditional image of being reserved and diffident. The map and interviews document – although still only partial – illuminates the incredible heterogeneity of the groups involved and the desires and ideas they have expressed. An idea competition (its call for proposals has been published with Abitare 474, www.abitare.it) will select designers who, during a series of workshops this autumn, will design and create preselected projects in partnership with firms and communities, experimenting with a process for mobilising collective expertise and know-how in order to restore, at least in part, the sense of the production of complex objects. The deadline of competition will be September 30.

1. Attrezzature circensi leggere / Scuola di circo La scuola di circo di Grugliasco è una delle più note in Europa. La richiesta è di progettare una strumentazione per allestire spettacoli in luoghi pubblici urbani (portici autoportanti per trapezi e funi leggeri per il trasporto e facili da montare e smontare). Lightweight circus equipment / circus school The Grugliasco Circus School is one of the most famous in Europe. The request is to design equipment for shows in urban public places (self-supporting arcades for trapezes and light cables for transportation purposes that are easy to assemble and dismantle).

2. Stendipanni / Case popolari di Via Parenzo La ristrutturazione di un gruppo di case popolari prevede la chiusura dei balconi per l’installazione di serre bioclimatiche. Gli abitanti necessitano di un sistema per stendere i panni all’interno delle abitazioni con il minimo ingombro possibile. Clothes maiden / Social housing in Via Parenzo The balconies of a group of social dwellings are currently being restructured and closed off for the installation of glassed greenhouses. This calls for the necessity for a new laundry-hanging system inside the homes.

3. Tende / Case popolari di Via Parenzo è necessario un sistema di tende coordinato per finestre e balconi, in grado di normalizzare l’eterogeneità delle soluzioni adottate finora con le nuove regole del comune. Curtains / Social housing in Via Parenzo A concerted curtains system is required for the windows and balconies, to standardise the different solutions adopted to present, in line with new council regulations.

4. Autocostruzione / Case popolari di Corso Cincinnato Un certo numero di abitanti autoproduce oggetti e costruisce o ripara strutture fisse e mobili. Il tema è la progettazione di oggetti e attrezzature per uso privato e comune. Do-it-yourself building / Social housing in Corso Cincinnato Some inhabitants self-construct and repair permanent and temporary housing structures. The challenge is to design objects and equipment for private and 5. communal usage. Packaging per alimenti / Comunità peruviana Durante il week-end gli abitanti di origine 1 peruviana si incontrano nel parco della Pellerina, dove cucinano e distribuiscono piatti tradizionali. Il progetto prevede la realizzazione e commercializzazione di packaging per il cibo. Food packaging / 6. Peruvian community On weekends Museo diffuso archeologia the Peruvian community meets in industriale / Ex-operai In Pellerina Park, where they cook collaborazione con gli operai che and hand out traditional dishes. hanno lavorato nelle fabbriche The project involves designing and dell’area “Spina 3” e con il museo marketing food packaging. “A come ambiente” sito sulla stessa area, si deve individuare un sistema di informazione e segnalazione degli edifici industriali per la creazione di un museo diffuso. Diffused industrial archaeology museum / Former workers In collaboration 7. with the former workers of the Corporate identity per la moda / factories in the Spina 3 area Comunità cinese alcuni membri and the neighbouring “A come ambiente” Museum, an information della comunità cinese di Torino sono interessati a disegnare una linea di and signposting system needs to borse. L’idea è di costruire insieme be invented for the old industrial l’intero processo di comunicazione buildings, in order to create a e marketing. Corporate identity diffused museum. for fashion / Chinese community Some members of the Chinese community in Turin are interested in designing a range of bags. The idea is to establish the entire communication and marketing process together.

8. Sistema grafico a pavimento / Mercato del Balon Un sistema grafico flessibile per delimitare a terra i posti di volta in volta assegnati sarebbe di straordinaria utilità non solo per il Balon, ma anche per moltissime altre situazioni analoghe. Graphic floor system / Balon market A flexible graphics system to mark on the ground the various assigned booth positions would be incredibly useful not just for the Balon market but for many similar events as well.

2

9. Carrelli pieghevoli / Mercato del Balon Nell’area situata dietro il mercato di Porta Palazzo ogni sabato si accalcano centinaia di venditori ambulanti per il mercato delle pulci. Per ridurre l’ingombro dei carrelli all’ingresso sono necessari nuovi modelli pieghevoli, impilabili, trasformabili. Folding trolleys / Balon market Hundreds of street traders work at the flea market in the area behind Porta Palazzo market every Saturday. New folding, stackable and transformable trolleys are required to reduce the space they occupy. 10. Coperture-stufe / Mercato del Balon Gli stessi venditori manifestano una forte necessità di elaborare nuovi strumenti per ripararsi e proteggersi da freddo e pioggia in inverno. Roofing-stoves / Balon market The traders are badly in need of new means of shelter and protection against the cold and rain in winter.

3 4

15. Sistemi integrati antifurto / Ciclisti urbani La comunità di ciclisti torinesi studia attrezzature antifurto, strumenti per il trasporto di carichi ingombranti, per l’autoriparazione, per il parcheggio e per caricare le biciclette sui mezzi pubblici. Integrated burglar systems / Urban bikers The community of bikers in Turin is studying anti-theft devices, tools for transporting bulky objects, do-it-yourself repair services and possibilities of parking and loading bikes onto public transport.

Torino GeoDesign è un’iniziativa di Torino 2008 World Design Capital, in collaborazione con la rivista Abitare / Torino GeoDesign is promoted by Torino 2008 World Design Capital, in partnership with Abitare magazine www.torinodesignworldcapital.it/torinogeodesign www.abitare.it 12. Utensili per l’hammam / Comunità nordafricana Una linea di prodotti e strumenti per il bagno, lo scrub e la cura del corpo, utilizzabile nella struttura dell’hammam - Centro culturale Dar Al Hikma e allo stesso tempo concepita come un brand da lanciare sul mercato. Hammam utensils / North African community The design and launch of a brand of products and utensils for bathing, scrub and body care that can be used in the hammamCultural Centre Dar Al Hikma, also conceived as a brand to launch on the market.

11. Bocciofila Come colorare o in qualunque modo diversificare la superficie delle bocce metalliche usate per il “volo”? La soluzione a questo problema comporterebbe una rivoluzione nel mondo dei giocatori professionisti a livello internazionale. Bocciofila How to colour or somehow vary the surfaces of metal bowls used for “high-fly” shots? The solution to this problem would really make a revolution in the world of international professional bowls players.

6 5

16 . Elementi di arredo per la coabitazione / Studenti Erasmus I moltissimi studenti Erasmus condividono in genere abitazioni anche molto piccole, che richiedono soluzioni strategiche dal frigorifero alla stanza da letto e per tutti gli spazi comuni. Furnishing elements for co-housing / Erasmus students The numerous Erasmus students usually share rather small 18. flats, which need to be rethought Radio / Comunità africane Il considering new solutions for all progetto di una radio gestita da una furnishing elements from fridges to comunità fortemente eterogenea bedrooms and common spaces. di africani, che ottemperi alle esigenze degli stranieri a Torino (informazioni, scambi, ecc). Radio station / African communities 19. Project for a radio station run by Metamorfosi quotidiana di uno a highly mixed African community spazio pubblico / Piazza Madama supporting the needs of foreigners Cristina Piazza Madama Cristina in Turin (information, trading etc). è un mercato coperto di mattina, diventa un parcheggio abusivo di pomeriggio. La sfida è inventare un modello di trasformazione della piazza che non impedisca l’accesso mattutino ai mercatali e non richieda manutenzione. Daily metamorphosis of a public space / Piazza Madama Cristina In the morning Piazza Madama Cristina is an indoor market, which changes into an illegal car park in the afternoon. The challenge is to transform the square, without stopping the market workers from entering in the morning and without any maintenance requirements. 21. Megaschermo smontabile per spazi aperti / Cineforum San Salvario In un quartiere densamente popolato l’associazione Documè organizza rassegne cinematografiche seguitissime. Serve un megaschermo adattabile a diversi contesti urbani per la proiezione all’aperto. Dismountable outdoor mega-screen / San Salvario movie screenings The Documè Association organises very popular film festivals in a densely inhabited district. An adaptable mega-screen is needed for open-air shows in various urban locations.

7 8 17. Toilettes pubbliche / Murazzi I Murazzi, cioè le banchine che costeggiano il Po, diventano un luogo di intensissima frequentazione notturna, pieni di locali. è urgente la progettazione di un nuovo genere toilette pubblica più invitante della classica cabina di plastica. Public toilets / Murazzi The Murazzi, the banks along the River Po, get really busy at night time, full of veenues. There is urgent need for a new kind of public toilet, more inviting than the old plastic cabin.

9

11

10

12 13

14

13. Strumenti musicali / Capoeira La pratica della danza importata dal Brasile attribuisce grande rilievo agli strumenti, costosi e difficilmente reperibili. Servono strumenti, soprattutto percussioni, progettati contaminando materiali e forme tradizionali e nuovi. Musical instruments / Capoeira The dance tradition imported from Brazil attributes great importance to musical instruments that are expensive and difficult to find. New instruments are needed - above all percussion, designed by mixing traditional and new forms and materials.

14. Spazi giochi pubblici all’interno delle scuole e nella città / Allievi elementari e medie Torino attua da anni uno straordinario programma di progettazione partecipata con gli allievi delle scuole pubbliche. L’obbiettivo è quello di coinvolgere gli studenti nella progettazione di aree di gioco nello spazio urbano e di un sistema di apertura e utilizzazione degli edifici scolastici oltre gli orari stabiliti. Public games areas / Primary and middle school pupils For years Turin has been implementing a wonderful design programme involving pupils from state schools. The aim is to get students involved in designing play areas in the city and a system for opening up and using school buildings after school hours.

15

16

17

2 0. Strumenti per la sostenibilità / Condominio ecosostenibile di San Salvario Macchine ad alto risparmio energetico oppure oggetti riciclati o riciclabili per sperimentare uno stile di vita sostenibile, condividendo spazi e servizi. Tools for sustainability / Eco-sustainable condominium in San Salvario High energy saving machines, and recycled or recyclable objects are needed for trying out a sustainable lifestyle by sharing spaces and facilities.

18 22 . Minideposito per giardino pubblico / Aiuola Donatello L’intenso attivismo di un gruppo di abitanti della piazzetta /giardino di via Belfiore ha trasformato un 22 luogo degradato in un punto di incontro molto vivace. Un deposito ben progettato, eventualmente mobile e smontabile, dove stivare 23 sedie, tavoli, luci, attrezzature per aperitivi e incontri aiuterebbe 23. le attività dell’organizzazione. Pontili leggeri / Canottieri Mini-storage space / Flowerbed L’obbiettivo è progettare un sistema Donatello The hard work of a di pontili che si possano trasportare group of inhabitants of via Belfiore e calare in acqua facilmente. L’uso has transformed a downgrade place dei pontili potrebbe essere anche into a lively meeting spot. A wellesteso al resto della cittadinanza, designed dismountable storage for diventando uno strumento chairs, tables, lamps and tools for per vivere il fiume nei mesi estivi. happy hour and get togethers would Light landing stages / Rowing make the organisation’s work easier. club The objective is to design a system of landing stages that can be easily transported and put into water. Their use could also be extended to all citizens, becoming a public device to enjoy the river during the summer months. 475 59

21

24 24. Rivista / Studenti albanesi La sfida è di realizzare una rivista curata e diretta da un gruppo di studenti albanesi, che sia canale di espressione di tutte le comunità residenti a Torino. Magazine / Albanian students The challenge is to set up a magazine edited and managed by a group of Albanian students as a channel of expression for all communities living in Torino.

20

19


companies



workshop






ph: Saporiti Italia


courtesy Saporiti Italia + Marti GuixĂŠ


ph: Saporiti Italia


Geodesign aspira a realizzare 41 prototipi di oggetti d’uso quotidiano che verranno messi in mostra al PalaFuksas di Torino nel maggio 2008. Grazie a una serie di laboratori, i rappresentanti di 41 comunità locali di Torino lavoreranno insieme a 41 designer internazionali e a un gruppo di tecnici delle più note aziende italiane del settore del furniture design.

05 Giornalismo partecipato

Geodesign aims to design 41 prototypes of everyday objects, which will be on display at PalaFuksas in Turin in May 2008. Thanks to a series of workshops, representatives of 41 local communities in Turin will work with 41 international designers and a team of technicians from leading Italian companies operating in the furniture design sector. di / by Lucia Tozzi e / and Stefano Mirti

Questo è il primo esempio di una serie di testi che – con la regia di Gianluigi Ricuperati – saranno redatti dagli allievi della Scuola Holden di Torino per documentare l’intero processo dei laboratori Geodesign, sul modello del cosiddetto “giornalismo partecipato” utilizzato da George Plimpton nel bellissimo libro-biografia Truman Capote.

This is the first example of a series of articles, which – under Gianluigi Ricuperati’s supervision – will be written by pupils from the Holden School in Turin in order to document the entire process involved in the Geodesign workshops, based around the “participatory journalism” model used by George Plimpton in the wonderful biography-book Truman Capote.

Quello che segue è il racconto di una giornata (prenatalizia) di workshop alla bocciofila Mossetto attraverso le voci dei protagonisti – il designer spagnolo Martí Guixé, il presidente della Bocciofila, Gian Piero Faschetta, e il proprietario dell’azienda Saporiti. L’esito di questo incontro è uno straordinario prototipo di una macchina per colorare le bocce all’inizio di ogni partita.

What follows is an account of a day-long workshop (held just before Christmas) held at the Mossetto Bowls Club, in the words of some players who took part – the Spanish designer Martí Guixé, the Chairman of the Bowls Club, Gian Piero Faschetta, and the owner of the Saporiti firm. Out this meeting emerged an extraordinary prototype for a machine which is able to colour the bowls before each game.

Con queste immagini Abitare continua a documentare gli incontri tra designer, comunità e aziende sui progetti di Geodesign. With these images Abitare continues its reports on the Geodesign meetings between designers, communities and firms.

foto di / photo by Richard Sympson

Mercatino del Balon / The Balon market Lampugnani e Scarponi | 3M Uno dei problemi più importanti in un mercato è stabilire con ragionevole certezza la distribuzione dello spazio tra i venditori. Ai due designer, Lampugnani e Scarponi, e alla 3M viene chiesta una segnaletica orizzontale per un pavimento sconnesso e irregolare nel mercatino del Balon, che si svolge ogni sabato vicino Porta Palazzo.

One of the most important issues for any street market is that of establishing with some accuracy the division of space among stallholders. The two designers, Lampugnani and Scarponi, with 3M, were asked to come up with a horizontal signage system for the disjointed, uneven terrain where the Balon market is held every Saturday, near Porta Palazzo, in Turin.

480

foto di / photo by Cosimo Pichierri

27


Geodesign aspira a realizzare una quarantina di prototipi di oggetti d’uso quotidiano che verranno messi in mostra al PalaFuksas di Torino dal 23 maggio al 17 giugno 2008. Grazie a una serie di laboratori, i rappresentanti delle comunità locali di Torino stanno lavorando insieme a prestigiosi designer internazionali e a un gruppo di tecnici delle più note aziende italiane del settore del furniture design.

Geodesign aims to design nearly fourty prototypes of everyday objects, which will be on display at PalaFuksas in Turin from 23 May to 17 June 2008. Thanks to a series of workshops, representatives of local communities in Turin are working with well-known international designers and a team of technicians from leading Italian companies operating in the furniture design sector. di / by Lucia Tozzi e / and Stefano Mirti

Con queste immagini Abitare continua a documentare gli incontri tra designer, comunità e aziende sui progetti di Geodesign. With these images Abitare continues its reports on the Geodesign meetings between designers, communities and firms.

foto di / photo by Richard Sympson

Hammam Matteo Ragni | Pandora Sahar Madanat | Martini L’hammam di via Fiocchetto è un luogo d’incontro, un centro culturale, un ristorante, e un bagno turco accessibile a tutti, affollatissimo. Matteo Ragni sta progettando una linea di accessori per il bagno insieme a Martini – connubio già ampiamente sperimentato – e Sahar Madanat, giovanissima designer di origine giordana, indaga da un punto di vista femminile il funzionamento dello spazio.

The hammam in Via Fiocchetto is a meeting place, cultural centre, restaurant and a well known Turkish bath. Matteo Ragni is designing a range of bathing accessories in collaboration with Martini – the two are already a tried and tested combination –, and Sahar Madanat, a young designer of Jordanian descent, is investigating how the space might work from a female viewpoint.

481

41


Geodesign aims to design 41 prototypes of everyday objects, which will be on display at PalaFuksas in Turin in May 2008. Thanks to a series of workshops, representatives of 41 local communities in Turin will work with 41 international designers and a team of technicians from leading Italian companies operating in the furniture design sector. di / by Lucia Tozzi e / and Stefano Mirti

Starting from this issue Abitare presents each month between five and ten Geodesign projects and reports on the meetings between designers, communities and firms where the ideas are developed.

foto di / photo by Cosimo Pichierri

, foto / photo Laura Perin

Geodesign aspira a realizzare 41 prototipi di oggetti d’uso quotidiano che verranno messi in mostra al PalaFuksas di Torino nel maggio 2008. Grazie a una serie di laboratori, i rappresentanti di 41 comunità locali di Torino lavoreranno insieme a 41 designer internazionali e a un gruppo di tecnici delle più note aziende italiane del settore del furniture design.

Da questo numero in poi Abitare presenta ogni mese da 5 a 10 progetti di Geodesign, documentando gli incontri tra designers, comunità e aziende nei quali vengono elaborati gli oggetti da realizzare.

Scuola di Circo / Circus School Migliore e Servetto | Ferrino Ferrino è in grado di produrre tende per turisti e per soldati in missione, equipaggiamenti tecnici studiati per entrare in un vulcano o per scalare una montagna, o rifugi improvvisati da panchina per i senza tetto. Con Ico Migliore e Mara Servetto, architetti ed exhibition designer, la Ferrino realizzerà per la celebre Scuola di Circo di Grugliasco una tenda, facilmente smontabile per allestire spettacoli nelle piazze e negli spazi pubblici urbani.

Ferrino makes tents for tourists and soldiers on missions, as well as technical equipment designed for entering volcanoes or climbing mountains, and even makeshift shelters constructed out of benches for the homeless. Together with Ico Migliore and Mara Servetto, architects and exhibition designers, Ferrino will be constructing a tent for the famous Grugliasco Circus School. The tent, easy to dismantle, is designed for temporary shows in squares and other urban public spaces.

o lavorato conosce l’incredibile qualità dei servizi pubblici, della struttura amministrativa, della rete capillare di relazioni intessuta con gli abitanti sul territorio urbano. Non è un caso che Geodesign sia stato concepito in questo contesto. È un progetto che avanza sul crinale, in bilico tra la comunicazione e la produzione, tra la sperimentazione formale e le necessità materiali, e proprio per questo suo instabile equilibrio, viene a volte accusato di essere troppo evanescente o, al contrario, troppo politically correct. Oppure, per le stesse ragioni, è amato perché riesce a intercettare l’energia progettuale di persone che normalmente non sono coinvolte nel processo creativo, perché ha indotto moltissimi designer a partecipare al concorso, perché attrae quelle aziende che sono incuriosite da un circuito di ideazione e consumo molto poco canonico. Più che la mobilitazione, l’incrocio di questi tre gruppi – la loro combinazione, l’interazione materiale nei workshop, la realizzazione dei più di quaranta prototipi – è ovviamente il punto in cui la complessità del reale offre maggiore resistenza alle chiacchiere da comunicato stampa. Per non morire il giorno stesso di chiusura della mostra, un progetto come questo deve infatti raggiungere almeno tre obbiettivi: l’effettiva produzione in serie degli oggetti progettati, la creazione di nuovi soggetti imprenditoriali tra le rispettive comunità e la massima estensione di quella griglia di rapporti che alimenta la vitalità della dimensione pubblica torinese.

cultural hub of the creative classes. Anyone who has ever lived or worked there is well aware of the incredible quality of the public services, the administrative structures and the dense network of relations which link the city with its inhabitants. It is not a coincidence that Geodesign was imagined with this context in mind. It is a project which moves forward on a crest, creating a balance between communication and production, between formal experimentation and material requirements. Thanks to its unstable balance it has sometimes been accused of being too evanescent or, on the contrary, too politically correct. Or, for these same reasons, it is admired because it manages to intercept the inventive energy of people who are not normally involved in the creative process, because it has led many designers to participate in competitions, because it attracts the types of company which are intrigued by a series of ideas about construction and use which are very atypical. The melting pot of these three elements – networks, interaction in the workshops, and the creation of more than 40 prototypes – is clearly the point at which the complexity of reality offers resistance against the chatter of the press release. So as not to die on the same day as an exhibition closes, a project like this should meet at least three objectives: an effective production of the objects which have been designed, the creation of new entrepreneurs in the business community and the widest extension of that grid of relationships that underlines the vitality of Turin’s public sphere.

04 Lucia Tozzi

Lucia Tozzi (Italia, 1974). Laureata in storia dell’arte, si occupa di arte contemporanea, architettura e studi urbani. È autrice di Microrealities (Skira, 2006), scrive su “il manifesto”, “Architectural Design” e “Mousse Magazine”. (Italy, 1974). An Art History graduate, she deals with contemporary art, architecture and urban studies. She is the author of Microrealities (Skira, 2006), and writes for “il manifesto” daily, “Architectural Design” and “Mousse Magazine”.,

26

479

I primi workshop Geodesign

The first Geodesign workshops

I

Tof December at an incredibly significant moment for the city

primi workshop di Geodesign sono partiti a metà dicembre, in un momento incredibilmente significativo per la città di Torino. L’esplosione mortale nella fabbrica ThyssenKrupp ha aperto una falla simbolica in quella che era sembrata finora una serena transizione dal passato Fiat al presente/futuro di città della cultura, dell’arte, degli eventi, in buona sostanza della comunicazione. All’improvviso una serie di temi latenti, quasi sepolti – sicurezza sul lavoro soprattutto, ma anche del lavoro, distribuzione di beni e risorse – sono riemersi come un minaccioso frammento di realtà che rischia di mandare in briciole l’immagine di luminoso sviluppo postindustriale costruita tessera per tessera dagli uffici stampa, dai responsabili marketing, dai PR che occupano spazi sempre più ampi delle istituzioni e dell’universo aziendale. Torino è stata tacciata di freddezza, di qualunquismo. Le natalizie Luci d’artista, i festival, l’imminente anno del design hanno assunto l’aspetto sinistro delle finte facciate di Cinecittà, trionfo di un effimero che non è più solo la propaganda del panem et circenses, ma pretende di essere il motore di una nuova dimensione socioeconomica più egualitaria. Tra tutte le grandi città italiane, però, Torino è quella che forse meno in assoluto si presta a essere rappresentata come un puro bacino di cultura della classe creativa. Chiunque ci abbia vissuto

he first Geodesign workshops started in the middle

of Turin. The fatal explosion and fire in the ThyssenKrupp factory created a symbolic leak in what, up until now, had seemed to be a calm transition from the city of Fiat towards a different future – as a city of culture, art, events – in short a city of communication. A series of hidden problems, which included employment security as well as work itself, remerged as alongside the question of the distribution of goods and resources. This threatening element of reality runs the risk of destroying that bright image of post-industrial world which has been constructed step by step by those press officers, marketing departments and PRs who increasingly control the images of institutions and the business world. Turin was once accused of being cold and apathetic. The Christmassy Luci d’artista, the festivals, the upcoming year of design seem like a fake and sinister cinematic construction, a triumph of the ephemeral that is no longer just propaganda, but claims to be the motor of a new and more egalitarian socioeconomic world. Of all the important Italian cities, however, Turin is perhaps the one that least lends itself to a representation as a mere

479

27




ph: Francesco Castellano


ph: Francesco Castellano


ph: Francesco Castellano





ph: Giulio Iacchetti


ph: Giulio Iacchetti



exhibition









Thank you


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.