ANNO XXVII n. 1 - maggio 2016 - Centro Studi La Torre S.r.l.
Rivista ufficiale
KATAKLÒ
un talento per le Olimpiadi 2016
International Dance Association
HIP HOP In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.
Daniele Baldi ad “Amici”
Social Media MARKETING Promuovere la scuola di danza su Facebook
all’interno
DANCE ACADEMY
MEDICINA della danza
Il giusto riposo del ballerino
intervista a
AMILCAR moret GONZALEZ
Quest’anno ci facciamo in tre... STAGE Lezioni aperte a tutti!
Lezioni pratiche nei diversi stili di danza, dal classico al modern jazz e fino all’hip hop, per tutto l’arco della giornata secondo la formula full immersion. I partecipanti possono scegliere le lezioni seguire, organizzando al meglio la propria giornata di studio.
MODERN/CONTEMPORANEO
IKER KARRERA • VIRGILIO PITZALIS • ALLAN FALIERI • MICHELE OLIVA FRANCESCA DARIO • EMANUELA TAGLIAVIA • MATTEO ADDINO
CLASSICO
LAURA PARLANTI • LORETA ALEXANDRESCU
HIP HOP
DANIELE BALDI • TONY STONE
Segreteria organizzativa: I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2 Ravenna tel. 0544 34124 - danza@idadance.com
RAVENNA dall’11 al 15 Luglio 2016
novità PERCORSI MONOTEMATICI TEORICO-PRATICI Formazione e Perfezionamento
Leggi anche le interviste agli insegnanti a pag. 20. Maggiori informazioni sui programmi a pag. 32
TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Lezioni teorico-pratiche per ballerini e insegnanti OVER 18. Un percorso monotematico per ogni giornata di Campus, al termine della quale è rilasciato un attestato di frequenza.
12 Luglio Propedeutica. Nuovi protocolli di lavoro per i bimbi dal modern all’hip hop
ROBERTA BROGLIA e DANIELE BALDI
ROBERTA BROGLIA e VIRGILIO PITZALIS
RITA VALBONESI e PATRIZIA BUZZONI
EMANUELA TAGLIAVIA e MASSIMO CIARELLA
13 Luglio Progressione pedagogica nel modern. Guida pratica alla costruzione delle lezioni 14 Luglio Yoga...che Danza e Voce...che Balla. Lo Yoga applicato alla Danza 15 Luglio Composizione Coreografica: dal singolo alla coralità
SPECIALE UNDER 12 Un’aula riservata ai ragazzi UNDER 12
con lezioni che meglio soddisfano le loro esigenze.
MODERN MATTEO ADDINO HIP HOP CLAUDIO CAMPANELLI CLASSICO LAURA PARLANTI EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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PROGRAMMA LUNEDÌ 11
SALA 1
SALA 2
SALA 3
SALA 4
10:30 - 12:00
MICHELE OLIVA Modern Princ./Int
FRANCESCA DARIO Modern
TONY STONE Hip Hop
LAURA PARLANTI Classico Principianti
12:30 – 14:00
ALLAN FALIERI IKER KARRERA Contemporaneo Princ./Int Modern
DANIELE BALDI Hip Hop
LORETA ALEXANDRESCU Classico Princ./Int.
14:30 – 16:00
FRANCESCA DARIO Modern Princ./Int
ALLAN FALIERI Contemporaneo
DANIELE BALDI Hip Hop
UNDER 12 / 15:00 - 16:00 L. PARLANTI - Classico
16:30 – 18:00
IKER KARRERA Modern Princ./Int
MICHELE OLIVA Modern
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 16:15 – 17:15 M. ADDINO - Modern
Il programma può subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com
UNDER 12 / 17:30 – 18:30 C. CAMPANELLI - Hip Hop MARTEDÌ 12
SALA 1
SALA 2
SALA 3
SALA 4
9:30 - 11:00
MICHELE OLIVA Modern Princ./Int
FRANCESCA DARIO Modern Int./Avanz.
DANIELE BALDI Hip Hop
LAURA PARLANTI Classico Principianti
11:30 – 13:00
ALLAN FALIERI IKER KARRERA Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
DANIELE BALDI Hip Hop
LORETA ALEXANDRESCU Classico Princ./Int.
13:30 – 14:30
LORETA ALEXANDRESCU Classico Int./Avanzato
15:00 – 16:30
FRANCESCA DARIO Modern Princ./Int
ALLAN FALIERI Contemporaneo Int./Avanz.
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 15:00 - 16:00 L. PARLANTI - Classico
17:00 – 18:30
IKER KARRERA Modern Princ./Int
MICHELE OLIVA Modern Int./Avanz.
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 16:15 – 17:15 M. ADDINO - Modern
AREA LABORATORIO Riservata insegnanti 13:30 – 18:30 Roberta Broglia Daniele Baldi Propedeutica. Nuovi protocolli di lavoro per i bimbi dal modern all’hip hop Rilascio Attestato Formativo
UNDER 12 / 17:30 – 18:30 C. CAMPANELLI - Hip Hop MERCOLEDÌ 13
SALA 1
SALA 2
SALA 3
SALA 4
9:30 - 11:00
MATTEO ADDINO Modern Princ./Int
IKER KARRERA Modern Int./Avanz.
DANIELE BALDI Hip Hop
LAURA PARLANTI Classico Principianti
11:30 – 13:00
IKER KARRERA Modern Princ./Int
MATTEO ADDINO Modern Int./Avanz.
DANIELE BALDI Hip Hop
LORETA ALEXANDRESCU Classico Princ./Int.
13:30 – 14:30
LORETA ALEXANDRESCU Classico Int./Avanzato
15:00 – 16:30
ALLAN FALIERI VIRGILIO PITZALIS Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 15:00 - 16:00 L. PARLANTI - Classico
17:00 – 18:30
VIRGILIO PITZALIS Modern Princ./Int
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 16:15 – 17:15 M. ADDINO - Modern
ALLAN FALIERI Contemporaneo Int./Avanz.
UNDER 12 / 17:30 – 18:30 C. CAMPANELLI - Hip Hop GIOVEDI’ 14
SALA 1
SALA 3
SALA 4
9:30 - 11:00
EMANUELA TAGLIAVIA IKER KARRERA Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
SALA 2
DANIELE BALDI Hip Hop
LAURA PARLANTI Classico Principianti
11:30 – 13:00
IKER KARRERA Modern Princ./Int
DANIELE BALDI Hip Hop
LORETA ALEXANDRESCU Classico Princ./Int.
EMANUELA TAGLIAVIA Contemporaneo Int./Avanz.
13:30 – 14:30
LORETA ALEXANDRESCU Classico Int./Avanzato
15:00 – 16:30
ALLAN FALIERI VIRGLIO PITZALIS Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 15:00 - 16:00 L. PARLANTI - Classico
17:00 – 18:30
VIRGILIO PITZALIS Modern Princ./Int
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 16:15 – 17:15 M. ADDINO - Modern
ALLAN FALIERI Modern Int./Avanz.
AREA LABORATORIO Riservata insegnanti 13:30 – 18:30 Roberta Broglia Virgilio Pitzalis Progressione pedagogica nel modern. Guida pratica alla costruzione delle lezioni Rilascio Attestato Formativo AREA LABORATORIO Riservata insegnanti 13:30 – 18:30 Rita Valbonesi Patrizia Buzzoni Yoga...che Danza e Voce... che Balla. Lo Yoga applicato alla Danza Rilascio Attestato Formativo
UNDER 12 / 17:30 – 18:30 C. CAMPANELLI - Hip Hop VENERDÌ 15
SALA 1
9:30 - 11:00 11:30 – 13:00
SALA 2
SALA 3
SALA 4
EMANUELA TAGLIAVIA MATTEO ADDINO Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
DANIELE BALDI Hip Hop
LAURA PARLANTI Classico Principianti
MATTEO ADDINO Modern Princ./Int
DANIELE BALDI Hip Hop
LORETA ALEXANDRESCU Classico Princ./Int.
EMANUELA TAGLIAVIA Contemporaneo Int./Avanz.
13:30 – 14:30
LORETA ALEXANDRESCU Classico Int./Avanzato
15:00 – 16:30
ALLAN FALIERI VIRGLIO PITZALIS Contemporaneo Princ./Int Modern Int./Avanz.
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 15:00 - 16:00 L. PARLANTI - Classico
17:00 – 18:30
VIRGILIO PITZALIS Modern Princ./Int
TONY STONE Hip Hop
UNDER 12 / 16:15 – 17:15 M. ADDINO - Modern
ALLAN FALIERI Contemporaneo Int./Avanz.
UNDER 12 / 17:30 – 18:30 C. CAMPANELLI - Hip Hop
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
AREA LABORATORIO Riservata insegnanti 13:30 – 18:30 Emanuela Tagliavia Massimo Ciarella Composizione coreografica: dal singolo alla coralità Rilascio Attestato Formativo
RASSEGNA DI DANZA GIOVEDì 14 LUGLIO 2016 MARINA DI RAVENNA Anche per l’edizione 2016, Campus diventa vetrina di giovani talenti, ballerini e coreografi, nell’ambito della tradizionale Rassegna di danza. Protagonisti saranno
alcuni dei partecipanti alla manifestazione che avranno così la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico di appassionati. Per la prima volta, la rassegna si terrà a
Marina di Ravenna, suggestivo lido ravennate a pochi chilometri dalla città d’arte, noto per le verdi pinete, le lunghe spiagge e dinamici stabilimenti balneari. Come sempre, infatti, Campus è un felice connubio di studio e divertimento, da vivere di giorno e di sera.
QUOTE STAGE
Entro il 31/05
Entro il 30/06
Dal 01/07 e sul posto
OPEN
€380
€410
€430
solo MODERN/ CONTEMPORANEO
€325
€355
€375
Solo CLASSICO
€235
€265
€285
Solo HIP HOP
€235
€265
€285
pacchetto 4 LEZIONI
€100
€110
€130
pacchetto 8 LEZIONI
€170
€185
€205
UNDER 12
€210
€230
€250
UNDER 12 (pacchetto 10 LEZIONI)
€150
BLOCCA IL PREZZO!
Versa subito solo il 50% della quota e salda il resto il primo giorno di stage
PROMOZIONI PER STAGE
Per gruppi scuole di danza: Ogni 5 iscrizioni la 6a è in omaggio. È necessario inviare le 6 cedole d’iscrizione e copia del versamento in un’unica spedizione. La promozione non è valida per il pacchetto UNDER 12 e pacchettI lezioni.
QUOTE D’ISCRIZIONE PERCORSI MONOTEMATICI
Quota: €110 CAD. Quota scontata per l’iscrizione a più percorsi: €100 CAD. Quota per i soli iscritti al Campus con Formula Open: €40 (la quota non è soggetta a ulteriori riduzioni) I PERCORSI MONOTEMATICI SONO A NUMERO CHIUSO.
RIDUZIONI SOCI IDA PER STAGE O PERCORSI MONOTEMATICI
Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valido per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
MODALITÀ D’ISCRIZIONE PER STAGE O PERCORSI MONOTEMATICI Compila la cedola disponibile sul sito www.idadance.com
Per partecipare allo stage e/o ai percorsi è obbligatorio il versamento di 10 euro di affiliazione all’IDA come socio effettivo e assicurazione. L’iscrizione comporta automaticamente l’accettazione del regolamento. Consultalo su www.idadance.com
Tutti gli aggiornamenti e la cedola d’iscrizione su www.idadance.com
Per scuole affiliate IDA: Gli allievi delle scuole in regola con l’affiliazione dell’anno in corso possono usufruire di una riduzione del 20% sulle quote indicate. La promozione non è cumulabile con altre promozioni e non è valida per il pacchetto UNDER 12 e pacchettI lezioni. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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EDITORIALE di Roberta Bezzi
Philip, danza e disabilità La prima parola che è riuscito a pronunciare è stata ‘danza’… Forse è solo un particolare romanzato, forse no. Di certo è che la danza ha reso libero Philip Martin-Nielson, diventato primo ballerino de Les Ballets Trockadero di Monte Carlo. Come tanti ha provato la sua prima lezione di danza a sei anni. E fin qui non ci sarebbe nulla di che stupirsi se non per il talento dimostrato e la bella carriera avviata. Ma se si considera che Philip, ventun anni appena, è autistico, ecco che la storia diventa speciale. Autismo e danza: per molti due mondi troppo lontani tra di loro, per molti due modi diversi di esistere. L’autismo come mondo oscuro, senza regole convenzionali, con tempi e ritmi diversi da quelli di ogni giorno. La danza invece come un universo pieno di regole, fatto di tempi e ritmi ben definiti. È accaduto invece che il non controllo si sia sposato con il controllo, nel caso di Philip. Ma che in realtà danza e disabilità non fossero due mondi poi così lontani, lo aveva già capito – all’inizio del secolo scorso – Rudolf Laban, che soleva ripetere: “Ogni uomo è danzatore”. Oggi, tutte le arti sono in vario modo interessate al valore della differenza tra popoli, comportamenti, stili di vita e persone. La danza è, a pieno titolo, una delle pratiche più utilizzate da tante associazioni per lavorare sull’abbattimento delle barriere della diversità e lo sviluppo di movimenti che permettano alle persone di relazionarsi e comunicare attraverso il corpo. Perché attraverso la danza, anche la differenza, lo squilibrio o la deformità, possono diventare riflessi di bellezza. Sempre più, poi, coreografi di fama internazionale includono nei loro lavori, il tema della disabilità. Senza contare che, come nel caso di Philip e de Les Ballets Trockadero di Monte Carlo, spesso le differenze si incontrano fra loro senza pregiudizi, visto che la compagnia è essa stessa sui generis, in quanto formata da soli uomini en travesti che mettono in scena il grande repertorio classico. La danza è per tutti espressione di vita, dimostrazione di sé, un mezzo per migliorarsi e sentirsi liberi, alla portata di tutti. Un’arte, una disciplina, persino una terapia, in grado di donare benessere a chi la pratica così come a chi la osserva. Buona danza!
In copertina Amilcar Moret Gonzales Fotografia di Ramon Reis
Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Sara Baraccani, Elena Baldisserri, Sara Benedetti, Omar De Bartolomeo, Massimiliano Craus, Roberta Fadda, Eva Fasolo, Angela Lonardo, Luca Mattonai. Art Director Elena Zanfanti Photoeditor Marco Vacchi Fotografie Fotolia, Shutterstock, Alexander Yakovlev, MFly!, DS Photo, Simone Lezzi, Officina 03, Ramon Reis, Tomislav Pinter, Vanessa D’Orazi, Marina Alessi, Stefano Colacchi, Alessia Mazza, Dario Bonazza. Un ringraziamento particolare a Matteo Addino, Patrick Ang, Medy Mouika e Isabel Nardelli – Powa Tribe Crew (Club La Fourmie di Trento), Daniela Angioni – DAF Time di Bollate (Milano), Daniele Baldi, Marco Batti, Roberta Broglia, Eleonora Burgsthaler – Angeli sulle Punte di Dairago (Milano), Stefania Buscemi – Area 111 di Imola (Bologna), Patrizia Buzzoni, Massimo Ciarella, Caterina Coppola – P.G.S. Don Bosco Trapani di Trapani, Elisa Ferrati, Stéphane Fournial, Amilcar Moret Gonzalez, Stefania Palmieri, Emiliano Orlandi e Marta Callari – The Starlight Company (Roma), Virgilio Pitzalis, Isabella Ruzzier, Giulia Staccioli – Kataklò Atletic Dance Theatre, Emanuela Tagliavia, Laura Toschi, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera, Rita Valbonesi, Valentina Valeri – Art Dance Academy di Frascati (Roma). Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com
www.idadance.com
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
SOMMARIO
EXPRESSION | ANNO XXVII n. 1 - maggio 2016
in questo numero si parla di...
Programmazione didattica
2016
corsi, seminari, scuole, stage, percorsi a marchio IDA a pag. 25
10 INTERVISTA DI COPERTINA L’energia di Amilcar Moret Gonzalez di Roberta Bezzi
>>>
2016/2017
IDA CARD
+++++++++++++++++++++++ E non perdere tutti i vantaggi con l’IDA Card a pag. 39
Le novità IDA
14 DANZA E TEATRO
20 Percorsi monotematici per ballerini e insegnanti over 18 24 Il nuovo corso IDA per danzatore-coreografo
Stéphane Fournial, nuovo diretto della scuola di ballo del San Carlo di Napoli di Massimiliano Craus
16 HIP HOP E TV Daniele Baldi apre le porte di “Amici” di Roberta Bezzi
18 DANZA E INSEGNAMENTO Matteo Addino: l’energia della danza di Angela Lonardo
Speciale Reportage
47 Dance Up 2016 48 Elisa Ferrati: una Marcia in più con I crediti formative EQF 50 Speciale concorso Expression Gruppi di talento nella categoria hip hop e danze urbane
54 Corso di danza classica Due diplomate d’eccezione, Laura Toschi e Isabella Ruzzier
23 COMPAGNIA FERNANDA BIANCHINI Danzare senza vedere
Le rubriche
58 SOCIAL MEDIA MARKETING Come gestire la pagina Facebook di una scuola di danza
60 DANZA E ATLETISMO
NEW
I Kataklò di Giulia Staccioli, talento da ‘Olimpiadi’
46 L’angolo dell’esperto
63 MEDICINA DELLA DANZA
La certificazione degli ingressi agli spettacoli di danza di Luca Mattonai
L’affaticamento dei ballerini di Donato De Bartolomeo, Sara Benedetti, Eva Fasolo
8 News dal mondo della danza 42 Rubrica scuole IDA e news
Scuole di qualità per coltivare la passione per la danza
44 IDA Social Community
L’IDA sui social network
47 IDA Breaking news EXPRESSION DANCE MAGAZINE
7
News
storie
notizie
LA DANZA DEL
DAL MONDO DELLA DANZA
film
libri
eventi
RAVENNA FESTIVAL 2016
spettacoli
personaggi
RITORNA “FLASHDANCE”
DANIEL CAMPOS
Svetlana Zakharova insieme ad altre étoile del Teatro Bolshoi di
NELLO SPOT CON
Mosca, la compagnia giapponese Sankai Juku con la danza
Già famoso per aver ballato al fianco di Madonna in due
butoh, Twyla Tharp con la sua modern dance statunitense, la
tour, l’attore, regista e ballerino di breakdance Daniel
leggendaria compagnia israeliana Batsheva fondata e diretta
“Cloud” Campos, è il protagonista dello spot pubblicitario
da Ohad Naharin. Questi sono alcuni dei ‘big’ della danza che,
di una nota azienda di prodotti per la pulizia della casa,
come sempre, avrà un ruolo centrale al Ravenna Festival, in
lanciata sul proprio canale youtube, “The Mechanic”. La
programma dal 13 maggio al 13 luglio. Fra i sette appuntamenti
musica che lo accompagna è il riarrangiamento della
in cartellone, da segnalare anche la prima assoluta di “Xebe-
colonna sonora del film “Flashdance”, “She’s a Maniac”,
che”, l’ultima creazione del gruppo Nanou, e di “Chanteuse
su cui danzava l’operaia Alexandra Owen, interpretata
des rues”, omaggio a Edith Piaf ma anche a Jean Cocteau,
da Jennifer Beals . L’efficacia del prodotto – Cillit Bang
da parte del coreografo Micha van Hoecke, in una nostalgica
– viene dimostrata attraverso le acrobazie di Campos e
rievocazione di una stagione intensa. Ritornerà anche l’Alonzo
l’officina diventa splendente in meno di due minuti. Così il
King Lines Ballet, compagnia fondata nel 1982 da Alonzo King,
pulire diventa una sorta di piacere e un noioso spot per un
estimatore di Balanchine e danzatore sia per Alvin Ailey che
prodotto di pulizia si trasforma in qualcosa di piacevole da
per l’American Ballet Theatre, con “Wrinting Ground” e “Shosta-
guardare.
kovich”.
L’ABBRACCIO DI BARACK OBAMA A MISTY COPELAND È stato un abbraccio intenso e pieno di significato quello tra il presidente americano Barack Obama e Misty Copeland, entrambi paladini dei diritti civili. Misty, la prima ballerina afroamericana a diventare étoile dell’American Ballet Theatre di New York, è stata ricevuta alla Casa Bianca dal primo presidente afroamericano della storia per una intervista su razzismo e discriminazioni. A intervistarli è stata la giornalista del Time, Maya Rhodan. “Come padre di due figlie – ha affermato il presidente Obama -, sono costantemente alla ricerca di donne
ADOLPHE BINDER NUOVO DIRETTORE DEL TANZTHEATER Sarà la rumena, ormai tedesca d’adozione, Adolphe Binder a prendere l’incarico di nuovo direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch dal maggio 2017. Dopo la morte nel 2009 della coreografa Pina Bausch, che aveva preso le redini della compagnia nel 1973 trasformandola in un ensemble di fama mondiale con la sua potente forma di teatro danza, sarà il quarto direttore dopo Dominique Mercy, Robert Sturm e Lutz Förster. Attualmente direttrice del Göteborgs Operan Danskompani, in Svezia, non ha alcun rapporto diretto con Wuppertal. «Il mio cuore è pieno e non vedo l’ora di tornare in Germania – ha dichiarato - per continuare il successo internazionale del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, anche in relazione al previsto Centro Pina Bausch». 8
EXPRESSION DANCE MAGAZINE
che abbattono le barriere cercando di fare grandi cose. Misty è un esempio per tutti. È riuscita a entrare in un ambiente super competitivo e, grazie alla sua forza di volontà e alla sua bravura, è arrivata al top”.
rubrica
IL DEBUTTO COME
COREOGRAFO DI PICONE
Non più solo ballerino. Dallo scorso 8 maggio, l’étoile internazionale Giuseppe Picone ha debuttato come coreografo al Teatro Comunale di Piacenza, con “Romeo e Giulietta”. “Sono almeno dieci anni – dichiara l’artista – che avevo in mente di mettere in scena la mia coreografia di Romeo e Giulietta e finalmente è arrivato il momento”. Picone non è stato solo il coreografo del balletto, ma anche interprete del ruolo principale, quello di Romeo. Accanto a lui, come Giulietta, Maria Yakovleva , Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Vienna. Tutti gli altri ruoli sono stati affidati ai solisti della compagnia del teatro Nazionale di Belgrado a cui si deve la produzione. Il lavoro è stato commissionato da Cristina Ferrari, direttore artistico della Fondazione Teatri di Piacenza.
LE “METAMORFOSI” DI
MIMMA DI VITTORIO
Si intitola “Metamorfosi. Il sortilegio, il delirio, la rinascita” il libro fotografico edito da Salatino Edizioni Musicali, rigorosamente in bianco e nero, in cui la danzatrice-performer pugliese Mimma Di Vittoria si concede all’obiettivo del fotografo Enzo Paparella, per un felice connubio fra danza, musica e fotografia. Nei 35 scatti il suo corpo si rapporta ai diversi strumenti musicali: una fisarmonica, un contrabbasso, un pianoforte e una tuba. Per dimostrare che la musica può essere ascolta, immaginata, ma anche ‘vista’.
STUDIARE DANZA
A PIÙ DI 50 ANNI La Royal Academy of Dance le ha battezzate classi “cigni d’argento”. Il motivo è semplice: le allieve, tutte donne per ora, sono over 50. La coreografa che le dirige è Carla Steenkamp Sheills, che dichiara “il mio allievo più anziano ha 84 anni”. Ha iniziato queste lezioni di danza classica due anni fa e ora insegna a più di cento donne a Dorset e Somerset. Molti dei suoi allievi vedono queste lezioni come la possibilità di realizzare un sogno d’infanzia. Forse l’aspirazione di essere un ‘ballerino’ era irraggiungibile prima, ma ora sta diventando accessibile. La maggior parte sono donne che non hanno paura di mostrarsi né di essere guardate o giudicate. Allieve che entrano in sala per riacquistare la fiducia in se stesse, per esser più in forma e più flessibili, per rafforzare le ossa, per migliorare il portamento o semplicemente per riacquisire un pizzico di entusiasmo giovanile. La danza quindi a tutte le età, per il beneficio del corpo e della mente.
“PARIS IS KISSING”, IL VIDEO PER DOT MOVE Attraverso il linguaggio universale della danza, il coreografo Redha Medjellekh ha reso omaggio a Parigi, ‘città dell’amore’, mettendo in scena coppie di ballerini che si abbracciano e si baciano mentre ballano per le vie della romantica capitale. La clip, diretta da Aurélien Sallé, si chiama “Paris is kissing” ed è il primo video pubblicato sul canale youtube di Dot Move, interamente dedicato alla danza, e lanciato dall’emittente M6. Tre minuti in cui si vedono ballerini classici, una coppia che danza tango africano, ma anche hip hop, breakdance e danza aerea. Sulle note di “Dans tes yeux” di Anis, i ballerini si baciano senza mai staccarsi. Nel video si legge: “Questo è quello che è successo quando abbiamo chiesto ai nostri ballerini di baciarsi e non staccarsi durante la performance”. E il risultato è uno splendido inno all’amore: “Paris is always the city of love”. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Da Cuba alla tv italiana passando per i teatri di tutto il mondo
L ’ E S P R E S S I V I T À
Amilcar Moret Gonzalez
Energico e sinuoso, il suo stile non passa inosservato su qualsiasi palcoscenico grazie al suo fisico scultoreo e al suo sguardo penetrante. Lui è Amilcar Moret Gonzales, ballerino cubano giramondo – nato a L’Avana – che ha conquistato la popolarità televisiva, grazie all’ormai consolidata partecipazione alla trasmissione Mediaset “Amici di Maria De Filippi”. Nato a L’Avana il 5 luglio 1977, ha studiato alla Scuola Nazionale di Balletto di Cuba e – grazie ai preziosi insegnamenti ricevuti e al grande talento innato – ha potuto danzare sui palcoscenici di tutto il mondo. Malgrado gli impegni televisivi, continua a lavorare in teatro, anche se nel tempo libero si diverte molto a fare il papà di David. Come e quando è nata la sua passione per la danza? «Avvicinarmi a quest’arte è stato naturale ma non immediato. La naturalezza si deve al fatto che entrambi i miei genitori, Pablo Moret e Ofelia Gonzalez, sono stati primi ballerini del Balletto Nazionale di Cuba. Per cui, sin da bambino, mi portavano con loro in compagnia e ho avuto modo di familiarizzare presto con il teatro. Ricordo che
rimanevo sempre affascinato, direi persino incantato, quando li vedevo in scena. Malgrado ciò la passione per la danza, è arrivata un po’ più avanti, dai dieci anni. Quando anch’io ho iniziato a studiare alla Scuola del Balletto di Cuba, è scattato qualcosa dentro di me». Cosa ricorda degli anni alla Scuola del Balletto Nazionale di Cuba? Quali sono stati i suoi maestri più importanti? «Ho affrontato gli studi con il piede giusto, ossia con serietà. Aiutato certamente da miei genitori che mi avevamo per così dire preparato, spiegandomi che mi aspettava un percorso lungo e difficile, in cui non c’era molto spazio per distrazioni o tentennamenti. Conserverò per sempre un bellissimo ricordo della mia prima maestra, colei che mi ha accompagnato per cinque anni, Mirta Hermida, che purtroppo ora non c’è più». Quando hai capito che la danza sarebbe diventata il suo futuro a livello lavorativo? «Subito. Non avrei affrontato otto lunghi e duri anni di studio, se non fossi stato mosso da questa convinzione. Così come ho sempre avuto ben chiaro in testa l’obiettivo di formarmi per poi trasferirmi
all’estero per lavorare. D’altra parte questo è un po’ il sogno di chiunque si avvicini alla danza a Cuba. Il mio è un Paese che offre una scuola di lunga tradizione nello stile classico, ma la situazione politico-sociale era – soprattutto in quegli anni – molto precaria, forse ancor più di adesso. Per cui era impensabile un futuro lì». Quali sono state le tappe principali della sua carriera di ballerino all’estero? «Quando sono partito, non avevo ancora un’idea chiara di dove poter mettere radici. L’unica certezza è che non
D I
amavo gli Stati Uniti, e quindi non mi immaginavo di vivere lì. Per cui ho guardato all’Europa e la prima significativa esperienza è stata a Parigi nelle fila del Jeune Ballet de France. Sono stato primo ballerino del Bavarian State Ballet, de Les Ballets de Monte-Carlo, del Zurich Ballet e The Amburg Ballet. Ho ballato come solista in Vier Temperamente (George Balanchine), Grosse Fuge (Hans Van Manen), Giselle (Mats Ek), The Unsung (Josè Limòn), Bella Figura (Jiri Kylian). Ho preso inoltre parte a balletti di repertorio come “Lady of the Camellias” di John Neumeier e di “Don
Quella del ballerino è una professione che richiede una dedizione completa, non la si può fare a metà… Servono le giuste doti fisiche e mentali e tanta autostima per non arrendersi mai
Quixote” di Marius Petipa/ Ray Barr. Ho partecipato anche ad alcuni concorsi, ottenendo la medaglia d’oro al Concours International de la Dance a Parigi, nel 1996, e la medaglia di bronzo al Helsinki International Ballet & Choreography Competition 1995». Pur avendo una formazione principalmente classica, più di recente in Italia, ha avuto modo di sperimentare anche il contemporaneo, per esempio nello spettacolo “L’Alchimista” della Mandala Dance Company. Come ha vissuto questo passaggio? «Bene. Sono sempre stato abituato a interpretare balletti di repertorio, quali Don Quichotte, Coppelia, Cenerentola, La Baiadera, Il Corsaro, Romeo e Giulietta, al fianco di noti coreografi, perché mi piacciono le storie profonde. Ma in questa nuova fase della mia carriera, ho trovato molto stimolante avvicinarmi anche all’universo della danza contemporanea. Per la prima volta, ho capito che anche dietro un piccolo movimento si può ce12
EXPRESSION DANCE MAGAZINE
Nelle immagini in alto: Amilcar in tre momenti de “L’Alchimista”. Foto di Vanessa D’Orazi
lare un pensiero, una filosofia. Non è solo astrazione». Di recente, in teatro, ha danzato anche al fianco di Rossella Brescia, in opere del calibro della “Carmen” e di “Cassandra”, entrambe di Luciano Cannito. Ma la grande popolarità in Italia è arrivata con la trasmissione “Amici di Maria De Filippi” in onda su Canale 5… «Sì. Grazie a José Perez, ho avuto modo di conoscere Maria De Filippi che mi ha proposto di collaborare. In trasmissione, ho sempre lavorato a stretto contatto con Alessandra Celentano, la mia maestra, che mi ha seguito e guidato. La tv è arrivata al momento giusto, all’età giusta, ossia quando avevo bisogno di fare qualcosa di diverso. Forse se fossi stato più giovane, non avrei accettato. “Amici” è una bella trasmissione, in linea con il mio modo di essere ballerino, che riesce a mostrare cosa sia la danza. Per il momento non riesco a immaginare di poter lavorare altrove, ma se in futuro ricevessi una proposta
interessante per una nuova trasmissione, non avrei problemi a farla». Come definirebbe il suo stile, quello che propone anche ai ragazzi del noto talent show? «La mia lezione prende spunto dai miei studi approfonditi con la scuola classica cubana e dai grandi maestri con cui ho avuto la fortuna di lavorare. La coordinazione e la tecnica dell’uso delle braccia, dei giri e dei salti, sono i punti che più la caratterizzano, al servizio della ricerca dinamica». Teatro e tv, due mondi apparentemente molto distanti. Cosa ne pensa in rapporto alla danza? «Credo che si possa fare danza ovunque. Certo, occorre tener conto dei tempi molto diversi. In teatro, c’è un programma prestabilito da rispettare, ci sono le prove a orari ben scanditi. In televisione, e in particolare all’interno di un talent show, gli orari invece possono sempre cambiare e le scalette subire modifiche da ultimo minuto. La tv è molto dura per un ballerino perché il corpo ha i suoi tempi, va preparato…
Il teatro resta sempre il posto privilegiato per ammirare la danza, non fosse altro che per l’emozione di un pubblico che ti ammira a pochi passi…». Alla luce anche del suo percorso, cosa consiglierebbe ai giovani di oggi con il sogno di fare il ballerino? «Direi loro di girare il mondo, di farsi il più ricco bagaglio di esperienze per crescere e migliorarsi. Guardando anche alla situazione italiana, mi dispiace vedere così tanti bravi ballerini senza un lavoro stabile, costretti ad arrangiarsi come possono. Così diventa molto difficile, considerando che già la danza di per sé è un’arte che richiede molto sacrificio. Purtroppo la danza non è il calcio che qui è osannato da tutti e che muove notevoli interessi economici». Quali sono le qualità per emergere, comunque? «Bisogna anzitutto essere molto sicuri di voler fare il ballerino. Questa professione richiede una dedizione completa, non lo si può fare a metà… Servono ovviamente le giuste doti fisiche e mentali
e tanta autostima per non arrendersi mai». A cosa sta lavorando attualmente e quali saranno i suoi prossimi impegni? «Sul fronte televisivo, come ogni anno in questo periodo, sto ultimando la stagione 2016 di “Amici”, dove sono sia ballerino professionista sia assistente di Alessandra Celentano, lavorando a stretto contatto con il direttore artistico Giuliano Peparini di cui ho grande stima e rispetto. A livello teatrale, sono reduce da una tournée a Chicago con l’Hamburg Ballet dove danzo come ballerino ospite. Con la stessa compagnia, sarò impegnato fino al prossimo luglio, all’Opera di Amburgo, con “Otello” su coreografie di John Neumeier. Da due anni sto lavorando anche con il Ballet Kiel diretta da Yaroslav Ivanenko, e come danzatore ospite ho ballato il Lago dei cigni, Romeo e Giulietta, La Bella addormentata e Lo Schiaccianoci».
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Teatro San Carlo di Napoli
STEPHANE FOURNIAL UN NUOVO DIRETTORE PER LA SCUOLA DI BALLO di Massimiliano Craus
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on deve essere stato facile per Rosanna Purchia, sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli individuare la persona giusta a cui affidare la direzione della Scuola di Ballo, la più antica d’Italia. Soprattutto considerando che il compito è quello di sostituire Anna Razzi, un’icona della danza che sin dai tempi scaligeri ha scritto alcune tra le pagine più importanti degli ultimi lustri. Dopo varie indiscrezioni non confermate, alla fine la scelta – lo scorso ottobre – è ricaduta sul francese Stephane Fournial. Artista che, ben quindici anni fa, era sul palcoscenico napoletano a interpretare, al fianco di Carla Fracci, un titolo tradizionale quale “Filumena Martorano”, firmato per l’occasione da Beppe Menegatti e Luc Bouyvsulle, con musiche di Nino Rota. Ma quelli erano altri tempi e altri ruoli. Stéphane Fournial, come ha accolto la notizia del nuovo prestigioso incarico? «Con grande sorpresa, perché avevo inviato a suo tempo la mia candidatura via mail, ma senza riporvi troppe speranze, continuando nel frattempo a
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lavorare al progetto del Festival di Biarritz con la mia 6 Prime Agency. Da quel momento sono passati diversi mesi, per cui non credevo che la cosa potesse avere un seguito positivo. E invece, eccomi qua a Napoli, investito di una grande responsabilità di cui sono molto onorato». Come ha trovato Napoli ed il suo teatro a distanza di quindici anni da quel “Filumena Marturano” di cui è stato protagonista? «I ricordi di quella rappresentazione sono ancora molto forti. Del resto ballare al fianco di Carla Fracci, su un lavoro di Beppe (Menegatti, ndr) e con un titolo di Eduardo De Filippo nella sua Napoli non si dimentica così facilmente. Ricordo che fu un successone, e che l’attuale primo ballerino ospite del Teatro di San Carlo, Alessandro Macario, all’epoca interpretava mio figlio! Per il resto il teatro è stato restaurato e non è un caso che l’Unesco lo abbia considerato il più bel teatro al mondo. Un motivo in più per essere estremamente felice di essere stato scelto quale direttore della Scuola di Ballo». E come le è sembrata la Scuola di Ballo? Anna
Razzi, che l’ha preceduta, l’ha diretta per venticinque anni festeggiandone in corso d’opera i duecento anni dalla fondazione… «Sono sufficienti queste due informazioni per spiegare le mie sensazioni. Anna è stata una direttrice formidabile e il bicentenario di una Scuola di Ballo la dice lunga sulle tradizioni e sul peso artistico che porterò sulle mie spalle. Sto conoscendo la scuola giorno dopo giorno, classe dopo classe. Sto studiando piccoli accorgimenti sin da subito, come ad esempio aumentare il numero di ore settimanali dello studio di passo a due e repertorio.Voglio anticipare i tempi della formazione, vorrei veder crescere più velocemente questi giovani talenti. Poi penserò gradualmente agli altri eventuali accorgimenti operativi. Il mio sogno, ad esempio, sarebbe la realizzazio-
ne di una scuola associata alla nostra Scuola di Ballo, così da consentire ai nostri allievi una più congeniale formazione sulla falsariga dell’Accademia scaligera». Come ci spiega il passaggio da 6 Prime Agency ad “Amici di Maria De Filippi”, prima di arrivare alla Scuola di Ballo sancarliana? «Sono momenti della vita. 6 Prime Agency è una realtà ormai consolidata in Europa, per mia fortuna. È un’agenzia in cui mi occupo di tutto, alla stregua delle mie precedenti esperienze all’Het National Ballet di Amsterdam e di Monchengladbach. È un decennio che a Ludwigsburg mi occupo di danza internazionale, così come ad “Amici” mi sono occupato di danza, con i giovani, attraverso il mezzo televisivo. Il Teatro di San Carlo è un’evoluzione della mia carriera, avviata in Francia
tanti e tanti anni fa e oggi in giro per il mondo a trasmettere la mia esperienza coreutica e manageriale. Tornando ad “Amici”, ammetto che è stata un’esperienza come le altre». Accantonando la diplomazia, come imposterà la sua Scuola di Ballo del Massimo napoletano? «Non sono un tipo diplomatico. Sono un personaggio per certi versi scomodo, tuttavia anticipo che sto cercando sponsor privati affinché si possa investire a Napoli per diventare ben presto competitivi in Italia e poi in Europa.Voglio che la Scuola di Ballo diventi una scuola d’élite, consolidata oltre il mio mandato, riconosciuta sul piano internazionale. Desidero che vengano a chiedere lumi sui miei giovani ancor prima del conseguimento dell’agognato diploma. Ho intenzione di lavorare molto sul repertorio classico, prendendo a modello alcuni
titoli quali “Etudes” e “I due piccioni” per una scuola che si inserisca a pieno titolo nel novero delle migliori accademie del mondo». Ma i fondi sono pochi e, soprattutto, a Napoli si usa dire che senza soldi non si cantano messe… «È vero, per questo prima parlavo di sponsor. Tuttavia il repertorio ce lo possiamo fare in casa, senza pagare i diritti a nessuno. Scegliamo i titoli del repertorio che ci piacciono di più direttamente all’origine delle rispettive prime rappresentazioni. E poi abbiamo una sartoria straordinaria. Non mancheranno senz’altro costumi vecchi o in disuso con cui provare a riabilitare coreografie lontane nel tempo. Basta rimboccarci tutti le maniche e i risultati verranno da sé. Basta provarci, del resto io quella mail l’ho inviata senza alcuna velleità e ora eccomi qui a Napoli, per almeno tre anni».
«Sto cercando sponsor privati affinché si possa investire a Napoli per diventare ben presto competitivi in Italia e poi in Europa. Voglio creare una scuola d’élite, consolidata oltre il mio mandato, riconosciuta sul piano internazionale. Lavoreremo molto sul repertorio classico».
LA CARRIERA Stéphane Fournial nasce in Francia, nel giugno 1961. Si forma tecnicamente con Solange Golovine, prima ballerina e maître de ballet al “Ballet du Marquis de Cuevas”, storica compagnia francese. Prosegue studiando con Rosella Hightower alla Scuola Superiore di Danza di Cannes, e poi con Jean Babile e Serge Peretti. La sua carriera artistica inizia con il Ballet de Marseille di Roland Petit nel 1979, per poi passare, due anni dopo, all’Opéra du Nord a Lille. Allo stesso tempo, nel 1982, ottiene un contratto come guest al Tokyo Ballet, e dal 1984 al 1990 danza con la Compagnia del Badisches Staatstheater di Karlsruhe in Germania.
Dal 1990 è guest artist in importanti teatri internazionali, tra cui lo Stuttgart Ballet, il Marijnsky di San Pietroburgo, il Teatro Nacional di Sao Carlos di Lisbona, lo Scottish Ballet, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Ballet du Capitole di Tolosa, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, per citarne alcuni. Nel 1995 vince il Premio Positano “Léonid Massine” e nel 1997 il Premio Festival Split in Croazia. Lasciate le scene, prosegue il suo percorso diventando coordinatore artistico per il Mönchengladbach e successivamente Tour Manager per l’Het National Ballet di Amsterdam. Forte della sua esperienza artistica e con una passione sensibile, Fournial fonda 6-Prime con l’ambizioso obiettivo di presentare e promuovere giovani artisti di talento e compagnie emergenti, così come artisti affermati che ne condividano l’idea ispiratrice. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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DANZA E TV
DANIELE BALDI APRE LE PORTE DI
Amici
Foto di Micro e Mega Photo
di Roberta Bezzi
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Il suo stile, in continua evoluzione, si distingue per l’originalità, per il carisma e per la continua ricerca di nuove forme e combinazioni spaziali che si concretizzano nel suo poliedrico modo di intendere la danza, creando coreografie uniche e diverse. Lui è Daniele Baldi, ballerino, coreografo e insegnante, da tempo docente dell’IDA hip Hop School. Inizia i suoi studi nel 1992, entrando all’Isef di Roma, e rimane subito folgorato dall’hip hop che lo porta a perfezionarsi tra Parigi, Los Angeles e New York. Comincia presto anche la passione per l’insegnamento, prima a Roma poi in molte città italiane, aiutando a diffondere questo stile di danza che in quegli anni era poco conosciuto in Italia. I primi risultati come coreografo li ottiene con la sua compagnia di danza, le Metropolis, con cui si classifica terzo ai campionati mondiali di Miami. Traguardi ancora più importanti li raggiunge con la seconda compagnia da lui fondata, gli Almost Famous, con cui dopo aver vinto tutti i concorsi nazionali, si classifica primo ai Campionati mondiali di Rotterdam (2002) e riceve un premio speciale come miglior coreografia ai Campionati mondiali di Praga (2001). Da cinque anni collabora, come coreografo di hip hop, alla trasmissione televisiva “Amici di Maria De Filippi”, in onda su Canale 5, di cui rivela qualche segreto. Daniele Baldi, qual è il bilancio di questa avventura televisiva? «È un’esperienza molto significativa, di grande impatto emotivo, oltre che altamente professionale. Ciò che si vede o si può percepire da fuori è solo in minima parte quello che si vive da dentro. Questo perché ciò che viene trasmesso al grande pubblico è solo una sintesi di quanto accade per mesi dietro le quinte. “Amici” dispone di un grande staff in grado di controllare ogni fase, dalla formazione dei ragazzi agli ultimi dettagli della messa in onda. A livello personale, ho dovuto per esempio abituarmi a stare con le telecamere continuamente puntate addosso, imparando anche un modo nuovo di stare in sala con gli allievi». Cosa ti ha spinto, dopo anni di insegnamento in giro per l’Italia, ad accettare di entrare nello staff di “Amici”? «La ricerca di nuovi stimoli, di provare qualcosa di cui avevo sentito molto parlare, ma che non conoscevo realmente. E ora posso dire che, malgrado l’esperienza accumulata in precedenza, “Amici” mi ha ulteriormente allargato gli orizzonti».
Come valuti il livello dei concorrenti del talent show? «Mediamente i ballerini selezionati sono bravi. Alcuni di loro hanno anche doti particolari e un talento innato. Mi è capitato di avere a che fare con ragazzi appassionati dei più vari stili di hip hop, dal new style al breaking e quest’anno, per la prima volta, con il popping old school. L’abilità dell’insegnante consiste nel sapersi rapportare con ciascuno di loro in maniera diversa, ma sempre tenendo conto che l’obiettivo è quello di valorizzarli e stimolarli al meglio, tirando fuori la loro parte speciale nello stile praticato, attraverso la creazione di quadri e coreografie speciali». C’è qualcuno che ti è rimasto più impresso di altri? «Ogni allievo in modo diverso mi ha lasciato qualcosa e spero, a mia volta, di aver lasciato qualcosa a loro. In sala, c’è uno scambio reciproco che arricchisce tutti». Com’è creare coreografie per chi si appresta ad affrontare sfide televisive? «Diverso da quanto avverrebbe in un altro contesto. Nel senso che, a livello coreografico, bisogna rendere il loro movi-
mento qualcosa di estremamente comunicativo, in modo che anche il pubblico da casa possa capire e apprezzare. Più che il numero di passi, conta renderli speciali ed espressivi. Non è stato facile abituarsi, ma poi ho fatto mie le esigenze televisive». Com’è “Amici” visto dai ragazzi che partecipano? «Una scuola molto dura, ma anche in grado di regalare emozioni vere. Forse è questo il segreto del suo successo. Partecipare al programma significa fare grandi progressi in poco tempo. In ognuno di loro ho visto grandi cambiamenti nei primi tre o quattro mesi. Dopo le audizioni, infatti, i ragazzi si preparano da novembre a marzo, andando in onda con i Day Time, fino poi arrivare al serale. Imparano a prepararsi in modo professionale, a essere veloci perché il tempo per memorizzare una coreografia non è mai abbastanza». Passando al rapporto con i colleghi, cosa pensi del direttore artistico Giuliano Peparini? «È un bel fenomeno. A lui spetta il compito di preparare le coreografie per il serale che sono sempre molto espressive. Sfrutta al meglio la grande occasione che gli è data, ossia
utilizzare gli importanti mezzi economici per creare bei lavori, ricchi di elementi. Guardare i video delle sue coreografie è molto istruttivo e non mi stanco mai di suggerirne la visione anche a tutti i ballerini di hip hop. Io stesso li inserisco nei corsi di hip hop che conduco con l’IDA». Com’è invece Maria De Filippi vista da vicino? «È una donna molto affascinante e intelligente che riesce sempre a capire quello che il pubblico vuole. Lo si deve certamente a lei se “Amici” è considerato il talent show più longevo e di successo del mondo». Ai giovani di oggi, “Amici” può davvero cambiare il futuro? «Sì. Tutti hanno la grande opportunità di crescere grazie all’esperienza di validi professionisti e di inserirsi con maggiore facilità nel mondo della danza. Per più di sei
mesi sono seguiti e coccolati, avendo mezzi a disposizione che i loro coetanei altrove si sognano.. Certo, l’importante è non montarsi troppo la testa. Purtroppo, molti non ‘reggono’ e se si crolla psicologicamente, poi il castello si distrugge in fretta». Ti è capitato di segnalare ragazzi? Molti allievi dell’IDA si sono messi alla prova… «Sì, certo. È un’esperienza che suggerisco sempre a chi ha talento. Molti dei miei allievi al corso di Hip Hop dell’IDA hanno affrontato, anche con successo, le audizioni. Ricordo in particolare, due anni fa, quando la crew dell’IDA Hip Hop Company ha superato tutte le selezioni , approdando anche in puntata. La speranza è che, prima o poi, uno di loro possa arrivare ancora più lontano. D’altra parte l’hip hop è partito un po’ più svantaggiato rispetto agli altri stili, ma qualcosa sta cambiando…». In che senso qualcosa sta cambiando? «Per molto tempo, l’hip hop è stato visto alla stregua dello stile che più si avvicina alla contaminazione. Ma chiaramente questo non può soddisfare chi da anni lavora nel settore… Maria De Filippi quest’anno ha usato belle parole verso Patrizio Ratto che per la prima volta ha portato in trasmissione l’old school e questo fa ben sperare che l’hip hop possa ancora crescere nella prossima edizione». EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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MATTEO ADDINO MISSIONE: INSEGNAMENTO di Angela Lonardo Foto di Simone Lezzi
“Scopri chi sei, libera la tua energia”. È il motto di Matteo Addino, ballerino, coreografo e insegnante di danza, atteso a Campus – Scuola estiva di danza dell’IDA, dall’11 al 15 luglio a Ravenna*. In tutti e tre i ruoli non gli sono mancate le soddisfazioni: come danzatore ha preso parte a videoclip, spot, programmi tv e spettacoli teatrali di successo; non sono pochi anche gli eventi per i quali ha firmato le coreografie, mentre ora il suo impegno è tutto rivolto nel guidare i suoi allievi, permettendo a ciascuno di trovare la sua strada. Un obiettivo che traspare appieno dalle sue parole: “Credo che il mio compito come insegnante sia di far emergere il potenziale artistico e il talento di ogni allievo. Nelle mie classi e sul palcoscenico curo molto l’energia, rendendo consapevoli i miei allievi di questa grande forza e insegnando loro come canalizzarla attraverso il movimento, che va vissuto in tutte le sue sfumature. Ma non tralascio di fortificare la padronanza della tecnica e di intensificare l’espressività. Del resto l’espressività è fondamentale per un 18
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danzatore, come è fondamentale il carisma che contraddistingue ogni ballerino e rende unico e speciale il proprio modo di danzare”. Insegnare a ballare non significa solo insegnare a eseguire correttamente pirouette e grands battements, ma significa trasmettere molto di più. E in alcuni casi vuol dire perfino aiutare qualcuno a superare il proprio disagio. Lo sa bene Matteo, personalità oltre che poliedrica anche molto sensibile, che ha scoperto di poter aiutare concretamente, attraverso il suo lavoro, chi ha bisogno di una mano. E così Matteo si divide tra lezioni rivolte a chi sogna di vivere di danza e lezioni “speciali”, indirizzate a chi desidera solo vivere al meglio. L’arte del movimento diventa infatti un modo per facilitare l’integrazione dei ragazzi disadattati o portatori di handicap. E non solo. Il giovane insegnante è impegnato anche in un progetto con cui, attraverso la danza e il tai chi chuan, riesce a supportare psicologicamente le donne che stanno affrontando terapie oncologiche, per le quali la danza rappresenta il modo più efficace per far fronte a conflitti emotivi, aumentare la consapevolezza di sé ed esprimere le preoccupazioni
*Maggiori informazioni su Campus a pag. 2.
inespresse e spesso inconsce della malattia. Matteo, quando si è accorto di provare interesse per la danza? «Più che un interesse è stata una folgorazione! Ero un bambino di dieci anni che – guardando “Dirty Dancing” – ha capito di voler ballare e inseguire il sogno del protagonista. Ho iniziato con i balli latini e a poco a poco mi sono innamorato della danza. Ho avuto la fortuna di incontrare tantissimi professionisti da cui attingere tecnica ed emozioni». Quale considera l’incontro più significativo per la sua carriera? «Mi è difficile individuarlo perché ognuno dei miei maestri mi ha lasciato qualcosa di unico e significativo e senza la loro esperienza non sarei quello che sono oggi». Trasformare una passione in una professione non è semplice: lei come ci è riuscito? «Credendo sempre in me stesso, studiando tanto e con molta passione ma soprattutto senza perdere mai di vista l’obiettivo che mi ero posto fin da bambino». Qual è il traguardo professionale di cui va più fiero?
A liv«ello personale non dimenticherò mai la gioia di aver ballato sullo stesso palco di Beyoncé al Festivalbar. Sono orgoglioso anche di una indimenticabile esperienza teatrale: essere stato scelto tra 400 ballerini per lo spettacolo di Orazio Cairi e Cristina Gangalanti. Come insegnante sono fiero di vedere i miei allievi vincere tanti importanti concorsi di danza, superare provini molto difficili, ma allo stesso tempo di essere capaci di reagire positivamente alle difficoltà che incontrano lungo il percorso per diventare ballerini grazie anche alla forza che riesco a trasmettere loro. In questo momento la mia piccola allieva Maddalena Svevi sta partecipando alla trasmissione televisiva “Pequenos Gigantes” su Canale 5, Eleonora Gaggero recita su Disney Channel come protagonista nella serie “Alex & Co”, mentre Giulia Pelagatti, da sei anni campionessa italiana in carica con titoli di campionessa europea e mondiale, quest’anno ha vinto Expression 2016 in tre categorie. Simone Zannini, invece, l’anno scorso è entrato a far parte della Compagnia del Balletto di Milano come ballerino professionista». Cosa pensa a proposito
della campagna a favore di una regolamentazione per l’insegnamento della danza nel nostro Paese? «Credo che la regolamentazione per l’insegnamento sia importante in qualsiasi ambito, non solo nel mondo della danza. Ma soprattutto coloro che lavorano sulla formazione corporea degli altri devono essere qualificati, altrimenti si rischia di creare danni importanti e irreversibili». Tanti talenti italiani studiano da noi ma poi trovano lavorano all’estero. Ai suoi allievi consiglia di fare le valigie per avere maggiori opportunità? «Credo che qualsiasi ragazzo che intenda danzare in maniera professionale debba passare attraverso varie esperienze fondamentali, partecipare a stage e corsi di formazione in Italia o all’estero, dove la cultura per la danza offre maggiori opportunità». Organizza stage per il reinserimento di ragazzi disadattati o portatori di handicap: come si svolgono queste lezioni e umanamente cosa le lasciano? «Tutte le lezioni che ho organizzato per ragazzi disadattati
o portatori di handicap mi hanno arricchito e si sono svolte puntando alla scoperta di se stessi attraverso un movimento creativo e di introspezione emozionale». Nel frattempo sta portando avanti un progetto che, attraverso la danza e il tai chi chuan, si propone di dare aiuto psicologico alle donne che stanno affrontando terapie oncologiche. Può dirci qualcosa in più? «Il mio approccio con i pazienti oncologici nasce da un fatto personale. Mia madre, a seguito di una malattia, ha avuto bisogno di far emergere energie e potenziare aspetti energetici che la danza è il tai chi sono in grado di fare. Così mi sono impegnato a costruire un percorso insieme all’ associazione LILT per supportare la convalescenza e per dare a tutti la forza di sopportare il proprio dolore». Sogni nel cassetto? «Vorrei riunire con IDA i miei giovani talenti in una Compagnia di spettacolo con cui girare l’Italia, riuscendo a emozionare e stupire, con la mia creatività e il loro talento, i palcoscenici più importanti del mondo». EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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CAMPUS NOVITà
I NUOVI
PERCORSI MONOTEMATICI PER INSEGNANTI E DANZATORI Per l’edizione 2016, Campus – Scuola estiva di danza si rinnova e cambia formula, per cercare di soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati di danza, dai giovanissimi agli adulti, dai praticanti agli insegnanti. Per la prima volta, in uno stage, sono proposte ben tre diverse modalità di studio, fra cui è possibile scegliere per consentire la migliore crescita tecnica e artistica. La prima è quella classica dello stage con lezioni nei diversi stili, dal classico al modern jazz e fino all’hip hop, per tutto l’arco della giornata secondo la formula full immersion. La seconda – forte del successo delle passate edizioni – è quella di un’aula interamente riservata agli under 12, con lezioni appositamente pensate per i più piccoli. La terza, e questa è la più importante novità, è quella dei percorsi monotematici teorico-pratici rivolti a ballerini e insegnanti che desiderano approfondire alcune tematiche. In particolare, è previsto un percorso per ogni giornata di Campus, al termine del quale è rilasciato un attestato di frequenza.
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PERCORSO 1
Progressione pedagogica nel modern. Guida pratica alla costruzione delle lezioni Roberta Broglia e Virgilio Pitzalis RAVENNA - 12 luglio 2016 La progressione pedagogica nel modern è al centro del seminario proposto dagli insegnanti e coreografi Roberta Broglia e Virgilio Pitzalis. Si tratta di un principio di base dell’insegnamento, in quanto i processi pedagogici sono dettati dalla programmazione del lavoro che tiene conto di obiettivi. Attraverso un percorso didattico, gradualmente e progressivamente, si arriva al prodotto finale. «Gli insegnanti che si sono formati in corsi IDA – afferma Roberta Broglia –, sono già abituati a questa progressione. Ma capita spesso invece che le lezioni siano montate separatamente senza un avanzamento graduale che tenga conto del livello di difficoltà e di trasformazione di un elemento tecnico. Per questo, durante il seminario, saranno proposte progressioni pedagogiche di esercizi attraverso la variazione di orientamento, di tempi musicali, di segmenti coinvolti e altro, per ottenere in modo fluido e naturale un livello più alto di performance». Un esercizio mentale per l’insegnante che, così facendo, riesce ad avere un range più am-
pio di programmazione non solo riferito al singolo corso ma all’intero ciclo di studi. Un seminario-guida per chi insegna e per chi ha già avuto una carriera di danzatore ma non ha idea di come si cominci a ‘scomporre un esercizio’. «Chi insegna deve avere la capacità di semplificare e spiegare in modo chiaro gli esercizi – aggiunge Virgilio Pitzalis -. Quando ci si trova in classe, occorre tener conto anche delle esigenze degli allievi che sono più indietro per farli progredire, magari estrapolando parti più semplici da esercizi complessi. Ma si possono prendere anche esercizi di base della danza o crearne di appositi, per far sì che anche chi non è abile, lo diventi. Il seminario propone quindi un lavoro tecnico e pragmatico. Oggi, il web ha reso più facile l’accesso all’informazione, ma questa immediatezza porta spesso a tralasciare passaggi importanti: se di un esercizio, si prende solo la parte ‘estetica’, trascurando la fatica che c’è dietro, non si va poi molto in là».
CAMPUS NOVITà
PERCORSO 3
Yoga… che danza e voce… che balla. Lo yoga applicato alla danza
PERCORSO 2
Propedeutica. Nuovi protocolli di lavoro per i bimbi dal modern all’hip hop Roberta Broglia e Daniele Baldi RAVENNA - 13 luglio 2016 Offrire utili consigli per l’insegnamento della danza a bambini dai tre ai sei anni. È questo lo scopo del seminario di Propedeutica, messo a punto dagli insegnanti e coreografi Roberta Broglia e Daniele Baldi, la prima specializzata in modern, il secondo in hip hop. Finora, per la fascia d’età dei più piccoli, il gioco danza si è per lo più basato sul classico. La novità consiste quindi nell’estenderlo al modern e all’hip hop, proponendo soluzioni alternative, pratiche e concrete. «Dopo un breve cappello introduttivo teorico per spiegare i principi sottesi a questo tipo di lavoro – afferma Roberta Broglia -, il seminario proseguirà con una serie di esercizi pratici sui quali poi i partecipanti potranno sviluppare idee. In particolare, metteremo a confronto le lezioni di modern e di hip hop per bambini, facendo vedere che i principi di base sono gli stessi, anche se cambiano le modalità espressive». Un lavoro nuovo che Campus propone in anteprima: per la prima volta in Italia, uno stage dà spazio all’aggiornamento degli
insegnanti e di chi già lavora nel settore. Uno spazio a loro totalmente riservato in cui perfezionarsi seguendo la metodologia IDA. «Nel periodo prescolare – aggiunge Daniele Baldi -, iniziano i processi di sviluppo psicomotoria e cognitivi sufficienti per poter introdurre i primi rudimenti della danza nel bambino. Nel lavoro con i più piccoli, l’approccio psicologico è la cosa più importante e, al contempo, più difficile. Da qui occorre partire… Gli schemi corporei di base, le abilità motorie e le capacità coordinative sono le medesime in ogni stile di danza. Le proposte didattiche quindi possono essere pedagogicamente le stesse variandone solo alcune caratteristiche. Il lavoro proposto in questa giornata sarà quindi dedicato a questi principi. Esercizi, sequenze, giochi didattici finalizzati alla propedeutica alla danza, dove per danza si intendono tutti gli stili, mettendo in evidenza i principi fondamentali che dovrebbero guidare queste tipologie di lezioni».
Rita Valbonesi e Patrizia Buzzoni RAVENNA - 14 luglio 2016 Preparare il corpo a vari livelli di ricerca, utilizzando la percezione, la creatività e tecniche varie. Questo è l’obiettivo del seminario di “Yoga applicato alla danza” proposto dalla insegnante di danza e di yoga Rita Valbonesi e dalla docente di Pedagogica musicale Patrizia Buzzoni. Le posizioni dello yoga e le tecniche di body work, con sequenze sia a terra che in piedi, agiranno sul corpo in rapporto alla gravità, al respiro, partendo dall’esplorazione della colonna vertebrale e dall’uso del diaframma. Che spunti darà il laboratorio a insegnanti e ballerini? «La principale finalità artistica – raccontano Valbonesi e Buzzoni – sarà quella di creare, attraverso il passaggio fluido da una posizione all’altra, una sorta di ‘coreografia’ con obiettivi ben precisi rivolti a migliorare la performance del ballerino. Dio Shiva, in una delle sue rappresentazioni, è Nataraja, ovvero signore della
danza. Ed è anche lo yogi perfetto eternamente immerso nella beatitudine. La voce è un potente mezzo di comunicazione: attraverso il suo uso, si impara a usare il diaframma e a conoscere i muscoli fonatori per raggiungere il timbro ottimale. In questi ultimi anni, infatti, è stata scoperta e studiata la correlazione esistente fra funzione vocale e atteggiamento posturale». Il seminario è organizzato in tre parti. La prima presenta un Laboratorio di esplorazione del corpo, della colonna vertebrale e del respiro attraverso lo yoga, l’anatomia esperienziale e la danza. L’obiettivo è ricercare l’equilibrio del corpo, sia interno che esterno, per consentire al danzatore di ‘raccontarsi’ attraverso il proprio movimento e il proprio respiro. Nella seconda parte, condotta da Patrizia Buzzoni, saranno proposte esplorazioni e improvvisazioni vocali, a partire da stimoli diversi in relazione al gesto e >>
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CAMPUS NOVITà al movimento, in un contesto di gruppo. Non serve alcuna particolare abilità vocale, ma solo il piacere di mettersi alla prova. Lo scopo è osservare come, attraverso l’uso della voce, miglioreranno anche gli schemi posturali. Nella terza parte le due docenti lavoreranno insieme per esplorare, ascoltare e danzare. In quale misura lo yoga può dare beneficio a chi pratica danza? «Prima di tutto – afferma Valbonesi – aiuta a trovare una maggiore armonia del corpo, nella mente e nello spirito. Questo è certamente utile a tutti, ma ancor di più per il ballerino che deve, attraverso il corpo e la mente, esprimere tutte le emozioni necessarie alla coreografia che deve danzare. Lo yoga consente inoltre uno sviluppo ‘elegante’ di tutti i muscoli del corpo, con evidente beneficio per gli organi interni, i nervi e le ossa. Quindi la pratica regolare di Asana e di alcuni esercizi
respiratori aiutano a mantenere uno stato di buona salute e a migliorare la concentrazione». E l’utilizzo della voce? «Entrare nel mondo giocoso della voce – aggiunge Buzzoni – permette all’insegnante di danza sia di creare, sia di far inventare performance coreografiche a qualsiasi fascia di età, appoggiandosi sulla musicalità della voce, partendo dalla risorse di ognuno: dal parlato al suono dei fonemi, alla voce ritmica, al cantato… La voce può quindi diventare lo ‘strumento’ per eccellenza. Anche per i danzatori può essere un mezzo interessante di amplificazione del gesto, ascolto delle risonanze, collegamento con il respiro, oltre a poter diventare la propria, specifica e unica ‘colonna sonora’ in relazione sia a se stessi, sia agli altri, in un gioco vocale e coreografico collettivo».
Per maggiori informazioni su quote e modalità d’iscrizione vedi a pag. 32 e su www.idadance.com
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PERCORSO 4
Composizione coreografica: dal singolo alla coralità Emanuela Tagliavia e Massimo Ciarella RAVENNA - 15 luglio 2016 Si intitola “Dal singolo alla coralità”, il seminario che l’insegnante e coreografa Emanuela Tagliavia curerà insieme al pianista e compositore Massimo Ciarella. Un appuntamento ideale per docenti e danzatori che vogliono consolidare il rapporto tra corpo e suono. «Il legame di reciproco scambio fra danza e musica – racconta Tagliavia – è approfondito non solo in rapporto alla costruzione di una lezione ma anche nella composizione coreografica. La prima parte del seminario consiste in una lezione accompagnata dal pianoforte. Saranno studiate brevi sequenze per fissare gli elementi acquisiti e comprendere a fondo il legame tra grammatica del corpo e grammatica musicale. Al variare della dinamica, del ritmo e delle battute, cambia infatti il movimento». Durante il seminario sarà proposto
anche l’utilizzo del metronomo, strumento utilizzato per misurare il tempo ed evidenziare quindi la scansione ritmica. La presenza in sala del pianista offrirà ai partecipanti nuovi stimoli. «Non si tratterà di un semplice accompagnamento musicale – prosegue Tagliavia -, ma di una continua interazione fra danzatore e musicista. Dopo la parte tecnica, sarà interessante lavorare su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate. Dalla ricerca di un gesto all’elaborazione individuale di una struttura, al suo inserimento nello spazio e nel tempo, al lavoro corale, ascolto del proprio corpo, del gruppo, ma anche del suono». Il seminario offrirà utili spunti teorici e tecnici agli insegnanti, per costruire le proprie lezioni, e ai danzatori per creare coreografie.
La compagnia Fernanda Bianchini in Brasile
danzare SENZA VEDERE LOOKING AT THE STARS RENDE OMAGGIO ALLA GRAZIA DI BALLERINE NON VEDENTI
A vederle danzare sul palcoscenico, ripetendo alla perfezione passi e movimento, non si intuirebbe mai che quelle bambine e ragazze siano non vedenti. Senza poter contare sulla vista, si affidano esclusivamente a tatto e udito. Magia della danza… Loro sono le allieve di un’accademia di danza di San Paolo, in Brasile, fondata nel 1995 dalla ballerina e fisioterapista Fernanda Bianchini. Un’eccellenza nel suo genere, l’associazione
no-profit consente a giovani non vedenti, ma anche sordi e portatori di handicap, di studiare danza classica e di esibirsi sotto la paziente guida della danzatrice brasiliana. I corsi, che puntano a migliorare il senso dello spazio e della postura, sono gratuiti in quanto rivolti principalmente a ragazzi provenienti da famiglie a basso reddito. In questi vent’anni tante giovani hanno così potuto realizzare il sogno di diven-
tare ballerine. Tanto più che la compagnia di ballo gode di un certo prestigio internazionale, ed è stata invitata a esibirsi in diverse occasioni accanto ad artisti di fama mondiale. La docente utilizza metodo innovativi per far imparare alle ragazze i passi del ballo: le allieve toccano Fernanda sulle gambe e sulle braccia mentre lei prova i passi. Tutto inizia quindi dalla sensibilità tattile aumentata delle persone con problemi di vista. Le giovani imparano anche a legarsi i capelli in una cipolla e come legarsi le scarpe di ballo. Per celebrare la determinazione, il talento e il coraggio delle ballerine speciali di questa scuola unica al mondo, è stato realizzato un documentario di novanta minuti, intitolato “Looking at the stars”, a cura di Alexandre Peralta, finanziato con successo da una campagna su Kickstarter. Il video racconta la vita delle allieve dell’associazione Fernanda Bianchini, seguendone le giornate, gli allenamenti e le piccole grandi difficoltà quotidiane. Per
mostrare che, a definirle, non è certo la cecità: le loro storie parlano piuttosto di talento, di forza di volontà, di perseveranza, di ambizione, di dedizione e di impegno. Raccontano di bambine e ragazze che coltivano un sogno e fanno di tutto per coronarlo, a dispetto degli ostacoli che incontrano lungo il cammino e di ogni pregiudizio. In particolare, la pellicola si sofferma sulle esperienze di Geyza Periera, prima ballerina e insegnante in accademia, e della piccola Thalia, aspirante ballerina, con l’obiettivo di mostrarne la passione e il coraggio, che le spingono ogni giorno a sfidare i propri limiti, inseguendo il sogno di danzare e la volontà di farlo alla perfezione. Guardandole muoversi sul palcoscenico, così leggiadre e armoniche, piene di grazia e di sicurezza, senza mai cedere alla stanchezza o alla fatica, si finisce per dimenticare del tutto la loro disabilità: sono ballerine, e ballerine professioniste, in grado di incantare, di catturare, di stupire e di commuovere il pubblico. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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NOVITÀ
-- Dodici docenti specializzati in varie discipline --
IL NUOVO CORSO IDA PER
DANZATORE-COREOGRAFO UN PROGETTO UNICO NEL SUO GENERE, DIRETTO DA EMANUELA TAGLIAVIA, APPROVATO A LIVELLO EUROPEO E RICONOSCIUTO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
Foto di Antonella Perugini
coreografico dell’insegnante Emanuela Tagliavia, che cura la direzione artistica e il coordinamento del corso. Quali sono i tratti distintivi dell’iniziativa? «Il corso – spiega Tagliavia – si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali ad altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti, il tutto finalizzato allo sviluppo di una propria poetica e a una ricerca cosciente e consapevole dei propri mezzi espressivi». Un indiscutibile punto di forza dell’iniziativa è il ricco corpo docenti che si avvale dell’esperienza di ben dodici professionisti, di cui cinque specializzati nella didattica della coreografia – oltre alla stessa Tagliavia, Silvia Bidegain, Davide Montagna, Laura Moro e Paolo
Foto di Mauro Valle
Una grande novità si prospetta per il prossimo autunno, con il corso di formazione professionale per Danzatore con specializzazione in Coreografia. Di recente, infatti, l’IDA – International Dance Association ha avuto l’approvazione a livello europeo di un corso – unico nel suo genere – che mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Studi “La Torre”, Iscom E.R. e la Regione Emilia Romagna. Il corso, che ha una durata di 300 ore distribuite nell’arco di 24 week-end, si terrà al Centro Studi “La Torre” di Ravenna a partire dal prossimo ottobre e fino al novembre 2017. La presentazione al pubblico è in programma per venerdì 15 luglio, con il laboratorio
Maggiori informazioni sul corso a pag. 34 >>>
Mohovic – e altri in diversi ambiti: l’insegnante di movimento espressivo Alessio Maria Romagno, il drammaturgo Renata Molinari, il compositore Giampaolo Testoni, il docente di vocalità Emanuele De Checchi, la scenografa Linda Riccardi, lo storico della danza Carmelo Antonio Zapparrata, la light designer Daniela Bestetti. Ciascuno di loro proporrà ai partecipanti dei progetti che saranno sviluppati in alcuni week-end. Per esempio Tagliavia, in “Dal singolo alla coralità: tecnica e composizione”, lavorerà su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate, mostrando anche la continua interazione tra danzatore e musicista. Paolo Mohovic sarà protagonista di laboratori coreografici, in cui portare alla luce il rigore della forma e l’umanità del gesto. Davide Montagna mostrerà come il danzatore possa essere creativo, attraverso la tecnica e la composizione, mentre Silvia Bidegain, in “Composer à la façon de…”, mostrerà come sviluppare coreografie a gruppo seguendo il metodo di scrittura di coreografi affermati. Laura Moro guiderà i partecipanti alla scoperta della loro personale ‘calligrafia motoria’ mentre Alessio Maria Romano proporrà un incontro con il sistema Laban/Bartenieff per imparare a vedere attraverso il movimento. Carmelo Antonio Zapparrata inviterà invece a una analisi di stili e correnti dei principali coreografi moderni e contemporanei. Emanuele De Checchi spiegherà come anche la voce possa danzare, Giampaolo Testoni come trarre ispirazione nelle scelte musicali, Linda Riccardi quali elementi di scenografia utilizzare. Daniela Bestetti introdurrà poi gli allievi all’impiego della luce e dell’arte illuminotecnica in teatro, mentre Renata Molinari racconterà quanto ricco di sorprese e sviluppi sia l’incontro fra la danza e il testo scritto.
Dance Academy CENTRO DI FORMAZIONE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2016 Dance Academy è la scuola creata per la formazione e l’approfondimento di chi opera nel settore della danza. Comprende stage, seminari, corsi e convegni. Tutti i titoli e diplomi rilasciati sono riconosciuti dall’International Dance Association, organismo che promuove e diffonde la danza, e A.S.I. Ente di promozione culturale legalmente riconosciuto dal C.O.N.I. e dal Ministero dell’Interno.
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Percorso Modern
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Percorso Classico
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Percorso Fisiodanza
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Percorso Yoga
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Percorso Garuda
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Percorso Pilates
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Percorsi Monotematici Teorico-Pratici
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IDA Ballet Academy - Scuola professionale per ballerini
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Corso per Danzatore con specializzazione in Coreografia
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Corso per Danzatore con specializzazione all’insegnamento della Danza Classica
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Mantra Emozioni Olistiche
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Campus Scuola Estiva di Danza
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Segreteria Didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. - Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel 0544.34124 - danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001-2008 I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com
DANCE ACADEMY
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€€€
PERCORSO MODERN JAZZ
Corso Intensivo per la Qualifica di
INSEGNANTE DI MODERN
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Pagando l’intera quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso
SEDE E DATE
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DAL 25 GIUGNO AL 9 LUGLIO 2016 INSEGNANTI (Per motivi organizzativi il corpo docente può subire variazioni e sarà definito in base alla disponibilità degli stessi):
b VIRGILIO PITZALIS
b ROBERTA BROGLIA
b RITA VALBONESI
Con oltre trent’anni di esperienza nella formazione, è un riferimento per chi desideri perfezionarsi nel modern. Formatosi fra Italia e Stati Uniti, intraprende la carriera di danzatore e coreografo, per dedicarsi poi all’insegnamento in alcune fra le più prestigiose realtà formative in Italia.
Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.
Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente.
b MASSIMILIANO SCARDACCHI
b ROSITA DI FIRMA
b SERENA RACITI
b SILVIA ARDIGÒ
Laureato all’Accademia Nazionale di danza, si diploma in tecnica classica accademica e moderna presso l’Istituto Statale “Accademia Nazionale di danza” di Roma e successivamente presso la prestigiosa Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. È docente di Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico Statale “Alfano I” di Salerno.
Insegnante dalla formazione poliedrica, si diploma nel 2003 alla Dance Professional School presso lìIDA. Nel 2009 consegue il diploma insegnante presso l’Accademia del Teatro alla Scala.
Nel 2009 si diploma all’IDA Ballet Academy. È Insegnante di danza e responsabile dei corsi in numerose scuole. Laureata in Scienze delle attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti e la lode
Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti.
PROGRAMMA Il corso per insegnanti di modern si rivolge a tutti coloro che desiderino arricchire il proprio bagaglio tecnico attraverso un percorso didattico teorico e pratico che ha come fine il miglioramento delle proprie conoscenze tecnico - didattiche e il conseguimento della qualifica di insegnante. Il corso rappresenta il punto di inizio ideale per coloro che vogliano dedicarsi all’insegnamento. Esso offre ai partecipanti la possibilità di acquisire un metodo che permette di approcciarsi all’insegnamento di corsi di livello principiante e intermedio. Il programma è pensato, sia da punto di vista tecnico che anatomico funzionale, per organizzare e proporre lezioni per allievi a partire dall’età adolescenziale. Durante le lezioni si apprendono gli strumenti per costruire una programmazione didattica pluriennale attraverso lo studio della didattica e della pedagogia.Lo staff è composto da docenti che, alternandosi, sviluppano il programma da punti di vista differenti in modo da arricchire il più possibile le competenze degli allievi. SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@idadance.com. QUOTA: 1.290 euro in un’unica soluzione oppure 2 rate da 670 euro ciascuna. Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. Credito Formativo: 20 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI MODERN RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico
Percorso di Specializzazione
INSEGNANTE DI MODERN ADVANCED Gli insegnanti di modern jazz che hanno conseguito la qualifica di 1° livello possono perfezionarsi seguendo un percorso di specializzazione per conseguire il diploma di Insegnante di Modern Jazz Advanced. Il percorso prevede la frequentazione di 6 seminari, a scelta fra quelli proposti dall’IDA durante l’anno, e inviando richiesta del diploma alla segreteria. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI MODERN ADVANCED RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
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PERCORSO CLASSICO
Corso per la Qualifica di
INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA
Pagando l’intera quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 13/14 anni. SEDE E DATE
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 Il corso parte il 26 novembre 2016 e termina il 21 gennaio 2018, ed è suddiviso in dodici fine settimana come indicato di seguito INSEGNANTE MARCO BATTI: Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente
sarà affiancato da competenti assistenti. PROGRAMMA 26/27 NOVEMBRE 2016
Avviamento alla danza
10/11 DICEMBRE 2016
Propedeutica “a” (7 anni) propedeutica “b” (8 anni)
14/15 GENNAIO 2017
Propedeutica “c” (9 anni) propedeutica “d” (10 anni)
18/19 FEBBRAIO 2017
Ripasso del programma svolto e valutazioni pratiche e teoriche sul programma di avviamento alla danza e propedeutica
18/19 MARZO 2017
Primo corso (11 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte
8/9 APRILE 2017
Primo corso (11 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione primo corso
Al termine della valutazione del primo corso sarà consegnato un attestato di partecipazione 9/10 SETTEMBRE 2017
Secondo corso (12 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte
30 SETTEMBRE / 1° OTTOBRE 2017
Secondo corso (12 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione secondo corso
28/29 OTTOBRE 2017
Terzo corso (13 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte/tecnica maschile
18/19 NOVEMBRE 2017
Terzo corso (13 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione terzo corso
16/17 DICEMBRE 2017
Ripasso pratico e teorico su tutto il programma di primo,secondo e terzo corso
20/21 GENNAIO 2018
Esame finale e consegna dei diplomi
*Il calendario delle lezioni può subire variazioni. SELEZIONE: Per accedere al corso, che è a numero chiuso, è necessario inviare il proprio curriculum vitae a danza@idadance. com indicando le proprie esperienze nella danza (corsi di formazioni, stage, esperienze lavorative). In base al curriculum è stabilito l’accesso alla prova attitudinale che si terrà a Ravenna il 24 settembre, oppure l’8 ottobre, oppure il 22 ottobre 2016. La prova attitudinale consiste nella partecipazione ad una lezione di un’ora e trenta di livello base tenuta dal M° Batti. Il risultato della prova sarà comunicato dalla segreteria IDA nei giorni successivi alla prova stessa. QUOTA: 1.690 euro in un’unica soluzione oppure 2 rate da 890 euro ciascuna. Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. Credito Formativo: 20 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico
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PERCORSO ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLA DANZA
Percorso di Specializzazione
FISIODANZA
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Pagando l’intera quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso
NOTA: I tre seminari possono essere seguiti insieme oppure distintamente in base alle proprie necessità.
Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. INSEGNANTE:
b MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.
SEMINARIO: SBARRA A TERRA RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 15/16 ottobre 2016 Sintesi del programma Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.
SEMINARIO: STRETCHING DINAMICO E STATICO RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 22/23 ottobre 2016 Sintesi del programma Un seminario per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.
SEMINARIO: FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 10/11 dicembre 2016 Sintesi del programma Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente. QUOTA: 190 euro
cad.
Risparmia il 10% della quota se ti iscrivi almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso
Crediti formativi per ciascun seminario: 4 Il programma completo dei seminari è disponibile sul sito www.idadance.com MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE IN FISIODANZA RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
Si ottiene previa la frequentazione di tutti i seminari. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
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PERCORSO YOGA
Corso per la Qualifica di Insegnante di
YOGA
a.a. 2016/2017 Un percorso teorico e pratico finalizzato ad una formazione classica e tradizionale dello yoga dove verranno affrontati i principali aspetti della disciplina con particolare attenzione alle posizioni, al respiro e al rilassamento.
COORDINATRICE DEL CORSO: Rita Babini (insegnante di yoga da oltre 25 anni). DOCENTI: Rita Babini (insegnante di Yoga), TdR e D.O. Rita Valbonesi (posturologa, Osteopata e terapista della riabilitazione), Donato De Bartolomeo, Paolo Taroni, Dott. Marco Neri, Roberta Mariotti, Avv. Cristina Morelli, Dott. Alexander Bertuccioli.
SEDI E DATE
RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 Il corso è biennale e partirà ad ottobre 2016 OBIETTIVI DEL CORSO: formare insegnanti qualificati in grado di condurre con competenza lezioni di Hatha Yoga. STRUTTURA DEL CORSO: si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Programma completo su www.scuolaitalianaolistica.it REQUISITI RICHIESTI: è consigliata una precedente pratica di yoga. TEST ED ESAME: al termine del 1º anno di corso si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni (8 week-end su 10). I week-end persi non saranno rimborsati e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”.
QUOTA ANNUALE: €1.450 In un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da €800 ciascuna, oppure quattro rate da €400 ciascuna. Per ulteriori forme di rateizzazione contattare la segreteria organizzativa allo 0544 34124 (sig.na Federica). Risparmia il 10% della quota se ti iscrivi almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso Note: la quota comprende partecipazione alle lezioni, dispensa, esame.
MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. Crediti Formativi: 20
MATERIALE DIDATTICO: Dispensa TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI YOGA RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
PERCORSO
GARUDA® MATWORK FOUNDATION
QUOTA SPECIALE PER CHI SI ISCRIVE AD ENTRAMBI I CORSI
GARUDA BARRE + GARUDA DHARA CHAIR = 1300€*
* 1300€ in unica soluzione, oppure 3 rate da 435€ ciascuna: 1° rata da versare entro il 30/06/16, 2°rata entro il 30/07/16, 3° rata entro il 30/08/16
GARUDA® BARRE
GARUDA® DHARA (CHAIR)
Ravenna
Ravenna
Ravenna
27-28-29-30 luglio 2016 Docente: Laura Trevisani
1-2-3-4-5 settembre 2016 Docente: James D’Silva DURATA 20 ORE ORARI: 1 settembre: 14.00-18.00 2-3-4-5 settembre 09.00-13.00
2-3-4 settembre 2016 Docente: James D’Silva DURATA 12 ORE ORARI: 2-3-4 settembre 14.00-18.00
l Garuda® trae la sua influenza dallo yoga, dal pilates, dal tai chi e dalla danza, amalgamando diversi tipi di movimento in un vasto, unico e coerente repertorio con una filosofia unica e un insieme di principi ben definiti. Tutte le lezioni hanno un preciso ritmo e flusso, con un lavoro consapevole per aumentare la forza, la flessibilità, la coordinazione e la resistenza.
Questo allenamento contemporaneo alla sbarra incorpora la fisicità e la grazia della danza. Il ritmo ed il flusso sono di primaria importanza, adagio ed allegro (accelerazioni e decelerazioni del ritmo) sono due aspetti della qualità del movimento che sono costantemente presenti e si alternano in maniera intelligente; questi cambi di passo fanno della classe un’esperienza salutare e rigeneratrice. Qui l’equilibrio e la forza lavorano fianco a fianco per creare un senso di lunghezza e flusso.
Dhara è quel flusso cosmico che ci connette a tutto ciò che ci sta intorno e dentro di noi. è il flusso che ci dà centralità e permette di mantenere il nostro senso di movimento dentro ed intorno a noi. Questo allenamento seduti sullo sgabello, semplifica il Garuda Seated&Standing e rende gli esercizi del repertorio più avanzato facilmente accessibili ai clienti meno allenati o con patologie.
Quota d’iscrizione 990€ in un’unica soluzione oppure 3 rate da 340€ ciascuna (1° rata da versarsi entro il 30/05/16, 2°rata entro il 30/06/16, 3° rata entro il 20/07/16. La quota del corso non è soggetta a sconti. Requisiti Essere in possesso della qualifica di istruttore di yoga o di pilates o di personal trainer. Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Crediti Formativi: 4 Materiale Didattico: Dispensa
Quota d’iscrizione 990€ in un’unica soluzione oppure 3 rate da 340€ ciascuna (1° rata da versarsi entro il 30/06/16, 2°rata entro il 30/07/16, 3° rata entro il 30/08/16. La quota del corso non è soggetta a sconti. Requisiti Essere in possesso della qualifica di Personal Trainer. Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Crediti Formativi: 4 Materiale Didattico: Dispensa
Quota d’iscrizione 459€ in unica soluzione , oppure 2 rate da 235€ (1° rata da versare entro il 30/07/16, 2° rata entro il 30/08/16. La quota del corso non è soggetta a sconti. Requisiti Essere in possesso della qualifica di Personal Trainer. Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Crediti Formativi: 4 Materiale Didattico: Dispensa
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI GARUDA MATWORK FOUNDATION / GARUDA BARRE / GARUDA DHARA (CHAIR) RILASCIATO DA GARUDA STUDIO DI LONDRA
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PERCORSO PILATES
Corso per la Qualifica di Istruttore di
PILATES MATWORK® BASIC
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI PILATES MATWORK® Fusione di tecniche ed esercizi, tradizionali e innovativi, del metodo pilates
Docenti responsabili del corso: E. CINELLI, G. MARONGIU, M. ALAMPI, L. RUGGERI, D. DE BARTOLOMEO, M. MANCA, S. SERGI SEDI E DATE GENOVA E. CINELLI 14-15 mag. - 28-29 mag. MESSINA M. ALAMPI 14-15 mag. - 28-29 mag. MILANO D. DE BARTOLOMEO 02-03 lug. - 09-10 lug. ROMA S. SERGI 18-19 giu. - 25-26 giu.
SESSIONI FULL-IMMERSION LIVORNO E. CINELLI dal 5 al 9 settembre RAVENNA E.CINELLI dal 16 al 20 luglio RAVENNA D. DE BARTOLOMEO dal 20 al 24 agosto
SINTESI DEL PROGRAMMA Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base • Laboratori di gruppo • Masterclass QUOTA: 490€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 265€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 265€ da versarsi entro 15 giorni prima del terzo week end di studio.
Risparmia il 10% della quota se ti iscrivi almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso REQUISITI RICHIESTI: Prima di iscriversi è necessario inviare il proprio curriculum sportivo a fif@fif.it Note: Il corso è a numero chiuso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www. idadance.com. Crediti Formativi: 6
MATERIALE DIDATTICO: Dispensa, DVD, E-learning TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI PILATES MATWORK® BASIC RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
Corso per la Qualifica di Istruttore di
PILATES MATWORK® ADVANCED
Tecniche e didattiche di livello avanzato per un insegnamento specializzato Docenti responsabili del corso: E. CINELLI, G. MARONGIU, M. ALAMPI, L. RUGGERI, D. DE BARTOLOMEO, M. MANCA, S. SERGI SEDI E DATE RAVENNA E. CINELLI 23-24 lug.
OLBIA G. MARONGIU 25-26 giu.
SINTESI DEL PROGRAMMA Masterclass e laboratori improntati sulle variazioni degli esercizi base e sullo studio di 10 nuovi esercizi avanzati. QUOTA: 260€ In un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso.
Risparmia il 10% della quota se ti iscrivi almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso REQUISITI RICHIESTI: essere in possesso del diploma di Pilates Matwork Base. Essere tesserati per l’anno in corso come soci insegnanti. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www. idadance.com. Crediti Formativi: 2
MATERIALE DIDATTICO: Dispensa TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI PILATES MATWORK® ADVANCED RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
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PERCORSO PILATES
Corso di REFORMER Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates Docente responsabile del corso: G. MARONGIU SEDI E DATE: CASERTA D. DE BARTOLOMEO 21-22 mag. - ROMA G. MARONGIU 18-19 giu. RAVENNA G. MARONGIU 07-08 lug. - RAVENNA D. DE BARTOLOMEO 01-02 set. SINTESI DEL PROGRAMMA Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici. QUOTA: 220€ in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso. REQUISITI RICHIESTI: essere in possesso del diploma di Pilates Livello Base. Essere tesserati per l’anno in corso come soci insegnanti. | MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. | Crediti formativi: 3
MATERIALE DIDATTICO: Dispensa, DVD TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI PILATES REFORMER RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
Corso di CADILLAC Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates Docente responsabile del corso: G. MARONGIU SEDI E DATE: MILANO G. MARONGIU 14-15 mag. SINTESI DEL PROGRAMMA Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici. QUOTA: 220€ in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso. REQUISITI RICHIESTI: essere in possesso del diploma di Pilates Livello Base, Pilates Advanced, Pilates Reformer. Essere tesserati per l’anno in corso come soci insegnanti. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www. idadance.com. | Crediti Formativi: 3
MATERIALE DIDATTICO: Dispensa, DVD TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI PILATES CADILLAC RICONOSCIUTO, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
MASTER DI SPECIALIZZAZIONE IN PILATES PILATES SPECIALIST TRAINING
PILATES PROPS
IL PILATES NELLA SUA FORMA PIÙ POSTURALE
Milano Roma Ravenna
11-12 giu. 11-12 giu. 27-28 lug.
L. Ruggeri E. Cinelli G. Marongiu
I PICCOLI ATTREZZI DEL METODO PILATES Arezzo Roma Vicenza Ravenna Ravenna
11-12 giu. 14-15 mag. 18-19 giu. 05-06 lug. 03-04 set.
S. Sergi L. Ruggeri D. De Bartolomeo G. Marongiu D. De Bartolomeo
PILATES SPECIAL LIFE FORM
LE TECNICHE DI PILATES APPLICATE IN GRAVIDANZA E TERZA ETÀ Firenze Milano Ravenna
18-19 giu. E. Cinelli 21-22 mag. E. Cinelli 25-26 lug. G. Marongiu
Sintesi del programma: Laboratori e masterclass con esercizi per principianti, intermedi e avanzati con relatici cueing tattici • Organizzazione delle schede di lavoro e valutazione posturale statica e dinamica
Sintesi del programma: Sintesi del programma Masterclass e laboratori sull’utilizzo di ring, roller, soft ball ed elastiband.
Sintesi del programma Valutazione dei cambiamenti morfologici ed esercizi connessi.
QUOTE D’ISCRIZIONE 220€| Crediti form.: 3 TITOLO RILASCIATO: Per gli insegnanti IDA regolarmente tesserati per l’anno in corso in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Training”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione.
QUOTE D’ISCRIZIONE 220€ | Crediti form.: 3 TITOLO RILASCIATO: Per gli insegnanti IDA regolarmente tesserati per l’anno in corso in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Props Specialist”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione.
QUOTE D’ISCRIZIONE 220€ | Crediti form.: 3 TITOLO RILASCIATO: Per gli insegnanti IDA regolarmente tesserati per l’anno in corso in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Special Life Form”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione.
I TITOLI RILASCIATI SONO RICONOSCIUTI, IN BASE A CONVENZIONE NAZIONALE, DA A.S.I., ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
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NOVITÀ
PERCORSO MONOTEMATICI Teorico-pratici
Leggi anche le interviste agli insegnanti a pag. 20. Maggiori informazioni su Campus a pag. 2
Lezioni teorico-pratiche per ballerini e insegnanti OVER 18.
PROPEDEUTICA. NUOVI PROTOCOLLI DI LAVORO PER I BIMBI DAL MODERN ALL’HIP HOP INSEGNANTI: ROBERTA BROGLIA e DANIELE BALDI
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 12 luglio 2016 Sintesi del programma Nel periodo prescolare iniziano i processi di sviluppo psicomotorio e cognitivi sufficienti per introdurre i primi rudimenti della danza nel bambino. Gli schemi corporei di base, le abilità motorie e le capacità coordinative sono le medesime in ogni stile di danza, le proposte didattiche quindi possono essere pedagogicamente le stesse variandone solo alcune caratteristiche. Il lavoro proposto in questa giornata sarà quindi dedicato a questi principi. Esercizi, sequenze, giochi didattici finalizzati alla propedeutica alla danza, dove per danza si intendono tutti gli stili (modern, hip hop, classica) mettendo in evidenza i principi fondamentali che dovrebbero guidare queste tipologie di lezioni.
PROGRESSIONE PEDAGOGICA NEL MODERN. GUIDA PRATICA ALLA COSTRUZIONE DELLE LEZIONI INSEGNANTI: ROBERTA BROGLIA e VIRGILIO PITZALIS
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 13 luglio 2016 Sintesi del programma I processi pedagogici sono dettati dalla programmazione del lavoro in base agli obiettivi, attraverso un percorso didattico gradualmente e progressivamente si arriva al prodotto finale. In questa giornata l’obiettivo è quello di proporre delle progressioni pedagogiche di esercizi attraverso la variazione di orientamento, di tempi musicali, di segmenti coinvolti e altro, in modo da ottenere in modo fluido e naturale un livello più alto di performance. Questo è un esercizio mentale per l’insegnante che così facendo riesce ad avere un range più ampio di programmazione non solo riferito al singolo corso ma bensì all’intero ciclo di studi.
YOGA...CHE DANZA E VOCE...CHE BALLA. LO YOGA APPLICATO ALLA DANZA INSEGNANTI: RITA VALBONESI e PATRIZIA BUZZONI
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 14 luglio 2016 Sintesi del programma Questo workshop ha come obiettivo preparare il corpo a vari livelli di ricerca, utilizzando la percezione, la creatività e varie tecniche. Le posizioni dello Yoga e le tecniche di body work che verranno utilizzate, con sequenze, sia a terra che in piedi, agiranno sul corpo in rapporto alla gravità, al respiro, partendo dall’esplorazione della colonna vertebrale e utilizzo del diaframma. Si ricercherà la loro funzionalità e sostegno sia nella dinamica che nello spazio. Il movimento nasce dall’esplorazione del proprio corpo nello spazio e l’uso della voce creerà un corpo consapevole che danza. La voce - che esprime, che imita, che comunica e accompagna il movimento - potrà amplificare il gesto e la danza in un gioco musicale e coreografico collettivo. La voce ci appartiene ed è espressione significativa del nostro essere; non è richiesta alcuna abilità vocale, ma la disponibilità ad esplorare e a vocalizzare giocando insieme.
COMPOSIZIONE COREOGRAFICA: DAL SINGOLO ALLA CORALITÀ INSEGNANTI: EMANUELA TAGLIAVIA e MASSIMO CIARELLA
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 15 luglio 2016 Sintesi del programma Il seminario è rivolto ai docenti e ai danzatori, che vogliono consolidare il rapporto tra corpo e suono. Dopo una lezione di tecnica contemporanea e lo studio di brevi sequenze per fissare gli elementi acquisiti, si lavorerà su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate. Dalla ricerca di un gesto all’elaborazione individuale di una struttura, al suo inserimento nello spazio e nel tempo, al lavoro corale, ascolto del proprio corpo, del gruppo, ma anche del suono. Non si tratta di un semplice accompagnamento musicale, ma di una continua interazione tra danzatore e musicista. Quota per il singolo percorso: €110 Quota scontata per l’iscrizione a più percorsi: €100 CAD. Quota riservata ai soli iscritti al Campus con Formula Open: €40 (la quota non è soggetta a ulteriori riduzioni) I Percorsi Monotematici sono a numero chiuso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
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A.A. 2016/2017
IDA BALLET
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SCUOLA PROFESSIONALE PER BALLERINI INDIRIZZO MODERN CONTEMPORANEO MILANO TITOLO RILASCIATO: Diploma di qualifica INSEGNANTI: Roberta Broglia: Modern Jazz e Pilates Virgilio Pitzalis: Modern Jazz Emanuela Tagliavia: Contemporaneo Federica Bagnera: Classico SEDE: AWDance School, Via Simone D’Orsenigo 27 DURATA DEL CORSO: Il corso è annuale. L’edizione 2016/2017 partirà in autunno 2016. Le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.30 e il sabato mattina dalle 10.00 alle 13.00.
SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un CV con foto a danza@idadance.com e partecipare ad un’audizione.
AUDIZIONI: Gli aspiranti allievi presenteranno agli insegnanti della scuola una coreografia di 2 minuti. Le audizioni si svolgono tutto l’anno a Milano presso AWDance School.**
**NUOVE AUDIZIONI Per l’anno 2016/2017 si svolgeranno speciali audizioni il 12 luglio 2016 a Ravenna, presso il Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2, dalle ore 11.00, nel corso di Campus Scuola Estiva di danza. Per iscriversi contattare la Segreteria IDA.
Segreteria Didattica I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2, Ravenna Tel. 054434124
danza@idadance.com Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com
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NOVITÀ
CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER DANZATORE CON SPECIALIZZAZIONE IN
COREOGRAFIA
RIF.PA 2015-1186/RA pr. 2 - Attività autorizzata con Provvedimento del Dirigente del Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali n. 2420 del 05/08/2015
TITOLO RILASCIATO
Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore riconosciuto a livello nazionale ed Europeo, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni
DIREZIONE ARTISTICA E COORDINAMENTO: Emanuela Tagliavia SEDE: RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DURATA: 300 ore. Il corso si svolge in 24 weekend. PRESENTAZIONE DEL CORSO: Venerdì 15 luglio 2016 con Emanuela Tagliavia TERMINE ISCRIZIONI: 10 giugno 2016 | INIZIO LEZIONI: ottobre 2016 | TERMINE LEZIONI: novembre 2017 Il corso mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Studi “La Torre”, Iscom E.R. e la Regione Emilia Romagna. Si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali ad altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti. INSEGNANTI E DISCIPLINE DANIELA BESTETTI: Lighting designer, tecnico e docente di illuminotecnica| Il gesto e la luce SILVIA BIDEGAIN: Danzatrice e coreografa | “Composer à la façon de…” EMANUELE DE CHECCHI: Docente di vocalità per attori e danzatori, cantante e performer | Anche la voce danza… PAOLO MOHOVIC: Danzatore e coreografo | Struttura e sensazione, il rigore della forma e l’umanità del gesto RENATA M. MOLINARI: Scrittrice, drammaturga e docente teatrale | Drammaturgie e parole per danzare DAVIDE MONTAGNA: Danzatore, coreografo e docente di contemporaneo | Il danzatore creativo: tecnica e composizione LAURA MORO: Danzatrice, coreografa e docente di ricerca coreografica | Nigedo-Albedo-Rubedo. Traccia metodologica per assoli LINDA RICCARDI: Scenografa e costumista | Elementi di scenografia ALESSIO MARIA ROMANO: Docente di movimento espressivo | Incontro con il sistema Laban/Bartenieff: vedere attraverso il movimento EMANUELA TAGLIAVIA: Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea | Dal singolo alla coralità: tecnica e composizione GIAMPAOLO TESTONI: Compositore italiano | Dal suono al movimento, ispirazione nella consapevolezza delle scelte musicali CARMELO ANTONIO ZAPPARRATA: Giornalista e critico di danza | Coreo-grafare: estetiche del movimento e tecniche del corpo nel ‘900 PRE-REQUISITI Per accedere al corso sono necessari i seguenti prerequisiti: essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di: certificazioni o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici ; conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo; conoscere gli elementi base dell’ambiente windows: fogli elettronici, testi, immagini. QUALIFICA Al termine di ciascun corso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE DI DANZATORE RILASCIATO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E RICONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO. INFORMAZIONI I corsi sono a numero chiuso e sono rivolti a persone con almeno 18 anni di età in possesso di diploma di scuola media superiore. L’ammissione al corso avviene per selezione, previo l’invio di un curriculum vitae. È prevista la possibilità di riconoscere crediti formativi a coloro che porteranno attestati di frequenza a corsi di formazione pertinenti con le materie trattate. REFERENTI: dott.ssa Elena Baldisserri - mail: formazione@cslatorre.it dott.ssa Chiara Brighi - mail: danza@idadance.com Per maggiori informazioni contattare Centro Studi La Torre: tel. 0544 34124 o visitare il sito www.idadance.com COSTO: €2.500 (esclusa la tassa d’esame) con possibilità di pagamento rateizzato
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NOVITÀ
CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER DANZATORE CON SPECIALIZZAZIONE ALL’INSEGNAMENTO DELLA
DANZA CLASSICA
RIF.PA 2015-1186/RA pr. 1 - Attività autorizzata con Provvedimento del Dirigente del Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali n. 2420 del 05/08/2015
TITOLO RILASCIATO
Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore riconosciuto a livello nazionale ed Europeo, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni
SEDE: RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DURATA: 300 ore. Il corso si svolge in 17 weekend più 60 ore di formazione in situazione. TERMINE ISCRIZIONI: 30 settembre 2016 | INIZIO LEZIONI: 15 ottobre 2016 | TERMINE LEZIONI: febbraio 2018 Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 13/14 anni. Questo percorso si rivolge sia agli insegnanti alle prime esperienze, sia ad allievi che hanno completato la formazioni in enti lirici o privati. Ma anche a docenti che sono già attivi nelle scuole e che vogliono rinfrescare o rafforzare il proprio percorso. DISCIPLINE Strutturare una lezione di danza classica: propedeutica, sbarra, centro, allegro, punte/tecnica maschile. Sbarra a terra: si analizzano nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Stretching dinamico e statico: fornisce gli elementi per imparare a favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocata da un allenamento intensivo. Propedeutica: si forniscono le conoscenze teoriche e gli strumenti tecnici per l’apprendimento dei programmi. L’obiettivo è quello di dare le basi specifiche per l’esplorazione del corpo, dello spazio, della respirazione, del peso, del suono e del ritmo, del campo visivo e dell’energia. Danzare contatto per bambini: un lavoro sul corpo, che utilizza elementi sia della danza sia delle tecniche posturali pensato appositamente per i più piccoli. Discipline teoriche: Storia dello spettacolo e della danza; Storia della scenografia e del costume; Sicurezza sul lavoro; Organizzazione aziendale; Normativa contrattualistica e previdenziale e Formazione in situazioni che riproducono i processi e le attività lavorative. PRE-REQUISITI Per accedere al corso sono necessari i seguenti prerequisiti: essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di: certificazioni o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici ; conoscere i passi fondamentali della danza classica; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo; conoscere gli elementi base dell’ambiente windows: fogli elettronici, testi, immagini. QUALIFICA Al termine di ciascun corso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE DI DANZATORE RILASCIATO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E RICONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO. INFORMAZIONI I corsi sono a numero chiuso e sono rivolti a persone con almeno 18 anni di età in possesso di diploma di scuola media superiore. L’ammissione al corso avviene previo l’invio del curriculum vitae indicando le proprie esperienze nella danza (corsi di formazioni, stage, esperienze lavorative) e previo superamento di una prova attitudinale che consiste nella partecipazione ad una lezione di un’ora e trenta di livello base. È prevista la possibilità di riconoscere crediti formativi a coloro che porteranno attestati di frequenza a corsi di formazione pertinenti con le materie trattate. REFERENTI: dott.ssa Elena Baldisserri - mail: formazione@cslatorre.it dott.ssa Chiara Brighi - mail: danza@idadance.com Per maggiori informazioni contattare Centro Studi La Torre: tel. 0544 34124 o visitare il sito www.idadance.com COSTO: €2.500 (esclusa la tassa d’esame) con possibilità di pagamento rateizzato
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seminario di discipline olistiche 26/27/28 AGOSTO 2016 • CASA DEL TIBET VOTIGNO DI CANOSSA (RE)
Alla scoperta dei Chakra Da tre anni il ritiro Mantra è un appuntamento di studio e approfondimento incentrato sulle discipline olistiche. L’edizione 2016 sarà principalmente incentrata sui chakra che, secondo la tradizione yoga, sono i centri dell’energia vitale e della coscienza all’interno del corpo umano. Perché un seminario sui chakra? Perché essi rappresentano le porte di accesso per la corrente energetica e vitale del nostro corpo psichico. Sono in comunione con determinati organi e certe zone del corpo e forniscono la forza necessaria per il loro funzionamento. Durante le tre giornate, i docenti dello staff SIO e qualificati ospiti garantiscono un’esperienza ricca di momenti di confronto e aggiornamento, dove l’esperienza full immersion permette di assimilare tutti gli insegnamenti senza dispersione, come un flusso continuo, a stretto contatto con la natura.
SEDE
DOCENTI E OSPITI
RITA BABINI
RITA VALBONES I
DONAT O DE BARTO LOMEO
Insegnante di yoga TdR, Osteopata, posturologa Insegnante di yoga e insegnante di yoga e pilates
RINO AURO MA STROM
GIULIANO BOCCALI
Osteopata D.O.M.R.O.I. Professore di Indologia, Posturologo e Chinesiologo lingua e letteratura sanscrita
QUOTA € 345 Mantra si svolge in un luogo unico e speciale, immerso nel verde: la Casa del Tibet di Votigno di Canossa (RE), inaugurata nel 1990 dal Dalai Lama. Un suggestivo piccolo borgo, ristrutturato e recuperato da artigiani e volontari provenienti da tutto il mondo, che sarà a disposizione dei partecipanti con ampie sale attrezzate per la pratica e la meditazione. Un modo per purificare lo spirito, ma anche il corpo grazie a proposte di cucina vegetariana per tutte e tre le giornate. 36
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La quota è comprensiva di vitto e alloggio, dal pranzo di venerdì 26 agosto fino al pranzo di domenica 28 agosto, attività come da programma e un esclusivo omaggio ai partecipanti. Le quote non sono soggette a sconti e verranno maggiorate dopo il 1°luglio di €50. Il seminario è a numero chiuso.
MODALITÀ D’ISCRIZIONE.
L’iscrizione comporta automaticamente l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su
www.scuolaitalianaolistica.it
*NOTA: Il menù proposto è vegetariano classico; vi preghiamo di comunicarci eventuali intolleranze alimentari o se siete vegani
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SAHASRARA CHAKRA
È localizzato al di sopra della sushumna (l’energia che corre lungo la colonna vertebrale); qualche maestro specifica nel mezzo del cervello, qualche altro dice subito sotto il brahmarandhra, l’apertura di Brahma, il varco attraverso cui l’anima individuale può congiungersi con lo Spirito Supremo, mentre altri lo collocano subito sopra di questo. Sahasrara appare come un loto di colore bianco dai luminosi filamenti, con «mille petali» in cui sono inscritte tutte e cinquanta le lettere dell’alfabeto sanscrito ripetute 20 volte. La coscienza universale è la funzione psicologica ad esso associata.
ANJA CHAKRA
È localizzato tra le sopracciglia, in mezzo alla fronte, sopra la radice del naso, nella posizione del terzo occhio. Ajna, è il chakra «dove si realizza il comando». Per alcuni maestri il chakra si visualizza di colore viola (il colore della meditazione). Seguendo sempre la struttura proposta dal Samkhya, che vede associati i cinque elementi fondamentali dell’universo, terra, acqua, fuoco, aria ed etere/spazio, con i primi cinque chakra, in questo ritroviamo la dimensione mentale sottile.
VISHUDDHA CHAKRA
È localizzato nella gola ed è chiamato «il purissimo» poiché ormai lo yogin nel suo cammino di ascesa e di riattivazione dei chakra si è purificato. L’organo di senso rapportato al Vishuddha è l’orecchio, sede dell’udito, mentre l’organo di azione è la bocca. L’elemento che lo rappresenta è l’etere (anche nel senso di spazio). La caratteristica principale di questo chakra è il “vuoto”, per cui la concentrazione operata sul vishuddha realizza il “vuoto”.
ANAHATA CHAKRA
È localizzato nel cuore “ed è il luogo dove il suono risuona senza percussione”. L’organo di senso rapportato ad Anahata è la pelle, sede del tatto. In questo chakra tutte le dualità, che la manifestazione produce, sono in perfetto e stabile equilibrio: il maschile e il femminile, il cielo e la terra, lo spirito e la materia, il mentale e il fisico, gli istinti e la ragione, la natura celeste e quella terrestre: ogni coppia di contrari può trovare in questo luogo la sua compenetrazione. Fisiologicamente troviamo qui riunite le tre funzioni vitali per eccellenza: cardiaca, respiratoria, immunitaria.
MANIPURA CHAKRA
È localizzato nella zona dell’ombelico e l’elemento correlato è il fuoco. L’organo di senso rapportato al manipura sono gli occhi, sede della vista, mentre l’organo di azione è l’ano, cioè l’apparato escretore (comunque connesso anche con muladhara) che provvede a convogliare verso il basso le scorie prodotte dal processo di trasformazione e assimilazione che il fuoco compie. La caratteristica principale di questo chakra è il calore (fuoco).
SWADHISTHANA CHAKRA
È situato, nell’uomo, alla radice del pene e nella donna a livello della cervice uterina. Il suo nome in sanscritto significa “collocato nel proprio posto”. La medicina cinese attribuisce al rene, organo centrale di questo apparato, il significato di organo dell’ energia ancestrale, cioè dell’energia «originaria» che permette la vita dell’organismo.
MULADHARA CHAKRA
È localizzato al centro del perineo tra l’ano e i genitali ed è qui che si trova l’accesso della sushumna, impedito da Kundalini (l’energia simboleggiata da un serpente assopito). La caratteristica principale di questo chakra è la durezza, per cui la concentrazione operata su muladhara favorisce il rafforzamento e la stabilità.
PROGRAMMA
N.B. Il programma può subire variazioni. Aggiornamenti su www.fif.it e www.scuolaitalianaolistica.it
Venerdi 26 agosto
Sabato 27 agosto
13.00
Pranzo*
7.00 8.00
14.45 15.15
Rita Valbonesi Introduzione: i collegamenti fra Chakra, ormoni e plessi nervosi.
15.15 15.30
Domenica 28 agosto
Rita Babini Meditazione all’alba
7.00
8.30
Colazione*
8.00 9.00
Rita Valbonesi, Rita Babini, Donato De Bartolomeo Presentazione
9.30 10.45
Donato De Bartolomeo Anahata Chakra
9.00 10.30
Rino Mastromauro La realtà dei Chakra attraverso la fisica quantistica
15.30 16.45
Donato De Bartolomeo Muladhara Chakra
11.00 13.00
Giuliano Boccali Mito e Fiaba nell’India Tradizionale
10.30 11.45
Rino Mastromauro Dinamica dei Chakra in Stato Alfa
17.00 18.15
Rita Babini Swadhisthana Chakra
13.00 14.30
Pranzo*
12.00 13.00
Rita Babini Sahasrara Chakra
18.30 19.45
Rita Valbonesi Manipura Chakra
15.00 16.15
Rita Babini Vishuddha Chakra
13.30
Pranzo*
20.30
Cena*
16.30 17.45
Rita Valbonesi Anja Chakra
21.30
Tisana e Racconto intorno al fuoco
Colazione* Rita Valbonesi, Rita Babini, Donato De Bartolomeo
Corpo Respiro ...Energia Il corpo e il respiro sono le “chiavi musicali “ per il fluire dell’energia
18.30 FUORI PROGRAMMA (OPZIONALE)
Yoga per la Corsa, una diversa forma di meditazione in movimento 20.00
Cena*
21.00
Coloriamo i Mandala dei Chakra
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INFORMAZIONI GENERALI PER L’ISCRIZIONE AI CORSI Per ogni informazione la nostra segreteria è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 18,00 al numero telefonico 0544 34124. Il regolamento, la cedola d’iscrizione ai corsi e le cedole di affiliazione si possono scaricare sul sito www.idadance.com.
MODALITÀ D’ISCRIZIONE
Per effettuare l’iscrizione ai corsi, seminari o stage è necessario scaricare, compilare e firmare in ogni sua parte la cedola d’iscrizione. È obbligatorio compilare e firmare anche il “Modulo A” con i dati del partecipante. La cedola va inviata, unitamente alla copia della ricevuta del versamento, alla segreteria organizzativa: • Centro Studi La Torre srl, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna • oppure via fax allo 0544 34752 • o via e-mail danza@idadance.com L’iscrizione e/o il pagamento comporta automaticamente l’accettazione del regolamento. Tutte le somme versate saranno considerate a titolo di caparra. La regolare documentazione fiscale sarà emessa al termine del servizio.
MODALITÀ DI PAGAMENTO
Le quote devono essere versate tramite: • Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l.- via P. Costa 2 - 48121 Ravenna • Assegno bancario non trasferibile intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l. (allegare copia documento d’identità) • Versamento su C/C postale n°11233483 intestato a Centro Studi La Torre srl - via P. Costa 2 - 48121 Ravenna • Bonifico sull’IBAN: IT30Z0760113100000011233483 BANCOPOSTA – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl • Bonifico sull’IBAN: IT35D0103013100000000898904 - SWIFT/BIC: PASCITMMRAV – BANCA: MONTE DEI PASCHI DI SIENA AG.7 Ravenna P.zza Kennedy 7 – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl • Pagamento on line (carta di credito, paypal) su www.idadance.com NOTA: Per i pagamenti con assegno bancario, l’originale deve arrivare in sede 15 gg. prima dell’inizio del corso/seminari/stage/ecc. Si informa che fino a quando non sarà pervenuto l’originale non viene registrata l’iscrizione. In ogni forma di pagamento specificare nella causale a cosa ci si iscrive (indicando data, città, iniziativa, nome corsista).
AFFILIAZIONE I.D.A. È possibile affiliarsi all’International Dance Association con una delle quattro modalità di seguito descritte. Le cedole di affiliazione sono disponibili sul sito web www.idadance.com. Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: affiliazioni@idadance.com
SOCIO EFFETTIVO QUOTA: €10 Comprende: • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli eventi I.D.A. • Iscrizioni I.D.A 2016/2017 • Abbonamento alla rivista Expression *Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza. SOCIO PRATICANTE QUOTA: €40 Comprende: • Tessera a.a. 2016/2017 • T-Shirt I.D.A • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 10% sulle quote di partecipazione agli stage I.D.A • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli stage I.D.A., validità dal 01/09/2016 al 31/08/2017 *Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza AFFILIAZIONE I.D.A. SCUOLE DI DANZA (affiliazione anno 2016/2017) QUOTA: €200 Comprende: • Tessera I.D.A. a.a. 2016/2017 • T-Shirt ufficiale I.D.A • Attestato Scuola di danza Affiliata I.D.A • Partecipazione gratuita ai convegni di Danza e Management e Medicina della danza per il titolare • Possibilità, per il titolare della Scuola di danza, di frequentare i corsi I.D.A senza versare la quota di socio praticante e di affiliarsi come socio insegnante versando la quota di € 100 anziché € 140 • Abbonamento alla rivista Expression • Possibilità di ospitare iniziative I.D.A ed esami di livello del percorso formativo I.D.A. • Invio, su richiesta, dei nominativi degli insegnanti diplomatisi nelle aree di appartenenza • Diritto di utilizzare il Servizi e vantaggi riservati alle a.s.d. previa compilazione ed invio a IDA del modulo di iscrizione all’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI: * Esenzione fiscale attività sportive ed istituzionali svolte verso gli associati, gli iscritti ed i partecipanti (art. 148 Del Tuir comma 1 e 3 e circ. Min. Finanze 124/e/98) solo per associazioni regolarmente costituite * Esenzione fiscale bar sociale (art. 148 Del Tuir comma 5 e circ. Min. Finanze 124/e/98) - solo per associazioni di promozione sociale regolarmente costituite * Assicurazione infortuni invalidità permanente e morte per i componenti del Consiglio Direttivo (max 3 persone) e assicurazione sull’impianto * Polizza tutela legale (per maggiori informazioni: centriassociati@fif.it) * Possibilità di assicurare contro gli infortuni, a tariffe age-
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DANCE ACADEMY
volatissime, i clienti/soci della Scuola * Convenzione SIAE per sconti nei pagamenti dei compensi su diritti musicali per diffusioni nelle attività di allenamento, gare, manifestazioni, feste e per tutte le attività socio culturali * Agevolazioni sull’imposta delle insegne indipendentemente dalle dimensioni * Riduzioni delle tasse sulla pubblicità * Applicazione della normativa sui compensi erogabili per prestazioni sportive dilettantistiche agli istruttori o che partecipano all’attività sportiva con i benefici della legge 342/2000, art. 37 (Dpr 22/12/86 n. 917 Art. 81 Comma 1 lettera m art. 83 Comma 2) fino a €7.500,00 per un anno in esenzione di imposte (anche irap), ritenute d’acconto; solo per attività sportive ed associazioni o società regolarmente costituite ed in regola con l’art. 90 della
SOCIO INSEGNANTE QUOTA: €140 Comprende: • Tessera a.a. 2016/2017 • T-Shirt I.D.A. • Omaggio I.D.A. • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione ai seminari dell’ I.D.A • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione agli stage e convegni I.D.A • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo DANCE SHOP (www. dance-shop.it) • Inserimento del proprio nominativo negli elenchi insegnanti inviati a palestre e scuole di danza • Inserimento nell’albo insegnanti sul sito della I.D.A. • Assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile che copre l’attività di danza nel periodo 01/09/2016 al 31/08/2017. *Possono tesserarsi in questa categoria i diplomati I.D.A e tutti coloro che operano nella danza come insegnanti. marchio I.D.A con la dicitura “Scuola Affiliata I.D.A” • Patrocinio I.D.A per iniziative organizzate dalla Scuola (previa visione e accettazione del programma da parte di I.D.A) • Sconto del 20% su seminari e stage I.D.A per il titolare della Scuola • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo “Dance Shop” • Inserimento della Scuola nell’Annuario della danza sul sito I.D.A.• Presentazione della Scuola e/o spazio gratuito sulla rivista “Expression” per la promozione di iniziative della Scuola (stage, saggi, ecc...)• Buono di €50 da spendere nelle iniziative I.D.A. • Link del sito internet della Scuola sul sito www.idadance.com (previo invio dell’indirizzo a centriassociati@fif.it). È obbligatorio l’invio dell’autorizzazione firmata. *Possono iscriversi come “Scuola Affiliata” le Scuole di danza che vogliono entrare a far parte di un importante network nazionale. Finanziaria 2003 * Applicabilità ad attività commerciali quali: vendita di abbigliamento sportivo, pubblicità, sponsorizzazioni; del regime agevolato previsto dalla legge 398/91 (iva al 50% calcolo imposte solo sul 3% del fatturato) * Consulenza on line giuridico-fiscale * Riduzione della tassa sui rifiuti sulle superfici utilizzate per le attività sportive (calcolo residuo solo per le aree dedicate agli spazi sociali, agli spogliatoi e alla segreterie) * Esenzione dall’imposta dei rimborsi spese vitto, alloggio, trasporti, di rappresentanza, a piè di lista e delle organizzazioni di eventi sportivi * Agevolazioni del credito sportivo per acquisizione, costruzione o ristrutturazione di un centro sportivo * Possibilità di ottenere dagli enti locali contributi per le manifestazioni sportive
* Esenzione del pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti sulle quote ed i contributi associativi (legge 383/2000) * Possibilità di detrazione dal reddito delle persone fisiche delle iscrizioni e abbonamenti per i figli minori (5 - 18 anni) alle a.S.D. fino a €210,00 annue (comma 319 legge 27/12/2006 n. 296) * Possibilità di ottenere sponsorizzazioni dalle aziende fino all’importo di € 200.000,00 come spese di pubblicità e quindi totalmente deducibili dal reddito di impresa * Possibilità di ottenere dalle persone fisiche contributi in denaro fino a €1.500,00 deducibili dal reddito dell’erogante * Agevolazioni nell’affidamento in gestione degli impianti pubblici e delle palestre, aree di gioco ed impianti sportivi scolastici (legge 289/2002, art. 90 Commi 25 e 26)
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ESAMI DI LIVELLO DIRETTAMENTE NELLE SEDI CON RILASCIO DI ATTESTATO
CLASSICO
Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.
Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola.
HIP HOP
• Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formativo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:
LIVELLI
CLASSICO
MODERN JAZZ CONTEMPORANEO
HIP HOP
La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)
La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)
La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)
NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno. Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione.
ESAMI
Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Base: €35 Intermedio: €45 Avanzato: €60 Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Principiante: €35 Principiante/Intermedio: €35 Intermedio/Avanzato: €45
BORSE DI STUDIO
La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre e la richiesta di esami dovrà pervenire ad IDA entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria si riserverà di accettare o meno gli esami con una penale di €50. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata.
AGGIORNAMENTO DIDATTICO Riservato agli insegnanti di classico, modern jazz e contemporaneo Nell’ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, l’IDA promuove - nel periodo estivo – un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire le lezioni organizzate nella sede IDA, al Centro Studi “La Torre” di Ravenna, nei mesi estivi al termine dell’anno accademico. L’aggiornamento, tenuto dai docenti IDA, è previsto in tre delle discipline della danza protagoniste del percorso formativo IDA: il classico, il modern jazz e il contemporaneo. L’aggiornamento didattico è rivolto, non solo a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA, ma anche a tutti i diplomati IDA dei corsi di modern jazz e contemporaneo. NUOVI PERCORSI MONOTEMATICI TEORICO-PRATICI a Ravenna il 12, 13, 14 e 15 luglio 2016. Maggiori informazioni a pag. 32
Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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RUBRICA
LE SCUOLE AFFILIATE I.D.A.
Competenza e creatività per insegnare ed educare alla danza Presentazione dei centri associati I.D.A.
ART DANCE ACADEMY Frascati (Roma)
Direzione artistica: Valentina Valeri Aperta nell’ottobre 2015, l’Art Dance Academy di Frascati è frutto dell’entusiasmo e della passione per la danza di Valentina Valeri che ha finalmente ‘coronato’ il sogno di una scuola tutta sua. Si è avvicinata al classico a sei anni e non ha più smesso: dopo essersi formata all’interno di una scuola privata per anni, si è iscritta all’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove si è diplomata in 1° e 2° livello, con il massimo dei voti, in “Discipline e Arti coreutiche”. Un percorso di ben cinque anni che le ha garantito la giusta formazione tant’è che, dopo aver insegnato per quattro anni in un centro di Frascati,
è riuscita a mettersi in proprio. La sua specializzazione è la danza classica che insegna a bambine dai quattro anni in su e a ragazze fino ai 18 anni. «L’obiettivo – afferma Valentina Valeri – è di aiutarle a crescere, offrendo loro i giusti stimoli. Ciò che più mi preme è appassionarle alla danza gradualmente, facendo quindi prevalere l’aspetto educativo su quello competitivo. Troppe bambine finiscono infatti col stancarsi perché spinte da genitori troppo ansiosi di vederle primeggiare. Ma questo non è lo scopo principale della danza che deve essere prima di tutto divertimento, a qualsiasi età, e qualsiasi sia il proprio livello».
Tra i corsi, Art Dance Academy annovera anche l’originale “Ri-Dance”, rivolto ad adulti, che trae spunto da alcuni principi della danza classica e dello yoga per favorire un corretto allineamento posturale e la giusta respirazione. Tra i progetti futuri, da annoverare la possibilità di far partecipare le allieve a concorsi ed eventi di danza.
AREA 111 Imola (Bologna) Direzione artistica: Stefania Buscemi Area 111 è una dinamica scuola di danza, fortemente voluta da Stefania Buscemi, che l’ha aperta cinque anni fa. «L’intenzione – afferma la titolare – era di portare la danza a Imola, località molto attiva ma carente nel settore per la cronica mancanza di sedi e di docenti in grado di portare gli allievi a un alto livello. Un problema che, a suo tempo, avevo vissuto sulla mia pelle, considerando che è qui che ho mosso i miei primi passi. Ho la danza nel sangue, ed è da quando ero un bambina che sognavo di creare un centro 42
EXPRESSION DANCE MAGAZINE
tutto mio, con un bel team di insegnanti». Ed è proprio su questo che punta Area 111, sulla qualità dei docenti, provenienti un po’ da tutta la regione, nonché sulla varietà di discipline che sono via via aumentate con il passare del tempo. Alle discipline più tradizionali quali il classico, il moderno, il contemporaneo e l’hip hop, si sono aggiunte oggi il flamenco, il country, la salsa cubana e portoricana, la danza africana. In definitiva, la danza a 360 gradi, in grado di soddisfare gli interessi e i gusti di bambini, ragazzi e adulti. In
più, sono proposti corsi speciali, per esempio rivolti alle donne in gravidanza, alle mamme o alle donne appassionate di fitness. Numerose le attività proposte durante l’anno per consentire ai ragazzi di studiare e perfezionarsi anche con docenti ospiti. «Per stimolare gli allievi – aggiunge Stefania Buscemi -, li invitiamo a partecipare a stage, concorsi e gare. Di recente ci siamo affiliati all’IDA – International Dance Association, con cui desideriamo collaborare sempre di più per una migliore formazione dei giovani».
P.G.S. DON BOSCO TRAPANI Trapani Direzione artistica: Caterina Coppola La scuola P.G.S. Don Bosco Trapani è una bella realtà della danza in Sicilia. Fondato nel 2011, su iniziativa del presidente Giuseppe Virzi, il centro propone corsi di danza classica, moderna e hip hop per bambini dai tre anni in su. Non mancano inoltre corsi per adulti di ginnastica dolce (anche per la terza età), di fitness e di musical. «Ci piace stimolare le diverse propensioni degli allievi – afferma la direttrice artistica Caterina Coppola che è anche docente di moderno -. Ognuno di loro deve infatti trovare la propria dimensione,
lo stile che più di adatta alle proprie qualità. Di recente abbiamo avviato un bel progetto sul musical, in collaborazione con un nuovo docente di recitazione, per consentire ai ragazzi di cimentarsi in più arti. Questo è il motivo per cui, per il saggio di fine anno, scegliamo sempre un titolo conosciuto dai ragazzi e dal grande pubblico. Quest’anno è stata la volta di “Peter Pan” che abbiamo portato nel teatro
della città, mentre gli anni scorsi abbiamo lavorato anche a un musical sulla vita di Domenico Modugno che è molto piaciuto anche ai genitori dei ragazzi». Pur fresca di ‘apertura’, la scuola ha già saputo suscitare l’interesse e la curiosità di tanti giovani.
DAF Time di Bollate (Milano) Direzione artistica: Daniela Angioni DAF Time nasce nel 2015 in seguito all’avvicinamento della scuola Tempo di Danza, attiva nel territorio milanese sin dal 2000, con le arti marziali. La scuola ha un offerta di corsi molto ampia, suddivisi tra danza, arti marziali e fitness. La direzione tecnica e artistica della danza è affidata a Daniela Angioni, con alle spalle oltre trent’anni anni passati calcando i palcoscenici, come ballerina prima e come insegnante ora, e ancora disposta a mettersi in gioco con aggiornamenti e stage internazionali tenuti da
docenti di alta professionalità. I corsi proposti variano da danza classica e modern jazz, senza dimenticare hip hop e break-dance, danza del ventre e acro-dance. Oltre al saggio di fine anno ed agli esami di livello, la scuola partecipa a esibizioni sul territorio, e anche a originali flash mob, per aiutare gli allievi a instaurare una complicità con i palcoscenici. Spazio anche agli adulti, con i corsi di Pilates, zumba, Jump Fitness, Real Ball, ma anche di ginnastica per la terza età, con esercizi più dolci specificatamente pensati
per un pubblico più adulto. Il maestro Claudio di Cristino, cintura nera 4° dan, è invece il riferimento per l’insegnamento del judo e per i corsi di difesa personale. La scuola propone e organizza stage ed esibizioni, per creare opportunità di crescita ai suoi allievi e come approcciarsi alle varie discipline sia a livello amatoriale che professionale, stando attenti a creare armonia e collaborazione.
NEWS
ANGELI SULLE PUNTE L’anno accademico si chiude con un saggio-spettacolo e un laboratorio alla scuola Angeli sulle Punte di Dairago (Milano), diretta da Eleonora Burgsthaler. È in programma per l’11 e il 12 giugno, al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio (Varese), “The Rhythm is music”, un lavoro che celebra la bellezza dell’arte e della musica dagli anni Settanta ai Novanta, rispolverando per l’occasione i più noti musical e film di danza. La storia prende il via da un vecchio baule che conserva cd e vinili… Il messaggio è chiaro: “A volte andare troppo avanti sul futuro, si perdono i valori che contano”. Da segnalare anche che il centro promuove in estate un originale laboratorio propedeutico-artistico, a base di danza, musica e teatro, rivolto ai bambini. L’obiettivo è di stimolare i più piccoli, scoprendo il loro talento più spiccato, con un excursus nelle varie arti. In occasione delle varie iniziative, la scuola da tempo raccoglie fondi da destinare alla ricerca sulla malattia dei cosiddetti Bambini Farfalla. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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IDA
social community a cura di Sara Baraccani
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#expressionIDA2016 Ogni anno il concorso Expression ci arricchisce di nuove emozioni, quest’anno a Firenze erano presenti 2500 ballerini provenienti da tutte le parti del mondo e uniti da una grande passione: la danza. L’hashtag ufficiale con cui abbiamo chiesto a tutti di condividere foto e video su Instagram era #expressionIDA2016 e per voi abbiamo fatto una piccola selezione.
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Ballare, vincere l’aria sul suo terreno
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SHORT VERSION
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L’ANGOLO DELL’ESPERTO di Luca M attona i – C o nsule nz a fisca le e am m inis t r at i v a
La cer tific a z io ne d e gli ing r e s s i a g li s p e t t a c o li d i d a nza Il decr eto le gislati vo N. 60 del 1999 pr e vede c he l’en te or g anizzator e cer tific hi i cor rispetti vi per l’ingr esso del pub blico a sa g gi di danza o r asse gne/spetta coli, a mezzo di a ppar ecc hi idonei di tipo elettr onico denominati misur atori fiscali o biglietterie auto matizzate. La lor o funzione è quella di rilasciar e una sor ta di scontrino fisca le per l’ingr esso di o gni spettator e. A tale ob bligo non sotto stanno, invece, le scuole di danza costituite come associazioni spor ti ve di lettantistic he riconosciute dal Coni, dalle Feder azioni e da gli Enti di Pr omozione (per esempio Asi) c he pos sono continuar e a cer tifi car e gli ingr essi alle sole manifestazioni spor ti ve con semplici biglietti o a b bona menti contr asse gnati dalla Siae (e venti spor ti vi per assister e ai quali il pub bli co pa g a un biglietto). L’a ge volazione si a pplica, però, solo a gli e venti e alle manifestazioni spor ti ve dilettantistic he: per gli e venti a car atter e cultu r ale, quindi, la cer tifica zione dei cor rispetti vi a mezzo dei misur atori fiscali r esta, invece, ob blig ato ria a meno c he l’ente non a b bia un volume di af f ari commer ciale inferior e o uguale a 25.822,54 eur o. In tal caso, inf atti, anc he gli accessi alle atti vità spettacolistic he di tipo cultur ale potr anno esser e
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
documentati con biglietti o a b bonamenti contr asse gnati dalla Siae (e senza ob bligo, per tanto, dell’installazione dei misur atori fiscali). I titoli d’ingr esso al sa g gio o spettacolo di danza de vono esser e costituiti da almeno due sezioni e ripor tar e numer o di serie, cate goria di posto, am montar e del cor rispetti vo, cor rispetti vo per l’e ventuale pr e vendita e tipolo gia (in ter o, ridotto o gr atuito). Le due sezioni del titolo sono se par ate al momento dell’ingr esso e sono conser v ate per tutta la dur ata dello spettacolo, una dall’or g anizzator e e l’altr a dallo spettator e. Ogni nuov a dotazione di titoli d’ingr esso e di a b bonamenti, e le e ventuali inte gr azioni, sono cer tificate dalla Siae. Le movimentazioni dei titoli e de gli a b bonamenti sono an notate su a ppositi pr ospetti, a numer azione pr o gr essi v a, per ciascun eser cizio socia le, i cui modelli sono stati a ppr ov ati con pr ovvedimen to del dir ettor e dell’Agenzia delle Entr ate del 22 novem br e 2002: - modello SD/1: pr ospet to rie pilo g ati vo dei titoli di ingr esso rilasciati per ciascuna manifestazione - modello SD/2: pr ospetto de gli a b bonamenti rilasciati nel mese) - modello SD/3: pr ospetto annuale delle rimanenze dei titoli di ingr esso e de gli
a b bonamenti in carico). I cor rispetti vi delle oper a zioni non accessorie – quali la somministr azione di ali menti e be v ande -, ef fet tuate nel cor so dell’e vento, sono cer tificati mediante rice vuta fiscale o scontrino fiscale, ai sensi d el de cr eto del Pr esidente della Re pub blica n. 696 del 1996. La tenuta dei suddetti pr o spetti non compor ta il venir meno a gli ob blighi conta bili pr e visti dalla le g ge: quindi, le ASD c he hanno optato per il r e gime fiscale a ge volato secondo la le g ge n. 398 del 1991 de vono annotar e i pr oventi deri v anti dal la vendita di biglietti e/o a b bonamenti per l’ingr esso a manifestazioni spor ti ve nel Rendiconto Economico Annuale, nella sezione de dicata alle entr ate di natur a commer ciale.
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DANCE UP
MICHAEL D’ADAMIO E CRISTINA DI PAOLO DANZANO AL MAR DI RAVENNA
2016
Due ex allievi dell’IDA Ballet Academy, Michael D’Adamio e Cristina Di Paolo, sono stati protagonisti della seconda edizione di #InvasioniDigitali al Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, lo scorso 23 aprile. Per l’occasione, D’Adamio – ormai avviato alla carriera di coreografo oltre che di ballerino-insegnante – ha creato una performance artistica di danza di venti minuti, intitolata “La seduzione dell’antico”, in omaggio all’omonima mostra temporanea dedicata all’arte del Novecento “Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto”. Un momento che ha sancito anche il debutto ufficiale di “Vere Sustanze”, gruppo sperimentale di giovani studenti amatoriali nato proprio su iniziativa di D’Adamio e Di Paolo, di cui fanno parte anche Cecilia Franceschelli, Virginia Rossi e Michela Benzoni. «Così come Dante definisce le vere e profonde anime – spiega D’Adamio -,Vere Sustanze nasce con lo scopo di stimolare giovani allievi attraverso spettacoli e percorsi alternativi. Un modo per alimentare la passione per la danza, favorendo al contempo l’avvicinamento a un mondo professionale. Non c’è la presunzione di essere una compagnia, ma la volontà di creare differenti gruppi di lavoro in base alle occasioni che si presenteranno». Da qualche anno, D’Adamio è impegnato nell’ensemble di danzatori del Ravenna Festival e, in luglio, sarà in tour in Finlandia con il riadattamento dell’opera lirica “Macbeth” per la regia di Cristina Mazzavillani Muti, mentre dal prossimo settembre fino a febbraio 2017, sarà in tournée con “Mimi è una civetta” (musical tratto dalla “Bohème” di Vuoi saperne di più Puccini) per la regia e coreografia sull’IDA Ballet Academy? di Greg Ganakas. Foto di Dario Bonazza
Tutte le info a pag. 33 e su www.idadance.com
Quello del 2016, è stato un ponte della Liberazione all’insegna della danza, al Centro Studi “La Torre” di Ravenna, dove – il 24 e 25 aprile – si sono dati allievi provenienti da tutta Italia. L’edizione 2016 dello storico stage internazionale di danza “Dance Up” – organizzato dall’IDA – ha proposto lezioni a full immersion in diverse discipline, dal classico al modern jazz, dal contemporaneo all’hip hop, prevedendo sale e docenti riservate ai più piccoli under 12, per favorirne il miglior apprendimento. Grande successo hanno avuto le lezioni di house dance di Ricky Soul, direttamente dalla Juste Debout di Parigi, la migliore scuola francese di street art, con il suo stile originale e carico di adrenalina. Come quelle di modern/contemporaneo dello spagnolo Iker Karrera che richiedono un grande controllo del corpo, linee pulite e precisione. Ha dato grande risalto al lavoro fisico nella sua lezione di modern, Virgilio Pitzalis, ormai di casa a Ravenna. «Anche questa volta – commenta -, sono riuscito nel mio intento di lasciare qualcosa di concreto ai ragazzi. Rivolgo una nota di merito agli adolescenti di un gruppo di La Spezia che, malgrado la sveglia alle 4 del mattino, mi hanno seguito con grinta e passione fino a sera. Un consiglio? I maestri dovrebbero indirizzare i loro giovani allievi a seguire più lezioni di uno stesso docente durante uno stage, per meglio approfondire la materia». Hanno debuttato a Dance Up, i giovani docenti Gianni Mancini e Matteo Addino, mentre sono una presenza costante Massimiliano Scardacchi per il classico e Rita Valbonesi per la sbarra a terra. Per i più piccoli (Under 12), le lezioni sono state tenute da Laura Parlanti (classico), Sara Inzillo (hip hop) e Roberta Broglia (modern).
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ELISA FERRATI una marcia in più con i crediti EQF
/REPORTAGE IDA
Tra le prime a conseguire la Qualifica professionale di Danzatore, rilasciata dalla Regione Emilia Romagna, ha realizzato il sogno di aprire una scuola tutta sua A soli 28 anni, Elisa Ferrati – originaria di Riva del Garda – ha realizzato il suo sogno più grande, quello di aprire una scuola di danza. “Il Cigno Nero” ha infatti aperto i battenti lo scorso settembre, in una piccola località denominata Arco. A suo dire, un passo fondamentale in questa direzione è stato ottenere l’Attestato di Qualifica professionale di Danzatore, rilasciato dalla Regione Emilia Romagna e riconosciuto a livello nazionale ed europeo, conseguito al termine del corso di formazione professionale per Danzatore, con la specializzazione all’insegnamento, promosso dall’IDA – International Dance Association, dal Centro Studi “La Torre”, da Iscom E.R. Ravenna e dalla Regione Emilia Romagna. Il corso a numero chiuso, rivolto a persone con almeno 18 anni di età e in possesso di diploma di scuola media superiore, si è tenuto nella primavera del 2015. Durante le 300 ore di corso, i partecipanti hanno avuto modo di approfondire diverse discipline fra cui: sviluppo potenzialità comunicative ed espressive, storia 48
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dello spettacolo e della danza, storia della scenografia e del costume, sviluppo del movimento nell’esecuzione danzata, sviluppo espressività musicale, rappresentazione coreografica, normativa contrattualistica e previdenziale, organizzazione aziendale, etc. Elisa Ferrati, cosa l’ha spinta a iscriversi al corso di formazione professionale per Danzatore? «La necessità di completare il mio percorso formativo per essere pronta al grande passo. Sono in tanti ad aprire una scuola di danza senza averne i requisiti, con una certa superficialità, ma poi non c’è da meravigliarsi se i risultati non arrivano. A livello personale, già conoscevo la realtà dell’IDA, in quanto ho conseguito il diploma di primo livello di Modern Jazz, alla Dance Professional School, e anche quello di secondo livello, dopo aver frequentato un po’ tutti i seminari. Ho continuato a specializzarmi seguendo anche Contemporaneamente, finché ho saputo della novità di questo percorso di formazione professionale, organizzato per la prima volta».
L’IDA È FAVOREVOLE A INTRODURRE LA QUALIFICA REGIONALE DI “INSEGNANTE DI DANZA”
Com’è stato il corso e cosa le è piaciuto maggiormente? «Sono molto contenta di questa bella e valida esperienza: è stata dura, ma ne è valsa la pena. Ho avuto modo di confrontarmi con altre persone, di lavorare in gruppo e di apprendere tante cose nuove. Ho molto apprezzato anche il lavoro sulle coreografie in vista dell’esame: è stato interessante cercare di amalgamare il lavoro di tutti, tenendo conto però delle singole esigenze». Come è nata e si è sviluppata la sua passione per la danza? «Mia madre mi ha iscritta a un corso di danza classica a 4 anni, stile che ho proseguito fino ai 12. Poi ho cominciato a fare modern jazz e a frequentare stage con altri docenti. Con il sostegno morale ed economico della mia famiglia, ho girato in lungo e in largo in Italia per perfezionarmi. Sin da bambina, ripetevo a tutti che volevo diventare ‘maestra di danza’ e non ballerina. Un sogno che si è presto realizzato perché ho cominciato giovanissima a tenere le prime lezioni. Ma solo ora che ho
una scuola tutta mia, mi sento appagata. L’ho chiamata “Il cigno nero” per andare fuori dagli schemi e non replicare i soliti nomi. Per il momento faccio tutto da sola e insegno classico, modern, contemporaneo, hip hop, danza moderna e Pilates, ma per il futuro non escludo la collaborazione con altri docenti». In quale misura la qualifica professionale le è servita per aprire la sua scuola? «Il corso IDA mi ha consentito di acquisire ben cinque crediti EQF (European Qualification Framework). Un requisito di importanza vitale, perché siamo in pochissimi ad averli. Nella mia scuola, ho già 85 allieve e tante idee da sviluppare per il futuro. In una parete ho esposto tutti i diplomi IDA ottenuti in questi anni e c’è già chi vorrebbe seguire le mie orme. Per quello che mi sarà possibile, darò alle mie allieve lo stesso sostegno che ho ricevuto dalla mia famiglia! Perché la danza è una di quelle arti che aiuta in tutto, in quanto apre le porte di un altro meraviglioso mondo!».
Sul territorio locale e nazionale sono presenti numerose scuole di danza delle cui insegnanti non si è in grado di conoscere la professionalità. L’IDA, che si avvale del supporto del Centro Studi “La Torre” – ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna, certificato secondo il sistema di qualità ISO 9001:2008 – è favorevole a introdurre la qualifica regionale di “Insegnante di danza”. Pertanto, sostiene le associazioni che si stanno muovendo per introdurre nel sistema regionale delle qualifiche della Regione Emilia Romagna – all’interno dell’area professionale “Produzione artistica dello spettacolo”, una nuova qualifica che si differenzierebbe da quella di “Danzatore”. Il danzatore infatti, come ricordato dalla normativa regionale, è “in grado di eseguire, come elemento di una compagnia o di un corpo di ballo, danze classiche e/o contemporanee sulla base di una coreografia e di una partitura musicale”, ma non ha competenze specifiche per occuparsi invece della formazione dei bambini e dei ragazzi nelle scuole. Arrivare a un sistema chiaro e unico di riconoscimento delle competenze, significa dare garanzie visto che – nel momento della crescita e dello sviluppo – i bambini e i ragazzi hanno il diritto di trovare insegnanti qualificati con competenze non solo di tecnica della danza, ma anche di pedagogia, anatomia, didattica, psicologia.
In partenza due nuovi corsi per conseguire la Qualifica professionale di danzatore con specializzazione in Coreografia e con specializzazione all’insegnamento della Danza Classica, rilasciata dalla Regione Emilia Romagna e riconosciuta a livello nazionale ed europeo. Maggiori informazioni a pag. 34 e 35 e su www.idadance.com
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SPECIALE CONCORSO EXPRESSION /REPORTAGE IDA Complimenti a tutti i partecipanti che hanno dato il meglio di sé, dimostrando grinta e impegno. Arrivederci al 2017, per una nuova edizione ricca di novità!
Come ogni anno, migliaia di giovani da tutta Italia ed Europa hanno partecipato al concorso internazionale di danza “Expression”, organizzato dall’IDA nella cornice di Danza in Fiera a Firenze (dal 26 al 28 febbraio 2016). Un momento prezioso di crescita tecnica e artistica e di confronto con altri ballerini e con artisti di fama internazionale. Per molti di loro è stato l’atteso trampolino di lancio, per altri una vetrina in cui vedere confermato talento e solida preparazione. In tanti hanno emozionato il pubblico come mai prima di allora, fra questi i ballerini della Starlight Company di Roma e della crew Powa Tribe della scuola Club La Fourmie di Trento.
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Prossima edizione del Concorso Expression: 24, 25 e 26 Febbraio 2017 Tutte le info su www.concorsoexpression.com
Due gruppi di talento nella categoria HIP HOP e DANZE URBANE di Roberta Bezzi simi progetti? «Cercheremo di dare il massimo, in occasione della nostra partecipazione in maggio al concorso Urban Display a Barcellona organizzato da Irene Pallares, in cui ci aspettiamo buoni risultati nella categoria professionale come gruppo, trio, duo e solisti. In estate, invece, ci organizzeremo per andare a Bruxelles, a presentare una nostra creazione, su invito di Bilal Meya».
CLUB LA FOURMIE Powa Tribe Crew
Hanno emozionato e stupito il pubblico, con la loro energia, bravura e presenza scenica, i ragazzi della scuola Club La Fourmie di Trento che hanno vinto il primo premio per la categoria Gruppo Hip Hop e Danze Urbane Over, oltre ad aggiudicarsi diverse borse di studio: premio speciale per studiare con la compagnia della scuola Impulsion e presentare un propria coreografia durante un evento a Bruxelles; premio speciale per partecipare al concorso Urban Display a Barcellona. La crew – denominata Powa Tribe – è composta da sedici ballerini, per metà ragazzi e per metà ragazze, dai 15 anni in su, fra cui anche il docente e coreografo Patrick Ang che li ha guidati: Gabriele Ang, Angelo Dadula, Olimpia Bonvecchio, Aleftina Grebanosu, Ambra Calvia, Cristiano Benussi, Matteo Antoniolli, Mahdi Mouika,
Isabel Nardelli, Elena Varazzi, Anna Kerschbaumer, Ermuut Porrelli,Virginia Forlini, Giulia Cammarota, Pietro Brazzo. Patrick Ang, come vi siete preparati per il concorso Expression? «I ragazzi sono tutti miei studenti, per cui fra di noi c’è un bel dialogo e una sintonia collaudata. Per il lavoro coreografico mi sono ispirato, come è forse inevitabile per un artista sensibile, alle brutte notizie trasmesse ogni giorno dai telegiornali riguardanti il terrorismo. Il lavoro offre una risposta, fatta di speranza e pacificazione, in cui si evidenzia il grande valore della vita umana. Ai ragazzi è piaciuto molto, vi si sono cimentati con impegno e dedizione, riuscendo quasi a immergersi nella coreografia, superando anche le mie più rosee aspettative». Qual è, secondo lei, il punto di forza della
compagnia? «L’unione e l’armonia che regnano sovrani all’interno del gruppo. Sono tutti diversi per carattere e provenienza, eppure riescono ad amalgamarsi magicamente sul palco come se non avessero mai fatto altro che danzare insieme. Siamo un tutt’uno. Con molti di loro, lavoro già da tre anni, con altri da un anno, ma anche gli ultimi arrivati si sono integrati molto bene». Cosa pensa del concorso internazionale di danza Expression? «Per i ragazzi, è un’ottima esperienza e un bel momento di crescita e confronto. A livello personale, avevo già partecipato come solista hip hop over nel 2014 e nel 2015, quindi questa è la prima volta come gruppo. Forti anche del bel traguardo raggiunto, ci siamo rafforzati ancora di più». Quali sono i vostri pros-
Medy Mouika, 21 anni, di Trento ma originario del Marocco. Come è nata la passione per la danza? «Ho iniziato nel 2011, quando ero in terza superiore. Ricordo che stava cominciando la ricreazione e un compagno di classe si esibì in una sequenza di tatting che richiede una grande abilità con dita e braccia. In quell’istante sono rimasto folgorato e ho pensato che un giorno saresti stato in grado di eseguirlo molto meglio! Il lunedì successivo mi sono iscritto in un una scuola di danza». L’hip hop è un genere piuttosto vasto. Stile più congeniale? «Senza dubbio l’animation, una branca del popping, in cui mi sto specializzando al Club La Fourmie». Con che spirito ha affrontato il concorso Expression? «Non ero attirato tanto dal vincere quando dal partecipare, passando così un po’ di tempo con quella che considero la mia ‘famiglia’, il mio gruppo.Vado molto d’accordo con tutti, ed è stata una grande emozione EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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farcela, ma sono sicuro che continuerò a danzare fino a che le braccia e le gambe mi reggeranno. Mi piacerebbe ballare anche il free-style e diventare un giorno insegnante e coreografo». Cosa rappresenta la danritrovarsi tutti insieme sul palcoscenico, davanti a za per lei? un bel pubblico. È stato come «La danza è tutto per me, e vi dedico tutto il tempo che poslavorare in simbiosi, loro si so, anche per dire mentre sono fidavano di me e io di loro alla fermata dell’autobus… È ovviamente. Anche se siamo in tanti, ci conosciamo bene e la mia priorità. Mi sono diplomato all’Itis e sto cercando laPatrick è un maestro stravoro, però vorrei trovarne uno ordinario, sempre capace di che si conciliasse con la danza. offrirci i giusti consigli». Non vorrei ballare per vivere, Qual è il suo sogno nel ma vivere per ballare!». cassetto, guardando al futuro? Isabel Nardelli, 21 anni, «Vorrei diventare un grande di Trento. Quando ha ballerino. Non so se potrò
iniziato a danzare? «In quinta elementare, un po’ per scherzo perché ero circondata da amiche che andavano a danza… Poi però mi sono appassionata e dal paesino in cui vivo, Sopramonte, sono andata in centro a Trento al Club La Fourmie. Ho cominciato con la danza moderna e gradualmente mi sono avvicinata all’hip hop, grazie al mio nuovo insegnante Patrick. Sono stata subito ben accolta dal gruppo all’interno della nuova scuola, in quanto siamo molto affiatati e complici». Cosa le piace maggiormente dello stile hip hop? «Per me che ho cominciato con il ragga jam di Laure Courtellement, lo stile più congeniale è il dance all di cui ho iniziato a prendere lezioni lo scorso anno. Sono molto attirata da tutto ciò che
è contaminazione di generi, il particolare modern/hip hop e sto facendo stage in giro per il Nord Italia». Come valuta l’esperienza al concorso Expression? «Non avevo mai partecipato prima a una competizione, per cui ero un po’ frastornata almeno inizialmente. Non sapevo bene cosa aspettarmi… Poi ho preso confidenza con il palco ed è stata un’emozione indescrivibile, unica, mai provata prima. Quando ho saputo che eravamo anche arrivati prima, si può dire che per tre giorni ho camminato tre metri sopra terra.Vincere al primo concorso, non credo sia impresa facile!». Progetti per il futuro? «Appena terminerò gli studi, la danza sarà il primo pensiero. Ho cominciato anche a tenere lezioni di dance all al Club La Fourmie e nel mio paese».
solista over con “Animation”. Asia Roscioli e Martina Gaeta hanno conquistato il secondo posto come coppia over con la coreografia “Double Show Funk”. A livello di gruppo la Starlight Company, con “Skulls Lost”, ha
vinto per i junior. Il gruppo si è messo in evidenza anche nella categoria Danza fantasia, ottenendo il primo posto a livello junior con “The Mask 2016”. Diverse anche le borse di studio assegnate: i ragazzi della compagnia sono stati scelti per partecipare al concorso Urban Display a Barcellona, mentre F. Filacchioni potrà presentare una propria creazione a Bruxelles e per studiare con la compagnia della scuola Impulsion. Stefania Palmieri, come nasce The Starlight Company? «Inizialmente il gruppo si chiamava Funkinds e riuniva una ventina di bambini particolarmente portati per la danza. Ho creduto così tanto in loro che ho proposto ai loro genitori di poterli allenare per più tempo. Presto sono arrivati grandi risultati, come
STARLIGHT COMPANY
Hanno fatto incetta di premi, nella categoria Hip hop e danze urbane, come mai nessuno prima, mettendosi in evidenza come gruppo, coppie e solisti. Loro sono i ballerini della Starlight Company ‘capitani’ da Stefania 52
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Palmieri. In tutto 27 ragazzi, di cui 5 maschi e 22 femmine, di età compresa fra i 6 a i 20 anni. Marta Callari, con la coreografia “Bgirl Funk”, ha vinto come solista junior, mentre Federica Filacchioni è arrivata terza come
la vittoria dei campionati di Hip Hop International in Italia. Questo ci ha consentito di andare nel 2012 e nel 2014 ai mondiali di Las Vegas. Quattro anni fa, abbiamo cambiato nome diventando Starlight Company. Non avendo più una sede nostra, da due anni a questa parte affittiamo sale in diversi centri». Qual è il modo di lavorare della compagnia? «I ragazzi si allenano in media tre ore al giorno, dal lunedì al venerdì. Studiano con me new style, house e coreografie ma anche con altri docenti, perché siamo un vero team con specializzazione nei vari stili: Filippo Ranaldi per il Los Angeles Style, Daniele Rappagnà per la old school, Emiliano Orlandi per il vogueing, Angela Bruno per il new style». Riuscite quindi a lavorare con tranquillità anche senza una struttura vostra? «Sì, perché siamo molto affiatati tra di noi e abbiamo il sostegno dei genitori. A confermarlo sono i tanti concorsi vinti: non solo Expression a Firenze, ma anche il Back To The Style, i campionati europei
World of Dance, l’Ostia Hip Hop Festival e molti altri. Abbiamo anche partecipato a diversi programmi televisivi quali “Altrimenti ci arrabbiamo”, “Ballando con le stelle” e “Ciao Darwin”». Emiliano Orlandi, 20 anni di Roma, come e quando si è avvicinato alla danza? «Ho iniziato a otto anni con Stefania, che fino a oggi è stata la prima e più importante insegnante. La folgorazione per l’hip hop è avvenuta intorno ai dodici, quando ho deciso di dedicarmi unicamente a questo stile. Seguendo i suoi stimoli, sono poi entrato a far parte della compagnia. Attualmente, insieme ad Angela Bruno di 25 anni, sono anche suo assistente e mi diverto ad aiutarla con le coreografie». Cosa rappresenta la danza per lei? «La danza è la mia stessa vita. Non saprei immaginare di passare più di due giorni senza muovermi. Per questo non mi pesa, praticarla ogni giorno per quattro o cinque ore tra insegnamento e allenamento». Qual è il suo stile di hip hop? «Avendo un temperamento lunatico, mi piace spesso cambiare. Per questo, studio e mi interesso un po’ a tutto. Però ultimamente mi sto specializzato nel vogueing e nel dance all». Come è stato partecipare al concorso Expression e vincere così tanti premi? «Indimenticabile. Per noi è ormai un appuntamento fisso, un rito, da sette anni a questa parte. Ci piace il contesto, all’interno di Danza In Fiera,
e l’idea di partire insieme come se andassimo a fare una gita. Certo la fatica e i sacrifici si fanno sentire, ma vengono compensati dalla soddisfazione dei risultati. Quest’anno abbiamo spopolato, ma porterò sempre nel cuore la nostra prima partecipazione nel 2009, per l’emozione particolare che ho provato salendo su quel bel palco». Cosa vede nel suo prossimo futuro? «Vorrei proseguire lungo questa strada, continuando a danzare, ma anche a insegnare e ad aiutare Stefania. Certo, non mi precludo altre strade, motivo per cui sto studiando Economia bancaria all’università. Un mio forte desiderio sarebbe quello di partire presto per gli Stati Uniti, spostandomi fra Los Angeles e Las Vegas, per studiare là dove l’hip hop è nato anni fa». Marta Callari, 14 anni di Ladispoli (Roma), com’è scoppiato l’amore per la danza? «Sin da bambina. Inizialmente ho praticato diversi stili, poi mi sono concentrata sull’hip hop. Questo è successo quando da Roma mi sono trasferita a Ladispoli e, nella nuova scuola, sono rimasta colpita dalle danze urbane. Fondamentale è stato poi l’incontro con Stefania che è riuscita a tirare il fuori il meglio di me. La mia passione è tale che, ogni giorno, mi alleno per circa tre/quattro ore». All’interno del vasto universo hip hop, qual è il suo stile preferito? «Ho una vera predilezione per il vogueing e il dance all, i miei cavalli di battaglia, ma mi
piace anche il locking. Gli stili sono tutti belli e credo che, come compagnia, ne abbiamo dato una bella dimostrazione al concorso IDA». Cosa le è piaciuto maggiormente del concorso Expression? «Con il gruppo, partecipo da diversi anni e ho vinto tanto. Adoro quell’atmosfera e quel magnifico palco che ogni volta è in grado di suscitare un’emozione unica». Cosa immagina per il suo futuro professionale? «Vorrei anzitutto continuare a danzare, e poter vivere di questa mia passione. Mi piace guardare al domani con ottimismo e credo che, con la giusta determinazione e convinzione, si possano ottenere dei buoni risultati. Ma mi piacerebbe anche coltivare altri interessi quali la cucina». Ha un modello di artista a cui si ispira? «Sì, la mia insegnante Stefania di cui mi piacerebbe ripercorrere le orme. Anche lei ballava anni fa e poi ha saputo costruirsi una compagnia che è come una grande famiglia, in grado di offrire a tutti noi stimoli e opportunità… Andiamo molto d’accordo, e anche tra noi ragazzi si è instaurato un bel rapporto d’amicizia!».
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corso di danza classica
DUE DIPLOMATE D’ECCEZIONE Laura Toschi ai primi passi come docente e Isabella Ruzzier con una lunga esperienza alle spalle L’IDA ha investito per la prima volta sulla danza classica, con un corso ad hoc, e ha vinto la scommessa. Grande la soddisfazione delle prime diplomate che hanno seguito, per un anno e mezzo, i suggerimenti del maestro Marco Batti che – basandosi sulla metodica Vaganova – ha fornito loro gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progre-
dire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 5 ai 13/14 anni. «Il corso IDA – spiega Batti – è stato lungo e faticoso e ha consentito alle partecipanti di formarsi e perfezionarsi. L’intento è di fornire un percorso alternativo, ma altamente qualificante, a chi vuole aggiornarsi senza necessariamente laurearsi in Danza all’Accademia Naziona-
le di Danza a Roma». A distinguersi particolarmente durante il corso, sono state la 35 enne ravennate Laura Toschi, laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Bologna, dove attualmente è Ricercatrice, e la 50 enne Isabella Ruzzier, con quasi trent’anni di esperienza nel settore. La prima si è diplomata con 30, la seconda con 30 e lode.
Nell’immagine le allieve diplomate al termine dei due anni del Corso di Classico dell’edizione 2014/2016
Maggiori informazioni sulla prosima edizione del corso a pag. 27 e su www.idadance.com
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Laura Toschi, come è iniziata la sua ‘avventura’ nella danza? «La danza classica è stata la mia passione da sempre. Ho cominciato a 6 anni e non ho più smesso fino ai 26. Oltre alla passione che definirei innata, ha sicuramente influito la guida della mia insegnante, Mariarosa Brunati, che mi ha sempre seguito con competenza e amore. Anche durante gli anni dell’università, ho sempre voluto ritagliarmi un po’ di spazio per la danza. Nel 2004
Gabriella Cohen mi propose di entrare a far parte di una compagnia di balletto, ma ero a pochi mesi dalla laurea e ho preferito continuare il mio percorso... Poi ho iniziato il Dottorato, mi sono sposata e ho avuto due figlie: Sveva (5 anni) e Rebecca (3 anni)». Come ha deciso di iscriversi al corso di classico IDA? «Mentre ballavo non ero mai stata attirata dall’insegnamento, idea che mi è invece balenata più di recente – dal 2006 al 2011 – quando era chiaro che non avrei più potuto riavvicinarmi alla danza con lo stesso ritmo di prima. Avendo poi due bimbe piccole, che si stanno avvicinando a loro volta alla danza, ho pensato che avere un occhio critico per seguirle meglio fosse utile e interessante. A ciò si aggiunge il fatto che mi piace studiare. Perché quindi non coniugare la mia passione artistica con
il mio bisogno di apprendere? Il corso IDA mi ha subito attirato confidando in una organizzazione ben strutturata e di qualità. Un forte peso ha avuto sicuramente il maestro Batti che, durante la selezione, mi ha trasmesso subito solarità, competenze e uno spirito volenteroso nel cercare di creare al meglio un corso nuovo, proposto per la prima volta dall’IDA». Come valuta questa esperienza nel complesso? «Il mio giudizio è assolutamente positivo. Ho imparato moltissimo, banalmente anche a scrivere i passi in francese… Parlando più seriamente, il corso è strutturato in modo tale da apprendere diversi aspetti dell’insegnamento della danza classica: come approcciarsi agli allievi da un punto di vista psicologico e la giusta relazione insegnante-allievo. L’insegnante di danza classica ha un compito molto com-
plesso: deve saper trasmettere passione, competenza, divertimento, disciplina, ma soprattutto deve plasmare un corpo... e non può “mettere le mani a caso”. Un altro aspetto importante è stato quello di capire il programma giusto per le diverse capacità degli allievi. Una domanda che molti insegnanti si pongono è: “Posso insegnare questo passo?”, “Come devo costruire un passo?”. Ecco, questo è stato il punto di forza del corso: tramite la tecnica del building up- breaking down, abbiamo imparato a costruire un passo dagli elementi più semplici fino alla versione definitiva e allo stesso tempo decostruire un passo eseguito scorrettamente per capire in quale fase l’allievo stesse sbagliando. Questo è stato un esercizio fondamentale». Cosa invece migliorerebbe? «Per chi come me era a digiuno di anatomia, non è stato facile cimentarsi subito
con l’applicazione di questa ai passi di danza… Mi sarebbe piaciuto anche avere più di un’occasione per confrontarci con un pianista nella scelta della musica applicata alla danza e avere la possibilità di sperimentare la pratica di una lezione non fra di noi con ma con allieve ‘vere’». In quale misura pensa che, quanto appreso, le possa essere utile nell’insegnare e nella sua professione di ricercatrice universitaria? «Ogni cosa appresa è stata preziosa e ho modo di constatarlo quando insegno alle bimbe della scuola di danza per cui collaboro a Bologna. Paradossalmente mi è servito molto anche come palestra d’insegnamento. Insegnare all’università e insegnare danza sono attività molto diverse. Il mio background da docente universitario mi ha sicuramente aiutato nella gestione della sala di danza: come modulare la voce, come muovermi, che tipo di prossemica seguire, che metodo di studio applicare, etc. Ma c’è stato anche un beneficio opposto: le nozioni di psicologia mi sono servite per vedere aspetti a me prima oscuri di una classe universitaria, il saper mettere le mani nel modo giusto su un ballerino mi ha aiutato a capire che un argomento può essere insegnato in molti modi diversi ma non tutti sono ugualmente efficaci». Progetti futuri? «Continuerò certamente ad aggiornarmi. Mi piacerebbe scrivere un libro sulla danza o usare le mie competenze da Ricercatrice universitaria per portare avanti delle ricerche sui ballerini e/o sugli insegnanti di classico… Guardando ancor più avanti, non escludo un giorno di aprire una scuola». EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Isabella Ruzzier, com’è stato tornare a scuola dopo 25 anni di insegnamento? «Molto stimolante, perché di apprendere non si finisce mai. Ho 50 anni e con orgoglio sono stata il ‘membro anziano’ del corso. Mettersi in gioco e continuare ad aggiornarsi è d’obbligo se si vuole restare al passo coi tempi che cambiamo molto velocemente anche nella danza. È stato bello confrontarmi con ragazze che avevano la stessa età di quando io ho cominciato il mio percorso». Come ha deciso di iscriversi proprio al corso di classico IDA? «Ho sempre frequentato corsi con regolarità ma, sfogliando la rivista “Expression”, sono rimasta colpita da questa novità del corso di classico, un vero debutto per l’IDA. Mi sono subito iscritta e non me ne sono affatto pentita: è stata l’occasione di ripassare alcune nozioni, ma anche di impararne altre ex novo. Fondamentale è stata la presenza del maestro Marco Batti che ha le conoscenze e competenze adatte per tenere un corso di alto livello come questo». Il corso è stato all’altezza delle sua aspettative? 56
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«Sono rimasta molto soddisfatta. Credo anzitutto che sia stato dato il giusto taglio all’iniziativa, pensando sia agli allievi che hanno completato la loro formazione in enti lirici o privati, sia a insegnanti alle prime esperienze, sia invece a docenti attivi da tempo nelle scuole. Il percorso è stato molto impegnativo, in quanto – seguendo le basi della metodica Vaganova – abbiamo iniziato con la didattica per i più piccoli fino ad arrivare ai primi tre corsi Avanzati. In più abbiamo studiato anatomia, psicologia, pedagogia perché la formazione di un insegnante non può prescindere dalla conoscenza di questi importanti argomenti.Vorrei sottolineare anche l’importanza della parte pratica e di tirocinio, nella quale anche le insegnanti meno esperte hanno potuto apprendere come gestire una classe di danza e come rapportarsi agli allievi». A livello personale cosa le è più servito? «Il confronto anzitutto, perché dà la giusta apertura mentale. Il maestro Batti ha saputo trasmetterci conoscenza e nozioni didattiche, rendendoci tutte più consapevoli del fatto che un buon insegnante debba sempre mettersi in discussione e non smettere mai di imparare. Nel complesso, un ottimo aggiornamento, una bella rinfrescata di nozioni. Credo che per le mie colleghe più giovani sia stato un buon punto di partenza per insegnare anche se in Italia non c’è alcuna legge che imponga un percorso certificato. Molte di loro hanno investito tempo e denaro, sottoponendosi anche a spostamenti non agevoli, ma credo che la fatica sia stata ripagata». Qual è stato il suo percor-
so nella danza? «Ho iniziato a studiare danza classica a Genova nel 1975, sotto la guida di Patrizia Carratù. Poi mi sono perfezionata in tecnica modern-jazz e contemporanea con maestri di fama internazionale, prestando anche molto attenzione allo studio della propedeutica all’Accademia Nazionale di Danza. Nel 1989 ho fondato a Genova, con la collega Paola Pallotti, la scuola Spaziodanza, che tuttora dirigo e dove insegno predanza, propedeutica e tecnica classica. Nel corso degli anni ho sempre continuato ad aggiornarmi, seguendo corsi, masterclass, seminari e convegni, fra cui quelli di Medicina della danza e di Danza e management organizzati dall’IDA. Credo fortemente che un buon insegnante non si consideri mai arrivato, ma sempre in cammino, per apprendere con umiltà e passione». Cosa è cambiato in questi anni nel mondo della danza? «L’utenza soprattutto. L’insegnamento della danza classica è rimasto invariato a livello didattico, ma oggi è sempre più difficile far accettare ai bambini e ai ra-
gazzi, così come alle famiglie, la complessità della danza e la necessaria disciplina che la caratterizza. Forse seguendo i modelli televisivi o forse influenzati dalla velocità che le nuove tecnologie consentono, credono che in poco tempo si riescano a ottenere grandi risultati. Ma nella danza, non si può prescindere dall’impegno, dalla serietà e dal sacrificio e i risultati arrivano dopo anni di studio. Per chi ha voglia di impegnarsi come una volta, la strada della danza è meravigliosa, è una passione totalizzante. Per questo è importante affidarsi a insegnanti qualificati per apprenderla al meglio. Le colleghe che ho avuto a fianco in questo percorso, anche le più giovani, hanno avuto tutte voglia di qualificarsi professionalmente. E questo mi lascia ben sperare per la futuro!».
IMPULSTANZ 14 July — 14 August 2016
250 WORKSHOPS 150 TEACHERS 25 STUDIOS Forsythe Repertory Francesca Harper Ultima Vez Repertory Laura Aris German Jauregui Akram Khan Repertory José Agudo Rosas Repertory Samantha van Wissen Marta Coronado Yvonne Rainer Repertory Sara Wookey Trisha Brown Repertory Shelley Senter Limon Technique Risa Steinberg Modern Flow & African Experessive Dance Ismael Ivo Alegado Movement Language & Modern Joe Alegado HipHop & Urban Dances Nina Kripas . STORM . Archie Burnett . Sekou Heru Jazz Salim Gauwloos Bruce Taylor ...
ATLAS – Creating Dance Trails Five week further training programme for young emerging dance artists Artistic Coach 2016: Philippe Riéra
Olaf Osten + Katharina Gattermann Dancer: Samantha van Wissen / Rosas
Biblioteca do Corpo® Project for professional excellence in dance Artistic Director: Ismael Ivo
INFO & REGISTRATION www.impulstanz.com +43.1.523 55 58 Discounts for professional dancers and groups! With the support of the Culture Programme of the European Union
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S O C I A L
M E D I A
M A R K E T I N G
Come gestire la
pagina Facebook di una scuola di danza
Per farsi conoscere, per comunicare e informare, è ormai indispensabile utilizzare il più noto e frequentato social network, Facebook, che conta ben 1,59 miliardi di utenti attivi mensilmente (1,44 dei quali da dispositivi mobili) e 1,04 miliardi giornalmente (dati aggiornati al 31 dicembre 2015). Anche le scuole di danza, come qualsiasi altra azienda, devono imparare a gestire la comunicazione sul social per eccellenza. D’altra parte, uno dei tanti vantaggi è di essere una valida alternativa al sito internet che è più oneroso. La soluzione ottimale sarebbe rivolgersi a un Social Media Manager, con una grande conoscenza tecnica delle piattaforme e degli strumenti a disposizione, ottime doti di scrittura e una forte sensibilità nel cogliere gli interessi e le esigenze della community di riferimento, ossia in grado di intercettare l’argomento giusto, avendo il senso della notizia. Se non si dispone delle necessarie risorse economiche, si può ricorrere al fai da te ma è d’obbligo informarsi, studiare e possibilmente frequentare un corso Content Marketing, al fine di evitare passi falsi. Facebook offre a chi si iscrive la possibilità di aprire un profilo o una pagina. Entrambe le soluzioni hanno sicuramente pregi e difetti, ma la scuola di danza – al pari di qualsiasi altra realtà aziendale – deve affidarsi alla pagina che dispone di tutta una serie di strumenti professionali per autopromuoversi. Guardando nel pannello di “Insights”, per esempio, si accede alle statistiche relative alla pagina con i relativi grafici. In questo modo gli amministratori di una pagina possono ottenere importanti informazioni sui post pubblicati, sul numero delle visualizzazioni e il tipo di utenti raggiunti, o sul momento migliore per pubblicare. Bisogna partire dalla consapevolezza che la scuola non ha bisogno di tanti “amici” casuali, ma di contatti potenzialmente interessati alla danza e alle lezioni che si offrono. La giusta strategia è dunque quella che consente da un lato di mantenere saldi i rapporti con gli attuali allievi e dall’altro di avvicinarsi a nuovi potenziali clienti. Dopo aver creato la pagina ufficiale della propria scuola, gli obiettivi devono essere i seguenti: conquistare nuovi “Like”, decidere quali contenuti condividere, programmare la condivisione dei contenuti, programmare delle campagne a pagamento, mantenere alta e positiva l’interazione con i propri fan. 58
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I punti chiave: • conquistare “Mi piace” • pubblicare e programmare i post • investire in campagne pubblicitarie • curare l’interazione
CONQUISTA NUOVI “LIKE” SULLA PAGINA Inizialmente ottenere nuovi “Mi piace” sulla propria pagina può non essere così immediato ma le scuole di danza, a differenza di molte altre tipologie aziendali, hanno il grande vantaggio di poter contare già sull’appoggio di una clientela affezionata e con cui si ha un rapporto sufficientemente personale. Non esitare dunque a chiedere ai contatti il “Mi piace”, a inviare una e-mail aGLI allievi informandoli della nascita della Pagina, a creare dei cartelli accattivanti da appendere in sede in cui si promette una ‘ricompensa’ (un gadget, uno sconto, etc.) a tutti coloro che cliccheranno sul pollice all’insù entro una certa data. Una volta creato il proprio zoccolo duro di sostenitori reali, ci si può rivolgere al mondo virtuale creando le possibilità per i nuovi potenziali clienti di conoscere la propria attività e il proprio lavoro. La differenza vera sarà però come si riuscirà a gestire la Pagina. Ci sono molti modi per farlo ma non si può prescindere dal creare e pubblicare contenuti di valore che possano interessare e venire condivisi da molte persone e dal mantenere alta e positiva l’interazione con il pubblico.
CONDIVIDI DEI CONTENUTI INTERESSANTI
Per avere una Pagina di successo è necessario imparare a condividere i giusti contenuti. Solo così infatti è possibile attirare condivisioni, quindi nuovi “Mi piace” e nuovi clienti. Bisogna resistere dalla tentazione di utilizzare la propria Pagina solo come una vetrina pubblicitaria sulla quale pubblicare a raffica nuovi eventi, promozioni e informazioni sulla scuola. Prima di tutto lo scopo è quello di diventare un punto di riferimento autorevole per il proprio pubblico ricordandosi di definire sempre bene il proprio target. Per esempio, se la didattica è orientata principalmente ai giovani, il proprio pubblico ideale sarà composto da adolescenti e giovani genitori, a cui proporre contenuti che includano immagini divertenti e citazioni inerenti la danza e qualche articolo sul perché studiare danza faccia bene alla crescita dei bambini; se invece si desiderano più contatti da un pubblico adulto, è meglio postare articoli sui benefici del ballo o informazioni su eventi e spettacoli in città. Un altro valido accorgimento è quello di postare regolarmente foto e video in diretta riguardanti lezioni, spettacoli ed eventi, perché a tutti piace curiosare. Al riguardo, è bene segnalare che gli amministratori di Facebook hanno da poco annunciato il lancio della funzione “Live” che consentirà di trasmettere e commentare eventi in livestreaming, interagire con gli amici/fan e dare vita a un vero e proprio canale tv online. Un’ottima soluzione per lanciare lezioni a porte aperte o anche per far conoscere la didattica di un insegnante o lo stile di un coreografo… Così facendo si innesca un ottimo circolo virtuoso in cui, più po-
tenziali clienti online significa più clienti reali, e più clienti reali soddisfatti significano più contatti sulla piattaforma social! PROGRAMMA I POST
Per la gestione della pagina Facebook, è buona prassi fissare qualche ora alla settimana. Nell’ottica della razionalizzazione, un valido aiuto viene dallo strumento che consente la programmazione dei post. Facebook stesso permette la programmazione, ma si può utilizzare anche Hootsuite, uno strumento facile, intuitivo e gratuito per programmare la pubblicazione dei contenuti e mantenere la pagina Facebook sempre aggiornata, anche
quando si è sommersi dalle lezioni e dalle cose da fare e non si pensa neanche lontanamente ai social. Ovviamente è bene prima fare qualche prova e valutare quali tipi di contenuti sono più apprezzati dal proprio pubblico e in quali orari si ha il massimo dei “Mi piace” e delle condivisioni. INVESTI NELLE CAMPAGNE A PAGAMENTO
Per aumentare la visibilità è bene valutare di investire anche in campagne pubblicitarie a pagamento. Rivolgersi a un professionista sarebbe la soluzione migliore. Tuttavia, a una scuola potrebbe bastare lanciare una campagna su facebook per un mese o due
a ridosso dell’inizio dei corsi, per promuovere le iscrizioni agli utenti che vivono in un’area geografica specifica. MANTIENI ALTA E POSITIVA L’INTERAZIONE
Così come cortesia e cordialità fanno la differenza nel mondo reale, su Facebook è importante essere presenti e gentili, rispondendo sempre in tempi abbastanza brevi ai commenti e ai messaggi sulla pagina, ringraziando sempre quando si ricevono complimenti o cercando di uscirne a testa alta in caso di critiche. La pagina Facebook è una grande vetrina pubblica, visibile potenzialmente a milioni di utenti, per cui è molto importante dare il meglio di sé. Spesso i nuovi clienti stabiliscono un primo contatto tramite Facebook e solo successivamente, se soddisfatti dalle risposte, faranno visita alla scuola!
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I KATAKLÒ
talento da OLIMPIADI
di Roberta Bezzi
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uello con le Olimpiadi è un ‘conto’ aperto da parte della compagnia indipendente Kataklò Athletic Dance Theatre, nata vent’anni fa dalla creatività ed energia produttiva di Giulia Staccioli. Dopo essersi già esibita al Sydney nel 2000 e alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006, c’è molta attesa per la tournée in Brasile in programma per la prossima estate, in occasione delle Olimpiadi di Rio, con il riallestimento di “Play”, che ben si coniuga con il concetto
di gioco e sport. Ma nel ricco carnet della compagnia, si segnalano anche la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù davanti a Papa Giovanni Paolo II, al Fringe Festival di Edimburgo, al Capodanno di Honk Kong, solo per citarne alcuni. Lo stile dei Kataklò è ormai noto in tutto il mondo: perfetta fusione di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi, in cui trovano spazio sessioni di improvvisazione che sollecitano la sperimentazione e l’innovazione. Oggi l’ensemble ha in repertorio sei produzioni originali rappresentate in tutto il mondo: “Indiscipline” (1996), “Kataklopolis” (1999), “Up” (2002), “Livingston” (2005), “Play” (2008), “Love Machines” (2010). A questi si aggiunge “Puzzle”, che ha debuttato nel 2012: una composizione corale realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche e opere prime ideate dagli stessi danzatori con la regia della Staccioli.
Giulia Staccioli, cosa è cambiato in questi vent’anni? «Siamo stati i primi ad abbinare il gesto atletico e la danza, a presentare lavori in sospensione fino a quel momento legati solo all’arte circense e portare ex atleti sul palcoscenico. Con testardaggine sono andata avanti e con curiosità, ho cercato contaminazioni con tutti i generi della danza, ma anche con lo yoga e le arti marziali. Un’evoluzione che si evince anche dalle generazioni di artisti che si sono susseguiti nel tempo, dotati di grande poliedricità. Quello che all’inizio era un lavoro più fisico e ginnico, è diventato oggi più coreografico ed espressivo». Facendo un salto indietro nel tempo, qual è stata la sua formazione e come ha avuto l’idea di fondare i Kataklò? «Mi sono avvicinata da bambina alla ginnastica ritmica, disciplina che ho studiato fino
a 25 anni. Essendo uno sport molto duro, in cui non si può continuare per sempre, ho poi deciso di intraprendere la strada della danza nonostante non avessi le qualità specifiche richieste. Inizialmente ho studiato in Italia ma non avendo trovato corsi adatti a me, sono andata a New York, dove ho trovato molta più apertura. Dopo un periodo di studio ho fatto un’audizione a Milano per entrare nella compagnia Momix e da lì mi sono lanciata nel mondo della danza. Calcando palcoscenici importanti ho capito quanto le qualità sviluppate in ambito sportivo e ginnico, successivamente lavorate in modo importante sulla destrutturazione del gesto, potessero diventare una base qualificatissima per la danza. Tre anni dopo ho deciso di dare vita a un progetto nuovo che coinvolgesse ginnasti con la voglia di lavorare sul corpo al di fuori danza, e così è nato il Kataklò Athletic Dance
Theatre». La sua compagnia si differenzia dalle altre per l’unione tra la danza e i movimenti ginnici. Come spiegherebbe chi sono i Kataklò a una persona che non è del settore? «Ho sempre avuto questo problema, anche con i colleghi che mi conoscono da anni. Il danzatore di Kataklò è diverso perché è molto atletico e presenta una fisicità importante che adopera in coreografie poetiche, morbide, addolcite e di forte impatto. Noi lavoriamo tanto sull’immagine e sui corpi dei danzatori che si appendono e si muovono nello spazio. Il coreografo può spaziare e far si che la danza non sia una pura dimostrazione di destrezza ma anche un momento di sperimentazione, motivo per cui tutti gli spettacoli hanno un’immagine molto pulita e non presentano elementi invadenti». In questi vent’anni vi
siete esibiti sui palcoscenici di tutto il mondo... «Sì, in genere gli spettacoli avvengono in teatri che contano più di 800 posti ma la nostra peculiarità è la capacità di adattarci anche a palchi più piccoli e meno convenzionali. Normalmente gli spettacoli hanno bisogno di uno spazio minimo mentre noi sfruttiamo tutta la duttilità dei danzatori. È bello lavorare in mezzo agli spettatori in sala stravolgendo le loro aspettative». Fra i tanti spettacoli portati in giro per il mondo, a quale si sente più legata? «Ognuno di loro ha dentro di sé un pezzetto di vita. Non posso dimenticare il primo, “Indiscipline” del 1996, ma anche “Play” del 2008, la chiave che ci ha aperto la porta dei teatri e ora un evergreen che continua ad avere successo. All’epoca fu un azzardo perché mostravamo come applicare alla danza altre discipline sportive».
Nelle immagini: nella pagina precedente Giulia Staccioli (foto di Marina Alessi). A lato una scena di “Play” (foto di Stefano Colacchi).
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Attualmente siete in tour con “Puzzle”. Che tipo di lavoro è? «È uno spettacolo nato cinque anni fa, in un momento di cambiamento della compagnia e dell’apertura di una nostra Accademia di formazione. È una tela bianca che si può riempire di tanti colori diversi. È una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche che hanno fatto grande la compagnia e ideazioni dei danzatori stessi che sono stati liberi di creare. Un invito per lo spettatore di lasciarsi contagiare dalla passione e dalla creatività». Quali sono le caratteristiche necessarie per entrare a far parte del Kataklò Athletic Dance Theatre? «Il primo cast è stato formato da ex ginnasti che attraverso la mia guida si sono avvicinati al teatro. In vent’anni i movimenti si sono evoluti e di conseguenza anche i danzatori. Nel 2010 ho aperto un’accademia di teatro fisico con formazione in due rami: parte teoretica e parte fisico-atletica. Richiedo grande curiosità e apertura mentale perché non eseguiamo una sequenza di passi ma sviluppiamo il movimento stando a testa in giù e muovendoci di continuo». Da quanti ballerini è oggi formato il cast della 62
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compagnia? «Da otto ballerini, anche se può contare sulla disponibilità di una ventina di giovani diplomati nella nostra Accademia che prevede un triennio di specializzazione. L’asticella della qualità è sempre più elevata, ed è fortemente correlata a quella della poliedricità. Fondamentale è anche la giusta predisposizione mentale che porta a dare sempre il meglio, senza mai avere scuse». Cosa pensa del fatto che molti artisti italiani trovino successo all’estero e che tanti giovani sognino di partire dall’Italia? «Va detto anzitutto che il mercato italiano è decisamente più piccolo a quello potenziale di tutti i Paesi all’estero. È vero che ci sono nazioni molto attente agli artisti ma il nostro è la culla dell’arte. Sopravvivere per venti anni senza sostegno è faticoso, spesso si desidera partire e dedicarsi esclusivamente alla parte più bella di questo lavoro senza pensare alle bollette, ma noi siamo molto bravi nelle difficoltà riuscendo a dar vita a idee meravigliose. Credo sia un po’ nel nostro destino e non ci dobbiamo mai fermare alla commiserazione ma andare sempre avanti». Guardando al prossimo futuro, vi aspetta la vostra terza tournée in Brasile, in occasione
delle Olimpiadi di Rio. Quale spettacolo porterete e perché? «Stiamo lavorando a un riallestimento di “Play”, particolarmente adatto, perché racconta storie di sport: una corsa che diviene puro ritmo, un fioretto pronto a scoccare, una bicicletta che evoca altri tempi, gambe che cantano in sincronia. Uno spettacolo a quadri, un’entusiasmante alchimia fra l’energia dirompente del gesto atletico e l’armoniosa intensità della danza. Appositamente creato per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi della Cultura di Pechino 2008, su invito del ministero della Cultura cinese con l’alto patrocinio del ministero italiano per gli Affari esteri, lo spettacolo ha già riscosso un grande consenso sia di pubblico che di critica in tutto il mondo. Sarà un modo di parlare di sport al di là della competizione». Avete una nuova produzione in cantiere? «Sì. Nell’autunno 2016 avremo il debutto di una nuova sperimentazione, probabilmente intitolata “Eureka”, con in scena personaggi particolari. Sarà una sfida interessante, ma non posso dire di più…».
Nelle immagini: due momenti di Play (foto di Alessia Mazza).
MEDICINA DELLA DANZA
Il GIUSTO RIPOSO del ballerino
L
’allenamento costante nella danza, senza rispettare adeguati periodi di riposo funzionale, può condurre a una patologia chiamata burnout, caratterizzata da fatica, debolezza muscolare e aumento del numero di infortuni che l’atleta, o il ballerino in questo caso, subisce. Il burnout, tradotto in italiano con la parola “superallenamento” oppure “overtraining”, è una condizione clinica spesso sottovalutata dal ballerino, ad eziologia multifattoriale, ma che ha molte ripercussioni sul corpo in quanto, secondo molti ricercatori, produce abbassamento delle difese immunitarie, deplezione di glutammina plasmatica e pertanto maggior probabilità di andare incontro a traumi. Da un punto di vista
CON IL SUPERALLENAMENTO, IL BALLERINO RISCHIA IL BURNOUT ACUTO O CRONICO. QUALI RIMEDI? a cura di Dott. Omar De Bartolomeo, T.d.R. Sara Benedetti, T.d.R. Eva Fasolo
didattico, e molto semplicemente, è bene ricordare che la glutammina è un amminoacido non essenziale che costituisce però il 70 per cento circa degli amminoacidi muscolari. È prodotta dai muscoli e da alcuni organi (fegato) e viene consumata dai muscoli stessi durante l’allenamento. Il superallenamento spesso si manifesta con segni caratteristici. Il medico si accorgerà che il ballerino va incontro a un maggior numero di infortuni, oppure che il ballerino recupera con più lentezza dagli stessi. I ballerini sviluppano frequentemente lesioni da overuse (fratture da stress, tendinopatie croniche). Il medico si accorgerà inoltre di un aumento della frequenza cardiaca a riposo, dimagrimento, ansietà, sonno disturbato (incubi), risvegli notturni con necessità di recarsi alla toilette. L’insegnante EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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invece si renderà conto di altri segni tipici, quali: diminuzione dell’interesse verso la danza, diminuzione della performance e delle abilità tecniche, fatica e lento recupero dalle lezioni, ansia, perdita di peso, etc.. Tutti i ballerini possono essere colpiti da questa patologia, dai più giovani agli adulti, sia maschi che femmine. Si pensa che i ballerini più a rischio siano coloro che lavorano più di 8,5 ore a settimana, soprattutto se di fascia di età intorno ai 14 anni, ovvero ballerini che lavorano 10 ore dopo i 15 anni. Occorre però distinguere due tipi di burnout:
ACUTO
CRONICO
Situazione che perdura da meno di un mese, caratterizzata di solito da un aumento di 5-10 battiti al minuto in più rispetto al normale, e da un incremento maggiore di 10 battiti al minuto durante lo sforzo fisico rispetto ai valori normali. Il cuore, inoltre, impiega 2-3 minuti in più a ritornare alla frequenza cardiaca a riposo dopo sforzo fisico. Si segnalano anche un’aumentata concentrazione plasmatica di acido lattico a riposo e una riduzione della capacità dei muscoli di estrarre ossigeno dal sangue durante lo sforzo fisico. Queste anomalie metaboliche e chimiche facilitano l’insorgenza di traumi. Fortunatamente, eliminate le cause, i sintomi sono regredibili velocemente.
Durata maggiore di 2 mesi, con sintomi quali: riduzione della forza muscolare volontaria, amenorrea (assenza del ciclo mestruale), maggior suscettibilità a infezioni (soprattutto delle vie aeree superiori). Molti ricercatori – fra cui anche noi – hanno trovato alcune coincidenze quasi da creare uno stereotipo del ballerino a rischio di traumi per over allenamento. Di solito è stato osservato che circa il 50 per cento dei ballerini con lesioni da overuse ha un’età inferiore ai 18 anni. Questo vuol dire che i ballerini giovani sono più proni al burnout. Il 20-30 per cento dei traumi avvengono alla riapertura delle lezioni dopo il periodo estivo e/o comunque dopo periodi di vacanza, mediamente
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a distanza di 20 - 45 giorni da questi. La sensazione di fatica muscolare dovrebbe pertanto essere il primo, importante, campanello d’allarme! Questo perché, da un punto di vista metabolico, la fatica muscolare interviene quando il corpo non è in grado di mantenere la richiesta energetica muscolare e non riesce a garantire un rapido ristoro al termine del lavoro muscolare stesso. La forza muscolare decresce, e forse questo sintomo è già un campanello d’allarme troppo tardivo per il tipo di attività atletica e tecnica che un ballerino esegue. Si pensa infatti che sia il cervello a inviare impulsi con feedback negativi così da avere un ruolo protettivo nei confronti dell’organismo ed evitare danni catastrofici ai muscoli stessi.
La DURATA e la TIPOLOGIA dell’attività tecnico/atletica giocano un ruolo importantissimo nella genesi della fatica muscolare. Per questo motivo si ritiene che si debbano sviluppare lezioni “intervallate” dove i momenti di massima richiesta fisica siano frammezzate a periodi di “scarico” fisico, così da permettere una miglior ossigenazione (miglior respirazione!), minor richiesta di forza/esplosività, maggiore e migliore vascolarizzazione tissutale.Verrebbe quasi da dire che la miglior lezione di danza dovrebbe essere simile a protocolli di allenamento, per fare una analogia con il mondo degli sportivi più in generale, di tipo “interval training”. Si è più volte scritto la parola “fatica muscolare”, ma cosa si intende realmente con questo termine? La fatica muscolare è quella situazione in cui una fibra muscolare, malgrado venga stimolata, non è in grado di contrarsi in modo efficace. Questo è ascrivibile a diversi fattori: - Carenza di ATP (adenosin-tri-fosfato) - Aumento della concentrazione di acido lattico - Alterata concentrazione di ioni sodio, potassio e calcio all’interno del muscolo - Disidratazione
Certamente, è bene ricordare quanto l’alimentazione e l’idratazione, ancora una volta, giochino un ruolo importante nella genesi della fatica muscolare e del burnout. Si è osservato che una dieta con una corretta percentuale di carboidrati e di vitamine (soprattutto vitamina C, D ed E) è protettiva nello sviluppo della fatica muscolare e nelle lesioni da overlavoro. Recentemente si è ribadito il ruolo antinfiammatorio e antiossidante delle vitamine e di alcuni co-enzimi, tra cui la SOD (Super Ossido Dismutasi). La vitamina D, val la pena sottolinearlo, è attore principale nel metabolismo osseo pertanto svolge un ruolo principale nella genesi delle fratture da stress insieme ad altri cofattori (tipo di piede, ginocchio iperesteso, differenza di lunghezza degli arti inferiori, scarso en dehors, amenorrea, pavimento duro, scarso riposo tra le lezioni, etc.).
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LE REGOLE D’ORO Dedicati un giorno di riposo, per permettere al tuo corpo di rilassarsi, e alla tua mente di dedicarsi ad altro. Quando puoi, cerca di recuperare ciò che non riesci a fare durante i giorni di lavoro: frequentare le terme, uscire con gli amici, consumare cibi freschi e di stagione. Ricorda che la danza non è solo arte, ma che occorre anche una buona preparazione atletica. Una corretta alimentazione aiuta i muscoli a non andare in riserva funzionale, quindi ti espone a minor rischio di traumi. Dopo un periodo di inattività o di vacanza, bastano anche 3-5 giorni di inattività, ricorda che il ritorno al lavoro deve essere progressivo. Oltre alla danza, ipotizza di frequentare corsi di yoga, Pilates, girotonic, nuoto, walking/ running. Ogni tipo di danza dovrebbe avere un adeguato “workout” per migliorare la propria performance artistica Ricorda che il sonno è sacro! Quindi un buon sonno è spesso riparatore per molte patologie da overuse psico-fisico EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Foto di MFly!
Danzainfiera 2016
un successo mondiale
Una grande edizione che suggella l’importanza dell’evento Non ci sono dubbi: Danzainfiera è la più grande manifestazione al mondo sulla danza. Lo dicono le decine di special guest internazionali presenti a Firenze dal 25 al 28 febbraio 2016 per la sua XI edizione, come Yanis Marshall, Lienz Chang, Elena D’Amario, Daniel Agesilas. Lo confermano gli oltre 150 espositori che, dalla Russia al Giappone, dall’Inghilterra al Belgio, erano presenti alla vetrina della danza per eccellenza; questi hanno registrato un incremento significativo di pubblico e vendite, ma anche di visitatori stranieri, soprattutto di nazionalità tedesca, spagnola e greca. Lo ribadisce anche il pubblico, in continua crescita. Danzainfiera, attirando ogni anno migliaia di persone a Firenze da tutto il mondo, sente il dovere di tenere viva la tradizione della danza della città e contribuire ad alimentare l’immagine dell’Italia quale centro propulsore della cultura nel mondo. Per questo, gli organizzatori ogni anno lavorano per migliorare la manifestazione e rendere l’esperienza dei visitatori indimenticabile. Tutte le special guest di DIF2016 si sono dichiarate entusiaste; a partire da Yanis Marshall, personaggio di
punta di questa edizione che, accolto da un bagno di folla, si è detto impressionato dalla grandezza dell’evento e dalla consistente partecipazione di pubblico. Elena D’Amario, uno dei talenti di “Amici” e ora prima ballerina della famosa Parsons Dance Company di New York, ha così descritto la sua presenza a Danzainfiera: “un’esperienza energetica. Sono cresciuta con Danzainfiera: venivo a fare concorsi, lezioni e stage, ed essere qui come insegnante a portare quello che vivo tutti i giorni a New York è stato un grande regalo.”. Daniel Agesilas, apprezzato danzatore e maestro francese, è una presenza fissa a Danzainfiera come giurato della prestigiosa commissione del concorso Expression, una realtà sempre più internazionale che quest’anno, per la sua XII edizione, ha registrato la partecipazione di circa 4.000 ballerini provenienti da scuole di danza di oltre 10 nazioni. Agesilas ha detto che “non esistono manifestazioni così in Francia, né altrove. Nel concorso ho notato una crescita di qualità, soprattutto tra i ballerini solisti”. Lienz Chang, poi, ballerino cubano e ora maître de ballet al Teatro San Car-
lo, dice “vi ringrazio di questa opportunità; sono impressionato da questo evento che dimostra che la danza cresce anche in Italia”. Anche gli eventi confermano il successo di Danzainfiera; come Musical: il concorso, un appuntamento ormai consolidato della programmazione che, giunto alla sua V edizione, è diventato senza dubbio di richiamo internazionale per chiunque voglia esprimersi davanti una giuria di grande spessore e perfezionarsi in ottime scuole di musical. È solo alla sua seconda edizione, ma è già diventato un must per chiunque aspiri a studiare nei migliori centri di formazione europei, lo speciale programma di audizioni International Academies Open Days, grazie al quale quest’anno sono stati ben 30 gli allievi ammessi – in diversi livelli – ai corsi di studio delle accademie presenti a DIF2016. Una grande soddisfazione per la manifestazione, che punta a essere il trampolino di lancio per antonomasia per i giovani che vogliono fare carriera nella danza. Con questo spirito, Danzainfiera è pronta a rimettersi in moto per la prossima edizione, con l’entusiasmo e l’energia di sempre.
Per essere sempre aggiornati sulle iniziative di Danzainfiera, segui l’evento sulla pagina Facebook ufficiale e su www.danzainfiera.it 66
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