Expression Dance Magazine Agosto 2018

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Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XIX n. 2 - Agosto 2018 - Centro Studi La Torre S.r.l.

E PRESSION dance magazine

All'interno

DANCE

ACADEMY

con la nuova programmazione

LA SCALA

ospita il balletto del Bol’šoj Il ruolo della

MUSICA

nella lezione di danza

LIFT

preparazione tecnica ed atletica

INTERVISTA A

FEDERICO

BONELLI


15a edizione

FIRENZE c/o DANZAINFIERA 22/23/24 FEBBRAIO 2019

©Domenico Scordia

modern jazz contemporaneo • classico e neoclassico • hip hop e danze urbane composizione coreografica • danza fantasia

www.concorsoexpression.com #expressionIDA2019


Metti alla prova il tuo talento sull'esclusivo palco del Concorso Expression. Vinci premi in denaro, premi speciali e borse di studio nelle migliori scuole del mondo

ANTEPRIMA GIURIA E PREMI DANIEL AGESILAS Danzatore e coreografo, ex Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di danza di Parigi.

Borse di studio per Stage International Danse Angers con gli insegnanti dell’Opéra di Parigi, ad Angers (Francia).

M. CHRISTINE MAIGRET DE PRICHES Direttrice di Dance Area di Ginevra.

Corso estivo intensivo, borsa di studio per tirocinio con la Junior Company (per giovani talenti) a Ginevra (Svizzera).

stage-danse-angers.fr

dancearea.ch TASHA BERTRAM Ballerina, insegnante, attrice, cantante, esaminatrice e Trustee della Russian Ballet Society.

Borsa di studio per una settimana di lezioni a Londra (Regno Unito).

RICK TIJA Talent Scout, Coreografo, Coach (Cirque du Soleil, Choreography Online, I-Path)

Borse di studio per stage estivo 2019 alla Phoenix Associate Schools a Londra (Regno Unito).

London

phoenix-associates.co.uk JAY ASOLO Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante.

Borsa di studio per "Retro Kings & Queens Summer Intensive" con la Retro Kings & Queens Company a Dublino (Irlanda).

CHRISTIANE BORG MANCHÉ Borsa di studio per una settimana alla Living Fondatrice e direttrice Living Dance; Direttri- Dance a Gozo (Malta). ce Incite Motion School of Dance; insegnante RAD, mentor e ambasciatrice CPD livingdancemalta.com NAIKE NEGRETTI Borse di studio per 10 lezioni gratuite al Coreografa e referente ufficiale per l’Italia Broadway Dance Center a New York (USA). del Broadway Dance Center, docente e talent scout per il Dance Theatre USA International. SUSAN QUINN Fondatrice e direttrice artistica di SEAD Salzburg Experimental Academy of Dance

Borse di studio per una o due settimane di lezioni intensive alla SEAD a Salisburgo (Austria)

broadwaydancecenter.com

sead.at

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LUKA MARIE FRITSCH Borse di studio per un workshop estivo Coreografa di PAN.OPTIKUM, che connette la di una settimana con Pan.Optikum, con la Urban Dance alla Performance teatrale possibilità di guadagnare la partecipazione ad un progetto europeo triennale, a Friburgo (Germania). ELIZABETH TABERNER Codirettrice di Valencia Dancing Forward

Borse di studio per una settimana con la compagnia Valencia Dancing Forward, partecipando a lezioni e prove per la stagione 2019 a Valencia (Spagna).

SANCHEZ ARANXA Coreografa del Balet Nacional de España e direttrice del Real Conservatorio Profesional de Danza “Mariemma”

Borse di studio per lo stage estivo al Real Conservatorio a Madrid (Spagna).

GEORGINA RIGOLA Insegnante e coreografa, Fondatrice e direttrice artistica del Barcelona Dance Center, BCN CITY BALLET e del Certamen Internacional de Danza Ciutat de Barcelona

Borse di studio per il corso estivo dall’1 al 15 luglio con insegnanti internazionali. / Premio Speciale per trascorrere 15 giorni con BCN CITY BALLET partecipando alla creazione delle nuove coreografie a Barcellona (Spagna).

theater-panoptikum.de

vdfdancing.com

JEAN NUNES Ballerino, coreografo e direttore artistico di Studio Vibes

rcpd-mariemma.es

certamenciutatdebarcelona.com

barcelonadancencenter.wordpress.com

Borsa di studio per una settimana presso la scuola di Danza Studio Vibes a Bruxelles (Belgio). studio-vibes.com

RICHARD D'ALTON Guest teacher internazionale e coreografo di danza contemporanea.

Numerose borse di studio per varie scuole europee

EMANUELA TAGLIAVIA Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea.

Borse di studio per Campus Summer Dance School dell'I.D.A. International Dance Association a Ravenna (Italia).

ILENJA ROSSI Ballerina ospite nei black Clubs in Italia e all’estero. Insegnante e coreografa.

Borse di studio hip hop per Campus Summer Dance School dell'I.D.A. International Dance Association a Ravenna (Italia).

Premi speciali offerti da:

Europe

BOOK FOTOGRAFICO

Premio Speciale per Solista Classico Domenico Scordia, fotografo, assegna il premio nella sezione solista classico Junior/Over per la realizzazione di un progetto fotografico

Segreteria organizzativa:

IDA International Dance Association - Via Paolo Costa 2, Ravenna tel. 0544 34124 - danza@idadance.com

Aggiornamenti, regolamento e iscrizioni su www.concorsoexpression.com

www.idadance.com

Premi speciali offerti da:


editoriale a cura di Claudio Vacchi

I piccoli e grandi lavori di manutenzione sono stati fatti, i palinsesti con corsi, giorni e orari sono completati, la campagna pubblicitaria è tutta improntata, il calendario saggi, concorsi, esami è esaurito. Non ci sarebbe niente da aggiungere se non fosse che anno dopo anno la gestione delle scuole si fa sempre più articolata e complessa. Gli insegnanti, che una volta erano totalmente concentrati sulle lezioni si trovano adesso costretti a dedicare ore e ore ad applicare le nuove normative fiscali che vengono continuamente riviste dai legislatori di turno, convinti forse che mettendo mano nelle associazioni di danza si possano risolvere i problemi economici della nazione. Che le tasse siano da pagare è giusto e ovvio ma che non esista un mezzo più semplice per farlo sembra impossibile. Per applicare quelle agevolazioni riservate all’associazionismo, fra cui rientrano anche le scuole di danza è comunque necessario rivolgersi a studi competenti, che per la verità sono pochi, in quanto restare aggiornati in materia è diventato complicato anche per i commercialisti stessi. Cari insegnanti, non distraetevi troppo con le normative. Individuate invece un buon professionista che possa aiutarvi. Voi mantenete accesa la vostra vocazione e alto il vostro entusiasmo. La qualità artistica della danza in Italia dipende anche dal vostro aggiornamento e dalla vostra attenzione nello scoprire nuovi talenti che frequentano e frequenteranno i vostri corsi. Per quanto possibile l’IDA è, e resterà, al vostro fianco con corsi, aggiornamenti e con la consulenza dei suoi professionisti. Contattateci sarà un piacere fornirvi le giuste indicazioni. Inoltre, con questo numero, Expression inizia la collaborazione con Michele Olivieri autorevole critico di danza che mette la sua esperienza e competenza al servizio dei nostri lettori con attente recensioni sui più importanti spettacoli in cartellone o su quelli realizzati di recente per dare ancora più spessore artistico e professionale alla nostra/vostra rivista. Buon inizio corsi a tutte le scuole d’Italia.

In copertina Federico Bonelli Foto di Nina Large Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Fadda Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Albisetti, Elena Baldisserri, Marco Batti, Sara Baraccani, Sara Benedetti, Roberta Bezzi, Romeo Cuturi, Omar De Bartolomeo, Eva Fasolo, Gianni Mancini, Marco Mariano, Marco Neri, Andrea Neyroz, Michele Olivieri, Virgilio Pitzalis, Francesco Ragni, Carla Rizzu, Adam Ruchel, Massimiliano Scardacchi, Lorenza Scardovi, Daniele Tigli, Sara Tisselli, Claudia Zannoni. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Alice Blangero, Bill Cooper, DS Photo, Valentina Donatini, Tristram Kenton, Nina Large, Volodymyr Melnyk, Alice Pennefather, Johan Persson, Domenico Scordia, Shutterstock, Damir Yusupov, Elena Zanfanti. Un ringraziamento particolare a Kledi Kadiu, Federico Bonelli, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera, Domenico Scordia. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna

Direttore Responsabile Expression Presidente IDA

Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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CONTEMPORANEO PERCORSO DI ALTA FORMAZIONE SUI NUOVI LINGUAGGI COREOGRAFICI

CORSO FINANZIATO Inizio corso: dicembre 2018 Adesione al bando: entro fine ottobre IL CORSO È GRATUITO E A NUMERO CHIUSO Un progetto ad alta formazione che nasce dalla preziosa collaborazione fra IDA International Dance Association e Cantieri Associazione Culturale, incubatore di giovani talenti del panorama nazionale della danza. Responsabile artistica del progetto: Carla Rizzu, danzatrice e coreografa della compagnia Nervitesi. A CHI SI RIVOLGE: I destinatari del percorso formativo sono giovani under 35 provenienti dal mondo della danza e/o del teatro e/o arti circensi, residenti in Emilia-Romagna e con elevate competenze artistiche, che necessitano di intraprendere un percorso di crescita e di maturazione per diventare “DANZAUTORI”, ovvero di essere in grado di autoprodurre e/o produrre spettacoli di danza. Il settore della danza è composto da piccole e grandi Compagnie che operano sul territorio regionale, nazionale ed internazionale e da una nuova generazione di “Danzautori” capaci di innovare e arricchire l’offerta dello spettacolo dal vivo.

OBIETTIVO: Il percorso formativo propone a un gruppo di giovani autori selezionati un’occasione di scambio e confronto con realtà affermate nel territorio italiano ed estero e con operatori del settore, al fine di supportarne la crescita personale e artistica, oltre che la capacità autoimprenditoriale. Le figure che operano nell’ambito dello spettacolo sono prevalentemente lavoratori autonomi che necessitano, oltre che di una formazione tecnica legata alla professione, anche di una preparazione legata alla gestione fiscale, contributiva e amministrativa. CONTENUTI: Il progetto, a partecipazione totalmente gratuita, prevede un programma fitto di lezioni, incontri, confronti, allenamenti per un totale di 520 ore. Una sorta di corpo-a-corpo formativo con gli artisti agli esordi della propria ricerca, accompagnandoli alla comprensione delle dinamiche complesse che stanno alla base delle scelte di un operatore, vagliando tutti gli aspetti della creazione: dalla drammaturgia alla comunicazione e diffusione, dal linguaggio coreografico alle tecniche della danza.

Per informazioni dettagliate sulla partecipazione al bando scrivere a

nervitesi.cr@gmail.com 6

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©ROH, 2016. Photographed by Tristram Kenton

sommario a pag.

EXPRESSION

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anno XIX n. 2 - agosto 2018

INTERVISTA A

Federico Bonelli di Roberta Bezzi

RUBRICHE

54 JACK COLE, The Father of Jazz Dance

8 News dal mondo della danza

di Gianni Mancini

66 IDA Community Breaking News

56 ACROBIMBO, spettacolare, scenico,

64 IDA Social Community

innovativo semplice da realizzare e alla portata di ogni bambino

15 LA SCALA OSPITA IL BALLETTO DEL BOL’ŠOJ di Michele Olivieri

18 MIGLIORARE LA PROPRIA FLESSIBILITÀ per un’esecuzione più sicura ed efficace della danza di Andrea Neyroz

22 IERI, OGGI ...E DOMANI? Riflessioni di un professionista della danza a cura di Virgilio Pitzalis e Adam Ruchel

24 LA MUSICA per la lezione di danza classica di Francesco Ragni e Massimiliano Scardacchi 43 IL COMMENTO DI MARCO BATTI Il corso per diventare Insegnante di Danza Classica 50 MEDICINA: I LIFT Preparazione tecnica ed atletica a cura di Omar De Bartolomeo

di Sara Tisselli

58 I CONSIGLI DI KLEDI 10 idee originali per il saggio di danza a cura di Lorenza Scardovi 60 CAMPUS La danza tra il divertimento e la professione 61 LE PERCUSSIONI in sala danza di Marco Mariano

62 DIETRO LE QUINTE Il concorso Expression visto e raccontato dal presentatore di Daniele Tigli

NUOVA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

2018/2019 a pag. 27

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r u b r i c a

NEWS DAL MONDO DELLA DANZA

"Lo SCHIACCIANOCI" ALLA SCALA PER UNA PRIMA NAZIONALE

Michail Baryshnikov insignito della laurea ad honorem a firenze

La Stagione 2018/2019 del Teatro ala Scala di Milano sarà inaugurata da una prima nazionale: "Lo Schiaccianoci", la produzione di George Balanchine del capolavoro di Čajkovskij tra le più famose nel mondo. La rappresentazione sarà un debutto per la Compagnia scaligera, poiché non è mai stata rappresentata in Italia. Come noto, si tratta di un balletto straordinario, e si avvarrà di scenografie elaborate e numerosi costumi creati da Margherita Palli e vedrà la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia. La meravigliosa coreografia, con diverse scene affollate, si dispiegherà nei due atti, portandoci dalla realtà alla fantasia, in pieno spirito natalizio: lo spettacolo infatti è in calendario dal 16 dicembre 2018 al 15 gennaio 2019.

L’Università di Firenze ha conferito la laurea magistrale ad honorem in Scienze dello Spettacolo a Michail Baryshnikov, ballerino e coreografo, a lungo direttore artistico dell'American Ballet Theatre. La cerimonia si è svolta a luglio nell'ateneo fiorentino. Il riconoscimento è stato conferito all'artista russo, naturalizzato statunitense dal Rettore Luigi Dei, con la seguente motivazione: “per la sua lunga e ancora attiva carriera creativa nelle diverse declinazioni delle arti performative, dalla danza, al cinema, al teatro, alla musica. l risultati del suo lavoro ne fanno uno dei più completi protagonisti nella storia della scena contemporanea. L’alto valore delle sue creazioni è apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo”.

la danza celebrata a capri, un PREMIO PER KLEDI Si è svolta a fine agosto la sesta edizione del Premio Capri Danza International, nella storica cornice della Certosa di San Giacomo. La terza serata, presentata da Paola Salluzzi, ha avuto come padrino Vladimir Vasiliev, e ha visto avvicendarsi sul palco diverse figure di spicco del mondo della danza e dello spettacolo, con l'assegnazione di vari premi. Anche Kledi Kadiu ha ricevuto il "Premio al Valore" "per lo stile elegante e di classe che rivela la sua preparazione di danzatore classico". Hanno ottenuto lo stesso riconoscimento anche Liudmila Konovalova (Ètoile del Teatro dell’Opera di Vienna), Alessandra Amato e Giuseppe Schiavone (Ètoiles del Teatro dell’Opera di Roma), Pei Ju Chien-Pott (Solista della Martha Graham Dance Company), Jasmine Cammarota e Vito Pansini (Solisti del Béjart Ballet Lausanne) e Sabrina Brazzo (Solista del Teatro alla Scala di Milano). Fra gli altri illustri premi, due sono stati dedicati a due indimenticati professionisti e insegnanti: il "Premio Silvio Oddi" è stato assegnato a Salvatore David Marigliano (Ballerino della scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli), mentre il "Premio Elisabetta Terabust" è andato a Arina Varentseva e Alexander Saveliev (Principals del Kirov Ballet). Tra le giovani promesse della danza hanno ricevuto il "Premio al Talento" Antonio Gallo e Tommaso Palladino (Ballerini della scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli).

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Danzainfiera 2019

#storiedidanza

condividi la tua con noi! Il più importante evento sulla danza in Europa giunge alla XIV edizione: qui convergono le storie di coloro che sono accomunati dalla grande passione per la danza e per il ballo Sarà una Danzainfiera speciale quella del 2019, in programma dal 21 al 24 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso di Firenze. Un grande appuntamento internazionale come sempre – con centinaia di lezioni e audizioni gratuite, un'area espositiva con la partecipazione di aziende e realtà associative; oltre ad un ricco palinsesto di spettacoli, competizioni e incontri con le più importanti stelle del palcoscenico. Danzainfiera 2019 sarà il luogo in cui condividere la magia delle storie che sono dietro ad ogni gesto, ogni movimento, ogni passo di danza. Ed è questo che la prossima edizione di Danzainfiera chiederà a tutti i partecipanti all’evento, insegnanti, espositori, danzatori, ballerini o semplici visitatori: portare con sé le proprie storie, farle sentire a tutti, condividerle, ascoltarle, discuterle, amarle. Storie significa persone in carne ed ossa impegnate ogni giorno nella formazione, come docenti e coreografi. Interviste a personaggi famosi, Etoile e grandi protagonisti della danza e del ballo accompagneranno i visitatori in un viaggio imperdibile in cui imparare, prendere spunti, ispirarsi. L'edizione 2019 coinvolgerà tutta la città di Firenze Una città con una storia straordinaria, come Firenze, non poteva che essere il palcoscenico ideale per ampliare i confini di Danzainfiera in diversi spazi urbani, grazie alla nuova programmazione fuori dalla Fortezza, #FuoriDif, con nuove location, diversi percorsi in città e prestigiose partnership.

Le prime conferme: la partnership con il Teatro Verdi di Firenze Tra le principali collaborazioni già siglate quella con il prestigioso Teatro Verdi di Firenze. Durante i giorni della manifestazione sono in calendario tre spettacoli di danza internazionale di altissimo livello: giovedì 21 febbraio Anthony Heinl e la sua compagnia eVolution Dance Theater, venerdì 22 lo straordinario show dell'autentico tango argentino Noches de Buenos Aires della Tango Rouge Company; infine sabato 23 febbraio Tutu, l'ultima irreverente produzione della compagnia Chicos Mambo, l’alter ego franco-catalano degli americani Ballets Trockadero de Montecarlo. Promozioni speciali per visitatori di Danzainfiera Danzainfiera proporrà pacchetti sconto speciali sia per promuovere gli spettacoli in città sia per gli ingressi alla fiera. “Un'offerta di danza di alto livello, pensata per il pubblico di Danzainfiera che, ogni anno, si ferma qualche giorno in città” - hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione -. In questi tredici anni di Danzainfiera abbiamo portato a Firenze migliaia di visitatori e, per la prossima edizione, vogliamo dar loro la possibilità di apprezzare la città e i suoi luoghi della danza. Il nostro obiettivo è quello di lavorare in sinergia con le altre realtà culturali del territorio e stiamo già collaborando con altri importanti partner”. Vieni a Danzainfiera per vivere, condividere e raccontare la tua #storiadidanza!

Per essere sempre aggiornati sul programma DIF2019: facebook.com/danzainfiera Danzainfiera 2019: 21/24 febbraio 2019, Firenze - Fortezza da Basso Info: 0574 575618 - www.danzainfiera.it - info@danzainfiera.it Orari: giovedì: 15.00-20.00 | venerdì, sabato e domenica: 9.00-20.00 Ingresso: 15€ 1 giorno / 40€ 4 giorni / 10€ ridotto per bambini 8-12 anni Gratuito: diversamente abili, bambini sotto gli 8 anni Gruppi (min. 30 ingressi): 10€ a persona, acquistabili online entro l'8 febbraio 2019

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IN COPERTINA

INTERVISTA A

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di Roberta Bezzi

Quando è sul palcoscenico riesce a colpire il cuore del pubblico, unendo la grazia con l’abilità tecnica, l’espressività con la bellezza delle forme. Tant’è che, al Covent Garden di Londra - tra i più celebri ed eleganti teatri al mondo – c’è chi viene da tutto il mondo per ammirarlo, perché la sua danza è un linguaggio universale capace di emozionare e commuovere. Dal 2003, Federico Bonelli ha oltrepassato la Manica come principal dancer del mitico Royal Ballet, indiscusso tempio della danza anglosassone. Da allora ha interpretato i principali ruoli del repertorio della compagnia. La sua meravigliosa avventura nel mondo della danza, inizia a Genova e Casale Monferrato, dove cresce e comincia a frequentare le prime lezioni di danza. Nel 1992, all’età di quattordici anni, entra a far parte dell’Accademia di danza del Teatro Nuovo di Torino e studia in maniera più intensa con insegnanti italiani e maestri cubani. Per mettere alla prova il suo talento e farsi notare dagli addetti ai lavori, durante gli anni di studio partecipa a diverse competizioni internazionali ottenendo la Medaglia d’argento al Concorso di Balletto dell’Avana a Cuba e il primo premio al Concorso internazionale di Rieti. Ma il vero trampolino di lancio per la sua carriera è il Prix de Lausanne nel 1996, dove vince una borsa di studio. In quel periodo, entra a far parte del Balletto di Zurigo, dove già l’anno successivo viene promosso solista. La permanenza in Svizzera è molto fruttuosa visto che il giovane Federico danza i ruoli principali in diverse coreografie del direttore Heinz Spoerli e in ruoli del repertorio classico come Albrecht in ‘Gi-

selle’. Due anni dopo cambia compagnia e passa al Balletto Nazionale Olandese di Amsterdan dove nel 2002 è promosso primo ballerino. Durante gli anni in Olanda il suo repertorio si amplia notevolmente e arricchisce di vari stili e discipline grazie all’incontro con numerosi coreografi di fama internazionale. Ha infatti interpretato classici del repertorio, diverse coreografie di George Balanchine, William Forsythe e Hans Van Manen, oltre che rielaborazioni di classico come “Lo Schiaccianoci” di Wayne Eagling, il “Romeo e Giulietta” di Rudi Van Dantzig “Sylphide” e “Onegin” di Dinna Bjorn. Il suo percorso è tutto in salita e nel 2003 fa un ulteriore salto di qualità, entrando nell’organico del Royal Ballet come principal. La sua è un’esperienza di caratura mondiale, considerando che – negli anni – danza come artista ospite con la Scala di Milano, il Teatro Massimo di Palermo, il Balletto dell’Opera di Parigi, il Balletto del Cremlino, The National Theatre e lo Star Dancers Theatre di Tokyo, il Teatro Nazionale Croato di Zagabria e il Tulsa Ballet dell’Oklahoma. Federico Bonelli, com’è l’Italia vista da Londra? «Il nostro è un Paese ricco di talenti, un po’ in tutti i settori, danza compresa. Molto spesso, per potersi esprimere, si è purtroppo costretti ad andare all’estero. Emigrano i fisici, i musicisti, i medici, e così capita anche ai ballerini… La situazione della danza è critica per certi aspetti, a causa della chiusura di numerose compagnie che non hanno i fondi necessari per sostenersi e produrre nuo-

ENTRANDO AL MITICO ROYAL BALLET DI LONDRA, HA REALIZZATO IL SUO PIÙ GRANDE SOGNO. IL SUO STILE È UN RIUSCITO MIX DI GRAZIA, ABILITÀ TECNICA, ESPRESSIVITÀ E BELLEZZA

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vi balletti. Quando mi capita, sono molto felice di danzare in Italia perché è il mio Paese d’origine. Mi piacerebbe ritornare un giorno ma non è facile…». Credi che sarebbe stato possibile fare la stessa brillante carriera restando nel Belpaese? «A 18 anni non mi sono lasciato scappare le opportunità che mi sono capitate all’estero, non ci ho pensato due volte ad andare dove potevo lavorare e continuerò in questa direzione. Certo, c’è un briciolo di rimpianto per quello che sarebbe potuto essere e non è stato in Italia. Mi mancano le persone e l’atmosfera che si trova in certi teatri. Però… cosa posso farci?». 12

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Com’è Londra vista con gli occhi di un italiano? «Dopo così tanti anni, tredici per l’esattezza, la capitale inglese è ormai la mia casa. Ma anche la mia grande sfida vinta. Mi trovo molto bene soprattutto per l’ottima organizzazione del lavoro. Londra è inoltre una città piena di stimoli, che non dorme mai… In compagnia sono perfettamente integrato e a mio agio». Com’è stato inserirsi in un organico così famoso come il Royal Ballet? «Ho vissuto tutto in modo piuttosto naturale, più di quello che inizialmente pensavo... La compagnia è molto internazionale, quindi non è stato stressante più di tanto il fatto di essere italiano piuttosto che in-

glese o di un’altra nazionalità. C’è l’abitudine al confronto con culture diverse e fra colleghi c’è una buona armonia. Semmai è stato impegnativo rapportarsi, inizialmente, con una compagnia dalla tradizione così forte, imparare balletti di un nuovo repertorio, eseguire nuovi passi e capire come raccontare le storie in base a uno stile che è proprio del Royal Ballet. In compagnia, infatti, la danza non conta solo nella sua perfetta esecuzione tecnica ma anche nella sua capacità narrativa e di trasmissione di emozioni». Certo, non deve essere stato semplice iniziare al Royal Ballet direttamente da principal dancer… «Questo, infatti, è stato lo scoglio


più grande inizialmente… Una volta superata l’audizione, ho firmato un contratto per questo ruolo. Per me è stato come realizzare un sogno, dopo anni che mi preparavo guadando i video della compagnia durante gli anni di scuola, in particolare il ‘Lago dei Cigni’ con Makarova e Dowell… E proprio per questo, il primo spettacolo è stato molto faticoso, perché carico di tante responsabilità».

re alzando come si suol dire l’asticella delle difficoltà. Durante il periodo al Teatro Nuovo di Torino ho anche capito la complessità della danza, in quanto combinazione di movimento fisico e musica, di rigore e di ricerca».

In tutti questi anni, hai praticamente interpretato tutti i ruoli. Qual è il tuo preferito? «Sì, sono stato molto fortunato… Ma in realtà non ho ruoli preferiti in assoluto, cambio a seconda dell’ispirazione. Posso dire che prediligo quelli dove posso raccontare una storia. In questo momento, mi sento di rispondere Des Grieux in “Manon” e Armand in “Marguerite et Armand”. Di recente mi sono molto divertito a danzare in “Yugen”, una nuova creazione del coreografo Wayne McGregor sulle note del compositore Leonard Bernstein».

Ed è in quel periodo che è stata la scintilla? «Sì. Il passaggio in Accademia è stato certamente significativo perché è lì che il sogno ha iniziato a prendere forma. Ero un adolescente molto determinato: ogni giorno, mentre camminavo verso la scuola, mi ripetevo che ‘dovevo e potevo farcela’. La passione era scoppiata, anche se chiaramente non sapevo bene in cosa mi sarei imbarcato. Ricordo ancora la felicità dei saggi di fine anno: due giornate di assoluta magia!».

Tra le partner femminili ve n’è una speciale: tua moglie Hikaru Kobayashi… «Sì. Non capita spesso, però, di ballare insieme in scena. Ricordo con particolare emozione, qualche anno fa, la nostra prima volta all’Opera House, in la “Bella addormentata”. È stato molto speciale…». Quando hai iniziato a muovere i primi passi, avevi già il sogno di diventare un grande danzatore? «No, nei primi tempi, ho vissuto la danza come un gioco. Insieme a un mio caro amico, mi divertivo molto con il maestro Gianni Benazzo a Casale Monferrato. Questo è il primo ricordo che ho della danza… In un secondo momento, invece, a stimolarmi è stata l’idea di provare a raggiungere risultati sempre più ambiziosi, per vedere dove potevo arriva-

C’è un maestro, fra i tanti incontrati nel tuo percorso, a cui ti senti di rivolgere un ringraziamento speciale? «In realtà, questa è una domanda molto difficile perché molteplici solo le persone rivelatesi importanti nella mia evoluzione scolastica e formati-

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Fotografie A pag. 10: Aeternum. Federico Bonelli e Marianela Nunez. ©ROH, 2013. Fotografo: Johan Persson. A pag. 12 Manon. Francesca Hayward nel ruolo di Manon e Federico Bonelli nel ruolo di Des Grieux. ©ROH, 2018. Fotografo: Bill Cooper. A pag. 13 Mayerling. Federico Bonelli nel ruolo di Crown Prince Rudolf. ©ROH, 2017. Fotografo: Alice Pennefather. The Winter's Tale. Federico Bonelli nel ruolo di Leontes. ©ROH, 2018. Fotografo: Tristram Kenton. In questa pagina: The Winter's Tale. Fumi Kaneko nel ruolo di Hermione, Federico Bonelli nel ruolo di Leontes e Beatriz Stix-Brunell nel ruolo di Perdita. ©ROH, 2018. Fotografo: Tristram Kenton.

va. In ogni caso, non posso non citare la mia maestra cubana Maria Reynes che ho conosciuto grazie al rapporto di collaborazione esistente tra l’Accademia del Teatro Nuovo di Torino e i maestri della scuola cubana. È stata lei a prepararmi per il Prix de Lausanne che mi ha cambiato la vita». Ma è vero che poi la borsa di studio del Prix de Lausanne in realtà non l’hai utilizzata? «In un certo senso è stato così. Dovevo andare all’Opéra di Parigi ma c’è stato un disguido amministrativo che ha ritardato la mia partenza. Nel frattempo, proprio in quel periodo, ho ricevuto un paio di offerte lavorative da parte di compagnie che mi avevano notato proprio al concorso. Per cui ho accettato la proposta del Balletto 14

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di Zurigo e a Parigi non sono mai andato. Quando si dice il destino… ». Alla luce della tua esperienza, ti sentiresti di consigliare ai giovani di oggi di fare concorsi di danza? «Certo, sono un buon modo per migliorarsi e per confrontarsi, e quindi per imparare, con altri danzatori. Sempre però tenendo a mente che la danza non è un concorso». Quali sono i passi giusti per chi ha talento? «Cercare le migliori condizioni per diventare il meglio di ciò che si può essere. Questo non significa necessariamente trasferirsi, ma spostarsi – se necessario – per andare alla ricerca di scuole e maestri diversi. Dando per scontato che ci sia una base di ta-

lento, bisogna impegnarsi e lavorare molto per migliorarsi. Conta molto guardare di continuo spettacoli, girare, essere curiosi e scegliere posti e persone in grado di porci delle sfide, per continuare a fare passi avanti…». Come ti vedi fra dieci anni? Cosa ti piacerebbe fare? «Difficile dirlo… Sono sicuro che non diventerò coreografo perché è una professione per cui bisogna essere portati. Non basta aver lavorato anni come ballerino, è tutta un’altra cosa… Di certo voglio continuare a crescere e imparare e mi piacerebbe restare nel mondo della danza. Appena il corpo non mi consentirà più di danzare ad alti livelli, farò un passo indietro e, da dietro le quinte, vorrei contribuire alla produzione della danza».


La Scala ospita il Balletto del Bol’šoj di Michele Olivieri Critico della danza e recensore dal Teatro alla Scala di Milano e Membro affiliato del Consiglio Internazionale della Danza CID UNESCO Paris

o storico palcoscenico del Teatro alla Scala si aprirà a una nuova ospitalità del Balletto del Teatro Bol’šoj, fondato nel 1776, nel quadro di un articolato rapporto di collaborazione e scambi culturali, che nell’arco di oltre cinquant’anni ha prodotto quattro grandi progetti per un totale di nove tournée della Scala a Mosca e sette del Bol’šoj a Milano. Dal 7 al 13 settembre 2018 il Bol’šoj propone al Piermarini due celebri ed amati titoli, “La Bayadère” e “La bisbetica domata” per coniugare storia del balletto e novità. Memorabili le occasioni che avevano visto il sipario della Scala aprirsi sul corpo di ballo del Teatro Bol’šoj: nell’autunno 1970, “Il lago dei cigni”, “Spartacus” e “Lo Schiaccianoci”, interpretati tra l’altro da una coppia di eccellenza, Maja Plisetskaya e Vladimir Vasiliev; e l’indimenticata tournée dell’ottobre 1973, quando accanto a cinque opere i Complessi del Bol’šoj portarono nel capoluogo

lombardo anche il balletto “Anna Karenina”. Il primo titolo proposto dalla Compagnia moscovita il 7, 8 e 10 settembre accompagnato dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala diretta dal Maestro Pavel Sorokin è “La Bayadère”, uno dei balletti cardine del repertorio classico che vide la sua prima assoluta a San Pietroburgo nel 1877. La partitura di Ludwig Minkus affresca un’India da leggenda in cui fioriscono intrighi e drammi d’amore. Il fascino dei paesi esotici e il successo di opere letterarie come il poema “Śakuntalā” ispirarono Petipa, che creò una perfetta armonia fra scene di massa e protagonisti, momenti di alto lirismo e sfumature poetiche. Su tutti, l’incanto del Regno delle Ombre. Lavorare sui balletti di Petipa è stata una delle linee principali dell’attività coreografica di Yuri Grigorovich. Nato nel 1927 e ballerino del Kirov fino al 1962, Grigorovich è stato direttore artistico del Bol’šoj fino al 1995 imponendosi tra le figure di maggior rilievo della coreografia russa del Novecen-

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to. Il suo lavoro su “La Bayadère”, allestita per la prima volta nel 1991 e riproposta nel 2013, è consapevole della presenza viva di Petipa e della necessità di conservare la sua eredità classica. I principi alla base della produzione restano invariati: ci sono tutte le composizioni originali di Petipa, le successive interpolazioni e anche gli ampi frammenti dell’azione ri-coreografati dallo stesso Grigorovich; la novità è l’assenza del finale in cui il terremoto distrugge il tempio. Grigorovich ha ritenuto che, dopo l’atto sinfonico delle Ombre, non fosse necessaria altra danza: “Le Ombre sono una vetta nell’arte del balletto; speriamo che lo siano ancora per molto. E che ogni persona in sala possa sentire a portata di mano la magia

del balletto russo, una delle meraviglie del mondo”. La coreografia si avvale di alcuni estratti da Vakhtang Chabukiani, Konstantin Sergeyev, Nikolai Zubkovsky, le scene e i costumi sono a firma di Nikolay Sharonov, le luci di Mikhail Sokolov ed è impreziosita dalla partecipazione straordinaria degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta dal Maestro Maurizio Vanadia con la supervisione del Maestro Frédéric Olivieri, attuale Direttore del Corpo di ballo scaligero. “La Bayadère” è stato uno dei primi trionfi di Petipa al Teatro Imperiale di San Pietroburgo, la trama narra temi particolarmente cari alle platee dell’Ottocento: esotismo, sentimentalismo, promesse d’amore,

tradimenti, soprannaturale e romanticismo. Nel primo atto incontriamo il guerriero Solor, innamorato della baiadera Nikiya a sua volta amata dal Bramino. Nikiya costringe Solor ad un giuramento d’amore eterno. A Solor viene offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah, ed egli accetta dimenticandosi la promessa fatta a Nikiya. Durante i festeggiamenti per il fidanzamento, Gamzatti rivela a Nikiya il nome del suo fidanzato e lei si oppone inutilmente a questo fidanzamento. Una schiava, Aya, propone a Gamzatti di uccidere Nikiya. Nel secondo atto vi è la danza delle baiadere alla quale partecipa anche Nikiya. Aya dona a Nikiya un cesto di fiori in cui è nascosto un serpente velenoso che la morde. Il Bra-

mino le propone di salvarla, a patto che lei accetti di sposarlo. Nikyia rifiuta e danza fino a quando muore. Nel terzo atto, Solor per allontanare il dolore della morte di Nikiya, fuma uno speciale veleno, si addormenta e si ritrova nel Regno delle ombre e tra esse ritrova anche l’amata Nikiya alla quale giura eterna fedeltà. Mentre l’11, 12 e 13 settembre sarà l’occasione per assistere ad un allestimento recente, “La bisbetica domata” commissionato dal Teatro Bol’šoj, in debutto nel 2014 (in Italia visto solo al cinema trasmesso via satellite grazie alla diretta nel 2016 e nel 2017), primo balletto creato da Jean-Christophe Maillot per una compagnia che non fossero “Les Ballets de Monte-Carlo”, che dirige dal 1993.

Nelle immagini: a sinistra Margarita Shrainer in "La Bayadere" (Foto di Damir Yusupov); a destra Smirnova e Chudin in "La bisbetica domata" (foto di Alice Blangero)

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Nelle immagini: a sinistra Savin e Kretova in "La bisbetica domata" (Foto di Damir Yusupov); a destra Olga Smirnova in "La Bayadere" (foto di Damir Yusupov)

Ispirato alla omonima commedia di William Shakespeare, ha vinto ben tre Maschere d’Oro. Maillot ha pensato per i danzatori del Bol’šoj un lavoro con una notevole vena narrativa, che potesse esaltare oltre che la loro bravura tecnica e virtuosa anche l’abilità interpretativa ed espressiva. Per il coreografo questa commedia è una meravigliosa storia sui rapporti umani che semplicemente chiede di essere tradotta nel linguaggio del corpo: una trama abbastanza complessa, uno dei lavori più sensuali di Shakespeare, una analisi appassionata sulle relazioni d’amore. Per Maillot, coreografo che adora rinarrare le storie classiche a suo modo, è una commedia che parla dell’incontro di due caratteri eccezionali, Caterina e Petruccio, che non possono sopportare l’idea di avere un rapporto mediocre tra di loro o con altri. Lavorando con i ballerini del Bol’šoj, non poteva che scegliere

un compositore russo e infatti ha prediletto Dmitrij Šostakovič, orientandosi questa volta sulle composizioni scritte per il cinema, che alla Scala sono affidate alla bacchetta del direttore Igor Dronov con i musicisti dell’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano. Assistente alla coreografia Bernice Coppieters, scene di Ernest Pignon-Ernest, costumi di Augustin Maillot, luci e video di Dominique Drillot, drammaturgia di Jean Rouaud. Durante la sua formazione artistica Jean-Christophe Maillot studia danza e pianoforte al Conservatorio Nazionale Regionale di Tours, fino a quando, nel 1978, viene contattato da John Neumeier per entrare nel Balletto di Amburgo, dove interpreta alcuni ruoli primari nelle creazioni del coreografo americano. Nel 1983 è nominato coreografo e direttore del “Ballet du Grand Théâtre di Tours”. Nel 1985 fonda il Festival “Le

Chorégraphique” e nel 1986 è invitato a Monaco, dove nel 1993 viene nominato direttore-coreografo di “Les Ballets de Monte-Carlo”. Nel 2000 Maillot istituisce il “Monaco Dance Forum”: una prestigiosa vetrina internazionale. Grazie alle numerose tournée, Jean-Christophe Maillot diventa uno dei coreografi francesi più rappresentati all’estero. La versione della “Bisbetica domata” attesa in Scala con il Balletto del Bolshoi, presentata in due atti, è ambientata nella Padova del XVI secolo e racconta del ricco Battista il quale non vuole concedere la mano della dolce figlia minore Bianca fino a quando non si sarà sposata la primogenita Caterina, bisbetica e intrattabile. I corteggiatori di Bianca convincono così il veronese Petruccio ad adulare Caterina, sperando che il matrimonio conceda anche a Bianca di prendere finalmente marito. Caterina trova in Petruccio un consorte

capace di domarla mentre il giovane studente Lucenzio, camuffatosi da istitutore, farà breccia nel cuore di Bianca. Maillot porta in scena due ore di spettacolo reinterpretando con il suo inconfondibile stile “The Taming of the Shrew” (titolo originale della commedia), che da sempre ispira e affascina gli autori per l’abile intreccio, la fervida fantasia teatrale, l’ironia e il gioco dei rapporti tra uomo e donna. La storia allegra e appassionante riprende così nuovamente linfa grazie alla danza, ambientata in un luogo particolarmente caro allo scrittore inglese: l’Italia. E proprio nel bel paese - dopo undici anni dalla precedente ospitalità - la Scala considerato uno dei più prestigiosi teatri al mondo accoglierà ex novo il Balletto del Bol’šoj ritenuta una tra le compagnie più nobili e antiche.

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flessibilità

MIGLIORARE LA PROPRIA

PER UN’ESECUZIONE PIÙ SICURA ED EFFICACE DELLA DANZA

La flessibilità, intesa come la capacità del corpo umano di compiere movimenti al massimo delle proprie possibilità articolari, rappresenta in ogni disciplina e in ogni sport un elemento fondamentale che consente di raggiungere la massima elasticità muscolo tendinea, riducendo, in tal modo, il rischio di infortuni durante l’allenamento e facilitando l’esecuzione della maggior parte degli esercizi. La pratica più diffusa per aumentare la flessibilità è lo stretching, che si compone di esercizi che hanno l’obbiettivo di distendere, evitando traumi, le fibre muscolari e il tessuto

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connettivo (tendini, fasce ecc.) presente nella struttura contrattile. Il tessuto connettivo è estensibile, ma se non viene costantemente sollecitato con l’esercizio fisico, in breve tempo perde questa caratteristica essenziale. Strettamente connessa allo stretching troviamo la mobilità articolare, che rappresenta la capacità di compiere movimenti portati al massimo della propria estensione fisiologica. Il nuovo corso di Flexibility ha lo scopo di analizzare e approfondire una vastissima serie di esercizi di allungamento derivanti anche dalla gin-

di Andrea Neyroz

Per oltre vent'anni ha praticato ginnastica artistica a livello agonistico, gareggiando nel Campionato di Serie A e aggiudicandosi 3 medaglie ai Campionati Nazionali. Ha fatto parte per due anni del cast del noto Musical “Notre Dame de Paris”, in qualità di acrobata. È Docente qualificato per FIF e IDA di Kalisthenics® e Flexibility.

nastica artistica, attraverso la loro diretta messa in pratica; la flessibilità e la mobilità articolare rappresentano doti importanti per ogni danzatore e a tale scopo il corso è pensato per gli insegnanti di danza e danzatori di ogni livello, consentendogli di affinare le proprie capacità sfruttando le tecniche più avanzate di allungamento muscolare e di mobilità articolare. Verranno, inoltre, analizzati e messi in pratica esercizi utili a migliorare la postura, gli atteggiamenti corporei e la coordinazione. Come atleta e insegnante ho sperimentato, in primis su me stesso,


l’importanza della mobilità e della flessibilità praticando discipline altamente tecniche. Attraverso un lavoro costante e accurato ho notevolmente aumentato nel tempo le mie capacità e ho reso meno faticoso l’apprendimento motorio di moltissimi esercizi ad alto coefficiente di difficoltà. Allo stesso modo nella danza, la flessibilità e la mobilità articolare rappresentano doti essenziali per l’estensione delle aperture delle gambe ed una maggiore flessione del busto (mobilità attiva e passiva), contribuendo a mantenere il benessere fisico, una corretta postura e a semplificare i gesti, migliorando la performance, e incrementando la forza specifica per prevenire gli infortuni muscolari, tendinei o articolari. La mobilità articolare costituisce una qualità fisica indispensabile per un ballerino di qualsiasi stile o genere di danza, e come tale deve essere sviluppata

e mantenuta attraverso un adeguato e costante programma di allenamento. Lo stretching deve essere praticato in modo costante e continuativo, specialmente se si aspira a raggiungere preparazione tecnica e abilità ad alti livelli. Se la fase di allungamento viene effettuata in maniera corretta, facendo minuziosa attenzione ai singoli segmenti corporei, questa rappresenterà un grande beneficio non solo dal punto di vista delle capacità tecniche che si acquisiranno, ma anche a livello di benessere fisico, salute ed equilibrio psicologico. Infatti è stato rilevato come gli esercizi di mobilità accompagnati da respiri profondi e costanti siano in grado di ridurre lo stress, rilassando l’organismo sia a livello muscolare che mentale (l’esempio più eclatante lo troviamo nello Yoga). Inutile aggiungere che la mobilità di ciascuno rappresenta un aspetto personale e soggettivo che dipende molto dalla propria conformazione fisica, pertanto se ad alcuni saranno necessarie poche settimane per eseguire correttamente un movimento di mobilità, per altri potrebbero volerci diversi mesi, aspetto che d’altronde possiamo riscontrare anche nell’apprendimento dei movi-

menti tecnici. Alla base di tutto sarà fondamentale sia farsi seguire da una persona competente che possa indicare il movimento corretto (diversamente l’esercizio anche se ripetuto migliaia di volte risulterà inefficace), sia armarsi di molta pazienza, poiché serve una continua e costante pratica prima di esecuzioni compiute con una certa facilità. Durante la prima parte del corso verrà presa in esame tutta la fase di riscaldamento, mettendo in pratica molti esercizi utili per l’equilibrio, la coordinazione motoria e la stabilità; si vedranno movimenti di equilibrio attraverso balzi e blocco delle posizioni grazie alla contrazione dei muscoli, esercizi in quadrupedia per la coordinazione nel movimento mani e piedi, propedeutiche di avvicinamento alla verticale e andature utili all’apprendimento della contrazione e del controllo della fascia addominale e lombare. Verranno analizzate e messe in pratica le varie forme di stretching, ognuna di esse con le proprie caratteristiche e finalità. Lo Stretching balistico che consiste nel portare il muscolo al massimo allungamento e poi molleggiare, attivando, in tal modo, il cosiddetto riflesso di stiramento che spinge la fascia muscolare a reagire ad una tensione brusca con una rapida contrazione. Lo Stretching dinamico, che in particolare modo agisce sulla elasticità di muscoli e tendini, prevedendo la contrazione rapida del muscolo co-

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siddetto agonista con l’obbiettivo, però, di allungare il muscolo antagonista (il muscolo che vogliamo allungare effettivamente).Durante questo tipo di allungamento si farà massima attenzione all’allineamento corretto dei segmenti corporei, sia per una maggiore efficacia degli esercizi, sia per diminuire il rischio di traumi muscolari. Lo Stretching statico rappresenta il sistema di stretching più diffuso e conosciuto: le sue posizioni e il modo di respirare applicato prendono spunto dallo yoga e fondano la sua pratica in esercizi di allungamento in cui si raggiunge la massima flessione, estensione o torsione. In questa fase studieremo l’importanza della respirazione, poiché tutti gli esercizi devono essere compiuti lentamente e con respiri profondi e costanti; in tal modo si cerca di non

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sollecitare mai eccessivamente i muscoli antagonisti, evitando di creare il cosiddetto riflesso da stiramento sulla fascia muscolare. Lo Stretching statico attivo invece è costituito da esercizi ampi in cui si sostiene l’arto e si va a contrarre i muscoli agonisti. Infine il metodo P.N.F, nella sua composizione multifase, si distingue in massimo allungamento del muscolo, tenuta isometrica, rilassamento muscolare e di nuovo allungamento. L’analisi delle suddette forme di stretching permetteranno di esaminare moltissimi esercizi che coinvolgono i diversi gruppi muscolari: esercizi mirati per il rinforzo dei polsi, dei flessori degli avambracci delle mani e delle dita; allungamento specifico per il collo, spalle, dorso e schiena; allungamento per gli arti inferiori, con parti-

colare attenzione alle propedeutiche per la spaccata; stretching e rinforzo delle caviglie. Vedremo, poi, in modo pratico come l’ausilio di alcuni strumenti in molti casi può rendere più efficace la fase di allungamento, semplificando la distensione a livello articolare e muscolare grazie ad un efficiente aiuto apportato dai vari attrezzi come fitball, elastici, spalliera, bastone, trx ecc..; capiremo e testeremo concretamente in che modo gli attrezzi possano coadiuvare e perfezionare i nostri esercizi. Oggetto del corso sarà inoltre l’assistenza durante lo stretching, particolarmente utile per chi insegna discipline altamente specializzate come la danza. Vedremo come l’allungamento muscolare assistito, se eseguito correttamente, permetta, rispetto allo stretching

tradizionale, di ottenere un posizionamento ottimale dell’allievo, rendendo maggiormente efficace il movimento. L’attenzione viene focalizzata con rapidità e precisione sulle sensazioni di rilassamento e di allungamento che l’esecutore deve imparare a riconoscere e riprodurre da solo. Da questo argomento ci collegheremo nella pratica di alcuni esercizi di coppia utili da far provare anche ai propri allievi. In conclusione si parlerà dell’importanza del defaticamento post allenamento, pratica che dovrebbe essere inserita in maniera costante alla fine di ogni fase di preparazione fisica, valutando gli esercizi più indicati, specialmente in caso di allenamenti di media o alta intensità, che prevedono un forte accumulo di acido lattico.


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Virgilio Pitzalis sarà presente allo Stage Expression a Ravenna l'8 e il 9 dicembre 2018. Maggiori informazioni a pag. 44 e su www.idadance.com

IL COMMENTO

Ieri, oggi…e domani?

RIFLESSIONI DI UN PROFESSIONISTA DELLA DANZA

A cura di Virgilio Pitzalis e Adam Ruchel

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ipensando alle molteplici esperienze che hanno fatto parte della mia vita professionale, cerco di capire quali di queste necessitano di una chiave di lettura differente, rispetto a quando le ho vissute. L’inesperienza iniziale mi ha portato a seguire numerose scuole e artisti, senza documentarmi troppo sulle loro effettive capacità. Ai tempi della mia gioventù, chi si “nutriva di danza” dalla mattina alla sera, aveva una grande sete di sapere e conoscenza e tendeva a non essere selettivo e a provare tutti gli stili, dal classico, al modern, al contemporaneo, alle danze di carattere nella convinzione che tutto sarebbe potuto tornare utile, se non subito, in futuro. Per certi versi, questo ci apriva le porte verso maggiori possibilità professionali, e anche se ora mi rendo conto che non tutte le scelte formative che ho fatto sono state adeguate, ognuna è servita a formare l’insegnante che sono oggi.

interrompevano il percorso intrapreso. Eravamo abituati al dolore fisico e alla pressione psicologica, pur non sapendo dove saremmo finiti. Ore ed ore di interminabili esercizi affrontati con molta umiltà, caratteristica che oggi manca a molti ballerini della scena odierna. Qualcuno da ragazzo mi disse che la danza è sofferenza, e così ho creduto per molto tempo. Chissà perché, alcuni insegnanti tendevano a farci percepire questo settore come qualcosa di autodistruttivo, dove solo i più resistenti proseguivano. Solo da adulto ho compreso che la sofferenza è in realtà lo sforzo di imporsi un impegno costante, una totale dedizione richiesta da una disciplina che aspira alla perfezione. Oggi con maggior cognizione di causa preferisco dire che la danza è soprattutto bellezza, e deve essere vissuta con gioia e piacere. L’obiettivo di un buon insegnante deve essere quello di fortificare i talentuosi, e non mortificare i più deboli.

L’impegno richiesto era notevole: non ci si spaventava di attraversare la città anche in orari improponibili, anche dopo aver svolto turni di lavoro, perché molti di noi arrivavano da famiglie disagiate, e dovevano fare i conti con soldi mancanti e lezioni costosissime. La mole di lavoro, la costanza, la competitività, spesso fonte di frustrazione, la mancanza di tatto di alcuni insegnanti in alcuni casi troppo rigidi, si scontravano con le naturali debolezze e molti

Personalmente giudico un buon ballerino chi ha costruito la propria competenza tecnica confrontandosi con molte scuole e diversi maestri, chi è ricco di competenze su anatomia, fisiologia e bio-meccanica, così come sulla storia della danza e del palcoscenico. Il corpo è lo strumento che va utilizzato e preservato con cura nel tempo, quindi conoscerlo e saperlo usare bene nello spazio è fondamentale. Ai tempi odierni mi sembra di notare, invece, corse disperate verso traguardi irraggiungibili.

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Si tende a pensare che la vita del ballerino sia qualcosa di molto breve, che sia necessario bruciare le tappe. La televisione, che in termini di visibilità all’inizio può essere gratificante, si rivela arma a doppio taglio per gli artisti che non reggono il paragone con grandi Etoile, rovinando così la propria carriera nel giro di poco tempo. Molti talent show ci hanno abituato a pensare che ci può essere un momento di celebrità per chiunque, bravo o mediocre che sia, e il mercato è saturo di “professionisti” improvvisati, non tutti adeguatamente preparati. La storia e la cultura della danza, comunicate attraverso i media generalisti, perdono di spessore, perché si ritrovano banalizzate e rimescolate con personaggi e stili più popolari, senza distinzione di periodo storico e rilevanza artistica. Sarebbero necessari più approfondimenti e distinzioni, invece il mondo della danza assomiglia sempre più ad un supermercato, che si pone l’obiettivo di mettere alla portata di tutti questa disciplina. È mia opinione invece, che la danza non sia per tutti. Ha un suo codice preciso, e si tratta di una professione

molto seria. Al fine di tramandare la sua valenza culturale, va mantenuta salda la distinzione tra il mondo amatoriale, costituito da dinamismo e passioni ancestrali, e il mondo professionale, che deve essere necessariamente caratterizzato da persone il cui talento è sostenuto da anni di studio, rigore, disciplina. Troppi intendono la danza solo come uno sport, un’attività amatoriale, di cui discutere in rotocalchi e televisione. Invece è una disciplina complessa, metodica, e assolutamente, insindacabilmente, non clo-

Va mantenuta la distinzione tra il mondo amatoriale e il mondo professionale per non disperdere la cultura e la storia della danza

nabile, costellata di grandi opere classiche o contemporanee, capostipite di momenti storici indissolubili nel tempo. Se ne smarrissimo il ricordo, se ne perderebbe il senso. Ogni giorno ballerini e allievi interpretano stili forgiati da grandi personaggi della storia della danza, senza conoscerne neppure il nome. Ogni anno vediamo nascere piccole celebrità della danza, che si smarriscono in pochi mesi e non lasciano traccia di sé. Le nuove generazioni crescono corrose dalla foga di celebrità, con l’arroganza tipica di chi non vuol sapere, senza capire che i veri professionisti hanno raggiunto traguardi notevoli solo grazie ad anni di sacrifici ed esperienza. Il giovane allievo deve ridimensionare la sua ricerca dell’effetto spettacolare, e bramare la conoscenza di quanto di più meraviglioso quest’arte nasconda, ap-

prendere da quali radici si è sviluppata. Solo così formeremo le Etoile di domani, che tramanderanno nel futuro la disciplina che tanto fascino e storia ha creato nei secoli. Nel ruolo di insegnanti o genitori, non possiamo certo sovvertire un intero sistema multimediale nel suo divenire, e nemmeno va rifiutato. Va accettato come segno dei tempi e capito l’errore, fornendo agli allievi gli strumenti per fare le giuste distinzioni e scelte, scongiurando il rischio che la danza di domani sia caratterizzata solo da performance spogliate di storia e significato. Non create nelle vostre scuole semplici copie di grandi prestazioni, sbiadite e svuotate di senso. Danzate insieme sulle rovine del passato e gli errori del presente cercando di ripartire, elemento dopo elemento, con una più grande e nuova coreografia. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LA MUSICA

per la lezione di danza classica

di Francesco Ragni Laureato in Maestro Collaboratore per la Danza presso il Conservatorio di musica "A. Casella" dell'Aquila e l'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Docente di Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza presso il Liceo Coreutico "Piero della Francesca" di Arezzo. Massimiliano Scardacchi Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano

«Danza e musica sono […] a tutti gli effetti “arti sorelle” e, per usare un’espressione di Jean-Georges Noverre, “si stringono la mano” in tutti i campi: da quello teorico a quello compositivo e scolastico». Così Valerio Basciano nel volume da lui curato, scritto da Marina Gendel e Flavia Pappacena, dal titolo "Lezioni di danza in musica. Teoria e pratica dell’accompagnamento al pianoforte". Vorremmo soffermarci su un aspetto che non sempre viene messo in luce quanto sarebbe necessario, cioè sull’importanza della musica per la lezione di danza classica e in particolare dell’accompagnamento dal vivo della lezione. Quando si dice che l’accompagnamento del pianista durante la lezione di danza è “al servizio della danza” non si fa riferimento tanto ad un “asservimento” della musica alla lezione di danza, quanto alla capacità del pianista di adeguare le strutture dinamico-ritmiche della musica da lui costruita alle peculiarità delle forme espressive, dinamiche e qualitative del fraseggio (del movimento e del passo) composto dall’insegnante di danza. Quindi è molto importante che l’insegnante di danza conosca gli elementi costitutivi della teoria musicale e componga il proprio esercizio correttamente affinché il pianista possa ri-comporre adeguatamente le strutture dinamico-ritmiche richieste dall’insegnante. Come racconta Basciano, la musica, a partire da quella che il danzatore Ludwig Theodor Smith, conosciuto anche come Louis Forgeron, compone tra il 1894 e il 1910 per le lezioni di tecnica Bournonville, può «fornire […] un 24

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valido supporto alla memorizzazione della struttura e della dinamica dei movimenti». È quindi fondamentale che ad ogni esercizio sia assegnata la musica giusta, cosa che è una parte vitale del processo di insegnamento. Anche Grazioso Cecchetti, riferendosi al padre Enrico, «sottolinea come lo spartito musicale sia “parte integrante del metodo stesso”, dal momento che ogni brano “si adatta perfettamente per ritmo, durata e accentazione alle esigenze specifiche dell’esercizio che accompagna”». Solo ad Agrippina Vaganova – conclude Basciano – «si deve» però «l’elaborazione di un meticoloso sistema di scansione ritmico-dinamica». Le improvvisazioni musicali di S. S. Brodskaja, che corredano la lezione esemplificativa inserita nella terza edizione del manuale di Vaganova, «denotano la capacità della musica di descrivere fedelmente la traiettoria, i passaggi fondamentali e la dinamica dei singoli elementi dell’esercizio, dando il giusto ritmo alle fasi di ciascun movimento. […] La musica pertanto «non si limita ad accompagnare semplicemente il movimento ma è dal movimento che essa nasce e si sviluppa». Infatti, si afferma che la musicalità (un corpo musicale) è un’abilità vitale per un danzatore e si acquisisce attraverso una corretta esecuzione ritmico-dinamica dei movimenti e dei passi soprattutto nei primi corsi accademici. Affinché la musica possa nascere dal movimento non sarà più sufficiente sceglierne una preesistente, quand’anche essa sia funzionale all’esercizio, ma sarà


Foto di Valentina Donatini

necessaria la presenza del pianista che, traducendo in musica le scansioni ritmico-dinamiche elaborate dal docente di danza secondo il sistema di Vaganova, potrà costruire la musica sul movimento tramite l’improvvisazione. Questo non significa che in assoluto non si debbano usare nella lezione di danza musiche preesistenti, pratica testimoniata almeno fin dalla prima metà dell’Ottocento: l’improvvisazione è però a nostro avviso più funzionale per questo aspetto. Inoltre, il sistema improvvisativo per la composizione della musica per gli esercizi di danza comporta notevoli vantaggi pedagogici nella gestione della classe da parte del pianista rispetto all’uso di musica preesistente: 1. il pianista e l’insegnante non perderanno tempo du-

rante la lezione a trovare la musica giusta dallo spartito; 2. il pianista non dovrà pensare alla memorizzazione visiva dello spartito, evitando di distrarsi; potrà in questo modo occuparsi con attenzione (mente-sguardo) di ciò che l’insegnante compone, sviluppando così una interazione armonica e una collaborazione tra lui, l’insegnante e l’intera classe; 3. il pianista potrà seguire la classe insieme all’insegnante senza guardare lo spartito e collaborare così alla crescita motivazionale, allo sviluppo dell’energia in classe (climax); non sarà un semplice soggetto asettico: ecco perché si definisce maestro collaboratore. Dal canto loro le musiche preesistenti potranno essere molto utili in funzione dell’educazione musicale degli allievi, di cui – secondo quanto scriveva Zarko Prebil

nella prefazione al volume "Musica e danza" di Antonio Sorgi – sono responsabili i pianisti accompagnatori. In questo modo l’educazione musicale non consisterà solo in un’educazione all’ascolto, ma si configurerà come una vera e propria formazione culturale. Tali musiche già esistenti, se proposte e ripetute in più lezioni in un certo periodo di tempo, si imprimeranno nella memoria degli alunni, costituendo un repertorio che potrà accompagnarli tutta la vita. Il pianista tra un esercizio e l’altro potrà brevemente dire agli allievi quello che sta suonando e successivamente, dopo aver suonato e presentato il brano per un certo numero di volte in più lezioni, potrà chiedere loro di individuare il brano che ha eseguito. Questa richiesta del pianista li costringerà

ad “aguzzare le orecchie” per riconoscere la musica di repertorio da lui proposta: essa, lungi dal distrarli – come sosteneva il Maestro Tarasov – a nostro avviso contribuirà in maniera determinante a formare negli allievi quella che sopra abbiamo definito musicalità, perché essi avranno un motivo in più per ascoltare con attenzione la musica, che a volte rischia di diventare un sottofondo. Con questo non si intende certo affermare che la musica improvvisata non sia interessante, ma che le musiche già esistenti a nostro avviso stimolano in maniera forse più spiccata la curiosità musicale dell’allievo, che può impegnarsi a riconoscerle. La presenza del pianista comporta – come nota giustamente Sorgi – la «collaborazione» nella lezione EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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«tra due figure che operano nel settore artistico», un insegnante di danza e un musicista, «in cui si parlano due lingue diverse». Tale collaborazione consiste in una determinata prassi osmotica tra le due figure, pedagogica e didattica (metodologia didattica): l’insegnante, con la sua voce, il canto, suoni onomatopeici, le sue conoscenze metodologiche della musica, crea l’esercizio; il pianista di conseguenza compone e rispecchia fedelmente le qualità (dinamiche, ritmiche, melodiche e timbriche) del dettato-movimento composto dall’insegnante, contribuendo a definire il carattere dell’esercizio, anche con proprie

variazioni che scaturiscono dalla propria creatività. Affinché l’interazione tra le due figure sia proficua, è necessario che l’insegnante possa comunicare con il maestro accompagnatore «attraverso un linguaggio musicale appropriato e non […] approssimativo»: “quell’accennare” o “declamare” l’esatto carattere e le giuste dinamiche dell’esercizio cui facevamo riferimento poc’anzi «può essere riportato graficamente attraverso […] la notazione musicale». È pertanto indispensabile che l’insegnante di danza conosca e sappia padroneggiare i fondamenti della musica: i principali elementi di una linea me-

lodica, il battere e il levare, gli andamenti musicali, i tempi musicali, i ritmi iniziali e finali di un brano musicale, i segni dinamici e di espressione, le danze e le forme musicali inserite nella lezione. In questo modo l’insegnante sarà in grado di «elaborare un corretto dettato ritmico»: ciò «consentirà […] di formulare un esercizio o una legazione, non soltanto dal punto di vista metodologico, ma anche sotto il profilo musicale. Così facendo», conclude Sorgi, «riuscirà ad ottenere una fusione completa tra musica e danza, obiettivo essenziale per raggiungere positivi risultati in campo didattico». Sorgi pone qui l’attenzione sull’importanza di una corretta messa in musica degli esercizi, della quale occorre aver cura anche quando si usa una base registrata. Infine una buona dimestichezza con i fondamenti della musica sarà molto utile al docente di danza per fornire indicazioni precise al pianista, che in questo modo sarà sicuro che quello che suona sia corrispondente a quanto l’insegnante ha pensato. Sappiamo bene che non è facile avvalersi della collaborazione del pianista in maniera continuativa perché rappresenta un costo: invitiamo comunque a considerare la possibilità di farlo a cadenza regolare, anche se saltuariamente, in maniera tale da offrire ai propri allievi l’opportunità di lavorare al meglio anche dal punto di vista musicale.

bibliografia:

Foto di Valentina Donatini

• "Lezioni di danza in musica. Teoria e pratica dell’accompagnamento al pianoforte", Marina Gendel e Flavia Pappacena, a cura di Valerio Basciano - Massimiliano Piretti Editore,2013. • "Le basi della danza classica", A. Alberti e Flavia Pappacena - Gremese Editore, 2007. • "Musica e danza", Antonio Sorgi (con prefazione di Zarko Prebil) - ed. Youcanprint, 2012, e riedito da NeP Edizioni, 2017.

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DANCE ACADEMY CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PROGRAMMAZIONE 2018/2019 I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno e aderente al sistema SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche degli Insegnanti di Danza). I diplomi rilasciati sono allineati alla normativa nazionale in materia di insegnamento (come delibera 1569/2017 e 1574/2017 della legge di bilancio). Corsi, seminari e stage IDA sono validi come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del conseguimento del tesserino tecnico ASI/CONI in base alla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate – è previsto che i tecnici debbano effettuare aggiornamenti periodici (almeno uno ogni due anni).

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

Corso per la Qualifica di

Insegnante di MODERN

DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Modern riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 20/21 ottobre, 10/11 novembre, 17/18 novembre, 1/2 dicembre, 12/13 gennaio, 9/10 febbraio, 2/3 marzo, 16/17 marzo, 6/7 aprile ROMA | Easy Fit Casal Monastero, viale della Torre di Pratolungo 19 DATE: 27/28 ottobre, 17/18 novembre, 1/2 dicembre, 15/16 dicembre, 19/20 gennaio, 16/17 febbraio, 9/10 marzo, 23/24 marzo, 13/14 aprile

INSEGNANTI: ROBERTA BROGLIA: Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionata nelle migliori scuole di New York. RITA VALBONESI: Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. SILVIA ARDIGÒ: Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti. MATTEO ADDINO: Ballerino e coreografo, con esperienza in programmi tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo. Ha insegnato in diverse stage e scuole fra cui Cinecittà Campus di Maurizio Costanzo, prima di diventare docente IDA. GIANNI MANCINI: Diplomato al Liceo Coreutico “Germana Erba” si specializza in danza Jazz presso l’OffJazz di Nice, in tecnica Horton presso l’Alvin Ailey di New York e nell’insegnamento della Danza Classica con Ramona De Saa. Laureato in Scienze Motorie e Sportive. È docente di Tecnica della Danza Moderna e Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba” di Torino. 28

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PROGRAMMA La scuola ha l’obiettivo di consolidare le informazioni tecniche e analizzarle dal punto di vista dell’insegnamento in base alle capacità motorie e cognitive dell’allievo alle quali vengono proposte. Attraverso lo studio delle nozioni teoriche si avranno gli strumenti per sviluppare una propria capacità nella valutazioni dei problemi e lo sviluppo delle potenzialità dell’allievo. L’obiettivo è quello di formare insegnanti in grado di crescere allievi tecnicamente preparati ma al contempo consapevoli del lavoro svolto. IDA propone un metodo d’insegnamento che ha come principio fondamentale la conoscenza. Per il programma dettagliato consultare il sito www.idadance.com Il modulo di Propedeutica (due week-end interamente dedicate ai bambini con Roberta Broglia) può anche essere frequentato singolarmente dai diplomati delle scorse edizioni, come aggiornamento, e da coloro che presentano un curriculum idoneo al livello di formazione proposta. A CHI SI RIVOLGE: Ad aspiranti insegnanti con buona tecnica, ad insegnanti che vogliono compiere un percorso formativo che permetta loro di migliorare ed approfondire le loro conoscenze e a tutti coloro che vogliono comprendere il lavoro che si affronta nella lezione di modern.

SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@idadance.com. QUOTA: 1.400€ in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell'inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Oppure 2 rate da 720 euro ciascuna (prima rata 15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del quarto appuntamento), oppure 4 rate da 370 euro (da versare rispettivamente prima dell'inizio del corso, prima del terzo incontro, prima del quinto incontro e prima del settimo incontro). Tariffa speciale per chi ha frequentato e superato il modulo di propedeutica 700€ in una rata unica oppure 2 rate da 400€. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e iscriviti su www.idadance.com. MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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CORSO DI

PROPEDEUTICA MODERN DANCE DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Propedeutica Modern riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante.

MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 20/21 ottobre, 10/11 novembre ROMA | Easy Fit Casal Monastero, viale della Torre di Pratolungo 19 DATE: 27/28 ottobre, 17/18 novembre INSEGNANTE: ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionata nelle migliori scuole di New York. Il bambino è creta, plasmabile e delicato, se non viene trattato con cura si rischia di rovinarlo per sempre. Lavorare con i bambini richiede grande professionalitа, competenza e coscienza, solo attraverso lo studio approfondito si può arricchire il bagaglio culturale necessario. Il corso di propedeutica ha come scopo la conoscenza dei principi fondamentali di didattica, pedagogia e anatomia oltre che tecnica. Attraverso un lavoro teorico/pratico si fa un viaggio nel mondo dei bambini dai 3 ai 10 anni, dai “primi passi” alla base tecnica.

PROGRAMMA Principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all'età; lavoro sull'organizzazione del saggio. Al termine dei due weekend ci sarà il test attitudinale finale che certifica l'acquisizione dei contenuti del corso e che vale come test parziale per il corso completo di Insegnante di Modern. NOTA BENE Il Corso rientra nel Corso di Insegnante di Modern. Partecipando a questo modulo si ottiene accredito per saltare i weekend corrispondenti all'interno del percorso di Insegnante di Modern.

QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20; oppure due rate da 220 euro. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www. idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO DI

PROPEDEUTICA danza classica DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Propedeutica della Danza Classica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante.

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE 6/7 Ottobre 2018, 10/11 Novembre 2018 INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.

PROGRAMMA Principi di didattica e pedagogia per allievi dai 5 agli 8 anni; avviamento alla danza; propedeutica A e B. Al termine dei 2 weekend ci sarà il test attitudinale finale che certifica l'acquisizione dei contenuti del corso. SELEZIONE Per accedere al corso è necessario inviare il proprio curriculum alla segreteria didattica a danza@idadance.com e attendere la conferma di idoneità. Partecipando a questo modulo si ottiene accredito per saltare i weekend corrispondenti all'interno del prossimo percorso di Insegnante di Danza Classica. QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. RISPARMIA IL 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. Al termine del corso e al superamento del test occorrerà versare l'integrazione di €100 della quota associativa IDA, per poter ottenere il Diploma e l'affiliazione come socio insegnante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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Corso di Specializzazione

FISIODANZA

DIPLOMA RILASCIATO: Specializzazione in Fisiodanza riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.

Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. NOTA: I tre seminari compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente.

SBARRA A TERRA MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 | 19-20 Gennaio 2019 SINTESI DEL PROGRAMMA

Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.

STRETCHING DINAMICO E STATICO MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 | 16-17 Febbraio 2019 SINTESI DEL PROGRAMMA

Un corso per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 | 16-17 Marzo 2019 SINTESI DEL PROGRAMMA

Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente.

QUOTA: 220 euro cad.

da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del seminario.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE:

Per partecipare ai corsi è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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HIP HOP SCHOOL EVOLUTION SCUOLA PER INSEGNANTI DI HIP HOP

DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Hip Hop riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame teorico - pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

INSEGNANTI

DANIELE BALDI ILENJA ROSSI ALESSANDRO PAPA

ROMA | Eschilo 1, Via Eschilo 85 DATE: 27/28 Ottobre e 17/18 Novembre 2018

MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 24/25 Novembre e 15/16 Dicembre 2018

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 26/27 Gennaio e 9/10 Febbraio 2019

NAPOLI | A.s.d. ON-DANCE STUDIO, Via Montenuovo Licola Patria 90, Pozzuoli DATE: 2/3 Marzo e 16/17 Marzo 2019

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PROGRAMMA: Le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: Cenni storici; Studio delle tecniche di base (poppin, lockin , hype, house dance); Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia); Studio della musica; Lavoro coreografico; Inserimento della figura dell'insegnante di danza all'interno del contesto lavorativo REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTA: 340 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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perCorso di

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO DIPLOMA RILASCIATO: Anatomia Esperienziale in Movimento riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa frequentazione di entrambi i corsi e previa affilizione come socio insegnante. Ad ogni laboratorio sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Al completamento di ogni corso sarà rilasciato il relativo diploma. INSEGNANTE: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperianziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering. Conoscere il proprio corpo sia internamente sia esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Il percorso integra i principi dell’anatomia esperienziale nella danza. La proposta si articola intorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrono gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze. A chi è rivolto il corso: danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e voglia sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.

CORSO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI

CORSO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 9/10 febbraio 2019

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 9/10 marzo 2019

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l'obbligo di completare il corso.

LAB 2: LA SCATOLA DEI COLORI CHE DANZANO PROGRAMMA: Il filo emozionato: un filo genera una rete, una rete

genera una forma, una forma genera una storia. Quadri animati: un quadro che si anima e racconta attraverso una danza, espressioni vocali ed interpretazioni, una poesia creata dai bambini. Viaggio all'interno del corpo: caccia al tesoro; indovinelli legati al corpo; quando saranno indovinati verranno consegnate le chiavi che apriranno scatole con all'interno una parte di un puzzle. Si creeranno dei movimenti legati a quella immagine. Quando si saranno aperte tutte le scatole si concluderà il puzzle che rappresenterà il tesoro. Si uniranno tutte le sequenze e si sarà creato un "dialogo" di movimenti legata al tesoro. In prossima programmazione: Lab 1: Laboratorio bimbi in movimento dal capo ai piedi Lab 3: La fabbrica dei desideri: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l'obbligo di completare il corso.

LAB 2: ALLINEAMENTO DINAMICO E MOVIMENTO FLUIDO; I TRE PESI DEL CORPO E I FLUIDI PROGRAMMA: Allineamento dinamico e movimento fluido. I tre

pesi del corpo e i fluidi. Quando si parla di postura si tende a pensare una posizione fissa, un modo giusto di essere in stazione eretta. In realtà dobbiamo ricercare un flusso di energia lungo il quale le diverse parti del corpo posso trovare il loro adeguato orientamento. Questo seminario integra lo studio anatomico e fisiologico del corpo con lo studio dei fluidi. A. T. Still fondatore dell'osteopatia indicava di grande importanza lo scorrere dei fluidi "da un punto all'altro e aver fiducia nei risultati', per indicarci come una buona circolazione è la via adeguata per avere una buona salute. L'acqua è l'elemento principale che caratterizza tutti i vari fluidi del corpo e i fluidi sono in continuo movimento all'interno del nostro corpo. La contrazione muscolare, il respiro, il cuore, le cellule agiscono sui fluidi. Verranno fatte delle esplorazioni tramite il movimento che aiuteranno a percepire i vari fluidi e a distinguerl. Quando ci muoviamo mostriamo anche il modo in cui i fluidi agiscono. Questo ci porterà a dei cambiamenti sia nel modo di muoverci che nelle scelte che faremo. In prossima programmazione: Lab 1: Percezione del movimento: propriocezione e consapevolezza sensoriale Lab 3: Organi si manifestano nel movimento; Minor tensione e miglior flessibilità

QUOTE: 220 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del laboratorio. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO: 390 euro se si acquistano contemporaneaomente entrambi i laboratori in programmazione. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del laboratorio. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

PERCORSO TEORICO-PRATICO CON

ANALISI MICROTEACHING

NOVITÀ

TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ.

MI PREPARO A SALTARE

DANZA, MUSICA, MOVIMENTO

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATA: 8 dicembre 2018 INSEGNANTE: RITA VALBONESI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATA: 9 dicembre 2018 INSEGNANTI: MASSIMILIANO SCARDACCHI

Durante la mattinata saranno effettuate riprese video della lezione di Rita Valbonesi riservata agli allievi Under 10 dello Stage Expression e i partecipanti al corso di analisi microteaching potranno assistere come uditori. Nel pomeriggio si svolgerà il corso teorico pratico che comprende analisi e visione del video della lezione.

Durante la mattinata saranno effettuate riprese video della lezione di Massimiliano Scardacchi, con l'ausilio del pianista Francesco Ragni, riservata agli allievi Under 10 dello Stage Expression e i partecipanti al corso di analisi microteaching potranno assistere come uditori. Nel pomeriggio si svolgerà il corso teorico pratico che comprende analisi e visione del video della lezione.

Il corso è rivolto agli insegnanti di danza che desiderano lavorare sulla ricerca del movimento per migliorare la tecnica dei salti. Il corso aiuterà le insegnanti a comprendere l’importanza di un lavoro sulle percezioni corporee e sul respiro per ottenere migliori risultati sui salti. FINALITÀ 1) Riconoscere le 4 categorie di salto: salti che iniziano e finiscono su entrambi i piedi; Salti che iniziano su un piede e finiscono sull'altro piede; Salti che iniziano su un piede e finiscono su due piedi; Salti che iniziano su due piedi e finiscono su un piede 2) Coordinare il movimento dei salti con il respiro MODALITÀ Lezione frontale con esercitazioni pratiche e teoriche (analisi dei vari movimenti attraverso micro teaching). Nozioni base sulle leve e come utilizzarle"Viaggiare saltando, girare saltando". Come respirare prima di saltare. Come ricadere in modo armonioso sul pavimento. Elasticità e ritmo. Il cielo come obiettivo. ESERCITAZIONI PRATICHE Allineamento per il salto su un piede solo. Uguale forza sul bacino per il salto verticale. "La resa' del tallone e il piede che "spinge " nella sabbia. Respiro e preparazione al salto. Braccia respiro e salto. La pelvi é una "palla" che salta verticalmente e che viaggia saltando. Ritmo di braccia e gambe durante il salto. Fluttuare nello spazio durante il salto. Saltare con un compagno MICROTEACHING: • OSSERVAZIONE • ANALISI • ESERCITAZIONI PERCETTIVE • RESPIRO E MOVIMENTO • TEORIA E ANALISI DEL SALTO • RICERCA E CONFRONTO

Il corso è rivolto agli insegnanti di danza che desiderano approfondire le conoscenze e le competenze in campo musicale applicato al movimento e in particolare alla tecnica classica. Inoltre il corso aiuterà le insegnanti a comprendere l’importanza della costruzione degli esercizi e i diversi dettagli musicali per l’accuratezza ritmica e dinamica durante l’esecuzione degli stessi. FINALITÀ 1) adeguato rapporto tra la musica e la danza 2) utilizzo della tipologia di ritmo e melodia/armonia piu corretta. MODALITÀ Lezione frontale con esercitazioni pratiche e teoriche (micro teaching) , analisi. Nozioni base di rotazione musicale attraverso il micro teaching Apprendimento dei concetti musicali attraverso il microteaching ESERCITAZIONI PRATICHE 1) sviluppare le conoscenze timbriche della propria voce nella conduzione della lezione 2) come sviluppare il ritmo/melodia e armonia della propria voce 3) guida alla scelta delle strutture ritmiche dinamiche attraverso la voce OBIETTIVI: 1) Sviluppare la coordinazione ritmico motoria 2) Sviluppare il senso melodico, arricchendo le conoscenze timbriche dei suoni e della propria voce utilizzata nella conduzione della lezione. 3) Sviluppare un’analisi del senso ritmico attraverso i vocabolario tecnico della danza e le parole onomatopeiche applicate al movimento MICROTEACHING: • DESTRUTTURAZIONE • ANALISI • APPLICAZIONE • POLIFONIA • MUSICA E MOVIMENTO • TEORIA MUSICALE • CODICI GRAFICI • CONCETTI MUSICALI

QUOTE: 110€ cad. SCONTO 20%: per i soci insegnanti IDA tesserati per l'anno in corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

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DANCE ACADEMY

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO DI

ACROBIMBO® DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Acrobimbo® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni modulo sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

INSEGNANTE: SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni. Il corso si svolge in due moduli che è possibile frequentare anche separatamente.

ACROBIMBO FLY MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 | DATE: 13/14 ottobre 2018 CESENA | Accademia 49, Via Don G. Minzoni 390 | DATE: 27/28 ottobre 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA

La tecnica acrobatica, l’eleganza della danza per sperimentare un movimento a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull' allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio dei primi elementi acrobatici. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma a spirale, a fianco alla tecnica della danza, al virtuosismo dell' acrobatic, si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l'ausilio del cerchio aereo, del body flying, si analizza il processo di body work a terra e in volo.

ACROBIMBO ACTIVITY MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 | DATE: 17/18 novembre 2018 CESENA | Accademia 49, Via Don G. Minzoni 390 | DATE: 24/25 novembre 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA

attività, movimento, energia tra terra e aerea. L'acrobatica aerea scende a terra per creare un dialogo tra flying e floor. Per stare in volo bisogna essere capaci di usare il pavimento come spinta e motore. Le discipline aeree toccano terra e ci permettono di capire come essere utilizzate a favore della nostra forza e della nostra elasticità. La studio delle reazioni del corpo prepareranno la mente alle posizioni aeree. Elasticità del tappeto permette al corpo di trovare un impatto migliore nell'acquisizione delle tecniche di verticale, capovolta indietro e prime acrobazie senza mani e a coppia.

QUOTA 220 euro per ciascun modulo oppure 390 euro in un'unica soluzione da versarsi 15 giorni prima dell'inizio del primo modulo. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. RISPARMIA il 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso. NOTA Per conseguimento del diploma è possibile frequentare i moduli anche in città diverse. MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO DI

INSEGNANTE DI YOGA (300 ORE) DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante.

NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma "INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA", oltre a quello di abilitazione all'insegnamento dello Yoga.

PROGRAMMA IN SINTESI Cultura e filosofia indiana; Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia; Posturologia e propriocettività; Asana: un aspetto dello yoga; Pranayama; Il rilassamento (tecniche e metodologia); Fisiologia sottile; Alimentazione; Avvio alla Didattica; Normative e aspetti legali. Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: Cultura e filosofia; Asana; Normative e aspetti legali; Didattica; Psicologia e comunicazione; Mudra; Pranayama; Fisiologia sottile; Raja-yoga: tecniche di meditazione REQUISITI RICHIESTI Per poter accedere al corso è necessario, prima dell'iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea.

CARTA del DOCENTE

(*) Questo corso è acquistabile con il Bonus Carta del Docente

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RAVENNA (*) | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

DATE 1° ANNO: 13/14 ottobre 2018, 10/11 novembre 2018, 1/2 dicembre 2018, 12/13 gennaio 2019, 2/3 febbraio 2019, 2/3 marzo 2019, 30/31 marzo 2019, 27/28 aprile 2019, 25/26 maggio 2019, 8/9 giugno 2019 COORDINATRICE DEL CORSO: RITA BABINI (insegnante di yoga da oltre 25 anni). INSEGNANTI: Rita Babini, Paolo Taroni, Rita Valbonesi, Marco Neri, Roberta Mariotti, Cristina Morelli, Alexander Bertuccioli, Donato De Bartolomeo STRUTTURA DEL CORSO Si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Si consiglia di aver praticato yoga. TEST ED ESAME Al termine del corso del 1º anno si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni. Le giornate perse non saranno rimborsate e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”.

YOGA DYNAMIC SCHOOL

QUOTA D’ISCRIZIONE ANNUALE 1450€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da 800€ ciascuna, oppure quattro rate da 400€ ciascuna. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

LO YOGA PER IL FITNESS OLISTICO

DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Dynamic Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di esame scritto e pratico.

NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma "INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA", oltre a quello di abilitazione all'insegnamento dello Yoga.

CATANIA | Sede in via di definizione DATE: 19/20 gennaio, 09/10 febbraio, 23/24 febbraio 2019 INSEGNANTI: RITA BABINI, DONATO DE BARTOLOMEO Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga FIF/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. La pratica del Dynamic Yoga è ideale non solo per chi già insegna Yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari.

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DANCE ACADEMY

PROGRAMMA IN SINTESI: Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. esame: Prova Pratica SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea.

QUOTA D’ISCRIZIONE 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20%: 556€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l'iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO PER LA QUALIFICA DI

INSEGNANTE DI

YOGA PER BAMBINI GENITORI E BIMBI INCONTRANO LO YOGA: CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI INSEGNANTE DI YOGA PER GRUPPI DI BAMBINI E GENITORI CON I BAMBINI (didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni)

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DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Yoga per bambini riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene frequentando tutti e tre gli appuntamenti e previa affiliazione come socio insegnante. È possibile frequentare anche un singolo modulo senza completare il corso. A ciascuno dei tre appuntamenti sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione.

Un nuovo strumento di lavoro utile all’insegnamento dello Yoga: il corso, suddiviso in tre appuntamenti, è rivolto agli insegnanti di yoga e a tutti gli insegnanti che vogliano integrare la loro conoscenza e che desiderano lavorare con gruppi di bambini e genitori con i bambini.

IL SOLE E I SUOI PIANETI

In prossima programmazione | L'appuntamento si svolge in due weekend Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi.

EDUCARE ALL'AUTOSTIMA

RAVENNA (*) | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 6/7 ottobre 2018 INSEGNANTE RITA VALBONESI

L'insegnante sarà affiancata da uno psicologo Contesto teorico e pratico: differenziare l'autostima dal concetto di Sé; laboratori per educare il genitore alla propria autostima attraverso giochi che costruiscono l'autostima del bambino; gli ambiti fondamentali dell'autostima: 1) sociale, 2) scolastico, 3) familiare, 4) corporeo; relazione tra autostima è auto-efficacia; come promuovere l'autostima nei propri figli Proposte pratiche utilizzando yoga e giochi ala scoperta: della fiducia di base, della fiducia nella propria persona, della fiducia relazionale, della fiducia nelle proprie competenze. Laboratori: che costume scegli di indossare per proteggerti, il labirinto magico, la tombola della fiducia, viaggio nello spazio

QUOTE “Educare all'autostima” e “Osserviamo, disegnamo, modelliamo le posture di gentiori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti”: 230€ cadauno da versarsi 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. Sconto 20%: 184€ cadauno riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

OSSERVIAMO, DISEGNIAMO, MODELLIAMO LE POSTURE DI GENITORI E BIMBI E SCOPRIAMO NUOVI ORIZZONTI RAVENNA (*) | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 10/11 novembre 2018 INSEGNANTE RITA VALBONESI

L'insegnante sarà affiancata da un fisiatra o posturologo Fisiologia della postura; analisi del movimento che conduce verso la forma; il lavoro muscolare nel mantenimento dell'equilibrio; I sistemi della postura: Il recettore oculare, Apparato vestibolare, Il sistema somato sensoriale, I Piedi, Diaframmi Laboratori: il gioco dello specchio, il collezionista di catene, la forma Interna e la forma esterna, nuovi orizzonti VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

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®

PILATES MATWORK

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FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES

DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di INSEGNANTE DI PILATES MATWORK riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). BOLOGNA(*) 1-2-3-4 novembre INSEGNANTE: D. DE BARTOLOMEO

CAGLIARI 06-07 ottobre / 20-21 ottobre INSEGNANTE: G. MARONGIU

CATANIA 20-21 ottobre / 24-25 novembre INSEGNANTE: E. CINELLI LECCE 27-28 ottobre / 10-11 novembre INSEGNANTE: M. MANCA

MILANO 27-28 ottobre / 17-18 novembre INSEGNANTE: E. CINELLI NAPOLI 13-14 ottobre/ 27-28 ottobre INSEGNANTE: D. DE BARTOLOMEO

PADOVA 06-07 ottobre / 20-21 ottobre INSEGNANTE: D. DE BARTOLOMEO

R. CALABRIA 06-07 ottobre / 20-21 ottobre INSEGNANTE: M. ALAMPI ROMA 24-25 novembre / 15-16 dicembre INSEGNANTE: G. MARONGIU

SALERNO 17-18 novembre / 01-02 dicembre INSEGNANTE: M. ALAMPI

PACCHETTO PILATES MATWORK

PILATES MATWORK + PILATES ADV. TRAINING + PILATES PROPS

850 euro

Il pacchetto non è soggetto ad ulteriori scontistiche

I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com 38

DANCE ACADEMY

PROGRAMMA IN SINTESI • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates; • Esercizi pre-pilates codificati; • Esercizi base; • Laboratori di gruppo; • Masterclass QUOTA D’ISCRIZIONE 520€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 285€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 280€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 416€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. REQUISITI Si consiglia di aver praticato Pilates. ESAME Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training. NOTE Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

corsi di PILATES Pilates advanced training

Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale

Reformer

Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates

Cadillac

Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates

Wunda chair

Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates

Pilates barre

Il pilates incontra la danza

MASTER di specializzazione Pilates PROPS

I piccoli attrezzi del pilates

PILATES IN GRAVIDANZA E TERZA ETà

Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

spine corrector

UNA NUOVA VISIONE DELL'ATTREZZO DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Insegnante di Spine Corrector riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). . CAGLIARI 8/9 dicembre 2018 INSEGNANTE: GIANPIERO MARONGIU ROMA 12/13 gennaio 2019 INSEGNANTE: ELISABETTA CINELLI PROGRAMMA IN SINTESI • Gli esercizi classici • lo stile della scuola • i principi classici e la visione moderna del metodo • un diverso approccio ai macchinari: la fluidità QUOTA D’ISCRIZIONE 250€ da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 200€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. PACCHETTI FORMATIVI 2018/2019: scopri su www.idadance.com la vantaggiosa offerta del “PACCHETTO PILATES GRANDI ATTREZZI” REQUISITI Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® ed essere tesserati per l’anno in corso come socio istruttore. ESAME Test pratico SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

pilates aereo®

CORSO PER LA QUALIFICA DI FLYING BODY TRAINING® DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Insegnante di Pilates Aereo® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). PORTO TORRES (SS) 29/30 settembre 2018 | INSEGNANTE: G. MARONGIU MILANO 13/14 ottobre 2018 | INSEGNANTE: G. MARONGIU PALERMO 20/21 ottobre 2018 | INSEGNANTE: S. GIULIANI PADOVA 01/02 dicembre 2018 | INSEGNANTE: G. MARONGIU CASERTA 19/20 gennaio 2019 | INSEGNANTE: G. MARONGIU ROMA 02/03 febbraio 2019 | INSEGNANTE: G. MARONGIU PROGRAMMA IN SINTESI • Introduzione al corso: obiettivo Pilates • Analisi dell’amaca: principi posturali, posizioni e prese • Masterclass nº 1 • Laboratorio 1: il riscaldamento (Standing Pilates) • Laboratorio 2: analisi degli esercizi • Laboratorio 3: ripasso degli esercizi • Masterclass nº 2 • Laboratorio 4: il defaticamento (Power Stretch) • Laboratorio 5: analisi degli esercizi QUOTA D’ISCRIZIONE 260€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 208€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. ESAME Test a risposta chiusa con scelta multipla. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

NOVITÀ

CORSO DI

FLEXIBILITY

MOBILITÀ ARTICOLARE E FLESSIBILITÀ MUSCOLARE DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Flexibility (Mobilità Articolare e Flessibilità Muscolare) riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi).

BASSANO DEL GRAPPA (VI) 15 settembre 2018 MILANO 17 novembre 2018 ROMA 15 dicembre 2018 BOLOGNA 12 gennaio 2019 INSEGNANTE ANDREA NEYROZ PROGRAMMA IN SINTESI • Introduzione teorica alla mobilità • Riscaldamento • Analisi e pratica della mobilità base • Esercizi per la coordinazione e per gli atteggiamenti corporei • Mobilità avanzata a corpo libero • La mobilità con l’ausilio di attrezzi • Esercizi a coppie per la mobilità • Le tecniche corrette per fare assistenza durante lo stretching • Teoria e pratica dello stretching post allenamento QUOTA D’ISCRIZIONE 190€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 152€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/ Insegnanti IDA, titolari e istruttori di Centri Associati FIF/IDA regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

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DANCE ACADEMY

CORSO DI

STRETCH & ROLL I TRIGGER POINT: TECNICHE DI RELEASE E STIRAMENTO DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Insegnante di Stretch & Roll riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). CAGLIARI 22-23 settembre 2018 | INSEGNANTE: G. MARONGIU ROMA 27-28 ottobre 2018 | INSEGNANTE: G. MARONGIU MILANO 12-13 gennaio 2019 | INSEGNANTE: G. MARONGIU PALERMO 02-03 febbraio 2019 | INSEGNANTE:S. GIULIANI PROGRAMMA IN SINTESI • Lo stretching • Lezione frontale: stretching analitico, stretching globale, release dei trigger point • Laboratorio didattico: analisi della lezione, tipi di stretching, trigger point e meridiani miofasciali • Le catene muscolari • Lavoro a coppie, lavoro individuale, programmazione QUOTA D’ISCRIZIONE 260€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 208€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/ Insegnanti IDA, titolari e istruttori di Centri Associati FIF/IDA regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. ESAME Test scritto. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO DI

allenamento in GRAVIDANZA E POST PARTO DIPLOMA RILASCIATO: Diploma di Insegnante per l'allenamento in gravidanza e post parto riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). Si ottiene previo superamento di un esame teorico - pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

BOLOGNA | Sede in via di definizione DATE: 13/14 ottobre, 20/21 ottobre, 03/04 novembre 2018 INSEGNANTI: RITA VALBONESI, RITA BABINI PROGRAMMA DEL CORSO • Proposte ed indicazioni nelle diverse fasi della gravidanza: protocolli di lavoro • “I periodi” del parto (dilatante, espulsivo secondamento): gli esercizi del travaglio e del parto • Esercizi per la percezione e il controllo della postura e del “pavimento pelvico” • Anatomia e fisiologia della gravidanza:Cosa cambia nel corpo e l'azione degli ormoni • Esercizi di rinforzo del pavimento pelvico a scopo protettivo delle principali problematiche perineali, lombari e addominali • Il recupero psico-fisico nel post partum SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea ESAME test scritto, esame teorico pratico. NOTE Per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo. QUOTA D'ISCRIZIONE: 540€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, dopo tale data la quota verrà maggiorata di 20€. Oppure 310€ da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 260€ da versarsi entro 15 gg. prima dell'inizio del secondo weekend di studio. Sconto 20%: 432€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D'ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione a FIF o IDA per l'anno in corso come socio praticante o istruttore/insegnante. Iscrizioni e regolamento su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

garuda® MATWORK foundation

DIPLOMA RILASCIATO: Diploma Foundation rilasciato da Garuda Studio di Londra e diploma riconosciuto ASI/CONI. RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 20/21 ottobre, 24/25 novembre INSEGNANTE LAURA TREVISANI Il corso “Garuda Matwork Foundation” è unico nel suo genere, in quanto frutto di una riuscita combinazione di Pilates, yoga, tai chi e danza. Un sistema completo di movimento che utilizza la respirazione come principale forza guida, lavorando sia sul riscaldamento del corpo attraverso il calore e l’energia, sia sul rilassamento del sistema nervoso tramite la concentrazione.Questo stimola un movimento ritmico intuitivo e fluido, che partendo in modo semplice sfocia poi in modelli più complessi. QUOTA D’ISCRIZIONE €1200 in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 410€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 06/10/18, 2ª rata entro il 27/10/18, 3ª rata entro il 10/11/18), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso della qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico e danza. DURATA DEL CORSO 24 ore. NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea + 1 mese gratuito di accesso online al dvd Garuda® Matwork, dopo aver terminato il corso

garuda® DHARA (CHAIR) DIPLOMA RILASCIATO: Diploma Garuda® Dhara (Chair) rilasciato da Garuda Studio di Londra e diploma riconosciuto ASI/CONI. CUNEO | Sede in via di definizione DATE: 6/7 ottobre 2018 INSEGNANTE LAURA TREVISANI

Dhara è quel flusso cosmico che ci connette a tutto ciò che ci sta intorno e dentro di noi. È il flusso che ci dà centralità e permette di mantenere il nostro senso di movimento dentro ed intorno a noi. Questo allenamento seduti sullo sgabello, semplifica il Garuda Seated&Standing e rende gli esercizi del repertorio più avanzato facilmente accessibili ai clienti meno allenati o con patologie. Viene posta molta enfasi al lavoro energetico; e vengono inclusi determinati aspetti del massaggio ayurvedico e altri elementi del massaggio linfatico. Dhara è un processo molto rilassante che porta nutrimento al corpo. Permette di scoprire la radice e l'essenza del movimento. Infonde fiducia e confidenza nel movimento, facendoci abbracciare ed assaporare la gioia della calma. QUOTA D’ISCRIZIONE 459€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 2 rate da 235€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 08/09/18, 2ª rata entro il 22/09/18), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza.

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DANCE ACADEMY

DOCENTE RESPONSABILE DEL CORSO James D'Silva, il creatore del Metodo Garuda, fondatore dello Studio Garuda, James D’Silva è nato e cresciuto a Goa, India, spostandosi poi in Inghilterra per diventare un ballerino professionista. Il suo insegnamento è una miscela di pilates, yoga, GYROTONIC ® e Feldenkrais. DURATA DEL CORSO 12 ore. NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo. Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea + 1 mese gratuito di accesso online al dvd Garuda® Chair, dopo aver terminato il corso. MODALITÀ D'ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione a FIF o IDA per l'anno in corso come socio praticante o istruttore/insegnante. Iscrizioni e regolamento su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


Il corso per diventare Insegnante di Danza Classica IL

COMMENTO

La scuola di danza è un luogo in cui si coltiva il talento e si alimentano passioni. A questa idea molto romantica, che conduce tanti giovani verso l’insegnamento, fa da contraltare la necessità di affrontare la professione di maestro/a muniti di razionalità e senso pratico. Condurre i propri allievi attraverso lo studio della tecnica classica impone, infatti, una grande responsabilità. La danza classica forgia e modifica il corpo in base a dei codici ben precisi, pensati per donare grazia, forza, espressività ed eleganza. Il maestro deve conoscere le caratteristiche e le possibilità di un corpo che si sviluppa e che diventa adulto; deve saper raccontare, mostrare e correggere, guidare i propri allievi attraverso il percorso di apprendimento della tecnica. Esiste un compito più bello ed emozionante? Per condividere con gli allievi le proprie conoscenze, l’insegnante deve essere in primis in possesso di tutte le nozioni che andrà a trasmettere. Il corso per insegnanti di danza classica dell’IDA rappresenta un momento fondamentale nella formazione dei futuri docenti di danza classica.

DI

MARCO

BATTI

In attesa dell’avvio della quarta edizione del corso, ecco i nomi e i volti delle allieve che hanno superato nel mese di Aprile l’esame finale, ricevendo il plauso del Maestro Marco Batti, docente preparatore affiancato dalla sua assistente Isabella Ruzier e dalla commissione composta dalla Sig.ra Rosita di Firma e la Sig.ra Iride Sauri. CISTERNINO IVANA DEIANA SILVIA GIANCRISTOFARO ELEONORA LODOLA DENIS LUGNAN ELEONORA MAGNI VIRGINIA NARDELLA ANNA CAROLINA MARIA TURCHETTI MONICA

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

EXPRESSION STAGE DI DANZA E FORMAZIONE RAVENNA 8 / 9 DICEMBRE 2018

lezioni d i danz a e...

Torna la danza con la diciasettesima edizione dello Stage Internazionale di Danza Expression. Nuove sessioni di Respiro e Riscaldamento da alternare alle lezioni in aula. Lezioni di Classico, Modern, Contemporaneo e Hip Hop per gli allievi con meno di 10 anni Infine, la formazione professionale per gli insegnanti unisce l'osservazione e l'analisi delle lezioni dei piccoli allievi.

i lezion 10 er d n u r pe

e n o zi anti a m gn r o f inse per

NOVITÀ PER GLI INSEGNANTI La frequenza del pacchetto Open o del Percorso di Formazione per insegnanti è valevole come

AGGIORNAMENTO TECNICO

ai fini del riconoscimento del Diploma di Insegnante in ottemperanza alle Normative CONI,e del rilascio del Tesserino Tecnico ASI. Maggiori informazioni su www.idadance.com

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DANCE ACADEMY

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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lezioni di danza e... VIRGILIO PITZALIS

LORETA ALEXANDRESCU

Il riscaldamento "warm up", il defaticamento “cool-down” e scelta della musica.

Lezione pratica per impostare una "guida al riscaldamento". Le lezioni saranno accompagnate al pianoforte da Francesco Ragni.

LEZIONI DI MODERN Special Class: MODERN WARM-UP & COOL-DOWN

ALESSIO BARBAROSSA

CONTACT IMPROVISATION

Danza ricca di segnali cinestetici, dinamici e sinuosi così da lasciare andare gli eccessi muscolari, trasformandoli in energia positiva. In conclusione si lavorerà su una frase in contatto per allenare le informazioni apprese.

RITA VALBONESI

ANATOMIA ESPERIENZIALE NELLA DANZA

La Colonna vertebrale: flessibilità e stabilità nella danza. L'arte di ballare leggeri: allineamento, fluidità, performance

LEZIONI DI CLASSICO Special Class: RISCALDAMENTO CLASSICO

CARLA RIZZU RITA BABINI

RESPIRO E DANZA

Potente alleato del danzatore “Non ho dovuto prendere aria, essa è entrata in me dal momento in cui ho cominciato a sentire invece che pensare”( Frederick Leboyer). Un' ora di ascolto del proprio corpo per gettare un piccolo seme sulla grande importanza del respiro. Classe co-condotta dalla danzatrice e coreografa Carla Rizzu e dalla maestra di Hatha yoga Rita Babini.

FORMAZIONE per insegnanti PERCORSO TEORICO PRATICO CON ANALISI MICROTEACHING

MASSIMILIANO SCARDACCHI

DANZA, MUSICA, MOVIMENTO

RITA VALBONESI

MI PREPARO A SALTARE

Il corso è rivolto agli insegnanti di danza che desiderano approfondire le conoscenze e le competenze in campo musicale applicato al movimento e in particolare alla tecnica classica.Inoltre il corso aiuterà le insegnanti a comprendere l’importanza della costruzione degli esercizi e i diversi dettagli musicali per l’accuratezza ritmica e dinamica durante l’esecuzione degli stessi.

Dalla pratica all'analisi della lezione con video-riprese Il corso è rivolto agli insegnanti di danza che desiderano lavorare sulla ricerca del movimento per migliorare la tecnica dei salti. Il corso aiuterà le insegnanti a comprendere l’importanza di un lavoro sulle percezioni corporee e sul respiro per ottenere migliori risultati sui salti.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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LEZIONI UNDER Un'imperdibile occasione di studio e divertimento, uno stage multidisciplinare per bambini, passando dal gioco alla tecnica. Lezioni danza classica, un’attività motoria, modern ed hip hop. SPECIALE INSEGNANTI: Oltre agli allievi che svolgeranno le lezioni proposte, anche gli insegnanti e i professionisti (previa iscrizione) potranno partecipare come uditori alle lezioni Under 10, frequentando, in seguito, i seminari relativi con analisi del lavoro svolto.

EXPRESSION STAGE DI DANZA E FORMAZIONE RAVENNA 8 / 9 DICEMBRE 2018

MASSIMILIANO SCARDACCHI

CLASSICO

RITA VALBONESI

MODERN DANZARE PER CRESCERE (La fiaba danzata) "La foresta incantata": Danza Ricerca di movimento ritmo e spazio; "I Colori di un Mondo Invisibile"

VALENTINO PORCU

CONTEMPORANEO RELEASE | FLOOR WORK PER BAMBINI Si esplorerà il rapporto tra il peso corporeo e la forza di gravità, la (loro) relazione con lo spazio, il ritmo e l’altro; tutti elementi indispensabili per allenare le connessioni, si lavorerà su una frase danzata per allenare le informazioni apprese.

CLAUDIO CAMPANELLI

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DANCE ACADEMY

Le lezioni saranno accompagnate al pianoforte da Francesco Ragni.

HIP HOP L’Hip Hop, focalizzando le lezioni sulla conoscenza musicale, sullo stile e sulle nozioni base della tecnica, cercando di sviluppare, divertendosi, conoscenze essenziali che saranno utili nel percorso di studio della danza

Segreteria organizzativa IDA International Dance Association tel. 0544 34124 danza@idadance.com Il programma potrebbe subire variazioni. Per aggiornamenti e iscrizioni consultare il sito

www.idadance.com

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I VANTAGGI ESCLUSIVI INSEGNANTI IDA

per gli

A. S. I . : ENTE DI PROMOZI ONE SPORTI VO RICONOSCIUTO DAL CONI

A . S . I . : E NT E R I C ONOS C I UT O DA L M I NI S T E R O DE L L ’ I NT E R NO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi) A .S.I .: E N TE D I PR O M O ZI O N E SPO R TI V O R I C O N O SC I U TO D A L C O N I

A. S. I . : ENTE RICONOSCIUTO DAL MINI STERO DELL’INTERNO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

diploma di INSEGNANTE DI

DANZA CLASSICA DANZA SPORTIVA

diploma di INSEGNANTE DI

MODERN DANZA SPORTIVA rilasciato a

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rilasciato a

Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

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Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

A. S. I. : ENTE DI PROMOZI ONE SPORTIVO RICONOSCIUTO DAL CONI

A. S . I . : E NT E R I C ONOS C I UT O DA L M I NI S T E R O DE L L ’ I NT E R NO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

diploma di INSEGNANTE DI

HIP HOP DANZA SPORTIVA rilasciato a

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Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

ASSICURAZIONE RESPONSABILITÀ CIVILE Polizza con massimale di 3.000.000 di euro Franchigia di 2.000 euro Nell’inquadramento professionale moderno di un PT o di un tecnico di fitness è impensabile la mancanza di una adeguata e personalizzata polizza di RCT. IDA in accordo con ASI ha realizzato una esclusiva convenzione con una Compagnia Assicuratrice nazionale leader del settore. Con il tesseramento come socio insegnante IDA si avrà in automatico una polizza RCT con copertura dei rischi professionali nello svolgimento della propria attività, indifferentemente da dove sia svolta. La copertura RCT rappresenta senza dubbio per il professionista una garanzia di tranquillità e parametro di qualità agli occhi dei suoi assistiti.

TESSERINO DI TECNICO NAZIONALE Iscrizione all’albo nazionale dei tecnici ASI e all’albo Insegnanti IDA Il tesseramento come socio insegnante permette di ottenere il Tesserino di Tecnico Nazionale che, unitamente al diploma IDA/ ASI, sono requisiti necessari per insegnare legalmente nelle scuole di danza o nei centri dove si pratica e si studia danza, come prevedono le numerose normative Regionali sullo sport, in cui anche la danza è entrata a far parte.

ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

EQUIPARAZIONE DIPLOMI E TESSERINI TECNICI Le legge di Bilancio 2018 e le nuove norme CONI, entrate in vigore dal 1 gennaio 2018, hanno introdotto sostanziali novità per chi lavora nelle scuole di danza. Pertanto si rende necessario capire se i diplomi e gli attestati in possesso degli operatori sono conformi alla attuale normativa CONI, ed eventualmente convertirli in Diplomi Nazionali riconosciuti. L'IDA ti permette di verificare e, se necessario, adeguare i tuoi titoli, sostituendoli con Diploma e Tesserino Nazionale riconosciuto direttamente da un Ente di Promozione Sportiva.

VERIFICA CON NOI SE I TUOI TITOLI SONO CONFORMI ALLE NUOVE NORMATIVE NAZIONALI IN MATERIA DI ABILITAZIONE ALL'INSEGNAMENTO Richiedi una valutazione GRATUITA all'IDA sulla conformità dei tuoi titoli, inviaci i diplomi in tuo possesso a: danza@idadance.com e ricevi la risposta sulla conformità. I diplomati ASI possono ricevere direttamente il titolo equivalente IDA previa affiliazione come socio insegnante.

SCOPRI TUTTI GLI ALTRI VANTAGGI RISERVATI AGLI INSEGNANTI IDA

www.idadance.com IDA INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION via P. Costa 2, Ravenna, tel. 0544 34124, danza@idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION

PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE

Esami di livello direttamente nelle sedi con rilascio di attestato

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO | CLASSICO | HIP HOP Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza. Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/ esaminatori del percorso formaivo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

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LIVELLI Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:

CLASSICO

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO

HIP HOP

Avviamento alla danza classica (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11 anni) Base 3 (12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15 anni) Intermedio 3 (16 anni) Avanzato 1 (17 anni) Avanzato 2 (dai 17 in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)

NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno.

ESAMI Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione. Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: 20€ Base: 35€ Intermedio: 45€ Avanzato: 60€ Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica:20€ Principiante: 35€ Principiante/Intermedio: 35€ Intermedio/Avanzato: 45€ La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre mentre la richiesta di esami dovrà pervenire entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria applicherà una penale di €50. Contestualmente alla richiesta di adesione si richiede il versamento di 100€ a titolo di caparra. Se gli esami di fine anno non verranno effettuati, la caparra non sarà recuperabile, né resterà in accredito per l'anno successivo. In seguito al versamento la scuola riceverà il materiale e la targa "Centro Professionale IDA". La caparra verrà poi detratta dalle quote di iscrizione al momento del pagamento. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata. Qualora il totale delle quote d'esame fosse inferiore alla cifra necessaria a coprire i costi del servizio la segreteria si premurerà di avvertire la scuola di quale sia la cifra forfettaria da raggiungere per confermare gli esami.

BORSE DI STUDIO Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA.

AGGIORNAMENTO DIDATTICO Nell'ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, IDA promuove nel periodo estivo un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire i laboratori e i percorsi teorico-pratici organizzati nella sede IDA di Ravenna nei mesi estivi al termine dell'anno accademico. L'aggiornamento didattico è rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA e ai diplomati IDA dei corsi finalizzati all'insegnamento.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com

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PREPARAZIONE TECNICA ED ATLETICA DEI

LIFT 50

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NEL BALLERINO A cura del Dott Omar De Bartolomeo Co-autori: dott.ssa Alessandra Albisetti, dott.ssa Eva Fasolo, dott.ssa Sara Benedetti e dott. Romeo Cuturi


È risaputo e ampiamente accettato che nel ballerino la maggior parte della preparazione artistica, tecnica e atletica si concentri sul bacino, sull’arto inferiore e sul rachide, sedi che, con maggior probabilità, possono sviluppare errori tecnici e infortuni. Talvolta quindi viene tralasciato lo studio dei fondamentali e la correzione degli errori tecnici che riguardano l’arto superiore, in particolare i lift, portando attenzione clinica agli stessi soltanto nel momento in cui ne insorga la necessità. Nella pratica quotidiana, sono infatti molto più frequenti lesioni acute e da overuse a carico degli arti inferiori, già a partire dagli 8/10 anni; invece le lesioni degli arti superiori avvengono più tardivamente, verso i 13/14 anni. Quanto detto vale soprattutto per la danza classica. Molto spesso la letteratura scientifica neppure considera le lesioni dell’arto superiore, a differenza di quanto accade per altre forme di danza. Lesioni acute della spalla infatti si registrano con maggior frequenza nei ballerini di breakdance e di stile contemporaneo. In realtà recentemente anche nella danza classica stiamo assistendo ad un aumento dell’incidenza delle lesioni dell’arto superiore e questo è riconducibile ad alcuni fattori di rischio quali: - coreografie di danza classica con partner maschile di un altro stile; - coreografie dove ballerine fanno da partner a ballerine o a ballerini; - coreografie con molti “passaggi a terra”; - coreografie (e improvvisazione) con tecnica “contact”/acrobatica. Warner, autore molto importante nella letteratura scientifica sulla danza, nel 1990 riportava che nella danza classica le lesioni dell’arto superiore sono dovute ad alcuni fattori ben definiti, quali: 1) movimenti ripetitivi delle braccia sopra al livello della testa; 2) sollevamento del corpo del ballerino sulle spalle; 3) lift. Lo stesso Warner stabilisce che il ballerino può ridurre il rischio di lesioni grazie ad uno studio corretto della tecnica, adeguati warm-up e stretching, studio - senza forzare - della flessibilità, elasticità delle strutture muscolari e articolari dell’arto superiore. Per quanto riguarda lo studio della forza, Warner suggerisce 2 o 3 sessioni specifiche di allenamento della forza e della resistenza e flessibilità alla settimana. Anche noi concordiamo su questa osservazione in quanto riteniamo importantissimo il rinforzo e la stabilizzazione soprattutto della spalla, mediante esercizi per la cuffia dei rotatori, per il trapezio, per la muscolatura scapolo-toracica e per tutti e tre i fasci del deltoide . Tra le patologie maggiormente riscontrate nel ballerino dobbiamo segnalare la distorsione clavicolo-sternale, acromion-claveare, la distorsione e la lussazione della spalla, la tendinite del capo lungo del bicipite omerale. I ballerini vengono più facilmente colpiti da lesioni infiammatorie (tendinite della spalla, borsite) generate da movimenti ripetitivi e di forza (sollevare la ballerina durante i lift), oppure per errore di esecuzione. Le ballerine invece sono principalmente affette da lesioni traumatiche (distorsione acromion-clavicolare, distorsione/lussazione di spalla), poiché spesso sono soggette a movimenti scoordinati e/o caduta a terra proprio durante il lavoro a due, soprattutto durante i lift. In entrambi i casi è di estrema importanza il lavoro di correzione tecnica, che deve essere eseguita sul tronco, sulla scapolo-toracica (fig. 1 a-b-c) e sulla scapolo-omerale (fig. 2 a-b). Importante osservare entrambi le spalle e i movimenti da ambo i lati. Altro fattore da considerare in modo molto attento è la lassità/flessibilità (fig. 3) poiché predispone a lesione a livello scapolo-toracico.

a

b

c

Fig. 1: esempio di errore nell’utilizzo della muscolatura della scapolo-toracica (a), correzione (b) ed esecuzione corretta (c)

a

b

Fig 2: esempio di errore nel port-de-bras (a) e sue correzione (b)

Fig. 3: iperlassità della spalla sinistra nel ballerino

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LA LUSSAZIONE GLENO-OMERALE

Le lussazioni della spalla avvengono in seguito a cadute ad alta energia sulla spalla oppure su braccio esteso e determinano una perdita temporanea dei rapporti normali tra la testa dell’omero e la scapola. Il trauma determina una lesione più o meno grave dei legamenti gleno-omerali, della capsula, del cercine glenoideo e in alcuni casi dei capi ossei. È sempre necessario eseguire una radiografia prima e dopo la manovra di riduzione proprio per valutare la presenza di fratture. In condizioni favorenti, ad esempio lassità cronica, le lussazioni della spalla possono essere recidivanti e non determinare gravi danni organici. LA LUSSAZIONE ACROMION-CLAVICOLARE (AC)

Essa avviene solitamente a seguito di cadute sulla spalla, che rappresentano circa il 10% circa delle lussazioni della spalla. In relazione alla gravità le lussazioni AC vengono classificate in 4 gradi: nei primi due gradi si lesionano in modo progressivo i legamenti acromion-claveari; nei gradi III e IV si reperta una lesione dei legamenti coraco-clavicolari e si associa a marcata deformazione del profilo anatomico e allungamento dei tempi di prognosi. È sempre necessario eseguire una radiografia della spalla, soprattutto per escludere eventuali fratture associate.

FOCUS Nei casi di lussazione gleno-omerale e acromion-claveare il danzatore riferisce: “Ho sentito la mia spalla uscire e rientrare”. Il trattamento: a seguito di una lussazione, si consiglia solitamente l’uso di un tutore e di limitare l’attività per diverse settimane. Ghiaccio e farmaci antinfiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione articolare. Un programma riabilitativo svolto sotto la supervisione di un fisioterapista, risulta cruciale per prevenire lussazioni e recidive. Il trattamento deve essere indirizzato al rinforzo dei muscoli attorno al cingolo scapolare (omero, scapola, clavicola, sterno) e alla colonna cervico-dorsale: l’obiettivo è di stabilizzare la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola. Il Consiglio tecnico: il mantenimento della forza e della stabilità dei muscoli della spalla e della parte alta della schiena possono aiutare a prevenire le lussazioni. In ogni caso, data l’accidentalità di questi eventi, la sicurezza in sala, o nell’area deputata alle prove o alla performance, dovrebbe esser di centrale importanza. Per prevenire questi traumi, occorre non esagerare con la ripetizione eccessiva di lifts o di movimenti molto complessi, dove la fatica muscolare diventa più evidente.

FOCUS LA TENDINOPATIA DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE OMERALE (CLBO)

La tendinite del capo lungo del bicipite è determinata da una sintomatologia dolorosa che coinvolge la parte anteriore della spalla. Si riconosce clinicamente per la presenza di limitazione dell’elevazione della spalla, sintomi dolorosi anche irradiati alla porzione anteriore del braccio fino al gomito. Il dolore può essere anche invalidante tanto da arrivare a limitare le normali attività quotidiane. Può essere causata da un trauma diretto alla spalla, da patologia della cuffia dei rotatori ma più di frequentemente rientra nelle patologie da sovraccarico funzionale e/o da lavoro ripetitivo. Alcuni movimenti possono favorirne lo sviluppo, tra questi, di particolare importanza nella danza, si riconosce il sollevamento ripetuto di carichi (lift), più o meno associabile ad un errore nella tecnica. IL CONFLITTO SCAPOLO-OMERALE

Ogni volta che l’arto superiore viene alzato oltre i 45° rispetto al tronco, si verifica un fisiologico restringimento dello spazio fra la testa dell’omero e l’acromion. In questo spazio però si trovano i tendini della cuffia dei rotatori e la borsa sottoacromiale (vale a dire un “sacchettino” che serve allo scorrimento dei due capi articolari). Errori tecnici nell’uso della spalla, uno squilibrio tra i muscoli della spalla ma anche del tronco (gran dorsale, pettorale) possono determinare uno stato di infiammazione della borsa e dei tendini stessi, soprattutto del sovraspinoso. Talora alcune particolarità anatomiche (acromion ad uncino) possono favorire l’insorgenza della patologia. 52

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Nei casi di tendinopatia CLB e disfunzione scapolo-omerale il danzatore riferisce: “Mi fa male la spalla quando porto il braccio in alto”. Il trattamento: consiste in ghiaccio, riposo e l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e nell’applicazione di Kinesiotape®. Si consiglia una valutazione fisioterapica individualizzata per analizzare la qualità della mobilità e della funzionalità del cingolo scapolare e migliorare, in particolare, il reclutamento muscolare della cuffia dei rotatori. In seguito, si imposta un programma graduale e progressivo di esercizi di carico e di leve, da corte a lunghe, per correggere il gesto e per rinforzare i muscoli in maniera specifica (generalmente il trapezio inferiore, gran dentato ecc...). La prevenzione: i muscoli del cingolo scapolare e della colonna cervicale e dorsale, localizzati attorno alla scapola, devono essere forti per ottenere i movimenti degli arti superiori richiesti nella danza. Esercizi semplici di elevazione corretta, rotazione esterna ecc. possono essere svolti a tale fine. Il potenziamento di questi muscoli è poco considerato finora nella routine del ballerino, ma più volte abbiamo detto quanto incida in una carriera duratura. La quantità e la qualità della mobilità della spalla devono esser altrettanto considerate parte della prevenzione, per poter avere un movimento completo, così necessario nella danza! Durante il trattamento, possono esser introdotti esercizi di stretching o di tecniche manuali, il fisioterapista può infine istruire il ballerino a svolgerli anche in autonomia. Risulta fondamentale lavorare con feedback manuali durante gli esercizi per migliorare la consapevolezza delle posizioni e dei movimenti di scapola e di tutto il cingolo.


COME MIGLIORARE I LIFT E PREVENIRE GLI INFORTUNI DEGLI ARTI SUPERIORI

LA PREPARAZIONE ATLETICA DEL DANZATORE Per prevenire i quadri descritti precedentemente appare fondamentale impostare una preparazione atletica specifica che aiuti i danzatori nei sollevamenti e nelle prese. È consigliabile quindi svolgere un programma di allenamento focalizzato sul potenziamento degli arti superiori per incrementare la forza esplosiva e la forza resistente. Queste due espressioni della forza sono alla base dei lift. L'allenamento della forza esplosiva è solitamente svolto sia tramite esercizi a corpo libero (piegamenti sulle braccia ad esempio), sia tramite esercizi con sovraccarichi (come le distensioni su panca inclinata con bilanciere o i lanci con palla medica). Per quanto riguarda la forza resistente, è consigliabile svolgere sessioni di Interval training (allenamento intervallato) con alcune stazioni dedicate al potenziamento degli arti superiori con esercizi funzionali alla tecnica dei lift: un valido esercizio funzionale è la distensione degli arti superiori con palla medica sopra la testa (fig. 4 e 5). Infine, è bene ricordare che il distretto della spalla ha bisogno di allenamenti mirati al miglioramento della capacità propriocettiva. Questa capacità motoria è alla base del corretto allineamento degli arti superiori durante la fase di sollevamento. Quando gli arti superiori non sono sufficientemente allenati in termini di forza, resistenza o propriocezione si può incorrere in un errore comunemente riscontrabile durante i lift. In presenza di un deficit delle capacità motorie sopraindicate, nel sollevare la partner si osserva talvolta il compenso da parte della schiena in estensione. Questo è uno dei fattori contribuenti per alcuni casi di lombalgia. In tale occasione, oltre alla cura della sintomatologia, i ballerini devono svolgere anche un lavoro specifico di rieducazione dello schema motorio da utilizzare durante i lift.

Fig. 4: esempio di interval training con stazioni per il potenziamento degli arti superiori

Fig. 5: potenziamento con fitball del cingolo scapolo-toracico e scapolo-omerale.

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Jack Cole

THE FATHER OF JAZZ DANCE di Gianni Mancini Docente di Tecnica della Danza Moderna e Della Danza Classica presso il Liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba di Torino. Docente Formatore IDA

J

ack Cole, riconosciuto come il Padre della Danza Jazz, fu il primo coreografo a usare qualcosa che non fossero le claquettes sulla musica Jazz. Ispirandosi alle danze afro-cubane, al lindy hop, ai passi di danza di Harlem e ai movimenti di Danza vernacolare creò uno stile unico che, senza essere della Danza Indiana, della Danza Jazz o della danza Moderna conteneva qualità caratteristiche a tre forme di Danza. Creò il cosiddetto “Balletto Jazz di Broadway” uno stile vernacolare che richiedeva una notevole tecnica, una notevole base classica, cadute acrobatiche e scivolate sulle ginocchia. All’interno delle Coreografie di Cole, particolarmente note per la loro chiarezza e l’alta precisione, ritroviamo l’intensità, l’attaccamento al pavimento, il principio dell’isolazione, un forte senso della dinamicità e dell’uso del ritmo, tutte caratteristiche tipiche della Danza Jazz. Danzare in demipliè, una delle chiavi del suo lavoro, permette di aumentare la stabilità, facilitare la mobilità del tronco e favorire la rapidità degli spostamenti e del trasferimento del peso. Nelle sue coreografie viene utilizzata spesso una seconda posizione larga e molto bassa, così come anche una quarta parallela, le due ginocchia molto piegate e il ginocchio posteriore molto vicino al suolo. Questa attitudine ad abbassare il centro del corpo permette al danzatore di sviluppare i suoi movimenti orizzontalmente in rapporto al suolo. Utilizzando uno spostamento fluido e rapido del peso del corpo da un piede all’altro, i movimenti sprigionano una grande sensazione di sensualità. In contrasto con il peso del corpo mantenuto basso, verso terra, la colonna vertebrale al contrario, si allunga verso l’alto in una sfida alla forza di gravità, una contraddizione amplificata dal morbido movimento delle braccia il cui inizio è situato al centro della schiena. 54

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Il lavoro dell’isolazione, fortemente influenzato dalla danza indiana è un’altra caratteristica fondamentale del lavoro di Cole. Il coreografo lo utilizza per modulare il flusso ritmico di una o più parti del corpo o per attirare l’attenzione su una parte precisa. Questo principio dell’isolazione è alla base di un lavoro di coordinazione complesso in cui differenti parti del corpo


possono entrare in gioco su dinamiche differenti. Florence Lessing, uno dei partner di lavoro di Jack Cole, parla dell’isolazione in questo modo: “Se ci è familiare al giorno d’oggi, era completamente insolito all’epoca: si richiede una buona dose di controllo e di concentrazione. Il danzatore deve essere molto intelligente per riuscire a padroneggiare la tecnica: tanto le parti del corpo, quanto i muscoli si muovono in opposizione l’uno dall’altro, e ciascuno isolato dall’altro.” Questo lavoro fu sviluppato in seguito da Matt Mattox, un suo allievo e danzatore, e si manifestò elegantemente e in maniera più significativa nelle coreografie di Bob Fosse. Particolarmente noto per il suo forte senso del ritmo, lui giocava su cambiamenti rapidi e inattesi della dinamica. Amava gli attacchi improvvisi e le decellerazioni intense, lanciava delle schegge d’energia per poi rilasciare improvvisamente la tensione. Buzz Miller, un suo allievo e danzatore, lo descrive come una “molla sul punto di scattare”, altri utilizzano la metafora più poetica del “felino pronto a balzare”. Cole adorava interrompere la frase coreografica facendo passare il corpo da lunghi momenti di immobilità, carichi della potenza e della tensione della sua presenza, a momenti di notevole dinamica. Lessing lo descriveva così: “Anche nel corso di una danza con un sacco di azione, Jack si arrestò di colpo, e fu contento di girare la testa molto lentamente – o di effettuare un cerchio con i fianchi molto lentamente. Tutto era molto silenzioso dopo la grande esplosione di energia. Nei cambiamenti di direzione improvvisi e rapidi, schizzando come una freccia in avanti per poi saltare subito verso l’alto, voi potete constatare gli straordinari sensi della dinamica di Jack Cole, giustapposti in modo interessante. Lui riusciva a passare incredibilmente bene da qualcosa di sostenuto a qualcosa di brusco. Da qualcosa di brusco lui passava a qualcosa di fluido, seguito poi da un arresto

pieno di forza. Usava tutti gli aspetti dell’arte della danza: ritmo, tempi, livelli…” Jack Cole insisteva inoltre sull’origine interiore del movimento: emozioni, sensazioni. In un’intervista di molti anni addietro dichiarava: “A teatro voi desiderate vedere gente reale fare cose reali, esprimendo emozioni vere in senso artistico ed espressivo, dei momenti che vi aiutino a capire qualcosa della vita e di voi stessi. Io provo solo a toccare il ballerino nel centro delle sue emozioni. Provo a ricordargli che è un ballerino, un attore, una persona vera. Se voi vi vergognate di questa o quella emozione, non potete ballare. Voi stessi non potete essere persone se avete vergogna, ma quando ballate dovete portare l’emozione vera a qualunque cosa stiate facendo. La danza non è forse questa – emozione, vita – e non semplicemente volteggi in aria?” (Cole 1978). L’autocontrollo del corpo e il dispendio energetico domandato da Cole ai suoi danzatori richiedeva una preparazione importante. Nessuna economia era possibile lavorando con lui; Matt Mattox, raccontando la sua esperienza con il coreografo rimarcò: “Noi danzavamo tutto il giorno a fondo. Nessuno marcava mai i movimenti. Così, voi guadagnerete in forza e resistenza. Voi apprenderete anche a realizzare tutto su un conto preciso”. Jack Cole non vedeva la necessità di usare nella danza la libertà di improvvisare una caratteristica della musica jazz. Lui esigeva dai suoi musicisti delle orchestrazioni fisse, senza sorprese, per eseguire le sue coreografie, precise come degli orologi. Con lui, nulla d’improvvisato. Dedito alla disciplina e alla perfezione assoluta, Cole fu un maestro quasi tirannico per i suoi ballerini: ad essi richiedeva, al fine di raggiungere l’eccellenza artistica, costanti e straordinari sforzi e volontà di superarsi. Durante un’intervista rilasciata nel 1968 Cole confidava a proposito dei suoi danzatori: “A volte dovete schiaffeggiarli, a volte dovete baciarli. La danza non è come la pittura o la scrittura o qualcosa che si possa fare in solitudine. La difficoltà con una coreografia è che bisogna ottenere che la persona si dissoci, per poter mettere in evidenza il ballerino”. Jack Cole fu tra i primi a istituire un sistema di formazione per la danza Jazz. Creò Coreografie di molti musical di Broadway (Gentlemen Prefer Blondes, Three for the Show...) e lavorò con stelle del calibro di Marilyn Monroe.

bibliografia: • "Histoire de la danse jazz", Eliane Seguin- Ed. Chiron, Paris, 2003 • "Jump into Jazz", Minda Goodman Kraines, Esther Pryor Ed. Mac Graw Hill, New York, 2005

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acrobimbo SPETTACOLARE,

SCENICO

INNOVATIVO

SEMPLICE DA REALIZZARE E ALLA PORTATA DI OGNI BAMBINO di Sara Tisselli

Se dovessi descrivere Acrobimbo® in tre parole sceglierei: fiducia, energia, dinamicità. L’assocerei al film di Peter Pan, al sorriso di un allievo che impara a guardare la vita da un’altra prospettiva, all’insegnante che si mette in gioco e ritorna bambina … al cubo di rubik fatto da molteplici facce che possono trovare numerosi combinazioni. L’acrobimbo® è nato dal desiderio di unire il mondo dei bambini — semplice, energetico, libero — al mondo dell’acrobatica, dinamico, strutturato ed emozionante. Due universi che s’incontrano per danzare, creare evoluzioni e acrobazie che permettono ai bambini di vivere un’esperienza unica. Ma perché puntare il nostro focus sulla figura del bambino? La sospensione, l’altalena è da sempre il loro gioco preferito e perché non partire proprio da quella sensazione per fargli sperimentare sul corpo nuove emozioni? I bambini non sono altro che il nostro futuro ed è proprio alla loro età che la scoperta vince sulla paura, che un salto vince su un passo a terra, che l’inversione è una prova di coraggio ed esplorazione. Grazie a loro capiamo che la danza non ha piu limiti…. al pavimento, in “volo”, alla sbarra, a testa in giù Un corso volto ad insegnanti di danza che sperimentano in prima persona un percorso di propriocezione e percezione personale pronto ad arricchire il bagaglio personale di studi e insegnamento. L’acrobimbo® vuole essere un finestra aperta a tutti: per i ballerini già formati in cerca di virtuosismi, per gli insegnanti alla ricerca di novità, per i bambini che hanno voglia

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d’imparare divertendosi in maniera cosciente. Molti associano l'acrobatica a figure ginniche spettacolari e rischiose, al contrario prende il meglio da ogni disciplina per presentarsi in una nuova veste. Dalle discipline della ginnastica coglie i salti, le capriole, le ruote, i sollevamenti e li combina in modo libero sviluppando ogni parte del corpo; dalla danza prende la fluidità, la leggerezza, l’armonia; dall’arte circense tutti gli oggetti che la rendono spettacolare. L’acrobimbo® permette a chiunque di vivere esperienze uniche e, se eseguita in coppia o in gruppo, ha un importante valore dal punto di vista pedagogico: rafforza i legami, il senso di responsabilità verso gli altri, la conoscenza profonda di se stessi. È un modo unico

per far divertire e crescere in maniera equilibrata l’allievo. L’acrobatica può essere un mezzo per rappresentare qualcosa, esprimere sentimenti o per mettere alla prova le proprie capacità: cosa posso creare con il mio corpo? Gli spettatori guardano con ammirazione l’esecuzione di movimenti impressionanti, straordinari, sensazionali e, nel contempo, belli ed estetici. Oggi l’acrobatica in Italia è esplosa in tutte le sue forme: dall’acrobatica aerea a quella a terra, dal contanct all’acrobatica. Tuttavia le conoscenze che un'insegnante deve avere spaziano anche nella scelta degli attrezzi, nelle tecniche e nei costi che spesso costituiscono un limite per le scuole, e ci si muove in un terreno nebuloso perché manca l’informazione sulla “sicurez-


za” e sulle strumentazioni da utilizzare. Nata dall’esperienza di tante ore di sala coi ragazzi Acrobimbo vuole aprire una strada di dialogo e confronto su questi temi “scottanti”: il costo degli attrezzi, dove potersi rifornire, che dialogo bisogna instaurare con i genitori, la fiducia dei bambini, la realizzazioni degli spettacoli, la messa in “sicurezza”, la responsabilità. Grazie all’interesse riscontrato, quest'anno I.D.A ha deciso di realizzare Acrobimbo® Activity: attività, movimento, energia tra terra e aerea. Un corso che ha come obiettivo lo studio delle attrezzature realizzandole in economia ma in sicurezza e al contempo mette in dialogo i due mondi “Flying and Floor” per dar vita a realizzazioni coreografie e sceniche rivolte

ad insegnanti pronte a sperimentare una delle nuove frontiere della danza. Per stare in volo bisogna essere capaci di usare il pavimento come spinta e motore. Le discipline aeree toccano terra e ci permettono di capire come utilizzarla a favore della nostra forza e della nostra elasticità. Il corso presenta anche una novità: il “tappeto volante” che permette al corpo di trovare un impatto migliore nell'acquisizione delle tecniche di verticale, capovolta indietro e prime acrobazie senza mani e a coppia. [ ndr. Maggiori informazioni a pag. 35 e su www.idadance.com] L’acrobimbo® ci alleggerirà dalle paure, dal pensiero di non farcela, da peso e dalla fatica, per farci infine capire che tutto è realizzabile: basta volerlo!

“Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo” Peter Pan L’Acrobimbo® non ha confini… è arrivato fino alle baraccopoli del Senegal per far vivere ai bambini una meravigliosa esperienza di danza e acrobatica. Come tappetto per le capriole un materasso per dormire trovato al mercato e grazie al tessuto aereo della Stark Body Flying® e qualche strumento trovato in loco è stato possibile iniziare un progetto di collaborazione con la Fondazione Sylla Tati Caap ONLUS. Grazie ad I.D.A anche i bambini in Senegal hanno potuto volare, tra una capriola e una verticale, tra un salto e una figura al tessuto aereo hanno toccato con un dito la libertà e allora… la pancia per un attimo non brontolava più dalla fame, i sorrisi esplodevano al sole, i colori dei vestiti creavano una danza con il cielo azzurro e il rosso della terra e tutto era cosi magico, unico e impressionante. Per un momento è come se Peter Pan fosse arrivato anche in baraccopoli e chiedesse a Campanellino: “Perché non riesco a volare? - Semplice Peter…per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici”

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idee originali per il saggio di danza:

i consigli di

KLEDI a cura di Lorenza Scardovi

Danzatore, coreografo, artista completo, Kledi Kadiu è noto ai più come lo storico ballerino di “Amici”. In qualità di docente di Modern a Campus Summer School 2018, la scuola estiva di IDA, ha portato le sue coinvolgenti coreografie nelle sale del Centro Studi ‘La Torre’ di Ravenna il 13 e il 14 luglio. Abbiamo approfittato dell’occasione per chiedere a Kledi 10 preziosi consigli per preparare un saggio di danza in modo da renderlo un momento speciale. Nato in Albania nel 1974, Kledi ha sempre avuto la passione per la danza, diplomandosi all'Accademia Nazionale di Danza di Tirana ed entrando subito a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Tirana dove ricopre ruoli solistici in importanti opere di repertorio. Ottenuta un’ottima preparazione tecnica, nel 1993 si trasferisce in Italia, dove si fa notare per le sue doti artistiche, in primis dal maestro Carlo Palacios che lo avvia alla carriera televisiva nel 1996. Dopo appena un anno è già primo ballerino in programmi di fama nazionale come “Buona Domenica”, “C'è posta per te” ed “Amici” di Maria De Filippi, dove avviene la sua vera e propria consacrazione: collabora per ben 16 anni, prima come ballerino professionista e poi come docente. Non ha mai abbandonato il teatro, sua prima e vera passio58

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ne, continuando a danzare come solista in importanti Gala e spettacoli: “Non solo bolero”; "Giulietta e Romeo" di Fabrizio Monteverde; “Contemporary Tango”; “La Prima Volta, Hera e Pare”, gala ideato da Kledi Kadiu e Anbeta Toromani, interpretato dai 10 più famosi e rappresentativi ballerini albanesi nel mondo. Preparazione, costanza e determinazione lo portano alla piena maturazione artistica, diventando un’icona del mondo della danza e non solo. La sua carriera si completa con esperienze diverse: produzioni televisive e cinematografiche, fino a divenire un vero e proprio divulgatore dell’arte coreutica nel programma “Step - Passi di danza”, ospitando importanti testimonianze in tv sia dal mondo del classico che del contemporaneo, anche a livello mondiale. Ha ricevuto svariati Premi e Riconoscimenti, tra cui il “Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi” per il suo contributo alla danza. Attualmente è impegnato nella divulgazione dell’arte della danza: un numeroso pubblico di allievi e professionisti, come nel caso di Campus Summer School, segue le sue lezioni, dove Kledi trasmette non soltanto la tecnica, ma anche il proprio bagaglio culturale e professionale, diventando un vero e proprio riferimento per molti ballerini e insegnanti.


Kledi, sulla base delle tue esperienze, quali suggerimenti daresti a chi deve preparare un saggio di danza? 1. Il primo consiglio che posso dare è sicuramente quello di creare una coreografia adatta agli allievi, in modo da valorizzare le loro doti e qualità personali. È importante tenere sempre presente innanzitutto chi andrà a eseguire il saggio. 2. Altra cosa molto importante è la scelta musicale: non è semplicemente un accompagnamento. In alcuni momenti in cui la musica deve emozionare il pubblico, enfatizzando i movimenti di chi danza. 3. Nelle coreografie è fondamentale coordinare entrate e uscite, in modo che tutti gli allievi abbiano lo stesso tempo di visibilità. Questo fa piacere non solo a loro, ma anche ai genitori e soprattutto si possono esaltare le singole qualità. Non sempre è funzionale tenere tutti gli allievi di un corso in scena, in particolar modo se si hanno gruppi molto numerosi. Meglio invece suddividerli, dando il giusto spazio a ciascuno. 4. Tenere presente anche il piano luci per realizzare effetti scenici che contribuiscano a ottimizzare la coreografia creata. Se il saggio di fine anno sarà, ad esempio, in teatro è sempre utile pensare in anticipo che con determinate luci si possono creare degli effetti di scena molto belli, che aiutano la riuscita finale. 5. La scelta del costume è importante! Non bisogna per forza eccedere, a volte l’opzione più semplice è anche la più elegante. Per i più piccoli consiglierei colori accesi, assolutamente da evitare il nero.

6. Durata: evitare saggi troppo lunghi! Altra cosa da considerare è quella di non fare pezzi coreografici dalla durata eccessiva. I saggi di 4 ore non sono funzionali: uscito da teatro il pubblico si ricorderà solo di quanto è stato lungo il saggio piuttosto che delle coreografie. 7. Curare i particolari, non trascurare nulla, anche ciò che apparentemente sembra di minore rilevanza. Questo darà sicurezza ai bambini più piccoli e contribuirà ad insegnare loro che tutto conta sul palcoscenico, anche il minimo dettaglio. 8. Utilizzare un tema semplice, lineare, con un senso logico e creativo: è importante che il soggetto della storia sia chiaro e coerente.

9. Coinvolgere anche i più piccoli: evitare di lasciare i corsi di bimbi dietro alle quinte. Anche se il livello di chi è alla prima esperienza non sarà sicuramente al pari delle altre fasce d’età, è importante non lasciarli in disparte, ma dare loro un minimo spazio. 10. La musica per il finale: di solito consiglio di riproporre o una musica che è stato un tema ricorrente nel saggio (se abbiamo portato rivisitazioni di repertorio classico) oppure un brano che sia stato emozionante. Sicuramente non deve essere troppo triste, anzi ritmata e coinvolgente, perché il finale è importante ed è comunque la conclusione di un anno di percorso. Se si sceglie un pezzo extra, non utilizzato durante il saggio, opterei per qualcosa di riconoscibile e preferibilmente attuale.

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CAMPUS

la danza tra il divertimento e la professione

L'estate di Ravenna è stata animata dall'annuale Scuola Estiva di danza Campus che, come consuetudine, si svolge nelle aule storiche del Centro Studi la Torre. Circa trecento partecipanti si sono alternati tra le lezioni di Modern con Kledi, Virgilio Pitzalis, Kristian Cellini e Roberta Fontana; Classico con Massimiliano Scardacchi e Loreta Alexandrescu; Contemporaneo con Carla Rizzu; Floorwork Release con Valentino Porcu e Alessio Barbarossa; Hip Hop con Jay Asolo e B Boy Salo. I partecipanti professionisti hanno potuto inoltre scegliere fra cinque appuntamenti formativi su Yoga per la danza con Rita Valbonesi; Composizione Coreografica con Kristian Cellini; Contact Improvisation al femminile con Carla Rizzu e Serena Fossanova; Ricerca di Movimento con Paola Ponti e Flessibilità muscolare e Mobilità articolare con Andrea Neyroz. Infine gli allievi più giovani hanno gremito le aule di modern con Matteo Addino e Classico con Scardacchi, mentre B Boy Salo e Andrea Neyroz, ex ballerini e performer di "Notre Dame de Paris" hanno proposto coreografie ispirate alle musiche del noto musical, nelle lezioni di Propedeutica al Breaking e Pre Acro, quest'ultima con Sara Tisselli. Nelle pagine di questo numero alcuni consigli di Kledi per ideare un buon saggio e il ruolo della musica dal vivo nella lezione spiegato dal pianista Francesco Ragni e dal percussionista Marco Mariano che hanno accompagnato dal vivo le lezioni di classico e Contact Improvisation. Foto di Valentina Donatini Vedi tutte le immagini dell'evento sui nostri canali social: facebook.com/InternationalDanceAssociation flickr.com/photos/idadanza 60

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Il prossimo appuntamento con la danza: EXPRESSION STAGE Ravenna | 8 / 9 dicembre 2018 Info a pag. 44 e su www.idadance.com


LE PERCUSSIONI

in sala danza L’incontro tra percussioni e danza potrebbe sembrare una novità, al contrario è quanto di più antico ci possa essere. Infatti, nei riti tradizionali il ritmo era una forma di accompagnamento alle preghiere e si è abbinato, sin da subito, al movimento. L’abbinamento è arrivato fino ad oggi prevalentemente nella musica etnica. Guardando all’Italia si può vedere come la musica popolare sia impostata sui ritmi di strumenti a percussione (tammorra, tamburello, triccheballacche) su cui si inseriscono i movimenti caratteristici. Tutto questo per capire come l’unione arcaica di percussioni e danza abbia lasciato traccia in ogni luogo e sia presente ancora oggi. Se pensiamo che ogni danzatore ha il proprio ritmo cardiaco, che incide sul proprio movimento, capiamo come danza e ritmo siano inevitabilmente collegati in connubio quasi magico. Ad oggi il rapporto percussioni/danza torna ad esistere nella danza contemporanea; sempre più coreografi, insegnanti, ballerini richiedono la presenza di un percussionista, attraverso cui comprendere meglio l’influenza del ritmo sulla danza, che porta all’amplificazione della forza interpretativa di ogni singolo gesto. Percussionista e danzatore sono sullo stesso piano, in un dialogo che mira alla massima espressione di entrambi. In sala il ruolo del percussionista cambia a seconda dei momenti: in fase di creazione di una coreografia il percussionista asseconda le richieste del coreografo permettendo la realizzazione ritmica dell’idea coreografica. In questa fase fa la differenza il rapporto fra coreografo e percussionista. Se l’intesa è forte, sarà molto più facile che la distanza fra piano ideale e reale sia minima.

Foto di Valentina Donatini

di Marco Mariano Percussionista professionista specializzato in Wavedrum, studente presso il Conservatorio di Musica “G. Paisiello” di Taranto

Nel momento di improvvisazione, invece, musica e danza, si ascoltano vicendevolmente, dialogano, si fondono. Oggi con gli strumenti elettronici, le possibilità di espressione sonora di un percussionista sono cresciute notevolmente; non più solo pelli, metalli, legni, il musicista può scegliere il suo strumento tra una vasta gamma di tamburi elettronici. Questo gli permette di essere più flessibile, rispondendo ad esigenze diverse con equipaggiamenti più leggeri e trasportabili, pur senza rinunciare ai suoni della tradizione. Avere un musicista dal vivo in sala è una grande opportunità, permette una crescita musicale del danzatore, che può provare e riprovare la coreografia, adattando meglio il movimento al suono e al ritmo, instaurando così un dialogo con il percussionista.

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DIETRO LE QUINTE

IL CONCORSO EXPRESSION VISTO E RACCONTATO DAL PRESENTATORE di Daniele Tigli

giornalista, conduttore, speaker radiofonico di Radio Studio Delta

Da qualche anno a questa parte mi gusto l’arrivo di febbraio, nell’attesa di salire su un trenino che si arrampica tra le colline prima, le montagne poi, attraverso la cosiddetta Romagna Toscana. Quel treno porta me (e spesso altri colleghi del team) verso la città di Firenze, che ci accoglie dopo un tramonto rubato tra le gallerie, dal finestrino. Alcuni di noi sono già sul posto, coordinano, montano, controllano e predispongono una macchina ben oliata che ci terrà molto occupati per i giorni seguenti. 

Conduco eventi da molti anni, salgo sui palchi più disparati ma con il concorso Expression ho un feeling davvero speciale. Il mio primo concorso di Danza: l’avvicinamento ad un mondo che mi ha prima incuriosito, poi accolto e rapito. 

Sul palco, il mio partner Alberto ed io, abbiamo il privilegio di introdurre e intrattenere, cercando di guidare attraverso una competizione con una procedura rigorosa, per giunta messa in atto con la collaborazione di ospiti internazionali di primo livello. Not easy. Ma noi siamo solo la punta dell’iceberg di una crew variegata, multitasking, che lavora lontano dai riflettori, con capacità di decisione rapida ma presa e comunicata sempre con un sorriso, una frase gentile, un calore umano.

 Per noi che parliamo davanti ad un pubblico così vasto, spesso più che esperto, è di enorme aiuto un’atmosfera di questo genere, dietro le quinte. 

 Mi piacerebbe potervi condurre nel backstage. Dal mio punto di vista, là dietro, osservo ogni performer, noto i diversi approcci nella gestione dei secondi che mancano all’entrata in scena, sotto le luci, davanti ai vostri occhi. Ci scambiamo spesso un cenno di incoraggiamento, un “in bocca al lupo” muto.

 Non mi sfugge il momento speciale in cui chi si esibisce si lascia andare pienamente, leggero, regalando emozioni che arrivano 62

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perfino ad un profano appassionato, come me. E non sfuggono certamente a voi, che ricambiate con sonori applausi!

 Le sensazioni più grandi, per la proporzione inversa, arrivano dai più piccoli. In effetti, ognuno di noi - più adulto - ha solitamente un minimo di apprensione quando sale quei gradini: i giovanissimi no, hanno sfrontatezza, audacia. Energia pura. Piccoli grandi professionisti. In questi anni porto nel cuore lacrime che non si riescono a ricacciare, confessate in solitaria ad un angolo buio del padiglione, siano esse di felicità o di disperazione, a seconda. Porto negli occhi gli abbracci dei compagni, la soddisfazione negli occhi degli insegnanti o dei genitori. Oppure qualche rimprovero, c’è spazio anche per quello. Non dimenticherò chi ha continuato a danzare, magari a fronte di un piccolo infortunio, sempre con il sorriso. Supportato dall’adrenalina nel sangue che oscura il dolore, per poi fartela pagare amaramente appena scendi dal palco. Sopra giravolte e sorrisi, sotto zoppicamenti.

 Dal mio piccolo angolo dietro le quinte, sempre ad un passo dal palco - per ogni evenienza - noto quanta pazienza e gentilezza mettono i membri dello staff nel ripetere all’infinito le stesse risposte alle medesime domande che ogni scuola, insegnante, genitore o artista pone. È il loro ruolo, intendo di entrambi. La giornata corre frenetica, tra decine di esibizioni che si alternano tra i due palchi, a volte con imprevisti, cambi scaletta. Una pausa per un caffè o un panino, una chiacchiera. E di nuovo on stage, con il piccolo box con la pece, che si sparge ovunque. Il palco da sistemare per non mettere a rischio l’incolumità dei concorrenti, qualche momento da riempire - cercando di strappare un sorriso.


Dai bimbi ai ragazzi più grandi, poi coppie, gruppi. Presentazione, esibizione, raccolta voti, premiazione. E di nuovo. 

Verso sera, stanchi ma soddisfatti, una cena insieme e poi di corsa a letto, tutti crolliamo. 

La mattina presto, l’arrivo nei padiglioni vuoti, prima dell’apertura della fiera, insieme alle squadre di pulizia che hanno lavorato magari di notte, tra manovalanza, espositori che si recano agli stand e vigilanza. 

Poi entrate voi, e la Fortezza finalmente si anima, noi siamo al secondo caffè. La gioia è nelle immagini che porto dentro, catturate da quel punto di vista privilegiato. Mentre presento lo sottolineo spesso e volentieri ed è davvero ciò che mi colpisce di più: vedere i giudici che consegnano premi e borse in giovani mani tremanti, dopo la scarica di adrenalina e tutta la fatica spesa davanti ad uno specchio, ad allenarsi. Sapere che quel sacrificio - tac! - apre una

porta, una possibilità che prima non c’era. Per questo sono onorato di essere parte di una squadra così e di avere un ruolo che mi permette una full-immersion di momenti speciali, per qualcuno l’inizio di una fulgida carriera, nell’ambito di una competizione di primo piano. I giudici, contrariamente a quanto si possa pensare, riconoscono il talento anche tra mille elementi, al primo sguardo. Siedono davanti a noi, in giuria, nomi importantissimi con curricula che spaziano tra istituzioni e compagnie o teatri blasonati, da ogni latitudine. Nelle pause, chiedo spesso la loro opinione sul livello riscontrato e vi assicuro che sono giustamente esigenti. Prediligono il carattere, la personalità, lo stile. Spesso l’essenzialità. Come uno di loro mi disse durante una pausa, se vedi troppa scenografia, troppo tutto, beh, c’è carenza altrove, magari proprio di talento. Potete immaginare quindi il mio

orgoglio, provato a nome di tutti noi, quando mi confessano il loro apprezzamento per il nostro concorso e per i talenti che vi partecipano.

 Danza, musica. Arte, emozioni. 

Ultima premiazione, i saluti finali ed il vostro gentile applauso per congedarci e rinnovare l’appuntamento all’anno seguente, finalmente citando per nome tutti coloro che hanno lavorato. Un applauso che gratifica tutto e tutti. Poi si spengono le luci. Sempre al tramonto, trascino il trolley fino alla stazione. Si torna a casa. Quando scendo da quel treno, la domenica sera, sono ancora galvanizzato dalla manifestazione appena conclusa: sfoglio i video, le foto (molti selfie, anche se i colleghi sono assai più bravi di me in questo eheh), scorro i vostri e i nostri hashtag e - ancora di più - momenti che ho vissuto, quelli non ci stanno

nello smartphone!

 Ma, credetemi, già il lunedì mattina mi manca la big family in cui abbiamo vissuto, gomito a gomito per qualche giorno: che sia nel backstage, sul palco, o alla sera, davanti ad una ribollita fatta a regola e ad un buon bicchiere di Chianti, celebrando l’arte, la danza, la passione e l’empatia: la “droga” più potente che ci sia. In attesa del prossimo febbraio, salute!

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IDA

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a cura di Sara Baraccani

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DANCE SUMMER SCHOOL L’I.D.A. sul web!

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#campusIDA2018

Noi che organizziamo eventi formativi sappiamo che l’errore non è ammesso, proprio come per uno spettacolo di danza, tutto deve andare per il meglio, le persone devono imparare, ma anche divertirsi, assorbire più insegnamenti possibili dagli insegnanti e trovare la giusta motivazione per poi portarsi a casa tutto l’entusiasmo possibile. Campus è terminato il 18 luglio e ci ritroviamo a curiosare fra le vostre foto postate su Instagram, vediamo i sorrisi, gli abbracci, i selfie con gli insegnanti e sappiamo che quello che crea la danza è pura meraviglia. Siamo felici di farne parte, ma soprattutto di vedere che non siamo gli unici ad avere bei ricordi di quelle giornate.

YouTube www.youtube.com/AssociazioneDanzaIDA

Instagram @idadanza

Twitter @dance_ida

Flickr www.flickr.com/photos/idadanza

@silver_acorn

@prodanzaasd

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE

@accademia49

@naturalmentedanza


la sfida DANZA E ARCHITETTURA #idadanza

Nello scorso numero di “Expression” vi avevamo chiesto di trovare un punto di contatto fra la bellezza della danza e quella dell’architettura, sfruttando lo spazio, i paesaggi, i palazzi e qualsiasi cosa attraesse il vostro sguardo. La scelta è stata veramente difficile, perché fra le foto taggate #idadanza ce n’erano alcune di altissimo livello, vi ringraziamo infinitamente e sveliamo di seguito i quattro finalisti. Complimenti a @martyasta perché è la nostra vincitrice di questo numero e la contatteremo via direct message per spedirle direttamente a casa la t-shirt IDA.

@deborah_posillipo

@martyasta

@luigibilanciophoto

@fasanof

P.S. La nuova sfida è un po’ particolare, guardate nel box sotto!

APRI LE PORTE DELLA DANZA! Entra gratis a Danzainfiera e partecipa al Concorso Expression

Danzainfiera 2019 ti aspetta! Grazie al nostro concorso avrai la possibilità di vincere l'ingresso gratuito alla più grande manifestazione italiana dedicata al mondo della danza, e di esibirti sul prestigioso palco di Expression International Dance Competition: l’IDA International Dance Association assegnerà 15 ingressi ai danzatori più meritevoli. Ecco come fare: 1. Segui su instagram @idadanza 2. Registra la tua miglior performance in un video della durata massima di un minuto 3. Pubblica il video su Instagram utilizzando l’hashtag #vinciexpressionIDA2019 4. Nei commenti indica il nome, cognome ed età del partecipante Hai tempo per partecipare solo fino al 15 novembre. I vincitori saranno selezionati da una giuria interna IDA e saranno contattati tramite direct message entro il 15 dicembre.

Per maggiori informazioni scrivi a danza@idadance.com Trovi il regolamento completo su: www.concorsoexpression.com/vinciexpressionIDA2019


IDA COMMUNITY NOVITÀ INNOVATIVA FORMA DI ASSICURAZIONE PER I TESSERATI ASI/IDA Da Gennaio 2019 (ma valida anche per i tesserati di settembre 2018) la tessera assicurativa ASI comprenderà una nuova importante estensione che riguarderà i frequentatori delle scuole di danza, dei centri fitness e delle piscine. Questa innovativa peculiarità si chiama “Kasco Sport” e comprende un'assicurazione che rimborsa in forma forfettaria le mensilità di abbonamento non godute causa malattia o infortunio. Un'opportunità rilevante dato che, nella maggioranza dei casi, nelle offerte di abbonamenti semestrali o annuali che i centri fanno di promozione, vige la clausola di non rimborsabilità o di non estensione in caso di periodi non utilizzati. Ma ASI/IDA hanno pensato anche ai dirigenti e ai tecnici; infatti verrà introdotta la tutela legale dei dirigenti in caso di contenziosi e, per gli insegnanti, oltre alla conferma della Rct verrà introdotta la tutela sanitaria sia per singolo che per nucleo famigliare con possibilità di consulenza fiscale e tributaria. Si sta comunque lavorando ancora per rispondere e risolvere ai tanti bisogni di chi vive e lavora intensamente nel mondo della danza e dell’attività fisica; il settore che ci vedrà più attivi è quello di perfezionare sempre più la tutela sanitaria e soprattutto l’aspetto previdenziale degli insegnanti. ASI/IDA è un mondo in continua evoluzione con servizi innovativi pensati e dettati dalle esigenze di chi opera direttamente nel nostro mondo e ne conosce le esigenze.

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE

QUANDO LA DANZA INCONTRA LA FOTOGRAFIA Il Concorso Expression si congiunge con la poetica visione fotografica di Domenico Scordia Il giovane fotografo calabrese Domenico Scordia, attraverso il suo lavoro fotografico intitolato "Natura è Movimento", ha indagato la correlazione tra gli elementi della natura, come fiori, foglie, radici, pietre o flutti scoprendo un'insospettabile continuità con il corpo umano e, in particolare, con le delicate evoluzioni di una ballerina. Se le articolazioni sono colline, un velo può essere onda, se le ossa sono venature, un fiore che sboccia può essere apertura e slancio. Expression International Dance Competition, per l'edizione 2019, ha scelto di farsi rappresentare dai poetici dittici fotografici, per sottolineare che la danza è, sì esercizio e sacrificio, ma resta soprattutto arte, armonia e bellezza. Il fotografo sarà presente al Concorso di Firenze per selezionare una ballerina solista con cui realizzare un nuovo progetto fotografico. Maggiori informazioni su www.concorsoexpression.com

CORSI FORMATIVI FIF/IDA APPROVATI DAL MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Per l’anno accademico 2018/2019, diversi sono i corsi formativi FIF/IDA riconosciuti dal MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che del DOCENTE possono essere acquistati con la “Carta del docente”. Approvati dal Provveditorato di Bologna (Direttiva MiniSPENDI QUI IL TUO BUONO steriale n. 170/2016), sono riconosciuti i corsi di: Insecartadeldocente.istruzione.it gnante di Pilates, Insegnante di Pilates Advanced, Yoga Dynamic School. Approvati dal Provveditorato di Ravenna (Direttiva Ministeriale n. 170/2016), sono riconosciuti i corsi: Insegnante di Yoga, Insegnante di Pilates, Insegnante di Pilates Advanced, Yoga Dinamic School, Yoga per Bambini.

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TERMINI E CONDIZIONI: L’offerta è valida soltanto per l’apertura di nuovi Account con IDS e non è accumulabile con altre offerte.I titolari dell’Account devono registrarsi in qualità di scuola di danza o di impresa legata alla danza. Chiama il nostro team italiano di Servizio Clienti per aprire il tuo account. Offerta valida fino al 31 Ottobre 2018.


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