Expression Dance Magazine Dicembre 2017

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In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.

Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XXVIII n. 3 - Dicembre 2017 - Centro Studi La Torre S.r.l.

DANZA E DISLESSIA La forza di Sabrina Brazzo LA COMPAGNIA Brumachon-Lamarche

Petra INTERVISTA A

CONTI

MEDICINA La caviglia nel ballerino All'interno DANCE ACADEMY con la nuova programmazione SPECIALE CONCORSO 2018


14a edizione

FIRENZE / DANZAINFIERA 23, 24 e 25 febbraio 2018

modern jazz contemporaneo classico e neoclassico hip hop e danze urbane composizione coreografica danza fantasia

Vinci premi in denaro, l’opportunità di studiare nelle scuole di danza di tutto il mondo e premi speciali


GIURIA&PREMI

DANIEL AGESILAS Danzatore e coreografo di fama internazionale ed ex Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di danza di Parigi.

Borse di studio per Stage International Danse Angers con gli insegnanti dell’Opéra di Parigi, ad Angers.

GIUSEPPE CHIAVARO Insegnante e coreografo presso il Ballet Malandain di Biarritz.

Premio speciale per passare una settimana come ospite della compagnia, per vivere con i danzatori, fare lezioni e assistere alle prove a Biarritz.

LANFRANCO CIS Fondatore e direttore artistico del Festival Oriente Occidente.

CLAUDE BRUMACHON Danzatore e coreografo di danza contemporanea ed ex direttore del Centre Chorégraphique National de Nantes.

Partecipazione a stage formativi a cura di Oriente Occidente e biglietti omaggio all'edizione 2018 del Festival a Rovereto.

Affiancamento alla compagnia, Brumanchon-Lamarche a luglio 2018, durante una fase di creazione del nuovo progetto a Parigi.

MARIE CHRISTINE MAIGRET Corso estivo intensivo, borsa di DE PRICHES studio per tirocinio con la Junior Direttrice di Dance Area di Ginevra. Company (per giovani talenti) a Ginevra.

JEAN NUNES Ballerino, coreografo e direttore artistico di Studio Vibes.

stage-danse-angers.fr (Francia)

malandainballet.com (Francia)

www.orienteoccidente.it (Italia)

www.brumachon-lamarche.fr

(Francia)

www.dancearea.ch (Svizzera)

Borsa di studio per una settimana presso la scuola di Danza Studio Vibes a Bruxelles. www.studio-vibes.com (Belgio)

IKER KARRERA Borse di studio per una settimana Fondatore e insegnante della Scuola di lezioni presso Scuola Danza 180° Danza 180° di Madrid. a Madrid. www.danza180.com (Spagna)

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JAY ASOLO Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante presso la Asolo Dance Collection ADC.

SHOCKK hip hop summer workshop in agosto 2018 a Dublino.

(Irlanda)

MEYA BILAL Insegnante e Coreografo per la scuola Impulsion in Belgio.

Borsa di studio per la compagnia della scuola IMPULSION e partecipazione ad una creazione durante l'evento a Bruxelles. www.impulsion-dance.be (Belgio)

RICHARD D'ALTON Borse di studio per Richard d'Alton 2018 Summer Intensive Guest teacher internazionale e coreogra- Belfast (Irlanda del Nord) fo di danza contemporanea. Borse di studio per iRule Dance 2018 Spring Break Intensive, Texas (USA)

EMANUELA TAGLIAVIA Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea.

Borse di studio per stage e corsi I.D.A. International Dance Association a Ravenna.

ILENJA ROSSI Borse di studio per stage e corsi hip Ballerina ospite nei black Clubs in Italia hop I.D.A. International Dance e all’estero. Insegnante e coreografa. Association a Ravenna.

www.idadance.com (Italia)

Premi speciali offerti da: IDS INTERNATIONAL DANCE SUPPLIES DANCE DIRECT & REVOLUTION DANCEWEAR

IDA A DANZAINFIERA PADIGLIONI “NAZIONI” E ”BASILICA” EXPRESSION

CONCORSO INTERNAZIONALE DI DANZA

Informazioni e iscrizioni: I.D.A. International Dance Association tel. 0544 34124 | danza@idadance.com

www.concorsoexpression.com

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PADIGLIONE “SPADOLINI” PIANO TERRA - Spazio N 8

L’International Dance Association sarà presente nel Padiglione “Spadolini” al piano terra, dove sarà possibile trovare tanti articoli per appassionati e professionisti della danza: musica, video, libri, abbigliamento, accessori e avere informazioni su stage, corsi, seminari, concorsi e convegni. Vieni a trovarci e ricevi una copia del dance magazine “Expression”, la rivista ufficiale dell’associazione.


A Kiss From A Rose Style RC17005

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I N AT T E S A D I D A N Z A I N F I E R A 2 0 1 8

Per la XIII edizione

due iniziative speciali

che coinvolgono direttamente il pubblico Cos'è che fa riunire i ballerini e gli appassionati di danza di tutto il mondo a Firenze, in occasione di Danzainfiera? È lo stupore, la meraviglia, la capacità di dire WOW! davanti a una manifestazione che è sempre originale, che ti fa toccare e sperimentare tutte le novità del settore, ti fa emozionare davanti ai tuoi idoli della danza, ti fa scoprire in

anteprima gli spettacoli più belli e provare tutte le discipline. L'evento di danza più importante a livello internazionale torna alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 22 al 25 febbraio 2018, con un format sempre più vicino ai giovani e un'area espositiva completamente rinnovata.

Porta le tue vecchie punte a DIF2018 Ballerini in ascolto, questa è per voi: invece di tenere in casa le vostre vecchie punte, portatele a DIF2018; riceverete in omaggio buoni sconto per acquistarne un paio nuove negli stand degli espositori o attraverso portali e-commerce. Le vostre vecchie punte, insieme a tutte quelle ricevute durante i quattro giorni di DIF, comporranno un'enorme installazione: la scritta WOW, tema della campagna di questa edizione.

Costruisci #dif2018 insieme a noi Quest'anno, Danzainfiera coinvolge i suoi follower con l’iniziativa “costruisci #dif2018 insieme a noi”: attraverso un sondaggio online, chiunque potrà proporre i ballerini che vorrebbe incontrare a DIF e che diventeranno i protagonisti della prossima edizione. I primi 15 partecipanti all'iniziativa che ogni giorno si presenteranno in fiera all’info point riceveranno un esclusivo KIT di prodotti offerti dalle aziende partner: Bodycode, Bloch, Gaynor Minden, LikeG., Mikelart, Non Posso Ho Danza.

Danzainfiera 2018: 22/25 febbraio 2018, Firenze - Fortezza da Basso Orari: Giovedì: 15.00–20.00. Venerdì, sabato e domenica: 9.00–20.00 Info: 0574 575618 - www.danzainfiera.it - info@danzainfiera.it Ingresso: 15€ 1 giorno / 40€ 4 giorni / 10€ ridotto per bambini 8-12 anni Gratuito: diversamente abili, bambini sotto gli 8 anni Gruppi (min. 30 ingressi): 10€ a persona, acquistabili online entro il 9 febbraio 2018

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editoriale a cura di Roberta Bezzi

Con la tecnologia,

la danza esce dai teatri e raggiunge tutti!

In copertina Petra Conti Foto di Costin Radu Direttore responsabile Claudio Vacchi

Sono anni che si indaga sul possibile rapporto tra danza e tecnologia assistendo, in molti casi, a esperimenti coinvolgenti per chi crea e sorprendenti per chi guarda. Ma è la prima volta che l’icona per eccellenza della danza italiana, Roberto Bolle, si espone in prima persona. Di recente, infatti ha dichiarato che, grazie a cloni, sensori e tecnologia, la danza potrà avere un pubblico più a ampio… uscendo dai teatri. Per questo, in occasione della serata “Danza con me” – in onda il primo giorno del 2018 su Rai 1 –, dove è protagonista, mostra le enormi sfaccettature e possibilità della danza, in particolare di quella classica che, grazie alle moderne tecnologie visual in real time, può ben calarsi nella contemporaneità. Per la prima volta, Bolle diventa tech e balla con il suo clone riprodotto con un’avanzata tecnologia, i sensori. Quanto di più lontano da un teatro come quello della Scala di Milano, risalente al 1778, dove abitualmente si esibisce per la gioia di tutti gli appassionati di danza. Per l’occasione, il danzatore è stato completamente mappato, dalla testa ai piedi e alle mani, in modo che le proiezioni e i giochi grafici fossero perfettamente sul suo corpo, durante la messa in scena. Il risultato finale è l’unione tra un’arte antica come la danza con qualcosa di avveniristico, offrendo uno sguardo diverso su una disciplina che troppo spesso viene vista come esclusiva di pochi, al chiuso dei teatri tradizionali. Grazie ai nuovi strumenti offerti dalla modernità, si può davvero pensare di raggiungere la maggior parte della gente, in qualsiasi luogo, dando al contempo nuova energia a quest’arte. L’idea era già partita diversi anni fa partendo da un assolo multimediale, in cui Bolle veniva clonato e duellava con se stesso in Romeo e Giulietta. Un primo esperimento che è stato mostrato durante i suoi “Roberto Bolle & Friends”, riportando sempre un grande successo di pubblico. Così, quest’anno il concetto è stato approfondito creando una nuova tecnologia. Occhi incollati allo schermo, dunque, per vedere che effetto fa da casa ammirare Bolle che danza con queste proiezioni addosso, alla stregua di tatuaggi che prendono vita e trasformano il suo corpo e anche il suo approccio. Un bel modo per cominciare l’anno nuovo all’insegna di nuovi stimoli. Buon 2018 a tutti!

Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Sara Benedetti, Elena Baldisserri, Romeo Cuturi, Omar De Bartolomeo, Eva Fasolo, Angela Lonardo, Roberta Fadda, Bruno Magnan, Michele Meucci e Studio Luca Mattonai, Valentina Minguzzi, Martina Pedrotti, Claudia Zannoni. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Enrico Amodeo, Brescia e Amisano - Teatro Alla Scala, Roberto Chierici, Franco Covi, Karolina Kuras, Paolo Laudicina, Rosalie O'Connor, Laurent Philippe, Costin Radu, Denis Rion, Luciano Romano, Gene Schiavone, Barbara Silvestri, San Francisco Ballet, Shutterstock, Erik Tomasson, Luca Vantusso, Alexander Yakovlev. Un ringraziamento particolare a Martina Arduino, Eleonora Argiolas, Jay Asolo, Marco Bebbu, Sabrina Brazzo, Claude Brumachon, Elisabetta Ceron, Petra Conti, Caterina Coppoa – P.G.S. Don Bosco di Trapani, Nicola Del Freo, Angelo Greco, Gloria Guidazzi – Endas Cervia di Cervia (Ravenna), Alexandru Negru e Zaira Consolo – Danzamble di Paternò (Catania), Chiara Ribechini – La Rondine Danza di Peccioli (Pisa), Francesco Troilo, Andrea Valbonetti – A Plomb di Anghiari (Arezzo), Carla Vigevani – Addetto stampa per il Ballo – Teatro della Scala, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com

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L’ A N G O LO D E L L’ E S P E R TO a c ur a di M ic hele M eucci – St ud io M at t o nai in c olla bor az io ne co n il Co m it at o r e g io nale Asi To scana

RAPPORTO TRA RAPPRESENTANZA E RESPONSABILITÀ NELLE SCUOLE DI DANZA COSTITUITE COME ASD Volgendo uno sguardo al mondo della danza, oggi vediamo che la maggior parte delle scuole appartengono al mondo del no profit. Tra queste, la parte più consistente, è organizzata con la veste della associazione o società sportiva dilettantistica la quale, al rispetto di determinati requisiti, permette di beneficiare di agevolazioni fiscali altrimenti indebite. Nello svolgimento della propria attività, esse sono dunque tenute a rispettare – oltre alle ordinarie norme civilistiche – quanto previsto dai commi 17 e 18 dell’art. 90 della Legge 289/2002. Vi è dunque una serie di clausole obbligatorie che devono essere necessariamente recepite all’interno degli statuti dalle scuole di danza. Una di queste impone l’individuazione del soggetto che detiene la rappresentanza legale dell’associazione, di solito individuato nel Presidente della stessa, che agirà in nome e per conto del connubio stesso e quindi potrà sottoscrivere contratti o accordi e rappresentare l’associazione in caso di controversie giudiziarie. Al concetto di rappresentanza legale, si affianca quello sulla responsabilità derivante dalle obbligazioni assunte. Con riferimento alla responsabilità, è necessario prima di tutto operare una distinzione tra gli enti dotati di una personalità giuridica, quindi di un’autonomia patrimoniale perfetta, come

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le società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata e le associazioni che hanno ottenuto il riconoscimento, e quelli privi di tale personalità, quindi quasi la totalità delle associazioni sportive dilettantistiche dal momento che quelle che hanno richiesto il riconoscimento sono veramente pochissime. Nella operatività delle scuole di danza organizzate con quest’ultima forma giuridica, e più in generale delle associazioni non riconosciute, esiste una separazione non perfetta tra il patrimonio degli associati e quello dell’associazione, così come stabilito dal primo inciso del comma primo dell’art. 38 che recita: “Per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano l'associazione i terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune”, riconoscendo in questo modo una scissione tra il patrimonio personale e quello della associazione. Questa scissione incontra tuttavia una forte e decisa limitazione nella seconda parte del comma, “Delle obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione”. Pertanto, viene stabilito come l’autonomia patrimoniale sia imperfetta, in quanto a garanzia delle obbligazioni che di volta in volta verranno assunte da parte dell’ente sarà ex-lege ricompreso anche il patrimonio di quei soggetti che

abbiano effettivamente agito, anche se privi di alcun potere di rappresentanza legale. Quindi, secondo quanto previsto dall’art. 38 c.c. non c’è corrispondenza biunivoca tra la mera titolarità della rappresentanza legale dell’associazione e la responsabilità personale e solidale di colui che ha agito in nome e per conto dell’associazione non riconosciuta, dovendo fare necessariamente riferimento alla vera e propria attività negoziale concretamente svolta e ai rapporti obbligatori tra l’associazione e i terzi che ne sono derivati. Il fondamento di tale disposizione è volto ad adeguare la deficienza del sistema di pubblicità legale delle associazioni non riconosciute al più alto interesse di tutela dei creditori che, non potendo avere informazioni circa l’effettiva consistenza del fondo patrimoniale dell’associazione, hanno la facoltà di rivolgersi indistintamente e illimitatamente anche ai soggetti che hanno speso il nome dell’associazione. Come ulteriore chiosa i membri del consiglio direttivo risponderanno, al pari di chi ha agito in nome e per conto dell’ente, delle obbligazioni sorte in seguito a decisione assunta all’interno di un consiglio direttivo se non espresso e verbalizzato il mancato consenso.


sommario

EXPRESSION | anno XXVIII n. 3 - dicembre 2017

10 L'angolo dell'esperto a cura di Michele Meucci

Rapporto tra rappresentanza e responsabilitĂ nelle scuole di danza costituite come asd

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Intervista PETRA CONTI Parlare con il corpo di Roberta Bezzi

20 Intervista doppia

Martina Arduino e Nicola del Freo due giovani ballerini a confronto di Roberta Bezzi

23 Vita d'artista

Sabrina Brazzo, la forza della danza di Angela Lonardo

26 Fra danza e coreografia

Il Modern Fusion di Marco Bebbu di Roberta Bezzi

28 La storia

Le rubriche

12 News dal mondo della danza 46 Rubrica scuole IDA e news 64 IDA Social Community 66 IDA Breaking News

Speciale IDA 48 Reportage

Tante stelle della danza allo stage Expression

50 La formazione professionale

Gli allievi del Corso per Maestro di Danza

52 Reportage

Corso di Danzatore con la specializzazione in coreografia

Ahmad Joudeh, dalla Siria all'Europa

53 La compagnia Brumanchon-Lamarche, una danza ribelle e appassionata di Roberta Bezzi

56 Il Krump-Hip Hop di Jay Asolo di Roberta Bezzi

58 Talenti italiani all'estero

Angelo Greco, la stella del San Francisco Ballet di Angela Lonardo

Programmazione didattica 2018

corsi, seminari, workshop, scuole, stage, concorsi, master a marchio IDA a pag. 29

61 Os Trigonum e collo del piede nel ballerino a cura di Omar de Bartolomeo e Bruno Magnan

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NEWS

DAL MONDO DELLA DANZA

REBECCA BIANCHI, ÉTOILE DEL TEATRO DELL’OPERA Carriera fulminante per la danzatrice Rebecca Bianchi che, lo scorso 20 settembre al termine della rappresentazione di “Giselle” di Patricia Ruanne in scena al Teatro Costanzi, è stata nominata étoile del Teatro dell’Opera di Roma. Una promozione da record se si considera che era stata nominata prima ballerina il 20 dicembre 2015, dopo la recita de “Lo Schiaccianoci” di Giuliano Peparini. In quell’occasione, un’intervista all’elegante e raffinata danzatrice originaria di Parma era stata pubblicata su “Expression” per premiarne il percorso serio e brillante.

MATTHEW BOURNE, TRA LE PERSONE PIÙ INFLUENTI DI LONDRA 2017

Lo scorso 20 ottobre, l’Evening Stardard ha pubblicato la classifica 2017 delle persone più influenti di Londra. Per quanto riguarda la categoria “Theatre & Dance”, il riconoscimento è andato a sir Matthew Bourne, direttore artistico della compagnia New Adventures. La sua versione teatrale de “The Red Shoes” (“Scarpette Rosse”), amatissima fiaba di Hans Christian Andersen che ha ispirato il film di Michael Powell ed Emeric Pressburger del 1948, è stata vista da oltre 300 mila persone, “molte più di quanto la maggior parte delle compagnie di danza può sperare di raggiungere”. Il più famoso coreografo britannico è in procinto di intraprendere un tour americano.

GILLIAN BRUCE FIRMA LE COREOGRAFIE

MARY POPPINS Sarà Gillian Bruce a realizzare le coreografie del musical Disney “Mary Poppins” che, diretto da Federico Bellone, sarà in scena per la prima volta in Italia in esclusiva al Teatro Nazionale di Milano dal prossimo 13 febbraio. Da segnalare una curiosità al riguardo: per tutto il mese di novembre la stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi ha accolto un’installazione dello street artist Pao che ha trasformato un’ampia area in un ambiente Mary Poppins con effetto 3D. 12

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PRETTY WOMAN”

A BROADWAY

NELL’ESTATE 2018 Se ne parlava da tempo oltreoceano, e ora sono arrivate le conferme. Dopo l’anteprima la prossima primavera a Chicago, l’atteso musical “Pretty Woman” – tratto dal celebre film di Garry Marshall interpretato da Julia Roberts e Richard Gere – debutterà a Broadway, al Nederlander Theatre, in preview dal 20 luglio, per giungere all’opening night il 16 agosto. I protagonisti saranno Samantha Barks (già vista a teatro e al cinema ne “Les Misérables”) e Steve Kazee, interprete di “Once” a Broadway. Regia e coreografie del musical saranno a cura di Jerry Mitchell, che si avvale di un libretto di Garry Marshall e di J.F. Lawton con musiche di Bryan Adams e Jim Vallance.

RAFFORZARE

LA MEMORIA CON LA DANZA

Molto si può fare per rallentare il processo di invecchiamento del cervello. La memoria e in genere tutte le funzioni mentali, infatti, si allenano uscendo fuori dalla routine. Può essere utile scegliere allenamenti e attività che facciano lavorare sia la parte inferiore che la parte superiore del corpo, così come entrambi i lati. Meglio ancora se si praticano attività come la danza che stimolano in maniera simmetrica i due emisferi cerebrali. Secondo la scienza, quindi, gli esercizi aerobici della danza possono rallentare la naturale riduzione dell’ippocampo, la parte del cervello che controlla la memoria.

THE FLOORRIORZ IMBATTIBILI AL

BOTY 2017

Sono entrati nella storia del Boty - Battle of The Year, la più grande competizione internazionale di hip hop, i ballerini giapponesi della crew The Floorriorz che si sono aggiudicati il primo posto per il terzo anno consecutivo. La finale si è tenuta lo scorso 21 ottobre, alla Grugahalle di Essen in Germania. Energia, grande spettacolarità e determinazione: queste le qualità che hanno reso irresistibile il gruppo del Sol Levante, molto temuti e a giusta ragione da tutti gli avversari sin dalle prime gare.

DANZA E MIGRAZIONE IN “BABYLON SISTERS”

Parla di danza e migrazione il film di Gigi Roccati “Babylon Sisters”, uscito lo scorso 28 settembre, che ha riscosso riconoscimenti di critica e pubblico nei festival e nelle rassegne in ci è stato presentato. Il film è liberamente ispirato al romanzo “Amiche per la pelle” della scrittrice indiana Laila Wadia. Il titolo del film è ispirato alla sorellanza di un gruppo di donne che si uniscono nella lotta per la casa e finiscono poi per aprire una scuola di danza in una periferia degradata, diventando una rockband del quartiere.

IL CALENDARIO 2018 DI MISTY COPELAND

Si rivolge agli appassionati di danza ma non solo il bel calendario da muro della principal dancer dell’American Ballet Theatre, Misty Copeland, ritratta in tutta la sua bellezza. Lei è il simbolo della rivoluzione della danza classica in America perché, grazie al suo lavoro e al suo talento, è diventata la prima étoile di colore della più nota compagnia di New York. Gli scatti sono del noto fotografo americano Richard Corman che, nel 1983, realizzò una serie originale di 66 scatti Polaroid alla cantante Madonna, prima che diventasse una icona pop di calibro internazionale.

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Foto di Sabi Varga

IN COPERTINA

PETRA Conti

PARLARE CON IL CORPO Principal dancer del Boston e del Los Angeles Ballet, è il fiore all’occhiello della danza italiana

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di Roberta Bezzi

In maniera eloquente, il suo storico maestro Zarko Prebil, l’ha definita: “La Anna Magnani della danza”. Petra Conti sembra infatti parlare con il corpo, e non solo. Perché anche il suo viso, neanche fosse la più consumata attrice, sa essere di un’espressività commovente. E anche a sentirla parlare, la sua voce carezzevole lascia intuire una grande tempra, oltre che una profondità sorprendente per la sua giovane età. Petra, com’è nata la tua passione per la danza? Che influenza ha avuto la tua famiglia? «In casa si è sempre respirata aria di arte, danza e musica classica… mia mamma e mia sorella sono state ballerine. La passione è cresciuta insieme a me. Mi piace pensare che la danza sia stata una vocazione». Come pensavi alla danza quando eri bambina? «Alle elementari, per tutti, ero già una piccola ballerina: non solo per il fisico, ma soprattutto per il modo in cui mi muovevo, per la voglia di ballare che avevo dentro. Anche il mio maestro di tennis diceva che correvo per il campo con la racchetta da tennis ma con la grazia di una ballerina. Eppure non sapevo molto del mondo della danza… non sapevo neanche cosa fosse il collo del piede finché non ho iniziato l’Accademia! Sapevo però cosa fosse la spaccata, perché ogni tanto mamma si metteva a farla… Sono cresciuta pensando che la danza fosse qualcosa di naturale e spontaneo, e che

Lasha Kozashvili e Petra Conti in John Cranko's Onegin. Foto di Gene Schiavone (courtesy Boston Ballet)

in ogni famiglia fosse così». Come sei arrivata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma? Cosa ricordi di quel periodo? «In quinta elementare, sono stata io a chiedere ai miei genitori di mandarmi in un’accademia professionale, come quella che avevano frequentato mia madre e mia sorella in Polonia. Abitavamo a un’ora da Roma e l’Accademia Nazionale di Danza mi sembrava facesse al caso mio. Per i miei genitori non è stato facile vedermi maturare cosi in fretta: a 11 anni mi sono trasferita in un collegio di suore nella capitale e così è iniziata la mia avventura. I primi anni in Accademia sono stati i più emozionanti: tutto mi sembrava più un bel gioco che un lavoro impegnativo. Non vedevo l’ora che arrivasse il momento di mettere le punte! E il primo saggio di fine anno è ancora un ricordo vivido e felice». Quando hai preso coscienza del tuo talento?

«Non c’è stato un momento in particolare ma, con il passare degli anni, le piccole e grandi soddisfazioni mi hanno reso cosciente del fatto che stavo lavorando per il mio futuro, che diventare una ballerina era il mio destino, che la mia vita sarebbe per sempre stata legata alla danza…». Quali sono stati gli incontri più significativi o le esperienze che più hanno contribuito a far crescere il tuo talento? «L’allora direttore dell’Accademia, Margherita Parrilla, è stata la prima a vedere potenzialità in me: grazie a lei ho iniziato molto presto a fare le prime importanti esperienze in scena, a viaggiare all’estero per confrontarmi con ballerini di tutto il mondo, assaporando quindi la vera vita di una ballerina. Proprio lei, negli ultimi anni di Accademia, mi ha assegnato al maestro Zarko Prebil con cui si è sviluppata una relazione che è andata al di là del rappor-

to insegnante-allievo. Mi ha trasmesso il valore e l’arte della danza, mi ha insegnato il rispetto e la dedizione per il nostro lavoro, mi ha fatto capire cosa vuol dire qualità, disciplina, e duro lavoro. Un maestro dolce e severo allo stesso tempo, Prebil ha creduto in me prima e più di tutti. Era il mio mentore, il mio fan più grande e il critico più severo. Se sono diventata la ballerina che sono, lo devo anche a lui… Con la sua recente scomparsa si è spento un pezzo di storia della danza. A me è venuta a mancare la persona che meglio conosceva le mie debolezze e i miei talenti, ma anche la mia ancora di riferimento, il nonno che non ho mai conosciuto». Cosa rappresenta la danza per te? «È il mio modo preferito di comunicare! La danza credo sia davvero un linguaggio universale, con il quale io riesco a esprimere emozioni e stati d’animo che perdoEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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no di valore e intensità se raccontati a parole. Il fatto di essere emotiva mi aiuta a immedesimarmi nel mio personaggio in scena. Dietro a ogni passo o gesto c’è un perché: la danza è un linguaggio puro, che continua a evolversi di generazione in generazione». Quali sono stati i momenti di maggiore difficoltà? «Ogni mio infortunio è sempre stato un momento difficile: il fatto di dovermi fermare, per poi affrontare la grande fatica di ritornare in forma. Ovviamente non posso dimenticare la terribile scoperta del cancro al rene. La settimana prima di essere operata, ho ballato il “Lago dei Cigni”, provando un’emozione indescrivibile perché pensavo che forse sarebbe stato l’ultimo per me… Ora a più di un anno di distanza, senza più tumore, mi sento davvero fortunata. Quest’esperienza mi ha cambiato molto, pure nel modo di danzare. Anche le vocazioni vengono messe a dura prova…». Dopo il diploma e dopo un anno a San Pietroburgo e uno a Monaco di Baviera, a 21 anni, sei entrata nel corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano dove sei diventata presto prima ballerina… «Sì. Ho danzato “Giselle” dopo appena tre mesi dal mio arrivo in compagnia e questo ha segnato il vero inizio della mia carriera. Grazie all’allora direttore artistico Mahar Vaziev, ho potuto crescere e ballare tanto in scena. Sono state tante le ore di lavoro, ma anche tante le soddisfazioni, e diventare prima ballerina 16

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alla Scala di Milano è stato un traguardo che sognavo e al quale puntavo, ma che, una volta superato, mi ha fatto capire che questo era solo l’inizio, non un punto d’arrivo». Come nasce la decisione di accettare di trasferirti negli Usa, dove lavori come free-lance e principal ospite per diverse compagnie quali il Boston Ballet e il Los Angeles Ballet? «Dal desiderio di continuare a perfezionarmi, di mettermi di nuovo in gioco, di superare nuove sfide e di crescere come artista, e come persona. Proprio per questo, ora voglio sentirmi libera di fare le mie scelte e prendere le strade che credo mi faranno crescere ulteriormente. Sono entusiasta di viaggiare e lavorare nei teatri di tutto il mondo, perché mi piace cambiare, apprezzare culture diverse e imparare da ognuna qualcosa di nuovo. Casa per me ha un valore affettivo e simbolico, non è un luogo ben preciso. La famiglia è lontana fisicamente, ma la sento molto vicina a me. La lontananza e la malinconia ho imparato a domarle da bambina». Quanto è stato importante condividere questa esperienza con tuo marito Eris Nezha? «Il fatto di esserci trasferiti in America e di essere lontani da tutti, ci ha unito ancora di più come coppia. Abbiamo preso insieme

la decisione, coscienti di quello che avremmo perso, e vagamente a conoscenza di quello che ci aspettava oltreoceano. Siamo entrambi avventurieri e adoriamo le sfide, perché pensiamo che ogni sfida ci faccia crescere come artisti e come persone». Come vi siete conosciuti e com’è condividere tutto: lavoro e vita privata? «Avevo solo 17 anni quando, entrambi ospiti

dell’Arena di Verona, ci siamo trovati a danzare in “Cenerentola”, il mio primo balletto intero. Lui era alla mia prima “Giselle” alla Scala. Poi abbiamo fatto tutto insieme dalla nomina a primi


A sinistra Petra Conti in The Nutcracker di Mikko Nissinen; foto di Rosalie O'Connor (courtesy Boston Ballet). A destra foto di Costin Radu.

ballerini sul palco del Bolshoi alla decisione di trasferirci in America, dalle piccole e grandi soddisfazioni, alla notizia di avere un cancro, al fatto di averlo superato e di continuare la nostra vita in modo normale… Senza Eris al mio fianco non ce l’avrei fatta a fare tutto questo, e a superare con tanta forza i momenti difficili… Condividere lo stesso lavoro è unico per noi: non si tratta solo di affiatamento artistico in scena, ma del lavoro di tutti i giorni, insieme dalla sbarra, fino alle prove fuori orario la sera, fino a rimuginare sul ruolo o farci le correzioni durante la cena. Ci sosteniamo ed aiutiamo a vicenda, e impariamo continuamente l’una dall’altro. Non ha prezzo soprattutto il fatto che Eris mi faccia da personal coach! Questa generosità infinta è forse la qualità più grande di mio marito. Stare in sala a lavorare da soli è ciò che ci ha uniti sin dall’inizio. Questa nostra intesa, cura del dettaglio e ricerca della qualità è ciò che il pubblico apprezza quando balliamo insieme, ciò che ci rende speciali come coppia». Come valuti la situazione della danza in Italia rispetto a quella negli Stati Uniti? «Nel nostro Paese manca il necessario supporto… Ma nonostante questo momento di crisi, tanti talenti continuano a emergere. Questo

ci dovrebbe far riflettere sull’attenzione e sulle condizioni che l’Italia dovrebbe offrire, affinché questi talenti non scappino all’estero alla prima occasione! A maggior ragione se si considera che l’Italia ha una storia che la maggior parte del mondo sognerebbe di avere, ma che se avesse, custodirebbe con grande cura. I teatri e le compagnie di danza sono patrimoni culturali dei quali l’Italia dovrebbe essere orgogliosa come lo è del David di Michelangelo, o del Colosseo». Qual è il ruolo che hai interpretato, che più ti ha emozionata? «Personalmente adoro i ruoli drammatici, quelli con una storia profonda e dove il mio personaggio si evolve. La cosa che più mi piace della danza è diventare il mio personaggio, studiare ogni suo pensiero, azione, movimento. La recitazione e la ricerca artistica sono le cose su cui mi concentro di più, ed è per questo che amo in particolare i balletti con più atti, dove devo interpretare scene d’amore, di pazzia, di passione, di disperazione... Ho un debole per i ruoli dove devo piangere o morire in scena». Che consigli daresti ai giovani di oggi che sognano un futuro da ballerino? Quali caratteristiche sono necessarie e quali gli ostacoli da affrontare? «Un ballerino, come ripeto

spesso, deve avere il “cuore”: le emozioni vengono trasmesse al pubblico solo se sono genuine. Sul palco esce il nostro io più nascosto; la tecnica è al servizio dell’artisticità e delle emozioni che abbiamo dentro. La propria personalità non va soffocata, ma coltivata con cura, perché più si è veri con se stessi più il ballerino è in grado di calarsi completamente nel personaggio e farlo suo. Non imitate gli altri, ma imparate dagli altri. E poi, ai giovani ripeto quello che mi ripeteva sempre il mio amato maestro Prebil: “Lavoro, lavoro, lavoro!”. La perfezione non esiste, esiste solo la voglia di raggiungere l’eccellenza personale in ogni passo o gesto».

Com’è la tua giornata tipo? Cosa ti piace fare al di fuori della danza? «La mia giornata tipo si svolge in sala da ballo, o in teatro durante gli spettacoli. Dopo un’ora e mezza di lezione quotidiana, inizio le prove per i prossimi spettacoli, che continuano anche dopo la pausa pranzo. Le prove sul palco si fanno solo prima di andare in scena e in quei giorni, quando la tensione si fa più grande, non ho né la testa né il tempo per pensare o fare altro che non sia lavorare sul balletto o cucirmi-prepararmi le tante paia di punte che userò in scena. Prima dello spettacolo mi piace il momento del trucco e parrucco, perché è li che già entro nel mio EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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personaggio. Ceno dopo lo spettacolo e spesso capita che io non riesca ad addormentarmi per via dell’adrenalina o delle emozioni forti che ho provato in scena. Nel tempo libero invece mi piace riposare, dormire tanto, e stare a casa con mio marito e guardare un film, o ancora meglio una bella serie tv americana…». Ti piacerebbe ritornare in Italia? «L’Italia è la mia patria, e spero di tornare a ballare spesso nei teatri italiani». Progetti a cui ti stai dedicando, oltre la danza? «Sto studiando per ottenere una laurea in Scienze di Leadership alla Northeastern University. Vorrei diventare una leader che stimola la comunicazione, che ascolta e supporta, che non ha paura di sfide e cambiamenti per il meglio, e il cui principale obbligo è prendersi cura del proprio team e far sì che le persone siano contente di venire a lavorare. Ho imparato che si ottiene il triplo se ci sono le condizioni necessarie e l’atmosfera giusta per svolgere il proprio lavoro. Spero un giorno di applicare la mia conoscenza e la mia esperienza a capo di una importante organizzazione, artistica o non». Un sogno nel cassetto? «Aiutare gli altri a superare i momenti difficili.

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Da quando ho comunicato la mia storia personale del cancro sul mio account Instagram, tantissime persone mi hanno scritto dicendomi che per loro sono un esempio di forza, di coraggio e di voglia di andare avanti. In tanti vorrebbero che io scrivessi un libro, in modo da condividere la mia esperienza di artista ma soprattutto di persona, che ha superato a 28 anni lo sconforto di dover mettere in pausa la propria carriera, e concentrarsi sulla propria vita. Purtroppo gli artisti, e noi danzatori in particolare, soffriamo doppiamente perché la nostra carriera è molto breve e lo stigma della malattia rimane, nonostante si riesca a tornare in forma e anche migliori di prima. Ora che è tutto passato e che sono più forte di prima, mi sento in obbligo di aiutare tante altre persone che hanno sofferto e soffrono, o che non riescono a farsi forza a causa di una malattia o di un grande dolore… Uno dei progetti molto prossimi è di collaborare con l’American Cancer Society, per aiutare i milioni di malati di cancro e sensibilizzare la gente su questo doloroso argomento. Ma questo è solo l’inizio di una missione personale…».

«Un ballerino deve avere cuore: le emozioni vengono trasmesse al pubblico solo se sono genuine»

Foto da Instagram


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INTERVISTA DOPPIA

MARTINA ARDUINO E NICOLA DEL FREO Due giovani ballerini a confronto di Roberta Bezzi

Da anni “Expression” dedica spazio ai migliori giovani ballerini dei principali corpi di ballo in Italia – che malgrado le grandi difficoltà economiche riescono a rimanere a un livello di grande prestigio – riuscendo in molti casi a portar loro fortuna. A distanza di tempo, è molto bello infatti vedere quanto quel loro talento li abbia poi portati a spiccare il volo definitivamente. In questa intervista doppia a raccontarsi sono le due nuove stelle del Teatro Alla Scala di Milano: Martina Arduino, torinese classe 1996, e Nicola Del Freo, nato a Massa nel 1991. Mentre la prima ha una formazione interamente scaligera, il secondo ha studiato alla Hamburg Ballett Schule John Neumeier muovendo anche i primi passi nell’omonimo corpo di ballo. Ma sono accomunati dall’energia, dall’eleganza e dalla determinazione che dimostrano in scena. Come nasce la tua passione per la danza ? Martina «Per caso, a tre anni, quando accompagnai mia sorella alla scuola di ballo per una lezione di prova. Non so dire che cosa mi affascinò di più di quel luogo, ma ricordo che lei scappò e io rimasi dentro». Nicola «Mia madre mi portò a vedere il Balletto di Toscana quando avevo 13 anni. Rimasi profondamen20

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te colpito da quello che i ballerini esprimevano con il corpo e chiesi di poter prendere lezioni». Il momento in cui hai capito che con la danza potevi fare sul ‘serio’, ossia avere un futuro professionale? Martina «Credo che, inconsciamente, capii subito che la danza era la cosa che volevo. Ma la vera consapevolezza l'ho avuta crescendo e maturando all'interno dell'Accademia del Teatro alla Scala dove sono entrata all'età di 11 anni». Nicola «Quando ero studente della scuola di ballo ad Amburgo e ho dovuto sostituire un ballerino che si era fatto male durante una prova aperta del balletto “Nijinsky”. Ricordo ancora la fortissima emozione al momento degli applausi finali, volevo che non smettessero mai… Lì mi sono reso conto che avrei potuto intraprendere questa professione». Il maestro che non puoi dimenticare... Martina «Vera Karpenko e Tatiana Nikonova che sono state fondamentali per la crescita e la formazione. Ricordo ancora correzioni e consigli che cerco di mettere in pratica anche adesso. Da quando ho iniziato il mio percorso da professionista, ho avuto l'onore e la fortuna di avere come maestro, Massimo Murru, che non potrò mai dimenticare. Quando ho debuttato in grandi ruoli come Odette/Odile e Giulietta, è stato lui


INTERVISTA DOPPIA

a prepararmi e a incoraggiarmi, trasmettendomi la sua esperienza e insegnandomi come si entra in un personaggio. Spero che mi accompagni ancora per gli anni a venire. Nicola «Sicuramente John Neumeier. La sua passione per il teatro mi ha sempre ispirato. Negli anni in cui sono stato sotto la sua direzione, ho potuto apprezzare appieno le sue opere. È quasi scontato aggiungere però che ci sono stati molti altri maestri per i quali nutro una stima davvero profonda». La danza per te è... Martina «Ciò che mi fa star bene, è la mia vita». Nicola «La manifestazione attraverso il corpo delle mie emozioni». Il ruolo che più ti ha emozionato danzare e il

ruolo che invece vorresti danzare un giorno? Martina «Interpretare Odette/Odile è stato indimenticabile, a maggior ragione se si considera che è stato il primo grande ruolo che ho danzato al Teatro alla Scala. Ricordo ogni attimo di quel giorno. Guardando al futuro, vorrei ballare qualsiasi ruolo anche se il più grande desiderio rimane quello di danzare Giselle». Nicola «Ho adorato Mia Siegfried nel “Lago dei Cigni”. Mentre quello che a cui aspiro da sempre è Onegin, nell'omonimo balletto di Cranko». Qual è il tuo stile? Come pensi di riuscire a catturare il pubblico? Martina «Molti mi ritengono una ballerina romantica, ma non credo di non avere

uno stile in particolare. Anzi, mi piace lavorare sullo stile specifico di ogni balletto andando sempre alla ricerca della bellezza. Credo che una delle cose più belle del mio lavoro sia poter coinvolgere e rendere partecipe il pubblico nella storia che sto raccontando ed esprimere le emozioni che sto provando in quel momento. Anche quando un balletto è privo di trama, cerco di far arrivare fino all'ultima fila del loggione la passione e la gioia che provo mentre danzo». Nicola «Penso che il modo attraverso il quale cerco di catturare il pubblico sia la semplicità. Cerco di mostrarmi per quello che sono». Manie e o piccole fissazioni prima di entrare in scena?

Foto di Brescia e Amisano Teatro Alla Scala

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INTERVISTA DOPPIA Martina «Niente di particolare, solo tanta concentrazione». Nicola «Penso semplicemente alle persone che mi vogliono bene e mi faccio il segno della croce. Poi controllo più volte che le scarpette siano allacciate bene». Cosa ti ha dato la danza? Cosa invece ti ha tolto? Martina «La danza mi ha regalato quella che oggi sono. Mi ha dato il rigore, la disciplina e il rispetto per il mio lavoro e quello degli altri. Giorno dopo giorno la danza ha contribuito a smussare il lato introverso del mio carattere, facendomi aprire anche verso gli altri. Credo non mi abbia tolto nulla perché, pur non avendo vissuto alcuni momenti ed esperienze tipici dell’età adolescenziale, non li considero rinunce ma scelte». Nicola «Mi ha dato la possibilità di fare della mia passione un lavoro. Di viaggiare e anche di rapportarmi con persone provenienti da tutto il mondo. Il rovescio della medaglia è che, purtroppo, mi ha portato ad allontanarmi molto giovane dalla famiglia». Se guardi avanti, ai prossimi cinque anni, ti immagini... Martina «Non riesco a vedermi fra cinque anni perché il futuro è talmente imprevedibile che preferisco godermi ogni attimo del mio presente». Nicola «Spero che il mio futuro sia qui, al Teatro alla Scala». Il ballerino/a che apprezzi di più? Quello con cui vorresti un giorno danzare in coppia? Martina «Fra le donne, ho un’adorazione per Mariangela Nunez. Avendo avuto l'occasione di conoscerla da vicino in sala prove, posso dire che lei per me incarni la dedizione al lavoro, l’umiltà e anche la simpatia. Tra gli uomini, il grande Roberto Bolle con cui vorrei far sempre coppia». Nicola «Fin da piccolo mi ha sempre affascinato Mikhail Baryshnikov. Nel lavoro quotidiano ho seguito l'esempio di Roberto Bolle. Ho sempre sognato di ballare con Polina Semionova avendola potuta ammirare nella mia esperienza berlinese». Tre doti fondamentali per i giovani che aspirano al professionismo nella danza? Martina «Serietà, onestà e grande dedizione. Ed è molto importante affidarsi alla scuola giusta!». Nicola «Passione, costanza, determinazione». Come si svolge la tua giornata tipo? Martina «Mi alzo alle sette e mezza di mattina perché dedico molto tempo alla prima colazione, fondamentale per iniziare e affrontare i miei allenamenti. Alle 8.45 esco di casa per raggiungere il teatro, dove mi preparo e riscaldo per la lezione che inizia alle 10. A seguire le prove fino alle 17.30 con una pausa di 40 22

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minuti per mangiare qualcosa. In genere, poco prima dell’inizio degli spettacoli mi trattengo anche fino alle 18.30 per lavorare, fare stretching e almeno una volta alla settimana un massaggio. Quando le giornate sono meno impegnative mi dedico a cene fra amici. Infine un buon riposo per recuperare per il giorno successivo». Nicola «La mia giornata è assorbita dalla danza, con le lezioni dalle 10 del mattino e le prove nel pomeriggio fino alle 17.30. Quando abbiamo gli spettacoli, invece, le prove si svolgono di mattina e finiscono alle 13.40, mentre dalle 18.45 si riprende con il riscaldamento che precede l’entrata in scena». Cosa c'è oltre alla danza, nella tua vita? Martina «La mia famiglia». Nicola «La lettura, il cinema e lo sport, durante la stagione estiva quando trascorro una vita piuttosto ritirata. La mia famiglia e i viaggi durante i periodi di ferie». Meglio la danza in Italia o in altri Paesi? Martina «La danza in Italia sta affrontando dei problemi con la conseguente chiusura di corpi di ballo. Quindi sicuramente all’estero c’è

più possibilità di lavoro. Ciò non significa, però, che la danza sia migliore negli altri Paesi. Spero che le cose cambino, infatti ho voluto e voglio credere nel mio paese». Nicola «Purtroppo la considerazione che si ha della danza in Italia è piuttosto bassa. Anche se considero il Teatro alla Scala uno dei migliori». Il tuo sogno nel cassetto? Martina «Come tutti i desideri, se si rivelano, non si avverano! Lo tengo nascosto nel mio cassetto...». Nicola «Avere la possibilità di esibirmi sul palcoscenico del Covent Garden a Londra». Cosa ne pensate l’uno dell’altro? Martina «Nicola è stato il mio primo partner. Con lui ho affrontato il mio primo ruolo principale e spesso veniamo scelti per danzare insieme. Sicuramente è un grande lavoratore, oltre che un ballerino molto talentuoso al quale auguro una splendida carriera!». Nicola «Martina, oltre che nel “Lago dei cigni” è stata la mia partner già nel “Giardino degli amanti”. È una ballerina che stimo moltissimo e con la quale è veramente un piacere ballare».


Sabrina

Brazzo

LA FORZA DELLA DANZA

Nata per fare la ballerina, ha avuto una carriera ai massimi livelli. Nel suo coraggioso spettacolo La mia vita d’artista racconta delle sofferenze vissute per la sua dislessia Sabrina Brazzo in George Sand "Uomo e Libertà". Coreografia di Sabrina Massignani. Foto Paolo Laudicina

di Angela Lonardo

Quella di Sabrina Brazzo non è la ‘semplice’ storia di una bimba che comincia a studiare danza fino a realizzare, tra i soliti alti e bassi, il sogno di diventare prima ballerina. È la storia di una donna con una volontà di ferro, che a lungo si è sentita diversa dagli altri. La dislessia la faceva sentire un passo indietro rispetto ai suoi compagni di scuola, ma lei ha compreso che la danza poteva essere lo spazio dove esprimere il suo talento. Anche in sala da ballo le difficoltà non sono mancate, ma Sabrina ha superato con testardaggine tutti gli ostacoli. La danzatrice di Portogruaro si è diplomata alla Scala, dov’è diventata prima ballerina, per poi calcare i palcoscenici più famosi al mondo, dall’Opéra di Parigi al Covent Garden di Londra, dal Metropolitan di New York, al Marijnskj di San Pietroburgo, e ancora il Bolshoi di Mosca e il Theatro Municipal di Rio de Janeiro. Interprete dei ruoli principali dei titoli più celebri del repertorio classico e moderno, ha danzato anche per originali progetti a fianco di Giovanni Allevi (special guest nel videoclip “Go with the Flow”), Vasco Rossi (“Albachiara”, ma anche nel balletto alla Scala “L’altra metà del Cielo” con le coreografie e regia di Martha Clarke), Malika Ayane (nel vide-

oclip “Ricomincio da qui”), Roberto Bolle nei vari “Bolle and Friends” a partire dal 2008 e per numerose iniziative legate all’alta moda. Un lungo cammino del quale non ha dimenticato le sofferenze iniziali, rivissute in uno spettacolo coraggioso, “La mia vita d’artista”, attraverso cui ha lanciato un messaggio importante: i bambini dislessici devono essere messi in grado di imparare, supportati nella diversità e unicità di ciascuno. Com’è entrata la danza nella sua vita? «Sono nata ballerina, ovvero con delle doti speciali. Non EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Nelle immagini da sinistra: Sabrina Brazzo e Roberto Bolle al Colosseo durante le prove di Arlesienne (coreografia Roland Petit) del "Bolle and Friends Tour". Foto Luciano Romano. Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta in "La Mia Vita d'Artista". Produzione Jas Art Ballet e Teatro Totale per la DSA. Foto Luca Vantusso Sabrina Brazzo in Gamzatti Bayadere. Coreografia di Natalia Makarova. Foto Teatro alla Scala

avrei potuto fare altro. Ballavo sempre, anche all’asilo. Mia mamma ha subito notato la mia predisposizione al movimento e mi ha portata in una scuola di danza a soli tre anni». Chi ha inciso maggiormente nel suo percorso artistico? «Ho avuto tanti bravi maestri, sono stata fortunata. A sei anni, in una scuola privata, incontrai Alfredo Rainò, primo ballerino dell’Opera di Roma. Accortosi del mio talento, chiamò i miei genitori per invitarli a farmi proseguire questo percorso. Quando ho studiato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, importante è stata la direttrice Anna Maria Prina, che ha sempre creduto in me. La sua severità è stata fondamentale per la mia formazione poiché avere delle belle doti non basta: per diventare ballerine bisogna avere carattere e volontà. Dopo il diploma, grazie a Rudolf Nureyev, che mi ha scelta per il suo “Lago dei Cigni”, sono entrata in compagnia. Essendo molto curiosa, sono andata in Francia, Germania, America per acquisire tecniche diverse. Devo molto, poi, 24

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a Elisabetta Terabust, che mi ha chiamata facendomi tornare in Italia, dove è iniziata la mia carriera. Ricordo con gratitudine anche Frédéric Olivieri, che mi ha fatto ballare tutto quello che potevo ballare. Ma l’incontro più bello è stato quello con mio marito, lui mi ha ispirato una seconda carriera». Suo marito è il danzatore Andrea Volpintesta. Quali sono i pro e i contro di condividere il palcoscenico con il proprio compagno di vita? «È una bella sfida. Si dice che la coppia che lavora insieme prima o poi si stufa, ma per noi non è così. Abbiamo lo stesso interesse, anche a casa parliamo del nostro lavoro. Questo perché la nostra, in realtà, non è solo una professione, è la nostra vita. Viviamo per il teatro. Amo poter condividere con mio marito oltre che la casa, la scena, le quinte, i camerini. Inoltre Andrea è un bravissimo maestro, mi segue nell’allenamento. E in scena, quando c’è lui, ballo con gli occhi chiusi perché so che mi fa volare». Con suo marito ha fondato la compagnia Jas Art Ballet.

Come e con quali obiettivi nasce questo progetto? «L’idea è stata di Andrea. Uscita dalla Scala pensavo di smettere di ballare. Avevo già scelto di tornare a Venezia, la mia città. Mio marito scherzosamente mi disse: “Le gambe ti si alzano ancora, perché non continui ad alzarle?”. Proprio in quel periodo facemmo un viaggio a Lourdes, dove danzammo. La Madonna di Lourdes è famosa per dare delle risposte e io, in quell’occasione, le chiesi se fosse giusto smettere di ballare. Dopo pochi secondi dalla mia domanda arrivò un prete. Mi riconobbe e mi raccontò una parabola che parla di un artista che riceve un dono speciale dal Signore. Interpretai quell’incontro come un segno del destino, decidendo di non lasciare la danza. Ma dopo una meravigliosa carriera ho sentito il bisogno di mettere la mia esperienza a disposizione dei giovani, dando loro la possibilità di vivere il teatro. Ci si lamenta tanto che i teatri chiudono, che i corpi di ballo non ci sono. E allora io e Andrea abbiamo scelto di reagire, provare a


Anche studiando danza ho affrontato non pochi ostacoli nell’imparare i nomi dei passi, le coreografie, nel distinguere la destra e la sinistra.

La dislessia era un tabù

fare qualcosa, cominciando in una piccola palestra. Alla prima audizione non c’era nessuno, solo tre ragazzi che avevamo precedentemente conosciuto. All’ultima audizione, invece, c’era il mondo. Mi sono commossa pensando alla strada percorsa. Inoltre, lavorare con i giovani per me è bellissimo perché c’è uno scambio costante e reciproco, la mia curiosità continua a essere stimolata». Nello spettacolo “La mia vita d’artista. Storie di ordinaria e straordinaria dislessia” si è raccontata in danza. La dislessia, quanto ha influito nell’affrontare il suo percorso quotidiano di danzatrice? «È stato lo spettacolo più forte che abbia mai fatto. Mi ha messa a nudo. Mi è stato proposto da Salvo Manganaro del Teatro Carcano, al quale all’inizio dissi di no perché i miei genitori ancora si vergognano. E infatti non sono venuti ad applaudirmi in teatro. Ma ho voluto portare la mia testimonianza. La mia è stata un’infanzia bruttissima perché non si sapeva cosa fosse la dislessia e i ragazzini che avevano più difficoltà a scuola erano considerati asini. Anche studiando danza ho affrontato non pochi ostacoli nell’imparare i nomi dei passi, le coreografie, nel distinguere la destra e la sinistra. Fino a prima dello spettacolo non mi ero mai veramente soffermata a riflettere sulla fatica fatta, la dislessia era un tabù. Sono contenta di essere stata anche un esempio: un ragazzo della compagnia mi ha scritto una lettera subito dopo lo spettacolo, ringraziandomi per avergli fatto capire il suo problema». Quali sono stati i momenti più emozionanti della sua carriera? «Quando ho portato a teatro il mio bambino per la prima volta. Ricordo che era un batuffolino che mi guardava mentre mettevo le punte. Ho vissuto un’emozione incredibile quando

sono diventata prima ballerina con Sylvie Guillem, che tra tante candidate mi scelse per la sua “Giselle”. E poi un’altra emozione forte è quella che ho provato quando mi strappai il polpaccio. In ospedale mi dissero che probabilmente non avrei più ballato. L’unica cosa che so fare è ballare e mi ritrovai a chiedermi: “E adesso cosa faccio?”. Ma poi arrivò la telefonata di Roberto Bolle che mi diceva di mettermi in sesto perché aveva bisogno di me per Bolle and Friends. Nel giro di un mese e mezzo ero già in prova e ho ballato per 5-6 anni con lui in giro per il mondo». Qual è il suo consiglio ai giovani che sognano una carriera da danzatori? «Di andare in teatro a vedere spettacoli di danza. Hanno l’obbligo di frequentare il teatro e di entrare in sala con la voglia di vivere il momento, non di sopportare la lezione, ma di viverla perché è con l’anima che si diventa ballerini,

oltre che con la tecnica». Cosa le piacerebbe che ci fosse nel suo futuro? «Andrea e io ci stiamo dedicando alla Jas Art Junior, una compagnia giovane. Un progetto che è già partito e sta dando buoni frutti. Abbiamo formato un gruppo eccezionale, composto dai migliori giovani danzatori d’Italia. Frequentano regolarmente le loro accademie e scuole di danza e un weekend al mese vengono da noi per studiare diverse discipline, dalla danza classica fino alla storia del teatro. L’obiettivo è di preparali a spettacoli importanti, da portare in tour non solo in Italia. Stiamo lavorando per far capire che la danza è nei teatri e mi auguro un futuro con più compagnie di danza e meno calcio, con una politica che promuova quest’arte, come accade in Germania, dove ogni paesino ha il suo corpo di ballo e la sua stagione teatrale». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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FRA DANZA E COREOGRAFIA

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MODERN FUSION DI MARCO BEBBU di Roberta Bezzi Foto di Roberto Chierici

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anzatore, coreografo, ideatore di eventi, ricercatore, creativo. Sono alcune delle definizione che ben calzano a Marco Bebbu, nato a Omegna nel 1977 in Piemonte, grintoso e determinato nel raggiungere i suoi obiettivi sin da giovanissimo nel variegato mondo dello spettacolo. Inizia presto a danzare nell’ambito di tournée teatrali, pubblicità, concerti musicali, compagnie di danza e di physical theatre in Italia e all’estero. Grazie al continuo contatto

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e confronto con registi e coreografi di fama internazionale, sviluppa un suo linguaggio di movimento molto personale, e si afferma come coreografo eclettico e innovativo. Inizia così un percorso creativo nell'ideazione e realizzazione di grandi eventi, flash mob, musical, spettacoli teatrali, videoclip, lip dub, sfilate di moda, programmi tv, locali notturni, coreografie aeree e performance interattive in cui l'elemento umano si fonde all'elemento virtuale Marco Bebbu, partiamo dal presente. ‘Flashdance – Il Musical’, la nuova produzione firmata Stage Entertainment

e Full House Entertainment, di cui curi le coreografie e con adattamenti di Chiara Noschese, sta ottenendo un grande successo di pubblico in teatro. Te lo aspettavi? «Ne sono molto felice, soprattutto considerando che dal 2011 avevo deciso di smettere per un po’ di fare musical per continuare a ricercare un mio linguaggio e completare quindi il mio percorso. Ma, quando nel 2016 ho ricevuto la chiamata dell’assistente della regista, non ho saputo resistere. D’altra parte avevo già avuto il piacere di lavorare

con Chiara e ne era nato un colpo di fulmine. A unirci è infatti una reciproca stima professionale. Ora ci aspetta un futuro luminoso, visto che ogni sera portiamo a teatro anche mille persone e che sono venuti persino dall’Inghilterra a vedere il nostro spettacolo». Com’è lavorare come coreografo in una produzione così importante e articolata? «Ci si sente anzitutto pieni di responsabilità, ma ciò vale per tutti gli artisti coinvolti. Questo perché più il progetto è grande, e più è necessario ‘portare a casa’


Dopo una solida esperienza di danzatore nei più noti musical, ha firmato le coreografie di Flashdance – The Musical che sta riempiendo i teatri italiani dei risultati. Lo sforzo di tutti è stato quello di ‘allinearci’, di lavorare insieme in un’unica direzione, dalla musica ai costumi, dalla coreografia alla sceneggiatura, consapevoli di dare vita a qualcosa di completamente nuovo. Senza questo forte spirito di gruppo non si va da nessuna parte…». I ballerini sono riusciti facilmente a entrare nel tuo mondo, con i tuoi tempi e passi? «C’è stato da lavorare insieme, prova dopo prova, per dare il massimo in scena. In base alla mia lunga esperienza, non è così facile in Italia trovare danzatori molto bravi per i musical perché si tende sempre a prediligere le doti canore e recitative. Quindi un requisito fondamentale è quello di dimostrarsi eclettici. Se poi si possiede quel quid che pochi hanno, sarebbe perfetto. Quando ho iniziato io a 19 anni, lavorando al fianco di Massimo Romeo Piparo, mi è servito molto per esempio avere doti acrobatiche». Come definiresti il tuo stile coreografico? «Rispecchia il modern fusion, ossia è una fusione di più tecniche, con passaggi di acrobatica, new style, modern con ottime basi classiche e non solo. Mi piace la duttilità e una naturale apertura ver-

so nuovi elementi». Tutte caratteristiche utili per “Flashdance”… «Esattamente, perché è un musical dalla trama articolata e difficile in cui la protagonista si trova a dover fare una scena di danza classica, una di street dance, un’altra ancora a base di contaminazioni varie. In definitiva, uno spettacolo molto diverso rispetto a un musical come “Chicago” dove c’è un linguaggio uniforme dall’inizio alla fine». Come ti sei avvicinato alla danza? «Sono sempre stato un iperattivo. Ho iniziato a nove anni con la ginnastica artistica, per studiare poi la breakdance e la danza classica verso i 12-13. Danzavo fino a quando non mi sentivo le ginocchia completamente distrutte. Appena potevo, scappavo per andare a studiare a Milano, rinunciando alle serate in discoteca. Dopo il liceo mi sono trasferito a Roma e lì è cominciata la mia carriera professionale».

Tra le curiosità… hai firmato una coreografia del gioco di danza più venduto al mondo, il “Just Dance” della Wii, appena uscito con la quarta serie di canzoni. Si tratta del balletto “Some catching up”. Che tipo di esperienza è stata? «Molto divertente ma anche impegnativa. La Wii è il gioco interattivo più diffuso negli Stati Uniti. Ho creato la mia coreografia rapportandomi con una ragazza con sensori. Non bastava avere in testa la coreografia, ma era necessario fosse semplice. Per questo motivo, i passi venivano continuamente verificati. Ne conservo un bel ricordo: l’ho vissuta come un gioco!». Qual è stato invece il lavoro che ricordi maggiormente come danzatore? «Ho avuto la fortuna di fare un po’ tutti i più importanti musical: “Jesus Christ Superstar”, “Evita”, “La febbre del sabato sera”, “Sette spose per sette fratelli”, “Sweet Charity”, “Tre metri sopra il cielo”, “We Will Rock”, “Sola

me ne vo per la città” con Mariangela Melato. Fra tutti, lo spettacolo che più mi ha permesso di crescere è stato quello al fianco di Jaime Rogers ne “La febbre del sabato sera”. Lui era completamente fuori di testa e, malgrado fosse estremamente difficile stargli dietro, ha cercato di trasmetterci il suo linguaggio. Rogers ci insegnava a essere assolutamente perfetti, a curare ogni dettaglio in modo quasi maniacale». Come si potrebbe migliorare il mondo del musical e della danza in Italia? «Abbiamo nel complesso una buona realtà, ma servirebbe osare di più, ossia essere un po’ più coraggiosi a livello progettuale, per far sì che anche i giovani coreografi – che non mancano – possano esprimersi. Per non fare sempre le stesse cose… il che corrisponde alla morte di un artista… Bisogna chiedersi di continuo ‘Perché esserci’ piuttosto che ‘Volerci sempre essere a ogni costo’!».

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LA STORIA

Ahmad Joudeh dalla Siria all'Europa

Un'incrollabile passione per la danza che l'ha portato dalle violenze del padre, le bombe della guerra e le minacce di morte alla sua seconda vita, in Olanda, a soli 27 anni, debutterà al fianco di Roberto Bolle In molti lo hanno definito il ‘Billy Elliot siriano’ perché la vita del giovane ballerino Ahmad Joudeh non è stata finora per niente facile. Classe 1990, è nato e cresciuto nel campo profughi di Yarmouk, vicino a Damasco, in una famiglia di origine palestinese. Suo padre e suo fratello suonano da sempre e lui, a otto anni durante un loro concerto, si innamora invece della danza vedendo un gruppo di ragazzine ballare. La notizia non viene presa bene dai familiari, al punto che il padre lo bastona ripetutamente. Ma lui continua, imperterrito, a studiare danza di nascosto sui tetti di casa. E sempre di nascosto, poco più che adolescente, Ahmad si diploma all’Higher Institute for Dramatic Arts a Damasco, per poi unirsi alla compagnia dell’Enana Dance Theater con cui gira in tournée dal Libano fino agli Emirati Arabi. Arriva anche in semifinale nella versione araba del talent show “So You Think You Can Dance”. Purtroppo, però, gli imprevisti sono dietro l’angolo. Mentre la sua carriera è ormai in salita, la Siria viene inghiottita dalla guerra nel 2011. Prima le bombe del regime di Assad distruggono la sua casa, dove fra l’altro muoiono cinque membri della sua famiglia, poi i jihadisti prendono il controllo proprio del campo di Yarmouk dove trova rifugio. E come se non bastasse, nel 2014 l’Isis inizia a minacciarlo di morte via Facebook perché non solo danzava, ma insegnava ai bambini a farlo. Come reazione si disegna un tatuaggio sul collo con la scritta ‘Dance or Die’, dietro la nuca dove i boia islamici infilano la lama del coltello per tagliare la 28

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testa, così – se mai ce ne fosse stato bisogno – lo avrebbero saputo anche loro. Per Ahmad non ci sono altre strade, se non la danza. E insegnarla ai bambini orfani che hanno perso i genitori in guerra è un modo per salvarli. Per questo ha anche voluto danzare nel teatro di Palmyra dove l’Isis ha ammazzato centinaia di persone. È in quell’occasione che il giornalista olandese Roozbeh Kaboly conosce la sua storia e ne ricava un documentario che diventa un simbolo concreto della guerra contro l’Isis. Il film va in onda nella tv olandese e varca i confini del Medio Oriente. Ahmad porta in scena una sua coreografia sul palco dell’antico teatro romano di Palmira, lo stesso dove l’Isis ha costretto 25 ragazzini a uccidere altrettanti prigionieri. Da quel momento, inizia la sua rinascita. Il Dutch National Ballet lo invita ad Amsterdam. Appena in tempo, perché l’esercito siriano lo richiama. Quando arriva in Olanda è sotto choc perché non è abituato a tanta libertà e ad esprimere se stesso. Il direttore, Ted Brandsen , apre anche una campagna di raccolta fondi “Dance for Peace” (www.danceforpeace.nl), che finanzia il suo soggiorno e il mantenimento agli studi. E poi, è arrivata la realizzazione del suo più grande sogno: conoscere il suo idolo Roberto Bolle, colui che ha ispirato tutto quello ha fatto. I due sono diventati amici e Bolle gli ha chiesto di ballare insieme. L’1 gennaio 2018, Ahmad si esibirà sul palco di “Roberto Bolle – Danza con me” in onda in prima serata su Rai Uno.


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I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo Legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa 2, Ravenna tel 0544.34124 - danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001-2008

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Corso di Specializzazione

FISIODANZA DIPLOMA RILASCIATO:

SPECIALIZZAZIONE IN FISIODANZA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. NOTA: I tre corsi compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente.

INSEGNANTE: MARCO BATTI

Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.

SBARRA A TERRA

ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (zona Casilina) | DATE: 24/25 marzo 2018 PALERMO | SEDE: Dancing School, Via Galletti 281 | DATE: 7/8 aprile 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.

STRETCHING DINAMICO E STATICO

MILANO | SEDE: AWDANCE, Via S. D'Orsenigo 27 | DATE: 27/28 gennaio 2018 RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 | DATE: 5/6 maggio 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA Un corso per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI

RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 marzo 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente. QUOTA: 195 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto nella sede di Ravenna comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com 30

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Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


NOVITÀ

Corso di

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI E PER ADULTI

DIPLOMA RILASCIATO: ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i laboratori e previa affilizione come socio insegnante. Ad ogni appuntamento sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

INSEGNANTE: RITA VALBONESI

Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente.

Conoscere il proprio corpo sia internamente sia esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Questo è l’obiettivo del nuovo percorso IDA che integra i principi dell’anatomia esperienziale nella danza. La proposta si articola intorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrendo gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze. A CHI È RIVOLTO IL CORSO: danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e voglia sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI Il laboratorio si svolge in tre appuntamenti a cadenza annuale. 1° appuntamento: LABORATORIO BIMBI IN MOVIMENTO DAL CAPO AI PIEDI (*) RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 febbraio 2018 Programma: esploriamo e percepiamo il corpo; esploriamo lo spazio; esploriamo e sperimentiamo gli equilibri; esploriamo le emozioni che nascono dal movimento. - Anteprima Programma 2° appuntamento: LA SCATOLA DEI COLORI CHE DANZANO: il filo emozionato; quadri animati; viaggio all'interno del corpo; caccia al tesoro; indovinelli legati al corpo. - Anteprima Programma 3° appuntamento: LA FABBRICA DEI DESIDERI: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI Il laboratorio si svolge in tre appuntamenti a cadenza annuale. 1° appuntamento: PERCEZIONE DEL MOVIMENTO; PROPRIOCEZIONE E CONSAPEVOLEZZA SENSORIALE - SPAZIO RITMO TEMPO RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 marzo 2018 Programma: Nei primi anni di vita si crea una grande relazione tra la percezione es. l'ascoltare il vedere il gustare e il movimento. Da questo periodo si creano le fondamenta per il nostro modo di agire nell'età adulta. Avere una buona propriocezione e consapevolezza sensoriale è di aiuto nelle nostre scelte e nel nostro modo di relazionarci. Osservando le persone si possono individuare quali pattern, nei primi anni di vita, non sono stati ben sollecitati e che nell'età adulta sono causa di dolori alla zona lombare, al collo, alle ginocchia ecc. Pattern di movimento: movimenti spinali; movimenti che partono dalle mani e dai piedi; movimenti omolaterali; movimenti controlaterali. Agire sul movimento aiuta ad agire sulle proprie emozioni e a creare un cambiamento. - Anteprima Programma 2° appuntamento: ALLINEAMENTO DINAMICO E MOVIMENTO FLUIDO; I TRE PESI DEL CORPO E I FLUIDI - Anteprima Programma 3° appuntamento: ORGANI SI MANIFESTANO NEL MOVIMENTO; MINOR TENSIONE E MIGLIOR FLESSIBILITÀ Programmi completi su www.idadance.com

QUOTE: 195 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio dell'appuntamento. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO: 350 euro se si acquistano contemporaneaomente entrambi gli appuntamenti. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio dell'appuntamento. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com (*) Il primo appuntamento di Anatomia esprienziale per Bambini rientra nel Percorso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. Maggiori informazioni a pag. 33. Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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CORSO DI

ACROBIMBO®

ROMA DIPLOMA RILASCIATO:

INSEGNANTE DI ACROBIMBO® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA I parte: Acrobimbo® dalla verticale all'altalena (acrobimbo e body flying) Grazie alla tecnica acrobatica, all'eleganza della danza e all'ausilio del Body Flying si potrà sperimentare la libertà di movimento nello spazio a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull'allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio della verticale e di alcune prese basi acrobatiche a coppie da riproporre in fase di allenamento e studio. II parte: Acrobimbo® dalla coppia al cerchio (acrobimbo e cerchio aereo) Grazie all'acquisizione di principali esercizi acrobatici il corso propone di sviluppare la coordinazione, la mobilità e la fiducia in un lavoro acrobatico a coppie. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma aspirale, al fianco della tecnica della danza, del virtuosismo dell'acrobatica e del cerchio aereo si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l'ausilio del cerchio aereo e del compagno si analizza il processo di body work a terra e in volo. Il corso propone ai partecipanti un secondo step sull'analisi della verticale e schede di allenamento per lo sviluppo di sequenze coreografiche acrobatiche singole e a coppie.

SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (Z. Casilina) DATE: 20/21 gennaio 2018 e 3/4 febbraio 2018

MILANO

SEDE: AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 19/20 maggio 2018 e 16/17 giugno 2018

INSEGNANTI: RITA VALBONESI

Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente.

SARA TISSELLI

Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni. QUOTA: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com (*) Il Corso rientra nel Corso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. Maggiori informazioni a pag. 33.

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PERCORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

NOVITÀ

DANZA PER BAMBINI

DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI DANZA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

L’insegnamento per i più piccoli richiede attenzione e giusti stimoli e, quindi, una didattica mirata e coinvolgente. Il percorso ideato dall’IDA è un excursus trasversale di diverse discipline, mirate alla specializzazione nell’insegnamento per le classi di bambini e comprende: Corso di Acro-bimbo, Modulo di Propedeutica, Laboratorio di Anatomia Esperienziale in movimento per bambini.

ACROBIMBO®

INSEGNANTI: RITA VALBONESI E SARA TISSELLI

ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (zona Casilina) DATE: 20/21 gennaio 2018 e 3/4 febbraio 2018 oppure MILANO | SEDE: AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 19/20 maggio 2018 e 16/17 giugno 2018 DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI ACRO-BIMBO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: I parte: Acro-bimbo dalla verticale all'altalena (acrobimbo e body flying); II parte: Acro-bimbo dalla coppia al cerchio (acrobimbo e cerchio aereo) QUOTA: 390 euro

PROPEDEUTICA DELLA DANZA

INSEGNANTE: ROBERTA BROGLIA

MILANO | SEDE: AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 20/21 gennaio 2018 e 27/28 gennaio 2018 oppure ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (z. Casilina) DATE: 13/14 gennaio 2018 e 17/18 febbraio 2018 DIPLOMA RILASCIATO: PROPEDEUTICA DELLA DANZA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all’età; lavoro sull’organizzazione del saggio QUOTA: 390 euro

LABORATORIO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI (1° appuntamento)

INSEGNANTE: RITA VALBONESI

RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 10/11 febbraio 2018 TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: Laboratorio bimbi in movimento dal capo ai piedi: esploriamo e percepiamo il corpo; esploriamo lo spazio; esploriamo e sperimentiamo gli equilibri; esploriamo le emozioni che nascono dal movimento QUOTA: 195 euro Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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HIP HOP SCHOOL EVOLUTION SCUOLA PER INSEGNANTI DI HIP HOP

DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI HIP HOP riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame teorico - pratico e previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA: Le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: Cenni storici; Studio delle tecniche di base (poppin, lockin , hype, house dance); Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia); Studio della musica; Lavoro coreografico; Inserimento della figura dell'insegnante di danza all'interno del contesto lavorativo REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTA: 290 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto nella sede di Ravenna comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato le precedenti edizioni di Hip Hop School Evolution.

NAPOLI

SEDE:A.s.d. ON-DANCE STUDIO, Via Montenuovo Licola Patria 90, Pozzuoli DATE:10/11 marzo e 24/25 marzo

INSEGNANTI:DANIELE BALDI, ILENJA ROSSI, ALESSANDRO PAPA, MR NEVO RAVENNA

SEDE:Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE:21/22 aprile 2018 e 12/13 maggio 2018

INSEGNANTI:DANIELE BALDI, ILENJA ROSSI, ALESSANDRO PAPA, MR NEVO MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

CORSO DI

BREAKING & STREET FUNCTIONAL DIPLOMA RILASCIATO: BREAKING E STREET FUNCTIONAL riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

La break che fa divertire ma che lascia un'esperienza fisica che si abbina a tutti i generi.una lente di ingrandimento sul modo di muoversi e di sfruttare le leve e l'energia del corpo. Un corso con lezioni focalizzate sull'analisi dei diversi esercizi sul legame di tutte le discipline, la natura del corpo e l'allenamento funzionale. QUOTA: 195 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro.L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com 34

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RAVENNA SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 13/14 gennaio 2018

INSEGNANTE: KIRA

Insegnante di breaking & street functional nonchè volto televisivo, ha una formazione multidisciplinare che spazia da una base di danza breaking per poi espandersi nel parcour, nelle arti circensi e infine anche nel funzionale, per questo il suo insegnamento risulta efficace e prezioso sia per la danza sia per gli allenamenti ad alto profilo performante, quali il Kalisthenics.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


SEMINARI DI FORMAZIONE

Nuovi percorsi di formazione professionale rivolta ad insegnanti e danzatori

NOVITÀ

TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

YOGA PER LA DANZA: CONOSCERE, SCOPRIRE E CONTROLLARE IL CORPO IN MOVIMENTO RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 DATA: 13 luglio 2018 - dalle 10,00 alle 14,00

Uno studio pratico applicabile a tutte le discipline adatte a lezioni per adulti e bambini. Scoprire come è più facile fluire nel movimento danzato dopo la pratica yoga

RITA VALBONESI

Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga education

QUOTA: €80

ORIGINE DEL MOVIMENTO DANZATO

RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 DATA: 17 luglio 2018 - dalle 14,00 alle 17,30 Contenuto del seminario: partiremo dall'ascolto profondo del respiro. Coordineremo gesti, azioni, sospensioni, micro legazioni alle quattro fasi dell’atto respiratorio. Analizzeremo ed esploreremo alcune delle infinite possibilità di generare movimento.

CARLA RIZZU

Coreografa , freelance performer, vincitrice di numerosi concorsi coreografici nazionali ed internazionali.

QUOTA: €80

COMPOSIZIONE COREOGRAFICA

RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 DATA: 17 luglio 2018 - dalle 10,00 alle 13,00 Un percorso che si focalizza principalmente sulle prime fasi della creazione coreografica dove è importante sperimentare e trovare la creatività intesa come tratto stilistico riconoscibile del proprio pensiero coreografico. Attraverso un’attività di laboratorio pratico-teorico, che ripercorre i diversi generi coreografici, i partecipanti potranno trovare stimoli e ispirazioni per sviluppare una proprio stile coreografico. QUOTA: €80

KRISTIAN CELLINI

Danzatore. Lavora nelle più importanti trasmissioni televisive Rai e Mediaset e con numerosi artisti italiani come Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli. Coreografo di spettacoli teatrali eventi nazionali e internazionali ha creato una coreografia inedita per l’étoile Giuseppe Picone.

MOBILITÀ ARTICOLARE E FLESSIBILITÀ MUSCOLARE RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 DATA: 18 luglio 2018 - dalle 10,00 alle 16,00

Il corso, attraverso la messa in pratica e lo studio di esercizi di mobilità derivanti anche dalla ginnastica artistica, consentirà a chiunque di migliorare la propria flessibilità e di diventare esperti di questa disciplina sfruttando le tecniche più avanzate di allungamento muscolare e di mobilità articolare. Verranno, inoltre, analizzati e messi in pratica esercizi utili a migliorare la postura, gli atteggiamenti corporei e la coordinazione.

ANDREA NEYROZ

Insegnante, ginnasta e interprete del noto musical Notre-Dame de Paris

QUOTA: €110

NOTE: L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. Ulteriore sconto del 10% iscrivendosi a più seminari. Maggiori informazioni su www.idadance.com

MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI NOVITÀ

YOGA PER BAMBINI Genitori e figli insieme nella pratica dello yoga

DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI YOGA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA II sole e i suoi pianeti. Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi.

RAVENNA SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 17/18 marzo 2018 e 7/8 aprile 2018 INSEGNANTI:

RITA VALBONESI

Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. QUOTA: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www. idadance.com Il corso si arricchirà con successivi appuntamenti integrativi: incrementare l'autostima in collaborazione con uno psicologo, e ricerca di una postura armoniosa insieme a un medico ortopedico.

YOGA DYNAMIC SCHOOL Lo yoga per il fitness olistico

DIPLOMA RILASCIATO INSEGNANTE DI DYNAMIC YOGA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga fif/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. La pratica del Dynamic Yoga è ideale non solo per chi già insegna Yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari. PROGRAMMA IN SINTESI: Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. ESAME: Prova Pratica SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa.

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NAPOLI 27-28 gennaio 2018 03-04 febbraio 201 24-25 febbraio 2018 INSEGNANTI:

DONATO DE BARTOLOMEO RITA BABINI QUOTA D’ISCRIZIONE 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l’iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


CORSO PER LA QUALIFICA DI

PILATES MATWORK®

FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES

 Programma in sintesi • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base • Laboratori di gruppo • Masterclass  Quota d’iscrizione 495€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 270€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 270€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio.  Sconto 20% 396€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegnante per l’anno in corso.  Docenti responsabili del corso E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi, S. Giuliani.  Requisiti Si consiglia di aver praticato Pilates.  Esame Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training.  Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Matwork.  Note Il corso è a numero chiuso.  Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

CORSI DI PILATES PILATES ADVANCED TRAINING Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale REFORMER Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates CADILLAC Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates WUNDA CHAIR Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates PILATES BARRE Il pilates incontra la danza

Bari M. Manca Bologna D. De Bartolomeo Firenze E. Cinelli Messina M. Alampi Milano G. Marongiu Padova D. De Bartolomeo Palermo E. Cinelli Roma D. De Bartolomeo R. Calabria M. Alampi Sassari G. Marongiu

03-04 febbraio 24-25 febbraio 10-11 febbraio 03-04 marzo 20-21 gennaio 10-11 febbraio 19-20 maggio 9-10 giugno 10-11 febbraio 03-04 marzo 24-25 marzo 21-22 aprile 24-25 febbraio 10-11 marzo 07-08 aprile 28-29 aprile 07-08 aprile 21-22 aprile 20-21 gennaio 03-04 febbraio

quota PILATES MATWORK + PILATES ADVANCED TRAINING speciale E750 in un unica soluzione anziché E955

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE PILATES PROPS I piccoli attrezzi del pilates PILATES IN GRAVIDANZA E TERZA ETÀ Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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GARUDA® BARRE

GARUDA® DHARA (CHAIR)

Questo allenamento contemporaneo alla sbarra incorpora la fisicità e la grazia della danza. Il ritmo ed il flusso sono di primaria importanza, adagio ed allegro (accelerazioni e decelerazioni del ritmo) sono due aspetti della qualità del movimento che sono costantemente presenti e si alternano in maniera intelligente; questi cambi di passo fanno della classe un’esperienza salutare e rigeneratrice. Qui l'equilibrio e la forza lavorano fianco a fianco per creare un senso di lunghezza e flusso. Ancora una volta il lavoro si sposta da correttivo ad avanzato; il repertorio di esercizi viene poi ampliato grazie all’utilizzo di bande elastiche con diversa resistenza. Ogni momento diventa una celebrazione del movimento; da questo punto di vista l’allenamento Garuda alla Sbarra eccelle e non ha eguali.

Dhara è quel flusso cosmico che ci connette a tutto ciò che ci sta intorno e dentro di noi. È il flusso che ci dà centralità e permette di mantenere il nostro senso di movimento dentro ed intorno a noi. Questo allenamento seduti sullo sgabello, semplifica il Garuda Seated&Standing e rende gli esercizi del repertorio più avanzato facilmente accessibili ai clienti meno allenati o con patologie. Viene posta molta enfasi al lavoro energetico; e vengono inclusi determinati aspetti del massaggio ayurvedico e altri elementi del massaggio linfatico. Dhara è un processo molto rilassante che porta nutrimento al corpo. Permette di scoprire la radice e l'essenza del movimento. Infonde fiducia e confidenza nel movimento, facendoci abbracciare ed assaporare la gioia della calma.

Treviso L. Trevisani

Milano

03-04 marzo 17-18 marzo

 Quota d’iscrizione 990€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 340€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 31/01/18, 2ª rata entro il 15/02/18, 3ª rata entro il 02/03/18). La quota del corso non è soggetta a sconti.  Requisiti Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza.  Titolo rilasciato Diploma Garuda® Barre rilasciato da Garuda Studio di Londra.  Durata del corso 24 ore.  Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso.  Supporti allo studio Dispensa in forma cartacea.

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DANCE ACADEMY

05-06 maggio

L. Trevisani

 Quota d’iscrizione 459€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 2 rate da 235€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 31/03/18, 2ª rata entro il 20/04/18). La quota del corso non è soggetta a sconti.  Requisiti Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza.  Titolo rilasciato Diploma Garuda® Dhara Chair rilasciato da Garuda Studio di Londra.  Durata del corso 12 ore.  Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso.  Supporti allo studio Dispensa in forma cartacea.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


CONVENTION FORMATIVA VALEVOLE COME AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento del diploma di istruttore e del tesserino di tecnico nazionale (un aggiornamento tecnico è obbligatorio, almeno ogni due anni)

INTERNATIONAL PILATES Ravenna 14-15 aprile 2018 Ritorna l’appuntamento annuale di alta formazione con il team al completo della Pilates Academy a marchio FIF. Quest’anno, la convention punterà sui cinque principi cardine del Pilates – postura, meccanica del corpo, respirazione corretta, flessibilità della colonna vertebrale, educazione fisica. E, inoltre, laboratori teorico pratici per uno studio approfondito.

SPECIAL GUEST

Ospite internazionale, la statunitense ELLIE HERMAN, titolare di diversi Studi Pilates a New York, che terrà – oltre a lezioni sul tema pre & post parto, 2 workshop di approfondimento con rilascio di attestato specifico.

Ellie Herman è un'innovatrice del Metodo Pilates, Master Trainer ed insegnante internazionale. Insegna Pilates dal 1991. È autrice di numerosi libri sul Pilates. Attrezzature fornite da

LA CONVENTION È A NUMERO CHIUSO ISCRIZIONE

due giorni

un giorno***

entro il 31.01

280E

200E

dopo il 31.01

320E

250E

Le iscrizioni sul posto saranno maggiorate di E 40 (salvo disponibilità posti) WORKSHOP Ellie Herman Sabato 14 aprile

70E

Domenica 15 aprile

70E

Entrambi 130E

* I workshop con Ellie Herman sono a numero chiuso, non sono soggetti a sconti e sono acquistabili solo iscrivendosi all’International Pilates Convention. ** Il worshop di Reformer con G. Marongiu e S. Giuliani è a numero chiuso ed è riservato agli iscritti alla International Pilates. *** Indicare il giorno sulla cedola di iscrizione. NOTA: in caso di sovrannumero verranno accettate le iscrizioni con data di pagamento precedente. ■ Sede CENTRO STUDI LA TORRE via Paolo Costa 2, Ravenna. ■ Attestato Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione a “International Pilates” e un attestato del workshop previo sua frequenza e il pagamento della quota aggiuntiva. ■ Note Non sono consentite le videoriprese durante lo svolgimento delle lezioni.

TEAM FIF PILATES

Elisabetta Cinelli

Rita Valbonesi

Sara Sergi

Stefania Giuliani

Donato De Bartolomeo

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni/su www.idadance.com info dettagliate e programma su www.fif.it eventi / international

Gianpiero Marongiu

pilates

Massimo Alampi

DANCE ACADEMY

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ANTEPRIMA

Ravenna 13/18 Luglio 2018

KLEDI KADIU Il noto ballerino televisivo e insegnante di "Amici"

ROBERTA FONTANA Insegnante di modern di fama internazionale. L’interpretazione musicale definisce il suo stile che esalta la dinamica,la tecnica e l’espressione.

M. SCARDACCHI Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano

JAY ASOLO Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante presso la Asolo Dance Collection ADC

KRISTIAN CELLINI Danzatore e coreografo per numerosi artisti italiani, tra cui Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli, ha creato una coreografia inedita per l’étoile Giuseppe Picone

L. ALEXANDRESCU Danzatrice e insegnante all’Accademia Teatro alla Scala

CARLA RIZZU

RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga education

B BOY SALO

VIRGILIO PITZALIS Danzatore e coreografo formatosi tra gli USA e l'Italia, insegnante di lunga esperienza

MATTEO ADDINO

Coreografa, freelance performer, vincitrice di numerosi concorsi coreograficinazionali ed internazionali

Ballerino e coreografo, ha lavorato per la tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo.

ANDREA NEYROZ

SARA TISSELLI

Ballerino di Breaking, interprete del noto musical Notre-Dame de Paris

Insegnante, ginnasta e interprete del noto musical Notre-Dame de Paris

Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork.

Informazioni e iscrizioni: I.D.A. International Dance Association - tel. 0544 34124 - danza@idadance.com

www.idadance.com 40

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Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


ANTEPRIMA Torna a luglio 2018, Campus Summer School, che si conferma un'importante occasione di studio ad alto profilo nazionale ed internazionale. Si alterneranno lezioni nei diversi stili della danza, seminari di formazione e corsi riservati agli Under 12.

lezioni per tutti

STAGE MODERN CONTEMPORANEO FLOORWORK/SPEED SPIRAL HIP HOP BREAKING CLASSICO

UNDER 12

KLEDI KADIU • VIRGILIO PITZALIS ROBERTA FONTANA KRISTIAN CELLINI CARLA RIZZU JAY ASOLO B BOY SALO MASSIMILIANO SCARDACCHI LORETA ALEXANDRESCU

LEZIONI PER GLI ALLIEVI PIù GIOVANI CLASSICO MODERN PRE-ACRO HIP HOP

LA PROPEDEUTICA AL BREAKING

MASSIMILIANO SCARDACCHI MATTEO ADDINO ANDREA NEYROZ E SARA TISSELLI Come impostare la preparazione dell'acro Lavoro slla coordinazione e l'agilità per la danza JAY ASOLO Jack New Swing ERA B BOY SALO ...da Notre-Dame de Paris

SEMINARI

FORMAZIONE PROFESSIONALE Nuovi percorsi di formazione professionale rivolti ad insegnanti e danzatori

Yoga per la danza: conoscere, scoprire e controllare il corpo in movimento RITA VALBONESI 13 luglio

Origine del movimento danzato CARLA RIZZU 17 luglio

Uno studio pratico applicabile a tutte le discipline adatte a lezioni per adulti e bambini. Scoprire come è più facile fluire nel movimento danzato dopo la pratica yoga.

Contenuto del seminario: partiremo dall'ascolto profondo del respiro. Coordineremo gesti, azioni, sospensioni, micro legazioni alle quattro fasi dell’atto respiratorio. Analizzeremo ed esploreremo alcune delle infinite possibilità di generare movimento.

Composizione coreografica

Mobilità Articolare e Flessibilità Muscolare

Un percorso che si focalizza principalmente sulle prime fasi della creazione coreografica dove è importante sperimentare e trovare la creatività intesa come tratto stilistico riconoscibile del proprio pensiero coreografico. Attraverso un’attività di laboratorio pratico-teorico, che ripercorre i diversi generi coreografici, i partecipanti potranno trovare stimoli e ispirazioni per sviluppare una proprio stile coreografico.

Il corso, attraverso la messa in pratica e lo studio di esercizi di mobilità derivanti anche dalla ginnastica artistica, consentirà a chiunque di migliorare la propria flessibilità e di diventare esperti di questa disciplina sfruttando le tecniche più avanzate di allungamento muscolare e di mobilità articolare. Verranno, inoltre, analizzati e messi in pratica esercizi utili a migliorare la postura, gli atteggiamenti corporei e la coordinazione.

KRISTIAN CELLINI 17 luglio

ANDREA NEYROZ 18 luglio

Sconto del 10% se ci si iscrive a più seminari. Maggiori informazioni a pag. 35 e su www.idadance.com Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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CORSO RICONOSCIUTO D A L L A C O M U N I TÀ E U R O P E A C O N VA L I D I TÀ N A Z I O N A L E ED EUROPEA Auorizazione richiesta alla P.A.

CORSO PER LA QUALIFICA DI

MAESTRO DI DANZA TITOLO RILASCIATO Qualifica per Maestro di Danza, riconosciuta a livello nazionale ed europeo 6° livello EQF, rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni Sede: Ravenna, Centro Studi “La Torre", via Paolo Costa 2; Durata: 500 ore (300 ore di lezione in aula, 200 ore di stage). Inizio: 10 marzo 2018 | Termine: gennaio 2019 Il corso è riconosciuto a livello giuridico e conferisce una prestigiosa qualifica in grado di aprire nuove prospettive professionali. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi “La Torre” in collaborazione con Iscom E.R. e la Regione Emilia-Romagna. Valorizza da un lato la professionalità dell’insegnante di danza, offrendo dall’altro garanzie ai genitori che alle scuole di danza affidano i loro bambini sin dalla più tenera età. Requisiti di accesso • Possedere un Diploma di scuola secondaria superiore; • Avere compiuto 18 anni • Essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazioni attestanti: - la frequenza di corsi di danza presso Enti privati o pubblici per almeno cinque anni; - un’esperienza almeno biennale come ballerino in rassegne/spettacoli teatrali o diploma di qualifica di danzatore; • Conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea, essere capace di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale e possedere fluidità di movimento corporeo • Buona capacità di espressione e comprensione della lingua italiana, nel caso di candidati stranieri Sintesi degli argomenti di studio (Programma dettagliato su www.idadance.com) Conduzione delle lezioni; Preparazione alla produzione dello spettacolo; Valutazione dei risultati dell’apprendimento; Storia della danza e della musica; Igiene della persona e degli ambienti;Principi di corretta alimentazione; Codi-

ce deontologico; Principi di anatomia, fisiologia Balletto di Siena. del movimento, psicomotricità, traumatologia. Loreta Alexandrescu Danzatrice e insegnante all’Accademia Teatro alla Scala Docenti Roberta Broglia Diplomata allo SPID di Milano, si Emanuela Tagliavia Danzatrice e coreografa, do- è perfezionate nelle migliori scuole di New York. cente di danza contemporanea all’Accademia del Rita Babini Insegnante di Yoga. Teatro alla Scala, al corso di teatro-danza della Lorella Rapisarda Coreografa, insegnante, CMA Scuola “Paolo Grassi” di Milano. Certified Movement Analyst Laban/Bartenieff, Alessandro Pontremoli Insegna Storia della dan- Nikolais-Louis Certified Teacher, Docente presso za all'Università di Torino, è membro della commis- Accademia Internazionale Coreutica di Firenze, sosione consultiva danza del MiBact e dirige il gruppo cia fondatrice di Thymos Movement Research Cendi danza storica Il Leoncello. ter -Laban/Bartenieff. Monica Morleo Esperta di danza, teatro e musica, Massimiliano Cividati Regista e attore, insegnanda anni si occupa di organizzazione e distribuzione te all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, teatrale, tournée e consulenze in ambito associa- alla Civica Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi tivo. e l’Accademia Teatrale Veneta, Direttore Artistico Elisabetta Ceron Diplomata all’Accademia Nazio- della Residenza Torre dell’Acquedotto nale di Danza di Roma, insegna tecnica della dan- Simona Bucci Coreografa e fondatrice dell'omoniza classica, promuove progetti ed eventi artistici/ ma compagnia. didattici. Liliana Cosi Prima Ballerina étoile della Scala di Giampaolo Testoni Compositore italiano tra i fon- Milano, fondatrice della Compagnia Balletto Clasdatori del movimento musicale cosiddetto “neoro- sico e della Scuola di Balletto mantico”. Francesca Rosso Giornalista, studiosa di cinema Costo e danza, autrice di diversi libri fra cui “Cinema e € 2.500 (escluso il costo d’esame di € 250) danza. Storia di un passo a due” (UTET Università, Sconto di € 250 a chi si iscrive entro il 2008). 31/01/2018 pagando in un'unica soluzione. Rita Valbonesi Osteopata, fisioterapista e inse- Possibilità di pagamento rateizzato. gnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. Modalità d'iscrizione Marco Neri Laureato in scienze alimentari. Inse- Il corso è a numero chiuso, è necessario inviare il gna all’interno di corsi ECM rivolti a medici e far- proprio curriculum vitae e la Dichiarazione Sostimacisti su tematiche di salute e benessere. tutiva di Certificazione (in base all'art. 15 della L. Marco Batti Affiliato American Ballet Theatre 183/2011) di possesso dei requisiti richiesti a forNTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/ mazione@cslatorre.it / danza@idadance.com

Per maggiori informazioni, contattare Centro Studi “La Torre” REFERENTE | Dott.ssa Elena Baldisserri Tel. 0544 34124 | mail: formazione@cslatorre.it | www.idadance.com 42

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Corso per la qualifica di

Danzatore con approfondimento della TITOLO RILASCIATO Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore, riconosciuto a livello nazionale ed europeo 5° EQF, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni. Direzione artistica e coordinamento: Emanuela Tagliavia Sede: Ravenna, Centro Studi “La Torre, via Paolo Costa 2 Durata: 300 ore, compreso un periodo di stage. Le ore in aula si svolgeranno in weekend. Inizio: aprile 2018

Il corso mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi “La Torre” in collaborazione con Iscom E.R. e la Regione Emilia-Romagna. Si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali e altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti. Requisiti di accesso • Possedere un Diploma di scuola secondaria superiore; • Avere compiuto 18 anni • Possedere una formazione coerente rispetto ai contenuti del percorso ovvero essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazioni attestanti la frequenza di corsi di danza presso Enti privati o pubblici per almeno cinque anni • Buona capacità di espressione e comprensione della lingua italiana, nel caso di candidati stranieri. Sintesi degli argomenti di studio (Programma dettagliato su www.idadance.com) • Sviluppo potenzialità comunicative ed espressive • Storia dello spettacolo e della danza • Storia della scenografia e del costume • Sviluppo del movimento nell’esecuzione danzata • Rappresentazione coreografica

Rappresentazione Coreografica CORSO RICONOSCIUTO D A L L A C O M U N I TÀ E U R O P E A C O N VA L I D I TÀ N A Z I O N A L E ED EUROPEA Auorizazione richiesta alla P.A.

• Sviluppo espressività musicale • Normativa contrattualistica e previdenziale • Formazione in situazioni che riproducono i processi e le attività lavorative Docenti Daniela Bestetti Lighting designer, tecnico e datore luci dal 1998. Docente di illuminotecnica al Corso Regia della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano dal 2012. Silvia Bidegain Danzatrice e coreografa eclettica, in grado di rimontare balletti di artisti vari fra cui Joseph Russillo e Angelin Preljocaj. Maître de ballet del Junior Ballet contemporaneo al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi. Emanuele De Checchi Docente di vocalità per attori e danzatori, cantante e performer. Insegnante di voce e canto alla Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano. Paolo Mohovic Danzatore coreografo di chiara fama che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Renata M. Molinari Scrittrice, drammaturga e docente teatrale. . Davide Montagna Danzatore, coreografo e docente di danza contemporanea e di analisi coreografica. Insegna teatro-danza alla Scuola Paolo Grassi di Milano e alla scuola di Beltrami Dancehaus. Laura Moro Danzatrice e coreografa, fondatrice del collettivo artistico Art(h)emigra Satellite. È docente di ricerca Lorella Rapisarda Coreografa, insegnante, CMA Certified Movement Analyst Laban/Bartenieff,

Nikolais-Louis Certified Teacher, Docente presso Accademia Internazionale Coreutica di Firenze, socia fondatrice di Thymos Movement Research Center -Laban/Bartenieff. Carla Rizzu Coreografa, regista, danzatrice freelance e insegnante. Fondatrice della compagnia Nervitesi. Emanuela Tagliavia Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea all’Accademia del Teatro alla Scala, al corso di teatro-danza della Scuola “Paolo Grassi” di Milano e alla Scuola Professionale S.P.I.D. di Milano. Giampaolo Testoni Compositore italiano tra i fondatori del movimento musicale cosiddetto “neoromantico”. Carmelo Antonio Zapparrata Giornalista e critico di danza, docente di Storia della Danza al Liceo Coreutico "Niccolini-Palli" di Livorno. Costo € 2.500 (escluso il costo d’esame di € 250) Sconto di € 250 a chi si iscrive entro il 28/02/2018 pagando in un'unica soluzione. Possibilità di pagamento rateizzato. Modalità d'iscrizione Il corso è a numero chiuso, è necessario inviare il proprio curriculum vitae e la Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione (in base all'art. 15 della L. 183/2011) di possesso dei requisiti richiesti a formazione@cslatorre.it / danza@idadance.com

Per maggiori informazioni, contattare Centro Studi “La Torre” REFERENTE | Dott.ssa Elena Baldisserri Tel. 0544 34124 | mail: formazione@cslatorre.it | www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE

Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop.

CENTRI PROFESSIONALI

Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.

I.D.A.

ESAMI DI LIVELLO DIRETTAMENTE NELLE SEDI CON RILASCIO DI ATTESTATO

Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formativo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE


LIVELLI

Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:

CLASSICO

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

HIP HOP

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)

NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno.

Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione.

ESAMI

Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Base: €35 Intermedio: €45 Avanzato: €60 Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Principiante: €35 Principiante/Intermedio: €35 Intermedio/Avanzato: €45 La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre e la richiesta di esami dovrà pervenire ad IDA entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria si riserverà di accettare o meno gli esami con una penale di €50. Contestualmente alla richiesta di adesione si richiede il versamento di €100 a titolo di caparra. In seguito al versamento la scuola riceverà il materiale e la targa "Centro Professionale IDA". La caparra verrà poi detratta dalle quote di iscrizione al momento del pagamento. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata. Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA.

Nell'ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, IDA promuove nel periodo estivo un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire i laboratori e i percorsi teorico-pratici organizzati nella sede IDA di Ravenna nei mesi estivi al termine dell'anno accademico. L'aggiornamento didattico è rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA e ai diplomati IDA dei corsi finalizzati all'insegnamento.

BORSE DI STUDIO

AGGIORNAMENTO DIDATTICO

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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SCUOLE AFFILIATE I.D.A. A scuola, il sogno della danza che diventa realtà

ENDAS CERVIA Cervia (Ravenna) Direzione artistica: Gloria Guidazzi

La Scuola di Danza Endas Cervia opera nel territorio Cervese dal 1990, vantando i corsi di danza classica e moderna più longevi della località. La sede, situata in pieno centro, in Viale Roma 3/B sin dal suo primo giorno di attività, gode di una sala danza attrezzata di 200 mq con spogliatoi, bagni, segreteria, sala d'attesa e un ampio parcheggio adiacente. Lo studio delle diverse discipline proposte inizia a partire dai 3 anni con un percorso propedeutico specifico dedicato agli aspiranti ballerini che vogliono avvicinarsi al mondo della danza, per poi approfondire lo studio con le diverse tecniche di danza classica e danza modern-jazz come la danza di carattere, il modern, il contemporaneo, il Floorwork, il contact, il canto e il musical che vengono studiate tramite stage e workshop a tema durante l'anno e durante il periodo estivo con lezioni tenute da ballerini e coreografi professionisti e di fama nazionale e internazionale. Durante l'anno gli allievi dei corsi hanno la possibilità di partecipare a saggi, esibizioni, stage, rassegne e concorsi. Dal 2013 i corsi di danza sono diretti dalla maestra Gloria Guidazzi diplomata come ballerina professionista e insegnante di danza classica, modern e contemporanea presso l'IDA, la FIDS, e come tecnico FGI per la ginnastica ritmica. Segue inoltre continuamente stage, master e corsi di aggiornamento per insegnanti tra cui nel 2016, il corso di “Specializzazione per insegnanti di Danza Classica” alla prestigiosa Accademia di Danza Vaganova di San Pietroburgo in Russia.

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LA RONDINE DANZA Peccioli (Pisa) Direzione artistica: Chiara Ribechini

Forte di una lunga e consolidata esperienza nella danza, Chiara Rebecchini ha aperto nel 2010 la scuola La Rondine Danza a Peccioli. Molteplici le discipline proposte per bambini dai quattro anni in su, dal gioco danza, alla propedeutica, dal classico al moderno, dall’hip hop alla break-dance. Non mancano anche per adulti di Pilates e Welldance, che riscuotono un certo successo soprattutto da parte dei genitori degli allievi. «Trasformare la propria passione in una professione dà grandi soddisfazioni – racconta la direttrice artistica che si è diplomata in modern jazz e Pilates con IDA -. Per me, che ho iniziato studiare danza a quattro, è stato un percorso lungo ma molto positivo e vorrei che alcuni dei miei allievi potessero un giorno raggiungere gli stessi risultati. Mi lascia ben sperare l’alto numero di richieste che abbiamo a dimostrazione di quanto la danza continui ad attirare tanti giovani. La nostra scuola, con le sue due sale di circa 350 metri quadrati e facilmente raggiungibile, è ormai diventata un punto di riferimento nella Alta Valdera». Una volta l’anno La Rondine Danza propone uno stage con un docente famoso – quali La Chance, Paganini e Kledi solo per citarne alcuni – in modo da offrire agli allievi un’occasione di confronto e approfondimento. Per il classico saggio di fine anno, inoltre, è in fase di preparazione uno spettacolo a tema che coinvolge i ragazzi di tutti i corsi. Gli allievi partecipano abitualmente anche a rassegne e concorsi di danza.


È fresca di apertura la scuola A Plomb di Anghiari, aperta nel 2016 con l’obiettivo di offrire al territorio un centro di danza più strutturato, in grado di soddisfare le crescenti esigenze dei giovani. «Da anni – racconta il direttore artistico Andrea Valbonetti –, nutrivo la speranza di dare vita a una realtà che non fosse la classica palestra prestata alla danza, in cui offrire ai ragazzi l’opportunità di studiare tutte le principali discipline: danza educativa dai 3 ai 5 anni, propedeutica dai 6 fino ai 9 anni, classico, modern, hip hop e breaking dai nove anni in più. Collaborano ai nostri percorsi i docenti Elisa Cenni per la danza educativa e propedeutica e Davide Del Gaia per l’hip hop e il breaking. A livello personale, mi occupo delle lezioni di danza classica e della costruzione degli spettacoli. I nostri saggi di fine anno, infatti, non sono solo esibizioni degli allievi dei vari corsi, ma spettacoli veri e propri con uno sviluppo narrativo molto apprezzato dal pubblico». Tra i prossimi obiettivi della scuola vi è quello di ‘allargare’ gli orizzonti degli allievi, portandoli in giro per concorsi e stage. Da segnalare la recente apertura di un piccolo gruppo di break-dance, formato da ragazzini di 9-11 anni di livello intermedio, che saranno presto protagonisti di iniziative in giro per la regione e non solo.

LE NOVITÀ DELLA P.G.S. DON BOSCO

Per il 2018 la scuola di danza P.G.S. Don Bosco di Trapani ha in serbo un’interessante novità: la messa in scena di un musical in cui gli allievi potranno cimentarsi non solo con la danza, ma anche con il canto e la recitazione. «Ci piace stimolare le diverse attitudini degli allievi – racconta la direttrice artistica Caterina Coppola che è anche docente di moderno -. Ognuno di loro deve infatti trovare la propria dimensione. A tale scopo, porteremo un gruppo di allievi dei corsi avanzati all’edizione 2018 del concorso internazionale di danza Expression promosso dall’IDA a Danzainfiera, per mettersi alla prova con talenti da tutta Italia. Di recente abbiamo anche organizzato uno stage di danza moderna/contemporanea e hip hop con Giuseppe Meli che ha insegnato interessanti coreografie che hanno molto ispirati gli allievi». La scuola nata nel 2011, ha come punto di forza il classico e il moderno, con la docente Clelia Daidone per le allieve più grandi. «Sul territorio la concorrenza è molto alta – aggiunge Coppola -. Noi cerchiamo di distinguerci perché la danza non è solo una questione tecnica ma anche espressiva: insegniamo a danzare con l’anima nel verso senso della parola. La danza è un ottimo momento ricreativo e formativo per tutti e, restando con i piedi ben ancorati a terra, qualcuno potrà un giorno realizzare il sogno di diventare ballerino. Noi ce la mettiamo tutta per esaltare le qualità dei nostri allievi».

Foto di Enrico Amodeo

A PLOMB Anghiari (Arezzo) Direzione artistica: Andrea Valbonetti

DANZAMBLE Paternò (Catania) Direzione artistica: Alexandru Negru e Zaira Consolo Dal fortuito quanto fortunato incontro fra Alexandru Negru e Zaira Consolo, avvenuta qualche anno nel corso di una tournée, è nata l’idea di aprire la scuola Danzamble a Paternò, in Sicilia. Il nome è alquanto significativo, in quanto evoca anche l’unione, il felice connubio delle parole ‘danza’ ed ‘ensemble’. «Abbiamo cercato di mettere insieme le nostre esperienze di vita – raccontano i due direttori artistici – per promuovere l’arte della danza fra i più giovani. La concorrenza nel territorio non manca, visto il fiorire di tante scuole, ma il nostro intento è di sviluppare la danza non solo dal punto di vista strettamente didattico ma anche da quello artistico, per gettare anche le basi dei talenti del domani». Damzamble propone corsi di danza classica, contemporaneo e moderno, oltre ad attività per adulti (in particolare la ginnastica dolce, molto richiesta dalle mamme). Negru si occupa direttamente dell’insegnamento del classico e del contemporaneo mentre Consolo di quello della danza moderna. Ma spesso sono presenti entrambi in aula, convinti che quattro occhi vedano meglio che due, per controllare quindi meglio gli allievi e dare loro i giusti consigli per migliorarsi. Il prossimo saggio di fine

anno sarà uno spettacolo dedicato alla capitale francese, per l’appunto intitolato “Paris, mon amour”, che si terrà a teatro. La scuola organizza periodicamente stage di perfezionamento e stimola gli allievi a partecipare a concorsi di danza.

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Tante stelle della danza allo stage Expression Centinaia di appassionati di danza da tutta Italia per il classico appuntamento con la danza del mese di dicembre dell’IDA. Alto il gradimento dei docenti, fra cui molti nomi noti anche al pubblico televisivo

di Roberta Bezzi

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È stato un ponte dell’Immacolata all’insegna della danza a Ravenna con lo stage internazionale “Expression”, dall’8 al 10 dicembre, nelle sale del Centro Studi “La Torre” di via Paolo Costa 2, sede dell’IDA – International Dance Association. Centinaia di giovani appassionati da tutta Italia, fra allievi e insegnanti, si sono dati appuntamento per studiare, perfezionarsi e confrontarsi in un contesto di assoluta qualità. Da mattina a sera, i partecipanti hanno avuto la possibilità di provaree tutti gli stili dal classico al modern, dal contemporaneo all’hip hop, dalla contact improvisation al tip tap. L’edizione 2017 di Expression ha presentato un’offerta formativa notevolmente arricchita, per soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati di danza, dai giovanissimi agli

adulti, dai praticanti agli insegnanti. Oltre al tradizionale stage con lezioni pratiche e alle lezioni riservate agli under 12, sono stati proposti percorsi di approfondimento per insegnanti. Tre diverse modalità di studio, fra cui è stato possibile scegliere per consentire la migliore crescita tecnica e artistica. Tanti i nomi di richiamo, alcuni dei quali relativi a veri e propri beniamini dei giovani appassionati di danza. Daniel Agesilas ha condotto lezioni di classico accompagnato da un pianista, mentre Kledi Kadiu, noto ballerino televisivo, quelle di modern proponendo coinvolgenti coreografie. Ci sono stati anche Roberta Fontana, nota per lo stile modern energico, Carla Rizzu per il contemporaneo che ha spiegato i segreti della spirale e anche della contact improvisation

insieme e Giovanni Gava, e Tony B. per il tip tap in contact. Matteo Addino ha proposto nuove lezioni di modern contemporaneo insieme a Giulia Pelagatti, ex concorrente del talent show “Amici di Maria de Filippi”, scelta di recente per un film di Bollywood. «Partecipo sempre con entusiasmo agli stage dell’IDA – racconta la docente Marika Ferrarini (37 anni) di Ferrara, che si è diplomata insegnante di modern e di contemporaneo con l’IDA -. Con grande piacere ho rincontrato la docente Roberta Fontana con cui mi ero trovata molto bene anche in passato. Ed è stata anche la mia prima volta con Kledi. Che dire? Lui è molto paziente e disponibile, sempre pronto a dare spiegazioni. Credevo che fosse più difficile cimentarsi


_ REPORTAGE

Foto di Barbara Silvestri

con le sue coreografie che ho trovato invece molto fluide e coinvolgenti». Un parere condiviso anche dalla 25 enne Rachele Bergami di Bondeno. «Kledi è stata una meravigliosa scoperta anche per il suo carattere davvero delizioso – afferma -. Una conferma invece Fontana per la tecnicità e l’intensità delle sue coreografie. Ho imparato molte cose anche seguendo le lezioni di contact improvisation, disciplina a cui già da un po’ di tempo mi sono avvicinata. Proseguirò certamente in questa direzione, sperando un giorno di poter passare da assistente a docente». Nelle giornate di sabato e domenica, l’Hip Hop Lab ha proposto una panoramica delle danze urbane-free style-popping per consentire ai partecipanti di ricercare lo

stile preferito. Oltre all’ospite speciale Iron Mike, ballerino di grande talento, vincitore di numerose competizioni internazionali di hip hop, per la prima volta a Ravenna, sono stati presenti Daniele Baldi e Ilenja Rossi dell’Hip Hop School IDA. Lezioni speciali sono state riservate anche ai più giovani Under 12, Carla Ponti per il contemporaneo, Daniel Agesilas per il classico, Tony B per il tip tap, Giovanni Gava per il breaking. L’appuntamento più atteso è stata la lezione di video-dance sulle musiche tratte dalla nota situation comedy “Alex & Co.”, tenuta dalla 16 enne Eleonora Gaggero – autrice del libro “Se è con te, sempre”, nonché attrice della fiction “Scomparsa” nel ruolo della ribelle Camilla – insieme al suo maestro Mat-

teo Addino. All’uscita della lezione, tante le ragazzine letteralmente in visibilio. «La Gaggerò è stata la mia insegnante preferita – dice Siria Sega, 10 anni, di Trento -. Mi è piaciuto molto il suo modo di spiegare e anche di danzare. Incontrarla è stato come realizzare un piccolo sogno!». «Da grande vorrei fare la ballerina e diventare come Eleonora – aggiunge Arianna Zannon, 10 anni, di Verona -. Studio danza da quando avevo quattro anni e la passione è cresciuta negli anni. Mi piace molto lo stile modern e contemporaneo. A Expression, mi sono divertita molto anche a seguire Carla Ponti che mi ha dato tanti utili consigli». «Il bello di questo stage – sottolinea Nicole Giuliani, 10 anni di Trento – è l’opportunità di confrontarsi in pochi giorni

con tanti stili e maestri diversi. Studio da quando avevo sette anni e ho una predilezione per il moderno, anche se mi sto appassionando anche al contemporaneo». Pelagatti e Gaggero sono state protagoniste del momento ‘Meet & Greet’ al termine delle lezioni oggi, durante il quale hanno incontrato i loro fan e si sono prestate a scattare selfie e a firmare autografi. Due i focus rivolti agli insegnanti e non solo: “Adolescenti dietro le quinte: metamorfosi dei corpi danzanti” di Rita Valbonesi e Roberta Broglia e “Strumenti di coreografia: tecniche di composizione coreografica attraverso l’utilizzo di oggetti di scena con giovani danzatori” di Matteo Addino e Roberta Broglia. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IDA

Gli allievi del corso per

MAESTRO DI DANZA Le testimonianze degli allievi Eleonora Argiolas e Francesco Troilo, entusiasti del percorso intrapreso per specializzarsi nell’insegnamento e i consigli della docente Elisabetta Ceron

H

LA NUOVA EDIZIONE Nel 2018 partirà il nuovo corso di qualifica di "Maestro di danza" valido a livello regionale, nazionale ed europeo, aperto a candidati maggiorenni in possesso di un curriculum artistico coerente con il percorso da intraprendere. Il corso rilascerà la certificazione valida ai fini dell'abilitazione all'insegnamento della danza in Italia secondo la Legge approvata dalla Camera in data 8 novembre 2017. Maggiori informazioni a pag. 42.

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a preso il via durante l’estate a Ravenna nella sede dell’IDA – International Dance Association, il primo corso di qualifica per maestro di danza, promosso dal Centro Studi “La Torre” insieme a ISCOMER di Ravenna, riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna, valido a livello regionale, nazionale ed europeo e finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un importante traguardo perché è la prima volta in Italia che un corso, riconosciuto a livello giuridico, conferisce una prestigiosa qualifica in grado si aprire nuove prospettive professionali. Nel dettaglio, la nuova qualifica professionale definisce quella figura tecnica – nell’ambito dello spettacolo – in grado di progettare e condurre lezioni di danza classica, moderna e contemporanea, graduando gli obiettivi didattici in relazione alle caratteristiche psico-fisiche degli allievi. Al termine del percorso, ai 25 allievi selezionati, sarà rilasciato un titolo valido a livello nazionale ed europeo 6° livello - EQF. Il corso,

durante il quale sarà data particolare rilevanza agli stage pratici, si sviluppa in 500 ore e propone i seguenti contenuti: configurazione percorso di danza, conduzione delle lezioni, preparazione alla produzione dello spettacolo, valutazione dei risultati dell’apprendimento, storia della danza e della musica, igiene della persona e degli ambienti, principi di corretta alimentazione, codice deontologico, principi di anatomia, fisiologia del movimento, psicomotricità, traumatologia, la sicurezza sul lavoro, tecniche di ricerca attiva del lavoro. Al corso sta partecipando Eleonora Argiolas (31 anni), di origine sarda ma da tempo residente a Ravenna. Alle spalle ha una laurea in Scienze Motorie e il diploma dell’IDA Ballet Academy, così come la frequentazione di diversi corsi di Pilates. Già da tempo insegna danza ai bambini e Pilates agli adulti. «Studio danza sin da bambina – racconta –, ma ho sempre avuto una particolare predilezione per l’insegnamento. Coerentemente con il mio carattere dinamico, sempre aperto


realizzare gli altri loro sogni artistici. Non c’è solo la tecnica, la conoscenza, ma anche l’amore per ciò che si fa». Eleonora è soddisfatta del lavoro intrapreso, che le ha consentito per esempio di avvicinarsi al contemporaneo con Emanuela Tagliavia, oltre che di ricevere nuovi spunti a livello didattico. “Il sabato svegliarmi e sapere di andare al corso, per me è molto appagante”, rivela. Anche Francesco Troilo (27 anni), di origini pugliesi ma residente a Monte Colombo in provincia di Rimini, è entusiasta. Proprio l’amore per la danza, scoperta a 8 anni, lo ha portato a trasferirsi da Bari alla Romagna, al seguito della compagnia di musical Ragazzi del Lago. «Mi sono avvicinato all’insegnamento affiancando i miei maestri – racconta –, occupandomi dei più piccoli nelle scuole di danza ma anche in alcune scuole dell’infanzia. Già da tempo avevo intenzione di fare un percorso specifico per l’insegnamento che reputo l’ideale proseguo della carriera di ballerino. Il corso di maestro di danza mi ha subito attirato per l’ottimo

riconoscimento giuridico che garantisce, ma anche per il grande prestigio del corpo docenti. Pur avendo già un bagaglio completo nella danza, sto approfondendo gli aspetti del lavoro fisico sul corpo e sull’approccio psicologico con l’allievo, in modo del tutto nuovo. Sono ‘sorprendentemente’ sorpreso». Tra i numerosi docenti del corso di maestro di danza, c’è Elisabetta Ceron che si è sentita molto gratifica trovandosi di fronte allievi così entusiasti e curiosi, nell’apprendere principi sia educativi sia metodologici della propedeutica di cui si occupo. Nel complesso, una classe eterogenea con allievi di diverse età e percorsi formativi in varie discipline della danza che hanno subito formato un bel gruppo affiatato e coeso. «Sono rimasta colpita – afferma – dal modo garbato e attento con cui mi hanno posto domande mirate e specifiche, il che denota una grande consapevolezza. I partecipanti si sono dimostrati anche molto preoccupati di poter intervenire in modo corretto nei confronti

dei piccoli allievi, coscienti del ruolo prezioso che rivestono anche come educatori. Forte del comune vissuto, ho molto interagito con la classe, mettendomi in gioco in prima persona. Ne è scaturita una maggiore sintonia, nonché uno scambio prolifico di idee ed esperienze». Ceron reputa positivi anche gli ultimi sviluppi legislativi in materia di insegnamento della danza. «La danza è una disciplina molto diffusa e sentita – ritiene –. Ma esistono percorsi, come quello che stiamo portando avanti, che devono essere fatti se ci si prende la responsabilità di avvicinarsi ai ‘piccoli corpi’. Non è possibile che ragazzi molto giovani e privi di esperienza abbiano a che fare con i bambini, i futuri danzatori. Il lavoro dell’adulto deve rispettare la crescita del bambino che è un piccolo discepolo. Il maestro è una figura che ‘dura’ tutta la vita, grazie a quel processo di imitazione che è molto forte nei più piccoli. Incontrare un cattivo maestro, è quanto di deleterio possa capitare».

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Foto di Karolina Kuras

alle nuove sfide, e con il mio desiderio di allargare le conoscenze, ho intrapreso questo nuovo percorso come se fosse una sfida, convinta di poter dare punti in più a una figura professionale spesso sottovalutata. All’estero non è così: l’insegnante di danza è rispettato e ben reputato perché ha un ruolo di grande responsabilità, se si considera che ha a che fare con i bambini molto piccoli, quasi come se fosse un educatore a tutto tondo. Da noi, spesso si trascurano questi aspetti, a causa di tanti insegnanti che si improvvisano tali dopo appena due anni di danza e quindi senza avere le necessarie basi». Questo finora è stato possibile a causa della mancanza di una normativa in grado di regolare una materia così delicata, ma ora le cose stanno cambiando. «Un inquadramento giuridico – aggiunge Eleonora – può certamente offrire un certo tipo di garanzie, quanto meno una preparazione adeguata, ma senza mai dimenticare l’importanza della passione. In giro ci sono troppi insegnanti che per l’appunto insegnano solo perché non sono riusciti a


REPORT

IL SUCCESSO DEL PRIMO CORSO DI DANZATORE CON SPECIALIZZAZIONE IN COREOGRAFIA I primi a ottenere una qualifica professionale riconosciuto a livello nazionale ed europeo Si è conclusa con successo la prima edizione del corso di formazione professionale per danzatore con specializzazione in coreografia che si è svolta nella sede di I.D.A a Ravenna, da ottobre 2016 al novembre 2017, per un totale di 200 ore. Grazie al ricco percorso formativo , i partecipanti hanno avuto la possibilità di seguire seminari che hanno alternato materie fondamentali ad altre collaterali e complementari, avendo così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti.

Il corso, diretto dalla danzatrice, coreografa e docente di danza contemporanea Emanuela Tagliavia, è stato tenuto da: Daniele Bestetti, lighting designer, tecnico e docente di illuminotecnica; Paolo Mohovich, danzatore e coreografo; Renata M. Molinari, scrittrice, drammaturga e docente teatrale; Davide Montagna, danzatore, coreografo e docente di contemporaneo; Laura Moro, danzatrice, coreografo e docente di ricerca coreografica; Linda Ricciardi, scenografa e costumista; Giampaolo Testoni, compositore; Carmelo Antonio Zapparrata, giornalista e critico di danza; Lorella Rapisarda,

L'insegnante coordinatrice del corso Emanuela Tagliavia. Foto di Franco Covi

insegnante, coreografa e docente del metodo Laban/ Bartenieff. Un corpo docente di alto livello che ha saputo offrire i giusti stimoli e spunti utili agli allievi-danzatori, desiderosi di meglio conoscere gli aspetti del lavoro coreografico in ambito contemporaneo.

requisiti chiave per giocarsi al meglio le proprie carte. Grazie a tutti gli insegnanti e ai partecipanti dall’IDA!

Per i diplomati, in possesso di una prestigiosa qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo 5° EQF, rilasciato dalla Regione Emilia Romagna, si aprono maggiori prospettive sul mercato della danza che è sempre più competitivo. Specializzazione e flessibilità sono infatti due

Forte dell’alto numero di richieste e dell’importanza del titolo in questione, nel 2018 sarà proposta una seconda edizione del corso, rivolta a danzatori maggiorenni – di tutte le regioni italiane – che dimostrino di avere un curriculum artistico coerente con il percorso da intraprendere. I candidati interessati possono inviare il proprio cv a fomazione@cslatorre.it / danza@idadance.com. Maggiori informazioni, a pag. 43 e su www.idadance.com.

A sinistra un momento degli esami, a destra tutti gli allievi con i diplomi. Di seguito i nomi: Aguglia Veronika Cavallo Carolina Del Castillo Kenny Alan Gattarossa Daniela Serra Ylenia Villa Lino Zambiasi Carlotta Zanarella Gioia Zangirolami Maria Stella

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LA COMPAGNIA

BRUMACHON LAMARCHE UNA DANZA RIBELLE E APPASSIONATA di Roberta Bezzi

È

forse uno dei sodalizi più longevi nel mondo della danza francese, quello fra il coreografo Claude Brumachon e il danzatore Benjamin Lamarche – iniziato nel 1981 – che tuttora continua con rinnovata energia e creatività. Dopo aver condiviso per 23 anni l’esperienza al Centre Chorégraphique di Nantes, il duo ha fondato l’associazione “Sous la Peau” e la compagnia di cui sono entrambi direttori artistici. Dallo scorso anno sono anche coreografi associati dei Centres Culturels de Limoges. Com’è nato artisticamente Claude Brumachon? «Avevo appena 17 anni quando mi sono avvicinato al Ballets de la Cité di Rouen durante uno stage intensivo con i ballerini della compagnia. La coreografa Catherine Atlani mi ha subito proposto un contratto di formazione di due anni. Una vera sorpresa per me, visto che inizialmente mi dedicavo alle Belle Arti, in particolare al disegno e alla pittura. Ho quindi dato una svolta alla mia vita e mi sono ritrovato ballerino quasi per caso. Ma è stato veramente un caso?». Avvicinato all’attività professionale da danzatore quasi senza volerlo, come ha scoperto il suo talento coreografico? «Molto presto alcuni ballerini della compagnia che mi formavano, mi hanno incoraggiare a creare. E qualche

anno più tardi, a partire dal 1983-84 effettivamente mi è capitato di vincere dei concorsi quali il Bagnolet. Ma l’incontro decisivo in tal senso è stato quello con Benjamin Lamarche. Insieme abbiamo deciso di portare avanti questa ricerca artistica e di mostrare il mondo e il corpo così come lo immaginavo in questo universo danzante». Quali altri maestri sono stati decisivi? «Senza dubbio Hideyuki Yano che mi viene ancora spesso in mente e che ha fortemente influenzato il mio modo di pensare quando coreografo. Molto importante è stata anche l’esperienza all’American Center di Parigi durante alcuni atelier coreografici,

in cui ho molto appreso di Suzan Buirge. Una qualche influenza l’hanno poi avuta anche i grandi maestri della pittura, della scultura e del cinema, arti che sento molto affini». L’incontro nel 1981 a Parigi con Benjamin Lamarche è stato fondamentale, visto che è diventato da allora fino a oggi il suo interprete preferito e assistente in tutte le sue creazioni. Come si è evoluto o è cambiato nel corso degli anni questo rapporto? «Abbiamo fondato una compagnia, ‘”Sous la Peau”, di cui siamo entrambi direttori artistici, così come lo siamo stati per 23 anni al CCN di Nantes. Il nostro ‘duo’, ormai molto collaudato, si è quindi imposto EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Il coreografo Claude Brumachon racconta il lungo sodalizio con Benjamin Lamarche, prima al CCN di Nantes e poi all’interno della loro compagnia

Benjamin Lamarche Franck Journo, Sophie Torrion e Valérie Soulard in "Texane". Foto di Laurent Philippe

Benjamin Lamarche e Steven Chotard in "D'indicibles violences". Foto di OH

Benjamin Lamarche e Véronique Redoux in "Folie". Foto di Laurent Philippe

presto nelle danza, nel modo di pensare l’arte e l’organizzazione di tutto ciò che ci circonda. Abbiamo sempre condiviso tutto. Il nostro rapporto è totalmente complementare nella creazione così come nella trasmissione delle opere. Anche se è sempre rimasto chiaro e senza equivoci che Benjamin è prima di tutto un interprete dei lavori che coreografo. Lui ci tiene moltissimo a rivendicare il suo essere danzatore e non 54

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coreografo». Cosa rappresenta la danza per voi? «La danza è uno spazio cittadino d’espressione delle libertà. Permette di prendere il volo. C’è la ricchezza del gesto che permette qualsiasi lettura. Fuori dalla parola, fuori dalla cultura stessa. La danza è uno strumento che permette di mettere in contatto popolazioni spesso molto differenti. Favorisce la convivenza. La

danza è anche un impegno, un’azione militante. Ma soprattutto una passione poetica che permette di vivere, di contemplare e riunire il corpo e lo spirito». Dal 1992 al 2015, avete diretto il Centre Chorégraphique National di Nantes. Un bilancio di questa esperienza? «È molto difficile riassumere 23 anni di direzione. Di certo, è stato un pezzo molto importante e intenso della nostra vita. Ricco di incontri a livello internazionale, di viaggi geografici, culturali e immaginari. Quando si dirige un centro coreografico le cose possibili sono respinte e quelle impossibili spesso diventano possibili. Questo permette di esplorare terreni sconosciuti. Anche se ovviamente stiamo parlando pur sempre di un’istituzione con tutte le sue contraddizioni. E l’artista, in questa istituzione, può smarrire il suo animo. Spetta a lui saper rimanere vigile e far fronte alle difficoltà della burocrazia. Verso la fine del nostro mandato, abbiamo scritto un libro dove abbiamo fatto un bilancio molto ludico e veritiero». Le vostre creazioni si ispirano alla natura, agli esseri viventi, agli uccelli. Com’è nata la passione per l’ornitologia?

«È stato Benjamin a mettere per primo in evidenza questi concetti. Poi questa visione si è incrociata con ciò che mi affascinava e su cui mi interrogavo. Ho sempre pensato che il danzatore sia molto vicino all’animale nella sua istintività, nella sua velocità, nei suoi movimenti fulminanti. Ho spesso colto in mezzo alla natura il senso del selvaggio e dell’essere vivente. È qualcosa di sconvolgente e di molto simile all’atto danzato. Ricerco spesso nei miei lavori questo stato di natura perso, o forse dovrei dire stato di umanità prima della civilizzazione: il movimento primario arcaico». Amate anche molto citare Pier Paolo Pasolini. Perché? «È il mio maestro del cinema. Tra i 17 e i trent’anni, è stato il mio riferimento assoluto. Ha saputo rendere sullo schermo e nei suoi pensieri la violenza, la tenerezza, la crudezza, l’umanità, l’ingenuità, l’innocenza, anche il fatto di essere calpestato, senza abbellimenti. Adoro il modo diretto che ha di riprendere. Questo rispetto enorme della semplicità: la ricchezza povera o la povera ricchezza. Ma sono molto legato anche a Fellini e a Visconti».


Benjamin Lamarche, Elisabetta Gareri e Vincent Blanc in "Festin". Foto di Laurent Philippe

C’è poi la passione per l’arte… «Sì, ho sempre avuto un’attitudine per la pittura e la scultura. La mia iniziale educazione è essenzialmente pittorica. Per questo nelle mie coreografie compaiono spesso dei riferimenti alle immagini di alcuni artisti visionari come Bacon, Gericault, Bourdelle, Zadkine, Camille Claudel e… ovvia-

CLAUDE BRUMACHON AL

CONCORSO EXPRESSION 2018 Ci sarà anche Claude Brumachon, per la prima volta, tra i giurati del concorso Expression 2018, organizzato dall’IDA – International Dance Association nell’ambito di Danzainfiera a Firenze dal 23 al 25 febbraio. Per l’occasione, il noto coreografo sceglierà alcuni giovani di talento per affiancare la compagnia Brumachon-Lamarche nel luglio 2018, durante una fase di creazione del nuovo progetto a Parigi. Info su www.concorsoexpression.com

mente Michelangelo». Una creazione del cuore? «Arrivato a quasi 110 lavori, è difficile isolarne uno. Potrei citare “Texane” o “Folie” che segnano un po’ le origini della mia gestualità, in cui è più evidente il mio segno, il mio stile. Ma mi vengono in mente anche “Icare”, un assolo creato per Benjamin e “Le festin”, impressionante messa in scena. Ma sono anche molto affezionato agli ultimi, fra cui “Mutant et d’indicibles violences”, che rappresenta un altro modo di scrivere la danza». Le doti di un buon allievo? «Un giovane che aspira a danzare a livello professionale deve essere curioso, disponibile, appassionato del gesto e del corpo. Ma deve anche essere in grado di mostrare l’energia della vita, il piacere di danzare prima del desiderio di carriera». Un sogno che ancora non si è realizzato? «A seguito della creazione di “Carmina Burana” per il balletto del Grand Théâre di Ginevra nel maggio 2006, mi piacerebbe molto fare un “Romeo e Giulietta”». A quali lavori vi state dedicando attualmente e

Benjamin Lamarche in "Icare". Foto di Denis Rion

quali sono i vostri obiettivi futuri? «Abbiamo appena terminato un lavoro con giovani giapponesi Down. Una grande riflessione sull’arte, la salute e la cittadinanza, per capire come l’arte possa migliorare la vita, come la danza permetta delle aperture inimmaginabili. Ora mi sto dedicando alla creazione per un trio con un violinista in scena. È la prima volta che lavoro con un musicista e che esploro il mondo musicale di Bartok e di Ben Haïm, ed è molto interessante. Poi mi dedicherò a una creazione sulla migrazione, un problema molto sentito, sul quale c’è ancora necessità di riflettere. Si pensa spesso alla migrazione legata alla guerra, alla povertà, ma presto anche la questione climatica si farà sentire, pensiamo all’innalzamento del livello dell’acqua… Benjamin e io

ci stiamo inoltre impegnando a promuovere la danza nel territorio del Limousin-Nouvelle Aquitaine, perché c’è ancora molto da fare per far conoscere questa arte al grande pubblico e farla uscire da una visione troppo elitaria. L’anno prossimo, infine, ripartiremo per il Cile per una nuova creazione con i ballerini del posto a cui siamo molto affezionati». Cosa pensate della danza italiana? «Non possiamo dire di conoscere bene la realtà italiana nel suo complesso. Ci è però capitato di incontrare tanti danzatori italiani, collaborando con compagnie, balletti e scuole. Nelle loro vene scorre un sangue bollente e la loro danza è molto appassionata. E sono generosi nel donarsi al pubblico, oltre che molto abili tecnicamente. In una parola: emozionanti!». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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IL KRUMP-HIP HOP di JAY ASOLO

di Roberta Bezzi

La danza di Jay Asolo esprime energia e libertà ed è in grado di coinvolgere ed emozionare chiunque abbia di fronte. Originario della Nigeria, scopre presto la passione per la danza ed è in Irlanda che si specializza in Raw Hip Hop, New Jack Swing, Krump, Lockin’ e African Afro Bounce. Ballerino, coreografo e insegnante molto apprezzato, allena crew in vista di concorsi hip hop e artisti quali Ronan Keating e Mikey Graham dei Boyzone, oltre a realizzare coreografie per il “Ryan Tubridy Tv Show”. Jay, è vero che ti sei avvicinato al mondo della danza grazie al geniale Michael Jackson? «Sì. Ho sempre avuto un’attitudine per il movimento e per la danza sin da quando avevo cinque anni. Ricordo ancora il giorno in cui mio

padre portò a casa la videocassetta di Michael. Mi innamorai perdutamente del Moonwalk, il suo passo di danza, utilizzato in diverse coreografie. Una movenza che l’artista ha perfezionato nel corso della sua carriera, rendendola famosa in tutto il mondo. Semplicemente provando a imitarlo, ho iniziato a ballare!». Quali sono le esperienze che più ami ricordare del tuo percorso artistico e professionale? «Senza dubbio, non posso non citare una delle collaborazioni più importanti, quella con i Boyzone, una boyband irlandese nata negli anni Novanta che ha all’attivo oltre 20 milioni di dischi venduti. Ma ho avuto anche la possibilità di creare numerose coreografie per spettacoli trasmessi dalla tv irlandese, di condurre seminari di danza in

tutto il mondo e di allenare ballerini professionisti per rappresentare l’Irlanda in vista dei campionati mondiali di hip hop a Las Vegas 2014, classificatisi al sedicesimo posto. È stato importante, nel mio cammino, anche prepararmi fianco a fianco con alcuni rappresentanti della cosiddetta Old Generations della cultura hip hop, creatori quali Tight Eyex, Nig Mijo, Flo Master e molti altri». Cosa rappresenta la danza per te? «È certamente il modo migliore per sentirmi libero. È una meravigliosa arte. Ed è anche qualcosa di altamente terapeutico perché consente di esprimere se stessi senza doversi trattenere, senza freni. La danza è qualcosa di molto di più di un insieme di movimenti, è un miscuglio di sentimenti contrastanti».

Ballerino, coreografo e insegnante di fama internazionale. Nella sua compagnia ADC – Asolo Dance Connection, i danzatori possono studiare, mettersi in mostra, confrontarsi, crescere, esprimersi e sentirsi liberi mentre danzano 56

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Sotto il termine hip hop si nasconde tutta una serie di definizioni, modi pensare e stili. Cosa rappresenta per te l’hip hop? «È prima di tutto un’educazione, così come la conoscenza degli stili, della storia, dei padri fondatori e dei cinque elementi distintivi che sono MCing, djing, breaking, graffiti e beatbox. Ma soprattutto l’hip hop è una incredibile cultura e il suo bello è che non importa dove sei perché, attraverso l’hip hop, si parla la stessa lingua». Per molti di coloro che hanno avuto la possibilità di vederti ballare, sei ‘l’hip hop personificato’. Come ti piace descrivere il tuo stile di danza? «Questa è una domanda molto difficile… Credo che il mio stile sia un misto di hip hop e krump, che simpaticamente mi piace chiamare

‘Raw hip Hop’ perché mi piace la crudezza dell’hip hop. Attraverso queste due tecniche riesco a far venire fuori i miei sentimenti». Hai creato una tua compagnia che si chiama ADC – Asolo Dance Connection. Che cosa rappresenta? «Sono molto orgoglioso di aver dato vita a un gruppo in cui i danzatori possono studiare, mettersi in mostra, confrontarsi, crescere, esprimersi e sentirsi liberi mentre danzano. D’altra parte, questi sono gli obiettivi che chiunque si avvicini o prosegua il suo percorso nella danza, dovrebbe darsi». Hai un sogno o un desiderio che ancora non hai realizzato? «Sogni e desideri spesso si confondono e diventano la stessa cosa… Mi piacerebbe tanto vincere la medaglia d’oro o essere tra i primi tre

all’Hip Hop International Dance Championship promosso dal creatore dell’America Best Dance Crew». A cosa stai lavorando in questo momento e quali progetti hai per il prossimo futuro? «Sto ultimando un video musicale per un grande artista nigeriano e sto anche preparando una crew in vista del World Championship 2018 in Arizona. Guardando avanti, mi vedo sempre impegnato al fianco di vari ballerini di tutto il mondo con cui creare divertenti lavori insieme». Come si svolge la tua giornata tipo e cosa ti piace fuori oltre alla danza? «Le mie giornate, purtroppo, volano via in fretta a causa degli incalzanti impegni, caratterizzati per lo più dalla formazione di ballerini. Appena riesco a ricavarmi un po’ di tempo,

mi piace seguire e praticare la boxe, giocare a football e a ping pong». A tuo avviso, quali sono le qualità che un giovane ballerino dovrebbe avere per diventare una ‘star’? «Senza dubbio: passione, desiderio di studiare qualsiasi stile di danza, costanza e perseveranza nell’allenamento, musicalità e ritmo. Se poi è un curioso, sempre pronto a conoscere le origini dei vari stili di danza e a saperne di più sui loro creatori, ancora meglio. E se facendo tutto questo si diverte pure, si chiude il cerchio perfetto». Cosa pensi della danza in Italia? «Il vostro è un Paese dove esiste un livello molto buono, dove i ballerini sono appassionati e affamati di dare il meglio di sé quando sono sul palcoscenico. E questo mi piace molto!».

JAY ASOLO AL CONCORSO EXPRESSION e a campus 2018 Jay Asolo sarà tra i giurati del Concorso Expression a Firenze dal 23 al 25 febbraio 2018 e assegnerà alcune borse di studio per l’evento “Shockk Hip Hop Summer Workshop” che si terrà nell’agosto 2018 a Dublino, in Irlanda. Maggiori informazioni a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com Inoltre a luglio 2018 terrà lezioni di hip hop a Campus Summer School al Centro Studi La Torre di Ravenna. Maggiori informazioni a pag. 40, oppure su www.idadance.com

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TALENTI ITALIANI ALL'ESTERO

Angelo Greco

LA STELLA

DEL SAN FRANCISCO BALLET di Angela Lonardo

“Non penso di essere un'eccellenza, provo a fare del mio meglio” Angelo Greco è un concentrato di talento e umiltà. Sardo di origine, classe 1995, a soli ventuno anni e dopo neppure un anno in compagnia, lo scorso febbraio è stato nominato Principal dancer del San Francisco Ballet. Una promozione che ha accolto e commentato con la stessa modestia di sempre: “Un onore, un grande passo da cui crescere e imparare ancora”. Perché nonostante i traguardi raggiunti, non si sente arrivato e per lui danzare ha lo stesso significato di quando ha iniziato: “Mi fa sentire libero, sereno, provare ogni giorno sensazioni ed emozioni diverse”. 58

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Come hai scoperto la danza? «Tra i dodici e i tredici anni ho chiesto a mia madre di iscrivermi a un corso di ginnastica artistica. Ma poiché nel mio paese non c’era nessuna scuola che proponesse quel tipo di disciplina, mi ha portato a Danzarte di Concordia. E lì, in modo del tutto imprevedibile, è iniziato tutto il mio percorso con Emanuela Mussini». Qual è stato il percorso che ti ha portato all’Accademia del Teatro alla Scala? «A quattordici anni sono andato via di casa per proseguire gli studi in una scuola professionale, "Il Balletto"


Angelo Greco con Maria Kochetkova in "Haffner Symphony" di Helgi Tomasson.

di Castelfranco Veneto, diretta da Susanna Plaino. Non è stata una scelta facile, non volevo andare a vivere lontano dai miei genitori e dagli amici, cambiare le mie abitudini. Arrivato lì ho avuto la fortuna di conoscere un grande maestro, Elias Garcia Herrera che, ancor prima di insegnarmi la tecnica, mi ha aiutato a conoscermi meglio, a cadere e poi rialzarmi, ad ascoltare il mio corpo. Sono stati tre anni molto intensi. Ricordo che la sera mi chiudevo spesso in camera e guardavo fuori dalla finestra, semplicemente mi perdevo nei miei pensieri, rivolti ai miei genitori e a tutti i loro sacrifici per me. Quando ero stanco mi tornava in mente quello che mi dicevano: “Angelo vai e divertiti!”. Trovavo in questo la forza per ricominciare a provare e riprovare, passi su passi. La danza dai quattordici ai sedici anni è stata come scoprire un mondo nuovo. Per tre anni ho partecipato a tantissimi concorsi, vincendo tanti primi posti, e ho ricevuto molte borse di studio da parte di importanti Accademie. Quando è giunto il momento di fare una scelta ho optato

per entrare all’Accademia del Teatro alla Scala». Cosa ti piace ricordare degli anni alla Scala? «Tutto ciò che ho vissuto. La Scala ha rappresentato il mio "inizio", sotto la guida del mio insegnante, il maestro Maurizio Vanadia, e a contatto con il direttore dell'Accademia, il maestro Fréderic Olivieri. Quest’ultimo ha creduto in me, dandomi fiducia ed eccezionali opportunità nei grandi teatri europei e non europei, insegnandomi così ad affrontare con serenità il mondo del teatro e il pubblico. Dopo l'Accademia non ho avuto dubbi e sono entrato a far parte della Compagnia del Teatro alla Scala. Il direttore mi ha dato subito l'opportunità di ballare, con il ruolo di Basilio, nel “Don Quixote” di Nureyev. Ero contento e agitatissimo. Il giorno dello spettacolo sono andato a piedi, da casa mia fino al teatro, e mi è sembrato di metterci un’infinità di tempo. È stata un'esperienza indimenticabile! Sono seguiti altri balletti e ruoli importanti che mi hanno di volta in volta coinvolto e travolto in un mare di sensazioni ed

Foto di Karolina Kuras

Foto di Erik Tomasson

emozioni differenti. Poco prima di lasciare la Compagnia della Scala, ho avuto il piacere di lavorare con Massimo Murru: mi ha guidato per interpretare nuovamente il “Don Quixote” di Nureyev. In quella fase ho capito che ogni gesto, in palcoscenico, doveva avere un senso e dare la sensazione delle parole, ho imparato a comprendere l'importanza della mimica e della espressività dei gesti. Tutto doveva essere naturale e non forzato». In una carriera così improntata alla disciplina e al rigore, quali sono stati le maggiori difficoltà e i sacrifici? «Senza dubbio, allontanarmi dalla mia famiglia. Salutare i miei genitori e le persone care, non sapendo quando li avrei potuti rivedere. È qualcosa che mi risulta difficile tuttora, pur se – sempre – accompagnato dal forte desiderio di fare cose nuove». Del momento della nomina a principal dancer del San Francisco Ballet quali emozioni porterai sempre nel tuo cuore? «Non saprei ben definire cosa ho provato, ricordo solo che non mi presentai a una prova perché avevo perso il senso del tempo e avevo dimenticato di averla» Come ti trovi all’interno della compagnia americana? «Penso che sia una compagnia straordinaria. Durante l'anno abbiamo molte produzioni e tantissimi spettacoli. E i colleghi sono persone eccezionali con cui si può lavorare in assoluta tranquillità». Lo spettacolo di danza che ricordi come il più emozionante al quale hai assistito come spettatore? «Uno dei primi balletti che ho visto è stato il “Don Quixote” con Baryshnikov e Cynthia Harvey. L’ho visto in dvd, ma è stato comunque bellissimo guardare due grandi ballerini come loro, che sprigionavano una fortissima energia. Semplicemente indimenticabile». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Foto di Erik Tomasson

Mentre tra tutti quelli da te interpretati? «Il più emozionate è stato “Romeo e Giulietta”. Alla fine del balletto mi sentivo vuoto ed esausto». Ti piace vivere a San Francisco? «Sì. Non è bella come una città italiana, ma è comunque una città interessantissima, non troppo caotica e molto variegata. Prendere la bici e andare lungo la costa fino ad arrivare sul Golden Gate è un bel passatempo, così come arrivare fino a Sausalito, una piccola cittadina sul mare, per poi ritornare in città. Oppure andare a Baker Beach per un po’ di relax sulla spiaggia». Quando non sei in sala prove o sul palcoscenico ami trascorrere così il tuo

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tempo? «Oltre girare in bici e andare in spiaggia, le mie passioni sono il pianoforte e la musica; mi piace molto cantare». Ti piacerebbe, in futuro, lavorare in un corpo di ballo italiano? «La Compagnia della Scala è stata la mia prima Compagnia e resta nel mio cuore. Cosa mi riserva il futuro non lo so. Lo scorso novembre, mi sono molto emozionato a ballare per tre serate sul palco dell’Opera di Roma, grazie all’invito ricevuto dalla direttrice Eleonora Abbagnato. È stato un grande onore ballare il “Don Quixote” di Laurent Hilaire, versione ispirata a quella originale di Mikhail Baryshnikov. Non vedo l'ora di poter vivere nuovamente

un’esperienza di questo genere!». Ami definirti un sognatore, qual è il prossimo sogno legato alla danza da realizzare? «Il mio sogno è semplicemente di ballare, ballare e ballare. Spero di poter portare la mia danza ovunque essa possa andare». Cosa consigli ai giovani che vorrebbero diventare danzatori professionisti? «Nel film “Billy Elliot” è racchiuso tutto: amore, dedizione, sacrificio, tanto e ancora tanto lavoro, determinazione. Sognare e credere in ciò che si fa, perché se non ci credi tu, in primis, nessuno mai ci crederà».


M e d i c i n a

d e l l a

d a n z a

Os trigonum e collo DEL piede

nel ballerino a cura di Omar De Bartolomeo – specialista in Ortopedia e traumatologia e del professor Bruno Magnan, con la partecipazione dei fisioterapisti Sara Benedetti, Eva Fasolo e Romeo Cuturi.

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Il trigonum può essere molto piccolo e non dare segno di sé fino al momento in cui non si inizia a ‘forzare’ molto la tecnica in punta, verso i 14 anni. In alternativa può essere molto voluminoso e provocare dolore ricorrente e deficit importante di flessione plantare già verso i 10-12 anni L’os trigonum è un osso accessorio della caviglia, posto dietro all’astragalo. Si ritrova solo nel 7-10 per cento della popolazione generale ma solo in poche categorie di persone esso genera dolore. Di solito infatti sono colpiti da una sindrome dolorosa posteriore di caviglia soprattutto gli sportivi che eseguono gesti tecnico-sportivi con la caviglia in estensione massima. Tipicamente quindi i ballerini (lavoro en pointe o demi-pointe), i calciatori (tiro di ‘collo piede’), rugbisti (iperestensione della caviglia in mischia ovvero calcio per realizzo della meta), ecc. L’os trigonum è un ossicino che può nascere come nucleo di

ossificazione accessorio del piede ovvero dalla frattura del processo di Stieda, vale a dire una ‘protuberanza’ della porzione posteriore dell’astragalo che – o per frattura da stress ovvero per frattura traumatica – si dissocia dall’astragalo. Il trigonum nato come osso accessorio, invece, si sviluppa da un piccolo contingente di cellule che danno origine a un nucleo di ossificazione secondario, pertanto sarò radiograficamente osservabile verso i 7-13 anni nei maschi e dagli 8 ai 10 anni circa nelle femmine. Può essere mono così come bilaterale. Il dolore è posteriore, dietro al malleolo interno e talora anche esterno. I ballerini

riferiscono una sensazione di ‘blocco’ e di dolore in estensione, durante la pratica dell’en pointe (immagine 1). La diagnosi è clinica e radiografica, a cui si associano eventualmente la risonanza magnetica e la Tac per meglio definire dimensioni, rapporti anatomici con i tendini, presenza di lesioni associate. Il trigonum può essere molto piccolo e non dare segno di sé fino al momento in cui non si inizia a ‘forzare’ molto la tecnica in punta, e questo di solito succede verso i 14 anni. In alternativa può essere molto voluminoso e dare segno di sé con dolore ricorrente e deficit importante di flessione plantare già verso i 10-12 anni, associandosi spesso a

tendinopatie ricorrenti del tibiale posteriore e del flessore dell’alluce (immagine 2). La terapia del conflitto posteriore di caviglia, associato alla presenza dell’os trigonum, può essere conservativa ovvero chirurgica. Nella nostra esperienza ci sentiamo di affermare che il primo approccio deve essere assolutamente conservativo e le terapie devono essere volte a: 1) Controllare il dolore 2) Migliorare il gesto atletico e artistico 3) Correggere ogni errore tecnico nella mezza punta, in punta, nell’en dehors 4) Nel correggere fattori predisponenti: tipo di scarpa da punta.

Immagine 1 (a sinistra)

Difficoltà alla completa flessione plantare (a sinistra, in alto) e palpazione della regione di dolore (foto a destra, in alto). Sotto: radiografie in carico della caviglia in proiezione laterale e dinamica in mezza punta per dimostrare il conflitto.

Immagine 2 (sotto)

Tac di voluminoso os trigonum

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Immagine 3

Ballerina professionista, 2 mesi dopo la rimozione chirurgica del trigonum a sinistra. Notare la cicatrice, lievemente ipertrofica, ma l’ottimo recupero funzionale e tecnico. Persiste solo una piccola differenza in relevé ma l’estensione massima della caviglia avviene ora senza dolore.

Le 6 regole d’oro per aiutare i ballerini a mantenere in salute le caviglie: 1) La caviglia è una articolazione particolarmente soggetta a sovraccarico nel ballerino, pertanto occorre non trascurare alcun minimo dolore. 2) Una caviglia con difetto di estensione o estensione massima dolorosa dovrebbe far insospettire per la presenza di un conflitto posteriore da os trigonum. Occorre quindi una diagnosi medica precoce e terapie mirate. Occorrerà quindi astenersi dall’attività della danza per un periodo più o meno lungo in relazione al quadro clinico iniziale, di solito per almeno quindici giorni, in cui si inizierà un programma fisiochinesiterapico costituito da terapia manuale miofasciale e mobilizzazioni articolari, terapia fisica strumentale (onde d’urto, us, etc.), preparazione atletica e studio dei fondamentali tecnici della danza (sbarra a terra, Pilates, girotonic, idrochinesiterpia e danza in acqua), correzione degli errori tecnici del complesso piede-caviglia ma anche dei distretti corporei a monte. Di solito la riammissione alle lezioni segue un adeguato periodo di riposo, e la ripresa deve essere sempre progressiva, iniziando dalla

sbarra in parallelo e poi in- lesioni vascolari, nervose, la serendo difficoltà crescenti. non completa rimozione del Da ultimo occorrerà ripren- trigonum, la persistenza del dere lo studio della scarpa dolore per via di fenomeni da punta. In selezionati cicatriziali superficiali o casi, qualora il dolore e la profondi. Dopo l’intervento limitazione funzionale non chirurgico è raccomandato permettano il ritorno alle un periodo di immobilizzaattività artistiche, è indicato zione con gesso o tutore, procedere alla rimozione a cui segue un periodo di chirurgica del trigonum. fisioterapia in cui occorrerà Questo di solito si fa quindi dapprima recuperare la solo per quei ballerini che mobilità del piede e della continuano ad avere dolore, caviglia, la forza muscolalimitazione nella estensio- re, la propriocezione e, in ne della caviglia, ridotta ultimo, il gesto atletico/ capacità di performance artistico. È comprensibile e soprattutto un livello che os trigonum molto voluartistico elevato. L’interminosi siano caratterizzati, vento chirurgico, svolto di solito, da periodi post-osia artroscopicamente che peratori e fisioterapici più attraverso una breve incisio- lunghi prima del ritorno al ne tra tendine d’Achille e pieno alle attività artistiche malleolo, può infatti essere (immagine 3). gravata da alcune complicanze chirurgiche tra cui

3) Un adeguato riscaldamento, lo studio della tecnica corretta ed evitare il reiterarsi di errori tecnici e/o di postura sono fattori protettivi allo sviluppo di patologie di caviglia. 4) Attenzione alla scarpa da punta scelta: ogni piede e ogni caviglia hanno la propria scarpa. 5) La chirurgia in caso di os trigonum dovrebbe essere ipotizzata solo in casi molto ben selezionati e non si deve assolutamente pensare che essa sia la soluzione al problema. 6) Fare sempre riferimento a personale medico e fisioterapico/tecnico preparato, altrimenti un semplice conflitto posteriore potrebbe trasformarsi in una causa di abbandona della danza.

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IDA

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è successo all'IDA La danza ci fa volare

Cosa succede quando l’eleganza della danza e del body flying si incontrano? Nasce un connubio perfetto, che ci regala grandi emozioni e ci fa volare. È quanto successo nel corso di ACROBIMBO® a Ravenna. Presto il corso sarà ripetuto anche a Roma, sempre sotto l’attenta guida di Rita Valbonesi e Sara Tisselli.

a cura di Sara Baraccani L’I.D.A. sul web!

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Nel frattempo si è concluso anche il corso Danzatore con approfondimento nella rappresentazione coreografica, sotto la direzione artistica di Emanuela Tagliavia. Un percorso unico iniziato un anno fa, che ha permesso agli allievi di confrontarsi con dodici professionisti della danza, ma non solo. Ecco cosa ci scrive su Instagram @stellazangi una delle allieve:

“Un altro piccolo traguardo www.youtube.com/AssociazioneDanzaIDA

CONCORSO EXPRESSION: NUMERI DA CAPOGIRO! Vi aspettiamo a Danzainfiera dal 23 al 25 febbraio 2018! Informazioni e iscrizioni su www.concorsoexpression.com

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@stellazangi

conquistato. Rifarei mille volte questo percorso perché mi ha lasciato un mondo dentro, con tutti gli strumenti per andare a esplorarlo con maggiore consapevolezza. Ringrazio i docenti, artisti che sono stati illuminanti. @emanuelatagliavia @idadanza”

Grazie Stella per le tue parole, e grazie a tutti voi che condividete le vostre esperienze ai corsi IDA, taggando le vostre foto con #idadanza o richiamando la nostra attenzione con una mention al nostro account @idadanza, per noi è un immenso piacere leggervi.


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la sfida #IDADANZA / LA SPACCATA Nello scorso numero di “Expression” vi avevamo chiesto di ritrarvi mentre fate la spaccata, non solo in sala, ma anche in luoghi insoliti e – dobbiamo dire – che avete colto in pieno lo spirito di questo contest. Le immagini che ci avete regalato taggando #idadanza erano una più bella dell’altra, ma solo quattro potevano comparire in rivista. Quindi scopriamo nel box a lato i vincitori. Concludiamo questo contest con le parole di Erol Ozan: “La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento”. Per fortuna che, con la fotografia, possiamo prolungare questi momenti in eterno!

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@balletto_citta_di_castiglione

@fabioladerose

@francescacuciniellodancer

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Il nuovo tema dei tuoi scatti deve essere: “Alla sbarra” La sbarra costituisce il vero e proprio strumento di studio del danzatore, il quale se ne serve per sviluppare la muscolatura necessaria e migliorare la tecnica di esecuzione. Soprattutto nel primo periodo di apprendimento rappresenta un importante elemento di sostegno e di disciplina per il nostro corpo e per i nostri movimenti. Le sequenze alla sbarra vengono eseguite sotto l’occhio vigile dell’insegnante e sono volte al miglioramento della qualità tecnica dell’esecuzione dei passi e della giusta postura, elemento irrinunciabile per ogni ballerino. La sbarra ci sostiene, ma in questo contest vogliamo renderla anche un elemento fotografico, anzi la protagonista, quindi siete pronti a farvi ritrarre mentre vi esercitate alla sbarra? Vanno benissimo foto in cui siete soli, ma anche in compagnia della vostra classe di danza. Le regole sono sempre le stesse, dovrete taggare su Instagram #idadanza se volete comparire sul prossimo numero di Expression dance magazine: www.expressionmagazine.it. Inoltre, c’è una novità, ci saranno quattro foto finaliste, ma ci sarà un vincitore che riceverà una t-shirt IDA, la persona interessata sarà contatta con un direct message su Instagram. Seguite il nostro account: @idadanza per sapere i finalisti e chi riceverà a casa la t-shirt a marchio IDA.

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I.D.A. COMMUNITY Breaking News

BEATRICE ZANCANARO, NUOVA DANZATRICE DEL CIRQUE DU SOLEIL

LA NUOVA LEGGE

SULLO SPETTACOLO E LA DANZA Lo scorso 8 novembre è stata approvata, in via definitiva alla Camera dei Deputati, la legge sullo spettacolo dal vivo, un provvedimento atteso da tempo che stabilisce nuove regole e accorda al comparto maggiori risorse e trattamenti fiscali agevolati. Tra le novità previste dal testo, l’aumento delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo, l’estensione dell’Art Bonus a tutti i settori dello spettacolo, l’introduzione di nuove norme per tutti i settori comprese le fondazioni lirico-sinfoniche, una normativa che regolamenta l’insegnamento della danza. Su quest’ultimo punto, c’è l’articolo 2 al punto 4 lettera G n. 2: “Introduzione di una normativa relativa all’istituzione delle scuole di danza e al controllo e vigilanza sulle medesime nonché, al fine di regolamentare e garantire

le professionalità specifiche nell’insegnamento della danza in questi contesti, individuazione di criteri e requisiti finalizzati all’abilitazione a tale insegnamento tramite la definizione di percorsi formativi e professionalizzanti certificati e validi su tutto il territorio nazionale”. Con la nuova legge, quindi, la figura dell’insegnante di danza acquista la piena dignità professionale. Al riguardo, i corsi per la qualifica del danzatore e del maestro di danza – proposti dal Centro Studi “La Torre”/IDA e ISCOM.E.R. – rappresentano percorsi professionalizzanti in quanto rilasciano certificazioni valide a livello regionale, nazionale ed europeo, soddisfacendo quindi tutti i requisiti richiesti dalla legge. Maggiori informazioni a pag. 42 e su www. idadance.com

Prosegue tutta in salita la carriera di Beatrice Zancanaro, la veneziana che qualche anno fa si è diplomata all’IDA Ballet Academy di Ravenna. Dopo aver mosso i primi passi nella ginnastica ritmica, fino a militare nella Nazionale Individualiste, ha deciso di dedicarsi alla danza e anche di proseguire gli studi laureandosi in Arti e Scienze dello Spettacolo. I risultati non si sono fatti attendere ed è, prima, approdata come ballerina nel cast della famosa opera popolare “Notre Dame de Paris”, poi nella nota compagnia Cirque du Soleil, che porta spettacoli in tutto il mondo. Decisiva è stata la sua formazione multidisciplinare di ginnasta e ballerina, in definitiva di performer a tutto tondo. Dopo aver tentato per la prima volta le audizioni nel 2011 insieme ad altre mille persone, l’occasione giusta è capitata qualche mese fa, quando è stara richiamata per un nuovo provino a Las Vegas. E là è stata scelta per il primo cast al mondo di due nuovi spettacoli – “Viaggio” e “Sonor” – da portare in scena in mare sotto i riflettori di una ribalta molto particolare: una nave da crociera, la Meraviglia di Msc.

IL SEMINARIO DI IN-FORMAZIONE E CREAZIONE DI

CARLA RIZZU In occasione del nuovo progetto coreografico “Isola Plastica”, ospitato in residenza al Teatro Due Mondi di Faenza, Carla Rizzu – docente IDA e fondatrice della compagnia Nervitesi – condurrà un seminario di “In-Formazione e creazione: i mezzi di comunicazione informano, il teatro racconta”, perché ‘informare raccontando è il suo obiettivo artistico. Il seminario si terrà dal 29 gennaio al 2 febbraio 2018. Info: nervitesi.cr@gmail.com

ANITA SCARAVAGGI

HA STUDIATO A MARSIGLIA GRAZIE A EXPRESSION 2017 All’edizione 2017 del concorso internazionale di danza Expression, Anita Scaravaggi ha vinto il primo premio nella categoria danza classica e una borsa di studio per l’Ecole Nationale Supérieure di Marsiglia in Francia. «Anche se sonno giovanissima – afferma la 12 enne -, e forse è ancora un po’ prematuro, ho potuto fare una bellissima esperienza che mi ha fatto crescere e capire che potrei un giorno continuare gli studi anche all’estero. La scuola mi è piaciuta moltissimo e ho approfondito le mie conoscenze soprattutto di contemporaneo, 66

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grazie a docenti bravi e professionali. Ho fatto subito amicizia con i ragazzi della scuola e con gli allievi del corso estivo. Per cui la ‘danza a Marsiglia’ mi ha trasmesso la piacevolissima sensazione dello ‘stare insieme’». Originaria di Mantova, Anita studia danza dall’età di 5 anni e il suo sogno è quello di diventare una ballerina professionista. Tra i suoi prossimi progetti: continuare a studiare, perfezionarsi e fare nuove esperienze con maestri di grande esperienza.


Costumi

D I Q UA L I TÁ Offrire costumi, realizzati con splendidi tessuti a prezzi straordinari, é il cuore della nostra attivitá

FORNITORE ALL’INGROSSO idsdance.it 800 987 447


14a edizione

FIRENZE / DANZAINFIERA 23, 24 e 25 febbraio 2018

modern jazz contemporaneo • classico e neoclassico hip hop e danze urbane • composizione coreografica • danza fantasia

Informazioni e iscrizioni: I.D.A. International Dance Association tel. 0544 34124 | danza@idadance.com

www.concorsoexpression.com


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