Expression Dance Magazine Agosto 2012

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ANNO XXIII n. 2 - Agosto 2012

In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.

Rivista ufficiale

PARERI A CONFRONTO Qual è il futuro della danza in Italia e nel mondo?

ROBERTO BOLLE

I nuovi progetti del principe azzurro della danza

RHYTM.MIX

Barbara Cardinetti unisce ginnastica ritmica e danza

medicina della danza

Gli infortuni più frequenti nei danzatori

INTERVISTA A

DOROTHéE

GILBERT DANCE ACADEMY scuole • seminari stage • convegni a cura dell’i.d.a.


CONCORSO INTERNAZIONALE DI DANZA

EXPRESSION

22/23/24 febbraio 2013 FIRENZE Fortezza da basso c/o Danza in Fiera MODERN/JAZZ/CONTEMPORANEO HIP HOP CLASSICO/NEOCLASSICO COMPOSIZIONE COREOGRAFICA DANZA FANTASIA

Ricco montepremi per un totale di oltre 24.000 euro Numerose borse di studio di prestigiose scuole del mondo Imperdibili opportunità professionali

9° edizione


GIURIA / BORSE DI STUDIO / PREMI ESCLUSIVI GIUSEPPE CARBONE Direttore dei più importanti teatri italiani ed esteri, e coreografo di chiara fama. PRESIDENTE DI GIURIA DANIEL AGESILAS Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di Danza di Parigi. RIO RUTZINGER Direttore del festival ImPulsTanz - VIENNA INTERNATIONAL DANCE FESTIVAL, il più importante festival di danza contemporanea d’Europa. PAOLA CANTALUPO Direttrice dell’Ecole Supérieure de Danse de Cannes Rosella Hightower. ROCCA CALABRESE Direttrice di “Rc Casting” di Roma, agenzia specializzata nella scoperta di giovani talenti per il cinema e la tv. KRIZIA CALABRESE Vice-direttrice di “Rc Casting” di Roma, agenzia specializzata nella scoperta di giovani talenti per il cinema e la tv.

PREMI ASSEGNATI DAI COMPONENTI DELLA GIURIA: Borse di studio per corso di classico al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse (Paris)

Residenza al Festival ImPulsTanz 2013 (Vienna)

Borse di studio per stage presso l’Ecole Supérieure de Dance de Cannes Rosella Hightower (Cannes)

Corso di dizione e recitazione televisiva e cinematografica, workshop con uno dei più importanti direttori di casting nazionale e un book fotografico offerti da RC Casting (Roma)

MARTIN DVORAK Direttore artistico del festival ProART di Praga.

Corso intensivo al Festival ProART e Dance Searching Project (Praga e Brno)

DAVID STINSON Presidente e Direttore di I-Path International Performing Arts School a Londra.

Borse di studio per corso estivo alla I-Path (Londra)

CHRISTOPHER HUGGINS Ballerino, insegnante e coreografo di fama internazionale.

Selezione di quattro ballerini per una coreografia e borse di studio per Steps on Broadway e corso intensivo Complexions Contemporary Dance Company (New York)

STEPHANIE CHATTON Coreografa e interprete, collabora con lo studio Harmonic e fa parte della compagnia Corinne Lanselle dal 2006.

Borse di studio per Studio Harmonic (lezioni con Corinne Lanselle) (Parigi)

JOSEPH RUSSILLO Coreografo di fama internazionale, nel 2011 ha ricevuto la Legione d’Onore dal Governo francese.

Borse di studio per corso di contemporaneo al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse (Parigi)

EMANUELA TAGLIAVIA Docente e coreografa di danza contemporanea presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala.

Selezione di due ballerini per una coreografia e borse di studio per scuole e corsi IDA International Dance Association

MAGGIE PATERSON Fondatrice e direttrice della Pineapple Performing Arts School.

Borse di studio per il Pineapple Dance Studios (Londra)

NATSUKO Insegnante alla Juste Debout School. Il suo stile si basa sull’esperienza acquisita a Los Angeles “L.A.Style”.

Borse di studio per la Juste Debout School (Parigi)

DANIELE BALDI Ballerino di hip hop e insegnante IDA ai corsi dell’Hip Hop School. PAOLO ALOISE Ballerino di hip hop e insegnante IDA ai corsi dell’Hip Hop School e dell’House School.

Borse di studio per scuole e corsi di hip hop IDA International Dance Association

Organizzazione a cura di:

International Dance Association Via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna - Tel +39 0544 34124 - info@idadance.com Per informazioni e iscrizioni www.idadance.com


CORSO BIENNALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI QUALIFICA

INDIRIZZO MODERN CONTEMPORANEO

www.idadance.com SEgreteria organizzativa: IDA International Dance Association - Via Paolo Costa, 2 - Ravenna Tel. 0544/34124 - danza@idadance.com >>> maggiori info a pag. 44 >>>

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Fotografia: Benoit Peverelli

Direttore responsabile Stefano Carlini Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Roberta Bignardi, Matteo Casadei, Omar De Bartolomeo, Roberta Fadda, Elisabetta Gaia Guarasci, Matthieu Le Gallo, Angela Lonardo, Alessia Murgia, Eugenio Sideri, Claudio Vacchi, Sara Zuccari. Progetto Grafico Elena Zanfanti Fotografie di Rudy Amisano, Archivio Ravenna Festival, Archivio Danza in Fiera, Pierluigi Abbondanza, Marco Brescia, Alessio Buccafusca, Fabrizio Demasi, Monica Donati, DS Photo, Icare, M. Lidvac, Massimiliano Litto, S.Mathe’, Benoit Peverelli, Photomovie/G.M. Chieregato, Luciano Romano, Marco Vacchi, Mauro Valle, Andrea Varani, Bruce Weber, Damir Yosupov, Elena Zanfanti. Un ringraziamento particolare a Paolo Aloise, Flavia Arioli – Centro Movimento e Danza di Paderno Dugnano (Milano), Cristina Aztori – Ufficio stampa Bags Entertainment, Simona Bazzola – Danzamica di Calvisano (Brescia), Barbara Cardinetti, Claudia Bosco, Roberto Bolle, Gabriella Bracco, Roberta Broglia, Eugenio Buratti, Alessio Carbone, Petra Conti, Claudio Coviello, Michael D’Adamio, Samuel Erfe Delayon, Fabio Fiore, Fabio Fondi, Manuel Frattini, Dorothée Gilbert, Christian Ginepro, Giuseppe Giofrè, Monica e Manuela Guarino – Elastico di Cologno Monzese (Milano), Giulio Hoxhallari, Kadiu Kledi, Kris, Mariolina Lamberto – Centro Studi Danza di Villafranca Tirrena (Messina), Elisa Lina, Corinne Lanselle, Stefano Medici, Enrico Mercurelli, Mauro Mosconi, Beatrice Orlandi, Rita Rambaldi e Simonetta Dall’Olio – 100 City Ballet di Ferrara, Marzia Ricciardello, Rita Ripoli – Centro Danza di San Giovanni Rotondo (Foggia), Vania Romagna, Pamela Russello, Anna Salvemini, Cristina Sangaletti, Massimiliano Scardacchi, Ilenya Stacul, Emanuela Tagliavia, Monica Trotta, Paola Vismara, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Milano Danza Expo, Ufficio stampa Red Bull Flyng Bach, Ufficio stampa corpo di ballo del teatro alla Scala di Milano, Michele Zanata. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Grafica Editoriale Printing Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: info@idadance.com

www.idadance.com

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ditoriale

La freschezza dei giovani # La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa. (Henry Havelock Ellis)

In copertina: Dorothée Gilbert

Chi pratica danza è ormai abituato da anni alla commistione di arti, frequenti soprattutto nell’universo del contemporaneo. E, alle recenti Olimpiadi di Londra, la danza ha “accarezzato” anche lo sport, rendendo omaggio agli atleti. Non sono passati inosservati, infatti, i sette spettacoli acrobatici coreografati da Elizabeth Streb, effettuati in alcuni dei monumenti più importanti, quali il Millenium Bridge. Ballerini-acrobati si sono spinti in più prestazioni da brividi, arrampicandosi sui monumenti, divenuti base su cui ballare, sospesi nell’aria, ma appesi alle mura degli edifici. Un vero e proprio spettacolo che, sotto il profilo della divulgazione, ha ricalcato le modalità dei flash-mob, seguendo il passaparola via voce e tramite social network. Così proprio in quei giorni è entrato nel vivo il London Festival 2012 che vanta un ricco cartellone di ben 12 mila eventi, in cui si combinano arte, teatro, danza e musica, facendo arrivare artisti da tutto il mondo fino al prossimo settembre.

Anche il docente IDA Eugenio Sideri, a inizio luglio, ha reso omaggio ai giochi olimpici, portando nella

capitale britannica lo spettacolo “Finisce per A”, che racconta la storia di Alfonsina Strada, pioniera dello sport al femminile, visto che partecipò al Giro d’Italia nel 1924. Da Londra è arrivata un’aria di novità, complice anche il fatto che le Olimpiadi rappresentano la manifestazione per eccellenza che riserva spazio ai giovani talenti di tutto il mondo.

Raccogliendo questo testimone di “freschezza”, Expression riserva – in questo numero –

un’attenzione particolare ai tanti ragazzi che in questo anno si sono messi in evidenza nelle varie iniziative, dimostrando impegno e determinazione. Perché come insegnano alcuni “veterani” come Dorothée Gilbert, Alessio Carbone e Roberto Bolle, il solo talento non basta. È come un bel fiore destinato ad appassire in fretta se non annaffiato con il sudore della fatica. D’altra parte non c’è gioia se non preceduta da stenti, non c’è soddisfazione se non come ricompensa di sacrifici. Questo non è un inno allo stoicismo a oltranza, ma un monito per chi spera di affidarsi solo alle fortuite scorciatoie. A tutti voi, l’augurio di una buona estate per ripartire carichi e motivati per il prossimo anno accademico. Fra pochi mesi, l’International Dance Association e la rivi-

sta “Expression” si apprestano a festeggiare il decimo compleanno: seguiteci e occhio alle novità!

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Centro Studi La Torre e ISCOM E.R. promuovono

CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER DANZATORE CON LA SPECIALIZZAZIONE ALL’INSEGNAMENTO Rif.PA 2012-683/Ra - approvato dalla Provincia di Ravenna con Provvedimento del Dirigente del Settore Formazione Lavoro Istruzione n. 1684 del 18/05/2012 Il corso è aperto a 12 persone con almeno 18 anni di età in possesso di diploma di scuola media superiore Durata: 300 ore Inizio: Autunno 2012 Sede: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2, Ravenna Il corso è organizzato in moduli per l’insegnamento delle seguenti discipline: • Sviluppo potenzialità comunicative ed espressive • Storia dello spettacolo e della danza • Storia della scenografia e del costume • Sviluppo del movimento nell’esecuzione danzata • Sviluppo espressività musicale • Rappresentazione coreografica • Sicurezza sul lavoro • Normativa contrattualistica e previdenziale • Organizzazione aziendale • Formazione in situazioni che riproducono i processi e le attività lavorative Per accedere al corso sono necessari i seguenti prerequisiti: • essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di: certificazioni o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici • conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea • essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale • possedere fluidità di movimento corporeo • conoscere gli elementi base dell’ambiente windows: fogli elettronici, testi, immagini.

Nel caso in cui le domande fossero superiori ai posti disponibili verrà effettuata un’audizione per verificare le competenze tecnico professionali degli iscritti. Al termine del corso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore riconosciuto dalla Regione EmiliaRomagna È prevista la possibilità di riconoscere crediti formativi a coloro che porteranno attestati di frequenza a corsi di formazione pertinenti con le materie trattate. Il costo del corso è pari a 2.500,00 euro più 150,00 euro per l’esame con possibilità di pagamento rateizzato. Per iscrizioni e informazioni: Centro Studi La Torre srl Via P. Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 email: danza@idadance.com www.idadance.com Referenti: Dott.ssa Elena Baldisserri Dott.ssa Alessia Murgia


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ommario

EXPRESSION | ANNO XXIII n. 2 - Agosto 2012

SCOPRI

IN QUESTO NUMERO:

RUBRICHE

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8. News dal mondo della danza 53. IDA Community 56. Spazio Scuole

Progetti ed eventi per far crescere la danza

82. Bacheca Annunci

Audizioni, cerco&offro, scuole&sale

ARTICOLI

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10. Intervista al personaggio

Dorothée Gilbert: la grazia dell’étoile dell’Opéra di Parigi di Roberta Bezzi

14. Un italiano all’Opéra di Parigi

Alessio Carbone: quando la danza è di rigore di Roberta Bezzi

18. Inchiesta

Qual è il futuro della danza? L’opinione a confronto di otto autorevoli insegnanti, coreografi, ballerini di classico, modern-jazz, contemporaneo e hip hop di Roberta Bezzi

58. Gli associati IDA da più tempo

A Rita Rambaldi e Simonetta Dall’Olio sono affiliate dal 2003 a oggi

59.

Dance Professional School – 10° anniversario Un diploma di qualità per la professione insegnante

62.

Reportage Campus 2012: dieci anni con le stelle della danza

21. Novità

64. Segnalati speciali

A tu per tu Roberto Bolle: il principe azzurro della danza di Sara Zuccari

22.

66. Talenti emergenti

26.

67. Danza e tv

Lo show Red Bull Flyng Bach: breakdance e musica classica

Intervista doppia Stelle nascenti alla Scala: Claudio Coviello e Petra Conti di Roberta Bezzi

INSERTO 31. DANCE ACADEMY

Corsi, Seminari, Stage, Concorsi a marchio IDA

Le giovani promesse dell’IDA Crew Competition Hoxhollari, Licciardello e Orlandi all’estero grazie alle borse di studio del concorso IDA Expression 2012 Giuseppe Giofrè, il bello di “Amici”

68.

A scuola dai big del musical Ginepro e Frattini sono gli attesi protagonisti della prossima stagione con due nuovi spettacoli in uscita di Angela Lonardo

71.

In scena Una lezione di teatro per ballerini di Eugenio Sideri

74. Danza e ginnastica artistica

Barbara Cardinetti e il progetto Rhytm.Mix di Roberta Bezzi

77.

Medicina della danza Mal di stile: infortuni e lesioni più frequenti nei danzatori di Omar De Bartolomeo

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RUBRICA

teatro:::::::eventi:::::::musica::::::::cinema:::::::tv::::::::novità:::::::personaggi::::

NEWS

DAL

MONDO

DELLA

DANZA

©Renzo Zuppiroli

IL FESTIVAL DANZA URBANA A BOLOGNA Si tiene dal 4 all’8 settembre, a Bologna, la sedicesima edizione del Festival Danza Urbana, il primo in Italia dedicato alla danza contemporanea nei paesaggi urbani, promosso e curato dall’omonima associazione e diretto da Massimo Carosi. I temi di quest’anno ruotano attorno a “corpo, città, territorio”. In cartellone, l’ultimo lavoro del franco-tunisino Seifeddine Manai, il Gruppo Nanou, Cristina Rizzo, Urbani Guerra, ma anche un workshop rivolto a danzatori e performer, condotto da Alessandro Sciarroni. Confermati gli appuntamenti con Mas Danza, una giornata dedicata alla nuova scena coreutica spagnola, e con la quarta edizione di Intercity.

©Gilles Tapie

IL MUSICAL DELLE SPICE GIRLS A LONDRA È stato ufficialmente presentato a Londra il musical “Viva Forever!” che conterrà le canzoni delle Spice Girls. Lo show nasce da un’idea della produttrice Judy Craymer, la stessa che ha creato il successo mondiale di “Mamma Mia!” e del quale spera ovviamente di ripetere il boom. Lo show sarà in scena al Piccadilly Theatre di Londra a partire dal prossimo 27 novembre, per giungere all’opening night l’11 dicembre. Il musical è stato scritto da Jennifer Saunders, tra i creatori della sitcom televisiva “Absolutely Fabulous”. Le cinque ragazze non fanno parte della produzione ma hanno collaborato con la Saunders alla stesura del libretto.

©Dita Von Teese

IL LEONE D’ORO A SYLVIE GUILLEM Considerata una delle più grandi ballerine del nostro tempo, Sylvie Guillem ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera durante l’ottava edizione del Festival di danza contemporanea che si è svolto a Venezia, dall’8 al 24 giugno. “Protagonista superlativa di tanti classici del balletto, ma anche duttilissima interprete per i grandi della coreografia contemporanea che hanno composto pezzi espressamente per lei e su di lei – recita la motivazione –, ha plasmato un repertorio vastissimo unendo sensibilità drammatica, potenza fisica e tecnica estrema”. Una carriera sfolgorante da quando Nureyev la volle étoile a soli 19 anni.

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#FIAMMA. La fiamma dello spirito risiede nella danza (Luciano da Samosata)

LOUBOUTIN CREA LE “PUNTE” PER DITA VON TEESE Dopo che lo storico marchio di danza Repetto si è messo a produrre ballerine da città, un celebre stilista di scarpe come Christian Louboutin ha pensato di creare le sue prime scarpette da punta. Ma per una sola persona: Dita Von Teese. L’interprete di burlesque in effetti gliele aveva richieste su misura per il suo nuovo spettacolo “Strip Strip Hooray”, presto in tournée negli Stati Uniti. Le prime foto sono state postate su Twitter: ne avrà un paio nere, un paio nere con paillettes rosse, un paio blu e un paio rosa. Tutte quante con la celebre suola rossa. Molto belle da vedere, forse non brillano per praticità a causa della suola un po’ più rigida rispetto a quella delle normali punte.

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LA COMPAGNIA DELLA RANCIA PRODUCE “FRANKESTEIN JUNIOR” Sarà Giampiero Ingrassia a vestire i panni del brillante e stimato dottor Frederick Frankestein (al cinema fu Gene Wilder), il protagonista di “Frankestein Junior”, la nuova produzione della Compagnia della Rancia per la stagione 2012/2013. Più di 700 candidati si sono presentati alle audizioni per giocarsi la chance di poter interpretare uno dei celebri personaggi che hanno fatto del film di Mel Brooks un verso cult. Sul palco, al fianco di Ingrassia, Giulia Ottonello, dalle straordinarie capacità vocali unite a un naturale talento comico, mentre il mostro sarà interpretato dal baritono Fabrizio Corucci. La regia è di Saverio Marconi. Dopo un’anteprima al teatro dell’Aquila di Fermo, città che ospiterà anche l’intero allestimento, lo spettacolo toccherà i principali teatri italiani.

IL BALLETTO DEL BOLSHOI AL CINEMA Dopo il successo delle due passate stagioni, anche per il 2012/2013 Nexo Digital e Pathé Live danno appuntamento a tutti gli appassionati di danza con la grande stagione del balletto del Bolshoi di Mosca. Sul sito web www. nexodigital.it è possibile trovare l’elenco delle sale che aderiranno all’iniziativa e che proporranno titoli come “Il Lago dei Cigni”, “Lo Schiaccianoci”, “La Bayadère” e “Romeo e Giulietta”. Il Bolshoi Ballet è una compagnia di balletto classica fondata nel 1776. Le sue origini affondano le radici nella creazione di una scuola di danza per un orfanatrofio di Mosca nel 1773. Tre anni più tardi, i ballerini della scuola sono stati il nucleo della nuova compagnia russa.

ANTICIPAZIONI SULLA NUOVA STAGIONE DELLA SCALA Dopo la tournée estiva in Brasile, il balletto del Teatro alla Scala di Milano ritorna in scena a settembre con “Onegin” di John Cranko mentre per ottobre è attesa la ripresa di “Raymonda” nella di Serghei Vikharev. La nuova stagione si aprirà, a dicembre, con l’acquisizione di “Roméo et Juliette” di Sasha Waltz, creato nel 2007 all’Opéra di Parigi, che vedrà nel cast Natalia Osipova, Roberto Bolle e Massimo Murru e, per la prima volta, Ivan Vassiliev. Seguiranno in aprile/maggio “Giselle” con Svetlana Zakharova e Bolle, in luglio e poi in ottobre “Il lago dei cigni”, e infine, le riprese della “Altra metà del cielo” nel settembre 2013 e la “Histoire de Manon” di Kenneth Mac Millan nel novembre successivo. #LUCE. La danza è l’eterno risorgere del sole. (Isadora Duncan)

I “FIGLI DI” FANNO SHOPPING SULLE PUNTE Non slanciano come un tacco 12, ma il richiamo modaiolo è irresistibile. Si chiamano “stellar ballerina” i nuovi oggetti del desiderio delle celebrità, migrate dai piedi delle ballerine classiche a quelli della tante, come Angelina Jolie, Katie Holmes e relative figlie, che le indossano per lo shopping. Per festeggiare i suoi 80 anni la Bloch, storico marchio australiano per ballerine classiche, le ha create in edizione limitata affidandosi a un testimonial di sicuro richiamo: Margaret Qualley, la figlia dell’attrice Andie MacDowell. Le scarpine sono disponibili in versione limitata al prezzo di duecento euro.

IL PRIMO TEATRO STABILE DELLA DANZA PRIVATO Il Balletto di Milano fonda il primo teatro stabile della danza privato: il Teatro Don Orione. Il progetto nasce dalla ristrutturazione del cinema teatro quale sede della prestigiosa compagnia milanese per lezioni, prove e spettacoli. Situato nel cuore di Milano, il nuovo teatro ospiterà inoltre due festival dedicati alla danza nazionale e internazionale, nonché una serie di importanti iniziative tra cui eventi, incontri, cineforum e numerose altre attività solo ed esclusivamente riguardanti l’arte coreutica. La capienza è di circa 800 posti disposti su due livelli, platea e galleria.

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L’étoile dell’Opéra di Parigi

LA GRAZIA DI

di Roberta Bezzi

DOROTHÉE GILBERT

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razia e leggiadria, unitamente a eccellenti doti interpretative e perfezione tecnica, sono il marchio di fabbrica dell’étoile francese dell’Opéra di Parigi, Dorothée Gilbert. La ventinovenne è stata protagonista di una carriera impeccabile all’interno del corpo di ballo d’oltralpe, dove è entrata come “quadriglia” nel 2000, per essere promossa coryphée nel 2002, solista l’anno dopo e prima ballerina nel 2005. Nel novembre 2007, a soli 24 anni,

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durante lo spettacolo di Rudolf Nureyev “Lo Schiaccianoci”, è stata nominata infine étoile. Vincitrice di prestigiosi premi fra cui il Leonid Massine Award, oltre che con il Balletto dell’Opéra di Parigi, ha danzato in gala internazionali come il Manuel Legris and Friends, in Giappone, San Pietroburgo, Monaco. Il suo repertorio include molti ruoli da protagonista, fra cui in Raymonda, Giselle, Lago dei Cigni, Don Quichotte, avendo spesso al fianco come partner il marito Alessio Carbone.

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Quando danzano insieme in scena, è il felice connubio di due passioni, di due vite in cui l’arte della danza gioca un ruolo fondamentale...

Una coppia in punt a di piedi Leggi l’intervista a Alessio Carbone a pag. 14 >>> Quando e come è nata la tua passione per la danza? «Sin da bambina mi piaceva danzare mentre mia madre suonava il pianoforte. È stata lei a decidere di iscrivermi a sette anni al Conservatorio di Tolosa, la città in cui sono nata e cresciuta. Per diversi anni l’ho vissuta come un piacevole passatempo, ma già a dieci anni – dopo essere rimasta folgorata guardando lo spettacolo di Giselle al Ballet du Capitole – ho avuto la consapevolezza che mi sarebbe piaciuto farne una professione. Ricordo ancora quando dissi a mia madre: “Voglio diventare una ballerina”. E lei ha capito subito che non stavo scherzando. Non ero attratta solo dall’idea di danzare sul palcoscenico davanti al pubblico, ma anche dalla possibilità di indossare bei costumi, di lasciarmi trasportare da meravigliose musiche e di interpretare ruoli interessanti. Mi è sempre piaciuta la danza come narrazione».

Nelle immagini: nella pagina a fianco, Dorothée in Dame aux Camelias (foto di S.Mathe’). Sopra, Dorothèe e Alessio Carbone in Tres preludes all’isola Li Galli (foto di Alessio Buccafusca).

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Qual è stato il primo passo verso quella che è poi diventante una splendida carriera? «I miei genitori non conoscevano l’ambiente della danza, ma hanno pensato di iscrivermi alla migliore scuola, quella dell’Opéra di Pa-

rigi. Ho affrontato le prime audizioni a undici anni ma non sono stata presa: avevo troppi difetti e la mia tecnica non era piaciuta. Così mi sono messa a lavorare duramente e l’anno successivo ce l’ho fatta. Essendo figlia unica, i miei genitori hanno preso la decisione di trasferirsi con me nella capitale perché volevano che crescessi con loro anziché fare l’internato». Ci sono stati dei momenti difficili in cui hai creduto di non farcela? «Periodi duri tanti, ma non ho mai pensato di non riuscire. Forse ero un po’ incosciente ma ho sempre avuto fiducia in me e nella mia passione. All’inizio non riuscivo a capire cosa volevano da me. A loro piacevano le linee e le belle gambe: io facevo tutto ma male e, a volte, era frustrante. Così ho cercato di lavorare sui miei punti deboli. Gli ultimi due anni della scuola, invece, sono stati più semplici: si è intensificato il lavoro sulla tecnica e mi sono trovata meglio di altri compagni più carenti sotto quel profilo. Poi siamo stati più coinvolti nei balletti e, a un certo punto, è arrivata la prima grande possibilità. Facevo parte della cosiddetta “seconda divisione”, durante la rappresentazione de I deux pi-

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geons: all’improvviso tutte le ballerine della “prima divisione” si sono infortunate e mi è stato affidato il ruolo principale di Gitana che mi era piuttosto congeniale in virtù delle origini spagnole di mia madre. Da quel momento, la direttrice della scuola ha iniziato ad apprezzarmi di più».

Nelle immagini: in alto, Dorothée ritatta da Alessio Buccafusca. Sotto, Dorothèe nell’intensa interpretazione di Giselle (foto di M. Lidvac). Nella pagina a lato, la ballerina nel ruolo di Coppelia.

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mio percorso. Prima di tutto era il mio “petit père” quando ero ancora allieva come si usa dire alla scuola di ballo, e soprattutto è stata la persona che mi ha ispirato fiducia appena entrata nel corpo di ballo. In diverse occasioni mi ha dato la possibilità di partecipare agli spettacoli che organizzava in tournée, specialmente all’arena di Nîmes. Il suo insegnamento mi ha sempre dato qualcosa».

Sei nota per la grande tenacia e determinazione: è vero che ti esercitavi anche nei fine settimana con lezioni extra? «Sì. È stato fondamentale per raggiungere grandi obiettivi, per colmare le mie lacune. Anche se si è dotati si deve lavorare con costanza, altrimenti è facile venire sorpassati da chi, pur essendolo di meno, dimostra più dedizione. La danza richiede impegno e non ammette distrazioni».

Qual è stato il ruolo che più hai amato nei tanti spettacoli che ti hanno vista protagonista e quale, invece, il personaggio che sogni di poter interpretare? «Adoro il ruolo di Giulietta nella versione di Nureyev di Romeo e Giulietta, perché mi piacciono le storie d’amore in cui si crea una buona complicità con il partner sul palcoscenico. Mi sento molto a mio agio anche in Giselle, in particolare nel secondo atto quando emerge la follia della protagonista e i personaggi non sono più reali. Il desiderio è quello di poter interpretare Carmen di Roland Petit, una femme fatale di grande fascino. Una volta ci sono andata vicina, ma un infortunio me lo ha impedito. Poi vorrei poter fare un balletto con Jiri Kilian, un maestro che ha molto da insegnare».

Dopo la scuola, nel 2000 sei entrata subito nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Chi ha creduto maggiormente in te? «I miei genitori sono sempre stati i miei primi sostenitori. Durante gli anni della scuola non avevo grandi contatti e non si può certo dire che io sia stata la preferita degli insegnanti. Pierre Lacotte è stato tra i primi a notarmi e a investire su di me quando ero in prima divisione. Anche l’étoile Manuel Legris ha sempre mantenuto un ruolo particolare nel

Qual è la tua personale definizione di danza? «A me la danza evoca un mondo spirituale. È qualcosa che accade in teatro e che è difficile riuscire a spiegare solo con le parole. In scena, ci sono la magia della musica, la storia del balletto, l’affinità con il partner, e mi sento completamente libera. Il duro lavoro a livello tecnico che c’è dietro serve infatti per non avere paura o tentennamenti. La danza è un bellissimo modo di esprimermi: mi piace essere un personaggio e sforzarmi di interpretarne anche i più piccoli dettagli».

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Sei sposata dal 2009 con il primo ballerino Alessio Carbone, proveniente dalla famiglia per eccellenza della danza in Italia, in quanto figlio di Giuseppe Carbone e Iride Sauri. Non “stacchi” proprio mai dalla danza… «Decisamente no. Lo so che, per chi non ha questa passione, è difficile capire la mia vita. Ma la carriera del ballerino è corta e richiede precauzioni e il rispetto di regole molto rigide. Proprio per questo è un grosso vantaggio essere sposata con un ballerino: Alessio ha le mie stesse esigenze e ci capiamo al volo, parliamo lo stesso linguaggio. Capita spesso, per esempio, di rinunciare a giorni di vacanze se qualcuno ci chiama per un balletto in estate. Così come avviene ogni giorno di parlare di danza pure quando rientriamo a casa, per confrontarci. Anche la sua famiglia mi aiuta molto. Ho imparato molto dalle lezioni con Iride e dai consigli di Giuseppe per passare le varie selezioni interne all’Opéra». Con Alessio vivi a Parigi, ma torni spesso in Italia. Che differenza c’è fra la danza in Francia e in Italia? Quale pubblico ti ha colpito nelle tante tournée internazionali? «Dal punto di vista della tecnica, l’Italia si rifà maggiormente alla scuola russa nel modo di imparare la danza classica. Mentre la scuola

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francese si dedica maggiormente sulla parte bassa del corpo, ossia sui piedi e sulle gambe, la scuola russa si concentra di più sulla parte alta, sulle braccia e sulle spalle. Per il resto, in Francia come in Italia, il balletto è ancora poco conosciuto se non da una certa élite. Girando per il mondo, sono rimasta colpita dal pubblico di Rio de Janeiro, caloroso ed entusiasta, ma anche da quello statunitense. Là addirittura capita che gli spettatori applaudano pure durante la variazione, e non solo alla fine: questo stimola noi ballerini a dare il massimo perché è il segno che il pubblico capisce e riconosce la qualità». Cosa pensi dei talent show italiani, un successo che dura da circa dieci anni. È così anche in Francia? «No, è stato fatto qualche esperimento ma non ha funzionato. Credo che il vantaggio di certe trasmissioni televisive sia quello di arrivare facilmente al grande pubblico e di far venire voglia di fare danza a più persone. In Francia, purtroppo, c’è ben poco spazio per la danza in particolare per la classica: la gente preferisce l’hip hop e il modern/contemporaneo». Che consigli ti sentiresti di dare ai giovani che sognano di diventare professionisti?

«Molto semplicemente che se c’è la passione, lavorando duramente, si può riuscire a fare qualsiasi cosa, persino a cambiare il proprio fisico. Solo la vera passione, infatti, rende possibile sostenere sacrifici e rinunce. In base alla mia personale esperienza il talento conta al 20 per cento e il lavoro all’80». Come ti senti a essere stata scelta come testimonial per la campagna pubblicitaria di un storico marchio come Repetto? «Per me è stato un grande riconoscimento della mia carriera. Ma sono contenta anche perché è un’azienda che apprezzo, in quanto sta facendo molto per i costumi ma anche per consentire ai ballerini di lavorare meglio sulle punte. In più si è creato un buon rapporto a livello personale, per la fiducia che loro ripongono nella nostra professionalità. Ho effettuato il servizio fotografico lo scorso dicembre e la campagna è iniziata in febbraio. Il contratto durerà tre anni». Quali sono i tuoi prossimi impegni? «A settembre, sarò per un mese a Roma per una nuova versione di Romeo e Giulietta, mentre a dicembre mi aspetta a Parigi il Don Quichotte.

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Un italiano all’Opéra di Parigi

ALESSIO CARBONE QUANDO LA DANZA è DI RIGORE di Roberta Bezzi

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er un italiano non deve essere stato semplice diventare primo ballerino nell’olimpo dell’Opéra National di Parigi, nello storico Palais Garnier, di solito ostile ad ammissioni non francofone. Nessuno prima di lui era riuscito a far meglio. Così come il dover dimostrare di essere all’altezza di una famiglia di grandi artisti, avendo per padre un coreografo e direttore dei principali teatri al mondo e per madre una grande ballerina. Eppure Alessio Carbone ce l’ha fatta a trovare la sua strada, dando grandi soddisfazioni ai genitori Giuseppe Carbone e Iride Sauri. Nascere nella famiglia Carbone vuol dire per forza avere la danza nel dna? «Forse sì. Sono cresciuto giocando in mezzo ai ballerini, con mio padre impegnato sul piano organizzativo e mia madre in scena. L’amore per la danza è stato qualcosa di naturale, anche se maturato gradualmente. Già

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a cinque anni ho iniziato a prendere lezioni nelle scuole venete, poi a tredici anni sono entrato nella scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Lì ho iniziato a fare sul serio, come se fosse una sfida. Sono subito stato attratto dal lato competitivo della danza, visto che la parte più divertente – i salti e i passi tecnici più difficili – sarebbero iniziati solo più avanti». Cosa ti ha fatto scattare la molla del “voglio diventare un ballerino professionista”? «Dopo aver visto, a 14 anni, danzare una grande artista come Sylvie Guillem, al fianco di Nureyev ne “Il Lago dei Cigni” alla Scala. In quel momento, ho capito che un giorno avrei voluto essere io in scena per quel balletto. Il colpo di grazia è stato osservare i salti, le piroette e le prodezze tecniche di diversi noti ballerini Il divertissement e il lato quasi ginnico della danza mi stregavano».

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Nelle immagini: nella pagina a lato, Alessio in Etudes (Foto Icare). Sotto, Alessio in L’arlesienne di Roland Petit (Foto di Alessio Buccafusca).

Vantaggi e svantaggi nel portare il nome Carbone, durante il periodo formativo e poi nelle scelte professionali? «Ero sempre considerato il figlio del maestro Carbone, il raccomandato per eccellenza e subivo spesso dicerie. Con il tempo però ho imparato a lasciar correre anche perché, per fortuna, in scena non si mente: se non si è bravi, poi non si va avanti». Sei cresciuto artisticamente alla Scala dove ti sei diplomato. Sei entrato subito in compagnia in cui potevi fare, probabilmente, una rapida carriera. Invece hai scelto di andare a Parigi, dove per uno straniero sarebbe stato più difficile prendere il volo. Un gesto improvviso di “ribellione” o una decisione ponderata? «La decisione è stata autonoma, anche se non facile. Mi sono presentato all’audizione dell’Opéra per dimostrare che potevo volare anche senza mio padre, tre volte direttore del corpo di ballo scaligero. Quando ho saputo di essere stato preso, sono partito subito senza esitazioni, nonostante i pareri contrastanti dei miei familiari. In Scala stavo già iniziando a ricoprire ruoli importanti. Scegliendo Parigi, sceglievo un teatro e un mondo che non conoscevo, una compagnia di ballo ancora più grande, celebre per il suo stile, dove le possibilità di carriera non sarebbero state altrettanto facili. Ma non ho avuto esitazioni e, alla fine, i consigli dei miei genitori sono stati utili».

Quali sono i momenti di maggiore difficoltà? «Gli infortuni sono il vero spauracchio di qualsiasi danzatore. Malgrado una vita sana e regolare, la prevenzione, un piccolo infortunio l’anno è inevitabile, fa parte del gioco. D’altra parte, quando si danza la sera Bayadère, la mattina Manon, passando dal classico al contemporaneo, è facile procurarsi uno stiramento o un problema alla schiena. Ma ogni volta è un periodo complicato da gestire perché significa mesi di stop obbligato, sempre con la paura di non ritornare come prima. Finché son cose piccole, ce la si può fare, altrimenti si può dire addio a qualsiasi avanzamento. L’incognita del corpo è molto sentita perché la nostra è una carriera che può restare di altissimo livello solo fino ai 38/39 anni». Com’è stata l’accoglienza all’interno del ballet de l’Opéra di Parigi? «All’inizio, i miei colleghi erano incuriositi e mi hanno accolto in modo affettuoso. Poi, quando hanno visto che volevo fare carriera, sono iniziate le gelosie perché i posti erano pochi in rapporto alle richieste. Capitavano cose surreali: gli stessi ballerini con cui si preparavano i balletti in scena, con cui a volte si usciva insieme la sera, diventavano all’improvviso nemici quando si entrava in competizione. A tal punto da non parlarsi neppure durante gli esami». In Scala gli avanzamenti avvengono solo su decisione della direzione. Puoi spiegare qual è invece il metodo utilizzato a Parigi? «A mio avviso è un metodo più meritocratico perché le decisioni della direzione possono anche essere opinabili. Una volta l’anno si tiene il concorso per “passare di ruolo” come si suol dire. Non ripetendosi più spesso, ci vuole fortuna, ossia essere nella miglior forma nel periodo stabilito per gli esami. Però questo sistema è vantaggioso perché consente di partecipare anche ai ballerini, che durante l’anno non hanno avuto ruoli da solista e che così possono mettersi in evidenza. L’esame consiste in due variazioni, una imposta e una a scelta libera, davanti a una giuria composta da tre membri della direzione, due direttori di compagnie esterne e cinque ballerini della compagnia. Un metodo interessante che mantiene alto il livello della compagnia. Solo la qualifica di étoile viene conferita dalla direzione artistica».

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La tv può essere utile in due casi: se si è molto giovani e si desidera farsi conoscere, oppure come completamento di una carriera come sta facendo Roberto Bolle che così promuove anche la danza EXPRESSION

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promuove anche la danza. Purtroppo spesso il problema è la dispersione del talento. Anche chi ha la fortuna di fare un’accademia, dopo il diploma è spesso lasciato a se stesso. Non c’è da stupirsi poi che, dopo due o tre anni di carriera professionale, molti ballerini decidano di fermarsi».

Nelle immagini: sopra, Alessio ritratto da Alessio Buccafusca. Sotto, il ballerino in Arepo, coregrafia di Béjart (Foto Icare).

C’è un ruolo o uno spettacolo che preferisci? «Reputo più importanti gli incontri con i grandi maestri della danza, da Jili Kirian a William Forsythe, da Pina Bausch a Mats Ek, che mi hanno colpito anche per la loro grande umanità. Riuscire a dare loro esattamente ciò che mi chiedevano di fare, riuscendo a mettere anche qualcosa di mio, è commovente. Mi ha dato molta emozione danzare nel ruolo di Romeo: riuscendo a essere perfetti dal punto di vista tecnico e interpretativo, si raggiunge quello che definisco un momento di sublimazione. La pressione sui ballerini qui è molto alta, perché il palcoscenico è importante e occorre dimostrare di essere sempre all’altezza». Il tuo sogno nel cassetto? «Danzare il Bolero di Maurice Béjart. Ma so che non sarà facile perché, dopo la sua morte, la gestione dei diritti non è facile. L’ho conosciuto e mi ha fatto danzare Arepo, variazione che mi ha consentito di diventare primo ballerino nel dicembre 2002. Un ruolo difficile, in cui ero vestito da donna, ne “Il mandarino meraviglioso”». La tv può essere una scorciatoia per i giovani di talento? «Il successo immediato offerto dai talent show nulla centra con la carriera in teatro. A mio avviso, la tv può essere utile in due casi: se si è molto giovani e si desidera aver una carta in più per essere scoperti e farsi conoscere, ma poi non bisogna fermarsi lì, oppure come completamento di una carriera come sta facendo Roberto Bolle che così

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Appurato che il solo talento non basta, cosa serve per poter essere un ballerino professionista? «Avere una precisa mentalità: il ballerino ha priorità diverse da quelle di qualsiasi altra persona. Deve rinunciare alla “bella vita”, non può bere, esagerare con il buon cibo, tirar tardi la sera o fare attività che possano favorire gli infortuni. Certo ci sono stati anche grossi talenti come Patrick Dupond dalla vita molto sregolata, ma poi hanno avuto grossi infortuni e la carriera è finita male. Rudolf Nureyev soleva ripetere che il giorno dopo uno spettacolo, si ritorna allievi. Questo per dire che non si smette mai di imparare ma anche che non si stacca mai dalla danza. Per esempio, mi alleno anche in estate in vacanza, con mia moglie Dorothée Gilbert, facendo un po’ di sbarra usando la testata del letto, per non arrugginirmi troppo. Ho ancora 3/5 stagioni da compiere ad alto livello, più forse ancora tre anni di “rendita” in compagnia: sarebbe un peccato sprecare tutto ora». Visto che il dna per la danza è straevidente, se un giorno avrai un figlio, vorresti che facesse il ballerino? «Di certo crescerà come me respirando la danza. Ma preferirei che facesse altro, se non avesse le giuste caratteristiche fisiche. Non si può intraprendere questa carriera al ribasso, ossia senza sognare un giorno di diventare étoile. Altrimenti il rischio è solo quello di rovinarvi il fisico e la vita. Ci sono ballerini del corpo di ballo che si sono diplomati per poi entrare subito in compagnia, ma non hanno fatto tanti avanzamenti e hanno avuto tanti infortuni, al punto da essere più dal fisioterapista che in scena. Questo non lo auguro a mio figlio». Cosa ti piace fare nel tempo libero? «Mettermi sul divano e leggere un buon libro. Dorothée e io amiamo anche viaggiare e ci concediamo una vacanza al mare ogni anno. Non potremmo fare altro per non ribellarci alle regole che questa arte impone. Fare trekking o le classiche passeggiate sfiancanti nelle grandi città è altamente sconsigliato per un ballerino. D’altronde siamo costretti a prenderci cura del nostro corpo anche quando siamo a casa, facendo impacchi all’argilla verde, bagni caldi e massaggi con elettrostimolatori». Si può dire dunque che la danza sia la tua vita… «Sì, e la mia vita è la danza. Non si è mai completamente liberi da quest’arte e non si può vivere a metà la carriera di ballerino».

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L ’ i n c h i e s t a

Qual è il futuro della danza? di Roberta Bezzi

L’opinione a confronto di otto autorevoli insegnanti, coreografi, ballerini di classico, modern jazz, contemporaneo e hip hop Riflessioni sul presente e spunti per guardare alle novità del domani

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a borsa va giù, lo spread si alza: questo è il bollettino giornaliero in tempi di crisi. E la danza dove va? Qual è il suo stato di salute? Quali cambiamenti ci si può aspettare nei prossimi anni? Un ritorno alle origini e alla tradizione o nuove sperimentazioni? “Expression” mette a confronto l’opinione di otto “addetti ai lavori”, fra insegnanti, coreografi e ballerini che toccano con mano le evoluzioni o involuzioni del settore. E fra problemi passati mai risolti e passi avanti, il futuro è un’incognita che – se affrontata nel modo giusto – può diventare una sfida per il miglioramento.

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Massimiliano Scardacchi

Paola Vismara

«L’apertura dei licei coreutici può essere una grande opportunità per avvicinare i ragazzi alla danza, restando nella propria città, senza dover per forza andare alla Scala di Milano o all’Accademia di Roma. L’unico tasto negativo è che sono poche le ore di studio di danza e sarebbe necessario integrarle con altre. Però il vantaggio, rispetto alle scuole di danza tradizionali, è che offrono – a chi possiede le giuste attitudini psicofisiche – la possibilità di affrontare al meglio non solo la carriera di ballerino, ma anche di fisioterapista, critico di danza, etc., grazie alla buona formazione culturale che spazia dalla storia della danza all’anatomia, etc. Per quanto riguarda la danza classica, la vera sfida è avvicinare il pubblico al teatro. Mi lascia ben pensare il fatto, per esempio, che sempre più adulti si avvicinino al classico, in particolare donne di 40-50 a cui sono rivolte lezioni speciali. La danza a livello amatoriale è per tutti, mentre non lo è ad alti livelli ovviamente. Sul fronte tecnico, dovremmo recuperare il metodo tradizionale italiano che tanto ha ispirato i ballerini cubani e argentini, simili a noi per fisicità. Da anni purtroppo lo abbiamo abbandonato a favore invece di quello russo. Alla base c’è una certa esterofilia: la tecnica Balanchiniana è tutta costruita sulla tecnica Cecchettiana bidimensionale, piuttosto che tridimensionale come quella russa. E invece bisognerebbe considerare la tradizione italiana come patrimonio culturale riconosciuto dall’Unesco, per far capire ai ragazzi che la danza è nata in Italia e che noi l’abbiamo portata in tutto il mondo».

«La danza c’è sempre stata e sempre ci sarà in varie forme. Malgrado in questi anni si sia assistito a una notevole evoluzione della danza, allo stato attuale non vedo danze particolarmente innovative. Sto osservando però una piacevole tendenza: l’aumento dei maschi che si dedicano a questa arte. La danza è stata sdoganata, non è più qualcosa per sole “femmine”. Ricordo che, quando ho iniziato, alla scuola della Scala c’erano i due terzi di ragazze, ora c’è una perfetta parità tra le classi femminili e maschili. Poi c’è un altro cambiamento sotto gli occhi di tutti: la danza si è avvicinata alla vita di tutti noi, è più presente e conosciuta anche dai non addetti ai lavori, grazie anche allo sviluppo della danza moderna e della street dance. Cosa c’è da aspettarsi per il futuro? Forse un ritorno alla tradizione. La danza classica può evolversi ma è pur sempre la base della nostra tradizione. Il contemporaneo si è evoluto in teatrodanza e danza di strada. Ogni stile potrà ulteriormente raffinarsi, anche se non mi aspetto bruschi cambiamenti. In questi anni, si è visto un po’ di tutto, per cui un domani resteranno solo la qualità, il talento e le emozioni vere. Sono finiti gli anni delle sperimentazioni, anche azzardate, degli anni Settanta, Ottanta e Novanta: ora è il momento di difendere al meglio il nostro comparto culturale».

(classico) La tecnica classica della tradizionale italiana non è seconda a nessuna

(classico) In aumento la presenza maschile nell’universo della danza

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Emanuela Tagliavia

(contemporaneo) Portare la danza fuori dai luoghi accademici

(classico e modern-jazz) Sindacati e agenti per proteggere i diritti dei danzatori

Kledi

Eugenio Buratti

«Questo non è un momento facile per fare previsioni rosee ma ho diverse speranze. La prima è che, in futuro, si punti su una formazione ancora più di qualità, scremando le scuole peggiori. La seconda è di lavorare su nuove idee per spettacoli e festival, in modo da far tornare il pubblico a teatro perché la danza – pur essendo di nicchia - dovrebbe coinvolgere tutti i giovani appassionati d’arte. Per far questo, è necessario fare di più per portare la danza fuori dai cosiddetti luoghi accademici e per farla diventare un importante strumento di comunicazione. Un esempio, potrebbe essere quello di far conoscere la danza nelle scuole medie e superiori: per vedere certi spettacoli, infatti, serve una formazione specifica. Certo non tutto ciò che si vede in giro è di facile comprensione e il livello di Pina Bausch è pressoché irraggiungibile, ma è importante offrire al pubblico un ampio ventaglio di proposte che non si limiti al solo balletto classico e alla danza contemporanea, ma includa anche il teatro-danza. Inutile dire che per compiere questo incredibile sforzo servirebbe un reale investimento nella cultura a livello nazionale».

«L’Italia ha una grande tradizione nella danza: il metodo di danza classica è di alta qualità ed esportato in tutto il mondo. Questo fa sì che, diversamente da quanto avviene negli Stati Uniti dove prevale la danza moderna e contemporanea, i ragazzi italiani si presentino ad audizioni e workshop con basi tecniche molto forti. L’augurio è che in futuro ci sia più spazio per coltivare i talenti, magari all’interno degli istituti coreutici, di cui c’è particolare necessità nel Sud Italia, per non costringere i ragazzi a emigrare. Un’altra operazione culturale importante sarebbe quella di abbassare i costi dei biglietti: in pochi possono permettersi di spendere 120/130 euro per andare a vedere uno spettacolo alla Scala. Viceversa la tv ha avuto il grande merito di fare conoscere la danza a tutti e ha favorito la nascita di ben 110 mila scuole di danza, come emerso da un sondaggio di qualche mese fa. Questo è un buon momento per la “quantità”, ma il livello è basso nel 90 per cento dei casi, perché chiunque abbia un po’ di soldi può aprire un centro. Per crescere serve un cambiamento di mentalità: un po’ più di meritocrazia, e meno raccomandazione, e un po’ più di solidarietà tra ballerini, e meno invidie e gelosie. È incredibile come nessun ballerino in Italia conosca i propri diritti, mentre negli Usa esistono persino i sindacati e non c’è danzatore che si muove senza un agente alle spalle. Quello potrebbe essere un esempio da imitare, altrimenti il rischio è di veder appassire il talento dei giovani non pagati adeguatamente o persino truffati. Gli italiani hanno una buona nomea all’estero nel settore e questo rischia di essere l’unico sbocco di una carriera troppo corta per indugiare».

«In questi anni c’è stata una significativa evoluzione della danza. Una parte del settore si sta commercializzando, grazie soprattutto al traino delle trasmissioni televisive che attirano molti giovani. Ma la danza, come espressione artistica, è nata nei teatri e non va dimenticato. Anche prima di “Amici di Maria De Filippi” esisteva una separazione fra danza televisiva e danza teatrale, ma non era mai accaduto che la danza teatrale fosse accostata a quella televisiva, perché i tempi non coincidono e completamente diversi sono i contesti. Una volta i giovani sognavano di entrare in una compagnia e di fare tournée in giro per il mondo, ora aspirano a fare tv e video musicali. Il lato positivo è stato però lo sviluppo della contaminazione che ha prodotto ricerca e nuovi accostamenti di stili, favorendo la crescita a livello internazionale della danza moderna. Purtroppo il livello qualitativo si è un po’ abbassato perché c’è chi vuole ottenere grandi risultati in fretta e senza sacrifici. Alla facilità di procurarsi informazioni sulla danza, grazie al web e ai nuovi strumenti informatici, fa da contraltare la difficoltà di trovar lavoro, soprattutto in Italia. Molti giovani affrontano la danza come un gioco, senza impegnarsi troppo. Ma come dargli torto se poi non riusciranno a entrare in una compagnia neppure dandosi da fare? L’unico consiglio è di andare all’estero, in attesa di tempi migliori».

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(modern/contemporaneo) Studiare, informarsi sul web e non scartare la carta dell’estero

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Mauro Mosconi

Kris

Paolo Aloise

«Guardando al prossimo futuro, spero che passi presto la moda per il contemporaneo che – in questo momento – sembra seguire quella di qualche anno fa per l’hip hop. Ovviamente c’è modo e modo di fare contemporaneo: nulla in contrario con ciò che è di qualità, ma tutti quelli che si stanno muovendo in questa direzione sembrano essersi scordati che la danza è anzitutto varietà. In giro c’è una gran massa di improvvisatori: non ci sono più allievi ma solo insegnanti. Dato che le offerte di lavoro scarseggiano, nessuno ha più voglia di studiare e sono in aumento i giovani di 18-20 anni che aprono scuole senza in realtà avere nulla da insegnare. Il risultato è una danza inespressiva, che manca di comunicazione e narrazione, fatta solo di espressività dinamica. Questa non è una tendenza solo italiana, ma internazionale. D’altra parte da sempre, gli americani propongono una danza carente sul lato interpretativo. Mi auguro quindi che, nei prossimi dieci anni, si ritorni alla tecnica, alla ricerca del movimento nella musicalità, perché la danza è nata con delle regole che vanno rispettate. La danza è di tutti ma non per tutti. È difficile e richiede sacrifici che pochi sono in grado di affrontare. Se si vuole dare un esempio ai giovanissimi di oggi occorre tornare alle origini della danza e non far credere loro che tutti possano fare qualsiasi cosa. Alle ragazze, poi, occorre insegnare a tirar fuori la loro femminilità che può essere un grande potenziale, a fronte di una genericità di ruoli che si predilige ora».

«L’hip hop è in continua evoluzione soprattutto all’estero dove c’è buon lavoro, a livello commerciale, per i ballerini in video e concerti. Marvin, che danza per Madonna, è uno dei nomi più noti. Rispetto a quanto accade oltre oceano, l’Italia resta fanalino di coda perché è più limitata sul versante musicale dove c’è un dominio pressoché assoluto della musica leggera. Per contro, la crescita tecnica dei giovani c’è stata: sono di più i giovani che si avvicinano all’hip hop, anche a 16-19 anni e non solo a 23-25, e più alta è la qualità. C’è da aspettarsi un ulteriore miglioramento in tal senso perché è migliorato il livello degli insegnanti. Purtroppo però, e qui arriva la nota dolente, l’insegnamento resta quasi l’unico possibile sbocco lavorativo per chi vuole guadagnare qualcosa nel settore. E per i docenti e coreografi che si avvicinano ai 45-46 anni può essere un problema, considerando che poi ci saranno i giovani che scalpitano per fare altrettanto. Cosa suggerisco ai giovani? Di osare di più perché, finché ci sarà chi è disposto a danzare per pochi soldi anche in contesti di prestigio, si rovinerà la professionalità di tutti».

«Dal punto di vista lavorativo, non vedo buone prospettive: già la danza soffriva di suoi problemi “cronici” e ora le cose sono esasperate dalla crisi economica. La speranza è che un giorno si arrivi a una maggiore regolamentazione del settore, altrimenti ci saranno sempre gruppi/compagnie che – svendendosi – poi mettono in difficoltà tutti. Ma è sotto il profilo musicale che potrebbero esserci maggiori cambiamenti in prospettiva futura perché è già in atto, negli Stati Uniti, una tendenza che sta sorprendo tutti gli addetti ai lavori: l’aumento della musica commerciale, un misto di house e dance, al posto della ritmica tipicamente hip hop. Questo fenomeno potrebbe portare a una evoluzione della danza, anche se ancora non è chiaro con quali modalità. Paradossalmente è una evoluzione che sembra quasi una involuzione, ma che di certo avrà conseguenza sulla tecnica. In questi anni si è assistito a un ritorno della cosiddetta “old school”, a base di popping e locking, per cui considerando che si procede a cicli, non è da escludersi un ritorno al new style più commerciale».

(modern-jazz) No all’improvvisazione, sì al ritorno alla tecnica e alle regole

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(hip hop) Appello ai giovani: osate di più, se sognate davvero di danzare

(hip hop) L’aumento della musica commerciale, che effetto avrà sulla tecnica?

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N o v i t à

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U RED

LO SHOW

BULL FLYING BACH

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na felice combinazione fra breakdance e musica classica. La febbre da street style contagia l’Italia nel tour mondiale di Red Bull Flying Bach. Uno show ibrido e coinvolgente che mixa le acrobazie dei campioni di breakdance alla musica classica di Bach. Il risultato? Da togliere il fiato. D’altra parte, è piuttosto insolito pensare di mettere delle sneakers ai piedi di Johann Sebastian Bach. Un azzardo creativo capace di far volteggiare i berlinesi Flaying Steps, quattro volte campioni del mondo di breakdance, sulle note di Bach, dando nuova energia al “Clavicembalo Ben Temperato”. Dopo aver incantato il pubblico con l’acclamata performance del 2011, quest’anno la febbre da ballo del Red Bull Flying Bach World Tour contagia anche l’Italia, il 3 ottobre a Firenze, il 6 e il 7 ottobre a Torino, in una delle tappe in 12 Paesi tra Medio Oriente, Asia ed Europa. Il direttore d’orchestra Christoph Hagel, combinando ogni nota su ogni passo dei breakdancer, ha dimostrato così come i virtuosismi barocchi del compositore possano scandire e persino ritmare le singole acrobazie. Il coreografo Vertan Bassil ha completato l’opera “new-classic” con la complicità di pianoforte, clavicembalo e beat elettronici. Non manca anche una presenza femminile, quella della danzatrice classica giapponese Kawaguchi. Il risultato è uno spettacolo di settanta minuti con il fiato sospeso.

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Roberto Bolle il Principe azzurro della danza EXPRESSION


«Al di là delle polemiche, l’Italia deve tornare a essere un faro, in ogni arte, perché questo è scritto da sempre nella nostra storia»

di Sara Zuccari

Direttore di www.giornaledelladanza.com

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senz’altro oggi il ballerino più conteso dai teatri e dai coreografi di tutto il mondo. Ha iniziato giovanissimo i suoi studi nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Il primo a notarlo fu il più grande danzatore della storia, Rudolf Nureyev, che gli affidò il ruolo di Tadzio nell’Opera Morte a Venezia. Roberto aveva solo 15 anni e un futuro da stella davanti a sé. Nel 1996 venne nominato primo ballerino da Elisabetta Terabust e fu un evento storico, poiché alla Scala non era mai successo che un danzatore ricevesse tale nomina a soli 21 anni e poi in seguito étoile. Riconosciuto da tempo come il principe della danza per la sua strabiliante tecnica e per la sua bellezza scenica, Roberto Bolle ricopre spesso il ruolo del principe, che gli calza a pennello. D’altra parte il suo fisico scultoreo incarna perfettamente l’ideale di bellezza classica e i suoi grandi occhi chiari, su un volto dai lineamenti estremamente delicati, esaltano questo suo aspetto da “principe azzurro”. Oggi è l’emblema della danza italiana nel mondo. Qual era il tuo sogno ricorrente da bambino? «La mia vita è più di quello che osavo sognare da bambino. Mai avrei immaginato di poter incantare migliaia di persone. La danza è stata una folgorazione e a sei anni ho chiesto ai miei genitori di andare a scuola di danza». Come definiresti il tuo percorso artistico dagli inizi sino a ora? «Un percorso fatto di sacrificio, totale dedizione, nessuna scorciatoia e tante soddisfazioni».

Nelle immagini: nella pagina a fianco, Roberto ritratto da Andrea Varani; in questa pagina Roberto ritratto da Bruce Weber.

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Com’è stato l’incontro con il grande Rudolf Nureyev? «Avevo 15 anni ed è stato un momento magico. Mi ha dato soprattutto dei consigli tecnici, correggendomi alla sbarra e in alcuni esercizi. In un certo senso, mi ha aggiustato l’impostazione di base. Ero molto giovane e ne avevo davvero un grande bisogno».

Il tuo messaggio artistico… cosa cerchi di trasmettere agli altri? «L’amore per la danza. La grande energia di questa arte di cui oggi è troppo spesso sottovalutata l’enorme capacità di attrarre e comunicare emozioni a un pubblico vastissimo e trasversale». Da italiano, come hai vissuto il fatto di essere un talento riconosciuto all’estero? «Con grande orgoglio, certamente è un onore. Al di là delle polemiche, l’Italia continua ad avere un ruolo centrale nell’arte e nella cultura mondiale. E questo, quasi a dispetto della trascuratezza con cui viene coltivata in patria. Serve maggiore cura del nostro patrimonio artistico e culturale, sostegno, sovvenzioni, aperture. Dobbiamo tornare a essere un faro, in ogni arte, perché questo è scritto da sempre nella nostra storia». Ci sono state persone o maestri, in particolare, che hanno segnato particolarmente la tua crescita artistica? «Molti. Citerei sicuramente Neumeier e Roland Petit – interpretare i suoi balletti è stato un altro momento di grande crescita artistica per me – ma anche Kylian e Forsythe che mi hanno dato una qualità di movimento che prima non avevo e che ha influito in maniera positiva su come ho affrontato il repertorio classico». Di recente hai lavorato in “Orpheus” di John Neumeier con l’Hamburg Ballet… «”Orpheus” è stato un balletto molto desiderato che ho ballato dopo due anni dal previsto debutto. È un onore che un coreografo della portata di John Neumeier, uno dei geni della coreografia e del balletto moderno e narrativo, abbia plasmato una creazione su di me. Un grande riconoscimento e un punto di arrivo per la mia carriera. Insieme abbiamo fatto un lavoro molto intenso e profondo sulla figura di Orfeo cercando di entrare e

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La tua è una carriera lunga e ricca di soddisfazioni… hai ancora un sogno nel cassetto da realizzare? «Non uno in particolare. La mia carriera mi ha regalato tantissime soddisfazioni, ma anche tante sorprese, soddisfazioni inattese, realizzazione di progetti che non avrei mai neanche immaginato. Quindi spero che la mia carriera mi stupisca ancora una volta».

delineare la personalità, la parte più profonda del personaggio. Un ruolo che è arrivato in un momento della mia carriera e del mio percorso umano adatto, perché è un personaggio che implica una maturità e uno spessore emotivo che sento di aver raggiunto». Com’è stato lavorare fianco a fianco con il maestro Neumeier? «Un’esperienza straordinaria. È un coreografo molto generoso. Tra di noi è scattato un feeling immediato e una grande empatia. Da quando ci siamo incontrati, nel 2007, il nostro rapporto umano e la stima personale sono cresciuti sempre di più. Il primo lavoro insieme è stato con la Dama delle Camelie che ho ballato con Alessandra Ferri alla Scala. John mi ha poi voluto interprete di questo balletto ad Amburgo, all’Opera di Parigi e al Metropolitan di New York. Quando mi ha comunicato che voleva modellare un ruolo su di me, ero entusiasta. Se già il lavoro con lui per la Dama delle Camelie aveva rappresentato un punto di crescita artistica per la mia carriera, con Orpheus ho raggiunto un livello superiore, un punto di svolta nel mio percorso artistico».

Roberto Bolle allo specchio: come si vede? «Per un ballerino lo specchio è uno strumento di lavoro quotidiano. È un confronto costante e indispensabile, a volte conflittuale che non ha implicazioni solo estetiche, ma serve per correggere difetti e perfezionare movimenti e posizioni». Il consiglio di Bolle ad un giovane che inizia ora la carriera della danza? «La carriera di un ballerino si costruisce negli anni, non esiste un modo per arrivare prima. Il problema oggi può essere la ricerca delle scorciatoie che i ragazzi vedono spesso nei reality o nei talent show. Invece quello del danzatore è un percorso professionale che si costruisce nel tempo e con infiniti sacrifici».

Nelle immagini: in questa pagina in senso orario, Roberto con Svetlana Zakharova al Teatro La Scala (foto di Rudy Amisano); Roberto in Onegin con Maria Eichwald al Teatro La Scala (foto di Brescia/Amisano); Roberto in Giselle nel ruolo di Albrecht, nella rivisitazione coreografica di Mats Ek al Teatro Verdi di Salerno (foto di Luciano Romano). Nella pagina a fianco un’altro momento di Onegin al Teatro La Scala (foto di Brescia/Amisano).

Il tuo rapporto con il pubblico? «È da sempre un elemento importante che negli ultimi anni è molto cambiato. Non si limita più al palco, ma grazie a internet prosegue con grande libertà e possibilità di confronto in modi impensabili fino a qualche anno fa e che mi interessano molto. Oggi è possibile parlare e seguire i fans via internet dai blog, siti e giornali online. Io uso molto anche Twitter. Lo trovo un modo inedito per rimanere a contatto con il pubblico, anche a sipario chiuso».

Concordi con chi ama ripetere: “dedichiamo la nostra vita alla danza, ma la danza stessa in fondo è vita, nel suo significato più profondo”… «Concordo, si potrebbe dire qualcosa di più giusto?». Qual è il traguardo più importante per un ballerino? «Riuscire a emozionare il pubblico sia con la perfezione dei movimenti sia con l’interpretazione di ruoli che porta gli spettatori a entrare in una storia, immedesimarsi in personaggi, vivere altre vite». Qual è la tua idea di teatro, nel senso più ampio del termine? «Riciclerei la definizione di prima e direi che il teatro “è vita nel suo significato più profondo”».

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PAROLE DI BOLLE

REALIZZATO IL SOGNO AMERICANO

bello / bravo / brutto

“Nella prossima stagione della Scala sarò Quasimodo, il gobbo di Notre Dame, nel balletto di Roland Petit. È una sfida personale: c’è chi mi accusa di fare troppa leva sul mio fisico per avere successo. Nel ruolo di uno molto brutto spero di fare tutti contenti

eredi (Tratto all’intervista di S. Trombetta su La Stampa del 05/07/12)

Chi vede dopo Bolle fra i danzatori italiani? Alla Scala sicuramente Claudio Coviello. Gli stanno dando delle possibilità: ha fatto di recente Giselle. È il talento più evidente che ho visto, è una gemma pura da coltivare (leggi l’intervista a Claudio Coviello a pag. 26)

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Un anno costellato di successi, da Milano a New York, con una tappa magica a Verona. A settembre, sarà possibile ammirare Roberto Bolle in “Onegin” con coreografie di John Cranko, a fianco dell’artista ospite Maria Eichwald. L’appuntamento è per il 7, 10, 12 e 15 al Teatro alla Scala di Milano. In attesa di nuovi successi, l’étoile è reduce da un importante traguardo: il successo del Gran Galà all’Arena di Verona, lo scorso 23 luglio. Una serata di danza interamente dedicata a lui, alla sua arte. Un sogno inseguito da tempo. Per due motivi. Anzitutto, perché all’Arena aveva danzato nelle opere “Aida” e “Gioconda”, ma mai nell’ambito di una intera serata dedicata al balletto. Poi, perché la danza non ritornava a Verona da ben 19 anni. C’è chi temeva infatti che uno spettacolo di danza non potesse riempire il teatro in ogni ordine di posto. Invece Bolle, che già aveva portato la danza in piazza Duomo a Milano e al Colosseo a Roma facendo registrare ogni volta il tutto esaurito, era sicuro

di farcela. «Ogni volta che sali su quel palco il cuore e il respiro ti si fermano dall’emozione», ama ripetere. Ma Bolle è anche uno dei pochi italiani che possono dire di aver realizzato il sogno americano, come Sofia Loren o Luciano Pavarotti. In giugno, durante un trionfale “Romeo e Giulietta”, la sua immagine campeggiava nel cuore di New York, a Times Square, dove risaltava a grandezza naturale tra le star immortalate dall’obiettivo di Bob Wilson, mentre in Madison Avenue spicca la pubblicità di Ferragamo e di Gap, di cui è testimonial. Cosa gli riserverà il futuro? Di certo tanti successi ancora. E magari il cinema. Dopo aver rinunciato alla proposta di Darren Aronofsky, di fare “Il cigno nero” al fianco di Natalie Portman, a causa dei mille impegni in teatro, potrebbe un domani decidere di accettare un ruolo interessante, anche un cameo, una partecipazione da guest star.

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i n t e r v i s t a

d o p p i a

STELLE NASCENTI ALLA SCALA di Roberta Bezzi

Claudio Coviello e Petra Conti raccontano le gioie e i dolori della vita da primi ballerini, fra sogni, speranze e tanti sacrifici

S

ono pronti a spiccare il volo sulla scena della danza internazionale, Claudio Coviello e Petra Conti, i giovanissimi primi ballerini del corpo di ballo del Teatro alla Scala. Claudio è di Potenza e ha solo 21 anni, mentre Petra è nata ad Agnani 24 anni fa. I due ventenni di punta del balletto milanese raccontano le gioie e i dolori della vita da ballerino, fra sogni, speranze e tanti sacrifici. Lei ha danzato le sfaccettature dello Smeraldo nei Jewels di Balanchine, i palpiti degli amori sfortunati di Giselle, Giulietta e Tatiana, il fulgore zarista di Raymonda. Lui, dopo aver resuscitato il mito Nijinsky nello «Spettro della Rosa», ha incarnato con morbida sensualità l’Eros nel passo a due di «Casanova». Entrambi avrebbero potuto volare all’estero per fare decollare le proprie carriere ma hanno preferito restare in Italia e giocarsi gli anni cruciali alla Scala. Filiforme ed elegante, occhi da cerbiatto, Petra danza lieve come una farfalla, aggraziata come una statuetta di Sèvres, piedi, mani, braccia in perfetta armonia fra loro. Quotazioni alta anche per Coviello, gambe e piedi di prodigiosa flessuosità.

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Nelle immagini: Nella pagina a fianco, in alto Petra nel ruolo di Giselle (foto di Brescia/Amisano); ritratto di Petra (foto di Marco Brescia). Sotto, Petra Conti e Claudio Coviello in diversi momenti di Giselle (foto di Brescia/ Amisano). In questa pagina, ritratto di Claudio (foto di Marco Brescia); Claudio nel ruolo di Albrecht (foto di Brescia/Amisano).

Quando e come è nata la tua passione per la danza? Claudio Coviello: «Ho iniziato a studiare danza a cinque anni, al rientro dalle vacanze estive in cui avevo iniziato a capire che mi piaceva la musica e il movimento attraverso i balli di gruppo in spiaggia».

Petra Conti: «Mia madre e mia sorella sono state ballerine, per cui si può dire che avevo già la danza nel sangue. Tutto è nato in modo molto naturale e graduale nel tempo. Sono stata fortunata perché, a undici anni, ho iniziato subito con una scuola professionale, all’Accademia Nazionale di Danza di Roma».

Qual è stato il momento più difficile durante gli anni di formazione? Claudio Coviello: «Senza dubbio il primo anno, quando mi sono trasferito a Roma per studiare danza a livello professionale. Non è stato facile il distacco dalla famiglia, dagli amici e dalla mia città».

Petra Conti: «Gli anni più duri non sono stati i primi, ma quelli successivi. Quando frequentavo il liceo classico, era davvero molto impegnativo seguire le lezioni di danza e al contempo andare a scuola. Sono cresciuta in fretta: vivevo lontana dalla mia famiglia, non avevo una vita privata, ero sempre chiusa in accademia. Dopo la maturità, si può dire che è iniziata la “pacchia”».

Chi ha creduto nel tuo talento e quando hai capito che la danza sarebbe diventata la tua professione? Claudio Coviello: «Non avrei mai pensato di studiare danza a livello professionale. È tutto merito dell’ex primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, Salvatore Capozzi, che mi notò venendo nella mia scuola privata di Potenza a coreografare i saggi. Disse ai miei genitori che dovevo assolutamente tentare l’audizione per la scuola dell’Opera di Roma».

Petra Conti: «Così come quando ho iniziato, anche il passaggio al professionismo è stato graduale. Devo ringraziare Margherita Parrilla e il maestro Zarko Prebil che mi ha seguita negli anni, dandomi la possibilità di andare a San Pietroburgo dove ho perfezionato la mia tecnica».

La tua personale definizione di danza. La danza è… Claudio Coviello: «La danza secondo me è una delle forme d’arte più complete in quanto racchiude la musica, il movimento e la recitazione, oltre a essere una disciplina a se stante. Per noi ballerini professionisti, la danza è un vero stile di vita, in quanto ci impone delle regole e delle abitudini da rispettare».

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Petra Conti: «Non riesco a dare una definizione precisa di ciò che è la danza per me. È una cosa che mi fa stare bene e mi aiuta a essere me stessa. Di natura sono molto introversa ma, appena si apre il sipario, riesco a superare le mie paure e a dare il meglio. Poi, dopo gli applausi e chiuso il sipario, riemerge la mia timidezza».

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Claudio, qual è il tuo ruolo dei sogni e quale lo spettacolo che invece porterai sempre nel cuore? «Da sempre, adoro “Romeo” nella versione di MacMillan. Lo spettacolo di cui invece mi sono letteralmente innamorato è “Onegin” in quanto è stato uno dei primi che ho fatto come ballerino del corpo di ballo del Teatro alla Scala». Cosa pensi della danza in tv, con le audizioni dei vari talent show prese d’assalto? «Per me, quella non è vera danza. Quella vera sta nei teatri: un vero ballerino ama ballare nei teatri più prestigiosi e non di certo in televisione. Di positivo c’è però da dire che - non essendo l’Italia un Paese capace di mettere in primo piano il balletto - gli italiani hanno imparato a conoscere più o meno le sfaccettature della danza attraverso questi talent show e molti più giovani si sono iscritti ai corsi di danza».

Petra, hai compiuto il percorso inverso dei ballerini che in genere emigrano. Dopo un periodo in Russia, ha deciso di rientrare in Italia. Come mai? Che differenze ravvisi tra l’Italia e la Russia nel mondo della danza? «In realtà, sono tornata dopo un ulteriore anno a Monaco di Baviera dove non mi sono trovata per niente bene: devo ringraziare Vassiliev che lo ha capito e mi ha lasciata andare. Un ritorno che mi ha portato fortuna. Il periodo in Russia è stato molto prolifico, in quanto ho avuto l’opportunità di danzare con i migliori ballerini. La differenza con l’Italia non sta tanto nella qualità dei ballerini ma del pubblico. Mentre da noi la danza evoca ancora qualcosa di troppo elitario, in Russia attira tutti, anche i più poveri. Credo che da noi manchi la volontà di farla conoscere di più al grande pubblico che è più interessato all’Opera». Al teatro alla Scala di Milano, nel 2009, il ruolo di Giselle ti ha “consacrata”. Cosa ricordi di quel momento? «La prima volta non si scorda mai: è stata una grande emozione. Giselle è il mio ruolo preferito da sempre, in quanto mi ha fatto prima entrare in Scala e poi conoscere al grande pubblico. È stata una esperienza molto stressante, dovevo sostituire la Zakharova, ma ne è valsa la pena».

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Nelle immagini: nella pagina a fianco, Claudio e Petra in Emeralds al Teatro La Scala (foto di Brescia/Amisano). In questa pagina dall’alto, Petra in Marguerite and Armand con Eris Nezha al Teatro alla Scala (foto di Brescia/Amisano); Claudio in Concerto DSCH al Teatro alla Scala (foto di Brescia/Amisano); Petra in Sogno di una notte di mezza estate con Eris Nezha al Bolshoi Theatre (foto Damir Yosupov): Claudio in Giselle al Teatro alla Scala (foto di Brescia/Amisano).

Come si svolge la tua giornata tipo? E, invece, cosa ti piace fare al di fuori della danza? Claudio Coviello: «Mi sveglio alle otto e mezza, puntualmente un’ora dopo il suono della sveglia. Arrivo in teatro, faccio lezione, le prove, finendo verso le 17.30. Spesso rimango a provare anche oltre l’orario di lavoro, poi vado in palestra e arrivo a casa distrutto per l’ora di cena. L’unica cosa che riesco a fare oltre alla danza è passare semplicemente del tempo con gli amici».

Petra Conti: «Le mie giornate sono impegnative. Mi sveglio alle 8 e vado subito a lezione e alle prove che durano fino alle 17.30. Non “stacco” mai dalla danza anche perché sono fidanzata con il primo ballerino Eris Nezha: lui ha più esperienza di mi da sempre ottimi suggerimenti per il lavoro in scena. La sera mangiamo qualcosa insieme e guardiamo la tv, ma ci capita spesso di parlare ancora di alcuni passaggi coreografici. Mi piace molto la recitazione su cui punto molto mentre danzo, dopo aver preso spunto dalle varie interpretazioni. Vorrei anche dedicarmi alla scrittura e alla lettura ma la stanchezza me lo impedisce spesso. Posso sembrare strana ma per ora la mia vita è concentrata sulla mia carriera, magari in futuro le cose cambieranno, così come le priorità».

Cosa consiglieresti ai giovanissimi che studiano con il sogno di diventare ballerini? Quali doti è necessario avere? Claudio Coviello: «Direi subito, a scanso di equivoci, che per diventare professionisti ci vuole costanza, impegno e tanta forza di volontà. Fare il ballerino richiede anzitutto doti fisiche, musicalità e una certa coordinazione: subito dopo queste, il requisito più importante è la tenacia».

Petra Conti: «Oltre alle necessarie doti psico-fisiche, bisogna avere tanta forza di volontà. Una forza che deve venire da dentro e non da altri, tipo i genitori. Il lavoro è stressante e procura anche molti dolori fisici, per cui se non si è molto convinti, si molla presto. Ci vuole una grande passione per questo mestiere».

Un sogno nel cassetto? Claudio Coviello: «Mi piacerebbe poter lavorare e fare esperienza fuori dall’Italia ma finché sto bene e riesco a lavorare, resto qui… poi si vedrà».

Petra Conti: «Mi piace molto viaggiare e vorrei aver l’opportunità di ballare nei teatri di tutto il mondo e confrontarmi con altri danzatori. Con Eris siamo già stati in tournée in Russia e Oman, ma è sempre così difficile riuscire a ricavarsi anche un paio di giorni per vedere meglio i posti…».

Progetti futuri? Claudio Coviello: «Non penso spesso al futuro, preferisco godermi il presente e quello che mi si presenta».

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Petra Conti: «Con la mente sono già a settembre quando ballerò in un ruolo molto bello in “Onegin”. Poi certamente mi aspetterà nuovamente “Raymonda” che, l’anno scorso, mi ha consentito di essere promossa solista in Scala».

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21 - 24 febbraio 2013 | Firenze, Fortezza da Basso

I LIKE DIF! D

Per essere sempre aggiornati sulle iniziative di Danzainfiera, segui l’evento su tutti i social e sul sito internet ufficiale: www.danzainfiera.it

Danzainfiera 2013: un’edizione dedicata alla “Dif Generation” a 8 anni c’è un luogo dove ogni ballerino vorrebbe essere; l’unico posto al mondo dove per quattro giorni si respira danza a 360° senza stancarsi mai; un luogo dove chi ama la danza può conoscere tanti appassionati come lui e fare lezione insieme al suo beniamino di sempre; dove si può vedere e farsi vedere, dove emozionarsi ed emozionare, un luogo che è anche l’occasione per fare della danza il proprio lavoro o per aggiungere un altro tassello alle proprie esperienze. Chi pratica danza può trovare tutto ciò di cui ha bisogno, grazie a centinaia di stand di espositori nazionali e internazionali. Da 8 anni quel luogo si trova in Italia, a Firenze, e qui, ogni anno, si rinnova una magia che non stanca mai, anzi, si rinnova sempre.

Dopo un’ultima edizione che ne ha confermato la qualità e l’importanza, Danzainfiera si prepara alla sua ottava edizione pensando a coloro che l’hanno resa la più grande manifestazione del settore a livello internazionale. É così che è nata l’idea di creare una campagna che ruotasse attorno a chi “vive la danza” ogni giorno e che da anni segue questa manifestazione e ne condivide lo spirito. Danzainfiera sin dalla prima edizione, infatti, ha ospitato eventi, gare, concorsi e lezioni di tutti i generi e stili, mettendo a disposizione delle principali aziende del settore e degli addetti ai lavori una vetrina importantissima per la promozione della loro attività e dei propri prodotti.

I like Dif! La campagna pubblicitaria della prossima edizione, dunque, sarà dedicata alla “dif generation”. Attraverso l’iniziativa “I like dif” si cercheranno i volti di chi in questi anni ha fatto crescere Danzainfiera tramite la cliccatissima pagina facebook dell’evento, giunta a quasi 40.000 “Mi piace”. I protagonisti delle migliori foto, oltre ad entrare a far parte dell’immagine della nuova campagna accanto ai grandi nomi della danza, avranno l’opportunità di vivere 4 giorni da protagonisti nell’edizione 2013. Dif On Tour! 4 giorni di danza, però, sembravano pochi, così Danzainfiera ha scelto di muoversi un po’ per incontrare tutti gli appassionati di ogni parte del mondo. Ad esempio, sta stringendo una forte collaborazione con il festival canadese “Danse Encore” attraverso uno scambio di delegazioni che ha dato il via a una serie di progetti internazionali. Ma, anche restando più vicino, DiF On Tour è presente con alcuni appuntamenti in tutta Italia, per portare in giro lo spirito di Danzainfiera e promuovere la danza, dando spazio a scuole, ballerini e coppie con una serie di eventi e spettacoli sempre diversi ed entusiasmanti. Anche per l’edizione 2013 (dal 21 al 24 febbraio), comunque, non mancheranno le sorprese, con nuovi eventi e nuove iniziative oltre a tanti ospiti della danza internazionale.

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IDA INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION | PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2012//22013

È la scuola creata per la formazione e l’approfondimento di argomenti a vantaggio di chi opera nel settore della danza. L’elenco e la descrizione di stage, seminari, corsi, workshop e convegni organizzati dall’I.D.A., trovano spazio in questa rubrica per consentire una più facile programmazione di un percorso di specializzazione attraverso gli appuntamenti proposti. Tutti i titoli e diplomi rilasciati sono riconosciuti dall’International Dance Association, organismo che promuove e diffonde la danza, e da M.S.P., ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto dal C.O.N.I. e dal Ministero dell’Interno.

Segreteria Didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa, 2 RAVENNA tel 0544.34124 info@idadance.com

DANCE ACADEMY

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modern jazz contemporaneo hip hop pilates SEMINARI convegni stage SCUOLE

I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con M.S.P. ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto dal Ministero dell’Interno

CENTRO STUDI LA TORRE

organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 168/2009 Ente Accreditato alla formazione - azienda certificata iso 9001-2008


modern jazz CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE di modern jazZ Titolo rilasciato: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI MODERN JAZZ QUALIFICA 1° LIVELLO SEDE: RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa, 2 DATE: 20/21 Ottobre 10/11 Novembre 15/16 Dicembre 19/20 Gennaio 9/10 Febbraio 9/10 Marzo 23/24 Marzo 13/14 Aprile 27/28 Aprile 18/19 Maggio __________ SEDE: ROMA da definire DATE: 10/11 Novembre 2012 01/02 Dicembre 2012 12/13 Gennaio 2013 02/03 Febbraio 2013 02/03 Marzo 2013 16/17 Marzo 2013 06/07 Aprile 2013 20/21 Aprile 2013 11/12 Maggio 2013 25/26 Maggio 2013 __________ SEDE: MILANO Andrew’s Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 DATE: 13/14 Ottobre 2012 17/18 Novembre 2012 15/16 Dicembre 2012 12/13 Gennaio 2013 16/17 Febbraio 2013 09/10 Marzo 2013 23/24 Marzo 2013 13/14 Aprile 2013 27/28 Aprile 2013 26/27 Maggio 2013 Quota 1.250 euro

Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49.

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Il corso di modern jazz si rivolge a tutti coloro che desiderano arricchire il proprio bagaglio tecnico, attraverso un percorso didattico sia teorico che pratico. È possibile iscriversi alla scuola con il fine di qualificarsi come insegnante, ma anche per migliorare le proprie conoscenze in questo stile di danza. Questo corso è il punto di inizio per coloro che vogliono dedicarsi all’insegnamento. È possibile approfondire ogni tappa evolutiva dell’allievo e ogni argomento grazie ai seminari e ai corsi di specializzazione. INSEGNANTI (Per motivi organizzativi il corpo docente può subire variazioni e sarà definito in base alla disponibilità degli stessi): Steve La Chance - Ballerino e coreografo di fama internazionale. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive. Claudia Bosco - Ballerina professionista di modern jazz, scoperta da Vittoria Ottolenghi nel 1994, vincitrice del concorso “Città di Rieti”. Ha maturato esperienza al Balletto di Roma e al fianco di celebri artisti. Insegnante presso la IDA Ballet Academy. CARLA RIZZU - Vincitrice del concorso coreografico Danz’È Città di Rovereto Festival Oriente Occidente edizione 2009. Docente di modern e floorwork all’IDA Ballet Academy. Roberta Broglia - Diplomata allo SPID di Milano, si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. Rita Valbonesi - Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. Emanuela Tagliavia - Formatasi come danzatrice classica e contemporanea tra Milano e Parigi. È docente di danza contemporanea presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. ROSITA DI FIRMA - Insegnante dalla formazione poliedrica, si diploma nel 2003 alla Dance Professional School presso l’IDA. Nel 2009 consegue il diploma insegnante presso l’Accademia del Teatro alla Scala. SERENA RACITI - Laureata in Scienze delle attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti e la lode. Nel 2009 si diploma all’IDA Ballet Academy. È insegnante di danza e responsabile dei corsi in numerose scuole. OBIETTIVO DEL CORSO Il corso intende fornire agli iscritti le nozioni fondamentali per l’insegnamento del modern jazz dall’età evolutiva ad un livello principianti/intermedio.

PROGRAMMA TEORICO • Anatomia dell’apparato locomotore: analisi teorica e biomeccanica applicata alla danza. • Prevenzione e traumatologia: analisi di patologie e traumi più comuni nella danza. • Fisiologia: metabolismi energetici, contrazione muscolare, apparato cardiorespiratorio. • Sistema nervoso centrale e periferico. • Storia della danza moderna: analisi delle tecniche e degli stili coreografici che hanno caratterizzato la danza moderna. • Teoria musicale: teoria musicale e mappatura musicale. • Pedagogia: sviluppo motorio dell’età evolutiva, didattica dell’insegnamento, struttura della lezione. PROGRAMMA PRATICO • Postura: analisi della corretta postura nella danza. • Terminologia: analisi degli elementi tecnici fondamentali, studio della tecnica di esecuzione corretta. • Lezione: analisi della struttura della lezione, esempi pratici di lezioni di livello differente associati alle fasi evolutive. • Riscaldamento: analisi tecnica delle varie fasi del riscaldamento nelle fasi evolutive. • Tecnica: analisi della parte tecnica della lezione, diagonali e centro. • Coreografia: analisi della costruzione coreografica finalizzata all’insegnamento. Laboratorio coreografico di contemporaneo. Laboratorio di florwork con cenni di tecnica relase. Trofismo e particolarità: lezioni teorico pratiche di sbarra a terra finalizzate alla mobilità a al trofismo muscolare. Selezione Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@ idadance.com. RILASCIO TITOLO Il Diploma di insegnante di modern jazz di 1° livello si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico. Credito Formativo: 20

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modern jazz CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE di modern jazz 2° livello Titolo rilasciato: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI MODERN JAZZ QUALIFICA 2° LIVELLO / MAESTRO SEDi E DATE i seminari si svolgono in tutta Italia *Per informazioni dettagliate sulla nuova programmazione 2012/2013 consultare le pagg. 35, 36 e 37 oppure www.idadance.com QuotE Seminari di 1 giornata: 120 euro l’uno Seminari di 2 giornate: 190 euro l’uno

Temi dei seminari: propedeutica e lavoro con i bambini, sbarra a terra, medicina della danza e postura e in generale tematiche che interessano insegnante e scuola di danza.

foto di Marco Vacchi

MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49.

Una nuova opportunità formativa per i docenti diplomati di 1° livello che desiderano perfezionarsi dal punto di vista professionale. Seguendo un percorso di frequentazione di 6 seminari, a scelta fra quelli proposti dall’IDA* durante l’anno, e inviando richiesta del diploma alla segreteria, è possibile conseguire il diploma di 2° livello.

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN modern E FLOORWORK Titolo rilasciato: DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE IN MODERN E/O FLOORWORK

DATE 6 Ottobre - Claudia Bosco 7 Ottobre - Carla Rizzu 10 Novembre - Claudia Bosco 11 Novembre - Carla Rizzu 15 Dicembre - Claudia Bosco 16 Dicembre - Carla Rizzu QuotE 1 corso a scelta: 260 euro 2 corsi: 490 euro NOTE: Per partecipare al corso è necessario essere in regola con l’affiliazione come socio insegnate 2012/2013 MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49. Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com

I diplomati in modern jazz della Dance Professional School possono approfondire lo studio del modern con Claudia Bosco, e del floorwork con Carla Rizzu. Un vero e proprio corso di specializzazione in tre o sei giornate, in cui sperimentare e analizzare entrambe le tecniche o sola una delle due. Ogni corso si specializzazione si tiene in tre giornate nell’arco di tre weekend: 1° weekend Sabato: Modern con Claudia Bosco Domenica: Floorwork con Carla Rizzu 2° weekend Sabato: Modern con Claudia Bosco Domenica: Floorwork con Carla Rizzu 3° weekend Sabato: Modern con Claudia Bosco Domenica: Floorwork con Carla Rizzu foto di Marco Vacchi

SEDE RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa, 2

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CONTEMPORANEO CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN DANZA CONTEMPORANEA Titolo rilasciato: ATTESTATO

SEDE: RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa, 2

DIREZIONE ARTISTICA EMANUELA TAGLIAVIA 4 weekend di formazione dedicati a danzatori e insegnanti per conoscere e approfondire argomenti tecnici e teorici della danza contemporanea. La danza contemporanea è lo stile che più di tutti, in questi anni, è stato protagonista di evoluzioni e contaminazioni, trovando il riscontro di molti appassionati e professionisti dell’universo coreutico. Contemporaneamente propone, in quattro fine settimana, incontri di approfondimento tecnico e teorico studiati in particolare per danzatori e insegnanti che mirano ad aumentare il loro livello di professionalità. Ogni seminario è tenuto da danzatori, docenti e coreografi di grande prestigio in grado di offrire i giusti stimoli e consigli. Per la prima volta, sede del corso è il Centro Studi “La Torre” di Ravenna.

DATE: 27/28 Ottobre 2012 17/18 Novembre 2012 19/20 Gennaio 2013 9/10 Febbraio 2013 Quota 390 euro

INSEGNANTi

Note: La quota comprende i quattro incontri. Per motivi organizzativi non è possibile l’iscrizione a singoli incontri.

STRUTTURA E GRAMMATICA PER CORPO E MUSICA Emanuela Tagliavia www.emanuelatagliavia.com Massimo Ciarella

Per partecipare è necessaria l’affiliazione all’IDA come socio effettivo (10 euro). Sconto 20% per soci Insegnanti (in regola col tesseramento per l’anno 2012/2013)

CUNNINGHAM E L’UMANO NEGATO Davide Montagna

MUSICA E STRUTTURA COREOGRAFICA DEL ‘900 Giampaolo Testoni www.giampaolotestoni.com

CONTACT IMPROVISATION Mattia Agatiello - www.fattoriavittadini.it

FLOORWORK E RELEASE Carla Rizzu

IL CORPO COME UN MOUSE Ariella Vidach - www.aiep.org

Laboratorio Coreografico su Narciso Michele Merola - www.michelemerola.it

Foto di Pierluigi Abbondanza

MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49.

L’UNIVERSO CREATIVO DI MATS EK Pompea Santoro www.pompeasantoro.com

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SEMINARI SEMINARI DI DANZA Titolo rilasciato: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

SBARRA A TERRA

INSEGNANTI

Percepire, lavorare, rinforzare

ROBERTA BROGLIA - Diplomata allo SPID di Milano, si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. È docente della Dance Professional School dell’IDA. ALEX D’ORSAY - Insegna sbarra a terra alla Scuola di Ballo del Teatro La Scala. LUANA POGGINI - Ortopedico e Fisiatra, Docente di Anatomia e Fisiologia del Movimento presso l’Accademia Nazionale di Danza, Roma RITA VALBONESI - Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. ELENA VITI - Insegnante di propedeutica presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. MODALITà D’ISCRIZIONE Leggere il regolamento a pag. 48, compilare la cedola a pag. 49.

EDUCARE ALLA DANZA La danza per bambini

24/25 Ottobre - ROMA Sede da definire DOCENTE: ROBERTA BROGLIA SINTESI DEL PROGRAMMA Studio dello sviluppo psico-motorio emotivo per le lezioni di danza per l’età prescolare con esempi pratici di gioco educativo. Attraverso una forma pedagogica si accompagna il bambino alla scoperta di suoni e ritmi, dello spazio circostante e del proprio corpo. • Svilippo psicomotorio nell’età prescolare • Obiettivi psicopedagogici del gioco della danza • Esempi teorico – pratici di lezione CREDITI FORMATIVI: 4 QUOTA D’ISCRIZIONE: 190 euro

POSTURAL DANZANDO 6 Ottobre - RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DOCENTE: RITA VALBONESI SINTESI DEL PROGRAMMA Il seminario è rivolto a chi desidera perfezionarsi nel lavoro con i bambini tramite esercizi finalizzati all’allineamento. Il programma propone combinazioni di passi di danza, tecniche posturali e musica. L’obiettivo è il miglioramento della postura della schiena e dell’appoggio dei piedi dei bambini attraverso l’armonia della danza. CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro

Danzare conTATTO LA LEZIONE DI MODERN JAZZ PER I BAMBINI 15/16 Dicembre - MILANO Andrew’s Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 DOCENTE: ROBERTA BROGLIA SINTESI DEL PROGRAMMA Articolato in un week end di studio teorico pratico, il seminario prevede lo sviluppo di un programma d’insegnamento per bambini del primo ciclo di scuola elementare che si avvicinano alla danza moderna • Studio delle mappe e delle abilità motorie. • Studio della didattica. • Studio della tecnica. • Esempi pratici di lezione. CREDITI FORMATIVI: 4 QUOTA D’ISCRIZIONE: 190 euro

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7 Ottobre - RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DOCENTE: RITA VALBONESI SINTESI DEL PROGRAMMA Laboratorio teorico pratico affinché l’anatomia diventi una attività di conoscenza sul corpo in modo tale che i danzatori riescano ad integrare lo studio della tecnica (classica, modern e contemporanea) con lo studio del corpo. Questo conTATTO andrà ad integrare varie tecniche di bodywork, utilizzando il pavimento, il corpo di uno o più danzatori o la stazione eretta. Atteggiamenti nei confronti del corpo; propriocezione e consapevolezza sensoriale; i tre pesi del corpo e allineamento posturale e ricerca nella tecnica della danza; il tatto e la danza; emozioni; suono e movimento

17 Novembre - MILANO Andrew’s Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 24 Novembre - ROMA Sede da definire DOCENTE: ALEX D’ORSAY SINTESI DEL PROGRAMMA Lavoro di allungamento della colonna vertebrale, Ricerca dell’ en dehors con allungamento dei muscoli adduttori delle gambe, Rinforzo attivo degli addominali, Ricerca dell’asse del corpo ed equilibrio su di esso, Lavoro in allungamento attivo sui quadricipiti, Respirazioni corrette abbinate a ciascun esercizio, Lavori per la tenuta scheletrico - muscolare del bacino, Analisi degli esercizi svolti, evidenziandone le finalità CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “Aggiornamento di sbarra a terra” la quota totale è di 210 euro.

AGGIORNAMENTO DI SBARRA A TERRA Esercizi di secondo livello 18 Novembre - MILANO Andrew’s Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 25 Novembre - ROMA Sede da definire DOCENTE: ALEX D’ORSAY SINTESI DEL PROGRAMMA Rivolta a coloro che hanno già qualche nozione sulla sbarra a terra, questo seminario propone esercizi di 2° livello: lavori con 1 a 2 gambe alla 2a, i coupés, i frappés, i rond de jambes, i fouettés, i developpés ed enveloppes, i passaggi con due chaines. Si prosegue poi con il lavoro sulla colonna vertebrale e sulla muscolatura dorso – addominale, con specifiche legazioni. CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “Sbarra a terra” la quota totale è di 210 euro.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro dance academy ---- 35


SEMINARI PROPEDEUTICA DELLA DANZA E PATOLOGIE DEI BAMBINI: I VANTAGGI DI UNO STUDIO MIRATO

IL PIEDE NELLA DANZA: COME MIGLIORARE L’APPOGGIO E IL COLLO DEL PIEDE

COME MIGLIORARE L’IMPOSTAZIONE DELLE BRACCIA. IL CINGOLO SCAPOLARE E GLI ARTI SUPERIORI

17 Marzo - ROMA Sede da definire

14 Ottobre - RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2

13 Ottobre - RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2

DOCENTE: LUANA POGGINI

3 Febbraio - MILANO Scuola di Danza del Teatro Oscar, Via Lattanzio 60/b Centro Affiliato IDA

2 Febbraio - MILANO Scuola di Danza del Teatro Oscar, Via Lattanzio 60/b Centro Affiliato IDA

DOCENTE: LUANA POGGINI

DOCENTE: LUANA POGGINI

SINTESI DEL PROGRAMMA Anatomia e fisiologia della caviglia e del piede in rapporto alla Tecnica della Danza, sia classica che contemporanea, per poter ottenere la migliore funzionalità sia in appoggio che con l’arto libero. Il seminario ha come obiettivo il miglioramento delle conoscenze dell’anatomia e della fisiologia della caviglia e del piede; sviluppo della “consapevolezza” della posizione del piede in appoggio; il lavoro del piede in rapporto al tipo di calzatura; integrazione del lavoro del piede in rapporto all’impostazione degli arti inferiori. Esso è indirizzato ad Insegnanti di Danza, Istruttori di Tecniche di Supporto, Studenti interessati ad intraprendere un percorso metodologico per l’insegnamento della Danza. • Teoria: analisi dei principi fondamentali di Anatomia, Biomeccanica e Chinesiologia applicata alla Danza riguardanti la caviglia ed il piede. • Pratica: ricerca del corretto appoggio del piede nelle diverse posizioni (a terra, mezza punta, punta) e nelle diverse tecniche attraverso la sperimentazione e la revisione critica dei più frequenti difetti di impostazione osservati nelle classi di danza, sia classica che contemporanea; sperimentazione di esercizi volti al miglioramento della consapevolezza degli appoggi e del lavoro del piede fuori carico.

SINTESI DEL PROGRAMMA Osservazione ed analisi dell’anatomia e della fisiologia del cingolo scapolare e degli arti superiori in rapporto alla Tecnica della Danza, sia classica che contemporanea, per poter ottenere la migliore funzionalità ed eleganza delle braccia e del tronco. Il seminario ha come obiettivo il miglioramento delle conoscenze dell’anatomia e della fisiologia del cingolo scapolare, della spalla e del gomito; sviluppo della “consapevolezza” della posizione degli arti superiori nello spazio in funzione della posizione del resto del corpo; integrazione del lavoro del cingolo scapolare e delle “braccia” con la respirazione ed i movimenti della colonna vertebrale. Il lavoro è indirizzato ad Insegnanti di Danza, Istruttori di Tecniche di Supporto, Studenti interessati ad intraprendere un percorso metodologico per l’insegnamento della Danza. • Teoria: analisi dei principi fondamentali di Anatomia, Biomeccanica e Chinesiologia applicata alla Danza riguardanti il cingolo scapolare, la spalla ed il gomito. • Pratica: ricerca del corretto uso delle braccia attraverso la sperimentazione e la revisione critica dei più frequenti difetti di impostazione degli arti superiori nella danza classica e contemporanea; proposta di esercizi per migliorare il controllo, la forza e la coordinazione.

SINTESI DEL PROGRAMMA Osservazione posturale, analisi del movimento e sperimentazione di specifici interventi che l’Insegnante di Danza potrebbe applicare, durante la lezione di Propedeutica della Danza, in rapporto alle principali patologie dell’apparato muscolo-scheletrico nei bambini in età scolare, con l’obiettivo di favorire un riallineamento posturale e lo sviluppo di un’adeguata propriocezione. Partendo dai principi della Fisiologia del Movimento Umano, riconoscere le cause delle più frequenti problematiche posturali nei bambini quali, ad esempio, i disallineamenti delle ginocchia, l’accentuazione delle curve della colonna vertebrale, l’errato appoggio del piede al suolo, ecc.; sviluppare delle strategie di lavoro pratico comune, grazie al supporto delle Ginnastiche Dolci; imparare a riconoscere come e quando chiedere aiuto ad un medico; individuare i mezzi attraverso i quali la Propedeutica della Danza può aiutare a prevenire la comparsa delle suddette patologie. Il Seminario è indirizzato ad Insegnanti di Danza, Istruttori di Tecniche di Supporto, Studenti interessati ad intraprendere un percorso metodologico per l’insegnamento della Danza. • Teoria: peculiarità dell’apparato muscoloscheletrico nei bambini; principali difetti di allineamento degli arti inferiori (ginocchio varo e valgo, piattismo del piede, ecc.); allineamento normale e principali disallineamenti della colonna vertebrale (ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare, atteggiamenti scoliotici, ecc.). • Pratica: osservazione posturale; tecniche di misurazione dei disallineamenti; studio delle principali sinergie muscolari utilizzabili nell’ambito della lezione di Propedeutica della Danza per familiarizzare i bambini con i concetti di allineamento della colonna vertebrale lungo l’asse verticale, controllo dinamico del “centro” del corpo con particolare riguardo alla corretta mobilizzazione del tronco e degli arti, allineamento degli arti inferiori in posizione parallela.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “Come migliorare l’impostazione delle braccia” la quota totale è di 210 euro.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “Il piede nella danza” la quota totale è di 210 euro.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro

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SEMINARI EN DEHORS FISIOLOGICO: COME MIGLIORARE LA ROTAZIONE

L’IMPOSTAZIONE DEL TRONCO: DALLA FISIOLOGIA ALLA PRATICA

18 Novembre - ROMA Sede da definire

17 Novembre - ROMA Sede da definire

DOCENTE: LUANA POGGINI

DOCENTE: LUANA POGGINI

SINTESI DEL PROGRAMMA Osservazione ed analisi del movimento di en dehors nello studio della Danza Classica, partendo dall’analisi anatomofisiologica delle strutture interessate per arrivare alla sperimentazione pratica di semplici esercizi che possono favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali di ogni studente. Il workshop è indirizzato ad Insegnanti di Danza, Istruttori di Tecniche di Supporto, Studenti interessati ad intraprendere un percorso metodologico per l’insegnamento della Danza Attraverso lo studio della Fisiologia del Movimento Umano, arrivare ad una corretta percezione e visualizzazione delle strutture anatomiche coinvolte nel movimento di en dehors. • Teoria: analisi dei principi fondamentali di anatomia e fisiologia dell’en dehors; allineamento degli arti inferiori in posizione parallela e in endehors in rapporto alle diverse tipologie fisiche; analisi dei più frequenti fattori che possono limitare l’en dehors sia nei bambini che negli adulti. • Pratica: laborio pratico delle più semplici tecniche di misurazione dell’en dehors; percezione del proprio en dehors fisiologico sia a terra che in stazione eretta; rapporti tra en dehors, postura del bacino, impostazione delle ginocchia e appoggio del piede al suolo con l’obiettivo di limitare al massimo l’uso della rotazione esterna forzata nelle classi di danza.

SINTESI DEL PROGRAMMA Laboratorio teorico alternato a sessioni di osservazione ed analisi dei principi fondamentali dell’impostazione nella Tecnica della Danza, sia classica che contemporanea, per poter ottenere la migliore postura del tronco nel rispetto delle carattestiche individuali sfruttando le proprietà statiche e dinamiche della colonna vertebrale. Il workshop è indirizzato ad Insegnanti di Danza, Istruttori di Tecniche di Supporto, Studenti interessati ad intraprendere un percorso metodologico per l’insegnamento della Danza. • Teoria: analisi dei principi fondamentali di impostazione del tronco, della respirazione e della mobilità della colonna vertebrale in base ai più recenti studi di Anatomia, Biomeccanica e Chinesiologia applicata alla Danza. • Pratica: ricerca della corretta postura del tronco attraverso la sperimentazione e la revisione critica dei più frequenti difetti di impostazione del tronco osservati nelle classi di danza, sia classica che contemporanea; analisi pratica dell’applicazione dei principi di stabilizzazione e mobilizzazione metamerica della colonna vertebrale nei diversi piani dello spazio.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “L’impostazione del tronco” la quota totale è di 210 euro.

CREDITI FORMATIVI: 2 QUOTA D’ISCRIZIONE: 120 euro NOTA! Partecipando anche al seminario “En Dehors Fisiologico” la quota totale è di 210 euro.

PROPEDEUTICA Teoria, tecnica e programmi specialistici 6/7 Ottobre - MILANO Andrew’s Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 DOCENTE: ELENA VITI SINTESI DEL PROGRAMMA Le lezioni hanno lo scopo di fornire conoscenze teoriche e strumenti tecnici che consentono l’apprendimento dei programmi. Il lavoro, per le sue finalità di risveglio dell’intenzionalità espressiva e di approfondimento della consapevolezza corporea, si presta per l’inserimento in scuole e corsi di danza. •Obiettivi e costruzione della lezione •Contestualizzazione del corso •Pianificazione didattica

DANZE POPOLARI E STORICHE PER LA PROPEDEUTICA E I PRIMI ANNI DI STUDIO DELLA TECNICA ACCADEMICA Seminario di specializzazione per insegnanti 24/25 Novembre - RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DOCENTE: ELENA VITI SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso propone danze tratte dal patrimonio coreutico popolare nazionale e internazionale e danze storiche utili per l’ampliamento e il completamento delle lezioni di danza, inoltre una nuova scelta di danze elaborate dai balli da sala del XIX secolo: valzer, polka, mazurka, polonaise. La scelta è stata studiata per fornire un materiale pratico indicato per bambini di età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dai corsi di Propedeutica alle prime fasi dello studio della Tecnica, dalla scuola di Danza alla scuola Materna ed Elementare. Il corso prevede: studio pratico, analisi dei contenuti morfologici, ritmici e motori, collegamenti con le fasi e gli argomenti della lezione di propedeutica e di tecnica, modalità di inserimento nella lezione. Verranno fornite a tutti i partecipanti le basi musicali per l’esecuzione e la riproposta delle danze nelle proprie lezioni. CREDITI FORMATIVI: 4 QUOTA D’ISCRIZIONE: 190 euro

DALLA PROPEDEUTICA ALLA TECNICA Specifico per bambini nell’ultima fase della propedeutica 10/11 Novembre - MILANO Andrew’s Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 DOCENTE: ELENA VITI SINTESI DEL PROGRAMMA Esercizi, studi, proposte che possono contribuire a fornire la migliore preparazione per l’introduzione allo studio della tecnica accademica. È proposta un’approfondita analisi del programma dell’Accademia Nazionale di Danza. • Spiegazione ed esecuzione di esercizi e sequenze relative al lavoro a terra e in piedi • Studio di andature, passi e salti. • Approccio e impostazioni della rotazione del ports de bras • Approfondimento sullo studio del campo visivo e uditivo • Costruzione della lezione con esempi di riferimento CREDITI FORMATIVI: 4 QUOTA D’ISCRIZIONE: 190 euro

CREDITI FORMATIVI: 4 QUOTA D’ISCRIZIONE: 190 euro Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com

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HIP HOP HIP HOP SCHOOL - Scuola per insegnanti di Hip Hop Titolo rilasciato: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI HIP HOP

SCUOLA DI HIP HOP La scuola dell’IDA dedicata a chi vuole acquisire gli strumenti per costruire una lezione di hip hop. Le lezioni, sia pratiche che teoriche, affrontano i principali linguaggi della new school e della old school.

RAVENNA Centro Studi La Torre - Via Paolo Costa 2 tel. 0544/34124

FIRENZE Dance Studio - Viale Giannotti 24 Firenze tel. 0544/34124

sab 24 novembre

dom 2 dicembre

sab 15 dicembre

dom 13 gennaio

ORARI 11.30 / 15.00

sab 19 gennaio

dom 3 febbraio

dom 10 febbraio

dom 3 marzo

sab 9 marzo

dom 7 aprile

sab 6 aprile

dom 21 aprile

ROMA Eschilo 1 - Via Eschilo 85 tel. 347/4031603 - tel. 0544/34124

PESCARA Palestra Gymnica - Via Matteotti snc Silvi Marina (TE) - tel. 0544/34124

dom 25 novembre

dom 25 novembre

dom 16 dicembre

dom 16 dicembre

dom 20 gennaio

dom 20 gennaio

sab 9 febbraio

dom 10 febbraio

dom 10 marzo

dom 3 marzo

dom 7 aprile

dom 14 aprile

PROGRAMMA • Acquisizione degli elementi base del New York style e dell’Old School (Popping, Locking, Breaking) • Studio della tecnica dei blocchi waves e isolazioni corporee • Ascolto musicale e lavoro pratico • Come costruire una coreografia • Master class INSEGNANTI Lo staff è formato da alcuni dei più importanti insegnanti italiani. PAOLO ALOISE DANIELE BALDI KRIS LUCA LO IACONO MOMO ILENJA ROSSI QUOTE 260 euro + 40 euro di affiliazione IDA, per partecipare ai 6 appuntamenti. Credito Formativo: 6

STAGE DI HIP HOP Nelle sedi e nelle date in cui si tengono le lezioni dell’Hip Hop School è possibile frequentare una lezione aggiuntiva in cui apprendere ogni volta una nuova coreografia. ORARI 15.30 / 17.00 QUOTE 160 euro + 40 euro di affiliazione IDA, per partecipare ai 6 appuntamenti. OBBLIGO DI FREQUENZA: Gli iscritti alla Hip Hop School e/o allo stage di aggiornamento devono partecipare ad almeno 5 appuntamenti per poter ricevere il diploma di insegnante di hip hop e/o l’attestato di partecipazione allo stage. Gli orari delle lezioni possono subire variazioni.

CATANIA Sensazione Danza - via Domenico Morelli 18 - Canalicchio - tel. 340/2695462 0544/34124 dom 9 dicembre dom 13 gennaio

PAOLO ALOISE

DANIELE BALDI

dom 3 febbraio dom 3 marzo dom 7 aprile

KRIS

dom 21 aprile MILANO Pirouettes A.S.D. A.P.S. - Via Trasimeno 48

LUCA LO IACONO

Centro Affiliato IDA

tel. 0544/34124 sab 1 dicembre

MOMO

sab 12 gennaio sab 2 febbraio sab 2 marzo

ILENJA ROSSI

sab 6 aprile sab 20 aprile

REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. MODALITÀ D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49.

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HIP HOP HOUSE SCHOOL - Scuola per insegnanti di House Titolo rilasciato: HOUSE DANCE TEACHER CERTIFICATE

La HOUSE DANCE SCHOOL è il programma I.D.A. dedicato allo studio del più nuovo tra i linguaggi della Urban Dance: la House Dance. Partendo dall’approccio musicale alla House Music il programma affronta lo studio degli stili fondamentali (Jackin’, Footwork, Lofting). A conclusione del programma sarà rilasciato il titolo HOUSE DANCE TEACHER CERTIFICATE INSEGNANTE PAOLO ALOISE QUOTE 185 euro + 40 euro di affiliazione IDA, per partecipare ai 3 appuntamenti.

RAVENNA Centro Studi La Torre - Via Paolo Costa 2 tel. 0544/34124 sab 24 novembre

ore 15,00 - 18,00

sab 12 gennaio

ore 11,30 - 14,30

sab 6 aprile

ore 15,00 - 18,00

PAOLO ALOISE

PESCARA Palestra Gymnica - Via Matteotti snc Silvi Marina (TE) - tel. 0544/34124 dom 16 dicembre

ore 15,00 - 18,00

dom 13 gennaio

ore 11,30 - 14,30

dom 14 aprile

ore 15,00 - 18,00

Credito Formativo: 3 OBBLIGO DI FREQUENZA: Per ricevere il certificato della House Dance School non si possono fare assenze. REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49.

NOTE:

Chi frequenta più corsi della Urban Dance School deve versare una sola volta l’affiliazione all’IDA.Il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione almeno 15 giorni prima dell’inizio del corso, utilizzando le seguenti modalità: - Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna - C/C Postale 11233483 Intestato a Centro Studi La Torre Indicare sempre la causale: (es.) Hip Hop School / Ravenna È possibile pagare il corso a piccole rate utilizzando un finanziamento. Per avere informazioni è necessario contattare la segreteria IDA allo 0544/34124 almeno due settimane prima dell’inizio del corso.

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PILATES CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE di PILATES MATWORK ® Titolo rilasciato: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES MATWORK

SEDI E DATE cagliari 20-21 ott.; 17-18 nov. firenze 29-30 set.; 20-21 ott. genova 06-07 ott.; 20-21 ott. lecce 20-21 ott.; 17-18 nov. messina 13-14 ott.; 27-28 ott. milano 13-14 ott.; 24-25 nov. napoli 06-07 ott.; 03-04 nov. padova 20-21 ott.; 1-2 dic. ravenna 15-16 dic.; 19-20 gen. r. calabria 27-28 ott.; 17-18 nov. roma 06-07 ott.; 20-21 ott. QuotA (comprensiva di quota d’esame) 490 euro (Corso Base) in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso. Per ulteriori forme di rateizzazione contattare la segreteria organizzativa allo 0544 34124 MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49. Maggiori informazioni su www.fif.it

Insegnante di Pilates Matwork: tecniche ed esercizi per il programma rivolto alla postura È il programma di maggior successo degli ultimi anni. Forza e flessibilità migliorano attraverso sequenze di esercizi di allungamento, stabilizzazione, tonificazione. Nata come ginnastica riabilitativa, oggi il metodo Pilates si è arricchito di nuovi protocolli di lavoro per un approccio “morbido” al movimento. Esso garantisce l’apprendimento di elementi nuovi e funzionali, applicabili in molte discipline.

- Masterclass 3 e Workshop 3: analisi esercizi visti a lezione; nuove variazioni agli esercizi già assimilati del programma di 1º livello - Masterclass 4: struttura di lezione per allievi intermedi; • - Workshop 4: analisi esercizi visti a lezione - Workshop 5. Programmazione e didattica del cueing specifico, le transizioni, lavori a gruppi pre esame - Esame finale teorico e pratico su tutti gli esercizi visti nel programma.

4 GIORNI (2 weekend) Struttura del corso - Introduzione al corso. • Teoria, il metodo: cosa è il Pilates, breve storia, definizione del metodo; I principi Fondamentali edi principi Posturali: ■- Masterclass 1: introduttiva con esercizi propedeutici e prepilates: lezione principianti didattica ed analitica nei contenuti: ritmo, cueing. - Workshop 1: analisi della masterclass. Teoria a pratica sull’informazione propriocettiva e percorso didattico dei principi posturali: respirazione, allungo assiale, collo testa, cingolo scapolare, curva neutra ed imprint; attivazione del pavimento pelvico, movimenti vertebrali e concetto di bilanciamento, cueing specifico ed immagini. - Masterclass 2 lezione principianti intermedi - Workshop 2: Breve analisi. Concetti di progressione in intensità e coordinazione dai livelli precedenti, introduzione di nuovi

Docenti responsabili del corso: E. Cinelli, E. Albini, G. Marongiu, M. Alampi, S. Carlini, L. Ruggeri, L. Lapomarda, D. De Bartolomeo, V. Fabozzi, M. Manca. Il diploma è riconosciuto in ambito internazionale dall’EFA e in ambito nazionale dal MSP, ente di promozione culturale e sportiva riconosciuto dal Ministero dell’Interno. Note: Per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo. Per poter accedere al corso di Pilates Livello Base è necessario, prima dell’iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae per fax (0544.34752) oppure e-mail (fif@fif. it) alla segreteria del Centro Studi La Torre. Il corso è a numero chiuso.

Credito Formativo IDA: 4

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE di PILATES MATWORK ® advanced Titolo rilasciato: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES MATWORK ADVANCED

SEDI E DATE padova 08-09 dic. milano 15-16 dic. messina 19-20 gen. firenze 08-09 dic. lecce 12-13 gen. roma 13-14 ott. r. calabria 19-20 gen. genova 08-09 dic. cagliari 01-02 dic. Quote 260 euro in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso MODALITà D’ISCRIZIONE Leggi il regolamento a pag. 48 e compila la cedola a pag. 49. Maggiori informazioni su www.fif.it

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2 GIORNI (1 weekend) Struttura del corso Introduzione al corso: strutture tipo di allenamento • Masterclass 1: struttura di lezione tipo 4 per allievi intermedi. Breve analisi. Concetti importanti: ritmo della lezione, progressione in intensità e coordinazione dai livelli precedenti, introduzione di nuovi elementi o esercizi, respirazioni alternative • Workshop 1: analisi esercizi visti a lezione. Collegamento con i principi fondamentali, di immagini, cueing specifico per respirazione, preparazione, movimento • Workshop 1 parte 2: commentare eventuali nuove variazioni agli esercizi già assimilati del programma di 1º livello • Masterclass 2: struttura di lezione tipo 4 per allievi intermedi • Workshop 2: analisi esercizi visti a lezione • Workshop 2 parte 2: commentare eventuali nuove variazioni agli esercizi già assimilati del programma di 1º livello • Masterclass 3: struttura di lezione tipo 4 per allievi intermedi • Workshop 3: analisi esercizi visti a lezione • Workshop 3 parte 2: commentare eventuali nuove variazioni agli esercizi già assimilati del programma di 1º livello • Masterclass 4: struttura di lezione tipo 5 per intermedi/ avanzati • Workshop 3: analisi esercizi visti a lezione • Riepilogo e riassunti.

Requisiti richiesti: essere in possesso del diploma di Pilates Livello Base. Essere tesserati per l’anno in corso come soci istruttori. Il diploma è riconosciuto in ambito internazionale dall’EFA e in ambito nazionale dal MSP, ente di promozione culturale e sportiva riconosciuto dal Ministero dell’Interno. Note: Per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo. Per poter accedere al corso di Pilates Livello Base è necessario, prima dell’iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae per fax (0544.34752) oppure e-mail (fif@fif.it) alla segreteria del Centro Studi La Torre. Il corso è a numero chiuso.

Credito Formativo IDA: 2

Docenti responsabili del corso: L. Lapomarda, E. Albini, E. Cinelli, L. Ruggeri, G. Marongiu, S. Carlini, M. Alampi, D. De Bartolomeo, O. Colella.

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PILATES reformer

cadillac

Titolo rilasciato: DIPLOMA DI PILATES REFORMER

Titolo rilasciato: DIPLOMA DI PILATES CADILLAC

CAGLIARI 13-14 ott.; 08-09 dic. CESENA 06-07 ott.

CESENA 03-04 nov. L'attrezzo presenta numerose possibilità di utilizzo grazie alla sua struttura a baldacchino: le due giornate di corso forniranno le competenze per l'uso del cadillac nelle sue tecniche di base e nelle sue applicazioni avanzate. Il cadillac permette un lavoro estermamente particolare sull'utente. Riconosciuto in ambito internazionale dall’EFA ed in ambito nazionale dal MSP, ente di promozione sportiva, riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. struttura del corso Caratteristiche del cadillac • esercizi base • tecniche di lavoro • tecniche di assistenza all’allievo • esercizi complessi con l’uso del trapezio e delle molle • esercizi per la forza e per la flessibilità. Docenti responsabili del corso: L. Lapomarda.

Due giornate nelle quali si imparerà a utilizzare il reformer nelle sue tecniche di base e nelle sue applicazioni avanzate. Grazie al reformer si può individualizzare l'allenamento sulle caratteristiche del cliente. Riconosciuto in ambito internazionale dall’EFA ed in ambito nazionale dal MSP, ente di promozione sportiva, riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. struttura del corso

reformer advanced + wunda chair Titolo rilasciato: reformer advanced e diploma di wunda chair CESENA 24-25 nov.

Docenti responsabili del corso: L. Lapomarda, G. Marongiu.

Per una specializzazione avanzata, il weekend è finalizzato all'apprendimento delle tecniche di insegnamento applicate a due attrezzi estremamente versatili: il reformer e la wunda chair. Grazie a questi due attrezzi sarà possibile avere un quadro completo del pilates. Riconosciuto in ambito internazionale dall’EFA ed in ambito nazionale dal MSP, ente di promozione sportiva, riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. struttura del corso 1º giorno (reformer advanced) • Introduzione al corso : differenze pratiche e teoriche degli esercizi da repertorio avanzati.• Workshop pratico e teorico sugli esercizi classificati per categorie • Pratica al jump board • Metodologia di insegnamento e comunicazione ( cueing verbale e tttile) • Progressione e programmazione delle lezioni. 2º giorno (wunda chair) • Introduzione al corso: WC attrezzo versatile e impegnativo; la sua storia • Workshop teorico pratico: esercizi - footwork –abdominal series-hip work-spinal articulation-arm work- leg work-lateral flexion and rotation-back extension • Cueing specifico e programmazione del lavoro. Docenti responsabili del corso: L. Lapomarda.

Quote: Euro 220 in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso.

Quote: Euro 220 in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso.

1° Giorno • Cosa è l’universal reformer. Pratica all’uso tecnico della macchina: preparazione e transizioni • Workshop teorico pratico: 1° gruppo di esercizi – riscaldamento e cueing; 2° serie di esercizi – il core; 3° serie di esercizi – la capacità di dissociare e la specificità; 5° serie di esercizi – il box (long box e short box intro); 6° serie di esercizi –split series and stretch • Lavori a gruppi; modifiche, variazioni e controindicazioni •

Quote: Euro 220 in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio corso.

Programmazione delle lezioni( personal o di gruppo ). 2° Giorno • Pratica :mini lezione di gruppo introduzione dell’elemento fluidità e propedeuticità • Workshop pratico: lezione avanzata nuovi esercizi • Pratica : lavori a gruppi e workshop teorico (il cingolo scapolo omerale) • Pratica : il box , esercizi advanced • Lavoro a gruppi con mini lezioni; serie di esercizi e workshop teorico • Programmazione del lavoro: rispettare la propedeuticità e le modifiche necessarie; come integrare il livello necessità; lavoro con un personal o di gruppo – differenze.

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE IN PILATES pilates training

Il pilates nella sua forma più intensa milano 12-13 gen. l. ruggeri roma 27-28 ott. g. marongiu Crediti formativi 3 Iscrizione 220 euro comprensiva di kit congressuale e dispensa

Programma Osservazione e pratica di 9 nuovi esercizi Matwork di livello più avanzato; • schede di allenamento per diverse tipologie: base, intermedio e avanzato Titolo rilasciato Diploma di specializzazione in “Pilates Training Specialist” (è richiesta una delle seguenti qualifiche: Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind) o attestato di partecipazione.

pilates PROPS

LEZIONI CON I PICCOLI ATTREZZI lecce 19-20 gen. m. manca milano 19-20 gen. e. albini roma 15-16 dic. l. lapomarda Crediti formativi 3 Iscrizione 220 euro comprensiva di kit congressuale e dispensa

Programma analisi dei piccoli attrezzi; • il lavoro col ring e roller; • il lavoro con la gym ball e gli elastiband; • il lavoro combinato; • protocolli di lezione Titolo rilasciato Diploma di specializzazione in “Pilates Props Specialist” (è richiesta una delle seguenti qualifiche: Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind) o attestato di partecipazione.

pilates special life form Le tecniche per terza età e gestanti

milano 29-30 set. l. ruggeri roma 19-20 gen. l. lapomarda Crediti formativi 3 Iscrizione 220 euro comprensiva di kit congressuale e dispensa

Programma Cambiamenti ormonali e fisici. Il pavimento pelvico. Indicazioni e controindicazioni; • analisi esercizi: warm-up, gravidanza; • caratteristiche dell’anziano; • masterclass; • piccoli attrezzi da utilizzare con l’utenza senior; • workshop: analisi degli esercizi di Matwork, con relativi adattamenti alla terza età, il defaticamento. Titolo rilasciato Diploma di specializzazione in “Pilates Special Life Form” (è richiesta una delle seguenti qualifiche: Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind) o attestato di partecipazione.

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convegni CONVEGNO

DANZA E MANAGEMENT

10° edizione BOLOGNA 1 Dicembre 2012

La buona gestione di una scuola di danza è il primo passo per restare competitivi in un mercato in continua evoluzione. Fondamentale è la professionalità dell’insegnante che è frutto, non solo di una ottima preparazione, ma anche della capacità di organizzare la propria attività in modo manageriale e dalla perfetta conoscenza del quadro giuridico-fiscale. Nella sua decima edizione, il convegno si rinnova e si sdoppia in due interessanti momenti di approfondimento. Il primo dedicato all’universo del Social Media Marketing per apprendere a utilizzare al meglio i Social network gratuiti, tra i più utilizzati da appassionati e operatori della danza. Il secondo è consacrato invece al mondo delle associazioni sportive dilettantistiche, per comprenderne il funzionamento, l’utilità e le possibili agevolazioni.

Quote Le quote si intendono per singolo convegno: entro il 30/09/12: 90 euro entro il 31/10/12: 110 euro dopo il 31/10/12 e sul posto: 150 euro La quota comprende: attestato di partecipazione, abstract del convegno, kit congressuale. RIDUZIONI Soci I.D.A. (in regola con il tesseramento per l’anno 2012/2013): - praticanti (10%) - insegnanti (20%) GRATUITÀ riservata ai titolari dei centri affiliati IDA per l’anno in corso. Effettuando l’iscrizione a entrambi i convegni di “Danza e management” e “Medicina della danza” è prevista una riduzione del 20%. MODALITà D’ISCRIZIONE Compilare la cedola a pag. 49 e spedirla unitamente a copia del versamento a: CENTRO STUDI LA TORRE srl Via Paolo Costa, 2 48121 Ravenna oppure via fax allo 0544.34752 oppure via e-mail: info@idadance.com CREDITI FORMATIVI: 3 PUNTI FIDELITY: 100 Al termine del convegno sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. SEDE: Bologna Sala Convegni Hotel Holiday Inn Express Via del Commercio Associato, 3 www.hiexpressbolognafiera.it Per qualsiasi informazione rivolgersi alla segreteria organizzativa: Centro Studi La Torre tel. 0544.34124 info@idadance.com www.idadance.com

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PROGRAMMA

PRIMA PARTE Il processo comunicativo del Social Media Marketing: opportunità di crescita per l’attività delle scuole di danza. La presenza in rete è un vero e proprio progetto di comunicazione, nel quale è necessario tenere d’occhio ogni fase. Programmare e curare ogni passo della propria presenza in rete, genera non solo vantaggi a lungo termine ma, nell’immediato offre la possibilità di migliorare le dinamiche comunicative della scuola di danza. Approfondimenti specifici sui Social Network, canali di comunicazione gratuiti tra i più utilizzati da allievi, appassionati e professionisti della danza: - Facebook: si può prescindere dal più diffuso e usato al mondo? - Twitter: leader incontrastato del “real time” - You Tube: la miglior piattaforma per condividere video - Google+: la replica di Facebook. Anzi no! Relatori:

area strategica: Fabio Fondi: esperto in Comunicazione e Strategie

area tecnica: Riccardo Monaco: web application developer

SECONDA PARTE I vantaggi di una scuola di danza costituita come associazione sportiva dilettantistica. In Italia, gran parte dei centri di danza nasce come Asd – associazione sportiva dilettantistica: una scelta motivata da una maggiore semplicità ed economicità nelle fasi di costituzione e gestione, ma anche da significativi vantaggi fiscali. Per godere di tali benefici, la scuola di danza è tenuta a rispettare diversi requisiti (fra cui divieto di distribuire utili o capitale, obbligo di redigere e approvare un rendiconto economico e finanziario, divieto di soci temporanei, etc.). Indicazioni utili per le scuole di danza: 1) gli adempimenti amministrativi nelle associazioni sportive dilettantistiche 2) i rapporti con gli associati, gli iscritti e i partecipanti Relatore: Enrico Mercurelli: consulente legale-tributario specializzato in organizzazione e gestione di “Enti non commerciali”. Amministratore e reggente dell’Ufficio Legale Ente Nazionale MSP Italia. Autore di numerose pubblicazioni tributarie concernenti le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche.

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convegni CONVEGNO

MEDICINA DELLA DANZA

10° edizione BOLOGNA 2 Dicembre 2012

Promuovere la prevenzione nella danza significa avere a cuore il benessere del danzatore così come dei più giovani allievi. Questo il tema al centro della decina edizione del convegno di Medicina della danza che offre, come di consueto, utili consigli sulle principali problematiche che affliggono chi danza da anni, sia a livello professionale che a livello amatoriale. Nell’ottica della salvaguardia della salute di chi pratica danza, fondamentale è il ruolo dell’insegnante a cui è richiesta una sempre migliore conoscenza tecnica e fisiologica. Illustri relatori evidenziano come provvedere a una adeguata prevenzione e cura dei traumi e delle lesioni specifiche, oltre a offrire una attenta analisi dei disturbi derivanti della pratica se affrontata senza le dovute precauzioni con un occhio di riguardo sia verso i bambini che verso gli adulti.

Quote Le quote si intendono per singolo convegno: entro il 30/09/12: 90 euro entro il 31/10/12: 110 euro dopo il 31/10/12 e sul posto: 150 euro La quota comprende: attestato di partecipazione, abstract del convegno, kit congressuale. RIDUZIONI Soci I.D.A. (in regola con il tesseramento per l’anno 2012/2013): - praticanti (10%) - insegnanti (20%) GRATUITÀ riservata ai titolari dei centri affiliati IDA per l’anno in corso. Effettuando l’iscrizione a entrambi i convegni di “Danza e management” e “Medicina della danza” è prevista una riduzione del 20%. MODALITà D’ISCRIZIONE Compilare la cedola a pag. 49 e spedirla unitamente a copia del versamento a: CENTRO STUDI LA TORRE srl Via Paolo Costa, 2 48121 Ravenna oppure via fax allo 0544.34752 oppure via e-mail: info@idadance.com CREDITI FORMATIVI: 3 PUNTI FIDELITY: 100 Al termine del convegno sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. SEDE: Bologna Sala Convegni Hotel Holiday Inn Express Via del Commercio Associato, 3 www.hiexpressbolognafiera.it Per qualsiasi informazione rivolgersi alla segreteria organizzativa: Centro Studi La Torre tel. 0544.34124 info@idadance.com www.idadance.com

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PROGRAMMA 9.30/10.00 registrazioni 10.00/10.50 Passo a due con il pavimento. Come prevenire il mal di schiena nei ballerini attraverso l’integrazione di tecniche sensoriali, linguaggio emozionale del corpo e tecniche della danza. T.d.R. e D.O. Rita Valbonesi 11.00/11.50 Piccoli ballerini crescono. Analisi dello sviluppo motorio, ricerca della stabilizzazione e della simmetria nelle varie fasi dello sviluppo durante lo studio della tecnica. Dott.ssa Luana Poggini 11.50/12.10 pausa caffè 12.10/13.30 Colonna portante... colonna danzante. Intervento teorico pratico che integra approccio medico fisioterapico e tecnico per il benessere del ballerino e per migliorare la sua performance. Dott.ssa Luana Poggini T.d.R. e D.O. Rita Valbonesi Loreta Alexandrescu (docente alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala) Dibattito 13.30/14.30 pausa pranzo 14.30/15.20 Danza in equilibrio. Come ridurre i rischi di traumi sui ballerini. Dottore in riabilitazione Sara Benedetti 15.30/16. 20 Articolazioni ipermobili. Gioie e dolori. come migliorare la stabilità e la propriocettività. Dott. Omar De Bartolomeo 16.20/16.40 pausa caffè 16.40/18.00 Vado sulle punte: quando? Come? Perché? Intervento teorico pratico che integra approccio medico fisioterapico e tecnico per il benessere del ballerino e per migliorare la sua performance. Dott. Omar De Bartolomeo Dottore in riabilitazione Sara Benedetti, Loreta Alexandrescu (docente alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala) 18.00/18.30 Dibattito finale e consegna attestati di partecipazione

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SCUOLA IDA BALLET ACADEMY - Scuola professionale per ballerini Corso Biennale INDIRIZZO: MODERN / CONTEMPORANEO Titolo rilasciato: ATTESTATO di partecipazione (1°A.A) DIPLOMA di qualifica (2° A.A)

L’IDA Ballet Academy è una scuola di alta formazione professionale in cui vivere la danza a 360 gradi. Il corso ha una durata biennale e si rivolge a giovani dotati di buona capacità corporee ed espressive, che mirano a intraprendere in primo luogo la carriera di danzatore, ma anche a inserirsi nell’universo della danza come coreografo, creativo, etc. La scuola offre infatti un ricco programma sotto il profilo tecnico, artistico e culturale, consentendo ai partecipanti di acquisire una buona e versatile preparazione.

SEDE RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE dal 1° ottobre 2012 al 13 giugno 2013 DIREZIONE Roberta Fadda TUTORAGGIO E SEGRETERIA Dott.ssa Alessia Murgia IDA International Dance Association Via Paolo Costa, 2 - Ravenna Tel. 0544/34124 danza@idadance.com

INSEGNANTI STABILI

Claudia Bosco | Modern Ballerina professionista di modern jazz, scoperta da Vittoria Ottolenghi nel 1994, vincitrice del concorso “Città di Rieti”. Ha maturato esperienza al Balletto di Roma e al fianco di celebri artisti.

Carla Rizzu | Modern/floorwork Vincitrice del concorso coreografico Danz’È Città di Rovereto Festival Oriente Occidente edizione 2009. Insegnante per il corso di modern della Dance Professional School.

Giuseppe De Ruggiero | Classico Insegnante di danza classica, istruttore di Pilates, ballerino professionista principale e solista. Ha lavorato nella sua carriera con prestigiosi coreografi e insegnanti.

Kris | Hip hop B-boy conosciuto nella realtà italiana ed europea come locker e popper. Ballerino, coreografo e insegnante noto per le sue capacità e il suo carisma. Docente IDA ai corsi dell’Hip Hop School.

Eugenio Sideri | Laboratorio teatrale Drammaturgo e regista

Emanuela Tagliavia | Contemporaneo Formatasi come danzatrice classica e contemporanea tra Milano e Parigi. È docente di danza contemporanea presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano.

Luigi Boatti | Contact release Artista pluridisciplinare: teatro danza, arti marziali, danzatore, attore e coreografo, ha danzato come solista e partecipato a numerose produzioni teatrali.

Donato De Bartolomeo | Pilates/Yoga

AUDIZIONI SONO APERTE LE AUDIZIONI PER IL BIENNIO 2012/2014! Per essere ammessi al corso è necessario superare un’audizione. Per candidarsi inviare il proprio cv a: danza@idadance.com

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Specializzato nel fitness olistico è insegnante di pilates e di yoga che ha studiato rispettivamente in USA, in India e in Italia. Possiede un solido background anche nel fitness musicale.

Rita Valbonesi | Anatomia/Postura Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. INSEGNANTI OSPITI Davide Montagna Mattia Agatiello Pompea Santoro Gianpaolo Testoni Steve La Chance

LEZIONI Si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 15,00. I corsi iniziano il primo lunedì di ottobre e terminano a metà giugno con gli esami di fine anno. Inoltre, saranno in programma stage intensivi tenuti dai coordinatori delle varie discipline e da prestigiosi insegnanti ospiti. STRUTTURA DEL CORSO Il corso prevede due anni di studio. Al termine di ogni anno di corso, gli allievi dovranno sostenere l’esame per accedere al secondo anno o conseguire il diploma. MATERIE DI STUDIO Gli allievi durante i due anni di scuola affronteranno lo studio di materie teoriche inerenti alla danza, oltre alla pratica in aula e allo studio del modern e del contemporaneo nelle sue varie espressioni. MATERIE TEORICHE: Anatomia applicata alla danza Storia della danza Storia della musica per la danza MATERIE PRATICHE: Modern Contemporaneo Classico Hip Hop Laboratorio Teatrale Contact Release Floorwork Laboratorio Coreografico Sbarra a terra Pilates Yoga BORSE DI STUDIO Durante l’anno accademico sono assegnate borse di studio per frequentare gratuitamente stage e corsi promossi dall’IDA. SPETTACOLI ED ESIBIZIONI Durante l’anno scolastico gli allievi più meritevoli potranno essere selezionati per partecipare a progetti coreografici, laboratori di composizione e spettacoli per affinare la propria tecnica e acquisire maggiore padronanza scenica. SEDE I corsi si terranno nelle suggestive aule affrescate del palazzo settecentesco (Palazzo degli Spreti), di via Paolo Costa 2 a Ravenna, che già ospita la segreteria organizzativa e la direzione dell’IDA.

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SCUOLA Guarda il video di presentazione della scuola

tinyurl.com/cxmyou8

INDIRIZZO MODERN CONTEMPORANEO

foto di Elena Zanfanti

il punto d’incontro tra passione e professione

Guarda il video degli esami 2012

tinyurl.com/d7lzygt

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stage MODERN | JAZZ | CONTEMPORANEO | CLASSICO | HIP HOP 2/3/4 novembre 2012 | RAVENNA Centro Studi La Torre

INSEGNANTI MODERN JAZZ

EXPRESSION

CLAUDIA BOSCO

ERIKA SILGONER

SILVIO ODDI

MICHELE OLIVA

CLASSICO

STAGE INTERNAZIONALE DI DANZA MARCO BATTI

MASSIMILIANO SCARDACCHI

HIP HOP

GUS BEMBERY

QUOTE STAGe Per partecipare allo stage è obbligatoria l’affiliazione all’IDA 2012/2013 come socio effettivo, comprensiva di assicurazione (10 euro). Open (prevede l’accesso a tutte le lezioni in programma) Entro il 30/09/2012 190 euro Entro il 20/10/2012 220 euro Dopo il 20/10/2012 e sul posto 250 euro Modern Jazz CONTEMPORANEO (comprende le lezioni di modern, modern jazz e contemporaneo) Entro il 30/09/2012 160 euro Entro il 20/10/2012 195 euro Dopo il 20/10/2012 e sul posto 230 euro

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ILENJA ROSSI

Classico Entro il 30/09/2012 Entro il 20/10/2012 Dopo il 20/10/2012 e sul posto

140 euro 160 euro 180 euro

Hip Hop Entro il 30/09/2012 Entro il20/10/2012 Dopo il 20/10/2012 e sul posto

100 euro 120 euro 140 euro

Pacchetto 4 Lezioni Entro il 30/09/2012 Entro il 20/10/2012 Dopo il 20/10/2012 e sul posto

70 euro 85 euro 100 euro

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stage

PROGRAMMA 2 novembre 10.00/11.30 12.00/13.30

Il programma delle lezioni e tutti gli aggiornamenti sono visibili sul sito: www.idadance.com Per qualsiasi informazione scrivere a: info@idadance.com

Sala UNO

Sala DUE

Sala TRE

Sala QUATTRO

SILVIO ODDI

ERIKA SILGONER

MARCO BATTI

GUS BEMBERY

ERIKA SILGONER

SILVIO ODDI

MARCO BATTI

GUS BEMBERY

MICHELE OLIVA

Claudia Bosco

Massimiliano Scardacchi

ILENJA ROSSI

Claudia Bosco

MICHELE OLIVA

Sala UNO

Sala DUE

Sala TRE

Sala QUATTRO

SILVIO ODDI

ERIKA SILGONER

MARCO BATTI

GUS BEMBERY

ERIKA SILGONER

SILVIO ODDI

MARCO BATTI

GUS BEMBERY

MICHELE OLIVA

Claudia Bosco

Massimiliano Scardacchi

ILENJA ROSSI

Claudia Bosco

MICHELE OLIVA

Sala UNO

Sala DUE

Sala TRE

Sala QUATTRO

SILVIO ODDI

ERIKA SILGONER

MARCO BATTI

ILENJA ROSSI

Claudia Bosco

MICHELE OLIVA

Massimiliano Scardacchi

GUS BEMBERY

Modern Jazz Principianti Intermedio

Modern Avanzato

Modern Principianti Intermedio

Modern Jazz Avanzato

Classico Intermedio

Hip Hop Principianti Intermedio

Classico Avanzato

Hip Hop Avanzato

pausa 14.30/16.00 16.30/18.00

3 novembre 10.00/11.30 12.00/13.30

Modern Contemporaneo Principianti Intermedio Modern Principianti Intermedio

Modern Avanzato

Classico Principianti

ILENJA ROSSI

Modern Contemporaneo Avanzato

Modern Jazz Principianti Intermedio

Modern Avanzato

Modern Principianti Intermedio

Modern Jazz Avanzato

Hip Hop Principianti Intermedio Hip Hop Avanzato

Classico Intermedio

Hip Hop Principianti Intermedio

Classico Avanzato

Hip Hop Avanzato

pausa 14.30/16.00 16.30/18.00

4 novembre 10.00/11.30 12.00/13.30

Modern Contemporaneo Principianti Intermedio Modern Principianti Intermedio

Modern Avanzato

Modern Principianti Intermedio

PROMOZIONE Gruppi Ogni 5 iscrizioni la 6a è in omaggio. La promozione è valida per identiche tipologie di iscrizione. È necessario inviare le 6 cedole d’iscrizione e copia del versamento in un’unica spedizione. La promozione non è valida per i pacchetti Under 12. PROMOZIONE CENTRI AFFILIATI IDA Gli allievi dei centri associati in regola con l’affiliazione 2012/2013 possono usufruire di una riduzione del 20% sulle quote. La promozione non è cumulabile con altre promozioni e non è valida per il pacchetto UNDER 12. L’iscrizione comporta automaticamente l’accettazione del regolamento. Consultalo a pag. 48 o su www. idadance.com

Classico Principianti

Modern Contemporaneo Avanzato

Hip Hop Principianti Intermedio ILENJA ROSSI

Modern Contemporaneo Avanzato

Modern Jazz Principianti Intermedio

Riduzioni soci IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari centri affiliati IDA: 20%. Valide per gli associati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

Modern Avanzato

Hip Hop Avanzato

Classico Intermedio

Hip Hop Principianti Intermedio

Classico Principianti

Hip Hop Avanzato

NOTE Lo stage è organizzato a numero chiuso per garantire la qualità didattica delle lezioni. Sarà data precedenza alla formula “Open”. I soci I.D.A in regola con il tesseramento per l’anno 2012/2013 non devono versare i 10 euro di iscrizione allo stage. MODALITà D’ISCRIZIONE Compilare la cedola a pag. 49 e spedirla unitamente a copia del versamento a: CENTRO STUDI LA TORRE srl, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna oppure via fax allo 0544.34752 oppure via email: info@idadance.com Crediti Formativi: 5 Punti Fidelity: 150 Per ulteriori informazioni: Segreteria IDA International Dance Association Via Paolo Costa, 2 - RAVENNA tel 0544.34124 info@idadance.com

2 novembre 10,00/11,15

Classico -

11,30/12,45

Modern -

13,00/14,15

Hip Hop -

Massimiliano Scardacchi

Claudia Bosco

Claudio Campanelli

3 novembre

CLAUDIA BOSCO

10,00/11,15

Classico -

11,30/12,45

Modern -

13,00/14,15

Hip Hop -

Massimiliano Scardacchi

Claudia Bosco

Claudio Campanelli

4 novembre

MASSIMILIANO SCARDACCHI

9,30/10,45

Classico -

11,00/12,15

Modern

- Claudia Bosco

Massimiliano Scardacchi

12,30/13,45

Hip Hop -

Claudio Campanelli

QUOTE UNDER 12 € Entro il 30/09/2012 85 euro Entro il 20/10/2012 100 euro Dopo il 20/10/2012 e sul posto 115 euro

CLAUDIO CAMPANELLI

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Modalità e Regolamento Per informazioni rivolgersi alla segreteria I.D.A. International Dance Association, tel. 0544.34124, dal lunedì al venerdì, matt. 9,30 - 13,30 pom. 15,00 - 18,00, oppure consultare il sito www.idadance.com L’iscrizione e/o il pagamento comporta automaticamente l’accettazione del presente regolamento. Tutte le somme versate verranno considerate a titolo di caparra. La regolare documentazione fiscale verrà emessa al termine del servizio. CORSI E SEMINARI Per poter accedere ai seminari monotematici e ai corsi è obbligatoria l’iscrizione di 40 (socio praticante) per l’anno sociale in corso da versarsi contemporaneamente alla quota del seminario o del corso. La quota è da versarsi almeno 15 giorni prima dell’inizio di ogni corso o seminario; dopo tale termine essa subirà un aumento di 20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20. NOTE • Corsi e seminari si svolgeranno solo se verrà raggiunto il numero minimo di partecipanti. • Le sedi, le date e gli orari dei corsi e dei seminari possono subire variazioni. Di dette variazioni non sarà data comunicazione diretta all’iscritto. Si prega di contattare la segreteria organizzativa IDA per verificare la sede le date e orari definitivi oppure visitare il sito internet www.idadance.com. • Al termine dei corsi e, ove previsto, al superamento dell’esame, è obbligatorio il versamento di euro 100 quale integrazione della quota associativa IDA, per poter ottenere il diploma e l’affiliazione come socio insegnante. • Per sostenere gli esami è obbligatorio frequentare almeno il 75% delle lezioni. • Le lezioni perse non vengono rimborsate e recuperate e costituiscono ugualmente materia d’esame. • Gli allievi sono tenuti a saldare l’intero corso anche in caso d’abbandono e/o di mancata partecipazione. Per garantire un rapporto ottimale tra docente e allievo, corsi e seminari sono riservati ad un numero prestabilito di allievi. Alcuni corsi prevedono una selezione per titoli e curriculum, mentre altre chiudono le iscrizioni in base al numero dei partecipanti. • Gli accompagnatori non sono assolutamente ammessi alle lezioni. • L’organizzazione si riserva la facoltà di non accettare, e quindi rimborsare, le iscrizioni prevenute dopo il raggiungimento del numero massimo di iscritti. I partecipanti autorizzano gli organizzatori a sfruttare, a fini promo-pubblicitari immagini scattate durante i corsi, i seminari, gli stage, i convegni. Al momento della registrazione sul posto verrà consegnato il programma aggiornato del corso, seminario, stage o evento. ANNULLAMENTO La direzione si riserva il diritto di annullare le iniziative in programma per gravi motivi organizzativi o per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti provvedendo in questo caso, a scelta del corsista — che dovrà comunicarlo per iscritto — al rimborso* delle quote o all’abbuono (da utilizzare entro un anno), per altre iniziative IDA. La quota di affiliazione IDA non è rimborsabile. * Il rimborso deve essere richiesto entro 10 giorni dalla data di annullamento del corso, seminario, stage, convegno. CONFERME La conferma dei corsi, agli iscritti, verrà comunicata due giorni prima della data dell’inizio del corso. Si prega di fornire l’indirizzo di posta elettronica in quanto le comunicazioni saranno effettuate solamente attraverso l’email. Nel caso tale indirizzo non venisse fornito, la segreteria non si ritiene responsabile del mancato preavviso o di omessa comunicazione e, in tal caso, l’iscritto dovrà contattare la segreteria organizzativa, oppure consultare il sito www.idadance.com. RINUNCE L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto alla segreteria IDA 10 gg prima dell’inizio del corso, del seminario o dello stage, indicando se si intenda tenere la quota in abbuono (da

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utilizzarsi entro un anno per altre iniziative IDA) o si intenda richiedere il rimborso in caso contrario non verrà abbonata né rimborsata la quota. Il corsista che intende non sostenere l’esame nella sessione prevista dal corso lo dovrà comunicare per iscritto almeno 10 gg prima della data fissata per lo stesso (in caso contrario si riterrà non superato l’esame) e solo in tal caso potrà sostenerlo entro un anno dalla data della fine del corso, oltre questo limite temporale dovrà pagare una tassa di esame di 60 (iva inclusa). In caso di indisposizione, che non consenta la partecipazione al corso, la quota eventualmente versata sarà abbonata solo se sarà trasmesso via fax, 48 ore prima dell’inizio del corso, il certificato medico da cui emerga l’impossibilità alla partecipazione. MANCATO SUPERAMENTO ESAME Mancato superamento dell’esame (scuole) Il corsista potrà ripetere l’esame gratuitamente entro un anno, dandone comunicazione scritta alla segreteria organizzativa entro 10 gg dalla data prescelta per il nuovo esame. Chi desidera ripetere il corso potrà farlo usufruendo di una riduzione del 50% sulla quota. NOTE PER I SEMINARI L’iscrizione e/o il pagamento comporta automaticamente l’accettazione del presente regolamento. I seminari sono rivolti ad allievi, insegnanti, ballerini o semplicemente appassionati, che desiderino approfondire una particolare tematica. Per gli insegnanti diplomati IDA, i corsi sono validi come aggiornamento tecnico e pertanto consentono il rinnovo della qualifica e del brevetto d’abilitazione all’insegnamento. Coloro che sono in regola con il tesseramento d’insegnante per l’anno in corso potranno frequentare i seminari usufruendo della riduzione del 25% (esclusi i seminari Pilates). MODALITÀ DI PAGAMENTO Le quote devono essere versate tramite: - Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 - 48121 Ravenna - C/C Postale 11233483 intestato a Centro Studi La Torre. IMPORTANTE: specificare nella causale il nome di chi partecipa all’evento. - Assegno non trasferibile intestato a Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna. Ai fini dell’accettazione dell’iscrizione è necessario inviare copia della ricevuta del versamento e della cedola d’iscrizione compilata in ogni sua parte o via fax allo 0544.34752, o via e-mail a info@idadance.com o via posta a: CENTRO STUDI LA TORRE SRL, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna. Per ragioni burocratiche, chi desidera usufruire dei finanziamenti Consum.it dovrà presentare la domanda alla segreteria IDA - Centro Studi La Torre, almeno due settimane prima della data di inizio del corso a cui è interessato, contattando telefonicamente la segreteria stessa. • La quota d’iscrizione versata, è da considerare quale deposito cauzionale costituito dall’aspirante corsista a favore dell’organizzazione medesima a garanzia dell’esatta dazione del corrispettivo dovuto e quale preventiva liquidazione dei danni subiti dalla stessa in caso di mancata adempimento dell’obbligo di corresponsione. La somma così versata è da computare nell’ammontare del corrispettivo pattuito. NOTA: Per i pagamenti con assegno bancario, l’originale deve arrivare in sede 15 gg. prima dell’inizio del corso/seminari/stage/ecc. Si informa che fino a quando non sarà pervenuto l’originale non viene registrata l’iscrizione. In ogni forma di pagamento specificare nella causale a cosa ci si iscrive (indicando data, città, iniziativa, nome corsista). STAGE E CONVEGNI • Importante: per poter accedere a tutte le iniziative IDA occorre essere affiliati per l’anno sociale in corso a una delle seguenti categorie: Socio Effettivo (€10), Socio Praticante (€40), Socio Insegnante (€140). • L’iscrizione e/o pagamento comporta automatica-

mente l’accettazione del regolamento. • Annullamento: La direzione si riserva il diritto di annullare le iniziative in programma per gravi motivi organizzativi o per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti provvedendo in questo caso, a scelta del corsista- che dovrà comunicarlo per iscrittoal rimborso* delle quote o all’abbuono (da utilizzare entro un anno ), per altre iniziative IDA.La quota di affiliazione IDA non è rimborsabile. * Il rimborso deve essere richiesto entro 10 giorni dalla data di annullamento del corso, seminario, stage, convegno. • Rinunce: L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto alla segreteria IDA 10 gg prima dell’inizio del corso, del seminario o dello stage,indicando se si intenda tenere la quota in abbuono (da utilizzarsi entro un anno per altre iniziative IDA) o si intenda richiedere il rimborso in caso contrario non verrà abbonata né rimborsata la quota. In caso di indisposizione, che non consenta la partecipazione al corso, la quota eventualmente versata sarà abbonata solo se sarà trasmesso via fax, 48 ore prima dell’inizio del corso, il certificato medico da cui emerga l’impossibilità alla partecipazione. • L’organizzazione si riserva la facoltà di non accettare, e quindi rimborsare, le iscrizioni pervenute dopo il raggiungimento del numero massimo di iscritti. • Le sedi, le date e gli orari degli eventi possono subire variazioni. Di dette variazioni non sarà data comunicazione diretta all’iscritto. Si prega di contattare la segreteria organizzativa IDA per verificare la sede le date e orari definitivi oppure visitare il sito internet www. idadance.com. • Al momento della registrazione sul posto verrà consegnato il programma aggiornato della manifestazione. NOTE • Gli accompagnatori non sono ammessi alle iniziative. • Ai partecipanti che frequenteranno in modo completo i seminari, gli stage e i convegni sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. • Per gli insegnanti in regola con il tesseramento IDA per l’anno sportivo in corso, gli stage prevedono il rilascio del bollino di aggiornamento. • Le video-riprese durante gli stage potranno essere effettuate solo dai corsisti, previo consenso dell’insegnante. MODALITÀ DI PAGAMENTO E ISCRIZIONE Le quote devono essere versate tramite: - Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 - 48121 Ravenna - C/C Postale 11233483 intestato a Centro Studi La Torre. IMPORTANTE: specificare nella causale il nome di chi partecipa all’evento. - Assegno non trasferibile intestato a Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna. NOTA: Per i pagamenti con assegno bancario, l’originale deve arrivare in sede 15 gg. prima dell’inizio del corso/seminari/stage/ecc. Si informa che fino a quando non sarà pervenuto l’originale non viene registrata l’iscrizione. In ogni forma di pagamento specificare nella causale a cosa ci si iscrive (indicando data, città, iniziativa, nome corsista). Ai fini dell’accettazione dell’iscrizione è necessario inviare copia della ricevuta del versamento e della cedola d’iscrizione compilata in ogni sua parte o via fax allo 0544.34752, o via e-mail a info@idadance.com o via posta a: CENTRO STUDI LA TORRE SRL, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna. • La quota d’iscrizione versata, è da considerare quale deposito cauzionale costituito dall’aspirante corsista a favore dell’organizzazione medesima a garanzia dell’esatta dazione del corrispettivo dovuto e quale preventiva liquidazione dei danni subiti dalla stessa in caso di mancata adempimento dell’obbligo di corresponsione. La somma così versata è da computare nell’ammontare del corrispettivo pattuito.

EXPRESSION


CEDOLA D’ISCRIZIONE A CORSI - SEMINARI - WORKSHOP - CONVEGNI - STAGE IMPORTANTE: LA CEDOLA D’ISCRIZIONE DEVE ESSERE COMPILATA CON I DATI DEL PARTECIPANTE cognome via telefono codice fiscale/partita IVA

nome n. cap città e-mail

data di nascita provincia

/

/

- chiede l’iscrizione al corso di: q MODERN JAZZ 1°livello q CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN MODERN q CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN FLOORWORK q CONTEMPORANEO q PILATES MATWORK BASIC q PILATES MATWORK ADVANCED q REFORMER q CADILLAC q REFORMER ADVANCED + WUNDA CHAIR q HIP HOP SCHOOL q HOUSE DANCE SCHOOL SEDE DI (specificare la città di svolgimento dell’attività richiesta):_________________________________________________________________________________ - chiede l’iscrizione al seminario di (specificare il nome del seminario):_______________________________________________________________________________ SEDE DI (specificare la città di svolgimento):_________________________________________________________________________________________________ - chiede l’iscrizione al convegno di: q MEDICINA DELLA DANZA

q

DANZA E MANAGEMENT

- chiede l’iscrizione allo stage: q m m m m m m

EXPRESSION 2012 - STAGE INTERNAZIONALE DI DANZA con la formula: open solo modern/jazz/contemporaneo solo classico solo hip hop pacchetto 4 lezioni UNDER 12

ho versato __________________,___ il______/______/_____________tramite: m Vaglia postale o assegno bancario non trasferibile intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l.- via P. Costa 2 - 48121 Ravenna (allegare copia documento d’identità) m C/C postale n°11233483 intestato a Centro Studi La Torre srl - via P. Costa 2 - 48121 Ravenna m Bonifico sul conto corrente postale intestato a: Centro Studi La Torre srl - IBAN: IT30Z0760113100000011233483 data____/____/__________ per accettazione firma _________________________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)

Compilare e firmare obbligatoriamente anche la parte sottostante. La compilazione della presente cedola comporta l’espressa accettazione del regolamento. Tutte le somme versate verranno considerate a titolo di caparra. La regolare documentazione fiscale verrà emessa al termine del servizio. La cedola compilata va spedita, unitamente a copia del versamento, a: CENTRO STUDI LA TORRE srl, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna oppure via fax allo 0544.34752 oppure via e-mail: info@idadance.com Vi preghiamo di prendere visione e di sottoscrivere il presente modulo di prestazione consenso scriminante, legge sulla privacy , consenso utilizzo immagine e possesso certificato medico. Rammentiamo che non sarà possibile accedere all’evento senza avere provveduto a firmare l’allegato documento in tutte le sue parti. Art. 1 - CONSENSO SCRIMINANTE AVENTE DIRITTO L’organizzatore è esonerato da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona o a cose occorso nella pratica dello sport e della danza durante l’evento presso le strutture dell’organizzatore o comunque nella pratica di ogni attività effettuata all’interno delle strutture ospitanti l’evento, deve intendersi coperta dalla scriminante del consenso all’avente diritto, manlevando il partecipante l’organizzatore da ogni e qualsiasi responsabilità a riguardo e valendo la sottoscrizione del presente modulo quale formale prestazione del consenso in termine. art. 2 - Esonero responsabilità sorveglianza Il sottoscritto solleva l’organizzatore da qualsiasi responsabilità e obbligo di sorveglianza dei minori, che dovranno essere accompagnati, in particolare tale esonero vale negli spostamenti per raggiungere le strutture ospitanti l’evento. art. 3 - Esonero di responsabilità dell’ente organizzatore per cose e valori dei partecipanti Con espressa esclusione dell’ applicabilità degli art. 1783 e a seg. codice civile, l’organizzatore non risponde dello smarrimento, della sottrazione o del deterioramento di cose o valori ed effetti personali dei partecipanti portati all’interno della struttura ospitante l’evento. Art. 4 - Dichiarazione possesso certificazione medica Il sottoscritto dichiara di essere in possesso della certificazione medica attestante l’idoneità allo svolgimento dell’attività fisica e di non avere controindicazioni alla stessa (certificato idoneità sportiva)

cognome_________________________nome________________________________ via_______________________________n.____________cap________________ città______________________________________________provincia__________ telefono _____________________________e-mail_____________________________

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CONSENSO UTILIZZO NOME E IMMAGINE Il/la sottoscritto/a, dichiara di autorizzare il Centro Studi La Torre/IDA/FIF all’utilizzazione del proprio nome della propria immagine per tutte le attività promo -pubblicitarie di carattere istituzionale dalle stesse organizzate, anche se in collaborazione con testate giornalistiche o emittenti televisive, radiofoniche e internet consistenti nell’utilizzazione del nome e/o del ritratto/immagine di cui agli artt. 6-10 C.C. e di cui agli artt. 96 e 97 della L. 22 aprile 1941 n° 633 per la realizzazione di: a) campagna stampa su testate italiane, quotidiani e periodici; b) campagna affissionale; c) videoclip, filmati e qualsivoglia ripresa video da utilizzare su reti televisive, terrestri, satellitari e via cavo, sia free che a pagamento nonché su internet e web tv e di non avere nulla a pretendere per questo tipo di utilizzo per qualsivoglia titolo o ragione. FIRMA |___________________________________________| (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PER FINALITÀ DI MARKETING Esprimo, inoltre, il consenso alla comunicazione dei dati e utilizzo di immagine per finalità di marketing e promozionali a terzi con i quali l’ente abbia rapporti di natura contrattuale, e da questi trattati nella misura necessaria all’adempimento di obblighi previsti dalla legge e dai contratti e di non avere nulla a pretendere per questo tipo di utilizzo per qualsivoglia titolo o ragione. FIRMA |___________________________________________| (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il/la sottoscritto/a, acconsente al trattamento dei propri dati personali, ai sensi art. 13 del D.lgs. n. 196/2003 per l’espletamento di tutte le attività strumentali alla realizzazione delle finalità istituzionali compresa la diffusione anche a mezzo stampa, televisione, internet e web tv delle informazioni relative alle attività organizzate. FIRMA |___________________________________________| (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI Il/la sottoscritto/a, acquisite le informazioni di cui all’articolo 13 del D.lgs. n. 196/2003, acconsente al trattamento dei propri dati personali, dichiarando di avere avuto, in particolare, conoscenza che i dati medesimi rientrano nel novero dei dati “sensibili” di cui all’art. 4 comma 1 lett. d), nonché art. 26 del D.lgs. 196/2003, vale a dire i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute...”. FIRMA |___________________________________________| (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)

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CEDOLA DI ADESIONE SOCIO EFFETTIVO validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013

SOCIO EFFETTIVO (affiliazione anno 2012/2013) comprende:

Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato.

• Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli eventi I.D.A. • Iscrizioni I.D.A 2012/2013 • Abbonamento alla rivista Expression Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza. QUOTA: €10 Il sottoscritto cognome_______________________________________________________nome______________________________________________________ Indirizzo: Via_____________________________________________________________________________________________________ n.____________________ città___________________________________________________________________________________________ PR_________ cap______________________ tel_________________________________________________________e-mail________________________________________________________________ codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________________________________________________ chiede l’iscrizione alla IDA per l’anno 2012/2013 (validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013) in qualità di socio EFFETTIVO. Ho versato €10 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/IDA m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/IDA, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 data______/_____/___________ firma______________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)

CEDOLA DI ADESIONE SOCIO PRATICANTE validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013

Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato.

SOCIO PRATICANTE (affiliazione anno 2012/2013) comprende: • Tessera a.a. 2012/2013 • T-Shirt I.D.A • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 10% sulle quote di partecipazione agli stage e agli eventi I.D.A • Assicurazione contro gli infortuni estesa all’intera attività della danza per l’anno 2012/2013 Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza QUOTA: €40 Il sottoscritto cognome_______________________________________________________nome_____________________________________________________ Indirizzo: Via_____________________________________________________________________________________________________ n.____________________ città___________________________________________________________________________________________ PR_________ cap______________________ tel_________________________________________________________e-mail________________________________________________________________ codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________________________________________________ chiede l’iscrizione alla IDA per l’anno 2012/2013 (validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013) in qualità di socio PRATICANTE. Indicare la taglia della T-Shirt: m S m M m L m XL Ho versato €40 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/IDA m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/IDA, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 data______/_____/___________ firma______________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)

CEDOLA DI ADESIONE SOCIO INSEGNANTE validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013

Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato.

SOCIO INSEGNANTE (affiliazione anno 2012/2013) comprende: • Tessera a.a 2012/2013 • T-Shirt I.D.A. • Omaggio I.D.A. • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 25% sulle quote di partecipazione ai seminari di aggiornamento e specializzazione dell’ I.D.A (esclusi tutti i corsi Pilates) • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione agli stage, convegni e ad eventi I.D.A • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo DANCE SHOP (www.dance-shop.it) • Inserimento del proprio nominativo negli elenchi insegnanti inviati a palestre e scuole di danza • Inserimento nell’albo insegnanti sul sito della I.D.A. • Assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile che copre l’attività di danza nel periodo 01/09/2012 al 31/08/2013 Possono tesserarsi in questa categoria i diplomati I.D.A e tutti coloro che operano nella danza come insegnanti. QUOTA: €140 Il sottoscritto cognome_______________________________________________________nome______________________________________________________ Indirizzo: Via_____________________________________________________________________________________________________ n.____________________ città___________________________________________________________________________________________ PR_________ cap______________________ tel_________________________________________________________e-mail________________________________________________________________ codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________________________________________________ chiede l’iscrizione alla IDA per l’anno 2012/2013 (validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013) in qualità di socio INSEGNANTE: Disciplina: o classico o modern-jazz o hip hop o contemporaneo o altro (specificare)____________________________________ diplomato/a m no m sì insegno dall’anno__________ presso la scuola_________________________________________________ Indirizzo: via_______________________________________ n°____________ città__________________________ PR ______

Indicare la taglia della T-Shirt:

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Ho versato €140 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/IDA m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/IDA, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 data______/_____/___________ firma______________________________________

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CEDOLA DI ADESIONE SCUOLA DI DANZA validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013

SCUOLE DI DANZA AFFILIATE I.D.A. (affiliazione anno 2012/2013) comprende: • Tessera I.D.A. a.a. 2012/2013 • T-Shirt ufficiale I.D.A • Attestato Scuola di danza Affiliata I.D.A • Partecipazione gratuita ai convegni di Danza e Management e Medicina della danza • Possibilità, per il titolare della Scuola di danza, di frequentare i corsi I.D.A senza versare la quota di socio praticante e di affiliarsi come socio insegnante versando la quota di € 100 anziché € 140. • Abbonamento alla rivista Expression • Possibilità di ospitare iniziative I.D.A ed esami di livello del percorso formativo I.D.A. • Invio, su richiesta, dei nominativi degli insegnanti diplomatisi nelle aree di appartenenza • Diritto di utilizzare il marchio I.D.A con la dicitura “Scuola Affiliata I.D.A” • Patrocinio I.D.A per iniziative organizzate dalla Scuola (previa visione e accettazione del programma da parte di I.D.A) • Sconto del 20% su corsi, seminari, eventi e stage I.D.A per il titolare della Scuola • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo “Dance Shop” • Inserimento della Scuola nell’Annuario della danza sul sito I.D.A. • Presentazione della Scuola e/o spazio gratuito sulla rivista “Expression” per la promozione di iniziative della Scuola (stage, saggi, ecc...) • Buono di €50 da spendere nelle iniziative I.D.A. • Link del sito internet della Scuola sul sito www.idadance.com (previo invio dell’indirizzo a info@idadance.com). È obbligatorio l’invio dell’autorizzazione firmata *Possono iscriversi come “Scuola Affiliata” le Scuole di danza che vogliono entrare a far parte di un importante network nazionale.

Servizi e vantaggi riservati alle a.s.d. previa compilazione ed invio a IDA del modulo di iscrizione all’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI:

*Applicazione della normativa sui compensi erogabili per prestazioni sportive dilettantistiche agli istruttori o che partecipano all’attività sportiva con i benefici della legge 342/2000, art. 37 (Dpr 22/12/86 n. 917 Art. 81 Comma 1 lettera m art. 83 Comma 2) fino a €7.500,00 per un anno in esenzione di imposte (anche irap), ritenute d’acconto; solo per attività sportive ed associazioni o società regolarmente costituite ed in regola con l’art. 90 della Finanziaria 2003 *Applicabilità ad attività commerciali quali: vendita di abbigliamento sportivo, pubblicità, sponsorizzazioni; del regime agevolato previsto dalla legge 398/91 (iva al 50% calcolo imposte solo sul 3% del fatturato) *Consulenza on line giuridico-fiscale *Newsletter periodiche con aggiornamenti giuridicofiscali inerenti la gestione delle palestre *Riduzione della tassa sui rifiuti sulle superfici utilizzate per le attività sportive (calcolo residuo solo per le aree dedicate agli spazi sociali, agli spogliatoi e alla segreterie) *Esenzione dall’imposta dei rimborsi spese vitto, alloggio, trasporti, di rappresentanza, a piè di lista e delle organizzazioni di eventi sportivi

*Esenzione fiscale attività sportive ed istituzionali svolte verso gli associati, gli iscritti ed i partecipanti (art. 148 Del Tuir comma 1 e 3 e circ. Min. Finanze 124/e/98) - solo per associazioni regolarmente costituite *Esenzione fiscale bar sociale (art. 148 Del Tuir comma 5 e circ. Min. Finanze 124/e/98) - solo per associazioni di promozione sociale regolarmente costituite *Assicurazione infortuni invalidità permanente e morte per i componenti del Consiglio Direttivo (max 3 persone) *Possibilità di assicurare contro gli infortuni, a tariffe agevolatissime, i clienti/soci della Scuola *Convenzione SIAE per sconti nei pagamenti dei compensi su diritti musicali per diffusioni nelle attività di allenamento, gare, manifestazioni, feste e per tutte le attività socio culturali *Esenzione sull’imposta delle insegne indipendentemente dalle dimensioni *Riduzioni delle tasse sulla pubblicità

*Agevolazioni del credito sportivo per acquisizione, costruzione o ristrutturazione di un centro sportivo *Possibilità di ottenere dagli enti locali contributi per le manifestazioni sportive *Esenzione del pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti sulle quote ed i contributi associativi (legge 383/2000) *Possibilità di detrazione dal reddito delle persone fisiche delle iscrizioni e abbonamenti per i figli minori (5 - 18 anni) alle a.S.D. fino a €210,00 annue (comma 319 legge 27/12/2006 n. 296) *Possibilità di ottenere sponsorizzazioni dalle aziende fino all’importo di € 200.000,00 come spese di pubblicità e quindi totalmente deducibili dal reddito di impresa *Possibilità di ottenere dalle persone fisiche contributi in denaro fino a €1.500,00 deducibili dal reddito dell’erogante *Agevolazioni nell’affidamento in gestione degli impianti pubblici e delle palestre, aree di gioco ed impianti sportivi scolastici (legge 289/2002, art. 90 Commi 25 e 26)

QUOTA: €200 Il sottoscritto cognome_______________________________________________________nome______________________________________________________ in qualità di direttore della Scuola di danza ___________________________________________________________________________________________________ Indirizzo: Via__________________________________________________________________________________________________ n.____________________ città___________________________________________________________________________________________ PR_________ cap______________________ tel_________________________________________________________e-mail________________________________________________________________ codice fiscale/partita IVA________________________________________________________________________________________________________________ chiede l’iscrizione alla IDA per l’anno 2012/2013 (validità dal 01/09/2012 al 31/08/2013) in qualità di SCUOLA DI DANZA ASSOCIATA. Indicare la taglia della T-Shirt:

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Ho versato €200 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/IDA m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/IDA, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 data______/_____/___________ firma______________________________________ Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato.

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p o h s nce

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musica . dvd . libri . accessori . abbigliamento Dance Shop è un completo catalogo on-line di prodotti appositamente creati per chi pratica danza. Una ricca offerta di accessori e strumenti utili sia per il professionista che per l’appassionato di danza: dvd/cd audio e video, capi d’abbigliamento, libri, materiale didattico, articoli vari, etc. Grazie a questo catalogo, è possibile mantenersi aggiornati, conoscere i nuovi prodotti, facilitare la propria professione con adeguati supporti tecnici e audiovisivi. I prodotti sono selezionati e consigliati dallo staff tecnico dell’International Dance Association che li ha attentamente visionati e catalogati. Vantaggi dell’acquisto on-line: ✔ Spedizione direttamente a casa ✔ Possibilità di usufruire di vantaggiose offerte ✔ Presentazione in anteprima delle ultime novità

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L’TALIA DANSE

EMANUELA TAGLIAVIA A CANNES La docente e coreografa IDA Emanuela Tagliavia ha partecipato con successo, lo scorso aprile, alle quattro giornate della creazione coreografica “L’Italie entre tradition et Création, Danse”, che si sono tenute all’Ecole Supérieure de Danse “Rosella Hightower” di Cannes. L’iniziativa è caratterizzata da spettacoli, mostre, conferenze e masterclass dedicati al repertorio classico e all’universo contemporaneo della danza italiana. Tagliavia, che insegna anche alla Scala di Milano, ha tenuto una masterclass insieme a Paola Cantalupo e a Mattero Levaggi, e ha partecipato a una conferenza danzata al Salon de l’Amirauté.

Complimenti a SARA CEREDI! Dopo essersi diplomata lo scorso giugno all’IDA Ballet Academy ha superato l’audizione per accedere alla London Contemporary School di Londra.

IL CONCORSO La nostra redattrice Gaia Guarasci in giuria Si è conclusa lo scorso 8 luglio a Rossano (Cosenza) la XIII edizione del Concorso Festival “Danza e Balletto sotto le Stelle”, con la direzione artistica di Carmen Biscardi e il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e allo Spettacolo. I giovani ballerini calabresi, che si sono esibiti in diversi stili (classico, modern e contemporaneo, hip hop), sono stati giudicati da professionisti del settore che hanno assegnato premi in denaro e borse di studio per stage estivi in tutta Italia. Il Premio Speciale della Critica alla miglior coreografia, assegnato da Gaia Guarasci, giornalista e redattrice di Expression-Dance Magazine, è andato alla coreografia “Hide and Seek” di Tilde Nocera, interpretata dalle danzatrici dell’Associazione Culturale “Centro Espressioni Artistiche” di Castrovillari (CS).

Il mio non fu proprio un bell’esordio. Fui quasi scartata. A distanza di anni di lavoro, di danza appunto, sono sicura che ci debba essere qualcosa di innato che conduca a fare la ballerina. (Carla Fracci)

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IDA HIP HOP COMPANY

NUMEROSE ESIBIZIONI I ballerini dell’IDA Hip Hop Company si sono già esibiti a numerose manifestazioni, fra cui: Ostia Hip Hop Festival, IDA Crew Competition a Ravenna, Welcome Fitness a Milano Marittima, Rimini Wellness, Festival Ballet di Marina di Massa e Campus – Scuola di danza a Ravenna. Tra i dodici ragazzi selezionati a Firenze, lo scorso febbraio, ci sono anche tre elementi del primo anno: Alessandro Papa, Sara Inzillo e Riccardo Berretta. Quest’ultimo è un giovane talento che sta portando avanti, anche all’interno della compagnia, il lavoro con il Krump – stile reso noto da David La Chapelle nel film “Rize” – di cui è uno dei principali interpreti in Italia.

curiosità

MICHAEL D’ADAMIO E LA “STORIA” DEL BRACCIALETTO IDA La passione per la danza di Michael D’Adamio, originario di San Salvo (Chieti), scoppia a tredici anni. La sua “storia” con l’IDA nasce invece tre anni fa quando, dopo aver letto la rivista “Expression” nella sua scuola di danza, decide di partecipare al concorso “Expression” a Firenze. Allo stand IDA gli viene consegnato un braccialetto viola che subito indossa e che mai più toglie. Con quello al polso Michael partecipa all’edizione 2009 dello stage Campus e all’audizione dell’IDA Ballet Academy. «Purtroppo l’audizione non andò bene – ricorda Michael - ma mi fu consigliato di iscrivermi alla Dance Professional School, dato che già insegnavo e volevo fare esperienza. Steve La Chance mi bocciò all’esame pratico, suggerendomi una scuola in cui prepararmi meglio, per ridare l’esame nel 2010. L’anno dopo ce l’ho fatta. Nel frattempo ho riprovato anche l’audizione dell’IDA Ballet Academy dove sono stato preso in prova». Nonostante le sue carenze tecniche iniziali, Michael è riuscito a diplomarsi, grazie a tanto impegno e a un intenso studio. Mentre è negli uffici dell’IDA, ormai una seconda casa, gli viene notato il braccialetto – ormai scolorito – al polso e, quale incoraggiamento a proseguire nel suo sogno, gli è viene consegnato un nuovo bracciale. «Il primo mi ha portato fortuna – ricorda - Ha resistito a tante gocce di sudore, al sole e alla sabbia». Ora Michael ha un nuovo bracciale, sempre viola, con cui si appresta ad affrontare i provini di “Amici di Maria De Filippi” e la carriera di insegnante a Ravenna. «Ringrazio – conclude - le mie insegnanti Claudia Bosco e Carla Rizzu che mi hanno molto aiutato, a causa delle mie carenze nella danza classica. Ma sono grato anche a Steve: se non mi avesse bocciato, mi sarei “accontentato” e non avrei continuato a perfezionarmi».

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PRIMO CONCORSO WEB IDA

I vincitori votati dal pubblico Il gruppo Dance Studio ha vinto “Danzando”, il primo concorso web IDA, per il modern-jazz contemporaneo con “Volo”. Fra i solisti sono arrivati primi Fernando Lewental per il modern-jazz/contemporaneo, con la coreografia “Tanto il resto cambia”, e Beatrice Bacchetti per il classico, con la coreografia “Uccellino azzurro”. Beatrice Bacchetti studia danza classica dall’età di 5 anni e si accosta successivamente alla danza moderna. Ama la danza in tutte le sue forme e le piace partecipare ai concorsi per mettersi in gioco. Per il concorso “Danzando” ha presentato la variazione “Uccellino azzurro”, preparata ed eseguita dall’insegnante Manuela Casali, responsabile del settore classico della scuola Dance Studio di Rimini. Il gruppo vincitore Dance Studio è formato da dodici allieve dell’omonima scuola, aperta a Rimini nel 2010, sotto la direzione di Ilenia Serinelli, diplomata alla Dance Professional School (1° e 2° livello) e Silvia Renzi, diplomata all’IDA Ballet Academy. Si tratta di Valentina Rastelli, Sara Cusentino, Ambra Rinaldini, Beatrice Giovagnoli, Roberta Di Leo, Giulia Romito, Valentina Bellavista, Jessica Sergio, Gloria Corsini, Alyssa Camelia, Cecilia De Simone e Susanna Bellucci. Hanno presentato la coreografia “Donne in rinascita” di Ilenia. «Ci è piaciuto partecipare a questo concorso diverso dal solito – afferma Ilenia -. Per una volta a votare non è una giuria tecnica ma il pubblico. Siamo molto soddisfatte del risultato raggiunto». Il gruppo ha avuto la possibilità di esibirsi alla serata finale di Campus 2012 tenutasi al Teatro Alighieri di Ravenna.

Centro di danza IDA

ANDREW’S DANCE A MILANO OSPITA CORSI IDA Fondata a Milano cinque anni fa, la scuola Andrew’s Dance di Milano diventa, nell’anno accademico 2012/2013, un importante punto di riferimento IDA nel Nord Italia in quanto ospiterà diversi corsi di formazione. «Lo staff è il nostro punto di forza – spiega il direttore artistico Roberta Broglia -. Tutti i nostri insegnanti sono diplomati IDA, e molti anche laureati in Scienze motorie, garantendo quindi un alto grado di specializzazione nei vari stili di danza». La scuola propone diverse novità a partire da settembre, fra cui il rafforzamento della collaborazione con diverse scuole di arte e di design di Milano. «L’idea – aggiunge Broglia, docente IDA sin dal 2003 – è quella di sviluppare alcuni lavori interculturali con cui coinvolgere gli allievi, per dare vita a veri e propri spettacoli interattivi al posto dei tradizionale saggi di danza. Fare interagire diverse forme di arte può infatti produrre risultati sorprendenti». (Nella foto Roberta Broglia durante una lezione)

FORMAZIONE

IDA & ISCOM E.R. INSIEME grazie al Fondo For.Te Formazione gratuita

Nuove opportunità per chi lavora nelle scuole di danza italiane. Grazie alla collaborazione tra International Dance Association/ Centro Studi La Torre e Iscom Emilia Romagna, che si occupa di formazione finanziata da oltre vent’anni, c’è la possibilità di formarsi gratuitamente frequentando i corsi dell’IDA. Partecipare è semplice: basta aderire al FONDO FOR.TE. - Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti delle imprese che operano nel Terziario: Commercio, Turismo, Servizi, Logistica, Spedizioni, Trasporti. Promosso da Confcommercio, Confetra Cgil, Cisl e Uil, For.Te. opera a favore delle imprese aderenti e dei loro dipendenti. LA CONVENIENZA PER LE IMPRESE L’iscrizione al Fondo For.Te non comporta nessun costo aggiuntivo per l ’impresa dal momento che tali fondi vengono finanziati con il contributo dello 0,30% che i datori di lavoro da sempre versano all’INPS, nell’ambito del contributo per la disoccupazione. ISCRIZIONE DELLE IMPRESE AL FONDO FOR.TE. Tutte le imprese possono aderire GRATUITAMENTE al Fondo For.te. Il requisito è minimo perché è sufficiente che abbiano al loro interno almeno 1 dipendente. L’adesione deve essere effettuata dall’azienda utilizzando una delle denunce mensili (modello UNIEMENS), indicando: “Adesione Fondo FITE” (incombenza che può essere delegata direttamente all’ufficio paghe o al proprio commercialista). DESTINATARI DELLA FORMAZIONE GRATUITA Lavoratori dipendenti e/o collaboratori, anche con contratti sportivi, di imprese aderenti al Fondo. Per verificare se la tua impresa è già aderente al Fondo For.Te è sufficiente interpellare il tuo consulente del lavoro oppure più semplicemente inviare i seguenti dati a formazione@cslatorre.it, in modo che possiamo verificare noi direttamente: - ragione sociale della azienda - matricola INPS aziendale - numero di dipendenti dell’azienda Chi è interessato a usufruire di questa importante possibilità, può richiedere maggiori informazioni telefonando al Centro Studi La Torre Tel. 0544/34124 o scrivendo a formazione@cslatorre.it. I dettagli sul Fondo For.Te si trovano sul sito internet www. fondoforte.it

Corso per la gestione delle Associazioni sportive dilettantistiche Gran parte delle scuole di danza sono costituite come Associazioni sportive dilettantistiche. Al riguardo, l’IDA organizza – in collaborazione con FIF (Federazione Italiana Fitness) – un corso per capire come creare e gestire questo tipo di associazione che richiede una sempre maggiore attenzione e informazione, per poter ottimizzare le opportunità e gestire correttamente i vincoli giuridici e fiscali. Il corso è quindi rivolto prevalentemente a titoli di scuole di danza costituite come Asd o Ass sportive dilettantistiche. Un momento di confronto anche con condivisione di casistiche reali e delle piccole e grandi difficoltà quotidiane che potenzialmente si possono incontrare nello svolgimento della amministrazione. Docenti del corso, che si tiene a Ravenna il 24/25 novembre sono i consulenti legali-tributari Enrico Mercurelli e Giulio Guzzardi. Info: Centro Studi La Torre, cel. 0544/34124 e www.fif.it.

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La danza è una delle rare attività umane in cui l’uomo si trova totalmente impegnato: corpo, cuore e spirito. Per il bambino danzare è importante quanto parlare, contare o imparare la geografia. È essenziale per il bambino, nato danzante, non dissipare questo linguaggio sotto l’influsso di un’educazione repressiva e frustante. (Maurice Béjart)

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IDA BALLET ACADEMY SCUOLA PROFESSIONALE PER BALLERINI

ATTESTATO 1° anno:

ANGELI MARILISA, ANNALORO GIOVANNI, CAMPANARO EVA, CAPACCI CHIARA, CURTI ELISABETTA, GALETTA GRETA, LO GALBO CARLOTTA, ROSSI ELENA, SIRAGUSA SARAH, SPANNELLA GIULIA, SUMA ROCCO

MODERN JAZZ DIPLOMATI CON QUALIFICA INSEGNANTI 1° LIVELLO ANTONINI VALERIA LERICI (SP) ARDOLINO ASSUNTA SAN GENNARO VESUVIANO (NA) ARIONTE ANDREA POZZUOLI (NA) ATTARDI VANESSA TROINA (EN) BELLUCCI SUSANNA RIMINI (RN) BINCOLETTO ALICE SAN DONA’ DI PIAVE (VE) CALATTI GIULIA LUSURASCO (PC) CARILLO ANNA SAN GIUSEPPE VESUVIANO (NA) CAROLEI ANTONIO CROTONE (KR) CASAGRANDE ALICE SANDRIGO (VI) CASELLI LUCIA FORLI’ (FC) CERON MORETTI MATILDE UDINE (UD) CINANNI FRANCESCA ROMA (RM) COLISTA STEFANIA ROMA (RM) D’AMORE ELISABETTA PESCARa (PE) DI ZIO ANNABELLA PIANELLA (PE) ESPOSITO RITA SCAFATI (SA) FERRARO ANTONELLA PORTO SALVO (VV) FIORE INCORONATA MILANO (MI) FRANCESCHINI VALENTINA CINISELLO BALSAMO (MI) GIANNONI ALESSIA MARINA DI CARRARA (MS) GIGLIO VANESSA CAMPOBASSO (CB) GIOIRA SIMONA BORGOMANERO (NO) IALICICCO ALISIA CAMPOBASSO (CB) IENNACO VALENTINA GRAGNANO (NA) LAMOLINARA CHIARA FERRARA (FE) MARNETTO ROBERTA CAMBIANO (TO) NICOLI FEDERICA CARRARA (MS) ONNIS ALESSANDRA ORIGGIO (VA) PASTORINO ALICE MELE (GE) PERSICHINO DANIELA LATINA (LT) POLATO DANIELA BUSSOLENGO (VR) QUALTIERI LOREDANA ARADEO (LE) ROMANELLI MARCELLA MARTINA FRANCA (TA) SARNACCHIARO IMMACOLATA OTTAVIANO (NA) TUCCILLO CONCETTA NAPOLI (NA) VALENTE DANIELA BRESCIA (BS) VANNINI GIADA FOLLONICA (GR) VASAPOLLO DESIREE CATANZARO (CZ) VEGLIO’ ALICE FANO (PU) VENTURA AURORA GELA (CL)

2° LIVELLO DAMASO MARIA CELESTE FOGGIA (FG) GUIDAZZI GLORIA CERVIA (RA) SERINELLI ILENIA RIMINI (RN) FERRATI ELISA RIVA DEL GARDA (TN) BORGHI LAURA SAN POSSIDONIO (MO) GIACONE CHIARA MONTICELLO D’ALBA (CN)

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Diplomati IDA DIPLOMA 2°anno

BURATTA NICO, CEREDI SARA, d’adamio michael, DI PAOLO CRISTINA, ESPOSITO ILARIA, GIANGRANDI LETIZIA, GOLZIO ILARIA, grispino silvana, LANZA VOLPE MICHELA, LINLAUD ENRICA, LOMBARDI ANTONIO, PIETRAGALLA STEFANO, SERGI SARA

HIP HOP DIPLOMATI CON QUALIFICA INSEGNANTI ACCETTA GIUSEPPINA FALCONE (ME) AMADEI FRANCESCA RAVENNA (RA) bacchetta ilaria nebbiuno (NO) BANI MIHAELA BIASSONO (MB) BARBI LARA GALLICANO (LU) battini alessia livorno (LI) BELLOMO DAVIDE GENOVA (GE) BENASSI MARTINA FORNACI DI BARGA (LU) bendinelli greta PONTE BUGGIANESE (PT) BERNARDINI CHRISTOPHER ALDENO (TN) BIANCHINI IRENE BARGA (LU) BIGNONE MONIA GENOVA (GE) BINO GIORGIA GENOVA (GE) BIOLA FABIO CERRIONE (BI) BORSACCHI ELENA PISA (PI) BOTTA FEDERICA PIETRA LIGURE (SV) BOVI MATTEO PANTIGLIATE (MI) BRUGNETTI DONATELLA BENEVENTO (BN) BRUNI ELIO SUBBIANO (AR) BUTERA SERENA SERRADIFALCO (CL) CAPORALI MARTINA SUBBIANO (AR) CARTA CINZIA CASSINETTA DI LUGAGNANO (MI) CASTELLAZZI ROBERTA STRADELLA (PV) CAZZAGO MONICA CASALMAIOCCO (LO) CENGARLE VALENTINA CODROIPO (UD) CERRI DEBORAH VIAREGGIO (LU) CHIATTO PASQUALE FRIGNANO (CE) CHIOFALO ALESSANDRA B. POZZO DI GOTTO (ME) CIANTI ALESSIA VARAZZE (SV) CIOFFI ELISA VERMEZZO (MI) COMPARELLI MARIA ISCHITELLA (FG) COSSU ROSANNA LA MADDALENA (OT) crispino CARMINE GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA) CRISTALDI MICHELANGELA CATANIA (CT) CUTUGNO GIUSEPPINA B. POZZO DI GOTTO (ME) D’ABRAMO ALESSANDRO PESCHICI (FG) D’ANIELLO EMANUELA TEVEROLA (CE) D’ARRO FEDERICA CALATABIANO (CT) DE NARDO MICHELA CORDENONS (PN) DE NICOLAO LAURA PADOVA (PD) DE NUZZO ANTONELLA BRESSO (MI) DE ZORDO ELENA FIRENZE (FI) DEL BIANCO MICHAEL MORBIO INFERIORE () DI CRISTOFARO FABRIZIO BACOLI (NA) DI GIOVANNANTONIO FRANCESCA PESCARA (PE) DI GIOVANNI ANTONIO BREMBATE (BG) DI PAOLA VALENTINA SAN FILIPPO DEL MELA (ME) DI TELLA FRANCA SAN MARCELLINO (CE) DIFFICILE PASQUALE afragola (NA) FABBRI FRANCESCO PIEVE SANTO STEFANO (AR) FARAONE MARIANNA PALERMO (PA) FONTANELLA VINCENZO VICO EQUENSE (NA) GALLUCCIO MICHELE CINQUEFRONDI (RC) gazzola ilenia FINALE LIGURE (SV) giacchi rossana SCOGLITTI (RG) GIANNOCCARO GIULIA VERBANIA (VB) GIANNOTTI JESSICA FORNACI DI BARGA (LU) GINEVRA SERENA SARA PATERNO’ (CT) GIORDANA VALERIA FOSSANO (CN) GIRONDINO ANNALISA VAIANO (PO) GIUFFRIDA GAIA CATANIA (CT) GOBBI FEDERICO GENOVA (GE) GRIFFO ELVIRA VILLA LITERNO (CE) GRILLO DALILA GROTTAMINARDA (AV) GRILLO MARIANNA GROTTAMINARDA (AV) guarino luca ABBIATEGRASSO (MI) IANNACONE LAURA VENAFRO (IS) IUCULANO ANTONIA MISILMERI (PA) L’ABBATE GIADA PEGLI (GE)

LANZAFAME TANIA VIAGRANDE (CT) LAZZARO ALESSIA AREZZO (AR) LEWENTAL MELODY FLORENZIA SPILIMBERGO (PN) LIOTTA MIRKO CISERANO (BG) LO PUMO CAROLA ASSORO (EN) LO PUMO RAMONA ASSORO (EN) LONGONI LAURA MILANO (MI) LORENZONI DILETTA SUBBIANO (AR) LUCA’ BARBARA CASTELLETTO DI BRANDUZZO (PV) LUCATELLI DANIELA VIAREGGIO (LU) MANNINO DESIRE’ PONTE BUGGIANESE (PT) marini SILVIA SAUZE D’OULX (TO) MARRI SONIA STELLA BADIA PRATAGLIA (AR) MARSILI LARA FORTE DEI MARMI (LU) MARTINI MARA ROMA (RM) MARZOLI BIANCA bollate (MI) MASTRONARDI ELISABETTA CASSINO (FR) MAZZUCATO ANGELA CAVALESE (TN) MICALE RAFFAELE SIRACUSA (SR) MILANESE LETIZIA CANICATTI E BORGALINO (AG) MINGARELLI DAMIANO COLLEFERRO (RM) MIRABELLA MARTINA MONTEROTONDO (RM) MONACO BARBARA SAN BARTOLOMEO IN GALDO (BN) MUSSO MICHELANGELO BIELLA (BI) NANNINI MARTINA UZZANO (PT) navarra michela CORTONA (AR) ORRU’ DENISE SAVONA (SV) OSTAGGIO LEONARDO ROMA (RM) PANZERI NICLA LECCO (LC) PEDERSINI ALIDA TRAVAGLIATO (BS) PERMARI ROBERTA ORZINUOVI (BS) PETRINI MARTINA PISTOIA (PT) PIERONI MICHELA PONTE ALL’ANIA (LU) pini maria laura cornaredo (MI) PIZZAMIGLIO ANTONELLA TORRE BOLDONE (BG) QUADRI LAURA FRANCESCA TREVIGLIO (BG) RAITANO MARIA NOEMI GELA (CL) RENZI FRANCESCA BIBBIENA (AR) ROSANO MASSIMO SAN DAMIANO MACRA (CN) ROSSI FRANCESCA AREZZO (AR) ROVERE MARIA POLISTENA (RC) SANGALETTI CRISTINA ZANICA (BG) SANTI CATERINA BARGA (LU) SECUNDO MARY MONOPOLI (BA) SESTINI EVA FOLLONICA (GR) SINACCIOLO LUISA SCICLI (RG) SIROCCHI GIULIA CIVITELLA D’AGLIANO (VT) SOLE TERESA MISILMERI (PA) SPEZZAMONTE SAMUELA SCICLI (RG) spitaleri grazia GIOVANNA SASSARI (SS) STANKOVIC ALEKSANDRA GROTTAMMARE (AP) STOCCO CHIARA LAMEZIA TERME (CZ) SVELTO DEBORAH TAVARNUZZE (FI) TAIBI EDUARDO PALMA DI MONTECHIARO (AG) TOGNACCA LEILA VERANO BRIANZA (MB) TOSONI GABRIELE CAPOLONA (AR) TURCHI GIULIA LIVORNO (LI) UCCHEDDU ILARIA BOLZANO NOVARESE (NO) VACCA ILARIA MONTEROTONDO (RM) VAGNARELLI ELISABETTA CASARSA DELLA DELIZIA (PN) VALOTA ELEONORA TORRE BOLDONE (BG) veggetti silvia kimberly BARLASSINA (MI) VENA ILARIA MONTE DI PROCIDA (NA) VIALE STEFANIA LAIVES (BZ) VIGNOZZI VIRGINIA EMPOLI (FI) VOLLERO MARTINA NAPOLI (NA) ZACCHI ALESSIA MAIRANO (BS) ZILOCCHI OMBRETTA PIACENZA (PC)

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speciale/1 Ù I AF TE ID IE. LDI . A . S C U O L E ES CCUEONLTER I I DA AS SPOI C Con l’avvicinarsi della celebrazione dei primi dieci anni dalla nascita ufficiale dell’IDA International Dance Association, che risale al gennaio 2003, la rubrica dedicata alle scuole associate diventa “speciale”. È l’occasione infatti per rendere omaggio ad alcune delle scuole di danza che sono affiliate all’IDA fin dal 1° anno di fondazione. Ne abbiamo selezionate 3 particolarmente attive: Centro Danza di Rita Ripoli, Danzamica e Centro Studi Danza.

2003/2012

CENTRO DANZA A.C. San Giovanni Rotondo (Foggia) Direzione artistica: Rita Ripoli Com’è nata questa fertile sinergia? «Sono venuta a conoscenza della nascita dell’IDA da un’amica – ricorda Rita Ripoli -. Il primo passo è stato quello di seguire alcuni stage per conoscere l’associazione: mi è subito piaciuta e ho deciso di associare la scuola. In questi anni, anche per mancanza di tempo, forse non sono riuscita nemmeno a sfruttare pienamente tutti i vantaggi dell’affiliazione. Ma ho stimolato molte mie allieve a specializzarsi con l’IDA: Francesca Turano, per esempio, si è diplomata all’Hip Hop School, mentre Giuliana Pugliese sta facendo il corso di modern-jazz per insegnanti». Rita scopre presto la passione per la danza a otto anni e si diploma all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. La sua è una formazione prettamente classica anche se, nel tempo, si è perfezionata anche in modern-jazz che tuttora insegna. Per quindici anni ha fatto la spola da Foggia a New York, studiando nelle migliori scuole d’oltreoceano, quali Steps Studio, Broadway Dance center, The Alvin Ailey School e The Merce Cunningham Studio. Il suo amore per l’insegnamento l’ha portata, in questi anni, a formare diversi giovani protagonisti ora di una promettente carriera: Francesco Prioricci ora studia all’Opera di Dresda, Edoardo Novelli all’Accademia di Rotterdam, mentre Miriam Sabatelli sta frequentando il settimo anno dell’Accademia Nazionale di Danza. «Per scelta non ho mai organizzato stage all’interno della mia scuola – conclude Rita -. Ritengo infatti sia giusto stimolare gli allievi ad andare fuori per perfezionarsi, scegliendo gli insegnanti e i coreografi che meglio soddisfano le proprie esigenze di studio e caratteristiche tecniche e artistiche».

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2003/2010

DANZAMICA Calvisano (Brescia) Direzione artistica: Simona Bazzoli Simona Bazzoli ricorda ancora perfettamente come ha avuto l’idea di associarsi all’IDA: “dieci anni fa, era una delle poche associazioni dedicate alla danza e non allo sport come altre”. «Non mi sono più affiliata – racconta -, per il semplice motivo che non esiste più. La decisione di chiuderla è stata sofferta ma non riuscivo a conciliare l’insegnamento con l’attività di gestione e, alla fine, ho preferito portare avanti la prima». Il centro Danzamica è rimasto aperto dal 1996 al 2010, proponendo agli allievi lezioni sulle principali discipline della danza. La scuola, per Simona, è stata un tassello importante nella sua carriera incentrata attorno all’amore per la danza sbocciato a otto anni. Dopo gli studi di classico, si indirizza verso il modern-jazz e l’hip hop, iniziando a insegnare a 28 anni. Adesso, tiene lezioni di modern-jazz e hip hop in alcune scuole del territorio provinciale di Brescia e Mantova. Un sogno nel cassetto? «Mi reputo fortunata – afferma -, perché i miei sogni si sono in gran parte realizzati. Volevo danzare e ci sono riuscita, anche se non è stato possibile arrivare ad alti livelli. Volevo avere una mia scuola e l’ho avuta. Ora mi dedico a ciò che mi piace di più, ossia insegnare, per veder crescere i giovani e aiutarli nel loro percorso, stimolandoli a partecipare a concorsi e iniziative varie».

2003/2010

CENTRO STUDI DANZA Villafranca Tirrena (Messina) Direzione artistica: Mariolina Lamberto Mariolina Lamberto decide di associarsi all’IDA nel 2003, dopo aver preso qualche informazioni navigando su internet e dopo averne sentito parlare da colleghi a Roma. Ha frequentato direttamente alcuni corsi sia a Ravenna sia in Sicilia, spostandosi anche a Bologna e Padova, per seguire convegni e seminari IDA. «Quest’anno la mia scuola compie venti anni e ho intenzione di offrire agli allievi nuove opportunità. Mi piacerebbe per esempio riprendere il percorso formativo IDA, con gli esami di livello che rappresentano uno stimolo prezioso per lo studio. Ma anche invitare gli allievi migliori a iscriversi alla scuola IDA di modern-jazz». Il suo Centro Studi Danza propone lezioni di classico, danza di carattere, modern-jazz, contemporaneo, hip hop, per tutti i livelli. Durante l’anno non mancano stage di aggiornamento, sfruttando l’arrivo in Sicilia di diversi artisti. Mariolina ha iniziato a studiare danza a sette anni, con maestri polacchi; poi, ha cambiato scuola e ha trovato maestri inglesi. Si è spostata fino a Milano, ma anche a Roma per stage con docenti del calibro di Bill Goodson.

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N

otizie riguardanti saggi di danza, spettacoli, successi di allievi nei concorsi, breve resoconto di iniziative, etc. Inviare testi e foto in redazione, scrivendo a: expression@idadance.com. Spazio gratuito riservato alle scuole associate IDA.

Sabato 22 settembre, Elastica - Centro di Formazione per la Danza, diretto da Monica Guarino e Manuela Guarino, ospita un Open Day, dalle 15 alle 19, per presentare i corsi dell’anno accademico 2012/2013. Elastica è aperto a chi vuole frequentare corsi di avviamento al professionale e amatoriali. In altre parole, ai giovani decisi a intraprendere la professione della danza, ma anche a tutti coloro che intendono praticarla a livello amatoriale ma con serietà. Chi frequenta Elastica, può contare sulla competenza e la passione di professionisti qualificati di altissimo profilo. E per ogni corso, su una lezione gratuita iniziale utile all’allievo e al docente per fare le rispettive valutazioni e decidere insieme il percorso più idoneo. Oltre ai corsi, Elastica durante l’anno organizza anche interessanti Workshop e Stage aperti ad allievi ed esterni.

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ELASTICA Cologno Monzese (Milano)

CENTRO DI MOVIMENTO E DANZA Paderno Dugnano (Milano) Direzione artistica: Flavia Arioli Il Centro di Movimento e Danza, fondato nel 1984 da Flavia Arioli, insegnante diplomata alla Royal Academy di Londra, nasce come centro di formazione alla danza classica (metodo R.A.D., Balanchine, Vaganova). Successivamente si amplia, con l’attivazione di corsi di danza moderna, contemporanea, hip-hop, Pilates, passo a due, discipline che insieme alla danza classica concorrono a una formazione più completa del danzatore. Unitamente ai corsi professionali, si sviluppano anche i corsi amatoriali che hanno per finalità un corretto esercizio fisico, l’armonizzazione del corpo, il ballo come divertimento. Vengono inseriti i corsi di ballo liscio, balli caraibici, danze mediorientali, tango argentino, musical, total body, trattamenti shiatsu, danza indiane, zumba, etc. Gli allievi possono accostarsi allo studio della danza a partire dai 4 anni di età (baby dance). All’allievo che desideri intraprendere un corso di danza, qualunque sia il suo livello di preparazione ed età, viene offerto un programma equilibrato e progressivo che si arricchisce e si sviluppa nel corso degli anni, a seconda degli interessi e del livello che si intende raggiungere. Dall’inizio di quest’anno accademico, è stata intrapreso il percorso Formativo IDA, portando i ragazzi dagli 8 ai 16 anni a sostenere gli esami di danza moderna.

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speciale/2 GLI ASSOCIATI IDA PIÙ FEDELI

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quasi dieci dalla sua nascita, anniversario che ricorre nel gennaio 2013, l’IDA – International Dance Association rende omaggio anche ad alcuni degli affiliati più “fedeli” e attivi. È il turno di Rita Rambaldi e Simonetta Dall’Olio, titolari della scuola di danza 100 City Ballet di Ferrara, vantano il maggior numero di presenze (nella foto l’immagine di un saggio). Le due direttrici artistiche, infatti, risultano iscritte dal 2003 fino a oggi, come socie insegnanti (Rita solo nel 2007 è stata affiliata come socio effettivo). E anche il loro centro è associato IDA dal 2007. Rita si è formata in modo completo, diplomandosi alla Dance Professional School, dove ha seguito sia il corso di modern-jazz che quello di contemporaneo, e all’Hip Hop School. In più, si è aggiornata seguendo diverse edizioni dei convegni sulla medicina della danza e su danza e management, e frequentando diverse edizioni dello stage estivo Campus. Anche la collega Simonetta è diplomata in modernjazz, visto che hanno seguito insieme il corso. «L’intento della nostra scuola – afferma Rita -, è quello di offrire un ampio ventaglio di stili, dal classico al modern, dal contemporaneo all’hip hop, e anche tip tap e un corso di tessuti aerei, una disciplina circense. In più, favoriamo la specializzazione degli allievi, organizzando stage durante l’anno e por tandoli a concorsi. P u r t r o p p o, per un po’ non potremo utilizzare il Teatro Borgatti di Cento, reso inagibile dal terremoto».

Anna Salvemini di Manfredonia è stata socio praticante dal 2004 al 2006 e poi socio insegnante dal 2007 in poi. Dopo essersi diplomata IDA in modern-jazz e aver seguito vari stage e seminari, ora insegna danza, gioco-danza e psicomotricità in una scuola materna. «Ho sempre sognato di portare la danza dove non c’è – afferma -. Gli insegnanti IDA mi hanno aiutata molto, dandomi consigli che ora metto in pratica». Vania Romagna di Albenga è stata socio praticante nel 2005/2006 ed è socio insegnante dal 2007. Anche lei è diplomata in modern-jazz alla Dance Professional School e si è perfezionata in varie edizioni di stage quali Expression e Campus. Ha una sua scuola di danza, la Riva Dance Academy, aperta nel 2000, dove si tengono corsi relativi ai principali stili, ma anche di danza del ventre, balli caraibici e flamenco. «Insegno classico, modern e flamenco – afferma Vania -. Uno dei prossimi obiettivi è quello di coinvolgere gli allievi in una grande spettacolo-saggio e di poter realizzare attività parallele per consentir loro di migliorare». Anche Gabriella Bracco di Cairo Montenotte, in provincia di Savona, vanta la stessa “anzianità” di iscrizione. Diplomata IDA in modern-jazz, ha aperto una sua scuola l’anno scorso: Atmosfera Danza. Lei si occupa dei corsi di classico e modern-jazz, affiancata da due docenti di hip hop e Pilates. Già abituata a organizzare saggi, vorrebbe fare stage in collaborazione con altre strutture visto che la sua scuola ha solo una sala. Elisa Lina, della provincia di Pavia, è stata socio praticante nel 2003 e socio insegnante per cinque anni, dal 2004 al 2010. «Dei tanti stage IDA frequentati, ho un ricordo splendido di quello con i docenti della Alvin Ailey – spiega -. Ultimamente ho un po’ rallentato perché sono mamma di un bimbo di due anni, ma ho la danza nel sangue. Mi ha dato grandi soddisfazioni vedere che una mia allieva è stata presa alla scuola della Scala lo scorso aprile». Monica Trotta di Brescia è socia insegnante per il quarto anno. Nel 2004 ha seguito i primi corsi diplomandosi in modern-jazz, specializzandosi poi con una tesi con Mia Molinari, dopo aver seguito diversi seminari. «La mia passione per la danza è scattata a 5 anni – ricorda -. Ho fatto classico fino ai 18 anni, poi modern-jazz e hip che ora insegno in diverse scuole del mio territorio».

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Dance Professional School

10° anniversario

UN DIPLOMA DI QUALITÀ PER LA PROFESSIONE INSEGNANTE

U

n programma di alta valenza tecnica e scientifica che la rende unica in Italia, accanto alla grande attenzione verso la prevenzione. I diplomati IDA ottengono crediti validi per iscriversi al corso della Regione Emilia Romagna per “Ballerino con la specializzazione all’insegnamento”. Dieci anni fa nasceva l’IDA – International Dance Association, usciva il primo numero della rivista di danza e partivano ufficialmente i primi corsi della Dance Professional School in discipline quali modern-jazz, funk, hip hop e Pilates. Negli anni la scuola si è ulteriormente sviluppata, comprendendo anche il contemporaneo e prevedendo un percorso di specializzazione in modern-jazz, grazie a un’ampia scelta di seminari a disposizione dei diplomati. «Insegnando nei corsi di funk, mi resi conto dell’alta richiesta di formazione da parte degli appassionati di danza costretti a formarsi in stage e a spostarsi da una città all’altra – ricorda la docente Roberta Broglia che ha contribuito alla nascita della scuola, di cui è stata coordinatrice, e che tuttora fa parte dello staff. Così l’IDA è stata la prima associazione in Italia a farsi promotrice di corsi strutturati in week-end, in diverse sedi sul territorio nazionale, rivolti non solo a chi desidera arricchire il proprio bagaglio tecnico, ma anche a coloro che desiderano qualificarsi come insegnanti». Il corpo docente, da sempre, è formato da docenti di qualità, noti per la grande professionalità ed esperienza nel settore.

Tutte le informazioni sul corso e le specializzazioni a pag. 32 e 33 o su www.idadance.com

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Qual è il punto di forza della Dance Professional School? «Senza dubbio il programma che ha un’alta valenza tecnica e scientifica – aggiunge Broglia. Fino ad allora, esistevano solo corsi per insegnanti che puntavano solamente sul lavoro coreografico. Con la docente Rita Valbonesi, studiammo una formula diversa, più in linea con le esigenze di chi studia danza. La novità è dunque quella di proporre agli aspiranti insegnanti un percorso didattico sia teorico sia pratico, che comprende anche lo studio della fisiologia, dell’anatomia dell’apparato locomotore, ma anche discipline quali storia della danza moderna, teoria amusicale, pedagogia». In questi anni, lo “spirito” originario della scuola è rimasto invariato, contribuendo alla nascita di un metodo di insegnamento che non esiste altrove e che ha dato, sin da subito ottimi frutti. A dieci anni di distanza, sono molti i diplomati della Dance Professional School che ora insegnano nelle scuole, portando ovunque il metodo IDA. «La scuola ha un altro importante merito – aggiunge Claudia Bosco che da qualche anno si è inserita nel corpo docente -. Quello di aver “sdoganato” la danza come disciplina non consigliabile dai medici per chi ha particolari problematiche. Grazie allo studio di patologie e traumi più comuni nella danza, la scuola ha fortemente contribuito alla prevenzione di chi fa danza, formando docenti molto attenti alla salvaguardia della forma fisica deipropri allievi». Diplomarsi con IDA è sinonimo di rigore e qualità. Non solo è una garanzia per inserirsi più facilmente sul mercato del lavoro, ma anche un ottimo biglietto da visita per continuare a specializzarsi. I diplomati IDA hanno per esempio, l’opportunità di farsi riconoscere crediti formativi per iscriversi al corso di formazione professionale per “Ballerino con la specializzazione all’insegnamento”, promosso dal Centro Studi “La Torre” e dall’Iscom della Regione Emilia Romagna.

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CENTRI PROFESSIONALI I.D.A. Progetto didattico con esami di livello nelle sedi rivolto alle scuole di danza associate

DISCIPLINE Classico Modern Jazz Hip Hop anno accademico 2012/2013

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Il Percorso Formativo IDA è un importante progetto didattico che si rivolge a tutte le scuole di danza associate all’International Dance Association. Al termine di ogni anno accademico gli allievi possono sostenere nelle proprie sedi esami di livello, con rilascio di diploma nelle discipline di classico, modern-jazz e hip hop dai corsi propedeutici fino ai corsi avanzati-professionali. Le scuole che aderiscono al progetto riceveranno la targa di “Centro Professionale IDA” da apporre all’esterno dell’edificio.Il percorso didattico prevede una metodologia di studio moderna ed efficace che intende favorire la crescita tecnica e professionale delle scuole di danza in tutte le regioni italiane, consentendo agli allievi di studiare secondo un unico percorso formativo senza essere sradicati dal proprio territorio. Per gli allievi rappresenta un momento di notevole impegno e continuo stimolo allo studio e per gli insegnanti un’occasione di confronto e di crescita professionale. Il progetto prevede un’assistenza durante l’anno per sviluppare la programmazione didattica con la possibilità, per chi ne fa richiesta, di ottenere anche la visita in sede di un docente-tutor IDA.

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NOVITà 2012/2013 Ora in vendita le nuove divise per la danza a marchio IDA ! Per informazioni: vendite@idadance.com www.dance-shop.it

livelli Il programma didattico prevede due livelli per la propedeutica e sei livelli che tengono conto della preparazione degli allievi: La danza e il gioco (3-4 anni) e due livelli per la propedeutica: Propedeutica 1 (5-6 anni), Propedeutica 2 (7-8 anni). Per propedeutica non sono previsti esami ma una prova collettiva. Agli allievi è rilasciato un attestato IDA direttamente dalla scuola di appartenenza. Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi) Avanzato 2 (dai 17 anni in poi) Per accedere al livello superiore, è necessario aver superato - con esito positivo - gli esami del livello precedente, indipendentemente dall’età dell’allievo. NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno.

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Diplomi Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno il diploma rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Borse di studio Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio IDA. Esami di fine anno Al termine dell’anno accademico, la scuola ospiterà i commissari IDA per l’esame finale in cui si valuterà il percorso formativo di ogni allievo nelle discipline del classico, modern-jazz e hip hop. Gli esami di livello si svolgono nella sede del centro associato. Al termine del Percorso Formativo IDA, gli allievi dotati di maggiori qualità artistiche potranno accedere a un percorso professionale. Affiliazione I.D.A. International Dance Association Per aderire al percorso formativo è obbligatoria l’affiliazione del Centro per il nuovo anno accademico. La quota d’iscrizione 2012/2013 è pari a 200 euro. La validità dell’iscrizione decorre dall’1/09/2012 e si protrae fino al 31/08/2013. Compilare e spedire la cedola a pag. 51 secondo le modalità descritte.

Responsabile del progetto: Dott.ssa Alessia Murgia Per informazioni tel. 0544 34124 e-mail: danza@idadance.com

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CAMPUS

foto di Pierluigi Abbondanza

R e p o r t a g e

DIECI ANNI CON LE STELLE DELLA DANZA

I PARTECIPANTI

Otto giorni di lezioni per oltre quattrocento allievi provenienti da tutta Italia. E la prima volta del concorso Ravenna Danza

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Ogni giorno frotte di allievi, insegnanti e accompagnatori hanno animato le sale della scuola e le vie della città. Marzia Paolucci di Jesi, giovane mamma di 30 anni, ha accompagnato il figlio Dennis Cardinali, iscritto all’Under 12. «Eravamo già venuti a Dance Up – ricorda Marzia ma mio figlio ci teneva a mettersi alla prova con uno stage ancora più impegnativo. Ha iniziato a studiare modern e hip hop a sette

uella del 2012 è stata una edizione speciale per Campus che ha festeggiato il decimo compleanno, confermandosi una manifestazione di successo. Dal 14 al 21 luglio, nelle sale del Centro Studi “La Torre” di Ravenna si sono riuniti circa quattrocento fra insegnanti e danzatori provenienti da tutta Italia. Lo stage estivo organizzato dall’IDA è un’occasione per combinare l’impegno dello studio con il divertimento della vacanza.

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Massimiliano Scardacchi (nella foto) ha festeggiato la sua decima partecipazione. «Avendo insegnato sin dalle origini dello stage – afferma posso dire che ogni edizione ha fatto registrare una crescita in termini di qualità. Come se anno dopo anno, ci fosse stata una selezione continua e un miglioramento del livello tecnico. Le mie allieve quest’anno mi hanno dato grandi soddisfazioni e sono rimasto commosso quando ho sentito dire a diverse di loro: ‘ci piace andare a Campus perché si studia in un certo modo’. Per un insegnante non ci può essere miglior riconoscimento».

foto di Monica Donati

foto di Pierluigi Abbondanza

Sono stati 21 gli insegnanti ad alternarsi nelle sale durante gli 8 giorni di stage, fra le lezioni dedicate agli iscritti al Campus, agli allievi di Campus Under 12 e a coloro che hanno potuto provare l’esperienza delle lezioni dell’IDA Ballet Academy: Steve La Chance, Silvio Oddi, Virgilio Pitzalis, Christopher Huggins, José Jimenez Reches, Eugenio Buratti, Claudia Bosco e Carla Rizzu per il modern jazz contemporaneo; Christian Ginepro per il musical; Daniele Baldi, Tony Stone, Gus Bembery, Ilenja Rossi, Claudio Campanelli, Sara Inzillo e Alessandro Papa per l’hip hop; Frédéric Olivieri, Loreta Alexandrescu, Giuseppe De Ruggiero e Massimiliano Scardacchi per il classico; Rita Valbonesi per sbarra a terra.

foto di Pierluigi Abbondanza

GLI INSEGNANTI

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foto di Monica Donati

IL CONCORSO

anni, mentre il classico lo ha provato solo in qualche lezione. Gli è scattata una grande passione che cerco di assecondare. Qui a Campus è rimasto folgorato dalle lezioni di musical di Ginepro, una novità che di certo vorrà riprovare in futuro». Ma Campus è anche una buona occasione per aggiornarsi se si è già insegnanti. Come è capitato a Caterina Di Filippo di Viterbo, titolare della scuola Nuovo Centro Danza. «Sono specializzata in modern-jazz. Già conoscevo Steve La Chance con cui mi sono diplomata

e sono rimasta colpita quando, vedendomi in aula, mi ha subito riconosciuta. Per me che sono insegnante, poter seguire una lezione senza la responsabilità della classe, è meraviglioso perché è un momento solo per me». Ma Caterina non è arrivata da sola a Campus: è stata accompagnata dal figlio Alessio Giorni di 11 anni e dal nipote Paolo Zola di quindici. «All’inizio – ricorda - mio figlio veniva solo per guardarmi a lezione. Poi ha voluto cimentarsi anche lui, anche se non era abituato a studiare diverse ore al giorno. Superata la titubanza iniziale, si è divertito molto: si è sciolto a tal punto che non riuscivo più a portarlo via. Sicuramente ritorneremo l’anno prossimo e farò fare a mio figlio anche il concorso».

Non solo studio, ma anche competizione! Venerdì 20 luglio al Teatro Alighieri si è tenuta la prima edizione del concorso Ravenna Danza. Una nuova vetrina per giovani talenti. Pubblichiamo di seguito l’elenco dei vincitori.

Classifiche

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foto di Pierluigi Abbondanza

LO SPETTACOLO

Non solo le sale danza, ma un vero e proprio palcoscenico, quello del prestigioso Teatro Alighieri, ha accolto le emozioni, il lavoro e l’impegno degli allievi del Campus. Venerdì 20 luglio si è tenuto lo spettacolo di fine stage. Sul palco, alle coreografie preparate dai docenti durante le lezioni, si sono alternate quelle proposte dagli allievi dell’IDA Ballet Academy, una coreografia del maestro Marco Batti premiata al Concorso Expression e la performance dell’IDA Hip Hop Company. La serata è stata condotta e presentata da Christian Ginepro, che ha ballato e cantato insieme agli alievi del corso di musical.

CLASSICO PICCOLI Scognamillo Giulia Zavalloni Anna Pigatto Sara JUNIOR Ancarani Martina Labaa Giorgia Bondi Caterina

Genova Longiano Castelfranco Veneto Belricetto - Lugo (Ra) Bergamo Gambettola (Fc)

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO PICCOLI

1 La Rovere Sara 2 Latorre Gaia 3 Vaccaro Chiara 3 Sentiero Laura JUNIOR 1 Martini Zani G. 2 Farioli Michela 3 Pecis Giuditta OVER 1 Morigi Arianna 2 Devecchi Sara 3 Serati Ilaria

Ravenna Ravenna Torino Ravenna Lugo Inzago (Mi) Faragera D’adda Ravenna Bonseno (Fe) Inveruno

BORSE DI STUDIO

Durante il concorso sono state assegnate le seguenti borse di studio:

Martini Zani Gianmarco (Stage Expression 2012 Classico) Pecis Giuditta (Stage Expression 2012 M. Jazz / Contemporaneo)

foto di Pierluigi Abbondanza

Morigi Arianna (Stage Expression 2012 Classico)

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L A T I NA G S E

L I IA C E S P

LE GIOVANI PROMESSE DELL’IDA CREW COMPETITION UN OMAGGIO PER I GIOVANI PARTECIPANTI CHE SI SONO DISTINTI DURANTE LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO Provengono da tutta Italia i ballerini che si sono messi in evidenza alla seconda edizione del concorso IDA. Ecco qual è stato il loro percorso e quali sono le loro aspirazioni. L’hip hop si conferma uno degli stili più apprezzati dalle giovani generazioni. Un movimento in crescita in Italia, come dimostrato anche dal buon livello qualitativo registrato durante la seconda edizione del concorso IDA Crew Competition, con la finale che si è svolta al teatro Rasi di Ravenna, il 7 aprile scorso, in concomitanza con lo stage pasquale Dance Up. Oltre a designare i vincitori, infatti, la giuria ha ritenuto opportuno conferire un premio speciale ai ballerini/coreografi che si sono particolarmente distinti per il lavoro svolto. “Expression” dedica un omaggio a ciascuno di loro, per far conoscere il loro percorso nella danza e i loro sogni per il futuro. «L’idea di segnalare i migliori elementi notati all’interno dei vari gruppi – sottolinea il docente e giurato Daniele Baldi - è nata per premiare i grandi progressi fatti dai partecipanti durante il concorso. In occasione delle varie tappe, abbiamo infatti avuto l’opportunità di seguire e consigliare i ragazzi per vederli migliorati nella fase finale, e così è stato. Tra di loro ci sarà certamente qualcuno destinato a fare una brillante carriera come ballerino di hip hop o come collaboratore IDA».

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ILENYA STACUL

Alla prima partecipazione il gruppo Effetti Collaterali ha fatto “boom” all’IDA Crew Competition, vincendo nella sezione over 14. Le coreografie sono state preparate da Ilenya Stacul che, nel 2006, ha fondato il suo Ilydance Studio a Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia. «Il mio percorso è stato anomalo – ha illustrato. Avendo due genitori insegnanti di balli di coppia, da bambini ho iniziato con il classico e il moderno. Del tutto per caso, ho seguito uno stage di hip hop e mi sono innamorata subito di questo stile più energico. Così, dopo essermi specializzata a Parigi, New York e in Brasile, ho aperto una mia scuola e ho formato dei gruppi, con ragazzi di diverse età, per prepararli alle varie gare».

MICHELE ZANATA

Ha iniziato a studiare danza all’età di 10 anni alla scuola A&Gym di Bergamo. Oltre alle lezioni della sua insegnante Licia Ghidotti, segue stage in giro per l’Italia con l’obiettivo di perfezionarsi. Lo stile che più ama è l’hip hop in versione new style e i coreografi che ha preso come modello sono Daniele Baldi per il panorama italiano e Ian Eastwood per quello internazionale. «Di recente – ha illustrato - ho iniziato a improvvisarmi coreografo affiancato da una mia compagnia, Federica Bacis, insegnando a un gruppo di ragazzi che si stanno mettendo in evidenza nelle gare nazionali. All’IDA Crew Competition il mio gruppo si è classificato al decimo posto, ma la gara ha avuto un livello alto, e guardare alcuni degli altri gruppi esibirsi è valso il viaggio che abbiamo dovuto fare!».

STEFANO MEDICI

Alla prima partecipazione all’IDA Crew Competition, il gruppo Shiverz proveniente da Ladispoli (Roma), ha subito ottenuto un prestigioso secondo posto. Stesso risultato raggiunto anche all’Ostia Hip Hop festival e all’Abruzzo Hip Hop Festival. Si è messo particolarmente in evidenza Stefano Medici che, insieme agli altri ragazzi, ha creato le coreografie. «Il progetto del gruppo è partito all’inizio di quest’anno e stiamo ottenendo buoni risultati – ha raccontato -. L’obiettivo è quindi quello di proseguire in questa direzione per vedere fin dove possiamo arrivare». Stefano ha iniziato a studiare hip hop a 14 anni, si è perfezionato a Los Angeles e Parigi, ha fatto qualche spettacolo teatrale e partecipato a diverse gare.

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SAMUEL ERFE DELAYON

Sin da piccolo a scuola, si prendeva delle punizioni per le sue acrobazie giudicate “pericolose” dagli insegnanti. In realtà, questo era il suo modo di sperimentare i primi passi di hip hop e break-dance. Ma nessuno lo gratificava, anche in casa, e tutti vedevano per lui un futuro nel nuoto. «Ma un bel giorno – ha ricordato -, ho capito che solo la musica e il ritmo di attraevano. Così, spinto da mia madre, mi sono iscritto alla Street Dance School di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, diretta da Federica Guerra, la mia prima insegnante. Lei mi ha fatto conoscere l’attività dell’IDA e mi ha incoraggiato a iscrivermi all’Hip Hop School. Da lì ho preso il volo, avendo l’opportunità di perfezionarmi a Los Angeles dove spero di ritornare presto per crescere ulteriormente». Samuel è stato scelto come ballerino dell’IDA Hip Hop Company 2012.

PAMELA RUSSELLO

Ha solo 21 anni ma le idee già ben chiare sul suo futuro professionale, avendo aperto una sua scuola, la Live Dance, a Genova. Lei è Pamela Russello che, all’IDA Crew Competition, si è guadagnata un premio speciale per la coreografia con il suo gruppo Baby Wild Girls. La sua passione per la danza risale a quando aveva 5 anni e ha iniziato con lo studio della danza classica e moderna. Poi, a undici anni, è scoppiato il colpo di fulmine per l’hip hop. «Negli ultimi quattro anni – ha affermato -, mi sono perfezionata con Daniele Baldi, oltre ad aver fatto un periodo di studio a Los Angeles. Molto preziosa è stata l’esperienza all’interno dell’IDA Hip Hop Company, lo scorso anno, che mi ha consentito di acquisire più confidenza con il palcoscenico».

CRISTINA SANGALETTI

Alla sua seconda partecipazione all’IDA Crew Competition, è stata notata per le sue coreografie dalla giuria e per il bel lavoro sviluppato con i due gruppi Junior Tribe e Meg Tribe della scuola Meg Hip Hop Academy di Mozzo, in provincia di Bergamo. «Mi sono avvicinata alla danza relativamente tardi, a dodici anni – ha raccontato Cristina Sangaletti che ora ha 25 anni - All’epoca l’hip hop era qualcosa di nuovo, che ho appreso grazie alla mia insegnante Maria Grazia Bombardieri, che ora mi ha dato l’opportunità di insegnare e coreografare. Mi sono perfezionata facendo stage e recandomi ogni estate negli Stati Uniti. Con le mie coreografie aiuto i ragazzi a mettersi in evidenza anche in contest nazionali».

FABIO FIORE

Con i compagni di The Burning Klan, della scuola Live Dance di Pamela Russello, si è classificato terzo nella categoria over 14. Il ventunenne Fabio Fiore si è messo in evidenza per il suo stile originale. «Il mio percorso nella danza si è sviluppato in modo inverso rispetto a quello tradizionale – ha raccontato - Ho iniziato a nove anni con l’hip hop per avvicinarmi poi al jazz e al classico. Poi sono ritornato all’hip hop e ora sto girando l’Italia con il gruppo per le varie gare».

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Talenti emergenti

Giulio sogna di entrare alla Juste Debout School il prossimo anno Beatrice VUOLE FARE audizioni per lavorare in una compagnia all’estero MARZIA SPERA DI TORNARE PRESTO ALLO STUDIO HARMONIC

HOXHALLARI LICCIARDELLO E ORLANDI ALL’ESTERO GRAZIE ALLE BORSE DI STUDIO DEL CONCORSO EXPRESSION IDA 2012

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razie alle sue numerose iniziative, l’IDA è fucina di giovani talenti alla ricerca della propria strada. Tre di questi si sono aggiudicati alcune borse di studio durante l’edizione 2012 del concorso internazionale di danza “Expression”, lo scorso febbraio a Firenze. Si tratta di Giulio Hoxhallari, Marzia Licciardello e Beatrice Orlandi.

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Appassionato di hip hop, Giulio (nella foto) è allievo della scuola Flashart Asd di Varazze, diretta da Raffaella e Alessia Cianti. Al concorso, ha vinto la borsa di studio per la Juste Debout School di Parigi. Giulio è partito ad aprile per la Ville Lumière, insieme all’insegnante Alessia Cianti e al suo compagno di danza Davide Rossi. Là hanno vissuto un’esperienza meravigliosa. «Le lezioni erano molto coinvolgenti – spiegano -. Abbiamo avuto insegnanti del calibro di Rabah, Bruce Ycanji, Natsuko, Capela, Frankie, in una settimana di lezioni no stop dalle cinque di pomeriggio alle dieci di sera. Fantastica l’atmosfera che si respirava in una scuola dove, l’hip hop non solo lo si balla ma lo si vive a 360 gradi. Si va molto oltre il semplice apprendimento perché gli insegnanti della JDS sono abilissimi nel trasmettere anche passione, grinta ed energia, anche in un’ora e mezza di lezione. Quando si esce dall’aula, si è stremati e senza fiato, ma felici grazie a un bagaglio più arricchito, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche culturale». Per Giulio, quindici anni, è stata la prima esperienza di studio all’estero che si è rivelata di successo, in quanto molto apprezzate sono state anche la cordialità dello staff della scuola e la bellezza di Parigi. L’idea di Alessia Cianti era anche quella di farlo partecipare all’audizione per entrare in accademia l’anno prossimo, ma l’età non glielo ha permesso. Pur avendo tutte le carte in regola a detta dei docenti che lo hanno visionato, il regolamento prevede un’età minima di 16 anni. Giulio, dunque, aspetta ansioso l’anno 2013 per tornare e sostenere l’esame di ammissione. Il suo sogno è quello di diventare un ballerino professionista e ce la sta mettendo tutta, aiutato anche dai genitori e dalle insegnanti Alessia e Raffaella.

Marzia Licciardello e Beatrice Orlandi si sono invece aggiudicate borse di studio per lo Studio Harmonic di Parigi. «È stata una esperienza molto importante sia a livello formativo che personale – ricorda Marzia -. Seguire lezioni per tutto l’arco della giornata con insegnanti di fama internazionale, è molto stimolante. Io ne seguivo sette al giorno. Ringrazio Corinne Lanselle per avermi dato la possibilità di conoscere una delle più prestigiose accademie di danza d’Europa dove spero di tornare presto». «Ci sono stata a inizio maggio– afferma Beatrice -. Non avevo mai avuto l’occasione di studiare all’estero e sono rimasta colpita dall’approccio diverso. Per la prima volta mi sono trovata con persone della mia età, sia italiane sia di molte altre nazionalità, con cui è stato interessante confrontarsi. In più, è stato interessante mettermi alla prova con diversi stili: inizialmente seguivo solo le lezioni di contemporaneo di Corinne Lanselle il pomeriggio, poi mi sono dedicata anche al classico e al moderno». Un’esperienza che l’ha galvanizzata e Beatrice è pronta per partire, all’inizio dell’autunno, per Duisburg in quanto vincitrice anche di una borsa di studio assegnata dai coreografi Avi Kaiser e Sergio Antonino. Che cosa sogni? «Di fare audizioni all’estero, dove ci sono più opportunità, e di iniziare a lavorare come ballerina», conclude Beatrice. «Sono contenta di aver ospitato queste delizione ballerine italiane e i loro accompagnatori – dice la docente Corinne Lanselle -. Hanno lavorato bene, prendendo velocemente il ritmo delle lezioni e soprattutto delle diverse tecniche proposte. Comunicare è stato semplice anche grazie alla presenza nella scuola di altre due allieve italiane, Serena e Giulia».

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Giuseppe Giofrè Il Bello di “Amici”

di Roberta Bezzi

Il vincitore del settore danza ha conquistato il pubblico con il suo ciuffo, la sua simpatia e la sua energia nell’hip hop

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a tutto l’entusiasmo, l’energia e la grinta dei suoi 19 anni, il vincitore nella danza dell’undicesima edizione di “Amici di Maria De Filippi”, Giuseppe Giofrè, originario di Gioia Tauro. Dimostrando sicurezza e determinazione, dopo una sfida a base di passi a due, passi a quattro e assoli, il ballerino di hip hop ha battuto in finale la preparatissima Francesca Dugarte con un netto 74 per cento delle preferenze al televoto. La sua carica, alla fine, ha prevalso sulla precisione della tecnica. Il pubblico lo ha premiato, dimostrandosi coerente con il gradimento sempre avuto durante tutti i sei mesi di anno scolastico. Il docente Luciano Cannito vince la sua scommessa: non sempre lo studio è accompagnato dal carisma e dall’energia necessari a conquistare gli spettatori. Sul web, spopola e non si contano i siti, i forum, blog a lui dedicati, oltre a una affollata pagina Facebook che conta quasi 60 mila fan. Prima di iniziare l’intervista, Giuseppe ci tiene a ricordare che conosce l’International Dance Association: «Nel 2008, ho partecipato al concorso di danza “Expression” a Firenze con un gruppo di hip hop ma non è andata per niente bene. Era forse la mia prima esperienza e ne è passata di acqua sotto i ponti». Poi ha ritrovato uno dei docenti IDA, Daniele Baldi, ad “Amici” che gli ha dispensato molti consigli preziosi. Giuseppe, il tuo percorso non è stato per niente facile e scontato. Ma è vero che sognavi “Amici” sin da quando eri un bambino? «Sì. Ho sempre pensato che questo talent show potesse darmi la giusta visibilità. Quando ero piccolino, guardavo sempre la tv e a mia madre dicevo: “Ma quanti ballerini ci sono! E perché non posso esserci pure io?”. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto, in particolare mia madre che mi ha iscritto ai provini quando ancora ero negli Stati Uniti per perfezionarmi. Mi ha costretto a rientrare in Italia convinta che questo fosse l’anno giusto. E così è stato».

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A differenza del tuo maestro Cannito, Alessandra Celentano ti ha un po’ punzecchiato, dichiarando più volte: “Ballare no. Meglio faccia l’attore”. Cosa ne pensi? «Certamente il cinema mi attira, così come mi piacerebbe anche fare un musical. Ma il primo amore rimane l’hip hop e, per il momento, vorrei restare a ballare in tv, oppure fare esperienza in video musicali. Mi attira di meno invece il teatro». Cosa ti manca ancora per sentirti un ballerino completo? «Sicuramente tanto studio e tanta esperienza. L’hip hop è la mia danza ma sono consapevole delle mie carenze tecniche. Purtroppo da piccolo non ho studiato correttamente, ero convinto di seguire insegnamenti giusti ma crescendo ho scoperto che la danza era tutt’altra cosa rispetto a quella che avevo conosciuto prima. Non sono il tipo che si abbatte facilmente per cui studierò tanto per recuperare quello che mi manca». Com’è il post “Amici”? Che programmi hai? «Sto lavorando molto come ospite in diverse trasmissioni tv e le scuole di danza di tutta Italia mi chiamano per fare stage. Dopo “Amici” resta una grande popolarità e l’affetto delle persone che mi conoscono o che stanno imparando a farlo. Ora inizia tutto, un nuovo percorso che spetta a me portare avanti. Fa un certo effetto essere così richiesto e voluto dalla gente, ma bisogna restare con i piedi per terra. A breve, partirò per Los Angeles dove sfrutterò la borsa di studio di sei mesi del Millennium Dance Complex. Ci sono già stato e non vedo l’ora di tornarci. Spero sia anche l’occasione di fare qualche interessante audizione».

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Foto di Photomovie/G.M. Chieregato

A scuola dai big del musical

Christian Ginepro e Manuel Frattini sono gli attesi protagonisti della prossima stagione con due nuovi spettacoli in uscita e tante novità di Angela Lonardo

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allare, cantare e recitare: il musical è arte pura a 360 gradi, è saper raccontare una storia, intrattenere chi guarda e permettergli di sognare. Sarà per questo che di anno in anno e da una stagione teatrale all’altra questo genere di spettacolo continua a raccogliere pubblico appartenente a tutte le fasce d’età senza temere inflazione alcuna. I musical non sono più solo spettacoli leggeri ma sono in grado di assumersi eredità sia teatrali che cinematografiche di peso. Sono macchine teatrali dall’ingranaggio perfetto che, seppur in un momento di crisi economica, continuano a mietere successi e a dare lavoro a tanti giovani ballerini. C’è da scommettere che anche la prossima stagione sarà musical mania e che i mattatori dei palchi italiani, da nord a sud, saranno ancora una volta loro, Christian Ginepro e Manuel Frattini, i veri e propri re indiscussi del genere.

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Foto di Massimilano Litto

Christian Ginepro è un’artista a tutto tondo amato dal pubblico e dalla critica, che lo definisce come il “maggior esponente della nuova via italiana del Musical”. Vincitore di numerosi premi tra cui IMTA 2004 come miglior performer maschile, Ginepro vanta un curriculum fitto di lavori, tra teatro (Cabaret, A Chorus Line, Vacanze Romane), cinema e tv (Boris 3, Bartali, Il commissario Manara). Per la prossima stagione si prepara ad affrontare altre due nuove sfide teatrali. Si tratta di due musical. Il primo è A qualcuno piace caldo, il revival del musical tratto dal celebre film del 1958 diretto da Billy Wilder e definito “la migliore commedia della storia del cinema”. Quanto al secondo, la sua identità è ancora top secret, ma sarà un graditissimo ritorno. Christian, presto porterà in scena il musical A qualcuno piace caldo, che la vedrà protagonista insieme a Justine Mattera e Pietro Pignatelli, per la regia di Federico Bellone. Quali sono le novità di questa versione? «Più che di musical, dove le canzoni fanno da trama, si tratta di una commedia musicale, dove invece le canzoni commentano lo spettacolo. Il regista ha voluto proporre uno spettacolo molto legato al concetto di cinema, a metà tra un film e uno spettacolo teatrale. Viene offerto al pubblico dell’intrattenimento di qualità e credo che la forza sia nell’intero cast: c’è Justine che, anche se è riconosciuta a livello televisivo, è una persona che ha sudato molto per fare spettacolo. Lei nasce come Marylin, quindi non poteva esserci ruolo più adatto a lei. E poi ci siamo io e Pietro, due attori senza padri, padroni o padrini di sorta». Com’è cambiato il musical in questi anni? «Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla Stage Entertainment, il cui ingresso nel nostro teatro ha innalzato enormemente l’asticella della qualità. Se penso a musical come Sister Act, La bella e la bestia, Mamma mia, posso dire di aver visto il massimo dal punto di vista della messinscena. Nel nostro teatro è evidente una dicotomia:

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Nella danza uno su mille ce la fa, e gli altri 999 cosa fanno? Fanno musical

da un lato abbiamo musical perfetti, dall’altro musical di pessima qualità, quelli che io chiamo B-musical. Ma se c’è ancora molta spazzatura, molte volte la colpa non è dei soldi, che non sono gli unici a determinare la qualità di uno spettacolo. Ne è un esempio Alice nel paese delle meraviglie, dove non c’era un grande budget alle spalle ma è stato fatto un enorme lavoro sul testo e sul cast». Qual è il problema e quale la risorsa del nostro teatro attuale? «Il nostro problema è che siamo abituati a vedere il copia e incolla di alcuni spettacoli. La nostra risorsa sono le nostre storie, ma a volte i nostri musical sono come i cine-panettoni, sono pochi quelli paragonabili a Ozpetek o a Lars von Trier. Quando avremo la spinta di raccontare le nostre storie avremo fatto il salto che in America hanno già fatto, raccontando le loro». Qual è la storia che, se ne avesse la possibilità, racconterebbe? «Quella dei 27 milioni di eroi che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento sono emigrati dall’Italia, dove non si poteva vivere, per riappropriarsi di una coscienza. C’è un libro, intitolato “Quando gli albanesi eravamo noi”, che sarebbe il perfetto punto di partenza per raccontare questa storia. Ci riuscirei grazie alla magia del teatro, dove bastano quattro candele e puoi portare il pubblico dove vuoi». Da anni lei mette a servizio dei giovani il suo incredibile bagaglio artistico, insegnando musical… «Da dieci anni insegno musical e mi sento privilegiato a crescere le nuove generazioni. Nella danza uno su mille ce la fa, e gli altri 999 cosa fanno? Fanno musical. Sono troppi i ragazzi minorenni che sono spediti fuori dall’Italia per avere un’opportunità nel mondo della danza. Mentre si dovrebbe coltivare il musical perché dà la possibilità di poter lavorare nel nostro Paese. Molte scuole di danza già insegnano musical, ma dovrebbe essere obbligatorio in tutte, perché vorrebbe dire adeguarsi alla realtà. Il danzatore dovrebbe aprirsi anche al canto e alla recitazione, e lo dico io che nasco con la danza classica. Anche chi non ha un fisico perfetto o il collo del piede può trovare la sua strada nella danza grazie al musical».

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il musical è divenuto una realtà lavorativa preziosa e da tutelare

Manuel Frattini sarà invece in scena nella prossima stagione, dopo il debutto estivo, con Sindrome da musical, spettacolo diretto da Alfonso Lambo e che gli permette di ripercorrere la sua carriera. Come in un flash back, porta in scena coreografie e brani che richiamano i grandi spettacoli di cui è stato protagonista (Pinocchio, Peter Pan, Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette Fratelli, La Piccola Bottega degli orrori, A Chorus Line ecc) accanto ad altri musical di fama Internazionale come Grease, Cabaret, Chicago, Rent, Fame. Manuel, oggi il nome Manuel Frattini e la parola musical sono praticamente un unico vocabolo… «Non le nascondo che questo è un grande piacere ma al contempo anche una grande responsabilità. Non c’è soddisfazione maggiore di riuscire a fare quello che si ama nella vita, e per me, che mi sono affermato in Italia con il musical, che non è un genere di tradizione italiana, la soddisfazione è ancor maggiore». La prossima stagione sarà in scena con Sindrome da musical… «Si tratta di uno spettacolo nato un po’ di tempo fa tra amici, con il desiderio di fare

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qualcosa tra noi raccontandomi, e che poi è piaciuto molto a chi ha deciso di produrlo. Con la collaborazione di Lena Biolcati, che ha scritto i testi e di Stefano D’Orazio, con cui lavoro da anni, abbiamo trovato una chiave ironica e divertente per raccontare la mia storia artistica, senza incorrere nel rischio di autocelebrazioni, cosa che temevo molto. Ci siamo inventati questa sindrome da musical che poi tanto una invenzione non è, visto che un po’ la vivo realmente, e in scena i miei più cari amici mi fissano un appuntamento con una psicologa. Da qui l’occasione di ripercorrere i personaggi della mia carriera, che via via si impossesseranno di me. Ma ci tengo molto a dire che forse chiamare questo spettacolo musical è troppo pretenzioso. Si tratta piuttosto di uno show musicale con canzoni, numeri in cui la grande forza è nel cast, composto da sette persone incredibili. Sono Cristian Ruiz, Angelo Di Figlia, Eleonora Lombardo, Andrea Verzicco, Lucia Blanco e Nadia Scherani, a cui si aggiunge la partecipazione straordinaria di Silvia Di Stefano. Ognuno di loro viene da grandi spettacoli, è un gruppo di enorme talento». Come si evoluto il musical in questi anni?

«Con chi fa questo lavoro si è diventati sempre più esigenti. Il pubblico a teatro non si inganna, la qualità deve essere altissima, chi fa musical deve essere al top. Fortunatamente in questo periodo difficile, il musical è in controtendenza, ha sempre avuto e continua ad avere una buona risposta di pubblico e a livello di incassi. Si tende a farlo sempre perché funziona». Proprio perché funziona, il musical dà lavoro a molti giovani ballerini, senza costringerli a cercar fortuna all’estero… «Sì, è vero, la danza in Italia sta attraversando un periodo di crisi e ai giovani danzatori non rimane che andare all’estero. Ma il musical è divenuto una realtà lavorativa preziosa e da tutelare, e mi auguro che non diventi come la tv. Lo dico io che di televisione ne ho fatta tantissima e non posso dire nulla che le vada contro, ma è un vero peccato e dispiacere vedere come, fatta eccezione per qualche talent show, la danza sul piccolo schermo sia praticamente scomparsa. Devo dire che io non ho mai fatto provini all’estero, ho avuto la forte determinazione di volermi affermare nel mio Paese, e oggi posso dire con orgoglio che un po’ ci sono riuscito».

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Una lezione di teatro per ballerini

di Eugenio Sideri

Drammaturgo e regista, si occupa da venti anni di pedagogia teatrale. Tiene corsi per principianti e professionisti. È docente di laboratorio teatrale da cinque anni all’Ida Ballet Academy. www.eugeniosideri.com

In scena, c’è sempre qualcuno che ci sta osservando. Lo spettatore Camminate

« . Camminate nello spazio. E ricordatevi che non siete a passeggio, non state facendo shopping. Siete in scena.»

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on queste parole ho appena accolto gli allievi in sala. È il loro primo giorno di laboratorio teatrale. Li faccio camminare e li guardo camminare. Guardo i loro piedi, le spalle, la testa, camminare nello spazio scenico. E poi osservo le andature, il ritmo del passo, i movimenti grandi e piccoli che sono compiuti. E poi gli occhi, lo sguardo, e cerco di capire cosa pensano, in quel momento, cosa si stiano chiedendo. Spesso la domanda che leggo nei loro occhi è: “Ma cosa stiamo facendo?”. Anticipo la loro domanda silenziosa e parlo. «State camminando. Camminando in scena. In un luogo particolare, speciale. Uno spazio di vita e di lavoro che voi, allievi ora e futuri professionisti della scena domani, avete scelto. Perché stiamo parlando di scelte: ce n’è sempre una alla base dello stare in scena. E la vostra scelta è stata la scena. Ancor prima che essere attori o danzatori, avete scelto di stare sul palcoscenico. Di mostrarvi, quindi. E dovete imparare a farlo. Il caso, la fortuna, potrà venirvi incontro una, due volte. Il resto è mestiere.» È da cinque anni che lavoro all’Ida Ballet Academy. Da oltre venti che faccio teatro. Il mondo della danza mi era noto soprattutto come spettatore. Ritrovarmi, come insegnante, con danzatori e danzatrici, mi sta insegnando molto. Vedo un approccio diverso alla scena. Ma le fondamenta sono identiche, attori o danzatori.

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«Su, continuate a camminare. Pensate a dove state andando, a dove vorreste essere. E non dimenticate mai che siamo in scena: lì, di là, c’è sempre qualcuno che ci sta osservando. Lo spettatore. E il primo spettatore è il regista, il coreografo. Uno spettatore privilegiato, uno spettatore “di professione”. Mi accorgo che non sono abituati a camminare; cioè, lo fanno come danzatori, trascinando spesso i piedi, “portando il passo”. «Prima il tacco poi la punta. E non dimenticate le ginocchia che si piegano. La gamba si flette, non è rigida. E il corpo segue.» Ripartire. Ricominciare daccapo. Come una creatura: già, imparare a camminare. Come se l’abitudine ad altre movenze ce lo avesse fatto dimenticare. E come danzatori spesso dimenticano anche la testa, il loro sguardo. E cercare di ricondurli a una “naturalità” scenica è un percorso che dura mesi. «Perché muovi le dita della mano mentre cammini? Perché tieni la testa un po’ spostata sulla spalla?»

Nelle immagini: a pag. 73, gli allievi dell’IDA Ballet Academy inscenano una piece teatrale con la supervisione degli insegnanti del corso. In questa pagna gli allievi della scuola durante una lezione di Laboratorio Teatrale con Eugenio Sideri. (foto di E.Z.)

Non appena faccio notare questi piccoli micromovimenti, ecco che i corpi s’irrigidiscono. Mi verrebbe istintivamente di cancellare la mia osservazione, di fare un rewind e dirgli altro. Invece proseguo, con la testardaggine che il mio mestiere mi ha insegnato. Cercare il gesto vero, naturale, realista, è un percorso che ci mette a nudo. Occorre togliersi di dosso una serie di sovrastrutture che tutti possediamo. L’educazione, l’ambiente sociale, il carattere, ci formano e ci crescono in un certo modo. E il

nostro corpo ne è espressione viva e diretta. Ad un certo punto eccolo lì, però, in scena, obbligato a mostrarsi per com’è veramente. Ed è in quel momento, quando appunto si cerca la verità del corpo, che si diventa molto finti. «Notate: più cercate di essere morbidi, naturali, più tutto quanto diventa finto, in-credibile. Non credibile. Occorre allora ricominciare. Per imparare a essere veri in scena, ad avere una naturalezza, a far sembrare il gesto e il movimento dell’attore come qualcosa di “normale”, occorre prima di tutto partire da se stessi. Non esiste l’immedesimazione, cioè non si “fa finta di”. Si è, e basta. Esserci significa sembrare veri. Nel corpo, nella voce.» «È un passaggio sottile: la scena è finzione. Il lavoro dell’attore si basa sulla costruzione della finzione. E non significa “far finta di”. Ma significa essere, cioè esistere realmente. E notate, ho usato il termine “costruzione”. La finzione è un lavoro, una costruzione, una precisa architettura di gesti, corpo, voce, occhi. Niente è lasciato al caso. Ma per imparare a costruire la finzione, per imparare ad essere quindi un personaggio, occorre prima di tutto partire da se stessi. Occorre innanzi tutto mettersi in gioco. Ci si spoglia delle sovrastrutture e ci si riveste piano piano. È una sorta di mettere a nudo la nostra interiorità, di mettersi in gioco, appunto. È un passaggio fondamentale per imparare, lentamente, a rivestirsi e, conseguentemente, a fingere.»

il primo spettatore è il regista, il coreografo.

Uno spettatore privilegiato, uno spettatore di professione

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«E adesso, uno per volta, ditemi il vostro nome, cognome e da dove venite.» Sulla loro pelle sperimentano subito il corpovoce, l’unità indissolubile che c’è tra il nostro corpo e la nostra voce. E quando dico corpo intendo dalla testa ai piedi. E quando dico voce, intendo dalla testa ai piedi. Tutto è in azione, tutto si muove, tutto è coinvolto. Spesso, nella danza, incontro persone che sono spezzate: ballano dal collo in giù, dimenticano di avere una testa con degli occhi con uno sguardo con degli zigomi con delle rughe. Dimenticano quella che in teatro si chiama “maschera”, il viso appunto, con la sua miriade di espressioni. Anche il viso balla, proprio perché non è staccato dal corpo. E nel teatro, dalla voce. «C’è sempre un motivo per il quale stiamo in scena: è un’intenzione. È lei che si fa generatrice delle nostre azioni, che siano coreografiche o recitative. O entrambi. Anche essere neutri, anche essere astratti è un’intenzione.» Preciso spesso, con i danzatori, quest’ultimo concetto, perché tanta tradizione della danza italiana, specie contemporanea, mi ha mostrato danzatori dagli sguardi immobili.

Spesso, nella danza, incontro persone che sono spezzate: ballano dal collo in giù, dimenticano di avere una testa con degli occhi con uno sguardo con degli zigomi con delle rughe. Anche il viso balla, proprio perché non è staccato dal corpo «È chiaro che se devo ballare su musiche di Tiziano Ferro o John Cage, avrò intenzioni diverse, ma comunque le avrò. E dovrò stare attento in entrambe le situazioni: non cerco l’espressione melodrammatica, quindi finta, nel primo caso; non cerco il frigorifero, altrettanto finto, nel secondo caso. Non posso comunque ignorare l’intenzione che mi muove.» Coreografare o ballare una canzone, ad esempio, d’amore, o comunque una canzone con delle parole, con una piccola storia, può aiutarci a costruire un percorso narrativo. Non è importante che sia esplicito, che si veda all’esterno: sarà un percorso dentro di noi, che ci aiuterà a svolgere la coreografia. I sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo, li viviamo tutti. Però noi che stiamo in scena abbiamo una fortuna: possiamo, attraverso la nostra arte, tradurli in danza, in teatro, e quindi cercare di trasmetterli. «Vi ho chiesto di presentarvi, ma… ma non vi sento! Articolate le parole, non abbiate paura del volume, insomma, fatevi capire. Prima ancora di una intenzione, di un motivo che guiderà il mio tono o il registro della voce, occorre che ci comprendano con le orecchie! Che ci sentano! Scandite, masticate le parole, rallentatele.»

Le informazioni cominciano ad accumularsi. Li vedo che cercano di metterle in pratica, tutte insieme, e si aggrovigliano. Il cammino è appena cominciato. C’è da lavorare. Si sentono a disagio, alcuni chiaramente vorrebbero andarsene, non capiscono a cosa serva quello che stiamo facendo. «E ricordate quel bambino che teneva tra le mani un passerotto: lo stringeva così tanto che il passerotto morì soffocato. Il padre diede al bimbo un altro passerotto, e questa volta il bimbo fece attenzione a non stringere, anzi lasciò le dita con pochissima presa. E il passerotto riuscì a sfuggire e volò via. Il vostro corpo, in scena, è come quel passerotto: se lo irrigidite troppo, morirà, ma anche se lo lascerete troppo rilassato, vi sfuggirà. Trovate, nel lavoro, la misura giusta per tenere quel passerotto tra le mani. Tenerlo senza ucciderlo e tenerlo senza che fugga.» «La giusta misura di tensione del corpovoce.»

Nelle immagini: gli allievi dell’IDA Ballet Academy durante un’esibizione sul palco del concorso Expression (foto DS Photo)

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«E adesso ricominciate a camminare.»

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Foto di Fabrizio Demasi

[ ( D anza + ginnastica ritmica ) ] = { R hytm . mi x }

BARBARA CARDINETTI E IL PROGET TO RHYTM.MIX

di Roberta Bezzi

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hi ama la danza spettacolare dei Momix o dei Pilobolus, o dei Kataklò per restare in Italia, avrà certamente apprezzato lo spettacolo tutto al femminile Rhytm.mix, in cui ritmo, sincronismo, bellezza ed eleganza sono estetizzati in una perfetta armonia di tecnica, danza, musica e colori. Il corpo come spettacolo di eleganza, la bellezza come sincronismo di forme, la gioia come striscia di colore, la musica come armonia del movimento in un mondo di sirene suadenti. Tutto questo è Rhytm.mix, una compagnia nata nel 2009, ispirata dal successo della ginnastica ritmica italiana nelle grandi arene sportive di tutto il mondo. Un progetto originale e coraggioso: trasformare il talento, l’abilità e la disciplina sportiva in uno spettacolo che di clavette, funi, palle, nastri e cerchi usa la grande potenzialità spettacolare proiettandola nei tempi e nei ritmi della danza. Soluzioni scenotecniche multimediali e sorprendenti sottolineano l’aspetto contemporaneo dello spettacolo, con effetti inattesi e coinvolgenti.

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Reduci da una stagione teatrale di successo, le ginnaste della compagnia teatrale capitanate dalla coreografa Barbara Cardinetti, con la consulenza tecnica di Emanuela Maccarani, sono state scelte per il corpo di ballo di “Scherzi a parte”, lo storico programma di Fatma Ruffini su Canale 5. Fortemente volute dai conduttori Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, hanno saputo coinvolgere il pubblico con affascinanti momenti di danza che sono stati anche impegnative performance atletiche. Nel cast sei atlete di rilievo nazionale nel mondo della ginnastica: Giorgia Cafiero, Fabrizia D’Ottavio, Valentina Giolo, Daniela Masseroni, Sheila Verdi, Laura Vernizzi. Quest’ultima, insieme alla D’Ottavio è stata medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004 e medaglia d’oro ai campionati mondiali di ginnastica ritmica di Baku nel 2005, oltre che avere partecipato alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Artefice di questa buona riuscita è Barbara Cardinetti che, in prima persona, ha vissuto il passaggio dalla ginnastica ritmica alla danza.

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dal teatro alla tv uno spettacolo tutto al femminile di grande eleganza e bellezza Barbara, sei stata campionessa italiana di ginnastica ritmica nel 1992. Come sei arrivata alla danza? «Sin da piccola avevo, come si suol dire, l’argento vivo addosso, nel senso che ero scatenata. Ho iniziato subito con un corso di danza classica, ma a cinque anni mi sono lasciata affascinare dalla ginnastica. Ero una bambina molto alta, con leve lunghe, ed è questo il motivo per cui una allenatrice bulgara mi ha indirizzato verso la ginnastica ritmica, disciplina a cui mi sono dedicata per più di dieci anni. Ho vinto diversi titoli regionali e interregionali, ma è stato dopo la vittoria del titolo italiano che ho deciso di smettere. Così, ho iniziato a dedicarmi nuovamente alla danza, scoprendo anche il contemporaneo. Pur essendo adulta, ero favorita dal fatto che anche la ginnastica ritmica offre solidi basi non molto diverse da quelle del classico». So che hai avuto anche una breve parentesi nella moda e che sei stata modella per un servizio uscito sul settimanale “Donna Moderna”… «Dopo la ginnastica, mi era venuta l’idea di organizzare sfilate. Così mi sono iscritta allo Ied – Istituto europeo di Design di Milano e lì ho capito che la moda non poteva essere il mio mondo. È riesplosa, più prepotente che mai, la passione per la danza dove ho trovato la mia dimensione creativa». Quali sono stati i momenti più significativi della tua carriera da ballerina? «Fondamentale è stata la decisione di partire per l’America dove ho continuato a studiare, avendo poi la fortuna di perfezionarmi alla Alvin Ailey School di New York. È stato fantastico, per esempio, avvicinarmi alla tecnica Horton che in Italia non avrei mai avuto modo di approfondire. Così, ho trovato i giusti stimoli per iniziare una nuova fase del mio percorso professionale. Come ballerina, ho lavorato in importanti compagnie, facendo parte del cast di No Gravity, con coreografie di Brian Sanders e David Parsons, e dello spettacolo Waterwall con la compagnia Materiali Resistenti diretta da Ivan Manzoni. Negli Stati uniti ho lavorato anche con Christopher Harrison e la sua compagnia Anti gravity».

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Così, sei tornata in Italia rafforzata. Qui hai fatto parte del corpo di ballo di varie produzioni televisive, fra cui “Non facciamoci prendere dal panico” con Gianni Morandi in onda su Raiuno nel 2006, e sempre sulla stessa rete nel 2005, “Rockpolitik” con Adriano Celentano. Quale di questi diversi contesti, teatro o tv, preferisci? «In quegli anni c’era una netta distinzione fra teatro e tv. Ho sempre preferito il teatro che porto nel cuore. Lì, mi sento veramente a casa, a Milano come a Seul». Com’è stato poi il passaggio da ballerina a coreografa? «Tutto è stato graduale, come capita a molti. Basti pensare a Moses Pendleton che fino a trent’anni ha fatto lo sciatore e poi è diventato il grande artista che tutti conosciamo. Ho iniziato a coreografare per caso quattro anni fa, grazie ad Antonio Gnecchi di Bags Entertainment che mi ha affidato il progetto Rhythm. Si erano appena svolte le Olimpiadi di Pechino e gli venne chiesto di lavorare con le ginnaste e, in particolare, con un gruppo italiano per creare una nuova forma di spettacolo che unisse la ginnastica ritmica e la danza. Per lui, rappresentavo il giusto anello di congiunzione, avendo sperimentato direttamente sul mio corpo entrambe le discipline. Ho elaborato un progetto visivo dello spettacolo che gli è subito piaciuto, affidandomi la regia e le coreografie. Per me è stata una scoperta meravigliosa perché, finalmente, ho avuto la possibilità di mettere in scena ciò che più mi piace».

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Come nascono le tue coreografie? «Mi sollecita tutto ciò che attira l’occhio. Molti trovano che le mie siano installazioni visive più che coreografie. Il lavoro con le ginnaste è molto stimolante, è la felicità di qualsiasi coreografo, grazie alla loro strepitosa scioltezza». Quali sono invece le difficoltà che hai incontrato nella costruzione dello spettacolo? «L’obiettivo più importante è stato quello di rendere poetico ed espressivo un linguaggio come quello della ginnastica, che di fatto è solo molto tecnico. Quindi ho dovuto fare interagire le ragazze con elementi come le scenografie, le luci, i costumi, la musica con i quali solitamente sono abituate a lavorare in maniera diversa. Per esempio le altezze dei teatri sono differenti da quelle dei palazzetti dello sport e quindi abbiamo dovuto lavorare molto sull’uso degli attrezzi come le clavette, i cerchi e i nastri in maniera completamente diversa. E poi, ho cercato di tirar fuori la loro personalità, la loro individualità, in quanto molto abituate alle logiche di squadra». Esiste una drammaturgia nello spettacolo? «Non proprio, perché in realtà il filo conduttore è proprio la ginnastica visualizzata quasi in forma onirica attraverso 21 quadri astratti in cui ginnastica e danza interagiscono con la musica e la proiezione di diapositive».

Nelle immagini: alcuni momenti dei balletti a “Scherzi a parte”. Foto di Mauro Valle.

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Che cosa vi differenza per esempio dai Momix o dai Pilobolus? «Certamente apparteniamo allo stesso genere definito ‘fisical theater’, nel senso che cerchiamo di proporre e affrontare rischi fisici ed estetici per abbattere le barriere tra danza, teatro ed esperienze personali, comunicando in maniera chiara affinché la danza possa arrivare al maggior numero di persone possibili. Però ci sentiamo diverse perché cerchiamo di esprimere arte oltre l’agonismo. Queste sono ginnaste di alto livello che dopo l’esperienza di Pechino hanno deciso di rimettersi in discussione e cominciare una nuova sfida, quella della danza, attraverso il lavoro del piccolo attrezzo che esalta la componente sportiva e artistica insieme alla ricerca musicale, creando una forma di spettacolo unica nel suo genere». Il successo è stato immediato: le ragazze di Rythm sono state protagoniste di una brillante tournée in Italia dal 2009 in poi, oltre a essere state chiamate in tv, prima al “Fiorello Show” su Sky e nella primavera scorsa a “Scherzi a parte” come corpo di ballo ufficiale della trasmissione ufficiale di Paolo e Luca. Vantaggi e svantaggi della tv? «Il vantaggio principale è ovviamente legato alla popolarità immediata: ciò che il teatro ti dà in dieci anni di duro lavoro, la tv te lo offre in otto puntate. L’esperienza al fianco di Paolo e Luca è stata molto positiva: non abbiamo ricevuto pressioni di alcun tipo e siamo stati liberi di scegliere in totale libertà i costumi, le luci e le riprese. Per scaramanzia non dico nulla, ma ci aspettiamo proposte per la prossima stagione televisiva. L’ideale sarebbe così conciliare la tv con una nuova tournée teatrale, magari all’estero»

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m e d i c i n a

d e l l a

d a n z a

MAL DI STILE

Infortuni e lesioni più frequenti nei danzatori in base allo stile praticato di Omar De Bartolomeo

L’utilizzo della muscolatura è diverso in base al tipo di danza praticato, all’età e agli anni di esperienza. Il danzatore classico è più soggetto alle lesioni da tecnica errata e a fratture da stress, mentre chi pratica danza moderna alle lesioni da evento accidentale

approfondimenti

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a danza, in ogni sua forma, rappresenta una forma d’arte caratterizzata dalla necessità di possedere gradi doti sportive, atletiche, tecniche ma anche anatomiche. Nel corso della mia preparazione nell’ambito della “medicina della danza” ho avuto modo di percepire la necessità da parte dei ballerini di studiare e perfezionare tanto la tecnica, quanto la conoscenza del proprio corpo. Già dal 1999 infatti, grazie a uno studio su ballerini professionisti di età dai 10 ai 19 anni, e grazie al prof. Walter Albisetti dell’Università degli Studi di Milano, mi sono avvicinato allo “studio del movimento” nella danza. Analizzammo infatti l’attivazione muscolare di alcuni muscoli dell’arto inferiore e della colonna durante l’esecuzione di alcuni fondamentali tecnici della danza, sia in ballerini che praticavano unicamente danza classica, sia in ballerini che praticavano danza contemporanea. In maniera sorprendente osservammo che il modo di utilizzare la muscolatura era diverso in relazione al tipo di danza praticato, all’età e agli anni di esperienza. Da qui l’idea mia, e del professor Albisetti, di dover inquadrare i traumi e gli infortuni dei ballerini tenendo sempre in considerazione la tecnica con cui si danza e l’età del ballerino. L’età infatti condiziona la morfologia dell’apparato locomotore, esponendo il ballerino a “infortuni” specifici; inoltre alcuni atteggiamenti del corpo, tipici dell’età dell’accrescimento, possono avere ripercussioni sia in senso positivo (un loro miglioramento) che negativo (sviluppo di patologie in relazione a “predisposizione” anatomica).

I LIMITI DEL DANZATORE

La forma delle superfici articolari, l’azione muscolare e la conformazione corporea del ballerino rappresentano i limiti a cui il medesimo è soggetto. Il rapporto tra i fattori sopra elencati influenza la possibilità di incorrere in traumi e/o in lesioni da overlavoro. Per questi motivi un insegnante, così come un ballerino, dovrebbe avere salde nozioni di anatomia, di biomeccanica e di fisiologia, in modo da comprendere, per ogni individuo, le sue caratteristiche anatomiche e, di conseguenza, le sue possibilità di performance e di miglioramento.

DUE TIPI DI INFORTUNI

DA TECNICA ERRATA O DA EVENTO ACCIDENTALE Il ballerino può andare incontro a due tipi di infortuni: da tecnica errata o da evento accidentale. La tecnica dipende dal genere di danza praticata, quindi risulta immediatamente chiaro il ruolo del ballerino e dell’insegnante, così come il ruolo del pavimento su cui si balla, dell’illuminazione e dell’acustica delle sale, il tipo di scarpa usata, ecc. L’evento accidentale, in quanto tale, è imprevedibile e spesso colpisce i segmenti inferiori del corpo (caviglia, ginocchio). Esistono però alcuni fattori predisponenti, come il piede piatto, un ginocchio recurvato (iperesteso), una iperlassità delle articolazioni, il tipo di pavimento, di scarpa e di danza. In base alla mia esperienza infatti ho riscontrato molte lesioni dei menischi del ginocchio e del legamento crociato in danzatori contemporanei, di acrobatica e di hip-hop e generi similari. Il ballerino classico invece è più soggetto a distorsioni di ginocchio con lesioni meniscali e del crociato o distorsioni di caviglia. I ballerini di contemporaneo subiscono spesso traumi al collo e ai polsi, soprattutto per il tipo di coreografia richiesta. Inoltre il ballerino che balla senza scarpe può andare incontro a innumerevoli lesioni a carico delle dita del piede, dei metatarsali e della caviglia.

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DANZA CLASSICA

SCREWING DEL GINOCCHIO E ROLLING IN DELLA CAVIGLIA Di sicuro la maggior parte delle lesioni del ballerino sono legate alla tecnica errata e, paradossalmente, il tersicoreo è molto più soggetto a questo tipo di lesioni in quanto la danza classica accademica è caratterizzata da movimenti ripetitivi, stereotipati. Un errore nella postura o nella esecuzione conduce a microtraumi ripetuti che, a lungo andare, determinano vere e proprie lesioni. I due errori tecnici che più di frequente commette il ballerino classico sono il famoso screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia. Il rolling in è la tendenza della caviglia a cadere verso il malleolo interno. Questo movimento è legato al mancato sostegno della caviglia durante il mantenimento delle posizioni della danza (foto 1), con conseguente torsione verso l’interno della caviglia e dell’alluce (osservando l’alluce, infatti, si noterà che l’unghia non è rivolta verso il soffitto ma “rotola” verso l’interno). I ballerini che “forzano” l’en de hors (o che commettono un tipico errore tecnico nell’atteggiarsi in prima posizione, ad esempio) determinano una eccessiva rotazione della coscia rispetto alla gamba (il famoso screwing del ginocchio) e questo si trasmette al complesso piede-caviglia. I due errori tecnici, quindi, possono essere l’uno la causa dell’altro, e aggravarsi a vicenda. Inoltre, risulta chiaro che talora una patologia legata al rotolamento della caviglia debba essere curata non partendo dal piede, bensì dall’alto, a livello dell’anca-bacino. Riducendo l’en-dehors a quello che le caratteristiche dell’anca (mi viene da aggiungere: per l’età del ballerino) permettono, annullando quindi la forza torcente a carico del ginocchio e del piede, questo ridurrebbe la tendenza al rotolamento della caviglia verso l’interno. La miglior impostazione della caviglia, la maggior stabilità del piede, il corretto appiombo del ginocchio e del complesso anca-bacino, permetterebbero una migliore esecuzione dei fondamentali tecnici e il minor rischio di traumi e lesioni da sovraccarico. Il rolling in della caviglia, se non corretto, può portare a sovraccarico cronico della caviglia, dei tendini del tibiale posteriore, del flessore dell’alluce, dell’alluce. Correggere il corretto atteggiamento della caviglia nella danza determina non solo un minor rischio di sviluppare patologie a carico del piede e del ginocchio ma, se le correzioni sono eseguite a partire dai 5-6 anni di età, migliorare lo sviluppo fisiologico del piede, stimolando la muscolatura della gamba e del piede. Il secondo errore tecnico chiamato in causa è lo screwing del ginocchio, vale a dire una tor-

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Foto 1: rolling in. Osservare il rotolo manto del piede e la posizione della caviglia e dell’alluce.

Foto 2: screwing del ginocchio. Osservare il differente allineamento ginocchio/piede, la difficoltà a mantere il ginocchio esteso, la posizione della caviglia e il rotolamento del piede.

sione della gamba rispetto alla coscia a livello del ginocchio. Spesso questo atteggiamento errato del ginocchio è connesso alle posture in “en dehors”. L’en dehors è una dote artistica connessa allo sviluppo dell’anca, ai suoi gradi goniometrici rispetto al bacino e al femore stesso. La rotazione della testa del femore rispetto al bacino determina il 90 per cento della capacità di ruotare l’arto e atteggiarlo in en dehors. Importante è ricordare infatti che non esistono articolazioni, al di sotto dell’anca, in grado di ruotare all’esterno! Il ballerino dotato di una “non ampia rotazione all’esterno” dell’anca è definito, dagli insegnanti di danza come “chiuso”, a indicare che la sua rotazione avviene soprattutto nel “basso gamba” e non alla coscia. Da qui però la possibilità di incorrere in lesioni. Se il ballerino cerca di forzare la rotazione esterna ruotando la gamba in relazione alla coscia, egli determina un “avvitamento” del ginocchio, con possibilità di lesione dei menischi, del crociato e di soffrire di dolore anteriore di ginocchio per via del disallineamento della rotula (foto 2).

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DANZA MODERNA

TRAUMI DA EVENTO ACCIDENTALE Il ballerino di danza contemporanea raramente incorre in questo tipo di errori, ma è più soggetto a traumi acuti, accidentali, connessi molto al tipo di coreografia, a differenza del tersicoreo, che invece è più soggetto a traumi da errore tecnico e da overlavoro. Nel ballerino classico la conformazione dell’apparato locomotore rappresenta un grosso fattore di rischio per lo sviluppo delle patologie da overlavoro, prime tra tutte le fratture da stress a carico dei metatarsali e della tibia. Grazie alla lunga esperienza del Prof. Albisetti, siamo riusciti ad elaborare alcuni algoritmi di valutazione del ballerino con dolore al piede o alla gamba così da poter supporre l’esistenza di una frattura da stress precocemente. La frattura da stress è dovuta a carichi ripetuti capaci di superare, per intensità e frequenza, la capacità ripartiva dell’osso stesso. Molti sono i fattori di rischio, sia anatomici (ginocchio iperesteso, piede piatto, poco “collo piede”) che tecnici (rolling in, eccessivo “collo piede”, coreografie con salti, pavimento duro, ecc). Importantissima è anche l’alimentazione e l’assenza del ciclo mestruale nelle donne, così come la repentina perdita di peso. Le fratture da stress, se diagnosticate precocemente, guariscono, ma occorre curare tanto la patologia, quanto i fattori predisponenti prima elencati.

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CONSIGLI PER PREVENIRE GLI INFORTUNI DEL DANZATORE

1) Esegui un adeguato riscaldamento per preparare i tuoi muscoli e le tue articolazioni 2) Rispetta la fisiologia del tuo corpo 3) Rispetta la tecnica mentre danzi… 4) Fai seguire stretching e defaticamento a ogni allenamento 5) Se subisci un trauma, curalo immediatamente, rivolgendoti a medici specialisti 6) Il dolore spesso è un campanello d’allarme: ascoltalo! 7) Oltre a curare la tecnica, cura la tua preparazione atletica: nuoto, yoga, pilates, gyrotonic sono utili compagni 8) Se sei stanco, non forzare …o meglio, riposa! 9) La sbarra a terra è la tua compagna preferita, anche se non sei un ballerino classico 10) Alimentati adeguatamente: in fondo, sei anche uno sportivo oltre che un artista! EXPRESSION

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MILANO DANZA EXPO

www.milanodanzaexpo.it th

4 Edition

23-24-25 NOVEMBER 2012 PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO MILANO/LINATE AEROPORTO

Il Salone Internazionale della Danza

Alice Olmo - Ph. Alfredo Sabbatini per TEATROMAGICO

The International Dance Exhibition

A JUMP TO THE FUTURE

Media partner:

Ente organizzatore: Comis c/o Parco Esposizioni Novegro, Via Novegro 20090 Segrate (MI) | Tel + 39 02 70200022 - Fax +39 02 70208101 | info@milanodanzaexpo.it - www.milanodanzaexpo.it


IDA A MILANODANZA EXPO

fiera

Dal 23 al 25 novembre al Parco Esposizioni Novegro, Milano/Linate Aeroporto la nuova edizione della kermesse, all’insegna dei giovani, del divertimento e della qualità! IDA – International Dance Association ed Expression non mancheranno dal 23 al 25 novembre 2012, al Parco Esposizioni di Novegro (Milano/Linate Areoporto), alla IV edizione di MilanoDanza Expo. Cinque mila mq di area espositiva per un evento, divertente, giovane e all’insegna della qualità. Per chi ha già fatto della danza il proprio stile di vita e per chi punta sulla danza per il proprio futuro. Con un gemellaggio esclusivo per quest’anno con la fiera Move It di Londra! Sono moltissimi gli eventi già in programma capaci di coinvolgere appassionati di tutte le età, con spettacoli, lezioni, stage, aree tematiche, musica e tanti ospiti.

PADIGLIONE C / Sala 4

Grande spazio al talento da tutto il territorio, anche se sconosciuto: con spettacoli ad hoc pensati per la formazione e la crescita dei giovani su cui MilanoDanza punterà decisamente per un rinnovamento generale della scena italiana ed internazionale. Tutti i giorni incontri live nell’area centrale del palco TV Show con ospiti del mondo della danza, dello spettacolo e della cultura, momenti aperti di musica e ballo da mattina a sera.

Sconto sul biglietto di ingresso a Milano Danza Expo per tutti gli affiliati IDA, compresi gli allievi delle scuole di danza affiliate IDA.

IDA animerà molti momenti della manifestazione con lezioni, stage, eventi speciali per tutti i gusti.

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Lezioni con docenti IDA

Durante le tre giornate della fiera, l’IDA organizza lezioni: una il venerdì e tre il sabato e domenica. Le classi saranno tenute dai docenti dell’IDA Ballet Academy, il corso professionale per ballerini. Potranno accedere alle lezioni coloro che si associato a IDA, versando una quota di euro 10.

PADIGLIONE D / corsia B

Stand IDA

Come è ormai consuetudine, l’IDA partecipa a Milano Danza Expo con due stand: uno dedicato all’associazione e uno alla rivista di danza “Expression”. Per tutti i visitatori della fiera, vi sarà dunque la possibilità di chiedere allo staff IDA informazioni sulle numerose attività dell’associazione o di ritirare l’ultima copia del dance magazine.

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ANNUNCI

BACHEC

AUDIZIONI ITALIA 12 DANZATORI CONTEMPORANEI PER TOUR INVERNALE Choice srl cerca 12 danzatori contemporanei con buoni basi classiche per il tour invernale 2012/2013 di un’opera teatrale musicale con la Regia di Giovanni Volpe e la Coreografia di Elena Rossetti. Sono necessarie ottime capacità di improvvisazione. Chi supererà le audizioni, dovrà dare la disponibilità per la sessione di prove prevista nel periodo dal 10 al 23 settembre. È previsto un rimborso forfettario per il periodo di prove. Inviare il proprio curriculum provvisto di foto e autorizzazione al trattamento dei dati personali a: info@ choicesrl.com. Info: CHOICE SRL, via Santa Maria Valle 3, 20123 Milano, cell. 02/00681251 e377/6838763. CERCASI GIOVANI TALENTI PER NUOVO PROGRAMMA TV La società di produzione televisiva Magnolia Spa sta realizzando un nuovo programma televisivo che andrà in onda dal prossimo autunno su Canale 5. Si ricercano giovani talenti dai 5 ai 14 anni, esperti o bravi in qualunque attività: sportiva, artistica, coreutica, manuale, intellettiva. Piccoli campioni in varie discipline, dalla cucina alle arti e mestieri che risultino davvero speciali e unici nella loro attività o con rilevanti doti nella manualità, nell’agilità, nel ragionamento o nella memoria. Scrivere a casting.roma@magnoliatv.it, specificando nome, cognome, età, recapito telefonico e soprattutto allegando una foto e un video (anche realizzato tramite cellulare) della prova o abilità che si vuole proporre. Info: MAGNOLIA SPA, via della Farnesina 272, Roma, tel. 06/36775543. DANZATORI PER NUOVE PRODUZIONI The Simple Company – Concentus Musicus Patavinus (Università di Padova), cerca danzatori e danzatrici da inserire nelle nuove produzioni. Si richiedono: residenza in Veneto, buona tecnica classica e contemporanea, età massima 25 anni. Per poter partecipare all’audizione, è necessario inviare un breve curriculum e i propri dati a: thesimplecompany@gmail.com.

DANZATORI PER COMPAGNIA La compagnia di danza BIT di Torino seleziona danzatori e danzatrici per spettacoli da inserire nel corpo di ballo per la stagione invernale. Requisiti richiesti: buona tecnica classica, modern-jazz e contemporanea, bella presenza. Necessario domicilio a Torino/Piemonte. L’audizione è su appuntamento. Per candidarsi, inviare curriculum vitae e foto via mail a: audizioni@compagniabit.it. Info: COMPAGNIA BIT, via Breglio 83, 10100 Torino, tel. 349/2872758, www.compagniabit.it. BALLERINI VERSATILI PER COMPAGNIA La Katherine Dance Company di Milano cerca ballerine ballerini professionista da inserire in organico. Si richiedono una buona tecnica classica e una forte tecnica moderno-contemporanea, alta dinamicità e versatilità. Lavoro e prove ben remunerati. Info: KATHERINE DANCE COMPANY, via Foppa 7, 20144 Milano, tel. 333/5931197, caterinaburatti@yahoo.it, www.katherinedancecompany.com.

BALLERINI PER MUSICAL “BROADWAY NIGHT” La produzione Andromeda Spettacoli, in collaborazione con il Teatro Salone Margherita, indice un’audizione per il musical “Broadway Night”, una fantasia dei musical di Broadway con Matilde Brandi, Michele Carfora e Arianna Bergamaschi, coreografie di Stefano Vagnoli e regia di Enzo Sanny. L’audizione si terrà al Salone Margherita lunedì 24 settembre 2012, in via Due Macelli 75 (Piazza di Spagna), a Roma. Si cercano, in particolare, sei danzatrici di bella presenza, con ottima base classico e moderno ed eventuale attitudine all’acrobatica e quattro danzatori con analoghi requisiti. Le prove sono in programma in ottobre/novembre, mentre la tournée inizierà il 26 novembre e durerà fino al 3 marzo 2013, al Teatro Salone Margherita di Roma, con eventuale proroga per tournée in giro per l’Italia. Presentarsi muniti di curriculum vitae e foto; è richiesta disponibilità per l’intera giornata. Info: enzosanny@tiscali.it.

ESTERO INSEGNANTE DI CLASSICO IN GERMANIA La John Cranko School – Ballet School of the State Stoccarda sta cercando un insegnante di danza classica per le prime classi a partire da settembre. Richiesta una buona conoscenza del metodo di insegnamento Vaganova. Info: fischer@john-cranko-schule.de. BALLERINI PER TOUR “LA BELLA ADDORMENTATA” L’European Ballet sta cercando ballerini per il tour autunnale in Gran Bretagna e Irlanda del balletto classico “La Bella Addormentata”. Inviare il proprio curriculum vitae (indicando peso e altezza), unitamente a una foto di danza via mail. Info: europeanballet@ gmail.com, www.europeanballet.org. DANZATORI DI CLASSICO E CONTEMPORANEO PER MCGREGOR La compagnia Random Dance di Wayne McGregor ricerca danzatori di buona tecnica classica e contemporanea per un contratto da freelance a partire da gennaio 2013. Le audizioni si terranno in settembre solo su invito. Inviare curriculum vitae e foto con una lettera di presentazione a: Odette Hughes, Auditions, WAYNE MCGREGOR/ RANDOM DANCE, Sadler’s Wells, Rosebery Avenue, London EC1R 4TN, www.randomdance.org. AUDIZIONE PER BALLERINI/E PROFESSIONISTI Il BNS – Ballet Nacional Sodre di Montevideo (Uruguay), sotto la direzione artistica di Julio Bocca, terrà una audizione internazionale il 20 ottobre 2012, per assumere ballerini/e professionisti per la stagione 2013. Il contratto durerà dal 1° febbraio 2012 al 31 gennaio 2013. Info: www.balletnacionaluruguay.blogspot.com.


CERCO&OFFRO

IDA BALLET ACADEMY: APERTE LE AUDIZIONI Sono aperte le audizioni per il biennio 2012/2014 dell’IDA Ballet Academy, scuola professionale per ballerini promossa dall’International Dance Association. Per essere ammessi al corso è necessario superare l’audizione presieduta dal corpo insegnanti. Per partecipare, inviare il proprio curriculum vitae a danza@idadance.com. Info: 0544/34124 www.idadance.com

LAVORO OFFRESI INSEGNANTE IN ZONA MILANO Insegnante di danza classica, moderna e musical, con ottime referenze, offresi in zona Milano. Info: 393/2775919 347/2334425, carlotta.sibilla@hotmail.it CERCASI INSEGNANTI DI BREAKDANCE Nuova scuola di danza in zona Palmarola (metro Battistini), a Roma, cerca urgentemente insegnante di breakdance da inserire in organico. Info: 338/2207714, asdbodymind@ yahoo.it.

DOCENTI VARI PER NUOVO ORGANICO La Dancing School, scuola di danza di Orbassano (Torino) ricerca insegnanti qualificati di Pilates, tango argentino, ginnastica dolce e musica. Inviare curriculum vitae e foto a: dancingscholl@libero.it. Info: 340/6901372 e www.asddancingschool.jimbo.it.

INSEGNANTI PER CENTRO MULTIDISCIPLINARE Il nuovo centro per lo studio multidisciplinare delle arti dello spettacolo, che aprirà a settembre in provincia di Barletta/Andria/ Trani, seleziona insegnanti qualificati da inserire nel proprio staff. In particolare, docenti di danza classica (livello intermedio e avanzato) specificando nel curriculum il metodo,

tango argentino, danza del ventre, acrobatica, capoeira, canto e recitazione. Per poter collaborare i requisiti – oltre alla qualifica professionale – sono: serietà, capacità di lavorare in team, metodo didattico e passione. Inviare curriculum vitae e foto a: casting_insegnanti@libero.it. Info: 377/6640073.

CERCASI INSEGNANTI VARI A COMO La scuola di danza Asd TBalllet di Como cerca insegnanti specializzati nelle seguenti discipline. Tango argentino, modern-jazz, flamenco. I nuovi corsi iniziano a settembre. Info. 346/4780262, info@tballetcomo.com.

CERCASI DOCENTI DI CLASSICO E ACROBATICA

DOCENTI VARI PER SCUOLA DI POTENZA

Pianeta Danza, centro professionale di danza classica e moderna diretto da Cinzia Salvini, in provincia di Siena, cerca per l’anno accademico 2012/2013 un insegnante di danza classica per tutte le sedi (Siena, Arezzo e Perugia), con disponibilità cinque giorni dal lunedì al venerdì. Si ricerca inoltre un docente di danza acrobatica per due eventi al mese da tenersi nella sede di Sinalunga (Siena), livello principiante e intermedio. Info. 348/2680479 e cinzia.salvini_1@libero.it.

La scuola di danza Giorgio Napolitano di Potenza cerca insegnanti qualificati di hip hop/ breakdance, gioco danza, propedeutica e punte, modern-jazz e contemporaneo, per creazione di un nuovo staff. Info: 347/8036476, giorgiosmile@yahoo.com.

INSEGNANTI VARI PER NUOVA SCUOLA Scuola di danza di Roma cerca, per nuova apertura a settembre, insegnanti qualificati e con esperienza di: danza classica, danza contemporanea, hip hop, break dance, flamenco, danza del ventre, salsa cubana, balli di gruppo, balli di coppia, tango argentino, acrobatica, zumba, capoeira, pilates, ginnastica dolce, yoga, biodanza, ginnastica posturale. Inviare curriculum e foto a: pianetadanza2012@hotmail.it. Info. 339/2210368.

CERCASI COPPIA DI TANGO ARGENTINO Centro di danza di Acilia (Roma Sud) cerca insegnante di danza (possibilmente coppia) di tango argentino per stagione 2012/2013. Richiesta massima serietà. Info: 338/8691390.

CERCASI DOCENTE DI DANZA MODERNA La scuola di danza New Generation di Ostia Lido cerca un insegnante di danza moderna per l’anno accademico 2012/2013. Si preferisce docente residente in zona e con gruppo a seguito. Info: 328/0648890 e newgenerationasd@tiscali.it.

INSEGNANTE DI HIP HOP PER SCUOLA Scuola di danza di Latina cerca un insegnante di hip hop per ampliare i corsi offerti nella propria sede. Il candidato deve essere preparato per lavorare sia con i più piccoli sia con i grandi, e a tutti i livelli di preparazione. Info: 333/44890000, danzascuola@email.it.

SCUOLE&SALE CESSIONE O GESTIONE CENTRO DI DANZA Cercasi insegnanti di danza per gestione per cessione o gestione di bel centro di danza, musica e teatro, ben avviato. In totale 400 metri quadri, con due sale da 80 mq, più saletta multifunzionale, due spogliatoi e reception. La scuola si trova in zona Tuscolana Appio Claudio (adiacente Metro A Giulio Agricola). Possibile anche subaffitto per associazioni. Info: 349/1654799, dancetoenglish@gmail.com.

VENDESI SPECCHI E SBARRE Centro di danza vende, a prezzo scontato, specchi e sbarre per la pratica di danza, in ottime condizioni. Info: 338/7129403 (Graziano),

Gli annunci di queste pagine sono pubblicati gratuitamente per favorire gli scambi e per facilitare la ricerca di opportunità professionali nell’ambito della danza. Gli interessati possono inviare le inserzioni via e-mail a

expression@idadance.com



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