Matteo De Santis

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PORTFOLIO


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Nome e Cognome: Matteo De Santis Luogo e data di nascita: Roma, 10/05/1994 Recapito telefonico: (+39) 3490095774 Email: matteodesantis@ied.edu

Lingue: Italiano, francese (livello Delf C1) e inglese (livello First certificate B2 Istruzione: Convitto Nazionale di Vittorio Emanuele II, Roma Comprehensive School State François Magendie, Bordeaux Istituto Europeo di Design corso di Product Design, Roma Esperienze formative: ESABAC: l’Esame di Stato-Baccalauréat MUN/ Model United Nation, New York Scambio culturale con Engelska Skolan Norr, Stoccolma Soggiorno di mesi 2 a Londra

Software: Illustrator, Photoshop, InDesign, Premiere, Rhinoceros, Keyshot, 3D Studio Max Competenze: Rendering 3D, buon livello di sketching, prototipazione e modellistica Collaborazioni universitarie: LEGNO LAB 2015 FABER e STUDIO VOLPI SAYAKCI GROUP OF COMPANIES, Aqua Santa Maria SALONE DEL MOBILE 2015 MANIFATTURE SIGARO TOSCANO LEGAMBIENTE EXPOSANITA’ 2016

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Indice

ULA

module

TAPIO Logotype

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corso di Design Sostenbile secondo anno product design LEGNO LAB 2015 ReDesign your future

Il concept si basa su una nuova concezione di interpretare il legno come materiale non solo per costruire ma in particolar modo come materiale pregiato e ricco di sfaccettature. Per far risaltare queste sue doti ho scelto di unirlo con un altro materiale , la bio resina, dando quindi un tono poetico e di importanza diverso dalla solita idea che abbiamo del materiale piĂš antico del mondo.

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Il frassino è un legno che presenta un’ ottima resistenza meccanica, facile da lavorare e piuttosto economico. Per realizzare questo tavolo viene innanzi tutto tagliato il piano , successivamente creati i 4 listelli più piccoli che congiungeranno le 4 gambe al piano (anche queste derivate da 4 listelli più lunghi), questi ultimi creeranno anche le guide dove introdurre la bio resina lungo i piani. La bio resina è un materiale innovativo derivato dallo studio delle più note resine epossidiche ma derivato interamente da materiali atossici e al 100% vegetali. Per la produzione del tavolo viene colato all’interno di due tipologie di stampi: uno per le gambe con una leggera inclinazione e un che richiama gli stessi spessori dei listelli di legno. successivamente vengono incollati, ogni pezzo al suo corrispettivo in frassino.

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Il packaging ideato per questo tavolo rispecchia a pieno la sua poesia e la sua importanza a livello ecologico. INfatti ha dei piccoli inserti che danno visibilità al colore della bio resina e sulle due ante vi è la descrizione dei componenti con grafiche semplice ed efficaci.

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ULA corso di Desing dell’Abitare terzo anno product design FABER e STUDIO VOLPI Le cappe del 2025

Si è ipotizzato uno scenario futuristico nel quale l’atto del cucinare avvenga simultaneamente tra più utenti. Questo concetto si attuerà creando cucine nelle quali saranno presenti più piani di cottura. Quindi abbiamo bisogno di un prodotto che segua contemporaneamente più profili utenti e che ne soddisfi le esigenze. In conclusione la cappa oltre all’aspirazione deve avere altre funzioni per poter assumere più ruoli all’interno della casa

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ULA

La cappa presenta, lungo gli agganci alla membrana e nel rettangolo centrale dei filtri, dei led che ne permettono l’illuminazione.

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ULA

La cappa può muoversi a 360° su tutto il perimetro coperto dal piano cottura. Tale meccanismo permette un aspirazione totale in ogni punto si voglia cucinare

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ULA

I comandi appaiono in sovraimpressione direttamente sulle fasce metalliche della base inferiore. La base è dotata di una tecnologia touchscreen che permette all’utente di interagire facilmente con la cappa.

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Potenza ventole step 1

step 2

step 3

step 4

1 tap

IntensitĂ luci step 1

step 2

step 3

step 4

2 tap

Potenza deumidificatore step 1

step 2

step 3

step 4

3 tap

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ULA

La cappa permette di gestire piĂš utenti contemporaneamente grazie ad una tecnologia che agisce simultaneamente. Ogni utente possiede il proprio profilo utente che si attiva ogni qualvolta si interagisce con la cappa.

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corso di Product Design secondo anno product design SAYAKCI GROUP OF COMPANIES Aqua Santa Maria “elixir fot body and soul

Viene di seguito presentato il moodboard che attraverso l’utilizzo di immagini evocative richiama lo studio delle forme che ho perseguito nella creazione della bottiglia per Aqua Santa Maria.

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La bottiglia assume una forma semplice ma imponente, con un doppio rivestimento sul tappo per crearne un gioco tridimensionale e fluido in contrapposizione con la sua natura stessa.

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module corso di Light Design secondo anno product design doc. ELY ROZENBERG Lamp

Module nasce da uno studio sulle forme ludiche e modulari per un target infantile. Questa lampada vuole essere innanzitutto un gioco per bambini, per un primo approccio con oggetti luminosi, scardinati dall’essenza pure di mero soprammobile. La sua modularità infatti permette un interazione quasi totale con l’utente.

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module

Module permette di essere assemblata come nelle foto della pagina precedente, ma anche di essere usata come forme individuali per costruire i propri percorsi luminosi e decidere individualmente il loro posizionamento all’interno della propria cameretta.

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TAPIO corso di Product Design secondo anno product design SALONE DEL MOBILE 2015 Design to respect water

Tapio è un tappetino doccia interattivo che attraverso un sistema di calcolo ed illuminazione permette all’utente di risparmiare importanti quantità di acqua potabile. Il tappetino viene posizionato all’interno del box doccia e all’apertura dell’acqua, con l’utilizzo di un sensore di pioggia, si avvia accendendo un fascio di LED impostato ad una temperatura colore calda. Successivamente, con l’ulteriore scorrere dell’acqua, la temperatura colore aumenta gradualmente fino a diventare più fredda, il che aumenta incosciamente lo stato emotivo della persona affinchè non si addormenti sotto la doccia.

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TAPIO

Tapio è collegato ad un’App che permette sia di calcolare il consumo in litri effettivo (attraverso un algoritmo settato in base alla potenza/pressione di fuoriuscita dell’acqua) sia consultare i consumi settimanali e mensili.

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Logotype corso di Graphic Design secondo anno product design doc. ANA LLARIN Study of a logotype

Lo studio di questo logo è stato basato su un concetto di geometria e continuità nelle forme. L’utilizzo del colore rosso per trasmettere la creatività e il design. La forma richiama inoltre quella di un poster per poterne adattarne sopra diversi pattern differenti.

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collaborazione con la docente Marika Aekesson terzo anno product design EXPO’SANITA’ Lasciatemi tutte le rughe

Mold è un progetto che basa il suo studio sulla ricerca dell’autonomia del paziente in ambito sanitario, nello specifico nel rituale del pasto. Infatti siamo partiti analizzando le principali esigenze di una persona anziana affetta da disfunzionamenti articolari, che non le permettono di consumare il cibo in modo naturale. Da questa premessa è nato Mold che permette a chiunque, anziani e non, di ritrovare la propria serenità commensale senza alcun tipo di terapia invasiva.

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Non a caso il processo di compimento del prodotto è molto semplice: si parte con lo studio della presa manuale del paziente tramite un semplice calco effettuato in plastilina ( materiale igienico e facilmente modellabile, che permette un servizio ad alte prestazioni a livello di dettagli), successivamente il calco viene scannerizzato da uno scanner tridimensionale, che ne permette quindi la possibilità di portarlo digitalmente su software per la modellazione. Una volta creato il modello, sempre sul proprio computer, si aggiunge la parte della posata che può variare a seconda delle esigenze personali del paziente, quindi forchetta, coltello o cucchiaio. Lo stesso modello viene applicato al bicchiere che ne permette quindi la prensilità corretta. infine il prodotto finito a livello digitale viene stampato tramite la nuova tecnologia delle stampanti 3D e quindi pronto all’utilizzo. Con questo processo di produzione abbiamo progettato dei veri e proprio set di utensili per mangiare che comprendono tutti gli oggetti necessari, dal piatto al cucchiaino. Tutto questo permette una totale personalizzazione dei propri mezzi e rende possibile il ritorno all’ordinarietà che ad oggi purtroppo viene strappata ai pazienti che soffrono di problemi agli arti.

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Progetto di tesi 2016 in collaborazione con Giacomo Cianni terzo anno product design MANIFATTURE SIGARO TOSCANO STRT urban tasting

Abbiamo scelto di seguire un concetto tridimensionale proprio perchè anche noi nel nostro progetto abbiamo cercato di seguire tre direzioni: il gusto, la comunicazione e la sensorialità. Il naming del logo è stato scelto analizzando i precedenti studi sul sigaro toscano. L’ispirazione deriva dagli aggettivi “storto” e “street” che sono anche i cardini del nostro progetto, ai quali sono state asportate le vocali per crearne un’ unica totalità.

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Il target è rivolto ad un pubblico giovane e partecipe della propria metropolitanità . Consapevole ed interessato a pattern nuovi e non convenzionali.

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Il N8 è il primo prodotto delle Manifatture Sigaro Toscano ad impiegare tabacco caraibico e ad avere la sottofascia, dal gusto zuccherino e colore dorato. E’ composto da un mix di tabacco kentucky e caraibico per facilitare la fumata, inoltre la fascia Kentucky che viene selezionata è più liscia di quella utilizzata negli altri Toscani e viene poi tagliata nel senso delle nervature per offrire una maggiore facilità di combustione e velocizzare la fumata.

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Format che richiama i food truck, quindi un sistema itinerante capace di adattarsi a svariati scenari. Sul truck si svolgeranno due eventi diversi accomunati da un unico fine: la sperimentazione. Infatti tutti gli eventi seguiranno una coerenza formale: ad esempio le degustazioni musicali e cinematografiche avranno come soggetti di studio esclusivamente artisti e pellicole che trattano argomenti o hanno nei propri contenuti tematiche prettamente urbane.

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Qui viene illustrato il processo creativo che ha portato alla creazione del truck STRT. Analizzando gli spazi per poter contenere gli eventi e soprattutto gli ospiti.

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Una mappa esemplificativa di alcune tappe del Tour italiano STRT che abbraccerĂ tutti i capoluoghi delle regioni della penisola.

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La musica viene introdotta all’interno di questo format in quanto nuovo modo di interpretare le degustazioni. L’utilizzo delle melodie sperimentali, con suoni crudi e complessi esaltano la complessità stessa dei cocktail che richiamano con i sapori le idee di questi ultimi. La degustazione viene abbinata al cinema cercando di ritrasmettere tramite i sapori gli aspetti focali delle proiezioni che verranno trasmesse, analizzandone le sfaccettature attraverso il food and beverage.

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Story Board:

Manifatture Sigaro Toscano

Urban Life

Il truck STRT è pronto per abbandonare le Manifatture e iniziare il suo Tour attraverso i principali capoluoghi italiani.

All’arrivo in città il truck si dirigerà urbane così da offrire un nuovo p esprimersi all’interno de

PARTENZA:

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ARRIVO:


Connect to me APP:

à verso gli scorci e le location più Tutto il percorso STRT viene seguito e indicato attraverso un’ punto di vista e un nuovo modo di applicazione con cui è possibile iscriversi agli eventi e informarsi sulla elle aree in cui viviamo. posizione e sul contenuto delle degustazioni.

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Work

Point of view

Il truck STRT viene allestito per ospitare le degustazioni e per offrire la miglior qualità di esperienza sensoriale possibile.

Una volta allestito il truck non è solo stessa all’interno della

ALLESTIMENTO:

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INTERACTION:


Urban tasting

DEGUSTAZIONE:

o un mezzo ma diventa installazione STRT è finalmente pronto per ospitare le innovative degustazione location in cui si trova. autonome di sigaro N8 accompagnandolo a sapori sempre diversi che cambieranno da regione in regione.

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Applicazione

FUNZIONAMENTO:

Vengono qui sopra riportate alcune delle interfacce presenti all’interno dell’applicazione STRT, con la quale è possibile iscriversi alle degustazioni a tema.

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Tramite lo studio del territorio toscano sono state individuate due caratteristiche artigianali che rendono, oltre al sigaro, famosa questa regione: le lavorazione del legno e del cuoio. Analizzando queste tematiche abbiamo estrapolato come oggetto chiave per le degustazioni la parannanza, in quanto è un abito con il quale tutti gli artigiani lavorano questi materiali.

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Qui viene illustrato il processo creativo che ha portato alla creazione delle due parannanze: quella Autonoma Tradizionale e quella Autonoma Sperimentale.

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La tavola illustrativa presente sulla parte inferiore della parannanza permette all’utente di gestire in totale autonomia ogni passaggio della degustazione. Infatti vi sono sopra riportati tutti i componenti descritti nel dettaglio per avere un’esperienza sensoriale completa.

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Biadina di Lucca

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China C


Clementi

Vermouth di Prato

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Making of

PACKAGING:

Viene qui rappresentato il meccanismo con il quale abbiamo realizzato il packaging Interamente in carta con le grafiche stampate prima delle pieghe.

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I cocktail presenti all’interno di ogni flebo sono stati realizzati da un bartender professionista che ne ha creato un percorso che parte dall’aperitivo fino alla cena. Ogni drink ha al suo interno un riferimento di sapori che richiama N8.

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La scelta delle flebo non è affatto casuale, infatti in passato un’ altra tradizione toscana richiama la medicina e l’erboristeria. L’acohol veniva accostato a varie spezie per essere assunto come medicinale.

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Il Rob Roy di Prato è il primo cocktail che viene degustato ed è stato scelto in quanto drink da aperitivo, perfetto per cominciare.

Vermouth di Prato

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La Vermenara N3 è il s della degustazione e apericena rappresen successivo all’entré

Alkermes d


secondo cocktail ed è un drink da ntante lo step ée del Rob Roy.

di firenze

L’ultimo cocktail è l’Old fashioned che ci porta nella città di Lucca. Essendo un drink da cena, meditativo e dall’animo quiete è il coronamento del finale perfetto per la nostra degustazione.

Biadina di Lucca

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I materiali scelti per le due parannanze si basano sui concetti di vestibilitĂ , pulizia e freschezza, utilizzando quindi un cotone leggero con finiture e tasche in cuoio, per la tradizionale e un materiale piĂš tecnico simile ai kway per quella sperimentale, con allacci in fibra elastica.

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