Maria Laura Scarfò

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PORTFOLIO Maria Laura Scarfò INTERIOR DESIGN


Maria Laura Scarfò Nata a Roma il 17/05/1990 2015 - Diploma di Interior Design conseguito all’Istituto Europeo di Design 2012 - Laurea Triennale in Storia e Conservazione dei Beni Culturali presso Roma Tre 2008 - Diploma di Liceo Classico presso il Liceo Augusto a Roma

SOFTWARE OFFICE PHOTOSHOP ILLUSTRATOR INDESIGN AUTOCAD RHINOCEROS 3DS MAX + V-RAY PREMIERE


CURRICULUM VITAE COMPETENZE

INDIRIZZO

Lingua madre: Italiano Inglese livello B2 (Cambridge Certificate)

Via Tuscolana 36, Roma

SU DI ME...

CONTATTI

Possiedo un’ampia conoscenza della Storia dell’Arte e dell’Architettura; per mezzo degli studi in interior design ho sviluppato la capacità di utilizzo di programmi di modellazione digitale in 3D e ho appreso soprattutto l’importanza del lavoro in team. Le mie più grandi qualità sono la rapidità di apprendimento e la forte curiosità verso tutto ciò che mi circonda, permettendo che il processo creativo e di progettazione si manifesti come una vera e propria scoperta che leghi e renda sempre intercambiabili il passato, il presente ed il futuro.

marialaura.scarfo@gmail.com +39 392 890 4192


1. EXHIBITION DESIGN Vinofòrum - La civitas del gusto (2015) Subway Station (2014)

2. SHOP DESIGN The Game (2014) Jeffrey Campbell Gallery(2013)


INDICE 3. INTERIORS A marble work (2015) Angular (2014)

4. RENDER WORKOUT Interno con ciliegio A (2014) Interno con ciliegio B (2014) Interno concrete (2014) Esterno con sfere luminose (2014) Casa Moledo interno (2015) Casa Moledo esterno(2015)


EXHIBITION


DESIGN


VINOFORUM Anno 2015 Il progetto di tesi“Vinoforum - La civitas del gusto” si pone l’obiettivo di realizzare una città nella città, dove passato e presente si leghino. Nei pressi del Lungotevere Maresciallo Diaz a Roma, l’area comprende un grande parcheggio su cui si innestano dei pinus pinaea in fasce orizzontali. L’intervento prevede l’inglobamento di tali alberi in pedane, di altezze variabili, su cui sono posizionate le scenografie dei padiglioni, dalle reminiscenze post-modern, ognuna diversa dall’altra.


Prospettiva generale


0.18

0.00

0.54

1 2

0.00 0.00

0.18

1

1

0.72

2

0.00 0.72

3

0.18

1 3

1

0.18

1

2

2

2 1

1

Pianta

1

3

Assonometria isometrica - pedane 0

20

Assonometria isometrica - pedane

h72 1

2

3

h54 58

h18

1 Piano di calpestio 2 Telaio di alluminio 3 Piantone composto da prolunga, bussola e piede.

Telaio di alluminio e piano di calpestio 100x300cm

Prolunga

3 cm

33 cm

51 cm

Altezza cm

18/26

48/56

66/74

PEDANA 0.18 1

PEDANA 0.18

2

PEDANA 0.54

3

PEDANA 0.72

PEDANA 0.54

PEDANA 0.72


B

B’ A A’

B

A-A’

A

A-A’

A-A’

B-B’ B-B’

Sezioni 0 B-B’

0

60

B’

62

64

Le pedane creano una ritmica pari a tre dislivelli (0.18 cm, 0.54 cm, 0.72 cm) che permettono una Sezioni 20 dinamicità all’interno di una disposizione razionale in fasce verticali. Sono costituite da un telaio in al20 luminio che ingloba all’interno gli alberi, i quali da “abitanti” passivi del parcheggio si trasformano in Sezioni elementi attivi, che convergono nell’unità dell’allestimento arricchendo la passeggiata architettonica. fungono anche da 0 All’occorrenza tali dislivelli 20 sedute, permettendo una fruizione totale dello spazio, studiato non solo come attraversamento ma anche come interscambio e sosta tra i padiglioni e i viali.


SP 1

SP 2

SP 3

SP 4

SP 5

SP 1

SP 2

SP 3

SP 4

SP 5

SP 1

SP 2

SP 3

SP 4

SP 5

SP 6

SP 7

SP 8

SP 9

SP 10

SP 11

SP 12

SP 13

SP 6

SP 7

SP 8

SP 9

SP 10

SP 11

SP 12

SP 13

SP 6

SP 7

SP 8

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SP 10

SP 11

SP 12

SP 13

DP 14

DP 15

DP 16

DP 17

DP 18

DP 19

DP 15

DP 16

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DP - Doppio Padiglione DP 14 SP - Singolo Padiglione

DP 15

DP 16

DP 17

DP - Doppio DP 20Padiglione

DP 21

DP 14 SP - Singolo Padiglione

DP 22

SP 1

DP 23

DP - Doppio Padiglione

SP 2

DP 24

Abaco delle facciate

SP - Singolo Padiglione

DP 18

SP 3 DP 19

SP 4

SP 5

DP 25

Abaco delle facciate 0 10 Abaco delle facciate 0 10 TPC 270

TPC 26

TP 30

TP 31

SP 6

10

TP 32 DP 14

DP - Doppio Padiglione

DPC - Doppio Padiglione Cucina

SP - Singolo Padiglione

TP - Triplo Padiglione

TPC - Triplo Padiglione Cucina

DP - Doppio Padiglione

SP 7 TPC 28

DP TP 15 33

SP 8

SP 9

SP 10

SP 11

SP 12

SP 13

DPC 29

DP 16 TP 34

DP 17

DP 18

DP 19


1 Scenografie Banconi 1 2Scenografie 3 Ripiani per vino

2 Banconi

4 Gazebi in alluminio

3 Ripiani per vino 1

4 Gazebi in alluminio

1 4

3

4

2

1

3 1

2

1

1

Esploso assonometrico - padiglione

I padiglioni sono tutti uno diverso dall’altro e contribuiscono alla creazione di una vera e propria “civitas” . Ogni singolo padiglione è pensato come un asemblaggio di elementi a basso costo; I classici gazebi fieristici sono rivestiti da scenografie in multistrato dipinto, come le scenografie teatrali, producendo un effetto visivamente d’impatto ma con materiali riciclabili e low cost. Esploso assonometrico - padiglione


SUBWAY STATION Anno 2014 L’allestimento è stato pensato all’interno del MACRO di Testaccio, sito a Roma, in memoria del rapper romano McGiaime (Giaime Fiumanò). Scomparso prematuramente nel 1998, è stato produttore non solo di musica, ma anche street artist dalla personalità molto attiva e poliedrica, difficilmente inquadrabile in una determinata crew, poichè amante della sperimentazione e della fusione fra stili e realtà molto diverse fra loro. La vera e propria sfida di riuscire a trasformare l’ex-mattatoio nel luogo della memoria dell’artista/rapper si è esplicata in una riscoperta delle origini della street art romana, ovvero dal primo treno graffitato nella linea di Roma-Ostia nel 1989.



0.00

0.00

80.00

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PIANTA PIANO TERRA

PIANTA PRIMO PIANO

0.00


C B A

B A C

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

L’intero progetto ripropone la ricostruzione della metropolitana di Roma, che già dall’ingresso si manifesta tramite la presenza di ticket machines, che riproducono video biografici dell’artista. Proseguendo si attraversano dei tornelli, come ogni metro che si rispetti, e si sale su una pedana che ingloba due vagoni della linea A e B della metro, ricostruiti come delle vere e proprie fermate. All’uscita si riattraversano dei tornelli e si accede all’area dei maxi-graffiti realizzati dall’artista in giro per il mondo. Vi è anche una sala video dove viene proiettato il documentario sull’artista.

SEZIONE C-C



Le scocche dei vagoni nei piani inferiori sono riscostruzioni scenografiche di vagoni veri e propri su cui sono riprodotti i graffiti realizzati da Giaime durante gli anni, registrando così i suoi cambi di stile e le sue evoluzioni. All’interno dei vagoni vi sono appesi tutti i suoi schizzi ed i disegni, ad indicare il legame indissolubile tra l’artista e l’ambiente street/underground. I piani superiori sono dedicati alla proiezione in movimento dei graffiti di Giaime, che scorrono attraverso delle finestre del treno, e alla possibilità per i fruitori di improvvisarsi veri e propri “writers”, per mezzo di pareti bianche e bombolette offerte dal museo stesso, lasciando quindi che i visitatori possano esprimersi dopo aver esplorato la mostra ed essersi lasciati ispirare dall’artista.


Il progetto include anche uno studio del light design: l’illuminazione presenta all’ingresso due spotlight (il primo sulla cassa e il secondo sulla mappa concettuale che esplora tutte le crew della scena romana negli ambiti del rap, del writing e della street dance), prosegue coni tornelli autoilluminati con laser colorati ed illuminazione a led sulle strisce gialle della “banchina”, per dare risalto agli interni che contengono tutte le opere dell’artista. Il percorso termina con una illuminazione dal basso delle gigantografie dei graffiti. L’idea è quella di ricreare un ambiente illuminato in maniera soffusa e non eccessiva anche per rimandare l’effetto luministico ovattato della metropolitana e suscitare curiosità nei fruitori.



SHOP


DESIGN


THE GAME Anno 2015 Realizzato per il concorso “Le 5 stagioni” , si richiedeva la progettazione di una pizzeria all’interno di un’area aereoportuale. L’idea di sviluppare un luogo dove cibo e gioco si incontrino è il tema dominante del design interno e della disposizione spaziale dei servizi e delle aree comuni, che si ispirano a due giochi che hanno segnato l’infanzia di molti, e magari segneranno quelle delle generazioni future: il tetris e lo scarabeo.



AREA PIZZA FAST

AREA PIZZA SLOW

AREA BAR

AREA CUCINA

AREA BIMBI

SERVIZI

PIANTA PIANO TERRA

MAGAZZINO

LAVAGGIO

La pizzeria è articolata i loro volta inglobano tre d gie di fruizione: bar, per o seduti sul divanetto in proprio tablet o una rivi consumazione rapida de per una consumazione con la possibilità di tene piccini grazie all’area bim

PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT

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DETTAGLIO ATTACCO LUCI

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PIANTA SOFFITTO


in tre aree che a differenti tipolor un caffè veloce n compagnia del ista; fast, per la ella pizza; slow, più rilassata e ere d’occhio i più mbi dedicata.

A B

P

B

A

P

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

PROSPETTO P-P


AREA BAR

AREA FAST


AREA BIMBI

AREA SLOW / BIMBI


JEFFREY CAMPBELL GALLERY Anno 2014 Il negozio, sito a Rione Monti a Roma, è stato riprogettato per ospitare un noto brand di scarpe femminili che, ad oggi, non possiede ancora un vero e proprio store specifico. La Jeffrey Campbell prende come ideale specifico di donna, una figura forte, sfacciata, decisa e sicura di sè e proprio per questo produce scarpe dalle forme scultoree e bizzarre, che a volte possono sfiorare il kitch. Il progetto si è focalizzato dunque sul realizzare una vera e propria mostra di queste sculture da indossare ai piedi, per mezzo di cubi che si muovono liberamente nello spazio, come in un gioco di scatole cinesi.


PROSPETTO


SEDUTE PROVA

ESPOSITORI MOBILI

INGRESSO

ESPOSITORI MOBILI

ESPOSITORI FISSI MAGAZZINO CASSA SERVIZT

PIANTA PIANO TERRA

Il progetto ingloba due aree: l’area coperta del negozio vero e proprio e una parte della corte dei palazzi limitrofi. Tutte le scarpe sono disposte all’interno dei cubi che scorrono sulla griglia, che si trova sul pavimento e prosegue anche sulle pareti e sul soffitto, permettendo una visione a 360 gradi dei prodotti esposti. Il negozio come un vero museo può contenere eventi e vernissage, e all’ocorenza tutte le vetrine possono essere spostate verso le pareti per liberare lo spazio.


B A

B A

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B


DISPOSIZIONE SPAZIALE VENDITA

DISPOSIZIONE SPAZIALE VERNISSAGE ED EVENTI


ASSONOMETRIA GENERALE


Il pavimento flottante consiste in una struttura di acciaio sospesa, rivestita di gres porcennalato nero con effetto glitterato di spessore 5 cm. Gli espositori sono in vetro ed acciaio nero con rivestimento in plexiglass trasparente; slittano sui binari per mezzo di una barra di acciaio posta al centro dell’espositore e stabilizzato a sua volta dal plexi con rotelle in acciaio gommato per permettere una rotazione di 360 gradi.

DETTAGLIO PAVIMENTAZIONE


DETTAGLIO ESPOSITORE


PIANTA COPERTURA


La copertura è volutamente trasparente per permettere alla luce naturale di penetrare nell’ambiente e soprattutto per non rendere l’intervento di chiusura della corte interna eccessivamente invasivo. La struttura consiste in una travatura con giunti in acciaio e vetro stratificato di dimensioni variabili, che ben si adatta con lo schema a binari degli interni.

DETTAGLIO COPERTURA


INTER


RIORS


A MARBLE WORK Anno 2015 Il committente durante i lavori di ristrutturazione della sua villa ha richiesto un progetto per il rifacimento del bagno padronale, adiacente la camera da letto. Le richieste principali sono state l’eliminazione della vasca da bagno, l’inserimento di una doccia con un antiaccesso in vetro, termoarredo limitrofo per permettere un maggiore riscaldamento dell’ambiente (d’inverno molto freddo) ed un lavabo con piano continuo, che sia esteticamente fluido gradevole alla vista ma anche pratico da pulire. Tutti i pensili sono in legno, in contrasto con le pareti preesistenti in marmo rosa, elemento centrale del bagno, mantenute su specifica richiesta del committente.





ANGULAR Anno 2014 Questo progetto nasce dalle richieste di una coppia di giovani sposi che, in previsione del loro trasferimento dopo le nozze, hanno deciso di ristrutturare la loro nuova casa. La richiesta in particolare si è incentrata su un angolo, ovvero due pareti, dell’open space che include ingresso e cucina, per renderle area living e luogo dove poter contenere tovaglie e stoviglie che non entravano nella cucina limitrofa. La soluzione è ricaduta su delle pareti in cartongesso che potessero sopperire a più funzioni: decorative, poichè la scaffalatura possiede forme irregolari e dinamiche; pratiche, perchè possiede molti spazi dove ripiegare gli oggetti e perchè diviene a sua volta luogo di relax , con l’inglobamento di televisione e divano.


Before

After




RENDER


WORKOUT








Maria Laura Scarfò


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