Distrettualizzazione e Modellazione con strumenti semplici, poco costosi e sottovalutati

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Distrettualizzazione e Modellazione con strumenti semplici, poco costosi e sottovalutati Una soluzione per chi deve contare su risorse umane ed economiche limitate Pier Luigi Fedrizzi Ingegnere Idraulico ed esperto GIS

Sono stati assegnati 3,5 mld€ di fondi PNRR della misura M2C4-I4.2. C’è chi ha ricevuto molto e chi nulla. Grazie ai fondi disponibili sono state bandite diverse Gare e, come prevedibile, emergono ora le criticità della variabile tempo e delle penali dovute al non rispetto dei termini di Gara. Questi non sempre risultano realistici, anche perché non esistono aziende sufficienti per eseguire tutti i lavori banditi e, di conseguenza, mancano i tempi materiali per adempierli. La considerazione riguarda i grandi e fortunati destinatari dei fondi PNRR, ma rimane una grossa fetta di operatori medio-piccoli, non destinatari dei finanziamenti, che dovranno comunque attrezzarsi con risorse proprie per recuperare la situazione di arretratezza della rete idrica. Male che affligge tutta l’Italia, anche se va leggermente meglio al Nord; ARERA però non fa distinzioni geografiche o di dimensioni aziendali. Un’anomalia che emerge leggendo i bandi, è quanto viene sottostimata l’importanza cronologica nella digitalizzazione dei processi sintetizzati nei 9 punti (a  i) dell’Art. 5 della misura M2C4-I4.2. La cronologia evidenzia le criticità intrinseche per rispondere agli obiettivi PNRR.

Di seguito vengono affrontati solo i punti iniziali ritenuti strategici ed indifferibili, indipendentemente dalla dimensione dell’operatore, e comunque realizzabili anche con investimenti modesti, se affrontati con pragmaticità e consapevolezza delle reali necessità tecniche. • Creazione dell’«Asset Management» • Creazione del «GEODatabase» • Distrettualizzazione e Modellazione • Monitoraggio dell’infrastruttura di rete Gli strumenti e le competenze necessari per realizzare quanto in elenco sono molto tecnici e spesso non esistono in azienda o non sono adeguati allo scopo. Potrebbero essere acquisiti con costi mirati, modesti e graduali, talvolta utilizzando strumenti, conoscenze e risorse interne già presenti ma sottoutilizzate. Questo avendo l’accortezza e la strategia di favorire la formazione (upskilling) dei tecnici interni, affinché possano diventare autonomi e consapevoli nel dare continuità agli investimenti effettuati, garantendo un aggiornamento costante, certificato e strutturato del dato. L’incidenza dei costi delle tecnologie digitali di gestione (software e servizi), pur ricoprendo un ruolo strategico, risulta molto bassa rispetto agli investimenti in opere e materiali. Per questo, erroneamente, non gli viene attribuita la dovuta attenzione.

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Contesto generale

La stragrande maggioranza degli operatori idrici non ha un database strutturato ed integrato con tutte le informazioni necessarie per realizzare le attività chiave su cui si fonda la ricerca perdite. Basti pensare che molte realtà, che ritengono di essere dotate di un GIS, non hanno un GIS vero ma un disegno della Rete, non topologico, con il valore delle quote dei nodi a zero ed i consumi (contatori) non georeferiti. Si tratta spesso di un disegno effettuato in AutoCAD, importato e convertito in uno Shapefile editato con QGIS o uno strumento ESRI. Il sistema è considerato un GIS solo perché è basato su uno Shapefile, come se l’uso di un formato shape fosse sinonimo di GIS; cosa assolutamente non vera e comunque non è una condizione sufficiente. Anche un formato DWG con i suoi dati estesi incorporati o con un identificativo di collegamento ad un Database può essere un GIS. La diatriba tra “caddisti” (utenti CAD) e “gissari” (utenti GIS) dura da anni e continuerà fintantoché esisteranno i “sacerdoti-santoni” di ambo le parti. Quello che serve realmente è un sistema informativo integrato e aggiornato quasi in tempo reale, che metta assieme i dati delle seguenti piattaforme: • piattaforma geometrica del sistema composto dalla rete teorica e reale, chiamata genericamente GIS ma quasi sempre disegnata con un CAD


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