TECNOLOGIE
PNRR: M2C1 - Rifiuti e M2C4 - Acqua
Focus sulla digitalizzazione e possibili condivisioni di investimenti di Pierluigi Fedrizzi
Le analogie
La fornitura dell’acqua e lo smaltimento dei rifiuti sono due servizi che vengono forniti alle stesse utenze (civili domestiche ed industriali non domestiche) che presentano un punto di consegna (PoD, Point of Delivery) ed un punto di prelievo (PuP, Pick-up Point) geograficamente coincidenti. Ne deriva che i due servizi condividono la stessa banca dati per almeno un 80% delle informazioni ed una gestione amministrativa e di bollettazione e riscossione che grazie ad ARERA e alla TARIP, è diventata simile fatti, salvi gli algoritmi di calcolo. Ciò suggerirebbe una gestione societaria aggregata dei due settori o almeno, nell’ottica degli investimenti PNRR, la realizzazione di attività congiunte e coordinate e non totalmente disgiunte con duplicazioni di spese per le medesime finalità. La grande differenza sta nel sistema di misura del servizio erogato.
Consapevolezza diffusa
Tutti sembrano oggi consapevoli che l’acqua è un bene sempre più prezioso e che l’inquinamento delle sorgenti è sempre più causato da discariche vecchie mai bonificate, discariche nuove mal gestite e cresciute a dismisura, per non parlare degli sversamenti criminali. Il mondo del Rifiuto sa che: • Le discariche non sono più compatibili col vivere civile e la conservazione dell’ambiente. • La sostenibilità del Ciclo del Rifiuto necessita di una raccolta differenziata anche di qualità.
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GSA IGIENE URBANA
• Senza la qualità della differenziata il riciclo diventa sempre meno economico. Il mondo dell’Idrico sa che: • È diffusa una cattiva gestione della risorsa acqua. • Il sistema di distribuzione dell’acqua presenta enormi “perdite fisiche” del prezioso liquido. • Le perdite fisiche comportano un danno economico che si somma all’eluso sul servizio erogato. In ambedue i settori le criticità sono figlie di una mancanza di riorganizzazione dei processi ed un ritardo sugli investimenti strutturali. La risposta è nel significato dell’acronimo PNRR che punta tutto sulla parola magica digitalizzazione. Nel Rifiuto mancano infrastrutture di trattamento del rifiuto; primo tra tutti mancano i sistemi di trattamento dell’umido organico che rappresenta a livello nazionale circa il 40% del peso totale. Nell’Idrico non sono stati fatti gli opportuni investimenti di manutenzione periodica e rinnovo programmato della infrastruttura di rete obsoleta; siamo arrivati a circa il 40% di acqua non contabilizzata per perdite delle tubazioni ed elusione. Tutto ciò lo sa l’Italia e l’Europa ed i finanziamenti M1C1 - Rifiuti e M2C4 – Idrico sono la prova provata della consapevolezza.
PNRR: grandi propositi
Da una attenta lettura del documento generale del PNRR (269 pagine e reperibile in Internet) emergono una quantità di interessanti propositi ed auspici
ciclo dell’acqua che si sintetizzano in un invito ad agire in fretta puntando sulla Digitalizzazione e Semplificazione dei Processi onde raddrizzare la tortuosa strada burocratica che collega il Privato al Pubblico nelle due direzioni (vedi CdA) e poi pone al centro il “Fattore tempo” e le “Competenze”. Il tutto condito con tanti soldi, forse troppi, per cercare di realizzare un libro dei sogni in tempi troppo stretti.
PNRR: grandi criticità
La lettura dei Bandi evidenzia però la mancanza di linee guida più mirate, GENNAIO-MARZO 2022