Guida agli itinerari di trekking nelle aree protette costiere della Regione
LAZIO
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REALIZZATO DA
Regione Puglia
IN COLLABORAZIONE CON
Questa Guida è stata realizzata da Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Lazio, Regione Sardegna, Regione Puglia e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia In collaborazione con Federparchi – Europarc Italia Progetto Regionale Costa di Toscana e isole dell’Arcipelago www.toscanacosta.it Con i contributi di tutte le Aree Protette oggetto della Guida Foto Foto archivi delle rispettive Aree Protette Cartine geografiche Società Geografica Italiana Onlus Grafica Mauro Fanti Meta Studio Stampa Stamperia Romana Finita di stampare nel mese di Aprile 2011
Le informazioni e le cartine presenti nella guida sono puramente indicative. Prima di intraprendere i percorsi segnalati si invitano i lettori ad acquisire indicazioni più dettagliate e aggiornate, oltre a eventuali autorizzazioni necessarie, per l’utilizzo in sicurezza dei sentieri indicati anche, nei casi prescritti, attraverso una guida autorizzata. Si declina ogni responsabilità per danni a cose o terzi derivanti dall’utilizzo non corretto dei sentieri.
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Il Lazio, per le sue caratteristiche morfologiche e ambientali, offre numerose opportunità di viaggiare e scoprire luoghi di straordinaria bellezza. Lungo il litorale laziale si trovano, in particolare, parchi e riserve naturali da esplorare attraverso una rete di percorsi in grado sia di soddisfare le esigenze di coloro che intendono il turismo come un “andare lento attraverso i luoghi”, a contatto con la natura e alla ricerca di forme di vita autentiche, sia di interessare e appassionare coloro che, invece, si accostano per la prima volta al turismo naturalistico. Gli itinerari descritti nella guida si propongono di valorizzare mete turistiche meno conosciute, alternative rispetto ai circuiti tradizionali e più noti, ma ugualmente ricche di attrattive naturali, artistiche e paesaggistiche. Scoprire il Lazio attraverso i parchi è un’occasione per viaggiare in modo responsabile e consapevole, nel rispetto dell’ambiente e della natura, ma allo stesso tempo è anche un’opportunità per avvicinarsi alla cultura e alle tradizioni locali. La pubblicazione presenta itinerari, informazioni e riferimenti utili per organizzare una vacanza “ecocompatibile”, sana, rigenerante ed attiva. Benvenuti nel Lazio!
Parco Nazionale del Circeo In un piccolo scrigno di 8.900 ettari sono racchiusi scenari e paesaggi unici. Il Parco Nazionale del Circeo circondato dal mare, ha una foresta, un monte, quattro laghi e un’isola. Il tutto, vicino a due grandi città, Roma e Napoli. Istituito nel 1934, il Parco del Circeo nasce per tutelare non una singola specie ma un ricco mosaico di ambienti caratteristici, con una estrema ricchezza di biodiversità. La sua istituzione, avvenuta quando l’intera area pontina era sottoposta ai radicali interventi di bonifica, evitò il totale disboscamento dell’antica ed intricata “Selva di Terracina” di cui una piccola porzione risparmiata dal taglio costituì, insieme al Lago di Sabaudia, alla Duna Litoranea ed al Promontorio del Circeo, la prima configurazione del Parco.
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CONTATTI Via Carlo Alberto, 104 - 04016 Sabaudia (Lt) Tel. 0773 512240 - segreteria@parcocirceo.it www.parcocirceo.it
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PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
Il Picco di Circe da Torre Paola
Tipologia dell’itinerario Panoramico e naturalistico Grado di difficoltà Medio difficile Punto di partenza e di arrivo Piazzale di Torre Paola Picco di Circe - Sentieri 3-2; 1. Dislivello 541 m s.l.m. Tempo di percorrenza 1 h e 30 min Abbigliamento consigliato Equipaggiamento escursionistico, scarpe da trekking, una giacca per ripararsi dal vento.
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Descrizione Il percorso inizia su una strada sterrata, dopo 300 m si imbocca sulla destra un sentiero piuttosto ripido che segue una pista tagliafuoco. Il primo tratto attraversa un fitto e rigoglioso bosco con leccio, orniello, roverella, carpino nero, corbezzolo, erica arborea e altre piante tipiche della macchia mediterranea. Dopo alcuni tornanti si raggiunge il crinale, da dove si può godere di ampi panorami dell’entroterra, della duna, dei laghi costieri e del mare aperto. L’escursione è un po’ faticosa, soprattutto nella prima parte, per la ripidità del sentiero e per alcuni tratti rocciosi poco agevoli. Le persone più esperte possono proseguire lungo il crinale, percorso più lungo, circa 2 h e 30 min e in alcuni tratti abbastanza esposto (sentiero 1). Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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LAZIO Nome dell’itinerario
PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
L’Isola del Parco: Zannone
Tipologia dell’itinerario Panoramico, naturalistico e storico Grado di difficoltà Medio Punto di partenza e di arrivo Caletta del Varo Monte Pellegrino – Capo Negro Dislivello 194 m s.l.m. Tempo di percorrenza 1 h 30 min Abbigliamento consigliato Scarpe da trekking, cappello e acqua.
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Zannone
Descrizione L’approdo è in località del Varo, dove inizia il sentiero a gradini immerso nella tipica macchia mediterranea, che giunge fino alla Casa del guardiano, ora base logistica del Corpo Forestale dello Stato. Nelle vicinanze troviamo i resti del Monastero benedettino, eretto nel 504 d.C. e abbandonato 3 secoli dopo, a causa delle incursioni dei pirati saraceni. È possibile avvistare qualche Muflone, introdotti nel secolo scorso per motivi venatori. Proseguendo con una variante si arriva al Monte Pellegrino, da dove si possono scorgere Ponza, Palmarola e Ventotene. Dai pressi del Monastero il sentiero principale prosegue invece sul versante opposto entra nel bosco del Cavone del Lauro, formato da grandi lecci, corbezzoli, erica arborea e fillirea, e termina presso il Faro di Capo Negro. Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
Nome dell’itinerario
Sentiero Natura Centro visitatori del Parco Tipologia dell’itinerario Storico e naturalistico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Centro visitatori del Parco Dislivello Pianeggiante Tempo di percorrenza 1 h 30 min Abbigliamento consigliato Scarpe comode, spray antizanzare.
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Descrizione Il percorso ha inizio presso il Centro Visitatori di Sabaudia. Lungo il sentiero sono presenti dei punti di sosta segnalati e dotati di cartelli esplicativi dove sono illustrate le principali caratteristiche faunistiche e vegetazionali della foresta. In questo percorso, sono state ricostruite, una “lestra”, un antico villaggio di capanne abitato periodicamente da pastori, boscaioli e carbonai, una carbonaia, per poter illustrare il rapporto uomoterritorio che si è sempre avuto all’interno del Parco. Proseguendo si può arrivare fino al Lago di Paola. Ritorno sulla stessa strada. Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
Nome dell’itinerario
Sentiero natura della Memoria Tipologia dell’itinerario Storico e naturalistico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Foresta Demaniale - entrata “Lestra Cocuzza”. Al km 20,600 della Strada Litoranea Museo della Bonifica. Dislivello Pianeggiante Tempo di percorrenza 45 min Abbigliamento consigliato Scarpe comode, spray antizanzare.
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Descrizione Il tratto iniziale del percorso è noto anche come “sentiero della memoria”, dove sono posizionate delle tabelle che illustrano l’evoluzione della presenza umana nel territorio pontino a partire dalla preistoria. Ci si inoltra nella foresta fino al Centro di Documentazione sulla Istruzione Scolastica e sull’Opera Sanitaria nelle Paludi Pontine, un edificiomuseo costruito nel 1927 in cui è possibile “rivivere” la coraggiosa opera del personale sanitario e degli insegnanti, contro il flagello della malaria. Il sentiero attraversa rimboschimenti a conifere, boscaglie caducifoglie e radure (lestre), destinate al pascolo prima della bonifica; in inverno queste zone asciutte del bosco erano anche quelle abitate dai transumanti, che vi costruivano tradizionali villaggi di capanne. Ritorno lungo lo stesso percorso. Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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LAZIO Nome dell’itinerario
PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
La Duna Costiera
Tipologia dell’itinerario Panoramico e naturalistico Grado di difficoltà Medio facile Punto di partenza e di arrivo Piazzale di Torre Paola Capoportiere Dislivello 30 m s.l.m. Tempo di percorrenza 4 h Abbigliamento consigliato Bicicletta, casco, giacca antivento e acqua.
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Descrizione Spalle al promontorio, si pedala su strada asfaltata stretta verso Latina, costeggiando i laghi di Paola e Caprolace, fino ad arrivare alla strada chiusa alle automobili, che corre lungo il lago Monaci (tratto di circa 4 km). Arrivati alla Foce di Rio Martino, si risale per un breve tratto sulla strada asfaltata, si attraversa il ponte, si prosegue sul lungomare di Latina, fiancheggiando il Lago di Fogliano, fino a Capo Portiere. La duna è formata da uno stretto cordone di sabbia, tra il mare e i quattro laghi costieri, la vegetazione è dominata dal ginepro coccolone, dal mirto, dal lentisco, che formano cuscinetti bassi, compatti e intricati. Il persorso ha una lunghezza di circa 20 km. Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
Nome dell’itinerario
Foresta Demaniale e Piscina della Verdesca
Tipologia dell’itinerario Naturalistico Grado di difficoltà Medio facile Punto di partenza e di arrivo Cerasella. Accesso dalla S.S. Pontina, km 89,2 Dislivello Pianeggiante Tempo di percorrenza 2 h Abbigliamento consigliato Scarpe comode, spray antizanzare.
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Descrizione L’itinerario, ad anello, consente di osservare i principali aspetti presenti nella foresta planiziale, come la Piscina della Verdesca, un’area stagionalmente allagata che riproduce il paesaggio originario della “Selva di Terracina”, e le grandi Querce caducifoglie, come il farnetto (Quercus frainetto), la farnia (Quercus robur) e il cerro (Quercus cerris). Si parte dall’area attrezzata di “Cerasella”, dove sorgono alcune strutture del Corpo Forestale dello Stato. Qui troviamo un’area faunistica con finalità didattiche, dove vengono tenuti cinghiali e daini recuperati che non potrebbero sopravvivere allo stato libero. Numeri utili Ente Parco Tel. 0773 512240 Porta del Parco di San Felice Circeo Tel. 0773 547770 Porta del Parco di Sabaudia Tel. 0773 515046
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Parco Regionale Riviera di Ulisse Il Parco Gianola e Monte di Scauri alle propaggini meridionali degli Aurunci, si estende su 292 ha di terraferma e 30,7 ha di mare. La vegetazione predominante è la macchia mediterranea con ampie aree di sugherete e presenza di leccio, roverella e carrubo. Le peculiarità ambientali e il posizionamento geografico consentono alla fauna migratoria una sosta sicura. Nel territorio sono presenti le rovine del complesso della Villa di Mamurra (sec. a.C.) che comprende la cisterna Maggiore, la grotta della Janara, la cisterna delle 36 colonne e i resti del Tempio di Giano e delle vasche termali. Il porticciolo, fu costruito negli anni ‘30 sui resti di antiche peschiere romane. La “spiaggia dei sassolini” e la Torre di Scauri caratterizzano l’area protetta nel Comune di Minturno.
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CONTATTI Via Emanuele Filiberto, 2 - 04024 Gaeta (Lt) Tel. 0771 743070 - rivieradiulisse@parchilazio.it
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Parco Regionale Riviera di Ulisse
Nome dell’itinerario Sentiero di Mamurra Tipologia dell’itinerario Storico e archeologico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Ecopoint di Gianola coord 41°15’6.19”N 13°40’37.81”E Dislivello 2515 m s.l.m. Tempo di Percorrenza 2 h 30 min Abbigliamento Consigliato Abbigliamento comodo con scarpe da ginnastica o da trekking, acqua.
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Descrizione Partendo dall’Ecopont Gianola e passando attraverso un’importante sughereta costiera, prevedendo un passaggio per il percorso ricreativo al Parco Sospeso si arriva a Cisterna maggiore, con opus reticulatum e incertum, serbatoio a servizio di Villa di Mamurra (I sec. a.C.). La villa altro non era che un ninfeo costruito su una scaturigine poi scomparsa nel repentino dissesto geologico della collina nel I secolo d.C., che provocò distruzioni e l’inabbissamento della costa originaria. Lungo il sentiero si possono ammirare il Tempio di Giano, la Grotta della Janara (strega), le Trentasei Colonne, nomi dati ai resti di costruzioni romane. Tornando indietro fino a Cisterna maggiore e deviando verso mare, lungo scogliere e macchia costiera si arriva a Porticciolo costruito sui resti di una peschiera di epoca romana. Numeri utili Area Protetta Gaeta Tel. 0771 743070
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Parco Regionale Riviera di Ulisse
Nome dell’itinerario Sentiero del Porto Cofaniello Tipologia dell’itinerario Naturalistico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Ecopoint di Gianola coord 41°15’6.19”N 13°40’37.81”E Dislivello e lunghezza 2.347 m s.l.m. Tempo di Percorrenza 2 h Abbigliamento Consigliato Abbigliamento comodo con scarpe da ginnastica o da trekking, acqua.
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Descrizione Il percorso parte dall’Ecopoint Gianola, passando attraverso un’importante sughereta costiera. Importante è il passaggio per il percorso ricreativo Parco Sospeso, arrivando fino a Porticciolo, costruito sui resti di una peschiera di epoca romana. Passando da una spiaggetta retrostante il sentiero si attraversa una macchia pettinata con vegetazione arbustiva modellata dai venti dominanti, dal quale è visibile un bunker tedesco (II guerra mondiale). Sosta in piccola insenatura con spiaggetta ciottolosa denominata Porto Cofaniello. Ritorno attraverso macchia a mirto e lentisco con frequenti incontri di passeriformi tipici. Numeri utili Area Protetta Gaeta Tel. 0771 743070
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Parco Regionale Riviera di Ulisse
Nome dell’itinerario Sentiero Falesie e polveriere Tipologia dell’itinerario Naturalistico e storico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Parcheggio Spalti Dislivello e lunghezza 3.310 m s.l.m. Tempo di Percorrenza 3 h Abbigliamento Consigliato Abbigliamento comodo con scarpe da ginnastica o da trekking, zainetto con acqua.
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Descrizione Partenza dal parcheggio via M. Planco, lungo i bastioni Carlo V fino al Santuario SS. Trinità (Montagna Spaccata e Grotta del Turco). In adiacenza della chiesa e della capannina informativa, è possibile fare una deviazione su un sentiero secondario per una sosta panoramica a strapiombo sulla falesia con vista di Palme nane e Barba di Giove. Ritornando sul sentiero principale, si riconoscono i fossili di rudiste e giunti al quadrivio girando a destra si possono ammirare importanti resti di epoca borbonica: Polveriere Carolina, Real Ferdinando e Trabacco, fino a Comando Polveriere, e attraverso la gariga si arriva a Batteria Monte Orlando Superiore. Infine importante è il Mausoleo L. M. Planco (I sec a.C.) che sovrasta l’intero promontorio. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 743070, da Giugno a Settembre attivo Bus Navetta Giornaliero.
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Parco Regionale Riviera di Ulisse
Nome dell’itinerario Sentiero del Ghiro Tipologia dell’itinerario Naturalistico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Parcheggio Spalti Dislivello e lunghezza 1.293 m s.l.m. Tempo di Percorrenza 2 h Abbigliamento Consigliato Abbigliamento comodo con scarpe da ginnastica o da trekking, zainetto con acqua.
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Descrizione Partenza dal parcheggio di via M. Planc, dopo pochi metri si accede alla vecchia strada che porta al Monte Orlando. Dopo alcuni tornanti è visibile la Batteria Regina e inizia sulla destra del sentiero sterrato in leggera salita un bosco misto spontaneamente ricostituito a seguito dell’abbandono di strutture militari borboniche successivo all’assedio di Gaeta (1861). Si segnala la presenza del ghiro, testimoniata da strobili (pigne) rosicchiati. Nell’ultima parte del percorso è visibile il Comando Polveriere e la Batteria Anulare, struttura difensiva a corona di M. Orlando. Infine importante è il Mausoleo L. M. Planco (I sec a.C.) che sovrasta l’intero promontorio. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 743070, da Giugno a Settembre attivo Bus Navetta Giornaliero.
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Parco Regionale Riviera di Ulisse
Nome dell’itinerario Sentiero di Tiberio Tipologia dell’itinerario Naturalistico e storico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Parcheggio Museo Archeologico coord 41°15’11.59”N 1 13°26’56.86”E Dislivello e lunghezza 2.452 m s.l.m. Tempo di Percorrenza 2 h 30 min Abbigliamento Consigliato Abbigliamento comodo con scarpe da ginnastica o da trekking, zainetto con acqua.
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Descrizione Partenza dal parcheggio di Via Flacca antistante il Museo Archeologico Nazionale. A seguito dell’attraversamento della strada con il sottopasso, fino al cancello d’ingresso del sentiero, inizia il percorso a mezza costa soprastante il complesso grotta e Villa di Tiberio. Lungo il sentiero si possono ammirare specie vegetali tipiche della macchia mediterranea come l’erica, il rosmarino, il ginepro, il cisto e la ginestra spinosa. L’arrivo in sommità consente di godere di un paesaggio suggestivo. Importante è la presenza di avifauna tra cui il pettirosso, l’occhiocotto e il gheppio. Il percorso termina con una discesa attraverso la gariga e l’ampelodesmeto. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 743070
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Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato Isole di Ventotene e S. Stefano L’Area Protetta con il suo mare blu cristallino, la sabbia scura vulcanica e chiara tufacea, le falesie e le scogliere che nelle due isole si mescolano con i colori del cielo, offrono al visitatore un paesaggio unico nel suo genere in cui l’incontro tra natura, storia e archeologia, crea un percorso esclusivo attraverso un patrimonio di notevole valore e preziosità. Le isole di Ventotene e S. Stefano divenute Area Marina Protetta ufficialmente con D.M. del 12/12/1997 e con il successivo D.M. del 11/05/1999 anche Riserva Naturale Statale ricoprono una superficie di circa 2.799 ettari e si sviluppano su un territorio di circa 10 km di costa. Tra gli obiettivi che l’istituzione dell’Area Protetta consegue vi sono la tutela di una ricchezza e varietà straordinaria di specie animali e vegetali, la valorizzazione del territorio, la ricerca scientifica, l’educazione ambientale ed il turismo eco-compatibile.
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CONTATTI Piazza Castello - 04020 Ventotene (Lt) Tel. 0771 85014 - info@riservaventotene.it www.riservaventotene.it
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AMP-RNS ISOLE DI VENTOTENE E S.STEFANO
Nome dell’itinerario Itinerario naturalistico Tipologia dell’itinerario Naturalistico e didattico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Piazza Castello Ventotene – Punta dell’Arco Museo delle Migrazioni Dislivello 150 m s.m.l. Tempo di percorrenza 3 h Abbigliamento consigliato Sportivo.
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Descrizione Ponte naturale tra Europa ed Africa attraverso il Mediterraneo l’Italia costituisce, in Europa, una delle aree geografiche della massima importanza per la migrazione degli uccelli. In questo scenario Ventotene ricopre un ruolo fondamentale sulle rotte dei migratori e nella sua parte più a sud Punta dell’Arco è possibile osservare nel verde della natura della Riserva Naturale molte delle principali specie dell’avifauna migratrice il tutto circondato dalla tipica vegetazione dell’isola. Fiore all’occhiello di questo itinerario il Museo delle Migrazione rappresenta una tappa unica nel suo genere dove poter approfondire gli aspetti tecnici e didattici legati all’avifauna. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 854226 Centro visite AMP-RNS Tel. 0771 85257/85239 info@prolocoventotene.com Visite guidate Ass. Terra Maris Tel. 0771 85345
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AMP-RNS ISOLE DI VENTOTENE E S.STEFANO
Nome dell’itinerario Itinerario storico archeologico Tipologia dell’itinerario Storico e archeologico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Piazza Castello Ventotene – siti archeologici Dislivello 150 m s.m.l. Tempo di percorrenza 3 h circa Abbigliamento consigliato Sportivo.
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Descrizione L’itinerario che si snoda tra le visite alla Cisterna romana di Villa Stefania e dei Detenuti, la visita ai resti di Villa Giulia presso P. Eolo, l’imponente opera ingegneristica del Porto romano completamente scavato nel tufo, la peschiera per l’itticoltura e l’ergastolo dell’isolotto di S. Stefano, un percorso unico di 2.000 anni tra la storia e le vicende che hanno segnato la nostra piccola isola e l’Italia intera. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 854226 Centro visite 0771 85257/85239 info@prolocoventotene.com Visite guidate Ass. Terra Maris Tel. 0771 85345
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci L’esplorazione del territorio montaltese ha inizio con la visita ad un luogo di eccellenza: il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci. Immerse in paesaggi inaspettati, ecco le suggestive vestigia della città etruscoromana, un tempo potente e popolosa metropoli. I percorsi di visita si snodano attraverso le mura di cinta, le strade basolate, gli edifici religiosi e le raffinate domus romane. Nella necropoli è possibile ammirare la celebre Tomba François ed il maestoso Tumulo della Cuccumella. Il paesaggio è dominato dall’imponente mole del Castello della Badia, oggi Museo Nazionale Etrusco, costruito a guardia dell’ardito Ponte della Badia a strapiombo sulle scure pareti rocciose scolpite dall’impeto delle acque del Fiora, che ai piedi dell’Acropoli forma il suggestivo Laghetto del Pellicone.
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CONTATTI Loc. Vulci - 01014 Montalto di Castro (Vt) Tel. 0766 89298 - 0766 879729 - info@vulci.it www.vulci.it
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Nome dell’itinerario Archeotrekking Tipologia dell’itinerario Naturalistico e archeologico Grado di difficoltà Medio. Non accessibile ai non deambulanti. Punto di partenza e di arrivo Biglietteria del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci Dislivello 40 m s.m.l. Tempo di percorrenza 6 h (percorso completo) Abbigliamento consigliato Scarpe da trekking, un cambio, cappellino per il sole, acqua.
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Descrizione Percorso guidato di 7 chilometri all’interno del Parco Naturalistico-archeologico. Dalla Biglietteria del Parco un breve sentiero sale sulla sommità del pianoro ed entra nella città etrusco-romana. Camminando sul decumano si attraversa l’abitato fino alla valle del Fiora da cui si raggiunge la Tomba François. Tornati sulla sponda destra si raggiunge il Laghetto del Pellicone (sosta per il pranzo). Il percorso continua sulle rocce vulcaniche (breve passaggio con cordino) camminando nel letto del fiume fino al ponte della Badia. è obbligatoria la guida (su prenotazione Tel. 0766 89298). Numeri utili Area Protetta Tel. 0766 89298
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Nome dell’itinerario La città etrusco-romana Tipologia dell’itinerario Naturalistico e archeologico Grado di difficoltà Facile. Parzialmente accessibile ai non deambulanti Punto di partenza e di arrivo Biglietteria del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci Dislivello 40 m s.m.l. Tempo di percorrenza 3 h (percorso completo) Abbigliamento consigliato Scarpe comode, cappellino per il sole.
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Descrizione Dalla Biglietteria del Parco un breve sentiero sale sulla sommità del pianoro ed entra nella città etrusco-romana a Porta Ovest. Camminando sul decumano si giunge nel cuore dell’antica città (Tempio etrusco, Mitreo, domus con criptoportico). Si prosegue fino alla valle del Fiora (Emporium, fornaci, mura, ”ponte rotto”). In fondo alla valle il percorso risale verso la sommità del pianoro (punti panoramici verso il Fiora) per poi scendere nuovamente fino al laghetto del Pellicone. Rientro alla Biglietteria passando dal Punto di ristoro. Per le visite guidate è possibile prenotare Tel. 0766 89298). Numeri utili Area Protetta Tel. 0766 89298
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Nome dell’itinerario Museo Tipologia dell’itinerario Archeologico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Castello della Badia Dislivello Pianeggiante Tempo di percorrenza 2 h Abbigliamento consigliato Scarpe comode, cappellino per il sole.
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Descrizione Il Museo Nazionale Etrusco di Vulci è allestito all’interno del Castello costruito a guardia dell’ardito Ponte della Badia di origine etrusca (con rifacimenti di epoca romana e medievale), a strapiombo sul Fiora. All’interno del castello sono esposti raffinati reperti archeologici provenienti dalle ricche sepolture vulcenti. Il materiale è esposto in ordine cronologico dalle più antiche testimonianze nella zona riferibili alla cultura villanoviana ai capolavori dell’arte vascolare importati dalla Grecia, fino ai materiali di epoca romana. Per le visite guidate è possibile prenotare Tel. 0766 89298. Numeri utili Area Protetta Tel. 0766 89298
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Nome dell’itinerario La necropoli orientale Tipologia dell’itinerario Archeologico Grado di difficoltà Facile. Parzialmente accessibile ai non deambulanti Punto di partenza e di arrivo Biglietteria del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci - Necropoli orientale Dislivello 5 m s.l.m. Tempo di percorrenza 2 h Abbigliamento consigliato Scarpe comode.
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Descrizione Dalla Biglietteria del Parco trasferimento con i propri mezzi alla necropoli orientale (Km. 4). Dal parcheggio un brevissimo sentiero a piedi porta alla celebre Tomba François, ipogeo della famiglia Saties, sapientemente scavata nel banco di travertino (a 15 metri di profondità ), le cui forme riproducono quelle di una nobile dimora etrusca. La vicina Tomba delle Iscrizioni custodisce esempi di scrittura etrusca. A poca distanza si visita il maestoso Tumulo della Cuccumella, noto per un labirinto di gallerie scavate al suo interno. è obbligatoria la guida per prenotazione Tel. 0766 89298. Numeri utili Area Protetta Tel. 0766 89298
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Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Nome dell’itinerario Percorso Naturalistico Tipologia dell’itinerario Naturalistico e archeologico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e punto di arrivo Biglietteria del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci Dislivello 20 m. s.l.m. Tempo di percorrenza 1 h Abbigliamento consigliato Scarpe comode, cappellino per il sole.
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Descrizione Breve sentiero che parte dalla Biglietteria del Parco e scende nella valletta che fiancheggia il pianoro dell’antica città. Lungo il sentiero erboso si affacciano tombe etrusche risalenti ad epoche diverse. Attraversato su un piccolo ponte di legno il “fosso della città”, si raggiungono i resti di Porta Nord e ci si inoltra nel sentiero boscoso fino al Laghetto del Pellicone (in alternativa si segue il sentiero erboso fino al Laghetto del Pellicone). Consigliato alle famiglie con passeggini. Per le visite guidate è possibile prenotare Tel. 0766 89298. Numeri utili Area Protetta Tel. 0766 89298
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Parco Naturale dei Monti Aurunci Ăˆ la seconda Area Naturale protetta della regione Lazio per estensione, comprende 10 Comuni fra le province di Frosinone e Latina. Molti i sentieri presenti nel suo territorio, sia a piedi che in mountain bike o a cavallo. Le sue cime che arrivano fino ai 1.535 mt di monte Petrella, sono affacciate come una terrazza sul mare con vedute mozzafiato sulle isole pontine. Il territorio eterogeneo presenta una vegetazione rada nel versante sud mentre sul versante nord, sono presenti ampi boschi di faggio, carpino e leccio. Il substrato calcareo di questi monti a consentito la formazione di numerose grotte carsiche fra le piĂš interessanti del Lazio. La tutela del territorio sta consentendo la ripresa della fauna e della flora duramente minacciata in passato, ne è esempio il clamoroso ritorno del Lupo.
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CONTATTI Viale Glorioso - 04020 Campodimele (Lt) Tel. 0771 598114/30 - info@parcoaurunci.it www.parcoaurunci.it
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Parco Naturale dei Monti Aurunci
Nome dell’itinerario LA VALLE E MONTE PETRELLA Tipologia dell’itinerario Escursionistico Grado di difficoltà Medio difficile Punto di partenza e di arrivo dal paese di Spigno Superiore Vecchio, si percorre in auto la strada per la montagna fino a quota 920 m, dove si può lasciare l’auto in uno slargo. In alternativa un sentiero percorribile a piedi, che taglia la strada in diversi punti, consente di iniziare il percorso a quota 450 m, percorrendo il canalone di Cemmeretelle, poco dopo l’uscita dal paese. Dislivello 1.083 m s.l.m. Tempo di percorrenza 4 h
178 Abbigliamento consigliato Abbigliamento da montagna adeguato al periodo in cui si è scelto di percorrere il sentiero.
Descrizione Dalla localitĂ Biviano inizia il sentiero in salita fino in vetta. Il tratto iniziale si inerpica attraverso tratti di macchia mediterranea e frammenti di boschi. Da quota 920 m, il sentiero prosegue salendo a zigzag nel bosco fino a raggiungere un caratteristico tappeto di salvia, poco prima della Sella de La Valle. Si posegue il sentiero sulla sinistra, segnato sui tronchi con la bandierina CAI n. 68, fino alla dolina di Fossa Joanna. Seguendo i segnali si sale verso la sommitĂ di Serra Capriola svoltando poi sulla sinistra verso M. Petrella. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 598114-30
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LAZIO Nome dell’itinerario
Parco Naturale dei Monti Aurunci
Valle Gaetana e Monte Fammera
Tipologia dell’itinerario Escursionistico Grado di difficoltà Medio difficile Punto di partenza e di arrivo Da Castello di Roccaguglielma si prosegue in direzione della montagna e dopo circa 3 km al bivio in località Tasso si prende la strada a sinistra che termina con un piccolo slargo dove è possibile lasciare l’automobile. Da qui si scende a piedi sul pianoro di Valle Gaetana. Dislivello 298 m s.l.m. Tempo di percorrenza 2 h 30 min Abbigliamento consigliato Abbigliamento da montagna adeguato al periodo in cui si è scelto di percorrere il sentiero.
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Descrizione Lasciata l’auto, si scende nella valle seguendo il tracciato che coincide per un breve tratto con la mulattiera. Dopo circa 200 metri si prende un vecchio tratturo sulla sinistra. Il percorso, attraversando tutta la valle, termina sullo strapiombo roccioso del versante est e nord-est del Monte Fammera. A sinistra inizia il secondo tratto del percorso verso la vetta marcato con le bandierine del CAI dell’Alta Via degli Aurunci. Questo tratto è adatto ad escursionisti esperti data la presenza di alcuni burroni. Proseguendo per pochi metri ancora, si raggiunge la zona più alta del massiccio calcareo. Numeri utili Area Protetta Tel. 0771 598114-30
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Oasi Naturale del Bosco di Palo Il Bosco di Palo (Sito di Importanza Comunitaria) costituisce uno delle ultime foreste planiziali tirreniche, conservato nel tempo grazie alla Proprietà, la Famiglia Odescalchi, che ha fortemente voluto l’area protetta. Si estende per 120 ettari in gran parte ricoperti da foresta mediterranea e da bosco misto di querce. Una delle principali caratteristiche del bosco è la presenza di pozze e depressioni che d’inverno si riempiono in seguito all’affioramento della falda idrica. In questo ambiente unico vivono molti crostacei acquatici, anfibi e testuggini palustri (Emys orbicularis). Al suo interno vivono istrici, tassi, volpi ed innumerevoli altri animali tipici dell’ecosistema mediterraneo. Interessante la presenza di una popolazione di testuggine di Hermann (Testudo hermanni) ormai molto rara in Italia, e di numerose specie di orchidee spontanee.
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CONTATTI Associazione NATURA PER TUTTI ONLUS Località Monteroni pod.1265 - 00055 Ladispoli (Rm) Tel. 06 99206063 - info@fattoriapertutti.it www.naturapertutti.it
LAZIO
OASI NATURALE DEL BOSCO DI PALO
Nome dell’itinerario SENTIERO NATURA Tipologia dell’itinerario Naturalistico Grado di difficoltà Facile Punto di partenza e di arrivo Oasi del bosco di Palo in via Corrado Melone a Ladispoli Dislivello Pianeggiante Tempo di percorrenza 2 h Abbigliamento consigliato Abiti comodi, si suggeriscono calzature comode e chiuse.
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Descrizione Il sentiero si snoda attraverso la macchia mediterranea e le sue essenze: mirti fillirece, corbezzoli. Quindi si prosegue nel bosco di querce al cui interno si trovano le pozze temporanee ricche di anfibi ed animali acquatici. Nel bosco si possono osservare numerosi animali che popolano l’area. Il percorso prosegue poi sull’area a prato adiacente la spiaggia, dove è possibile osservare delle splendide fioriture primaverili. Il sentiero, percorribile per circa 200 metri anche da persone disabili con carrozzina, è attrezzato con scatole didattiche e pannelli che favoriscono la conoscenza del patrimonio naturale qui conservato. Numeri utili Associazione NATURA PER TUTTI ONLUS Tel. 06 99206063 Cell. 331 3921324
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per ulteriori informazioni visita il sito
www.walkitalycoast.it Intervento realizzato nell’ambito delle azioni previste dal Progetto Interregionale “Balneare” (L.135/2001 art. 5 comma 5) cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo.