Il Corriere della Città - Agosto 2017

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Corriere Città

libertà - informazio il politica - sport - cro Il Corriere della Città www.ilcorrieredellacitta.com

della

Anno 9 Numero 8

AGOSTO 2017

libertà informazione politica cronaca cultura sport

PROFESSIONE PIROMANE SPORT: Dilettanti, speciale calcio-mercato estivo (p.36-38)

L’ossessione per il fuoco spiegata dall’esperta: ecco cosa si nasconde nella loro mente NEL PIENO DELLA STAGIONE DEGLI INCENDI, MESE DA INCUBO PER IL TERRITORIO Lo speciale all’interno (pp. 5-6-7)

POMEZIA: LA VERGOGNA ECO-X A quasi 100 giorni dall’incendio nessuno ha ancora provveduto alla bonifica del sito (p.10)

TORVAIANICA Inaugurati i nuovi accessi a mare: il caso del n. 57 __________________________________________ Estate: guida alle sagre & feste d’Italia. Gli appuntamenti Regione per Regione

ARDEA Il punto sull’inizio dell’era Savarese (pp. 16-18-20)

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In questo numero EDITORIALE..................................................P.4

Dove andare a Ferragosto?.....................p.28 RUBRICHE...........................................pp.30-35

SPECIALE INCENDI

Il meteo di agosto.....................................p.29 SPORT

Professione piromane: l’ossessione per il fuoco spiegata dalla Psicologa.................p.5 Luglio & fiamme: brucia il nostro verde.......................................................pp. 6-7

Speciale calciomercato............................p.36 Unipomezia, su il sipario sulla nuova stagione.......................................................p.38

POLITICA Eco-X: confronto M5S-Pd..........................p.8 Eco-X: La vergogna della (non) bonifica.......................................................p.10 Ardea e Pomezia: SOS acque marine....p.14 Ardea: la nuova squadra di governo.....p.16 INFORMAZIONE In ricordo di Francesco Caraglia............p.22 “Infomobilità”, la nuova rubrica per essere sempre informati sul traffico..................p.24

LA FOTO DEL MESE: Anche Vincenzina al matrimonio del Sindaco! (Foto: Pagina Facebook GTA Pomezia)


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EDITORIALE

Il Corriere della Città Agosto 2017

Il brutto vizio di gettare fango

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olitamente su questo giornale, da qualche anno, non appaiono editoriali. Riserviamo questo particolare tipo di articolo (chi non sappia cos’è esattamente verifichi su un’enciclopedia) a fatti eclatanti – tipo il terremoto che ha visto vittime del nostro territorio – a momenti politici o di attualità particolari o, come in questo caso, a episodi davvero spiacevoli. Mi riferisco – e qui parlo in prima persona, ma esprimendo il pensiero di tutta la nostra redazione – ad alcuni attacchi, del tutto ingiustificati, che riceviamo quotidianamente sotto forma di commenti nei nostri articoli postati su Facebook. Partendo dal presupposto che accetto ogni tipo di critica, purché costruttiva e non strumentale, non posso più tollerare il comportamento di un gruppetto che a ogni articolo montano la polemica adottando la politica del fango, insinuando cose non vere, facendo collegamenti inesistenti, offendendo, denigrando e diffamando me in prima persona e il giornale nella sua interezza. L’irrisorio numero di queste persone (una ventina, percentuale inesistente rispetto alle migliaia di persone che ogni giorno leggono Il Corriere della Città) mi fa pensare che dovrei semplicemente ignorarli, ma l’arroganza e la falsità sistematica di alcuni commenti, oltre alla mia voglia di “mettere in chiaro la situazione” mi porta a usare questo spazio per far presente alcune cose. Il Corriere della Città non è lo strumento politico di nessuno: non abbiamo, né abbiamo avuto in passato, finanziamenti pubblici o politici. Il nostro lavoro viene pagato dagli sponsor privati, ovvero le pubblicità che appaiono sul giornale. Non consento a NESSUNO di dire che siamo dei “prezzolati” o “collusi” con la vecchia politica. A questo proposito, vorrei fare un discorso di logica (sempre che sappia cosa sia) a chi mi ha accusata di scrivere articoli che denigrano l’attuale amministrazione di Pomezia perché “mi brucia essere stata sconfitta alle elezioni del 2013”. Premettendo che a dire questo sono le stesse persone che mi accusano di avere legami con i vecchi politici, faccio presente che nel 2013 ho creato, nel giro di pochi giorni, una lista civica che mi consentisse di svolgere il mio diritto/dovere di cittadino votante, senza però dare il mio consenso né alla vecchia politica –

dimostrando così di prenderne pubblicamente e fattivamente le distanze – né a chi, chiudendosi in una sorta di “cerchio”, si ergeva a unico portatore di verità e onestà (qualità che io personalmente riconosco solo a Dio) mentre tutti gli altri erano disonesti a prescindere. Al momento del ballottaggio mi sono schierata pubblicamente a favore di Fucci, perché non avrei voluto vedere al governo di Pomezia le stesse persone che l’avevano guidata (male) per troppi anni. Quindi, se ho fatto questo passo, come posso essere “collusa” con la vecchia politica? Se lo fossi stata avrei accettato, a tempo debito, accordi e compromessi, cose che non mi appartengono e dalle quali sono sempre stata lontana in più di 20 anni di professione giornalistica. NON mi candiderò alle prossime elezioni, come ormai da qualche settimana stanno cercando di far credere ai cittadini alcuni esponenti e simpatizzanti dell’attuale amministrazione, tra cui – seppur mettendolo in forma interrogativa – l’ex presidente del consiglio Renzo Mercanti. Se i cittadini non mi hanno dato la loro fiducia 4 anni fa non vedo perché dovrebbero farlo adesso, e io non sono tipo da “salto della quaglia”, con passaggio da un partito (o lista o movimento…) all’altro come invece qualcuno tra chi mi accusa ha già fatto. Il Corriere della Città fa informazione seria: questo non significa che siamo immuni agli errori (come tutti gli esseri umani), ma di certo non scriviamo cose false come qualcunocerca di insinuare. Questo fa pensare – perdonatemi la malignità – a un preciso disegno di qualcuno che, a Pomezia, vuole screditarci a tutti i costi. Infatti gli sgradevoli e ormai fin troppo frequenti episodi di tentativo di screditamento avvengono al 95% su articoli che riguardano Pomezia: nei gruppi di altre città (Ardea, Nettuno, Latina, Ostia), pure governate dai 5 stelle o da partiti affini come LBC, tale raffica di commenti negativi non si legge. Anzi, alcuni articoli danno vita a discussioni animate ma sempre corrette (ad esempio sul parco Falcone e Borsellino a Latina, tema molto delicato). È evidente che a Pomezia c'è la volontà di screditare la stampa e in particolar modo il nostro giornale: perché? In ogni caso, non sarà il “duro lavoro” di 20 o 30 detrattori, a fronte di

21 mila persone che ogni giorno leggono i nostri articoli, a farci smettere di scrivere quello che non va sul nostro territorio, a farci smettere di fornire un’informazione tempestiva, a farci smettere di accogliere le segnalazioni e le grida di aiuto dei cittadini. Lo facevamo con la vecchia amministrazione, lo facciamo adesso e lo faremo con la futura. Il nostro non è uno di quei giornali – e ce ne sono stati tanti – aperto qualche mese prima delle elezioni per fare campagna e poi chiuso a giochi fatti: da 9 anni io e i miei collaboratori ci impegniamo ogni giorno per dare un servizio utile, completo e gratuito ai cittadini. Ovviamente non possiamo piacere a tutti: in questo caso, basta non leggerci, andare oltre con la rotella del mouse o con il dito sulla tastiera del telefono. Ci sono tanti altri giornali da consultare. Ma buttare fango così, no, non lo tolleriamo più. Alcune di queste persone hanno smesso di farlo da quando abbiamo fatto notare che proprio loro oppure loro parenti o amici hanno incarichi in Regione, oppure in altri enti pubblici, mentre noi giornalisti de Il Corriere non abbiamo mai chiesto o ricevuto alcun tipo di favore o di lavoro. Permettetemi un po’ di ironia: se quelli del passato erano – come viene comunemente detto – “tutti ladri”, era pur vero che, forse per questa caratteristica che comunque deve essere riconosciuta da un tribunale, non hanno mai provato a mettere il bavaglio alla stampa, neanche quando quello che veniva scritto – e succedeva molto spesso – andava contro di loro. E con questo non sto dicendo che li rivorrei al governo o che li voterei, sia ben chiaro. Vorrei concludere con un messaggio a coloro che passano gran parte del loro tempo davanti a un monitor (pc o telefono) per cercare di denigrare me, il mio lavoro e quello dei miei collaboratori, a volte utilizzando profili falsi. Da una parte vi invidio, perché chi lavora dalla mattina alla sera non ha tempo di mettersi a commentare ogni post relativo ai nostri articoli, passandoci molto tempo. Dall'altra, invece, vi commisero: chi ha una vita piena e felice non ha di certo voglia di perdere tempo a fare commenti miserevoli e poco costruttivi su ogni cosa che pubblichiamo. Maria Corrao

Grazie per la fiducia!

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l Corriere della Città cresce, e lo fa ad un ritmo frenetico e senza precedenti. Nel 2016 il giornale ha totalizzato 5 milioni di visite, dato però già messo nel ‘mirino’ dall’anno in corso: da gennaio a luglio il Corriere online ha già infatti raggiunto e superato il dato dei 4 milioni e mezzo di lettori, numeri che lasciano presupporre in un nuovo record da festeggiare insieme a voi lettori il prossimo 31 dicembre. E ancora: la media dei lettori giornaliera è arrivata a toccare i 21mila “click” nelle 24 ore, numero che si somma alla straordinaria crescita avuta dalla nostra pagina Facebook la

quale, ad oggi, conta oltre 23 mila mi piace. Ma il 2017 sembra essere davvero l’anno dei record per Il Corriere della Città. I mesi di Gennaio, Febbraio, Aprile, Maggio e Giugno hanno fatto registrare dati sensazionali tali da renderli i migliori in assoluto dal 2010. Un esempio su tutti: è maggio 2017 - tristemente noto per il disastro Eco-X - quando il contatore ha toccato quota 1.138.456 visite. Insomma, una costante e progressiva affermazione resa possibile anche e sopratutto grazie a voi lettori che continuate a seguirci con affetto.

4.426.541 Visite da Gennaio

21mila media/lettori al giorno

1.138.456 record di lettori in un mese (maggio 2017)


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SPECIALE INCENDI

Piromania: cosa si nasconde dietro l’ossessione per il fuoco? Intervista alla Psicologa Dr.ssa Francesca Maria Rosaria Fusco, del Policlinico Umberto I

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’etimologia della parola piromania deriva dall’unione della parola greca “Pyros”Fuoco, con il suffisso “Mania”, che nella terminologia medica indica un’ossessione o passione eccessiva. Una parola tanto semplice quanto complessa è la patologia che identifica. Chi appicca un incendio, infatti, è mosso per lo più dal desiderio di provare euforia e sollievo, emozioni che la vista di un rogo è in grado di suscitare loro. La maggior parte degli studi svolti nell’ambito della fenomenologia criminale degli incendi è stata svolta negli Stati Uniti, dove con il termine “incendiario” si indica chiunque appicchi un fuoco intenzionalmente. Ma cosa si nasconde dietro questa ossessione? Da dove nasce e come può essere controllata? Per scoprirne di più abbiamo intervistato la Dottoressa Francesca Maria Rosaria Fusco, Psicologa presso il Policlinico Umberto I di Roma:

La piromania, secondo quanto ho letto, è annoverata tra i "Disturbi del controllo degli impulsi e della condotta". Può spiegarci cosa significa? “All'interno di questa classificazione dei disturbi degli impulsi e della condotta (DSM5) si classificano i seguenti disturbi: Oppositivo – provocatorio, Esplosivo intermittente, di personalità antisociale, Piromania, cleptomania e altri disturbi non specificati. Caratteristica fondamentale di questi disturbi sono la mancanza di controllo nel comportamento e delle emozioni. Sono disturbi che violano i diritti degli altri e le norme sociali” Piromani si nasce o si diventa? O meglio, questo genere di disturbi può presentarsi nel corso della vita oppure sono connaturati all'individuo dalla sua nascita? "Sono stati fatti pochi studi scientifici riguardo questo punto. Alcune ipotesi portano a pensare che la piromania sia un modo di comunicare per un soggetto con abilità sociali assenti e sessualità poco gratificante. Sono state svolte anche delle ricerche che dimostrano un collegamento con l'ipoglicemia, e anormalità nei livelli di neurotrasmettitori norepinefrina e serotonina. Non ci sono però dei dati statistici certi per stabilire l'età tipica d'esordio della piromania, tale disturbo può comparire nella fanciullezza e nel l'adolescenza e in uomini adulti che presentano difficoltà sociali". Spesso i media sono accusati di usare il termine "Piromane" con leggerezza per identificare anche atti incendiari dolosi ma non posti in essere da piromani. E' corretto dire che tutti i piromani sono incendiari ma che non tutti gli incendiari sono piromani? "Non tutti gli incendi dolosi sono opera di un piromane, nonostante il termine piromania venga usato spesso dai media e dal linguaggio comune. Il piromane appicca il fuoco per eccitazione e piacere, rimane ad osservarlo e spesso è colui che avvisa i vigili del fuoco e si mescola ai soccorritori, il piromane agisce per lo più da

diari volontari, per appiccare il fuoco sono stati usati animali (come ad esempio gatti) tanta crudeltà nei riguardi della natura e degli animali sono caratteristiche tipiche della piromania o si tratta di un disturbo di natura differente? "Non si tratta di disturbi differenti in quanto il piromane prova godimento nel fuoco per tutto. In alcuni casi il piromane ha alle spalle episodi di crudeltà verso gli animali"

solo e rimane sulla scena dell'incendio. Pertanto i piromani possono essere considerati soggetti con gravi disturbi psicologici. Il piromane è un incendiario ma non è sempre vero il contrario, il piromane agisce in preda all'amore per il fuoco, al desiderio delle fiamme e al fascino del fuoco". Quali e quanti sono i possibili profili psicologici-comportamentali che si nascondono dietro la piromania? "Secondo alcune ricerche ci sono vari profili psicologici-comportamentali dei piromani: per vandalismo, in questo caso si ha a che fare con un gruppo e non con il singolo (età media di circa 16 anni), i bersagli sono scuole e parchi, agiscono di sera per noia o per divertimento; per profitto, agiscono cercando un guadagno personale, agisce di primo mattino e abbandona il prima possibile la scena del reato; per altro crimine, finalizzato alla distruzione o alterazione delle prove attraverso il fuoco, abbandona la scena del reato e fa uso di droghe; per vendetta, mira alla distruzione di beni per un risarcimento personale, agisce di notte fonda dopo forti dosi di alcool; per eccitazione, un soggetto che cerca il brivido o l'attenzione, partecipando allo spegnimento con i soccorritori. Agisce da solo... questo tipo di incendiario rientra nel quadro caratteristico del piromane". Ho letto che quando un piromane appicca un incendio, in lui si scatenano sensazioni di euforia ed eccitazione. E' corretto assimilare i piromani che accendono un fuoco ai tossici dipendenti che fanno uso di sostanze stupefacenti? O meglio, si può parlare per i piromani di "dipendenza da incendi?" "Il piromane fa nascere l'incendio, la vista del fuoco fa suscitare in lui emozioni intense eccitanti e irrefrenabili allo stesso tempo. È il desiderio di riviverle continuamente che spingono a ricreare il fuoco e con esso il piacere voluto. Si stabilisce una dipendenza tra il fuoco e l'individuo. Il comportamento del piromane diviene ripetitivo e ritualistico fino all'ossessione. Spesso il piromane è un soggetto dipendente da alcool" In alcuni casi di cronaca riguardanti atti incen-

La piromania si può curare oppure può solo essere tenuta sotto controllo? "La terapia comportamentale è la terapia usuale per la piromania. Spesso il trattamento viene seguito da un approccio più psicodinamico che cerca di scoprire i problemi sottostanti alle emozioni negative che causano la malattia. La prognosi è sempre troppo breve per avere una completa guarigione. Sono stati fatti degli studi che hanno dimostrato l'efficacia terapeutica della recitazione e della simulazione della mania" Il nostro sistema giudiziario prevede pene molto severe per questo genere di reati: fino a 7 anni per un incendio, 10 anni se l’incendio è boschivo e 15 anni se ha causato un danno grave ed esteso all’ambiente. Si stima che nel nostro Paese ogni anno vengano denunciate dalle 400 alle 600 persone per aver causato incendi di vaste proporzioni. Ma c’è una discrepanza tra il numero di denunciati e quello di condannati. Secondo il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, infatti ad ora ci sono 633 detenuti in attesa di giudizio per il crimine di “Incendio semplice” e solo 17 per “incendio boschivo”. Alla base di una tale discrepanza c’è la distinzione tra incendi: Dolosi, categoria nella quale rientrano quei roghi appiccati volontariamente da piromani o vandali; colposi, nella quale rientrano anche i roghi causati da vecchie abitudini della pastorizia come liberarsi di potature e delle erbacce incendiandole, senza tener conto del rischio che, magari a causa del vento, il rogo si espanda fino a diventare incontrollabile. L’abitudine di giocare col fuoco sembra essere dura a morire, ma forse bisognerebbe ricordare che secondo un antico proverbio orientale “Chi ha il fuoco nel cuore, ha il fumo nella testa” Samantha Morano


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Il Corriere della Città

SPECIALE INCENDI

Agosto 2017

Nel pieno della stagione degli incendi: br

VIA PONTINA Tappa frequente in questo viaggio nella cronaca è la via Pontina. Già il 2 luglio un capannone andato in fiamme ad Aprilia ha fatto arrivare il fumo sulla carreggiata, ma è stato solo l’inizio: disagi per le fiamme il 3 luglio, all’altezza di Ardea, e il 5 luglio, all’altezza di Torre del Padiglione. Il 9 e il 10 luglio incendi all’altezza di Aprilia, l’11 fiamme tra Borgo Piave e Latina, mentre il 12 incendio a bordo strada all’uscita per via di Decima, con fumo in carreggiata. Qualche giorni di tregua prima della giornata nera del 17 luglio: fumo nell’outlet di Castel Ro-

Incendio ad Ardea (25 luglio)

mano a causa di incendi nei campi circostanti e di un altro rogo nei pressi del campo rom, mentre disagi si sono avuti anche alle porte di Latina. Il 19 luglio alcuni roghi a bordo strada, sempre all’altezza di Castel Romano, hanno avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità, facendo chiudere la strada e paralizzando anche via di Pratica di Mare; il giorno dopo replica degli incendi nello spartitraffico, per fortuna con conseguenze minori. Il 21 luglio anche il Raccordo ha subito notevoli disagi a causa di tre incendi: in particolare le fiamme all’uscita per la Centrale del Latte hanno costretto gli agenti a chiudere due corsie su tre. Ancora a Castel Romano, tappa fissa in questa stagione di incendi, i Vigili del Fuoco sono intervenuti il pomeriggio del 25 luglio, riducendo la carreggiata. Il giorno dopo, invece, ad andare a fuoco è stato un campo in via Strampelli: fumo sulla Pontina e traffico in direzione sud.

lità sono durati diversi giorni, e il 25 luglio nuovi incendi nella pineta hanno alzato di nuovo l’allerta. Il 22 le fiamme a Casal Bernocchi hanno costretto a chiudere l’intera tratta della Roma-Lido (già chiusa il 19), mentre martedì 25 è stata invasa dal fumo la stazione di Eur Magliana.

Pomezia, Ardea, Ostia, Nettuno: incendi all’ordine del giorno

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e estati della nostra zona sono sempre più calde, e non per le temperature. Il territorio laziale è devastato ogni giorno da incendi che distruggono l’ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini. Per il secondo anno consecutivo l’estate significa emergenza incendi nel Lazio. Non si contano più i casi di incendi che quotidianamente colpiscono la regione, e in particolare la Città Metropolitana di Roma. Su questo tema, tra gli altri, è intervenuto il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, che ha scritto ai Prefetti chiedendo interventi immediati. Secondo gli ultimi dati, aggiornati ad inizio luglio, il 2017 si profila come un anno nero, soprattutto per Roma. Rispetto agli anni 2015 e 2016, l’incremento dei casi di incendio arriva a toccare il 400% in alcuni casi. Un’evidente anomalia, che secondo Zingaretti non può essere spiegata solo dalla straordinaria siccità che ha colpito tutta Italia, che già aveva spinto il governatore a firmare lo stato di calamità naturale. A Roma solo nei primi 5 giorni di luglio ci sono stati 187 incendi, contro i 69 del 2016. L’incremento riguarda aree boschive spesso vicine a contesti urbanizzati: questo porta problematiche che toccano da vicino la salute dei cittadini. La lettera che Zingaretti ha scritto ai prefetti della Regione serve a mobilitare tutte le forze necessarie per fermare l’emergenza. Il Presidente ha chiesto un’azione sinergica e un rafforzamento della prevenzione e della repressione, al fine di individuare e punire i piromani responsabili degli incendi. Insomma Luglio è stato un mese molto intenso da questo punto di vista: per questo vi diamo una mano a ricordare i roghi di queste ultime settimane.

CASTEL FUSANO Castel Fusano è stato teatro dell’episodio più grave del mese. Le prime avvisaglie si sono avute a inizio mese, con gli incendi del 2 e del 7 luglio che hanno bruciato parti di pineta, costringendo alla chiusura delle strade e alla sospensione della Roma-Lido. Ma il grande incendio scoppiato il 17 luglio ha ridotto in cenere centinaia di ettari di pineta, danneggiando irreparabilmente uno dei polmoni verdi della Capitale. Ampia la copertura anche nazionale per un disastro ambientale che ha visto in azione per lo spegnimento fino a 5 elicotteri. Da via di Villa di Plinio le fiamme hanno dilagato per diverse ore: accertata l’origine dolosa dopo gli arresti in flagrante dei piromani. Il 19 luglio un 63enne è stato arrestato mentre si aggirava in bicicletta per la pineta con degli inneschi in mano: l’uomo era già noto alle forze dell’ordine per aver ucciso una prostituta nigeriana e attentato a un transessuale. Arrestato nello stesso giorno un 22enne di Busto Arsizio. I disagi sulla viabi-

Incendio a S.Procula (12 luglio)

Lo spaventoso incendio alla Pineta immagini aeree. Inquadra la foto co e accedi al conten

Pontina senza pace roghi hanno torm


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Agosto 2017

SPECIALE INCENDI

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rucia il verde su tutto il litorale romano Anche Nettuno non è stata risparmiata dai roghi. Il 5 luglio un grande incendio al Poligono ha distrutto un’ampia zona verde. Le fiamme hanno costretto le autorità a chiudere per tutto il weekend la spiaggia di Torre Astura, molto frequentata dai turisti. Nella stessa giornata disagi anche per un incendio a Torre del Padiglione. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio, invece, tragedia sfiorata per un incendio in via Caprarola che ha rischiato di far scoppiare alcune bombole del gas. Per quanto riguarda Aprilia, fiamme il 6 luglio in via dei Giardini e il 9 luglio in via della Selciatella. Chiudiamo la rassegna

con l’incendio del 15 luglio alla pineta di Coccia di Morto, nel Comune di Fiumicino: anche qui, polmone verde distrutto e disagi per tutti. Alla fine dell’estate manca ancora un mese: quanti ettari dovranno ancora bruciare?

Concludiamo con l'area di Pomezia e Ardea. Il 3 luglio sono stati segnalati roghi in via di Pratica di Mare, dopo episodi simili nel mese di giugno. Il 5 luglio fiamme a Torvaianica in via San Francisco, nelle sterpaglie che ospitano alcuni senzatetto, e fumo alla Banditella. Il 12 luglio una colonna di fumo si è sollevata dalla Eco X, scatenando nuove preoccupazioni dopo il devastante rogo di maggio. Nella stessa giornata alcuni campi hanno bruciato in via di Santa Procula e via Ardeatina. Il 17 luglio le fiamme in via Strampelli hanno lambito le abitazioni, scatenando la reazione del Comitato di Quartiere che ha chiesto una seria bonifica della zona; ma ha bruciato anche Campo Ascolano. Il 25 luglio un violento incendio a Nuova Florida, all’incrocio con via Rimini, si è esteso per metri di sterpaglie e ha colpito un boschetto: minacciate diverse abitazioni e anche un ripetitore telefonico. Il 26 luglio invece caos per il fumo all’incrocio tra via di Pratica e via di Torvaianica Alta: un rogo di sterpaglie in via Siviglia nel primo pomeriggio ha causato anche la chiusura al traffico. Mario Di Toro

a di Castel Fusano ad Ostia: ecco le on l’App Aurasma (istruzioni a p. 28) nuto multimediale

e. A luglio numerosi mentato la SR148

Emergenza incendi: bando da 3 milioni di euro della Regione Lazio

POMEZIA E ARDEA

Incendi cresciuti anche del 400% rispetto a 2015 e 2016

NETTUNO

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egli ultimi giorni, causa il caldo e la siccità, ma sopratutto per motivi dolosi, tutto il Lazio sta vivendo una vera e propria Emergenza incendi e per questo la Regione Lazio è intervenuta: è stato avviato un bando straordinario per la prevenzione dei danni causati da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici da 3 milioni di euro. Ieri pomeriggio lo hanno presentato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti e l’assessore regionale all’Ambiente, Mauro Bruschini. Oggetto del bando sono aiuti a fondo perduto per iniziative orientate a prevenire e contrastare gli incendi boschivi ed altre avversità riguardanti la cura delle foreste. I 3 milioni di euro servono per la concessioni di contributi agli enti pubblici locali, ai soggetti privati e proprietari o gestori di aree naturali per la realizzazione di interventi di prevenzione (sistemazioni idraulico-forestali, in zone di instabilità idrogeologica), infrastrutture di protezione e azioni di prevenzioni per creare o migliorare sistemi di monitoraggio e di comunicazione quando si alzano le fiamme. Previsti anche aiuti fino ad un massimo di 400 mila euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori contro fitopatologie einfestazioni parassitarie, l’acquisto di attrezzature tecniche, il trasporto ed il mantenimento del bestiame e i costi di manutenzione delle fasce parafuoco.I Comuni riceveranno il 100% del finanziamento delle opere che proporranno di fare, i privati vedranno coperto sino all’80% dell’investimento totale. La domanda si può presentare entro il 29/09/2017.

Brucia la pineta ad Ostia


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POLITICA

Il Corriere della Città Agosto 2017

Eco-X: confronto a distanza tra M5S e PD

Parlano Fucci, Sindaco di Pomezia, e Luca Andreassi, vice-commissario PD e Professore universitario sul tema inquinanti

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indaco, nei giorni scorsi abbiamo assistito allo scambio di accuse tra lei, il PD e Forza Italia in merito alla notizia del presunto dissequestro dell'area dove insiste lo stabilimento Eco-x. Come è possibile che esistano due versioni così contrastanti in merito, si è dato una spiegazione? A chi devono credere i cittadini? “Sinceramente non so che tipo di notizie abbiano ricevuto Forza Italia e il Pd, ma io ribadisco che il sito è ancora sotto sequestro, come confermato dalla Procura di Velletri. I cittadini dovrebbero credere alle istituzioni coinvolte, come il Comune di Pomezia, e non a chi specula su un disastro ambientale per attaccare me, come Gasparri, Palozzi e gli esponenti del Pd, che del resto non hanno alcuna credibilità”

Al di là della questione politico-burocratica, che pensiamo interessi davvero poco ai cittadini, come si sta muovendo il Comune per bonificare l'area? In vigore c'è l'ordinanza n.9 dello scorso 10 maggio: ma cosa accadrà se i soggetti indicati dal Comune non provvederanno a rimuovere i rifiuti rimasti? In definitiva: per quanto ancora i cittadini della zona dovranno respirare i veleni dello stabilimento dato che, a distanza di quasi 100 giorni, nulla si è mosso? “L’ordinanza che obbliga la messa in sicurezza e la bonifica dell’area è stata emessa il 10 maggio scorso, vale a dire 5 giorni dopo l’incendio. L’ordinanza, com’è noto, obbliga i proprietari del sito a procedere. A causa del sequestro e delle indagini in corso nessuno è potuto entrare nel sito senza autorizzazione. Sappiamo però che il NOE dei Carabinieri ha autorizzato circa un mese fa l’accesso ai proprietari di Eco X, per esaminare i luoghi e predisporre il piano di bonifica, sotto la vigilanza del Nucleo stesso coadiuvato dal personale Asl. Siamo in attesa dell’esito di questo sopralluogo per capire come la società intende procedere. Il Comune provvederà a portare avanti tutte le azioni necessarie affinché il sito venga bonificato in fretta. Se poi i proprietari non dovessero procedere, ci aspettiamo che sia la Regione Lazio a subentrare alla bonifica, in quanto beneficiaria della polizza assicurativa. A tal fine, per fare il punto della situazione, saremo domani 27 luglio a una riunione in Regione Lazio presso l’Assessorato all’Ambiente” Il PD, a firma Luca Andreassi, sull'argomento cita ad esempio il precedente di Roncigliano "quando venne autorizzata la rimozione e smaltimento del materiale combusto pur rimanendo il sito sotto sequestro": perché tale provvedimento non può essere replicato anche a Pomezia? “Questa è una decisione che non può prendere il Comune di Pomezia, ma esclusivamente la Procura della Repubblica. Abbiamo sollecitato più volte affinché venissero accelerate le indagini, ma non possiamo ostacolare il lavoro degli

Fabio Fucci, Sindaco di Pomezia

Luca Andreassi, Vice-Commissario PD di Pomezia

inquirenti. A me interessa che sia tutelata la salute dei cittadini, ma anche che i responsabili di questo disastro ambientale paghino il conto alla giustizia e alla comunità di Pomezia che hanno gravemente danneggiato”

in cui si confermava che il sito fosse ancora sotto sequestro? Ed in questo mese si è fatto qualcosa? Intende aspettare gli eventi con tutti i rischi ambientali connessi alla presenza di quel materiale lì oppure ritiene di prendere iniziative? Iniziative che magari ha anche preso ma che, non parlando, noi tutti ignoriamo.

Sul tema abbiamo ascoltato anche l’ingegner Luca Andreassi, professore universitario esperto di formazione e dispersione materiali inquinanti nell’atmosfera, nonché vice commissario del PD di Pomezia, che recentemente ha espresso la sua posizione anche sulla diatriba legata al dissequestro dell’area andata a fuoco. Può ribadire la sua posizione in merito al dissequestro del sito? “Ci sono due temi. Uno ambientale ed uno politico. Sul tema ambientale il Commissario Marco Miccoli ed io da subito abbiamo sostenuto che quella enorme quantità di materiale combusto dovesse essere rimossa. Basta andare sulla mia pagina facebook per trovare decine di riscontri. Questo per evitare sia i focolai che continuano ad attivarsi, naturalmente causando produzione di diossina, sia per impedire infiltrazioni di materiale inquinate nel terreno e, peggio ancora, nella falda acquifera”. Ma il dissequestro è avvenuto oppure no? Come è possibile che esistano due versioni così contrastanti in merito, si è dato una spiegazione? A chi devono credere i cittadini? “Non essendo direttamente parte in causa a noi non viene notificato un eventuale dissequestro ovviamente; da fonti giornalistiche e politiche abbiamo appreso l’esistenza del provvedimento; ma, anche ammesso che il sito sia ancora sotto sequestro, è altrettanto vero che per ragioni di tutela ambientale può essere autorizzata la rimozione del materiale. Esattamente come accadde in occasione dell’incendio di Roncigliano quando venne autorizzata la rimozione e smaltimento del materiale combusto pur rimanendo il sito sotto sequestro. E qui la domanda ed il tema politico. Il Sindaco di Pomezia ha provato a fare qualcosa per “ottenere” questa autorizzazione a bonificare l’area? Ha ottenuto un diniego? Oppure, come dichiara nella sua ultima dichiarazione, siamo fermi alla comunicazione della Procura di Velletri dello scorso 16 giugno

Cosa farà il PD sul tema? “Adesso il Partito Democratico di Pomezia ritornerà a chiedere al Sindaco se esistano delle novità e soprattutto di mettere a parte la cittadinanza di una strategia di bonifica. Strategia di bonifica che non può essere demandata alla legittima quanto strumentale ordinanza del 10 maggio. Quella sì, inattuabile in quanto il sito sotto sequestro. Ed ancora, il Sindaco esclude con fermezza l’esistenza di un atto di dissequestro. Come peraltro se quello fosse il punto centrale. Il punto centrale, ribadisco, è che quella roba inquinante sta là da 80 giorni. E non si capisce per quanti altri mesi dovremmo rischiare di subirne gli effetti dannosi. Ma, tornando al dissequestro, siamo certi che la comunicazione di dissequestro arrivi anche al Sindaco? Insomma il tema centrale è: posto che quella enorme quantità di residui del rogo del 5 maggio bene alla salute non faccia, il Sindaco, in quanto, responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, sta facendo qualcosa o sta aspettando gli eventi?” M.L.

Il sito Eco-X andato a fuoco lo scorso 5 maggio


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POLITICA

Il Corriere della Città Agosto 2017

Pomezia, la vergogna Eco-X: ancora nessuna bonifica

Sul tema è scontro politico. Intanto a fine luglio c’è stato un vertice tra Comune di Pomezia, Città Metropolitana di Roma Capitale, ARPA Lazio, Asl Roma 6 e Vigili del Fuoco Eco-X oggi: rifiuti sempre al “loro posto”

Le ordinanze in vigore Sul versante dei divieti è sceso, come noto, il limite inerente il divieto, portato a 0,716 km. dal luogo dell’evento, della raccolta, della vendita e del consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati, del pascolo degli animali, dell'utilizzo di foraggi per alimentazione animale provenienti dall'area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione nonché di provvedere al mantenimento degli animali da cortile al chiuso, evitando il razzolamento. Ma anche per le distanze maggiori è stato "è disposto, in via cautelativa, per i produttori primari che ricadono nel raggio di 5 Km e che utilizzano tecniche di allevamento a stabulazione libera o semilibera, l'inserimento nelle GMP (Goog Manifacturing Practice) e/o nei Piani di autocontrollo aziendali, di programmi dei monitoraggio per PCB, diossine e IPA su matrici: latte, uova e carni. Ma è sul tema della bonifica che si è acceso il dibattito nel corso del mese appena terminato.

Bonifica: è scontro politico E' questo l'aspetto più importante ma anche il più controverso dell'intera vicenda al momento. Ovvero: chi deve smantellare ciò che rimane dell'impianto? Il Comune di Pomezia, interpellato sull'argomento, ribadisce fermamente la posizione adottata con l'ordinanza 9 del 10 maggio scorso: sono i proprietari a dover rimuovere il materiale rimasto e a bonificare l'area. Al massimo, qualora non dovessero provvedere - come avete letto nell'intervista nelle pagine precedenti - la Regione Lazio. L'area dell'Eco-x, lo ricordiamo, risulterebbe infatti ancora ancora sotto sequestro, e dunque non accessibile, anche se tale tesi è stata conte-

sparri e Palozzi hanno forse una talpa in Procura? Sicuramente cercano di strumentalizzare il nostro territorio con una politica che ha fatto delle bugie e degli annunci di berlusconiana memoria il proprio modo di operare". Sponda dem l'accusa era stata più o meno la stessa: "A quanto si apprende da fonti giornalistiche l’impianto ECO X di Pomezia, o meglio quel che ne rimane, sarebbe stato dissequestrato dalla Procura della Repubblica. L'emergenza sta esattamente dove l’abbiamo lasciata il 5 maggio: alla luce del dissequestro siamo ora a chiedere al Sindaco Fucci, per il bene della comunità che rappresenta e per la tutela della salute dei suoi concittadini, che non perda altro tempo e metta in atto immediatamente tutte le azioni necessarie per giungere alla completa bonifica dell’area. Si è perso già troppo tempo e, forse, è già tardi. Non se ne perda ancora”, era stata la nota di Marco Miccoli e Luca Andreassi. “Dovrebbero informarsi meglio prima di strumentalizzare un disastro ambientale", aveva replicato allora Fucci. "Il sito, come è noto, è a disposizione della Procura di Velletri per le indagini che, come la stessa Procura ci ha comunicato il 16 giugno scorso, sono ancora in corso. Non c’è alcuna comunicazione di dissequestro, quindi rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi al fine di predisporre quanto prima un piano di bonifica così come disposto dall’ordinanza sindacale del 10 maggio scorso”.

Il vertice in Regione del 27 luglio

stata nel corso di luglio dal versante politico opposto a quello dei 5 stelle, con Forza Italia, in questo caso attraverso il senatore Maurizio Gasparri e il consigliere regionale, Adriano Palozzi, e Partito Democratico, rappresentati da Miccoli e Andreassi, rispettivamente deputato e Commissario del PD di Pomezia e Vice Commissario dello stesso, in trincea contro il primo cittadino di Pomezia. Secondo i primi l'area, citando fonti della prefettura romana, sarebbe infatti già stata dissequestrata e Fucci si starebbe dimostrando "inadeguato" e non all'altezza della situazione; "Invitiamo l’inefficiente sindaco di Pomezia ad informarsi meglio prima di sparare sentenze e fare falso moralismo", avevano dichiarato gli esponenti di Forza Italia dopo aver appreso della smentita fatta dal Sindaco di Pomezia circa l'avvenuto dissequestro del sito, notizia questa che era stata comunicata agli organi di stampa proprio da Gasparri e Palozzi. Ma, ancora una volta, la contro-recplica di Fucci non si era fatta attendere: “Il Comune di Pomezia attinge alle fonti ufficiali per le proprie notizie, in questo caso la Procura della Repubblica di Velletri, che, come già spiegato, non ha dissequestrato nulla – ha detto Fucci – Ga-

Lo scorso 27 luglio a tal proposito si è svolto un importante vertice in Regione per fare il punto sulla vicenda Eco-X. L'incontro ha visto la partecipazione del Comune di Pomezia, della Città Metropolitana di Roma Capitale, dell'ARPA Lazio, della Asl Roma 6 e dei Vigili del Fuoco. Ad ogni modo, dal vertice non sarebbero emerse novità sul tema bonifica, fissata comunque come priorità del momento, come confermato anche dal Comune di Pomezia da noi interpellato all’indomani dell’incontro: il sito avrebbe pertanto ancora i sigilli della Procura, che dovrebbero restare ancora per qualche settimana stando alle informazioni disponibili al momento di andare in stampa, e dunque non ancora accessibile. Gli unici ad aver ottenuto un permesso sarebbero stati i proprietari, secondo quanto affermato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico circa un mese fa, ma fino ad ora nessun sopralluogo sarebbe stato fatto.

Quanto ancora bisognerà aspettare per veder ripulita l’intera area?

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co-X quasi 100 giorni dopo. A distanza di tre mesi dallo spaventoso incendio che coinvolse il sito di Via Pontina Vecchia la cittadinanza ancora aspetta notizie in merito alla bonifica dell'area; al momento però nulla si è ancora mosso. L'enorme mole di rifiuti bruciata, dopo aver sprigionato nell'aria i suoi veleni, è però ancora lì: uno scenario spettrale e nauseabondo pronto, al minimo accenno di caldo e vento, a riaccendersi ogni sacrosanta volta (l'ultimo episodio, in tal senso, si è verificato lo scorso 12 luglio, ndr). Sul versante del monitoraggio dell'aria l'Arpa continua comunque i suoi rilevamenti che mostrano, come si legge nei più recenti bollettini diramati, una costante diminuzione dei valori man mano che ci si allontana dal giorno dell'incendio; e purtuttavia, il fatto stesso di non veder rimossi i cumuli combusti di rifiuti lascia intatte le paure della popolazione, soprattutto quelle degli abitanti più prossimi al sito dell'Eco-x. E intanto il tempo passa e i cittadini si chiedono: Quanto ancora bisognerà aspettare per veder ripulita l’intera area?


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POLITICA

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Aprilia, Latina, Pomezia: la nuova terra dei fuochi? Scandalo per la scoperta di una cava dove venivano interrati rifiuti tossici

Gli arresti 22 le persone coinvolte nel traffico di rifiuti che avevano fatto diventare una cava alle porte di Aprilia una vera e propria discarica, ovviamente abusiva, a ridosso della Pontina. 16 di queste sono finite in carcere, mentre altre 6 ai domiciliari. La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha condotto le indagini, ha svelato questa mattina nel corso della conferenza stampa che a gestire la discarica era un’intera famiglia, Roberta Lanari, la moglie, Antonino Piattella, il marito – entrambi di Aprilia – e il figlio della coppia, il 22enne Ric-

cardo. Gli “affari di famiglia” venivano gestiti principalmente nella zona tra Aprilia, Ardea e i Castelli Romani, e i rifiuti provenivano da aziende delle province sia di Roma che di Latina. La Questura di Latina ha monitorato la cava sequestrata grazie anche ai controlli aerei del I° reparto volo della Polizia di Pratica di Mare. Riccardo Piattella gestiva la cava “a tutto tondo”, dal momento che “oltre a ricevere gli appuntamenti per gli sversamenti dai singoli conferitori, si occupava anche di manovrare personalmente escavatori e trattori stradali per provvedere allo scarico e all’interramento di enormi quantitativi di rifiuti. I predetti erano collaborati – e, se del caso, sostituiti – da Roberta Lanari, moglie di Antonino, che provvedeva sovente ad incassare i compensi per gli ‘scarichi’ illeciti”. “E’ stato quindi possibile ricostruire la rete di imprenditori coinvolti in qualità di conferitori, molti dei quali operanti proprio nel settore del recupero e dello smaltimento di rifiuti che, in luogo di rivolgersi a canali di smaltimento ufficiali e leciti, si servivano del sito gestito dai Piattella. La descritta attività criminale ha consentito, peraltro, sia agli “smaltitori” che ai “conferitori” di ottenere elevatissimi profitti, successivamente reimpiegati nel circuito economico legale. Infatti, mentre i primi hanno interamente incamerato, sottraendole al fisco, le somme illecitamente percepite per i singoli sversamenti, i secondi, invece, hanno conseguito un considerevole risparmio di spesa, evitando i maggiori costi derivanti dall’osservanza delle procedure previste per lo smaltimento autorizzato di rifiuti”, si legge nella nota stampa della Questura di Latina, che fa anche sapere quali sono stati i beni sequestrati per un valore complessivo di circa 15 milioni

di euro: 9 società, 11 quote societarie, 37 terreni, 7 case, 8 fabbricati industriali, 7 locali di deposito e 60 tra autovetture e mezzi d’opera aziendali (camion, ruspe, pale meccaniche) e numerosi rapporti bancari, il tutto riconducibile agli indagati, a loro familiari e a prestanome. Ma non solo: sequestrati anche circa 200mila euro nei confronti delle aziende che illegalmente sversavano i rifiuti nella discarica abusiva. Ma ecco i nomi delle persone coinvolte diffusi dalla Questura. Arrestati e tradotti in carcere: PIATTELLA Antonino, nato a Roma il 04.01.1964; PIATTELLA Riccardo, nato a Velletri (RM) il 14.02.1995; LANARI Roberta, nata ad Aprilia (LT) il 24.05.1966; BACCI Elio detto” Mauro”, nato a Trevi nel Lazio (FR) il 16.12.1953; CARNEVALE Donatella, nata a Velletri (RM) il 25.07.1964; CARNEVALE Catia, nata a Velletri (RM) il 02.07.1969; BERNACCHIA Giampiero, nato a Frascati (RM) il 27.05.1969; SESTINI Remo, nato a Roma il 26.03.1962; MORESCHINI Stefano, nato a Roma il 29.10.1958; DUNAREANU Emilian lonel, nato il 26.08.1976 a Craiova (Romania); LUCIDI Sante, nato a Valle Castellana (TE) il 28.10.1958;° LUCIDI Dario, nato ad Aprilia (LT) il 09.06.1985; COGONI Riccardo, nato ad Aprilia (LT) il 08.08.1989; MANZINI Alberto, nato ad Aprilia (LT) il 22.12.1958; MARTINO Antonio, nato a Sant’Agata de’ Goti (BN) il 14.09.1965; BONCI Paolo, nato ad Albano Laziale (RM) 16.01.1970. Misure cautelari del divieto di dimora nel comune di Aprilia, Ardea e Velletri e obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. per: SANTIONI Carlo, nato a Gualdo Tadino (PG) il 16.02.1944; ESANU Cristineì detto Cristian” nato in Romania il 18.12.1966; PUCA Aldo, nato a Teano (CE) il 05.02.1985; TELESCA Patrizio, nato ad Aprilia (LT) il 27.10.1981; PAPI Alessandro, nato in Genzano di Roma (RM) il 26.06.1982; OLTEANU Karly Ninel, nato a Craiova (Romania) il 30.06.1974.

Gli “affari” di famiglia venivano gestiti tra Aprilia, Ardea e i Castelli Romani. I rifiuti provenivano da aziende delle province sia di Roma che di Latina

Rifiuti tossici, è allarme per la sorgente di acqua minerale ’ allarme tra i cittadini di Ardea, Aprilia e anche Pomezia per la notizia, rivelata ieri dalla Polizia nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Questura, del possibile inquinamento delle acque di un torrente e di una sorgente di acqua minerale che si trovano a poche centinaia di metri dalla discarica abusiva di rifiuti tossici scoperta dalla Polizia Stradale di Aprilia, in località Tufetto, in una zona sottoposta a vincolo idro-geologico. Attualmente sono in corso analisi e accertamenti sulla qualità di queste acque, che non viene imbottigliata ma costantemente utilizzata dai cittadini del territorio. “Il nostro consulente e gli

organi amministrativi preposti hanno avviato degli accertamenti per verificare quali conseguenze possano essersi determinate sulla genuinità delle acque ed evitare così qualsiasi danno alla salute”, ha spiegato durante la conferenza stampa in conferenza stampa il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino, cercando però di tranquillizzare i cittadini. “Vogliamo verificare quali conseguenze possano essersi determinate sulla genuinità delle acque ed evitare così qualsiasi

Cava tossica: “ si teme per l’acqua

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a polizia ha scoperto una cava dismessa in provincia di Latina, trasformata in un’enorme discarica per rifiuti tossici. Da questa questa mattina è in corso un’operazione della Polizia di Stato nel Comune di Aprilia, eseguiti 22 provvedimenti restrittivi richiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed emessi dal gip del Tribunale di Roma. Gli arrestati sono accusati a vario titolo, di far parte di un’associazione dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi. Gli inquirenti hanno smantellato un’organizzazione che agiva in modo parallelo alle società regolari di smaltimento: il traffico illecito vedeva portare i rifiuti di ogni genere in una cava nella zona del Tufetto, ad Aprilia. L’area è stata posta sotto sequestro. Indagati numerosi imprenditori delle province di Roma e Latina, molti dei quali operanti nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. Effettuati sequestri di società, quote societarie, abitazioni, fabbricati industriali e terreni per diversi milioni. Le indagini sono partite dopo che gli agenti avevano fermato e sequestrato un carico di rifiuti sospetti: mesi di ricerche e appostamenti hanno portato a scoprire un vasto giro di illeciti. Da quanto si apprende, i rifiuti venivano stoccati e preparati a Velletri e poi portati ad Aprilia. Tutti i particolari dell’operazione verrano resi noti dalla polizia in una conferenza stampa che si svolgerà oggi alle 11. Molti i cittadini di Aprilia che questa notte sono stati svegliati dal rumore dell’elicottero che, faro acceso e puntato verso il basso, sorvolava continuamente la città.

danno alla salute”, ha chiarito. Il nome della sorgente e della società che la utilizza non è stato reso noto. “Quando abbiamo capito la quantità e la qualità dei rifiuti gettati nella cava c’era da rabbrividire. Abbiamo monitorato centinaia di episodi di sversamento illecito”, ha spiegato il capo della mobile Carmine Mosca. “Si tratta di un’indagine su tematiche di estrema complessità e di vitale importanza perché attiene alla salute di tutti e alla sopravvivenza dei nostri territori”, ha sottolineato il capo del Servizio centrale operativo Alessandro Giuliano.


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POLITICA

Il Corriere della Città Agosto 2017

Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso...

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uando queste righe giungeranno in stampa, saremo al fatidico giro di boa dell’estate. Ai tempi della scuola, con la ripresa delle lezioni il primo di ottobre, il riferimento più preciso era il quattro agosto. Tutta questa astronomia perché da quel giorno doloroso iniziava l’ennesimo conto alla rovescia e il panico: porca miseria, mezze vacanze sprecate e noi ancora non abbiamo fatto niente di importante e memorabile. Qualcuno doveva pure riparare una o più materie. Per quelli più fortunati ci sarebbero stati “solo” i “compiti per le vacanze”, con quell’opuscoletto speciale estivo che, nel mio caso, si intitolava (maledetti!) “Vacanze Gioiose”! Un trauma mai smaltito. Non so più se sono riuscito a non farli (mai!), oppure non sono (mai!) riuscito a farli. Risultato? altro panico: e se me li chiedono? Nessuno ha mai osato tanto, ma quanto si soffriva… Quindi, discoli di tutto il regno: non li fate e, questo, lo diciamo ai “grandi”, vietateli ai vostri ragazzi., tanto ormai, nelle scuole, comandano gli avvocati e i genitori, mica più gli insegnanti e i presidi. Qui avrei voluto raccontarvi “Il tabacco nuoce alla salute”, di Anton Cechov, un monologo straordinario sul perdersi tristemente in inconcludenti divagazioni. Ma mi ero impegnato per altri argomenti più impellenti. Farò il mio dovere, ma Cechov sarebbe stato molto meglio. Mi darete ragione.

ARDEA: CIMITERI E ELEZIONI. CHE GIA’ INCOMBONO ANCHE A POMEZIA Confondere la “Politica” con le elezioni e i personaggi che popolano l’ambiente cosiddetto politico e amministrativo è il modo migliore per non capire nulla del perché di queste periodiche kermesse, di cosa si tratta, che c’è dietro. Non capirci e starne fuori è, però, vissuto da molti con sollievo e serenità, felici di non esserne coinvolti e di non vederli più, fino alle successive. Ad Ardea si sono svolte da poco le elezioni amministrative, precedute dai fasti, o nefasti, delle condanne del Processo “Necropolis”. Ha vinto Il movimento Cinque stelle, come largamente atteso, ed ora, La Città Rutula, dopo la fatica elettorale, aspetta la fine delle vacanze per risolvere i molti problemi che premono drammatici. Ma lo svolgimento tragicomico delle operazioni di insediamento, un po’ allarma. Come forse, a dispetto della nettezza del ballottaggio, quell’infinito tabellone di candidati e liste, qualcosa di inquietante ce l’ha. Ma io di politica non so davvero niente. In ogni caso, è chiaro che la fine dell’estate 2017 darà inizio alla fase finale dell’infinita estenuante campagna elettorale per Pomezia. Dopo quattro anni di “è colpa di Fucci!”, no!, è colpa di quelli che c’erano prima!”, ci aspetta quasi ancora un anno per risentire all’infinito questo ritornello stocastico. Né ci consola che, dopo quattro anni, tra quelli che ci sono stati già, si iscrivono a pieno titolo anche i signori della presente amministrazione. Di questo, come già detto, avremo tanto tempo

per angustiarci, fino alla nausea. Torniamo così alla cronaca del periodo, ma, prima, mi piacerebbe sapere, da uno dei fan scatenati dell’amministrazione di Pomezia, cosa intendono, esattamente, quando urlano trionfanti “Nun se magna ppiù!!”? risponderanno? Questa edizione del giornale parla ampiamente della dolorosa questione degli incendi, facendone quasi uno speciale che ha impegnato, per tutto il mese di luglio, diverse risorse. Anche il sottoscritto aveva già imbastito un articolo sul tema, poi abbandonato per evitare ripetizioni e ridondanze e fare spazio alla cronaca che, al di là di considerazioni generali e di sistema (le mancanze e le storture che non sono mai state affrontate e risolte), ha assunto un’importanza autonoma per il territorio del quale ci occupiamo. Per ora è già un impegno molto gravoso, svolto, al solito, al servizio dei lettori che vogliono essere partecipi di quel che succede, e perché. E qui, da capire, c’è davvero molto. Quindi mi prendo il meno possibile di tempo per annotare tre cose, alle quali ho assistito, e sulle quali riflettere. [1.] Il primo luglio è divampato un incendio a Torvajanica, alla sommità di Via San Francisco, in uno dei posti più umidi [sic]! della Città, proprio all’incrocio con il Fosso della Crocetta e la Litoranea. Quel luogo tra Litoranea, Fosso, Ponte stradale e piccoli passaggi cavi non praticabili, l’drovora della Bonifica e l’innesto a monte di Via Zara e Via dei Romagnoli è, in assoluto, il fatto urbano più critico di Torvajanica, ma pare che non se ne accorga nessuno. Nessuno se n’è accorto, appunto, ma Torvajanica Nord è rimasta per tre giorni e mezzo senza connessioni Internet e di telefonia fissa. Tutto sembrerebbe risolto, ma, chiediamo, tecnicamente e strutturalmente: qualcuno ha svolto verifiche di stabilità di quel ponte stradale vecchio di cinquant’anni? Ci si ricorda che all’intradosso del ponte c’è il ben noto ”Bridge Hotel”, con un numero imprecisato di “ospiti” senza tetto? E che sia attualmente abitato lo abbiamo constatato, di nuovo, proprio in quei giorni. E’ netta la sensazione che la questione, anche con l’incendio, sia stata lasciata a decantare e perdersi. Ma noi annotiamo [2.] Negli stessi giorni mi sono trovato a Pratica di Mare e si vedeva, dalla Via del Mare, un leggero fumo quasi, impercettibile, che non era affatto preoccupante. Arrivato oltre la Pontina, il vento sembrava aumentato e, nella direzione dalla quale provenivo, si cominciava a vedere fumo più denso e alto. Fatte poche commissioni, tornando a Torvajanica, a Pratica il

tenue fumo di prima era diventato un fuoco con fiamme vivissime e aggressive che si propagavano rapidamente. C’era qualche mezzo di soccorso che sembrava adeguato, ero convinto che la situazione rientrasse presto e non ci ho pensato oltre. Poi nel tardo pomeriggio-sera vengo a sapere che quel fuoco (probabilmente) era degenerato fino ad aggredire la pista dell’Aeroroporto De Bernardi e a bloccare la Pontina per parecchie ore. Vedo e annoto che le mie valutazioni erano sbagliate, ma, ma quel piccolo fuoco, se davvero ha prodotto questi disastri, deve essere scappato alle mani di qualcuno che non è poi stato capace di arginarlo tempestivamente. Il guaio è che siamo no abituati a vedere molte colonne di fumo, in tarda primavera, forse cercano di limitare la vegetazione. Anche la colonna di fumo nero del disastro ECOX, dalla mia finestra, in principio era una delle tante. Poi, però, ‘s’è distinta, eccome! Quindi, ci sono moltissimi fuochi, per lo più controllati e, infine, innocui. Ma ne basta anche uno solo, anche per il solo cambiare della direzione del vento, per fare danni molto gravi, col rischio, molto concreto, di uccidere qualcuno. E a questo proposito [3] faccio la mia terza annotazione. Il 18 luglio ero ad Ostia Alle 15.00 ero alla Stazione Colombo per prendere il treno, a pochi metri dalla Via Cristoforo Colombo. Lì era veramente incredibile. Niente fuoco o fumo in vista, ma un ininterrotto corteo di Canadair ed elicotteri di ogni tipo che passavano poco sopra la stazione, scendevano rapidi in mare, senza sosta, a caricare acqua e ripartivano immediatamente per andare a scaricare nella macchia, ripetendo immediatamente il percorso strettissimo, meno di un chilometro di diametro, a un’altezza di non più di cinquanta metri, radenti sulla litoranea, con automobilisti e viaggiatori sconcertati e assordati. E il giochino durava da almeno trenta ore, almeno uno ogni due minuti, quando c’ero io. Quanto alla mia annotazione, voglio sotto lineare che tutto ciò, oltre un danno ambientale ed economico, rappresenta un rischio grandissimo per tante vite umane, da quello che, ignaro, si ritrova circondato in un bosco in fiamme, al bravo pilota che si trova ad operare nella congestione di numerosi aeromobili che devono essere coordinati e operare in aree densamente abitate. L’avevo detto, che era meglio dedicarsi ad altro. Luigi Torreti


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Torvaianica, passaggio a mare n.57 riaperto: ma non ai diversamente abili? Passerelle prive di rampe per l’accesso (e non solo), il Comune: “Tecnici già al lavoro, presto gli interventi”

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e non avete ancora scaricato l'Applicazione gratuita Aurasma è arrivato il momento giusto per farlo. Inquadrando la foto allegata all'articolo con un dispositivo elettronico infatti (istruzioni a p.29) potrete infatti vedere il servizio video da noi realizzato qualche mese fa, precisamente il 16 marzo scorso in merito alla realizzazione del passaggio a mare n. 57 di Lungomare delle Meduse (situato tra Via Budapest e Via Praga), rimasto a lungo in sospeso; a parlare era stato il sig. Marcello, papà di un ragazzo disabile, che segnalava l'impossibilità di recarsi in spiaggia proprio a causa del cantiere fermo da almeno un anno. Ma oggi, finalmente, la situazione è cambiata: il Comune, anche grazie alla nostra segnalazione, è intervenuto realizzando i lavori che permetteranno a tutti (o quasi come vedremo più avanti), compresi gli ospiti del vicino Residence per anziani “I Gabbiani”, di accedere liberamente alla spiaggia, così come, per il momento, in altri 4 punti del litorale pometino (ma in cantiere ci sono già ulteriori interventi). Lieto fine allora? No perché, a causa di alcune “imperfezioni” non tutti (almeno per il momento) potranno beneficiare dell'investimento operato dal Comune.

BENE I LAVORI MA... Nonostante l'opera realizzata da parte del Comune, inserita in un primo pacchetto di cinque accessi a mare realizzati sul lungomare di Torvaianica, non sono mancate le polemiche. Come si evince dalle foto, anch'esse interattive grazie all'App Aurasma, la passerella del passaggio n. 57 rischia di rimanere un'opera bella ma solo a metà. Il primo, grosso, ostacolo è rappresentato dall'enorme cumulo di sabbia presente lungo quello che dovrebbe essere il passaggio pedonale ma che è in realtà soltanto il rettifilo dedicato alle strisce blu; muoversi a piedi è un conto, transitare con una carrozzina o con un passeggino - solo per fare due esempi - diventa un'impresa. In secondo luogo, alla fine delle strisce pedonali, quando cioè ci si dovrebbero muovere all'interno della passerella, un gradino spezza "l'idillio" facendoci di-

Il pacchetto dei lavori comprende i passaggi a mare in corrispondenza di via Odessa, Piazza Ungheria – ex Biagio e Bar Sayonara (inaugurati lo scorso 25 luglio ndr) - via Belgrado e quello tra via Budapest e via Praga

Inquadra la foto con l’App Aurasma e guarda il servizio video sui lavori (istruzioni a p.29)

16 marzo 2017: cantiere fermo ma il Comune promette la ripresa dei lavori

Dislivello alla fine della passerella...

Perché lasciare questo gradino?

Inquadra la foto con l’App Aurasma e guarda il servizio video sui lavori realizzati (istruzioni a p.29)

25 luglio 2017: cantiere terminato...ma come? menticare in un sol colpo la pregevole fattura, quella sì, del mattonato che conduce alla spiaggia e protagonista di un bel colpo d'occhio dalla strada; la medesima situazione si ripete poco più in là quando, dopo aver ammirato stavolta spiaggia

e mare dalla terrazza in legno, si dovrebbe scendere, finalmente, in spiaggia. Ma anche qui: perché non si è pensato ad installare una banalissima rampa? Risultato: scendere sulla sabbia diventa praticamente impossibile - sempre nell'ottica di cui sopra - a causa dell'enorme dislivello. Insomma: considerando la cifra considerevole investita, almeno 60mila euro in media per ogni singolo accesso, e ricordando il presupposto stesso degli interventi - "I lavori prevedono la sistemazione dei passaggi, la collocazione di passerelle sull’arenile per l’accesso alla spiaggia, l’installazione di fontanelle per l’acqua pubblica, illuminazione e corrimano per persone con mobilità ridotta" - resta davvero un mistero comprendere come sia stato possibile arrivare ad un risultato del genere. Ma una risposta sembra esserci e ce la fornisce l’Assessore Riccardo Borghesi che assicura ‘correttivi’ in tempi rapidi: “Stiamo aspettando l'esito delle analisi effettuate sulla sabbia in vari punti del litorale per eseguire, presumibilmente a partire dalla prossima settimana, la bonifica totale del lungomare. I lavori, già affidati da 10 giorni circa, prevedono la rimozione totale dei cumuli di sabbia ambo i lati di tutto il lungomare. Per i lavori al passaggio a mare 57 è ovviamente prevista la rampa come al passaggio 56: non è stata ancora realizzata perché i tecnici devono individuare il passaggio della rete fognaria ed eseguire uno scavo di collegamento. Onde evitare di far coincidere lo scavo con la rampa si è deciso di aspettare. Una volta ultimato l'allaccio alla rete fognaria verrà realizzata la rampa”. Luca Mugnaioli

Le altre passerelle

Tre nuove passerelle per l’accesso al mare a Torvaianica, tra viale Spagna e viale Francia, sono state definitivamente aperte il 25 luglio alle alla presenza del Sindaco di Pomezia Fabio Fucci.


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Agosto 2017

Torvaianica e Ardea, SOS mare: acque ‘bocciate’ da Legambiente Si salvano Anzio e la provincia di Latina

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uova bocciatura per le acque del litorale romane. Goletta Verde di Legambiente ha stilato il bilancio 2017 del mare posizionando simboliche bandiere per identificare lo stato di salute del mare; ebbene, tra le spiagge della costa laziale, a salvarsi sono state soltanto le acque di Anzio, della provincia di Latina (ad eccezione di Formia valutata come Fortemente Inquinata) e di Santa Marinella: una bandiera verde che significa “livelli entro i limiti”. Per tutti gli altri resta l’incubo di un mare fortemente inquinato.

Bocciate Torvaianica e Ardea Niente da fare dunque per le coste rutule e pometine che hanno incassato una nuovo pesante giudizio. Torvaianica, con prelievo effettuato lo scorso 21 giugno presso la Foce del canale Crocetta (Via Filadelfia), ha ricevuto il giudizio di ‘inquinato’ (bandiera gialla); più grave il dato di Ardea in entrambi i punti di campionamento: la Foce Rio Torto, lato spiaggia, e la Foce del Fosso Grande hanno ottenuto la bandiera rossa, ovvero il giudizio, il più basso, di “fortemente inquinato”. Stesso risultato tra l’altro riscontrato alla foce del Tevere, con campionamento effettuato ad Ostia, a Fregene, e a Cerveteri. Ladispoli ha invece ottenuto la bandiera gialla.

I Criteri di giudizio

Anzio

Torvaianica/Ardea

Il giudizio di Goletta viene dato in base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal Decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010, nell’Allegato A). Da sottolineare che tali limiti vengono applicati alle acque marine nelle quali viene praticata la balneazione: tra queste nel monitoraggio di Legambiente sono incluse le acque di transizione (in base a quanto indicato dal Dlgs 116/2008), definite come “corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce” (D.Lgs. 152 del 2006).

Pronvicia di Latina

Il punto sulle acque della costa

Depuratori inesistenti o mal funzionanti, scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti, rappresentano il 31,7% delle infrazioni contestate a seguito dei controlli delle forze dell’ordine

Litorale, finalmente bagnini per tutti i Cancelli. Pulizie sul Lungomare di Ponente

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più di due mesi dall’inizio della stagione balneare 2017 arrivano finalmente tutti i bagnini necessari per legge per i 7 Cancelli di Ostia. Ad annunciare il potenziamento, dopo l’assegnazione dell’appalto per i primi posti lo scorso 9 giugno, è la delegata al X Municipio della Sindaca di Roma Virginia Raggi, Giuliana Di Pillo. “Finalmente– ha annunciato stamattina la delegata ospite alla trasmissione di Rai 1 Uno Mattina- i chioschi hanno raggiunto la loro dimensione originale, in equilibrio con l’ambiente. Nei prossimi giorni le postazioni dei bagnini verranno aumentate e diventeranno una per ognuno dei 5 chioschi, più altre due nei punti dove c’è maggiore affluenza di persone“. Nel frattempo, oggi, sul Lungomare di Ponente

è intervenuta la macchina vagliatrice per “tirare a lucido” la sabbia. “Data l’efficienza e la puntualità di questi interventi– ha commentato la Di Pillo- una domanda mi sorge spontanea: non è forse giunta l’ora che l’amministrazione comunale avochi definitivamente a sé la gestione di tali servizi? Ai posteri una sentenza che non ci pare poi così ardua, mentre noi continuiamo a lavorare indefessi nell’interesse e per il benessere dei cittadini del litorale“. Giacomo Andreoli



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Il Corriere della Città Agosto 2017

Ardea: il giuramento di Savarese, presentata anche la giunta Alfredo Cugini vicepresidente del Consiglio Comunale (che poi si dimette)

Nel Consiglio comunale del 20 luglio ad Ardea il Sindaco Mario Savarese ha giurato fedeltà alla Repubblica e di osservarne i principi costituzionali e normativi. Commosso, lo ha fatto dopo aver indossato la fascia tricolore. Poi, ha presentato alla città la sua giunta: il vicesindaco Ugo Bonaccorso e gli assessori Giovanni Colucci, Domenico Vozza, Sonia Modica, Graziella Maracchioni. “Sono sicuro che avranno tutto il vostro appoggio”, ha detto Savarese alla cittadinanza.

La nuova giunta comunale Ugo Bonaccorso, vicesindaco con delega agli Affari generali, al Personale, all’Attuazione del Programma. E' un pensionato che si è occupato per lungo tempo del settore acquisti e commerciale di alcune aziende del settore elettronico. Negli ultimi anni si è occupato della riorganizzazione e della gestione di piccole e medie imprese – anche sotto il punto di vista dell’efficientamento del personale e dell’ottimizzazione del mercato – e dello sviluppo di start-up. Giovanni Colucci, assessora con deleghe a Bilancio, Finanze, Tributi e all’Ufficio Europa (che sarà di futura istituzione). E' un commercialista e revisore contabile. Ha iniziato la sua attività nel settore privato, rivedendo i conti di imprese e multinazionali. Successivamente, da libero professionista si è specializzato negli enti pubblici e nel supporto della progettazione comunitaria e dell’uso dei fondi europei. In questi anni ha lavorato in Italia per conto di Ministeri, Regioni, Province e circa 30 Comuni del Centro Nord. In Spagna ha lavorato per enti che si occupano di cooperazione internazionale. Domenico Vozza, assessore con deleghe a Sicurezza, Legalità, Trasparenza, Polizia Locale. E' un avvocato, è stato per 20 anni ufficiale della guardia di finanza, fino a ricoprire il grado di tenente colonnello. Dopo essersi occupato della sicurezza di una multinazionale del settore energetico, si è specializzato in governance delle imprese, in particolar modo per l’anticorruzione e per la lotta al riciclaggio e ai reati connessi ai rapporti tra privati e pubblica amministrazione. Vozza, così come gli altri assessori nominati ieri, non ha deleghe specifiche. Sonia Modica, assessore con deleghe all’Ambiente, ai Beni culturali, al Commercio, al Tu-

rismo. E' archeologa e insegnante di lettere al liceo Meucci di Aprilia. Ha conseguito un dottorato di ricerca alla Sapienza in Archeologia, approfondendo i temi dell’Etruscologia e delle Antichità italiche e realizzando una tesi sulla forma urbana di Ardea dalla Protostoria all’epoca Medio Repubblicana. Ha una specializzazione in Preistoria e Protostoria e un master in valorizzazione e gestione dei beni culturali. Negli ultimi anni ha ideato e coordinato il progetto “Agriculture”, sul patrimonio storico e ambientale del Lazio che la Regione ha riconosciuto nel 2016 come buona pratica culturale secondo gli indirizzi del programma triennale del Consiglio europeo. Graziella Maracchioni, assessore con deleghe alle Politiche sociali, all’Istruzione, alla Sanità. E' una pensionata, ha lavorato per oltre 40 anni per la Croce Rossa Italiana è una infermiera professionale specializzata in assistenza chirurgica. Ha iniziato nel corpo infermieristico della Cri per poi continuare nel Comitato centrale fino agli anni Novanta per poi diventare coordinatore generale Fialp-Cisal della stessa organizzazione. Il sindaco ha inoltre dato al consigliere Lucio Zito la delega alla riorganizzazione telematica ed informatica degli uffici comunali.

Presentata la squadra di governo, il 20 luglio è stato eletto Alfredo Cugini nuovo vicepresidente del consiglio comunale. Poi le dimissioni a fine mese Lo ha stabilito l’assemblea consiliare alla terza votazione, nel corso della quale Cugini ha ottenuto 16 voti, Edelveis Ludovici 5 mentre Luana Ludovici 4. Paola Soldati e Riccardo Iotti, invece, sono stati eletti come nuovi componenti della commissione elettorale comunale di Ardea. De Luca è il capogruppo del Movimento 5 Stelle. E’ quanto ha comunicato in aula il presidente del Consiglio comunale di Ardea Lucio Zito, il quale ha anche sottolineato come siano pervenute richieste di formazione di due nuovi gruppi: Fabrizio Salvitti, come componente di Forza Italia, e Luana Ludovici (espressione di Noi con Salvini). Zito ha chiesto loro le autorizzazioni per usare il nome e il simbolo. Alfredo Cugini ha dichiarato di comporre il gruppo consiliare Ardea Futura. Franco Marcucci è il capogruppo del partito “Cugini sindaco”, composto anche da Edelvais Ludovici. Gli altri componenti dell’opposizione sono Riccardo Iotti (Cuori italiani), Massimiliano Giordani (Fratelli d’Italia), Luca Fanco (Lista Luca Fanco), Fabrizio Acquarelli (Patto per Ardea).

“Abbiamo lavorato a questo programma con il contributo di tutti quei cittadini che avvertono la necessità di cambiare questo territorio e principalmente coltivano il sogno di una città migliore, a misura dei suoi abitanti e della bellezze che la circondano. Il nostro paese invecchia e si impoverisce rapidamente e non possiamo più pensare solo all’immediatezza delle cose, c’è bisogno di pensare al futuro, a come sarà Ardea tra 10, 20 anni e progettare oggi significa garantire ai nostri figli un domani”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Mario Savarese durante l’illustrazione, in Consiglio comunale, delle linee programmatiche del suo governo. Il primo cittadino ha spiegato come sia necessario “risvegliare il senso civico e di appartenenza a una comunità che ritroverà l’orgoglio della sua storia, la sua cultura e la riscoperta, ove ve ne fosse necessità, della bellezza del suo territorio. La nostra linea politica intende coniugare salvaguardia ambientale ed esigenze economiche con la piena consapevolezza della esauribilità delle risorse ambientali”. “Nessuno deve restare indietro’ è il nostro motto, la solidarietà ed il cittadino sono al centro della nostra politica e quindi riserveremo particolare impegno nel sostenere reali situazioni di bisogno, recuperando risorse da una maggiore efficienza e dalla eliminazione di sprechi e clientelismi”, ha continuato, parlando oltre che dell’implementazione dei servizi anche del concetto della “ricostruzione della comunità”. Massimiliano Gobbi Cugini lascia l’incarico di Vicepresidente del Consiglio Comunale: “Atto dal mero significato politico” “Ho deciso di presentare le dimissioni dalla carica di Vice Presidente del Consiglio. Un atto dal mero significato politico per risolvere il paradosso della mia nomina avvenuta con i soli voti della maggioranza durante la seduta del 20 luglio. In quella sede avevo accettato per consentire di portare a termine le importanti incombenze previste dall’ordine del giorno, tra le quali il giuramento del Sindaco. Ora che il fatto è avvenuto posso dimettermi. La mia posizione era chiara: avevo deciso di sostenere per il ruolo l’ amica e collega Edelvais Ludovici. Le mie dimissioni restituiscono valenza politica all’intera opposizione cui spetta la decisione di scegliere la figura del Vice Presidente del Consiglio.”

La nuova giunta ad Ardea: (da sinistra a destra) Domenico Vozza, Sonia Modica, Ugo Bonaccorso, Giovanni Colucci, Graziella Marac-



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POLITICA

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Ardea, inaugurato il primo parco pubblico per diversamente abili

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’ stato inaugurato a Luglio in via Reno, a Nuova California, il primo parco pubblico per bimbi diversamente abili della città. Si tratta di una struttura che permette, in tutta sicurezza (è presente una pavimentazione gommata), di poter far entrare nei giochi i piccoli con la sedia a rotelle. A partecipare all’inaugurazione il sindaco di Ardea Mario Savarese, il vicesindaco Ugo Bonaccorso, gli assessori Sonia Modica e Graziella Maracchioni, i consiglieri comunali Debora Duranti, Lucio Zito, Enrico De Zanni, Felice Saccente, Anna Maria Tarantino, Riccardo Iotti (ex assessore alle Politiche Sociali), Alfredo Cugini, e i soci dell’associazione Nuova California 2004 (tra cui il suo presidente Piero D’Angeli) che da anni hanno in gestione l’apertura del parco. Un luogo senza barriere architettoniche dove ogni bimbo è libero di divertirsi e socializzare, in virtù di giochi appositamente progettati e di una nuova pavimentazione antitrauma in gomma colata. Un parco adatto all’utilizzo di bambini con e senza disabilità, in modo da stimolare l’inclusione, evitando i giochi ad esclusivo uso degli uni e degli altri. I lavori relativi al montaggio dei giochi e della gomma colata antitrauma sono sono stati realizzati della società specializzata di Arezzo Italian Garden srl e si concluderanno tra circa una settimana. «Non ho fatto nulla per questa struttura, il merito è di chi mi ha preceduto - ha spiegato il sindaco Savarese Sono qui in rappresentanza della città. Spero sia l’inizio di una serie di iniziative belle per Ardea».«Il progetto parte nel 2016 – dichiara l’ex assessore comunale di Ardea, Riccardo Iotti – con l’acquisto dei giochini da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ardea e si sono conclusi grazie alla collabora-

zione dell’Uff. Tecnico e dell’Assessorato ai Parchi e Giardini con lo stanziamento dei fondi utili per la posa in opera del basamento anti infortunio e l’abbattimento delle barriere architettoniche». «Stiamo cercando di effettuare una manutenzione anche sulle aree verdi – dichiara Piero D’Angeli, presidente del Comitato di Quartiere Nuova California – la speranza è che il parco venga rispettato un po’ di più». «I giochi sono stati acquistati dal comune di Ardea tramite un bando, i lavori sono seguiti direttamente dal comune stesso»conclude il presidente D’Angeli. Massimiliano Gobbi

Vandali in azione distruggono le scuole primarie e dell'infanzia di Tor San lorenzo

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l plesso scolastico di via Tanaro ignoti hanno messo a soqquadro sia il nuovo che il vecchio plesso. Sono state rotte alcune porte e imbrattati alcuni muri, anche con scritte ingiuriose nei riguardi di alcuni insegnanti. “E’ stato un palese, ennesimo, atto vandalico – ha spiegato il sindaco di Ardea, Mario Savarese – Abbiamo scelto di prendere provvedimenti concreti. Per questo ho dato disposizione di installare in pochi giorni un sistema provvisorio di videosorveglianza, in attesa che venga concluso l’iter per il progetto di telecamere che da anni viene annunciato senza mai essere stato definito. Il problema del vandalismo ad Ardea è radicato ed è la testimonianza di come ci siano problemi sociali che si trascinano, a cominciare da situazioni critiche della prima agenzia formativa di una comunità: la famiglia”. La scuola dell’infanzia di via Campo di Carne invece è stata completamente distrutta. Vetri frantumati, porte distrutte, 11 aule sotto sopra. Atto vandalico senza precedenti, distrutti banchi, scrivanie, sedie e materiale scolastico. Parte del mobilio è stato addirittura gettato dalle finestre. Vandalizzati senza alcuna remora anche i lavori realizzati dai piccoli alunni della scuola dell’infanzia. Sono stati rotti vetri e controsoffiti. Sono stati messe a soqquadro le aule. “Ho il forte sospetto che questi siano atti fatti per destabilizzare – ha aggiunto Savarese – Ho fatto con i dirigenti comunali una riunione dove abbiamo chiarito una posizione netta e tempestiva. Ho chiesto ai carabinieri un’attenzione in più. E’ giusto che tutto questo finisca. La priorità delle priorità è la scuola. Per anni abbiamo subito un lassismo che ha portato migliaia di euro di danni. Ora, in meno di un mese – anche se con l’animo a pezzi – abbiamo affrontato il problema, sperando sia una soluzione che metta un punto a questa orribile parentesi”. In tempi record verranno montati i sensori interni ed esterni. Le telecamere saranno collegate direttamente con la centrale dei carabinieri.



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POLITICA

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Ardea, Savarese: su consorzi e supercondomini agiremo con trasparenza e legalità

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l Sindaco di Ardea Mario Savarese è intervenuto sulla questione dei consorzi e dei supercondomini, dichiarando che “bisogna agire con due parole d’ordine: trasparenza e legalità.” Trasparenza e legalità, voltare pagina su situazioni contro la norma. “Trasparenza, perché è giusto che tutti i cittadini sappiano cosa accade in tutti gli enti, soprattutto dove abbiamo una partecipazione diretta. Legalità, perché è corretto che i consorzi si attengano rigorosamente a ciò che viene richiesto dai loro statuti e dalle leggi dello Stato. Di sicuro c’è una cosa: da questa consiliatura ad Ardea qualcosa cambierà, a cominciare dalla nostra partecipazione attiva nel lavoro decisionale dei consorzi in cui siamo direttamente coinvolti. Vogliamo andare a fondo alle cose e qualora ci fossero situazioni contro la norma, abbiamo intenzione

Sit-in al consorzio Lupetta

Siccità, nessun razionamento dell’acqua a Roma e Provincia: le parole di Zingaretti

di cambiare pagina”. Lo scorso 28 luglio proprio il Sindaco Savarese era intervenuto, per accertarsi di cosa stesse accadendo, durante un sitin organizzato dall’Associazione “Per Lupetta” (il nome di uno dei consorzi a Lido dei Pini, ndr) la quale chiedeva spiegazioni circa il bando di gara per dei lavori di illuminazione iniziati sulle strade di quest’ultimo. Lavori il cui esborso economico, sostiene ancora l’Associazione, ricadrebbero sui consorziati e per i quali sarebbe già stata avanzata una richiesta per degli anticipi: da qui la richiesta da parte dell’Associazione di poter visionare la documentazione inerente. “Ringrazio il sindaco Mario Savarese per essere intervenuto al Sit-In davanti all'ufficio del Consorzio Lupetta e di aver preso l'impegno di affrontare la questione sin da subito. Siamo disponibili all'esibizione di tutta la documentazione in nostro possesso!”, aveva dichiarato Eliana Peperoni, portavoce dell’Associzione ‘Per Lupetta’; il sit-in, per dovere di cronaca, è stato poi replicato anche il 29 luglio.

Nessun razionamento dell’acqua, la Regione Lazio aiuta Roma e scongiura disagi e problemi per i cittadini. Quando c’è un problema puoi fare due cose: dire che è sempre colpa di qualcun altro oppure risolverlo. Noi siamo dalla parte della soluzione”. Queste le parole del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al termine della conferenza che si è svolta questo pomeriggio alle 18:30 presso la della sala Tevere di via Cristoforo Colombo per illustrare le ultime iniziative in merito all’emergenza siccità. Zingaretti ha tranquillizzato i cittadini e spiegato cosa verrà fatto per evitare sprechi e ottimizzare i consumi.



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Pomezia, in ricordo di Francesco Caraglia Ripercorriamo la vita dello storico maestro ceramista che ha operato nel Borgo di Pratica di Mare dal 1956 al 2012

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na vita dedicata alla prestigiosa arte dei maestri ceramisti. Francesco Caraglia era uno di loro, uno che il mestiere ce lo aveva nel sangue da buon pugliese e sopratutto quale abitante di Grottaglie, dove la passione per la ceramica è di casa, essendo quel comune, non a caso, uno dei 28 distretti inseriti nell'olimpo della ceramica italiana. Ma il destino dell'artista era qui sul nostro territorio.

LA VITA DI FRANCESCO CARAGLIA Il maestro Caraglia all’opera anche l'attività della bottega - tutto questo assume un sapore diverso, nostalgico e a tratti malinconico per una storia, quello del maestro pugliese che trasformava l'argilla in arte, che non avremmo mai voluto che finisse. Il ricordo di Francesco, e non solo per la sua famiglia, è però più vivo che mai perché nessuno potrà portarcelo via.

FRANCESCO E LA PRINCIPESSA Francesco Caraglia, nel corso della sua vita, è stato più volte intervistato non solo per raccontare il suo lavoro, rimasto unico nel suo genere sul territorio di Pomezia, ma anche in virtù della figura della Principessa Maria Borghese che lo scelse proprio per prendersi cura di quel laboratorio che aveva creato con le sue mani nei primi anni trenta. "Era una Principessa molto precisa nelle indicazioni che ci dava, voleva che i suoi ordini venissero eseguiti alla perfezione", si legge in un'intervista del 2006 e pubblicata nel libro Ceramiche di Pratica di Mare di Daniela De Angelis. "Ma era anche buona e dai modi squisiti", rivela il Caraglia. "Amava il simbolo della spiga perché rappresentava l'abbondanza e ovviamente il tipico color turchese di Pratica di Mare. Era molto legata alla tradizione e non ha mai voluto apportare cambiamenti nella produzione", si legge in un altro passaggio. Gli oggetti prodotti dal laboratorio sono sempre stati difatti un fiore all'occhiello del Borgo, portati a Roma e pubblicizzati dalla Principessa senza dubbio negli ambienti altolocati della Capitale dell'epoca. Ma anche dopo la sua scomparsa Francesco, sebbene fosse diventato indipendente e non più legato, almeno burocraticamente, alla casata dei Borghese, decise di mantenere inalterata ogni cosa, compresa l'effige della nobile famiglia impressa sulle sue creazioni. Non a caso, rivelò ancora Francesco, il rapporto con l'erede fu sempre ottimo. Luca Mugnaioli

Ogni giorno è dedicato a te papà...ho aperto un cassetto,l'odore dei ricordi è stato subito violento,ma dolce. Tra quelle foto,si aggira un pezzo della mia anima...ci sei tu con la tua materia prima "la creta". Hai imparato questa arte da bambino insieme al tuo papà e ai tuoi fratelli, qualcosa di molto antico e di infinitamente straordinario.Con le tue mani hai dato forma alla materia con amore e creatività,dosando la forza,l'energia,così come la leggerezza e la dolcezza. Hai vissuto la tua vita tra polvere di argilla,un tornio a pedale e colori. Ogni giorno il tuo ricordo vive dentro di me papà,illumini la mia vita,la tua forza sarà la mia forza e ti prego,tienimi la mano durante il mio cammino, ti voglio bene papà Rosanna Caraglia

Il maestro arriva a Pomezia nel lontano 1956, dopo aver trascorso l'infanzia apprendendo i rudimenti del mestiere nella bottega del padre Ciro, ceramista affermato, insieme ai fratelli Giuseppe, Domenico, Stefano e Giovanni; forte della sua esperienza, come ad esempio nella produzione dei celebri "capasoni" (contenitori generalmente destinati al vino forgiati in sezioni diverse e successivamente congiunti), approda alla corte della Principessa Maria Borghese del Vivaro, dove inizia a lavorare insieme al fratello Giovanni nel laboratorio presente nel Borgo di Pratica di Mare già dal 1929. Francesco Saverio Caraglia, questo il suo nome completo, si distingue subito per le sue doti e trascorre i primi anni con la mansione di operaio specializzato nello stampaggio e nell'uso del tornio. Nel '64 un lutto sconvolge però la famiglia Borghese: la principessa muore prematuramente a causa di una malattia. Come erede subentrò il nipote Pier Francesco Borghese che lasciò, dopo una breve parentesi dovuta proprio alla scomparsa della Principessa, inalterato il ruolo della bottega nel borgo; poi, nel 1969, grazie al lavoro diligentemente svolto in quei 13 anni, l'artista ormai naturalizzato pometino diventa unico responsabile, rilevando il laboratorio. Col passare del tempo l'attività, rimasta sempre nello spirito degli albori, diviene uno dei punti di riferimento del Borgo di Pratica di Mare e lo stesso Francesco entra pian piano nella vita della città di Pomezia. Le sue opere mostrano il connubio perfetto tra tradizione ed esperienza legata alle sue origini: plasma oggetti al tornio, vasi, anfore, basi per lumi ed altro, cotti in forni appositi trasformandosi dapprima in oggetti in biscotto (prima cottura) quindi, con il bagno di colore, modellati fino ad assumere la celebre e ben nota colorazione "turchese di Pratica di Mare"; alcuni decori, come la spiga del grano, vengono disegnati su piatti, brocche, bicchieri, servizi da antipasto, da caffè, tutti rigorosamente 'marchiati' con i simboli della famiglia borghese, l'aquila, il drago e la 'P' di Pratica di Mare. Oggetti unici nel loro genere, capaci di far tornare indietro le lancette del tempo: un'eternità forgiata ad arte e soprattutto a mano, senza ausilio di strumenti meccanici, destinata a durare per sempre. Ed oggi che il maestro non c'è più - Francesco Caraglia si è spento nel luglio del 2012 portando con sé



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Il Corriere della Città presenta ‘infomobilità’ Informazioni in tempo reale sul traffico. La nuova sezione del nostro sito in collaborazione con Astral

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l Corriere della Città è lieto di informare tutti i suoi lettori di una nuova, utilissima, sezione del proprio sito realizzata in collaborazione con Astral SpA: il portale infomobilità. All’interno della sezione dedicata, comodamente raggiungibile dall’home page del sito, potrete trovare tutte le informazioni sul traffico in tempo reale, con tutti gli aggiornamenti sulla circolazione a Roma e provincia.

COSA C’E’ IN INFOMOBILITA’? La sezione, raggiungibile sia da Pc che da mobile, contiene una mappa interattiva con tutte le informazioni utili per chi si deve spostare sul territorio, nonché le news in materia di trasporto pubblico, lavori programmati ed eventuali chiusure. Insomma tutto l’occorrente utile prima di salire in macchina.

Pontina, incidente mortale nella notte del 28 luglio: camion centra in pieno un’auto

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n camion guidato da un ragazzo ha sfondato il guard rail in plastica e ha invaso la corsia opposta, centrando in pieno una Opel stra Station Wagon che stava sopraggiungendo in quel momento. Il conducente dell’auto, un 59enne di Latina, è morto sul colpo. L’incidente è successo a Latina, all’altezza dello svincolo per il quartiere Q4. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia stradale di Terracina.Intervenuti anche i vigili del fuoco per estrarre il corpo del 59enne dalle lamiere dell’auto. L’uomo alla guida del cammino è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Latina.



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L'artista pometino Armando Della Corte tra i busti del Gianicolo Il poeta è riuscito a 'piazzare' una sua opera confondendola...tra quelle ufficiali

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rmando Della Corte ha 55 anni e vive a Pomezia dal 1970. Sesto di sette figli trascorre la sua infanzia in Francia prima del trasferimento definitivo in Italia all'età di otto anni. Oggi è sposato con Anna Rita ed ha due

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iamo a Roma, nel celebre viale che ospita i busti dei patrioti italiani e stranieri che durante il Risorgimento recitarono un ruolo importante per giungere all'unificazione d'Italia. Ma lo scorso mese in pochi si sono accorti che tra questi, nel bel mezzo per l'appunto della passeggiata del Gianicolo, c'era un "intruso": ovvero un busto...in più. E chi poteva compiere quest'ardua impresa se non il polivalente, eccentrico, artista, etc, etc, made in Pomezia Armando Della Corte? Gesto folle ai limiti dell'offensivo verso la memo-

figli, Daniele e Giulia: di mestiere installa camere sterili in giro per gli ospedali di tutta Italia, un lavoro che non cambierebbe per nulla al mondo. Alla scrittura approccia durante l'adolescenza, gli piace scrivere, soprattutto i classici temi, ma poi tutto finisce lì. O almeno così sembrerebbe perché poi, a distanza di oltre 30 anni, decide di riprendere la penna in mano grazie, sostiene, ad un sogno/incubo che lo spinge a rimettersi in gioco. E la strada, a giudicare dai risultati ottenuti, si rivela quella giusta così come quella per il ballo, tanto che si “conquista” il soprannome di poeta-ballerino. Ad oggi lo scrittore vanta all'attivo 4 romanzi (“Colpo di fulmine”, “Aurora”, “Una Historia importante”, romanzo d’amore ambientato nella Spagna degli anni 2000 e “Un passo indietro”); quindi le poesie, “Squarci del ria dei patrioti oppure tentativo onorevole di entrare anche solo per poco in quell'olimpo dei grandi della storia? Pensatela come volete, in ogni caso possiamo dire che al "nostro" poeta la fantasia di certo non manca... Come le è saltato in mente di tentare una simile 'operazione'? "È un'idea che ho avuto una decina di anni fa e che ho realizzato il mese scorso con la scusa di alcuni lavori che sto eseguendo al Bambino Gesù (Armando, oltre che ad essere un'artista installa camere sterili negli ospedali di tutta Italia, ndr) a 2 passi dai busti del Gianicolo. Ho preso misure e fatto foto in quantità per realizzare la mia statua al meglio". Come ha realizzato dunque il busto? "Ho realizzato una colonna in multistrato trattata con un prodotto che restituisce un effetto "travertino"; sopra ho posizionato il busto in gesso con il calco della mia faccia. Devo dire che qui ho avuto un valido aiuto da parte di mia moglie e di mia cognata che con infinita pa-

mio cuore” e “By Armandinia”, volume quest'ultimo di 69 composizioni erotiche, nonché una raccolta di pensieri “Antologia di pensieri di tutta noi brava gente”. Ad Aprile dello scorso anno è arrivata la definitiva consacrazione con la pubblicazione, attraverso la “ProspettivaEditrice”, del romanzo “La Rivoluzionaria” - la cui stesura risale al 2007 ambientato a Vicenza. Ha musicato e scritto due canzoni, "Stupido non sono" e " Un sole che nasce", inoltre disegna ed incide su legno. Attualmente, rivela, sta lavorando ad una Parodia sugli dei dal titolo "L'Olimpo dei Matti", al seguito di "Colpi di fulmine", ad un inedito testo "Il monello...figlio delle stelle", e ad un racconto su alcuni amori impossibili.

zienza mi hanno supportato, e sopportato!, assecondandomi in tutto e per tutto" Poi è arrivato il momento di piazzare l'opera tra quelle ufficiali. Quando e come è avvenuto il blitz? "Ultimata la statua, la mattina del 9 giugno, alle 5:00, l'ho piazzata tra le altre a ridosso dell'ambasciata finlandese presso la Santa Sede. Così, in mezzo alle statue della passeggiata del Gianicolo, è spuntata anche la mia che è rimasta al suo posto per 4 settimane, andando ben oltre ogni mia più speranzosa previsione: ero convinto che sarebbe durata non più di 2/3 giorni, invece ho avuto il privilegio di essere notato ed "indagato" da innumerevoli turisti e non per tutto questo tempo. Immagino infatti le persone con il cellulare in mano a cercare su Google notizie sul poeta Della Corte Armando!" L’artista pometino ha creato una pagina Facebook ed un canale YouTube per celebrare l’impresa

Congresso dei Testimoni di Geova a Roma: 41 nuovi fedeli

La più anziana una 70enne di Pomezia. 10mila i presenti ogni giorno difficoltà e ho messo la Bibbia da parte. Ma questa volta non mi sono arresa. Ed ora eccomi qua. determinata a non cedere per nessun mo-

Inquadra la foto con l’App Aurasma tivo”. Oltre ai 41 battezzati, sono stati i giovani i grandi protagonisti del Congresso. Durante la mattinata del secondo giorno ad esempio hanno tenuto banco i tanti consigli dati ai genitori per proteggere i nostri figli “… da ciò che è male”, come dice la Bibbia. Due discorsi, dopo aver elencato i “nuovi” e pericolosi nemici che

i giovani devono ffrontare quotidianamente, hanno dato suggerimenti su come aiutarli a difendersi, tra l’altro, dai predatori sessuali. E’ stato interessante – e simpatico, perché indirizzato soprattutto ai più piccoli – scoprire, nel programma del pomeriggio, come anche la Creazione può salire in cattedra: cosa hanno in comune il cammello, la farfalla, la sterna artica, la pavoncella, o addirittura le acacie? Anche loro possono “insegnarci” la perseveranza. Domenica invece, ultimo giorno di lavori, è stato pronunciato il discorso pubblico “Non perdere mai la speranza”.

“Non ti arrendere!” è stato collegato in streaming con Milano e con altri 17 congressi in tutta Italia (per un totale di 87.314 presenti)

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OMA (21-22-23 Luglio 2017) - Sono venuti da Roma, dal litorale romano, da Viterbo, perfino dall’Abruzzo per applaudire entusiasticamente i 41 nuovi testimoni di Geova, protagonisti del momento più suggestivo del secondo giorno del Congresso in programma in questi giorni al Palalottomatica: il battesimo in acqua per immersione completa. I più giovani battezzati sono stati Carolina di Acilia e Carlos di Ladispoli: hanno entrambi 11 anni. La più anziana, invece, è stata Roberta: ha 70 anni e viene da Pomezia. Una nota curiosa: assieme al giovanissimo Carlos, si sono battezzati anche due suoi fratelli, Chiara Valeria e Alberto. Per i testimoni, il battesimo è la dimostrazione di aver deciso di compiere la volontà di Dio. Roberta è entusiasta della scelta che ha fatto: “Il tema del congresso parla di me. Quarant’anni fa mi sono fatta prendere dalle



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Ferragosto italiano: dove lo passerete?

Da nord a sud, tutte le tradizioni dello stivale per festeggiare il 15 di Agosto

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’origine della festa di Ferragosto è tutta nostrana, nonostante venga celebrata in tutto il mondo. Il termine deriva infatti da “Feriae Augusti” e sta ad indicare il periodo di festeggiamenti estivi istituiti dall’Imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C. per concedere ai cittadini romani un periodo di riposo e divertimento nella seconda metà di agosto, dopo i lunghi mesi di lavori agricoli affrontati. È stato solo durante il VII secolo che il quindicesimo giorno di agosto ha assunto, oltre alla sua connotazione di festa pagana, anche un valore simbolico molto importante per la Chiesa cattolica, iniziando a rappresentare il giorno dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo. Secondo la Chiesa cattolica, infatti, in questo giorno si festeggia l’ascesa della Vergine Maria nel Regno dei Cieli, dove è entrata con il corpo e con il suo incorruttibile spirito. È proprio questa mistura di “Sacro e Profano” ad aver dato origine alla moltitudine di tradizioni e sagre che da nord a sud onorano questa antichissima festa e di cui andremo a parlare in maniera più specifica.

Toscana: Il Palio dell’Assunta di Siena

Dal 1182, la Cavalcata dell’Assunta di Fermo è la più grande rievocazione storica-medievale d’Italia. E’ caratterizzata da cortei in costume, cortei sportivi e celebrazioni religiose. Nei giorni che precedono quello che viene anche chiamato “Palio dell’Assunta di Fermo” si sorteggiano i cavalli abbinati alle dieci contrade della città e si degustano le bontà tipiche delle Marche.

Lazio: Il Palio delle Contrade di Allumiere Tipica tradizione messinese dal XIV Secolo, La festa della Vara (o Bara nelle più antiche formulazioni) ha ad oggetto la rappresentazione di una vera e propria macchina ad ingranaggi a forma di piramide, con sopra un numero che sta ad indicare l’Assunzione della Vergine. In origine la piramide era animata da un numero impressionante di partecipanti.

La bizzarra corsa del Palio delle Contrade di Allumiere si corre ogni prima domenica dopo ferragosto, e deve la sua notorietà al fatto che i cavalieri si sfidano in groppa a degli asini, che rappresentano le sei contrade che compongono il Comune. Dal 1965, questo tradizionale Palio anima le strade a Nord-Ovest di Roma, dove nei giorni che precedono la corsa, è possibile godersi i cortei in maschera, le sfilate degli sbandieratori ed i piatti tipici della tradizione laziale.

Sardegna: la Faradda de li Candareri Gemello del più famoso Palio del 2 luglio, si corre da circa 400 anni ogni 16 di agosto. Il Palio dell’Assunta non ha luogo nel giorno di ferragosto solo perché in quella data si svolgeva già il tipico corteo dei Ceri e dei Censi, formato da un gruppo di Rappresentanze Ecclesiali e da un gruppo di Rappresentanze Civiche che iniziano il corte in due punti diversi della Città per poi unirsi presso il Duomo dove ha luogo l’offerta dei ceri da parte delle Autorità Ecclesiastiche e di quelle Civili, e dove viene poi esposto il “Drappellone” che sarà offerto in dono alla contrada vincitrice del Palio dell’Assunta del 16 agosto. La città di Siena nel giorno del Palio è ancora più suggestiva del solito, e parteciparvi è quasi come entrare in una macchina del tempo e tornare al Medioevo, quando i cavalieri si sfidavano per portare onore al proprio rione.

Marche: La cavalcata dell’Assunta di Fermo

Sicilia: La festa della Vara di Messina

Campania: La processione di Pozzuoli

A Pozzuoli l’Assunta è celebrata con un lungo corteo che precede per le vie della città dalla mattinata, mentre dopo pranzo i più giovani si sfidano al Molo Caligoliano nell’arrampicata del “Pennone”, cioè un palo cosparso di sapone.

Abruzzo: Le rime di Montreale

Con il termine “Faradda” si indica la processione danzante che ha luogo nel cuore di Sassari nella sera prima di ferragosto. Il sentito corteo, vede procedere davanti i “Candelieri”, cioè i rappresentanti popolari che procedono portando a spalla ceri simbolici, seguiti dai fedeli. L’antica processione, considerata la più importante manifestazione religiosa sarda, pone le sue radici nel 1652. Sarebbe infatti nata per un Voto fatto alla Madonna che avrebbe salvato la città dalla Peste. La Faradda De li candelieri è stata inserita dall’UNESCO nel patrimonio orale e immateriale dell’umanità, nel 2013.

Montreale è un piccolo e storico borgo a L’Aquila, dove i festeggiamenti per ferragosto assumono una originale forma. Il 15 di agosto infatti ha luogo una gara nella quale gli sfidanti si battono a colpi di poesie recitate a braccio e rigorosamente in rima!

E…Pomezia!

Dal 14 al 17 agosto, in Piazza Ungheria a Torvaianica ha luogo la tipica festa dell’Assunta in Cielo, organizzata dalla Parrocchia Beata Vergine Immacolata.

Samantha Morano


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RUBRICHE Meteo, arriva Lucifero

Agosto 2017

Uno sguardo a ciò che ci attende ad Agosto

A

rriva sull’Italia l’anticiclone Lucifero, e come suggerisce il nome inizia un periodo di caldo infernale. Nessuna regione sarà risparmiata dall’ondata di afa nella prima settimana di agosto. A Roma le temperature toccheranno i 40 gradi già da martedì 2 agosto, per restare stazionarie almeno per una settimana. Poi è prevista una leggera attenuazione del caldo africano, ma la colonnina di mercurio non dovrebbe scendere sotto i 35 gradi. Le temperature minime saranno invece stabilmente oltre i 20 gradi. Il caldo è ovviamente condito da giornate di sole a picco: non sono previste piogge nella prima metà del mese, grazie alla persistenza dell’anticiclone su tutta la penisola. Si prospetta dunque un agosto di fuoco: attenzione all’emergenza incendi, che potrebbe accendersi di nuovo dopo una tregua dovuta al calo delle temperature nell’ultima settimana di luglio. I venti saranno tra deboli e moderati – e ricordiamo che il vento alimenta le fiamme dei roghi: sarà necessario prestare la massima attenzione e segnalare gli episodi al numero unico del 112. Con il caldo in arrivo, è

Cinema e solidarietà a Pomezia

prevedibile la fuga dalle città e l’affollamento delle spiagge: il mar Tirreno sarà generalmente calmo o poco mosso. A ridosso del mare temperature ovviamente più basse ma sempre roventi, anche oltre 40 gradi nei giorni più caldi.

SCOPRI LA REALTA’ AUMENTATA!

CINEMA SOTTO LE STELLE - si è concluso il primo ciclo di film, la partecipazione è stata notevole come anche la solidarietà, sono state raccolte 250 € che saranno consegnate alle nostre brave Pomezia

L’app non funziona? Gli ‘errori’ più comuni 1) Registrazione al canale non effettuata: cerca il canale del Corriere della Città e fai click su ‘segui’ 2) Semplice problema di caricamento: esci e e rientra nell’applicazione

O 3D E VIDEO, FOT ! RO ANCORA MOLTO ALT E L .28 E SEGUI G A P A A L O V I! ISTRUZION

Diamond Majorettes Roma augurandogli un immenso in bocca al lupo ai campionati europei in olanda. Il Cinema sotto le stelle riprende il 28/8. Buone vacanze. Quartiere Nuova Lavinuim

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Agosto 2017

L’estate “Tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo

Ecco atteggiamenti giusti e quelli da evitare, con qualche spunto sorprendente, per stimolare il nostro apprendimento e la nostra creatività nel prossimo periodo di vacanza. LASCIA VAGARE LA MENTE Vari studi spiegano che vagare con il pensiero, soprattutto quando lo si fa inconsapevolmente, consente al cervello di concentrarsi e di sviluppare idee innovative per risolvere i problemi che più ci mettono in ansia. Non bisogna imporsi nulla, neppure il divertimento, bisogna liberare la mente da ogni percorso obbligato, una mente più leggera, più aperta, meno controllata genera frutti inaspettati. L’errore più grande è quello di riempirsi di aspettative. Se pretendi o ti imponi fin dalla partenza il relax totale o il divertimento più sfrenato, quasi sicuramente quello che otterrai sarà una triste delusione, poiché non si è dato spazio all’imprevisto che sarà l’unico capace di sorprenderti. Osserva ciò che accade senza star sempre lì a giudicare, a cercare le cause e senza sforzarti di trovare subito le soluzioni. DIVENTA ESPERTO DI QUALCOSA Imparare a fare qualcosa di nuovo che davvero piaccia. Il tuo cervello funzionerà in modo sempre più efficiente quando lo farai. Non si nasce esperti: conta la pratica! E’ molto più bello ed efficace esercitare il cervello con conoscenze nuove che con tutto ciò che già conosciamo. Cerchiamo di non disprezzarci molto solo perché facciamo troppa attenzione a quello che gli altri pensano di noi. Ognuno ha doti innate che non conosce, proviamo ad osservarci: ci accorgeremmo che nel quotidiano mettiamo in moto attitudini e risorse che sottovalutiamo

ma che possono rivelarsi veri e propri talenti. Quasi sempre, in quei casi, mettiamo in campo un volto di noi opposto a quello che riteniamo di possedere. Spesso gli altri ci riconoscono qualità che noi non prendiamo in considerazione perché le riteniamo superflue, ma in realtà sono delle doti che abbiamo senza saperle valorizzare. E quale momento migliore della vacanza per ritagliarsi degli spazi in cui sperimentare queste qualità nascoste? FARE ATTIVITA’ FISICA Ballare, giocare, fare qualsiasi tipo di sport. Cercare insomma, un’attività che aumenti il battito cardiaco e richieda coordinazione dei movimenti. Non è chiaro perché, ma è provato che l’attività fisica fa bene all’intelligenza. Ancora più interessante è sapere che camminare per 30 minuti al giorno per 5 giorni a settimana stimola una molecola che favorisce la produzione di nuove capacità di apprendimento. Per migliorare la tua memoria un trucco è di associare la cosa che vuoi ricordare a un’immagine forte anche attraverso un lungo percorso immaginario: funziona! E poi bisogna sforzarsi ad imparare qualcosa a memoria, ed abiturare il nostro cervello a memorizzare attraverso nuovi stimoli, quella cosidetta “memoria a breve termine”. Imparare qualche poesia, qualche testo musicale…. SPEGNERE TELEFONINO E COMPUTER Essere continuamente disturbati per telefonate, sms, mail riduce la propria produttività in quanto ci distraggono dalla possibilità di concludere un pensiero, un discorso o un ragionamento. Quindi quando sappiamo di non poter essere disturbati o impossibilitati a rispondere

impariamo a spegnerli. Inoltre bisognerebbe non scrivere solo al computer, ma scrivere a mano, ciò impegna di più alcune aree del cervello che non scrivere con una tastiera. Ed è più facile ricordare qualcosa se lo hai scritto con una penna, come fa anche il sottoscritto ogni volta vi tedia con le sue riflessioni. TAGLIARE I RAMI SECCHI Impariamo ad eliminare dalla nostra vita le relazioni faticose, i pensieri snervanti e credere fortemente di lasciare più spazio a ciò che più ci piace, che poi spesso lo troviamo nelle azioni più semplici. Invece siamo abituati a “trattenere” relazioni ormai esaurite, abitudini sbagliate, pensieri logoranti. Come un contadino con le piante, anche noi dovremmo potare i “rami secchi” dalla nostra vita, altrimenti continueremo ad accumulare ciò che è morto, avvelenandoci. Perché ci succede tutto ciò? Perché anche se la vita si trasforma in una palude, preferiamo il quieto vivere delle cose conosciute rispetto al fatto di affrontare situazioni nuove. Spesso manteniamo questi rapporti perché ci fanno sentire di essere buoni, per rinforzare l’immagine di “chi sopporta” ed evitare sensi di colpa. Bisogna imparare ad ammettere le proprie debolezze perché quando cominci ad ammettere di avere paura vuol dire che già la stai superando, ricordandosi che anche quando il mare è in tempesta c’è sempre un punto dove tutto è calmo, bisogna saperlo cercare… Antonio GUIDO (dirguido@libero.it) Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

Per le vostre segnalazioni redazione@ilcorrieredellacitta.it

Ardea, chiuso il cratere su Via pratica di mare (fronte Agip)

Giugno 2017...

ATTENZIONE BUCA KILLER! Nuova Florida, poco dopo Rio Verde

Luglio ...2017

Il nuovo campo sportivo per le società di Pomezia è già inutilizzabile?

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Il Corriere della Città

A Roma 2 è partita la raccolta firme a sostegno del vincolo delle "Tenute storiche di Torre Maggiore e Valle Caia". Gli appuntamenti sin qui sono stati i seguenti: venerdì 28 luglio in Piazza Nervi; sabato 29 e domenica 30 luglio al centro del quartiere (nei pressi della "casetta dei gatti") . In cantiere nuove date per i prossimi mesi. Per aggiornamenti NoBiogasPomezia su Facebook Pomezia, grido di aiuto dei cittadini: Via della Tecnica, Via Ariosto e Via Dante Alighieri ‘abbandonate’


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E quando sono due?

stesse linee guida dell’OMS consigliano come prima scelta in caso di gemelli entrambi cefalici il parto spontaneo. In genere tra l’espulsione del primo feto e del secondo passa una mezz’ora. In tal caso è possibile anche ricorrere ad induzione e partoanalgesia, ma con le dovute cautele. Diventa più complicato il discorso di assistere spontaneamente un parto con un primo feto cefalico, per cui si potrà fare tranquillamente lo spontaneo ed un secondo podalico. Per il secondo gemello è indispensabile la presenza di un operatore esperto che possa eseguire un rivolgimento del feto, cioè che trasformi la presentazione podalica in cefalica, oppure che sappia assistere un parto podalico. Potrebbe anche essere eseguito un parto spontaneo per il primo gemello ed un taglio cesareo per il secondo. Due gemelli podalici sono una buona indicazione al taglio cesareo d’elezione. Il peso più importante come sempre nella scelta è dato dalla motivazione della mamma. Se a volte la gravidanza viene vissuta come una malattia, addirittura qualche volta si vede la gravidanza gemellare come una sfortunata circostanza. Ho sentito qualcuno dispiacersi e commiserare una mamma in dolce attesa di due bimbi come se le fosse toccata in sorte una sciagura: Poveretti voi con due!!! E come farete adesso? Già con uno è difficile con due sarà impossibile? E il passeggino? E le spese? E la macchina? E via dicendo… io lo chiamo “terrorismo psicologico”. Certo non sarà una passeggiata ma per certo neanche una sventura!!! Come sempre bisogna informarsi per tempo, cercare una struttura in cui il parto gemellare è possibile anche per via vaginale, essere sicuri che ci siano le attrezzature e i dispositivi per accogliere due bimbi forse un po’ piccolini e che necessitano di qualche ulteriore giorno di incubatrice per crescere ancora un po’ come se non fossero mai usciti dalla pancia di mamma, insomma bisogna prepararsi ad affrontare una doppiamente meravigliosa avventura! Meravigliosa avventura che non finisce con il parto, ma continua con l’allattamento! I gemelli possono essere allattati e possono es-

serlo in maniera esclusiva, senza aggiunte e senza noleggiare un’asinella da mettere in giardino… Non vi mentirò dicendo che l’inizio sarà come quello con un solo figlio, ma vi dirò che valgono comunque le stesse regole! Il primo ostacolo da superare è la lontananza, frequentemente infatti i gemellini finiscono in incubatrice e le mamme vengono dimesse… attaccarli e stimolare il seno diventa quanto meno complicato. Niente paura, la natura è perfetta e la ghiandola mammaria è un organo con una grande capacità di adattamento che sa calibrare la propria produzione in funzione della richiesta che riceve. Le soluzioni ci sono e i neonati crescono entrambi sani e forti, ma vista la complessità dell’argomento vi prometto di approfondire meglio il discorso nel prossimo articolo del mese di settembre…intanto cominciate a organizzarvi per il parto… poi penseremo ad allattare i cuccioli e a come affrontare lo scetticismo di amici e parenti Dott. Ost. Catiuscia De Renzis dovevolalacicogna@libero.it

Certo non sarà una passeggiata ma per certo neanche una sventura!

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ualche volta succede che alla sorpresa di essere incinta si aggiunga anche l’emozione di scoprire che in realtà l’atteso erede si stia già intrattenendo nel pancione con suo fratello o sua sorella.Sono due, sono gemelli... mi rendo conto che all’inizio possa essere uno shock, comunque che sia colpa di due ovociti e due spermatozoi diversi o di una sorprendente moltiplicazione, ogni 80- 100 gravidanze una nasconde la sorpresa di un doppio “contenuto”.Le varianti sono molteplici si possono avere bimbi identici oppure bimbi così diversi da essere addirittura un maschio e una femmina, placenta e sacco unico oppure due monolocali ben distinti e indipendenti anche dal punto di vista delle “utenze”. Per certo questa seconda condizione è più frequente e sicuramente gran parte dei casi è dovuto al crescente ricorso alle procedure di fecondazione medicalmente assistita, tuttavia sembrano giocare un qualche ruolo anche la genetica e le influenze ambientali. Ovviamente il copro materno subisce delle modificazioni più marcate in caso di gravidanza gemellare, basta solo pensare a come l’utero debba crescere di più e più in fretta per accogliere due feti e come questo sia enormemente d’impatto su tutto l’organismo materno fosse solo dal punto di vista dell’affaticamento respiratorio, emodinamico o anche strutturale. La tanto temuta ipertensione gravidica e la pre-eclampsia sono molto più frequenti durante una gravidanza gemellare piuttosto che in una singola. Aumenta l’impegno e di conseguenza aumenta il rischio che qualcosa vada storto. Pensate solo al fatto che già il maggior stress a cui è sottoposta una mamma incinta di due bimbi da solo basta ad esporla ad un maggior rischio di contrarre infezioni vaginali! Gli aborti precoci o tardivi sono più frequenti, il rischio di malformazioni è maggiore, soprattutto per i gemelli monozigoti, cioè identici che condividono stesso sacco e stessa placenta e che hanno deciso di diventare due più tardivamente rispetto agli altri… del resto chi è che non ha mai sentito parlare di “gemelli siamesi”? Possono poi subentrare una serie di problemi a carico della circolazione feto-placentare che potrebbero favorire un gemello piuttosto che un altro e creare problemi. Aumenta il rischio di parto pretermine ed in genere il peso alla nascita è più basso di quello di un feto singolo per colpa del ridotto spazio a disposizione, oppure perché ad un certo punto , in genere dalla 32esima settimana di gestazione, la placenta non riesce a supportare più entrambi i gemelli. Ok, mi rendo conto che fin qui sembra che tutto sia estremamente rischioso, difficile, impegnativo e quasi impossibile da affrontare, ma il bello non è ancora arrivato. Eh sì perché questi bimbi li abbiamo tanto aspettati, immaginati, desiderati, magari cercati fuori dal confine nazionale, ma adesso?… adesso bisogna farli nascere e poi? E poi bisogna anche allattarli. In genere siamo portati a credere che i parti spontanei di gemelli siano una cosa ormai non più fattibile e invece oggi , per fortuna siamo in controtendenza e le


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Il Corriere della Città Agosto 2017

L'Avvocato risponde La consulenza legale per il lettori del Corriere della Città Ci viene inviato il seguente quesito. “Anni fa ho concesso, in uso gratuito, un appartamento di mia proprietà a mio figlio che poco dopo si è sposato. A causa della crisi coniugale intervenuta successivamente tra i coniugi, l’immobile è stato assegnato dal Giudice a mia nuora, affidataria dei figli minorenni, che tuttora continua ad occupare l’abitazione. Oggi, ho necessità di riavere il mio appartamento per poterlo vendere a causa di problemi economici. Posso chiedere il rilascio del bene considerato che nel contratto originario è stato stabilito che su semplice richiesta del comodante l’immobile verrà restituito al legittimo proprietario”.

occasioni dalla Suprema Corte che ha tentato di chiarire le divergenti opinioni giurisprudenziali in merito. Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno affermato che qualora l’abitazione, concessa in comodato, sia stata destinata a residenza familiare, ciò è in grado di attribuire al contratto di comodato un implicito termine di durata, da ravvisarsi nella persistenza delle esigenze abitative della famiglia, secondo le disposizioni dell’art.155 quater c.c ( oggi art. 337 sexies c.c. ). Pertanto, il comodante non può recedere ad nutum dal contratto di comodato che continua a produrre i suoi effetti anche in caso di crisi del rapporto coniugale. Si è anche sostenuto che tale posizione rischia di spostare Molte incertezze sorgono riguardo il contratto eccessivamente il baricentro di comodato stipulato, come nel suo caso, tra della tutela in favore delle genitore e figlio, che unendosi in matrimoesigenze familiari, sa“Il comodante non nio, destini successivamente l’abitazione può recedere ad nutum crificando la posiricevuta ad uso gratuito a residenza dal contratto di comodato zione giuridica del della neo costituita famiglia. Ogniqualterzo concedente il che continua a produrre i volta il rapporto coniugale è in crisi comodato. Infatti, a sorge il dubbio riguardo la sorte del suoi effetti anche in caso di differenza del cocrisi del rapporto contratto di comodato. In particolare, la niuge proprietario, coniugale” giurisprudenza si interroga sulla conciliatenuto a rispettare la bilità tra il provvedimento di assegnazione solidarietà post coniugale, della casa familiare, posto in essere dal Giudice, in ragione della tutela costitued i diritti del concedente il comodato. Negli ul- zionale dell’istituto familiare, i terzi non dotimi anni tale questione è stata vagliata in più vrebbero essere costretti a subire una situazione destinata a durare indeterminatamente nel CONTATTACI PER LA TUA tempo. Le Sezioni Unite poi puntualizzano che la concessione in comodato di un’ abitazione al fine di adibirla a casa familiare è da ricondursi allo schema del comodato ordinario regolato dagli art.1803 e 1809 e non, come sostenuto da alcune pronunce giurisprudenziali, all’ipotesi del comodato precario al quale si riferisce l’art.1810 c.c., sotto la rubrica “comodato senza determinazione di durata”. Tale assunto trova conferma nella circostanza, più volte ribadita dalla Suprema Corte, che il comodante è consapevole, quando conclude il contratto, di concedere l’abitazione in comodato per un uso specifico e determinato da individuarsi nella destinazione a casa familiare e tale destinazione è indip e n d e n t e dall’insorgere di un’eventuale crisi coniugale. Tuttavia, il comodante, in applicazione del disposto dell’art.1809 comma secondo, può richiedere la restituzione dell’immobile concesso in comodato, solo in caso di sopravvenienza di un urgente ed imprevisto bisogno.

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La portata del bisogno, si precisa, non deve essere grave, bensì imprevisto, sopravvenuto riguardo al tempo della stipula, e urgente. È da ritenersi altresì esclusa la rilevanza di un bisogno non attuale e non concreto. Il bisogno deve essere un bisogno serio, non capriccioso o artificiosamente procurato. Nel suo caso la concessione dell’immobile in comodato è avvenuta in favore di suo figlio non ancora coniugato, ma prossimo alle nozze. Con l’insorgere della nuova situazione familiare il comodato è stato confermato e mantenuto per soddisfare gli accresciuti bisogni collegati all’uso familiare e non soltanto personale dell'appartamento. La concorde e comune volontà ha impresso al contratto un vincolo di destinazione alle esigenze abitative familiari idoneo a conferire all’uso il carattere implicito della durata del rapporto, anche oltre la crisi coniugale. Pertanto, il rapporto contrattuale non può sciogliersi a semplice sua richiesta. Comunque, lei può richiedere, come sopra già specificato, la restituzione immediata dell’immobile, destinato a casa familiare e assegnato a sua nuora dal Giudice, non solo per necessità di uso diretto, ma anche per il sopravvenire imprevisto del peggioramento della sua condizione economica, che effettivamente giustifichi la restituzione del bene anche ai fini della vendita.

Avv. AntonioAquino


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Perchè è vantaggioso acquistare casa all'asta Puoi risparmiare anche il 95% sull'effettivo valore di stima. Per partecipare bisogna solo presentare tutti i documenti necessari e leggere questa breve guida

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ai come in questi anni notiamo un fortissimo incremento delle aste giudiziarie dovuto al perdurare della crisi economica. Acquistare casa tramite asta giudiziaria risulta essere pertanto molto vantaggioso. Attenzione però alla complessità delle procedure, perchè è richiesta una conoscenza tecnico-immobiliare che non va sottovalutata al fine di individuare l’immobile più conveniente, evitando sorprese economiche e burocratiche dopo l’aggiudicazione. Per questo motivo si consiglia sempre di affidarvi a un servizio di consulenza e assistenza legale al fine di concludere l’operazione di acquisto in asta nel miglior modo possibile, con la massima garanzia a tutela dei vostri interessi.

Chi può partecipare? Qualsiasi persona fisica o giuridica (società o enti), ad eccezione del debitore, può partecipare all’asta immobiliare mediante l’offerta di una somma di denaro per aggiudicarsi la proprietà dell’immobile messo all’asta.

Acquisto sicuro e conveniente L'acquisto può essere conveniente perché ci si può aggiudicare un immobile a un prezzo inferiore – talvolta anche molto inferiore – rispetto al suo valore commerciale stimato dal perito. Inoltre, ogni volta che un’asta va deserta, ossia quando il bene immobile non viene aggiudicato, esso verrà rimesso all’asta a distanza di alcuni mesi a un prezzo ridotto del 25% (percentuale prevista dalla legge). L’asta è anche una modalità di acquisto trasparente poiché la perizia, ossia la “fotografia” dello stato e delle condizioni del bene, è sempre visionabile; inoltre, al momento del trasferimento della proprietà il giudice delle esecuzioni ordinerà che le ipoteche e i pignoramenti siano cancellati, così che l’aggiudicatario otterrà la proprietà del bene libera da pesi e gravami non opponibili.

Perchè affidarsi ad un professionista del settore? E' importante affidare la pratica ad un professionista del settore per controllare tutta la relativa documentazione reperibile tramite l'avviso di vendita. Tale documento pubblico contiene tutte le condizioni e i termini della vendita, una

rimento che è l’atto che attribuisce la qualifica di proprietario dell’immobile all’aggiudicatario. Con il decreto il giudice ordina la cancellazione di tutte le ipoteche e i pignoramenti gravanti sull’immobile. Il custode ha il compito di consegnare libero, anche da eventuali persone, l’immobile all’aggiudicatario ora divenuto proprietario.

breve descrizione dell'immobile ed il prezzo base; la perizia di stima, redatta da un tecnico nominato dal giudice, che contiene una dettagliata descrizione dell'immobile: i dati catastali, la planimetria, lo stato di fatto, le eventuali irregolarità e la loro sanabilità, i vincoli, le servitù, i debiti e se l'immobile è libero od occupato. Importante sapere anche che l'immobile può essere visionato previo accordo con il custode giudiziario nominato dal Tribunale. L’asta generalmente è di due tipologie: 1) Offerta in busta chiusa: il partecipante dovrà presentare, nel luogo e nei giorni indicati nell’avviso di vendita, un’offerta in busta chiusa e senza segni di riconoscimento, contenente l’indicazione del prezzo offerto e una cauzione pari al 10% di quest’ultimo, insieme a copia dei documenti richiesti dal bando di vendita. 2) Offerta con incanto: il partecipante dovrà presentare, nel luogo e nei giorni indicati dall’avviso di vendita, domanda in carta legale, una cauzione dell’ammontare indicato nell’avviso unitamente a copia dei documenti richiesti dal relativo bando di vendita, cui dovrà esser fatto riferimento.

Quando si diventa proprietari dell’immobile ? Una volta aggiudicato l’immobile, il giudice (o il suo delegato) procede al conteggio del prezzo dell’immobile, al netto della cauzione versata. Il prezzo finale viene così comunicato all’aggiudicatario che ha un lasso di tempo preciso, indicato nell’avviso di vendita (in genere 120 giorni) per pagare il restante prezzo del bene immobile. Il pagamento potrà avvenire in due modalità: 1) tramite bonifico bancario 2) accedendo un mutuo In quest’ultimo caso è bene contattare la banca, prima che si svolga l’asta in modo che venga eseguita in tempo utile l’istruttoria da parte dell’istituto di credito per l’erogazione del mutuo. Dopodiché il giudice firma il decreto di trasfe-

Vuoi acquistare un immobile all'asta? Puoi contattare e fissare un appuntamento con legali esperti di aste giudiziarie contattando il numero: 3333285667 Massimiliano Gobbi

Ardea, Consiglio approva assestamento di bilancio: oltre 1 milione di debiti

A

pprovato dal Consiglio Comunale di Ardea l’assestamento di bilancio. La situazione è di debiti fuori bilancio per circa 1 milione e 170mila euro. Le dichiarazioni dell’assessore Colucci “È una patologia della conduzione della macchina amministrativa. L’organismo di revisione ha dato un parere favorevole ma a condizione che si prendano decisioni e contromosse. Lo scenario era o di dichiarare il dissesto finanziario o di realizzare un piano di riequilibrio pluriennale. Per senso di responsabilità abbiamo scelto questa strada. Non sarà una via semplice ma ci permette di poter riprogrammare la macchina amministrativa, o quantomeno di impegnarci a farlo, perché nessuno ha la bacchetta magica – ha commentato l’assessore al Bilancio, Giovanni Colucci – I numeri del debito sono una conseguenza di tutte quelle azioni condotte almeno negli ultimi 15 anni. Vogliamo prendere respiro, pianificare e programmare al meglio la macchina amministrativa. Lo dobbiamo prima di tutto ai cittadini”.


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Il Corriere della Città Agosto 2017

Evangelo di Fede in Fede Ogni cosa nuova

Ogni cosa nuova esprime il concetto di un qualche cosa che non è legata a ciò che è precedente; praticamente è come un voltare pagina, un cambiamento radicale, una sostituzione di ciò che era prima. Ma dirigiamoci sui primi versi che argomentano il tema che stiamo trattando. Nel libro del profeta Isaia, (43:19), così troviamo scritto: “Ecco io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare: non la riconoscerete? Si io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa”. Nel suo senso letterale e profetico, una grande e nuova liberazione è profetizzata ad Israele nel futuro regno del Messia; Cristo Gesù è il germoglio, la Via che ha squarciato il deserto, da lui scaturiscono fiumi di acqua viva; nel suo sacrificio vi è il perdono dei peccati; mediante Cristo Gesù ogni cosa è nuova.

Era necessario Cristo stesso ne diede un insegnamento chiaro: “Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, perché quella toppa porta via qualcosa del vestito vecchio e lo strappo si fa peggiore” (Matteo 9:16). Non è pensabile di riparare un vestito vecchio con un pezzo di stoffa nuova; lo abbiamo appena detto cosa accade: “lo strappo si fa peggiore”. Cristo intendeva spiegare che non era possibile mettere una toppa per risolvere i gravi problemi dell’umanità. Anche lo scrittore agli Ebrei demarca una netta linea di separazione tra le vecchie forme cerimoniali mosaiche e le verità del Nuovo Patto. I doni e i sacrifici offerti secondo il sistema levitico, sebbene siano secondo la legge di Dio, vengono definiti: “regole carnali imposte fino al tempo di una riforma” (Ebrei 9:10). Cristo è colui che per mezzo del suo sacrificio espiatorio, ha attuato la riforma, il cambiamento: “Ma venuto Cristo … è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna” (Ebrei 9:11-12). In lui ogni cosa è nuova.

Il Corriere della Città Numero 8 Anno 9

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EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

Una nuova creatura In Cristo, il riformatore, il redentore, l’uomo peccatore non riceve una toppa nuova su un vestito vecchio, piuttosto sta scritto: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17). Dunque non più cose vecchie, in Cristo l’uomo è una nuova creatura; ogni cosa è nuova. Ma cosa significa essere in Cristo ed essere una nuova creatura? Già nell’Antico Testamento il profeta Ezechiele così scrisse: “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”(Ezechiele 36:26). Non è forse questo il rinnovamento spirituale di cui abbiamo bisogno? Gesù stesso ne parlò con Nicodemo: “Bisogna che nasciate di nuovo”. Anche l’apostolo Paolo così scrisse: “egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo” (Tito 3:5). Per mezzo di Gesù Cristo lo Spirito Santo viene nel cuore di colui che decide per Cristo, ed è Dio stesso che produce in quel cuore rigenerazione e rinnovamento. Ecco, per volontà e azione divina, colui che crede in Cristo, viene fatto partecipe della natura divina, lo Spirito Santo abita nel suo cuore, ed è una nuova creatura.

tanto nel tempo presente ma anche nell’eternità: “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c’era più” (Apocalisse 21:1). L’ogni cosa nuova investe l’eternità: “I cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate” ( 2 Pietro 3:10). Ed ancora: “i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno. Ma secondo la tua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” (2 Pietro 2:13). Riassumendo; colui che è l’Iddio onnipotente ha in mente di fare ogni cosa nuova. Cristo è la via vivente che ci riconcilia al Padre. In lui ogni uomo può essere una nuova creatura, e cittadino dei nuovi cieli e della nuova terra. Credi, ricevi, cammina con Cristo Gesù ed ogni cosa sarà nuova, ora nella nostra esistenza temporale e poi per sempre nell’eternità.

Per info 3358131014 evangelodifedeinfede@gmail.com www.facebook.com/evangelodifedeinfede

Presente ed eternità Fare ogni cosa nuova è nel pensiero e nella volontà divina. Oggi è il giorno della salvezza; è nel presente che Dio può operare e fare di un uomo peccatore una nuova creatura. Molte sono le promesse di Dio le quali possiamo realizzare durante il tempo della nostra esistenza. Dio può fare meraviglie. E’ nel piano di Dio il voler fare ogni cosa nuova, non solE-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao IN REDAZIONE: Samantha Morano, Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Massimiliano Gobbi, Alessandra Crinzi, Anna Maria Greco, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE: 31/07/2017

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Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


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RUBRICHE

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I più letti sul nostro sito www.ilcorrieredellacitta.com Pontina, folle inseguimento con sparatoria: terrore tra gli automobilisti 28 luglio 2017

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Sbanda con lo scooter e si schianta contro le auto in sosta: morto 28enne di Pomezia - 5 luglio

Torvaianica, terribile incidente: interviene l’eliambulanza - 15 luglio

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Cinema Sotto le Stelle a Cinecittà World dal 12 al 26 agosto: tra i film l’anteprima Cattivissimo Me 3

C Rifiuti pericolosi all’esterno del Comunale di Pomezia... Foto Facebook “Pomezia Bella”

Torvaianica, giardinetti di Piazza Italia...

inema...a Cinecittà World! Nei weekend il programma prevedrà la proiezione di film girati nelle aree a tema o che hanno ispirato i set del Parco (Cinecittà World, Roma, Spaceland, Far West, Adventure Land). Il 12 agosto per ricordare gli 80 anni di Cinecittà si parte con Serata Cinecittà e la proiezione di due documentari con la voce narrante di Simona Izzo: “Cinecittà, i miei primi quarant’anni” e “Cinecittà, la fabbrica dei sogni”. Il 13 agosto sarà Serata Antica Roma: Ben Hur, per scoprire chi, prima degli ospiti del Parco, ha corso sulle bighe nell’arena di “Ben-Hur“. Il 19 agosto sarà la volta di una Serata Far West: Trinità e gli spaghetti Western, con il film che ha consacrato il genere del western all’italiana nel mondo. Il 20 Agosto il cartellone prevede Serata Adventure Land: U-571, il film girato all’interno del sommergibile Aquila IV con Jon Bon Jovi e Matthew McConaughey. Dal lunedì al venerdì, gli Speciali saranno dedicati ad alcuni tra i più grandi personaggi del Cinema italiano, sempre a partire dalle 21: il 14 Agosto – Speciale Roberto Benigni, il 15 Agosto – Speciale Alberto Sordi: “Prima di Essere Albertone”, il 16 Agosto – Speciale Totò: “Lei non sa chi è Totò”, il 17 Agosto – Speciale Massimo Troisi, il 18 Agosto – Speciale Ugo Tognazzi: “Ugo, nessuno, centomila”, il 21 Agosto – Speciale Peppone e Don Camillo, il 23 Agosto – Speciale Franco e Ciccio, il 24 Agosto – Speciale Walter Chiari, il 25 Agosto – Speciale Gianni Morandi e i film musicarelli. Maggiori dettagli su www.ilcorrieredellacitta.com e www.cinecittaworld.it.


Il Corriere della Città

SPORT 36 Speciale calciomercato

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I movimenti delle squadre del territorio: il punto

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state vuol dire, per tutti gli appassionati di calcio, sostanzialmente calcio-mercato. E la passione non riguarda soltanto le compravendite dei grandi club perché anche il calcio dilettantistico è capace di regalare emozioni forti. Ecco allora i principali movimenti delle squadre del territorio.

POMEZIA (ECCELLENZA) È un Pomezia stellare quello allestito alla corte di mister Gagliarducci. Sono stati aggiunti tasselli importanti nella nuova squadra che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza, con grandi probabilità nel girone B. La società ha fatto e sta facendo grandi sforzi per cercare di riportare una categoria degna della città di Pomezia, ovvero la Serie D che manca dalla stagione 2009-2010: i grandi romantici del calcio pometino la ricordano bene visto che segnò il passaggio alla storica stagione del Pomezia in Lega Pro. I nuovi acquisti: Fanasca, Tajarol, Baylon, Scacchetti, Giannone, Panella e Prevete solo per citarne alcuni. Questi nuovi acquisti hanno ognuno un passato importante e soprattutto di categoria superiore, basti vedere Tajarol che l’anno scorso con il Trastevere ha visto sfumarsi solo nelle ultime giornate il sogno Lega Pro realizzando ben 20 reti in Serie D. Giannone ha calcato campi importanti nei professionisti con Ternana e Salernitana. Fanasca e Scacchetti non sono nuovi a vincere visto che il primo ha vinto con Lupa Castelli Romani e Albalonga l’Eccellenza ed il secondo ha vinto, sempre sotto la guida di Mister Gagliarducci, l’accoppiata Eccellenza e Coppa Italia. Gli under confermati saranno Bizzaglia (’99), Castrogiovanni (’99) e Paglia (’98) Parliamo, quindi, di veri e propri alieni della categoria sbarcati a Pomezia per far riappassionare le persone a questo meraviglioso sport e far tornare a riempire lo Stadio Comunale che negli ultimi

Pomezia Calcio al lavoro (Foto: pagina Facebook Pomezia Calcio SDP)

anni ha perso molto del suo vero smalto.

NUOVA FLORIDA (ECCELLENZA) Il Nuova Florida si è rinforzata notevolmente dopo l’approdo in Eccellenza. In primis in porta ha raggiunto l’accordo con il veterano Andrea Giordani classe ‘90, che ha vestito anche la maglia del Pomezia Calcio, l'ultima stagione è stato in forza al Cedial Lido dei Pini, il portiere ormai biancorosso ha un passato molto importante avendo indossato maglie come, Rieti, Ascoli, Avellino e Messina. A centrocampo è approdato alla corte della squadra ardeatina, l’ex Cassino Visone, anche lui con un passato in categorie superiori. Gli under acquistati sono i difensori Simone Cassetti classe ’97 ed Federico D’Aprile entrambi reduci da esperienze nei settori giovani elite.

AIRONE ARDEA (PROMOZIONE) L’Airone Ardea sta facendo una campagna acquisti mirata al salto di categoria. Sono arrivati alla corte di Salotti, negli ultimi giorni, il difensore centrale protagonista della cavalcata trionfale del Nuova Florida Francesco Giacoia ed il talentuoso centrocampista classe ’97 ex Aprilia

Mauro Molinari. Due innesti mirati che, se sommati agli arrivi di gente del calibro di Bacchiocchi, Bilancini, Ciciani, Piccini e Andrea Celiani , fanno della compagine ardeatina una delle espressioni più belle del territorio, visto che la rosa è composta integralmente da giocatori provenienti da Pomezia ed Ardea. Si sono aggiunti alla rosa anche Alessio Berardi ’98 e Sergio Angelelli, anch’egli ’98, reduci entrambi nella buona stagione con il Pomezia Calcio SDP.

VIRTUS ARDEA (SECONDA CATEGORIA) Sembra imperterrita la compagine ardeatina. Ha ufficializzato colpi importanti negli ultimi giorni come: Matteo Dotti giovane classe ‘98, con esperienza in Promozione ed Eccellenza, rinforzo per la fascia destra; Lorenzo Fedeli e Mattia Gentile, entrambi classe ‘95, l’anno scorso con il Città di Pomezia in Prima categoria; l’acquisto eccellenza è Alessandro Vona, talentuoso esterno rapido e tecnico con un trascorso in Eccellenza e Promozione ad alti livelli. Prepariamoci a vedere una stagione esaltante Manuel Ferrara

Per le vostre segnalazioni redazione@ilcorrieredellacitta.it

i sentono grida a tutte le ore, con un accento inconfondibile. Gli odori non sono dei più piacevoli. Il marciapiede adiacente al cancello di ingresso del condominio trabocca di mobili vecchi e distrutti e, da giovedì scorso, troneggia anche un albero di Natale a pezzi. Per non parlare dei secchi dei rifiuti che si trovano dentro al cancello, nell’area condominiale: sempre pieni di sacchetti puzzolenti, che vanno regolarmente a finire per terra.Ormai i residenti “regolari” di via La Spezia, a Torvaianica, non ce la fanno più. Non hanno più nemmeno la forza di protestare, visto che finora la loro voce è rimasta inascoltata. Eppure ogni tanto qual-

anno noi del Corriere monitoriamo gli sviluppi, ma non vediamo miglioramenti, anzi… Possibile che la legge consenta che un gruppo di persone possa svalutare così un’intera zona? Possibile che non si trovi il modo di far rispettare le regole a chi sembra non avere nessun rispetto? Il costo della pulizia che il Comune fa – quando viene fatta – ricade su tutti i cittadini. E’ giusto? Quando ci avviciniamo per fare le foto un gruppetto di teen ager ci guarda male. “Siete del Comune?”, ci domandano rabbiosi.Non rispondiamo e ci allontaniamo. Veniamo seguiti – a male parole – fino a quando non entriamo in un bar. Abbiamo vissuto questa situazione per una manciata di minuti. Ma cosa si prova a viverla ognigiorno?

I residenti “regolari” di via La Spezia, a Torvaianica, non ce la fanno più

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cuno ci prova ancora: la scorsa settimana hanno chiamato i carabinieri, ma le forze dell’ordine non possono fare nulla contro lo stato di degrado che le due palazzine gemelle stanno subendo da qualche tempo, ovvero da quando alcuni degli appartamenti sono stati dati in affitto (???) a delle famiglie rom. “Ogni volta che il Comune passa a pulire loro si affrettano a sporcare di nuovo – commenta una residente – Le lascio immaginare cosa succede quando gli addetti alle pulizie non passano: qui è lo schifo più totale, sembra di stare nelle favelas. Non ne possiamo più: abbiano acquistato questi appartamenti in quanto belli e centrali. Adesso valgono un terzo di quanto li abbiamo pagati. Sempre che qualcuno abbia il coraggio di acquistarli, perché appena si accorgono di cosa accade, tutti scappano a gambe levate”.Di questa situazione si sono occupati anche i comitati di quartiere. E’ stato interessato il Comune e ne sono a conoscenza le forze dell’ordine. Ma la soluzione non si trova. Da un



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Il Corriere della Città

SPORT

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Calcio a 5: la Fortitudo Futsal Pomezia pensa in grande Grande fermento alla corte di coach Esposito

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iorni frenetici in casa Futsal sponda mercato. Tanti sono stati fin qui i movimenti di mercato per consegnare la rosa completa a coach Esposito. La dirigenza si è mossa innanzitutto in ottica conferme, blindando tutti i big a partire dal capocannoniere della passata stagione Zullo: oltre a lui resteranno a Pomezia Pacioni, Zanobi, Raubo, Proja, Carotenuto, Toce, Cavalieri e De Simoni ai quali si sono aggiunti il portiere Marco Guercio, di rientro dal prestito alla Lazio, ed i neo acquisti Favale, Potrich, Viglietta, Martinelli e la vecchia conoscenza Andrea Lippolis. Fronte cessioni: non disputeranno invece la prossima stagione alla corte di Esposito Gianni Di Matteo, Sportoletti, Manuel Proietti, Montagna, Stefano Golemi e Ciattaglia. Mentre ancora non ha deciso sul da farsi Bernardini.

Pomezia: i giovani Giuseppe Padula e Massimiliano Petrucci approdano al Tor di Quinto

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A sx Andrea Lippolis, in alto Daniele Zullo e Edoardo Pacioni (Foto: Pagina Facebook Fortitudo Futsal Pomezia)

promettenti classe 2002 Padula e Petrucci volano a Roma sponda Tor di Quinto. I due calciatori, che disputeranno il torneo Allievi Elite Fascia B, sono pronti a dimostrare tutto il loro valore in uno dei serbatoi sportivi più blasonati del centro itali, salito alla ribalta delle cronache proprio per l’attenzione scrupolosa alla crescita dei giovani talenti; Giuseppe Padula, prolifico attaccante, ha

disputato le ultime stagioni giocando con Albalonga e, in ultimo, con la Selcetta, mentre il suo coetaneo, di ruolo esterno di fascia anch’esso ex Albalonga, ha chiuso l’ultima stagione distinguendosi nella Fortitudo Roma. “E’ per noi un importante banco di prova” hanno dichiarato i due ragazzi. “Faremo di tutto per sfruttare al meglio questa importantissima occasione”.

Unipomezia, presentata la rosa per la stagione 2017/2018

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a squadra è gia al lavoro da tre giorni, ma con la festa di presentazione del 27 luglio si è aperta ufficialmente la nuova stagione dell’Unipomezia 1938. Cornice dell’evento, come di consueto, è stata la splendida villa del presidente Valter Valle, che ha accolto tutti i ragazzi che difenderanno la maglia della sua squadra e che hanno sfilato sotto una pioggia di coriandoli rossoblu. Tanti i giocatori confermati, ma molti anche i volti nuovi arrivati nel mercato estivo, con i colpi Tozzi e Delgado che vanno a completare un reparto offensivo da favola. Nuovo anche il tecnico Sasà Cangiano, chiamato a guidare l’Unipomezia nella corsa al vertice. A dare il benvenuto è stato il presidente Valle, soddisfatto del mercato e della nuova squadra: “Abbiamo confermato molti giocatori, altri sono arrivati in queste

settimane. Sono tutti bravi ragazzi, guidati da un grande mister. Sono contento del lavoro svolto e ringrazio i direttori Proietti e Peri, che hanno convinto i giocatori, che avevano molte rischieste, a sce-

gliere noi. Gli obiettivi? Siamo qui con la voglia di vincere e fare bene. Vogliamo cercare di arrivare al più presto in Serie D”. Tecnico e capitano Durante la sfilata di presentazione hanno preso la parola molti attesi protagonisti tra cui il tecnico Sasà Cangiano e il capitano Federico Valle: “Le impressioni in questi primi giorni – ha esordito l’allenatore – sono molto buone. Vorrei rigraziare il presidente Valle

per aver scelto me tra i tanti. Questa è una società ambiziosa e sono felice di essere qui. Il lavoro portato avanti dai direttori mi ha messo a disposizione giocatori forti e faremo di tutto per vincere”. Ancora pochi giorni, poi ci sarà la partenza per il ritiro: “Avremo una grande opportunità: lavoreremo al meglio con doppie sedute per arrivare in grande forma alla gara di esordio”. Anche Federico Valle ha presentato la nuova stagione: “Dobbiamo dare sempre il massimo in campo – spiega il capitano – perché l’anno scorso non sempre ci siamo riusciti. La Coppa Italia è stata un bel traguardo, quest’anno speriamo di fare doppietta (ride). In allenamento si respira un’aria buona e si sta formando un bel gruppo, guidato da un tecnico che sta lavorando già molto bene”.




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