Anno 15 Numero 6
GIUGNO 2023
POST-ELEZIONI
Pomezia, parla la neo
Sindaca: “Ecco come ho trovato la città” (da p.6)
CONSIGLIO COMUNALE
Inizia l’era dell’Amministrazione
Felici: chi siederà in Consiglio in maggioranza e all’opposizione. Tutti i nomi (da p. 8)
GIOVANI E I PIU’ VOTATI
Intervista doppia ad Enrico Mangano del PD e Jessica Valle di FDI (da p. 10)
DISABILITA’ E DIRITTI
Importante convegno pubblico a Pomezia promosso da tre Associazioni (p.13)
MARINA DI ARDEA
Niente doppio senso in Via Foggia: “Il mercato verrà spostato” (a pag. 15)
ESTATE ARDEA/POMEZIA
Alberghi, tursimo, eventi: cosa è stato organizzato per i prossimi mesi (SPECIALE da p. 14)
VIA ARNO/C.ASCOLANO
Rifiuti abbandonati lungo la ciclabile, spuntano nuovi documenti
Alla scoperta della città delle fiabe (da p.28)
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L’ INTERVISTA DOPO LE ELEZIONI: SARA’ LA PRIMA DONNA SINDACO DI POMEZIA
Editoriale
INIZIA L’ERA FELICI A POMEZIA
Veronica Felici è la nuova Sindaca di Pomezia. Per la prima volta nella sua storia la città ha una donna come Primo Cittadino: ex Assessore al Comune di Ardea, la candidata del centrodestra, a sorpresa, ha vinto al primo turno superando il 54% delle preferenze. Un risultato che davvero in pochi si sarebbero aspettati anche perché in città l'ultimo a vincere senza arrivare al ballottaggio era stato Stefano Zappalà nel 2002 (sono passati più di 20 anni). Perché se è vero che il centrodestra partiva ampiamente favorito alla vigilia di queste Amministrative per intere settimane si era discusso in città su chi potesse arrivare al secondo turno e contendersi la vittoria nel faccia a faccia tra candidati a Sindaco proprio con il centrodestrra. E invece così non è stato.
(continua a pag. 4)
Inchieste
SGOMBERI ALLE SALZARE
Alcune persone occupano la casa famiglia delle suore dopo essere state sfrattate dalle case
GIARDINI PETRUCCI A POMEZIA
Dopo un anno cosa è cambiato? Ancora tante le barriere da abbattere (da p. 20)
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‘RESTYLING’ GIARDINI PETRUCCI: ANCORA TANTE BARRIERE
Editoriale
POLITICA
Intervista alla neo Sindaca di Pomezia.........da p.6
Post elezioni, il nuovo Consiglio Comunale...p.8-9
Parola ai consiglieri più votati Mangano/Valle.....p.10
Il Sindaco incontra i CdQ a Pomezia................p.12
Il caso del mercato stagionale a M. di Ardea...p.15
CRONACA
Intervista ad Antonio Guido di Federalberghi.p.16
Ciclabile Via Arno, nuovi documenti...............p.24
Alla scoperta della città delle fiabe..................p.28
LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 32
Accessibilità, i punti ancora non a norma nel centralissimo parco a Pomezia da poco ristrutturato
S u l w e b T u t t e l e n o t i z i e s u l t e r r i t o r i o l e t r o v i s u w w w i l c o r r i e r e d e l l a c i t t a c o m
C C o o ssaa rreessttaa d d ii q q u u eessttee EElleezzii o o n n ii C C o o m m u u n n aallii
GIUGNO 2023 NUMERO 6
CALCIO DILETTANTI, TUTTI I VERDETTI Il bilancio della stagione per le squadre di Pomezia e Ardea Da p. 30
Elezioni a Pomezia, il post-voto: “chi sale e chi scende”
segue dalla copertina)
Se allora Veronica Felici è stata in grado di vincere al primo turno lo deve soprattutto al risultato ottenuto da Fratelli d'Italia arrivata sopra il 31% come lista. Il partito si conferma dunque ancora in testa in termini di preferenze tra gli elettori in città; un'ascesa netta, considerando che in soli cinque anni FDI, un po' come avvenuto al livello nazionale, è passato dall'appena 3,49% delle Amministrative del 2018 a Pomezia (nemmeno 1.000 voti!) al 31,27% di queste comunali, sfondando il muro delle 7.500 preferenze di lista. In questo senso però va tenuto per forza conto degli ultimi due appuntamenti elettorali, prima le nazionali e poi le Regionali dove il partito aveva ottenuto rispettivamente il 33% e addirittura il 40% (anche se va considerata la bassissima affluenza specie per il voto in Regione, ndr) che avevano ampiamente previsto un simile scenario. Ma, forse, non a tal punto da ipotizzarne un trionfo già al primo turno.
Post elezioni - Chi sale
Oltre a FDI, chi si mantiene stabile in città è il partito della Lega che anche a queste Comunali ha superato il 10% migliorando inoltre il risultato del 2018 (11,76% contro il 10,29%). Tanti voti e ben tre seggi in Consiglio Comunale, uno dei quali ad Omero Schiumarini che torna nell'assise cittadina in uno schieramento diametralmente opposto a quello che ne aveva contraddistinto la carriera politica negli ultimi anni in città, ovvero il PD. E passiamo proprio ai dem. Il partito oggi guidato da Elly Schlein in queste elezioni pometine è arrivato al secondo posto e se la Felici non avesse superato il 50% delle preferenze avrebbe ottenuto l'accesso al ballottaggio. Se guardiamo al bicchiere mezzo pieno possiamo dire che i dem in città continuano a crescere in termini di consensi sia come lista, passata dal 12,17% del 2018 all'attuale 14,96%, sia come coalizione dato che Eleonora Napolitano, già segretaria al livello locale del PD, è arrivata al 23,16% migliorando il risultato di Stefano Mengozzi, candidato Sindaco la scorsa volta, il quale si era fermato al 18%. E ancora. Il PD può vantare il candidato consigliere più votato in città, ovvero Enrico Mangano che a seguito di un riconteggio ha superato Jessica Valle: un ragazzo giovane, così come la stessa Valle del resto (troverete la loro intervista nelle prossime pagine), che ora siederà in Consiglio Comunale per una ventata di “aria fre-
sca” nell'assise cittadina. Insieme a lui ci saranno Martina Battistelli, altra new entry, Alessio Caporaletti, Rosaria Del Buono e la stessa Napolitano. Dai dem passerà dunque gran parte del lavoro dell'opposizione considerando i cinque seggi conquistati. Guardando al rovescio della medaglia tuttavia quello che può essere considerato un punto di forza per il PD ne è allo stesso tempo anche un limite. Come già sottolineato altre volte infatti il centrosinistra si mantiene sì stabile nelle preferenze – e questo vuol dire che esiste uno “zoccolo duro” di consensi che non risente delle oscillazioni contingenti –ma non riesce a fare il cosiddetto salto di qualità per arrivare alla vittoria. Non è un caso allora che, dopo l'ultimo Sindaco De Fusco, il PD sia rimasto sempre all'opposizione negli ultimi 10 anni, che ora diventeranno 15 se la Felici concluderà il suo mandato. Chiudiamo con Giacomo Castro, candidato a Sindaco di Valore Civico. Il suo è stato un risultato importante considerando che la sua lista si presentava alle Comunali per la prima volta partendo da zero: evidentemente la sua lunga campagna elettorale, iniziata in grande anticipo rispetto agli altri candidati, alla fine ha pagato e proprio Castro, dopo anni e anni di battaglie spese per la tutela e per la valorizzazione del territorio, proseguirà il suo lavoro in Consiglio Comunale.
Post elezioni - Chi scende Veniamo agli sconfitti. Qui, ovviamente, c'è un partito su tutti, quello del Movimento 5 Stelle, a cui non è riuscita l'impresa di ottenere il terzo mandato consecutivo alla guida
della città. Ma, c'è da dire, Stefania Padula, scelta come candidata Sindaca, non ci è arrivata nemmeno vicina considerando che è giunta terza con poco più del 15%. Per i pentastellati resta la “consolazione” di aver conquistato tre seggi all'opposizione (ritornerà anche Renzo Mercanti) ma il crollo dei consensi in città è ormai più che conclamato come del resto avevano ampiamente già preannunciato sia le Politiche Nazionali che le Regionali. Rispetto a cinque anni fa, guardando alle Amministrative, i numeri si sono dimezzati, un dato ancor più marcato se si pensa al voto alla Camera quando, sempre nel 2018, il M5S superava il 47%. In città dunque gli elettori hanno deciso che, dopo quasi 10 anni di Governo locale, fosse giunto il momento di voltare pagina evidentemente non soddisfatti di quanto realizzato fino ad oggi. Per il M5S c'è anche un piccolo paradosso che merita una menzione: la lista resta la seconda più votata in città dopo FDI anche se soltanto per una manciata di voti rispetto al PD (15,15% contro il 14,96% dei dem). Chiudiamo con Forza Italia: nonostante i recenti rinnovamenti al livello locale il partito di Silvio Berlusconi (un solo seggio nella maggioranza con Francesco Lamanna) non è riuscito a migliorare il dato delle Comunali del 2018, scendendo anche leggermente in termini di voti e preferenze. Segno meno anche per l'UDC passato dal 3,71% all'attuale 2,42% che non avrà rappresentanti in Consiglio.
Luca Mugnaioli
Oltre a FDI, che si conferma primo partito in città, elezioni positive per la Lega (sopra il 10%), e per il PD, comunque in crescita (e con il consigliere comunale più votato). Precipita invece il M5S arrivato lontanissimo dalla candidata vincente. I grillini restano però ancora la seconda lista in città
giugno 2023 4 Il Corriere della Città EDITORIALE
P Veronica Felici si presenta alla città: neo Sindac
omezia ha di nuovo il sindaco, dopo nove mesi di commissariamento. Il centrodestra ha trionfato al primo turno con Veronica Felici e la città per la prima volta vede alla guida una donna. Una vittoria netta la sua, che gli elettori hanno espresso alle urne con il 54,63% dei voti, che le ha permesso di distaccare nettamente l’avversaria del centrosinistra Eleonora Napolitano (23,11%), e – ancor di più – la candidata del Movimento 5 Stelle Stefania Padula, ferma al 15,54%. In chiusura Giacomo Castro della Lista Valore Civico con il 4,35%, entrato in consiglio, e Antonio Di Lisa di Sinistra Italiana con il 2,37%, che invece non è riuscito ad ottenere i voti necessari per ottenere un posto nell’assise comunale.
Sindaco, durante la campagna elettorale e in questi primi giorni di mandato si è già fatta un’idea di quello che l’aspetta nel prossimo futuro?
“Questo è un Comune che conosco molto bene, avendo anche lavorato all’interno come dipendente. Conosco le dinamiche socioeconomiche che hanno portato alla situazione attuale, a partire dal periodo in cui governava il centrosinistra, per arrivare al governo dei Cinquestelle. La situazione che ho riscontrato in questi giorni è quella che conoscevo già e che mi ha portato alla decisione di candidarmi”. In che senso?
“Proprio perché sapevo come stavano le cose, era necessario cambiarle. Questa era una grande opportunità per farlo e anche i cittadini lo hanno capito, cogliendo al volo l’opportunità che il voto ha dato loro. Io ho deciso di fare qualcosa di concreto per la città che amo. Adesso sto analizzando nel dettaglio la situazione con i dirigenti, che sono una parte fondamentale della struttura: con loro sto approfondendo moltissime tematiche fondamentali per la città, tra cui anche la
“Vittoria già al primo turno? Questa era una grande opportunità per cambiare le cose e anche i cittadini lo hanno capito, cogliendo al volo l’opportunità che il voto ha dato loro”
situazione economica della città, che è ovviamente alla base di tutto”.
SUCCESSO NETTO
Parlando di situazione economica, quanto ‘pesa’ la sua esperienza di assessore al Bilancio fatta al Comune di Ardea, per cercare capire e sistemare i conti a Pomezia?
Veronica Felici ha vinto al primo turno ottenendo il 54,63% dei voti.
Staccati in modo marcato gli altri avversari: Eleonora Napolitano (23,11%), Stefania Padula (15,54%), Giacomo Castro (4,35%) e infine Antonio Di Lisa (2,37%)
“Sicuramente ha la sua importanza, perché mi ha formato molto non solo politicamente e umanamente, ma a livello professionale proprio in quel settore, quello del bilancio, che è tra i più importanti in ogni città. In questo modo non ho difficoltà ad entrare nelle dinamiche del bilancio di Pomezia con competenza da subito”.
Quindi può già dirci cosa è stato trovato nel bilancio?
“Assessori? Stiamo lavorando per assegnare le deleghe, a breve comunicheremo i nomi, scegliendo persone adatte al ruolo indicato”
“No, lo farò dopo che sarà stata presentata la squadra di Governo. Ci prenderemo del tempo per fare una relazione accurata per poi relazionare la cittadinanza su ciò che ab-
biamo trovato in ogni settore, per dare conto in perfetta trasparenza del punto da cui partiamo e, alla fine, di dove saremo arrivati”. A proposito di squadra di Governo, sono già stati scelti gli assessori?
Nella foto passaggio di consegne: il Sindaco
Veronica Felici incontra il Commissario Gianfranco
Tomao
“Stiamo lavorando per assegnare le deleghe, a breve comunicheremo i nomi, scegliendo persone adatte al ruolo indicato”.
“Conosco bene la città e il mio lavoro come Assessore ad Ardea mi aiuterà a gestire la situazione finanziaria qui a Pomezia. Situazione del bilancio?
Per ora non posso dire nulla: faremo una relazione accurata e poi renderemo noto il tutto alla cittadinanza”
(continua) giugno 2023 6 Il Corriere della Città POLITICA
La nuova Sindaca di Pomezia Veronica Felici: è la prima donna a guidare la città
ca eletta, sarà la prima donna a guidare Pomezia
(segue)
L’estate ormai è arrivata. Anche se si è insediata solo da pochi giorni, ha pensato a qualcosa per quanto riguarda agli eventi per Pomezia e Torvaianica, in modo da poter attrarre turisti, anche in ottica del disastro dell’inizio della stagione balneare a Ostia, cosa che potrebbe dirottare molti bagnanti verso le nostre spiagge?
“Ancora non abbiamo avuto modo di poter mettere mano a questo capitolo, fermo restando che tutto quello che è stato approvato ed è stato fatto bene non verrà mortificato: se gli uffici hanno lavorato su una progettazione, con dei finanziamenti, tutto verrà portato a termine in modo coscienzioso. Poi tutto quello che, in più, potremo fare con le nostre idee e iniziative cercheremo di farlo, per costruire qualcosa di positivo per il turismo sul territorio. Chiaramente dobbiamo sempre fare i conti con la questione bilancio. I commissari si sono trovati in una situazione economica abbastanza critica, infatti sono stati piuttosto duri nella loro gestione. Lo dimostra l’aumento della Tari, ma soprattutto lo dimostrano i tagli pesantissimi su tanti settori, tra cui anche la cultura e il turismo”.
Ricordiamo infatti il Natale senza luci e senza addobbi, per la prima volta, sia a Pomezia che a Torvaianica, proprio per mancanza di fondi...
Ecomostro di Torvaianica: “Cosa realizzeremo? Ho già le mie idee ma per questo bisogna attendere la formazione della Giunta, non mi sembra corretto prevaricare”
“Cercheremo comunque di utilizzare al meglio le risorse già allocate per il turismo, per attirare il maggior numero di persone sul nostro territorio. Nel frattempo inizieremo già a lavorare per il prossimo anno, in modo da creare un circolo virtuoso e non farci cogliere impreparati”.
Lei, come promesso in campagna elettorale, nei giorni scorsi ha incontrato i comitati di quartiere. Come è andata?
“Si è trattato di un primo incontro conoscitivo: durante la campagna elettorale non ero riuscita a raggiungere tutti i comitati, quindi questa è stata l’occasione per creare un contatto che si protrarrà nel tempo. Ci siamo scambiati i contatti – perché non basta un incontro per risolvere i problemi – e, appena avremo la squadra completa, si inizierà a lavorare sui singoli problemi dei vari quartieri.
Ringrazio i dirigenti, i tecnici e il Comandante della Polizia Locale, che hanno partecipato all’incontro, perché hanno voluto dare un segnale di vicinanza ai cittadini, che è quello che voglio trasmettere ai tutti: siamo dalla vostra parte, non ci sono porte chiuse, l’amministrazione comunale adesso sarà presente, ovviamente per le cose fattibili”. Un’ultima domanda: l’ecomostro di Torvaianica è stato abbattuto ormai da un po’, ma al suo posto è rimasto un vuoto desolato, circondato da una recinzione. A vederlo fa tristezza. Sa già come verrà trasformato?
“Anche per questo bisogna attendere la formalizzazione della Giunta. Io personalmente ho diverse idee e una in particolare mi piace molto, ma non mi sembra corretto prevaricare. A breve daremo informazioni chiare anche su questo”.
Maria Corrao
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 7 POLITICA
Ancora sulla questione bilancio: ”I commissari si sono trovati in una situazione economica abbastanza critica, infatti sono stati duri nella loro gestione. E lo dimostra l’aumento della TARI”
“Eventi estivi? Tutto ciò che è stato approvato e fatto bene non verrà mortificato e verrà portato a termine. Cercheremo comunque di usare al meglio le risorse a disposizione”
Il nuovo Consiglio Comunale a Pomezia dopo il voto A
Si attende ora la prima convocazione ufficiale con l’espletamento delle formalità burocratiche
Pomezia in questa tornata di Amministrative ha vinto il centrodestra con la candidata Veronica Felici. E lo ha fatto, un po' a sorpresa, già al primo turno staccando nettamente gli altri candidati in corsa, da Eleonora Napolitano a Stefania Padula. Finisce così la lunga era del Movimento 5 Stelle - che governava la città dal 2013 - ed inizia così un nuovo capitolo per l'Amministrazione Comunale. A questo proposito vediamo come sarà composto, in virtù del risultato elettorale, il nuovo possibile Consiglio Comunale cittadino.
Come sarà il nuovo Consiglio Comunale Veronica Felici ha superato la fatidica soglia del 50%+1 delle preferenze al primo turno aggiudicandosi il successo al primo turno malgrado alla vigilia fosse più pronosticabile un ballottaggio - sempre con il centrodestra in testa chiaramente - considerando i tanti candidati in lizza. Ad ogni modo, in base alla legge elettorale, vediamo adesso come saranno composte maggioranza e minoranze nella nuova assise cittadina post voto. Oltre al Sindaco avremo pertanto:
Maggioranza 15 Consiglieri
Fratelli d'Italia - 10 seggi
Lega - 3 seggi
Forza Italia - 1 seggio
Lista Civica Felici Sindaco - 1 seggio
rappresentato sarà Fratelli d’Italia con 10 seggi, 5 i Consiglieri in quota PD
Minoranza 9 consiglieri
Partito Democratico - 4 seggi
Movimento 5 Stelle - 2 seggi
Candidati a Sindaco sconfitti - 3 seggi Chi sono i consiglieri comunali più votati alle Comunali 2023 di Pomezia (dopo i riconteggi, dati definitivi)
Basandoci adesso sulle preferenze ricevute, ecco come sarà composto il nuovo Consiglio Comunale. Accanto ad ogni nominativo è indicato il numero di voti ricevuto. Fratelli d'Italia (maggioranza) 10
1. Jessica Valle 732
2. Romano Errico detto Romanino 712
3. Maria Rotonda Russo
658
4. Cinzia Marinelli 641
5. Saverio Pagliuso 615
6. Giovanni Fioravanti 611
7. Sandro Paloni 574
8. Anna Giugliano 488
9. Michele Conte detto Michele 430
10. Elisa Arzente detta Elisa 377 Lega (maggioranza) 3
1. Fabrizio Salvitti detto Salvini 651
2. Giuseppe De Luca detto Pino 587
3. Omero Schiumarini detto Omero 487 Forza Italia (maggioranza) 1
1. Francesco Lamanna 423 Lista Felici Sindaco (maggioranza) 1
1. Marco Polidori 390 Candidati a Sindaco eletti Consiglieri (opposizione) 3
1. Eleonora Napolitano
2. Stefania Padula
3. Giacomo Castro
Partito Democratico (opposizione) 4
1. Enrico Mangano 738
2. Martina Battistelli 555
3. Alessio Caporaletti 53
4. Rosaria Del Buono 307 Movimento 5 Stelle (opposizione) 2
1. Renzo Mercanti 273
2. Luisa Navisse 227 (continua)
Come sarà composto il nuovo Consiglio Comunale a Pomezia
Maggioranza
Opposizione
giugno 2023 8 Il Corriere della Città POLITICA
Il partito più
Sindaco
Veronica Felici
FDI - Jessica Valle, Romano Errico, Maria Rotonda Russo, Cinzia Marinelli, Saverio Pagliuso, Giovanni Fioravanti, Sandro Paloni 574, Anna Giugliano, Michele Conte, Elisa Arzente
LEGA - Fabrizio Salvitti, Giuseppe De Luca, Omero Schiumarini
LISTA FELICI SINDACO - Marco Polidori
FORZA ITALIA - Francesco Lamanna
CANDIDATI SINDACO SCONFITTI (3) - Eleonora Napolitano, Stefania Padula, Giacomo Castro
PD (4) - Enrico Mangano, Martina Battistelli, Alessio Caporaletti, Rosaria Del Buono
Movimento 5 Stelle (2) - Renzo Mercanti 273 - Luisa Navisse 227
Inizia l’era di Veronica Felici: maggioranza e opposizione, i nomi di chi siederà in Consiglio
(segue)
Comunali Pomezia, le liste più votate Diamo uno sguardo adesso a quali sono state le liste più votate in questa tornata di Amministrative a Pomezia. Il primo partito in città si conferma Fratelli d'Italia che ottiene il 31,27% delle preferenze; al secondo posto c'è il Movimento 5 Stelle con il 15,15%; terzo il Partito Democratico ma con una differenza minima (14,96%). A seguire la Lega (11,76%), Forza Italia (5,31%) e la lista per Veronica Felici Sindaco (4,20%). Valore Civico, al primo appuntamento elettorale, ottiene il 4,20%. Sotto al 4% le altre: Pomezia in testa, Pomezia sul serio, UDC, PSI, Sinistra Italiana, e Rivoluzione Ecologista Animalista.
Affluenza in calo
I DATI - Continua la parabola discendente dell’affluenza alle elezioni Comunali a Pomezia. Questi i dati dall’archivio:
- 73,98% - Sindaco eletto I turno
- 74,45% (I turno) - 56,85 (II turno)
I partiti
CHI SALE E CHI SCENDE - FDI in crescita esponenziale dal 3,40% del 2018 (874 voti) al 31,27% (7.557 voti); stabile la Lega: 11,76% nel 2023 contro il 10,29% di cinque anni fa; sale anche il PD dal 12,17% del 2018 all’attuale 14,96%. In calo il Movimento 5 Stelle, passato dal 28,38% del 2018, all’attuale 15,15%. Segno meno anche per UDC e Forza Italia.
- 6,42% (I turno) - 47,23% (II turno)
- 56,23% (I turno) - 40,59% (II turno)
- 50,90% - Sindaco eletto al I turno
Candidati consiglieri più votati: 2018 vs 2023, i numeri
1 F.I. STAZI ALESSANDRO 508
2 PD SCHIUMARINI OMERO 470
3 Ess. Pomezia ABBONDANZA MASSIMO 459
4 F.I. VALLE JESSICA 432
5 M5S PADULA STEFANIA 421
6 PD ZANIN PAOLO 397
7 PS MAMBELLI ROBERTO 392
8 LEGA L. PINNA MARIO 387
9 Ess. Pomezia CAPORALETTI ALESSIO 378
10 LEGA L. PAGLIUSO SAVERIO 362
1 Enrico Mangano (PD) 738
2 Jessica Valle (FDI) 732
3 Romano Errico detto Romanino (FDI) 712
4 Maria Rotonda Russo (FDI) 658
5 Fabrizio Salvitti detto Salvini (LEGA) 651
6 Cinzia Marinelli (FDI) 641
7 Saverio Pagliuso (FDI) 615
8 Giovanni Fioravanti (FDI) 611
9 Giuseppe De Luca detto Pino (LEGA) 587
10 Sandro Paloni (FDI) 574
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 9 POLITICA
2002
2006
2011
2013
2018
2023
- 72,75% (I turno) - 54,38% (II turno)
Intervista a Enrico Mangano: “Il PD è sulla strada giusta”
Il segretario dei Giovani Democratici di Pomezia è stato il candidato consigliere più votato in queste elezioni Dopo un riconteggio è lui il candidato più votato alle ultime Comunali: entra in Consiglio all’opposizione con 738 preferenze
Enrico Mangano, PD, candidato consigliere con più preferenze alle ultime elezioni: ti aspettavi un simile risultato?
“È sempre impegnativo chiedere che venga scritto il proprio nome sulla scheda elettorale, per questo avevo contezza della potenza della comunità che mi ha sostenuto ma fino all’ultimo non potevo essere certo del risultato. Quel risultato alla fine è stato, senza mezze misure, incredibile ed è stato possibile solo grazie ad un intenso lavoro di squadra. Perché come ho dichiarato più volte la mia è stata la candidatura di una comunità che da anni intercetta e dà risposte ad istanze generazionali. Per questo voglio ringraziare tutti i ragazzi e tutte le ragazze che, con impegno e dedizione, mi hanno sostenuto. Ma devo ringraziare anche il Partito Democratico che ha dimostrato di parlare con i giovani e non per i giovani ed ha attuato un serio rinnovamento della classe dirigente”. Insieme a Jessica Valle, di FDI, siete stati i candidati più votati in città nonostante la vostra giovane età e avete superato, di fatto, alcuni nomi della politica locale magari più blasonati e navigati del mestiere. Che tipo di segnale è per Pomezia?
“Non conosco la ricetta del successo dei giovani candidati del centrodestra ma conosco la mia. Credo che il dato dell’affluenza ci dica che le persone sono stanche di alcuni volti e di un vecchio modo di fare politica. Avviene spessissimo che le candidature generazionali riscuotano nei comuni un successo che va ben oltre le aspettative. Io da segretario dei Giovani Democratici di Pomezia in questi anni ho fatto una politica di ascolto, di tutela del territorio e di istanze generazionali. Quindi secondo me è chiaro che Pomezia ha sete di giovani amministratori competenti”.
Guardando al risultato elettorale era facile prevedere un centrodestra in vantaggio, meno ipotizzarne una vittoria già al primo turno. Vi aspettavate un simile scenario?
“La forza della coalizione del centrodestra era sotto gli occhi di tutti e temevamo che potesse superare la soglia del 50%, portando a casa la vittoria al primo turno. La destra partiva da un importante vantaggio dato dal trend nazionale al quale si è aggiunta la forza di vecchi volti della politica locale. Credo, poi, che un ultimo fattore da non sottovalu-
“Io e Valle i più votati? Credo che le candidature generazionali riscuotano nei comuni un successo che va ben oltre le aspettative. E Pomezia ha sete di giovani amministratori competenti”
tare sia l’astensionismo, che ha premiato la candidata data come favorita”.
Col senno di poi c'è qualcosa che cambiereste su come avete condotto la campagna elettorale? Cosa, secondo te, non ha funzionato?
“Credo che la nostra candidata, Eleonora Napolitano, abbia dato il massimo e sia piaciuta molto al nostro elettorato, infatti il Partito Democratico ha ottenuto 1680 preferenze in più rispetto alle regionali di Febbraio. Credo che alle coalizioni progressiste di centrosinistra spesso manchi la compattezza. Non abbiamo mai nascosto che, secondo noi, avremmo dovuto ricreare il campo largo, quindi costruire un’alleanza anche con il Movimento 5 Stelle e con Sinistra Italiana Purtroppo in questi due partiti hanno prevalso logiche differenti che ci hanno presentati all’elettorato frammentati e deboli. Ecco credo che l’unione tra la nostra coalizione, il M5S e SI fosse ciò che si aspettavano i nostri elettori ed avrebbe prodotto un'alleanza per Pomezia che poteva moltiplicare consenso e spinto una parte degli elettori ad andare alle urne”.
Pomezia volta pagina dopo 10 anni di Amministrazione del M5S: adesso però c'è la destra e il PD starà nuovamente all'opposizione. Cosa è mancato e cosa manca al partito per poter tornare ad Amministrare la città? Quale sarà il vostro obiettivo nel corso di questi cinque anni?
“In questi anni c’è stata una forte crescita di consensi per il nostro partito, simbolo del fatto che finalmente sta uscendo da un profondo momento di difficoltà. Perché è innegabile che fino a 5 anni fa il PD di Pomezia aveva smarrito la propria identità. Credo infatti che la strada messa in atto sia quella giusta. Negli ultimi 3 anni siamo usciti dal commissariamento, fatto un congresso di circolo che ha coinvolto oltre 700 iscritti, eletto una segretaria -Napolitano- che ci ha traghettati verso il rinnovamento e che ci permette di dire che oggi il PD è comunità di brave persone ricche di idee. Noi continueremo a presidiare il territorio, dando alla città un’opposizione forte ma non aprioristica. Metteremo al centro della nostra agenda politica la viabilità, le politiche sociali, il contrasto alle fragilità e alle discriminazioni, le politiche giovanili, la cultura ed il decoro urbano”.
Un'ultima domanda personale: da dove nasce la tua passione per la politica e cosa ti senti di poter dare alla città nel ruolo che sei stato chiamato a svolgere, seppur all'opposizione?
“Ho visto tanti amici allontanarsi e voler scappare da Pomezia, perché soffocante e perché priva di opportunità. Io invece ho sempre visto il potenziale della nostra città e vorrei che uscisse fuori. Ho iniziato a fare politica studentesca tra i banchi del liceo, per questo la politica per me è prendersi cura del bene comune, migliorare la qualità della vita quotidiana delle persone, partecipare. Infatti sono entusiasta di iniziare questa nuova pagina del mio percorso. Lavorerò con dedizione in consiglio per fare un’opposizione contenutistica, basata sul portare un valore aggiunto all’operato della maggioranza. Ma soprattutto porterò in consiglio i temi cardine della mia campagna elettorale: gli spazi aggregativi intergenerazionali, il potenziamento dei luoghi della cultura, la riqualificazione del litorale, l’incentivo alla vita notturna, il supporto alle associazioni, l’eliminazione delle barriere architettoniche, il sostegno all’imprenditoria giovanile”.
Luca Mugnaioli
“Per me la politica è prendersi cura del bene comune, lavorerò in Consiglio per un’opposizione basata sui contenuti. Vittoria del centrodestra al primo turno? Purtroppo l’astensione ha favorito Veronica Felici. M5S e SI?
L’alleanza avrebbe aiutato ma hanno preferito prendere altre strade”
giugno 2023 10 Il Corriere della Città POLITICA
Jessica Valle (FDI): “Veronica Felici è la persona giusta”
Intervista con la Consigliera di maggioranza: “Tra 5 anni Pomezia sarà migliorata sotto tutti gli aspetti”
Jessica Valle, FDI, seconda candidata consigliera con più preferenze alle ultime elezioni comunali: ti aspettavi un simile risultato?
“No, sinceramente non mi aspettavo un risultato simile. E' anche vero però che abbiamo lavorato tanto per far conoscere ai nostri cittadini il programma condiviso con tutta la coalizione, quindi penso che i nostri sforzi alla fine siano stati ripagati”.
Nel 2018, pur essendo arrivata quarta sempre guardando ai candidati più votati, non eri riuscita ad entrare in Consiglio Comunale. Stavolta invece ce l'hai fatta: che effetto fa?
“Sicuramente è stata una grande emozione e una bellissima soddisfazione. Già dal 2018 avrei voluto dare il mio contributo all'amministrazione della mia città ma non ci ero riuscita. Oggi sicuramente potrò mettere a disposizione dei miei concittadini l'esperienza maturata negli anni e l'amore per Pomezia”
Insieme ad Enrico Mangano, del PD, siete stati i candidati più votati in città nonostante la vostra giovane età e avete superato, di fatto, alcuni nomi della politica locale magari più blasonati e navigati del mestiere. Che tipo di segnale è per Pomezia?
“Senza dubbio positivo. Credo che i risultati ottenuti evidenzino una voglia di rinnovamento della classe politica locale”.
Veronica Felici è la prima donna Sindaco a governare la città: puoi dirci che tipo di persona è e come, secondo te, impronterà la sua attività Amministrativa?
“Veronica Felici è una donna di alto profilo, professionale con spiccate doti comunicative che denotano capacità, determinazione e volontà. Sono certa che impronterà la sua attività amministrativa stando al fianco di tutti i cittadini recuperando il rapporto che si è perso in tutti questi anni”.
Facciamo un passo indietro. Da dove nasce la tua passione per la politica e cosa ti senti di poter dare alla città nel ruolo che sei stata chiamata a svolgere?
“Un ruolo importante, forse decisivo, l’hanno avuto i racconti della mia famiglia: le sensa-
“Io ed Enrico Mangano i più votati? Credo sia un segnale positivo, in città è evidente la voglia di rinnovare la classe politica locale”
Jessica Valle insieme a Veronica Felici: “Il Sindaco? E’ una donna di alto profilo, sono certa che impronterà la sua attività amministrativa stando al fianco di tutti i cittadini”
zioni, le emozioni che quelle parole suscitavano in me. La Politica come passione nasce da un’idea di futuro, da un’idea precisa di società, dall’avversione verso l’ingiustizia, la prepotenza, l’intolleranza, il sopruso, la discriminazione, l’arroganza. Sono certa di mettere a disposizione della mia città le mie esperienze e le mie conoscenze al fine di dare un contributo concreto alla crescita del territorio”.
Pomezia volta pagina dopo 10 anni di Amministrazione del M5S: come immagini la città tra 5 anni? Quali sono gli obiettivi e gli interventi che puntate a realizzare durante il
Jessica Valle è stata la seconda candidata più votata alle Comunali: per lei 732 preferenze, appena sei in meno rispetto al “collega” del PD Mangano. Nel 2018 era arrivata quarta non riuscendo però ad entrare in Consiglio
vostro mandato?
“Sono certa che fra cinque anni Pomezia sarà in grado di produrre in maniera efficiente beni e servizi. Il territorio e il turismo saranno stati rilanciati attraverso gli eventi anche come aggregazione sociale. Gli obiettivi e gli interventi saranno molteplici: realizzazione di case della salute, promozione della realizzazione di alloggi popolari, assistenza agli anziani, politiche a sostegno delle condizioni delle persone più deboli, miglioramento della qualità della vita delle persone diversamente abili, realizzazione di nuove aree di parcheggio sul territorio, promozione e partecipazione al processo decisionale per la realizzazione di una ferrovia, nuove linee di trasporto pubblico comunale, difesa del territorio, eliminazione delle barriere architettoniche, potenziamento di una squadra di Polizia Locale ambientale, maggior copertura dell'illuminazione stradale, maggiore sicurezza per tutti i cittadini”.
Luca Mugnaioli
“Sono certa di mettere a disposizione della mia città le mie esperienze e le mie conoscenze al fine di dare un contributo concreto alla crescita del territorio”
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 11 POLITICA
“Non mi aspettavo un simile risultato ma credo che il nostro impegno sia stato ripagato. Entrare in Consiglio? Fa un bellissimo effetto, avrei voluto raggiungere questo obiettivo già cinque anni fa. Passione politica? Nasce da un’idea precisa del futuro, lavoreremo da subito per migliore Pomezia”
Il Sindaco incontra
i
Comitati di Quartiere
Veronica Felici, appena insediata, ha ricevuto i Presidenti dei vari CdQ di Pomezia
Agenda fitta di appuntamenti per il neo Sindaco di Pomezia Veronica Felici che, tra gli altri, a fine mese ha ricevuto i Presidenti dei Comitati di Quartiere. L'incontro, svoltosi il 25 maggio presso la Sala Consiliare, è stato propedeutico a conoscere le varie realtà del territorio anche e soprattutto per fare il punto sulle varie problematiche sulle quali occorrerà intervenire al livello locale. Chiaramente, è inutile nasconderselo, l'incontro organizzato è stato un po' una formalità nel senso che, come di consueto, rientra in quel giro di primi eventi conoscitivi che solitamente contraddistinguono l'inizio di ogni Amministrazione comunale. Allo stesso tempo però, dato che proprio la necessità di ricostruire il legame tra Comune e cittadini è stato un aspetto tra i più sottolineati nel corso della campagna elettorale, servirà dare seguito a questo primo incontro per evitare di ricadere negli errori commessi, a quanto pare, negli ultimi anni. Poi chiaramente conteranno i fatti oltre le promesse e le parole: ma per questi non ci resta che attendere.
Le sensazioni
Contattando alcuni dei Presidenti dei Comitati di Quartiere presenti si riscontrano sensazioni in generale comunque positive in merito a questo primo incontro. In molti hanno ribadito tuttavia che aspetteranno i singoli incontri, che dovrebbero essere organizzati prossimamente, per approfondire le istanze specifiche dei territori e farsi un'idea
anche i Dirigenti
Il tema della ricostruzione del legame tra cittadini e Amministrazione è stato molto dibattuto in campagna elettorale: il neo Sindaco riuscirà in questo intento?
su come intenderà muoversi il Comune nei loro confronti. Del resto, è bene ribadirlo, siamo soltanto all'inizio e azzardare qualsiasi tipo di giudizio appare prematuro e fuori luogo. Ad ogni modo, all'appuntamento hanno preso parte comunque i quartieri Campo Jemini, Campo Ascolano, Nuova Lavinium, Monachelle Alta, Santa Palomba, San Pancrazio, 16 Pini, Martin Pescatore, Torvaianica Alta, La Macchiozza, Viceré. Campobello, Monte d'oro/Pratica di Mare, Torvaianica Centro, 2P (Pisacane, Poma), Roma 2. Presenti, oltre al Sindaco, anche i Dirigenti Curci e Bertozzi nonché il Comandante della Polizia Locale Angelo Pizzoli. Intervenuto anche il Consigliere Comunale neo eletto Giacomo Castro.
Risponde il Sindaco
In merito all'incontro organizzato in Comune abbiamo chiesto una dichiarazione proprio alla Sindaca Veronica Felici. "La presenza sul territorio dei comitati di quartiere è fondamentale - dichiara il Sindaco Veronica Felici - sanno intercettare per primi i problemi della Città, vigilando sui disagi e su ciò che va migliorato. Questo incontro rappresenta - aggiunge il Primo Cittadino - solo l'inizio di un percorso di collaborazione che ha l'obiettivo di trovare soluzioni concrete percorribili per Pomezia. Molte delle perso ne intervenute durante l'incontro mi hanno ringraziato - conclude il Sindaco - In realtà sono io che ringrazio loro per avermi dato l'opportunità di ascoltare i diversi interventi dei cittadini che, con spirito propositivo e di collaborazione, vogliono apportare per migliorare la nostra Città."
Il commento dei presenti all’incontro con il Sindaco
I COMMENTI - Questi alcuni dei commenti raccolti tra i Presidenti dei Comitati di Quartiere.
ALEX GASPARI (CAMPO JEMINI) - “Sono stato ricevuto insieme ai vari Presidenti dei cdq di Pomezia dalla neo Sindaco Felici e i dirigenti dell'urbanistica, lavori pubblici e polizia locale. Incontro conoscitivo, ne seguiranno altri anche privati. Ho allegato al modulo di presentazione uno scritto con le problematiche e relative assenze del quartiere riguardanti: servizi primari, viabilità, sicurezza, trasporti, regolatorio, illuminazione, rifiuti, animali, verde pubblico. Sensazioni positive da parte di tutti”.
FRANCESCO DI RUOCCO (N. LAVINIUM) - “Ci auguriamo che dopo il positivo incontro avuto durante la campagna elettorale, ci siano i presupposti per una proficua collaborazione tra l’ente comune e il comitato di quartiere, cosa che non sempre in questi ultimi anni è stato possibile attuare ma ciò nonostante come comitato, non ci siamo mai scoraggiati grazie anche al supporto dei cittadini del quartiere. Pertanto ritengono presentare formale richiesta d’incontro per conoscere i provvedimenti da adottare riguardante i seguenti quesiti presentati: (1) aree PEEP “trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà”; (2) strada di collegamento tra Via Pietro Nenni (Palalavinium) e Via Cincinnato per la Pontina; (3) Pomezia Cresce interventi per 15ML di Euro (riqualificazione zona 167); (4) inoltre il CdQ si fa portavoce di ulteriori richieste (alcune da sempre segnalate agli uffici competenti) che riguardano,
spazi in completo abbandono che ne richiedono opportuni interventi di riqualificazione, ed opere necessarie da realizzare, quali: Parco della Crocetta; Aree pubbliche all’interno dei comparti; Area attigua alla Scuola dell’Infanzia Via Singen; Marciapiedi in diverse zone impercorribili e/o inesistenti; Sicurezza pedonale (maggiormente presso istituti scolastici); Trasporto pubblico locale”.
GIACOMO CASTRO (Cons. Comunale) - "La mia presenza qui è doverosa. Nel tour dei quartieri che ho portato avanti in qualità di candidato Sindaco di Pomezia, durante la campagna elettorale che si è appena conclusa, ho avuto modo di toccare con mano il disagio che subiscono quotidianamente i nostri quartieri. Degrado, assenza di servizi, penuria di risorse. Risollevare i quartieri di Pomezia non ha colore politico ed è un preciso dovere per tutti coloro fanno oggi politica a Pomezia. Per questo auspico che questa iniziativa sia solo un primo doveroso passo verso la costruzione di una programmazione economica orientata al recupero e al rilancio dei quartieri di Pomezia. Un passaggio molto interessante, fatto emergere dai partecipanti nel corso della riunione, è la consapevolezza di essere tutti cittadini di Pomezia: i comitati di quartiere non devono essere strumentalizzati dalla politica, né essere percepiti come elementi centrifughi della nostra comunità, ma preziose realtà sociali utili a valorizzare il territorio e a dare una risposta ai bisogni dei cittadini. Valore Civico vigilerà in tal senso e non mancherà di fornire il proprio apporto alla costruzione delle soluzioni per i nostri quartieri!"
giugno 2023 12 Il Corriere della Città POLITICA
Presenti
Curci e Bertozzi insieme al Comandante della Polizia Locale Pizzoli
L'11 giugno assemblea pubblica su fragilità e diritti
Disabilità, PEBA e non solo: l'incontro a Pomezia promosso da tre importanti Associazioni
Come anticipato nel precedente numero di questa rivista a giugno, precisamente domenica 11, si terrà la conferenza pubblica promossa dall'Associazione Disabili Visivi Onlus, dall'AISA Lazio OdV, e dall'Associazione Luca Coscioni con la partecipazione di Ossigeno - Per Pomezia. Tema dell'incontro, al quale dovrebbero prendere parte anche tutti i candidati a Sindaco alle ultime elezioni Comunali, e quindi anche la neo Sindaca Veronica Felici, un dossier di sette punti programmatici preparato su tematiche importanti quali ad esempio il PEBA. “Fragilità e diritti”, recita il titolo del documento che punta ad affrontare questioni rimaste sin qui irrisolte sul territorio evitando di ricadere negli errori commessi nel recente passato (e che hanno portato, tra gli altri, alla condanna del Comune di Pomezia per condotta discriminatoria nell'ambito dei PEBA).
L'incontro pubblico all’Hotel Enea
L'evento si terrà domenica 11 giugno presso l'Hotel Enea sulla Via del Mare al civico 43. Questi i punti su cui si incentrerà il dibattito
“Chiediamo che venga avviata sul sito del Comune e sui suoi canali social, (1) una campagna informativa sulle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento). Chiediamo (2) la revoca della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 31/05/22 sul PEBA perché quello approvato è un PEBA discriminatorio, che non tiene conto della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e non è conforme alle Linee Guida della Regione Lazio. E quindi (3). , per le stesse ragioni chiediamo l’avvio di un percorso di ascolto
in strutturato, trasparente, documentabile e snello che porti alla definizione di un nuovo PEBA secondo le prescrizioni di legge. Punto quarto, continuiamo a chiedere la pubblicazione delle Linee Guida per il PEBA, che il Comune di Pomezia ha commissionato allo studio Crealink di Pisa nonostante la disponibilità di quelle gratuite fornite dalla Regione Lazioni. Inoltre (5) chiediamo l’immediata messa a norma dei Giardini Petrucci (troverete la nostra inchiesta nelle prossime pagine, ndr) che nonostante la recente ristrutturazione, risultano per diversi aspetti e sotto svariati profili non accessibili a tutti i cittadini e le cittadine. Punto sei, la presa in carico e risoluzione di tutte le segnalazioni, ancora pendenti, inviate progressivamente negli ultimi 4 anni dalla Cellula Coscioni Pomezia al Comune di Pomezia e poi consegnate in unico dossier al Commissario Prefettizio Straordinario dott. Giancarlo Dionisi. Infine (7) ma non per importanza, l’accoglimento delle istanze contenute nella Petizione Popolare per l’inclusione, per cui sono state raccolte oltre 1000 sottoscrizioni su PEBA, spiagge accessibili, assistenza domiciliare e servizio amico bus”.
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 13 POLITICA
Estate ad Ardea e Pomezia, eventi e novità
Sotto la Rocca approntato il programma “di massima” degli eventi, a Pomezia ancora nessuna informazione
D
opo un mese di maggio caratterizzato dal maltempo e dalle temperature decisamente fuori stagione, basti pensare a quanto accaduto in Emilia, siamo pronti, finalmente, per viverci l'estate. Ma che tipo di stagione sarà per il territorio? Nello scorso numero, dal punto di vista delle spiagge, abbiamo affrontato il tema con i balneari: se da un lato peserà la grande incertezza sul fronte delle concessioni demaniali, che ha portato ad un blocco degli investimenti di tipo 'straordinario' nelle strutture, dall'altro si rileva un certo ottimismo in termini di previsioni circa presenze e arrivo dei turisti (al netto di qualche problematica come quella riscontrata in merito al mercato stagionale di Marina di Ardea). Ecco allora tutte le novità. La nuova ordinanza balneare di Ardea Partiamo dall'ordinanza che ogni anno viene firmata dal Sindaco e che va a disciplinare l'utilizzo del demanio. Quest'anno la stagione ad Ardea, iniziata lo scorso 1 maggio, durerà fino al 30 settembre. Tra le novità del testo rispetto al passato c'è l'estensione, la mattina, dell'orario di inizio del servizio di salvataggio anticipato di un'ora (dalle 9 anziché dalle 10 e fino alle 19 di ciascun giorno). Oltre tali orari, chiaramente, non è garantito il servizio di sorveglianza. Non accolte dunque le richieste dei balneari che chiedevano per contro di mantenere il precedente orario. Per quanto riguarda gli orari degli eventi, e dun-
que il limite consentito per i rumori (musica, ecc), presso i concessionari in possesso dei requisiti indicati dal Comune potranno svolgersi fino all'1 nel weekend e pre festivi e a mezzanotte durante la settimana. Questo fino al 15 settembre. Per tutti gli altri il limite orario sarà quello delle 22.00. L'ordinanza, viene precisato, rappresenta unicamente una deroga agli orari per la diffusione sonora e non una deroga a quelli che sono comunque i limiti delle emissioni sonore prodotte, indicati dalle normative vigenti in materia. Ardea: gli eventi estivi
Poco prima di andare in stampa la Giunta del Sindaco Maurizio Cremonini ha approvato la delibera con il programma di 'massima' dell'Estate ardeatina. Ad oggi sono in programma, tra gli altri, i seguenti eventi: “Estate in pineta” (Viale Corona Boreale – Colle Romito), con un programma che si protrarrà fino a fine agosto; “Insieme per cantare”, Museo Manzù (18 agosto); torna anche “E...state con noi” dell'Associazione Nuova California 2005, dal 5 al 9 luglio 2023. Non mancherà poi il consueto appuntamento con “Ardea Jazz” (a luglio), e alcune feste parrocchiali. Novità 2023 sarà lo Street Food Time promosso dall'Associazione A mano a mano APS, che si terrà presso il piazzale SMS Virgilio ad agosto.
Pomezia, ancora pochi dettagli sull'estate Come avete avuto modo di leggere nell'intervista alla neo Sindaca di Pomezia Veronica Felici al momento di andare in stampa ci sono poche informazioni su cosa verrà organizzato invece quest'anno a Pomezia e Torvaianica. Il Primo Cittadino fa sapere di non aver “avuto modo ancora di poter mettere mano a questo capitolo”, ma anche “che tutto quello che è stato approvato ed è stato fatto bene non verrà mortificato” (e di questo ce ne aveva dato conto anche il Comune durante il Commissariamento). Da un lato dunque, sembrerebbe, ci sarebbe un pacchetto di eventi (forse gli appuntamenti classici con sagre e feste religiose) già approvato; dall'altro che, al netto delle difficoltà economiche dell'Ente, l'Amministrazione proverà “a fare qualcosa di positivo per il turismo sul territorio” se sarà possibile. Ad ogni modo dopo la convocazione del Consiglio Comunale e la nomina della Giunta ne sapremo di più.
giugno 2023 14 Il Corriere della Città POLITICA
Per Pomezia e Torvaianica ci sarebbero una serie di appuntamenti approvati nei mesi scorsi ma in merito ai quali ancora non si sa nulla: attese a breve novità
Mercato stagionale a Marina di Ardea, si cambia ancora
“Bocciata” la proposta del doppio senso in Via Foggia: i banchi si trasferiranno in Largo S. Rita
Sembra non esserci davvero pace per il mercato stagionale a Marina di Ardea.
Dopo mesi di interlocuzioni che – evidentemente – non hanno portato ai risultati sperati anche quest'anno, com'è noto, si sono ripresentate le medesime problematiche in merito al suo svolgimento per ciò che riguarda la viabilità già sperimentate l'estate scorsa. A tal punto che il Comune, dopo una sola giornata di svolgimento a maggio, è dovuto correre ai ripari sospendendolo.
L'Amministrazione ci ripensa, niente doppio senso in Via Foggia Nell'ordinanza era stato disposto lo stop per le sole giornate del 21 e del 28 maggio (con il mercato che non ha avuto luogo) per valutare una possibile soluzione alternativa; da bilanciare in questa vicenda ci sono infatti tutta una serie di (legittime) richieste: da una parte quelle degli operatori, che chiaramente non vogliono spostarsi in un luogo troppo appartato e non visibile per i cittadini - anche se maggiormente ottimale magari dal punto di vista della logistica - dall'altro quelle dei
a spiegarci che, intanto, all'ipotesi di Via Foggia a doppio senso non sarà dato seguito; e dunque, automaticamente, si risolverà quantomeno anche il problema conseguente dell'interessamento della pista ciclabile (sul quale si erano già create polemiche). “Non sarà istituito il doppio senso in via Foggia e, di conseguenza, non ci sarà alcun interessamento della pista ciclabile”, spiega il Sindaco
rato un proficuo confronto con gli operatori per trovare un accordo totale con loro e andare incontro alle esigenze della popolazione che, nel periodo estivo, è decisamente più numerosa”.
Trasferimento in Largo Santa Rita
E alla fine, a qualche giorno di distanza dall'intervista realizzata con il Sindaco, la soluzione, seppur temporanea, è arrivata. Ed è
residenti ma anche dei turisti, i quali non possono restare “prigionieri” e ingolfati nel traffico o costretti a fare lunghi percorsi alternativi a causa del mercato. Anche perché la domenica, giorno del suo svolgimento, è uno dei giorni di punta per il turismo balneare del weekend e la situazione dal punto di vista della viabilità, già di per sé critica, rischia di andare in tilt. Proprio come accaduto lo scorso anno del resto. Il Comune aveva pertanto messo sul tavolo la possibilità “di consentire alle autovetture il doppio senso di marcia sul tratto di Via Foggia” valutandone l'effettiva fattibilità. Ma a quanto pare il tentativo non è andato a buon fine.
Il Sindaco: “Il mercato sarà spostato”
C'è da dire che sin da subito, e ancor prima che uscisse l'ordinanza sopra menzionata, l'ipotesi di Via Foggia ci era apparsa poco praticabile anche per via della presenza della pista ciclabile. E così in effetti è stato. Di fatto, si tratta della terza ordinanza riguardante il mercato stagionale di Ardea che porta, in buona sostanza, ad un altro nulla di fatto. Per saperne di più ci siamo allora rivolti al Sindaco di Ardea Maurizio Cremonini soprattutto per capire quale potrebbe essere la soluzione più idonea. E' lui in prima persona
a questo proposito. “Stiamo infatti concordando con gli operatori la delocalizzazione del mercato in una zona limitrofa per migliorare il servizio ed evitare disagi alla popolazione”. Sul perché non siano state prese in considerazione prima altre ipotesi, proprio per evitare i disagi dello scorso anno, Cremonini aggiunge: “Come accennato poco fa, proprio grazie al dialogo con gli operatori abbiamo preso in considerazione varie ipotesi. La decisione sullo spostamento è tardata ad arrivare proprio perché abbiamo instau-
quella di Largo Santa Rita, una di quelle che anche i cittadini, come ad esempio l'Ass. Rivalutiamo Marina di Ardea, avevano proposto. Per il momento allora i banchi, da qui a settembre sempre nel giorno stabilito, quello di domenica, si sposteranno di qualche isolato in direzione Tor San Lorenzo. In attesa, chiaramente, di arrivare alla tanto agognata soluzione definitiva.
Luca Mugnaioli
Buche ad Ardea, la segnalazione
QUI ARDEA - “Buongiorno, sono una cittadina di Ardea. Da 20 anni siamo in queste condizioni (come foto allegata) con la strada di Via Padova alla Nuova Florida. Negli anni, tutte le amministrazioni che si sono susseguite, hanno detto che finché non fosse arrivato il gas, non potevano asfaltare. Ad oggi (e ormai da qualche anno) ci sono tutti i tipi di utenze in regola. Vi chiediamo aiuto perché tutti noi residenti non ci sentiamo tutelati. Se volete passare, portate la muta da sub e un suv”.
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Il Sindaco Cremonini: “Non verrà istituito il doppio senso in Via Foggia e dunque non ci sarà alcun interessamento della pista ciclabile”. E per il momento i banchi si trasferiranno in Largo Santa Rita
Turismo in ripresa ma crescita troppo lenta sul territorio:
ncontriamo Antonio
IGuido, Direttore degli Hotel Enea di Pomezia e di Aprilia, nonché Capo-Delegazione di Federalberghi-Roma, a cui chiediamo qual è lo scenario attuale per gli alberghi. Pandemia, Guerra, Crisi energetica, Rincari, in questi anni è successo praticamente di tutto. Il vostro settore è stato tra i più colpiti: si può dire che il peggio sia ormai alle spalle? “....Aver resistito è stata un’impresa! un albergo genera costi indipendentemente dall’occupazione, non saranno certo un paio di buone stagioni per recuperare quanto servirebbe per rimettersi in piedi con più stabilità. Ecco perché dico che il peggio non è ancora alle spalle. Ci vorranno almeno tre anni buoni prima di poterlo affermare. Gli alberghi stanno lavorando con un’incidenza dei costi molto più elevata: bollette e gas in primis, ma anche quelli riguardanti gli aumenti dei generi alimentari e del costo delle lavanderie incidono notevolmente Per non parlare dei forti indebitamenti con gli istituti bancari per non essere riusciti ad onorare gli impegni pregressi. Quindi sicuramente più presenze e più fatturato ma con poca redditività. I numeri per essere ottimisti ci sono, ma non bastano ancora per parlare di grande ripresa. Proprio sul turismo e sui grandi eventi dei prossimi anni si concentra la maggior parte delle attese e la RIDER CUP e Il Giubileo del 2025 e, nella speranza collettiva l’Esposizione Universale (Expo) del 2030, saranno tre grandi appuntamenti per la ripartenza economica. Si pensi che, qualora si avverasse solo l’Expo generebbe un ritorno da 1 a 5 ovvero 50 miliardi di investimenti a fronte di 10 investiti. Expo significa anche accendere un faro sulla nostra regione per 7 anni, ovvero intercettare quei 2 trilioni (ovvero 2 miliardi di miliardi) di investimenti privati che girano per il mondo alla ricerca di un’opportunità. Basterebbe solo un 10% per cambiare il volto di una città. Si stimano 30 milioni di presenze, 11.000 nuove aziende con 300.000 nuovi posti di lavoro solo nelle città di Roma. I numeri dicono questo, cos’altro aggiungere? La lunga corsa iniziata nel 2022 per dimenticare il COVID-19 e i suoi effetti sull’economia turistica non è ancora conclusa. Siamo tutti ancora alla ricerca di certezze che possano convincere che la crisi è stata ormai lasciata alle spalle. Mi permetta di fare un ragionamento più ampio per poter spiegare meglio il timore che assilla molti di noi albergatori. Prendiamo ad esempio l’immane tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna in questi ultimi giorni. Alluvioni, devastazioni, perdita di vite umane e tanto ancora, purtroppo. Governo e istituzioni territoriali, associazioni e
volontari si sono adoperati per fronteggiare questo dramma, il tutto con grande risalto dei mass media che raccontavano passo passo l’evolversi della catastrofe. Ora io le chiedo quale sarebbe il peggior rischio da scongiurare? Che passata l’emergenza i riflettori si spengano e che il tutto vada a finire, come spesso accade, nel dimenticatoio della normalità e che si lascino le aziende e i territori da soli a rimboccarsi le maniche per andare avanti e recuperare quanto perduto. Ecco appunto il perno del mio ragionamento. Per tutto il periodo della pandemia non si faceva altro che ripetere che il settore turistico era tra i più penalizzati. Alberghi chiusi, ristoranti vuoti, città svuotate di visitatori. Poi il silenzio, il sipario è calato sulle nostre difficoltà come se all’improvviso avessimo già risolto tutti i nostri problemi con la riapertura delle attività. Si parlava di finanziamenti a fondo perduto, di prestiti d’onore ecc..Abbiamo ricevuto briciole rispetto alle montagne di debiti che abbiamo accumulato”.
Quali sono le prospettive per il turismo sul territorio e quindi anche in ottica di presenze negli alberghi alla vigilia della nuova stagione estiva?
“Oserei dire: ‘Venite gente, venite, ce n’è per tutti...’ A mio avviso sarebbe questo lo slogan giusto per identificare il nostro territorio. Mare, Laghi, Parchi Divertimento, Arte, Cultura...Il turismo nella Regione Lazio nel 2023 viaggia su numeri da record: negli ultimi mesi il 69% in più del 2022 con crescite che vanno dal 74% della Capitale, + 35% Viterbo, +23% Frosinone e si tenga forte, + 6% del nostro territorio. Le sembra plausibile? Senza nulla togliere alle altre città ma non credo che sia accettabile questa enorme differenza. Qualcosa vorrà dire se il nostro dato di crescita è cosi basso. Per questo comincerei a parlare non più di ripartenza ma di una nuova fase, quella del “rilancio”. Lei mi chiede delle prospettive per il turismo sul territorio? Dopo Pasqua e i Ponti delle festività qualcosa si è mosso ma un dato soprattutto
Il turismo nella Regione Lazio nel 2023 viaggia su numeri da record (+69% rispetto al 2022): Roma segna il + 74%, + 35% per Viterbo, +23% Frosinone. Ma sul territorio la crescita è solo del 6%. Perché?
colpisce ed è significativo, ovvero i giorni di anticipo sulla prenotazione sono passati da 8 giorni del 2022 a oltre 20 del 2023. Ciò significa che c’è una maggiore programmazione per la prossima estate”
A Pomezia il Sindaco è stato appena eletto e dunque il tempo per organizzare la stagione è praticamente ridotto all’osso. In che misura secondo lei questo inciderà sul fronte turistico?
“Innanzitutto formulo i migliori auguri per questa recente nomina, assicurando sin da subito al nuovo Sindaco, Veronica Felici, tutta la disponibilità della FederalberghiRoma, da me rappresentata sul nostro territorio. Ben 2.500 posti letto pongono la nostra città ai primi posti della nostra regione per capacità ricettiva, oltre a incidere positivamente nelle casse comunali tramite la riscossione della tassa di soggiorno.Bisogna contrastare ogni forma di abusivismo ricettivo, troppe micro-strutture offrono alloggi alternativi favorendo l’illegalità e l’evasione fiscale. Inoltre troppo poco il tempo per poter incidere da subito sulla stagione ormai alle porte, ma non abbastanza breve per non manifestare la propria visione rispetto alle riforme , i risultati e gli obiettivi che si vogliono perseguire soprattutto con l’arrivo delle risorse previste con il PNRR che, bisogna ribadire, non è una lista della spesa ma programmazione di interventi tali da modificare radicalmente l’assetto di un territorio a vari livelli. Nel più immediato si spera che i molti che decideranno di frequentarci trovino quello che si aspettano a cominciare dalla pulizia e dal decoro dei luoghi, maggior senso civico delle persone in generale e, a mio avviso, un atteggiamento più caloroso ed accogliente dei residenti verso coloro che hanno deciso di trascorrere qui le loro vacanze. Quindi ognuno faccia la sua parte: le istituzioni offrendo anche una programmazione di eventi che possano attrarre visitatori ed allietare quelli presenti, le forze pubbliche garantendo maggior sicurezza e controllo del territorio e i gestori di attività sia ristorative che alberghiere offrendo servizi all’altezza delle aspettative. Questo farà si che per i prossimi anni si possa fidelizzare un rapporto con il nostro territorio. E’ stato dimostrato che il turismo ha una ricaduta enorme sull’intera economia della nostra città. Da un’analisi risulta che, per ogni euro investito nel turismo, si genera un + 35% nel resto dell’indotto”
16 POLITICA Il Corriere della Città giugno 2023
(continua)
ed è allarme per il poco personale: “Serve un vero rilancio”
(segue)
Se lei fosse Sindaco, considerando il breve tempo a disposizione, su cosa punterebbe?
“Si sa che in generale le pubbliche amministrazioni soffrano delle lungaggini burocratiche che creano molto spesso delle criticità, in quanto si mostrano inadeguate anche per il reperimento di fondi previsti. Punterei quindi sin da subito ad individuare e istituire delle figure professionali preparate per redigere un bando o preparare un capitolato di gara, reperendo finanziamenti ancora di più in questa fase del PNRR in cui hanno l’obbligo morale di velocizzare le procedure per evitare che quelle risorse così preziose vadano perdute. Un buon amministratore deve avere cura innanzitutto delle
“Se fossi Sindaco? Nel nostro caso quelle alberghiere hanno bisogno di essere considerate attività che devono reggere per 365 giorni l’anno e non soltanto confidare nelle stagionalità”
anche quest’anno. Qual è la situazione? Ci sono novità rispetto ai mesi scorsi?
MANCANZA DI PERSONALE: I NUMERI
I dati ci dicono che in media le imprese di ristorazione soffrono la mancanza del 52% di figure professionali e del 26% delle strutture ricettive
“E’ il vero dramma! Questa ripartenza ha messo ancora di più in serie difficoltà il nostro comparto. Ristoranti e Alberghi fanno molta fatica a trovare personale per qualsiasi mansione, soprattutto camerieri, cuochi per la ristorazione e personale di pulizia per il reparto alberghiero. Eppure quando poi si legge che nel nostro paese vi è una disoccupazione del 24% dei giovani, viene da porsi qualche
deciso di puntare su professioni più sicure e meno “sacrificanti” dal punto di vista degli orari. Di sicuro il reddito di cittadinanza ha dato il colpo finale: meglio stare a casa e percepire il 70% dello stipendio che svolgere il turno di lavoro. Molte sono le testimonianze di albergatori che si sono visti rifiutare proposte di assunzione da lavoratori, oggi senza occupazione, in quanto la ragione di questo rifiuto ad essere assunti risiede nella “concorrenza” che si è venuta a determinare tra reddito da lavoro e quello di cittadinanza o di altri sussidi come la NASPI. Inoltre se per la figura di cuoco il richiamo mediatico delle tante trasmissioni televisive ha avvicinato il grande pubblico a questa professione, così non è stato per il personale di sala, da alcuni purtroppo considerando ancora come un lavoretto di ripiego. Fino a poco tempo fa erano i gestori delle attività che selezionavano i loro collaboratori, adesso avviene il
Fino a poco tempo fa erano i gestori delle attività che selezionavano i loro collaboratori, adesso avviene il contrario: sono i potenziali lavoratori che scelgono loro in quale albergo o ristorante andare a lavorare
persone ma anche delle imprese, poiché talvolta i due processi sono interconnessi tra loro. Nel nostro caso quelle alberghiere hanno bisogno di essere considerate attività che devono reggere per 365 giorni l’anno e non soltanto confidare nelle stagionalità. Ora si riparte, ma si impone un cambiamento che tiene conto delle diverse abitudini dei viaggiatori. Cambiamenti che vanno proprio nella direzione di una redistribuzione dei flussi turistici, ci saranno viaggiatori anche in coda di stagione che preferiscono evitare affollamenti e per tale ragione bisogna, anche pensando a loro, offrire un panorama di eventi e servizi in periodi diversi da quelli canonici di luglio e agosto”. Con Lei nelle ultime interviste abbiamo affrontato il tema della mancanza di personale nel comparto turistico alberghiero ma anche in quello della ristorazione a Roma e nel Lazio, un problema che sembra riproporsi
domanda. E’ proprio solo responsabilità degli aiuti di Stato, reddito di cittadinanza e indennità di disoccupazione o c’è dell’altro?
I dati ci dicono che in media le imprese di ristorazione soffrono la mancanza del 52% di figure professionali e del 26% delle strutture ricettive. Ciò comporterà, nei prossimi mesi, quelli di maggior picco a carattere stagionale a non poter garantire più la totalità dei servizi, con la conseguenza di un abbassamento degli standard qualitativi e con gravi perdite di fatturato. E’ una vera e propria emergenza che non si può risolvere soltanto con il “passaparola” e le conoscenze. Bisogna rafforzare la formazione professionale di figure turistiche prevedendo occupazione a totale esenzioni di imposta. Dopo la Pandemia il settore turistico-alberghiero ha perso tantissimi lavoratori che hanno
contrario: sono i potenziali lavoratori che scelgono loro in quale albergo o ristorante andare a lavorare. A mio avviso quello a cui bisognerebbe ritornare è al concetto di “bellezza del proprio lavoro” ovvero sentirsi portatori sani di emozioni e sapersi assumere la responsabilità di questa bellezza di cui si è artefici nel mondo dell’ospitalità”.
Luca Mugnaioli
“A mio avviso quello a cui bisognerebbe ritornare è al concetto di “bellezza del proprio lavoro” ovvero sentirsi portatori sani di emozioni e sapersi assumere la responsabilità di questa bellezza di cui si è artefici nel mondo dell’ospitalità”
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 17 POLITICA
Salzare, gli sgomberati occupano ancora A
In 19 si sono intrufolati nella casa famiglia di proprietà delle suore: “Vogliamo una casa, altrimenti restiamo qui”
lla fine se ne sono andati, da quella stanza in origine destinata alla guardiania, dove si erano accampati in una decina. Materassi a terra, alcuni dormivano all’interno, altri in auto. Le mamme con i bambini, invece, in alloggi temporanei, con letti veri. Ma il giorno tornavano lì, davanti a quelle che fino a poco tempo fa erano state le loro abitazioni, nel famigerato comprensorio delle Salzare. Quelle palazzine, la E, la F e la G, che, il 19 maggio, sono state sgomberate. Salvo ora occupare una casa-famiglia di proprietà delle suore, sul lungomare a Marina di Ardea. Protagonisti alcuni degli “sfollati”, che non hanno accettato le soluzioni proposte dal Comune di Ardea e dai servizi sociali. Troppo poco stabili, secondo loro. L’amministrazione aveva offerto una soluzione temporanea, alloggi in hotel o strutture per un tempo limitato, poi le famiglie avrebbero dovuto prendere provvedimenti autonomi. Loro, invece, hanno trovato un’alternativa a lungo termine, o almeno così sperano. Si sono intrufolati, neonati e bimbi a seguito, all’interno della struttura che ospita la casa-famiglia “Istituto Santa Maria”, sul Lungomare degli Ardeatini, a poche centinaia di metri dal confine con Torvaianica, di proprietà della Curia e gestito dalle suore, approfittando dell’assenza delle monache, presenti sul posto solo nel periodo delle colonie estive. E hanno occupato la struttura. Del resto, già lo stesso giorno degli sgomberi si vociferava che – se davvero fossero stati mandati via – avrebbero occupato abitazioni
Le suore, una volta appresa la situazione, si sono recate sul posto, ma vedendo bambini e disabili non se la sono sentita di allontanarli. Ma adesso servirà trovare un’altra soluzione
L’occupazione è avvenuta lo scorso 29 maggio: degli occupanti, 13 sono adulti, 6 i bambini, tra cui 2 neonati. Il gruppo è composto per metà da italiani e per metà da stranieri
o altro in zona. E così è stato, almeno in questo caso. Le suore, immediatamente avvertite di quanto accaduto (l’occupazione è avvenuta lunedì 29 maggio) sono arrivate da Roma per capire cosa stesse accadendo. Ma, quando si sono trovate davanti le donne con i bambini e le persone disabili, non se la sono sentita di fare la voce grossa. Hanno solo chiesto di “farsi un po’ più in là”: pur facendoli restare all’interno della proprietà, hanno spostato gli occupanti abusivi da un’altra parte per far sì che stiano tutti insieme.
Gli occupanti: 19 persone
Ad occupare sono stati 13 adulti, di cui uno disabile e una ragazza ipovedente, e 6 bambini, tra cui due neonati. Sono per metà ita-
liani e per metà stranieri. Dell’occupazione sono state informate le forze dell’ordine –trattandosi comunque di un reato penale – e il Comune di Ardea. Sul posto si sono recati i carabinieri, che hanno identificato le persone presenti, ma nessuno del Comune per rendersi conto della situazione. Le suore –costrette dalle circostanze – hanno messo a disposizione una parte della casa-famiglia, dove però a breve dovranno iniziare le colonie estive. “Da qui non ce ne andiamo fino a quando non ci daranno una casa”, dicono gli occupanti, “Il sindaco in un’intervista in tv ha detto che ci avrebbe dato un’abitazione: adesso deve mantenere la parola”.
Gli occupanti, dopo aver rifiutato le soluzioni proposte dal Comune
(continua) giugno 2023 18 Il Corriere della Città INCHIESTA
Sgomberi
e persone con
e demolizioni alle Salzare, alcune famiglie hanno occupato nuovamente: tra loro bambini
disabilità
(“erano troppo poco stabili”) si sono introdotti nella struttura gestita dalle suore: “Il Sindaco ci aveva promesso una casa”
(segue)
La replica del sindaco
“Non ho mai affermato che il Comune o io personalmente avrei dato una casa a tutti gli occupanti delle Salzare. Sarebbe stato impossibile, non ci sono né le disponibilità economiche né le abitazioni per poterlo fare. L’amministrazione fa quello che è nelle sue possibilità: purtroppo non abbiamo case definitive e il Comune non può farsi carico di una spesa di tale importanza. Aiuteremo queste persone per quanto possibile e nei modi possibili”, ha dichiarato il sindaco Fabrizio Cremonini.
Gli sgomberi
Gli sgomberi alle Salzare sono iniziati alle 6
Ancora il Sindaco: “Purtroppo non abbiamo case definitive e il Comune non può farsi carico di una spesa di tale importanza. Aiuteremo queste persone per quanto possibile e nei modi possibili”
del mattino del 19 maggio, con grande schieramento di forze dell’ordine, tra polizia, carabinieri e polizia locale, oltre ai volontari della croce rossa e della protezione civile. Erano presenti anche i servizi sociali del Comune di Ardea. Ma le operazioni di sgombero, propedeutiche all’abbattimento delle ultime tre palazzine del complesso immobiliare, hanno visto anche
Gli sgomberi
IL BLITZ - Gli sgomberi alle Salzare sono iniziati alle 6 del mattino del 19 maggio, con grande schieramento di forze dell’ordine. Le ruspe hanno poi demolito le scale di accesso e i bagni di tutti gli appartamenti, in attesa degli abbattimenti veri e propri, per impedire che le abitazioni venissero nuovamente occupate. Nel frattempo resta l’emergenza sociale per i nuclei e occupanti abusivi che hanno dovuto lasciare le case.
momenti di tensione. Molti dei residenti, infatti, avevano presentato ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco e il Tribunale aveva fermato il documento firmato dal sindaco Fabrizio Cremonini il 14 aprile. Ma il Primo Cittadino ha preparato un’altra ordinanza, stavolta non oppugnata, che ha portato al “blitz” del 19 maggio. Ma se in molti hanno lasciato le abitazioni senza troppe contestazioni, anche se tra mille rimpianti, sono stati tanti quelli che hanno provato a “resistere”, accampandosi davanti alle palazzine ormai inagibili. Le ruspe hanno infatti demolito le scale di accesso e i bagni di tutti gli appartamenti, in attesa degli abbattimenti veri e propri, per impedire che le abitazioni vengano nuovamente occupate.
Maria Corrao
economiche né le abitazioni per poterlo fare”
Niente casa in affitto per chi ha animali a Pomezia
LE SEGNALAZIONI - Continuano ad arrivarci le segnalazioni da parte dei lettori su quanto sia diventato difficile, se non impossibile, trovare una casa in affitto a Pomezia se si hanno animali domestici. Un vero dramma per chi, pur in possesso dei requisiti e con valide garanzie di reddito, non può permettersi l'acquisto di una casa o un mutuo e, dall'altro lato, non è abbastanza “indigente” per accedere agli alloggi popolari. A seguito della pubblica zione dei nostri articoli sono giunte in Redazione altre testimonianze, come quella di Martina. “Ho letto l’articolo pubblicato sulla vicenda degli affitti se si possiede animali domestici. E' una tragedia. Da mesi e mesi mi sento dire che non vengono accettati animali. Ma è possibile tutto questo? Trovo assurdo che anche se una famiglia è in pos-
sesso di requisiti idonei all’affitto si debba sentir dire “mi spiace non vengono accettati animali” è una follia! Non siamo tutti uguali e non è giusto generalizzare. Chiedono depositi apposta per far sì che il proprietario si tuteli da eventuali danni quindi perché rifiutare cosi. Spero che dopo il vostro intervento le cose cambino perché trovo veramente ingiusto questo trattamento rivolto a famiglie con animali che a parer mio sono meglio di tanti esseri umani”. Scrive ancora Fabiana: “Non c’è verso,sono mesi che cerco una casa,io anche più penalizzata visto che di cani ne ho 3. Appena sentono “animali” mi rispondono che sono
spiacenti ma non ci sono disponibilità.. è una vergogna”. “Nessuno vuole i cani però in 10 dentro una casa si.... d'altronde le case ognuno le affitta a chi vuole e le persone per bene dormono in macchina”, scrive invece Simona. “Finalmente qualcuno ha sollevato questa difficoltà vergognosa, ho impiegato mesi per trovare un appartamento dove potermi trasferire col mio cane, cresciuto in appartamento ed abituato a starci senza danneggiare nulla, niente da fare agenzie e privati che non appena sapevano del cane rifiutavano, nel 2023 dove si fa ogni cosa per tutelare ambiente a animali, non accettarli all'interno di un appartamento lo trovo una cosa vergognosa”, scrive Daniele.
Avete avuto un’esperienza simile? Scriveteci a redazione@ilcorrieredellacitta.it.
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La replica del Sindaco Cremonini: “Non ho mai affermato che il Comune o io personalmente avrei dato una casa a tutti gli occupanti delle Salzare. Sarebbe stato impossibile: non ci sono né le disponibilità
Pomezia, “nuovi” giardini Petrucci...un anno do A
distanza di un anno dal nostro servizio sui nuovi giardini Petrucci a Pomezia, oggetto di recente restyling nel corso della passata Amministrazione del M5S, siamo tornati per verificare se le criticità in materia di accessibilità e inclusività che avevamo segnalato siano state o meno risolte. Come vi avevamo raccontato, l'area verde nella centralissima Piazza Indipendenza, proprio a due passi dalla sede del Comune, non era completamente accessibile alle persone con disabilità; pur avendo riscontrato infatti alcuni interventi specifici ben concepiti, come ad esempio la rampa di accesso laterale, realizzata secondo tutti i canoni di legge, in altri casi non solo le barriere architettoniche non erano state abbattute ma, paradossalmente, ne erano state create di ulteriori “ex novo”. Ebbene, a distanza di 12 mesi – tenendo comunque presente che in mezzo abbiamo avuto un periodo di Commissariamento del Comune – sarà cambiato qualcosa?
La ricognizione nei giardini Petrucci: parola all'esperto
Nel precedente servizio eravamo stati accompagnati da Carlo Rossetti, Presidente Onorario dell'AISA (Ass. Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche) e da Paolo Columpsi, volontario e responsabile cerimoniale della medesima Associazione. Quest'anno invece abbiamo chiesto la collaborazione dell'Architetto Paolo Moscogiuri, esperto in barriere architettoniche. E' lui che ha realizzato il dossier sulle barriere presenti in città per la Cellula Coscioni utilizzato nel ricorso in Tribunale (vinto) contro il Comune di Pomezia per la tardiva adozione dei PEBA. Ebbene, per quanto riguarda la rico-
Rispetto allo scorso anno, anche se qualche piccolo accorgimento è stato fatto, la maggior parte delle criticità segnalate non è stata risolta; inoltre sono sorte nuove problematiche
gnizione nei giardini Petrucci sono otto i punti critici che abbiamo individuato mettendoli in relazione con quanto avevamo riscontrato nel maggio 2022.
1. Il parcheggio per persone con disabilità in strada è privo della rampa per il marciapiedeNon risolto
Il primo punto riguarda lo stallo in strada riservato alle persone con disabilità pensato per essere di servizio al parco. Manca però la relativa rampa di acceso al marciapiede: la situazione costituisce un grave pericolo perché, come vi avevamo documentato, costringe il cittadino/a, qualora siano presenti veicoli parcheggiati, a percorrere un tratto in mezzo alla strada contromano per raggiungere il primo varco utile. Purtroppo, rispetto allo scorso anno, non è cambiato nulla.
2. L'ingresso: mancanza di segnaletica e pannello in plexiglas poco leggibile – Non risolto
Arriviamo all'entrata del parco. Qui, già lo scorso anno, avevamo riscontrato la poca o nulla visibilità del pannello descrittivo in plexiglas dei giardini; il materiale trasparente, magari ottimale dal punto di vista estetico non lo è affatto da quello pratico: per un ipo-
vedente è praticamente impossibile leggere quanto riportato e inoltre il percorso tattile per non vedenti riporta soltanto la mera disposizione interna dell'area verde e non menziona nulla di quanto sopra riportato in forma scritta (come ad esempio le informazioni inerenti alla storia del parco). Non solo. “In questo caso il percorso tattile andrebbe rivisto anche per come è stato concepito dato che la parte che indica il luogo in cui si trova il cartello, e quindi l'avventore con disabilità, (il classico “Voi siete qui”,ndr) non ha una texture differente e dunque è indistinguibile dal resto”, aggiunge Paolo Moscogiuri. “Ma c'è dell'altro. Manca completamente anche la segnaletica a terra: sia quella di servizio davanti al pannello informativo, che ne indica la presenza per l'appunto, né, ancora più grave, quello di “pericolo valicabile”, davanti alla scalinata”.
3. La rampa di accesso – Nuova problematica riscontrata
Per quanto riguarda la rampa laterale per entrare nel parco con una sedia a rotelle – ma anche per chi ha un passeggino – in questo caso lo scorso anno non erano state segnalate problematiche, anzi. Gli esperti da noi interpellati l'avevano definita più che ottimale, giudizio confermato anche stavolta dall'Arch. Moscogiuri. “Tuttavia – ci spiega – nel frattempo è sorta la necessità di riparare le grate e il mattonato che si trovano a metà e a fine percorso. Questo perché si sono creati degli avvallamenti/buche che creano un grave pericolo alle sedie a rotelle in quanto le piccole ruote anteriori delle carrozzine possono incastrarsi rischiando di far cadere l'occupante”.
Panchine, cestini gettacarte, fino ad arrivare ai pannelli informativi, non sono accessibili per chi si sposta in sedia a rotelle. Risolto invece il problema della fontanella che ora dispone di un percorso mattonato aggiuntivo
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Il nostro sopralluogo dello scorso anno con l’AISA nei giardini appena inaugurati
I giardini Petrucci oggi: un bel parco ma non accessibile completamente alle persone con disabilità
opo: restano ancora tante barriere da abbattere
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4. Servizi presenti nel parco (panchine, cartellonistica, cestini, ecc.) non accessibili alle persone con disabilità – Non risolto/Risolto l'accesso per la fontanella
E' questo uno degli aspetti più critici del progetto di restyling del parco. La nuova disposizione dei giardini infatti, a causa della presenza in molti punti della ghiaia, non permette alle persone con disabilità di raggiungere tutte le aree presenti ma sopratutto ne impedisce l'accesso a quelle dove si trovano i servizi installati. Dalle panchine, irraggiungibili, ai pannelli informativi, passando, banalmente, anche per i cestini getta carte. Comprendendo benissimo
Il paradosso: una semplice disposizione differente degli arredi presenti, dalle panchine, ai pannelli, fino ai cestini gettacarte, avrebbe risolto, o meglio, non creato affatto il problema dell’accessibilità
che non era possibile – chiaramente - “cementificare” l'intero parco, è innegabile tuttavia che una semplicissima diversa disposizione degli arredi, mantenendo il percorso attuale, avrebbe risolto, o meglio, non avrebbe creato affatto il problema. Ancora irrisolta invece la questione delle rampe di accesso ai due terrapieni laterali dove è rimasto inalterato il dislivello. Qualcosa tuttavia, c'è da dire, sul fronte dell'accessibilità è stato fatto: la fontanella d'acqua, l'unica presente nel parco, rispetto allo scorso anno oggi è finalmente raggiungibile anche
Le barriere ancora da eliminare
alle persone con disabilità motoria avendo predisposto un percorso aggiuntivo dedicato. Su questo punto specifico dunque plauso all'intervento del Comune.
5. Bagni aperti – Risolto (in parte)
GLI OTTO PUNTI - (1) Lo stallo disabili pensato a servizio dei giardini non è dotato della relativa rampa per salire sul marciapiede; (2) il pannello informativo posto all’ingresso è praticamente illeggibile per un ipovedente; inoltre manca la segnaletica di servizio davanti al cartello e, cosa ancor più grave, quella di “pericolo valicabile” poco prima della scalinata; da modificare la texture “voi siete qui” poiché altrimenti è inservibile per un non vedente; (3) la rampa di
ingresso presenta delle piccole buche/avvallamenti molto pericolosi per le piccole ruote anteriori delle carrozzine (l’occupante rischia di ‘impuntarsi’ e cadere); (4) il nuovo percorso mattonato non copre i servizi presenti (panchine, cestini, pannelli informativi) che ricadono tutti nelle parti con la ghiaia. Rispetto all’anno scorso però la fontanella è oggi raggiungibile anche in sedia a rotelle. 11
Venendo ai bagni presenti, rispetto alla nostra precedente ricognizione, questi ultimi risultano ora aperti e dunque un miglioramento in questo caso c'è stato. A quanto pare al momento l'orario di servizio riguarda soltanto le fasce orarie 9-12 e 15-18, dal lunedì al venerdì. Ci sono tuttavia alcune annotazioni da fare, e la prima potrebbe essere proprio quella di estendere anche al weekend, in vista dell'estate, l'apertura dei servizi. Ma, al di là di questo, alcuni cittadini ci hanno segnalato che all'interno manca ogni sorta d'areazione, sia “fisica” (come delle finestre ma c'è il problema che i bagni si trovano sotto alla piazza), che meccanica (come degli aeratori); inoltre il maniglione antipanico della porta d'accesso – oltremodo arrugginita – è rotto. Chiesta anche una telecamera per scongiurare che, quando i bagni sono chiusi, l’incivile di turno urini proprio davanti alla porta. (continua)
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Mancanza della rampa per salire sul marciapiede vicino allo stallo disabili
Pannello in plexiglas poco leggibile; da modificare la texture “voi siete
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tutti
Sulla rampa d’accesso, ottimamente realizzata, si sono create però delle buche, pericolosissime per le piccole ruote anteriori delle sedie a rotelle
Panchine, pannelli informativi, cestini getta-carte sono tutti irrangiungibili per un disabile motorio che si sposta su sedia a rotelle (ma si fa fatica anche con i passeggini). Risolto invece il problema della fontanella, anch’essa off-limits 12 mesi fa
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qui”
La fontanella, prima irraggiungibile su sedia a rotelle per via della ghiaia, adesso è finalmente accessibile a
(segue)
Dal punto di vista delle barriere architettoniche, evidenzia Moscogiuri, “all'interno del bagno per persone con disabilità mancano i supporti di sostegno a fianco dei servizi igienici in assenza dei quali è impossibile usufruirne”. Ultimo aspetto la cartellonistica indica l'accessibilità ai bagni soltanto per gli uomini e per le persone con disabilità ma non per le donne: i servizi igienici femminili, non accessibili per una persona con disabilità in quanto privi di rampa, sono peraltro chiusi. Se dunque gli altri bagni sono da intendersi indistintamente per tutte le persone serve quantomeno spostare il cartello delle donne affiancandolo agli altri presenti.
6. Pannelli informativi mal posizionati e privi di codice tattile – Non risolto
Tornando all'area del parco altre “barriere” si riscontrano – e nulla è cambiato – nei pannelli informativi presenti all'interno. “Sottolineo in questo caso un altro paradosso – ci spiega l'Architetto – come quello di aver messo il pannello per chi si sposta in carrozzina, e dunque per una persona con disabilità motoria, in un punto inaccessibile a causa della ghiaia; mentre l'altro, per le persone non vedenti/ipovedenti, oltre a mancare di codice tattile è sprovvisto, nuovamente, di segnaletica di servizio”.
7. Monumento ai caduti non accessibile – Non risolto
Un altro punto rimasto irrisolto è quello del
L’auspicio è che il caso dei “giardini Petrucci” sia da monito per futuri lavori nella speranza di non ripetere gli stessi errori: perché non è possibile dover rimettere mano, specie se parliamo di accessibilità e inclusività, ad un’opera pubblica appena inaugurata
monumento ai caduti. In questo caso manca una rampa di accesso e ciò crea una discriminazione tra chi può salire i gradini e chi no.
8. Area cani accessibile parzialmente – Non risolto Chiudiamo la nostra ricognizione con l'area cani presente alla fine dei giardini Petrucci. “La zona è accessibile ma solo fino a circa un metro dal cancello; poi sia per il disabile motorio che per quello visivo è impossibile spostarsi da lì, dove peraltro manca anche una seduta”, ci spiega l'Arch. Moscogiuri. “Inoltre, nuovamente, non è stata predisposta la segnaletica a terra per i disabili visivi”. Piccolo appunto a margine andrebbe sistemata anche la fontanella che al momento è sprovvista di scarico; quando viene utilizzata infatti l'acqua fuoriesce dalla vaschetta alla base (completamente chiusa) e finisce per allagare l'area, trasformando l'area in una vera e propria piscina di fango.
Il messaggio per la neo Sindaca Veronica Felici
Insomma, di interventi da predisporre, come visto, ce ne sono considerando che le barriere architettoniche da abbattere sono ancora
tante. L'obiettivo del nostro servizio non vuole e non deve essere una critica fine a sé stessa (o ideologica) nei confronti del Comune anche perché, nel complesso, il restyling del parco ha restituito decoro ad un'area che era finita un po' abbandonata; detto questo è però chiaro che, dal punto di vista dell'accessibilità, e quindi dell'inclusività, andava e va fatto molto di più correggendo gli errori commessi (e non lo diciamo noi ma chiaramente degli esperti sull’argomento). L'auspicio è dunque quello che da un lato prossimamente il Comune e la nuova Amministrazione riescano ad intervenire sistemando le criticità riscontrate; dall'altro che il caso “giardini Petrucci” possa essere da monito per i lavori futuri sul territorio ed evitare così che si debba rimettere mano –oltre che andando contro ai dettami normativi in materia di inclusività e accessibilità per le persone con disabilità – ad un'opera pubblica appena inaugurata.
Luca Mugnaioli
Gli altri punti
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Nel nostro primo servizio avevamo trovato i bagni chiusi. Oggi sono aperti seppur con delle fasce orarie. Manca però il cartello ‘donne’ (dato che gli altri servizi igienici sono chiusi); nel bagno disabili assenti i maniglioni di supporto; la porta di ingresso infine è rotta
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I bagni (5) sono aperti ma sono diverse le problematiche riscontrate: in quello per le persone con disabilità mancano i supporti; la porta di ingresso è arrugginita e inoltre il maniglione è rotto. Manca completamente un sistema di aerazione. Da chiarire la divisione dei servizi igienici: se l’unico aperto è da intendersi usufruibile da tutti allora serve spostare il cartello “donne” che al momento conduce, senza rampa ma solo con le scale, ad una porta chiusa. I pannelli informativi (6) sono mal posizionati perché ricadenti nelle parti con la ghiaia. Mancano inoltre codice tattile e segnaletica di servizio davanti ai cartelli. Il monumento ai caduti (7) non è accessibile in sedia a rotelle; infine l’area cani (8), accessibile ma solo in parte perché non si può andare oltre l’ingresso mancando un percorso idoneo per disabili motori e visivi. Inoltre la fontanella è “tappata” e l’utilizzo allaga il terreno circostante.
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I pannelli informativi sono in mezzo alla ghiaia e dunque innaccessibili per chi si sposta su sedia a rotella; manca anche il codice tattile e la segnaletica di servizio
Il monumento ai caduti è privo di una rampa
L’area cani è solo parzialmente accessibile perché sia un disabile motorio che visivo non possono andare oltre. Manca anche una seduta
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INCHIESTA
margine del nostro sopralluogo ci siamo recati anche nella vicina Piazza Bassanetti, proprio alle spalle di Piazza Indipendenza e davanti alla scuola Don Bosco. Anche in questo caso, recentemente, sono stati approntati alcuni interventi da parte del Comune che hanno riguardato il rifacimento del manto stradale dell'area a parcheggio, la sistemazione dei marciapiedi esistenti e abbattimento delle barriere architettoniche, la predisposizione per il rifacimento dell’impianto di illuminazione, una diversa collocazione degli stalli e razionalizzazione dei flussi viari interni, la predisposizione per gli alberi da sistemare all'interno dell'area per creare zone di sosta ombreggiate e l’adeguamento della segnaletica. In questo caso non possiamo allora che sottolineare l'eccellente lavoro svolto dal Comune considerando che si tratta di un in-
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Accessibilità e barriere architettoniche: qui nessun problema riscontrato dopo i recenti lavori
L’area di Piazza Bassanetti è un ottimo esempio di come dovrebbero essere eseguite le opere pubbliche soprattuto in materia di abbattimento delle barriere architettoniche
Oltre ai giardini Petrucci con l’Arch. Moscogiuri abbiamo analizzato anche i lavori nella vicina Piazzatervento ben eseguito e soprattutto nel pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità, come confermatoci dall'Architetto Paolo Moscugiuri. Se allora i giardini Petrucci possono essere presi per certi versi da monito in senso “negativo” (in ottica di piena accessibilità perché comunque il Parco è stato ben sistemato complessivamente), l'area di Piazza Bassanetti, per contro, può rappresentare il giusto esempio da tenere sempre in considerazione su come dovrebbe essere realizzata un'opera pubblica soprattutto nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche. www.ilcorrieredellacitta.com 23
Piazza Bassanetti, lavori fatti a regola d’arte
Ciclabile Viale Arno, “rimpallo” tra Pomezia e Roma
Dopo la lettera del Commissario, da Roma replicano: “Non è nostra la competenza”. E mostrano i riscontri catastali
ontinua la paradossale vicenda riguardante Viale
Arno a Campo Ascolano in particolare per ciò che concerne il mantenimento del decoro lungo il percorso ciclo pedonale. Qui, da mesi, sono i volontari, tra residenti e Associazioni, a “sacrificare” tempo ed energie per cercare di preservare questa importantissima area del quartiere proprio al confine con Roma. Ma, nonostante le ripetute richieste di intervento agli Enti preposti, sia per quanto riguarda la rimozione dei rifiuti ma anche in ottica di prevenzione chiedendo l'installazione di foto-trappole, niente finora è stato fatto. E allora si continua a combattere la lotta impari con gli zozzoni di turno che, come se nulla fosse, continuano a buttare lungo i fossi che costeggiano la pista qualunque cosa. Tanto poi c'è chi pulisce per loro.
Il rimpallo di competenze tra Pomezia, Roma ed ex Provincia
Ma chi tra il Comune di Pomezia e quello di Roma, nello specifico il X Municipio, se non addirittura la Città Metropolitana (che ha in capo comunque la strada) dovrebbe occuparsi di questa porzione di territorio? Ancora oggi non è dato saperlo. Eppure i cittadini, il CdQ, e nuovamente le Associazioni avevano chiesto, su tale fronte, di fare fi nalmente chiarezza. L'ultimo scambio di lettere tra i due Enti però, di cui ci occupiamo proprio con questo articolo, ha rivelato che il problema è ben lontano dall'essere risolto. E tuttavia, stavolta, è emerso qualche particolare in più che potrebbe fornire spunti utili per venirne, finalmente, a capo.
L'ultima segnalazione riguardante lo sversamento dei rifiuti
Nel marzo scorso un cittadino ha segnalato, per l'ennesima volta, lo sversamento scrite-
riato di rifiuti lungo la bike line e nel canale di raccolta dell'acqua piovana. Un episodio di cui vi avevamo dato conto perché, paradosso dei paradossi, si era registrato proprio mentre nel quartiere era in corso una mostra per evidenziare il grande lavoro dei mesi antecedenti da parte dei volontari per bonificare il percorso dall'enorme mole di rifiuti accumulatisi nel tempo. E qualcuno aveva pensato bene di approfittarne per gettarne degli altri: mattonelle, sacchi neri, plastica, raccomandate e perfino documenti giudiziari. Tutto era stato segnalato alle Istituzioni: al Commissario Straordinario per Pomezia, alla Città Metropolitana di Roma Capitale, alla Polizia Locale sia di Roma che nuovamente di Pomezia e per conoscenza al X Municipio, all'AMA e al Prefetto.
La lettera del Comune di Pomezia
A seguito dell'esposto il primo a prendere la parola è il Comune di Pomezia che in una missiva indirizzata a Roma Capitale chiede interventi dato che “il tratto interessato – si legge – risulta essere di competenza del Comune di Roma”. Pertanto, conclude la lettera, “si invita chi di dovere a provvedere alla pulizia della strada e del canale attiguo”. Questo accadeva il 3 aprile scorso, altra notizia che avevamo segnalato sempre tra le pagine di questa rivista.
Risponde il Comune di Roma
Da Roma però la replica a quanto sollevato dal Comune di Pomezia non tarda ad arrivare. La comunicazione, firmata dalla Direzione Tecnica del X Municipio, arriva il 27 aprile: “In riferimento alla segnalazione in oggetto […] si rappresenta che, da verifica effettuata mediante
il Sistema Informativo Toponomastica SISTO, nel X Municipio non risulta nessuna area di circolazione con il toponimo
Via Arno”. Il Municipio precisa ulteriormente: “Si rappresenta inoltre che l'area interessata dalla presenza di rifiuti, da verifica catastale risulta ricadere nel foglio n.4 con codice catastale G811 identificativo del Comune di Pomezia”.
Risponde l'AMA
A stretto giro arriva anche la risposta dell'AMA, la municipalizzata del Comune di Roma che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Capitale, che in merito alla segnalazione fa sapere come “le richieste di pulizia di Via Arno, in virtù della relazione della Direzione Tecnica del X Municipio, esulano dalle proprie competenze”.
Quale futuro per l'area?
Ebbene, a seguito dei fatti esposti sebbene non sia possibile ancora mettere la parola fine sulla vicenda un passo in più, almeno apparentemente, sembrerebbe essere stato fatto. E' opportuno infatti sottolineare che analizzando le risposte fornite dai due Enti quelle del Comune di Roma appaiono maggiormente puntuali e circoscritte: se infatti Piazza Indipendenza si è limitata a sostenere la mera non competenza sull'area, senza fornire elementi d'approfondimento, Roma Capitale, dal canto suo, ha fornito una spiegazione più dettagliata citando, ad esempio, anche le particelle catastali. Se allora, così come sembra, la competenza per ciò che riguarda la tematica ambientale di Via Arno sia effettivamente di Pomezia la richiesta alla neo Sindaca Veronica Felici non può che essere quella di predisporre nei prossimi mesi degli interventi per scoraggiare gli illeciti ambientali come l'installazione di foto-trappole o telecamere. Solo così, forse, si riuscirà a stroncare lo sversamento illegale di rifiuti dando così la possibilità ai cittadini di godere appieno di questa importante risorsa del territorio
Luca Mugnaioli
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c I documenti
Le tre risposte fornite al cittadino in merito alla competenza del percorso ciclo-pedonale di Via Arno: da Roma quelle più dettagliate con indicazioni precise riguardanti anche le particelle catastali. E’ allora il Comune di Pomezia a doversene fare carico?
Percorso di ascolto per i genitori a Pomezia
Il progetto è dedicato alle famiglie afferenti alla Parrocchia di San Bonifacio: ecco come funziona l’iniziatva
Acavallo tra aprile e maggio 2023 è stato realizzato un percorso di supporto alla genitorialità, rivolto a genitori afferenti alla comunità di San Bonifacio. Il percorso si inserisce in un più ampio progetto di promozione del benessere psicologico presso la stessa comunità, nato dalla sinergia tra la Chiesa di San Bonifacio e l’associazione territoriale “La Cicala e la Formica Onlus”. Il progetto FAMILIAR-MENTE, aperto a tutti e finanziato dall’8x1000 della Chiesa Cattolica, si è occupato del dare familiarità a chi ne avesse necessità, della cura per i senza tetto, dell’educazione di bambini e giovani ed ha previsto anche diversi percorsi psicoeducativi, condotti e seguiti dalle tre psicologhe appartenenti all’associazione, e ognuno pensato per ogni specifico gruppo di destinatari: volontari della comunità, genitori, adolescenti e preadolescenti. L’obiettivo che ha sostanziato il progetto, condiviso da Don Marco - parroco della chiesa di San Bonifacio - e le professioniste coinvolte - le dott.sse Giusi Giovino, Denise Minghelli e Veronica Schiavello - è stato quello di offrire alla comunità e al territorio uno spazio in cui potersi prendere cura di sé e dei propri contesti di appartenenza, in modo
da abitarli e viverli in maniera più consapevole e piena. In particolare, il percorso con i genitori è stato strutturato in 6 incontri, in cui si sono potuti esplorare i vissuti legati alla genitorialità. Attraverso un’iniziale discussione su un tema proposto di volta in volta dalle professioniste e un’attività manuale e pratica (scrittura di un testo, disegno, ecc.) ad esso legata, si è permesso al gruppo di far emergere dubbi, questioni, di porsi delle domande ed esplorarle con curiosità e divertimento, di condividere vissuti e riconoscere risorse attraverso il confronto con l’altro. Si sono potute, infine, scoprire la bellezza del non essere soli e le potenzialità che i rapporti che si vivono hanno nel trasformarsi, cambiare, evolversi. Mettere in parole le proprie emozioni e i propri pensieri ha portato alla messa in discussione di preconcetti, giudizi e pregiudizi legati alla figura genitoriale, costruendo un modo alternativo attraverso cui guardare sé stessi e i
propri figli, implicandosi emozionalmente nella relazione e cercando di andare oltre i criteri di giusto e sbagliato in valore assoluto. I partecipanti hanno dimostrato costanza nella presenza agli incontri e forte interesse verso le tematiche e le attività proposte, avanzando la possibilità di dare continuità al percorso appena concluso. D’altronde, come uno dei partecipanti ha affermato, “il tavolo delle domande è più importante del tavolo delle risposte. Infine, nel pensiero che questi incontri possano avere un seguito, lasciamo i recapiti della parrocchia di San Bonifacio: 06 91601233 – sanbonifaciopomezia@gmail.com
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 25 CRONACA
Nuova Lavinium ricorda la pittrice Laura Palmieri
Il 21 maggio si è svolto il Memorial per ricordare l'artista scomparsa quindici mesi fa
Un evento per ricordare Laura Palmieri, scomparsa il 17 febbraio del 2022 a 86 anni. Così il quartiere Nuova Lavinium a Pomezia si è ritrovato per dedicare un tributo all'amata concittadina: quello del 21 maggio scorso è stato in effetti un pomeriggio pieno di forti emozioni per i tanti amici e parenti intervenuti presso la sede del Comitato di quartiere in Piazza Aldo Moro. Tutti insieme, per ripercorrere e celebrare quelle che sono state le passioni principali dell'artista prematuramente scomparsa. Poesia, pittura, canto: chi era Laura Palmieri
Nella foto a lato: la pittrice
Laura Palmieri, scomparsa a 86 anni nel febbraio 2022
Per onorare la memoria dell'artista pometina, Laura Spilabotte Palmieri il suo nome completo, si è svolto quindi il memorial, ben organizzato grazie ai volontari del comitato di quar tiere sotto la supervisione di Lucia Ceccarini, che ha messo insieme non solo la pit tura, ma anche le altre passioni dell'arti-
sta, dalla poesia al canto. Una cara amica di Laura, Fiorenza Sarnelli, ha inoltre declamato alcune sue poesie mentre la corale "Core InGrado" ha allietato i presenti con una mirabile esibizione. “A loro va il plauso di tutti coloro che sono intervenuti – ci dice Francesco Di Ruocco, Presidente del CdQ Nuova Lavinioum – Devo dire che tanta è stata la commozione, soprattutto quando
la figlia della compianta Laura, la Signora Simona, ha donato al comitato di quartiere Nuova Lavinium un quadro della stupenda collezione. Colgo l'occasione per dire un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato e a chi ha reso possibile questo bellissimo memorial”.
Il Corriere della Città
www.ilcorrieredellacitta.com
Numero 6 Anno 15
GIUGNO 2023
EDITORE: La Città via Odessa 41 - 00071 Torvaianica (RM)
E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it
TELEFONO: 392.6939763
DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao
IN REDAZIONE: Arianna Azzurra Achille, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Claudio Menafra, Concetta Alagna
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC
CHIUSURA REDAZIONALE: 04/06/2023
STAMPA: Tipografia Graffietti
Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009
N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009
giugno 2023 26 Il Corriere della Città
(Luca Mugnaioli)
CRONACA
Nuovo murales in Piazza S. Benedetto
Concluso il progetto “Giovani al centro”, taglio del nostro per l’opera sul palazzo dell’Angrafe Comunale
E’giunto alla conclusione il progetto Giovani al Centro. A fine maggio il Sindaco, gli studenti, gli street artists, i dirigenti scolastici, i dirigenti comunali, si sono ritrovati in piazza San Benedetto da Norcia per condividere il lavoro che ha portato alla realizzazione di una grande opera murales visibile sul palazzo Anagrafe e dei Servizi Sociali del Comune di Pomezia.
L’iniziativa
Il progetto ha previsto la partecipazione attiva dei ragazzi delle scuole superiori del territorio che sono stati coinvolti sia per la parte realizzativa dei murales che per la loro promozione. In merito alla prima, è stato costituito un gruppo di 20 ragazzi (5 per scuola superiore) che, sotto la guida degli street artists e la supervisione di docenti/tutor, hanno contribuito alla rea-
Nelle foto: i tre street artist Howen Poison, Noise, Noah e l’opera realizzata sul palazzo dell’Anagrafe
lizzazione delle opere. Parimenti, nell’ambito della comunicazione, è stato costituito un gruppo di 8 ragazzi (2 per scuola) che, sotto la supervisione dei docenti/tutor, hanno ideato il concept del piano di comunicazione e realizzato il materiale video-fotografico per
la messa in rete di post e filmati sui social media e la realizzazione del materiale grafico offline.
Le parole della neo Sindaca Felici
“Mi sembrava doveroso partecipare a questa manifestazione che ha visto lavorare in completa sinergia i ragazzi degli istituti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado del nostro territorio e tre artisti professionisti che hanno trasformato la loro grande passione in un vero e proprio lavoro – ha affermato il Sindaco Veronica Felici - Grazie a questo progetto, i partecipanti hanno potuto conoscere gli aspetti fondamentali di una forma creativa, quella dei Murales, da cui traggono spunto le ultime tendenze della comunicazione e dell’arte contemporanea, stimolando la creatività e imparando le tecniche da cui nascono le più conosciute opere di arredo urbano visibili già in molte altre città d'Italia. Ringrazio tutti i soggetti –continua il Sindaco - che hanno rivestito un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo progetto: gli studenti, che hanno contribuito con il loro lavoro alla realizzazione dell'opera, tutti i dirigenti scolastici che hanno seguito i loro ragazzi durante le fasi del progetto, la Prof.ssa Trabocchini che ha seguito il coordinamento progettuale, gli uffici comunali e la dirigente dell'Ufficio Turismo la Dott.ssa Sabrina Bertozzi, il Dott. Marco Canale per la stesura e la presentazione del progetto, i 3 artisti Howen Poison, Noise, Noah che, grazie al loro talento e al loro lavoro, hanno permesso la realizzazione di questa grande opera visibile in una delle piazze più importanti della nostra Città."
Il progetto ha previsto la partecipazione attiva dei ragazzi delle scuole superiori del territorio che sono stati coinvolti sia per la parte realizzativa dei murales che per la loro promozione
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La conclusione del progetto in Piazza San Benedetto da Norcia a Pomezia
Sant’angelo di Roccalvecce, ovvero il “paese delle Fiabe”
Ormai tutti la conoscono come la città (o il paese) delle fiabe tanto che, paradossalmente, è ormai l'unica denominazione “sicura” per cercarlo sul web. Questo piccolissimo centro abitato si chiama Sant'Angelo di Roccalvecce ma quasi nessuno lo sa: e se si prova a digitare soltanto la prima parte in un motore di ricerca si finisce per perdersi tra gli altri Comuni con il medesimo nome, anche perché il paese, in questo caso, Comune nemmeno è dato che si tratta soltanto di una minuscola frazione di Viterbo. Ma grazie alla trasformazione in “galleria d'arte a cielo aperto” è diventata una delle mete più gettonate dell'alto Lazio: il paesino è infatti ormai diventato un tutt'uno con le sue opere – dei murales ispirati al mondo delle fiabe realizzate lungo le case del paese – che ne hanno accresciuto la fama nello spazio di pochissimi anni. Ed è così che il paese, proprio quando era finito nel dimenticatoio, preda di spopolamento e abbandono come purtroppo altre realtà analoghe, ha ripreso a vivere proprio grazie alle opere realizzate nelle
Da Peter Pan, alla Bella e la Bestia, passando per Pinocchio, Robin Hood, fino ad arrivare al mago di Oz e a Frozen. per un paese coloratissimo e tutto da visitare in un percorso che vi stupirà
paese ha realizzato due murales.
Il progetto L'iniziativa è nata nel 2017 grazie all'Asso-
Quanti murales ci sono nel paese
Ad oggi le opere che si possono ammirare in paese sono arrivate a 51. C'è Pinocchio, la carica dei 101, il fagiolo magico, La Bella e la Bestia, Robin Hood. E ancora. Peter Pan, il soldatino di piombo, Aladin, il mago di Oz, La sirenetta. Tutte le stradine e gli scorci regalano emozioni differenti, tra colori e immagini che per molti hanno caratterizzato la
facciate delle case dove ormai si contano poco più di un centinaio di abitanti. Da (quasi) borgo fantasma dunque a realtà pulsante del turismo di Viterbo, dove i muri, ossia le tele dell'arte urbana, hanno ispirato l'estro di svariati artisti – coloro che forse impropriamente chiamiamo street artist – tra cui la “nostra” Giovanna Alfeo, pometina doc (seppur d'azione), che proprio in
Grazie alle opere di arte urbana il borgo è rinato così come il commercio: adesso in zona strutture ricettive, ristoranti e bazar sono stati rilanciati
ciazione Culturale ACAS. Da quel giorno la storia, ma soprattutto il destino di questo paese, è cambiato: oggi è una meta frequentatissima che specie nel weekend richiama turisti da ogni dove. Tra i vicoli si possono oggi trovare B&B, case vacanze, ristoranti e negozietti di souvenir (dove acquistando si riceve in cambio la mappa completa con tutte le opere presenti nel borgo). L'arte dunque che salva dall'oblio riportando vita e commercio dove sembrava non esserci più futuro. Una storia a lieto fine, proprio come nelle fiabe.
propria infanzia. Il paese si snoda attorno alla piazza principale dove insiste anche una chiesa; nei dintorni ci sono varie attività commerciali, dai bazar come detto, alle strutture ricettive fino ad arrivare alla gastronomia, tra bar, ristorantini e anche un fast food per un'offerta completa e a 360°. I residenti poi, spesso, si sono calati in questa nuova realtà e all'occorrenza si affacciano dalla finestra per dare ai visitatori consigli e suggerimenti da seguire per non perdersi nemmeno un disegno. La cordialità tipica dei paesini di una volta mixata con la figura della guida turistica.
(continua) 28 CRONACA Il Corriere della Città giugno 2023
Questa frazione del Comune di Viterbo era finita preda di spopolamento e abbandono. Poi la rinascita nel 2017 grazie a questo (visionario) progetto. E adesso richiama turismo da ogni dove
Ogni abitazione ospita un murale ispirato ad una fiaba diversa: ad oggi ci sono 51 opere
a Viterbo: al suo interno c’è anche un ‘pezzo’ di Pomezia
(segue)
Le opere di Giovanna Alfeo, street artist di Pomezia
Nella foto: la pittrice
Giovanna
Alfeo; (sotto) i murales
“L’albero delle matite”
(da una poesia di Gianni Rodari) e “La Carica dei 101”
Dicevamo in apertura del lavoro presente inoltre, tra le tante opere presenti nel Paese, anche dell'artista di Pomezia, Giovanna Alfeo (nella foto a lato) Dalle nostre parti la pittrice ha messo la firma su diversi lavori, l'ultimo dei quali in ordine di tempo realizzato sulla cabina elettrica E-
Arte urbana: la pometina Giovanna Alfeo ha realizzato due opere nel bellissimo borgo trasformato in un grande museo a cielo aperto
Distribuzione di largo Catone dedicato a Margherita Hack. Altre opere sono state poi realizzate ad esempio a Santa Procula, dove si trova l'opera “La sfida” nella piazza di via delle Vittorie; lei “naturalizzata” pometina, dato che da oltre 20 anni vive a Pomezia dopo aver concluso gli studi artistici presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce, vanta al suo attivo numerose esposizioni nazionali ed internazionali che ne hanno contraddistinto il suo percorso artistico con opere pubbliche di arte urbana. A Viterbo, nel paesino delle fiabe, ha contribuito con due lavori all'offerta artistica del borgo: “La Carica dei 101” e “l'albero delle
matite”, rispettivamente numero 40 e 19 del percorso. “Quello che vedete dipinto è mio nipote – ci racconta orgogliosa la padrona di casa – ho avuto il piacere di ospitarla mentre realizzava il suo murale e ho avuto in cambio anche questo bellissimo regalo”.
Luca Mugnaioli (Guarda tutte le foto del paese delle Fiabe sul nostro sito www.ilcorrieredellacitta.com)
2023 www.ilcorrieredellacitta.com 29 CRONACA
giugno
Calcio Dilettanti, tutti i verdetti della stagione
Retrocedono Pomezia Calcio e Indomita Pomezia: ancora in corso i tornei di 1° e 2° categoria
Siamo giunti al termine della stagione sportiva 2022-2023 ed è tempo di vedere come sono andate le squadre di Pomezia e Ardea. Ecco tutti i verdetti dei campionati (ancora in corso i tornei di prima e seconda categoria, ndr).
Pomezia Calcio (Serie D)Retrocessa in Eccellenza
Non è bastato al Pomezia Calcio il successo contro il Nola nello spareggio (disputatosi ad Avezzano) valido per accedere ai play out per ottenere la salvezza e rimanere in Serie D. Nel match successivo infatti i rossoblu sono caduti contro l’Angri per 3-0. Il verdetto, purtroppo senza appello, ha condannato il Pomezia Calcio che nella prossima stagione ripartirà dall’Eccellenza. Salvo invece l’Angri. Ricordiamo che in campionato la compagnine pometina era arrivata penultima a pari punti con il Nola: da qui l’accesso allo spareggio per conquistarsi un posto ai play out e giocarsi il tutto per tutto contro l’Angri. Come visto però ai rossoblù non è riuscita fino in fondo l’impresa.
Team Nuova Florida (Serie D)Undicesimo posto
In Serie D, per quanto riguarda Pomezia e Ardea, l’anno prossimo ritroveremo soltanto la Nuova Florida protagonista quest’anno di un cammino altalenante e il cui percorso è stato segnato indubbiamente dalle tante vicende societarie. Tuttavia, ad aprile, la società ha potuto festeggiare la salvezza anticipata: e in un’annata di transizione l’obiettivo minimo, senza troppi patemi d’animo, può considerarsi raggiunto.
Unipomezia (Eccelenza)Settimo posto
In Eccellenza nel girone A troviamo l’Unipomezia del patron Valle. La squadra ha chiuso il campionato al settimo posto con 54 punti all’attivo (14V, 12N,8S) ed ha annunciato, in vista della prossima stagione, diversi cambi
nell’ organigramma. Il ruolo di Direttore Sportivo è stato affidato a Manuel Panini mentre l’allenatore, terminato il rapporto con Raffaele Scudieri, sarà Andrea Casciotti (un ritorno considerando i suoi trascorsi, peraltro vincenti, al fianco del Patron Valle). Allenatore in seconda Luca Rubino. Vicepresidente sarà ancora Emanuele Morelli mentre l’incarico di Direttore Generale spetterà ad Angelo Frezza.
Indomita Pomezia (Eccellenza)Retrocessa in Promozione
Nello stesso girone l’Indomita Pomezia saluta mestamente la categoria e il prossimo anno ripartirà dalla serie inferiore, in Promozione. Per la squadra resta l’ultimo posto in classifica con soli 20 punti conquistati (4V, 8N, 22S).
Virus Ardea (Promozione)
- Quarto posto
La Virtus Ardea in Promozione (Girone C) ha chiuso il campionato al quarto posto della classifica con 46 punti all’attivo (11V, 13N, 6S). Il girone è stato vinto dalla Pescatori Ostia (58 punti), mentre seconda è arrivata
Fortitudo Pomezia, bilancio positivo
TESTA ALLA PROSSIMA STAGIONE -
Calcio a 5 - La Fortitudo Pomezia è già proiettata verso la prossima stagione che sarà ancora nella massima serie. Dopo un inizio complicato, pagato in tal senso il classico scotto del salto di categoria, i pometini sono riusciti a trovare la giusta quadra e nel finale di stagione hanno accarezzato perfino il sogno playoff sfumato davvero per un soffio (la classifica avulsa ha condannato i rossublù arrivati a pari punti con il Catania). Il prossimo anno si ripartirà dal Mister Alessandro
Nuccorini che sul campo è riuscito a conquistarsi l’importante conferma sulla panchina del team futsal del Patron Bizzaglia. Arrivate inoltre le prime notizie sul fronte mercato: Mateus Reinaldi Caetano ha rinnovato, saluta invece Alessio Esposito.
la Villa Adriana. Terzo il Fiumicino a 47 che soltanto per un punto dunque ha “sfilato” il gradino più basso del podio alla compagine rutula.
Città di Pomezia - Ancora in corso Veniamo alle categorie. In Prima, nel girone E, troviamo la Città di Pomezia. Il campionato non è ancora terminato (ultima giornata in programma per il prossimo 11 giugno, ndr). La squadra attualmente è quarta a quota 48 punti. Questo il calendario del finale di stagione: Virtus Mole - Città di Pomezia (04/06), Città di Pomezia - Trigoria (11/06). Nel girone è già campione l’Eur Torrino.
FC Torvaianica - Ancora in corso In seconda categoria (Girone H) troviamo l’FC Torvaianica, anch’essa quarta nel proprio girone a pari punti con la Virtus Campo di Carne a quota 48 punti. Anche in questo caso sono due le giornate al termine. Questo il calendario: Città di Aprilia - Torvaianica (04/06), Fc Torvaianica - Giulianello (11/06)
I risultati
Risultati partite 4 giugno 2023
Prima Categoria E: Virtus Mole - Città di Pomezia 1-3
Seconda categoria H: Città di Aprilia - Torvaianica 1-2
30 SPORT Il Corriere della Città giugno 2023
Unipomezia, il nuovo organigramma per la stagione 2022-23 (Facebook/Unipomezia)
Judo, Nakama prima in Italia per ben 2 volte E’
Trionfo per la società di Pomezia alla Coppa Italia CSEN del 20 e 21 maggio scorsi: i risultati
difficile spiegare l’emozione che abbiamo provato quando siamo arrivati primi come società alla coppa Italia CSEN del 20 e 21 maggio. Dopo tanta fatica finalmente abbiamo raggiunto questo traguardo che pesa di tutto l’impegno messo dai nostri ragazzi per raggiungerlo. Abbiamo prima raggiunto il primo posto sabato 20 maggio con le categorie esordienti e cadetti (bianca-verde) e poi di nuovo domenica 21 maggio con quelle cadetti (marrone), under 23, seniores e master. Primi per la prima volta e lo abbiamo fatto per due volte di seguito. I nostri atleti si allenano duramente ogni giorno prima di ogni gara ma quello che noi allenatori gli diciamo sempre è: “divertitevi” ed è quello che hanno fatto: hanno ballato, cantato i nostri cori, hanno urlato “nakama” alzando le mani al cielo, sono saliti sul tatami ad ogni incontro con il sorriso e chi stava fuori ha sostenuto i loro compagni facendo sentire a tutta Italia che siamo una squadra, che ci vogliamo bene e che ci divertiamo insieme. È così che abbiamo raggiunto questo traguardo, non c’è nessuna tecnica speciale o segretissima, solo tanto affetto e divertimento, perché crediamo in tutti i nostri atleti e per noi sono tutti dei campioni dal primo all’ultimo arrivato, anche se perdono, anche se non arrivano primi è già una vittoria salire su quel tatami ad affrontare le proprie paure e insicurezze, e non è una cosa per nulla scontata. Bisogna gioire di ogni “piccolo passo” che questi ragazzi affrontano perché per molti di loro quello che gli altri vedono come “piccolo passo” per loro equivale a scalare una montagna e questo va pre-
miato , ogni giorno, e non sottovalutato come fanno in molti. Noi non sottovalutiamo il potenziale di nessuno di loro anzi lo tiriamo fuori, perché tutti ce l’hanno, basta farglielo capire. Lo diciamo sempre: ogni atleta alla nakama team non è solo un’atleta, è un protagonista e allo stesso tempo un membro di questa bellissima famiglia. Ora che abbiamo raggiunto finalmente questo traguardo non ci fermiamo qui, anzi, ci impegneremo ancora di più e saremo ancora più uniti di prima nel farlo. Ora come è giusto che sia lasciamo qui di seguito i risultati personali dei nostri atleti: Primi classificati
Porro Ludovica (esordiente)
Falcetta Greta (esordiente)
Dieye Maguette (esordiente)
Colli Sofia (esordiente)
Erricchiello Christian (cadetto)
Dofin Sorin (under 23)
Pavel Valentin (under 23)
Petta Luigi (under 23 e seniores)
Neri Alessio (master)
Leprini Maria Chiara (seniores)
Secondi classificati
Rinaldi Michela (esordiente)
Cantarini Elena (esordiente)
Pavel Daniel (esordiente)
Neri Damiano (seniores e ottiene la cintura nera)
Nissirio Daniela (master).
Terzi classificati
Sassara Giorgia (cadetta)
Cantarini Edoardo (cadetto)
Silla Andrea (cadetto)
Travaglini Luca (cadetto)
ColantonioEleonora (cadetta)
Vargiu Cristian (under 23)
Calió Arianna (under 23)
Salvi Lorenzo (under 23)
Leprini Maria Chiara (master)
Morbidelli Marco (master)
Quinti classificati
Avagliano Federico
Trovarelli Alessio
Albensi Patrizio
Annucci Sandro
Varvarich Arthur. (Nakama team)
N1GYM” Ardea
SUCCESSO - Il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, l’Assessore ai Servizi alla Persona Simone Centore e tutta l’Amministrazione Comunale intendono porgere le congratulazioni agli atleti della “N1GYM” di Ardea dei fratelli Andrea e Francesca Agostinelli, guidati dai Maestri Oberdan Pierini e Giuseppe Di Giuseppe, per gli ottimi risultati conseguiti a San Sebastiano al Vesuvio nell’ambito dei campionati italiani del circuito “Union Fighters” negli sport da combattimento. In particolare, i ragazzi e le ragazze di Ardea del “Team Pierini” si sono aggiudicati nove titoli nazionali, portando a casa i cinturoni d’oro nell’ambito di diverse categorie.
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 31 SPORT
I La giornata del sollievo
l 28 Maggio scorso si è celebrata “La giornata del sollievo” istituita con direttiva emanata nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con lo scopo di "testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione". Sì, lo so, vi starete chiedendo cosa c’entra un’ostetrica con quelle che chiamiamo cure palliative, è certamente più facile associare l’idea di dolore, sofferenza e malattia alla fine e non all’inizio della vita, tuttavia, non sempre la sala parto è quel luogo sicuro dove un bimbo vede la luce per la prima volta, dove una donna diventa mamma perdendosi negli occhi del suo cucciolo e dove le lacrime che scendono sono solo espressione di gioia. Qualche volta purtroppo le cose non vanno per il verso giusto, a volte è colpa di una triste fatalità, a volte è una brutta e inattesa scoperta, altre volte ancora solo la conferma di una diagnosi fatta mesi prima durante la gravidanza, tuttavia, quale che sia la circostanza o il momento della diagnosi, tutto questo, per le famiglie si traduce in un periodo estremamente difficile. E tale periodo può durare anche anni grazie all’evoluzione della scienza che ha fatto sì che neonati destinati a morire subito dopo la nascita siano invece in grado di sopravvivere molto più a lungo con la necessità di ricorrere a cure intensive per il piccolo, ma anche di cure per tutta la famiglia… non è facile. Ormai sia i professionisti della salute che i legislatori sono d’accordo nel sostenere che in presenza di malattia, qualora la guarigione non sia possibile, bisogna essere in grado di garantire la miglior qualità possibile della vita al soggetto malato, sia esso un adulto o un bambino o anche un neonato. Questo è il concetto base su cui poggia la filosofia delle Cure Palliative che ormai costituiscono uno dei Livelli Essenziali di Assistenza come sancito dalla Legge n° 38 del 15/3/2010 che le identifica come obiettivo prioritario dl Piano Sanitario Nazionale e come diritto di ogni cittadino dal neonato all’anziano. Nella maggior parte delle Regioni italiane esistono centri per le Cure Palliative Pediatriche che si corredano dei relativi Hospice Pediatrici, ma sussistono ancora molte realtà che si stanno ancora adeguando soprattutto nel sud Italia. Tuttavia, la SIN (Società Italiana di Neonatologia) si sta impegnando per diffondere la conoscenza di questo tipo di assistenza su tutto il territorio italiano in modo più uniforme al fine di garantire pari opportunità nel nord
come nel sud. Gli interventi in questo senso, grazie all’evoluzione delle tecniche di diagnosi prenatale, possono essere identificatiti e pianificati anche molto prima della nascita. In particolare, distinguiamo tra patologie fetali incurabili con durata della vita limitata e morte inevitabile (life limiting conditions LLC) oppure patologie potenzialmente curabili, ma che minacciano la sopravvivenza a breve termine (life threatening contitions LTC) ed è proprio in questo contesto che trovano ragione le cure palliative perinatali, che per alcuni possono costituire un’alternativa all’interruzione di gravidanza o anche alle cure intensive sul neonato. L’obiettivo che ci si propone è quello del “Comfort Care” cioè della presa in carico di tutto il nucleo familiare con l’intento di fornire un supporto ai genitori, rendendoli consapevoli e partecipi delle scelte, evitando di sottoporre il loro bimbo a trattamenti intensivi futili o sproporzionati. L’idea è quella di accompagnare il neonato verso una fine dignitosa e rispettosa della sua vita con la consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era possibile fare in quella specifica situazione. Non c’è standardizzazione dell’assistenza, ma questa di volta in volta viene plasmata sulla famiglia e sulla condizione di benessere del bambino. Ogni scelta si basa infatti sul principio del “Best Interest” cioè sul fare il miglior interesse del bambino. Se i genitori prendono la decisione di affidarsi a questo tipo di assistenza, il neonato viene preso in carico da un’equipe multidisciplinare, entrano in gioco: lo specialista della Medicina Materno Fetale, il Neonatologo con formazione specifica in cure palliative pediatriche, l’ostetrica, lo psicologo e una serie di altri specialisti scelti in base alle condizioni e alle necessità specifiche del bimbo. Coma già detto in precedenza, questo percorso può iniziare anche prima del parto, specialmente in quei casi in cui la diagnosi
prenatale evidenzia già una patologia impor tante in epoca prenatale, ma la coppia decide comunque di portare a termine la gravidanza. In tal caso il percorso inizia con un processo di acquisizione di consapevolezza da parte dei genitori che dovranno anche comprendere e condividere le azioni da intraprendere sul neonato dopo la nascita compresa l’eventuale necessità di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale. Tutti gli operatori che prendono pare a questo progetto non hanno tanto il compito di curare, quanto quello di prendersi cura, compito ben più difficile e complesso. Un bambino, un neonato malato destinato a non sopravvivere nonostante la sua innocenza costituisce una sorta di ingiustizia ancestrale. Scoprire che quel bimbo tanto desiderato sarà costretto a nascere per non diventare grande è difficile da accettare, credo si tratti di uno dei dolori più difficili da sopportare. Stare vicini a questi genitori aiutarli a decidere come affrontare questa situazione non è certo una cosa da poco, riuscire a guidarli in una scelta, fornendo loro tutte le possibili strade, senza influenzarli, senza proiettare su di loro il nostro sentire, le nostre convinzioni, senza lasciarci travolgere dalle emozioni… no, non è cosa da poco, ma ritengo che sia qualcosa di doveroso. Ogni famiglia è diversa, ogni situazione è diversa, serve un gran rispetto e bisogna sempre chiedere il permesso prima di entrare nella vita di qualcun altro, non mentire, ma scegliere le parole. Ogni altro giudizio rimane sospeso.
Dott.Ost Catiuscia De Renzis Papera.cd@gmail.com
32 RUBRICHE Il Corriere della Città giugno 2023
L’Avvocato risponde
esponsabilità del vettore aereo nel caso di cancellazione del volo, del negato imbarco e nel ritardo
Il contratto di trasporto aereo consiste in una species del contratto di trasporto disciplinato dal codice civile agli artt. 1678 e ss.. Per contratto di trasporto aereo si intende, quindi, l’accordo con il quale un soggetto (vettore) si obbliga a trasferire da un luogo ad un altro persone e/o cose a mezzo di un aeromobile. Il vettore aereo è obbligato a far giungere a destinazione, nelle stesse condizioni in cui si trovano alla partenza o nel momento in cui inizia o avrebbe dovuto iniziare la prestazione del vettore, passeggeri e bagagli. In caso di difetto si verificherà l’inadempimento o inesatto adempimento, salva la prova liberatoria per il vettore di aver adottato, o di essere stato nell’impossibilità di adottare, tutte le misure necessarie per evitare il danno. Circostanze liberatorie saranno la dimostrata esistenza di un caso fortuito o di forza maggiore o l’ascrivibilità del sinistro al fatto del terzo o dello stesso danneggiato. Inoltre, il vettore è chiamato all’adempimento entro un termine breve, sia che il momento dell’arrivo risulti determinato, sia che non risulti. Le questioni in oggetto indicate vanno risolte applicando la disciplina di settore, la quale è composta sia da norme interne (Codice della Navigazione e codice civile), sia da norme comunitarie e internazionali. Pertanto, le norme internazionali di riferimento sono contenute nella Convenzione di Montreal del 28 maggio 1999. La Convenzione di Montreal si applicava solamente al trasporto aereo che avesse i requisiti di internazionalità. La Comunità Europea al fine di apprestare un’efficace tutela dei consumatori comunitari ha introdotto strumenti normativi adeguati ad armonizzare la normativa. Infatti, il Regolamento CE n. 261/2004 ha disciplinato alcune e specifiche ipotesi di inadempimento da parte del vettore aereo nel
trasporto di persone. Si tratta della cancellazione del volo, del negato imbarco e del ritardo “prolungato”. La cancellazione del volo consiste nella mancata effettuazione della prestazione di trasporto originaria, per il quale il passeggero ha già acquistato il biglietto. Il negato imbarco costituisce il rifiuto di trasportare il passeggero su un volo, sebbene il medesimo abbia acquistato il biglietto e si sia presentato regolarmente all’accettazione. Il ritardo prolungato si verifica quando l’aeromobile parte con una notevole dilazione temporale rispetto all’orario programmato, provocando al passeggero un disagio diverso ed ulteriore rispetto a quello conseguente al ritardo all’arrivo, integrando la tradizionale ipotesi di ritardo nell’adempimento della prestazione. Il Regolamento si applica ai passeggeri in partenza da un aeroporto comunitario, qualunque sia la nazionalità del vettore, e a quelli in partenza da un aeroporto di un paese terzo con destinazione comunitaria se il vettore è comunitario. Non si applica, invece, ai passeggeri in partenza da un paese terzo con destinazione comunitaria. Il regolamento si applica tanto ai voli di linea che a quelli denominati low cost. In una delle descritte ipotesi (cancellazione, negato imbarco, ritardo) il vettore aereo ha innanzi tutto l’obbligo di assistenza dei passeggeri, ossia l’obbligo di fornire ai passeggeri un avviso scritto contenente le regole in materia di com-
pensazione pecuniaria e assistenza. Inoltre, dovrà fornire al passeggero adeguata e gratuita assistenza in misura adeguata alla gravità del servizio. Sono quindi dovuti pasti e bevande, eventuale sistemazione in albergo e trasporto. Nel caso dette forme di assistenza non sia poste in essere dal vettore, il passeggero potrà richiederne il rimborso, documentandole. Inoltre, il vettore dovrà prestare particolare attenzione alle necessità delle persone con mobilità ridotta e dei loro accompagnatori, nonché alle esigenze dei minori non accompagnati. Nel caso si verifichi uno dei descritti adempimenti al passeggero è dovuta una compensazione pecuniaria a titolo di indennizzo, per un ammontare variabile a seconda della tratta aerea e della distanza in km. Inoltre, vi sono delle ipotesi stabilite in cui la compensazione pecuniaria potrà essere ridotta al 50%. La compensazione deve essere pagata in contanti, con bonifico o assegno, ma il vettore può proporre di pagarla tramite buoni viaggio e/o altri servizi, ma la scelta ricadrà sul passeggero, che potrà sempre ottenere la liquidazione in valuta. La natura della responsabilità del vettore è contrattuale ed è disciplinata dalle norme dettate per la stessa, comportando che in assenza di una prova liberatoria, il vettore è tenuto a risarcire i danni patrimoniali, nella misura della compensazione pecuniaria, nonché il cd. Danno esistenziale, in ogni caso è fatto salvo ogni risarcimento previsto dalle singole norme nazionali. La prescrizione, per la richiesta del risarcimento danni nella forma della compensazione pecuniaria da ritardo si prescrive in 12 se il volo si svolge in Europa o in 18 mesi se il volo si svolge in territorio extraeuropeo, termine che decorre dall’arrivo a destinazione del passeggero. Il foro competente territorialmente sarà quello individuabile in base al codice del consumo, con riferimento alla residenza ed al domicilio del consumatore.
Avv. Antonio Aquino
giugno 2023 34 RUBRICHE Il Corriere della Città
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35 RUBRICHE L Bambini, poesia e comprensione
a poesia è a tutti gli effetti una forma di arte creativa, accostare le parole giuste per dare una forza evocativa al significato che le si vuol dare trasportando il lettore nel mondo dell'immaginazione. Nasce con l'uso dell'endecasillabo su cui è appunto basata la lirica di Dante Alighieri, successivamente segue le leggi metriche sino a giungere ai giorni nostri con i versi liberi. Grazie alla poesia lo scrittore riesce a trasmettere in maniera potente non solo concetti ma anche stati d'animo fino a far commuovere da cummovere - muovere insieme - il sentito emotivo da un cuore ad un altro. Così come per le poesie anche per alcuni testi rap di musica contemporanea vengono impiegate le rime baciate, alternate o incrociate, ma anche metafore e similitudini, trattando argomenti di carattere umano e sui sentimenti dell'anima insiti in ognuno di noi. E' stato condotto uno studio dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano in collaborazione con l'Università' di Manitoba del Canada, per dimostrare che se i bambini parlano delle proprie emozioni a scuola, raccontandosi ed estrapolando quello che sentono, diventeranno più empatici e miglioreranno le loro capacità cognitive. Questo studio durante le prove individuali di comprensione delle
quattro emozioni come la felicità, la rabbia, la paura e la tristezza, ha sfruttato quattro fasi: pre-test, training, post-test e follow up. La fase pre-test necessaria per valutare il livello di partenza mentre la fase con la fase di training i bambini, dopo aver ascoltato delle storie, vengono sollecitati in conversazioni sulla comprensione del racconto e sulle loro abilità socio-emotive. E' da qui che nasce il punto di vista dell'altro con la consapevolezza delle differenze individuali ma soprattutto viene sottolineata la differenza tra il mondo interno invisibile e quello esterno visibile. La scrittura è espressione personale e presuppone il coinvolgimento di mente, pensiero e cuore; c'e' chi scrive per sé, chi per fissare un ricordo per poterlo ritrovare nel tempo, come c'e' chi scrive per gli altri per comunicare idee o emozioni. Ecco che lo scrivere può essere definito ed identificato come un è un processo linguistico-cognitivo di straordinaria complessità, basato sul principio del learning by doing. I bambini hanno già un loro modo di parlare molto giocoso ed inventivo perché sanno dire cose vere in modo diretto e sorprendente, ecco perché lo scrivere può diventare per i bambini un momento magico dove sia i pensieri che le emozioni vengono da loro stessi trasformati in parole.Vediamo qualche metodo che può essere utilizzato per sollecitare la percezione cinestesica (ossia dei 5 sensi) ed insegnare al
bambino a prendere coscienza di se stesso e del mondo esterno: - metodo della macchia: si consegna un foglio bianco dove con delle tempere vengono lasciate cadere delle gocce di un colore. Il foglio viene poi piegato a metà e una volta riaperto apparirà un disegno simmetrico che andrà a stimolare piacevolmente la fantasia del bambino, aiutandolo ad estrapolare delle parole utili per la poesia che dovrà scrivere. (1) metodo della poesia visiva: in questo caso la tecnica più spesso utilizzata e' il collage dove vengono ritagliati testi ed immagini che serviranno ad ottenere un risultato dall'impatto immediato. (2) Metodo dei colori delle parole dove tramite una poesia, i colori e la forma, si andrà a creare un testo scritto. (3) Metodo dell'oggetto d'arte: per svolgere questa attività si chiede ai bambini di portare a scuola un oggetto che ha un forte valore affettivo ed emotivo. Verrà esplorato con la vista, il tatto, l'udito, il gusto e l'olfatto e presentato ai compagni mimando delle azioni reali o anche immaginarie vissute con il proprio oggetto.
Disse Federico Garcia Lorca: Un libro di poesie è un autunno morto: i versi sono le foglie nere sulla bianca terra e la voce che li legge è il soffio del vento che li affonda nei cuori, intime distanze.
giugno 2023 www.ilcorrieredellacitta.com
Laura Piacentini
Le vacanze: io non ne ho bisogno!
Ognuno di noi ha bisogno del diritto a staccare la spina, a porre un limite chiaro tra tempo di lavoro e tempo per se stessi, per la famiglia, per il riposo. Altrimenti il rischio che si corre è che le continue pressioni e lo stress rendono malati. Perché se vivi sempre e solo in contatto con le persone che frequenti in azienda, scambi la tua vita professionale per la realtà, invece la vita è anche altrove! Non solo: è stato dimostrato che la gente si ammala quando vive sotto la pressione costante del lavoro, quindi si assenta più frequentemente arrecando un danno maggiore alle aziende stesse. Avere sempre la sensazione che il lavoro non sia finito ti toglie la dimensione del riposo e della tranquillità. Siamo sempre di corsa, rincorriamo il tempo che non si ferma, ossessionati delle cose che non facciamo piuttosto da quelle che siamo riusciti a concludere. Purtroppo però, sempre più spesso, decidiamo di fermarci solo nel momento in cui ci troviamo davanti ad un problema di salute. In quel momento e, solo allora, ci rendiamo conto che “darsi una calmata” è fondamentale per noi e per le persone che ci vogliono bene. Di fronte la prospettiva che la nostra vita possa interrompersi di colpo, ci fa pensare in maniera più convincente che “il combattere fino alla morte” è fatica inutile. E’ sempre più dimostrato che la salute dei bilanci di un’azienda e quella dei suoi impiegati sono strettamente correlate e che quando le si considera due entità separate, il prezzo da pagare è consistente, sia sul piano personale, sia su quello collettivo. Come individui, mettiamo a repentaglio la nostra salute e la nostra felicità. Per le imprese, avere dei dipendenti stressati ed infelici, si traduce in mancanza di stimoli e quindi poca produttività e minor competitività. Per fare tutto ciò ci si deve necessariamente spostare fisicamente, poiché le idee si formano anche in seguito allo spostamento del corpo che ha bisogno di ritrovarsi in un posto diverso per generare nuove idee, proprio mentre ci godiamo il cosiddetto "dolce far nulla". Ed è cosi che, nel caso delle vacanze, abbiamo la possibilità di riempire questo "nulla" coi nostri desideri, in quanto il nostro sguardo vede magari anche le stesse cose ma in maniera diversa, poiché le sentiamo diversamente, offrendoci un'emozione nuova ed imprevedibile. E sappiamo bene che gli
Ognuno di noi ha bisogno del diritto a staccare la spina, a porre un limite chiaro tra tempo di lavoro e tempo per se stessi, per la famiglia, per il riposo. Altrimenti il rischio che si corre è che le continue pressioni e lo stress rendono malati
Di fronte la prospettiva che la nostra vita possa interrompersi di colpo, ci fa pensare in maniera più convincente che “il combattere fino alla morte” è fatica inutile
aspetti più interessanti della nostra vita sono le emozioni ed i luoghi dove queste si sentono, perché noi non proviamo paura, gioia, afflizione in linea generale ed in maniera astratta, ma io provo questo tipo di emozioni quando sono in una determinata situazione, ovvero quando la mia mente e il mio corpo incontra delle cose, delle persone e quindi se io durante le vacanze ho avuto la possibilità di fare degli incontri emotivamente interessanti, questi diventano ossigeno che la mente adesso ha, per evocare e ricordare tutto il bello che ha immagazzinato. D'altronde è proprio il fare nuove e diverse esperienze che ci fa crescere sempre di più come persone,
Paradossalmente in vacanza anche i nostri pensieri assumono forme diverse, ecco perché poi al rientro non ci ritroviamo, almeno inizialmente, con ciò che avevamo lasciato
infatti vi è bisogno di uscire da un ambiente per entrare in altro posto nuovo che fa generare nuove emozioni. Quindi la vacanza come carburante per uscire dalle proprie abitudini. Paradossalmente in vacanza anche i nostri pensieri assumono forme diverse, ecco perché poi al rientro non ci ritroviamo, almeno inizialmente, con ciò che avevamo lasciato. La vacanza di per se è fatta proprio per concedersi la possibilità di riempire la nostra mente di desideri che durante l'anno è più difficile esaudire, ma ciò non vuol dire che non si faccia proprio nulla in quel periodo e che quindi il tempo sfugga, tant'è che si ritorna spesso con l'insoddisfa-
Ritrovare il piacere di tornare dalle vacanze per riprendere le proprie attività, rivedere colleghi ed amici, sarebbe l'assoluta ricetta per un rientro piacevole e sicuramente meno stressante
zione di non aver potuto realizzare tutto ciò che ci si era ripromessi di fare al momento della partenza. Questo provoca uno stato di disagio che porta ad accumulare una certa dose di stress compromettendo sicuramente un ritorno tranquillo alla normalità. Invece bisognerebbe accettare tutto quello che di buono per se stessi si è riusciti a fare durante il periodo di riposo senza riempire la propria mente di tante aspettative che portano, inevitabilmente, ad avere continuamente l'assillo delle cose non fatte piuttosto di quelle realizzate. Ritrovare il piacere di tornare dalle vacanze per riprendere le proprie attività, rivedere colleghi ed amici, sarebbe l'assoluta ricetta per un rientro piacevole e sicuramente meno stressante. Quindi cerchiamo di cogliere il vero beneficio del periodo di riposo, ovvero aver immagazzi-
Ritrovare il piacere di tornare dalle vacanze per riprendere le proprie attività, rivedere colleghi ed amici, sarebbe l'assoluta ricetta per un rientro piacevole e sicuramente meno stressante
nato dentro di noi bei ricordi legati a luoghi visitati, a profumi ed emozioni che ci hanno coinvolto e che ci danno la carica e l'ossigeno per superare questo malessere che proviamo quando torniamo ai nostri ruoli. Infine bisogna avere la consapevolezza che le vacanze sono una conquista proprio di chi affrontando con serietà e dedizione la propria attività lavorativa, conserva dentro di se l'energia acquisita nell'attesa proprio di riprogrammare nuovi progetti, infatti uno dovrebbe essere una persona diversa non in vacanza, ma dopo la vacanza. Buone vacanze a tutti i nostri lettori.
"... se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro..." (B. Russel)
L'importante è partire con la voglia ed il desiderio di ricaricarci in modo che tutto poi ci appaia meno pesante di prima. Il tempo dedicato al riposo deve servire per fare il punto sulla nostra vita, ritornare a parlare di noi, dei nostri obiettivi, delle nostre reali possibilità
Antonio GUIDO (Esperto di Galateo ed immagine relazionale)
36 Il Corriere della Città RUBRICHE giugno 2023
Rubrica cibo e salute: la dieta che funziona
C
on l'arrivo dell'estate i chili di troppo, accumulati durante l'inverno, non possono essere piu nascosti sotto maglioni e cappotti.
Con vestiti più leggeri o con il costume da bagno, quelle forme un po troppo abbondanti, che per mesi sono state solo una fonte di disagio privato, vengono mostrate a tutti, creando imbarazzo ed ulteriore disagio. Molti a questo punto giungono, sia pur tardivamente, alla conclusione che è indispensabile mettersi a dieta, seguendo i consigli e le indicazioni molto diffusi nelle trasmissioni televisive, su riviste e giornali, sui social o direttamente in internet. Ma la tentazione di riuscire a dimagrire senza fatica, in breve tempo e continuando a mangiare a piacimento e’ fortissima, quindi spesso ignoriamo i consigli dati da veri e qualificati esperti, preferendo affidarci alle martellanti pubblicità di integratori, prodotti dimagranti o metodi “infallibili, proposti da chiunque. In altri casi si cerca disperatamente una “dietà che funziona”, provando magari quella seguita da un amica o da un conoscente, illudendosi che esista una magica soluzione dimagrante. Si prova di tutto pur di non accettare il fatto che stiamo ingrassando perchè stiamo mangiando troppo. Per riuscire a dimagrire si deve mangiare di meno e mangiare meglio, sarà banale, ma solo pochissimi sono disposti a farlo. Ma anche seguire le indicazioni di un nutrizionista che ci ha calibrato una dieta equilibrata e personalizzata in funzione dell’eta, del sesso e di eventuali patologie (in questo caso in stretta collaborazione del medico), non sempre è semplice. Infatti, un qualsiasi piano alimentare funziona solo se viene messo in pratica senza introdurre variazioni dettate dalle circostanze e dagli umori. Seguire una dieta richiede costanza ed impegno ed un certo sforzo di volontà, perchè le abitudini alimentari sono profondamente radicate
il problema non è tanto quello di trovare la “dieta che funziona” ma quello di far funzionare la dieta, perchè spessissimo non viene seguita, o viene seguita solo in parte, anche se siamo convinti di averla applicata alla perfezione
nella nostra personalità e connesse con una serie di problematiche di carattere psicologico molto complesse. Quindi il problema non è tanto quello di trovare la “dieta che funziona” ma quello di far funzionare la dieta, perchè spessissimo non viene seguita, o viene seguita solo in parte, anche se siamo convinti di averla applicata alla perfezione. Si finisce quasi sempre per ingannare se stessi dando la colpa alla dieta “che non funziona”, dimenticando o banalizzando tutto quello che abbiamo mangiato o bevuto extra-dieta, ma è comprensibile, perche il cibo, al pari delle droghe, dell’alcool e del fumo, crea delle fortissime dipendenze. Sin da piccoli siamo stati abituati ad essere gratificati con cibo, dolciumi e caramelle. A tutti suona sempre in testa la frase “se fai il bravo ti compro il gelato” e crescendo ai dolci si associano le bevande alcoliche, anche esse legate a momenti di relax convivialità e divertimento tra amici. Ogni volta che ci sentiamo felici cerchiamo di esaltare la nostra felicità con cibo e alcool, ma anche quando siamo frustrati e depressi mangiamo e beviamo troppo per
cercare di compensare il nostro disagio. Siamo quindi socialmente e psicologicamente portati ad ogni tipo di eccesso alimentare e veniamo continuamente incoraggiati dalle pubblicità. L’immagine di qualcuno che, sdraiato su una poltrona, assaggia con aria paradisiaca dei cioccolatini o sorseggia con aria da intenditore un superalcolico, ci viene presentata come se stessimo facendo un regalo a noi stessi. Ci hanno convinto che ci “meritiamo” quel gesto e che attraverso il cibo o l’alcool possiamo dimostrare amore verso noi stessi, ma non è cosi. Per “far funzionare” una dieta dobbiamo cambiare completamente atteggiamento, imparando ad amare veramente noi stessi attraverso il rispetto del nostro corpo e della nostra salute. Infatti, ciascuno di noi può trovare altre forme di gratificazione ed imparare a sviluppare dei “meccanismi di difesa” quando ci troviamo in situazioni che ci portano a cercare supporto nel cibo o nell’alcool. Occorre innescare dei circoli virtusi di buone abitudini che ci proteggano da noi stessi e dal nostro rapporto distorto con il cibo. Comprarsi dei fiori ad esempio, regalarsi un abbonamento in palestra, un biglietto per un viaggio, un libro, una serata a teatro o ad un concerto, un trattamento estetico, un vestito nuovo... Ci sono infinite cose “sane” attraverso le quali possiamo dimostrare a noi stessi che ci vogliamo bene e che ci prendiamo cura di noi e del nostro corpo. Per far funzionare la dieta, dobbiamo essere psicologicamente preparati ad affrontare le mille difficoltà quotidiane, sostituendo il cibo e/o l’acool con altri gesti che ci facciano sentire gratificati. Ad esempio io consiglio sempre di associare ad una dieta una moderata attività fisica, sopratutto lunghe passeggiate con qualche amico o escursioni organizzate da associazioni, ma non tanto per le calorie che si perdono con il movimento, quanto per l’effetto benefico che possono avere sull’umore, aiutandoci a ritrovare quelle “connessioni” con gli altri la cui perdita è spesso alla base dei disturbi alimentari.
Monica Grosso - Biologo nutrizionista Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 –monicagrosso1@tiscali.it
giugno 2023 38 RUBRICHE Il Corriere della Città