Anno 14 Numero 10 OTTOBRE 2022
ELEZIONI, L’ANALISI
Come si è votato a Pomezia e Ardea e quali sono i candidati che sono stati eletti TUTTI I NUMERI (da p. 6)
LE REAZONI DELLA
POLITICA LOCALE
Centrodestra, Movimento 5
Stelle, Partito Democratico I COMMENTI (p.8)
ECOMOSTRO ‘EX BIAGIO’
Ripresi i lavori dopo lo stop durato una settimana: ma resta il “giallo” autorizzazioni
L’INTERVISTA
Il punto sui lavori in città: parla Alessandro Quartuccio, neo Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ardea
POLITICA POMEZIA
I conti del Comune sono in ordine? Le dichiarazioni del Commissario aprono il caso: “Lavoriamo per evitare possibili dissesti” (p.14)
SPECIALE SCUOLA
Ardea e Pomezia, come è stata la ripresa dell’anno scolastico? (da pag.22)
RINGHIERE ‘BELVEDERE’ Salsedine o ruggine? Sui recenti lavori occorre di nuovo metterci mano (p.30)
ARTE URBANA A POMEZIA
Il progetto con le scuole (p.28)
Il Corriere della Città compie 13 anni: nell’ottobre 2009 usciva il primo numero della nostra edizione cartacea
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FDI A VALANGA SUL TERRITORIO: INDICAZIONE PER LE AMMINISTRATIVE 2023?
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SPO
Editoriale
TUTTI ‘PAZZI’ PER GIORGIA
la vittoria di Fratelli d'Italia, senza sé e senza ma. Il partito di Giorgia Meloni sfonda ovunque e si impone anche tra gli elettori di Pomezia e Ardea. Sul territorio FDI è stato il partito più votato con ben il 40.41% delle preferenze sotto la Rocca (non a caso il neo Sindaco appena eletto è espressione proprio di Fratelli d'Italia) e con il 33.38% a Pomezia. Tutti 'pazzi' per Giorgia insomma. Secondo si piazza il M5S che, nonostante il crollo comunque netto, ha retto il colpo superando il partito democratico. Un'indicazione da non sottovalutare soprattutto a Pomezia dato che fra qualche mese (in mezzo ci saranno pure le Regionali) si tornerà al voto per decidere il nuovo Sindaco della città.
(ANCHE) A POMEZIA E ARDEA
E’
(continua a pag.4)
L’inchiesta
Caso depuratori a Torvaianica: condotte danneggiate e non a norma, valori alti di ‘escherichia coli’ nel mare. Danni per pescatori (e bagnanti): ma nessuno fa nulla. L’appello al Commissario Prefettizio
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PAG.
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Come vengono usati i soldi delle multe?
Editoriale
POLITICA
Lo speciale elezioni e l’analisi del voto.........pp.6-7
Le reazioni della politica locale..........................p.8
I conti sono in ordine a Pomezia? Il caso.........p.14
Ecomostro, resta il ‘giallo’ sulle autorizzazioni..da p.16
Intervista all’Ass. Quartuccio di Ardea.....pp.18-19
SPECIALE SCUOLA
I problemi a Pomezia e Ardea: lo speciale..da p.22
CRONACA
Testamento biologico a Pomezia, le iniziative.p.26
LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 33
S u l w e b T u t t e l e n o t i z i e s u l t e r r i t o r i o l e t r o v i s u w w w i l c o r r i e r e d e l l a c i t t a c o m
Ecco a cosa vengono destinati i proventi delle contravvenzioni ad Ardea e Pomezia (p.20)
LLaa ssvv o o llttaa aa d d eessttrraa((aa n n cc h h ee aa P P o o m m eezziiaa ee A A rr d d eeaa))
SPORT
ottobre 2022 NUMERO 10
Serie D e Eccellenza, il punto dopo il primo mese di gare (p.32)
La svolta a destra (anche a Pomezia e Ardea)
(segue dalla copertina)
Quale fotografia politica del territorio ci restituiscono dunque queste elezioni nazionali? Partiamo intanto dal dato dell'affluenza. A Pomezia, per la Camera, è stata di oltre il 60%, mentre sotto la Rocca, sempre per la Camera, è stata superata la soglia del 50%. Per Ardea sono numeri senz'altro incoraggianti dopo la fuga dalle urne alle ultime elezioni amministrative registrata poco più di un paio di mesi fa. Ma sono le scelte degli elettori a fornire un quadro inequivocabile: sul territorio il pallino del voto è tornato appannaggio del centrodestra e in particolare di Fratelli d'Italia, mai così in alto con le preferenze. Un po' come accaduto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle.
Chi sale
Anche sul territorio a stravincere è stato infatti il partito di Giorgia Meloni. Esponenziale la crescita di FDI ad Ardea: da poco meno del 7% alle politiche del 2018 al 40% del 2022 (voto alla Camera) di oggi; numeri già sottolineati in occasione delle Comunali dove Fratelli d'Italia era stata già la lista più votata trascinando poi alla vittoria il Sindaco Maurizio Cremonini. A Pomezia abbiamo assistito allo stesso percorso e alla stessa crescita dato che Fratelli d'Italia è passata dal 6% del 2018, sempre per le nazionali, al 33% di oggi raccogliendo di fatto la stragrande maggioranza dei voti della coalizione del centrodestra. Senza contare che, sempre quell'anno, si era votato per le Comunali e FDI aveva raccolto un modesto 3,40%. Insomma, un exploit in tutto e per tutto. Numeri che hanno fatto da traino al successo della coalizione di centrodestra (composta, oltre a Fratelli d’Italia, da Lega, Forza Italia, e una quarta lista): 47% strappato a Pomezia, oltre il 55% ad Ardea. Chi scende
Il voto (Camera) a Pomezia (a sx) e Ardea (a dx): ecco quali sono state le liste più votate
Quali indicazioni in vista delle prossime amministrative 2023? Ad inseguire si ritrova il PD staccato rispetto al M5S nonostante la “fresca” caduta dell’Ammistrazione Zuccalà
IL “BORSINO”
POST VOTO
Rispetto alle Politiche del 2018
a salire in modo netto è solo FDI sul territorio (voto alla camera): dal 7% al 40% ad Ardea, dal 6% al 33% a Pomezia. Sale il PD ad Ardea (+1% ma -2% rispetto alle ultime Comunali), +2% a Pomezia anche se finisce dietro ai grillini. A scendere tutti gli altri partiti: ad Ardea M5S (-23%), Forza Italia (-9%), Lega (-7%), a Pomezia M5S (-26%), FI (-5%), Lega (-7%)
In realtà in calo ci sono tutti gli altri partiti, sempre considerando il voto alla Camera e il confronto con il 2018. Sicuramente il crollo più netto, ma anche perché nel 2018 ave-
L’exploit di Fratelli D’Italia nel giro di quattro anni: ad Ardea cnfermato il trend che ha portato all’elezione del Sindaco Maurizio Cremonini non più di due mesi fa alla guida della città
vamo assistito ad un vero e proprio boom di consensi, è quello del M5S: ad Ardea i grillini, sconfitti anche alle ultime amministrative, è passato dal 43% al 19,71%; stesso percorso a Pomezia: addirittura dal 48% al 22% di questa tornata. Il rovescio della medaglia (in ottica Amministrative sempre parlando di Piazza Indipendenza) è che comunque i grillini si mantengono davanti al PD che pure registra una timida crescita passando dall'11.55% del 2018 all'attuale 14%. Ma giocare con le percentuali, in questo caso, serve a poco considerando il distacco dagli ormai ex alleati dei 5 stelle (ad Ardea invece il PD ha ottenuto poco più dell'11% rispetto al 9,70% del 2018) reso meno evidente soltanto dal dato ottenuto in coalizione che fa risalire il csx al 20% e dunque a ridosso dei grillini.
Le indicazioni per le prossime Comunali a Pomezia
Come interpretare dunque il recente risultato in ottica delle Amministrative 2023 che si terranno a Pomezia? Pur facendo capo chiaramente a logiche differenti – alle Comunali il peso determinante lo rivestirà, com'è risaputo, il nome del candidato a Sindaco – l'indicazione uscita dalle urne è chiara: al momento è il centrodestra a condurre i giochi con un ruolo determinante di Fratelli d'Italia che, in virtù del risultato, avrà sicuramente un peso non indifferente nel decidere il nome con cui puntare ad amministrare la città. Anche perchè le altre forze della coalizione, Lega e Forza Italia, sono arrivate dietro e con molto distacco; attenzione però al M5S che, di fatto, rappresenta ad oggi (nonostante la caduta dell'Amministrazione Comunale) il secondo partito in città con il “plus” di aver corso da solo. A rimanere fuori, allora, potrebbe essere paradossalmente il PD – che alle nazionali si è presentato in coalizione con Verdi e Sinistra, Impegno Civico, e +Europa – che si trova ad inseguire dal gradino più basso del podio e con uno scarto di diversi punti percentuali. Ma mancano ancora tanti mesi e azzardare pronostici al livello locale potrebbe essere ancora troppo prematuro.
Nella foto a sx: Il logo di Fratelli D’Italia, mattatore alle Politiche anche nel voto a Pomezia e Ardea
Luca Mugnaioli
ottobre 2022 4 Il Corriere della Città EDITORIALE
A Pomezia, ad oggi, è il centrodestra a condurre i giochi con un ruolo determinante di Fratelli d'Italia che, in virtù del risultato alle politiche, avrà sicuramente un peso non indifferente nel decidere il nome con cui puntare ad amministrare la città alle prossime Comunali del 2023
Tutti “pazzi” per Giorgia: FDI primo partito ad Ardea (4
n successo netto di Fratelli D'Italia anche a Pomezia ed Ardea. E' questo il responso delle urne dopo la tornata elettorale di fine settembre. Troppo riduttivo infatti attribuire il risultato alla coalizione di centrodestra considerando che, messi insieme, gli altri tre partiti dello schieramento politico (Forza Italia, Lega e Noi Moderati/Lupi/Toti/Brugnaro – UDC) non hanno raggiunto la metà della percentuale ottenuta dal partito di Giorgia Meloni. Vediamo dunque come hanno votato gli elettori di Pomezia e Ardea.
L'affluenza
Partiamo dal dato dell'affluenza. Per il voto alla Camera a Pomezia è stato del 62,03%, in calo rispetto al 2018 quando a recarsi alle urne era stato oltre il 70% degli aventi diritto. Ad Ardea invece si è recato a votare il 52,34% degli elettori anche qui in calo diminuzione rispetto al 61,17% del 2018.
Il dato sull’affluenza: dati in calo rispetto alle precedenti politiche con il 62% fatto registrare a Pomezia (prec. 70%) e con il 52% ad Ardea (prec. 61%)
La coalizione di centrodestra a valanga anche sul territorio: oltre il 50% ad Ardea, poco sotto tale soglia a Pomezia. Il M5S registra un calo netto ma comunque, pur correndo da solo, resta davanti al PD presentatosi in coalizione
Il voto alla Camera dei Deputati a Pomezia Ma quali sono state le scelte degli elettori? Partiamo da Pomezia che era stata inserita nel Collegio uninominale LAZIO 1 - U05 (ROMA: MUNICIPIO X). A vincere è stata la coalizione di centrodestra che ha portato all'elezione di Alessandro Battilocchio con il 47,04%. Determinante il ruolo di FDI che ha ottenuto il 33,38% delle preferenze; a seguire Forza Italia (7,26%), Lega (6,29%), e meno dell'1% per la quarta lista. Al secondo posto troviamo il M5S che presentava il candidato Marco Bella, lo stesso del 2018: per i grillini il 22,04% delle preferenze. Terza la coalizione del centrosinistra che presentava Patrizia Prestipino. Il PD non va oltre il 14,04%, Alleanza verdi e sinistra si ferma al 2,91%, +Europa al 2,45%, lontanissimo il logo di Di Maio che mette insieme meno dell'1%. Terzo polo al 5,23% (Italia Viva, Azione). (continua)
La classifica dei partiti a Pomezia (voto Camera): CDX 47,04%, di cui FDI 33,38%, FI 7,26%, Lega 6,29%, altri 0,63%; M5S 2204%; CSX 20,23%, di cui PD 14,04%, Verdi e Sinistra 2,91%, +Europa 2,45%, Di Maio, 0,65%; “terzo polo”, Azione e Italia Viva 5,23%
Gli eletti alla Camera e al Senato con l’uninominale
CHI HA VINTO - I voti di Ardea e Pomezia quali candidati hanno contribuito ad eleggere? Partiamo dalla Rocca. Alla Camera dei Deputati e per il collegio uninominale
“LAZIO 1 - U08 (VELLETRI)” che comprendeva Ardea, Anzio e tutta una serie dei Comuni dei Castelli, è stato eletto Antonio Tajani del centrodestra. Al Senato invece,
dove Ardea è confluita insieme a Pomezia e con altri numerosi Comuni nel “collegio uninominale Lazio U05 (Guidonia)”, a spuntarla è stato Marco Silvestroni sempre del centrodestra. Gli elettori di Pomezia invece, tornando alla Camera dei Deputati e sempre all'uninominale (dove veniva eletto il candidato con il maggior numero dei voti), hanno contribuito a far vincere Alessandro Battilocchio anche qui del centrodestra. Ricordiamo che in tutto, in Italia, con il sistema maggioritario o uninominale sono stati eletti in tutto 147 deputati e 74 Senatori su un totale rispettivamente di 400 e 200 parla-
mentari (tenendo presente che di questi rispettivamente 8 e 4 saranno eletti nelle circoscrizioni estere, ndr).
NEL LAZIO – Guardando al resto della Regione la vittoria del centrodestra è ancora più schiacciante considerando la vittoria praticamente in tutti i collegi per la Camera con le uniche due eccezioni rappresentate dal collegio “UO1” alla Camera e “all'U04”. Al Senato invece tutti e sei i collegi sono andati al centrodestra. Questi tutti gli altri eletti alla Camera con l'uninominale: Paolo Ciani (csx), Matone Simonetta (cdx), Fabio Rampelli (cdx), Roberto Morassut (csx), Palombi Alessandro (cdx), Ciocchetti Luciano (cdx), Freni Federico (cdx), Rotelli Mauro (cdx), Trancassini Paolo (cdx), Colosimo Chiara (cdx), Massimo Ruspandini (cdx), Ottaviani Nicola (cdx) Per il Senato passano invece Giulia Buongiorno, Mennuni Lavinia ed Ester Mieli per il centrodestra così come Claudio Durigon, Fazzone Claudio e Marco Silvestroni.
ottobre 2022 6 Il Corriere della Città SPECIALE ELEZIONI
U
I risultati delle elezioni politiche 2022
ELEZIONI POLITICHE 2022: COME SI E’ VOTATO A POMEZIA E ARDEA
40%) e a Pomezia (33%). Crolla il M5S ma resta ‘secondo’
(segue)
Il voto alla Camera dei Deputati ad Ardea Ad Ardea, inserita nel Collegio uninominale LAZIO 1 - U08 (VELLETRI), 55,65% di preferenze per la coalizione di centrodestra che schierava Antonio Tajani, Anche qui però è
FDI a trainare lo schieramento con ben il 40,41% dei voti totali; a seguire anche in questo caso Forza Italia (7,96%), Lega (7,11%), altri 0,49%. Secondo il M5S con il 19,71% che all'uninominale presentava Sante Narcisi. Per il centrosinistra (con la candidata Rosalba Giannino) il 15,52% delle preferenze: PD (11,12%), Alleanza verdi e sinistra (2.13%), +Europa (1,64%), Di Maio (0,50%). Terzo polo al 3.83%.
Il voto al Senato a Pomezia e Ardea Passiamo al Senato. Pomezia ed Ardea erano inserite entrambe nel Collegio uninominale
“LAZIO - U05 (GUIDONIA MONTECELIO)”. In questo caso la percentuale per il centrodestra è stata pressoché identica rispetto al voto alla Camera anche per via dello stesso meccanismo di voto così come la ripartizione “interna” dei voti tra liste collegate con uno scarto irrisorio nelle percentuali. Per quanto riguarda il candidato eletto nel collegio a passare è stato Marco Silvestroni, che ha superato così gli sfidanti Stefano Chirico (M5S), Serena Gara (centrosinistra), Ileana Piazzani (terzo polo).
La classifica dei partiti ad Ardea (voto Camera): CDX 55,65%, di cui FDI 40,41%, FI 7,96%, Lega 7,11%, altri 0,49%; M5S 19,71%; CSX 15.52%, di cui PD 11,12%, Verdi e Sinistra 2,13%, +Europa 1,64%, Di Maio, 0,50%; “terzo polo”, Azione e Italia Viva 3,83%
Gli eletti alla Camera e al Senato con il plurinominale
CHI HA VINTO - Più complicato invece il sistema che ha portato all'elezione dei candidati del listino bloccato sempre collegato però al voto di lista e al candidato dell'uninominale presente sulle due schede fornite in cabina elettorale. Inoltre alcuni nominativi sono risultati vincenti in più collegi, emblematico il caso di Chiara Colosimo risultata vincitrice ben tre volte, facendo così scorrere le liste a beneficio di altri candidati. Questi, ad ogni modo, i vincitori nei collegi plurinominali ai quali erano collegate anche Pomezia e Ardea per la Camera. Per il collegio plurinominale “Lazio 1 – P03” passa la candidata pluri vincitrice Colosimo Chiara, poi Silvestri Francesco per il M5S, Maria Elena Boschi, per il cosiddetto Terzo Polo (Italia Viva, Azione), Mancini Claudio per il PD. Per il Senato invece –Ardea e Pomezia sono confluite entrambe nel collegio plurinominale “Lazio P02” –sono stati eletti Augello Andrea e Rauti Sabella (FDI), Patuanelli Stefano (M5S), Bruno Astorre (PD), Claudio Durigon (Lega), Silvio Berlusconi (Forza Italia)
NEL LAZIO – Con il plurinominale alla
Camera, nel Lazio sono passati anche: Madia Maria Anna e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (PD), Giorgia Meloni (FDI), Maria Elena Boschi (terzo polo), Filiberto Zaratti (Alleanza Verdi e Sinistra). E ancora: Colosimo Chiara e Lollobrigida Francesco (FDI), Alfonso Colucci (M5S), Di Biase Michela (PD), Antonio Angelucci (Lega), Barelli Paolo (FI). Al Senato invece dentro De Priamo Andrea e Santanché Daniela (FDI), Maiorino Alessandra per il M5S, Ilaria Cucchi (PD), Carlo Calenda (terzo polo), Cecilia D'Elia (PD).
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 7 SPECIALE ELEZIONI
(Fonte Dati Eligendo/Ministero dell’interno.gov)
2 (Foto: pagina FB Adriano Zuccalà)
Elezioni, le reazioni al voto della politica locale
Il commento del centrodestra unito, del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico
Le elezioni politiche sono state il primo banco di prova anche per la politica locale soprattutto a Pomezia dopo si tornerà al voto per le Amministrative fra pochi mesi. Se ad Ardea infatti il risultato elettorale non ha fatto altro che confermare quanto già emerso alle ultime Comunali con la vittoria del centrodestra (e in particolare di FDI), a Pomezia la storia è ancora tutta da scrivere. Sì perché il vero dato è che il M5S, nonostante il suo travagliato momento (specie in città dove è appena caduta la Giunta Zuccalà) i grillini possono contare ancora su un 22% di preferenze nonostante il dimezzamento dei voti rispetto alle precedenti politiche. Ma soprattutto restano davanti al PD che si ritrova ad inseguire, forse in modo inaspettato. Vediamo allora come la politica locale ha commentato il risultato elettorale.
Centrodestra unito di Pomezia
“A Pomezia il centrodestra si è affermato con un risultato che ha sfiorato il 50% dei voti degli elettori. Un risultato netto, ben al di sopra del risultato nazionale, che dimostra che i nostri concittadini hanno voluto premiare il nostro lavoro che negli ultimi 4 anni ci ha visti sempre protagonisti di iniziative a loro tutela. Il primo passo è fatto e presto avremo un Governo di centrodestra. Siamo tuttavia già al lavoro per raggiungere altri traguardi che sono necessari per far tornare le nostre comunità protagoniste. La Regione Lazio andrà presto al voto e siamo
determinati più che mai ad archiviare la stagione di PD e 5 Stelle che non hanno fatto solo danni alla nostra sanità ma hanno anche bloccato un'opera importante come l'autostrada Roma-Latina e sul fronte turistico hanno abbandonato il nostro territorio. Dovrà essere ancora una volta il centrodestra ad occuparsi della politica regionale per riportarla ai livelli che meritano i nostri territori. Infine la nostra Città. Dopo l'ultimo governo 5 Stelle sono rimaste le macerie da cui dovremo ricostruire il rapporto con i nostri cittadini che sono stati dimenticati da chi ha pensato solo al proprio ego e a costruire la strada per la prossima candidatura. Noi vogliamo una Pomezia dove contino anche le periferie, che sia sicura per i nostri concittadini e che investa nelle opere viarie che la liberino dal traffico soffocante. Siamo pronti a queste grandi responsabilità e siamo già al lavoro per le prossime scadenze. Abbiamo tutto ciò che serve: esperienza di governo, competenza, onestà e determinazione. Al lavoro, quindi!”
Movimento 5 Stelle
“Il Movimento 5 stelle è la seconda forza politica in città con un dato che si attesta attorno al 22%. Un risultato nettamente superiore rispetto alla media nazionale. Un segnale importante per il futuro della nostra città, dove gli altri partiti rimangono fanalini di coda, dimostrando che siamo l'unica vera alternativa a Fratelli d'Italia. Ripartiamo da qui, consapevoli che c'è tanto lavoro da fare, ma con basi solide e un progetto concreto per lo sviluppo della
città”.
Partito Democratico
“Una campagna elettorale inaspettata, intensa e difficile, ma condotta con entusiasmo. La destra ha vinto le elezioni politiche, ma a Pomezia non è maggioranza. Il PD sarà opposizione in Parlamento, ma a Pomezia cresce, grazie ancora una volta ad una grande comunità di donne e uomini che non hanno risparmiato energie. A questa comunità fatta di volontari, militanti, dirigenti ed elettori, prima di tutto, va il nostro GRAZIE. Nel 2018, infatti, il PD si fermò all'11% (con la coalizione al 14%). Stavolta il Pd supera il 14% e la coalizione il 20%. Un dato di crescita dal quale ripartire. Dall'altra parte c'è una destra che si può combattere se sapremo costruire - in vista delle comunali - una coalizione capace di mobilitare forza civiche, politiche e associazioni ben oltre il perimetro delle sigle. Capitolo a parte per il Movimento 5 Stelle, che in cinque anni e nonostante dieci anni di governo della città - e una campagna elettorale tutta contro il Pd - arriva a dimezzare i consensi in città. Tutto questo per dire che ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Ma noi ai numeri preferiamo anteporre l'impegno e le idee, consapevoli della strada da percorrere e senza nasconderci le difficoltà da affrontare. Porteremo avanti il lavoro intrapreso, con ancor più forza: proposte serie per la città e la forza di un gruppo dirigente rinnovato e competente”.
Il post dell’ex Assessore M5S fa discutere: è polemica
IL CASO - I risultati delle urne, qualsiasi essi siano, sono insindacabili. Ognuno di noi ha un’arma affilatissima, quella matita che segna una “X” sulla scheda elettorale, all’interno dell’urna. Sempre che a votare ci vada, visto che il partito dell’astensionismo è il più grande d’Italia. Ma attaccare i vincitori, chiunque siano, o, peggio ancora, insultare tutti coloro che votano partiti o movimenti diversi da quelli che ci rappresentano è qualcosa di poco corretto. Peggio ancora se a farlo, oltretutto pubblicamente, è un ex assessore. Che dà dei “non intelligenti” a tutti quei cittadini di Pomezia che non hanno votato per il Movimento 5 Stelle. Ecco cosa ha scritto, in un post a visualizzazione pubblica, quindi condiviso con tutti gli utenti di Facebook, ma anche con chi non è iscritto al social americano, l’ex assessore alle Finanze Stefano Ielmini il 30 settembre, quindi 5 giorni dopo il voto e pertanto a mente fredda e non “a caldo”, cosa che, sotto un certo punto di vista, avrebbe potuto far comprendere, ma non giustificare, un’uscita così poco felice. “Ma a che serve fare il grafico di cosa sarebbe uscito dalle urne se avesse votato solo l'elettorato giovane, o quello anziano o i single ecc ecc, a questo punto pubblichiamo il grafico di come sarebbe andato il voto se avessero vo-
tato solo le persone intelligenti”. Sotto appare un grafico in cui il 100% dei votanti danno la loro preferenza al Movimento 5 Stelle. Quindi, se a votare vanno solo le persone intelligenti, il voto viene convogliato tutto su quel partito. Se invece alle urne ci vanno anche le persone non intelligenti, quindi stupide, il risultato è un altro. Facciamo i nostri “complimenti” all’ex assessore, ma anche all’ex consigliera grillina Mirella Monti che, sotto al post ha commentato così: “Ottima considerazione”. Anche i cittadini di Pomezia faranno le loro, di ottime considerazioni, quando scopriranno cosa si pensa della loro (presunta man-
canza di) intelligenza. Furioso, vedendo il post, il centrodestra, vincitore delle elezioni. “Questo è ciò che pensano gli (ex) assessori e i membri del M5s del circa 78% dei votanti di Pomezia alle ultime elezioni politiche. Prendiamo atto quindi che per loro il 47% dei cittadini di Pomezia che hanno premiato il Centrodestra Unito sono poco intelligenti. Lasciamo a voi riflessioni e commenti. Noi continueremo a lavorare sul territorio al vostro fianco e con molta pazienza attenderemo il giorno in cui saremo noi a presentare il vero grafico!”. Nessuna replica, invece, da parte del centrosinistra o del Pd, terzo partito a Pomezia. Forse non hanno visto il post, impegnati come sono a cercare di digerire la sconfitta e a capire come reagire in vista delle imminenti elezioni regionali di gennaio e, a ruota, delle comunali di giugno. Da parte nostra, una piccola considerazione: fare post che offendono i cittadini, mettendosi in condizioni di presunta superiorità da parte di chi, quando era assessore, “bannava” i giornalisti (in questo caso il direttore e il caporedattore de Il Corriere della Città) sia sui social che su Whatsapp per impedire che facessero domande ci pare un atteggiamento presuntuoso, non intelligente…
ottobre 2022 8 Il Corriere della Città SPECIALE ELEZIONI
Maria Corrao
Depuraturi rovinati e non a norma, mare inquin
Un’ondata di rifiuti finita in mare. Con tanto di assorbenti e preservativi arrivati in mare, tra i bagnanti inorriditi e schifati. Lo scarico, avvenuto in una calda giornata di metà luglio, in piena stagione estiva, aveva immediatamente fatto pensare a un guasto del depuratore centrale di Torvaianica, quello del fosso della Crocetta, in via Zara. Centinaia di persone avevano commentato sui social allarmati il fenomeno e anche i gestori degli stabilimenti balneari del centro avevano visto galleggiare i rifiuti in acqua. Ma l’amministrazione comunale targata Zuccalà, interpellata sulla questione, aveva negato il guasto al depuratore. Noi de Il Corriere della Città eravamo andati in spiaggia per verificare e avevamo effettivamente trovato – come riscontrato dai bagnanti – rifiuti galleggianti, scomparsi dopo un paio di giorni. La situazione delle acque del mare di Torvaianica, però, non può e non deve essere valutata solo in base a quel singolo episodio, nonostante – da quanto ci viene riportato – sembra essere non singolo ma frequente e ripetuto nel tempo. Quest’anno, infatti, per la maggior parte del tempo l’acqua è sembrata pulita e trasparente. Ma a livello batteriologico qual è la reale situazione? A distanza di 5 anni, siamo tornati a parlare con
L’esperto: “Escherichia coli anche a 3.000 al centro e al nord del litorale quando il limite per l’acqua non contaminata è di 300”
Il problema dei valori anomali riscontrati nelle acque dipenderebbe dal malfunzionamento dei depuratori: ma effettuare controlli ‘a sorpresa’ agli impianti non sarebbe possibile
due dei massimi esperti di zona in materia: Giovanni Conte, presidente del Consorzio Molluschi dell’intera provincia di Roma, e Paolo Fiorentini, Operatore Tecnico Subacqueo specializzato in condotte di depurazione. Purtroppo quello che ci presentano non è un quadro positivo. Valori critici: la testimonianza di Giovanni Conte, presidente del Consorzio Molluschi “Ogni 15 giorni analizziamo i valori delle acque di Torvaianica. In qualità di Presidente del Consorzio Molluschi, devo tenere costantemente monitorata la qualità dell’acqua di tutto il litorale attraverso controlli costanti. I prelievi vengono inviati alla ASL per poter effettuare le analisi, mentre i risultati vengono inoltrati alla Regione Lazio che, a sua volta, li trasmette al Comune di competenza. Per quanto riguarda Torvaianica la situazione non è positiva specialmente in due punti, all’altezza del centro e del chilometro 14,500 nella zona nord”.
Perché?
lori che sono attivati a 3.000, quando il limite che si dà per definire l’acqua non contaminata (zona classificata come A) è 300”.
E se questi sono i valori registrati al largo, quali sono i valori che potrebbero registrarsi a riva, dove ci si fa tranquillamente il bagno d’estate?
“Sicuramente molto più alti”.
Giovanni Conte (Pres.Consorzio Molluschi Prov. Roma): “Ogni 15 giorni analizziamo le acque di Torvaianica. Purtroppo la situazione non è positiva specialmente in due punti, all’altezza del centro e del chilometro 14,500 nella zona nord
“Le analisi vengono effettuate dai tecnici Asl a bordo delle nostre barche, messe a disposizione gratuitamente, a 30 metri dalla riva e ad almeno 500 metri dai canali. Questa distanza dai canali si evita che i risultati vengano amplificati dalle acque provenienti dai canali. È stato quindi deciso di “allargare” il raggio e di spostarsi per avere dati che tenessero conto solo dell’effettiva presenza di inquinanti in mare, a notevole distanza da possibili ‘interferenze’ che comunque sono invece percepibili stando a riva e nei pressi dei fossi, dove si registrano le criticità maggiori”.
Qual è la situazione attuale?
“Abbiamo tre macroaree, Torvaianica sud, centro e nord. Al centro e soprattutto a nord abbiamo registrato anche dati di escherichia coli (batterio che porta anche la meningite, ndr) ben superiori a quanto previsto, con addirittura va-
Il fatto
RIFIUTI IN MARE - A metà luglio scorso diversi rifiuti avevano fatto la loro comparsa in mare allarmando i bagnanti. L’Amministrazione Zuccalà, che ora è caduta, aveva negato problemi al depuratore. Ma quanto accaduto non sarebbe un caso isolato e il problema si sarebbe presentato più volte anche se quest’anno l’acqua è stata limpida e cristallina quasi sempre. Già, ma è dal punto di vista batteriologico che ci sarebbero problemi come confermato dal Presidente del Consorzio Molluschi per la Provincia di Roma che si occupa delle attività di pesca nei nostri mari.
(continua) ottobre 2022 10 Il Corriere della Città INCHIESTA
LA CAUSA DELLE ANALISI FUORI PARAMETRO
“Abbiamo registrato dati di escherichia coli (batterio che porta anche la meningite, ndr) ben superiori a quanto previsto. E a riva la situazione è decisamente peggiore”
nato: l’allarme lanciato dalle coste di Torvaianica
bile fare un controllo ‘a sorpresa’ all’impianto. Ed è una cosa assurda: a cosa serve allora un assessore all’ambiente, se non a controllare anche questo? Avvisare che ci sarà un controllo significa far sistemare, per quel dato giorno, eventuali anomalie. Quindi il controllo è inutile”.
Cosa comporta l’eccessiva presenza di questo batterio?
“Per noi pescatori di molluschi significa una declassazione del nostro mare. E quindi che tutto ciò che viene pescato deve essere portato in un impianto di stabulazione per essere depurato (il processo dura una giornata, ndr) prima di essere messo in vendita, con conseguente lievitazione dei costi”.
(segue)
Da cosa dipende?
“Da quello che il depuratore ‘spara’ nel mare, soprattutto nei giorni in cui le acque sono mosse, sia d’estate che d’inverno. Specialmente il depuratore del fosso della Cro-
Sindaco e assessori delle ultime Giunte non vi hanno ascoltato. Adesso c’è il Commissario Straordinario. Vuole lanciare un appello?
“Magari potrebbe essere la persona giusta per poter fare un controllo ai depuratori senza avvisare prima… Purtroppo i pescatori non
contano nulla, qui. Torvaianica potrebbe essere bellissima, invece non è sfruttata, al contrario degli altri Comuni costieri limitrofi: non ha un pontile, non ha un posto dove mettere le barche, sono anni che chiediamo un porticciolo”.
“Adesso – prosegue – conta solo quello che dicono i balneari. Hanno dato una concessione sulle dune, con due passerelle e due strutture di 25 metri quadri sulla battigia in comodato d’uso. Ma che significa? Perché è del Comune può levare le dune e fare quello che vuole? L’ultima concessione è del 5 giugno di quest’anno. Io proprio non capisco… Per queste cose si danno da fare, poi per i lavori necessari, come la sistemazione delle tubature dei depuratori, tutto tace da anni nonostante le promesse elettorali”.
“Presenza di escherichia coli alta? Per noi pescatori significa un declassamento del nostro mare. Quando questo batterio è presente in concentrazioni superiori alla norma, i molluschi devono passare per impianti di depurazioni per essere venduti e questo fa lievitare i costi”
cetta. Quando era assessore Riccardo Borghese, mi spiegò la prassi, dicendomi che, per fare un controllo, prima doveva chiamare la società per avvisare. Era infatti impensa-
Avviso di vendita
T. ROMA C.P. N. 123/2017 S.T.E. S.r.l. in Liquidazione
Il Concordato Preventivo vende n. 2 immobili commerciali uso ufficio in Pomezia,Via del Mare n. 2/D
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Gara in data: 28.11.2022 ore 12:00
Maggiori informazioni sul bando di vendita pubblicato sul Portale delle Vendite Pubbliche e dal Liquidatore Giudiziale Avv. Daniele Guidoni (avvocatodanieleguidoni@gmail.com).
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 11 INCHIESTA
(continua)
“Un appello al commissario? Sì, che predisponga controlli senza avvisare prima chi gestisce gli impianti”
IV ESPERIMENTO VENDITA
(segue)
Il parere di Paolo Fiorentini, tecnico specializzato in condotte di depurazione Qual è lo stato di salute dei depuratori di Torvaianica? Cosa succeda all’interno non è dato saperlo, visto che i controlli devono essere annunciati. Sappiamo però che le condotte non rispettano quanto prevede la normativa europea. Dovrebbero infatti essere molto più lunghe rispetto a quanto sono invece attualmente. Ne parliamo con Paolo Fiorentini, subacqueo perito che per anni ha curato per il Comune di Pomezia la manutenzione di proprio di queste condotte. “La loro lunghezza non è a norma. Quello del fosso della Crocetta, cioè quello che si trova in via Zara e che serve tutti gli abitanti di Torvaianica sud e Torvaianica centro, ha una lunghezza di soli 930 metri. Quello di via San Paolo, più piccolo ma più recente, è invece lungo 1650 metri. Anche il livello di profondità non corrisponde a quanto previsto dalla normativa, perché entrambi sono molto più superficiali. Questi due elementi ovviamente si traducono in mare più sporco a riva. E questo si calcola sulla base delle utenze servite e sulla pendenza della costa. Fatti questi calcoli, a via San Paolo a tubatura dovrebbe stare a circa 2,5 chilometri dalla costa, mentre al fosso della Crocetta addirittura a 3,5 chilometri di distanza, quindi ben 2,5 chilometri oltre il punto dove termina attualmente”.
LE IRREGOLARITA’
Le condotte non rispettano la normativa Europea nei seguenti parametri:
1- Lunghezza non a norma
2- Livello di profondità non è a norma
3-Mancata segnalazione del terminale che sversa in acqua
4-Assenza di un diffusore
L’allungamento è l’unico adeguamento che andrebbe fatto alle tubazioni?
“No. Innanzi tutto il punto dove la condotta del depuratore termina, ovvero in cui scarica i liquami, deve essere segnalato da una meda (una grossa boa, ndr): ebbene non c’è.
Inizialmente erano state messe, ma nel tempo si sono sganciate e sono sparite. Ma nessuno ha mai provveduto a rimetterle. In questo modo, quando passa un’imbarcazione che non sa dove sia esattamente la condotta, quest’ultima viene agganciata dagli ancoraggi delle barche e danneggiata. Il risultato di questi continui danneggiamenti sono dei fori da cui fuoriescono i liquami in maniera non corretta, oltre all’allentamento della flangia che tiene i vari pezzi di cui è composta la condotta, facendo uscire anche da lì il liquame. In più manca il diffusore, anche questo obbligatorio per legge”.
(continua)
Nelle foto: il terminale della condotta di Crocetta. Praticamente invece di esserci un diffusore, c'è semplicemente un taglio meccanico sul tubo, dal quale fuoriescono i liquami trattati in soluzione unica, senza la necessaria diffusione graduale. La parte terminale delle condotte, è un vero ricettacolo di ogni cosa, perché chi sono cavi, reti e immondizie varie agganciate
ottobre 2022 12 Il Corriere della Città INCHIESTA
Tubazioni e conduttura danneggiate nel fosso Pratica di Mare a Torvaianica
Paolo Fiorentini si è occupato negli anni scorsi della manutenzione di queste condotte segnalando più volte gli interventi necessari da apportare. Ma nulla è stato fatto
(segue)
Che cos’è?
“È un prolungamento della tubazione che, a seconda della tipologia della costa, smorzano la carica batterica con aperture graduali. Quando il liquame viene trattato, l’acqua reflua viene abbattuta della carica batterica, che comunque resta. Il trattamento di depurazione finale lo fa il mare. E lo fa in maniera egregia se quello che arriva è un liquame trattato adeguatamente a monte e scaricato in maniera ‘graduale’. Faccio un esempio pratico: adesso le condotte sono tubi che sparano a velocità elevata i liquami, che restano in questo modo concentrati e densi. L’abbattimento della carica batterica da parte del mare non avviene quindi in modo efficace. Con i diffusori, invece, la fuoriuscita del liquame avviene nel modo corretto. Se, al contrario, il diffusore non c’è ed esce la massa diretta, la carica batterica verrà sì abbattuta dal mare, prima o poi, ma non nei tempi e nei modi previsti dalla normativa”. Come avviene la depurazione delle acque?
“I sistemi più moderni, ecologici e – alla fine anche economici, visto che consentono di riciclare interamente l’acqua - sono quelli della ionizzazione e della fitodepurazione. Ma qui non si usano. Qui siamo fermi a sistemi di depurazione chimica. Si utilizza l’acido peracetico, un disinfettante più forte ed economico del cloro”.
Facendo il punto della situazione, abbiamo delle tubature più corte, oltretutto rovinate in più punti, senza diffusore, cosa che prova l’immissione in mare di una carica batterica più alta rispetto a quanto si dovrebbe
Rispetto agli anni passati, cosa è cambiato?
“Io avevo fatto presente questa situazione già all’inizio dell’era Fucci, quando da poco aveva preso in gestione il depuratore l’Acea. Oltre ad averle spiegate al Primo Cittadino, le avevo illustrate a quello che in seguito sarebbe diventato sindaco, Zuccalà, che all’epoca era Presidente della Commissione Ambiente, nel corso delle apposite riunioni con gli ingegneri. Tant’è che una volta proprio Zuccalà mi chiese, circa un anno e mezzo dopo che Fucci venne eletto sindaco, a quanto ammontava il costo dei lavori di ammodernamento delle condutture. Risposi
Secondo una stima servirebbe circa un milione per riammodernare tutta l’infrastruttura: ma i costi, nel tempo, potrebbero essere anche aumentati considerando gli anni trascorsi
Un tecnico “scomodo”?: “Visto che ogni qualvolta mi immergevo segnalavo quanto non anadava, sottolineando i problemi potenziali per l’ambiente, sono stato fatto ‘fuori’ come tecnico”
che il tutto superava di poco il milione di euro. Lessi sul volto dell’allora Presidente della Commissione Ambiente la delusione. Il futuro sindaco pensava che la cifra sarebbe stata molto più alta. Mi spiegò, infatti, che il Comune di Pomezia era in debito con l’Acea di 4 milioni di euro e sperava che, facendo quei lavori, si potesse andare in pareggio”. Invece, con un costo di molto inferiore, non si poteva chiedere all’azienda di effettuare i lavori senza correre il rischio che Acea chiedesse in cambio la restituzione del dovuto.
Non si sa se questo sia il motivo per cui tutto si è bloccato, ma come motivazione è sicuramente plausibile. E, nel frattempo, il debito del Comune verso Acea potrebbe anche essere aumentato.
“Fucci parlava pochissimo con chi non era tra i suoi fedelissimi. E la stessa cosa, forse ancor di più, è successa con Zuccalà. Quindi, dopo quella volta, non ho saputo più nulla
in merito ai lavori del depuratore e al debito Acea. Anzi, visto che ogni volta che mi immergevo facevo relazioni su quanto non andava bene e chiedevo che venisse messo a posto, dicendo che la situazione poteva diventare pericolosa per l’ambiente, sono stato fatto fuori come tecnico”.
L’operazione “Mare Pulito”, voluta dal Movimento 5 Stelle e inserita nel programma elettorale che aveva portato Fucci a vincere nel 2013, era quindi naufragata, così come il rilancio turistico di Torvaianica. Facendo un bilancio?
“Abbiamo la situazione peggiorata, perché non solo non è stato fatto nulla per migliorare le cose, ma nel frattempo le condutture sono di 8 anni più vecchie rispetto a quando abbiamo affrontato il discorso con l’Amministrazione comunale”.
Maria Corrao
Il bilancio: abbiamo delle tubature più corte, oltretutto rovinate in più punti, senza diffusore, cosa che prova l’immissione in mare di una carica batterica più alta rispetto a quanto si dovrebbe
La situazione era già stata portata all’attenzione dell’allora
Amministrazione Fucci. Qual è allora il quadro oggi?
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Conduttura fosso della Crocetta danneggiata nei pressi della riva
“Sicuramente peggiorata considerando che non solo non è stato fatto nulla ma le condotte sono più vecchie di 8 anni”
“Lavoriamo per evitare possibili dissesti”
Così il Commissario Dionisi circa la situazione trovata a Pomezia dopo il suo insediamento
APomezia i conti sono in ordine? Oppure c'è qualche problema e si rischia perfino il dissesto? Sono diverse le voci di corridoio che si sono rincorse in questo primo mese post Amministrazione Zuccalà in merito a presunti problemi legati alla condizione economico-finanziaria del Comune. Che gli Enti locali non brillino per disponibilità economiche negli ultimi anni è cosa risaputa, ma da qui a dover cercare di evitare un possibile stato di dissesto a Pomezia (come accaduto ad Ardea) ce ne passa. Anche perché la comunicazione politica di questi ultimi anni targata Movimento 5 Stelle è sempre andata nella direzione diametralmente opposta. Eppure l'ipotesi non sarebbe così remota per Piazza Indipendenza, anzi: del resto l'arrivo recente di due sub-commissari, la Dott.ssa Alessandra Pascarella e la Viceprefetto aggiunto Laura Mattiucci nominati ufficialmente per “coadiuvare il Commissario nella corretta gestione del-
Il Commissario Prefettizio per il momento non rilascia interviste alla stampa e quindi non abbiamo avuto modo di approfondire la questione. La domanda pertanto resta: a Pomezia i conti sono in ordine oppure no?
Le parole del Commissario Dionisi: “Come
stanno quindi le cose?
l'Ente Locale”, potrebbe spiegarsi proprio in quest'ottica; senza contare che, per stessa ammissione di Dionisi, la situazione sarebbe comunque da tenere sotto controllo. Ma come
L’arrivo dei due sub-commissari è stato motivato ufficialmente per “coadiuvare il Commissario nella corretta gestione dell’Ente”: ma potrebbe esserci qualcosa di più?
Le parole del Commissario Prefettizio
Intanto partiamo col precisare che, considerando la natura delicata dell'argomento, avevamo chiesto al Comune di Pomezia, attraverso l'Ufficio Stampa, un'intervista con il Commis sario proprio per capire il reale stato delle cose. Al momento però, come
avrete modo di leggere in altri articoli pubblicati in questo numero, Giancarlo Dionisi ha preferito non rilasciare interviste alla stampa. Tuttavia, nel corso dell'inaugurazione dei lavori di demolizione dell'ecomostro a Torvaianica, siamo riusciti ugualmente
i Comuni
re
a “strappargli” qualche battuta in merito sull'argomento che vi riportiamo di seguito testualmente.
“Che situazione ha trovato a Pomezia al momento del suo insediamento?”, questa la nostra domanda rivolta al Commissario Prefettizio il 19 settembre scorso in merito proprio alla questione finanziaria.
“Sicuramente i giorni sono ancora pochi e ancora c'è necessità di approfondire tanti temi. C'è una situazione che può essere gestita, certo con molta oculatezza, con molta attenzione. Come tutti i Comuni si soffre economicamente un pochino, cerchiamo di gestire il tutto in modo da evitare possibili dissesti e da evitare anche aumenti di tassazione. Ma su questo voglio rassicurare tutti perché non sarà così. Però con oculatezza si può gestire questa situazione”.
Nelle foto (dall’alto): il Commissario Prefettizio
Giancarlo
Dionisi; i due sub-Commissari
Alessandra
Pascarella e Laura Mattiucci
ottobre 2022 14 Il Corriere della Città POLITICA
tutti
si soff
economicamente un pochino, cerchiamo di gestire il tutto in modo da evitare possibili dissesti e da evitare anche aumenti di tassazione.
Ma su questo voglio rassicurare tutti perché non sarà così”
Abbattimento Ecomostro a Torvaianica, ripresi i
osa è successo all'ecomostro di piazza Ungheria? E' questa la domanda che in molti si sono fatti nei giorni scorsi dopo lo stop ai lavori di abbattimento dell'ex hotel Biagio avvenuto a meno di 72 ore dall'inaugurazione del cantiere. Poi però, a fine mese, le pale meccaniche hanno ripreso la loro attività scongiurando così timori di un eventuale blocco delle operazioni. Già, ma perché allora il cantiere, pronti-via, si è subito fermato? Qual è stata la causa? Di voci se ne sono rincorse diverse: la spiegazione “ufficiale” reperita dal Comune (senza tuttavia poter disporre di una dichiarazione ufficiale)
è stata quella di un 'semplice', si fa per dire, guasto ai mezzi meccanici e dei necessari tempi tecnici necessari alla sua riparazione/sostituzione. Una volta sistemato il guasto, dunque, il cantiere avrebbe quindi ripreso regolarmente a lavorare. Il caso autorizzazioni La ripartenza della demolizione non ha però sgomberato il campo dalle “ombre” riguardanti la presunta mancanza di autorizzazioni, tema da noi sollevato a pochi giorni dall'inizio dell'abbattimento dell'ecomostro. E in concomitanza dello stop del cantiere. Sì perché su questo fronte sono diverse le questioni in ballo. Ad esempio c'è da capire l'aspetto relativo alla porzione dello scheletro di cemento in cui insiste la tabaccheria di Biagio, una delle attività storiche del litorale. La prima domanda che ci facciamo è questa allora: visto che l’edificio è in realtà unico, sono state prese tutte le precauzioni affinché non avvengano crolli anomali mentre ci sono persone all’interno della struttura? Sono stati fatti studi (depositando un progetto di demolizione) che attestino questo? C’è un piano in-
Il crono-programma dei lavori: in tutto serviranno almeno due-tre mesi per completare la demolizione dell’ecomostro
I lavori sono iniziati lo scorso 19 settembre ma si sono fermati dopo solo 72 ore, salvo poi riprendere a fine mese. La causa ‘ufficiale’? Un guasto ai mezzi meccanici
gegneristico per la demolizione? Stando a quanto reso noto dal Comune di Pomezia poco prima dell'inaugurazione del cantiere il locale dove è ubicato l’esercizio commerciale “Biagio”, a seguito di un accordo con il proprietario, sarà salvaguardato in loco mediante una struttura perimetrale protettiva, in attesa della realizzazione del progetto più ampio. Verrebbe da pensare dunque che, su questo specifico tema, siano stati eseguiti tutti gli studi del caso nonché reperita tutta la documentazione necessaria. Ma è davvero così? Il problema si lega poi alle altre autorizzazioni necessarie per questa demolizione, comprese quelle paesaggistiche e antisismiche. Queste ultime sono state rilasciate? O nella troppa fretta di fare le cose ci si è dimenticati di “qualche particolare” importante?
Nessuna comunicazione da parte del Comune di Pomezia
Per saperne di più abbiamo inoltrato due PEC al Comune di Pomezia richiedendo copia di tali autorizzazioni. Ma, al momento di andare in stampa, non era pervenuta ancora nessuna risposta ufficiale. Lo stesso Commissario Prefettizio Dionisi, che, lo ricordiamo, in questo momento detiene temporaneamente tutti i poteri di Giunta, Consiglio e Sindaco in attesa delle prossime elezioni, ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni alla stampa, anche se non ne ha chiarito il motivo. Sia chiaro: saremo ben lieti di “sbagliarci” e che tutto l'iter sia stato espletato in modo corretto; ma di certo non baratteremo la necessità di fare chiarezza con la semplice ripresa dei lavori. Anche perché negli otto giorni circa dove gli operai non hanno lavorato, nessuno, tanto meno il Comune di Pomezia, si è preso la briga di fornire ai cittadini uno straccio di spiegazione. (continua)
Le autorizzazioni paeseggiastiche e antisisimiche sono state rilasciate?
Ne abbiamo richiesto copia ma ancora non abbiamo ricevuto risposta
Il caso della colonia felina: tutti i gattini tratti in salvo
Parlando del cantiere, com'è noto, in ballo nei giorni scorso c'è stato anche il tema degli animali presenti all'interno della strut tura. Come è noto la colonia è stata trasferita alla Selva dei Pini in una struttura ritenuta idonea dalla Asl (anche se inzialmente le riserve in merito da parte delle Associazioni e del referente di colonia stesso non sono mancate) ma qualche gattino era rimasto comunque nell'area nonostante l'avvio dei lavori. Uno, in particolare, spaventato dai rumori della demolizione si era nascosto, prima di essere de-
finitivamente tratto in salvo. “Finalmente i gatti della colonia felina censita all’interno dell’ecomostro di Torvaianica sono stati prelevati e messi in sicurezza - spiega in una nota il segretario nazionale del partito Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica - Tutte le formalità amministrative che avevamo richiesto all’Ufficio Tutela Animali del Comune di Pomezia durante i vari incontri, sono state assolte. Così come sono stati ascoltati i suggerimenti per rendere più adeguata la struttura destinata ad accogliere i gatti
prima del loro adattamento al nuovo ambiente. Il Comune di Pomezia, nonostante l’iniziale ritardo nella presa in carico del problema dello spostamento della colonia, ha dimostrato piena collaborazione con un atteggiamento di sensibilità e ascolto delle istanze, atteggiamento affatto scontato per REA che, intervenendo nei vari comuni italiani, conosce i limiti di molte amministrazioni. Un grande merito va riconosciuto alle volontarie che, con grande sacrificio, dedizione e rispetto delle leggi si sono occupate della cattura e ricollocazione dei gatti dopo gli accertamenti veterinari”.
16 POLITICA Il Corriere della Città ottobre 2022
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lavori: ma il “giallo” sulle autorizzazioni resta
(segue)
Il futuro della Piazza
In attesa dunque di saperne di più sui lavori chiudiamo con un passaggio sul futuro della Piazza. Anche in questo caso avevamo chiesto novità al Commissario Prefettizio circa le proposte fatte recapitare in Comune da parte dei cittadini per ridisegnare il futuro della centralissima area di Torvaianica, i cui ter-
Tra le idee per la nuova Piazza Ungheria un’area aperta e/o verde, uno spazio dedicato alla cultura, fontane, panchine e zone per praticare l’attività sportiva
mini sono scaduti lo scorso 30 settembre. Cosa verrà realizzato infatti dopo la demolizione dello scheletro di cemento? Sarà lo stesso Commissario a decidere cosa verrà
realizzato al posto dell'ex Hotel Biagio? Oppure spetterà al nuovo Sindaco? “Sto seguendo personalmente le idee e i suggerimenti che stanno arrivando numerosi” - aveva dichiarato Dionisi il giorno dell'inaugurazione dei lavori - “in gran parte sono quasi tutti orientati verso la realizzazione di un’area aperta, verde, dotata di panchine e di fontane e di zone dove praticare
Le altre domande: cosa verrà realizzato nella Piazza? Sarà il Commissario a decidere il progetto? Oppure si attenderanno le prossime elezioni Amministrative in programma per il 2023?
attività sportiva e assistere ad eventi culturali. Li approfondiremo insieme ai tecnici per creare un progetto unitario, sostenibile economicamente e compatibile con l’area. Accanto al belvedere, recentemente riqualificato, abitanti e turisti avranno uno spazio a dimensione di cittadino”. Ma per saperne di più, sia su questo che sugli altri punti affrontati, non ci resta che aspettare.
Per il momento il Commissario Prefettizio ha deciso di non rispndere alle nostre domande, anche se non ne sono stati spiegati i motivi
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ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 17 POLITICA
Ardea, il punto sui cantieri in corso e sui progetti per la ci
A
ssessore facciamo il punto dopo questi primi mesi dall'insediamento della nuova Amministrazione.
Tra i primi atti che lei ha annunciato c'è quello relativo all'illuminazione con la posa di nuovi 360 punti luce sul territorio...
“Sì, crediamo fortemente che la sicurezza del territorio passi anche dalla pubblica illuminazione, oltre che chiaramente dalla presenza delle forze dell’ordine, altro aspetto sul quale vogliamo lavorare. Per quanto riguarda l'intervento nello specifico fa capo ad un contratto già in essere risalente al 2015, oggetto poi di una successiva rimodulazione dalla precedente Amministrazione: sin dal nostro insediamento abbiamo cercato di accelerare i tempi di questi lavori che in questo momento sono già partiti in Via Modena. Dopodiché si sposteranno nelle altre strade, alcune attualmente prive totalmente di illuminazione, in altre ad implementazione di quanto già esistente”.
Quali saranno le vie interessate dai lavori e che tempi si prevedono?
“L'elenco delle vie, come è già stato reso noto, comprende, oltre alla poc'anzi citata Via Modena, anche Via Garda, Via Pavia, Via Novara, Via Strampelli. E ancora: Montagnano, Gorizia, Via Verona, Via Pratica di Mare, Via Laurentina, lungo la Circonvallazione Mare Australe, Via Virgilio, Via delle Salzare (nel tratto che da via Laurentina porta su Lungomare degli Ardeatini passando davanti all’ingresso del Castrum Innui) , Via Dora Baltea (Lato est), Via Adda, via del Parco, Via Potenza, Via N. Strampelli, Via Roma e infine Via Brenta. Per quanto riguarda le tempistiche i lavori, salvo imprevisti, dovrebbero concludersi per maggio 2023”.
Cosa può dirci dei due cantieri iniziati dalla passata Amministrazione, ovvero quelli relativi a Viale Nuova Florida e in Viale Forlì ma che sembrano essersi fermati? Quali sono i tempi per il completamento dei lavori?
“Per quanto riguarda la realizzazione in corso della pista ciclabile il cantiere sarebbe dovuto terminare verso la fine di settembre.
“L’intervento lungo Viale Nuova Florida è più ampio e complesso: in questo caso per l’ultimazione completa del cantiere, compresa la riasfaltatura della strada, serviranno alcuni mesi”
Illuminazione: per l’installazione dei 360 punti luce, alcuni a potenziamento di quanto già esistente, altri in zone al momento completamento al “buio”, i lavori termineranno per maggio 2023
Nella foto: l’Assessore ai lavori pubblici Alessandro Quartuccio
Tengo a precisare che, sin dal mio insediamento, mi sono subito interessato ai lavori per accertarmi della corretta prosecuzione del cantiere secondo i tempi previsti. Anche perché molti cittadini, vedendo i lavori fermi, si sono subito preoccupati temendo di ritrovarsi un'opera incompiuta, senza contare che tra poco arriverà anche il maltempo. Ebbene, ho avuto un confronto con la ditta che mi ha fatto sapere che ha avanzato richiesta per ottenere la chiusura di una parte della strada per i primi giorni di ottobre, precisamente dal 3 al 10 circa: in questo modo l'intervento verrà completato e, se non ci saranno ulteriori ritardi, per la metà del mese il cantiere sarà terminato. Per Viale Nuova Florida i tempi sono un po' più lunghi perché chiaramente si tratta di un intervento più ampio e soprattutto più complesso. Il progetto è stato suddiviso dalla passata Amministrazione in tre stralci: in questo momento la parte bassa di Viale Nuova Florida, quella a ridosso di Rio Verde per intenderci, è stata completata; per quanto riguarda il secondo e terzo tratto si sta attendendo l'assestamento del fondo stradale dopo le tracce realizzate nell'ambito degli interventi per contrastare il dissesto
idrogeologico. La raccolta delle acque, in tal senso, dovrà essere raccordata tra queste due parti restanti di Viale Nuova Florida – quella centrale e l'altra in direzione di Via Pratica di Mare – dopodiché verrà rifatto tutto l'asfalto. Ad ottobre i lavori dovrebbero riprendere e da lì in avanti servirà qualche mese per avere l'intervento ultimato”
Veniamo ai progetti futuri per Ardea. Quali sono gli interventi che intendete realizzare per il territorio?
“Tra le priorità c'è quella di riportare gli uffici di Sindaco e Giunta alla Rocca, nella sede di Via Garibaldi. Il progetto di ristrutturazione dell'edificio è già esistente ma lo stiamo integrando con un'ulteriore parte relativa all'abbattimento delle barriere architettoniche. Tra le idee che stiamo valutando quello di realizzare un'ascensore esterno. In ottica futura la volontà dell'Amministrazione è quella di trovare una sistemazione definitiva per la casa comunale con locali di proprietà considerando che per gli attuali uffici nella sede di Via Salvo D'Acquisto dobbiamo corrispondere un affitto. Per questo stiamo valutando delle aree idonee a questo scopo”. (continua)
“Tra le priorità c'è quella di riportare gli uffici di Sindaco e Giunta alla Rocca, nella sede di Via Garibaldi. In futuro il progetto è quello di realizzare una casa comunale di nostra proprietà, in tal senso stiamo vagliando alcune aree idonee allo scopo”
“Pista ciclabile? Dal 3 al 10 ottobre la ditta ha fatto richiesta al Comune per far chiudere un tratto di strada per poter terminare i lavori. Viale Nuova Florida? Si sta attendendo l’assestamento del fondo stradale, il cantiere riprenderà nel mese in corso”
ottobre 2022 18 Il Corriere della Città POLITICA
Il cantiere per la realizzazione della pista ciclabile in Viale Forlì ad Ardea
ittà. L’Ass. Quartuccio: ”Ufficio Sindaco tornerà alla Rocca”
Tra i pogetti in cantiere la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale di fronte a Largo Genova
(segue)
Capitolo strade, una delle criticità che purtroppo contraddistinguono, in negativo, Ardea. In questi anni sono stati realizzati alcuni interventi, come si muoverà la nuova Giunta Cremonini in tal senso?
“Chiaramente la manutenzione delle strade è uno dei punti centrali del nostro programma. Posso dire che in particolare abbiamo richiesto un finanziamento complessivo di poco meno di 2 milioni di euro per il rifacimento di Via Nazareno Strampelli e Via Della Pescarella attraverso i fondi del PNRR, due arterie percorse ogni giorno da tantissimi cittadini e non. Inoltre vorremo inserire l'incrocio, teatro spesso di incidenti, nel piano delle rotatorie che stiamo predisponendo, vediamo se ci sarà la possibilità di inserirla nel piano triennale delle opere pubbliche. Nel frattempo ho preso in carico le segnalazioni dei cittadini per rifare quantomeno la segnaletica verticale e orizzontale, magari implementandola con qualche led luminoso di avvertimento circa la pericolosità dell'incrocio. Tornando al discorso rotatorie sempre in quest'ottica abbiamo intenzione di realizzarne un'altra in corrispondenza dell'accesso alla Rocca da Via Laurentina, alla quale abbinare il rifacimento di tutta Via Santa Marina, la strada che passa davanti al cimitero 'storico' di Ardea, fino al confine con il Comune di Aprilia. Inoltre metteremo in sicurezza l'attraversamento pedonale di fronte a Largo Genova, in corrispondenza del supermercato”.
Per quanto riguarda i lavori contro il dissesto idrogeologico a Marina di Ardea cosa può dirci?
“Posso assicurare che, a differenza di quanto circolato, il finanziamento non è assolutamente in discussione. I lavori ripartiranno intorno a metà ottobre”.
Palestra di Via Verona e palazzetto dello sport a Tor San Lorenzo, ci sono novità?
“Sì. Allora per il primo progetto purtroppo
“Allo studio un piano delle ‘rotonde’ per mettere in sicurezza le strade e gli incroci più pericolosi del territorio. Una di queste verrà realizzata in corrispondenza dell’accesso che porta alla Rocca e l’intera Via Santa Marina sarà riasfaltata”
dell’illuminazione ad
l’intervista all’Ass. ai lavori pubblici
“Finanzialmento in discussione per i lavori contro il dissesto idreologico a Marina di Ardea? Assolutamente no, i lavori ripartiranno intorno a metà ottobre”
abbiamo dovuto fare i conti con degli aumenti di prezzi che hanno fatto lievitare il costo dell'opera di circa 250mila euro in più rispetto a quanto previsto dalla passata Amministrazione. Siamo al lavoro per reperire le risorse necessarie per realizzarla. Per quanto riguarda invece il palazzetto dello sport a Tor San Lorenzo lì abbiamo delle scadenze e dei paletti precisi fissati per giugno 2023. E' evidente allora che servirà accelerare sui tempi per rispettare tali termini”.
Luca Mugnaioli
Palestra di Via Verona e palazzetto dello sport a Tor San Lorenzo: l’Assessore fa il punto della situazione
Qui sotto, ‘l’incrocio della morte’ in Via Laurentina: la sicurezza passa dal rifacimento della segnaletica (adesso) e da una rotonda di futura possibile realizzazione
“Strade? Chiesto finanziamento per rifare Via Nazareno Strampelli e Via della Pescarella. Per l’incrocio con Via Laurentina stiamo studiando la possibilità di realizzare una rotonda, nel frattempo ripristineremo e potenzieremo la segnaletica orizzontale e quella verticale”
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 19
POLITICA
Lo stato dei lavori avviati dalla passata Amministrazione e i progetti futuri della Giunta Cremonini:
Potenziamento
Ardea: 360 nuovi punti luce entro maggio 2023
APPROFONDIMENTO
Come vengono usati i soldi delle multe a Pomezia eArdea
Ecco quanto è stato accertato nel 2021 e a cosa sono stati destinati i soldi delle contravvenzioni
Dove finiscono i soldi delle multe che paghiamo? Ogni anno migliaia di euro confluiscono nelle casse della Pubblica Amministrazione a seguito delle contravvenzioni comminate per la violazione al codice della strada agli automobilisti. L'impiego di queste 'risorse' però varia da Comune a Comune. Ecco allora per cosa vengono destinate a Pomezia e Ardea.
Pomezia
Partiamo dalla città pometina. I dati, disponibili online nell'archivio dedicato presso il Ministero dell'Interno, si riferiscono al 2021. In tal senso “i proventi complessivi delle sanzioni derivanti dall'accertamento di tutte le violazioni al codice della strada” ammontano a 645.854,00 euro ai quali si sommano i circa 33.000 euro riferiti ai “proventi complessivi delle sanzioni derivanti dall'accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità” per un totale complessivo di 678.883,35 euro. Ebbene, tra le destinazioni di questi fondi troviamo varie voci: “interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'Ente” (98mila euro circa); “potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale,
A Pomezia circa 200mila euro sono stati destinati agli interventi di sistemazione della segnaletica stradale e al potenziamento delle attività di controllo in materia di circolazione stradale
Ogni anno migliaia di euro confluiscono nelle casse della Pubblica Amministrazione per le multe derivanti dalla violazione al codice della strada.
L’utilizzo di questi soldi varia però da Comune e aComune
anche attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei propri Corpi di polizia” (98mila euro circa); “manutenzione delle strade, installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma delle barriere e sistemazione del manto stradale, redazione dei PGTU”. “Interventi a tutela degli utenti deboli, educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, assistenza e previdenza per il personale” (circa 197mila euro). Scendendo ancor più nel dettaglio delle singole voci e andando a vedere l'effettivo utilizzo di parte di questi importi troviamo “i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale” per un importo di 151mila euro (realizzato al 100%), circa 40mila euro destinati al “funzionamento interno del corpo (revisione strumentazione, vestiario, accesso agli archivi dei veicoli rubati interforze e alle banche dati ACI e motorizzazione, ecc.)”, e poco più di 27mila euro ai progetti “Pomezia sicura”.
Ardea
Più contenute invece le voci riguardanti il Comune di Ardea. Nel 2021 infatti i “proventi complessivi delle sanzioni derivanti dall'accertamento di tutte le violazioni al codice della strada” ammontano sotto la Rocca a circa 182mila euro e non si riferiscono, a
differenza di Pomezia, ai dati contenuti nei verbali di chiusura. Ma a cosa sono stati destinati? In parte agli “interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'Ente” (4.590 euro) e in parte alla “manutenzione delle strade, installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma delle barriere e sistemazione del manto stradale, redazione dei PGTU”. E ancora: “interventi a tutela degli utenti deboli, educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, assistenza e previdenza per il personale” (41.984 euro). Per quanto riguarda la prima voce tuttavia degli interventi previsti ne sono stati realizzati appena il 37% (riferiti a lavori di manutenzioni impianti semaforici e segnaletica) mentre per il secondo punto la cifra è stata assorbita interamente dagli “Interventi di sicurezza stradale personale polizia locale e provvisorio”.
Le differenze
IL CONFRONTO - Importi più contenuti ad Ardea rispetto a Pomezia e peraltro calcolati su verbali non ancora “chiusi”. Anche sull’effettivo impiego di queste risorse sotto la Rocca i progetti avviati, al momento del report, non erano stati ancora portati a termine. Al 100% invece la percentuale di realizzazione per quelli predisposti per Pomezia. Gli impieghi dei soldi spaziano dalla manutenzione stradale, al necessario funzionamento interno del Corpo, a progetti di sicurezza per i cittadini. La fonte delle informazioni è l’archivio dedicato del Ministero dell’Interno.
Il caso
POMEZIA - Stanno facendo discutere a Pomezia i controlli “mobili” in auto eseguiti da parte della Polizia Locale. Tanti i cittadini incappati nelle contravvenzioni anche per pochi km/h. Ma il caso ha acceso un dibattito: c’è infatti chi definisce ‘scorretto’ tale sistema di controllo, bollato come strumento per ‘fare cassa’ e non certo per garantire la circolazione stradale, mentre altri difendono l’operato degli Agenti sottolineando il fatto che, a prescindere, bisogna sempre rispettare i limiti di velocità. E voi che ne pensate? Dì la tua a redazione@ilcorrieredellacitta.it oppure contattaci su Facebook o Instagram.
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Nel 2021 i proventi complessivi delle
“sanzioni derivanti dall'accertamento di tutte le violazioni al codice della strada” a Pomezia sono stati 678mila, ad Ardea 182mila
Protocolli Covid meno severi per l’a.s. 2022-2023
Niente più mascherine e abolizione della DAD. La scuola entra nella fase post-pandemia
Niente più mascherine in classe, abolizione della DAD, quarantene e isolamenti in versione “light”.
La scuola, dopo il duro biennio caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, è ripartita con regole più snelle per ciò che riguarda la gestione dei casi positivi al virus. Un naturale adeguamento, in pratica, a quello che è il nuovo scenario epidemiologico del Paese anche se sempre con un approccio in ottica prudenziale.
Quarantene, cosa cambia da quest'anno Per i casi asintomatici, o per quelli sintomatici dopo 48 ore di assenza di sintomi, la quarantena potrà terminare dopo 5 giorni invece dei precedenti 7. Per uscire dall'isolamento servirà comunque un test negativo (molecolare o antigenico). In caso di positività persistente l'isolamento cesserà in automatico dopo 14 giorni (invece di 21) anche senza tampone negativo.
o molecolare per la rilevazione di SARSCoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Mascherina e DAD addio
Se durante l’autosorveglianza si manifestano sintomi compatibili con il Covid è raccomandata l’esecuzione immediata di un test che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto
Contatti stretti con positivi
A coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi che indicano una possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico
Per i bambini il raffreddore non sarà più in ogni caso motivo di allontanamento da scuola o di non frequenza in assenza di febbre
Decade l'obbligo della mascherina in classe. L'unica eccezione è rappresentata dagli alunni con fragilità per i quali, al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza, è opportuno prevedere l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie nonché valutare strategie personalizzate in base al profilo di rischio. Con l'anno scolastico in corso inoltre non è più prevista la didattica digitale integrata. Il Miur ha spiegato infatti che la disposizione ha cessato la sua efficacia con l'anno scolastico 2021-2022
LE NUOVE REGOLE
La quarantena in caso di positività per gli asintomatici, o per quelli sintomatici dopo 48 ore di assenza di sintomi, si riduce a 5 giorni (invece di 7) ma servirà comunque un tampone ‘d’uscita’ negativo. Stop alla mascherina in classe e alla DAD che non è più prevista
previsti controlli preventivi da parte delle Istituzioni Scolastiche. Tuttavia, in caso di presenza di sintomi indicativi dell'infezione da Covid-19 durante la permanenza a scuola, gli alunni saranno accompagnati nella stanza dedicata all'isolamento (o area) debitamente predisposta. Da qui gli studenti raggiungeranno la propria abitazione o verranno presi in carico dai genitori qualora minorenni.
Raffreddore e bambini
La circolare del Ministero dell'Istruzione si fa riferimento anche ai casi di raffreddore nei bambini più piccoli. In questi casi, si legge, “tale sintomatologia non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento da scuola in assenza di febbre”. E aggiunge: “Gli studenti possono frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFp2 fino alla risoluzione dei sintomi”.
In caso di comparsa dei sintomi a scuola Per accedere ai locali scolastici non saranno
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SPECIALE SCUOLA
Stop alla mascherina in classe da quest’anno
La mascherina in classe resta per i soggetti fragili. Per i positivi persistenti l’isolamento cesserà automaticamente dopo 14 giorni (anziché 21) anche senza tampone negativo
Inizio scuola ad Ardea, intervista con il Sindaco
Maurizio Cremonini fa il punto della situazione sugli Istituti presenti sul territorio
Sindaco, è ricominciata la scuola: si segnalano particolari criticità in questi primi giorni? Com'è stata la ripresa delle lezioni?
“A parte qualche problema avuto su alcune scuole, specialmente legati al maltempo e alle conseguenti infiltrazioni d’acqua piovana, la ripresa dell’anno scolastico è avvenuta senza particolari criticità. Questo perché abbiamo effettuato una attività di manutenzione preventiva”. Tra i problemi che riguardano le scuole all'inizio di ogni anno scolastico c'è sempre la questione delle cattedre “vacanti” e della mancanza più in generale del personale scolastico: avete avuto riscontro di particolari situazioni di difficoltà dai Dirigenti Scolastici?
“Assolutamente no. Posso dire che l’altra mattina, mentre mi trovavo alla scuola “Virgilio”, ho potuto vedere una fila di persone che era in attesa di accettazione delle supplenze”. Per l'anno scolastico 2022-23 i protocolli scolastici di gestione dei casi Covid sono stati allentati e resi meno severi. Personalmente lei si trova d'accordo con questa decisione o sarebbe stato opportuno agire con maggiore prudenza?
“Sono perfettamente d’accordo. Penso, però, che sarebbe opportuno dotare le aule scolastiche di aeratori che consentano una migliore ventilazione degli spazi. Per quanto di nostra competenza, studieremo la fattibilità e la sostenibilità finanziaria di un progetto che vada in questa direzione”.
L'altro tema di cui si discute è quello legato
“Refezione scolastica? C’è un contratto in essere con la ditta ancora per diversi anni. Stiamo lavorando per cercare di migliorare ulteriormente il servizio”
ai riscaldamenti nelle scuole anche in relazione al caro bollette. Ad ogni modo qual è la situazione ad Ardea considerando che in passato ci sono stati problemi in alcuni Istituti? I termosifoni e più in generale i sistemi di riscaldamento partiranno regolarmente?
“Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, ricordo che i maggiori plessi di Ardea sono già dotati di impianti con pannelli fotovoltaici. In merito ai sistemi di riscaldamento, il Comune ha provveduto a interventi di manutenzione ordinaria, con la speranza che non si verifichino problemi nel momento dell’accensione degli impianti. In quel caso, sarà nostra premura intervenire tempestivamente. Chiaramente, sempre in tema di efficientamento energetico e vicende legate al cosiddetto ‘caro bollette’, ci adegueremo alle normative nazionali”. Mense scolastiche, scuolabus e TPL, qual è la situazione su questi specifici aspetti?
“Per il momento non siamo ancora riusciti a
“In merito ai sistemi di riscaldamento, il Comune ha provveduto a interventi di manutenzione ordinaria, con la speranza che non si verifichino problemi nel momento dell’accensione degli impianti”
reperire i fondi necessari per riavviare il servizio scuolabus. Il TPL, invece, è a pieno regime: stiamo sfruttando tutti i chilometri a nostra disposizione. Infine, per quanto concerne le mense, ricordo che sono stati chiesti finanziamenti per la costruzione di due nuove strutture a disposizione delle nostre scuole, che ci permetteranno di migliorare il servizio in essere. Ricordo che per la refezione scolastica esiste un contratto in essere ancora per diversi anni: con la ditta stiamo lavorando per cercare di migliorare sempre di più il servizio esistente”.
Luca Mugnaioli
“La ripresa dell’anno scolastico è avvenuta senza particolari criticità. Questo perché abbiamo effettuato una attività di manutenzione preventiva”
“Riscaldamenti? Accensione dovrebbe avvenire senza problemi.
Per lo scuolabus mancano i fondi, TPL invece a pieno regime. Mancanza docenti? Non si registrano particolari criticità ad Ardea”
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Nella foto: il Sindaco di Ardea Maurizio Cremonini
La scuola Virgilio ad Ardea
Riparte la scuola, parola agli studenti E’
Intervista con Eleonora Mazzuca, della Rete Studenti Medi del Lazio sezione di Pomezia
iniziato il primo, vero anno scolastico post-pandemia. Quali sono le vostre previsioni ma soprattutto le vostre speranze dopo due anni così difficili?
“La speranza è che sia le condizioni ma anche le Istituzioni ci permettano di continuare con la scuola in presenza. Per noi significa riacquistare la nostra socialità dopo due anni complicatissimi, riprenderci la vita scolastica al 100%. Ci auguriamo che gli Enti preposti facciano tesoro di tutti gli errori commessi al fine di non ripeterli più: la scuola non può e non deve essere messa sempre in secondo piano, la nostra voce deve essere ascoltata” Com'è stato il rientro in aula senza mascherine?
“Sicuramente ci ha fatto uno strano effetto. Vedere i volti dei nostri compagni in classe senza mascherina dopo due anni è stato senza dubbio bellissimo ed emozionante anche da parte degli stessi Professori. Abbiamo rivisto i sorrisi, le espressioni, è stato un bel momento. E’ stato un qualcosa che ci ha fatto piacere, che ci serviva”.
La scuola è ripresa da pochi giorni. Qual è la situazione a Pomezia e quali sono i principali problemi riscontrati?
“Rientro in classe senza mascherina emozionante, abbiamo rivisto i sorrisi dei nostri compagni. Un augurio? Che si riesca finalmente a garantire la scuola in presenza dopo due anni così difficili”
arrivare nei prossimi giorni e la questione dovrebbe rientrare”
anno si era verificato il problema in relazione agli orari di ingresso e uscita scaglionati che però quest’anno non sono previsti. In questo momento qualche piccolo disagio c’è ma in relazione agli orari ridotti come detto; non appena si entrerà a regime il problema dovrebbe risolversi tutto in automatico”
Un messaggio al Commissario Prefettizio di Pomezia?
Nella foto:
Eleonora
“I problemi a Pomezia sono noti e riguardano, per molti Istituti, come ad esempio il Pascal e il Picasso, l’assenza di spazi. Al momento gli studenti stanno seguendo le lezioni tutti nelle sedi centrali (al Picasso alla centrale e al Polo di Grafica, ndr) in attesa che si sblocchino le aule alla Selva dei Pini. Su questo fronte, da quanto sappiamo, anche per l’intervento del Commissario, ormai dovremmo esserci. Nel frattempo gli Istituti hanno adottato soluzioni-tampone come la rotazione delle aule, per cui alcune classi cambiano ogni giorno l’aula, altre addirittura ogni ora o ogni due, per permettere a tutti di usufruire al meglio degli spazi e dei labo ratori. Il secondo aspetto, ma anche qui è storia più che conosciuta, è la mancanza di professori. Anche se siamo alla terza settimana dalla prima campanella in molte scuole si continua con gli orari ridotti anche in materie che assorbono una quota ore significativa come ad esempio italiano o latino.
Mazzuca, Rete
Studenti Medi
Pomezia
Ad ogni modo le ultime assegnazioni dovrebbero
Rimanendo su questo tema, da quest'anno i protocolli di gestione dei casi Covid sono stati resi meno severi. Siete d'accordo con questa impostazione meno restrittiva?
“L’obiettivo chiaramente deve essere quello di tornare alla normalità non c’è dubbio. Quello che però chiediamo è che si prendano decisioni coerenti con quanto accaduto in questi anni: non possiamo far finta che il Covid non sia mai esistito o che non esista ancora adesso. Ben venga dunque l’alleggerimento dei protocolli ma, ripetiamo, si agisca sempre in coerenza con la tutela della salute nella gestione di tutto”
Capitolo riscaldamenti, un tema di cui si dibatte molto anche per via del caro bollette. Ad ogni modo pensate che gli Istituti siano pronti e preparati in vista dell'arrivo dell'inverno?
“Per quanto riguarda questi due aspetti al momento non abbiamo riscontrato problemi o notizia di possibili disagi”
Lo scorso anno erano stati registrati disagi con il trasporto pubblico locale considerando la non coincidenza tra gli orari di entrata e uscita scaglionati da scuola con le corse degli autobus. Quest'anno qual è la situazione?
“Sì, per il trasporto pubblico locale lo scorso
“Sicuramente l’inizio è stato positivo e ci fa ben sperare. Abbiamo apprezzato che il Commissario si sia interessato subito al problema della mancanza degli spazi muovendosi nell’ottica del rinnovo degli spazi alla Selva dei Pini. Quello che chiediamo come studenti è che si possa proseguire su questa strada, sulla strada di un dialogo vero. Pur essendo la scuola materia, per la maggior parte, appannaggio della Città Metropolitana di Roma tuttavia riteniamo fondamentale l’interlocuzione con le Istituzioni locali. E’ un rapporto importantissimo che speriamo rimanga proficuo per i prossimi mesi dato che comunque la gestione del Commissario rimarrà praticamente per tutto l’anno scolastico ”.
Luca Mugnaioli
“La scuola è stata sempre messa in secondo piano in questi anni. Le Istituzioni devono capire che la nostra voce è importante. Protocolli Covid meno severi? Ok, ma si agisca in coerenza con quanto fatto in questi due anni”
ottobre 2022 24 Il Corriere della Città SPECIALE SCUOLA
“Problemi in questo avvio di anno scolastico? I soliti: mancanza di spazi e cattedre docenti ancora ‘vacanti’. Un messaggio al Commissario Prefettizio di Pomezia? Proseguire sulla strada del (vero) dialogo, rapporto studenti-Istituzioni locali è fondamentale”
Scuola, il punto sull’avvio dell’a.s. a Pomezia
Il caso delle aule alla Selva dei Pini e la navetta per gli studenti. Il Commissario incontra i Presidi
Sull'inizio dell'anno scolastico a Pomezia, considerando al momento l'impossibilità di disporre di comunicazioni ufficiali da parte del Commissario Dionisi, possiamo rifarci alle poche informazioni diramate dal Comune nei giorni scorsi. La buona notizia è la risoluzione, sembrerebbe, del problema della carenza degli spazi al liceo Pascal (ma anche al Picasso) considerando l'estensione della concessione d’uso dei locali siti all’interno del Complesso “Selva dei Pini”, già utilizzati nei due anni precedenti, in regime emergenziale, dagli istituti Picasso e Pascal. “Come avevo anticipato, abbiamo trovato una soluzione al fabbisogno degli Istituti Picasso e Pascal – aveva fatto sapere il Commissario Straordinario Giancarlo Dionisi – fin dal mio insediamento ho seguito personalmente la questione, proponendo all’Ente metropolitano una rimodulazione della cifra rispetto alle ultime interlocuzioni e poco fa è stata definita la conferma del contratto di locazione. Rassicuro gli studenti, le loro famiglie e i dirigenti scolastici: le attività didattiche potranno essere immediatamente avviate nelle aule del complesso “Selva dei Pini” (anche se poi in realtà l'avvio non è stato così “immediato” rispetto alla comunicazione).
Scuolabus, TPL, pedibus
Restando in tema Selva dei Pini a fine mese ha tenuto banco la questione, collegata sempre alle aule supplementari decentrate, della navetta che lo scorso anno era stata istituita per permettere agli studenti di seguire le lezioni. Anche in questo caso però la situazione sembrerebbe essersi sbloccata:
“Ringrazio Città Metropolitana di Roma Capitale e in particolar modo il consigliere Daniele Parrucci, delegato alle scuole di CMRC, per avere accolto le nostre sollecitazioni a ripristinare il servizio di trasporto scolastico per gli studenti del Liceo Pascal e Picasso nelle aule date in concessione dal Comune di Pomezia presso il complesso del Selva dei Pini”, ha fatto sapere il Commissario Dionisi lo scorso 30 settembre. “Il dialogo e la collaborazione tra le Istituzioni è fondamentale per la risoluzione delle problematiche della nostra città e dei nostri ragazzi. È il risultato del tavolo permanente aperto di fatto con l’ente metropolitano che proseguirà nel prossimo futuro con costanti interlocuzioni, nell’ottica di ottimizzare risorse e migliorare i servizi per i cittadini di Pomezia”. Per quanto riguarda lo scuolabus (ma anche il pedibus) il servizio è partito lunedì 26 settembre. Sul fronte infine del TPL c'è da capire se, come accaduto lo scorso anno – anche se c'era il problema delle entrate scaglionate negli Istituti da parte degli studenti – ci saranno disagi o meno. Stesso discorso per la mensa scolastica che partirà come sempre nel mese di ottobre.
L'incontro con i Presidi (nella foto) Sempre a fine mese è andato in scena l'incontro sempre tra il Commissario straordinario Giancarlo Dionisi con i Dirigenti Scolastici del Liceo Artistico e Linguistico Pablo Picasso, dell’Istituto di istruzione superiore Largo Brodolini, dell’Istituto di istruzione superiore Blaise Pascal e dell’Istituto di istruzione superiore via Copernico di Pomezia. Il Commissario, anche in virtù del suo ruolo istituzionale, ha preso l’impegno di proporre l’apertura di un tavolo permanente con Città metropolitana di Roma Capitale che affronti ed esamini periodicamente le diverse problematiche attinenti al mondo della scuola che riguardano ogni aspetto della vita scolastica degli alunni. “Garantire il diritto allo studio dei nostri giovani è una delle priorità che mi vede impegnato in prima persona, in stretta collaborazione con gli uffici comunali e le istituzioni scolastiche del territorio” - ha dichiara il Viceprefetto Dionisi – “L’incontro di fine settembre è una tappa del processo di ascolto e di condivisione che vede coinvolti i protagonisti principali dell’educazione scolastica: i presidi che, insieme ai docenti e a tutto il personale, sono in prima linea nell’affrontare le problematiche quotidiane e le esigenze di famiglie e ragazzi. Insieme intendiamo preservare e promuovere i piccoli grandi interventi volti a dotare l’offerta didattica di primo livello delle scuole di Pomezia dei servizi e delle opere pubbliche che meritano. Penso soprattutto a strutture accoglienti, supporto e servizi alle famiglie, percorsi didattici innovativi, attività sportive e trasporto garantito anche a chi vive in territori disagiati” .
Mensa scolastica in ritardo, protestano genitori e lavoratrici
POMEZIA - Il problema della mancanza dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico non è certo una novità, anzi tutt’altro. Quest’anno, peraltro il primo vero post-pandemia per la scuola, non ha fatto eccezione e al momento di andare in stampa tra Pomezia e Torvaianica sono diverse le scuole in cui ancora si procede con la giornata scolastica ridotta. Ma il problema, oltre che a causare disagi a studenti e famiglie, si riversa anche sul servizio di refezione scolastica. Sì perché senza l’organico insegnanti al completo e con alcune cattedre tuttora vacanti, il cosiddetto tempo pieno, con annessa la mensa, non può partire. Ad oggi, 27 settembre, da quanto si apprende, soltanto le materne comunali hanno iniziato con l’orario prolungato e dunque con la refezione scolastica; lunedì 3 ottobre, si è aggiunto il plesso della Trilussa ma per tutte le altre scuole pre-
senti sul territorio servirà attendere almeno un’altra settimana, forse il 10 ottobre. Con tutte le conseguenze che questi slittamenti comportano.
LE ADDETTE MENSA - Contro questi ritardi, che chiaramente sono imputabili al macchinoso sistema burocratico di assegnazione delle cattedre, a protestare sono intanto le addette al servizio della mensa scolastica. “Anni fa la mensa partiva quasi subito mentre adesso è diventata una consuetudine far slittare tutto ad ottobre inoltrato“, ci racconta una lavoratrice. Un problema non di poco conto considerando che per le addette al servizio mensa lo stipendio è sospeso durante l’estate: “Iniziando il 10 ottobre come sembra il primo stipendio utile arriverà per novembre e nemmeno per intero”, aggiunge un’altra lavoratrice. “Per una famiglia significa stare senza uno sti-
pendio almeno 4 mesi dato che quando la scuola è chiusa a noi non ci paga nessuno”. LE FAMIGLIE - Oltre a questo ci sono poi i disagi vissuti dalle famiglie, soprattutto quelle con entrambi i genitori che lavorano. “Se solo cominciasse la mensa o per lo meno uscissero più tardi sarebbe fantastico le 12.15 è un orario non accettabile per genitori che lavorano non si permette di fare neanche mezza giornata lavorativa“, scrive ad esempio una mamma. Ma è solo una delle tante rimostranze che, purtroppo, ogni anno si ripresentano puntuali. Senza però alcun provvedimento da parte degli Enti competenti per cercare di risolvere (alla radice) il problema. Pomezia poi sembra essere un caso a sé: perché infatti negli altri Comuni, come ad esempio Roma, decisamente più grande, tutto questo non avviene e il servizio mensa parte quasi subito?
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 25 CRONACA
DAT e testamento biologico a Pomezia
All’Ufficio dello Stato Civile è possible depositare il testamento biologico
Dal 2018 è in vigore una legge sul consenso informato in situazioni di prestazioni sanitarie, quando non dobbiamo solo firmare un foglio di accettazione, ma decidere se e quando fare un intervento, affrontare o non affrontare un certo rischio e cose simili. Per non parlare di temi come le cure palliative, l’eventuale sospensione delle terapie, la sedazione, etc. La stessa legge prevede la possibilità di esprimere le cosiddette D.A.T. cioè disposizioni anticipate
La legge è in vigore dal 2018 ma non tutti ne sono a conoscenza. Per questo la Cellula Luca Coscioni di Pomezia ha lanciato un’importante campagna informativa
Per depositare le proprie DAT è possibile contattare telefonicamente l’Ufficio dello Stato Civile del Comune di Pomezia sito in Piazza San Benedetto
di trattamento, per i nostri familiari e per i medici, nel caso di malattie gravi e irreversibili in cui non fossimo più in grado di esprimere personalmente la nostra volontà. La legge c’è, ma pochi ne sono informati. Per questo motivo la cellula di Pomezia dell’Associazione Luca Coscioni sta avviando un’azione informativa su larga scala con la distribuzione presso gli studi medici e i principali centri di aggregazione di kit informativi e moduli base su cui ispirarsi per il proprio biotestamento.Per depositare le proprie DAT suggeriamo di contattare telefoni-
camente l’Ufficio dello Stato Civile del Comune di Pomezia sito in Piazza San Benedetto, al n. 06-89228717 negli orari d'ufficio: lunedì-mercoledì-venerdì 8:30-13:30, martedì-giovedì 8:30-13:30 / 15:30-17:30. Per ulteriori informazioni: cellulapomezia@associazionelucacoscioni.it oppure numero bianco nazionale 06 9931 3409 per far luce sui tuoi diritti.
Il Corriere della Città
www.ilcorrieredellacitta.com
Numero 10 Anno 14
ottobre 2022
EDITORE: La Città via Odessa 41 - 00071
Torvaianica (RM)
Le vostre segnalazioni
QUI POMEZIA - “Vi scrivo per chiedervi di aiutarmi/aiutarci a risolvere due problemi che gravano sulla Via del Mare all'altezza del cantiere presente proprio di fronte a via Cavour. Il primo problema fa riferimento ad un tombino il cui coperchio rumoreggia fortemente al passaggio delle auto, soprattutto la sera. Sto parlando del tombino sito nel punto in cui la Via del Mare si allarga per passare dietro a KFC. Prima dell'apertura del cantiere questo problema non c'era. Basterebbe applicare una guarnizione di gomma, come si faceva una volta...Il secondo fa riferimento alle potenti luci presenti proprio al di sopra del nascente nuovo punto vendita Élite, forse per illuminare dei campi per attività sportiva, che fra le 21:00 e le
E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it
TELEFONO: 392.6939763
DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao
IN REDAZIONE:
Arianna Azzurra Achille, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Claudio Menafra, Concetta Alagna
23:00 praticamente illuminano a giorno l'interno delle nostre case. A subire questi problemi sono i residenti di via del Mare, via Lamarmora e da quanto leggo sui sicial, anche quelli di via della Motomeccanica e strade adiacenti. Il Sindaco è andato... ma i problemi ovviamente restano. Distinti saluti e grazie per l'attenzione”.
Un lettore
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC
CHIUSURA REDAZIONALE: 02/10/2022
STAMPA: Tipografia Graffietti
Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009
N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009
ottobre 2022 26 Il Corriere della Città
CRONACA
Per avere ulteriori informazioni sull’argomento: cellulapomezia@associazionelucacoscioni.it oppure il numero bianco nazionale 06/99313409
Auguri a Il Corriere della Città
Tredici anni insieme a voi lettori: dagli esordi all’affermazione delle nostre edizioni online
Sono passati già, si fa per dire, tredici anni dalla fondazione del nostro giornale. Il primo numero de Il Corriere della Città, come questo che state leggendo, usciva nell'ottobre 2009. Un giornale nuovo che si calò in una realtà dove erano presenti altre voci giornalistiche e visto, all'inizio, anche con una certa diffidenza tipica di chi osserva un qualcosa di nuovo; diffidenza che però svanì quasi subito creando con voi lettori subito un legame forte. Negli anni la Redazione del Corriere è cresciuta e si è
Report 2022 (fino al 30/09)
ampliata in un processo di cre scita che continua ancora oggi. Perché se la versione cartacea è rimasta fedele alle sue origini, e continua a rappresentare un punto di riferimento per il territorio, è nel mondo online che ci siamo affermati grazie alle nostre numerose
edizioni che coprono tutto il litorale ma soprattutto la città di Roma.
Il boom del sito www.ilcorrieredellacittà.com Lanciato nel 2010 il volume di traffico ammontava a circa 100.000 visite complessivo, la stessa cifra che oggi il nostro portale raggiunge quasi sempre in poco più di metà giornata. Certo le tappe intermedie non sono mancate: i 5 milioni nel 2016, oppure gli oltre 15 e mezzo nel 2018, fino a toccare i 43 milioni nel 2020. E oggi: guardando ai numeri dal 1 gennaio 2022 al 30 settembre il nostro sito aveva registrato circa 47milioni visualizzazioni il che ci proietta dunque a superare quanto realizzato negli ultimi due anni.
Un 'grazie' lungo 13 anni
Tutto questo però non sarebbe stato possibile grazie a voi lettori che seguite le nostre inchieste, i nostri approfondimenti, e la cronaca quotidiana oltre che a sceglierci quando avete necessità di far sentire la vostra voce in merito ai problemi della città. La nostra promessa per il futuro è allora quella di proseguire su questa strada lavorando sempre con passione, imparzialità sempre nel rispetto di una corretta informazione.
LA NOSTRA CRESCITA SUL WEB (visualizzazioni totali)
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2013 - 2 milioni
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2022 - 47 milioni (al 30/09)
La storica copertina del 1° numero de “Il Corriere della Città” e altre prime pagine degli anni scorsi
Un ‘grazie’ a voi lettori lungo ‘13 anni’. Da noi la promessa di continuare a lavorare con la consueta passione e professionalità sempre nel nome di una corretta informazione
L’iniziativa coinvolge settanta studenti e punta a valorizzare la città con una serie di murales
I 5 settembre 2022 il Liceo
Arte urbana a Pomezia, il progetto con le scuole I
Pablo Picasso ha dato vita alla prima fase del progetto “Raggi di Futuro. A Pomezia la scuola si fa Arte”. L’iniziativa rientra nella Rete operativa e di scopo che coinvolge il Comune di Pomezia, il nostro liceo – eletto a scuola capofila – e altre istituzioni secondarie di secondo grado quali il Liceo Blaise Pascal, l’Istituto Via Copernico e l’Istituto Largo Brodolini. In qualità di referente di rete e di coordinatrice del gruppo di lavoro del Liceo Pablo Picasso la professoressa Simonetta Trabocchini ha coordinato un attento gruppo di studentesse e di studenti costituito da ragazzi provenienti da tutti gli Istituti della rete. Fondamentali per il progetto gli street artist Solo e Diamond, autori di opere di alto valore artistico e di grande rinomanza italiana ed estera.
Il progetto “Raggi di Futuro. A Pomezia la scuola si fa Arte” coinvolge settanta studenti e intende valorizzare la città con una serie di murales a decoro degli edifici degli istituti superiori menzionati. Lo slancio creativo si coniuga, così, con l’interesse verso il contesto cittadino, con i beni culturali e artistici del nostro
Il progetto rientra nella Rete operativa e di scopo che coinvolge il Comune di Pomezia, il Liceo Picasso (eletto capofila) il Liceo Blaise Pascal, l’Istituto Via Copernico e l’Istituto Largo Brodolini
territorio e con quella vera fucina dell’ingegno che è la scuola. Richiamandosi al mondo dei supereroi, i nostri artisti hanno reinterpretato figurativamente i temi civico-sociali sottesi dall’articolo 9 della Costituzione e dall’Agenda 2020-2030. Nello specifico, i primi murales degli otto in programma esaltano il rapporto tra la atura e la città, intese quali cifre della medesima essenza: l’ambiente. A destra e a sinistra dell’ingresso della sede centrale del nostro istituto osserviamo un uomo e una donna che, a emblema della parità di genere, salvaguardano i luoghi e lo spazio civile e culturale in cui viviamo. Con lo stile moderno che richiama la linearità dell’edificio di via Cavour, i riferimenti all'antica divinità femminile e alla metropoli, speculari e a imitazione dei convolvoli floreali e delle figure del mondo marino, richiamano
il contesto storico-artistico che ci abbraccia e ci coinvolge. Ne sia esempio il volto maschile, una ripresa tetragona della scultura antica e contraltare dell’opera di Solo e Diamond, una divinità primigenia che, con i suoi raggi, rigenera la natura e sconcerta l’uomo stupito dalla forza miracolosa della vita. Il medesimo intento figurativo nutrirà gli altri murales che, posti a ornamento degli istituti Via Copernico, Largo Brodolini e Blaise Pascal, ci dimostrano il chiaro e perentorio scopo dell’arte urbana del mondo contemporaneo: decifrare agli altri e per gli altri un patrimonio comune e civicamente partecipato.
Testo a cura della Professoressa Simonetta Trabocchini
28 CRONACA Il Corriere della Città ottobre 2022
In alto le opere realizzate dal Liceo Picasso, qui sopra i lavori negli altri istituti coinvolti nel progetto
Belvedere, resta il problema delle ringhiere rovinate
Dopo le segnalazioni in concomitanza dell'inaugurazione dei lavori la situazione è rimasta la stessa
Non solo l'ecomostro. A tenere banco nella centralissima Piazza Ungheria di Torvaianica c'è anche la questione delle ringhiere e delle nuove balaustre realizzate (e inaugurate) nel marzo scorso. Già in quei giorni tuttavia, ricorderete, era emerso il problema della ruggine presente sul metello che però, stando a quanto ci aveva riferito l'ormai ex Sindaco Zuccalà, ruggine in realtà non era, bensì soltanto “la salsedine depositata sull'acciaio”. In sostanza però la nuova opera, al di là del colpo d'occhio comunque piacevole considerando l'intervento nel suo complesso, si presentava - ad uno sguardo più attento - già con le prime criticità.
Situazione peggiorata
In questi giorni molti cittadini hanno visitato il cantiere in corso per l'abbattimento dell'ecomostro. E ai più non è sfuggito lo stato in cui, nuovamente, versano le ringhiere. Salsedine o ruggine che sia, fatto sta che, come mostrano le foto, a distanza di appena 6 mesi gli interventi – senza sapere se in questi mesi sia stato fatto qualcosa – sono di nuovo necessari. Anche perché la riqualificazione non è costata poco: per l'area, spiegava l'Amministrazione da poco decaduta, sono stati impiegati 213.700,00 euro utilizzati per realizzare il nuovo solaio, la balaustra in acciaio Inox, procederew con la ristrutturazione delle rampe laterali nonché per il rinnovo degli arredi presenti.
La spiegazione
Ma di fronte al problema Zuccalà ci aveva dichiarato: “La salsedine che si deposita sull'acciaio sarà regolarmente spazzolata dagli addetti comunali (?). La nuova balaustra in acciaio inox è stata progettata e realizzata proprio per resistere agli agenti atmosferici tipici della costa tuttavia, proprio per la sua posizione, avrà bisogno di manutenzione accurata e costante”.
IL COSTO DEL RESTYLING
I lavori di riqualificazione del Belvedere di Piazza Ungheria hanno avuto un costo di 213.700 euro. Questi gli interventi compresi: realizzazione del nuovo solaio e della balaustra in acciaio Inox, la ristrutturazione delle rampe laterali nonché il rinnovo degli arredi presenti
Secondo l’ex Sindaco la “nuova balaustra in acciaio inox era stata progettata e realizzata proprio per resistere agli agenti atmosferici tipici della costa”. Ma è davvero così?
Dopo sei mesi però, considerando la situazione emersa, viene da chiedersi se la soluzione adottata per rifare il look al Belvedere sia stata azzeccata considerando la manutenzione che, a questo punto, richiede nonostante il breve lasso di tempo intercorso. Basterà dunque una nuova “spazzolata” per ripristinare il decoro? Staremo a vedere.
La domanda: non sarebbe stato più opportuno realizzare un’opera di tipo differente rispetto a quanto fatto dal Comune appena sei mesi fa?
30 CRONACA Il Corriere della Città ottobre 2022
Il problema era emerso già dopo l’inaugurazione avvenuta nel marzo scorso. Ma l’ex Sindaco Zuccalà aveva chiarito: “Non è ruggine ma la salsedine che si deposita sull’acciao che avrà bisogno di manutezione accurata e costante”. Ma dopo sei mesi non è cambiato nulla
Dilettanti, il bilancio dopo un mese
Il Pomezia cade in casa alla prima di ottobre, 8 punti all’attivo per i pometini. TNF e le altre: il punto
ono ripartiti ormai da un mese i campionati per le principali squadre del territorio ed è tempo di stilare i primissimi bilanci. In Serie D, lo ricordiamo, Ardea e Pomezia contano una squadra a testa, rispettivamente il Team Nuova Florida e il Pomezia Calcio, mentre in Eccellenza troviamo, per la città pometina, Indomita e Unipomezia, peraltro nel medesimo girone a già affrontatesi alla seconda giornata. Ecco allora come è stato l'inizio di campionato per le compagini del territorio.
di gare S
Pomezia Calcio
Successo all'esordio per la squadra di Venturi che supera tra le mura amiche il Cassino per 3-2. Bis alla seconda giornata grazie all'ampio 5-2 contro il Cos Sarrabus Ogliastra prima del pareggio rocambolesco di nuovo in casa con la Lupa Frascati. Nel match andato in scena lo scorso 18 settembre i pometini erano finiti sotto per 2-0 salvo poi rimontare nella ripresa. Il 28 settembre è stata la volta della trasferta a Tivoli nel turno infrasettimanale: 0-0. Nel primo turno di ottobre rossoblu impegnati invece tra le mura amiche con il Real Monterotondo Scalo, ma il risultato è amaro. Gli ospiti passano 1-2. Classifica aggiornata ad inizio mese Serie D girone G: Pomezia a quota 8 punti in piena corsa con le squadre di testa. Monterotondo, Arzachena e Sorrento prime a 10 lunghezze. Team Nuova Florida
Esordio con un pari per 1-1- per la squadra di Ardea che impatta contro l'Alma Juventud Fano. La prima vittoria arriva allora nella seconda giornata con i biancorossi che superano 2-1 l'FC Matese grazie alle reti di Capparella ed El Bakhtaoui in risposta al momentaneo pari di Sorrentino. Alla terza giornata sonora sconfitta, non senza polemiche in particolare per l'arbitraggio, per gli uomini
Serie D: il Team Nuova Florida inizia con il piede giusto il mese di ottobre dopo il passaggio a vuoto dnel turno precedente
Buon avvio del Pomezia Calcio che soltanto dopo 4 gare incassa la prima sconfitta. Il bilancio per ora è comunque postivo
guidati da Alessandro Del Grosso con il Vastogirardi che si impone per 0-3. Nel turno infrasettimanale del 28 settembre il Team Nuova Florida ha affrontato in trasferta la Vigor Senigallia perdendo per 0-3. Il 2 ottobre impegno casalingo contro la Sambenedettese dove c’è stato il pronto il riscatto: i biancorossi si impongono infatti 1-0 di misura. Classifica aggiornata del Girone F. Nuova Florida Calcio a 7 punti, Porto D’Ascoli in vetta a quota 11.
Unipomezia
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Il girone A di Eccellenza vede protagoniste Unipomezia e Indomita Pomezia. Partiamo dalla società del Patron Valle. Pronti-via e i pometini conquistano subito i primi tre punti in palio superando tra le mura amiche la Polisportiva Faul Cimini per 2-1. Alla seconda giornata è di scena il derby che va però all'Indomita Pomezia che si impone per 3-1. L'altalena di risultati gira tuttavia nuovamente a favore dell'Unipomezia già nel turno successivo quando Valle e soci si impongono sul Quarto Municipio (2-0). Il 25 settembre la squadra manca l'appuntamento con la seconda vittoria consecutiva perdendo in trasferta contro il W3 Maccarese. La classifica aggiornata vede pertanto l'Unipomezia all'ottavo posto con 6 punti all'attivo. In testa il CS Primavera con 10 punti seguita ad un solo punto di distanza da
Nettuno e Civitavecchia.
Indomita Pomezia
In salita l'inizio di stagione per il team guidato da Leonardo Aiello. Sconfitta all'esordio contro il Campus Eur (2-1) i pometini ottengono il riscatto, come visto, nella stracittadina contro l'Unipomezia vincendo 3-1 grazie alle reti di Seferi, Gesmudo e Battaglia. Nel terzo turno però l'Indomita incappa in un brutto passaggio a vuoto cedendo il passo alla Vis Sezze (3-1); quindi il pari in casa contro la Boreale che ha chiuso questo primo ciclo di partite. Classifica: Indomita al 13esimo posto con 4 punti.
Calcio a 5
FORTITUDO FUTSAL, ESORDIO DA SOGNO IN SERIE A, POI LO STOPBuona la prima per la Fortitudo Pomezia nel nuovo Campionato di Serie A. All'esordio i pometini hanno battuto per 4-1 il Real San Giuseppe ottenendo così i primi tre punti in palio. Il 2 ottobre è stata invece la volta della trasferta contro il Futsal Pistoia: per gli uomini di Julio Fernandez, il nuovo coach del Pomezia, la trasferta si è rivelata amara. I pometini infatti non sono riusciti ad imporre il loro consueto gioco capitolando agli avversarsi. Punteggio finale 3-0. Classifica dopo due giornate: tre squadre a punteggio pieno, Napoli, Olimpus Roma, Pescara. Nel gruppone delle compagini a quota tre punti, oltre al Pomezia, Sandro Abate, Meta, Cagliari, Pesaro e per l’appunto Pistoia.
32 SPORT Il Corriere della Città ottobre 2022
Le capriole nella pancia
Può succedere che a volte i bimbi nella pancia si sentano più comodi a sedersi piuttosto che mettersi a testa in giù fin da subito aspettando il via libera per attraversare il canale del parto. In questi casi si parla di presentazione podalica del feto, condizione non necessariamente permanente e per lo più casuale che però presenta fattori predisponenti come un eventuale parto pretermine o una precedente gravidanza podalica. Come detto si tratta spesso di una condizione transitoria soprattutto nei primi mesi, quando lo spazio è abbastanza comodo per permettere ai nani di fare grandi capriole. Nelle prime 28 settimane il 25% delle gravidanze è podalica, ma solo poco più del 3 % rimane tale fino al momento del parto. Ascoltando le sensazioni della mamma quando il bimbo si muove, possiamo sospettarla, spesso le future mamme dicono di sentir scalciare verso il basso o di sentire i bimbi “passeggiare” sulla vescica, non proprio realistico, ma comunque un’immagine che rende bene l’idea. La palpazione addominale può aiutare a capire la posizione del bimbo anche se ci possono essere delle difficoltà (per esempio un eccesso di peso materno, troppo liquido amniotico o una placenta posizionata anteriormente), tuttavia, in ogni caso, l’ecografia fa diagnosi del 100% dei podalici, anche se, come già detto, le cose possono cambiare in qualunque momento fino a cinque minuti prima del cesareo programmato. Sì, avete letto bene Cesareo, perché, se tutte le tecniche messe in atto per far girare i bimbi falliscono, in genere si evita di assistere un parto podalico per via vaginale per i rischi più elevati ad esso associati. Niente panico! Possiamo fare qualcosa prima di arrivare a questa scelta. Per tentare di far cambiare posizione ai bimbi ci sono diverse carte da giocare, alcune più scientifiche, altre meno… altre ancora… fantasiose. Ricordo una vecchia ostetrica che consigliava alle mamme di stirare mettendo uno stereo con della musica sul pavimento: i bimbi per avvicinarsi ad ascoltarla si giravano diventando cefalici. Sorridevo ogni volta che la sentivo raccontare e mi sono sempre chiesta se qualche mamma l’abbia messa in atto e se con successo! Chissà…Tra le altre tecniche non scientificamente comprovate, ma comunque utilizzabili anche in associazione tra loro e senza rischi per mamma e bambino, ci sono le tecniche posturali, la moxibustione e l’agopuntura, ma andiamo con ordine. Le tecniche posturali prevedono che la mamma assuma durante il giorno delle posizioni in cui il bacino si trovi più in alto rispetto al tronco e alla testa… no, non dovete mettervi
a testa in giù, basta assumere la posizione genupettorale… meglio spiegare… bisogna mettersi a carponi poggiando il peso del corpo non sulle mani, ma sui gomiti, in questo modo il bacino si troverà più in alto rispetto alla testa e la pancia troverà spazio tra le cosce e le ginocchia divaricate. Se il pancione fosse troppo ingombrante, anche solo restare a carponi dovrebbe fornire al bimbo sufficiente spazio per girarsi, magari può essere utile anche fare l’esercizio del gatto, inarcando la schiena come a fare la gobba prendendo aria nei polmoni avvicinando il mento allo sterno e poi rilassare tutta la colonna cercando di fare una curva inversa, buttando fuori l’aria lentamente con la bocca e alzando la testa verso l’alto (se i bimbi non si girano almeno però la schiena ringrazierà!)
Se siete delle future mamme poco ginniche, potete anche stare semplicemente sedute e poggiarvi con i gomiti sulle ginocchia, protese in avanti con la pancia che sporge nel vuoto, anche questo concederà ai bimbi più spazio per girarsi. La moxibustione invece è una tecnica che deriva dalla medicina cinese e che prevede di avvicinare un particolare sigaro di artemisia acceso al margine esterno dell’unghia del dito mignolo del piede. Il calore generato stimola i movimenti fetali e il fondo dell’utero. Si pratica intorno alle 33 settimane di gestazione, deve essere eseguita più volte e spesso la mamma viene istruita per continuare a praticarla da sola a casa associandola agli esercizi posturali. La conferma del rivolgimento avviene per via ecografica. Alla moxibustione si associa spesso anche l’agopuntura che sfrutta gli stessi punti energetici nel piede. Se tutto ciò non dovesse funzionare si potrebbero adottare le manovre per rivolgimento esterno. Si tratta di una tecnica non priva di rischi e controindicazioni motivo per il quale si esegue solo in regime ospedaliero e sotto controllo continuo del
battito cardiaco fetale e non prima della 37 settimana, a questa epoca, infatti, si presuppone che la presentazione sia quasi sicuramente definitiva e quindi se dovesse funzionare sarebbe alquanto difficile che il bimbo torni podalico. Non si può tentare il rivolgimento se ci sono problemi associati alla placenta o al liquido amniotico, se il feto non cresce regolarmente o se si manifestano alterazioni della frequenza cardiaca fetale, o ancora se l’utero risulta essere miomatoso o con pregresse cicatrici anche per taglio cesareo. La mamma viene ricoverata e mantenuta a digiuno, da almeno 6 ore prima deve essere somministrato in vena un farmaco che blocchi le contrazioni che potrebbero scaturire durante la manipolazione della pancia.La mamma dovrà firmare un consenso e prima di iniziare bisognerà eseguire una ecografia per confermare la presentazione e l’accrescimento fetale ed un tracciato cardiotocografico che accerti il benessere del bambino. Quando tutto è pronto, sotto guida ecografica il medico spinge il bimbo per indurlo a fare la capriola. La procedura ha successo nel 60-75 % dei casi ed è seguita dagli stessi controlli eseguiti nel pre per accertare il benessere del bimbo che potrebbe avere un periodo limitato di bradicardia subito dopo la procedura. Rispettando tutte queste attenzioni non ci sono effetti collaterali associati alla procedura a parte un suo eventuale fallimento. Visto? Di rimedi ne abbiamo per insegnare precocemente ai nani a fare le capriole prima di ricorrere ad un parto cesareo; quindi, calma e cominciamo con il gattonare per casa.
Dott. Ost. Catiuscia De Renzis Papera.cd@gmail.com
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 33 RUBRICHE
L’Avvocato risponde: la fideiussione
A
llorquando un imprenditore vuole ottenere un mutuo o un’apertura di credito presso l’istituto bancario e questo pretende la presenza di un fideiussore che garantisca per il debitore, senza sapere esattamente quali saranno i crediti concessi nel corso del rapporto; ovvero, quando il cliente di una banca non vanta una grande credibilità agli occhi della stessa e necessiti quindi dell’aiuto di un parente o amico che rassicurerà gli operatori del credito in merito all’adempimento futuro, ci troviamo di fronte a due casi dei tanti in cui la garanzia personale della fideiussione viene utilizzata nei rapporti giuridici, non solo tra imprenditori, ma tra qualunque cittadino che stipula negozi giuridici. Spesso, quindi, ci si può trovare ad essere chiamati a pagare un debito di un’altra persona, perché si è prestata una garanzia fideiussoria; come ci si può difendere o come ci si può liberare dalla garanzia prestata illegittimamente?
Necessita a questo punto premettere brevi cenni sull’istituto giuridico della fideiussione ed in particolare della fideiussione omnibus, spesso richiesta dalle banche a garanzia dei loro crediti. L’art. 1936 c.c. definisce la figura del fideiussore, come colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza. Il fideiussore, quindi, si obbliga con il proprio intero patrimonio a garantire l’obbligazione del debitore (es. il pagamento dell’apertura di credito ricevuta dall’imprenditore). La fonte dell’obbligazione e contrattuale e non rileva la qualità personale del garante, tanto che gli eredi del fideiussore risponderanno pro quota del debito garantito dal de cuius. La fideiussione cd. Omnibus, pur rientrando nello schema generale dell’istituto previsto dal codice civile (art. 1938-1956), spesso viene integrata dalle parti, nell’esercizio della propria autonomia negoziale, da ulteriori clausole derogatrici della disciplina dettata dal codice civile idonee ad attribuire alla garanzia fideiussoria un contenuto e una funzione ulteriore, trasformandola in una forma di garanzia atipica diversa da quella ordinaria prevista. Tale tipo di fideiussione è connotata dalla clausola omnibus che sviluppa ed amplia il contenuto dell’impegno del fideiussore nel garantire l’adempimento di tutte le obbligazioni che il debitore principale (rimanendo all’esempio l’imprenditore che ha ricevuto l’apertura del credito) ha assunto e assumerà in futuro nei confronti del creditore ed in dipendenza di qualsivoglia operazione. La fideiussione omnibus può avere, dunque, maggiore o minore ampiezza a seconda che sia o meno indicato il valore massimo dell’importo della fideius-
sione, il termine di scadenza del vincolo, ovvero il tipo di obbligazione. La legge è intervenuta più volte, per attuare alcuni correttivi alla fideiussione omnibus, diretti limitare quantitativamente l’impegno assunto dal fideiussore. Infatti, la legge sulla trasparenza delle operazioni bancarie, n 154/92, ha previsto, tra l’altro, che sia stabilito un importo massimo garantito, nonché la non validità della preventiva rinuncia del fideiussore ad avvalersi della liberazione. Quindi, la validità della fideiussione omnibus dipende dal fatto che la medesima rientri o meno nella previsione dello schema base disciplinato dal legislatore. Ai fini del nostro discorso sulla tutela del fideiussore, occorre porre in rilievo anche la distinzione tra la fideiussione, come negozio accessorio all’obbligazione principale e alla fideiussione, come negozio autonomo rispetto all’obbligazione principale. In quest’ultimo caso non sarà possibile al fideiussore opporre al creditore eccezioni riguardanti la validità del negozio principale tra lo stesso ed il debitore, a meno che non si tratti di questioni di valenza pubblicistica, come il tasso usurario. Ne discende una minore tutela in capo al fideiussore, che sarà costretto al pagamento seppure l’obbligazione principale nei confronti, ad esempio, della banca sia nulla, ossia la banca potrà pretendere dal fideiussore il pagamento del proprio credito, seppure il debitore non lo debba versare. A questo punto, mi sembra necessario riferire che nell’ambito dei contratti di fideiussione bancaria, interviene l’ABI, la quale prevede uno schema per le proprie associate (Banche) delle condizioni generali di contratto fideiussorio al fine di uniformare la disciplina delle operazioni negoziali poste in essere dai singoli istituti con i propri clienti. Le singole banche potranno predisporre propri contratti rielaborando lo schema dettato dall’ABI ed integrandolo, pur sempre nel rispetto della L. 297/90, la cd. Normativa Antitrust.
La Banca D’Italia su parere dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), in virtù dell’art. 13 e 20, L. 287/90, sono
intervenute proprio sugli schemi predisposti dall’ABI ed utilizzati dalle singole banche in maniera consolidata ed uniforme, evidenziando come alcune clausole predisposte dall’ABI stessa fossero in contrasto con la legge Antitrust. La Banca D’Italia ha ritenuto illegittime le clausole dello schema ABI, di cui: i) la clausola che rende autonoma la fideiussione in modo che, quand’anche il pagamento effettuato dal debitore principale dovesse essere annullato, revocato o comunque considerato inefficace per altro motivo, e per l’effetto restituito, il fideiussore sarebbe comunque tenuto a rimborsare la banca di quanto da lei restituito al debitore principale;
ii) la clausola secondo la quale il fideiussore rimarrebbe obbligato, in deroga all’art. 1957 c.c., nei confronti del creditore anche nel caso sia trascorso il termine di decadenza in capo allo stesso fissato dalla predetta norma;
iii) la clausola che prevedeva l’ampliamento della garanzia della banca nei confronti del fideiussore anche nell’ipotesi di accertata invalidità del rapporto principale tra banca e debitore principale. In ossequio a propri poteri, la Banca D’Italia emetteva il provvedimento n. 55/2005 che veniva trasmesso all’ABI, che a sua volta trasmise alle banche associate un nuovo schema delle condizioni generali del contratto fideiussorio emendato secondo il provvedimento 55/2005. Ciononostante, le banche hanno continuato ad utilizzare, senza soluzione di continuità, i precedenti modelli fideiussori predisposti dall’ABI prima del provvedimento 55/2005. Definito in tal modo il quadro normativo, seppure in forma sintetica, relativo alle fideiussioni, possiamo accennare agli istituti a tutela del cittadino che dovesse incappare nella stipula di un contratto di fideiussione illegittimo. In primo luogo, il fideiussore potrà agire, in virtù dell’art. 33 della legge antitrust, per far valere la nullità dell’intesa a monte, nonché l’invalidità dell’accordo a valle e richiedere il risarcimento dei danni subiti. Inoltre, è ormai orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità, che il cittadino (imprenditore e/o consumatore) potrà agire per far accertare la invalidità dell’intesa a monte (schema condizioni contratto dichiarato illegittimo dall’Autorità Garante) e, per l’effetto, far dichiarare nulle quelle clausole che costituiscono pedissequa applicazione degli articoli dello schema ABI dichiarati nulli. Si precisa che la giurisprudenza fa salve le altre clausole sempre che sia desumibile dal contratto fideiussorio o altrimenti comprovata una diversa volontà delle parti.
Avv. Antonio Aquino
ottobre 2022 34 RUBRICHE Il Corriere della Città
Dall' idea alla stesura narrativa di un puzzle
D’all’idea alla stesura narrativa un puzzle di idee, storia, struttura, personaggi dialogo. Shakerare bene le parole idea, storia, struttura, azione, personaggio e dialogo per poi ricomporle, come fosse un puzzle, ricollegandole con abilità e maestria per dar vita ad una storia interessante da leggere. L'idea è un attimo, rappresentata da un momento fermato immediatamente su carta
e quella giusta arriva all'improvviso e la si riconoscerà perché si sentirà vibrare forte nella mente e si trasformerà ben presto nell'impeto di scrivere. La penna si muove sinuosa, sembra danzare tra le righe arricchendo e riempiendo di parole il foglio vuoto che frase dopo frase prende vita. Creando. Come per magia lo scrittore trasforma, elabora, progetta e butta giù su carta le sue mille parole, scrive aprendosi al mondo, stritola concetti, riassume eventi assaporando il suo guizzo
Nelle foto: in alto a sx "Appunti"; sotto: "Stilografando”; qui sopra: “Do it yourself"
creativo. E l'idea, la storia, la struttura, l'azione saranno lo scheletro portante del testo a cui andranno abilmente inseriti personaggi che si faranno conoscere attraverso il racconto con tutte le loro caratteristiche, difetti, debolezze e pensieri, fino a quando al termine del libro, all'epilogo dell'ultimo capitolo, come artisti di una rappresentazione teatrale, si chiuderà il sipario. La storia, come in un castello fatto di carte, deve essere sorretta da una struttura composta da azione, conflitti che generano intrighi, dall'uso di un linguaggio semplice e a presa diretta, senza mai mollare quel ritmo sostenuto ed intrigante dove l'idea unita all'azione creeranno una stimolante tensione narrativa. Il dialogo sarà l'ultima carta del castello, elemento determinante e sostanziale, padre del teatro greco fino ai nostri tempi, abile arnese necessario per commentare storie, critiche, conflitti e principi etici, morali e religiosi. Molteplici pagine che si sovrappongono e che, unite tra loro come pezzetti di un puzzle, permettono allo scrittore di donare la propria opera creativa ai tanti lettori curiosi.
Testo e foto di Laura Piacentini
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 35 RUBRICHE
“Saper delegare...fortuna di pochi”
i permetto di affrontare questo argomento in punta di piedi e con molte cautele, poiché riguarda principalmente il mio lavoro ed essendone quindi molto coinvolto, cercherò di essere il più obiettivo possibile nell’esprimere concetti che vanno oltre la mia esperienza professionale. Premetto che uno dei punti cruciali, per una gestione efficace del tempo, è la capacità di delegare lavoro agli altri, in quanto la delega del lavoro procura notevoli vantaggi al responsabile, ai suoi collaboratori e all’azienda nel suo complesso. Ma purtroppo spesso delegare costituisce un problema sia per i nuovi manager e sia per i professionisti di grande esperienza, poiché rappresenta una delle più grandi sfide che bisogna affrontare nei rapporti con i collaboratori. Ma delegare è una delle tecniche più valide per avere successo nel lavoro. La delega può aiutare moltissimo nel raggiungere alcuni obiettivi sia personali che professionali. Eppure molti trovano difficile delegare il lavoro ad altre persone per diversi motivi. Proviamo ad analizzarne alcuni: in primis perché dopo aver svolto un’attività per molto tempo, la maggior parte del vostro senso di sicurezza e di conseguenza del vostro potere, proviene dalla conoscenza acquisita del lavoro. Se altre persone fanno il vostro lavoro vi sentite mancare qualcosa di veramente importante. Inoltre in alcuni prevale la paura di perdere il controllo , poiché altri faranno il vostro vecchio lavoro e potrebbero anche farlo meglio!! Teniamo bene in mente però che ognuno di noi ha bisogno del diritto a staccare la spina, a porre un limite chiaro tra tempo di lavoro e tempo per se stessi, per la famiglia, per il riposo. Altrimenti il rischio che si corre è che le continue pressioni e lo stress rendono malati. Per ogni essere umano è importante avere tempo garantito per la famiglia, gli amici e per se stessi, anche per non cadere nella tentazione di pensare che la propria vita quotidiana sia solo quella trascorsa nel proprio ambiente di lavoro. Perché se vivi sempre e solo in contatto con le persone che frequenti al lavoro, scambi la tua vita professionale per la realtà, invece la vita è anche altrove! Non solo: è stato dimostrato che la gente si ammala quando vive sotto la pressione costante del lavoro, quindi si assenta più frequentemente arrecando un
Teniamo bene in mente però che ognuno di noi ha bisogno del diritto a staccare la spina, a porre un limite chiaro tra tempo di lavoro e tempo per se stessi, per la famiglia, per il riposo. Altrimenti il rischio che si corre è che le continue pressioni e lo stress rendono malati
Di fronte alla prospettiva che la nostra vita possa interrompersi di colpo, ci fa pensare in maniera più convincente che “il combattere fino alla morte” è fatica inutile
danno maggiore alle aziende stesse. Avere sempre la sensazione che il lavoro non sia finito ti toglie la dimensione del riposo e della tranquillità. Siamo sempre di corsa, rincorriamo il tempo che non si ferma, ossessionati delle cose che non facciamo piuttosto da quelle che siamo riusciti a concludere. Purtroppo però, sempre più spesso, decidiamo di fermarci solo nel momento in cui ci troviamo davanti ad un problema di salute. In quel momento e, solo allora, ci rendiamo conto che “DARSI UNA CALMATA” è fondamentale per noi e per le persone che ci vogliono bene. Di fronte alla prospettiva che la nostra vita possa interrompersi di colpo, ci fa pensare in maniera più convincente che “il combattere fino alla morte” è fatica inutile. Il mangiare bene, coltivare interessi, frequentare persone piacevoli, concedersi del sano e meritato riposo ci aiuta ad essere persone positive, serene e più produttive anche professionalmente. E’ sempre più dimostrato che la salute dei bilanci di un’azienda e quella dei suoi impiegati sono strettamente correlate e che, quando le si considera due entità separate, il prezzo da pagare è consistente, sia sul piano personale, sia su quello collettivo. Come individui, mettiamo a repentaglio la nostra salute e la nostra felicità. Per le imprese, avere dei dipendenti stressati ed infelici, si traduce in mancanza di stimoli e quindi poca produttività e minor competitività. Ma è vero anche il contrario: ciò che fa bene a noi come persone, ovvero prendersi cura del corpo della mente e dello spirito, fa bene anche alle aziende con cui collaboriamo.
Il mangiare bene, coltivare interessi, frequentare persone piacevoli, concedersi del sano e meritato riposo ci aiuta ad essere persone positive, serene e più produttive anche professionalmente
Dobbiamo convincerci che la nostra vita deve essere come un’opera d’arte, va salvaguardata come un capolavoro. Sono un capolavoro quando riesco a valorizzare tutto quello che c’è in me e intorno a me. Lo spazio che vivo, la casa che abito. Il capolavoro lo realizzo tutti i giorni quando evito una litigata con i figli, con il partner, coi colleghi; quando scelgo una bella musica che accompagna un momento di tristezza o di malinconia. Quando, anche se piove, ho voglia di sole! L’arte delle piccole cose, la trasformazione di ciò che è brutto in ciò che è bello … Questo è il vero capolavoro! Essere più ottimisti..cominciando a vedere le cose da un altro punto di vista. Scegli sempre ciò che ti piace e ti fa star bene, non sottovalutare i dettagli perché sono importanti, possono essere oggetto di piccole felicità che non potevi immaginare. Quando si sbaglia strada purtroppo è come se avessimo la vista annebbiata a tal punto da non riuscire ad avere una vita felice. Assomigliamo a quell’ubriaco che ha perduto le chiavi di casa e si ostina a cercarle nei pochi centimetri di asfalto illuminati da un lampione. A chi gli chiede se è proprio sicuro di averle perse lì, lui risponde sicuro: “niente affatto le ho perse là dietro, solo che là è troppo buio e non mi va di cercare”. Ecco, appunto, è quello che a noi spesso succede. Ovvero ci incaponiamo a cercare formule semplicistiche e improbabili toccasana per il nostro benessere e per la nostra felicità proprio là dove batte la luce rassicurante del lampione, confortati dal fatto che, se ancora non siamo abbastanza felici, è solo perché non abbiamo cercato a fondo o a sufficienza. Il resto della strada, d’altra parte, è così buio! Se in un momento qualsiasi della tua vita: pessimismo, bruttezza o svogliatezza prendessero il sopravvento, ricordati sempre che puoi decidere di essere un capolavoro. Non affogare nel fango quotidiano: lotta, indignati, sbaglia, urla se necessario, ma fa della tua unica vita un’OPERA D’ARTE
Dobbiamo convincerci che la nostra vita deve essere come un’opera d’arte, va salvaguardata come un capolavoro
Antonio Guido (dirguido@libero.it)
Non affogare nel fango quotidiano: lotta, indignati, sbaglia, urla se necessario, ma fa della tua unica vita un’OPERA D’ARTE
36 Il Corriere della Città RUBRICHE ottobre 2022 M
Transpostumanesimo, quanto resta di umano
Genetica, robotica, tecnologie dell’informazione, nanotecnologia, sono aree della ricerca scientifica che si propongono di modificare radicalmente la condizione umana trasportandola nel “Transpostumanesimo”.
Il Transumanesimo/Postumanesimo è un movimento culturale, nato nel ’49 nella mente di uno scienziato evoluzionista francese P. de Chardin, egli sosteneva l’uso della tecnologia ma in un’ottica più moderata rispetto alle trasformazioni successive. Negli anni ’80, dopo il passaggio negli Stati Uniti il fenomeno si è orientato verso un uso sempre più indiscriminato delle conoscenze tecnologiche fino ad impegnarsi a modificare gli aspetti della condizione umana ritenuti più indesiderabili, la malattia, la vecchiaia, la precarietà degli organi umani, nell’ambito di un progetto radicale di trasformazione postumana, insomma una evoluzione programmata al posto della vecchia evoluzione cieca e casuale di Darwin. Fino a quanto ci si può spingere affinchè un uomo soggetto a manipolazioni di vario tipo, DNA, cellule neurali, sistema ormonale, ritmo circadiano (sonno-veglia), trapianti di organi, etc., possa ancòra definirsi umano? Si possono influenzare le azioni di una scimmia leggendo le loro cellule neurali e per l’essere umano le cose non stanno così diversamente. Siamo mappati e monitorati attraverso il telefonino che ormai ci segue ovunque, ci muoviamo obbedendo sempre più disorientati a navigatori satellitari che stanno sostituendo per inutilizzo i navigatori di cui il nostro cervello è dotato (paraippocampo). La mente che si esercita e sviluppa risolvendo problemi, esplorando itinerari
Fino a quanto ci si può spingere affinchè un uomo soggetto a manipolazioni di vario tipo, DNA, cellule neurali, sistema ormonale, ritmo circadiano (sonnoveglia), trapianti di organi, etc., possa
nuovi per la gioia della scoperta, tra tutte queste comodità si passivizza, si avvia anzitempo alla pensione. La comunicazione, caratteristica peculiare dell’essere umano; caratterizzata sempre più solo dallo scambio di messaggi sui social (spesso utili solo a chi li invia per scaricare la propria tensione non appena si presenta considerando i social alla stregua di una grande pattumiera senza fondo), non si può neanche più definire tale. Ogni disturbo emotivo visto dall’esterno appare come un disturbo della comunicazione e lo spettacolo di tanti volti chini ognuno sul proprio telefonino, anche se in compagnia, non lascia ben sperare Le discipline tecnologiche, così l’ingegneria genetica, si avvalgono ovviamente di computer e, secondo la legge di Moore, raddoppiano la loro potenza di calcolo circa ogni 2 anni (18m), pertanto il cambiamento verso la disumanizzazione appare rapido, uno sconvolgimento in grado di mutare radicalmente l’umanità che fa
La mente che si esercita e sviluppa risolvendo problemi, esplorando itinerari nuovi per la gioia della scoperta, tra tutte queste comodità si passivizza, si avvia anzitempo alla pensione
paura quanto la bomba atomica. L’uomo è unico e irripetibile, non è fatto solo di esteriorità, di apparenza, ha un’anima, una coscienza, sogna, si illude (per sopportare la fatica di vivere, il tempo che passa), soffre, dimentica (a volte serve), sbaglia, ricorda, i ricordi sono le sue radici. Non si può delegare tutto questo ad un android se si vuole restare umani, vivi, il corpo è uno strumento diagnostico, comunichiamo attraverso esso, principalmente parla il cuore: “Un calore dentro il petto scioglieva la parte più fredda della ragione, e come un uomo in collera il cuore si levò e disse: <<Ho sentito>>” . (Tennyson, In memoriam)
Dott. F.Tomasino
ottobre 2022 www.ilcorrieredellacitta.com 37 RUBRICHE
Educazione alimentare nelle scuole
Con la fine dell’estate i nostri figli sono tornati a frequentare gli istituti scolastici, ma tra le materie che dovrebbero studiare, sin dalla scuola materna, manca quasi ovunque l’educazione alimentare. Si discute da anni sulla sua introduzione nei programmi, tutti sono concordi nella necessità di farlo, ma di fatto non ci si riesce. Nel sito del Ministero dell’Istruzione nella pagina dedicata a questo argomento (https://www.miur.gov.it/sfida-complessa) leggiamo: “Gli esperti identificano i comportamenti alimentari scorretti come fattori primari di rischio - insieme a fumo, alcol e inattività fisica - per le malattie croniche più frequenti nel nostro paese. L’impegno sul piano dell’educazione alimentare diventa quindi prioritario”. Sempre su questa pagina è possibile scaricare le “Linee guida per l’Educazione Alimentare” prodotte in occasione dell’EXPO 2015, un documento che tutti i docenti, ma anche i genitori, dovrebbero leggere insieme ai loro allievi o figli. Infatti, solo attraverso un’ampia ed aggiornata conoscenza del sistema alimentare è possibile fare scelte corrette per noi stessi e per la comunità di cui facciamo parte. Il cibo può essere fonte di piacere ma anche di malattie terribili ed altamente invalidanti come il diabete di tipo 2, per non parlare delle numerose patologie associate alla obesità ed al sovrappeso o al contrario alla anoressia. Il cibo è cultura, non semplicemente “delle cose” che si comprano nei negozi e nei supermercati. Ma “la cultura del cibo” non può limitarsi ai gustosi manicaretti gourmet o agli spartani “cibi di strada” proposti dalle numerose trasmissioni televisive. Ancor meno all’arte di preparare la tavola, di allestire un ristorante o di abbinare al cibo il giusto vino; tutte cose utili, ma non indispensabili nella formazione dei ragazzi, che poco o nulla sanno delle caratteristiche nutrizionali dei cibi e del modo
in cui vengono prodotti. Del tutto diseducative appaiono poi le alternative proposte per compensare la scarsa qualità dei cibi industriali con costosi integratori ed altri prodotti spacciati per naturali. Ci sono addirittura reti televisive e canali internet, appositamente dedicati a questo tipo di marketing, in cui per vendere questi prodotti si fa finta di dare informazioni. Il successo di queste trasmissioni si spiega solo con la mancanza di educazione alimentare nelle scuole a fronte di una esigenza di conoscenza. Analogamente nelle palestre, negli stadi e nei luoghi dove i ragazzi dovrebbero apprendere la “cultura dello sport” si propongono troppo spesso sostanze di tutti i tipi, a volte anche illegali, per migliorare artificialmente le prestazioni fisiche o per aumentare la massa muscolare. Prodotti che comunque chiunque può acquistare anche su internet o in negozi specializzati. Inoltre, la scarsa attenzione data all’insegnamento delle basi biologiche e dei meccanismi fisiologici di funzionamento del nostro organismo nelle nostre scuole, favorisce anche il proliferare di un ampio mercato di prodotti dietetici o di diete fantasiose o stravaganti, in rete si puo trovare persino “il santo graal del dimagrimento”. La disinformazione alimentare ormai è dilagante e questo è molto grave, perché l’educazione alimentare comprende non solo la qualità del cibo che consumiamo, ma anche il modo in cui lo produciamo ov-
vero una conoscenza dettagliata di tutta la catena agro-alimentare. La qualità della vita, soprattutto delle future generazioni, passa attraverso l’uso che stiamo facendo del nostro territorio. Ogni volta che sottraiamo terreno alla agricoltura per realizzare case, infrastrutture, magazzini centri commerciali ecc., andiamo a creare le basi per futuri disastri perché rischiamo di perdere le nostre risorse idriche (le falde si inquinano e non si ricaricano) favorire l’inquinamento ed i fenomeni di dissesto idrogeologico. Con i cambiamenti climatici in atto e la orribile guerra che sta mettendo in ginocchio la nostra economia, tutte le contraddizioni di questo modello di sviluppo insostenibile appaiono sempre più evidenti e non solo sotto il profilo della nostra salute e sicurezza alimentare. Stiamo lasciando in eredità ai nostri figli le devastazioni prodotte sul nostro territorio, sempre più violentato da scelte urbanistiche irrazionali. Attraverso l’educazione alimentare possiamo insegnare ai ragazzi quindi, non solo a mangiare meglio ed a tenersi in salute, ma anche a limitare gli sprechi di cibo e di acqua. Cultura alimentare significa valorizzare i prodotti locali, quelli a chilometri zero su cui non gravano le mostruose spese dei trasporti e le speculazioni della grande distribuzione. Scegliere prodotti di stagione significa scegliere alimenti non solo più sani ma che hanno anche un impatto ambientale ridotto rispetto a prodotti importati dalla altra parte del mondo, conservati in frigoriferi che consumano energia. Dovremmo valorizzare le nostre eccellenze “Made in Italy”. Non si diventa “patrioti” avvolgendosi in una bandiera allo stadio o ad una manifestazione politica, ma tutelando la nostra cultura ed il nostro territorio. I nostri ragazzi conoscono benissimo i “cibi spazzatura” ma nulla sanno delle tante aziende che, tra mille difficolta, producono cibi e vini di altissima qualità. Dovremmo portare nelle sere d’estate i nostri ragazzi a passeggiare tra i filari dei vigneti a sentire i profumi i suoni e la bellezza della natura e persino a vedere qualche lucciola che sopravvive nonostante il degrado circostante. Potrà servire a guidarli quando da adulti, divenuti politici, amministratori, imprenditori o semplici elettori e consumatori, decideranno se conservare la nostra cultura il nostro territorio e la loro salute o se continuare a seguire un modello di sviluppo insostenibile che sta avvelenando noi stessi ed il mondo.
ottobre 2022 38 RUBRICHE Il Corriere della Città
Monica Grosso - Biologo nutrizionista Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 monicagrosso1@tiscali.it