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Arte urbana a Pomezia, il progetto con le scuole I

Pablo Picasso ha dato vita alla prima fase del progetto “Raggi di Futuro. A Pomezia la scuola si fa Arte”. L’iniziativa rientra nella Rete operativa e di scopo che coinvolge il Comune di Pomezia, il nostro liceo – eletto a scuola capofila – e altre istituzioni secondarie di secondo grado quali il Liceo Blaise Pascal, l’Istituto Via Copernico e l’Istituto Largo Brodolini. In qualità di referente di rete e di coordinatrice del gruppo di lavoro del Liceo Pablo Picasso la professoressa Simonetta Trabocchini ha coordinato un attento gruppo di studentesse e di studenti costituito da ragazzi provenienti da tutti gli Istituti della rete. Fondamentali per il progetto gli street artist Solo e Diamond, autori di opere di alto valore artistico e di grande rinomanza italiana ed estera.

Il progetto “Raggi di Futuro. A Pomezia la scuola si fa Arte” coinvolge settanta studenti e intende valorizzare la città con una serie di murales a decoro degli edifici degli istituti superiori menzionati. Lo slancio creativo si coniuga, così, con l’interesse verso il contesto cittadino, con i beni culturali e artistici del nostro

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Il progetto rientra nella Rete operativa e di scopo che coinvolge il Comune di Pomezia, il Liceo Picasso (eletto capofila) il Liceo Blaise Pascal, l’Istituto Via Copernico e l’Istituto Largo Brodolini territorio e con quella vera fucina dell’ingegno che è la scuola. Richiamandosi al mondo dei supereroi, i nostri artisti hanno reinterpretato figurativamente i temi civico-sociali sottesi dall’articolo 9 della Costituzione e dall’Agenda 2020-2030. Nello specifico, i primi murales degli otto in programma esaltano il rapporto tra la atura e la città, intese quali cifre della medesima essenza: l’ambiente. A destra e a sinistra dell’ingresso della sede centrale del nostro istituto osserviamo un uomo e una donna che, a emblema della parità di genere, salvaguardano i luoghi e lo spazio civile e culturale in cui viviamo. Con lo stile moderno che richiama la linearità dell’edificio di via Cavour, i riferimenti all'antica divinità femminile e alla metropoli, speculari e a imitazione dei convolvoli floreali e delle figure del mondo marino, richiamano il contesto storico-artistico che ci abbraccia e ci coinvolge. Ne sia esempio il volto maschile, una ripresa tetragona della scultura antica e contraltare dell’opera di Solo e Diamond, una divinità primigenia che, con i suoi raggi, rigenera la natura e sconcerta l’uomo stupito dalla forza miracolosa della vita. Il medesimo intento figurativo nutrirà gli altri murales che, posti a ornamento degli istituti Via Copernico, Largo Brodolini e Blaise Pascal, ci dimostrano il chiaro e perentorio scopo dell’arte urbana del mondo contemporaneo: decifrare agli altri e per gli altri un patrimonio comune e civicamente partecipato.

Testo a cura della Professoressa Simonetta Trabocchini

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