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della
Anno 10 Numero 8
AGOSTO 2018
libertà informazione politica cronaca cultura sport
Un anno di Mario Savarese e del M5S
SPO
Cittadini e opposizione contro il Sindaco. Ma non mancano i sostenitori SPECIALE ALL'INTERNO
Da pag. 6
I l bi lanc io de l Si nd aco : " A r de a st a r ip a rt e nd o"
5 stelle al primo giro di boa: i commenti
Il commento al voto degli sconfitti
Tre e spo nen ti de lla m i n o r a n z a : " M 5 S ? Z e rPag. o t o14-15 tale" TOR SAN LORENZO
POMEZIA Primi scontri in Consiglio Comunale
Degrado al "Lido delle Salzare": bambini giocano nella spazzatura
CERCA LE FOTO CON IL SIMBOLO
P O ME ZI A - TO R VA IA N I CA
SANTA PALOMBA Nuovo impianto di rifiuti in arrivo Pag. 16
Es t at e : t ut t i g l i e ve n t i i n p r o gr a m ma e g l i o r a r i de l l a n av e t t a g r at ui t a d a ri t a gl i a r e
Blitz della Polizia al campo nomadi
P.28
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Da pag. 13 AGOSTO 2018 NUMERO 8
Pag.27
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L'ALLARME
Torna la paura sulla Pontina
POLITICA ARDEA&POMEZIA Intervista al Sindaco di Ardea...........................p.6 Gruppi consiliari a Pomezia: è scontro...........p.15 Due mesi di governo giallo-verde....................p.18 CRONACA Campo Jemini: il punto sul quartiere.............p.24 Il business degli autolavaggi...........................p.26 Le vostre segnalazioni.....................................p.35 LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG.32
Emergenza sanitaria al Lido delle Salzare
Fortitudo Futsal Pomezia Serier B, mercato e nuovo logo SPORT
Latium Vetus: 'Bivio' di prosegue la Pomezia: raccolta fondi continua la a difesa del riqualificazione vincolo dell'area MiBact
Pag. 17
Pp.24-25
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EDITORIALE
Il Corriere della Città agosto 2018
Marco non ha avuto paura della società i sono storie che vanno raccontate. Ci sono storie che riversano nella nostra società avulsa di umanità, una miriade di sentimenti ed emozioni che spesso giudichiamo. Eh si, quando esprimiamo un giudizio o un parere molte volte non sappiamo minimamente cosa si possa celare dietro la storia di una persona e per esaltare incoscientemente noi stessi, tendiamo a denigrarla e diffamarla, talvolta anche solo perché indossa dei jeans diversi dai nostri. La storia che ha bisogno di essere letta è quella di Marco, un ragazzo di Pomezia come tutti gli altri ma "apparentemente" diverso per i nostri insensati stereotipi sociali: "Ciao, io sono Marco e sono ritornato al mondo il 7 giugno 2018. La mia vita, però, è iniziata diversamente; per il mondo ero Veronica, agli occhi di troppi come la classica lesbica estremamente mascolina e con un sorriso stranamente malinconico. La mia storia inizia già ai primi anni di vita quando non riuscivo ad omologarmi ai miei coetanei, mentre la mia attenzione si spostava costantemente verso giocattoli maschili e “non adatti ad una femminuccia". Quei vestiti scelti da mia madre che, appena avuta la giusta coscienza, ho iniziato a rifiutare. Preferivo un pallone, un paio di pantaloncini e nulla che fosse rosa o adornato da fiocchetti e perline. Poi, verso i 10 anni, le mie domande iniziarono a farsi spazio durante il corso di quell’estate. Mamma mi presentò un costumino a due pezzi, perché il mio corpicino da bambina iniziava a subire i primi cambiamenti ed era “giusto” cominciare a coprire alcune sporgenze. Non volevo; perché dovevo?. Gli anni passavano e diventò necessario iniziare ad utilizzare il reggiseno; una tortura psicologica che mi divorava ogni giorno. Perché quelle “cose” continuavano a crescere? Perché le avevo? Non le avevo chieste e non le sentivo parte di me; non riuscivo ad accettarle. Come a non voler far trasparire quel disagio che cresceva vorace. Era arrivato il momento di affrontare le scuole medie, le amichette con le loro prime cottarelle e i primi ragazzini che iniziavano a mostrare interesse. Ed io? Io non riuscivo a percepire alcuna attrazione o interesse per qualche amico o ragazzino della scuola. Riuscivo solo a capire che le ragazze dovevano uscire con i ragazzi. Ci provai, costringendomi ad uscire con qualcuno che mi invitava o diceva che gli piacevo. Seguivo l’iter che la società imponeva e che, purtroppo, ancora impone.
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Ogni volta era una violenza mentale che mi spingeva ad odiare sempre più quello che ero biologicamente: una donna. Tutto mi pesava; l’essere donna mi pesava. Le scuole medie finirono e l’avventura del liceo ebbe inizio. Mio malgrado, non cambiò molto; anzi, le mie coetanee cominciarono ad avere desideri ancora più intensi verso il genere maschile ed il mio livello di incomprensione arrivò all’esasperazione. Avevo solo 14 anni quando la verità mi si schiantò dentro: mi piacevano le ragazze. Mi ritrovai a dover affrontare il mondo con la semplice arma della parola, cercando di spiegare che l'omosessualità non era sbagliata; che in amore non vige nessuna regola. C’era da affrontare l’ignoranza della gente, la mentalità chiusa e bigotta della maggioranza e soprattutto coloro che si ama di più: la mia famiglia. Ero terrorizzato all’idea di dover esternare ciò che a mie spese avevo compreso, che davvero non riuscivo a sentirmi fisicamente o mentalmente attratto da un ragazzo. Cosa c’era ancora che dovevo capire? Iniziai ad analizzarmi dall’interno e a comprendere che non solo non mi piacevano i ragazzi, ma nutrivo invidia nei loro confronti perché volevo esattamente essere come loro. Iniziarono le mie ricerche e a soli 20 anni scoprii del cambio di sesso. Finalmente ero arrivato all’apice del problema; finalmente, dopo tanto, mi sentii con una possibilità, sollevato. Scoppiai di gioia, ma le conseguenze mediche mi spaventavano e non di meno i pregiudizi della società. Dopo tanto ragionare, pensai fosse giusto lasciar perdere; che, magari, col tempo sarebbe andata meglio. Non fu così, la "Disforia di Genere" non ti lascia stare, ti tortura da dentro, ti divora nei pensieri. La non accettazione di me stesso aumentava vertiginosamente spingendomi a piangere di nascosto ogni qualvolta mi guardavo allo specchio o mi sentivo dare del femminile. A 21 anni l’esasperazione aveva fatto razzia del mio essere, riducendomi ad uno straccio. Chiunque badasse solo alle apparenze, pensava fossi solare; insomma, l’amico simpatico che non ti fa mai mancare il sorriso. Ma quando tutto si spegneva attorno a me, tutto cambiava e restava solo la frustrazione ed il dolore. Mi convinsi e disperato mi rivolsi, attraverso una telefonata, ad una struttura che trattava la Disforia di Genere. Mi informai meglio sul percorso che avrei potuto intraprendere, quali tappe psicologiche e mediche avrei incontrato. Tutto mi divenne più chiaro e quelle paure svanirono, ero pronto ad affacciarmi verso chi ero davvero. L’ignoranza, la non cono-
scenza mi aveva spinto qualche anno prima a provare la rinuncia, ma adesso era tutto diverso. Settembre 2017, il mio percorso ebbe inizio. Vari appuntamenti con lo psicologo e lo psichiatra, fino ad aprile 2018 quando finalmente arrivò la tanta attesa relazione: il soggetto presenta la “Disforia di Genere”. Non è una malattia, una perversione, come tanti vogliono farla passare; non è una malattia mentale, ma un vero e proprio disagio fisico che si riversa nella propria interiorità. Dopo un ciclo obbligatorio di analisi e 2 colloqui con l’endocrinologo, a giugno 2018 iniziai la terapia ormonale. Ed eccoci al punto di partenza, sono rinato. Il percorso, ovviamente, ha avuto delle ripercussioni sulla mia vita sociale. Qualche “amico” che ha preferito allontanarsi, qualche insulto e qualche rifiuto. Per mia fortuna, quando ne parlai a mia madre, mi ritrovai un genitore comprensivo ed amorevole che, con le sue tante attenzioni, è rimasta al mio fianco sostenendomi sia sul profilo psicologico che medico. Attualmente sono fidanzato con una ragazza che, fin dal principio, mi ha amato nonostante il percorso e nonostante l’ignoranza della società che talvolta ci travolge. Quando l’ho conosciuta mi presentai a lei come Marco e subito le spiegai della Disforia e del percorso che stavo percorrendo, ma per lei non è mai stato un problema o una limitazione; anzi, mi ha supportato ed amato esattamente per ciò che sono. Voleva e vuole semplicemente stare al mio fianco, amandomi senza riserva alcuna. Ad oggi, tutto procede per il meglio e sono a quasi 2 mesi di terapia ormonale e finalmente sono Felice. È pur vero che sono all’inizio ed ho ancora tanta strada da fare, ma sono certo che il meglio arriverà anche per me." Manuel Ferrara
Marco, di Pomezia, oggi ha 22 anni
Ogni volta era una violenza mentale che mi spingeva ad odiare sempre più quello che ero biologicamente: una donna. Tutto mi pesava. L’essere donna mi pesava. Ma il 7 giugno 2018 sono ritornato al mondo
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POLITICA
Il Corriere della Città agosto 2018
Un anno di Mario Savarese: il bilancio del Sindaco n anno di amministra- della nuova casa comunale. È davvero un Pentito, quindi, della dichiarazione di zione targata 5 Stelle. “capriccio”? dissesto? Come la giudica Mario “È una necessità: paghiamo un sacco di soldi “No. Non ne sono soddisfatto, perché non si Savarese, che ha l’onore e per gli uffici attuali che sono in condizioni tratta di una cosa bella per un Comune, ma disastrose, oltre che inagibili per chi ha disa- sono convinto di aver fatto la cosa giusta, l’onere di presiederla? "Per evitare che le mie pa- bilità. Gli impiegati vi lavorano male sotto il perché senza la dichiarazione di dissesto non role vengano male interpretate, vorrei partire profilo della sicurezza. È quindi un obbligo avremmo potuto ripristinare i servizi che da un esempio molto semplice: noi ci siamo avere una nuova casa comunale, da realizzare oggi sono attivi. Paradossalmente il dissesto trovati davanti a una macchina rotta. Sape- senza barriere di alcun tipo”. ci libera: dagli interessi, dai debiti, che posvamo che aveva dei grossi problemi, ma non Ci sono anche altri progetti? sono essere pagati in modo completamente immaginavamo che avesse addirittura il mo- “Certo, riguardano nuove scuole, nuovi asili, diverso, a più ampio raggio e a condizioni tore fuso. Abbiamo quindi dovuto rimettere nuovi campi sportivi: tutti progetti finanziati molto più favorevoli, oltre che gestiti da un in funzione questa macchina, impegnandoci dalla Regione o dai Ministeri competenti. organismo separato. Noi ci dobbiamo preocoltre ogni aspettativa. Adesso possiamo dire Siamo poi attenti alle proposte di edilizia cupare solo della quotidianità e non che la macchina è tornata a funzionare, ma contrattata, che ci potrebbero consentire, a avremmo potuto farlo, ad esempio, ricormanca la benzina per farla camminare. rendo a un prestito come quello del fondo Quella che ci siamo visti costretti ad affrondi rotazione, con il quale avremmo dovuto tare era una situazione grave. Il commissapagare un milione all’anno di rata. Col disrio prefettizio aveva dovuto tagliare persino sesto risparmiamo questo grosso onere: i servizi essenziali per oltre 1 milione di quel milione risparmiato possiamo speneuro, cosa gravissima per una cittadina che derlo per i cittadini. Con il dissesto, inolne conta 27 di tributi. In più, ci siamo trovati tre, c’è la possibilità di ricorrere a un davanti a 5 milioni di ipotesi di entrata che diverso fondo di rotazione, ventennale inin realtà non potevano essere riscossi. vece che decennale, a tasso zero: in questo Quindi, 6 milioni in meno su 27. Trovare rimodo ci sono 10 anni in più per pagare sorse per ripristinare la normalità è stato senza interessi. Ecco perché la mia couno sforzo immane, ma ci siamo riusciti, tascienza dice che ho preso la decisione giugliandoci anche gli stipendi e riuscendo a sta”. Qual è la sua sensazione per l’immegarantire il ripristino degli AEC e il tradiato futuro? sporto dei disabili. Il bilancio è stabilmente “Sono convinto che usciremo da questa siriequilibrato, riportandolo alla normalità per 3 anni, quando eravamo in assoluto di- Il Sindaco di Ardea Mario Savarese (Mov. 5 Stelle) tuazione critica presto. So che quello che è ‘dietro le quinte’, quindi tutto il sacrificio savanzo. È chiaro che in una situazione così non c’è stato spazio per opere pubbliche, scomputo di oneri concessori, di realizzare che stiamo facendo per far tornare in pista nuovi servizi o miglioramenti laddove è pre- altre cose utili per la società. Tutto ciò che è questo Comune non viene percepito totalvisto un investimento maggiore. Già mante- a costo zero troverà la via legale giusta, attra- mente dalla cittadinanza né tantomeno da nere quello che c’era senza far soffrire verso il lavoro degli uffici tecnici. Questo sarà quei consiglieri comunali di minoranza che ulteriormente l’utenza è già stato un mira- il successo non solo nostro, ma anche di chi sono alla loro prima esperienza. Al contrario, colo. Adesso, però, siamo in una situazione ha intrapreso questa strada in passato. Io non chi ha già amministrato e ora è all’opposidi ripartenza buona: da qui – non appena il voglio prendermi i meriti di altri, ma solo zione, sa come stanno realmente le cose. Sanno che, riguardo i bilanci, le leggi di Ministero degli Interni approverà i riequilibri che Ardea abbia ciò che merita”. interni, consentendoci così di approvare un Ma è soddisfatto di quanto fatto fino a quando governavano loro erano diverse da quelle attuali, per questo non infieriscono nostro vero bilancio – sarà possibile pensare oggi? a reinvestire sul territorio, migliorando e ag- “Non completamente. Avrei voluto fare come chi invece non ha esperienza in questo giungendo servizi, con particolare attenzione molto di più, ma le difficoltà che ho trovato campo”. ai disabili e a tutte le categorie deboli. Come anche nel rapportarmi con gli uffici mi Che tipo di sindaco pensa di essere? il nuovo stabilimento balneare che vor- hanno impedito di farlo. Non voglio trovare “Certamente non un gerarca come qualcuno remmo il prossimo anno dedicare non solo scuse, siamo pesantemente sotto organico e vuole farmi passare. Voglio però approfittare ai disabili, ma a tutti. Questo perché penso non possiamo fare assunzioni, senza contare per fare ammenda: vorrò coinvolgere di più che la disabilità non sia altro che un aspetto che è indubbio che lavorare senza un diri- la minoranza e i cittadini stessi nelle nostre scelte strategiche. C’è bisogno del loro coindella vita, è questa una cosa che mi ha fatto gente dell’area tecnica sia davvero difficile”. volgimento affinché capiscano e di consenotare il presidente nazionale di FIABA il Perché siete senza? dott. Giuseppe Trieste, che ritiene impor- “Al momento in cui abbiamo dichiarato il guenza condividano l’importanza delle tante far passare questo messaggio: "tutti dissesto è dovuto andare via, perché aveva un nostre scelte, magari offrendoci anche sugsiamo disabili in qualche momento della no- contratto di staff, tipologia non prevista in gerimenti utili, sempre ben accetti”. stra vita, quando siamo troppo piccoli per es- questi casi”. sere autonomi, o troppo anziani per Adesso siamo in una situazione di ripartenza muoverci in libertà, o perfino quando siamo semplicemente infortunati" ed è per questo buona: da qui sarà possibile pensare a che bisogna pensare alla disabilità in modo diverso. Nessuno deve trovare ostacoli nella reinvestire sul territorio, migliorando e vita sociale: questa sarà la nostra rivoluzione”. Una delle polemiche è stata la realizzazione aggiungendo servizi soprattutto per i più deboli
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POLITICA
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Il bilancio di tre consiglieri d'opposizione: "Zero totale" ul primo anno di amministrazione del Movimento 5 Stelle si sono espressi anche tre consiglieri di minoranza del Comune. Massimiliano Giordani (FDI), Ludovici Edelvais (Con la gente per Ardea) e Raffaella Neocliti (Patto per Ardea). La nostra domanda, "Quale bilancio per il primo anno della giunta Savarese?", è stata estesa anche agli altri sei esponenti della minoranza e verranno eventualmente pubblicate sul nostro sito. Massimiliano Giordani: "Incapacità al governo. Il dissesto? Si poteva evitare" Il bilancio è assolutamente fallimentare per Giordani. “Direi che possiamo riassumere questo primo anno di governo del Movimento 5 Stelle in due parole: incapacità e inesperienza. Insomma uno sorta di “zero totale” quello visto sin qui, proprio da chi invece parlava di un “grande cambiamento per Ardea”. Del resto abbiamo avuto prova di questo nell’ultimo Consiglio Comunale durante il quale il Sindaco ha relazionato sul lavoro svolto fino ad oggi. Sapete cosa è emerso? Che tutto quello che i 5 stelle stanno portando avanti è al 90% riconducibile ad iniziative già portate avanti dalle vecchie amministrazioni; la restante parte riguarda progetti futuribili a lungo termine sui quali nutriamo peraltro molte perplessità”. Continua Giordani:“Voglio portare poi il caso dell'Igiene Urbana: una gara che stava per essere bandita e che invece è stata rinviata già due volte, con il risultato che c'è ancora la ditta in proroga. Ma questo accade, ripeto, perché c'è totale incompetenza e incapacità amministrativa. Detto questo il secondo grande problema riguarda il bluff – perché di questo si è trattato in estrema sintesi – della dichiarazione del dissesto finanziario: è stata solo una mera volontà politica, nulla di più, per dare - come sostengono loro - “un taglio netto col passato”. La verità è però un'altra: il dissesto, nei fatti, non serviva. Loro stessi, con i loro atti, stanno dimostrando questo, andando a
riequilibrare i conti, o spendendo, risorse già presenti in bilancio. Guardando oltre gli aspetti tecnici e burocratici il dissesto sta però arrecando un enorme danno d'immagine a questo territorio. Di questo chi ne risponderà? Del resto due erano gli obiettivi del Movimento 5 Stelle: dichiarare il dissesto e spostare dalla Rocca gli uffici comunali. Su questo secondo punto ho forti perplessità sulle modalità con le quali si vuole portare avanti il progetto e il rischio che l'operazione possa finir male per il Comune e soprattutto per le casse comunali a mio avviso è molto alto. Tracciando questo primo bilancio allora dico questo: spero che si possa voltare quanto prima pagina e spero che anche i consiglieri di maggioranza si rendano conto di dove questo Sindaco sta portando la città. Da cittadino, da persona che conosce il territorio, ho sempre desiderato che, a prescindere dalla bandiera politica, si faccia il bene per questa città: ebbene il problema è che qui non si sta facendo nulla e le poche iniziative messe in campo da questa maggioranza rischiano di provocare ad Ardea solo grossi danni. Ecco perché, se si dovesse continuare con questa maggioranza, la situazione per Ardea e per i suoi cittadini non potrà che peggiorare” Edelvais: "Dov'è il cambiamento?" “A distanza di un anno il bilancio è molto più che deludente. Al di là delle diverse posizioni politiche e dei ruoli in Consiglio comunale, avremmo visto di buon occhio – e magari anche sostenuto – provvedimenti per il bene di Ardea e invece nulla di quanto annunciato è stato attuato sin qui dalla maggioranza. Un anno è troppo poco si dirà, ma in questi mesi non c'è stato nemmeno un segno di vita percepibile di quel cambiamento che annunciavano: ci sono stati soltanto temporeggiamenti e inconcludenza con il risultato che la macchina amministrativa è rimasta pressoché ferma. Il Sindaco, faccio qualche esempio, aveva promesso “bilanci partecipativi” e nuove tariffazioni per la Tari ma nulla di tutto questo si è visto. In questo breve periodo di governo la giunta è riuscita
Massimiliano Giordani (FDI)
Edelvais Ludovici (Con la gente per Ardea)
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però a far chiudere la delegazione di Tor San Lorenzo, il presidio della Polizia Locale e la delegazione di Montagnano, creando non pochi problemi all’intera cittadinanza, concentrando tutti gli utenti che necessitano di servizi, in un unico ufficio con notevoli disagi, facendo registrare file di ore intere per avere una semplice certificazione. A parte microscopiche cosette e per lo più atti dovuti, dopo il maltempo abbiamo dovuto aspettare tempi biblici per vedere rattoppata qualche buca che nel frattempo era diventata un cratere, con buona pace degli automobilisti che sono diventati esperti piloti di rally per schivarle tentando di salvare copertoni. E veniamo alla scelta, quella sì importante, di aver votato il dissesto finanziario. Scelta non condivisa da chi scrive, ma anche da una parte della sua maggioranza che l’ ha mollata al momento del voto. Sul dissesto non si doveva avere tanta fretta e sarebbe stato più prudente proseguire sulla strada di un piano di rientro dei debiti, come del resto la stessa amministrazione aveva prospettato ad agosto. Solo che poi, inspiegabilmente, ci ha ripensato e ha costretto il Comune in un vicolo cieco perché, come era noto, la legge prevede percorsi obbligati nella gestione finanziaria. La conseguenza di quella scelta la paghiamo e la pagheremo per alcuni anni e i cittadini devono sapere che già ne vediamo gli effetti con la penalizzazione di alcuni servizi. Ci ricordiamo bene del disagio subito dalle famiglie dei disabili tra dicembre e gennaio con la sospensione del servizio di assistenza e scuolabus e prevediamo altrettanti problemi per le famiglie meno abbienti con la gestione in concessione del servizio della mensa scolastica. Senza dire, poi, che per il trasporto scolastico - già sospeso in precedenza – e non ci sono speranze di un ripristino. E’ passato oltre un anno, solo per arrivare alla definizione della gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e a suon di proroghe siete andati avanti. Il territorio è intanto invaso dall’erba alta, una giungla a ciel sereno, devastato dalla sterpaglia che va dai centri urbani ai centri periferici. Sindaco chiarisca poi al più presto la sua posizione di primo cittadino dopo le dichiarazioni dei suoi ex assessori, dichiarazione che per una vita amministrativa sono alquanto gravi. La città di Ardea “Emergenza rifiuti” il territorio “una discarica intorno alla città a cielo aperto dal centro storico ai quartieri limitrofi”, strade invase dai rifiuti. Un silenzio agghiacciante da parte dell’amministrazione per una situazione che manifesta delle gravissime criticità e continua ad aggravarsi. L’emergenza è alta e tenderà ad espandersi con i rischi per la salute dei cittadini. (continua)
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POLITICA
(segue) L’Affidamento del servizio di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti urbani, dei servizi di igiene urbana e del servizio di manutenzione del verde aree archeologiche nel Comune di Ardea — importo a base di gara 37.125.291,18 EUR. Il termine di presentazione delle offerte, originariamente fissato alle ore 12:00 del 17/07/18, è prorogato alle ore 12:00 del giorno 10/09/18. Ha voluto festeggiare il suo primo compleanno da sindaco con i fuochi artificiali: ha offeso e umiliato una intera comunità con una intervista raccapricciante dal punto di vista istituzionale e poi ha soffocato le giuste rimostranze dei cittadini utilizzando tutto il suo potere istituzionale e non. Non è un buon segno sindaco che lei abbia perso le staffe in maniera teatrale davanti ai suoi amministrati nell’ultimo Consiglio, questo dimostra debolezza e non è da buon esempio per chi le ha affidato onore di amministrare, e non di comandare la comunità Ardeatina”. Neocliti: "M5S? Delusione totale" Anche Raffaella Neocliti non risparmia critiche all'amministrazione in carica. "A un anno dall’insediamento della giunta comunale di Ardea, il mio giudizio sul suo operato è assolutamente negativo. In questi mesi, da semplice cittadina ho sempre ascoltato le istanze dei territori, i problemi delle persone, provando a stimolare l’attuale amministrazione al fine di ottenere le dovute risposte. Da poche settimane, sono entrata in consiglio comunale e ho avuto la conferma delle sensazioni che avevo maturato in queste mesi: ossia quest’amministrazione si sta dimostrando confusa, evidenziando una totale incapacità gestionale. Le loro promesse di cambiamento non sono state concretizzate e stanno disattendendo tutti i loro diktat e i loro principi. In sintesi, una autentica delusione. Sono assenti, ma soprattutto inadatti ad affrontare le problematiche della città. Per carità, tutti siamo consapevoli che alcune criticità partono dal passato, ma questo Esecutivo sta palesando evidenti e pesanti limiti. Ad oggi mancano assessori su tematiche delicate come l’urbanistica, i servizi educativi ( e sociali). L’unico atto degno di nota, purtroppo, è stato il dissesto finanziario: provvedimento, questo, che non abbiamo condiviso poiché poteva e doveva essere evitato. Per noi sussistevano le condizioni e i margini per trovare altre alternative. Anche perché il default ha generato una sorta di paralisi, di stallo amministrativo. Inoltre, alcune opere che hanno visto la luce in questi mesi, altro non sono che il risultato del lavoro delle passate amministrazioni. Entrando poi nello specifico, ci sono argomenti delicati, verso i quali la giunta pentastellata aveva immaginato e paventato soluzioni, che però non si sono ancora viste, con i cittadini che naturalmente restano confusi, in attesa
di misure concrete. Per quanto riguarda l’urbanistica, sulla spinosa questione degli usi civici l’amministrazione ha deciso di revocare, senza motivazioni chiare, la delibera. L’aspetto ancor più grave è rappresentato dal fatto che simili decisioni, che comunque non condividiamo, non sono neanche state illustrate nelle sedi competenti, come la commissione consiliare urbanistica. E questo è un altro elemento che denota il totale fallimento della trasparenza e della democrazia rappresentativa, tanto decantata dal m5s. Infatti, riteniamo che il Consiglio e le commissioni siano i luoghi istituzionali preposti dove poter affrontare gli argomenti, in particolar modo tutte le iniziative importanti, che riguardano i nostri territori. Parlando di un’altra questione complessa, come la scuola, la situazione non cambia. Stiamo correndo il rischio di andare incontro alle stesse problematiche incontrate un anno fa. Manca un mese e mezzo alla riapertura delle scuole, e non è stato ancora pubblicato il bando sulle mense e sull’ Aec ( l’assistenza educativa culturale). Proprio su quest’ultimo argomento, nell’inverno scorso abbiamo portato avanti una battaglia per garantire il servizio, e anche in quell’occasione ha pesato come un macigno la assoluta mancanza di programmazione della Giunta che, come sempre, vive in balia degli eventi, senza linee guida e senza rendersi realmente conto della rilevanza dei problemi. Inoltre, sempre per quanto riguarda le politiche educative, sta circolando l’ipotesi, che speriamo non venga confermata, secondo cui non dovrebbe essere garantito il servizio scuolabus. Realtà che, se confermata, sarebbe molto grave e metterebbe in difficoltà molte famiglie. Inoltre, chiediamo risposte sulla situazione dei lavoratori della società concessionaria Igiene Urbana, che si occupa della raccolta rifiuti per il Comune: i dipendenti attendono i pagamenti dello stipendio di giugno ( hanno ricevuto quello di maggio solo qualche giorno fa), della quattordicesima e i rimborsi del rimborso 730. Premesso che il sindaco non ha responsabilità dirette visto che è la ditta ad essere inadempiente nei confronti degli operatori, allo stesso tempo però l’amministrazione dovrebbe portare avanti azioni più incisive, nell’ambito delle sue competenze, poiché la società in questione riceve comunque risorse dal Comune. Ma anche in questo caso è evidente, per certi versi, la mancanza di sensibilità e di una vera presa di coscienza dei problemi reali che stanno incontrando questi padri di famiglia. Sappiamo benissimo che tali situazioni, magari si verificavano anche negli anni passati, ma l’attuale amministrazione è stata eletta per governare, per fornire risposte, e non si può sempre nascondere dietro il solito scaricabarile. E’ il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Inoltre, restando sul tema ri-
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fiuti, è slittato a settembre il bando sulla raccolta differenziata peraltro proprio in un periodo, come quello estivo, che rappresenta un periodo cruciale, in chiave turistica, per Ardea. Inoltre,Questa Giunta ha manifestato anche una certa arroganza e un pizzico di presunzione: infatti, quando una associazione ha aperto una spiaggia privata, rivolta anche alle persone con disabilità, la maggioranza insieme a esponenti “big” laziali del M5s hanno pensato bene di utilizzare toni trionfalistici, cercando di prendersi meriti, anche se non erano i loro. Una mancanza di umiltà, questa, che non fa altro che aumentare il distacco di questa giunta dalla cittadinanza. Ultimamente, abbiamo avuto alcune perplessità per come sia stato gestito l’evento “Ardea sotto le stelle”: iniziativa da 14.800 euro, che ha ottenuto un finanziamento di 7400 euro dalla regione (l’altra parte è a carico del Comune). I nostri dubbi riguardano i criteri di individuazione delle associazioni partecipanti, visto che per una manifestazione del genere si potevano coinvolgere tutte le associazioni locali. Feste come queste, infatti, costituiscono anche opportunità di sviluppo, soprattutto per l’indotto economico. In sostanza, questi sono alcuni dei motivi che giustificano il mio giudizio pessimo sull’operato della giunta Savarese in questi dodici mesi. Io, nell’ambito delle mie funzioni, continuerò a portare avanti una opposizione rigida e responsabile, e nel merito, ossia basandomi sugli atti prodotti. Le mie priorità restano soltanto gli interessi dei cittadini, evitando quelle sterili e banali strumentalizzazioni, che davvero non aggiungono alcun contributo utile al dibattito, e che soprattutto non aiutano i cittadini, che invece hanno bisogno di fatti. Non di parole".
Le loro promesse di cambiamento non sono state concretizzate. Sono un'autentica delusione
Raffaella Neocliti (Patto per Ardea)
Le altre: 16-P.C.Pomezia; 13-PSI; 12-Uils; 11-P. Domani; 9-CPI;
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POLITICA
Il Corriere della Città agosto 2018
I cittadini: Savarese bocciato ma c'è chi chiede tempo bbiamo sentito anche i cittadini di Ardea i quali hanno espresso il loro giudizio sull'amministrazione Savarese giunta al primo giro di Boa. Oltre a scegliere un giudizio tra insufficiente, sufficiente, buono e ottimo i lettori hanno anche motivato la loro scelta. Per coloro che hanno risposto al nostro vox populi il giudizio è chiaro: il lavoro svolto al Comune a guida Savarese per il momento è insufficiente. Tuttavia, come vedrete, non è mancato chi invece difende il primo cittadino chiedendo altro tempo per esprimere un giudizizio definitivo. Come a dire: i conti si devono fare alla fine dei giochi. Vox Populi: le critiche Giancarlo ad esempio commenta: "Peccato! Non c'è la voce deleterio, ferale, mortale, disdicevole, ignominioso, scarso, inadeguato, infausto, letale, nefasto, disastroso, pernicioso, scandaloso, insomma aiutatemi a dire che peggior rovina ad Ardea non poteva esserci, se non per mano di questi incapaci". Mario aggiunge: "Il dissesto si poteva evitare si aprlava con tutti e si cercava una soluzione cittadini compresi, ha fatto di testa sua tutto da solo E ore stiamo peggio di prima, almeno si potevano fare le cose oggi nulla e per di più abbiamo più stipendi di dipendenti del comune e dei commissari per il dissesto". Anna invece sentenzia: "Non e` questione di anno
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oppure di voler avere tutto subito, ci mancherebbe, siamo adulti mica bambini capricciosi! Io contesto il modo di approcciarsi e confrontarsi con la cittadinanza, il rispetto delle regole della democrazia partecipata, della comunicazione e della condivisione! L'avessero fatto altri schieramenti politici ci poteva anche stare, non da chi voleva rappresentare il movimento e lo sta facendo nel peggiore dei modi, con dei personaggetti squallidi che hanno contribuito insieme ai loro capetti storici di Ardea a ridurre questa citta` in uno stato di degrado vergognoso! Tutto si continua a decidere tra pochi! Ho un'idea diversa di amministrazione". Rodolfo traccia un bilancio considerando passato e presente sotto la Rocca: "Non sono un addetto ai lavori ma un semplice cittadino.Venni ad abitare ad Ardea nel 2001 e, nonostante anche allora ci fosse il problema delle buche, devo dire che gli altri servizi funzionavano. Nel 2006 dovetti trasferirmi per tornare nuovamente nel 2015 esattamente a marina di Ardea, trovai le buche aumentate di numero ma, sostanzialmente, gli altri servizi, parlo dei servizi comunali e sociali, erano abbastanza efficienti. Oggi il degrado è arrivato all'insopportabile. Non c'è una cosa che funzioni, servizi comunali inesistenti, servizi sociali lasciati all'improvvisazione, strade impercorribili sia per le auto che per le biciclette che, per chi ne fa uso, rischia veramente la vita a causa degli
Il paragone: Dicono sempre "è colpa delle giunte precedenti". Ma io vi domando: se prendete una casa dove andarci ad abitare ed è malridotta che fate? Ve la prendete col precedente inquilino oppure vi rimboccate le maniche e intanto cercate di sistemarla?"
Un anno fa la vittoria di Mario Savarese, qui con Valentina Corrado e Fabio Fucci arbusti che invadono i cigli della strada costringendo il ciclista a fare dei bruschi spostamenti a rischio della propria incolumità.Sembra di vivere in un paese del day aer, altro che lasciateli fare. Qualcuno ha parlato di Pomezia, ma parliamo anche di Roma in cui la situazione è molto vicina alla realtà di Ardea e basta con la solita risposta "è colpa delle giunte precedenti" ma io vi domando se voi prendete una casa dove andarci ad abitare e ci sono buchi nei pavimenti, finestre rotte, sporcizia ovunque, che fate? ve la prendete col precedente inquilino oppure vi rimboccate le maniche e cercate di rendere vivibile l'appartamento in attesa di avere a disposizione qualche fondo per rinnovarlo definitivamente?" Controcorrente Non mancano comunque i commenti positivi a difesa del primo cittadino. Dalla parte del Sindaco c'è ad esempio Cristina: "Io ho messo ottimo perché ho considerato il punto di partenza, poi ognuno di noi ha una visione diversa in base ai propri parametri". Simone fa il paragone con Pomezia e chiede tempo: "Io sono del parere di lasciarli lavorare visto che a Pomezia Ci sono voluti almeno 2 anni prima di vedere qualche cambiamento ora dopo 5 anni è un'altra Pomezia indistintamente dal Partito o del pensiero però è un'altra Pomezia". Alina è sulla stessa lunghezza d'onda: "Io penso che dopo aver dichiarato il dissesto non si possano chiedere miracoli, hanno bisogno di tempo. Devono e penso sia loro intenzione fare tante cose ma purtroppo senza soldi nulla è possibile... Se poi vogliamo andare sempre contro tutto e tutti, come vedo che spesso capita, va bene pure, ma non aiuta a migliorare la situazione. Visto i risultati delle precedenti amministrazioni, anni e soldi persi, dubito che possa andare peggio". Robert chiosa: "Il voto è sufficiente visto le risorse a disposizione...Pochissime!!"
Il sondaggio: "Insufficiente" è stato il voto più ricorrente tra coloro che hanno partecipato al nostro vox populi sul primo anno dell'amministrazione 5 stelle
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Il Corriere della Città agosto 2018
Ardea, mensa: il gestore esterno per combattere i "furbetti" er fermare l'emorragia economica che il servizio mensa ha prodotto in danno alle casse comunali in questi anni, l'amministrazione a guida 5 stelle ha deciso di affidarne la gestione ad un soggetto terzo e a “costo zero” per i conti pubblici. A stabilirlo è una delibera di giunta datata 13 luglio con cui vengono attivate le procedure per ricercare il soggetto più qualificato a svolgere il servizio. Caccia ai morosi Se per il futuro la strada indicata dalla giunta Savarese è chiara – con una ditta esterna a quel punto non si faranno, almeno in teoria, sconti a nessuno – per il passato il Comune ha avviato le attività per il recupero dei crediti rimasti insoluti. L'amministrazione di Ardea, attraverso una delibera, ha infatti fissato le modalità per rientrare in possesso delle somme non versate all’ente per il servizio di refezione scolastica stabilendo altresì i tassi per l’applicazione degli interessi. Si tratta del 2.5% per i bollettini più vecchi, quelli nel periodo tra il 2012 e il 2013, dell’1% per gli arretrati del 2014, dello 0.5% per l’anno successivo fino ad arrivare allo 0.10% dal 2017 in poi. A questi si dovrà sommare il 5% come compenso di riscossione. Il pasto della discordia Fino ad oggi il Comune aveva deciso di non calcare mai troppo la mano con chi non era in regola con i pagamenti. Anche i figli dei genitori morosi – con un doveroso distinguo da caso a caso – hanno sempre potuto usufruire del pasto; d'ora in avanti però la situa-
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Il Sindaco di Ardea Mario Savarese punta anche a recuperare le somme degli anni precedenti
Una delibera affida ad un ente terzo e a "costo zero" il servizio: basterà? zione potrebbe cambiare: con la ditta esterna Centro dialisi ancora chiuso a quel punto diverrebbe assai più complicato farla franca per i furbetti e il pasto potrebbe concretamente non arrivare più sulla tavola per tutti, con la discriminante per l'appunto del pagamento effettuato. Il precedente di Ladispoli: blocco dell'auto per i morosi Il servizio mensa pare essere una spada di damocle per i conti di molti enti locali tanto che molti amministratori locali s'ingegnano per escogitare strategie sempre più efficaci per incassare quanto dovuto. Ne è un esem“Una città di 50.000 abitanti è giusto che pio la proposta del gennaio scorso di un asabbia degni servizi sanitari. La Asl, con sessore del Comune di Ladispoli, anch'esso l’Ambufest, sta dimostrando di voler punalle prese con un'evasione stellare vicina ai tare su questo territorio, dunque credo 700mila euro. Dopo aver avviato un capillare abbia la giusta sensibilità per procedere il controllo di tutte le posizioni debitorie da più speditamente possibile per l’accreditaparte di chi usufruiva del servizio di mensa mento di questa nuova struttura. Come sa scolastica, l'ente aveva lanciato un ultimo bene la Asl ci sono dializzati costretti a fare monito che venne puntualmente stato disati ‘pendolari della salute’ facendo avanti e teso; per tutta risposta il Comune mise in indietro con Roma per cercare di curarsi. campo tutta una serie di provvedimenti siIn estate, poi, molti romani vengono qui e gnificativi, ad iniziare dal blocco dell’autohanno, a parti invertite, le stesse necessità”. mobile. “I bambini non saranno E’ quanto dichiara in una nota il sindaco assolutamente penalizzati dall’atteggiamento di Ardea Mario Savarese in riferimento alscellerato dei genitori, nessuno sarà discril’inchiesta pubblicata sul giornale on line minato alla mensa scolastica. Le famiglie che “Il Caffè” sul centro dializzati di Ardea. dimostreranno di essere in difficoltà econo“Siamo stati, e siamo ancora, considerati miche saranno ovviamente tutelate. Inviuna Cenerentola – ha aggiunto – Oggi, tiamo tutti coloro che non sono ancora in anche grazie all’intervento dei privati abregola con i pagamenti a versare rapidamente biamo un ambulatorio di eccellenza che le quote inevase prima di incorrere nelle sanpuò rispondere alle esigenze di un’area zioni. E’ l’ultima chiamata. E’ il momento di vasta. Confido nella sensibilità del direttore dire basta al malcostume di fingere di dimengenerale Narciso Mostarda nel voler garanticarsi di pagare i servizi comunali di cui si tire presto a questo territorio un imporusufruisce”, era stato il commento sulla vitante presidio sanitario. L’acuzie è cenda. Che si possa arrivare a questo anche importante da gestire, ma saper trattare la ad Ardea? cronicità di un paziente vuol dire garantire anche efficienza, qualità di vita, diminuzione degli sprechi”.
Enti locali alle prese con i buchi lasciati nei conti dal servizio mensa non pagato. A Ladispoli l'amministrazione ha pensato al blocco dell'auto per i morosi: c'è da risanare un'evasione di circa 700mila euro
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Ardea, Salzare: emergenza sanitaria, lettera al Sindaco ella situazione di costante emergenza al "Lido delle Salzare" a Tor San Lorenzo, Ardea, ce ne siamo occupati più volte. Ora però una nuova minaccia incombe nell'area: quella igienico-sanitaria. Degrado, rifiuti, prostituzione I residenti sono ormai esasperati da ciò che accade nella zona. La palazzina "D" è occupata da extracomunitari, rom e sbandati vari, e stando da quanto si apprende alcune persone si troverebbero agli arresti domiciliari. L'edificio, che ricordiamo doveva essere demolito, ospita scantinati di nuovo pieni di rifiuti tra cui i liquami fetidi che fuoriescono dagli scarichi. La stagione estiva sta amplificando il problema e un eventuale rogo come quelli già avvenuti in passato - getterebbe nel caos sanitario intere famiglie. Ma i problemi non finiscono qui, anzi l'elenco è piuttosto lungo. Alcuni appartamenti liberi sono diventati dei bagni a cielo aperto, altri non hanno energia elettrica e forse nemmeno acqua potabile. Il piazzale interno è stracolmo di auto - spesso senza targa - che frequentemente 'prendono' fuoco, senza contare il giro di droga, perfino alla luce del giorno, e prostituzione, attività queste contrastate solo con interventi-spot delle forze dell'ordine che però non risolvono il problema. Insomma un degrado inarrestabile a 360°. Lettera aperta al Sindaco E allora si chiedono soluzioni a chi governa la città. Sono in tanti a segnalare al Comune lo stato oramai inaccettabile in cui è sprofondata questa zona di Tor San Lorenzo, sempre più ghetto e sempre meno "residenziale". Un cittadino ci inoltra ad esempio questa lettera inviata al primo cittadino Mario Savarese nei giorni scorsi."Spett.le sindaco, la informo che nonostante l’intervento di pulizia e disinfestazione del piazzale antistante l’accesso al
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Rifiuti, auto bruciate, spaccio di droga alla luce del giorno, via vai di prostituete. E' degrado a 360° al Lido delle Salzare complesso “lido le salzare” con totale asporto di ogni genere di rifiuto,effettuato dalla societa’ addetta al ritiri dei rifiuti solidi e urbani, avvenuta pochi giorni fa e’ stata riscontrata nuovamente in data odierna (13/07/2018), la presenza di notevoli quantitativi di rifiuti lasciati da persone esterne o di passaggio (e da quel giorno la situazione è notevolmente peggiorata, ndr). Le rappresento la necessita’ di un suo tempestivo ed autorevole intervento al fine di porre fine a questa incresciosa situazione che con l’approssimarsi del caldo potrebbe comportare grossi problemi di salute , particolarmente respiratori agli abitanti del complesso di che trattasi. Inoltre si richiede alla s.v. una verifica interna al predetto comprensorio da parte degli organi competenti,al fine di verificare in quale stato di degrado ambientale vivono gli abitanti del suddetto complesso (spiazzali,scantinati invasi da qualsiasi genere di immondizia che certamente non sono un toccasana alla salute delle persone.con l’occasione egregio sindaco le
rappresento la necessita’ di un assiduo controllo da parte delle forze dell’ordine all’interno del complesso dove ormai lo spaccio di droga e prostituzione sono all’ordine del giorno,anzi piu’ specificatamente della notte ,con continue presenze notturne di gente esterna che rende molto difficile la vivibilita’ della gente onesta che durante la giornata si reca a lavoro e la notte avrebbe tutto il diritto di riposare tranquillamente e non vivere nella paura e nel timore di minacce. Confidando in un suo efficace intervento le invio i miei piu’ cordiali saluti". (continua)
Gli incendi alla spazzatura non sono una novità; sotto il caos relativo all'approvvigionamento elettrico
Gli scantinati della palazzina: cumuli di rifiuti ovunque
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(segue) Fino a che punto? Fino a che punto dovremno aspettare allora prima di veder messa in atto qualche tipo di soluzione? Perché i residenti della zona, quelli per bene s'intende, devono rassegnarsi a questo triste spettacolo? Perché, ancora, al livello regionale o nazionale non si prendono provvedimenti per questa zona dato che le forze dell'ordine presenti sul territorio sono chiaramente insufficienti per garantire la legalità? Il confine, del resto, è stato già abbondantemente superato e non sappiamo cosa dovrebbe succcedere oltre per far scattare nelle istituzioni quel qualcosa che spinga ad occuparsi dell'intera faccenda (sia al livello burocratico, sia sotto il profilo sociale, pren-
dendo coscienza dell'emergenza in atto) ma in modo concreto lo ripetiamo. Intanto, ma solo per il momento, ci congediamo da voi lettori con questa "stupenda" cartolina: dei bambini che saltellano allegramente tra le montagne di spazzatura abbandonata. E allora lo ripetiamo: fino a che punto?
Bambini che giocano nella spazzatura: un video 'inquietante'
A quando un intervento concreto delle istituzioni?
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Inquadra la foto con l’App Hp Reveal e guarda il video dei bambini che saltano nella spazzatura Scarica l’App (istruzioni a pag. 35)
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Pomezia, è 'guerra' sui gruppi consiliari: il quadro l 9 luglio, con il primo Consiglio Comunale dell’era Zuccalà, si è aperta ufficialmente la nuova stagione politica di Pomezia. Il vero fischio d’inizio è arrivato però il 17 luglio, con il secondo appuntamento in Consiglio che ha segnato l’aprirsi delle ostilità tra la maggioranza e l’opposizione. A tenere banco è stata la questione dei gruppi consiliari: cerchiamo di capire perché il primo vero scontro della consiliatura è su una norma regolamentare. I controversi articoli del Regolamento Tutto ruota intorno all’art. 20 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, approvato l’11 ottobre 2017 dall’allora maggioranza pentastellata. Secondo il testo dell’articolo, per costituire un gruppo consiliare servono almeno 3 consiglieri comunali; l’unica eccezione prevista è quella per le liste che alle elezioni non erano coalizzate con nessun’altra lista. In questo specifico caso, che sembra tagliato su misura per il Movimento 5 Stelle e per un eventuale quanto raro exploit di una lista civica, il gruppo di quella lista può essere composto anche da un solo consigliere. Chi non rientra in queste due casistiche finisce dritto nel Gruppo Misto, che per definizione non ha colore politico e che può essere formato anche da 2 componenti. Qui sorge un primo problema: è giusto che consiglieri eletti direttamente dai cittadini, con il prestigio ulteriore dato dalle preferenze, non possano identificarsi in un preciso gruppo politico che rispecchi la lista in cui sono stati eletti? Il problema può sembrare da poco conto, ma non lo è. In un Consiglio formato da 24 componenti, porre uno sbarramento a 3 membri significa che per formare un gruppo serve 1/7 dei consiglieri. Per essere più precisi, però, bisogna fare il calcolo sui membri dell’opposizione, visto che i numeri sono “bloccati” dalla legge elettorale (la maggioranza avrà sempre 15 consiglieri e l’opposizione 9). Questo significa che per costituire un gruppo di opposizione, almeno 1/3 dei suoi membri devono essere dello stesso colore. La soglia sembra sproporzionata, considerando che i membri del Consiglio non sono estratti a sorte o eletti automaticamente da listini bloccati, ma che siedono tra quegli scranni grazie alle preferenze e a un sistema elettorale che, escluso il mega premio di maggioranza, è proporzionale. I consiglieri di opposizione sollevano poi un ulteriore problema. La costituzione di un gruppo consente al suo “capo” di partecipare alla Conferenza dei Ca-
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I tre candidati Sindaci divisi: Fucci è l'unico ad avere un suo gruppo. Nel misto (per ora) Matarese - foto a sx - e Mengozzi - a dx pigruppo; alla riunione partecipa anche il capo del Gruppo Misto, ma solo se questo raggiunge i 3 componenti. La Conferenza dei Capigruppo ha un ruolo rilevante nel funzionamento degli organi politici del Comune, secondo quanto recita l’art. 31 dello Statuto della Città: si pronuncia sulle questioni sottoposte dal Sindaco; esprime pareri sull’interpretazione dei regolamenti e sui conflitti di competenza tra organi comunali; coadiuva il Presidente del Consiglio e il Sindaco nell’organizzazione dei lavori del Consiglio e delle commissioni; valuta le proposte di modifica e integrazione dello Statuto. Da questo elenco di poteri si capisce che non partecipare alla Conferenza rappresenta un grande svantaggio nella propria attività politica, che crea peraltro un ulteriore sbilanciamento a favore della maggioranza, visto che non si vota “per gruppi”, ma in base a quanti consiglieri rappresenta il capogruppo. Se un gruppo non viene rappresentato, i 15 voti della maggioranza si traducono agevolmente in una percentuale bulgara. Cosa succede davvero? Ora cerchiamo di tradurre questa sfilata di norme nella realtà politica del Consiglio Comunale di Pomezia. I 15 membri della maggioranza confluiscono tutti nel gruppo del MoVimento 5 Stelle, e fin qui la questione è pacifica. I problemi sorgono quando ci si sposta negli scranni dell’opposizione. Per ora, hanno annunciato la costituzione di un gruppo consiliare solo i consiglieri Fabio Fucci, Massimo Abbondanza ed Emanuela Pecchia, che rappresenteranno la lista “Essere Pomezia”. Non è banale considerare che i tre consiglieri sono stati eletti in tre liste diverse: Fucci come candidato Sindaco di coalizione, Abbondanza in “Essere Pomezia” e Pecchia in “Fucci – Il bene in comune”. Per adeguarsi all’art. 20 del Regolamento, i “fuccini” hanno scelto di sacrificare (nominalmente) la rappresentanza di una lista civica che ha ottenuto oltre il 10% dei voti. È tra centrodestra e centrosinistra che si crea un vero e proprio pasticcio. Il centrodestra ha infatti 4 consiglieri, mentre il centrosinistra solo 2. Nel dettaglio, però, il centrodestra si divide tra Lega (consiglieri Pagliuso e Pinna), Forza Italia
(Stazi) e il candidato Sindaco Pietro Matarese; il centrosinistra si divide tra Schiumarini (PD) e Mengozzi (che ha annunciato di aderire a Pomezia Domani). Una soluzione sulla falsariga di quella scelta da Fucci potrebbe portare a un gruppone di centrodestra, in barba alle differenze anche profonde tra le singole liste, che avrebbe rappresentanza in Capigruppo; e a un gruppo Misto formato dai 2 consiglieri di centrosinistra, che non potrebbe però partecipare ai lavori della Conferenza. Questa soluzione lascia insoddisfatti quasi tutti, perché garantisce il dominio della maggioranza in Capigruppo, ma le alternative potrebbero essere peggiori. Una soluzione “tecnica”, ma politicamente poco digeribile, farebbe migrare un consigliere di centrodestra nel gruppo Misto, così da costituire due gruppi da 3 componenti, entrambi con rappresentanza in Capigruppo. Forse Pietro Matarese sarebbe disposto ad adottare una posizione neutrale, sedendo insieme a Schiumarini e Mengozzi? L’operazione sarebbe controversa e creerebbe problemi nella coerenza politica del gruppo, portando più danni che benefici. L’ultima soluzione sarebbe quella “di protesta”: creare un unico Gruppo Misto formato dai 6 consiglieri di centrodestra e centrosinistra. Al momento questa è la strada presa dall’opposizione, con i consiglieri Matarese, Pagliuso, Pinna, Stazi, Mengozzi e Schiumarini che risultano iscritti al Misto. L’obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi a una modifica del Regolamento. Secondo una sentenza del Consiglio di Stato (n. 3357/2010), infatti, le norme sul funzionamento del Consiglio non possono essere disapplicate, se non previo ritiro. Nessuna deroga, dunque, diversamente da quanto accade con i regolamenti di Camera e Senato (che pongono limiti alla costituzione di gruppi parlamentari, ma che lasciano aperta la strada a molte deroghe). Il MoVimento 5 Stelle ha lanciato segnali contrastanti nell’ultimo Consiglio Comunale. Mentre l’opposizione approfittava di ogni punto all’ordine del giorno per discutere della questione, il capogruppo Giovanni Ruo ha dato disponibilità a parlare di modifiche al regolamento, chiedendo però di farlo nelle sedi preposte senza rallentare i lavori del Consiglio. Poi, in un intervento personale, il consigliere Franco Mondazzi ha detto che “tanto il regolamento non si modifica”. Era una gaffe da primo intervento o sapeva qualcosa in più? Mario Di Toro
Il "pasticcio" dei gruppi consiliari: insorge l'opposizione, sibillina la risposta della maggioranza con Mondazzi: "Tanto non lo cambiamo"
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Santa Palomba, altre 56mila tonnellate di rifiuti in arrivo? n nuovo impianto di rifiuti potrebbe vedere la luce a Santa Palomba. No, stavolta non è all'interno del Comune di Pomezia ma la località, grosso modo, è sempre la stessa. Il quadrante a sud di Roma - in attesa di un piano rifiuti regionale in assenza del quale pare valere ogni regola di sorta - è sempre più infarcito dunque di tutta una serie di impianti per il trattamento di rifiuti, di vario tipo, già realizzati o di futura e/o possibile realizzazione. Attualmente, senza contare il circondario di Ariccia, Albano e, scendendo a sud, Aprilia, sono 6 i progetti in ballo per un totale di 557mila tonnellate che potrebbero raggiungere il territorio: dall'impianto in zona Solfatara della Pontina Ambiente nel IX municipio di Roma, al tris di 'bio'gas Cogea, Suvenergy e Biovis (questi ultimi due ad Ardea, ndr) per arrivare alla Cogec che dovrebbe andare a trattare fanghi di depurazione e rifiuti della pulizia di strade, tombini e arenili giusto a due passi dallo scheletro dell'EcoX. Chiudono il quadro il progetto similare - dalle mille prescrizioni - della Trevi Ambiente in Via della Vaccareccia – che trasformerebbe in un incubo la vita delle oltre 200 famiglie che vivono nella zona – e la richiesta avanzata dalla Service Lazio per altre 82mila tonnellate di materiali ferrosi da recuperare da portare nell'impianto di Campobello. E ora quest'ultimo, un progetto per la "Realizzazione di un impianto per il recupero e stoccaggio di rifiuti non pericolosi residuali da raccolta differenziata" per il quale la Regione Lazio, a seguito di alcune criticità emerse in fase di presentazione della documentazione, ha deciso di procedere con il rinvio alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (o V.I.A) lo scorso 19 giugno. Il progetto: altre 56mila tonnellate di rifiuti tra differenziati (e non) In cosa consiste dunque questo nuovo impianto? Si legge nei documenti pubblicati dalla Regione Lazio: il progetto in valutazione riguarda la realizzazione di un nuovo impianto di recupero e stoccaggio di rifiuti non pericolosi provenienti da raccolta differenziata con capacità pari a 56.000 t/anno; l’impianto ricade, secondo il P.R.G. comunale, nel “Sistema insediativo della Città da ristrutturare” e compreso all’interno del Consorzio per lo sviluppo industriale Roma Latina – Piano Attuativo “Agglomerato di Santa Palomba” all’interno del “Comparto A” con destinazione “Aree occupate da aziende esistenti o programmate”. Sono previste operazioni R3, R4, R12 e R13 su rifiuti costituiti
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di frazioni merceologiche di carta e cartone, plastica, metalli e vetro. Tra i codici CER previsti in ingresso all’impianto tuttavia, oltre a quelli appena citati provenienti da raccolta differenziata, il progetto prevede anche il codice “20 03 01” relativo ai “Rifiuti urbani non differenziati”. Dal punto di vista della struttura, è prevista l’istallazione di macchinari al-
L'area dove dovrebbe sorgere l'impianto l’interno del capannone esistente, l’adeguamento del sistema di raccolta delle acque, un sistema di filtraggio interno dell’aria, la realizzazione di tettoie esterne per ospitare cassoni scarrabili per lo stoccaggio temporaneo dei materiali in arrivo, la realizzazione di una cisterna per stoccaggio di carburante, la realizzazione della pavimentazione in calcestruzzo opportunamente trattato nella parte ovest del lotto dove sono previste aree tettoiate. Le prime criticità: atmosfera e traffico Per quanto riguarda la componente atmosfera il progetto prevede un punto emissivo in corrispondenza del filtro a maniche, risultando quindi un elemento di criticità in quanto il territorio del Comune di Roma è classificato dal Piano regionale di Risanamento della Qualità dell’Aria nella classe peggiore per l’entità dei superamenti dei limiti di legge degli inquinanti; la mobilità connessa con le attività previste determina un aggravio di carico sul traffico veicolare dei mezzi in arrivo e partenza presso l’impianto, stimati in 18 autocarri al giorno in una zona già oggi oltremodo affollata da mezzi pesanti. Case a soli 400 metri e presenza di un vincolo Con riferimento al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, l’area di impianto risulta interessare un vincolo archeologico e la fascia di rispetto del Fosso di Santa Palomba, come attestato nel certificato di destinazione urbanistica del Comune di Roma allegato al pro-
getto. "L’interferenza con vincoli paesaggistici costituisce fattispecie da inquadrare nei fattori ritenuti escludenti nell’ambito dei criteri localizzativi del Piano regionale dei rifiuti; inoltre, a circa 400 m in direzione sud dall’area di progetto è presente un centro abitato, fattore di attenzione progettuale secondo il suddetto piano rifiuti; secondo il Piano di Gestione Rifiuti regionale risulterebbero quindi essere presenti fattori di attenzione progettuale per gli aspetti territoriali e fattori escludenti per gli aspetti ambientali", si legge nei documenti pubblicati dalla Regione. Necessaria la VIA Per tutti questi elementi il dirigente preposto ha deciso di rinviare il progetto alla procedura di Valutazione d'impatto ambientale. Non solo: l'ufficio regionale, nel concludere la relazione, ha evidenziato come “nella medesima zona localizzativa”, quella di Santa Palomba per l'appunto, esista già un “cumulo di progetti” determinato dalla “presenza di impianti di gestione di rifiuti”. Non a caso, a pochi passi da questo nuovo, possibile impianto, si sta giocando la partita del vincolo promosso dal MiBact per il quale si dovrà restare con il fiato sospeso fino al prossimo 16 ottobre quando il Tar si esprimerà nel merito: se sarà confermato, la realizzazione dei tre impianti a 'bio' gas previsti nella zona, oltre che a tutta una serie di capannoni industriali, verrà scongiurata e l'enorme patrimonio paesaggistico e culturale della zona sarà preservato (permettendo inoltre l'espansione dell'agricoltura unitamente al turismo enogastronomico). In caso contrario sarà via libera alla costruzione delle fabbriche a 'bio'gas, tra cui Cogea, all'ampliamento dell'interporto, più tutta una serie di altri interventi legati alla nuova area ferroviaria. Il commento del Comune di Pomezia Sulla vicenda, che toccherà molto da vicino il territorio pometino, abbiamo interpellato il neo Sindaco Adriano Zuccalà. “Non abbiamo ad oggi ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione Lazio rispetto al sito in oggetto. Dalle nostre informazioni risulta si tratti di un preliminare di impianto di lavorazione di carta e plastica da raccolta differenziata, ma siamo in attesa di raccogliere ulteriori elementi per le valutazioni del caso”, fa sapere il primo cittadino.
Carta, plastica ma anche non riciclabile. La Regione avvia l'iter per la VIA relativa ad un nuovo impianto
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Difesa del vincolo, continua la raccolta fondi di Latium Vetus l prossimo ottobre il T.A.R. deciderà il futuro di Pomezia ed Ardea. Fra quattro mesi infatti, per la precisione il 16 ottobre 2018, la IV sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio si riunirà in udienza per valutare i ricorsi dei privati che puntano ad abbattere il vincolo paesaggistico dell’”Ambito delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia ed altre della Campagna Romana nei comuni di Pomezia ed Ardea” apposto dal MiBACT lo scorso novembre. In ballo è la qualità della vita e le modalità di utilizzo futuro dei territori nei due comuni a Sud di Roma.Associazione Latium Vetus si è costituita con propri avvocati e consulenti nei procedimenti giudiziari con l’obiettivo di difendere il vincolo paesaggistico e dà il via alla raccolta fondi per sostenere i costi delle spese legali chiamando a raccolta tutti i propri iscritti, i simpatizzanti ed i cittadini che hanno a cuore la tutela del loro territorio. Se i ricorsi dei privati dovessero avere la meglio sul vincolo paesaggistico, a favore del quale erano state raccolte la scorsa estate addirittura 2.542 firme di altrettanti cittadini, lo spettro della speculazione industriale e dello smaltimento dei rifiuti tornerebbe ad essere una tremenda realtà. Sarebbe nuovamente possibile la realizzazione di enormi capannoni industriali
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nelle campagne di Santa Palomba e la costruzione delle centrali per la lavorazione dei rifiuti proposte da Cogea S.r.l. in località Torre Maggiore e da Suvenergy in località Pescarella, con tutte le conseguenze che queste comporterebbero (traffico di compattatori, dequalificazione territoriale, aumento del rischio nei pressi delle industrie a rischio di incidente rilevante). Il comune di Pomezia, rappresentato dal noto avvocato Luigi Leoncilli (a cui il Comune di Pomezia ha riconosciuto onorari in questa vicenda per un totale di circa 64.000 euro), siederà al fianco dei privati che continuano a sbandierare incerti e non meglio quantificati posti di lavoro in cambio della distruzione di una delle ultime aree verdi di grandissimo pregio della Campagna Romana e della realizzazione di cen-
trali per la lavorazione di circa 120 mila tonnellate all’anno di rifiuti organici provenienti da tutta Italia. Associazione Latium Vetus si batte al fianco dei cittadini, per difendere la qualità futura della vita sui territori di Pomezia ed Ardea. La tutela di Pomezia ed Ardea, dove viviamo e dove si svolgono le nostre vite, dipende da ciascuno di noi. Insieme possiamo fare la differenza e vincere insieme la sfida di un territorio migliore per noi e per i nostri figli. Il bilancio ad inizio luglio La raccolta fondi promossa dall'associazione latium vetus in collaborazione con "No biogas pomezia" a sostegno delle spese legali per la difesa del vincolo paesaggistico di #pomezia ed #ardea ha avuto un ottimo riscontro. Dopo 20 giorni dall'inizio della campagna erano stati raccolti oltre 1200 euro. "I cittadini hanno risposto con grandissimo entusiasmo che va oltre ogni aspettativa!" dichiara Giacomo Castro, presidente di Associazione Latium Vetus. "In appena 20 giorni abbiamo già superato la metà dell'obiettivo dei 2000 euro che ci eravamo prefissati di raccogliere. Siamo veramente orgogliosi di come stanno rispondendo i cittadini; sempre di più giunge infatti da essi un chiaro messaggio a favore della tutela del territorio". Ass. Latium Vetus
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POLITICA
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Due mesi di governo giallo-verde: tra annunci e prospettive ono passati solo due mesi da quanto il governo Conte, l’esecutivo gialloverde frutto del “Contratto di Governo” M5S-Lega, ha giurato di fronte alla Costituzione ed al presidente della Repubblica, Mattarella. Due mesi, eppure sembrano anni: sarà perché ci sono voluti 88 giorni di estrema frenesia dalla data delle ultime elezioni politiche (lo scorso 4 marzo) per formare un esecutivo; o perché con questa alleanza il vecchio schema “centrodestra vs centrosinistra” si dice superato a favore di “populisti-sovranisti vs liberal-globalisti” (con i secondi in estrema difficoltà); o forse, più semplicemente, perché ogni giorno si colleziona l’annuncio di qualche esponente di maggioranza su almeno uno “straordinario risultato” raggiunto. Già, gli annunci: una brutta bestia, soprattutto se sono facili, diretti ed in profumo di razzismo, perfetti per parlare alla “pancia” degli italiani e soffiare sulle loro paure. Eccone alcuni: 1. “Abbiamo abolito i privilegi e gli sprechi” (vedi i vitalizi di ex deputati ed il cosiddetto “Air Force Renzi”: milioni, che, se verranno risparmiati davvero, al di là di ricorsi e saldi incancellabili, non serviranno neanche ad un millesimo di quanto previsto nel Contratto); 2. “Abbiamo bloccato il business dell’immigrazione irregolare” (vedi lo stop all’attracco nei nostri porti delle navi Ong, tutte criminalizzate nonostante non ci sia una sola condanna passata in giudicato ed i “casi sospetti” siano limitati); 3. “Per i clandestini la pacchia è finita” (vedi l’aumento dei morti in mare a causa del continuare a delegare ai libici e degli ostacoli posti alle Ong); 4. “In Europa non siamo più soli” (vedi l’accordo dell’ultimo Consiglio europeo sui migranti in cui l’Italia non ha guadagnato nulla, se non vaghe promesse d’aiuto, con zero vincoli di redistribuzione tra i paesi del continente); 5. “Le lobby ci vanno contro, le fermeremo” (vedi quella previsione di perdita di posti di lavoro sul Decreto Dignità che il ministro Di
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L'ultima crociata del leader del M5S: L'Air Force (Renzi) è uno spreco, va tagliato Maio aveva sul tavolo e non ha controllato). A tutto questo si aggiungono le altre espressioni irrispettose usate dal ministro dell’Interno Salvini contro immigrati e richiedenti asilo (ricordiamo la “crociera” di cui ha parlato in merito alla vicenda dell’Acquarius, la nave non governativa con 629 persone salvate, rimasta per giorni in mare dopo il “no” italiano all’attracco; o i post su Facebook in cui la parola “richiedente asilo” è accostata pericolosamente a quella di “criminale”, por-
Il governo degli annunci che soffia sulla paura, ma sul lavoro la direzione è giusta tando a facili generalizzazioni). Espressioni infelici anche contro i rom, che tra l’altro sono in maggioranza residenti in normali abitazioni, contemporanee all’aumento delle violenze gratuite contro gli stranieri dal colore della pelle diverso da parte di cittadini italiani (11 casi gravi negli ultimi 50 giorni). E ancora la decisione sui vaccini per introdurre “un’alleanza tra medico e cittadino” (come ha spiegato la ministra della salute Giulia Grillo): da ora basta un’autocertificazione dei genitori per mandare i figli minori a scuola, non proprio una garanzia di salute
e sicurezza. Il quadro non sembra dei migliori, insomma, ma si intravedono alcune eccezioni. La prima è la buona idea di una cabina di regia della Commissione europea sugli sbarchi, per portare avanti quanto fatto dalle telefonate di Conte per redistribuire 450 disperati (anche se, senza un accordo stabile di condivisione dell’onere almeno tra un gruppo di paesi ed una revisione di tutte le missioni militari UE – oltre a Sophia anche emis – non potrà che rimanere una pezza temporanea). La seconda è forse l’unica vera luce di questi due mesi di governo: il già citato Decreto Dignità è nella giusta direzione nel restituire diritti ai lavoratori, scoraggiare le delocalizzazioni, combattere ludopatia e business del gioco d’azzardo e re-inserire i voucher in specifiche aree e con specifici obiettivi. Dopo anni di ortodossia neoliberale (della serie: “lavora in modo iper-flessibile e senza garanzie”) questo è un piccolo primo passo in senso opposto. Ma attenzione: senza dei veri sgravi per l’assunzione a tempo indeterminato (che tra l’altro dovrebbe tornare tale, senza più le avvilenti “tutele crescenti”), si rischia davvero di limitare gli effetti benefici del provvedimento o addirittura di crearne di negativi. Da qui a dire che questa è la normativa dei licenziamenti, però, ce ne vuole: soprattutto le grandi aziende, in questi anni, hanno usato la scusa della “crisi” per precarizzare al massimo il lavoro e moltiplicare i profitti. Bisogna dire basta a questo trend, rimanendo tuttavia attenti alla condizione ben diversa delle piccole e medie imprese. Vedremo cosa farà il governo d’ora in poi e quanto riuscirà a resistere: interessante sarà scoprire le decisioni finali su Tap e Tav (quelle grandi opere che l’M5S vorrebbe cancellare, ma il cui costo di abbandono è alto), anche se la vera prova del nove sarà il pacchetto “flat tax, reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero”, i tre super-provvedimenti miliardari che ancora nessuno ha spiegato come realizzare. Ah, nel frattempo un richiamo a Di Maio ed uno a Salvini: “fuori i partiti dalla Rai” era il motto grillino, ma per l’ennesima volta i vertici della televisione pubblica li decide l’esecutivo e le accise “preistoriche” sulla benzina sono ancora al loro posto. Giacomo Andreoli
Il Decreto Dignità è nella giusta direzione Ma attenzione: senza dei veri sgravi rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang Matteo Salvini e Luigi Di Maio: prima litigavano su tutto, ora guidano il Paese
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Campo Jemini: il ponte in Via dei Fiordalisi è un pericolo stata protocollata al Comune di Pomezia la segnarelativa alla lazione pericolosità del ponticello sito in via dei fiordalisi in Campo Jemini. Si tratta di una questione che,purtroppo, persiste da diversi anni sulla quale nessuno è mai intervenuto. Ma perché bisogna aspettare per forza un episodio grave? La struttura versa ormai in uno stato fatiscente ed è "delimitato" da una transenna - se così vogliamo definirla che è poco più alta di una bimba di tre anni ed è sprovvista di protezione. Ad aggravare la situazione c'è la presenza di uno strapiombo di almeno cinque metri che sovrasta il fiumicello sottostante. La domanda nasce spontanea: cosa si sta aspettando per migliorare la nostra sicurezza e quella dei nostri figli? Cosa potrebbe accadere ad un bimbo che cade? Un genitore può essere premuroso al 100% ma basta un attimo, una piccola distrazione e il gioco è fatto. In quella via peraltro transitano anche biciclette e automobili che devono fare i conti con il manto stradale dissestato. Il Comune risponde Nonostante le tante segnalazioni inviate dai residenti dall'amministrazione non è arrivato nessun segnale. Fino ad oggi almeno, quando l'ufficio stampa, su nostra richiesta, fa sapere quanto segue: "Valuteremo la messa in sicurezza di quello di via dei Fiordalisi per studiare la soluzione migliore nel breve periodo". Nuovo semaforo in arrivo Con l'occasione, abbiamo rivolto al Sindaco altre domande circa il quartiere. Tra le novità per la zona ce n'è una in materia di viabilità: "Stiamo lavorando per partire con l’installazione di un semaforo intelligente su via delle Orchidee, per gestire il passaggio delle auto e degli autobus e per impedire che si creino ingorghi", fa sapere il Sindaco. Il giardino in Via dei Fiordalisi Tornando sulla via dove insiste il ponticello pericolante (nella foto) - che ricorda molto da vicino la vicenda dell'altro 'ponticello' posto all'ingresso del quartiere, messo in sicurezza dopo una lunga battaglia dei cittadini - l'altra grande questione riguarda il parco pubblico donato dal CdQ al Comune di Pomezia negli scorsi mesi. Fabio Fucci, quando era ancora Sindaco, aveva promesso ai residenti l'avvio dei lavori in tempi brevi, lavori che poi saltarono per le vicende interne al Movimento 5 Stelle, le quali causarono la fine anticipata della legislatura. Non sappiamo dunque se il progetto in fase di bozza presentato allora (un'area giochi, spazi per sport e ragazzi) sia naufragato insieme all'allora maggioranza, se sia sopravvissuto al cambio di governo o se, ancora, abbia subito
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modifiche. Inutile anche fare congetture sui tempi, considerando il fresco insediamento di Zuccalà e l'estate di mezzo. Ciò nonostante il primo cittadino non ha eluso la domanda sebbene di concreto ci sia ancora poco. "Stiamo valutando gli interventi da realizzare anche in base alle disponibilità di bilancio", fa sapere il Sindaco. "A settembre incontrerò il Comitato di Quartiere (le cui elezioni si terranno a breve, ndr) per confrontarci sulle priorità e il progetto del giardino". Alex Gaspari e Luca Mugnaioli
L'incontro tra Fabio Fucci e il Presidente uscente del CdQ Ciro Di Vivona avvenuto nel gennaio scorso
Sopra: il degrado nel parco in Via dei Fiordalisi. A dx: il ponticello nella stessa via
I residenti chiedono a gran voce la sistemazione del parco in Via dei Fiordalisi, pericolante e privo di barriere di sicurezza. Sul parco nella stessa Via: a settembre il Sindaco incontrerà il CdQ. Viabilità: in arrivo un semaforo intelligente su Via delle Orchidee Si è spento lo storico Presidente del CdQ Ciro Di Vivona Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo porta nel cuore il ricordo indelebile di chi era, di chi è stato, Ciro Di Vivona. Un uomo di "una volta", tutto di un pezzo, si dovrebbe dire in questi casi. Ma lui è stato molto di più. Tu sei stato molto di più per tutti noi. Un uomo forte, che ha fatto mille sacrifici per la famiglia ma sempre in silenzio, lavorando sodo per i figli, per i nipoti e infine per i suoi pronipoti. Il dolore "Non meravigliatevi di questo, è ancora troppo fresco, la tristezza è anperché verrà il tempo in cui tutti cora qui con noi. Il vuoto che hai lasciato quelli che sono nelle tombe comè enorme, pari solo a quello che ci è rimamemorative udranno la sua voce sto dopo la scomparsa di Nonna Angela, e ne usciranno" - (Gv 5:28) la tua amata moglie, compagna di una vita. Ora che non ci siete più - anche se è solo un arrivederci - vivere è un po' più difficile. Ci avete insegnato tanto, ci avete dato tutto. Ve ne saremo sempre grati. Come Ciro e Angela infatti non se ne trovano in giro spesso: a noi il compito di tramandare ai nostri figli ciò che siete stati. Vi vogliamo tanto bene. La tua Famiglia
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Estate a Pomezia e Torvaianica, cosa fare ad Agosto rriva l’Estate pometina 2018. Dal 20 luglio al 30 settembre Pomezia, Torvaianica e il Museo Lavinium si animano per fare spazio agli eventi della bella stagione. Musica, spettacoli, sagre, cinema, notti bianche, visite guidate, attività di quartiere e festival accompagneranno residenti e turisti nel corso dell’estate.Tornano le sagre e il festival dello street food (6-9 agosto), le serate di musica rock (2 e 24-26 agosto) e le notti bianche (3 agosto a Torvaianica e 8 settembre a Pomezia). Sbarcano in Città gli spettacoli “Zoe il principio della vita” (5 agosto) e “Alchimie di fuoco” (4 agosto) e i musical (“La Sirenetta in questo blu” il 18 agosto e “La notte del musical” il 1 settembre). Si potranno godere le serate di cinema in piazza, il teatro al Museo Lavinium e gli spettacoli nella splendida cornice dell’area archeologica (2 e 9 settembre). Chiude l’estate la seconda edizione del Pomezia Light Festival (21-23 settembre) che illuminerà strade, edifici e piazze. Il Cinema sotto le stelle Torna la possibilità di vedere i film nelle piazze della città. Si parte il 1 agosto con l'ASD Santa Palomba che alle ore 21.15 proietterà il film “Valerian” in Piazza Indipendenza; la stessa associazione replicherà poi il 6 (lunedì) con “Monster Truck”. A cura del Comitato di Quartiere Nuova Lavinium il secondo 'spezzone' del cinema sotto le stelle che andrà in scena dal 27 al 31 agosto; in questo caso ci sarà un film al giorno: lunedì 27 “Cattivissimo Me III”, martedì 28 “Non si ruba a casa dei ladri”, mercoledì 29 “Bigfoot junior”, Giovedì 30 “Poveri ma ricchissimi”, Venerdì 31 “Cars III”. Le rassegne gastronomiche E' il cibo uno dei grandi protagonisti dell'estate 2018 a Pomezia e Torvaianica. Dopo le sagre e gli appuntamenti andati in scena a luglio occhi puntati a fine agosto per “Peperoncino che passione” a cura della Pro Loco di Pomezia, evento che si terrà a Torvaianica. Qualche giorno prima, il 18 e il 19, sarà la volta della “Sagra diffusa”, preludio del mercatino dei sapori e delle tradizioni dalle 9 alle 23 di scena dal 22 al 26 agosto. Si mangia anche con la “Sagra del Torvicello”: 10-12 agosto Piazza Ungheria a Torvaianica, Da non perdere, per gli amanti del genere, lo street food che aprirà il mese nuovamente sul litorale dal 6 al 9 agosto. Musica e cultura Tra gli appuntamenti culturali, oltre agli spettacoli teatrali e ai musical, segnaliamo la visita guidata agli antichi casali di Santa Palomba organizzata dall'Associazione Culturale Latium Vetus. Agosto sarà poi il mese del rock: il 2 agosto nella passeggiata a mare in
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Via Pechino, il 24 con “Rock in agro 2.0” in Piazza Ungheria e i due giorni successivi con “A colpi di Rock” nella stessa location. Navetta gratuita Per consentire a tutti di raggiungere gli eventi in programma è stata istituita a Pomezia una navetta estiva gratuita (foto da ritagliare in basso) per raggiungere le spiagge e le piazze dei grandi eventi. Di seguito il percorso: 1.Stazione di Santa Palomba; 2. Bivio di Scalella; 3. Campobello (incrocio con via dei Castelli Romani); 4. Bivio di Pomezia; 5. Centro commerciale Pratiko (via del Mare 87); 6. Museo Lavinium (Pratica di Mare); 7. Centro commerciale I Sedici Pini (via del Mare km. 18600); 8. Campeggio Il Delfino (via Siviglia 9); 9. Parco Zoomarine (via dei Romagnoli); 10. Piazza Italia (Torvaianica centro).
Inquadra la foto con l’App Hp Reveal e guarda il trailer di "Cattivissimo Me III" Scarica l’App (istruzioni a pag. 35)
Torna il festival del cibo da strada
Visita agli antichi casali di Santa Palomba con Latium Vetus (26 agosto). Musica: tanti eventi Rock in programma Si mangia con la kermesse dedicata al Torvicello (nella foto, 10-12 agosto) e con la "Sagra Diffusa" (18-19). In basso gli orari della navetta gratuita predisposta dal Comune
Il Casale di Cerqueto a Santa Palomba
La nuova vita del 'bivio' di Pomez ex area industriale dismessa del “bivio” di Pomezia, in via del Mare al civico numero 2, continua la sua profonda trasformazione. Dopo l'inaugurazione del nuovo Mc Donalds avvenuta nel dicembre scorso, a fine luglio è stata la volta del supermercato MD Discount. Entrambe le attività si inseriscono nel piano di riqualificazione e rilancio dell'area, che per ubicazione rappresenta un crocevia fondamentale per la città di Pomezia; grazie alla rigenerazione urbana l'area sta riacquistando velocemente il valore strategico di un tempo, riportando interesse della città in questa zona fino a pochi mesi fa abbandonata. Non solo. Iniziative di questo tipo consentono di recuperare il territorio senza intaccare aree verdi o porre in essere nuove cementificazioni, creando al contempo nuove opportunità di lavoro e di rilancio dell’economia locale. Nel progetto sono state previste peraltro aree cedute gratuitamente al Comune, come il parcheggio e alcuni uffici pubblici (nelle foto in basso). Apre MD: l'intervento del Sindaco All'inaugurazione dell'MD è intervenuto anche il Primo Cittadino di Pomezia Adriano Zuccalà che grazie al progetto beneficerà di alcuni spazi di pubblica utilità. L'ex
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Taglio del nastro: il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà con il Presidente di MD Cav. Podini sito industriale dismesso, lo ricordiamo, è stato recuperato dalla proprietà Maga Immobiliare srl con il piano integrato del 2011 e con la convenzione urbanistica del 2017. Con l’occasione, il Primo Cittadino ha visitato l’intera area: si tratta di 16mila metri quadri di cui circa 7mila destinati a edifici commerciali, oltre 350 parcheggi ed una palazzina destinata a servizi pubblici ceduta al Comune di Pomezia. “Un esempio eccellente di recupero di aree abbandonate che riprendono vita all’interno della Città e a servizio dei cittadini – ha dichiarato Zuccalà – Il nuovo centro si trova in un punto strategico di Pomezia, offre attività commerciali, crea occupazione e mira ad integrarsi con le necessità
di Pomezia e le realtà che la abitano”. La convenzione urbanistica prevede infatti la cessione al Comune di Pomezia di oltre 9mila metri quadri con destinazione viabilità, verde pubblico e parcheggi, oltre a una intera palazzina che sarà destinata a servizi per la comunità. “Stiamo valutando le attività da inserire nel nuovo edificio comunale – ha aggiunto il Sindaco – Una parte dei parcheggi sia interni che esterni sono pubblici e saranno utilizzati anche per servire i grandi eventi. Inoltre, una virtuosa collaborazione con il liceo Picasso, porterà alla realizzazione di un murales in realtà aumentata all’interno dell’area”. “Sono lieto – ha poi concluso Zuccalà – di inaugurare questa virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, che riqualifica le aree abbandonate senza consumare ulteriore suolo”. Il progetto Quanto visto sin qui è comunque solo una parte del risultato finale che dovremmo vedere entro la fine dell'anno. In cantiere c'è infatti l'apertura di un'altra attività commerciale – che affiancherà così quelle aperte sin qui – e di due locali adibiti a servizi. In questo modo l'area del bivio potrà considerarsi definitivamente recuperata. (continua)
L'area è stata recuperata dalla società Maga Immobilare e si sviluppa su una superficie di 16mila metri quadri di cui circa 7mila destinati a edifici commerciali, oltre 350 parcheggi ed una palazzina destinata a servizi pubblici ceduta al Comune di Pomezia. In cantiere c'è ancora un'altra attività commerciale e due destinate a servizi
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La rigenerazione urbana consente di recuperare siti abbandonati e dismessi ridonandogli una seconda vita: ecco come appariva l'area del 'bivio' di P il progetto finale (4); spazio ai giovani: due murales in realtà aumentata realizzati dagli studenti del Liceo Artistico Pablo Picasso (5); lo
ia: continua il restyling dell'area (segue) Al di là del ponte L'area all'ingresso di Pomezia sulla Via del Mare, come si è detto, è interessata da un profondo processo di restyling. Ma anche “al di là del ponte”, passateci l'espressione, qualcosa si sta muovendo. Sono iniziati infatti i lavori per recuperare la struttura che un tempo ospitava il ristorante “La Campagnola”. L'edificio, purtroppo, era diventato fatiscente e con seri problemi strutturali tanto che la stessa attività aveva chiuso i battenti nel dicembre scorso trasferendosi altrove; ora però l'area, proprio grazie alla rigenerazione urbana, potrà avere nuova vita andando a riqualificare una zona caduta in disuso. La struttura verrà così demolita per ospitare un nuovo edificio che avrà però esattamente la stessa geometria e cubatura: in tal modo non si consumerà nuovo suolo. La struttura, fanno sapere ora i tecnici, sarà all'avanguardia per impatto ambientale, con consumi energetici ed emissioni molto basse grazie anche all'installazione di pannelli fotovoltaici, sicurezza, con l'adeguamento alle più recenti normative antisismiche, ed esteticità, considerando che sarà un locale moderno e con caratteristiche tali da inserirsi perfettamente nel contesto urbano. Stando ad alcune indiscrezioni l'edificio verrà locato ad un noto marchio nel campo dell'alta ristorazione che dovrebbe vedere la luce entro la fine del 2018. Luca Mugnaioli
La rigenerazione urbana: una grande opportunità La normativa regionale della rigenerazione urbana tende a privilegiare, nell'ambito dell'urbanistica cittadina, il recupero di siti dismessi o abbandonati presenti sul territorio anziché utilizzare suolo “ex novo”, dando così una seconda vita a strutture in disuso. Due i grandi obiettivi che la normativa intende perseguire: primo, la “qualità”, con interventi nelle zone più degradate, dando facoltà ai comuni di individuare gli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio e prevedere premialità per il rinnovo del patrimonio edilizio esistente, per le opere pubbliche e per le cessioni di aree aggiuntive; secondo, “sicurezza e sostenibilità”, dando modo ai consigli comunali di inserire negli strumenti urbanistici generali vigenti ampliamenti, a questi scopi, del 20% della
volumetria o della superficie utile esistente degli edifici a destinazione residenziale, per un incremento massimo di 70 mq. I comuni, inoltre, potranno accordare sconti sugli oneri di urbanizzazione se gli interventi riguarderanno la prima casa. “La nuova legge - che prevede uno snellimento delle procedure al fine di garantire tempi certi d'intervento - è molto differente dal vecchio Piano Casa per varie ragioni: perché dà strumenti e più poteri ai Comuni, permetterà ai Comuni non solo di autorizzare ma di avere una idea sullo sviluppo della propria comunità. In secondo luogo perché si superano le norme che prevedevano deroghe al normale iter amministrativo", commentava così Michele Civita, l'allora assessore regionale alle Politiche del Territorio.
Il nuovo edificio sarà all'avanguardia per impatto ambientale, sicurezza ed esteticità
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Lavori in corso: la rigenerazione urbana consentirà di recuperare lo storico edificio di Pomezia caduto in disuso. Al suo posto una struttura identica per cubatura e dimensione
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Pomezia (1); le attività commerciali aperte fino ad oggi (2); gli uffici del Comune di Pomezia realizzati nell'ambito della convenzione col privato (3); o storico edificio sulla Via del Mare, ormai dismesso, verrà riqualificato: al suo posto un noto marchio della ristorazione nazionale (6)
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Pomezia, autolavaggi come funghi: ma è tutto regolare? on un'ordinanza dirigenziale dello scorso 8 giugno il Comune di Pomezia aveva disposto la chiusura di un autolavaggio sito a Torvaianica, gestito da un cittadino straniero. L'ente era arrivato alla decisione a seguito di un sopralluogo a margine del quale "risultava una perdita all’ingresso del depuratore, di una parte delle acque provenienti dal lavaggio degli autoveicoli, provocando un ruscellamento delle stesse sul pavimento del locale ove risulta installato l’impianto di depurazione, andando a confluire in una griglia, per la raccolta delle acque piovane, sita all’esterno del locale". Abbastanza celermente il proprietario aveva adempiuto agli obblighi ventilati dal Comune - la rimozione della causa della perdita - ottenendo così, una decina di giorni dopo, il via libera per la ripresa dell'attività della struttura che è comunque risultata, a seguito dei controlli, regolarmente allacciata alla pubblica fognatura. La 'matassa' burocratica E' innegabile che quello degli autolavaggi sia un business fiorente e Pomezia, così come Torvaianica, non fanno eccezione. Sono decine infatti le attività sparse qua e là sul territorio, per lo più gestite da titolari stranieri. Per la loro particolarità necessitano, o necessiterebbero, di un'attenzione costante da parte degli enti locali considerando in particolar modo il loro alto impatto ambientale: tali attività producono di fatti scarichi nelle acque, rumore, e devono altresì fare i conti con il rischio della possibile dispersione di sostanze chimiche derivanti dai prodotti usati per lavare le macchine.Diventa cruciale dunque capire, allora, se tutti gli autolavaggi
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a Pomezia, come nel caso sopracitato, siano ad esempio regolarmente allacciati alla rete fognaria e che le acque siano classificate come industriali (per le quali esiste un'autorizzazione da rinnovare ogni 4 anni e al cambio eventuale di gestione dei locali, ndr) al fine di ridurre al minimo ogni possibile rischio di contaminazione ambientale. C'è da dire che il garbuglio giuridico con il quale vengono definite tali attività spesso rendono il lavoro delle amministrazioni comunali tutt'altro che semplice: gli autolavaggi vengono in genere considerate attività artigianali e per questo ne viene consentito l'insediamento in locali classificati in categoria "C" senza distinguerne la destinazione d'uso specifica. Ecco perché, allora, troviamo autolavaggi anche di dimensioni ridottissime in edifici che per il resto sono residenziali - e a Pomezia gli esempi non mancano - sebbene l'art. 39 comma 4 del Regolamento comunale vieti
l'uso di macchine azionate da motore all'interno degli edifici civili (per tutelare la quiete pubblica) senza però entrare nello specifico. Insomma: anche per chi amministra capire limiti e confini sulla questione autolavaggi non è impresa facile. Tuttavia, con controlli mirati e puntuali, è possibile salvaguardare l'ambiente e, ancora, portare alla luce eventuali "furbetti" o "superficiali" i quali magari, per un lavaggio a pochi euro, provocano danni ingenti all'ambiente che ci circonda, oltre a generare una concorrenza scorretta nei confronti di chi, per contro, si sforza di seguire pedissequamente le disposizione normative.
Servono più controlli su locali e scarichi: solo così si rispettano le regole e si protegge l'ambiente dall'inquinameno
Il lavaggio di un'automobile
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Pontina, è di nuovo allarme per il lancio dei sassi di nuovo emergenza sulla Pontina per quanto riguarda il lancio di sassi verso le auto in transito sulla Sr148 nei pressi del Campo Nomadi di Castel Romano. A luglio si sono verficati altri due casi gravi che hanno spinto, verosimilmente, le forze dell'ordine ad effettuare un blitz nella giornata del 31 luglio. Prima un camper: tornano anche i "falò" Sassi contro le auto e incendi, ovvero il solito – purtroppo – mix di segnalazioni che ormai da tempo proviene dal tratto antistante il campo nomadi di Castel Romano sulla Pontina, tra Pomezia e Roma. Ad inizio mese, ricorderete, si era verificato l’ultimo maxi-rogo che aveva bruciato circa una cinquantina di auto. Nel weekend del 18 luglio era stata la volta invece di un nuovo caso, anche qui l’ennesimo, di sassaiola contro un mezzo in transito sulla SR148. A rimanere vittima del lancio scriteriato di massi era stato un camper: il grosso sasso aveva colpito “la cabina guida lato passeggero colpendo montante, sportello a pochi centimetri dal vetro” scriveva la malcapitata di turno in un post sui social. La vittima aveva quindi chiamato la Polizia che era subito intervenuta sul posto ma ovviamente degli autori del gesto non c’era già più traccia. In questi ultimi anni sono decine le segnalazioni e gli appelli lanciati dai pendolari, così come numerosi sono stati gli interventi delle forze dell’ordine per i due fenomeni in questione; eppure, nonostante i trascorsi, questi veri e propri criminali continuano a mettere a serio rischio l’incolumità degli ignari automobilisti – nel caso del lancio dei sassi – e a mandare in fumo vetture quasi sempre provento di furti agendo praticamente indisturbati. Due feriti il 25 luglio Se non si farà qualcosa a stretto giro di posta il rischio di una possibile tragedia è più concreto che mai. Del resto quanto accaduto il 25 luglio scorso è più che un campanello d'allarme considerando i numerosi precedenti: due persone sono infatti rimaste ferite dai sassi lanciati all’altezza di Castel Romano, in direzione Roma. Sei addirittura le auto danneggiate dagli attacchi. A denunciarlo era stata Raffaella Neocliti, Consigliera comunale di Ardea, che aveva postato le foto dei danni subiti da un parente. I controlli a fine mese Arriviamo così al 31 luglio, data di un blitz di Polizia. Una decina di camionette della Polizia di Stato, accompagnate da varie pattuglie della polizia locale di Roma Capitale, sono intervenute nel campo rom di Castel Romano, su via Pontina. Sul posto anche un elicottero della polizia che sorveglia dall’alto la zona. Gli agenti stanno effettuando un blitz
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congiunto all’interno del campo nomadi, a seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini esasperati che puntano il dito contro le sassaiole sulla Pontina, i continui roghi tossici e i furti. “Si tratta di uno dei controlli abituali che vengono fatti all’interno dei campi rom – ha confermato l’ufficio stampa della Questura – di cui daremo esito non appena concluso”.
Campo Nomadi: i cittadini (esasperati) puntano il dito contro le sassaiole sulla Pontina, i continui roghi tossici e i furti
Sotto una delle auto danneggiate dai sassi; sopra il blitz della Polizia avvenuto il 31 luglio
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Castel Romano, 16enne aggredito e rapinato sul Cotral l termine di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione Roma Tor de’ Cenci hanno arrestato, in esecuzione di misura cautelare di collocamento in comunità, due minorenni, un 15enne ed un 16enne, nati in Italia, con precedenti, entrambi domiciliati presso il campo nomadi di Castel Romano, che nel mese di giugno scorso avevano commesso una rapina ai danni di una 16enne che viaggiava sull’autobus Cotral in direzione Roma.I due indagati, nell’occasione, si trovavano a bordo dell’autobus quando, giunti all’altezza della fermata presente in prossimità del campo nomadi, nel momento in cui si aprirono le porte, colpirono al volto la ragazza
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I fatti nel giugno scorso: autori dell'aggressione a scopo di rapina 2 Rom di 15 e 16 anni. E' successo tutto sul Cotral in direzione Roma
che era seduta in compagnia della madre, asportandole il telefono cellulare e fuggendo poi in direzione del campo. I Carabinieri della Stazione Roma Tor de’ Cenci sono riusciti, al termine di capillari accertamenti, ad individuare i due responsabili che sono stati poi riconosciuti anche dalla vittima e dalla
madre quali responsabili della rapina. Gli arrestati sono stati collocati in una comunità della Capitale. Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di accertare la loro eventuale responsabilità nella commissione di analoghi reati compiuti in zona.
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Testimoni di Geova di Pomezia e Ardea alla Fiera di Roma per essere affrontate. In particolare, videoesperienze, interviste e discorsi hanno mostrato ai presenti quanto i principi biblici possano essere utili per vincere le proprie paure. "Bellissimo congresso incentrato sull'addestramento a essere coraggiosi in ogni momento, positivo o negativo, nella vita di un cristiano" ha commentato Giampietro Simonetti, di Mentana, dell'Ufficio relazioni con i media. Significativo è il commento di uno dei partecipanti. "In passato ero una persona violenta. Per vivere spacciavo. Fui condannato a più di quindici anni di carcere. La Bibbia ha cambiato la mia vita. Ho capito cosa significa amare Dio e il prossimo. Finalmente mi sento libero e con una coscienza pulita". Negli ultimi dieci anni i testimoni di Geova in Italia hanno aiutato migliaia di persone a uscire dal tunnel della droga e dell’alcool, 1.500 famiglie La Nuova Fiera di Roma ha ospitato il Congresso "Sii coraggioso" sono state solle-
giunto al termine anche il secondo dei tre congressi organizzati dai Testimoni di Geova alla Fiera di Roma. Circa diecimila i presenti alla convention in ognuno dei tre giorni: tra di essi anche i 45 nuovi fedeli che si sono battezzati nella giornata di sabato. Tutti i presenti hanno apprezzato l'attualità del tema scelto "Sii coraggioso": problemi di salute, difficoltà economiche, disagio sociale o familiare sono situazioni che richiedono grande coraggio
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vate dalla piaga della violenza domestica. In totale, grazie al loro impegno sociale, hanno aiutato più di 46.000 persone a migliorare la propria vita eliminando vizi come il fumo e comportamenti che li avevano portati ad avere problemi con la giustizia. Nella giornata conclusiva (domenica 29 luglio) i partecipanti hanno potuto riflettere sulla speranza della risurrezione contenuta nei Vangeli. Particolarmente emozionante è stata la visione del film "Giona. Una storia sul coraggio e la misericordia", basato sulla storia del profeta. In Italia questa estate si prevedono più 300.000 partecipanti ai 70 congressi, organizzati in 14 lingue. Tra questi anche il terzo e ultimo appuntamento romano in lingua italiana, sempre alla Fiera di Roma, dal 3 al 5 agosto. A dare il cambio ai delegati provenienti dalla provincia di Roma, dall'Umbria e dall'Abruzzo, quelli del Lazio meridionale, dei Castelli Romani e di Civitavecchia.
All'evento hanno partecipato 10.000 delegati: discorsi, video e un film per affrontare le difficoltà della vita
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CRONACA
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Pomezia, nasce CulturaIdentità: parla Edoardo Sylos Labini a cultura – nel senso più ampio del termine – al primo posto, tanto da diventare parte della propria identità. Così possiamo sintetizzare il progetto lanciato dal pometino Edoardo Sylos Labini, chiamato appunto CulturaIdentità. Attore e regista, oltre che autore di testi teatrali, Edoardo, nato e cresciuto a Pomezia, si batte affinché venga riconosciuto il ruolo della cultura e dell’arte nelle sue varie forme. Da qui l’idea di creare un “comitato di promozione culturale”, un movimento che unisce associazioni culturali, fondazioni artisti, giornalisti, imprenditori e singoli cittadini convinti che il nostro sia il Paese della bellezza e che da questa bisogna ripartire per un avvenire migliore. “Le classi politiche degli ultimi decenni se ne sono completamente disinteressate – afferma Sylos Labini – dimenticando che questo è un settore strategico che produce 90 miliardi di PIL, senza considerare l’effetto moltiplicatore che ha in altri comparti dell’economia. Produce ricchezza, oltre che bellezza. Eppure in Italia dire di essere un artista equivale a dire di avere un hobby. Ma è tutt’altro”. Edoardo ricorda quindi la sua esperienza a Pomezia. “Da casa mia prendevo l’Acotral (all’epoca si chiamava così, ndr) per arrivare a Roma a studiare recitazione, con grande sacrificio. Ma per uno che, dopo anni di studio e duro lavoro di gavetta, emerge, ce ne sono migliaia che non ce la fanno. Il progetto ‘CulturaIdentità’ vuole aiutare l’arte e gli artisti, che per anni sono stati ricattati dal ‘politicamente corretto’ che ha rigirato le cose”. In che senso? “La cultura non deve avere un colore politico, invece è stata occupata negli ultimi anni dalla sinistra. Il progetto è portato avanti da personaggi di spessore come Giusy Versace, meravigliosa donna simbolo di coraggio e positività, il Ministro Giulia Bongiorno e la sua associazione Doppia Difesa. “Abbiamo lanciato un manifesto, sono 10 idee che diventano azioni, a cui anche il mio giornale, OFF, ha dedicato una sezione. Dal 21 al 25 agosto faremo il nostro primo festival nel Salento, al Castello Dentice di Frasso di San vito dei Normanni. Saranno presenti anche Serena Bortone, il nuovo Consigliere Rai Giampaolo Rossi, il cantautore Povia, gli artisti dell’accademia delle Belle Arti di Bari. Un vero festival, pieno di attrazioni”. A Pomezia non si potrebbe fare qualcosa del genere, rendendo la tua terra un luogo dove attirare le persone con un appuntamento fisso di spessore? “Io avevo iniziato a fare qualcosa di simile: dal 2008 al 2010 ho organizzato il Festival del Mito di Enea, perché noi abbiamo una ricchezza potenziale immensa. La leggenda
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parla di Enea che sbarca per fondare l’Antica Lavinium, ovvero la culla dell’occidente. E invece non ci rendiamo conto dell’importanza simbolica di quel sito. Quando proposi questo Festival, che voleva rilanciare Pomezia, l’allora assessore alla cultura Alba Rosa comprese il progetto e lo fece partire. Portai personaggi importanti, da Gabriele Lavia a Monica Guerritore, Da Enzo Decaro a Daniele Pecci fino a Ricky Tognazzi. Feci uno spettacolo su Pomezia, recitando sui ruderi del teatro poi mai costruito e di cui avrei dovuto fare il direttore artistico, “I quaderni di Pomezia”, di Pennacchi”. Perché fu interrotto? “Nel 2011 mi sono sposato con Luna Berlusconi e questo provocò il ‘mettersi di traverso’ di alcuni consiglieri di sinistra, che impedirono di fare ancora il Festival solo perché ero imparentato con il fondatore di Forza Italia”. Ma adesso è ancora un discorso di volontà politica o si tratta di un problema di costi? “È tutto legato alla volontà politica: si può organizzare un Festival o comunque un’ottima manifestazione con 100mila euro così come con 10mila. Certo, il ‘nome’ degli artisti sarà diverso, ma la qualità che assicuro è comunque elevatissima, perché sono abituato a lavorare ance in condizioni estreme, come tutti i veri artisti. Il problema italiano in questo campo è che su 10 famosi ce ne stanno milioni di non famosi ma altrettanto bravi, che però non hanno voce. Ecco, con CulturaI-
dentità voglio dare voce anche a loro”. Se Zuccalà la dovesse chiamare per organizzare qualcosa verrebbe? “Certamente, perché io non guardo il colore politico, io faccio arte e cultura”. Sta tendendo una mano per un futuro più artistico e culturale a Pomezia? “Sicuramente sì, perché purtroppo Pomezia di artistico e culturale non ha più nulla. Eppure è una terra piena di persone di talento. Ciò che serve è una strategia che faccia risorgere culturalmente Pomezia”. Quale sarebbe la sua? “Meno sagre, che ben vengano comunque, e più artisti di livello, che aiutano e danno visibilità agli artisti locali. Io metterei un nome di richiamo a livello nazionale affiancato da artisti pometini: cantanti, ballerini, attori che hanno solo bisogno di essere messi in evidenza. Per questo invito le associazioni culturali di Pomezia ad iscriversi a CulturaIdentità per fare un lavoro insieme, dove l’evento ‘macro’ deve servire da traino a quello ‘micro’, che poi così continuerebbe a lavorare durante tutto l’anno. Ma bisogna capire che bisogna investire in cultura, che indirizza il modo di comportarsi di un popolo, ricordando inoltre che per ogni euro speso in cultura, ne rientrano 7 grazie all’effetto moltiplicatore: le persone che arrivano attirate dall’evento spendono nei ristoranti, negli alberghi, nei locali”.
Pomezia di artistico e culturale non ha più nulla. Serve è una strategia che faccia risorgere culturalmente Pomezia. Meno sagre e più artisti di livello. Se Zuccalà mi chiama sono a disposizione
Edoardo Sylos Labini è un attore, regista di Pomezia
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L'imitazione o limitazione? imitazione la si trova dappertutto, nei contenuti, nelle fantasie, nelle procedure e nei movimenti, nelle forme, e nelle parole.... e' uno dei tanti importanti passi per imparare, e lo dice anche uno studio condotto sui ciò di poco conosciuto che noi possediamo: "i neuroni a specchio". Sappiamo che il neurone e' una unità cellulare che costituisce il sistema nervoso, e, grazie alle sue proprietà fisiologiche e chimiche, riceve, integra e trasmette impulsi nervosi. Tra questi ci sono per l'appunto i neuroni a specchio che sono quelli che si attivano quando un individuo compie un'azione complessa o quando il soggetto osserva un' azione compiuta da un'altra persona. E ciò vale anche per gli animali. E da queste imitazioni noi impariamo ogni giorno quel qualcosa di nuovo. Se non vogliamo imparare imitando, possiamo farlo seguendo la poesia mesentematica scritta seguendo sì le regole del nostro linguaggio, ma utilizzando bizzarre parole inventate che, in base al loro suono, prendono il significato delle parole vere dando un senso compiuto a quanto si legge. Autore formidabile nell'utilizzo di questa tecnica particolare è Fosco Maraini scrittore toscano nato a Firenze (1912-2004). Con il suo modo rivoluzionario e coraggioso, come per puro divertissement, ci ha regalato due libri originalissimi "Il nuvolario" e "La
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A sx: "Zebrette su maglietta"; a dx: "Concentrazione". PH di Laura Piacentini Il giorno ad Urlapicchio (brano tratto dalla Gnosi delle favole) Ci son dei giorni smègi e lombidiosicol cielo dagro e un fònzero gongrutoci son meriggi gnàlidi e budriosiche plògidan sul mondo infrangelluto,ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchiun giorno tutto gnacchi e timparlini,le nuvole buzzìllano, i bernecchiludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;è un giorno per le vànvere, un festicchioun giorno carmidioso e prodigiero,è il giorno a cantilegi, ad urlapicchioin cui m'hai detto "t'amo per davvero" gnosi delle favole" da cui ho tratto il brano riportato. Poesia legata al suono, al corpo e alla passione per le parole e che per questo va letta lentamente ad alta voce, regalando approcci ad un balbettio così disarticolato che però ha la capacità di trasformare il let-
tore passivo in attore in questo folle gioco, interprete principale e imprescindibile di ciò che legge. Imitazione di realtà o imitazione di inegualità. Laura Piacentini
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LE VACANZE
"... se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro..." (B. Russel)
e vacanze per molti , probabilmente, devono ancora cominciare ma in ogni caso per entrambi arriva quel fatidico momento in cui bisogna rientrare nella normalità della vita e degli impegni che avevamo lasciato. Rientrare negli affanni quotidiani non è facile nè indolore per nessuno, ma è necessario rientrare col piede giusto, essere più rilassati ci aiuta a guardare quello che ci circonda con occhi diversi e a riprendere la propria attività senza aspettarsi che ciò che abbiamo lasciato in sospeso sia cambiato. L'importante è partire con la voglia ed il desiderio di ricaricarci in modo che tutto poi ci appaia meno pesante di prima. Il tempo dedicato al riposo deve servire per fare il punto sulla nostra vita, ritornare a parlare di noi, dei nostri obbiettivi, delle nostre reali possibilità. Rimettere al centro NOI, valutare le nostre scelte, rivalutando le piccole cose guardandole attraverso una diversa angolazione; ritornare a provare quella grande passione che muove il mondo e che ci fa essere anche migliori, inoltre ritornare a credere in una forza interiore che ci aiuta ad accettare il presente perché così noi possiamo realmente costruire il nostro futuro. Per fare tutto ciò ci si deve necessariamente spostare
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RUBRICHE fisicamente, poiché le idee si formano anche in seguito allo spostamento del corpo che ha bisogno di ritrovarsi in un posto diverso per generare nuove idee, proprio mentre ci godiamo il cosiddetto "dolce far nulla". Ed è cosi che, nel caso delle vacanze, abbiamo la possibilità di riempire questo "nulla" coi nostri desideri, in quanto il nostro sguardo vede magari anche le stesse cose ma in maniera diversa, poiché le sentiamo diversamente, offrendoci un'emozione nuova ed imprevedibile. E sappiamo bene che gli aspetti più interessanti della nostra vita sono le emozioni ed i luoghi dove queste si sentono, perché noi non proviamo paura, gioia, afflizione in linea generale ed in maniera astratta, ma io provo questo tipo di emozioni quando sono in una determinata situazione, ovvero quando la mia mente ed il mio corpo incontra delle cose, delle persone e quindi se io durante le vacanze ho avuto la possibilità di fare degli incontri emotivamente interessanti, questi diventano ossigeno che la mente adesso ha per evocare e ricordare tutto il bello che ha immagazzinato. D'altronde è proprio il fare nuove e diverse esperienze che ci fa crescere sempre di più come persone, infatti vi è bisogno di uscire da un ambiente per entrare in altro posto nuovo che fa generare nuove emozioni. Quindi la vacanza come carburante per uscire dalle proprie abitudini. Si deve approfittare quando si è in vacanza e ci si sente più tranquilli di pensare di più a se stessi, alle proprie scelte, ai propri obiettivi, alle nostre reali possibilità, sforzandoci ad analizzarli con più obiettività e da più punti di vista, scoprendo talvolta che attraverso una diversa osservazione dei fatti, le cose e le emozioni assumono un diverso significato. Bisogna cercare sempre di ritrovare quella grande passione nel fare le cose, quella veramente autentica che sta dentro di noi e che è capace di muovere ogni cosa che ci circonda e che ci fa anche essere migliori. Ritornare a credere in quella forza che ci aiuta ad accettare il presente e che è l'unica vera certezza per costruire solo noi il nostro futuro. Paradossalmente in vacanza anche i nostri pen-
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sieri assumono forme diverse, ecco perchè poi al rientro non ci ritroviamo, almeno inizialmente, con ciò che avevamo lasciato. La vacanza di per sè è fatta proprio per concedersi la possibilità di riempire la nostra mente di desideri che durante l'anno è più difficile esaudire, ma ciò non vuol dire che non si faccia proprio nulla in quel periodo e che quindi il tempo sfugga, tant'è che si ritorna spesso con l'insoddisfazione di non aver potuto realizzare tutto ciò che ci si era ripromessi di fare al momento della partenza. Questo provoca uno stato di disagio che porta ad accumulare una certa dose di stress compromettendo sicuramente un ritorno tranquillo alla normalità. Invece bisognerebbe accettare tutto quello che di buono per se stessi si è riusciti a fare durante il periodo di riposo senza riempire la propria mente di tante aspettative che portano, inevitabilmente, ad avere continuamente l'assillo delle cose non fatte piuttosto di quelle realizzate. Ritrovare il piacere di tornare dalle vacanze per riprendere le proprie attività, rivedere colleghi ed amici, sarebbe l'assoluta ricetta per un rientro piacevole e sicuramente meno stressante. Quindi cerchiamo di cogliere il vero beneficio del periodo di riposo, ovvero aver immagazzinato dentro di noi bei ricordi legati a luoghi visitati, a profumi ed emozioni che ci hanno coinvolto e che ci danno la carica e l'ossigeno per superare questo malessere che proviamo quando torniamo ai nostri ruoli. Infine bisogna avere la consapevolezza che le vacanze sono una conquista proprio di chi affrontando con serietà e dedizione la propria attività lavorativa, conserva dentro di se l'energia acquisita nell'attesa proprio di riprogrammare nuovi progetti, infatti uno dovrebbe essere una persona diversa non in vacanza, ma dopo la vacanza. Buone vacanze a tutti i nostri lettori. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale dirguido@libero.it
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Evangelo di Fede in Fede La legge e la grazia a legge di Dio fu rivelata in modo soprannaturale, per voce udibile, così avvenne al monte Sinai; e tramite il ministero dei profeti. La legge mosaica o legge di Mosè venne registrata nei primi cinque libri della Bibbia; nell’attuale quando si parla della legge si può intendere non solo il Pentateuco, ma si può far riferimento a tutto l’Antico Testamento. La legge ha avuto il suo decorso storico da Mosè fino alla morte sacrificale di Cristo Gesù, invece il periodo storico della grazia ha inizio dal Cristo risorto ed è ancora attuale nei nostri giorni. Questi periodi storici vengono anche chiamati dispensazioni. La legge Perché Dio si è rivelato attraverso la legge? Così è scritto in Galati 3:19 “essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni”; in altre parole, uno dei motivi della legge è rivelare la volontà di Dio e mettere in evidenza le trasgressioni degli uomini. Ne consegue che la legge di Dio convince gli uomini delle loro trasgressioni, della condanna e del giudizio. Un secondo motivo della legge lo troviamo in Galati 3:24 “Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede” (Galati 3.24). Il precettore era colui che riceveva incarico di educare e di prendersi cura di un giovane ragazzo fino alla sua maggiore età. In modo analogo la legge, nel suo arco di tempo di circa quindici secoli, ha istruito gli uomini per condurli a Cristo e alla fede in lui.
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La grazia La parola grazia è una delle più usate nella Bibbia. Nel Nuovo Testamento la troviamo
Il Corriere della Città Numero 8 Anno 10
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EDITORE: La Città
via Odessa 41 - 00040 Torvaianica
più di settecento volte. Il suo significato specifico è benevolenza , favore immeritato. Sulla base della legge l’uomo poteva essere giustificato per le opere, ma l’uomo ha dimostrato la sua incapacità e inadempienza nel camminare nei comandamenti di Dio, e così Dio nel tempo stabilito dalla sua volontà ha mandato il suo Unigenito Figlio, affinché
chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna. “Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini si è manifestata” (Tito 2:11). Cristo Gesù è la fonte salvifica di tutti coloro che si affidano a lui. “Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo” (Giovanni 1:18). La grazia salvifica ha la sua massima espressione nella croce. “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio, mediante la fede nel suo sangue” (Romani 3:23-25). Ed Ecco la grande dottrina della salvezza per la sola fede, senza opere e meriti personali. “Poiché è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi è il dono di Dio. Non è E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it TELEFONO: 392.6939763
DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao IN REDAZIONE: Samantha Morano, Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Massimiliano Gobbi, Alessandra Crinzi, Anna Maria Greco, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti
in virtù di opere affinché nessuno si glori” (Efesini 2:8-9).
Effetti della grazia La morte volontaria di Cristo Gesù era necessaria; Cristo Gesù, l’Agnello di Dio, senza macchia ne difetto, ha preso su di se le mie e le tue trasgressioni, ed è per mezzo del suo perfetto sacrificio che l’uomo può essere riconciliato con Dio. Sebbene siamo mancanti e degni di condanna, in Cristo siamo giustificati, in lui troviamo grazia, ovvero, l’immeritato favore di Dio. Gli effetti della grazia hanno cambiato l’eternità, e nell’attuale continuano a cambiare l’esistenza di tutti coloro che si rivolgono al Cristo risorto. Così sta scritto: “Quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo” (Romani 5:17). Quale alta liberazione troviamo in Cristo e nella sua grazia sparsa su tutti coloro che credono. Stiamo vivendo nella libertà di Dio o siamo schiavi e sudditi di vari vizi, oppressioni e paure? Gli effetti della grazia sono per tutti, Dio ama ogni essere umano in egual modo; tutti coloro che ricevono Cristo Gesù nel proprio cuore ricevono pace, gioia, speranza; e regneranno nella vita. E’ da considerare che tutto ciò è solo la caparra di quello che Dio sta preparando in cielo per coloro che desiderano essere resi partecipi della sua grazia. Cristo è fonte di ogni benedizione, volgi il tuo cuore a lui ed avrai vita esuberante e secondo la sua promessa vita eterna. Vivi in Cristo. Per info 3358131014 evangelodifedeinfede@gmail.com www.facebook.com/evangelodifedeinfede PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC CHIUSURA REDAZIONALE: 30/07/2018
STAMPA: Tipografia Graffietti
Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009
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PER LA TUA SEGNALAZIONE SCRIVI A redazione@ilcorrieredellacitta.it Il cantiere "infinito" di Largo Columella diventa un cimitero: la protesta per la strada chiusa da mesi
Il post del consigliere Stefano Mengozzi "Da pochi giorni il cantiere Acea di Largo Columella è tornato d’attualità grazie alla protesta dei cittadini e commercianti, infuriati dopo 11 mesi di lavori mai iniziati che bloccano la strada e buona parte del centro cittadino. È arrivato il momento che l’amministrazione alzi la voce, perché la presidenza Acea è di nomina pubblica, ed in piena continuità politica M5stelle - con l’amministrazione pometina. L’ho già proposto in consiglio comunale al Sindaco Zuccalà: usi la fascia tricolore per pretendere un incontro urgente con i vertici Acea, ormai latitanti a Pomezia dopo aver ottenuto l’intera gestione del servizio idrico. Si tratta di difendere i diritti dei cittadini: non ci rassegniamo alle piccole ragioni d’ufficio. Ma forse abbiamo buone notizie: la commissione controllo e garanzia ha iniziato i lavori proprio sul tema Acea. Si analizzerà il contratto ed il piano di investimenti promesso da Acea e mai realizzato. Vi aggiornerò sulle prossime riunioni su la mia pagina".
Rifiuti "far west" a Via Catullo
Situazione a dir poco incresciosa in Via Catullo a Pomezia. I residenti segnalano un vero e proprio lancio del rifiuto in corrispondenza del civico 54. Auto in corsa che si sbarazzano dei rifiuti: inciviltà ma anche mancanza di controlli, è il commento amaro di chi vive in zona.
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SPORT
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Torvaianica Alta, 6^ torneo di volley “Regina Mundi” poco più di un mese dal successo di pubblico della festa patronale, si riaccendono i riflettori nella Parrocchia Regina Mundi di Torvaianica Alta per il consueto appuntamento con il Torneo di volley misto “Regina Mundi”, giunto alla sua sesta edizione. Nelle serate del 19,20 e 21 luglio decine di atleti hanno calpestato gli ormai famosi campi di volley della Parrocchia, chi (i ragazzi fino a 12 anni) per puro divertimento, chi (gli atleti/e del torneo adulti) animato da sano spirito agonistico per portare a casa il prestigioso trofeo. Come sempre le prime due giornate dedicate alle fasi elimi-
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ley” ultima designata per la fase finale. Nel frattempo si erano già qualificate i campioni in carica dei “V.S.”, il “We Volley” e la sorprendente formazione di casa del “Regina Mundi” con i campo tre ragazze la somma delle cui età non raggiungeva i 45 anni, decisamente meno del loro inossidabile capi-
beneficenza coordinata da Graziella e l’aspetto tecnico-sportivo a cura di Giovanni (arbitro impeccabile degli incontri, a cui l’organizzazione ha donato una maglietta ricordo) e di Enzo. Premiazione finale da parte del Parroco Don Giorgio, sorridente e soddisfatto, e discorsetto di ringraziamento degli
tano e coach Nicola D’Albis. organizzatori Luciana e Giandomenico, col Per la prestigiosa finale si consueto arrivederci al prossimo anno, proqualificavano i campioni in babilmente con alcune novità. carica , i “V.S”, contro i “Cena Giandomenico Zudetti Volley”, dando luogo ad una equilibrata finale che si concludeva al terzo set a favore I “V.S.” (foto in alto) si dei “V.S.” con il punteggio di La squadra di casa "Regina Mundi" arriva al terzo posto 2 a 1. Stesso punteggio con cui confermano campioni, natorie del torneo ed agli incontri divertenti il “Regina Mundi” sconfiggeva i “We Volley” ma dietro di loro dei piccoli atleti, premiati poi tutti nella se- nella finale per il terzo posto, conquistando i talenti crescono rata del venerdì da Martina Kranner, vollei- il miglior piazzamento nella storia del torsta pometina di altissimo livello. Combattuti neo. Come sempre di contorno alla manifei gironi eliminatori, con una squadra ( i stazione tanta musica Black Out) che nella prima serata hanno (quest’anno il dj ANNUNCIO DI LAVORO - HOTEL pensato bene di “vendicarsi” della loro elimi- Marco si è rimpossesnazione con un black out (questo nel vero sato della postazione), Catena alberghiera presente su tutto il senso della parola) che ha coinvolto l’azienda succulenti manicaretti erogatrice del servizio elettrico, obbligando preparati dal team territorio nazionale ricerca per Pomezia la manifestazione a ripetute interruzioni. Il della Parrocchia capiun/a Segretario/a di Ricevimento. calendario delle eliminatorie si è così con- tanato da Marcella e Requisiti richiesti: cluso il sabato, con la squadra dei “Cena Vol- Ughetta, la pesca di
- Esperienza pregressa di almeno 3 anni in Hotel 4* - Conoscenza di Word, Excel, Outlook - Costituisce titolo preferenziale conoscenza del gestionale Leonardo - Ottima conoscenza della lingua inglese e conoscenza di almeno una seconda lingua - Buone doti comunicative e di problem solving, ottima gestione dello stress - Predisposizione alle vendite I candidati interessati sono pregati di inviare il loro C.V. ed autorizzazione al trattamento dei dati (L.675/96); a hr.hotel@libero.it
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EVENTI
Il Corriere della Città agosto 2018
Calcio a 5, Fortitudo F. Pomezia: Serie B e rivoluzione a Fortitudo F. Pomezia non scherza. Dopo l’acquisizione da parte del patron del Pomezia Calcio Alessio Bizzaglia, la società sembra scatenata sia sul piano tecnico, sia sul piano societario grazie al prezioso contributo dei direttori Aiello e Loscrì: accettata la domanda di ripescaggio dalla Co.Vi.So.D. per partecipare al prossimo campionato di Serie B. Oggi la società ha presentato anche il nuovo logo che accompagnerà la Fortitudo nel futuro. Mercato L'ultimo colpo di mercato della Fortitudo Futsal Pomezia del Patron Alessio Bizzaglia in ordine di tempo è stato Emanuele Petrucci. Il classico tassello mancante, un mancino con la dinamite nel piede. Laterale classe 1991 ex Mirafin con cui ha guadagnato l’accesso alla Serie A2 con un playoff disputato da autentico mattatore. Nelle sue esperienze
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Presentato il nuovo logo della F. Futsal precedenti anche Lodigiani e Capitolina con cui vinse un campionato di Serie B e una Coppa Regionale di C1. Di lui ci ha colpito la la determinazione e la voglia di vestire la nostra maglia accantonando offerte di categorie superiori. Manuel Ferrara
La società scatenata sul mercato: l'ultimo acquisto è stato Emanuele Petrucci
Tor San Lorenzo, plauso a Simone Di Guglielmo Lo score Iniziano le gare ed è subito successo, al terzo match ottiene la consacrazione al Campionato Regionale di Vermicino e successivamente, inanella una serie di vittorie (10 su 10 ndc), fino a vincere il titolo di K1 élite nel prestigioso torneo Golden Fighters. A fare la differenza è l’unione del team Pierini, un trio sinergico e vincente composto dal maestro Oberdan, pluricampione in diverse discipline da combattimento, dal coach Giuseppe di Giuseppe e appunto da Simone, che sul quadrato traduce al meglio le direttive dal suo angolo. Impegno, sacrificio, sudore, umiltà, tenacia, voglia di emergere, rispetto di tutti ma paura di nessuno, sono le caratteristiche del Team Pierini che ha vissuto una stagione agonistica da assoluto protagonista tra i vari sodalizi nazionali. Il futuro La prossima stagione si preannuncia scintillante; Simone seguito dai suoi due angeli custodi, si cimenterà nel contatto pieno di Kick Boxing, K1 e Muay ai ... che altro dire ... ad Maiora Semper. Alex Gaspari
BOXE- Un plauso a Simone Di Guglielmo che ha iniziato la stagione sportiva così per gioco, andando in palestra a fare la prova tra tanti, fino ad entrare nell'Olimpo dei fighters che contano. Annata agonistica sensazionale per l’atleta pontino del team Pierini che fin dai primi allenamenti, ha esternato la sua voglia di imparare; trascorrono i mesi, il lavoro diventa più duro e i circuiti pesanti ma lui è sempre a testa bassa senza mai lamentarsi, fino all’estremo.
Meteo: estate bollente
In effetti, fino ad oggi, l’illusione di una normale estate anni 80 o 90, quella in cui le giornate erano spesso ventilate e non troppo calde accompagnate da serate fresche, è stata evidente a tutti. Dopo un maggio fresco e molto piovoso, tra giugno e luglio le giornate calde sono state davvero poche e mai esagerate, intervallate da lunghi periodi nella norma o in alcuni casi decisamente freschi. Il peggio sembrava quindi passato, invece: SORPRESA! Tutta l’Italia è preda del famigerato anticiclone africano. Quasi come un orologio svizzero (ricordando la terrificante prima settimana di agosto 2017), anche agosto 2018 inizia con una ondata di caldo non severa come quella dello scorso anno, ma comunque lunga e considerevole. A partire da domani infatti le temperature, complice l’aumento in quota della pressione, aumenteranno sensibilmente fino a toccare o superare i 38 gradi, con punte di 41/42 gradi nelle zone pianeggianti interne di alto Lazio e bassa Toscana. I cieli saranno sereni, per più giorni, venti deboli, nottate opprimenti per assenza di brezze notturne, cicale ad ogni ora, zanzare e caldo. A quando la fine? Ad oggi non si vede, forse un timido accenno intorno al 10 / 14 del mese di agosto ma i tempi sono troppo lunghi e le incertezze troppo alte. Queste le previsioni nel dettaglio: dal 30 luglio al 02 agosto > cieli sereni ovunque, venti deboli sia di giorno che di notte, caldo in alcuni casi opprimente con punte sopra i 38°C. Attenzione a non uscire durante le ore più calde (12.00 > 18.00). dal 03 agosto al 07 agosto > lieve cedimento in quota della struttura altopressoria con leggero abbassamento delle temperature, venti moderati da nordest, cieli sereni.