Il Corriere della Città - Pomezia Ardea - Agosto 2013

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Anno 5 Numero 09 AGOSTO 2013

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SALZARE: GIU’ LE PALAZZINE “B” E “C”

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RANDAGISMO: SITUAZIONE TRAGICA A POMEZIA ED ARDEA

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No, Grazie!

PETTIROSSO: E’ SCONTRO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE PAG. 3

L’ESTATE DEI GIOVANI

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Preferiamo la legalità



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Politica

CONSIGLIO COMUNALE, E’ LOTTA PER LA “PETTIROSSO” C

La convenzione al centro di scontro tra maggioranza ed opposizione

onsigli comunali sempre battaglieri, quelli che si svolgono a Pomezia da quando è stato eletto il nuovo sindaco Fabio Fucci. L’ultima assise si è svolta il 29 luglio, per discutere delle due mozioni presentate dal consigliere Omero Schiumarini - una sugli orari di Apertura del cimitero, l’altra sui pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili alla data del 31.12.2012, entrambe bocciate con 15 voti contrari e 9 favorevoli – e dei “Criteri ed indirizzi per la nomina dei membri nei consigli di amministrazione delle partecipate (punto ritirato, del quale discuterà nel prossimo consiglio, previo passaggio in commissione), oltre che di punti scottanti come la “Revoca deliberazione n. 20 del 06/06/2013 ad oggetto: transazione delle controversie insorte tra il comune di Pomezia, il fallimento immobiliare Pettirosso 81 srl gli aventi causa degli immobili ricompresi degli edifici A1 e A2 di via De Gasperi nn. 2,4 e 6 nonché i terzi chiamati in causa”, la “Pianificazione Territorio (piani integrati, borgate di recupero e piani particolareggiati ecc)” e la “Revoca deliberazione n. 22 del 10/06/2013 del SubCommissario Straordinario ad oggetto: delibera di indirizzo per definizione in via transattiva dei giudizi pendenti a saldo e tacitazione definitiva di ogni pretesa della Innova S.p.A.”. Sul punto 4 la discussione è andata avanti per ore. L’opposizione, contraria alla conferma della delibera del SubCommissario, che fissa i parametri per una transazione che non convince affatto gli acquirenti dell’immobiliare Pettirosso, ha illustrato le ragioni per cui sarebbe meglio procedere con la revoca della delibera, da rifare completamente solo dopo aver completato l’iter che assicuri che il previsto cambio di destinazione d’uso – da residence a civile abitazione – possa essere davvero compiuto. “La delibera va revocata perché non è

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corretta – ha dichiarato Schiumarini - visto che prevede il cambio di destinazione d'uso, sul quale ad esprimersi dovrà essere la Regione e non il Comune. Solo dopo questo passaggio si potrà fare la proposta transattiva, altrimenti il rischio è che il cittadino, già truffato, si ritrovi a pagare per avere non una casa ma un pezzo di residence”. Ancora più pesante l’intervento di Luigi Lupo, che ha accusato la maggioranza, ed in particolare il sindaco Fucci ed il presidente del consiglio Mercanti, di predicare bene quando il M5S era in opposizione, e di razzolare male adesso che si trova a governare. Ha poi preso la parola Luigi Lupo, che ha letto un commento scritto qualche mese fa dal presidente del consiglio Renzo Mercanti sul web. “…Su questo milione di euro da pagare mi è giunta una vocina che allude ad una combine per spartirsi questa parcella. Non vi sembra un po’ esosa? Vogliamo chiedere spiegazioni con documentazione delle fatture emesse all’avvocato? Ho raccolto qualche informazione da chi c’era anni fa. Premesso che il problema della Pettirosso nasce da “errori”, direi favori, che l’ex dirigente Mastracci fece al costruttore De Angelis il quale, nonostante il debito verso il Comune di 9 miliardi di oneri di urbanizzazione, ottenne dal Mastracci via libera (come se avesse pagato) per ottenere altri mutui. Detto questo, il progetto continuò ed il costruttore, con l’avallo del Comune, cominciò a vendere. Qualcuno si accorse del mancato pagamento introiti. Fecero sparire la fidejussione, insomma il Comune invalida la convenzione e si appropria del bene in costruzione e una ventina di appartamenti. Quindi il Comune alla fine rientrò di ben oltre i 9 miliardi di cui era creditore… Ma ciò non gli bastava, visto che era diventato di nuovo proprietario del terreno, cominciò la lunga

causa contro centinaia di ignari acquirenti. E qui nasce la truffa: le spese legali pagate all’avvocato D’Angelo e company che da anni vengono da noi! La domanda in sintesi rivolta all’ufficio finanziario: quante fatture e che importi sono stati pagati agli avvocati del Comune, quanto bisogna ancora pagare, quali le parcelle pattuite con gli avvocati e lo sconto applicato (visto che trattasi di un alto numero di cause) e visto che trattandosi dello stesso problema avverso i cittadini, il lavoro di copia ed incolla delle citazioni, non è un gran lavoro!”. “Visto quello che diceva Fucci quando era all'opposizione sulla vicenda Pettirosso – ha dichiarato Lupo - e quanto scritto da Mercanti sul del sito del Movimento il 17 novembre scorso, sarebbe stato logico revocare la delibera. Invece a quanto pare quando ci sono decisioni così importanti da prendere si lasciano le cose come stanno, facendo ricadere la responsabilità su chi ha scritto la delibera”. Il sindaco non ha però ritenuto di dover revocare la delibera. “Abbiamo però preso l'impegno con i cittadini di valutare le loro istanze – ha precisato - presentate durante l'incontro che abbiamo avuto il 27 luglio”. Ma la richiesta di riflessione è arrivata da un consigliere del Movimento 5 Stelle, Adriano Zuccalà, reputando di dover discutere in commissione dell’argomento. Alla fine, però, la delibera non è stata revocata grazie ai voti della maggioranza. Polemiche anche sul punto relativo alla pianificazione del territorio, per il quale il capogruppo del M5S ha chiesto il ritiro per una discussione in commissione urbanistica. Per questo argomento, dopo un’ora di discussione, è stato votato con 15 voti a favori e 6 contrari, di bocciare il punto. Ritirato senza discussione, invece, il 6 punto all’OdG. Alessia Ambra Achille

“A FUTURA MEMORIA”: IL CAPOGRUPPO PD SUI “LAVORI IN CORSO”

alle Giunte precedenti solo danni? Alle accuse ricorrenti si ribella il capogruppo del PD Corrado Capodimonti. “Dal giorno dell’insediamento dell’attuale Sindaco Fucci, lo stesso non perde occasione per denigrare l'operato della precedente Amministrazione, accusandola di incapacità e inoperosità – ha dichiarato Capodimonti - Vorrei ricordare ai cittadini e all’attuale Amministrazione che uno dei momenti più importanti sul piano Amministrativo è il progetto “Pomezia cambia”, che ci ha permesso di classificarci al 2° posto nella graduatoria dei P.L.U.S. (Piano Locale e Urbano di Sviluppo) garantendoci così 11.610.435 € di finanziamento Regionale. Come stabilito nel progetto questi fondi sono destinati alla riqualificazione del Territorio, portando a compimento una serie di

opere pubbliche volte al potenziamento delle infrastrutture della nostra città”. Capodimonti ricorda quali sono i punti già progettati ed appaltati che vedranno il completamento entro la fine del 2014. “Si tratta di un nuovo asilo nido e un’area verde pubblica presso l’ex casale Balducci; della riqualificazione dell’area Pettirosso con una nuova scuola materna presso lo stabile in via Alcide de Gasperi; della nuova strada di collegamento tra via Fratelli Bandiera e via del Mare; del il rifacimento di alcuni marciapiedi; dell’abbattimento di barriere architettoniche; dell’installazione di un sistema di video-sorveglianza nel quartiere Nuova Lavinium; di un parcheggio in via Don Luigi Sturzo; del completamento dei locali della biblioteca comunale da destinare a progetti di inclusione sociale; dell’inAgosto 2013

stallazione di punti wi-fi gratuiti e della valorizzazione della sughereta. Tutto ciò grazie alla precedente amministrazione”. Ed ai fondi europei, senza i quali non ci sarebbe stato modo di pagare le opere pubbliche. “Vorrei ricordare inoltre che è prossimo il completamento il marciapiede di viale Francia a Torvaianica e il marciapiede di collegamento tra la rotonda di Pratica di Mare, all’altezza dei Colli di Enea, con via Varrone. Forse avremmo potuto fare di più, ma visto il periodo di crisi economica che stiamo attraversando non è poco! Vedremo di cosa sarà capace la nuova Amministrazione, che per il momento brilla per l’insensibilità nei riguardi della cittadinanza per la chiusura del cimitero. Spero solo che non tentino di far passare per proprio il lavoro altrui”.

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“L’OBIETTIVO PIU’ GRANDE? EVITARE IL DISSESTO”

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alma, pacatezza e determinazione. Questo trasmette Elisabetta Serra quando prende la parola. Passare da casalinga ad assessore e vicesindaco di Pomezia in pochi giorni non è certamente da tutti, ma lei è riuscita ad farsi riconoscere da tutti un’autorevolezza insospettata senza mai alzare la voce. Proviamo ad analizzare i suoi primi 50 giorni all’interno dell’Amministrazione pometina. “Ricoprire questo ruolo è sicuramente più faticoso e più entusiasmante di come me lo aspettavo”. Perché questi due aggettivi? “Faticoso perché ogni giorno iniziamo a lavorare intorno alle 8:00 e la sera si termina verso le 19:00. Spesso il lavoro, in un modo o in un altro, si “porta a casa”, quindi in un certo senso non si stacca mai. Sapevo che sarebbe stato un impegno molto intenso, ma non pensavo fino a questo punto. In ogni caso è questo che vogliamo: nessuno ci obbliga a stare fino a tardi, siamo noi – l’intera Giunta ed il Sindaco – a volerci impegnare il più possibile. E qui arriva l’altro aggettivo: è entusiasmante rendersi conto di avere la possibilità di fare davvero qualcosa per la propria città, di avere parte attiva nel risolvere i problemi ed avere gli strumenti per poter agire, anche se con mille difficoltà”. Fino a due mesi fa lei era presidente di un’associazione culturale che, insieme a molte altre del territorio, spesso si scontrava con l’Amministrazione comunale su vari punti, a partire dalla richiesta di uno spazio da dedicare alle attività delle associazioni, ma anche per protestare contro i problemi che ogni cittadino riscontra, come quello della raccolta dei rifiuti, delle buche sulle strade e della mancanza di servizi in alcuni quartieri. Adesso che si trova dall’altra parte della barricata come vive questa situazione? “I problemi di Pomezia, anche se può sembrare strano, li vivo esattamente come prima, ovvero da cittadina. Quello che prima per me era importante come presidente di un’associazione, come mamma e come cittadina è rimasto inalterato: reputo ancora che si tratti di esigenze di cui l’Amministrazione si deve fare carico. Le lotte che

ho fatto prima di ricoprire questa carica continuerò a seguirle, solo che da una posizione diversa, dove sarò parte attiva per raggiungere gli scopi comuni che, da cittadini o da associati, ci eravamo prefissati. Parlo di consulte cittadine, di spazi comuni per le associazioni, di interventi più incisivi nel sociale. Al momento in tutto questo mi sento inadempiente: sento su di me la responsabilità e mi rendo conto che ancora non ho potuto fare molto. Quindi, se vengono rivolte critiche all’Amministrazione, le sento mie e le accetto, perché sono le stesse che ho sempre fatto anch’io. Dobbiamo colmare dei vuoti sui quali c’è urgenza di intervenire”. E lo state facendo? “Dobbiamo fare una distinzione: urgenze ed emergenze. Nell’ambito dei nostri primi 50 giorni purtroppo stiamo ancora lavorando sulle emergenze, che ci portano a lasciare indietro le urgenze”. Quali sono? “Possiamo ricondurle tutte ad una: il bilancio, che va approvato entro il 30 settembre. Stiamo lavorando a tutte le voci di spesa e di entrata, per cercare di avere un quadro completo e preciso della situazione e per capire se questa sia così grave da dover ricorrere al dissesto finanziario”. C’è ancora questo rischio, nonostante il prestito di 56 milioni di euro da parte del MEF? “Noi faremo di tutto per evitare questa possibilità, ma non nascondo che la situazione sia difficile. La stiamo affrontando con chiarezza e determinazione, perché un eventuale dissesto andrebbe a ricadere non tanto su noi nuovi amministratori, ma sui cittadini. Ma il fatto che Pomezia abbia un enorme debito non è certo un segreto, lo sapevamo tutti già prima del 10 giugno”. Per valutare avete più o meno altri 50 giorni: saranno sufficienti per prendere la decisione giusta? “Sì, proprio perché ci stiamo dedicando all’analisi del bilancio a tutto campo. E’ questo il motivo che ci fa mettere in secondo piano altri argomenti che, a prima vista – almeno secondo lo sguardo del cittadino – potrebbero sembrare più importanti”. Il primo atto da parte della Giunta, così come promesso in campagna elettorale, è Agosto 2013

stato la riduzione dei premi ai dirigenti. Verranno fatti altri cambiamenti in quel settore, a partire dal Segretario Generale, che può essere scelto direttamente dal Sindaco? “Stiamo valutando anche questo. Conosciamo i tempi tecnici che abbiamo a disposizione per un’eventuale sostituzione del Segretario, che, qualora avvenisse, non dovrebbe essere interpretata come un gesto di sfiducia nei confronti della persona, ma come un segnale di quel rinnovamento che vogliamo portare in tutti i settori, che prevede anche l’intenzione di improntare il lavoro in modo diverso”. Qual è stata la difficoltà più grande che ha trovato diventando vicesindaco e quale, invece, la cosa che le è sembrata più semplice del previsto? “Quando si proviene da un mondo molto semplice come il mio, si immagina che, diventando amministratori, si abbia immediatamente il potere di risolvere i problemi che vive quotidianamente la città. Invece mi sono resa conto che tra gli intenti e la vera possibilità di realizzarli ci sono mille passaggi tecnici molto complicati che non sempre rendono immediata la soluzione. L’obiettivo resta, ma mi sono resa conto che la realizzazione dello stesso obbliga a percorsi lunghi ed a volte difficili. La cosa più semplice è invece stato familiarizzare con questo nuovo mondo, con le persone che lavorano all’interno dell’amministrazione, con i cittadini che vengono a parlare dei loro problemi ed a presentare le loro istanze. Mi sono trovata subito a mio agio soprattutto con il resto della Giunta: lavoriamo in gruppo in modo da essere interscambiabili, ma anche perché insieme si trovano meglio le soluzioni, anche grazie al nostro ottimo spirito di squadra”. E’ anomalo vedere degli assessori senza deleghe… “Non è proprio vero che non ci sono deleghe: possiamo dire che non sono state assegnate nel modo tradizionale. In realtà il Sindaco ci fa lavorare sulle diverse questioni: nella giornata lavorativa vengono suddivisi i compiti ed ogni settimana facciamo dei report per l’aggiornamento della situazione di ogni settore che stiamo seguendo, in modo che ognuno sappia cosa sta succedendo nell’intero Comune. Quello che ci manca è solo “l’etichetta”. A questo devono abituarsi soprattutto i cittadini, che devono anzi contribuire in maniera propositiva, segnalando problemi e situazioni che poi noi prenderemo in carico”. Ed uno dei problemi che in questi giorni è stato sollevato da una piccola parte della cittadinanza, che però fa notizia in quanto disagiata, è quello delle tariffe orarie per l’assistenza domiciliare ai disabili. Sono arrivate le cartelle di pagamento – 18,25 euro l’ora – che arrivano anche a 9 mila euro per l’anno 2012. Cifre improponibili a chi vive di pensione e necessita di cure continue. I disabili affermano che la tariffa sia fuori legge, in quanto il calcolo dell’ISEE sul nucleo familiare e non sul solo disabile non è ancora norma in vigore. Nel frattempo la prima rata è già scaduta: cosa avete intenzione di fare? “Era stata data, lo scorso anno, la possibilità ai Comuni di decidere quale ISEE adottare. La precedente Amministrazione aveva fissato queste tariffe, adesso noi stiamo analizzando tutta la situazione, controllando sia i documenti che ci sono stati consegnati dal Comitato dei Disabili che dal dirigente delle politiche sociali, per definire un indirizzo preciso che valuti ogni singola considerazione. Speriamo di poter dare delle risposte precise già prima delle ferie estive”. Alessia Ambra Achille



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“C’È BISOGNO DI RILANCIO DELL’ECONOMIA, NON DI DECRESCITA” U n mese e mezzo da sindaco, dopo un anno e mezzo come consigliere comunale di opposizione. Dopo il velato, ma non troppo, appoggio da parte di Luigi Celori a Fabio Fucci per il ballottaggio che ha decretato il nuovo Primo Cittadino di Pomezia, cerchiamo di capire quale sia la posizione dell’ex candidato sindaco del centrodestra. Cosa pensa di questo inizio consiliatura? “Credo che Fucci si stia rendendo conto che criticare e basta sia una cosa, stare dall’altra parte della barricata e dover governare un’altra, ben più difficile. Io sto aspettando da parte di questa nuova Amministrazione dei segnali veri che facciano pensare ad una ripartenza concreta dell’economia della città, ma ad essere sincero la vedo dura”. Perché? “Se il Movimento 5 Stelle teorizza la decrescita o il blocco di qualsiasi iniziativa volta a rilanciare il turismo a Torvaianica o nuovi investimenti nella zona industriale di Pomezia, limitandosi alle piccole cose come gli artisti locali di strada o passeggiate in bicicletta, credo che sarà difficile sia mantenere l’occupazione esistente che creare nuovi posti di lavoro”. Finora la Giunta Fucci ha provveduto al taglio dei premi di produzione dei dirigenti, ad una diversa distribuzione dei pagamenti dei debiti della PA ed a fare un programma estivo a costi irrisori. Cosa condivide e cosa no di quanto fatto? “Qui non si tratta di condividere o meno: penso che la riduzione degli stipendi dei dirigenti sia solo uno specchietto per le allodole, perché per metterla in pratica occorrerà sentire cosa ne pensano i sindacati e le commissioni trattanti. Credo sia più facile convincere i dirigenti a trasferirsi in un altro Comune che tagliare davvero le loro retribuzioni. Senza contare il fatto che secondo me il problema legato ad alcuni dirigenti non si risolve tagliando lo stipendio di 20 mila euro l’anno, ma sarebbe molto più importante limitare i danni che fanno nei confronti della collettività, che sono di gran lunga superiori a quella

l’Amministrazione pometina ha varato, perché non ho quasi mai trovato l’appoggio di nessun altro consigliere comunale, neanche del mio partito”. Qual è un atto che avrebbe già fatto se fosse stato lei a diventare sindaco? “Innanzi tutto l’apertura di un dialogo fattivo con gli Enti superiori, per favorire lo sviluppo del nostro Comune, partendo dalla pretesa di essere rispettati da Provincia, Regione e dal confinante Comune di Roma, e creando un dialogo che rimetta il nostro territorio al centro di un percorso economico virtuoso che possa portare alla creazione di nuovi posti di lavoro. Poi l'acquisizione a patrimonio comunale dell'area delle dune tra Villaggio Tognazzi e la Casina di caccia Borghese. E' l'unico tratto di costa che non è stato cementificato che però è a grave rischio di estinzione per l'uso selvaggio che si fa delle dune di macchia mediterranea. Calpestarle indiscriminatamente porta a una sorta di desertificazione che fa arrivare la sabbia al centro della strada. Mi auguro che l'amministrazione comunale - che fa dell'ambiente una delle sue bandiere - sappia, come vado ripetendo da anni, acquisire quest'area, trovando gli strumenti e salvaguardandola come merita”. Come? “Un'occasione poteva essere quella del piano particolareggiato di Campo Ascolano. Per anni il partito del cemento a Pomezia mi ha impedito di dar vita a 'Pomezia natura', un ente comunale capace di gestire l'area archeologica di Pratica di mare, il Parco del Sughereto, il parco marino delle Secche di Tor Paterno e le dune del Pigneto. Non voglio dettare l'agenda politica a nessuno ma questa deve essere una delle priorità che l'amministrazione deve portare avanti”. Ma l’acquisizione delle dune per la loro salvaguardia non contrasta con la sua idea di metropolitana leggera da Ostia a Torvaianica? “Le dune del Pigneto non avrebbero nulla a che fare con il percorso della metropolitana, che eventualmente andrebbe a prendere uno spazio di circa 6 metri

cifra”. Cosa dice dell’Estate pometina? “Torvaianica non si rilancia con un programma del genere, ma con le infrastrutture: parcheggi, alberghi, strade alternative, tutte cose che io vado predicando da circa 20 anni. Ho fatto sempre battaglie in beata solitudine, perché, a cominciare dal mio partito, gli interessi dei consiglieri erano ben altri: cementificazione selvaggia in cambio del niente per la città ed i suoi abitanti. Vedremo se il Movimento 5 Stelle sarà capace di invertire questa tendenza. Ma se non bloccano i tentativi di speculazione urbanistica penso sia difficile”. Perché parla di “lotta in beata solitudine”? Eppure lei è stato in maggioranza sia a Pomezia che in Regione Lazio. “Ma anche allora ho sempre dovuto firmare a titolo personale, come Luigi Celori, proposte, volantini, manifesti e pese di posizione sia in Comune che in Regione per bloccare le varie scandalose lottizzazioni che

fino al Villaggio Tognazzi e favorirebbe finalmente la crescita economica di Torvaianica ed agevolerebbe tutti quei pendolari che ogni giorno sono costretti a fare chilometri di file. Purtroppo ormai credo che la metropolitana non si farà più, visto che il finanziamento di 122 milioni di euro che ero riuscito ad ottenere è stato vanificato dalla Giunta Marrazzo. Se non si capirà che non potrà esserci rilancio del territorio fin quando non si porteranno i servizi, non potrà esserci crescita economica. E tra i servizi io metto anche la nuova Pontina, che andrebbe a risolvere i problemi di traffico legati soprattutto al pendolarismo”. Quali sono le cose urgenti da fare come opposizione? “E’ già stata richiesta la convocazione di un consiglio comunale per la pianificazione urbanistica del territorio e per la verifica e la messa a punto del capitolato d’appalto della raccolta dei

Servizi, infrastrutture e stop alla cementificazione: le “ricette” di Luigi Celori

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rifiuti, con un occhio particolarmente attento non solo al servizio, ma anche al risparmio”. Ed un occhio all’estetica? Vedere centinaia di scarrabili condominiali perennemente su strada è ancora più brutto – e, quando sono stracolmi, da una peggiore immagine di sporco – dei cassonetti tradizionali: possibile che non si trovi una soluzione come quella adottata in molte altre città dove la differenziata funziona davvero? “Credo che il porta a porta sia fattibile solo in determinate zone, mentre in altre sia meglio adottare la raccolta multimateriale con cassonetti più grandi, adeguati alla quantità di rifiuti prodotti ad esempio dai commercianti o dai turisti”. Parliamo dell’opposizione, che formalmente è composta da due schieramenti, centrodestra e centrosinistra, ma in realtà vede al suo interno persone che in passato erano da una parte adesso avere un’altra bandiera. Questa “mescolanza” potrebbe portare ad un’opposizione unita negli intenti? “Purtroppo a Pomezia la maggior parte dei consiglieri usano i partiti come zattere per avere un posto in consiglio comunale. Di ideologico c’è molto poco. La divisione non è tra centrodestra e centrosinistra, ma tra chi vuole fare veramente qualcosa per la città ed è in condizione di farlo e chi invece vuole continuare un certo andazzo. Penso che, se non altro, il M5S spezzerà quel clientelismo devastante che si era creato soprattutto negli ultimi 6 anni. Magari non riusciranno a rilanciare Pomezia attraverso gli Enti superiori, ma questo merito glielo voglio riconoscere. In ogni caso non so se ci sarà un’opposizione compatta e sinceramente neanche mi interessa. Io sono capogruppo di Minerva per il Territorio, quindi di un movimento civico che guarda a 360° e che vuole dialogare con tutti quelli che vogliono veramente fare il bene di Pomezia”. Maria Corrao



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ARDEA, TRA PUZZA DI BRUCIATO ED ODORE DI MAFIA

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uto incendiate, interrogazioni parlamentari, mozioni in consiglio regionale. Tutto sembra ricondurre ad un fenomeno che, ad Ardea, si è sempre voluto negare: la mafia. Quanto accaduto nelle ultime settimane ha però portato alla ribalta un problema forse sottovalutato. Gli incendi, più o meno riusciti, alle auto del sindaco Luca Di Fiori, del presidente del consiglio Massimiliano Giordani e del consigliere comunale Franco Marcucci, seguiti da quelli che possono essere definiti veri e propri attentati contro le auto del giornalista Luigi Centore e dei suoi familiari, il fratello Romano ed il nipote Francesco, hanno fatto smuovere le acque ed adesso in molti si preoccupano di fare interrogazioni, richieste, proposte, affinché Ardea sia oggetto di una particolare attenzione, e magari anche di una maggiore presenza di forze dell’ordine. Ma riepiloghiamo i fatti. La notte tra il 27 ed il 28 giugno viene incendiata l’auto di Franco Marcucci. Il consigliere aveva parcheggiato il suo Pick Up sul Lungomare degli Ardeatini, di fronte all’abitazione ed alle attività commerciali della sua famiglia, a poche centinaia di metri dal tristemente noto complesso immobiliare delle Salzare. E’ la seconda volta che una vettura di Marcucci viene presa di mira: qualche anno andò a fuoco la sua BMW X5, ma l’episodio fu registrato dagli inquirenti come autocombustione o corto circuito. Un paio di mesi prima era stata rubata l’auto del presidente del consiglio Massimiliano Giordani, poi ritrovata parzialmente bruciata: un principio d’incendio che ancora non si sa se fortuito o doloso. La scia del fuoco ha colpito, qualche settimana dopo, anche il sindaco

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Luca Di Fiori, ma l’episodio è passato sottotono. Grande clamore, al contrario, per la Panda bruciata al nostro collaboratore Luigi Centore: la notte del 10 luglio la vettura, parcheggiata di fronte all’abitazione del giornalista, ha preso improvvisamente fuoco. “Presumo – aveva dichiarato Centore subito dopo l’incendio – che la causa possa essere ricercata nei miei articoli, probabilmente quelli relativi alla questione Salzare ed alle concessionarie comunali, ovvero sui controlli che non vengono fatti malgrado le numerose interrogazioni consiliari in merito. Ardea è sempre più in mano alla criminalità organizzata: se si arriva a cercare di intimidire i giornalisti significa che si è davvero persa la misura. Chiedo quindi un rapido intervento del Prefetto e dell’antimafia. Questa è la seconda volta che danno fuoco alla mia auto e nelle ultime settimane sono state incendiate altre due auto, quella del sindaco e quella del consigliere comunale Franco Marcucci: qualcuno agisca, prima che dai “semplici avvertimenti” si passi a qualcosa di ben più grave”. Neanche una settimana dopo, il 16 luglio, il “raddoppio”: ad incen-

Luca Di Fiori richiede un incontro al Prefetto di Roma, poi svoltosi il 18 Luglio. Il giorno prima gli On. Piazzoni, Pilozzi e Zaratti presentano al Parlamento un’interrogazione, indirizzata al Ministro dell’Interno, nella quale vengono ripercorsi i recenti episodi di Ardea, ricordandone la “storica caratterizzazione” da “infiltrazioni mafiose, poiché già negli anni cinquanta vi si era insediato il boss Francesco Paolo Coppola, detto «Frank Tre Dita», e alla fine degli anni novanta e il 2000 diverse indagini della procura distrettuale hanno individuato pericolose organizzazioni di narcotrafficanti che comprendevano anche esponenti della ’ndrangheta ivi residenti (vedasi le relazioni della Commissione parlamentare antimafia dall’XI alla XIV legislatura)”. “Tra il 2009 e il 2010 – scrivono i parlamentari – venivano compiute numerose intimidazioni ai danni dei consiglieri del PdL Franco Marcucci e Nicola Tedesco nonché nei confronti del bar ristorante B Palace; il 10 luglio del 2013 la vettura del giornalista Luigi Centore di Ardea subiva un grave incendio doloso (si tratta del secondo episodio intimidatorio nei

diarsi sono le macchine del fratello e del nipote di Centore, parcheggiate su viale Nuova Florida, nei pressi dello studio tecnico di famiglia. Vittime innocenti, visto che non c’entrano nulla con quanto scrive il giornalista. Pochi metri più avanti, a pochi metri dall’abitazione di Luigi Centore, viene ritrovata una Ford Fiesta rubata, con dentro una bottiglia di liquido infiammabile pronto ad esplodere. Un avvertimento o c’era l’intenzione di far saltare in aria qualcos’altro? Di certo c’è che non si può far finta di niente. Giornali e tv si occupano del caso, che viene preso in considerazione anche dai vertici della politica, mentre ad Ardea ancora si attende che venga convocato un consiglio comunale che abbia come tema la sicurezza. Centore incontra il Presidente del Senato Grasso, che lo invita a non mollare. Il sindaco

confronti del Centore), secondo quanto apparso dalla stampa nelle settimane precedenti venivano incendiate altresì le auto del sindaco di Ardea, Luca Fiori e del consigliere del PdL, Marcucci; la notte del 15 luglio 2013, due autovetture di parenti del giornalista Luigi Centore sono state oggetto di incendi dolosi da parte di ignoti”. Piazzoni, Pilozzi e Zaratti, attraverso l’interrogazione, chiedono al Ministro dell’Interno “quali iniziative intenda intraprendere per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni di stampo mafioso nel litorale laziale”. Una domanda che da troppo tempo attende una risposta e sulla quale pochi giorni dopo, anche il Consiglio regionale del Lazio chiede chiarezza, approvando all’unanimità la mozione presentata il 24 luglio da Francesco Storace (La Destra) che impegna il presidente Zingaretti

Atti intimidatori nei confronti di politici e giornalisti. Fioccano interrogazioni e mozioni in Regione ed al Parlamento. Ma il Comune che fa?

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“a convocare un tavolo con la partecipazione della Direzione investigativa antimafia e i corpi di Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per debellare la criminalità che si annida nel comune di Ardea, consegnando alla giustizia i responsabili di atti intimidatori contro le istituzioni e i giornalisti che hanno avuto il coraggio di denunciare lo stato illegale nel quale versa la zona ‘Le Salzare’”. L’atto di indirizzo impegna inoltre Zingaretti “a presentare un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Velletri in riferimento ai fatti elencati” e “a completare la demolizione, avviata nel marzo 2012 dalla precedente amministrazione comunale con il sostegno economico della Regione Lazio, del complesso edilizio in via delle Salzare sorto sopra un sito archeologico, ad oggi occupato da centinaia di persone senza fissa dimora, dove si concentrano attività illegali legate ad episodi di violenza ed allo spaccio di sostanze stupefacenti”. Si chiede, infine, di “sollecitare l’Agenzia del Demanio a destinare, senza riserve, l’area in oggetto a patrimonio esclusivo dello Stato con l’obiettivo di consentire l’alienazione dei terreni ad uso civico agli originari assegnatari e loro dante causa” e di “intervenire sul comune di Ardea per ribadire la non condonabilità di manufatti abusivi realizzati in aree gravate da diritti di uso civico demaniale, in armonia con il parere formulato dai funzionari comunali il 31 luglio 2006”. Insomma, gli occhi degli Enti superiori sono puntati su Ardea. “La mozione

approvata dal Consiglio regionale del Lazio testimonia che l’intera assemblea della Pisana vuol affrontare e risolvere le questioni più urgenti che riguardano Ardea, come la sicurezza e il caso uso civico. La maggioranza del governo di Nicola Zingaretti ha ritenuto valida la mozione presentata dall’ex presidente della Regione Francesco Storace, che ringrazio per l’interessamento. E’ segno che questi temi sono bipartisan e che bisogna passare dalle parole ai fatti. Ora, vista la grande volontà istituzionale, si apra subito un tavolo con tutti gli attori coinvolti per risolvere il caso uso civico (Salzare) a breve”, dirà due giorni dopo, il 26 Luglio, il Sindaco di Ardea Luca di Fiori. “Proprio qualche settimana fa – ha proseguito il Primo Cittadino – abbiamo scritto alla Regione Lazio per la costituzione di un tavolo istituzionale sulla vicenda in argomento e speriamo che, nonostante la pausa estiva, possa essere convocata da subito una prima riunione. Ardea lo aspetta da decenni. Inoltre, auspico che si sblocchino le richieste di fondi per diverse centinaia di

Cronaca

migliaia di euro avanzate dal Comune di Ardea per continuare la nostra opera di riqualificazione territoriale. La politica regionale ha dimostrato di saper convergere sulle vere emergenze delle comunità locali. Ora si dia seguito ai fatti: il Comune si mette operativamente a disposizione di giunta e consiglio regionale per affrontare e risolvere definitivamente queste problematiche che attanagliano il nostro territorio da ormai troppi anni”. Adesso quindi si attende. Si aspetta che a tutte le parole seguano i fatti, ma non quelli della criminalità, che ha già dimostrato di saper agire. Si resta in attesa di una svolta, di un qualcosa che faccia capire ai cittadini che possono finalmente stare tranquilli, che nel loro paese alla fine ha vinto la giustizia, la trasparenza e l’onestà in tutti i campi, dalla politica alla gestione degli appalti, dal controllo del commercio di ogni tipo alle scelte amministrative. Insomma, si aspetta il miracolo, ma ci si accontenterebbe anche di molto meno. Maria Corrao

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI, CAMBIO DELLA GUARDIA

N

Ardea, Diego Rubbi si dimette, al suo posto Nicola Petricca

uovo rimpasto nella Giunta Di Fiori. Il 24 Luglio l’Assessore Diego Rubbi, delegato ai Servizi Sociali ed Educativi ed al Bilancio del Comune di Ardea, ha rimesso il suo mandato nelle mani del Sindaco per “impegni lavorativi sopraggiunti” che, come ha dichiarato lo stesso Rubbi, “mi impediscono di dedicarmi alla città con il dovuto impegno. Voglio chiarire che si tratta di una decisione che ho maturato in questi ultimi giorni ed è esclusivamente di carattere personale, pertanto assolutamente non in polemica con l’Amministrazione, cui rimarrò legato e che cercherò di sostenere con le mie competenze anche da lontano, per quanto mi sarà possibile. Voglio, anzi, aggiungere i miei personali ringraziamenti al Sindaco Luca Di Fiori che mi ha fatto l’onore di chiamarmi a far parte della sua “squadra” e che mi ha consentito di portare il mio contributo in favore della città”. Ma non tutti hanno

creduto ai “sopraggiunti impegni lavorativi”, visto che da molti giorni le sue dimissioni erano nell’aria, così come il nome del sostituto, Nicola Petricca, nominato dopo neanche 24 ore, come se fosse già pronto all’evento. Ma le “teorie” dichiarate di chi ha avanzato l’idea che si trattasse solo di un gioco delle parti non sono piaciute molto nel PDL rutulo, che le ha scartate come se fossero solo illazioni. Dopo i ringraziamenti di rito a Rubbi “per l’attività svolta con impegno e dedizione durante il suo incarico”, il capogruppo consiliare del PDL di Ardea Fabrizio Acquarelli e il presidente del Consiglio Massimiliano Giordani hanno fatto le loro precisazioni, chiarendo che Rubbi era “un assessore con un incarico di carattere tecnico che ha saputo ben interpretare e affrontare le tematiche di sua competenza e a cui nessuno ha chiesto di farsi da parte ma che ha dovuto rinunciare al suo incarico in virtù di un Agosto 2013

nuovo incarico professionale”. I due pidiellini hanno poi voluto rispondere alle critiche del PSI, che ha imputato il rimpasto alla necessità di approvare la convenzione per la lottizzazione ed Puccini. “In riferimento ad alcune notizie riportate su alcuni organi di informazione locale, è opportuno precisare che questioni come la lottizzazione Puccini sono inserite dal programma di governo e rese pubbliche fin dall’inizio del mandato Di Fiori, un’Amministrazione che sta affrontando questa e altre tematiche importanti per la cittadinanza. Per quanto riguarda il nuovo Assessore Petricca, a lui rivolgiamo un sincero augurio di buon lavoro”. Una frecciata è infine andata ai giornalisti che nei giorni precedenti avevano predetto sia le dimissioni di Rubbi che il nome del nuovo assessore. “Ringraziamo, inoltre, la stampa che ne ha suggerito il nome”. Matteo Acitelli

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I problemi di Ardea visti da Massimiliano Giordani e Stefano Ludovici

FACCIA A FACCIA A DISTANZA TRA MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE L a politica di Ardea in questo periodo fa molto discutere. I cittadini lamentano problemi a non finire, mentre la città sembra non aver fatto passi avanti nello sviluppo economico e sociale rispetto ad un anno fa. Abbiamo deciso di fare le stesse domande ad un esponente della maggioranza ed uno dell’opposizione, per un confronto sui temi più sentiti dalla cittadinanza. Massimiliano Giordani, presidente del consiglio in forza al PDL, e Stefano Ludovici, consigliere della minoranza nelle file del PD, hanno accolto il nostro invito.

Massimiliano Giordani

14 mesi di governo Di Fiori: qual è il bilancio? “In questi 14 mesi di governo Di Fiori l’Amministrazione si è adoperata per affrontare tutte quelle tematiche più importanti per la cittadinanza. Penso prima di tutto a tutte quelle azioni che ci hanno permesso di portare in aula e di dibattere gli argomenti più urgenti alla presenza dei cittadini tra cui, ad esempio, il Piano Utilizzo degli Arenili o la trasparenza amministrativa; senza dimenticare i piani particolareggiati e, nello specifico, l’approvazione del Piano di Rio Verde, una serie di regolamenti importanti, la delibera approvata a tutela dei lavoratori della Uno Light, la delibera per ribadire il “no” del Comune alla costruzione del gassificatore di Roncigliano, la delibera per salvaguardare il nostro territorio in merito alla questione della Fiamma 2000, l’edilizia contrattata. Non va dimenticato, inoltre, che il Consiglio comunale è tornato a riunirsi con una frequenza e ciò è testimoniato anche dal numero delle delibere approvate dall’insediamento dell’amministrazione (oltre 150 in poco più di un anno). E poi voglio rimarcare tutte le iniziative già messe in campo e che continueremo a portare avanti per arrivare all’informatizzazione completa degli uffici comunali: un lavoro che sta diventando un punto di forza per l’ente. In generale, c’è tanto da fare e in tutti i campi, ma è opportuno sottolineare che in questi 14 mesi si sono gettate le basi per arrivare in futuro alla creazione di un sistema di gestione della macchina amministrativa solido, concreto e snello”. In un anno ci sono stati già diversi rimpasti di Giunta – si è passati da assessori politici a tecnici e viceversa – ed in questi giorni si parla nuovamente di cambi: un bene o un male per Ardea, visti i risultati? “Più che diversi rimpasti, ritengo sia opportuno sottolineare che, dopo la nomina

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della prima Giunta, il sindaco Di Fiori ha pensato bene di nominarne una più di carattere tecnico per favorire gli equilibri interni della maggioranza e dare uno slancio all’azione amministrativa. Anche i fatti recenti testimoniano che non si è trattato di un rimpasto ma di dimissioni per motivi personali dell’Assessore Diego Rubbi - anche lui un “tecnico” - che ringraziamo per il lavoro svolto nel corso del suo incarico”. Quali sono le iniziative prese dal suo partito e dall’intera maggioranza sui problemi maggiori della città? Corrisponde al vero l’accusa di immobilismo che arriva da cittadini e opposizione?

“Forse non è corretto parlare di immobilismo (accusa che comunque abbiamo riscontrato da parte di qualche cittadino, ma non da parte dell’opposizione): se c’è stato un “rallentamento” dell’azione amministrativa, è da ricercare soprattutto dal grave momento di crisi economica generale, dal cambio di diverse leggi dello Stato, dal mancato trasferimento di fondi agli enti locali da parte degli organi centrali. Tra le iniziative intraprese sono da sottolineare senz’altro tutte quelle sulla trasparenza amministrativa – che stanno diventando un vero e proprio punto di forza per il Agosto 2013

Comune di Ardea – poi le assemblee pubbliche e gli incontri sul Piano di Utilizzo degli arenili (questione ferma da anni) con l’obiettivo di dare quelle risposte di cui cittadini e operatori del settore aspettano da diverso tempo. Senza dimenticare quei temi a cui stiamo lavorando e che porteranno a uno sviluppo concreto del territorio: ribadisco che tutte le iniziative già elencate nella risposta precedente (bilancio di questi 14 mesi) e altri argomenti ai quali stiamo lavorando”, cambieranno il futuro del paese, ma è doveroso da parte dell’Amministrazione farle ripartire e portarle avanti con i giusti metodi, tempi e criteri e nella maniera più trasparente possibile”. I cittadini mostrano scontentezza soprattutto riguardo alla raccolta di rifiuti urbani, tornati al cassonetto dopo aver sperimentato il porta a porta: perché si è fatta questa scelta e cosa si dovrebbe fare non vedere più i cumuli di spazzatura che invadono le strade? “Il ritorno al cassonetto in alcune zone del territorio è un’iniziativa temporanea che si è resa necessaria, in concomitanza con il periodo estivo (in cui la popolazione è 2-3 volte superiore al periodo invernale) a causa dell’enorme quantità di rifiuti che vengono conferiti. L’Amministrazione sta mettendo in campo tutta una serie di azioni per risolvere queste problematiche e sta lavorando all’estensione del porta a porta su tutto il territorio seguendo l’indirizzo del Consiglio comunale che, posso annunciare, partirà dopo l’estate. Intanto da questa estate è stata predisposta, in accordo con la ditta, la raccolta dei rifiuti anche la domenica, un ulteriore servizio per i cittadini”. Recentemente Ardea è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare riguardo a sospette infiltrazioni mafiose. Il documento è stato presentato a seguito dei fatti di cronaca che hanno visto l’incendio doloso dell’auto del giornalista Luigi Centore, seguito da quello che ha coinvolto le vetture del fratello e del nipote dello stesso Centore. Pensa che l’ipotesi mafia sia fondata? E davvero il motivo degli atti intimidatori va ricercato nell’abusivismo commerciale dell’area dei 700 ettari delle Salzare? “Non ritengo assolutamente che l’ipotesi di mafia sia fondata. Sono nato ad Ardea e vivo qui da sempre, trovo indecoroso che si speculi sul nome della città; non ho mai riscontrato pressioni di alcun tipo né come cittadino né come amministratore. Forse ho riscontrato negli anni più una sorta di menefreghismo di una parte della cittadinanza alle iniziative cittadine. Per quanto riguarda i 700 ettari


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delle Salzare, potrebbe anche essere che gli atti intimidatori riguardino questo argomento ma ciò non giustifica in nessun modo che la strumentalizzazione messa in atto da un giornale di informazione locale e da chi conosce l’argomento abusivismo”. Trasparenza: era nel vostro programma elettorale. Come mai nel nome della trasparenza non è stato ancora pubblicato l’elenco di tutte le ditte - 150 in tutto - che hanno ricevuto i pagamenti delle fatture scoperte, per un totale di circa 3 milioni e mezzo di euro, come previsto dal decreto 35/2013 sui debiti pubbliche amministrazioni? ”Ribadisco quanto già espresso nella domanda precedente: le iniziative intraprese dal Comune sulla trasparenza amministrativa sono un vero e proprio punto di forza e non è assolutamente vero che non è stato reso pubblico l’elenco delle ditte che hanno ricevuto i pagamenti. E’ tutto pubblicato sul sito istituzionale all’interno della sezione “trasparenza valutazione e merito”. Così come sono pubblicati on line i curriculum, i redditi di Consiglieri e Amministratori a differenza di quanto erroneamente pensa qualche associazione locale. Forse a volte prima di sollevare polemiche è opportuno documentarsi”. Su un noto social network è apparso un gruppo che ha creato l’alfabeto dei problemi di Ardea, che le riportiamo. A acqua potabile; B buche; C canile, cultura; D demanio; E energie rinnovabili; F fognature; G gas metano, gioventù; H handicap; I illuminazione; L legalità, lavoro; M marciapiedi; N nidi comunali; O ostacoli handicap; P prostituzione, pista ciclabile; Q qualsiasi cosa purché la facciate; R rifiuti; S strade, scuole; T trasparenza, trasporto urbano pubblico; U urgenze varie; V viabilità; Z zanzare, zecche. Su cosa è d’accordo e su cosa no? “E’ molto facile elencare le cose che non vanno, oppure i disservizi a livello “alfabetico”. Sarebbe magari più utile pubblicare quali sono le proposte costruttive e i servizi, ma non mi sembra di aver visto un elenco di questo tipo”. Attraverso l’iniziativa “Dire Fare Partecipare – Un primo passo verso il Bilancio partecipato” sono arrivate in Comune le proposte dei cittadini. Le ha viste? Quali verranno prese in considerazione? “Ho già visto alcune delle proposte dei cittadini, altre sono ancora in valutazione. L’obiettivo è organizzare a breve un’assemblea pubblica dove discuteremo queste proposte chiedendo agli uffici di adoperarsi per la realizzazione di quelle che verranno ritenute di maggiore utilità per la collettività. Con l’occasione ringrazio tutti quei cittadini che hanno dedicato tempo a questa iniziativa e che hanno avanzato suggerimenti costruttivi per la nostra città”.

Stefano Ludovici

14 mesi di governo Di Fiori: qual è il bilancio visto dall’opposizione? “Fallimentare. In tutto questo tempo non hanno prodotto nulla. Gli altri governi già dopo 100 giorni presentano ai cittadini quanto fatto e quanto in itinere, loro neanche dopo più di 400 giorni sono riusciti a dimostrare di aver concluso qualcosa di buono per la città. Le richieste e le proposte arrivano solo dall’opposizione”. In un anno ci sono stati già diversi rimpasti di Giunta – si è passati da assessori politici a tecnici e viceversa – ed in questi giorni è stato sostituito l’Assessore ai Servizi Sociali, con Rubbi che ha lasciato il posto a Petricca: tutti questi cambi sono un bene o un male per Ardea, visti i risultati?

“Decisamente un male, in quanto abbiamo assistito ad un “ricambio” di assessori che non hanno prodotto un bel niente. Hanno invece creato molta confusione all’interno del consiglio comunale, vista anche l’ultima dichiarazione del capogruppo dell’UDC di uscire dalla maggioranza. Tutto questo sta causando solamente l’abbandono del loro programma elettorale, mentre per i cittadini di Ardea “l’alba deve ancora arrivare” e chissà se arriverà mai, di questo passo”. Quali sono le iniziative prese dal suo partito e dall’intera opposizione sui problemi maggiori della città? Come pensate di combattere quello che voi stessi definite un immobilismo completo da parte dell’Amministrazione? “Il Partito Democratico sta portando avanti diverse iniziative sociali, come la pulizia del parco RIELASINGEN di Tor San Lorenzo. Ci stiamo poi occupando del Consultorio, abbiamo prodotto interrogazioni parlamentari riguardanti i problemi relativi alle questioni Fiamma 2000 ed Igiene Urbana. Per noi l’immobilismo si combatte così, facendo le cose in prima persone. Il mio partito ha poi portato moltissime proposte in Consiglio Comunale: peccato che combattiamo contro i “mulini a vento”, ovvero una maggioranza che non recepisce le esigenze dei cittadini. Proprio per questo di tutte le fatte proposte ne sono state approvate poche”. I cittadini mostrano scontentezza soprattutto riguardo alla raccolta di rifiuti urbani, tornati al cassonetto dopo aver sperimentato il porta a porta: perché si è fatta questa scelta e cosa si dovrebbe fare non vedere più i cumuli di spazzatura che invadono le strade? “Questi sono i risultati del pressappochismo dell’Amministrazione di centrodestra capitanata dal Sindaco Luca Di Fiori: tutto il mondo va verso il riciclaggio, mentre Ardea torna indietro. Agosto 2013

Politica

Basterebbe che il Primo Cittadino facesse rispettare il contratto, che evidenzia in modo chiaro quali sono i compiti che deve svolgere la ditta. Spero che presto l’amministrazione torni su i propri passi e promuova la raccolta porta a porta sull’intero territorio comunale”. Recentemente Ardea è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare riguardo a sospette infiltrazioni mafiose. Il documento è stato presentato a seguito dei fatti di cronaca che hanno visto l’incendio doloso dell’auto del giornalista Luigi Centore, seguito da quello che ha coinvolto le vetture del fratello e del nipote dello stesso Centore. Pensa che l’ipotesi mafia sia fondata? E davvero il motivo degli atti intimidatori va ricercato nell’abusivismo commerciale dell’area dei 700 ettari delle Salzare? “Massima solidarietà al giornalista Luigi Centore ed alla sua famiglia. Spero che le indagini in corso facciano luce sul grave accaduto, se ci sono infiltrazioni mafiose nel nostro territorio non ne sono a conoscenza, certo che l’aria è pesante. Per quanto riguarda gli atti intimidatori non credo sia da ricercare nelle persone che svolgono le loro attività commerciali sull’uso civico”. Trasparenza: era nel programma elettorale del sindaco vincente, ma anche in quello vostro. Come mai nel nome della trasparenza non è stato pubblicato, magari su richiesta dell’opposizione, l’elenco di tutte le ditte - 150 in tutto - che hanno ricevuto i pagamenti delle fatture scoperte, per un totale di circa 3 milioni e mezzo di euro, come previsto dal decreto 35/2013 sui debiti pubbliche amministrazioni? “E’ vero che era nel programma di entrambi, ma per vedere un po’ di trasparenza ad Ardea c’è voluto l’apposito decreto ministeriale di Aprile 2013. Per quanto riguarda i pagamenti qualcosa è stato pubblicato sul sito del Comune di Ardea, ma stiamo verificando se i pagamenti sono stati effettuati in ordine cronologico in base alle fatture ed alle Determine emesse”. Su un noto social network è apparso un gruppo che ha creato l’alfabeto dei problemi di Ardea, che le riportiamo. A acqua potabile; B buche; C canile, cultura; D demanio; E energie rinnovabili; F fognature; G gas metano, gioventù; H handicap; I illuminazione; L legalità, lavoro; M marciapiedi; N nidi comunali; O ostacoli handicap; P prostituzione, pista ciclabile; Q qualsiasi cosa purché la facciate; R rifiuti; S strade, scuole; T trasparenza, trasporto urbano pubblico; U urgenze varie; V viabilità; Z zanzare, zecche. Su cosa è d’accordo e su cosa no? “Con mio immenso rammarico devo dire purtroppo che l’elenco sopra riportato comprende molte delle problematiche che affliggono il nostro Paese. Devo quindi ammettere di essere d’accordo con i cittadini che hanno stilato questo poco onorevole alfabeto di Ardea”. Attraverso l’iniziativa “Dire Fare Partecipare – Un primo passo verso il Bilancio partecipato” sono arrivate in Comune le proposte dei cittadini. Le ha viste? Quali verranno prese in considerazione? “L’iniziativa dell’amministrazione è lodevole, ma di proposte credo ne siano arrivate pochissime. Io personalmente ne ho vista solo una, ma non credo che questa amministrazione abbia le potenzialità e le capacità di portare avanti le richieste dei cittadini, che comunque presto verranno esaminate in Commissione Bilancio”. Alessia Ambra Achille

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SALZARE, GIU’ ANCHE LE PALAZZINE “B” E “C”

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rima lo sgombero, iniziato intorno alle 8:00 partendo dalla palazzina B, poi la demolizione di due palazzine. Così il 29 luglio ha visto cadere giù un’altra parte del complesso le Salzare, a Tor San Lorenzo: gli edifici B e C, abitati prevalentemente da stranieri irregolari che avevano occupato abusivamente gli appartamenti del “serpentone”, sorto su un’area sottoposta a vincolo archeologico. Le operazioni sono procedute in maniera ordinata e senza problemi grazie al supporto delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e della Croce Rossa. All’opera anche una quarantina di facchini, che hanno aiutato le famiglie nel trasporto degli oggetti prima di procedere alla demolizione del manufatto. Ben 200 i carabinieri del Battaglione antisommossa, al comando del Tenente Palombo della compagnia di Anzio e del Luogotente Antonio Landi, presenti sul posto, dove nell’immediato è stata approntata una tendopoli. In azione anche la Guardia Zoofila e la Guardia Nazionale Ambientale. Il direttore dei lavori è l’ing. Carlo Strassil, che ha già demolito la prima palazzina, mentre la sorveglianza del cantiere è stata affidata all’agenzia privata Angel Sat di Pomezia. Una curiosità: la ditta incaricata per la demolizione ha sede proprio nella zona dei 700 ettari demaniali delle Salzare, in via dei Monti di Santa Lucia, ovvero nella stessa area contestata proprio l’abusivismo relativo agli usi civici. “L’operazione del

29 luglio rappresenta la presenza dello Stato, un ulteriore segnale forte delle Istituzioni sul territorio nella lotta all’illegalità. Un’azione programmata da diverso tempo con la Prefettura di Roma, il Comitato per la pubblica sicurezza e la Questura di Roma, che hanno messo a disposizione la forza pubblica necessaria in aggiunta alla disponibilità ordinaria di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale. Ringrazio tutte le forze dell’ordine, i volontari, le associazioni, i Dirigenti, i collaboratori degli uffici comunali interessati che ci hanno consentito di portare a termine questo intervento. L’abbattimento dell’ecomostro sul sito archeologico rappresenta anche il riscatto di una città che vuole crescere e veder affermare sempre di più il rispetto delle regole. Non vogliamo fermarci e se la Regione ci mette a disposizione le risorse necessarie andremo avanti con la nostra battaglia anche in altre zone del territorio”, ha dichiarato il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori in merito alle operazioni di sgombero e demolizione

delle palazzine “B” e “C” del complesso residenziale “Lido delle Salzare”, meglio noto come “Serpentone”. Le due palazzine, costruite negli anni ’90 su vincolo archeologico, comprendono circa 72 appartamenti. Il Comune di Ardea, con la precedente Amministrazione, aveva avviato la demolizione del “Serpentone” con l’abbattimento della palazzina A (36 appartamenti). “Non abbiamo ancora un numero preciso di persone residenti – ha il censimento è stato fatto nelle scorse settimane, ma dobbiamo attendere le cifre esatte. In ogni caso, provvederemo a sistemare i residenti e a dare assistenza sociale alle famiglie”, ha concluso il Primo Cittadino. Ma nel pomeriggio è arrivata la preoccupazione dei proprietari regolari. “Molti dei rom costretti ad abbandonare gli appartamenti occupati abusivamente stanno tentando di entrare nelle nostre palazzine passando dai tetti. Temiamo per noi e per le nostre case”, hanno affermato. “Le forze dell’ordine – hanno aggiunto – sono troppo poche per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre case, che ora dovremo presidiare affinché non vengano occupate durante la nostra assenza. Ma possibile che non possiamo neanche uscire per andare a lavorare?”. Il timore, infatti, è quello che gli irregolari, come già successo dopo l’abbattimento della palazzina A, si spostino di pochi metri, andando ad occupare le case vuote delle palazzine adiacenti. Un pericolo reale, di fronte al quale gli acquirenti regolari chiedono giustamente aiuto. Alfredo Corrao

IL LATO PROFANO DI SANTA PALOMBA Il lavoro più vecchio del mondo non va in pensione O

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tempora! O mores! Così tonava Cicerone contro l’anemia dei costumi della Roma repubblicana. Sono passati più di duemila anni, ma uno dei problemi che intaccano la buona morale è tutt’altro che estinto, una tenia incurabile: la prostituzione. Basta salire in macchina e percorrere le strade periferiche del territorio di Pomezia per trovarsi di fronte numerosi esempi di mercificazione del corpo. Lungi dall’essere ragazze appariscenti in attesa dei mezzi pubblici, le peripatetiche attirano diverse categorie di uomini, tra cui sta emergendo quella composta da ragazzi under trenta. Sempre più baldi giovani provenienti dalle zone confinanti scorrazzano nei luoghi brulicanti di maddalene irredente, cercando il brivido del piacere proibito. A volte si accontentano di toccarle, dare loro del tu, aspirarne i profumi violenti o ammirarne semplicemente la mercanzia. A volte no. Molte delle goliardiche scorribande si concludono con la fruizione di un rapporto sessuale a basso costo. Talvolta, soddisfatta l’arsura d’amore, i “clienti” ripagano le ragazze pubbliche con un disprezzo simile a quello ipocrita dei padri di famiglia. Fino a qualche anno fa questi indecorosi fenomeni si verificavano solo con il favore delle tenebre, ma, forse perché nei mesi estivi il buio

tarda ad arrivare, le “impiegate” iniziano il loro turno con un po’ di anticipo, anche verso le sei del pomeriggio. E non si curano nemmeno del clima. Durante l’inverno si collocano davanti a falò improvvisati, mentre sotto il sole di agosto si vestono (perdonate l’eufemismo) con abiti sempre più provocanti. Ovviamente le difficoltà per i residenti sono molteplici. Prostitute e protettori rendono i luoghi in cui stazionano posti poco sicuri. Quanti automobilisti vedono sbarrarsi la strada da balli osceni inscenati dalle stesse? Quanti pendolari si trovano a disagio nel dover parcheggiare la propria vettura nella zona della stazione? Francamente Agosto 2013

troppi, soprattutto di notte. Nelle ore diurne invece signore oneste e semplici studentesse sono molto spesso importunate perché confuse con donne di malaffare, o aggredite verbalmente da quest’ultime come possibili concorrenti. Lo zenit della sconcezza si tocca ogni domenica mattina nel quartiere di Santa Palomba. Le centinaia di famiglie che sono solite seguire la celebrazione eucaristica nella chiesa Sant’Antonio da Padova non possono non imbattersi in ragazze seminude, che circondano letteralmente il luogo di culto. Come spiegare ai propri figli che queste non sono peregrine che hanno dismesso il saio? E come giustificare ai genitori adulti che non esistono leggi contro la prostituzione? Infatti l’unico mezzo a disposizione delle amministrazioni locali è un’ordinanza che limita (ma non estirpa) la proliferazione del meretricio, in nome della tutela della sicurezza urbana e della circolazione stradale. La pena in caso di violazione? Poco più di cento cinquanta euro. Si rassegnino dunque gli impotenti residenti di Pomezia e dintorni. Non si può far altro che convivere con chi fa della violazione della morale una fonte di guadagno. Sempre a scapito dei cittadini ovviamente. Mirko Giustini



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RANDAGISMO ED ABBANDONO ANIMALI: SITUAZIONE TRAGICA A POMEZIA ED ARDEA

A

nche questa estate il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici ha visto numerose vittime: cani e gatti, ma anche conigli ed addirittura serpenti (uno è stato trovato ad Ardea), sono stati abbandonati dai loro “padroni” per poter essere liberi di andare in vacanza, nonostante ormai siano tantissime le strutture turistiche che accolgono anche gli animali domestici. L’abbandono alimenta il fenomeno del randagismo. Nel nostro paese gli animali randagi sono migliaia: è impossibile farne una stima precisa, poiché i numeri crescono continuamente e il fenomeno dell’abbandono non accenna a regredire. Le conseguenze sono drammatiche: l’animale lasciato solo non è abituato a procacciarsi il cibo e spesso muore di fame e di sete, se vecchio o malato non ha alcuna possibilità di riuscire a sopravvivere. A questo si aggiunge il trauma psicologico dell’abbandono. Gli animali lasciati ai bordi di una strada muoiono causando spesso incidenti automobilistici. Quelli abbandonati in zone boschive o isolate entrano in competizione con la fauna già presente. E per ultimo va considerato il grave problema relativo alla diffusione di malattie infettive che possono anche determinare un problema di tipo sanitario e di sicurezza pubblica. La risposta al problema da parte delle Asl e degli organi competenti si riduce spesso, in maniera semplicistica, alla cattura e alla detenzione degli animali in strutture pubbliche o private, comunemente conosciute come canili/gattili, dove migliaia di animali sono destinati a una vita di solitudine e frustrazione. Come dichiara l’Oipa Italia Onlus “Le condizioni di questi rifugi sono, il più delle volte, precarie. Gabbie sovraffollate che

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favoriscono la trasmissione di malattie infettive e parassitarie, condizioni igieniche scarse, nutrimento insufficiente o inadeguato, controlli sanitari carenti. Tutto questo aggrava lo stress psicologico dell’animale abbandonato. In alcuni canili il maltrattamento raggiunge livelli estremi: cani massacrati a bastonate, spariti nel nulla, sequestrati per maltrattamento, privati delle corde vocali per "risolvere" problemi di inquinamento acustico. La gestione di queste strutture è estremamente gravosa: solo grazie ai volontari si riesce ad alleviare le sofferenze degli animali detenuti, garantendogli una maggiore attenzione e migliori cure. Nonostante la Legge 281/91 affidi la gestione di canili e gattili ai Comuni, spesso questi ultimi preferiscono stipulare convenzioni con privati. Frequentemente si tratta di individui privi di scrupoli più interessati ai contributi giornalieri forniti dal Comune, piuttosto che al benessere degli animali. Le amministrazioni pubbliche garantiscono ai canili privati da 1,5 a 5 Euro al giorno per ogni cane. Canili e gattili, che dovrebbero essere luoghi di accoglienza temporanea, spesso diventano, nel caso di animali anziani o malati, la soluzione definitiva”. Di fronte a questo dramma, quello che stupisce, e che fa anche inorridire, è come il mercato di animali allevati e venduti non cessi né subisca perdite economiche, resti anzi un business fiorente. Riducendo la scala dal piano nazionale a quello dei singoli Comuni, nella fattispecie quello di Pomezia e, ancor più, quello di Ardea, la criticità del problema raggiunge livelli massimi. L’Associazione “Attivisti per i diritti animali Pomezia” che opera sul territorio da qualche anno, denuncia la totale assenza di prevenzione

al randagismo e l’incuria di tutto il fenomeno, dovendosi spesso sostituire alle Istituzioni e ad altre associazioni convenzionate con Comune ed Asl nel far fronte alle conseguenze del problema. Gli animali vengono recuperati dai volontari, curati a proprie spese, sterilizzati e ospitati nelle proprie case, poiché manca una struttura adeguata alla loro accoglienza in attesa dell’adozione. L’unico canile privato nella zona è spesso al collasso e, ad avviso degli stessi volontari, non del tutto idoneo alle esigenze fisiologiche ed etologiche degli animali (nel 2008 la struttura fu sequestrata dal NIRDA). Nell’Art. 8 del Regolamento Comunale sulla tutela degli animali, il Comune di Pomezia dichiara di dover provvedere ad incentivare la divulgazione, anche in collaborazione con il competente Servizio Veterinario della locale AUSL e con associazioni animaliste, delle norme e dei principi di legge, nonché ad organizzare campagne di informazione relative alla sterilizzazione, alle anagrafi animali, all’apposizione di sistemi identificativi. Evidentemente, nella pratica, tante buone intenzioni non trovano attuazione. La situazione non cambia per il Comune di Roma, visto il mancato intervento degli Uffici preposti alla prevenzione e alla custodia degli animali randagi dopo la denuncia della critica situazione del Campo Rom sito sulla via Pontina, dove centinaia di randagi hanno trovato rifugio e cibo, e si sono moltiplicati negli anni viste le mancate misure preventive di sterilizzazione. Oltre ai Regolamenti Comunali, esistono norme nazionali e regionali sulla Tutela degli animali, il controllo e la prevenzione all’abbandono e al randagismo.

“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali”. Mahatma Gandhi Agosto 2013


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I Comuni sono tenuti a provvedere alla vigilanza e al controllo delle norme di tutela e benessere degli animali; alla cattura dei cani vaganti con modalità che ne salvaguardino l'incolumità; dotare la propria Polizia municipale di dispositivi di lettura dei microchip ISO compatibili al fine di verificare l’ identità dei cani catturati o rinvenuti sul territorio; disporre con Ordinanza Sindacale che i cani sprovvisti di proprietari siano rimessi sul territorio previa sterilizzazione; affidare i cani vaganti catturati, ai rifugi sanitari pubblici o ai rifugi sanitari convenzionati; stipulare apposite convenzioni con le Associazioni animaliste o protezionistiche iscritte all’Albo regionale ovvero con rifugi per il ricovero privati per l’affidamento e il mantenimento dei cani catturati per i quali non è possibile la reimmissione sul territorio; attivare, di concerto con le Aziende Sanitarie Provinciali, gli ambulato-

ri veterinari dove effettuare le operazioni di anagrafe e di sterilizzazione provvedendo alla gestione e al funzionamento degli stessi; provvedere al risanamento dei rifugi per il ricovero ove esistenti, costruire rifugi sanitari e/o per il ricovero pubblici e provvedere alla loro gestione diretta o in convenzione con le Associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’Albo regionale; garantire, per i cani sprovvisti di proprietario in assenza di rifugi sanitari pubblici, anche in consorzio tra Comuni, il servizio di pronto soccorso direttamente o in convenzione con strutture veterinarie autorizzate; provvedere alla attuazione dei piani di controllo delle nascite, nonché a campagne di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza. La Legge 281/91 ha imposto l'obbligo per tutti i cittadini di dichiarare e quindi registrare il possesso di un cane presso l’Anagrafe canina, in

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modo che si possa identificare il proprietario in caso di abbandono o smarrimento. Ricordiamo poi che, con l’introduzione della nuova Legge sui maltrattamenti (Legge n°189 del 2004) abbandonare un animale è un reato punito dalle leggi dello Stato con l'arresto fino ad un anno o ammenda da 1.000 a 10.000 Euro. Alla luce di tutto ciò è evidente come manchi la divulgazione, il controllo, l’attuazione e il rispetto di tali norme. Di fondamentale importanza sono la diffusione di campagne di adozione nei canili e l’introduzione del divieto di vendita degli animali, che rappresenta un costante serbatoio di animali, a fronte delle centinaia di migliaia di animali che vivono in canile. “I cani nei canili sanno di essere i cani di nessuno – dichiarano i volontari - Non sanno però cosa abbiano fatto di male per essere abbandonati lì, rinchiusi in gabbie allineate piene di altri carcerati che urlano e perché nessuno gli fa più una carezza. Passano la loro vita sul duro cemento di un box, rannicchiati e rassegnati alla frustrazione di non poter più correre e giocare perché l’unico movimento possibile è quello di girare su se stessi o saltare contro le sbarre, e spesso si ammalano per lo stress psico-fisico che la prigionia gli provoca. Nei loro sguardi c’è la tristezza della libertà perduta, dei posti esplorati, il calore della casa in inverno e la frescura di un prato in estate, ma soprattutto, la mano di un bambino, di un padrone, di un amico sincero. E aspettano, aspettano e aspettano… qualcuno che non verrà”. Giuseppe Marrone

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DISABILI, TARIFFE “PESANTI”: FINO A 9 MILA EURO PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE

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isabili e “mazziati”. No, non è una storpiatura del detto napoletano, ma la semplice constatazione di quello che sta (nuovamente) succedendo ai cittadini di Pomezia che necessitano dell’assistenza domiciliare fornita dai servizi sociali comunali. Nei giorni scorsi sono arrivati i nuovi bollettini, dopo che il sub commissario Antonio Tedeschi aveva sospeso il pagamento in attesa della formazione del nuovo governo della città, dove erano impressi importi da capogiro, con un picco di 9 mila euro ad un “fortunato” disabile. 18,20 euro l’ora la tariffa da pagare: una cifra elevata, anche troppo per chi deve già sostenere moltissime spese tra terapie e medicinali e magari vive solo di pensione, anche perché tutto il 2012 va saldato in tempi brevi, seppur con la possibilità di frazionarlo a rate, che comunque hanno importi superiori ai 600 euro l’una. Ma a quello che viene considerato un vero e proprio salasso i disabili non ci stan-

giorni prima, insieme alla vice sindaco e ad un altro assessore, aveva promesso che avrebbe approfondito e considerato il problema, per poi incontrare i rappresentanti del Comitato e discutere le soluzioni, e che nel frattempo avrebbe congelato questi bollettini, ma così non è stato. In quell’occasione, il sindaco ci aveva assicurato che avrebbe pensato di risolvere la questione a settembre, mentre redigeva il bilancio preventivo, e invece a tutti noi stanno arrivando cifre improponibili da pagare entro 15 giorni dalla data prestabilita: in caso contrario l'assistenza verrebbe sospesa. Ci sentiamo presi in giro”. Sempre poco prima dell’inizio del consiglio comunale Nicola Vannini, presidente del Comitato Dimensione Disabili, si rivolge a Luigi Celori per informarlo dell'avvenuto invio da parte del Dr Maurizio Trabocchini e di Ambra Camilli di bollettini postali a carico degli utenti per l'assistenza domiciliare, fornendogli tutta la documentazione a dimostra-

no, cercando di far sentire le loro ragioni e la loro voce in tutti i modi. Il 19 luglio si sono ritrovati in piazza Indipendenza, per protestare prima dell’inizio del consiglio comunale. “Poco prima dello svolgimento dell’assise abbiamo incontrato casualmente il sindaco Fucci e la vice sindaco Serra insieme ad altri consiglieri – hanno raccontato alcuni dimostranti – L’incontro ci ha sconvolto, perché il Primo Cittadino, avvicinato da una persona facente parte del Comitato Dimensione Disabili che reclamava il diritto all'assistenza domiciliare erogata in base all'ISEE del solo disabile e non in base a quello del nucleo familiare, ha risposto che si doveva comunque dovuto pagare quello che il Comune aveva imposto. La signora ha ricordato al sindaco che appena dieci

zione di quanto detto. “Durante il consiglio comunale – proseguono i rappresentanti del Comitato – Celori ha informato tutti i consiglieri del problema, ma, a distanza di parecchi giorni, nulla è stato fatto per bloccare i pagamenti e rivedere le quote di contribuzione fissate attraverso una delibera approvata in un precedente consiglio comunale, il 17 gennaio del 2012, durante il secondo mandato De Fusco, nonostante la norma che stabilisce la contribuzione secondo l’ISEE familiare non sia stata ancora ratificata”. “Io ho scritto una lettera, indirizzata al sindaco ed al vicesindaco di Pomezia, all’assessorato ai servizi sociali – ha dichiarato Francesca Bassani, vicepresidente del Comitato – nella quale vengono riportati gli articoli di legge ancora in vigore e l’aggiornamento

Il Comitato Dimensione Disabili protesta in piazza contro la decisione del Comune di Pomezia

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della normativa, attraverso cui si evince chiaramente che le regole del nuovo ISEE, ossia quello familiare, non sono ancora in vigore e quindi non applicabili, contrariamente a quanto fatto dal Comune di Pomezia che ha fissato le nuove aliquote relative all’anno 2012 attestandole sulla base di 18.25 euro l'ora, ovvero considerando l’ISEE dell’intero nucleo familiare e non del solo disabile. Noi chiediamo di sapere che fine abbiano fatto i soldi stanziati dalla Regione per l’assistenza ai disabili e, visto che ormai le commissioni sono state formate, che l’argomento venga discusso seriamente e che la delibera relativa all’aumento venga annullata”. Ma la lettera è rimasta senza risposta. “Ho quindi scritto anche al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla consigliera comunale del M5S Valentina Corrado ed alla Presidente della Camera Laura Boldrini, sperando di avere maggiore fortuna. Di certo sono delusa dal comportamento di questa nuova amministrazione: mi sarei aspettata che l’argomento venisse inserito nell’ordine del giorno del successivo consiglio comunale, quello del 29 luglio, invece niente, così come niente è venuto fuori dall’incontro del 25 luglio. Tutto ciò dovrebbe essere imbarazzante per chi ha sempre professato di stare dalla parte dei cittadini. Possibile che non capiscano che, oltre ad essere cittadini, i disabili sono anche una categoria svantaggiata?”. I disabili stanno ora pensando ad una nuova manifestazione di protesta sotto il palazzo comunale. “Ma occorre attendere almeno l’inizio di settembre – precisano i responsabili del Comitato – Con l’attuale caldo i disabili non possono stare in piazza, rischierebbero troppo: si tratta di persone malate. Speriamo quindi che nel frattempo arrivi una sospensiva dei pagamenti e che le tariffe vengano ricalcolate secondo parametri che rispettino la normativa ancora in corso, più consoni alla vita reale dei disabili e all’attuale crisi economica che non consente alle loro famiglie di aiutarli molto economicamente”. Matteo Acitelli


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HP, A RISCHIO 57 POSTI DI LAVORO

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34 esuberi in tutta Italia, di cui 57 solo a Pomezia. A rischiare il posto di lavoro questa volta sono i dipendenti della HP di via Campobello, divisione HP ES Energy, che il 29 luglio, per protestare contro l’annuncio fatto nei giorni scorsi dalla società, hanno inscenato una protesta sia davanti ai cancelli dello stabilimento che di fronte all’entrata del palazzo comunale, in piazza Indipendenza. “La scorsa settimana – hanno spiegato gli scioperanti – HP ha annunciato alle RSU la propria “soluzione finale” nei confronti dei lavoratori HP ES Energy, esperti informatici che ora rischiano concretamente di perdere il proprio posto di lavoro, mettendo in serio dubbio le future condizioni di vita delle loro famiglie”. I dipendenti hanno presidiato l’entrata dell’edificio che ospita la società, impedendone l’accesso. “Se la HP non dovesse rivedere gli esuberi annunciati – hanno aggiunto – siamo pronti a nuove azioni a sorpresa”. Una delegazione di informatici si è recata in piazza Indipendenza, sotto l’aula consiliare, dove nel frattempo si stava svolgendo il consiglio comunale, ma non è stata ricevuta proprio a causa dello svolgimento dei lavori. “Vorremmo che l’Amministrazione si interessasse al nostro caso: un altro pezzo dell’economia di Pomezia sta lasciando questo territorio, senza che nessuno faccia niente per impedirlo”. Matteo Acitelli

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Cronaca

GNA, AL LAVORO PER L’AMBIENTE

ontinuano i controlli sul territorio ad opera degli agenti della Guardia Nazionale Ambientale di Ardea. Nel corso dei pattugliamenti sono state elevate numerose sanzioni amministrative nei confronti di quei cittadini responsabili di abbandono e scorretta gestione dei rifiuti solidi urbani. Le sanzioni sono differenti a seconda dei casi: l’abbandono di sacchetti di rifiuti indifferenziati comporta una sanzione di 166,67 euro, mentre l’abbandono di rifiuti ingombranti (rifiuti verdi, elettrodomestici, mobili, calcinacci) comporta una sanzione di 600,00 euro. I controlli sono stati incrementati soprattutto nei weekend e nelle zone costiere, ma non sono state dimenticate le zone interessate da discariche abusive, tenute sotto stretta sorveglianza. La G.N.A ha provveduto a segnalare una serie di terreni incolti e abbandonati che rappresentano un rischio per le abitazioni vicine. Sono stati eseguiti controlli anche sugli scarichi e fogne abusive del territorio. La situazione è nota: ci sono numerose abitazioni che pur essendo serviti dalla pubblica fognatura preferiscono non allacciarsi per continuare a scaricare e inquinare le acque dei canali che poi si riversano in mare. Per evitare ciò, i controlli saranno mirati, grazie alla collaborazione con La società “IDRICA s.p.a” di Via Bergamo. Le sanzioni per chi non si allaccia sono molto pesanti: da 10 mila a 30 mila euro. “La Guardia Nazionale Ambientale- dichiara l’Ufficio Stampa- è una forza presente sul territorio che dimostra con i fatti una operatività a 360° per la difesa dell’ambiente e del territorio rutulo. I cittadini che volessero collaborare con noi, donando il proprio tempo per la vigilanza del territorio, possono contattarci via e-mail: gna.ardea@hotmail.it oppure mandare un messaggio via facebook digitando sull’area di ricerca persone “Guardia Nazionale Ambientale Ardea” Giovanni Tardi

ARDEA HA LA SUA PRIMA LUDOTECA, IL "CENTRO PER L'INFANZIA SAN LORENZO”

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i chiama "Centro per l’Infanzia San Lorenzo" ed è la prima ludoteca sul territorio di Ardea. La struttura in via Oglio 18 a Tor SanLorenzo è tutta dedicata ai più piccoli in età compresa tra i tre e gli otto anni. Diversi i laboratori proposti, da quello musicale a quello di pre-scrittura, dal laboratorio di manipolazione a quello di psicomotricità ed ancora quello musicale, quello di inglese e quello ortodidattico. Una sociologa, una psicologa e quattro ludotecarie, tutte maestre di asilo, sono il personale preparato e competente che il centro mette a disposizione degli utenti in questo primo e innovativo progetto per l’infanzia sul territorio di Ardea.

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L’ESTATE VISTA DAI GIOVANI: TRA SPERANZE E RIMPIANTI

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olti potrebbero erroneamente pensare che i giovani d’oggi non facciano caso ai disagi, ai cambiamenti, alle tematiche che interessano la città. Falso: la gioventù, al contrario, osserva, controlla e giudica con molta più sincerità, sfrontatezza e senso critico di quanto non se ne possa trovare in una qualunque assise comunale. Attraversando il litorale tra i ragazzi circola aria di sfiducia. Agosto è alle porte e sembra che l’estate non sia mai iniziata. Si sperava che a ritardarla fosse stato solo il clima, con un Giugno sorpreso da piogge continue e domeniche contrassegnate da fughe dalla spiaggia causate dai temporali di metà giornata. Eppure Luglio è arrivato, accompagnato dalla consueta ondata di caldo e il miglioramento non è stato notevole come si sperava. Spiagge semivuote, attività che avevano investito per la stagione in netta crisi, case sfitte. Il periodo non aiuta ed è ovvio che si cerchino mete che presentino un miglior rapporto tra qualità, varietà dell’offerta e prezzo. Al deserto infrasettimanale si contrappone il caos del week-end: una giornata al mare può trasformarsi in un incubo per tutti quei ragazzi che abitano nelle zone limitrofe la costa, ma non abbastanza per arrivare a piedi. Uno dei tanti è Matteo De Santis, 22 anni, di Pomezia. “La Domenica al mare a Torvaianica è un’esperienza atroce: 40 minuti per andare e un ora e mezza per ritornare, non conto il tempo speso per trovare il parcheggio. Se questo è il mio giorno di riposo, domenica prossima pantofole, condizionatore e film”. Dulcis in fundo il parcheggio non solo non c’è ma se si trova, 9 volte su 10 si trova con le strisce blu, attive dal 1° Luglio al 30 Settembre con la tariffa di 1 euro l’ora (9.00-20.00) valida anche per i residenti. Se questa mossa risulta efficace per le finanze comunali, non tutti ne traggono lo stesso beneficio, come testimonia Giulia Gerini, una ragazza di 19 anni che fa la cameriera al “Rock’n roll”, lounge bar-tavola calda al centro di Torvaianica. “La Domenica lavoro 10 ore, non mi fermo mai, guadagno 50 euro. Sarebbero anche dignitosi se non abitassi a Campo Ascolano e non spendessi 10 euro di benzina a causa del traffico e 10 euro di parchimetro. Sono indignata, mi sembra un’ingiustizia”. I ragazzi chiedono più mezzi di trasporto pubblico che operino nel Comune in maniera sistematica. Quest’estate in giro si vedono navette mare ad Anzio e ad Ardea, ma nemmeno una a Pomezia. Eppure un collegamento con le spiagge di Ostia risparmierebbe traffico e inquinamento. Durante il tragitto si incontrerebbero a Capocotta ed al Villaggio Tognazzi spiagge e stabilimenti splendidi, alcuni appositamente pensati per i ragazzi,

purtroppo però poco accessibili a causa della mancanza dei posti auto. Ovviamente nel fine settimana il disagio peggiora: macchine parcheggiate in mezzo alla strada, in doppia fila, marciapiedi assenti. “Farebbe comodo anche una navetta che arrivi fino a marina di Ardea ma prima di far questo dovrebbero esserci fermate dell’autobus costruite in modo decente, magari con delle tettoie visto che non mi permetterei mai il lusso di reclamare panchine”, ironizza Claudia Adamczuk. 20 anni, abita a Marina di Ardea ed usufruisce tutti i giorni della compagnia Co.tra.l S.p.a per raggiungere l’Università, dove studia Ingegneria Aerospaziale. Inoltre, come tutti gli anni, anche nel 2013 il litorale mostra ai giovani la sua testuggine di palazzi e villette abusive che dovrebbero far posto al paesaggio del Tirreno, alla macchia mediterranea, ai bellissimi tramonti. La spiaggia libera difficilmente resta pulita: la colpa può essere condivisa tra la noncuranza dell’amministrazione ed il mancato senso civico dei cittadini. Il mare? Spesso sporco, alghe e rifiuti costituiscono i principali compagni di tuffi dei ragazzi. Tra i cittadini circola il timore di essere oggetto di malattie e allergie provocate da colibatteri fecali liberati dalla discarica dopo il sabotaggio del depuratore pometino. Nonostante il divieto di balneazione sia stato revocato dopo appena 10 giorni (1°Luglio) c’è ancora aria di diffidenza verso il nostro mare. Ma come dar loro torto? Basta affacciarsi sulla battigia per accorgersi della poca limpidezza delle acque, nelle quali spesso galleggiano rifiuti e schiuma sospetta. Tra i giovani serpeggia lo scontento anche fuori dall’acqua. Perché non ci sono linee di trasporto serale sufficienti e quelle notturne sono un’utopia? Perché l’illuminazione è scarsa ed addirittura in alcuni tratti (come in Via di Torvaianica Alta) assente? Eppure qualcuno afferma con sicurezza che il destino di Torvaianica sarebbe dovuto essere un altro. Lo raccontano con estrema nostalgia tutti i ragazzi che in questa piccola frazione di territorio hanno visto affondare le proprie radici: famiglie di pescatori che tramandano il mestiere da generazioni hanno potuto vivere la genesi di quella che era un’ oasi incontaminata, vicina alla capitale ma lontana da essa anni luce quanto a stile di vita e bellezze naturali. Racconti nostalgici narrano di una Torvaianica che nel ’60 ha vissuto l’apice del suo splendore: scelta prima da De Laurentis come location per i suoi studi cinematografici poi da Ugo Tognazzi per stabilirvisi. Molte stelle del cinema chiesero di poter alloggiare qui, aumentando il prestigio di questa cittadina che aveva tutte le carte in regola per poter diventare la località balneare elegante e rafAgosto 2013

finata di Roma. Purtroppo però l’eccessiva urbanizzazione non accompagnata da un adeguato piano regolatore causò la decadenza di questo sito che non riuscì a sfruttare le sue immense potenzialità diventando una meta turistica popolare e accogliendo una grossa mole di stranieri provenienti soprattutto dall’est. “Non pensare a quello che non hai, pensa a quello che puoi fare con quello che hai” afferma Hemingway. In un momento difficile come quello odierno c’è da pensare al futuro, cercando di rimediare agli errori del passato e di valorizzare le iniziative attuali. Rilanciano l’estate 2013 infatti molti progetti sia privati che pubblici, cui unica pecca in alcuni casi è la mancanza di un’adeguata sponsorizzazione. Le spiagge del litorale ospitano stabilimenti che promuovono attività sportive tra cui: vela, kitesurf, windsurf, beach volley, beach tennis e molto altro ancora. Vengono organizzati aperitivi e feste notturne sulla spiaggia, con tanto di musica e animazione. Nulla manca per chi sa cercare, nemmeno gli eventi culturali, quest’anno fortunatamente oggetto di grande attenzione da parte del Comune. La collaborazione tra l’amministrazione comunale, le associazioni e i cittadini ha creato un programma estivo interessante e originale, ideato come una metropolitana a quattro linee. Ognuna di queste presenta uno specifico colore corrispondente all’area tematica d’interesse. Il programma completo si può trovare sul sito del comune di Pomezia (http://www.comune.pomezia.rm.it/ ) e si protrae fino a Settembre. Cinema, poesia, musica, teatro, musei e percorsi naturalistici, il tutto accompagnato dalla curiosità di conoscere e far conoscere meglio il proprio territorio e le meravigliose opportunità da esso offerte. “Dobbiamo acquisire consapevolezza, dobbiamo capire l’importanza dello stare insieme, dobbiamo capire a chi e a che cosa vogliamo dare visibilità. Noi giovani siamo il futuro e sono infinitamente grato a tutti coloro che nella vita mi hanno dato una possibilità”. A dirlo è Mattia Califano: diventerà maggiorenne ad Agosto, ma nonostante la giovane età ha già partecipato a numerosi concorsi canori e quest’anno si è esibito anche ad “Amici”. Il 21 Luglio ha vinto una gara di karaoke organizzata dal “Jamaica”, a Pomezia. “Man mano che durante le serate di gara gli altri concorrenti venivano eliminati cresceva in me la soddisfazione, finché non mi è stato assegnato il premio, momento in cui l’emozione è esplosa”. Con questa vittoria Mattia si è portato a casa un soggiorno a Barcellona di tre giorni e due notti: finalmente ad essere premiati sono il talento e la dedizione nel portare avanti con forza una passione. Claudia Bartolini


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Speciale

E L’ESTATE DEI “GRANDI”?

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e a luglio è arrivato il grande caldo, non si può certo dire che con esso siano giunte anche le orde di turisti che balneari e commercianti attendevano per risollevare una stagione partita malissimo. Su tutto il litorale che va da Torvaianica a Lido dei Pine l’estate non ha portato i risultati sperati: inizialmente per colpa del maltempo, poi per l’acuirsi della crisi economica, ma anche per la mancanza di vere attrattive che, unita ad un mare non certo pulitissimo ed a spiagge spesso oggetto di erosione, ha allontanato molti villeggianti. “Cosa ci veniamo a fare?”, è la domanda che con cui replicano molti romani quando chiediamo se passerebbero le vacanze sul nostro litorale. Ma esaminiamolo, questo litorale. Partendo da Torvaianica, la situazione si presenta contraddittoria: in alcuni punti il mare ha restituito alcuni metri di spiaggia, mentre in altri la situazione è ancora drammatica, con l’erosione che ha ridotto l’arenile ad una stretta striscia non sempre agevolmente raggiungibile a causa del dislivello che si è creato. Non del tutto positive neanche le condizioni delle acque: valori batteriologici più alti del consentito, che hanno decretato i punti come fortemente inquinati, sono stati riscontrati da Goletta Verde di Legambiente presso il canale sulla spiaggia di Rio Torto e presso il fosso della Crocetta, sul Lungomare delle Sirene. I balneari lamentano un calo di presenze di circa il 30% rispetto all’anno precedente, “anche se si vede una certa ripresa in questi ultimi giorni”, come spiega Luigi Celori, titolare dell’omonimo

stabilimento. “Noi lavoriamo quasi esclusivamente nel week end – commenta invece Vito Rinaldi del centralissimo stabilimento Belvedere – mentre gli altri giorni le presenze sono veramente poche”. Colpa, secondo Rinaldi, soprattutto di tutti i chioschi e bar che, pur non essendo sulla spiaggia ma su strada, noleggiano lettini ed ombrelloni a prezzi concorrenziali, “che noi non ci possiamo permettere perché paghiamo le concessioni demaniali e rilasciamo regolari scontrini e fatture su cui paghiamo le tasse anche per il noleggio”, precisa Rinaldi. Simile la situazione ad Ardea, fino al Lido dei Pini. Nonostante la pulizia delle spiagge, chiesta a gran voce da commercianti e cittadini, non si è visto un grande aumento di bagnanti. “E’ una stagione davvero fiacca – conferma Angelo Cavola, presidente del SIB Ardea e vicepresidente SIB Lazio – dove si lavora bene solo la domenica. Fino allo scorso anno potevamo puntare almeno sul week end, adesso invece è rimasto solo un giorno alla settimana in cui si fa il pienone”. Ma la novità negativa rispetto al passato è che le presenze sono diminuite non solo negli stabilimenti, ma anche nelle spiagge libere. “La colpa è della crisi economica, che costringe le famiglie a risparmiare su tutto, a partire dal costo del carburante. Come presidente del sindacato balneari sto monitorando questa situazione, che è davvero preoccupante. “Termometro” molto attendibile del calo sensibile delle presenze e dei consumi sono i fornitori di gelati, che confermano un fatturato generale

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notevolmente minore rispetto al 2012 su tutta l’area del litorale che va da Torvaianica a Nettuno. Si tratta di un dato che viene confermato dai balneari del territorio, che riscontrano perdite comprese tra il 25 ed il 30%". Per contrastare la crisi gli stabilimenti, anche se non tutti, hanno promosso diverse iniziative: dall’ombrellone part time, diviso in due fasce orarie (7/14 e 14/19) al prezzo ridotto per i giorni feriali o per le file più interne. Non mancano i carnet: acquistando il pacchetto da 10 entrate si risparmia il 20% sul prezzo di listino. “Nonostante i prezzi notevolmente più bassi, Torvaianica e le spiagge di Ardea fino a Lavinio sono svantaggiate rispetto ad Anzio e Nettuno, e maggiormente rispetto ad Ostia, che fa la parte del leone del litorale romano grazie agli ottimi collegamenti con la Capitale. Anzio e Nettuno riescono ad attirare turisti grazie al fatto che sono vere e proprie cittadine fornite di tutti i servizi necessari, che qui invece mancano”, dichiara il presidente del SIB. Un discorso a sé lo fa la spiaggia di Capocotta, affollata anche fuori stagione. “Si tratta di una balneazione in uno spazio “selvaggio”, che attira un certo tipo di clientela – precisa Cavola - Noi dobbiamo prendere atto che, non avendo strutture, infrastrutture né divertimenti, possiamo lavorare solo con le famiglie che in passato avevano comprato casa e che si accontentano di passare una giornata al mare in modo tranquillo”.

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LATE NIGHT VOLLEY: QUANDO IL DIVERTIMENTO LO CREANO I GIOVANI Sport e musica sulla spiaggia a Torvaianica

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unedì 29 luglio presso lo stabilimento balneare “Belvedere” in Piazza Ungheria a Torvaianica è ufficialmente iniziato il “Late Night Volley”, il torneo di beach volley che vede scendere in campo 24 squadre, divise in gironi, tutti i giorni a partire dalle 18. Fino alla metà di agosto, aperitivi in spiaggia, musica e divertimenti accompagneranno le partite fino a tarda notte: questo evento, nato da un’iniziativa di due giovani cittadini di Torvaianica, Entico Tintinago e Diego Borrelli, entrambi 21enni, ha visto la piena collaborazione del Comune di Pomezia. Non solo il Sindaco Fabio Fucci ha accolto con favore la richiesta di patrocinio gratuito, ma ha anche accettato di sfidare gli organizzatori della manifestazione in una partita inaugurale che si è giocata venerdì scorso. Al fischio d’inizio si trovavano in campo il Sindaco, la vicesindaco Elisabetta Serra e il resto della giunta comunale: Veronica Filippone, Lorenzo Sbizzera, Giovanni Mattias ed il presidente del consiglio Renzo Mercanti. A sfidarli, oltre agli organizzatori della manifestazione, anche Chiara Lentini e Raffaele Milillo. Tra aperitivi e musica, l’arbitro fischia l’inizio e c’è il sindaco alla battuta: tra acrobazie e molta fatica, il primo set è vinto dai giovani organizzatori, che riusciranno a sconfiggere la Giunta comunale anche nel secondo set. Ma la sfida decisiva si gioca secondo le vere regole del beach volley e in campo scendono Fabio Fucci insieme a Renzo Mercanti contro Enrico Tintinago e Diego Borrelli. Stanchi e stremati dai minuti giocati in preceden-

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za, il risultato sorprende tutti gli spettatori: Macht point per il sindaco e Mercanti, tra l’esultanza del pubblico. Tutta la Giunta comunale è scesa in campo per sostenere un’iniziativa giovane che è in linea con gli eventi dell’estate pometina: attività sportive, ludiche e culturali accompagneranno cittadini e villeggianti fino alla fine del mese di agosto (tutti i programmi sono consultabili sul sito del Comune di Pomezia).

zazione del torneo: “Abbiamo avuto poco tempo per realizzare questo progetto ma adesso possiamo essere orgogliosi del risultato e il mio augurio va ad altre proposte di questo genere che possano portare aria nuova nella nostra città” ha dichiarato il Sindaco. Tra musica e sport, il vero protagonista è il divertimento e il “Late Night Volley” ha proprio questo come obiettivo: dimostrare che i giovani sono i

“Qui non c’è molto da fare, ma sta anche ai cittadini o ai commercianti trovare modi sani per divertirsi e far divertire: noi abbiamo pensato a questo”, hanno dichiarato i due giovani organizzatori che hanno aggiunto di essere disponibili per altre iniziative che coinvolgano soprattutto i ragazzi e che di sicuro troveranno ancora l’appoggio di tutta la Giunta. Il risultato di questa prima collaborazione è stato immediato: molti giovani, e non solo, sono scesi in spiaggia per assistere alle partite. Il torneo ha visto molti iscritti e nel discorso inaugurale il Sindaco ha voluto ringraziare gli organizzatori e i partecipanti per l’impegno nella realiz-

primi che possono proporre nuovi progetti allo stesso tempo sani e divertenti. Le squadre e gli organizzatori sono riusciti a dare vita a un vero e proprio spettacolo, grazie alla volontà di fare qualcosa per il proprio territorio: da questa è nato un appuntamento nuovo che accompagnerà lo svago di tutti, giovani e non, all’insegna di un’estate nuova che guarda al cambiamento. Giulia Abbate

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MEETING AEREO: TORVAIANICA VISTA DALL’ALTO I l giorno 13 e 14 luglio in Torvaianica patrocinata dal comune di Pomezia si e svolta la manifestazione aerea dal nome II meeting Aereo di Torvaianica c’e stata tantissima affluenza specie la domenica circa 1500 persone tutte quasi appassionate per il volo . ci sono state evoluzioni di altissimi livelli sia di aeromobili veri che di modellini non facili da gestire per il vento. L’aereo che ha partecipato proveniente da piu lontano e

arrivato sabato mattina ed atterrato all’avio superficie di Ali Nettuno da Malta all’interno della manifestazione aerea vi e stata anche una esposizione di auto Ferrari e una tappa di gare di Quad e cross a livello regionale. Quest’anno la manifestazione è stata dedicata al comandante Giovanni Diamante venuto a mancare in un incidente aereo per cause ancora da chiarire il 28 aprile di questo anno. Gli organizzatori Gianni Valentini e Biagio Cammarone (rispettivamente soci Red Baron e ali nettuno), Sig. Franco Moretti presidente e responsabile della manifestazione. Movieri e responsabili piazzali di volo Sandro Florenzi, Massimo Centanni, Maurizio Valentini, Alessandro Marzà, Egidio Paluzzi. Speaker Vincenzo Lanni.. Responsabile sicurezza del volo ed area manifestazione Salvatore Marzà. L’antincendio è stato assicurato dall’associazione di volontariato ECHO di Torvaianica e primo soccorso con 2 ambulanze associazione volontari Provvidenza di Aprilia. Hanno partecipato anche

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la scuola volo di Volere Volare di Allessandro Pizzi e la Blu Circe di Ciccio Martone, nonche l’associazione RED Baron portando anche un elicottero ULM usato anche per foto dall’alto….ci cono state molte evoluzioni aeree anche di notevoli pericolosità professionalità tutte manovre svolte sempre in sicurezza. Si ringrazia anche il Sindaco Fabio Fucci per la sua disponibilità nel promuovere la manifestazione. Giuseppe Marrone

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ESTATE A TUTTO MERCATO! A dispetto del periodo è già cominciata la stagione 20132014: in questo articolo i trasferimenti, le ufficialità e le indiscrezioni (aggiornate al 28 Luglio) sul calcio locale a poco più di un mese dalla ripresa dei campionati

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'estate che non ti aspetti. Mentre in tutto il mondo “impazza”, come ogni anno, il calciomercato, anche il nostro territorio sta facendo i conti con un vero e proprio boom di "affari" , con movimenti di calciatori da una squadra all'altra. Quasi tutte le compagini di Pomezia ed Ardea infatti , hanno ufficializzato diversi trasferimenti volti a rafforzare le varie rose in vista del prossimo anno. Facciamo il punto sulla situazione dunque, per vedere le squadre più attive in questa prima fase del mercato.

Panchine: metà delle società scelgono di cambiare - Partiamo dagli allenatori. Rispetto alla passata stagione, 5 squadre hanno cambiato guida tecnica: si tratta del Real Pomezia, che ha ingaggiato Persia per sostituire l'addio di Punzi, dell'Airone Ardea, che ha ufficializzato l'arrivo di Romagnuolo, e dell'Indomita Pomezia, con Aiello che ha preso il posto del duo uscente Marinelli – Ciasca; cambiano, infine, anche il Montegiordano e l'Enea: per la prima è stato raggiunto l'accordo con Benedetti , mentre per la seconda la società ha deciso di affidarsi alla coppia di manager costituita da Sperandio e Frattaroli. Si cambia dunque, non solo per rilanciarsi dopo una stagione andata non secondo le aspettative, ma anche per intraprendere nuovi progetti tecnici partendo da solide basi. I confermati, rispetto agli scorsi campionati , sono Panicci (Lido dei Pini), Bussi (Unipomezia), Ciciani (Team Nuova Florida), Salotti (Torvaianica) e Bottoni (Tor San Lorenzo). Mercato-giocatori, è boom: Torvaianica al top,

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Real Pomezia e Città di Pomezia seguono da vicino - Sono oltre 50 le trattative andate a buon fine fino a questo momento. Se ad oggi non possiamo confermarne la portata record, è indubbio che per il territorio si tratta di un risultato davvero sorprendente. Il gruppo più attivo sul mercato, anche in virtù della caratura tecnica degli acquisti, è senza dubbio il Torvaianica: la società ha ufficializzato Chianese, Ricciardo, Ciccolini, Aquilani, Faticanti, Sammarco, Nocerino, De Paolis e Giovannelli. Anche Real Pomezia e Città di Pomezia non sono state a guardare. La prima, ormai una certezza del campionato d'eccellenza, si è aggiudicata le prestazioni sportive dei calciatori Molfesi (Ostiamare), Marino (Aprilia), Cassandra (Anziolavinio), Giacoia (Aprilia), Adinolfi (Aprilia), Vona (San Cesareo), Gentili. La seconda, in vista del suo secondo anno in prima categoria, ha prelevato Lemmo e De Gasperi dall'Unipomezia, Volpe dal Real Pomezia, Cioè dall'Indomita e Marigo e Sebastiani dall'Airone Ardea, Berardi dalle Falesche.

Le altre trattative: Unipomezia inarrestabile, anche Lupi nello scacchiere di Bussi; Lido dei Pini, colpo Valenza; Romagnuolo si insedia sulla panchina dell'Ardea - Partiamo dalla società rutula militante in promozione: oltre a Valenza sono stati acquistati Greco, Floris, e Francavillese; l'Unipomezia Virtus 1938, dominatrice dello scorso campionato di Prima Categoria ha ufficializzato 8 colpi: Vallesi, Lupi, Remunan, Proietti, Carrano, Politi, Giovannetti, Martinola. Capitolo Nuova Florida. Natoli, Valentini, Esposito, Francioni, Correia, Lori, Cerolini e Marro sono entrati a far parte della rosa di mister Ciciani. Soltanto un acquisto invece per l'Ardea che ingaggia Santoli , proveniente dal Real Pomezia. Mercato sottotraccia per il momento quello dell'Indomita dove si è lavorato principalmente sullo sfoltimento della rosa. Hanno cambiato casacca Romagnuolo – il quale, smessi i panni di calciatore, dopo una buona carriera, Agosto 2013

ha indossato quelli dell'allenatore iniziando questa nuova avventura, come detto in apertura, con l'Ardea – Marinelli, Ciasca e Cioè. Per quanto riguarda gli acquisti la società non ha fatto trapelare ancora nulla, ma stiamo monitorando la situazione. Per quanto riguarda la Terza Categoria , tanti i movimenti registrati tra le compagini del territorio. Il Tor San Lorenzo ha messo a segno diversi colpi degni di nota: sono stati presi infatti Mancini (dall'Airone Ardea), Felicini, Sambataro, Castellani, Vallo, Cacciotti, Torri e Mangilli. Cambia completamente volto anche il Montegiordano che ufficializza diversi calciatori, la maggior parte dei quali provenienti dall'Enea Pomezia: fedeli al nuovo mister Benedetti infatti, ex squadra del tecnico, sono stati De Angelis, Necci, Gagliano, Sgriccia, Recupito, Buffoni, Grasso e Lamanna. Presi anche Trapani, dalla Città di Pomezia, Faulisi (Torvaianica) e Bengono dallo Sparta Roma. Nessun acquisto ufficiale fatto registrare invece dall'Enea Pomezia.

Sul sito www.lagazzettapontina.itsono riportate nel dettaglio tutte le altre trattative ; copia di tale articolo è anche disponibile sul nostro portake web, ilcorrieredellacitta.it, nella sezione sport.

Le date dei campionati: Eccellenza e Promozione, semaforo verde il 15 Settembre; Prima e Seconda partono il 29. Confermata la doppia sosta - Rispetto alla passata stagione , la federazione ha ritenuto di operare alcuni cambiamenti. Come visto in apertura, bisognerà attendere la metà di Settembre per ritrovare in campo Eccellenza e Promozione (lo scorso anno si partì la prima settimana di Settembre ndr) mentre, a distanza di due weekend , prenderanno il via Prima e Seconda categoria. Per la Terza invece, come di consueto, bisognerà attendere Ottobre: quest'anno il via ufficiale sarà il 13 e coinciderà con l'inizio del campionato Juiniores Provinciale. Capitolo soste: oltre a quella natalizia, come per la passata stagione, ci sarà un doppio break che però sarà diverso a seconda della categoria. Previsto per la seconda e terza settimana di Febbraio lo stop della Prima e della Seconda, mentre, Eccellenza e Promozione , oltre alla pausa natalizia, spegneranno i motori anche il 20 Aprile, per lasciare spazio al Torneo delle Regioni. A Maggio la conclusione dei vari tornei. Per conoscere tutte le altre date è disponibile sul sito www.lnd.it il riepilogo completo.

Luca Mugnaioli @lu_mugna



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NOTIZIE TASCABILI

di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”

“BOX” LA RIFLESSIONE “La Costituzione stravolta nel silenzio”. L’appello contro la riforma presidenziale - Lucarelli, Salvi, Ingroia, La Valle, Giulietti e altri chiedono una firma per fermare la procedura di modifica della Carta messa in opera dalla maggioranza delle larghe intese. Che affossa l'articolo 138, umilia i parlamentari e tiene all'oscuro l'opinione pubblica. Mentre il Porcellum resta. Il FattoQuotidiano.it pubblica l'appello contro il ddl di riforma costituzionale. Questo un estratto: “Ignorando il risultato del referendum popolare del 2006 che bocciò a grande maggioranza la proposta di mettere tutto il potere nelle mani di un “Premier assoluto”, é ripartito un nuovo e ancor più pericoloso tentativo di stravolgere in senso presidenzialista la nostra forma di governo, rinviando di mesi la indilazionabile modifica dell’attuale legge elettorale. In fretta e furia e nel pressoché unanime silenzio dei grandi mezzi d’informazione la Camera dei Deputati ha iniziato a esaminare il disegno di legge governativo, già approvato dal Senato, di revisione dall’articolo 138, che fa saltare la “valvola di sicurezza” pensata dai nostri Padri costituenti per impedire stravolgimenti della Costituzione” (leggi tutto su www.ilfattoquotidiano.it/) Letta: “Autunno di riconciliazione” Il premier in Grecia: l’Europa deve essere speranza e non disperazione. Grillo: governo uccide la democrazia parlamentare, ci opporremo sempre - «Non vogliamo un autunno caldo di tensioni. Vogliamo un autunno di riconciliazione con le opinioni pubbliche, con i lavoratori, con i giovani, esasperati per gli anni che hanno vissuto. I prossimi mesi saranno importanti» per imprimere una svolta. Lo ha detto il premier Enrico Letta rispondendo in un’intervista alla tv greca Alpha che gli chiedeva se temesse «un autunno caldo di tensioni sociali». (lastampa.it)

Palazzo Chigi rilancia l'operazione trasparenza: per Letta 123mila euro di reddito, 105mila per Alfano - 123mila euro di reddito imponibile, da cui derivano 42mila euro di imposte nette. Sono i numeri chiave della dichiarazione dei redditi 2013, relative all'anno d'imposta 2012, del nostro presidente del Consiglio, Enrico Letta, da oggi on line sul sito della Presidenza del Consiglio insieme ai dati della situazione patrimoniale per lo

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Numero 09 Anno 5 AGOSTO 2013 - Distribuzione gratuita via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

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stesso periodo dei vertici della Presidenza del Consiglio. (ilsole24ore.it)

Pd, appello on line: “Lasciate le regole dello statuto”. Sindaci renziani all’attacco - “Chiediamo con forza che il Congresso si svolga nei tempi e nei modi fissati dallo Statuto, come nel 2009“. Un appello on line rivolto al segretario Guglielmo Epifani, e rilanciato tra gli altri da Pippo Civati, chiede di far celebrare il congresso nei tempi e soprattutto nei modi già stabiliti nello statuto del partito. La petizione ha subito raggiunto e superato quota 500 firme (attualmente sfiorano le 600) e sta vedendo aumentare il suo consenso. (ilfattoquotidiano.it)

Crisi, Cgia: "Sono tre milioni i lavoratori in nero" Secondo l'Associazione di Mestre, nel 2011 43,7 miliardi sono stati sottratti irregolarmente al Fisco. La metà del gettito sottratto è stato prodotto nel Sud. La regione più colpita è la Calabria - Sono quasi 3 milioni i lavoratori in nero presenti in Italia. Con le loro prestazioni questi lavoratori, secondo un'analisi della Cgia di Mestre, producono 102,5 miliardi di Pil irregolare all'anno (pari al 6,5% del Pil nazionale), "sottraendo" alle casse dello Stato 43,7 miliardi di euro di gettito. La regione più "colpita" è la Calabria: l'incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare su quello regolare è pari al 18,6%. Quasi la metà del gettito potenzialmente evaso è in capo alle regioni del Sud. (skytg24.it)

Altre Notizie

CRONACA (28 Lug): Irpinia, scoppia pneumatico: pullman precipita da viadotto, oltre 30 morti (Corriere della Sera) CODICE STRADA: Arriva patente a punti anche per motorini. Per i minorenni stesse sanzioni degli adulti - ESTERI: Papa Bergoglio: una chiesa di strada, no a sfruttamento selvaggio in Amazzonia – SPORT LOCALE: la Selva dei Pini ufficializza il nuovo organigramma. Questi i nuovi quadri: Stefano Orlandi (Direttore Sportivo, nuovo), Maurizio Abundo (responsabile e coordinatore della Scuola Calcio, nuovo), Pino Congedo (responsabile e coordinatore agonistica, conf.) il Dott. Massimiliano Greggi (medico sociale, conf.) (ilcorrieredellacitta.it)

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Curiosità & Life Style

Web, il Verbo su una app e la Bibbia diventa da record - Seicento traduzioni, scaricata 100 milioni di volte - La nuova versione da record è un'app gratuita che si chiama YouVersion, creata da una delle tante chiese evangeliche che animano il panorama americano. Ma LifeChurch Tv ha una caratteristica che la rende speciale: porta avanti una "missione digitale", ovvero usa la Rete per diffondere il messaggio cristiano (Repubblica/tecnologia)

Una poesia italiana per i marziani - La campagna "Going to Mars" della NASA permette di votare quali messaggi di tre righe spedire verso Marte con la missione MAVEN. La poesia (o forse è un SMS?) italiano è tra i primi in classifica. La sonda MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN), una collaborazione tra NASA e Columbia University, dovrebbe partire entro la fine dell’anno da Cape Canaveral. La destinazione è Marte, e lo scopo è studiarne l’atmosfera e la ionosfera. (Focus.it) Pagare per essere un senzatetto: l'ultima “stranezza” arriva dalla Svezia - Un’idea apparentemente fuori dal comune, ma è l’esperienza che vi propone il “Faktum Hotel”: pagare per dormire come un vero barbone! Gli organizzatori, per la modica cifra di 10 dollari, danno infatti ai clienti la possibilità di scegliere tra dieci “location”, tra le quali c'è anche un parco. (notizie.delmondo.info)

Cagnolino sopravvive un mese chiuso in auto Un cucciolo di appena 12 settimane è sopravvissuto quasi un mese all’interno di un’auto. La vettura era stata rimossa da un carro attrezzi e trainata in un parcheggio comunale. Il proprietario non è risultato reperibile e non ha richiesto di riavere indietro la vettura. (notizie.delmondo.info)

Lo sapevate che..

sulla Terra solo il 2,5% è acqua dolce, di cui lo 0,3% si trova nei fiumi e nei laghi, il 29,9% nelle falde acquifere sotterranee e il restante 68,9% è costituito dai ghiacciai e dalle nevi perenni (Focus.it)

EDITORE: La Città PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

Maria Corrao

CHIUSURA REDAZIONALE

IN REDAZIONE:

29/07/2013

Il Corriere della Cittò: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti, Giuseppe Marrone CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso Agosto 2013

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


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Segnalazioni

LE SEGNALAZIONI DEI LETTORI

Per le tue segnalazioni: redazione@ilcorrieredellacitta.it Ardea - Tor San Lorenzo

“Vi mando in allegato alcune foto scattate per le vie di Tor San Lorenzo, Nuova California,nelle quali potrete vedere che non abbiamo niente a da invidiare a Torvaianica oppure a Pomezia!! Con l’occasione vorrei tanto ringraziare l’amministrazione comunale di Ardea, poichè la bellissima decisione che hanno preso, ossia di sospendere la raccolta porta a porta e “Tornare” al cassonetto, è stata sicuramente un atto di stima e fiducia verso i propri cittadini. Naturalmente ringraziamo anche tutti quei cittadini che rispettano gli orari e conferiscono i rifiuti in maniera corretta, anzhe se tutto ciò viene vanificato da coloro che non si curano degli orari e non sanno distinguere un cassonetto della carta da uno per l’umido o indifferenziata. A quest’ultimi vorrei dire: la parola “senso Civico” vi dice qualcosa? Con rammarico, una cittadina pagatrice costante di Tarsu/Tares/Imu/Addizionale comunale e quant’altro questo bellissimo Comune ci chiede di versare/pagare….”

Pomezia - Torvaianica

Inciviltà di alcuni cittadini e poca attenzione da parte dell'Amministrazione danno questo risultato, come segnalano le numerose foto di Pomezia e Torvaianica: degrado e sporcizia. Ad esserne colpite non solo le zone periferiche, ma anche quelle centrali. Possibile che mai nessuno "colga in flagrante" gli autori di questi scempi? E possibile che non ci si renda conto che se non si interviene duramente si potrà solo peggiorare?

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IL RAZZISMO S

fogliando i giornali o ascoltando qualche trasmissione televisiva appare evidente che l'importante, da tempo, non sia più affermare le proprie idee, chiarire i concetti ed esprimere le convinzioni in maniera più chiara possibile, quanto smantellare l'avversario aggredendolo verbalmente, insultarlo, metterlo in ridicolo magari approfittando di qualche difetto fisico. In questo modo si crede di avere la meglio, di apparire più forti nei confronti di chi, in maniera più pacata, cerca di esprimere le proprie convinzioni. Questo avviene non solo in politica ma in qualsiasi aspetto della vita sociale: affari, sport, spettacolo, economia dove il dialogo è troppo spesso caratterizzato da un linguaggio offensivo e violento. Ma in politica, soprattutto in politica, non dovrebbe essere così. La politica dovrebbe essere il territorio in cui gli interessi collettivi devono essere la guida ad ogni ragionamento; il luogo dove esistono solo le idee promosse da individui dove che sia alto o basso, bianco o nero, con o senza orecchino, non deve fare nessuna differenza. Il problema sorge quando dietro all'immagine, che alcuni nostri politici ostentano in maniera esagerata, si nasconde un vuoto di idee e convinzioni e, di conseguenza, ci si ritrova ad essere governati da uno sgarciante sorriso di un uomo bianchissimo che copre un arido deserto della mente e del cuore. Così come grave, anzi gravissimo, quanto avvenuto qualche giorno fa dove la mano di un idiota ha lanciato delle banane verso il ministro della Repubblica Cecile Kyenge. Ignobile gesto compiuto da qualcuno schiavo dei

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pregiudizi e di un modo di agire che è lontano da qualsiasi progresso. D'altronde non ci si può purtroppo sorprendere se il vice presidente del Senato, solo poche settimane fa, definisce l'aspetto della suddetta come quello di un orango della foresta. Forse ha ragione chi dice che a certe provocazioni ed a questi comportamenti non bisogna dare risalto; che a parlarne gli si da soddisfazione e popolarità, che poi è quello che cercano. Ma il rischio che certe cose passino quasi sotto silenzio si finisce per ammetterli, darli per scontati. Ma proviamo ad allargare il ragionamento cercando di capire perchè si è schiavi di questa intolleranza verso altri esseri umani. Questo accade perchè in qualcuno ancora esiste il culto della razza. Ma è una realtà evidente che le razze non esistono. Non esiste una razza bianca, nera o gialla. Siamo tutti quanti simili e diversi. Il termine razza, se usato per gli umani, è improprio. Ha un significato se riferito per gli animali, così diversi tra loro come per esempio i cani possono essere di razze diverse. Non così gli umani. Perciò ignorarlo vuol dire trattare l'uomo come un animale. Ciò che definisce un essere umano sono i suoi geni, il suo DNA, non il colore della sua pelle. Nessun comportamento può essere riferito a un dato esteriore, o in altri termini, all'aspetto fisico di una persona. A definirci sono le nostre qualità, le nostre capacità, la nostra volontà, la nostra fedeltà o infedeltà ai valori fondamentali che sono alla base di ogni civiltà. Cosa importa il colore della pelle? Apparteniamo tutti ad una sola ed unica razza: la razza UMANA, che comprende i sette miliardi di abitanti del nostro pianeta.

Agosto 2013

Quindi, in conclusione, potremmo dire che la stupidità del razzismo si combatte con l'istruzione e con la buona educazione, smantellando ogni pregiudizio. Una volta affermato che le razze non esistono, diventa più difficile trovare una giustificazione alle discriminazioni basate sul colore della carnagione. Il razzista non rispettando gli altri manca di rispetto a se stesso. E' un disgraziato, a disagio nella sua stessa pelle e quindi bisognoso di rassicurazioni. E lo Stato è giusto che faccia la sua parte cominciando a garantire a tutti lo stesso diritto ed il punto di partenza non può che essere l'eliminazione di qualsiasi discriminazione tra i figli in modo da avere un domani dove ci si senta tutti uguali nonostante le nostre differenze.

Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

“Ho sempre saputo che non esistono le razze. Il cervello degli uomini è lo stesso. Esistono i razzisti e bisogna vincerli con le armi della sapienza” Rita Levi Montalcini



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di Rossella Smiraglia

“UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE”

R

Rocco Papaleo da Ottobre nelle sale

occo Papaleo torna alla regia, con il suo secondo film “Una piccola impresa meridionale”, nelle sale dal 17 ottobre 2013.

Dopo il successo di “Basilicata coast to coast”, Papaleo dirige la commedia dolce per raccontare una storia del sud, in cui ancora il divorzio e il

lasciare gli abiti talari sono uno “scandalo”, qualcosa da tenere rigorosamente nascosto. Nel cast Riccardo Scamarcio, Barbara Bobulova, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza, Giuliana Lojodice. Il film racconta di un ex prete, don Costantino, che viene confinato dalla madre, mamma Stella, in un vecchio faro dismesso, lontano da occhi indiscreti, per evitare che in paese sappiano che si è spretato. Mamma Stella, infatti, ha già un altro scandalo da affrontare: sua figlia Rosa Maria ha lasciato il marito, Arturo, ed è scappata con un misterioso amante. Il vecchio faro in disuso, che appartiene alla famiglia di Costantino e che dovrebbe garantirgli un isolamento, comincia ad attirare personaggi bizzarri, trasformandosi via via in un refugium peccatorum. Dopo l'ex prete arriva una ex prostituta, Magnolia. Poi il cognato cornuto, Arturo. Infine una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto del faro. Una commedia degli equivoci ricca di colpi di scena che conquisterà gli spettatori dal primo istante. La piccola impresa meridionale è nel miracolo che si compie: la riparazione di un edificio, infatti, può diventare l'inizio di una ricostruzione più profonda.

L’ULTIMO IMPERATORE IN 3D: BERTOLUCCI SEDOTTO DALLA TECNOLOGIA

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Questo film rappresenta la mia madeleine proustiana, perché mi ricorda i lontani anni in cui fu realizzato, la Cina, il successo mondiale. Ma il tempo, come afferma Sant’ Agostino, viene dal passato che non esiste più, attraversa il presente che è imprendibile e si proietta nel futuro che ancora non esiste”, ha dichiarato Bernardo Bertolucci a proposito del suo capolavoro in versione 3D “L’ultimo Imperatore” vincitore di ben 9 premi Oscar, tra cui Miglio Film e Miglior Regia, 10 Golden Globe, 3 Premi BAFTA, 9 David di Donatello, il Premio Cesar, 4 Nastri d’Argento e un Grammy Award. Il capolavoro di Bertolucci rivivrà, infatti, a distanza di 25 anni, con un evento speciale in versione 3D, nelle sale italiane il prossimo autunno. “Sono sedotto dalle nuove tecnologie”, ha dichiarato il Maestro, “mi hanno ridato la spinta a sperimentare, a rimettermi sul cinema dopo oltre 10 anni di pausa ”. Per volere del produttore Jeremy Thomas e grazie all’abilità artistica del direttore della fotografia Vittorio Storaro, dopo oltre un anno di lavoro e più di due milioni di dollari di investimento, è finalmente disponibile la versione 3D che consentirà di rivivere, in modo del tutto nuovo, la meravigliosa avventura nella Città Proibita accanto al picco-

lo Imperatore. Una trasformazione magica, che rende gli spazi davvero unici e i dettagli della dinastia Ching ancora più incredibili che immergono lo spettatore in maniera ancora più profonda nella narrazione. La versione restaurata in 4k-3D dona, inoltre, una poetica esaltazione delle scene dedicate all’adolescenza del protagonista Pu-Yi, ultimo imperatore della Cina e al suo percorso dall’onnipotenza alla normalità, dal buio della nevrosi alla luce della quotidianità.

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Agosto 2013




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