Il Corriere della Città - Aprile 2018

Page 1

Corriere Città

libertà - informazio il politica - sport - cro Il Corriere della Città www.ilcorrieredellacitta.com

della

Anno 10 Numero 4

APRILE 2018

libertà informazione politica cronaca cultura sport

A Torvaianica la spiaggia non c'è più

SPO

Paura per la stagione estiva ma la colpa è solo dell'uomo GRAZIE AI NOSTRI LETTORI PER LA FIDUCIA

9.420.057

Accessi al sito www.ilcorrieredellacitta.com

ll giornale più letto a Pomezia ed Ardea!

Pag. 26-27

Emergenza buche, le vostre segnalazioni SCUOLE SPORCHE A POMEZIA: CI RISIAMO POM EZ IA E ARD EA E cc o c h i no n v uo le i l vi n co l o Mi Ba c t . L e no vi t à s u C og e a

FINISCE L'ERA FUCCI

Da pag.24

Si dimette la maggioranza, i giochi (di potere) in vista del voto a Pomezia

ARDEA -TOR SAN LORENZO Degrado sul Lungomare dei Troiani

Scarica l'App Hp Reveal (ex Aurasma) e accedi a tanti contenuti speciali. Istruzioni a p.17


Offerta valida fino al 30/04/2018 su Ford EcoSport ST-Line 1.5 TDCi 100CV con Privacy Glass a € 19.600 (Ford EcoSport ST-Line 1.0 Ecoboost 125CV con Privacy Glass a € 18.850) a fronte del ritiro per rottamazione e/o permuta di una vettura immatricolata entro e non oltre il 31/12/2009 o veicolo Ford senza vincolo di data immatricolazione, posseduto da almeno 6 mesi e solo in caso di acquisto tramite finanziamento Ford Credit (prezzo Diesel senza finanziamento Ford Credit € 20.000; prezzo Benzina senza finanziamento Ford Credit € 19.250), grazie al contributo dei Ford Partner aderenti all’iniziativa. Prezzo raccomandato da Ford Italia S.p.A. IPT e contributo per lo smaltimento pneumatici esclusi. Nuova Ford EcoSport: consumi da 3,8 a 7,2 litri/100km (ciclo misto); emissioni CO2 da 107 a 134 g/km. Esempio di finanziamento IdeaFord per Ford EcoSport ST-Line 1.5 TDCi 100CV con Privacy Glass a € 19.600 (Ford EcoSport ST-Line 1.0 Ecoboost 125CV con Privacy Glass a € 18.850). Anticipo € 4.482 (Benzina a € 4.560), 36 quote da € 148,99 (Benzina a € 149,05) escluse spese incasso rata € 4, più quota finale denominata VFG pari a € 12.979,51 (Benzina € 11.980,50). Importo totale del credito di € 16.120,72 (Benzina € 15.264,64) comprensivo dei servizi facoltativi Guida Protetta e Assicurazione sul Credito “4LIFE” differenziata per singole categorie di clienti come da disposizioni IVASS. Totale da rimborsare € 18.527,45 (Benzina € 17.528,46). Spese gestione pratica € 300. Imposta di bollo in misura di legge all’interno della prima quota mensile. TAN 4,95%, TAEG 6,27% (Benzina TAEG 6,35%). Salvo approvazione FCE Bank plc. Documentazione precontrattuale in concessionaria. Per condizioni e termini dell’offerta finanziaria e delle coperture assicurative fare riferimento alla brochure informativa disponibile presso il Ford Partner o sul sito www.fordcredit.it. Le immagini presentate sono a titolo puramente illustrativo e possono contenere accessori a pagamento. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.

NUOVA FORD ECOSPORT ST-LINE

Diesel o Benzina

€ 149

al mese TAN 4,95% TAEG 6,35%

La vita è là fuori. E tu? www.carpoint.it Pomezia: Via dei Castelli Romani, 63 (Ang.lo Via Naro) Show Room e Vendita: Tel. 06 51.762.2901-14-16 - Assistenza e Magazzino ricambi : Tel. 06 51.762.2931


Da pag. Pag. 37


4

EDITORIALE

Il Corriere della Città Aprile 2018

Pomezia, amministrative 2018: campagna elettorale al “veleno” omezia 2018: che elezioni comunali saranno? Chi sarà il vincitore? Domande a cui ora, con due mesi di anticipo, è impossibile dare una risposta. Ma già da adesso si può tentare di fare il punto della situazione, per capire che futuro ci aspetta. A prescindere da chi sarà il vincitore, di certo non possiamo sperare in miracoli: la città “vanta” problemi atavici, di cui alcuni peggiorati negli ultimi tempi: basta pensare allo stato delle strade del territorio o alle spiagge di Torvaianica (vedi alcune immagini nei nostri servizi all’interno del giornale). Le strade sono perlopiù impercorribili, con buche che difficilmente possono essere evitate: troppe e troppo “strategicamente” posizionate. La spiaggia di Torvaianica, invece, in alcuni tratti è solo un ricordo: l’erosione ne ha mangiati diversi metri, mettendo a rischio alcune strutture, oltre al lavoro dei pescatori, che non riescono a mettere in acqua le loro imbarcazioni. Lo stato di degrado del belvedere, con le colonne di cemento ormai frantumate in più punti, pericolose e pericolanti, con la ruggine in evidenza, ben si accoppia con il crollo di una parte della staccionata – sia lato strada che lato mare – dell’ecomostro che troneggia in piazza, ma anche con la sporcizia di quel che resta dell’arenile, ancora pieno di

P

quei famigerati dischetti di plastica bianca arrivati da un depuratore rotto in Campania e ritenuti tossici al punto che si consiglia di non toccarli senza aver indossato dei guanti. Le panchine nuove messe sia in piazza Ungheria che nella rotonda negli ultimi 24 mesi sembrano – e sono, a detta di residenti e villeggianti – inutili, rispetto a quello che si sarebbe dovuto fare per ridare decoro alla zona. Parlando di Pomezia, invece, a lamentarsi sono le periferie, dove i cittadini si sentono abbandonati e presi in giro da questa come dalle precedenti amministrazioni. Elencare tutti i problemi in queste poche righe sarebbe impossibile: molto meglio fare un tour per capire a cosa ci riferiamo. Cosa si farà per risolvere questi e altri problemi? Per il momento la soluzione più “in voga” da parte di qualcuno è quella di gettare fango e dare colpe agli altri. Forse molto più che in passato, questa sembra una campagna elettorale in cui, per apparire “i migliori” ci si incensa a dismisura e, nel contempo, si cerca di in-

fangare e di mettere in cattiva luce gli avversari.In questi giorni si è visto e sentito di tutto, specialmente sui social network, dove sia i protagonisti (solo alcuni, a onor del vero) delle prossime elezioni, sia i “leoni da tastiera” hanno dato il peggio di sé con insulti, accuse, vignette e fotomontaggi infanganti e offensivi, fake news e via discorrendo. In un’occasione – uno dei candidati sindaco era stato pesantemente insultato da un fotomontaggio – si è resa necessaria una minaccia di denuncia per far cancellare un post particolarmente offensivo. A prescindere da chi siano i candidati e a quale partito, movimento o lista appartengano, non è certo questo il modo di fare politica. E, soprattutto, non è questo un bel biglietto da visita per aspirare a governare o ri-governare Pomezia: i suoi abitanti vorrebbero poter votare per persone serie che dedichino il loro tempo a girare per le varie zone, analizzando insieme ai cittadini i problemi, cercando e proponendo soluzioni da inserire in un programma serio e fattibile e che non si riduca ad essere realizzato - in parte - solo a fine legislatura per poterlo usare (abitudine di tutti da sempre, a quanto pare…) come campagna elettorale, gettando uno strato di vernice lucente sopra una ruggine che difficilmente potrà andare via con questi metodi.


RBS904 Cod.40130 SEGA A NASTRO CON LUCE 350W

- Potente motore ad induzione 350W - Collo di cigno 230mm, altezza di taglio 80mm

WWW.CIPRIANIUTENSILI.IT

DOTAZIONE Luce base d'appoggio estendibile spingipezzo, chiave ausiliaria lama 6TPI guida parallela

€169 + IVA

VALIDO FINO AD ESAURIMENTO SCORTE

- Dotata di una finestra per il controllo della posizione e del corretto scorrimento della lama per una miglior accuratezza di taglio - Piano di lavoro 305 x 305mm inclinabile 45°

- Peso: 19.6 Kg


6

SPECIALE ELEZIONI

Il Corriere della Città Aprile 2018

Elezioni comunali Pomezia 2018, i possibili risultati ra un mese a Pomezia si ma in ripresa, con un risultato medio del dovrebbe votare per il rin- 30% dei consensi. All’interno della formanovo del sindaco e del con- zione è ancora Forza Italia la prima, seppur siglio comunale. Mentre si tallonata dalla Lega, che nel voto per la Cadelineano i vari candidati mera ha superato il partito di Berlusconi di delle diverse formazioni in circa 200 voti (ma è rimasta dietro nella campo, è possibile analizzare il voto dello scelta per Regione e Senato). Un candidato scorso 4 marzo nella città e trarne alcune sindaco dal volto nuovo e dinamico, che facconsiderazioni o addirittura previsioni. Sia cia dimenticare il passato agli elettori, pochiaro, un conto è la tornata regionale e na- trebbe fare un clamoroso colpaccio. Sembra zionale e un conto è la tornata amministra- quasi impossibile, invece, che il centro-sinitiva locale, anche perché nell’elezione del stra possa risultare davvero competitivo. Il 4 sindaco molto dipende dalla persona candi- marzo i pometini hanno bocciato sonoradata, a prescindere dal movimento o dal par- mente sia Pd e alleati che Liberi e Uguali (con tito che lo appoggia. Tuttavia i dati che emergono da quella fatidica prima domenica del mese scorso ci dicono qualcosa di rilevante, che gli aspiranti primi cittadini pomentini devono considerare attentamente. Sia al livello regionale che al livello nazionale il Movimento 5 stelle ha tenuto: è ancora la prima scelta. Per lo scranno più alto del Lazio Per Zuccalà (M5S) non esiste nessun Roberta Lombardi ha preso "effetto Fucci". Fucci replica: "Perché il 43,52% delle preferenze buttare via l'esperienza acquisita? (dato in controtendenza regionale, vista la vittoria di Zingaretti con percentuale molto più bassa), percentuali complessive tra il 15% e il 19%). mentre i due candidati pentastellati a Ca- Ma anche in questo caso va fatta una consimera e Senato (oramai eletti), Marco Bella e derazione. Laddove erano divisi questi partiti Giulia Lupo, hanno totalizzato rispettiva- hanno preso complessivamente circa 5.000 mente il 48,25% e il 47,56%. Complessiva- voti, mentre in Regione, con un candidato mente tra i 14.000 e i 16.000 voti. come Zingaretti, che ha costruito una coaliInteressante, però, è notare che gli elettori zione molto ampia e “più spostata a sinistra”, pomentini hanno dato più voti alla persona hanno ottenuto 6.000 preferenze (con 500 che al Movimento, con uno scarto maggiore voti in più per il solo presidente). Forse con lì dove la scelta della croce sul solo candidato una formazione larga, politica e civica e un aveva effetti maggiori, cioè in Regione. Al li- candidato in grado di rappresentarne l’unità vello di liste, per questa partita, centro-destra (anche qui facendo dimenticare il passato), il e grillini hanno quasi pareggiato, col risultato risultato comunale potrebbe essere meno dedella Lombardi garantito da uno scarto di ludente del previsto. Alla luce del 4 marzo 5.000 voti a lei sola. Meno evidente è lo non è possibile o significativo considerare gli scarto candidato-Movimento per Camera e altri candidati sindaci. Alle elezioni comuSenato: rispettivamente 700 e 1.700 prefe- nali, tuttavia, mancano diversi giorni e la renze (ma qui la scelta era praticamente irri- campagna elettorale, da qui al voto, potrebbe levante, vista la legge elettorale). Tutto ciò ci ancora riservare delle sorprese. dice che la partita comunale tra il “dissi- Parola ai protagonisti: Adriano Zuccalà dente” Fabio Fucci, la cui popolarità è con- Il voto locale seguirà la scia della tornata solidata e il meno noto Adriano Zuccalà, ex nazionale confermando i numeri ottenuti presidente del consiglio comunale e grillino dai cinque stelle o seguirà comunque altre fedele alla “regola dei due mandati”, è forte- logiche? mente incerta. Fucci, se visto ancora come un “Il risultato straordinario nazionale e regiopentastellato nell’anima, potrebbe spuntarla, nale conferma che il Movimento 5 stelle a visto il segnale dato in favore del candidato. Pomezia ha lavorato bene negli anni ed è coAltrimenti, se sarà visto come un traditore nosciuto sul territorio. Non credo che calcoli “attaccato alla poltrona”, il gioco si ribalterà. matematici su quantità di voti e percentuali Quello che entrambi devono temere, però, è siano indicazioni precise di come andranno una possibile spartizione dei voti a favore del le elezioni comunali, tuttavia confermano centro-destra, che il 4 marzo è apparsa come che siamo la prima forza politica in città”. seconda forza, distanziata dal movimento, Temete una sorta di "effetto Fucci"?

T

“Il Movimento 5 stelle di oggi non è più una scommessa come nel 2013, abbiamo costruito la nostra credibilità durante gli anni e ci è stato riconosciuto alle ultime elezioni, dimostrazione che non esiste nessun “Effetto Fucci”. Ogni componente della maggioranza che ha governato Pomezia dal 2013 ha maturato esperienza e consapevolezza del ruolo e tutti attualmente siamo compatti sotto il simbolo del Movimento 5 stelle. Una singola persona che si allontana non può minare la tenuta e le capacità di una squadra, come non può garantire continuità nel lavoro svolto da tante persone. Noi abbiamo già una lista composta da Presidenti di Commissione, consiglieri comunali uscenti, esperti di settore e professionisti riconosciuti. Credo sia un valore aggiunto che dà forza ai programmi e punta sull’esperienza, sulla meritocrazia e sull’energia del gruppo. Qualità che i cittadini sapranno sicuramente apprezzare”. Fucci tenta lo sgambetto: punta al ballottaggio? Parla il Sindaco uscente Le recenti elezioni politiche ci hanno restituito un'immagine di Pomezia fedele al Movimento 5 Stelle. Si aspettava un dato così forte? “Sì, mi aspettavo questo risultato del Movimento 5 Stelle qui a Pomezia e credo anche di avervi contribuito. Ho fatto il sindaco nel Movimento per tanti anni e i risultati ottenuti hanno avuto un peso. Sono molto contento anche di come siano andate le elezioni politiche per il Movimento. Però non posso nascondere alcune considerazioni sul voto: la rigidità pentastellata porta al paradosso per cui in Sicilia prendi il 40% e non governi, alle politiche prendi il 33% e non si sa se riuscirai a governare. E’ questa rigidità che mi ha portato ad uscire dal M5S: ho acquisito, grazie ad un percorso fatto nel tempo, la consapevolezza che lì dentro manca una visione strategica e la capacità di leggere il contesto politico in maniera meno rigida. Bisogna rendersi conto che il mondo ha tante sfaccettature e che è un mondo fatto di persone, tante, che contribuiscono a rendere migliore la nostra società, anche se con strade diverse,e quindi non vanno evitate. E’ pensando a questo mondo ricco e variegato che ho scelto la via della lista civica Essere Pomezia, per accoglierne e valorizzarne tutte le potenzialità” Localmente si opterà per il voto alla persona? “La partita per le comunali è totalmente diversa. Nasce sotto altri principi, con altre dinamiche e con altre persone. Credo che la vittoria in tasca non ce l'abbia nessuno". (continua)



8

POLITICA

Il Corriere della Città Aprile 2018

(segue) per Pomezia sembrava un'impresa titanica. Intanto c'è il commissario "Essere Pomezia ha un vantaggio su tutte le “Troppi galli a cantare”, potrebbe dire qualaltre forze politiche in corsa: il sindaco cuno, e nessuno disposto a fare un passo inuscente, che ha lavorato bene anche a detta dietro. E del resto le lotte intestine sorte dei nemici di oggi che solo fino a poco tempo nell'arco di centrodestra seguite al voto del 4 fa mi portavano come modello in tutte le marzo hanno dato riprova di questo. principali piazze d'Italia per parlare del mio Il centrosinistra riparte dal successo di operato. Credo che questo vantaggio vada Zingaretti capitalizzato. Guardo con rispetto tutti gli Si aggrappa alla vittoria “zoppa” alle Regioaltri e non sottovaluto nessuno. Le persone nali del Lazio - Nicola Zingaretti ha sì vinto che fanno parte di questo progetto dovranno ma non potrà contare solo sulle sue forze per lavorare duramente per far comprendere governare - il centrosinistra a Pomezia, col Nominato il Commissario Prefettizio a Poquanto di buono c'è in Essere Pomezia e nella Partito Democratico a cercare di raccogliere mezia. Arriva la dott.ssa Raffaela Moscasua fisionomia politica trasversale. Non c’è i cocci dopo la tornata elettorale del 4 marzo. rella, vice Prefetto. Il Prefetto di Roma ha solo continuità, ma c'è crescita e grande po- Un centrosinistra che ha perso un po' dapnominato la dott.ssa Raffaela Moscarella, tenziale da mettere al lavoro per il benessere pertutto in Italia e che a Pomezia ha toccato vice Prefetto, Commissario Prefettizio per della città. Oggi porto con me l'esperienza di cifre record ma in negativo: 13,44% complesla provvisoria amministrazione del Cogoverno di 5 anni da sindaco, che è ben di- sivo nel voto alla camera, col PD che ha otmune di Pomezia. Al Prefetto sono confeversa da quella di un consigliere comunale o tenuto un quarto dei voti assegnati ai 5 stelle. riti i poteri spettanti al Consiglio di un presidente del consiglio comunale. Fare Troppo debole, ancora, Liberi e Uguali che comunale, alla Giunta e al Sindaco fino alle il sindaco significa avere il cervello acceso porta alla causa meno di mille voti. Leggerprossime elezioni amministrative di magtutto il giorno tutti i giorni, essere veloci, af- mente meglio va il dato regionale che con algio. frontare con lucidità urgenze ed emergenze, leati diversi ha permesso di arrivare al 20%. avere una mentalità orientata alla risoluzione I vertici DEM, con Cisternino (segretario lodei problemi. Oggi sul piatto c'è la certezza cale) in testa, sanno bene allora che sperare Un nuovo movimento politico? di un'esperienza di governo ben riuscita e la in una (clamorosa) rimonta è sfida quasi imsicurezza dei risultati ottenuti. Chiaramente possibile se non puntando in un candidato i meriti non sono tutti i miei o soltanto i miei, che sappia restituire quantomeno, nell'opima come in tutte le organizzazioni il vertice nione pubblica, una vicinanza con la gente del territorio; se invece prevarranno le solite ha il suo peso determinante". Liste civiche: torna anche D'Avino “logiche” di partito – vedi la débâcle di Renzi Sul fronte delle cosiddette liste dei cittadini – allora presentarsi o meno alle urne sarà del ha senz'altro “stupito” la ricandidatura a Sin- tutto irrilevante. Se la situazione rimarrà indaco di Angelo D'Avino che in molti a Po- fatti inalterata, con una conferma del trend Fabrizio Borni mezia potrebbero giurare di averlo sentito nazionale, il pacchetto di voti del centrosiniE' stata presentata ieri presso le sale dell'dire, all'indomani della tornata del 2013 stra finirà solo per essere l'ago della bilancia Hotel Selene "In Azione", un movimento quando raccolse un migliaio di voti, di aver a un eventuale ballottaggio tra M5S e Fucci, d'opinione, come ha detto il suo ideatore concluso la sua esperienza come candidato. o tra grillini e centrodestra. Insomma non Fabrizio Borni, che può diventare a breve E invece, dopo cinque anni, lo ritroviamo di proprio lo scenario per chi, 5 anni fa, perdeva movimento politico. Evinuovo con la stessa “Pomezia in testa” dopo sì le elezioni ma ad un passo dalla vittoria. dente la posizione antagoniche l'accordo tentato con l'Avsta nei confronti della lista vocato Aquino, a capo di un'aldell'ex Sindaco Fabio Fucci tra lista civica, “Progetto che Borni identifica come il Comune Pomezia”, è evidentecandidato sindaco da non mente naufragato. sottovalutare, data la sua caIl centrodestra si unisce o no? pacità comunicativa e la Alle politiche e alle Regionali, forza dei cinque anni di goguardando al voto espresso verno alle spalle. Cinque dagli elettori di Pomezia, il anni del nulla, come ha dicentrodestra unito si è rivelato chiarato Borni che non posla seconda forza politica del sono ripetersi. Ed è questo territorio. Parliamo di un 33% l'appello fatto anche nei concomplessivo nel voto alla cafronti degli altri schieramera, con Forza Italia e Lega Angelo D'Avino (a sx) e menti. Presenti molti voti pressoché appaiate, e di un Antonio Aquino (a dx): che ruolo noti del territorio come Ed30% per quello Regionale dove avranno le loro liste civiche? gardo Cenacchi, Luigi Lupo, invece FI è arrivato primo. Dal Omero Schiumarini, Giamcanto suo la Lega, col portapiero Savastano, Imperia voce Roberto Vettraino, ha subito rivendi- Intanto registriamo un dato: il centrosinistra Zottola, Stefano Mnegozzi, Giacomo Cacato il risultato politico ottenuto che per punta a rimanere unito e in questo senso stro, due cooperative di Pescatori di TorvaPomezia fa comunque notizia. A parole tutti muovono le alleanze siglate tra PD, Partito ianica e cittadini comuni. Da rilevare la si son detti pronti a lavorare di squadra ma Socialista e Italia dei Valori. presenza del Sindaco di Ariccia Roberto Di nei fatti? Se infatti alle nazionali e per la PiFelice che è voluto essere presente nonoGiacomo Andreoli e sana, non senza difficoltà, alla fine una constante i vari impegni. Luca Mugnaioli vergenza è stata trovata, replicare un accordo



10

POLITICA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Vincolo MiBact: prima 'sconfitta' di Cogea al Tar, niente al momento in cui è stato ratificato il vincolo MiBact per la tutela di circa 2000 ettari tra Pomezia ed Ardea definita “di rilevante interesse pubblico” per l'alto pregio archeologico, paesaggistico e storico”, in tanti si sono mossi per cercare di limitarne gli effetti se non quando di chiederne proprio l'annullamento. Nel mese di marzo il Ministero ha pubblicato tutte le osservazioni, presentate dagli attori in causa, arrivate contro e a favore del vincolo: tra coloro che si sono schierati avverso, o che comunque hanno richiesto modifiche volte a ridimensionarne natura e confini, troviamo il Comune di Pomezia, Unindustria, La Taha Estate srl, Torre Maggiore Srl, Elma Real Estate srl, Agricola Tre Erre srl, Pinagri Agricola Srl, Confagricola Lazio, il Consigliere comunale di Forza Italia Luigi Celori (proprietario terriero nella zona, ndr), Laura Celori e Teresa Bello. E ovviamente Cogea che ha anche presentato un ricorso al Tar. Il Ministero: sì a modifiche ma non sostanziali Tutti i soggetti summenzionati hanno chiesto in buona sostanza di annullare questo vincolo, visto come una vera e propria mannaia per lo “sviluppo” economico del territorio. Poche ma enormemente significative, per contro, le osservazioni a favore invece del provvedimento: tra queste troviamo il Comune di Ardea, Latium Vetus e la Regione Lazio. C'è da dire comunque che il Ministero, nel rispondere alle osservazioni negative, non ha innalzato un muro, se non laddove veniva messa a repentaglio la natura stessa del procedimento. Non a caso viene permesso ad esempio l'ampliamento dell'interporto o il nodo strategico per lo scambio di merci treni-camion, anche qui sulla base di richieste firmate da Comune di Pomezia e Unindustria. Ma sulla difesa dello spirito del vincolo la mano è ferma, non c'è nessun passo indietro. E questo lo si desume ad esempio dalle motivazioni con il quale lo stesso Ministero risponde a Cogea, che chiedeva “di stralciare il sito in esame dalla perimetrazione del vincolo (proprio dirimpetto a Tor Maggiore)” e che “l’ Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione di un impianto per la produzione di compost di qualità, comprende il parere favorevole di questo Ministero e della Regione Lazio sulla procedura di VIA” evidenziando altresì “come l’intervento non pregiudichi la visibilità della torre in quanto le opere in oggetto modificano lievemente le strutture esistenti”: “la formazione di ulte-

D

riori zone di degrado, dovute non esclusivamente all’intervento edilizio in sé ma all’indotto, che un impianto di compostaggio determinerebbe in un’area di così grande valenza storico-paesaggistica come quella individuata” comporterebbe un enorme “danno ambientale e visivo”. Lo stesso dicasi per la strada di collegamento proposta dalla Città Metropolitana tra la Pontina e Santa Palomba: in questo caso il Ministero - che respinge il punto sottolineando di come una tal opera “taglierebbe in due arbitrariamente l'area di Tor Maggiore, oltre ad avere un pesante impatto percettivo sullo scenario panoramico [...] minerebbe quell’armonia che l’ambito perimetrato dal presente provvedimento miracolosamente ancora conserva, costituendo un’isola sostanzialmente integra anche se circondata da capannoni industriali e un generale disordine edilizio” - suggerisce di lavorare su Via di Valle Caia che già adempie allo scopo. Insomma: l'area dei 2.000 ettari rappresenta in soldoni un “unicum (altro passaggio che si evince dai documenti minesteriali) paesaggistico di grandissimo valore storico” e come tale deve essere tutelato. Il paradosso della Regione Lazio Se da un lato la Regione Lazio appare tra i promotori del vincolo, dall'altro prepara il terreno per il rilascio dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) a Cogea, che segue peraltro l'ok della valutazione d'impatto ambientale rilasciata a luglio scorso. E già su questo passaggio il Ministero aveva espresso tutte le sue rimostranze contro la Regione parlando di “chiusura forzata” considerando che gli effetti del vincolo in realtà sarebbero già stati operativi al momento della pubblicazione sull'albo pretorio del Comune di Pomezia, ovvero a maggio 2017. Ad ogni modo il provvedimento (det. n. G02067) “determina di concludere con esito favorevole il procedimento relativo al rilascio dell’A.I.A. richiesta dalla COGEA S.r.l.”: la

Cogea: la Regione dà l'ultimo ok, in barba a MiBact e Tar firma è avvenuta a febbraio, la pubblicazione all'indomani delle ultime elezioni (e c'è chi ha sottolineato questa “curiosa” coincidenza). L'impianto, lo ricordiamo, dovrebbe sorgere in una zona dove le industrie a forte impatto ambientale di certo non mancano, con alcuni di essi a pochissima distanza dal centro abitato o dalle scuole (e per di più nella latitanza dell'informativa alla popolazione in tema di R.I.R. Prevista dalla Seveso); parliamo di circa 60.000 mila tonnellate di rifiuti all’anno,

con in più i dubbi sulla tipologia dei rifiuti stessi che Cogea tratterà: sarà quell'impianto di compostaggio di cui l'amministrazione continua a parlare (comunque con lo spettro del famoso “secondo stralcio funzionale” per il 'bio'gas che continua ad essere menzionato negli atti ufficiali) o dentro ci potrebbero finire fanghi, ceneri e scorie di impianti industriali di vario tipo come rivelerebbero i famosi codici C.E.R. Impugnati da cittadini e associazioni? Dubbi, domande che sembravano essere state messe a tacere proprio dal vincolo considerando che la sua ratifica blinda il territorio vietando “nuove costruzioni e attività industriali in quel territorio”. Ecco perché, allora, il comportamento della Regione appare quantomeno ambiguo e incomprensibilmente contrastante. Perché infatti continuare a mandare avanti l'iter di

Cogea, Tor Maggiore e il vinco filo. Intanto i cittadini ottengo Cogea anche dopo la ratifica del vincolo (datata ottobre 2017 ma i cui effetti, come visto, secondo il Ministero decorrevano però già da maggio) peraltro dopo che lo stesso Tar – in virtù di un ricorso presentato da Latium Vetus, CdQ Santa Palomba e 15 cittadini aveva sospeso proprio quella VIA rilasciata a luglio del 2017? Senza contare che tra la documentazione in sede A.I.A. tra gli incartamenti dell'ufficio regionale preposto manca il riferimento al sopracitato “secondo futuro (non certo, ma comunque potenziale) stralcio funzionale” per realizzare il 'bio'gas. Ora Cogea deve attendere il parere della Soprintendenza delle Belle Arti la stessa che però si è fatta carico della ratifica del vincolo; questo prima del rilascio dell'A.I.A. Prefigurato dall'ing. Tosini che ha firmato il procedimento sopracitato. (continua)


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

POLITICA

11

sospensiva del provvedimento. Il punto sulla vicenda (segue) Il Comune di Pomezia appoggia Cogea nel ricorso al Tar: respinta istanza, niente blocco del vincolo Nel frattempo l'altra partita importante si sta giocando al Tar del Lazio. Il ricorso avverso il vincolo, allora, è arrivato come visto da Cogea insieme ad un’altra società ma al quale – rivela ora Giacomo Castro Presidente dell’associazione Latium Vetus che si sta battendo per la difesa del vincolo – “il Comune di Pomezia (che aveva comunque già presentato un ricorso gerarchico lo scorso 22 dicembre contro il Vincolo, ndr) ha dato in sostanza appoggio schierandosi al fianco di Cogea durante il dibattimento sull’istanza cautelare andata in scena a marzo”. Il Tar ha però poi rigettato l'istanza avanzata da Cogea (che chiedeva di sospendere il vincolo) fis-

olo MiBact sono legati a doppio ono il primo successo al Tar sando una nuova udienza - e in quell'occasione si entrerà nel merito - per il prossimo 16 ottobre. Il Comune di Pomezia tiene tuttavia a precisare che “è stata la Cogea ad aver chiamato in causa il comune nel ricorso al TAR” e che l’ente si è limitato a ribadire la posizione già espressa in passato: no ad un annullamento in toto del vincolo, sì ad una rimodulazione dello stesso. Il Tar del Lazio, tornando al procedimento, deve infatti esprimersi sul ricorso presentato da Cogea contro il Vincolo MiBact dopo che lo stesso Tar aveva accordato – in un procedimento parallelo – la sospensiva della procedura di VIA (rilasciata dalla Regione Lazio a luglio 2017 nonostante l’avvio della procedura del vincolo a maggio, ndr) su richiesta di Latium Vetus, CdQ Santa Palomba e 15 cittadini. Per entrambe le questioni, ad ogni modo, si dovrà attendere come detto ottobre. Intanto però i cittadini tirano un sospiro di sollievo.

ARDEA, TAGLIO AI RIFIUTI Sì a compostaggio, arrivano 600mila euro

Giù la maschera: Roma 2 e Santa Palomba contro il Sindaco uscente

Quelle (mezze) verità sul vincolo... Intanto a metà marzo il Sindaco (sfiduciato) di Pomezia ha incontrato i residenti di Santa Palomba-Roma 2 che lo hanno contestato sul vincolo e su Cogea. La critica che ci sentiamo di muovere a Sindaco e assessori intervenuti (ormai tutti “ex”, ndr) che è poi la stessa che continuano a sollevare i cittadini della zona, è quella di continuare a dosare col contagocce parole e dichiarazioni per dare un’imbiancata e imbellire quelle che però sono due verità fondamentali: ovvero che il Comune di Pomezia da un lato è favorevole a Cogea e dall’altro non vuole il vincolo del ministero. La posizione del Comune di Pomezia, anticipando subito critiche e rimostranze, è infatti nota: “Noi non siamo contro il vincolo, vogliamo salvaguardare la campagna romana. Ma al tempo stesso non possiamo non tener conto di aspetti quali lo sviluppo economico, il lavoro (per la prima volta vengono fatte cifre: migliaia di posti di lavoro considerando anche l’indotto) e gli investimenti che molti soggetti intendono fare sul territorio, investimenti che il Vincolo così come è stato concepito bloccherebbe. Santa Palomba è oggetto di importanti progetti in materia di mobilità e logistica: la realizzazione del centro intermodale porterebbe un notevole sviluppo per la zona, sia in termini di investimenti che di posti di lavoro, possibilità che il vincolo posto sull’intera area bloccherebbe. E inoltre abbiamo richiesto solo una piccola riperimetrazione dell’area proposta dal Mibact, chiedendo di sottrarre solo una modesta porzione dei 2.000 ettari tutelati” (Aspetti questi – lavoro e sviluppo – che comunque il Ministero ha mostrato di tenere in considerazione come abbiamo visto). Tutto legittimo, ma se è proprio dalla salvaguardia di quelle “piccole” aree (compresa quella dove dovrebbe sorgere Cogea) che nasce il provvedimento del Ministero, chiedendone lo stralcio o il ridimensionamento cosa ne resterebbe? Come si fa dunque a sostenere di essere “in sostanza” a favore del vincolo se poi si cerca di intaccarne le fonda(continua) menta?

Arrivano ad Ardea 600mila euro per valorizzare le politiche del compostaggio. Questo è il risultato ottenuto dall'amministrazione comunale nell'ambito di un progetto regionale a tutela dell'ambiente. LA SODDISFAZIONE DI SINDACO E ASSESSORE - “In questo modo – spiegano il sindaco di Ardea Mario Savarese e l'assessora alle Politiche culturali e ambientali, Sonia Modica – vengono sviluppate le azioni del compostaggio domestico e di comunità, con l'obiettivo di andare a ridurre i costi del conferimento e della raccolta dell'umido”. TAGLIO NETTO AI RIFIUTI - Grazie al finanziamento ottenuto si potrà sostenere l'azione di riduzione dei rifiuti, in un triennio, pari al 35%, con una riduzione delle quantità stimata in circa 1800 tonnellate ogni anno, con un conseguente risparmio per l’amministrazione di circa 283.000 euro. Nel primo anno la riduzione prevista è del 15% con un taglio sui costi di smaltimento di 121.000 euro. Considerando una produzione media pro capite di 106 chili ogni anno, si considera il coinvolgimento di una popolazione di 7500 persone. Il progetto prevederà la realizzazione di eco-piazzole: aree sorvegliate dove i cittadini potranno conferire l'umido.

VINCOLO, 4 DOMANDE I quesiti di No Biogas Pomezia 1) Come mai il Comune di Pomezia deposita un ricorso avverso il vincolo a dicembre 2017 e non se ne ha traccia sul sito e sui canali social istituzionali? 2) In che modo la costituzione in giudizio a favore della Cogea è stata condivisa con la popolazione? 3) Perchè queste questioni non approdano in Consiglio Comunale? 4) Quali interessi stanno tutelando Fabio Fucci e il MoVimento 5 Stelle?


12

POLITICA

(segue) La stessa abile oratoria, venendo alla stretta attualità, è stata messa in mostra sul caso del ricorso al Tar contro il MiBact da parte di Cogea. L'ex Sindaco ha ribadito che non “è stato l’ente a presentare ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio” ma che il Comune, chiamato in causa da Cogea, “si è solo costituito per chiederne il ridimensionamento” mentre la società Cogea ne chiede il totale annullamento. Questo mentre però a dicembre partiva dal Comune di Pomezia un ricorso gerarchico sempre contro il vincolo: “Si tratta di un ricorso interno, una procedura tra uffici che non va a modificare la nostra linea di pensiero che abbiamo espresso più volte alla popolazione”, ha spiegato Fucci a chi gli chiedeva conto di come non ci sia tutt’oggi traccia sui canali istituzionali di tale documentazione. A questo punto ci chiediamo: al di là delle parole usate, c’è davvero differenza? A nostro giudizio no, anche perché le posizioni – entrambe legittime per carità – sul vincolo sono due: o si è a difesa del provvedimento o si è contro. Sostenere una sorta di via di mezzo ci pare incoerente. L'attacco ad ambientalisti e stampa Per Sindaco e assessori è colpa della stampa e degli ambientalisti se le due cose vengono spesso confuse insieme. “Le due cose sono distinte. Gli investimenti che il vincolo bloccherebbe sono importanti e con ricadute vantaggiose sia in termini di occupazione che in termini di sviluppo economico per la nostra area industriale e quindi per l’intera Città. Qui Cogea non c’entra e chi la tira in ballo cerca soltanto di strumentalizzare la vicenda: la differenza la fa l’area industriale non il singolo stabilimento”, continuano a ripetere come un mantra Fucci, a cui fanno eco gli (ex) assessori Sbizzera e Piccotti. La verità che continuano (volutamente) a nascondersi gli amministratori è però quella – ovviamente – che con il Vincolo del MiBact Cogea non può essere costruita, e se a questo aggiungiamo che proprio il Comune con le osservazioni presentate chiede lo stralcio sia del lotto di Tor Maggiore sia quello in cui verrebbe realizzata Cogea (proprio davanti alla torre medievale) lo scenario è praticamente delineato. Sostenere il contrario ci pare pura demagogia. Residenti delusi da Fucci & co. Tutti questi aspetti sono stati impugnati dai cittadini presenti all’incontro che hanno manifestato, come un anno fa, tutta la loro delusione e il rammarico per aver visto questo cambio d’atteggiamento del primo cittadino nei confronti del loro territorio. Non solo: ciò che viene contestato a Fucci è la mancata condivisione delle scelte strategiche per il territorio, scelte che sono state prese, a giudizio dei cittadini, unilateralmente dal Comune anche a fronte di richieste che muovevano in direzione diametralmente opposta. Come nel

caso del vincolo considerando le oltre 2.500 firme raccolte a cui però il Comune di Pomezia non ha voluto dare alcun peso. Oppure sui continui riferimenti alla “vocazione industriale dell’area” – che l’ente continua a fare – i quali mal si sposano, incalzano i residenti, con il fatto che nel frattempo sono sorte case e abitazioni. I cittadini – che hanno ribadito anche ieri la colpevole assenza del Comune di Pomezia in materia di informativa preventiva alla popolazione prevista dalla Seveso sugli impianti a R.I.R. – chiedono dunqie alle istituzioni un quartiere più vivibile e, nei limiti di ciò che già insiste in materia di industria pesante, una progettualità che vada oltre i soliti impianti e capannoni. “Io ho protestato per dire no biogas e no biogas è stato”, ha provato a difendersi Fucci ancora su Cogea. Come se a quel tempo i cittadini volessero rinunciare ad un tipo d’impianto per il trattamento dei rifiuti per vedersene costruito un altro – compostaggio, per ora, e con in più i dubbi sui materiali che Cogea tratterà – da 60mila tonnellate all’anno. L’altra colpa imputata alla stampa è stata quella di voler far passare Cogea per quella che non è, ovvero un impianto a ‘bio’gas: nessuno della nostra testata, è opportuno sottolinearlo, ha mai sostenuto questa tesi, nel senso che sappiamo bene di come Cogea stia continuando il suo iter burocratico come “impianto funzionale al trattamento aerobico di rifiuti organici non pericolosi per la produzione di compost di qualità (“compostaggio”)”. Negare però che il famoso “secondo stralcio funzionale” non esista negli atti ufficiali è però dichiarare una cosa non vera. E non lo diciamo noi, ma lo dice la documentazione contenuta nel bollettino ufficiale della Regione Lazio dello scorso 20 luglio – Parole da ricercare: “supplemento 2, Bur 2017-58-2”) – la valutazione di impatto ambientale intorno alla quale si sta disputando una delle partite più importanti al Tar – dove si legge: “La sezione di trattamento anaerobico con produzione di biogas – si legge – potrà essere oggetto invece di un futuro 2° stralcio funzionale, sempre se l’opera risulterà compatibile con il RIR del Comune di Pomezia”. In altre parole ora Cogea – grazie al lavoro profuso dall’amministrazione – è sì ora un impianto di “compostaggio” ma se – a patto che venga mai realizzato – in futuro chiedesse una riconversione al ‘bio’gas? La domanda che vogliamo rivolgere è infatti la seguente: il Comune di Pomezia – al netto del fatto che comunque la popolazione di Santa Palomba-Roma 2 non vuole l’impianto né in un caso né nell’altro – è in grado di scongiurare in assoluto una futura realizzazione del ‘bio’ gas (come avvenuto in altri casi) da qui a 5, 10 o 20 anni in virtù di quanto sopra esposto? In chiusura vorremmo riportare una frase che a nostro avviso ben rispecchia i sentimenti della zona

Il Corriere della Città Aprile 2018

nei confronti del Sindaco uscente e riassume in poche righe quanto accaduto ieri sera: “In qualsiasi parte d’Italia, in un caso simile (riferendosi a Cogea, ndr), un primo cittadino si metterebbe la fascia al collo e protesterebbe a fianco del popolo. Solo noi abbiamo un Sindaco che invece si mette dalla parte dell’industriale!”. Luca Mugnaioli

Latium Vetus: "Grande vittoria rigetto istanza Cogea"

Prima grande vittoria nel corso dei procedimenti giudiziari intentati dai privati contro il vincolo MiBact, il TAR infatti non ha concesso la sospensione dell’efficacia del provvedimento di tutela approvato lo scorso novembre, che rimane a difesa del territorio almeno fino al dibattimento di merito, fissato il prossimo 16 ottobre 2018. “Nel corso del dibattimento c’è stato anche un colpo di scena” – afferma Giacomo Castro, Presidente dell’Associazione Latium Vetus – “L’amministrazione comunale di Pomezia, appena disciolta, aveva presentato già a dicembre scorso un proprio ricorso gerarchico contro il vincolo paesaggistico, cosa a noi non nota (né al resto della città?), e ha ribadito, tramite il proprio legale, questa posizione critica anche nel corso dell’udienza di martedì 13 marzo scorso, nell’ambito del ricorso intentato dalla Cogea S.r.l ai fini della sospensione dell’efficacia del vincolo in quella fascia territoriale di circa 2000 ettari fra Pomezia ed Ardea, riconosciuta dalla Soprintendenza un unicum paesaggistico meritevole di tutela. Il TAR però li ha rimandati tutti a casa a mani vuote e, prendendo evidentemente anche atto di quanto sostenuto da Associazione Latium Vetus nella propria memoria di costituzione, non ha concesso la sospensione dell’efficacia del vincolo, accogliendo la linea dell’associazione, del MiBACT, e della Soprintendenza. Si tratta di una prima significativa vittoria per chi sostiene la tutela del nostro territorio! Non eravamo a conoscenza del fatto che il Comune di Pomezia avesse presentato un proprio ricorso e pensavamo di poter ben sperare circa la neutralità dell’ente locale relativamente ai ricorsi che sarebbero stati eventualmente presentati dai privati ma così non è stato".



zia)

14

POLITICA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Dentro l'impianto di “Soil Washing” di Via della Vacca a possibile realizzazione a Pomezia dell'impianto che tante polemiche ha sollevato in questi ultimi mesi continua a far discutere anche dopo la caduta del governo Fucci che giusto alla fine del mandato definiva “innocuo” questo impianto. Di parere diverso era stata invece la Regione Lazio che però, nonostante le tante criticità riscontrate, aveva comunque accordato la VIA nel dicembre scorso. Ed è proprio sulla Regione che si addensano i dubbi maggiori: come fugare cioè il dubbio che gli uffici preposti non abbiano frettolosamente archiviato la procedura limitandosi ad apportare una trentina di segnalazioni generiche e superficiali a fronte di criticità di ben altra portata? Non a caso in molti si sono prontamente schierati contro la realizzazione di questo sito di Soil Washing: dall'opposizione politica a Pomezia, ai cittadini finanche ad una società, la Creusa srl, la quale, ponendosi contro Regione Lazio, Città Metropolitana e Comune di Pomezia nonché la S.r.l. Trevi Ambiente proprietaria del progetto, ha presentato ricorso al Tar. In ballo, in quest'ultimo caso, c'è un'istruttoria per la costruzione di immobili residenziali e commerciali. La società ritiene incompatibile il procedimento di sblocco delle sue costruzioni con quello di avvio dell’impianto. Dentro il “Soil Washing”, ovvero cosa nasconde questo termine “pulito” L'impianto, lo ricordiamo, dovrebbe sorgere in Via della Vaccareccia a Pomezia: si tratta di un “Impianto per il soil washing di terreni di bonifica, sabbia dei depuratori e rifiuti di spazzamento e pulizia delle caditoie stradali”. Il soil washing è una tecnica di bonifica del suolo contaminato che prevede il recupero della parte pregiata del mezzo attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante; il proponente, la Trevi Ambiente come visto, ha evidenziato che i terreni da sottoporre a bonifica saranno, ai sensi del D.Lgs. 152/06, rifiuti speciali appartenenti alla famiglia dei CER 17 05: si tratta di terra (compresa quella proveniente da siti contaminati), rocce e pietrisco di vario tipo nonché materiale di dragaggio (anche fanghi). Per realizzarlo non saranno costruiti nuovi edifici ma si procederà col recupero di un capannone già esistente. L’impianto avrà una potenzialità annua di 55.000 tonnellate e prevede di recuperare il 60% del totale del materiale in ingresso ottenendo materiale inerte da destinare all’edilizia. La società sostiene che non ci sono rischi e che l’impianto non è inquinante, ma i residenti si stanno già mobilitando perché non vogliono che la strada diventi un andirivieni di camion dei rifiuti, qualunque essi siano.

L

Una VIA con tanti dubbi: il nodo viabilità (dentro e fuori) A fine dicembre è arrivata come visto la Valutazione d’Impatto Ambientale positiva dalla Regione Lazio nonostante le tante prescrizioni avanzate (circa 30). Cautela è stata ad esempio espressa dagli uffici preposti della Pisana sul versante della viabilità: “Essendo infatti via della Vaccareccia l’unica strada di accesso all’area industriale e all’impianto in progetto” – è il monito della Regione – risulta quindi necessaria una verifica di tale viabilità di accesso, sia per quanto concerne l’ordinaria gestione in sicurezza del transito del traffico di mezzi indotto dall’attività, sia per quanto riguarda la gestione di eventuali emergenze e di possibili eventi incidentali”. L’analisi della Trevi Ambiente sul carico della viabilità parrebbe inoltre sommario: a giudicare da quanto prodotto sulla carta non si terrebbe adeguatamente conto della strada senza uscita, dell’elevato numero e della capacità di carico degli automezzi nonché dei mezzi ausiliari per lo svuotamento delle varie fosse settiche, ecc. Contrariamente, da una valutazione dell’attività a regime, risulta che i carichi in transito difficilmente potranno essere inferiori a 12 mezzi/ora, con il conseguente insostenibile aggravio sia per il traffico sia per l’inquinamento dell’aria e del suolo, oltre all’inquinamento acustico generato. Ma il problema della viabilità non riguarda soltanto l'esterno: stando ai documenti raccolti dalla nostra redazione, in particolare le piantine relative al progetto (nelle foto), salta subito all'occhio la mancanza di spazio già dentro alla struttura che la Trevi Ambiente intende realizzare. Guardate ad esempio la distanza tra gli edifici: appena 10 metri scarsi. Anche se non possiamo affermarlo con certezza, il rischio di un “ingolfamento” nel piazzale tra i mezzi pesanti appare assai probabile e le preoccupazioni salgono vertiginosamente se si ipotizza uno scenario di rischio (e a Pomezia, considerando gli ultimi accadimenti, è un'eventualità da tenere comunque in alta considerazione). Infatti, sull’unica particella dove è stato progettato l’impianto, esistono altre due attività già avviate da altre imprese, le quali, dopo la necessaria separazione con i previsti muretti della diverse aree di attività, non avranno fisicamente ed obiettivamente lo spazio necessario per operare. E in considerazione della suddivisione delle attività, la progettazione non evidenzia il rispetto degli standard urbanistici in termini di parcheggi e aree di manovra. (continua)

Cos'è il "Soil Washi

E' un impianto per il soil washing di terreni di b rifiuti di spazzamento e pulizia delle caditoie str nica di bonifica del suolo contaminato che prev giata del mezzo attraverso un processo di sepa proponente, la Trevi Ambiente, ha evidenziato nifica saranno, ai sensi del D.Lgs. 152/06, rifiuti glia dei CER 17 05: si tratta di terra (compr contaminati), rocce e pietrisco di vario tipo n (anche fanghi).

3

1 3

(1) Capannone della Trevi Am (2) Distanze tra gli edifici - c (3) Aziende confinanti alla T

1


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

POLITICA

15

reccia: tutti i dubbi sulla VIA rilasciata dalla Regione

minime tra le abitazioni e gli impianti per il trattamento dei rifiuti” chieste a gran voce dai comitati, ndr) e da case sparse presenti in vicinanza dell’area di progetto”; il proponente, da quanto si apprende dagli atti ha comunque verificato e dichiarato che non sono presenti edifici sensibili nel raggio considerato di 1.000 m. cosa che però non risulterebbe veritiera considerando le circa 200 famiglie che vivono nell'area. Il progetto prebonifica, sabbia dei depuratori e vede inoltre degli accorgimenti per preserradali”. Il soil washing è una tecvare le acque superficiali e sotterranee e vede il recupero della parte preridurre il pericolo di dispersione sul terreno arazione fisica dell’inquinante; il di acque potenzialmente contaminate, oltre che i terreni da sottoporre a boal sistema di raccolta e trattamento delle i speciali appartenenti alla famiacque reflue; l’impianto, infine, si colloca a resa quella proveniente da siti circa 100 metri da una zona militare per cui nonché materiale di dragaggio sarà opportuno verificare la necessità dell’acquisizione del N.O. da parte dell’Autorità militare. E anche qui i dubbi non mancano: con riferimento al dichiarato scarico in fosso delle acque piovane, perché non si è rilevato che mancano sia la puntuale progettazione dell’allaccio al fosso, con le relative relazioni idrauliche, sia il Nulla Osta da parte del Consorzio di Bonifica competente (autorizzazione)? In ordine poi all’approvvigionamento idrico, perché si è sottovalutato il peggioramento della situazione già critica di pressione e portata dell’acqua potabile fornita dal gestore di zona, dovuto all’ulteriore prelievo della Trevi Ambiente per uso industriale? Domande già impugnate dai cittadini e che chiedono una risposta. Comune di Pomezia: no al Piano Casa, sì ai rifiuti? La società Creusa Srl, che ha presentato ricorso al Tar avverso la realizzazione dell'impianto, rivendica nella vicenda una sorta di diritto di “prelazione” nel senso che da circa mbiente tre anni avrebbe ca. 10m avviato l'iter per il Trevi riconoscimento delle concessioni residenziali nella zona. Non solo: in conferenza di servizi sarebbe stato addirittura omesso tale passaggio non zonizzazione citando la presenza di progetti per gli imporacustica si rileva un fattore di atten- tanti insediamenti residenziali in adiacenza, zione progettuale per quanto concerne richiesti per l'appunto dalla Creusa S.r.l. sulla l’assenza di idonea distanza da nuclei base della Legge “Piano Casa” (l’approvaabitati (in pratica le famose “distanze zione del “Piano Casa” bloccherebbe infatti automaticamente la possibilità di installazione dell’impianto di trattamento riL'impianto gestirà 55.000 t/a di rifiuti fiuti, ndr). Iter burocratico che sarebbe

ing"

2

(segue) Gli altri punti critici Se per le emissioni rumorose e per la qualità dell’aria la Regione non sottolinea particolari criticità – non tenendo però conto che la destinazione urbanistica di PRG dell’area è classificata “L2” (industria leggera) non ammette l’insediamento di “industrie comunque nocive, fastidiose o rumorose” - diverso è l’aspetto legato alla zona dove sorgerà l’impianto, sì industriale ma comunque antropizzata. Benché la struttura risulti infatti “compatibile con il quadro programmatico dove non sussistono beni paesaggistici, aree naturali protette o criticità di natura idrogeologica o incompatibilità con la

stato dunque 'snobbato' dal Comune di Pomezia che, per contro, non ha esitato invece a dichiararsi favorevole all'impianto dinanzi agli uffici regionali nonostante fossero già andati in scena i confronti preliminari con i tecnici comunali prima della presentazione delle istanze poi protocollate il 29/12/2016 ed il 13/01/2017. Perché allora, viene da chiedersi, il Comune di Pomezia rinuncerebbe ad una perdita di un introito di circa 6-7 milioni di euro in oneri concessori a fronte di 0 (zero) euro di oneri previsti dalla costruzione del Soil Washing? E quindi, a conti fatti, torniamo a ripetere: chi è che vuole e che beneficerà davvero di questo impianto?

I residenti: “Vogliamo servizi"

Messa in sicurezza del quartiere e delle strade, estensione dei servizi primari, punti d'aggregazione. Sono queste le richieste dei residenti di Via Vaccareccia che invece si trovano costretti a dover fare i conti con l'ennesimo impianto industriale e per di più di gestione dei rifiuti. Nel quartiere complessivamente vivono circa 200 famiglie che si stanno attrezzando, anche attraverso il Comitato di Quartiere, per opporsi alla realizzazione dell'impianto di soil washing. “Questo ennesimo impianto andrebbe ad aggravare una situazione già di per sé molto complessa considerando le tante industrie e i capannoni presenti”, è l'amaro commento dei residenti. “Non dimentichiamoci che la strada è senza uscita, stretta e notevolmente appesantita dai camion che già transitano oggi: cosa accadrà al traffico? E se succede un incidente?”, ha dichiarato Stefania Ferrara, presidente del nascente comitato. Ma non è tutto: “Noi non abbiamo marciapiedi e raggiungere le fermate del bus è altamente pericoloso già oggi: con l’aumento del passaggio dei mezzi pesanti sarà molto peggio”. Altre preoccupazioni riguardano l'acqua: “Da ciò che sappiamo un impianto del genere richiederà un enorme quantitativo d'acqua: essendo noto che l’intero territorio comunale di Pomezia soffre spesso di carenze d’acqua, soprattutto d’estate, che portano non solo all’abbassamento della pressione ma anche a un vero e proprio razionamento - in special modo per le aziende già esistenti - dove si prenderà l’enorme mole di acqua che questo impianto necessita? A chi verrà tolta, visto che non è di certo in programma un aumento della portata d’acqua da parte della società fornitrice?


16

Il Corriere della Città

POLITICA

Aprile 2018

Tutte le strade (per i rifiuti) portano a Pomezia on solo Cogea e Trevi Ambiente. Pomezia sta per essere invasa da altre migliaia di tonnellate di rifiuti che rasentano l'incredibile cifra delle 236mila all'anno. Tutto ruota intorno ad una serie di impianti tra quelli già esistenti, e in questo caso ci sono in ballo degli ampliamenti nella quantità di materiali da trattare, oppure nuovi ed in corso di approvazione. Il sito della Service Lazio escluso dalla procedura di VIA In Via Messico a Pomezia insiste dal 2011 uno stabilimento che si occupa di smaltire e lavorare scarti metallici, apparecchi elettrici nonché materiali ferrosi e non. In questo caso la proprietà ha richiesto un ampliamento della capacità di stoccaggio che dovrebbe arrivare a circa 91mila tonnellate/a contro le 58mila attuali. Nell'iter burocratico non comparirà tuttavia la Valutazione d'Impatto Ambientale che invece era stata richiesta dalla Regione in un primo momento. L'impianto Cogec Energia Ambiente a due passi dall'Eco-x Parte da zero invece il progetto presentato dalla Cogec Energia Ambiente (ex Ecocar srl) per la realizzazione di un “Impianto per il recupero rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale, dalla pulizia delle caditoie e dall'eliminazione della sabbia dei depuratori in V. Pontina Vecchia, KM 32+900 a due passi dal sito (ancora in attesa di bonifica) dell'Eco-X. In questo caso si parla di circa 30mila tonnellate all'anno di rifiuti.

N

A Pomezia potrebbero arrivare oltre 230 mila tonnellate di rifiuti all'anno Pomezia “sommersa” dai rifiuti: il conto fa oltre 230 mila tonnellate all'anno! I numeri sono impressionanti e ciò che continua a non capire la politica (più o meno volutamente) è che a destare preoccupazione non è il singolo impianto o stabilimento: il problema sta nel fatto che, specie al livello Regionale, si continua ad operare a “compartimenti stagni” e ogni 'capannone' segue il suo iter specifico a discapito di una visione generale. Nella città pometina i conti sono allarmanti, specie se sommati a quanto già esiste in termini di impianti a forte impatto ambientale: Cogea (60mila tonnellate), Trevi Ambiente (55mila tonnellate), Cogec Energia Ambiente (30mila tonnellate), Service Lazio (91mila tonnellate) per un totale di 263mila tonnellate che potrebbero piovere su Piazza Indipendenza. Numeri che, ci auguriamo, anche la politica locale – in rampa di lancio per la campagna elettorale – deciderà di affrontare.

POMEZIA E' PASSATO UN ANNO

Eco X, Andreassi: ‘Commissario prefettizio avvii le procedure amministrative’

“Circa 8.500 tonnellate di rifiuti carbonizzati, la cui natura non è ancora chiara, giacciono sul piazzale di ECO X ormai da oltre 300 giorni. Con il concreto rischio di inquinamento del terreno e della falda acquifera. Senza parlare dei danni economici che hanno subito agricoltori e allevatori dell’area. In questi 300 giorni, come si evince dai verbali della Conferenza dei Servizi, non si è riusciti neanche a condividere una relazione tecnica di rimozione dei rifiuti e di eventuale bonifica dell’area. Da un punto di vista amministrativo è evidente che dovesse essere la società ECO X a intervenire. Questa cosa, però, non è avvenuta, nonostante le ordinanze e le diffide del Sindaco di Pomezia. Sindaco di Pomezia che, però, inspiegabilmente, al netto di alcune dichiarazioni in cui ha detto che lo avrebbe fatto, non è intervenuto in danno per il ripristino dei luoghi. Oggi faccio un appello alla dottoressa Moscarella, commissario prefettizio di Pomezia, che, in virtù del suo ruolo, acquisisce anche la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini di Pomezia, affinché avvii quanto prima le procedure amministrative”. Così in una nota il prof. di Ingegneria di Tor Vergata, Luca Andreassi, consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai rifiuti e segretario organizzativo del PD provinciale.



)

18

POLITICA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Pomezia, 167: trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà Circa 3 anni fa, con l’Associazione Mens Libera e la collaborazione dell’architetto Piero Virgili e l’ingegnere Salvatore D’Onofrio, abbiamo esaminato la procedura deliberativa dell’amministrazione, per il calcolo di quanto dovuto dai proprietari di quelle abitazioni acquistate in zona 167, per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Dalla Analisi tecnica, furono rilevate notevoli incongruenze nei metodi di calcolo utilizzati dall’amministrazione e fu presentato al Sindaco un parere dettagliato che successivamente fu chiarito anche in una assemblea pubblica.

S

Inoltre, il metodo degli “sconti”, basato solo su scadenze fisse ed a breve termine, attuato dalla precedente amministrazione, palesa un esclusivo interesse di “cassa”, a scapito soprattutto dei cittadini non aventi immediate disponibilità finanziarie (pensionati, famiglie monoreddito, ecc.). Ci preme rammentare che nel consiglio comunale del 2012, quando venne approvata la predetta delibera, l’unico voto contrario fu quello del consigliere Fabio Fucci, il quale si giustificò dichiarando che votava contro perché la proposta della maggioranza era solo un modo per fare cassa. Al contrario, una volta divenuto Sindaco,

contraddicendo se stesso, fece propria tale delibera. Tuttavia, a seguito delle nostre osservazioni, il Consiglio Comunale fu costretto a concedere almeno una consistente riduzione del corrispettivo inerente il costo di costruzione. Il sottoscritto assieme ai candidati di Progetto Comune Pomezia affronterà prioritariamente questa problematica affinché sia radicalmente modificato il metodo di calcolo e siano applicati equi e legittimi criteri di valutazione, riportando alla giusta entità il corrispettivo per il riscatto del diritto di superficie. Antonio Aquino

Associazione “MENS LIBERA” AQUINO SINDACO

L ' a v v o c a t o A q u in o Lo studio, derivato dalle linee guida emanate dall’ente Formez PA, su specifico incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, indica precisamente le procedure amministrative e di calcolo per determinare il valore della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà in aree PEEP e PIP. Gli uffici ignorarono totalmente dette linee guida, mentre, a nostro parere, crediamo sia necessario rivedere il metodo di calcolo, allineandolo alle medesime linee guida al fine di rendere equo e corretto il valore di trasformazione del diritto di superficie, che attualmente, come determinato dall’amministrazione, risulta esorbitante. A tal fine, basterebbe che l’ufficio tecnico del Comune riveda criticamente i parametri adottati per la determinazione dei valori dei terreni, con particolare riferimento al valore venale delle civili abitazioni che insistono su di essi. Per agevolare ulteriormente i cittadini, proponiamo altresì la stipula di convenzioni con il notariato e con gli istituti di credito, affinché vengano calmierati, sia i costi degli atti, sia il ricorso al credito per coloro che ne abbiano necessità.

VOLANTINO INFORMATIVO n. 1/2018

CORRISPETTIVO PER L’ELIMINAZIONE DEI VINCOLI RELATIVI AL DIRITTO DI SUPERFICIE PER LA TRASFORMAZIONE IN PIENO DIRITTO DI PROPRIETA’ DEGLI IMMOBILI SITI IN AREE AREE P.E.E.P. (ZONE 167)


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

INFORMAZIONE

19

Pomezia, i Testimoni di Geova ricordano la morte di Gesù all’inizio di marzo 2018 i Testimoni di Geova di tutto il mondo hanno dato il via a una campagna mondiale per distribuire gli inviti alla Cena del Signore, conosciuta anche come Commemorazione della morte di Cristo. Sabato 31 Dove seguire l'evento (gratuito) marzo i Testimoni di Geova si riuniranno in 240 paesi per dalle 19.30 di Sabato 31 marzo 2018 quello che considerano l’evento (1) Sala del Regno dei Testimoni di Geova, più importante dell’anno. Tra Via Pontina Vecchia km. 33.350 civ. 49 questi ci saranno anche i fedeli (2) Hotel Selene, Via Pontina Vecchia Km 30 di Pomezia. Gli inviti che i Te- (3) Hotel Antonella, Via Pontina Vecchia Km stimoni di Geova hanno lasciato a Pomezia, sulla scia di quanto accade, Km 28. Per altri luoghi è possibile consultare come visto, in tutto il mondo, incoraggiavano il jw.org al seguente link: Commemorazione tutti a essere presenti anche alla conferenza “Trova l’indirizzo più vicino”. speciale intitolata “Chi è veramente Gesù L’evento dei Testimoni di Geova Nel 2017 i presenti alla Commemorazione Cristo?”, che si è tenuta lo scorso 24 marzo. sono stati oltre 20 milioni, di cui circa 12 miLa commemorazione della morte di Gesù lioni non erano Testimoni. Questo significa Sabato 31 Marzo 2018 alle 19.30 Sabato 31 marzo, invece, sarà la volta della che la Commemorazione è una ricorrenza commemorazione annuale della morte di importante non solo per i Testimoni di Gesù Cristo. A Pomezia questi sono i luoghi Geova ma anche per milioni di altre persone e gli orari dove poter assistervi a partire dalle di tutto il mondo. ore 19.30: Sala del Regno dei Testimoni di Inquadra il telefono con l'app Hp Reveal Geova, Via Pontina Vecchia km. 33.350 civ. (ex Aurasma) e guarda il video dell'evento 49; Hotel Selene – Via Pontina Vecchia Km Istruzioni a pag. 16 30; Hotel Antonella – Via Pontina Vecchia

D


20

CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Ardea, degrado sul Lungomare dei Troiani a Tor San Lorenzo alviamo le dune di Tor San Lorenzo ad Ardea. E’ questo l’appello dei cittadini che non vogliano rassegnarsi allo stato di abbandono di una porzione del litorale rutulo – nello specifico il tratto di Lungomare dei Troiani vicino allo stabilimento ‘La Venere in Bikini’ – divenuto ostaggio di degrado e abusivismo diffuso. Lo stato attuale dell’area non deve trarre in inganno nel senso che questa situazione perdura da tempo. Rifiuti di ogni sorta, sporcizia e sopratutto loro: gli abusivi, o invisibili se preferite, accampati alla buona tra le dune. Interventi ad Ardea Meglio è andata alla spiaggia di Ardea la quale è stata oggetto di interventi da parte del Comune per la rimozione di un ingente quantitativo di rifiuti segnalato nel corso del mese di marzo dal Consigliere d’opposizione Luca Fanco.

S

)

Spiaggia ripulita ad Ardea dopo le segnalazioni del Consigliere d'opposizione Luca Fanco (sopra); degrado invece a Tor San Lorenzo (sotto)

E nel canale finiscono pure le carcasse di auto: ecco i rottami i incastrati La Guardia Nazionale Ambientale del Distaccamento di Ardea, durante i consueti controlli sul territorio comunale, a tutela dell’ambiente e a contrasto delle discariche abusive, sul Lungomare dei Troiani all’uscita del canale di scolo delle acque reflue, riveniva tre carcasse di auto riverse sulla sabbia. Del ritrovamento e’ stata avvisata la Locale Polizia che provvederà all’identificazione dei mezzi e alla loro rimozione.

C

Le Guardie Ambientali di pattuglia ad Ardea


COMITATO CULTURALE DI CONSULENZA ED INFORMAZIONI AI CITTADINI sottoscritti residenti nel Comune di Pomezia con la presente richiedono quanto in oggetto. Tale richiesta è motivata dal fatto che sulle fatture che ci sono state recapitate da parte di ACEA (Acqua) ci sono molte incongruenze relative alle intestazioni delle utenze. alle letture dei contatori, alla quantità di metri cubi stimati ad utenza e varie richieste di delucidazioni su tutte le voci in fattura. Da alcuni contatti avuti con il personale ACEA presente in alcuni giorni, nell’ufficio messo a disposizione dall’amministrazione comu-

I

NOME Angelo

nale presso la selva dei pini è emerso che tutte le operazioni di rettifica dei dati ed eventuali ulteriori rateizzazioni dei costi risultati eccessivi è necessario l’utilizzo di mezzi informatici inviando mail. oppure telefonando ad un numero verde messo a disposizione dall’azienda. Purtroppo per alcuni Cittadini comunicare con tali mezzi risulta essere impossibile in particolar modo per le persone anziane e per chi è sprovvisto di mezzi informatici. Quindi la nostra richiesta dell’istituzione di un ufficio anche se solo per un periodo temporaneo, che potrebbe essere di

COGNOME D'Avino

II Comitato D’Avino Inform@ comunica a tutti i cittadini che ci siamo trasferiti da Via Virgilio 47 a Via Tasso 1 sempre a Pomezia. Saremo lieti di offrire cosi come abbiamo sempre fatto in questi anni consulenze ed informazioni a tutti coloro che ne hanno bisogno. Con l’occasione vi ricordiamo il nostro sito web www.davinoinforma.it di seguito elenchiamo in nostre attività e servizi. Visure in tutte le banche dati; Transazioni bancarie e finanziarie; Cancellazioni cattivi pagatori; Riabilitazione al credito; Analisi e anomalie del debito; Anatocismo – Usura; Legge 3/2012 per "SOVRA INDEBITATI"; Controllo cartelle esattoriali; Consulenza Pubbliche Amministrazioni; Assistenza per compilazione modulistica in genere; Pratiche per nuovi residenti; Pratiche per inizio attività commerciali industriali ed artigianali; Pratiche tecniche accatastamenti perizie giurate visure catastali progettazioni

VIA

mesi dodici è finalizzata all’agevolazione per gli Imprenditori, commercianti, e tutti i cittadini, ad effettuare verifiche ed eventuali aggiustamenti sulle proprie utenze con personale ACEA che abbiano funzioni non solo di informazioni ma anche funzioni commerciali per consentire a tutti di poter rivedere la propria posizione ed eventualmente operare anche modifiche contrattuali delle singole utenze. Certi che vogliate accogliere positivamente e soprattutto celermente tale richiesta cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.

Via Colombia

FIRMA

condoni edilizi; Pratiche complete per installazioni di impianti per energia rinnovabile civile ed industriali; Pratiche auto polizze assicurative Calamità naturali RC e Previdenziale; Perizie per impatti acustici Certificazioni antincendio; Atti notarili in genere successioni conservatoria; Servizi C.A.F. RED*DSU*ICI*ISE*ISEE*ISEU mod. UNICO ecc…; Servizio autotrasporti mezzi pesanti e Bus turistici; Organizzazione eventi Musicali Sportivi Marketing Servizi Catering e ristorazione Viaggi e Vacanze; Organizzazione Cerimonie e Matrimoni con noleggio auto moderne, d’epoca , Camper e speciali; Certificazione H.A.C.C.P. Adempimenti D.lgs 81/2008; Amministratori di condominio; Commercialista revisore dei conti visure camerali costituzione società; Costruzioni e ristrutturazioni immobiliari; Costruzioni siti web Posta certificata; Consulenza Legale – Medico Legale Gratuito per casi di Malasanità; Consulenza Finanziaria per prestiti mutui Microcredito; Consulenza progettazioni, creazione giardini ed aree verdi; Mercato libero Energia e Gas.


22

CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Scuole sporche a Pomezia, ci risiamo: rabbia tra i genitori di nuovo allarme alla scuola Margherita Hack di Pomezia. Dopo il caso esploso nei mesi scorsi alla fine nell’istituto intervennero addirittura i NAS tornano a denunciare le precarie condizioni igieniche (come mostrano le foto) dell’istituto i genitori che si dichiarano pronti anche “a non mandare a scuola i propri figli”. Genitori furibondi “Sono la mamma di una bambina che frequenta la scuola Margherita Hack di Pomezia”, ci scrive un genitore. “A causa dello stato di agitazione del personale delle pulizie, che dura ormai da diversi giorni, la scuola si trova in condizioni davvero pietose. E la situazione può solo peggiorare con la conseguenza che fra un po’ saremmo costretti a non mandare a scuola i nostri figli. Non si può andare avanti così”. “Tutta la scuola è sporca”, aggiunge una mamma. “Androni, classi… Sull’ avviso fuori scuola c’è scritto che sarebbero stati garantiti i servizi essenziali ma così non sembra”. Nelle polemiche finisce anche l’Istituto Comprensivo Statale Fabrizio De’ Andrè, e in particolare la scuola primaria di Santa Procula. "Dopo i disagi dello scorso ottobre ci era stato assicurato che una situazione del genere non si sarebbe mai più ripetuta e invece dal 7 marzo scorso ad oggi lo stato di agitazione – così chiamato dai dipendenti Coop 2001 – perdura”, ci racconta una mamma. Lo scenario è sempre il medesimo: locali, aule e quant’altro sporchi a causa delle difficoltà legate ai contratti delle addette alle pulizie. “Sono state inviate email alla asl, Miur, Comune e Dirigente scolastico. Purtroppo in tutto ciò sono soprattutto i bambini a rimetterci, trattandosi appunto di soggetti che richiedono ogni attenzione e tutela”, chiosa a tal proposito il genitore. E ancora: “Le aule della materna e della scuola primaria alla De’ André sono in pessime condizioni igieniche e noi genitori non sappiamo più a chi rivolgerci!”. Addette alle pulizie in protesta Il caso non è per nulla di facile soluzione. Da un lato c’è il sacrosanto diritto alla protesta delle lavoratrici: a Pomezia le lavoratrici (ex Lsu) rientrano nella Cooperativa 2001 finanziata direttamente dal Ministero dell’Istruzione e rientrante nel sistema d’appalti nazionale (Consorzio Nazionale dei Servizi). Si tratta di 18mila lavoratori sparsi per tutta Italia e tanti, tantissimi problemi, dagli stipendi sempre in ritardo alle problematiche legate alla gestione delle mansioni da svolgere durante le 7 ore previste dal capitolato, tra fornitura di servizi in supporto al personale scolastico, come la pulizia dei locali, o altre attività. I diritti degli alunni

E'

Genitori in protesta davanti alla Scuola Primaria “Margherita Hack” di Pomezia: è stato chiesto un sopralluogo dei Nas Dall’altro lato c'è però la necessità per i piccoli alunni di frequentare le lezioni in condizioni igieniche sanitarie quantomeno accettabili, cosa che, purtroppo, non sta avvenendo. E il caso non riguarda soltanto la Margherita Hack: segnalazioni analoghe arrivano anche da altri istituti per i quali ora anche il Comune di Pomezia chiede interventi urgenti. Il Comune di Pomezia sollecita intervento MIUR e Asl In una nota indirizzata al MIUR e alla ASL, il Comune di Pomezia richiede un ulteriore e immediato sopralluogo in tutte le scuole del territorio vista la situazione di emergenza sanitaria denunciata dai genitori. “Visto il protrarsi della situazione d’emergenza – si legge nella nota – e a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai genitori dei bambini frequentanti le scuole del territorio, si richiede nuovamente alle Autorità in indirizzo, ciascuna per quanto di competenza, di effettuare un immediato sopralluogo in tutte le scuole del territorio al fine di stabilire le criticità lamentate e porre in essere tutti gli adempimenti atti a ripristinare le normali condizioni igieniche. La tempestività di un immediato sopralluogo, risulta per altro necessaria al fine di poter predisporre tutte le azioni necessarie alla tutela della salute pubblica”.. La protesta: nessun bambino a scuola L’iniziativa è stata messa a punto dai genitori nella giornata del 19 marzo quando molti alunni sono rimasti fuori dalle aule in segno di protesta contro le condizioni igienico-sanitarie dell'istituto scolastico. Una della rappresentanti dei genitori della Margherita Hack ha confermato che “la scuola è stata

pulita parzialmente. Meglio il primo piano rispetto al secondo dove la situazione è la medesima dei giorni scorsi”. “Ad ogni modo prosegue la rappresentante dei genitori – è stato solo spazzato e in nessun locale è stato

Aule, locali e androni sporchi: il Comune scrive a Miur e Asl

la vato per terra. Fatta eccezione per i bagni: qui un intervento è stato fatto, ma parliamo comunque di interventi “essenziali”. Pulizia è per noi una altra cosa.” I genitori hanno provveduto quindi a presentare una denuncia ai Nas, affinché al più presto si prendano dei seri provvedimenti nelle scuole di Pomezia. L'indomani tuttavia, a fronte di una situazione rimasta pressoché inalterata, molti genitori sono dovuti tornare a scuola per prendere i propri figli a causa, nei casi più gravi, di forti reazioni allergiche nei piccoli alunni a causa dello sporco. Insomma: il braccio di ferro tra gli attori in causa continua e i punti di "rottura" - ovvero quando la protesta si spinge troppo oltre e le scuole , grazie all'intervento delle autorità, vengono rassettate da cima a fondo - non bastano più per garantire ambienti idonei a svolgere in sicurezza le lezioni.



24

CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Spiaggia “scomparsa” a Torvaianica: la colpa è solo nostra ‘erosione delle coste laziali è, geologicamente parlando, iniziata nel mese di marzo. Elementi di geografia, storia, archeologia, topografia, letteratura e cronaca stanno a dimostrare che il fenomeno è dovuto solo ed esclusivamente all’homo non so quanto sapiens. Geografia La nostra regione è composta da tre fasce parallele. Dalla catena degli Appennini abbiamo una fascia montagnosa culminante nella vetta del Terminillo; segue una fascia collinare; infine una fascia costiera caratterizzata, sin dalla preistoria, da una lunga duna che si estendeva dalla bassa maremma fino alle propaggini dei monti Aurunci. Il tutto solcato da una serie di corsi d’acqua provenienti dalle alture, e che trasportano inerti: Fiora, Marta, Arrone, Tevere, Incastro, Astura, Ninfa, Garigliano che sboccano nel Tirreno. Storia Il fenomeno più rilevante era l’esatto contrario di quanto si sta ora verificando: l’insabbiamento. Ne sanno qualcosa gli antichi romani che videro vanificate due grandiose, per l’epoca, infrastrutture: il Porto di Claudio e il successivo porto di Traiano. Archeologia I resti delle navi di epoca claudiana rinvenute durante la costruzione dell’aeroporto di Fiumicino e custodite in un annesso museo; il bacino esagonale del porto traianeo visitabile nell’Oasi di Porto gestita da Legambiente; il Castello di Giulio II a Ostia Antica e, sulla stessa verticale lungo il braccio naturale del Tevere, Tor Boacciana e Tor San Michele; Castelli e torri realizzate sempre nei pressi della foce con precipue funzioni di vigilanza. Topografia La prima, delle tre allegate, si trova nel Museo Archeologico della Tenuta Presidenziale di Castelporziano; la fascia blu rappresenta, nella sua interezza, il risultato dell’apporto di inerti da parte del Tevere. Abbraccia una fascia che si estende da Ladispoli, a nord, fino a Torvaianica, a sud. La seconda il durante, vale a dire il progressivo avanzamento della linea di costa, con il dettaglio della modifica del corso del Tevere a seguito di una alluvione nel 16° secolo che determinò l’interramento del Castello di Giulio II. La terza le opere grandiose, ma alla fine inutili, della portualità dell’antica Roma. Letteratura Antonio Nibby nella sua monumentale Ana-

L

lisi storico-topografico-antiquaria della Carta dei Dintorni di Roma, edita nel 1837, nel capitolo dedicato alla storia di Laurentum dipinge esattamente con dovizia di particolari il fenomeno della formazione del sistema dunale la cui comprensione è resa ancor più facile da un opuscolo edito dalla Associazione Naturalistica Plinio. Cronaca Gli indiscriminati prelievi di sabbie e ghiaie, a scopi edilizi, dal letto

La spiaggia non c'è più a Torvaianica

registra fratture del cordone dunale del lago costiero di Fogliano; notevoli riduzione della duna di Sabaudia. Tutte queste opere modificano il gioco delle correnti accentuando il fenomeno erosivo. Per la gioia di battenti elusive bandiere ombra (oltre il 60% della flotta da diporto italiana) distruggiamo ciò che una infinitamente generosa natura ci aveva regalato. Valentino Valentini dei fiumi hanno impoverito l’apporto di inerti; apporto già messo a dura prova dalla costruzione, a partire dal 1960, di dighe lungo il corso del Tevere: Montedoglio (AR) Corbara (TR) Nazzano e Castelgiubileo (RM). Ulteriori “mazzate” arrivano dalla realizzazione di porti lungo una costa geomorfologicamente inadatta a ospitarli, con le sole eccezioni di Civitavecchia e Gaeta. Il porto di Riva di Traiano; il porto del Lido di Ostia; il porto di Nettuno hanno causato danni enormi alle spiagge del litorale laziale. Opere già programmate e di prossima realizzazione assesteranno altri duri colpi: il nuovo porto della Concordia a Fiumicino, in zona di esondazione, con 1445 posti barca; l’ampliamento a 1400 posti barca del porto del Lido di Ostia; seguendo lo stolto Papa Innocenzo l’ampliamento del porto di Anzio con 791 nuovi posti barca;Rio Martino (il vecchio Canale Mussolini) in provincia di Latina; gli pseudo completamenti funzionali del porto di San Felice Circeo: cosa resterà del litorale laziale che già

Erosione marina a Torvaianica: chiesta alla Regione autorizzazione a procedere

Il Sindaco uscente di Pomezia Fabio Fucci aveva inviato un sollecito (la prima nota era dell’8 marzo scorso) alla Regione Lazio per un sopralluogo urgente a seguito delle ingenti mareggiate che hanno recentemente colpito il litorale di Torvaianica. “Non avendo ancora ricevuto notizie dalla Regione – spiegava il Primo Cittadino – chiediamo ancora una volta un sopralluogo urgente e congiunto, al fine di individuare una soluzione condivisa e, qualora non fosse possibile, chiediamo l’autorizzazione a procedere con un intervento comunale sostitutivo. La situazione è molto critica, in particolare per i pescatori e i balneari di Torvaianica: è importante ed urgente intervenire quanto prima in modo dea ripristinare lo stato della costa in vista dell’avvio della stagione balneare. Noi siamo pronti a sostituirci alla Regione appena ci autorizzeranno a farlo”.


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

CRONACA

25

Quale futuro (anche economico) per il litorale pometino? l mare ha raggiunto ormai le passerelle installate lo scorso anno che sono rimaste sospese ‘nel vuoto’ (il Comune le ha intanto transennate, ndr). Sembra un declino inesorabile quello a cui sembra essere destinato il litorale di Pomezia: a Torvaianica infatti il mare continua ad avanzare portando con sé tutte le paure di esercenti e balneari.

I

Quale futuro per il litorale pometino? Margini di intervento sembrano essercene davvero pochi e allora il pensiero va subito all'imminente stagione estiva. Torvaianica

rappresenta infatti un territorio complesso, frontare e pure in fretta se si vorrà quantoche in estate ritrova un po' di respiro grazie meno salvare il salvabile. ai turisti nonostante difficoltà ataviche si scontrano con la miopia delle amministrazioni che fino ad oggi non sono riusciute a sfruttare a dovere le potenzialità del litorale pometino. E ora che anche il mare sembra aver "voltato le spalle" ai cittadini cosa ne sarà di Torvaianica? Quale potrebbe essere l'attrattiva di una zona che, oltre ad un'offerta turistica quasi mai all'altezza della situazione, si riscopre alla vigilia dell'estate priva di uno dei suoi elementi chiave? (a sx) L'acqua ha ormai raggiunto le passerelle Dubbi, domande installate lo scorso anno. (in alto a dx) La che la politica dovrà scultura apparsa sul litorale di Torvaianica in qualche modo af-

La Consigliera Comunale Imperia Zottola Augura a tutti i cittadini di Pomezia una felice Pasqua di amore e pace


26

CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Buche, voragini e crateri: circolare per le strade di Pomezia

ZONA: POMEZIA (Torvaianica Alta) VIA OCEANO PACIFICO DATA SCATTO: 14/03/2018

ZONA: POMEZIA/ARDEA VIA LAURENTINA/VIA DELLA MAGGIONA DATA SCATTO: 13/03/2018

ZONA: ARDEA

ZONA: POMEZIA (Torvaianica Alta) VIA MAR D'IRLANDA E VIA MARE DEL NORD DATA SCATTO: 16/03/2018

Buche: una macchina (visionaria?) le ripara in 5 minuti assano i giorni ma la situazione sulle strade dei Comuni di Ardea e Pomezia non accenna a migliorare. A non mancare sono però le segnalazioni dei cittadini che stoicamente continuano a lanciare appelli, se non altro - dato che la soluzione al problema sembra utopia - per avvertire gli avventori che ogni giorno transitano per questi gironi infernali. Le amministrazioni locali, al netto delle situazioni conclamate di corruzione, modus operandi poco trasparenti e dei delinquenti che proprio delle buche tirano su un business, si affaccendano come possono ma spesso le soluzioni o durano poco o si rivelano inefficaci. Ma esiste una soluzione efficace a questo dramma? L'EFFETTO PUMPING - Le fessure della pavimentazione stradale veicolano l’acqua piovana negli strati non legati di sottofondo ed essa, per il fenomeno del pumping generato dal traffico, ne sottrae le parti fini causandone il progressivo collasso. La semplice riparazione con un nuovo strato di

P

asfalto non risolve il problema che in breve tempo si ripresenterà nuovamente con spreco inutile di tempo e risorse. Le disposizioni legislative nazionali vigenti attribuiscono una precisa responsabilità personale, civile e penale, ai dirigenti provinciali, comunali e delle autostrade riguardo agli incidenti accaduti per cattiva o mancata manutenzione delle opere viarie di competenza; per prolungare la vita utile della pavimentaz i o n e stradale, è necessario rinforzare gli strati legati per aumentarne la capacità portante e contemporaneamente interporre uno strato impermeabile di tenuta all’acqua che impedisca il fenomeno del pumping. LA SOLUZIONE? C'E' - (Focus.it) - Ciclisti, motociclisti e scooteristi lo sanno bene: tra buche, sampietrini sconnessi e asfalto dissestato, il alcune delle nostre città il percorso casa - ufficio è sempre più simile alla

prova speciale di un rally. Ma la soluzione definitiva al problema della manutenzione urbana potrebbe arrivare da Dahir Semenov, un visionario futurologo che a prima vista potrebbe sembrare soltanto un mago della computer grafica, ma che in realtà è un competente ingegnere. Semenov avrebbe progettato un rivoluzionario mezzo speciale che in pochi minuti dovrebbe riuscire a riparare buche di ogni forma e dimensione. Il camion è equipaggiato con una serie di frese, seghe e martelli pneumatici con i quali ritaglia l'asfalto attorno alla buca dandogli una forma regolare. Un potente aspiratore elimina sassi, terra e altri residui lasciando così un'apertura pulita e dai contorni ben definiti. Il buco viene quindi tappato con una mattonella di asfalto speciale della giusta dimensione che l'operatore sceglie tra quelle disponibili a bordo del mezzo. Una volta posizionata, la toppa viene riscaldata con una grande piastra simile a un ferro da stiro di misura XXL così che si saldi in maniera permanente al manto stradale. L'intera operazione dura circa 5 minuti e secondo il progettista permetterebbe di ridurre drasticamente i costi per la manutenzione delle strade. Anche perché la speciale miscela di cemento e granito utilizzata per la realizzazione delle piastrelle dovrebbe garantire rattoppi resistenti al tempo, alle intemperie e alle sollecitazioni meccaniche.

( gu S


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

CRONACA

27

a e Ardea è diventato un incubo. Le vostre segnalazioni

ZONA: TORVAIANICA Via Colonia DATA SCATTO: 19/03/2018 ZONA: TOR SAN LORENZO Via Tevere (rotonda) DATA SCATTO: 17/03/2018 ZONA: POMEZIA Via Ariosto DATA SCATTO: 20/03/2018

POMEZIA - P.zza S. Benedetto Siccità o allagamento... POMEZIA Via Varrone

ZONA: VIA LAURENTINA

ARDEA Via Montagnano

Strade colabrodo: la rabbia dei cittadini esplode sui social a rabbia dei cittadini esplode sui social network: troppi i disagi causati dalle buche apertesi sul territorio di Pomezia e Ardea. Troppi, soprattutto, i danni causati ad automobili e moto veicoli. Questi alcuni dei commenti che ci avete inviato.

L

Antonia: "Troppe ce ne sono! Come si fa...Caro Sindaco di Ardea sai benissimo come sono ridotte le nostre strade. Io la sera quando rientro a casa dopo lavoro alle 21 mi faccio il segno della croce,ringrazio Dio". Giuliano: "Il problema qui e capire anche quali sono le buche su strade comunali o no, comunque la situazione e drammatica, laurentina tra la rocca e tor san lorenzo quante ne volete, ma la cosa piu devastata sta a santa procula sulla laurentina sempre quasi inpercorribile sembra di stare a kabul dopo un bomInquadra il tablet bardamento. con l’App Hp Reveal

(ex Aurasma), clicca e uarda il rivoluzionario metodo tappabuche

carica l’App (istruzioni a pag. 16)

Purtroppo la situazione e un po cosi ovunque, per dire zona Monterotondo ci sono strade devastate, vorrei capire uno che paga a fare le tasse che per l’auto in italia sono tra le piu care d’europa" Luisa: "Non se ne può più non si riesce ad andare al lavoro in sicurezza tutta la Laurentina via di Valle Gaia via strampelli c pescarella nuova Florida e via dicendo cosa aspettano?" Roberto: "Non posso fare le foto a tutte le buche. Non ho sufficiente...memoria sul telefono!" Federico: "Perché il tratto stradale che da Cervoni fino a tor s.lorenzo e dall'incrocio della pineta dei Liberti fino a Colle Romito ancora ci sono le voragini?" Massimiliano: "Ci sta poco da segnalare da Ardea a Pomezia tutta la Laurentina è una buca (voragini)!" Sebastiano: "Tutte le strade e vie interne di Ardea nuova florida"

A destra: l'incredibile "tour" lungo Via della Solfarata. Apri l'app e guarda il video

Ketty: "Bisogna denunciare il comune per tentato omicidio! Prima o poi qualcuno si farà male sul serio!!! Non è più tollerabile una situazione del genere!!! Ma noi le tasse non le paghiamo????" Redazione


28

CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2018

Il libro: "Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana" Giovedì 8 marzo, presso la Sala “Alessandro Visani” della Biblioteca Comunale di Pomezia, Emanuele Merlino, autore del fumetto storico ‘Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana’ (pubblicato da Ferrogallico e grafica di Beniamino Delvecchio), ha presentato la sua opera ad una platea di interessati ed appassionati alla storia del nostro Paese. Il fumetto racconta una vicenda realmente accaduta, ricostruita nei dettagli con il metodo della ricerca storica, ancora sconosciuta alla stragrande maggioranza degli italiani, che ha la capacità di riassumere una tragedia che è parte indelebile della nostra storia recente: gli eccidi commessi sul confine orientale dai partigiani comunisti slavi, ai danni delle popolazioni inermi, colpevoli solo di essere legate all’Italia da una storia secolare. Norma Cossetto, studentessa di 23 anni, fu torturata, violentata, infoibata nelle giornate di settembre del 1943 da partigiani comunisti titini. Donne e uomini di ogni età, credo politico ed estrazione sociale, troveranno la fine della loro esistenza gettati vivi nelle foibe, voragini naturali profonde centinaia di metri che si aprono sull’altipiano carsico, oppure in fondo al mare legati a dei macigni, e chissà in quali

S

la donna, ha un significato ulteriore, che non deve essere trascurato. Anche il continuare a studiare, raccontare e divulgare questa storia, per rendere una giustizia almeno morale alle vittime innocenti di ideologie dell’odio, è un gesto d’amore e di coraggio, che viene incarnato dall’autore Emanuele Merlino, e che a Pomezia ha trovato il sostegno del locale Comitato 10 febbraio, in prima linea per questa battaglia di verità e giustizia. Il Comitato 10 Elisabetta Serra, febbraio di Pomezia, quale organizzatore Emanule Merlino e dell’evento, ringrazia il dott. Fabio Fucci Emanuele Merlino, per la presenza e la chiara esposialtri crudeli modi: alla fine del zione sul percorso che ha periodo di terrore, circa 10.000 portato alla nascita della sua italiani mancheranno definitiopera, ringrazia il Sindaco vamente all’appello, e circa Fabio Fucci, il vice-sindaco 350.000 saranno costretti alElisabetta Serra e l’assessore l’esodo, abbandonando alle loro Giuliano Picotti per aver spalle proprietà e ricordi, per presenziato e aver dato avere salva la vita e la libertà. quindi un riconoscimento Nel fumetto si racconta quindi istituzionale all’evento, gli Il fumetto su una storia terribile, ma anche e Norma Cossetto intervenuti e quanti altri soprattutto la storia d’amore di vorranno approfondire la una ragazza per la terra in cui conoscenza della nostra storia, seguendoci e era nata. Sarà un atto di amore, di coraggio e partecipando alle nostre future iniziative. di forza d’animo a sancire la fine di una giovane vita di donna, e ricordarla proprio nel Comitato 10 febbraio Pomezia giorno in cui si celebra convenzionalmente




www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018

RUBRICHE

31

"La tela di gauguin" di Laura Piacentini orrevo felice perché mi sentivo libera. correvo felice perché calpestavo l'erba che quasi si chinava al mio passaggio, correvo felice perché l'aria calda scompigliava i miei capelli e i miei occhi non si accontentavano mai di guardare quello spazio di campagna. C'era silenzio quella mattina ma lontano sentivo delle pecore belare le rane in un piccolo stagno saltellavano e gracidavano gioiose, anche loro sembravano contente. Tutte le pratoline si aprivano e protendevano i loro petali verso il cielo mentre le lucertole uscite dalle loro tane, immobili, assorbivano il calore del sole. Era tutto cosi bello che sembrava finto, quello che vedevo e che mi circondava si sarebbe potuto racchiudere in una tela di Gauguin da osservare e basta. Ma questo piccolo spazietto di mondo era vero e ne racchiudeva tutta la sua essenza. Ero sola, ma non lo ero. I miei battiti acceleravano sempre di più. Stesi il telo che avevo con me in mezzo a quel prato verde, vicino ad un salice piangente che mi avrebbe regalato più tardi un po’ di ombra. Avrei potuto leggere un bel libro, avrei potuto scrivere, ascoltare musica o fare chissà quante altre cose, ma non ne potevo fare neanche una perché ero letteralmente rapita da quello strabiliante paesaggio pieno di colori e odori che mi accendeva tutti i sensi. Confabulai allora con me stessa e mi ripromisi di

C

tornare ogni volta mi fosse stato possibile in questo posto che sembrava fatato e che con la magia della sua semplicità mi stava regalando degli attimi di pace profonda e contemplativa. Stavo ritrovando me stessa. Vivo e Lavoro in città, in una città assordante piena di gente impazzita alla guida di mille auto, in mezzo a centinaia di vie, persa tra la folla di gente sconosciuta e scostante che ha dimenticato cos'è un sorriso. Una città fatta di scritte, di alberi malati di ragazzi pretenziosi e arroganti con poche idee per il futuro e fragili come dei poveri vecchietti. Una città carica di cartelli pubblicitari che si annullano l'un l'altro, di supermercati pieni di donne che corrono con i loro carrelli super stracolmi di roba che avanzerà e che verrà gettata via, una città troppo piena di tutto e troppo piena di niente. Finestre aperte di squallidi seminterrati dove entra così poca luce ma da dove esce il frastuono di una televisione accesa senza che alcuno la guardi; per strada un uomo schiaffeggia una donna, neanche un passante ci fa caso, e su quel disadorno davanzale un geranio sta appassendo perché incurante nessuno lo annaffia. Non riesco a credere che ad una manciata di chilometri esista un prato così soffice e colorato, che con la sua magia mi fa dimenticare tutte le preoccupazioni, tutti i miei guai, i dolori e i miei rimpianti. Ma ancor più strano è che qui non ci sia nessuno. Mi

chiedo come sia possibile che solo io lo abbia cercato con la disperata voglia di scappare dal caos cittadino... Ecco che, pensando e trastullandomi al suono di un pettirosso e seguendo con lo sguardo il movimento cadenzato e vibratorio di una farfalla che non vedevo da tanto tempo, pensando, guardando, ascoltando ed accarezzando con le mani i fili d'erba, mi assopisco mentre un leggero venticello scuote le fronde del salice piangente che sembra quasi regalarmi la sua melodia. La nostra Terra galleggia incredibilmente nello spazio dell'universo mentre noi ci affanniamo nel percorso della nostra vita fatta di una manciata di giorni, e troppo spesso perdiamo le nostre coordinate , ci confondiamo e non siamo più capaci di condividere quel qualcosa con chi ci sta accanto, accavalliamo il senso delle cose, smarrendoci in quello che decidiamo di intraprendere, dimenticandoci dei valori, degli ideali, delle prospettive e del sapore buono che si prova nella realizzazione. Attingi energie da un prato verde dall'eleganza impalpabile di un battito di ali ritrovati nell'acqua fresca di un ruscello che va commuoviti al canto di un pettirosso mentre un salice ondeggia al vento. Rallegrati e' tornata la primavera che con il suo tepore ci illumina e da inizio ad ogni cosa. Laura Piacentini

Ardea, arriva la Carta d’identità elettronica nche ad Ardea arriva la Cie, la Carta d’identità elettronica. Il servizio prende il via dal prossimo 19 marzo. Per richiederla è necessario fissare un appuntamento o attraverso il portale “Agenda on line della Cie” (all’indirizzo https://agendacie.interno.gov), o recandosi direttamente all’ufficio Anagrafe di Ardea in Via della Croce 3 dove un incaricato assegnerà una data utile per lo svolgimento della pratica.

A

NUMERO LIMITATO - Verranno emesse giornalmente un numero limitato di carte. Lunedì e venerdì, dalle 9 alle 12 ne verranno emesse dieci. Altrettante nella mattinata di martedì e giovedì (sempre dalle 9 alle 12) e 4 nel pomeriggio degli stessi giorni, dalle 15.30 alle 17. I costi per la nuova Cie sono: 22,21 euro per la prima emissione o per il rinnovo a scadenza; 27,37 euro per il dupli-

cato in caso di furto, smarrimento, deterioramento della carta o rettifica dati anagrafici. La Cie viene realizzata e consegnata direttamente dal Poligrafico dello Stato. GLI STEP - Il documento verrà spedito o all’ufficio Anagrafe (per il ritiro a mano), o a casa del richiedente o ad altro indirizzo. All’atto della richiesta il cittadino maggiorenne può esprimere il consenso o il diniego alla donazione degli organi. Il Comune di

Ardea ha infatti aderito al Progetto “Carta d’identità-Donazione Organi”, già attivo in molti Comuni, che consente la raccolta e l’inserimento delle dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. Le carte d’identità cartacee potranno essere rilasciate solo in presenza di comprovata sussistenza di particolari ed eccezionali casi.


32

RUBRICHE

"GALATEO DEL BUON RICEVERE"

Come accogliere i vostri ospiti in casa usando piccole accortezze uando si riceve un invito, anche se non specificato, è bene telefonare per ringraziare e comunicare per tempo la propria intenzione a partecipare. Se non vi è chiaro il tono della serata e il conseguente abbigliamento, cercate di chiedere maggiori delucidazioni con la maggiore discrezione possibile. Quando i vostri ospiti citofonano (vale per tutti: citofonate sempre anche se trovate il portone aperto e non presentatevi mai direttamente alla porta), dopo aver indicato il piano, riceveteli sulla porta di casa aperta e mai in pantofole. Passate all’aperitivo, iniziando già dall’arrivo dei primi invitati e offrendolo ai successivi. Sedetevi a tavola non oltre 20 minuti dall’arrivo dell’ultimo ospite. Se c’è un gruppo di giovani o di bambini fateli sedere nello stesso lato del tavolo o in altro tavolo appositamente predisposto. Per quanto concerne la disposizione a tavola, la padrona di casa siede a capotavola, alla sua destra il signore più importante o grande per età e alla sinistra il secondo per importanza. Medesima posizione per il padrone di casa all’altro capo della tavola: alla destra la signora più importante e alla sinistra la seconda per importanza o per età. Alternate, se possibile, un uomo e una donna, i coniugi mai vicini o di fronte. A tavola è piacevole sedere in 6-8 persone, al massimo 10, per avere

Q

un servizio che non necessita di aiuti e godere di una conversazione che coinvolga tutti i commensali. Se volete colorare la vostra tavola con dei fiori disponeteli al centro; devono essere bassi e inodore per non alterare il profumo dei cibi e per non rischiare di infastidire i vostri ospiti. Solo di sera potete mettere anche le candele, che devono essere nuove e accese al momento in cui gli ospiti si accomodano. La fiamma non deve mai essere all’altezza degli occhi delle persone. Nelle cene formali le candele bianche o color crema sono senz’ombra di dubbio più eleganti. Non regalate mazzi enormi, in genere non è di buon gusto; è molto più raffinato optare per un piccolo bouquet di fiori preziosi accompagnato da un messaggio personalizzato (…e se siete colti da amnesie momentanee provate con la valida frase che risolve sempre, ovvero: “Un fiore accompagna sempre un momento speciale della nostra vita” ) Anche il singolo fiore, se confezionato con cura, può essere gradito e stupire chi lo riceve. Tuttavia, non tutti amano i fiori recisi

e, se non conoscete bene il destinatario, scegliete sempre la classica pianta verde. Se siete voi a fare un regalo, ragionate con il vostro gusto cercando di intercettare i desideri del destinatario. Se il dono è per una signora che conoscete poco andate sul sicuro, come abbiamo detto, anche con un mazzo di fiori; se per un uomo, un libro o una bottiglia di vino pregiato vanno sempre bene. Se invece siete voi a riceverlo, apritelo di fronte a chi ha pensato a voi per ringraziarlo immediatamente. Anche se il regalo non incontra perfettamente il vostro gusto sforzatevi in ogni caso di apprezzarlo; non si tratta di ipocrisia ma fa parte del saper vivere! Se vi regalano un

Il Corriere della Città Aprile 2018

libro è gentile chiedere la dedica con data. Se le persone arrivano con un mazzo di di fiori, metteteli subito in un vaso con l’acqua, posizionato in un luogo in cui tutti gli ospiti possono ammirarlo. Se qualcuno vi porta dei dolci serviteli a fine pasto, come d’altronde deve essere condiviso il vino di cui vi hanno fatto omaggio. Aspettare sempre che la padrona di casa inizi a mangiare, salvo contrordine della stessa. Il padrone di casa dovrà interessarsi dell’acqua e del vino mentre la signora delle pietanze. Non è consentito agli ospiti affaccendarsi nel dare una mano nel servizio o nel ripristino della tavola se non richiesto, ne tantomeno curiosare negli ambienti dove si sta preparando poiché potrebbe creare qualche imbarazzo oltreché perdita di tempo nella preparazione delle vivande. Così come non ci si mette subito a riassettare con gli invitati ancora a tavola. Cercate di essere concilianti con il menù, anche se non è esattamente di vostro gradimento; se siete vegetariani e vi viene servita della carne, se proprio non riuscite a mangiarla, evitate almeno commenti e millantate uno scarso appetito. Bene un complimento, ma evitate gli elogi eccessivi, come se una tavola così ben preparata fosse per i padroni di casa un’eccezione da rimarcare. Non trattenetevi dopo la mezzanotte ma, se la visita si protrae, i padroni di casa non devono far trapelare segni di insofferenza. Al momento del commiato riconsegnate i soprabiti e accompagnate alla porta, che non deve essere chiusa finchè gli invitati sono entrati in ascensore o sono fuori dal vostro sguardo, se ci sono le scale. Solo da questo momento potete riordinare. Infine il giorno successivo è educato ringraziare sempre dell’invito e delle attenzioni ricevute; potete farlo con una telefonata, con una mail o con sms. E ricordatevi che invitare qualcuno a casa propria vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto…. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale dirguido@libero.it


www.ilcorrieredellacitta.com

Aprile 2018 ’Anoressia Nervosa (definizione attuale in ambito scientifico, prima nel 1691 definita “Stato di consunzione della costituzione corporea”, poi “Anoressia isterica” Anoressia mentale verso la fine dell’Ottocento) è un disagio (tra l’altro in incremento esponenziale nella società moderna), erroneamente associato all’inappetenza. L’etimologia del Anoressia termine a-noressia vuol dire senza appetito, e così è stata considerata l’anoressia fino alla seconda metà del XX secolo quando alfine fu messa in relazione alla paura di ingrassare e all’ossessione per il calo ponderale. L’anoressica ha un forte appetito (fino alla seria compromissione del proprio fisico dove il corpo non è più in grado di ricevere neanche un chicco di riso e necessita di nutrizione artificiale –NA- una disciplina medica vera e propria); ella si impone grossi sacrifici per evitare il cibo, lo assume e poi lo vomita, spesso si dedica anche ai fornelli, cucina per tutta la famiglia pur di stare nei pressi del cibo, poi non mangia quello che prepara accontentandosi di vedere gli altri gustare i suoi manicaretti. L’aumento generale dei disturbi del comportamento alimentare, i cosiddetti Eating Disorders degli ultimi anni indicano la presenza di una vera e propria “epidemia sociale” del fenomeno. Esso è in piena espansione e sollecita la curiosità di tutti, si vedano l’ossessione per le diete, il dilagare di nutrizionisti, esperti o meno, l’interesse per la componente grassa degli alimenti, il colesterolo buono e quello cattivo come fossero amici o nemici da sconfiggere, la corsa ai cibi biologici (presenti nei supermercati come se ci fossero consumatori di serie B che possono mangiare pesticidi e altri di serie A ai quali destinare i cibi più sani, perpetuazione dell’immaginario della presenza di figli e figliastri che scatena invidia, rivalità). In realtà è difficile estrapolare in tale incremento il ruolo giocato dalle maggiori conoscenze acquisite in campo scientifico ed il conseguente riconoscimento del l’importanza della diagnosi e dell’intervento precoce, o quello determinato da un atteggiamento più morbido al riguardo indotto dai mass media attraverso il bombardamento di immagini di modelle magrissime che inducono molte adolescenti all’imitazione e –anche le loro famiglie- ad uscire più facilmente allo scoperto che in passato quando l anoressia era equivalente di reclusione in una struttura psichiatrica. Negli ultimi quarant’anni si è compiuta una vera e propria metamorfosi nella fenomenologia dell’anoressia, alla santa anoressica perentoria nel suo estremo digiuno degli anni sessanta si è sostituita l’anoressica con carat-

RUBRICHE

L

nervosa

teristiche bulimiche ovvero quella che alterna al digiuno abbuffate incontrollate di cibo, del quale poi si libera col vomito auto-indotto, o attraverso lassativi, diuretici. La bulimia nervosa, abbuffate e comportamenti compensatori, è un termine introdotto da G. Russel, uno psichiatra britannico nel 1979, fino ad allora abbuffate e vomito auto-indotto erano considerati elementi prognosticamente sfavorevoli nel corso dell’ anoressia e non un’altra categoria diagnostica. Nel 1991 si introdusse una nuova categoria diagnostica, il BED (Binge Eating Disorders) riferita a soggetti, obesi e non, esposti a ricorrenti abbuffate, che non utilizzano gli aspetti compensatori della bulimia (vomito indotto, lassativi). I dati rilevati hanno evidenziato come il disturbo sia molto comune e si associ alla gravità dell’obesità. I disturbi alimentari, prevalentemente appannaggio del sesso femminile (1 su 20 rispetto al sesso maschile) e dell’età adolescenziale, rappresentano una delle modalità di espressione moderna di contraddizioni sociali. Negli ultimi anni si è verificata un’espansione dell’età di insorgenza e anche un interessamento maggiore del sesso maschile, non sembrano neanche più esistere classi sociali privilegiate da tali disturbi, riguarda qualsiasi ceto sociale. L’Uomo moderno si sente sempre più impotente rispetto all’angoscia del proprio decadimento in una società sganciata da tradizioni vitali, (ciò spiega il rinnovato interesse verso le cose antiche, le collezioni), bombardata da informazioni ambigue e promesse false, affogata nel vortice di una volontà consumistico-captativa, società essa stessa bulimica che induce ad appropriarsi di tutto, che crea bisogni falsi invece di sollevare dall’angoscia dei bisogni allo scopo di indirizzare le insoddisfazione verso nuovi acquisti -soluzione illusoria in quanto aggrava il disagio, se si desidera un piatto di spaghetti, non basterà un minestrone per sentirsi soddisfatti, tutt’al più sentirsi saziati ma trascurati. In questo orizzonte l’Anoressia, tragica e incomprensibile, è rappresentante di un’adolescenza prolungata ed inquieta,

33

adultizzata ed infantilizzata contemporaneamente, (a volte fa comodo pensare che i giovani siano maturi), irresponsabilizzata e irreggimentata, schiacciata da modelli irraggiungibili, da progetti perfezionistici, inondata di immagini distruttive. La donna, anello debole della catena in un mondo creato dall’uomo e per l’uomo (le cose non cambiano mai così in fretta né facilmente), esprime, attraverso l’Anoressia, antiche contraddizioni dell’identità femminile, nell’Ottocento espresse attraverso altre sindromi come l’isteria. I tabù interiorizzati contro il desiderio, (a-noressia vuole dire senza desiderio, senza brama in generale, non solo di appetito), in particolare dalla donna, durante secoli e secoli nei quali è stata educata alla rinuncia, alla sottomissione, trovano espressione in rapporto al cibo e alla forma fisica, individuando nel corpo perfetto (modello indotto scriteriatamente dai massmedia come sinonimo di felicità) una soluzione ai propri disagi. Per molto tempo escluse dagli studi e da carriere professionali, la strada per il raggiungimento di una reale autonomia, iniziata forse nei primi del Novecento quando una donna in profondissima crisi, Virginia Woolf, scrisse “Una stanza tutta per sé”. Ella indicò nella necessità di una rendita di 500 sterline l’anno e di una stanza tutta per sé, i primi passi verso il raggiungimento di un’autonomia. A quei tempi la stanza era intesa proprio in senso materiale, le donne costrette in casa -unico luogo legittimo di competenza, con significato ambivalente, da una parte potere e dall’altra inadeguatezzavivevano a disposizione, soggette ad interruzioni continue e a condizionamenti che impedivano loro ogni possibilità di concentrarsi su mete proprie. La strada da allora è ancora tutta in salita, l’ostentata libertà sessuale delle donne ad esempio, oggetti privilegiati di ogni sponsorizzazione pubblicitaria, dal parmigiano ad una macchina, non ha modificato in nulla il dominio maschile, se prima erano costrette a stare vestite oggi sono costrette a stare spogliate, con gli uomini sempre più beati a regnare nei cieli senza neanche più la preoccupazione di doversi scapicollare troppo per soddisfare i loro desideri. Ha ottenuto la libertà di scegliere la propria schiavitù, comportamenti che assumono caratteristiche patologiche non sempre lo sono, nella maggioranza dei casi sono sintomi di disagi profondi. Dott.ssa Francesca Tomasino Psicologa-Psicoterapeuta francesca.tomasino@hotmail.it Galleria Hesperia, V.S.Spaventa,24 Pomezia Corso di psicologia merc.h.17/19 (costi associativi)


34

RUBRICHE

Il Corriere della Città Aprile 2018

Evangelo di Fede in Fede "La via angusta” ntrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita e pochi sono quelli che la trovano” (Matteo 7:13-14). E’ l’invito di Dio ad ogni uomo: “Entrate”. E’ un entrare nel regno di Dio per la porta stretta e vivere nella via angusta. Ci sono persone le quali ritengono che non esista nessuna via che conduca a Dio; altri arditamente nella loro religiosità non si attengono a tutta la Scrittura e allargano i confini di ciò che è comandato, così la via diventa personalizzata e non più angusta; altri lasciano che la loro anima abbia qualche speranza in una terza via, una sorta di purificazione dei peccati dopo la morte, ma la Bibbia mai convalida un tale pensiero. E’ forse questo il cristianesimo di Dio? Poniamoci delle semplici domande: sono veramente un discepolo di Cristo? La mia vita trova piacere e si uniforma alla Sacre Scritture? La via che sto percorrendo è la via angusta di Dio? Camminare con Dio è possibile, ma non può esulare dalla porta stretta e dalla via angusta.

E

Non vi ingannate Si vive nell’ illusione del tempo che non passa, di un benessere senza fine, di una malattia che non ci toccherà, di una morte infinitamente lontana. Ma tutto ciò è tremendamente ingannevole e tutto può cambiare in un momento. Ma l’inganno non coinvolge solo l’uomo naturale; anche il credente viene esortato nel fare attenzione dall’essere ingannato dalle troppe mezze verità nelle quali facilmente viviamo. Le mezze verità trasformano la via stretta e angusta in una via più comoda e percorribile. Ma tutto questo sovverte il pensiero di Dio ed è ingannevole. “Ma mettete in pratica la Parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi (Giacomo 1:22). Una buona conoscenza teologica è auspicabile, ma se non diventa pane di vita non può ricevere l’approvazione di Dio.

Il Corriere della Città Numero 4 Anno 10

www.ilcorrieredellacitta.com

aprile 2018

EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

“Non chiunque mi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore non abbiamo noi profetizzato e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti? Allora dichiarerò loro: io non vi ho mai conosciuti, allontanatevi da me malfattori” (Matteo 7:21-23).

Credente cristocentrico Quanto è importante il Cristo risorto per me? Siamo sinceri, troppe volte la nostra mente e la nostra anima vivono nei loro molti punti di riferimento i quali spesso sono instabili, fugaci e paragonabili al costruire sulla sabbia. L’apostolo Paolo aveva un punto di riferimento ben saldo: “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno”(Filippesi 1:21).Possiamo noi affermare “vivere per me è Cristo?” o ancora nel desiderio di incontrare il Cristo risorto nell’eternità poter dire: “morire mi è di guadagno?” Abbiamo un profondo bisogno di ritornare a Dio e uno dei primi passi nei quali ci dobbiamo muovere è bandire la superficialità e il disinteresse nei confronti di un argomento così importante. “Sforzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi che dispensi rettamente la parola della verità (2 Timoteo 2:15). L’Iddio onnipotente ha fatto il primo passo verso la sua creatura decaduta, ha mandato il suo Unigenito Figlio, Cristo Gesù, e nella sua morte sacrificale e sostitutiva ha squarciato i cieli e ha riconciliato a se tutta l’umanità. La riconciliazione con Dio è un suo dono gratuito, e come ogni dono hai la libertà di prenderlo o di rifiutarlo. Solo in Cristo la vita ritrova la sua più alta espressione di esuberanza. Ed ancora di più; così disse E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao IN REDAZIONE: Samantha Morano, Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Massimiliano Gobbi, Alessandra Crinzi, Anna Maria Greco, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti

Gesù: “In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna” Giovanni 6:47).

Povertà e ricchezza Vi è una povertà e una ricchezza oggettiva legata al sapere cognitivo, economica o spirituale, ma è altrettanto vero che molte volte il concetto di povertà è soggettivo; vi sono persone molto povere ma felici, e ricchi inappagati e infelici. Definire ricchezza ciò che è relegato alla vanità della vita è un errore comune e tutto ciò accade anche nella vita religiosa e spirituale; così troviamo scritto nell’Apocalisse, nella lettera di riprensione ed esortativa rivolta alla Chiesa di Laodicea: “Tu dici: sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente. Tu non sai invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò ti consiglio di comperare da me dell’oro purificato dal fuoco, per arricchirti, e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. Tutti quelli che amo io li riprendo e li correggo; si dunque zelante e ravvediti” (Apocalisse 3: 1719). Dio conosce i cuori e pesa gli spiriti; possiamo ingannare noi stessi ma certamente non possiamo ingannare Dio. Egli nel suo grande amore non emana una condanna definitiva, piuttosto invita al ravvedimento, cioè abbandonare la via larga per incamminarsi nella via angusta di Dio. E’ nel ricevere il Cristo risorto in noi e nel tornare alle Sacre Scritture che i nostri occhi si aprono alla luce di Dio e veniamo fatti partecipi e rivestiti di ogni suo dono e virtù. “Ecco io sto alla porta e busso; se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3:10). Aprigli la porta del cuore, ricevi il Cristo vivente in te, Egli ti sta cercando. Si è una via angusta, ma conduce alla gloria e alla vita eterna con Lui. Per info 3358131014 evangelodifedeinfede@gmail.com www.facebook.com/evangelodifedeinfede

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC CHIUSURA REDAZIONALE: 26/03/2018

STAMPA: Tipografia Graffietti

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


www.ilcorrieredellacitta.com

RUBRICHE

Aprile 2018

35

Invia la tua segnalazione a www.ilcorrieredellacitta.com pett.le redazione , Scrivo per portare a conoscenza di come i cittadini si trovano ad affrontare la burrocrazia italiana. Per un mio problema su una domanda mi reco all'Inps di Pomezia,sono le 7,15 di ieri (07/03/2018) e già sono il numero 14 (pre numero per avere un ordine senza entrare in futili litigi chi prima e chi dopo), stiamo tutti in fila nella macchina,nello spaziale davanti al cancello d'ingresso, arrivano altre macchi ne e si accodano. Alle 8,00 aprono il cancello , possiamo sportarci dal piazziale e possiamo parcheggiare le nostre macchine all'interno della struttura e qui ora siamo pronti ad aspettare sotto la pensilina, prima di entrare negli uffici che aprono alle 8,30. Si chiacchiera con lo sventurato di turno, chi per la Naspi che aspetta da mesi, chi per la pensione, chi per il PIN...ma senza dubbio la Naspi è la più gettonata, non solo si ritrovano senza un lavoro ma anche dover sollecitare la richiesta di sussidio, chissà perchè tutti dicono "ma i mie colleghi di altre zone INPS che come hanno fatto richiesta già ricevono la NAspi" sarà un caso ? Arrivano le 8,30 sempre sotto la pensilina , al riparo dalla

S

mento dei servizi dell'INPS e di sicuro avrà il mio Voto. Un cittadino. L'odissea di recarsi all'INPS di Pomezia pioggia ma non dal freddo che ti accarezza il viso. La guardia giurata apre la porta e ci avvisa che ancora non può aprire, i dipendenti non sono arrivati...Aspettiamo ancora , qualcuno si impazientisce e bussa energicamente alla porta, la richiesta è almeno di farci entrare per metterci seduti. Alla fine si entra. urrà forse si vede la luce. Appena varcati la porta per entrare, l'amara sorpresa non funziona la macchinetta per dare i numeri, i volenterosi che fungono da guardie giurate, seppur non essendo il loro lavoro cercano di riparare la macchinetta, intanto aspettiamo. Alla fine si trova la soluzione di dare i numeri a mano, ma già sono passati altri 10 minuti e più per questa nuova soluzione, e questo crea subito confusione per capire dove andare. Alla fine noi cittadini ci mettiamo in modo da capirci qualcosa e affrontiamo le file per i nostri sportelli. Nessun funzionario è sceso per trovare una soluzione, nessuno ha aiutato, hanno lasciato guardie e noi al proprio destino. Speriamo che alle prossime votazioni qualcuno prometterà anche migliora-

GRAZIE AI VOLONTARI ECHO

Doveroso dedicare un plauso alla Echo Pomezia, associazione volontaria della protezione civile capitanata dal presidente Giorgio Gheller che da oltre 30 anni svolge importanti attività a favore del nostro territorio. In collaborazione con gli enti locali, in particolar modo della polizia locale e vigili del fuoco, l’intervento della Echo è stato provvidenziale nel ripristinare tutti i disagi causati dalla neve e maltempo. L’associazione Echo, oltre a fornire supporto nel territorio di Pomezia, in caso di calamità fa parte della colonna mobile che ricopre sia il territorio della regione Lazio che di tutto il territorio italiano. Complimenti a tutta la squadra per quanto dimostrato in questa ennesima circostanza. Alex Gaspari

9.420.057* accessi nel 2017

Pubblicità su Il Corriere della Città: ecco perché, parlano i numeri

IL GIORNALE PIU' LETTO A POMEZIA ED ARDEA Agli eccezionali risultati ottenuti con l'edizione online si aggiunge l'alto gradimento dei lettori di Pomezia e Ardea per l'edizione cartacea, un mensile che non riporta il copia e incolla delle notizie già pubblicate sul web, ma interviste, inchieste, rubriche, approfondimenti, consentendo, con la sua esclusiva APP, di vedere i video mentre si sfoglia il giornale.

Per avere informazioni sulle promozioni riguardanti la pubblicità sul nostro giornale, invia una mail a redazione@ilcorrieredellacitta.it, oppure manda un messaggio alla nostra pagina Facebook. Verrai ricontattato dal nostro responsabile marketing con le offerte in corso, adattate alle esigenze della tua attività commerciale

*Fonte: Google Analytics, Periodo: 1 gennaio/31 dicembre 2017


36

RUBRICHE

arliamo di papilloma virus e di prevenzione. Questo virus, forse non così noto a tutti, è responsabile di una delle infezioni sessualmente trasmissibile più diffusa, che colpisce indistintamente uomini e donne anche se nell’immaginario comune più frequentemente fa pensare ad una patologia prettamente femminile. Per certo questa convinzione è legata al fatto che per la donna esiste una campagna di screening ormai ben radicata sul territorio che ci permette di avere dati più certi riguardanti la diffusione del virus, mentre per gli uomini non vale lo stesso discorso. Il test di screening a cui mi riferisco è costituito dal pap test con HPV DNA test associato, che permette oltre ad individuare la presenza del virus anche di capire se si tratta di una forma a basso o ad alto rischio. Del papillomavirus infatti si conoscono diversi genotipi che possono comportarsi in maniera più o meno aggressiva nei confronti del proprio ospite. E comunque… sì! Avete letto bene: la patologia sessualmente trasmissibile più diffusa! Quando parliamo di malattie legate al sesso il nostro pensiero corre subito all’ HIV o all’epatite, mentre il papilloma virus rimane quasi uno sconosciuto eppure grazie a questi test si può affermare che circa l’80% della popolazione è venuta in contatto almeno una volta nella vita con il papilloma virus senza rendersene conto, in quanto molto spesso l’infezione rimane silente o asintomatica. L’ evoluzione della malattia dipende infatti dal grado di competenza delle difese immunitarie del soggetto che ne viene a contatto e pertanto potrebbe regredire spontaneamente, cronicizzare o evolvere verso la forma tumorale. La buona notizia quindi è che se l’infezione da HPV è piuttosto comune, la sua evoluzione in cancro lo è molto meno, tuttavia non bisogna sottovalutarla! Ovviamente sono più esposti i soggetti con comportamenti sessuali

P

Il Corriere della Città Aprile 2018

a rischio, quelli che hanno avuto il primo rapporto in età precoce e quelli il cui sistema immunitario risulta compromesso. La manifestazione più evidente dell’infezione è benigna e si presenta sotto forma di condilomi

nonavalente , o Gardasil 9, che include anche altri 5 genotipi considerati oncogeni ( 31,33,45,52,58). Questo incrementa il livello di prevenzione dal 70% dei casi al 90% includendo non solo la protezione dall’insorgenza delle form cancerose, ma anche dalla comparsa dei condilomi. Questo nuovo vaccino, come anche il quadrivalente, non è più destinato solo alle bambine , ma anche ai maschietti e viene somministrato gratuitamente agli adolescenti tra i 9 e i 14 anni di entrambi i sessi , ma non solo, ne possono usufruire anche donne fino ai 45 anni di età e che quindi sono già entrate in contatto con il virus o addirittura che sono già state trattate per un’infezione da HPV, dal momento che sembra che il vaccino nanovalente fornisca anche protezione nei confronti del rischio di recidiva. La vaccinazione prevede la somministrazione intramuscolare, nel braccio o nella coscia, di 3 dosi di farmaco con un intervallo di 2 o 3 mesi l’una dall’altra o comunque con un ciclo che deve concludersi entro 12 mesi dalla prima somministrazione. La vaccinazione non esclude l’uso di contraccettivi orali e può essere somministrato anche in allattamento, mentre non sono noti dati sulla sicurezza della vaccinazione in gravidanza. Lo scopo di questa vaccinazione così mirata sembra essere quello di cancellare per sempre il rischio di cancro associato ad infezione da HPV… Mi rendo conto che in un momento in cui infuria la polemica sui vaccini di qualsiasi natura l’argomento sia un tantino difficile da affrontare, ma come in tutte le cose io non vedo mai il solo il bianco o solo il nero…Tutte le scelte sono scelte valide, io non voglio e non devo convincere nessuno, ma le scelte devono essere ragionate. Quindi… ragionate. Quanti di voi conoscevano il papillomavirus? Quanti sapevano che non è correlato solo al cancro del collo dell’utero? Quanti sapevano che causa patologie anche nell’uomo? Quanti di voi sono sicuri di far parte della minoranza che non è mai venuta in contatto? Quanti sapevano che il vaccino non riguarda solo le bambine, ma anche i bambini e le donne adulte? Quant’è che non fate un pap test? Non so se sarà stata una buona lettura, ma se vi ho fatto venire voglia di provare a rispondere a queste domande ho raggiunto il mio obiettivo!!!

Infezione da HPV (verruche) che nella donna si localizzano a livello vaginale , vulvare e del distretto anale, nell’uomo a livello del pene e dell’ano, mentre la manifestazione meno frequente, ma più temibile dell’infezione da HPV è l’evoluzione in una forma tumorale che può localizzarsi a livello del collo dell’utero con maggiore frequenza, e talvolta della vulva, ma anche a livello del pene e del cavo orale qualora si abbiano avuto rapporti oro geniali. I condilomi, seppur benigni, devono sempre essere trattati o chirurgicamente ( laser, DTC, radiofrequenza) o con terapia medica. I genotipi oncogeni, anche più aggressivi, in genere scompaiono dall’organismo nel giro di un paio di anni spontaneamente, ma se così non fosse nell’arco di 5 anni potrebbero portare ad alterare la struttura cellulare fino a dare lesione cancerosa con diversi livelli di gravità, dalla lesione localizzata, fino al grado di infiltrazione profonda. Nelle forme manifeste bisogna intervenire chirurgicamente, come nel caso della conizzazione, quando la localizzazione del tumore e a livello del collo dell’utero. Per fare prevenzione sicuramente aiuta l’uso del profilattico, anche se da solo può non essere sufficiente in quanto non è in grado di proteggere in maniera esclusiva. Fortunatamente ormai da qualche anno possiamo contare anche su un vaccino!! Fino a poco tempo fa si utilizzava un vaccino quadrivalente in grado cioè di proteggere solo dai 4 genotipi di virus considerati più ad alto rischio ( 6, 11 ,16,18),si chiamava Gardasil ed era destinato solo alle bambine. Questo vaccino costituiva già l’evoluzione del vaccino precedente bivalente, tuttavia da Febbraio 2017 è stato sostituto da una formula

Dott. Ost. Catiuscia De Renzis Dovevolalacicogna@libero.it


37

SPORT

Il Corriere della Città Aprile 2018

Calcio dilettanti, il punto della situazione OMEZIA CALCIO - La squadra di Patron Bizzaglia si è rimessa in carreggiata per vincere il proprio girone. I rossoblù partono bene questo mese battendo il quotato Nuova Florida per 2-0 grazie alla doppietta dell’ex Trastevere Tajarol che infila l’ex Giordani prima con una splendida rovesciata e poi con un gran pallonetto che condanna i biancorossi. Alla 27esima giornata i pometini espugnano Montespaccato per 0-1 grazie ad un gol nel finale del difensore Emanuele Martinelli. Nella 28esima giornata la squadra del duo Bussi-Gagliarducci travolge con ben 5 reti il Virtus Nettuno Lido che subisce ben 4 gol dall’ex Fiorentina Orlando Fanasca e dal centrocampista-goleador Ruggero Panella. La vetta ora dista solo tre punti ed è occupata dal Città di Anagni, che verrà a combattersela a Pomezia il prossimo 25 aprile al Comunale, le sorti rossoblù potrebbero essere molto probabilmente legate a quel match. UNIPOMEZIA - I sogni di promozione in D attraverso il proprio girone potrebbero essere compromessi a causa di una distanza di 13 punti dalla capolista Vis Artena ma i pometini hanno l’asso nella manica visto che un’eventuale vittoria delle fasi finali della Coppa Italia Eccellenza, potrebbe regalare la Serie D al presidente Valle. Per quanto riguarda il campionato, in questo mese i crimsini hanno giocato solo due partite, una vinta per 4-1 contro l’Astrea grazie alle reti di Tozzi, Morelli e due di Ceccarelli mentre alla 28esima giornata, i rossoblù sono stati scon-

P

fitti per 2 a 0 fuori casa contro l’Atletico Vescovio. La partita con il Tolfa fuori casa è stata rinviata. Per quanto riguarda la Coppa, i ragazzi di mister Solimina dopo aver eliminato il Tonara agli ottavi, sono proiettati verso la semifinale visto che in casa sono riusciti a battere l’ottimo Real Giulianova per ben 3-0 grazie ad un super Tozzi che firma la personale tripletta. Il ritorno in terra abruzzese potrebbe essere solo una formalità per la squadra pometina. NUOVA FLORIDA - I biancorossi cominciano marzo nel peggiore dei modi, capitolando appunto, contro i cugini del Pomezia Calcio. Ma la squadra di mister Bussone si ri fa subito alla 27esima giornata battendo l’Aces Casal Barriera per 1-0 al 90’ grazie ad un gol dalla distanza di Lorenzo Princigalli. Alla 28esima giornata non riesce ad andare oltre lo 0-0 fuori casa contro un quadrato Latina S. Sermoneta, quinto in classifica. È una lotta a tre: Città di Anagni 57, Nuova Florida 56, Pomezia 54. Le ultime 5 giornate non sembrano proibitive per gli ardeatini a cui è rimasto da affrontare solo uno scontro diretto, contro l’Audace il 25 aprile fuori casa. AIRONE CALCIO - Sembrano svaniti i sogni promozione in Eccellenza per l’Airone visto che i play off distano ormai 9 punti mentre i play out 4, quindi dovrà guardarsi bene le spalle. Gli ardeatini cominciando il mese di marzo pareggiando fuori casa contro l’Atletico 2000 per 1-1. Alla 27esima giornata capitola in casa per 1-4 contro il Lavinio Campoverde. Alla 28esima perde nuovamente e questa volta per 2-1 fuori casa contro il Palocco. I ragazzi di Mister Salotti

dovranno compattarsi nelle prossime 5 giornate, almeno per raggiungere il traguardo salvezza. CITTA’ DI POMEZIA - La squadra allenata mister Castelluccio comincia nel migliore dei modi il mese marzo, infatti alla 20esima giornata vince per ben 4-1 contro il Città di Castel Gandolfo, grazie ad una tripletta di bomber Natoli e un gol di Dabovic. La 18esima giornata, che avrebbe dovuto vedere i ragazzi di mister Castelluccio impegnati contro il Tor De Cenci, viene rinviata per impraticabilità del campo. Alla 22esima giornata, il Città di Pomezia abbatte per 3 a 0 il Time Sport Garbatella grazie alle reti di Lori, Pezzera e Bergamo. Ora i ragazzi di Maniscalco possono sognare in grande visto la distanza di soli 9 punti dal terzo posto, utile per i play off e ancora 7 gare da disputare. LE ALTRE - La Virtus Ardea continua a inseguire il sogno nel girone I della Seconda Categoria: gli ardeatini risiedono a 35 punti, in piena zona play off, con 6 giornate dal termine. Sempre nello stesso girone l’Atletico Enea Pomezia dista solo un punto dalla zona play out, occupato dall’Atletico Grifone mentre l’Atletico Torvaianica è distante solo 4 punti dalla zona salvezza e con 6 giornate da disputare, nulla è impossibile. Nel girone D di terza categoria: lo Sporting Pomezia risiede a 22 punti in piena corsa play-off, la società di Domenico Franceschetti sembra favorita anche perché le partite da giocare sono ancora 8 e sembra non avere particolari problemi nella cavalcata. Manuel Ferrara

Coppa Italia, Unipomezia nel nome di Tozzi: l’attaccante stende il Giulianova L’Unipomezia batte con un netto 3-0 il Real Giulianova al Comunale prendendosi di forza l’andata dei quarti di finale. Strepitoso il bomber dei rossoblù Gian Piero Tozzi, l’artefice di una splendida tripletta. Sugli scudi anche l’estremo difensore Savioli che sul punteggio di 0-0 ha neutralizzato il calcio di rigore di Francia. lla mezz’ora è l’Unipomezia a portarsi in vantaggio: Moriero perde palla al limite dell’area, se ne appropria Tozzi che di destro batte Orsini. Sul finire della prima frazione ci riprova Delgado ma il suo tentativo termina fuori. Nella ripresa la squadra di Solimina trova subito il raddoppio dopo pochi secondi: Tozzi riceve in area e scaglia sulla traversa, per poi ribadire in rete di testa. L’Unipomezia diventa padrona del campo e Delgado e Ilari impegnano l’estremo difensore ospite Orsini. Quasi allo scadere l’Unipomezia la chiude definitivamente con il meraviglioso gol di Tozzi da fuori; nulla da fare per Orsini. Termina così con la netta affermazione della compagine rossoblù ora ad un passo dalle semifinali.

D


3

38

STORIA

Il Corriere della Città Aprile 2018

18 anni nel 1978 - prima parte - i 55 giorni di Aldo Moro l 1978, a Torvajanica, iniziò il 2 di febbraio: un incidente in mare, il rovesciamento della barca e la morte di uno degli occupanti. A rendere più triste la disgrazia, si scoprì che il medico arrivato in soccorso esercitava abusivamente. Ma eravamo giovani, i miei amici ed io, e ci sentivamo, finalmente, troppo costretti tra una gran voglia di fare ed essere liberi. Magari liberi solo dai genitori che, ci volevano la sera a casa alle 19.00 e… tutto quello che ci aspettava: la nostra vita. Non che avessimo idee tanto chiare, ma tra ingenuità e piccole frustrazioni, chissà, poi, se erano tanto piccole, sapevamo che, qualcosa di speciale, dovevamo farlo. Al più presto, in vista della maggiore età. Da lì sarebbe davvero cambiato tutto. Immaginate: la patente! …posso, prendere e guidare la macchina! Ma intanto, tutte le sere, continuavamo ad avere il solito telefilm delle 19.00, talvolta a puntate, per inchiodarci meglio, prima della cena, che consumavamo con la comitiva di Happy Days, i robot giapponesi e la flotta di Vega. D’altra parte, in questa strana città, la vivacità e il divertimento si esaurivano in una stagione estiva sempre più assottigliata. Quasi tutti andavamo a scuola a Roma e, la mattina, ci alzavamo prestissimo. Lo sport ce lo ritagliavamo avventurosamente, con molto sacrificio e senza attrezzi adeguati. Molte strade centrali erano ancora sterrate o già dissestate, con allagamenti che raggiungevano il centinaio di metri di lunghezza. Guadavamo quei laghi con i nostri “cinquantini”, sperando di non incappare in qualche ostacolo sommerso che ti facesse spegnere il motore all’improvviso. Non sempre andava bene. L’illuminazione stradale era scarsa, ma meglio di quella attuale. Le fogne stradali erano in corso di completamento. Si costruivano allora le ultime palazzine della fascia litorale, prima di dotarla dei servizi minimi. Un oggetto urbano nato insieme al suo inevitabile declino. Ma chi lo pensava, questo, mentre si raschiavano gli ultimi barili di ‘un grande avvenire già dietro le spalle’? Sicuramente non i diciottenni, cittadini di questa terra promessa. Promessaci, poi, altre mille volte. Noi, quelli in età di patente nel 1978, almeno avevamo diritto all’ingenuità: e ora toccava a noi! Facevo il quarto liceo all’EUR e a quei sacrifici mi ero abituato, anche per conoscere la vicina Capitale e cercare di coltivare amicizie con amici e amiche, andare a qualche concerto, in discoteca o qualche festa di compleanno. Era l’epoca della Disco! A febbraio mi invitarono a una festa di carnevale. Alcuni compagni, non invitati, pensarono bene di farci un’adeguata rappresaglia a gavettoni. Si intrufolarono furtivi sotto la tettoia del cancello. In pochi secondi furono prelevati e caricati su alcune macchine scure, ripartite velocissime nella penombra. Ricomparvero a scuola, un po’ storditi e pallidi, alcuni giorni dopo. I meschinelli avevano imparato, a proprie spese, che sotto quella tettoia c’era anche l’ingresso di casa di un alto esponente del governo. E in quei tempi, era pericoloso scherzare col

I

fuoco. Non poteva sfuggire, neanche a un diciottenne buontempone, che era in corso una guerra sanguinosa con i terroristi, genericamente” le Brigate Rosse”. La televisione ne parlava tutti i giorni e si contavano innumerabili omicidi, quasi ogni mattina. Eravamo tutti coinvolti, volenti o no. Qualche mattina dopo, il bidello bussò e interruppe, stranamente serio, la lezione, nell’aula di disegno. Si accucciò coi gomiti sulla cattedra, assecondato dal professore. Parlarono brevemente. Poi il bidello si ritrasse e Il professore, con una solennità inedita per quell’aula spensierata, e ,senza indugio, ci disse, :“Pochi minuti fa il Presidente Aldo Moro è stato rapito a Roma da un gruppo di uomini armati”. Niente altro. Il silenzio stordito durò pochissimo .Poi i primi rumori e i commenti tra noi del “Quarto B”, poi, ancora, tutti indistintamente nei corridoi, un caos inaudito per l’abituale severità di quella scuola. La notizia era già stata battuta alle 9.05, a noi arrivò alle 10.25, ma, Intanto, l’androne della scuola, oltre 1600 studenti, era già assediato e mobilitato dai genitori agitati accorsi indietro. Ovviamente, col solo risultato di alimentare confusione su confusione, come se non fosse già abbastanza così. C’erano pure dei sovreccitati , qualcuno che “sapeva già tutto”, che aveva parlato con non si sa chi, e dava istruzioni, consigli e direttive. E si sentiva protagonista per un minuto storico da ricordare e raccontare per anni. Pensate che c’è ancora chi, dopo quarant’anni, si ostina a raccontare quella mattinata, sconfinata anche nel ridicolo, ma purtroppo, era solo l’inizio. L’inizio di che cosa? Uno spiraglio di sangue freddo e ragionevolezza venne dal preside che, mentendo spudoratamente, ma utilmente, andava urlando in giro “ho appena parlato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri: mi è stato ordinato di tenere gli studenti nella scuola, bisogna mantenere le strade libere!”. Naturalmente, il Consiglio dei Ministri, in quel frangente, stava parlando col nostro preside. Fosse credibile, si spiegherebbe tutto quello che è accaduto dopo. Tutto si svolgeva, è ovvio, senza telefoni cellulari e senza video. Per i ‘privati’ la scuola aveva due soli telefoni esterni a gettoni. Quella era solo una delle migliaia di scuole in Italia. Ma c’erano pure decine di migliaia di posti di lavoro, uffici, fabbriche, stazioni ferroviarie, aeroporti ospedali, tribunali, dove tutti erano affaccendati, normalmente, in tutte le attività immaginabili. E tutti, contemporaneamente ricevettero la notizia. Non era una cosa da poco, specialmente con un governo impreparato e non coeso. Lo capimmo dopo. Cosa stava succedendo? Una volta catturato Aldo Moro, dalla parte opposta della Capitale, che altro poteva accadere, quel giorno? Sì, eravamo in piena Guerra Fredda, ma il rapimento di Moro e l’assassinio di cinque vittime della scorta sembrava già un’enormità, per quel giorno. Non era più una questione di azione,

bensì di depistaggi beffardi e cabine telefoniche, fino all’ultimo comunicato del nove maggio e al ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Qualcuno, infine, lo capì. Infatti, nel primo pomeriggio, nell’androne c’erano ormai pochissime persone. Tra le quali il povero diciottenne che, essendo il più grande tra tutti quelli che dovevano tornare a Torvajanica, dovette aspettare (Nel frattempo era stato proclamato anche lo sciopero generale!) il tardo pomeriggio. Quella sera mio padre aveva un appuntamento di lavoro a Via dei Prefetti, in prossimità di Piazza Colonna, Monte Citorio e Palazzo Chigi. Lì, con la solennità surreale dei luoghi deserti, ma davvero deserti, rimasi molto impressionato. A un certo punto si avvicinò una Fiat Argenta, che si fermò davanti a Palazzo Montecitorio e ne scese, di corsa, Susanna Agnelli, rischiando di farsi anche male, per di più con un giornale schiacciato in testa. Quella del 16 marzo 1978 ,la prima di cinquantacinque giornate, finì così, con Susanna Agnelli nel deserto serale del centro di Roma. Lasciamo qui Aldo Moro, personaggio che non può essere esaurito nello spazio di queste pagine. Lo stesso vale per quegli eventi. La sua attività politica è largamente documentata. Il suo martirio è testimoniato, anche intimamente, nelle sue lettere dalla prigione delle Brigate Rosse. Sulla vicenda del cosiddetto Caso Moro si scatenarono innumerabili Ingerenze e agenzie spionistiche, internazionali e no. A quaranta anni dai fatti molto è ancora da chiarire e molto non si saprà mai. Certo è che Aldo Moro lavorava al cosiddetto Compromesso Storico, che auspicabilmente, avrebbe portato al ridursi delle tensioni tra il blocco orientale e quello occidentale. Stranamente un progetto simile a quello di John F. Kennedy e all’Altro di Salvador Allende. Morti tutti in modo violento, come Moro. Questa tesi non è mia, ma è stata ben sviluppata da Ferdinando Imposimato. Delle Brigate Rosse brilla, al confronto con le lettere di Moro, la pochezza e la schematicità dei contenuti di Eroi del popolo che uccidono a tradimento, salvo poi pentirsi alla bisogna, sfruttando le garanzie e i benefici di legge. Molti di questi personaggi ancora imperversano sui media, liberi, e, proprio in occasione delle recenti celebrazione dell’eccidio di Via Fani, hanno oltraggiato di nuovo la memoria delle vittime del terrorismo. Aldo Moro, ai tempi del rapimento, non era un vecchio, come potrebbe credersi da qualche brutta foto. Nato nel 1916, morì a soli sessantadue anni . Con la morte dell’0staggio ormai era quasi finita la primavera. Ci avvicinavamo all’estate che ci avrebbe allontanati da quel periodo terribile. Io ero diventato maggiorenne e pochi giorni dopo finirono le scuole. Il nostro primo impatto con la storia e la politica era passato. E pensavamo a tutte altre cose, ma imparammo presto che la vita e la storia non si fermano mai e, superato un problema o un ostacolo, ne arriva sempre un altro. Molto presto, come vedremo nel seguito del 1978 dei nostri diciottenni di allora. Luigi Torreti




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.