Il Corriere della Città - Pomezia - Ardea - Aprile 2013

Page 1

orriere C Città www.ilcorrieredellacitta.com

Il Corriere della Città

il

libertà - informazione - cultura politica - sport - cronaca

della

Anno 5 Numero 04 APRILE 2013

GRATUITO

VERSO LE ELEZIONI PASSANDO DALLE PRIMARIE PAG.04

ARDEA: VARATA LA TERZA GIUNTA DI FIORI PAG.08-10

SPECIALE LITORALE: TRA PUA ED EROSIONE PAG. 11-15

COLLE ROMITO: CONSORZIO IN PROTESTA

PAG.19

libertà informazione politica cronaca cultura sport

NON

FACCIAMO

SPROFONDARE POMEZIA Tra nuove liste e assurde coalizioni e passando da Primarie che stanno spaccando il centrosinistra è partito il conto alla rovescia verso le elezioni



M

www.ilcorrieredellacitta.com

Editoriale

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

entre Pomezia affonda in una voragine non solo metaforica – le buche che costellano quasi ogni strada ne sono il chiaro esempio – e viene erosa dalla natura che si vendica degli scempi fatti in passato – e anche qui basta dare un’occhiata alla spiaggia di Torvaianica per averne conferma – sono tanti, troppi i personaggi che si danno da fare per arrivare alla sua guida. In questi giorni si è visto e sentito di tutto, ma ancora di più è quello che rimane nascosto. Alleanze, liti, accordi, simulazioni. Per poter entrare nei meandri della politica pometina e capire bene cosa sta accadendo non basterebbero Virgilio, Beatrice e San Bernardo in contemporanea, che pure furono molto utili a Dante nel suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso narrato nella Divina Commedia. Anche perché qui di divino c’è ben poco: gli interessi che si celano dietro la corsa al potere sono sicuramente molto più materiali e vanno oltre il solito ed ormai ridicolo, se detto da certe persone, “bene della città”. E vanno anche al di là di ogni “credo” politico, di ogni valore sul quale sono nati, almeno a parole, i partiti. Altrimenti non si spiegherebbero strane mescolanze, strani incontri tra personaggi che apparentemente dovrebbero stare in posizioni contrapposte. Non si giustificherebbero finte alleanze e vere sponsorizzazioni. Non si motiverebbero i continui passaggi di casacca, i salti di barriera, i passaggi da destra, a sinistra e al centro e viceversa. A voler fare fantapolitica sembrerebbe che Pomezia sia una meta da conquistare con ogni mezzo e strategia, anche la più contorta: si potrebbero immaginare famiglie finta-

VERSO L’ETERNA (DISIL)ILLUSIONE mente spaccate, con all’interno qualcuno che organizza, consiglia e indirizza il centrodestra e qualcun altro che invece passa (o meglio torna) al centrosinistra, direttamente in posizione privilegiata; lo stesso identico giochetto potrebbe avvenire al contrario, senza parenti ma con amici fidati. Potrebbero esserci personaggi diventati ormai scomodi e che non ricevono più i consensi né della gente né dei partiti che non vogliono – o non possono – farsi da parte, quindi trovano nomi semi-alternativi da presentare a livello figurativo, con la promessa che la regia resterà altrove, ovvero nelle loro mani. Potrebbero esserci accordi talmente trasversali da comprendere sia il centrodestra che il centrosinistra, per una volta accomunato in un fine condiviso pienamente.

Aprile 2013

Potrebbero esserci giochetti multipli, per poter tenere i piedi in tante paia di scarpe, giusto per essere sicuri di trovare alla fine quelle vincenti. In mezzo a tutto questo ci potrebbero essere anche gli idealisti, quelli che ancora credono che si possa avere una gestione pulita e sana sia della politica che, soprattutto, dell’amministrazione della città. Potrebbero esserci gli illusi, coloro che sperano che le lezioni del passato siano state sufficientemente chiare e che tutti abbiano capito che occorre rispondere sul serio alla richiesta di cambiamento che hanno fatto gli elettori con il voto di febbraio. E infine ci sono i delusi. Ma quelli ancora non sanno di esserlo. Lo scopriranno, anzi lo scopriremo, solo alla fine dei giochi, il 27 Maggio.

03


Pomezia Politica News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

IN CAMMINO VERSO LE ELEZIONI: COSA SI TROVERA’ ALLA FINE?

L

’essere a meno di due mesi dalle elezioni amministrative a Pomezia spinge a cercare di capire cosa i cittadini vorrebbero succedesse nella loro città. A livello amministrativo le richieste sono sempre le stesse: pulizia, servizi primari, viabilità, sistemazione del manto stradale, più vicinanza alle persone, più risposte ai problemi quotidiani e soprattutto maggiore trasparenza. A livello politico c’è invece qualche sorpresa: attraverso il sondaggio lanciato dal Corriere attraverso Facebook, con il quale si dava la possibilità ai cittadini di votare il proprio candidato partendo da una manciata di papabili a cui si poteva aggiungere un nome a propria scelta se questo non era già incluso nell’elenco, è risultato vincente di quello che potremmo etichettare come un gioco Antonino Abate, consigliere comunale del PD di Ardea, che ha staccato di un buon 15% Fabio Fucci, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, nonostante la nota predisposizione dei grillini per la rete. Questi nomi, insieme a quello di Stefano Ielmini, candidato sindaco per una lista civica ed arrivato terzo nel sondaggio, dimostrano due cose: la prima è la mancanza di fiducia di chi ha votato nei politici di Pomezia, che si trovano nelle posizioni più basse di questa ipotetica classifica. La seconda è la voglia di rinnovamento, che può essere trovato nel Movimento 5 Stelle o nella lista civica come all’interno di un partito tradizionale come il PD. Perché le preferenze sono andate a quel tesserato che pubblicamente, in più di un’occasione, ha saputo mettersi contro il proprio partito per prendere le difese dei cittadini, che ha rotto gli schemi e non solo per cercare di cambiare il sistema, chiedendo pulizia, trasparenza e vicinanza ai problemi reali della gente. Riportiamo il commento (pubblico, preso direttamente da Facebook) fatto da Abate alla chiusura del sondaggio. “Desidero ringraziare tutte le persone che hanno espresso la loro preferenza per me, ringrazio anche chi ha voluto che fosse presente il mio nome nel sondaggio ma è giusto ricordare che si trattava di un gioco. Voglio chiarire comunque che non è mia intenzione avanzare una mia candidatura al Comune di Pomezia per tre importanti motivi: il primo è che avrei voluto fare il sindaco della mia città, Ardea. Anche se Pomezia mi ha dato i natali e coltivo diversi interessi, non ci vivo. Pomezia ha bisogno di un sindaco che la viva quotidianamente e che soprattutto la conosca a fondo. Il secondo credo sia il più importante: in un momento di antipolitica si abbia il coraggio di aprire alla società civile con un candidato del popolo in grado di ridare quella fiducia ormai persa verso chi come me veste i

panni della politica. Certo il mio può essere soltanto un personale pensiero, le scelte dovrà farle la politica pometina. Il terzo, ripeto è un mio personale pensiero, vedrei come candidato una donna e in questo momento, anche per il buon risultato ottenuto ma soprattutto per quello che dimostra ogni giorno, tifo per Maria Corrao, arrivata quarta nel sondaggio”. Nome che ha spiazzato i lettori e lo stesso direttore del giornale. Per chiarire meglio, Abate ha aggiunto: “Sempre parlando a titolo personale, credo sia arrivato il momento che i politici siano anche disposti a fare un passo indietro. Non ho accettato una candidatura che pure mi è stata proposta, perché sono convinto che la cosa migliore da fare in questo momento per Pomezia, che esce da una situazione politica non semplice, è dare spazio ad una persona che venga direttamente dal popolo, che non sia frutto di strategie fatte a tavolino, ma che nel contempo conosca bene sia la politica che i problemi amministrativi del territorio, dando così dimostrazione ai cittadini che si è compreso il messaggio e che si è disposti a fare tutte le correzioni necessarie per un vero rilancio della città. Per questo avevo lanciato un nome che secondo me poteva incarnare questa innovazione”. Proposta ovviamente non accettata da una larga parte del PD di Pomezia, troppo ancorata a determinati schemi. Tralasciando i pensieri di Abate, mentre per il centrodestra ancora non è chiaro se Celori porterà avanti il suo nome o se la nascente coalizione punterà su Raimondo Piselli, fermo restando che potrebbero esserci incredibili sorprese dell’ultimo momento, nel centrosinistra il 14 Aprile si svolgeranno le primarie che porteranno alla scelta del candidato sindaco. Dopo numerosi e sofferti incontri, al momento in cui andiamo in stampa ancora non c’è certezza di quella che sarà la coalizione e di quanti i candidati. Nell’incontro che sarebbe dovuto essere decisivo, quello del 3 Aprile, ancora una volta si sono mescolate le carte, con il PSI che ha minacciato di uscire a causa della mancanza di “un patto tra Partii seri, veri, fatti di militanti. Partiti con storie chiare e note e con referenti in grado di dare garanzie a livello

Codice di Autoregolamentazione

L’Associazione Culturale “La Città”, editore della testata “Il Corriere della Città” comunica che nella diffusione dei messaggi politici relativi alle elezioni comunali fissate per maggio 2013 si applicano tutte le disposizioni della Legge n. 28 del 22/2/2000

04 04

nazionale. Un patto aperto al contributo di singoli o associazioni ma con una chiara connotazione politica” e dalla presenza di liste che, secondo loro, non rispondono a queste caratteristiche ma sono invece state costruite ad hoc per scegliere un determinato candidato sindaco. Fino ad un attimo prima erano 6 le persone che se la sarebbero dovuta giocare alle primarie: Dino Spagnoli, Rosaria Del Buono e Maurizio Battistelli per il PD, Omero Schiumarini per Forza Pomezia, Roberto Mambelli per il PSI e Gianni Mugnaini - che qualche giorno fa ha lasciato l’Udc che a Pomezia vede come segretario Gaetano Penna, suocero dello stesso Mugnaini - per la neonata lista Noi Oltre. Ma, dopo le dichiarazioni dei socialisti e dopo la richiesta protocollata di ulteriore verifica dei candidati in merito ai carichi pendenti e ad eventuali avvisi di garanzia, tutto è nelle mani della Commissione che dovrà accertare l’idoneità delle varie candidature, e del PSI che potrebbe lasciare il PD come solo vero partito di sinistra in quella coalizione. Fuori dalla coalizione del centrosinistra SEL, che attraverso una nota ufficiale ha bocciato la strada delle Primarie in quanto “considerata, al di là delle apparenze, inadatta ad un vero rinnovamento politico ed utile solo ad una resa dei conti tra le varie fazioni interne al PD” ed ha ribadito che “solo di fronte ad un netto taglio col passato e ad un totale rinnovamento interno del partito sarà possibile ricostruire un rapporto ad oggi inesistente”. Idee chiare anche per gli altri candidati sindaci già ufficializzati senza dover passare da ulteriori selezioni: Fabio Fucci rappresenterà ancora una volta il Movimento 5 Stelle, stavolta forte di quel 40% alle politiche e di quel 28% alle regionali che lo hanno reso il partito più forte a Pomezia. Stefano Ielmini, dottore commercialista, è il candidato scelto dal Movimento “Costruiamo insieme il futuro di Pomezia” formato dalle liste “Insieme per Pomezia” e “Nuova alleanza”. Angelo D’Avino, forte della sua esperienza fatta come consigliere comunale e all’interno del punto d’ascolto per il cittadino “D’Avino Informa”, è invece il candidato sindaco per la lista “Pomezia in Testa”. Teorizzando, ci dovrebbero quindi essere almeno 6 candidati per la poltrona di Primo Cittadino: ai tre già ufficiali si dovranno aggiungere il nome che uscirà dalle primarie del centrosinistra, il candidato di SEL e la scelta del centrodestra. Ma Pomezia non è nuova a colpi di scena: può darsi che prima del 26 aprile, data ultima per la presentazione delle liste, le carte in tavola cambino di nuovo e che si aggiunga un ipotetico terzo polo, magari creato da nuove alleanze o da preannunciate spaccature. Francesca Poddesu

Tariffe:

1/4 pagina colori (piedone) € 120,00 1/2 pagina colori € 160,00 1 pagina colori € 250,00 Seconda di copertina € 300,00 Tutte le informazioni per la pubblicità on line e per i video di CityWebTv sono disponibili sul sito www.ilcorrieredellacitta.com Il saldo degli spazi di propaganda elettorale deve essere effettuato contestualmente alla prenotazione. Alle tariffe va aggiunta l'IVA al 4%. Il codice di autoregolamentazione è a disposizione presso la sede del periodico in Via Odessa, 57 - Pomezia Aprile 2013




www.ilcorrieredellacitta.com

Politica

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

ESPERIENZA E RINNOVAMENTO “

Pomezia in Testa” per una seconda bonifica. E’ così che si presenta Angelo D’Avino, che il 6 Marzo ha ufficializzato la lista con la quale si prepara, da candidato sindaco, alle prossime elezioni comunali di Pomezia del 26-27 maggio. “Ho deciso di spogliarmi della maglia di appartenenza al partito – spiega D’Avino -, per avvicinarmi, attraverso una lista civica, in maniera diversa ai cittadini”. Confermando la sua posizione critica nei confronti di un certo modo di fare politica - lontano dai bisogni della gente - ha scelto di essere solo una persona che si batte per vedere riconosciuti i loro diritti. “Per circa dieci anni – continua D’Avino - mi sono occupato del territorio come amministratore ma la mia attività a contatto con la gente viene da lontano; ho iniziato come rappresentante di classe e d’istituto seguendo il percorso scolastico dei miei figli, e contestualmente ho presieduto il Comitato di Quartiere Campobello, dove abito da anni”. Nel maggio 2008, ha fondato il Comitato D’Avino Informa, “un punto d’ascolto gratuito per tutti i cittadini, che portano le loro istanze e problemi, che noi del Comitato cerchiamo ogni volta di risolvere”. E per “noi”, D’Avino intende la squadra che si è affiancata a lui nel tempo, professionisti - e non - del territorio, che offrono consulenze gratuite. “Abbiamo deciso – sostiene D’Avino - di dire basta a questo modo di fare politica, che sta portando alla rovina la città. C’è bisogno di gente nuova ma, nel contempo, serve qualcuno che

abbia esperienza e dimestichezza con il sistema amministrativo, che sappia come muoversi per poter risolvere i problemi. Io credo nella rinascita di Pomezia, che deve ripartire da gente che non deve apparire onesta e perbene, ma deve essere onesta e perbene; perché a Pomezia serve un’amministrazione che oltre a vincere sappia anche governare”. D’Avino ha poi presentato i Dieci punti di partenza su cui basare il programma, che toccano le esigenze fondamentali del nostro territorio, partendo dalla moralità e dalla trasparenza della vita amministrativa per arrivare

Aprile 2013

ai settori importanti quali il turismo, le infrastrutture, la qualità della vita, il potenziamento delle forze dell’ordine per la sicurezza dei cittadini, lo sviluppo compatibile per favorire l’occupazione, i risparmi della spesa pubblica, la gestione diretta dei servizi comunali e l’efficienza degli stessi, l’assistenza sociale, la riqualificazione di Selva dei Pini e lo sviluppo delle energie alternative. “I dettagli sono ancora in fase di elaborazione – continua D’Avino - perché stiamo ascoltando le esigenze dei cittadini. Tutti possono partecipare. L’unico requisito indispensabile è un pezzo di carta, non certo un titolo di studio di alto livello – chiarisce D’Avino - ma un certificato nullo del Casellario Giudiziale e un altro negativo dei Carichi Pendenti. E tale requisito lo richiederemo sia a chi farà parte della nostra lista, sia ai candidati dei nostri alleati”. Sulle alleanze non c’è nessun pregiudizio politico. “Noi siamo aperti a discutere con persone, associazioni, liste civiche e partiti – conclude D’Avino – e chi vuole unirsi alla nostra idea di Pomezia è il benvenuto. I delusi dall’attuale modo di fare politica - e i cittadini che vogliono portare una ventata di aria nuova - troveranno da noi sempre piena disponibilità al dialogo. Noi abbiamo da tempo l’ambizione di curare una malattia che sembra ‘endemica’ in questa città: la rassegnazione. Chi non si rassegna, come noi, al malgoverno e all’incapacità è nostro amico, e lo invitiamo a unire le sue forze alle nostre”.

07


Pomezia Politica News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

ARDEA: CHE SIA LA POLITICA, QUELLA “GIUNTA” AL CAPOLINEA?

L

a giunta è fatta. Il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha voluto dare un segnale forte e chiaro a tutti quei politici, cittadini, imprenditori e semplici osservatori della cosa pubblica: “La guida del Comune attraverso le elezioni amministrative dello scorso anno è stata assegnata al sottoscritto e quindi chi deve guidare l'esecutivo sono solo io”. Potrebbe sembrare una presa di posizione al di fuori di qualsiasi logica della democrazia e della partitocrazia, la quale - guarda caso - si è affacciata nuovamente sulla scena politica di Ardea dopo l'annuncio del primo cittadino di formare il nuovo esecutivo. Non è così. Da giorni si sollecitava giustamente la formazione del nuovo esecutivo. Da giorni era importante in questa fase di crisi avviare un processo di cambiamento della realtà locale. Chi tirava per la giacchetta il primo cittadino in queste settimane per conquistarsi un posto in giunta, chi invece lo tartassava perché non era stata approvata nessuna delle delibere che poteva arrivare per la soluzione di un problema. La politica di Ardea, in quest'ultimo periodo, ha fatto passi indietro di circa 10 anni ed anche di più. Non è una considerazione campata in aria. Basta fare un piccolo giro a 360° per vedere quello che è successo nei giorni delle festività pasquali. Una serie di interventi di politici di alto rango del centro destra che si sono scagliati contro quello che poteva essere un esecutivo importante e sollecitato da tutti per garantire immediatamente governabilità alla città. Come si diceva all'inizio, la politica di Ardea ha fatto un passo indietro. Non si sta affermando un'assurdità, anzi

Il Corriere della Città CityWebTv www.ilcorrieredellacitta.com

Numero 04 Anno 5 APRILE 2013 - Distribuzione gratuita via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

04 08

è la realtà più cristallina che si possa dimostrare in questi ultimi anni. Partiamo dalla considerazione che la maggioranza di centro destra governa Ardea da oltre 20 anni. L'alternanza non è mai esistita, se non per piccole e breve parentesi, che non hanno portato quei benefici che molti auspicavano. Manca dunque un contraddittorio efficace e costruttivo. Perché le colpe di questa situazione non sono solo da addebitare al centro destra ma anche al centro sinistra, che nel corso di questi anni non ha saputo creare una classe politica alternativa al centro destra. Nessuno può dire di essere immune da qualsiasi peccato e quindi scagliare la prima pietra. Questo non accadrà mai perché tutta la classe politica di Ardea che si è succeduta negli anni, è responsabile ognuna per le proprie competenze del degrado che è sotto gli occhi di tutti. Nessuno si può ergere a paladino di una parte o di un settore della città. Nessuno ha la ricetta magica per la soluzione del problema e, soprattutto, chi oggi siede sugli scranni della Regione Lazio e del Parlamento Europeo, dovrebbe prima di tutto conoscere a fondo la realtà dalla quale ha ricevuto consensi: se così non è, come può dare giudizi, dire se “quella” o “questa” giunta è migliore o se è l'espressione di quello che erano gli accordi dei partiti? Domande che sicuramente resteranno senza una risposta. Tutti si stanno adoperando, affinché questa maggioranza vada a casa e si ritorni alle urne. A chi giova questa soluzione? Già in questa fase di crisi qualcuno, come in passato, ha avuto dei riscontri importanti da situazione di tal genere. Nessuno può dichiararsi immu-

DIRETTORE RESPONSABILE:

Maria Corrao (direttore@ilcorrieredellacitta.it)

ne da tutto ciò, e nessuno può pretendere altro in confronto a quello che già ha ricevuto. In ordine di tempo, quello che sta succedendo non è dunque diverso da quello che la classe politica contrassegnata da una maggioranza di consiglierei della Democrazia Cristiana faceva registrare in varie occasioni, quando si creavano ad hoc delle crisi amministrative per dare un cambio a quella che era la maggioranza del momento. Tutto doveva cambiare e far segnare un passo nuovo all'attività amministrativa. Questi cambiamenti che oggi si registrano e che in meno di un anno dalle elezioni hanno portato alla formazione della terza giunta guidata dal sindaco Luca Di Fiori, non hanno sortito i frutti che molti auspicavano. Che cosa dobbiamo e vogliamo affermare? In quegli anni, anche se la crisi economica somigliava molto a quella attuale, si poteva contare su una o più forze politiche che garantivano una certa continuità amministrativa. Le realizzazione e le progettazioni erano all'ordine del giorno. Non tutto veniva realizzato, ma diciamo che molte delle iniziative dell'epoca sono ancora oggi presenti sul territorio. Se si fa un rimpasto della giunta, questo deve essere da stimolo per tutto l'ambiente per avviare un processo di sviluppo e di rilancio di tutto il territorio. Se poi lo si fa solo per accontentare qualcuno, cari politici, continuate così, che la popolazione capirà e diventerà matura per dare finalmente una svolta seria e positiva alla vita politica ed amministrativa di Ardea.

Alfredo Corrao

EDITORE: La Città PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

E-MAIL:

redazione@ilcorrieredellacitta.it redazione@citywebtv.it

IN REDAZIONE:

Il Corriere della Cittò: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso Aprile 2013

MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE 04/04/2013

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009



Pomezia Politica News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

TERZA GIUNTA DI FIORI, POLEMICHE E RISPOSTE D opo la presentazione della nuova Giunta Di Fiori, arrivano le critiche. I primi commenti arrivano da Alfredo Antoniozzi, europarlamentare del Pdl. "Apprendo con sorpresa – ha affermato il giorno dopo l’annuncio della presentazione dei nuovi assessori – a meno di un anno dalla sua elezione, la composizione della terza nuova giunta del comune di Ardea nominata dal sindaco Di Fiori. Le modalità, i veti incrociati, le intese che resero possibile e vincente la sua candidatura si sono miseramente frantumate per lotte interne e di potere. Sono stato al suo fianco durante la campagna elettorale che lo ha poi visto vincitore e a distanza di poco tempo registro con rammarico il venir meno di quello slancio che ha portato il centrodestra a vincere al primo turno. Mi spiace per l' occasione persa e per le inevitabili difficoltà che non consentiranno a questa amministrazione di fare gli interessi dei cittadini dai quali era stata ampiamente votata". Anche il consigliere regionale del Pdl Adriano Palozzi ha dimostrato immediatamente il suo disappunto. "Ritengo che l'esclusione del vicesindaco Bardi nella nomina della terza Giunta del Comune di Ardea sia un fatto gravissimo rispetto al valore dell'accordo pre elettorale che aveva portato alla vittoria di Luca Di Fiori. Se il sindaco ritiene di potere disattendere l'accordo, snaturando così lo spirito di coalizione che con serietà abbiamo

04 10

deciso di promuovere prima del voto, invoco l'intervento del coordinatore del Pdl Piso contro scelte arroganti che minano gli equilibri interni al centrodestra e per richiamare all'osservanza degli accordi che in politica deve ritenersi un valore assoluto. Alla stessa maniera, stigmatizzo fortemente anche il comportamento del consigliere di Città Nuove Quartuccio che, non rispettando l'accordo raggiunto ad Ardea, non può più ritenere di rappresentare né Città Nuove né la sua leader Polverini. A questo punto, per quanto mi riguarda, mi accingo con più di una perplessità alle prossime elezioni amministrative nel Lazio se il peso specifico degli accordi politici può essere disatteso o falsificato arbitrariamente dagli eletti". Non è poi mancata la voce dell’opposizione, dove a parlare è il gruppo dell’IDV, che dopo l’uscita di Cristina Capraro, passata al PSI, è rimasto senza esponenti in consiglio comunale. “Finalmente, dopo i soliti ed estenuanti giochi da equilibrista per accontentare tutti, per la terza volta in 10 mesi il “nostro” sindaco ha nominato la giunta comunale che dovrà affrontare i problemi irrisolti e incalzanti che affliggono da anni il comune di Ardea e che finora sono stati accantonati per trovare una difficile quadratura che permettesse la sopravvivenza di una deludente e claudicante amministrazione”, ha dichiarato il 30 marzo Alberto Delli Colli attraverso una nota ufficiale a nome del partito. “Chi si aspettava segnali di cambiamento sarà rimasto certamente deluso nello scorrere i nomi degli assessori che compongono la squadra di governo, chi più chi meno, già noti dalle parti di via Garibaldi. Sorvolando sull’incommentabile presenza dei parenti, non nascondiamo la nostra perplessità sulla scelta di accorpare un numero così sostanzioso di deleghe intorno all’ assessore Rubbi, che per quanto preparato e competente possa essere, non potrà occuparsi di tutte le materie affidategli, Aprile 2013

ma concentrandosi su quelle economiche sarà costretto a trascurare le altre, a meno che non nasconda doti da superuomo nietzschiano”. L’IDV non ha perplessità solo sui nomi e sulle competenze assegnate, ma soprattutto sul prossimo futuro della politica rutula. “Prima di farci certe domande, dobbiamo subordinarle ad un’altra ancor più importante. Questa che si insedierà sarà la giunta definitiva o il sindaco, in balia dei giochi di potere e di equilibrio della sua litigiosa maggioranza, sarà costretto, tra qualche mese, ancora una volta a fare rimpasti per contentare il consigliere di turno? Come dice il proverbio, chi vivrà, vedrà. Intanto c’è già, tra i membri di questa sgangherata maggioranza, chi ha accolto polemicamente e in disaccordo con il sindaco le nomine fatte dallo stesso, e questo esemplifica molto bene il livello di instabilità, divisione e disarmonia che regna da quelle parti e ci permette di prevedere la risposta al nostro quesito”. Delli Colli conclude con un commento sfiduciato anche per quanto riguarda le attività amministrative. “Il sindaco ci assicura per l’ennesima volta il rilancio dell’azione amministrativa basato su un programma chiaro e condiviso (che nessuno ha mai letto né capito) e l’immediata operatività della giunta. Parole già sentite, che suonano alle orecchie dei cittadini disillusi come vane promesse e frasi di circostanza, e visto come disastrosamente si sono concluse le precedenti esperienze riteniamo che in questa situazione fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. “Era necessario dare una governabilità ad Ardea – ha ribadito il Primo Cittadino, che ha voluto rispondere soprattutto alle accuse provenienti dal centrodestra - Non posso stare ad aspettare i tempi della politica. Sia chiaro: la mia giunta non ha posti a sedere per far contento qualcuno ma vuole e deve governare per la città. Ho aspettato fin troppo tempo la politica. Ardea aveva bisogno di un esecutivo. Ecco perché la mia squadra si è messa subito al lavoro. Basta con le chiacchiere”. Luca Di Fiori vuole mettere fine alle polemiche dando la sua versione dei fatti. “Rimango senza parole quando un consigliere regionale (Adriano Palozzi), un europarlamentare (Alfredo Antoniozzi) e l'ex sindaco della città (Carlo Eufemi) dicono che si sia snaturato lo spirito che ha portato al successo elettorale. Non dimentico chi ha sostenuto la coalizione ma non dimentico neppure che ci sono cittadini, ad Ardea, che hanno bisogno di risposte immediate per la crisi e per migliorare i servizi – ha proseguito – Ricordo come lo stesso Eufemi scontentò diverse persone nelle sue giunte (tra cui anche il vicesindaco Renzo Morini, base di un accordo politico), eppure ha dimostrato di saper dare una stabilità politica alla città. Che fa, ora, lo dimentica? Se c'è un po' di amaro in bocca questo è da togliere e subito. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Palozzi contribuisca in Regione a risolvere la questione dell'uso civico delle Salzare, Antoniozzi lavori con noi, in Parlamento europeo, per portare contributi per lo sviluppo della città. Eufemi vinca a Nettuno per iniziare a ragionare sul serio su una politica comune di sviluppo del litorale. Si cerchi poi di creare un clima favorevole capace di governare bene. Ne ha bisogno Ardea e ne ha bisogno l'Italia. Così, con quattro polemiche, non si va avanti”.

Alfredo Corrao


www.ilcorrieredellacitta.com

L’ex consigliere contrario alla conferma del Piano di utilizzo degli arenili di Pomezia Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

I

l PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili) per il Comune di Pomezia, dopo anni di stallo, sembra aver preso lo sprint finale: a breve dovrà essere rimandata alla Regione Lazio, per l’approvazione definitiva, la proposta di piano che riorganizzerà l’uso delle spiagge di Torvaianica. I cambiamenti che ne deriveranno coinvolgeranno principalmente i pescatori e quanti già in possesso di concessioni demaniali, ovvero i balneari. Ma quello che in teoria è uno strumento che dovrebbe migliorare l’economia e la ricettività del territorio potrebbe rivelarsi, in questo particolare momento economico, un’arma a doppio taglio, se non addirittura qualcosa di dannoso. A spiegarne i motivi Omero Schiumarini. “Quando il PUA è stato adottato, nel 2007, da parte della prima Giunta De Fusco, io pretesi una serie di “paletti” importantissimi, tra cui spiccava quello di un preliminare studio socio-economico del tessuto territoriale di Torvaianica”. Studio finalizzato a capire quale impatto avrebbe potuto avere il PUA, così come pensato, sulle attività già esistenti sull’arenile. “Stiamo parlando quasi 6 anni fa, ma solo nel 2013 la Regione, assolutamente latitante dal punto di vista delle risposte , ha emanato una circolare per l’adozione del piano a tutti i Comuni in attesa di adozione fissando le modalità di adozione solo dopo la convocazione di una successiva conferenza dei servizi. Penso sia indispensabile evidenziare che in questi anni la situazione socio-economica sia totalmente cambiata: quello che potevamo pensare andasse bene in tempi in cui la crisi non c’era, ora non è più adatto all’economia locale. Già l’enorme scarto temporale e gli enormi cambiamenti economici avvenuti in questi anni dovrebbero, secondo me, “costringere” i Commissari Prefettizi a bloccare questo piano”. Piano per il quale ci sono stati 60 giorni di tempo per presentare osservazioni, a partire dalla data della sua pubblicazione . “Io stesso sono stato protagonista di diverse osservazioni, che dovranno essere discusse dai Commissari che attualmente governano Pomezia. Spero vivamente che non adottino questo Piano, ma lascino questa scelta all’Amministrazione che verrà”. Perché? “Perché chi ci è nato, chi ci vive, conosce bene il territorio, i suoi risvolti sociali, ed ha interessi diversi”. Ma quali sono i punti negativi del PUA? “Partiamo dal fatto che questo litorale ha ragione di esistere perché già nel 1930 uno sparuto gruppo di pescatori provenienti dal sud del Lazio e dal nord della Campania lo scelse come punto di approdo per la loro attività lavorativa. Oggi la pesca dà lavoro a circa 40 “aziende”, ed il litorale pometino si è trasformato passando da una prevalente attività di pesca ad una turistico-balneare. Ma i pescatori sono rimasti, e sono stati ripetutamente presi in giro da tutte le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo”. Ed il PUA non dovrebbe regolarizzare anche questo settore? “In occasione della presentazione di questo bando, c’era stata la promessa di mantenere il protocollo d’intesa – già

Speciale Litorale

IL GRIDO DI SCHIUMARINI PER TORVAIANICA: FERMIAMO IL “PUA”

sottoscritto dalle varie Giunte Aureli, Zappalà e De Fusco – all’interno del quale era previsto che prima dell’adozione definitiva del PUA stesso e del conseguente spostamento delle barche dei pescatori dal punto in cui attualmente si trovano, venisse attrezzata un’area specifica di cento 150 metri lineari, contro i 100 attualmente previsti, assolutamente insufficienti ad ospitare tutte le motobarche presenti, addirittura già individuata nel lato levante del fosso della Crocetta, con l’impegno da parte dell’allora assessore della Giunta De Fusco, che aveva assicurato di aver trovato un finanziamento regionale per la realizzazione di un punto d’approdo ed il posizionamento di due bracci a mare che avrebbero permesso di tutelare, durante le operazioni di alaggio, i pescatori, le attrezzature e le imbarcazioni”. Erano stati presi impegni precisi? “L’impegno era quello di realizzare, presso l’ex rimessaggio “Mimì”, un punto di raccolta, conservazione e vendita di prodotti ittici” e solo dopo la sua realizzazione i pescatori si sarebbero dovuti spostare. Pensa quindi che ci siano state mancanze da parte dell’assessore? “Per come la conosco io, credo che abbia preso seriamente in carico la questione e che abbia cercato di affrontarla nel miglior modo, ma il problema è non aver prodotto quelle opere che invece erano state promesse a quei pescatori che hanno dato prova di pazienza e comprensione, capendo le difficoltà economiche dell’Amministrazione. Il fatto grave è che si vuole fare un PUA che di colpo sposta le imbarcazioni che adesso sono al centro di Torvaianica, ma anche quelle dei vari punti di approdo che vanno da Campo Ascolano alla piazza centrale confinandole tutte in soli cento metri di arenile, cosa logisticamente impossibile perché hanno bisogno di un maggiore spazio di alaggio, senza un minimo di accortezza verso quella che è la normale erosione marina, che creerebbe dei problemi, ma soprattutto senza tenere conto del fatto che il fosso della Crocetta subisce lo spostamento a levante ed a ponente a causa delle correnti, creando disastrose difficoltà ai pescatori e non solo a loro”. Chi altri ne risentirebbe? “Tutto l’indotto: la pesca è una delle poche attività che, su Torvaianica, ancora dà lavoro. Non Aprile 2013

è possibile pensare di danneggiare un settore così importante per l’economia locale semplicemente perché abbiamo bisogno di fare un PUA che non tiene conto delle nuove condizioni e che, oltretutto, non prevede nemmeno un approdo portuale, altro indispensabile strumento che innescherebbe sicuramente un nuovo e determinante indotto economico turistico per Torvaianica ”. Ma ci sono altre categorie interessate a questo piano, oltre ai pescatori. “Certo, a partire dai balneari, che non possono essere tenuti in secondo piano. Andare ad inserire 18 nuovi chioschi su tutto il litorale, oltre 3 nuove concessioni demaniali, oltre ovviamente a tutto quello che già è l’esistente, significa di fatto mortificare chi già opera con professionalità sulle nostre spiagge, mettendo in discussione il lavoro sia di chi già c’è che di chi verrà, perché di certo il numero di utenti che usufruiranno del servizio non potrà di certo aumentare, visto il continuo calo delle presenze dovuto alla crisi economica”. Senza contare che non è detto che chi frequenta la spiaggia di Torvaianica possa sempre permettersi lettino ed ombrellone… “Questo è un altro aspetto importantissimo: rendere praticamente tutto l’arenile pieno di chioschi e concessioni significa ridurre lo spazio della spiaggia libera, ovvero andare esattamente contro le esigenze di chi è costretto a risparmiare e sempre meno può permettersi ombrellone e sdraio a noleggio”. Qual è la soluzione? “ In termini generali Serve studiare la nuova situazione dell’esistente attraverso uno studio socioeconomico , da lì ripartire con un piano che tenga conto delle vere esigenze e necessità del territorio. Solo dopo questo studio si può passare all’adozione di un PUA davvero utile e funzionale per il rilancio dell’economia, fermo restando che se il Commissario prefettizio intendesse non tener conto di tutte le osservazioni presentate adottandolo così com’è il piano , allora sarò io stesso a promuovere qualsiasi forma di protesta necessaria volta a tutelare quanti sull’arenile hanno basato le loro economie e vedrebbero compromesse le loro realtà senza nessun vantaggio verso la collettività”. Alessia Ambra Achille

11


Pomezia News Speciale Litorale

Il Corriere della Città Balneari:

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

PUA: LE OSSERVAZIONI DI PESCATORI E BALNEARI

Pescatori:

04 12

Partendo dall’adozione fatta con delibera del Consiglio Comunale n.68 del 13/06/2012, dove le relative norme tecniche di attuazione – Punti di approdo – recitano: “Sui tratti di arenile individuati dal PUA, verranno mantenute le concessioni e le autorizzazioni esistenti a destinazione punti di approdo per alaggio, varo e sosta di piccoli natanti adibiti alla pesca professionale…..”; che nell’elaborato grafico del PUA quei punti di alaggio non sono stati indicati e che viene invece indicato un solo punto, attualmente non esistente, identificandolo con un tratto di arenile 100 metri a sinistra del Fosso della Crocetta, i pescatori osservano che “Gli estensori del progetto hanno totalmente ignorato quanto stabilito dall’Amministrazione di Pomezia in materia di approdo delle motobarche da pesca. Infatti, senza andare troppo indietro nel tempo, i punti di alaggio e varo furono individuati e disciplinati con l’Ordinanza Sindacale n. 80 del 08/06/2000”. “Con Ordinanza del Sindaco n.12 del 28/01/2004 – prosegue il documento - fu individuato un ulteriore punto di approdo per la pesca. Nel 2006, per riordinare la materia, su iniziativa della Sezione Demanio del Comune di Pomezia, venne promosso e svolto un incontro tra l’Amministrazione le Associazioni dei pescatori professionisti operanti sul territorio comunale; dalle risultanze dell’incontro e dalle ricognizioni effettuate dall’Ufficio, scaturì l’Ordinanza del Sindaco n.15 del 29 giugno 2006 che individua 6 punti di approdo riservati all’alaggio e varo delle unità da pesca, allo sbarco dei prodotti ittici ed al mantenimento delle attrezzature da pesca”. I punti di approdo erano quelli nel tratto di arenile compreso tra Via Portogallo e la foce del canale di Rio Torto, nel tratto mt. 100 di cui 10 a sinistra e 90 a destra di Via Odessa, nel tratto a ponente del Fosso della Crocetta, nel tratto compreso tra i civici 335 e 337 del Lungomare delle Sirene, nel tratto antistante di Via Lipsia e nel tratto situato a levante della concessione demaniale al limite del Villaggio Tognazzi, dove la fruizione era estesa anche ai mezzi nautici del Circolo Velico Villaggio Tognazzi. A gennaio del 2012, attraverso un’ordinanza del Sindaco, vengono definite le modalità di utilizzo di quel punto di approdo, assegnando a ciascuna barca un tratto del medesimo. Si vede così dallo schema allegato all’ordinanza, definito

“DISPOSIZIONE BARCHE DA PESCA”, come in 100 metri lineari di arenile possano essere dislocate non più di 15 imbarcazioni. Le motobarche, già all’epoca, erano 32, mentre l’unico punto di approdo previsto nella parte grafica del progetto, con un fronte di soli 100 – riferito a levante, del fosso della Crocetta, là dove, secondo il protocollo d’intesa, del 9 giugno 2003, tra l’Amministrazione comunale di Pomezia, il Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare e la Cooperativa Pia Unione Pescatori di Torvaianica arl (dal 29/12/2004 Pia Unione Pescatori di Torvaianica – Società Cooperativa, per adeguamento al D.lgs. 6/2003) si sarebbe dovuta realizzare da parte del Comune di Pomezia una serie di strutture asservite alla pesca, dopo aver acquisito l’intera area dell’ex rimessaggio “Mimì”, dopodiché i pescatori avrebbero liberato dalle motobarche e relative attrezzature l’attuale punto di approdo n. 2, mentre sarebbero rimasti in vigore gli altri punti dato che le barche da pesca di Torvaianica sono 32 e non possono trovare spazio fisico in 100 metri di fronte mare. “Allo stato – osservano i pescatori - sono ormai trascorsi circa dieci anni dalla stipula di quel protocollo di intesa, mentre l’unico atto concreto da parte dell’Amministrazione è stato quello di inserire un segno grafico nel progetto del PUA”, nonostante le norme che regolano la redazione dei PUA prevedano che siano garantiti idonei spazi riservati al rimessaggio delle unità da pesca”. In conclusione, “si ritiene che il PUA adottato con la delibera in oggetto non sia redatto in conformità alle disposizioni vigenti, se ne richiede pertanto la rettifica, inserendo nel grafico gli attuali 6 punti di approdo, tenendo conto innanzitutto delle Ordinanze emesse dallo stesso Comune di Pomezia e ripartendo dalla verifica sul campo della attuale situazione degli approdi per le barche da pesca, tenendo anche conto, rispetto anche alle stesse più volte citate ordinanze, che vi sono altri soggetti oltre la Pia Unione Pescatori, che è aumentato sia il numero degli operatori della pesca, sia il numero delle motobarche, in controtendenza con il trend occupazionale generale. Si tratta quindi anche della difesa dell’occupazione, considerato che in un territorio a declino industriale come quello di Pomezia, in un momento di crisi economica come quello attuale, le persone tendono a rivolgersi alle attività primarie come la pesca e l’agricoltura”. Aprile 2013

L’Associazione Balneari parte invece dalla previsione delle nuove concessioni che verranno rilasciate grazie all’approvazione del PUA: 6 chioschi senza arenile, 3 concessioni per servizi di ristorazione, 1 nuovo stabilimento balneare, 1 concessione riservata al dopolavoro dipendenti comunali e provinciali, 2 concessione attrezzatura minima di servizio di tipo orientato, 1 per ormeggio imbarcazioni, 1 per servizi nautici, 1 per rimessaggio nautico ed attività di diporto, 1 scalo di alaggio pubblico ed 1 corridoio di lancio per pratica kitesurf. “I dati più recenti analizzati dallo studio socio economico allegato al PUA – sostengono i balneari - risalgono al 2001. A questi viene aggiunta un’integrazione sulla base del programma triennale delle opere pubbliche 2003/2005. Purtroppo molte delle opere previste (parcheggi, tangenziali, approdi) non vengono realizzate, vanificando le previsioni dello studio e la valutazione dei benefici rispetto all’analisi dei costi sociali e della domanda virtuale. Lo scenario economico attuale è profondamente mutato dal 2001: attualmente si è in presenza di pesanti effetti recessivi della crisi economica in corso, di cui non si intravede ancora la fine”. L’Associazione dettaglia le osservazioni con i dati forniti da Federalberghi, che giudicano Torvaianica tra le località “meno attrattive”, mentre le note diffuse da Assobalneari e SIB confermano il costante calo delle presenze, che raggiunge picchi del 40%. Gli unici dati in controtendenza sono quelli dell’affluenza sulle spiagge libere. “In prospettiva – si legge nella relazione – questi dati dimostrano come sul litorale di Torvaianica la previsione di nuove strutture quali stabilimenti balneari e servizi di ristorazione non abbiano prospettive di domanda, né reale né virtuale”. I dati diffusi da FIPA dimostrano come l’aumento della domanda privilegi da un lato le località balneari più vicine a Roma ma dotate di facili comunicazioni stradali e ferroviarie, come Ostia, dall’altro località distanti ma considerate di qualità come Circeo, Sabaudia, Terracina. Il litorale di Torvaianica, servito da una rete viaria e ferroviaria inadeguata, è percepito come “popolare”, rendendo debole la domanda, cosa che “lascia prevedere che anche strutture destinate alla somministrazione, quali i chioschi-bar, incontrerebbero difficoltà ad ammortizzare gli investimenti iniziali e, in definitiva, anziché stimolare la concorrenza a vantaggio dell’utenza, potrebbero invece creare serie difficoltà alle strutture già esistenti”. I balneari sottolineano inoltre il problema di garantire i servizi essenziali di pulizia, sorveglianza e salvataggio ed il contrasto tra quanto stabilisce il PUA - che definisce i “chioschi senza arenile in concessione” come “manufatti in precario di facile rimozione della dimensione massima di 100 mq, con associata area della dimensione massima si mq 1000 con destinazione spiaggia libera attrezzata” – e ciò che stabilisce il regolamento regionale, che affida la gestione delle spiagge libere attrezzate solo ai Comuni, direttamente o tramite apposite convenzioni con i titolari delle concessioni balneari. In conclusione, l’associazione “ritiene che il PUA adottato non sia redatto in conformità alle disposizioni vigenti, e se ne richiede la riformulazione, a partire da un nuovo studio socio-economico che rappresenti le dinamiche economiche attualmente in atto correzione degli errori”. Alfredo Corrao


www.ilcorrieredellacitta.com

Speciale Litorale

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

BALNEARI: IL PUA? SOLO UNA GUERRA TRA POVERI

Il presidente dell’Associazione spiega perché l’attuale Piano Utilizzo Arenili sarebbe un “disastro”

A

farsi portavoce del malcontento dei balneari di Torvaianica è Marco Sacristano, presidente dell’Associazione Concessionari, che comprende l’Assobalneari, il Sib e l’Associazione Chioschi. Un’unione voluta per fare fronte compatto di fronte ai problemi e presentarsi come unico interlocutore con gli amministratori. Anche per i “commercianti dell’arenile”, come per i pescatori, l’attuale PUA rappresenta un danno per l’economia locale. “Ma il problema non è di questi giorni. Già lo scorso anno, quando fu portato in consiglio comunale, il Piano non era più idoneo a causa delle modificate condizioni economiche e strutturali del territorio”. Ed allora perché è stato approvato, invece di rivederlo, parlandone addirittura come una dura conquista? “Di certo non si trattava di una nostra conquista. I politici ci dissero che andava approvato così com’era ma che ci sarebbero comunque venuti incontro per migliorare quanto previsto dallo stesso attraverso delle conferenze di servizi. Ovviamente tutto ciò solo a parole, con il risultato che ad oggi ci ritroviamo davanti ad un atto amministrativo che non ci soddisfa”. Quali sono i motivi? “Noi non siamo arrabbiati perché questo PUA riconosce 18 nuove concessioni, cosa che comunque disperde l’eventuale utenza, ma perché non c’è nessun miglioramento dell’esistente. Questo porta a fare la solita “guerra fra poveri”, che si vedono sottrarre quel pochissimo che è rimasto. In un periodo in cui il calo delle presenze è costante e spaventoso, invece di pensare a qualcosa che possa attrarre veramente il turista, si crede ancora che la soluzione possa essere mettere altri chioschi o strutture simili? Bisogna partire dal presupposto che la gente è davvero in crisi, che non ha soldi, che non può spendere e che, per la maggior parte, arriva in spiaggia già con panini e bibite. Occorre quindi pensare a delle alternative, non dare false speranze a nuovi concessionari, che potrebbero pensare che la spiaggia di Torvaianica possa essere una sorta di “fonte miracolosa” ma poi si ritroverebbero a non poter coprire neanche le spese sostenute”. Ma qual è la vostra proposta? “Sono anni che facciamo proposte. Abbiamo pagato architetti, professionisti, per fare degli studi appositi, la cui relazione è stata consegnata agli amministratori, che prevedevano il potenziamento della rete di collegamento stradale, dei parcheggi e tante altre piccole migliorie che avrebbero reso Torvaianica più appetibile per il turista. I due famosi “corridoi” alternativi per la mobilità viaria sono stati annullati dal fatto che su alcuni lotti di terreni sono stati rilasciati i permessi a costruire, quindi non è più possibile arrivare a questa soluzione. Non è mai stata creata una piccola pineta, nonostante la grane presenza di terreni ancora fortunatamente non edificabili, né una vera e propria passeggiata. Non solo queste, ma tutte le promesse fatte dalla politica, di qualsiasi colore, non sono state

mai mantenute”. Perché? “Vorremmo saperlo anche noi. Purtroppo la politica è questa: il risultato che interessa ai politici è diverso da quello che interessa a noi, che in fondo chiediamo davvero poco”. Cosa, esattamente? “Essere messi in condizione di poter lavorare. E far rispettare il nostro territorio, il nostro ambiente, a partire dal mare e dalla spiaggia. Quindi ben vengano anche i 18 nuovi chioschi, ma che ci siano le condizioni ottimali e le garanzie per tutti, senza un gioco al massacro che porterebbe solo distruzione”. Da quanto tempo vive a Torvaianica? “Io ho 48 anni e sono arrivato qui quando avevo solo 6 mesi. Amo Torvaianica e vorrei che migliorasse sotto tanti aspetti, invece, nel tempo, ho assistito al suo declino”. Da turista, ci verrebbe a passare le vacanze? “No. Lo dico con la morte nel cuore, proprio per l’amore che nutro per la mia città, ma è vero. Non c’è neanche bisogno di dire perché un turista non ha voglia di venire qui. Basta guardarsi intorno. In tanti anni ho visto sindaci, assessori, consiglieri che si sono succeduti: tutti hanno promesso, nessuno ha mantenuto. Nessuno ha mai cercato di risolvere in maniera definitiva neanche i problemi più banali. Al limite ci si è messa la classica “pezza”, quasi a volerci mettere nella posizione di essere costretti sempre a “chiedere” qualcosa. Ma non è così che deve essere”. Siamo di nuovo in periodo elettorale. Prima che siano i candidati a venire da lei a fare promesse, vuole essere lei a fare proposte? “La prima è ovviamente quella di cambiare l’attuale PUA, per il quale abbiamo depositato le nostre osservazioni. Poi che vengano risolti i problemi pratici di cui si parlava prima: viabilità, parcheggi - per i quali si potrebbero utilizzare alcuni dei tanti terreni incolti ed abbandonati che ci sono in zona - maggiore pulizia delle spiagge. Noi siamo a disposizione degli amministratori non solo per dialogare, ma anche per contribuire in maniera fattiva. Qualche tempo fa abbiamo proposto un bus navetta, a nostre spese, che collegasse tutto il tratto di spiaggia di Torvaianica con dei parcheggi di scambio. Nonostante il progetto da noi presentato, stiamo ancora aspettando una risposta”. Ma avete mai pensato di unire le forze anche con le altre categorie sociali del territorio, ovvero commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, per cercare di fare qualcosa insieme o per ottenere di più? “Certo, molto volentieri. Il problema è Mentre si parla di Pua, con una nota del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport Piero Gnudi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica l’istituzione del Distretto turistico e balneare del II Polo turistico di Roma Capitale (Decreto del 13 marzo 2013). Una notizia importante per il Comune di Pomezia che, insieme a Fiumicino, Valmontone, il XIII Municipio e parte dei Municipi XII, XV e XVI di Roma Capitale, rientra a pieno titolo nel Distretto. L’intero territoAprile 2013

la troppa interferenza della politica in queste associazioni. Capita spesso di trovare un’associazione che lavora bene e poi il politico di turno si prenda il merito di quanto fatto, o, peggio, succede anche che l’associazione sia già troppo vicina, in un modo o nell’altro, a qualche politico. Invece la politica dovrebbe limitarsi a fare da collante, a promuovere le iniziative, a favorire la crescita del territorio, a fare gli interessi dei cittadini. Anche nella nostra associazione si può parlare di politica, ma non per dare indicazioni di voto, per schierarsi da una parte o dall’altra. Se arriva l’impegno di qualcuno di destra, di sinistra o di centro, perché amico di uno dei nostri associati, a noi va bene, ma questo non può e non deve essere un fattore condizionante: ognuno deve essere libero di pensarla come vuole”. Quindi non vi schiererete con nessuno, a queste elezioni. “Noi, come sempre, ascolteremo tutti. Ma aggiungo una cosa molto triste, purtroppo condivisa ormai da troppa gente: “chi ci battezza ci è compare”. Ormai le ideologie le dobbiamo mettere da parte, se non si risolvono i problemi: a me personalmente non importa se chi ho davanti è del Movimento 5 Stelle, del PD, del PDL o via discorrendo. Mi interessa solo che ci tolga da questa situazione disastrosa: l’importante è il risultato, ovvero vedere finalmente una Torvaianica bella, dove si possa ritornare a stare bene. Vero è che l’esperienza insegna, proprio per tutte le promesse fatte e mai mantenute, quindi non è che adesso chiunque ci venga a dire che risolverà i nostri problemi noi lo scambieremo per un guru da seguire. Delle parole non ci fidiamo più”. Quali sono le piccole cose da cui si potrebbe ripartire a costo zero? “Dal decoro urbano. Vedo tutti quei vigili urbani in piazza: sono contento che abbiano trovato un lavoro, ma magari, se invece di limitarsi a fare la multa al turista che poi non tornerà, più utillizzassero il loro tempo anche per segnalare tutte quelle situazioni - come le siepi che fuoriescono di oltre un metro dai giardini privati invadendo marciapiedi e strade, i muri di cinta o i balconi di palazzine pericolanti, le buche nell’asfalto, oppure le discariche “spontanee” – che creano disagio, facendo così in modo che venga rispristinata la sicurezza, già sarebbe un bel passo avanti”. Alessia Ambra Achille

rio comunale di Pomezia è quindi ufficialmente inserito nel progetto, coordinato da Roma Capitale, volto allo sviluppo del sistema territoriale turistico, in sinergia con i soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa (tra cui Zoomarine) per la promozione turistica del territorio. Gli “unici” problemi, adesso, sono rappresentati dall’impatto ambientale e dalla praticamente inesistente rete viaria: sarà possibile superarli?

13


Pomezia News Speciale Litorale

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

I pescatori di Torvaianica contro le mancate promesse e le false speranze, per difendere il loro futuro

IL “CANTO” DEI PESCATORI C he il PUA, così com’è, non vada bene per i pescatori, ne è convinto anche Alessandro Jannelli, rappresentante della Pia Unione Pescatori, una delle cooperative che opera a Torvaianica. Al momento, su tutta la costa pometina ci sono diversi punti di sbarco: uno a Rio Torto, al confine con Marina di Ardea, uno all’altezza di via Siviglia, uno al centro di Torvaianica ed altri tre più piccoli, di circa 20 metri lineari ognuno, andando in direzione Villaggio Tognazzi. “Per ogni punto di sbarco – spiega Jannelli – è stato nominato un responsabile e, all’epoca della Giunta Zappalà, venne firmato un protocollo d’intesa per quanto riguarda il centro di Torvaianica, che offriva delle garanzie ai pescatori, una serie di adempimenti da parte del Comune, tra cui la messa in sicurezza sia a mare che a terra dell’approdo e la presa in carico da parte dell’Amministrazione del terreno alle spalle del fosso della Crocetta, dove creare un mercato del pesce ed un luogo per il ricovero delle attrezzature. Peccato che gli accordi siano stati rispettati solo dai pescatori, che hanno accettato di essere confinati nelle zone scelte dal Comune, in attesa di quanto promesso dallo stesso”. Ma il tempo passa, le Amministrazioni si succedono, la

04 14

A Torvaianica sono ormai decenni che si parla di un ormeggio definitivo, di un piccolo porto che possano utilizzare sia i pescatori che le imbarcazioni di passaggio, ma, oltre a progetti e chiacchiere non c'è mai stato altro. A ricordarlo è anche Massimiliano Sardone, della Agci Agrital, l'associazione di cooperative riunite operanti nel settore ittico, che sottolinea come a Torvaianica oltre all’erosione della spiaggia sia diminuita la tranquillità degli operatori. “Questo stato di cose, che si protrae ormai da molti anni, è il risultato di politiche fallimentari di gestione della fascia costiera e di organizzazione degli spazi per la piccola pesca che, nonostante continue promesse, non ha mai trovato una seria collocazione sia nei piani di utilizzo degli arenili, sia nei piani infrastrutturali dai quali è storicamente ignorata”.

cooperativa dei pescatori si suddivide in quattro parti seguendo il frazionamento logistico, le promesse vengono ogni volta rinnovate, “puntuali soprattutto ad ogni campagna elettorale”, e mai mantenute. “Il PUA ci fu presentato nel 2007 e riportava studi fatti in precedenza, i quali rispecchiavano – bene o male – la realtà dell’epoca, ma era comunque vincolato al mantenimento degli impegni presi con il protocollo d’intesa iniziale, che nel frattempo era stato rinnovato dalla Giunta De Fusco. Ma, passate le elezioni, tutto è tornato a tacere. Nel frattempo l’erosione marina ha completamente cambiato l’aspetto e l’impatto ambientale della costa: nel punto di sbarco di cui sono il responsabile non è più possibile mettere in secca le barche, perché il mare ha completamente mangiato la spiaggia. Parlo del tratto nord di Torvaianica, all’altezza di via Lipsia, dove ormai, invece di una spiaggia, c’è una “scogliera”, uno strapiombo pericoloso anche per i bagnanti, che impedisce qualsiasi tipo di passaggio fuori dall’acqua. La Regione, per mettere in sicurezza la spiaggia, ha creato una spalliera di massi, impedendo così la naturale riformazione della spiaggia stessa, che ormai da anni si riduce sempre di più: le barche, qualora qualcuno non lo sapesse, non possono essere messe sopra questi finti scogli… Ci siamo quindi spostati alla foce del fosso di Pratica di Mare, facendo una comunicazione alla Capitaneria di Porto, che ancora non ci ha risposto”. I pescatori, per evitare la completa erosione delle spiagge, fecero anche richiesta di “pennelli a mare”, per favorire il ripascimento dell’arenile “nonostante questo fosse limitante per il nostro lavoro, che si basa moltissimo sulla pesca di telline”. “Il vecchio protocollo – prosegue Jannelli – prevedeva solo l’approdo del centro di Torvaianica e non lo spostamento di tutti gli altri dislocati sull’intero litorale. A questo si aggiunge il fatto che, nell’area che era stata promessa per lo stoccaggio, la conservazione e la vendita del pescato, sono invece state rilasciate concessioni edilizie, a dimostrazione lampante che non c’è mai stata l’intenzione di mantenere le promesse Aprile 2013

fatte. Ci troviamo quindi un PUA, fatto nel 2007, che già non corrispondeva a quanto studiato e convenuto ad inizio degli anni 2000, portato in consiglio nel 2012, ovvero quando le condizioni economiche del territorio erano profondamente mutate, e da approvare adesso, nel 2013, senza che trovi punti di contatto con la nostra realtà, ma che dimostra invece quella che interpreto come una volontà di far morire la nostra categoria. Da quello che ci dice la storia, Torvaianica è nata grazie all’insediamento dei pescatori, è cresciuta insieme alle loro famiglie. Famiglie che hanno sempre creduto alle promesse: ad ogni elezione, infatti, noi abbiamo avuto – purtroppo solo a parole – un porto e tanto altro. Ma, nei fatti, non solo non abbiamo quanto ci hanno promesso, ma man mano ci stanno togliendo tutto. Magari c’è anche qualche singolo politico che prova ad aiutarci o che dice di aiutarci, ma non capisco perché bisogna elemosinare qualcosa di assolutamente lecito: quello che chiediamo è solo la possibilità di lavorare in sicurezza. Non abbiamo mai chiesto nulla di più. Anzi, ci siamo fatti carico della pulizia della spiaggia non solo per quanto ci spetta, ma anche per tutti i rifiuti che lasciano d’estate i venditori ambulanti che trovano nelle nostre barche gli unici punti d’ombra gratuiti della spiaggia”. Jannelli è sconsolato. “Stiamo molto peggio dei nostri padri o nostri nonni che, più di 60 anni fa, arrivarono qui: loro erano praticamente “padroni” di Torvaianica, noi adesso siamo trattati quasi come reietti, scansati da tutti. Non c’è nessuna volontà politica o sociale di risolvere davvero questo problema, che potrebbe essere trattato in modo da accontentare la categoria e, nel frattempo, arricchire Torvaianica con un’offerta turisticoattrattiva come succede in tante altre parti d’Italia legata proprio al mondo della pesca”. La lamentela arriva anche a causa del “metodo”. “Si parla di questo PUA da più di 10 anni ed ora, in pochi giorni, ci dicono che deve essere approvato. Ma, così com’è non va bene, almeno per noi. E, non facendo né i politici, né gli architetti o i ragionieri, ma solo i pescatori, ci siamo ritrovati con delle scadenze strettissime per presentare delle osservazioni che possano far capire le nostre ragioni: ci siamo sentiti strozzati da questo e, ancora una volta, traditi dall’intero sistema amministrativo di questa città che non ha fatto nulla prima. Ormai siamo diventati, anche nella pesca, il fanalino di coda dell’Italia, superati da tutti proprio a causa del disinteresse mostrato da parte di chi ci ha governato, che non ci ha consentito di crescere in alcun modo. Io non voglio entrare nel merito della politica, ma dico solo che, prima di far parlare solo le “carte”, occorrerebbe vivere le situazioni. Il mare, la spiaggia, vanno osservati non solo attraverso delle cartine e la calcolatrice ”. Matteo Acitelli


www.ilcorrieredellacitta.com Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

Speciale Litorale

LA VOCE DEL MARE: CON L’EROSIONE LA NATURA SI RIBELLA

Spiagge sempre più ristrette e strade piene di sabbia: sopralluogo congiunto Comune-Fare Verde a Torvaianica

U

n altro inverno è passato e, come ormai abitudine da qualche anno a questa parte, si contano i danni fatti dal maltempo. Se sul lato strade le buche che a più riprese costellano il manto stradale fanno disperare gli automobilisti ed i motociclisti, sul lato spiaggia la situazione è forse anche peggiore. A Torvaianica le mareggiate hanno proseguito la loro opera di erosione, lasciando tratti ormai completamente senza spiaggia, con “scalini” alti più di due metri: dislivelli pericolosi non solo per i bagnanti che verranno la prossima estate, ma anche per la solidità delle fondamenta delle strutture che si trovano sull’arenile. Locali che un tempo avevano di fronte almeno venti metri di spiaggia adesso si trovano praticamente dentro l’acqua, da cui sono protetti solo grazie a barriere artificiali che non sempre riescono ad arginare i danni. Il vento ha poi spostato grossi cumuli di sabbia sulla strada, soprattutto nel tratto che va dal Villaggio Tognazzi a via Lipsia e, verso sud, dopo lo stabilimento Ragno d’Oro, rendendo pericoloso anche il transito dei veicoli. I balneari, ma anche i comuni cittadini, hanno richiesto l’intervento dell’Amministrazione per poter togliere la sabbia dalla strada e rimetterla lato mare, offrendosi anche di fare il lavoro a proprie spese, ma il primo intervento non è stato possibile, in quanto i lavori possono essere svolti solo da una ditta che abbia il proprio personale in regola e non da “volontari”. Il 29 marzo il dirigente all’Ambiente, ing. Renato Curci, si è recato a fare un’ispezione su tutto il litorale di Torvaianica, accompagnato da alcuni tecnici comunali e dall’architetto Cristiano Casafina di Fare Verde. “Anche grazie al prezioso aiuto dei concessionari – ha spiegato il dott. Curci – stiamo organizzando la pulizia della strada dalla sabbia che si è accumulata a causa del vento. Per quanto riguarda il tratto del Villaggio Tognazzi la competenza è della Provincia, che abbiamo già allertato formalmente e dalla quale attendiamo un intervento nel più breve tempo possibile proprio per la pericolosità della strada invasa dalla sabbia. Il resto della litoranea è invece in carico al Comune, che, per la cronica mancanza di fondi, ha ben accolto l’offerta fatta dai concessionari dei balneari, che collaborerà con noi mettendo a disposizione personale specializzato che potrà lavorare osservando tutte le regole imposte dalla legge”. Grande l’apporto dato anche dall’architetto Cristiano Casafina di Fare Verde, che da anni studia il fenomeno dell’erosio-

ne a Torvaianica. “Adesso che il fenomeno è così evidente, con chilometri di spiaggia scomparsa, tutti se ne sono accorti, ma in realtà è già dal 2005 che noi di Fare Verde lanciamo l’allarme”. Casafina è autore di uno studio, messo a disposizione dell’Amministrazione comunale, che fornisce lo stato reale della situazione della costa e le varie ipotesi di intervento per poter risolvere il problema nella maniera meno invasiva e più “naturale” possibile. “La sabbia, nel corso di questo inverno, è arrivata nelle strade perché non ha più la barriera delle piante. Le dune, per loro caratteristica, sono mobili, ma avevano un naturale “freno” nella macchia mediterranea, la tipica vegetazione del luogo, purtroppo devastata dalla cementificazione. Fino agli anni ’70 le spiagge di Torvaianica avevano molta più sabbia: l’arenile era ampissimo su tutti i punti. Per come è ridotta adesso, per colpa della forzatura umana, 50 metri di spiaggia possono ridursi a 10 in un paio di giorni a causa delle mareggiate, che sono un fenomeno naturale di cui si sarebbe dovuto tenere maggiore conto. Mare e sabbia sono un tutt’uno che non rispetta le “regole” dell’uomo: caso mai sarebbe dovuto avvenire il contrario. Invece gli elementi fissi, ovvero le case, le strade, le costruzioni sull’arenile, hanno alterato l’equilibrio naturale. Adesso dobbiamo intervenire a protezione di quanto è rimasto”. Come? “Le soluzioni sono in itinere: stiamo studiando il modo migliore per farlo. Torvaianica a livello ambientale è ormai compromessa per circa l’80%. Come architetti, noi di Fare Verde abbiamo già presentato dei progetti in Comune, adesso occorrerà stabilire quale via intraprendere. Stessa cosa per quanto riguarda la sabbia che si trova lungo la strada, che va sì raccolta, ma poi posizionata laddove serve e non ributtata a caso”. Anche il biologo Giovanni Mattias, che da tempo si interessa al caso, spiega che sarebbero necessari degli elementi legge-

Aprile 2013

ri, quali il legno o altri ecocompatibili, che unitamente alla piantumazione delle vegetazione, potrebbero bloccare il riversamento della sabbia in strada. Lo stesso Mattias ha spiegato che ormai siamo oltre il valore-soglia. L’assenza di vegetazione fa si che manchi la barriera naturale lasciando così il via libera ai venti e creando un’inversione di morfologia della duna ormai presente sulla strada e non più sulla spiaggia. Nei giorni immediatamente successivi alle vacanze pasquali l’Amministrazione farà rimuovere la sabbia dalle strade, mentre per i progetti a medio e lungo termine che vedono coinvolto tutto il tratto di arenile maggiormente colpito dall’erosione occorre stabilire un piano di concerto con la Regione. Ma si riesce a stimare il danno sia a livello di impatto ambientale che economico? “A livello ambientale è sicuramente enorme – ha dichiarato Casafina – perché ricostruire la spiaggia non è per nulla semplice e non è detto che si riesca ad ottenere i risultati ottimali, senza contare che ci vorranno anni”. Ed anche economicamente non si scherza. “Per tamponare occorre agire su più fronti: barriere frangivento per evitare che la sabbia ritorni sulle strade, massicciate per scongiurare i crolli e opere direttamente a mare, sul quale non possiamo però intervenire come Amministrazione, in quanto la responsabilità è della Regione – ha spiegato l’ing. Curci – che dovrebbe progettare e finanziare delle opere che possano garantire una maggiore stabilità. I costi sono molto alti, basti pensare che l’intervento fatto qualche anno all’altezza del Piccolo Porto è costato 400 mila euro, ma per finire la sistemazione ce ne vorrebbero altri 200 mila. Il rapporto è di 400 mila euro per ogni 100 metri di spiaggia, quindi per risistemare tutto il litorale servirebbero diversi milioni di euro”. “Poco più di 10 anni fa – ha aggiunto l’architetto di Fare Verde - la Regione stanziò 149 miliardi delle vecchie lire proprio per creare delle barriere a mare, ma poi il progetto non andò più avanti. Comunque, poter riparare ai danni delle ultime mareggiate costerà parecchio: l’Ardis Lazio, per risistemare solo un piccolo tratto ha speso circa un milione e trecentomila euro, per quella che io definisco una semplice soluzione tampone”. Possiamo avere la misura di quanta sia la costa danneggiata a Torvaianica? “Una buona metà. Noi abbiamo una mappatura dell’erosione, dove si evidenziano i punti più a rischio sin dal 2006”. Alessandro Introcaso

15




Pomezia Quartieri News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

CARBURANTE NEL FOSSO DI CAMPO ASCOLANO: CHE FINE HANNO FATTO LE BUONE INTENZIONI?

A più di sei mesi dallo sversamento di cherosene, gli abitanti del quartiere ancora attendono la bonifica del canale

Non dimenticatevi di noi”. Questo l’appello lanciato dagli abitanti di Campo Ascolano attraverso i rappresentanti del Comitato di Quartiere, che attendono ancora risposte concrete rispetto alla bonifica ed alla definitiva messa in sicurezza del fosso che attraversa la zona, dopo lo sversamento di cherosene proveniente dall’Aeroporto Militare “Mario Bernardi” di Pratica di Mare dello scorso 3 settembre. Stanchi del silenzio assordante da parte delle Istituzioni, delegati del CdQ hanno inoltrato alla Procura di Velletri una formale denuncia nei confronti dell’Aeroporto Militare, della ASL RM H – S.I.S.P. e del Comune di Pomezia “con riferimento all’incidente del Fosso di Campo Ascolano del 3/09/2012, all’esposto del 04/09/2012 ed al sollecito del 18/09/2012, e poiché a tutt’oggi non è stato revocato il divieto di utilizzo dei pozzi privati e non è stata effettuata alcuna operazione di bonifica”. “Sono passati più di sei mesi dallo sversamento di carburante nel fosso – spiega Lucia Campese, vice presidente del Comitato di Quartiere – proveniente, come da loro stessa ammissione, da un serbatoio della Guardia di Finanza posto all’interno della base militare. Dopo il nostro esposto, il 14 settembre scorso l’allora sindaco Enrico De Fusco, su segnalazione della ASL di competenza, ha emesso un’ordinanza con la quale vietava l’utilizzo “di apporti idrici da pozzi privati destinati al consumo umano – Residenti località Campo Ascolano” a causa degli elevatissimi valori di idrocarburi presenti nell’ac-

04 18

qua del canale”. I dati forniti per l’occasione dall’Arpa Lazio parlavano infatti di un evidente superamento dei limiti previsti per legge, fissati a 5mg/l per le acque di superficie, registrando la presenza di 109 g/l di idrocarburi nel campione di acqua superficiale prelevato nel fosso di Campo Ascolano all’altezza del ponte di via Po (civico 39); di 267 g/l nel campione prelevato da un pozzetto all’interno della zona dell’Aeroporto di Pratica di Mare e di 390.9 g/l nel campione di acqua prelevato all’uscita di un tubo proveniente dal piazzale Reparto Volo dell’Aeroporto militare. Nell’ordinanza veniva riportato che “ravvisata l’esigenza, ed in via cautelativa in attesa del referto del monitoraggio ambientale che i competenti organi provinciali/regionali realizzeranno sul terreno e i corpi idrici interessati, di disporre il divieto di utilizzo per il consumo umano dell’acqua da pozzo fino a successivo provvedimento” si ordina “ai residenti in località Campo Ascolano, proprietari e/o utilizzatori di pozzi di acqua, l’immediato divieto di utilizzo a qualsiasi titolo dell’acqua emunta da pozzo (compreso l’uso irriguo per ortaggi e verdure destinate all’alimentazione nonché per lo scarico dei servizi igienici), fino a provvedimento di deroga”. Contestualmente è stata firmata un’ulteriore ordinanza che vieta l’utilizzo “a qualsiasi titolo dell’acqua del fosso di Campo Ascolano, fino a provvedimento di deroga”. Ma, a distanza di oltre 180 giorni, quella che sembrava una fase transitoria in attesa di una risoluzione definitiva del problema, è diventata invece una

Aprile 2013

realtà stabile. “In tutto questo tempo – prosegue la vicepresidente – dall’Aeroporto nessuno si è più fatto vivo, la ASL non ci ha fatto sapere più niente, il Comune è sparito, per cui noi abbiamo inoltrato una seconda denuncia alla Procura, stavolta nei confronti non solo dell’Aeroporto, ma anche del Comune di Pomezia e della ASL per mancata bonifica”. Ma qual è la situazione attuale? “Quando piove è ancora possibile vedere macchie di carburante che galleggiano nel fosso, e nell’aria si sente ancora un forte odore di gasolio, perché il terreno è ormai impregnato di queste sostanze”. La denuncia, oltre che in Procura, è stata inviata all’attenzione del Commissario Prefettizio “con il quale – spiega Lucia Capese – dovremmo avere un incontro: stiamo attendendo di sapere la data dello stesso”. “Purtroppo – conclude la rappresentante del Comitato di Quartiere – a causa di questo ennesimo sversamento è stata completamente distrutta la piccola fauna che aveva creato qui il suo habitat ideale: ormai non ci sono più nemmeno le rane, figuriamoci gli altri animali! Quello che i cittadini del quartiere chiedono è solo il ripristino delle condizioni iniziali, una bonifica che consenta di avere maggiore sicurezza per la nostra salute. Volendo poi esagerare, ricordo che il tratto lungo il fosso è l’unico camminamento che la zona ha per andare al mare, se non si vuole arrivare alle due estremità del quartiere: sarebbe bellissimo valorizzarlo, curarlo e renderlo fruibile”. Giulia Presciutti


www.ilcorrieredellacitta.com Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

COLLE ROMITO: L’ALLARME DEI CITTADINI

D

Quartieri

Da quartiere “vip” a zona in declino: la denuncia arriva alla Procura di Velletri

oveva essere un quartiere “fiore all’occhiello”, con villini e ville di pregio, bei giardini, una sorta di protezione derivante dal fare parte di un Consorzio, il cui tocco di classe era stato riconosciuto, già al suo esordio, dalla presenza di tanti “vip” dello sport, dello spettacolo e della politica, che lo avevano scelto proprio per le sue peculiarità. Ma la realtà di Colle Romito è ben diversa. La zona che inizialmente vedeva la presenza – saltuaria o costante – di personaggi come il segretario del glorioso Partito Repubblicano, Ugo La Malfa, del tennista Adriano Panatta, del notabile democristiano Bubbico, dal giudice Amato e tanti altri magistrati, calciatori famosi, conduttori televisivi, attori e attrici, adesso ha ben altro aspetto: di giorno quello che salta all’occhio nelle strade sono i rifiuti che le invadono, di notte le prostitute che le affollano insieme ai loro clienti. A margine, alcuni senzatetto che cercano rifugio nelle case abitate solo d’estate o che vagano chiedendo denaro ai passanti. Senza voler parlare ancora dei servizi primari, altro problema del quartiere, questa volta l’attenzione del presidente del Consorzio di Colle Romito Romano Catini e del presidente del Comitato circoscrizionale locale Angelo Gerardo Telesca si è focalizzata sull’igiene e sul decoro, sottoscriven-

do un esposto-denuncia corredato di diverse fotografie inviato – tra gli altri – alla Procura di Velletri, alla Prefettura di Roma, al sindaco di Ardea ed alle forze dell’ordine competenti per la zona. “La raccolta dei rifiuti rappresenta una vera e propria vergogna – esordisce il documento inviato il 16 marzo - Non solo non viene differenziata, ma effettuata senza alcuna programmazione e in dispregio della legislazione vigente. I cassonetti sono fatiscenti e non vengono mai disinfettati, i rifiuti non raccolti dai camion, conferiti dai consorziati a fianco dei cassonetti stracolmi, vengono sparsi in tutto il territorio consortile e rovistati da topi, gatti e cani randagi”. I due rappresentanti cittadini fanno riferimento ai “ripetuti quanto infruttuosi reclami presentati sia a voce che per iscritto, al sindaco Luca Di Fiori, ai vari assessori all’Ambiente ed ai preposti della ditta appaltatrice”. “I cassonetti sono fatiscenti e non vengono mai disinfettati, mettendo in pericolo la salute dei cittadini – prosegue l’esposto – per di più, i rifiuti non raccolti dai camion della ditta, conferiti dai nostri consorziati di fianco ai cassonetti in quanto stracolmi perché insufficienti, vengono sparsi in tutto il territorio consortile e rovistati da topi ed animali randagi”. Ma non sono solo i tanti rifiuti abbandonati nelle strade a dare un’immagine di degrado al quartiere: a ledere il decoro urbano anche la presenza di numerose prostitute che, secondo quanto si legge nella denuncia, “Tutti i giorni, dalle 18:00 alle 24:00 circa, stazionano e adescano i passanti nella strada antistante il Consorzio, consumando le loro prestazioni anche all’interno, creando disagi e difficoltà alle oltre 2700 famiglie residenti nel nostro centro residenziale”. Problemi Aprile 2013

anche con i senzatetto che “spaventano le famiglie dei residenti depositando escrementi ed altro” nelle strade del Consorzio e nelle vicinanze del centro commerciale. La prima risposta, informale, è arrivata dal sindaco di Ardea Luca Di Fiori. “I residenti di Colle Romito – ha dichiarato il Primo Cittadino – hanno diritto di lamentare le carenze del servizio, anche se nel quartiere il conferimento differenziato dei rifiuti non è svolto nel modo migliore. Abbiamo in piedi un tavolo tecnico che punta all’estensione della raccolta differenziata “Porta a porta” sull’intero territorio, non solo a Colle Romito, eliminando i cassonetti stradali: l’obiettivo è arrivare al 60% della raccolta differenziata. Dal 28 marzo è di nuovo in carica un assessore all’Ambiente, che tra i primi compiti ha quello di portare avanti i lavori del tavolo”. Di Fiori si è espresso anche in merito alla presenza delle prostitute. “L’ordinanza comunale antiprostituzione è in vigore, ma la soluzione più efficace è quella di punire i clienti”. In pratica, attuando la stessa strategia utilizzata nei mesi scorsi sul Lungomare di Tor San Lorenzo, dove anche lì gli abitanti esasperati avevano richiesto un duro intervento contro il degrado derivante dalla presenza delle prostitute. Mattia Bassi

19


Pomezia Cronaca News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

ADOTTATI GLI 8 BEAGLE DESTINATI ALLA SPERIMENTAZIONE

8

Anche “Striscia la Notizia” festeggia l’evento nel “Bau Park” di Martin Pescatore

cani da salvare: non è la rivisitazione del film del 2006 diretto da Frank Marshall, ma la “missione possibile”, sempre facendo riferimenti cinematografici, riuscita agli animalisti che hanno presidiato lo stabilimento della Menarini per due giorni di seguito, rimanendo anche di notte, tra il 7 e l’8 marzo, a seguito della notizia di 8 cuccioli di beagle in arrivo dal Belgio per essere sottoposti a sperimentazione e cercando di impedire l’entrata degli animali nello stabulario della RTC, che opera all’interno del complesso gestito dalla Menarini. Dopo un fruttuoso dialogo tra le parti gli otto cani hanno cambiato “destinazione”: non più oggetto di sperimentazione scientifica, ma dati in adozione. La comunicazione è stata ufficializzata direttamente dalla Menarini: “Il Consiglio d’Amministrazione di RTC, su richiesta di Menarini, ha deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la quale sono stati richiesti 8 beagle che renderà disponibili per l’affido a privati. La decisione è stata presa nel tentativo di “stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste che rischia di degenerare andando oltre le minacce e i danneggiamenti di auto dei nostri dipendenti”. Nel comunicato diffuso dalla Menarini si spiega che il lavoro di RTC è quello di eseguire solo ed esclusivamente ricerche tossicologiche obbligatoriamente richieste dalle norme sulla ricerca di nuovi farmaci. “Anche RTC – si legge nel documento – auspica che vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’obbligo di sperimentazione animale. RTC sarebbe la prima ad adottarli. Attualmente, purtroppo, ciò non è però consentito. Perciò la decisione presa dal CdA ha anche lo scopo di aprire un dibattito sul destino della Ricerca in Italia. Quello che ad oggi viene obbligatoriamente richiesto da tutte le Autorità

04 20

Sanitarie del mondo per poter mettere a disposizione dei malati un farmaco innovativo, se non si potrà più fare in Italia, rispettando, come fa RTC, tutte le norme previste, qualcun altro lo farà in altre parti del mondo. Pertanto, solleviamo con forza la necessità di una presa di coscienza determinata ed univoca che indichi quale futuro avrà la Ricerca in Italia”. Ma che fine hanno fatto questi cuccioli? Sono andati tutti a famiglie della zona, in modo che l’Associazione “Attivisti diritti animali Pomezia” possa monitorarne la cura attraverso il pre ed il post affido. “Si tratta di persone selezionate, che non hanno preso questi cani, che hanno 11 mesi, solo sull’onda dell’emozione mediatica – hanno spiegato i responsabili dell’associazione pometina – ma che sanno che si tratta di un “impegno” per sempre”. I cuccioloni si sono ritrovati mercoledì 27 marzo nel “bau park” di Martin Pescatore: l’appuntamento era con la troupe di Striscia La Notizia. Edoardo Stoppa, autore dei servizi che hanno fatto accendere i riflettori a livello nazionale su quanto accadeva in via Tito Speri, ha voluto constatare con i suoi occhi come stavano gli otto beagle e per documentare il grande lavoro fatto dai volontari dell’associazione, i quali hanno raccontato come questi non siano gli unici animali di cui si occupano. “Sempre per restare in tema di sperimentazione – hanno spiegato gli animalisti – a novembre dello scorso anno siamo riusciti a farci dare dalla Sigma Tau 18 beagle adulti che avevano già subiti esperimenti”. Tra questi uno che mostra ancora un fianco completamente ustionato, sul quale il pelo non riesce più a crescere. “Come altri, è stato bruciato, non si sa bene come e perché. Dopo essere riusciti a prenderli, li abbiamo tenuti in una pensione riscaldata per qualche tempo, durante il quale sono stati vaccinati e controllati dai nostri veterinari. Abbiamo cercato le famiglie che volessero prenderli e poi abbiamo proceduto con l’iter del pre e post affido. Gli ultimi controlli sono stati fatti a febbraio, per vedere se si erano inseriti bene: si tratta di cani con storie particolari, che hanno sofferto molto, che non avevano mai visto la luce del sole e che a volte non sapevano neanche camminare”. 26 beagle liberati in poco più di tre mesi: una vittoria? “Un piccolo traguardo, perché la strada è ancora lunga. Quello che vorremmo è far smettere una sofferenza inutile e far rispettare la vita. Adesso Aprile 2013

vedere tutti questi cani che si rincorrono e giocano tra loro e pensarli nelle gabbie da un metro quadro dove stavano tra un esperimento e l’altro è veramente un contrasto forte”. Ed il contrasto c’è anche tra i cuccioli salvati a marzo e quelli presi precedentemente alla Sigma Tau, dove erano stati oggetti di sperimentazione. Ad oggi molti di questi ancora non camminano bene, hanno paura di tutto, dimostrano sofferenze a vari livelli. “Il risultato ottenuto con la Menarini-ICT è una speranza per il futuro: è stata ottenuta la promessa di un progetto molto più ampio, un dialogo aperto tra gli attivisti e l’azienda farmaceutica. Il nostro interesse è quello di confrontarci con le istituzioni, per cui sono iniziati i primi presidi al Ministero della Salute, al quale chiediamo di prendere una posizione decisione definitiva sulle sperimentazioni in vivo. Chiediamo che le autorizzazioni in deroga vengano sospese per poter visionare le motivazioni che hanno autorizzato questi esperimenti, perché la legge prevede che non si possano fare esperimenti su animali se esistono metodi alternativi”. Francesca Poddessu

Foxy cerca casa...

Foxy è un cucciolotto di un anno. E’ una taglia piccola (10 kg), color miele e bianco a pelo semilungo. E’ un peloso docile, dolce, affettuoso e giocherellone… insomma il cane perfetto. Sa andare al guinzaglio e sale in macchina molto volentieri e va d’accordo con i gatti. E’ molto educato e non fa bisogni in casa … cosa chiedere di più????? Adozione adatta a persone grandi e famiglie con bimbi. Verrà fatto adottare sterilizzato e chippato con controllo preaffido e firma modulo adozione. Adozione centro-nord Italia Per info: Cinzia 392/4877970 mail: cinzia_bravi@libero.it


www.ilcorrieredellacitta.com

Cronaca

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

Semplici accorgimenti per comprare in tranquillità

S

ono sempre più capillari gli interventi del personale della Guardia Costiera di Torvaianica, comandata dal Maresciallo Giuseppe Falato e i numeri parlano chiaro: 150 i controlli per la filiera della pesca da novembre a oggi, che hanno consentito di elevare sanzioni amministrative per 20 mila euro. Sono stati confiscati 185 chili di prodotto ittico privi di rintracciabilità, sottratti ai pescatori sportivi 1500 metri di reti senza autorizzazioni e individuate 2 frodi in commercio con rispettive denunce a piede libero nei confronti di 2 ristoratori. La guardia costiera di Torvaianica ha una gestione che va dal litorale di Pomezia fino a quello di Ardea, ma si spinge fino all’entroterra nei luoghi di somministrazione e vendita di pesce per controllare la rintracciabilità e le etichette dei prodotti. Un’operazione non sempre semplice e immediata, specialmente per gli utenti che devono però fare attenzione. “È importante controllare l’etichetta - ha spiegato Falato – nell’etichetta devono essere riportati la specie, il nome anche quello scientifico, il metodo di produzione e la provenienza del prodotto ittico”.

OCCHIO ALL’ETICHETTA

“Sono quattro regole che il consumatore dovrebbe tenere sempre a mente prima di acquistare il prodotto - ha aggiunto Falato - in questo senso il commerciante ha l’obbligo di esporre l’etichetta corretta sul banco”. Negli archivi degli uffici della Guardia Costiera esistono innumerevoli esempi di pubblicità ingannevole, di etichettature sbagliate, di reati a carattere amministrativo, perseguiti ogni giorno, che però diminuiscono grazie all’informazione che si sta effettuando e all’aumento delle sanzioni; dai 1000 ai 3000 mila euro per un’etichetta incompleta o sbagliate esposta su un prodotto ittico. Gli uomini della Guardia Costiera danno particolare attenzione alla frode in commercio disciplina-

ta dall’art. 515 del codice penale (esempio potrebbe essere un prodotto allevato ma venduto per pescato) raramente accertabile dai consumatori, i quali possono però rivolgersi attraverso il numero blu per le emergenze in mare 1530 alla Guardia Costiera per qualsiasi anomalia, recarsi presso gli uffici di Torvaianica o prendere informazioni sul sito www.guardiacostiera.it Francesca Poddesu L’intervista integrale con le info dettagliate sulle etichette e le slides è disponibile nella sezione di CitywebTv all’indirizzo www.ilcorrieredellacitta.com/citywebtv

PARTE DALLA SIGMA TAU LO STUDIO DEL FARMACO CHE FA “DIMAGRIRE” I TUMORI L a Sigma Tau non è solo crisi e cassa integrazione, ma dimostra di essere, nella sua essenza, un patrimonio da conservare e valorizzare. Viene infatti dai ricercatori della società farmaceutica pometina, attraverso uno studio congiunto con il CNR e l’Università di Bologna, la scoperta di un farmaco che può inibire il ricambio dei grassi delle cellule neoplastiche bloccandone la crescita. La rivelazione è stata recentemente pubblicata sulla rivista medica The Journal of the National Cancer Institute, che ha pubblicato i risultati della ricerca, la quale si basa sulla ʻfameʼ di grassi delle cellule tumorali per bloccarne il metabolismo. Il gruppo di lavoro, formatosi circa 10 anni fa su intuizione del fondatore della Sigma-Tau Claudio Cavazza, è tutto italiano, ed è guidato da Gianfranco Peluso dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibp-Cnr) di Napoli e da Lorenzo Montanaro dell’Università di Bologna. Gli studiosi hanno dimostrato che è possibile bloccare farmacologicamente il meta-

bolismo delle cellule tumorali, colpendole selettivamente. Utilizzando un farmaco sperimentale, denominato ST1326, il gruppo di ricerca è riuscito ad inibire il sistema della carnitina acil-transferasi, è necessario per il trasporto degli acidi grassi all’interno del mitocondrio, la “centrale energetica”, dove avviene il loro metabolismo. La ricerca è nata da un progetto multidisciplinare che ha unito competenze cellulari e molecolari nel campo oncologico e biochimico e ora apre Aprile 2013

nuove prospettive terapeutiche nella lotta contro i tumori ed ha avuto sviluppo grazie all’intuizione che le cellule tumorali, a causa della loro velocità di crescita e delle specifiche alterazioni metaboliche che le caratterizzano, siano strettamente dipendenti dal metabolismo degli acidi grassi per produrre, tra l’altro, le membrane delle cellule “figlie”. “In questo modo, vengono compromessi la produzione e il mantenimento delle riserve cellulari di una molecola, l’acetato, indispensabile per generare nuovi lipidi,costituenti essenziali delle membrane cellulari” hanno spiegato i ricercatori al The Journal of the National Cancer Institute. “Il farmaco ha dimostrato di avere un effetto tossico selettivo, colpendo preferenzialmente le cellule tumorali. Rispetto alle cellule sane, quelle neoplastiche risultano essere infatti molto più sensibili al farmaco, accumulano nel citoplasma i lipidi che non vengono metabolizzati e non sono in grado di generarne di nuovi e quindi di proliferare”. Alfredo Corrao

21


Pomezia News Segnalazioni

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

LE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI Buongiorno, volevo segnalarvi lo stato disastroso in cui versano le strade di Pomezia, in particolare Via Naro. Su Via Naro ci sono buche profonde 20 cm su ambi i lati della strada, obbligando gli automobilisti/motociclisti/ciclisti a pericolose manovre per evitarle. E’ diventata una situazione da terzo mondo che mette in pericolo le persone che si trovano a percorrerla e che va avanti ormai da molto tempo. Con questa mail vi chiedo la cortesia di mettere in risalto questa situazione che è diventata veramente insostenibile. Cordialmente, Mario C.

Caro direttore, sono un pendolare che ogni mattina si reca da Torvaianica a Roma per lavoro. Qualsiasi strada provi a fare, passando per la litoranea, per via Rumenia o percorrendo la via del Mare per raggiungere la Pontina direttamente da Pomezia, la fatica peggiore è evitare le buche. Con l’arrivo dei Commissari sembrava che le cose fossero migliorate, ma alle prime piogge le buche non solo si sono riaperte, ma sono anche aumentate. In alcuni punti è praticamente impossibile evitarle ed il rischio è, per non spaccare le ruote, di provocare degli incidenti stradali. Ma non si può fare nulla? Grazie per l’attenzione, Giordano Ludovici

04 22

Buongiorno direttore, da qualche tempo si trovano rifiuti pericolosi davanti alla scuola materna di Martin Pescatore. Ho fotografato queste lastre di eternit che “stazionano” proprio di fronte al giardino dove ci sono i bambini piccoli. Possibile che nessuno del Comune, o degli addetti alla raccolta rifiuti, le abbia mai viste? Daniele Fazio

Via Naro

Via Naro

Lungomare Torvaianica

Lungomare Torvaianica

Pomezia

Viale Nuova Florida

Martin Pescatore

Via Tanaro

Aprile 2013


www.ilcorrieredellacitta.com

Segnalazioni

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

Inviaci le tue segnalazioni all’indirizzo email: redazione@ilcorrieredellacitta.it

Castagnetta

Via delle Murene

Via Laurentina

Via Laurentina

Via Boezio

Via Copernico

Via Copernico

Via Salvo D’acquisto Aprile 2013

Gentile redazione, vorrei sapere da voi se esiste qualcuno che controlla come vengono fatti i lavori pagati dal Comune e quindi da noi cittadini. All’inizio di febbraio molte buche che erano sulle strade di Pomezia e Torvaianica sono state tappate, ma appena ha iniziato a piovere si sono riaperte. Qualche settimana dopo, nella prima metà di marzo, sono state di nuovo riparate, ma stavolta il rattoppo è durato ancora meno. Non sono forse soldi sprecati? Non era meglio farle una sola volta ma bene? Non ci sono strade senza crepe, buche o crateri. Possibile che siamo costretti a vivere in un paese che sembra bombardato? Eppure le tasse le paghiamo! Roberta Colasanti Caro direttore, Le invio la segnalazione di alcuni alberi trascurati, secondo me mai potati: parliamo della zona tra la fine di via Boezio e via Copernico (di fronte ex hotel centrale). Dalle immagini si capisce chiaramente che sono ad altezza uomo quindi impediscono il passaggio pedonale. Poi il clochard di via Copernico: oltre alla spazzatura accumulata fuori, all' interno c'è un materasso dove tranquillamente qualcuno dorme (aspettiamo la tragedia). Segnalo inoltre le numerose buche stradali di via Copernico e via Salvo D'acquisto. Gennaro Adiletta Per Ardea segnaliamo noi qualcosa: su Facebook, il noto social network, è stata aperta la pagina “Adotta una buca di Ardea”. Numerosissimi i contributi dei cittadini, che hanno inviato le loro foto e riferito di danni a cose e persone. Facciamo quindi parlare le immagini…

23


Pomezia News Varie

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ PARTE DALLE SCUOLE DI POMEZIA E

’ arrivato anche nelle scuole di Pomezia il progetto ''Educazione alla legalità economica'' promosso dalla Guardia di Finanza e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca per sensibilizzare gli studenti sul valore della legalità economica, investendo nel futuro e creare i presupposti per un formidabile effetto moltiplicatore. Il progetto, partito a Roma lo scorso ottobre, ha come testimonial d'eccezione lo showman Rosario Fiorello e il giornalista Franco Di Mare, ed è nato “per illustrare ai ragazzi come il rispet-

04 24

to delle regole, a tutela della sicurezza economico-finanziaria, debba essere patrimonio di ogni cittadino responsabile''. Due le tappe già effettuate a Pomezia, il 25 ed il 27 marzo, con gli studenti dell’Orazio. Prossimo appuntamento il 19 aprile in via della Tecnica con gli alunni della scuola media, ai quali i finanzieri di Pomezia spiegheranno il significato della legalità economica e della sua utilità sociale, con esempi concreti e riscontrabili nella vita quotidiana, illustrando il delicato ruolo ed i compiti svolti dalla Guardia di Finanza

Aprile 2013

al servizio fondamentale delle libertà economiche nel Paese, utilizzando contributi multimediali ideati con linguaggi adeguati all'età dei giovani studenti quale spunto per l'approfondimento ed il confronto, in modo da renderli consapevoli sin da ora “del loro ruolo di cittadini, titolari di diritti e doveri che investono anche il piano economico”. Durante queste speciali “lezioni” vengono affrontati non solo i temi della lotta agli illeciti fiscali ed agli sprechi di denaro pubblico, del contrasto alle falsificazioni ed alla contraffazione, ma anche quelli dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, con l’intento di informare i giovani della pericolosità delle droghe. Matteo Acitelli



Pomezia News Sport

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

UNIPOMEZIA VIRTUS INARRESTABILE Team Nuova Florida penalizzato: il focus sulla vicenda: “Il Giudice Sportivo ha respinto il reclamo presentato dalla società del presidente Maurizio Albarelli circa la mancata presentazione al Campo “Valenti” di Roma, Domenica 3 marzo, per la disputa della gara esterna con il fanalino di coda Borgo Massimina, valevole come ventesima giornata del Campionato di Prima Categoria. La commissione giudicante, esaminata la documentazione prospettata dal sodalizio ardeatino, non ha ritenuto sufficienti le cause per riconoscere la sussistenza di una causa di forza maggiore per il raggiungimento del campo di gioco capitolino e, di conseguenza, ha assegnato i tre punti al Borgo Massimina […] FONTE: lagazzettapontina.it

L

a squadra del mese - Impossibile non affidarle la copertina. Impossibile sottacere lo straordinario cammino intrapreso fin qui. Impossibile, ancora, non renderle il dovuto merito. L'Unipomezia Virtus 1938 si conferma nuovamente fra i top team del territorio e, ora che i tornei si avviano alla loro conclusione, è arrivato il momento di stilare un primo bilancio della stagione; la squadra, nata dalla fusione nella scorsa estate fra la Virtus Pomezia e l'Unipomezia, sin da subito ha messo le cose in chiaro, si è prefissata a suon di vittorie un risultato e, verosimilmente, lo raggiungerà nelle prossime giornate. Nonostante manchino quasi due mesi alla fine della stagione infatti, la compagine può già essere considerata come la miglior squadra dell'anno pronta, salvo clamorosi colpi di scena, per la nuova avventura chiamata “Promozione”.

04 26

I top team del mese: Prosegue la bella rimonta della Città di Pomezia (1a Cat. Gir. A), imbattuta nel mese appena trascorso; nello stesso girone, bene anche l'Airone Ardea rivelatasi più forte delle avversità, e laTNF. In Terza rialza la testa l'Enea Pomezia: due successi nelle ultime due gare di campionato – Più volte abbiamo sottolineato la stagione a due volti della compagine gui-

A sette giornate dalla fine i pometini possono contare su un vantaggio di ben nove punti sulla prima inseguitrice, la Promozione è ormai ad un passo. Sempre nel Girone C di Prima Categoria il TNF, penalizzata di un punto dal Giudice Sportivo, mantiene la seconda posizione; precipita invece l'Indomita, ultima nel raggruppamento ma con la salvezza ancora a portata di mano. Eccellenza (Gir. A): il Real rallenta, ora è quarto. Negli altri campionati TSL (3a Cat. Gir. Roma E) e Torvajanica (2a Cat. Gir. G) si allontanano dalle posizioni che contano mentre il Lido dei Pini, in Promozione, non riesce a tirarsi fuori dalla zona calda: solo un punto separa la squadra dai play out.

data da Mister Sebastiani e, anche questa volta, non possiamo esimerci dal farlo considerando i risultati positivi conseguiti anche durante il mese di Marzo. E questo almeno per due motivi. Primo perché la compagine è rimasta imbattuta nelle sfide disputate; secondo, perché nelle sfide importanti, con squadre più avanti in graduatoria, i pometini hanno dimostrato di poter competere alla pari senza timori reverenziali di sorta. (vedi i pareggi ottenuti con laTNF e il S.S. Severa ndr). La domanda allora sorge spontanea: senza la partenza con il freno a mano tirato – che spinge oggi l'ambiente a recitare il classico mea culpa – dove sarebbe potuta arrivare questa squadra? Lo stesso allenatore, intervistato ai nostri microfoni, la pensa così: “Rammarico per questa stagione? Direi senz'altro di sì. Purtroppo all'inizio abbiamo avuto un po' di problemi, abbiamo cambiato diversi giocatori rispetto all'anno scorso faticando a trovare il giusto assetto. Ora le cose sono cambiate e , visti i risultati che stiamo ottenendo, forse potevamo lottare per altri obiettivi. Comunque siamo ugualmente soddisfatti del nostro cammino, in quanto eravamo partiti con l'obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla con la possibilità, eventualmente, di toglierci qualche soddisfazione nelle partite importanti; tutte cose che Aprile 2013

abbiamo, ad oggi, già raggiunto” Anche l'Airone Ardea merita una menzione fra le note positive del mese non tanto per i risultati, sei punti in quattro partite, ma soprattutto per il modo in cui sono arrivati, ovvero facendo fronte a numerose defezioni tra infortuni e squalificati; emblematico, a tal proposito, l'ultimo incontro disputato con l'Indomita Pomezia , vinto con merito nonostante le assenze importanti. Mese a doppio volto, proseguendo nello stesso girone, invece per il TNF: da un lato i successi ottenuti sul campo con la consueta brillantezza contro S.S. Severa e Aranova - ai quali aggiungiamo il buon pari contro la Città di Pomezia - dall'altro il vero e proprio “macigno” posato dal Giudice Sportivo sulla Società, penalizzata non solo con la sconfitta a tavolino per il match mai disputato contro il Borgo Massimina, ma anche con una ammenda e soprattutto con un punto di penalizzazione i quali, nel loro insieme, hanno definitivamente spento il sogno di un aggancio alla testa della classifica. Chiudiamo con l'Enea Pomezia (Terza Cat. Roma Gir. E). La squadra è riuscita a risollevarsi dopo un periodo difficile inanellando una bella striscia di due successi consecutivi che valgono, al momento, la zona mediana del raggruppamento.


www.ilcorrieredellacitta.com

Sport

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

CHI SCENDE: Indomita in caduta libera ma il treno salvezza è ancora alla portata Stesso discorso per il Lido dei Pini che però può contare ancora su un punto di vantaggio dalla zona play out; TSL e Torvajanica si allontanano dalla testa, mentre in Eccellenza il Real rallenta – Addio ai sogni di gloria? Il terzetto Real Pomezia – Torvajanica – TSL aveva mostrato , fino a poco tempo fa, di poter riuscire a centrare , ognuna nel campionato di appartenenza, il massimo obiettivo; tuttavia , se per la maggior squadra del territorio tutto è ancora possibile, nonostante la leggera flessione nel mese di Marzo (una sola vittoria in tre gare, ma con un match da recuperare) per le altre due la situazione si è compromessa quasi definitivamente e qualsiasi discorso di promozione dovrà essere rinviato alla prossima stagione. Il TSL è scivolato infatti al 5° posto, stesso piazzamento del Torvajanica nonostante la buona vittoria (1-2 contro la V. Mellis) nell'ultimo turno. Passiamo alla prima categoria. Situazione decisamente complicata per la Società del presidente Padula, ultima e con il successo che manca addirittura dallo scorso 16 Dicembre; la squadra potrà tuttavia contare su un finale di Campionato molto favorevole con una serie di scontri diretti da disputare per la maggior parte in casa, dove Barbonetti e soci non potranno far altro che giocarsi il classico “tutto per tutto” al fine di salvare la stagione. Passiamo al Lido dei Pini. La squadra sta attraversando un momento positivo – tre risultati utili consecutivi – ma la situazione resta delicata: c'è un solo punto a dividere la compagine dalla lotteria dei play out. Chiude la nostra rassegna il Montegiordano , un solo successo in quattro gare che lasciano la squadra al terzultimo posto in graduatoria. Altre in breve – Il TSL ha cambiato guida tecnica , sostituendo l'ormai ex allenatore Zito con Luciano Bottoni (Fonte:laGazzettaPontina.it) Luca Mugnaioli La partita del mese: Pomezia Calcio a 5 - P. Ostia 3-3 (16 Marzo). Spettacolo ed emozioni fra due big del Campionato Un pareggio giusto. Termina con un punto a testa la sfida fra Pomezia Calcio a 5 e la Pescatori Ostia (2004), due ottime squadre che hanno dato vita ad un match davvero emozionante ed incerto fino alla fine. Alla partenza lampo della Pescatori Ostia, subito in doppio vantaggio, il Pomezia risponde con Bidoli e Vultaggio; nella ripresa lo stesso Vultaggio prova a piazzare il match-point ma , poco prima della fine del match, gli ospiti azzerano di nuovo il divario siglando la rete del definitivo 3-3.

POMEZIA CALCIO A 5 (QUASI) IMBATTIBILE!

U

n mese positivo. E' questo, in definitiva, il giudizio per quanto ottenuto dalla storica società pometina nel mese di Marzo. Ancora una volta dunque, le due compagini rosso-blu, bambini classe 2004 e 2005, non hanno tradito le aspettative confermandosi come una delle note positive del territorio in termini di calcio giovanile. La squadra dei “più piccoli”, impegnata nel Girone 6 del torneo Primaverile Pulcini-primo anno, ha superato a pieni voti la prova Vega Ros per poi confermarsi il weekend successivo , nello scontro con una delle squadre più attrezzate del Campionato , la Pescatori Ostia terminato 3-3. Rinviata invece la sfida prevista prima di pasqua contro la Città di Acilia a seguito dell'indisponibilità manifestata da quest'ultima. Capitolo 2005. Quando tutto sembrava presagire il “colpo grosso” - quattro vittorie su quattro - la macchina quasi perfetta costruita dal tandem Passabì-Formicola si è inceppata sul più bello, cadendo in trasferta contro un'ottima Lazio nell'ultimo turno di Marzo; ovvio, la nostra è più che altro una mera precisazione di cronaca poiché ad una squadra che in quattro partite ha messo a segno ben 30 reti incassandone appena 11 sarebbe decisamente inopportuno fare qualsiasi tipo di appunto. Dopo la sosta pasquale ci sarà, ad ogni modo, la possibilità di riscattarsi, con la compagine che

Aprile 2013

affronterà tra le mura amiche la Roma Team Sport; per i 2004 invece, sempre in casa, ci sarà una nuova sfida contro la Pescatori Ostia, l'ideale per riprendere il cammino interrotto laddove si era interrotto.

Pomezia Calcio a 5 in numeri – Partiamo dai 2004. Nel mese di Marzo la squadra ha ottenuto una vittoria ed un pari, alle quali dobbiamo aggiungere la sconfitta rimediata contro il Fiumicino (15-1) all'inizio del mese all'interno del proibitivo torneo per classe '03 (la Società ha provveduto poi a spostare i bambini in un raggruppamento di pari età ndr); tre vittorie ed una sola sconfitta invece per i 2005 che hanno superato senza troppe difficoltà le prove contro Montespaccato (8-4), Vigor Perconti (15-0) e Lazio (6-3) per poi cadere, come detto, proprio contro i bianco-celesti nel re-match della settimana successiva.

Il Calendario del mese di Aprile – Per i bambini del 2004, dopo la Pescatori Ostia, ci sarà un nuovo impegno casalingo con La Selcetta prima della trasferta contro l'Atletico Acilia; i 2005, invece, successivamente al match contro la Roma Team Sport, riposeranno nel turno previsto per il 13/14 Aprile. Luca Mugnaioli

27


Pomezia News Libri & Bon-Ton

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

COM’E’ CAMBIATA LA “SUA” VITA Sara Saietti, 14enne pometina, scrittrice esordiente e giovane promessa letteraria

C

athy ha tredici anni e abita nel quartiere di Kensington a Londra. Trascorre le sue giornate nel benessere, conducendo una vita agiata e priva di preoccupazioni. Ma anche avendo tutto ciò che desidera sempre a disposizione, sente la mancanza dei suoi genitori, perennemente indaffarati e incapaci di donarle le attenzioni di cui ha bisogno una ragazza della sua età. Il malessere che ne deriva, difficile da comunicare, la fa apparire come una bambina viziata e scontrosa, ma nel suo cuore si cela un più profondo sentire. Un viaggio in Africa impostole dai suoi genitori, presso il cottage dello zio nel parco del Serengeti, diviene inizialmente l’ennesimo motivo di scontro in famiglia. Ma quando, a poco a poco, muove i primi passi su quella terra rovente e selvaggia, in una realtà completamente diversa dal mondo in cui ha sempre vissuto,

scatta in lei la scintilla del cambiamento e la vita, autentica e universale, le si svela come un’inattesa rivelazione. Una serie di avventure nella savana, alcune delle quali al limite della sopravvivenza, e la nuova profonda amicizia con la cugina Katia la renderanno, definitivamente, una nuova ragazza. Riuscirà a comprendere il significato di questo viaggio e a ritrovare la serenità? Questa è la trama del romanzo scritto da Sara Saietti, 14 anni da compiere il prossimo 29 luglio, studentessa di terza media a Pomezia, anno di esami prima di passare al Liceo artistico. Giovanissima, eppure già autrice di un libro. Ma non solo: una futura cittadina consapevole delle differenze sociali, delle difficoltà familiari dovute spesso alla necessità di entrambi i genitori di lavorare, della solitudine di molti giovani che manifestano il loro disagio in modi non sempre corretti. “Ma non si tratta assolutamente di un libro autobiografico”, tiene a precisare. Ed allora perché hai dato a Cathy la tua stessa età? “Solo per riuscire a “capirla” meglio. Sono molto differente dalla protagonista del mio romanzo, ma conosco persone che, come lei, sono o sembrano viziate: tanti oggetti, ma anche tanta solitudine, mascherata a volte da arroganza o indifferenza. La conseguenza brutta di tutto questo è che il rapporto genitorifigli si deteriora a causa di mancanza di dialogo: si scava un solco sempre più profondo e se nessuna delle parti prova a riavvicinarsi sarà sempre

I SOGNI NEL CASSETTO Il loro scopo non è quello di farti raggiungere una meta, ma di renderti felice giorno per giorno

O

04 28

gnuno pensa di avere sogni unici, originali ed esclusivi. Poi quando ci si confronta con gli altri ci si rende conto che i sogni più diffusi tra le persone sono quasi identici, piuttosto prevedibili: avere più successo, stare bene in salute, un lavoro per chi non l’ha ed uno migliore per chi già lo possiede. Negli uomini i soldi vengono visti come uno strumento per godersi di più la vita, per le donne sono le basi per costruire un solido futuro. Un buon lavoro è per l’uomo ciò che permette di fare carriera e di avere successo, per la donna lo strumento per realizzare se stessa. Importante è capire come vengono da noi usati e costruiti questi sogni. Per alcuni rimangono immobili nel proprio immaginario senza fare nulla perché si realizzino, restano nel cassetto come una specie di isola che non c’è, che serve solo per stare a posto con la coscienza e soprattutto per giustificare i nostri insuccessi. Diverso è

l’atteggiamento di chi nel realizzare un sogno, un desiderio, cerca di perseguirlo programmandolo nei minimi dettagli ma poi una volta raggiunto lo scopo (..il sogno) automaticamente ne rimane totalmente deluso. Perché succede? Perché non hanno saputo creare, attorno al sogno, quell’alone di mistero, di desiderio che è la fase più affascinante del percorso per raggiungere la meta prefissata. Per qualcuno, fortunatamente, non è così: vivono i sogno come un’oasi rigenerante, un momento in cui fare qualcosa che davvero piace. E’ a loro che dovremo rivolgerci per capire davvero quali sogni ci fanno bene. Spesso il vero sogno nel cassetto arriva come una specie di voce che ti chiama: di colpo, senza averci pensato prima, ti rendi conto che la tua strada è quella. Si riconoscono facilmente, non sono molto elaborati, non contengono una ricetta fatta di tappe già preordinate, non sono una consolazione che usi nei Aprile 2013

più difficile ristabilire un contatto vero, empatico. Ma per fortuna non è il mio caso, visto che ho un ottimo rapporto con i miei genitori e con mia sorella: l’unica cosa che ho in comune con Cathy, che nel libro è figlia unica, è l’amore per l’Africa, visitarla è il mio più grande desiderio”. Come ti è venuto in mente di scrivere un libro, alla tua età? “Mi è sempre piaciuto scrivere, ma spesso si trattava di cose brevi, senza seguito. Questa volta, invece, mi sono resa conto che la storia poteva funzionare. Gli eventi scorrevano con naturalezza, anche se, per completare il romanzo, ho impiegato 7 mesi di lavoro”. Soddisfatta? “Sicuramente, anche perché non credevo che sarebbe stato pubblicato e che avrebbe ricevuto una così favorevole recensione”. Favorevole anche l’accoglienza ricevuta in classe, la III H dell’Orazio. “Ma il libro l’hanno comprato in pochi, tutte femmine…”. Qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso le parole del romanzo? “Che si può sempre cambiare. Atteggiamento, prospettiva, valori. Calandosi in una realtà diversa dalla propria, identificandosi negli altri, si capiscono tante cose… e per farlo non si è mai né troppo giovani, né troppo vecchi. Facciamo sempre ancora in tempo a migliorare”. Stai lavorando ad altri libri? “Ho in mente qualcos’altro, ma è troppo presto per parlarne, anche per scaramanzia. Posso solo dire che si tratta di un fantasy” . Alessia Ambra Achille

momenti di crisi: sono come un fuoco, piccolo o grande, che senti dentro di te e che, ogni volta che lo assecondi, ti fa stare bene. Non sarà bello soltanto il giorno in cui si realizza ma è bello già adesso mentre è ancora in formazione perché ti fa fare cose che ti rendono felice. Ma attenzione a non lasciarsi prendere dai cosiddetti sogni “sbagliati”, quelli acquisiti, copiati da luoghi comuni, da mode passeggere, da desideri altrui: diventare un bravo avvocato come tuo padre, avere una famiglia felice come quelle della tv, vivere un amore da film. Il problema di questi sogni è che non sono tuoi: è come se uno sognasse di tornare a casa e invece che nella propria finisse in quella di un altro! Anche se lo realizzi, con molti sforzi, giunto alla meta ti senti vuoto, non provi quello che credevi avresti provato. Ci sono sogni perfetti per te; sono come una fioritura, arriva senza fatica quando è primavera, perché quel seme c’era già e aspettava solo il momento giusto. Questi sogni puntualmente si realizzano e ti fanno stare bene, perché il loro scopo non è quello di farti raggiungere una meta, ma di renderti felice giorno dopo giorno. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

“Un desiderio ti fa bene se puoi anche lasciarlo lì nel tempo: si realizzerà quando sarà il suo momento” C.G. JUNG


www.ilcorrieredellacitta.com

Informazione

Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news

NOTIZIE TASCABILI di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”

Per non perdere il filo... La vicenda dei due Marò

15\2\2012 Due pescatori indiani vengono uccisi da colpi d'arma da fuoco a bordo di un 'imbarcazione civile in acque internazionali, a largo di Kerala. I responsabili sarebbero due fucilieri della Marina Italiana Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che avrebbero scambiato il peschereccio per un'imbarcazione di pirati. 19\2\2012 I due Marò vengono fermati a Kochi, si apre il contenzioso fra Italia e India 30\05\12 Concessa la libertà su cauzione, con divieto di allontanarsi in attesa che la Corte Suprema di New Delhi stabilisca la competenza sulla giurisdizione del caso 20/12/12 I Marò in patria per il Natale. New Delhi sentenzia la duplice incompetenza – italiana e indiana – sul caso 22/02/13 Concesso un secondo permesso per le Elezioni ma l'11 Marzo l'Italia decide che i due militari non torneranno in India , perché viola il diritto internazionale. Si aprono le trattative per un arbitrato internazionale ma l'India non ci sta. Sonia Ghandi: “Posizione italiana inaccettabile” (nostra rielaborazione dal Fatto Quotidiano del 27Marzo2013)

Traffico di droga, Gdf smantella clan - Arresti e sequestri di droga e armi in varie regioni - NAPOLI, 28 MAR - Un gruppo criminale che importava ingenti quantitativi di droga in Italia e' stato smantellato dalla Guardia di Finanza. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 3,5 quintali di hashish, fucili mitragliatori Kalashnikov e una bomba a mano. (ANSA)

Battiato: ''Inaccettabili queste troie in Parlamento'' - "Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E' una cosa inaccettabile". Lo ha detto il musicista Franco Battiato nel suo intervento al Parlamento Europeo in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia. Secondo Battiato sarebbe meglio che "aprissero un casino". (La vicenda è costata al cantautore il posto di Assessore ndr) (trascrizione da file audio Ansa)

Marò, istituito il tribunale speciale «Niente pena di morte o ergastolo» Il sottosegretario De Mistura ricevuto dal ministro degli Esteri indiano: «Incontro importante» - NEW DELHI - Il tribunale ad hoc costituito oggi (25 Marzo) a New Delhi per esaminare il caso dei marò a livello del magistrato metropolitano capo non ha nei suoi poteri la possibilità di condannare a morte un imputato . È quanto emerge dalla Sezione 29 del Codice di procedura penale indiano, confermato all'Ansa da fonti legali. (fonte: ilmessaggero)

Lotta alla povertà, la proposta: “Dare lavoro gestito a fini sociali ai cassintegrati” - Trasformare i provvedimenti di welfare da costo a investimento per tutta la società, uscendo dalla logica del mero assistenzialismo. Questo l’obiettivo alla base della proposta di “welfare generativo”, avanzata dalla fondazione Emanuela Zancan nel suo rapporto 2012 sulla lotta alla povertà. (fonte: ilFattoquotidiano)

Altre notizie:

POLITICA&GIUSTIZIA: Ruby, processo sospeso fino al 22 Aprile (fonte: laStampa) CASO IKEA: Tornano le polpette, torte al cioccolato già in vendita. L'azienda, rafforzata la tracciabilità della catena alimentare (FONTE: ANSA) CRONACA: Meredith, sentenza annullata Processo da rifare (FONTE:ANSA) SPORT: Nazionale, qualificazioni Brasile 2014: azzurri primi a 13 punti, +3 sulla seconda, la Bulgaria. ECONOMIA: Il Governo: niente proroga per la Tares. Tarsu e Tia al palo (ilsole24ore link diretto http://tinyurl.com/brfg693)

Curiosità & Life Style

Ninja contro i maleducati al cinema - Gli inviti sullo schermo a spegnere i cellulari e a mantenere il silenzio durante la proiezione non sempre sono efficaci. Un cinema di Londra ha quindi adottato una soluzione insolita: “arruolare” dei ninja che intervengono quando qualcuno disturba. (notizie.delmondo.info)

Ricerche inutili cercasi ! - Un gruppo dei ricercatori australiani ha portato a termine una ricerca dai risultati non esattamente inattesi: le spiagge infatti sarebbero più affollate quando c’è bel tempo. Chi l’avrebbe mai potuto immaginare… Questi i ricercatori: F. Zhang e XH Wang, della School of Physical, Environmental and Aprile 2013

Mathematical Sciences di Canberra. (notizie.delmondo.info\ oppure in VirgilioNotizie )

Bodypaiting… pubblicitario Margarita Dominguez, dominicana, ha avuto un’idea, originale ma che sembra già avere una certa diffusione: dipingersi il logo di uno sponsor addosso con l'aggiunta di un tocco sexy. Infatti il disegno è fatto in bodypainting sul corpo della ragazza quasi completamente nuda. (notizie.delmondo.info)

Resistere 200 ore al Cinema per 10,000$, possibile? Assolutamente sì! - Qualche mese fa è stato segnato in Bolivia un record cinematografico insolito, dalla durata record 200 ore. La maratona , tenutasi al Cine Center di La Paz , prevedeva un premio di 10.000 dollari e la menzione sul Guinnes dei Primati per chi fosse riuscito a resistere più a lungo, a condizione di superare il precedente record di 128 ore. Alla fine il record è stato letteralmente stracciato, arrivando a 200 ore 20 minuti e 50 secondi, quando gli ultimi due partecipanti - Ronald Cuellar e Huber Felipez hanno concordato di concludere ed essere entrambi dichiarati vincitori a pari merito scegliendo di dividersi il premio in denaro. Entrambi sono stati citati nel Guinness World Records. (notizie.delmondo.info )

Arte in.. tappi! - Una donna che vive nella taiga siberiana russa ha decorato la sua abitazione con mosaici fatti con tappi di bottiglia. Olga Kostina, che vive ne villaggio di Kamarchaga, ha impiegato finora 30.000 tappi di plastica. (notizie.delmondo.info)

Facebook si evolve. Il Social Network si appresta a diventare un vero e proprio Forum - Accanto al pulsante "Mi piace" comparirà l'opzione "Rispondi". Il social network di Mark Zuckerberg incorpora così un'altra funzionalità in grado di "ripulire" l'aspetto della pagina, come il nuovo diario e rendere la partecipazione, ma anche la lettura delle discussioni più organica (larepubblica.it/tecnologia Foto: informatico.it)

29


Pomezia Cinema News

Il Corriere della Città

libertà - informazione - politica - cronaca - cultura - sport

Le recensioni dal magazine

di Rossella Smiraglia

U

“HITCHCOCK INNAMORATO” Dal 4 aprile nelle sale italiane

na storia d’amore per raccontare il Maestro del brivido Alfred Hitchcock,? Sasha Gervasi racconta nel suo film “Hitchcock” un inedito Alfred Hitchcock innamorato, descrivendo i retroscena e le difficoltà produttive di uno dei suoi capolavori, Psyco, rivelando quanto il Maestro fosse sostenuto dalla moglie Alma Reville e quanto abbia influito su di lui contribuendo al suo successo. Il Maestro universale della suspense, aveva un’anima nascosta, è questo che svelerà il film di Sasha Gervasi che ha indagato a lungo il personaggio attraverso i documenti disponibili. “Gervasi voleva che la vicenda matrimoniale di Alfred ed Alma - l’unione fra un regista imperioso, noto per le sue oscure ossessioni, ed una donna incredibilmente intelligente e all’avanguardia, in un periodo in cui le donne ancora non avevano un potere visibile a Hollywood - fosse ricca di suspense, intratteni-

H

IL VOLTO DI UN’ALTRA

a i toni della commedia il nuovo film di Pappi Corsicato “Il volto di un’altra” , interopretato dalla coppia di belli del cinema, Laura Chiatti e Alessandro Preziosi. Be lla ( La u ra C h ia t t i) è la sp le n d id a ed esuberante conduttrice di un famoso programma televisivo su lla c h iru rg ia e st e t ic a . Re n é ( A l e ssa n d ro Pre zi o si ) è su o m a rito, un medico chirurgo che nello st e sso p ro g ra m m a e f f e t t u a g li in t e rv e n t i su g li o sp it i. Il film in izia c o n il lic e n zia m e n t o d i Be lla . La m o t iv a zio n e è c h e g li a sc o lt i dello show sono in calo, il pubblico è stanco ormai di vedere la sua fac c ia. Bella , infuria ta , la sc ia lo studio televisivo e, sulla via del ritorno a casa, ha un brutto incidente d'auto e rimane fortemente sfigurata . Per Bella, l’incidente è l’oc-

04 30

mento e verità, tanto quanto i migliori film di Hitchcock”, spiegano dalla produzione. Spiega Gervasi: “Il segreto di HITCHCOCK è che esplora il lato umano di questo grande regista, il suo ruolo di padre di famiglia, proprio durante un

momento critico della sua carriera e della sua vita, e cioè nel mezzo della lavorazione di PSYCHO. Abbiamo creduto nella storia e nel fatto che al pubblico sarebbe piaciuta. Ma sapevamo anche che doveva essere realizzato con intelligenza, che avremmo dovuto scegliere il cast, il regista e la troupe più adatti per rendere giustizia alla storia”. Per interpretare il filmmaker più riconoscibile di tutti i tempi, la squadra di HITCHCOCK ha pensato che non ci fosse attore più adatto del premio Oscar Anthony Hopkins affiancato da Helen Mirren, nel ruolo di Alma e Scarlett Johansson nel ruolo di Janeth Leigh, Jessica Biel in quello di Vera Miles e James D’Arcy in quello di Anthony Perkins. Distribuito dalla Twentieth Century Fox, Hichcock arriva il 4 aprile nelle sale italiane.

casione per cambiare il suo volto e prendersi una rivincita e rilanciare la sua immagine facendosi ricostruire un volto completamente diverso dal marito. La notizia crea curiosità soprattutto tra i pazienti della clinica, creando situazioni divertenti e paradossali. Il film è una riflessione sulla società, in fondo i due protagonisti sono

Aprile 2013

vittime e artefici del sistema mediatico cui appartengono. In tono ironico e divertito “ Il volto di un’altra” affronta temi che ormai fanno parte del nostro quotidiano , c o m e l’ uso della chirurgia plastica, i media, la spettacolarizza zio n e d e lla c ro n a c a e c c . Tu t t o questo attraverso il racconto delle vicende di una coppia di personaggi televisivi pronti a tutto pur di affermare la propria im m a g ine e il p ro p rio suc c e sso, spiega Corsicato. Presentato in anteprima al Festival di Roma, “Il volto di un’altra” arriva nelle sale italiane l’11 aprile, prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli per R&C Produzioni in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, di BLS (Business Location Südtirol), MEDIA per lo sviluppo alle Sceneggiature e di Regione Lazio.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.