Il Corriere della Città - Aprile 2014

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Anno 6 Numero 04

APRILE 2014

libertà informazione politica cronaca cultura sport

Crollo dei consumi a Pomezia e Ardea

La crisi economica trasforma anche il modo di fare la spesa Ardea, dov'è la mafia? PAG 18 - 20

Le segnalazioni dei cittadini PAG 24 - 25

Pomezia cambia: ecco come PAG 14 - 15


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EDITORIALE

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Aprile 2014

Benvenuti a sapore di... B

envenuti a Torvaianica, sapore di spiaggia sudicia, di marciapiedi pieni di sabbia, di cestini dei rifiuti ricolmi e strabordanti, di strade sporche, di commercianti disperati per mancanza di clienti. Questa la fotografia della cittadina di mare nell’ultimo week end di marzo, iniziato con una riunione organizzata dall’associazione “Sviluppo Torvaianica” per presentare il nuovo comandante della polizia locale, Angelo Pizzoli, ai propri associati. Un’assemblea che qualcuno avrebbe voluto portasse ad avere risposte da parte dell’Amministrazione comunale, invitata a partecipare come tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, o almeno che potesse dare qualche speranza per la stagione ormai alle porte. Ma nessuna risposta è arrivata, tantomeno la speranza. Ormai anche nel Movimento 5 Stelle si è imparato a parlare il politichese: alla domanda diretta da parte di un commerciante che chiedeva cosa di quanto promesso in campagna elettorale per il rilancio di Torvaianica fosse stato fatto, o sia in programma per le prossime settimane, la risposta dell’unico rappresentante dell’Amministrazione, il consigliere Salvatore Pignalosa, è stata alquanto fumosa. “Torvaianica necessita di servizi urgenti per non far morire il commercio – ha Luciano Costa, titolare di un negozio da oltre 30 anni –

Io ho votato per il cambiamento, convinto dal vostro programma elettorale, ma cosa avete intenzione di fare veramente per questo posto che sta scomparendo nell’indifferenza?”. “Io sono un cittadino di Torvaianica – ha risposto Pignalosa – che si è candidato spinto dalla voglia di cambiare le cose, perché le Amministrazioni che ci hanno preceduto non hanno fatto, con i fondi che avevano a disposizione anche dagli altri Enti, quello che i cittadini si auspicavano che facessero. Il territorio di Pomezia negli ultimi 20 anni si è trasformato e non riesce più ad offrire sviluppo industriale, quindi dobbiamo ripartire dal turismo e da Torvaianica, senza più farci avvilire dalle miopie e dalle megalomanie di qualche sindaco del passato”. Assodato che sicuramente la colpa dello stato delle cose è di chi ha governato in passato, il voto al Movimento 5 Stelle è stato dato proprio per cambiarle, queste cose, e la domanda del commerciante, poi ribadita anche dalla stampa dopo la “non risposta” del consigliere, è: cosa è stato fatto in questi 10 mesi e cosa si farà per salvare la stagione che sta per iniziare? Ci sono idee che possano far rilanciare il turismo, che possano spingere i villeggianti a tornare sulle nostre spiagge? “Stiamo affrontando i problemi man mano che ci vengono segnalati”, ha risposto il consigliere.


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Torvaianica, Ma questo non è un problema che va segnalato: è stato messo in evidenza, a gran voce, da sempre. “I problemi del territorio sono moltissimi, e se a questo si aggiunge lo stato di dissesto finanziario che abbiamo trovato, ci si rende conto che il margine di azione è davvero minimo”, ha replicato Pignalosa. Ma che non ci fossero soldi lo si sapeva anche prima; quello che si chiedeva erano iniziative, a costi irrisori, se non addirittura a costo zero, che aiutassero l’economia locale a ripartire. Come rapporti con le altre regioni italiane per mercatini tipici di sicura attrazione, dando in cambio la gratuità del suolo

pubblico e agevolazioni per vitto e alloggio, iniziative in collaborazione con le realtà già esistenti come Zoomarine o come la nascente Cinecittà World per creare percorsi turistici integrati. “Il progetto Torvaianica è un’idea che sta nascendo nei consiglieri e nella Giunta: stiamo facendo piccoli passi in accordo con le associazioni del territorio”. Ma quali siano, questi passi, non è stato detto, almeno non rispondendo a domanda diretta. “Occorre trovare uno slogan che possa far riconoscere il territorio – ha dichiarato Pignalosa – Ricordo ancora quando c’era “Torvaianica, sapore di mare pu-

lito”, che certificava la qualità delle acque. Adesso per cosa potrebbero venire i turisti? Magari per i torvicelli, o perché gli stabilimenti balneari avranno deciso di mettere acqua calda nelle docce attraverso i pannelli solari: devono essere i privati, gli imprenditori, a fare qualcosa, noi possiamo solo rendere visibile quello che loro faranno”. E quanto detto in campagna elettorale che fine ha fatto, se davvero questo è tutto quello che l’Amministrazione potrà fare per il rilancio del turismo? Noi speriamo che ciò che è stato affermato il 30 marzo sia solo un fraintendimento della domanda e non la vera risposta… Nel frattempo, però, quelle persone che sono arrivate da fuori nel week end, magari indecise se prendere o no una casa in affitto a Torvaianica per l’estate, o semplicemente una cabina o un ombrellone in uno degli stabilimenti del posto, sono stati accolti da un paese che di turistico non ha proprio nulla, come dimostrano le foto. Al contrario, vedendo certe cose viene voglia di andarsene da qualche altra parte. Ormai la stagione è praticamente iniziata, almeno per i week end di sole, e dare una pulita alle spiagge ed alle strade non è competenza dei commercianti o degli imprenditori. Non sarebbe quindi ora di staccare definitivamente con il passato e dimostrare davvero, con i fatti concreti, di essere diversi? Maria Corrao


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Pomezia città “in movimento” Dall’ambiente al turismo, gli Assessori Sbizzera e Mattias illustrano programmi e progetti della Giunta

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omezia città in Movimento? Per capire a che punto siamo e quali saranno le prossime mosse dell’Amministrazione comunale, abbiamo fatto un’intervista doppia agli assessori Lorenzo Sbizzera e Giiovanni Mattias, che hanno illustrato la situazione attuale e dell’immediato futuro. Quali sono le criticità maggiori trovate al momento della nomina ad Assessore? Lorenzo Sbizzera “Ovviamente la criticità maggiore è quella derivante dalla difficile situazione economica in cui si trova il Comune di Pomezia. A parte questo, c'è da dire che molti dei regolamenti comunali necessari a far funzionare al meglio la macchina amministrativa erano mancanti, oppure obsoleti. Mi riferisco ad esempio, solo per citarne alcuni, al regolamento per il trasporto scolastico, al regolamento di igiene urbana, al regolamento di assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, passato recentemente in Consiglio Comunale, o quello che regolerà lo svolgimento dei mercati settimanali, che stiamo studiando in questi giorni”. Parliamo di ambiente: dopo tutte le critiche che il Movimento 5 Stelle aveva fatto agli amministratori passati, quali delle idee proposte all’epoca sono state attuate o stanno per essere messe in vigore? Lorenzo Sbizzera “La nostra Amministrazione è indirizzata molto su una politica di gestione dei rifiuti che sia il più possibile tendente a ridurne la produzione, e che punti in modo deciso sulla raccolta differenziata e sul riciclo. A riguardo, in passato abbiamo contestato con fermezza politiche che andassero in direzioni diverse, anche scendendo in piazza a manifestare. Gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale nel dicembre 2013 per la redazione del nuovo capitolato d'appalto per l'igiene urbana segnano una netta inversione di rotta rispetto al passato. A breve avremo l'estensione del modello di raccolta Porta a Porta su tutto il territorio comunale. Occorrerà probabilmente qualche mese perchè il nuovo servizio vada a regime, ma contiamo di raggiungere percentuali importanti di raccolta differenziata entro il 2015”. Ancora ci sono problemi con la pulizia della città: a Torvaianica, dove c’è la raccolta differenziata, molti marciapiedi sono pieni di scarrabili a loro volta stracolmi di rifiuti, mentre nelle strade di molti quartieri persistono le discariche “spontanee”, con rifiuti – soprattutto ingombranti – di qualsiasi genere: cosa verrà fatto a breve per tentare di risolvere questo problema? Lorenzo Sbizzera “Stiamo già intervenendo grazie alla collaborazione tra il personale del settore Ambiente e gli agenti della Polizia Lo-

cale che costituiscono il Nucleo di Controllo Ambientale, oltre che alla fattiva collaborazione con la ditta che attualmente effettua il ritiro dei rifiuti. Una delle criticità più evidenti che abbiamo trovato è rappresentata dal fatto che i bidoncini della raccolta differenziata non erano stati etichettati in alcun modo al momento della consegna. Questo rende spesso difficoltoso risalire al proprietario, vanificando le azioni di controllo. L'operazione di etichettatura è iniziata da qualche settimana, ed è stata per noi l'occasione per intensificare l'attività di informazione e di controllo riguardo al fatto che i bidoncini devono essere custoditi all'interno della propria abitazione o del proprio condominio, e non lasciati incustoditi in strada. Questa attività, che ha visto il coinvolgimento diretto anche degli amministratori di condominio, sta già dando ottimi risultati. Per quanto riguarda invece l'annoso problema dell'abbandono dei rifiuti, stiamo studiando diverse soluzioni. Bisogna intensificare l'informazione data ai cittadini, specialmente riguardo l'utilizzo dell'isola ecologica o del servizio di ritiro ingombranti, e affiancare a questa un'azione di controllo mirata nei punti più sensibili. Le stesse problematiche che troviamo a Torvaianica le ritroviamo purtroppo anche in altri quartieri dove in passato il Porta a Porta è stato gestito male, come ad esempio Roma 2. Lavoreremo ovviamente per andare a sanare tutte le criticità presenti sul nostro territorio”.

A che punto è il capitolato per il nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti urbani? Lorenzo Sbizzera “Il bando dovrebbe essere pubblicato in questi giorni”. A breve inizierà la stagione estiva: come verrà organizzata la pulizia delle spiagge, visto che è stato revocato l’appalto alla ditta che gestiva il servizio lo scorso anno? Giovanni Mattias “L'appalto non è stato revocato, ma è scaduto alla fine del 2013. A dicembre è stato approvato in Consiglio Comunale l'indirizzo per la nuova gara, che è stata definita negli scorsi giorni. Pur continuando il servizio con gli imponenti macchinari pulisci-spiaggia, si sono date precise indicazioni per la salvaguardia della flora e fauna dunale presente, proprio perchè si è consapevoli che una corretta gestione delle spiagge garantisce la loro futura conservazione e il loro mantenimento sotto il profilo ambientale”. Sempre a Torvaianica, per il periodo estivo e in tutti i weekend di sole, si evidenzia ormai da anni - ma maggiormente da quando si è passati alla raccolta porta a porta e quindi all’eliminazione dei cassonetti stradali - una carenza di cestini per i rifiuti prodotti da chi passeggia nelle strade: ha in mente una soluzione? Lorenzo Sbizzera “Nel nuovo capitolato d'appalto per il servizio di igiene urbana è prevista la fornitura di cestini per la raccolta, ovviamente differenziata, dei rifiuti”. Restando al mare, è già stato programmato


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Aprile 2014 il servizio di salvataggio sulle spiagge? Giovanni Mattias “E' in programma, ma in assenza di bilancio approvato ancora non si può indire la gara. Lo scorso anno purtroppo il servizio non era neppure stato inserito nel bilancio di previsione”. Sempre a proposito di spiagge, cosa si può fare per il tratto di lungomare tra il Villaggio Tognazzi e Torvaianica, dove le dune, ormai senza protezione, hanno riversato gran parte della sabbia sulla strada, rendendola pericolosa per automobilisti e motociclisti? Giovanni Mattias “La situazione di regressione e scomparsa degli ecosistemi dunali presenti in quel chilometro è preoccupante e riveste molteplici aspetti: sicurezza stradale e tutela dell'ambiente in primis. Sono almeno 15 anni che questo processo è in atto, come si può facilmente vedere dalla lettura delle immagini satellitari, processo i cui risultati ora sono alla luce di tutti, in particolare nella porzione compresa tra il fosso di Campo Ascolano e l'edificato di Villaggio Tognazzi. Le competenze sono molteplici, come i problemi connessi: gli “attori” che possono risolvere questa problematica sono la Provincia di Roma, proprietaria del tratto di strada, nonché i proprietari privati che detengono i terreni dai quali si riversa la sabbia. La soluzione, come indicato in un progetto che il Comune sta condividendo con balneari, Provincia e proprietari, grazie all'impegno volontario dell'architetto Casafina, è quello di mettere in sicurezza il tratto stradale, per poi procedere al ripristino dell'ambiente dunale mediante la messa in opera di barriere frangivento e piante dunali. Solo in questo modo, ricreando ciò che abbiamo perso negli ultimi anni, non avremo

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più il ripetersi di questo problema; in tal senso una sperimentazione più ridotta è stata già effettuata lo scorso anno verso gli stabilimenti Surf&Music e Ragno d'oro, un progetto che ha dato ottimi risultati. Quali sono i lavori della Giunta in programma per il prossimo futuro?

5 Lorenzo Sbizzera “I nostri impegni sono davvero molti, ma lavoriamo per affrontarli tutti, come Giunta e come Gruppo Consiliare, con dedizione ed impegno. Le nostre priorità al momento sono relative al miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti; al miglioramento del settore commercio, con particolare riferimento alle tante problematiche che accompagnano i mercati settimanali; alle opere pubbliche, dal completamento dei lavori per portare l'acqua a Santa Palomba fino a tutte le opere previste dal programma PLUS nel quartiere Nuova Lavinium; alle iniziative tese al miglioramento dei servizi sociali, come quella importantissima del 5 per mille da destinare al Comune proprio per scopi sociali; alla programmazione di eventi culturali e di intrattenimento per la prossima estate, con l'obiettivo di dare nuovi impulsi al turismo; alla serie di interventi volti alla riqualificazione del Selva dei Pini. Senza dimenticare che tra poco saremo assorbiti dalla nuova sessione di bilancio”. Giovanni Mattias “Nei prossimi mesi ci concentreremo sulla creazione e promozione di percorsi dei beni culturali che possono essere offerti ai turisti, ma soprattutto alla Città: troppo spesso non si conosce la storia e le meraviglie nascoste del proprio territorio; per questo stiamo predisponendo una rete di punti di interesse storico e naturalistico raggiungibili non solo fisicamente, ma anche in maniera multimediale. Inoltre stiamo lavorando alla verifica di alcune importanti convenzioni urbanistiche, al fine di ottenere ciò che era stato prospettato a favore della parte pubblica, ma che ancora non è stato concesso”. Matteo Acitelli


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“Nulla è cambiato” Per Massimo Abbondanza l’immobilismo dell’Amministrazione può solo danneggiare Pomezia

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durissimo Massimo Abbondanza, eletto nelle file della lista “Forza Pomezia”, nel suo giudizio nei confronti dell’Amministrazione a 5 Stelle. Dopo l’ultimo consiglio comunale, nel corso del quale l’opposizione non ha partecipato ad una votazione per un “fraintendimento”, il consigliere fa il punto sugli ultimi 10 mesi. “Ritengo che la situazione politica attuale dimostri l’effettiva fragilità non solo dell’attuale momento storico ma dell’intero arco politico. Sembra un paradosso, ma questa amministrazione - che è nata sulla spinta e sull’entusiasmo di un’intera popolazione stanca del passato - oggi dimostri di aver fallito il proprio compito di rinascita e di rilancio del territorio, portando anche chi l’ha sostenuta in un primo momento a ricredersi sulla propria scelta. L’opportunità concessa senza remore ad un movimento che professava ideali altissimi si sta risolvendo in un inutile quanto fastidioso immobilismo, che non solo non è in grado di risolvere le problematiche ad oggi presenti, ma va ad aggravare anche quelle situazioni che a fatica venivano portate avanti nel passato. Siamo ormai quasi ad un anno di amministrazione e nulla è stato fatto, nulla è cambiato, se non continuare nel prorogare situazioni già in essere con le vecchie amministrazioni, che venivano aspramente additate e criticare dall’attuale maggioranza”. A cosa si riferisce? “Ad esempio alla vicenda dell’Andreani, oppure alla questione Pomezia Servizi, o ancora alla tanto pubblicizzata riduzione della spesa del personale Dirigente. Ma anche al nuovo appalto per la raccolta rifiuti, all’affidamento per le mense scolastiche: a tutte queste situazioni nessuna risposta è stata data, se non quella di “non decidere” e continuare nel percorso intrapreso da altri. Non solo – e già questo sarebbe sufficiente per dichiarare il pieno fallimento di questa amministrazione - ma la loro opera è andata ben oltre con l’aumento indiscriminato di tutti i tributi locali, come ad esempio il pagamento della mini IMU, oppure l’aumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti”.zaSono provvedimenti presi, come ha spiegato il sindaco, a causa della terribile situazione economica in cui versano le casse comunali… “Sarà anche vero, ma ormai la favoletta del “è colpa del passato, è colpa della vecchia politica”, produce nei cittadini solo perplessità. Certo le condizioni economiche in cui questo ente si è trovato non erano rosee, è altrettanto vero però che non è stato certo per merito dei “cinque stelle” che sono arrivati i fondi del decreto salva comuni che hanno dato un grosso aiuto finanziario all’Ente, o gli 11 milioni del progetto “Pomezia Cambia”, che consentiranno molte migliorie nel nostro Comune. Non si capisce, quindi, dove risieda la bontà dell’operato dell’attuale maggioranza e quale sia il percorso di rinascita del territorio. Anzi, a me sembra che la città sia sempre più abbandonata a se stessa, depressa e piena di problemi. La cosa che mi lascia ancor più perplesso è l’atteg-

giamento inutilmente ostile e di chiusura che mostra il primo cittadino agli umori e alle richieste della nostra città: forse non ha ancora compreso appieno il ruolo che gli è stato affidato, che è quello di rappresentare tutti i cittadini di Pomezia e non solo quelli del movimento politico al quale appartiene”. Quale potrebbe essere, secondo lei, un valido progetto di crescita del territorio? “Ritengo che, al contrario della politica di immobilismo che è stata intrapresa all'attuale maggioranza, Pomezia abbia bisogno di un progetto serio di crescita e di rinnovamento, un progetto che si faccia carico di tutte le problematiche presenti e cerchi delle risposte serie e concrete. Sono convinto che i punti fondamentali della rinascita di questo territorio debbano muoversi secondo delle direttrici maestre”. Quali? “Intraprendere una nuova politica di crescita in stretta collaborazione con la Regione e con gli imprenditori del territorio, per cercare da un lato di creare nuove opportunità lavorative e dall'altro portare nuovi investimenti. L'amministrazione ritiene ad esempio che la strada di collegamento con Santa Palomba sia un'opera inutile: al contrario, a livello logistico potrebbe rappresentare un'opportunità importante per le aziende. Capisco che l'attuale maggioranza abbia inserito nel suo programma, come caposaldo, una politica contro la cementificazione, ma se ciò vuol dire tornare all'età delle pietra non credo sia la scelta più opportuna. Al contrario, questo territorio ha bisogno di interventi di natura tecnico/urbanistica seri e funzionali, che da un lato pensino al benessere delle famiglie, ma dall'altro lo rendano appetibile ad investimenti imprenditoriali”. Ovvero? “Ad esempio delle infrastrutture che permettano una viabilità ed una rete di comunicazione, anche ferroviaria, efficienti,

una riqualificazione delle aree dove persistono capannoni ormai in disuso ed abbandonati, per creare della aree commerciali importanti. Per favorire tutte queste opere si potrebbe pensare ad un abbassamento delle tasse locali, per portare un primo vantaggio agli investitori, assumendosi però l'onere di effettuare dei controlli seri e diretti per non permette inutili speculazioni. Non dimentichiamoci che questo Comune ha avuto le sue fortune come area dalla connotazione industriale: ritengo che con le opportune distinzioni e con una corretta politica che tenga conto della salubrità del territorio, questa strada possa essere una risorsa da non trascurare”. E per i privati? “Occorrerebbe cercare di aiutare le famiglie con una politica che vada verso l'abbassamento di tasse locali e l'erogazione di servizi di qualità, intraprendendo una politica di recupero dell'evasione seria e veramente efficace, senza svendersi a società esterne che nessun interesse hanno se non quello di prendere un lauto aggio. Per cercare di rilanciare l’intero territorio, a vantaggio di tutti, servirebbe attivare una politica tesa alla riqualificazione delle eccellenze presenti sul territorio, come ad esempio il litorale, che negli ultimi anni è stato mortificato da politiche di abbandono e indifferenza, e che ancora una volta - basta vedere la gara per l'affidamento della pulizia per l’arenile - rischia di essere rilegato in un angolo. Certo non è con la piantumazione di quattro piante che il litorale può risorgere: c’è ha bisogno di un programma di sviluppo realizzato con commercianti e balneari, che porti ad una riqualificazione ed una crescita vera. Pe attirare turisti, si potrebbe procedere con la predisposizione di una serie di servizi collegati, per offrire una differenziazione del prodotto. Ad esempio si può pensare a percorsi che possano proporre la visita di bellezze artistiche del territorio, come il museo antica Lavinium e gli scavi archeologici, per finire con le strutture di divertimento come Zoomarine e con stabilimenti balneari o spiagge attrezzate di primo livello”. Lei è stato eletto con Forza Italia. Di recente il suo compagno di lista, Omero Schiumarini, l’ha lasciata per passare al PD. Cosa pensa di questo passaggio? “Non voglio sindacare le scelte altrui. Per quanto mi riguarda, io sono grato alla lista civica che mi ha portato ad assumere questo importante ruolo politico e mi ha permesso di entrare nella vita politica della città dove sono nato. Il mio obiettivo primario è quello di interessarmi alle problematiche di Pomezia e ad avere un confronto diretto con i miei elettori, ai quali rinnovo il mio impegno e la mia disponibilità nel proseguire l’attività politica nell’interesse di tutti. L’unica certezza che sento di trasmettere in questo momento è che ogni mia scelta futura sarà condivisa con i miei elettori e sarà intrapresa solo su progetti ambiziosi e credibili di crescita”. Alessia Ambra Achille


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Ardea, la maggioranza si compatta: massima fiducia al Sindaco Bocciate le mozioni che avrebbero decretato la fine della Giunta Di Fiori

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na maggioranza coesa e compatta. È questa l'eredità che il mese di Marzo lascia ai cittadini di Ardea. Il 27 del suddetto mese infatti è la data che ha sancito la doppia bocciatura in consiglio comunale delle due mozioni proposte dalla minoranza: una richiedente la costituzione parte civile dell'ente stesso, a tutela del comune e dei cittadini in caso di condanna del Sindaco (rinviato a giudizio nell'inchiesta Necropolis), e l'altra mirata ad ottenere la sfiducia dello stesso primo cittadino. 9-7 ed 8-7 i risultati delle votazioni. I 7 voti a favore delle mozioni includevano il consigliere “ribelle” Luca Fanco, oltre ai rappresentanti dell'opposizione. Un Fanco che anche in questa riunione della massima assise non ha lesinato critiche all'operato dell'amministrazione e del Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Giordani, reo secondo Fanco di adottare un regolamento che tarpa le ali a chi vuole invece denunciare i problemi del paese. Abate, Ludovici e Capraro hanno incentrato i loro interventi nel tentativo di spiegare e convincere i colleghi di maggioranza che votare la costituzione di parte civile del comune sarebbe stato giusto e doveroso, per tutelare l'immagine dell'ente in caso di colpevolezza di Di Fiori, Petricca e gli altri rinviati a giudizio. Acquarelli, Quartuccio, Corso, Iacoangeli, Iotti e Volante hanno però fermamente rigettato la proposta della minoranza, spiegando che secondo loro prima di fare qualsiasi passo si deve tenere a mente la presunzione d'innocenza che sussiste fino a che non arriva la condanna definitiva dopo il terzo grado di giudizio. Insomma, tradotto in parole spicciole, per la maggioranza firmare la costituzione parte civile del comune sarebbe stato idealmente come ammettere la colpevolezza del Sindaco e per questo motivo tutto ciò che è arrivato dai banchi dell'opposizione è stato fermamente rimandato al mittente. Stizziti gli uomini del PD, secondo i quali il centrodestra, così facendo, ha negato un diritto di tutela ai cittadini rutuli. Peraltro, sia Abate che Ludovici e Giordani hanno più volte ribadito che non intendevano con la mozione numero 1 affermare la colpevolezza del primo cittadino. Altro discorso invece per la mozione 2, la sfiducia a Di Fiori. Questo atto è stato motivato come conseguenza logica di un'indagine che riguarda l'uomo chiave dell'amministrazione. Un atto che secondo l'ex candidato sindaco Abate doveva essere dovuto, poiché, secondo il consigliere, quando ci sono in corso attività giuridiche così importanti, per evitare di danneggiare la città si deve fare un passo indietro. Dello stesso avviso Ludovici, che ha voluto sottolineare come in altri casi qualche politico abbia fatto passi indietro abbandonando la posizione ricoperta nella macchina governativa. Il capogruppo del PD ha poi ricordato come lo strumento di costituzione parte civile fosse stato introdotto dalla precedente

amministrazione, composta da elementi che all'epoca votarono positivamente l'adozione di questa misura: “La nostra idea si rifaceva ad altre costituzioni di parte civile già fatte in passato da parte del Comune, tanto che c'è una delibera analoga della giunta comunale che venne approvata ai tempi del sindaco Carlo Eufemi e che faceva dell'esempio della legalità il suo cavallo di battaglia. Abbiamo notato come questa sera si sia infranta l'ex maggioranza Eufemi", ha commentato il capogruppo del Pd Stefano Ludovici. "Abbiamo presentato poi una mozione di sfiducia perché l'immobilismo dell'amministrazione è sotto gli occhi di tutti: c'è un abbandono totale del territorio e mancano proposte serie da parte della maggioranza. Basti vedere la presenza delle buche, disseminate in tutta la città”, ha concluso. Secca la risposta a queste affermazioni da parte del capogruppo di Forza Italia Fabrizio Acquarelli: “Quella fatta dalla minoranza è una strumentalizzazione. La prova certa è che nel penultimo consiglio hanno presentato 12 interrogazioni e, arrivati alla quarta, non c'era più nessuno del centrosinistra al di là del consigliere Antonino Abate – ha sottolineato il consigliere - Ancora una volta la maggioranza è compatta e pensa sia opportuno procedere spediti nell'attuazione del programma di governo. La minoranza sembra non capire che è solo con una profonda collaborazione tra le forze politiche che è possibile lavorare concretamente. Altrimenti, tutto il resto, parafrasando Califano, è noia”. Ai lavori della massima assise erano assenti i due principali protagonisti, l'assessore Petricca e lo stesso primo cittadino. La scelta dei due è da ascrivere alla volontà di non interferire con le discussioni del consiglio; il tutto rappresentava altresì la volontà di dimostrare, da parte di Di Fiori, che la sua squadra sarebbe stata comunque fedele e

compatta anche in sua assenza. “Non ho partecipato ai lavori dell'ultimo consiglio comunale, ha dichiarato il Sindaco, per non influenzare il dibattito d'aula sia sulla mozione sia sulla questione della costituzione del Comune come parte civile. Un dato è incontrovertibile: la maggioranza è compatta e dobbiamo procedere spediti. L'opposizione dovrebbe, per il bene del Paese, continua Di Fiori, cercare di collaborare nel trovare risorse e portare avanti i progetti. E' difficile da accettare questo tipo di ragionamento, essendo minoranza in consiglio, ma in un momento così difficile per il Paese da un punto di vista economico e sociale, tutti devono ragionare per il bene della collettività e non per un interesse partitico. Mi auguro che nel prossimo futuro sia questo l'obiettivo di tutti e non il solito ragionamento alla Peppone e Don Camillo”. Un'altra citazione dunque, dopo quella di Acquarelli, ha concluso la replica del primo cittadino. Un colpo di spugna che cancella questa aspra ma vana azione di contrasto della minoranza. Da segnalare però, oltre a ciò che è accaduto tra i banchi dell'aula Sandro Pertini, anche ciò che si è verificato dietro le transenne, ove il pubblico può assisere ai lavori: tante le voci di malcontento, toni alti, lamentele forti, rimbeccate ironiche e dure. I più colpiti dall'ira di alcuni dei cittadini presenti sono stati senza alcun dubbio Marcucci e Massimiliano Giordani. Un segnale? Un messaggio? E soprattutto, sarà stato raccolto dai diretti interessati? In ogni caso le risposte più importanti arriveranno con le delibere di giunta, in attesa che in consiglio si possa assistere ad uno spettacolo ben più dignitoso e denso di contenuti rispetto a quello che abitualmente, invece, viene offerto e propinato a chi è interessato a conoscere le sorti di Ardea. Alessandro Introcaso


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Faccia a faccia: intervist ed opposizione ARDEA Stefano Ludovici e Fabrizio Aquarelli a confronto sui temi più recenti legati a politica e vita amministrativa

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ue facce della stessa medaglia: in questo numero abbiamo deciso di fare un’intervista “doppia”, con le stesse domande (anche se con piccole varianti a seconda del ruolo ricoperto) ad un consigliere di maggioranza ed uno di opposizione, Fabrizio Acquarelli, capogruppo PDL, e Stefano Ludovici, capogruppo PD. Lo spunto arriva dall’ultimo consiglio comunale, che ha visto un’interpretazione completamente differente da parte dei due schieramenti rispetto alla richiesta di costituzione parte civile del Comune nel processo che vede coinvolto anche il sindaco Luca Di Fiori. Molte, infatti, sono state le critiche rivolte alla maggioranza, sia da gruppi politici presenti in consiglio che da forze politiche “esterne”, così come da semplici cittadini, per non aver accolto la proposta presentata dall’opposizione. Vediamo dunque quali sono le versioni fornite dai due schieramenti su questa vicenda e sull’attuale situazione politico-amministrativa di Ardea. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è discusso dell’opportunità di far costituire parte civile il Comune di Ardea nel processo che vede come imputati, tra gli altri, anche il sindaco Luca Di Fiori, l’assessore Nicola Petricca e l’ex assessore Cassio Roccafiorita per la vicenda denominata dagli inquirenti “necropolis”, dove si ipotizzano reati di concussione e, per alcuni di-

rigenti e dipendenti comunali, turbativa d’asta. Fermo restando che è ovviamente riconosciuta la sacrosanta presunzione di innocenza, la costituzione parte civile è comunque prevista dalla Delibera N. 1 del 2006 con la quale il Consiglio dà mandato alla Giunta, a fronte di procedimenti penali in cui sono implicati membri dell’Amministrazione, di procedere, nelle modalità previste dalla legge, alla Costituzione di Parte Civile del Comune: come mai è stato votato contro? “Al di là che l’atto di costituzione di parte civile non implica alcun giudizio sulla presunta colpevolezza degli imputati, in linea di principio è un atto dovuto da parte di qualsiasi amministrazione, a tutela degli interessi della città e dei cittadini. La maggioranza non ha ritenuto opportuno votare questo provvedimento calpestando un diritto e un dovere nei confronti dei cittadini”. Il risultato della votazione contro la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco è stato una risposta politica all’opposizione che indica compattezza all’interno della maggioranza, escludendo Luca Fanco che si è schierato con la minoranza anche in questa occasione. Quale sarà adesso la reazione dell’opposizione? “Per dovere di cronaca la mozione di sfiducia al Sindaco è stata con sette voti a favore e otto contrari: oltre al voto del consigliere Luca Fanco si aggiunta l’assenza del consigliere Alberto Montesi che non ha partecipato alla votazione.

In merito alla reazione dell’opposizione, come PD faremo tutti i dovuti passi necessari”. Ancora una volta Ardea è salita agli “onori” delle cronache nazionali per record negativi: nei giorni scorsi è stata citata dai vari media in quanto inserita nel dossier “Amministratori sotto tiro”, nel quale si mette in evidenza la pericolosa situazione che si è venuta a creare a seguito dei vari attentati incendiari avvenuti a danno di consiglieri, assessori e persino del sindaco, e perché tra i Comuni italiani non del sud Italia che “vantano” il più alto numero di beni sequestrati alla mafia. Qual è la percezione che ha di questo fenomeno e quanto, secondo lei, viene sottovalutato o sopravvalutato? “Per quello che riguarda gli incendi ed i fenomeni malavitosi sul territorio molto vasto, ci vorrebbe un maggior controllo e presenza sia delle forze dell’ordine che un accurato controllo da parte dell’amministrazione comunale che credo fino ad oggi il Sindaco Luca Di Fiori e la sua maggioranza di centro-destra ha sottovalutato”. I cittadini chiedono maggiore sicurezza ma non solo: continua a serpeggiare il malcontento legato ad un presunto immobilismo amministrativo. Anche qui, qual è la sua opinione? Si tratta di strumentalismi o davvero si poteva e doveva fare di più in questi quasi due anni di amministrazione Di Fiori? “Assolutamente non è un presunto immobilismo ma bensì un immobilismo totale, bene fanno i cittadini a lamentarsi ma con un amministrazione “SORDA” non si arriva a nulla, in questi due anni il Sindaco Di Fiori ha abbandonato totalmente il territorio lasciandolo al più completo disfacimento, strade, immondizia, delinquenza, prostituzione ecc…”. Quali sono i temi che andrebbero necessariamente affrontati nell’immediato futuro? E quali le risposte da dare ai cittadini in merito ai servizi ancora mancanti sul territorio? “Più vivibilità della nostra cittadina, sicurezza, servizi, manutenzione stradale, bonifica delle discariche, apertura dei parchi chiusi”. Da un’inchiesta che abbiamo svolto risulta che sono sempre di più le famiglie con problemi economici a causa della crisi. Qual è la sua idea di rilancio economico del territorio? “L’amministrazione per rilanciare l’economia di Ardea dovrebbe concentrarsi maggiormente sul turismo, sia sul nostro litorale che sul turismo archeologico e culturale, il risanamento dei nostri nuclei abusivi rilanciando l’edilizia locale”. Giuseppe Marrone


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ta doppia a maggioranza N

el corso dell’ultimo consiglio comunale si è discusso dell’opportunità di far costituire parte civile il Comune di Ardea nel processo che vede come imputati, tra gli altri, anche il sindaco Luca Di Fiori, l’assessore Nicola Petricca e l’ex assessore Cassio Roccafiorita per la vicenda denominata dagli inquirenti “necropolis”, dove si ipotizzano reati di concussione e, per alcuni dirigenti e dipendenti comunali, turbativa d’asta. Fermo restando che è ovviamente riconosciuta la sacrosanta presunzione di innocenza, la costituzione parte civile è comunque prevista dalla Delibera N. 1 del 2006 con la quale il Consiglio dà mandato alla Giunta, a fronte di procedimenti penali in cui sono implicati membri dell’Amministrazione, di procedere, nelle modalità previste dalla legge, alla Costituzione di Parte Civile del Comune: come mai è stato votato contro? “Io non votato perché penso che occorra prima arrivare ad un giudizio da parte della Magistratura. Solo in seguito, se ci saranno condanne, chi dovrà pagare lo farà anche nei confronti dell’Ente”. Il risultato della votazione contro la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco è stato una risposta politica all’opposizione che indica compattezza all’interno della maggioranza, escludendo Luca Fanco che si è schierato con la minoranza anche in questa occasione. Ma qual è il messaggio che la maggioranza vuole tramettere ai cittadini? “La maggioranza vuole trasmettere compattezza e stabilità. Siamo convinti che solo in questo modo si può far ripartire la macchina amministrativa con nuovo slancio. Il nostro 'no' al voto di sfiducia ha rafforzato la maggioranza che, dopo il suo riordino con l'istituzione dei nuovi gruppi consiliari, può avere una nuova forza per la seconda parte della consiliatura”. Ancora una volta Ardea è salita agli “onori” delle cronache nazionali per record negativi: nei giorni scorsi è stata citata dai vari media in quanto inserita nel dossier “Amministratori sotto tiro”, nel quale si mette in evidenza la pericolosa situazione che si è venuta a creare a seguito dei vari attentati incendiari avvenuti a danno di consiglieri, assessori e persino del sindaco, e perché tra i Comuni italiani non del sud Italia che “vantano” il più alto numero di beni sequestrati alla mafia. Lei anche è stato oggetto di un tentato incendio al suo bar. Qual è la percezione che ha di questo fenomeno e quanto, secondo lei, viene sottovalutato o sopravvalutato? “Inizio col dire che su questo fenomeno ci sono state alcune imprecisioni. Il dossier fatto da Avviso Pubblico riporta notizie errate: al sindaco di Ardea non è mai stata bruciata la macchina per intimidazione. Eppure, probabilmente perché hanno ritenuto opportuno andare a pescare notizie senza fonte, hanno scritto questa notizia completamente falsa. Ciò non toglie che è in atto da qualche mese una operazione di destabilizzazione. Vengono bruciate auto e negozi – come nel mio caso – essenzialmente per intimidire. Un dato di fatto c'è: l'amministrazione proprio in questi mesi ha preso tra le mani al-

cuni dei temi più importanti della città, a cominciare dalle questioni urbanistiche per poi passare ai servizi essenziali da fornire ai cittadini. Forse a qualcuno tutto questo non va giù? Non penso ci sia un problema di infiltrazione della malavita organizzata ma, a mio modesto parere, sulla base di quanto posso conoscere, ritengo che ci sia più un'operazione destabilizzante in corso. Sta di fatto che comunque lo Stato è profondamente presente ad Ardea: lo dimostra l'interesse che il prefetto ha per quanto riguarda la città, tanto che lui stesso ha convocato il sindaco nel corso di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. C'è un problema, che è quello della sicurezza percepita dai cittadini. Qui l'amministrazione può fare molto e forse, in passato, ha fatto troppo poco. Mettere in rete i commercianti, installare le telecamere, rendere gli spazi pubblici più vivibili, sicuramente possono essere soluzioni per rendere la città più sicura. Come mi sento io ad Ardea dopo l'intimidazione? Non nascondo che qualche preoccupazione in più mi viene, soprattutto per la mia famiglia. Ma Ardea continua ad essere la mia città, la città che amo e dove voglio continuare a vivere, a lavorare e a fare politica. Non pensino però i lettori che io sia ora il tipo che è disposto a scendere con i forconi per vendicarmi. Le forze dell'ordine stanno indagando e lo stanno facendo ottimamente: i carabinieri sono venuti da me e hanno raccolto indizi che spero possano portare presto all'identificazione di questi criminali che altro non fanno che portare terrore in città. Dico terrore non a caso perché questa loro condotta distrugge la serenità di un intero paese. Al contrario di ciò che qualcuno dice, poi, è vero che abbiamo più di qualche sito sequestrato alla mafia ma abbiamo fatto degli interventi di riqualificazione e altri li stiamo facendo: abbiamo assegnato un bene a una casa famiglia, a via Bologna abbiamo assegnato un altro stabile a una

associazione, a Colle Romito invece partirà il bando per il Centro Alzheimer”. I cittadini chiedono maggiore sicurezza ma non solo: continua a serpeggiare il malcontento legato ad un presunto immobilismo amministrativo. Anche qui, qual è la sua opinione? Si tratta di strumentalismi o davvero si poteva e doveva fare di più in questi quasi due anni di amministrazione Di Fiori? “Di sicuro posso dire che, come in tutte le azioni umane, si può sempre fare di più. Certo è che Ardea sconta alcuni danni che sembrano irreparabili ma ai quali bisogna porre rimedio. La città cresce di 3mila abitanti ogni anno e ha il personale comunale fermo a quello di anni fa: la sua pianta organica dovrebbe essere di 300 dipendenti e invece ne ha poco meno della metà. Per questo dobbiamo rimboccarci le maniche e definire insieme ai cittadini un percorso virtuoso. Abbiamo bisogno della loro partecipazione per fare in modo che vengano avviati tutti quei progetti che possano portare al miglioramento del livello della qualità della vita. E' certo che, facendo questo lavoro insieme, le nostre strade e le nostre piazze diventerebbero da subito più sicure. Ciò, perché nascerebbe quel senso di comunità che ancora in molte zone è inesistente”. Quali sono i programmi per l’immediato futuro? E quali le risposte da dare ai cittadini in merito ai servizi ancora mancanti sul territorio? “Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti abbiamo ottenuto un notevole risultato con la raccolta differenziata porta a porta che ci sta vedendo raggiungere alte percentuali di diffenrenziato. Inoltre, stiamo ridefinendo la convenzione con la società del gas metano per completarne la rete. Stiamo completando l'iter che vedrà l'apertura del museo archeologico, e stiamo predisponendo un percorso archeologico culturale che spero prima dell'estate possa iniziare ad essere operativo. Stiamo lavorando sul Piano dell'utilizzo dell'arenile che a breve porteremo in consiglio comunale per dare la possibilità agli operatori balneari di fare interventi strutturali ognuno sulle proprie strutture. Abbiamo già votato in commissione il nuovo piano campeggi”. Da un’inchiesta che abbiamo svolto risulta che sono sempre di più le famiglie con problemi economici a causa della crisi. Qual è la sua idea di rilancio economico del territorio? “Bisogna fare in modo che il Comune sostenga quelle attività private che possano portare al rilancio turistico e culturale. Grazie a queste sono convinto che arriveranno nuovi posti di lavoro e nuove occasioni per fare impresa. Ciò, anche per modificare la tendenza che si è avuta negli anni di una semplice espansione solo residenziale. Abbiamo tutta una serie di siti industriali dismessi sul territorio a causa della crisi: noi abbiamo approvato una delibera, già nella passata amministrazione, che permette cambi di destinazione d'uso da industriale a commerciale proprio per questo”. Alfredo Corrao


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Dimmi cosa m

Consumi alimentari e non solo: come comprano i cittadini di P

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dei giorni scorsi la notizia che i consumi alimentari degli italiani, a causa della crisi, sono tornati indietro di oltre 30 anni, ai minimi storici registrati nel 1981. Ma a cambiare è stata anche la composizione della spesa per effetto della crisi che ha costretto le famiglie ad una profonda spending review con pesanti conseguenze sulle imprese del settore, come emerge da una recente analisi della Coldiretti su dati ISMEA: nel carrello della spesa le famiglie italiane hanno tagliato dal pesce fresco (-20 %) alla pasta (-9 %), dal latte (-8 %) all`olio di oliva extravergine (- 6 %) dall`ortofrutta (- 3 %) alla carne (-2 %) mentre aumentano solo le uova (+2 %). Si mangia, o meglio si spreca, di meno, ma anche in modo diverso. E a Pomezia ed Ardea, dove gli effetti della crisi sono stati, per certi versi (chiusura industrie, riduzione personale), anche più devastanti, come sono i consumi? Per scoprirlo, abbiamo analizzato i risultati del sondaggio fatto attraverso le pagine del nostro quotidiano on line ed intervistato alcuni cittadini dopo che avevano fatto la spesa. Ma, prima di passare ai dati nostrani, vediamo cosa succede in Italia, dove i consumi continuano a scendere anche nel 2014, dopo che lo scorso anno avevano tagliato in quantità la spesa del 2% portando in tavola più pasta (+1,1 %) o uova (+0,4 %) e meno pesce fresco (-3,4 %) e carne (-0,4 %), anche se aumenta il pollame e diminuiscono le carni rosse. È quanto emerge dalle proiezioni Coldiretti su dati Ismea-G-Eurisko dalla quale si evidenzia che il calo dei consumi interessa anche il vino (-3 %) e la frutta (-1,9 %). L'andamento della spesa - sottolinea la Coldiretti - riflette la tendenza a privilegiare l'acquisto di materie prime di base come farina (+7%), miele (+12%) ma anche dei preparati per dolci (+6 per cento), in netta controtendenza rispetto al calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4 per cento. Cambia dunque il carrello della spesa, dove trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine, in calo del 3%, o dei gelati, che crollano del 7%. Oltre ad un ritorno del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra, in generale - continua la Coldiretti -

si è assistito anche ad un calo nelle quantità di alimenti acquistati ma soprattutto all'affermarsi dei prodotti low cost a basso prezzo in vendita nei discount, che sono gli unici a fare registrare un aumento (+1,6%) nel commercio al dettaglio nel 2013. A differenza di quanto è accaduto per tutti gli altri settori - sottolinea la Coldiretti - dall'abbigliamento alle automobili, in cui gli italiani hanno rinunciato agli acquisti, per l'alimentare, che va in tavola tutti i giorni, questo non è possibile, almeno oltre un certo limite, ma si è verificato un sensibile spostamento verso i prodotti a basso costo per cercare comunque di risparmiare. Dietro questi prodotti - precisa la Coldiretti - spesso si nascondono infatti ricette modificate, l'uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi. Il risultato è che nel 2013 sono aumentati del 14% gli allarmi alimentari in Italia, con ben 534 notifiche sulla sicurezza di cibi e bevande potenzialmente dannosi per la salute, sulla base del sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF). Si tratta di un balzo record nel numero di notifiche nazionali al sistema di allerta comunitario per la prevenzione dei rischi alimentari, rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, prima dell'inizio della crisi. Solo una minoranza di allarmi è dovuta specifica la Coldiretti - a prodotti nazionali. Ma con la crisi non è però cambiato solo il menu, ma anche il modo di fare la spesa: secondo una indagine Coldiretti/Swg sei italiani su dieci (61%) hanno tagliato la spesa per effetto del crollo del potere d`acquisto, mentre un 6% non riesce ad arrivare a fine mese. Sono stati infatti costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62% degli italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato, mentre circa la metà dei consumatori (49%) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’aumento di quanti acquistano prodotti locali (40%) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50%) magari senza intermediazione, con un balzo record del 23% in un anno degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di Campagna Amica.

Gli sprechi alimentari

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li ultimi dati parlano chiaro. Da settembre ad oggi gli italiani hanno ridotto ancora di più gli sprechi alimentari, ma soprattutto sono sempre meno attenti alle date di scadenza scritte sui prodotti: il 63 % (più 8% in sei mesi) di oltre tremila famiglie intervistate controlla a naso che il cibo non si andato a male e poi lo mangia tranquillamente, anche se l’etichetta segnala un prodotto già scaduto. A raccontare come cambiano, soprattutto per colpa della crisi economica, i costumi nel nostro paese è l’Osservatorio sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane, il Waste Watcher, promosso da Last minute Market e dal dipartimento di scienze tecnologiche agroalimentari dell’università di Bologna. Gli ultimi dati dell’Osservatorio riguardo agli sprechi alimentari parlavano ancora di un valore di 8,7 miliardi di euro annuo: facendo una media, si parla di 213 grammi di alimenti a settimana che vengono gettati nella spazzatura, bruciando così almeno 7 euro. Ma adesso sono in molti a non potersi permettere di sprecare nulla. Così l’italiano cambia i suoi comportamenti: mai o raramente negli ultimi mesi il 70% degli italiani ha acquistato prodotti che non piacevano e quindi a rischio di spreco. Solo il 31 % talvolta ha comprato confezioni troppo grandi e quindi col pericolo di lasciarne parte andare a male, mentre il 33% a volte ha lasciato che il cibo facesse la muffa, marcisse o non ha utilizzato gli avanzi. La cosa inquietante invece è che ancora alta la percentuale di chi ha paura di non avere mai cibo a sufficienza in casa: 41 % lo ammette, spesso o talvolta, stessa percentuale di chi rivela di esagerare nel fare la spesa, e di cucinare troppo cibo, mentre ben il 50 % confessa di calcolare male quello che serva per mettere in tavola la famiglia.


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mangi e ti dirò...

Pomezia ed Ardea con la crisi che sembra non voler finire più?

Cosa succede a Pomezia e Ardea

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ono sempre di più i nostri concittadini che vanno a caccia di offerte. Studiano i volantini pubblicitari, segnano le cose più convenienti e girano tra supermercati e di-

scount sperando di arrivare a fine mese. La crisi ha colpito un’impressionante percentuale di famiglie: rispetto alla spesa che ci si poteva permettere lo scorso anno, ben il 79% dei pometini e degli ardiesi ha dovuto ridurre il budget. I consumi di carne sono aumentati per il 12% delle famiglie, mentre sono diminuiti per il 50% delle famiglie. I consumi di pesce sono stati ridotti per il 62% dei cittadini, mentre sono aumentato solo per il 10% di essi. Sale il consumo di frutta, uova e verdura, soprattutto acquistata al mercato o nei negozi di stranieri che hanno ormai invaso l’intero territorio. La verdura è salita nei consumi del 65% delle famiglie (diminuita nel 25% dei casi), le uova vengono consumate di più rispetto allo scorso anno dal 61% delle persone, mentre il 30% dichiara di acquistarne meno dell’anno passato. La frutta viene acquistata di più dal 53% delle persone, mentre sono il 29% quelli che ne comprano meno rispetto al 2013. Passando ai consumi non alimentari, il 37% dei cittadini di Pomezia ed Ardea preferisce fare i propri acquisti nelle catene di negozi tipo Oviesse o Upim, ma anche in quelli che hanno di tutto – alimentari e non – come Coop o Carrefour. Il

31% compra nei negozi di abbigliamento generico, senza capi riconducibili a marchi famosi, il 19% acquista l’abbigliamento al mercato settimanale ed il 13% nel negozio di marca. Il budget rispetto allo scorso anno è stato ridotto per l’83% dei nostri concittadini. Solo il 3% ha aumentato la spesa dedicata all’abbigliamento rispetto al 2013, mentre il 14% l’ha lasciata invariata. La notizia tragica è che ben il 70% delle famiglie dichiara di pensare che la cifra da poter dedicare agli acquisti non alimentari nei prossimi mesi sarà ancora in diminuzione. La lascerà uguale il 27% delle famiglie ed aumenterà il budget soltanto il 3% degli intervistati. L’85% dei cittadini per comprare l’abbigliamento aspetta i saldi, anche se molti sono scettici sulla loro reale convenienza.


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Crisi dei consumi, lo sfogo dei cittadini politici e i loro clientes) e che non sa fare il proprio lavoro: licenziateli come in una normale azienda!”. “Prima di un acquisto cerco sempre di conoscere i prezzi degli altri supermercati e di fare le compere con le offerte dei generi alimentari ma anche di abbigliamento, non cerco la firma se non in saldo o offerta i soldi sono sempre meno e mi devo arrangiare, anzi “adeguare ai tempi”…”. “Sensibilmente diminuito il tenore di vita”. “Sono totalmente finiti i soldi, ed inevitabilmente, anche la spesa giornaliera ne soffre, escludendo ovviamente le bollette che non si pagano più”. “Per colpa della crisi il nostro modo di fare la spesa è cambiato: prendiamo solo le cose essenziali, mentre in passato potevamo permetterci un po’ di tutto, forse anche con troppo spreco: adesso non sprechiamo più nulla. Compriamo le cose in offerta solo se sono quelle che ci servono”. “Fino allo scorso anno abitavamo a Roma, dove ci recavamo al mercatino rionale per fare la spesa. Adesso che siamo qui ci rechiamo al supermercato più vicino a casa, che è addirittura più conveniente grazie alle numerose offerte. Questo ci ha consentito di non modificare le nostre abitudini ed i nostri consumi”. “Io non ho cambiato per nulla i miei acquisti alimentari: con tre figli non posso tagliare sui consumi. I miei tagli sono stati fatti sul superfluo, come andare al ristorante o al cinema”. “Dallo scorso anno per me è cambiato moltissimo: i prezzi mi sembrano sempre più cari. Per questo vado nei supermercati dove si risparmia, cercando le offerte migliori. Ma, nonostante questo, ho dovuto rinunciare a molte cose”. “Il potere di spesa della mia pensione si è ridotto in maniera drastica: se nella mia famiglia prima si poteva mangiare la carne 2 o 3 volte alla settimana, adesso la mangiamo ogni due settimane. Stessa cosa per gli affettati. Abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini, la nostra dieta, la nostra vita per colpa di questa crisi di cui noi non abbiamo colpe. Io vorrei dare fuoco a tutti quei politici che ci hanno ridotto così: bruciati vivi, tutti, per far soffrire loro come stanno facendo soffrire tanti italiani”. “Io approfitto del fatto che in alcuni supermercati, una volta a settimana, fanno il 10% di sconto agli over 65 e compro quello che è più conveniente. Sono anni che non andiamo al ristorante, la pizza me la faccio a casa, calzature e indumenti li rinnovo quando non si possono più mettere, e così per tutto il resto. Ma tanto cosa importa ai politici se i pensionati con 800

euro devono tirare avanti un mese? E io sono anche fortunato, visto che ci sono quelli che prendono ancora di meno… In compenso non hanno vergogna quelli che arrivano a prendere anche 30.000,00 euro al mese, e sappiamo tutti chi sono: politici, alti funzionari, banchieri, amministratori delegati, finanzieri, persone con un numero incredibile di incarichi, certi giocatori di pallone, certi allenatori, la lista è molto lunga, mi fermo qui. La loro gloria sarà solo in questa vita, perché anche loro se ne andranno nudi come sono nati, e sarà molto amaro per loro lasciare tutto ciò che ingiustamente hanno tolto agli altri”.

ʺOltre al fatto che sono diminuiti notevolmente i consumi e di conseguenza gli sprechi, in molti è aumentata la paura di non essere più sicuri della genuinità di ciò che mangiamo. Troppi scandali e troppe denunce, troppa gente senza scrupoli, da nord a sud, non ci fanno di certo stare tranquilli che quello che mettiamo in tavola ogni giorno sia effettivamente ʺcommestibileʺʺ... questo, è ovvio, non contribuisce alla ripresa economicaʺ.

“È da un anno che non lavoro: prendo 700 euro al mese e ho 2 figli e una moglie a carico e ad aprile mi finisce anche la disoccupazione. Ho 51 anni non riesco più a trovare un lavoro e non riesco più a vivere: non posso pagare neanche le bollette e sono 8 anni che sono in emergenza abitativa e ancora non ho una casa in edilizia popolare. Sto in graduatoria ai servizi sociali, ho una casa che ho dovuto occupare, non trovo nessun lavoro. Il comune di Pomezia dovrebbe dare un sussidio alle famiglie disagiate come la mia: noi non riusciamo più a dormire e stare sereni con le nostre famiglie. Dateci una mano voi, comunicate queste notizie al comune di Pomezia e alla Regione Lazio”. “L'Italia deve mantenere troppa gente inutile (i

“La maggioranza delle proposte in saldo sono false. Conviene, unicamente per i saldi, andare presso negozi di fama e/ o grosse catene commerciali”. “I soldi non bastano più per fare la spesa... Non si può sprecare più niente e anche il necessario a volte diventa un lusso” “Riprendiamoci il paese... mandiamoli a casa tutti... immigrati compresi!”. ʺPiù carne bianca, meno carne rossa. Pesce 1 volta la settimana. Abbigliamento e scarpe solo con i saldi. Uso meno la macchinaʺ. “Speriamo che i nostri politici comincino a mettersi una mano sulle loro coscienze!”. “I pensionati sono quelli che risentono maggiormente della crisi, in quanto non hanno altro sistema per incrementare i propri guadagni; è tragico quando, poi, devono anche mantenere a proprie spese i figli che non trovano un lavoro decoroso”. “Non si arriva a fine mese con tasse e bollette continue e aumentate”.

ʺSi fa fatica ad arrivare a fine mese”. “Vergogna allo Stato”.


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CRONACA 13 Nuova Pontina e Cinecittà World: due occasioni da non perdere per il rilancio dell’economia locale

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a difficile congiuntura economica, che ha paralizzato quasi ogni settore economico a livello nazionale, ha prodotto serie ripercussioni anche a livello locale, con la chiusura di fabbriche e attività con il conseguente aumento del tasso di disoccupazione. Un’emergenza sociale a cui è possibile porre rimedio solo attraverso la presa di coscienza da parte degli enti locali, circa l’esigenza di interventi in sostegno delle iniziative che possano garantire un’inversione di tendenza. La prossima apertura di Cinecittà World, il parco tematico tra Roma e Pomezia e il via libera alla realizzazione della Nuova Pontina, rappresentano un vero e proprio investimento sul futuro del territorio. La dimostrazione tangibile, giunge direttamente dalle ultime decisioni prese in merito dal Governo e dalla Regione Lazio. Solo pochi giorni fa, nell’ambito della presentazione del bando regionale per la formazione di giovani da inserire nell’organico di aziende leader nei settori legati al turismo e al tempo libero, il presidente Luigi Abete ha spiegato che 180 operatori entreranno a far parte dell’organico del nuovo parco tematico Cinecittà World. L’investimento di 2 milioni di euro derivanti da fondi europei, servirà infatti per la formazione di 1.400 operatori, 700 dei quali verranno assunti da aziende operanti nel settore, mentre i primi 180 lavoreranno presso Cinecittà World e Costa Crociere. Il parco divertimenti di Castel Romano ospita attrazioni

esclusive, un polo attrattivo che rappresenta un toccasana per il turismo inter ed extra regionale. Scenografie, set e allestimenti unici faranno da cornice alle attrazioni principali, costituite da montagne russe vertiginose che attraverseranno set da sogno, tra saloon e cascate mozzafiato. Un parco tematico completo, un’of-

ferta di rilancio per il territorio da cogliere al volo per risollevare le sorti dell’economia locale. In questa direzione, anche la costruzione della Nuova Pontina, che renderà più agevole il collegamento tra Roma e Latina, decongestionando il traffico sulla Pontina e permetterà l’accesso diretto alla rete autostradale nazionale. Già oggi percorrere la Pontina è un calvario, figuriamoci con l’apertura di Cinecittà World, altro che risolvere il problema realizzando una corsia di emergenza come qualche “urlatore” reclama. A metà febbraio la Regione Lazio, in ottemperanza alle prescrizioni del Cipe, relative alle responsabilità sui contenziosi, ha autorizzato Autostrade del Lazio a procedere nell’invio delle lettere d’invito nei confronti di altrettante ditte che hanno manifestato interesse nella realizzazione della Nuova Pontina. Un intervento che apre ufficialmente la procedura di gara per l’affidamento di un’opera vitale per promuovere lo sviluppo e l’occupazione del territorio. Burocrazia permettendo, tra la fine del 2014 e le primissime settimane del 2015, potranno partire i tanto attesi cantieri: inutile immaginare la gioia dei migliaia di pendolari che quotidianamente impiegano dall’ora e più solo per raggiungere l’Eur. Ma dobbiamo incentivare anche il trasporto su ferro. A tal proposito attendiamo fiduciosi che l’attuale giunta comunale presenti alla città un progetto per la realizzazione di una metro leggera Torvajanica-Pomezia-Santa Palomba Stazione. Queste e altre iniziative grazie alle quali il sud Pontino e Pomezia iniziano a respirare aria di ripresa. Una ripresa possibile solo se i cittadini sapranno cogliere e difendere queste opportunità da accuse ingiuste e da ogni sussurro di protesta, dettato da opportunismo politico ed elettorale. Per comprendere la faziosità e la parzialità delle ragioni che animano gli oppositori, basterà chiedere loro una controproposta in grado di garantire lo stesso tipo di sviluppo e lo stesso numero di posti di lavoro: con progetti su carta, non chiacchiere. Il nostro comitato sta preparando una campagna di promozione che sarà presentata nelle prossime settimane. Unica nota stonata nel quadro generale di rilancio del territorio, la permanenza del campo rom di Castel Romano, a pochi passi dal confine con il Comune di Pomezia. Un lascito di Walter Veltroni (Partito Democratico), che con 1.400 persone circa ospitate all’interno costituisce uno dei più grandi insediamenti nomadi d’Europa. Un ostacolo per la promozione turistica della zona, che pertanto sarebbe opportuno rimuovere, prevedendo una nuova idonea collocazione, con l’auspicio che i partiti di centro-sinistra, PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5 Stelle e altri rendano possibile un’operazione necessaria al rilancio dell’economia locale. Il promotore del Comitato Intercomunale Si Nuova Pontina Andrea Ruggeri


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Pomezia cambia, ecco come Grazie al progetto “PLUS” sono in corso i lavori di trasformazione del quartiere Nuova Lavinium

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stato presentato il 31 marzo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare, lo stato di attuazione degli interventi del progetto PLUS Pomezia Cambia, frutto di un bando vinto nel maggio del 2012 dall’Amministrazione De Fusco e che ha visto il Comune premiato con finanziamenti superiori agli 11.600 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Nuova Lavinium e di una piccola parte del centro città. 25 Maggio 2012: “Pomezia Cambia” piace alla Regione Lazio. Il progetto presentato dal Comune pometino si è infatti classificato al secondo posto nella graduatoria dei P.L.U.S. Piani Locali Urbani di Sviluppo, ad un solo punto da Viterbo e di molto sopra città come Latina e Roma. Un successo straordinario che dimostra la qualità del progetto presentato e premia la volontà dell’Amministrazione comunale verso la riqualificazione di edifici e zone abbandonate, l’offerta di maggiori servizi, il potenziamento delle opere pubbliche e delle infrastrutture. Queste la presentazione fatta due anni fa ed ora riportata sul sito dedicato al progetto, www.pluspomezia.it. Pomezia Cambia – si legge sul sito - è un programma di interventi multidisciplinari che, attraverso la realizzazione di opere pubbliche e azioni di carattere economico e sociale, intende terminare il processo di integrazione tra due aree del centro urbano così vicine spazialmente quanto distanti per caratteristiche di urbanizzazione, stato dei luoghi, tassi di antropizzazione, disponibilità di servizi, tenore di vita ed esigenze sociali: il centro urbano e l’area di edilizia convenzionata ex L. 167 del 1962. All'incontro di presentazione sullo stato dei lavori erano presenti tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel programma P.O.R FESR Lazio 2007-2013 "Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali e ambientali delle aree ur-

bane", che si concentra a Pomezia nel quartiere Nuova Lavinium. Ha aperto la conferenza il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci: "In un momento di incertezza dell'economia locale – ha dichiarato in apertura di lavori il Primo Cittadino - finanziamenti importanti come questo che proviene dall'Unione Europea sono decisivi per rilanciare la Città. Il PLUS Pomezia Cambia in particolare è volto alla riqualificazione urbana del quartiere Nuova Lavinium, un'occasione da sfruttare per fornire maggiori servizi ai cittadini e per recuperare zone ed edifici urbani abbandonati. E' per questo che fin dal nostro insediamento abbiamo la-

vorato affinché partissero tutti i cantieri messi a progetto, oggi già avviati e che arriveranno a completamento entro la fine del 2015, a cui si accompagnano azioni di controllo sullo stato di attuazione dei lavori. Quello che vogliamo è una Città più smart, più intelligente nel reagire e rispondere alle esigenze della cittadinanza. Gli interventi che si stanno attuando su Nuova Lavinium, orientati a migliorare la qualità della vita e a rimuovere i fattori di degrado, sono solo un tassello di un progetto più ampio, di un traguardo ambizioso che interessa l'intera Città". L'Assessore Veronica Filippone che più da vicino ha seguito il progetto, insieme agli Assessori Lorenzo Sbizzera ed Elisabetta Serra, hanno poi spiegato nel dettaglio tutti gli interventi previsti dal PLUS con le relative ricadute sulla cittadinanza, in particolare sui residenti di Nuova Lavinium: il nuovo asilo nido eco-sostenibile presso l'ex casale Balducci con un'area verde di 4000 mq; la nuova scuola materna ecosostenibile con riqualificazione di un'area abbandonata di circa 5000 mq in via Alcide De Gasperi; la nuova strada di collegamento tra via Fratelli Bandiera e via del Mare; l'abbattimento delle barriere architettoniche; il recupero dell'area di via Pietro Nenni adiacente il parco di casale Balducci; la realizzazione di un nuovo parcheggio illuminato in via Don Luigi Sturzo; il completamento della biblioteca comunale, compreso di allestimento tecnologico e arredo, da destinare a progetti di inclusione sociale; l'installazione di un sistema di videosorveglianza; voucher di servizi per l'infanzia; il Servizio Pedibus - bambini accompagnati a piedi nel percorso casa-scuola; la Casa di tutti - attività di prevenzione e recupero dell'insuccesso scolastico; tirocini formativi nelle aziende; contributi a piccole e medie imprese; installazione di aree wi-fi gratuite. Matteo Acitelli


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Gli interventi più importanti: Completamento via F.lli Bandiera

La sua realizzazione permetterà il collegamento diretto del quartiere Nuova Lavinium con uno dei principali assi viari della città, via del Mare, per favorire un riequilibrio territoriale e per una più adeguata mobilità inducendo una nuova fruizione dei servizi di cui l'area necessita. Inoltre nel progetto è stata considerata la realizzazione di una pista ciclabile che scorrerà parallela alla strada in oggetto, collegandosi alle altre piste ciclabili recentemente realizzate nel quartiere stesso. Grazie anche a tale intervento, si renderà sempre più reale l’ipotesi di creare un sistema di mobilità alternativa al motore.

Completamento biblioteca comunale

Il progetto consiste nella realizzazione dell’ampliamento della biblioteca nello spazio “pilotis” esistente al piano terra, con lo scopo di costruire nuovi ambienti da destinare, nelle ore pomeridiane, alla realizzazione di progetti rivolti al trattamento delle tematiche e problematiche sociali presenti sul territorio. In prima istanza, i nuovi spazi saranno dedicati alla realizzazione di progetti sperimentali di integrazione sociale e doposcuola per i bambini delle scuole primarie e medie in area 167 con difficoltà di apprendimento e scolarizzazione. La nuova struttura non modifica la funzionalità e l’accessibilità alla biblioteca esistente. Il progetto prevede infatti un’autonoma accessibilità e funzionalità delle due strutture, dei relativi servizi e delle attività culturali che vi si possono svolgere.

Parcheggio via Don Luigi Sturzo

Su via Don Luigi Sturzo, adiacente all'' Ex Casale Balducci", è stata identificata un'area di circa 1.200 mq sulla quale realizzare un nuovo parcheggio funzionale ai nuovi servizi offerti al cittadino, che tenga conto del giusto rapporto tra superfici asfaltate, aree di sosta, spazi verdi e percorsi pedonali. Il parcheggio sarà composto da circa 28 posti auto e prevede l'installazione di idonea illuminazione, nonché la realizzazione di un percorso di ingresso all'istituto ad esso adiacente.

Area via P. Nenni

Nei pressi dell'incrocio tra via Pietro Nenni e via Don Luigi Sturzo è attualmente presente un parcheggio con una superficie di circa 800 mq. L’area necessita del rifacimento di alcuni suoi elementi. L'intervento interesserà la messa a norna di una zona di sosta utile per circa 40 autovetture e prevede l'installazione di idonea illuminazione, nonché la realizzazione di un percorso di ingresso presso il parco pubblico ad esso adiacente. Il parcheggio sarà collegato a Via Ugo La Malfa, strada adiacente all'ex Casal Balducci, fornendo una utile area di sosta. Le aree verdi lungo il perimetro saranno ripristinate con manto erboso e piantumazioni adeguate al verde già presente nel a zona. Alla nuova illuminazione del parco si aggiungerà anche una piccola area per servizi di ristoro.

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Scuola Materna

La scuola sorgerà in una zona dove sorgono diversi edifici di edilizia popolare e in posizione baricentrica rispetto al nuovo bacino di utenza composto dalla nuova zona residenziale della città di Pomezia, nucleo abitativo ancora in forte sviluppo e tuttora in forte espansione. La scuola sarà costituita da tre aule, uno spazio comune per il gioco e le attività di gruppo, una mensa dotata di un locale sporzionamento, servizi igienici per alunni e per il personale di servizio, un ripostiglio, ed uno spazio all'aperto attrezzato per le attività ludiche dei bambini.

La casa di tutti

Il progetto si propone di creare un luogo di studio e di incontro, rafforzando l'investimento educativo e culturale tramite attività di doposcuola per i bambini delle scuole primarie dell'area di riferimento del P.L.U.S., area fortemente interessata da fenomeni di marginalità. Le famiglie che qui risiedono (si rileva anche un'alta presenza di immigrati) si trovano spesso in situazioni di difficoltà economica e sociale che comportano forti dinamiche di esclusione che inevitabilmente incidono sui bambini e sul loro rendimento scolastico. Il progetto prevede, pertanto, una serie di azioni e attività mirate a fornire spazi e servizi di integrazione e crescita culturale, con attività di accoglienza e custodia, di studio, ma anche ludiche e ricreative, trasformando il tempo libero pomeridiano dei minori in un momento di crescita, ricco di esperienze significative di socializzazione e sensibilizzazione a modelli di vita "sani".

Contributi a piccole e medie imprese:

Il Comune di Pomezia con il progetto PLUS "Pomezia Cambia" si propone di rivitalizzare il tessuto economico produttivo concedendo contributi in conto capitale alle PMI ricadenti nell'area in questione e finalizzati a: - realizzazione di nuovi impianti produttivi; - ampliamento; - ristrutturazione; - ammodernamento; - riconversione.

Voucher servizi per l’infanzia:

Attualmente il Comune di Pomezia è in grado di erogare il servizio di "Asilo Nido" in favore di soli 50 bambini, inseriti nella struttura comunale di via Fratelli Bandiera; il resto della richiesta è soddisfatta da strutture private. In attesa della realizzazione del nuovo Asilo Nido presso Casale Balducci e in maniera complementare ad esso, si intende abbattere ulteriormente la lista di attesa – che ha raggiunto quota 250 bambini – attraverso l'erogazione di assegni/voucher, di carattere conciliativo ed a parziale copertura della retta applicata dalla struttura privata in favore di quelle famiglie che desiderano iscrivere i loro bambini in Asili Nido privati autorizzati. Il voucher, differenziato in base al valore ISEE, sarà corrisposto direttamente alla famiglia successivamente alla presentazione da parte degli aventi diritto della documentazione comprovante il regolare pagamento delle rette.

Tutte le informazioni e gli avanzamenti relativi al progetto PLUS Pomezia Cambia saranno visibili sul sito dedicato www.pluspomezia.it




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INCHIESTA

Il Corriere della Città

Aprile 2014

Beni confisca Ardea svetta.

I dati forniti dall’Associazione Nazionale beni confiscati alle mafie

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d Ardea la mafia non c’è. Nel tranquillo paese rutulo i cittadini vivono seraficamente, sapendo che non corrono rischi di alcun tipo. Illegalità, abusivismo, macchine date alle fiamme, negozi ed attività commerciali date alle fiamme sono solo esagerazioni di qualcuno che vuole danneggiare l’immagine di questa ridente cittadina. Ed allora come mai Ardea vanta il triste primato – in percentuale rispetto a territorio e numero di abitanti – dei beni confiscati alla mafia nel Lazio? Il dato non è fornito dai giornalisti locali, ma dall’Associazione Nazionale dei Beni Confiscati alle mafie, quindi fonte non solo attendibilissima, ma anche super partes rispetto alle beghe politiche locali. A riportare in primo piano la particolare situazione di Ardea - dove cittadini, stampa ed una parte di politici chiedono maggiore attenzione ed un intervento forte da parte dello Stato, ma nel contempo gli appelli al Prefetto di Roma restano frenati da chi proclama che tutto va bene – è un’inchiesta del Corriere della Sera, che diffonde sull’intero territorio nazionale un ritratto ben poco lusinghiero del Comune rutulo, mettendo in risalto come il problema non sia solo il fatto che la mafia scelga Ardea come luogo ideale per i propri affiliati, ma anche che l’Amministrazione comunale sembra abbia un atteggiamento di nonchalance verso questo scottante tema. “Nella mega-villa con piscina e trampolino ad Ardea ci viveva Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana. Oggi potrebbe ospitare un centro per disabili, invece è

ricoperta dalle erbacce. Ad Anzio l’altra, spettacolare, villetta sul mare del boss, è addirittura occupata abusivamente. Stessi inquilini illegali per l’appartamento a Torvaianica, anche questo ex proprietà criminale. Beni sequestrati alle mafie e sparsi per la provincia di Roma, che prendono polvere invece di diventare patrimonio della comunità. Il Lazio, secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Beni Confiscati alle mafie, è la sesta regione per numero di immobili, sottratti ai ricchi patrimoni malavitosi: oltre 600 beni, come cifre sesta solo dopo regioni ad alto tasso di presenza mafiosa come Sicilia o Calabria”. Così inizia l’inchiesta del Corriere della Sera, che poi va nel dettaglio dei numeri, di certo non esaltanti per Ardea. “Un bilancio amaro che arriva il 21 marzo, «Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie», istituita dall’Associazione Libera, protagonista della marcia in bici che da Roma giungerà a Latina sabato 22. Il record negativo della provincia capitolina spetta ad Ardea. Record per una cittadina di 40mila abitanti, con ben 10 proprietà confiscate alle mafie: il paesino della rocca tufacea è al quarto posto tra i comuni del Lazio per immobili della mala, solo dopo Roma (188 beni), Gaeta (21) e Monterotondo (12). Di questi 10 solo uno è, per ora, realmente utilizzato. Sette sono stati consegnati da anni al Comune dall’Asnbc; assegnati con decreto di destinazione perché richiesti dall’amministrazione locale, come indica la legge Rognoni-La Torre

n.109/96”. Ed è proprio sulle mancate utilizzazioni dei beni confiscati alla mafia che nascono i dubbi. “Una cifra che rende l’idea degli interessi della malavita sul territorio – prosegue Il Corriere della Sera - Era qui che si nascondeva in un anonimo villino uno dei 100 latitanti più ricercati, Angelo Cuccaro, boss di Napoli, arrestato solo pochi giorni fa. Un nascondiglio non casuale visto che negli ultimi 30 anni le organizzazioni criminali, dalla Banda della Magliana ai clan Gallace, Novello o Alvaro, hanno messo le radici proprio ad Ardea. Il numero di beni confiscati alle mafie nella cittadina rispecchia insomma questa «presenza» sotterranea. Un clima che ieri come oggi torna a farsi teso”. Ma noi, e con noi tanti altri, lo diciamo da tempo. Peccato che ci vogliono far passare da esagerati. Ma proseguiamo con le parole dei colleghi dell’illustre quotidiano. “Il radicamento delle organizzazioni mafiose nella provincia romana sono certificate, non senza allarme, dagli organi competenti. Lo stesso Giuseppe Pignatone, capo procuratore di Roma, giorni fa, in Commissione parlamentare antimafia, ha spiegato come si stia focalizzando la sua attenzione anche su Ardea. Che i riflettori siano puntati sul piccolo Comune, ce lo ha confermato anche Claudio Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, a margine di un convegno promosso da Sel a Ostia, altro punto caldo delle inchieste sui clan mafiosi laziali.


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INCHIESTA

ati alle mafie, In negativo

Il conto: più di 10 attentati incendiari in due anni, auto in fiamme per politici e giornalisti, oltre a diverse interrogazioni parlamentari che hanno chiesto la convocazione della Commissione di accesso nel Comune di Ardea, che verifichi «la presenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata». «Processi e sentenze ci confermano il forte interesse dei clan su questa area, l’attenzione deve essere altissima», sottolinea Edoardo Levantini del Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno. «La mia esperienza nell’antimafia di Palermo, mi spinge a vedere un disegno preciso dietro questi fatti che non vanno ignorati», sottolinea una delle vittime del fuoco, Walter Giustini, ex comandante della stazione dei Carabinieri di Ardea”. Forse, adesso che le parole di chi da tempo cerca di far innalzare il livello d’allarme sono state riportate in scala nazionale, qualcuno le prenderà sul serio? “Tra i 7 beni monitorati dall’Agenzia Nazionale, in carico al Comune, spicca la super-villa di Nicoletti, confiscata nel 2001 e ad oggi solo un cimitero; la casa in via Terni «sarebbe» un centro giovanile, ma è chiuso da oltre un anno; una villetta in via Corona Australe è stata ristrutturata dal Comune di Ardea per essere trasformata in centro Alzheimer. I lavori sono finiti da oltre un anno ma l’immobile intanto raccoglie rifiuti. Dai riscontri dell’associazione Libera, che da anni si batte per il riutilizzo di queste proprietà, spuntano poi terreni agricoli in zona Banditella, in teoria, destinati a centri di ippoterapia, un immobile occupato in via Calabria e l’altro in via Cavalli Marini, destinato allo Stato – prosegue l’inchiesta del quotidiano - Un’enorme casa di riposo in via Trapani è stata sequestrata un anno fa al medico delle cosche, Marcello Fondacaro, che

ad Ardea ci viveva: la struttura è off limits, ma c’è persino la guardia giurata che passa a cacciare i senzatetto. «Per la villa Nicoletti, il problema sono i soldi: ristrutturarla costerebbe una cifra spropositata e chi si fa avanti? – chiarisce il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori – Il centro giovanile noi l’abbiamo consegnato alla onlus che, a quanto so, paga regolarmente le bollette. Per il centro Alzheimer, attendiamo che la Regione faccia partire il bando». Sul «caso Ardea» e sul filo rosso che lega gli ultimi atti intimidatori, il primo cittadino si dichiara «preoccupato ma fiducioso nel lavoro di forze dell’ordine e magistratura». «Siamo di certo turbati, si sono verificati diversi episodi a danno di colleghi e giornalisti su cui credo si stia già concentrando chi di dovere», assicura Di Fiori, che ha già partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza incentrato proprio sulla sua città. Il commento arriva anche sul terremoto che lo ha travolto: appena rinviato a giudizio dai magistrati della Procura di Velletri per presunte tangenti sui passati appalti del cimitero, il sindaco si dice tranquillo, nonostante l’opposizione a gran voce chieda le sue dimissioni: «Quando mi hanno eletto ero già indagato ma i cittadini mi hanno comunque votato quindi non vedo perché dovrei lasciare»”, prosegue la giornalista del Corriere della Sera, che poi passa a guardare anche ai “vicini di casa”, ovvero Anzio e Pomezia. “Pochi chilometri più a sud del mare di Roma, a Lavinio, comune di Anzio, l’Agenzia conta tre immobili, destinati da decreti a centro per immigrati o attività sociali. Tetto azzurro a forma di vela, scenografiche architetture, piscina e giardino: l’altra villa di Nicoletti (il Secco della Banda della Magliana) ad Anzio, risalta in via del Tridente. Talmente particolare e grande

che qualcuno ha pensato bene di occuparla: ci vive da un paio di mesi una coppia di stranieri. Degli altri due immobili, in via Smeraldo e Lungomare delle Sirene (a Torvaianica, ndr) non compaiono nemmeno i numeri civici. Insomma, tanti beni preziosi donati ai comuni paralizzati dai bilanci precari o ereditati magari a loro insaputa. Comuni che spesso non rispondono però nemmeno alle richieste di monitoraggio dell’Anbsc: solo a novembre 2013 l’Agenzia aveva chiesto ragguagli sull’utilizzo dei beni ai Comuni di Ardea e Anzio, senza ricevere, per ora, risposte in merito. Solo dal Comune di Pomezia è giunto un chiarimento sui beni in dotazione: un immobile in via Cincinnato, risultato incompatibile ad accogliere la prevista struttura sociale, è stato destinato a Ufficio Tributi Comunale, il secondo è affidato a una onlus, il terzo, un appartamento sul Lungomare delle Sirene, è attualmente occupato abusivamente e al centro di una complessa diatriba legale”. Una fotografia poco lusinghiera, quella che esce fuori dall’inchiesta del Corriere della Sera, ma forse ancora incompleta, per chi vive ogni giorno certe realtà. Perché oltre ai beni sequestrati alle mafie, c’è ovviamente il problema delle mafie ancora non scoperte, ma c’è anche il problema dell’illegalità a volte pure troppo palese, come nel caso delle attività abusive nei 700 ettari demaniali delle Salzare, o nel caso della zona delle Torri, dove gli occupanti illegali dell’omonimo complesso spadroneggiano nell’intero quartiere senza che nessuno riesca a mettere un freno. Chi deve intervenire per evitare che tutto questo peggiori? Alessia Ambra Achille


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INCHIESTA

Il Corriere della Città

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Anche ad Ardea “Amministratori sotto tiro” Nel dossier presentato in Campidoglio illustrata la preoccupante situazione del Comune rutulo

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empre ad indicare che “ad Ardea la mafia non c’è”, arriva anche il dossier “Amministratori sotto tiro. Intimidazioni mafiose e buona politica”, presentato il 21 marzo a Roma, in Campidoglio, alla presenza della presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi e del ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta. Il documento, redatto dall’associazione “Avviso Pubblico. Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” - che dal 1996 vuole collegare gli amministratori pubblici impegnati a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e nei territori da loro governati – riporta a chiare lettere anche il nome di Ardea. Nel 2013 sono stati 351 gli atti intimidatori e di minaccia nei confronti di Amministratori locali e funzionari pubblici censiti da Avviso Pubblico in tutta Italia, con una media di quasi uno al giorno. Un bollettino di guerra che indica la forza delle mafie e della criminalità organizzata e di come esse tentino di condizionare le scelte amministrative. Il fenomeno è più grave nel sud Italia, ma la situazione è preoccupante anche al centro. Nel Lazio, ad esempio, dai 5 casi del 2010 si è passati ai 15 del 2013, portando la nostra regione al sesto posto tra quelle ad elevato tasso di intimidazione, dietro la Campania e la Sardegna. Sei gli atti intimidatori ai danni di amministratori tra la Capitale e la provincia. Nel rapporto si parla esplicitamente del Comune rutulo. “Una situazione di particolare gravità si è registrata nel Comune di Ardea, dove sono andate a fuoco le auto del sindaco, del presidente del consiglio comunale e di un consigliere comunale. Inoltre, nell’ottobre 2012 un gravissimo incendio ha devastato l’ufficio tecnico del Comune”. Certo Ardea non è sola: il sindaco di Colleferro ha trovato davanti casa una busta di

plastica con dentro una testa mozzata di agnello, mentre il primo cittadino di Castelgandolfo ha ricevuto una busta con un proiettile e un messaggio con ‘I saluti della Magliana’, pochi giorni dopo aver inaugurato un bene confiscato a Enrico Nicoletti, l’ex cassiere della banda della Magliana. Ad Aprilia sono andate a fuoco le auto dell’assessore comunale alle finanze e del coordinatore dell’Associazione Libera, mentre un consigliere comunale è stato aggredito a colpi di spranga in pieno giorno. Anche allargando il raggio d’azione si registrano episodi allarmanti: a Rieti e Frosinone buste con proiettili e roghi alle auto non hanno risparmiato gli amministratori locali di Pontecorvo, Cassino, Monopoli Sabina e Poggio Mirteto. “Abbiamo istituito un gruppo di lavoro – ha detto il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà – che funzionerà come osservatorio per dare voce agli amministratori che fanno la scelta di collaborare con noi. La loro esperienza è un patrimonio che il Governo deve acquisire. Ogni volta che un amministratore smette di impegnarsi è una sconfitta per la democrazia”. “Le mafie utilizzano imprenditori puliti presentandoli nelle varie gare di appalto – ha spiegato il procuratore della Re-

pubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho – Sarebbe quindi opportuno creare una banca dati per capire quali sono quelli che si presentano sempre e dietro ai quali c’è la criminalità”. I dati di Avviso pubblico registrano dal 2010 - anno della stesura del primo rapporto - un aumento del 665 dei casi di intimidazione, distribuito tra 18 regioni, 67 province e 200 comuni. Ma bisogna anche dire che in questo rapporto non sono inclusi gli episodi di intimidazione ricevuti da giornalisti o cittadini con il “vizio di scrivere e denunciare” il malcostume locale. Ricordiamo infatti che ad Ardea sono andate più volte a fuoco le auto del giornalista Luigi Centore e dell’ex comandante dei carabinieri, ora blogger, Walter Giustini. Nel rapporto mancano poi gli episodi recenti, in quanto già del 2014, come l’ennesimo incendio all’auto del consigliere Franco Marcucci, a quella dell’assessore Nicola Petricca (episodio rimasto nascosto per circa 10 giorni) e al bar del consigliere Fabrizio Acquarelli. “Sono tre mesi che dettagliate interrogazioni di deputati e senatori di SEL, PD, Nuovo PSI e Movimento 5 Stelle – ha dichiarato Edoardo Levantini, presidente del Coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno – chiedono l’istituzione di una commissione d’accesso per verificare l’esistenza di eventuali condizionamenti mafiosi in seno all’Amministrazione di Ardea. La grave situazione impone una risposta immediata da parte dello Stato. Ardea ha infatti il record, nel Lazio, per le intimidazioni agli amministratori locali”. Un record che di certo non fa piacere ai cittadini, che da ancora più tempo chiedono vera legalità per il loro territorio. Giuseppe Marrone


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CRONACA

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Polizia locale Pomezia, cambio al vertice E

’ Angelo Pizzoli il nuovo Comandante della Polizia Locale di Pomezia. La sua nomina è stata ufficializzata con un decreto del Sindaco, che assegna a Pizzoli le funzioni di Comandante e la Responsabilità del Corpo di Polizia Locale, mentre alla dott.ssa Carla Mariani, già Dirigente al Personale, è affidata la dirigenza amministrativa del Corpo. “Questa scelta – ha dichiarato il Sindaco Fabio Fucci – va nella direzione del contenimento della spesa del personale dirigenziale e della valorizzazione delle competenze e della professionalità interne all’Ente. Il dott. Pizzoli possiede tutti i requisiti per assolvere questo compito di rilevante importanza e soprattutto ha una grande conoscenza del territorio e delle sue problematiche, ottimo presupposto per rispondere alle esigenze della nostra Città”. “Vorrei che il corpo della Polizia Locale diventasse l’interfaccia di tutti i cittadini - ha dichiarato il neo comandante - che non devono vedere i vigili come coloro che fanno solo le multe, ma come un punto di riferimento del territorio, a servizio dei suoi abitanti. Vorrei precisare che anche in questo nuovo ruolo, io resto la persona che ero prima, sia con i colleghi che con i cittadini: facciamo parte tutti della stessa squadra, il cui scopo è quello di migliorare la nostra città”.

Pizzoli ha anche commentato la scelta del sindaco di nominarlo Comandante ma non dirigente, come era il suo predecessore. “L’Amministrazione ha dimostrato di operare per il buon andamento della Città con una scelta importante che nello stesso tempo coniuga due aspetti non trascurabili: il risparmio di risorse economiche e la valorizzazione delle professionalità. Nell’ottica del risparmio il ruolo di dirigente viene ricoperto da una persona che già figura nella stessa posizione: la cosa migliore per non gravare la città con altre spese. A me non interessa l’aspetto economico, sono soddisfatto di questa promozione a livello personale e professionale, e la paura delle responsabilità che dovrò assumermi è sicuramente inferiore alla voglia di fare tanto e bene. L’obiettivo principale sarà quello di riportare il corpo di Polizia Locale ad una diretta vicinanza ai cittadini, per conoscere meglio gli umori ed i loro bisogni, per aumentare quel senso fondamentale di fiducia e collaborazione, necessario per trovare un pronto riscontro alle problematiche ad oggi presenti. Ritengo che l’attività di prevenzione e la costante presenza sul territorio sarà fondamentale per tornare a trasmettere un corretto senso di sicurezza e tranquillità alla nostra collettività”. Il nuovo Comandante ha concluso con una promessa. “Mi impegno, con

l’assenso dell’amministrazione, ad aprire un canale diretto con i cittadini ed associazioni per ascoltare direttamente le problematiche più importanti”. Promessa ribadita anche nel corso dell’incontro voluto dall’Associazione Sviluppo Torvaianica, il 29 marzo. “Io sono a disposizione dei cittadini, pronto ad accogliere le loro istanze. Vorrei creare un rapporto di fiducia mirato al miglioramento dei servizi offerti. Certo, ci vorrà un po’ di tempo affinché tutto vada a regime, ma sin dal primo giorno ho apportato piccoli cambiamenti, come la presenza fissa di 12 agenti al mercato settimanale di Pomezia – ed a breve anche a Torvaianica – per scongiurare irregolarità e fare da deterrente contro i borseggi. Sto inoltre già studiando un piano per risolvere l’annoso problema dei parcheggi, e dei relativi parcheggiatori abusivi, al Villaggio Tognazzi, dove d’estate la circolazione si complica proprio a causa delle auto in sosta che invadono le carreggiate”. Alfredo Corrao


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CRONACA

Il Corriere della Città Aprile 2014

Estate che vorrei: rispondono Le Giunte Fucci e Di Fiori replicano ai cittadini che hanno partecipato alla nostra inchiesta possibile l'eventualità di recuperarne alcune cose? Credo che in questo ambito sia difficile evitare di fare valutazioni soggettive. Per esempio, parlando dell'estate 2012, ricordo personalmente moltissime polemiche che hanno trovato ampio spazio anche sui giornali locali, di quanti accusavano l'amministrazione di allora di aver proposto alla città un'estate costituita quasi esclusivamente da un'esplosione di bancarelle commerciali. Resta il fatto che questa estate cercheremo di accontentare anche quanti tra i cittadini hanno manifestato l'esigenza di iniziative anche di carattere commerciale, cercando comunque di puntare sulla qualità della proposta e potendo contare a breve anche su un regolamento degli spazi commerciali e fieristici. Venendo nello specifico a Torvaianica, come ogni anno si ripresenta la problematica della viabilità e del parcheggio. Avete già predisposto alcune contromisure per cercare di risolvere, almeno parzialmente, questa criticità? Sì, stiamo già lavorando a diverse azioni migliorative in questo senso, ridefinendo la situazione dei parcheggi e considerando anche l'introduzione dei parcheggi a pagamento.

S

ignor Sindaco innanzitutto cosa pensa delle proposte dei cittadini per quanto riguarda la prossima Estate? C'è qualcosa che l'ha colpita in particolare? Ho apprezzato lo spirito propositivo dei cittadini nel collaborare con l'amministrazione all'ideazione della nuova stagione estiva; in particolare ho apprezzato quanti sono riusciti a fare un distinguo tra le proposte concrete e le visioni utopiche di stagioni estive per ora irrealizzabili.

Nelle varie associazioni presenti sul territorio abbiamo riscontrato una notevole volontà “di fare” nonché di collaborare con l'Amministrazione per realizzare un qualcosa di importante per il bene della collettività. Purtroppo però, sempre ascoltando le loro indicazioni, le loro proposte spesso vengono ignorate (un caso su tutti quello della Pro Loco di Torvaianica che lo scorso anno non venne presa in considerazione nell'organizzazione del periodo estivo). Cosa si sente di dire a questo proposito? Questa è una grande inesattezza. Abbiamo esordito lo scorso anno proprio con un'assemblea a cui sono state invitate a partecipare tutte le associazioni del territorio; la richiesta per tutte è stata quella di collaborare, non abbiamo ritenuto necessario garantire un'esclusiva a nessuno. Luca Mugnaioli

Per realizzare un qualcosa di importante crediamo sia importante muoversi per tempo. L'Amministrazione Comunale come si sta preparando e soprattutto quale tipo di iniziative sono in cantiere per il territorio? Partiremo proprio in questi giorni costituendo un gruppo trasversale tra i vari uffici che a diverso titolo si occuperanno di organizzare e gestire le attività per l'estate; al di là della tipologia delle iniziative si tratterà di preparare la città ed il litorale in particolare, ad accogliere in modo adeguato la nuova stagione. Alcuni hanno sottolineato come l'Estate scorsa, la prima della sua Giunta, sia stata nella sostanza un flop. Cosa si sente di rispondere? Non siamo soliti nasconderci dietro a un dito. La scorsa estate è in pratica iniziata congiuntamente alla nostra amministrazione; abbiamo cercato di far fronte a quello che in sostanza ha rappresentato una delle nostre prime emergenze, con i tempi e i mezzi che avevamo a disposizione. Tenendo conto di tale premessa considero un grande sforzo dell'Ente quello di aver regalato ai cittadini in così poco tempo un

Rettifica Caffè Centrale

numero notevole di iniziative che, seppur in modo non eclatante, hanno spaziato dalle passeggiate naturalistiche, alle rassegne teatrali, alle iniziative di piazza per giovani, adulti e bambini. Sempre analizzando i contributi dei cittadini è emerso che,al contrario, l'estate del 2012 è rimasta nella mente di molti, tanto da definirla come una delle migliori di sempre. Anche se si parla di amministrazioni precedenti, reputa

Riceviamo e pubblichiamo una correzione a quanto riportato nello scorso numero del nostro giornale a proposito dell'inchiesta “L'Estate che vorrei”. L'esercizio “Caffè Centrale” ha voluto così modificare quanto apparso nell'articolo: “Per noi le cosiddette “bancarelle” non sono un problema né tanto meno vogliamo che vengano eliminate. Siamo però convinti che debbano essere e avere una certa qualità altrimenti non servono al territorio e non arrecano benefici. Quindi ben vengano le bancarelle ma che siano, lo ripetiamo, di qualità”.


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gli amministratori comunali c'è il ruolo dell'amministrazione comunale che può e deve fare di più. Sotto un punto di vista culturale è in dirittura d'arrivo la delibera di giunta che permetterà la concessione della struttura di via Laurentina alla Soprintendenza per farne un museo. Ardea ospita le spoglie di Franco Califano e, per il cantante che ha scelto di riposare qui ad Ardea, vogliamo fare qualcosa di molto interessante. Grazie alla Fondazione e al mondo della musica la nostra intenzione è quella di realizzare occasioni di aggregazione, soprattutto per i giovani. Dall'altra parte, però, c'è anche una 'responsabilità' delle attività imprenditoriali e turistiche. Qualcuno fa molto, qualcun altro no. Bisogna creare occasioni nuove che possano suscitare l'interesse dei turisti e metterle a sistema. Il Comune può sostenere queste libere attività per fare in modo che vengano sviluppate e potenziate. La città può migliorare la sua offerta turistica grazie a questo doppio intervento del Comune e dei privati. Luca Mugnaioli

Signor assessore, cosa ne pensa delle proposte dei cittadini per la prossima estate? C'è qualcosa che l'ha colpita in particolare? Sono tutte aspirazioni e idee legittime. Ogni occasione per l'aggregazione è particolarmente importante. Ardea sconta un boom demografico che non ha seguito negli anni, di pari passo, una evoluzione del territorio sotto un punto di vista dei servizi e dell'aggregazione sociale. E' su questo che stiamo puntando, coscienti della crisi economica che nel frattempo ha messo anche gli enti locali, oltre che le famiglie, in ginocchio. Per realizzare qualcosa di importante crediamo sia opportuno muoversi per tempo. L'amministrazione comunale come si sta preparando e soprattutto quale tipo di iniziative sono in cantiere per il territorio? Con successo abbiamo sperimentato una gestione partecipata degli eventi dell'estate e del Natale dello scorso anno e per il Carnevale

2014. Questo ha portato a una serie di effetti positivi, tra cui la disponibilità da parte delle associazioni e dei commercianti ad avviare un percorso virtuoso legato agli eventi culturali. Lo stiamo ripetendo da mesi in vista degli eventi estivi. E su questo che puntiamo: grazie alla partecipazione possiamo coinvolgere il territorio e le sue realtà sociali e, nel frattempo, contenere le spese. Parlando con il presidente del comitato di quaritere di Nuova California è emerso un dato sul quale vale la pena di riflettere. Piero D'Angeli sottolinea come nel corso degli anni non sia mai stato fatto abbastanza per valorizzare il territorio durante i mesi estivi. Lei cosa ne pensa? E come l'amministrazione può distinguersi da quelle precedenti? Non si fa, giustamente, mai abbastanza. Il suo appello è condivisibile se inserito in un percorso in positivo che è giusto intraprendere. Qui le responsabilità sono di tutti. Da una parte

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SEGNALAZIONI

Il Corriere della Città

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Fossi io il sindaco di Ardea Raccogliamo lo sfogo di un cittadino di Ardea, che ha scritto una lettera aperta indirizzata al sindaco di Ardea e a tutti gli abitanti del Comune rutulo della cittadinanza costretta a convivere con la delinquenza che imperversa nella zona delle cosiddette Torri. Tristezza, infine, perché non assistiamo quasi mai ad un gesto di buona volontà e, quelle rare volte che vengono proposti sono millantati come tali e si rivelano sempre modeste operazioni di facciata. Fossi io l'amministratore di questa città, la vorrei con tanti cittadini come Ugo e a lui mi rivolgerei per tastare il polso all'efficacia del mio lavoro. Ascoltandolo, oggi

U

go è un mio caro amico e vive nel quartiere nel Nuova Florida; un po' filosofo un po' poeta Ugo non ama parlare molto; lui sa impegnarsi più di ogni altro per il bene altrui, lui ama la gente ed il suo quartiere, lui vorrebbe vivere serenamente in questa terra di Ardea e goderne delle bellezze. Ugo sa cogliere e godere quello che di buono solo lui sa trarre dagli altri. Ugo invece, oggi, scrive:

Che Tristezza! Tristezza perché la nostra città finisce spesso sulle cronache dei giornali, ma sempre per pessimi motivi legati alle più svariate forme di illegalità. Tristezza perché l’incuria ed il disamore di tanti cittadini la stanno rendendo sempre più simile alle borgate estreme delle grandi città. Tristezza perché chi si è preso l’onere, ed avrebbe dovuto essere l’onore, di amministrare un centro ed una comunità latita a tutti i livelli. Tristezza perché la sicurezza è diventata un optional per tanti nostri concittadini e chi ancora non è stato toccato da fenomeni criminosi è costretto a ritenersi fortunato.

Il Corriere della Città CityWebTv www.ilcorrieredellacitta.com

Numero 04 Anno 6 APRILE 2014

Tristezza perché a dispetto di tante promesse e proclami da parte di tutti, negli ultimi dieci anni, e ci teniamo stretti, non abbiamo visto il benché minimo miglioramento nel nostro territorio che, anzi, va sempre più degradando, dove il lavoro muore, dove i giovani non hanno speranze ne spazi a loro riservati, dove il mare e la spiaggia restano trascurati, dove le strade somigliano sempre più a campi di battaglia. Tristezza perché non ci capita mai di assistere ad un consiglio comunale che porta all’ordine del giorno e discute di buone novità ed opportunità per i cittadini. Tristezza perché siamo costretti ad assistere ad un consiglio comunale dove si chiede la sfiducia del Sindaco e si propone la costituzione di parte civile dell’amministrazione per le presupposte malefatte sue, di un assessore, di un dirigente e di ex funzionari . Tristezza perché chi dovrebbe garantire imparzialità e dovrebbe contribuire a smorzare toni, fa sfoggio di protervia ed autorità silenziando le voci dei cittadini che si rivolgono a lui per ottenere un consiglio comunale che si occupi dell’enorme disagio in cui versa una gran parte EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

Dovrei perseguire l'illegalità diffusa e preservare Ardea dalle pagine di cronaca. Dovrei educare i miei cittadini a godere della bellezza e combattere il degrado urbano del territorio. Dovrei essere fiero ed onorato di essere il duce di questa città. Dovrei rendere più sicure le strade e le case dei miei concittadini. Dovrei battermi per creare lavoro e futuro ai giovani di qui che non vedono l'ora di scappar via altrove. Dovrei rendere vivibile la città e gradevoli i luoghi in cui ritrovarsi. Dovrei dar loro sport e cultura. Dovrei condurre i miei collaboratori e la mia maggioranza a lavorare sui problemi concreti della città. Dovrei battermi perché la legalità non sia solo una facciata ma uno stato reale di cose. Dovrei occuparmi con più attenzione di quelle situazioni a rischio di sommossa popolare tanto sono arrivate all'estremo della tolleranza. Dovrei impegnarmi veramente e con tutte le mie forze per il bene di questa città senza trarne vantaggio d'immagine per me e per nessun altro. Fossi io l'amministratore di questa città, oggi, dopo aver ascoltato la tristezza di Ugo, mi dovrei vergognare. M.S. & U.B.

CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso

E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it redazione@citywebtv.it

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

STAMPA:

CHIUSURA REDAZIONALE: 02/04/2014

IN REDAZIONE: Il Corriere della Città: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Bartolini, Giuseppe Marrone

Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


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SEGNALAZIONI

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La parola ai cittadini I problemi della città messi in evidenza attraverso le segnalazioni dei lettori

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entile redazione,

Le foto allegate presentano la situazione che si registra a Pomezia, su via Orazio, ogni sabato nelle ore di mercato. La visione delle foto dimostrano alcune pericolosità che meriterebbero subito una presa in considerazione dalle Istituzioni preposte della Città per quanto di loro competenza (Sindaco, Attività Produttive e Comando Polizia Comunale) e quindi anche una risposta alle seguenti domande: 1) Vengono rispettate e controllate le aree di posteggio concesse ai commercianti ambulanti in modo da non occupare uno spazio maggiore di quello loro assegnato? 2) Le Autorità, sopra elencate, ritengono consona e in sicurezza l’area stradale restante (anche solo di circa 50cm) per il transito degli acquirenti magari anche anziani o con handicap considerato che un lato del transito è delimitato dal RIDICOLO e PERICOLOSO ciglio a scivolo del marciapiede? V.D.

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alve, Vi allego solo alcune foto sullo stato dei tombini nel Parco pubblico di S. Palomba - Roma 2, di Via Fiorucci. Io, insieme ad altri abitanti, abbiamo contato ben 12 tombini aperti in tutta l'area del Parco. Alcuni hanno anche dei cavi elettrici esposti, anche se a dir la verità, non credo siano pericolosi, visto che le luci nel Parco sono guaste ormai da mesi e mesi. Tornando ai tombini, un paio di settimane fa, feci segnalazione ai Vigili Urbani, riguardante un tombino aperto proprio adiacente alle altalene dei bambini, quindi potenzialmente pericoloso. Devo dire la verità, quello è stato sistemato e non c'è più pericolo. Ma nel resto del Parco ce ne sono ancora 12. Sono tombini con base e coperchio in cemento,

e NON in ghisa, appetibile dai ladri. Pertanto la nostra personale opinione è che tali tombini sono stati rotti in parte dal trattore che è venuto recentemente a tagliare l'erba nel parco. Ora, per l'incolumità pubblica, chiedo che vengano aggiustati. Ho chiamato in Comune, ma non so dire con chi ho parlato, perché ho chiamato il centralino, che una volta esposto il problema mi ha passato l'ufficio competente, dove con molta franchezza mi è stato detto che non c'è copertura finanziaria per sistemarli. Secondo la nostra modesta opinione, riteniamo che siano pericolosi, anche perché il parco è molto frequentati da bambini e ragazzi, i quali accidentalmente potrebbe caderci dentro. Grazie e buon lavoro. M.S.


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SPORT

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Torvaianica e Tor San Lorenzo colpo riuscito: il primato è vostro

Foto La Gazzetta Pontina ECCELLENZA (GIR. B 18squadre): 06/04 Atletico Boville (11°) - Real Pomezia (7°). 13/04 Roccasecca (8°) - Real Pomezia. 27/04 Real Pomezia-Cecchina (ult.) PROMOZIONE (GIR.A 18squadre): 06/04 Lido dei Pini (8°)-Focene (4°); Unipomezia (11°)-Città di Fiumicino (3°); Comp.Port.Cv (6°)-TNF (10°). 13/04 Città di Fiumicino (3°)TNF; Unipomezia-Palocco (9°); Tolfa (12°)Lido dei Pini. 27/04 Lido dei Pini-Unipomezia; TNF-Almas (2°) 1° CATEGORIA (Gir. F 16squadre): 06/04 Ardea (12°)-Grottaferrata (14°); Fortitudo (2°) - Città di Pomezia (9°). 13/04 Ardea-Junior Portuense (10°); Grottaferrata-Città di Pomezia. 27/04 Città di Pomezia-Alberone (13°); Nettuno (6°)-Ardea 2° CATEGORIA (GIR. D 16 squadre): 06/04 Indomita (2°)-Selva Candida (12°). 13/04 Real Boccea (ult.)-Indomita. 27/04 Indomita-Acilia (1°) 2° CATEGORIA (GIR. I 16 squadre): 06/04 Campoverde (5°)-TSL (1°); Campo di Carne (11°)-Torvaianica (1°). 13/04 TSL-Divino Amore (1°); Torvaianica-Norma (15°). 27/04 Doganella (13°)-TSL; SS.PietroePaolo (9°)-Torvaianica

E

' stato un mese davvero intenso quello appena trascorso. I Campionati si stanno avviando all'epilogo e, salvo alcune eccezioni, per molte delle nostre compagini è arrivato il momento di serrare i ranghi e di compiere l'ultimo sforzo per centrare i vari obiettivi. Con ben dodici Società iscritte ai vari tornei federali sono tanti i traguardi ancora alla portata dei clubs di Pomezia ed Ardea: c'è chi punta alla vittoria finale, come Torvaianica e Tor San Lorenzo citate in apertura, e perché no anche l'Indomita Pomezia – chi lotta per evitare i playout o, peggio, la retrocessione diretta, e chi invece ormai è già proiettato al futuro senza più nulla da chiedere a questa stagione. Insomma da qualunque prospettiva la si guardi sarà un finale davvero infuocato e dalle molteplici emozioni: passiamo dunque in rassegna quanto accaduto nel mese di Marzo per prepararci a vivere insieme le ultime battute della stagione 2013/2014.

Promozione: Unipomezia e Nuova Florida ad

un passo dal baratro. Lido dei Pini a +6 dai playout – Nel campionato di Promozione non vivono giorni tranquilli le squadre del nostro territorio, rimaste impantanate nella pericolosa lotta per non retrocedere. Precisiamo: la situazione non è ancora irrecuperabile anche perché, ad oggi, tutte e tre le squadre sarebbero salve; resta tuttavia la grande incertezza causata soprattutto dal brevissimo distacco tra le compagini in lotta per non retrocedere che lascia aperto qualsiasi scenario. Guardando al nostro territorio comunque, delle tre squadre iscritte, è sicuramente il Lido dei Pini a rischiare meno: il margine accumulato fin qui, ben sei punti, consente per il momento di guardare al prossimo futuro quantomeno con una maggiore serenità rispetto alle rivali. Serenità che non possono avere Unipomezia e Nuova Florida: la prima, con 35 punti all'attivo, ha solo due lunghezze di vantaggio sul Casalotti - squadra ad oggi condannata ai playout – ed il medesimo ragionamento può benissimo essere applicato anche alla seconda la quale, con un solo punto in più rispetto ai pometini, rischia anch'essa di mancare la riconferma diretta nella categoria. Servirà dunque un grande finale di stagione per scongiurare tale pericolo ed evitare che la salvezza venga decisa da una serie di scontri diretti – il mini-torneo dei playout per l'appunto – dove, è noto, può accadere davvero di tutto. Prima Categoria: Airone Ardea, obiettivo salvezza da raggiungere al più presto. La Città di Pomezia allunga il passo – Nel girone F di Prima Categoria il cammino delle nostre squadre ha subito un netto cambiamento nelle ultime settimane. In questa stagione infatti, Ardea e Città di Pomezia hanno condiviso, per lunghi tratti, il medesimo percorso rimanendo per lo più stabili nella parte medio-bassa del raggruppamento. Se tuttavia per la compagine rutula il discorso non è cambiato – la squadra è ancora alle prese con la zona calda della classifica - lo stesso non si può dire per il team pometino, ormai ben distante dal pericolo retrocessione. Per la compagine alle direttive di coach Romagnuolo, tornando ai rutuli, è stato tra l'altro un mese a dir poco nero: la sola vittoria ottenuta a fronte delle tre sconfitte subite nel corso di Marzo hanno lasciato il gruppo a soli cinque punti dal terzultimo posto mantenendo in sospeso il discorso per la salvezza. Torvaianica, Tor San Lorenzo e Indomita: che show! Pomezia ed Ardea si preparano a vivere

Le due squadre guidano testa a testa il girone I di seconda categoria insieme al Divino amore: sarà lotta aperta fino alla fine. Anche l'Indomita sogna in grande, l'Atletico Acilia è ormai nel mirino. Le altre squadre: in Eccellenza il Real Pomezia non ha più nulla da chiedere al Campionato mentre in Promozione sono ancora a rischio Lido dei Pini, Nuova Florida e Unipomezia Virtus 1938. Terza Categoria (Roma Girone E): il Montegiordano, sfumato il sogno del titolo, prova a raggiungere il terzo posto un grande finale di stagione – Tre squadre racchiuse in un sogno. Per le compagini del nostro territorio è arrivato il momento di raccogliere i frutti del grande lavoro intrapreso sin qui e centrare, avversarie permettendo, il risultato che varrebbe una stagione. Partiamo dal Girone D. L'Indomita Pomezia, anche a Marzo, non ha rallentato il passo ottenendo tre vittorie ed un pari. Il gruppo, in virtù dei risultati conseguiti, ha messo nel mirino anche la capolista Atletico Acilia e spera nel grande colpo: l'obiettivo resta quello di recuperare i sei punti di distacco – le due squadre devono ancora affrontarsi e per di più il match sarà disputato in casa dei pometini – ed effettuare il tanto agognato sorpasso. Passando al raggruppamento I è ormai nota la bagarre che sta tenendo con il fiato sospeso gli addetti ai lavori e gli appassionati della categoria; la rincorsa delle nostre squadre alla vetta del girone, nello specifico Torvaianica e Tor San Lorenzo, è finalmente giunta al termine e, mentre scriviamo, entrambe guidano la classifica con 57 punti. A fare “da terzo incomodo” è però il Divino Amore, anch'esso con gli stessi punti, che non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Risulta difficile, in virtù di quanto osservato sin qui, azzardare pronostici: sarà, di conseguenza, lotta serrata fino agli ultimi 90' della stagione. Terza Categoria, Montegiordano è l'ora della verità. Enea e Free Club stabili nelle zone medio-basse del raggruppamento – Ormai ci siamo. Anche per il gruppo del Presidente Introcaso è arrivato il tempo di bilanci e di testare, conti alla mano, le reali ambizioni della società. La squadra, mentre scriviamo, è reduce dalla vittoria per 4-2 contro la formazione dei Colli Albani che vale al momento la quinta posizione solitaria; il sogno del primato, seppur caldeggiato per diverso tempo, è ormai quasi sfumato del tutto ma nel mirino ci sono comunque il quarto posto – il quale dista appena un punto – e forse addirittura il terzo, lontano invece 4 lunghezze. Le ultime gare saranno dunque un importante banco di prova per i pometini che dovranno dimostrare, prima di tutti a loro stessi, di essere pronti per un qualcosa in più della terza categoria. Nel medesimo girone il Free Club rimane stabile nella parte bassa della classifica così come l'Enea Pomezia nel girone di Latina A. Luca Mugnaioli @lu_mugna


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SPORT

Piccoli karateki crescono L

a palestra "Onda Blu" di Torvajanica è una realtà sportiva di tutto rilievo nel panorama delle discipline agonistiche di Pomezia. Non solo nuoto: riguardo alle competizioni giovanili, la struttura ha da pochi anni scelto di "giocare" anche sul campo delle arti marziali ed in particolare nel settore Karate (stile Shito Ryu), uniformandosi a tre regole di base: Kihon, Kata e Kumite. La crescita del contesto, con atleti motivati e di talento,di recente ha garantito ottimi risultati in un orizzonte temporale relativamente breve: poco più di un anno di preparazione. L'ultima gara di qualificazione provinciale di questa stagione sportiva, che si è svolta il 2 marzo, ha visto classificarsi primi nei combattimenti - tenutisi presso la palestra "Corrado Melone" di Ladispoli - Samuel Pirani (classe 2001) e Samuel Traczik (classe 2004), ciascuno nella propria categoria. Gli allenamenti di questa disciplina vengono curati dall'insegnante tecnico della Federazione Italiana Karate (F.I.K.), C.N. Massimo Frisina, con la supervisione del M°. Roberto Campanari.

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INFORMAZIONE

IL COMA FARMACOLOGICO: UNO “STANDBY” CHE PROTEGGE IL CERVELLO La scelta di tener “addormentato” un paziente vittima di un incidente o di un altro evento con possibili ripercussioni sul cervello – ad esempio un infarto o uno shock gravi – spesso non è facile da capire. L’obiettivo in realtà è molto semplice: mantenere il cervello in una condizione di consumo energetico

quasi nullo, in cui il bisogno d’energia delle cellule è minimo e si limita a pochi compiti elementari. Si fa con farmaci ipnotici e barbiturici, uniti ad anestetici oppiacei, in dosaggi che variano da caso a caso. Sono questi a proteggere il cervello mentre i medici valutano i possibili danni e un piano per il recupero. Una volta raggiunta la stabilità intracranica, l’obiettivo si sposta in avanti: sull’interruzione del coma indotto, sulla valutazione dei

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danni cerebrali e sul recupero del paziente. «In termini tecnici si parla di “svezzamento” dalla sedazione - spiega Beretta - È chiaro: non si tratta di schiac-

Notizie Tascabili

ciare un pulsante, ma c’è una progressiva riduzione dei farmaci. E c’è un aspetto fondamentale da tener presente: i medicinali si accumulano nell’organismo del paziente e solo dopo che ne è sparita ogni traccia si può fare una valutazione neurologica attendibile». (Focus.it all'interno di un servizio dedicato a Michael Schumacher. Leggi la notizia completa al link http://tinyurl.com/ot5x4jb

di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI” 'Sindacati e industriali frenano la ripresa'. Il governatore di Bankitalia come Renzi. Il segretario della Cisl Bonanni: "Da Visco parole a vanvera, non può fare di tutta l'erba un fascio" - "Rigidità legislative, burocratiche corporative, imprenditoriali, sindacali, sono sempre la remora principale allo sviluppo del nostro Paese". Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo alla celebrazione del centenario della nascita di Guido Carli all’università Luiss. Parole che richiamano quelle pronunciate dal premier Renzi nelle scorse settimane, quando citò la "strana coppia CamussoSquinzi che ostacola la ripresa" (ilfattoquotidiano.it) Marò: la Corte Suprema accoglie il ricorso contro la Nia – (28 Marzo) La suprema istanza indiana si è detta contraria all'utilizzo della polizia antiterrorismo e ha sospeso il processo a carico dei due marò italiani presso il tribunale speciale. (ilsole24ore.it) Arriva la stretta sui manager di Stato. La giungla di bonus e indennità fa ricche le seconde linee – (ANSA) GIUSEPPE BOTTERO Meno 25% da aprile. Giro di vite sulle scorte: dal primo aprile ci saranno limiti nei compensi degli amministratori delle società non quotate. Tre fasce: busta paga regolata in base a quella del presidente della Cassazione. Però i limiti non riguardano Enel, Eni, né Ferrovie e Poste. (lastampa.it) Obama a Roma, la giornata in 45 immagini – Guarda la galleria su www.corriere.it (link diretto: http://tinyurl.com/qx7avzw )

Altre in breve MODA: Dior et Moi Debutterà il 17 aprile al Tribeca Film Festival il nuovo documentario di Dior dedicato alla prima collezione di Raf Simons per la maison (leggi la notizia su Vogue.it link diretto: http://tinyurl.com/o4c7ysg ) SPETTACOLI: Servillo, cultura italiana fa sold out Tutto esaurito a Londra per 'Le voci di dentro' http://tinyurl.com/m3omhfl

Curiosità & Life Style Dal numero di Settembre 2013 la rubrica Curiosità&Life style si è arricchita di una nuova sezione: si tratta dello spazio “twitter!twitter!twitter!” dove raccoglieremo i tweet contrassegnati dall'hashtag #NotizieT. pubblicati nel corso del mese.

Luca Mugnaioli @Lu_mugna 27 mar #NorizieT #pomezia #ardea "@NonSapeviChe: Mangiare sushi aiuta ad alleviare lo stress." Luca Mugnaioli @Lu_mugna 27 mar #NorizieT #pomezia "@RepubblicaTv: Fan di Lady Gaga? Lasciatevi incantare dal corto G.U.Y. http://larep.it/1jpLDNB pic.twitter.com/S49OXuAFfH" Luca Mugnaioli @Lu_mugna 27 mar #NorizieT La pena di morte nel 2013: uccise almeno 778 persone in 22 paesi http://bitly.com/1j7m1qD #NOallapenadimorte pic.twitter.com/xxHB21Gb4E" A piedi scalzi per un anno, per beneficenza Nonostante lo scorso sia stato uno degli inverni più rigidi della storia americana, Richard Hudgins non ha deciso di abbandonare la sua iniziativa, che lo vede impegnato ad andare in giro a piedi scalzi per un anno. “Per 365 giorni non

indosserò scarpe, per raccogliere fondi per comprare le scarpe ai bambini che non hanno mai avuto il lusso di averne un paio. Alla fine del mio anno andrò anche a parlare con dei produttori di scarpe, e spero che daranno un contributo anche loro”, ha scritto Richard sulla sua pagina Facebook. (notizie.delmondo.info) La Camera certifica le difficoltà dell'Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi - Di 55 adempimenti considerati, solo 17 sono stati adottati e per gli altri di ben 21 risultano già scaduti i termini. Le valutazioni in un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti. (leggi su repubblica.it\tecnologia link diretto: http://tinyurl.com/q89kr) Ladro teenager dimentica i compiti sulla scena del crimine - A volte non è bene mescolare le attività extrascolastiche con lo studio. E magari certe attività extrascolastiche sarebbe meglio lasciarle da parte. Un diciottenne dello Utah è stato arrestato con il sospetto di essere l’autore di un furto in una villetta della città di Orem, di proprietà di due anziani. Il motivo? I compiti di scuola, contenuti in una chiavetta USB, lasciati sulla scena del crimine (notizie.delmondo.info). Ozono: 4 nuovi gas lo minacciano. Scoperti 4 nuovi gas prodotti dalle attività umane che – fin dagli anni ’60 – sono parzialmente responsabili del buco nell’ozono. E noi lo scopriamo solo ora. - Si tratta dei CFC-112, CFC-112a, CFC 113a e HCFC-113°. Solo nel 2012, oltre 74.000 tonnellate di questi composti sarebbero stati riversati nell’atmosfera. Chi li ha immessi rimane un mistero, anche se dalle analisi degli scienziati tali riversamenti sarebbero avvenuti nell’emisfero boreale. A destare particolare preoccupazione sarebbe soprattutto il CFC 113°, che dal 2010 al 2012 è raddoppiato. Esso viene usato nella fabbricazione degli HCFC, come sostituto degli CFC classici negli impianti di climatizzazione e negli insetticidi. (focus.it)


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RUBRICA

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Il falso mito della vivisezione D

a sempre ci si interroga sulla vivisezione o sperimentazione animale: etica, giusta, utile, accettabile? Le nostre coscienze e il nostro intelletto sono stati soggiogati con false verità per troppo tempo. Ma oggi l'opinione pubblica e il movimento antivivisezionista dimostrano che tutto ciò appartiene al passato, che siamo informati, abbiamo preso piena coscienza della truffa scientifica perpetrata per anni, non crediamo più alla favola secondo cui le case farmaceutiche, con l'aiuto di scienziati di provato ingegno e bontà d'animo, lavorano per il benessere dell'uomo alla ricerca di cure che ne allevino la sofferenza. La ricerca su animali è dovuta alle stesse cause che hanno fatto del male all'umanità per millenni: Avidità, egoismo, ignoranza e paura. Ogni giorno, milioni di esseri viventi e senzienti vengono mutilati, avvelenati, accecati, ustionati, intossicati, infettati con malattie, assoggettati a stress psicofisici, shock, privazioni. Dolgin disse "Tutto ciò che può sentire dolore non dovrebbe essere sottoposto al dolore". E se pensiamo che tutti noi cerchiamo di fuggire la sofferenza, con quale diritto possiamo provocare o accettare tanta crudeltà nei confronti delle altre creature? L'aspetto più inquietante, poi, è la mistificazione creata intorno a questa realtà: La sperimentazione sugli animali è incuria, disprezzo, sofferenza per gli animali e, come se non bastasse, non ha alcuna utilità. I vivisettori chiedono - Preferisci salvare un animale o un bambino?- Per colpire l'emotività delle persone che non sanno quanto la vivisezione sia inutile e dannosa, perchè studiare una cura su una specie diversa dalla nostra non ha alcun fondamento scientifico, ogni specie è differente per metabolismo e vari parametri fisiologici, di conseguenza i risultati conseguiti saranno incompatibili, fuorvianti e dannosi per l'uomo. Ci basti pensare che ogni esperimento sugli animali viene per legge ripetuto sull'uomo, allora dov'è la validità scientifica di questo modello se alla fine di questo iter anche l'uomo rappresenta una vera e propria cavia? E' proprio la sua inaffidabilità a fare gli interessi di chi la sfrutta, perchè la vivisezione nasconde semplici e volgari ragioni economiche. L'industria della salute è un vero e proprio business consolidato e redditizio per scienziati, università, multinazionali chimico-farmaceutiche, riviste scientifiche, allevatori e politici compiacenti: Tutti traggono un guadagno da questa ricerca, pertanto hanno interesse a mantenerne lo status quo. L'industria farmaceutica ne è la principale speculatrice poiché attraverso la sperimentazione animale ha un alibi perfetto, può mettere in commercio qualiasi prodotto chimico con estrema facilità, quindi aumentare i suoi guadagni anche a danno della salute umana; può difendersi legalmente in caso di danni alla salute causati dal prodotto, dichia-

rando che ha eseguito i dovuti esperimenti sugli animali; spende meno e riceve grandi finanziamenti e, scegliendo adeguatamente la specie da usare, può far risultare dall'esperimento ciò che le conviene. Non a caso, il modello animale ha storicamente provocato danni alla salute: Secondo l’Associazione Medici Statunitensi il 52% dei farmaci commercializzati presenta gravi reazioni avverse, anche mortali, che non si erano verificate nei test sugli animali; mentre la Food and Drug Administration (FDA), organismo statunitense di controllo della commercializzazione dei farmaci, afferma che il 92% delle sostanze che superano brillantemente i test sugli animali vengono scartati durante la sperimentazione umana. Tutto questo viene finanziato con i nostri soldi che potrebbero invece essere investiti in una ricerca eticamente accettabile, davvero predittiva per l'uomo e quindi più sicura. Continuando con un mo-

dello obsoleto dell'800 si rischia solo di ritardare la vera ricerca basata sul principio che ogni specie può essere modello solo di se stessa. Lo scorso mese abbiamo parlato del grave ritardo dell'Italia nel recepire la Direttiva europea 63/2010 per regolamentare la sperimentazione animale; il 28 febbraio scorso, finalmente, il Governo ha approvato l'Articolo 13 della Legge delega 96/2013 vietando allevamenti di animali da laboratorio, esperimenti di materiale bellico e sostanze d'abuso, xenotrapianti, esercitazioni didatiche su di loro e promuovendo controlli più serrati e incentivi ai metodi sostitutivi al modello animale. Purtroppo, non è stato rispettato un punto dell'Art 13 che stava a cuore a tutti, ovvero l'obbligo di anestesia ed analgesia negli esperimenti; la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente intende per questo diffidare il Ministero della salute e portare il caso alla Magistratura e alla Corte costituzionale. John Rawls in -Una Teoria della Giustizia- affermava che "Affinchè il principio di giustizia sia rispettato, i soggetti coinvolti nella promulgazione di norme sociali dovrebbero operare come se non fossero ancora venuti al mondo, come se si trovassero dietro a un velo di ignoranza". Una riflessione che sembra quasi ironica ma che, se realmente applicata, metterebbe fine a qualsiasi norma discriminatoria perché i legislatori, non sapendo chi saranno una volta nati e senza la sicurezza della loro posizione sociale o della specie vivente di appartenenza, immaginando di poter nascere topi o scimmie, sarebbero di certo più attenti allo stato giuridico e morale di tutte le categorie assoggettate, tra cui gli altri animali. Alessia Campoli


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BON-TON

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L’amicizia “

Tizio ti ha inviato una richiesta di amicizia”.

E’ cosi che Facebook, il più famoso dei social network, ti annuncia l’arrivo di un nuovo contatto. A questo punto cosa si fa? Si accetta o si rifiuta? Certo, è più facile che facciamo amicizia con persone più o meno coetanee e più o meno affini a noi, che per ragioni di vicinanza materiale possiamo incontrare più di frequente, con cui troviamo interessi e passioni comuni. Ma non basta. Nell’amicizia cerchiamo anche un modo per sentirci rafforzati nella nostra identità o, in altre parole, cerchiamo conforto per la nostra autostima. L’ amicizia esiste in forme molto diverse: alcune nascono da bambini, giocando insieme, altre facendo sport, altre ancora durante gli studi. Le vere amicizie nascono e si evolvono da quando due persone che si incontrano per la prima volta svelano poche informazioni personali. Dubitate di quelle conoscenze che da subito diventano dei libri aperti nei vostri confronti poiché lo farebbero con chiunque altro, ovvero non hanno scelto voi quali depositari dei loro più stretti segreti. La vera amicizia richiede tempo e riservatezza. Quando il primo scambio risulta piacevole, a poco a poco ci si manifesta sempre più per quel che si è davvero. Ma perché questo scambio si metta in moto all’inizio c’è bisogno dell’occasione adatta, bisogna affidarsi anche un pò al caso. E poi bisogna anche sfatare il mito che si fa amicizia solo con

le persone con le quali, necessariamente, condividiamo molti interessi. Anzi, a volte, bastano pochissimi punti in comune come l’età, la situazione attuale, la provenienza geografica, l’atteggiamento o gli interessi. Questi elementi ci danno solo la sensazione di essere sulla stessa lunghezza d’onda dell’altro. Il paradosso di questo fenomeno sta nel fatto che i caratteri degli amici intimi non si somigliano mai molto. Ma nel rapporto di amicizia, è questa la cosa bella, non ce ne rendiamo conto di questa differenza. Ma quante sono veramente le persone che possiamo ritenere essere veri amici? Non più di uno o due al massimo possiamo ritenere davvero intimi. Questo perché la scelta è molto selettiva, in quanto non si sceglie in base alla frequenza degli incontri o della durata del tempo che si dedica all’altro, ma scegliamo come migliore amico chi rispetta di più la nostra identità e non perché l’altro sia davvero il migliore, il più bravo, il più formidabile, bensì perché da a noi la sensazione e l’impressione di esserlo. Viene da se che questa fiducia non può essere condivisa con un gran numero di persone. Le donne, da un rapporto di amicizia, si aspettano più intimità e sviluppano uno stretto rapporto di fiducia. Tipicamente femminili sono perciò i rapporti dove al centro vi siano lo scambio personale e il reciproco sostegno emotivo. Una buona amica dovrebbe saper ascoltare, sospirare insieme a noi al momento giusto e capire istinti-

vamente quando è il momento di consolarci. Tra donne sono ammessi gli abbracci affettuosi mentre questo spingerebbe molti amici maschi a prendere le distanze. Questi ultimi condividono più spesso sport insieme, intraprendono iniziative e si aiutano a vicenda nelle situazioni pratiche. E sembrano anche intrattenere rapporti di amicizia più duraturi. Sarà forse che le amicizie tra donne sono più soggette alle crisi proprio a causa della loro maggiore intimità? Si finisce per incontrarsi di meno soprattutto quando vi è l’ingresso nella vita di uno degli amici di un nuovo partner che mette a dura prova anche i rapporti di fiducia più stretti. Ma l’amicizia vuol dire anche accettare la sfera privata e lasciare spazi di libertà. Le gelosie nei confronti degli altri amici non dovrebbe esserci, bisogna rispettare il partner dell’altro anche se non ci è particolarmente simpatico. Il vero amico sa stare al suo posto, sa non infrangere le regole, tra cui quella di poter confidare all’altro informazioni personali e di poter contare su di lui. Che si soffrano pene d’amore, che si piange un lutto o che si cerchi lavoro, un buon amico è sempre pronto a confortare. Nel trambusto della vita di tutti i giorni, spesso i buoni amici sono la nostra ancora di salvezza. Il solo pensare a loro può far si che la montagna che dobbiamo scalare ci appaia meno ripida. Non c’è nulla da meravigliarsi, quindi, se gli amici vengono considerati messaggeri di felicità. Forse per questo il Piccolo Principe chiede con insistenza alla volpe: “ Cosa vuol dire amicizia?” e si sente rispondere: “ E’ una cosa da molti dimenticata. Vuol dire creare dei legami…. tu per me finora non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me”. Ecco, non è che l’amicizia sia qualcosa che si concede a richiesta. L’amicizia arriva inaspettata, ma quando c’è diventa una delle più travolgenti relazioni personali, perché il vero amico raddoppia le gioie e divide le angosce a metà. Antonio GUIDO (dirguido@libero.it) Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale




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