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Ciclabile pericolosa a Pomezia

Tratto della ciclabile (ancora) pericoloso

Erba alta, pavimentazione crollata, giochi per bambini rotti e sommersi dalla vegetazione

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'è un tratto del percorso ciclo pedonale a Pomezia, quello in corrispondenza di Via Don Luigi Sturzo alle spalle dell'Istituto di Largo Brodolini (ex Ipsia), completamente abbandonato. Stiamo parlando del tratto finale della pista già interessata negli anni scorsi, ricorderete, da un crollo che ne aveva compromesso la percorribilità. Oggi le transenne sono state rimosse da qualcuno e gettate tra l'erba ma la manutenzione risulta, a differenza del resto del percorso, totalmente assente.

Erba alta, un altro tratto crollato, giochi abbandonati all'incuria

Il tratto in oggetto presenta vegetazione invadente, “tappeto” non in perfette condizioni, giochi abbandonati e rotti coperti dall'erba così come le panchine presenti. Non solo. Proprio a ridosso della strada e quindi al termine della pista ciclabile un altro tratto, anche se più piccolo a quello creatosi in passato, è di nuovo sprofondato costituendo così un grave problema per l'incolumità di ciclisti e pedoni. Le transenne che un tempo chiudevano la strada per la famosa “voragine” (al suo posto una gettata di terra) sono ancora presenti benché, come detto, “buttate” alla buona – così come per quella che un tempo era la seconda chiusura del percorso – in mezzo all'erba.

Parola al Comune

Sindaco questo tratto della ciclabile risulta abbandonato e pericoloso anche se sulla carta dovrebbe risultare chiuso. Entro quando sarà sistemato come il resto del percorso? «L’area viene interdetta al pubblico continuamente, alcuni “furbi” o incivili spostano le transenne per passare, ma se sono lì è proprio perché l’area è pericolosa anche per chi deve fare la manutenzione. Come annunciato durante la conferenza stampa di presentazione dei fondi PNRR, la messa in sicurezza della pista ciclabile del Fosso della Crocetta è già stata finanziata per un valore di circa 1 milione di euro. L’inizio lavori è previsto per il mese di novembre».

Le transenne di chiusura sono state rimosse ma il percorso è abbandonato e pericoloso

Luca Mugnaioli

Questa zona dovrebbe essere chiusa al pubblico e invece non lo è. Il Sindaco: «Qualche “furbo” si diverte a riaprirla ogni volta. Messa in sicurezza già finanziata, inizio lavori entro novembre»

Il “buco”

LARGO COLUMELLA - Da circa un mese si è aperta un mini-cratere sul marciapiede di Largo Columella di fronte alla fermata del bus. La prima segnalazione risale al 25 febbraio scorso ma un recente sopralluogo da noi effettuato nella zona ha mostrato che nulla è cambiato. Intorno al buco ci sono infatti ancora soltanto le due transenne posizionate un mese fa per segnalare il pericolo. Di interventi però neanche l'ombra.

Anche questo mese la nostra rubrica ospita la proposta di un cittadino che segnaliamo direttamente sia all’Amministrazione Comunale di Pomezia che a quella di Ardea che potranno prendere spunto per migliorare il territorio, con progetti a medio e lungo termine, ma anche con iniziative a breve termine. Ricordiamo che chiunque può inviare le proprie proposte, purché non siano mere critiche o progetti irrealizzabili, scrivendo alla nostra redazione all’indirizzo e-mail redazione@ilcorrieredellacitta.it.

Hai delle idee o progetti che realizzeresti se fossi Sindaco di Pomezia o Ardea? Scrivici redazione@ilcorrieredellacitta.it L’isola didattica: Neverland number two o "l'isola della magia"

Cosa farei se fossi Sindaco? In verità anni fa ho sviluppato un progetto depositato presso il comune di Roma e su 30 candidati plurilaureati il mio progetto è stato prescelto tra i tanti. Successivamente ho presentato progetto al comune di Pomezia ma non ho mai ricevuto un avviso per incontrare assessore o sindaco. Il progetto da me sviluppato si chiama Neverland number two "l'isola della magia". Una vera e propria isola didattica gestita da persone di mezza età che hanno tanto da insegnare e che molti di essi oggi per via della loro età anagrafica hanno difficoltà a trovare un impiego. L'isola didattica sarebbe completamente rivolta ai bambini,alla loro educazione verso l'ambiente e al rispetto dello stesso nonché le specie animali che lo occupano. Lo scopo è anche far riavvicinare i ragazzi di oggi ai "vecchi mestieri" quale falegname tappezziere ecc. Alcuni anni fa personalmente ho costruito un galeone grande come un bus interamente costruito con pezzi di mobili appartenuti ai nostri nonni e destinati alla distruzione. Con la mia opera ho sottolineato l'importanza del riutilizzo in un mondo ormai usa e getta. Inoltre ho voluto fortemente "staccare" i bambini e i ragazzi dalla tecnologia che ormai li rende schiavi e far capire loro quante attività didattiche si tralasciano in età giovanile per dare spazio all'uso appunto di smartphone e altri strumenti tecnologici del mondo moderno. L'isola potrebbe contenere spazi abibiti a laboratori dove in ognuno di essi i giovani possono avere lezioni di riutilizzo bricolage falegnameria tappezzeria creazione artigianale nonché essere sensibilizzati verso gli insetti utili le problematiche ambientali con diverse lezioni di diverso tema. In più l'isola sarebbe perlopiù "a costo zero" in quanto oggi molte persone si disfanno del mobilio d'epoca che potrebbero assumere un aspetto diverso una volta modificato o restaurato. Si potrebbe far intervenire professori di varie tipologie di materie a costo zero per aiutare i giovani nel loro sviluppo di apprendimento. Si potrebbero associare vari temi anche quello della salvaguardia dell'arenile nel comune di Pomezia con uscite organizzate per ripulire le spiagge dai rifiuti,cosa che già effettuo assendo tecnico ambientale da circa 30 anni e guardia ambientale e ecozoofila. Insomma..la prima Isola didattica costruita dalla gente per la gente! ui..nel territorio di Pomezia. Pensiamo quanto sarebbe prezioso il messaggio che si potrebbe dare al paese intero. In questo momento difficile per il paese il motto è..Ricostruire e ricostruirsi,partendo dalla nostra capacità di adattarci. Un isola di unione e amore.

Giancarlo Vicinanza

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