Il Corriere della Città - Dicembre 2014

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Corriere C ittà

libertà - informazion il politica - sport - cron Il Corriere della Città www.ilcorrieredellacitta.com

della

Anno 6 Numero 12

DICEMBRE 2014

libertà informazione politica cronaca cultura sport

I quartieri di Pomezia e Ardea

Gli Amministratori rispondono ai cittadini Ardea, il Sindaco si dimette PAG. 3

Speciale Natale PAG. 16 - 22

Social Network, le nuove manie dei giovani PAG. 34 - 35


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Ardea, si dimettono sindaco e presidente del consiglio Effettive le dimissioni di Giordani, mentre Di Fiori ha tempo fino al 21 dicembre per ritirarle

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ese natalizio iniziato con il “botto”, ad Ardea, sul fronte della politica. Il 1° dicembre il sindaco Luca Di Fiori ha infatti protocollato le sue dimissioni, spiegando che “La città non può aspettare: ho chiesto da tempo un equilibrio politico che tarda a venire. La politica deve riflettere e dovrà farlo davanti a tutti i 50mila ardeatini”. Ma le sue dimissioni, non “accompagnate” dall’azzeramento della Giunta, sembrano più un segnale politico che “costringa” qualche altra persona, attualmente criticata, a dimettersi a sua volta che una vera intenzione a lasciare la poltrona di Primo Cittadino. Ed infatti, il giorno dopo, appena qualche ora prima dello svolgimento del convocato consiglio comunale dove si sarebbe dovuto discutere della sfiducia allo stesso sindaco ed al presidente del consiglio, arrivano le dimissioni di Massimiliano Giordani. “E’ ormai troppo tempo che intorno la carica di presidente del Consiglio comunale, carica che mi onoro di ricoprire, si sono aperte discussioni politiche che non fanno che creare incertezza e minare l’autorevolezza di questa figura istituzionale – ha dichiarato Giordani - Lungi da me voler aggravare questa crisi della politica, ma non posso più tacere il mio dissenso rispetto la situazione che si è creata. Non posso pertanto che rassegnare le mie dimissioni, nella speranza che questo gesto rassereni gli animi e possa essere l’inizio di un nuovo dialogo politico che getti le fondamenta di un percorso diverso aderente al programma politico che ci ha portato al go-

verno”. Che gli animi si siano rasserenati o no, pronto è arrivato, pochi minuti prima dell’inizio della massima assise comunale, il comunicato stampa della maggioranza. “Non partecipiamo alla seduta del consiglio comunale perché con le dimissioni del sindaco e del presidente del Consiglio vengono meno i motivi dei punti all’odg. Con senso di responsabilità usiamo questo tempo, da qui al 21 , per raggiungere un definitivo equilibrio politico e amministrativo”. Parole che hanno fatto infuriare l’opposizione e non solo. “Come suo solito il sindaco continua a fare del vittimismo quando il primo lupo è lui – ha infatti tuonato Alberto Montesi, consigliere di maggioranza Dovrebbe cospargersi non solo il capo, ma tutto il corpo di cenere e chiedere scusa del comportamento da despota avuto fino ad ora, un ruolo

che nessuno gli ha mai concesso e che nessuno mai gli permetterà. Ma se crede di rientrare dalle dimissioni per continuare a comportarsi come ha fatto in questi due anni e mezzo, per quanto mi riguarda può già da oggi rassegnare le dimissioni in modo irrevocabile”. Duro il commento di Antonino Abate. “Se il sindaco avesse realmente voluto dare un segnale forte alla sua maggioranza avrebbe dovuto azzerare la propria giunta prima di dimettersi. La città non può aspettare: ce ne ha messo di tempo a capirlo! In due anni e mezzo hanno distrutto una città devastato le casse, uccisa l’economia e strozzato i cittadini, e parla di equilibrio politico? A mio avviso l’equilibrio da utilizzare è uno solo se ancora esiste, ed è quello mentale. A casa senza se e senza ma: il gioco delle dimissioni a tempo sa di vecchia politica che ormai non ha più motivo di esistere. Attaccato alla poltrona con la puerile scusa di essere stato votato dalla metà dei cittadini, cosa molto discutibile visto il grande broglio elettorale ancora in discussione, mi piacerebbe sapere quanti dei cittadini che lo hanno sostenuto ieri lo rifarebbero oggi. Basta, la città non ne può più, l’invito ad una profonda riflessione alla sua maggioranza mi suona più come un avvertimento di altri tempi. L’invito che invece faccio io ai colleghi consiglieri è quello di dimetterci togliendo cosi la possibilità di inutili ripensamenti tra venti giorni”. Invito che, almeno fino al momento di andare in stampa, non è stato raccolto… Giuseppe Marrone


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POLITICA

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Dimissioni: giochi politici a cui nessuno crede più

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ià qualche giorno fa, quando ho iniziato a riflettere sui contenuti che avrei voluto trattare in questo articolo, mi sono reso conto che il rapido susseguirsi degli eventi avrebbero potuto sconvolgere ogni mia prematura considerazione facendola apparire sconsiderata. È stata dunque la prudenza a suggerirmi di attendere l'ultimo giorno utile per andare in stampa prima di chiudere il mio articolo; ma oggi che tutto può considerarsi concluso mi rendo conto di aver ecceduto in prudenza. L'epilogo di questa vicenda era già stato inciso sulla pietra da settimane. A beneficio dei lettori che non hanno potuto in questi giorni seguire i fatti della cronaca politica di Ardea ne ripercorro gli eventi. Tutto si può dire inizia con l'approvazione del bilancio previsionale 2014 in un consiglio comunale che si potrebbe regalare alla storia quale impareggiabile esempio di come una simile delibera non debba essere condotta. Succede di tutto in quell'adunata; una discussione che in altri Comuni a noi vicini ha richiesto ore ed ore di confronto viene liquidata in poco più di 80 minuti dal presidente che interrompe perfino il sindaco e, non concedendo diritto di replica agli interventi dei consiglieri, mette tutto al voto tra le proteste generali. Il riprovevole comportamento del presidente e la pessima condotta del Sindaco - che nel suo intervento cerca di scaricare su tutti la responsabilità del totale immobilismo e che offuscato dal suo innato narcisismo non riesce a concepire in tutto questo una propria responsabilità - fa scaturire la mozione di sfiducia da parte dei consiglieri di opposizione ai quali si aggiunge anche quella di Luca Fanco, che mai ha fatto mistero di voler mandare a casa Di Fiori. Le

mozioni alla fine saranno due, perché anche Massimiliano Giordani, ritenuto responsabile primo della pessima conduzione del consiglio, è preso di mira. Il 2 dicembre si sarebbero dovute discutere le due mozioni ma improvvise, sebbene non inaspettate, sono arrivate prima le dimissioni del sindaco e a distanza di poche ore quelle del presidente Giordani. Entrambi rilasciano dichiarazioni di rito, giustificando la propria scelta estrema come un atto di responsabilità preso con grande rammarico per il bene dei cittadini, ma in realtà tutto rientra in un quadro preciso e strategico che serve a forzare un accordo in maggioranza che ancora tarda a delinearsi. Il timore di Giordani è quello di perdere la carica di consigliere con conseguente ed immediata caduta anche della carica per lui più importante di consigliere della città metropolitana di Roma. Per il sindaco si tratta invece di vera e propria sopravvivenza politica; persa questa battaglia sarebbe persa per lui ogni credibilità politica che possa garantirgli un futuro nel partito che lo ha sostenuto. Le dimissioni del sindaco, come la legge prevede, non sono definitive; dovranno essere confermate nei 20 giorni successivi per diventare esecutive quindi hanno il chiaro scopo di prendere tempo per favorire gli accordi. Dopo aver tentato inutilmente di vendere la propria poltrona ora a questo ora a quello in cambio di supporto, il presidente Giordani mette sul piatto tutto quello che gli resta e si dimette ottenendo in questo modo uno stop negli eventi che oggi avrebbero potuto portare a sfiduciare il sindaco. Tutta la maggioranza, ad esclusione di Acquarelli e di Volante, in un comunicato alla stampa annuncia che non parteciperà ai lavori in aula facendo così mancare il numero legale. Alle 15 Antonino Abate, vicepresidente del

Consiglio comunale, apre comunque la seduta sulle note dell'inno d'Italia oggi suonato ad un volume insolitamente più alto del solito tanto da sentirlo con la pancia più che con le orecchie. Constatata l'impossibilità di procedere per mancanza del numero legale, al presidente pro tempore non resta che dichiarare deserta la seduta annunciando subito che in seconda convocazione sarà tenuta domani alle 19. Poco dopo arrivano le dichiarazioni di Montesi e di Volante, che apertamente attaccano il sindaco indicandolo come unico responsabile della crisi. A detta loro il sindaco concentra tutto il potere su di sé e solo nelle apparenze si affida ai consiglieri e agli stessi assessori. È quasi minaccioso il tono del consigliere Montesi e lascerebbe intendere che sia quasi impossibile a questo punto trovare un accordo che consenta la rielezione di un presidente di garanzia e il ritiro delle dimissioni del sindaco. Ma tutto rientra in un quadro preciso e perverso. Come in un quadro di Andy Warhol dove ognuna delle 4 immagini che lo compongono ha una dominante di colore completamente diversa dalle altre, non si tratta che di una prospettiva diversa di uno stesso soggetto. Basta sovrapporle mescolandone i colori e magicamente il ritratto si ricompone in tue le sue sfumature naturali. Il 3 dicembre, quando questo giornale sarà ormai in stampa, potrebbe essere l'epilogo naturale di tutta la vicenda. Io sarò lì in prima fila, come sempre, ad osservare i loro visi per catturane ogni manifestazione cinesica che ne tradisca la naturale predisposizione a mentire per denunciare poi tutto ai cittadini che di certo sono gli unici incolpevoli in questo gioco perverso. Mario Savarese


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POLITICA

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Abbondanza, le perplessità sull’amministrazione a 5 Stelle

“Si pensa solo alle cifre e non alle persone: è ora di cambiare prospettiva”

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d anno ormai concluso, facciamo il punto della situazione politica di Pomezia con il consigliere di opposizione Massimo Abbondanza. Partiamo dal bilancio: quanto si trova in accordo con il previsionale approvato dalla maggioranza e cosa invece reputa non corrispondente con la realtà? “Ritengo che le scelte poste in essere fin qui dall'attuale maggioranza abbiano evidenziato nuovamente tutti i limiti di un'attività di governo che ha quale unica missione quella di perseguire una sterile e formale corrispondenza dei conti, tralasciando, a mio modo di vedere con troppa superficialità, i problemi delle famiglie e della città. La mia affermazione è dettata da un'analisi che va oltre il mero dato, ma che contesta un atteggiamento ormai ripetuto da parte dell'Amministrazione. In particolare, con riferimento al bilancio di previsione possono essere sollevate diverse perplessità: ad esempio, se è vero che la scelta di riconoscere i debiti fuori bilancio andava fatta, è altrettanto vero che questo determinerà per tutti i cittadini un ulteriore aggravio di costi ed una sensibile riduzione di servizi. Come non ricordare i tagli apportati al trasporto scolastico, l'aumento delle aliquote per la mensa e per le altre tasse comunali, o la sensibile diminuzione dei fondi Comunali nel servizio di assistenza domiciliare? Se a ciò andiamo ad aggiungere che il bilancio previsionale approvato è composto da alcuni capitoli che evidenziano entrate assolutamente utopistiche, carenti di una corretta analisi, che difficilmente potranno perfezionarsi e divenire reali, la situazione storica e politica del momento diviene assolutamente insostenibile. Un classico esempio di quanto appena affermato è che, in sede di assestamento di bilancio per l’esercizio 2014, sono già state notevolmente ridotte alcune voci di entrata, in modo particolare mi riferisco agli introiti da cessione dei diritti di superficie in zona 167, dove la previsione iniziale era di € 3.321.851,17 adesso è stata ridotta ad € 2.000.000,00”. In questi giorni sono state aperte le buste riguardo l'appalto del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Sembra che ad aggiudicarsi la gara sia stata nuovamente la ditta che sta attualmente gestendo il servizio, il cui contratto era scaduto due anni fa e che è proseguito per circa 24 mesi attraverso una serie di proroghe. Viste le numerose e continue polemiche e proteste per le carenze della gestione del servizio nel passato, fatte anche dal Movimento 5 Stelle quando era all'opposizione, cosa pensa del fatto che sarà la stessa società a proseguirlo? Sempre riguardo a questo appalto, ci sono secondo lei carenze o è strutturato in modo che la città possa finalmente essere pulita? Le proteste dei cittadini, che in questo periodo sono numerosissime, parlano infatti di accumuli rifiuti in strada e sui marciapiedi non più tollerabili per il decoro della città. Sempre riguardo il decoro, altri punti deboli sono l'erba alta sui cigli delle

strade. Emblematico è il caso del nuovo parcheggio di via Polonia, a Torvaianica, dove al posto delle auto "sorgono" cespugli rigogliosi di erbacce, alti circa un metro: di questo non si può dare la colpa all'inciviltà dei cittadini, quindi di chi è la responsabilità? “Il fatto che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia stato affidato alla società che già lo svolgeva, secondo me non vuol dire nulla, probabilmente ha presentato l’offerta migliore e per questo ha vinto. L'analisi che a mio avviso dovrebbe essere fatta è in primo luogo chiedere all'amministrazione le ragioni per le quali sia trascorso un tempo così eccessivo per indire un nuovo bando di appalto, e conseguentemente per quale motivo sia stato prorogato tale servizio con la vecchia società per 24 mesi. Capire e individuare tali responsabilità, oltre ad essere un comportamento dovuto da parte dell'Amministrazione, chiarirebbe molti dubbi su una procedura che per la sua natura risulta complessa e articolata. Sulla qualità del servizio posto in essere dall’ azienda per la raccolta dei rifiuti , le mie perplessità sono molte e non ritengo giusto l'atteggiamento dell'Amministrazione allorquando vengono imputate gran parte delle responsabilità sulle condotte dei cittadini. Al contrario, ritengo che le responsabilità maggiori vadano addebitate a chi svolge il servizio, si pensi alle carenze relative al ritardo della raccolta differenziata a Torvaianica, ove non sempre vengono rispettati i giorni previsti di raccolta e quantunque vengano rispettati sono da ritenersi insufficienti per la raccolta di alcune tipologie di rifiuti, ad esempio l'umido. Tali criticità sono altrettanto presenti anche a

Pomezia, dove lo stato di degrado dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti risulta drammatico e la totale mancanza, da parte della ditta incaricata, di igenizzazione delle aree nelle quali vengono collocati i rifiuti lo è ancor di più”. Siamo ormai alla fine dell'anno, il primo ad intera gestione da parte dell'amministrazione a 5 Stelle: qual è il suo giudizio? Quali sono state le scelte (e le conseguenze) positive per i cittadini e per il territorio? E quali quelle negative? Quali sono le proposte dell'opposizione per il prossimo futuro? “Ritengo che sia necessaria, per la crescita ed il rilancio del territorio, un’attività di governo che sia ispirata a delle tematiche che non solo fanno parte della mia concezione politica, ma che trovano sicuro riscontro in tutti i cittadini, come ad esempio: l’utilizzo di strumenti tecnico-amministrativi a favore delle famiglie e dell’economia, il ricorso a soluzioni che trovino nelle risorse presenti nella nostra zona - ad esempio il litorale - un punto di rilancio per Pomezia, la necessità di effettuare un’analisi politica seria sul tema sicurezza che possa fornire tranquillità alle famiglie, la diffusione di un progetto politico che allarghi la concezione del nostro territorio, non più visto come un’entità abbandonata a se stessa ma facente parte di una rete di risorse ed interessi legati anche a territori vicini ed a Enti sovraordinati. Certo tale visione politica può sembrare di difficile attuazione, ma sono altrettanto convinto che lavorando duramente, onestamente e con professionalità, mettendo al centro degli interessi la collettività, si possa giungere a risultati importanti” Alessia Ambra Achille.


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Buone Feste!!


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8 CRONACA Pericolo eternit, qual è la situazione di Pomezia e Ardea?

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Dopo la scandalosa sentenza della Corte di Cassazione nel processo contro Schmidheiny, proviamo a capire qual è la situazione nel nostro territorio

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no degli argomenti di cronaca che più ha tenuto banco nei giorni scorsi è stata la clamorosa sentenza della Corte di Cassazione, che ha annullato senza rinvio, per intervenuta prescrizione del reato di disastro ambientale, la sentenza della Corte d'appello di Torino sulla strage dell'Eternit che ha visto coinvolte più di 3000 persone colpite da tumore a causa delle polveri sottili dell’amianto. Il presidente della prima sezione penale della Suprema Corte dopo appena due ore di camera di consiglio ha accolto la richiesta del procuratore generale, Francesco Iacoviello, di annullare la condanna a 18 anni per Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero condannato dalla corte d’appello di Torino il 3 giugno 2013 per

disastro ambientale doloso permanente e omissione di misure antinfortunistiche. Al di là del linguaggio processuale, il senso è palese: non c'è nessun colpevole, non da un punto di vista giudiziario, per l'inquinamento di Eternit che ha fatto tremila morti causando tumori ai polmoni nella popolazione di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli. "Vergogna, vergogna", hanno urlato i parenti delle vittime subito dopo la lettura del verdetto che cancella anche il diritto a tutti i risarcimenti per i familiari e le istituzioni locali. “Ora basta a processi ingiustificati”, ha invece risposto il miliardario svizzero. Ma se in Piemonte la situazione è sicuramente estremizzata dall’alto numero di vittime e dalla

risonanza che ha avuto l’intero iter processuale, qual è la condizione del territorio di Pomezia e Ardea rispetto alla presenza di eternit? Spesso arrivano in redazione segnalazioni di coperture sospette, ma per avere un’idea più chiara di come stiano le cose ci siamo rivolti agli assessori all’ambiente dei due Comuni, Giovanni Mattias e Romolo De Paolis, a cui abbiamo chiesto se sia mai stato fatto un censimento se è in programma di farne uno a breve, oltre a domandare quali sono le strategie che l'amministrazione intende adottare per tutelare la salute dei cittadini riguardo questo delicato tema. Matteo Acitelli

Pomezia, risponde l’assessore Giovanni Mattias Nel Comune di Pomezia la questione “Eternit” è stata affrontata con l’Ordinanza Commissariale n. 13 del 30/04/2013, ancora vigente. Prima di tale ordinanza venivano affrontati, con azione congiunta tra Azienda USL e Polizia Locale, i casi emergenti dai soli esposti fatti dai cittadini. Nello specifico, l’ordinanza commissariale ha compendiato e ribadito in un unico atto i divieti e gli obblighi in capo ai proprietari degli immobili contenenti manufatti a base di amianto (più spesso in matrice compatta), con contestuale produzione di documentazione specifica sul monitoraggio e lo stato di degrado superficiale di tali manufatti. La legge, infatti, non obbliga necessariamente alla rimozione, ma delinea un quadro di controllo e monitoraggio su base sia empirica che analitica dei

manufatti da parte di tecnico/ditta specializzata (D.M. 6/9/’94), laddove gli stessi non si presentino in evidente stato di degrado o addirittura sfaldati o rotti, con potenziale rilascio di fibre. L’ordinanza prevede sanzioni in capo ai proprietari degli immobili che non abbiano provveduto a quanto disposto, sulla base dei controlli della Polizia Locale e dell’Azienda USL. L’approccio sopra indicato ha prodotto l’effetto di snellire ed unificare i procedimenti amministrativi in merito e di avviare un primo censimento, tuttora in via di definizione e implementazione. “Alla luce del numero di pratiche presentate dai proprietari degli immobili, possiamo dire che un risultato positivo è ben visibile – dichiara l’Assessore Giovanni Mattias – Risulta più complicato estrapolare il dato ef-

fettivo in merito alla quantità di amianto rimossa a partire dalla data di ordinanza, a causa delle diverse tipologie di lavori effettuati, ovvero messa in sicurezza o smaltimento. Proseguiremo l’opera avviata dall’era commissariale, sensibilizzando la cittadinanza sui rischi ambientali e per la salute causati dall’amianto e incentivando i proprietari degli immobili a rimuovere l’eternit. A tal fine, nel Bilancio 2014 abbiamo previsto 20 mila euro destinati a contributi finalizzati allo smaltimento di amianto. Continueremo ad intervenire puntualmente nella bonifica delle discariche di amianto a cielo aperto e a perseguire i soggetti che abbandonano tale materiale su strade pubbliche o in prossimità di postazioni RSU”.

Ardea, risponde l’assessore Romolo De Paolis Molto più sintetico il commento dell’assessore rutulo, che non sembra preoccupato riguardo questo aspetto, ma, al contrario, rassicura i cittadini. “Da quello che so la presenza di eternit ad Ardea non è significante, abbiamo solo qualche capannone ancora coperto da questa so-

stanza. Abbiamo comunque comunicato ai proprietari di effettuare lo smaltimento della sostanza. Circa due anni fa era stata fatta una bonifica in alcune case, ma quello della presenza di eternit non è uno dei problemi che riguarda Ardea. Proprio in questi giorni ho fatto

un giro nel territorio insieme agli agenti della squadra ambiente della Polizia Locale e non mi risulta la presenza di questo materiale nei nostri quartieri”.


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Come si vive nel tuo quartiere? L Dopo la grande adesione dei cittadini all’inchiesta sui quartieri di Ardea comunali per avere risposte concrete. Saranno i lettori a giudicare se qu Ardea

Per i quartieri rutili gli amministratori hanno risposto direttamente ai singoli cittadini. Per Alessandra Urbanaz sul problema della prostituzione ha replicato l’assessore alla Sicurezza Maurizio Petricone: “Il sindaco ha firmato alcune ordinanze antiprostituzione e, rispetto agli anni precedenti e alle criticità nei Comuni limitrofi, possiamo dire che il fenomeno è particolarmente diminuito. L'amministrazione sta continuando le operazioni di repressione”. Per le buche nelle strade ha invece preso la parola l’assessore ai Lavori pubblici Romolo de Paolis: “Sulle buche è stato firmato il contratto alla ditta che ha vinto la gara d'appalto che consentirà di poter intervenire nelle criticità in maniera più tempestiva. Da 1° dicembre fino a fine anno abbiamo la copertura delle manutenzioni stradali sul territorio per 80mila euro. Si partirà dando la priorità alle vie principali, per poi passare alle secondarie. Controllerò personalmente via per via che tutto il lavoro sia fatto a regola d'arte e non nei giorni di pioggia. Monitoreremo i lavori giorno per giorno: si inizia con la sistemazione delle buche di via Laurentina, del lungomare, di via Strampelli verso il cimitero e di viale nuova florida”. L’assessore all’Ambiente Romolo De Paolis ha risposto anche ad Antonietta De Girolamo: “Le percentuali della raccolta differenziata ad Ardea sono di circa il 60%. Nonostante circa 200mila presenze in estate, non siamo mai scesi sotto il 50%. Per noi è un ottimo risultato, visto che ci sono Comuni che ancora hanno enormi difficoltà. Certo, poi ci scontriamo con chi non vuol capire – o fa finta di non capire – come fare la raccolta dei rifiuti e che preferisce buttare tutto lungo le strade, magari gettando la busta dalla macchina in corsa. Ecco, è una questione di civiltà”. Per rispondere a Samuela Alessandrini è intervenuto il vicesindaco Raffaella Neocliti: “La città in questi ultimi decenni è cresciuta esponenzialmente e quelle zone che prima erano luoghi di residenze per l'estate sono diventati

veri e propri quartieri. Abbiamo avuto aumenti incredibili e questo ha inciso – e non poco – in termini di gestione dei servizi pubblici. Per questo abbiamo dato priorità a nuove aule scolastiche, come le cinque aule in più inaugurate lo scorso anno a Tor San Lorenzo. E lo abbiamo fatto in tempi di crisi, di “vacche magre” per gli enti locali. Ora, certo, è sempre più importante l'esigenza di realizzare quartieri e dunque anche spazi di incontro”. A Maurizio Zatelli ha replicato l’assessore alla Sicurezza Maurizio Petricone: “Le Torri sono uno stabile privato, andato all'asta e già aggiudicato. Il Comune ha spinto per rendere inaccessibile l'intera struttura per fare in modo che venisse sgomberata dagli occupanti. Ora gli acquirenti possono risanare l'intera area. A breve saranno demolite per una ricostruzione”. Il vicesindaco Raffaella Neocliti ha risposto anche ad Alex Febbi: “In un momento di crisi come questa, quando gli enti locali – tutti, non solo Ardea – hanno difficoltà a fare le fotocopie o a far uscire le auto della polizia locale, il contributo dei cittadini è davvero fondamentale. Per questo ringraziamo il comitato di quartiere per il lavoro che fa e per aver creato una biblioteca che è un fiore all'occhiello”.

L'assessore Riccardo Iotti ha voluto dare risposta a Claudia Di Sora: “Tutti i Comuni hanno avuto strutture sanitarie pagate dalla Regione Lazio. Noi l'abbiamo realizzata con soldi del-

l'ente perché tra le priorità c'è stata l'implementazione delle politiche sanitarie. Abbiamo preso un locale dismesso – l'ex depuratore di Tor San Lorenzo – e ristrutturato per farne un centro sanitario che si rispetti e che a breve sarà inaugurato”. Il vicesindaco Raffaella Neocliti ha preso la parola per dare chiarimenti a Giuseppe Russotto: “In questi giorni stanno partendo migliaia di lettere che concluderanno il percorso del cambio della toponomastica. Sul disservizio postale l'amministrazione ha aperto un confronto con Poste Italiane per fare in modo che sia efficientato, tanto che le segnalazioni dei ritardi si possono mandare a un indirizzo di posta elettronica del Comune di Ardea dedicato (disservizirecapito@comune.ardea.rm.it) e che vengono inoltrate direttamente a Poste”. Sempre la Neocliti ha risposto a Mario Rossi: “La Regione Lazio ha stabilito un taglio del trasporto pubblico urbano del 40%. Noi per scongiurarlo, sulla base di un accordo regionale, stiamo definendo un piano con alcuni Comuni, tra cui Aprilia. Ciò, per metterlo a sistema e per riorganizzare l'intera rete del TPL. Non è cosa facile ma abbiamo già messo a punto una bozza di nuovo piano che diano la priorità all'intermodalità tra autobus e treno”.


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INCHIESTA

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Le risposte degli amministratori dea e Pomezia, abbiamo girato le segnalazioni alle amministrazioni e quanto affermato dagli amministratori sia credibile ed affidabile

Risposta del vicesindaco anche al Comitato di Quartiere Nuova California: “I mancati trasferimenti agli enti locali hanno messo in ginocchio i Comuni di tutta Italia. Ecco perché in questi mesi i giornali non fanno altro che titolare sulle manutenzioni che mancano. Buche e decoro sono due priorità sulle quali intervenire. Ad Ardea c'è un dato ulteriore da considerare: stiamo fronteggiando un ingresso di residenze in più di migliaia di cittadini ogni anno. E la

mancanza di programmazione degli scorsi decenni si sta facendo sentire ulteriormente. Ora stiamo agendo sull'emergenza, puntando a risolvere i problemi della manutenzione del territorio e cercando di dare alcune risposte sulle scuole”. Al Comitato ha voluto aggiungere una risposta anche l’assessore all'Ambiente Romolo de Paolis: “Le giornate ecologiche nascono perché ad Ardea manca un'isola ecologica. Stiamo mettendocela tutta per realizzarla. E' stata fermata perché un privato ha rivendicato la proprietà di una striscia di terra che per noi è di proprietà comunale. Abbiamo deciso di accorpare le giornate ecologiche rendendole più sicure e non mi più in mezzo a strade e piazze, e in un luogo centrale del territorio. Inoltre, nelle giornate ecologiche itineranti era impossibile fare un controllo sul corretto smaltimento dei rifiuti. Ora a Via Bergamo, tutti i giovedì del mese, viene persino richiesto un documento su chi smaltisce cosa. Ricordo, inoltre, che la raccolta degli ingombranti non avviene solo nell'ambito della giornata ecologica. L'Igiene urbana viene a prendere il rifiuto direttamente davanti casa, su prenotazione. Un modo più facile, semplice e veloce”.


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INCHIESTA

Pomezia

Sindaco Fabio Fucci: La Polizia Locale è impegnata incessantemente nel controllo del territorio a 360 gradi. Tutti avranno notato la presenza delle nostre pattuglie nei vari quartieri della Città. Presto arriveranno ulteriori due mezzi che ci consentiranno di espandere ancora la capacità di sorveglianza del Corpo. Pomezia non è un comune capoluogo e quindi l’orario di servizio della Polizia Locale termina alle 20.42. Oltre quell’orario, ogni cittadino può fare riferimento alle locali stazioni dei Carabinieri. - Perché non è possibile aprire le uscite verso la strada che porta a Zoomarine, già costruite ma mai aperte? Assessore Giovanni Mattias: Il collegamento definitivo delle due rotatorie realizzate su via dei Romagnoli con via Corleone e via degli Argonauti rientra nella convenzione sottoscritta dal Comune di Pomezia nel 2003 con l’allora “Cantina Bruca S.p.A”, oggi Zoomarine Italia. La convenzione prevede inoltre, da parte della società, la cessione al patrimonio comunale del parco pubblico di 9 ettari adiacente a via dei Romagnoli (art. 4 della convenzione), nonché delle aree su cui sono state realizzate le strutture di Zoomarine e dei parcheggi (art. 5 della convenzione), aree che l’Ente affiderà poi in diritto di superficie alla società. La nostra Amministrazione intende dare compimento alla convenzione sottoscritta più di 10 anni fa e non ancora conclusa. I Governi che ci hanno preceduto non hanno espresso alcuna volontà in tal senso e difatti non hanno lavorato affinché si rispettassero gli obblighi da parte della società, né tantomeno hanno controllato e posto attenzione al tema. Noi abbiamo già scritto e incontrato la società mettendo in evidenza gli obblighi non ancora adempiuti dalla stessa, vale a dire la cessione di beni e la costruzione di opere pubbliche da restituire alla Città, comprese le strade che collegheranno Martin Pescatore con via dei Romagnoli. - La Pomezia Servizi effettua lo sfalcio dell’erba ma non raccoglie i rifiuti presenti all’interno dei giardini. Assessore Giovanni Mattias: La raccolta dei rifiuti all'interno delle aree verdi è una delle prestazioni che deve fare la Pomezia Servizi: a partire dalla scorsa estate il comune pubblica un programma di lavoro quindicinale, all'interno del quale vengono prospettate le azioni che saranno attuate nelle due settimane successive; in questo programma sono specificate le azioni (cura del verde o svuotamento cestini e pulizia). Qualsiasi inadempienza o ritardo può essere segnalata via mail ai nostri uffici - Problema randagismo Assessore Giovanni Mattias: Il problema, così come posto nella sua accezione, è di difficile soluzione a causa della sua origine: i cani vaganti segnalati dalla mail sono i cd “cani di proprietà vaganti”, ovvero cani che hannodei proprietari, ma che vengono lasciati liberi di muoversi sul territorio. L'intenzione dell'amministrazione è di implementare e migliorare i controlli tramite lettore di microchip, per sanzionare eventuali comportamenti fuori dalla norma. Per quanto riguarda i cani abbandonati, invece il Comune in questo anno e mezzo ha riattivato la convenzione con il canile, riuscendo a far ricoverare i cani erranti e incidentati che sono stati trovati finora. - Mostro di cemento della palestra di via Le-

Per Pomezia il Sindaco e gli Assessori hanno preferito rispondere suddividendo gli argomenti a seconda del quartiere di provenienza. Di seguito le segnalazioni dei cittadini e i commenti degli Amministratori.

Martin Pescatore

- Strade piene di buche. Accessi al quartiere a rischio incidente. Assenza di aree destinate ai parcheggi Assessore Veronica Filippone: Il problema delle “buche” riguarda purtroppo tutto il territorio comunale. Con un programma di manutenzione ordinaria, concordato con la ditta incaricata, stiamo intervenendo dando priorità alle situazioni più critiche. La soluzione alle buche sarebbe la riasfaltatura totale di tutte le strade ma, non essendo possibile con le risorse disponibili, per il momento sarà possibile intervenire solo su alcuni tratti. - Illuminazione pubblica a singhiozzo Assessore Veronica Filippone: Enel Sole sta continuando l'opera di ricerca e riparazione dei guasti sulla rete del quartiere iniziata da circa un anno e mezzo mentre a breve verranno ripristinati i cavi su via Romagnoli, dopo il furto dello scorso 22 settembre. Comunque, per segnalare guasti e disservizi della pubblica illuminazione, è possibile contattare il numero verde 800901050. - Trasporto pubblico inesistente Assessore Veronica Filippone: I fondi che la Regione mette a disposizione per il Trasporto Pubblico Locale non sono sufficienti per coprire l’intero territorio comunale, per questo motivo parte del servizio è coperto con fondi comunali. E’ in corso da alcuni mesi la riorganizzazione di tutti i percorsi e gli orari del trasporto che ha l’obiettivo di ottimizzare le risorse a disposizione. - Andrebbero potenziati i servizi pubblici: spazi per bambini, luoghi di socializzazione per adulti, servizi sanitari come consultori, magari riqualificando aree abbandonate o fallite (ex cornetteria) Sindaco Fabio Fucci: E’ proprio il lavoro che come amministrazione abbiamo iniziato da oltre un anno. Per riqualificare aree private stiamo convocando i proprietari delle strutture per chiedere loro quali intenzioni abbiano e cercare strade che siano quanto più possibile in linea con gli indirizzi dell’Amministrazione. - Assenza di polizia locale che faccia multe a chi è in divieto di sosta e chi supera i limiti di velocità. Necessità di un controllo più assiduo delle forze dell’ordine anche di notte.

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vante, richiesta di piantumazione di alberi introno alla struttura Assessore Giovanni Mattias: Compatibilmente con i fondi stanziati in bilancio, anche l'area di fronte alla palestra verrà abbellita da una nuova alberatura, in modo da riuscire a attutire l'impatto visivo del muro presente a via Levante. Si è preferito aspettare la fine dell'estate e della stagione arida per evitare spreco di risorse e difficoltà nell'attecchimento delle alberature, che verranno posizionate prossimamente. - Nessun controllo sulla raccolta differenziata, sia verso i cittadini che verso l’azienda. Perché esistono ancora cassonetti per strada? Assessore Lorenzo Sbizzera: I controlli sulla raccolta differenziata esistono, sia nei confronti della ditta, con il personale dell'Ufficio Ambiente, che nei confronti dei cittadini attraverso l'apposito nucleo della Polizia Locale. I controlli saranno inoltre rafforzati con l'installazione di telecamere per prevenire il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, e stipulando convenzioni con le associazioni di guardie ambientali volontarie. Per quanto riguarda l'ultima domanda, vorrei precisare che non ci sono cassonetti presenti nel quartiere, come d'altra parte è normale in una zona dove è attivo il servizio Porta a Porta.

Torvaianica Alta

- Traffico paralizzato negli orari di entrata e uscita da scuola in via di Torvaianica Alta e via Mar Tirreno Sindaco Fabio Fucci: In attesa di una nuova viabilità locale abbiamo disposto pattuglie della Polizia Locale che fluidificano l’andamento veicolare.


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INCHIESTA Santa Palomba

- Sottopasso inagibile Assessore Veronica Filippone: Sono attualmente in corso i lavori di costruzione della struttura metallica pedonale all’interno del sottopasso ferroviario. Con una delibera del 18 aprile scorso la Giunta ha approvato il progetto di una passerella pedonale nel passaggio che collega il parco pubblico di via Fiorucci con via della Stazione, nell’alveo del fosso delle Monachelle, sotto la ferrovia. L’intervento, la cui spesa ammonta a 213 mila euro e che dovrebbe concludersi nei primi mesi del prossimo anno, consentirà di mettere in sicurezza il sottopasso pedonale di collegamento alla stazione ferroviaria e di renderlo finalmente fruibile dai residenti.

Nuova Lavinium

Via Alcide De Gasperi: - Passaggi pedonali presenti nello spartitraffico totalmente nascosti a una corretta visibilità per chi transita in auto. Assessore Veronica Filippone: La mancata visibilità era dovuta alla presenza di piante di oleandri che sono state potate. Via Don Luigi Sturzo: - I lavori sulle palazzine nuove sono sospesi da diverso tempo. La gru continua a girare con il vento. Chi si accerta che sia sicura? Sindaco Fabio Fucci: Ogni cantiere ha un responsabile che vigila sulla sua sicurezza. - Orrendo e inutile ponte Di Mario. Assessore Giovanni Mattias: Per quanto possa sembrare paradossale il “ponte Di Mario” in realtà potrebbe essere un'opera che pone Pomezia all'avanguardia nella tutela dell'ambiente: infatti, sebbene ignori il motivo per il quale sia stato costruito, tale opera di fatto è un potenziale “ponte verde” o sovrappasso faunistico, che riconnette le aree naturali della sughereta alle aree verdi presenti nella lottizzazione, andando a limitare la frammentazione ambientale dovuta alla costruzione di via Gronchi. - Depuratore nella Sughereta che emana sgradevoli odori. Assessore Giovanni Mattias: La gestione del depuratore è in carico all'Acea. Tutti i depuratori, proprio per la tipologia di materiale che trattano e lavorano, difficilmente emanano buoni odori; in caso di malfunzionamenti comunque è sempre meglio segnalare in via ufficiale agli uffici e alla ditta gli eventi che hanno comportato disagi.

- Prostituzione in strada Sindaco Fabio Fucci: Sono consapevole della situazione che vivono i residenti di Santa Palomba-Roma 2 in relazione al fenomeno della prostituzione. L’ordinanza che vieta a chiunque di contattare o intrattenersi con soggetti dediti alla prostituzione in tutto il territorio comunale è un provvedimento volto a contrastare tale fenomeno, soprattutto, come è scritto nella stessa ordinanza, in zone come Santa Palomba, dove i residenti del quartiere e gli utenti della stazione sono esasperati dalla presenza, a tutte le ore del giorno e della notte, di soggetti dediti alla prostituzione. E’ mio dovere tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire l’incolumità pubblica. Per questo rinnovo il mio appello alle autorità preposte alla sicurezza per interventi di presidio e sostegno sul territorio. - Acqua potabile Sindaco Fabio Fucci: L’acqua potabile è finalmente arrivata nelle case di Santa PalombaRoma 2. Sono tre le palazzine (due in via delle Arti e una in piazza Nervi) ad aver proceduto alla stipula dei contratti con Acea e alla messa a norma dei contatori. Il nostro lavoro nell’ultimo anno ha sbloccato una situazione ferma da decenni: Acea ha preso in carico la torre piezometrica e ora gli Amministratori di condominio stanno provvedendo alla stipula dei contratti per gli allacci di ogni palazzina. Il nostro obiettivo, fin da subito, è stato quello di garantire ai nostri concittadini l’erogazione di un servizio essenziale e di un bene primario come quello dell’acqua potabile, e con orgoglio oggi possiamo dire di avercela fatta. - Centrale biogas Sindaco Fabio Fucci: Sul progetto di impianto di biogas si è espresso il Consiglio comunale all’unanimità: il Comune di Pomezia è assolutamente contrario alla realizzazione dell’im-

15 pianto. Sono diverse le criticità registrate: dalla vicinanza a zone densamente abitate, alla presenza di numerosi impianti a rischio di incidente rilevante fino alla questione legata alla viabilità e alla tutela dell’area di Tor Maggiore. Abbiamo incontrato i residenti, i comitati di quartiere e le associazioni, ci muoveremo in tutte le sedi opportune per scongiurare l’ipotesi della costruzione della centrale. L’11 novembre scorso ho richiesto ufficialmente audizione in Commissione Ambiente della Regione Lazio proprio per ribadire la nostra contrarietà al progetto e chiedere all’Amministrazione regionale di non procedere alla conclusione favorevole dell’iter di approvazione e al rilascio della compatibilità ambientale. Il 2 dicembre sarò ascoltato dalla Commissione Regionale e in quella sede ribadirò il secco NO dell’intero consiglio comunale della Città di Pomezia. - Nessun servizio per il cittadino (farmacia, bar, supermercato, posta) Sindaco Fabio Fucci: In una recente conferenza dei servizi, abbiamo chiesto ai richiedenti Soc. Liuzzi Immobiliare di utilizzare le aree commerciali esclusivamente per fornire servizi al quartiere. Purtroppo abbiamo ravvisato la mancanza di volontà dei proprietari all’utilizzo esclusivo per fini commerciali. - Profughi Sindaco Fabio Fucci: Sono in costante contatto con i responsabili della struttura di accoglienza per avere informazioni e rassicurazioni. - Assenza di forze dell’ordine Sindaco Fabio Fucci: Presto la nostra Polizia Locale sarà dotata di una stazione mobile furgonata che potrà presidiare costantemente le

aree periferiche della Città. - Limitazioni delle tratte dello scuolabus Assessore Lorenzo Sbizzera: A partire da quest'anno scolastico, il servizio del trasporto scolastico è stato rivisto, eliminando le fermate "a domicilio" e prevedendo dei punti di raccolta e concentrando le linee verso le scuole di riferimento dei vari quartieri. E' un sistema essenzialmente diverso dal precedente, servirà probabilmente del tempo per abituarvisi, così come ne servirà per affinare il servizio, ma il sistema di trasporto scolastico che avevamo fino all'anno scorso non era più sostenibile.


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Il “bello” e il “brutto” delle feste Si avvicinano le festività e, come tutti gli anni, arriva il tempo dei bilanci personali: ma che Natale sarà per i nostri concittadini? Ecco due storie raccontate dai protagonisti

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causa della crisi economica che ancora attanaglia l’Italia ed il nostro territorio in particolare, con la conseguente chiusura di diverse aziende e la riduzione di personale, molti cittadini trascorreranno il loro Natale in cassa integrazione alla ricerca di un lavoro che mai arriverà... E' questo il Natale di P. P., disoccupato di Ardea, papà separato, lavoratore e uomo di onore, alla ricerca di un lavoro e di uno stipendio per portare avanti la sua famiglia. E come lui tanti altri cittadini che giorno dopo giorno vivono di speranza, di aspettative e di umili aiuti. E quando il lavoro viene a mancare, finiti amici e parenti si cerca aiuto nell’istituzione... “Mi sono recato così al Comune di Ardea all’ufficio Servizi Sociali spiegando la mia situazione... ero immerso tra gli stranieri e gli zingari” afferma a malincuore P.P. “Ho avuto l’impressione di essere di un altro

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er Alessandro Iotti e Adele Meneghetti sarà sicuramente un Natale indimenticabile, dalle emozioni uniche e irripetibili. Lui 30 anni, vigile urbano di Ardea, Lei 22 anni, giovane truccatrice ardeatina, grazie alla loro magica storia d’amore il 18 novembre sono riusciti a dare al mondo una meravigliosa pupetta di 3,180 kg : Ginevra ! Ad accoglierla oltre ai parenti, tanti amici della coppia che la hanno resa già una vera e propria star del territorio fin dalle sue prime ore di vita. In pochissimi istanti dall’annuncio della sua nascita i social network sono stati letteralmente presi d’assalto da messaggi di auguri per il lieto evento, una condivisione inaspettata e per certi versi incredibile. La piccola è arrivata con qualche giorno di ritardo ma la gioia della mamma e del papà sono stati ricompensati. Fortunatamente durante tutto il periodo della gravidanza Adele non ha avuto grosse nausee:“Se le gravidanze fossero tutte così farei dieci figli” ha ammesso scherzosamente dopo il parto. Per papà Alessandro invece è stato difficile trovare le parole per

paese ! Tutti stranieri che compilavano moduli alla ricerca di esenzioni per le mense scolastiche e bonus per la spesa... Nonostante sono italiano e residente nel comune per me solo la riduzione dell 'energia elettrica” aggiunge P.P. E sfiduciato dalla politica e dalle istituzioni si lascia andare ad uno sfogo: “Il comune piu' schifoso di tutta l'Italia ! Senza reddito non ho neanche il diritto di far mangiare la bambina alla mensa scolastica perchè non c'è esenzione . Per i libri dei miei figli devo sborsare 350 euro per poi sperare in un rimborso che non sò quando arriverà. Ma non si vergognano? Ci mangiamo i libri questo mese ?” conclude P.P. Alla domanda: Quale sarà il vostro regalo di Natale ? Le dimissioni del Sindaco e di tutta la classe politica... quando ci sono le elezioni venite a chiedermi il voto ! Massimiliano Gobbi

descrivere un emozione così grande: “La nascita di Ginevra è per me un emozione che racchiude nel calore di un abbraccio il percorso di una vita” dichiara il nuovo papà.E al momento del parto arriva anche una dedica speciale alla sua dolce metà: “Adele, è la mia vita, la ragazza meravigliosa che da sempre aspettavo, che immaginavo fin da bambino. Dal primo momento in cui i miei passi hanno incontrato per la prima volta lei ho sentito subito qualcosa di speciale!” “Il nostro viverci quotidiano, ha dato alla vita Ginevra, il frutto più dolce del nostro amore” conclude il giovane papà. Alla domanda: Quale sarà il vostro regalo di Natale? Entrambi i genitori si guardano prima dritti negli occhi per poi rivolgere lo sguardo verso il loro più grande tesoro... “E’ senza dubbio lei, ci ha regalato una nuova vita e tanto amore !” E tra una coccola ed un babbraccio augurano a tutti un favoloso Natale. Massimiliano Gobbi


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Caro Babbo Natale... E

ra il dicembre del 1962 quando scrissi questa frase per l'ultima volta.

Era l'anno in cui Dino Risi dirigeva il grande Vittorio Gassman ne “Il sorpasso” mentre a Los Angeles moriva Marilyn Monroe, i Beatles, che ancora non avevano inciso il loro primo LP, cantavano “Love me do” e nelle edicole usciva il primo numero di Diabolik. Fin dal tempo in cui le suore mi insegnarono a scrivere, ogni anno a dicembre, avevo scritto la mia letterina a Babbo Natale. Gli raccontavo dei miei buoni propositi e di quanto fossi stato bravo a scuola; facevo del tutto per convincerlo che, in fondo, quel regalo me lo ero guadagnato. Fu l'anno della mia prima bicicletta. L'Italia era ormai uscita dalla profonda crisi del dopoguerra e per la prima volta mio padre non aveva portato a casa il pacco dono alimentare con lo zucchero, gli spaghetti avvolti nella carta blu e il cioccolato delle F.A. americane. Abitavo nella periferia sud di Roma dove le case popolari crescevano numerose intorno all'E42 poi rinominata EUR in occasione dell'Esposizione Universale. Il quartiere non aveva ancora strade e neppure illuminazione; alla fine degli anni 50 rientrando in casa la sera, i grandi usavano una lampada tascabile per evitare le pozzanghere più profonde. Tutti i pomeriggi dopo i compiti, giocavo nella piazza della Montagnola dove Pier Paolo Pasolini reclutava i giovani interpreti dei suoi film e quell'anno fu la volta Ettore per “Mamma Roma” con la grandissima Anna Magnani. La miseria sofferta prima di quegli anni ormai era solo nei film dei grandi registi e nei ricordi di chi era scampato alla guerra; Roma brulicava di cantieri edili da cui altissime svettavano le gru, riempendo l'orizzonte come i cipressi di un viale. Furono gli anni del miracolo economico che videro crescere gli stipendi delle famiglie a ritmo vertiginoso, tanto che lo stesso Kennedy si era complimentato per gli enormi progressi con il nostro Presidente della Repubblica di allora, Antonio Segni.

Per tutto il mese di dicembre Roma era addobbata a festa e nelle vie del centro erano a migliaia le luminarie che sfidavano le tenebre fino all'alba. Le vetrine traboccavano di ogni ben di Dio e l'aria profumava del caramello dello zucchero filato e del torrone. Per un mese intero, fino al giorno della Befana, Piazza Navona si trasformava nel paese delle meraviglie ed anche i turisti che venivano a Roma per conoscere il Papa Buono non potevano fare a meno di curiosare tra quelle bancarelle a ridosso della fontana del Bernini. Non era ricca la mia famiglia e neppure benestante, ma per quel poco che potesse inesaudito restare un desiderio, bastava scrivere a Babbo Natale e lui, come sempre, non mi avrebbe deluso. Arrivò la bicicletta quell'anno ed anche doni e dolci del CRAL del Ministero che organizzava per l'occasione una grande festa al teatro Brancaccio con Renato Rascel che cantava “Il piccolo corazziere”. Quando dopo cinquant'anni sono arrivato alla Nuova Florida di Ardea, un po' mi sono tornati alla mente quei tempi lontani. Arriva dicembre, si avvicina il Natale e camminando nel buio delle strade dissestante e fangose si sente nell'aria l'odore della legna che brucia nelle stufe. Nessuno passeggia per le strade nel mio quar-

tiere perché qui non ci sono motivi per farlo; chi non ha l'auto usa la bicicletta e quei pochi che incontri a piedi stanno facendo jogging. Nella strada principale, che attraversa per tutta la sua lunghezza il quartiere, non ci sono gli alberi che ne giustificherebbero l'appellativo di viale, né ci sono negozi con le vetrine illuminate e traboccanti; non ci sono nemmeno le sfavillanti luminarie a ricordarmi l'arrivo imminente del Natale. Qui le campane non suonano le note di “Jingle bells” ma sono quelle per la raccolta del vetro e sono sempre in compagnia di sacchetti di plastica maleodoranti. Caro Babbo Natale, sono ancora io ... Non ci crederai ma, anche se sono passati più di cinquant'anni, è ancora a te che devo rivolgermi per chiederti di esaudire un mio desiderio. Sono stato bravo quest'anno: ho pagato perfino in anticipo tutte le tasse, spazzo sempre la strada davanti al mio cancello di casa e faccio la raccolta differenziata con diligenza certosina; ho anche messo un lampione nel mio giardino per illuminare almeno un tratto della mia strada buia. A dirtela con le parole di Lucio Dalla: “l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va; si esce poco la sera, compreso quando è festa, e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”. Caro Babbo Natale, ho solo un regalo da chiedere e tu sei l'unico che può ascoltarmi. Potresti portarmi quest'anno un sindaco nuovo ? M.S.


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Arrivano i Mercatini di Natale

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nche Pomezia e Torvaianica avranno i loro mercatini di Natale. Magari non saranno come quelli del Trentino o del nord Europa, ma sicuramente sarà un buon inizio per una nuova tradizione locale che potrà portare visitatori nel nostro territorio, oltre ad intrattenere piacevolmente i residenti. È stato infatti indetto dall’amministrazione comunale un bando per “la formazione di graduatorie utilizzabili per il rilascio di autorizzazioni temporanee di occupazione del suolo pubblico”. I gazebo dovranno essere tutti dello stesso colore, bianco, e della stessa misura, 3 metri per 3. Niente cianfrusaglie “made in China” o simili in vendita, ma solo prodotti di artigianato le categorie di merce ammesse per la vendita del settore non alimentare: consentiti, oltre ai prodotti tipici natalizi (dai presepi tipici regionali e addobbi natalizi, a fiori e piante prettamente natalizi, come alberi di natale, stelle di natale, pungitopo, vischio e addobbi floreali confezionati), anche lavori in ferro battuto, rame e ottone, ceramiche decorate a mano, giocattoli artigianali, candele profumate e non, oggetti in vetro soffiato, oggettistica in legno, bigiotteria lavorata a mano, accessori di abbigliamento artigianali, oggettistica vintage, antiquariato, libri nuovi ed usati. riguardo il settore alimentare, sono ammessi prodotti tipici locali preconfezionati e sigillati, dolciumi, caramelle, croccante, torrone, pasta di mandorle, zucchero filato, cioccolata e cioccolatini artigianali, confezioni regalo per natale ed epifania, miele,

marmellate, formaggi, salumi, castagne, noci, nocciole e simili. Gli artisti potranno invece esporre e vendere le loro opere. Sono inoltre state ammesse Associazioni non a scopo di lucro, “che non esercitano alcuna attività commerciale, esclusivamente per attività di informazione e/o per raccolta fondi per particolari e documentati scopi sociali. Alle Associazioni non saranno assegnati i posteggi, ma sarà autorizzata la partecipazione di volta in volta”. I mercatini, che si svolgeranno dal 15 al 30 dicembre e dal 1° al 6 gennaio, sempre dalle ore 17 alle 24, saranno due, uno a Pomezia, in Piazza Indipendenza, ed uno a Torvaianica, in piazza Ungheria. 51 sono i banchi a disposizione per il mercatino di Pomezia, 36 per quello di Torvaianica.An-

cora non si hanno informazioni sul numero degli artigiani e dei commercianti che hanno aderito al bando, ma, almeno al momento di andare in stampa, l’adesione non sembrava essere stata molto alta. “Il bando è uscito troppo in ritardo – hanno dichiarato alcuni standisti – e ci siamo già organizzati diversamente”. “Io avrei voluto partecipare – ha aggiunto un’artigiana – ma alla fine ho preferito ripiegare su un centro commerciale: gli orari proposti dal Comune, ovvero fino a mezzanotte, non sono fattibili per me. Forse sarebbe stato meglio proporli dalle 15 alle 22: sicuramente sarebbero stati più frequentati anche dai possibili clienti. Ricordiamoci che è Natale, non Ferragosto, e ad una certa ora le persone preferiscono rientrare a casa e non passeggiare sul lungomare”. Giuseppe Marrone


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A Natale non acquistare un regalo, adotta un cane! Gilda Mirko Duke

E’ giovane e bellissima cagnolotta incrocio pitbull vi aspetta in canile. Venite a conoscerla Box 73 Per info - Celeste 3486441872 - Monica 3404743351 Ass : Attivistixidiritti Comunità Animali (onlus) - Canile Pomezia aperto dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00

Dino

Dino vi sta aspettando! Un dolcissimo e timido cagnolino taglia piccola il canile non è proprio posto per lui, venite a conoscerlo, ha bisogno di una famiglia che lo ami! Box 5 Per info : Celeste 3486441872 - Monica 3404743351 Ass attivistixidiritti comunità animali (onlus) Canile Pomezia aperto dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00

Mirko è bel cagnolone giovanissimo di taglia grande e nonostante la sua mole è facilmente controllabile al guinzaglio. E' ubbidiente ed educato. Mirko ha bisogno di spazio e anche un piccolo giardino lo renderebbe felice. Convive tranquillamente con le femmine mentre con i maschi richiede attenzione ed ambientamento ed è da provare con i gatti. VENITE A CONOSCERLO E MAGARI RESTATE CON LUI UN PO' IN UN RECINTO, VEDRETE CHE MIRKO PUO' DIVENTARE IL VOSTRO CANE! Per info Celeste 3486441872 - Monica 3404743351 Ass. attivistixidiritti comunità animali (onlus) - Canile Pomezia aperto dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00

Duke simpatico taglia piccola, giocherellone e socievole, ama scorrazzare e farsi coccolare. Duke vi aspetta in canile, non fatelo stare li ancora a lungo! Box 5 Per info Monica 3404743351 - Celeste 3486441872 AssAttivistiperidirittianimali Pomezia-Ardea Attivisti (onlus) - Canile Pomezia aperto dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00

Cucciolo

Cucciolo di maremmano di circa 2 mesi cerca casa per sempre. Per info Monica 3404743351 - Celeste 3486441872 Ass. Attivistiperidirittianimali Pomezia-Ardea Attivisti (onlus) - Canile Pomezia aperto dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00 -


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Via dell’Idrovora, o via dell’abbandono totale? Niente illuminazione o marciapiedi, ma in compenso tanti rifiuti

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ittadini di via dell’Idrovora, ad Ardea, sul piede di guerra. Attraverso l’Associazione “La voce del Popolo” i residenti della trafficata strada hanno voluto portare alla luce il loro malcontento e la loro preoccupazione. “Vogliamo protestare per sollevare un problema da sempre ignorato, non si sa se per disinteresse o se per mancanza di soluzioni: lo stato di degrado e di pericolosità di questa strada. Siamo senza illuminazione, senza marciapiedi e perennemente pieni di rifiuti sul ciglio della strada. La precedente amministrazione si è sempre vantata di aver apportato opere pubbliche a Ardea, tra cui l´illuminazione stradale. In effetti l´illuminazione era stata attivata anche in via dell’Idrovora, ma dopo pochi mesi questa strada, molto trafficata sia a piedi che con le autovetture, è tornata al buio più totale, con grave rischio della sicurezza stradale”. La strada – spiegano i residenti - costeggia le abitazioni, ma è totalmente priva, oltre che di illuminazione, anche di marciapiedi. In compenso, c’è immondizia da ogni parte, tipo discarica. Lamentiamo poi l’insufficiente dei contenitori per la raccolta di vetro: c’è ne solo uno per tutti i residenti della strada, a è insufficiente e quindi sempre pieno”. Gli abitanti di via dell’Idrovora sono ormai scoraggiati. “Sogniamo un quartiere, ed una strada,

da mondo civile, ma sembra che si tratti di una nostra utopia. Quello che chiediamo, in fondo, è solo la messa in sicurezza e un po’ di decoro. Del resto questa è una strada abbastanza trafficata e il rischio che accada qualcosa di brutto è reale. Finché non succede nulla è tutto a posto, ma se dovesse accadere qualcosa, la responsa-

bilità di chi sarebbe? Ci sarebbe il solito scarica barile o i soliti titoli che parlano di tragedia annunciata? Noi vorremmo che qualcosa si facesse prima, anche perché, al pari dei cittadini che vivono in quartieri illuminati, puliti e forniti di marciapiedi, la Tasi e tutte le tasse le paghiamo senza sconti”. Matteo Acitelli


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La civiltà? Parte da tutti noi. Ma ad Ardea…

Che cos'è la civiltà di un paese? Buona educazione, cortesia, urbanità e, sopratutto, l'amore per il paese dove si nasce, si cresce e si vive. E guardando dalla finestra, ad Ardea , tutto ciò non si vede. Noi siamo quei cittadini che, andando fuori, dicono: “bella la Toscana, il Trentino, l'Austria, la Costa Azzurra, la Costiera Amalfitana, la Romagna , mica come Ardea!”. Ma siamo i primi a parcheggiare sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, alla faccia dei portatori di handicap e dei bambini; a creare cumuli d'immondizia lungo le strade, tanto l'importante è che casa nostra sia pulita; ad appendere buste d'immondizia alle finestre o sotto i lam-

pioni del centro storico, nonostante il porta a porta. Siamo quelli che hanno un castello che, seppur diroccato, diventa asso nella manica ad ogni nuova campagne elettorale; e siamo quelli che restano in silenzio quando le mura vengono sfregiate e quando le antiche grotte della città vengono riempite con ogni tipo di rifiuto o usate come bagni pubblici. Siamo quelli che avevano un mare splendido ma hanno permesso di deturparlo, quelli che hanno un potenziale archeologico ma sono incapaci di valorizzarlo. Siamo forse l'unico paese del circondario a non avere un centro sportivo, una scuola superiore per i nostri figli dei quali nessuno sembra preoccuparsi, probabilmente perché non hanno l’età per votare. La domanda sorge spontanea: siamo così per

colpa nostra, o perchè manca il buon esempio? E chi dovrebbe essere il buon esempio? I nostri amministratori, senza nessuna distinzione di credo politico? Probabilmente manca l’elemento fondamentale, quello che manca alla base di tutto è la cultura, quella con la C maiuscola, quella che da piccolo ti fa diventare grande. Forse una possibilità potremmo ancora averla: un esame di coscienza collettivo. Un paese per crescere ha bisogno di cittadini presenti e partecipi, e soprattutto di amministratori senza alcun colore politico e senza alcun vuoto di memoria, così da poter mantenere quello che promettono! R.V.P.R.


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CRONACA 26 Pomezia e Torvaianica: buche su strade e m I cittadini reclamano, l’assessore risponde Il Corriere della Città

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trade e marciapiedi pieni di buche, ma anche di rifiuti. Erba alta a bordo strada all’interno dei vari quartieri, ad impedire l’ottimale visione da parte degli automobilisti, che vengono così messi in condizioni di pericolo. Piazzali davanti alle scuole in stato di degrado, con rifiuti di ogni tipo, dalle gomme per auto e moto fino ai profilattici. Sono solo alcune delle lamentele che pervengono quotidianamente alla nostra redazione, tutte corredate da foto che dimostrano la veridicità di quanto esposto a parole. “Villaggio Azzurro, circa 40 famiglie, 4 bidoni dell’indifferenziato e un solo scarico a settimana previsto. Mancano ancora 3 giorni, e non vi dico i ratti che vi girano!”, scrive una donna. “Via Carlo Alberto Dalla Chiesa: il problema vero e pericoloso è visibile fin dal inizio della strada:venendo da Via Danimarca è tutto un percorso ad ostacoli formato da buche e radici di alberi che vengono fuori dal marciapiedi anche di alcuni centimetri. Poco prima dell’ufficio postale c'è un restringimento del marciapiede stesso, che, unito alle buche, rende veramente pericoloso il passaggio per chi ha difficoltà a camminare e/o per i molti anziani che si devono recare alla posta o alla scuole che si trovano in questa strada”, riporta un lettore. “Via Singen: se non fosse per me, che

ogni giorno mi armo di ramazza e paletta per pulire la strada, saremmo sommersi dai rifiuti. Eppure, nonostante la mia buona volontà, basta spostarsi di qualche metro per vedere il degrado più assoluto: accanto alla scuola si possono vedere resti di siringhe e preservativi, oltre a immondizia di tutti i tipi. La potatura del verde non viene mai effettuata e sembra di stare

in una giungla. Dov’è la sicurezza per i bambini che frequentano questa scuola o che vivono qui vicino?”, accusa Massimo Dionisi. Queste ed altre segnalazioni sono state da noi riportate all’amministrazione comunale. A rispondere l’assessore delegato al decoro urbano Lorenzo Sbizzera. Molti cittadini si lamentano perché, da quando è stato modificato il calendario della raccolta porta a porta, in realtà il servizio, essendo stato ridotto (umido da 3 a 2 volte, indifferenziata da 2 a 1 volta, per non parlare del periodo estivo, da 3 ad 1 volta), è peggiorato. Le persone più "corrette" si tengono i rifiuti in casa, con conseguenti disagi, le altre li mettono fuori, con il risultato che tutto il territorio, sia dove c'è la raccolta differenziata porta a porta che nei restanti quartieri, è sensibilmente più sporco, con discariche spontanee in continuo aumento e con scarrabili sempre stracolmi di rifiuti di ogni genere. E tutto ciò a fronte di un sensibile aumento delle bollette per i cittadini, che sono quindi giustamente infuriati. Era questo che si voleva ottenere o avete in mente dei correttivi, oltre alle giustissime multe a coloro che vengono "beccati" a conferire i rifiuti in maniera non corretta, che possano migliorare il servizio e l'aspetto della città? “L'Amministrazione Comunale sta intervenendo con molteplici azioni, prima tra tutte l'estensione del sistema di raccolta domiciliare su tutto il territorio comunale, per migliorare quantità e qualità della raccolta differenziata – ha affermato l’assessore Lorenzo Sbizzera - La revisione del calendario di raccolta va in questa direzione, è ampiamente dimostrato che una riduzione dei passaggi per i materiali non riciclabili spinge gli utenti a differenziare con maggiore attenzione. I Comuni che hanno raggiunto buoni risultati nella raccolta differenziata, come ad esempio Salerno o la vicina Aprilia, hanno un solo passaggio settimanale per l'indifferenziato. Le problematiche che troviamo oggi su Torvaianica non sono da imputare al cambio di calendario: la dimostrazione è nel fatto che nei quartieri in cui il servizio è stato recentemente avviato (S. Procula, Castagnetta ed altri) esse non sono presenti. Su Torvaianica soffriamo ancora le conseguenze del lavoro insufficiente, in termini di informazione, sensibilizzazione ed organizzazione, svolto anni

fa all'avvio del servizio Porta a Porta, per le quali ancora molti degli utenti non differenziano correttamente i propri rifiuti, causando l'accumulo di rifiuti indifferenziati che oggi vediamo. Stiamo intervenendo lavorando parallelamente conducendo campagne di informazione e sensibilizzazione (l'ultima risale ad ottobre) e rafforzando i controlli, consapevoli che sarà un processo lento e graduale, ma anche che nell'ultimo anno e mezzo i miglioramenti ottenuti nel decoro e nella pulizia sono evidenti. Proprio sul fronte dei controlli, per potenziare il già ottimo lavoro della Polizia Locale, stiamo installando postazioni di videosorveglianza per prevenire il fenomeno dell'abbandono indiscriminato di rifiuti”.


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CRONACA 27 e marciapiedi, erba alta e rifiuti ovunque. www.ilcorrieredellacitta.com

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Altra immagine evidente del degrado urbano è l'erba alta sui marciapiedi e a bordo strada in numerosi quartieri. Le faccio l'esempio di via Danimarca, viale Italia e via Olanda a Torvaianica, ma potremmo andare avanti con un elenco lunghissime di strade e piazzali con lo stesso problema. Per questo non si può dare

colpa all'inciviltà dei cittadini, quanto piuttosto all'incuria dell'amministrazione: cosa pensa di fare? Sempre a proposito di decoro urbano, c'è un altro problema che sconfina nella sicurezza:

le numerose buche nei marciapiedi, oltre che agli ormai atavici crateri sulle strade. Le foto inviate dai lettori dimostrano la pericolosità per chi cammina a piedi o con delle carrozzine: anche in questo caso, quali sono gli interventi previsti, se ci sono? “Per quanto riguarda la problematica del dissesto stradale e delle cattive condizioni dei marciapiedi, pur nelle condizioni economiche non ottimali dell'Ente, sono stati inseriti nell'ultimo bilancio i fondi per i primi lavori di riasfaltatura completa delle strade. In particolare, i lavori di risistemazione dei marciapiedi di via Carlo Alberto Dalla Chiesa partiranno a breve, se possibile entro la fine dell'anno”. Ma le risposte non hanno soddisfatto i cittadini, che hanno inviato altre segnalazioni a dimostrazione che i “miglioramenti ottenuti nel decoro e nella pulizia”, come dichiarato dall’assessore, non sono per niente evidenti e che la riduzione dei giorni di ritiro penalizza anche chi ha sempre conferito in maniera corretta i rifiuti. “Vi invio due immagini di Via Confalonieri, tra via Virgilio e le ex case Lenzini, dove si vedono chiaramente cumuli di immondizia che ostruiscono il passaggio dei pedoni sul marciapiede: è praticamente impossibile passare! - scrive Mario P. – Sarebbe questo il miglioramento del servizio rispetto al passato?”. “Campo Ascolano, – aggiunge Roberto V. - una domanda sorge spontanea: ma nei quartieri dove c'è il porta a porta, un giorno per i non riciclabili vi sembra possibile? Nel mio caso, con una bimba di appena 3 settimane, per un tot. di 6/8 pannolini al giorno, quindi circa 40/50 pannolini alla settimana, è normale tenere a casa per una settimana i non riciclabili? E per quelle famiglie che hanno persone anziane che utilizzano pannoloni assai più grandi? Nel mio quartiere si continuano a vedere cumuli di immondizia lasciati un po’ dappertutto. La colpa è certamente della maleducazione delle persone e non di certo del sindaco... se non sbaglio hanno tanto pubblicizzato le multe che sono state fatte la scorsa settimana per chi abbandonava per strada immondizia, ma nella mia zona di queste multe non ce n’è l'ombra. Per non parlare del mercato domenicale, già molto discusso non solo perché la domenica i residenti pur pagando un passo carrabile non possono

uscire dalle proprie abitazioni, ma soprattutto perché se fossero necessari mezzi di soccorso ci sarebbero seri problemi a transitare in quella strada, come purtroppo è successo nel febbraio 2011, con l’ambulanza bloccata nella suddetta via. Ma per non uscire fuori tema, la pulizia del mercato, che fino a qualche mese fa veniva svolta da circa 5 persone con un grande camion per la raccolta e un altro camion con spazzole adibito alla pulizia della strada, ora viene svolta da due persone con un camioncino poco più grande di un ape. La strada non viene più lavata e tra l'altro la pulizia finisce circa alle 16 del pomeriggio. In questo modo sicuramente c’è risparmio, ma il servizio è insufficiente. In questo momento di crisi anch'io sono in grado di risparmiare tagliando le spese a casa: anziché dare il latte a mia figlia potrei darle l'acqua, magari quella del sindaco, costerebbe sicuramente di meno...”.

“Abbiamo grossi problemi anche a Torvaianica Alta – commenta Daniele Fazio – Senza bisogno di commenti, vi mando le foto dei rifiuti che puntualmente si trovano a terra, vicino al contenitore: dove sono i controlli?” “È stato fatto un parcheggio nuovo, ampio e bello in via Polonia – conclude Antonino C. – Peccato che, invece delle auto, ci si trovino erbacce alte come alberi. E non ci vengano a parlare di inciviltà dei cittadini, questa volta!”. Alessia Ambra Achille


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CRONACA

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Pillole di Storia del nostro territorio [2] – La Scuola

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ella realtà pionieristica ed eterogenea di Torvajanica, la Scuola è stata fondamentale, perché l’inserimento dei figli nelle scuole del territorio ha inevitabilmente favorito l’integrazione degli adulti nella Comunità. Genesi e sviluppo delle scuole di Torvajanica e dintorni accompagnano bene la storia dell’occupazione civile del territorio. Nel primo dopoguerra, anni ’20, inizialmente in località Campo Selva, una sola aula di scuola elementare accoglieva i pochi bambini del territorio, variando la lezione secondo l’età e il grado d’alfabetizzazione di ciascuno. In quell’epoca di scuole piccolissime, una sola maestra per cinque classi da seguire, nella stessa auletta, era normale, anzi: era già tanto. Questa accoglieva per lo più i figli dei pescatori, poiché in località Campo Jemini un’altra pluriclasse alfabetizzava i figli dei contadini che lavoravano quelle terre. Erano ‘scuole’ solo in virtù della funzione che svolgevano: in entrambi i casi, la scuola altro non era che un ambiente annesso alla piccola chiesa del borgo, però per i figli dei pescatori e dei contadini furono sufficienti queste pluriclassi. Nel secondo dopoguerra le cose cambiarono, coerentemente con i programmi nazionali di lotta all’analfabetismo promossi dal Governo, che innalzarono l’obbligo scolastico a 14 anni, attivarono corsi pubblici per adulti e favorirono la creazione di istituzioni private con il medesimo scopo (la più importante fu l'Unione Nazionale per la Lotta all'Analfabetismo, UNLA), che ancora sopravvivono nei Centri di Cultura per l'Educazione Permanente. Questo non comportò però, immediatamente e per tutto il territorio nazionale, la partenza del programma dell’edilizia scolastica: Torvajanica, per lungo tempo, e almeno fino ai primi anni ’60, non ebbe una vera e propria Scuola elementare, e anche se la prima comunità si era molto ingrandita e ai pescatori si affiancavano artigiani, commercianti e i primi modesti imprenditori, i bambini del luogo andavano a scuola in locali (negozi ed anche appartamenti) “trasformati” per questo nuovo uso. L’unico vantaggio di questa scomoda situazione era che le aule erano dislocate un po’ ovunque

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lungo la litoranea e così la scuola veniva a essere un tutt’uno con la propria strada e il proprio piccolo primordiale quartiere, o gruppetto di case. Scuola Media: si andava a Pomezia, perché di meglio non c’era. Ma, ora, la scuola era “dell’obbligo”, e i ragazzi del posto usufruivano di quello che poi sarà chiamato ‘servizio di scuolabus’, uno tra i primi ad essere attivati nella provincia di Roma, che utilizzava camion e macchine comunali (a quell’epoca Ardea e Pomezia erano ancora un unico Comune, scisso nel 1971). A Pomezia la situazione non era molto migliore: a parte l’edificio costruito al tempo della fondazione, peraltro ancora oggi esistente e in uso, per lungo tempo le scuole utilizzarono spazi di ogni tipo. Finalmente, nei primi anni ’60, la piccola cittadina balneare vide la costruzione della sua prima vera e propria Scuola Elementare: l’edificio di via Marsiglia (allora Via Stalingrado), oggi sede del locale Centro Anziani, che iniziò a funzionare nel 1965, le cui dimensioni lillipuziane la dicono lunga sul numero delle famiglie residenti. Per molti anni fu questa la Scuola elementare di Torvajanica e la grande maggioranza degli adulti che vivono ancora qui, lì ha imparato a leggere e scrivere. Il numero dei residenti lievitò vorticosamente, complice il fatto che Pomezia, anche per l’impulso e gli incentivi della Cassa per il Mezzogiorno, stava diventando sempre più il polo industriale di Roma e quindi richiamava un gran numero di operai specializzati, giovani e con famiglie in crescita. E c’erano anche le famiglie dei militari dell’aeroporto di Pratica di Mare.

Molto presto, queste prime aule “vere”non riuscirono a contenere tutta la popolazione scolastica delle classi elementari. Si ricorse ancora una volta a locali di varia natura: molti hanno frequentato la scuola elementare sul lungomare in località San Giuseppe (toponimo improprio ma utilizzato da tutti), in un edificio usato abitualmente d’estate per le colonie e al cui posto, oggi, c’è il moderno complesso che comprende gli Uffici della Polizia Municipale, dell’Anagrafe e la Biblioteca pubblica. A Pomezia nel frattempo era nata la Scuola Media Publio Virgilio Marone (non nella sede attuale). Trattandosi di una scuola, se propriamente fosse chiamata “Virgilio” sarebbe meglio. Per le scuole medie, gli alunni di Torvajanica, diventati più grandi, ripresero a fare i pendolari con Pomezia. L’incremento della popolazione e la presenza di una reale scuola elementare sul posto indussero alla metà degli anni ‘60 l’amministrazione comunale a dotare anche Torvajanica di una Scuola media, che però non ebbe ancora una sede propria e neppure una sua autonomia, poiché era solo una succursale della Publio Virgilio Marone di Pomezia, che utilizzava i locali della parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Piazza Ungheria, al “campetto dei preti”. Finalmente nel 1969 si concluse che era giunto il momento di dotare la cittadina di una sua Scuola media, con piena autonomia e non più succursale. E’ a quell’anno che si data la nascita della “Pestalozzi”, ovviamente non nella sede attuale, ma, ancora una volta, all’interno dell’edificio delle colonie marine. Da subito ebbe però una sua identità, poiché fu intitolata all’educatore e pedagogista svizzero Johann Heinrich Pestalozzi.

EDITORE: La Città

CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso

E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it redazione@citywebtv.it

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

STAMPA: Pignani Printing

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

IN REDAZIONE: Il Corriere della Città: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Bartolini, Giuseppe Marrone

CHIUSURA REDAZIONALE: 02/12/2014

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


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Dicembre 2014 Con questa titolatura si sono precorsi i tempi: nell’epoca delle Manzoni, Pascoli e Dante Alighieri, il nome di Pestalozzi risuonava sconosciuto ai più, però scegliendo di dedicarla a un educatore e che spese buona parte della sua vita a occuparsi di questioni educative e sociali, contribuendo con le sue opere a costruire la pedagogia moderna, è come se ne volesse definire lo spirito. Uomini e donne della Pestalozzi sapevano su quale figura e pensiero modellare il loro compito. Torvajanica cresceva, sempre di più, e con essa il Paese. Arriviamo a ridosso degli anni ’70, l’epoca dei cosiddetti ‘doppi turni’, a volte “tripli”, perché ovunque si doveva ricorrere a questa scomoda e sgradita soluzione per garantire a tutti la più equa e dignitosa frequenza. Con i bambini che uscivano da scuola al buio alle otto di sera… Quando venivano pulite le aule? Erano riscaldate? Comunque siamo sopravvissuti. Nel 1968 il Governo aveva varato la Legge Nazionale per l’Edilizia Scolastica, un piano quinquennale che doveva dotare il territorio di strutture scolastiche di ogni ordine e grado. Nel 1970 la popolazione scolastica, che era il doppio della media nazionale, impose di inserire Pomezia tra i comuni che avrebbero beneficiato delle nuove costruzioni. E’ in questo momento, storico e politico che nasce la Pestalozzi di Via Gran Bretagna 35. E il suo primo anno scolastico, il 1972-’73, fu veramente un anno pionieristico: a edificio ultimato, questioni burocratiche ne impedivano l’utilizzo. L’intraprendenza di alcuni insegnanti e genitori sbloccò la situazione: ancora in molti ricordano i trattori e i rimorchi con sopra banchi, sedie, cattedre e lavagne, spinti a mano da tutti, alunni compresi! Fu un trasloco, forse

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un’occupazione forzata… finalmente la nuova e vera sede c’era davvero! L’avventura non era ancora finita: il 20 ottobre del 1972 (l’anno scolastico era già iniziato), primo giorno nella nuova Scuola, fu avventuroso. I tanti ragazzi dalla sede provvisoria (che intanto era diventata quella delle colonie marine della Provincia, ora sede degli uffici comunali di Torvajanica, erroneamente definita come “San Giuseppe”) furono portati a piedi a mo’ di processione sulla litoranea. Una volta arrivati, ci si accorse che mancava l’acqua potabile nei bagni e quindi non si poteva proprio entrare. Solo gli alunni ne furono felici, poiché furono portati a giocare, in un clima radioso, a pallone sui prati retrostanti, dove ora ci sono le scuole dei più piccoli, lì, oltre Via Carlo Alberto dalla Chiesa, che non esisteva ancora. Però ormai la Città aveva la sua nuova Scuola media che dal giorno dopo iniziò la sua marcia con la preside professoressa Silvana Boschetti. Per molto tempo fu fiore all’occhiello della provincia: fu la prima scuola d’Italia ad avere un impianto di televisione (Seleco) a circuito chiuso con tanto di telecamere e fu una delle prime scuole a distribuire gratuitamente i libri di testo alle famiglie più bisognose, potendo ovviamente beneficiare di fondi destinati a tale scopo dal Comune di Pomezia. Questa Scuola aveva un suo giornalino spontaneo “L’Araldo” e gli “alunni-giornalisti” poterono beneficiare, per stamparlo, prima di un classico ciclostile, poi di un piccolo ma completo laboratorio di tipografia con caratteri mobili e torchio da stampa, acquistato per loro dalla preside Boschetti. Non rimase sola per tanto tempo ovviamente: la Città vide nascere e crescere il plesso di Mar-

tin Pescatore, con Scuola dell’Infanzia e Primaria e poi, dall’anno scolastico 1978-’79 anche la Media, come succursale della Pestalozzi di via Gran Bretagna. Quando il vecchio edificio di Via Marsiglia non poté più ospitare tutte le classi della Primaria perché ormai in condizioni fatiscenti, si costruì una nuova e ben più grande Scuola elementare, intitolata a una delle più celebri figure di insegnante ed educatore italiano: Don Lorenzo Milani. Ancora una volta è come se si volesse segnare la fisionomia della scuola, con una titolatura che non deve essere solo una dedica ma un vero e proprio riferimento culturale. La Don Milani non è l’ultima nata tra le scuole del territorio, infatti, in tempi recenti è nato il plesso di Torvajanica Alta, con aule per la scuola dell’Infanzia e Primaria. Questa è una parte della storia delle scuole di Torvajanica, che sono il traguardo di un percorso di ‘diritto allo studio’ esercitato fin dalle origini della cittadina. La Pestalozzi, che è stata al centro di queste considerazioni, non solo è uno dei traguardi, ma è anche una Scuola che ha avuto la sua evoluzione, poiché nasce come semplice Scuola media, per divenire nel 2000 Istituto Comprensivo, inglobando la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria del quartiere di Martin Pescatore e, nel 2006, il plesso di Torvajanica Alta. E non finisce qui. Infatti, recentemente, la ‘succursale’ di Martin Pescatore è stata assunta al ruolo di Istituto Comprensivo accorpando anche la Scuola dell’Infanzia e la Primaria di Torvajanica Alta: Istituto Comprensivo Enea. E anche stavolta siamo risaliti alle origini di questo luogo. Luigi Torreti


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Auguri!!!


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Buone Feste da...


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Il Corriere della Città Dicembre 2014

Il Pomezia Calcio rialza la testa La prima squadra della città riprende quota in classifica e si allontana dalla zona calda. Gli altri campionati: in prima categoria continua il testa a testa tra Indomita Pomezia e Torvaianica nel girone F, in difficoltà invece Airone Ardea e Tor San Lorenzo. Promozione: il Lido dei Pini è sesto, risale, seppur a fatica, l'Unipomezia Virtus 1938. In terza il Montegiordano è primo a pari punti con il Real Maenza (Latina Girone A), bene anche l'Atletico Ardea di Mister Benedetti.

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OMEZIA – Solo un mese fa raccontavamo di un Pomezia Calcio in piena crisi, alle prese con i risultati che non arrivavano e con una posizione in classifica per nulla all'altezza sia del blasone della società ma anche e soprattutto del cammino della squadra nel campionato di Eccellenza nel recente passato. La compagine, scrivevamo tra le pagine del numero di novembre, era sprofondata in piena zona play out e tanti dubbi erano stati gettati sul futuro del gruppo; poi però qualcosa è cambiato, con il Pomezia che, nel primo turno del mese appena terminato, era uscito vittorioso per ben 5-1 contro l'Atletico Boville ritrovando quella serenità smarrita nelle precedenti occasioni. Oggi, finalmente diciamo noi, tutto sembra essere tornato alla “normalità”. La squadra mentre scriviamo è decima e ha messo tra lei e la zona calda ben 5 punti, anche grazie ai due successi consecutivi ottenuti rispettivamente contro Rocca Secca e Audace San Vito. Dicembre ci dirà qualcosa in più sulle prospettive di questa squadra e di cosa sarà lecito aspettarsi nell'ormai imminente 2015. E per il resto? Cosa ha raccontato invece il resto del panorama dilettantistico pometino? Vediamo. Promozione: l'Unipomezia Virtus prova ad uscire dalle sabbie mobili, continua la buona stagione del Cedial Lido dei Pini – Se dovessimo individuare la squadra migliore del mese di novembre tra le nostre tre iscritte al girone C di Promozione, diremmo senza troppi indugi “Lido dei Pini”. Due vittorie, un pari ed una sconfitta hanno consentito al team rutulo di guadagnare una posizione rispetto allo scorso mese agganciando il sesto posto in graduatoria;

gli aspetti negativi allora, se proprio dobbiamo trovarne, risiedono nel gap che si è venuto a creare con le prime della classe con il Lido dei Pini a -6 dal terzo posto. Passiamo al Team Nuova Florida. La squadra è impegnata nella difficile lotta per la salvezza e nel corso del mese di novembre ha ottenuto una sola vittoria giunta però contro una diretta concorrete, il Garbatella. Ora la compagine è nona tuttavia, sebbene abbia guadagnato una posizione rispetto allo scorso mese, il vantaggio dalla zona play out si è assottigliato, passando da +4 a +2. Chi prova a rialzare la testa è anche l'Unipomezia Virtus 1938. Il gruppo sta provando a tirarsi fuori dalla zona calda e le due vittorie strappate contro Torrenova e Garbatella hanno consentito al gruppo quantomeno di agganciare le Falasche, squadra che oggi andrebbe alla lotteria degli spareggi. In tal senso allora, guardando al futuro con ottimismo, la salvezza matematica dista solo un punto, distacco quantomai colmabile nel proseguo di stagione. Prima Categoria: Torvaianica-Indomita sugli scudi, ora tutti aspettano lo scontro diretto. Male invece Ardea e TSL, resiste la Città di Pomezia – Il Girone F di Prima Categoria ha già emesso il suo verdetto: Indomita Pomezia e Torvaianica si giocheranno la vittoria finale – forse insieme al Real Colosseum o allo Sporting Genzano – fino all'ultima giornata. E non potrebbe essere altrimenti considerando il loro ruolino di marcia fino a questo momento: sette vittorie a testa, un pareggio per entrambe e zero sconfitte. Sembra sempre più probabile dunque che la migliore delle due sarà decisa nei 180 minuti che le vedranno contrapposte nel 2015, con il primo dei due incontri fissato per il prossimo

11 gennaio; a guastare la festa alla nostra città c'è però il Real Colosseum che nonostante il cammino quasi perfetto delle prime della classe sta provando a tenere il passo: la squadra ha 19 punti, soltanto 3 in meno delle rivali, il che consente alla società capitolina di continuare a sperare nel colpo grosso (la compagine ha però già perso contro il Torvaianica ndr). Veniamo al resto delle nostre squadre impegnate nel raggruppamento. La Città di Pomezia è la compagine che sta meglio: 8° posto – situazione rimasta invariata rispetto allo scorso mese – e un margine di 6 punti dalla zona calda. A novembre è arrivata una sola vittoria è vero, ma l'ultimo successo ottenuto nel derby contro il TSL (1-6) ha riportato un po' di serenità nel gruppo. Chiudiamo con TSL ed Ardea. La prima è precipitata all'ultimo posto in classifica con soli 4 punti all'attivo così come la seconda, con la salvezza oggi distante quattro lunghezze. Uno sguardo alla terza: vola il Montegiordano, quotazioni in rialzo per l'Atletico Ardea – Sono tante le note positive per la nostra città nel girone A di Latina di terza categoria. Il Montegiordano, 15 punti all'attivo, guida la classifica con il Real Maenza mentre l'Atletico Ardea, sotto la gestione Benedetti, è risalito fino alla 6° posizione con un ritardo di soli 5 punti dalla vetta. Anche l'Enea Pomezia può sorridere: la squadra è settima con soli 2 punti in meno rispetto ai cugini rutuli. Luca Mugnaioli


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SPORT

Speciale classifiche

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Torna il focus sulle graduatorie del calcio dilettantistico pometino. Tutti i raggruppamenti dall'Eccellenza alla Terza Categoria con le sfide in programma nel mese di dicembre. 14/12 Ardea – Montello; Torvaianica – Real Velletri; Genzano – Città di Pomezia; Nettuno – Indomita 21/12 Città di Pomezia – Nettuno; Indomita – Real Colosseum; TSL – Genzano; Sabotino – Torvaianica

Eccellenza Girone B: a dicembre doppio turno in casa per il Pomezia 7/12 Albalonga – Pomezia 14/12 Pomezia – Vis Artena 21/12 Pomezia – Lariano

Terza Categoria Latina A: il 13 dicembre l'atteso derby tra Enea Pomezia ed Atletico Ardea 6/12 Enea Pomezia – La Rocca; Nettuno – Montegiordano; Nuova Circe – Atl. Ardea 13/12 Atl. Ardea – Enea Pomezia; Montegiordano – Real Marconi 20/12 Enea Pomezia – Borgo S. Maria; Sa. Ma. Latina – Atl. Ardea; Montegiordano: riposo

Promozione Girone C: prima di Natale il derby TNF – Unipomezia Virtus 7/12 Lido dei Pini – Pescatori Ostia; Torrenova – TNF; Unipomezia – Montespaccato 14/12 Casalotti – Unipomezia; Tormarancio – Lido dei Pini; TNF – Montespaccato 21/12 Lido dei Pini – Vigili Urbani; TNF – Unipomezia Prima Categoria Girone F: il 21 dicembre l'Indomita ospita il Real Colosseum 7/12 Città di Pomezia – Atletico Bainsizza; Montello – Torvaianica; Divino Amore – Ardea; Indomita – Genzano

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SOCIAL

34 REGIONE PUGLIA, EMILIANO CHIAMA M5S: “CREIAMO UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA” Il candidato governatore del Pd manda il suo "invito ufficiale": "Convocheremo sei forum per raccogliere le idee dei cittadini. E' il primo passo per arrivare a una proposta di legge sulla

partecipazione attiva". “Non un’alleanza di tipo classico, con tanto di programma condiviso e sottoscritto. Ma una condivisione di idee programmatiche che provengano dagli attivisti e dagli eletti impegnati sui vari territori”. La nuova frontiera del possibile dialogo tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle passa dalla Puglia. O, meglio, dal candidato del centrosinistra

Il Corriere della Città Dicembre 2014

alle elezioni regionali del 2015. Perché Michele Emiliano, dopo aver vinto le primarie con record di consenso (57%) e affluenza (140mila votanti), ora punta a riuscire dove Renzi ha fallito: lavorare insieme ai grillini. La macchina organizzativa è già partita: “Nelle prossime settimane convocheremo 6 forum programmatici, uno in ogni provincia pugliese

Notizie Tascabili

– dice l’ex sindaco di Bari a ilfattoquotidiano.it – L’obiettivo è raccogliere spunti e idee dei cittadini e di quegli esponenti politici che vorranno partecipare alla stesura del nostro programma. Questo è un metodo che mi sembra molto vicino a quello dei 5 stelle. (Il fatto quotidiano.it)

di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI” Renzi: "Accelerare su Italicum". Direzione approva la tempistica sulle riforme ma la minoranza non vota - Il premier respinge le accuse per l'astensionismo alle Regionali: "Serve una lettura più ampia". E insiste: "Non c'è ragione per ritardare legge elettorale". Poi chiarisce: niente alleanza politica con M5s, ma confronto su singoli temi. Cuperlo: ''L'accordo con Berlusconi esiste ancora? (Repubblica.it)

struttiva» e la Russia potrebbe decidere di «riorientare le forniture di gas». Il presidente russo Vladimir Putin, dalla Turchia, annuncia la linea durissima sul gas. La Russia per il momento «è costretta a ritirarsi dal progetto South Stream a causa della mancanza di volontà dell’Ue di sostenere il gasdotto e il gas verrà riorientato verso altri consumatori», ha detto Putin, visto che Mosca, «a tutt’oggi non ha ancora ricevuto il permesso della Bulgaria» a far passare il gasdotto sul proprio territorio. La mossa di Putin rischia di terremotare l’equilibrio energetico europeo: South Stream, infatti, è un progetto da 16 miliardi di euro che vede l’Italia in prima fila, con Eni primo partner di Gazprom, accanto ai francesi di Edf e ai tedeschi di Wintershall. (LaStampa.it)

nella corsa ai dispositivi indossabili. Il produttore di microprocessori avrebbe infatti firmato un accordo con Google per fornire il microprocessore che gestirà la nuova versione dei Google Glass attualmente in costante sviluppo nei laboratori di Mountain view. La notizia è riportata dal Wall Street Journal. Il chip dell'azienda di Santa Clara sostituirà l'attuale che è fornito da Texas Instruments non solo sui futuri modelli ma anche su quelli già sviluppati. Inoltre il colosso dei microchip americano potrebbe promuovere l'uso dei Glass all'interno degli ospedali e di alcune fabbriche, sviluppando una serie di nuovi utilizzi per il dispositivo. (Repubblica.it/tecnologia)

Altre in breve: Moda - Urania Gazelli presenta la collezione primavera estate 2015 (http://tinyurl.com/og9cch) - cinema: Salvatores, la via italiana al fantasy (http:// tinyurl.com/leulhjc) Loris è stato strangolato. Sequestrata l'auto del cacciatore - Ma gli investigatori smentiscono: il genitore non ha mai detto quella frase- Il piccolo Loris Stival è stato strangolato, poi gettato nel fosso dove è stato ritrovato a testa in giù a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. La conferma arriva dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia: «Allo strangolamento è seguita una caduta da circa due metri - due metri e mezzo». Il cadavere del bimbo di 8 anni era in un canalone in cemento che scorre accanto al Mulino Vecchio. (Il messaggero. It) Quirinale: «No alle dimissioni di Napolitano prima del termine del semestre italiano» - Interpellato su voci e congetture rimbalzate sui mezzi di informazione circa la durata del mandato del Presidente Napolitano, l'Ufficio Stampa del Quirinale ha risposto: «Il 22 luglio scorso il Presidente Napolitano ha affermato: “Io sono concentrato sull'oggi: e ho innanzitutto ritenuto opportuno e necessario garantire la continuità ai vertici dello Stato nella fase così impegnativa del semestre italiano di presidenza europea” (il sole 24 ore. It) Putin chiude l’autostrada del gas - La posizione dell’Ue sul gasdotto South Stream «non è co-

Il ristorante dove si mangia talmente male da avere un seguito di cultori - Di solito i ristoranti diventano famosi e affollati di clienti grazie al fatto che vi si mangia bene, e di solito gli avventori si lamentano se non sono soddisfatti del cibo. Il caso del Ming General Japanese Sushi Restaurant di Hong Kong però è l’esatto opposto: il ristorante ha fama che lì si mangi talmente male che è sempre pieno di curiosi e di gruppi che si sfidano a finire i pessimi piatti. (Notizie del mondo.info)

Intel firma accordo con Google, fornirà chip per i Glass .L'indiscrezione dal Wall Street Journal. Ma i vertici dei due colossi non confermano ancora - NEW YORK - Anche Intel entra

Chiamate ad alta definizione in arrivo su reti 4G. In prima linea Vodafone, si prepara ad annunciare la novità, che terrà banco a inizi dell'anno prossimo. Videochiamate in HD con qualità garantita, scambio di foto e video durante la telefonata e altri servizi- VIDEOCHIAMATE ad alta definizione con qualità garantita. Scambio di foto, video, e posizione gps su mappe condivise durante la telefonata. Tutto grazie a una futura funzione delle reti 4G, chiamata Volte (Voice over Lte): Vodafone è il primo operatore ad aver lanciato una sperimentazione sul campo, a Roma, Milano e Ivrea, ma dovremo aspettare i prossimi mesi ("entro metà 2015") per provare i servizi a tutti gli effetti. Ricordiamo che il semplice 4G (Lte: reti di quarta generazione) invece è già disponibile sul 70 per cento circa della popolazione. Nei prossimi mesi evolverà non solo nelle velocità e nelle coperture; ma anche nei servizi offerti agli utenti. Tra cui, appunto, il Volte. (Repubblica.it / tecnologia)


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SOCIAL

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Inizia sulle nostre pagine una nuova rubrica, tenuta dalla blogger Alessandra Crinzi: moda, buongusto e tanta ironia per giovani e non solo

Compro, vendo, accumulo followers; i giovani italiani, Instagram, i nuovi "vip" e i loro segreti

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social network sono diventati dei profondissimi tunnel sommersi dal letame. Pensate che io stia esagerando? Credetemi, non è così. Non so da cosa dipenda esattamente, non so se attribuire la colpa ad una società che non riesce a trasmettere valori ai giovani, o ad un paese che li lascia vagare tra un lavoro precario e l'altro. È certo che, come ho già detto in passato, le reti sociali sono lo specchio della società e questo, per quello che ho potuto constatare da quando ne faccio parte, è da considerarsi veramente inquietante. Sì, il mio secondo nome è "polemica", ma caratteristica principale del mio essere è quella di non riuscire a tacere davanti a ciò che non mi piace, senza contare che solitamente reagisco con queste provocazioni solo nel momento in cui vengo posta dinnanzi a situazioni particolari e ammetto, quello in cui mi sono imbattuta nell'ultimo periodo non mi piace per niente, al punto, non nego, di avermi portata a pensare di abbandonare il mio progetto. Quello che penso dico. Non ho contratti con alcuna agenzia, non ho il terrore di inimicarmi qualcuno, non faccio parte dello "star system dei social" - definirlo così fa ridere i polli ma rende l'idea - di 'sta gente senza né arte né parte che per un paio di followers sarebbe capace anche di vendere genitori e animali domestici su eBay e Depop. Il gioco è questo; non importa possedere capacità particolari, non importa aver intrapreso percorsi di studi adatti alle proprie attitudini, non importa nemmeno essere bravi a far qualcosa, no. La priorità è diventare famosi, accumulare consensi e seguaci. Le dinamiche dei social glielo permettono e cosi ci si ritrova davanti a queste tizie e tizi privi di personalità, arroganti, spocchiosi che molti conoscono, ma praticamente nessuno sa il perché. Non sono a conoscenza di come sia nato questo circolo vizioso, è palese però che le fashion blogger più famose vengano prese come esempio da un numero sproporzionato di adolescenti e un personaggio come Francesco Sole se non sapete chi sia cercate su Google, sinceramente non ho ancora capito nemmeno io quale sia il suo talento - possa diventare protagonista di un programma televisivo in prima serata, senza che magari la candidatura di un professionista che sta lì, fermo, ad aspettare la sua occasione da anni, venga presa in considerazione. La colpa di ciò? Di coloro che li inseriscono all’interno del sistema mediatico rendendoli personaggi e quindi lanciando un messaggio chiaro e incontrovertibile; "non importa cosa sai fare, non importa tu possegga talento, se sei seguitissimo sui social, noi, in qualche modo ti piazziamo”. Forse è proprio questo il punto. I giovani si ritrovano davanti a questi esempi di strade prive di ostacoli, in di-

scesa e, ovviamente, vogliono emulare la situazione tentando la fortuna e cercando il successo facile nello stesso modo. Crearsi un seguito è il primo passo, e così nasce l’ossessione da numero di seguaci, l’ansia da prestazione da “like ricevuti su post e foto” e ci ritroviamo davanti a centinaia di persone - ragazzini, ragazzine e purtroppo anche qualche adulto - che combattono e battagliano tra di loro per non perdere il primato, roba che giuro sulla mia mamma, esistono più coalizioni sui social che all'interno del sistema politico italiano. Questo circolo vizioso, come avrete intuito, porta ad una specie di follia collettiva e personalmente, non so decidere se sia più triste chi tra di loro acquista followers e like - esistono applicazioni e aziende che offrono questo tipo di servizio e soprattutto gente che ne usufruisce per “emergere” - o chi passa le giornate a controllare gli account altrui per comprendere chi colpevole di ciò. Alla fine poco importa, perché entrambe le tipologie di persone provocano in me un forte senso di nausea oltre che pena sconfinata nei loro confronti perché, chi "acquista consenso", poraccio/a, si ritiene privo di capacità per ottenerlo, ritrovandosi costretto a pagare per farsi notare da brand, negozi, agenzie. Chi invece passa le giornate a spettegolare confabulare, puntare il dito, controllare gli altri – che nemmeno in Beautiful tutte ‘ste diatribe - e nel frattempo spera di ritrovarsi con 1000 seguaci in più, possiede una vita sociale talmente tanto vuota, che la calotta cranica della

Vento, a confronto, pare trafficata come la Salerno - Reggio Calabria. Provo pena nei confronti di tutti questi elementi, e provo schifo davanti alla certezza che una pagina Instagram, Facebook, Twitter, possa far sentire alcune persone onnipotenti, facendogli perdere umiltà, spesso moralità, e rendendo palese che l'unica loro ambizione, purtroppo, sia solo quella di diventare famosi e senza alcun merito. In grazia di Dio, i giovani italiani non sono solo quello che vi ho descritto in queste righe e questo nonostante la società precaria nella quale sono costretti a vivere, priva di meritocrazia e dove i diritti del singolo cittadino non appaiono più tali. Quindi mi inchino davanti a chi ancora insegue il sogno di una professione che non prevede l’accesso ai social, ma quello all’interno delle scuole, delle università, dei corsi di perfezionamento, o di qualsiasi altro luogo di formazione personale che plasmi talenti. Concludo. I social network sono un mezzo questo è chiaro - ma sono soprattutto un gioco e non devono mai smettere d'essere considerati come tale; possono donare visibilità, possono aiutarvi ad emergere se possedete capacità e talento, ma il futuro fa parte della vita, quella vera, ed è lì che dovreste proiettarvi, perché se domani Instagram dovesse cessare d'esistere, con i seguaci a seguito che vi donano "onnipotenza" - finti e veri - tornereste ad essere quello che siete sempre state; quattro ragazzine senza né arte né parte che non posseggono le conoscenze tali da permettergli di utilizzare correttamente “un belin” di congiuntivo, che non posseggono le conoscenze né le palle per esprimere un pensiero, ma che in compenso scattano bellissime foto a macaron, vestiti e sushi. "Cosa fai nella vita?" "Fotografo la colazione e mi pagano per questo!" BENVENUTI IN ITALIA! Alessandra Crinzi Instagram: outfitspertutte Web: www.outfitspertutte.com

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PSICOLOGIA

Il Corriere della Città Dicembre 2014

Problemi di coppia: come scelgo il partner?

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olte volte ci chiediamo il motivo che ci ha portati alla scelta di un partner piuttosto che un altro o non capiamo certe scelte amorose, che regalano più sofferenze che gioie. Per comprendere i complicati meccanismi che stanno alla base delle relazioni adulte bisogna fare riferimento alle prime esperienze di vita in cui si formano schemi che guidano i nostri processi cognitivi; in poche parole percepiamo, ricordiamo e poniamo attenzione solo agli elementi che ci confermano l’immagine che abbiamo di noi e degli altri per poter attuare le strategie acquisite nell’infanzia per ottenere amore. Selezioniamo, infatti, le persone che hanno le stesse caratteristiche che abbiamo sperimentato nell’infanzia, come la protezione e il prendersi cura. Nell’attaccamento sicuro, il bambino avrà esperito il riconoscimento de i suoi bisogni, il conforto e la comprensione di una madre sensibile. Non ha paura dell’abbandono in quanto la madre è una base sicura alla quale può fare ritorno in qualsiasi momento. Da adulto svilupperà una visone di sé come persona degna di

essere amata, sarà più libero, autonomo e fiducioso. Sarà attivo nelle relazioni ed eviterà fonti di frustrazioni. Nell’attaccamento ambivalente avrà esperito una madre imprevedibile, che non rispondeva ai suoi bisogni, sviluppando una sensazione di continuo rischio perché non può prevedere le reazioni della madre. Il bambino proverà rabbia perché la madre non è un base sicura e si sviluppa la paura di perderla; per mantenere il legame quindi adotterà strategie di esagerazione di emozioni negative e l’inconsolabilità. Diventerà insicuro e ansioso. Si sentirà vulnerabile, il più delle volte non amabile e gli altri saranno visti come inaffidabili. Sospettoso nelle relazioni, geloso e volte morboso, si impegnerà in relazioni con persone inaffidabili che gli confermano i suoi modelli, lasciandolo nella confusione. Nell’ attaccamento evitante il bambino avrà vissuto con una mamma che rifiutava ogni sua richiesta di affetto o che svalutava le sue emozioni. Impara che deve farcela da solo, sviluppando una falsa autonomia. Le esperienze

affettive sono messe in secondo piano rispetto alle performance. Da adulto avrà un’ immagine di sé come non amabile e degli altri come persone da cui non aspettarsi nulla. Si sentirà inadeguato nel chiedere aiuto e non mostrerà sentimenti. Il suo atteggiamento distanziante lo porterà ad avere storie brevi e con partner fredde emotivamente, senza richieste affettive particolari e che non colgono i suoi segnali emotivi, perpetuando la stessa esperienza infantile. Le relazioni infelici, quindi, non vengono troncate perché il bisogno di coerenza e il bisogno di legame, sembrano più forti di tutto il resto. Sviluppare una consapevolezza del perché si è infelici in una relazione e di quali sono i meccanismi sottostanti che non riescono a far interrompere o far evolvere la relazione, può aiutare a risolvere dei conflitti o delle difficoltà, per recuperare un modo di amare, o di essere amati, che ci renda felici. Dott.ssa Elisabetta Paoletti paoletti-elisabetta@libero.it www.psicologa-paoletti.com


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LIBRI

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“Le apparenze”, il libro di esordio del pometino Claudio Bianconi. Nulla è come sembra: e tu, a cosa vuoi credere?

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osa faresti se, all’improvviso, ti ritrovassi ad essere accusato di duplice omicidio? E, soprattutto, se tutte le prove portassero a pensare che il colpevole sei proprio tu? Probabilmente, convinto di non poter dimostrare la tua innocenza con le semplici parole, proveresti a fuggire, alla ricerca della verità. Ed è questo che fa Fabio, il protagonista del libro di esordio di Claudio Bianconi. “Le apparenze” è un libro da leggere tutto d’un fiato, un noir che non ti aspetti dal vicino di casa. Già, perché Claudio Bianconi è un pometino doc, cresciuto per le strade della nostra città, che non ha mai lasciato anche se da qualche anno lavora a Roma. Responsabile marketing di una multinazionale americana, la Verizon, pendolare in giacca e cravatta che nei suoi spostamenti tra Pomezia e la Capitale osserva le persone che incontra per trarne storie. E “Le apparenze” è una di quelle storie che conquistano il lettore ma non solo: il libro ha vinto la prima edizione del premio letterario Walter Mauro «Per la capacità di costruire una trama misteriosa che ben si adatta al genere giallo/noir, riuscendo al tempo stesso a restituire una perfetta ambientazione romana». “Sullo sfondo di una Roma più periferica e nascosta, un giallo noir travolgente, dove i confini tra il destino e il potere, l’onestà e l’inganno,

sono sempre più sfumati. Le apparenze ingannano, il bene e il male si confondono, e per sopravvivere in questa vicenda bisogna seguire il proprio fiuto, agire d’istinto. Un vortice che trascina, a tutta velocità, verso un finale inaspettato”, si legge nella presentazione on line dell’opera. La storia è infatti ambientata a Roma, in strade, locali e quartieri che tutti facilmente riconosceremo, identificandoci con i protagonisti. Una settimana di vita, quella di Fabio, che coincide con l’ultima settimana del campionato di calcio e che vede la Roma sognare uno scudetto quasi impossibile, in cui accadono cose incredibili e terribili. Una caccia all’uomo dove il protagonista è la preda che deve sfuggire ad un disegno che lo vuole come vittima sacrificale e capo espiatorio di crimini

aberranti. Ma non ci sono buoni contro cattivi nel senso classico. Qui tutto è apparenza, e quello che dovrebbe essere in realtà non è. Il libro è rimasto 11 anni nel cassetto, prima di essere inviato alla Società Dante Alighieri per il concorso intitolato a Walter Mauro: tra centinaia di partecipanti, il romanzo di Claudio Bianconi è quello che maggiormente colpisce la giuria, che nel dicembre 2013 lo premia all’unanimità, con conseguente pubblicazione con Giulio Perrone Editore. La presentazione sarebbe dovuta avvenire in primavera, ma la nascita del terzo figlio di Claudio ha piacevolmente sconvolto la tabella di marcia, facendo slittare l’evento al 29 novembre. “In realtà – spiega Claudio – il libro era già stato presentato in sordina a Roma a Luglio. Poi, il 26 novembre a Milano. Ma l’evento al quale tenevo di più era la presentazione a Pomezia, nella mia città”. La sala della libreria Odradek, dove si è svolta la presentazione, era gremita: un successo per Claudio – che ha annunciato in anteprima che a breve il suo libro sarà tradotto e venduto anche in Grecia, mentre in Francia ha già iniziato la sua diffusione per opera di un’insegnante universitaria - e per Pomezia, che vede il proprio nome uscire dai confini provinciali e nazionali per qualcosa di buono.


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BON-TON

Il Natale F

inalmente è arrivato il gran freddo e con esso l’evento più atteso della stagione: il Natale! Festa per grandi e piccini ma, soprattutto per chi lo trascorre in famiglia, il momento nel quale cominciano a scatenarsi gli attacchi più pericolosi al benessere personale. Si avverte lentamente dentro di noi, man mano che le festività si avvicinano, uno stato di inquietudine dettato dalla preoccupazione di “dover” fare delle cose, ovvero la corsa al regalo che, statisticamente come ogni anno ti riprometti di non fare ma che poi puntualmente ti ritrovi all’ultimo momento a dover scegliere tra il né troppo costoso e né troppo economico per non fare brutte figure; la ressa nei negozi super affollati, con persone altrettanto stressate per gli stessi identici motivi che inducono voi stessi ad immaginare che, di colpo, spariscano definitivamente le prossime due settimane dal calendario. Invece sapete benissimo che non potete sfuggire alle relazioni forzate nei pranzi e nelle cene, di sorrisi di circostanza, con conversazioni sempre uguali il tutto accompagnato da un’ enorme quantità di cibo su cui sfogare la noia e la frustrazione di molte adunate familiari in cui l’allegria non è spontanea. Durante le feste infatti si ingrassa non tanto perché mangiamo troppo ma anche perché lo facciamo quasi per inerzia, come uno sfogo a tutto ciò che non sopportiamo causando, ovviamente, gravi sensi di colpa per i chili messi su in così breve tempo. Ma questa ricorrenza che richiede

Il Corriere della Città Dicembre 2014

“Non solo coccole e regali ma in agguato ci sono disagi come il panico e lo stress che provocano uno stato di ansia che, spesso, spengono l’entusiasmo ”

“il dovere di essere buoni” genera un dato di fatto che una percentuale altissima di disagi interiori, tra cui ansia, panico e depressione ha origine proprio tra le mura di casa, nelle relazioni con le persone più vicine, poiché questo “buonismo” induce comportamenti non naturali, artificiali, creando un conflitto con l’autostima con cui entriamo in conflitto. Questa lotta interiore si scatena quando l’istinto ci suggerisce un atteggiamento, ovvero quello di non farci ulteriore violenza mentre la ragione ci impone di comportarci come gli altri vogliono vederci. Ma il fatto più importante è che nel mezzo di questa guerra ci siamo noi che cerchiamo di combattere con ogni mezzo. Come uscirne? La soluzione non è cercare di vincere questa battaglia: se una parte di te vince, un’altra perde e sono entrambe importanti. Occorre invece arrendersi perché significa cha da qualche parte dentro di te, si sta combattendo una lotta di cui non sei consapevole. Arrendersi infatti significa guardare, riconoscere ed accogliere questo stato d’animo sforzandoci a comprendere che l’origine delle difficoltà è nell’atteggiamento mentale con cui le affrontiamo. Lo stress nasce sempre da una relazione distorta con la realtà, dall’abitudine a spendere la nostra energia all’esterno di noi, adeguandosi alle richieste che vengono da fuori, anziché investirla per stare bene soprattutto con noi stessi. I doveri familiari e lavorativi alimentano questo atteggiamento. Il primo passo è non trarre sem-

pre conclusioni affrettate, non stiamo sempre lì a giudicare tutto e tutti. Non pensiamo che tutto quello che dipende da noi deve essere migliore. Ad esempio se ci sentiamo stanchi o annoiati non traduciamolo in una sentenza definitiva “ sono triste, non mi succede niente di bello..” Alcuni addirittura pensano di aiutarsi a superare queste situazioni di disagio con l’aiuto di psicofarmaci, ma forse sarebbe meglio curarsi con una sostanza che il nostro cervello sa produrre autonomamente senza bisogno di chimiche aggiuntive: ovvero con l’entusiasmo che, etimologicamente, dall’antica lingua greca significa “ispirato da Dio” . Il “Dio” non è ovviamente nulla di spirituale ma si riferisce a quell’energia che è dentro di noi da cui vengono le intuizioni, le idee. E’ un’esperienza che tutti conosciamo, tanto che, quando la viviamo, ci viene da dire : “ mi sento da Dio” anche se spesso la trascuriamo in nome dei doveri, della morale, delle paure. Infine ricordiamoci che ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò teniamo sempre bene in mente che oggi è il giorno giusto per vivere. Buon Natale a voi tutti

Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale dirguido@libero.it


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