Il Corriere della Città - Febbraio 2017

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Corriere Città

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della

Anno 9 Numero 2

FEBBRAIO 2017

libertà informazione politica cronaca cultura sport

I “nostri” eroi

Giampiero Ruggiero:

uno degli ‘Angeli’ di Rigopiano, è dii Pomezia

Andrea Scanu: ha sventato il borseggio ad un’anziana

Viaggio nel PD di Pomezia: cosa accadrà nel post-Mengozzi? PAG. 2-4

Ardea: giustizia per Mirko De Pace PAG. 10

Pomezia, Cimitero Comunale: tra incuria e furti, i cittadini si sfogano sul web

PAG. 18



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Febbraio 2017

POLITICA

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Pomezia, “viaggio” nel Partito Democratico Dopo le dimissioni di Mengozzi cosa accadrà ora nei Dem?

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artito Democratico a Pomezia, quale futuro per i democratici sul territorio? E' il quesito ricorrente in questi giorni in cui, vuoi o non vuoi, ci troviamo, politicamente, a constatare la fine dell'era Mengozzi. Stefano Mengozzi, classe 1983, giornalista, era stato eletto non senza difficoltà nel 2014 a seguito del tonfo alle amministrative avvenuto soltanto un anno prima; tante, forse troppe, le correnti interne in campo, tanto da rendere decisamente complicato il percorso di rinnovamento che invece lui voleva a tutti i costi portare avanti - e che, anche da dimissionario come vedremo nell'intervista nelle pagine seguenti, di certo non abbandonerà - per dare la tanto sospirata svolta al partito sul territorio di Pomezia. Vecchio e nuovo, inteso non solo come volti e nomi ma proprio come mentalità che, a suo dire, sono costate proprio le elezioni in cui vinse il Movimento 5 Stelle. Già ma ora tutto questo appartiene al passato. Dimessosi lui toccherà ora al Commissario Marco Miccoli fare da mediatore per rinnovare le cariche locali; deputato romano, e quindi personalità di spicco, in molti tra i Dem hanno accolto favorevolmente la sua nomina, ritenuta opportuna considerando il particolare momento politico. Di questo ed altro abbiamo parlato con Imperia Zottola, consigliera comunale per il PD a Pomezia. Come giudica la scelta di Mengozzi? "Colgo l'occasione intanto per ringraziarlo per il lavoro svolto in questi tre anni. Umanamente, sono dispiaciuta per la scelta che ha fatto, non

la condivido, ma questo non è un mistero, proprio perché, dato che ne apprezzavo gli intenti, avrei voluto proseguisse fino al Congresso. Però, rispetto la sua decisione, ben immaginando quanto sia difficile per lui questo momento.” Cosa accadrà ora dal punto di vista tecnico? "Lo statuto del Partito Democatico prevede che, in caso di dimissioni del Segretario, ci sia in automatico il Congresso, per eleggerne il successore. Pur tuttavia, dato che il 2017 sarà l'anno dell'appuntamento del Congresso a livello nazionale, il quale è sempre preceduto - di norma circa un mese prima – dai congressi territoriali, aspetteremo direttamente quella data (intorno a ottobre più o meno), per andare a congresso anche a Pomezia.” Che ne sarà invece del processo di rinnovamento intrapreso da Mengozzi? "Io credo che una volta lanciato il rinnovamento, al di là delle persone che lo iniziano e lo decretano, esso non possa essere fermato. Il rinnovamento ha in sé una forza prorompente e trascinante, che e’ tipica dei movimenti voluti fortemente dal Popolo. Noi confidiamo proprio in questa forza per tracciare le linee del nostro Partito, convinti che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per dare una profonda svolta al Partito, dobbiamo continuare così." Il prossimo Congresso ha un peso rilevante: in tal senso come giudica le nomine del deputato Marco Miccoli quale Commissario, e di Luca

Andreassi quali Vice? "Diciamolo subito: nel giro di due anni ci saranno quattro appuntamenti fondamentali. Il primo potrebbe essere la tornata elettorale nazionale che, in effetti, potrebbe arrivare da un momento all'altro, forse già in primavera; poi ci saranno, come detto, i Congressi a livello nazionale e territoriale, quindi le Regionali ed infine le Amministrative. Questo ci fa capire di essere in un momento delicato ma anche molto stimolante. Qui a Pomezia, la scelta di Miccoli e Andreassi, vuol dire una sola cosa: che si vuole investire sul territorio. Personalità così importanti possono aiutare il Partito ad interpretare al meglio i temi, dove i bisogni della gente sono più forti. Aiutarci a capire come realizzare i progetti di sviluppo e di crescita, che sul nostro territorio sono trascurati. Arrivare così al nostro Congresso territoriale. Sono sicura che il prossimo Segretario lavorerà per dare seguito a quanto fatto fino ad oggi; l'obiettivo di rinnovamento, secondo me, deve essere duplice: impegnarsi, per scegliere Candidati onesti, credibili e capaci da presentare ai cittadini; lavorare tutti insieme, affinche’ il Partito Democratico di Pomezia, sia un’alternativa valida, in cui tutte le componenti dialoghino, partecipino e siano protagoniste del cambiamento; mettendo da parte personalismi che bene non fanno ad un Partito moderno e consapevole della sua forza progressista e riformatrice.”


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POLITICA

Il Corriere della Città

Febbraio 2017

Intervista a Stefano Mengozzi Il PD tra passato e futuro: il punto di vista del segretario uscente Ora che è possibile guardare alle Sue dimissioni con un po' più di distacco, dato che è passato circa un mese, rifarebbe la stessa scelta? In secondo luogo: Perché si è arrivati a questo punto? Ha dei rimpianti? "Rifarei assolutamente la stessa scelta perché non è stata una decisione impulsiva ma ben ponderata nel tempo. Devo dire che non ho né rimpianti né rimorsi per come sono andate le biamo rilevato delle difficoltà oggettive, nel cose; tutto è scaturito da una serie di fattori, a senso che ci siamo sempre ritrovati a scontrarci partire dalle linee intraprese dal partito al livello con un muro e questo - per carità è un pregio nazionale, ma poi anche, inevitabilmente, da loro ed un difetto di chi governava prima - ha valutazioni sul piano locale. A Pomezia ho cer- reso le cose molto complicate; dall'altro lato il cato di svolgere il mio ruolo con il massimo im- lavoro che abbiamo cercato di portare avanti è pegno possibile per cercare di portare il Pd stato quello più di costruire una proposta alterverso quegli obiettivi che ritengo prioritari, nativa per il futuro piuttosto che fare un'oppoquali la ricostruzione e il rinnovamento." sizione sterile o magari soltanto strumentale. E Qual è stato il principale ostacolo che ha tro- questo credo venga prima di ogni altra cosa. Il vato? Movimento 5 Stelle ha insegnato ai partiti come "Sicuramente la difficoltà reale nel far passare si deve tornare a fare politica e cioè ripartire dai la necessità, non mia personale, ripeto, ma che quartieri, parlare con le persone, dal dettaglio, ritengo debba essere propria del partito, di rin- quando invece noi credevamo ancora che banovare profondamente il PD non solo nelle per- stavano i bacini di voti dei consiglieri. E intanto sone ma proprio nel modo di pensare e fare loro, parlo del 2013, raccoglievano consensi. politica sul territorio. Questo è stato veramente Per questo, all'indomani di quella sconfitta, era faticoso. Tuttavia una piccola classe dirigente è più importante ricominciare puntando sul rinnata, si sono fatte avanti nuove persone e molti novamento: ancora oggi quando parliamo ragazzi si sono affacciati al partito. Questo non siamo quelli che hanno fatto i disastri ma, dal può che farmi piacere." momento che io di disastri non ne ho fatti, mi E ora che succede? Che ne sarà del processo di sono potuto spendere per costruire qualcosa di rinnovamento del Partito? importante per il futuro." "Il mio è stato un passo indietro rispetto alla ca- L'anno prossimo sarà tempo di tornare al voto rica ma non certo all'intenzione di fare politica, qui a Pomezia: crede che ci sia margine per rené tanto meno rispetto al partito; anzi è stato cuperare il gap che si è creato con i cinque un modo per rilanciare proprio le istante di tra- stelle? sformazione e rinnovamento che ritenevo e ri- "Secondo me questo è un falso problema. Tutto tengo fondamentali. Non credo che la mia dipende dal presentarsi con una proposta credecisione inciderà su questo. Quello che io dibile, con una classe dirigente seria, agli eletchiedevo era un rinnovamento della classe di- tori: se riusciremo a far questo ci giocheremo rigente ma anche una profonda discontinuità tranquillamente la partita. Su questo abbiamo rispetto al passato. Ho trovato resistenza? Sì. Se lavorato e lasciamo sicuramente una eredità. poi nel prossimo congresso Dall'altra parte c'è un'amministrazione che prevarrà la linea di chi gode di un innegabile seguito ma noi ci “Predicare un vuole guardare prevabatteremo per creare una proposta allentemente al passato rinnovamento radicale ternativa, inglobando perché no alfaremo senza procune buone cose fatte da loro, che sia non significa avere la blemi un passo inin grado di portare soprattutto idee dietro. Guardando ricetta infallibile per vincere di sviluppo e crescita, elementi queindietro nel tempo ma significa mettersi su un sti sconosciuti al Movimento 5 emergono i profondi Stelle. Io dico sempre che predicare piano per potersela errori commessi un rinnovamento radicale non signigiocare” quando eravamo al gofica avere la ricetta infallibile per vinverno dovuti, al di là delle cere ma significa mettersi su un piano per persone, soprattutto al modo potersela giocare, poi se vinci vuol dire che di affrontare i problemi della città; sarai stato il più bravo. Si deve ripensare anche ecco perché serve cambiare" a cosa vuol dire fare politica per Pomezia, cioè Dal punto di vista politico qui a Pomezia sem- lavorare per un qualcosa che non ti dà per forza bra ci sia stata sin qui un'opposizione al go- lustro, economico o personale, con l'obiettivo verno Fucci, ecco, un po' blanda diciamo. E' di costruire una città migliore da lasciare ai nod'accordo con questa analisi? Si sta facendo ab- stri figli. Si fa politica per questo, è una passione bastanza? prima di tutto, non un lavoro o un impegno to"Il piano all'opposizione al Movimento 5 Stelle talizzante come magari si pensava prima; in tal è stato approntato su due livelli: un piano am- senso non guasterebbe riscoprire anche il piaministrativo ed uno politico. Sul primo ab- cere, magari, di fare un passo indietro, cosa che

andrebbe insegnata ai vecchi della politica. Si può fare altro oltre la politica ecco, questo è il messaggio che voglio lanciare in generale." Che giudizio dà del Sindaco Fucci? "E' molto bravo sicuramente ad usare Facebook e questo ha il suo peso. Credo abbia fatto un forte investimento sulla comunicazione, è stato abile a muoversi in quella direzione; ha mostrato indubbie capacità nello scegliere determinate personalità per il suo governo e al tempo stesso è stato altrettanto bravo a prendersi tutti i meriti delle cose fatte. Diciamo che ha studiato bene la "Prima Repubblica", riesce a mentire nel modo giusto, credo abbia tutte le carte in regola per fare carriera..." Tornando, per chiudere, al partito, ha avuto modo di confrontarsi con il commissario Miccoli? E come giudica la sua nomina... "No ho parlato solo con il segretario di Federazione, la persona con la quale mi sono sempre confrontato che è quella che poi ha nominato Miccoli. E' stata una scelta condivisa dal direttivo, è una persona in gamba, con un curriculum di prim'ordine e da noi c'è massima disponibilità e fiducia nel suo operato. Credo sia stata un'ottima scelta." Luca Mugnaioli

Cosa accadrà al PD? parla Danilo Risi Che idea ti sei fatto delle dimissioni di Mengozzi? “Il lavoro di Stefano Mengozzi alla guida della segreteria del PD è stato enorme, nonostante alcune mancanze, nonostante i suoi, i nostri limiti. Ha ereditato un partito morto, composto da un gruppo dirigente sintonizzato ancora sui canali della prima Repubblica e ha provato a lanciare un messaggio alla città: "proviamo a voltare pagina". Cosa accadrà ora al PD di Pomezia? “Un commissariamento non apre scenari di cambiamenti politici radicali, ciò di cui, invece, avrebbe bisogno il PD di Pomezia. E' tuttavia evidente che un così alto profilo permetta di iniziare “un percorso nuovo.” Io credo che ci sia bisogno di rico-

struire una comunità in grado di rapportarsi con il tessuto sociale della città. L'attuale capitale umano su cui il PD di Pomezia può contare è catalogabile nel nulla cosmico. Una delle sfide sarà aprire le porte a chiunque sia armato di buoni propositi e volontà di mettersi in gioco, affiancando il volto nuovo del PD. L'altra sfida è, però, permettere che queste forze nuove possano collaborare con un partito libero dalle logiche del passato e dai fantasmi del futuro. Va concluso il lavoro iniziato dal segretario Mengozzi. Con un congresso. Ma non solo, non per forza...”



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POLITICA

Febbraio 2017

Fucci verso la Regione Lazio? Un interessante retroscena politico vedrebbe il Sindaco di Pomezia in pole position per sfidare Zingaretti nel 2018

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abio Fucci in pole position per tentare la partire dalla ben nota vicenda riguardante il scalata alla Regione Lazio. Sarebbe que- PPE di Torvaianica Alta - Campo Jesta l’indiscrezione riguardante il Movi- mini che ha prodotto carte bollate mento 5 Stelle per conquistare un’altra fetta per quasi due anni con accuse politica sul territorio laziale dopo la “presa” di non proprio leggere; oppure Roma. E allora, passando proprio per Pomezia, la vicenda del 'Biogas', tutla carta vincente alla quale starebbe pensando tora in corso, dove ritroBeppe Grillo, leader dei pentastellati, sarebbe viamo i due contendenti, proprio il Sindaco di Piazza Indipendenza Pomezia e Regione, an(anche se su di lui “peserebbe” il limite dei due cora l'uno contro l'altro mandati politici già svolti – prima come Con- (anche se qualcuno ha desigliere Comunale, ora come Sindaco – ma c’è finito questo scontro, nella chi scommetterebbe che questo non sarà di sostanza, soltanto di facciata). certo il problema prioritario dato che con un Dal punto di vista della gestione “piccolo” cambio nelle regole del movimento della città Fucci ha poi dovuto fare i tutto si sistemerebbe) giunto in prossimità della conti con qualche ‘grana’ interna – vedi le difine del suo percorso politico a Pomezia. Già missioni dei vari Mattias e Avesani - avvenute vice Sindaco della Città Metropolitana di Roma senza polemiche tra baci a abbracci nonostante Capitale, Fucci potrebbe essere dunque la l'importanza delle pedine che venivano meno chiave per tentare il non facile assalto alla Re- o il caso del presunto conflitto d’interesse rigione Lazio, roccaforte attualmente di un Pd di guardante i consiglieri Raspa e Petriachi semcerto non in forma smagliante; d’altra pre, per tornare poche righe più su, nella parte il Primo Cittadino di Pomezia vicenda Torvaianica Alta (anche lui si è resto protagonista nel tempo tra l’altro dimessosi recentedi scontri vari proprio con gli mente dalla carica di PresiRegione invadente e dente della Commissione organi regionali soprattutto in materia di urbanistica. attacchi politici: la dura Urbanistica); il tutto però, Contenziosi, ricorsi e battacome il più abile degli sciaglia a colpi di comunicati convivenza tra Comune tori, gestito in modo da evistampa per difendere l’opetare tutti (o quasi) possibili di Pomezia e l’ente rato della sua amministratranelli, cadendo sempre in laziale zione da un ente, appunto la piedi e salvaguardando la sua Regione, definito oltremodo “inimmagine e quella del movivadente”. Tante le questioni e i tavoli mento. E lo stesso dicasi quando in sui quali si è combattuta la battaglia a molti s'indignarono per la vicenda del “doppio menù” oppure quando spuntò l’avviso di garanzia proprio nei giorni del turbolento processo, da parte del Movimento 5 Stelle, al Sindaco di Parma Pizzarotti. Insomma Fucci ha saputo farsi strada nella politica conquistando e scalando posizioni nelle gerarchie a cinque stelle. Di quanto non ci è dato saperlo considerando l'imperscrutabilità dell'universo grillino. Tra poco, in ogni caso, ogni nodo verrà al pettino: all'indomani del terremoto che ha travolto PPE Torvaianica Alta-Campo Jemini: la capitale il Movimento fondato da Grillo si riuno degli scontri più accesi tra i due Enti trova davanti a pericolosi incroci che ne po-

trebbero sancire o la definitiva affermazione o l'inizio del declino. Dalla gestione dell'affaire Raggi, alle elezioni politiche nazionali - che potrebbero piombare all'improvviso al netto della melina nauseante sulla legge elettorale - fino ad arrivare, per l'appunto, all'appuntamento per rinnovare la Regione Lazio. Ogni passo falso può contribuire a scalfire l'immagine di un movimento che ha saputo, in pochi anni, imporsi in tutta Italia grazie ad una politica, guardando agli altri partiti, incapace di cogliere i segnali del malcontento popolare ma che ora rischia, tra cambi di regole in corsa, scandali e un troppo marcato populismo, di perdere consensi. O forse no, molto dipenderà anche dagli "altri" i quali dovranno dimostrare di aver imparato la lezione, PD in testa.

Non solo Fucci: come si muoverà il M5S sul fronte del numero dei mandati?

La risposta

Abbiamo rivolto al Primo Cittadino di Pomezia Fabio Fucci la domanda diretta. Se da un lato la risposta poteva ritenersi abbastanza prevedibile - del resto il momento, specie per i pentastellati, è decisamente delicato dall’altro fornisce l’opportunità di registrare... una non smentita, che lascia aperta la possibilità.

Che dietro al “E’ ancora presto per parlare del mio futuro. Ora sono molto concentrato sul mio lavoro a Pomezia e in Città Metropolitana di Roma Capitale” possa nascondersi qualcosa di più?

Influenza: nel Lazio maggior incidenza

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el Lazio si registra ancora, secondo i dati del sistema Influnet gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, una elevata incidenza da codice rosso dell’epidemia influenzale. Nella seconda settimana del

2017 si è osservato il tasso più alto a livello nazionale pari ad oltre 114 per mille di assistiti ossia circa 90mila casi su un totale nazionale di 514.000. Nel week end a Roma e nelle province è operativa la rete di 27 ambulatori gestiti dai medici di medicina generale, il cui elenco è consultabile sul sito regionale www.Salutelazio.it che fornisce tutte le indicazioni necessarie”.



POLITICA 8 Ardea in campagna elettorale

Il Corriere della Città Febbraio 2017

Lo scenario politico locale a pochi mesi dal voto

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a sentenza della Consulta ha allungato i tempi per le amministrative? È probabile. Il balletto fra “elezioni subito”, auspicate da Renzi e Salvini, “elezioni forse”, per Grillo e Berlusconi, “elezioni, perché?”, per gli altri, si traduce nell’inevitabile attesa di certezze che non potranno arrivare in tempi brevissimi. Molto probabile, dunque, che si voti a giugno piuttosto che a fine aprile o all’inizio di maggio. Si allunga l’attesa per i cittadini e si allungano i tempi della campagna elettorale iniziata già da qualche tempo. A giovarne, tra gli uscenti, saranno i grandi partiti nazionali che qui ad Ardea sono in pratica solo due: Forza Italia e Partito Democratico. Un mese in più potrebbe consentire di sanare fratture forse irreversibili che si sono manifestate in questo periodo di fine consiliatura. È opinione diffusa che il PD abbia fatto harakiri. I giovani rampanti del direttivo locale da qualche tempo hanno cessato di sostenere il loro capo cartello inducendolo perfino alle dimissioni, dapprima da vicepresidente del Consiglio e poi da consigliere. Una frattura non sanabile che avrà un peso enorme in termini di voti. L’elettorato del partito democratico si frantumerà in tre o quattro diverse fazioni. Quasi certe al momento quella costituita dall’”ex” Abate che sembra ormai orientato a creare una lista tutta sua per sostenere la candidatura a sindaco di una ex vicesindaco nota e apprezzata nonostante abbia sostenuto non poco, salvandolo dalla disfatta del dissesto finanziario, l’attuale sindaco Di Fiori. Anche uno dei giovani rampanti del PD sul quale si vociferava fino a pochi mesi fa di una possibile ascesa a posizioni di rilievo, ha infine fatto una scelta drastica formando una sua lista civica che è confluita (almeno per il momento) in un’improbabile coalizione costituita dai “resti” di destra e di sinistra. Al momento si tratta di quattro liste civiche aperte ad altre entrate che non si riconoscano né con “questi” né con “quelli”; un potpourri di ideologie anche profondamente diverse che avrà presto il grosso problema di esprimere un candidato sindaco per via dei troppi “galli a cantare”. Infine terza, ma non per importanza ma solo per citazione, quello che rappresenterà ciò che resta del Partito Democratico di Ardea; voci dicono che si potrebbe presentare rinunciando al simbolo del PD in una lista civica tutta da scoprire nella quale far confluire figure fino ad oggi collocate anche nell’attuale maggioranza che potrebbero trovare un accordo sulla candidatura a sindaco del #sempreverdemaieletto Mauro Giordani o addirittura, perché no vista la provenienza, dell’attuale vicesindaco Estero appoggiata dall’uomo partito Volante. Vanno un po’ meglio le cose a destra, dove in-

dubbiamente il partito di Forza Italia regna sovrano dopo l’annullamento del Nuovo Centro Destra. Cosa si stia preparando da parte di questo schieramento è ancora abbastanza misterioso. Di certo si profilano al momento almeno tre possibili candidati sindaco attorno ai quali si dividerà una decina, se non di più, di liste e listarelle civiche che finiranno per confluire in un unico listone a portar voti all’unico candidato sul quale inevitabilmente troveranno un accordo. Questa è una tecnica ormai collaudata a destra: la polverizzazione del voto che non serve tanto a esprimere consiglieri perché questi finiscono in pratica per essere espressi dall’unico vero partito presente, quanto ad impolpare il consenso per il candidato sindaco. Un vero e proprio esercito di candidati consiglieri che mai saranno eletti, darà l’anima nella vana speranza di vedersi assegnato un seggio. L’unica novità, da questa parte degli schieramenti, potrebbe essere costituita dalla destra-destra e dal movimento di Noi con Salvini che al momento, per voce solitaria del suo attuale portavoce locale, sbraita e minaccia a destra e a manca in una campagna basata sui “vaffa” di grillina esperienza, e sulla politica xenofoba (di facile presa in un paese esausto di legalità e invaso da extracomunitari irregolari, nomadi, e frange camorriste incontrollate di bande dedite allo spaccio, all’estorsione e all’usura). Ma infine anche i “salviniani” approderanno nel confortevole porto del centrodestra, unico al momento in grado di rendere concreta la speranza di esprimere un loro rappresentante in consiglio comunale; “stanno facenno ammuina” insomma. L’elemento di disturbo, la vera novità, in questa campagna, è costituito dalla presenza dei grillini mai prima d’ora presentatesi a elezioni amministrative ad Ardea. Forti di risultati elettorali alle ultime elezioni

Le mosse politiche in vista del voto: si moltiplicano le liste civiche

nazionali e referendarie che hanno visto il partito del Movimento 5 Stelle uscire vincitore con percentuali da record ben più ampie del risultato ottenuto a livello nazionale, e forti del traino dei risultati e dell’accresciuto consenso che sta ottenendo la giunta del sindaco Fucci a Pomezia, i grillini locali potrebbero essere proprio i deputati a rompere le uova nel paniere dello scenario politico ardeatino fossilizzato da oltre un ventennio. Il condizionale è tuttavia d’obbligo perché la certezza della presenza nella competizione elettorale del Movimento 5 Stelle ad Ardea è condizionata dalla certificazione di una lista espressa dal locale meetup degli Amici di Grillo Ardea che molti vorrebbero in forse proprio per sabotarne ogni possibilità di successo. Se Beppe Grillo, oberato dai problemi nazionali e da quelli che quotidianamente arrivano dalla sindaca Raggi e da Roma, troverà tempo e modo di dare l’ok alla lista ardeatina, il suo movimento potrebbe diventare per tutti il vero avversario da battere. Certamente non ci sarebbe un’altra coalizione in campo ma un candidato sindaco sostenuto da un’unica lista. Questo, a oggi, lo scenario confuso e incerto degli schieramenti politici che si preparano alle elezioni. Tutti, ad esclusione dei grillini, sono impegnati a perfezionare alleanze, a creare liste, arruolare candidati e selezionare sindaci. A primavera potremmo trovarci ai seggi elettorali nella difficoltà di trovar spazio per l’affissione dei cartelloni che riportano i simboli dei partiti e gli elenchi dei candidati che potrebbero raggiungere complessivamente alla cifra record di 500 persone. Un candidato ogni sessanta cittadini elettori o giù di lì: un record anche questo! A iniziare la campagna elettorale, seppur sommessamente ma in modo sfrontato e con i metodi della vecchia politica, sono in questo periodo i consiglieri della maggioranza uscente che si prestano a discutibili quanto inusuali esibizioni di attivismo sociale e solidale, oppure alla propaganda di lavori promessi o in itinere, per la maggior parte realizzati non tanto per loro capacità quanto per averli avviati con inspiegabile ritardo quasi a volerli “utilizzare” d’impatto, tutti insieme, a scopo elettorale. La campagna è iniziata anche per i grillini che per primi hanno pubblicato sul loro sito internet il programma elettorale che ora divulgano “in pillole” volantinando in strada e sulle piazze. Primi a scegliere i loro candidati, primi a dichiarare il loro candidato sindaco, primi a scendere, inesperti ma tutt’altro che spaventati, nella fossa dei leoni.

“Si potrebbe raggiungere la cifra record di 500 persone candidate”



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CRONACA

Il Corriere della Città Febbraio 2017

Giustizia per Mirko De Pace: “Bombetta sarai sempre con noi” Rinviata l’udienza per far luce sulla morte del 17enne di Ardea che perse la vita travolto da un pirata della strada positivo ai test e senza patente

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rano le 23.18 del 27 luglio del 2016 quando Mirko De Pace, appena 17enne, perse la vita sulle strade rutule. Il ragazzo, che viveva nella zona 'Madonnina' ad Ardea, stava, per uno strano scherzo del caso, andando a prenotare proprio la festa per il suo diciottesimo compleanno quando un pirata della strada lo centrò in pieno, provocandone la morte sul colpo. Mirko viaggiava a bordo del suo scooter Scarabeo e si trovava a percorrere Via di Pratica di Mare di ritorno da un maneggio della zona; Manuel B., di Ardea, 28 anni, a bordo della sua auto, azzarda un sorpasso, invade la corsia opposta e travolge il motorino. Per Mirko non c'è nulla da fare, muore sul colpo. Sul posto giunge la Polizia Stradale di Albano che effettua i rilievi del caso dando il via

Ad oggi ancora non è stata fatta giustizia

alle indagini per far luce sull'accaduto. Le notizie arrivano a stretto giro di posta e sono delle più terribili: nessuna fatalità, perché a guidare l'altra auto c'era un uomo risultato positivo ai test e per di più senza patente, dato che gli era stata revocata anni prima. Per lui scattano subito le manette con l'accusa di omicidio stradale. Intorno a Mirko si stringono i familiari, gli amici, i conoscenti, semplici cittadini e i compagni dell'Istituto Albafor di Pomezia che il 17enne frequentava. I funerali si svolsero mercoledì 3 agosto presso la chiesa di San Giuseppe di Casalazzara, ad Ardea. In ricordo di Mirko venne organizzato anche un corteo di motorini che, da Via Laurentina, all'altezza della scuola media Virgilio di Ardea, partì per raggiungere il luogo delle esequie. Il 28 agosto il Comune di Arda dedicò una serata a Mirko, organizzata insieme all'associazione "Una donna" di Maricetta Tirrito.

Sono passati quasi sei mesi da quella tragica notte e, purtroppo, il processo per dare giustizia alla famiglia di Mirko ancora è in corso. Del resto la prima udienza era stata convocata soltanto per il 17 gennaio scorso, conclusasi tuttavia con un semplice rinvio al prossimo 28 marzo. Manuel B., l'autore dell'omicidio, è sotto processo per omicidio stradale con il rito abbreviato che prevede, in caso di condanna, la riduzione di un terzo della pena eventualmente inflitta. In tanti chiedono quindi ora che sia fatta finalmente giustizia: solo così tutti coloro che conoscevano Mirko potranno avere un po' di pace...



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CRONACA

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Ardea, cittadini infuriati su Rai 3 a Buongiorno Regione

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rdea sotto i riflettori della trasmissione di Rai 3 Buongiorno Regione, che questa mattina ha inviato una sua troupe nella cittadina rutula per verificare le numerose segnalazioni pervenute dai cittadini che lamentano l’assenza di servizi primari come ad esempio le carenze dovute al mancato completamento della rete idrica e di quella fognante in alcuni quartieri. Castagnetta, Montagnano, Colle Romito, Salzare: sono solo alcune delle zone citate questa mattina da Mariella Anziano, la giornalista del tg 3 che ha intervistato dapprima alcuni cittadini che hanno raccontato come si vive senza acqua corrente e quali e quante battaglie vengono portate avanti per veder riconosciuto un diritto primario. A Montagnano, racconta Elvira, una residente, non c’è né acqua corrente né fognature. Il problema deriva dalla mancanza del collettore. “Noi ci serviamo dei pozzi, con molte difficoltà, visto che dobbiamo combattere anche con l’inquinamento delle falde”. Per risolvere la situazione ci sarebbero a disposizione dei fondi, ai quali però il Comune di Ardea non può accedere a causa di un debito pregresso che l’ente ha nei confronti della Regione. Stessi problemi, come raccontano altri residenti, anche a Colle Romito. Poco dopo, in diretta, è arrivato il sindaco Luca Di Fiori. “Non è giusto dire che a Colle Romito non ci sono le fogne – ha esordito il Primo Cittadino – perché le fogne ci sono grazie al servizio idrico integrato. Alla Casta-

gnetta abbiamo già fornito il servizio: abbiamo coperto il 75% del quartiere per quanto riguarda l’acqua e il 100% per la rete fognaria, in questa zona. A Montagnano abbiamo già realizzato le fogne, manca il collettore da 1 milione e 200 mila euro che l’assessore regionale Refrigeri diceva di aver finanziato. Ma in realtà, di quei 3 milioni e 300 mila euro (i lavori comprendono una zona molto più vasta) ad Ardea sono arrivati solo 10 mila euro”. La giornalista ha allora precisato che non sono arrivati a causa del debito pregresso del Comune di Ardea verso la Regione. “Parliamo proprio di protostoria, dagli anni della Prima Repubblica fino ad arrivare al 2003/2004. Si tratta di 1 milione e 600 mila euro in conto capitale e 1 milione e 600 mila euro di interessi che il Comune di Ardea deve dare alla Regione. Abbiamo fatto notare che c’è stata una transazione tra Idrica ed Acea, per una maggiorazione del 22% delle tariffe dell’acqua”. A questo punto la giornalista ha interrotto Di Fiori. “Sindaco, in pratica lei sta dicendo che Ardea non può fare niente”. “Non è arrivata una lira, dalla

Via Novara, bianco e nero contemporaneo

Anno nuovo, buche... vecchie! La Galleria d’Arte degli “orrori” Da “IL BOLLETINO DELLE BUCHE DI NUOVA FLORIDA/ARDEA N. 33 (SETTIMANA DAL 14.11.2016 AL 15.01.2017)”

Regione”, ha replicato il Primo Cittadino. “Per questo abbiamo fatto una serie di tavoli con l’ing. Lasagna e con Refrigeri per arrivare a una transazione in modo che questi soldi arrivino, in modo da poter far partire le opere già appaltate”. Un problema politico, quindi, più che tecnico. L’ingegner Proietti, rappresentante della Regione, ha fatto considerazioni diverse. “Da parte della Regione lo sforzo è stato fatto, visto che i 3 milioni e 200 mila euro messi dalla Regione sono veri, oggettivi e di cassa. L’attuabilità di questi finanziamenti è legata alla composizione della situazione debitoria, questo per dare un senso agli importanti investimenti fatti – anche per Ardea – dalla Regione Lazio: parliamo di circa 20 milioni solo per quanto riguarda questa problematica”. “I soldi sono solo sulla carta – ha replicato Di Fiori – visto che Ardea non li ha mai ricevuti, anche se il depuratore è stato realizzato nel nostro territorio: è come avere un bagno che i nostri cittadini non possono utilizzare”. E per quanto riguarda l’acqua potabile? “Abbiamo presentato alla Regione un progetto per circa 4 milioni di euro – ha risposto Di Fiori – che fa parte dell’accordo Zaratti, che ammonta a 9 milioni di euro. Di questi, ripeto, ad Ardea sono arrivati solo 10 mila euro. La Regione – ha rincarato il sindaco – non è in grado nemmeno di eliminare il problema degli odori e dei rumori legati al depuratore, dove scaricano solo i Comuni dei Castelli e non Ardea”.

Via Pavia, Olio su tela

Salsomaggiore N.Florida,Foto

Via Rimini, “Asfalto”, Foto

Via Verona, Piscine, Acquerello



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SCUOLA

Il Corriere della Città Febbraio 2017

Terremoto, Controlli nelle scuole del territorio Tecnici al lavoro per verificare la tenuta degli edifici pubblici: ecco i risultati

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l 18 gennaio la terra nel centro Italia è tornata di nuovo a tremare. L'incubo e la paura hanno di nuovo avvolto tutto e tutti proprio quando, tra mille difficoltà, si cercava di voltare pagina per dedicarsi alla ricostruzione. Anche sul territorio di Pomezia ed Ardea il terrore, un mix tra psicosi e reale pericolo, è arrivato puntuale e si è unito a quanto accaduto a Roma - dove, ad esempio, vennero fatte evacuare per precauzione tutte le stazioni della metropolitana, ad Anzio, a Fiumicino, a Latina e così via senza risparmiare nessuno. Scuole, edifici pubblici fatti evacuare per precauzione, come nel caso emblematico dell'Istituto superiore di Via Copernico a Pomezia fatto sgomberare in fretta e furia a seguito delle scosse. Passato lo spavento, perché dalle nostre parti, fortunatamente, di questo si tratta, il Comune ha disposto immediati controlli al fine di verificare lo stato degli edifici pubblici, in special modo proprio le scuole. “Da questa mattina (quella del 18 gennaio, ndr) sia i tecnici specializzati che i vigili sono all’opera per effettuare sopralluoghi presso gli edifici scolastici con la massima priorità – dichiarava il Sindaco Fabio Fucci a margine della giornata. Al più presto informeremo la cittadinanza se gli edifici in questione abbiano riportato lesioni o danni. Voglio rassicurare i cittadini che stiamo facendo tutti i controlli e le verifiche del caso”.

non ha richiesto un nostro intervento specifico, non ci sono elementi di preoccupazione per ciò che riguarda gli edifici pubblici o comunque di nostra competenza", hanno commentato a tal proposito dal Comune. E' invece dall'ex Provincia, oggi Città Metropolitana di Roma Capitale, che sono arrivate le maggiori disposizioni: "Dopo le forti scosse avvertite nella Capitale e nel territorio provinciale - si leggeva in una nota diffusa dall'ente - il Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma Capitale, Fabio Fucci ha sollecitato Il Dipartimento VIII dell’Ente, una serie disopralluoghi negli edifici scolastici gestiti dalla Città metropolitana. 'Con Gli esiti dei controlli massima urgenza abbiamo mobilitato i nostri tecnici per controllare la situazione in tutti i noPer conoscere il risultato di tali indagini ci stri istituti scolastici. Abbiamo avvisato tutti i siamo rivolti all'Amministrazione Comunale. Dirigenti scolastici, la Direzione regionale del Quali sono stati gli edifici controllati? Ministero dell’Istruzione, anche "Sono stati effettuati controlli su tutte le per ricevere dalle scuole scuole di competenza comunali e eventuali segnalazioni, “Nessun danno anche negli uffici, impianti sportivi e come dai sindaci dei centri anziani." vari comuni del terriè stato rilevato. Nello specifico, che tipo di contorio provinciale. trolli sono stati effettuati e quali La situazione è Dobbiamo tenere alta sono stati i tecnici impiegati? l’attenzione su questi comunque "Sono stati impiegati 6 tecnici cofenomeni – ha conmunali che hanno effettuato ispecostantemente sotto cluso Fabio Fucci – la zioni sia con mezzi dell’Ente che sicurezza delle scuole è controllo” accompagnati dai Vigili del Fuoco." priorità assoluta del noI risultati? stro amministrare. Segnale"Nessun danno è stato rilevato. I tecnici remo eventuali danni valutando hanno documentato tutte le piccole crepe già la consistenza. Nel frattempo non trascureremo esistenti o comparse dopo le scosse e, a seguito nessuna segnalazione, ponendo massima attendi controlli approfonditi, non sono state rilevate zione alle strutture scolastiche, eventualmente lesioni sulle strutture. E’ importare ricordare, al danneggiate dalle scosse di questa mattina”. fine di rassicurare la cittadinanza, che i tecnici comunali così come le ditte di manutenzione sono presenti quotidianamente nelle scuole e negli uffici comunali, la situazione è quindi costantemente sotto controllo." Contrariamente a quanto avvenuto a Pomezia, ad Ardea non sono state messe in campo misure particolari. "Non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione a seguito delle scosse avvenute lo scorso 18 gennaio. La situazione

La polemica: qual è l’affidabilità dei “controlli visivi”?

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esta quantomeno perplessità il documento di cui siamo entrati in possesso. L’atto, una relazione ufficiale, si riferisce al controllo effettuato all’interno di uno degli edifici scolastici superiori di Pomezia. Nel testo, come potete vedere, si parla infatti di “controlli visivi condotti”: ad essere sinceri, solo il fatto che si tratta di un argomento così delicato ha frenato l’istinto di sorridere. Cosa vuol dire infatti “controllo visivo?” Che il tecnico ha guardato e si è sincerato che tutto era a norma? Come

è possibile una cosa del genere? Il dubbio rimane perché, parlando di verifche e controlli disposti su un edificio pubblico, tanto più una scuola, quantomeno ci si aspetterebbe l’utilizzo di un qualche tipo di strumento, anche il più banale. Evidentemente, non essendo esperti in materia, talune questioni potrebbero sfuggire alla nostra comprensione (inoltre non sappiamo se anche le altre strutture abbiano ricevuto o meno la stessa ‘attenzione’): a voi lettori dunque le considerazioni finali...



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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Pomezia come meta turistica: tra sogno e realtà Presentati a Palazzo Valentini i dati dell'Osservatorio Turistico

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omezia ha tutte le carte in regola per diventare Destinazione Turistica. E' stato questo il messaggio lanciato dal Sindaco di Pomezia Fabio Fucci a seguito della presentazione dei risultati, i primi, dell'Osservatorio Turistico, i cui lavori erano iniziati lo scorso novembre. "La prima constatazione - proseguiva il Primo Cittadino a margine della conferenza tenutasi a Palazzo Valentini lo scorso 25 gennaio - è che Pomezia esce a testa alta dal cono d’ombra in cui è stata spesso confinata, e punta ormai in modo consapevole al turismo come potente fattore di sviluppo. I risultati dell’Osservatorio turistico dimostrano che Pomezia è una Città dalle grandi potenzialità attrattive. La nostra Amministrazione ha in questi anni lavorato affinché si creassero le condizioni per far crescere il turismo: pulizia e decoro urbano, riqualificazione del litorale, parcheggi e infrastrutture, collaborazione virtuosa con le strutture ricettive, efficienza dei trasporti, rilan- oltre il 60% si trovano a Pomezia non per caso, cio del Museo Lavinium e apertura dell’area ar- ma per motivi di lavoro/meeting generati dal cheologica. Puntiamo molto sul turismo: le territorio. Solo il 18% invece pernotta a Pomerisorse paesaggistiche e naturalistiche di cui Po- zia dovendo poi andare a Roma per lavoro", ha mezia è ricca sono al centro del nuovo concluso Fucci. I dati appena menzionati, in un piano regolatore che stiamo certo senso, non sono nuovi agli addetti ai laper approvare”. Dati imvori: già a marzo dello scorso anno ad portanti quelli forniti esempio, la neonata associazione degli dal Comune: "Dinadi Pomezia parlava di un Negli ultimi 10 anni albergatori mismo, crescita, settore, quello della ricezione, sopratinnovazione, prole strutture ricettive tutto per le motivazioni sopra riporgettualità: negli tate, decisamente florido; Paolo De ultimi 10 anni le sono cresciute del 47% Gregorio, allora direttore dell'Hotel strutture ricettive Antonella e Presidente proprio dela Pomezia sono cresciute del l'APA, parlava ci cifre davvero impor47% mentre la media tanti che ponevano le strutture Italiana è a valore negaalberghiere pometine mai al di sotto del tivo e quella regionale cre75-70% di presenze nella bassa stagione. E sce ma solo del 16%." Non solo. questo per il cosiddetto turismo d'affari. In "A Pomezia si riscontra quindi un sistema ri- quell'analisi tuttavia, come vedremo ora, non cettivo in buona salute e relativamente florido, mancavano le noti dolenti per la città, una su in particolare vocato al segmento MICE (mee- tutti l'assenza, negli anni, di un vero investiting, incentive, congressi e business), e cade mento sull'immagine turistica sul brand "Poanche lo stereotipo che dipingeva Pomezia mezia". Dal punto di vista dei servizi infatti, ed come comune satellite di Roma, e questo è con- era facile prevederlo, emergono per contro le fermato dall’indagine svolta sui turisti, che per criticità del territorio. Ed è lo stesso Sindaco ad

L’area archeologica dell’antica Lavinium

ammetterlo: "I servizi, pur presenti, non sono conosciuti: un turista su quattro afferma di non sapere niente di Pomezia, che lega invece la propria notorietà soprattutto a Zoomarine e a Castel Romano Outlet (anche se non ricade nel territorio Comunale). Eppure le potenzialità da sfruttare sono tante: i segmenti di pubblico che frequentano il territorio di Pomezia sono diversificati: le famiglie a Zoomarine, il Centro Storico visitato da più della metà dei turisti, i gruppi e le coppie che apprezzano la visita al Museo Archeologico Lavinium. Per non parlare delle altre ricome Le potenzialità non sorse To r v a j a mancano: serve però nica, il Borgo di investire su servizi e Pratica di Mare, e trasporti così via." La ricetta per Fucci è quella di arrivare, allora, nei prossimi mesi, a “collegare i puntini” (anche grazie al nuovo Piano Regolatore in corso di elaborazione), farli parlare tra di loro (anche con gli opportuni strumenti tecnologici) e raccontarli insieme". C'è poi da potenziare, rimarchiamo noi, tutto il sistema dei trasporti alternativi all'automobile: chi deve raggiungere Roma senza poter contare su un mezzo proprio sa bene di cosa si parla. Autobus fatiscenti e sempre stracarichi - e che comunque non risolvono il problema del traffico - stazione di Santa Palomba difficilmente raggiungibile con gli autobus. Insomma se da un lato le potenzialità, come detto, non mancano, dall'altro le azioni da mettere in campo per valorizzarle e sfruttarle non può che essere all'inizio.


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Febbraio 2017

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Giorno della memoria, non dimentichiamoci di ricordare

Non solo Negazionismo: le minacce alla Shoah, forse più subdole, oggi hanno i connotati di uno smartphone

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entisette gennaio, ovvero il ricordo dello sterminio perpetrato tra il 1933 e la metà degli anni Quaranta dalla Germania nazista e dai suoi alleati verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili". Sono passati 72 anni - e la ricorrenza è stata fissata con una legge datata 2000 - da quando si spalancarono le porte del campo degli orrori diventato simbolo dell'olocausto: gli alleati - l'armata sovietica fu la prima - varcano per la prima volta la porta dell'Arbeit macht Frei (il sadico motto "il lavoro rende liberi" campeggiava sui cancelli dei campi di concentramento) di Auschwitz portando alla luce tutto l'orrore consumatosi fino a quel momento. Furono circa 15 milioni le vittime dello sterminio nazista di cui almeno 6 milioni gli ebrei; si moriva nelle camere a gas, a causa del lavoro disumano oppure per fame e stenti, se non per gli esperimenti medici. La morte raggiunse perfino alcuni sopravvissuti, come nel caso tristemente noto dello scrittore Primo Levi. La mente va poi all'annientamento della persona, all'uso dei numeri al posto dei nomi e ai treni che viaggiavano per migliaia di chilometri solo per far conoscere alle povere vittime il sapore di una morte lontano da casa; tutto questo raccontato e documentato in film, libri, reperti, ricostruzioni storiche, nonché attraverso le preziosissime testimonianze di chi, purtroppo, quegli orrori li ha dovuti vivere in prima persona. Il giorno della memoria non è una ricorrenza come le altre: è un monito, un avviso, l'avvertimento a non abbassare mai la guardia. Nell'epoca storica in cui viviamo, dove i nuovi nazionalismi, l'ondata infida di un nuovo straripante razzismo, i cosiddetti "fascismi" di ritorno, le ondate di immigrazione, con i difficili rapporti tra paesi falcidiati da guerra, fame, terrorismo (dai quali si scappa) e nazioni (destinazioni) che non ce la fanno più ad accogliere chi spera in una vita migliore (al netto dei criminali s'intende), il rischio di veder cancellata in un sol colpo quella storia maledetta è più forte che mai e non va sottovalutato. Ecco perché, senza indugi, bisogna in-

vestire sulle nuove generazioni eliminando ogni possibile minaccia al ricordo della Shoah. E questo non solo in occasione del 27 gennaio. Ma quali sono oggi le minacce alla memoria? Bisogna stare attenti perché non sempre tutto avviene in modo chiaro e diretto. Poniamo ad esempio il caso dei negazionisti, definiti dalla Treccani come una "corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato all'estremo, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia contemporanea ma, spec. con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l'istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a negarne l'esistenza." In Italia tutto questo, fortunatamente, costituisce reato penale quale aggravante della legge Mancino e prevede una pena fino a 6 anni per chi istiga alla violenza per motivi razziali. Ma non basta: perché la minaccia è paradossalmente più subdola quando non la si percepisce nell'immediato, quando, cioè, scivola nella frivolezza e nella leggerezza. Senza accorgersene. Portiamo, a sostegno di questo, due casi emblematici. Il primo risale all'estate scorsa quando ri-esplose il fenomeno dei Pokemon, il celebre gioco in cui si devono acchiappare i mostriciattoli diventato interattivo grazie alla versione "GO" e alla sua realtà virtuale: si inquadra il mondo intorno a noi e, grazie alla tecnologia, ecco spuntare i Pokémon da catturare. Un gioco fin troppo coinvolgente però, dato , infervorati dalla "caccia", in tanti si sono spinti senza remore fin dentro i campi di concentramento per l'appunto, come quello di Aushwitz, nei musei dedicati all'olocausto o in altri luoghi decisamente inopportuni, scatenando polemiche più legittime con i creatori del soware ai quali era stato richiesto esplicitamente di escludere tali porzioni dal videogioco. Il secondo esempio viene ancora dal web e ha fatto, come il precedente, molto scalpore. E' la storia dello scrittore satirico Shahak Shapira il quale ha ideato il sito "Yolocaust" per denunciare il preoccupante fenomeno diffusosi soprattutto tra i più giovani: la moda (?) di scattarsi un selfie nei luoghi della

L'olocausto ai tempi del 2.0: i nuovi "negazionismi"

Il ricordo della Shoah a Pomezia L’istituto Largo Brodoloni ha organizzato per venerdì 27 alle ore 11.40 un incontro con il Sig. Sonnino Gabriele scampato al rastrellamento del ghetto di Roma nell’ottobre 1943, che ha raccontato la propria esperienza agli studenti. Inoltre la

scuola media Orazio sta organizzando con il sig. Piero Terracina, ultimo sopravvissuto dei campi di concentramento di Auschwitz, un incontro previsto per il 30 marzo 2017, ma non ancora ufficiale

memoria. Il risultato finale fa rabbrividire. L'artista non ha fatto altro raccogliere gli autoscatti pubblicati in giro per il web sostituendone lo sfondo: via l'odierna "visuale" del campo di concentramento per far spazio ad una macabra ricostruzione storica. Ecco allora , dietro ai sorrisi o alle pose più strane dettate dall'Instagram (o Facebook) mania compaiono "pile" di cadaveri o prigionieri scheletrici stremati dagli stenti. "Le persone devono capire cosa significa farsi quelle foto" - ha dichiarato Shapira - "sono preoccupato dalle nuove ondate di crescita dei movimenti di estrema destra. L'atteggiamento di molti visitatori è decisamente irrispettoso nei confronti delle vittime". Ovviamente non sono mancate le polemiche e in tanti hanno definito eccessiva l'iniziativa dell'artista; alcuni tra i diretti protagonisti di quegli scatti inoltre hanno richiesto la rimozione delle foto e lo stesso artista si è detto ben disposto al farlo in caso di "pentimento". Luca Mugnaioli

Non solo ebrei Il “triangolo viola” assegnato ai Testimoni di Geova

A morire non furono soltanto gli ebrei. Altre minoranze vennero perseguitate ferocemente: rom, sinti, oppure gli omosessuali, i malati di mente e i portatori di handicap. Oltre ad oppositori politici e altre razze considerate “inferiori” dal terzo reich. Anche diversi gruppi religiosi vennero perseguitati e tra questi ci furono i Testimoni di Geova

ai quali veniva assegnato, in segno di disprezzo, un triangolo viola. Proprio un Testimone di Geova fu il primo obiettore di coscienza ad essere giustiziato per essersi rifiutato di prestare il servizio militare. Si tratta di August Dickmann, fucilato nel campo di Sachsenhausen a motivo delle sue convinzioni religiose nel ‘39. Aveva 29 anni.

Shahak Shapira ha modificato i selfie dei visitatori dei campi di concentramento


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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Rivoluzione parcheggi a pagamento

Sosta quanto mi costi? A Pomezia aumenteranno le strisce blu e cresceranno le spese. Via anche le agevolazioni per i residenti: arrivano gli abbonamenti

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' una vera e propria rivoluzione quella messa in atto dall'amministrazione Fucci in materia di parcheggi a pagamento. La nuova rimodulazione è stata approvata in Consiglio Comunale lo scorso 31 gennaio ed è destinata sicuramente a far discutere. Cosa cambierà dunque per chi si ritroverà a parcheggiare sulle vie cittadine di Pomezia? Innanzitutto il numero degli spazi con le strisce blu: come si legge nel documento agli atti infatti sarà disposta "l’estensione e l’individuazione di nuovi parcheggi pubblici a pagamento al fine di consentire una adeguata rotazione ed una fa-

cilitazione per la sosta dei veicoli, quale valido ausilio per la viabilità nelle zone maggiormente trafficate ed interessate da numerose attività commerciali"; cresceranno poi anche i costi: per un'ora di sosta si dovrà pagare 1 euro, contro i precedenti 50 centesimi, 0,25 la frazione di 15 minuti (rimasta invariata), mentre l'intera giornata costerà 5 euro anziché i 4 disposti sin qui. Nel centro di Pomezia e nelle zone limitrofe la fascia oraria sarà 9-20 con l'esclusione dei festivi e sarà in vigore tutto l'anno; a Torvaianica, con le medesime modalità di cui sopra in termini di orari e costi (senza però per l'esclusione dei festivi), le strisce blu saranno "attive" dal 1 maggio al 30 settembre. Pomezia (Orario 9-20)

Pomezia come Roma?

1h = € 1.00 15 min = € 0.25 Giornata = € 5.00 1 anno= € 130.00 1 anno (Torvaianica*) = € 100.00 (1 mag/30 sett) Centro (Pomezia) e zone limitrofe esclusione dei festivi. *Torvaianica: strisce blu in vigore dal 1 maggio al 30 settembre compresi i festivi.

Il caso dei residenti: niente agevolazioni (ma quali erano?), arrivano gli abbonamenti Con la nuova rimodulazione dei parcheggi a pagamento cambiano le regole anche per i residenti. Desta qualche perplessità però quanto stabilito: cadono in-

fatti tutte le agevolazioni per i residenti. Già, ma quali erano? Leggiamo dal documento approvato in Consiglio: "l’agevolazione introdotta con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 del 3.3.2009 relativa alla sosta per soli residenti nelle strade interessate dal presente provvedimento è gratuita, nella prima ora e nell’ultima ora di vigenza dell’istituzione della zona a pagamento, per Pomezia provvedimento con orario 8,00/20,00, deroga orario 8,00-9,00 del mattino ed in orario 19,00– 20,00 della sera; per Torvaianica provvedimento con orario 8,00/22,00, deroga nell’orario 8,00-9,00 del mattino ed orario 21,00-22,00 della strada". In pratica per i residenti la sosta era gratuita la prima e l'ultima ora della fascia oraria vigente ma, dato che - riportiamo testualmente - essa "non ha mai avuto concretamente applicazione" risulta "del tutto incongruente e superata". Insomma: dato che nessuno si è mai preoccupato di attuarla - e attenzione: dalle 8 alle 9 è una fascia non di poco conto -, invece di portarla finalmente in vigore...si toglie del tutto. In sostituzione tuttavia ci sarà la possibilità per i residenti di sottoscrivere un abbonamento annuale (e dal 1 maggio al 30 settembre per Torvaianica): costerà 130 euro a Pomezia e 100 a Torvaianica (riferito ad una sola auto).

Strisce blu a Pomezia

Pomezia, non c’è pace nemmeno per i morti... Ondata di furti e una struttura non in perfette condizioni

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urti nel cimitero comunale di Pomezia. Il fenomeno non è di certo una novità ma negli ultimi tempi i predatori di lapidi e tombe sembrano aver intensificato la propria attività. La rabbia e il disgusto di chi, purtroppo, si ritrova ad essere rimasta vittima di questi ladruncoli della peggior specie spesso trova sfogo sul web: è qui che confluisce infatti il legittimo rancore verso "ignoti" i quali, anzi-

Cancelli, lucchetti e oggetti fuori portata: così ci si difende dai furti al cimitero di Pomezia

ché impiegare la loro vita in modo "normale" si 'divertono' a saccheggiare fiori, vasi, oggetti e qualunque cosa venga portata per commemorare i defunti. "Con mio rammarico, per l'ennesima volta, sul loculo dove c'è mio padre hanno rubato ancora: stavolta è toccato ai piccoli oggetti di natale" scrive un cittadino su Facebook. "Hanno rubato due volte sulla tomba di mia sorella e altrettanto su quella di mio padre", si legge in un altro commento. E ancora: "Dalla tomba di mio padre è sparita una piccola statuetta di padre Pio". Scatta allora l'esigenza di difendersi e, se da un lato ogni tanto "rispunta" la proposta di una raccolta firme per aumentare la sorveglianza del cimitero, dall'altra ci si arrangia nei modi più disparati: c'è chi incolla gli oggetti al terreno, chi ricorre a fiori di plastica pur di non vederseli "soffiare" o chi, ancora, ha eretto cancelli e vetrate per impedire ai criminali (e per di più della peggior specie) di raggiungere gli oggetti. Insomma: è proprio il caso di dirlo, non c'è più pace nemmeno per i morti...

Non solo furti: manutenzione carente a partire dal parcheggio

Sopra: asfalto “brufoloso” e sporcizia nel parcheggio; sotto: infiltrazione d’acqua e strada d’accesso al Cimtero


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Febbraio 2017

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L’Hairstylist Veronica Dini di Grease vola a SKY

Parteciperà al nuovo reality (da non perdere) Lookmaker Academy in onda a Febbraio: Veronica, facciamo tutti il tifo per te!

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eronica Dini, attualmente proprietaria di due saloni "Grease" a Pomezia e Albano, ha superato brillantemente le selezioni (ma non avevamo dubbi visto ormai la notorietà maturata anche al di fuori delle mura amiche) per partecipare al nuovo reality show ideato dalla pay TV Sky. Anni di esperienza nelle migliori accademie in Italia e all’estero, ma soprattutto tanti sacrifici, vengono così ripagati con tanto meritato successo; Veronica, ragazza dal look stravagante - come stravaganti sono i suoi lavori del resto - mai banale e sempre sul "pezzo" perché’, come dice lei, "nella vita non puoi mollare neanche un secondo". Neanche (e soprattutto) nel ruolo di super-mamma considerando i suoi 4 meravigliosi figli. Insomma, una donna completa in tutto e per tutto. "Forza ragazzi sosteniamola in questo programma", è quindi il grido lanciato dallo staff di Grease e da tutta una città, quella di Pomezia, che spera di vederla arrivare il più lontano possibile. Il primo programma dedicato completamente alla bellezza estetica arriva su Sky Uno e si chiamerà

Lookmaker Academy; il reality andrà in onda in prima tv assoluta da meta’ febbraio su Sky Uno e sarà disponibile anche su Sky Go e su Sky On Demand. Il nuovo talent, il primo in Italia dedicato completamente alla bellezza ed estetica, metterà in gioco make up artist, hair stylist e beautician, esperti di hair creation, fashion style e make-up: tutti i concorrenti si sfideranno mettendo alla prova il loro talento in fatto di look e glamour. Sarà una grande occasione che aprirà le porte ad una nuova figura professionale, quella del "lookmaker", in grado di fornire una consulenza globale nell’universo della bellezza grazie a competenze specializzate e sempre aggiornate in tutto ciò che concerne la moda, il make up e l’acconciatura. Gli aspiranti Lookmaker avranno la possibilità d’intraprendere un percorso formativo unico ed esclusivo, sotto la guida di grandi professionisti del settore. Il tutto unito ad una serie di prove di abilità nell'hair-styling, nell'abbigliamento e

nel make-up. Ma Solo il vincitore avrà la possibilità di realizzare un sogno: un Atelier firmato “Lookmaker” del valore economico di 100.000 euro. Tra i giudici di Lookmaker Academy troveremo ad esempio Maria Grazia Longhi, una delle più note lookmaker italiane. Al suo fianco noti esponenti del mondo fashion italiano a cui sarà affidata una squadra con 6 concorrenti; l’intento sarà quello di fornire un vero e proprio manuale di self-improvement e spiegare, in modo diretto, tutte le tecniche e i trucchi per valorizzare al meglio la propria immagine. Durante le diverse puntate i coach comunicheranno ai concorrenti per quale occasione bisognerà vestire ed acconciare le modelle. I concorrenti avranno un certo tempo a disposizione in cui dovranno occuparsi dalla testa ai piedi di valorizzare nel migliore dei modi le ragazze: non solo la ricerca degli indumenti più indicati per l’occasione, ma anche l’utilizzo dei migliori accessori, il trucco più consono che le valorizzi, l’acconciatura dei capelli ideale. Insomma, renderle perfette in tutto e per tutto. Non perdete allora l’appuntamento con il talent show dedicato ai make up artist, da febbraio in prima tv assoluta solo su Sky Uno. E soprattutto: forza Veronica!




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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Nasce l’Associazione “Grande Pomezia” Intervista con il Presidente Costanza Cicero: "Partiamo dai giovani per rilanciare la nostra città"

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ar ripartire Pomezia sotto tutti i punti di vista. E' questo l'obiettivo della nuova associazione culturale, comitato civico, fondata da Costanza Cicero (che può vantare, nei suoi trascorsi, la nomina a Segretario Generale dell'Onu dei Giovani) costituitasi ufficialmente a gennaio. " 'Grande Pomezia' si prefigge lo scopo, partendo proprio dai giovani, di promuovere la città nonché i suoi abitanti sotto tutti i punti vista, culturale, economico e sociale", racconta ai nostri microfoni. "Siamo aperti a tutti e non abbiamo identità politiche, né tanto meno aspirazioni di questo tipo, o ideologiche di sorta", tiene a precisare per poi aggiungere: "Il nostro obiettivo prioritario sarà quello di mettere in campo tante iniziative volte ad arricchire l'intera popolazione, per dare un apporto alla città sfruttando le varie esperienze professionali degli iscritti". Dal vostro punto di vista che città è allora Pomezia? "Sicuramente una città piena di possibilità. La crescita demografica avvenuta nei decenni scorsi ha permesso la formazione di tanti giovani nati e cresciuti sul territorio, che ne hanno senza dubbio arricchito il patrimonio culturale non solo; ovviamente ci sono tante cose che

servirebbero per proseguire questo percorso di crescita e noi è a questo che puntiamo. La partecipazione del cittadino, in piccolo, può servire per contribuire a migliorare lo spazio in cui si vive; fare in modo cioè, nel caso specifico di Pomezia, che le "promesse", ovvero il potenziale che la città ha, possa avere uno sviluppo concreto." Il 23 gennaio c'è stato un incontro importante: può parlarcene? "Certamente. Siamo riusciti a portare in città una delegazione di diplomatici esteri, in particolare Israeliani, i quali hanno visitato due industrie presenti sul territorio, l'ADS e la Laziale Distribuzione; lo scopo dell'incontro è stato

quello di promuovere, in questo caso oltre confine, le realtà produttive che operano sul territorio di Pomezia, con l’obiettivo di favorirne migliori condizioni di mercato nonché nuova occupazione. Colgo l'occasione per presentare i prossimi due eventi in agenda: il primo marzo avremo l'onore di ospitare, all'interno di un convegno organizzato presso il Liceo Blaise Pascal di Pomezia, lo scrittore Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, durante il quale interverrà anche il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Cercheremo poi di organizzare appuntamenti anche negli altri Istituti di Pomezia"


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Gicauto festeggia un anno di attività L'azienda è tra le realtà più solide sul territorio di Pomezia nel settore degli autoricambi e degli accessori per auto

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ra il 4 gennaio del 2016 quando veniva inaugurata a Pomezia la IV sede dell'azienda Gicauto srl. "Eccoci giunti al compimento del 1° anno di attività sul territorio di Pomezia - ha dichiarato lo staff ai nostri microfoni - e vogliamo cogliere quest'occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto. Un grazie ai Nostri clienti, tutti, che hanno creduto in noi dal primo giorno e continuano ancora oggi, in virtù della solidità della struttura aziendale e i ripetuti consensi manifestati, a supportarci e a darci fiducia. Grazie alla forza dell'Azienda: i collaboratori, donne e uomini che credono fermamente in questo progetto. La nostra azienda è una storia di famiglia, una famiglia unita che, con il lavoro di una vita,

Lampadine, le linee che ne rappresentano il core business . "L'orientamento al cliente e alla soddisfazione delle sue esigenze sono le nostre priorità" - chiosa l'Amministrazione - "con le nostre sei filiali riusciamo a rispondere positivamente all’80% delle richieste in prima battuta, il rimanente 20% in 12 ore. I nostri clienti possono contare, inoltre, su esperti operatori al Call Center che individuano i particolari richiesti e possono inviarli direttamente in officina con consegne programmate almeno tre volte al giorno." è riuscita ad emergere ed a distinguersi per professionalità, serietà e capacità imprenditoriali. Infine grazie alla dirigenza che continua a perseguire con le stesse tenacia e convinzione di un tempo una sola missione: ottimizzazione, ricerca e sviluppo di servizi e prodotti." L'azienda Gicauto, ricordiamo ai lettori, è conosciuta inoltre per il noto marchio registrato “GIC”, appositamente studiato per rispondere alle attuali esigenze di mercato con articoli di qualità pari al primo livello ad una condizione concorrenziale. Batterie, Lubrificante, Frenante con pastiglie e dischi, Filtrazione con filtri sciolti e Kit filtri, Frizioni, Kit distribuzione e


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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Ecomostro di Torvaianica: cos’è che “sfugge” al Comune?

A distanza di 15 anni ancora non si trova una soluzione per l’edificio che deturpa il centro cittadino

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n mese fa abbiamo ripubblicato un vecchio intervento estratto da un articolo del luglio 2014. Non a caso si intitolava “una complicata storia di Torvajanica – alberghi, favole e delusioni.” Si parlava della strana maledizione degli alberghi di Torvajanica che nel tempo hanno subìto un insopportabile declino fino a sparire per trasformarsi in cose molto diverse da quelle che erano originariamente. Tutti esiti deludenti o catastrofici, sia per quelle iniziative imprenditoriali, sia per la città che non dispone più di un sia pur modesto potenziale ricettivo alberghiero. Due anni e mezzo fa analizzai sommariamente alcune di queste vicende, tra le quali quella del vecchio “Hotel Miramare” (o “Biagio”), ora ribattezzato “L’ecomostro di Torvajanica”. A una richiesta di notizie, rivolta al Comune di Pomezia, per ca- arrivare. Ma era evidente che il prestigio di Torpire cosa l’attuale amministrazione sta facendo vajanica non si ricostruiva da sé o per incanto, né con tanti soldi. D’altra parte, dopo oltre o intende fare in merito, ci è quindici anni, l’iniziativa dei subentrati non pervenuta una sommaria ha avuto esiti conclusivi. Si vede e lo risposta. Un paio di sanno tutti, anche questo. Quando banalità per dire Eco-mostro di l’amministrazione scrive per ridurre quello che comuntutto a un discorso di “arredo urque non serviva, Torvainica: oltre le bano per schermare le impalcature in quanto risaparole (banalità?) del e limitare, così, l’impatto visivo”, il puto. Quindi, cittadino cosciente capisce che essa niente di quello Comune, cosa si può non sa minimamente di cosa si lache poteva intementano lui e tutti quelli che lì ressare. Sappiamo fare? si affacciano sconcertati. Come bene che l’amminise, dovendo gettare le fondastrazione ha una vizioni di un fabbricato, ci si attarsione della città molto dasse a scegliere il colore delle diversa da quella dei cittadini, in particolare per quella parte che si chiama Tor- tendine dell’ultimo piano. Si può vajanica. Vero è che l’oggetto è di proprietà pri- fare, ma, normalmente, no. Non vata, ma questo lo sanno tutti almeno dal 1949, scherzeremo oltre, cercando, invece, banalmente, anno in cui la famiglia dell’omo- di dare all’amministrazione qualche nimo signor Biagio iniziò a comprarsi l’attuale riferimento utile che pare sfuggire. (più o meno) area di sedime. L’attività, dalla L’Ecomostro, a parte lo scenario surreale prima pietra fino alla cessazione dell’albergo, e che ci dona, è un problema grosso. Vecchio, al cambio di proprietà, durò cinquant’anni, se- e fermo da almeno dieci anni. L’Ecomostro è un gnati da tre anni giubilari. Il fallimento di un biglietto da visita nero per questa città, noto in ipotetico moderno progetto ricettivo si mate- tutta Italia, foriero di ulteriori degrado e discrerializzò proprio in vista del duemila per sem- dito, messo proprio nell’area che dovrebbe esplici valutazioni di fattibilità. In sostanza si sere la più prestigiosa e qualificante. Trenta e trattava di ristrutturare l’albergo, e ci si poteva più anni, quando una nota attrice assidua di

questi luoghi confessò che il posto, sì, è bello, però a invitare gente a Torvajanica… ci si vergogna sempre un po’... Solita levata di scudi contro “l’attrice snob”. Poi finì quell’estate, e allora e oggi continuiamo a vergognarci di ospitare a Torvajanica. Qui si continua a mettere la testa sotto la sabbia e a ignorare. Eppure si vede molto bene. Tanto che tutti quelli che ospito qui mi chiedono che cos’è quel rudere… ma proprio qui? Eh, sì ma tanto… è provvisorio! Speriamo che l’amministrazione si renda conto che una notevolissima singolarità urbana deturpa e squalifica la piazza principale della Città. Speriamo anche che capisca che un tentativo a base di arredo urbano enfatizzerebbe la situazione che già così è ridicola in avanzo e continua. Naturalmente non è colpa di questa amministrazione, ma in vista dell’esaurimento del mandato, non è che ci si sia stata una grande attenzione. Né sfuggono gli aspetti civilistici che possono ostare a una soluzione. Ma un serio contatto con la proprietà del mostro dovrebbe avvenire, per sapere e informare di quale morte si deve morire. Per esempio, si potrebbe pensare di acquisire l’immobile per farne uffici pubblici e privati, visto che la sede distaccata della delegazione risulta, diciamo così, non utilizzabile da tempo, con l’ulteriore beneficio di far sparire un puro e inutile obbrobrio. Certo, sono solo ipotesi: c’è pure chi vorrebbe rifarci la suggestiva nuova “Torre del Vajanico”. Si si potrà fare solo se e quando conosceremo i fatti. Questo competerebbe al Comune, ma… quel che davvero manca, è la politica.

Perché non acquisirlo e farne una delegazione degli Uffici Comunali?

Luigi Torreti



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Il Corriere della Città

SPORT

Febbraio 2017

Unipomezia in finale di Coppa Italia Il team del Presidente Valle sogna il grande colpo per riscattare una stagione difficile. Promozione: la Nuova Florida torna al successo dopo tre pareggi consecutivi, travolta l'Agora FC 6-0. Bene Pomezia Calcio e Airone Ardea

E

' passato anche il primo mese del 2017 che ha portato con sé diversi risultati importanti. Impossibile non partire da quanto fatto dall'Unipomezia Virtus 1938: la squadra, nonostante una stagione complicata, ha staccato il pass per la finale di Coppa Italia Eccellenza superando ai rigori, grazie alle parate di un Santi in versione saracinesca, la Valle del Tevere (il doppio confronto era terminato con un doppio 0-0, ndr). L'appuntamento è ora fissato per l'otto febbraio al Francioni di Latina: là sarà tempo dell'ultimo verdetto contro l'Itri. Ma gennaio è stato anche il mese del Pomezia Calcio. La compagine, al momento sesta, ha ottenuto tre vittorie su quattro - peccato per lo scivolone rimediato contro l'Audace, sfida persa addirittura per 2 a 5 - chiudendo il mese con la bella prestazione fatta registrare contro il Racing Club, match quest'ultimo vinto in trasferta dal team guidato da Gagliarducci in rimonta grazie ai centri di Luzi e Ceccarelli (Alfonsi aveva inizialmente portato in vantaggio i padroni di casa). Chiudiamo con la Promozione: dopo un inizio di stagione a dir poco formidabile la Nuova Florida ha dovuto fare i conti con il primo, inevitabile, calo d'intensità: per ben tre domeniche di fila infatti la compagine bianco rossa non è riuscita a centrare il bottino pieno dovendosi accontentare, nelle gare con Semprevisa, Frascati e Fonte Meravigliosa, di un solo punto, con tre pareggi arrivati tutti per 1-1. E' toccato allora a Mariani, Mancini, Tisei, Petricca, Troccoli e Mangano spezzare "l'incantesimo" travolgendo, nell'ultimo turno di gennaio, l'Agora FC tra le mura amiche. Il primato, comunque, anche nel corso di questo mese "difficile" non è mai stato in discussione: il team di Bussone resta saldo al comando con tre punti di vantaggio sulla coppia SermonetaCavese. LE ALTRE - Ripartiamo dall'Eccellenza. Detto del Pomezia Calcio vediamo la situazione delle altre squadre impegnate nel girone B. Il Lido dei Pini fa registrare una vittoria, arrivata nel confronto con l'Unipomezia, vinto grazie al doppio sigillo dell'ex Laghigna, un pari, contro l'Arce, e due sconfitte, Itri e San Cesareo; i rutuli conservano un margine di quattro punti sulla zona calda del raggruppamento ma servirà maggiore concentrazione per evitare ulteriori rischi. Rischi a cui oramai, purtroppo, sono abituate Unipomezia e Racing Club entrambe appaiate al terzultimo posto del raggruppamento. I pometini, nonostante i cambi in panchina, non sono riusciti ad imprimere al torneo quella sferzata necessaria per tirarsi fuori dalle sabbie mobile delle ultime posizioni del raggruppamento; anche a gennaio è arrivato un sol punto - contro il San Cesareo in casa - e soltanto la conquista della finale di Coppa Italia ha riportato un po' di serenità nel team guidato da Punzi. Nella stessa condizione si trova il Racing

IL CASO - Indomita Pomezia, il giocatore pometino Ruggiero perde i sensi in campo: l’arbitro non ferma la partita Il Team Nuova Florida (Foto: GazzettaRegionale) Club: a gennaio sono arrivati però quattro punti frutto della vittoria nel primo match del 2017 contro il Morolo ( Utzeri ed Alfonsi i mattatori) e del pareggio contro la Serpentara. Passiamo alla Promozione. Analizzato il momento della Nuova Florida vediamo l'Indomita Pomezia. Gennaio è stato infatti il mese che ha sancito la prima vittoria in Promozione per i ragazzi di coach Aiello i quali hanno travolto con 5 reti la Grottaferrata. A regalare la prima gioia stagionale alla Presidentessa Padula sono stati Gallo, autore del primo gol, Ruggiero, Fieni, Martini e Abate i quali hanno superato il momentaneo pareggio di Torvicelli. Prima e Seconda categoria - Continua il bel cammino della Città di Pomezia nel girone G di prima categoria. La squadra si mantiene in scia del gruppetto di testa e anche gennaio è stato chiuso in attivo (peccato per il passo falso con la Grottaferrata dove i pometini hanno rimediato un sonoro 5 a 0); nell'ultimo turno, in tal senso, vittoria di pregevole fattura arrivata tra le mura amiche: Fortitudo Academy superata 2 -0. Nello stesso girone stazione a metà classifica l'Airone Ardea che ha sfiorato l'en plein di vittorie (tre su quattro): battute, nell'ordine, Tuscolano, Nuova Virtus e Nuova Castelli Romani. In seconda categoria Atletico Torvaianica e Virtus Ardea sono stabilmente a centro classifica. Da segnalare la bella vittoria riportata dai pometini contro la Città di Aprilia per 3-2 lo scorso 22 gennaio.

I

ncredibile quanto successo al Fabrizi di Morena in un incontro calcistico di Promozione tra Atletico Morena e Indomita Pomezia, nella giornata di ieri.Successivamente ad un forte contrasto di gioco, il calciatore dell’Indomita Pomezia Salvatore Ruggiero perde i sensi e viene portato di peso appena fuori il rettangolo di gioco.

L’arbitro De Simone di Roma 1 fa continuare il match facendo prevalere il regolamento al buon senso e nonostante le condizioni visibilmente critiche di Ruggiero, ha portato la gara a termine. Il ragazzo è stato portato in ospedale ma è stato per fortuna dimesso senza conseguenze. Sarebbe stato giusto fermare la gara facendo subentrare il fattore umano?

Unipomezia, la finale è tua

Tanti auguri nonno Nicola!

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100 anni!

Conte Nicola 20/01/1917 nato a Minturno, Uno dei fondatori del villaggio dei pescatori di Torvaianica, combattente come palombaro sminatore durante la seconda guerra mondiale.

’Unipomezia corre sotto la tribuna, braccia al cielo, urla di gioia. Santi è un mostro, la Valle del Tevere è al tappeto, i pometini sono in finale. La semifinale del Comunale è stata brutta, con poche emozioni e ritmi troppo blandi, ma dagli undici metri i rossoblù sono stati più forti.

Il numero 1 pometino si è trasformato nuovamente in supereroe e ha trascinato i suoi all’ultimo atto della competizione, dove ad attenderli ci sarà l’Itri. D’Ambrosio calcia alto, il numero 1 pometino ne para due e trascina l’Unipomezia in finale dove ad attenderla ci sarà l’Itri.



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SPORT

Il Corriere della Città Febbraio 2017

Ardea, eccellenza del territorio: il dottor Bonetto nuovo preparatore atletico Figc

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romozione per il dottor Andrea Bonetto, abilitato allo svolgimento della professione di Preparatore Atletico Professionista. Il già laureato in Fisioterapia e membro dello staff della Rappresentativa Nazionale Dilettanti Under 18 e Under 17 , si è guadagnato l’abilitazione come da comunicato ufficiale diramato dal Settore Tecnico della Figc.Bonetto, laureato anche in Scienze Motorie insieme ai suoi nuovi colleghi ha svolto un corso intensivo a Coverciano tra il 31 ottobre e il 22 dicembre scorso, dopo aver superato una difficilissima selezione preliminare ed il sostenimento degli esami finali. Con questa ulteriore qualifica il

dottor Andrea Bonetto si pone sempre più in evidenza nel settore sportivo come “Reatletizzatore”, punto di vista a lui molto più vicino, coniugando la prevenzione ed il recupero, dalla patologia al ritorno in campo con il raggiungimento della forma e della prestazione ottimale. Ideologia questa più moderna legando la prevenzione ed il recupero dell’atleta ad un allenamento in funzione delle proprie necessità ed obiettivi di performance. “Questo traguardo è un sogno realizzato – aggiunge il dottor Andrea Bonetto – da ex spor-

tivo la vita mi ha insegnato che con il sacrificio e l’impegno si possono raggiungere obiettivi che sembrano impossibili, l’importante è non arrendersi mai ai propri sogni e ricordare sempre da dove si è iniziato, un ringraziamento particolare va alla mia famiglia, mia moglie Eleonora e i miei figli isabella e Flavio, che con il loro aiuto e sostegno hanno contribuito al mio successo”. Massimiliano Gobbi



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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Il rispetto nella coppia

“Ma l’amore ha dunque bisogno di un completo e totale riconoscimento reciproco?” Esiste a volte una vera incompatibilità fra autonomia, valorizzazione delle proprie caratteristiche e la dipendenza, inevitabile nel rapporto amoroso. Essere amati, significa anche essere “approvati”, riconosciuti dall’altro. Quando questo avviene fa nascere una forte dipendenza affettiva di cui poi si ha estremamente bisogno: “io cerco il tuo compiacimento, voglio il tuo sguardo di approvazione, desidero ardentemente un tuo sorriso…”. Viceversa, se l’altro è troppo “distratto”, diciamo non abbastanza approvatore, non è vero che ci sentiamo quasi negati? Come se ci mancasse qualcosa? Questo sta a significare che proprio questa parte mancante genera tensioni, da una parte contentezza e dall’altra frustazioni, perché vorremo essere liberi ma nello stesso tempo desideriamo sempre il compiacimento dell’altro. La buona educazione non fa la felicità della coppia e il rispetto delle regole gel galateo non basta a risolvere i suoi problemi, tuttavia il rapporto è fatto anche di rispetto, tolleranza e delicatezza. Se le buone maniere sono l’indispensabile guida di tutti i giorni per i rapporti con la gente, a maggior ragione lo sono per la coppia. Questo non significa essere formali, ma che bisogna impegnarsi con tutte le forze per far star bene le persone che amiamo, proprio perché le amiamo. Certo i casi della vita, come i caratteri delle persone, sono moltissimi e diversissimi, ma possiamo dire che esistono alcune “regole d’oro” che dovrebbero essere sempre tenute nella massima considerazione. Innanzitutto cominciamo dalle cose da non fare. Per prima cosa non annullarsi, non dipendere dall’altra persona e non lasciarsi andare man mano che la relazione va avanti. Quest’ultimo è un tratto comune a molti, che escludono qualsiasi tipo di formalità, anche le più banali, diventando quasi al limite della trasandatezza. E’ sbagliato, oltreché offensivo, contraddire in modo sprezzante il partner, o irriderlo, o zittirlo soprattutto se in presenza di altre persone, ma non è di buon gusto neppure quando si ostenta l’amore sempre e comunque, stando avvinghiati in pubblico o chiamando il partner davanti ad altri con nomignoli dell’intimità. Oserei dire che non è cosa giusta nep-

pure approfittarsi del suo potere professionale, economico o sociale ma, dato i tempi attuali, sorvolerei …. Inoltre ascoltare le telefonate, leggere le sue e-mail e controllare il suo telefonino è cosa da non fare per il rispetto della persona, oltreché pericolosa per il rapporto! Addirittura c’è chi chiede continue prove d’amore, quasi a rinfacciare chi “ama di più”, chi critica e cerca di condizionare l’aspetto fisico del partner, il suo modo di vestire, i suoi hobby. Poche ma importanti sono invece le cose da fare per stabilire un sano e duraturo rapporto di coppia: essere autonomi, mantenere spazi, amicizie e zone di riservatezza. Rispettare il carattere, lo stile di vita e le esigenze dell’altra persona. Saper ascoltare e apprezzare il valore del silenzio. Saper chiedere scusa, se necessario. Non lesinare complimenti, attenzioni, piccoli gesti di affetto, anche e soprattutto con il passare degli anni. E anche nell’ambito dell’intimità non esistono regole che stabiliscono un confine tra lecito e non lecito. L’importante è che tutto avvenga secondo la volontà e il desiderio delle persone coinvolte e che nessuno si senta privato in alcun modo di dignità e rispetto. Di grande insegnamento potrebbe essere la storia di quell’anziano gentiluomo di un’ottantina di anni che tutte le mattine alle ore 9 doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie che era affetta da tempo dall’Alzheimer. A chi gli chiedeva se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ più tardi lui rispondeva che lei non lo riconosceva più da 5 anni, ma che andava ogni mattina a

trovarla anche se non sapeva che fosse il marito perché “lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei”. Questo è il genere di amore che dobbiamo augurarci nella nostra vita, è l’accettazione di tutto ciò che è, che è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.

“La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia” Antonio Guido Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

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Morte in utero: rompiamo il silenzio

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uesto mese voglio parlarvi di un argomento difficile da trattare, di un argomento per il quale non ci sono parole e lo stesso silenzio sembra fare troppo rumore...Non tutti i bambini nascono, alcuni si addormentano prima del tanto atteso momento, inaspettatamente, silenziosamente come un sogno che si trasforma in un incubo.La morte in utero e' un evento tra i più tragici e i più dolorosi che una donna e una coppia si possono ritrovare a dover affrontare. Le cause possono essere molteplici e possono interessare il mal funzionamento di una placenta non più in grado di fornire ossigeno o nutrienti al bimbo, oppure possono dipendere dalla formazione accidentale di un nodo nel del cordone ombelicale che blocca l'afflusso di sangue; tuttavia, su quale sia la causa, quasi sempre colpisce un bimbo perfettamente sano e non ammette giustificazioni. Capita all'improvviso e senza averne coscienza, così come tutto è iniziato, tutto finisce. E' una cosa che ti colpisce quando meno te lo aspetti, magari in prossimità del parto e t'investe con tutta la sua nera potenza.Sa di beffa, di ingiustizia, di inaudita cattiveria. Non so come rendere l'idea ma immaginate per un istante quanto sono lunghi quei nove mesi di attesa, di preparativi, di progetti, di sogni ad occhi aperti, di quante volte in nove mesi una mamma e un papà hanno immaginato come sarà il loro bimbo, ma proprio quando sta per arrivare il momento di sostiuire il sogno con la realtà, quella stessa realtà non esiste più! Come spiegarlo? Come raccontarlo? Come trovare parole di conforto?Purtroppo nella mia carriera qualche volta è successo di trovarmi ad assistere un parto di una M.I. (morte intrauterina), così la chiamiamo ad alta voce, solo con le iniziali, perché anche solo il suono di quelle parole stride in una sala parto dove in genere si celebra la vita. E ne porto tuttora i lividi addosso e penso che se per me, che sto incrociando quelle vite solo per poche ore, è cosi' difficile accettare quello che è successo, per una madre ed un padre deve essere intollerabile, un dolore che può annientare. Eppure, allo stesso tempo, ho conosciuto donne di una forza sorprendente.Nella psiche di ogni donna nasce con il concepimento un nuovo modo di vedere il mondo e le priorità, che affina l'istinto ed il senso di protezione e che si configura nella formazione di nuovi circuiti cerebrali conseguenza della nascita del cervello materno. A

Come se un figlio si possa sostituire con un altro... Ma il dolore, per quanto terribile, deve essere affrontato per poi poter essere interiorizzato, elaborato e accettato. Se tutto infatti rimane etereo e impalpabile come si fa ad andare oltre l'ostacolo invisibile? Alle mamme non dirò mai abbastanza di far attenzione a sentire i bimbi muoversi nella pancia e se qualcosa non convince andate a farvi vedere in pronto soccorso. Quando una pancia mi dice "é da ieri che non lo sento muovere" mi vengono i brividi, e anche se sorrido mentre l'accompagno verso il monitoraggio prego. Fortunatamente molto spesso e' un falso allarme! Mi e' capitato di ascoltare il racconto di mamme molto più serene di me di fronte ad una simile tragedia. Io dopo diversi anni non ho ancora trovato le parole giuste per consolare una coppia che ha subito una perdita così grave. Le "non mamme" che arrivano a me hanno tutte fame di conoscenza, sono tutte alla ricerca di un perché, ma non e' detto che esista. Vogliono essere rassicuquesta condizione si associa il concetto di bam- rate sul fatto che non potrà accadere di nuovo bino immaginario che ogni donna in attesa crea in un'altra gravidanza e allo stesso tempo nella propria testa e che al momento della na- hanno la luce negli occhi di chi ha trovato la scita del bambino reale in qualche modo con forza attraversando l'inferno e tornare alla vita.Qualcuno a me ha raccontato che da lui deve ricongiungersie adattarsi. In qualche parte esiste un giardino incaso di una M.I. questa sovrappocantato dove i bimbi giocano sizione non può avvenire e il aspettando che mamma e cerchio non si chiude. La “Nella psiche di ogni mente, già provata, di una donna nasce con il concepi- papa' decidano di andarli a prendere. Quando un "non mamma" non trova mento un nuovo modo di ve- bimbo non nasce è esattapace, il cammino non e' finito e dopo la notte il sole dere il mondo e le priorità, si mente lì che torna, nel giarnon è sorto.Questo spiega creano nuovi circuiti cerebrali dino a giocare e ad aspettare perché molte delle mamme conseguenza della nascita una mamma ed un papà. che subiscono una M.I. prefedel ‘cervello materno’ ” Dott.ost.Catiuscia De Renzis riscono partorire, provando Dovevolalacicogna@liberoo.it l'esperienza fisica e il dolore delle contrazioni e della fase espulsiva. Vogliono tenere il loro bimbo tra le braccia, guardarlo e coccolarlo. Devono concludere il loro percorso.Devono sovrapporre il bimbo immaginario con quello reale e devono potergli dire addio! Recentemente sono nate anche delle associazioni che gratuitamente supportano queste mamme andando in ospedale; le esortano, ad esempio, a vestire il bimbo, scattano perfino delle foto come a voler testimoniare che quel bimbo andato in cielo troppo presto è esistito davvero e non è stato solo il frutto di un sogno lunghissimo. Con leggerezza qualcuno commenta "Siete giovani: ne arriverà un altro!"


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Il Corriere della Città Febbraio 2017

L'Avvocato risponde

La consulenza legale per il lettori del Corriere della Città

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a primo esame”. Una disciplina speciale è, inoltre, prevista dal codice del consumo che deroga a quella ordinaria del codice civile applicandosi quando uno dei contraenti sia un consumatore. Il codice del consumo nel disciplinare la responsabilità del venditore, per i vizi della cosa venduta, oltre a contemplare una garanzia biennale per i beni nuovi e termini di decadenza più lunghi per la denuncia del vizio, nei casi particolari che hanno a oggetto res usate, all’ art.134, comma 2, prevede che: “le parti possono limitare la durata della responsabilità di cui all’ art. Il codice civile, nel disciplinare la responsabilità 132, comma primo, a un periodo di tempo in del venditore per i vizi della cosa venduta, non ogni caso non inferiore a un anno”. Quindi, nel opera distinzione alcuna tra bene nostro ordinamento la regola generale è nuovo e usato. Infatti, l’art. 1490 che su tutti i beni in vendita è prec.c. rubricato “garanzia per i “Il venditore è vista una garanzia biennale e per vizi della cosa venduta “, staquanto riguarda i beni usati, le tenuto a garantire che bilisce che: “il venditore è parti possono concordare la cosa venduta sia imtenuto a garantire che la una riduzione della garanzia, cosa venduta sia immune mune da vizi che la rendano che non potrà essere infeda vizi che la rendano iniinidonea all’uso a cui è de- riore a un anno. Dunque, vedonea all’uso a cui è destinendo al suo caso, se un nata o ne diminuiscano in stinata o ne diminuiscano concessionario vende un veimodo apprezzabile il valore”. in modo apprezzabile colo usato a un privato la gaSi evidenzia, però, che ranzia per i vizi avrà la durata di il valore” l’art.1490 c.c. , al comma 2, condue anni, salva la facoltà delle parti anno dalla consegna, ma il compratore che sia sente alle parti negoziali di derogare di pattuire un termine più basso, ma che convenuto per l’esecuzione del contratto, può alla disciplina codicistica della garanzia per i non sia inferiore ad un anno. sempre far valere la garanzia, purchè il vizio vizi della cosa compravenduta, con la pattui- Rimane fermo, comunque, il principio che della cosa sia stato denunziato entro zione, inserita nel contratto, della clausola de- non è possibile escludere totalmente otto giorni dalla scoperta e prima nominata “visto e piaciuto”. La clausola (lei non la garanzia, atteso il tenore deldel decorso dell’anno dalla specifica se è presente o meno nel contratto), l’art. 134, del codice del con“Il compratore consegna”. Orbene, l'ordiper essere valida, deve essere approvata per sumo, da intendersi norma decade dal diritto alla namento giuridico italiano iscritto, come espresso dall’art. 1341 c.c. Tale speciale, imperativa e non patto, però, non ha effetto qualora il venditore derogabile. Infine, si evi- garanzia, se non denun- pone a difesa del compratore, che abbia acquistato abbia in mala fede taciuto al compratore i vizi denzia come anche per i un bene viziato a sua inzia i vizi al venditore della cosa. La presenza della clausola “visto e beni usati vige la disciplina saputa, la possibilità di piaciuto” secondo l’orientamento giurispruden- generale, prevista dall’art. entro otto giorni dalla agire giudizialmente per ziale maggioritario esclude la garanzia per i vizi 1495 c.c., il quale prevede l'ottenimento, a sua scelta, riconoscibili e non taciuti in mala fede. La che: “il compratore decade dal scoperta” alla riparazione o sostituCorte Suprema (Cass.Civ.sez.VI, 19 ottobre diritto alla garanzia, se non dezione del prodotto, senza spese, 2016, n. 21204) afferma, infatti, che “ la clausola nunzia i vizi al venditore entro otto ovvero ad una riduzione adeguata non può riferirsi ai vizi occulti, che si manife- giorni dalla scoperta, salvo il diverso terdel prezzo o alla risoluzione del contratto, stano soltanto dopo l’uso del bene compraven- mine stabilito dalle parti o dalla legge. La deduto, né potrebbe essere diversamente, giacchè nunzia non è necessaria se il venditore ha con restituzione delle somme versate e risarcila espressione “vista”, se priva di precisazioni riconosciuto l’esistenza del vizio o l’ha occul- mento dei danni. rafforzative, inequivocabilmente allude solo ai tato. L’azione si prescrive, in ogni caso, in un vizi agevolmente riscontrabili dall’ acquirente

o acquistato presso un concessionario una macchina usata. Pochi giorni dopo il veicolo non si accendeva per un guasto ad un componente principale del motore. Dato il danno subito cosa posso pretendere dal venditore, considerato che il veicolo non è nuovo.


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Febbraio 2017

Te l’assicuro!

Polizze R.C. Professionali: quando e come si è assicurati? “Buongiorno Sig. Morbinati, sono un ingegnere, a gennaio del 2010 ho stipulato una polizza di r.c.professionale, nel gennaio del 2016 purtroppo ho dimenticato di rinnovarla; a luglio dello stesso anno ho ricevuto una richiesta danni per un presunto sinistro avvenuto nel 2014 nel quale si richiamerebbe una mia responsabilità, ancora del tutto da verificare, dovuta alla progettazione e direzione del cantiere. Ho inviato la richiesta alla compagnia che alla data del sinistro mi assicurava, ma l’assicurazione mi risponde che nella polizza il sistema di copertura utilizzato è il cosiddetto “claims made”; inoltre mi comunica che l’attività di direzione dei cantieri e quella riguardante la sicurezza non erano incluse nella loro polizza, mentre io le ho lette come incluse nelle condizioni generali che le allego alla presente.Può spiegarmi, cosa s’intende per “claims made” e se tutto è fondato? Grazie anticipatamente.” G.M.Buongiorno e grazie della sua domanda che mi permette di affrontare un argomento abbastanza complesso. Nel mondo delle coperture assicurative esistono in generale, due tipologie di sistemi per il risarcimento dei danni: il “claims made” e il “loss occurrence”. In tutte le coperture di Responsabilità Civile Professionali sapere quale sistema adotta la propria polizza è estremamente importante. Il si-

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Le risposte dell’esperto ai quesiti dei lettori

stema di copertura dei sinistri in regime “claims made”, quello che il nostro lettore aveva in vigore nella sua polizza, considera in copertura tutti i sinistri per i quali è fatta richiesta nel periodo di esistenza della copertura assicurativa, a prescindere dalla data di avvenimento del sinistro; ma perché questo sistema sia efficace deve prevedere un “periodo di copertura pregresso” che spesso può essere illimitato. Questo significa che qualsiasi sinistro la cui richiesta sia fatta nel periodo di validità della polizza, è considerato in copertura a prescindere da quando effettivamente esso si sia verificato, a patto che non se né fosse venuti a conoscenza prima della stipula della polizza stessa.In conclusione, se la richiesta danni di un sinistro perviene all’assicurato nel momento in cui non ha più la copertura assicurativa attiva, la compagnia non risponde di quella richiesta. Il sistema “loss occurrence”, invece, considera in copertura i sinistri avvenuti nel periodo in cui l'assicurazione è in vigore, anche se nel momento della richiesta di danni da parte di terzi danneggiati la polizza stessa non fosse più attiva. Generalmente quasi tutte le compagnie utilizzano il sistema “claims made” che comunque per molti aspetti, è un sistema migliore per gli assicurati, anche perché permette di assicurare fatti precedenti avvenuti anche quando non si era assicurati, ma patto che di tali fatti, non se ne sapesse o anche non se ne immagi-

nasse la possibilità di tramutarsi in una richiesta danni.Per tutti i professionisti resta comunque molto importante la continuità di copertura; si può cambiare compagnia ma non bisogna mai interrompere lo stato di assicurati senza soluzione di continuità.Per quanto riguarda la completezza delle coperture per tutte le attività che si possono esercitare nella propria professione, bisogna sempre leggere, o sarebbe più opportuno che il suo consulente assicurativo le avesse spiegato approfonditamente, tutti le condizioni, o almeno i più importanti, di polizza. Potreste trovare negli articoli che parlano di cosa assicura la polizza ciò che a voi interessa, ma potreste ritrovare la stessa cosa negli articoli dove si evidenziano le esclusioni; con il risultato di ritrovasi scoperti per ciò che si pensava essere assicurati. Purtroppo a volte le condizioni generali delle polizze sono complesse e articolate e vanno analizzate con calma e mai giudicate in funzione del loro costo, ma delle garanzie che contengono. Roberto Morbinati Consulente Assicurativo Iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Sez. Agenti - n° A000058262


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Il Corriere della Città Febbraio 2017

Evangelo di Fede in Fede “Ai piedi di Gesù…”

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eggendo le pagine dei vangeli con le loro storie scopriamo che le persone si avvicinavano a Gesù nei modi più diversi. Nasce un punto di domanda; qual è il modo più appropriato per accostarsi a Gesù? Un personaggio biblico che insegna ad ogni generazione il modo migliore per andare a Gesù è Maria di Betania. Da lei prende spunto questa meditazione. Evangelo di Luca 10:39. “Maria sedutasi ai piedi di Gesù ascoltava la sua parola”.

Il Giusto approccio Gli uomini religiosi di quel tempo, si accostavano a lui come maestri e grandi conoscitori della Scrittura; ma tutto il loro sapere non ha contribuito a far conoscere loro Gesù come il Messia atteso. Altri andavano a Gesù perché erano stati saziati con dei pani e dei pesci, e speravano di poterne avere ancora. Altri addirittura pregarono Gesù che se ne andasse via dai loro confini. Abbiamo appena fatto qualche esempio di persone che andarono a Gesù ma non nel giusto approccio. Tutto questo non è relegato ad un capitolo di storia ormai chiuso, ancora oggi ognuno di noi sceglie, se, e con quale sentimento accostarsi a Gesù. Il nostro modo di avvicinarci o no al Cristo risorto porta in se sempre delle conseguenze alla nostra vita.

Ai piedi di Gesù Maria a differenza degli esempi appena fatti aveva compreso l’importanza di accostarsi a Cristo con umiltà, con devozione, riconoscendolo come Signore. Nella vita di tutti i giorni è difficile insegnare e far apprendere qualcosa a qualcuno che pensa di sapere già tutto; ha perso l’umiltà del saper ascoltare. Similmente nelle cose di Dio l’umiltà precede la gloria, il giusto approccio nell’accostarsi a Gesù è quello di Maria, con umiltà, “ai piedi di Gesù”. Maria è vicina a Gesù, ascolta con grande attenzione la sua parola, è li ai suoi piedi in un assoluto silenzio, non dice una parola, è conquistata dalle parole di vita del Maestro, momenti unici, che hanno cambiato la sua vita per sempre. Maria

Il Corriere della Città Numero 2 Anno 9

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FEBBRAIO 2017

EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

vive, concretizza, dimostra il suo amore per Gesù in una devozione chiara, indiscutibile, di elevata gloria. In un’altra circostanza Maria “presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli sciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo d’olio” (Gv 12:3). Spesso nel relazionarci con Cristo non offriamo come Maria un olio dal valore di trecento danari, paragonabile a trecento giorni di lavoro. Maria insegna a tutti coloro che vogliono ascoltare, cosa significa alta devozione, scevra da ogni calcolo o avarizia. In un altro momento troviamo Maria nel dolore a causa della malattia e poi della morte del fratello, ma lei fa ciò che ritiene opportuno, va ai piedi di Gesù: “gli si gettò ai piedi dicendogli Signore se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. La perdita del fratello aveva lacerato il cuore di Maria, ed in qualche modo dalle sue parole; “se tu fossi stato qui” traspare una sorta di rammarico nei confronti di Gesù. E’ un pericolo che corriamo tutti noi, quando le cose non vanno come vorremmo potremmo diventare critici e arrabbiati con Dio. Ma seppure nella fragilità della sua umanità, Maria fece ciò che ritenne più necessario ed opportuno: “si gettò ai piedi di Gesù” ; è nel giusto approccio che Maria vide la gloria di Dio, suo fratello Lazzaro risuscitò. E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

IN REDAZIONE: Samantha Morano, Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Massimiliano Gobbi, Alessandra Crinzi, Anna Maria Greco, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti

Cristo è la risposta In Cristo vi è la soluzione ad ogni problema. Iairo, capo della sinagoga, aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire; andò a Gesù e si getto ai suoi piedi e lo pregava. La situazione peggiorò a tal punto che la bambina morì; ma chi va a Gesù ottiene risposta: “ma Egli prendendole la mano , disse ad alta voce bambina alzati”. Lo spirito di lei ritornò ed ella si alzò subito ( Lu 8:40-55). Non è importante far parte della folla che segue Gesù ma non ottiene il suo favore; piuttosto riconoscere Gesù come il Cristo, gridare a lui con tutto il cuore, è certamente una preghiera che trova la sua attenzione; ancora oggi possiamo ottenere il favore di Dio in Cristo Gesù; tramite il suo sacrificio espiatorio sulla croce possiamo ricevere pace con Dio e salvezza eterna. Tutti coloro che vanno a lui, lo pregano, si gettano ai suoi piedi, gridano riconoscendolo come Cristo e Signore e manifestano il loro bisogno ottengono risposta da Dio. Se ancora non hai esperimentato il Cristo risorto nel tuo cuore, grida, pregalo con sincerità di cuore, come fece Maria vai ai piedi di Gesù e certamente riceverai risposta. Per info 3358131014 evangelodifedeinfede@gmail.com www.facebook.com/evangelodifedeinfede PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC CHIUSURA REDAZIONALE: 01/02/2017

STAMPA: Tipografia Graffietti

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009



Il Corriere della Città

CRONACA 36 Pomezia, terra di eroi? Non solo polemiche, criminalità e cronaca nera. La storia di Giampiero, uno degli ‘angeli’ Febbraio 2017

dell’Hotel Rigopiano, e di Andrea, che ha sventato un furto ad una signora anziana

È

il 20 gennaio. Due giorni prima una valanga ha seppellito l’hotel Rigopiano. Non c’è bisogno di tante spiegazioni su questa tragedia: tutti gli italiani la conoscono. 40 persone si trovavano all’interno quando la valanga, nel pomeriggio di mercoledì 18 gennaio, ha sommerso l'albergo: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare. Tutti, grandi e piccini, hanno passato ore incollati agli schermi di tv, computer o cellulari per cercare di avere notizie delle persone rimaste intrappolate all’interno della struttura. La neve, il freddo, il terremoto, la slavina. Si contano i danni, e ora anche i morti, ancora di un numero imprecisato. Delle 40 persone, due - il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell'hotel Fabio Salzetta - si salvano, perché al momento della disgrazia si trovavano all'esterno dell'albergo. Gli uomini del soccorso alpino li trovano, infreddoliti ma tutto sommato in buone condizioni, all'alba del giorno seguente alla slavina. Per gli altri si teme il peggio. Ma alle ore 11 del 20 gennaio la prima bella notizia tra tante disgrazie: sono state trovate vive, e salvate, altre persone: inizialmente 6, tra cui una bambina, poi altri 3 bambini.A raccontarcelo è un eroe pometino, Giampiero Ruggiero, 41enne vigile del fuoco. Un angelo in divisa che, insieme al suo cane Fix e ai suoi colleghi, ha tratto in salvo – dopo 43 ore dalla slavina - 9 persone: Adriana Vranceanu e i suoi figli Gianfilippo e Ludovica Parete; altri due bambini, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo, e altri quattro adulti, Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi. “Ho fatto parte di questa spedizione – racconta Giampiero – in quanto faccio parte di un team che si chiama U.S.A.R., acronimo inglese che sta per urban search and rescue, ovvero ricerca e soccorso in ambito urbano, quindi in caso di terremoto. Quel mercoledì siamo stati allertati e inviati a Cittareale, dove c’era stata la scossa di terremoto con crolli. Da lì ci hanno dirottato a Teramo e poi urgentemente a Farindola, Comune dove si trova l’hotel Rigopiano. Abbiamo passato la prima notte “in coda”, dietro la turbina che toglieva la neve che impediva il passaggio”. All’alba Giampiero e un collega vengono prelevati, insieme ai loro cani, e fatti imbarcare su un elicottero che li ha portati vicino all’albergo. “Non c’era nulla, solo tanta neve, dalla quale si intravedevano alcune ma-

La storia di Andrea Scanu, eroe per un giorno: è lui il “temerario” che ha sventato uno scippo ad un’anziana

cerie. Abbiamo iniziato a perlustrare la zona con i cani, che ci hanno segnalato la presenza di persone. Non si sentiva nulla, perché la neve è fonoassorbente, ma grazie ai cani abbiamo capito dove potevano stare le persone. Siamo entrati dalla spa, dove c’era un ascensore che collegava all’albergo. E lì i cani ci hanno fatto capire che eravamo sulla strada giusta. Abbiamo iniziato a scavare e a togliere la neve. Abbiamo così trovato un tetto: abbiamo fatto un foro e siamo scesi dentro le macerie”. Subito vengono trovate 6 persone, tra cui una mamma e il suo bambino, diventato simbolo della speranza. Sembrava che questi fossero gli unici superstiti, ma proprio Giampiero, sceso per liberare i 4 ancora dentro, sente una vocina provenire da un altro punto dell’albergo. “Nessuno la sentiva – racconta – ma io sì. Mentre domandavamo ai quattro adulti che stavamo cercando di raggiungere come si chiamassero, ho sentito una vocina in lontananza che rispondeva “Ludovica”. È quindi iniziata una corsa contro il tempo, per cercare di salvare anche Ludovica”. Ma i bambini sono addirittura 3. “Quando li abbiamo visti, che ci salutavano, è stata un’emozione grandissima: essendo papà di una bimba mi sono immedesimato nel suo papà – ricorda ancora commosso – Stavo 6 metri sotto terra, con neve tutto intorno, ma non mi importava: dovevo salvare quella bambina e gli altri due”. Non hai avuto alcuna paura? “La paura c’è, è inutile negarlo: paura di restare lì, di non tornare più a casa. Però cerchi di ignorarla e vai avanti. Il nostro compito è quello di salvare vite, e quello facciamo”. Se non fosse stato per te e i tuoi colleghi, quei bambini sarebbero morti... “Sono felice di aver contribuito a ridare loro la vita: per arrivare da loro abbiamo buttato giù due muri. Ho aspettato i bambini all’esterno, vederli è stato incredibile. Ci hanno detto che dovevano fare pipì e che avevano sete: era bellissimo sentire la loro voce”. Ti senti un eroe? “Questo è il mio lavoro: lo svolgo con passione e dedizione. Non mi sento un eroe, ma solo fiero di quello che faccio”. Un lavoro che ha dato prima speranza, poi nuova vita a persone che, altrimenti, forse sarebbero ancora là sotto: per questo chiediamo ufficialmente al sindaco di Pomezia, attraverso questo articolo, di dare un riconoscimento al “nostro” eroe. Perché Pomezia sia ricordata anche questo.

Un gesto “eroico”, che dovrebbe rientrare nella normalità dei comportamenti umani, ma che troppo spesso è talmente raro da diventare “notizia”. È quello compiuto la sera del 26 gennaio alle ore 19:45 da Andrea Scanu, 28 anni (li compirà il prossimo 7 febbraio), di Pomezia. Andrea si trovava a bordo della sua auto, parcheggiata in via del Mare, quasi al bivio, all’altezza della filiale Unipol. La sua fidanzata era scesa per prelevare dei contanti al bancomat. Mentre attendeva, Andrea ha sentito delle urla e ha visto un ragazzo fuggire a gran velocità, mentre una donna anziana gridava “Aiuto, la mia borsa, la mia borsa!”. Andrea non ci ha pensato un attimo: ha detto alla sua ragazza, che nel frattempo era tornata in auto, di aspettarlo al sicuro e, correndo a perdifiato, si è gettato all’inseguimento del malvivente. Il borseggiatore, un ragazzo di circa 25 anni di origine nordafricana, accorgendosi di essere inseguito, dapprima ha cercato di allungare il passo, poi, vedendo che Andrea stava per raggiungerlo, gli ha tirato addosso la borsa per evitare di essere catturato. Andrea si è quindi chinato per raccogliere la refurtiva, e il giovane ladro ne ha approfittato per dileguarsi. Borsa alla mano, il ragazzo è tornato indietro, incontro all’anziana appena derubata, per consegnarle la borsa. In lacrime, la donna – una 65enne – ha ringraziato emozionata. “Ho accompagnato la signora fino al portone di casa: era terrorizzata e piangeva a dirotto, continuava a ringraziarmi, dicendo che non aveva parole per farlo”. Plauso al ragazzo è arrivato sia dalle persone presenti che sui social network: Andrea è diventato il simbolo di quello che andrebbe fatto, contrariamente a quanto troppo spesso invece accade. “Se tutti facessero come te – ha commentato un ragazzo nel sapere la notizia – ci sarebbe meno criminalità in giro”. “Non sono un eroe – ha replicato Andrea ai nostri microfoni – ho semplicemente fatto un’azione di buon senso, seguendo il cuore e l’istinto: quella signora poteva essere benissimo mia nonna, mia madre o mia moglie. Spero solo di aver dato un buon esempio e che anche gli altri cerchino di fare la stessa cosa, se si trovassero nella mia condizione”. Maria Corrao



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Il Corriere della Città

INFORMAZIONE

Febbraio 2017

PSN Horse Ranch insieme per un grande progetto sociale Il nuovo maneggio di Pomezia presenta la sua offerta a 360° Scuola di equitazione, addestramento, allevamento e pensione. Ma anche Doma, Paddock, Club House e molto altro ancora. Riassumere in poche parole l'insieme delle attività del PSN Horse Ranch in effetti non è semplicissimo data la grande offerta che propone il nuovo maneggio di Pomezia; la struttura, immersa nel verde, a due passi da Pratica di Mare e situata tra Pomezia e Torvaianica, può contare sull'esperienza di Istruttori Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) e Asi, disponibili per tutte le esigenze. Tanti i servizi su cui poter contare: dal lavaggio all'asciugatura, passando per la possibilità di organizzare passeggiate al mare e in campagna nonché sceglierlo per la propria festa privata. E poi monta americana, inglese, Dressage, Van e Trailer per il trasporto dei cavalli. Insomma un'offerta a 360° gradi. Ma non finisce qui. Il maneggio PSN fa parte del circuito AIGW (di cui ne ospita le tappe per alcune competizioni), ovvero l'associazione Italiana della Gimkana Western. Di cosa si tratta? Questa sorta di disciplina trae origine dalla cosiddetta "monta da lavoro americana" (e dalle attività connesse al lavoro che si svolgevano nei Ranch) e consiste in prove di abilità e velocità a cavallo: il binomio deve eseguire nel minor tempo possibile un percorso obbligato dove sono inserite delle difficoltà. Altra peculiarità del PSN Horse Ranch è poi quella della scuola di "reining", una sorta di dressage, derivata anche qui dall'attività dei mandriani degli Stati Uniti d'America: in questa disciplina il cavaliere deve far eseguire al cavallo una serie di figure e movimenti (inversioni di marcia, piroette o

"Spin", cerchi, arresti immediati o più comunemente "Stop") lungo un percorso predefinito da compiere tutto al galoppo.

Il progetto sociale con lo studio di neuropsicologia e logopedia Mustang Il PSN Horse Ranch non è solo attività tradizionali e tipiche di un maneggio. Grande successo sta infatti riscontrando la collaborazione con lo studio medico Mustang che si occupa, nella persona della Dott.ssa Cristina Pozzobon, di neuropsicologia e logopedia, puntando, in questo caso, a sfruttare per la riabilitazione dei pazienti l'universo della pet therapy ed in particolar modo dell'utilizzo dei cavalli (ma non solo come vedremo). Tante anche qui le attività che lo studio organizza all'interno degli spazi del maneggio, prime su tutti la cosiddetta riabilitazione equestre e l'onoterapia (anche onodidattica con le famiglie e le scuole): quest'ultima consiste nella Terapia Assistita con gli Animali la quale, coinvolgendo l'asino, impiega alcune caratteristiche proprie dell'animale (taglia ridotta, pazienza, morbidezza al tatto, lentezza di movimento e tendenza ad andature monotone) per entrare in comunicazione con il paziente attraverso il sistema asino-utente-operatore. A fine febbraio, per fare un esempio, partirà inoltre il corso "Sai cos'è l'APC? Bambini plusdotati, capirli e rico-

noscerli". "I bambini con un'intelligenza precoce (ad alto potenziale congnitivo) rappresentano circa il 2% della popolazione scolastica spiega la Dott.ssa Cristina Pozzobon - hanno la fama di riuscire in tutto senza fare niente, di eccellere a scuola senza studiare, ma ciò è assolutamente falso. Come mai? Tali bambini hanno sì un grosso potenziale intellettivo ma purtroppo, spesso, soffrono di bassa autostima e di una fragilità emotiva che lo rende molto vulnerabili. Non è raro infatti che per andare bene a scuola si debba ricorrere a figure professionali quali psicologi o pedagogisti anche se sembra un paradosso". Il corso, il quale sarà tenuto dal Dott. Giovanni Galli, esperto in materia, si terrà il 27 febbraio e avrà luogo proprio presso il maneggio PSN: due saranno le sedute, una al mattino, e una al pomeriggio. Per tutte le informazioni è possibile utilizzare i contatti dello studio Mustung riportati nella pagina qui accanto (oppure visitare la pagina Facebook dell'Horse Ranch PSN).




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