Il Corriere della Città - Febbraio 2013

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Il Corriere della Città

Pomezia

Politica

Anno 5 Numero 02 FEBBRAIO 2013

GRATUITO

POMEZIA: ARRIVATI I COMMISSARI E GLI AUMENTI PAG.04-05

il

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della

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INVERSIONE DI TENDENZA?

OMICIDIO A TORVAIANICA ALTA

PAG.14

ARDEA: SPECIALE SICUREZZA PAG. 16-19

UN CITTADINO CONTRO LA PROSTITUZIONE

PAG.22

Mortalità Aziende: Pomezia ed Ardea distanti dai dati Nazionali



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Elezioni

184 SIMBOLI PER LE ELEZIONI: LE OPINIONI DEI CITTADINI

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Verso il voto in una giungla di liste e partiti

ancano pochi giorni alle elezioni, ma l’enorme quantità di simboli – ben 219 depositate al Viminale, di cui 184 liste ammesse – che sono stati presentati di certo non aiutano nella scelta: dalle liste provocatorie, come “Basta tasse”, “Dimezziamo gli stipendi ai politici” o “No Gerit Equitalia”, a quelle “derivate”, come “Fratelli d’Italia”, ci si perde in una miriade di nomi e colori che confondono i cittadini. Abbiamo provato a chiedere ai nostri concittadini cosa ne pensano. “Tra i partiti più importanti, ovvero PD e PDL, la chiarezza c’è – ha commentato la signora Anna – ma poi ci si perde: sono nati troppi partiti, più di 200, una cosa esagerata, forse fatta proprio per confonderci. Ma penso che ognuno di noi, alla fine, sappia bene chi andare a votare e, soprattutto, chi vuole mandare via dal nostro Parlamento e dalla nostra Regione”. Poca trasparenza anche per la signora Paola. “Si sono mischiati talmente tanto che la politica ormai è un enorme minestrone. Purtroppo gli ingredienti principali sono sempre gli stessi, che in un modo o nell’altro ricompaiono e riescono ad essere eletti. Ma io non mi accontento del solito minestrone: ho le idee molto chiare, questa volta voto Beppe Grillo”. Che molti simboli siano frutto della spaccatura di vecchi partiti e che siano solo l’ennesimo tentativo di “prenderci in giro” è opinione del 75% dei cittadini che abbiamo intervistato. “E’ stato fatto per imbrogliarci, ma forse proprio per questo io sto più attenta del solito – ha dichiarato la signora Giuseppina – Forse riuscivano nel loro

intento prima di questa grossa crisi, ma ora siamo tutti stanchi di pagare colpe che non abbiamo. Io so già, senza bisogno di altre chiacchiere, chi voterò”. “Ci sono troppi simboli, troppi nomi, troppi partiti – ha aggiunto la signora Franca – questa è l’unica cosa sicura. Quello che è molto meno sicuro è che questi partiti vogliano davvero il bene degli italiani”. Anche Sonia la pensa allo stesso modo. “Credo che ci siano tanti simboli, ma non altrettanti valori. Si salva solo una piccolissima parte della politica italiana. Il problema è cercare di capire quale sia, questa parte: io non ci sono ancora riuscita. Ma so i nomi di chi non va assolutamente più votato”. “Secondo me anche quest’anno non riusciremo a far eleggere qualcuno di veramente valido – ha commentato il sig. Vittorio – Sono sempre gli stessi, che si “sparpagliano” a destra e sinistra a seconda della convenienza, che ovviamente è la loro e non quella dei cittadini. Tutto questo proliferarsi di liste e partiti non fa altro che complicare le cose e favorire i prossimi inciuci”. “Sono delusissimo di quello che sembrava essere il “salvatore della Patria” – ha affermato Luca – cioè di Monti, che ha salvato solo le banche, come dimostra la vicenda del Monte dei Paschi di Siena. Vicenda che apre spiragli inquietanti anche sul PD, di cui non mi fido più. Credo che il proliferare di liste sia una reazione allo spadroneggiare dei partiti che da decenni decidono del nostro destino senza valutarne le conseguenze, ma solo per salvaguardare i loro interessi. Il problema è che l’intenzione iniziale di chi crea Febbraio 2013

queste nuove liste magari è buona, ma poi o si perdono per strada perché non ottengono abbastanza voti o si lasciano coinvolgere nel solito meccanismo della politica, che li rende uguali a tutti gli altri”. “Io tornerò a votare Berlusconi – ha asserito Laura – e lo faccio perché, anche se ci ha resi ridicoli davanti agli occhi degli altri Stati, almeno non ci faceva piangere come ha fatto Monti”. “Io voterò la parte estrema della sinistra – ha dichiarato invece Claudia – perché la colpa di quello che stiamo vivendo va proprio ricercata nella gestione allegra di Berlusconi. Ma non mi fido neanche della sinistra “moderata”. Troppi compromessi, che io non accetto, come non potrei tollerare un’alleanza con Monti”. Ma chi lamenta poca chiarezza in assoluto sono i giovani. “Io ho 19 anni – ha commentato Paolo – e questo sarà per me il primo voto. Ma devo ammettere che non ho convinzioni politiche, perché non esiste una corretta informazione in merito. La politica in generale non viene spiegata ai giovani, che quindi se ne disinteressano. Io voterò il partito che mi indicheranno i miei genitori. Di sicuro non è un buon metodo di scelta, ma penso che finché i giovani verranno trascurati, o addirittura danneggiati, come nel caso dei tagli alla scuola, dalla politica, i ragazzi non ne verranno attratti. E di questo atteggiamento l’Italia ne pagherà le conseguenze tra una ventina di anni, quando i politici attuali, almeno quelli di lungo corso, saranno finalmente andati a casa”. Alfredo Corrao

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AUMENTI PER ACQUA E RIFIUTI

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Commissari al lavoro per il risanamento del bilancio comunale di Pomezia

ncora una volta il risanamento del bilancio pubblico, in questa circostanza comunale, ricade sulle tasche dei cittadini. Per cercare di ridare un po’ di liquidità alle casse comunali verranno infatti al più presto ritoccate verso l’alto le tariffe dell’acqua e della TARSU. Questo è quanto importerà maggiormente, nell’attuale periodo di crisi economica, ai cittadini di Pomezia. La conferma viene dal Commissario Prefettizio Serenella Bellucci, che dal 17 gennaio guida Pomezia insieme al sub Commissario Antonio Tedeschi, nel corso della conferenza stampa che si è svolta il 31 gennaio. “Il nostro compito è quello di traghettare Pomezia fino alle prossime elezioni, che si svolgeranno a fine maggio – ha esordito il vice prefetto Bellucci – attraverso la gestione dell’ordinaria amministrazione e gli adempimenti di legge”. La prima cosa sulla quale i due inviati della Prefettura di Roma hanno messo le mani è il bilancio, aspetto tra i più preoccupanti. “Siamo ancora in fase di ricognizione e di analisi, ma possiamo tranquillamente affermare che Pomezia non corre il rischio del dissesto finanziario: sulla base dello studio commissionato ad un consulente finanziario dall’Amministrazione

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uscente, che mette in evidenza dei parametri positivi, non ci sono i presupposti per il dissesto. Certo il problema creato dall’Aser e la conseguente mancata riscossione di più di 50 milioni di euro pesa parecchio, perché si tratta di cifre inserite in bilancio tra le voci di attivo, ma che, visto il fallimento della società, sarà quasi impossibile recuperare. La conseguenza è che non c’è liquidità nelle casse comunali”. Come si può rimediare? “E’ nostra intenzione mandare avanti quanto già avviato dalla precedente Amministrazione in merito al decreto Salva Comuni (che consentirebbe un prestito di poco più di 18,5 milioni di euro che l'Amministrazione dovrà restituire in dieci anni, ndr), che consentirebbe di risanare parzialmente il bilancio e fornire la liquidità di cassa necessaria per far fronte alle ingiunzioni di pagamento. La delibera era già pronta, ma l’abbiamo fermata per adeguarla alle normative comunicate dal Ministero proprio in questi giorni. Cercheremo poi di ridurre tutte le spese, nell'ottica della spending review introdotta da Monti. Ma ci sono poi altre cose da fare per risanare il bilancio”. Del tipo? “Di sicuro rivedere le tariffe dell’acqua, ferme da anni. La legge prevede che il costo

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venga del servizio venga corrisposto per una certa percentuale dall’utente finale: a Pomezia, invece, il Comune andava a pagare un importo superiore a quello di sua competenza, coprendo la differenza tra quanto ricevuto dai cittadini e quanto richiesto dalla società fornitrice del servizio. Ora questo non è più possibile: siamo quindi costretti a ritoccare le tariffe”. Stesso discorso per la raccolta dei rifiuti. “Occorrerà rifare i conteggi, che porteranno anche in questo caso ad un aumento”. Anche se il servizio è spesso pessimo? “Al momento è in fase di completamento il capitolato d’appalto per la gara europea per la gestione del servizio, in scadenza a giugno. L’Amministrazione passata aveva avviato una procedura per fare un’azienda speciale, derivata dalla Pomezia Servizi, per la gestione dei servizi socio assistenziali, mentre il personale che attualmente si occupa di verde e manutenzione, dovrebbe essere assorbito dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto”. Questo porta il discorso proprio sulla Pomezia Servizi ed ai debiti del Comune nei suoi confronti, ma anche al Consorzio universitario, altra azienda partecipata. “La prima cosa da fare è risanare queste


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aziende. Per quanto riguarda la Pomezia Servizi anche dei problemi pratici, come le numerose si proseguirà sulla strada intrapresa dalla Giunta buche che costellano le strade del territorio e De Fusco, cioè la creazione di un’azienda spe- che, in questi giorni, stanno creando notevoli ciale. Anche il Consorzio universitario, per legge, disagi agli automobilisti. “Per quanto riguarda le non può più essere una partecipata del Comune, strade di competenza provinciale ho già scritto che può essere presente solo se all’interno ci agli uffici preposti, richiedendo un immediato sono servizi di sua diretta gestione, come scuole intervento. Per quelle comunali abbiamo iniziato a lavorare su alcuni tratmaterne o elementari, ti: invito i cittadini a mentre l’istruzione uni“Non solo aumenti di mandarci segnalazioni versitaria non è competasse, ma anche in merito a questo protenza comunale. Se il blema, per poter fare consorzio dovesse riduzione di tutte le interventi più mirati”. rimanere comunale si dovrà rivedere lo spese e riorganizzazione Perché non incaricare anche gli agenti della cambiare delle aziende speciali” Statuto, Polizia Locale di effetragione sociale, pastuare questo servizio? sando come la Pomezia Servizi ad Azienda Speciale, e utilizza- “E’ sicuramente una buona idea, a cui darò re il relativo patrimonio immobiliare per attività seguito”. Una parola è anche stata spesa per i comunali. A questo si dovrebbe aggiungere la dipendenti comunali, ancora in stato di agitaziopartecipazione dei privati, per abbattere i costi”. ne dallo scorso 20 novembre, che hanno richiePer il Consorzio, che da un più di un mese è in sto un incontro con i Commissari. “Questa matticoncordato fallimentare a causa del grosso debi- na è stato firmato il contratto decentrato. Non to con la LUM, i problemi riguardano anche il per- conosco ancora i particolari della protesta dei sonale, che non sa quale sia il suo destino. “Con lavoratori in merito al fondo rivendicato, ma sarà il passaggio di società proveremo a chiedere che mia cura cercare di capire cosa è possibile fare, ai dipendenti venga mantenuto il posto di lavoro, valutando ovviamente anche lo stato di liquidità ma purtroppo mi risulta che negli anni passati delle casse dell’Ente”, ha dichiarato il erano state assunte numerose persone “allegra- Commissario Bellucci, che ha garantito anche il mente”, quindi abbiamo un numero di lavoratori controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, altro che non è giustificato dagli scopi del Consorzio problema segnalato dai dipendenti comunali. stesso. Dobbiamo quindi proseguire nell’opera di Matteo Acitelli risanamento iniziata dal nuovo consiglio d’amministrazione”. Oltre che di economia si è parlato

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Accertamenti in corso

Ai due Commissari è stato fatto presente che sono molti i cittadini che hanno ricevuto cartelle di accertamento da parte della società Andreani rispetto al pagamento della TARSU, con calcoli delle superfici non sempre corretti, ma errati in eccesso. La verifica, poi, non riporta solo l’aumento in base alle nuove metrature, ma anche la mora sui mancati pagamenti delle differenze arretrate, nonostante gli importi siano stati versati dai cittadini seguendo le indicazioni date dal Comune stesso. Altro tema affrontato durante la conferenza stampa, sollevato dai giornalisti, è l’aggio preso proprio dall’Andreani per il recupero dell’evasione fiscale: il 18,9% sul 25% del totale accertato e il 18,9% rispetto a quanto effettivamente incassato dal Comune a seguito del lavoro di accertamento. Cifre consistenti, che forse potrebbero essere risparmiate e che, di conseguenza, potrebbero diventare un risparmio per i cittadini. Su questi argomenti Serenella Bellucci e Antonio Tedeschi hanno garantito un approfondimento. Sui sospetti di infiltrazioni mafiose il Commissario non si è sbilanciata. "A volte la stampa enfatizza le notizie - ha commentato - Non mi risulta che sia stata istituita dal Ministero una Commissione di accesso per verificare se a Pomezia ci sono infiltrazioni mafiose. Posso però confermare che ci sono indagini in corso".

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“IL DISSESTO? UN’INVENZIONE DELL’OPPOSIZIONE”

L’ex sindaco Enrico De Fusco analizza la passata consiliatura e pensa al futuro

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Adesso che c’è la conferma da parte di persone molto più autorevoli di me, come i Commissari prefettizi, spero che sia stata messa la parola “fine” all’allarmismo che per anni è stato diffuso da alcuni consiglieri dell’opposizione, in particolar modo del PDL, che hanno tentato di mettere in cattiva luce l’operato della mia Giunta accusandola di aver portato la città al dissesto finanziario”. Così esordisce l’ex sindaco Enrico De Fusco dopo le dichiarazioni di Serenella Bellucci - alla guida di Pomezia dopo le dimissioni di 15 consiglieri che hanno causato la fine anticipata della consiliatura - che durante una conferenza stampa ha escluso il rischio di dissesto finanziario. “Di certo le difficoltà economiche ci sono, aggravate anche dal buco lasciato dall’Aser. I 50 milioni di euro non riscossi e inseriti in bilancio erano una voce che, dietro consiglio dell’ufficio legale, andava comunque riportata come residui attivi, perché Pomezia era inserita nella proceduta fallimentare dell’Aser”. “Noi – ha proseguito De Fusco - stavamo facendo il possibile per risolvere i problemi di liquidità delle casse comunali: lo dimostra il fatto che i Commissari stiano proseguendo per la strada da me intrapresa, ovvero quella di ricorrere al decreto Salva Comuni, che andrebbe ad alleggerire il peso dei debiti esistenti, dando nel contempo risposta a tutte quelle società che da tempo stanno attendendo il saldo dei lavori prestati per l’Amministrazione comunale. Stessa cosa per quanto riguarda l’istituzione di un’Azienda speciale al posto della Pomezia Servizi, procedimento che avevamo già adottato in consiglio, per il quale mancava solo la formalizzazione davanti al notaio”. L’ex sindaco condivide anche quanto affermato dai Commissari in merito al Consorzio universitario. “Credo sia evidente la differenza tra l’attuale CdA e quello che lo ha preceduto: con la nuova gestione non solo non ci sono stati più

sprechi, ma sono stati fatti tagli laddove in passato si agiva in modo a dir poco, per utilizzare le parole del Commissario, “allegro”. Ora, dietro precisa indicazione data da me, si fa particolare attenzione ai conti, agli obiettivi ed ai risultati”. Ma i Commissari hanno dichiarato che, così com’è, il Consorzio non può più esistere, perché l’Università non è di competenza comunale. “Infatti era già stato messo a punto un nuovo Statuto, che sarebbe dovuto approdare in consiglio comunale già da tempo, se alcuni consiglieri di maggioranza non avessero remato contro, attraverso il quale si dava una caratteristica diversa al Consorzio, ovvero la pubblica utilità. L’intenzione era di creare un parco pubblico, di trasformare l’area dei bungalow in scuola materna per poter abbattere la lunga lista d’attesa esistente, e di inserire una serie di servizi per la collettività”. Sempre riguardo i tagli agli sprechi, “non è stato rinnovato il contratto di affitto per i container che ospitavano alcune classi di studenti, che costavano al Consorzio circa 5 mila euro al mese”. Qual è stata la cosa migliore fatta nel suo ultimo mandato? “Il contenimento delle spese del personale, sceso da quasi 20 milioni a poco più di 16, e la lotta all’evasione fiscale. So che alcuni cittadini hanno avuto dei problemi per accertamenti non esatti: penso che qualche errore ci possa anche stare, ovviamente provvedendo alla sua correzione. Ma il fine era scovare tutti quegli evasori totali che hanno danneggiato non solo l’Amministrazione, ma tutte le persone oneste che hanno sempre pagato. Il mio obiettivo era quello di far pagare tutti, per pagare di meno. E questo mi ricollega l’unico punto sul quale non concordo con i Commissari: l’aumento delle tariffe dell’acqua e della TARSU. Noi eravamo già nell’ottica prevista dalla legge che vuole il contributo dei cittadini per il 75% del costo del servizio, solo che gli incassi effettivi erano molto inferiori a Febbraio 2013

causa dei troppi evasori. Anche se quella dell’aumento è una scelta che i Commissari hanno tutto il diritto di fare, credo che sia più giusto andare a scovare gli evasori che alzare le tasse a chi già le paga. La mia era stata una scelta politica: non me l’ero mai sentita di ritoccare le tariffe alle famiglie già troppo colpite dalla pressione fiscale”. Pensa di aver sbagliato a dare le dimissioni? “Penso che a sbagliare siano stati quei consiglieri che hanno anteposto i soliti giochi di potere al bene della città. Eravamo partiti, nel 2011, sotto i migliori auspici, visto l’eclatante risultato elettorale ottenuto, con una maggioranza apparentemente solida che ci ha permesso subito di avviare una serie di iniziative - tra cui spiccano il progetto PLUS, che consentirà di costruire asili, strade e vari servizi, e la sostituzione di tutta la pubblica illuminazione con lampade a led, che permetteranno un notevole risparmio economico – che facevano ben sperare per il futuro. Invece le cose ben presto sono cambiate: a “correre” tra i vari problemi della città, che sono davvero tanti, eravamo sempre gli stessi, mentre altri remavano contro. E così non era più possibile andare avanti”. Era quindi stanco di fare il sindaco? “No, mi sento ancora fresco lucido per portare avanti l’opera di risanamento già iniziata, ma di certo non alle condizioni dei mesi passati, con una parte della maggioranza che faceva accordi trasversali. Non mi sono dimesso perché volevo abbandonare la città, ma perché mi ero accorto che si era formata una sorta di maggioranza sotterranea che voleva tenere sotto scacco me ed il resto della maggioranza ufficiale. Questo è confermato dall’ordine delle firme nel documento di dimissioni dei consiglieri che hanno determinato la caduta di questa consiliatura”. C’erano anche altri problemi? “La maggioranza è sempre stata “risicata”: sin dall’inizio abbiamo avuto un consigliere in meno a causa di errati calcoli. Sarebbe dovuto entrare Di Giulio al posto della Russo. Poco dopo abbiamo perso Antonini per le note vicende giudiziarie. A questo si aggiungono le assenze di Valle: significa che la maggioranza poteva contare su 11 elementi più il sindaco, ma tra questi c’erano i 3 dell’IDV: cosa avremmo potuto fare?”. Aprire all’UDC, per caso? “L’apertura all’’UDC non era certamente finalizzata all’esclusione dell’IDV, ma solo a dare una stabilità di governo che consentisse di lavorare. Ma anche l’UDC ha dimostrato di essere formata da anime diverse, tant’è che due consiglieri hanno firmato le dimissioni proposte dall’IDV ed uno no, a testimonianza che gli accordi sotterranei non li stavamo facendo noi, ma qualcun altro, con la regia di qualcuno che già in passato ha fatto danni a Pomezia”. Quale sarà l’alleanza del futuro? “Il PD ha vicino il PSI e Forza Pomezia. Gli altri partiti non so come si schiereranno: non mi sembra che esista un vero centrodestra. I grillini non si alleano con nessuno, mentre l’UDC non ha ancora preso una posizione. In questa prospettiva, il centrosinistra potrebbe nuovamente vincere”. Con lei come sindaco? “Non dipende certo da me. Dovrebbero essere innanzi tutto i partiti a propormi, e poi gli elettori a decidere. Non nascondo che questi quasi 7 anni sono stati faticosi e difficili, anche se si è trattato di un’esperienza straordinaria. Mi auguro che ci sia la continuità amministrativa del centrosinistra e che la persona che diventerà sindaco possa proseguire quanto io ho iniziato”.



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IMU AL MASSIMO E NUOVI BALZELLI di Michele Lotierzo

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’Imu, a giudizio unanime, è una tassa odiosa e iniqua. Non è ben modulata e, come spesso capita in Italia, colpisce in maniera scriteriata e generalizzata tutti senza un’effettiva progressività, anche grazie alla circostanza che la redditività degli immobili è ancorata a valori castali arcaici. Capita perfino che chi abbia un prestigioso appartamento nel centro di una grande città possa pagare molto meno rispetto a un appartamento in periferia. E ad Ardea? L’amministrazione Di Fiori, in coerenza con gli slogan elettorali di appena qualche mese fa, prova a far ripartire l’economia locale a modo suo. Ricordate l’efficace e compendioso “Ardea cresce”? Oppure, l’altro sforzo comunicativo: “Continuiamo il buon lavoro cominciato”? Bene, la parola è parola e allora occorre mantenerla, magari al contrario, ma questo è solo un dettaglio. Si è partiti mantenendo l’aliquota massima sulla prima casa e ovviamente massima al 10 per mille sulla seconda casa. Ma bisogna intendersi sulla seconda casa ad Ardea, poiché spesso la “seconda casa” in realtà altro non è che la prima. Chi non sa, ad esempio, che ad Ardea, alle porte della metropoli romana, ci sono tantissime coppie separate di fatto o che attendono la separazione da anni e anni a causa della lentezza della magistratura? Dunque, passi pure che nulla abbia fatto il comune per contenere quel 4 per mille sulla prima casa che altri Comuni hanno invece ridotto o addirittura eliminato sopperendo con risorse interne, ma applicare senza alcun tentennamento il 10 per mille su tante presunte seconde case è stato davvero un atto miope e contraddittorio, non solo rispetto alle esigenze economiche del territorio, ma anche al programma di sviluppo economico strombazzato in campagna elettorale. Ardea ha certamente delle ric-

chezze, delle opulenze reddituali, ma ha anche tante, tantissime sacche di grande povertà, spesso di assoluta povertà. Non servono indagini statistiche per saperlo, basta recarsi davanti ad alcuni centri commerciali per vedere il crescente numero di persone atte a chiedere l’elemosina o quelle che molto più prosaicamente si offrono per portare il carrello della spesa negli spazi previsti per incamerarne l’euro. Oppure prestare attenzione ai cassonetti dell’immondizia delle strade secondarie, dove si assiste allo spettacolo squallido e indecoroso, per l’Italia e per Ardea, di gente che mestica tra i rifiuti in cerca di qualcosa da salvare per mettere assieme un frugale e forse pericoloso pasto, probabilmente anche unico, giornaliero. Chi finge di non saperlo è un irresponsabile, un avventuriero, colpito sì dal sacro fuoco della politica, ma con la coscienza sporca e dedita solo alla “coltivazione” della clientela elettorale. Peraltro, le forme di assistenza sociale per Ardea sono pressoché nulle, trincerate dietro la mancanza di risorse finanziarie, mentre si continua a sprecare denaro pubblico con facilità. Non è un’opinione, basta domandare quanto costano, rispetto al prezzo di mercato, alcuni beni quali ad esempio certi arredi, oppure alcuni impianti di climatizzazione. In un periodo mai così tragico finanziariamente come questo, bisognerebbe prestare maggiore attenzione all’utilizzo delle risorse economiche, maggiore attenzione, aiuto e comprensione per i tanti cittadini che soffrono nel silenzio e nell’indifferenza bieca di chi fa dell’opulenza il pane quotidiano. Ma l’insensibilità e la contraddizione dell’amministrazione, che si potrebbe coniugare come vergogna, è data anche da altre due enormità: il primo è fruibile facilmente da tutti, basta passare dentro Tor San Lorenzo, la strada principale, per notare come al Febbraio 2013

peggio non c’è mai fine. La carreggiata è ridotta in condizioni che definire da terzo mondo è offensivo per quel mondo. Al centro è sfregiata da mesi e continua ad avvallarsi paurosamente con aumento costante di buche che, soprattutto di notte, mettono a dura prova tutti gli autoveicoli e gli stessi conducenti. Solo otto mesi fa sulla stessa strada si aprirono i cantieri eufemiani per lanciare il successo di Di Fiori e oggi la strada, mal concepita e affrettatamente dotata di marcia a piedi privi di adeguati convogliatori dell’acqua piovana, anche con modesti temporali diventa un lungo fiume quasi navigabile. Bene, su questo tessuto sociale e economico in grande sofferenza, la misura veramente non attesa non poteva che essere quella dell’introduzione di un altro odioso balzello: la tassa di soggiorno di un euro. Anzitutto, il gettito è esiguo, e poi dove sono i veri turisti ad Ardea? Ci sono manovalanze sempre in forte riduzione a causa della crisi economica che soggiornano prevalentemente in modesti affittacamere e pochi Bed & Breakfast. Soprattutto quest’ultimi sono concepiti non come attività commerciale, ma come attività economico/familiare di sostegno per la famiglia, tanto è vero che è sottratta agli obblighi di fatturazione. Umiliarli con tale balzello potrebbe indurli a chiudere e eliminare quel qualcosina che ora più che mai potrebbe risultare di grande aiuto. Il turismo che alberga ad Ardea, per la stragrande maggioranza, è quello definito “fagottaro” o, se vogliamo rivalutarlo un po’, è un “mordi e fuggi” e quindi non bisognerebbe far altro che concepire iniziative per assecondarlo, tentare di rafforzarlo, fornendo quelle informazioni che mancano e quei servizi indispensabili, quali la pulizia, e l’igiene e la totale copertura della rete fognaria e dell’acqua potabile, per non dire del gas.



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ABATE CONTROCORRENTE

Il capocartello del centro sinistra polemizza per la mancata rappresentanza di Ardea alle elezioni regionali

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’ una situazione di certo anomala, quella che si è andata a creare nel PD di Ardea, dove circa 180 iscritti, tra cui tutti i consiglieri comunali, si sono autosospesi per protesta contro il commissario, Rocco Maugliani, colpevole di aver “snobbato le richieste a lui presentate da parte del gruppo consiliare in merito alle candidature per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio” e per il suo manifesto disinteresse rispetto alle problematiche locali. Alle autosospensioni si sono aggiunte anche le dimissioni dal partito da parte di Mauro Giordani, deluso per non essere stato scelto come candidato territoriale alle Regionali. A pochi giorni dalle elezioni, il clima è ancora teso, come conferma Antonino Abate. “C’è sicuramente una critica nei confronti del partito centrale, che ha praticamente snobbato l’ottimo risultato ottenuto a livello locale. In occasione delle elezioni comunali, lo scorso anno, il PD ha raccolto un notevole consenso, diventando il primo partito della città, grazie all’impegno degli iscritti del posto. Impegno dettato anche dalla

particolarità di un Comune che sembra sempre meno governato, di un territorio dove si sospettano infiltrazioni malavitose, e dove l’attenzione deve sempre essere altissima. Per questo era necessario avere un rappresentante locale almeno in Regione. Invece, ancora una volta, hanno avuto il sopravvento logiche diverse, quelle delle componenti, a cui noi non abbiamo intenzione di sottostare”. Su un noto social network ha impazzato un suo post, nel quale riferiva di una “burrascosa” telefonata ricevuta da un alto vertice del PD, il quale la rimproverava per la sua poca disciplina e per i suoi modi irruenti, tra l’altro confermati dalla sua risposta data al dirigente in questione. “Che io sia in polemica con il partito ormai è cosa nota. Ho voluto ribadire che, per me, sono più importanti gli interessi della gente di quelli del partito. E l’interesse della mia gente poteva sicuramente essere difeso meglio se avessimo avuto qualcuno che li potesse rappresentare in Regione o in Parlamento”. Poteva essere lei, il candidato ideale? “No. Ho subito messo in chiaro Febbraio 2013

che non mi sarei proposto, per evitare polemiche e strumentalizzazioni. Ho invece appoggiato le proposte avanzate dai circoli, Mauro Giordani e Stefano Ludovici, ai quali ho aggiunto anche un giovane, Alessandro Mari”. I due Comuni limitrofi, Anzio e Pomezia, hanno qualcuno in lista: Aurelio Lo Fazio per il Parlamento, ad Anzio, e Marco Mesturini per la Regione, a Pomezia. Quanto potrebbero fare per Ardea? “Di sicuro meno di quello che avrebbe potuto fare un candidato di Ardea, per questo sono arrabbiato con il partito. Ardea ha bisogno di una rappresentanza del territorio. Anzio è troppo diversa da Ardea, mentre Pomezia, che è molto più simile, non ha condiviso con noi la scelta del candidato, ignorandoci completamente. Io faccio gli auguri a Mesturini, ma ricordo a tutti che noi non abbiamo avuto modo di discutere la sua candidatura, né nessun’altra. Se invece la scelta fosse stata condivisa, magari ci sarebbe stata una partecipazione diversa da parte nostra nella fase successiva. Comunque credo che il Partito Democratico, vista nostra la presa di posizione, stia prendendo nuove decisioni”. Ma ormai non si possono cambiare i candidati. “No, perché i “giochi” sono stati fatti, ma – ed è notizia di questi giorni – si sta cercando di creare un “ruolo” anche per Ardea. Se, al contrario, questo non avvenisse, non ho problemi a dire che in campagna elettorale io farò quello che i miei concittadini mi chiederanno di fare”. Ovvero? “Io sono dalla parte dei cittadini, quindi, a garanzia del nostro territorio, non sarò una marionetta nelle mani del partito. Del resto, un Comune importante come Ardea non può non avere una sua rappresentanza”. Riguardo alla politica locale, cosa pensa delle dimissioni di Giordani dal PD e della conseguente uscita dal gruppo consiliare? “Pur comprendendo le ragioni di Giordani, deluso dall’esclusione, spero che ci possa ripensare, perché il partito ed il gruppo consiliare hanno bisogno di persone come lui”. Ma viste le numerose polemiche, lei non ha mai pensato di lasciare il PD per altri lidi?

“Gli interessi dei cittadini sono più importanti di quelli dei partiti”

“Assolutamente no. Io sono il capocartello di quel centrosinistra che, lo scorso maggio, si è contrapposto a Di Fiori e, ancora oggi, mi sento parte integrante di un progetto, quindi non ho nessuna intenzione di abbandonare la nave nei momenti di difficoltà. La mia battaglia la faccio all’interno del partito. Mi sono autosospeso perché non condividevo la linea adottata e per questo sono stato ripreso, anche attraverso quella telefonata di cui poi si è parlato su Facebook, che ho concluso mandando a quel paese il mio interlocutore. Ma io pretendo il rispetto nei confronti dei cittadini: sono loro che mi hanno eletto ed è a loro che rendo conto e che voglio rappresentare nel modo più giusto”. Alessia Ambra Achille



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Impressionanti i dati forniti da Unioncamere. Ma a Pomezia ed Ardea…

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STRAGE DI IMPRESE

Cosa dice UNIONCAMERE

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conomia ed imprese in Italia, un disastro. Numeri impressionanti, che fanno paura: 364.972 aziende scomparse solo nel 2012, mille al giorno, quasi una al minuto. Contemporaneamente, i consumi sono scesi ai livelli di quindici anni fa, soprattutto a causa dei redditi delle famiglie, che sono precipitati indietro di 27 anni, ovvero a quelli che si registravano nel 1986. Nel 2012 i consumi reali sono di 15.920 euro pro capite, 734 euro in meno rispetto all’anno precedente, ed il reddito è di 17.337 euro, 879 euro in meno rispetto al 2011, con una diminuzione del 4,8%, mentre il debito pubblico, nello stesso periodo, è salito del 5,7%. Altissima la pressione fiscale che, per chi paga le tasse, toccherà quest'anno il 56%. Disoccupazione e povertà sono in grave aumento, mentre la fiducia delle famiglie e delle imprese è scesa rispettivamente dell’11 e del 12%. Un quadro spaventoso, fornito da Movinprese di Unioncamere e diffuso da Reteimprese Italia, che lancia i dati del 2012: anno in si registra un saldo negativo di 100mila aziende, alle quali – questa è la triste previsione – se ne aggiungeranno molte altre nei prossimi mesi. Un'emorragia che disgrega il tessuto sociale, oltre che quello imprenditoriale, del Paese. Lo scorso 28 gennaio le aziende artigiane e del terziario - 300 associazioni territoriali e 30mila imprese - si sono mobilitate a livello locale e nazionale attraverso una manifestazione promossa da Rete Imprese Italia insieme a Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, le maggiori organizzazioni dell'artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo, per far sentire la loro voce presentando ai politici proposte concrete da attuarsi nella prossima legislatura in merito a fisco, burocrazia, credito, lavoro, infrastrutture, energia. I punti principali di cui si è parlato sono le tasse, ormai troppe, così come gli adempimen-

ti, arrivati a 120 in un anno, ovvero tre alla settimana, i tassi d'interesse troppo alti e un sistema bancario che ha tagliato nell'ultimo anno di 32 miliardi l'erogazione di finanziamenti alle aziende. Il 2013 rappresenta un momento fondamentale. Chiunque vinca le elezioni, hanno dichiarato i presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, deve immediatamente agire per la ripresa e la crescita economica. Ma di chi è la colpa? I dati emersi dal sondaggio di Rete Imprese sono chiari. Secondo il 47% degli imprenditori, quindi quasi uno su due, l'Italia non emerge dalle sabbie mobili della crisi a causa dell'incapacità della politica di trovare soluzioni efficaci. Ma le responsabilità, secondo più del 32% degli imprenditori, vanno imputate anche alle logiche della politica internazionale ed alla burocrazia che blocca le riforme. Per uscire dal baratro, Rete Imprese Italia ha proposto “una vera azione di spending review” che garantisca - senza tagli lineari - un processo di ristrutturazione della spesa pubblica, a cui dovrebbe seguire la riduzione della pressione fiscale. Indispensabile scongiurare l'innalzamento dell'aliquota Iva previsto per luglio. Il contenimento della pressione fiscale dovrebbe essere bilanciato dalle risorse che scaturiranno dalla lotta all'evasione. L’attenzione è poi andata al credito nei confronti di piccole e medie aziende, per le quali è sempre più difficile accedere ad un prestito. Importante anche la creazione di nuovi posti di lavoro. Tra le richieste delle imprese c’è quella della riorganizzazione dei servizi per l'impiego e della semplificazione per il lancio del nuovo apprendistato. Secondo le Pmi va garantito il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2013 ed occorre poi intervenire sul cuneo fiscale e retributivo, per diminuire il costo del lavoro. Alessia Ambra Achille Febbraio 2013

Sono 383.883 le imprese nate nel 2012 (il valore più basso degli ultimi otto anni e 7.427 in meno rispetto al 2011), a fronte delle quali 364.972 - mille ogni giorno - sono quelle che hanno chiuso i battenti (+24mila unità rispetto all’anno precedente). Come conseguenza, il saldo tra entrate e uscite si è attestato sul valore di 18.911 imprese, il secondo peggior risultato del periodo considerato e vicino - dopo due anni consecutivi di recupero - a quello del 2009, l’anno peggiore dall’inizio della crisi. Considerando anche le cancellazioni delle imprese ormai non operative da più di tre anni, al 31 dicembre dello scorso anno lo stock complessivo delle imprese esistenti ammontava a 6.093.158 unità. Si restringe ulteriormente (-6.515 imprese) il tessuto imprenditoriale dell’industria manifatturiera – trascinato dalla forte contrazione dell’artigianato, che chiude l’anno con 20.319 imprese in meno – quello delle costruzioni (-7.427) e dell’agricoltura (-16.791). Il conto più salato del 2012 lo paga il Nord che – Lombardia esclusa – perde complessivamente circa 6.600 imprese, i tre quarti delle quali (poco meno di 5mila unità) nel solo Nord-Est. Giovani under 35, immigrati e donne, attività del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese e alle persone sono le tipologie di imprenditori e i settori di attività che, nel 2012, hanno consentito a mantenere in lieve attivo il bilancio anagrafico delle imprese italiane (+0,3% contro il +0,5 del 2011). Questi i dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese risultante dal Registro delle imprese diffusi a fine gennaio da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da InfoCamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane. “In questi anni – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - le imprese italiane hanno fatto letteralmente dei miracoli per restare sul mercato. In tante, anche in assenza di vere politiche di sostegno, sono addirittura riuscite a migliorare le proprie posizioni e a rafforzarsi. Ma molte di più non ce l’hanno fatta e, con loro, si sono persi migliaia di posti di lavoro, per non parlare di competenze e tradizioni importanti. Ora però il tempo è scaduto, tra poco la politica avrà di nuovo in mano le sorti del Paese e deve sapere che l’obiettivo primo e urgente della sua agenda deve essere quello di rimettere al centro dell’azione politica l’impresa, da cui dipende il lavoro, riducendo su entrambi i fronti la pressione fiscale in linea con le più competitive economie europee. La ripresa può venire solo dal mercato e dunque serve favorire la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto occupazionale e tecnologico, dando priorità al Mezzogiorno, ai giovani, alle donne e all’imprenditoria sociale”.


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ECONOMIA ED IMPRESE A POMEZIA ED ARDEA TREND POSITIVO E SORPRENDENTE: MA E’ TUTTO “VERO”?

dati allarmanti diffusi da Unioncamere sullo stato di salute delle aziende italiane, con un tasso di “mortalità” pari a una al minuto, non trovano pieno riscontro sul territorio di Pomezia ed Ardea dove, in controtendenza rispetto ai valori nazionali e, soprattutto, a sorpresa, visto lo stato di crisi economica in cui versa il distretto, nel 2012 hanno aperto ben 1058 aziende di vario genere, a fronte delle “sole” 429 che hanno invece chiuso i battenti. Un dato davvero inaspettato, in particolar modo se raffrontato al resto della regione, che pure registra un trend positivo: nel Lazio, nello steso periodo, sono state registrate alla Camera di Commercio 41.658 nuove attività, ma ne sono cessate 32.269. Il tasso di crescita del Lazio è quindi dell’1,54%, mentre a Pomezia ed Ardea è intorno al 2,3%. Analizzando nel dettaglio quanto accade nei nostri due Comuni, ci si accorge che la fanno da padrone le attività rientranti nella categoria “Commercio, riparazioni auto e beni per la casa”: ben 276 hanno visto luce lo scorso anno. Elevate anche le società legate alle “Costruzioni”, ben 148, a fronte delle 23 attività immobiliari nate nel 2012. Alberghi e ristoranti (41) e “attività di servizio di alloggio e ristorazione” (85) sono in linea con il territorio a vocazione turistica, anche se non sfruttata nel modo più corretto. 95 le agenzie di viaggio, società di noleggio e servizi, 109 le attività professionali, 38 attività manifatturiere e 50 di intermediazione finanziaria. Si tratta solo di alcune categorie, che fotografano una realtà che ha risvolti non visibili se non confrontati con le attività che nel contempo chiudono. Anche sul fronte delle cessazioni a farla da padrone è il settore “Commercio, riparazioni auto e beni per la casa”, con 113 chiusure, seguite dalle 61 nell’ambito delle costruzioni. Sono stati 39 i liberi professionisti (attività professionali e scientifiche) che hanno dovuto smettere, così come 31 “attività di servizi di alloggio e ristorazione” e 23 alberghi e ristoranti, oltre a 26 attività manifatturiere e 25 tra agenzie di viaggi, noleggio e servizi. Tra questi numeri ci sono 50 attività che hanno aperto e chiuso nello stesso anno: c’è chi ha operato qualche mese, chi solo qualche settimana, trend che prosegue in questo inizio di anno nuovo. E questo potrebbe celare, secondo gli esperti, degli escamotage finanziari per eludere o alleggerire la pressione fiscale. Si apre, si acquista merce, si fallisce e si riapre con un’altra ragio-

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ne sociale. Altro punto da mettere in evidenza è l’importanza e la grandezza delle aziende che aprono e chiudono. Spesso a chiudere sono società che hanno un numero consistente di dipendenti, come la Boiron o il salumificio Cecconi - entrambe con sede ad Ardea, hanno cessato l’attività tra settembre e dicembre 2012 – mentre ad aprire sono ditte individuali, che spesso non fanno alcuna assunzione o che possono offrire lavoro solo a poche persone. Quindi, nonostante il trend positivo, cresce la disoccupazione, così come crescono le persone oggetto di riduzione di orario di lavoro e, conseguentemente, di stipendio. Da registrare anche il fatto che, tra le nuove apertu-

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Numero 02 Anno 5 FEBBRAIO 2013 - Distribuzione gratuita

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re, soprattutto alla voce “Commercio, riparazioni auto e beni per la casa”, è altissima la presenza di stranieri. Le attività in cui si registrano maggiormente stranieri sono l’abbigliamento, l’ortofrutta e gli alimentari. L’immagine di Pomezia ed Ardea che esce dai dati ufficiali è quella di un territorio ormai multietnico che tenta - nonostante la crisi, o forse proprio per reazione ad essa – di investire nel futuro, che crede poco nell’agricoltura (17 attività aperte e 11 chiuse) e nell’istruzione (10 attività aperte e 1 chiusa), ma ancor meno nel sociale (1 attività aperta e 4 chiuse), ma che spera invece nel turismo e nel commercio. Matteo Acitelli

Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti, Michele Lotierzo, Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso Febbraio 2013

MA&MC

04/02/2013

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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GIALLO A TORVAIANICA: UCCISO PENSIONATO Trovato il cadavere di un 68enne nella sua abitazione in Via Mar dei Coralli

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iallo a Torvaianica. Ferite di arma da taglio, prodotte verosimilmente da un coltello. Queste le tracce che hanno portato i Carabinieri ad avere la certezza che Vincenzo Iale, l’uomo di 68 anni ritrovato morto nella tarda mattinata di domenica 2 Febbraio nella sua abitazione di Torvaianica Alta, sia stato ucciso. Iale è stato trovato riverso a terra, bocconi, con diverse

penali, viveva da solo in una villetta bifamiliare a due piani di via Mar dei Coralli, al civico 2, che non presentava segni di effrazione. Si presume quindi che la vittima abbia aperto al suo assassino. Il medico legale non ha ancora stabilito l’ora esatta della morte, che potrebbe essere avvenuta tra il 1° ed il 2 febbraio. I Carabinieri del Gruppo di Frascati, guidati dal Colonnello Rosario Castello, insieme ai militari del Nucleo investigativo di Roma, della Compagnia di Pomezia e della Tenenza di Torvaianica, oltre alla squadra scientifica, il medico legale ed il magistrato dott. Taglialatela del Tribunale di Velletri, hanno lavorato l’intera giornata nella villetta di via Mar dei Coralli, facendo rilievi sia dentro l’abitazione che nel giardino e nel terrazzo del primo piano, dove si trovavano ancora i panni stesi dall’uomo. I militari hanno poi provveduto all’acquisizione dei filmati delle telecamere degli antifurti delle abitazioni vicine per cercare di catturare immagini che possano aiutare nell’identificazione dell’assassino. Le indagini proseguono a ritmo serrato, coinvolgendo decine di militari, per cercare di arrivare al più presto all’esatta ricostruzione della dinamica dell’omicidio. I vicini di casa lo ricordano come una persona tranquilla e riservata, che non dava molta confidenza.

tracce ematiche intorno al corpo, dai Carabinieri di Torvaianica, allertati dai familiari che non ricevevano risposta alle continue telefonate. Un omicidio, al momento in cui andiamo in stampa, ancora tutto da chiarire per quanto riguarda il movente: non si sa se si tratta di un tentativo di rapina finito male, una vendetta o un omicidio passionale. L’anziano, che non aveva precedenti

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PIANI INTEGRATI, UN “TRACCIATO VIARIO ANTICO” POTREBBE BLOCCARE LE COSTRUZIONI SULLA VIA DEL MARE

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n antico tracciato viario romano potrebbe bloccare per sempre i piani integrati nell’area ex Feal, sulla via del Mare. E’ del 28 gennaio il protocollo al Comune di Pomezia, settore Edilizia Privata, del parere del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, in merito al “Programma Integrato d’intervento – Riqualificazione Urbanistica Ambientale Via Pontina – Via del Mare. La verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (V.A.S.), inviata anche alla Regione Lazio ed alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, riporta che “il sito d’intervento, per sé non direttamente interessato da vincoli paesaggistico-archeologici (…), risulta in parte ricadente o tangente al sistema di insediamento archeologico lineare della Via del Mare, come rappresentato dalla tav. C del P.T.P.R.. L’indicazione topografica di tracciato viario antico deriva direttamente dall’esame della Carta Archeologica ricostruttiva del territorio di G. Lugli”. Le conseguenze di questa scoperta sono che, ai sensi delle leggi vigenti, la Direzione regionale “ritiene le previsioni del piano integrato d’intervento non coerenti con la salvaguardia del patrimonio archeologico e propone la conclusione della verifica in argomento con esito negativo o, in alternativa, il rinvio del piano alla valutazione strategica ex art. 13 del D. Lgs. 152/2006”. Febbraio 2013



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ARDEA DI NOTTE: QUALE SICUREZZA?

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Inchiesta di Maria Corrao e Francesca Poddesu

rosegue in nostro viaggio alla scoperta del territorio in versione notturna. Questa volta siamo ad Ardea, in compagnia di una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza guidata dal Luogotenente Antonio Landi, che seguiamo nel loro servizio di pattugliamento serale. Ad Ardea, quantomeno nella parte interna, sembra che non ci siano senzatetto. I problemi sono altri, primo fra tutti la percezione di poca sicurezza, dovuta alla forte presenza di microcriminalità soprattutto in certe zone. Solo nella parte di competenza della Tenenza, quindi escludendo Tor San Lorenzo e la fascia costiera, lo scorso anno ci sono state 13 rapine nei negozi, di cui 11 risolte con l’arresto dei colpevoli. Lasciata la caserma, i militari iniziano il loro giro andando a controllare i negozi in chiusu-

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“Questo è un territorio dove l’unica forza di polizia presente sono i Carabinieri – ha dichiarato il Luogotenente Antonio Landi, comandante della Tenenza di Ardea – Anche se altre forze di polizia concorrono, hanno la loro base fuori, quindi la maggior parte dei reati vengono denunciati qui”. Il Comandante parla però solo dei reati registrati alla Rocca, alla Nuova Florida, a Montagnano o comunque nell’entroterra fino ai confini con i Castelli Romani e con Aprilia, perché per quanto riguarda il litorale la competenza spetta ai Carabinieri della Stazione di Tor

ra. I tanti furti e le rapine negli esercizi commerciali spesso vengono effettuati proprio a quest’ora. Al supermercato “Eurospin” della Nuova Florida il personale è quasi tutto femminile. La sera, poco prima di abbassare le serrande, un po’ di paura c’è sempre, soprattutto dopo le numerose rapine avvenute proprio qui, l’ultima lo scorso settembre, mentre un anno e mezzo fa ignoti hanno fatto saltare la cassa continua, di notte, con una bomba. Alle 19:50 c’è ancora parecchia gente che sta ultimando la propria spesa, ma questo non tranquillizza del tutto commesse e cassiere. “Una volta i rapinatori sceglievano solo orari in cui il supermercato era praticamente vuoto – spiega una cassiera – ma adesso questo non è più un fattore discriminante: non ci sono più San Lorenzo. “Per quanto riguarda i reati “predatori” – scippi, furti e rapine – le statistiche rientrano nella media nazionale. Non ci sono picchi o incrementi che fanno pensare che ad Ardea la situazione sia particolarmente preoccupante rispetto al resto d’Italia. Se guardiamo alle rapine, possiamo dire di aver risolto più del 90% dei casi, arrivando all’identificazione degli autori. Per quanto attiene ai furti ed alla ricettazione, invece, non abbiamo questa percentuale così alta, ma ci siamo comunque dati molto da fare”. I furti sono il crimine più frequente, ma i reati che si registrano ad Ardea sono di vario tipo: dal traffico di auto rubate a quello di sostanze stupefacenti, che vedono protagonisti giovani dall’età media sempre più bassa. Un omicidio lo scorso anno, con l’autore subito preso, il caso della signora anziana trovata morta nella sua abitazione ad agosto è stato sicuramente il crimine più grave, fortunatamente isolato, mentre Febbraio 2013

parametri con i quali regolarsi, questi criminali non si fanno nessuno scrupolo”. La pattuglia dei Carabinieri passa spesso, raccogliendo informazioni su eventuali movimenti sospetti notati dal personale. “Se vediamo qualcuno che viene più volte ed ha atteggiamenti strani, come guardare con attenzione dove sono le telecamere, lo riferiamo ai Carabinieri che passano periodicamente. Grazie a loro ci sentiamo più tranquille, ma il problema è che le forze dell’ordine a disposizione di questo territorio sono troppo poche per le reali necessità – prosegue la cassiera – Gli agenti cercano di fare il massimo nel limite delle loro possibilità, ma queste possibilità forse sono troppo poche…”. “Il problema è che il tasso di criminalità di questo territorio, troppo vasto per poter sono frequenti i reati di stalking, che hanno portato anche a diversi arresti. Non vengono riportati, nel corso del 2012, casi conclamati di pedofilia o di stupri. Fermi anche i reati legati al furto di reperti archeologici. La particolare conformità del territorio, ricco di storia, negli anni passati ha attirato diversi “tombaroli”. “La storia antica di Ardea, che risale all’epoca pre-romana, rende il territorio ricco di reperti. Nel passato abbiamo svolto diverse operazioni che ci hanno condotto al ritrovamento di una notevole quantità di resti archeologici rubati, molti dei quali sono in mostra proprio in questa caserma. Abbiamo sempre dedicato attenzione, attraverso accurate indagini, a questa attività illecita di scavo. In passato era un’attività molto fiorente, ma in questi ultimi mesi sembra diminuita”. Non è invece diminuito lo spaccio di sostanze stupefacenti: sempre più Ardea si trova al centro di traffici nazionali e internazionali. “Su questo punto siamo sempre in massima allerta. Per poter prevenire il fenomeno ci siamo anche impegnati in servizi informativi nei confronti dei giovanissimi, con attività svolte all’interno delle scuole. Nell’ultimo anno abbiamo avuto dei buoni risultati delle indagini condotte, con ritrovamenti di varie piantagioni di hashish con l’arresto di diversi spacciatori, soprattutto di cocaina”.


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essere controllato accuratamente – aggiunge un cliente – è molto alto. Servirebbero altri uomini e mezzi, magari anche un posto di Polizia, per fare da deterrente. Ma a quanto pare non ci sono fondi sufficienti per garantire la sicurezza dei cittadini”. “La scorsa notte sono entrati i ladri in casa di mia madre, che è molto anziana – rimarca una donna che ha appena terminato di fare la spesa – ha avuto uno spavento tremendo e si è sentita male. Adesso è a casa mia. Ma possiamo continuare a vivere con la paura?”. Il lavoro dei Carabinieri, quando non vengono chiamati per emergenze, è quello di far sentire la loro presenza e scoraggiare gli atti criminosi. I negozianti sono una delle fonti maggiori di informazione per il corretto svolgimento del loro lavoro, perché riportano sensazioni, sospetti, indicazioni, aiutando – con i loro racconti - anche nelle ricerche dei criminali. I servizi esterni sono garantiti nelle 24 ore, ma la rapidità di intervento in caso di necessità dipende da dove si trova la pattuglia nel momento della chiamata. Considerata la vastità del territorio di competenza, l’arrivo degli agenti potrebbe anche essere tardivo, sempre a causa della carenza di personale. Proseguendo il giro tra i negozi in chiusura, emerge che sono le donne ad avere maggiori timori, ma solo perché almeno l’80% delle attività commerciali sono gestite o curate da donne, che siano le proprietarie o le commesse. La paura serpeggia infatti anche tra gli uomini. “Leggere sul giornale, vedere in tv o sentire raccontare dai vicini di casa o di negozio i fatti criminosi che spesso accadono nel nostro Comune non è di certo incoraggiante, anzi, diffonde un certo grado di insicurezza. Purtroppo questa è la nostra realtà attuale, con la crisi economica che acutizza la microcriminalità ed i traffici illeciti”, commenta un cittadino. Ed è proprio del giorno del nostro servizio la notizia dell’arresto di due meccanici “in proprio”, che utilizzavano la villa del padre di uno dei due, in via Lecce, alla Nuova Florida, per smontare le auto rubate e rivenderne i pezzi, colti sul fatto mentre smontavano una macchina rubata il giorno stesso a Roma Eur. Un giro che prevedeva anche il “riciclo” delle auto di grossa cilindrata, spesso per

il mercato estero. Dopo due giorni di carcere a Velletri per i due, uno dei quali con precedenti penali specifici, sono tornati a casa, agli arresti domiciliari. “Spesso fanno prima i delinquenti a tornare ad Ardea da Velletri che la pattuglia dei Carabinieri che li aveva accompagnati in carcere”, commenta ironico un cittadino. L’arresto dei due uomini segue di pochi giorni un’analoga operazione, questa volta condotta dalla Polizia Stradale e dal Commissariato di Albano. Altri due “meccanici” specializzati nello smontaggio di auto di grossa cilindrata, che effettuavano in un capannone di via Ardeatina, sono stati sorpresi mentre, attrezzi alla mano, stavano smontando il motore di un’autovettura di grossa cilindrata, ovviamente rubata. Il giro della pattuglia prosegue con il controllo di altre attività, per poi arrivare lasciare il centro urbano e dirigersi verso via Pontina Vecchia. Qui solitamente ci sono diverse prostitute, ma questa sera non se ne vedono, forse a causa del maltempo. L’auto dei Carabinieri gira poi su via Strampelli, dove c’è un vecchio casolare abbandonato, dove a volte la notte trovano rifugio degli

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sbandati. Il cancello, solitamente chiuso, stasera è aperto. L’area sembra deserta, ma un particolare insospettisce i militari: la porta di accesso del primo piano, murata con blocchetti di cemento fino al controllo precedente, effettuato solo tre giorni prima, è stata abbattuta. I Carabinieri fanno un giro di perlustrazione, ma il casolare è deserto. Torneranno con la luce del giorno, per appurare se ci sono stati furti: qui vengono infatti a rubare materiali ferrosi, e spesso le prostitute di via Pontina Vecchia vi si appartano con i loro clienti. Il servizio della pattuglia che stiamo seguendo prevede ora un posto di blocco, effettuato su via Laurentina, per il controllo della sicurezza sulle strade. E’ sabato notte, quindi viene data particolare attenzione ad eventuali guide in stato di ebbrezza o sotto effetti di stupefacenti. Lasciamo gli agenti al loro lavoro, e proseguiamo per le strade addormentate del quartiere della Nuova Florida. Tutto sembra tranquillo, ma tra le buche nelle strade ed il buio pesto di alcune vie, non possiamo non pensare che magari, mentre concludiamo il nostro giro, qualche illecito si sta consumando a pochi passi da noi.

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VOGLIAMO SICUREZZA

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rano in pochi, ma ben terminati a far valere i propri diritti di cittadini, i presenti alla manifestazione “Incontriamoci, uniti per avere voce” che si è tenuta sabato 2 febbraio nel parco della Nuova California. L’incontro, organizzato dal Comitato di Quartiere Nuova California aveva come temi principali la scuola e la sicurezza. “Abbiamo inteso avviare un progetto di mappatura di Tor San Lorenzo e Nuova California – ha spiegato il presidente del CdQ Piero D’Angeli - al fine di raccogliere le segnalazioni provenienti dai cittadini riguardo i problemi tipici del quartiere, come la scarsa illuminazione, le strade disastrate, le frequentazioni a rischio, il fenomeno del randagismo, per poterle poi convogliare verso le istituzioni preposte e per inserirle nella lettera che

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verrà inviata al Prefetto”. Ma, nonostante la realtà di problemi esposti, solo una quarantina di persone hanno raccolto l’invito del Comitato. All'incontro hanno partecipato anche i consiglieri comunali Riccardo Iotti ed Antonino Abate e l'assessore Diego Rubbi. Assente, seppur invitato, il sindaco Luca Di Fiori. La richiesta più insistente da parte dei cittadini è stata quella di mandare via i rom dalle torri. Esasperati, gli abitanti del quartiere hanno raccontato dei numerosi furti, sia nelle abitazioni che di auto, che avvengono anche in pieno giorno, degli scippi e della sensazione di mancanza di sicurezza che c’è tra la popolazione. Un altro argomento trattato è stato quello della mancata convenzione tra l’Amministrazione comunale e gli asili privati.

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Questo il grido d’allarme dei cittadini della Nuova California

“Nessuno ha mai detto che la convenzione non si farà – ha precisato l’assessore Diego Rubbi – noi abbiamo assolutamente bisogno di presidi educativi sul territorio, quindi il nostro massimo impegno è quello di garantire la reiterazione della convenzione, scongiurando eventuali aumenti delle rette per i bambini. Il bilancio verrà predisposto nelle prossime settimane e questa sarà una delle priorità”. Rubbi ha anche parlato di sicurezza. “Visto come assessore ai servizi sociali, posso dire che il fenomeno non può essere valutato solo come repressione degli atti criminosi, che compete alle forze dell’ordine, con le quali dobbiamo collaborare per rimuovere le condizioni di disagio che creano comportamenti incivili di vario genere. La nostra prima preoccupazione è proprio sulla sicurezza dei quartieri: siamo assolutamente d’accordo con quanto hanno affermato i cittadini sull’invivibilità del territorio. Umilmente lavoriamo, un passo alla volta, per migliorare la situazione, ma al momento non abbiamo ancora progressi. Non vogliamo fare promesse, ci sono degli impegni presi in campagna elettorale, ma per risolvere un problema come quello delle Torri c’è bisogno di tempi più lunghi, dettati dalla necessità di rispettare le normative”.

“I problemi del quartiere sono gli stessi da anni: la microcriminalità, la forte presenza di rom e di sbandati ed il poco interesse dell’amministrazione comunale”

Presente all’incontro anche il Comandante della Polizia Locale, Giuseppe Sciaudone, per parlare di sicurezza. “Mi è bastato poco per entrare nei problemi della città, tutti importanti, come la prostituzione, lo spaccio di droga, i furti, la forte presenza di rom. Noi stiamo cercando, compatibilmente con i numerosi impegni che ci vedono quotidianamente all’opera, di tamponare e di porre un freno a questa tendenza di illegalità che caratterizza il territorio. Siamo attivando diversi dispositivi di controllo, ma non possiamo dimenticare che il numero di agenti, come noto, non è sufficiente per l’intero territorio”. Alla fine dell’incontro, il presidente del Comitato di Quartiere ha tirato le somme. “Sono deluso della scarsa partecipazione degli abitanti del quartiere – ha dichiarato D’Angeli – nonostante avessimo usato tutti i canali di informazione possibili. Purtroppo la gente non risponde”. D’Angeli ha anche commentato le parole dell’assessore Diego Rubbi “Sono contento che abbia detto di voler mantenere il costo delle rette degli asili ai prezzi attuali grazie al rinnovo delle convenzioni con le scuole paritarie, ma si tratta purtroppo di parole non ancora supportate da un bilancio. Speriamo quindi che non ci siano brutte sorprese”.


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Diverso il discorso delle Torri. “Sono otto anni che subiamo ogni tipo di angherie da queste persone. Non si tratta certo di razzismo, da parte nostra, ma di sopportazione: è stato superato ogni limite ed il rischio è di qualche reazione inconsulta. Del resto ci stanno portando via, oltre ai beni materiali, anche la dignità: furti ogni sera, clima da terrore. Si portano via anche generi alimentari e vestiti: la gente è stanca di questi sbandati che ormai stanno qui in pianta stabile. Mi dispiace poi che il Sindaco non sia stato presente. Sarebbe stato, da parte sua, un bel segnale ascoltare quello che avevamo da dire”. Diversi cittadini hanno voluto raccontare le loro esperienze. “Qualche sera fa – ha raccontato il signor Carlo, abitante della Nuova California – io ed i miei familiari abbiamo sentito le chiavi di casa girare nella serratura, che qualcuno stava forzando. Ci siamo

messi ad urlare per far sì che i ladri se ne andassero. Effettivamente sono fuggiti, ma erano comunque riusciti ad aprire la porta. Abbiamo chiamato i carabinieri, che sono arrivati dopo circa un’ora, da Anzio. Purtroppo i militari presenti sul nostro territorio non sono sufficienti per poter tenere sotto controllo tutto ciò che succede. Questo ci fa sentire insicuri ed in ansia. Vorremmo che ci fosse maggiore vigilanza ed attenzione per questo quartiere”. “Prima di Natale – ha raccontato una signora – sono arrivati i miei figli dal nord Italia. Non hanno fatto in tempo a parcheggiare e venire in casa a salutarmi che già

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gli avevano svaligiato l’auto: bagagli, computer, regali. Tutto sparito, in pieno giorno. Due mesi prima mi avevano rubato la borsa. Ormai non mi fido più di nessuno e questo è davvero brutto”. “Anch’io sono stata derubata – racconta un’anziana – Mi hanno rubato la borsetta mentre camminavo. Ho sentito tirare e, in un attimo, mi hanno portato via il portafogli. Non mi sento più sicura, visto che mi è successo in pieno centro, di giorno”. Matteo Acitelli

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QUANDO LA PROSTITUZIONE INFASTIDISCE I CITTADINI

Un abitante di Tor San Lorenzo segnala una situazione incresciosa. Abbiamo girato la segnalazione al Sindaco di Ardea e…

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Mi chiamo Massimiliano De Cesare, abito con la mia compagna e due figlie minori a Tor San Lorenzo, all’incrocio tra Lungomare Tor San Lorenzo e Viale Marino e tutte le sere ho 5 prostitute davanti al cancello di casa”. Questo è l’inizio della lettera inviata lo scorso 12 settembre al Sindaco di Ardea, al Ministro dell’Interno, alla Questura di Roma, al Commissariato PS di Anzio, ai Carabinieri Ardea, Anzio e Tor San Lorenzo ed alla Polizia Municipale Ardea da parte di un cittadino disperato. “Non posso portare le mie figlie a prendere un gelato se non schivando i loro corpi seminudi, non posso portare fuori il cane perché una sera mia moglie è stata seguita da un paio di prostitute e dai loro protettori, visto che ci siamo permessi di chiedere loro di allontanarsi dal nostro cancello. Ovviamente non posso invitare nessuno a casa, perché dalle ore 21 all’alba del giorno dopo è un continuo rumore, gente che passa e le insulta, ragazzi che strillano e loro che rispondono. Ballano in mezzo alla strada, facendo inchiodare le macchine e causando pericolo per gli automobilisti. Non posso parcheggiare la macchina nel mio garage, su Viale Marino, a causa degli spettacoli sessuali che si svolgono davanti al cancello. Sono prigioniero in casa mia. Da oltre un mese chiamo tutte le sere polizia e carabinieri, rimbalzando da una caserma all’altra, cercando aiuto senza alcun risultato, visto che la prostituzione non è reato”. Massimiliano De Cesare, nella lettera, analizzava la situazione, non senza una certa ironia. “La prostituzione non è reato: per legge queste donne non possono prostituirsi a casa loro, ma possono farlo davanti casa mia. Io non posso filmarle provando l’adescamento, unica fonte di reato, perché violo la loro privacy. Poi c’è il lato comico di tutta la situazione, chiamo la polizia e mi consigliano di chiamare i carabinieri, che a loro volta mi consigliano di chiamare la polizia. La polizia mi rimanda ai carabinieri di Ardea, che mi dicono di fare un esposto ai carabinieri di Tor San Lorenzo,

i quali mi informano di non avere nella loro caserma l’ufficiale preposto per accettare gli esposti, invitandomi a tornare ad Ardea”. Di tutto questo, il cittadino ha le prove. De Cesare cita poi alcuni imbarazzanti episodi e, alla fine della lunghissima lettera, si rivolge al Primo Cittadino Luca Di Fiori, invitandolo a controllare con i suoi occhi la situazione. “Gentile Sindaco di Ardea, quando ha un po’ di tempo potrebbe venire quaggiù? Magari ci facciamo una passeggiata tra Viale Marino e Via dei Biffi e possiamo raccogliere insieme l’infinità di siringhe, preservativi e fazzolettini dove stazionano migliaia di spermatozoi. E, visto che ci siamo: ma un lampione che illumini Viale Marino

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lato mare, lo devo comprare e mettere io? Con un po’ di luce sulla strada riuscirei anche a scavalcare i cumuli di immondizia che prolificano su tutta la via e magari la luce scoraggerebbe anche queste sante ragazze a prostituirsi davanti ai cancelli altrui”. “Non ho mai ricevuto quella lettera – ha dichiarato il sindaco – altrimenti sarei intervenuto prima”. Già, perché appena lo abbiamo informato della situazione che ci aveva esposto il cittadino, Luca Di Fiori è effettivamente intervenuto immediatamente. Son o stati chiamati una decina di operai della ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti e, in poco più di un paio d’ore, la strada si è


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completamente trasformata. “Hanno ripulito tutto – ha commentato soddisfatto Massimiliano De Cesare – finalmente oggi io e la mia famiglia, ma anche tutti quelli che abitano nella mia stessa strada, possiamo camminare senza paura di calpestare rifiuti davvero schifosi”. “Appena ho saputo di questa incresciosa situazione – e per questo ringrazio la stampa che se ne è occupata ed il cittadino che ha sollevato il problema – sono andato sul posto. Lì mi sono incontrato con il signor De Cesare ed insieme abbiamo valutato il problema. Per prima cosa ho incaricato la ditta L’Igiene Urbana di effettuare un’immediata bonifica dell’intero tratto. Per quanto riguarda il fenomeno della prostituzione, invece, purtroppo le cose non sono così semplici: ho comunque contattato i vigili urbani, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia, per far sì che vengano organizzati interventi di controllo che possano fare da deterrente al fenomeno. La legge non ci consente di fare molto: l’unica cosa che posso fare, come Sindaco, è emettere le ordinanze, in modo da multare i “clienti” di queste signorine”. “Mi auguro

– ha commentato De Cesare - che la zona venga davvero pattugliata con più frequenza, in modo da far desistere sia le prostitute che i loro “clienti”. Davvero non ce la facciamo più a sopportare quello che succede ogni sera, con un intermina-

Blitz anti prostituzione

Dopo la segnalazione fatta dal cittadino, il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori ha invitato le forze dell’ordine ad un maggiore controllo finalizzato alla repressione del fenomeno della prostituzione. Dopo pochi giorni, la notte del primo Febbraio, si è svolto un brillante servizio congiunto della Polizia Municipale di Ardea in collaborazione con la Guardia di Finanza della Compagnia di Pomezia. Un servizio mirato al controllo del territorio sia per quanto riguarda attività di prevenzione del fenomeno della prostituzione che la prevenzione e repressione di illeciti amministrativi inerenti violazione del codice della strada. 10 gli uomini impiegati che, con l’ausilio di tre veicoli e 1 etilometro, nel corso del servizio, hanno controllato circa 60 persone; 20 gli accertamenti di violazione al codice della strada. Oltre alla zona del Lungomare sono state diverse le zone interessate dall’operazione portata a termine la notte scorsa tra cui: Colle Romito, Lido dei Pini, Tor San Lorenzo, via Bologna, via Bolzano e altre ancora. “Abbiamo voluto dare un ulteriore segnale della

presenza delle istituzioni sul territorio – spiega il Sindaco Luca Di Fiori – rivolgo un ringraziamento al Comandante della Polizia Municipale Giuseppe Sciaudone e alla Guardia di Finanza di Pomezia per l’ottimo lavoro svolto. Si tratta di un’operazione mirata a eliminare i gravi pericoli e Febbraio 2013

bile via-vai di prostitute che urlano, strillano, ballano e vengono insultate dagli automobilisti di passaggio, che inchiodano perché se le trovano in mezzo alla strada. Vivo qui solo dallo scorso agosto, e finora è stato un inferno. Io e la mia compagna abbiamo tre figli minorenni: le sue figlie hanno 9 e 16 anni, mentre mio figlio ne ha 14. Ed è difficile spiegare alla più piccola perché queste "brave ragazze" stanno nude qui davanti, così come è imbarazzante fare lo "slalom" tra profilattici e fazzoletti per strada. E’ poi estenuante dover avere mille occhi per controllare che i nostri cani, quando li portiamo a spasso, non se ne mettano qualcuno in bocca. Senza contare i rumori che impediscono di dormire. Io non ne posso più. Per cercare di scoraggiare il fenomeno, la sera, quando porto fuori i cani, esco “armato” di torcia, per illuminare le auto dei clienti e far capire loro che segno le targhe...la mia prossima mossa dovrebbe forse essere quella di fotografarle, di stampare le foto e poi affiggerle per le vie di Ardea e Tor San Lorenzo? L’intervento del Sindaco mi ha molto confortato, ma voglio vedere cosa succede da oggi in poi. Io spero che la situazione possa essere tenuta sotto controllo e che non si torni, in poco tempo, al degrado più totale”. Alfredo Corrao

comportamenti che possono costituire una minaccia alla sicurezza urbana, la circolazione stradale, l’igiene, al decoro e all’incolumità pubblica. Nei prossimi giorni continueremo con i controlli anche in altre zone tra cui Salzare, Nuova California e su tutto il territorio”.

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SPIAGGE PULITE? MICA TANTO… “

Grido d’allarme da parte di una cittadina di Tor San Lorenzo

Signor Sindaco, vorrei far notare a Lei e a chi legge che a Novembre e a Dicembre sulla spiaggia io c'ero, così come c’erano altre persone che come me amano passeggiare in riva al mare anche d’inverno, per bearci della natura e dell'aria...”. Inizia così la lettera aperta, indirizzata al Primo Cittadino di Ardea Luca Di Fiori, inviata alla nostra redazione da Letizia Toci, residente a Tor San Lorenzo, in occasione della pubblicazione di un articolo in cui il Sindaco riportava gli esiti della pulizia straordinaria fatta su tutto il territorio ed in particolare sulle spiagge. “Non è vero – prosegue la lettera - che la ditta L'Igiene Urbana a novembre e agli inizi di dicembre "ha effettuato un’altra operazione di pulizia delle spiagge: circa 11 km di costa completamente ripuliti da ingombranti e rifiuti di vario genere (soprattutto residui delle mareggiate che si erano verificate in quel periodo": almeno a Tor San Lorenzo, sono state rimosse solo le canne di fiume provenienti dai canali non bonificati! Ma gli altri rifiuti, copertoni, bidoni di nafta, bottiglie di vetro e tanto altro, sono rimasti sulla spiaggia. Lei l'ha vista? Senza contare che a pochi metri dal mare, sulle dune, ci sono case con tetti di amianto”. “Noi, io e la mia famiglia, ma parlo anche per conto dei vicini di casa, viviamo qui tutto l’anno – ha spiegato la signora Toci quando siamo andati ad accertarci della veridicità delle sue affermazioni – e paghiamo non solo la raccolta dei rifiuti urbani, ma anche la tassa per la pulizia dell’arenile. Eppure basta guardarsi intorno per capire che si tratta di soldi buttati”. Pezzi di plastica, vetro, ferro. Qualche bottiglia, alcuni preservativi, un tappeto di canne da fiume ormai fatte a pezzi dal vento e dai piedi di chi le calpesta. “Non pretendiamo che la spiaggia sia perfetta, ma almeno pulita quel tanto che basta per poter fare una passeggiata senza correre il rischio di inciampare nei rifiuti. E’ vero che è ancora inverno, ma chi lo dice che il mare sia bello solo d’estate? Abbiamo un

panorama ed un ambiente naturale bellissimi, ma che non riusciamo a rivalutare. Io amo scattare foto: quando le pubblico, tutti mi chiedono dove sia questo posto fantastico e non ci credono, quando dico che si tratta di Ardea”. Il tratto di spiaggia indicato da Letizia Toci è a Tor San Lorenzo, di fronte all’antica torre, ora abitata dagli Sforza Cesarini. “Questo posto potrebbe essere un angolo di paradiso: il mare, una spiaggia ampia e lunghissima, le dune alle spalle. Invece è trascurata, abbandonata a sé stessa. I rifiuti che arrivano dal canale sfociano in mare, che poi li ributta sulla spiaggia alla prima mareggiata, in una sorta di ping pong senza fine, visto che nessuno viene mai a pulire. Qualche volta sono riuscita a coinvolgere i vicini a fare una giornata di pulizia dell’arenile, ma ovviamente non abbiamo i

mezzi adatti per riuscire ad asportare tutto quello che c’è. Chiedo quindi la collaborazione dell’Amministrazione comunale ed invito il Sindaco a venire in questa spiaggia per rendersi conto di com’è veramente. Non è possibile ricordarsi che esiste solo nei due mesi estivi, quando arrivano i turisti da fuori. Ma noi che ci abitiamo sempre e che paghiamo le tasse al Comune di Ardea non contiamo nulla?”. “Ho preso in carico la segnalazione della signora Toci – ha dichiarato il Sindaco Luca Di Fiori – e quanto prima provvederemo con la pulizia anche del tratto di spiaggia che si trova davanti alla Torre”.

Matteo Acitelli

SANTA PALOMBA-ROMA2: APERTO IL PARCO GIOCHI PER I BAMBINI A 24 04

“Finalmente i bimbi della zona hanno a disposizione scivoli ed altalene per poter vivere il proprio quartiere insieme a genitori e famiglie – dichiarano soddisfatti dall’Associazione - abbiamo lavorato sodo per ottenere questo risultato e regalare un sorriso ai bimbi del Quartiere, che ricordiamo alle istituzioni essere molto numerosi. Stiamo inoltre lavorando alla programmazione delle prossime attività – continuano - che vorremmo realizzare nei prossimi mesi con l’arrivo della bella stagione, per far sì che la comunità locale possa trovare momenti di aggregazione, rendendo il parco pubblico il centro nevralgico del Quartiere.”

nche i bambini di Santa Palomba-Roma2 hanno finalmente il loro parco giochi attrezzato. Nei giorni scorsi è infatti arrivato il nuovo spazio ludico per i piccoli abitanti del quartiere, allestito ieri presso il parco pubblico di via Fiorucci. Su richiesta avanzata qualche mese fa dall’Associazione Abitanti Roma 2 Santa Palomba, con la collaborazione dell’Ing. Renato Curci dell’Ufficio LL.PP. del Comune di Pomezia, il sito di Via Fiorucci nel quartiere Roma2 a Pomezia ha partecipato ed è stato ammesso al bando per l’installazione di aree-gioco pubbliche nell’ambito di un progetto emanato dalla Provincia di Roma.

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DOMENICA DI PULIZIE IN SPIAGGIA…

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rano più di cento, i volontari che domenica 27 gennaio si sono recati nella spiaggia antistante via Ischia, a Torvaianica, per pulire l’arenile e catalogare i rifiuti raccolti, in occasione della XXIª edizione del “Mare d’Inverno” organizzata in tutta Italia da Fare Verde. Almeno una decina i sacchi riempiti a fine mattinata: molta pla-

stica, ma meno bottiglie degli anni precedenti, un paio di copertoni auto, tanti cotton fioc e qualche siringa senza ago. In tutto circa 3 quintali di materiale, a cui va aggiunto tutto il legno che è stato depositato davanti la duna di via Ischia per facilitarne la riformazione. “L’obiettivo dell’iniziativa – hanno dichiarato i

… E NEL BOSCO M

volontari - è controllare, anche quest’anno, quanti danni sono stati fatti con i soliti rifiuti mal gestiti che inesorabilmente finiscono attraverso varie vie nel mare e sulle spiagge. Fare Verde vuole riportare al centro dell'attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli il più possibile, per innescare un vero ciclo che non può assolutamente terminare né con l’incenerimento, né con le discariche. Abbiamo quindi provveduto a pulire la spiaggia, censire i rifiuti, far conoscere la vegetazione dunale e ad eseguire piccoli lavori per l’area circoscritta dal progetto di rinaturazione”. Per il secondo anno consecutivo Fare Verde ha scelto come location via Ischia. “Prima l’appuntamento era alle dune di Campo Ascolano – ha spiegato Giancarlo Lanzone – ma da ora è necessaria la nostra presenza qui, dove è a rischio una duna che dal 2005 stiamo difendendo con i denti e le unghie dal pericolo cementificazione. A seguito dei nostri esposti e all’intervento del Corpo della Guardia Forestale di Nettuno, la duna è stata sottoposta a sequestro. Oltre agli esposti, per tutelare l’area, nella zona antistante è iniziato l’anno scorso il nostro progetto di rinaturazione dunale autorizzato dalla Regione Lazio”. Alla manifestazione era presente anche il presidente di Fare Verde Italia, Massimo De Maio, ma anche le forze dell’ordine locali: Carabinieri, Polizia Locale, Capitaneria di Porto e Protezione Civile. Alessia Ambra Achille

entre i volontari di Fare Verde pulivano la spiaggia, pochi chilomentri più nord i volontari dell’Associazione Tyrrhenum hanno compiuto un sopralluogo lungo l’area dunale e la macchia mediterranea, nel tratto di circa 23 ettari denominato Pigneto, compreso nella fascia costiera che va da Torvaianica al Villaggio Tognazzi, nel quartiere di Campo Ascolano. Obiettivo dell’iniziativa, come hanno illustrato gli stessi organizzatori, la salvaguardia ambientale dell’area e la sua possibile valorizzazione dal punto di vista storico/culturale, in chiave turistica. “Il ritrovamento di un alloro gigantesco, avvenuto lo scorso anno in una analoga iniziativa, se opportunamente valorizzato potrebbe consentire di utilizzare l’area per ricostruzioni storiche riguardanti l’Eneide – hanno spiegato dall’Associazione – Infatti, Virgilio racconta che a Laurentum esisteva un grande alloro sacro al centro delle Reggia di Re Latino: lì si posarono le api a presagio dell’arrivo dei troiani di Enea. L’ambiente è molto suggestivo e selvaggio, ideale per una piacevole passeggiata nella natura”. I volontari hanno provveduto a ripulire la zona, da cartacce, bottiglie di plastica, parti di ciclomotori, dalle tante cartucce lasciate dai cacciatori e addirittura da una trappola, nonostante la presenza dei cartelli del divieto di caccia.

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ASSISTENTI SCOLASTICI E DOMICILIARI: LA PROTESTA ARRIVA IN COMUNE

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rano quasi al completo, gli 80 assistenti scolastici e domiciliari che questo pomeriggio hanno protestato davanti al Comune di Ardea per il mancato pagamento degli stipendi, fermi al mese di settembre. Alla manifestazione dei dipendenti della cooperativa Mano Amica hanno partecipato anche le famiglie ed i bambini disabili, per sensibilizzare l’opinione pubblica, prima fra tutte Barbara Tamanti, mamma di una bimba disabile e segretaria del circolo di Ardea di Rifondazione Comunista. Presenti anche i sindacati di categoria CISL e USB, oltre ad alcuni con-

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siglieri comunali. Assente, invece, il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, con il quale i lavoratori avevano chiesto di parlare. Le ragioni del mancato pagamento degli stipendi, infatti, secondo i sindacati vanno ricercate nel corrispondente ritardo nella liquidazione da parte del Comune di Ardea, che sembra essere fermo alla corresponsione delle fatture emesse per i servizi svolti nel giugno scorso. “La nostra è una situazione insostenibile – ha dichiarato una giovane assistente – andiamo a lavorare rimettendoci i nostri soldi, visto che non ci pagano ma dobbiamo comunque anticipa-

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re le spese il trasporto. Nonostante le difficoltà economiche in cui ci troviamo, però, per coscienza non saltiamo neanche un giorno di lavoro, per non lasciare questi bambini da soli: ricordiamoci che si sta parlando di bambini disabili, e che il nostro è un servizio essenziale”. La Cisl evidenzia “ la grave situazione determinatasi nei servizi di assistenza domiciliare e assistenza scolastica agli alunni disabili del Comune di Ardea. Ad oggi, i lavoratori non hanno percepito le mensilità di ottobre, novembre, dicembre e la tredicesima mensilità del 2012, alle quali si sta aggiungendo anche quella di gennaio 2013. Una situazione drammatica e inaccettabile che mette a serio rischio la regolare prosecuzione dei servizi, nonché lesiva moralmente e materialmente della dignità di chi, ogni giorno, assiste le fasce più deboli della cittadinanza e continua regolarmente a farlo”. Gli assistenti, infatti, lavorando con bambini disabili, non vogliono fare alcun tipo di sciopero, ma solo restare in stato di agitazione. La protesta è iniziata alle 14:30, con l’occupazione pacifica del Comune. Il Primo Cittadino ha fatto sapere che riceverà gli assistenti lunedì prossimo. Alessia Ambra Achille



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UNIPOMEZIA VIRTUS – NUOVA FLORIDA: SFIDA INFINITA La squadra di Mister Ciciani si fa di nuovo sotto in graduatoria. In Eccellenza rallenta il Real Pomezia mentre in Promozione il Lido dei Pini rischia. Per la 2a Categoria si attende il salto di qualità del Torvajanica, protagonista di un cammino altalenante. In 3a il Tor san Lorenzo si ferma sul più bello

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'editoriale – Una cosa è certa. Pomezia ed Ardea si confermano ancora una volta ai vertici del calcio dilettantistico , con diverse squadre impegnate nella lotta per il titolo o comunque per le zone “nobili” dei raggruppamenti. E' il caso, ad esempio, del duello sempre più avvincente fra Unipomezia e Nuova Florida in Prima Categoria che ogni Domenica si arricchisce di un capitolo nuovo e che verosimilmente ci porterà a vivere lo scontro diretto del girone di ritorno con il fiato sospeso. Vola alto anche il Real Pomezia che, pur con qualche pareggio di troppo, si conferma fra le big del torneo, chiudendo il mese al terzo posto a soli quattro punti dalla prima della classe. Mastica amaro invece il Tor san Lorenzo scivolato sul gradino più basso del podio in virtù della sconfitta nello scontro diretto con l'attuale capolista Torbellamonaca. Nello stesso girone, l'Enea Pomezia si attesta senza troppe pretese a metà classifica ma la Società spera comunque in un recupero in extremis per tornare ad occupare le zone alte del tabellone; penultimo invece il Montegiordano Calcio con appena otto punti. Dopo questo breve excursus, come di consueto, vediamo adesso nel dettaglio quanto accaduto durante il mese di Gennaio. Real Pomezia, Unipomezia Virtus, T. Nuova Florida avanti così! Bene anche l'Airone. In ripresa la Città di Pomezia - La squadra allenata da Mister Punzi chiude le prime gare dell'anno con

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un bilancio sostanzialmente positivo: due vittorie e due sconfitte. Il bottino di punti tuttavia, sarebbe potuto essere anche maggiore se la squadra non avesse sciupato il matchpoint con il Rieti lo scorso 20 Gennaio, quando i pometini, avanti di un gol e con un uomo in più si sono fatti recuperare nel finale sprecando così una preziosa occasione per restare ancorati alla Nuova Santa Maria delle Mole. Nulla è perduto ovviamente anche perché il cammino, da qui alla fine del campionato , è ancora molto lungo. Non ci sono invece aggettivi per descrivere Unipomezia e T. Nuova Florida, rispettivamente prima e seconda del girone C di Prima Categoria, protagoniste di un cammino a dir poco eccezionale: il team guidato da Mister Ciciani ha avuto inoltre il merito di non arrendersi anche quando il distacco sembrava ormai proibitivo e , approfittando del primo passaggio a vuoto degli avversari contro l'Aranova, si è riavvicinato a soli tre punti di distanza dalla rivale. Tra i top troviamo anche l'Airone Ardea la quale, pur non brillando troppo, ha chiuso il mese senza mai uscire sconfitta dal campo, con tre pari ed un successo. Quotazioni in rialzo anche per la Città di Pomezia che dopo un avvio di stagione davvero da dimenticare ha trovato la forza di rialzarsi e di chiamarsi fuori dalle zone basse del raggruppamento; decisiva, a tal proposito, la netta vittoria (4-0) riportata nell'ultimo turno con l'Indomita Pomezia, all'interno di un derby sostan-

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zialmente a senso unico. Chiude la nostra sezione delle note positive, fra le quali menzioniamo anche il Tor San Lorenzo nonostante l'ultima sconfitta, il Torvajanica seppur con qualche riserva. La squadra infatti fatica ad affermarsi definitivamente e deve, al momento, accontentarsi del quarto posto a tre lunghezze dalla prima della classe. Lido dei Pini e Indomita sempre più in crisi, la zona retrocessione è ad un passo – Gennaio nero per le due squadre che si ritrovano a fare i conti con le zone calde delle rispettive classifiche. In Promozione il Lido dei Pini manca al successo addirittura dal 4 Novembre scorso, ultima vittoria prima di una serie interminabile di pareggi – addirittura 7 – ai quali si sono aggiunti tre sconfitte che hanno fatto scivolare la compagine ad una sola lunghezza dai play out. Non se la passa meglio la squadra del Presidente Padula. Nelle quattro gare disputate sono arrivate solo sconfitte, ad onor del vero non tutte meritate, e quella che doveva essere una stagione tranquilla si è progressivamente trasformata in un incubo. Ad oggi ammonta a cinque la striscia negativa di risultati e servirà davvero una reazione d'orgoglio per evitare lo spettro della retrocessione. Chiude la sezione Flop il Montegiordano Calcio, come detto attestato al penultimo posto della graduatoria. Luca Mugnaioli



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REAL POMEZIA UNA REALTA’ SEMPRE PIU’ IN CRESCITA

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ei giorni scorsi una mamma ci ha segnalato una bella esperienza da lei vissuta quale genitore di un bambino del Real Pomezia. Suo figlio Luca, ha subito purtroppo un brutto infortunio lo scorso Dicembre ma nella sfortuna, Laura, la mamma, ha potuto constatare la grande disponibilità e l'affetto mostratogli da tutto lo staff societario in particolare, tra gli altri, dal Mister della squadra Oliviero Feliciani. Noi del Corriere della Città abbiamo dunque contattato l'allenatore, volto noto e stimato del calcio pometino, il quale ha rilasciato una breve intervista ai nostri microfoni. Mister Feliciani sono state spese belle parole nei confronti sia della Società, sia verso di lei personalmente. Cosa ne pensa? “Sono molto soddisfatto così come penso lo sia la Società. Fa sempre piacere ricevere complimenti soprattutto per queste cose. L'assistenza ai bambini, la vicinanza nelle difficoltà, l'aiuto sotto il profilo mano sono sicuramente tra le priorità del Real Pomezia, più che mai con i bambini” Veniamo alla sua squadra “Sono un gruppo davvero fantastico e questo è senz'altro merito delle famiglie; si applicano, sono volenterosi e sono molto affiatati tra di loro” Allenare bambini così piccoli non è sicuramente facile. Qual è il suo metodo? “Allora tengo a precisare che i bambini prima ancora di imparare a giocare a pallone, e su questo insisto molto con i genitori, devono imparare ad essere educati e rispettosi. Per quanto riguarda la gestione del gruppo non mi piace usare il classico metodo del “bastone e

la carota”, fermo restando che a volte un po' di polso serve; il bambino deve entrare e deve uscire con il sorriso perché alla loro età hanno bisogno solo di divertimento” Il gruppo del Mister Feliciani, aiutato nella gestione degli allenamenti da Davide Volpe, conta ad oggi 16 bambini relativi alla fascia d'età 2007-

POMEZIA CALCIO A 5: GENNAIO A DOPPIO VOLTO “

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Prima di vincere bisogna imparare a perdere!” Questa massima calcistica trova riscontro quasi sempre ed è un ottimo motto soprattutto per le giovani generazioni che approcciano per le prime volte al mondo del calcio. Tuttavia, quando sei abituato a vincere, anzi a stravincere, come nel caso del Pomezia Calcio a 5 le cose si complicano un po'. Quasi inaspettatamente infatti nelle prime tre gare dell'anno i pometini hanno rimediato altrettante sconfitte lasciando un effetto “stupore” tra gli addetti ai lavori. Ovviamente un calo ci può stare, anzi sarebbe preoccupante il contrario! Inoltre ci sono almeno altri tre motivi per inquadrare questi passaggi a vuoto nella giusta ottica. Premessa fondamentale il risultato, soprattutto a questa età non è così fondamentale; aspetti quali il divertimento, il rispetto per gli avversari, i movimenti in

campo sono decisamente più importanti. Secondo, le sconfitte sono arrivate con avversarie molto organizzate - Lazio, Olimpia, Selva dei Pini non sono di certo le ultime della classe - e sempre al termine di incontri disputati alla pari, incerti nell'esito fino alla fine. In ultima istanza, perdere, a volte, può essere utile. Aiuta a mantenere alta la concentrazione, spinge e porta a migliorarsi. Ecco perché ai bambini qualche sconfitta non può che far bene. Vediamo ora come sono andate le altre sfide del mese, analizzando i risultati conseguiti dai due gruppi nel proseguo delle giornate. I risultati del mese – Dopo la sconfitta con la Lazio i 2005 hanno ripreso il cammino interrotto nel 2012 segno che la sconfitta subita (5-6), peraltro immeritata, con i capitolini, ha prodotto i risultati sperati. Roma Team Sport e Cecchina Febbraio 2013

2008; di seguito i nomi: Bernabeo S., Caminati M., Chiari A., Delpidio F., Farroni I., Lauria A., Liguori A., Martinelli S., Palazzetti F., Petrucci L., Rinaldi S., Rizzo G., Sabatino F., Savo F., Tocca D., Di Vito S. Luca Mugnaioli

sono infatti crollate, nel turno successivo, sotto i colpi dell'artiglieria dei vari Vidiri, Taurisano e compagni, al termine di due incontri praticamente senza storia e terminati rispettivamente 1-21 e 15-1. Nell'ultimo turno di Gennaio invece, la compagine guidata dal binomio Passabì-Formicola ha letteralmente travolto la Lazio (la società ha più di una squadra iscritta nel torneo ndr) aggiudicandosi l'incontro addirittura per 19-1. Meno brillante il mese per i 2004 che hanno comunque avuto una chiusura in crescendo. Usciti sconfitti dal doppio-derby a distanza di appena due giorni, i pometini hanno saputo riprendersi infatti la scena nell'ultimo appuntamento di Gennaio, aggiudicandosi il derby contro il Torvajanica per 5-4 grazie alla tripletta di Vultaggio e alle marcature di Bidoli e Biagini. Luca Mugnaioli


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STORIE E RACCONTI DEL MARE

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La Lega Navale ospita Matteo Miceli

n altro successo il terzo incontro di “Storie e Racconti del Mare”. La rassegna, organizzata dalla Lega Navale Italiana della sezione di Pomezia, ha visto la partecipazione di un grande velista, Matteo Miceli. Un uomo pieno di grinta, di passione, passione per il mare ma anche per i cantieri. Infatti il lupo di mare, oltre ad avere un carattere frizzante è anche uno che le imbarcazioni se le costruisce da solo: lo fa talmente bene che grazie ad una sua opera, un catamarano realizzato con diversi accorgimenti, riesce a portare a casa ben due record. Traguardi prestigiosi raggiunti in solitaria e in compagnia, che lo rendono uno dei migliori nel mondo della vela. Matteo Miceli però vede questo sport, questa passione, non vissuto nella giusta maniera nel nostro paese “Credo che sia un peccato il modo in cui la vela viene vista oggi in Italia. Spesso la si accosta ad un’attività per privilegiati, per ricchi. Invece qui a Pomezia oggi ci sono un sacco di persone che mi ascoltano con gioia, vivo interesse e passione, con una grande voglia di andare in mare. Credo che questo debba essere lo spirito giusto”. Il velista ha poi parlato dei suoi obiettivi futuri: nell’ottobre del 2014 partirà il suo giro intorno al mondo,

da Roma a Roma. Si partirà da Ostia, si affronteranno le regioni più pericolose e ventilate del Polo Sud. Tutto in solitaria. Senza gravi impedimenti Miceli dovrebbe impiegarci cinque mesi, e vivrà in autosufficienza alimentare. All’interno della sua imbarcazione, ancora in fase di costruzione, ci saranno un piccolo orto biologico e una gallina. Grazie ad un particolare sistema di riciclaggio inoltre, con le feci e con alcuni avanzi si creerà un compost capace di fertilizzare l’orticello, che potrà così dare alla luce piantine di insalata e quant’altro. Una sfida nella sfida. Miceli ci scherza su: “Sarà un piacere farlo così, in autonomia

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totale. Poi sarà un’ottima occasione per dimagrire”. Insomma, non sarà certo una passeggiata per questo mago della vela. Soddisfatto anche il presidente della Lega Navale Italiana della Sezione di Pomezia. “Questo è il terzo degli incontri da noi pianificati, siamo a metà del percorso – afferma Mauro Zecca – siamo molto soddisfatti di come è andata oggi e di come stanno andando le cose. Il nostro obiettivo era arrivare agli appassionati di mare del territorio; oggi qui non ci sono soltanto gli iscritti al nostro circolo, c’è anche tanta gente venuta per pura curiosità. Questo è il nostro obiettivo, far avvicinare quanta più gente possibile.” Zecca ha voluto poi ringraziare durante il corso dell’evento anche Enrico De Fusco, il sindaco che gli ha permesso di realizzare questa rassegna dedicata al mare e che ha consegnato alla Lega Navale pometina una sede propria, nonché messo a disposizione per questi meeting la suggestiva Sala Gatti della delegazione comunale di Torvaianica. “Storie e Racconti del Mare” tornerà nel mese di febbraio, per la gioia di tutti coloro, giovani e adulti, che vogliono conoscere le imprese di chi vive del mare ne fa la sua vita. Alessandro Introcaso

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WARM BODIES, ANCHE GLI “ZOMBIE” HANNO UN CUORE W arm Bodies, è stato presentato a Roma in anteprima mondiale il 16 gennaio dall’attore protagonista Nicholas Hoult. Il film, molto atteso dai giovanissimi, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2013 ed è già un delirio per le fan di Nicolas che lo hanno aspettato a lungo davanti al cinema sfidando la pioggia fitta e il freddo improvviso che si è abbattuto sulla capitale. Warm Bodies è una storia di zombie destinata ad un pubblico di teen che affascinerà anche un pubblico più adulto. R (Nicholas Hoult), il bellissimo zombie, si farà amare dal pubblico che farà il tifo per lui perché è un “ragazzo a modo” che si mette in discussione pensa a come appare agli occhi di Julie (Teresa Palmer) la ragazza di cui si innamora a prima vista. Un personaggio in cui i giovani potranno riconoscere le proprie ansie e le proprie paure quando sono alle prese con i primi amori. Ai più adulti farà tornare alla mente la propria adolescenza e, forse, a guardare con maggiore tenerezza il mondo dell’adolescenza di oggi. La fantasiosa teoria apocalittica di un virus che trasforma le persone in zombie che mangiano carne umana per sopravvivere, nasconde in realtà una storia d’amore e di incomunicabilità. Senza andare a cercare significati troppo nascosti e profondi, gli zombie rappresentano un

mondo di alienati in cui si è persa ogni forma di comunicazione e di memoria. La scintilla della “guarigione” arriva dal un sentimento semplice e incomprensibile che R prova nei confronti di Julie sin dal momento in cui la vede. R farà di tutto per tenerla con se il più a lungo possibile, difenden-

dola dagli altri zombie affamati. Sarà un gesto di fiducia reciproca, il prendersi per mano, a dare agli altri zombie la speranza e la memoria, che un cambiamento è possibile. La tensione è spesso allentata da una sana ironia dei personaggi, ad esempio nella scena in cui Julie deve fingersi uno zombie, oppure quando R dice “gli ossuti sono troppo andati per poter guarire”. Sinossi: Tratto dall’omonimo romanzo di Isaac Marion (autentico best-seller venduto in quasi venti Paesi, pubblicato in Italia da Fazi Editore), Warm Bodies è la storia di R, giovane e bellissimo zombie che scopre l’amore per Julie, la ragazza di una delle sue vittime. Il calore del sentimento riscalderà il suo cuore freddo, trasformandolo in un “uomo” diverso e spingendolo a scontrarsi con i propri simili. In una città sconvolta e assediata dagli zombie, tutto è cupo e i sentimenti sono sopiti. Curiosità: Gli zombies si cibano di carne umana per sopravvivere eppure Warm Bodies non si presenta come uno splatter. Nicolas Hoult, R, ha raccontato che nella scena in cui mangia il cervello della sua vittima era costretto a mangiare un miscuglio dolce, molle e freddo di pompelmo, gelatina ed altre cose molto poco gustose. Rossella Smiraglia www.ilprofumodelladolcevita.it

THE FULL MONTY: SERVIZIO COMPLETO, PAROLA DI SERGIO MUNIZ C ’è grande attesa per il debutto del musical ‘The Full Monty’ che si terrà al Teatro Sistina il 30 gennaio in anteprima naziona-

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le. Lo spettacolo prende le mosse dal fortunatissimo film inglese, diventato poi un musical di successo. Un gruppo di operai resta senza lavoro, è necessario reagire e cercare una soluzione. Tra sotterfugi e imprevisti il gruppo si compatta e decide di mettere in scena lo spogliarello che li renderà famosi e gli ridarà la dignità, quella di guadagnarsi da vivere con un lavoro. Il tema della disoccupazione è quanto mai attuale e il regista, Massimo Romeo Piparo, ne ha fatto un adattamento tutto italiano ambientando lo spettacolo in una imprecisata azienda del torinese. Le novità introdotte da Piparo hanno uno sfondo sociale profondo, ha inserito infatti nel fornitissimo cast, ben due disoccupati veri. La scelta dei due protagonisti non professionisti, Marco Serafini e Simone Ligrasta, è stata del tutto casuale. “Abbiamo partecipato con uno stand al salone di Torino per persone in cerca di occupazione, per ovvi motivi non abbiamo dato molta pubblicità al casting, volevamo dei veri disoccupati“- spiega Piparo.

“Inizialmente avevo pensato di inserire un solo attore non professionista ma poi ho scelto entrambi, Marco Serafini, per la sua sensibilità e per la totale estraneità al mondo dello spettacolo. Simone Lagrasta perché al provino è risultato essere un bravo ballerino e mi ha confessato che, non avendo la possibilità di prendere lezioni di ballo, ha imparato dai video di Michael Jackson” Febbraio 2012

ha continuato Piparo. Nel gruppo di disoccupati una squadra di “campioni”: Paolo Calabresi, Gianni Fantoni, Sergio Muniz, Paolo Ruffini, Jacopo Sarno, Pietro Sermonti. Tra amarezza e allegria il gruppo si scatenerà sul palco, portando un po’ di ironia su un tema così sentito in questi ultimi anni. La domanda è d’obbligo: si spoglieranno davvero sul palco? Piparo assicura che non ci saranno trucchi o inganni di sorta, tutti indistintamente faranno lo spogliarello completo. Tra gli attori c’è chi non vede l’ora di spogliarsi e chi invece confessa il suo imbarazzo. Sergio Muniz, nonostante sia stato un modello ed abbia avuto esperienze di nudo al cinema confessa che, non avendo un buon rapporto con il suo fisico, gli rimane un po’ di imbarazzo…”al cinema ero davanti a dei professionisti, poche persone abituate a vedere nudi” ci spiega. “In teatro ci sarà tanta gente è un po’ diverso” . Sergio Muniz, simpaticamente regala a “Il profumo della dolce vita“ un suo ‘spot‘: “E’ uno spettacolo adatto anche ai bambini, ci verrà anche mia figlia. Non credete che ci spoglieremo? Bhè, lo spettacolo si chiama “The Full Monty” che tradotto significa “Servizio completo” venite a vederci!”. Rossella Smiraglia www.ilprofumodelladolcevita.it



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NOTIZIE TASCABILI di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”

Giù i prestiti ai privati. A novembre fanno -1,5% BANKITALIA - Nuova contrazione segnalata dalla Banca d'Italia. Quelli alle famiglie calano dello 0,3% nel raffronto con novembre 2011, per le società non finanziarie crollo del 3,4%. In ripresa la raccolta, con i depositi in crescita del 6,6% (La repubblica) Berlusconi: "Via le tasse per chi assume i giovani. E' come farlo in nero" - Silvio Berlusconi, ospite di 'Porta a porta', lancia la proposta, per combattere la disoccupazione: “non far pagare le tasse a quelle imprese che assumono "almeno una persona a tempo indeterminato" (AGI) Capannone e casa rurale usate come discariche: sequestrate - CASERTA - Un fabbricato rurale e un capannone in stato di completo degrado trasformati in discariche abusive di pneumatici, automobili e arredi sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a Castel Mottone (Caserta). La copertura in lastre di Eternit gravemente deteriorate - secondo le Fiamme Gialle - sfarinandosi era in grado di produrre scorie di amianto che potevano contaminare le colture agricole dell'area, vicino al palazzetto dello sport. Il proprietario dell'immobile e' stato denunciato. (ANSA). Cosentino fuori dalle liste, Pdl nel caos «Io in galera ma il partito rischia» L'ex sottosegretario: «Sacrificato per i sondaggi». Giallo sulla fuga con i documenti - ROMA - Un’ex corazzata che si polverizza. La rottura totale si consuma sul destino di Nicola Cosentino, che scatena un terremoto e mette tutti contro tutti. L'ex sottosegretario resta fuori dalle liste ma non ci sta. «Non accetto di essere escluso per qualche sondaggio. Non ci si può basare solo sui numeri, soprattutto in Campania», si sfoga. «Con me si vince, lo hanno dimostrato i risultati ottenuti finora. La vittoria alle Regionali, nelle Province e in tanti Comuni».(ilmessaggero)

Boom di turisti nella Capitale: in un anno un milione e 200mila in più in termini percentuali – Si tratta del +5,11% di arrivi e del 4,28% di presenze a Roma. Crescono del 20 per cento il numero dei vacanzieri cinesi, seguono gli australiani, i brasiliani e i russi. E' uno di quei dati che, che in tempi di crisi, tirano su il morale e confermano come il brand "vacanze romane" funzioni, nonostante tutto. (la repubblica.it) Altre flash: ESTERI: Obama indica la nuova America: stessi diritti per i fratelli e le sorelle gay (ilmessaggero) - ESTERI: Nube maleodorante su Parigi, centinaia di chiamate ai vigili lo scorso 22 Gennaio (rainews24) – SANITA': San Raffaele, ipotesi di accordo anti-tagli dopo confronto fiume. Ora referendum (adnKronos) – GIUSTIZIA: Processo Ruby, sentenza dopo il voto. Boccassini ko (ilgiornale.it)

Curiosità & Life Style

Un concorso..fuori dal comune! - “Affronta la crisi, preparati al peggio” è lo slogan del concorso “Be Hobo” che chiede ai partecipanti di creare dei cartelli per i mendicanti della nuova generazione. “Be Hobo” significa infatti “diventa barbone”. “Be Hobo” è un’iniziativa dell’artista Jukuki, per sdrammatizzare sulle difficoltà della crisi economica: “Il progetto Be Hobo soddisfa i nuovi bisogni del mercato, considerando il continuo avanzamento della crisi economica e ti prepara a diventare un disagiato.” Il concorso è stato aperto a tutti, si doveva andare nella apposita pagina del concorso e proporre il proprio completamento per la frase “sono così povero che…”. Il bando si è chiuso il 30 Gennaio scorso e nei prossimi mesi si attendono i nomi dei tre vincitori. (notizie.delmondo.info)

Care, vecchie cabine telefoniche.. - Cosa fare delle cabine telefoniche, ora che tutti sono dotati di cellulare e raramente hanno bisogno di un telefono fisso per fare chiamate? Tanto più che la maggior parte della gente è ormai persa senza la propria rubrica telefonica, dato che ben pochi ricordano ancora i numeri di telefono a memoria. Un collettivo artistico giapponese ha ideato un curioso riutilizzo: trasformarle in acquari per pesci rossi. Il gruppo di artisti (che si definisce Kingyobu, che in giapponese significa appunto “Club del pesce rosso”) infatti ha riadattato alcune vecchie cabine telefoniche, con un risultato decisamente insolito. La scelta del pesce rosso non è casuale: in Giappone, infatti, l’animale è considerato un portafortuna, che porta felicità e prosperità. (notizie.delmondo.info) Birra liofilizzata, la “bionda” del futuro! - Ai puristi della bionda farà probabilmente storcere il naso, ma bisogna riconoscere che per molti versi l’idea di un birrificio dell’Alaska ha le sue comodità. La Pat’s Backcountry Beverages ha infatti ideato una “birra concentrata”, a cui poi basta aggiungere acqua (in un apposito contenitore che si occupa della “gasatura”, che è l’oggetto specifico dell’invenzione della società) per poi poterla bere. L’idea della birra deidratata nasce per risolvere due problemi: da un lato quello del trasporto e dell’immagazzinamento, molto più semplice se si toglie dalla birra quel 95% di acqua che la compone, dall’altro quello dello smaltimento dei contenitori (lattine, bottiglie o fusti che siano).Il sistema funziona anche per le comuni bibite gassate (ovviamente utilizzando gli appositi concentrati prodotti dall’azienda). (notizie.delmondo.info) LO SAPEVATE CHE.. SECONDO L’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA Natural Resources Defense Council quasi il 40 per cento delle risorse alimentari degli Stati Uniti va sprecato.

RICETTA DEL MESE di Salvatore Sassano

CUPOLETTA DI COUS-COUS TOSTATO SU BISQUE DI GAMBERO ROSSO MAZZARESE E PORCINO DELL’ETNA INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

. gr 400 COUS - COUS precotto - nr 6 GAMBERI ROSSI grandezza media - nr 6 FUNGHI PORCINI - SEDANO, CAROTE, CIPOLLA, AGLIO, OLIO E PEPE q.b.

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Mondare le verdure, lavarle , praticare un taglio grosso per ognuna di esse e tenerle da parte. Staccare la testa ai gamberi e privarli del guscio sul dorso, avendo cura di lasciare integra la coda. Rosolare le verdurine in una casseruola aggiungendo le teste dei gamberi, salare e pepare, continuare la cottura sfumando con vino bianco e aggiungendo un po’ di passata di pomodoro. Cuocere per 30 min a fiamma

moderata. Nel frattempo spazzolare e tagliare i porcini a piacere, saltarli in padella con uno spicchio di aglio ed un pizzico di peperoncino per 5/6 min. Tostare, fino a far diventare di color bruno, il Cous- Cous per almeno 10 min nel forno preriscaldato a 170°C. Aggiungere un po’ di brodo, già cotto, e farlo riposare per 2 min, poi sgraFebbraio 2012

narlo con una forchetta. Filtrare con un passino la bisque, una volta cotta Saltare in padella le code di gambero con un po’ di aglio. Unire i funghi porcini alla bisque, formare una cupoletta di cous- cous con una tazza, sformarla nel piatto. Disporre i gamberi e nappare con la bisque. Per la guarnizione adoperare le teste di gambero disidratate al forno ad 80°C per 30 min. E se non riuscite a farla... Chiamate direttamente lo chef Per contatti: salvatore.sassano@hotmail.it cell. 331/2569941 - 333/4212132



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“IL SORRISO E LA CORTESIA”

R

“A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso”

icordiamoci del proverbio “sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”. Ma come far sapere agli altri che sei sempre di buon umore? Semplice, sorridendo. Sorridere sempre nonostante tutto. Sorridere quando si incontrano le persone che conosciamo, amici, colleghi ecc.. Sorridere quando le cose si fanno difficili. Sorridere quando tutto sembra andare a scatafascio. Sì, ma che tipo di sorriso dobbiamo adottare? Cordiale che coinvolga anche gli occhi, sincero, franco, onesto, aperto e felice. E il sistema più semplice per ottenere un sorriso così è crederci. Non si può fingere o si viene immediatamente “beccati”. Per sembrare autentici, un sorriso deve essere sincero. E’ importante sorridere anche quando si stringe una mano. Ci scambiamo spesso strette di mano e di solito lo facciamo in maniera abbastanza inconsapevole ponendo scarsa attenzione. In realtà, con quella breve stretta di mano trasmettiamo una miriade di segnali, dovremmo renderla eccezionalmente decisa e rassicurante. Quando qualcuno ci stringe la mano, dovrebbe trarne un’impressione di forza, fiducia, autorevolezza. Pertanto esercitiamoci a migliorarla e renderla energica, senza chiaramente esagerare, evitando di far trovare il nostro interlocutore con le dita doloranti. Possiamo sempre adattare la nostra stretta di mano per renderla più personale, più memorabile. Le regole di “Bon Ton” suggeriscono che sarebbe meglio evitare lo “scambio del

cinque” o il palmo della mano a cucchiaio. Restiamo fedeli alla stretta di mano tradizionale e saremo ricordati come persone sicure ed autorevoli. I bravi stringitori di mano sono quelli che, oltre ad avere una buona stretta, porgono le mani per primi. Emanano sicurezza annunciando il loro nome e contemporaneamente porgendo la mano; così facendo, esprimono entusiasmo, cordialità, un approccio rilassato e sicuro. Inoltre, ti guardano negli occhi e ripetono il tuo nome, dopo averlo ascoltato. A tutti piace ascoltare il proprio nome, dà un senso di intimità. Quando ci presentiamo, facciamo precedere il nostro nome da un bel “Buongiorno”, poi si scandisce il proprio nome. L’effetto migliore lo si ottiene presentandosi con una stretta di mano energica e sicura dicendo “Buongiorno, sono Luigi Rossi….” ed avrete sicuramente un effetto positivo verso la persona a cui siete presentati. Certo, non c’è dubbio e le statistiche lo confermano: le persone belle hanno più successo. Le persone belle devono impegnarsi meno per fare progressi. Ma che cosa rende attraente o bella una persona? Sicuramente non solo l’aspetto fisico. Conta molto avere carisma, fascino ed un atteggiamento disinvolto. Queste persone hanno vitalità, presenza e personalità anche se non sono propriamente avvenenti. Tutte queste caratteristiche sono presenti in ognuno di noi, bisogna crederci ed esserne consapevoli. E, in ogni caso, sono più semplici da acquisire di quanto sembri. Se ci si presenta bene, prestando attenzione alla

nostra persona, coltivando il sorriso giusto, essere sempre cordiali, affabili, spigliati e attenti saremo anche attraenti. L’immagine è totalmente racchiusa nel sorriso e negli occhi. Ci sono sorrisi che illuminano in maniera magnetica ed esercitano un forte potere, proprio come la stretta di mano, chiara, trasparente, soddisfatta e sicura. Inoltre, altro sentimento che rende attraenti è la Cortesia. Quindi non diamo sempre tutto per scontato e cerchiamo di evitare di essere sempre molto critici con gli altri come con se stessi. Soprattutto nel lavoro imparare semplicemente a dire “grazie” e a riconoscere i meriti e le capacità degli altri. Provateci e scoprirete quali effetti straordinari crea tale atteggiamento; produce una bellissima sensazione che non può essere nascosta e che rende, in chi la percepisce, il desiderio di comportarsi allo stesso modo, quasi come se dovesse restituire il favore. D’altronde essere cortesi consiste essenzialmente in un modo particolare di trattare gli altri, parlando e agendo in modo tale da tenere sempre in considerazione i sentimenti degli altri, perché fondamentalmente la cortesia è proprio la capacità di voler bene, di provare affetto per le altre persone e di desiderare di farle star bene attraverso anche e, soprattutto, le “buone maniere”. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazional

“La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi” Italo Calvino

LIBRI DEL MESE di Valentino Valentini SE QUESTI SONO GLI UOMINI

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di Riccardo Iacona, editore Chiare Lettere - 80 donne uccise nel periodo 1 gennaio - 10 settembre 2012 (giorno della stampa del libro) sono la dolorosa punta dell'iceberg del fenomeno della violenza sulle donne. Fenomeno che è diffuso molto di più di quanto si creda. e che desta molta preoccupazione. Libro che parla di donne ma che è diretto principalmente agli uomini: conoscere se stessi per rispettare l'altra metà della mela.

BANCHIERI E COMPARI

di Gianni Dragoni, editore Chiare Lettere L'intera storia comincia ad assomigliare a una commedia già vista: l'economia crolla, la disoccupazione va alle stelle, le banche entrano in difficoltà, i governi corrono in soccorso. <ma sono le banche a essere salvate, non i disoccupati. Queste sono le parole di Paul Krugman, premio Nobel per l'economia, pubblicate il 12 giugno 2012 sull' International Herald Tribune. Basta alla finanza speculativa, si all'economia Febbraio 2012

IL CAMMINO DELLA SPERANZA

di Stephane Hessel, co-estensore della Carta Universale dei diritti dell'uomo ed Edgar Morin, filosofo e sociologo membro della Scuola di Alti Studi in Scienze Sociali di Parigi. Questi due novantenni propongono una vera e propria rivoluzione del tutto indolore. Leggere le loro pagine è un arricchimento socio culturale particolarmente per le nuove generazioni.




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