Il Corriere della Città - Gennaio 2020

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Anno 12 Numero 1

GENNAIO 2020

libertà informazione politica cronaca cultura sport

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Ecco cosa avete chiesto ai Sindaci di Pomezia e Ardea

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L'INTERVISTA Zuccalà: «Nel 2020 tanti interventi per Pomezia» L'OPPOSIZIONE: «Città immobile»

Parla Mario Savarese «Abbiamo girato la boa, chiedo ancora un po' di fiducia»

BARRIERE ARCHITETTONICHE Ricorso al Giudice, le novità PAG. 22

Editoriale Pag. 22

VINCOLO SULL'AGRO Cittadini, Associazioni e Comitati in festa a Pomezia SANITA': CALANO I TEMPI D'ATTESA AL PS SANT'ANNA

IL "LIBRO" DEI FATTI Ripercorriamo un anno di notizie sul territorio

2020, TRA SOGNI E REALTA'

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n altro anno è finito: come sempre è tempo di bilanci e di speranze e buoni propositi per l’anno che verrà. Stavolta però il bilancio che vogliamo andare a fare per Pomezia e Ardea non è solo quello del 2019 (su questo potrete leggere all’interno le interviste ai due sindaci e ai rappresentanti delle opposizioni, oltre che scoprire quali sono i pensieri dei cittadini), ma più ampio: approfittando del fatto che Il Corriere della Città è nel suo decennale, abbiamo rivisto tutti i numeri di inizio anno, per capire se e cosa è cambiato nel nostro territorio negli ultimi 10 anni a livello di soddisfazione dei suoi abitanti. Ebbene, pur cambiando (3 a Pomezia, 2 ad Ardea) i sindaci, la situazione non è – ripetiamo, a livello di percezione dei cittadini – cambiata affatto. Le lamentele sono rimaste le stesse, anzi, su qualche tema si sono anche accentuate. stenziali, dei trasporti pubblici, della mancanza di programmazione valida per l’estate e di un serio rilancio del litorale. (continua a pag. 4)

Auguri di Buon Anno a tutti i nostri lettori



GENNAIO 2020 NUMERO 1

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Editoriale

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Speranze e desideri POLITICA ARDEA-POMEZIA Intervista a Mario Savarese..........................pp.6-7 Intervista ad Adriano Zuccalà.....................pp. 8-9 Vincolo Mibac, festeggiano i cittadini..............p.18 Riforma prescrizione: «E' ingiusta»........pp.20-21 Barriere architettoniche, prima udienza.........p.22 CRONACA Intervista al Primario del PS della S.Anna.........p.18 Il 2020 che vorrei................................................p.24 LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 30

IL 'LIBRO' DEI FATTI DEL 2019 Un anno di notizie insieme al Corriere

Da pagina 10

SPORT

Giro di boa per i campionati Pag. 36

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EDITORIALE

Il Corriere della Città gennaio 2020

Ecco il 2020: tra buoni propositi e speranze... n altro anno è finito: come sempre è tempo di bilanci e di speranze e buoni propositi per l’anno che verrà. Stavolta però il bilancio che vogliamo andare a fare per Pomezia e Ardea non è solo quello del 2019 (su questo potrete leggere all’interno le interviste ai due sindaci e ai rappresentanti delle opposizioni, oltre che scoprire quali sono i pensieri dei cittadini), ma più ampio: approfittando del fatto che Il Corriere della Città è nel suo decennale, abbiamo rivisto tutti i numeri di inizio anno, per capire se e cosa è cambiato nel nostro territorio negli ultimi 10 anni a livello di soddisfazione dei suoi abitanti. Ebbene, pur cambiando (3 a Pomezia, 2 ad Ardea) i sindaci, la situazione non è – ripetiamo, a livello di percezione dei cittadini – cambiata affatto. Le lamentele sono rimaste le stesse, anzi, su qualche tema si sono anche accentuate. Parliamo delle condizioni delle strade, che soprattutto ad Ardea in alcuni punti non possono nemmeno più definirsi tali, ma anche dei servizi assistenziali, dei trasporti pubblici, della mancanza di programmazione valida per l’estate e di un serio rilancio del litorale. Negli ultimi dieci anni i cittadini hanno chiesto praticamente sempre le stesse cose, ma la politica non è riuscita a soddisfare queste più che lecite richieste, con l’aggravante di far passare per straordinaria quella che dovrebbe essere ordinaria amministrazione. E allora ecco che arrivano i proclami se si fa qualcosa che dovrebbe essere il normale compito di un amministratore della cosa pubblica, peraltro con soldi pubblici,

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I desideri dei cittadini verranno mai esauditi? ovvero dei cittadini che pagano le tasse. L’abitudine di far passare come se fosse un favore quello che è invece un diritto purtroppo è radicata nel “nostro”, inteso come italico, modo di fare: asfaltare una strada ridotta a un colabrodo è un dovere per l’amministrazione, non un piacere che si fa a chi percorrendola ogni giorno rischia la vita o quantomeno le gomme della sua auto. In cima alla classifica dei desideri dei cittadini di Pomezia e Ardea c’è proprio quello che vengano sistemate le strade. Un’altra richiesta, che sembra assurda L’abitudine di far passare come se fosse un favore quello che è invece un diritto purtroppo è radicata nel “nostro”, inteso come italico, modo di fare

se si calcola che siamo arrivati al 2020 e che ci troviamo in Italia e non nel terzo mondo, è quella di avere i servizi primari: illuminazione pubblica, acqua, gas, fognature. Alcune zone, infatti, ancora non li hanno. Si chiede poi maggiore sicurezza: la percezione che hanno i cittadini è quella di due città poco sicure e in balia di una criminalità sempre più dilagante, sia organizzata (e le vicende di mafia lo dimostrano) che di basso livello. Certo, il bilancio non può essere solo negativo: nel 2019 e in generale negli anni passati di cose positive ne sono state fatte sia a Pomezia che ad Ardea, ma il peso non è equilibrato, soprattutto se si vanno ad aggiungere (per dare un quadro generale) tutte le chiusure delle aziende e le perdite di posti di lavoro che ci sono state in questi anni, che hanno impoverito il tessuto sociale della zona. I buoni propositi ce li dicono i due Sindaci nelle interviste che potete leggere nelle prossime pagine. Le speranze, invece le possiamo riassumere in poche parole: che tra un anno i desideri dei cittadini non siano sempre gli stessi. Maria Corrao Negli ultimi dieci anni i cittadini hanno chiesto praticamente sempre le stesse cose, ma la politica non è riuscita a soddisfare queste più che lecite richieste, con l’aggravante di far passare per straordinaria quella che dovrebbe essere ordinaria amministrazione

I buoni propositi ce li dicono i due Sindaci nelle interviste che potete leggere nelle prossime pagine. Le speranze, invece, le possiamo riassumere in poche parole: che tra un anno i desideri dei cittadini non siano sempre gli stessi.



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POLITICA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Savarese: «Chiedo un altro po' di fiducia»

Il Sindaco di Ardea ripercorre l'anno appena trascorso e annuncia le novità: «Alla svolta ci siamo»

indaco è stato un altro anno complicato per Ardea: a che punto siamo per uscire dal “tunnel”? «Posso dire che siamo a buon punto. E questo per due motivi: la prima è che finalmente abbiamo una situazione economica chiara, senza alcun tipo di artifizio contabile. Sappiamo a quanto ammonta effettivamente il debito a seguito del lavoro svolto dall'OSL ed è stato approntato il piano di liquidazione. Dico di più: forse avremo la possibilità di uscire dalla situazione di dissesto prima della fine della legislatura, questo ovviamente sarebbe un risultato straordinario. In questo modo chi arriverà dopo di noi potrà governare senza alcun laccio. La seconda motivazione è strettamente collegata a tutto questo: adesso possiamo pianificare in modo preciso gli investimenti e le opere future. E' stato un passaggio difficile lo sappiamo, ma i cittadini non hanno avuto un aggravio sulle loro spalle e siamo sempre riusciti a sostenere le fasce più deboli della popolazione. Ad ogni modo siamo al giro di boa in tutti i sensi: sia temporale, perché siamo all'incirca a metà mandato, sia in senso “stretto”, come in una regata. All'inzio si parte e si lascia il traguardo alle spalle, girata la boa il traguardo torna visibile: ecco noi siamo qui» Sotto la Rocca è in corso una vera e propria rivoluzione politica tanto nella maggioranza quanto nell'opposizione. Si è dato una spiegazione? «Io posso esprimermi per ciò che riguarda la maggioranza. Le dico che non è stata mai forte come in questo momento. E' vero, abbiamo perso due consiglieri, il primo ormai tantissimo tempo fa, ma non è stato un problema. Per quanto riguarda l'uscita di Anna Nella foto: il Sindaco di Ardea Maria Tarantino dico che, a giudicare dalle Mario Savarese

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sue dichiarazioni recenti, con il MoVimento 5 Stelle lei non aveva nulla a che vedere sin dall'inizio; è stata “sofferente” sempre, quindi la sua fuoriuscita è stata pressoché inevitabile. Posso dire che, in effetti, abbia fatto tutto da sola. I suoi continui attacchi alla maggioranza, sempre polemici ma mai con qualsivoglia tipo di proposta fattiva, sono la dimostrazione che deve ricostruirsi uno spazio, farsi un'identità politica nuova e avere visibilità. Credo poi che il partito che ha scelto non abbia proprio nulla da dire qui ad Ardea». Proprio la Consigliera da lei menzionata aveva dichiarato che quello del 2019 sarebbe stato il suo “ultimo panettone”: visto che ci siamo, vuole risponderle? «Io dico che l'ultimo panettone l'ho mangiato proprio a casa della Consigliera Tarantino lo scorso anno, poi ho smesso». Veniamo a lei. Francamente in pochi vorrebbero stare al suo posto. Cosa la spinge ad andare avanti? «Nemmeno io vorrei essere al mio posto. Ma ho un'idea, la stessa che ci ha spinto a candidarci per risollevare questa città. Andiamo «Lavorare per essere rieletti è la strada più facile. A differenza di altri non vogliamo fare carriera politica. Anche noi potremmo fare atti più tangibili seguendo l'immaginario collettivo della popolazione ma non è questo il nostro compito; questo è stato il male per Ardea per troppi anni»

Parla l'opposizione

avanti perché lo abbiamo promesso ai cittadini e a noi stessi. Il sentire comune vuole la situazione generale di Ardea ulteriormente aggravatasi in questi anni ma non è così: basta fare una ricerca delle notizie, anche sulla Vs testata, e ci si accorgerà che i problemi di Ardea sono sempre gli stessi. Ardea non è stata distrutta in questi 50 anni, Ardea non è stata mai costruita! Nata come speculazione, perché di questo parliamo, si è solo sviluppata in termini di “posti letto”. E' noto infatti come qui vi sia davvero poco o nulla: le poche strade che abbiamo hanno 40 anni, non sono mai state riparate, non abbiamo piazze, marciapiedi, nulla. Abbiamo 50mila abitanti ma non c'è un paese, non c'è una città. Recentemente si è anche arrestato il trend di crescita della popolazione, molte famiglie inoltre vanno via e quelle che arrivano è perché al momento non trovano di meglio. Cito un dato sulle case: ce ne sono circa 30.000 inabitate. Tutto questo testimonia il fatto che non siamo in grado di accogliere nuovi cittadini. Ecco noi vogliamo cambiare tutto questo, dare la svolta ad Ardea, quella svolta che non c'è mai stata». A suo avviso c'è il rischio che la sua Amministrazione possa cadere prima della “Fase 2”, ovvero quella in cui si spera esserci un rilancio, visti ad esempio i numeri nella maggioranza così risicati? «Questo è sempre un rischio da mettere in conto ma se ci facessimo spaventare diventeremmo semplicemente come quelli che governavano prima di noi. Lavorare per essere rieletti è la strada più facile. A differenza di altri non vogliamo fare carriera politica. Anche noi potremmo fare atti più tangibili seguendo l'immaginario collettivo della popolazione ma non è questo il nostro compito; questo è stato il male per Ardea per troppi anni. Noi vogliamo incidere sul futuro, gettare le basi per costruire qualcosa di importante per i cittadini». (continua)

Anna Maria Tarantino (Cambiamo): «Avrei piacere a promuovere l'amministrazione Savarese perché sono cittadina di Ardea e perché più volte ho creduto, quando in maggioranza, che si potesse dare un'accelerata alle cose. Così non è stato ed ecco perché ho scelto di andar via. Il Movimento 5 Stelle di Ardea ha abbandonato il senso del gruppo collettivo trasformandosi in una struttura dove lo stesso sindaco ha 'abdicato' alle proprie competenze politiche lasciando spazio al Presidente del Consiglio Comunale, diventato a tutti gli effetti un prosindaco. Che senso ha tutto questo? Passati tre anni non è stato fatto nulla di quello promesso in campagna elettorale. Anzi, una cosa è stata fatta: è stato tolto un dirigente nel modo più sbagliato possibile, tanto che ora si espone il Comune a tutta una serie di risarcimenti danni. Le strade di Ardea non sono vive, le attività commerciali muoiono, i servizi si riducono. Ma le pare giusto che oggi un dipendente comunale, un architetto, si trovi a dover fare il ragioniere? Questa è la chiave di lettura del lavoro dei Cinquestelle ad Ardea. Non importa valorizzare ma sfasciare anche le cose buone che "funzionicchiavano". Quindi, boccio il governo Savarese per palese immobilismo. Cosa farei se fossi Sindaco? Ardea deve oggi risolvere il problema dei problemi, quello delle Salzare. Senza questo non ci potrà essere altro. Mi spiego meglio. Senza la definizione delle Salzare non può esserci un piano regolatore, non può esserci un bilancio con dati certi, non possiamo dare ai cittadini regole corrette per l'uso dei servizi pubblici locali. Invece, per evitare la crisi ambientale, i cittadini di Ardea sono costretti a regalare servizi a circa 5mila persone che vivono in quel territorio. Persone, che sicuramente hanno tutta l'intenzione di voler sanare la loro situazione, persone che vedono assenti i principali diritti della Costituzione. Invece l'amministrazione comunale dorme. Dovrebbe accelerare per definire i passaggi necessari e invece se ne dimentica. È necessario un tavolo di confronto con la Regione proprio come sta facendo Civitavecchia con il suo uso civico. Senza questo non può esserci risoluzione. Invece l'inettitudine degli amministratori a Cinquestelle fa perdere tempo e fa seguire le strade più assurde».


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gennaio 2020 (segue) Nuova casa comunale e appalto della raccolta rifiuti...un anno dopo. Anche a dicembre 2018 ci ponevamo queste domande: tralasciando le polemiche che ci sono state in questi mesi, cosa ci può dire, si riuscirà a venire a capo di tali questioni? «Per il trasferimento, che ricordo essere temporaneo in attesa della costruzione della vera nuova casa comunale per la quale spero ci vogliano non più di 2-3 anni, siamo arrivati. Il trasloco è questione di giorni. Per il progetto definitivo vanno avanti le valutazioni con gli imprenditori, contiamo di avere ulteriori novità nei prossimi mesi. Per l'appalto dei rifiuti anche qui dovremmo esserci, so che la ditta vincitrice ha integrato tutta la documentazione richiesta, stiamo aspettando l'ok definitivo». Cosa ci dice sulla Commissione Consorzi? «Chi ha voluto dare una lettura distorta su quanto accaduto durante l'ultima seduta è completamente fuori strada. La Commissione andrà avanti così come è stato finora. I Consorzi devono essere regolarizzati perché quasi nessuno lo è. E' un processo lungo e complicato ma non ci fermiamo. L'ultima seduta è stata annullata perché la Presidente non era nelle condizioni psicofisiche per adempiere al suo ruolo a seguito dei gravissimi attacchi ricevuti. Peraltro la riunione non avrebbe annunciato alcuna novità e si era presentato un solo membro, dunque non si è perso nulla». Lo scorso mese ha inviato un lungo dossier alla Regione e alla Città Metropolitana per far conoscere il dramma che vive questo territorio. I suoi appelli hanno sortito gli effetti sperati? «Al momento no, ma non demordo. Tornerò “all'attacco” dopo le feste e in tal senso ho giù un appuntamento in agenda con il Capo di Gabinetto di Zingaretti. C'è la necessità, non più procrastinabile, che anche Regione Lazio e Città Metropolitana facciano la loro parte. In particolare ho saputo che l'ex Provincia vuole investire dei fondi ad Ardea, avremo dei colloqui anche qui per seguirne gli sviluppi». Al netto di tutto questo, cosa devono aspettarsi i cittadini per il 2020? «Stiamo finendo gli interventi presso l'asilo comunale Sant'Antonio. Il cantiere prevede il rifacimento e la messa in sicu-

POLITICA Alcuni dei progetti in fase di definizione: la nuova isola ecologica, gli interventi alla materna Sanr'Antonio, la delegazione di Tor San Lorenzo rezza dei solai delle aule in questo momento chiuse della scuola materna in via Laurentina. Presto, finalmente, tutte le aule saranno fruibili. Resterà circoscritta ancora per qualche mese l'area del corpo centrale perché sono stati richiesti l'abbattimento e la ricostruzione del solaio esistente. La riapertura della delegazione di Tor San Lorenzo è ormai prossima: l'edificio è praticamente pronto, resta da risolvere la questione del personale. Fortunatamente dal 1 gennaio 2020 potremo tornare ad assumere e questo ci consentirà di migliorare i servizi offerti ai cittadini. Realizzeremo l'isola ecologica, già finanziata, non appena individuata l'area. Ci sono varie ipotesi in campo, come ad esempio Via Bergamo. Sarà all'avanguardia e non deturperà nemmeno l'ambiente circostante al livello visivo; dopodiché cercheremo di riattivare anche quella di Via Pavia. Ancora: interverremo anche sull'ex Centro Anziani alla Nuova Florida, vicino al boschetto, vediamo, al momento dell'apertura delle buste per il bando sul verde, se ci sarà qualche proposta altrimenti agiremo direttamente. Infine anticipo che ci sono due grossi progetti in ballo che abbiamo presentato in Regione di cui preferisco non anticipare nulla. Se andranno in porto saranno due opere importanti di cui i cittadini hanno un gran bisogno. L'obiettivo è sempre quello poi di aumentare le entrate che non sono sufficienti perché continuiamo ad avere elevati tassi d'evasione per Tari e Imu». Un messaggio ai cittadini? «Non voglio fare promesse: chiedo soltanto un altro po' di fiducia e di pazienza. Alla svolta ci siamo». Luca Mugnaioli

Savarese: «Trasferimento casa comunale e nuovo appalto rifiuti? Ci siamo. Commissione Consorzi? Andrà avanti nel suo lavoro. Pronti tanti interventi per il nuovo anno»

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Luana Ludovici (Lega): «Oltre alla palese inefficienza, mi preme sottolineare la gravità dell'incapacità di questa amministrazione, estesa a tal punto da rasentare l'inettitudine. I problemi che avevano promesso di risolvere, non solo sono ancora presenti, ma si aggravano di giorno in giorno ristagnando nell'inadempienza del Sindaco e dei suoi collaboratori. Le tante promesse non mantenute lo rendono un affabulatore, e di questo i cittadini se ne sono accorti da un pezzo. Le vittime di questa situazione sono proprio loro, che non si meritano di certo la situazione in cui versa il comune. Se la Lega fosse stata al Governo cittadino? Prima di ogni cosa non avrei mai dichiarato dissesto, perché, contrariamente alle loro opinioni, non rappresenta un opportunità, bensì un semplice discorso di pura comodità per chi amministra. Cosa andrebbe fatto? Aprire un apposito capitolo di spesa dove far confluire il 20 per cento dei compensi di tutta la Giunta, da destinarsi alle esigenze della città: come, ad esempio, aprire dei parchi attrezzati e a tema, riparare l'indegno manto stradale, di pertinenza Comunale. Sicuramente incentiverei la nascita di nuove strutture ricettive e infrastrutture per lo sviluppo del turismo, anche e soprattutto mediante investimenti di privati». Edelvais Ludovici (FDI) = «Come giudico l’operato sin qui dell’amministrazione? Giudicare sin qui l’operato di questa amministrazione denota tristezza e forse sventura per i cittadini di Ardea, che hanno votato il cambiamento per vedere dopo anni di amministrazione indecorosa, la luce, invece c’è il baratro più assoluto. Un’indifferenza senza eguali che rimarca l’inadeguatezza di questa amministrazione che governa Ardea senza pensare alla vita comunitaria di un paese che vacilla nel vuoto più assoluto , il nulla del nulla. Se fossi Sindaco quali atti produrrei nell’immediato? Questa domanda la reputo provocatoria. Preferirei dire quali atti non avrei prodotto nell’immediato. Non avrei mai fatto per il Comune di Ardea un dissesto finanziario, mettendo in ginocchio un paese; non avrei mai tolto lo scuolabus alle famiglie della comunità; non avrei mai chiuso un servizio avviato come la delegazione di Tor San Lorenzo; non avrei mai chiuso il corpo di polizia locale a Tor San Lorenzo visto che rappresenta un bacino di utenza di circa 25.000 abitanti; non avrei mai chiuso la farmacia di Tor San Lorenzo determinando un’interruzione di pubblico servizio; non avrei mai tolto l’Assistente educativa culturale ai bambini disabili, provocazione da parte dell’amministrazione comunale di comando, ma respinta causa ribellione da parte dei genitori occupando la sala consiliare e a seguire proteste che si sono protratte anche in questo nuovo anno scolastico; non avrei mai lasciato i cittadini che sono in possesso dell’uso civico “ Compendio Le Salzare “ senza un volto. Questa amministrazione farà scadere il decreto per il trasferimento immobile: ad oggi infatti non c'è nessuna pratica di alienazione, nessun cittadino è stato chiamato a consegnare documentazione per avviare pratica di alienazione e ricordiamoci che a febbraio 2020 scadrà il decreto e interverrà di nuovo il demanio dello stato. Non avrei fatto ridurre questo territorio ad un colabrodo, come è già ridotto senza speranze; non avrei permesso, lottando, la riapertura della discarica di Roncigliano, mi sarei appellata e con tutte le mie forze».


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POLITICA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Zuccalà: «Pronti tantissimi interventi» Strade, marciapiedi, giardini pubblici, festival estivi: ecco la ricetta del Sindaco di Pomezia per il 2020 indaco che anno è stato per la città, può farci un bilancio? «È stato un anno ricco di avvenimenti importanti per la nostra Città. Sicuramente tra le prime cose da ricordare c’è l’apertura del Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento e della nuova delegazione di Torvaianica. Poi una serie di iniziative importanti per la cittadinanza come il mercato a km 0, la riqualificazione della passeggiata a mare e la manovra del welfare che va a supportare i servizi per le famiglie, come l’assistenza domiciliare, l’asilo nido e la mensa scolastica. Fondamentale anche l’intervento sulle infrastrutture: il rifacimento del manto stradale per oltre 10 km di reti viarie cittadine, l’avvio dei lavori di estensione della rete idrica in località Macchiozza e la messa in sicurezza del sito EcoX. Possiamo scendere ulteriormente nel dettaglio andando a definire importanti traguardi in ambito ambientale, come il record di raccolta differenziata al 70%, l’attività di monitoraggio dei siti di stoccaggio e il proseguimento dell’analisi del Gas Radon negli edifici pubblici. Ampio spazio è stato dato alla sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza, grazie ai vari eventi svolti sul territorio, alle giornate informative sulla sicurezza stradale e sulla raccolta differenziata. Diversi gli interventi sugli edifici ed aree pubbliche: il restyling e la nuova gestione della biblioteca hanno portato a un incremento delle presenze del 60% e l’avvio dell’Officina dell’Arte e dei Mestieri a Selva dei Pini ha creato un posto dedicato ai giovani artisti e musicisti. Inoltre è stata ridotta la distanza tra Amministrazione e cittadini grazie all’applicazione Municipium, già utilizzata da quasi 3000 cittadini e che conta circa 2000 segnalazioni di cui 3/4 già chiuse, e alla convenzione con diversi CAF del territorio che consente di diffondere in maniera capillare i servizi dell’ufficio tributi». Quali interventi sono in cantiere per il 2020? «Nel 2020 vedremo ancora tanti interventi. Solo per citarne alcuni, si proseguirà con il rifacimento completo delle strade e, salvo imprevisti, partiranno i lavori di realizzazione di zone pedonali temporanee in piazza Indipendenza e piazza Ungheria, i marciapiedi sul lungomare delle Meduse e la gara per i lavori di via di Valle Caia. Sarà completato un nuovo centro cottura per la mensa scolastica, due nuovi giardini pubblici a Campo Jemini e Campo Ascolano e, per finire, partiranno i lavori di estensione della rete idrica in via delle Monachelle e quelli del teatro comunale di via Virgilio».

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Dal momento dell'insediamento di questa solo)? amministrazione ci sono state già quattro de- «Stiamo strutturando gli eventi stagionali in fezioni nella maggioranza. Il M5S ha sempre rassegne-festival, per dare un chiaro riferiparlato di “motivazioni personali”: non mento ai turisti e per comunicare in maniera pensa che però questo abbia indebolito l'im- immediata le tematiche degli eventi». magine dell'amministrazione? «Sono convinto che l’immagine dell’Ammi(continua) nistrazione si consolidi con il lavoro che viene svolto e con i risultati che si raggiungono. La maggioranza è solida, operativa e acquisisce con il passare del Pietro Matarese: «Il mio giudizio tempo sempre più efficacia grazie agli insull'operato finora svolto dall'ammiterventi messi in campo». nistrazione Zuccalà è una valutaSul piano nazionale, così come su quello zione intermedia tra l'inefficienza e locale, la Lega e in generale il centrodel'agire al meglio: fa quanto deve. Distra sembrano in costante ascesa. Viceminuisce il debito dell'Ente tagliando le versa il MoVimento 5 stelle continua a spese, combattendo l'evasione dei tributi, ma, nel convivere il suo periodo di decadenza e gli tempo, aumentadone alcuni. Ciò naturalmente si rioppositori sono sicuri di un suo immi- percuote sulla crescita del territorio pometino, mentre nente “collasso”. Secondo lei cosa servi- i cittadini si allontanano sempre più dalla vita polirebbe per invertire il trend? tica, perchè consapevoli dell'inesistenza di progetti im«Le opposizioni vedono nel Movimento portanti indispensabili per tutti. Cosa farei se fossi 5 Stelle il loro più grande rivale, perché Sindaco? Istituirei immediatamente la figura del desi basa su ideali politici che i vecchi par- legato del Sindaco, impegnato esclusivamente nei raptiti hanno perso negli anni. È tuttavia porti con le associazioni che si occupano di questi evidente una perdita di sensibilità della specifici problemi. Per la sicurezza, invece, istituirei la politica verso quelli che sono i temi che commissione speciale, tra l'altro già votata dal Conimpattano nella vita quotidiana delle siglio, per individuare eventuali infiltrazioni criminali persone e questo porta a perdere il focus nell'attività dell'Ente. Inoltre, ridarei voce ai cittadini, sui veri problemi delle comunità e diri- creando canali diretti ove gli stessi possano segnalare situazioni di soprusi, disfunzioni e illecità. Tale attigerlo sulle polemiche di basso livello. Il vità costituirebbe un valido strumento per avviare Movimento 5 Stelle è sicuramente una stretta collaborazione con gli altri organi istitul’unico soggetto che può recuperare que- zionali deputati alla sicurezza, con i quali avvierei insto distacco dalla realtà in maniera cre- contri periodici atti a monitorare il territorio. In tale dibile ed efficace, ma per farlo deve contesto, un ruolo importante è fornito dal cosidetto iniziare a prendere posizioni nette e con- “soffiatore di fischietto” ( whistleblower), figura previcrete sui grandi temi, perché continuare sta dalla legge per la prevenzione e la repressione della a dare un colpo al cerchio e uno alla corruzione e dell'illegalità della P.A.» botte manda in confusione gli elettori. Se Saverio Pagliuso (Lega): «Zuccalà, si abbassa il livello del confronto, si abnonostante sia amministratore di bassa la qualità dei temi e di consemaggioranza da oltre 6 anni, sembra guenza il livello stesso della politica». non avere una visione per il futuro Se il suo governo arriverà alla sua natudi Pomezia. La sua amministrazione rale conclusione saranno stati 10 anni di vive alla giornata, trincerandosi nella guida pentastellata sul territorio pome- difesa dell'immagine e degli interessi politici del M5S, tino. Come immagina la città alla fine piuttosto che ascoltare le esigenze del territorio. Lo della sua legislatura? scollamento tra la città e chi la amministra dai banchi «Vedo una Città che riesce a offrire final- di maggioranza è ormai evidente a tutti, grillini commente servizi di qualità dopo anni di presi, e il risultato delle ultime elezioni europee lo cermala gestione, che effettua manutenzioni tifica. Se la Lega potesse governare questa città, e regolari, che investe affinché i più gio- credo che questo succederà a breve, aprirebbe subito vani trovino opportunità di crescita sul al confronto con il territorio, con le realtà produttive territorio, che realizza tante attività per e di categoria, con il mondo dell'associazionismo, per la cittadinanza. 10 anni per iniziare a ri- scrivere insieme un piano di sviluppo che inverta la sorgere dalle ceneri, tempi troppo brevi tendenza al declino economico e sociale che stiamo per le opere pubbliche, ma abbastanza subendo. Al tempo stesso metteremmo risorse sulla siper gettare le basi di una città vivibile che curezza, altra emergenza non rinviabile al futuro, e sui servizi alle famiglie. Il lavoro da fare è tanto, parpunta alla qualità della vita». tendo dalla riorganizzazione della macchina ammiSi sta già lavorando alla prossima stanistrativa, ma sappiamo da dove iniziare e gione estiva? Quali novità devono atten- ascolteremo tutta la città per risolvere i problemi che dersi i residenti di Torvaianica (e non oggi non vengono neanche affrontati».

Parla l'opposizione


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gennaio 2020 (segue) «Il 2019 ha portato diverse novità che hanno riscosso grande successo, come le Eneadi Festival con i suoi ospiti di altissimo livello, il memorial Sergio Leone, i Musical in piazza e tutti gli eventi gastronomici. Anno dopo anno puntiamo ad alzare il livello degli spettacoli e ad ampliare la partecipazione, come abbiamo fatto per il doppio palcoscenico della stagione teatrale a Pomezia e Torvaianica. Quello che sta per iniziare sarà sicuramente l’anno più bello per il nostro litorale, che si è ritagliato la posizione che merita dopo anni in cui è stato abbandonato e poco valorizzato». "Tariffa puntuale”: quali saranno i tempi tecnici? «Con la raccolta differenziata abbiamo già raggiunto traguardi importanti come il record del 70%, ma siamo pronti a perseguire nuovi obiettivi. Il piano di passaggio alla tariffa puntuale è ancora in corso e vedrà la luce nei primi mesi del 2020: sarà sicuramente un passaggio graduale e monitorato al fine di garantire il miglior servizio possibile». Ormai dalla scorsa estate la città è completamente paralizzata da continui lavori, soprattutto sulla Via del Mare: secondo lei si poteva fare qualcosa in più per evitare tutti questi disagi? «Pomezia non ha mai visto cantieri così importanti negli ultimi anni. Quello di via del Mare né è l’esempio: alla realizzazione di una dorsale della linea gas metano è seguito il rifacimento completo delle carreggiate con garanzia di successiva manutenzione in caso di cedimenti. Aggiungo il cantiere di via Campobello, che prevede il rifacimento completo della strada, la realizzazione dei marciapiedi e i lavori di collegamento alla torre piezometrica di via dei Castelli Romani, necessari per estendere la rete idrica nei quartieri oggi sprovvisti e portare acqua potabile nelle case dei cittadini. La viabilità non poteva essere gestita diversamente, in quanto i cantieri erano di dimensioni tali da non poter lavorare esclusivamente di notte o occupare solo parte della carreggiata. Fortunatamente i cantieri sono sempre sintomo di sviluppo e realizzazione di nuovi servizi, segno che la Città nei prossimi anni potrà godere al massimo di infra-

Nella foto: il Sindaco di Pomeia Adriano Zuccalà

POLITICA strutture e opere oggi in corso». Manutenzione stradale: si sta facendo tutto il possibile? «I lavori di rifacimento straordinari sono iniziati nelle scorse settimane e proseguiranno nei prossimi mesi, tanto che riusciremo a raggiungere la cifra record di 10 km di strade riasfaltate. Situazioni puntuali come il ponticello di Campo Jemini, via Cavour o via di Torvaianica Alta saranno appunto oggetto di rifacimento nelle prossime settimane. Si potrebbe fare di più? Sicuramente avendo più fondi a disposizione potremmo intervenire sulla totalità delle strade, ma i debiti ereditati pesano ogni anno come un macigno sulle casse dell’ente». La sua Amministrazione, a quanto ci risulta, non si è ancora espressa ufficialmente sul “Social Housing” di Roma Capitale. Vuole farlo ora? Qual è la posizione dell'ente? «L’intervento edilizio non è all’interno del perimetro della nostra Città. Tuttavia ci sono da considerare quelle che sono oggettive criticità che ricadranno anche sui servizi che offre Pomezia, primi fra tutti scuole, viabilità e stazione. A tal proposito, stiamo predisponendo un documento di osservazioni da inviare agli enti preposti per conoscere quali sono i provvedimenti che intendono adottare in relazione alle diverse criticità sollevate. Il tempo dell’edilizia sconsiderata deve assolutamente ritenersi concluso». Stazione FS. Passa il tempo ma lo scalo di Pomezia resta sempre lo stesso con i suoi atavici problemi... «La stazione è oggetto di diversi progetti di riqualificazione, anche grazie alla collaborazione del Comune di Pomezia e della consigliera regionale Valentina Corrado che ha presentato degli emendamenti in Consiglio regionale. Speriamo che RFI possa finalmente intervenire in maniera strutturale su quella che è un’infrastruttura importantissima del nostro territorio, purtroppo sempre troppo distante dal cuore cittadino, ma questo è un altro tema». Che fine ha fatto il c.d. “Bando Periferie” e il pacchetto di interventi che avrebbe dovuto finanziare? «Il finanziamento del bando periferie ha vissuto diverse difficoltà procedurali. Come comune ci siamo fatti carico dei costi di progettazione in attesa del rimborso che sarebbe dovuto arrivare entro il 2019 ma che ancora non si è visto. Sembra comunque che la situazione si stia sbloccando, e lo spero vivamente perché si tratta del progetto chiave per riqualificare interamente l’area di santa Palomba. Intanto, per non perdere ulteriore tempo, stiamo lavorando per anticipare i tempi su alcuni progetti». Luca Mugnaioli

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Paolo Zanin (PD) = «Giudicare non è un verbo che si addice alla mia persona, chi mi conosce sa che sono per il fare, verbo che anche il nostro sindaco e la sua giunta dovrebbero “fare”...proprio . Dopo questa piccola parentesi posso dire che dopo 7 mesi nelle file del consiglio Comunale, trovo quantomeno stagnante la situazione in cui versa la nostra città. Cosa farei se il mio partito fosse al governo della città? Anzi tutto la prima cosa da fare è occuparsi in modo serio e urgente della grave situazione in cui versa l’attuale cimitero comunale. Poi l’ambiente. La delocalizzazione delle industrie insalubri presenti nei centri abitati. Troppi incendi ed incidenti hanno creato non pochi problemi mettendo a seri rischi la salute dei cittadini. Serve l’istituzione di un team che dovrà occuparsi di effettuare continue verifiche nelle varie realtà a rischio. La realizzazione di infrastrutture, con il sostegno di stato e regione, necessarie per convincere gli imprenditori ad investire sul nostro territorio e a livello produttivo che turistico ricettivo. Una politica della casa in modo da evitare che quotidianamente assistiamo ad ordinanze di sfratto nei confronti di famiglie che, purtroppo, non sono più nelle condizioni di pagare affitti onerosi. Non ultimo ma altrettanto importante è la necessità, in accordo con Roma capitale di individuare una soluzione dignitosa, al campo rom di castel Romano che oltre a versare in totale stato di degrado sta creando non pochi problemi ai cittadini che quotidianamente percorrendo la pontina rischiano la vita per atti vandalici messi in atto dai ragazzi del campo rom». Stefano Mengozzi (Pomezia Domani) = «Abbiamo davanti agli occhi il risultato di un’amministrazione chiusa in se stessa, che non riesce a guardare alle prime esigenze dei cittadini. Traffico nel caos, servizi primari mancanti, periferie e litorale lasciati senza programmazione. Mancanza totale di dialogo con le forze di minoranza: io credo che davanti ai problemi dei cittadini si debba andare anche oltre i colori politici di appartenenza. Ma su tante questioni, vedi i disastri causati dal comune di Roma sul nostro territorio o ai confini, è mancato uno scatto d’orgoglio. Siamo felici che alcune nostre battaglie in campagna elettorale siano diventate realtà (come la delegazione comunale di Torvaianica) ma su altre (prima fra tutte Sportello Acea e viabilità) siamo ancora lontani dalla soluzione. Un fallimento, devo evidenziare, che è anche causato da un’assenza di programmazione ereditata dalla passata amministrazione Fucci, che ha lasciato il comune con nuovi debiti e senza opere in cantiere. Se fossi Sindaco? Mi occuperei subito di viabilità e periferie. Aprirei un contenzioso con Acea, che non si può permettere di comportarsi come se non avesse obblighi nei confronti del nostro territorio. La società è in ritardo di 3 anni sul piano dei lavori sottoscritto e dal comune non è mai partita una lettera di reclamo o una messa in mora. Costruirei il bilancio comunale puntando tutto su una grande opera di riqualificazione delle strade che comprenda, contemporaneamente, un abbattimento delle barriere architettoniche. Oggi Pomezia è un inferno tanto per i pedoni che per gli automobilisti, non si può andare avanti così!»


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IL 2019 DI POMEZIA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Grave incidente Grave incidente su Via Laurentina, tra Santa Procula e Via di Valle Caia, dove un camion ha perso il controllo ed è finito di traverso sulla strada. Prima di fermarsi, il camion si è schiantato contro 4 auto che erano parcheggiate a bordo strada. A seguito dell’impatto si è verificato anche uno sversamento gasolio.

Tutti contro il sexy shop: «Non lo vogliamo»

Tromba d'aria Dopo la pioggia, il vento e la grandine, Pomezia è stata colpita anche da una suggestiva e spaventosa tromba d’aria.

Storia quasi surreale a Pomezia, dove l’apertura di un sexy shop in zona Colli di Enea ha provocato l’indignazione di un gruppo di persone che, dal giorno in cui il negozio “peccaminoso” ha aperto, hanno cercato in tutti i modi di farlo chiudere. Le persone “scandalizzate” hanno addirittura tentato di boicottare i negozi limitrofi, compresa la farmacia comunale, chiedendo a tutti i residenti di fare lo stesso.

Incidente Donna si sul lavoro lancia dal sesto piano Una terribile tragedia ha segnato la città di Pomezia, dove una donna di 56 anni si è tolta la vita lanciandosi dal 6° piano di un palazzo, in via Giuseppe Saragat. Inutili i soccorsi, la donna è morta sul colpo.

Un ragazzo romeno di 22 anni, residente da anni a Pomezia è morto in un incidente mentre stava lavorando all’interno della Smurfit Kappa Anzio, azienda che tratta la raccolta di carta e cartone. Il 22enne era intento a spostare alcune balle di cartone, aiutato da un altro operaio. A un tratto il ragazzo è caduto e la balla di materiale gli è crollata addosso, uccidendolo. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei sanitari del 118: il giovane operaio era morto sul colpo.

Liceo evacuato Il Liceo Pascal è stato evacuato a causa della caduta di alcuni pezzi dal soffitto. Gli studenti, per precauzione, sono stati fatti uscire dalla scuola. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.

Paura in villa Avrà sicuramente avuto più di un brivido lungo la schiena il proprietario di una villetta di Campo Jemini che, riguardando il nastro delle telecamere di sicurezza installate nella sua abitazione, ha visto chiaramente tutta la sequenza d’azione di una banda di ladri.

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile



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IL 2019 DI POMEZIA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Orrore a Torvaianica Tragedia a Pomezia. Due corpi carbonizzati sono stati rinvenuti in un’auto parcheggiata in un terreno agricolo in Via San Pancrazio, tra Torvaianica e Torvaianica Alta. Dopo giorni di accurate indagini si è risalito all’identità dei due corpi, un uomo e una donna: si tratta di Maria Corazza e Domenico Raco. Le indagini hanno inoltre portato a scoprire in breve tempo anche il colpevole del brutale omicidio-suicidio: proprio Raco, infatti, avrebbe compiuto il folle gesto dettato dalla rabbia per il rifiuto di Maria alle sue avances.

Telline Scacco ai di "frodo" Fragalà

Protesta Terremoto in Piazza

Stroncato commercio abusivo di telline. I militari della Capitaneria di Porto hanno sequestrato oltre 50 kg di molluschi in cattivo stato di conservazione. Il commercio illegale di avveniva online su pagine e gruppi Facebook, a cui erano iscritti oltre 3.000 utenti, e dove veniva garantita la pulizia e la depurazione dei prodotti. Le telline, invece, erano tutt’altro che pulite e venivano conservate in bottigliette vuote di acqua minerale, al caldo, senza requisiti di salubrità. I responsabili, oltre alla denuncia, si sono beccati anche una salatissima multa da 10.000€.

Francesco Ladu, l’uomo che ormai da anni chiede all’Amministrazione l’assegnazione di una casa dove andare a vivere, continua la sua protesta, questa volta dormendo sugli scalini del Comunale. “Ho avuto promesse mai mantenute… vorrei una casa dove poter dormire e avere una vita un pochino più decente. Mi sto ammalando sempre di più. Ho bisogno di medicinali, di visite mediche”. Dopo anni di richieste e proteste l’uomo si trova ancora senza una sistemazione, ed è tornato a chiedere aiuto alle istituzioni.

La maxi operazione dei carabinieri contro il clan “fragalà”, svolta dai carabinieri del Ros, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Roma, hanno disarticolato il sodalizio mafioso denominato clan “Fragalà”, operante nell’area metropolitana romana e in particolare nei comuni di Ardea, Pomezia e Torvajanica, come detto. Il clan aveva determinato un pesante clima di intimidazione ai danni di commercianti e imprenditori locali, costretti a subire estorsioni attraverso attentanti dinamitardi e minacce.

Teatro incompiuto, arriva Mr. Neuro Nel pieno centro cittadino Mister Neuro si è recato al teatro incompiuto, un’opera che avrebbe dovuto essere un centro culturale polifunzionale, con tanto di museo. La regione Lazio, per la realizzazione del rudere ha speso la somma di 7 milioni di euro. Per portare a compimento la struttura occorrono ancora 10 milioni di euro. Mister Neuro accompagnato da alcuni cittadini pometini, ha mostrato la criticità e il degrado della struttura.

Maggio

Giugno

Scossa di terremoto al largo del litorale romano, nel Mar Tirreno centrale. Il sisma di moderata entità, di magnitudo 3.4 sulla scala Richter, è avvenuto in mare a una profondità di circa 23 km, a circa 60 km dalla costa. La scossa è stata nettamente avvertita anche a Pomezia. Fortunatamente nessun danno è stato registrato a cose o persone.

«Sei troppo lento». E lo accoltella Un uomo di 47 anni è stato accoltellato all’interno di un noto panificio del centro cittadino. Il 47enne stava lavorando all’interno del panificio quando un suo collega lo ha accoltellato. La giustificazione dietro questo gesto sarebbe il fatto che la vittima era troppo lenta nel suo lavoro. L’uomo, dopo essere stato ferito, è corso dai Carabinieri. Si è presentato scalzo, sporco di farina e di sangue, con una profonda ferita al braccio.

Luglio

Agosto


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gennaio 2020

IL 2019 DI POMEZIA

Samara a Pomezia

Omicidio

Samara annuncia su Instagram il suo arrivo a Pomezia. Il post contenente lo “spaventoso” annuncio è stato pubblicato dall’account Instagram ‘Samara_Alive’, ovvero uno dei tanti profili apparsi durante il periodo della Samara challenge proprio per rivendicare gli scherzi ispirati all’inquietante personaggio di e Ring. Nel post si legge: “Sto arrivando da voi ultima tappa mi fermerò per un po’… Pomezia”.

Un ragazzo di 19 anni ha strangolato e ucciso l’anziana madre della compagna di suo padre a Martin Pescatore. Il giovane era da poco tempo andato ad abitare con il padre e la compagna e condivideva la stanza con l’anziana donna, ma nulla faceva presagire la tragedia. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato il padre: nella loro stanza ha visto il corpo senza vita della 76enne e il ragazzo seduto nel letto della donna, con gli abiti sporchi di sangue.

Truffa milionaria Vacanze fantasma Una nota agenzia di viaggi di Pomezia ha truffato decine e decine di clienti, facendogli pagare viaggi inesistenti. Il modus operandi era sempre lo stesso: a fronte dei pagamenti effettuati dai clienti presso l’agenzia di viaggi, la titolare non effettuava le prenotazioni presso le strutture alberghiere.

Maltempo

Società con sedi inesistenti, nessun pagamento delle imposte e nessuna dichiarazione fiscale, documenti contabili “spariti” o distrutti. Sono queste le accuse formulate nei confronti di 4 noti imprenditori del territorio. I quattro, che operavano nel settore informatico ed elettronico, sono stati denunciati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. La frode aveva fruttato agli imprenditori disonesti oltre 8 milioni di euro.

L’alluvione che si è abbattuta su Pomezia ha causato pesanti danni e numerosi disagi in tutto il territorio comunale, da Torvaianica a Campobello. Si contano numerosi alberi abbattuti, tetti di case e scuole scoperchiati, strade allagate e sottopassaggi completamente sommersi. In tutto il territorio comunale sono stati necessari centinaia di interventi dei vigili del fuoco e protezione civile. I danni complessivi ammontano a diverse decine di migliaia di euro...

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Il nostro 2019

G e n n a i o F e b b r a i o

M a r z o

A p r i l e

M a g g i o

G i u g n o

Continua a p.17

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre


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IL 2019 DI ARDEA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Grave incidente Una spaventosa carambola avvenuta tra Via Napoli e Via Modena ha provocato il ferimento di una donna. Nell’impatto un veicolo, scontrandosi con un furgone, si è ribaltato finendo contro il muro di cinta di un’abitazione.

Il mistero del carro funebre

Vinti 50.000€ È stato acquistato ad Ardea uno dei 50 biglietti vincenti della seconda categoria della Lotteria Italia. Il fortunato che ha acquistato il biglietto nel Comune rutulo si è portato a casa cinquantamila euro.

Un carro funebre, in evidente stato di deterioramento, è rimasto parcheggiato su un campo alla Banditella, in una traversa di Via Pavia, per almeno 10 anni. Si tratta inoltre di un mezzo storico considerando che il veicolo risale al 1958. Quando i Carabinieri di Anzio sono andati a chiedere spiegazioni al proprietario del terreno (e del mezzo), lui ha risposto: «Lo avevo preso con l’obiettivo di restaurarlo e magari adoperarlo nel campo cinematografico». Svelato anche il “giallo” che da sempre circonda il carro funebre: ma cosa c’era dentro la bara? La risposta: la cassa era vuota (dunque niente macabro ritrovamento semmai qualcuno l’avesse pensato).

Paura ad Ardea, nel quadrante residenziale della Nuova Florida. Tre banditi incappucciati e armati di grossi coltelli hanno rapinato il supermercato Gesad di Largo Rovigo. Panico tra i tanti clienti ancora presenti nel supermercato. Alcuni bambini hanno iniziato a gridare spaventati, mentre i rapinatori, temendo che le urla potessero far accorrere i carabinieri, hanno arraffato una parte degli incassi e sono scappati. All’arrivo delle forze dell’ordine i malviventi erano già riusciti a far perdere le loro tracce.

Gennaio

Febbraio

Disabile 4 rom 'infuriato' creano col Sindaco il caos Un cittadino disabile è finito dentro ad una delle tante buche delle strade di Ardea, spaccando sia due ruote sia i relativi cerchioni della sua auto. Inferocito dall’accaduto, ha pensato di dirigersi in Comune e di sfogare la sua rabbia e indignazione “spaccando” la sua stampella sulla scrivania del Sindaco.

Rapina al Gesad

Panico alla pasticceria “La Salernitana” della Nuova Florida, dove 4 rom (2 uomini e 2 donne) hanno iniziato a dare fastidio ai clienti e ai baristi. Uno di loro, ubriaco e in stato confusionale, ha continuato a chiedere alcolici da bere e, al rifiuto del barista, ha iniziato a dare in escandescenze terrorizzando i clienti. Il proprietario della pasticceria ha cercato di difendere i clienti, ma i rom hanno iniziato a scagliargli addosso delle bottiglie, mancandolo e distruggendo arredi e vetrate del locale.

E’ stato rinvenuto il cadavere di un neonato in un appartamento del “serpentone” delle Salzare. Al momento della scoperta i genitori del piccolo, entrambi di nazionalità romena, erano irreperibili. La mamma del bimbo era diretta in Francia, mentre il padre risiedeva in un altro appartamento del “serpentone”. Solo pochi giorni prima del decesso, il bimbo era stato male e per lui era stata chiamata la guardia medica.

Tragedia alle Salzare

Marzo

Aprile



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IL 2019 DI ARDEA

Il Corriere della Città gennaio 2020

A Marina di Ardea il mare non ha ostacoli Sul Lungomare degli Ardeatini, ha aperto la “spiaggia dell’inclusione e della solidarietà”, pensata, ideata, per essere davvero accessibile a tutti. Qui non ci sono barriere architettoniche: qui il mare non ha ostacoli. Grazie alla sedia JOB e all’assistenza del personale dello staff dello stabilimento, tutti sono in grado di entrare in acqua per rinfrescarsi. Inoltre, grazie alla passerella che arriva fino alla battigia, tutti sono in grado di prendere il sole o mettersi sotto l’ombrellone a due passi dall’acqua. La bellissima realtà dell’inclusione è targata Impegno Donna, un’associazione nata proprio con lo scopo di sostenere i diritti dei disabili. La spiaggia senza barriere è la prima a Roma e provincia, senza dubbio un bel vanto per il Comune di Ardea.

Caso di chikungunya Un caso conclamato di chikungunya (l’infezione che deriva dalla puntura di zanzara tigre) è stato registrato ad Ardea. A essere colpito un uomo, da poco rientrato dal Brasile. In merito a questo episodio il Sindaco Mario Savarese ha emanato un’ordinanza per effettuare urgentemente una disinfestazione ed evitare il contagio. Il Comune di Ardea

Incidente alla festa Dramma Bimba ad Ardea nasce tra... i dolci Terribile episodio a Marina di Ardea, dove una ragazza di 17 anni è morta poco dopo aver fatto la doccia. La giovane dopo aver cenato è andata nella sua stanza, poi, racconta il padre, in bagno per fare una doccia, ma non è più uscita. Il padre ha iniziato a bussare alla porta e, non ricevendo risposta, l’ha forzata, trovando la ragazza a riversa a terra. Ha provato a sollevarla e la giovane ha iniziato a vomitare. Spaventato, ha innanzitutto cercato di rianimarla. Non riuscendoci, il genitore ha chiamato il 118, ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare. La ragazza è stata trasportata d’urgenza al S. Anna di Pomezia, ma i tentativi di salvarla sono stati inutili.

Maggio

Lieto e sicuramente inusuale evento nel quartiere Nuova Florida, dove una donna entrata nella pasticceria La Salernitana ha capito che la bimba che portava in grembo aveva deciso di nascere in anticipo e senza preavviso. La giovane signora ha iniziato a gridare chiedendo aiuto. I gestori del locale e i clienti sono accorsi e hanno chiamato l’ambulanza, ma le cose si sono svolte tutte in pochissimo tempo: la donna ha perso subito le acque e la bambina è nata in pochissimi minuti. Quando è arrivata l’ambulanza, i sanitari del 118 hanno constatato il buono stato di salute di mamma e figlia e le hanno portate in ospedale per il ricovero di prassi.

Giugno

Grave incidente stradale sul Lungomare di Tor San Lorenzo, dove un 25enne alla guida di una Smart, ha investito un ragazzino di 14 anni che stava attraversando la strada. Al momento dell’investimento il 14enne si stava recando con alcuni amici alla festa di Tor San Lorenzo. Fortunatamente, pur avendo riportato diversi traumi, il ragazzo non era in pericolo di vita.

Evade per prendere il sole Stanco dei domiciliari, un 29enne romano ha ben pensato di tagliare il braccialetto elettronico che aveva alla caviglia e di “svignarsela” per trascorrere una bella giornata di mare. Per non farsi riconoscere si era anche tagliato barba e capelli e, sicuro di non essere “beccato”, è partito da Roma e se ne è andato tranquillamente in un lido di Tor San Lorenzo. Proprio lì, in spiaggia, i poliziotti lo hanno ritracciato. Il giovane, appena uscito dall’acqua, si era messo a prendere il sole in costume. Bloccato dai poliziotti, è stato tratto in arresto per evasione aggravata.

Luglio

Agosto


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Segue da p. 13

Spari nel cuore della notte

Matrimonio a prima vista E’ Ambra Radicioni, 27enne di Ardea, infermiera, una delle tre ragazze che, tra le tante candidate al programma “Matrimonio a prima vista”, si sposerà con uno sconosciuto. Per lei gli esperti hanno deciso che il partner ideale sia Marco Rompietti, 32enne di Terni organizzatore di eventi. La coppia parte dall’81% di compatibilità. Ambra avrà davvero trovato l’uomo della sua vita attraverso un programma televisivo?

Ladri di prosciutto Un bottino “singolare” quello che tre ladri si sono portati a casa dopo un colpo al Sodifor 2 di Ardea. I tre ladri incappucciati hanno forzato le serrande e la porta d’ingresso e si sono intrufolati all’interno del supermercato di via Laurentina. Una volta dentro, si sono diretti immediatamente verso il reparto gastronomia e hanno trafugato decine di prosciutti interi. Il valore della refurtiva ammonta a circa 3.000€, per un totale di 50 prosciutti. Dopo il “goloso” furto, i tre sono sgattaiolati fuori, hanno caricato l’auto con i prosciutti e si sono dati alla fuga.

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IL 2019 DI ARDEA

gennaio 2020

E’ riuscito a sfuggire all’arresto quando gli agenti di Polizia si sono presentati, in piena notte, alle porte della sua abitazione. I poliziotti erano giunti sul posto per arrestare l’uomo ma quest’ultimo ha iniziato a divincolarsi fino a riuscire a scappare. Raggiunta la sua auto ha ingranato la marcia ed è fuggito, dando il via a un inseguimento da film. I poliziotti hanno inseguito l’uomo per diversi chilometri e il silenzio della notte è stato interrotto da alcuni spari. L’uomo è però riuscito a far perdere le sue tracce ed è tuttora ricercato.

Lite tra mamme Mamme tecnologiche e rissose ad Ardea, dove una lite iniziata su whatsapp è finita prima davanti ai cancelli di scuola, poi al pronto soccorso. Le protagoniste sono un piccolo gruppo di mamme degli alunni della scuola elementare di via Tanaro, a Tor San Lorenzo, tutti bimbi di età compresa tra i 7 e gli 8 anni. Le donne sono passate dalle parole ai fatti, picchiandosi brutalmente. Ad avere la peggio la signora G.T., che è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Aprilia, dove le hanno riscontrato un trauma contusivo al cranio con una prognosi di 7 giorni.

Coppia sequestrata Quattro malviventi hanno sequestrato e rapinato marito e moglie su via Laurentina, all’altezza del bivio Caronti. I malviventi hanno aspettato che i due coniugi chiudessero il bar di loro proprietà, il “Bar Laurentina”, per entrare in azione. Non appena la coppia è salita in casa, a poca distanza dal bar, i quattro delinquenti, armati di asce, coltelli e “maleppeggio” hanno minacciato i due e prima si sono fatti consegnare denaro e oggetti d’oro prima di fuggire via.

L u g l i o

A g o s t o

S e t t e m b r e O t t o b r e

N

Ardea sott'acqua! Le piogge incessanti hanno reso le strade Ardea imprecorribili. In alcuni tratti gli allagamenti hanno raggiunto i 40 cm di altezza. Sono stati necessari diversi interventi da parte dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Le situazioni più critiche sono state registrate a Tor San Lorenzo e Nuova Florida, dove intere strade sono completamente sommerse d’acqua.

o v e m b r e D i c e m b r e Il nostro 2019

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre


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POLITICA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Cittadini e associazioni festeggiano il Vincolo La storica sentenza del Consiglio di Stato è stata oggetto di una cena sociale celebrativa opo la battaglia, anche legale, terminata con lo storico riconoscimento da parte del Consiglio di Stato della legittimità del Vincolo Paesaggistico sui 2000 ettari tra Pomezia ed Ardea è tempo di festeggiare. Una vittoria schiacciante di tutti coloro che, con le unghie e con i denti, e senza il sostegno delle amministrazioni comunali, hanno voluto con forza dare un futuro diverso ad un'area fortemente sfruttata negli anni e che ora potrà finalmente voltare pagina. Per questo cittadini, associazioni e comitati di quartiere hanno tenuto una cena pubblica a dicembre proprio per celebrare questo avvenimento. Vinta la battaglia, l'attenzione resta alta «Difenderemo sempre il nostro territorio dalla speculazione e dal degrado che qualcuno evidentemente vuole», hanno dichiarato congiuntamente tutte le rappresentanze delle associazioni intervenute. «Siamo ben consci che il territorio di Roma Sud, tra Pomezia, Ardea, Albano Laziale e Aprilia è sotto attacco. Consumo di suolo, trattamento dei rifiuti, discariche, cementificazione...tutte operazioni fortemente insostenibili a danno dell'ambiente in cui viviamo e della salute pubblica», dichiarano le Associazioni e i Comitati, fra i quali Associazione Latium Vetus, Comitato di zona Roma 2, NO Biogas Pomezia e CdQ Santa Palomba, che hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, in ocNella foto: (in basso, da sx) l'Avv. casione della cena collettiva insieme ai citStefano Rossi, tadini per i festeggiaGiacomo Castro menti della storica (Pres. Ass. Latium sentenza del consiglio Vetus), Paolo di stato che ha conferCeccarelli (CdQ mato la piena legittimità Santa Palomba), del vincolo paesaggiDiego Casubolo stico posto dal mibact a (No Biogas tutela di 2000 ettari fra Pomezia)

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Il Vincolo è storia: cittadini, comitati e associazioni brindano per festeggiare pomezia ed ardea. Verso il futuro «La difesa -vittoriosa- del vincolo paesaggistico è un grandissimo risultato che ci inorgoglisce e ci riempie di gioia e di impegno per il futuro», ha dichiarato Giacomo Castro, Presidente di Associazione Latium Vetus. «Non permetteremo lo scempio del nostro territorio fra Pomezia, Ardea e Albano Laziale: l'installazione di discariche, di centrali di rifiuti, di degrado, di consumo di suolo.vogliamo rispondere a quei personaggi che hanno gridato al vincolo come un problema per il lavoro: una visione distorta e strumentale, in realtà il vincolo e' una grande potenzialità per il nostro territorio, che continueremo a difendere giorno dopo giorno. Grazie ai cittadini che ci hanno supportato e con le loro donazioni ci hanno permesso di ottenere questo straordinario risultato!»

Le Associazioni: «La difesa del Vincolo è un grandissimo risultato. Ma non abbasseremo la guardia: continueremo a difendere sempre il nostro territorio»

Il commento

Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia LA DOMANDA - Il Consiglio di Stato ha confermato il Vincolo posto dal MiBac. L'amministrazione è pronta a ridisegnare un futuro diverso per quell'area? Quali iniziative intende promuovere in tal senso l'amministrazione? «Un progetto di riqualificazione dell’area in oggetto sarebbe stato possibile in assenza di un vincolo così restrittivo. Si sarebbe potuto dirottare il passaggio dei mezzi pesanti dal centro abitato verso nord, riqualificare tutto il quadrante tramite gli oneri concessori e ridisegnare una viabilità a favore del trasporto su ferro invece di quello su gomma. Per raggiungere questi obiettivi continueremo a lavorare nonostante lo stato di fatto: la valorizzazione dell’area è sicuramente un progetto a lungo termine in cui è necessario l’intervento di qualche privato che riesca a coniugare un sano investimento con le restrizioni in essere e le infrastrutture presenti. Forse un giorno anche l’area di Santa Palomba avrà gli scenari delle colline toscane, ricchi di agriturismi». Luca Mugnaioli



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POLITICA

Il Corriere della Città gennaio 2020

Riforma della prescrizione: processi 'eterni'? Dal 1 gennaio tutti i reati dopo la sentenza di primo grado non potranno essere più prescritti al primo gennaio, tutti i reati che saranno consumati in Italia, dopo la sentenza di primo grado non potranno più essere prescritti sia nel caso di condanna e sia nel caso di assoluzione». Sono queste le parole rilasciate al Corriere della Città dal Professore Pasquale Del Grosso che anticipano ciò che accadrà, a suo avviso, con la nuova legge in materia di giustizia in vigore da gennaio. «Il paradosso - prosegue Del Grosso - sarà che il cittadino (innocente o colpevole) potrà trovarsi per lunghi anni e addirittura per la vita intera sospeso ad un processo senza fine, con le Procure che potranno presentare appello senza limite di tempo e senza alcuna preoccupazione circa l’avvicinarsi di una qualche scadenza che

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L'esperto: «La nuova riforma muove dal presupposto, errato, che la prescrizione dei reati in Italia sia la causa della impunità di cui godono molti malfattori»

ponga fine all’iter processuale». Non tutti però sono d'accordo: molti sostengono infatti che è solo così che, in Italia, si può impedire la prescrizione dei reati dovuta ai tempi eccessivi della giustizia. Le criticità «La nuova riforma muove dal presupposto, errato, che la prescrizione dei reati in Italia sia la causa della impunità di cui godono molti malfattori», continua Del Grosso. «I dati oggettivi smentiscono questa approssimativa e capillarmente diffusa semplificazione perché i dati più recenti parlano solo del 13% di processi finiti l'anno scorso in prescrizione e soprattutto del 57% di questi ultimi prescritti nella fase delle indagini preliminari dove i tempi sono dettati dal Giudice e non dagli avvocati additati spesso come subdolamente portati a servirsi della prescrizione a vantaggio del proprio cliente. Con la dichiarazione di prescrizione che può intervenire in qualsiasi grado del giudizio e delle fasi preliminari al dibattimento, il reato diventa prescritto perché consumatosi un tempo pari alla pena edittale massima prevista dal codice, misurato dalla data di consumazione del reato o di fine della attività criminosa», conclude il Professore. L'intervista Sul tema abbiamo intervistato anche l'Avvocato Antonio Aquino. Avvocato perché la prescrizione è necessaria, con i dovuti distinguo? Prescrizione, l'allarme: «E se poi toccasse alla sfera tributaria? Vi immaginate se lo Stato potesse in ogni tempo procedere al recupero delle somme?» «La prescrizione del reato è un istituto di natura sostanziale che collega l’effetto estintivo del reato al decorso del tempo previsto dalla legge senza che sia intervenuta una sentenza di condanna irrevocabile. La ratio della prescrizione va rinvenuta nell’affievolimento dell’interesse delle Stato ad attuare la pretesa punitiva nei confronti del reo quando sia trascorso un considerevole lasso di tempo, determinato dal legislatore in relazione alla gravità del reato (Fiandaca Musco, diritto Penale). Altri autori fondavano la ragione della prescrizione nel venir meno della funzione di prevenzione speciale della pena, sul rilievo secondo cui, con il deNelle foto, corso del tempo, può dall'alto: il cessare la pericolosità Ministro della sociale del reo (MoGiustizia lani in Nuoviss. DiAlfonso Bonafede; gest. It., Torino, 1966). l'Avvocato Antonio Aquino; il Professore (continua) Pasquale Del Grosso

Il parere

PROCESSI SENZA FINE? - «Da gennaio 2020, con l’entrata in vigore della cosiddetta “Legge spazzacorrotti”, la prescrizione non scatterà più al termine del primo grado del giudizio penale e non vi sarà una durata ragionevole del processo penale. La logica che potremmo definire “fine del processo mai” appartiene ad una civiltà giuridica che vede i cittadini “prigionieri” di un sistema processuale che ha, come evidente realtà di tutti i giorni, una irragionevole durata che viola il diritto costituzionale al processo giusto e ragionevole nel tempo. Ma vi è di più. La Legge Buonafede attua un paradosso: anche nei casi di assoluzione, il cittadino, in caso di appello del P.M., si vedrebbe avvolto nelle “spire della giustizia” per decenni. Per non parlare delle parti offese che vedrebbero procrastinarsi il loro diritto al risarcimento per molti anni. Qui non si tratta di dividerci in garantisti o meno, si tratta solo di stabilire se la libertà di un cittadino possa essere giudicabile “per sempre” (tranne per quei reati di strage, genocidio, …) o che debba prevalere un orientamento costituzionale della pena. D’altro canto vi è che i processi lunghi affievoliscono anche il diritto alla difesa, accertamenti ed escussioni delle prove a distanza di anni, rendano assai ardua la ricerca della verità processuale. Occorre in questo tempo storico avversare l’idea del populismo penale, che tende a trasformare molti comportamenti sociali ed individuali processabili. Vi è un esempio eclatante di quanto affermato: il reato di abuso edilizio. I processi per abusi edilizi tendono ad intasare le procure e a fronte di circa 32.424 ordinanze di demolizione solo 3.651 sono state eseguite. Vi è un impossibilità delle procure ad eseguire gli abbattimenti e di conseguenza è chiara l’inutilità della pena. Andrebbe riformata l’intera materia. Concludo riportando quanto ha scritto Cesare Beccaria: “Apriamo a isterie e vedremo che le leggi, che pur sono o dovrebbero essere patti di uomini liberi, non sono state, per lo più che lo strumento delle passioni di alcuni pochi, o nate da una fortuita o passeggera necessità, non già dettate da un freddo esaminatore della natura umana”».


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gennaio 2020 (segue) «Inoltre, l’Istituto tende a garantire l’effettivo diritto di difesa all’imputato, il quale con il passare del tempo vedrebbe sempre più difficile fornire e recuperare fonti di prova a suo favore. La prescrizione dovrebbe poi incentivare l’azione dello Stato al rispetto del prin-

POLITICA snaturalistici che hanno fino ad ora sostenuto le ragioni della prescrizione. Ci si deve chiedere, è mai possibile sacrificare un principio di civiltà giuridica, che trova il suo fondamento nella Costituzione, quale quello del “non si può essere imputati per sempre”, al solo fine di giustificare una palese ineffi-

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cedimenti non definiti andranno necessariamente ad aumentare. Invero, per avere una sicura è certa definizione dei processi in un tempo normale occorre aumentare l’organico dei giudici e degli amministrativi, nonché le risorse economiche alla Giustizia. Questa e’ l’unica strada. non ve ne sono altre. Altre for-

L'Avv. Aquino: «Una norma che abolisca la prescrizione non apporterà alcun beneficio nemmeno in termini di riduzione del numero dei processi. Farà solo aumentare il numero dei procedimenti non definiti» cipio di ragionevole durata del processo, ex art. 111 Cost. Nell’ambito dei principi costituzionali, inoltre, l’istituto della prescrizione risponde anche all’esigenza della finalità rieducativa della pena e del processo di reinserimento sociale del reo, ex art. 27 Cost. Tutti gli studenti di giurisprudenza fino ad oggi, studiando diritto penale, hanno appreso tali nozioni a giustificazione dell’istituto della prescrizione». Cosa cambia con la Legge Buonafede? «Ci viene propinato, in pratica, che tutto quello che hanno scritto e studiato i migliori giuristi è un “fake”, cioè, si può essere imputati per sempre, in barba a quei principi giu-

cienza del sistema Giustizia». Quindi secondo lei non ci sarà alcun beneficio? «No, una norma che abolisca la prescrizione non apporterà alcun beneficio nemmeno in termini di riduzione del numero dei processi, anzi farà aumentare il numero dei procedimenti non definiti». Può spiegarci meglio? «Si pensi solo al fatto che attualmente una parte dei processi viene definito con l’estinzione del reato dovuta alla prescrizione, mentre, una volta entrata in vigore la nuova legge non avremo più questa fisiologica riduzione dei processi, ragione per cui dal 2020, i pro-

mule non servono a nulla, se non a giustificare la incapacità della politica a trovare soluzioni utili ai cittadini». Quali altri rischi ci sono? «Questo modo di cancellare, con un colpo di spugna, i diritti fondamentali a garanzia della persona ci porterà ad una deriva giustizialista tale da minare i fondamenti di uno Stato di Diritto. Dalla Cancellazione della prescrizione in materia penale a quella prevista in materia tributaria è un attimo. Vi immaginate se lo Stato potesse in ogni tempo procedere al recupero delle somme». Luca Mugnaioli


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POLITICA

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Barriere architettoniche, il processo si sposta L'Ass. Luca Coscioni ha portato il Comune di Pomezia in Tribunale per «condotta discriminatoria» i sono novità circa il ricorso presentato dall'Associazione Luca Coscioni nei confronti del Comune di Pomezia. Il 18 dicembre scorso si è svolta dinanzi al Tribunale di Velletri la prima udienza: il primo atto prodotto è stato quello di uno spostamento di sede per questioni di competenza. Infatti, come dichiarato dall'Associazione Luca Coscioni, il Giudice, «su concorde richiesta delle parti, ha individuato il Tribunale di Roma cone ufficio giudiziario territorialmente competente a pronunciarsi sulla causa». Pertanto il procedimento per condotta discriminatoria promosso nei confronti del Comune di Pomezia verrà devoluto al Tribunale di Roma che provvederà, su istanza dell'associazione ricorrente, a fissare la prima udienza di trattazione,

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La Coscioni chiede che il Comune di Pomezia venga condannato per condotta discriminatoria e costretto ad adottare i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche entro termini congrui e ragionevoli

Il Giudice ha individuato il Tribunale di Roma cone ufficio giudiziario territorialmente competente a pronunciarsi sulla causa Il ricorso Il procedimento è stato portato avanti dall’avvocato Alessandro Gerardi, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni. Il procedimento, dichiarava Giuseppe Di Bella, anch'egli Consigliere Generale dell'Associazione e portavoce territoriale, «è da considerarsi però contro tutti i Sindaci che si sono succeduti dal 1986 in poi, quando cioè la legge sull'adozione da parte dei Comuni di un PEBA è entrata in vigore». Ricorsi analo-

ghi a quello di Pomezia sono stati del resto depositati nei Tribunali di tutta Italia. Ad ogni modo, nel caso specifico, la Coscioni chiede che il Comune di Pomezia venga condannato per condotta discriminatoria e costretto ad adottare i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche entro termini congrui e ragionevoli. L'atto è stato corredato da un corposo dossier riguardante le tipologie più impattanti per l’impedimento alla mobilità, per la creazione del disagio e per la creazione o mancata segnalazione del pericolo, per chiunque, come riporta l’articolo 1 della legge 503/96.



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CRONACA

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«Cari Sindaci, per il 2020 vorrei...» Apriamo le voste numerose lettere a “Babbo Natale” rivolte agli amministratori di Pomezia e Ardea ntanto Buon Anno a tutti, questo è d'obbligo verso voi lettori. Dopo questa doverosa premessa è tempo di leggere le vostre lettere destinate agli amministratori di Pomezia e Ardea. Perché se è vero che un Sindaco di certo non è “Babbo Natale” è altrettanto vero che il loro ruolo, al di là delle effettive difficoltà, è quello di ascoltare i cittadini, ovvero coloro che gli hanno permesso di arrivare dove sono. Ecco allora le vostre richieste. Strade e buche: ancora loro Nonostante l'entrata nel 2020, nonostante l'Italia sia riconosciuta quale paese "civilizzato", è inconcepibile come ancora le strade rappresentino un'emergenza di tale portata. Ardea è in testa, ma anche Pomezia non scherza. «Chiudete le buche!», scrive Paolo. Daisy, con tanto di emoticon allegate, chiede: «Ripristino del manto stradale delle vie principali Via dei Castelli Romani Via di Campobello Via Solfatara Via di Valle Caia ecc. Per favore provvedete al più presto!». Come darle torto? «Rifacimento serio delle strade di Pomezia e Ardea. Siamo nel terzo mondo (giustappunto, ndr)...», è il desiderio di Rossella. Servizi primari Siamo sempre nel campo di quelli che dovrebbero essere servizi minimi garantiti alla popolazione, eppure in molte zone ancora non è così. «Illuminazione pubblica alle traverse di via Grenada, acqua, gas, che diamine! Le tasse ce le fate pagare anche a noi!». «Caro Babbo Natale, portaci le fogne e l acqua nella zona di Castagnetta e strade laterali...con il rifacimento della strada...togli tutte le buche dalle strade...uffici aperti ....e con gente disponibile al lavoro...o portaci amministratori che lo facciano. Grazie», è la lettera di Giuseppe. Controllo, sicurezza «Pulizia e telecamere per individuare gli incivili con multe salatissime. Marciapiedi tra colli di Enea e 16 Pini. Manutenzione del verde e delle rotonde», dice Rossella. «Controlli a tappeto e veri nei confronti dei numerosi commercianti che non rilasciano scontrini fiscale e quindi non pagano le tasse in barba ai " fessi " che hanno la busta paga», scrive Enzo che ne fa un discorso di principio. Piero e Simona chiedono «strade sicure con asfalto, illuminazione e telecamere». «Caro Babbo Natale – esordisce Cynthia -

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Nonostante l'entrata nel 2020, nonostante l'Italia sia riconosciuta quale paese "civilizzato", è inconcepibile come ancora le strade rappresentino un'emergenza di tale portata

Ecco cosa avete chiesto ai Sindaci Mario Savarese e Adriano Zuccalà vorrei chiedere più sicurezza nelle strade, niente buche, percorso ciclabile, parcheggi, illuminazione, vigilanza, creare luoghi e momenti di aggregazione, spiagge pulite e barriere per impedire la sabbia sulle carreggiate. Controllo degli abusivi, dare maggiore possibilità alle attività di lavorare e creare maggiori posti di lavoro». «Controlli veri e severi da parte della polizia locale nei confronti di coloro che parcheggiano in modo incontrol«Non mi rivolgo ai Sindaci ma alla giunta intera chiedendo rispetto e collaborazione affinché si ottenga solo ed esclusivamente il bene di entrambe le città» lato su tutto viale Danimarca,via delle Sirene e via delle Meduse.Un controllo maggiore da parte delle forze dell'ordine nei confronti di coloro che guidano usando tranquillamente il telefonino», scrive Enzo. Da Ardea Angela lancia l'appello: «Oltre le Strade e tanti problemi che ci sono a nuova Florida chiedo di far girare la polizia o i carabinieri per controllare zone e vie specialmente di notte, per essere protetti dai ladri». Sabrina aggiunge: «Più sicurezza e controllo. Maggiore pulizia e multe a chi sporca le strade». Le lettere “politiche” Nelle vostre missive dei desideri sono in molti a dare un volto politico ai problemi che afflggono le due città. “Concederci un governo cittadino degno di questo nome. Basta con è colpa di quelli di prima. Basta con le scuse. Basta con la politica del non fare.

Grazie Babbo Natale. Ps: vale per Pomezia ma anche Ardea non è da meno», scrive Lucio. Non mancano poi le immancabili richieste di dimissioni: «Potrebbero fare un grande regalo,dimettersi», scrive Silvana che viene subito commentata così da un utente (spoiler: è un consigliere comunale di Pomezia): «Poi vedreste come si starebbe meglio con quelli che hanno distrutto le casse comunali per decenni». «Due sindaci che non ne fanno uno», dice Maurizio. Gli fa eco Mario: «Due sindaci nuovi!!» Le altre lettere «Caro babbo Natale non credo nei miracoli ma ci provo. Non mi rivolgo ai sindaci ma alla giunta intera chiedendo rispetto e collaborazione affinché si ottenga solo ed esclusivamente il bene di entrambe le citta. E' come credere nelle favole lo so ma è fondamentale non smettere mai di sognare». «Caro Babbo Natale, per il 2020 vorrei.. che a Torvaianica Alta in via Selva Pisana il comune facesse qualcosa perchè in quella zona molta gente abbandona rifiuti sempre e poi in via mar tasman a inizio della via erba da tagliare che sta su bordo strada».

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Torvaianica: Natale con i meno fortunati I Sindaci di Pomezia e Ardea protagonisti di un pranzo solidale sul litorale pometino n pranzo solidale dedicato ai meno fortunati. Circa 100 persone si sono date appuntamento presso la parrocchia Beata Vergine Immacolata di Torvaianica per un momento conviviale. A servire ai tavoli il Sindaco Adriano Zuccalà, l'Assessore Miriam Delvecchio e una rappresentanza del Consiglio comunale. Presente anche il Sindaco di Ardea Mario Savarese, accompagnato dall'Assessore Morris Orakian. L’iniziativa rientra nella programmazione del Piano sociale di zona, strumento di pianificazione territoriale per lo sviluppo di politi-

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Il Corriere della Città Numero 1 Anno 12

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EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

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che socio-assistenziali sul territorio, che vede Pomezia Comune capofila del distretto Pomezia-Ardea. L'evento, che segue quello svoltosi lo scorso 28 dicembre presso la par-

rocchia di San Bonifacio, è stato realizzato con i fondi regionali messi a disposizione per il Piano di zona, in collaborazione con la Caritas diocesana e tutte le parrocchie del territorio. «Questa iniziativa – ha evidenziato il Sindaco Adriano Zuccalà – vuole rimettere al centro le persone, in particolare coloro che hanno più bisogno. La comunità è per noi un luogo dove nessuno deve rimanere indietro e oggi qui, tutti insieme, ci siamo dedicati a dar gioia ai meno fortunati con un momento conviviale». L'evento è stato realizzato con i fondi regionali per il Piano di zona, in collaborazione con la Caritas

E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

STAMPA: Tipografia Graffietti

TELEFONO: 392.6939763

IN REDAZIONE: Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Alessandra Crinzi, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti, Alessia Achille, Giacomo Andreoli

CHIUSURA REDAZIONALE: 01/01/20

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009



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S.Anna: «Calano i tempi d'attesa al Pronto Soccorso» Pomezia, parla il primario Dott. Luigi Zulli: «Migliorata l'accoglienza e l'assistenza dei pazienti» iminuiscono i tempi d'attesa al Pronto Soccorso della clinica Sant'Anna di Pomezia e migliora, al livello generale, l'assistenza fornita al paziente. Un dato senza dubbio positivo, a fronte chiaramente di alcune problematiche ancora da risolvere (ma spesso comuni a molti ospedali), reso ancor più evidente dal numero, anch'esso in calo, delle persone “che non rispondono a chiamata”, ovvero coloro che lasciano il pronto soccorso a causa di un'attesa troppo lunga. Di questo ed altro abbiamo parlato con il primario del PS Dott. Luigi Zulli che ricopre tale incarico da circa sei mesi. Possiamo fare un bilancio dell'attività svolta sin qui? «Sono soddisfatto della strada che abbiamo intrapreso. E' migliorata l'accoglienza e l'assistenza di coloro che giungono al Pronto Soccorso. Sono diminuiti i tempi di attesa e

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Quali sono i punti sui quali avete lavorato? «Sicuramente uno degli aspetti che ho voluto curare sin dall'inizio è stato quello del rapporto con i medici e in generale con tutto il personale che opera, a vario titolo, nel Pronto Soccorso. Oggi, all'interno dell'equipe Nella foto, da sx: il Dir. Sanitario Rosario Sciuto, il Primario del PS Dott. Luigi Zulli; il Dir. Amministrativo Fabio Bambini

menzionare relativo a questi mesi di lavoro? «Ce ne sono tanti. In particolare voglio però raccontare quanto accaduto lo scorso 29 novembre quando è arrivato in PS un paziente di 72 anni in Arresto Cardiorespiratorio con asistolia; la persona è stata prontamente rianimata in “Sala Rossa” dall'Equipe di Pronto Soccorso, stabilizzata e predisposta per il trasferimento. Il quadro clinico era veramente compromesso ma grazie al lavoro di tutto il personale intervenuto – sarebbe troppo lungo menzionarli tutti – la persona è stata salvata». Che impatto ha avuto il recente riordinamento della sanità soprattutto nell'area dei Castelli - dove da dicembre 2018 è operativo il NOC - sulla struttura di Pomezia? «Pomezia continua ad essere il punto di riferimento di un bacino d'utenza che oscilla tra i 150mila e gli oltre 200mila utenti a seconda del periodo dell'anno. Guardando i numeri (si veda riquadro in basso, ndr), gli accessi

«Le persone che lasciano la struttura dopo la visita iniziale a causa di un'attesa troppo lunga, rispetto al 2018, sono calate del 16%, addirittura del 31% se confrontato col 2016» soprattutto stiamo abbattendo il numero di coloro che lasciano la struttura dopo la visita iniziale a causa di un'attesa troppo lunga. Rispetto al 2018, ad esempio, si è registrato un calo del 16%, addirittura del 31% se confrontato col 2016, appena tre anni fa. Mi preme sottolineare questo passaggio perché contestualmente si sono verificati aumenti nei codici più gravi ma nonostante ciò riusciamo a gestire meglio, al netto di giornate particolari, l'affluenza al PS». «La sfida per strutture come quelle di Pomezia, oltre ad avere medici di Pronto Soccorso preparati, che ci sono devo dire, è quella di avere specialisti di prima fascia che sappiano supportare le situazioni di vera emergenza»

di lavoro, c'è maggior consapevolezza delle proprie potenzialità e si registra una positiva crescita professionale; grazie all'impegno e alla partecipazione di tutti, grazie a percorsi di formazione in itinere con incontri settimanali e giornalieri, siamo riusciti a creare un gruppo coeso e compatto. Lo testimonia, esempio banale ma significativo, l'affiatamento mostrato nel corso della cena aziendale. E' indubbio che un clima sereno tra gli operatori garantisca risultati migliori per tutti. Cito, infine, uno dei nostri progetti di maggior successo, ovvero lo sportello di ascolto e di rapido accesso con vie preferenziale per vittime di abusi o violenze realizzato in collaborazione col Comune di Pomezia». C'è un episodio in particolare che vuole

sono rimasti pressoché invariati rispetto agli scorsi anni, dunque non c'è stata una variazione in tal senso: siamo sempre sulla soglia dei circa 20.000 accessi/anno». Quali sono gli aspetti su cui lavorare? «Come è noto le difficoltà maggiori della Clinica risiedono nel fatto che alcuni pazienti non possono essere trattati in loco. Penso, tra le altre, a patologie ad alto impatto quali infarti, pazienti infettivi, traumi gravi, pazienti con problematiche vascolari, e questo chiaramente limita l'attività dell'ospedale. Ciò su cui vogliamo lavorare è un potenziamento delle strutture che operano alle spalle del Pronto Soccorso – reparti di Ortopedia, Cardiologia e Chirurgia su tutti – la vera chiave per fare il salto di qualità. La sfida per strutture come quelle di Pomezia, oltre ad avere medici di Pronto Soccorso preparati, che ci sono devo dire, è quella di avere specialisti di prima fascia che sappiano supportare le situazioni di vera emergenza. Vogliamo comunque potenziare ulteriormente l'assistenza ai codici più gravi, l'ipotesi è quella di approntare una nuova sala delle emergenze».

Accessi anno/PS: 2019: 20.432 2018: 21.474 2017: 22.156 2016: 21.875

«Un episodio legato a questi mesi? Quando l'equipe medica ha salvato la vita ad un 72enne giunto in condizioni disperate»



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Non sapevo di essere incinta E' davvero così facile non accorgersi di aspettare un bambino? La risposta non è così netta! uante volte vi è capitato di sentir dire “non sapevo di essere incinta, me ne sono accorta solo dopo il terzo mese, ho avuto un ciclo regolare, sono ingrassata pochissimo, stavo bene, credevo di aver solo mangiato un po’ troppo!”, addirittura c’è chi arriva a partorire senza sapere di aspettare un bambino e si presenta in ospedale certa di stare sul punto di morire o di versare comunque in condizioni gravissime. Sull’argomento esiste persino una seguitissima serie televisiva, ma è davvero così facile non accorgersi di una vita che sta crescendo nella nostra pancia oppure dietro c’è qualcosa di più profondo? La risposta non è così netta! La gravidanza, il parto e più in generale la maternità mettono in gioco un’ infinità di processi psichici e psicologici della sfera femminile. Quando una donna non ammette o non capisce di essere incinta ci troviamo di fronte ad un fenomeno non così conosciuto, ma estremamente delicato… la negazione della gravidanza. In questa condizione semplicemente la donna non riconosce o , meglio, non vuole riconoscere i sintomi della gestazione, assorbendoli in una condizione di apparente e immaginaria normalità. Qualcosa del tipo “ se non lo chiamo per nome , non esiste!”. Il primo effetto di questa negazione si traduce nella noncuranza nei confronti del nascituro, la mamma non mette in atto una serie di comportamenti sani come smettere di fumare, di bere o seguire un’alimentazione corretta e, peggio, non esegue alcun controllo pre e peri natale. La negazione può durare pochi mesi, oppure fino al parto facendo si che questo diventi un evento particolarmente traumatico tanto da condurre, nei casi più gravi, alla depressione post partum, all’infanticidio o all’abbandono del neonato. La negazione può essere quindi parziale o totale. In quella totale non compare nessuno dei segni caratteristici della gravidanza, addirittura lo stesso pancione può non essere così evidente, oppure parziale cioè relegata solo ad un periodo della gestazione o ad alcuni dei segni tipici. In entrambi i casi gli esiti psicologici post natali possono essere pericolosi per la mamma e per il bambino. Come sia possibile? In pratica, nel cervello della futura mamma scatta una sorta di meccanismo di auto protezione da qualcosa che la spaventa, che non vuole, che rifiuta e come un loop continua a ripetere: “Tranquilla, non è successo niente…”. Semplicemente non si accorge di aspettare un figlio,non lo concepisce e i sintomi restano latenti: il peso corporeo aumenta in modo lieve, solo pochi chili, e addirittura sembra che il bambino

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non voglia dare disturbo, si muove poco e si sviluppa in alto nell’utero, in verticale piuttosto che in orizzontale. La gestazione diventa invisibile. Che la negazione sia totale o parziale rappresenta comunque un fenomeno per cui la psiche riesce ad influenzare e a prendere il sopravvento sul corpo. La donna, seppur inconsapevole di essere incinta, sente il bisogno di negare la possibilità con tale convinzione da influenzare tutte le funzioni biologiche. Tutto ciò rappresenta l’esatto opposto della gravidanza isterica, in cui al contrario il desiderio di maternità è talmente forte da far comparire i sintomi della gestazione… compreso il pancione seppur vuoto! In Francia è stato eseguito uno studio durato sette anni sul problema che ha preso in considerazione 2550 donne. Tra queste sono stati rilevati 56 casi di negazione della gravidanza, di cui 29 di negazione totale. Purtroppo 6 “neonati negati” sono deceduti. In questi 29 casi non erano presenti i sintomi della gravidanza, mancava il pancione e nessuna mamma aveva sentito i movimenti fetali. Lo stesso ciclo mestruale, può saltare in relazione ad altre condizioni non necessariamente legate alla gravidanza, oppure può comparire occasionalmente o saltuariamente anche durante una gestazione fisiologica ed essere confuso con un ciclo normale, quindi di per sé non costituisce un fattore di certezza assoluta nè in un senso né nell’altro. Và detto che tutte queste donne avevano in comune un a situazione di isolamento e abbandono da parte della famiglia o del partner colpevoli di non essersi accorti della gravidanza a loro volta oppure di aver accettato passivamente le scuse banali in merito ai cambiamenti del loro corpo. Insomma una sorta di negazione collettiva o di collusione con la futura mamma non mamma se preferite. Gli stessi medici talvolta hanno fatto l’er-

rore di sottovalutare o confondere alcuni sintomi con altre patologie disorientati dai racconti delle donne. Spesso purtroppo questa condizione si associa ad eventi traumatici come ad esempio violenze subite durante l’infanzia oppure stupri di cui la gestazione in atto è la conseguenza, quindi la negazione si può configurare come una sorta di auto protezione nei confronti di una condizione ritenuta per la donna insopportabile a livello psicologico. Nei casi meno gravi, cioè quelli di negazione parziale, in genere la gravidanza viene rivelata tra il quinto ed il nono mese e anche in questo caso lo shock che ne segue può portare la futura mamma a vivere il parto in maniera particolarmente dolorosa e solitaria. Tuttavia la ferita psicologica più profonda è quella che persiste quando la gravidanza viene scoperta solo dopo aver perso il bambino, o dopo la sua nascita e la sua prematura morte per effetto dei comportamenti inappropriati della donna che ne hanno danneggiato irrimediabilmente lo sviluppo e la salute. La madre si sente colpevole di averlo lasciato morire. Anche in quest’ottica il rischio di depressione del post partum è elevatissimo e il sostegno della famiglia e del partner diventano fondamentali per non precipitare in un tunnel senza uscita. Insomma comunque la vediate il mondo femminile e la maternità costituiscono una realtà profondamente complessa e articolata sia che il bambino esista, non esista, sia desiderato, immaginato, mai arrivato o mai accettato perché…“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera.” (Erica Jong) Dott. Ost. Catiuscia De Renzis dovevolalacicogna@libero.it


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L'avvocato risponde o sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisto di un appartamento, nell’occasione ho versato una somma a titolo di caparra confirmatoria. Il promittente venditore non ha fornito la documentazione urbanistico-edilizia richiesta dal Notaio e non si è potuto stipulare il contratto definitivo di compravendita alla data pattuita. Cosa posso fare per ottenere le somme che ho versato ed i danni che ho subito? Innanzi tutto sono necessari brevi cenni sull’istituto giuridico della caparra ed in particolare di quella confirmatoria. La caparra confirmatoria consiste in una somma di denaro o in una quantità di altre cose fungibili che una parte consegna all’altra a testimonianza della serietà dell’impegno ed assolve alla funzione di cautela per il risarcimento dei danni nel caso di inesatta o mancata esecuzione del contratto cui si riferisce. La caparra deve essere formulata espressamente, altrimenti la somma versata si dovrà intendere come acconto sul maggior prezzo. Il codice civile prevede all’art. 1385 che, nel caso il contratto sia regolarmente eseguito, la caparra versata dovrà essere restituita alla parte che l’ha prestata, salvo che questa non preferisca imputarla in conto prezzo. Al contrario, in caso di inadempimento, occorre distinguere se questo sia imputabile al contraente che ha versato la caparra o a colui che la ha ricevuta, comunque, alla parte non inadempiente è riconosciuta la facoltà di recedere dal contratto, alla quale si aggiunge, nella prima ipotesi, quella di ritenere la caparra e, nella seconda ipotesi, quella di esigerne il doppio. L’effetto proprio dell’istituto della caparra confirmatoria, in caso di inadempimento della controparte è il diritto di recedere dal contratto e di trattenere la caparra ricevuta, o di pretenderne il

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doppio di quella versata. La caparra in tal caso svolge una funzione di preventiva e convenzionale liquidazione del danno, con la duplice conseguenza che i) la pretesa risarcitoria del contraente adempiente non potrà essere superiore all’ammontare della caparra; ii) la parte inadempiente non potrà dimostrare che la misura del danno sia inferiore alla caparra. Inoltre, la parte adempiente potrà agire per l’adempimento del contratto, ovvero la sua definitiva risoluzione, salvo in ogni caso il risarcimento dei danni secondo le regole generali previste dal codice civile; in tale caso la parte in regola non avrà il diritto di incamerare la caparra. Detto ciò, il nostro lettore, posto di fronte all’inadempimento della controparte, al fine di ottenere la restituzione delle somme versate ed il ristoro del danno subito potrà scegliere tra due rimedi, alternativi e non cumulabili tra loro: a) recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra versata, av-

valendosi dell’accordo di caparra confirmatoria che ha sottoscritto; b) domandare la risoluzione giudiziaria del contratto ai sensi dell’art. 1453 c.c. ed il risarcimento dei danni che ne conseguono, dei quali dovrà dare idonea dimostrazione al Giudice, secondo i criteri comuni di cui all’art. 1223 c.c. Dunque, il recesso con diritto alla caparra si sostituisce al risarcimento del danno ed alla facoltà di

determinare la risoluzione del contratto secondo la disciplina generale, consentendo una composizione agevole e spedita, senza oneri probatori in ordine all’esistenza del danno ed al suo ammontare, subito dalla parte adempiente. Il contraente in regola con l’adempimento si limiterà a recedere dal contratto, richiedendo il doppio della caparra versata, se il danno è inferiore all’ammontare di questa; diversamente se il danno dovesse essere di entità superiore alla caparra, il contraente in regola potrà domandare la risoluzione del contratto ed il risarcimento dei danni. Si deve tenere presente, infine, che l’azione di risoluzione e risarcimento integrale da una parte e l’azione di recesso e di ritenzione della caparra dall’altro sono tra loro incompatibili sicché, una volta proposta la domanda al giudice di risoluzione del contratto e di risarcimento dei danni asseritamente subiti, non potrà ritenersi consentita la trasformazione della domanda stessa in quella di recesso per la ritenzione della caparra. Avv. Antonio Aquino

«L’effetto proprio dell’istituto della caparra confirmatoria, in caso di inadempimento della controparte è il diritto di recedere dal contratto e di trattenere la caparra ricevuta»


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Nuovo anno, vecchie illusioni l nuovo anno è davvero un anno nuovo o è una pura illusione che si ripete per svanire con la fine delle festività lasciando il posto alla solita routine quotidiana oltre che alla razionalità? L’avvento di un anno nuovo intensifica la tendenza a credere che il cambiamento non riguardi solo i numeri ma persino la nostra vita. Si tende a concepire ogni passaggio in senso rituale, presi dal desiderio illusorio di affondare nel passato tutto quello che non è stato gradito, nella speranza di non trasportarlo nel futuro. Avidi di carpire anche i più piccoli segnali di strabilianti cambiamenti si riaccendono speranze infantili e il clima diventa fin troppo propizio ai venditori di illusioni. Una delle

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gliate da simili pratiche non cala. Si dimentica che i fatti sono il risultato di relazioni precedenti in una successione tra eventi e memoria scanditi con le ore, i giorni i mesi e gli anni che abbiamo inventato creando l'illusione che gli avvenimenti inizino e finiscano in un tempo indipendente dalla nostra volontà in cui ,come per fatalità, si realizze-

ranno sogni, desideri, progetti . Il tempo non conosce soste, nel suo continuo scorrere e divenire non si ferma né ricomincia, e i veri cambiamenti sono solo frutto di costanza a sacrifici. Giusto il generoso Santa Klaus insiste in elargizioni di doni, sempre riservati ai buoni, (almeno secondo il suo giudizio) non senza suscitare almeno un po’ di ilarità ai mi-

L’avvento di un anno nuovo intensifica la tendenza a credere che il cambiamento non riguardi solo i numeri ma persino la nostra vita matrici di illusioni più diffuse è ovviamente quella legata alla richiesta di ricevere anticipazioni sul proprio destino. A chi non piacerebbe sapere se certe faccende miglioreranno, se troverà l’amore, il lavoro, se una malattia sparirà, siccome però l’energia da investire per convogliare forze proficue in ciò che auspichiamo spesso manca, ecco spuntare all’orizzonte facili scorciatoie, la lettura di fondi di caffè, carte, consulti di autoproclamati «specialisti» che, in cambio di cospicue somme di denaro, sono disposti a vendere vaticini fatti apposta per confondere ancora di più le idee. Nonostante si tratti di qualcosa di palesemente falso, la quota di persone imbrigliate da simili pratiche non cala. “Abbiamo bisogno di illusioni, e questo è il dramma”, diceva Nietzsche. Il cucciolo dell’uomo nasce totalmente vulnerabile e dipendente per molto più tempo rispetto agli animali che dopo qualche ora già camminano. Da piccoli, le illusioni fornite dalla mamma erano indispensabili per fornire la forza e la fiducia necessaria ad affrontare la vita ed è su questo primo vissuto che attecchiscono le future illusioni, quando nei momenti difficili si torna un po’ bambini. E anche le festività lo sono, si fa un bilancio della propria vita, tornano alla mente ricordi di tempi passati e con essi il desiderio dei genitori che allora si immaginavano onnipotenti, nella speranza magica che tornino a consolare. Nonostante si tratti di qualcosa di palesemente falso, la quota di persone imbriUna delle matrici di illusioni più diffuse è ovviamente quella legata alla richiesta di ricevere anticipazioni sul proprio destino

lioni di bambini poveri, sfruttati o abusati sparsi nel mondo che ancora lo attendono. Ottimismo e speranza che qualcosa di buono succederà sostengono ma sempre con l’intima consapevolezza di regalarsi ancora una volta un sogno, e se anche quest'anno non dovesse succedere, ci sarà un altro nuovo anno e un altro ancora, purtroppo i denari non si seminano e raccolgono nei campi, solo in quello di Pinocchio. Francesca Tomasino Psicologa-Psicoterapeuta francesca.tomasino@hotmail.it

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ANNO 2020: LASCIARSI ANDARE SENZA SENSI DI COLPA

“Ciò che turba gli uomini non sono le cose, ma le opinioni che ne fanno” (Cit.) lcune persone si sentono sempre in colpa, mentre altre si lasciano manipolare, facendosi incolpare dell’infelicità altrui. Detto ciò cerchiamo di analizzare entrambi gli aspetti partendo però dal riconoscere che ci sentiamo colpevoli perché ci piace pensare che il risultato di un evento dipende da noi. Quindi la prima cosa da fare per stare bene, allora, è rinunciare alle fantasie di onnipotenza. Bisogna quindi difendersi da questa doppia faccia del senso di colpa: da una parte è un sentimento che avvelena l’esistenza di chi lo prova, dall’altra è indispensabile per capire il suo potere distruttivo. Solo mettendosi al posto degli altri si può immaginare la sofferenza che ad essi si provoca. Ci sono persone che si sentono spesso in colpa, pur senza aver commesso nulla, talvolta anche solo per essere riusciti a fare qualcosa che ad altri non è riusciti. La conseguenza di questo atteggiamento arriva al punto quasi di non rallegrarsi più dei propri successi e, addirittura, a convincersi di avere il potere di modificare gli eventi ma che, per la loro responsabilità, non sono riusciti a cambiare. Quindi colpevolizzarsi per gli insuccessi degli altri , pagando un prezzo troppo alto per il potere che crediamo di avere. Per esempio il partner che si colpevolizza dopo la separazione dal proprio compagno, dicendosi: “Avrei dovuto comportarmi diversamente, essere più comprensivo, ecc.” Questi pensieri paradossalmente lo rassicurano: lui avrebbe dovuto , cosa che significa avrebbe potuto, salvare la

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relazione convincendosi di avere il potere di modificare gli eventi, il partener si rassicura rispetto a una presa di coscienza terribile: è sua la colpa per essere riuscita a cambiare il corso delle cose. Anche per come esprimiamo le nostre emozioni trasmettiamo, a volte, i sensi di colpa. Spesso si ascoltano frasi tipo: “Smettila, mi fai diventare matto”, “sono senza forze per causa tua” , - oppure “Mi fai arrabbiare”- Queste parole sembrano innocue, ma spostano la responsabilità di una condizione di malessere da una persona all’altra, facendogli credere di essere la causa di quella emozione espressa. Sarebbe meglio dire: “Sono arrabbiato, rispetto a mi fai arrabbiare” e “sono triste” a “ mi rendi triste”. Tra le strategie di manipolazione, in effetti, quelle che consiste nel far sentire gli altri in colpa, produce danni soprattutto per il riInfine per guarire da ciò bisogna imparare a lasciarsi andare, ossia accettare di vivere in un mondo in cui non possiamo controllare ogni cosa, un mondo in cui la nostra influenza è senza dubbio reale, ma limitata catto effettivo che ne deriva: “Se mi lasci, mi lascerò morire e avrai la mia fine sulla coscienza”. In questo modo si rende l’altro responsabile di qualcosa di brutto che accadrà nel futuro e quella persona dovrà assumersi le conseguenze, perché se il peggio arriverà sarà colpa sua. Sia ben inteso che questo non è ciò che succede: infatti sono tutte manipolazioni che tendono a limitare la libertà di scegliere, ovvero l’innamorato respinto può

La prima cosa da fare per stare bene, allora, è rinunciare alle fantasie di onnipotenza. voltare pagina senza imputare la responsabilità della sua scelta a qualcun altro, invece che addebitarla a se stessi. Ognuno deve rispondere delle proprie scelte! Nel momento in cui tenta di trasferire questa responsabilità a qualcun altro, cerca di responsabilizzarlo e, in caso di conseguenze spiacevoli, lo colpevolizza. “Se soffro, sarà per colpa tua”. Ma quali sono i vantaggi di dare la colpa agli altri? Quando il senso di colpa è usato volontariamente per manipolare qualcun altro, si ottiene da subito un potere: l’influenza che si acquista sulla persona colpita. Inoltre il sentimento di onnipotenza, certamente illusorio ma, psicologicamente rassicurante. Negando il libero arbitrio dell’ altro si diventa responsabile delle sue scelte, ma porta a pagare, quando le cose vanno male, il costo del senso di colpa. Il senso di colpa è dunque il prezzo del potere. Infine per guarire da ciò bisogna imparare a lasciarsi andare, ossia accettare di vivere in un mondo in cui non possiamo controllare ogni cosa, un mondo in cui la nostra influenza è senza dubbio reale, ma limitata. Ecco qual è il prezzo da pagare per non sentirsi più in colpa. Buon Anno a tutti Voi Antonio Guido dirguido@libero.it

Ci sono persone che si sentono spesso in colpa, pur senza aver commesso nulla, talvolta anche solo per essere riusciti a fare qualcosa che ad altri non è riuscito


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L'arte di dipingersi il corpo La body art ha radici antichissime prima di affermarsi come una vera corrente artistica a Body Art ossia l'arte di dipingere il corpo ha radici antichissime. Nasce come pratica tribale e si effettuava usando dei pigmenti naturali estrapolati dalle piante e dai frutti per ottenere dei colori come blu, giallo, rosso e bianco. Venivano quindi utilizzati per adornare viso e corpo nella celebrazione di vari riti come matrimoni, funerali e guerre. Nell'antico Egitto per esempio amavano ricoprire tutto il corpo con della polvere d'oro per rappresentare la salute e la forza della persona. Nel 1933 un

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pioniere di quest'arte fu Max Factor che scioccò tutti quando alla fiera di Chicago presentò una modella nuda completamente ricoperta di pittura. Durante gli anni turbolenti del 1960 questa forma d'arte rappresentò la libera espressione degli "Hippies"

che cercavano, esercitando questa folle e libera forza artistica, di indagare l'inconscio umano ma anche per contrapporsi e liberare quei flussi emozionali repressi dalla società di quel tempo. Con il passare del tempo diventò una vera e propria corrente artistica famosa in tutto il mondo, dotata di un elevato codice visivo, dove il pittore sostituiva la tela con il corpo umano che veniva abilmente rappresentato dipinto, con l'utilizzo di colori atossici anche fluorescenti e che brillano al buio. Opposta alle forme d'arti tradizionali, e modulata dalla corrente del Dadaismo, rappresenta un senso di liberazione nell'espressione. Sulla rivista Vanity Fair nel 1992 l'attrice Demi Moore venne fotografata con il suo corpo interamente nudo e ricoperto dalla Body Paint! Spettacolare l'effetto visivo di questa donna che con il corpo dipinto che la tramuta in un pappagallo. La Body Art riesce quindi a trasformare il corpo, lavorando semplicemente sulla pelle con l'utilizzo di pennelli e spugne, ottenendo così dei risultati molto particolari e speciali da osservare. Tutto rigorosamente dipinto a mano libera. Laura Piacentini


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Rimettiamoci in forma dopo le feste Come disintossicarsi e ridare al nostro organismo l'equilibrio alimentare dopo le tante abbuffate assate le festività Natalizie tutti quanti noi probabilmente ci sentiamo un po’ appesantiti dai tanti pranzi e cene a cui abbiamo partecipato. Arriva quindi il momento di pensare a come disintossicarsi e ritrovare gli equilibri alimentari che abbiamo perso in queste ultime settimane. La tentazione di fare qualche dieta drastica, magari con l'aiuto di integratori, tisane, e preparati vari naturalmente è sempre molto forte, ma attenzione, le vie facili non sono mai troppo salutari. Pensare poi di riprendere le nostre forme senza ritrovare prima uno stile di vita più equilibrato, continuando a mangiare ed a bere a piacimento è solo una mera illusione. Il nostro organismo ha sviluppato in centinaia di migliaia di anni di evoluzione dei meccanismi molto efficienti per trasformare in modo rapidissimo il cibo in eccesso in riserve di grasso, quindi non fidatevi troppo di chi sostiene di aver trovato metodi “innovativi” per ingannarli. Il grasso in eccesso tuttavia è solo la punta di un iceberg. Se ci intasiamo troppo a lungo con cibo dolci ed alcolici il rischio che si scompensino tutti i nostri parametri clinici è elevatissimo, quindi insieme alla dieta occorre sottoporsi anche ad un controllo medico ed a tutte le analisi che il vostro medico riterrà opportuno prescrivervi, in funzione anche della Vostra età e del vostro stato di salute. Ma fidatevi solo del vostro medico non dei “furboni” che, privi di qualsiasi qualifica, sfruttando l’idea che esistano “complotti” orditi non si sa bene a quale fine, vogliono farci disintossicare o dimagrire grazie ai loro preparati. Ricordiamoci che la nostra straordinaria dieta mediterranea è stata dichiarata patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO per la sua capacità, dimostrata scientificamente, di mantenerci in buona salute e di farci vivere più a lungo. Ci si può rimettere in forma quindi in modo perfettamente naturale e senza spendere soldi in prodotti inutili, se non potenzialmente dannosi, semplicemente attraverso una dieta equilibrata e personalizzata. Comunque, anche per chi non ha tempo, voglia o denaro per farsi seguire da un qualificato professionista ci sono alcune raccomandazioni di carattere generale che possono aiutare. Tanto per incominciare eliminiamo dalla nostra dispensa e dal nostro frigo tutti i residui dei cibi e dei dolci delle feste, ma evitiamo di buttare alimenti che possono essere donati a qualche associazione. Ricordiamoci sempre che mentre alcuni si ingozzano fino ad ammalarsi ci sono ancora tantissimi nuovi poveri che non riescono nemmeno a man-

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giare in modo adeguato. Questi ultimi sono i più dignitosi, quelli che non chiedono, che non sembrano nemmeno poveri, ma fanno con dignità la fila alle mense della Caritas. Donare quello che per noi è superfluo (e non solo il cibo) ci farà sentire subito meglio, sia sotto il profilo della nostra salute fisica che di quella spirituale. Eliminati i dolci panettoni pandori torroni ecc. che si sono accumulati nelle nostre case, evitiamo, almeno per qualche settimana, di consumare alcolici e "cibo Evitiamo, almeno per qualche settimana, di consumare alcolici e "cibo spazzatura", per dare modo al nostro povero fegato di “riprendersi” dal sovraccarico di lavoro a cui lo abbiamo sottoposto spazzatura", per dare modo al nostro povero fegato di “riprendersi” dal sovraccarico di lavoro a cui lo abbiamo sottoposto. Cerchiamo di bere molta acqua, di ritrovare regolari ritmi di sonno e di fare una adeguata attività fisica. Per chi non ama, o non si può permettere, per vari motivi, di andare in palestra, ci sono le nostre meravigliose città d'arte e le bellezze naturali del nostro straordinario territorio, con tante associazioni che organizzano passeggiate o escursioni. Da soli o in compagnia fare delle lunghe camminate all’aperto ci può aiutare a ritrovare un po’ di

forma, ma non trascuriamo nemmeno la possibilità di iscriverci ad una scuola di ballo. L’attività fisica ed in particolare il ballo inoltre aiuta ad eliminare il cortisolo e gli altri effetti negativi prodotti dallo stress psicologico o comunque dal sovraccarico emotivo associato alle feste. L’armonia familiare ed emotiva creata ad arte dai film natalizi e dalle tante pubblicità con cui siamo stati bombardati durante le feste, è il prodotto di una sceneggiatura appositamente costruita per finalità commerciali. La realtà è ben diversa. Durante le feste non tutti riescono a sentirsi felici anzi, in molti casi le liti i contrasti e le situazioni di disagio si amplificano, come anche il senso di solitudine. Purtroppo, troppo spesso, compensiamo queste emozioni mangiando o bevendo in modo sproporzionato e continuiamo a farlo anche nei giorni e nei mesi successivi alla festività. Dopo le feste dobbiamo tornare a prenderci cura di noi stessi disintossicando prima la nostra mente e poi il nostro corpo. Inutile seguire programmi di disintossicazione se continuiamo ad avvelenarci con il fumo, l’alcool o semplicemente con la nostra rabbia ed il nostro dolore. La convivialità e “l’arte di vivere” che stanno alla base della nostra dieta mediterranea con i colori ed i sapori dei suoi cibi e la cultura millenaria da cui si è prodotta possono aiutarci molto più di tutte le “diete commerciali” pubblicizzate nelle televisioni appositamente create per diffonderle. Impariamo piuttosto a scegliere con cura i cibi che consumiamo, privilegiando alimenti naturali semplici e possibilmente biologici. Impariamo a leggere le loro etichette. Riduciamo il sale ed i prodotti industriali, con i tanti conservanti ed additivi che li caratterizzano. La via della salute passa attraverso questa strada, tutto il resto è solo marketing. Monica Grosso - Biologo nutrizionista Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 – monicagrosso1@tiscali.it

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Dilettanti, il punto arrivati al giro di boa Pomezia Calcio, reazione d'orgoglio. Unipomezia in semifinale di Coppa Italia, Cynthia k.o. omezia Calcio Il Pomezia di patron Bizzaglia riesce ad ottenere tre punti importanti nell’ultima partita del 2019. La prestazione di Massella e compagni piega il Foligno per ben 3-1, pometini che vanno a segno per due volte con bomber Massella e con Cestrone. Si registrano anche tre sconfitte ad inizio dicembre con San Donato Tavernelle (4-0), Grosseto (1-2) e Trestina (1-0), nonostante ciò il Po-

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mezia si rialza con grande orgoglio in classifica: balza dal penultimo posto al quartultimo a 17 punti, a pari merito con il San Donato Tavernelle e con la salvezza diretta distante solo due punti. Uni Pomezia Grande festa in casa Uni Pomezia grazie all’accesso alla semifinale di Coppa Italia Eccellenza conquistata nel doppio confronto Rallenta l'Indomita Pomezia: terzo posto in classifica, si complica anche il cammino in Coppa con il Cynthia. All’andata (1-3), sono Morelli, Laghigna e Nsumbu a mettere il proprio timbro sul match, mentre al ritorno (3-2) è Nsumbu a firmare una doppietta e Morelli a mettere il punto esclamativo sulla

qualificazione. Per quanto riguarda il campionato, i ragazzi di Valle hanno pareggiato tre volte, con Polisportiva Cimini (0-0), R. Monterotondo Scalo (1-1), Montespaccato (2-2) mentre la partita in programma con il Villalba, è stata rinviata per il forte vento. L’Uni Pomezia occupa ora il settimo posto in Eccellenza, a 23 punti ma con una giornata in meno. Indomita Pomezia I pometini rallentano un po’ la corsa verso i primi posti in campionato ma mantengono un trend assolutamente positivo. Il cammino dei gialloneri in questo ultimo mese del 2019 è stato caratterizzato da due sconfitte e due vittorie. Sconfitte che sono arrivate con De Rossi (3-2) e Terracina (0-1) tra le mura amiche, mentre le vittorie col Nuovo Cos Latina (1-2) e Atletico Acilia (3-2), quest’ultima frutto di un gol in extremis al 94’ di Angelelli. I ragazzi del binomio Spina-Padula occupano il terzo posto a 32 punti in classifica alle spalle di W3 Roma Team (41 punti) e Terracina (38 punti). Per quanto riguarda la Coppa Italia, è arrivato un risultato amaro col Monte San Biagio (1-2) agli ottavi di finale, il ritorno si disputerà l’8 gennaio.


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Le classifiche aggiornate al 1 gennaio 2020 Serie D Girone G

Serie D Girone E

Eccellenza Girone A

Promozione Girone C

Prima Categoria Girone G

Seconda Categoria Girone H

Calcio a 5 - Serie B/E

Calcio a 5 - Serie C1/B

Calcio a 5 - Serie C2/D

Ottica Avenale diventa "Bottega Storica" fratelli Avenale, Cesare e Roberto iniziano la loro avventura lavorativa da giovanissimi come apprendisti presso il fotografo Chiapponi ad Albano laziale, loro città natale. Dopo il primo periodo di attività in proprio, nei primi anni 60, decidono, grazie anche alla spinta motivazionale del loro amato zio, Romolo Avenale, di aprire una nuova attività commerciale a Pomezia. Questa si occuperà per i primi anni solo di fotografia ed in seguito di ottica, dopo aver dapprima rafforzato la loro esperienza nella vendita, con un primo rudimentale punto a Torvaianica, nelle estati di fine anni 50.I fratelli Avenale si distinguono fin dal principio per serietà, professionalità, onestà e coraggio imprenditoriale, in una giovane città che offriva tutto tranne certezze.Nei primi anni 90 vengono affiancati da Patrizia, la figlia di Ro-

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berto e 10 anni più tardi anche da suo fratello Armando .Dopo l’ improvvisa scomparsa dell’ amato Cesare nel 2003, Patrizia prende in mano l’ attività e con l' ausilio del fratello Armando e seguendo i preziosi consigli del papà, porta l'attività ai giorni d’ oggi, investendo in tecnologie all’avanguardia e completando la digit alizzazione dell’ attività con l'integrazione nel mondo online, attraverso il supporto di un altro fratello, Luciano che, a breve entrerà a far parte dello staff.Ot-

tica Avenale è un'attività proiettata al futuro ma che pone le sue radici nella tradizione e nella passione per il proprio settore da più di 50 anni.


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Virtus Pomezia Basket al giro di boa Il club chiude l'anno solare con una bellissima festa con tanti giochi per i più piccoli a Virtus Pomezia Basket chiude il suo anno solare con una bellissima festa al Pala Margerita Hack. Tanti giochi per i bambini e grande coinvolgimento dei genitori che sono scesi in campo affiancando i propri figli in gare di tiro e mini partite. Tutti presenti gli atleti della società Virtussina con i ragazzi della prima squadra che si sono prestati all’ intrattenimento dei più piccoli. La partecipazione ed il discorso con gli auguri di buone feste della giunta comunale capeggiata dall’ Assessore Giuseppe Raspa e della Dott.ssa Rosa Lodici ha chiuso la serata. Il bilancio della VPB di questa prima parte di stagione è ottimo; tutte le categorie iscritte ai vari campionati stanno facendo benissimo e sono stabilmente ai primi posti nelle rispettive classifiche. L’impatto avuto sui ragazzi da parte di Coach Dessi è stupefacente. I miglioramenti di tutti i ragazzi sono incredibili e gli inviti ai vari tornei nazionali stanno aumentando. Dopo il torneo di Nuoro dell’U14, sconfitta di misura in finale

portando entusiasmo tra gli appassionati e non di basket a Pomezia. Per il prossimo anno sono in serbo grandi novità, a partire dal restyling del Pala Margherita Hack e da tante altre iniziative che porteranno la VPB ad essere protagonista del basket a Pomezia. AC Virtus Pomezia Basket

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con Sassari, sono pronti gli U13 per il torneo di Rieti, dove saranno presenti le società più prestigiose italiane, ed il torneo per gli Scoiattoli a Cecina ed Aquilotti ad Aprilia. Insomma oltre alla grande esperienza formativa per i ragazzi, un grande impegno per la Virtus Pomezia Basket che cerca un po’ alla volta di riportare visibilità al basket pometino. Una grande mano in questo senso la sta dando la prima squadra che sta letteralmente dominando il campionato di promozione e che annovera fra le sue fila giocatori di categorie superiori (C1 e B) e che sta ri-

3 INCONTRI PRO 10 DILETTANTI Sul ring anche Matteo De Ieso, Medio Massimi 4x3




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