Il Corriere della Città - Gennaio 2022

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Anno Numero111 Anno 1014Numero

GENNAIO 2022 NOVEMBRE 2018 PARLANO I SINDACI Che 2022 sarà per Pomezia e Ardea? (da pag. 14)

libertà informazione politica cronaca cultura sport CITTA’ METROPOLITANA: C’E’ IL TEMPO PER LE ELEZIONI MA NON PER LE BUCHE

LE S T R A D E D E LL A V E R G O G N A SPO VERSO LE ELEZIONI AD ARDEA

L’apertura di Savaverse: «Potrei ricandidarmi di nuovo a Sindaco se...» RONCIGLIANO

A fine gennaio scade l’ordinanza della Raggi: gli scenari (a pag.16)

“SE IO FOSSI SINDACO”

La nuova rubrica con le vostre proposte da realizzare per il territorio (a pag. 21) UN ANNO DI NOTIZIE

I fatti più importanti del 2021 ad Ardea e Pomezia (da pag. 22)

Droga e omicidi Editoriale LE STRADE POSSONO ASPETTARE

NATALE ALLA S.ANNA V Edizione dell’evento solidale alla casa di cura di Pomezia (p.30)

Buon Anno a tutti i lettori

E’

stato rinnovato una manciata di giorni prima di Natale il consiglio della Città Metropolitana di Roma. Un voto che quasi sicuramente sarà passato inosservato ai più – anche perché coinvolge come elettorato soltanto Sindaci e consiglieri dei Comuni – ma che in realtà ci interessa molto più di quello che si potrebbe pensare. Sì perché sull'Ente ricadono tantissime competenze, dalle strade, tra cui le arterie più importanti che attraversano Ardea e Pomezia, così come le scuole, solo per fare due esempi; il problema è che di quanto si dovrebbe fare viene fatto poco o nulla e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: le prime sono devastate ai limiti della praticabilità mentre le seconde sono ormai oltremodo vetuste e rischiano di cadere a pezzi da un giorno all'altro. (continua a pag.4)

Da ‘Diabolik’, a Shehaj-Selavdi, la scia di sangue che collega Roma a Torvaianica

IL SERVIZIO DA PAG. 8

All’interno Intervista esclusiva a Maurizio Vallone, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia

IL SERVIZIO DA PAG. 6



gennaio 2022 NUMERO 1

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UN ANNO DI NOTIZIE

Editoriale Le b u c h e p o s s o n o a s p e t t a re . . . ( a p.4 ) INCHIESTA ‘Diabolik’ e Simone, la scia di sangue che collega Roma a Torvaianica .....................................da p.8 Intervista al Direttore dell’Antimafia.............pp.12-13 POLITICA Che anno sarà? Parola ai due Sindaci.............pp.14-15 Roncigliano: mese decisivo per la discarica..........p.16

CRONACA Natale al S.Anna, V edizione.......................da p.20 LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 32

I fatti più importanti del 2021 ad Ardea e Pomezia (da pag. 22) SPORT DILETTANTI: IL PUNTO A POMEZIA E ARDEA

Sul web Tutte le notizie sul territorio le trovi su www.ilcorrieredellacitta.com


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EDITORIALE

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Le poltrone sì, le buche no (segue dalla copertina) Da settimane i cittadini arrancano, Insomma, il ruolo che questo ente 'sovra coimprecano, squarciano pneumatici su munale' riveste effettivamente è sempre più arterie ormai trasformatesi in mulattiere incomprensibile soprattutto perché, rispetto (non che sulle strade comunali vada mea quella che un tempo era la Provincia, i glio, eh!) senza nemmeno sapere bene fondi a sua disposizione non hanno seguito contro chi infuriarsi anche perché il di pari passo le competenze specifiche che di “palazzo” competente, in questo caso, si fatto sono rimaste le stesse del suo predeces- trova a chilometri e chilometri di distanza sore. Tuttavia una riflessione sorge spontadaco – sarà con lui che i vari Enti locali ininea: possibile che, nonostante la situazione zieranno da qui in avanti ad interfacciarsi sia ad oggi questa, il tempo per le “poltrone” con maggio regolarità e frequenza – e andrà - passateci l'espressione – si trovi sempre, ad affiancare così Roberto Gualtieri, Sindaco perfino sotto Covid, e quello per gli interdi Roma, in automatico anche Sindaco della venti mai? Intanto però da settimane i cittaCittà Metropolitana. Per Pomezia si era candini arrancano, imprecano, squarciano didato il Consigliere Comunale pneumatici su arterie ormai trasfordel centrosinistra Stefano matesi in mulattiere (non che LE ELEZIONI Mengozzi, il che avrebbe sulle strade comunali vada meTredici seggi sono andati al rappresentato sicuraglio, eh!) senza nemmeno sa- centrosinistra, due al Movimento 5 mente un'ulteriore pere bene contro chi Stelle, i restanti al centrodestra. Si è presenza “utile” per il infuriarsi anche perché il votato lo scorso 19 dicembre: all’eleterritorio, che però “palazzo” competente, in zione partecipano Sindaci e Consiglieri non è riuscito ad enquesto caso, si trova a chi- dei Comuni della Città Metropolitana di trare in Consiglio. lometri e chilometri di di- Roma. Pierluigi Sanna sarà il VicesinMa torniamo a noi. stanza. Piccola parentesi. La daco, il Sindaco è in automatico il Terminate le elezioni tornata elettorale all'ex ProPrimo Cittadino della Capitale, ci sono state le Feste ma vincia si è svolta il 19 Dicembre ossia Roberto Gualtieri adesso il tempo è davvero scorso presso Palazzo Valentini, finito. Dal canto loro i due sede istituzionale per l'appunto della Sindaci di Pomezia e Ardea, ZucCittà metropolitana di Roma Capitale, ed è calà e Savarese, non possono che “metterci la stata vinta dal centrosinistra. Tredici i seggi faccia” sollecitando di continuo l'ex Provincia 'conquistati', due quelli andati invece ai penaffinché intervenga quanto prima. Ma ai tanti tastellati mentre i restanti sono stati assegnati annunci susseguitisi nel corso dei mesi, e il al centrodestra. Pierluigi Sanna, Sindaco di 2021 non ha fatto eccezione, di interventi efColleferro, ha ottenuto il ruolo di ViceSinfettivi se ne sono visti una manciata. Cam-

bierà qualcosa adesso? Un'importante considerazione l'ha fatta il Primo Cittadino di Ardea Savarese il quale sostiene che “l'alibi dei soldi ora è finito” dato che adesso “con il recovery fund l'Ente avrà numerosi fondi a disposizione”. Sponda Pomezia, invece, Zuccalà, a precisa domanda, fa sapere di aver ricevuto “rassicurazioni circa lo stanziamento e l'avvio di lavori a breve su alcune delle strade più ammalorate”, tra cui Via dei Castelli Romani, Laurentina e Via di Valle Caia. Sarà davvero così? Staremo a vedere. Intanto non ci resta che sperare che il 2022 porti con sé qualche buona notizia – anche se le promesse non sono per nulla incoraggianti – e ci aiuti a lasciarci alle spalle queste due annate da dimenticare. Luca Mugnaioli Il Sindaco di Ardea: «L’alibi della mancanza di fondi ora non ci sarà più grazie al recovery fund»

Il tempo per sbrigare le “faccende elettorali” si trova sempre: quello per intervenire - dopo settimane di segnalazioni - no

E’ mai possibile nel 2022 accettare che tutto questo sia normale? A nostro avviso no e non ci stancheremo di denunciare questa vergogna



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SPECIALE

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Strade devastate, viaggiare tra Pomezia e Ardea è tornato ioggia, freddo, buche. Come ogni anno, in concomitanza dell'arrivo della stagione invernale, le strade del nostro territorio sono tornate ad essere impraticabili. A creare i maggiori problemi sono in questo momento le arterie ad altra percorrenza gestite dalla Città Metropolitana di Roma Capitale che finora, malgrado lo stato di assoluta emergenza, non ha effettuato alcun tipo di intervento. Forse perché, come abbiamo visto, prima c'erano da sbrigare le questioni “elettorali”. Tanto le buche non vanno da nessuna parte. Non che sulle vie di competenza comunale la situazione sia migliore, anzi, ma almeno, anche se in modo Il caso emblematico di Via di Valle Caia: la strada è ridotta a una mulattiera “grossolano” e comunque insufficiente sia chiaro, qualche rattoppo è stato fatto. Per le l'altro Sindaco pentastellato Adriano Zuccalà: Buche profonde, anche di notevoli dialtre invece ancora niente. mensioni, rendono queste strade al limite Le strade dell'ex Provincia Tra Ardea e Pomezia passano infatti diverse dell’impraticabilità, con costante grave rischio per l’incolumità delle perstrade nevralgiche per la viabilità locale sone e motivo di incidenti, e non, dalla Laurentina, a Via di oltre che per danni ai Valle Caia solo per fare due LE STRADE PROVINCIALI veicoli in transito. Gli esempi. Il Sindaco Mario Sava•S.P. 101/a Albano Torvaianica sporadici e parziali rese, nei giorni prima di Na(Via dei Castelli Romani) interventi eseguiti tale, aveva lanciato • S.P. 3/e Ardeatina occasionalmente, l'ennesimo appello per chia• S.P. 109/b Campo Selva non sono risultati rire il discorso delle diverse • S.P. 93/b Cancelliera (Valle Caia) fino ad ora risolucompetenze: «Queste strade • S.P. 95/b Laurentina tivi», scriveva il non sono di competenza co• S.P. 104/b Pratica di Mare primo cittadino munale. E' di Città Metropoli(con Via Arno) prima di Natale ma tana di Roma la responsabilità anche in questo caso della tenuta in sicurezza e della l'appello è caduto nel vuoto. manutenzione. Si tratta di tratti di Via E all'elenco del Sindaco Savarese Ardeatina, Via Laurentina, Via Pontina aggiungiamo così la S.P. 101/a Vecchia, Via di Montagnano, Via Albano Torvaianica (Via dei Campo di Carne, Via di Valle Caia. Castelli Romani) e la S.P. Il Comune di Ardea non può in104/b Pratica di Mare tervenire direttamente sulla loro (con Via Arno), tutte manutenzione in quanto si comnelle stesse, disastrate, metterebbe il reato di danno eracondizioni. riale per l'ente. Neppure può

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chiudere tratti di queste strade per manifesto pericolo per la circolazione: si prefigurerebbe in questo caso il reato di interruzione di pubblico servizio». Dopodiché aveva precisato che erano attesi interventi e che il Comune avrebbe “vigilato sull'effettivo intervento da parte delle Nelle foto: squadre di ma(sopra) TIR nutenzione”. Ma resta incada quel messagstrato tra le buche di Via gio sono passati di Valle Caia; circa trenta giorni: (sotto) il car- è cambiato qualcosa? tello - inutile - Assolutamente no. Solleciti e lettere sono state spediti di chiusura anche sponda Pomezia daldella strada

(continua) Sopra e sotto: Via Laurentina ad Ardea


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SPECIALE

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o ad essere un incubo: Città Metropolitana non pervenuta (segue) La doppia beffa su Via di Valle Caia: «Ci sono 7 milioni già stanziati» Uno dei casi più eclatanti riguarda la strada di Via di Valle Caia che ormai da settimane versa in uno stato vergognoso. Al degrado, negli ultimi giorni, si è unito anche il “grottesco”. La Città Metropolitana, lungi dal sistemare almeno i tratti più ammalorati, ha deciso di posizionare un'improbabile transenna con su scritto “strada chiusa escluso residenti”, posizionata all'intersezione con Via Laurentina. Inutile sottolineare di come, chiaramente, nessuno osservi questo divieto anche a rischio della propria incolumità. A metà dicembre, a questo proposito, si è verificato un incidente che ha coinvolto un mezzo pesante rimasto impantanato in una delle tante voragini situate lungo la strada: in quella circostanza – era la tarda serata del 14 dicembre scorso – era intervenuta, oltre ai Carabinieri, anche una squadra della Protezione Civile (Nucleo Airone) su richiesta del Comando Polizia Locale di Ardea. A loro il compito di riempire le voragini con 8 sacchetti di asfalto in modo da scongiurare altri incidenti. Ma perché nonostante l'acclarata pericolosità della strada ancora non si sono visti interventi? Secondo il Sindaco Mario Savarese i fondi per il suo rifacimento “non solo sarebbero stati già stanziati” ma in realtà “potrebbero già partire i cantieri”. «Per quella strada sono stati impegnati 11 milioni di euro, poi 4 sono stati dirottati per intervenire sulla Laurentina ma in zona Roma. Ciò nonostante ne resterebbero altri 7 già “cantierabili” - passatemi l'espressione – ma non si capisce perché i lavori non vengano mai avviati». Via dei Castelli Romani (SP 101 AlbanoTorvaianica) Un'altra zona critica, tra le tante, è quella della prosecuzione di Via dei Castelli Romani a Pomezia nel tratto in ingresso/uscita dalla città, strada di competenza, a quanto pare, anche qui dell'ex Provincia. Una situazione

Adriano Zuccalà: «Nei mesi scorsi ottenuto finanziamento dei fondi per Laurentina e Via dei Castelli Romani. E inoltre ci hanno comunicato l’avvio a breve dei lavori su Via di Valle Caia e Via di Pratica di Mare»

Via dei Romagnoli a Torvaianica IL QUESITO - Un'altra strada che necessiterebbe di interventi, tra le tante, è quella che costeggia l'ingresso del parco acquatico Zoomarine nello specifico Via dei Romagnoli. La parte con il mattonato si è trasformata in un percorso altalenante – forse dovute alle radici sotto l'asfalto – e non appena terminato il “sali e scendi” ecco comparire buche e crateri. La domanda è questa: di chi è la competenza di questo tratto? Del Comune oppure è stata ceduta al privato? E in questo caso perché non è ancora intervenuto? diventata ormai insostenibile con i crateri che occupano ormai gran parte della carreggiata costringendo i veicoli a pericolosissime invasioni di corsia. Innumerevoli le segnalazioni dei cittadini e del nostro giornale rimaste purtroppo inascoltate. Per questo ci siamo rivolti al primo Cittadino di Pomezia. Sindaco qual è la situazione? Avete ricevuto comunicazioni circa l'avvio dei lavori per sistemare le strade specie quelle più malandate? «In qualità di Sindaco, ho sollecitato diverse volte l’Ente metropolitano per intervenire con l’ordinaria manutenzione delle strade provinciali, ma soprattutto di fare una programmazione degli interventi straordinari che ormai non sono più procrastinabili. Nei mesi scorsi avevamo ottenuto lo stanziamento dei fondi per via Laurentina e via dei Castelli Romani. Ci hanno comunicato inoltre che sarebbero intervenuti a breve su via Valle Caia (e dunque abbiamo una doppia conferma, ndr) e via di Pratica di Mare. Adesso dobbiamo sperare e monitorare che quanto previsto non venga dirottato altrove». Luca Mugnaioli

Albano-Torvaianica: finora gli appelli sono rimasti inascolati

Campo Jemini

LE VORAGINI - Situazione insostenibile nel tratto in ingresso al quartiere pometino di competenza del Comune di Ardea, 123 metri in tutto. A parte la maxi buca di cui vi avevamo dato conto a dicembre, quella si ricoperta anche se in fretta e furia, la strada è di nuovo devastata da voragini e crateri. Abbiamo fatto presente la situazione al Sindaco Mario Savarese che ha preso in carico la nostra segnalazione.


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INCHIESTA

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Omicidio di “Simone” Shehaj Selavdi, arrestati i presunti olpi di pistola sparati da un uomo vestito da runner. Un filo conduttore che ha portato alla morte di due persone e all’arresto di due presunti assassini. I delitti di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, capo ultra del tifo laziale e di Shehaj Selavdi, “Simone il passerotto”, sono uniti da un filo rosso che unisce Primavalle a Torvaianica, passando dal Parco degli Acquedotti. Perché, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ad uccidere il 38enne albanese, il 20 settembre del 2020 sulla spiaggia dello stabilimento Bora Bora, sarebbero stati Enrico Bennato e Raul Esteban Calderon detto Francisco in concorso: l’italiano sarebbe stato quello che ha premuto il grilletto sulla spiaggia, incurante dei bagnanti terrorizzati, mentre il 52enne argentino attendeva in moto per garantire la fuga. Ma è lui, Raul Esteban Calderon, che l’anno prima, il 7 agosto 2019, avrebbe sparato il colpo che ha ucciso Diabolik sulla panchina nel parco degli Acquedotti. A portare agli arresti, arrivati dopo serrate indagini durate più di due anni, è la confessione dell’ex compagna di Calderon, una donna romana di 47 anni, che da Raul ha avuto una figlia che ora ha 5 anni, la quale, dopo essere stata intercettata, vuota il sacco per paura di finire in galera: la pistola che ha ucciso Diabolik è la sua, o meglio, è quella che lei ha usato nel corso di una rapina, dopo averla rubata a un gioielliere. Lei è "Buscettina": con i magistrati si definisce così, quando il 13 dicembre del 2019 racconta la sua verità. La donna durante le indagini viene intercettata mentre accusa Calderon di aver usato una sua pistola per uccidere Piscitelli senza dirle niente. L’intercettazione Nella foto "A infame fracico, sei tu che (Tg La7): hai ammazzato a Diabolik Raul Esteban con la pistola mia. Lo sanno Calderon, è tutti. M'hai rubato la pistola lui il presunto per fa n'omicidio de m…a", assassino di si legge nelle intercettazioni ‘Diabolik’. E’ della polizia. "Lo sai hai amaccusato mazzato Diabolik con la pianche (in stola mia, la 9x21, se me fai concorso) passà li guai so' cazzi tua della morte di Raul, quando te fai trent'anni Simone a lo vedi come stai male…co' Torvaianica questo addio bello…Se me

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Il capo ultrà laziale Diabolik ucciso a Roma nell’agosto 2019 Calderon tradito dalla compagna, stesso pianerottolo e che ha molte piante”. le intercettazioni lo inchiodano: Dopo essere stata intercettata e convocata «A infame fracico, sei tu che hai ammazcome persona informata sui fatti, per non eszato a Diabolik con la pistola mia. sere incriminata decide di collaborare con gli Lo sanno tutti. M'hai rubato la pistola per inquirenti. Riconosce Raul Esteban Calderon fa n'omicidio de m…a”. nel video della fuga dopo l’omicidio, indica fai passare i guai so cazzi tua Raul, se ven- vestiti (“quella è la maglietta che gli ho regagono a bussare...tanto lo sai che stai lato io”), i tatuaggi e ne riconosce le movenze. sotto botta appena mi bussano alla È quindi la donna a raccontare agli agenti porta io dico tutto quello che so". della Squadra Mobile cosa è successo, indi"Tu stai male, te rendi conto de cando nella famiglia Bennato i mandanti del quello che dici…dillo…urlalo delitto di Diabolik. Ma non solo: a questo omicidio viene poi collegato quello brutta tr…", risponde di Simone. Tutto si inquadra in Calderon. "A Raul… un contesto di lotte criminali .forse non hai caI MANDANTI che vedeva il gruppo di Pipito che lo sanno Ma chi c’ è dietro questa scia di scitelli, affiancato dal suo tutti…te devi anda' a fa' sangue tra Roma e il litorale? L’ e x braccio destro Fabrizio trent'anni, perché non compagna di Calderon indica Fabietti – da cui si riforme li voglio fa' io per confessando alla Squadra Mobile niva l’albanese Shehaj te…hai usato la pistola della rapina", replica la nella famiglia Bennato i mandanti del Selavdi per i suoi traffici compagna. La rapina a delitto di Diabolik. E non solo, perché sul litorale – contrappoa questo omicidio viene poi sto al gruppo dei fratelli cui si fa riferimento nel collegato quello di Simone Bennato, del quale fa parte corso della telefonata era l’ o dierno indagato. stata commessa in una gioielleria a Torre Maura: il titolare (continua) aveva cercato di difendersi tirando fuori l’arma e la coppia gliel’aveva rubata. La donna l'aveva poi nascosta in "un’anfora La donna dopo essere stata intercettata e usata come vaso di fiori", come riporta l'orconvocata come persona informata sui dinanza di custodia cautelare, che “si trovava fatti, per non essere incriminata decide di davanti l'ingresso dell'abitazione della collaborare con gli inquirenti. Ora si mamma di un carabiniere, che abita sul mio trova in una località segreta

I delitti di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, capo ultrà del tifo laziale e quello di Shehaj Selavdi, “Simone il passerotto”, sono collegati tra loro: il legame che unisce Primavalle a Torvaianica, passando dal Parco degli Acquedotti


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assassini. Il ‘filo rosso’ che lega “Passerotto” a “Diabolik” (segue) Un fiume di soldi e droga da Primavalle a Torvaianica passando dal Parco degli Acquedotti La donna racconta che, per uccidere Piscitelli, Esteban avrebbe preso 100 mila euro più uno “stipendio” di 4 mila euro al mese, perché il mandante non aveva tutti i soldi in contanti subito. Questo perché l’appetitosa piazza di spaccio rappresentata da Roma e dal suo litorale è contesa principalmente da due grandi gruppi che nel 2019 sono contrapposti e stanno cercando di delimitare i propri confini. Diabolik ha alzato troppo il tiro, si è sentito il “re”, ha iniziato a tirarsela allargandosi dove non doveva e gli avversari non l’hanno digerita. Serviva un segnale forte e qui entra in scena Raul Esteban Calderon, detto Francisco. E in effetti il potere di Piscitelli, insieme al suo socio Fabrizio Fabietti, è in continua ascesa. Sono loro che garantiscono la "leale concorrenza" fra camorra e ‘ndrangheta, la “pax criminale” necessaria per mantenere un buon equilibrio delle organizzazioni criminali che si spartiscono il traffico degli stupefacenti a Roma e sul litorale, garantendo anche la riscossione dei crediti attraverso una vera e propria "batteria di picchiatori" di cui facevano parte ex pugili, ultras e una "batteria degli albanesi" (a cui è collegato anche Shehaj Selavdi), in grado di garantire "la copertura militare" necessaria alla riscossione dei crediti. Ma in questo disegno evidentemente qualcosa disturba i Bennato, che non vedono di buon occhio questo predominio. “Mi ha detto (Calderon, ndr) di aver ucciso Diabolik e Leo (Leandro Bennato, ndr) era il mandante, il motivo era personale. Leo era considerato infame da Piscitelli”, racconta la testimone ai magistrati della Dda, coordinati dal Procuratore aggiunto Ilaria Calò. Le intercettazioni portano a scoprire altri particolari. A parlare è uno dei fratelli Bennato, Enrico, che inavvertitamente rivela che l’autore dell'omicidio di Diabolik è Raul Esteban Calderon, dicendo che l’argentino aveva anche partecipato all’assassinio Torvaianica, al quale aveva partecipato personalmente anche lui: in questo modo riconduce i due omicidi alla sua banda, ma non solo: indica anche quali sono i successivi obiettivi da colpire affinché la vendetta sia completata, indicando suo fratello Leandro come mandante dell'omicidio Piscitelli. “Se vengono qua a fa' La vendetta: Leandro Bennato, considerato il mandante dell’omicidio di Diabolik, a sua volta aveva rischiato di morire a novembre 2019 per mano di due albanesi, tra cui Simone di Torvaianica

Gruppi rivali: Fabrizio Piscitelli era affiancato dal suo braccio destro Fabrizio Fabietti e da quest’ultimo si riforniva l’albanese Shehaj Selavdi per i suoi traffici sul litorale. Dall’altra parte il gruppo dei fratelli Bennato, del quale fa parte l’uomo finito in carcere casotti ce rimettono la vita Francè! Tutti e tre faccio pure l’albanese. E Nella foto: ce l'hanno rimessa, Diabolik e quell'altri due quell’altri due so d’accordo Shehaj ... Qua non devono venire a fa' i prepo- con me, me l’acchittano loro. Selavdi detto tenti a Casalotti”, dice Enrico Bennato Oh, Francè, se leggi qualcosa Simone, a un amico il 20 aprile 2020. Ma non zitto, eh?”. Quando l’amico ucciso in solo. Le sue parole, registrate grazie chiede dove sia Calderon, spiaggia a alle intercettazioni ambientali al- Bennato risponde di averlo Torvaianica a l’interno della sua abitazione, pro- mandato in Spagna a na- settembre seguono così, con i dettagli scondersi, perché la polizia 2020 dell’omicidio di Diabolik. “Era seduto sa che è stato lui ad uccidere su una panchina, fumava una sigaretta Piscitelli ma non ha le prove. “Lo sanno che e ha preso una revolverata qua diel’ha ammazzato lui quello sulla spiagtro… e uno! E n’altri due de gia… ha ammazzato Diabolik… quelli là che hanno sparato… Lo sa tutta Roma, le guardie vabbè… so’ morti, quelli però nun c’hanno le prove. che hanno sparato a LeIo so indagato, oh! So inIL PREZZO DEL KILLER andro”. Gli altri due sa- Esteban avrebbe preso 100 mila euro dagato de Diabolik, mo rebbero i due albanesi, più uno “stipendio” di 4 mila euro al a S. Basilio e quello sulla tra cui Shehaj Selavdi, spiaggia”. E che Raul mese per uccidere Fabrizio Piscitelli che hanno tentato di possa essere ucciso perché il mandante non aveva tutti i uccidere il fratello Leviene detto anche dusoldi subito andro a novembre del rante alcune conversa2019, come rivalsa all'aszioni intercettate in sassinio di Diabolik. carcere, su cellulari entrati Il killer? Pedina sacrificabile chissà come in cella: sia Enrico Ma Esteban è una pedina sacrificaBennato, arrestato per un altro reato, bile se dovesse diventare un problema. Nel- che suo fratello Antonio, anche lui detenuto, l’intercettazione del 20 aprile Enrico Bennato al telefono, parlano dei due omicidi ed Enrivela “A giugno famo l’albanese, lo dovemo rico dice: ‘Zitto, devi stare zitto”. Enrico allora ammazzà per forza, me l’ha detto mi fra- risponde: “Se lo sa l’argentino là… tocca amtello… perché sennò vonno ammazzà a mi mazzallo”. fratello quanno esce… famo prima noi, me (continua)


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(segue) Il collegamento con “Simone” Shehaj Selavdi Leandro Bennato è il fratello di Enrico. Ed è un boss potente che controlla la piazza di spaccio a Primavalle e Roma nord. A novembre del 2019, tre mesi dopo l’uccisione di Fabrizio Piscitelli, è vittima di un agguato: doveva essere mortale, ma rimane “solo” gambizzato. Nel pomeriggio del 14 novembre Leandro Bennato si trova a bordo della sua Fiat Panda, all'uscita Boccea del Grande Raccordo Anulare. Due uomini a bordo di una moto gli si avvicinano e iniziano a sparare per ucciderlo, ma non ci riescono: lo colpiscono infatti alle gambe. Da subito Leandro inizia la caccia ai colpevoli. Secondo lui il mandante è Fabrizio Fabietti, il socio di Piscitelli, che si vuole vendicare della morte di Diabolik. La faida è appena iniziata.“Leandro Bennato e gli uomini a lui vicini ipotizzavano, con ragionevole margine di certezza – scrive il gip Tamara De Amicis nell'ordinanza di custodia cautelare mento Bora Bora. Le modalità nei confronti di Calderon - che dell’uccisione sono praticaLA FAIDA l'attentato ai propri danni mente identiche a quelle di Dopo la morte di Diabolik avesse quale mandante FaDiabolik, solo che stavolta Leandro Bennato subisce un agbrizio Fabietti, ossia il a sparare pare che doguato ma sopravvive: secondo lui il braccio destro di Piscivrebbe essere stato Enmandante è Fabrizio Fabietti, braccio telli”. rico Bennato, mentre destro di Piscitelli. Immediatamente Ma chi sono i due sulla Calderon attendeva moto? Da quanto rico- parte la caccia agli autori: per i Bennato sulla moto, pronto a gasono due albanesi, tra cui Simone struiscono i Bennato, si rantire la fuga. L’altro, tratta di due albanesi, tra detto il “Passerotto” che verrà poi scappato in Albania, ha giustiziato in spiaggia a cui Shehaj Selavdi. Simone trovato la morte in patria. Torvaianica viene giustiziato il 20 settemPer questo Bennato in una bre 2020 sulla spiaggia, davanti a delle intercettazioni dice “Se ventutti, in pieno giorno, nello stabiligono qua a fa' casotti ce rimettono la vita Francè! Tutti e tre ce l'hanno rimessa, L’altro Albanese, ritenuto responsabile Diabolik e quell'altri due ... Qua non dedell’agguato a uno dei fratelli Bennato, ha vono venire a fa' i prepotenti a Casalotti”. tentato la fuga tornando in patria ma è proprio lì che è poi deceduto

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I mandanti degli omicidi di Diabolik e Simone Passerotto Gli arresti di Bennato e Calderon non hanno di certo chiuso il cerchio. L’inchiesta prosegue alla ricerca dei mandanti. Quelli oscuri. Sembra infatti improbabile che una sola persona abbia deciso tutto: è molto più probabile che dietro ci siano le organizzazioni che si spartiscono lo spaccio a Roma, sul litorale e nell’hinterland, che hanno stabilito che determinati personaggi andavano fatti fuori, specialmente Diabolik, capace di mediare tra clan. E il prossimo sarebbe stato sicuramente Fabietti, che fino a quel momento, nonostante i ripetuti tentativi da parte dei Bennato, se l’era scampata. Maria Corrao Gli arresti di Bennato e Calderon non hanno chiuso il cerchio: l’inchiesta prosegue alla ricerca dei mandanti. Quelli oscuri. Sembra infatti improbabile che una sola persona abbia deciso tutto: è molto più probabile che dietro ci siano le organizzazioni che si spartiscono lo spaccio a Roma, sul litorale e nell’hinterland

Le date LA SCIA DI SANGUE - 7 agosto 2019, muore ucciso a colpi di pistola ‘Diabolik’ al Parco degli Acquedotti a Roma; tre mesi dopo Leandro Bennato viene gambizzato sul GRA ma sarebbe dovuto morire. Il 20 settembre 2020 muore Simone detto il ‘passerotto’, freddato in spiaggia a Torvaianica davanti a numerosi bagnanti.

L’omicidio di Simone è praticamente identico a quello di Diabolik: solo che a sparare stavolta sarebbe stato Enrico Bennato mentre Calderon attendeva sulla moto pronto alla fuga



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INCHIESTA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Intervista esclusiva al Direttore della DIA: «Roma e Provin esi passati davanti ai computer, ad ascoltare voci intercettate, a decifrare codici, a studiare movimenti sospetti. E poi, all’improvviso, si passa all’azione, per cogliere di sorpresa il soggetto –criminali d’alto profilo, latitanti inseriti nella lista dei più pericolosi d’Italia e d’Europa, assassini e narcotrafficanti, tutti legati alla mafia – e assicurarlo alla giustizia. Come nel caso di Gioacchino Gammino, arrestato dopo una latitanza di quasi 20 anni. Loro sono gli uomini della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, attualmente guidata dal Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Maurizio Vallone. I migliori esponenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza convergono qui, per una continua battaglia, su tutti i fronti, contro le organizzazioni mafiose. L’arresto di Gammino è solo l’ultima delle brillanti operazioni svolte dalla DIA, una struttura interforze che fa da scuola ad altre polizie europee. Ne parliamo con Direttore della DIA, dott. Maurizio Vallone. “Eravamo sulle sue tracce da due anni: è stata un’indagine classica, abbiamo studiato i fascicoli di quando Gammino era operativo, esaminando i soggetti che gli erano vicini. Proprio grazie a loro siamo arrivati in Spagna, dove c’era un discendente dei suoi accoliti. Concentrandoci su questo personaggio siamo riusciti ad arrestare, con la collaborazione della polizia spagnola, il latitante, uno dei più pericolosi d’Europa”. Lei, prima di arrivare al vertice della DIA, si è formato come investigatore facendo esperienza “sulla strada”. Che idea si è fatto della mafia e del modo di combatterla? “Si cambia prospettiva. 30 anni fa si andava a seguire la singola piccola organizzazione, la singola piazza di spaccio o il singolo latitante, oggi si guardano le cose da una prospettiva più ampia. Abbiamo compreso che le mafie non sono solo quelle uccidono il singolo avversario o il singolo avversario o il singolo poliziotto, ma hanno una struttura di vertice importante, una stanza di compensazione che prende decisioni di massimo livello. Il nostro lavoro adesso è quello di seguire i soldi, i flussi finanziari, investimenti nelle società e nei mercati internazionali, perché solo così –

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Droghe più potenti e niente più tabù: «L’hashish di oggi ha un principio attivo 100 volte superiore a quello di un tempo. Eroina? Ora si sniffa e i giovani non la temono più» togliendo soldi alle organizzazioni mafiose – possiamo togliere loro il potere”. La DIA è sempre in prima linea nella lotta alla mafia. Quali sono le organizzazioni mafiose che comandano su Roma e la sua provincia? “C’è molta differenza tra la mafia al sud rispetto a quella che si può trovare qui o al nord. Innanzi tutto bisogna sfatare il mito che oltrepassata la Campania non sia presente: ci sono molti più locali gestiti dalla ‘ndrangheta nel nord Italia che in Calabria. Le infiltrazioni della camorra e della mafia in generale da Roma in su sono molto più di quel che si pensi”. Il tipo di organizzazione mafiosa che governa Roma non è come quello di Napoli, dove al momento a comandare sono principalmente due potentissimi clan camorristici che si spartiscono i territori. Uno dei due gruppi è quello dei cosiddetti “magliari”, i “maghi” del falso, che con il loro business gestiscono affari di centinaia di milioni di euro l’anno: la ramificazione degli affari del clan – cresciuta a dismisura con la caduta del muro di Berlino, nel 1989, con una speculazione che li portò ad impadronirsi di hotel, supermercati, ristoranti e locali in tutto il mondo – ha fatto sì che oggi i loro contatti siano ovunque. Questo rende più difficili le indagini da parte degli inquirenti italiani su due fronti: i soldi provenienti dai traffici illeciti “spariscono”, dirottati verso conti esteri attraverso una serie di giri, per poi tornare in parte in Italia “puliti”, sotto forma di fondi di investimento, mentre i latitanti riescono ad avere una solida coper-

tura in paesi stranieri grazie ai contatti nei vari Stati. Abbiamo visto come si ripuliscono i soldi. Ma come arriva la droga in Italia? “Principalmente attraverso megacontainer provenienti dalla Colombia: la prima tappa è il Venezuela, poi da lì, tramite altri paesi del Sud America arrivano in Africa, preferibilmente passando dalla Guinea Bissau, dove vengono cambiati completamente i codici ai container. Se non viene messo un GPS alla partenza, il carico diventa irrintracciabile. Da lì i container vengono smistati per buona parte verso l’Est Europa. Arrivano magari in transhipping a Gioia Tauro, ma non si fermano se non in piccolissima parte: non si fermano quindi in Italia, restando così anonimi per noi, e proseguono invece verso la Croazia e i Paesi Balcanici, dove vengono stoccati migliaia e migliaia di chili di droga che successivamente ripartono su camion verso il Nord Europa e verso l’Italia. È la rotta più affidabile e tranquilla per i narcotrafficanti. Dalla Spagna, molto utilizzata un tempo, arriva invece ormai pochissima droga. Da noi utilizzano per gli sbarchi i velieri, molto più sicuri, capaci di trasportare 1000 o 2000 chili di hashish. Ma attenzione: non si tratta dello stesso hashish degli anni ’80 o ’90: il principio attivo che c’è oggi, il taglio che viene fatto, è 100 volte superiore a quello che era un tempo. Un tempo il principio attivo era di 0,1 mentre adesso è di 10 ed è micidiale. Questo significa che il danno celebrale di uno spinello è 100 volte superiore. Sono poi crollati tutti i tabù: adesso l’eroina, che magari una volta i giovani potevano temere, si sniffa, quindi anche questa è diventata di più facile utilizzo”. (continua)

Come è cambiata la lotta alle mafie negli ultimi 30 anni: adesso si seguono i soldi, i flussi finanziari nelle società e nei mercati internazionali. L’obiettivo è intercettarli per togliergli il potere


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INCHIESTA

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ncia, ecco i gruppi criminali che si contendono il potere» (segue) «A Roma e Provincia convivono tanti Torniamo ai fatti di cronaca: su Roma qual è l’ipotesi di spartizione dei territori, sopratpiccoli clan che si spartiscono gli spazi. tutto se si segue la scia di sangue che ha seOmicidi recenti? Non è mai seguita una guerra, gnato gli ultimi due anni, con gli omicidi di Fabrizio Piscitelli – alias Diabolik – di “Passerviti a eliminare soggetti ‘scomodi’» serotto” Shehaj Selavdi e di Adrian Pascu, cri«Uccisione di ‘Diabolik’? Il connubio tra violenta dei loro compiti per non sporcarsi le vellato da 3 colpi di pistola il 4 dicembre a criminalità e calcio purtroppo ormai mani, utilizzando così persone che oggi sono Primavalle? è accertato: le infiltrazioni mafiose nelle in Italia e domani scompaiono”. “Gli omicidi sono sempre segnali di assestacurve sono all’ordine del giorno» Qual è la sua chiave di lettura dell’omicidio menti e nuovi equilibri. A ogni omicidio non è mai seguita una guerra: questo signi- sieme alla pizza. Ma al di sopra di queste re- di Piscitelli? fica che l’omicidio serviva a togliere di altà locali ci sono le grandi organizzazioni “Il connubio tra criminalità e calcio purmezzo un soggetto che era diventato in storiche che controllano i grandi traffici della troppo ormai è accertato: le infiltrazioni qualche modo scomodo per un’intera or- realtà romana e quando questi soggetti non mafiose nelle curve sono all’ordine del ganizzazione e per un’intera filiera, perché rispondono più alle loro esigenze vengono giorno. Il calcio è uno sport dove girano tanse ci fosse stato un vero contrasto tra gruppi eliminati per lasciare posto a persone più af- tissimi soldi e tantissima notorietà. Ci sono poi tanti mafiosi a cui piace questo tipo di ci sarebbe stata una ritorsione immefidabili”. diata. Il fatto che ci sia un omiciMa l’arrivo degli stranieri, come mondo. Spacciare nella curva poter piazdio oggi e il successivo dopo 6 LE NUOVE ROTTE gli albanesi, potrebbe aver zare decine e decine di grammi ogni domemesi o un anno indica in- La droga parte con megaconrotto gli equilibri tra i clan nica allo stadio e la curva è un ottimo vece che non si tratta di tainer dalla Colombia: la prima mafiosi italiani che gover- bacino di reclutamento. A Napoli qualche anno fa, in piena guerra di camorra, si diviuna guerra tra clan, ma tappa è il Venezuela, poi da lì, tramite nano la città? di assestamenti e di eli- altri paesi del Sud America, arrivano in “Nei primi tempi ci devano le curve per lo spaccio”. minazioni selettive di Africa. Da lì i container vengono smistati sono state delle con- E proprio Piscitelli era legato a una famiglia soggetti che hanno per buona parte verso l’Est Europa. trapposizioni tra italiani camorristica, i Senese, che a Roma aveva creato problemi, hanno Transistano solo per l’Italia e arrivano e stranieri, perché arri- preso una buona porzione di territorio. cambiato fornitore o non in Croazia e nei paesi balcanici. varono in Italia tentando Pensa che la protezione dei Senese fosse vehanno rispettato le regole. Dopodiché viaggiano su Cadi riproporre quelli che nuta meno, quando è stato ucciso? Non è come a Napoli o in mion di nuovo verso Italia erano gli schemi di casa loro, “Non voglio entrare in un’indagine che sta Calabria, dove ci sono dei e Nord Europa provocando la reazione degli svolgendo egregiamente la Squadra Mobile, grandi gruppi che controllano il autoctoni. Oggi invece abbiamo una ma penso che in quel momento, non essenterritorio: qui ci sono tanti piccoli clan dinamica completamente diversa: queste or- doci state reazioni, Piscitelli poteva essere sache convivono e si spartiscono gli spazi, ganizzazioni straniere sono vicine e fun- crificabile”. una sorta di hub commerciale dove conver- zionali alle grandi organizzazioni mafiose Maria Corrao gono le diverse organizzazioni che devono nostrane. Non vanno più in contrapposiconvivere attraverso equilibri delicati”. zione, ma gli italiani delegano agli stranieri È sempre stato così? parte degli affari, come l’importazione degli “Roma è sempre stata un crocevia di crimi- stupefacenti leggeri – hashish e marijuana – Ancora sull’omicidio di Fabrizio nalità organizzata: già dagli anni ’90 era la il controllo di alcune attività e la parte più Piscitelli: «Data l’assenza di reazioni, vuol città di elezione di Vito Ciancimino, uomo di dire che era diventato ‘sacrificabile’» Cosa Nostra. La Banda della Magliana aveva rapporti strettissimi sia con la Camorra che con la ‘Ndrangheta e con Cosa Nostra. Ci sono stati omicidi, auto bombe, hanno fatto saltare in aria avversari della nuova famiglia, persone vicine a Raffaele Cutulo. Roma è sempre stata una Capitale che godeva di grande attrazione da parte delle organizzazioni mafiose, anche perché, essendo una grande metropoli, ha in rapporto una elevatissima quantità di assuntori di sostanze stupefacenti e quindi una eccezionale capacità di mercato. Vive di una criminalità locale sia organizzata che non organizzata, dedita allo spaccio, diretto ma anche virtuale, visto che ormai la droga viene venduta pure online attraverso i social e consegnata direttamente a casa attraverso servizi di delivery, magari in«Organizzazioni criminali straniere? All’inizio ci sono stati attriti, adesso sono funzionali a quelle nostrane»

Presso la sede della DIA a Roma: incontro con i vertici della Direzione Antimafia


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Mario Savarese apre a una sua ricandidatura Il bilancio del Sindaco sul 2021 di Ardea con uno sguardo al futuro. E a giugno si torna al voto indaco, che anno è stato per Ardea? «E' stato l'anno in cui abbiamo potuto dare concretezza alla nostra azione amministrativa. In primo luogo per ciò che riguarda la riforma della macchina amministrativa: penso ad esempio agli Uffici e alla nuova casa comunale. Sono stati chiusi i concorsi che ci permetteranno di avere 30 nuove persone nonché due Dirigenti. E' stato poi l'anno delle opere pubbliche che qualcuno già insinua possano essere state “elettorali”, niente di più falso. Semplicemente prima non c'erano né i mezzi né le possibilità a causa del dissesto. Dissesto che peraltro forse riusciremo a chiudere anche prima della fine della legislatura. Abbiamo trovato le risorse per pagare i debiti, è stato un gran lavoro degli Uffici. Questione strade: abbiamo rifatto tutto il lungomare dal confine di Pomezia a quello di Anzio, Viale Nuova California e conclusi i lavori in Viale Tor San Lorenzo. Partiranno a breve i cantieri alla Nuova Florida che sin qui è rimasta un po' indietro: purtroppo qui ci sono strade strette, costruite spesso in maniera approssimativa, con dislivelli importanti, senza un criterio per il convogliamento delle acque piovane. Ogni intervento quindi ha costi notevolmente maggiori dato che vanno previsti ulteriori opere per motivi legati al dissesto idrogeologico. Comunque per Viale Nuova Florida e Viale Sassari si attende solo di aprire il cantiere dato che sono stati impegnati 2 milioni e 250 mila euro. Altre strade in cui interverremo sono, tra le altre, Via Livorno, Via Lecce, Via La Spezia, e un tratto di Via Pavia dove sorgerà l'isola ecologica. Poi sarà la volta di Viale Forlì che rientra in un più ampio discorso dell'economia del mare che stiamo portando avanti riqualificando le dorsali che dall'abitato portano al mare; in particolare Viale Forlì vedrà rifatta l'illuminazione, la pista ciclabile, e l'asfalto chiaramente. L'altra dorsale, Viale Marino, è oggetto di un finanziamento regionale e quindi il cantiere partirà con tempi ancor più stretti. L'ultima è Viale Romagna, strada in terra battuta usata solo l'Estate, ma che è molto importante perché è l'unica che consente l'accesso al litorale sud della nostra costa. Un altro progetto importante riguarda la riqualificazione del Lungomare degli Ardeatini: abbattimenti di vecchie abitazioni abusive, barriere antivento, spiagge libere attrezzate, parcheggi. L'obiettivo è poi quello, almeno sotto il profilo ciclabile (e con mezzi elettrici particolari), di rendere percorribile l'intera litoranea anche nei Consorzi, sfruttando le aree demaniali. Capitolo scuole:

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oltre agli interventi su quelle esistenti, compresa la sistemazione degli impianti antincendio nelle varie strutture, lavoriamo per le nuove strutture da realizzare, su tutte il polo di Via Modena (asilo nido, infanzia e primaria) dove siamo in attesa dell'ok del MEF del bando vinto a seguito del quale otterremo i mutui necessari per integrare quanto ci dà lo Stato. Per quella superiore speriamo l'iter vada avanti invece con la Città Metropolitana. Il 2022 porterà anche nuovi posti di lavoro sul territorio dato che entro aprile è prevista la fine dei lavori del magazzino Amazon a Santa Palomba e, se sommati ad un altro grande capannone in realizzazione, anche se non sappiamo al momento chi lo acquisirà, parliamo in tutto di circa 500 posti di lavoro. Partiranno anche, proseguendo, due cantieri inoltre, in Via Verona e Via Tanaro, per la realizzazione di due palestre. E ancora: arriverà il restauro della villa a Colle Romito per la casa rifugio per donne vittime di violenza, più un nuovo luogo per i ragazzi con disabilità alla Nuova Florida, che sarà presa in carico dal Consorzio Sociale con Pomezia, altro risultato importante portato a termine. Proseguono i lavori al Centro anziani alla Nuova Florida e al suo fianco sorgerà uno spazio dedicato ai più giovani sperando di dare così nuova vita al Boschetto della Nuova Florida con l'intento di mettere insieme sport e cultura. Manca solo l'approvazione della regione per il progetto di via Rieti che finalmente vedrà l'abbattimento degli ecomostri e la rivalutazione urbanistica dell'intera area». Quali di questi saranno i primi che vedranno la luce ad inizio anno? «Sarà scaramantico, cito 5 punti che partiranno nei primi sei mesi del 2022, ma credo che alla fine saranno molti di più: le palestre, spero la scuola, la pista ciclabile da Tor San Lorenzo fino al mare, la pista ciclabile di Viale Forlì, l'Isola Ecologica e gli interventi a Viale Nuova Florida e Via Sassari». Nel 2022 ci saranno le elezioni: che voto dà alla sua Amministrazione e che voto si dà invece al livello personale? «Non voglio darmi un voto, non posso essere io a dire se quanto fatto valga 0 o 10. Dal mio canto ho la coscienza a posto del buon padre di famiglia, di chi sa di aver aver fatto il massimo per questa città. Son certo che dato le difficoltà che abbiamo attraversato, un dissesto, una pandemia Covid, è quasi un miracolo essere arrivati sin qui. Con in più la soddisfazione di aver fatto molto. Spero che tutto questo continui: abbiamo gettato basi solide, la strada che si dovrà percorrere da

giugno in poi è quasi tutta in discesa. E chi dovrà farlo spero lo faccia nell'interesse di Ardea come abbiamo fatto noi». Ha risposto così alla domanda successiva, quella cioè di una sua possibile ricandidatura che fin qui ha sempre respinto. Glielo chiediamo dunque in modo diverso: qualora le dovesse essere chiesto, immaginando una possibile alleanza magari tra M5S con il PD come è nei fatti oggi, di ripresentarsi come Sindaco, lei cosa risponderebbe? «L'idea di non ricandidarmi era legata al fatto di dare continuità a questo progetto con un'alternanza all'interno del M5S. Sappiamo però che oggi non è più possibile governare la città da soli. Noi abbiamo stretto col PD una collaborazione amministrativa proficua, peraltro in tempi “insospettabili” e non certo per questioni di “sopravvivenza” perché non ce ne era bisogno, e questa esperienza ci ha fatto capire quanto insieme si diventi più forti nel momento in cui si perseguono gli stessi obiettivi. Dunque laddove Mario Savarese dovesse costituire quell'elemento di unione, di garanzia, per il mantenimento di questo rapporto non mi tirerei indietro, è evidente». Molte strade attendono l'intervento della Città Metropolitana ma immaginiamo che le recenti elezioni abbiano dilatato ulteriormente i tempi: qual è la situazione? «L'alibi dei soldi è terminato. Se un anno fa il problema era non avere i fondi sufficienti per tutte le opere da fare, adesso, col recovery fund, posso assicurare che la situazione sarà diametralmente opposta, ovvero il non sapere come spenderli; Ardea negli ultimi dieci anni non è mai apparsa nel piano triennale delle opere pubbliche della Città Metropolitana, crediamo che debba essere per questo uno dei luoghi maggiormente attenzionati. Le nostre priorità sono le strade e la scuola superiore, non arretreremo di un millimetro». A fine mese scadrà l'ordinanza di riapertura dell'ormai ex Sindaco Virginia Raggi su Roncigliano, secondo lei sarà prorogata da Gualtieri? «Il timore forte è che la questione Roncigliano non verrà affatto chiusa al termine della scadenza dell'ordinanza. Per questo abbiamo richiesto un incontro urgente col Sindaco Gualtieri. La discarica va chiusa definitivamente a tutti i costi e l'area deve essere bonificata. Non solo. Dopodiché a quei cittadini va portata velocemente l'acqua potabile dato che quei pozzi sono diventati inservibili». Luca Mugnaioli


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Zuccalà: «Pomezia città bella, vivibile, al passo coi tempi» Il Sindaco fa il punto sull’anno appena terminato e annuncia gli interventi in cantiere per il 2022 indaco, un bilancio di questo 2021... «Il 2021 è stato per Pomezia l’anno della ripartenza e delle grandi battaglie vinte. Penso ad esempio all’aggiudicazione dell’asta pubblica per l’acquisto dell’ecomostro di piazza Ungheria, che ci consentirà di restituire finalmente bellezza e decoro alla nostra Torvaianica; alla riapertura del Borgo di Pratica di Mare, che, dopo le vittorie in tribunale, è tornato finalmente alla pubblica fruizione; all’avvio dei lavori per il teatro comunale, che vedremo prendere forma già dal prossimo anno; al restauro dei Giardini Petrucci, che riapriranno in primavera dopo un restyling completo; all’avvio dei lavori di riqualificazione del belvedere di Torvaianica e dello stabilimento abbandonato “New Las Vegas”, che sarà oltretutto dedicato alla piena fruibilità della spiaggia per le persone con disabilità. Abbiamo completato i lavori alla condotta idrica di via dei Castelli Romani e, grazie al programma di interventi di Acea, potremo completare la rete idrica e fognaria nelle zone di Castagnetta e Monachelle, dove abbiamo iniziato già i primi lavori. Se penso al 2021, non posso non menzionare l’importante lavoro svolto per riorganizzare i mercati cittadini del martedì a Torvaianica e del sabato a Pomezia: banchi più ordinati e finalmente traffico veicolare decongestionato. Una Città bella, vivibile e al passo con i tempi non poteva non abbracciare la filosofia dell’urban art ed aprirsi all’arte dei murales attraverso tantissime iniziative. Merita una menzione speciale il finanziamento di 30 milioni di euro ottenuto per i progetti “Torvaianica Cresce” e “Pomezia Cresce”: 2 interventi di rigenerazione urbana che cambieranno il volto della città e del litorale grazie al completamente dell’area esterna del Teatro, alla realizzazione di piste ciclabili e parchi pubblici, al nuovo marciapiede che percorrerà tutto il litorale e tanti altri interventi». Teatro Comunale e Ecomostro di Torvaianica: il nuovo anno chiuderà (e cancellerà) definitivamente queste due bruttissime pagine della città? «Entro il prossimo anno Pomezia avrà finalmente il suo primo vero teatro: i lavori, avviati il 20 dicembre scorso, prevedono la realizzazione di una sala teatrale da 500 posti, progettata in modo da essere multifunzionale dal punto di vista dello spettacolo, potendo ospitare con estrema flessibilità qualsiasi tipo di rappresentazione artistica. Per quanto riguarda l’ecomostro di Torvaianica, nei giorni scorsi è stato completato il rogito per l'acquisto dell'edificio, un’opera-

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zione più unica che rara per un'Amministrazione pubblica. Siamo riusciti a raggiungere un obiettivo importantissimo per il nostro litorale e per l’intera Città: il prossimo anno si procederà con l'abbattimento della struttura, che lascerà finalmente spazio alla vista del mare». Anche se sembra prematuro parlarne, come pensa di rilanciare il turismo a Torvaianica, che negli ultimi due anni è riuscita ad avere una boccata di ossigeno grazie all’emergenza Covid che ha impedito le partenze, “dirottando” i romani sulla nostra costa? Per farli tornare servono eventi veri, servizi e quel “qualcosa in più” che altre località già offrono. Ha in mente qualcosa? «Innanzitutto, come già annunciato, Torvaianica cambierà volto nei prossimi anni grazie al progetto “Torvaianica Cresce” finanziato per 15 milioni di euro. Sono previsti interventi importanti per migliorare le infrastrutture e la viabilità, con la realizzazione di nuovi marciapiedi o il rifacimento dei tratti esistenti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di due nuovi ponti su via Rumenia - in concomitanza dell’intersezione coi fossi Crocetta e di Pratica di Mare al fine di completare l’asse di viabilità che corre parallelamente al lungomare delle Sirene. Inoltre saranno installatei 150 nuovi impianti di videosorveglianza, da dislocare lungo il tratto di litoranea oggetto di riqualificazione o realizzazione di nuovi percorsi pedonali, con sistemazione o nuova installazione degli impianti di pubblica illuminazione. Torvaianica centro si trasforma in una grande arena a cielo aperto con spettacoli, animazione, teatro e feste, in particolare quella dei pescatori, particolarmente apprezzata dalla cittadinanza e dai turisti, e quella dedicata al grande maestro Ugo Tognazzi, che è ormai un appuntamento fisso delle nostre estati in compagnia della famiglia Tognazzi. Infine, c’è la nostra risorsa più grande, il mare, con 9 km di spiagge, di cui gran parte libere, sempre pulite, curate e dotate di tutti i servizi necessari ai bagnanti. Sono questi gli ingredienti giusti per rilanciare Torvaianica come meta turistica d’eccezione, in collaborazione con le strutture ricettive, gli stabilimenti balneari e i parchi divertimento». Quali saranno gli interventi fondamentali a cui darete priorità e che vedranno la luce nei primi mesi del nuovo anno? «Innanzitutto, a gennaio daremo il via ai lavori di riqualificazione di Santa Palomba, finanziati con il Bando Periferie: parcheggi della stazione custoditi e videosorvegliati, riqualificazione dei marciapiedi e delle strade

e installazione di videosorveglianza; recupero del casale di Borgo Santa Rita che sarà oggetto di interventi dedicati al sociale. Un intervento strutturale atteso da anni dalle aziende dell’area industriale, dai residenti del quartiere e dai pendolari che quotidianamente usufruisco della stazione ferroviaria. Tra poche settimane saranno completati i lavori in piazza Indipendenza e largo Catone, dedicati al ripristino della qualità e sicurezza dell’area. Sono state molto apprezzate da cittadini e associazioni le domeniche pedonali realizzate grazie all’installazione in piazza dei dissuasori a scomparsa, una serie di giornate che ha visto la premiazione dei talenti sportivi e bambini e famiglie godersi il centro storico senza il timore delle auto che passano. Sul fronte della mobilità sostenibile proseguiremo con la progettazione di una lunga pista ciclabile che collega più quartieri della Città. L’approvazione del PEBA e del PUMS saranno affiancati dalla cifra record di 2 milioni di euro che verranno utilizzati per abbattere le barriere architettoniche e che andranno ad aggiungere nuovi km di strade riasfaltate oltre i 24 già realizzati. Ai quattro giardini riqualificati o realizzati in questi 3 anni, abbiamo da poco aggiunto l’area verde di Campo Jemini, e terminato il giardino pubblico Alda Federici in via Filippo Re, inoltre, abbiamo pronti o in via di ultimazione i progetti per Campo Ascolano, Castagnetta, Torvaianica Alta e altri ancora. Partiranno a breve anche gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico a Martin Pescatore, Campo Ascolano, Parco della Crocetta, ecc». Chiudiamo con messaggio ai cittadini per il 2022: che anno sarà per Pomezia e Torvaianica? «Veniamo da 2 anni complicati, che molto hanno tolto alla nostra comunità. Abbiamo lavorato intensamente per rispondere all’emergenza sanitaria, economica e sociale e continueremo a farlo se necessario. La macchina amministrativa, integrata da quest’anno con 5 nuovi tecnici a cui se ne aggiungeranno altri 3 nel 2022, è stata implementata e valorizzata: posso affermare con orgoglio che in tre anni abbiamo vinto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti e il 2022 sarà l’anno che vedrà nascere le prime opere finanziate. Il nostro obiettivo è continuare a vincere i bandi pubblici a cui partecipiamo, per poter continuare a investire nel nostro territorio.» Luca Mugnaioli


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Roncigliano: a gennaio scade l'ordinanza Raggi Attesa per capire le decisioni del neo Sindaco Gualtieri: il fronte del no studia intanto le “contromosse” n mese esatto. E' questo il tempo che manca allo scadere della famigerata ordinanza dell'ex Sindaco di Roma Virginia Raggi che l'estate scorsa aveva riaperto, tra mille polemiche, l'immondezzaio di Roncigliano, situato sì nel Comune di Albano ma a poche decine di metri dal territorio di Ardea dove, a conti fatti, riversa la maggior parte delle conseguenze nocive. In molti temono però, malgrado l'acclarata e nefasta situazione ambientale, che l'ordinanza possa essere prorogata ulteriormente come già accaduto in passato per altre questioni. Senza contare, è sempre bene ribadirlo, lo spettro del maxi biogas da 80mila tonnellate all'anno che si vorrebbe realizzare sempre a Roncigliano nonostante il lungo elenco di pareri negativi ricevuti su più fronti. Perché la scadenza di fine gennaio è così importante Ad ogni modo il fattore temporale in questo caso è quanto mai importante. Questo perché il Tar, oltre a quanto espresso tra le motivazioni addotte nel respingere la sfilza di ricorsi avanzati contro la riapertura della discarica di Albano, nell'ultima ordinanza ha menzionato il “fattore temporaneo” del testo prodotto dalla Raggi come ulteriore aspetto

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per dire no alla sospensione della sua efficacia. “Tale apprezzamento trova ulteriore conforto nella circostanza per la quale l’efficacia temporale degli atti impugnati è oramai destinata ad esaurirsi a breve”, hanno scritto infatti Giudici. Adesso la palla è tornata quindi di nuovo al Sindaco di Roma nonché della Città Metropolitana di Roma, non più la grillina Virginia Raggi bensì il suo successore dem Roberto Gualtieri: ebbene cosa farà il Primo Cittadino capitolino? Rinnoverà l'ordinanza oppure no? E in caso di proroga basterà “l'interesse prevalente di Roma Capitale” a mantenere in vita la nuova ordinanza per i Giudici dinanzi ad un'eventuale nuovo ricorso? Tutti interrogativi sui quali al momento non è possibile azzardare previsioni. Intanto però, in barba ai rilievi su pozzi e rifiuti, i camion continuano a scaricare. L'atto del Comune di Ardea Giocando in anticipo, e prevedendo una situazione simile, il Comune di Ardea poco prima di Natale aveva approvato un ordine del giorno all'unanimità per ribadire il no alla proroga dell'Ordinanza della Raggi, la netta contrarietà “rispetto alla realizzazione di qualsivoglia impianto di trattamento rifiuti nel sito di Albano Laziale, fra i quali quello con produzione di biogas” chiedendo inoltre “rigorosi e urgenti controlli rispetto alla qualità e alla quantità dei rifiuti conferiti dalle

ditte autorizzate a conferire gli scarti di Roma nella discarica di Roncigliano e a sollecitare l’Arpa Lazio e la Asl Roma 6 a eseguire controlli su tutti i pozzi interni e adiacenti alla discarica stessa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale aumento delle sostanze inquinanti, anche dopo la cessazione degli attuali conferimenti”. Le altre contromosse Poco dopo l'epifania, quando il giornale sarà già andato in stampa, si terrà inoltre una manifestazione congiunta sotto la sede della Città Metropolitana di Roma in piazza Santi Apostoli organizzata dal comune di Albano, insieme a cittadini, associazioni e comitati territoriali per chiedere – tutti insieme – per chiedere al sindaco capitolino Roberto Gualtieri di non sottoscrivere la proroga di ulteriori 6 mesi della folle ordinanza di riapertura della discarica di Albano sottoscritta dall’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, a luglio scorso, visto che il primo cittadino di Roma che riveste anche il ruolo di sindaco della ex Provincia è l’unico deputato a firmare o meno la proroga. Inoltre, lo scopo dell’iniziativa sarebbe anche quello di invitare l’assessora capitolina ai Rifiuti Sabrina Alfonsi di trovare soluzioni alternative ad Albano all’interno del suo territorio di competenza. Luca Mugnaioli

Discarica di Albano, tre domande al Vicesindaco di Albano Andreassi L’INTERVISTA - Di Roncigliano abbiamo parlato col Vicesindaco di Albano Laziale Luca Andreassi. A gennaio scade l'ordinanza di riapertura della discarica di Roncigliano: secondo lei sarà prorogata? «La gestione dei rifiuti nella Regione Lazio è, da anni, caratterizzata da aspetti esoterici che rendono difficile qualsiasi previsione. Provo ad attenermi ai fatti ed alle parole del Sindaco Gualtieri nella sua conferenza di fine anno. Parole a dire il vero molto evasive. Che sembrano dare un’unica certezza. Ovvero che il nuovo anno coinciderà con la individuazione di una nuova discarica per Roma. Il fatto che poi questa debba essere a Roma non è affatto chiaro. Anzi. Sembrerebbe elevato l’interesse su Magliano, che però deve superare tutta una serie di ostacoli normativi. Nel frattempo, diventa difficile pensare che il nuovo Sindaco abbia una soluzione alternativa ad Albano».

Il Comune di Albano, di fronte ad un ulteriore rinnovo di sei mesi, sembra non escludere più l'ordinanza di chiusura: può confermarlo?

Per questo già nella scorsa consiliatura impugnammo questa faccenda. Aspettiamo ancora la camera di consiglio ma io credo sia questa la carta che si debba giocare».

«A mio avviso ci sono tre aspetti da sottolineare. Primo. Il principio. Obbligare una delle Città più virtuose d’Italia nella gestione dei rifiuti a risolvere i problemi di una delle Città meno virtuose d’Italia è un assurdo. E’ illogico. E difendere Albano significa difendere un modello di sviluppo sostenibile e di economia circolare che funziona e funziona molto bene.Secondo. La questione ambientale. Le analisi della falda acquifera evidenziano certamente una situazione di impatto ambientale nebulosa e preoccupante. Aggravare tale situazione, credo sia estremamente rischioso. Terzo. L’aspetto amministrativo. Forse il meno discusso ma a mio avviso il più importante e dirimente. Sono convinto che le varie autorizzazioni regionali, le volture dell’impianto e della discarica, abbiano avuto un iter non corretto.

Non ci ha risposto, però. Il Sindaco a fronte di una proroga farà un’ordinanza? «L’ordinanza è una prerogativa del Sindaco. Sia come onore ma anche come onere in quanto assume su di sé una responsabilità anche penale. Quindi al di là di quello che farà il mio Sindaco, io ritengo che questa non sia una partita che si vince a forza di ordinanze. Ma dobbiamo ribaltare il gioco. Smettere di subire ed iniziare a proporre». E come? «Stabilire una rete di Amministrazioni locali che chiudano al proprio interno il ciclo dei rifiuti e chiedere alla Regione la gestione di questo sotto-ambito. Tutto pubblico». Luca Mugnaioli



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CRONACA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Pomezia, incuria e infiltrazioni d'acqua al cimitero Nella parte “sotterranea” della struttura veri e propri allagamenti: e sono tornati i furti orniamo ad occuparci della situazione al cimitero comunale di Pomezia. Dopo aver affrontato nel marzo scorso il problema della mancanza di spazi e del ricorso massiccio ai loculi provvisori – che ormai sono praticamente ovunque – stavolta abbiamo chiesto all'Amministrazione Comunale spiegazioni circa l'annosa questione delle infiltrazioni d'acqua e più in generale dell'incuria che ormai regna sovrana al campo santo cittadino. Sì perché la situazione emersa a seguito del nostro sopralluogo poco prima della fine dell'anno è abbastanza preoccupante: dalle copiose infiltrazioni d'acqua che causano veri e propri allagamenti nella parte sotterranea, passando per la pavimentazione rovinata, fino ad arrivare Nella foto: a scale e pareti Il cimitero che 'perdono' comunale di pezzi, di interPomezia a venti di manutenridosso della zione ne servirebbero Pontina diversio e anche alla svelta.

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Il “biglietto da visita” del cimitero: parcheggio disastrato tra buche e allagamenti Il “biglietto da visita” Intanto c'è da dire che i problemi iniziano ancor prima dell'ingresso nella struttura dato che il parcheggio è ormai ai limiti della praticabilità. Le radici hanno praticamente distrutto il manto d'asfalto sia nell'area adibita alla sosta dei veicoli che nel tratto di ingresso alla struttura. Non solo. Con le piogge – come mostrano le foto – gli allagamenti rendono altamente difficile il transito a piedi. E nel caso di persone anziane che si recano al cimitero per trovare

i propri cari i disagi aumentano a dismisura. Una situazione che ormai si trascina da anni ma a cui nessuno, fino ad ora, ha deciso di mettere mano. Il caso delle infiltrazioni E veniamo al tema principale del nostro servizio. Andando a ritroso nel nostro archivio, di articoli, servizi, reportage sul cimitero per documentare la questione delle infiltrazioni d'acqua ne abbiamo trovati molteplici, alcuni risalenti addirittura al 2010 (continua)


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gennaio 2022 (segue) Sono passati undici anni e le foto di allora sono pressoché sovrapponibili a quelle di oggi. Anzi, considerando che nel frattempo l'utilizzo della struttura è aumentato, come inevitabile che sia, la situazione è ulteriormente peggiorata. In particolare i problemi maggiori si registrano nella parte sottostante nella sezione “storica” del campo santo: l'acqua, filtrando tra le pareti, forma dei veri e propri allagamenti nelle varie gallerie forse anche a causa di un'imperfetta (o assente?) impermeabilizzazione dei loculi specie quelli provvisori. In vari punti del dedalo di corridoi che scorrono sotto la parte alta del cimitero ci sono infatti diverse pozzanghere che stazionano sul pavimento che rendendo difficoltoso il passaggio dei visitatori. Risponde il Sindaco Zuccalà Per fare il punto della situazione e capire se il Comune ha previsto o meno interventi a breve nella struttura ci siamo rivolti al Sindaco Adriano Zuccalà. «Per quest’anno nel cimitero sono previsti lavori di manutenzione per problemi di infiltrazione e di cedimenti», fa sapere il Primo Cittadino. «Il cimitero ha bisogno di una cura costante e di ampliare il suo perimetro, per questo, oltre alla manutenzione del cimitero storico, si sta lavorando alla realizzazione della nuova ala». I furti

CRONACA

L'altra piaga che anche qui si trascina da sempre riguarda quella dei furti. Vasi, piante, oggetti, o anche dei semplici sottovasi sono oggetto dei razziatori seriali che imperversano impuniti senza che nessuno faccia nulla nonostante le denunce. Le ultime segnalazioni risalgono alla fine dell'anno: cittadini nuovamente costretti a fare i conti con oggetti spariti davanti alle lapidi dei propri cari. «E' un continuo», ci racconta ad esempio una signora esasperata dai continui furti subiti. «Sparisce di tutto, dai fiori, alle piante, è una situazione inaccettabile». Alcuni, coloro che hanno a disposizioni delle sezioni più ampie per la propria famiglia, si sono attrezzati con cancellate e lucchetti; altri hanno perfino installato dei dissuasori comunemente utilizzati per allontanare i volatili, forse per scoraggiare i malintenzionati a scavalcare. Luca Mugnaioli

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CRONACA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Pomezia, Natale alla Casa di Cura S. Anna L'iniziativa è giunta alla V edizione: da quest'anno è dedicata alla memoria di Romano Zecchi uinto traguardo tagliato dall'iniziativa “Natale alla casa di cura Sant'Anna” che ogni anno porta la solidarietà a chi, purtroppo, si trova ricoverato in Ospedale durante le feste. L'edizione 2021 ha avuto anche una dedica particolare, ovvero il ricordo dell'ex vicepresidente della Pro loco, Romano Zecchi, recentemente scomparso. Unica nota “stonata”, se vogliamo, è stata l'assenza del Comune di Pomezia, con l'Amministrazione Comunale che ha deciso di non patrocinare l'iniziativa. L'evento All'iniziativa hanno partecipato numerose Associazioni del Territorio che hanno provveduto, come di consueto, a recapitare i doni ai degenti e al personale della clinica. La consegna è avvenuta proprio il giorno di Natale poco dopo le 17,30 con l'evento trasmesso in diretta anche dalla nostra testata. Tra le associazioni presenti Pomezia Aiuta, Coro NAP 55, la Protezione Civile Gamma 13, le Pomezia Diamond Majorettes, Roma Open Lab, Unoe, Il Pontino, Il Corriere della Città, il Centro Commerciale 16 Pini, La Lente, Latium Vetus. A causa dell'emergenza sanitaria e le restrizioni imposte dal Covid la consegna non è potuta avvenire direttamente nei reparti ma sono stati consegnati al personale della clinica. Due i referenti per ogni singola associazione presenti durante la consegna dei doni.

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Babbo Natale arriva a Campo Jemini SUCCESSO - E' stato un successo l'evento di Natale organizzato dal Comitato di Quartiere di Campo Jemini. Tantissime le famiglie e i bambini presenti che si sono ritrovate nel nuovissimo parco della zona – recentemente inaugurato dal Comune intitolato a Ciro Di Vivona, storico presidente del CdQ scomparso nel 2018. L'iniziativa si è svolta poco prima di Natale ed ha visto la partecipazione dell'immancabile Babbo Natale che ha ricevuto le letterine dei piccoli come vuole la tradizione e consegnato i doni. Alla fine sono stati in tutto circa 65 i bimbi intervenuti per un bellissimo pomeriggio di aggregazione per le famiglie del quartiere. «Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato all'evento, dai bambini ai rispettivi genitori», fa sapere il Comitato di

Quartiere. «Grazie a tutte le persone che hanno contribuito, al Comune di Pomezia per la disponibilità del parco e anche a “Babbo Natale” che ha rallegrato i bambini intervenuti. Il prossimo

evento – aggiunge Alex Gaspari Presidente del CdQ - sarà la Befana che incontrerà i bambini e consegnerà loro le calzette».


“Se fossi Sindaco farei...” e io fossi il Sindaco…”: quante volte abbiamo detto o pensato una frase del genere nel vedere i problemi che attanagliano la nostra città? Sicuramente abbiamo anche pensato di “avere la soluzione in tasca”, o quantomeno una buona idea. Noi de Il Corriere della Città vogliamo darvi modo di esprimere le vostre opinioni, in modo pacato e ragionato, per metterle in evidenza con le amministrazioni comunali di Ardea e Pomezia che, pur conoscendo i problemi del territorio, sembrano avere priorità diverse a quelle che il comune cittadino si aspetterebbe. Questo mese iniziamo con le prime due richieste – altri interessanti messaggi verranno pubblicati sul prossimo numero – invitandovi a scriverci all’indirizzo e-mail redazione@ilcorrieredellacitta.it

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Hai delle idee o progetti che realizzeresti se fossi Sindaco di Pomezia o Ardea? Scrivici redazione@ilcorrieredellacitta.it

Via di Santa Procula, strada disastrata Caro Direttore, se io fossi Sindaco saprei bene cosa fare: mi occuperei del mio quartiere e della strada dove vivo. Chiederei al dirigente dei lavori pubblici: “Quanto tempo fa è stata asfaltata via di Santa Procula?” La risposta che sarebbe costretto a darmi sarebbe incredibile: “Oltre 30 anni” e allora gli risponderei: “Cosa aspettiamo a rifarla?” La strada ha più buchi di un colabrodo e dopo le piogge passa un camion, buttano 2 palate di asfalto e via fino alle prossime piogge, si formano anche 2 laghetti che impediscono il transito a piedi, in bici o moto. Se fossi il sindaco mi imporrei e ordinerei al dirigente di asfaltare la strada entro il mese di aprile per farci un regalo a Pasqua. Grazie per l’opportunità di essere un Sindaco utile ai cittadini di Santa Procula. Lettera firmata

Salvaguardia della biodiversità IL PROGETTO - Caro Direttore, se io fossi il Sindaco cercherei di fare un ripristino e un ampliamento di zona umida per la salvaguardia della biodiversità. Per prima cosa cercherei la collaborazione e il coinvolgimento del “privato” proprietario di due laghetti di fronte la castello di Pratica di mare di proprietà dei principi Borghese. Le zone incolte ai margini dei laghi costituiscono terreno ideale, una volta ripristinata la zona umida, con la creazione di marcite e piccoli specchi di acqua, per la sosta e lo svernamento di uccelli acquatici nei mesi invernali e la sosta di uccelli acquatici nei mesi primaverili (anatidi, trampolieri e limicoli). - Posizionamento di nidi artificiali per la nidificazione di anatidi. - Ampliamento della zona canneto per favorire la nidificazione di specie rare e di interesse conservazionistico. - Regolazione dell’idroperiodo (adduzione di acqua nella stagione siccitosa e defluizione della stessa per mantenere un livello ottimale). La zona rientra nelle aree NATURA 2000 essendo ZONA SPECIALE DI CONSERVAZIONE (ex SIC) in cui è prioritaria la tutela dell’ambiente. Le sponde più vicine si distanziano di 420 mt e i due laghi nei punti più larghi misurano circa mt. 185x215 e 80x180, distanza dal mare in linea d’aria 3.5 km. Pomezia ha bisogno di bellezze e i ragazzi devono essere consapevoli di cosa c’è dietro parole come ambiente, transizione ecologica, biodiversità e conservazione e devono capire che i volatili che invadono la città come gazze, cornacchie, pappagalli e gabbiani non sono da ammirare e non sono paragonabili alla bellezza che un lago con una marcita riserva loro. Quei laghi potranno diventare un

“polmone” per tutte le zone limitrofe ormai desertificate. I destinatari saranno i ragazzi delle scuole, che potranno ammirare anatidi, trampolieri e limicoli da appostamenti che verranno anche utilizzati da appassionati di birdwatching tramite apposito regolamento e da tutti gli amanti della natura. Nel caso di diniego del privato il progetto è fattibile in aree demaniali aventi le medesime caratteristiche o quasi. Alessandro Saccomanno LA RISPOSTA - Gentile cittadino, la sua proposta è molto interessante: il grosso problema, così come posta, è dato dal privato che dovrebbe dare il suo benestare al progetto. Si potrebbe in alternativa, come da lei accennato, riportare l’iniziativa in un’area demaniale o comunale (penso ad esempio all’area della Solfarata). Non abbiamo contatti con la famiglia Borghese: se non ha già provveduto lei, chiediamo al vero Sindaco pro tempore di valutare questa proposta (considerando il giusto aspetto commerciale, visto che, se correttamente improntato, il progetto potrebbe portare a Pomezia un turismo di nicchia proveniente da tutta Europa, proprio per il birdwatching) e decidere se parlarne con i proprietari dei terreni o se spostare il tutto altrove.

LA RISPOSTA - Egregio signore, ci scusi se omettiamo il suo nome, ma non ci ha autorizzato. Non è sufficiente ordinare al dirigente di fare qualcosa, la legge prevede che l'opera da realizzare sia inserita nel piano triennale che viene approvato dal Consiglio comunale insieme al bilancio preventivo. Il costo dell'opera si dovrebbe aggirare intorno agli 80.000 euro (mille metri di lunghezza per 4 metri di larghezza, per 20 euro al mq). Una volta approvato si dovrebbe fare una gara di appalto per affidare il lavoro. Quello che “manca”, quindi, è proprio questo tassello: spero che il suo sollecito serva per ricordare ai nostri amministratori che esiste anche Santa Procula, in modo che si arrivi in tempi non troppo lunghi all’affidamento dei lavori.


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Il Corriere della Città gennaio 2022

Lutto nel Pomezia Calcio, morto di Covid Pietro Nasce il “rigatorre pometino”

Dopo i Torvicelli la nuova Marco Giuliani: «Unione delleileccellenze del territorio» Lutto nel Pomezia Calcio. Nelcreazione pomeriggiodidel 16 gennaio è venuto a mancare Direttore Generale Pietro Peri. Il Direttore era stato colpito dal Covid-19 a fine dicembre e purtroppo oggi, dopo oltre 2 settimane, Pietro ha perso il suo combattimento contro questo subdolo virus. Pietro Peri, è deceduto all’ospedale Lazzaro Spallanzani, dove era ricoverato dal 30 dicembre.

E’

Morto per Covid il Direttore del DSM Eduardo Ferri - Il dottor Eduardo Ferri, molto riconosciuto e apprezzato in città, non ce l’ha fatta. Era ricoverato al Nuovo Ospedale dei Castelli Romani perché affetto da Covid-19.

Gennaio 2021

IL FATTO - Pomezia: ‘Vincenzina nei nostri cuori’, lo striscione delle compagne di Rebibbia dopo la sua scomparsa

Tentano il colpo al supermercato, ma la cassaforte esplode Hanno tentato il colpo grosso al supermercato Eurospin di via Naro, a Pomezia, ma qualcosa è andato storto, costringendo i ladri a fuggire a mani vuote, lasciando però dietro di loro danni per migliaia di euro. E’ successo nella notte del 1 febbraio intorno alle ore 2:00. IL FATTO - Arrivati i vaccini anti Covid a Pratica di Mare

Febbraio 2021 Walter Biot: è di Pomezia l’ufficiale italiano arrestato Si chiama Walter Biot l’ufficiale militare italiano arrestato con l’accusa di spionaggio nella serata di ieri, 30 marzo, ha 56 anni ed è sposato con quattro figli. Capitano di fregata in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa, Biot è accusato di rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio e procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio. Torvaianica piange la maestra Annarita - I bimbi di Torvaianica, anche quelli ormai cresciuti e diventati adulti, e le loro famiglie piangono la perdita della maestra Annarita Magliozzi, scomparsa in queste ore. La maestra, che aveva 64 anni, insegnava nella scuola materna Pestalozzi. Sarebbe andata in pensione il prossimo anno.

Marzo 2021 Pomezia, tragico incidente: muore operaio sul lavoro Tragedia a Pomezia, dove la mattina del 16 aprile, pochi minuti dopo le 10:00, un operaio che si stava occupando dei lavori di asfaltatura delle strade nel tratto tra via La Marmora e Piazza Federico II è incorso in un terribile incidente. L’uomo, un 55enne italiano, per cause ancora da chiarire, è stato travolto da una betoniera. Da una prima ricostruzione dei fatti, secondo quanto raccontato dai testimoni, un’auto sarebbe entrata nell’area in cui gli operai erano al lavoro. La betoniera si sarebbe spostata per far passare l’auto, senza accorgersi dell’operaio, travolgendolo. L’uomo non è morto sul colpo: sono stati quindi chiamati i soccorsi e sul posto sono arrivati un’ambulanza del 118 e l’eliambulanza, oltre ai carabinieri della Compagnia di Pomezia. La vittima si chiamava Mario Prosperi. Aveva 55 anni. originario di Albano, ma da anni era

Aprile 2021


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Raro evento visibile nei cieli del litorale La natura ha regalato spettacolo intorno alle ore 13 di lunedì 3 maggio 2021, nei cieli sopra il litorale romano. Una sorta di arcobaleno circolare è infatti rimasto visibile per diversi minuti e in tanti, incuriositi, lo hanno immortalato. Per il momento diverse segnalazioni sono giunte dalla costa a sud di Roma, in particolare da Pomezia e Ardea. Ma di cosa si tratta nello specifico? Intanto è opportuno precisare che un fenomeno del genere, come spiega Focus, è abbastanza raro (e dunque chi lo ha visto può ritenersi fortunato). Ad ogni modo tale manifestazione è chiamata “alone solare” e ne esiste un’accezione anche per la Luna. Ciò che si vede è in sostanza una cupola circondata da un arcobaleno. Ma da cosa è dovuto? «Questo alone si forma quando il cielo viene coperto dai “cirri” – si legge su Focus.it – ossia nuvole che si formano al livello superiore della troposfera, a un’altitudine di 6.000-12.000 metri, e che contengono al loro interno minuscoli cristalli di ghiaccio».

Maggio 2021

Roberto muore pochi giorni prima del suo compleanno Si chiamava Roberto Grossi, l’uomo che intorno alle 13 dell'8 giugno ha perso tragicamente la vita sul lavoro, a Pomezia. Il titolare della ditta individuale era originario di Marino, ai Castelli Romani, e ora tutta la comunità si stringe al dolore della famiglia. Roberto, che tra due settimane avrebbe compiuto 49 anni, lascia la moglie, due figli e una nipotina nata da poco. Da una prima ricostruzione Roberto Grossi, titolare della ditta edile con sede a Due Santi – Capannuccia, a Marino, era salito sul tetto di un cannone di via Tito Speri a Pomezia, chiamato dai proprietari che volevano ristrutturare. L’uomo doveva fare dei controlli, ma ad un tratto il tetto, di “ondulina” ha ceduto all’improvviso, facendolo precipitare per circa 10 metri, facendolo finire nel magazzino di un deposito che il committente dei lavori aveva affittato ad alcuni cittadini di nazionalità cinese. L’area è al momento sotto sequestro da parte dei carabinieri, intervenuti sul posto, che sono al lavoro per accertare se erano stati adottati i protocolli di sicurezza all’interno dell’azienda. Roberto Grossi lascia la moglie e due figli.

Giugno 2021

IL FATTO - Morto Mario Bianchi, Presidente Onorario della Pro Loco: “Lascia un vuoto in città”

Diana Bacosi conquista la medaglia d’argento a Tokio La 38enne tiratrice – cittadina di Pomezia – ha conquistato una medaglia importante dello Skeet ai giochi olimpici di Tokyo 2021, dimostrando ancora una volta carattere e grinta e portando in alto il tricolore. “Dopo cinque anni siamo ancora qui. Avevo ancora voglia di fare bene e so di avere ancora tanto da dare, quindi sono più che soddisfatta – racconta dopo la gara – Negli ultimi 10 piattelli la testa mi ha giocato un brutto scherzo, ma la medaglia è arrivata”. Arriva anche una dedica. “Questo argento è per tutti gli italiani che in questo periodo hanno sofferto tanto. Durante la pandemia ho passato un periodo brutto e non è stato semplice”. A vincere l’oro nel tiro a volo è Amber English, che è stata impeccabile nell’ultima serie da dieci dove la Bacosi ha sbagliato due volte. Bronzo per la cinese Meng Wei. Diana Bacosi, sorridente per l’ottimo risultato raggiunto, ha abbracciato il suo allenatore Andrea Benelli sotto la bandiera del tricolore. Diana 5 anni fa era riuscita a conquistare la medaglia d’oro alle olimpiadi di Rio del 2016: un successo strepitoso, che ha fatto conoscere il nome della Bacosi a tutti gli italiani. E ora un altro podio olimpico: ma la voglia di vincere è ancora tanta e lo sguardo è già verso il futuro.

Luglio 2021

Enorme incendio a Pomezia Momenti di paura questo pomeriggio a Pomezia a seguito di un enorme incendio boschivo che si è esteso per circa 10 ettari. Le fiamme si sono sviluppate in via Naro, nel pomeriggio del 12 agosto intorno alle 15, nelle vicinanze dell’azienda Crik Crok e della Pontina. Un’alta colonna di fumo nero era visibile dalla strada, spaventando i tanti pendolari in transito.

Agosto 2021

IL FATTO - Morta la maestra Angela Magnotta “Una grave perdita perdita per la nostra comununità, ma soprattutto per tutti i suoi piccoli e affezionati alunni” Così si esprimono in una nota il sindaco della Città Adriano Zuccala e l’Assessora Miriam Del Vecchio, nell’esprimere vicinanza al dolore dei suoi cari.


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IL 2021 DI POMEZIA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Si prodiga per aiutare una bambina ma ha un malore e muore Tragedia il 6 settembre a Torvaianica dove un uomo è morto sulla spiaggia mentre era intento nelle ricerche di una bambina che si era persa. L’uomo, un 68enne di Fiano Romano che si trovava a Torvaianica per passare una giornata al mare con gli amici, aveva sentito – tramite il passaparola – di una bambina di 4 anni che si era smarrita e aveva deciso di aiutare nelle ricerche. Ma, mentre perlustrava il tratto della spiaggia antistante la pizzeria “Vivarelli”, a pochissima distanza dalla piazza centrale centrale, l’uomo ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono arrivati i Carabinieri della stazione di Torvaianica, già presenti per la ricerca della bambina, gli uomini della Capitaneria di Porto e i sanitari del 118, che hanno tentato in ogni modo di rianimare il 68enne, senza però riuscirci. Dopo aver constatato il decesso dell’uomo, la salma – intorno alle ore 21 – è stata trasferita al cimitero di Pomezia in attesa di essere consegnata ai familiari

Settembre 2021

IL FATTO - Incidente mortale sulla Litoranea, Pomezia piange Ugo Faina

Si sente male in classe ma la mamma non ha il Green Pass Si è sentita male in classe e la scuola ha chiamato la mamma per farla tornare a casa, nella sua abitazione: la ragazza, in quanto minorenne, non poteva infatti uscire senza essere accompagnata da un genitore. Una scena che gli alunni, i professori e genitori vivono spesso perché accadeva anche prima. E accade anche oggi, quando la scuola dopo la didattica a distanza ha riaperto i battenti. Ma è proprio questo il punto: adesso per entrare negli istituti, anche solo per firmare un modulo che di fatto dà il via libera e consente agli alunni di uscire prima dell’orario della fine delle lezioni, è necessario il Green Pass. Certificato verde che una mamma di Pomezia oggi non aveva, tant’è che non ha potuto, almeno all’inizio, portare a casa la figlia che stava poco bene. E’ successo nell’Istituto Superiore di Largo Brodolini, dove sono intervenuti i Carabinieri per riportare la situazione alla calma, per placare gli animi.

Ottobre 2021

Scena raccapricciante a bordo strada: cinghiale scuoiato Spettacolo raccapricciante quello a cui hanno assistito gli automobilisti in transito lungo Via Pratica di Mare a Pomezia a non molta distanza dal Borgo. Un cinghiale è stato infatti ucciso, scuoiato e infine appeso sul guardrail ancora sanguinante. Una scena raccapricciante, resa ancor più macabra dalla presenza in strada delle zampe che sono state letteralmente tranciate via. Medico ubriaco imbocca la Pontina contromano - Doveva andare a lavorare, a prestare servizio all’ospedale Sant’Anna di Pomezia, ma si sarebbe presentato sicuramente ubriaco, non certo nelle condizioni idonee. Ubriaco, infatti, è stato trovato alla guida della sua auto sulla via Pontina venerdì sera, intorno alle 20, all’altezza di Pomezia. Con un tasso alcolemico molto elevato, pari a 1,7, il medico, un 47enne residente a Roma, avrebbe lavorato da ‘alticcio’ mettendo in serio pericolo la salute dei pazienti. Rischio che, tra l’altro, hanno corso anche gli automobilisti che in quel momento stavano percorrendo la SS 148 perché il 47enne ha pensato bene di imboccare la strada contromano.

Novembre 2021

IL FATTO - Rapina choc a Pomezia: «Se urli tiro fuori la pistola», il colpo nel bar pasticceria in pieno centro

La Asl convoca 20 bimbi in quarantena ma poi si ‘dimentica Ha dell’incredibile quanto successo nella Asl Roma 6 a Santo Stefano. Venti bambini tra i 6 e 7 anni, tutti facenti parte della II C dell’IC Trilussa di Pomezia e tutti in quarantena a causa di casi di Covid registrati nei giorni scorsi, dopo essere stati convocati per la giornata di oggi – Santo Stefano – hanno trovato i cancelli del presidio ospedaliero chiuso. I bimbi sono stati messi in quarantena e, per poterne uscire e riprendere la loro vita “normale”, hanno bisogno di effettuare come da procedura il test antigienico. La Asl Roma 6 ha inoltrato una comunicazione alla scuola, che a sua volta l’ha girata ai genitori, nella quale si legge chiaramente che “gli alunni sono convocati il 26-12-2021 alle ore 9:30 presso il Drive In Scuola di Albano Laziale per sottoporsi al test antigienico rapido”. Ma al loro arrivo hanno trovato tutto chiuso.

Dicembre 2021



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IL 2021 DI ARDEA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Ardea, passante salva tartaruga spiaggiata Sono undici le tartarughe marine ritrovate sul litorale romano, tra Civitavecchia e Ardea, nel weekend appena trascorso. Tre sono state salvate, mentre le altre 8, purtroppo, non ce l'hanno fatta. Una storia a lieto fine, però, viene dal Comune di Ardea: qui un cittadino del luogo ha notato l'esemplare arenato sulla spiaggia, incastrato in una "rete fantasma" da pescatore, e l'ha di fatto tratto in salvo. Solo successivamente al salvataggio, l'uomo ha informato la Capitaneria di Porto anche se seguendo la prassi - avrebbe dovuto contattare prima loro perché in grado di controllare le condizioni di salute dell'animale. Quello che è certo, "formalità" o meno, è che la tartaruga marina si è salvata e ha potuto riprendere il largo in mare.

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Gennaio 2021

IL FATTO - Ardea, vuole raggiungere la fidanzata che ha appena avuto un incidente ma si schianta frontalmente

Bimba di un anno e mezzo salva grazie a due 'angeli' Si è salvata solo grazie all'intervento di due persone, un uomo e una donna, che in attesa dell'arrivo dei soccorsi hanno effettuato le manovre di rianimazione sulla bambina di appena un anno e mezzo che si trovava a bordo di una delle due auto coinvolte in un terribile incidente avvenuto lo scorso 16 novembre. IL FATTO - Terribile incendio ad Ardea, a fuoco una roulotte: morta carbonizzata una persona

Febbraio 2021 Ardea, colpo grosso al Lotto: vinti 369mila euro Colpo vincente ad Ardea dove un misterioso giocatore si è portato a casa ben 369mila euro. Si tratta della terza vincita più alta registrata sin qui nel 2021. Alle spalle ci sono i 623mila euro conquistati a Erice (TP) lo scorso 4 febbraio e dei 612mila euro di Spoleto (PG) del 28 gennaio (fonte Agipro News).

Marzo 2021

IL FATTO - Fiumi di droga sul litorale, dai Fragalà alla mafia italo-albanese: «Incontri nelle campagne di Pomezia e Ardea»

Furto di Pasqua: ladri distruggono l'ingresso del Carrefour Una banda di 5 o 6 ladri ha svaligiato il supermercato Carrefour di Ardea nella serata di Pasqua. I malviventi sono arrivati al supermercato con due auto - entrambe sprovviste di targa - per tentare il colpo grosso. Una volta sul posto, hanno utilizzato una delle due vetture per sfondare l'ingresso riuscendoci senza troppe difficoltà. Una volta ottenuto l'accesso, i ladri hanno fatto piazza pulita delle casse: contenti tutti i proventi delle festività pasquali. La banda è poi risalita sulle auto per darsi alla fuga e scappare con il bottino prima dell’arrivo dei Carabinieri.

IL FATTO - Detenuto sequestra e minaccia di morte i figlioletti di 2 mesi e 2 anni con un coltello da macellaio

Aprile 2021


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gennaio 2022

IL 2021 DI ARDEA

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Cittadini stanchi delle buche vanno sotto casa del Sindaco Alcuni cittadini di Ardea, hanno deciso di far sentire la loro voce riguardo lo stato in cui versa il manto stradale e hanno svolto una manifestazione pacifica autorizzata fin sotto casa del Primo Cittadino, Mario Savarese, il quale però non ha avuto la reazione sperata, anzi. Dal cancello è uscita una persona, esordendo che quella fosse proprietà privata e che dovevano andare via, per poi rientrare nell'abitazione sbattendo la porta. Nonostante lo sgomento, le persone lì presenti non si sono arrese attendendo il Sindaco per ben 2 ore invitandolo a uscire e a parlare. Poco dopo la richiesta, si levato in volo un drone sopra le teste dei manifestanti ed è giunta sul posto una pattuglia dei Vigili, i quali hanno verificato che la manifestazione fosse autorizzata. A esito positivo, l'unica cosa che hanno potuto fare è stato attendere accanto ai manifestanti. Poco dopo, ancora più scoraggiati, hanno deciso di andare via, senza risposte.

Maggio 2021

Sparatoria a Colle Romito: addio a Daniel, David e Salvatore Una tragedia che non trova spiegazioni, quella avvenuta a Colle Romito, ad Ardea, e che vede tre vittime e un carnefice, anche lui deceduto. Ha infatti scelto di uccidersi anziché affrontare un processo, Andrea Pignani, il killer di Colle Romito. Il 35enne, che aveva problemi psichici, è stato trovato morto nella camera da letto dell'abitazione dove si era barricato dopo aver sparato e ucciso a due bambini e a un anziano. Ricostruendo la mattinata, Pignani, che nel passato aveva più volte discusso con i vicini di casa, è uscito armato di pistola e ha sparato un primo colpo verso un uomo che stava uscendo dal suo giardino con la carriola. Fortunatamente, l'uomo si è accorto in tempo di quello che stava accadendo e, lasciata la carriola, è riuscito a scappare. Il 35enne ha proseguito la sua folle ricerca di vittime individuando Daniel e David Fusinato, due fratellini di 5 e 10 anni. I bimbi stavano giocando in compagnia della nonna, che li guardava a distanza di pochi metri. Il killer ha sparato, colpendo uno dei bambini al cuore, l'altro alla testa. Moriranno a distanza di mezz'ora uno dall'altro. Viene colpito anche un anziano, Salvatore Ranieri, un uomo di 74 anni che stava passeggiando in bicicletta e che, vedendo i bambini colpiti, accorre per cercare di soccorrerli e difenderli: anche lui viene colpito alla testa. Lo sparo non gli lascia scampo. Un eroe, morto senza però riuscire a salvare i due bambini.

Giugno 2021

Giornata di incendi: fiamme a ridosso delle case Giornata di incendi ad Ardea, quella del 26 luglio, dove i vigili del fuoco hanno faticato parecchio per domare le fiamme invia dei Colli Marini, a Tor San Lorenzo. Ignoti, per l'ennesima volta, hanno dato a fuoco la discarica abusiva che si trova in quell'area. Una coltre di fumo nero ha sovrastato la zona e, a causa del vento, le fiamme sono rapidamente divampate nella vegetazione circostante. Un altro incendio, sempre nella stessa strada, era avvenuto nel corso della notte. "Qui è diventato peggio di come era una volta Castel Romano", dice qualcuno, "incendi ogni giorno, sempre rifiuti dati alle fiamme, nessun controllo. E noi respiriamo aria tossica". Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pomezia. Non è andata molto meglio agli abitanti divia Dora Baltea, alla Nuova Florida, dove nella prima serata un incendio ha distrutto sterpaglie e alberi ad alto fusto. Le fiamme hanno lambito le case, costringendo i residenti a uscire dalle abitazioni invase dal fumo. Per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco di Anzio e la protezione civile Airone.

Luglio 2021

Discarica di Roncigliano, camion scortati dalla polizia Per raggiungere la discarica e fare il proprio lavoro, gli autisti dei camion dell'Ama vengono scortati dalla Polizia. Come racconta Stefano Zagris- amministratore unico di Ama- in un'intervista rilasciata a Repubblica 'La Polizia accosta i nostri mezzi a metà strada, sull'Ardeatina, e poi li scorta fino all'ingresso dell'impianto ed aggiunge: la scorta della Polizia serve a gaantire la sicurezza di tutti, dei nostri autisti ma anche di chi protesta', conclude Zagris. È dunque evitente che i mini presidi delle forze dell'ordine presenti all'entrata della discarica non sono più sufficenti per tenere monitorata e sotto controllo una situazione che ha creato e continua a creare un forte malcontento. IL FATTO - Blitz all'alba della Guardia di Finanza: scoperta vasta piantagione di marijuana

Agosto 2021

Scoperta piantagione di marijuana ad Ardea, nella zona di Tor San Lorenzo, alle Salzare, tra via delle Mente e via delle Acque Basse: era nascosta dietro a un cancello ed era stata realizzata una vera e propria serra, dove c'erano oltre 120 piante alte più di un metro.


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IL 2021 DI ARDEA

Il Corriere della Città gennaio 2022

Stupra una ragazza e fa perdere le proprie tracce A luglio un fatto di cronaca aveva sconvolto la quiete della piccola città di Ardea: una giovane ragazza, originaria del Marocco, era stata vittima di una violenza sessuale. Dopo che il malvivente aveva consumato l'atto era scappato, facendo perdere le proprie tracce. La giovane aveva subito sporto denuncia ai Carabinieri del comando di Terracina, i quali hanno iniziato una mirata attività info-investigativa anche grazie alla testimonianza della giovane vittima. Nel pomeriggio del 10 settembre i militari dell'Aliquota Radiomobile, unitamente al personale della stazione di Terracina, hanno individuato il responsabile. L'uomo, K.M. un cittadino marocchino di 34 anni residente ad Ardea, scoperto che su di lui pesava un ordine di cattura emesso dal Tribunale di Velletri, era scappato e si nascondeva a Terracina. Fortunatamente però, i militari lo hanno individuato e dunque arrestato.

Settembre 2021

IL FATTO - Donna trovata morta ad Ardea, arrestato il figlio, è accusato di omicidio

Pedone travolto e ucciso da un pirata della strada Tragedia a Tor San Lorenzo, dove un furgone ha investito e ucciso un 58enne di Ardea, Faycal Bejaoui, che stava camminando lungo la strada. E' successo in via Laurentina, al km 37, 400 tra via Valli di Santa Lucia e via Monti di Santa Lucia. L'uomo si trovava nel bordo quando è giunta l'auto che l'ha falciato per poi fuggire senza prestare soccorso. L'uomo, in condizioni gravissime, era stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso del S. Anna di Pomezia e poi trasferito al San Camillo di Roma, dove è deceduto dopo 4 giorni di agonia. Il pirata della strada non aveva fatto i conti con le numerose telecamere sparse per il territorio, che hanno ripreso l’incidente e lo hanno inchiodato come indiziato dei reati di omicidio stradale e omissione di soccorso.

IL FATTO - Ardea, blitz alle Salzare: 7 arresti

Ottobre 2021

Cibo non tracciato, feste non autorizzate: maxi multa Era tutto ben organizzato, dal cibo alle attività di ballo, ma qualcosa non tornava. E’ stata infatti scoperta dagli agenti della Polizia di Stato un’attività completamente abusiva priva di qualsiasi autorizzazione. Durante un controllo, i poliziotti hanno riscontrato all’interno di una “Associazione Culturale” in via del Fosso Grande a Montagnano di Ardea, la presenza di circa 150 persone intente a ballare in due sale dedicate. Nessuno dei presenti però è risultato associato o iscritto all’associazione ed, inoltre, il presidente non è stato in grado di fornire alcuna SCIA inerente la somministrazione, né alcun contratto di lavoro stipulato con il personale trovato a lavorare all’atto delle verifiche. L’uomo, italiano di 51 anni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per apertura abusiva di pubblico spettacolo e frode in commercio in quanto somministrava alimenti congelati contrariamente a quanto indicato nel menù. Ravvisata, inoltre, la mancata tracciabilità degli alimenti. Sanzioni per un totale di 6382 euro. Sequestrati circa 20 kg. di carne e pesce congelato.

Novembre 2021

IL FATTO - Faida tra famiglie: investono una donna che danneggiava le auto, il figlio esce e spara per vendicarsi

Brutale aggressione ad Ardea: ragazzo pestato a sangue Brutale aggressione sul lungomare degli Ardeatini, ad opera di sconosciuti nei confronti di un ragazzo pestato a sangue presumibilmente perché, essendo ubriaco, stava disturbando. Il giovane, dopo essere stato malmenato all’interno di un bar situato sul lungomare, è stato abbandonato sul marciapiede e non è stato soccorso da nessuno. Solo qualche ora dopo, ripresosi, è tornato nella sua abitazione, sanguinante e dolorante. Il ragazzo è rimasto a casa per ben quattro giorni, pensando di poter migliorare e di tenere nascosto l’accaduto per vergogna e per paura, ma le sue condizioni di salute – al contrario – hanno continuato a peggiore. Costretto dalle circostanze, ha dovuto raccontare tutto ai familiari che, vedendolo in quelle condizioni, con gli ematomi che si allargavano sempre di più, hanno immediatamente chiamato il 118. Quando sono arrivati i sanitari con l’ambulanza, l’uomo ormai respirava a fatica. Durante il pestaggio aveva perso alcuni denti, era stato colpito duramente allo stomaco, ai reni e alle costole e riportava ematomi in tutto il torace, tanto da far supporre delle fratture. Dopo un primo controllo, il giovane è stato portato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Riuniti di Anzio.

Dicembre 2021



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SPORT

Il Corriere della Città gennaio 2022

Unipomezia, ora la salvezza è più vicina In ripresa anche l’Unipomezia con tre risultati utili nelle ultime cinque partite: il punto UniPomezia prosegue spedita a collezionare punti e scalare posizioni. In quest’ultima fase del 2021, l’effetto Centioni-Lupi continua a farsi sentire e non poco in casa rossoblù: sono infatti ben 7 i punti accumulati sono nel mese di dicembre e, forse non a caso, da quando sono arrivati loro. La squadra del presidente Valle è riuscita a inanellare ben 3 risultati utili espugnando Cascina (0-1) grazie a Tozzi, con un risultato pirotecnico anche Rieti (3-4) con doppietta di Lupi e reti di Schiavella e De Iulis ed infine un pareggio esterno (0-0) contro la Sangiovannese, mentre l’unica nota negativa è stata tra le mura amiche contro la Follonica Gavoranno (0-2). Grande balzo in avanti della squadra pometina che adesso occupa il quart’ultimo posto nel girone E di Serie D a 13 punti, seppur in coabitazione con Cascina e Rieti: ora la salvezza diretta dista solo 4 punti. Pomezia Calcio È stato un dicembre abbastanza positivo anche per il Pomezia Calcio di patron Bizzaglia: sono arrivati ben 8 punti di cui 3 pesantissimi contro una diretta concorrente alla promozione in Serie D come il Civitavecchia (1-2), grazie alle reti del neoacquisto Teti e di

L’

Cano. È arrivata una vittoria anche al Comunale contro l’Astrea (1-0) con gol del solito Massella. I pareggi con Boreale DonOrione (1-1) e Fiumicino (0-0) hanno concesso alla Polisportiva Favl Cimini di guadagnarsi il primo posto provvisorio del girone B di Eccellenza a 34 punti con il Pomezia che insegue a 33. Indomita Pomezia È un fine anno da dimenticare sicuramente per l’Indomita Pomezia che dopo una fase

esaltante di stagione, si è fermata sul più bello subendo 3 sconfitte consecutive con Vigor Perconti (1-0), Luiss (0-1) e contro uno storico avversario come il C.S. Primavera (4-0). L’unico risultato positivo di questo mese è arrivato allo Sport’s Campus contro il Pro Calcio Tor Sapienza. La squadra di mister Aiello resta comunque aggrappata alla zona play off occupando il quarto posto assieme a Vigor Perconti e Villalba, entrambe a 24 punti.

Tamponi Covid, nuova ordinanza Regione Lazio BASTA QUELLO ‘RAPIDO’ - Il provvedimento prevede che per la diagnosi di positività da Covid-19: ‘un test antigenico positivo non necessita di conferma con test RT-PCR (molecolare) per la definizione di caso confermato COVID 19 (Circolare del Ministero della Salute 11.08.2021) e conseguente disposizione di isolamento; un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessiterà di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica RT-PCR (molecolare), esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso’. Inoltre l’ordinanza prevede: ‘il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia; l’utilizzo del test antigenico nei soggetti contatti dei casi positivi per la valutazione del termine della quarantena ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia. Tutti i soggetti autorizzati alla esecuzione di test antigenici (es. Farmacie, Laboratori) dovranno garantire, anche in considerazione di quanto

sopra evidenziato, l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, al fine di permettere la tempestiva presa in carico dei casi positivi’. Infine, la nuova ordinanza regionale prevede anche che: ‘le attività di presa in carico e tracciamento dovranno essere prioritariamente orientate alla valutazione clinica ed epidemiologica dei seguenti casi: persone a rischio aumentato di forme gravi di COVID-19, incluse le persone non vaccinae; persone che vivono, lavorano, visitano o offrono servizi a persone ad elevato rischio di forme gravi di COVID-19; persone (contatti) che vivono insieme o che forniscono assistenza al caso positivo; persone che vivono, lavorano o visitano comunità chiuse, ambienti la-

vorativi affollati o eventi/contesti ad alto rischio di estesa diffusione virale; Focolai o cluster già conosciuti.



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Il Corriere della Città gennaio 2022

Il grande collante sociale: l’empatia a crescita personale, il sapersi relazionare con gli altri e saper realizzare le proprie potenzialità sono favorite dall'equilibrio personale psicologico ed emotivo. Tutti noi abbiamo bisogno di far muovere quello che abbiamo all'interno verso l'esterno come avviene nell'atto del respirare: si incamera aria all'interno e si soffia verso l'esterno, come una sorta di dare ed avere. Allo stesso modo si può riempire un foglio bianco con quel qualcosa che abbiamo dentro, tramutandolo così nel nostro spazio psichico. Purtroppo a volte accade che il nostro io ci difenda dal dolore, specialmente per chi ha sofferto per traumi nell'infanzia, ed è proprio così che nascono le prime difficoltà nel saper regolare le proprie emozioni, al non sapersi raccontare, fino ad arrivare al caso estremo del perdere il contatto con la realtà. L'arte terapia è considerata figlia di due illustri genitori: l'arte e la psicoanalisi. Solo nel 1982 in Inghilterra venne riconosciuta come una terapia e professione alleata alla medicina, dove gli arteterapeuti avevano come scopo prioritario il compito di facilitare i processi creativi usando strumenti terapeutici come il transfert e il contro transfert od anche la dinamica di gruppo. Incoraggiare il paziente a concentrarsi in un clima di calma e di benessere per fargli esternare il proprio vissuto utilizzando materiali ed immaginazione creativa. L'arte richiede un impegno mente-corpo, percettivo e sensoriale stimolando l'utilizzo della parte destra del cervello da dove hanno origine la fantasia, la creazione, l'immaginazione. Espressioni artistiche che aiutano a raggiungere lo stato finale di benessere e libertà. Negli adulti parte indispensabile dell'intelligenza emotiva è data dall'empatia ossia dalla capacità di sapersi sintonizzare con il mondo emotivo delle persone, connettendosi a livello profondo fino a raggiungere la "prospettiva dell'altro" ed il suo cuore. L'empatia è uno speciale collante sociale, un eccezionale capacità programmata nel cervello che ci permette di capire la persona che abbiamo

L

Il Corriere della Città

davanti e allo stesso tempo riuscire a saper gestire il tutto senza farsi travolgere.

Lazio: il contest “Accendi il tuo Comune”

Laura Piacentini

POMEZIA DECIMA - Un contest su Facebook per premiare il Comune con le luminarie Natalizie più belle. E' stata questa l'iniziativa promossa dall'ANCI Lazio (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha visto trionfare Rocca di Papa nella speciale classifica stilata a fine dicembre. Seconda è arrivata Albano Laziale, sempre dall'area dei Castelli. IL PREMIO - Rocca di Papa ha strappato il successo finale con 3.341 voti il paese dei Castelli Romani portandosi a casa il primo premio di 1.500 euro. A fare la differenza la bella foto di Piazza della Repubblica, realizzata da Pino Serafini, e il numero di condivisioni, arrivate a 254. Si poteva esprimere il voto (virtuale) sulla pagina Facebook dell'Anci Lazio scegliendo la foto della Piazza preferita fino al 22 dicembre. Al secondo posto, come detto, si sono classificati sempre i Castelli Romani con Albano Laziale e i suoi 2.858 voti con la foto realizzata dal Sindaco Massimiliano Borelli dello splendido scorcio dell’Esedra della Pace e via Alcide De Gasperi. Per il terzo posto ci spostiamo in provincia di Viterbo, con Acquapendente, la splendida cittadina al confine con la Toscana porta a casa 1954 voti per la foto dell’Albero di Trevinano. Per ciò che riguarda il nostro territorio anche Pomezia ha partecipato all'iniziativa con lo scorcio di Piazza Indipendenza ottenendo alla fine il decimo posto con poco meno di 1,000 preferenze. L’importanza dell’arte terapia

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02/01/2022

Numero 1 Anno 14

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

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gennaio 2022

IN REDAZIONE: Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Martina Monti, Claudio Menafra, Concetta Alagna

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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Una crisi particolare ella mia avventura di ostetrica qualche volta mi è capitato di rispondere alla chiamata allarmata di una neomamma spaventata da strani “mostri” ritrovati nel pannolino della propria bimba dopo pochi giorni dal rientro a casa dall’ospedale. Mi rendo conto che vedere muco e striature di sangue rosso vivo possa essere estremamente preoccupante, ma voglio rassicurarvi: quasi certamente non c’è niente che non va, si tratta di un evento più o meno fisiologico che viene definito “crisi genitale del neonato”, espressione di un improvviso cambiamento nel corpo del neoarrivato, femmina in questo caso specifico, ma non solo. La colpa è degli ormoni materni che hanno inondato i nanetti durante i nove lunghi mesi nella pancia della mamma. Durante la vita endouterina, infatti, una giusta e costane dose di estrogeni e progesterone assicura il corretto ed armonico sviluppo del neonato e, come dicevo, non importa se si tratta di un maschietto oppure di una femminuccia: vale per entrambi! Ancor prima della gravidanza, estrogeni e progesterone sono fondamentali per il concepimento tanto è vero che, talvolta, casi di poli abortività possono essere espressione di un’inadeguata secrezione ormonale e che il problema possa essere superato prescrivendo alla futura mamma l’assunzione di questi ormoni dall’esterno. Questo spesso basta a superare il problema, ma allo stesso tempo espone ad una maggiore frequenza di crisi genitale quando la terapia ormonale sostitutiva risulta essere troppo aggressiva. In condizioni di fisiologia, la gravidanza, quindi, impone la necessità di una maggior produzione di estrogeni e progesterone da parte della mamma che però potrebbe, diciamo così, esagerare determinando alcuni effetti inattesi, ma altrettanto innocui. Questi ormoni sono prodotti naturalmente dai surreni e dalle ovaie materne, ma, durante la gravidanza, anche dalla placenta e hanno effetti su molti organi del feto, tra cui genitali, cute e ghiandole mammarie con effetti importanti soprattutto dopo la nascita. Ne viene colpito circa il 76% dei neonati che comunque presentano sintomi che non richiedono alcun tipo di intervento; tuttavia, questa condizione può evolvere verso complicazioni che è importante saper riconoscere al fine di intervenire precocemente. I sintomi possono comparire in utero e manifestarsi già alla nascita, oppure comparire entro la prima settimana di vita e comunque risolversi entro il primo mese di vita del neonato. Le manifestazioni più comuni interessano le ghiandole mammarie che si presentano come colpite da una sorta di ingorgo. In genere lo stimolo ini-

N

zia già nell’utero dove, per effetto degli estrogeni, i dotti galattofori e fibre muscolari aumentano di volume, così come la ghiandola mammaria nel suo complesso determinando una congestione dell’organo. Questo ingorgo fisiologico non richiede nessun tipo di intervento e può essere considerato una condizione fisiologica anche qualora si associ alla secrezione di materiale trasparente o biancastro. In genere la condizione è bilaterale e non si associa ad arrossamento della cute oppure a dolore o ad altre manifestazioni che possano far pensare ad un qualche malessere del bambino. Il tutto si risolve da solo entro la fine del primo mese di vita. Altra manifestazione molto frequente è quella a carico della cute ed in particolare delle ghiandole sebacee di cui viene momentaneamente compromessa la secrezione e che prende il nome di “milio sebaceo”. Si tratta della comparsa di puntini bianco, giallastri sul volto del neonato, soprattutto su guance e fronte, sembrano dei piccoli foruncoli (non spremeteli!!!), che si manifestano nella prima settimana di vita e scompaiono tra la seconda e la terza. Non causano alcun fastidio al bimbo che anzi non se ne accorge nemmeno, ma del resto un bimbo appena nato non sa nemmeno di avere un naso, figuriamoci dei piccoli puntini su di esso. Molto più preoccupante per le mamme è lo spotting, o pseudomestruazione, che colpisce le bimbe durante la prima settimana di vita. Si tratta di perdite mucose gialle, bianche o sanguinolente che creano grosse ansie nelle mamme anche perché spesso si associano a gonfiore e edema dei genitali. Talvolta le piccole labbra possono arrivare a protrudere oltre le grandi labbra. Anche

in questo caso se non generano fastidi alla bimba sono da considerarsi una manifestazione della crisi genitale che si risolverà spontaneamente in breve tempo. La situazione cambia quando sopraggiungono delle infezioni sovrapposte, cioè quando arrivano le complicazioni. Tanto è importante lasciare che la fisiologia faccia il suo corso, quanto lo è riconoscere precocemente segni e sintomi di qualcosa che sta deviando dalla normalità per poter porvi rimedio prima che le cose peggiorino davvero. Come me ne accorgo? Il bimbo non sta bene: mangia poco, non riesce a riposare tranquillo, manifesta evidenti segni di irritabilità o dolore e, sì, mi rendo conto che si tratta di sensazioni e impressioni e che potrebbe assalirvi il dubbio di non essere capaci di cogliere certe sfumature, ma le mamme hanno un sesto senso speciale, quindi, fidatevi di voi stesse e se la cosa non vi convince, consultate un esperto e affrontate la cosa. Se la “diagnosi” definitiva è quella di una crisi genitale non occorre fare nulla a parte rispettare le comuni regole di igiene del neonato. La pelle del neonato deve essere sempre asciutta pulita e a contatto con tessuti naturali che non siano troppo stretti o che causino sfregamento. Meglio evitare prodotti troppo profumati o poco naturali, la pelle deve poter respirare e il cucciolo non deve essere infastidito da odori che possano coprire il meraviglioso profumo d latte e di mamma. Nella vostra riorganizzazione familiare lasciate uno spazio giornaliero per il bagnetto, potete includerlo in una routine del sonno e allo stesso tempo preservare l’integrità della pelle e la salute complessiva del bimbo. Se la diagnosi si orienta verso l’insorgenza di una complicazione, niente panico! Seguite le indicazioni del pediatra e vivete un giorno alla volta e una sfida alla volta. Dott. Ost. Catiuscia De Renzis dovevolalacicogna@libero.it


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Attenti ai buoni, la colpa è sempre degli altri i tratta dell’abitudine di attribuire agli altri, parenti, amici o conoscenti, la responsabilità di tutto ciò che accade di spiacevole o non secondo i piani stabiliti. Una giostra del biasimo pur di liberarsi dal peso delle proprie colpe, una strada facile che nel tempo impedisce di crescere. Carl Rogers, lo psicologo fondatore della Psicologia Umanistica, diceva che la sola persona che non può essere aiutata è quella che getta la colpa di ogni cosa sugli altri. La comunicazione moderna, sempre più ancorata all’uso dei social, incoraggia tale inclinazione attraverso l’anonimato consentito da uno schermo protettivo, oltre che l’espulsione di ogni responsabilità, pensieri fastidiosi o emozioni negative, che girovagheranno nel cosmo virtuale come meteoriti in cerca di autore. Gettare la pietra e nascondere la mano non è un fatto nuovo, la marmellata l’ha rubata sempre qualcun altro, e così anche il dolore per un fallimento o un insuccesso cerca sollievo scaricandone la colpa sugli altri, non importa chi, a volte anche su un cane, un gatto: “Da quando sei entrato in questa casa mi va sempre tutto storto!” indifferenti ai due grandi occhioni che gridano innocenti del malfatto. La regressione a tale modalità infantile di reazione è un meccanismo piccolo e pulito a disposizione di tutti che però se diviene un “modus vivendi” può avere conseguenze anche molto gravi quali il blocco della crescita. Assumersi la responsabilità della propria parte di colpa (che non è mai di una sola persona, i comportamenti sono influenzati dal contesto, dagli altri, dalla causalità circolare degli eventi , un battito di ali di farfalla può diventare un uragano dall’altra parte del mondo-) è più faticoso ma consente di imparare dagli errori, di correggerli, di spezzare circoli viziosi tossici che avvelenano la mente, la menzogna è un veleno per la mente e la verità è l’antidoto. Non si è infallibili e invulnerabili, è un’altra illusione infantile utile solo allora, quando si era davvero vulnerabili e dipendenti; sbagliare è umano nonché necessario e imparare ad assumersene le responsabilità è un processo che trasforma le originarie vulnerabilità in risorse, occasioni di crescita. Se le cose non vanno bene è normale sentirsi umiliati, incapaci, occorre non dimenticare il valore del coraggio di averci provato (solo chi non fa niente non sbaglia) e tenere conto dell’opportunità di trarre insegnamento dalle sofferenze (che la vita non manca mai di riservare). Il dolore è la strada principale di ogni apprendimento, ci trasforma anche a livello fisiologico, dei circuiti neurali, la fuga da esso attraverso la ricerca dell’eterno stato di benessere, oltre ad

S

una pia illusione, è anche un furto che si commette ai danni di sé stessi, un auto sabotaggio, e degli altri, mostrarsi sempre superiori allontana tutti, nel timore di essere usati come appendiabiti delle colpe dai tanti cavalieri senza macchia.A livello psicologico la deresponsabilizzazione riduce l’empatia, la capacità di comprendere i propri sentimenti e quelli degli altri, né riduce le probabilità di futuri insuccessi in quanto se è sempre colpa degli altri, davvero non si ha potere su nulla. La modalità “povero me!”, fare la vittima eterna, per il potere di autoconvalida delle idee, rischia di crearla davvero, la personalità, col continuo biasimo di se stessi e degli altri, inevitabilmente si indebolisce. Il senso di colpa fa la sua parte da leone nell’eziologia di tali comportamenti, la colpa può pesare come una montagna sull’animo, si dà sempre colpa agli altri perché non si tollererebbe un grammo in più di colpa di quella che già si sopporta. La colpa, che non sempre deriva da qualcosa che si è realmente commesso (il che sarebbe comprensibile nonché auspicabile), si può avvertire anche quando si è in perfetta buona fede o ci si prodiga per gli altri anche a discapito di sé stessi. In tal caso, punizioni eccessive, educazioni severe, isolamenti prolungati in collegi, etc., possono causare pensieri indesiderati, impulsi ostili, dei quali ci si vergogna anche senza averne nessuna colpa, è normale avere

pensieri negativi se chi amiamo ci tradisce o ci inganna, il matto fa quello che il sano pensa. Per i bambini pensare equivale ad agire, e, in fondo all’animo, come un resto fossile di tempi passati , ciò vale anche per l’adulto, basta il pensiero di un’azione riprovevole, anche se inconscio, per sentirsi colpevoli e punirsi, semmai costringendosi ad essere troppo buoni per sconfessare in anticipo ogni pensiero contrario. Se da piccoli le marachelle non si commettono per paura delle punizioni dei genitori dall’esterno, da grandi non si commettono più per paura delle punizioni che provengono dall’interno (noi siamo i migliori nemici di noi stessi), dalla coscienza morale, il cosiddetto SuperIo, l’erede dei nostri genitori. La capacità di provare colpa (un’emozione complessa che si sviluppa intorno ai diciotto mesi di età e che riguarda anche la vergogna, l’empatia, la capacità di pre-occuparsi degli altri), è segno di sviluppo, di civiltà, solo i primitivi, i maniaci, gli animali non provano colpa; segna la nascita della coscienza morale nell’individuo, (i genitori interiorizzati), della civiltà, che richiede la rinuncia agli istinti primordiali. I problemi sorgono se è eccessiva e può impedire di vivere, per tale ragione può essere proiettata sugli altri, spesso sui più sensibili e ricettivi, nel tentativo (vano, in quanto solo una conoscenza più approfondita delle cause del disagio può ridimensionare la severità del Super-Io) di trovare sollievo. Attenti ai buoni, ai mariti premurosi o che portano i fiori, potrebbero avere qualcosa da farsi perdonare. Dott.ssa F.Tomasino Psicologa-Psicoterapeuta Francesca.tomasino@hotmail.it Per inf.: 3271363539

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Governo Draghi: via libera ai maxi stipendi decorrere dall’anno 2022 il limite retributivo fissato in 240.000 euro annui per i dipendenti pubblici sarà rideterminato in relazione agli aumenti medi come calcolati dall’Istat. Così, con poche parole inserite – curiosamente – al comma 16 dell’articolo 17-bis, che in teoria disciplinerebbe l’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori coinvolti nei crac bancari, il Governo Draghi ha rimosso il tetto ai maxi stipendi dei dirigenti pubblici, che era in vigore dal 2014 per contenere la spesa pubblica. Se la norma, va detto, non comporterà chissà aumenti fuori controllo, il segno politico è tuttavia chiaro. Si tornerà ad applicare l’aumento Istat ai dirigenti che percepiscono il tetto di 240.000 euro lavorando, come specificato dal comma 471 della legge n.147 del 27 dicembre 2013, a “carico delle finanze pubbliche in ragione di rapporti di lavoro subordinato o autonomo intercorrenti con le autorità amministrative indipendenti e con le pubbliche amministrazioni”. In buona sostanza si tratta di un aumento stimato dalla ragioneria al 3,78% annuo per i vertici amministrativi dei grandi ministeri, delle magistrature, delle autorità indipendenti e per i cosiddetti “super consulenti”. Un ultimo tratto distintivo di una Legge di Bilancio che, come già abbiamo visto, segna una serie di benefici per manager e per i lavoratori che godono di retribuzione

A

medio-alte, a discapito dei ceti popolari che più hanno sofferto la crisi. Un aumento che è entrato di soppiatto nella Legge di Bilancio. Come spiega un articolo pubblicato su il Sole 24 Ore, ricostruendo la genesi della misura: “Questa sorta di adeguamento di lusso è previsto da una norma che ronzava da oltre due mesi intorno alla manovra e ai vari decreti di fine anno, e che è riuscita a salire in extremis

Sotto le feste e senza nessuna discussione parlamentare è stata approvata la norma che agevola i Dirigenti pubblici

nel maxiemendamento”. L’aumento, infatti, non era presente nelle bozze del testo, ed è comparso solo nella versione definitiva della Legge di Bilancio. Approvata, come ormai da prassi al tempo del “governo dei migliori”, tramite voto di fiducia (ovvero senza discussione parlamentare) dal Senato alla vigilia di Natale ed ora in attesa di approvazione alla Camera. Proprio in vista dell’approvazione definitiva da parte del secondo ramo parlamentare è andata in scena due giorni fa una protesta inedita, con i componenti della Commissione Finanza che hanno deciso all’unanimità di non approvare alcun parere sulla Legge di Bilancio, accusando il Governo di aver inviato il testo definitivo all’ultimo minuto, concedendo di fatto ai parlamentari solo 3 ore di tempo per leggere, dibattere e votare il testo di legge più importante dell’anno: quello che contiene i capitoli della spesa pubblica per il 2022. Con il presidente della Commissione, Luigi Marattin, che ha parlato di mancato rispetto delle istituzioni democratiche da parte del governo. Così, sostanzialmente senza alcun confronto democratico, il governo ha abolito con un tratto di penna uno dei pochi limiti ai privilegi di chi lavora al servizio dei cittadini che erano stati introdotti negli ultimi anni. Fonte: L’indipendente


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Il Corriere della Città gennaio 2022

L’amicizia: quella vera richiede tempo e riservatezza i abbiamo criticati, trattati male, snobbati ma non avremmo mai immaginato quanto utile ci sarebbero stati in questi momenti di “reclusione forzata”. Stiamo parlando dei social e di questi strumenti incredibili, che ci hanno permesso di comunicare con il resto del mondo. Abbiamo finalmente quasi tutti iniziato ad usare i social in modo utile, condividendo esperienze, informazioni e traendo beneficio da questa opportunità, soprattutto immaginando che se il Covid-19 fosse arrivato qualche tempo fa, questo periodo sarebbe stato ben più triste. Ma questo ha anche comportato un’ esposizione eccessiva dei nostri dati, delle nostre preferenze ed amicizie, che sicuramente ci esporrà a qualche inaspettata intromissione nelle scelte del nostro privato e non solo. Si è proprio cosi! E’ nato il mondo digitale che con i suoi algoritmi diventerà una presenza inevitabile nella nostra vita. Glielo abbiamo permesso ed eccolo prepotente che controlla e vigila su tutte le nostre decisioni e che governerà tutte le nostre scelte; sarà lui a decidere in quale ristorante o cinema mandarci la sera, su quale compagnia aerea prenotarci il volo, che marca di vestiti farci indossare e cosi via. Sarà capace di leggere le nostre mail per controllare se abbiamo appuntamenti importanti in arrivo, dossier lavorativi ai quali dare precedenza. L’ ascesa della tecnologia è tale da diventare sempre più potente, capace di superarci e sostituirci lentamente, ma inesorabilmente si ridurrà a nostra insaputa lo spazio del libero arbitrio, quello che siamo davvero noi a decidere di fare. Il tutto è iniziato da quando abbiamo cominciato a ricevere questi messaggi: “Tizio ti ha inviato una richiesta di amicizia”. E’ cosi che Facebook, il più famoso dei social network, ti annuncia l’arrivo di un nuovo contatto. A questo punto cosa si fa? Si accetta o si rifiuta? Certo, è più facile che facciamo amicizia con persone più o meno coetanee e più o meno affini a noi, che per ragioni di vicinanza possiamo incontrare più di frequente, con cui troviamo interessi e passioni comuni. Ma non basta. Nell’amicizia cerchiamo anche un modo per sentirci rafforzati nella nostra identità o, in altre parole, cerchiamo conforto per la nostra autostima. L’ amicizia esiste in forme molto diverse: alcune nascono da bambini, giocando insieme, altre facendo sport, altre ancora durante gli studi. Le vere amicizie si evolvono da quando

Non si sceglie in base alla frequenza degli incontri o della durata del tempo che si dedica all’altro, ma scegliamo come migliore amico chi rispetta di più la nostra identità

L

Nell’amicizia cerchiamo anche un modo per sentirci rafforzati nella nostra identità o, in altre parole, cerchiamo conforto per la nostra autostima

Dubitate di quelle conoscenze che da subito diventano dei libri aperti nei vostri confronti poiché lo farebbero con chiunque altro due persone che si incontrano per la prima volta svelano poche informazioni personali. Dubitate di quelle conoscenze che da subito diventano dei libri aperti nei vostri confronti poiché lo farebbero con chiunque altro, ovvero non hanno scelto voi quali depositari dei loro più stretti segreti. La vera amicizia richiede tempo e riservatezza. Cominciare con l’evitare di confidare a chicchessia i nostri stati interiori, non mettiamo in piazza il nostro privato, proteggiamo il nostro mondo interiore trattandolo come la cosa più preziosa che possediamo. E quando ci sentiamo davvero liberi? Quando riusciamo a stare bene anche da soli, autonomi ed indipendenti e non quando invece le relazioni sono ripetitive, statiche, chiuse, insoddisfacenti, abitudinarie. Ci costringiamo a comportamenti dove chiniamo la testa a tutta una serie di regole per essere accettati, per essere parte del gruppo non tanto per il piacere quanto per la paura di essere messi da parte. Questi rapporti pesano sulla nostra vita perché non ci permettono di essere noi stessi. Quando il primo scambio risulta piacevole, a poco a poco ci si manifesta sempre più per quel che si è davvero. Ma perché questo scambio si metta in moto all’inizio c’è bisogno dell’occasione adatta, bisogna affidarsi anche un pò al caso. E poi bisogna anche sfatare il mito che si fa amicizia solo con le persone con le quali, necessariamente, condividiamo molti interessi. Anzi, a volte, bastano pochissimi punti

in comune come l’età, la situazione attuale, la provenienza geografica, l’atteggiamento o gli interessi. Questi elementi ci danno solo la sensazione di essere sulla stessa lunghezza d’onda dell’altro, poiché il paradosso di questo fenomeno sta nel fatto che i caratteri degli amici intimi non si somigliano mai molto. Ma nel rapporto di amicizia, è questa la cosa bella, non ce ne rendiamo conto di questa differenza. Ma quante sono veramente le persone che possiamo ritenere essere veri amici? Non più di uno o due possiamo ritenere davvero intimi. Questo perché la scelta è molto selettiva, in quanto non si sceglie in base alla frequenza degli incontri o della durata del tempo che si dedica all’altro, ma scegliamo come migliore amico chi rispetta di più la nostra identità e non perché l’altro sia davvero il migliore, il più bravo, il più formidabile, bensì perché da a noi la sensazione e l’impressione di esserlo. Viene da se che questa fiducia non può essere condivisa con un gran numero di persone. Il vero amico sa stare al suo posto, sa non infrangere le regole, tra cui quella di poter confidare all’altro informazioni personali e di poter contare su di lui.Che si soffrano pene d’amore, che si piange un lutto o che si cerchi lavoro, un buon amico è sempre pronto a confortare. Nel trambusto della vita di tutti i giorni, spesso i buoni amici sono la nostra ancora di salvezza. Il solo pensare a loro può far si che la montagna che dobbiamo scalare ci appaia meno ripida. Non c’è nulla da meravigliarsi, quindi, se gli amici vengono considerati messaggeri di felicità. L’amicizia arriva inaspettata, ma quando c’è diventa una delle più travolgenti relazioni personali, perché il vero amico raddoppia le gioie e divide le angosce a metà. Antonio Guido (dirguido@libero.it)

L’amicizia arriva inaspettata, ma quando c’è diventa una delle più travolgenti relazioni personali, perché il vero amico raddoppia le gioie e divide le angosce a metà


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gennaio 2022

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Cosa fare se dopo le feste non entriamo più nei vestiti? e cene ed i pranzi durante le feste natalizie rappresentano spesso momenti di particolare tensione emotiva, ma quest’anno, in particolare, sono stati preceduti da incertezze, precauzioni e tortuosi percorsi fatti di file per vaccinarsi o per farsi fare un tampone. Siamo stati continuamente combattuti tra la voglia di stare insieme ai nostri cari e la necessità di distanziarci, con l’incombente rischio di dover disdire sempre tutto all’ultimo minuto perché qualcuno era venuto a contatto con un positivo. Quando finalmente ci siamo seduti tutti insieme a tavola, vincendo scrupoli e paure, è comprensibile che in molti si siano lasciati andare, mangiando e bevendo in modo eccessivo. È stata quasi una forma di liberazione. Ma ora le feste sono finite e qualcuno si sarà sicuramente accorto che fa fatica ad entrare dentro i propri indumenti. Se poi ci sentiamo anche intontiti, stanchi ed affaticati, prima di dare la colpa al vaccino è meglio farci visitare dal nostro medico di famiglia e fare un controllo delle nostre analisi cliniche e del nostro stato di salute. Gli effetti collaterali dell’eccesso di cibo e di alcool possono essere molto più pericolosi di quelli del vaccino. Come tutti gli anni io suggerisco di cambiare immediatamente il regime alimentare che abbiamo seguito durante le feste, incominciando con l’eliminare dalla nostra dispensa e dal nostro frigo tutti i residui dei cibi e dei dolci avanzati, magari donandoli a qualche associazione che raccoglie aiuti alimentari. Anche se sembriamo in perfetta forma fisica ed in buona salute, tra la Vigilia di Natale e l’epifania probabilmente abbiamo comunque sovraffaticato il nostro fegato, il pancreas e tutto il nostro organismo, quindi almeno per alcune settimane meglio evitare di consumare altri dolci, alcolici e "cibi spazzatura". Per “disintossicarci” e perdere i chili superflui dovremmo sforzarci di

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bere almeno un litro e mezzo o due di acqua al giorno, curare di più la nostra alimentazione aumentando il consumo di verdure e riprendere a fare una adeguata attività fisica, commisurata alla nostra età ed al nostro stato di salute. Ritrovare rapidamente i nostri ritmi regolarizzando le ore di riposo notturno aiuta moltissimo, ma anche il ritorno al lavoro, dove possibile, dovrebbe essere graduale. Un eccesso di stress non giova, soprattutto se torniamo a consumare al lavoro pasti frettolosi e poco curati, cibi industriali o altri alimenti ricchi di grassi saturi, condimenti, ecc. Sia che mangiamo a casa, al bar, al ristorante, alla mensa aziendale o scolastica, la regola deve essere sempre la semplicità. Optate per alimenti genuini freschi e poco elaborati. Attenti ai condimenti che spesso si nascondono nei primi piatti, meglio optare per verdure condite solo con un filo di olio extravergine di oliva. Qualche noce o mandorla, uno yogurt o frutta di stagione sono ottimi per gli spuntini tra un pasto e l’altro. Lo stress associato ad una vita sedentaria e ad una alimentazione poco equilibrata è uno dei principali nemici della nostra linea e della nostra salute. Se non avete la possibilità di iscrivervi in palestra, cercate comunque di fare lunghe passeggiate all’aperto. Dopo le feste è il momento di pensare a sé stessi ed alla propria salute, non più al cibo. Pandemia permettendo regalatevi un viaggio, un corso di ballo, una giornata in una Spa, un massaggio, una dieta personalizzata, un trattamento estetico, ecc., iscrivetevi ad

una delle tante associazioni che organizzano passeggiate, escursioni o visite guidate. I comportamenti alimentari errati creano rapidamente dipendenze; quindi, la cosa più importante è quella di cambiare abitudini prima che il nostro organismo si abitui. Se per settimane abbiamo mangiato troppo e male, tornare alla normalità non sarà facile, ma è indispensabile. Il sovrappeso produce sempre disagi di carattere fisiologico e malessere psicologico e purtroppo i chili di grasso superfluo acquisiti non sono uguali per tutti. Una persona giovane, in buona salute, che fa attività fisica, li può smaltire facilmente in breve tempo, ma se eravate già sovrappeso, malati o anziani, il tour de force gastronomico fatto durante le feste potrebbe aver fatto peggiorare il vostro stato di salute e perdere peso sarà molto più difficile. Fatevi aiutare se trovate difficoltà, ma ricordate che ogni chilo in più che avete preso ne richiamerà altri. Tuttavia, il peso in sé non significa molto. Più indicativa è una misura del girovita che per gli adulti dovrebbe essere inferiore a 102 cm nell'uomo e a 88 cm nella donna. Se superiamo questi valori meglio rivolgersi prima al nostro medico di fiducia per un controllo generale e poi ad un nutrizionista per una valutazione più approfondita, non solo del nostro body mass index o Indice di Massa Corporea (che è un semplice un indicatore per capire se abbiamo un peso adeguato alla nostra altezza), ma soprattutto della distribuzione della massa grassa e di quella muscolare. Mettersi “a dieta “per tempo, ove necessario, serve non tanto per motivi estetici quanto per garantirci una buona salute. Monica Grosso - Biologo nutrizionista Se volete contattare l’autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 – monicagrosso1@tiscali.it


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