Il Corriere della Città - Gennaio 2015

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Anno 7 Numero 1

GENNAIO 2015

libertà informazione politica cronaca cultura sport

Addio 2014 365 giorni di Pomezia e Ardea Torvaianica , 20 anni dopo: ricordando Sara Folino PAG. 12 - 13

Cause legali Comune di Pomezia: quanto ci costano? PAG. 14 - 15

Sigma Tau, licenziati 187 dipendenti PAG.32



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Gennaio 2015

POLITICA

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“Niente più speculazioni edilizie a Pomezia” La presidente della Commissione Urbanistica avverte: basta interventi a favore di pochi

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el corso dell’ultimo consiglio comunale, il 30 dicembre, la consigliera Mirella Monti, presidente della Commissione Urbanistica, ha messo in chiaro che il Movimento 5 Stelle impedirà qualsiasi tipo di speculazione edilizia, bloccando piani e progetti – anche già discussi in consiglio comunale – che possano consumare troppo o deturpare il territorio. Il pensiero è andato alle recenti varianti ed ai piani integrati, ma saranno i prossimi mesi a far capire come verrà improntata l’urbanistica a Pomezia. “L’assetto urbanistico del nostro Comune – ha esordito Mirella Monti al momento di introdurre la discussione del punto “Atto di indirizzo ai fini della revisione generale dello strumento urbanistico” – è regolato a tutt’oggi da uno strumento più che datato, visto che risale al 1974. Con gli indirizzi che votiamo oggi sicuramente Pomezia cambierà in meglio. Il nostro obiettivo è di limitare al massimo il consumo del territorio, ormai deturpato come tutti possono vedere, sia in termini di edificazione che di infrastrutture; il recupero e la trasformazione dell’esistente attraverso la riqualificazione e il riutilizzo, quindi riconsiderare l’esistente per individuare gli interventi fattibili che possono completare e migliorare il territorio, tenendo conto anche delle zone periferiche”. Per la

Monti si tratta di “un nuovo piano che tende alla valorizzazione e al recupero, senza però negare la possibilità di prevedere nuove possibilità di crescita, con aree opportunamente ridimensionate, limitandoci alle effettive esigenze della popolazione, naturalmente con l’assoluto rispetto del piano paesistico regionale, con particolare riguardo ad una equa ripartizione della possibilità edificatoria nelle varie aree del ter-

ritorio e non – assolutamente – a favore di pochi speculatori privati come si è ampiamente fatto fino ad oggi”. “Con questo atto abbiamo cominciato un percorso articolato e complesso che si concluderà con la redazione di un nuovo strumento urbanistico generale che andrà a sostituire il vecchio piano regolatore del 1974 – ha aggiunto l’assessore Veronica Filippone – Questa delibera ci porterà a fare tre atti: il primo è quello di revocare le tre delibere di consiglio comunale, la 66 del 1995, la 8 del 2007 e la 49 del 2011, che non rispettano le linee programmatiche di governo di questa amministrazione, che punta ad uno sviluppo sostenibile, alla tutela del verde pubblico e alla prevenzione dei rischi idrogeologici. Un secondo atto sarà quello di indirizzare il dirigente preposto per avviare l’iter necessario per una revisione generale della pianificazione urbanistica del territorio mediante la redazione del documento preliminare di indirizzo e del piano urbanistico generale comunale. Infine, il terzo atto è quello di approvare le linee di indirizzo politico per la redazione del documento preliminare di indirizzo e del piano urbanistico generale comunale, che – come detto – limiterà al massimo i nuovi insediamenti favorendo la rivalutazione dell’esistente”. Alessia Ambra Achille


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POLITICA 4 Faccia a faccia con l’Amministrazione Gennaio 2015

“Mafia Capitale”, rifiuti, strade disastrate, servizi, ecomostri e mercatini di Natale: il sindaco e due assessori rispondono sugli argomenti che più interessano ai cittadini

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ntervista di fine anno con il sindaco Fabio Fucci, con il quale facciamo il punto della situazione su alcuni “argomenti caldi”. Partiamo dall’argomento del momento, “Mafia Capitale”. Pur non essendo stata direttamente coinvolta, anche Pomezia è interessata, visto che la società che si occupa della raccolta dei rifiuti, Formula Ambiente - che attualmente opera grazie a ripetute proroghe sul contratto e che quasi sicuramente si vedrà riconfermata il servizio essendo l’unica ditta ammessa alla gara d’appalto le cui offerte sono state chiuse il 16 dicembre (pare che le altre ditte non avessero i requisiti per la partecipazione) - ha uno stretto legame con la Cooperativa 29 giugno di Salvatore Buzzi, ora in carcere di massima sicurezza con le accuse che tutti conosciamo. Formula Ambiente è stata fondata da Buzzi, che fino al 2012 ne era il presidente, essendone socio al 49%, senza contare i due consiglieri d’amministrazione e un sindaco revisore dei conti che attualmente si trovano in carcere: nel CdA ci sono Carlo Maria Guarany e Alessandra Garrone, nel collegio sindacale Paolo Di Ninno. Ora la partecipazione è scesa al 29%. Teme che ci possano essere state irregolarità anche a Pomezia? “Per quanto riguarda le gare passate è la Prefettura che si deve esprimere. Per l’attuale, ancora non è stata chiusa e l’affidamento non è stato fatto. In ogni caso Formula Ambiente ci ha informato tempestivamente della presenza di una partecipazione minoritaria della Cooperativa 29 Giugno, comunicando tutte le iniziative poste in essere, tra cui la sospensione e estromissione dei due consiglieri del CdA e del socio del collegio sindacale. Se poi la Prefettura ci dovesse comunicare cause ostative per la prosecuzione del rapporto di lavoro attuale o dell’eventuale aggiudicazione in futuro, ci atterremo alle loro indicazioni”. E per quanto riguarda la Domus Caritatis, anch’essa coinvolta in “Mafia Capitale”, che gestisce i migranti ospiti nel residence 3 C di S. Palomba? “In questo caso la responsabilità è tutta della Prefettura, che ha scelto la cooperativa ed ha affidato il servizio”. In questi giorni i cittadini hanno pagato la Tasi (Imu per le seconde case) e Tarsu. Eppure, a fronte degli esborsi, non si notano miglioramenti nella pulizia né sulle strade, sempre più disastrate. C'è speranza che le tasse pagate si trasformino in servizi, e quindi in vantaggi, per i contribuenti? “I miglioramenti sul decoro cittadino ci sono e sono apprezzabili. Sono sempre più frequenti gli apprezzamenti che ci inviano sulla pulizia della città e sulle azioni che ci vedono impegnati al contrasto delle azioni dei cittadini incivili. Siamo consapevoli che il territorio di 110 chilometri quadrati possa sempre nascondere qualche area interessata da sporcizia ma questo non toglie nulla al grande lavoro che è stato fatto finora, i cui frutti sono evidenti. Cercare il pelo nell’uovo è certamente da stimolo ma non fotografa realisticamente una situazione che invece nei fatti è molto mi-

gliorata rispetto agli anni passati. I soldi delle tasse vanno proprio a coprire i fondamentali servizi che anche negli ultimi giorni dell’anno abbiamo potenziato. Sono state recentemente installate 7 telecamere di sorveglianza che stanno già “fotografando” tante situazioni di illegalità, sono al lavoro numerose squadre che intervengono sulla manutenzione delle strade e nei prossimi giorni partiranno i lavori di asfaltatura completa del manto stradale di Via Fellini e Via Pier Crescenzi, oltre che a tratti della litoranea”. E per quanto riguarda gli “ecomostri” che danneggiano il decoro urbano? Lo scorso 27 maggio lei ha diffuso un comunicato nel quale "dichiara guerra agli ecomostri e agli edifici abbandonati sul territorio". Sono state effettuate le verifiche tecniche per l'eventuale abbattimento delle strutture o per il loro ripristino? “Iniziamo a dare informazioni corrette. Le strutture che hanno una proprietà “privata” non possono essere ovviamente abbattute d’ufficio dal Comune, se regolarmente costruite. Quello che stiamo facendo è convocare i proprietari per comprendere quali siano le intenzioni sulle strutture che risultano “abbandonate” da diversi anni. In alcuni casi le strutture risultano di proprietà di società fallite e in liquidazione in cui i tempi per la messa in vendita da parte dei curatori sono dilatati”. Per dovere di precisione, riportiamo le esatte parole del sindaco diffuse attraverso il comunicato del maggio scorso, dalle quale si evince che a parlare di demolizioni non siamo stati noi giornalisti: “Si tratta dei primi accertamenti da parte della Polizia Ambientale volti a sanzionare i proprietari di tali edifici abbandonati – conclude il Primo Cittadino – A questi seguiranno le verifiche tecniche degli Uffici preposti per giungere a provvedimenti o ordinanze di ripristino o demolizione delle opere interessate. Invito i cittadini a segnalarci tutte le strutture abbandonate e in stato di degrado sul territorio”.

I mercatini di Natale si sono rivelati un flop, visto che al bando hanno risposto solo 4 commercianti. Ci sono colpe e, se sì, a chi vanno imputate? Non era il caso di pubblicizzare questa possibilità già in primavera, per avere il tempo di organizzarla al meglio, coinvolgendo gli enti del turismo delle altre regioni italiane? A rispondere Elisabetta Serra e Lorenzo Sbizzera. “Abbiamo voluto dare precise indicazioni sullo svolgimento dei mercatini, ponendo attenzione su due aspetti, qualitativo, uniformando l'aspetto degli stand e promuovendo l'artigianato e le produzioni locali, e dell'organizzazione, che ora è interamente a carico degli uffici comunali, azzerando di fatto ogni possibilità di sistemi tangentizi nella gestione. Il cambiamento crea i presupposti per avere nella nostra città eventi di maggiore qualità rispetto al passato e soprattutto improntati alla totale trasparenza. Riteniamo sia un grande successo, indipendentemente dalle adesioni ricevute in questa prima occasione. Non siamo d'accordo nel partire dal dato dei mercatini per arrivare a definire un flop il programma di festeggiamenti, ricco di iniziative che hanno riscosso ampia partecipazione. Animazioni in piazza per i più piccoli, letture animate, laboratori interattivi, gare sportive di beneficenza per grandi e piccini, rappresentazioni teatrali, walk show alla scoperta delle tradizioni natalizie e del territorio, mostre d'arte, esposizione di presepi, realizzazione di un presepe vivente composto da circa 100 elementi; il 31 dicembre in Piazza Ungheria i cittadini hanno potuto festeggiare al nuovo anno con intrattenimenti musicali e animazioni; stessa cosa in Piazza Indipendenza nel giorno dell'Epifania. Inoltre l'amministrazione ha provveduto a proprie spese ad abbellire le vie e le piazze del centro di Pomezia e di Torvaianica illuminandole con luminarie che, a prescindere dei gusti personali, non sono certamente passate inosservate”. Giuseppe Marrone



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POLITICA

Il Corriere della Città Gennaio 2015

“Nuova politica, metodi antichi” Imperia Zottola, contraria alla divisione della Pomezia Servizi, analizza e critica alcune scelte dell’Amministrazione

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stato un consiglio comunale che l’ha vista protagonista di una strenua difesa dei lavoratori della Pomezia Servizi e dei disabili, quello del 30 dicembre. Imperia Zottola, fermamente contraria allo spacchettamento della partecipata ed alla costituzione di una S.r.l. con capitale sociale di appena 10 mila euro, spiega le sue ragioni. “Parto da un anno prima: il 27 dicembre 2013 era stato deliberato di fare una Socio Sanitaria in cui inserire le farmacie e i servizi sanitari domiciliari, con l’intenzione di scorporare i servizi di manutenzione. Già all’epoca avevo presentato un emendamento per salvaguardare i posti di lavoro. Dopo un anno, caso strano sempre a ridosso delle festività – invernali in questo caso, estive per i dipendenti del Consorzio per l’Università, che poi furono licenziati – ci ritroviamo in consiglio con 10 punti da approvare in fretta e furia, senza troppi fastidi visto che molte persone sono fuori per le ferie, tra cui quello che, contrariamente a quanto deciso l’anno precedente, non prevede più la costituzione di una Socio Sanitaria, ma di una S.r.l., lasciando in piedi la Pomezia Servizi. La cosa assurda è che farmacie e servizi sociali sono stati divisi, le prime alla Pomezia Servizi, i secondi alla S.r.l., avendo così una S.p.A. dove ci sono sicuramente entrate e la possibilità di essere in attivo ed una società S.r.l. che, al contrario, avendo solo servizi da offrire al cittadino, e quindi uscite, andrà sicuramente in perdita. Parenti ricchi e parenti poveri, insomma: peccato che si stia in realtà parlando di cittadini che di questi servizi, come l’assistenza domiciliare, il trasporto dei disabili o gli asili, hanno un disperato bisogno, e che in questo modo andrebbero a scomparire in breve tempo”. Sembra che le perdite ci siano anche per le farmacie, che invece per i privati sono un affare che non conosce crisi. “Infatti, invece di smembrare, bisognerebbe capire dove sono le perdite e “curare”, invece di distruggere, analizzando il pregresso e facendo un business plan finalizzato ad un rilancio che consenta di compensare le uscite dei servizi sociali, anche se, giustamente, le farmacie non devono essere uti-

lizzate come se fossero un bancomat per sopperire ad emorragie non giustificate. A questo si aggiunge il timore per i lavoratori destinati a questa S.r.l.: che fine faranno se e quando questa società sarà in perdita? Un buon imprenditore non spacchetterebbe mai la sua azienda in questo modo, condannando a morte certa l’azienda “minore” con conseguente licenziamento dei suoi lavoratori. Qui si tratta di trovare il modo di continuare ad offrire servizi alla fascia debole della popolazione, che di certo non può permettersi di pagare quei 18,25 euro l’ora che il Comune ancora si ostina a voler chiedere per l’assistenza domiciliare. La mia difesa dei servizi e dei lavoratori non è demagogia, bensì semplice difesa di diritti essenziali”. Quindi secondo lei è un errore? “Sicuramente, e purtroppo non è il solo: dall’aumento del servizio mense alla riduzione del servizio di trasporto scolastico, allo stesso prezzo per le famiglie, ci sono tante cose a sfavore dei cittadini e delle fasce deboli in particolare”. Restiamo nell’ambito economico, parlando di entrate messe nel bilan-

cio consuntivo. Come procede il recupero dell’evasione fiscale? “Partendo dal presupposto che ad occuparsi di questo è ancora l’Andreani con il suo aggio del 18,90%, è stato recuperato pochissimo rispetto alle previsioni. La cosa “tragica” è che l’Andreani invia cartelle con estratti conto che riportano ancora il nome dell’Aser, quindi non solo vecchie, ma spesso imprecise nei conteggi perché nel frattempo la situazione è cambiata. Quindi non abbiamo neanche la certezza di quanto viene detto che è stato accertato”. E per i diritti di superficie della zona 167? “Sono stati messi a budget circa 4 milioni di euro, ma ad ottobre erano stati incassati circa 280 mila euro, a causa della mancata adesione da parte dei cittadini, che lamentano costi troppo alti per il riscatto dei queste aree. Come si può pensare che in soli due mesi si potrebbe incassare quanto inserito nel bilancio di previsione? È pura follia, o meglio è lo stesso sistema usato da alcuni politici del passato, quello che proprio il Movimento 5 Stelle critica tanto e poi invece adotta in maniera più o meno palese. In questo modo hanno fatto quadrare il bilancio, ma adesso mi chiedo dove prenderanno quei soldi, nel momento in cui bisognerà approvare il consuntivo. Questa Amministrazione, rispetto al passato, ha l’opportunità– dal momento che la legge è cambiata nel frattempo di poter “spalmare”negli anni attraverso un fondo di svalutazione crediti inesigibile che il Comune di Pomezia ha nei confronti di Aser, che ammonta a circa 50 milioni di euro”. Ma il fatto che non ci siano mai soldi è una giustificazione al fatto che si sono ridotti i servizi al cittadino e che ci siano strade comunali ridotte ormai a colabrodo? “Sicuramente Fucci ha ereditato una situazione debitoria imputabile al passato, ma precisiamo che è stata fatta da tutti: ogni sindaco ereditava i debiti di chi lo aveva preceduto. Non voglio adesso analizzare chi ha speso, quanto e per cosa, ma questo non può essere una scusa per non dare i servizi necessari ai cittadini nella misura adeguata e non ridotta. Da parte mia, senza entrare nel merito di eventuali errori fatti nella stipula dei contratti con gli Atenei, reputo un errore anche aver chiuso l’università, perché per me la cultura dei nostri giovani è sempre un investimento per il futuro”. A questo proposito, pensa ci sia un conflitto d’interesse nell’incarico dato all’avvocato D’Angelo? “D’Angelo, che è stato assessore nell’amministrazione di centrodestra guidata da Zappalà, è stato il primo presidente del Consorzio universitario ed ora è colui che prende le difese del Comune contro lo stesso Consorzio da lui voluto insieme a Zappalà e da lui presieduto. Che dire? Secondo me il conflitto d’interesse c’è. Ma l’avvocato D’Angelo è un professionista stimabile, talmente stimabile che l’Amministrazione non può farne a meno: ricordiamoci che è lo stesso professionista che si occupa della questione Pettirosso”. Matteo Acitelli



Il Corriere della Città

POLITICA 8 Gli Amici di Grillo Ardea fanno paura?

Gennaio 2015

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e elezioni per il parlamento europeo, a maggio dell'anno che si è appena concluso, hanno segnato l'inizio della crisi politica ad Ardea: crisi che ancora oggi, a sette mesi di distanza, non può ancora considerarsi risolta. La sentenza delle urne e la sostanziale tenuta del Movimento 5 Stelle che si è riconfermato il primo partito ad Ardea devono aver preoccupato non poco la classe politica dominante che praticamente da 45 anni, quando nacque questo comune, governa indisturbata. Questa classe politica, che, unica in Italia, è sopravvissuta indenne a “mani pulite”, abituata a governare indisturbata fregiandosi dei colori ora di questo ora dell'altro partito a seconda delle convenienze, ha improvvisamente realizzato che qualcosa stava inesorabilmente cambiando ad Ardea. Le elezioni politiche del 2013 avevano premiato la nuova compagine del Movimento 5 Stelle, di colpo divenuto con oltre il 35% dei voti il primo partito cittadino, ma il deludente risultato del Partito Democratico, fermo sotto il 18%, aveva in un certo senso tranquillizzato gli attuali reggenti di centro destra, che consideravano i “grillini” un fenomeno di protesta destinato a scomparire rapidamente. La vittoria del M5S alle amministrative di Pomezia con l'elezione del Sindaco Fucci, e la sostanziale tenuta alle europee, hanno promosso gli “Amici di Grillo Ardea” all'ormai inconfutabile ruolo di antagonista politico. Quella che nella gretta mentalità di chi ha sempre governato Ardea era considerata la normalità, ovvero la possibilità di accordi trasversali che mantenessero inalterati i ruoli di potere, di colpo è stata messa in pericolo da cittadini che hanno ora l'ardire e la preparazione necessaria per poter governare questa città nel modo più trasparente possibile e nel solo interesse comune. La crisi economica generalizzata, la perdita dei posti di lavoro, la chiusura di quasi tutte le aziende manifatturiere e di servizi del territorio, ed infine la più importante tra tutte le motivazioni, il considerevole calo del mercato immobiliare, hanno messo in crisi il sistema di potere che questa casta è sempre riuscita ad assicurarsi. È stata la categoria dei geometri-consiglieri ad accusare i primi mal di pancia e presto il disagio si è diffuso a tutti gli altri; un Sindaco ed un Presidente del Consiglio che con eccesso di autonomia decidevano ogni cosa in comune, hanno finito per infastidire oltre il dovuto i consiglieri che sostengono la maggioranza. La goccia che ha fatto tracimare il vaso è stata, come accade di solito in queste circostanze, una motivazione futile: i finanziamenti alle feste patronali; pochi spicci destinati a pagare alcune delle spese sostenute dalle parrocchie e dai comitati cittadini per l'organizzazione della manifestazione. Era il mese di Luglio. La giunta si auto azzerò con le dimissioni più o meno spontanee di tutti gli assessori e da quel momento cominciarono incessanti le trattative che mai hanno visto una conclusione soddisfacente per tutti. Ma l'accordo, quello vero, quello che accontentava ognuno, non si è raggiunto. In momenti diversi non ci avrebbero pensato un attimo a mandare a casa il Sindaco; le urne avrebbero ristabilito gli equilibri secondo le reali forze che ciascuno avrebbe messo in campo perché da sempre qui ad Ardea gli elet-

tori sono “proprietà” esclusiva di questo o di quel consigliere; non sono teste pensanti libere di fare la propria scelta, ma una sorta di affiliati fedeli ai quali basta ricordare con qualche promessa e qualche spiccio (almeno secondo le accuse più volte mosse anche dall’opposizione) da che parte stare, per poterci contare sempre. Ma oggi un terzo degli elettori dà la propria preferenza in modo anomalo a quel Movimento 5 Stelle con il quale è impossibile fare accordi. E allora? Che fare?, si saranno chiesti più volte i “governanti”. Andato a farsi benedire anche l'ennesimo tentativo di ribaltone orchestrato da un nuovo gruppo consiliare, sorto in questi mesi nell'ambito della maggioranza, che ha cercato sponda tra alcuni dei consiglieri del Partito Democratico, torto collo, non è rimasta che la soluzione ultima di turarsi il naso e continuare con i vecchi equilibri, e così, un sindaco che aveva rassegnato le dimissioni e che era ormai convinto di doverle confermare, è stato pregato di tornare a guidare il carro almeno fino a che non saranno state messe a punto le strategie necessarie a scongiurare il pericolo “grillino”. Una soluzione che soddisfa anche le esigenze di un PD spaccato al suo interno ed ora in difficoltà per le notizie che ogni giorno arrivano da “mafia capitale” e dall'inchiesta sulle spese pazze in Regione. Una dirigenza politica che in 15 anni non è mai riuscita a creare una vera alternativa al centrodestra e che ha quasi rinunciato perfino al ruolo di opposizione, lasciando all'incapacità ed alla letargia cronica della maggioranza il compito esclusivo di portare allo sfascio l'intero Comune. Il 22 dicembre il sindaco si presenta il Consiglio comunale per annunciare il ritiro delle proprie dimissioni ma non riesce a spiegare quale siano i motivi ed i cambiamenti che lo hanno indotto a questa decisione. Anziché accompagnarsi ad una nuova squadra di governo, frutto della ritrovata unità e strategia politica, si presenta solo e con un programma risibile di pochi punti e, senza destare sorpresa, apre alla minoranza chiedendo appoggio. La proposta parte da Di Fiori, ma è subito seguita dalle parole dell'autorevole Massimiliano Giordani, ora semplice consigliere, che parla a nome della maggioranza e lo fa nel silenzio del neo nominato capogruppo Quartuccio da cui sarebbe stato logico attendersi l'intervento; i due propongono l'istituzione di una speciale commissione, la cui presidenza sarebbe affidata all'opposizione, con l'incarico di analizzare uno ad uno i debiti fuori bilancio

nell'intento di “filtrare” quanto sia possibile recuperare, per alleggerire l'oneroso carico economico. Marcucci, in nome del suo gruppo, l'UDA, aggiunge la proposta di allargare tutte le commissioni alla partecipazione di soggetti non eletti e rappresentativi degli interessi di tutte le forze politiche ora escluse dal “parlamentino”, delle associazioni, dei semplici cittadini. Immediatamente si dissocia da ogni accordo Cristina Capraro (PSI) che non vede oltretutto necessità alcuna di nominare un'apposita commissione quando ne esiste già una specifica e competente dell'argomento. A dissociarsi, e questo suscita interesse negli osservatori, è anche il consigliere Rossi, che con veemenza e chiarezza ribadisce la propria distanza da una maggioranza che, dichiarandosi in modo manifesto incapace a togliersi da sola le castagne dal fuoco, ben farebbe a dimettersi. Ludovici ed Abate, nei panni del Presidente del Consiglio, seppur con una certa distanza dal volerlo definire un accordo, non disdegnano la proposta della maggioranza. Il fatto stesso che non sia stato richiesto subito un Consiglio comunale per l'elezione di un nuovo Presidente è un segnale chiaro inviato dalla maggioranza per ammorbidire ogni contrasto e mantenere in vita questa consiliatura il più a lungo possibile. Resta un nodo non indifferente da sciogliere per il Sindaco: la nomina degli assessori. Si parla in questo caso di nomina e non di scelta, perché è facile pensare che questa, come al solito, verrà nuovamente imposta a garanzia degli equilibri raggiunti. Iotti dovrà essere riconfermato per non perdere da subito il voto di Nazareno Sperandio, e questo potrebbe costituire un intralcio se la scelta dovesse ricadere su una giunta tecnica più attenta alla competenza che all'appartenenza politica, come lo stesso Marcucci ha lasciato intendere. Altro ostacolo sarà costituito dalla scelta della “quota rosa” perché difficilmente, ormai, sia Alessandra Cantore che Raffaella Neocliti sarebbero disponibili ad accettare la carica. In questi giorni molti comuni italiani hanno già presentato il loro bilancio previsionale per il 2015; c'è tempo fino al 31 Marzo per quelli che, come il nostro, hanno sempre difficoltà a far quadrare i conti. Sarà dunque la primavera a svelarci le sorti di questa maggioranza che deciderà di rimettere il mandato solo se sarà stato raggiunto un confidente livello di sicurezza da contrapporre al pericolo “grillino”. Mario Savarese


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Gennaio 2015

POLITICA

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“Non lascio la politica. Anzi, mi candido” Raffaella Neocliti, ex vicesindaco di Ardea, commenta la situazione politica rutula

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stata vicesindaco nel periodo delle dimissioni del Primo Cittadino Luca Di Fiori, con l’onere, più che l’onore, di risolvere i problemi di una città alla deriva. Le sue dimissioni sono arrivate contestualmente al ritiro di quelle presentate dal sindaco. Ma per Raffaella Neocliti possiamo considerare conclusa questa sua avventura politica alla guida sella città? “Assolutamente no. Questa esperienza mi ha fatto capire che questa città ha bisogno di un radicale rinnovamento e io credo di poter dare molto in questo ambito. Quando il mio partito ha deciso di azzerare tutte le cariche politiche ho dovuto attendere il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, prima di presentare le mie; ho dato la mia disponibilità per proseguire quel lavoro appena iniziato e che tante soddisfazioni mi ha dato. Mi sono arrivati consensi trasversalmente anche da persone che si riconoscono nella minoranza e questo è stato senza dubbio la mia più grande soddisfazione”. Un'esperienza troppo breve per segnare risultati significativi. “È vero solo in parte; sono riuscita in questo poco tempo a gettare le basi di un profondo rinnovamento. Il mio lavoro si è in parte interrotto con le dimissioni del sindaco. In quei venti giorni mi sono dovuta occupare di questioni istituzionali che hanno sottratto la mia attenzione alla scuola ed al sociale”. Si aspetta dunque un riconoscimento per questo lavoro svolto, ovvero di essere riconfermata nel suo ruolo quando il Sindaco indicherà i nuovi assessori ? “Certo questo non lo posso pretendere ma, come le ho detto, ho dato la mia piena disponibilità a proseguire in questo lavoro e dirò di più: anche se il sindaco non dovesse richiamarmi per entrare in squadra, il mio impegno politico proseguirà nelle associazioni e nei comitati, almeno fino alle prossime elezioni alle quali, certamente, mi candiderò”. Cosa pensa della nomina ad assessore di Romolo De Paolis? Una riconferma obbligata? “C'era la necessita di firmare entro la fine dell'anno una determina di Giunta che io stesso avevo richiesto, ossia il finanziamento di lavori straordinari nelle scuole che se non fossero stati approvati avrebbero prodotto un debito fuori bilancio. Non so se la nomina di De Paolis sia definitiva, potrebbe rientrare nella logica di gestire l'emergenza e magari già nei prossimi giorni potrebbe essere rimosso”. Nel periodo in cui è rimasta in carica, lei ha dato l'impressione di volersi tenere distante dagli accordi che avrebbero dovuto ricucire le tensioni e rilanciar l'azione amministrativa. “È vero, la sua sensazione è giusta. Io non sono

mai entrata in nessuna trattativa o logica di spartizione, un poco per mia scelta, ma non nascondo che i miei colleghi di partito mi hanno sempre tenuto a distanza dagli accordi; ancora oggi si può dire senza tema di smentita che io sono al di fuori da ogni accordo e mi sta bene così. Come ho detto, il mio interesse è altrove. Io voglio lavorare per il bene di questo territorio e di questi cittadini e lo farò con chiunque me ne dia l'opportunità”. In questi giorni stanno correndo voci sulla presenza politica, ad Ardea, del Movimento 5 Stelle. Un po' come battuta, un po' come malcelata verità, si vocifera che sia maggioranza che opposizione temono la presenza in questo territorio degli Amici di Grillo; anzi, si è arrivati perfino a dire che se questo sindaco è ancora in carica lo si deve proprio alla “paura grillina”. “Non credo assolutamente che si sia arrivati a tanto. Certo la presenza del M5S non può essere disconosciuta ma non credo assolutamente che sia così condizionante da impedire la caduta del Sindaco. Una presenza grillina

all'opposizione farebbe solo bene alla nostra città perché ad oggi, non abbiamo visto un gran lavoro da parte dell'opposizione. Ora il sindaco, con la proposta lanciata in Consiglio comunale, sta cercando di coinvolgerli di più e responsabilmente. Mi auspico che questa opportunità sia colta da tutta l'opposizione”. Lei sa che Cristina Capraro e il Giancarlo Rossi si sono dissociati con veemenza da questa proposta. Rossi ha detto che se la maggioranza è arrivata al punto di dover chiedere aiuto all'opposizione, più coerentemente sarebbe giusto ammettere di aver fallito e ridare voce ai cittadini per una scelta migliore. “Rispetto le loro posizioni ma non mi trovano d'accordo. Chiunque in questo momento difficile è in grado di dare un contributo è giusto che lo faccio, anche mettendo in disparte il partito, il loro credo politico”. Al momento di consegnare l'articolo alla tipografia è arrivata la notizia della nomina di altri due Assessori. Riccardo Iotti è il primo; nessun accenno alle deleghe che gli saranno affidate, ma è facile immaginare, dopo le sue calorose proteste quando il sindaco gli tolse la delega ai servizi sociali ed alle scuole per affidarli a Neocliti, quali saranno i suoi incarichi. La sorpresa è il ritorno di Alessandra Cantore che quasi certamente, per l'esperienza acquisita in passato, si occuperà di Ambiente. Subito abbiamo ricontattato Raffaella Neocliti e Cristina Capraro per avere un loro battuta, o considerazione, su questi nuovi fatti; ma entrambe, anche se per motivi diversi, hanno preferito non commentare, in attesa di avere il quadro completo di tutte le nomine che al momento dovrebbero esprimere ancora due nomi. Le quote rosa assicurate da Cantore fanno forse cadere le attese di Neocliti che, come si può leggere dalle sue parole, un po' ci sperava. Mario Savarese


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POLITICA

Il Corriere della Città Gennaio 2015

“Fumo negli occhi, altro che rilancio della città” Una Cristina Capraro più battagliera che mai contro l’Amministrazione Di Fiori post “ritiro dimissioni”

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ristina Capraro è tornata a combattere dai banchi dell’opposizione, dopo un periodo di forzata assenza. Un rientro gradito da chi sperava in qualcuno che facesse vera opposizione fuori e dentro l’aula consiliare. Che impressione ha avuto al suo ritorno? “Pessima. Il mio rientro è avvenuto in un momento particolare, dopo le votazioni del Consiglio della Città Metropolitana che hanno visto l’elezione dell’allora presidente del Consiglio di Ardea Massimiliano Giordani. L’impressione è che questo abbia influito molto, negativamente, sugli equilibri della maggioranza, dove improvvisamente tutti i malumori latenti si sono risvegliati. Le “richieste” di ognuno hanno preso il sopravvento, una nuova fase della crisi politica che già vivevamo da mesi ha preso rapidamente piede mettendo il “povero” sindaco all’angolo costringendolo a dare le dimissioni (ovviamente ritirate). Il risultato è stato il protrarsi della paralisi politico-amministrativa: mentre loro litigavano i cittadini ne pagavano e ne continueranno a pagare le conseguenze: strade, scuole, attenzione per i disabili, centro medicosanitario, illuminazione pubblica, parchi, questione usi civici, rifiuti, tutto lasciato in uno stato di semi-abbandono”. Il sindaco insieme a Giordani fa una proposta difficile da comprendere. Qual è la sua opinione in merito a questa commissione speciale che dovrebbe nascere per occuparsi dei debiti fuori bilancio affidandone la presidenza all'opposizione? “Si tratti di gettare fumo negli occhi dei cittadini. Credo che la verità stia nel riconoscere che la squadra di Di Fiori non ha la benché minima idea di come rilanciare la macchina politicoamministrativa dopo quasi tre anni di totale immobilità e sta quindi tentando la strada di un'altra commissione consiliare, l'ennesima, per discutere i debiti contratti in vent'anni di amministrazione del centrodestra, con l’unico risultato che più se ne protrae il pagamento più aumenta la spesa per interessi, spese di giustizia e quant’altro. La competente Commissione consiliare, quella al Bilancio, convocata per ben 4 volte proprio per la discussione dei debiti fuori bilancio, non si è mai potuta svolgere per l’assenza della stessa maggioranza che oggi chiede di istituirne un’altra. Affidare la presidenza all’opposizione credo sia solo il tentativo di trovare sponda nel centrosinistra, per coinvolgerlo in questioni di cui la stessa maggioranza dovrebbe prendersi le responsabilità. Una versione rivisitata del governo delle larghe intese che personalmente rifiuto in maniera categorica”. Il fatto che il sindaco abbia ritirato le dimissioni ma si sia presentato senza Giunta, quale signi-

ficato ha? “In occasione dell’ultima seduta di Consiglio ci saremmo aspettati che Di Fiori informasse tutti del suo reiterato programma, delle cause che ne hanno determinato sin qui il suo fallimento e con quali persone avrebbe avuto intenzione di riprendere la guida dell’amministrazione. Ovviamente non c’è stato nulla di tutto ciò. Credo che abbiano ancora molto da discutere, non mi sembra che la maggioranza abbia trovato un accordo. Risultato: tutto come prima. Stessa gente, stesso modus operandi, stessa storia che si ripete ormai da vent’anni. Non mi stupirei se il Sindaco si prendesse altri 20 giorni di tempo col giochetto delle dimissioni”. Lei era candidato sindaco; tante volte abbiamo sentito Tonino Abate dire "se fossi stato io il sindaco ...". Se fosse stata lei il sindaco, invece, che cosa avrebbe fatto oggi e in seguito? “Per prima cosa una vincolante programmazione quinquennale rivolta alla soluzione delle immense necessità del territorio,puntando in via preliminare sui servizi primari, necessari a rendere questo paese vivibile a tutti gli effetti. Il Comune non può disporre di risorse sufficienti a riqualificare il territorio come vorremmo, ma si potrebbe fare molto sfruttando le risorse che il territorio stesso ci offre, per poi farci promotori di una continua e sistematica azione politica su quelle istituzioni di ordine superiore che potrebbero riversare risorse su un paese che ha grandi potenzialità e che potrebbe dare molto sia a livello turistico che economico. Importante è l’atteggiamento: la cosa pubblica, il bene della comunità, la crescita del territorio devono essere gli obiettivi di una

buona amministrazione; le beghe interne non importano a nessuno se non agli addetti ai lavori e sono assolutamente dannose per il paese. I risultati in termini di servizi ed efficienza sono quelli che contano realmente. Se poi intende chiedermi cosa avrei fatto oggi nei panni di Di Fiori, beh, le mie dimissioni sarebbero state con decorrenza immediata e improrogabili. D’altronde quello che stiamo vivendo oggi ad Ardea è il fallimento dell’amministrazione, frutto della totale incapacità di governo. Penso che nella vita ognuno di noi debba, in maniera serena, assumersi le proprie responsabilità e di fronte ad uno scempio come questo l’unica cosa da fare è prendere atto del fallimento e restituire la parola ai cittadini. Non ci sono alternative”. Molti Comuni hanno approvato i loro bilanci previsionali 2015. A marzo scadranno i termini anche per Ardea; ciò significa che per fine febbraio tutto dovrebbe essere nella disposizione dei revisori dei conti. Non siamo già in ritardo? Lei che bilancio predisporrebbe? “Con questa Amministrazione il ritardo è cronico. Non si fa altro che correre dietro alle emergenze, senza alcuna capacità di programmazione. Ma l’Amministrazione Di Fiori, per sua fortuna, conosce bene anche il modo per ottenere proroghe su proroghe. Il bilancio che io proporrei sarebbe il classico libro dei sogni, ma la cruda realtà ci dice che non si può non partire da quelle cifre che ci pervengono dall’irresponsabile gestione del centrodestra. Nelle ristrettezze di un preventivo che partirà con un disavanzo di € 446.507,91 a cui dovranno aggiungersi i debiti fuori bilancio ancora da pagare,farei: un attento esame delle entrate puntando a capire quali risultati abbia prodotto la società AIPA per la quale ho più volte fatto richiesta di informazioni alla maggioranza per valutare la trasparenza e l’efficacia del servizio; avvierei un attento monitoraggio del fenomeno connesso all’evasione e l’elusione dei tributi locali; per le uscite disporrei un’attentissima rivalutazione delle spese correnti, riducendo il superfluo e privilegiando il sociale; metterei in atto tutte quelle azioni utili a riorganizzare la macchina amministrativa, compreso il personale dell’ente a partire dai dirigenti, favorendo meccanismi legati al riconoscimento del merito e della produttività, ovvero al raggiungimento di obiettivi chiari, congrui e riscontrabili. Altre mille cose si dovrebbero fare, ma ricordo che la cittadinanza ha scelto questi amministratori e saranno loro che dovranno rispondere del redigendo bilancio 2015.E di loro dovrà dire se sono soddisfatti e se hanno lavorato per il bene della città”. Mario Savarese



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CRONACA

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Torvaianica, vent’anni dopo

Il 27 dicembre 1994 la 15enne di Martin Pescatore venne invest dopo. Una tragedia che segnò anche l’inizio di un periodo di in Questi i titoli dei giornali dell’epoca: CACCIA AL NERO, VIA I NERI, L' ORA DELLA VENDETTA. E queste le frasi riportate in evidenza: "Se mi trovo davanti quei due li ammazzo". "Se ne devono andare tutti. Rubano, spacciano, si ubriacano, danno fastidio alle donne, ci tolgono lavoro". A Torvajanica si respirava aria di vendetta. La morte di Sara Folino, 15 anni, investita martedì 27 dicembre 1994, dette il via a risentimenti e intolleranze. Investita mentre aspettava che il padre venisse a riprenderla, dopo la solita passeggiata con il suo fidanzatino, sotto un albero in via Levante. Uccisa da una Citroen BX guidata da due marocchini ubriachi, cacciati poco prima dal bar "Lupo" - dove c’era pure Sara con la sua comitiva - perché la loro sbronza s’era fatta molesta e pericolosa. Lite tra connazionali con lancio di bottiglie. Sara muore il giorno dopo in ospedale, a seguito delle ferite riportate con l’incidente. I giorni successivi, pestaggi e aggressioni ai neri (non tutto credibile e documentato) sembrarono essere le prime avvisaglie di una caccia all' immigrato. "Meglio per loro se spariscono, altrimenti rischiano grosso", era la voce della strada e dei bar. E infatti per tutta Torvajanica, degli oltre mille nordafricani, distribuiti in condizioni precarie, non se ne vedeva in giro più nessuno. Un raro uomo di colore era di passaggio. Abitava ad Anzio. Lì, come negli altri centri della costa laziale, gli immigrati si erano sistemati a migliaia. Compra in fretta mezzo pollo in rosticceria e scappa: "Ho paura", confessa. In cielo passa l'elicottero dei carabinieri, e in strada (dicono) girano 200 uomini dell' Arma. Una coltellata alla faccia alle 7,30 di mercoledì mattina e 60 punti per un nordafricano che aspetta l' autobus in viale Danimarca. Calci e pugni per un altro extracomunitario poche ore più tardi, mentre passa in motorino davanti al luogo della tragedia. Infine un marocchino di 27 anni, Salah El Bit, che dorme in macchina in non si sa quale “canneto”, un “posto tra i rifiuti”, viene ferito da un colpo di fucile da caccia. Il 27enne si trovava vicino al bar Raponi, a Tor San Lorenzo, quando si av-

vicina un uomo a bordo di un’auto e, dopo averlo chiamato come per voler chiedere un’informazione, spara colpendolo di striscio ad una mano. Intanto, per i due marocchini della Citroen BX, era già esclusa l’ipotesi di omicidio volontario. Per Said Belkhaoua, 22 anni, e M. R., 27anni, arrestati subito dopo l’incidente, l'accusa era omicidio colposo e omissione di soccorso. "Un incidente", riportava il comandante dei carabinieri del gruppo di Frascati. Ma pare che non basti ai ragazzi che ogni giorno si ritrovano al bar "Lupo" e altrove. "Quei due devono ringraziare i carabinieri. Altrimenti sarebbe stato il linciaggio […]". "Tanto li rilasceranno. Che volete che gli facciano? Vengono qua e fanno il comodo loro". C’è rabbia tra gli amici di Sara, che dopo l'ora del pranzo diventa più folto. "Ci tolgono tutto, ci tolgono la vita". Arrivano coi motorini, si appoggiano alle panchine fuori del bar. Dal gruppetto tante voci: "Ma adesso devono avere paura. E non solo quelli che hanno ammazzato Sara. Tutti quanti". "Arrivano nei bar già ubriachi, bevono ancora. E molestano le ragazze, i fidanzati si risentono e scoppia la lite". "Spacciano droga”. Gettava acqua sul fuoco Giancarlo Tassile, sindaco di Pomezia: "La nostra città non ha un' anima razzista. Forse l'insofferenza era latente e questo episodio ha fatto da detonatore". 31 dicembre 1994. Tensione, preoccupazione, polemiche, dolore e rabbia, a Torvajanica. Alle 14.30, nella parrocchia della Beata Vergine Immacolata, si svolgono i funerali della giovane. Dall'alba il paese è sotto l’assedio delle forze dell'ordine. Si teme che si scatenino aggressioni contro gli immigrati da gruppi di cittadini che “si sentono esasperati” dalla loro presenza. Dal giorno prima ci sono stati segnali preoccupanti. A Torvajanica, dicono i giornali, anche per la massiccia presenza di carabinieri e polizia, non ci sono stati incidenti, ma nella capitale (che c’entrava con noi?) si sono verificate due aggressioni che, secondo le vittime, sarebbero opera di bande razziste. Quel giorno è Torvajanica a preoccupare. L'eventualità di incidenti era però esclusa da Elvezio Belardi, responsabile della delegazione del Comune di Pomezia, che testimoniava: "Sara Folino frequentava anche alcuni ragazzi dal sangue bollente […], ma ha sempre difeso gli extracomunitari. Bisogna prendere esempio da lei". Belardi ha anche parole dure verso alcuni abitanti: "I più violenti vogliono fare i vendicatori, ma ciò che è più grave è che si sentono appoggiati da una parte dell'opinione pubblica". “Carabinieri e polizia saranno in ogni caso presenti in forze ai funerali di Sara, per evitare che il dolore degeneri o venga strumentalizzato". Il comandante dei carabinieri della cittadina contesta la stampa "che ha portato la morte della ragazza su tutte le prime pagine dei giornali". "Se questo finisse la gente si asciughe-

rebbe le lacrime poiché, in definitiva, si è trattato di un incidente". Ma c' è pure chi non è d' accordo. Interviene anche il direttore della Caritas di Roma, monsignor Luigi Di Liegro: "Torvajanica è una di quelle tante sacche dove l' abbandono in cui sono lasciati i lavoratori extracomunitari e la mancanza di lavoro anche per gli italiani può portare ad esplosioni di violenza". Era sembrato che i funerali di Sara potessero essere oltre che un momento di grande dolore anche un'occasione di riflessione e di rifiuto della violenza xenofoba. Tutta Torvajanica si era riunita davanti alla chiesa. Giovani e tante famiglie. Pure qualche giubbotto di cuoio e qualche testa rasata, ma tutti uniti nel dolore e nella commozione. Nessuna significativa dimostrazione d'odio verso gli stranieri. Anzi, quando un anziano ha inveito contro gli stranieri, proprio gli amici di Sara lo hanno subito zittito e allontanato. La messa funebre fu celebrata dal vescovo di Albano Dante Bernini, da Don Francesco e da padre Alberto, il sacerdote che coordinava il gruppo dei 'Ragazzi nuovi' di cui Sara faceva parte. Un’amica aveva letto una riflessione scritta da Sara durante il campo estivo: "Mi piacerebbe raggiungere due obiettivi: la felicità e la libertà. Ci vorrà molto impegno e tanta voglia di cambiare, ma io ci riuscirò perché ho i requisiti per riuscire. Anche per abbattere quel muro che abbiamo dentro e che non ci rende felici". Belle parole di perdono anche dalla mamma e dagli amici di Sara. “E' stata una grande manifestazione di civiltà e compostezza", dichiarava il sindaco Tassile. "Non si può parlare di xenofobia o razzismo fra i miei concittadini".


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o… Ricordando Sara Folino

tita da un 22enne marocchino ubriaco, morendo il giorno ntolleranza verso gli stranieri, esasperata anche dai mass media

L’odio e la paura di ENZO SICILIANO - la Repubblica Martedì, 3 gennaio 1995

Il 2 gennaio 1995, invece, si legge su qualche giornale che la “tregua”, è durata solo poche ore, quelle del primo pomeriggio del 31 dicembre, e solo per i funerali di Sara, poi l’iniziativa “di gruppi di cittadini e appoggiata dalle formazioni naziskin (?) locali è ripresa in tutta la sua violenza”. Il giorno dopo, invitati da Uno Mattina, Mario Folino, padre Hebert, Fabrizio Cecchini della casa famiglia e il sottoscritto intervenimmo nella trasmissione di Luca Giurato dove, a parte la nostra sostanziale smentita dei fatti come dipinti, ci fu un’eroica dichiarazione di perdono da parte del padre della vittima, per il rispetto dei sentimenti di Sara nei confronti degli extracomunitari. Per altro, ormai, ogni cosa che succedeva in Italia con extracomunitari sembrava avvenuta a Torvajanica, e sui giornali il riferimento alla nostra città era diventato un immeritato marchio d’infamia. Dopo il mio intervento, che oltre a smentire gran parte dei “fatti” riportati, dava gran parte delle colpe della situazione ai giornalisti, padre Hebert mi disse “non ti daranno più la parola”: così fu. Ricordo che in quei giorni Angelo Capriotti scrisse sul suo giornale che tra Natale e la Befana, quando non succede niente di serio, un caso simile, subito fuori porta, magari pure a mangiare il pesce, era una manna. Sintetizzo: riempio il giornale, il giornalista è contento e torna a Roma appena fa buio. Resta tuttora anche la mia opinione. Ma lo stesso giorno arriva la botta dell’intellettuale (il primo di tanti altri) sulla prima pagina de La Repubblica. E guardate bene dove siamo arrivati, partendo da un incidente stradale. Luigi Torreti

TORVAJANICA è un agglomerato di cemento disordinato: così confuso da non potersi nemmeno considerare […] un' appendice residenziale alla costellazione metropolitana della capitale. C' è ancora qualcuno a Roma che potrebbe averne immagini del tutto diverse: sono immagini che si riferiscono a trent' anni fa, quando ad aprire casa su quella spiaggia cominciarono alcuni uomini di cinema […], Tognazzi, Elio Petri. Tutto poi cambiò rapidamente, fino al degrado di oggi. Allora ci volevano soltanto una ventina di minuti in macchina per arrivarci. […]La linea della spiaggia era quasi tutta scoperta. Oggi, […]ce ne vuole[…] più del triplo […]. Seppure da un punto di vista amministrativo, quella spiaggia non è Roma, per abitudini, per comportamenti, per clima morale, è difficile sganciarla dal vastissimo cerchio suburbano capitolino. La caccia al nero, in questi giorni, nasce là e, come un contagio, rischia di insinuarsi con facilità nelle stesse strade romane. I capelli tagliati corti, la bocca tirata di rabbia: li abbiamo visti nei telegiornali, in questi giorni, i ragazzi di Torvajanica parlare di vendetta, di rissa punitiva ("se la polizia non li trova..."). La ragazza morta per l'incidente causato dai quattro [quattro?] neri ubriachi sembra un'occasione lungamente sperata. L'odio, di sicuro covato a lungo, non aspettava altro. Un'auto sbanda, finisce sul marciapiede, provoca quello che provoca: la caccia comincia subito, quasi in un raptus, "Finalmente!".. […] Il razzismo feroce che stiamo conoscendo ha origini recenti: appare con gli anni Settanta, si coagula con l' inizio degli Ottanta. […] L'odio razziale che ci si para davanti non ha più nemmeno un profilo tribale […]. Forse, per questo, saremmo tentati di parlarne

come di una forza originaria, legata a qualcosa di estremamente rozzo, di irriscattato, di racchiuso dall' eternità nell' animo degli uomini. Non è così. Quest’ odio, direi, ha una complicatezza tutta attuale. Dietro l' odio c' è la paura. […]. Si dice che dietro quest' odio razziale vi sia la meccanica del bisogno. I giovani delle periferie metropolitane vedrebbero nei giovani del terzo mondo, comunque nei nuovi arrivati e nei neri, dei concorrenti al proprio tavolo del lavoro. Sappiamo che di fatto non è così, poiché extracomunitari e neri si sobbarcano a lavori che gli altri rifiutano: i lavori più umili, persino di incerta utilità o necessità. […]. Si teme, da parte di chi è diverso di pelle, di nascita eccetera, una disposizione ostile verso di noi: si ha paura che, grazie a questa disposizione, costui possa scoprire nostri segreti [… ].La diversità di pelle, magari di religione, può trasformarsi in un fatidico "momento" nei confronti di tutte quelle deviazioni da doveri, da obblighi civili e morali che costituiscono il connettivo della vita associata. Si va alla caccia del nero per non vedere, per non sapere, per non conoscersi, obliterando nell'odio tutto quanto ci riguarda molto da vicino, per scongiurare qualcosa che noi dovremmo dire a noi stessi. Quest'odio che esplode nelle periferie metropolitane, e che può innescare una fatale polarità di lotta, è uno dei tanti aspetti vistosi in cui si esprime la caduta di consapevolezza morale e più largamente culturale che travaglia in profondità la società italiana. Quei ragazzi di Torvajanica vanno a caccia di un nucleo inespresso che è morbosamente malato dentro di loro, e di niente altro. Ho cercato di alleggerire, ma mi e vi chiedo: eravamo davvero così? Tutti?


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CRONACA

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Cause legale e avvocat cosa succede al Comun È

una “lettera” che fa riflettere, e anche suscitare qualche perplessità, quella indirizzata al Sindaco di Pomezia, al Presidente della commissione trasparenza, al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri Comunali, oltre che al Segretario Generale Responsabile Trasparenza ed Anticorruzione, da parte dell’ex sindaco Pietro Angellotto in riferimento agli incarichi di avvocatura affidati ai legali Donato D’angelo e Alfredo Manauzzi. Importi sostanziosi, ma anche dubbi su compatibilità e sul rispetto di tutte le leggi sono gli argomenti trattati da Angellotto, che si chiede quanto sia corretto che l’ex Presidente del C.d.A del Consorzio per l’Università di Pomezia sia la stessa persona ora incaricata di procedere proprio contro gli ex amministratori del consorzio per l’università di Pomezia (quindi anche contro se stesso?), ma anche se siano corrette le parcelle che il Comune ha pagato, sta pagando o pagherà riguardo al contenzioso ex Pettirosso. Una serie di domande che, per i cittadini, diventano interessanti dal momento che si parla di soldi pubblici, quindi di tutti i contribuenti di Pomezia. Angellotto chiede “di verificare la correttezza amministrativa di quanto di seguito precisato” e inizia una precisa cronistoria. “L’ avv. Donato D’Angelo (delega LL.PP.) e l’Avv. Manauzzi (delega Avvocatura) sono stati assessori del Comune di Pomezia con il Sindaco Zappalà (Forza Italia) fino al 2004 – si legge nel documento – […] L’avv. D’Angelo successivamente è stato nominato dal Sindaco Zappalà, nel periodo 2004-2006, Presidente del C.D.A. per l’università di Pomezia ( socio di maggioranza Comune Pomezia) e incaricato della gestione e coordinamento dell’avvocatura del Comune di Pomezia, senza rispettare l’art. 3 e 16 della legge professionale forense R.D. 1578/1933, e l’art.78 D.Lgs. 267/2000 e art, 3 ter

legge 215/2004”. I due avvocati, ricorda Angellotto, “ottenevano incarichi dal Comune di Pomezia con convenzione, per il compenso di 36.000 € l’anno”, per cui l’ex sindaco chiede “di verificare se tali incarichi sono stati conferiti nel rispetto della legge”, visto che “subito dopo le dimissioni da assessori, assumono incarichi professionali per attività giudiziale e stragiudiziale, nelle vesti di avvocati, in data 18/12/2004”. Nel febbraio 2005 D’Angelo e Manauzzi vengono incaricati della vicenda ex Pettirosso dal Direttore Generale del Comune di Pomezia, che solo “successivamente comunicava con lettera la revoca parziale degli incarichi ex Pettirosso già assegnati agli avvocati Di Battista e Frascaroli, che avevano nel frattempo già predisposto e consegnato gli atti di citazione il 13 gennaio 2005”. “Il fatto curioso – fa notare Angellotto è che nell’ottica di un contenimento delle spese legali viene fatta una convenzione onerosa (€ 36.000 anno x 2), e l’anticipo aumenta da € 3.000 degli avvocati Di Battista- Frascaroli a € 5.000 degli avvocati D’Angelo- Manauzzi. Non compete a me valutare le caratteristiche degli avvocati incaricati ma dalla scheda allegata si capisce facilmente che nel 2004 l’avvocato D’Angelo non era ancora abilitato ad operare in Corte di Cassazione. È evidente che l’affidamento degli incarichi gli avvocati D’Angelo e Manauzzi sia derivato da scelte politiche, prima che professionali”.Ma le perplessità riguardano anche la liquidazione dei compensi. “All’avv. D’Angelo – scrive Angellotto -veniva pagata la fattura 22 del professionista per l’importo di € 331.066,26. Nella stessa determina si richiamava la nota protocollo 49583 dell’avvocatura con la quale di fatto si dava parere di regolarità e congruità sull’elenco di 69 cause, con rinuncia ad interessi e riduzione del 5% degli importi quantificando in € 1.125.780,28 da pagarsi in 24

L’ex sindaco Pietro Angel su parcelle milionarie e m oltre che su eventuali “co

rate mensili”. Angellotto domanda quindi “per ogni singola causa, di verificare se siano stati applicati i minimi tariffari come previsto dalla convenzione delibera 277/2004”, per poi chiedere “di sapere perché il Sindaco Fucci abbia affidato l’incarico di procedere contro gli ex amministratori del consorzio per l’università di Pomezia agli avv. Leoncilli- Pascone-D’Angelo dimenticando che l’Avvocato D’Angelo era stato per 2 anni, dal 2004 al 2006, amministratore egli stesso del Consorzio per l’Università di Pomezia” e “perché il Presidente del consorzio

Contenzioni anche per il servizio mensa scolastica: come vengono scelti i legali? L’appalto per la mensa scolastica nel Comune di Pomezia fa parlare ancora. Ma stavolta non di merendine, bensì di criteri di scelta di avvocati. A novembre il Tar del Lazio aveva annullato l’aggiudicazione dell’appalto che prevedeva due tipologie di menù - una con il dolcetto (ad un prezzo più alto) ed uno senza – accogliendo il ricorso presentato dalle due società consorziate, “Coop Solidarietà e lavoro” e “Vivenda spa”, precedenti titolari del servizio, arrivate seconde alla gara indetta dal Comune di Pomezia. In questo modo la ditta vincitrice dell’appalto, la “All Food srl”, consorziata con la “cooperativa Centro”, si era vista togliere il servizio – un affare da quasi 7 milioni di euro per tre anni, con pasti per circa 5000 bambini ad un costo per le famiglie di 3,98 euro per il menù senza dolce e 4,39 euro per quello con il dessert - ancor prima

di iniziarlo. Quasi scontato il ricorso al Consiglio di Stato da parte della “All Food”, molto meno la scelta del Comune di Pomezia di affidare la vicenda ad un avvocato esterno al Comune con modalità che hanno lasciato perplessi i paladini della trasparenza. Con l’atto prot. 112860/2014, il Dirigente del Settore Avvocatura ha designato in codifesa l’Avv. Antonino Galletti in merito al “ricorso acquisito agli atti dell’Ente in data 16.12.2014 con prot. n. 111341, promosso dalla soc. All Foods srl, avanti il Consiglio di Stato, contro il Comune di Pomezia, per l’annullamento, previa concessione di misure cautelari, del dispositivo di sentenza n. 11686/2014 del Tar Lazio, sezione II bis, reso nel procedimento RG 11651/2014”, come si legge nel Decreto Giudizi n. 385 del 23 dicembre a firma del sindaco Fabio Fucci. Dalle

proteste di alcuni degli altri avvocati iscritti nell’apposito elenco comunale dal quale l’Amministrazione può scegliere i professionisti a cui rivolgersi per consulenze esterne, sembra sia emerso che il legale designato, al quale è già stato riconosciuto un anticipo di 9 mila euro, sia stato iscritto nell’elenco degli avvocati accreditati al Comune di Pomezia lo stesso giorno in cui gli è stato affidato l’incarico. Se i legali che stanno protestando – e che ora presenteranno un ricorso ufficiale con richiesta di accesso agli atti per verificare l’esatta data in cui l’avvocato Galletti è stato iscritto nell’elenco – dovessero dimostrare di aver ragione, ci sarebbe da chiedersi in quale modo vengano scelti i professionisti a cui affidare questi remunerativi incarichi.


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i, costi e affidamenti: ne di Pomezia

ellotto chiede chiarezza modalità di affidamento, onflitti d’interesse”

università di Pomezia nominato dal Sindaco Fucci di fatto affida l’incarico di tutte le cause contenzioso all’avv. D’Angelo, già presidente del Consorzio”. Una verifica di eventuale incompatibilità viene richiesta anche “per il funzionario Teresa Marino nella doppia veste di consigliere del Consorzio che incarica l’avvocato ex assessore, e nella veste di funzionario che stabilisce la congruità, firmando per il Dirigente all’avvocatura”.“Qualcosa non quadra in tutta la vicenda – prosegue Angellotto - ho fatto verificare il preavviso di mega parcella per la vicenda ex Pettirosso, circa 2.5 milioni di euro, e questo non rispetta il requisito di tariffa minima dell’ordine come previsto dalla determina di incarico che richiama la convenzione del.277/2004. Troppi soldi per un incarico che, seppur con molti soggetti e molti procedimenti, di fatto è la stessa problematica. La procedura di transa-

zione con sconto del 5% fatta dal dirigente non appare corretta alla luce dei preavvisi di parcelle che gli avv. Di Battista e Frascaroli hanno presentato con uno sconto del 20%, parcelle che invece non sono state ancora pagate. Si chiede quindi di verificare se l’avvocatura del Comune ha giacenti parcelle o preavvisi di altri legali e se si sta seguendo l’ordine cronologico nei pagamenti”. “In attesa della verifica delle richieste di cui sopra – conclude la lettera, di cui ora diversi consiglieri comunali stanno discutendo per fare chiarezza sull’argomento - si chiede di sospendere ogni ulteriore pagamento a favore degli avv. D’Angelo e Manauzzi. Se dai riscontri poi dovesse emergere un non rispetto delle convenzioni si chiede di adottare ogni iniziativa utile alla ricerca di responsabilità di carattere amministrativo, civile e/o penale, a garantire gli interessi della collettività”.

Quante cause al Comune di Pomezia? 270. Questo il numero di cause in cui il Comune di Pomezia è coinvolto, tra quelle avviate e quelle in cui l’Amministrazione ha deciso di difendersi fino alla Cassazione anche se l’esito dell’ultimo grado di giudizio sembra ormai scontato. A rimarcare questi dati è l’esponente del PDL Luigi Lupo nel corso del consiglio comunale del 30 dicembre. “A Pomezia registriamo troppi ricorsi da parte dell’Ente, troppi giudizi, voluti dal sindaco Fabio Fucci anche su cause perse in partenza e che costano e costeranno tanti soldi delle casse comunali, ovvero dei cittadini”. Pomezia sembra infatti essere tra i Comuni italiani che, in proporzione, spende di più in avvocatura, anche se nei casi in cui l’azione legale viene affidata esclusivamente al

servizio di avvocatura comunale non ci sono spese aggiuntive, che invece si registrano quando agli avvocati del Comune si aggiungono servizi, consulenze o mandati svolti da professionisti esterni, che presentano fior di parcelle. L’opposizione contesta tutte quelle cause in cui il Comune oggettivamente ha pochissime speranze di vittoria, o quelle in cui le spese legali superano gli importi da pagare in caso di accordo bonario. Un esempio fatto dai consiglieri di opposizione è quello di opposizione alle richieste di risarcimento dei danni provocati dalle buche sulle strade presentate dai cittadini davanti al giudice di pace. Su questo sono gli stessi cittadini a criticare l’Amministrazione, visto l’evidente stato pietoso del manto

stradale del territorio comunale. Ma per Fucci il risultato delle cause non è così scontato come potrebbe sembrare, in quanto il Comune si costituisce in una causa in realtà avviata dalla compagnia assicuratrice, e poi “non è detto che il giudizio avviato dal cittadino sia tecnicamente ineccepibile: potrebbero anzi emergere delle anomalie, per cui potrebbe mancare la prova che il danno sia stato effettivamente causato dalle buche. In questo caso il Comune avrebbe ragione”. Chissà se saranno d’accordo tutti quegli automobilisti che in questi mesi hanno spaccato ruote e cerchioni per colpa dei crateri che costellano le strade di Pomezia…

Tassa di soggiorno: dove va a finire?

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entile Direttor , Le chiedo ospitalità nel suo giornale, sempre attento alle problematiche legate al nostro territorio, per chiedere conto al nostro Sig. Sindaco di una questione di estrema importanza che riguarda l’imposta di soggiorno che il Comune di Pomezia ha imposto a tutti coloro che soggiornano nel nostro comune a partire dal 1° Gennaio 2013. Si tratta di un supplemento di prezzo che l’albergatore continua ad applicare al costo del soggiorno, che varia a seconda della categoria della struttura ricettiva. Ci si rende conto facilmente che tale aggravio di costi si traduce in un ulteriore contraccolpo negativo verso una categoria, quella alberghiera, che già di suo soffre la particolare situazione in cui si trova il nostro territorio, con aziende sempre più in crisi, ed in un momento

in cui siamo falcidiati per le pesanti imposte e tassazioni. E’ proprio necessario mantenere ancora in piedi questo ulteriore salasso? Peraltro il maggior costo del soggiorno nel Comune di Pomezia comporta spostamento delle utenze, soprattutto quelle turistiche, in altre strutture alberghiere poste in Comuni poco distanti, ove l’imposta di soggiorno non esiste o è di importo minore. Ciò costituisce un danno sia per l’albergo che per il territorio. Si è tenuto conto che in questo modo si allontanano sempre di più le speranze che tale settore possa resistere alle difficoltà che sta attraversando l’economia, mettendo in discussione decine di posti di lavoro di persone residenti a Pomezia impiegate nelle varie strutture alberghiere? Inoltre sono a chiederLe, all’insegna della tra-

sparenza che contraddistingue la Sua Amministrazione, di conoscere quanto è stato incassato attraverso questa tassa ed a cosa sono stati destinati tutti gli introiti se, come recita lo spirito della legge, sono serviti ad iniziative a favore del Turismo, come il miglioramento del decoro urbano, l’organizzazione di eventi e ad attività di programmazione turistica. Se queste condizioni non ci fossero, siamo contrari al mantenimento di questo contributo, che deve essere usato per lo sviluppo del nostro settore, ovvero del turismo. Nell’attesa di una Sua gentile risposta, sig. Sindaco, perché non ritiene di istituire un tavolo di confronto con la nostra categoria quale buon augurio di un proficuo rapporto di collaborazione dove poter manifestare le nostre perplessità? Con i migliori auguri, Antonio GUIDO Direttore Enea Hotel


POMEZIA, 12 mesi da ricordare Gennaio

3 gennaio - GDF: SCOPERTI 47 “FALSI POVERI” TRA POMEZIA ED ARDEA – Operazione della GdF di Pomezia, che scopre 47 “falsi poveri” che non pagavano i ticket sanitari e si facevano riconoscere dal Comune contributi di vario genere in quanto indigenti o quasi. I “furbetti” sono stati individuati a Pomezia e Ardea. Gli accertamenti sono partiti dalla documentazione relativa a persone che avevano richiesto prestazioni sociali ed assistenziali a carico del bilancio dello Stato e degli enti locali (buoni scuola, borse di studio, gratuito patrocinio legale a spese dello Stato e ticket sanitari), dalla quale sono emersi casi anomali risultati irregolari. Le 47 persone sono state denunciate all’AG per i reati di falsa autodichiarazione e indebita percezione di provvidenze pubbliche, oltre ad essere segnalate per l’irrogazione di sanzioni amministrative, mentre l’importo dei benefici dovrà essere recuperato dalle amministrazioni locali.

10 gennaio - AGGUATO AI 16 PINI: GAMBIZZATO IMPRENDITORE 48ENNE - È stato un vero e proprio agguato, quello avvenuto ai 16 Pini, dove un 48enne del posto - R. D., imprenditore edile - è stato colpito da tre colpi di arma da fuoco alle gambe. L’aggressione è avvenuta intorno alle ore 20:00 in via Afrodite: due uomini a bordo di un motociclo di grossa cilindrata, protetti da caschi integrali, si sono avvicinati al 48enne, sono scesi e hanno attirato la sua attenzione, dopodiché hanno esploso tre colpi per poi fuggire nel buio. I proiettili hanno colpito la vittima alle gambe, così come intenzione dei malviventi, che volevano evidentemente lanciare un avvertimento alla vittima. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri ed i sanitari del 118, che hanno trasportato l’uomo al S. Anna, dove i medici hanno riscontrato una frattura pluriframmentata alla gamba sinistra e una ferita alla gamba destra. 12 gennaio - BAMBINO DI 7 ANNI DI TORVAIANICA MUORE IN AMBULANZA DOPO RICOVERO AL GRASSI DI OSTIA È morto a soli 7 anni Giordano Coppa, di Torvaianica, lasciando la madre disperata. Il grave fatto è avvenuto in seguito a un arresto cardiocircolatorio due ore dopo essere stato portato all'ospedale Grassi di Ostia per un dolore all'addome. Il bambino già il giorno prima lamentava forti dolori alla pancia: era stato portato al pronto soccorso del Grassi e dimesso poco dopo. Ma l'indomani i dolori si sono ripresentati più forti. Una nuova corsa all'ospedale, dove

Febbraio

10 febbraio – NUOVI ARRESTI AL COMUNE DI POMEZIA - I Carabinieri hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari a carico di un consigliere, un dirigente, un geometra del Comune di Pomezia e un imprenditore, tutti indagati per abuso di ufficio, falsità materiale e ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, reati commessi in concorso tra loro. I protagonisti sono l’ex dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Pomezia, Anna Ferrazzano, un geometra del medesimo ufficio, Oscar Pedruzzi, un architetto progettista che ricopre anche la carica di consigliere comunale, Gianni Mugnaini, e l’imprenditore proprietario dell’area destinata alla realizzazione del progetto. La vicenda parte da un’indagine avviata nei primi mesi del 2013. I militari, dopo aver notato la pubblicizzazione di un particolare progetto edilizio in un’area adiacente al cimitero comunale e a quello militare tedesco, hanno acquisito la documentazione presente in Comune, tra cui il progetto approvato dall’ufficio competente. Dopo averla analizzata hanno riscontrato delle anomalie evidenti nello studio sulla realizza-

zione di un impianto di distribuzione carburanti con annesse due unità commerciali, riferendo quanto riscontrato alla Procura della Repubblica di Velletri. Il G.I.P. del Tribunale di Velletri ha condiviso l’impianto accusatorio promosso dal PM nei confronti delle persone che “in concorso avevano progettato, istruito e approvato il progetto con uno stralcio di P.R.G. contraffatto così da poter costruire in un’area sottoposta a vincolo assoluto di inedificabilità poiché adiacente ai cimiteri comunale e militare tedesco”. 18 Febbraio – LAVORATORI EX LSU OCCUPANO IL TRILUSSA - Hanno occupato la scuola elementare Trilussa di Pomezia e intendono andare ad oltranza i dipendenti di Appalti Storici che si occupano delle pulizie negli istituti scolastici vittime della riduzione del 25% delle ore di lavoro e dello stipendio. 40 lavoratori hanno aperto i cancelli della scuola e hanno deciso di rimanerci, ostacolando l'entrata agli

il bimbo è rimasto circa un paio d'ore. L'aggravarsi della situazione spinge i medici del Grassi a richiedere l'intervento dei colleghi dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Giordano viene caricato in ambulanza ma durante il tragitto perde i sensi. Arrivato al Bambino Gesù i medici tentano la rianimazione, ma non c'è più nulla da fare. La madre, Tania M., infermiera di Torvaianica, chiede chiarezza sull'operato dei medici della struttura ospedaliera di Ostia, presentando una denuncia alla Procura della Repubblica, che apre un fascicolo nel quale si ipotizza il reato di omicidio colposo, senza nessun nome iscritto nel registro degli indagati. alunni, circa 1000, prevista per l’indomani mattina. Il 1 marzo accuseranno un altro taglio all'occupazione che andrà dal 58% al 90%. Durante la protesta il sindaco - insieme ad altri amministratori comunali - ha cercato di parlare con i dipendenti per trovare un accordo ed evitare la chiusura della scuola, ma gli operatori hanno deciso di andare avanti e alzare i toni per sensibilizzare l'opinione pubblica. "Non possiamo andare avanti così - ha strillato una donna - mio marito e io facciamo lo stesso lavoro e guadagniamo 1600 euro in due dopo i tagli. Ora dobbiamo aspettarci 600 euro in due?". Due giorni dopo, visto il prolungarsi dell’occupazione, il sindaco scrive al Prefetto per informarlo sulla situazione e per chiedere “ogni eventuale provvedimento che si intenda necessario adottare per assicurare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, nonché il ripristino delle attività scolastiche nel plesso interessato”. Il giorno, il 19 febbraio, l’epilogo dell’occupazione, con l’arrivo della Polizia per far sgomberare gli occupanti. Una dozzina di agenti, due camionette per bloccare la strada. "Siamo delinquenti - ha commentato piangendo una lavoratrice - ci hanno segnalato e ci hanno fatto uscire come dei criminali".


13 gennaio – CIMITERO CHIUSO, SALME A SPASSO PER TUTTA LA NOTTE - Hanno vagato una notte intera due carri con le corrispettive salme a bordo perché la camera mortuaria del cimitero di Pomezia era chiusa. Il fatto è stato reso noto dai proprietari di due agenzie di onoranze funebri, "La Migrazione" e "Fantini e Zanetti". Il 13 gennaio, dietro autorizzazione comunale, la salma in custodia a "La Migrazione" doveva essere trasportata al cimitero alle 14,30. Anche a fronte dell'ordinanza emessa dal sindaco Fucci che stabiliva la chiusura pomeridiana del cimitero di lunedì, per i titolari delle agenzie funebri la camera mortuaria doveva accogliere le salme, che non possono rimanere incustodite a tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Ma nessuno ha aperto. "Una situazione inverosimile - ha commentato la proprietaria de "La Migrazione" - non era mai successo che due salme rimanessero a spasso per la città tutta la notte. Abbiamo contattato il dirigente che non ci ha permesso l'entrata, abbiamo sollecitato il Presidente del Consiglio Comunale, ma lui ci ha rimandato al dirigente. Poi abbiamo avvertito la Polizia Municipale sotto la quale ricade la competenza in assenza del responsabile dell'apertura del cimitero". 13 gennaio – A FUOCO TRE AUTO NEL GIARDINO DI UN EX CONSIGLIERE COMUNALE - "Non ho idea di chi possa essere stato". Così ha commentato attonito Fiorenzo D'Alessandri in merito all’attentato incendiario avvenuto intorno alle 20:00, quando uno sconosciuto gettato dal cancello della sua abita19 febbraio – CONSORZIO UNIVERSITARIO, LICENZIATI 18 LAVORATORI SU 21 18 su 21: questi i lavoratori del Consorzio per l’Università di Pomezia che hanno ricevuto per posta l’annuncio del loro licenziamento. “Il Presidente del Consorzio, Dott. Brignola, ha fatto recapitare una raccomandata che comunica l’apertura della procedura di licenziamenti di 18 lavoratori su 21 – fanno sapere un gruppo di dipendenti – I tre lavoratori esenti, in quanto aventi “adeguata professionalità”, rimarranno a disposizione per la fase della liquidazione che avrà inizio il 1 luglio per un periodo stimato di circa 18 mesi, dopo i quali verranno espletate anche per gli stessi le procedure di licenziamento. Secondo il Comune non esiste un’altra unità produttiva nella quale collocare i dipendenti”. A nulla serviranno le diffide presentate contro i licenziamenti da parte di alcuni lavoratori.

24 febbraio – ANCORA EMERGENZA LAVORO: ALL’ARCA 75 PERSONE A RISCHIO LICENZIAMENTO O TRASFERIMENTO Trasferiti o licenziati. Questa l’alternativa per i

zione a Torvaianica Alta alcune bottiglie incendiarie colpendo la rimessa situata nel piazzale esterno, dove erano parcheggiate le autovetture. Immediate le fiamme che hanno interessato la grondaia e si sono propagate sui tre veicoli andati a fuoco. Distrutta una Porche Cayenne, un'Opel Corsa e una Smart. La famiglia dell'ex consigliere del Pd di Pomezia ha prontamente allertato i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme, ma non è stato possibile recuperare le vetture, andate totalmente distrutte. Intervenuti sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Pomezia.

"Siamo trecento lavoratori circa – dichiara un manifestante - è possibile mantenere la Pomezia Servizi in casa, secondo il patto di stabilità. Perché il sindaco la vuole cedere a una cooperativa e privatizzarla? Tra di noi c'è chi rischia di andare a casa e il sindaco oggi non ha saputo dare risposte certe". "Non esistono garanzie per le 70 famiglie che sono appese alle decisioni dei nostri amministratori. Ci stanno mettendo in mezzo a una strada", tuona un altro lavoratore. “Verranno assicurate tutte le tutele previste dal Contratto collettivo nazionale ai lavoratori e ho assunto l’impegno di trasmettere alle organizzazioni sindacali i capitolati d’appalto delle nuove gare non appena saranno pronti – dichiara il sindaco - Tutte le scelte della nostra Amministrazione vanno nella direzione della riduzione dei costi e del potenziamento dell’efficienza, mantenendo la qualità del servizio ai cittadini. È così anche in questo caso”.

14 gennaio - POMEZIA SERVIZI. LAVORATORI IN PROTESTA PER "SPACCHETTAMENTO" AZIENDA - Sono una trentina i lavoratori dalla Pomezia Servizi in protesta contro la decisione di “spacchettare” l'azienda.

75 lavoratori della storica azienda pometina “Arca”, i cui vertici hanno deciso di trasferire la produzione dei camper da Pomezia in Toscana. Chi, tra i lavoratori, non può accettare il trasferimento, dovrà licenziarsi, senza alcun diritto. “Per noi è impensabile andare così lontano: abbiamo le famiglie qui. Siamo disperati, vorremmo almeno gli ammortizzatori sociali per avere il tempo di trovare un’altra occupazione, sempre che ci si riesca”, spiegano i lavoratori, in cassa integrazione a rotazione ormai da due anni. I dipendenti sono entrati in sciopero, con tanto di tentativo di blocco

della Pontina, nella speranza di trovare un accordo con l’azienda, ma a poco è servita la protesta, visto che la produzione è comunque stata spostata in Toscana. Ad inizio luglio saranno 69 i lavoratori che, impossibilitati a trasferirsi, firmeranno per la mobilità, accettando così di fatto il licenziamento.


13 Marzo – ATTO INCENDIARIO AD UNA SALA GIOCHI - Le serrande completamente annerite dal fumo, ma all’interno – per fortuna – nessun danno. Erano le 3 di notte quando i proprietari del negozio di scommesse sportive di via Fratelli Bandiera, a Pomezia, sono stati avvertiti dai carabinieri che il loro locale era andato in fiamme. A bruciare fortunatamente solo la parte esterna, le saracinesche e il piccolo piazzale antistante l'entrata principale. Sul posto – dove sembra sia stata rinvenuta una bottiglia di plastica ormai liquefatta, che potrebbe aver contenuto del liquido incendiario sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno provveduto a sedare le fiamme prima che queste si estendessero all’interno o al piano superiore della palazzina, dove ci sono gli appartamenti. Subito al lavoro gli inquirenti, per capire se si trattava di una bravata o un atto intimidatorio. 15 Marzo - PRESA DI MIRA ALTRA SALA GIOCHI DI POMEZIA - Una decina di colpi sparati per avvertimento, ancora prima che il locale aprisse la sua attività. È successo la notte tra il 14 ed il 15 marzo nella sala giochi di via del Mare, attività che avrebbe fatto la sua inaugurazione nel pomeriggio dello stesso giorno. Poche ore prima dell’apertura ufficiale ignoti hanno colpito la vetrina: il frastuono dei colpi ha svegliato gli inquilini della palazzina che ospita la sala giochi, i quali hanno dato l’allarme e richiesto l’intervento dei carabinieri. Non si è ancora scoperto – o quantomeno la notizia non è stata diffusa alla stampa – se i due episodi fossero collegati. 31 Marzo - SIGMA TAU, ILLEGGITTIMA LA CIGS DEL 2012. I GIUDICI CONDANNANO L'AZIENDA FARMACEUTICA - Vittoria dei lavoratori contro la decisione della Sigma Tau di ricorrere alla CIGS: il 31 marzo il Tribunale di Roma ha condannato l’azienda farmaceutica a risarcire 7 dipendenti che avevano fatto ricorso contro il provvedimento della differenza tra quanto percepito attraverso gli ammortizzatori sociali e quello che sarebbe dovuto essere lo stipendio pieno per tutta la durata della prima cassa integrazione, oltre alle spese legali. Ma questo, per i lavoratori a riposo forzato, è solo l’inizio: sono infatti già state depositate le istanze contro il secondo provvedimento di cassa integrazione, quella ancora in corso: qualora anche in questo caso i giudici dovessero dare ragione ai dipendenti, potrebbe scattare il reintegro immediato in azienda.

10 Aprile – “SFRATTATE” LE AMBULANZE DELLA MISERICORDIA – “Sfrattati”: è la sorte della Confraternita di Misericordia, che gestiva il servizio di ambulanze a Pomezia, costretta a lasciare lo spazio di proprietà comunale dalla quale partivano i mezzi di soccorso, in via Cincinnato, presso l’autoparco comunale. La decisione è stata comunicata attraverso una raccomandata firmata dal Dirigente al Patrimonio Ugoccioni, nella quale si legge che “considerato che il 31/12/2011 è scaduta la convenzione tra il Comune e codesta Organizzazione di Volontariato per la realizzazione di servizi di tipo sanitario-sociale e di Protezione Civile, nonché il relativo contratto di comodato d’uso gratuito dell’immobile”, si richiede “di procedere senza indugio al rilascio del locale meglio specificato in oggetto, occupato senza titolo”. “Da tempo – hanno dichiarato i volontari della Misericordia – abbiamo chiesto la regolarizzazione della sede, dove non si effettuano attività private, ma a servizio della cittadinanza. Ma non ci è stata data alcuna risposta e adesso ci troviamo senza sede e senza ricovero per le ambulanze e le attrezzature di protezione civile, che vengono utilizzate per la prevenzione o in caso di emergenze o di gravi calamità, sbattuti in mezzo a una strada senza nessun riconoscimento da parte dell’Amministrazione, che invece pare sostenga altri tipi di associazioni, per le quali trova sedi e comprensione”.

Aprile

Marzo

4 Marzo - SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL RIESAME: TORNANO LIBERI MUGNAINI, FERRAZZANO E PEDRUZZI Sono stati rimessi in libertà il consigliere comunale Gianni Mugnaini, la dirigente Anna Ferrazzano e il geometra dell’ufficio tecnico comunale di Pomezia Oscar Pedruzzi. È stata infatti annullata l’ordinanza di custodia cautelare del GIP di Velletri, in quanto illegittima, come riporta il dispositivo del Tribunale del Riesame di Roma. La discussione processuale è avvenuta dopo la richiesta del riesame presentata il 20 febbraio dagli avvocati difensori. "Ho sempre creduto nella giustizia e nel lavoro dei giudici - ha commentato Mugnaini - Non ho mai avuto dubbi sull’esito del tribunale del riesame. Continuerò ad esercitare il mio lavoro e la mia professione con il massimo dell’impegno e della professionalità che mi hanno contraddistinto in questi anni".

3 Aprile – DIPENDENTI COMUNALI IN SCIOPERO, BRACCIO DI FERRO CON L’AMMINISTRAZIONE - Dipendenti comunali di Pomezia ancora in protesta. La mobilitazione vedrà un presidio dei lavoratori davanti al Comune il 15 aprile per rivendicare la certezza del posto di lavoro, chiedere la definizione del contratto integrativo dell'anno 2013, l’applicazione delle norme del Contratto Nazionale di lavoro relative alle procedure di concertazione e contrattazione, il rispetto degli accordi sottoscritti. Pronta la risposta del sindaco Fucci. “Sulla questione dei dipendenti a tempo determinato ho ribadito la volontà ad aprire un tavolo interistituzionale per verificare l’ipotesi di proporre una disposizione normativa che ci garantisca un’operazione legittima per la soluzione del problema del precariato nell’Ente. Lo stesso sulla ricostruzione dei fondi, sia di comparto che dell’area dirigenza: c’è una strada che l’Amministrazione sta percorrendo e che è stata ribadita in sede di confronto. Su questo Ente pesa la relazione del MEF da cui non possiamo prescindere”. Contro Fucci va anche il sindacato della Polizia Locale. “Prendiamo atto del totale immobilismo rispetto alle problematiche indicendo lo sciopero cui seguiranno ulteriori iniziative di lotta se non cambierà l’atteggiamento della parte politica. Il Sindaco continua a chiedere nelle riunioni quali siano le problematiche, senza produrre nulla di concreto per risolverle, tra un continuo “stiamo studiando”, “stiamo esaminando” ed annunci cui non seguono i fatti: dei fondi per la sicurezza stradale sbandierati nel 2013, stanziati dopo mesi di insistenza di questa Organizzazione Sindacale, nulla è stato speso per acquistare mezzi e strumenti per la Polizia Locale”.


10 Giugno – ENNESIMA DISCARICA ABUSIVA A S. PALOMBA: 8 ARRESTI – Un’altra discarica abusiva di materiali pericolosi e di scavo scoperta a Santa Palomba. Gli investigatori della Polizia di Stato sono entrati alle prime luci dell'alba in un fondo agricolo di Via Ardeatina, dove è stata scoperta una discarica recintata e non visibile dall'esterno di circa 50 mila metri quadrati. L'intervento ha permesso di sorprendere sul fatto il gestore e gli operai della discarica mentre sversavano sul terreno i materiali di scarto, terra e calcinacci dove sono stati trovati asfalti, guaine, plastiche, pneumatici, oli e altro materiale. Dai primi riscontri, l’attività di conferimento dei materiali potrebbe essere iniziata da oltre un anno. L'intera proprietà è stata sottoposta a sequestro penale, cosi come decine di mezzi meccanici (escavatori, ruspe) presenti nell'area. Otto persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica per violazione della legge sui reati ambientali (discarica abusiva, smaltimento di rifiuti pericolosi, certificazioni false) tra cui anche i titolari di ditte subappaltatrici di lavori di scavo per

23 Maggio – TRASPORTO SCOLASTICO, GENITORI FURIOSI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE – Genitori infuriati con l’Amministrazione per il drastico taglio dei percorsi effettuati dai pullmini. Per risparmiare, il Comune ha deciso che i bambini verranno accompagnati fino alla scuola più vicina e non a quella frequentata fino a quel momento. “Il servizio è strutturato in modo da garantire il trasporto

degli alunni verso la scuola più vicina alla loro abitazione in base alla zonizzazione del territorio comunale predisposta dall’Ufficio tecnico – spiega il Comune – Ad esempio il quartiere di Campo Ascolano ricade, per maggiore prossimità e semplicità nei collegamenti, nel bacino di utenza dell’Istituto Comprensivo Pestalozzi, per cui il servizio non verrà effettuato verso istituti scolastici diversi. La regolamentazione del trasporto scolastico su zone e bacini di utenza, già adottata con successo in molti Enti Locali, risponde adeguatamente alle esigenze di ottimizzazione del servizio, della riduzione del chilometraggio dei percorsi e del tempo di trasporto per gli studenti”. Ma la motivazione non ha sedato la rabbia di alcuni genitori, che lamentano la scarsa informazione in merito al provvedimento, diffuso solo tramite internet.

Giugno

16 Maggio – CONSORZIO PER L’UNIVERSITÀ, FORMALIZZATI I LICENZIAMENTI. DIPENDENTI FURIOSI CONTRO IL COMUNE - Vengono formalizzati i licenziamenti per 18 dei 21 lavoratori del Campus Selva dei Pini. La comunicazione suscita le ire dei dipendenti coinvolti nel provvedimento, che puntano il dito contro Fabio Fucci. “Agli albori il vero problema per Fucci era sbarazzarsi dell’Università “La Sapienza” e far riprendere al Comune la gestione delle strutture sportive: promessa, ovviamente, mai mantenuta, in quanto non solo la Facoltà d’Infermieristica continuerà la sua attività didattica con rosee prospettive future, ma i campi sportivi presenti nel perimetro del Campus resteranno saldamente in mano ai legittimi gestori. Insomma non è cambiato

19 Maggio – APPALTO MENSE SCOLASTICHE CON DOPPIO MENÙ, SCOPPIA LA POLEMICA – Scoppia il “caso dolcetto”: il nuovo capitolato d’appalto, attraverso il quale verrà scelta la ditta a cui affidare il servizio di mensa scolastica, prevede infatti due menù, a prezzi differenti: uno, meno caro, non prevede la somministrazione del dolce, mentre restano uguali le altre portate. La decisione presa dall’Amministrazione di differire il contenuto del pasto, giustificata come un accoglimento delle richieste e dei suggerimenti provenienti dalle famiglie, suscitato l’ira di molti genitori e le dure reazioni delle altre forze politiche. La vicenda assume connotati importanti, tanto da essere ripresa da tutti i media nazionali, trascinandosi per mesi e suscitando lo sdegno di chi considera questa decisione una discriminazione nei confronti dei bambini più poveri.

Maggio

nulla rispetto al passato: i campi restano in mani private, La Sapienza resta. Allora, qual è il vero problema?”.

conto di società di servizi. 13 Giugno – “CIRCO NERO”, SCOPPIA LA POLEMICA PER IL MEGA PARTY SULLA SPIAGGIA – L’amministrazione comunale concede il patrocinio per un mega-party sulla spiaggia di Campo Ascolano, il “Circo Nero”, ed esplode la polemica da parte di ambientalisti, comitati di cittadini e partiti politici, che criticano la scelta definendola una vera e propria

bomba per Torvaianica, a causa delle conseguenze che questo evento potrebbe avere sulla vegetazione, quindi sulle dune, sullo stato dell'arenile e sul costo di ripristino dell’area - nell'arenile adiacente al “Castello Borghese”, sul Lungomare Tognazzi - dopo il party, senza contare i rischi per la sicurezza, dal momento che l’unica strada per raggiungere il punto scelto per il rave è il lungomare, già inadeguato per il traffico estivo “regolare”. A scagliarsi contro il sindaco il PD, Sel, il PDL, ma anche le associazioni, come la Lega Navale e Fare Verde ed i comitati di quartiere. Mentre la Giunta tenta di difendere la propria scelta definendola un’occasione per rilanciare Torvaianica nel mondo del turismo, a decidere della vicenda è la Questura, che il 26 giugno nega il parere positivo. Il Vice Questore si è opposto alla location scelta soprattutto per i problemi di viabilità: il lungomare non è infatti idoneo a garantire la sicurezza per le migliaia di persone che si sarebbero date appuntamento a Torvaianica per quella data. Il 4 Luglio la Giunta Fucci revocherà la delibera di patrocinio.


Luglio

6 Luglio – UOMO ANNEGA A TORVAIANICA, POLEMICA SULLA SICUREZZA SULLE SPIAGGE COMUNALI - Un uomo di 40anni muore mentre fa il bagno a Torvaianica e la tragedia fa divampare la polemica sulla sicurezza in spiaggia. Così, dopo la morte del 40enne e il malore di tre persone che si erano prodigate per salvare da annegamento un bambino due giorni prima, scoppia il “caso sicurezza” per gli arenili comunali senza assistenti bagnanti ormai da due estati. La mancanza di soldi nelle casse pubbliche giustifica un taglio alla sicurezza?, si chiedono i cittadini, dal momento che diversi episodi di malori o di pericolo annegamento si registrano nei tratti di spiaggia libera dove il Comune in passato garantiva il servizio di assistenza. Alle proteste dei cittadini si unisce quella del PD, a cui il sindaco replica garantendo che “sarà incrementato il servizio in spiaggia della Polizia locale, per aumentare il livello di sicurezza dei bagnanti. Nel bilancio di previsione di prossima approvazione (poi invece portato in aula consiliare solo a fine settembre, ndr) abbiamo stanziato i fondi per l’assistenza ai bagnanti: procederemo con un affidamento d’urgenza per la stagione in corso, cui seguirà un bando ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio a partire dalla prossima stagione balneare”.

cupati abusivamente per dare finalmente seguito alla graduatoria degli aventi diritto – dichiara Fucci - Al 31 dicembre 2013 contiamo 1053 cittadini in graduatoria, a cui vogliamo, nel limite delle nostre possibilità, dare una risposta concreta. Agli occupanti è stata inviata una nota di contestazione con l’invito a sgomberare gli appartamenti entro 30 giorni dalla data di notifica. 60 giorni invece per gli assegnatari morosi che non hanno ancora saldato il debito con l’Ente nonostante l’irrisorio canone richiesto, che va da circa 7 euro mensili per chi è in emergenza abitativa, fino ad un massimo di 63 euro. Intendiamo ristabilire la legalità nelle modalità di assegnazione degli alloggi e garantire ai cittadini che ne hanno diritto un bene primario qual è quello della casa”. Il 24 Luglio gli abusivi, che non vogliono lasciare le abitazioni, inscenano una protesta: un uomo sale sullo scheletro del palazzo incompiuto ex Pettirosso in via Alcide De Gasperi minacciando di suicidarsi facendo saltare l'intera struttura se non viene revocata l'ordinanza di sgombero. Sul posto intervengono carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e un'ambulanza. Una delle persone salite sulla struttura incompleta nel corso della mattinata si era recata anche in piazza Indipendenza ed aveva gettato della benzina di fronte agli uffici comunali. Con il trascorrere delle ore la protesta si fa sempre più forte: nonostante l’incontro con il sindaco richiesto dai manifestanti sia avvenuto, le risposte ricevute non hanno soddisfatto le aspettative degli occupanti abusivi. Decine di persone bloccano via De Gasperi in entrambe le dire-

Agosto

16 Luglio – NOTIFICATI PROVVEDIMENTI SGOMBERO CASE POPOLARI, PROTESTA DEGLI ABUSIVI - Notificati 14 provvedimenti di sgombero per gli immobili di proprietà comunale occupati abusivamente. “Stiamo lavorando al recupero degli alloggi oc-

zioni gridando il loro disappunto nei confronti dell’Amministrazione comunale, accusata di “buttare in mezzo ad una strada famiglie con bambini piccoli”.

5 Agosto – 110 MIGRANTI SBARCANO A POMEZIA - Sono 110 i migranti trasferiti, su ordine del Prefetto di Roma, nel residence 3C, a S. Palomba. Gli abitanti del quartiere, non avendo ricevuto nessuna comunicazione da parte del Comune, manifestano la loro preoccupazione. Il residence, spiegano gli abitanti del quartiere, era inutilizzato da qualche tempo, mentre sono rimasti in funzione il piccolo supermercato ed il bar sottostanti. “E’ arrivata un’autobotte di acqua potabile; abbiamo visto numerosi miniappartamenti con i balconi pieni di panni stesi. Abbiamo provato a chiedere informazioni al Comune e alla polizia locale, ma nessuno ci ha risposto. L’unica cosa che ci è stata detta è di rivolgerci al Prefetto”. Il timore tra la gente riguarda sia la sicurezza che le condizioni igienico sanitarie. “Abbiamo paura, con tutto quello che si sente in questi giorni”. Ma la Prefettura rassicura: “Si tratta di una situazione emergenziale legata all’operazione Mare Nostrum. Non c’è nulla di cui preoccuparsi: non sono persone pericolose o clandestini che devono essere espulsi, ma persone richiedenti protezione internazionale, l’unica cosa che si aspettano è la solidarietà”. Nessuna informa-

24 Luglio – IMPEDITO L’ACCESSO AL COMUNE A DUE GIORNALISTE – Per seguire i fatti di cronaca che vedono coinvolti gli occupanti abusivi delle case popolari, due giornaliste, Giulia Presciutti e Martina Zanchi, si recano in Comune per assistere all’incontro tra il sindaco e due rappresentanti degli abusivi, dove non solo viene loro impedito di assistere all’incontro, ma vengono fatte uscire dalla casa comunale, nonostante avessero di buon grado accettato di attendere nei pressi della scala interna. Ad “invitare” la stampa a lasciare il palazzo comunale, impedendo così il diritto di informazione che avrebbe consentito di dare un quadro il più possibile preciso di quanto accaduto, l’assessore Veronica Filippone. “Siamo sconcertate per quanto ci è accaduto mentre stavamo lavorando – commentano le due giornaliste – Ci è stato impedito il diritto di cronaca: non abbiamo preteso di assistere all’incontro, semplicemente stavamo attendendo, sedute sui gradini, che questo terminasse per sapere come fosse andato. È stato leso il diritto all’informazione: per questo è già stato avanzato un esposto all’Ordine dei Giornalisti e alla Stampa Romana”. E la voce di Stampa Romana non si fa attendere, accusando il Movimento 5 Stelle pometino di boicottare la libera informazione. 28 Luglio - IL SINDACO DICHIARA IL “SILENZIO STAMPA” – Dopo le proteste contro l’allontanamento delle due giornaliste, arriva l’anomala la reazione del sindaco, che decide di entrare in “silenzio stampa” fino al 31 agosto. “Fino a quel giorno – dichiara Fucci - le comunicazioni dell’Amministrazione saranno veicolate esclusivamente attraverso i canali istituzionali (sito, facebook, twitter). La stampa potrà servirsi di questi per svolgere il proprio lavoro”. I giornalisti di Pomezia, compatti, decidono di controbattere, dichiarando che fino al 31 agosto nessuna notizia relativa all'attuale giunta comunale verrà pubblicata dalle testate locali. 23 Agosto – GIOVANE GAMBIZZATO A POMEZIA - Un giovane di 24 anni residente a Pomezia viene aggredito attorno alle 6.30, in via Gramsci. Il ragazzo, dopo una lite in strada avvenuta la notte precedente, è stato ferito alla coscia destra da alcuni uomini che sono poi scappati a bordo di due autovetture. Poco prima della sparatoria c'era stata una violenta lite tra la vittima ed altre persone: su questo hanno incentrato le indagini gli inquirenti per risalire agli autori che, dopo essersi avvicinati al 24enne, hanno fatto fuoco per poi fuggire immediatamente a bordo delle auto. Dei colpi esplosi solo uno ha colpito il ragazzo che è stato subito trasportato al S. Anna.

zione precisa riguardo ai tempi di permanenza a Pomezia. Nello specifico, si tratta di 46 uomini e 64 donne (73 adulti e 37 minori) in maggioranza provenienti dalla Siria e dall'Eritrea per i quali sono state aperte le procedure di asilo politico nel Comune di Pomezia. I migranti vengono seguiti dalla cooperativa sociale Domus Caritatis, la stessa che finirà nell’occhio del ciclone ad inizio dicembre grazie all’operazione “Mondo di mezzo”, meglio conosciuta come “Mafia Capitale”.

31 Agosto - DA POMEZIA IL PRIMO VACCINO CONTRO L'EBOLA - Chad3EbolaZaire, è questo il nome tecnico del primo vaccino contro l'Ebola. Il farmaco è stato realizzato negli stabilimenti di Okairos/Advent, presso l’IRBM Science Park di Pomezia. Per i due mesi successivi sono previste oltre 10 mila dosi per la sperimentazione e l’eventuale utilizzo sul campo.


Settembre

11 settembre – TRASPORTI SCOLASTICI, GENITORI SUL PIEDE DI GUERRA - Trasporti scolastici, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni divampano le polemiche. “Io vivo a Pratica di Mare, a ridosso dell’aeroporto – dichiara una mamma – e parlo a nome di 19 famiglie che hanno i propri figli che frequentano le scuole a Pomezia: quest’anno si troveranno in grossa difficoltà, perché la linea 5 è stata soppressa e non ci sono scuolabus per Pomezia, ma solo per Torvaianica. Peccato che la comunicazione sia stata data solo dopo l’avvenuta iscrizione a scuola. Adesso noi genitori ci ritroviamo a dover decidere se andare al lavoro o se prendere ferie e permessi per poter accompagnare i nostri figli a lezione”.

13 settembre - SPARI A POMEZIA, GAMBIZZATO 37ENNE: È GRAVE - Un uomo di 37 anni, Simone Stefanello, è stato gambizzato attorno alle 14.00 in via delle Orchidee, a Campo Jemini. L'uomo abita in viale Francia, a Torvaianica, ad un paio di chilometri di distanza dal luogo in cui si è verificato l'agguato. La vittima è stata raggiunta da diversi colpi al torace e agli arti inferiori. L'ipotesi iniziale è quella di un regolamento di conti, ma in un secondo tempo si è fatta strada anche la pista uno scambio di persona. Dopo essere stato soccorso, il 37enne è stato trasportato in gravi condizioni al S. Anna. Sul posto i Carabinieri, che hanno recintato la strada e bloccato per diverse ore il passaggio. 15 settembre – IN COMA STEFANELLO, IL 37ENNE GAMBIZZATO – Si aggravano le condizioni di Simone Stefanello, il 37enne vittima di un agguato a Campo Jemini. Trasportato al S. Camillo di Roma, è in coma, nonostante 9 interventi in pochi giorni.

12 ottobre – MORTO SIMONE STEFANELLO - Non ce l'ha fatta, Simone Stefanello. Il 37enne che il 13 settembre era stato vittima di un agguato da parte di sconosciuti a Campo Jemini muore al S. Camillo di Roma, dopo un mese di coma e 9 interventi chirurgici. L'uomo era stato colpito da diversi colpi sia al torace che agli arti inferiori. Simone, immediatamente apparso in gravissime condizioni, era stato ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Al primo intervento erano seguiti gli altri, per tentare di salvargli la vita. Ma il 37enne non è mai uscito dal coma. L'agguato era avvenuto in un tratto di strada isolato, con poche case e nessuna telecamera, un punto probabilmente scelto appositamente per non essere facilmente identificati. Ed infatti ancora non si conoscono gli autori di quello che ormai, da “semplice” gambizzazione, è diventato un delitto. 20 ottobre – RICHIESTA REVOCA INCARICO PER IL PRESIDENTE DELLA POMEZIA SERVIZI - Il PD chiede la revoca dell’incarico di Presidente della Pomezia Servizi per Luca Ciarlini, sul quale pende un avviso di garanzia dallo scorso agosto per “frode continuata nelle pubbliche forniture”, in merito ad una vicenda che vede coinvolti gli attuali dirigenti e i precedenti amministratori del Consorzio Acquedottistico Marsicano Spa. "La notizia era nota già da qualche giorno – dichiara il segretario comunale Stefano Mengozzi - Le indagini a carico di Luca Ciarlini, pur riguardando esperienze passate, ci spingono a chiederne l'immediato allontanamento dall'azienda comunale". Il timore espresso da Mengozzi riguarda anche i lavoratori, dal momento che sul futuro della Pomezia Servizi pesa anche una gestione improntata ad una drastica riduzione delle spese del personale voluta da Ciarlini. “Ancor prima delle indagini a suo carico, il Pd ha messo in dubbio la gestione e gli obiettivi di Ciarlini e di chi gli ha affidato questo incarico, il sindaco Fucci. Il primo cittadino torni indietro sui propri passi togliendogli l'incarico e fermando lo spezzettamento della società e dei servizi". “Ho incontrato il Presidente Ciarlini la settimana scorsa – risponde il Primo Cittadino – Mi ha messo a conoscenza della vicenda, di cui non sapevo nulla, e mi ha spiegato i fatti oggetto dell’indagine. In questo momento ogni decisione è prematura”. 30 ottobre - MENSE SCOLASTICHE A POMEZIA, CONGELATO L'APPALTO CON IL DOPPIO MENÙ - Mense scolastiche, sarà ancora la All Food – nonostante il contratto ormai scaduto da tempo - a gestire il servizio. A deciderlo il Consiglio di Stato, che ha bloccato di

fatto il nuovo appalto, quello che conteneva il contestatissimo doppio menù con il dolcetto per chi pagava un importo maggiore: 3,98 euro per il pasto senza dolce e 4,38 per quello con dessert. Intanto, per non lasciare scoperto il servizio, i bambini mangeranno ancora quanto preparato dalla vecchia società. La vicenda ha inizio con richiesta di sospendere l’aggiudicazione inoltrata al Tar del Lazio dalle società sconfitte, la Coop Solidarietà e lavoro e la Vivenda spa, unite in associazione temporanea d’imprese. Inizialmente il Tar aveva dato loro torto, dando via libera all’appalto - vinto lo scorso 15 settembre da un consorzio temporaneo di imprese formato dalla All Food e dalla cooperativa Centro, per la durata di tre anni, con un costo di 2,3 milioni l’anno – in quanto non erano emersi elementi sufficienti per sospendere l’appalto. Ma le società sconfitte non si sono arrese, e si sono rivolte al Consiglio di Stato, che si è espresso “congelando” l’appalto in attesa che il Tar decida se annullare o confermare come valida la gara.

30 ottobre - LAVORATORI PRECARI DEL COMUNE, IN 6 VINCONO LA CAUSA - È una sentenza che sicuramente farà rumore all’interno del palazzo comunale di piazza Indipendenza quella pronunciata dai giudici di Velletri in merito alle cause presentate da alcuni dei lavoratori precari del Comune di Pomezia: per i 6 dipendenti coinvolti, vincitori del concorso del 2010, le assunzioni a tempo determinato devono essere trasformate in contratti a tempo indeterminato, così come da bando di concorso. In più, il Comune di Pomezia è stato condannato a pagare 8 mila euro di spese per ogni dipendente. Al momento, oltre alle 6 appena concluse, sono in essere altre 24 cause per lo stesso motivo, di cui una ventina avanzate da agenti della polizia locale e le restanti da impiegati del settore amministrativo, ma in tutto sono 103 i dipendenti nei vari ruoli dell’amministrazione che potrebbero, nel caso il Comune non trovi a breve una soluzione, ricorrere alle vie legali, forti della sentenza appena emessa dal Tribunale di Velletri.


Novembre

4 novembre – DIPENDENTI PRECARI, ALTRE 30 CAUSE CONTRO IL COMUNE Dopo le prime 6 sentenze emesse dal Tribunale di Velletri, che ha condannato il Comune di Pomezia ad assumere a tempo indeterminato 6 dei 32 Agenti della Polizia Locale assunti a tempo determinato e a pagare condannato a pagare spese di lite per circa 55.000 Euro complessivi, altri 30 dipendenti hanno dato mandato ai legali per presentare nuovi ricorsi. Contro la sentenza del Tribunale il Comune decide di ricorrere in appello.

5 novembre – ARRIVA L’ACQUA POTABILE A S. PALOMBA - L’acqua potabile arriva nelle case di Santa Palomba-Roma 2. Sono tre i primi condomìni (due in via delle Arti e uno in piazza Nervi) ad aver proceduto alla stipula dei contratti con Acea e alla messa a norma dei contatori. “I residenti di Santa Palomba-Roma 2 possono finalmente avere acqua potabile che scorre dai rubinetti – dichiara Fucci – Il lavoro svolto nell’ultimo anno dal Comune di Pomezia per sbloccare una situazione ferma da decenni vede il suo risultato più importante: garantire ai nostri concittadini l’erogazione di un servizio essenziale e di un bene primario come quello dell’acqua potabile”.

Consorzio per l’Università che si erano rivolti al Tribunale il 25 settembre scorso per conseguire l'annullamento dei relativi licenziamenti e la reintegra nel posto di lavoro. Il Consorzio si era costituito in giudizio contestando le avverse pretese, ma il Giudice rigetta il ricorso ritenendo corretta la procedura di licenziamento collettivo effettuata dal Consorzio. 24 novembre – STUDENTI IN PROTESTA AL COPERNICO: INFILTRAZIONI E DEGRADO - Infiltrazioni d’acqua tali da mettere in pericolo gli alunni. È questa la denuncia che arriva dagli studenti dell’Istituto Copernico. Ad illustrare la situazione è il rappresentante d’istituto Giovanni Gaigher. “Niente di nuovo al Copernico di Pomezia se non il degrado e la struttura in sé, un ammasso di cemento, intonaco e altri materiali che si erge tra i palazzi di Pomezia. Come tre anni fa, gli studenti (che allora scioperarono per ottenere un rifacimento della facciata della scuola) sono stanchi della situazione in cui si trova l’istituto. Manca la più elementare manutenzione e i ragazzi non sono al sicuro. Da qualche anno l’edificio vive in balia del clima, e piove all’interno della scuola. Non viene effettuato nessun intervento, e ogni anno con le prime piogge alcune zone vengono chiuse e diventano inagibili (aula magna, pale-

18 novembre - CONSORZIO PER L'UNIVERSITÀ DI POMEZIA, IL GIUDICE DEL LAVORO RESPINGE IL RICORSO DI CINQUE DIPENDENTI - Il Giudice del Lavoro respinge il ricorso di cinque dipendenti del

Dicembre

11 dicembre – OCCUPANTI ABUSIVI, TORNA LA PROTESTA – Tornano a protestare gli inquilini abusivi di piazza Aldo Moro a rischio sgombero. "Le 13 famiglie - si legge in una nota di CasaPound - che contano anche la presenza di 9 minori, sono italiani in emergenza abitativa che hanno i requisiti e sono già in lista per un alloggio. Chiediamo, dopo le opportune verifiche, la regolarizzazione di queste famiglie che hanno occupato da diversi anni alcuni appartamenti. I cittadini italiani non possono essere lasciati soli, soprattutto se si pensa che parliamo di un Comune dove vengono ospitati immigrati in centri d'accoglienza con soldi pubblici. Il sindaco vuole sgomberare le famiglie italiane promettendo una soluzione temporanea di qualche mese in base alle presenza di minori. Riteniamo assurdo l'atteggiamento di Fucci, pronto ad ospitare nuovi immigrati nel residence di Santa Palomba a cui vengono fornite anche le utenze, mentre ignora le famiglie italiane in emergenza abitativa". “Vogliamo ristabilire la legalità nelle modalità di assegnazione – commenta il Primo Cittadino - Ci sono centinaia di cittadini in graduatoria che attendono di ricevere una casa popolare e a loro dobbiamo dare una risposta. Le famiglie che verranno sgomberate verranno sostenute e aiutate dal Comune, in particolar modo dove sono presenti minori e persone con disabilità. L’emergenza abitativa e l’asilo politico sono due questioni ben distinte: la prima, dove si tratta di alloggi comunali, è gestita direttamente dal Comune di Pomezia; la seconda rientra in un programma ministeriale con finanziamenti europei: infatti la struttura che accoglie i rifugiati politici, individuata dalla Prefettura, non riceve finanziamenti economici da parte dell’Ente”. 15 dicembre – DEGRADO A SCUOLA, OCCUPATO IL LICEO ARTISTICO - Un altro liceo nella “bufera”, nel senso letterale del ter-

mine: infiltrazioni di acqua piovana all'interno delle aule, bagni troppo spesso guasti, balconi pericolanti, pezzi di intonaco che si staccano dai muri e dal soffitto, oltre e una palestra impraticabile. Dopo le proteste al Copernico, è la volta degli studenti del Liceo Artistico: intorno alle 7:30 i ragazzi sono entrati nella scuola, dichiarandola occupata. Una protesta per mettere in evidenza lo stato di degrado dell’edificio, nel quale non si sentono al sicuro. “Il motivo dell’occupazione – spiegano gli studenti - è il degrado del nostro ambiente scolastico, dove viviamo 6 ore al giorno ogni giorno. La muffa, l’umidità, i termosifoni non funzionanti, la pioggia che cade dal soffitto e persino odore di fogna. Spesso c’è odore di urina nell’atrio, siamo stufi di essere abbandonati a noi stessi, vogliamo studiare in sicurezza e non con balconcini fuori norma o calcinacci nei corridoi”. 17 dicembre – IL TAR DICE NO AL DISTRIBUTORE VICINO AL CIMITERO - Non si farà il distributore di benzina, con annesso fast food a pochi metri dal cimitero monumentale tedesco di via Pontina. Dopo il polverone sollevato dalle denunce fatte dall’ex sindaco Pietro Angellotto, il Comune aveva bloccato tutto. La vicenda ebbe anche risvolti penali, con arresti eccellenti e un’inchiesta ancora in corso. A livello amministrativo, il TAR del Lazio respinge la richiesta di sospensiva cautelare della società V.A.I.POM. contro la determinazione dirigenziale dell’Ente che negava il permesso di costruire un distributore di carburanti con opere annesse. 23 dicembre – NASCE LA SOCIO SANITARIA POMEZIA S.R.L. - A distanza di un anno dagli atti d’indirizzo deliberati in Consiglio Comunale, il Movimento 5 Stelle fa sapere che, al-

stra, ecc). Il problema come sempre sta a monte, la Provincia non risponde a nessun tipo di richiamo da parte del Dirigente Scolastico e i ragazzi hanno intenzione di incrociare le braccia dopo i sopralluoghi di questi giorni che hanno evidenziato gravi problemi”. Il 5 dicembre il sindaco incontrerà una delegazione di studenti per capire come intervenire. 25 novembre – A PRATICA DI MARE IL PRIMO ITALIANO CONTAGIATO DAL VIRUS EBOLA - Arriva all’alba all’aeroporto di Pratica di Mare il primo italiano contagiato dal virus ebola. Si tratta di un medico di Emergency, che lavora presso il Centro per malati di Ebola di Lakka, dove si trovava dal 18 ottobre, risultato positivo al virus in Sierra Leone, uno dei paesi africani più colpiti dall'epidemia. L'Aeronautica militare ha organizzato il rientro all’aeroporto militare di Pomezia del paziente ed il trasferimento presso l'istituto nazionale per le malattie infettive con trasporto ad "alto biocontenimento". l’interno della Commissione Politiche Finanziarie, è stata delineato la forma e il contenuto della nuova società che gestirà i servizi socio– educativi attualmente svolti dalla Pomezia Servizi S.p.A. “Questa Società, in forma di s.r.l. - si legge sul blog del M5s Pomezia - nasce con l’intento di migliorare la qualità dei servizi rivolti ai cittadini contemperando il giusto equilibrio fra costi e ricavi. La Pomezia Servizi S.p.A. continuerà il suo percorso gestendo le sole farmacie comunali che saranno oggetto di un piano di rilancio finalizzato ad una maggiore competitività e redditività. La gestione dei servizi strumentali sarà oggetto di diversi bandi di gara. Con questo importante atto si delinea fortemente la nostra volontà di procedere con decisione al risanamento economico dell’ente stesso, anche attraverso una diversa e sana gestione della propria partecipata, per perseguire con costanza e caparbietà l’interesse pubblico”. La decisione fa infuriare l’opposizione, che dice “no” allo spacchettamento della Pomezia Servizi, i sindacati e i dipendenti destinati a questa nuova Srl, che temono di perdere a breve il loro lavoro. 24 dicembre – 300 MILA EURO PER IL SOCIALE - Con un pacchetto di 10 delibere il Sindaco e la Giunta impegnano circa 300 mila euro per servizi e progetti nel sociale. Dal sostegno alle persone a rischio povertà e marginalità sociale fino alla tutela della maternità e dell’infanzia con un’attenzione particolare alle ragazze madri; dagli sportelli di ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza e ai migranti fino ai progetti di promozione della salute e del benessere della persona; dal trasporto pubblico sociale alla Banca del Tempo fino ai progetti dedicati agli anziani e al reinserimento lavorativo e sociale di ex detenuti: questi i punti cardine dell’intervento dell’Amministrazione comunale nel campo dei servizi sociali.



ARDEA, 12 mesi da ricordare

Marzo

28 gennaio - "UNO LIGHT", 50 DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE – Cassa integrazione per i lavoratori della “Uno Light”. A comunicarlo Alessandro Casilli, della dirigenza della società Idea Linea Luce. “Abbiamo incontrato una delegazione dell'assessorato al Lavoro della Regione Lazio sulla questione dei dipendenti della Società idea linea luce di Ardea e stretto un accordo con la Regione per la cassa integrazione in deroga fino al prossimo 31 marzo, con la possibilità di aggiungere dal primo di aprile – dopo un passaggio al ministero del Lavoro - una cassa integrazione straordinaria. Ci riteniamo soddisfatti per l'accordo raggiunto per i circa 50 dipendenti di Ardea”. Per il Comune di Ardea era presente all'incontro il presidente del consiglio Massimiliano Giordani.

6 Marzo - RINVIATI A GIUDIZIO SINDACO, ASSESSORE, DIRIGENTE, EX ASSESSORE ED ALCUNI DIPENDENTI COMUNALI - Rinvio a giudizio per il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, per l’ex assessore all’Ambiente e ai Servizi Sociali ed Istruzione Nicola Petricca, per il dirigente comunale Giovanni Cocuzza e per l’ex assessore all’Ambiente Cassio Roccafiorita, oltre che per alcuni funzionari comunali ed imprenditori locali. La vicenda che ha spinto il PM Travaglini a ricorrere al rinvio a giudizio è quella legata ad uno dei tanti scandali che hanno visto protagonista il cimitero di Ardea di via Strampelli. L’inchiesta, denominata “Necropolis”, parlava di appalti sospetti ed

3 febbraio – MALTEMPO E PROBLEMI NELLE SCUOLE – Alla Scuola Media Virgilio la pioggia “crea” una piscina naturale, con grande disappunto dei genitori. “E' una vergogna quanto accaduto davanti alla scuola media Virgilio. Un lago di acqua divideva l'ingresso dai bambini, che avrebbero dovuto prendere una canoa per entrare!”, hanno commentato infuriati per l’ennesimo disagio legato alle scuole.

15 Febbraio – ATTO INTIMIDATORIO NEI CONFRONTI DI FABRIZIO ACQUARELLI - Nuovo atto incendiario ad Ardea, anche se stavolta i danni sono stati limitati grazie all’allarme che ha messo in fuga gli attentatori. Intorno alle 2:00 ignoti hanno gettato del liquido infiammabile su viale Nuova Florida, davanti all’entrata del bar gestito dal consigliere comunale Fabrizio Acquarelli. Le fiamme hanno preso la serranda del locale, ma il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Pomezia - avvisati non appena l’allarme antincendio è scattato a causa dell’elevata temperatura raggiunta - ha fatto sì che le lingue di fuoco non si diffondessero né all’interno del bar, né tantomeno nella veranda esterna, limitando i danni all’annerimento del soffitto della veranda e della serranda, oltre alla bruciatura del tappeto d’ingresso.

Febbraio

Gennaio

12 gennaio - ATTO INCENDIARIO NELLA NOTTE: CARBONIZZATA L'AUTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE MARCUCCI – Un altro atto incendiario, ad Ardea. Nel mirino dei “soliti ignoti” di nuovo il consigliere comunale di maggioranza Franco Marcucci, al quale – per la terza volta in meno di un anno – hanno dato fuoco all’automobile, una BMW di grossa cilindrata, parcheggiata sul Lungomare di Marina di Ardea, di fronte alle attività commerciali del consigliere e dei suoi familiari, che hanno riportato danni ai muri esterni e all’insegna.

4 Febbraio – DIPENDENTI COMUNALI E VIGILI IN PROTESTA - Dipendenti comunali e agenti della Polizia Municipale si riuniscono davanti al municipio per manifestare lo scontento per le loro situazioni lavorative e retributive. I lavoratori chiedono una maggiore e migliore formazione professionale, sedi consone e meritocrazia, per valorizzare il lavoro individuale. il giudice, dopo aver analizzato i risultati delle indagini svolte dalla Gdf, ha ritenuto opportuno il rinvio a giudizio. 11 Marzo – ENNESIMO ATTENTATO INCENDIARIO AD ARDEA - Un’altra auto data alle fiamme a danno di un politico di Ardea. Ad essere colpito dai soliti ignoti stavolta è l’assessore Nicola Petricca. La vettura, parcheggiata nella strada della sua abitazione a Martin Pescatore, a Torvaianica, è stata incendiata di notte a metà febbraio, ma la notizia è trapelata solo l’11 marzo. 15 MARZO - CATTURATO PERICOLOSO BOSS DELLA CAMORRA: ERA LATITANTE DA 2 ANNI - Importantissima operazione della Polizia, nel tardo pomeriggio del 15 Marzo ad Ardea, dove agenti della Squadra Mobile di Napoli, del Servizio Centrale Operativo, della Scientifica, della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Ponticelli hanno tratto in arresto il noto latitante Cuccaro Angelo, di 43 anni, irreperibile da due anni, capo dell'omonimo clan. L’uomo, destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere, è stato condannato in via definitiva all'ergastolo in qualità di mandante dell'omicidio di Luigia Esposito. Il capo clan, soprannominato «Angiulillo ò fratone», aveva trovato alloggio per ben due anni in una villetta di Ardea, ma la sua latitanza è terminata grazie alle indagini della polizia, che lo ha sorpreso e arrestato in strada.

Enorme il dispiegamento di agenti, sia in borghese che in auto di ordinanza, per arrestare Cuccaro, inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia. 20 Marzo – ANCORA TOPI NELLE SCUOLE DI ARDEA - Di nuovo topi nelle scuole, ad Ardea. E di nuovo genitori infuriati contro l'Amministrazione comunale. Per l’ennesima volta alcuni genitori del Consiglio d’istituto della scuola di via Campo di Carne a Tor San Lorenzo si sono recati in Comune per chiedere all’assessore all’Ambiente, all’epoca Alessandra Cantore, di far effettuare una derattizzazione definitiva. “Siamo stufi di doverci recare in Comune a chiedere il diritto di far studiare i nostri figli in una scuola degna di questo nome”. Per consentire interventi urgenti, l'Amministrazione ha disposto la chiusura delle scuole dell'infanzia Campo di Carne 2 e di Sant'Antonio “La baita” fino al 24 Marzo.

27 Marzo – L’OPPOSIZIONE TENTA LA SFIDUCIA AL SINDACO, MA FALLISCE - Il consiglio comunale di Ardea rigetta la mozione di sfiducia al sindaco proposta dai consiglieri di opposizione. L'atto non passa per 8 voti contrari e 7 a favore. Altrettanti voti ha avuto la mozione che prevedeva la costituzione di parte civile nel processo legato alla questione dei servizi cimiteriali. Questo sarà solo uno dei tanti tentativi proposti dalla minoranza di sfiduciare il Primo Cittadino, tutti andati a favore di Di Fiori, rimasto saldo al comando nonostante le critiche di immobilismo amministrativo.


Giugno

6 Aprile – TOR SAN LORENZO, CITTADINI CONTRO L’ILLEGALITÀ - Il 6 aprile si svolge, nel parco di via Reno, l’assemblea pubblica su sicurezza e legalità promossa dal Cdq Nuova California. Tanti i residenti del quartiere, sensibili al problema della sicurezza e della legalità - che ad Ardea ed in particolare a Tor San Lorenzo sono sempre a rischio – presenti alla riunione. “Troppi furti, troppi incidenti di auto causati dai rom, troppi furti, troppa paura e nessuna tranquillità - hanno detto i cittadini Qui non ci sentiamo sicuri”. A rimarcare la protesta i cartelli affissi all’esterno del parco, dove si potevano leggere frasi come: “Tor San Lorenzo non è la succursale di Castel ROMano, fuori tutti”, “Qui non sono tutte rose e Di Fiori”. “Ormai le “Torri” sono in uno stato di precarietà igienico sanitari al limite dell’epidemia, con bambini che per strada rovistano tra l’immondizia, gli scarichi fognari e la sporcizia delle abitazioni, abbandonati dai genitori e senza che nessun assistente sociale si accorga di loro”, lamentano i cittadini.

19 Giugno – RESE INACCESSIBILI “LE TORRI” - Iniziano alle 6 di mattina le operazioni di sgombero e inaccessibilità del complesso Le Torri, alla Nuova California. Sul posto agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri. Attivo anche un punto di primo soccorso della Croce Rossa Italiana e presente anche il personale della Protezione Civile locale. Tutti i vari comandanti delle forze dell’ordine hanno guidato complessivamente 80 militari che hanno sgomberato le abitazioni del celebre plesso occupate prevalentemente da rom, per lo più di origine romena. La squadra di demolizione ha buttato giù i portoni di ingresso delle varie abitazioni, i sanitari e tutti gli interni delle case. Per molti questa operazione rappresenta una vera e propria crociata, evidenziata anche dalla realizzazione di alcune maglie che da un lato recavano la classica croce rossa dell’esercito cristiano, dall’altra la figura di un crociato intento a prepararsi al combattimento. Alcuni appartamenti, a discrezione del curatore che si è occupato di procedere con lo sgombero,

18 Aprile - TENTANO DI INVESTIRE DUE VOLTE DI SEGUITO LUCA FANCO: SALVO PER UN PELO - Salvo per un pelo. Così si definisce Luca Fanco dopo quanto accaduto di fronte alla sua abitazione in Largo Messina, dove intorno alle 15:30 per due volte un uomo a bordo di una Mercedes di grossa cilindrata ha cercato di investirlo. “Ero appena uscito dal cancello di casa – racconta Fanco – Avevo mio figlio in braccio. Nell’avvicinarmi alla mia auto mi sono accorto che una Mercedes stava arrivando a gran velocità nella mia direzione. Spaventato, ma pensando che potesse trattarsi della perdita di controllo del veicolo, mi sono riparato dietro la mia vettura. La Mercedes, che si è fermata a pochi centimetri dalla mia macchina, a questo punto è ripartita a marcia indietro e appena arrivata nel piazzale di Largo Messina ha compiuto un brusco testa coda, che ha fatto girare un paio di volte il mezzo”. Ancora Fanco non aveva realizzato che poteva trattarsi di un atto mirato nei suoi confronti. “Sono tornato all’altezza del sedile posteriore della mia auto e ho fatto sedere il bambino sul seggiolino, tenendo d’occhio la Mercedes, che in quel momento ha ripreso la sua corsa verso di me. Anche questa volta sono riuscito a ripararmi. Visto che non era riuscito a prendermi, l’uomo alla guida ha fatto nuovamente marcia indietro, stavolta per scappare. Ma, prima che lo facesse, sono riuscito a memorizzare il numero di targa e a guardarlo bene in faccia”. Fanco è certo che questo atto sia legato ad una delle tante denunce da lui presentate sia in consiglio comunale che in Procura, oltre che ai carabinieri. “Ma io non ho paura, e continuerò in quella che ritengo essere una mia missione nel collaborare a riportare la legalità in un paese dove per troppo tempo questa è mancata”.

non sono stati smantellati. Tra queste anche una casa regolarmente acquisita dai rom che la abitano. 30 Giugno – SI DIMETTONO 3 ASSESSORI – L’aria di crisi politica è ormai perenne. Ciclicamente si dimettono, o si fanno dimettere, alcuni assessori, in un continuo ricercare un equilibrio basato sul peso delle poltrone occupate o da occupare. 3 gli assessori che il 30 giugno presentano le loro dimissioni: Romolo De Paolis, Aurelio D'Amario e Nicola Petricca , tutti facenti capo a Forza Italia, annunciando che verrà fatto “un incontro con il sindaco, il gruppo consiliare di Forza Italia, il coordinatore provinciale di Fi, Adriano Palozzi, il coordinatore regionale del partito, Claudio Fazzone, per capire come rilanciare l'azione politica dell'amministrazione comunale di Ardea e per risolvere un problema di uno stallo politico che avevamo già sottoposto all'attenzione del sindaco”. A seguire, il 7 luglio si dimetterà l’assessore e vicesindaco Alessandra Cantore, mentre il 22 luglio l’ultimo assessore rimasto, Maurizio Petricone. La storia si ripete…

5 Maggio - IL SINDACO FIRMA L'ORDINANZA SULL'INACCESSIBILITA' DEL COMPLESSO "LE TORRI" - Il sindaco Di Fiori firma l'ordinanza sulla questione delle Torri di Nuova California. “Queste – commenta Di Fiori - devono diventare a breve “inaccessibili” a chi le occupa abusivamente. L'obiettivo è quello di prevenire ed eliminare gravi pericoli e comportamenti che minacciano l'incolumità pubblica e privata, la sicurezza urbana, l'igiene e che offendono la pubblica decenza e ledono i diritti di libertà, dignità e integrità della persona”.

Maggio

Aprile

Ripercorriamo insieme l'anno appena trascorso

8 Maggio – CHIUDE CENTRO SMISTAMENTO POSTALE A TOR S. LORENZO, DISAGI ANCORA MAGGIORI PER I CITTADINI - Nuovi ed ulteriori disagi riguardo la consegna della posta ad Ardea e Tor San Lorenzo. Poste Italiane ha infatti deciso di chiudere, a partire dal 26 maggio, il centro di smistamento postale di Ardea, che ha la sua sede nel quartiere della Nuova California. Tutti i portalettere, 18 più gli addetti alla lavorazione interna, in base ad una decisione adottata da Poste Italiane vengono trasferiti in vari uffici limitrofi, tra cui Anzio, Albano Laziale, Pomezia e Aprilia. Al disappunto dei lavoratori, contrari alla chiusura, si aggiunge quello dei cittadini, che hanno visto calare la presenza dei postini lungo le strade di Ardea e Tor San Lorenzo, con conseguente peggioramento di un servizio già non adeguato, visti i ritardi nelle consegne.

9 Maggio – BAMBINI TRA SPORCIZIA E DEGRADO, INTERVENGONO LE FORZE DELL’ORDINE – Storia di degrado e problemi sociali molto gravi a Tor S. Lorenzo, dove carabinieri e polizia locale intervengono in via Miramare, in una baracca abitata da una coppia rom di etnia bosniaca e dai loro 9 figli, per allontanare i minorenni dalla fatiscente abitazione, dove versavano in condizioni igienicosanitarie non adatte a bambini. L’operazione non è stata indolore: temendo che gli venissero tolti i figli da parte degli assistenti sociali, il padre, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti, ha tentato di accoltellarsi. Solo l’intervento degli agenti ha potuto riportare la calma, trovando come soluzione il trasferimento. La baracca e l’area intorno era ormai stata trasformata in una sorta di discarica abusiva, in totale degrado, pericolosa per la salute di chi vi abitava. 11 Maggio – NASCONDE IN CASA UN "TESORETTO" IN REPERTI ARCHEOLOGICI ROMANI: DENUNCIATO - Un tesoro in reperti archeologici nascosto in casa: un'ancora in piombo, dal peso di circa 300 kg., un'anfora priva della parte superiore del collo e delle anse, diversi colli frammentari di anfore, un puntale di anfora e undici pesi da telaio in terra cotta. Questo quanto rinvenuto dai Carabinieri in un’abitazione di Ardea, il cui proprietario, un 46enne, è stato denunciato per ricettazione e violazione della normativa circa la detenzione di reperti archeologici. I pezzi rinvenuti, da considerarsi di notevole interesse culturale, sono tutti risalenti all’epoca romana.


Luglio

5 Luglio – MATRIMONIO CON MEGA RISSA TRA ROM - Festa con mega rissa, durante una cena di matrimonio tra famiglie rom. Il parapiglia scoppia in un ristorante di via Strampelli poco dopo la mezzanotte e coinvolge un centinaio di persone che si affrontano anche a colpi di coltello. Andate distrutte numerose anche le auto con le quali gli invitati avevano raggiunto il locale. I carabinieri, giunti rapidamente sul posto, si sono immediatamente prodigati a mettere in sicurezza gli avventori estranei alla cerimonia. Intorno regnava il caos più totale: i nomadi hanno iniziato a rincorrersi nel piazzale antistante a bordo delle proprie vetture, urtandosi furiosamente come fossero su una giostra. Poi la fuga, chi a piedi e chi in auto. "Ad Ardea - spiega un residente - il fenomeno dei rom sta diventando un problema sociale, una spina nel fianco per la popolazione".

22 Luglio -MARINA DI ARDEA, CITTADINI E TURISTI INFURIATI PER IL DEGRADO E LA SPORCIZIA - Villeggianti e residenti in rivolta ad Ardea, in via Bologna e via Caserta, a causa del degrado urbano. “È una vergogna – spiegano – Il degrado è sotto gli occhi di tutti: lungomare abbandonato e pieno di sporcizia, lotti incolti, rifiuti depositati lungo la strada, illuminazione pubblica inesistente o fioca, sabbia in strada e marciapiedi impraticabili che non permettono di godere di una passeggiata”. Ad organizzare la protesta la signora Stefania, un centinaio le persone presenti. Critiche arrivano da residenti e turisti, come la signora Maria. “Veniamo qui un mese l’anno; paghiamo ogni tipo di tassa per non avere alcun servizio. È un posto da terzo mondo: tutto in abbandono, soltanto la domenica vediamo i vigili a fare le contravvenzioni alle auto. Ma non vedono che non c’è alcuna segnaletica né verticale né orizzon-

tale?”. Un altro villeggiante, Luigi, rimarca come non venga svolta alcuna pulizia delle strade. Sulla vicenda, “una situazione insostenibile che sta facendo scappare i villeggianti”, spiegano i manifestanti, verrà presentato un esposto in Procura.

torale e dovevano fare l’inaugurazione del piazzale. E adesso ci fanno chiudere. Io ho cinque figli: cosa porto da mangiare? Sono tanti i commercianti aperti che non potrebbero, vu cumprà che vendono, e fruttivendoli che lasciano la merce giorno e notte fuori dal negozio al sole e vento. Perché non controllano anche loro? Mi sento come se fossi stata violentata una chiusura delle quale porterò i segni, mio figlio di tredici anni alla notizia si è sentito male”.

Di Fiori. Davanti alla sua abitazione in via Apriliana ad Aprilia, è stata abbandonata la carcassa di un maiale. A fine luglio gli era stata bruciata l'auto. Sulla vicenda vige il massimo riserbo, ma tutto lascia pensare ad un nuovo grave atto intimidatorio.

Agosto

15 Luglio – ANCORA PROBLEMI CON LA CONSEGNA DELLA CORRISPONDENZA, IL SINDACO RACCOGLIE LE LAMENTELE E INCONTRA POSTE ITALIANE – Il Comune raccoglie i reclami dei cittadini riguardo la mancata o ritardata consegna della corrispondenza e fa da tramite con Poste Italiane, a cui vengono girate tutte le segnalazioni di disservizio. Ma, nonostante la buona volontà dell’Amministrazione per una collaborazione con Poste Italiane finalizzata al miglioramento del servizio, la posta continua ad arrivare a singhiozzo, o a non arrivare proprio.

3 Agosto – L’OPPOSIZIONE RIPROVA A SFIDUCIARE IL SINDACO – Ancora una volta l’opposizione prova a raccogliere firme tra i consiglieri per sfiduciare il sindaco. Ma, ancora una volta, non riesce a raggiungere il numero necessario per riuscire nel suo intento. Infatti solo Luca Fanco, tra la maggioranza, appone la sua firma.

11 Agosto – POSTI SOTTO SEQUESTRO I CHIOSCHI DI FIORI AL CIMITERO Chiusi i chioschi dei fiorai nel piazzale del cimitero di via Strampelli. A notificare l’ordinanza di chiusura amministrativa che vieta la vendita dei fiori la polizia locale. I chioschi, come hanno spiegato con rabbia al comandante Sciaudone i proprietari, sono stati trasferiti sulle piazzuole costruite dal Comune previo pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, e sono forniti di permesso a costruire. Ma la procedura amministrativa non è stata mai ultimata, nonostante – come racconta dice una delle proprietarie - “durante la campagna elettorale alcuni politici sono venuti a metterci fretta affinché ci trasferissimo, per continuare la vendita nelle nuove piazzuole dove ora siamo, piazzuole da loro costruite. Fretta giustificata dal fatto che iniziava la campagna elet-

12 Agosto – CITTADINI DI NUOVO IN PROTESTA A MARINA DI ARDEA – Dopo la manifestazione del 22 luglio, a protestare sono i cittadini di via Bolzano, a cui quelli di via Bologna si uniscono per ribadire lo stato di degrado in cui versa Marina di Ardea. Contenitori per i rifiuti insufficienti, strade piene di buche e di rifiuti, oltre che senza marciapiedi e senza illuminazione pubblica. “Non ci accontentiamo più delle parole –dichiarano – vogliamo vedere i fatti. Ci vergognamo di vivere ad Ardea”. Il malcontento è anche dei commercianti, che lamentano un degrado non più tollerabile per un luogo che dovrebbe essere a vocazione turistica e che invece mostra sabbia che il vento spinge sui marciapiedi e sulla strada e che nessuno si fa carico di ripulire, creando anche un pericolo alla circolazione e ai pedoni, costretti a scendere dal marciapiede; immondizia e pezzi di auto abbandonate, carcasse di autovetture cannibalizzate nella macchia mediterranea, giacigli che diventano il rifugio di venditori ambulanti abusivi e spacciatori. “Attrazioni” che di certo non interessano i possibili turisti, sempre più in fuga da questi luoghi. 12 Agosto - ARDEA, ANCORA INTIMIDAZIONI AL SINDACO: MAIALE MORTO DAVANTI ALLA SUA ABITAZIONE - Nuova grave intimidazione al sindaco di Ardea Luca

24 Luglio –IGNOTI TENTANO DI INCENDIARE L'AUTO DEL SINDACO - “Era circa l’1:40 di notte ed ero appena rientrato a casa dopo una serata con alcuni amici. Sentendo abbaiare i cani in maniera strana e un rumore metallico come dell'innescare di un accendino, sono uscito fuori dal balcone. Ho visto un ragazzo di circa 30 anni che nel buio armeggiava intorno alla ruota posteriore sinistra della mia auto: stava cercando di accendere qualcosa. Sono sceso urlando ma ormai era troppo tardi: si stava dileguando verso la sua macchina. In quel momento ho pensato a chiamare i carabinieri e a spegnere subito l'incendio. Sono sconcertato. È una nuova, palese, intimidazione ai danni di questa città”. Questo il racconto del sindaco Di Fiori riguardo il tentato atto incendiario. “Sembra quasi un disegno contro la città: sistematicamente si verificano eventi che, anche se creano materialmente pochi danni, uccidono le persone che vogliono cambiare questo territorio – ha aggiunto – I fatti successi negli ultimi anni non hanno una connotazione e un colore politico, perché hanno investito consiglieri del centrodestra, del centrosinistra, di liste civiche, giornalisti, ex rappresentanti dell'Arma, uffici comunali”.

25 Agosto - INCENDI DOLOSI E ATTI VANDALICI: NOTTE DI PAURA A TOR SAN LORENZO - Nel corso della notte le fiamme hanno completamente distrutto la grande pergola esterna di un ristorante a Tor San Lorenzo. Sconosciute le cause dell'incendio, ma tutto lascia pensare ad un'azione dolosa. Paura per gli abitanti della palazzina, i cui appartamenti sono stati raggiunti dal nero fumo intenso. L'intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato ulteriori danni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tor San Lorenzo. Nelle stesse ore dei vandali si sono introdotti nella scuola di Via Tanaro, a poca distanza dall'incendio, devastando tutto ciò a cui era possibile arrecare danno. Bombolette di vernice spray sono state utilizzate per riempire le pareti di scritte ingiuriose e bestemmie. Il danno più grave, oltre alla rottura di mobili, è stato provocato vuotando nell'ambiente gli estintori a polvere.


2 settembre – AGGREDISCE IL FRATELLO A COLPI DI MANNAIA: ARRESTATO PREGIUDICATO – Il giorno dopo un’altra aggressione a seguito di una lite, stavolta a colpi di mannaia. I Carabinieri arrestano un pregiudicato 53 enne responsabile di lesioni personali aggravate nei confronti del fratello 82enne. Nella tarda serata del giorno precedente l’anziano si presenta presso la Stazione Carabinieri di Tor San Lorenzo con un vistosa ferita da arma da taglio al braccio sinistro. L’uomo viene portato dal 118 al S. Anna di Pomezia, dove viene sottoposto ad un intervento chirurgico. Le indagini consentono di appurare che il più giovane si era recato presso l’abitazione della vittima e qui, in seguito ad una discussione sorta per futili motivi, l’aggressore ha iniziato a scagliarsi contro l’82enne colpendolo più volte anche con una mannaia. Dopo la violenta lite il più piccolo si è allontanato, mentre l’anziano è riuscito, nonostante le ferite riportate, a raggiungere la vicina Caserma dei Carabinieri, che hanno arrestato l’aggressore. 13 settembre – ANCORA RIFIUTI IN STRADA ALLA NUOVA FLORIDA, CITTA-

16 ottobre - CHIOSCHI CHIUSI, LA PROTESTA SCENDE IN PIAZZA - Mattinata di protesta, ad Ardea: a manifestare i titolari dei banchi dei fiori del cimitero di via Strampelli, chiusi dall'inizio di agosto. Un corteo è partito dal Museo Manzù - scortato da polizia di Stato di Anzio e dai carabinieri della tenenza di Ardea - ed ha raggiunto la stanza del sindaco, dove i manifestanti hanno trovato a riceverli il Primo Cittadino ed il suo vice. Attualmente solo due fiorai possono riprendere i lavori per completare quanto previsto dal progetto approvato per la costruzione dei chioschi, ripristinando le parti non conformi al progetto approvato, opera per la quale ancora non è stato presentato il “fine lavori”. 17 ottobre – DI NUOVO TOPI NELLA SCUOLA - Due giorni di chiusura per derattizzazione non bastano per sconfiggere la presenza di topi nella scuola materna Campo di

Carne 2. Il 17 ottobre, infatti, i bambini non sono entrati in aula in quanto sono stati trovati altri escrementi, a confermare che i roditori sono ancora “ospiti” dell'istituto scolastico, con grande disappunto dei genitori che hanno iniziato a protestare davanti al cancello d'ingresso. Il 14 ottobre era stata segnalata la presenza di roditori, cosa che aveva spinto l'amministrazione comunale ad ordinare la chiusura della scuola per i due giorni successivi per consentire la derattizzazione, ma, a detta dei genitori, questa non è stata eseguita nella maniera migliore, visto che alla riapertura ancora si notava la presenza di escrementi. “Siamo stanchi di questa situazione, ogni anno è la stessa storia - concludono i genitori dei piccoli alunni - vogliamo che i nostri figli stiano in un ambiente sano, non dove potrebbero contrarre malattie”. 25 ottobre – RIAPRE IL PARCO RIELASINGEN WORBLINGEN - "Il parco Rielasingen Worblingen è aperto!". A gridarlo i bambini che si sono dati appuntamento a Tor San Lorenzo. L’evento, organizzato dal Parroco Don Franco, aveva come obiettivo inaugurare l'anno pastorale e dar vita ad un parco abbandonato

DINI INFURIATI - Disagi e mancanza di decoro urbano, ancora una segnalazione da parte di cittadini. Questa volta le lamentele arrivano dalla Nuova Florida, a causa della costante presenza di rifiuti e degrado lungo la strada. La via in questione è via Gorizia, che da largo Genova fa da collegamento con il mare. Cumuli di rifiuti su ambo i lati, dove è possibile trovare veramente di tutto, dai semplici sacchetti alle mensole per l'arredo, dai fusti di detersivi ai materassi, fino a quello che avrebbe tutta l'aria di essere eternit. “Già ad aprile avevamo sollecitato il Comune per la rimozione - dice uno dei cittadini in protesta - Non essendoci stati interventi ci siamo rivolti alla polizia municipale che ci aveva assicurato la rimozione dei rifiuti ma, ad oggi, tutto è ancora esattamente là dove si trovava cinque mesi fa''.

Settembre

tando conseguenze più gravi per la vittima, trovata a terra piena di sangue. I militari sono riusciti a bloccare ed arrestare l’italiano e, successivamente, altri due aggressori.

15 settembre – UN’ALTRA AUTO DATA ALLE FIAMME - Un’altra auto a fuoco. Questa volta, però, l’atto incendiario non è rivolto ad esponenti politici o a giornalisti: colpita, intorno alla mezzanotte, una Skoda che si trovava parcheggiata in via Pavia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pomezia che hanno provveduto a domare l'incendio evitando che si propagasse all'immondizia gettata nel piazzale di quella che avrebbe dovuto essere l'isola ecologica.

Ottobre

1 settembre – SEQUESTRATO ED AGGREDITO A SEGUITO DI UNA BANALE DISCUSSIONE - Ennesimo episodio di criminalità a Tor San Lorenzo, dove un uomo viene sequestrato e picchiato selvaggiamente. I Carabinieri arrestano tre persone, un italiano, un albanese ed un egiziano, rispettivamente di 42, 27 e 24 anni, tutti con precedenti penali, responsabili di sequestro di persona, lesioni personali aggravate e rapina. Nel pomeriggio del giorno precedente, di fronte ad una pizzeria, scaturisce una lite fra due italiani. Poco dopo l’aggressore si presentata nel locale in compagnia di tre stranieri, che cercano prima di caricare la vittima nel cofano della loro auto, poi, non riuscendovi, lo fanno salire, con la forza, sui sedili posteriori per trasportarlo in una zona isolata nei pressi di via del Radiofaro. Una volta giunti sul posto gli aggressori fanno scendere il sequestrato e iniziano a colpirlo con calci e pugni in più parti del corpo, utilizzando anche un bastone e alcuni arnesi da lavoro. L’intervento di una pattuglia dei militari, giunta su indicazione di alcuni cittadini che avevano assistito alla scena, pone fine all’aggressione evi-

ormai da troppo tempo, finito nel dimenticatoio e nel degrado più totale. L’opera di bonifica è stata possibile grazie all’Associazione Angez Onlus che con il lavoro dei suoi volontari è riuscita a riqualificare l’intera area valorizzandolo e rendendolo accessibile ai cittadini.


Novembre

1° novembre - 40ENNE ASSALE ANZIANO E LO RIDUCE IN FIN DI VITA - Assurdo dramma davanti al “Samoa”, dove un 40enne non ha esitato a massacrare di pugni Giuseppe Crisafulli, un 65enne di Tor San Lorenzo, malato di cuore e portatore di pacemaker. I due, secondo una prima ricostruzione, hanno una discussione per motivi banali. All’improvviso il più giovane, Mirko Profili, di Ardea, iniziata a colpire violentemente l’anziano che, a causa del pestaggio, riportata un danno al pacemaker, mandandolo in blocco cardiorespiratorio. A ricostruire la dinamica e a risalire all’autore del pestaggio i carabinieri di Ardea. Profili è stato individuato ed è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi. Sembra che poco prima il quarantenne avesse avuto un brutto litigio con la moglie e che l’anziano fosse intervenuto per evitare che la lite degenerasse. Ma ad avere la peggio è stato lui, ricoverato a Roma in condizioni gravissime. 3 novembre – BILANCIO DI “PREVISIONE” APPROVATO DI NOTTE - Bilancio di previsione 2014 approvato con 8 soli voti alle 23:40. È questo l’esito del consiglio comunale, svolto tra polemiche, grida ed insulti da parte di numerosi cittadini accorsi per protestare contro l’amministrazione comunale. Mamme arrabbiate per la carenza di igiene nelle scuole, titolari dei chioschi dei fiori situati davanti al cimitero di via Strampelli, chiusi da tempo per colpe che rimpallano da una parte all’altra, ma anche tanti cittadini, "armati" di cartelli di protesta, semplicemente stanchi di non avere servizi e di vedere i politici infischiarsene delle loro esigenze, perdendo tempo in teatrini e sceneg-

Dicembre

1° dicembre – SI DIMETTE IL SINDACO - 24 ore prima dello svolgimento del consiglio comunale durante il quale si sarebbe dovuta votare la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Ardea Luca Di Fiori e del presidente del consiglio Massimiliano Giordani, il Primo Cittadino rassegna le proprie dimissioni. “La città non può aspettare: io ho chiesto da tempo un equilibrio politico che tarda a venire. A questo 'gioco' non ci sto, per il bene della città. Ecco perché ho presentato le mie dimissioni. L'ho fatto perché la politica deve riflettere e dovrà farlo davanti a tutti i 50mila ardeatini. La politica dovrà guardare in faccia sia chi ha votato questa maggioranza sia chi non l'ha votata”, afferma Di Fiori. Ma sono in molti a pensare che si tratti di un bluff finalizzato a trovare finalmente una quadra che consenta di sbloccare lo stallo che paralizza la vita amministrativa di Ardea sin dall’insediamento di Di Fiori. Da parte dell’opposizione, ma anche da alcuni membri della maggioranza, arrivano critiche e inviti ad “andare tutti a casa”. Per timore che il sindaco, che per legge ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni, ci ripensi, l’opposizione tenta comunque la carta della sfiducia, ma – a sorpresa, ma non troppo – ci “ripensa” proprio nel corso del consiglio comunale che vede la discussione della mozione di sfiducia, decidendo di dare un’altra chance all’amministrazione in carica ed offendo la propria collaborazione. Le uniche dimissioni certe sono quelle da presidente del consiglio comunale da parte di Massimiliano Giordani, date per “tranquillizzare gli animi di tutti”. 2 dicembre – SCUOLA ALLAGATA E CAL-

giate finalizzate solo all’ottenimento, o al mantenimento, di una poltrona. "Andate a casa!", gridano dal pubblico, tanto che il presidente del consiglio è costretto a sospendere i lavori. Al momento del voto il consigliere di maggioranza Volante lascia l’aula per non dare il suo appoggio al bilancio, mentre Marcucci si astiene. Il giorno dopo sei consiglieri di opposizione firmano l’ennesima mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. 8 Novembre – IL COMUNE VIETA AI BAMBINI DI GIOCARE NELLA PIAZZETTA – È bastato un cartello, all’Amministrazione comunale, per farsi tutti nemici: bambini, famiglie, psicologi, sindacati, politici e persino l’Unicef. Nella piazzetta di fronte alla scuola elementare Manzù, dove i bambini erano abituati a rincorrersi e divertirsi all’entrata e all’uscita delle lezioni, è stato messo dai vigili urbani, su ordine dell’Amministrazione, l’avviso “divieto di praticare giochi di qualsiasi genere”. La rivolta delle mamme non si è fatta attendere: prima le proteste verbali al limite della rissa, poi i cartelli con scritto “Se i nostri bambini non possono giocare a questa età, cosa devono fare: drogarsi?”. La protesta è giustificata dal fatto che non ci sono posti dove portare i bambini a giocare, non ci sono punti di incontro per gli adolescenti. “Si tratta di una questione di sicurezza: se un pallone dovesse finire in strada sarebbe pericoloso…”, si giustifica il Comune. Ma il posto è recintato e questo rischio si corre in qualsiasi parco giochi. La polemica infiamma e

DAIA ROTTA: CHIUDE ANCHE LA S. ANTONIO - Aule allagate e caldaia dei termosifoni rotta alla scuola materna di Sant’Antonio: la vicesindaco Raffaella Neocliti firma un’ordinanza di chiusura almeno fino al ripristino dei termosifoni, mentre per gli allagamenti intervengono i vigili del fuoco, che rendono inagibile il ballatoio e la palestra della scuola per infiltrazioni d'acqua. Tre giorni dopo la Neocliti firma un’ordinanza per risolvere le criticità delle scuole cittadine: interventi censiti dall'ufficio tecnico comunale di riparazioni straordinarie sugli impianti termici e idraulici, interventi straordinari con opere di protezione e di verifica dei discendenti, lavori di manutenzione straordinaria per interventi urgenti sui terrazzi di copertura, attività di revisione e riparazione straordinaria dei servizi igienici. La copertura economica individuata è di 35mila euro. 6 dicembre – CARRO FUNEBRE “BUCA” A CAUSA DELLE STRADE DISSESTATE: A RISCHIO IL FUNERALE - Carro funebre diretto al cimitero di via Strampelli finisce in una delle tante buche di via Laurentina. A causa della profondità si danneggiano due ruote, impedendo al carro di ripartire e provocando un notevole ritardo nello svolgimento del funerale di una donna di 85 anni. Ovvie le ire dei familiari, che hanno dovuto chiedere aiuto ai titolari di una vicina officina. L'autista del carro funebre,

viene riportata a livello nazionale, fino a che l’Amministrazione decide di tornare sui suoi passi. “Troveremo una soluzione che permetta l’eliminazione di questo cartello che tante polemiche ha creato – promette il sindaco - Ma rispettando sia le esigenze dei bambini che sono giustamente intoccabili, sia quelle dei residenti ad avere la possibilità di riposare”. 10 novembre – VANDALI NELLE SCUOLE DI CAMPO DI CARNE – Scuole di Campo di Carne senza pace. I “soliti vandali” hanno nuovamente svuotato gli estintori, gettando a terra le polveri in essi contenute. La stessa cosa era accaduta all'inizio dell'anno scolastico. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un sopralluogo è stato effettuato anche dal sindaco, che ha immediatamente emesso un’ordinanza di chiusura della scuola per tre giorni. "Ci sono stati alcuni vandali che sono entrati nel plesso e hanno aperto estintori, messo a soqquadro i locali, imbrattato le pareti e i pavimenti, rotto gli armadietti - ha comunicato Di Fiori - La stima dei lavori fatta dall'ufficio tecnico comunale ammonta a 4.500 euro". Ormai il problema non accenna a diminuire, “e non diminuirà – ha affermato una delle mamme - fino a quando l'amministrazione non farà installare delle telecamere di sorveglianza”. Il 13 novembre la protesta dei genitori si concretizza in un sit-in davanti alle scuole, organizzato in collaborazione con il comitato di quartiere e con varie associazioni, per far presente al neo vicesindaco, unico rappresentante dell’amministrazione comunale, i numerosi problemi della scuola del quartiere, a partire dai continui atti di vandalismo.

dipendente di un’agenzia di Roma, all'uscita del cimitero ha detto: "Noi giriamo tutti i cimiteri e i paesi d'Italia, percorriamo strade impervie, ma mai ci era capitato di accompagnare una salma ad un paese ad appena trenta chilometri da Roma con strade così piene di buche, larghe e profonde. È una cosa vergognosa, penso ai parenti della defunta che oltre al dolore per la perdita della congiunta hanno avuto anche questa disavventura, che ha causato loro l'ansia di trovare la chiesa chiusa, con il pericolo di dover rinviare i funerali”. 21 dicembre – DI FIORI RITIRA LE DIMISSIONI - Allo scadere dei 20 giorni il Primo Cittadino ritira le dimissioni. Questo il suo commento: “La maggioranza ha condiviso un atto di intenti nel corso del quale si fa un chiaro riferimento a punti da condividere nella maniera più ampia possibile con l'opposizione. L'obiettivo è di avere due anni di lavoro, di profondo dialogo con tutto il consiglio comunale, per un profondo rilancio dell'azione amministrativa. Ringrazio i consiglieri per il senso di responsabilità che hanno dimostrato. Ora diamo un forte impulso dell'azione amministrativa”. Nello stesso momento l’assessore all’Ambiente De Paolis rassegna le sue dimissioni spiegando che “devono servire a riportare il dialogo nella nuova compagine politica”. Poco dopo si dimette anche Iotti: della vecchia Giunta non resta più nessuno, visto che anche la vicesindaco Neocliti aveva riconsegnato le deleghe a lei assegnate e, prima di lei, pure l’assessore ai Lavori Pubblici Petricone aveva “gettato la spugna”.


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Gennaio 2015

SOCIALE

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L’Adiantum Community Awards 2014 ad Ardea

È

Ardea il comune italiano dove è stato celebrato l’Adiantum Community Awards 2014. L’evento, organizzato dalle delegazioni del Lazio, si è svolto il 20 dicembre presso il polo museale di via Laurentina. Adiantum – oggi la più grande realtà italiana che sensibilizza la società civile contro ogni forma di privazione a danno dei bambini – ha premiato le persone più meritevoli che si sono distinte in diversi ambiti, in modo diretto o indiretto, nella tutela dei minori. Premiati il papà, la mamma e i nonni dell’anno, ma anche il volontario e il politico che si è impegnato di più nell’ambito della mission associativa. Premiata anche la stampa, gli autori e artisti che si sono adoperati nell'anno a garantire una vita serena ed equilibrata vicino agli affetti più cari. Durante la cerimonia ci sono stai attimi di commozione per l'intervento di Alessandro Avenati, che da due anni lotta per riabbracciare il figlio Cesare, rapito dalla madre, fuggita in Croazia dopo la sentenza che concedeva al padre l'affidamento esclusivo. Presenti anche molte autorità: Giudici, Avvocati, Professionisti del settore, Sindaci, Assessori e Consiglieri del territorio laziale. Secondo il presidente nazionale Giacomo Rotoli: «L’evento di Ardea sensibilizza la nostra mission associativa, la Tutela dei Minori. Ogni minore ha il diritto ad avere una famiglia, due genitori, una istruzione, un’assistenza sanitaria e ad essere accolto benevolmente nella società.

Partendo da questi principi, ci battiamo così giorno dopo giorno contro ogni forma di privazione a danno del minore grazie alla nostra fitta rete nazionale». «Come delegato di Roma», afferma Massimiliano Gobbi, «sono orgoglioso di aver ospitare l’Adiantum Awards 2014 nella mia città, è stata un’importante occasione per sensibilizzare il

nostro territorio e diffondere la cultura della Bigenitorialità, e cioè quel principio etico in base al quale un bambino ha il legittimo diritto a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori, anche nel caso questi siano separati o divorziati. La cittadinanza ha risposto numerosa, cercheremo di unire le forze per realizzare altri eventi nel territorio speciali». Premiati: Papà dell’anno: Alessandro Avenati; Mamma dell’anno: Laura Morichetti; Nonni dell’anno: Ass. Nonni e Nonne penalizzati dalle separazioni”; Autori & Libri: Glenda Mancini; Musica e Spettacolo: Ghost; Stampa: Interris.it; Politica: on. Roberta Angelilli; Attività sociali: Ass. Comitato di Quartiere Nuova California 2004 onlus; Impegno sociale: Don Franco; Volontariato: Marco di Marco. Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionale per la Tutela dei Minori


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SEGNALAZIONI

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Torvaianica, cittadini contro il degrado Continuano ad arrivare dal centro della cittadina segnalazioni su rifiuti, strutture pericolanti e buche pericolose

D

egrado in piazza Kennedy – via Zara, la situazione non migliora, anzi… A segnalare il peggiorare delle condizioni dell’area attraverso una lettera al sindaco di Pomezia Fabio Fucci è Vincenzo Votino, che già nel passato aveva messo in risalto le problematiche del centralissimo parcheggio di Torvaianica. “Vorrei porre all’attenzione del sindaco – scrive Votino - la permanente presenza di un palese simbolo di degrado ambientale che, sebbene sia sotto gli occhi di tutti, continua a rimanere inamovibile sul luogo, senza che alcuno provveda alla sua rimozione. Più precisamente, mi riferisco alla“penisola recintata con rete metallica, palesemente arrugginita e fatiscente”, verosimilmente utilizzata a suo tempo, quale ricovero di mezzi e/o materiale edilizio per lavori comunali o provinciali. Tale struttura è presente da circa tre anni all’interno del parcheggio pubblico di Torvaianica, adiacente Piazza Kennedy, ove il martedì si svolge, tra l’altro, un importante mercato rionale”. La “struttura”, spiega Votino, nei giorni di mercato, viene sistematicamente usata da alcuni venditori come“bagno pubblico” dal momento che l’area mercatale ne è sprovvista, mentre tutti i giorni viene utilizzato anche come deposito di bottiglie di birra e di vino, naturalmente vuote e rotte. “È da precisare – scrive Vincenzo Votino - che l’uso improprio di tale spazio nella giornata di martedì, è nullo rispetto all’uso che se n’è fatto durante il periodo estivo, negli oltre due anni appena trascorsi, quando questa area è stata utilizzata come sistematica discarica di ogni nefandezza (organica e non), con conseguente risultato che il territorio è permanentemente infestato da roditori giganti (che sistematicamente poi, per sollazzarsi si trasferiscono nei giardini e nelle abitazioni adiacenti al luogo d’interesse)”. Votino allega quindi le foto non solo dei rifiuti accumulati nel parcheggio, ma

gnalate numerose buche sia sui marciapiedi che sulle strade: da via Carlo Albero Dalla Chiesa al Lungomare delle Sirene, passando per le stradine interne, sono tantissime le buche che rendono difficoltoso il passaggio di auto e pedoni. Matteo Acitelli

anche dei grossi topi trovati nei giardini delle abitazioni confinanti. “La stessa zona, negli ultimi tempi, è diventata anche luogo e meta costante di bisboccia, soprattutto di notte, da parte di persone non miglio identificate che utilizzano l’area di parcheggio quale pattumiera a cielo aperto e lasciano sul selciato centinaia di bottiglie di birra di vetro, intere o rotte”, conclude Votino, che chiede all’Amministrazione di rimuovere la pericolante e pericolosa struttura al più presto, oltre ad un “più accurato intervento igienico per la pulizia del territorio e un controllo più consono e adeguato sull’uso distorto che alcuni individui fanno dei luoghi pubblici, in dispregio delle leggi e norme vigenti (utilizzo di telecamere ad hoc potrebbe essere un rimedio)”. A questo si aggiunge il costante uso da parte di incivili di piazza Kennedy e viale Italia come discarica abusiva dove gettare di tutto, dai semplici rifiuti fino ai mobili. A quando controlli severi per evitare questo fenomeno ormai divenuto una prassi quotidiana? Basta spostarsi di pochi metri per capire che i problemi legati al degrado ambientale persistono, anche se in forme diverse: in via La Spezia, angolo piazza Italia, a lamentarsi della sporcizia è Anna Sorrentino. “Da mesi scrivo all’ufficio ambiente, al sindaco, segnalo nei siti preposti, ma non c’è nulla da fare - spiega la donna – qui continuiamo a vivere circondati da rifiuti, senza che nessuno faccia nulla. Non so se il servizio di raccolta sia insufficiente o se viene svolto in maniera non corretta, ma quello che so con certezza è che questo quartiere è diventato troppo sporco”. A corredo delle sue parole invia decine di foto (“sicuramente spiegano meglio di me la situazione”): per ragioni di spazio ne pubblichiamo una sola. Sempre al centro di Torvaianica, vengono se-


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SEGNALAZIONI 31 Ardea, mappatura dei “crateri” e lavori di riparazione delle buche: cittadini (e “Amici di Grillo) infuriati Gennaio 2015

Paesaggi lunari con vere e proprie voragini: strade sempre più come percorsi ad ostacoli

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passato il primer, non è stato rullato ne trattato con ballerina il lavoro compiuto. Questa riparazione durerà solo pochi giorni! Facciamo un po’ di calcoli: 180 € costa un metro cubo di asfalto pronto (fonte Antonello Rocca) 12 carriole per un metro cubo, 4 secchi per una carriola, 4 palate per secchio; tre palate in media per una buca. Fate i conti: con 180 € si riparano in questo modo circa 64 buche. Poniamo che 20.000 euro siano la parte dell'appalto destinato all'acquisto del materiale, rifacciamo i conti: possiamo coprire più di 7.000 buche, ossia una buca ogni 10 metri dei 70 kilometri di strade di cui il comune di Ardea dispone. Ragazzi, qui ci stanno fregando”.

o scorso 11 dicembre l’amministrazione comunale di Ardea ha fornito l’elenco delle vie nelle quali sarebbero stati effettuati i lavori di sistemazione delle buche sul manto stradale “Secondo il primo ordine di servizio disposto dall’area lavori pubblici alla società Mb77, vincitrice dell’appalto di manutenzione ordinaria delle strade sul territorio di Ardea, sono state ordinate con urgenza le lavorazioni di“compianamento” delle buche di alcune vie, con la pulizia, la stesura del “Primer”, la posa in opera dell’asfalto e la relativa compattazione (con ballerina o rullo) – avevano fatto sapere dagli uffici comunali –Nel dettaglio, le vie di questa prima disposizione sono: via Laurentina, viale Nuova Florida, via Pisa, via Livorno, via Gorizia, via Strampelli, via queste vie: via Bolzano, via Bergamo, via Firenze, via Lecce, via Pavia, via Modena, viale Piave, via Ticino, viale Marino, via delle Palme, via San Marino, via Rieti, via Piombino, via Dora Baltea, via Terni”. E, in effetti, qualche lavoro è stato visto dai cittadini, che hanno però criticato il modo in cui è stato svolto. Le lamentele, corredate da foto che forniscono oltre alla testimonianza di quanto esposto anche la “mappatura delle buche di Ardea”, sono state raccolte sul blog degli Amici di Grillo Ardea, dove gli autori hanno così commentato l’asfal-

Senza aggiungere alcun commento a quanto scritto dagli “Amici di Grillo Ardea”, pubblichiamo la foto di una delle buche su cui sono già stati effettuati i lavori, e una parte (per metterle tutte serviva un libro) delle tante altre foto inviate dai cittadini che segnalano la presenza delle buche sul territorio rutulo. Dopo aver guardato queste foto, si rinforzano i dubbi sul fatto qui, probabilmente, le parole “civiltà” e “progresso”, ma anche “normalità”, siano termini di cui ancora chi amministra (o ha amministrato nel passato) questo Comune ignori quale sia il vero significato. Alessia Ambra Achille

Niso, via Campo Selva, largo Udine, via Venezia, lungomare degli Ardeatini, viale San Lorenzo, via dei Tassi, via delle Pinete, viale Nuova California, via Tanaro, via Sant’Antonio, via Mare della Serenità, Circonvallazione Mare Australe, Circonvallazione Mare Orientale. Nel secondo ordine di servizio saranno inserite

tatura delle buche: “Questo è lo standard di riparazione delle buche stradali che si sta effettuando in questi giorni ad Ardea. 80.000 euro RUBATI letteralmente dalle tasche dei cittadini. Ingrandite questa foto (si tratta dell’unica foto con la buca “riparata”, ndr) per osservarne i dettagli. Noterete che dalla buca non è stato rimosso lo sporco che si è mescolato all'asfalto, non sono stati rimossi i pezzi prossimi ai bordi e destinati a staccarsi prestissimo perché già spaccati, non è stata neppure coperta interamente l'area priva di asfalto, non è stato


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LAVORO

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Sigma Tau, arrivati i licenziamenti per 187 dipendenti Dal 17 gennaio ci sarà la “risoluzione del rapporto di lavoro e collocazione in mobilità”, ma i lavoratori annunciano altre lotte

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mareggiati, disperati, delusi, ma anche arrabbiati e decisi a non arrendersi e proseguire la loro battaglia, anche se si sentono traditi da coloro che li dovevano difendere. Sono i 187 lavoratori della Sigma Tau che il 13 dicembre hanno ricevuto la raccomandata che li informa della loro messa in stato di mobilità, ovvero della “risoluzione del rapporto di lavoro e collocazione in mobilità”, che, in parole povere, viene tradotto come il licenziamento a partire dal 17 gennaio 2015. Si tratta perlopiù di quei dipendenti mandati in cassa integrazione – chi due, chi tre anni fa – per i quali l’azienda farmaceutica pometina aveva inizialmente parlato di ricollocamento, di reinserimento a seguito di un piano di rilancio che a tutt’oggi non c’è mai stato. Anzi, l’idea che si ha è quella di uno smantellamento chirurgicamente studiato sin dall’inizio. “Dopo la morte del compianto dott. Cavazza, gli eredi non misero alla guida della Sigma Tau un manager come l’AD dr. Ugo Di Francesco - nominato dallo stesso Cavazza quando era ancora in vita – il quale, visti gli andazzi in azienda, si è affrettato togliere le tende; oggi Di Francesco lavora alla Chiesi Farmaceutici, che anche grazie al suo operato è al momento una delle migliori Aziende farmaceutiche Italiane. Al contrario, preferirono assumere il dr. Secondo Attila Carrara, rappresentante di una categoria di professionisti conosciuta solo nel nostro martoriato paese: “esperto in ammortizzatori sociali”. In parole povere, come creare una crisi aziendale, accedere agli ammortizzatori sociali ed eliminare i lavoratori, il tutto sulle spalle della collettività”, raccontano i dipendenti dopo aver avuto notizia dell’ultimo “atto” che precede il licenziamento. “In quasi tre anni – proseguono i dipendenti - questo signore ha eliminato quasi 700 lavoratori, facendo invidia anche al suo non meno feroce omonimo, già re degli Unni”. Ma gli ormai ex dipendenti Sigma Tau vogliono mettere in evidenza alcune anomalie. “Attila Carrara ha aperto la procedura di mobilità il 18 settembre 2014, ben prima che venisse accor-

dato dal Ministero del Lavoro l’ultimo anno di CIGS per ristrutturazione per 204 dipendenti (i numeri in seguito sono variati di poco, ma ancora non abbiamo dati ufficiali). Nel frattempo, come risulta dal verbale di accordo siglato con i sindacati, ha avviato un’ultima mobilità incentivata, in evidente contrasto con le condizioni di CIGS, cioè di “sospensione” dal lavoro in attesa che l’azienda riesca appunto a reintegrare i lavoratori sospesi. È evidente che gli esuberi erano stati decisi già dall’inizio e artatamente messi a carico dello Stato per tre

anni…”. “L’accordo sulla mobilità, realizzatosi il 1° Dicembre 2014 presso la Regione Lazio, dopo una assemblea espressione di un voto palesemente irregolare, è un altro vergognoso passo di questa vicenda, con i sindacati che, contro la volontà di centinaia di lavoratori, hanno accettato le condizioni dell’azienda. Solo tre delegati della rete esterna, cioè i rappresentanti degli ISF (Informatori Scientifici del Farmaco) dell’USB si sono rifiutati di sottoscrivere tale accordo”, spiega un altro dipendente. Secondo i lavoratori in mobilità o ancora in cassa integrazione, “la selezione dei lavoratori da licenziare, in accordo con i sindacati (esclusi i tre componenti – su cinque - della USB), è stata fatta principalmente con un criterio assolutamente discriminatorio come l’età, in massima parte ultracinquantenni, e le famigerate esigenze tecnico-organizzative. Ricordiamo anche che nel corso di tre anni consecutivi di CIGS a zero ore, senza rotazione e quindi sempre per gli stessi lavoratori, sono stati presentati 4 piani industriali di crisi e di riorganizzazione-ristrutturazione, regolarmente disattesi e modificati a seconda delle esigenze dell’azienda”. Contro quanto accaduto il “Comitato per la tutela della rete ISF Sigma-Tau”, a cui hanno aderito la maggior parte dei lavoratori in CIGS o in mobilità, ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato per annullare la sentenza negativa del TAR del Lazio, a cui ci si era appellati contro la concessione della CIGS alla sigma-tau, e che aveva dichiarato la sua incompetenza demandando ai giudici del lavoro”. “Fortunatamente – sostengono i lavoratori a “riposo forzato” - i fatti ci confortano: i giudici del lavoro, a cui abbiamo fatto ricorso con numerose cause per la prima e per la seconda CIGS su tutto il territorio italiano, ci hanno dato ragione già in oltre 35 vertenze, dichiarando la assoluta illegittimità della CIGS”. Giuseppe Marrone


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Un anno di di Luca Mugnaioli

INFORMAZIONE

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Notizie Tascabili

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI” Il meglio della rubrica “Notizie Tascabili” con le notizie che hanno segnato, nel bene e nel male, l’anno appena terminato.

Nuovo aumento della disoccupazione a Luglio, ora è al 12,6%: 35mila occupati in meno – ilsole24ore SETTEMBRE 2014

Il caso dei video misteriosi: su YouTube 80 clip “in codice”. Spie, marketing o alieni? – repubblica/tecnologie.it MAGGIO 2014

Il Governo insiste sull’aumento della Tasi. Sulla casa Scelta Civica minaccia lo stop. Delrio: difficile una nuova tassa sui giochi - Repubblica.it GENNAIO 2014

Jobs Act, verso emendamento governo su licenziamenti disciplinari – ilsole24ore OTTOBRE 2014

Polveri sottili: si potranno misurare con lo smartphone – Corriere.it/scienze GIUGNO 2014

Cucchi, Pignatone: “E’ inaccettabile la morte di chi è affidato allo Stato” – ilfattoquotidiano.it NOVEMBRE 2014

Grembiuli antiproiettili per le scuole americane – notizie.delmondo.info LUGLIO 2014

#Sottomarino, Roma twitta il maltempo: sul Sindaco il nubifragio della satira. Spopola sul social l’hashtag che racconta la città nel disagio della pioggia torrenziale: “Avvistati squali all’infernetto” e fotoritocchi spietati – Repubblica.it FEBBRAIO 2014

Loris è stato strangolato. Sequestrata l’auto del cacciatore. Ma gli investigatori smentiscono: il genitore non ha mai detto quella frase – ilmessaggero.it DICEMBRE 2014

Curiosità & Life Style

Marito e moglie scoprono di essere fratello e sorella dopo il test del DNA – Notizie.delmondo.info GENNAIO 2014

Estate 2014: c’è davvero un’invasione di meduse? – www.meteomeduse.focus.it AGOSTO 2014 9.9.2014 Wish we could say more (Ci piacerebbe dire di più) – Repubblica.it/tecnologia SETTEMBRE 2014 Anime a nudo: Chiesa chiede ai fedeli di venire a messa senza vestiti – notizie.delmondo.info OTTOBRE 2014

Evade ma fa troppo freddo: torna in prigione! – Notizie.delmondo.info FEBBRAIO 2014

Renzi parte con 5 indagati e 24 riciclati. Alla giustizia nomi graditi a Berlusconi – ilfattoquotidiano.it MARZO 2014 Obama a Roma: la giornata in 45 immagini – Corriere.it APRILE 2014

Milioni di videochat nel mirino: GB e Usa spiavano Yahoo! e forse Kinect – Repubblica.it/tecnologia MARZO 2014 Ozono: 4 nuovi gas lo minacciano. Scoperti 4 nuovi gas prodotti dalle attività umane che – fin dagli anni ’60 – sono parzialmente responsabili del buco dell’ozono. E noi lo scopriamo solo ora – Focus.it APRILE 2014

La Coppa Italia della vergogna – Corriere.it MAGGIO 2014 Internet, Google apre al diritto all’oblio. In Europa – Repubblica.it/tecnologia GIUGNO 2014 Fisco: imprese italiane pagano 110,4 miliardi l’anno. Si paga di più solo in Lussemburgo – ilsole24ore.it LUGLIO 2014

Nokia, addio allo storico marchio: Microso lo cambia in Lumia. Il nome sparirà dai dispositivi mobili ma rimarrà per le altre divisioni dell’azienda – Repubblica.it NOVEMBRE 2014

Concordia, subito al lavoro per la demolizione ma prima si cercherà l’ultima vittima – Repubblica.it AGOSTO 2014

Il ristorante dove si mangia talmente male da avere un seguito di cultori – Notizie.delmondo.info DICEMBRE 2014


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SPORT

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Speciale classifiche Nel primo turno dell'anno il Pomezia Calcio si arrende alla Nuova Itri (5-2), in Promozione pari per Unipomezia Virtus 1938 e Team Nuova Florida, vince invece il Lido dei Pini (1-4). Prima categoria: Torvaianica e Indomita ok, male Airone Ardea, Città di Pomezia e Tor San Lorenzo. In terza Atletico Ardea e Virtus Nettuno si spartiscono la posta in palio (1-1), sconfitte per Montegiordano ed Enea Pomezia. Disponibile il calendario con gli incontri di Gennaio.

04/01 Nuova Itri – Pomezia 5-2 11/01 Nettuno – Pomezia 18/01 Pomezia – Semprevisa 25/01 Borgo Podgora - Pomezia

04/01 Casalotti – Lido dei Pini 1-4; Unipomezia – Rocca Priora 2-2; VJS Velletri – TNF 1-1 11/01 Dilett. Falasche – TNF; Rocca Priora – Lido dei Pini; Unipomezia – VJS Velletri 18/01 Lido dei Pini – Unipomezia; TNF – Lepanto Marino 25/01 Lido dei Pini – Ciampino; Unipomezia – Dilett. Falasche; Sermoneta - TNF

04/01 Ardea – Sabotino 1-2; Città di Aprilia – Indomita 2-3; Torvaianica – F. Meravigliosa 1-0; Virtus Nettuno – TSL 3-2 11/01 Città di Pomezia – Città di Aprilia; F. Meravigliosa – Ardea; Indomita – Torvaianica; TSL – Real Colosseum 18/01 Ardea – Indomita; Città di Aprilia – TSL; Torvaianica – Città di Pomezia 25/01 Ardea – Città di Pomezia; Torvaianica – TSL; Virtus DA – Indomita Pomezia

03/01 Atletico Ardea – Sporting Nettuno 1-1; Fanciulla D'Anzio – Montegiordano 1-0; Prossedi – Enea Pomezia 3-1 10/01 Enea Pomezia – Real Maenza; Montegiordano – La Rocca; Real Marconi Anzio – Atletico Ardea 17/01Atletico Ardea – Montegiordano; Virtus Cisterna – Enea Pomezia


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SPORT

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Intervista a Massimo Benedetti Il tecnico dell'Atletico Ardea si racconta in esclusiva ai nostri microfoni: il suo passato, gli obiettivi stagionali ed i progetti per il futuro Partiamo dall'inizio. Come è nata l'avventura con l'Atletico Ardea? Fui contattato da loro in estate ma io in quel momento ero sotto contratto con il Racing Club per la guida della prima squadra. Inizio regolarmente la preparazione il 1° settembre ma, dopo appena due settimane, la società cambia improvvisamente strategia: sebbene avessi ricevuto ampie garanzie per guidare quella che oggi è la compagine militante in prima categoria decidono con mia grande sorpresa di allontanarmi dalla panchina affidandola a Bottoni, ritenendolo evidentemente più adatto del sottoscritto a guidare quella determinata categoria. Nel frattempo l'Atletico Ardea aveva preso l'allenatore con il quale ha iniziato la stagione.. Poi però qualcosa accade: dopo due giornate viene richiamato.. In pratica già dopo l'esordio contro la Fanciulla D'Anzio dove la squadra perse 7-0. Poi c'è stata la gara contro La Rocca, partita in cui la società ha optato per una soluzione interna, quindi il passaggio di consegne ufficiale a me, approfittando anche del turno di riposo imposto dal calendario nella terza giornata. Da quel momento la squadra ha ottenuto buoni risultati: 3 vittorie, due pari, ed una sconfitta, con in più una partita da recuperare. Tra le note positive possiamo citare, oltre ai successi, il pareggio con l'allora capolista Real Maenza mentre come rimpianto viene in mente il derby perso con l'Enea. E' soddisfatto di quanto realizzato sin qui? Sono molto soddisfatto anche perché sono i numeri a parlare più che le mie dichiarazioni. La sfida con l'Enea era stata caricata molto nei giorni precedenti soprattutto per via del mio passato da allenatore nella società; è stata una partita in cui non abbiamo giocato bene e dove loro hanno puntato da subito al pareggio. Poi, come spesso accade, abbiamo incassato la beffa proprio all'ultimo minuto anche se dal punto di vista arbitrale abbiamo subito qualche torto, come il gol – assolutamente regolare – annullatoci dal direttore di gara a cinque minuti dal termine. Con il Maenza invece è stata una grande soddisfazione sia per il risultato ottenuto, per giunta in trasferta, sia perché per oltre un'ora abbiamo giocato in dieci uomini. Gli allenatori parlano mal volentieri degli obiettivi stagionali. Massimo Benedetti può fare un'eccezione? Io l'ho subito detto: vedendo la partita contro La Rocca avevo intuito le buone qualità di questa squadra. Una volta subentrato ho comunque confidato al vicepresidente Stazzi che servivano dei rinforzi a Dicembre e loro mi hanno accontentato in pieno. Non solo. La società è anche andata oltre tesserando, almeno fino a Giugno, Sandro Vona, calciatore militante in Eccellenza con il Nettuno ma che per motivi di lavoro ha deciso di trasferirsi sul nostro territorio. Con queste premesse l'obiettivo non può che essere il massimo possibile: ci manca una partita con la Nuova Circe e per di più domani abbiamo il match forse più importante dell'anno contro lo

Sporting Nettuno che veramente può cambiarci la stagione. Veniamo alla sua figura di allenatore. Calcisticamente parlando nel futuro le piacerebbe allenare qualche squadra in particolare? Al di là ovviamente dell'esperienza attuale con l'Atletico Ardea.. Sono tanti anni che ci conosciamo, sai bene che io non ho mai cercato la categoria, prima, seconda o terza per me non fa differenza, ma ho sempre puntato al gruppo e ad una società in grado di far esprimere al meglio le mie qualità di allenatore. E nell'Atletico Ardea, e non lo dico solo perché attualmente faccio parte di questo gruppo, ho trovato tutto questo. In passato c'è stata qualche esperienza dalla quale si aspettava di più e che invece poi si è rivelata al di sotto delle previsioni iniziali? Sia con l'Enea Pomezia che con il Montegiordano. In entrambi i casi si poteva fare qualcosa di più, qualcosa di grande che però poi non c'è stato. Qualcuno all'interno di queste società ha deciso di seguire altre strade, buon per loro saranno poi i risultati a parlare. Dal punto di vista personale invece chi l'ha delusa di più? C'è stato qualche Presidente che non ha rispettato gli accordi presi, all'inizio si parlava ad esempio del Racing Club.. Io sono rimasto amico e in buoni rapporti con tutti i Presidenti con cui ho avuto a che fare in questi anni. Non per la persona, ci mancherebbe, e non per la sua conoscenza del calcio, ma per ciò che è avvenuto in seguito sono rimasto molto deluso dal Presidente del Racing Club An-

tonio Pezone. Tornando all'Atletico Ardea, da quanto ha dichiarato, è rimasto molto soddisfatto da quanto fatto dalla società nel mercato invernale.. Sì ma non solo. Anche in estate si sono mossi bene andando a prendere giocatori giovani, magari poco conosciuti sul territorio ma che poi si sono rivelati pienamente adatti e funzionali al progetto. La rosa è dunque completa o in questi ultimi giorni si aspetta qualche altro acquisto? No, il tesseramento di Sandro rappresenta il “punto” sulla nostra campagna acquisti. Chiudiamo con il calendario di Gennaio: affronterete, partendo da domani, Sporting Nettuno, Real Marconi Anzio, Montegiordano e Fanciulla D'anzio. Insomma un Gennaio non facile per voi.. Sicuramente sarà dura ma non solo per noi. Storicamente Gennaio è un mese cruciale dove si farà una selezione fra le compagini; noi ovviamente proveremo a vincerle tutte nella speranza di ritrovarci i primi giorni di Febbraio fra le posizioni in lotta per qualcosa di importante. Luca Mugnaioli


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SOCIAL

Il Corriere della Città Gennaio 2015

Le nuove dipendenze: internet

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’evoluzione e i cambiamenti dell’era contemporanea hanno portato l’introduzione nella vita quotidiana della tecnologia e con sé anche molti cambiamenti a livello socio-culturale. La psicologia dell’essere umano accompagna sempre tali cambiamenti, sviluppando anche nuove patologie. Ogni dipendenza ha un oggetto specifico, ma ciò che le accomuna è il disturbo del controllo degli impulsi, che significa che uno stato negativo o di tensione è alleviato temporaneamente dall’utilizzo dell’oggetto della dipendenza. La dipendenza da internet richiede molta attenzione per essere individuata, perché non è l’uso in sé ad essere patologico, ma il significato che assume e le conseguenze che porta. In particolare questa patologia è caratterizzata da diversi sintomi come la preoccupazione costante per internet, la necessità di dedicargli sempre più tempo, ripetuti sforzi di limitarne l’uso, menzogne rispetto al tempo passato al computer e infine comportamento irritabile, umore negativo e ansia quando il suo uso viene limitato. Questi sintomi provocano un deterioramento del funzionamento lavorativo/scolastico e sociale: ciò vuol dire che molte persone tolgono tempo alle aree importanti della vita per dedicarlo a internet, creando delle ripercussioni importanti sulla qualità di essa. Tutta l’attenzione e le energie dell’individuo sono rivolte al suo oggetto di soddisfacimento, mentre il resto passa in secondo piano.

Uno sguardo particolare va agli adolescenti che possono addirittura arrivare al ritiro sociale, in quanto internet può assumere il ruolo di strumento di regolazione delle emozioni negative. Il rischio è che i ragazzi non imparino ad af-

frontare e gestire le normali emozioni della vita quotidiana, poiché si abituano ad utilizzare un mediatore nelle relazioni, come i social network, e aumentano ancora di più la loro insicurezza quando invece il confronto diretto vis-a-vis è necessario. In questo modo non alleneranno mai le loro abilità sociali e continueranno ad utilizzare lo schermo del computer come un “efficiente” meccanismo di evitamento di situazioni che generano ansia sociale. Il web può diventare quindi una sorta di realtà parallela in cui ci si può rifugiare senza rischiare nulla a livello emotivo, dove ci si può creare delle identità parallele e si può essere ciò che si vuole. È chiaro come questo possa produrre effetti negativi di alienazione, incidendo così sul vero processo di costruzione della personalità. Molto frequenti sono anche i problemi del sonno, le variazioni nell’appetito e la perdita della cognizione del tempo. Si può uscire dalla dipendenza con terapie specifiche che la inquadrano come una strategia maladattiva di risolvere difficoltà emotive, che spesso non vengono neanche riconosciute dallo soggetto dipendente. L’obiettivo è di far sviluppare di strategie più funzionali migliorando l’autostima e modificando la percezione della propria inadeguatezza. Dott.ssa Elisabetta Paoletti paoletti-elisabetta@libero.it www.paoletti-psicologa.com


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SOCIAL

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Non saranno auguri convenzionali

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otrei farvi i soliti auguri, di quelli dove dico quelle robe dal consenso facile, dove sostengo che meritate tutta la felicità di questo mondo e bla, bla, bla... Quest'anno però voglio cambiare: prima di tutto perché la felicità è soggettiva e a prescindere da ciò non so se ognuno di voi la merita realmente, ma soprattutto perché mi piace pensare che il cambiamento, anche di alcune parole, possa portare alla svolta, quella che tutti stiamo cercando, chi più, chi meno. Vi auguro un anno nuovo "diverso", che non debba essere necessariamente migliore - ogni anno ha le sue pecche - ma che possa regalarvi le giuste soddisfazioni, quelle che meritate a seconda dell'impegno che avete messo per ottenerle. In questo 2015, mi piacerebbe sapervi carichi di progetti per il futuro, ma soprattutto pieni della consapevolezza che non devono essere gli altri a decidere per noi tutt'altro - e non intendo solo la mamma o il papà che vi fanno "cannare" la scelta dell'Università, facendovi iscrivere a Economia nonostante il vostro desiderio fosse Lettere e Filosofia. Per "gli altri" intendo quelli che stanno lassù, chi sta al potere e cerca ogni giorno di demoralizzare noi giovani per non farci andare avanti, facendoci abbandonare sogni e progetti perché afflitti dalla realtà di iter burocratici impossibili da seguire o dalla più semplice e attuale carenza di denaro. Questo, siate certi, è un qualcosa che è stato creato per non farci arrivare dove vorremmo, facendoci abbandonare la nostra strada prima di averla realmente trovata e permettendo sempre ai soliti quattro e le loro real chiappe, di rimanere ben saldi sulle loro poltrone e, ai nuovi raccomandati - figli, cugini, conoscenti, amici di Tizio che lavora lì - di farcela, senza alcun sforzo, privi di competenze e capacità, non conoscendo il sacrificio, a vostro discapito. Siamo noi a decidere dove vogliamo arrivare ed è per questo che vi auguro un 2015 pieno di salute - perché senza quella non si va

da nessuna parte - progetti, sogni realizzati e nuovi sogni da realizzare. Vi auguro un container di forza di volontà e un vagone pieno di spirito di sacrificio, perché ragazzi, il tutto e subito non è per noi comuni mortali e quando arriva c'è spesso qualcosa che non va! Lavoro. Spero che ogni curriculum inviato possa avere una risposta positiva e se così non fosse non azzardatevi a fermarvi! Tirate fuori dal cassetto quell'idea che avete avuto tempo fa e provate a realizzarla; è questo il momento per farlo, è questo l'attimo da prendere al volo in cui, se sarà il caso, ci si potrà mettere in gioco provando anche reinventarsi, cambiando piani, cambiando strada ma trovando quella giusta. Denaro. Beh sì, perché ora non stiamo a raccontarci le solite puttanate moraliste che, a parer mio, sono state inventate da chi i soldi voleva tenerseli tutti per sè. Va bene, la "pecunia" non farà la felicità, ma diciamo che dona una grandissima mano; un conto è svegliarsi al mattino nella consapevolezza di avere la possibilità economica di pagare ogni bolletta, un conto è vivere arrancando, privandosi di tutto, anche di una pizza, perché quei 30 € in due vanno nelle bollette. Smettiamola con quest'ipocrisia - per-

ché proprio di questo si tratta - con questo moralismo che ci hanno inculcato per farci rimanere sempre lì, al centro di un circolo vizioso dove la parola d'ordine è "accontentarsi". Realizzarsi non è peccato, raggiungere i propri obiettivi con sacrificio non è sbagliato. Ecco, come al solito mi sono persa in centinaia di parole, ma alla fine sono arrivata a quello che desidero augurarvi per questo 2015; non accontentatevi perché qualcuno vi ha detto che è troppo difficile. Non fermatevi dinnanzi al primo ostacolo. Non arrendetevi, perché la nostra esistenza non è fatta per essere subita, ma per essere vissuta. Buon anno! Alessandra Crinzi


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BON-TON

Il Corriere della Città Gennaio 2015

2015: anno di buoni propositi

Cambiare per restare se stessi

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ono tempi difficili: tragedie umane, soprattutto all’interno delle proprie mura di casa, fanatismi religiosi da cui nascono sentimenti di morte, disuguaglianza coi ricchi sempre piu’ ricchi ed i poveri nel disagio più totale; la paura, l’intolleranza e la mancanza di speranza segnano più che mai il nuovo anno come uno dei più terribili per l’umanità. Bisogna però reagire, non lasciarsi sopraffare, coltivare dentro di sé la certezza che un mondo migliore sia possibile. La solidarietà umana sarebbe l’unico modo per contrastare i semi dell’odio che invadono il paese, soprattutto coi sentimenti di intolleranza, uno dei peggiori stati d’animo che si espande ad ogni livello che può assumere forme così estreme da risultare abbagliante, così abbagliante da accecare la vista. Ma prima di arrivare a quello stadio c’è tutta una serie di intolleranze che ne fanno presagire il suo formarsi: piccoli gesti, che presi singolarmente non spaventano, ma messi insieme fanno vedere come l’intolleranza cresce, monta, fino all’apice della crudeltà. Anche da noi In Italia ci sono fenomeni preoccupanti, prima la Lega che con la loro battaglia di secessione, hanno tentato di dividere il paese ed ora,nei confronti dei rom. Ma anche nei confronti di chi dice che i profughi non li vogliamo qui, non da noi. C’è un razzismo strisciante che è diventato legittimo come lo è stato l’antisemitismo prima di Auschwitz, basta sostituire la parola ebreo con la parola rom. Con la conseguenza che li rinchiudiamo nei campi speculando sulla loro assistenza, come dimostrano gli ultimi fatti di Mafia Capitale. Ciò va combattuto con fermezza da tutti poiché i cattivi esistono perché i buoni tacciono. Nell’anno ormai trascorso si indica nella figura del Papa il personaggio più innovativo del 2014. La più grande in assoluto delle sue rivoluzioni è che attribuisce alla persona umana piena libertà di coscienza. L’uomo è libero e tale fu creato, afferma Francesco. Se l’uomo non fosse libero sarebbe soltanto un servo di Dio e la scelta del bene diventerebbe automatica per tutti i fedeli.

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Solo i non credenti sarebbero liberi e la loro scelta del Bene significherebbe un merito immenso. Resta comunque assodato che per Francesco Dio è Misericordia e amore per gli altri e che l’uomo è dotato di libera coscienza di ciò che considera Bene e di ciò che considera Male. Ma qui si pone un’altra fondamentale domanda: che cos’è il Bene e cos’è il Male? Non è facile dare una definizione a questi due concetti. Una soltanto è possibile: sono necessari l’uno all’altro per poter reciprocamente esistere. Gli animali non hanno il problema del Male e del Bene perché non possiedono una mente che si guarda e si giudica. Noi si, quella mente l’abbiamo. Se ci fosse solo il Bene come definirlo? Ma se c’è anche il Male l’esistenza di uno fa la differenza dell’altro. Come accade tra la luce e il buio tra la salute e la malattia e tra esistenza e inesistenza. La rivoluzione di Francesco è che riesce anche a parlare di altre cose concrete e organizzative. Parla del ruolo positivo e creativo delle donne nella Chiesa, parla perfino di politica, non certo del politichese, ma della politica come visione del Bene comune e della libertà per chiunque di utilizzare lo spazio pubblico per diffondere e confrontarsi con le idee altrui. Parla delle diseguaglianze che vanno diminuite. “ Io non ce l’ho con i ricchi ma vorrei che i ricchi s’ interessassero anche dei poveri, degli esclusi e dei più deboli.” Bisogna non più chiudere le porte della Chiesa per isolarci, ma aprirle per incontrare tutti e prepararci al dialogo con altre religioni, altri

ceti sociali, altre culture. Questo dialogo coinvolge soprattutto i non credenti, poiché anche per costoro l’amore per il prossimo li riguarda, così come le diseguaglianze intollerabili. Perché la vera differenza tra credenti e non credenti non è, come diceva Norberto Bobbio, tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa. Il che significa che ciò che più unisce gli esseri umani è il modo di disporsi di fronte alla vita e alle sue manifestazioni.. Dobbiamo guardare al futuro pensandolo migliore del presente, bisogna desiderare il bene per se stessi perché ci aiuta a superare i momenti difficili. Quindi possiamo dire che sperare è quasi una necessità biologica per ognuno e credo che la società abbia il dovere di tutelarla. Dobbiamo sempre coltivare in noi la speranza che qualcosa ci sia al di sopra delle manifestazioni umane che muove tutte le cose. Come facevano le vedove di guerra che apparecchiavano la tavola sempre con un coperto in più. Non sia mai tornasse il marito disperso in battaglia. Sembra impossibile da immaginare ma non certo da vivere, perché la speranza come l’amore non finisce mai. Anche se lui non c’è, l’amore è rimasto. L’amore torna e trova tutto apparecchiato. Perché, come diceva Nelson Mandela “ Il vincitore non è chi arriva primo ma quello che non ha mai smesso di sognare”. E’ questo il nostro augurio per tutti Voi! Antonio GUIDO (dirguido@libero.it) Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

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DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao IN REDAZIONE: Il Corriere della Città: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Bartolini, Giuseppe Marrone

STAMPA: Pignani Printing Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009




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