Il Corriere della Città - Giugno 2019

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Anno 11 Numero 6

libertà informazione politica cronaca cultura sport

GIUGNO 2019

Europee: stravince la Lega di Salvini

SPO

Superato il M5S, cresce FDI. Pd in (lenta) crescita, le reazioni

Da pag. 16

VOTO: PARLA LA POLITICA LOCALE

ARDEA-POMEZIA: SPECIALE ELEZIONI Tutti i numeri delle Europee, vincitori e vinti. Le differenze con le passate consultazioni: come cambia il voto nelle due città

POMEZIA

Intervista all'Assessore al Bilancio Stefano Ielmini RIFIUTI A POMEZIA Nuovo caso nell'area di Santa Palomba

Pag. 18

TORVAIANICA Le foto inedite dall'alto con un drone

GIORGIA Dal Pomezia Calcio alla Serie A con l'Empoli

CERCA LE FOTO CON IL SIMBOLO

ARDEA-TSL Spiagge sporche e polemiche

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GIUGNO 2019 NUMERO 6

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«Tutti con Salvini» EDITORIALE

Pag.4

POLITICA ARDEA-POMEZIA Pomezia: compensi, lettera da Velletri.......pp.8-9 Erosione Torvaianica: niente fondi.................p.12

CRONACA Semaforo spento a Tor San Lorenzo: l'appello...p.18 L'importanza del Consorzio di bonifica......pp.22-23 Emergenza sanitaria alle Salzare (di nuovo).....p.24 LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 30

Campo Jemini (Pomezia) Le strade tornano un colabrodo PAG. 28

SPORT

Trionfo Indomita e TNF. A Pomezia è caccia alla D Pag. 36

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EDITORIALE

Il Corriere della Città giugno 2019

Pomezia e Ardea si scoprono leghiste e recenti elezioni europee hanno provocato un vero e proprio scossone sul territorio. A Pomezia, dove da anni si votava compatti 5 Stelle (soltanto un anno fa vinceva Zuccalà alle comunali senza troppi sforzi e soprattutto i pentastellati incassavano addirittura il 47% sul voto alla camera) e ad Ardea, con l'affermazione in entrambe le città della Lega con oltre il 30% delle preferenze. Ma ci sono comunque differenze che vanno considerate. A Pomezia per esempio il M5S, per una strana coincidenza di percentuali e numeri, ottiene alle europee lo stesso 28,38% fatto registrare alle comunali dello scorso anno; la forbice ci parla solo di circa 600 voti persi, segno che comunque il suo elettorato i grillini lo hanno mantenuto per intero o quasi. Certo, se si considera invece il voto alla camera o al senato l'emorragia di consensi è molto più ampia: e se è vero che, come dichiara il Sindaco, «è difficile fare paragoni tra elezioni diverse» e che presto «la bolla-Lega si sgonfierà», due conti in casa pentastellata sarebbe opportuno farseli, soprattutto sulla scia del tracollo, quello sì acclarato, a livello nazionale, dove in un anno il tesoretto racimolato alle politiche si è clamorosamente dimezzato (oltre ad essere scivolati sotto al PD). Ecco allora che il 26,15% dei grillini ottenuto ad Ardea assume un

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peso quasi maggiore nonostante il sorpasso effettuato dalla Lega, quasi 10 punti percentuali in più, che alle ultime comunali nemmeno c'era. Sì perché finora l'amministrazione Savarese si è ritrovata a fare i conti con scelte più che altro impopolari (si veda il caso del dissesto) e una miriade di problemi cui far fronte senza, spesso, le risorse necessarie. Ebbene: alle urne sembrerebbe che il cittadino abbia voluto dare ancora un po' di fiducia al MoVimento nonostante il calo rispetto alle comunali del 2017 (quasi 2.000 voti in meno). E veniamo al vero vincitore, Matteo Salvini con la “sua” Lega. Dato che non possiamo fare il paragone con le scorse amminstrative, ad Ardea, a fronteggiare i 5 stelle, ci furono soltanto una miriade di liste civiche poi rivelatesi tali solo in apparenza (infatti oggi in consiglio sono tornati simboli e partiti tradizionali), il balzo rispetto alle politiche (voto alla camera) è comunque impressionante: dal 15% al 36%. Per Luana Ludovici, Consigliere e Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale ad Ardea, si tratta di un «chiaro segnale inviato all'amministrazione», così come ribadisce per Pomezia il coordinatore Vettraino, che stigmatizza chi parla di «voto di pancia» e che crede piuttosto in una presenza «strutturale del partito in città». Anche sul fronte pometino del resto il successo è stato eclatante e in questo caso la crescita è stata di

oltre 5.400 voti in più rispetto alle comunali - 8.000 le preferenze ottenute in queste europee - più cioè di quei 7.298 racimolati dai grillini al primo turno lo scorso anno. E' «l'effetto Salvini» (non a caso il suo nome è comparso in molte schede) dicono gli avversari, «ma non è solo così, come dimostrano i voti di preferenza», ribattono i leghisti, almeno per Pomezia, dato che ad Ardea alcuni supporters sembrano muoversi con più cautela. A determinarlo, come sempre, sarà il tempo e anche, inevitabilmente, le dinamiche nazionali: cosa deciderà cioè di fare Matteo Salvini da qui in avanti, ora che ha in pugno le sorti del Governo e contestualmente un Di Maio sempre più in bilico (anche se salvato dagli iscritti), considerando le sonore sconfitte alle urne accumulate sin qui. Chiudiamo con il dato dell'astensione: le europee, che comunque non brillano di certo per stimolare la 'passione' nell'elettorato, confermano il trend che vede il cittadino lontano dalla politica e dalle sue decisioni. A Pomezia ha votato praticamente un cittadino su due, con un dato inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale. Si fa peggio ad Ardea, che addirittura ha fatto registrare la percentuale più bassa della provincia di Roma e la quinta peggiore in tutto il Lazio. Anche questa volta, dunque, il vero vincitore è il partito dell'astensione. Luca Mugnaioli



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Rifiuti a Santa Palomba: c'è un altro caso A Tor Tignosa la Regione Lazio deve esprimersi sul sito a pochi passi da scuola e abitazioni uovo capitolo dell’ormai interminabile “saga” del distretto del rifiuto di Pomezia. Stavolta al centro dei riflettori è la proposta di realizzazione della discarica in località Tor Tignosa, al posto dell’attuale cava, cosi come da progetto presentato nel 2016 dalla SEIPA S.r.l. A renderlo noto, attraverso un comunicato stampa, è stata l’associazione Latium Vetus. Nuova discarica a Santa Palomba «Nelle prossime settimane - annuncia il Presidente dell’Associazione Latium Vetus Giacomo Castro – la Regione Lazio sarà infatti chiamata a pronunciarsi definitivamente sul procedimento di valutazione di impatto ambientale del nuovo sito di stoccaggio di rifiuti inerti in località Tor Tignosa. Formalmente il sito ricade nel territorio nel IX municipio di Roma Capitale, ma a meno di cento metri in linea d’aria dal quartiere di Roma 2 e dall’istituto scolastico “Fabrizio De Andre”, di via Cesare Fiorucci». Diffida inviata alla Regione Lazio «L’Associazione Latium Vetus, il comitato di Zona Roma 2 e il CdQ Santa Palomba hanno provveduto a notificare una diffida alla direzione regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio affinché non conceda la tanto temuta compatibilità ambientale al progetto. C’è preoccupazione tra i

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territorio. La diffida protocollata alla Regione Lazio dalle associazioni è infatti tesa ad evidenziare la non coerenza della proposta con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti vigente per la presenza di numerosi fattori escludenti primo fra tutti l’ubicazione del sito individuato a non più di cento metri dal quartiere di Roma 2, dove vivono oltre settecento famiglie. L’invaso della nuova discarica sarebbe inoltre ubicato a minima distanza dall’istituto scolastico “Fabrizio De Andre”, edificio considerato “sensibile” ai sensi di legge e peraltro ricadrebbe all’interno dell’ambito vincolato paesaggisticamente “dell’Agro Romano meridionale compreso tra le vie Laurentina e Ardeatina”, cosi come prescritto dal decreto di notevole interesse pubblico ratificato nel 2010 dal Ministero dei beni culturali». «L’Associazione Latium Vetus – conclude la nota – i comitati di Roma 2 e di Santa Palomba sono pronti ancora una volta a tutelare il territorio e la salute dei cittadini di Pomezia in nome di un sano e corretto sviluppo sostenibile che non penalizzi la qualità della vita dei cittadini – ricordiamo che gli stessi enti associativi sono contemporaneamente impegnati nella difesa del vincolo paesaggistico di Torre Maggiore e Valle Caia nei comuni di Pomezia ed Ardea che verrà esaminato il prossimo 26 settembre 2019 dal Consiglio di Stato – e chiedono ancora una volta alle istituzioni, in primis alla

«La Regione Lazio dovrà pronunciarsi sul procedimento di VIA del nuovo sito di rifiuti inerti in località Tor Tignosa» Nella foto, da sinistra: Paolo Ceccarelli (Pres. CdQ Santa Palomba), Giacomo Castro, (Pres. Ass. Latium Vetus), Rossella D'Orazio (Pres. CdQ Roma 2)

cittadini residenti e le associazioni per questo nuovo sito di stoccaggio che potrebbe avere ricadute molto serie sul

Regione Lazio e al Comune di Pomezia, adeguata attenzione alla tutela ambientale e territoriale, contrastando in tutte le sedi opportune progetti fortemente impattanti come quello della discarica di Tor Tignosa». Le altre situazioni pendenti a Pomezia Quello trattato è solo l'ultimo di un lungo elenco di siti e impianti tra nuovi e ampliamento di esistenti - che dovrebbero sorgere sul territorio, o nell'immediato circondario della città di Pomezia. Tra questi citiamo i progetti Ecocentro, Intereco (rinviato recentemente alla procedura di Via), Service Lazio, Cogec, Trevi Ambiente. E poi quello già autorizzato della Ecosystem in Via della Solforata, che nel febbraio

La valanga di rifiuti a Pomezia Ecocentro (Via dell'Industria) Ampliamento = Rifiuti non pericolosi, da 20.000 t/anno a 50.000 t/anno; rifiuti pericolosi da 10.900 t/anno fino a 70.000 t/anno. Intereco (Via Trieste) Nuovo = Rifiuti non pericolosi, 250mila t/a tra stoccate e riciclate Service Lazio (Via Messico) Ampliamento = Metalli ferrosi, da 131mila t/a a 232mila t/a Cogec Energia Ambiente (Via Pontina Vecchia km 32+900) Nuovo = Impianto per il recupero rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale, dalla pulizia delle caditoie e dall'eliminazione della sabbia dei depuratori, 30mila t/a Trevi Ambiente (Via Vaccareccia) Nuovo = Soil Washing, 55mila t/a Ecosystem (Via della Solfarata) = Rifiuti non pericolosi e pericolosi, 191mila t/a (di cui 6.000 pericolosi) Areal Srl (Via Messico) Nuovo = Rifiuti non pericolosi (3.000 t/a) scorso ha ricevuto l'AIA - dopo aver già ottenuto la VIA – per trattare un quantitativo di rifiuti pari a 191.100 tonnellate di cui fino a 6.000 tonnellate di rifiuti pericolosi. Infine, anche se parliamo di quantitativi di gran lunga inferiori agli altri progetti, ci sono le tremila tonnellate annue proposte dalla Areal Srl per un sito in Via Messico per trattare rifiuti metallici (alluminio in questo caso, ndr). Insomma, nel complesso parliamo di numeri spaventosi, che portano il conto totale a quasi 700.000 mila tonnellate di spazzatura di vario genere potenzialmente in arrivo su un territorio non certo privo di industrie pesanti e impianti di rifiuti. Nel complesso parliamo di numeri spaventosi, che portano il conto totale a quasi 700.000 mila tonnellate di spazzatura di vario genere potenzialmente in arrivo su un territorio non certo privo di industrie pesanti e impianti di rifiuti



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POLITICA

Il Corriere della Città giugno 2019

Avvocati, il «caso Pomezia» ora è nazionale Fa discutere il nuovo regolamento. Intanto il COA di Velletri chiede modifiche sui compensi ontinua a far discutere il nuovo regolamento sugli incarichi legali del Comune di Pomezia. Un testo, quello varato recentemente dalla giunta Zuccalà, che ha sin da subito scatenato le rimostranze della categoria e che ora ha assunto rilevanza mediatica anche sulla stampa nazionale. Il regolamento, in realtà, era stato messo a punto, nelle intenzioni dell'amministrazione targata Movimento 5 Stelle, proprio per far luce su un settore, quello dell'avvocatura, al centro di numerose polemiche in questi anni, specie sul fronte degli affidamenti – quasi sempre ai medesimi soggetti – e per l'enorme spesa pubblica generata dagli uffici preposti. Parliamo di cifre consistenti, diversi milioni di euro, a fronte di oltre 650 incarichi affidati ai legali in pochi anni. Da qui, allora, la necessità di Piazza Indipendenza di dare un taglio netto ai costi; e in effetti non si può dire che il nuovo disciplinare redatto dalla giunta pentastellata non muova in tal senso: tra i punti del regolamento da poco in vigore infatti c'è per l'appunto quello della sforbiciata, addirittura del 50%, ai compensi minimi degli avvocati.

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Non dimentichiamoci che la sconfitta in un contenzioso può potenzialmente produrre effetti molto più negativi che un risparmio iniziale sul singolo emolumento.

Equo compenso, insorge la categoria Ad una prima lettura il taglio dei costi sembrerebbe rappresentare per la collettività un utile provvedimento. Ma analizzando la questione nel suo insieme emergono aspetti che vale la pena di dibattere. Anzitutto va considerata la posizione della categoria: «C’è una legge sull’equo compenso che va rispettata», dichiara ad esempio il Presidente dell’ordine degli avvocati di Velletri Stefano Bertollini. «Io penso che il Comune debba puntare a ridurre i contenziosi e pagare quanto dovuto agli avvocati. Auspico una mobilitazione distrettuale per contrastare una decisione contraria alla legge», conclude Bertollini non prima però di aver piazzato l'affondo: «Crediamo che il Comune non possa fare caporalato con gli avvocati. La verità è che l’amministrazione autrice del regolamento, come capita spesso, in diverse circostanze non si è mostrata in grado di produrre atti efficaci rimanendo talvolta travolta dai contenziosi: e ora pensa di poter scaricare su di noi tale inefficienza». Parole forti e che danno seguito in un certo senso al monito lanciato da Andrea Mascherin, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, di come sia necessario «continuare a lavorare con la politica affinché il diritto al compenso dignitoso per gli avvocati trovi sempre migliore e maggiore applicazione». Nel mese di maggio, peraltro, si è svolto un importante appuntamento a Firenze: la IV conferenza sul tema della “difesa dei non difesi”, tra cui vanno considerati anche gli stessi avvocati. Sull'argomento, in tal senso, si è espresso Alberto Vermiglio in rappresentanza dei giovani avvocati: nuovamente una menzione per Pomezia, di nuovo come esempio negativo, di come «la legge dell'equo comNelle foto, da sinistra: Andrea Mascherin (Pres. penso sia stata violata» senza Cons. Naz. Forense), troppe remore. Alberto Vermiglio Incarichi (Pres. AIGA), Stefano Bertollini (Pres. Ord. Avv. al massimo ribasso Velletri), l'Avv. Falco

Dicevamo che non è corretto soffermarsi ad una prima lettura del caso. Il perché ce lo spiega l'avvocato Francesco Falco che proprio sugli incarichi legali del Comune di Pomezia sta portando avanti, ormai da tempo, diverse battaglie. Sulle conseguenze del nuovo disciplinare, che comunque, rispetto al passato, presenta taluni elementi positivi, Falco precisa che «propone un’offerta di lavoro quasi impossibile da accettare per chi ha redditi medio-bassi che favorisce altresì gli avvocati con il reddito medio-alto». In altre parole, secondo Falco, saranno solamente i togati più noti, o comunque con disponibilità economiche più ampie, a “permettersi” il sostenimento di incarichi viceversa non accessibili, ad esempio, agli avvocati più giovani. Non solo: il taglio del 50% va considerato ancora maggiore in quanto gli avvocati, per prendersi una causa, dovranno presentare preventivi ancora più bassi per vincere la concorrenza. E il che sembrerebbe in effetti violare in modo evidente le norme sul cosìddetto equo compenso, di recente introdotte con l'aggiunta di uno specifico art. 13-bis nella legge 31 dicembre 2012, n. 247, Legge Professionale Forense: secondo le normative vigenti infatti, la retribuzione del difensore, per essere equa, deve risultare «conforme» ai parametri forensi stabiliti. Dopodiché, incentrando la questione sul mero aspetto economico, si rischia di perdere di vista un altro punto focale: chi assicura che in questo modo verrà premiata la competenza? Non dimentichiamoci che la sconfitta in un contenzioso può potenzialmente produrre effetti molto più negativi che un risparmio iniziale sul singolo emolumento. (continua) Bertollini: «La verità è che l’amministrazione autrice del regolamento, come capita spesso, in diverse circostanze non si è mostrata in grado di produrre atti efficaci rimanendo talvolta travolta dai contenziosi: e ora pensa di poter scaricare su di noi tale inefficienza»


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giugno 2019 (segue) Il Tribunale di Velletri: «Comune revochi il regolamento» Il nodo dell'equo compenso non è, ad ogni modo, l'unico a tenere banco. Già l'avvocato Falco aveva sottolineato le altre criticità presenti nel nuovo disciplinare (si veda il nu-

POLITICA al Comune la contestuale rettifica dei punti poc'anzi elencati. Chiude infatti la missiva: «Per tutti questi motivi si [...] chiede che il Comune di Pomezia, [...]proceda a revocare in autotutela il regolamento stesso». Ed ecco il punto: «Riserva, in caso di inerzia del Comune di Pomezia, [...]l'azione d'annulla-

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sti abbattimenti, ad ogni modo, senza pregiudizio, valuteremo le istanze pervenute». Proporre l'affidamento di un incarico facendo partecipare i legali al «massimo ribasso» non produce secondo lei uno squlibrio in termini di concorrenza? E in che modo questo consentirà comunque al Co-

Sarebbe davvero paradossale se un regolamento prodotto con lo scopo preciso di ridurre le spese legali e far chiarezza nel settore producesse un nuovo contezioso già solo per stabilirne la conformità con la legge mero scorso di questa rivista) quali ad esempio le modalità di cancellazione dall'albo o l'accertamento di presunti conflitti d'interesse, ossia il «non avere in corso incarichi di rappresentanza, giudiziale ed extragiudiziale contro il Comune». E ora il Consiglio dell'ordine degli avvocati di Velletri ne chiede conto al Comune di Pomezia sollecitando un'immediata rettifica di alcuni punti del regolamento: «Questo organo deuncia come lesive della figura e del ruolo dell'avvocato varie disposizioni in esso contentute, e di consenguenza chiede al Comune di Pomezia di recedere dall'approvazione del predetto regolamento, quanto meno nelle parti di seguito denunciate, ovvero, se già adottato, di revocarlo immediamente in autotutela, almeno in forza agli argomenti che seguono». Con tali premesse l'organo Presieduto da Stefano Bertollini snocciola i punti da riscrivere: «Il COA di Velletri – si legge nella lettera recapitata a Piazza Indipendenza - denuncia il palese contrasto, in più punti, fra le previsioni del regolamento proposto dal Comune di Pomezia e la detta normativa sull'equo compenso. Le disposizioni in cui appare più evidente l'illegittimità sono, fra diverse altre: quelle che non rispettanto la proporzione tra il compenso previsto e la quantità e la qualità del lavoro svolto su mandato dell'Amministrazione Comunale, [...], ed anzi suggerendo a tal proposito all'avvocato proponente persione un'ulteriore riduzione rispetto a questa già pesante falcidia»; e ancora: «la mancata previsione che nel caso che il giudice liquidi al Comune una somma a titolo di spese legali superiore a quella concordata in convenzione, la somma eccedente venga riconosciuta direttamente all'avvocato, e non resti giammai incamerata dalla amministrazione». «Quelle clausole che impongono la gratuità di talune attività di consulenza ed assistenza in rapporto con il servizio legale interno del Comune; quelle clausole che impongono l'onere della anticipazione delle spese a carico dell'avvocato e quelle che escludono la rimborsabilità delle spese generali nella misura del 15% peraltro previsto espressamente dal D.M. 55/2014». Il COA di Velletri, come visto, chiede allora

mento nelle competenti sedi della giustizia amministrativa (il Tar, ndr), per la quale il Consiglio dell'ordine territoriale ha manifestamente interesse ad agire». Insomma: sarebbe davvero paradossale se un regolamento prodotto con lo scopo preciso di ridurre le spese legali e far chiarezza nel settore producesse un nuovo contezioso già solo per stabilirne la conformità con la legge; e se così dovesse essere, di conseguenza, il Comune si ritroverebbe costretto nuovamente a sostenere un esborso – altri soldi pubblici dunque – in una causa dinanzi ad un giudice. Risponde il Sindaco di Pomezia Il nuovo regolamento sugli incarichi legali è stato attaccato dalla categoria, soprattutto sul passaggio legato al taglio degli onorari che violerebbe la norme sull'equo compenso: cosa risponde? «Ricordiamo che l’ente parte da conteziosi di milioni di euro. In questi mesi abbiamo avviato prima di tutto la ristrutturazione dell’ufficio con un’attenta analisi dei contenziosi ancora in essere, quelli vinti di cui vanno recuperate le somme e modalità e tempi di ingaggio dei legali. Attualmente la ristrutturazione dell’ufficio ed il nuovo regolamento ha permesso di risparmiare già diverse decine di migliaia di euro. Gli avvocati continuano a lavorare per l’Ente e si ha un abbattimento delle spese. È chiaro che le categorie interessate si siano allarmate per que-

mune di scegliere l'avvocato più competente se parte di essi non potrà “permettersi” una candidatura? «Il nuovo albo è costituito su base meritocratica e sull’efficacia dell’azione legale. Lavorare per un ente pubblico è un privilegio, non uno stato di diritto e tanto meno un obbligo. Ogni avvocato può fare i suoi conti e valutare se mettere a disposizione della comunità la sua professionalità.» Il COA di Velletri ha chiesto la revoca al nuovo regolamento sottolineando alcune criticità e riservandosi di procedere, in caso di mancato adempimento, al TAR: cosa farà pertanto il Comune? «Sono felice che il nuovo regolamento abbia acceso i riflettori dell’Ordine sugli incarichi legali a Pomezia. Come detto in precedenza, valuteremo le istanze ed avvieremo un confronto sicuramente proficuo senza alcun pregiudizio» Luca Mugnaioli

Civitas Juris POMEZIA - I legali di Pomezia e Ardea sostengono l'iniziativa promossa dal Consiglio dell'Ordine Forense locale circa l'equo compenso e la richiesta a Piazza Indipendenza di revocare in autotutela il nuovo regolamento sugli incarichi legali a professionisti esterni al fine di «Tutelare gli interessi degli avvocati».

No alla Commissione d'Inchiesta: parla il Sindaco POMEZIA - Il Comune di Pomezia deve rispondere anche della richiesta inoltrata sempre dall'Avvocato Francesco Falco sull'istituzione di una commissione straordinaria d'inchiesta per far luce sulle spese legali dal 2013 ad oggi. Sul tema abbiamo sentito il Sindaco di Pomezia. «Non credo sia necessaria l’istituzione di una commissione su questo argomento, i soldi pubblici possono essere utilizzati in altro modo visto che il la-

voro è stato già iniziato con la ristrutturazione dell’ufficio legale», dichiara Adriano Zuccalà. «Se poi vogliamo spostare l’attenzione sull’aspetto politico, essendo l’Avvocato Falco un esponente della Lega, si potrebbe tranquillamente tornare indietro degli ultimi 10 anni e non strumentalmente dal 2013, con l’arrivo dell’amministrazione 5 Stelle».


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Ielmini: «Lotta all'evasione la nostra priorità» Intervista con l'assessore al Bilancio di Pomezia dopo l'approvazione del consuntivo 2018 ssessore sta per concludersi il primo anno di questa nuova amministrazione a 5 stelle. Qual è il suo personale bilancio? La situazione dell'ente è in linea con quanto si aspettava? «Direi di sì, quello che ho trovato corrisponde all’idea che mi ero fatto. L'unica cosa che mi ha un po' sorpreso – anche se credo che storicamente è accaduto molto spesso a Pomezia – è stata quella di ritrovarmi un anticipo di tesoreria pari a 20 milioni. Ora lo scoperto è stato ridotto ma ci costa comunque circa 650mila euro di interessi passivi che potrebbero essere spesi annualmente per migliorare i servizi. Uno dei miei impegni sarà quello di scovare gli evasori perchè le

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atti agli evasori, ma riducendo il tempo di accertamento, oltre chiaramente a incassare prima, si risolve il problema dei contenziosi potendo chiarire immediatamente le singole posizioni dei contribuenti. Vogliamo premiare chi paga regolarmente e ha diritto ai servizi. E' una questione di equità, giustizia e di rispetto per i cittadini corretti». E' stato approvato recentemente il consuntivo relativo al 2018, di cui fanno parte anche alcuni mesi della precedente amministrazione. Qual è la fotografia di Pomezia? «L'attività iniziata nel 2013 ci dimostra che la strada intrapresa è quella giusta. Ricordiamo che questa città era sull'orlo del dissesto e per evitarlo si deve rispettare un piano di rientro che pesa sul bilancio e quindi sulla capacità di spesa. Il disavanzo è sceso dai -

pidi ed una previsione di bilancio più accurata. Tutto questo a vantaggio di tutto il contesto cittadino, ovvero le manutenzioni, i lavori pubblici e tutti i servizi. Detto questo le posso fornire qualche dato: a fronte di circa 5 milioni attesi per la prima rata di aprile 2019, ne sono entrati 3 milioni e 600 mila, l’anticipo della rata ha anche permesso di abbassare lo scoperto di tesoreria e quindi risparmiare interessi passivi. Ne approfitto per ricordare ai cittadini non in regola con i pagamenti che possono utilizzare il cosiddetto “ravvedimento operoso”, cioe’ la possibilità di evitare la sanzione del 30% pagando una mora del 3.75% prima che il Comune si accorga dell’omesso o tardivo pagamento. E’ sufficiente utilizzare l’apposita funzione online del portale del cittadino oppure rivol-

L'Assessore: «Non mi aspettavo di trovare un anticipo di tesoreria pari a 20 milioni, che oggi ci costa anche 650mila euro all'anno di interessi» mancate entrate non ci consentono di dare servizi migliori». Di che percentuale d'evasione parliamo? «Almeno del 30-35%. Rispetto agli attuali 50 milioni di euro circa di tasse, si dovrebbero fare entrare almeno altri 8/10 milioni. E' complicato, ma dobbiamo puntare a questo risultato». Da cosa dipende questa situazione? «La città di Pomezia ha difficoltà ad incassare perchè non e’ mai stata attuata una vera politica delle entrate, motivo per il quale si e’ troppo spesso ricorso all'anticipo di tesoreria come detto. Bisogna cercare di accorciare il tempo che passa tra le scadenze di pagamento e l’accertamento verso chi non le ha rispettate. Non dico che fino ad oggi chi non ha pagato restava Nelle foto, da sinistra: impunito, perché Stefano Ielmini (Asses- gli uffici sono sore al Bilancio), Fabio sempre stati coFucci (ex Sindaco di munque attenti Pomezia) nel recapitare gli

125 milioni circa del 2013 a -97 quest'anno. Il rendiconto dell’anno 2017 aveva chiuso a 102 milioni, dunque c'è stato un miglioramento di circa 5 milioni di euro. E' chiaro che ci vorranno anni per rientrare interamente del debito ma con una migliore gestione delle spese, con un'ottimizzazione delle stesse, senza toccare i servizi ai cittadini, i conti migliorano. L'esempio è quello della Tari, che è diminuita come avevamo promesso». Proprio la sua amministrazione ha preso quest'anno la decisione “impopolare” di anticipare la scadenza della Tari. Tale scelta ha comunque pagato...in tutti i sensi? «Intanto voglio ricordare a tutti i cittadini il motivo per cui è stato fatto. Con il precedente impianto di scadenze si verificava ogni anno uno squilibrio nel flusso finanziario dovuto al gettito tari di dicembre nell’anno successivo. In questo modo, il flusso finanziario sarà più verosimile alle previsioni di competenza dell’anno, permettendo di fare le spese sugli investimenti ed i servizi in tempi più ra-

gersi all’ufficio tributi». Torniamo all'approvazione del consuntivo avvenuta nell'ultimo consiglio. Nel corso della seduta siete stati attaccati dall'ex Sindaco Fucci che vi ha definiti come “il Governo Monti del Movimento 5 Stelle a Pomezia”; secondo l'attuale consigliere questa amministrazione starebbe bloccando investimenti, opere e sviluppo difendendosi dietro il “ce lo chiedono i revisori”. Stanno così le cose? «Intanto si deve precisare una cosa: la legge è tale e va rispettata. Ci sono vincoli ai quali un amministratore non si può sottrarre e la stabilità finanziaria di una città dipende proprio dai conti in ordine. Pomezia ogni anno deve far fronte a somme vincolate, cioè soldi che non si possono spendere, pari a circa 17 milioni: c'è il rientro del disavanzo, come detto; c'è il fondo per i crediti di dubbia esigibilità a causa delle mancate entrate; ci sono i 5 milioni del D.L. 35 (cd. “salva comuni”, ndr). In più dobbiamo tenere presente l'anticipo di tesoreria accennato all'inizio. Da questi paletti non ci si può muovere perchè ricordiamo che gli effetti di un dissesto finanziario colpiscono sopratutto per i ceti piu’ deboli che di fatto non avrebbero più servizi gratuiti». (continua) Fucci: «Questo è il Governo Monti a 5 Stelle a Pomezia». La replica di Ielmini: «I conti, l'ex Sindaco lo sa bene, sono quelli, così come i numeri del bilancio. Amministrazione pronta ad investire».


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giugno 2019 (segue) Eppure in questi anni proprio i cittadini si erano abituati ad un tipo di comunicazione molto enfatica sia sui conti che sulle opere realizzati dall'ente. L'attuale Giunta sembra invece aver scelto un approccio diverso. E' solo questo o c'è dell'altro? «Sono semplicemente due modi di vedere le cose, entrambi legittimi per carità. Ma i conti, e l'ex Sindaco lo sa, sono quelli, così come i numeri del bilancio. C'è però una differenza sostanziale: la passata Giunta aveva fatto dell'ordinario il suo straordinario. Il Sindaco Zuccalà non la pensa così e mi trova d'accordo. L'ordinaria amministrazione è un dovere di un Ente Locale, è invece sulle opere straordinarie che si può esprimere un giudizio; il primo cittadino è consapevole di questo: non illude i cittadini con promesse irrealizzabili, ma lavora sul “concreto”, su quello che effettivamente si può o non si può fare. Non serve stare tutti i giorni a fare proclami, serve dare al cittadino una città pulita, ordinata, se possibile più bella e più vivibile. Questo che ci descrive sembra in linea con quanto visto nel bilancio di previsione 20192021... «Ripeto: non ha senso illudere i cittadini con proclami di opere, e’ meglio inaugurarle una volta realizzate. Un'attenta programmazione consente la realizzazione sui cinque anni di opere importanti. Sicuramente ci concentreremo in particolare modo sul verde pubblico e sulle strade. Con i nuovi capitolati d'appalto si otterranno risultati importanti». Recentemente lei è tornato sull'evento del “Circo Nero”, sostenendo che non vedremo più una spesa così ingente per un singolo appuntamento. Ma in questo modo non si impedisce alla città di fare il salto di qualità? «Il problema del Circo Nero non è stata tanto la spesa sostenuta per un singolo evento, in tutto circa 100mila euro, ma il risultato, assolutamente inferiore alle aspettative e che non giustifica l'investimento fatto. E' stata, alla resa dei conti, una scommessa «Prima si faceva "dell'ordinario" lo "straordinario", Zuccalà Sindaco più concreto. Circo Nero? Fu un azzardo, non si fanno scommesse con i soldi pubblici. Andreani? Nessun caso, supporterà i nostri uffici. Futuro: sui cinque anni realizzeremo opere importanti»

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persa che non ha portato valore aggiunto alla città e sopratutto alle attività economiche locali. Con i soldi dei cittadini non si può scommettere. Se si vuole fare il grande evento di richiamo, anche spendendo tutti quei soldi, si deve andare a colpo sicuro e ne devono beneficiare cittadini e strutture ricettive locali. Dopodiché pensiamo ci siano delle priorità: ci sono quartieri che non hanno spazi verdi oppure sono carenti di servizi primari. Insomma si deve scegliere bene». Quali obiettivi si pone da qui a fine legislatura? «Il raggiungimento della soglia 'psicologica' del 70% della raccolta differenziata a cui manca davvero poco (ora il Comune è al 68%, ndr), l'introduzione della tariffazione puntuale per il 2020». Una battuta sul caso Andreani? «Intanto non è corretto sostenere che la società sia “tornata” a lavorare in città perche’ era già presente negli Uffici per gestire, come da contratto, le attivita’ fino all’anno di imposta 2014, di accertamento e del relativo contenzioso. Circa tre anni fa l’attività e’ stata internalizzata, tutto viene seguito dai dipendenti dell’ufficio tributi che fanno un egregio lavoro considerando che hanno preso il posto di una societa’ specializzata che aveva a disposizione forse anche piu’ risorse di quelle che ha attualmente il Comune. In questi anni ditte esterne hanno sempre fornito supporto all’ufficio tributi. La novità e che da quest’anno non sono stati dati affidamenti diretti sotto la soglia prevista dalla legge ma e’

«Numeri dell'evasione? Parliamo almeno del 30-35%. Rispetto agli attuali 50 milioni di euro circa di tasse, si dovrebbero fare entrare almeno altri 8/10 milioni. E' complicato, ma dobbiamo puntare a questo risultato». stata prevista una unica gara di appalto per 12/18 mesi. La Andreani, che e’ risultata vincitrice della gara, non svolgerà alcuna attività di accertamento o riscossione dei tributi ma fornirà un supporto ai nostri dipendenti, quale ad esempio la bonifica delle banche dati, oppure la rinotifica di atti tornati indietro e in generale attività che liberano i nostri dipendenti da attività “secondarie” e che gli consentono di potersi dedicare con piu’ efficacia nelle attivita’ proprie dell’Ufficio Tributi». Luca Mugnaioli

Disavanzo in calo CONTI MIGLIORATI - Il disavanzo del Comune di Pomezia è sceso dai -125 milioni circa del 2013 ai -97 di quest'anno. Il rendiconto dell’anno scorso, 2017, aveva chiuso il passivo a -102 milioni, dunque c'è stato un miglioramento di circa 5 milioni di euro.


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Il Corriere della Città giugno 2019

Erosione: Torvaianica perde il finanziamento Progetto del Comune sbagliato, niente soldi dalla Regione. Protestano Sindaco e Assessore n finanziamento mancato, un’occasione persa per contrastare l’erosione marina e dare una mano a Torvaianica in vista della stagione estiva ormai alle porte, visto che il suo inizio ufficiale è fissato per il 15 giugno. Parliamo dei fondi che la Regione Lazio ha destinato proprio per combattere il fenomeno – purtroppo molto ben conosciuto a Torvaianica – dell’erosione marina ma che il Comune di Pomezia non riceverà perché il progetto presentato per partecipare al bando non rispettava i criteri fissati dalla Regione stessa. Il bando regionale Quello che il bando regionale richiedeva per poter concedere i fondi era di rispettare il limite massimo di 20mila metri cubi di sabbia

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movimentata e ovviamente l’invio della relativa documentazione tecnica, oltre all’impegno di completare i lavori prima della data fissata come inizio della stagione. Stefano Mengozzi: «Progetto sbagliato» Ma, almeno da quanto denunciato dal consigliere d’opposizione Stefano Mengozzi, questi soldi non arriveranno mai nelle casse comunali pometine perché l’amministrazione pentastellata ha presentato un progetto completamente sbagliato, che tratta della salvaguardia e ricostruzione delle dune, che con il ripascimento che avrebbe dovuto contrastare l’erosione non ha nulla a che fare. L’accusa dell’esponente PD è diretta verso l’amministrazione colpevole di continuare a perdere fondi di enti superiori a causa dell’incapacità di redigere progetti. La replica del Sindaco Adriano Zuccalà Ma il sindaco Adriano Zuccalà non concorda «Ho difficoltà a capire quali siano le motivazioni tecniche per cui la Regione ha rigettato il nostro progetto. Chiederemo che venga riesaminato», ci ha dichiarato il Primo Cittadino. Eppure la Regione è stata abbastanza chiara. «Ripascimento significa spostare della sabbia per riempire i tratti di spiaggia più assottigliati dagli eventi atmosferici – ha poi ribadito ai nostri microfoni l'assessore Mattias - il nostro progetto faceva esattamente questo: avremmo aumentato il volume della spiaggia di Campo Ascolano (nel tratto delle dune del pigneto, ndr) allocando sabbia presa sempre in altre aree contigue del nostro litorale, dove se ne è accumulata di più». Un'operazione che non sarebbe costata molto: 56mila euro era il finanziamento chiesto dal Comune di Pomezia alla Regione, ben minore rispetto a quelli accordati ad altri Comuni del Lazio, che vanno dai 90mila euro del municipio di Ostia agli oltre 400mila di Terracina. «La Regione l'ha definito di "ricostruzione dunale»- ha continuato Mattias -

Nelle foto, dall'alto: Giovanni Mattias (Ass. all'ambiente), Adriano Zuccalà (Sindaco di Pomezia), Stefano Mengozzi (Cons. d'opposizione di centrosinistra)

in realtà il nostro progetto, oltre a ricostruire la spiaggia, avrebbe certamente avuto un effetto “collaterale” di ricostruzione dunale. Chiaramente una visione più lungimirante rispetto al solo ripascimento che, oltre ad essere molto più costoso, offre risultati solo nel breve periodo e non va minimamente a mitigare gli effetti dell’erosione. Sicuramente chiederemo alla Regione di rivalutare la cosa». «Per quanto riguarda l'erosione della spiaggia – hanno precisato gli amministratori - abbiamo partecipato al Bando della Regione Lazio chiedendo di recuperare circa un migliaio di metri cubi di sabbia da riposizionare sull'arenile per creare delle barriere (dune) a contrasto dell'erosione, una modalità più conservativa e duratura rispetto a quella del solo riporto di sabbia sull'arenile eroso. È purtroppo evidente che il Partito Democratico in Regione preferisce spendere più soldi per interventi “spot” e dispendiosi che finanziare soluzioni meno costose ma che intervengono in maniera strutturale a difesa della costa. Infatti per il nostro progetto sono stati chiesti 56mila euro e non centinaia di milioni come qualcuno vuol far credere. Nessuno si è chiesto invece perché, dei 24 comuni invitati dalla Regione Lazio, solo 9 hanno risposto e solo 7 hanno ottenuto i finanziamenti? Non è con interventi spot destinati a pochi comuni che si può risolvere il problema dell’erosione costiera! La nostra spiaggia è un valore assoluto del nostro litorale, che stiamo valorizzando con la cura, con i servizi e con i tanti eventi che si stanno preparando per la bella stagione». È purtroppo evidente che il Partito Democratico in Regione preferisce spendere più soldi per interventi “spot” e dispendiosi che finanziare soluzioni meno costose ma che intervengono in maniera strutturale a difesa della costa.


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Il Corriere della Città giugno 2019

Ardea, estate: spiagge sporche e polemiche Vigilia della stagione estiva: Marina di Ardea è sommersa da spazzatura di ogni sorta na sedia di plastica, contenitori - sempre di plastica di varie misure, qualche scarpa abbandonata, addirittura un copertone d’auto. E poi i “soliti” bicchieri e bottiglie di plastica, oltre a tanti altri rifiuti di ogni tipo. È questa la condizione in cui si trova la spiaggia di Marina di Ardea a pochi giorni dall’estate. Uno stato di abbandono e degrado che neanche il maltempo di questo maggio anomalo può giustificare. Maleducazione ma non solo Sicuramente la maleducazione e l’inciviltà di alcuni “sporcaccioni” incide molto, ma di certo non giustifica la mancanza di intervento da parte dell’amministrazione comunale che non sembra effettuare grandi opere di pulizia. E così, non appena il sole spunta tra le nuvole, i temerari che provano ad azzardare una passeggiata sulla spiaggia si tro-

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Ardea Mario Savarese. La spiaggia è effettivamente sporca, piena di canne e altri tipi di rifiuti portate dalle mareggiate. La replica del Sindaco Ma cosa sta facendo l’Amministrazione per rimediare? «Sta spendendo un sacco di soldi – ha risposto il sindaco Mario Savarese - Le

giornale per scoprire decine di articoli tutti uguali che descrivono sempre gli stessi mali di oggi. Bastano pochi secondi ad una bomba nucleare per devastare un territorio. Ci voglio decine di anni per riecrearne la vivibilità. Fa bene Montesi a ricordarci il nostro dovere. Ci sprona a fare e dare di più ma

I temerari che provano ad azzardare una passeggiata sulla spiaggia si trovano davanti uno spettacolo desolante vano davanti uno spettacolo desolante, di cui non solo i cittadini si lamentano, ma anche e soprattutto i titolari delle concessioni demaniali, che vedono ancor di più a rischio l’inizio di questa stagione balneare, già molto danneggiata, dal brutto tempo. La situazione è stata anche segnalata attraverso un esposto presentato da Maurice Montesi, Capogruppo consiliare di “Noi con l’Italia”, inviato al Comandante della Polizia Locale e al sindaco di Savarese: «Stiamo spendendo un sacco di soldi. Le mareggiate e il maltempo depositano tonnellate di rifiuti che arrivano dai 6 corsi d'acqua che attraversano il territorio e la stragrande maggioranza arrivano da fuori comune

mareggiate e il maltempo depositano tonnellate di rifiuti che arrivano dai 6 corsi d'acqua che attraversano il territorio e la stragrande maggioranza arrivano da fuori comune. Le canne purtroppo sono i residui della pulizia dei fossi dove vengono raccolte a decine di tonnellate e quelle che sfuggo alla trincia prima o poi arrivano a mare. Poi gli incivili, e quelli che sulla spiaggia bivaccano. Anche extracomunitari senza una decente dimora. Un fenomeno causato dal degrado che è una sorta di malattia debilitante. Degrado chiama degrado. Ma come si combatte il degrado? Con la cultura e con gli investimenti. Sui secondi purtroppo non possiamo contare, ma non desistiamo. Basta scorrere il tuo stesso

il tempo è una barriera inclemente che pretende il suo e non fa sconti a noi solo perché siamo 5 Stelle».

Nelle foto, dall'alto: Mario Savarese (Sindaco di Ardea), Maurice Montesi (Capogruppo consiliare Noi con l'Italia)


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Marina di Ardea: giornate ecologiche al via Alcune associazioni scendono in spiaggia per ripulirle da rifiuti & co. Il programma completo Associazione “RivalutiAmo Marina di Ardea ODV”, in collaborazione con “Save e Sea Roma APS” – “Care e Oceans ODV” – “Creature del Mare - ONLUS” – “Puliamo le Spiagge di Torvaianica”, comunica le prossime giornate di sensibilizzazione denominate “I LOVE THE SEA”, sono quattro giornate ecologiche nell’arenile di Marina di Ardea, partendo dall’arenile di Rio Torto Passo a Mare n. 1 di Lungomare degli Ardeatini, finendo all’arenile Passo a Mare n. 4 per rimuovere rifiuti dannosi per la flora e fauna acquatica in particolare la plastica. Le giornate ecologiche di cui in oggetto sono: Sabato 1 Giugno – Domenica 2 Giugno – Sabato 8 Giugno – Domenica 9 Giugno 2019 dalle ore 10:00 alle ore 12:00, iniziando dal Passo a Mare n. 1 (Rio Torto) per finire domenica 9 giugno al Passo a Mare n. 4 di Lungomare degli Ardeatini (Marina di Ardea). «Il problema della plastica in mare è un problema che ci riguarda tutti, non si tratta solo di danneggiare l’ambiente. Ormai siamo di fronte a un’emergenza sanitaria. Studi scientifici hanno dimostrato che i pesci ingeriscono micro particelle

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di plastica e se noi ci nutriamo con quei pesci a nostra volta le stiamo ingerendo anche noi. Per questo abbiamo deciso di unirci con altre Associazioni, non si tratta solo di un gesto concreto, ma di un modo per sensibilizzare le persone a fare più attenzione, a non abbandonare rifiuti in spiaggia che poi inevitabilmente finiscono in mare». La volontà di tenere le spiagge pulite dovrebbe essere la priorità di ognuno di noi raccogliendo la plastica che troviamo. Con la presente si richiede più sensibilizzazione e collaborazione da parte dell’Amministrazione comunale ed enti preposti, mediante installazione di compattatori per la plastica da distribuire su tutto il Lungomare di Ardea, tali compattatori (mediante l’erogazione di un credito per ogni bottiglia in plastica conferita), al fine di incentivare una raccolta differenziata di qualità, mantenendo pulito l'ambiente e trasformando i rifiuti in risorse; installazione di contenitori per la raccolta differenziata (compreso le cicche), da distribuire su tutto

l’arenile comunale; si richiede inoltre più controllo da parte delle Autorità competenti locali al fine di far rispettare l’Ordinanza sindacale. Si fa altresì presente, che dopo le pulizie i rifiuti verranno inseriti nei sacchi trasparenti rispettando la differenziata. Per facilitare il lavoro di raccolta degli operatori dell’Igiene Urbana, i sacchi verranno deposti tra i Passi a Mare interessati ed il marciapiede del Lungomare degli Ardeatini. In attesa di un Vs cortese riscontro in merito e circa la possibilità di poter conferire con Voi, cordialmente salutiamo. Michele Di Stefano


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SPECIALE ELEZIONI

Il Corriere della Città giugno 2019

Europee: il commento della politica locale Entusiasmo nella Lega, esulta anche FDI. Ma fiducia traspare anche tra il PD e il M5S

n un'Italia dove la Lega di Matteo Salvini ha vinto quasi ovunque anche il territorio pometino e quello rutulo non fanno differenza. La Lega ha stravinto ad Ardea e Pomezia imponendosi con oltre il 30% delle preferenze. Tiene, in un certo senso, il Movimento 5 Stelle che però deve cedere la leadership del territorio proprio all'attuale partner al Governo nazionale: a Pomezia i voti sono rimasti pressoché gli stessi delle comunali di appena un anno fa mentre sotto la Rocca i grillini vedono scendere i consensi di circa 2.000 unità ma probabilmente, considerando tutte le difficoltà che sta attraversando la Giunta Savarese, il bicchiere può essere considerato anche mezzo pieno. E il centrosinistra? A Pomezia si può dire che i dem stiano lavorando come le “formichine”, nel senso che rispetto al 2018 il dato è in lieve crescita sia rispetto alle politiche (voto alla camera) che per le amministrative, segno che qualcosa si sta mettendo in Nelle foto, da sinistra: cantiere (irrisoAdriano Zuccalà (Sinrio o quasi indaco di Pomezia), Francesco Santoli (Segr. vece il riscontro per le altre liste PD Pomezia), Marco di sinistra, ecceSilvestroni e Fabrizio zion fatta per Cremonini (rispettiva+Europa comente Deputato FDI munque sotto al Segr. FDI Ardea), Matteo 3%). Ad ogni Salvini e Roberto modo siamo anVettraino (rispettivamente Vicepremier Lega cora ben lontani dalle altre due - Coor. Lega Pomezia)

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forze politiche. Sponda Ardea va ancora peggio, con i dem addirittura al quarto posto dietro Fratelli d'Italia, che peraltro a Pomezia invece si mostra in grande crescita facendo registrare un migliaio di voti in più rispetto alle ultime amministrative; Forza Italia arriva quinta ad Ardea fermandosi al 7,16%, mentre a Pomezia resta sotto il 6% come alle comunali 2018. Segno che a destra le volontà sono chiare, specie in queste europee dove il partito guidato da Silvio Berlusconi ha pagato in più, a beneficio di Lega e FDI per l'appunto, posizioni ideologiche troppo vicine all'isituzione “Europa” uscente invisa però viceversa all'elettore italiano dello schieramento politico di riferimento. Fabrizio Cremonini, Segr. FDI Ardea «Fratelli d’Italia ad Ardea è il terzo partito della città. Ringrazio chi ci ha scelto e che ha permesso l’elezione, al Parlamento europeo, di Nicola Procaccini. Il nostro impegno sul territorio si è fatto sentire e abbiamo dato un segnale di come si possa ricostituire un centrodestra forte anche ad Ardea”. Lo dichiara in una nota il segretario di Fratelli d’Italia di Ardea, Fabrizio Cremonini. “E’ notevole il risultato che abbiamo ottenuto in termini di preferenze – ha aggiunto – Questo è un elemento che ci fa capire come i nostri elettori puntino alle persone. Credo come sia necessario oggi presentarci così, con un partito aperto ai contributi di tutti ma allo stesso tempo dove chi entra ci mette la faccia. Queste europee, seppur dall’affluenza molto bassa, ci offrono questa occasione di analisi che spero possa essere messa a valor comune dell’intero centrodestra ardeatino. Chi crede in un impegno attivo penso possa confrontarsi con noi per il futuro della città». Roberto Vettraino, Coordinatore Lega Pomezia «Il risultato importante era nell'aria e così è stato. Si tratta di un riscontro straordinario sia al livello nazionale ma anche qui a Pomezia, per questo sento di dover ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a tale risultato e ovviamente agli elettori che hanno capito il messaggio che portiamo avanti. E' stato un mese frenetico dove con tutti i militanti abbiamo svolto un lavoro incredibile ma che è stato ampiamente ripagato. Voto di pancia? Non è così, e lo dimostrano le preferenze espresse sulle

Il partito di Salvini ha fatto il pieno di voti

schede dai cittadini. Questo è un segno tangibile del radicamento del partito sul territorio oltre che a rappresentare un chiaro messaggio all'amministrazione locale: c'è voglia di un cambiamento» Adriano Zuccalà (M5S), Sindaco di Pomezia «E' indubbio che la Lega abbia ottenuto un buon risultato ovunque, frutto sicuramente di una campagna mirata sulle responsabilità dell’Europa su alcuni temi. Vedendo i dati attuali, sono contenuto che Pomezia abbia tenuto alto il consenso. Non dimentichiamo comunque che è difficile paragonare i risultati delle diverse tipologie di elezioni. A parer mio, il buon risultato della Lega è più frutto di un’azione propagandistica sui temi caldi che di contenuto nell’azione di governo. Presto i cittadini si stancheranno delle parole e conteranno i risultati, allora la bolla si sgonfierà e ci si renderà conto che i risultati del Movimento 5 Stelle saranno molto più tangibili e duraturi nel tempo». Francesco Santoli (Segr. PD Pomezia) «Sicuramente come inizio è positivo. Stiamo invertendo il trend di questi ultimi anni anche se di lavoro ce ne è ancora molto da fare. Voto alla Lega? E' chiaramente un voto di 'pancia', chi è in crisi è sicuramente il Movimento 5 Stelle, anche qui a Pomezia, dato che a governare ci sono loro e i cittadini si sono espressi diversamente. Il futuro del PD? Siamo ripartiti con un nuovo direttivo, ci sono tanti giovani. I voti ottenuti sono segno di una crescita strutturale che necessità però di tempo. Sicuramente uno dei passi da compiere sarà quello di riaprire una sede sul territorio per dare un punto di riferimeno alle persone; purtroppo in Consiglio Comunale fatichiamo a portare le nostre idee: il Movimento 5 Stelle boccia qualunque cosa a prescindere, è difficile così fare un'opposizione costruttiva». (continua)

Il voto a Pomezia 34.4%

28.38%

14.72%

8.58%

5.90%

2.44%


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giugno 2019 (segue) Danilo Risi, direttivo PD Pomezia «Altro che morto: il PD tiene ed è presente. Ma oggettivamente non basta. Serve una “fase due” di rilancio. Serve una proposta politica che ci identifichi e che metta al centro temi come la qualità del lavoro e delle retribuzioni, la lotta al disagio sociale, la tutela dell’ambiente, la scuola. A Pomezia il PD riflette il risultato ottenuto a livello nazionale e sono convinto che insieme al segretario Santoli possiamo determinare anche qui una “fase due” per il nostro partito». Luana Ludovici, Consigliere e Capogruppo Lega Ardea «Il Coordimanto di Ardea della Lega di Salvini Premier ringrazia pubblicamente i cittadini che con il proprio voto hanno sposato la politica della Lega.Il nostro partito si è rivelato essere il primo in queste ultime elezioni europee con il 36% di consensi elettorali. Senza ombra di dubbio i cittadini hanno dato un evidente segnale di malcontento anche nei confronti della bandiera appoggiata dalla stessa amministrazione locale, i 5 Stelle prendono dieci punti percentuali in meno rispetto a noi, di certo ha contribuito il loro immobilismo amministrativo,la loro paura di fare per non sbagliare, ma chi decide di scendere in politica deve farlo consapevole della fatica e del fatto che i cittadini attendono risposte ed interventi concreti e risolutivi.Questa non vuole essere solo una critica, ma qualcosa che possa servire come stimolo per il futuro di questa amministrazione. Il Coordinamento, che si ricorda essere costituito da poco, sta lavorando in silenzio, costantemente, rispettoso delle altre forze politiche ed ha,inoltre, subito un naturale e doveroso assestamento voluto dal coordinamento stesso. Stiamo lavorando per il territorio di Ardea con determinazione e serietà, senza troppi proclami ed evitando di rispondere agli insulti che spesso ci vengono rivolti sui social, ma che come volevasi dimostrare si ritorcono contro gli stessi che li pubbli-

Il voto ad Ardea

SPECIALE ELEZIONI 17 Differenze con le comunali POMEZIA (2018) Votanti I turno: 27.256 (56.23%)

Lega (10.29%) = +5.427 voti Fratelli d'Italia (6.71%) = +624 voti Fratelli d'Italia (3.40%) = +1.138 voti Movimento 5 Stelle (31.52%) = -1914 voti PD (12.17%) = +319 voti Lega (-%) = Non presente Forza Italia (5.81%) = -112 voti PD (-%) = Non presente Movimento 5 Stelle (28.38%) = -647 voti Forza Italia (-%) = Non presente

Differenze con le politiche POMEZIA (2018) ARDEA (2018) Votanti - Camera: 33.933 (73.24%) Votanti - Camera: 21.848 (61.17%) Lega (13.39%) = +3.775 voti Fratelli d'Italia (6.16%) = +35 voti PD (11.55%) = -257 voti Forza Italia (12.62%) = -2.668 voti Movi. 5 Stelle (47.66%) = -8.650 voti cano. Crediamo nelle potenzialità turistiche, imprenditoriali e culturali di questa Città, lavoriamo insieme per rendere il tutto tangibile ed evidente». Movimento 5 Stelle Ardea Il Movimento 5 Stelle ringrazia il 26,15 % degli elettori che Domenica scorsa hanno votato per le Elezioni Europee il MoVimento 5 Stelle. Nonostante le molteplici difficoltà che il MoVimento sta attraversando in questo momento ad Ardea, i cittadini hanno dimostrato ancora piena fiducia. Sapere che godiamo di una forte stima da parte vostra, ci rende consapevoli di dover lavorare ancora di più per rendere questa città degna di tale nome. Abbiamo altri 3 anni di mandato per dimostrare che il MoVimento 5 stelle di Ardea non deluderà le vostre aspettative, conosciamo tutti la reale situazione che abbiamo ereditato ma vi possiamo assicurare che con le pocchissime risorse economiche in bilancio, ce la stiamo mettendo tutta e non molleremo neanche di un centimetro. Ci teniamo a ringraziare a nome del Sindaco e di tutta la maggioranza, tutti gli attivisti e i simpatizzanti che hanno lavorato senza sosta in questa campagna elettorale». Luca Mugnaioli

35.99%

11.96%

26.15%

7.16%

ARDEA (2017) Votanti I turno: 19.518 (53.48%)-

Lega (14.99%) = +2.260 voti Fratelli d'Italia (6.81%) = +450 voti PD (9.70%) = -256 voti Forza Italia (17.70%) = -2.604 voti Mov. 5 Stelle (43.31%) = -5.086 voti Il Movimento 5 Stelle ha ceduto la leadership sul territorio alla Lega

Il voto in Italia

34.33%

22.70%

Politiche 2018: M5S=32.7% PD= 18.8% Lega=17.4%

17.07%

L'astensione

Comuni (Lazio) con le % di voto più basse

1) Casalattico (FR) 28.32% 2) Ponza (LT) 31.94% 3) S.Biagio Sarac. (Fr) 40.51% 4) Picinisco (FR) 40.65% 5) Ardea (RM) 41.63%

12.48%

1.56%

Nelle foto, da sinistra: Matteo Salvini e Luana Ludovici (rispettivamente Vicepremier Lega - Consigliere e Capogruppo Lega Ardea), Danilo Risi (direttivo PD Pomezia)


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POLITICA

Il Corriere della Città giugno 2019

Tor San Lorenzo: menefreghismo e sprechi Quadro elettrico manomesso e alla mercé di tutti. Perché non importa a nessuno? Il caso a alcuni mesi il quadro elettrico, lato ingresso stabilimento balneare Calypso, risulta manomesso. E' stato più volte segnalato, così come il pericolo che qualcuno, soprattutto un bambino, possa metterci le mani e procurarsi seri danni ... ma sembra non interessare nessuno. Il suddetto quadro, con annesso interruttore, alimenta il semaforo (Vd foto) che segnala il pericolo ( è stato impostato solo in modalità "lampeggiante) in un tratto del lungomare che risulta particolarmente pericoloso, anche per la presenza nelle immediate vicinanze di ben due fermate della nota società di servizio urbano COTRAL. Da considerare altresì, visto l'approssimasi della stagione estiva, che il numero degli attraversamenti aumenterà in

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Quello che indigna, oltre al palese disinterese delle istituzione locali, in primis quelle addette al controllo del territorio, è l'aggravio di spesa che i cittadini dovranno affrontare per il rispristino dell'impianto

maniera esponenziale, e se il quadro elettrico dovesse esere oggetto di ulteriori manomissioni, l'inevitabile mancato funzionamento del semaforo aumenterebbe sensibilmente il pericolo per l'incolumità dei cittadini. Quello che indigna, oltre al palese disinterese delle istituzione locali, in primis quelle addette al controllo del territorio, è l'aggravio di spesa che i cittadini dovranno affrontare per il rispristino dell'impianto, e qualora si dovesse riscontrare che questa attitudine è comune anche ad altre realtà, il danno a carico dei cittadini sarebbe incalcolabile. Nelle foto si può

apprezzare l'avanzare dei danni causati. Sarebbe bastato riposizionare lo sportellino e chiuderlo adeguatamente, spendendo 100 invece di 1.000 in un contesto dove l'amministrazione comunale, per giustificare interventi non eseguiti, non perde occasione per dichiarare che non ci sono soldi. Con l'arrivo della stagione estiva il numero degli attraversamenti pedonali aumenterà l'inevitabile mancato funzionamento del semaforo aumenterebbe sensibilmente il pericolo per l'incolumità dei cittadini

Nelle foto, da sinistra: il semaforo non funzionante, il quadro elettrico manomesso



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CRONACA

Il Corriere della CittĂ giugno 2019

Torvaianica, foto inedite dall'alto col drone Un nostro lettore, Alex De Benedictis, ci invia alcuni scatti del litorale della cittĂ di Pomezia



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CRONACA

Il Corriere della Città giugno 2019

Consorzio di bonifica strategico per la difesa del suolo l Consorzio di bonifica Pratica di Mare ha un ruolo strategico e fondamentale di tutela e protezione del suolo e dell’ambiente, recependo le indicazioni regionali, statali e comunitarie ed agendo di concerto con le altre istituzioni territoriali. Le principali attività svolte dal Consorzio riguardano le progettazioni, l’esecuzione, la manutenzione e l’esercizio della rete idrografica minore, assicurando con la sua presenza sul territorio presidio e tutela territoriale. La funzione della bonifica si è modificata nel corso degli anni ed attualmente deve garantire, con appropriati interventi di manutenzione idraulica, la conservazione delle opere e la preservazione dal rischio idraulico. L’insediamento e l’espansione urbana hanno alterato il risultato sul quale la bonifica era stata originariamente progettata/studiata/dimensionata, infatti, in passato si trattava di allontanare dai campi le acque in eccesso, oggi si fronteggia, con la stessa rete idraulica un territorio utilizzato diversamente, basti pensare alle vaste superfici impermeabilizzate realizzate dall’uomo: edifici, strade, aeroporti, piazzali industriali che riducono fortemente e in alcuni casi annullano le capacità di assorbimento del terreno. Oggi la bonifica è chiamata non solo a garantire la sicurezza idraulica del territorio ma anche e soprattutto a svolgere azioni di tutela delle risorse naturali, con azioni di gestione delle opere realizzate e la manutenzione del reticolo idrografico, che assicurando la corretta veicolazione delle acque determina la messa in sicurezza del territorio stesso. E’ compito prioritario del Consorzio promuovere, programmare e realizzare tutte quelle azioni Nelle foto: (1) e che evitano il dissesto ter(2) i fossi ritoriale, il degrado amLoricino e bientale e che possono Muratella; (3) ridurre la vulnerabilità del scogliera alla territorio stesso. Il ConsorMuratella

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zio cura un notevole complesso di opere di bonifica idraulica, l'attuale comprensorio è attraversato da una serie di corsi d'acqua che nascono nella parte montuosa e collinare e solcano il territorio per circa 620 km. Notevole e complesso il sistema idraulico. Il territorio comprende una parte collinare-montuosa dei Colli Albani, che rientra nel Parco Regionale Naturale dei Castelli Romani. E' una area paesaggistica di grande importanza, caratterizzata da una particolare morfologia a doppia cinta concentrica di rilievi ed a quote che vanno dai 200 ai 934 metri s.l.m., con una fisionomia determinata dall' attività del Vulcano Laziale che fu attivo fino a circa 5.000 anni fa.

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(continua)

Il territorio comprende una parte collinare-montuosa dei Colli Albani, facente parte dei Comuni di Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Nemi, Lanuvio e Velletri, che rientra nel Parco Regionale Naturale dei Castelli Romani.È un’area paesaggistica di grande importanzacon una fisionomia determinata dall’attività del Vulcano Laziale, attivo fino a circa 5.000 anni fa


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giugno 2019 (segue) Il comprensorio del Consorzio di Bonifica Pratica di Mare, come detto, è posto a sudest di Roma tra il comprensorio del Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano e quello dell’Agro Pontino. L'idrografia è caratterizzata da numerosi bacini di limitata estensione unitaria, in massima parte a cadente naturale. Lungo la parte prospiciente il mare Tirreno, sono presenti i bacini che fanno capo ai quattro impianti idrovori che provvedono al sollevamento meccanico delle acque con una portata di 4,7 mc/s. aventi la

CRONACA preminentemente torrentizio e la debole acclività nei tratti terminali con abbondanti sedimentazioni rendono frequenti i rischi di esondazione. Di conseguenza gli interventi necessari per i tratti montani riguardano opere a carattere idraulico-forestale mentre gli interventi nei tratti vallivi si localizzano sulle aste principali, con opere di difesa spondale, arginature, adeguamento di sezioni e svasi golenali. Per quanto attiene gli aspetti più propriamente tecnici, i progetti per la sistemazione idraulica dei corsi d'acqua si rifanno a specifici studi, con partico-

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lare riferimento alle problematiche dei corsi d'acqua minori che richiedono analisi per la determinazione dei valori di portata di piena, con prefissata frequenza probabile, attraverso l'impiego di modelli matematici idonei ad interpretare i fenomeni che attengono l'afflusso ed il deflusso superficiale. Dette grandezze riguardano ovviamente l'estensione dei bacini, le altezze delle piogge critiche, i tempi di corrivazione, i livelli di permeabilità dei suoli.

È compito prioritario del Consorzio realizzare tutte quelle azioni che evitano il dissesto territoriale, il degrado ambientale e che possono ridurre la vulnerabilità del territorio stesso funzione di mantenere costantemente prosciugate le aree poste a quote inferiori a quelle del livello del mare nel comprensorio di bonifica. Le canalizzazioni artificiali si sviluppano per circa 80 km e i tratti di monte dei principali corsi d'acqua presentano notevoli pendenze, anche superiori al 16%, determinando importanti incisioni nel terreno, con fenomeni franosi in conseguenza della notevole velocità di deflusso delle acque, della natura dei suoli, della scarsità di protezioni spondali. Preminente è quindi il carattere torrentizio, ove i periodi di magra estiva vedono spesso una assenza assoluta di tirante idrico e piene importanti nei mesi invernali che determinano alte velocità di deflusso e trasporti rilevanti di materiali. Un regime Sono molti i cittadini che si chiedono perché pagare per avere servizi magari effettuati ai tempi in cui venne bonificata la palude romana e pontina. La domanda è lecita, perché il lavoro del Consorzio non appare evidente per tutti. Eppure oggi il Consorzio di Pratica di Mare riveste un ruolo cruciale nella tutela del territorio nonché della preservazione delle risorse naturali

Giovani studenti in visita PRATICA DI MARE - Far conoscere l’importanza delle attività svolte dal Consorzio di Bonifica in un territorio come quello di Pomezia e Ardea anche ai bambini, per farli crescere con la consapevolezza che il paesaggio che vedono ogni giorno non sarebbe così se non ci fosse il continuo controllo da parte di esperti che lavorano per mantenere il territorio in condizioni otti- Scolaresche alla scoperta delle mali. E, proprio in quest’otattività del consorzio per la tica, si sono concluse con settimana della bonifica successo le iniziative promosse dal Consorzio di dell’ambiente, attività suc- utilizzati per la pulizia dei Pratica di Mare per la Setti- cessivamente approfondite fossi e dei canali. A conclumana della Bonifica, pro- con la proiezione di slide e sione della visita è stato mossa in tutta Italia da video. Dopo la proiezione ai consegnato agli studenti il Anbi. Il Consorzio ha bambini è stato fatto visitare gioco didattico “Viviamo la aperto i cancelli dell’im- l’impianto idrovoro, con le Bonifica” a ricordo della pianto idrovoro di Tor San pompe di sollevamento in giornata. Lorenzo agli alunni delle azione e illustrato il classi terza, quarta e quinta lavoro che ogni Agli alunni sono state spiegate le della scuola primaria Isti- giorno gli operai attività che i consorzi di bonifica tuto Ardea II. Agli alunni svolgono per mansvolgono per la difesa del suolo sono state spiegate le attività tenere in efficienza e tutela delle acque e dell’ambiente, che i consorzi di bonifica attività successivamente sistema, d'acqua minori che richiedono ilanalisi pernonché i svolgono per la difesa del mezzi meccanici approfondite con la proiezione la determinazione dei valori di portata di suolo e tutela delle acque e di slide e video


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Salzare, torna l'allarme igienico-sanitario Alle porte c'è l'estate e i timori per i residenti crescono: per loro non c'è relax ma solo paura remesso che lì l'illegalità ha una storia lunga quasi un ventennio; che la discarica (furono rimossi i rifiuti presenti sul piazzalle lato mare, ma non furono raccolti quelli lato terra, non visibili dal lungomare perchè accatastati alle spalle della palazzina "D", come a dire "Faccia pulita e mutandine sporche"). era già presente prima che il comune posizionasse i new jersey; che si sta avvicinando il periodo delle ferie estive; per chi abita nelle immediate vicinanze del monumento all'ignavia l'agognato periodo di riposo e relax si prospetta ancora una volta come un incubo. Nessun ospite invitato a casa Già tanti sono quelli che non invitano più amici e parenti, non portano bambini, figli o nipoti; è tanta la vergogna per lo spettacolo che si offre ai primi, e grande il timore che i secondi possano contrarre qualche malattia epidemica. Sull'illegalità, il degrado e i rifiuti di ogni genere presenti da mesi, alcuni da anni ed in continuo aumento, si confidava in qualche intervento dopo le tante rimostranze, dopo il recente video andato in onda su una Tv locale, e dopo gli interventi di alcune testate giornalistiche locali, ma non è accaduto assolutamente niente come chi da tempo vive a contatto con questo inferno aveva pronosticato. Non si può più nemmeno affittare, basta che il potenziale villeggiante dia uno sguardo verso il complesso per sentirsi dire " no grazie “ o commenti come: «ma come si fa a vivere vicino a questo schifo, è incredibile che nessuno intervenga». E non si possono nemmeno vendere, e tantomeno svendere, sono belle, ma nessuno le

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vuole. Via Alessandria Via Alessandria, strada che bisogna percorrere per visitare uno degli appartamenti al confine con il complesso residenziale (non ha avuto mai un serio intervento di manutenzione dal 1985) sembra un percorso di guerra, al suo imbocco non sfigurerebbe l'avviso: «Perdete ogni speranza voi che entrate» e viene qualche dubbio su dove si sia realmente fermato Cristo. Non si può più tacere, non si può più accettare e sopportare passivamente. Esiste una evidente emergenza igienico sanitaria e con l'avvicinarsi della stagione estiva un concreto pericolo per la salute di residenti e villeggianti (se ci saranno). Chi deve tutelare i cittadini non può essere complice facendo finta di non vedere, non si può essere trattati come bestie, per cui non si può più attendere e sarà intrapresa

ogni azione utile e necessaria affinchè intervenga la magistratura ed ogni organo preposto a garantire il sacrosanto diritto dei cittadini alla sicurezza e alla tutela della propria salute. Copiosa giurisprudenza in materia afferma a chiare lettere la necessità di un intervento immediato da parte dell'Amministrazione in situazioni di pericolo e di urgenza, nella quale rientra a pieno titolo quella qui rappresentata. Per brevità si riporta la seguente massima: “(...) il trascorrere del tempo non interrompe il nesso di immediatezza tra pericolo e reazione dell'Amministrazione (…) dovendosi ragionevolmente ritenere che il ritardo accentui piuttosto che escludere la necessità e l'urgenza di fronteggiare il pericolo ancora esistente (…) (T.A.R. LAZIO, SEZ.. II, 1 marzo 2002, N.1582). Dal Blog Il Tarlo

Sull'illegalità, il degrado e i rifiuti di ogni genere presenti da mesi (alcuni da anni) si confidava in qualche intervento dopo le tante segnalazioni alle istituzioni

Già tanti sono quelli che non invitano più amici e parenti, non portano bambini, figli o nipoti; è tanta la vergogna per lo spettacolo che si offre ai primi, e grande il timore che i secondi possano contrarre qualche malattia epidemica

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Ambasciatore israeliano in visita a Pomezia Ofer Sachs, accompagnato da Andrea Ruggeri, ha visitato alcune aziende del territorio our dell’Ambasciatore dello Stato d’Israele, Ofer Sachs, accompagnato da Andrea Ruggeri, organizzatore della visita, presso alcune aziende di Pomezia. Obiettivo: sviluppare nuove occasioni di business. La prima tappa è stata alla Slamp, azienda specializzata nel lighting design, dove ha avuto modo di osservare la produzione e le opere realizzate. Poi è stata la volta della IRBM, che si occupa di biotecnologia molecolare, scienza biomedicale e chimica organica ed è nota per aver messo a punto, unica al mondo, il vaccino contro l’ebola. Infine, ha

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Obiettivo dell'incontro: sviluppare nuove occasioni di business

concluso le sue visite allo stabilimento Colavita, azienda che opera nel settore agroalimentare ed è leader nella produzione dell’olio extravergine di oliva. In tutte le occasioni, Sachs ha tenuto dei business meeting, allo scopo di valutare eventuali possibilità di collaborazione commerciale.

Abusivismo, soldi dalla Regione

ARDEA - La Regione Lazio ha disposto l'invio al Comune di Ardea di una somma di circa 120mila euro da destinare alla demolizione di immobili abusivi già stabiliti da sentenze del Tribunale di Velletri passate in giudicato. La somma dovrà poi essere restituita dall'ente nel tempo. La richiesta era stata inoltrata dal Comune di Ardea due anni fa, nel 2017, quando il Dirigente preposto aveva fatto richiesta di accesso ad un fondo specifico messo a disposizione proprio dalla Regione per lo scopo fissato. E ora sono arrivati i soldi: un primo passo, in attesa di capire quali saranno i primi immobili da demolire, per ristabilire la legalità sul territorio.



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Campo Jemini, ponticello pieno di 'crateri' A poca distanza dai lavori di 'rattoppo' è tornata l'emergenza buche all'entrata del quartiere di nuovo imbarazzante la situazione al ponticello di via delle Orchidee a Campo Jemini (Pomezia) sia nel tratto di competenza del Comune di Pomezia che ancor più del Comune di Ardea; un caso a dir poco grottesco che, nonostante le numerose segnalazioni, ciclicamente si ripresenta puntuale come un orologio svizzero. Asfalto in condizioni pietose Un asfalto in condizioni pietose sul quale nei mesi scorsi il Comune di Pomezia aveva effettuato diversi interventi che evidentemente però, alla luce dei fatti, si stanno dimostrando insufficienti. Del resto, ormai è acclarato, la soluzione adoperata dagli operai –

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tappare le buche da un lato unitamente all’applicazione del cosiddetto ‘brecciolino’ dall’altra – si sta rivelando altamente inefficace. Oltre a costituire un costo inutile per l’ente locale pometino considerando che ad ogni pioggia poi il problema si rappresenta. Protesta il CdQ «La strada è colma di buche di ogni misura», protesta allora il Comitato di Quartiere. «Prontamente abbiamo segnalato ad entrambi i Comuni il problema, è chiaro che serve un rifacimento del manto stradale o comunque un definitivo “rattoppo”. Attendiamo allora, sperando di non subire altri danni alle autovetture», concludono da Campo Jemini.

Lavori fatti male? TORVAIANICA - Un lettore ci segnala la situazione di disagio vissuta dai residenti di Via Casablanca a Pomezia. «Recentemente sono stati fatti dei fori (a dispersione) sulla strada con dei chiusini posizionati al centro per la raccolta delle acque piovane. Il problema però è che l'acqua non andrà mai in salita per cui la parte laterale della strada si allagherà sempre». I lavori, fa sapere il cittadino, sarebbero stati eseguiti dopo un sopralluogo effettuato da parte dei tecnici comunali . Ad ogni modo il problema è rilevante dato che nella via abitano alcune persone con disabilità le quali in caso di pioggia, non possono uscire di casa.

Il nuovo corso del Partito Democratico POMEZIA E TORVAIANICA - Sulla base del cambiamento a livello nazionale, anche a Pomezia il Partito Democratico ha deciso di iniziare un nuovo corso. Andrea Cisternino ha accettato di fare un passo in dietro e con spirito di dedizione ha rassegnato le sue dimissioni. Direttivo e segretario sono stati scelti e votati all’unanimità nell’assemblea degli iscritti tenutasi domenica 5 Maggio. Francesco Santoli, un noto imprenditore e militante del PD da sempre, ma che fino ad oggi non ha mai ricoperto cariche nel partito, è stato nominato segretario e con lui 17 membri del direttivo, di cui 6 alla loro prima esperienza politica e con ben 7 giovanissimi sotto i 24 anni. Il nuovo PD è un giusto mix di giovani e di persone con esperienza di partito. Il documento programmatico dal titolo “Senza la base scordiamoci le altezze”, è eloquente di cosa vorranno fare nei prossimi anni per Pomezia. Il Partito sarà presente sul territorio e sui social da subito, per riconfermarsi partito di riferimento dei Pometini. L’assoluta priorità è la vicinanza ai cittadini e la costante presenza sul territorio, per aiutare nella risoluzione dei numerosi problemi che affliggono Pomezia. Mettere in campo nuove idee e iniziative, atte a ricollocare il cittadino al centro della politica. Una sfida attende il nuovo PD Pometino, dove solo con l’impegno costante e con i fatti potrà di nuovo crescere è tornare Il nuovo PD è un giusto mix di giovani e di persone con esperienza di partito. Il documento programmatico dal titolo “Senza la base scordiamoci le altezze”, è eloquente di cosa vorranno fare nei prossimi anni per Pomezia

ad essere partito di governo della nostra città. Di seguito i nomi del direttivo: Santoli Francesco (Segretario), Capodimonti Ivano, Ceraldi Chiara, Buratti Andrea, Martinelli Chiara, Risi Danilo, Russo Giorgia, Del Buono Rosaria, Frisicario Rosario, Tronca Martina, Crognaletti Mario, Miatti Fabio, Sarcina Giuseppina, Francioni Giuseppino, Scortecci Adriano, Cocilovo Gianluca, Cisternino Andrea, Fazio Valentina.



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Quando un sorriso può essere speciale Il labbro «Leporino» non è infrequente: 'colpisce' un bambino su 830 in Italia (750 in Europa) rmai è qualche anno che tengo questa rubrica di “roba ostetrica” e avrete capito che molto spesso scrivo di quello che capita nella mia vita professionale, di quello che vivo e di quello che questo lavoro mi trasmette e m’insegna e questo mese non farò eccezione e vi parlerò di quello che più comunemente conosciamo come labbro Leporino, ma che scientificamente si definisce labiopalatoschisi. Il termine schisi deriva dal greco, significa “fenditura” e nello specifico si riferisce alla divisione tra due parti che non si sono unite durante la vita intrauterina. Alla quinta settimana di gestazione è possibile distinguere la testa dell’embrione con i suoi occhi, il naso e la bocca. Prima di questa epoca gestazionale la fessura nel labbro è fisiologicamente presente, ma se intorno alla settima settimana non si chiude ne deriverà una malformazione, lo stesso accade entro l’ottava settimana se non si chiude l’apertura che mette in comunicazione la bocca con le cavità nasali. Quindi con il termine “labiopalatoschisi” si indica una malformazione più o meno grave del labbro superiore, delle gengive o del palato. Non sempre vengono interessate tutte e tre queste strutture, ma comunque in molti casi può determinarsi una comunicazione diretta tra naso e bocca. Purtroppo ancora oggi non è così infrequente, colpisce infatti un bambino ogni 750 in Europa e 1 ogni 830 in Italia. Le cause che portano a questa malformazione non sono ancora del tutto note probabilmente l’eziologia è multifattoriale e coinvolge fattori genetici e ambientali. In genere la lesione colpisce solo un lato del labbro

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Con il termine “labiopalatoschisi” si indica una malformazione più o meno grave del labbro superiore, delle gengive o del palato

superiore, ma in un terzo dei casi può essere bilaterale. Quando la schisi è completa interessa il labbro, la gengiva, il palato duro fino a quello molle, quando invece è incompleta coinvolge solo alcune di queste strutture. Per questo motivo distinguiamo le labioschisi, se coinvolgono solo il labbro superiore, le cheilognatoschisi se coinvolgono anche la gengiva, ma non il palato, le palatoschisi se invece riguardano solo quest’ultimo ed infine abbiamo le labiopalatoschisi che interessano tutte le strutture e una forma particolare di labiopalatoschisi detta “a salto” se interessa tutte le trutture tranne la gengiva. Ogni forma può essere più o meno grave. Nelle forme che interessano solo il labbro superiore la diagnosi viene fatta in epoca pre natale attraverso l’ecografia, mentre in genere quelle che interessano anche il palato vengono diagnosticate dal neonatologo al mometo della nascita: il controllo dell’integrità del palato è infatti tra i primissimi controlli che esegue il neonatologo ancora sull’isola neonatale. E’ importante che la diagnosi sia precoce per indirizzare i genitori, già prima della nascita del loro bmbo, in un percorso di assistenza pediatrica specializzata in questo tipo di patologia, perché certo il cammino di questi bimibi verso la risoluzione del problema può essere dificile e piuttosto lungo… pensate solo a quanto potrebbe essere complicato far mangiare un neonato che non può ciucciare o per cui esiste una comunicazione naso- bocca! Ci sono infatti bimbi che nonostante la labiopalatoschisi sono in grado di attaccarsi al seno della mamma e non hanno alcuno problema in questo senso, mentre ce ne sono altri per i quali deve essere messo a puto un sistema di alimentazione alternativo. Per questo talvolta il sostegno psicologico ai genitori è indispensable già prima della nascita per prepararrsi alle complicazioni a cui potrebbero andare incontro. Spesso il cammino va dal grembo materno fino all’età adulta, pensate alla dentizione,alla masticazione, al linguaggio, insomma non è facile. Servirà un team di specialisti preparati dalle ostetriche che dovranno gestire i problemi dell’allattamento, allo psicologo, al pediatra, al logopedista poi al dentista, al chirurgo… Eh si, chirurgo! Perché il tratta-

mento risolutivo richiede almeno un intervento chirurgico se non due o tre! Il primo intervento si fissa in genere intorno a 3 mesi e ha lo scopo fondamentale di metter eil bimbo nella condizione di mangiare e crescere normalmente, ma l’ultimo potrebbe arrivare fino a 18 anni per completare il rimodellamento generale del viso. Certo prepararsi non è sicuramente come vivere quei mesi dopo la nascita, le paure e le ansie diventano reali solo dopo aver preso in braccio quel fagottino urlante e averlo sentito ancora più indifeso e fragile di come ci saremmo aspettati… le visite e i controlli, saranno un’ altalena di emozioni tra i progressi e le mille cose ancora da fare e a cui fare attenzione, programmare gli interventi, attenderli, desiderarli e un po' temerli sperando che tutto vada bene. Sicuramente stressante, difficile, doloroso, ma per certo, saperlo prima, in qualche modo ci permette di cominciare ad elaborare, sappiamo dove andare, cosa chiedere e cosa aspettarci… peggio è ricevere la notizia e non essere pronti ad accettare neanche l’idea che nostro figlio possa avere un “difetto di fabbrica”. Credo che si possa venir sopraffatti inizialmente da una cosa tanto grande… provare a capirla, doverla accettare e poi capire che bisogna reagire in fretta e cominciare ad “agire”: il bimbo deve mangiare, pochi giorni in ospedale per capire, per imparare, per tornare a casa con qualche certezza! Difficilissimo! Eppure le mamme , le mamme sono qualcosa di grandioso! Già anni fa mi era capitato con un’altra bimba nata con una malattia congenita, le mamme dicevo sono fatte di un’altra materia impastata di amore, sangue, dolore, grida, carezze, sguardi, sesto senso e occhi special! Le mamme ti guardano e ti vedono, vedono i tuoi vestiti, i tuoi capelli e poi tra le altre cose danno uno sguardo alla tua anima e ai tuoi occhi e ti leggono dentro, senza parole ti capiscono. Loro vedono oltre e cos’ entrambe le volte, mentre portavo la bimba per la prima volta dopo il parto in camera con un non so che di inquietudine nel cuore, apsettando chissà quale reazione ho visto i loro srrisi allargarsi, gli occhi riempirsi di tenerezza … “ciao, ma come sei bella!”…. “ciao, ma che bel sorriso che hai!”. In qualche modo mi sono sentita in pace con il mondo ,entrambe le volte! Dott.Ost. Catiuscia De Renzis Dovevolalacicogna@libero.it Ci sono bimbi che nonostante la labiopalatoschisi sono in grado di attaccarsi al seno della mamma e non hanno alcuno problema in questo senso


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L'avvocato risponde o acquisito una immagine di un paesaggio da internet, posso utilizzarla per scopi senza fini di lucro senza incorrere in azioni di risarcimento danni? «E' necessario anticipare brevi cenni sulla disciplina del Copyright - proprietà intellettuale negli spazi della rete, in riferimento specifico alle fotografie ed ai ritratti, prima di poter rispondere al quesito indicato. La disciplina del diritto di autore è dettata fondamentalmente dalla Legge 633/1941 e ss. integrazioni e modifiche. Tale normativa prevede una disciplina diversificata per le fotografie, intese quale opere d'arte e, quindi, disciplinate alla stessa stregua delle realizzazioni intellettuali, dalle fotografie cd. semplici che sono frutto di una operazione puramente tecnica e non hanno qualità di opere che conservano la disciplina prevista per i diritti connessi. Le semplici fotografie sono definite dall'art. 87, L.633/41 come "le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale o sociale, ottenute col processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni delle opere dell'arte figurativa o i fotogrammi delle pellicole cinematografiche". In caso di controversia, l'identificazione della fotografia come "opera" oppure come semplice fotografia è rimessa alla discrezionalità del Giudice. La differenza fra le due fattispecie produce differenze sensibili sul piano della tutela. Mentre le fotografie opere sono assoggettate alla normativa generale sul copyright, le fotografie semplici godono di una protezione più limitata, non solo in termini temporali, ma anche con riferimento alla possibilità di gestione del diritto da parte del titolare e di riproduzione da parte di terzi. In base alle scarne indicazioni del quesito, prendiamo come assodato che lo stesso si riferisca alla fotografia "semplice riproduzione tecnica" e non alla fotografia "opera d'arte". In relazione, quindi, alle fotografie che non costituiscono opere artistiche, spetta al fotografo il diritto esclusivo di riproduzione, diffusione e spaccio della fotografia (Art. 88, L. 633/41). A questa norma fa seguito una importante limitazione, consistente in una prescrizione riferita all'autore affinché la fotografia possa essere protetta,

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Il lettore potrà utilizzare la fotografia acquisita da internet, senza incorrere in azioni risarcitorie, in mancanza dell'autorizzazione dell'avente diritto, solo se la stessa deve ritenersi "semplice fotografia", frutto di operazione tecnica e non opera intellettuale, anonima, non prelevata da profili utenti attraverso i quali si possa individuarne l'autore, ovvero pubblicata in giornali e riviste

ossia "gli esemplari della fotografia devono portare le seguenti indicazioni: il nome del fotografo, la data dell'anno di produzione della fotografia, il nome dell'autore (condizione questa prevista solo per le fotografie opera d'arte)". Pertanto, qualora gli esemplari non riportino le suddette indicazioni, la loro riproduzione non è considerata abusiva e non sono dovuti i compensi. Ciò significa che la diffusione di una "semplice fotografia" da parte dell'autore, in forma anonima, rende legittima la libera riproduzione da parte di terze persone. Sono sottratte a questa disciplina sia le fotografie, intese come opere d'arte, come già detto, sia le fotografie pubblicate in riviste e giornali. Queste ultime sono soggette ad una disciplina particolare, secondo la quale: "la riproduzione di fotografie pubblicate sui giornali od altri periodici, concernenti persone o fatti di attualità, od aventi comunque pubblico interesse è lecita contro pagamento di un equo compenso". Per completezza di disamina si afferma che quando si tratta di ritratti fotografici, il fotografo non può riprodurre la fotografia e sfruttarla economicamente senza il consenso della persona ritratta ad eccezione che non si tratti di un personaggio pubblico. Il ritratto fotografico può essere pubblicato dalla persona fotografata senza il consenso del fotografo, salvo patto contrario, e, comunque, a seguito del pagamento in favore dello stesso di un equo corrispettivo da parte di chi utilizza commercialmente la fotografia. In quest'ultimo caso il fotografo vede limitato il diritto a disporre della fotografia, ma non il proprio diritto patrimoniale sulla medesima. La durata della protezione del diritto sulle semplici fotografie è di 20 anni dalla produzione, nettamente inferiore a quella prevista per le opere d'arte che è di 70 anni successivamente alla morte dell'autore. Un discorso a parte deve essere fatto per la condivisione di fotografie nei social network o al di fuori degli stessi. Nel caso di riutilizzo delle fotografie da un profilo utente ad altro profilo utente, nell'ambito della stessa piattaforma, non si applicano le regole sul copyright, bensì quelle contrattuali della speciale piattaforma e quelle sulla privacy. Infatti, l'utente è titolare dei contenuti che crea e condivide sulla piattaforma, ma è

libero di condividerli con chiunque ed in qualsiasi momento. Ciò implica che il suo consenso all'utilizzo dell'immagine provoca automaticamente l'accesso alla stessa e la possibilità di condivisione. Quindi, all'interno della piattaforma la condivisione e l'uso dell'immagine è regolata dalle opzioni della privacy ed è lecita. Quando, invece, l'immagine viene prelevata da un profilo utente ed utilizzato nella rete al di fuori del network devono applicarsi le norme sul diritto di autore, ritenendo che il titolare del profilo, ove è pubblicata la fotografia, sia presuntivamente anche il titolare della fotografia. Chiaramente la disciplina applicabile sarà diversa a seconda che si tratti di fotografia opera d'arte o semplice fotografia. Detto ciò, si può affermare che il lettore potrà utilizzare la fotografia acquisita da internet, senza incorrere in azioni risarcitorie, in mancanza dell'autorizzazione dell'avente diritto, solo se la stessa deve ritenersi "semplice fotografia", frutto di operazione tecnica e non opera intellettuale, anonima, non prelevata da profili utenti attraverso i quali si possa individuarne l'autore, ovvero pubblicata in giornali e riviste. Avv. Antonio Aquino


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Quando la tecnologia è al servizio della verità La scienza porterà alla costruzione di una società diversa: tutti si atterranno alla realtà dei fatti ntro 10 anni tutta la storia antica sarà riletta, trasformata e reinterpretata, attraverso l’analisi del DNA, priva delle influenze soggettive, sempre presenti - in buona fede o meno -, che determinano la molteplicità delle letture riferite allo stesso evento che spesso ne capovolgono, a seconda dello storico che le racconta, l’intero significato. Il racconto di una storia è sempre relativo in quanto rispecchia il punto di vista di quelli che la scrivono, spesso i vincitori, con buona pace dei vinti, sconfiggendoli così due volte. Gli indiani d’America, indigeni che difendevano le loro terre si sono ritrovati, sic et simpliciter, dalla parte dei cattivi, vittime del potere, delle ricchezze e dei notevoli strumenti di pubblicizzazione: film, libri, fumetti, grazie ai quali i vincitori influenzarono l’opinione pubblica con storie di cow-boy romantici ed affascinanti e trucidi pellerossa dediti a fare scalps come hobby quotidiano antistress. Di recente, grazie allo studio del DNA, le ossa di San Pietro, viste in svariati posti prima di essere collocate in definitiva al Vaticano legittimamente nella Chiesa di San Pietro, sono state trovate nella chiesa di Santa Francesca Romana a Trastevere con certezza scientifica. La Chiesa imbarazzata è cauta e mantiene le riserve, tale scoperta la sconvolge alle fondamenta, ne smonta tutte le costruzioni arbitrarie, sebbene la rivoluzionaria scoperta restituisca finalmente pace ai santi resti. Nell’era della digitalizzazione, grazie al confronto con la verità scientifica, il diluvio di dati misti a leggenda, che sarebbero spariti sotto il velo dell’oblio steso su verità e finzioni, entro dieci anni - il tempo necessario alla rilettura, trasformazione e reinterpretazione scientifica di tutta la storia antica priva delle connessioni arbitrarie e strumentali - alla luce delle prove del DNA, troverà chiarezza, con conseguenze politiche e religiose enormi. Giustizie ed ingiustizie di cui molti potenti si sono macchiati uscendone impuniti, con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia digitale informatica, torneranno nel mirino, restituendo pace anche a resti meno santi. La tecnologia, l’unione di grandi menti al servizio di obiettivi umanitari, ecologici, possono offrire un notevole contributo per affrontare le grandi sfide presenti all’orizzonte: nuove modalità di irrigazione mirata in vista della scarsità dell’acqua, produzione di carne in laboratorio con le stesse proprietà nutritive di quella naturale per fronteggiare la fame nel mondo e scongiurare i rischi di allevamenti intensivi e spregiudicati di animali, raccolta ortaggi, gestione delle emergenze durante i disastri naturali, esplorazione di edifici crollati alla ricerca di persone, salvataggi a mare, spegnimento incendi, attraverso l’utilizzo di robot. Come un ponte che colma il gap tra i

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dati del passato non digitali e quelli del presente digitalizzati, la scienza contribuirà alla costruzione di una società diversa in quanto tutti saranno obbligati ad attenersi alla realtà dei fatti per paura di essere smentiti da prove biologiche, in quanto i dati, una volta registrati, non potranno più essere modificati, saranno consegnati alla storia come con un sigillo reale sopra impresso. Ricordi digitalizzati immodificabili, indelebili come i tatuaggi che l’uomo moderno, l’androide, imprime sul corpo forse alla ricerca dell’antico spirito guerriero perduto quando minacciava la

guerra dipingendosi il volto o comunicava, attraverso tali messaggi, appartenenza, identità, emozioni, progetti, non possedendo il dono della parola (e tutto ciò si ripete nell’era cosiddetta della comunicazione). Tale innovazione cambierà la storia passata e futura (che sarebbe sparito anch’essa col passato), soware in grado di scomporre biblioteche di 70 km in 15 sec. sono in azione, database complessi per la rielaborazione e reinterpretazione globale della storia per la prima volta svincolata da interpretazioni soggettive. La digitalizzazione è partita da Venezia, città italiana molto organizzata a livello amministrativo, burocratico, già dall’epoca dei Dogi, quando era piena di botteghe e si dedicava alla lavorazione delle merci, all’annotazione dei commerci, dei tanti viaggi in prevalenza verso il Sud del mediterraneo in Egitto, e che, pertanto, fornisce una grande mole di dati scritti. I mezzi tecnologici consentono di entrare in ogni casa, in ogni bottega, come una macchina del tempo, lo diceva J. Verne, che torna sul posto per riscrivere la storia restituendola vera per la prima volta, inedita. Una versione integrale restaurata ala perfezione, il tutto riletto anche in chiave economica, sono in corso scavi a Torcello dove stanno riemergendo i magazzini portuali di 1500 anni fa, integrati e raccolti su scala lagunare, isola che sarebbe rimasta sconosciuta fino alla liberazione dalle costruzioni arbitrarie successive e strumentali. Detto ciò, è necessario aggiungere che non sarà un robot a sostituire la curiosità in-

fantile che spinge alla conoscenza, a provare piacere per la riappropriazione della propria storia, dell’esperienza dei padri, in parte anche nostra. Il racconto storico, poiché si scrive, è simile al racconto di fiction che copre e ricama con spiegazioni razionali i vuoti e le incertezze, sempre fonte di angoscia, quando abbiamo paura “fictioniamo”. Ridurre la storia ad una mera dimensione testuale espone al rischio di privarla di ogni valore cognitivo, il pericolo di uno scetticismo postmoderno è reale: non credere più nel potere dell’intuizione, nella capacità di ricostruire il vero a partire da prove, indizi, dettagli, Dio è nel particolare, l’ occhio clinico del medico esperto resta insostituibile da parte di qualsiasi robot o radiografie. La passione per la ricerca della verità, il potere investigativo, come quello di Sherlock Holmes nei romanzi polizieschi di Conan Doyle, scrittore e medico egli stesso, è insita nell’essere umano, diceva Calvino: «Tutto accade come se lo sguardo fosse sempre alla ricerca di un crimine da perseguire, di un’offesa da denunciare, di un segreto da violare», anche se non c’è tanto da essere fieri di una simile vocazione. Infine, l’indizio freudiano, l’indizio-sintomo, che legge la verità di un’anima nei gesti più insignificanti, in un lapsus (definito dal padre della psicoanalisi il discorso meglio riuscito) o negli atti mancati, sogni, dimenticanze etc, cioè negli scarti dell’osservazione, ha messo in crisi ogni rassicurante spiegazione razionale, e, anche nella patologia fisica, nessun medico più sottovaluta l’influenza della psiche, un frammento senza importanza di una vita può a volte anche rappresentare la totalità di un destino. Il ritorno nel pallido intellettuale del cacciatore delle origini che legge le impronte nel fango, scruta il pericolo con l’orecchio sulla terra, si appella al fiuto animale che sempre torna nel momento del pericolo, determinerà le sorti del duello tra noi e i robot, lì pronti all’orizzonte. Robot che sanno fare tutto ma non raggiungeranno mai l’abilità di uno scarafaggio, presente sulla Terra da 320 milioni di anni, dotato di resistenza e flessibilità uniche anche nel mondo degli insetti, sul quale centri di ricerca, negli ultimi anni, stanno intensificando i loro studi per scoprirne i segreti con lo scopo di creare robot più resistenti e flessibili, da utilizzare nella gestione delle emergenze. Dott.ssa Francesca Tomasino Psicologa-Psicoterapeuta francesca.tomasino@hotmail.it Gli incontri culturali di psicologia, aperti a tutti, riprenderanno mercoledì 11 Settembreh.17,00/18,30 presso l'Ass. ne Culturale Tyrrhenum,V.F.Trati,12 Pomezia Per inf.e iscr. Cell. 3317996787 (Pres. Ass.ne)


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giugno 2019

IL SENSO DELLA VITA

“Dare un significato alla propria esistenza rende più felici e ci si ammala meno” n gran numero di studi dimostra che pensare che la propria vita abbia un senso è più felice, più ottimista, meglio integrato nella società e in grado di resistere allo stress. Al contrario si rischiano gli attacchi di panico, stati di ansia e depressione. Anche dal punto di vista medico, considerare la propria esistenza ricca di significato ha un effetto protettivo sulla nostra salute, addirittura si riducono tutti quei processi infiammatori del corpo che sono responsabili di molte malattie croniche. Persone di tutte le età presentano un rischio di mortalità più basso, se riconoscono un senso alla propria vita, tra l’altro con percentuali minori di infarti e ictus. Possiamo quindi affermare che dare un senso alla propria vita sia diventato il nuovo essere “essere felici”? E come si fa a raggiungere questa condizione? Alcuni studiosi hanno dedicato a questo tema numerosi convegni e continue ricerche sulla base di esperienze basate su metodi scientifici, da cui sono state estrapolate alcune considerazioni. Vediamone alcune! Innanzitutto la maggior parte della gente riconosce che non esiste il senso della vita in assoluto, uno solo che possa valere per tutti. A seguire si può affermare che il “senso della vita” si riconosce facilmente attraverso quattro caratteristiche. Primo: quello che facciamo deve avere sempre per noi una grande importanza, che vuol Oltre ai fattori personali nella ricerca del senso della vita sono importanti anche la cultura e la società in cui siamo cresciuti. dire che non è irrilevante! Secondo: l’appartenenza, vale a dire la sensazione di avere un proprio posto nel mondo dove poterci espri-

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Oltre ai fattori personali, nella ricerca del senso della vita sono importanti anche la cultura e la società in cui siamo cresciuti

RUBRICHE mere al meglio delle nostre capacità. Non pensare che ci si trovi qui per caso. Terzo: tutto quello che ci capita nella vita, talvolta accidentalmente, non avviene per caso ma ha un senso logico, avviene per un qualcosa che deve quadrare. Quarto: essere sempre orientati verso un obiettivo e sapere quali sono i valori a cui ci si ispira. Ora tocca ad ognuno di noi riflettere su quanti di questi punti ci sentiamo di appartenere o quantomeno su quali dovremmo riflettere un po’ di più. Certo ci sono anche quelli a cui poco importa cercare un senso nella propria vita e che, nonostante questo, non entrano in crisi con se stessi, detti “esistenzialmente indifferenti” ciò significa che a loro il senso profondo della loro esistenza non interessa affatto. Ma questa loro indifferenza esistenziale porta ad avere una vita allegra ma non felice, ben lontana da una vita realizzata. Per il benessere e la salute sembra più importante perseguire un senso della vita più ampio, anziché una felicità rapida e superficiale. Meglio una vita ricca di significato ma poco comoda, che una vita piacevole ed allegra ma svuotata di senso. Si, certo per un’ora o per un giorno ci sta pure la ricerca del piacere superficiale, ma per alcuni sembra invece essere la regola della propria vita. Inoltre la ricerca del senso della vita si ripercuote anche sulle abitudini di consumo. Le persone che si interessano di più alla ricerca del loro “vero io”, sono più propensi ad acquisire nuove esperienze, come un concerto, la buona lettera, partecipazioni ed eventi e mostre. Mentre i “superficiali” trovano la loro felicità solo nell’acquistare beni di consumo ed oggetti materiali. Oltre ai fattori personali nella ricerca del senso della vita sono importanti anche la cultura e la società in cui siamo cresciuti. Per esempio, le persone povere hanno un senso della vita più pieno, rispetto a quelle più ricche, in quanto dovendo loro lottare tutti ii giorni e provvedere a se stesse, hanno ben chiaro che cosa devono fare e perché! Inoltre, nel rapporto tra senso della vita e povertà, è rilevante che nei paesi poco industrializzati la gente sia in generale più religiosa. E’ evidente che da sempre la comunione con altre persone povere e la dimensione spirituale, sono due elementi che promuovono fortemente il senso della vita. Al contrario le persone con un livello di formazione più alto ed economicamente più ricche, avevano meno figli e davano più valore all’individualismo, tutti

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fattori che a loro volta si accompagnavano a un livello più basso di senso della vita. Infatti il bisogno di fare chiarezza, sul senso della vita, spiega l’immensa popolarità dei pellegrinaggi e sembrerebbe che l’esperienza di chi ha partecipato a questi viaggi sia stata davvero salutare. Si sentono davvero più ricchi di significato e le crisi esistenziali, che avevano al momento della partenza, erano state come spazzate via; addirittura gli effetti erano ancora presenti quattro mesi dopo il viaggio. Molte persone si rifugiano nel lavoro per trovare significato alla loro esistenza, però questo potrebbe anche essere controproducente e vediamo il perché. Per coloro i quali pensano che il loro lavoro sia ricco di significato, vengono in secondo piano gli orari di lavoro, le mansioni svolte, lo stipendio ecc. poiché loro trovano soddisfazione in quello che fanno e queste cose diventano secondarie, salvo poi ricredersi quando capiranno che tutto ciò spesso è causa di un senso di frustrazione. Chi va al lavoro, quindi, con maggiori esigenze di significato, si brucia anche molto più in fretta! Alla fine potrebbe dunque essere più salutare non cercare la propria realizzazione nel lavoro, ma nel tempo libero. A livello teorico, naturalmente, molti lavori potrebbero e dovrebbero presentarsi come significativi, dal medico al camionista, fino ai servizi domestici, ma solo poche attività possono davvero dare un senso alla vita di una persona. Non sarebbe male, nel frattempo, concedersi un po’ di tempo, spegnere la TV, chiudere il cellulare e fuggire per qualche giorno, perché è importante prendersi il tempo e lo spazio necessari per affrontare domande esistenziali, perché spesso la vita di tutti i giorni non ci lascia l’opportunità di farlo. Antonio Guido Esperto di Galateo ed immagine Relazionale Chi va al lavoro, quindi, con maggiori esigenze di significato, si brucia anche molto più in fretta!


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RUBRICHE

Il Corriere della Città giugno 2019

Dall'Homo Sapiens all'Homo Globalis La nostra esistenza è basata ormai su un click: siamo interconnessi ma col rischio di perderci iamo nell'era dell' Homo Globalis creato dal sistema mediatico, dove la dimensione umana è basata su di un click. Tutto rapido, tutto veloce, abbiamo la possibilità di connetterci in un secondo con l'altra parte del mondo, siamo diventate tutte persone diverse da 20 anni a questa parte, ma pur migliorando ed evolvendoci, viviamo in un mondo di mediocrità, dove i sentimenti si esprimono tramite gli emoticon, dove ci si innamora senza conoscere la persona che scrive dall'altra parte del computer, dove creiamo realtà e personaggi virtuali. Sempre l'un l'altro più vicini, sempre connessi, ma in realtà sempre più soli. Non sappiamo più cos'è l'empatia, quel sentire a pelle le emo-

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zioni altrui. Bisogna sapersi amare e contare su se stessi smettendo di cercare l'approvazione degli altri, vivere con coraggio e soprattutto con una grande dose di amor proprio, perché l'unica persona con cui passeremo tutta la nostra vita è con noi stessi. Una cosa che di certo può aiutare a ritrovare il perduto equilibrio, è la così detta pratica verde: osservare la natura che ci circonda, la bellezza del creato, passeggiare in un prato, concedersi del tempo per ritrovare se stessi. L'attività fisica ha infatti effetti positivi sul cervello e praticarla all' aperto ha la funzione di attivare la produzione di Vitamina D che il corpo produce quanto è a contatto con l'aria ed il sole. Laura Piacentini

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Il Corriere della Città Numero 5 Anno 11

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giugno 2019

EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao IN REDAZIONE: Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Mario Di Toro, Alessandra Crinzi, Manuel Ferrara, Luca Mugnaioli, Luigi Torreti, Alessia Achille

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE: 02/06/2019

STAMPA: Tipografia Graffietti

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009



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Capolavoro T. Nuova Florida e Indomita Pomezia Calcio in finale play-off. Il sogno si chiama Serie D, appello ai tifosi pometini l T. Nuova Florida non ha avuto problemi ad archiviare le ultime due partite di campionato rispettivamente contro Astrea (5-3) e Campus Eur (2-3). I ragazzi di Bussone vincono meritatamente così il loro primo campionato di Eccellenza senza praticamente mai andare in difficoltà: sono ben 4 i punti di distanza dalla seconda Valle Del Tevere. Da sottolineare anche la vittoria della Coppa Italia in terra laziale, che però ha visto infrangersi il sogno vittoria nazionale sul muro del Casarano, ciò sarebbe stato veramente impensabile in un colpo solo. Comunque sia è un salto da record quello della società di Marcucci in poco più di 10 anni, i biancorossi hanno scalato ben 5 categorie, partendo dalla Terza Categoria arrivando in Serie D: gran parte del merito va sicuramente all’entourage ardeatino formato dal presidente Marcucci, mister Bussone e il DS Pizi. Per quanto riguarda la programmazione futura, sono arrivate conferme di vari calciatori per il prossimo anno, hanno rinnovato infatti: Giordani, Scardola, Tamburlani, Porfiri, Rossi e Citro. Festa in casa Indomita Pomezia Stessa sorte dalle parti di Via Zara, a Torvaianica. La società del binomio Padula-Spina riesce ad ottenere il suo secondo trofeo di Prima Categoria nel giro di pochi anni. Le ultime tre partite sono state al cardiopalma per i pometini, visto che il C.S Primavera è rimasto attaccato incessantemente ad un solo punto dal primo posto ma la squadra allenata da Aiello fa 3 su 3 rispettivamente contro Tor De Cenci (1-0), N. Rocca di Papa (0-1) e V. Ardea (2-0) vanificando così ogni tentativo di assalto degli apriliani. L’Indomita Pomezia calcherà il prossimo anno i campi di Promozione affidandosi probabilmente a giovani del territorio, valorizzandoli: il DS Ricci è stato chiaro sulla questione fin dalle prime battute dell’inizio del nuovo progetto in collaborazione con il SSD Selva Academy Pomezia, dotato di un solido settore giovanile. Pomezia Calcio all'ultima curva Grande exploit finale dei ragazzi allenati da mister Andrea Bussi, che si prendono di prepotenza i play-off all’ultima giornata vinta per 1-4 in casa della P.C. Tor Sapienza, fresca di vittoria del campionato la giornata precedente. La squadra di patron Bizzaglia è riu-

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Salto da record quello della società di Marcucci: in poco più di 10 anni, i biancorossi hanno scalato ben 5 categorie, partendo dalla Terza Categoria arrivando in Serie D

La società del binomio Padula-Spina riesce ad ottenere il suo secondo trofeo di Prima Categoria nel giro di pochi anni scita a capitalizzare la semifinale nel doppio contro contro i sardi del Sorso che si arrendono al 94’ della partita di ritorno ad un rigore trasformato da Gamboni. I pometini avevano perso tra le mura amiche per 0-1, ma sono riusciti a ribaltare tutto con l’ormai pometino di adozione Tommaso Gamboni che con la sua doppietta (1-2) regala la finale play-off al Pomezia che sarà contro il Mestre. La finale sarà divisa in due match, il primo sarà disputato al Comunale di Pomezia domenica 2 giugno alle 15:30, mentre il ritorno sarà giocato domenica 9 giugno a Mestre, in provincia di Venezia. Nelle foto: Riusciranno i ragazzi (sotto) Mister di patron Bizzaglia a Leonardo Aiello riportare la Serie D (IndomitaPomezia) che manca dalla staFoto: Cannata gione 2009/2010 a (sopra) Pomezia Pomezia? Calcio, Foto: Cannata

Finale playoff

POMEZIA-MESTRE, TUTTO APERTO Un pareggio che lascia aperti i giochi. Finisce 1-1 il match d'andata dei playoff tra Pomezia Calcio e Mestre che assegnerà la promozione in Serie D. Ad aprire le danze, nella gara disputata al Comunale di Via Varrone domenica 2 giugno, sono gli ospiti che passano in vantaggio con Corteggiano alla prima occasione utile. La reazione dei padroni di casa, punti nell'orgoglio, non si fa attendere: Cestroni pareggia i conti riportando in equilibrio la gara a metà del primo tempo. Nella ripresa il Mestre avrebbe l'occasione di piazzare il colpo del k.o. beneficiando di un rigore ma Rivi si fa ipnotizzare da Pinna. Il punteggio, da lì in avanti, non cambierà più. Domenica 9 giugno, pertanto, si disputerà l'attesissimo return-match aperto ad ogni risultato; nel post gara del 2 giugno da registrare, a chiusura di cronaca, il bellissimo "terzo tempo" tra le due squadre.



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SPORT

Il Corriere della Città giugno 2019

Giorgia De Vecchis, da Pomezia alla Serie A Dal Pomezia Calcio all’Empoli, dai campetti sotto casa alla massima divisione. La sua storia al Pomezia calcio alla serie A. Un percorso difficile già se si tratta di un ragazzo che sogna di diventare un campione del pallone, quasi impossibile se lo stesso sogno lo fa una ragazza. Quasi impossibile, quasi… Ma Giorgia De Vecchis, centrocampista del 1993, c’è riuscita. A inseguire questo sogno ha iniziato da bambina, quando le sue coetanee indossavano il tutù o il costume per il nuoto. Lei, scarpette chiodate, pantaloncini e maglietta, dava calci – ben calibrati – al pallone. 26 anni, Giorgia è l’unica calciatrice pometina a militare attualmente in serie A, promozione che ha appena conquistato con l’Empoli Calcio in questa stagione. I primi calci in una squadra li ha dati con il Pomezia Calcio, per poi passare alla Roma calcio Femminile, per proseguire il suo percorso in tanti altri club, fino ad arrivare a Empoli, dove appunto ha vinto il torneo di serie B la promozione in A. Ma la vita di una calciatrice non è “rosea” come quella dell’omologo di sesso maschile, dove anche giocando in serie D si riesce ad avere uno stipendio paragonabile a quello di un operaio, mentre nelle serie superiori i guadagni lievitano a seconda del club e della propria bravura. Se sei donna, il calcio non potrà mai essere il tuo unico mestiere. E quindi Giorgia, pur allenandosi tutti i giorni, è riuscita a laurearsi in Ingegneria, in lingua inglese all’Università di Tor Vergata. Il tutto anche attraversando una fase di vita durissima, condita da una malattia molto grave che è riuscita a sconfiggere tre anni fa. Una vera lottatrice, che non si arrende davanti a nessun ostacolo, determinata dentro e fuori dal campo. Quanto è dura per una donna scegliere uno sport come il calcio, rispetto a quelli più "classici" come danza o nuoto? Tu come mai sei stata attratta dal pallone? «La cosa più dura è trovare una squadra: se sei disposta a giocare con i maschi, almeno fino a 14 anni, allora riesci a giocare, ma se cerchi una squadra femminile le cose si complicano. Almeno per me è stato così, 15 anni fa. Infatti sono dovuta andare a Roma non

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appena compiuti i 12 anni. Non so dire perché ho scelto il pallone: a casa mia l’unico che amava il calcio era mio nonno, quindi ho ripreso da lui questa passione. Ma credo che sia stato il calcio ad aver scelto me e non il contrario». Il calcio è sicuramente uno sport sessista, soprattutto a livello di guadagni: qual è il tuo pensiero riguardo a questo? «Riguardo i guadagni, da donna mi dà fastidio che non ci vengano riconosciuti l’impegno e la dedizione che mettiamo. Al di là dei soldi, discorso in cui entra in gioco anche lo spettacolo, e capisco che magari il calcio maschile possa essere considerato più spettacolare, ma quello che proprio non va bene è che non venga data alle donne la possibilità di essere riconosciute professioniste nello sport, anche se l’impegno è lo stesso, così come il tempo che dedichiamo e la dedizione, che è ancora maggiore di quella degli uomini, perché noi siamo costrette, a causa della mancanza di strutture, a doverci spostare di più, a dover far incastrare gli impegni, a dare sempre il massimo». Dal Pomezia Calcio fino alla serie A con l'Empoli: che effetto fa passare da giocatrice dilettante a professionista? «Non sono professionista: in Italia le donne non possono esserlo. Io sono quindi una semiprofessionista, che mette in campo la professionalità, lavorando sempre per la prestazione sportiva. Non sono professionista per quanto riguarda l’aspetto economico. Ma se guardo da dove sono partita, quello

che ho adesso qui a Empoli è oro, perché ho a disposizione tutto quello che mi serve per sentirmi una vera atleta. Detto questo, sono contentissima di essere partita da Pomezia, ma vorrei ringraziare in particolar modo l’Empoli perché mi ha dato molte opportunità di migliorare. Sono poi stata grata del fatto che alla fine del campionato ci abbia fatto fare il giro dello stadio, una cosa simbolica che non tutti consentono, ma che per noi calciatrici è davvero emozionante». Qual è la reazione delle persone quando dici qual è il lavoro che svolgi? «Per molte persone la reazione è stupita, perché non credono sia un vero lavoro. Se dico ‘gioco a calcio’, loro ribattono: ‘Ah, non lavori?’, questa è la risposta tipica. Poi mi chiedono se il campo in cui gioco è grande come quello degli uomini e se si gioca in squadre. Però devo riconoscere che negli ultimi due anni, grazie a Sky e alla Rai, che stanno dando più spazio al calcio femminile, e a squadre come la Juventus, Inter, Fiorentina, la mentalità è cambiata, soprattutto adesso che ci sono i mondiali. Quindi adesso che anche le femmine giocano a calcio lo sanno più o meno tutti, anche se questo non vuol dire che è sempre accettato». Sei laureata in ingegneria. Come immagini il tuo futuro una volta lasciato il campo? «Non credo che lo lascerò mai totalmente, perché già alleno e credo che questa, allenare, sarà una cosa che farò anche in futuro. Mi piace anche quello che ho studiato, quindi vorrei anche trovare un’occupazione inerente gli studi fatti. La soluzione ideale sarebbe lavorare la mattina e andare in campo il pomeriggio». Qual è il tuo sogno da sportiva? «Migliorarmi sempre di più. Se me lo avessi chiesto un paio d’anni fa, ti avrei risposto la nazionale, ma adesso lo vedo un obiettivo molto difficile. Già reputo molto importante aver conquistato la serie A, era un obiettivo che mi ero prefissata e che ho raggiunto. Resta quello di fare ogni anno meglio, di mettere sempre qualcosa in più nel mio bagaglio di esperienza». Maria Corrao




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