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Anno 6 Numero 06
GIUGNO 2014
libertà informazione politica cronaca cultura sport
Pomezia e Ardea non sono Kingston!
Mentre la canzone impazza sul web i cittadini impazziscono per le tasse comunali S.Palomba: alla ricerca dell’acqua perduta PAG 16
Campobello: fumi, puzze e vibrazioni
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Arriva da Pomezia il tormentone dell’estate 2014 PAG 21
Il Corriere della Città Giugno 2014
EDITORIALE
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Tutti vincenti... O tutti sconfitti? A
rchiviate le elezioni, si fanno le analisi sul voto. E a Pomezia la situazione si fa complicata. Hanno vinto tutti. Ha vinto il Movimento 5 Stelle, che si conferma il primo partito della città, ma ha vinto anche il Pd, che per la prima volta dopo anni di discesa vede le proprie quotazioni risalire nettamente. Vince Forza Italia, perché a Pomezia riesce ad ottenere il 19,48 % delle preferenze contro il 16,82% ottenuto dal partito di Berlusconi come media nazionale. Vince anche la lista L’altra Europa con Tsipras, che con i suoi 841 voti contribuisce a far raggiungere la soglia di sbarramento e quindi ad ottenere un biglietto per l’Europa. Ma se vincono tutti, chi perde? Guardiamo le cose sotto un altro aspetto. A livello nazionale, le elezioni europee sono state una delusione per il Movimento 5 Stelle, fermo al 21% contro il quasi 41% del Pd. Questo risultato, come accennato sopra, non corrisponde a quanto registrato a Pomezia, dove il Movimento fondato da Beppe Grillo si conferma come il primo partito, con il 35% delle preferenze, pari a 8.439 consensi, grazie ai quali stacca di circa 800 voti il Pd. Ma i numeri, letti in questo modo, non rendono ben chiara la situazione rispetto ad un anno fa: alle amministrative il Movimento 5 Stelle prese 5.199 voti di lista, mentre il candidato sindaco Fabio Fucci aveva registrato 6.949 preferenze al primo turno e addirittura 14.144 al ballottaggio, ottenendo una vittoria strabiliante contro il centrosinistra. Guardando ancora indietro, alle elezioni politiche di febbraio 2013 il Movimento 5 Stelle prese il 39.97% delle preferenze grazie ai 13.663 voti dati dai pometini. Nella stessa data, per le regionali si espressero a favore dei grillini 10.980 persone. Se analizziamo questi numeri, vediamo che da una parte c’è l’indubbia vittoria del Movimento 5 Stelle nei confronti dei restanti partiti. La fiducia dei cittadini di Pomezia, o almeno di quelli andati a votare, nei confronti dell’Amministrazione Fucci è riconfermata con il 35% delle preferenze. Ma si tratta di una vittoria che, se confrontata al plebiscito del ballottaggio – dove sicuramente ha inciso molto il voto di protesta nei confronti di un centrosinistra che aveva
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Numero 06 Anno 6 GIUGNO 2014
l’aspetto di un minestrone mal riuscito – perde valore. Anche volendo evitare i confronti con i dati del ballottaggio, che non sarebbe realistico ma che vede un “crollo” di consensi superiore al 30%, valutando i risultati delle elezioni regionali e politiche di febbraio 2013 siamo comunque costretti a notare un consistente calo di preferenze da parte dei pometini nei confronti del Movimento 5 Stelle: 5.000 voti in meno rispetto alle politiche, circa 2500 in meno rispetto alle regionali. Che fine hanno fatto queste persone? Hanno cambiato idea o non sono andate a votare? Sono deluse dall’operato dell’amministrazione locale o dai modi di fare di Beppe Grillo? Per il PD la storia è diversa: partendo proprio dalle politiche, nel febbraio del 2013 il Partito Democratico ottenne solo 6270 preferenze, pari al 18.34% degli aventi diritto, mentre a livello nazionale il partito all’epoca guidato da Bersani vinse le elezioni e a livello regionale Zingaretti portò al trionfo il centrosinistra. Alle amministrative sappiamo tutti come è andata: appena 3.182 voti al primo turno. Niente confronti con il ballottaggio, dove Omero Schiumarini, 8.050 voti, era candidato per il centrosinistra, ma faceva parte della lista Forza Pomezia. I 7.617 voti ottenuti alle europee sono quindi un traguardo che un anno fa il partito ora guidato localmente da Stefano Mengozzi poteva solo sognare. Ma nonostante l’avanzata non si può parlare di vittoria, perché il Pd passa da terzo a secondo partito della città, sempre dietro al Movimento 5 Stelle. E soprattutto si tratta di una percentuale, quella presa a Pomezia, di gran lunga inferiore ai risultati ottenuti nel resto d’Italia: solo il EDITORE: La Città
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31,59% contro il 40% ed oltre della media nazionale. Troppo poco per dimostrare all’Amministrazione Fucci di essere i più forti. Per quanto riguarda il centrodestra i paragoni non possono essere fatti con esattezza, perché lo scorso anno alle elezioni si presentavano Berlusconi ed Alfano ancora insieme con il Pdl, che prese 8.127 voti, pari al 23.77%. Possiamo fare i confronti con la media nazionale, che vede lo schieramento guidato localmente da Raimondo Piselli ottenere 3 punti percentuali in più. Per quanto riguarda L’altra Europa con Tsipras, il 3,49% delle preferenze ottenute sono il risultato di 841 voti: praticamente 6 in meno di quelli presi lo scorso anno alle amministrative dalla sola SEL. Se a questa aggiungiamo i voti presi nel maggio 2013 da Rifondazione Comunista (310) sono “scomparsi” 316 voti, quindi anche qui registriamo un calo di circa il 30% rispetto alle amministrative. Insomma, da tutti vincenti a tutti perdenti. Ma è proprio così? Noi crediamo – o temiamo – di no. Non ci importa chi, tra i politici, si senta vincitore, tanto loro alla fine vincono sempre, in un modo o nell’altro. Ci importa di come ci sentiamo noi cittadini dopo 6 anni di crisi economica. Siamo noi i veri sconfitti, non di queste elezioni, ma di un sistema che non funziona. Un sistema che ci sta portando alla deriva, o meglio alla disperazione. Un sistema che porta un pensionato di 78 anni a rubare pane e mortadella per fame, che porta a tagliare i servizi e ad aumentare le tasse per il ceto medio-basso. Un sistema che – 80 euro di Renzi a parte, che sono solo fino a dicembre e che da soli non risolvono certo le cose – colpisce sempre i più deboli e indebolisce chi è in bilico, mentre rafforza i forti. Un sistema che parte dall’alto, ma che arriva amplificato agli Enti Locali più vicini ai cittadini in nome delle esangui casse comunali. La nostra speranza è che queste elezioni portino qualche buona novità per l’Italia e per il nostro martoriato territorio, ormai desertificato dalle aziende che continuano a chiudere o a trasferirsi altrove. In modo che alle prossime elezioni noi cittadini – tutti – ci si possa per una volta sentire vincitori. Maria Corrao CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso
E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it redazione@citywebtv.it
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC
DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao
STAMPA:
CHIUSURA REDAZIONALE: 03/06/2014
IN REDAZIONE: Il Corriere della Città: Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Bartolini, Giuseppe Marrone
Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009
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POLITICA
Il Corriere della Città
Giugno 2014
“Il risultato elettorale? Uno stimolo ad andare avanti” Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci analizza il voto e la sua amministrazione P ochi giorni dopo le elezioni europee, analizziamo i risultati elettorali con il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, che fa anche il punto della situazione amministrativa a Pomezia. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito di Pomezia, ma ha perso circa 5 mila voti rispetto alle politiche del 2013: come interpreta questi numeri? “E' sempre un azzardo paragonare risultati elettorali che si riferiscono al rinnovo di organismi elettivi così diversi tra loro. Se proprio si vuole interpretare il voto delle europee come un indice di gradimento dei cittadini nei miei confronti, come tra l'altro ipotizzato da lei nell'editoriale dello scorso numero, il dato che va preso come riferimento è proprio quello delle elezioni amministrative: il primo turno delle comunali 2013. I dati parlano di un incremento di oltre 3.200 voti, segnale importante che certamente ci dà lo stimolo per fare ancora meglio e restituire dignità alla nostra città”. A livello nazionale il risultato non è stato soddisfacente: qual è, secondo lei, il motivo del calo di preferenze nei confronti del Movimento da parte degli italiani? “Anche in questo caso sarei cauto nel parlare di "calo di preferenze", proprio perché elezioni politiche ed europee viaggiano su binari diversi. Il nostro è un giovane Movimento che in pochi anni si è affermato in numerosi comuni d'Italia, è entrato nelle regioni, in Parlamento ed ora approda nel parlamento europeo. Abbiamo avuto una costante crescita esponenziale che ci ha consentito di arrivare nelle sedi istituzionali più importanti e scardinare gran parte di quei meccanismi consolidati basati sugli "affari" degli amici che storicamente hanno portato a dannose intese bipartisan”. Come giudica i risultati ottenuti dagli altri partiti? “Non mi interessa giudicarli. A me interessa prioritariamente continuare a lavorare per il bene della Città portando avanti il programma elettorale con cui io e la lista che mi ha sostenuto ci siamo presentati alle elezioni dello scorso anno”. Proprio in questi giorni lei festeggia il suo “primo compleanno” da sindaco: può farci un bilancio personale di quanto fatto? “Il primo anno della nostra amministrazione è servito per gettare le basi del lavoro dei prossimi anni. Abbiamo dovuto riprendere la Città per i capelli per impedire che scivolasse nel baratro del dissesto finanziario, che avrebbe causato drammatiche conseguenze nei confronti dei nostri concittadini, una su tutte l'aumento ai massimi consentiti del livello di tassazione. Abbiamo quindi pubblicato i bandi di gara per i servizi che saranno erogati dai prossimi mesi con importanti novità e con un evidente risparmio per le casse comunali che si tradurrà in minori richieste economiche nei confronti dei cittadini. Il nuovo servizio di nettezza urbana
prevedrà la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio e partirà presumibilmente a gennaio 2015. Il trasporto scolastico ha visto un'ottimizzazione delle corse che si tradurrà in un notevole risparmio per i cittadini, oltre che una riduzione massiccia delle emissioni di co2. Il trasporto pubblico locale vedrà una riorganizzazione delle linee per coprire al meglio le esigenze di mobilità in città. Il servizio di pulizia spiaggia sarà assicurato con continuità e senza più proroghe. La nuova mensa scolastica, oltre che costare meno, prevedrà cibi biologici, stoviglie riutilizzabili, centri di cottura nelle scuole. A ciò aggiungiamo che stiamo per approvare tutta una serie di regolamenti che metteranno ordine nelle relazioni con i cittadini, le associazioni, i professionisti. Per i servizi primari come l'acqua, siamo ormai prossimi a cedere ad Acea la torre piezometrica di S. Palomba, ultimo passaggio prima dell'avvio dei contratti con i cittadini/utenti. Abbiamo fatto nascere in questi mesi numerose iniziative culturali che mostrano quanto sia fervida l'attività positiva e propositiva delle associazioni del territorio. Abbiamo aperto gli sportelli di ascolto per le donne, gli immigrati e avviato la "banca del tempo" come sistema di mutua collaborazione tra i nostri concittadini. Abbiamo firmato protocolli di intesa importanti con la Croce Rossa per il servizio al mercato settimanale, con il Ministero della Giustizia per permettere ai detenuti che ne facciano richiesta di prestare servizio gratuito nei lavori di pubblica utilità. Stiamo per completare il riassetto delle società partecipate del Comune di Pomezia. Il Consorzio per l'Università Selva dei Pini sarà liquidato e la struttura sarà utilizzata in parte per accogliere alcuni uffici comunali sgravandoci dal pagamento di onerosi contratti di affitto. Selva dei Pini tornerà nella piena gestione del Comune di Pomezia e sarà il centro di numerose attività legate alla cultura ed alla creazione di
lavoro. Abbiamo fatto tanto. Abbiamo fatto in un anno quello che in genere gli altri fanno in dieci anni e questo dimostra con quanta serietà abbiamo intenzione di continuare a lavorare per risolvere le criticità della Città e sfruttarne in pieno le potenzialità”. Ha rimorsi o rimpianti rispetto alle decisione prese o non prese? “Ha poco senso parlare di rimorsi o rimpianti. Sono consapevole che ci sia ancora molto da fare ma sono certo che i frutti della semina arriveranno presto. Abbiamo trovato un Ente da ricostruire sotto molti punti di vista: organizzativo, economico, nelle relazioni sindacali ed istituzionali. Il lavoro già fatto ci consente di guardare con maggiore serenità al futuro”. In questo anno, dopo i primi tempi di entusiasmo anche da parte di cittadini simpatizzanti per altre forze politiche, ci sono state molte polemiche. Ricordiamo la questione dell’università, i dipendenti precari, il costo della mensa e dello scuolabus, le bottigliette d’acqua, l’aumento delle tasse, poi di nuovo la mensa scolastica a causa del dessert e la riduzione del servizio di trasporto scolastico senza adeguata informazione preventiva ai genitori. Solo strumentalizzazioni o pensa che le proteste avevano, almeno in alcuni casi, ragione di esistere? “La "merendina" è stata una strumentalizzazione montata ad arte. Strumentalizzazione, lo riconoscerà anche chi l'ha avviata, inefficace. Stiamo introducendo numerose novità nei servizi e abbiamo intenzione di intensificare gli sforzi per rendere evidenti i vantaggi delle soluzioni elaborate. La paventata riduzione del trasporto scolastico, oltre ad essere operativa a partire dal prossimo anno scolastico, altro non è che una ottimizzazione del servizio basata sulle buone pratiche di trasporto che già molti comuni adottano”. Altri argomenti sui quali i cittadini mostrano ancora molta scontentezza sono lo stato delle strade, piene di buche, e il degrado ambientale, con rifiuti sparsi –a volte vere e proprie discariche spontanee ed abusive - in vari punti del territorio, come testimoniano le numerose segnalazioni fotografiche da parte dei cittadini. Cosa ha intenzione di fare la sua amministrazione per sopperire a queste carenze? “Abbiamo già fatto grossi ed evidenti passi in avanti rispetto al passato. In questo inverno quattro squadre hanno lavorato per fronteggiare l'emergenza buche derivante dalle ingenti piogge. Appena approvato il bilancio, procederemo con la riasfaltatura di alcune strade. Sul fronte del controllo del territorio, saranno installate a breve una serie di telecamere per contrastare il nascere di discariche abusive. Nel frattempo tramite la nostra Polizia Locale abbiamo già avviato controlli "in borghese" per contrastare il fenomeno della "migrazione" dei rifiuti dagli altri comuni e dell'abbandono o lo scorretto conferimento degli stessi”. Matteo Acitelli
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POLITICA
Il Corriere della Città
Giugno 2014
Pentito a metà Antonio Di Lisa, che lo scorso anno ha preferito non essere eletto per dare il suo appoggio al Movimento 5 Stelle, analizza il voto ed il lavoro dell’Amministrazione comunale
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n anno dopo le elezioni amministrative i cittadini sono stati nuovamente chiamati alle urne per scegliere i rappresentanti al Parlamento europeo. Un voto che è anche una verifica del pensiero dei cittadini di Pomezia. Proviamo ad analizzarlo con Antonio Di Lisa, che un anno fa era candidato sindaco per Sel e Rifondazione comunista. “Innanzi tutto ritengo opportuno evidenziare che l’analisi del voto va fatta confrontando elezioni tra loro “omogenee”. In questo caso, per la natura e la valenza del voto, e anche considerando che nella scheda elettorale il cittadino non ha trovato le numerose liste civiche e i tanti candidati locali tipici delle elezioni amministrative, l’analisi va fatta prendendo come punto di riferimento i risultati delle elezioni Politiche del 2013 e non quello delle Amministrative dello stesso anno. Da quest’analisi emerge che il M5S, che guida l’amministrazione della città, seppure risulta essere ancora il partito di maggioranza relativa perde in termini assoluti circa 5000 voti mentre in termini percentuali perde quasi il 5% e quest’ultimo dato è in linea con il dato nazionale di questo Movimento. Il secondo partito a Pomezia è il PD con circa il 32% , aumenta i suoi consensi per l’effetto Renzi ma bisogna rilevare che tale aumento non avviene con la stessa intensità di quanto sia accaduto negli altri comuni ed altre città. La destra seppure in flessione continua ad avere un consenso elettorale oltre il 20%, nelle varie articolazioni partitiche che la compongono, ed è superiore al dato medio nazionale ad accezione del NCD, mentre la Lega Nord beneficia dell’appoggio di esponenti locali sotto lo slogan basta euro”. Come giudica il risultato ottenuto dalla lista che il suo partito ha sostenuto? “Sono soddisfatto per il risultato ottenuto dalla lista “L’altra Europa con Tsipras”, una nuova lista di sinistra non conosciuta all’opinione pubblica sino a tre mesi fa, sostenuta da personalità illustri della società civile, da associazioni oltre che da partiti quali SEL e RC, che raggiunge il quorum del 4% e che porta in Europa tre eurodeputati tra cui un giovane, come Marco Furfaro, laureato in economia, caratterizzato da passione politica ed impegno civile, dimostrato anche nelle numerose iniziative di volontariato anche all’estero alle quali si è dedicato. Questo risultato non era affatto scontato, se si considera che siamo in un paese nel quale la TV orienta gran parte dell’elettorato e che ha completamente oscurato la nostra lista e la nostra proposta politica per concentrarsi esclusivamente sullo scontro tra M5S di Grillo, il PD di Renzi e FI di Berlusconi. Inoltre la campagna elettorale ha posto l’elettore davanti a due grossi rischi, da una parte Grillo che chiedeva consensi per mettere in crisi il governo e l’intero sistema
Istituzionale e dall’altra Renzi che cercava di apparire come l’unico in grado di porre un freno a questa deriva populista. In tale contesto e con uno squilibrio simile dell’informazione è evidente che il quadro politico si sia polarizzato negando l’ingresso in Europa addirittura ad un partito avente tra i candidati Ministri del Governo Renzi, come nel caso di Scelta Europea, ed ha reso difficile il lavoro anche al principale partito alleato di Renzi, quello del NCD di Alfano. Il fatto che l’Altra Europa con Tsipras, in questo quadro, sia riuscita a ritagliarsi un piccolo, ma significativo spazio politico, vuol dire che a Sinistra c’è una parte di elettorato, potenzialmente anche superiore al risultato complessivamente ottenuto, che condivide la visione alternativa di cui questa Lista è stata portatrice in Italia ed in Europa”. Tornando alla politica locale, lei un anno fa ha pubblicamente appoggiato al ballottaggio la candidatura di Fabio Fucci, pur sapendo che solo con la vittoria di Omero Schiumarini lei sarebbe diventato consigliere comunale. E' soddisfatto della scelta fatta? “E’ vero, un anno fa abbiamo fatto una scelta coraggiosa ed altruista guardando soprattutto al bene della città. Una scelta che non rinneghiamo perché fatta con convinzione ma sciupata da una maggioranza, da un Sindaco che non hanno avuto il coraggio di costruire un processo di confronto e di vera partecipazione per affrontare le gravi problematiche della città. Facendoli votare abbiamo messo da parte le le-
gittime aspirazioni personali e quelle altrettanto legittime dei partiti di SEL e di RC che mi hanno candidato e sostenuto. Nella storia amministrativa di Pomezia non è mai stato compiuto un gesto simile da alcun candidato e da alcun partito politico. Avevamo davanti a noi la possibilità di consegnare la guida della città o ad un Movimento-Partito che non aveva avuto sinora alcun ruolo di responsabilità nella gestione fallimentare della finanza del Comune oppure consegnarla nuovamente ad una coalizione di partiti e liste civiche, politicamente eterogenee sia nel raggruppamento sia degli stessi candidati, in continuità con la già dimissionaria Giunta De Fusco 2. In questo quadro abbiamo deciso di puntare sulla novità, affidando l’intero nostro patrimonio di impegno politico, svolto fuori e dentro le istituzioni, al Sindaco Fucci ed alla sua maggioranza, attraverso una comunicazione resa in pubblico senza chiedere alcun contropartita con la sola clausola di un riconoscimento politico dell’appoggio offerto. Era del tutto evidente che la nostra richiesta sarebbe caduta nel vuoto poiché il M5S considera qualsiasi partito politico, a prescindere, un male per le istituzioni con i quali non dover avere alcun tipo di rapporto. L’egoismo, l’arroganza ed a volte la presunzione di essere gli unici portatori di verità ha dissipato un’opportunità unica quella di dimostrare che la politica è capace di ricercare le opzioni più idonee per migliorare la società nella quale viviamo e purtroppo questo Movimento l’ha negata non a noi ma alla città”.
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Giugno 2014 A maggio è scoppiato il "caso menù", arrivato in Parlamento ed in Senato. I giornali e le tv di tutta Italia hanno messo in primo piano la contestazione fatta dai politici che si oppongono alla scelta fatta dal sindaco del Movimento 5 Stelle, ma il primo partito che ha sollevato la questione è stato proprio il suo. Dopo le risposte del Primo Cittadino, che ha parlato di strumentalizzazione prima del voto e di fraintendimento (la famiglia pagherà lo stesso prezzo, è il Comune che metterà la differenza), qual è la sua posizione in qualità di portavoce di Sel/Rifondazione Comunista? “Anche questa assurda decisione che viene liquidata come strumentale nasconde un’incapacità di confronto vero su un argomento nel quale non ci si può improvvisare. La responsabilità di chi amministra non può in ogni caso assecondare alcuna richiesta se questa lede la dignità del bambino. Il servizio di refezione scolastica, previsto dalla legge per la scuola dell’obbligo, pur essendo di competenza dell’Ente Comunale integra e completa l’offerta formativa che non può in alcun caso differire e discriminare tra loro i bambini. La rettifica e l’allusione al fraintendimento sono tardive e, guarda caso, sono emerse solo dopo che la nostra denuncia politica ha trovato ampia eco nella stampa e nei media nazionali: al riguardo basta confrontare le dichiarazioni di Fucci con le prime balbettanti giustificazioni offerte nelle interviste dalla vicesindaco qualche giorno prima. Tuttavia se ciò significa che l’amministrazione locale si è resa conto dell’errore e sta cercando un rimedio a questa plateale ingiustizia, cercando nel contempo di salvare la faccia, non possiamo che rallegrarcene. Vigileremo sulla rispondenza delle dichiarazioni del sindaco alla realtà dei fatti”. Servizi, decoro, ambiente: cosa è cambiato nell'ultimo anno? “Purtroppo è cambiato poco o nulla. I servizi erogati dal Comune di Pomezia sono pochi e costosi. Si pensi alla deprecabile scelta di aumentare i costi dell’assistenza domiciliare per le famiglie con un disabile grave in casa, un caso finito ancora una volta sui media nazionali ed al quale occorre porre assolutamente rimedio. Nel decoro urbano e nella tutela ambientale non si è fatto alcun passo avanti, almeno finora. La città è lasciata a sé stessa, i giardini, le poche aree verdi di una qualche rilevanza, la fascia costiera di Torvaianica sono abbandonate al degrado ed alla disattenzione. Tutti i cittadini possono constatare il disservizio nella raccolta dei rifiuti, con le aree dei cassonetti continuamente sporche e non poche polemiche ha su-
POLITICA
scitato la decisione del Comune di imporre il conferimento dei propri rifiuti soltanto nella tarda serata e di notte. Pensiamo soltanto al disagio che si verrà a creare per le persone anziane o le persone che hanno orari lavorativi incompatibili con la fascia oraria imposta. La rete stradale sia del centro sia di qualsiasi quartiere sono in condizioni disastrose con situazioni ovunque di pericolo grave per la circolazione. Non è possibile invocare, come fanno di continuo il Sindaco e la Giunta, la mancanza di fondi. Chi amministra ha il compito di fare delle scelte per il reperimento delle risorse ed intervenire laddove vi sono delle emergenze. Il reperimento delle risorse va fatto nei confronti di chi ha di più, non nei confronti delle famiglie con disabili. La spesa va orientata innanzi tutto verso i servizi essenziali, la tutela del patrimonio ambientale, l’efficienza ed il decoro dei servizi e dell’arredo urbano. Se non si è capaci di governare una realtà come Pomezia, senz’altro non facile, e ci si trincera dietro ai guasti che pur sono stati compiuti dalla precedenti amministrazioni, allora non ci si merita di governare. Ritengo che questo i cittadini di Pomezia stiano cominciando a capirlo”. Nelle scorse settimane sono comunque state inaugurate nuove aree verdi nella città. “Durante il mese di Maggio il Sindaco ha inaugurato delle aree attrezzate per i bambini nel quartiere della 167 in Via A. De Gasperi, tale progetto rientra all’interno dei fondi PLUS che l’Amministrazione De Fusco aveva ottenuto, quindi il Sindaco farebbe bene ad essere onesto
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con i cittadini. A ragione può accusare la vecchia amministrazione di aver consegnato una città con una montagna di debiti ma contemporaneamente non dovrebbe attribuirsi meriti che invece appartengono ad altri. Anche un approccio corretto in tal senso fa bene alla città. Ad esempio abbiamo già sollevato, raccolto le firme e stiamo per consegnare al Sindaco la richiesta del processo partecipativo, così come previsto dallo statuto comunale, per la realizzazione della strada di collegamento Pomezia – S. Palomba e che l’amministrazione comunale non intende procedere all’indizione del bando di gara. Per tale progetto è stato già concesso un finanziamento di circa 19 milioni di euro e che in assenza del bando costerebbe comunque alle casse del comune una cifra consistente per ottemperare alle spese di progettazione. Quello che noi chiediamo è di aprire prestissimo un confronto pubblico, di visionare il progetto per poter segnalare le opportune variazioni al progetto, qualora dovessero palesarsi e di procedere alla sua realizzazione poiché per la nostra città necessita, quanto prima, un collegamento veloce con la stazione ferroviaria in modo da poter sviluppare, nel collegamento con la Capitale, la linea ferroviaria esistente come trenometropolitano. E’ molto singolare da parte del M5S l’apparente ricorso alla consultazione dei cittadini e su questa questione non è stato dello stesso avviso”. Alessia Ambra Achille
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POLITICA
Il Corriere della Città
Giugno 2014
Ardea, il M5S trionfa alle europee. Bene il PD, Forza Italia limita i danni
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on le elezioni europee 2014 alle spalle è tempo di bilanci e di considerazioni. Analizzando i risultati, a colpo d’occhio, emergono due certezze: la prima è che si conferma il Movimento 5 Stelle come partito più votato, così come in occasione delle elezioni politiche lo scorso febbraio. La seconda certezza che si evidenzia è che Ardea è decisamente un Comune in contro tendenza rispetto ai dati nazionali. Perché? La risposta è scontata: in una tornata elettorale dove a stravincere in tutta Italia è stato il Partito Democratico di Matteo Renzi, nel Comune rutulo tutto ciò non è accaduto. Se infatti guardiamo i numeri, il PD ha preso il 28% dei consensi con 4832 voti. Non male, dal momento che si è attestato al secondo posto sopra Forza Italia. Non male, ma non abbastanza. E il centro destra, che attualmente amministra la città, si prende il 25,73% col partito dell’Ex Cavaliere Berlusconi (ad Ardea rappresentato da Massimiliano Giordani, Acquarelli, Corso, Iacoangeli e Quartuccio), 4,04% a Fratelli D’Italia, 3,56% con NCD (Riccardo Iotti), e 1,41% alla Lega Nord. Ora, in luce di questi numeri, che quindi non sono pareri ma sono certezze, proviamo a fare un po’ di Fanta Politica. Immaginiamo che questi risultati possano essere indicativi per una eventuale elezione comunale per decidere il nome del prossimo sindaco e proviamo a capire cosa potrebbe succedere. Sommando i voti dei quattro partiti di Centro Destra, ipotizzando di vederli insieme alle amministrative, otterremo il 34-35% circa. Un risultato superiore al 32,96% rimediato dai Cinque Stelle che si sono aggiudicati il primato cittadino. Si andrebbe dunque al ballottaggio, con il Centro Sinistra leggermente distante. Il nostro gioco di fantasia però si infrange per diversi motivi: il primo è che storicamente Ardea è una città amministrata dalla destra come dimostrato negli ultimi 20 anni. Altro motivo da considerare è che il Movimento non ha mai partecipato alle elezioni comunali e questa potrebbe essere una variante capace di rallentare l’ascesa di un fenomeno che ora, alla seconda conferma, sicuramente sarà
preso sul serio da tutte le forze politiche locali. Terzo motivo, quello più importante, è che tutti questi numeri di cui abbiamo parlato potrebbero non contare nulla. Esatto, proprio nulla. Prendiamo il caso della città di Marino, dove si sono tenute elezioni Europee e Comunali lo stesso giorno: le europee sono state vinte dal PD al 33%, secondi i grillini al 30% e Forza Italia si è fermata al 21%; le comunali, invece, sono state stravinte e dominate dalla coalizione di Centro Destra con il 54% dei voti. Un plebiscito praticamente, influenzato dalla fede politica storica della suddetta città dei castelli romani, guidata fino a prima del neo sindaco Silvagni da uno dei principali uomini di Forza Italia: Adriano Palozzi. E questo esempio potrebbe calzare a pennello per la città rutula: in caso di elezioni comunali, dove a contare sono le conoscenze dirette coi cittadini, il rapporto di fiducia e quant’altro (tanto altro), questo calo del centro destra evidenziato dalle europee potrebbe contare relativamente. Insomma, tutto questo giro di parole e Fanta Poltica serve proprio a dire che non è minimamente possibile paragonare le dinamiche di voto in contesti così differenti, soprattutto nei piccoli Comuni che hanno una loro storia ben definita. Quello che però appare certo è che l’influenza della vicina Pomezia, dove il Movimento 5 Stelle di Fucci ha ribadito la leadership cittadina sforando il 35% dei voti a favore, ha svelato la nascita di un nuovo nemico comune per gli altri schieramenti politici. Il gruppo degli Amici di Grillo fa sul serio e con questi risultati positivi sicuramente chiederà la costituzione di una lista cittadina per entrare in consiglio comunale dalla porta principale. Il sindaco Luca Di Fiori, dal canto suo, non si è detto preoccupato dal risultato delle Europee che secondo Tonino Abate, Stefano Ludovici e Mauro Giordani (PD), rappresenterebbe la bocciatura dei cittadini nei confronti dell’operato della giunta comunale. Il primo cittadino infatti ha affermato che l’asse di centro destra ad Ardea ha retto bene all’urto del ciclone Renzi, meglio della vicina Anzio, anch’essa amministrata da un sindaco del suo
stesso colore politico. Tutto questo però potrebbe non bastare e dormire sonni tranquilli potrebbe regalare al centro destra una pessima sorpresa. Cosa farà dunque l’Amministrazione? Difficile poter pensare alla realizzazione di qualche opera importante, soprattutto a causa del patto di stabilità e dei pochi fondi disponibili in cassa. Intanto però si può parlare di ciò che realmente è stato fatto: lo scorso 29 maggio, nell’ultima seduta del consiglio comunale è stato approvato il bilancio consuntivo 2013. La settimana precedente invece ad essere approvate le aliquote della Tasi, che non aumenteranno rispetto a quelle già note. Con tale decisione Ardea si allinea alle disposizioni del governo nazionale, evitando lo slittamento del pagamento della prima tranche dell’imposta ad ottobre. Così facendo, invece, la Tasi si pagherà in due “rate” di cui la prima il 16 giugno. Secondo l’opposizione tutto ciò non favorirà i cittadini, che dovranno immediatamente sborsare denaro. L’assessore Petricca ha invece difeso la scelta fatta dalla giunta, costretta ad operare in questa maniera per garantirsi un introito fresco nelle casse comunali, forte di una indicazione voluta dal governo nazionale, che ha concesso la suddetta proroga, soltanto a quei (tanti) Comuni che non sono riusciti a portare in consiglio comunale le aliquote della IUC entro la fine di maggio. Inoltre, con l’estate oramai alle porte, ci si attendono risultati importanti dalla differenziata porta a porta spinta sull’intero territorio, chiamata alla prima vera dura prova che ci consentirà di capire se il servizio può realmente funzionare senza lasciare la città sporca e con un servizio carente. Chiudiamo però questo pezzo come lo avevamo cominciato, parlando delle elezioni europee, le quali hanno regalato ad Ardea un risultato importante e un motivo di lustro: l’elezione del primo euro parlamentare della storia rutula, Fabio Massimo Castaldo. Il giovane infatti potrà rappresentare Ardea a Bruxelles, forte dei suoi 664 voti guadagnati tra le fila del Movimento penta stellato. Alessandro Introcaso
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Giugno 2014
ECONOMIA
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Bilancio, chiaroscuri in rilievo Un rendiconto incomprensibile agli stessi addetti ai lavori, quello approvato ad Ardea di strettissima misura e con molte incertezze: proviamo a fare chiarezza
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ell'attività parlamentare di un Consiglio comunale, due sono i momenti importanti nell'anno: l'approvazione del bilancio preventivo e l'approvazione del rendiconto di gestione, detto anche bilancio consuntivo. In entrambi i casi, qualora l'assemblea non approvi a maggioranza qualificata, si determina automaticamente lo scioglimento del Consiglio comunale con conseguente ricorso a nuove elezioni. Il rendiconto è stato approvato di strettissima misura, sebbene il risultato finale sia stato di 8 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto; se al momento del voto fossero stati presenti tutti i consiglieri di opposizione, ne mancavano ben 4 su 6 in quel momento, il risultato sarebbe stato di 8 a 8 ed un astenuto: l'approvazione non sarebbe passata. Si, certo, magari in quel caso l'astenuto Montesi avrebbe votato a favore, ma che rischio che ha corso la maggioranza! Anche il consigliere Iotti ha mostrato la sua incertezza, e l'assoluto silenzio di tutto il resto della compagine, ad esclusione di Volante e Fanco che hanno votato apertamente contro l'approvazione, ha fatto chiaramente intendere l'insoddisfazione che serpeggia ormai da mesi. Il risultato del voto alle europee è stato per tutta l'amministrazione Di Fiori un chiaro monito: il dissenso è manifesto e se la maggioranza ancora tiene lo si deve solo alla paura della crescita dei consensi nei confronti del Partito Democratico da un lato e dalla riconferma del Movimento 5 Stelle ancora primo partito ad Ardea, dall'altro. È stato l'assessore al bilancio Nicola Petricca ad esporre la relazione sul risultato del bilancio; una relazione che ha suscitato dubbi ed insoddisfazione perché non è stato minimamente affrontato il confronto con il piano programmatico né i motivi che hanno lasciato inattuati molti dei punti che prevedeva. L'assessore ha citato cifre in modo confuso senza essere minimamente convincente; come quando ha affermato che lo stato ha tolto al nostro comune circa 7 milioni di € (in realtà sono 5), affermando che questo per noi è stato un vero e proprio salasso tradottosi in una decurtazione dei proventi, ma è falso, perché l'assessore ha dimenticato di dire che nel 2013 lo stato ha lasciato ai comuni gli interi proventi dell'IMU che invece tratteneva prima per il 50%. Ha dimenticato di dire l'assessore che del fondo di solidarietà per i comuni lo stato non ci ha restituito nulla, come invece è accaduto per quasi tutti i comuni italiani, in quanto Ardea non rientra in quei parametri virtuosi che sono essenziali per ottenere finanziamenti da quel fondo: Ardea spende troppo e male per alcuni servizi e que-
sto ci penalizza. Ha detto l'assessore che il comune ha speso circa 5 milioni di € per il sociale, includendo erroneamente in questa cifra anche i servizi a domanda individuale come le mense ed il trasporto scolastico che da soli valgono più di 3 milioni. Ha posto l'accento sui pagamenti per 11 milioni dei debiti pregressi verso i fornitori dimenticando di dire che questi si sono accumulati perché il nostro comune non ha assolutamente la capacità di incassare regolarmente tasse e tributi dai cittadini; basti pensare ai due milioni di ICI definitivamente perduti perché caduti in prescrizione o al mezzo milione in sanzioni per infrazioni al codice della strada definitivamente persi per lo stesso motivo. E continuando a citare le somme perdute che non incasseremo più: i 250.000 € delle affrancazioni degli usi civici, oltre 1 milione e 800 mila € in trasferimenti della regione e 100 mila della provincia che sono stati cancellati. Un ammontare complessivo di ben 4.687.000 € che il nostro comune non potrà più incassare ma che, naturalmente, erano già stati impegnati in opere e servizi che non si potranno realizzare. Ha dimenticato infine l'assessore di spiegare ai cittadini come mai, anche nel 2013 non si sia speso nulla o quasi in opere pubbliche (cancellati dal bilancio otre 7 milioni che dovevano finanziare la realizzazione di una nuova scuola). I consiglieri di opposizione hanno presentato a questo punto un lungo ed articolato documento dove, voce per voce sono stati messi in rilievo i punti deboli del rendiconto. Ne citiamo solo due tra tutti: i 4 milioni di finanziamento dalla comunità europea che dovevano servire a realizzare una scuola e che nel rendiconto sono scomparsi salvo ricomparire con altra denominazione (proventi monetizzazione da compensazione urbanistica) e comunque cancellati
dalle entrate, e le entrate presunte di soli 540.000 € dal per la mensa scolastica quando invece gli uffici hanno emanato tariffe richiedendo ai cittadini quasi il doppio di quanto dichiarato. Nel rispondere alle domande il dirigente competente in materia si è ben tenuto alla larga dalle domande "scottanti" dilungandosi noiosamente ed oltre misura nel giustificare i rilievi negativi presentati dai revisori dei conti, salvo scusarsi di aver dimenticato parte delle domande perché erano troppe. Inaspettato l'intervento del consigliere Volante che è stato estremamente critico nei confronti della sua stessa maggioranza. Dopo aver ricordato a tutti che le recenti elezioni li avevano visti sconfitti ed invitati ad una seria autocritica e discussione in aula in merito, ha ribadito la totale impossibilità di dare una valutazione politica al rendiconto, chiedendo infine il rinvio della sua approvazione ed una commissione congiunta dei consiglieri dove il rendiconto stesso fosse spiegato in tutti i suoi dettagli dal dirigente responsabile. Dopo una sospensione di mezz'ora il presidente Giordani mette hai voti la proposta di Volante appoggiata dall'opposizione, che la maggioranza stessa boccia e senza lasciar spazio ad altri interventi mette ai voti l'approvazione del rendiconto. Il sindaco avrebbe voluto finalmente intervenire ma è riuscito a pronunciare solo queste poche parole: "Credo di aver ascoltato abbastanza ..." prima che il presidente Giordani lo bloccasse bruscamente per un cavillo burocratico e procedesse con il voto, e queste sono state le uniche 4 parole pronunciate dal sindaco in tutta la seduta. Mario Savarese
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POLITICA
Il Corriere della Città
Giugno 2014
“Cambiare questo paese È lo slogan di Fabio Massimo Castaldo, primo europarlamentare di Ardea
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rdea ha il suo primo europarlamentare. È Fabio Massimo Castaldo, eletto nelle file del Movimento 5 Stelle. Che effetto fa avere questa grossa responsabilità a soli 28 anni e senza esperienza politico-amministrativa alle spalle? “Ritengo che l’esperienza politico-amministrativa sia un vantaggio spesso assai relativo: serve a ben poco, se non è accompagnata da una fedina penale pulita, da onestà e trasparenza, da un background di studi adeguato e soprattutto dal desiderio di coinvolgere costantemente i cittadini nei processi decisionali. Bisogna inoltre considerare l’operato che si è svolto nelle istituzioni: essere per diversi anni un amministratore non vuol dire affatto essere un buon amministratore. Ad ogni modo nel corso dell’ultimo anno ho avuto l’onore di essere il collaboratore parlamentare della Sen. Paola Taverna: un’esperienza preziosa e illuminante che mi ha permesso di mettere a frutto i miei studi giuridici e di affinare notevolmente la mia conoscenza delle istituzioni parlamentari. Un bagaglio molto prezioso per il lavoro che dovrò compiere”. Quali sono le idee che lei porta al Parlamento Europeo? “Non dovrò scegliere da solo, ma porterò avanti la linea comune liberamente determinata dal MoVimento, che in passato non ha esitato a premiare con decisione proposte alternative a quelle sostenute dal blog: basti pensare al famoso emendamento inerente l’abolizione del reato di clandestinità. Un grandissimo esempio di democrazia, impensabile in una segreteria di partito. Come è noto abbiamo presentato un programma di 7 punti, principalmente economici, a nostro avviso essenziali per riavviare il motore dell’economia italiana ed europea. Abolire o quantomeno rivedere in modo deciso i vincoli impostici dal fiscal compact ed eliminare il pareggio di bilancio dalla nostra Costituzione saranno due delle nostre priorità per
rendere disponibili le risorse necessarie al rilancio. Ci batteremo con tutte le nostre forze per l’adozione degli eurobond e la condivisione del debito, uno strumento essenziale che ci consentirebbe di riorientare i finanziamenti per le attività agricole e l’allevamento verso il consumo interno, per incentivare la filiera corta e un commercio di qualità a chilometri zero. Il referendum per l’uscita dall’euro rappresenta l’extrema ratio qualora le nostre proposte dovessero rimanere inascoltate”. E quali riguardano direttamente il nostro territorio, Pomezia inclusa? “In un momento di crisi è inaccettabile la nostra incapacità di utilizzare i diversi finanziamenti erogati dall’Unione Europea. Per non parlare di scelte discutibili anche per i casi di ottenimento: come si può pensare di impiegarli per il concerto di Elton John a Napoli mentre le mura di Pompei crollano? Sarò felicissimo di lavorare a stretto contatto con i nostri consiglieri comunali del Centro Italia, purché vogliano cooperare concretamente e fattivamente con noi, al fine di informare veramente il territorio di tutte le possibilità che l’Europa ci offre al momento. Tra l’altro proprio il 20 febbraio 2014 la Commissione Europea ha approvato una nuova strategia a sostegno del turismo costiero e marittimo. Senza dimenticare i fondi tematici per la mobilità sostenibile: il progetto autostradale Roma-Latina è un’inutile violenza ambientale che non risolverà le problematiche del pendolarismo. Auspicando che venga accolto il ricorso al TAR, verificherò quali margini avrebbero eventuali progetti alternativi di ottenere un consistente cofinanziamento UE, lavorando a stretto contatto coi nostri consiglieri regionali”. Lei ha un’ottima preparazione culturale, parte della quale acquisita all’estero. Quali sono i deficit nostrani in questo campo e come pensa di poter contribuire per far puntare maggiormente lo Stato italiano su formazione e ricerca?
“In realtà il nostro deficit principale è solo uno: si spende pochissimo in questi campi. E conseguentemente non ci sono ricadute apprezzabili sul piano occupazionale ed economico. Guardare quanto investe il nostro Stato in cultura, ricerca e formazione ci fa capire quanto sia impietoso il raffronto con la maggior parte delle grandi democrazie occidentali. Me ne sono reso amaramente conto durante i due anni di studi in Francia, L’Italia è il fanalino di coda in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura. Chiediamoci come mai con più di 400 tra musei, monumenti e aree archeologiche gestiti dallo Stato siamo in grado di generare poco più degli incassi del solo Louvre: un paese come l’Italia non può sprecare l’immenso patrimonio culturale che la rende lo Stato nel mondo con il più alto numero di siti tutelati dall’UNESCO. E purtroppo la musica non cambia per la ricerca e per lo sviluppo. In Italia si investe tra pubblico e privato soltanto l’1,25% del PIL. In Germania sono al doppio, in Giappone e Svezia quasi al triplo. Da questo punto di vista, il programma Horizon 2020 rappresenta la sfida che il nostro Paese non può permettersi di perdere. Ci sono quasi 80 miliardi di euro sul piatto. Come MoVimento 5 Stelle ci faremo promotori di iniziative concrete per cambiare rotta, coordinandoci a livello nazionale ed europeo. Il messaggio che voglio dare a tutti e in particolare ai miei coetanei è di attivarsi insieme a noi con le loro idee e il loro coraggio. Non vogliamo dover emigrare come i nostri bisnonni: stiamo lottando per cambiare questo Paese perché non vogliamo cambiare Paese”. A fronte dei numeri registrati, queste elezioni sono state una delusione per il Movimento 5 Stelle, che aveva aspettative di certo più alte. Qual è la lezione che il Movimento dovrebbe aver imparato da quanto uscito dalle urne? “Mi lasci dire che stiamo comunque parlando di un risultato straordinario: abbiamo ottenuto più di 5.800.000 voti e conseguentemente ben 17 seggi al Parlamento Europeo. Non è mai accaduto in alcun paese dell’Unione Europea che una lista presentatasi per la prima volta alle elezioni ottenesse un consenso così largo. Detto questo non intendiamo nasconderci dietro un dito: avevamo ambizioni superiori. A mio avviso l’unica vera lezione che bisogna trarre da queste elezioni è che non bisogna cullarsi con facili illusioni: un cambiamento politico-culturale così forte fondato su totale trasparenza, onestà e partecipazione costante del cittadino alla gestione della cosa pubblica come quello proposto dal MoVimento 5 Stelle ha bisogno di un orizzonte di tempo più ampio per dispiegare pienamente i propri effetti. Nel frattempo ci terrei ringraziare particolarmente il MeetUp Amici di Beppe Grillo – Ardea per quanto fatto durante la campagna: lo splendido 32,96% ci ha proiettato come prima lista, segno dell’ottimo lavoro di sensibilizzazione che il MoVimento sta portando avanti a livello locale”.
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Giugno 2014
POLITICA
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per non cambiare paese”
Pensa che gli italiani abbiano voluto punire una politica – quella fatta dal leader Beppe Grillo – troppo urlata ed accusatoria nei confronti di tutti quelli che non fanno parte del Movimento 5 Stelle? “Stiamo analizzando con la dovuta attenzione ogni aspetto di questa campagna per trarne ogni insegnamento utile per il futuro. Credo però che il lessico utilizzato da buona parte della stampa italiana sia eccessivamente drammatico: parlare di “punizione” da parte degli italiani nei confronti del MoVimento 5 Stelle francamente mi sembra davvero fuori luogo. Una larga fetta di elettorato ha sposato con convinzione il nostro progetto. Lo stile di Beppe può piacere o non piacere, magari qualche espressione particolarmente forte riportata fuori dal suo contesto può aver dato luogo ad equivoci, ma sfido chiunque a sostenere che le nostre accuse nei confronti della gestione dell’Expò di Milano fossero infondate o esagerate”. Sempre a proposito di Beppe Grillo, prima del voto aveva affermato che, qualora non avesse vinto le elezioni, si sarebbe dimesso, ma questa ipotesi sembra scongiurata. Si è trattato di una delle solite affermazioni da politico della vecchia scuola, secondo lei? “Concedetemi una risposta condita da una punta d’ironia: è ben difficile dimettersi da una carica senza ricoprirla preventivamente. Non
mi risulta infatti che Beppe Grillo sia un parlamentare della Repubblica né tantomeno un segretario di partito. Siamo stati obbligati a indicarlo come “capo politico” per le elezioni politiche del 2013 solo perché tale adempimento ci era imposto dalla legge elettorale. A chi dovrebbe presentare le sue dimissioni e da cosa dovrebbe poi dimettersi dunque?”. Dopo le critiche ricevute in Italia per il suo contatto con Nigel Farage, Beppe Grillo elogia e difende l'euroscettico britannico a capo dell'Ukip. In una intervista al Daily Telegraph, il leader dell'M5S afferma infatti che Farage non è razzista e "ha senso dello humour e dell'ironia". Secondo Grillo, anzi, sono diversi i punti in comune fra i due partiti, a partire dall'immigrazione. "Farage vuole controllare i flussi migratori in Europa come noi", ha sottolineato. Cosa ne pensa? “Penso che la nostra assoluta priorità sia costituire un gruppo numericamente forte, libero e democratico all’interno del Parlamento Europeo, al fine di poter essere in grado di portare avanti le nostre battaglie in modo efficace. Lo stesso regolamento del Parlamento, adottando una scelta che presenta margini di scarsa democraticità, pone una lunga serie di limiti e paletti all’attività degli europarlamentari non appartenenti ad alcun gruppo costituito e quindi facenti parte dei non-iscritti. Stiamo valutando
con grandissima attenzione le alternative possibili ed è nostra intenzione prenderle tutte in considerazione, il MoVimento 5 Stelle non ha alcuna intenzione di rinnegare le proprie battaglie. Bisogna inoltre sottolineare la disinformazione posta in essere da una parte della stampa nei confronti di Farage e del suo partito: si citano spesso affermazioni discriminatorie pronunciate in passato da alcuni suoi ex esponenti, omettendo di dire che sono stati puntualmente espulsi proprio a causa di tali esternazioni. Affronteremo con serenità anche il tema dell’immigrazione clandestina: il contesto in cui operano i paesi del Sud Europa, costretti dal disinteresse dei paesi del nord a dover affrontare da soli un problema di dimensioni continentali e a doversi accontentare della limitata azione portata avanti dal FRONTEX non è più accettabile. Dobbiamo riportare la situazione sotto controllo, mantenere lo status quo vuol dire accettare palesi negazioni dei diritti umani. E’ sicuramente un campo nel quale l’alleanza tra i paesi del mediterraneo da noi proposta può giocare un ruolo fondamentale, ma c’è bisogno del contributo di tutti e 28 i paesi membri. Ribadisco comunque che allo stato attuale nessuna decisione definitiva è stata presa in merito, le negoziazioni sono aperte e alla fine deciderà, come sempre, il voto democratico della rete”. Matteo Acitelli
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CRONACA
Il Corriere della Città
Giugno 2014
Campobello: fumi, puzze e vibrazioni Dopo un anno e mezzo di segnalazioni, il quartiere è ancora in allarme per l’inquinamento ambientale
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uartiere Campobello un anno e mezzo dopo. Un anno e mezzo di proteste, di segnalazioni, di preoccupazioni e di paure, dovute ai nauseabondi odori, ai fumi sospetti ed alle preoccupanti vibrazioni che arrivano da via Messico, dove si trova lo stabilimento della Lazio Service, nel quale decine e decine di camion e compattatori ogni giorni vanno a scaricare qualcosa di imprecisato. “Siamo ancora in attesa di sapere cosa viene smaltito esattamente in quello stabilimento, se dobbiamo preoccuparci della nostra salute”, ha dichiarato il presidente del Comitato di Quartiere Campobello Alberto Monti. Esattamente un anno fa l’interessamento del Sub Commissario Prefettizio Antonio Tedeschi, grazie al quale era intervenuta l’Arpa Lazio con alcuni sopralluoghi che hanno confermato innanzi tutto l’inquinamento acustico: i risultati delle verifiche fonometriche, ovvero quelle riguardanti i rumori, hanno evidenziato alla verifica dei tecnici valori al di sopra di quelli previsti dalla vigente normativa, a seguito dei quali lo scorso agosto il sindaco Fabio Fucci ha infatti emesso un’ordinanza attraverso la quale viene imposto all’azienda, che si occupa di stoccaggio e trattamento di materiali ferrosi, di procedere con l’immediato ripristino dei valori di rumorosità dei limiti imposti dalle Leggi e dal Regolamento Acustico Comunale. Ma ad oggi, secondo gli abitanti del quartiere, la situazione non è migliorata, soprattutto per quanto riguarda cattivi odori e vibrazioni. “Alla fine di agosto dello scorso anno – ha spiegato Monti – l’ASL ha relazionato uno dei sopralluoghi effettuati, confermando quanto da noi esposto”. “Nel corso dell’intervento – si legge nel documento ufficiale dell’Azienda Sanitaria Locale Roma H – sono state percepite emissioni odorose moleste, presumibilmente provenienti dalla suddetta azienda (…). È stata inoltre rilevata la presenza di numerosi insetti alati e residui di involucri plastici disseminati su alberi e terreni adiacenti lo stabilimento”. L’ASL riteneva quindi opportuno coinvolgere nuovamente l’Arpa Lazio e i competenti organi provinciali per “svolgere congiuntamente una verifica sull’attività condotta dall’azienda Services Lazio, analizzandone il ciclo produttivo, accertando le modalità di trattamento dei rifiuti lavorati e la corrispondenza degli stessi a quanto previsto negli atti autorizzativi, valutando contestualmente la specifica situazione di disagio segnalata dalla popolazione residente nell’area limitrofa”. Ma, a distanza di 9 mesi, nulla è stato fatto, o almeno nessun risultato è stato visto dai cittadini del quartiere. “Del problema abbiamo interessato anche il sindaco Fabio Fucci, sin dalla sua campagna elettorale, ma – dopo l’ordinanza fatta a seguito del sopralluogo dell’Arpa Lazio, sembra che l’intera amministrazione comunale si sia dimenticata di
noi, nonostante i nostri continui solleciti ad intervenire in qualche modo”. Speravate che potesse risolvere qualcosa? “Non credevamo che potesse risolverla con un colpo di bacchetta magica, ma almeno che ci fosse stata vicina in questa battaglia, semplicemente per dimostrare di avere a cuore la salute dei proprio cittadini. Durante la campagna elettorale ci era stato fatto credere che la posizione del Movimento 5 Stelle era molto vicina ai problemi della gente comune, soprattutto quelli di natura ambientale, ma i fatti ci stanno dimostrando qualcosa di molto diverso. Noi continuiamo a segnalare il rischio ambientale e sanitario, perché l’Arpa si è limitata a verificare i rumori, ma on riceviamo alcuna risposta, nonostante il sindaco sia la maggiore autorità comunale in tema di sanità pubblica. Noi sentiamo un odore terribile, siamo pieni di mosche e altri insetti: da cosa vengono? Senza contare che è vero che il sindaco lo scorso agosto ha fatto un ordinanza chiedendo ai titolari dello stabilimento di mettersi in regola con le leggi vigenti, ma poi qualcuno ha controllato che questo sia stato fatto? Noi non sappiamo nulla, nonostante le nostre richieste di risposte certe”. “L’Ispettore della Asl che ha stilato la relazione – hanno aggiunto altri abitanti del quartiere – ha chiesto all’Arpa di fare ulteriori controlli, ma non ci risulta che questi siano stati effettuati, né che il Comune si sia interessato affinché venissero eseguiti. Ci sono anche stati dei principi di incendio, a causa dei quali sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che, crediamo, dovrebbero aver fatto una relazione su quanto accaduto, così come sono stati fatti i verbali che attestano le vibrazioni continue a cui siamo sottoposti. Ci sentiamo completamente abbandonati, malgrado le numerose richieste di contatto con gli amministratori. Non sappiamo più che fare: siamo in balìa di fumi, rumori ma soprattutto puzze assurde ed insopportabili”. “Quello che non capiamo è perché il sindaco non ci riceva – ha commentato Alberto Monti – abbiamo fatto innumerevoli tentativi, ma a distanza di un anno dalle elezioni non siamo ancora riusciti ad incontrarlo. Eppure noi vorremmo solo chiedergli di rendersi conto della situazione e di chiedere agli Enti competenti, grazie al suo ruolo, di fare i dovuti controlli”. Tra il Comitato di Quartiere e l’Amministrazione l’unico contatto diretto è avvenuto con l’Assessore Giovanni Mattias, ma il risultato, secondo il racconto del presidente, è stato molto deludente. Riportiamo lo scambio di e-mail tra i due. Nella e-mail inviata il 15 maggio da Alberto Monti si legge “Caro Assessore, nonostante le sue rassicurazioni, date a me personalmente il 13 maggio presso l’’ufficio del dott. Ferrara, di intercedere con il sindaco Fabio Fucci per organizzare un tavolo attraverso il quale fare il punto sulla situazione con la Servi-
ces Lazio, non ho ad oggi ricevuto alcuna comunicazione. Del resto siamo solo semplici cittadini che chiedono alle Istituzioni di capire se un colosso come la Services Lazio – che ci rende la vita impossibile, vedi rumori, vibrazioni, puzze e insetti vari e ci fa respirare sostanze di cui non conosciamo la natura – sia in regola con quelli che sono i parametri che garantiscono la salute pubblica. Voglio sperare e credere nella sua sensibilità e in ciò che il suo Movimento ha sempre dichiarato e attendo sue risposte”. La risposta è arrivata 5 giorni dopo. “Gentile sig. Monti – ha scritto l’Assessore Mattias – purtroppo in questi giorni ho avuto numerose difficoltà; mi sono arrivate le sue comunicazioni attraverso la segreteria del sindaco e, per quanto attiene il tavolo richiesto da lei e dagli altri cittadini, ho chiesto informazioni all’Assessore Sbizzera. Purtroppo non ci sono arrivate novità in merito alla vicenda, per cui allo stato attuale dei fatti non possiamo comunicarvi nulla; nei prossimi giorni proveremo a far contattare la Asl per capire se hanno dei risultati ulteriori e successivamente la ricontatteremo”. La risposta ha fatto infuriare l’intero quartiere. “Caro Assessore – ha risposto a nome di tutti Alberto Monti – anche questa volta devo prendere atto che anche questa Amministrazione comunale ci riempie di parole ma poi ci lascia soli, nonostante si parli di un problema ambientale che coinvolge in particolare questo quartiere, ma arriva a tutti i cittadini di Pomezia. Dopo tante richieste di aiuto abbiamo ricevuto solo risposte vaghe e non siamo riusciti ad incontrare il sindaco neanche una volta. Pertanto ora cercheremo di gridare il nostro disagio attraverso gli organi di informazione, sperando che qualche autorità competente ci possa aiutare”. A distanza di ulteriori 8 giorni nessuna risposta è arrivata agli abitanti del quartiere, che si sono quindi rivolti al nostro giornale per mostrare ancora una volta le condizioni in cui sono costretti a vivere, tra odori nauseabondi e pericoli per la propria salute. Noi abbiamo raccolto l’invito: continueremo a seguire la vicenda, sperando che stavolta il sindaco riceva i membri del Comitato di Quartiere. Giuseppe Marrone
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POLITICA
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TASI: a Pomezia contribuenti più tartassati che ad Ardea
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cittadini di Pomezia più ricchi di quelli di Ardea? A quanto pare gli Amministratori di Pomezia pensano di sì, o quantomeno ritengono che i contribuenti di Pomezia possano sostenere un carico di imposte superiore a quello della vicina Ardea. Riguardo alla TASI, per la quale in entrambi i Comuni si è avuta la fretta di deliberare le aliquote per evitare lo slittamento del pagamento al prossimo autunno, si registra infatti una sostanziale differenza tra i due territori. A Pomezia l’aliquota è stata fissata al 2,5 per mille, mentre ad Ardea al 2 per mille. Ma nel Comune rutulo è stato scelto di applicare una detrazione d’imposta di 50 euro per ciascun figlio residente e con meno di 26 anni, secondo quanto già previsto dalla disciplina per l’Imu, mentre a Pomezia questa agevolazione non è stata contemplata. Sono tantissime le mail di protesta arrivate in redazione per questo motivo. Ne pubblichiamo due. “Reputo molto grave la mancanza di detrazioni per figli a carico dalla TASI – scrive Massimo S. - Pomezia e l'Italia si dimostrano insensibili verso quelle famiglie con figli. A Pomezia, soprattutto, tutto sembra voler colpire le famiglie e le categorie più svantaggiate: non bastava il costo esorbitante della mensa. Non bastava la discriminazione a mensa. Non bastava il problema dello scuolabus non più garantito dal
prossimo anno ( vedi zonizzazione).... Ora neanche le detrazioni fiscali per la TASI come invece la totalità degli altri Comuni applicano. Le chiedo di porre l'accento su questo. È vergognoso: mi indigno”. “Sono furioso con questa Amministrazione – scrive Antonio R. – da quando si è insediata non abbiamo visto altro che aumenti di tasse. Prima la Tarsu, poi la mensa, poi i trasporti scolastici, adesso la TASI, che è più altra che negli altri Comuni e non ha alcun tipo di sgravio per le famiglie numerose. Del resto, sono stati anche capaci di non andare incontro ai disabili mantenendo le assurde tariffe deliberate dalla
Giunta De Fusco con la scusa che non ci sono soldi in cassa. Ma questi amministratori sono davvero convinti che sia giusto che a pagare siano sempre i più deboli? E quali sono i servizi che ci offrono in cambio dei soldi che chiedono?”. Anche per i “fabbricati rurali ad uso strumentale” l’aliquota è superiore a Pomezia: 1 per mille contro lo 0,6 per mille del Comune rutulo. Ma, proteste a parte, al cittadino non resta che una cosa da fare: traferirsi o pagare. Alfredo Corrao
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CRONACA
Il Corriere della Città
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Alla ricerca dell’acqua perduta A Roma 2 i cittadini ancora aspettano di vedere sgorgare il prezioso liquido dai loro rubinetti. E intanto partono le diffide
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na storia infinita. Un rimpallo di competenze, di colpe e di responsabilità. Promesse non mantenute, una dose di sfortuna ed una di criminalità spicciola. Questi gli ingredienti che compongono l’acqua per il quartiere Roma 2 – S. Palomba. I residenti da anni sperano di essere ormai arrivati al rush finale che porterà il prezioso liquido nei loro rubinetti, ma ogni volta, quando più sembra di essere vicini al traguardo, qualcosa va male. Una volta per colpa dei soliti ignoti che rubano il rame ed interrompono l’erogazione dell’energia elettrica necessaria al lavaggio delle condotte, una volta per impedimenti logistici (chi doveva fare il collaudo era in Sicilia…), una volta per fraintendimenti: insomma, due anni dopo l’apertura dei serbatoi della torre piezometrica avvenuta il 28 giugno 2012, giorno in cui era stato detto che dopo i 45 giorni necessari per il lavaggio delle condotte l’acqua sarebbe arrivata finalmente nelle case dei residenti del quartiere, questi ultimi ancora aspettano. E aspettano ormai da 25 anni. Nei giorni scorsi il Comitato di Quartiere Roma 2, stanco della situazione, ha deciso di inoltrare una formale diffida stragiudiziale al Comune di Pomezia, all’ACEA ATO 2 e, per conoscenza, al Garante del Servizio Idrico Integrato della Regione Lazio, al Prefetto di Roma e alla ASL RMH. A far infuriare i cittadini è stato il rimpallo di responsabilità tra il Comune e l’Acea sui mancati allacci. A testimonianza di ciò le affermazioni – e gli scambi di e-mail – tra i cittadini che chiedevano spiegazioni sull’ennesimo allungamento dei tempi ed i responsabili Acea, oltre che con l’ufficio lavori pubblici del Comune di Pomezia. A seguito delle segnalazioni da parte dei residenti, il Comitato di Quartiere ha quindi deciso di intervenire in maniera formale. “Ormai da circa un anno il Comitato di Quartiere di Roma 2 non prendeva iniziative formali per la nota questione del collegamento del quartiere all’acquedotto – ha spiegato Diego Casubolo, presidente del CdQ - In questo anno abbiamo incontrato due volte il Sindaco di Pomezia ed abbiamo seguito passo dopo passo le azioni intraprese dall’Amministrazione per risolvere le problematiche residue: i lavori di impermeabilizzazione, i collaudi e tutto il resto. Da circa due mesi il percorso verso l’erogazione dell’acqua sembra però inspiegabilmente fermo. L’ultima notizia che abbiamo, infatti, risale infatti al 3 aprile scorso, quando sono state effettuate le verifiche sugli impianti da parte dei tecnici ACEA. Sembrava che nella stessa data sarebbe stato fissato l’appuntamento tra Comune e ACEA ATO2 per il passaggio di carico della torre piezometrica e delle condutture, ma di giorno in giorno, di settimana in settimana,
siamo arrivati all’inizio di giugno e il passaggio non è ancora avvenuto”. “Le informazioni che ci vengono fornite dal Settore Lavori Pubblici del Comune sono confortanti – prosegue il presidente - sembra sia tutto apposto sia sul piano documentale sia per quanto riguarda gli impianti. La controprova di ciò ci è stata fornita in data 23 maggio dal Presidente di ACEA ATO 2, Ing. Cecili, che ci ha spiegato che sostanzialmente è tutto pronto per la stipula dell’atto di passaggio di carico. Questo ci rincuora, ma i giorni continuano a passare e nulla sembra muoversi concretamente. Di qui la decisione del Comitato di Quartiere di Roma 2 di inviare una diffida al Comune di Pomezia ed ACEA ATO 2 affinchè si proceda con urgenza all’erogazione dell’acqua. Un’urgenza che non è dettata da un “capriccio” degli abitanti del quartiere, ma che è legata alla situazione contingente di costante disagio che vivono quotidianamente le circa 850 famiglie di Roma 2. Arriviamo infatti alla diffida di oggi dopo che, nell’ormai lontano gennaio 2012, l’allora Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, nel prendere atto della non potabilità dell’acqua emunta dal pozzo che serve il quartiere, emise un’ordinanza motivata dal fatto che “850 famiglie non possono essere private per un tempo indeterminato di un bene primario come l'approvvigionamento idrico, il che potrebbe comportare, fra l'altro, problemi di ordine pubblico”. L’ordinanza da una parte costringeva gli abitanti del quartiere ad usare l’acqua del pozzo solamente per gli scarichi dei servizi igienici e, dall’altra, ordinava ad ACEA ATO 2 di alimentare la torre piezometrica con una portata d’ac-
qua pari a 5 litri/secondo”. Ma ACEA ATO 2 presentò ricorso al TAR del Lazio avverso la citata ordinanza. Ricorso che venne respinto in quanto il TAR del Lazio rilevava “l’insussistenza di pregiudizio grave e irreparabile dall’esecuzione dell’ordinanza impugnata e considerato che quest’ultima risponde a esigenze collettive di approvvigionamento idrico e di tutela della salute pubblica”. “Evidentemente non soddisfatta – continua Casubolo - ACEA ATO 2 fece ricorso al Consiglio di Stato avverso l’ordinanza del TAR, anche qui bocciatura piena in quanto il Consiglio di Stato annetteva “prevalenza […] alle esigenze di salute pubblica, riferibili all’accertato superamento dei livelli di manganese nelle acque destinate al rifornimento idrico del Consorzio Santa Palomba, circostanza di cui si dà atto nell’ordinanza contingibile impugnata e che la stessa impugnante non contesta”. Quello che salta all’occhio è che sia il TAR Lazio che il Consiglio di Stato hanno riconosciuto la prevalenza delle esigenze di salute pubblica, ma di acqua potabile a Roma 2 non si vede nemmeno l’ombra, ed è passato ormai un anno dall’ultima ordinanza. Per questo motivo arriviamo alla diffida odierna: nonostante le rassicuranti notizie la situazione sembra in stallo, uno stallo che non dovrebbe esserci quando in gioco è la salute dei cittadini. Roma 2 vive una situazione di emergenza quotidiana che deve essere risolta con gli strumenti destinati a questo tipo di situazioni. Come mai ACEA ATO 2 non ha ancora ottemperato all’ordinanza sindacale nonostante le due ordinanze (una del TAR e l’altra del Consiglio di Stato) emesse e giustificate da motivi di tutela della salute pubblica? Come mai il Comune di Pomezia non ha ancora eseguito i citati provvedimenti favorevoli per l’Amministrazione?”. Il problema è proprio questo: l’Acea dà la colpa al Comune, dicendo che non può procedere con gli allacci perché non ha ancora ricevuto la consegna ufficiale degli impianti per inadempienza dell’Amministrazione, mentre il Comune sostiene di essere in attesa della convocazione dall’ACEA (sollecitata praticamente ogni giorno, a dire dell’ufficio Lavori Pubblici) per procedere alla consegna degli impianti idrici realizzati. “Le prove ed i collaudi dei predetti impianti, condotte congiuntamente dal Comune e da ACEA, si sono concluse positivamente già da tempo”, afferma il dirigente del settore. Chi ha ragione? Intanto, tra i due contendenti il terzo, ovvero i cittadini, non godono affatto, anzi restano in una condizione di disagio a cui si aggiunge la sensazione di essere presi un po’ in giro. Giuseppe Marrone
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CRONACA
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Trasporto scolastico, genitori contro i tagli sui percorsi Le famiglie protestano con l’Amministrazione pometina per la scarsa informazione sulle modifiche effettuate
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opo le polemiche, giuste o strumentali che siano, sul “doppio menù” per la mensa scolastica, a Pomezia la scuola rimane sempre al centro del mirino, con molti genitori, soprattutto dei quartieri periferici, in protesta per la riorganizzazione del trasporto scolastico, che ha visto un drastico taglio dei percorsi effettuati dai pullmini. Per risparmiare denaro, il Comune ha deciso che i bambini verranno accompagnati fino alla scuola più vicina e non a quella frequentata fino a quel momento, scelta magari per motivi di lavoro o per vicinanza con l’abitazione di parenti disponibili a fare da baby sitter nel pomeriggio. Ad esprimere il disagio conseguente a questa scelta una residente di Campo Ascolano, zona priva di molti servizi. “In riferimento ai trasporti scolastici – ha dichiarato la signora Raffaella - voglio esprimere il mio personale disappunto e dissenso. Come premessa vorrei dire che sono una mamma (lavoratrice) di due bambine residente dal 1995 a Campo Ascolano frazione di Pomezia dimenticata in tutto e per tutto dal Comune di Pomezia, nonostante negli ultimi 20 anni il “ quartiere” si sia sviluppato in modo esponenziale dando la possibilità a famiglie giovani di poter, con sacrificio, acquistare una casa poco lontano da una metropoli come Roma. Campo Ascolano ad oggi non è fornita di scuole, di farmacie, di trasporto pubblico sufficiente al collegamento con i maggiori centri urbani limitrofi, di parcheggi per accogliere i villeggianti nei mesi estivi. Ma veniamo al dunque: lo scorso anno ho iscritto al primo anno di scuola primaria a tempo pieno la mia primogenita scegliendo come scuola l’Istituto Scolastico Pestalozzi , nonostante non fosse esplicitato in nessun documento che la scuola di appartenenza dei residenti di Campo Ascolano fosse il suddetto edificio. Nel mese di maggio 2013 vengo informata che, in base ai criteri di precedenza stabiliti dal dirigente scolastico, la bambina non è stata inserita in una classe a tempo pieno ma a tempo ridotto. La scelta del tempo pieno era una condizione necessaria all’ iter familiare non avendo la possibilità di poter contare su nonni o zii che potessero gestire la bambina nelle ore pomeridiane”. Per risolvere il problema, la famiglia ha dovuto prendere una decisione. “Mi sono quindi trovata costretta a spostare la bambina in un altro Istituto Scolastico – spiega Raffaella - sperando che l’avrebbero inserita in una classe a tempo pieno. Fortunatamente il preside dell’ Istituto Enea è stato cosi gentile e cortese di accettare la domanda di iscrizione a tempo pieno inserendo la bambina nel plesso di Torvaianica Alta. Quindi la mia bambina attualmente frequenta la scuola di Torvaianica Alta utilizzando il servizio di trasporto scolastico, perché la struttura che l’avrebbe dovuta accogliere l’Istituto Scolastico Pestalozzi non è stata in grado di gestire
in modo adeguato tutte le richieste del bacino di utenza a cui si rivolge”. “Con il nuovo regolamento relativo al servizio di trasporto scolastico, la mia bambina il prossimo anno scolastico non potrà più usufruire del servizio scuolabus poiché in base alla zonizzazione del territorio comunale predisposta dall’Ufficio tecnico solo se andasse all’Istituto Enrico Pestalozzi potrebbe usufruire di tale servizio, visto che è quella la scuola considerata più vicina alla nostra residenza. Riepilogando, lo scorso anno ho dovuto gestire l’inserimento della bambina in un’altra struttura scolastica per criteri di precedenza assurdi dell’Istituto Scolastico Pestalozzi, il prossimo anno scolastico mi troverò che mia figlia non potrà utilizzare il servizio scuolabus, mentre il mio dirimpettaio, più fortunato perché accettato dalla Pestalozzi, potrà utilizzare tranquillamente il servizio”. La signora Raffaella ha quindi scritto al Sindaco per sottoporre il problema che non coinvolge solo lei, ma tantissime famiglie. “Ritengo che l’ottimizzare il servizio, operando sulla riduzione del chilometraggio percorso e del tempo di trasporto, sia si una scelta volta al risparmio e all’ efficienza del servizio reso, ma al tempo stesso penalizza le famiglie che realmente ne sono bisognose non avendo una struttura scolastica dislocata nelle vicinanze della propria residenza – conclude Raffaella - Togliere un servizio ad una parte degli utenti credo sia un azione discriminante, che crea un disagio non indifferente alle famiglie che ne hanno oggettivamente necessità. Spero che la mia lamentela venga presa in considerazione e che faccia riflettere chi fa parte dell’Amministrazione comunale sulle effettive esigenze delle famiglie che verranno danneggiate da questo tipo di decisione”. Sulla questione l’Amministrazione aveva spiegato che “Il servizio è strutturato in modo da garantire il trasporto degli alunni verso la scuola più vicina alla loro abitazione in base alla zonizzazione del territorio comunale predisposta dall’Ufficio tecnico. Ad esempio il quartiere di Campo Ascolano ricade, per maggiore prossimità e semplicità nei collegamenti, nel bacino
di utenza dell’Istituto Comprensivo Pestalozzi, per cui il servizio non verrà effettuato verso istituti scolastici diversi. La regolamentazione del trasporto scolastico su zone e bacini di utenza, già adottata con successo in molti Enti Locali, risponde adeguatamente alle esigenze di ottimizzazione del servizio, della riduzione del chilometraggio dei percorsi e del tempo di trasporto per gli studenti”. Ma la motivazione non ha sedato la rabbia di alcune famiglie, che lamentano la scarsa informazione in merito al provvedimento, diffuso solo tramite internet. La rivoluzione nei trasporti, infatti, è da ricollegarsi ad una delibera di indirizzo approvata il 19 dicembre 2013, quindi prima dell’apertura delle iscrizioni al nuovo anno scolastico. “Se avessimo saputo prima della novità – protestano altri genitori – avremmo magari fatto scelte diverse, iscrivendo i nostri figli ad una scuola diversa, invece che a quella frequentata fino a quel momento, anche se questo comporta conseguenti problemi di ambientamento per il bambino. Molti genitori hanno scelto scuole appena più lontane, ma dalla parte opposta al punto dove ora il pullmino lascerebbe il loro figlio, perché magari si trovano vicino a casa dei nonni, che se ne occupano nel pomeriggio, o del proprio lavoro, ma non sempre gli orari coincidono, quindi il servizio di scuolabus era fondamentale. Adesso ogni famiglia coinvolta deve trovare una soluzione non proprio semplice per risolvere il problema”. “Stiamo incontrando in questi giorni i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori – ha dichiarato l’Assessore Lorenzo Sbizzera - L'obiettivo è quello di informare gli utenti dei cambiamenti che saranno apportati dal prossimo anno scolastico, e al tempo stesso recepire da parte loro istanze riguardo le problematiche che potranno, a loro avviso, venirsi a creare. La volontà è quella di trovare dove possibile una soluzione, fermi restando i principi esposti nel nuovo regolamento del trasporto scolastico. E' per questo che stiamo, ad esempio, chiedendo ai dirigenti scolastici la disponibilità a riaprire le iscrizioni”. Matteo Acitelli
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SEGNALAZIONI
Il Corriere della Città
Giugno 2014
Il parco delle polemiche Giochi nuovi già rotti, mancata recinzione di protezione: contestazioni per i giardinetti di via De Gasperi
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l parco della discordia. Appena aperto, il nuovo parco giochi di via Alcide De Gaspari è già stato al centro delle polemiche a causa di giochi rotti già poche ore dopo l’inaugurazione e per la presunta poca sicurezza per i bambini a causa sia della installazione di una recinzione di protezione che per l’installazione di giochi “pericolosi”. A seguito delle numerose segnalazioni pervenute in redazione, abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore Veronica Filippone, alla quale abbiamo sottoposto le esternazioni dei cittadini. Di seguito pubblichiamo le segnalazioni dei lettori e le risposte dell’assessore. “Il percorso pedonale casa-scuola realizzato su via de Gasperi, alle 8 di mattina è inagibile all'altezza del giardino realizzato nell'ambito del PLUS perché sono in funzione gli irrigatori da prato e bagnano tutti coloro che vorrebbero passare… Ma sono dei fenomeni!” Filippone: “In seguito ad alcune segnalazioni l'ufficio competente ha deciso di impostare l'irrigazione automatica negli orari attuali tenendo conto sia che alle 8 di mattina il parco non è frequentato dai bambini, sia perché irrigare in tardi serata o la mattina avrebbe comportato lamentele da parte di molti cittadini in prossimità del parco in considerazione del rumore provocato dagli irrigatori che disturberebbe il riposo”. “Come dico da tempo, in questo bellissimo parco sono stati montati dei giochi molto peri-
colosi per i bambini. Si stanno smontando e rompendo in molte parti, creando un serio pericolo per l'incolumità dei più piccolini. Secondo me vanno chiusi e messi in sicurezza. Inoltre la recinzione del parco con delle inferriate mi sembra di aver capito che non si farà, visto che non se ne parla più”. Filippone: “L'Ufficio competente (Settore LL.PP.), pur avendo constatato che gli stessi giochi sono oggetto di atti vandalici, sta effettuando i dovuti collaudi. La recinzione, da progetto approvato a livello regionale ed europeo, non era prevista, si procederà comunque a creare un filtro tra il parco e la strada con la piantumazione di siepi lungo tutto il perimetro. Almeno per il momento è esclusa la realizzazione di una recinzione in ferro che preve-
drebbe un investimento maggiore”. “Le foto che seguono le ho scattate il 27/05/2014 alle ore 20.00 presso il parco nuovo di via De Gasperi, inaugurato lo scorso 18 maggio. In alcuni casi mi sembra esserci lo zampino umano, in altri mi sembra chiaro che questi giochi non reggono. Inoltre mi pare che non ci siano delle targhette di omologazione e/o identificazione contenenti per esempio il peso massimo che un'altalena può supportare. Magari è giusto così, ma ciò che non è giusto è il fatto che un parco nuovo già si trovi in codesto stato!” Filippone: “L'ufficio competente è stato già investito di provvedere a realizzare targhette che indichino peso ed età massima”.
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Giugno 2014
SEGNALAZIONI
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Via Dante Alighieri, marciapiedi disastrati
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entile redazione, siamo un nutrito gruppo di cittadini residenti in Via Dante Alighieri, ai numeri civici 11 e 32 (ex Enasarco). Inoltriamo questa email di protesta al Sindaco e, per conoscenza, al Comando dei Vigili Urbani, all’assessore ai Lavori Pubblici, all’assessore alla Tutela dell’Ambiente. Quando abbiamo comperato le nostre case, ci sono costate di più rispetto alle altre dell’Enasarco perché considerate in zona centro storico, quindi più curato, con più comodità e più servizi. Ma in realtà ci ritroviamo nel tratto di via Dante Alighieri - che va da via Silvio Spaventa a via Petrarca – in cui regna il degrado totale, dove si cammina su marciapiedi pieni di buche, di escrementi di cani ed erba alta, per non parlare dei cassonetti dei rifiuti urbani, ridotti a rottami di ferro. Ultimo appunto, non meno
con le buone maniere, abbiamo provato a chiedere ai padroni dei cani di raccogliere i bisognini, ma siamo stati maltrattati e insultati: ci sono provvedimenti che sanzionino tali comportamenti incivili?
importante: vorremmo sapere per quale motivo tutte le strade intorno al tratto in questione hanno i marciapiedi rifatti con mattoncini, mentre dove abitiamo noi il manto che ricopre i marciapiedi è dissestato e pieno di pericolose buche per i passanti. Di quanto esposto alleghiamo le foto, sperando che l’Amministrazione intervenga. Infine, vorremmo segnalare che,
Piazzale Kennedy/Via Zara, incombe il “degrado estivo”
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entile direttore, volevo segnalare che purtroppo a nulla è valso l’appello, pubblicato sul suo giornale nel numero di Maggio, circa il rischio di aumento dello stato di degrado che comporta il completo abbandono della fatiscente ed arrugginita struttura presente sul parcheggio pubblico tra via Zara e piazzale Kennedy. Come ampiamente previsto nella segnalazione da voi pubblicata, il 1° giugno è arrivata la prima siringa del tipo utilizzato dai tossicodipendenti e la zona ha iniziato la funzione di “bagno pubblico” per vagabondi o presunti tali. Siamo praticamente al centro di Torvaianica e l’estate, in questo modo, per noi residenti sta iniziando sotto orribili auspici. Le foto che invio dimostrano la veridicità delle preoccupazioni espresse. Saranno sufficienti per far intervenire qualcuno, stavolta?
Scuola Pestalozzi, bivacchi all’esterno
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Gentile redazione, vorrei segnalarvi un problema riguardante la scuola materna Pestalozzi di Torvaianica: da oramai diverse settimane, proprio nelle adiacenze della scuola, soggiornano ubriaconi della zona che bivaccano bevendo alcolici seduti vicino all'ingresso della stessa. Ho provato a scrivere al sindaco, ma non ho ricevuto risposta. Il 22 maggio c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ho potuto notare, andando a prendere mio figlio a scuola, che all'interno del giardino sono state gettate da questi ubriaconi le buste vuote che contenevano il vino che avevano bevuto. Queste buste ora sono nel giardino dove i bam-
bini vanno a giocare nelle ore pomeridiane: penso che questa situazione debba essere risolta assolutamente. Impossibile pensare che proprio a ridosso di una scuola materna debbano “soggiornare” persone disadattate che fanno dell'uso dell'alcol una loro tendenza abituale. Oltretutto lascio ai vostri commenti le loro condizioni igienico sanitarie. Non voglio dire che siano pericolosi e non voglio dire che debbano essere “annientati”, ma sicuramente il luogo che hanno scelto per i loro bivacchi non è indicato, in quanto ci sono bambini dai quattro ai sei anni che potrebbero essere turbati dalla loro presenza. Sto notando una scarsa vigilanza e un
calo vistoso del decoro di Torvaianica, anche nelle vie cosiddette centrali. Potrebbe l’Amministrazione finalmente intervenire?”
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Il Corriere della Città Giugno 2014
Un immenso grazie Il Comitato Dimensione Disabili di Pomezia ringrazia il PSI
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pagina autogestita
rancesca Bassani, in qualità di delegata del Comitato Dimensione Disabili di Pomezia, vuole pubblicamente ringraziare il Capogruppo consiliare del Partito Socialista di Pomezia Roberto Mambelli e la dirigente Katia Mengozzi, membro dell'Assemblea Nazionale del PSI, per aver organizzato con il Partito Socialista di Pomezia il convegno tenutosi il 27 febbraio scorso all'Hotel Enea. In occasione del convegno si è parlato anche di disabilità e soprattutto dei problemi tra gli assistiti ed il Comune di Pomezia in materia di assistenza domiciliare a causa dei costi da sostenere, proibitivi per l'utenza. Al Convegno erano presenti i più alti quadri di partito, tra i quali il Senatore in carica Enrico Buemi e il Capogruppo alla Regione Lazio Oscar Tortosa. In virtù degli impegni pubblicamente assunti durante il convegno, il Senatore ha già presentato una interrogazione parlamentare il 7 marzo scorso. “In merito all'interessamento – ha dichiarato Francesca Bassani - voglio ringraziare personalmente e a nome del Comitato Dimensione Disabili e dei loro familiari tutti coloro che si sono dimostrati seri e concreti riguardo la risoluzione di questo problema che ci affligge oramai da 2 anni. Colgo l'occasione per augurare agli esponenti interessati un buon lavoro”.
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Giugno 2014
MUSICA
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Capocotta non è Kingston! Il pezzo del pometino Emilio Stella in pochi giorni è diventato il tormentone dell’estate
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itoli su i maggiori giornali nazionali, diffusione virale del video, 40 mila visualizzazioni in pochi giorni: “Capocotta non è Kingston” è già diventata la canzone-tormentone dell’estate 2014. Artefice dell’azzeccato pezzo è Emilio Stella, giovane cantautore pometino che lo scorso dicembre dichiarava al nostro giornale di non avere troppa fiducia nel domani. Dopo questa improvvisa popolarità la tua fiducia nel futuro è aumentata? “Io ho sempre avuto fiducia nella musica. Adesso, di sicuro, vedo con più positività anche tutto il resto!”. Sei cresciuto per le strade di Pomezia, in un quartiere di case popolari, che tu stesso definisci fonte di ispirazione, in quanto “spesso nelle difficoltà delle persone, nel degrado e nell’abbandono, si può cogliere la bellezza della vita”. “Capocotta non è Kingston” non parla di case popolari, ma fotografa esattamente la situazione del nostro litorale, nei suoi aspetti positivi e negativi, raccontati da “nativo” del luogo e non da osservatore occasionale. Come ti è venuto in mente di scrivere una canzone su Capocotta? “Perché io suonavo con un violinista bielorusso, fidanzato con una ragazza giamaicana. Un giorno siamo andati insieme a Capocotta. Lei, vedendo le dune, ha esclamato: “Sembra la Giamaica!” ed io ho risposto: “Capocotta non è Kingston”. Mi è sembrato un segno, un titolo perfetto per una canzone, che poi è venuta naturale”. E come mai un pezzo che si ispira al reggae? “Perché, facendo riferimento a Kingston, mi è sembrato naturale andare alle origini musicali della Giamaica. Io sono un musicista abbastanza eclettico: essendo un cantautore, non voglio fossilizzarmi su un unico genere, ma cambiare a seconda dell’argomento trattato. Se parlo d’amore uso un genere musicale più “dolce”, se della vita in cantiere un “blues”: diciamo che mi piace nuotare in mari diversi”. Tu parli nello specifico di Capocotta, ma possiamo estendere la visione all’intera Torvaianica? “Le persone che vengono sulle nostre spiagge sono le stesse per tutto il litorale. Torvaianica fondamentalmente è molto simile a Capocotta, riscontriamo le stesse caratteristiche”. Ti aspettavi un simile successo per il tuo video? “Sinceramente no. Le speranze, ovviamente, erano molte, ma davvero non potevo pensare a un risultato simile. Io canto da tantissimo tempo, quindi è naturale che la mia aspirazione fosse quella di avere successo, ma non mi aspettavo un riscontro simile in pochi giorni, non l’avrei mai immaginato e mi ha colto di sorpresa”. Rispetto ai tormentoni del recente passato che parlano del litorale romano, come “Ostia beach” o “Resto a Roma”, la tua canzone utilizza un’ironia molto più sottile e rifugge da qualsiasi accenno alla volgarità nelle immagini che compongono il video. Quali sono i motivi di questa scelta, che avrebbe anche potuto non ri-
sultare vincente? “E’ stata una scelta ponderata: ho preferito puntare sul ritmo e sul testo. E sono contento che la mia canzone sia stata apprezzata per le sue caratteristiche e non magari per immagini forti associate ad essa. Rispetto ai tormentoni citati, sono orgoglioso di poter affermare che questa è una canzone composta di sana pianta, non riprende alcun altro pezzo, ha quindi una sua originalità”. Attraverso questa canzone tu crei una sorta di caricature sulle situazioni più comuni e sulle usanze che troviamo sul nostro litorale: dal venditore ambulante di braccialetti a quello di cocco, dalle bellone (o che tali si credono) in perizoma alle difficoltà di parcheggio ed ai problemi di traffico, tutto descritto in un mix che, se nella realtà è snervante, qui risulta divertente. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere? “Quando parlo di queste cose non voglio trasmettere messaggi: erano messaggi liberi scritti su un foglio e trasformati in canzone. Il messaggio vero è alla fine della canzone”. Ti riferisci alle espressioni di rimprovero verso cattive abitudini – come “bevi n'artra bira, fa figo” – e verso il “sistema”, come nella frase “ital ital italiano, l'Abissinia è lì, nella benzina che paghiamo”? “Mi riferisco all’italiano, nella frase “ital ital italiano, l'Abissinia è lì, nella benzina che paghiamo”. Lì il messaggio c’è e credo sia abbastanza chiaro senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Del resto è questo il bello della canzone: non deve essere spiegata. Parla da sola”. Di questa canzone si sono occupati i maggiori media nazionali: da Repubblica al TgCom, da Il Messaggero a “Affari Italiani”, senza contare tutti gli altri. Che effetto ti fa? “E’ davvero stranis-
simo… bellissimo, ma strano. Immagino le 40 mila persone tutte insieme ed è meraviglioso. Mi godo questi momenti, ma so benissimo che adesso dovrò lavorare il doppio rispetto a quanto fatto finora. Quindi voglio scrivere e suonare e non pensare ad altro”. “Capocotta non è Kingston” non è tra le ultime canzoni che hai scritto, visto che era stata già suonata la scorsa estate in qualche live per presentare il tuo primo disco "Panni e scale", ma è attuale come se fosse stata scritta questa mattina. Significa che i problemi del territorio e le abitudini di chi va al mare nel tratto compreso tra Ostia e Torvaianica sono sempre gli stessi? “La canzone non ha la pretesa di voler mostrare i problemi del territorio, solo fotografare una situazione tipica. Certo, alcune cose, come quelle del traffico e del parcheggio, purtroppo non cambiano mai”. Quali sono i tuoi programmi per l’estate e per il prossimo futuro? “Suonare e cantare: queste sono le mie priorità. Inizierò subito con alcune date. A settembre uscirà un altro singolo e, nel frattempo, sto lavorando ad un disco”. Ti sono arrivate offerte importanti? “Sì, proprio in questi giorni. Per questo adesso ho maggiore fiducia nel futuro, che vedo pieno di musica!”.
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SPORT
Il Corriere della Città
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Strepitosi! Il Torvaianica si aggiudica il campionato di seconda categoria (Gir. I), terzo il Tor San Lorenzo. L'Indomita si arrende: per la compagine del Presidente Padula è soltanto secondo posto. In Promozione si salvano Unipomezia, Lido dei Pini e Nuova Florida.
C
on il mese di maggio è andata in archivio un'altra stagione e per le società del nostro territorio è arrivato il momento fatidico di tirare le somme: rimpianti? Delusioni? Gioie? Vediamo dunque quanto accaduto nei vari campionati.
Eccellenza – Gir. B Vincitore: Lupa Castelli Romani Playoff: Albalonga Retrocedono in Promozione: Formia 1905 calcio, Cecchina Al.Pa., Monte S. Giovanni e Ceccano dopo i playout Squadra del territorio: Real Pomezia 6° Il Real Pomezia chiude al sesto posto la stagione sportiva 2013-14 con un bilancio di 50 punti frutto di 13 vittorie, 11 pareggi e 10 sconfitte. La classica domanda da porsi in casi come questi è dunque la seguente: si poteva fare qualcosa di più? Per certi versi sì, nel senso che in alcuni momenti della stagione la squadra aveva dato l'impressione di potersela giocare con le prime della classe, salvo poi defilarsi progressivamente verso la mediana del raggruppamento. Aspettiamo l'anno che verrà per capire se la società sia pronta o meno per ambizioni superiori. Promozione – Gir. A Vincitore: Nettuno Playoff: Città di Fiumicino, Almas Roma Retrocedono in Promozione: Vis Aurelia, R. Morandi, Dilettanti Falasche e Ostiantica dopo i Playout Squadre del territorio: Unipomezia 7°, Lido dei Pini 10°, Team Nuova Florida 14° (salva dopo i play out) Tre su tre. E' questo il bilancio-salvezza per le squadre del nostro territorio, con Unipomezia, Lido dei Pini e Nuova Florida che hanno otte-
nuto la riconferma nella categoria. Quest'ultima tuttavia, a differenza delle altre, è dovuta passare attraverso l'inferno dei play out e solo un gol nei supplementari di Bergami ha evitato ai pometini la beffa della retrocessione (leggi il resoconto della gara sul lagazzettapontina.it. Link diretto: http://tinyurl.com/n98rmwp ). Per Pomezia ed Ardea si tratta dunque di un risultato eccezionale che acquista ulteriore valore considerando che ben due delle squadre sopracitate – nello specifico Unipomezia e TNF – erano alla loro prima stagione nel campionato di Promozione. 1° Categoria – Gir. F Vincitore: Cori Retrocedono in Seconda Categoria: Vivace Grottaferrata, Città di Aprilia, Certosa a.r.l. Squadra del territorio: Airone Ardea 8°, Città di Pomezia 12° Non è stata di certo una stagione esaltante quella vissuta dalle nostre compagini impegnate nel torneo di prima categoria. Sia Ardea che Città di Pomezia infatti hanno attraversato, nell'arco della stagione, momenti complicati con la salvezza, soprattutto per la seconda, che è arrivata soltanto nelle ultime giornate. Vedremo se per il prossimo anno potrà essere alzata o meno l'asticella degli obiettivi. 2° Categoria – Gir. D Vincitore: Atletico Acilia Retrocedono in Terza Categoria: Città di Dragona, Real Boccea Squadra del territorio: Indomita Pomezia 2° Non riesce l'impresa all'Indomita Pomezia che si ferma, forse con qualche rimpianto, al secondo posto nel torneo di seconda categoria. Bilancini e soci hanno tentato fino all'ultima
giornata di effettuare il sorpasso ma alla fine a spuntarla è stata la compagine dell'Atletico Acilia; in tal senso decisiva è stata la penultima giornata, durante la quale i capitolini hanno strappato i tre punti di misura all'Eur Tre Fontane (0-1) chiudendo di fatto la questione. Per l'Indomita resta comunque la soddisfazione di aver disputato un campionato ad altissimi livelli. 2° Categoria – Gir. I Vincitore: Torvaianica Retrocedono in Terza Categoria: Norma, Polisportiva Carso Squadre del nostro territorio: Torvaianica 1°, Tor San Lorenzo 3° E' stata sicuramente la miglior sorpresa di questa stagione. Il Torvaianica, dopo un estenuante cavalcata, alla fine ce l'ha fatta e con determinazione ha conquistato il titolo nel campionato di seconda categoria; nello scorso numero avevamo osservato come, alla resa dei conti, la vittoria finale dipendesse esclusivamente dal team di Mister Salotti il quale, in tal senso, non ha tradito le attese raggiungendo il prestigioso obiettivo. Complimenti da tutta la redazione del Corriere della Città. Terzo si piazza invece il Tor San Lorenzo che può così sperare in un possibile ripescaggio. Terza Categoria – Roma Gir. E Vincitore: Real Cava Frattocchie 78 Squadre del nostro territorio: Montegiordano 6°, Free Club 10° Terza Categoria – Latina Gir. A Vincitore: Cle.m.bo.fal Squadre del nostro territorio: Enea Pomezia 11° Luca Mugnaioli
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SPORT
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Il “pagellone” di fine anno
REAL POMEZIA: VOTO 6,5 Certezza del nostro territorio, il Real Pomezia chiude la stagione al sesto posto, lontana però dalle prime della classe. Si poteva fare qualcosa di più? IN ATTESA DEL SALTO DI QUALITA' UNIPOMEZIA: VOTO 7,5 L'obiettivo, al primo anno di Promozione, era quello di ottenere la salvezza ed è stato centrato nonostante qualche difficoltà. Che altro aggiungere? PROMOSSA LIDO DEI PINI: VOTO 6,5 La squadra ormai inizia ad essere abbastanza navigata nella categoria e ha ormai preso le misure alla tipologia di campionato; la salvezza è arrivata con relativa tranquillità, a quando il prossimo obiettivo?. CERTEZZA TEAM NUOVA FLORIDA: VOTO 7 Per i pometini allenati dal binomio Ciciani-Marinelli vale lo stesso discorso fatto per l'Unipomezia: salvezza doveva essere e salvezza è stata. Con
che rischio però.. ZONA CESARINI AIRONE ARDEA: 6,5 Una stagione (quasi) tranquilla. SENZA INFAMIA E SENZA LODE CITTA' DI POMEZIA: VOTO 5,5 E' stato un anno dal profilo basso quello vissuto dalla Città di Pomezia che ha ottenuto la salvezza soltanto nel finale di stagione. Si può essere davvero soddisfatti? RIMANDATA INDOMITA POMEZIA: VOTO 8,5 La cavalcata compiuta nel girone di ritorno è stata davvero sensazionale ma purtroppo non è bastata per conquistare il titolo. In ogni caso giù il cappello davanti ad una delle rivelazioni dell'anno. INDOM-AMBILE TORVAIANICA: VOTO 10 La miglior squadra della stagione. Vittoria e promozione diretta, un risultato straordinario. TOP TEAM
compagine rutula merita senza dubbio la copertina di questa stagione, con un terzo posto che fa davvero ben sperare in prospettiva. La squadra forse meritava qualcosa in più – per molto tempo è stata in lotta per il vertice – ma alla fine si è dovuta accontentare del gradino più basso del podio. CORIACEA MONTEGIORDANO: VOTO 6,5 Una partenza fulminea, quasi sorprendente, poi il calo. Peccato, poteva essere davvero la stagione della svolta. PROMESSA FREE CLUB: VOTO 5 Campionato in ombra, vissuto tra pochi alti e molti bassi. DA RIVEDERE (1) ENEA POMEZIA: VOTO 5 Il Girone di Latina non porta bene alla compagine pometina che chiude nella parte bassa del raggruppamento. DA RIVEDERE (2) Luca Mugnaioli
TOR SAN LORENZO: VOTO 7,5 Anche la
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INFORMAZIONE
INTERNET, GOOGLE APRE AL DIRITTO ALL'OBLIO. IN EUROPA Sul motore un modulo per esercitare la possibilità ad "essere dimenticati" dalle ricerche. In meno di una giornata 12mila richieste. GOOGLE apre alla possibilità per gli europei di esercitare il "diritto a essere dimenticati" nei servizi di ricerca su internet,
uniformandosi così a una decisione della Corte europea di giustizia. Da ieri (31 maggio ndr) Google - il più grande motore di ricerca del mondo, che elabora il 90 per cento di tutte le richieste sul web in Europa - ha messo a disposizione on line un modulo che consente agli europei di chiedere l'eliminazione dei risultati di una ricerca. "Questo implica per Google arbitraggi difficili tra il diritto all'oblio dei singoli e il diritto
Il Corriere della Città
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all'informazione del pubblico", ha sottolineato un portavoce del motore di ricerca, che metterà in campo un comitato consultivo per trovare un equilibrio tra le due istanze. E in meno di
Notizie Tascabili
una giornata il motore di ricerca ha ricevuto da tutta Europa 12 mila richieste di rimozione. In alcuni picchi ne sono state inviate 20 al minuto. (Repubblica.it/tecnologia)
di Luca Mugnaioli
“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI” Alitalia, arrivano le condizioni di Etihad. "Lieti di andare avanti, sarà esito positivo" - Pronta ad arrivare a destinazione la missiva che dà il via libera alla struttura dell'accordo con l'ingresso di Abu Dhabi nell'azionariato. L'ad Hogan: "Confidiamo nell'esito positivo". Del Torchio: "Eccellente prospettiva di stabilità finanziaria". Il ministro Lupi: "Oggi è un giorno importante, investimento di circa 600 milioni". Tremila esuberi? "Non sono queste le cifre" (repubblica.it) Renzi annuncia lo sblocca Italia e attacca la Rai: «Sciopero umiliante». Il premier al Festival dell’Economia. «Domani (2 giugno ndr) scriverò ai sindaci di tutta Italia». Sul sevizio pubblico:«Se fossi nel management ascolterei l’azionista» - «Non c’è un ricetta magica per l’Italia, è necessario uno sguardo di insieme». Il premier Matteo Renzi interviene all’auditorium di Trento intervistato da Enrico Mentana nell’ambito del Festival dell’Economia. Renzi, vestito con jeans e camicia, è stato accolto da Tito Boeri, organizzatore dell’evento. In prima fila ad ascoltarlo Sergio Marchionne, che ha partecipato al lungo applauso riservato al premier, da Alessandro Profumo e Fabrizio Saccomanni. La sintesi è quella spiegata fin dalle prime battute: «O la politica gioca le sue carte, o la politica punta alto, oppure nessuna misura economica ci salverà». (corriere.it) Napolitano: subito forti cambiamenti, gli italiani hanno compreso che serve stabilità - In Italia c'è «la necessità di forti cambiamenti», ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio televisivo in occasione del 2 giugno. «L'Italia può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche» ha poi ricordato. (ilsole24ore.com)
Fifa: tangenti per la scelta dei Mondiali 2022 in Qatar? - Bufera sulla Fifa che adesso dovrà rispondere del sospetto di corruzione per la sua controversa decisione di aver attribuito i Mondiali di Calcio del 2022 al Qatar. Il Sunday Times ha ottenuto migliaia di documenti riservati - e-mail, lettere e trasferimenti bancari che sarebbero una prova del fatto che un ex dirigente della Fifa, Mohammed Bin Hammam, all'epoca membro per il Qatar, pagò 5 milioni di dollari (3,7 milioni di euro) ai responsabili di calcio africani per comprare la designazione, dirigenti che anche se non avevano diritto di voto potevano influire sul risultato. (ilsole24ore.com)
Altre in breve:
MODA: Celebrities: ecco la prova costume. Tempo di estate, tempo di bikini. E le celebrities sono già pronte alla prova costume (leggi su: http://tinyurl.com/ppcu7a5) CINEMA: Nelle sale a Giugno: 04/06 “365 Paolo Fresu, il tempo di un viaggio” (docufiction); 05/06 “3 Days to kill” (thrill.); 05/06 “Incompresa” (Dramm.); 05/06 “Tutta colpa del vulcano” (Comm.); 12/06 “Il magico mondo di Oz” (Animaz.).
Curiosità & Life Style La Porsche a pedali! - L’austriaco Johannes Langeder è entusiasta della sua Porsche dorata, anche se la sua velocità di punta è considerevolmente più bassa di quella che normalmente hanno queste supercar. La macchina di Langeder infatti arriva appena a 10 o al massimo 15 km/h. Il motivo? Quella dell’uomo è un’auto a pedali, fatta di cartone e con il telaio di alcune biciclette, utilizzando tubi di plastica per dare la forma alla carrozzeria. (notizie.delmondo.info) Facebook aggiorna l'app per
iPhone: ora anche post offline. Il social network più famoso lancia questa nuova funzione, che consente di avere un contatto costante con il feed di notizie. E testa "schede" informative in base a luogo e attività degli amici - Si aggiorna l'applicazione di Facebook per iPhone. Con una novità su tutte: adesso i post si potranno scrivere dal cellulare anche se questo è offline, per poi essere pubblicati una volta tornata la connessione a internet. (Repubblica.it\tecnologia) I nostri danni all'ambiente - La notizia, la peggiore, ci dice che gli esseri umani stanno portando le specie viventi all’estinzione con una velocità 1.000 volte superiore a quella naturale. E non sappiamo quante specie possiamo permetterci di perdere prima della catastrofe totale. (focus.it) Polveri sottili: si potranno misurare con lo smartphone - Le recenti immagini di Pechino, Parigi e Londra, per non parlare della Pianura Padana, mostrano città sempre più inquinate. Ma qual è il livello di polveri sottili nei nostri luoghi di vita? Per rispondere a questa domanda, i ricercatori dell’Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit), in Germania, stanno mettendo a punto un sensore che, applicato agli smartphone, permette a ogni utente di scoprirlo da solo. L’idea è basata sull’utilizzo di sensori ottici esterni, e della macchina fotografica incorporata negli smartphone. (corrieredellasera/scienze)
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Giugno 2014
ANIMALI
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La legge non ammette ignoranza: non abbandonarlo
"Mi hai insegnato ad attenderti, paziente, quando andavamo insieme per le spese. Abbiamo anche giocato a nascondino qualche volta, ma ti trovavo sempre. Che strano il posto dove mi hai lasciato questa volta! Ti sto aspettando perché so che tornerai a prendermi, mi hai messo qui solo per sgranchirmi un po' le zampe dopo un viaggio interminabile. Poi sei risalito, ma non puoi esserti dimenticato di me, sono certo che tra un attimo sarai qui! Mi siedo sul bordo della strada, ho paura delle macchine che scorrono veloci ma cerco di pensare a te, ai momenti felici passati insieme. Sono trascorsi tre giorni e sono ancora qui, sto morendo di dolore, di fame e di sete... Di tremenda solitudine. Eppure so che tornerai ad abbracciarmi e resisto in segno della mia fedeltà per te Continuerò ad aspettarti qui, amico mio... Perchè tu, tu non puoi essere cattivo!" Martino è l'unico sopravvissuto di quattro cuccioli di cane abbandonati in una scatola di cartone, al bordo di una strada. Martino e i suoi fratelli sono stati tra i primi abbandoni dell'inizio della stagione estiva, e sono morti perchè lasciati in un luogo sporco, sotto il sole, soli e privi di difese. Martino ha lottato e presto avrà anche una famiglia, ma i suoi fratelli sono morti perchè ancora si crede che esista una scala di valore della vita, ai gradini più bassi della quale c'è quella degli animali. L’abbandono degli animali, specialmente nel periodo estivo, è una piaga prima culturale e poi sociale. Questo fenomeno denota non solo una forma disgustosa di crudeltà, inciviltà e disaffezione, ma spesso sottende un'idea deviata del diritto alla vita, l'ignoranza che vuole l'uomo come l'unico che possa rivendicarlo. Anche gli animali creano relazioni affettive e un'allontanamento brusco genera una disperazione identica a quella umana, forse peggiore, molto più simile a quella di un bambino che
non è in grado di razionalizzare l'accaduto e di prendersi cura di sé. Oltre alla sofferenza del cuore, c'è quella fisica, perchè gli animali abbandonati, se non raccolti, nella totalità dei casi sono destinati ad una morte atroce: Un investimento veicolare, un atto di maltrattamento, un colpo di calore o una dolorosissima morte per sete e denutrizione. Senza considerare il pericolo per gli automobilisti e il gran numero di sinistri stradali causati da animali vaganti, ogni anno. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione organizzate dalle associazioni animaliste in collaborazione con i Comuni e le Regioni, il fenomeno dell'abbandono non solo non cessa di verificarsi, sembra anzi intensificarsi: Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 150.000 animali, tra cui non solo cani e gatti, ma anche tartarughe, pesci e animali esotici (Fonte: LAV). Le ragioni sono spesso dettate dalla scomodità di prendersi cura dell'animale o di scegliere vacanze adeguate che lo annoverino come parte della famiglia; un fattore, questo, che spesso non viene considerato nel momento in cui si decide di prendere un animale in casa, con leggerezza e superficialità.
Eppure l'abbandono è un reato e la Legge non ammette ignoranza: Con l’approvazione della Legge 189/2004 che ha innovato l’articolo 727 c.p, l'abbandono è punito con l’arresto fino a un anno e con un’ammenda che può arrivare a 10.000 euro. Se doveste assistere a un caso di abbandono, denunciate alle autorità giudiziarie (Carabinieri, Polizia di stato, Corpo Forestale, Polizia locale o veterinari ASL) i colpevoli di tali atti. Per chi invece desidera una divertente vacanza insieme ai propri animali, sul sito dell'ENPA (www.enpa.it) si può trovare una guida con spiagge e strutture turistiche pronte ad accogliere anche loro. Non abbandonare il tuo animale, non chiede nulla ed è pronto a dare tutto. Guardalo negli occhi, nei suoi grandi occhi umidi capaci di dirti quanto sei importante per lui. Osserva ogni tua mossa, muove le orecchie a ogni tuo passo, allarga le narici ad accogliere il tuo odore buono mentre ti avvicini. Basta un tuo cenno ed eccolo lì ai tuoi piedi, felice della tua attenzione. Sembra leggerti nella mente: è già sulla soglia quando stai rientrando, si lecca i baffi mentre ti avvii in cucina per prendergli un bocconcino, tiene la testa bassa quando rientri arrabbiato. E se sei triste e hai il pianto nell’anima, lui si avvicina adagio a consolarti. Non lasciarlo solo, perchè lui continuerà a cercarti disperatamete. L'associazione "Attivisti per i diritti animali Pomezia-Ardea ONLUS" desidera ringraziare commercianti e singoli cittadini di Pomezia che stanno contribuendo alle spese per le cure veterinarie di Martino, il primo abbandono di questa estate che, ci auguriamo, sia all'insegna del rispetto verso gli animali. L'interesse e la partecipazione numerosa descrivono una cittadinanza che li ama e li rispetta, pertanto invitiamo tutti a non distinguersi negativamente scordando valori autentici e duraturi come quello degli affetti sinceri, del rispetto per la vita e la serenità di ogni essere. Alessia Campoli
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BON-TON
Il Corriere della Città
Giugno 2014
La generosità MENO PAROLE INUTILI E PIU’ SOLIDARIETA’ la paura di essere messi da parte. Questi rapporti pesano sulla nostra vita perché non ci permettono di essere noi stessi, ma se non siamo noi stessi come possiamo pensare di essere in forma? Spesso si sente dire che si mangia troppo perché si soffre tanto. È il tipico atteggiamento di chi è ingabbiato dal vittimismo. Mangio troppo perché la vita è stata ingiusta con me, per il grande amore che non arriva, per colpa degli altri che mi hanno fatto soffrire, per colpa del genitore che non mi ha voluto abbastanza bene, oppure per la carriera che non ho fatto…. Si potrebbe continuare per un’ora e molti lo fanno per davvero! Sono i lamentosi, quelli che hanno sempre una recriminazione da fare verso il destino e la vita. Certo, una parte di verità in quelle frasi c’è, ma nessun dolore dura così tanto da farti vivere dopo anni in un’atmosfera mentale fatta di continui lamenti. A meno che questa atmosfera non sia stata creata apposta come alibi per autoassolversi, perché così, in fondo, se non prendi in mano la tua vita la colpa è sempre di qualcun altro!!
C
onoscete la storia di Chloe Gruenke e della sua gemella Claire? Ebbene, richiamandoci ad un recente evento sportivo è successa una cosa straordinaria che ha commosso il mondo intero. La favola di Claire che soccorre la gemella e la porta al traguardo. E’ la generosità di una sorella o qualcosa di più? Entrambe tredicenni: l’una ,Chloe, presa sulle spalle dall’altra, Claire, lungo la pista di atletica durante gli ottocento metri di corsa organizzati dalla scuola media della loro città. Chloe è in testa ma sente un forte dolore alla coscia e sulla prima curva del secondo giro si lascia cadere per terra; Claire è indietro, con il gruppo e avvicinandosi alla sorella dolorante decide di fermarsi, le chiede cos’è successo, non ci pensa due volte e se la carica sulle spalle. Mancano 370 metri all’arrivo e Claire a piccoli passi, con la sorella in lacrime sulla schiena, stringe i denti, comincia a sentire l’urlo della folla che la spinge ad andare avanti, lei non molla. Prima dell’arrivo Claire non è abbastanza contenta della sua generosità, fa scendere sua sorella e la esorta a tagliare il traguardo. Chloe non vuole essere da sola a vincere e trascina con se la sorella per arrivare insieme. Vincono la gara con il pubblico in delirio per il grande gesto e la forte commozione di tutti i partecipanti. Per un gesto del genere non basta essere fratelli, bisogna essere qualcosa di più. Ecco cosa dovrebbe guidare il nostro quotidiano, la ricerca di ciò che ci arricchisce interiormente ed invece ci preoccupiamo molto, soprattutto in questo periodo estivo, del nostro aspetto estetico ma poco invece ci soffermiamo a pensare perché scatta questo meccanismo che incessantemente ci porta a cercare ovunque il rimedio che ci possa riempire questo vuoto interiore. Perché
effettivamente di questo si tratta. Si certo, si comincia una dieta perché vogliamo che il nostro fisico sia più gradevole, più armonioso. Ma ciò non basta se poi il nostro obiettivo è il bisogno di essere sempre perfetti con tutti. Proviamo a pensare, invece, che non solo dal cibo ci dobbiamo limitare per stare bene ma, anche e soprattutto, dalle parole inutili e dai rapporti pesanti, quelli obbligati, ripetitivi, statici. Quante volte mangiamo solo per noia, tra parenti e amici in cui il cibo era il solo argomento di relazioni vuote! E quante volte ci siamo sentiti vittime degli altri cercando conforto nel cibo? Che vita è quella di vivere per avere l’approvazione degli altri, del partner, degli amici, al lavoro – per sentirci dire che siamo bravi, perfetti? Altro che liberarci delle esagerazioni alimentari, sarebbe meglio liberarsi di chi ci fa star male!! La prima dieta sarebbe quindi quella delle parole. Cominciare con l’evitare di confidare a chicchessia i nostri stati interiori, non mettiamo in piazza il nostro privato, non riempiamo la nostra testa di chiacchiere proprio come riempiamo di cibo il nostro corpo. Proteggiamo il nostro mondo interiore trattandolo come la cosa più preziosa che possediamo e la vita subito si alleggerisce di tante cose. E quando ci sentiamo davvero liberi? Quando riusciamo a stare bene anche da soli, autonomi ed indipendenti. Quando invece le relazioni sono ripetitive, statiche, chiuse, insoddisfacenti, abitudinarie, il cibo diventa l’unico barlume di gioia. Quante volte ci costringiamo a comportamenti dove chiniamo la testa a tutta una serie di regole per essere accettati, per essere parte del gruppo non tanto per il piacere quanto per
Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale
“CHI INGRASSA E’ AFFAMATO, MA DELLA VITA CHE NON VIVE” Il Corriere della Città Il giornale PIU’ LETTO a Pomezia e Ardea CONTATTACI PER LA TUA
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