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della
ANNO 4 NUMERO 1 GENNAIO 2012 GRATUITO
Ecco le Primarie di Ardea pag.6
Sigma-Tau cronaca di una crisi pag.8
Il futuro che vorrei parlano i cittadini pag.10
Vandali “Festivi” pag.14
Strade maledette un dicembre da incubo pag.22
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Il Corriere delle dellaCittà Città
editoriale
Ardea
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2012 ILGIORNALE CHEVERRÀ
Tra numeri e proposte, ecco“Il(NUOVO) Corriere della Città”
Anno nuovo, vita nuova, ma anche giornale nuovo. A partire da questo numero una serie di cambiamenti investiranno Il Corriere della Città, a partire dalla grafica, per arrivare ad un rapporto più intenso con i lettori, che potranno interagire con la redazione per offrire suggerimenti sia sui contenuti che sugli aspetti della rivista. Già da questo numero avremo “A te la parola”, un commento da parte dei cittadini su uno degli eventi del mese ma, cosa più importante, ci sarà la possibilità di partecipare al sondaggio “Il giornale che vorrei”. Compilando il questionario che troverete all’interno ed inviandolo in redazione via posta ordinaria o attraverso il web, sul sito www.ilcorrieredellacitta.com, potrete decidere a cosa si dovrà dare più spazio affinché il giornale
diventi più interessante per tutti. Staremo sempre più dalla parte dei lavoratori tutte le volte – e speriamo siano sempre meno fino a scomparire – che ce ne sia la necessità, dando voce e visibilità alle varie emergenze del territorio. Cercheremo di avvicinarci di più ai giovani, con rubriche che li coinvolgano direttamente, per far sì che diventino cittadini più informati anche sugli argomenti che solitamente non sono di loro interesse. Continuerà la collaborazione con Telepontina: nella trasmissione “La pagina del Corriere” i cittadini potranno incontrare gli amministratori per segnalare i piccoli ed i grandi problemi che si vivono quotidianamente; il nostro scopo sarà
quello di trovare un punto d’incontro tra le esigenze dei lettori e l’amministrazione, scavalcando gli irti percorsi della burocrazia “ordinaria”. Le novità non finiscono qui, ma le illustreremo strada facendo in questo 2012 che vi auguriamo sia molto migliore rispetto alle catastrofiche previsioni basate solo sulla terribile crisi economica che tutti stiamo vivendo. Concludiamo ringraziando i 486.976 lettori che hanno sfogliato la rivista in formato PDF sul web per quanto riguarda le uscite del 2011 (dati verificabili su issuu.com, all’indirizzo http://issuu.com/ilcorrieredellacitta/docs), i 513.539 visitatori del giornale on line (dati google analitics) e tutti quelli, non quantificabili, che leggono la versione cartacea. Buon 2012 a tutti!
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Pomezia “Qualcuno dell’opposizione potrebbe passare dall’altra parte o, peggio, restare in opposizione favorendo però il gioco della maggioranza…”
Fine anno con il “botto” per il PDL di Pomezia, che si è compattato per cercare di contrastare il governo De Fusco soprattutto in ambito finanziario. Il bilancio consuntivo del 2010, approvato in consiglio lo scorso 20 dicembre, è infatti stato duramente contestato dai quattro consiglieri berlusconiani, che hanno addirittura inviato un esposto alla Corte dei Conti per falso in bilancio. “Ma il problema non è da ricercare solo nel bilancio – dichiara Romano Errico – questa amministrazione, infatti, non ha assolutamente prodotto niente di buono per la città, ma, al contrario, ha continuato a produrre danni, indirizzando tutte le sue energie verso l’urbanistica e la cementificazione, argomenti che solo per una serie di coincidenze non sono ancora stati approvati in consiglio. Per quanto riguarda il resto, non è invece stato fatto nulla per tutelare gli interessi della città e dei suoi abitanti: questo impedisce di vedere positivo il prossimo futuro, reso già incerto dalle condizioni di crisi del Governo centrale. La nostra città sta soffrendo incredibilmente, tra crisi occupazionale e mancanza di servizi ed infrastrutture che potrebbero consentirne un rilancio economico”. I continui ricorsi agli ammortizzatori sociali e le riduzioni di personale in varie aziende del territorio stanno mettendo alle corde il mercato del lavoro di Pomezia: cosa potrebbe succedere? “Sicuramente nulla di buono, soprattutto per chi non ha “santi in paradiso”. Sembra infatti che a trovare una buona sistemazione siano, ancora una volta, solo i favoriti dalle assunzioni clientelari che questa amministrazione continua a fare attraverso i vari staff di sindaco e assessori. Anche chi spera nei concorsi non è messo bene: il Comune di Pomezia sta infatti proseguendo con le procedure concorsuali pur sapendo che, a causa della finanziaria, le assunzioni sono completamente bloccate. Reputo questo atteggiamento una mancanza di serietà, per non dire proprio una presa in giro, nei confronti di chi ha
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PERIL2012 UNAUGURIO... TUTTIACASA
Questa amministrazione sta continuando a prendere in giro i cittadini, tra assunzioni clientelari e la farsa dei concorsi
fatto domanda di partecipazione”. Di cosa ha bisogno Pomezia? “Innanzi tutto di un risanamento economico, poi di maggiori speranze per i giovani. Ma non vedo interesse, da parte di questa amministrazione, ad un rilancio vero del territorio, che coinvolga i nostri figli, assicurando loro un futuro in questa città. Credo invece che l’interesse di questa maggioranza sia rivolto verso cose diverse, come appunto l’urbanistica”. Parliamo di politica: che clima si respira all’interno dell’opposizione? “Sicuramente migliore di quello che aleggia nella maggioranza, dove la spaccatura tra l’IDV e Forza Pomezia è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma anche noi abbiamo qualche problemino, che spero possa essere risolto nel corso del 2012”. Ovvero? “Spero che il nuovo anno porti maggiore coesione all’interno dell’opposizione, che oggi purtroppo non vedo”. A causa della diversa provenienza politica delle forze che ne fanno parte? “Anche, ma non solo. Le differenze non sono solo di cultura politica, ma anche personale: siamo forse troppo diversi tra noi”. Qual è la componente destabilizzante dell’opposizione, quella che potrebbe rendere vani tutti i tentativi di unione contro la maggioranza? “Preferisco non rispondere su questo: non
voglio accusare nessuno in particolare”. Cambiamo quindi la domanda: è più facile che qualcuno dell’opposizione passi in maggioranza o viceversa? “Al momento direi che entrambe le possibilità esistono e sono sullo stesso piano. Aggiungo anche che qualcuno potrebbe rimanere all’opposizione, ma fare il gioco della maggioranza”. Qualcuno di quale partito? “Chi frequenta il consiglio comunale e segue la politica locale può facilmente capire a chi mi riferisco”. Finora il PDL ha dimostrato, almeno apparentemente, quella compattezza che mancava in passato. Ma siete davvero così uniti? “Nì… Diciamo che su alcune cose la pensiamo allo stesso modo, su altre non siamo d’accordo”. Perché avete perso le elezioni? “A parte per le spaccature iniziali, anche perché qualcuno che ha fatto finta di stare con noi in realtà ha remato contro, soprattutto in occasione del ballottaggio”. Cosa si augura per il 2012? “Che questa amministrazione vada a casa, io compreso, per dare a Pomezia una nuova opportunità, stavolta da non sprecare, attraverso il ritorno al voto. La maggioranza, in questi 7 mesi di governo, ha dimostrato di non meritare la fiducia che i cittadini le hanno accordato”.
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Pomezia
Luigi Lupo: “Non accetteremo più prevaricazioni né forzature, né tantomeno “strani” allargamenti”
PAROLA D’ORDINE CHIAREZZA L’IDV ha raggiunto una compattezza senza precedenti: è questa la nostra forza
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L’attività politica del 2011 si è conclusa con il consiglio comunale del 20 dicembre, giorno in cui l’Italia dei Valori si è imposta sul resto della maggioranza proponendo il ritiro di tutti i punti all’OdG tranne il bilancio e la situazione occupazionale. Ma cosa ha indicato questa presa di posizione? “È stata una reazione – ha spiegato Luigi Lupo, capogruppo consiliare dell’IdV – che vuole far capire al resto della maggioranza che non si possono imporre forzature. Già nella precedente conferenza dei capigruppo avevamo espresso la nostra posizione in merito allo svolgimento dell’assise, facendo mettere per iscritto che non si potevano discutere argomenti importanti se prima non ci fosse stato un chiarimento politico all’interno della maggioranza. Per questo avevamo chiesto un confronto con il sindaco ed il PD, in quanto partito di maggioranza relativa, per discutere di quella che noi riteniamo una posizione di predominanza da parte di “Forza Pomezia”, che ci era stata presentata prima delle elezioni come una lista civica che non aveva nulla a che fare con i partiti, ma che era solo di sostegno al sindaco, il quale garantiva sui mancati legami dei suoi componenti con la politica di stampo classico. Invece Forza Pomezia altro non era che l’alter ego di Forza Italia, un partito di centrodestra che ben poco ha a che fare con l’ideologia di centrosinistra. Ma quello che maggiormente da’ fastidio è la sensazione di prevaricazione nei confronti degli ideali del resto della coalizione, fermo restando il giusto riconoscimento di visibilità nei loro confronti”. Teme uno spostamento verso destra? “Dico solo che non abbiamo alcuna rassicurazione sul fatto che questa lista non decida, ora o in futuro, di ritornare alle origini, ovvero nel centrodestra, alla
prima occasione propizia. Non si può stare da una parte e nel frattempo già pensare a come si starebbe da quella opposta. Quello vorremmo è invece un’identificazione politica chiara, che parta dai tre simboli “d’origine” della coalizione, ovvero il PD, l’IDV e il PSI”. In fase di consiglio avete vinto voi, grazie all’appoggio dell’opposizione che ha votato per il ritiro dei punti. Ma se così non fosse stato, cosa sarebbe successo? “Avremmo anche potuto votare contro vari provvedimenti della maggioranza. Calcolando che l’opposizione è formata da dieci persone ed aggiungendo noi tre dell’IDV, avremmo superato numericamente il resto della maggioranza”. Ma cosa contestate principalmente? “La mancanza di continuità politica con la vecchia amministrazione, su cui si puntava in fase di campagna elettorale. La Giunta dovrebbe essere lo specchio della composizione del consiglio comunale, ma così non è. A breve dovrà essere nominato il nuovo assessore alle Attività Produttive: il nome che verrà indicato sarà il termometro della situazione e ci farà capire come comportarci”. Questo fa capire che l’attuale composizione non sia completamente di vostro gradimento, così come dichiarato anche da una parte del PD: avete già avuto modo di confrontare le posizioni tra “dissidenti”? “Abbiamo parlato solo di problemi amministrativi e non del quadro politico. Il chiarimento va fatto con l’intero partito e non solo con una parte di esso”. Intanto è stato fissato per il 10 ed 11 gennaio il nuovo consiglio con gli stessi punti da voi fatti ritirare. Cosa succederà? “Se riusciremo ad incontrarci con il resto della coalizione e raggiungere un’intesa politica prima di quella data, allora bene, altrimenti ci comporteremo esattamente come la volta prece-
dente, così come ho detto nell’ultima conferenza dei capigruppo, quella in cui è stata determinata la data dell’assise. Non so invece cosa faranno altre persone…”. Ovvero? “Da voci insistenti sembra che qualcuno stia cercando consensi altrove e che si stia preparando il passaggio in maggioranza di alcuni componenti dell’opposizione, provenienti da partiti diversi tra loro. Spero che non sia vero, perché questo significherebbe il tradimento del patto elettorale non solo tra i partiti, ma anche nei confronti dei cittadini che hanno votato, ai quali era stato promesso proprio dal sindaco che non ci sarebbero stati aggiustamenti o allagamenti successivi solo per salvare la poltrona. Noi vorremmo il rispetto di quanto detto fino al ballottaggio. Passatemelo come battuta, ma mi sono sembrate “sospette” le lunghe passeggiate dell’ex assessore Gaetano Penna con l’ex presidente del consiglio, che prima era il suo più acerrimo nemico: se l’UDC, o membri di altri partiti, vogliono passare in maggioranza, lo dovrebbero dire chiaramente, prendendosi anche le dovute responsabilità davanti ai loro elettori”. Come vede questa legislatura in confronto a quella che ha governato nei 5 anni precedenti? “La vedo peggio della precedente e credo che potrà continuare solo se il sindaco riuscirà a prendere in mano le redini del governo, cosa sicuramente non facilissima. Ad influire anche la situazione economica disastrosa e le prevaricazioni politiche di cui si discuteva in precedenza”. Tutto negativo, quindi? “Di positivo vedo la grande compattezza all’interno del mio partito, sia a livello consiliare che di direttivo”. Come vede il 2012 di Pomezia sul fronte politico-amministrativo? “Un anno di lacrime e sangue...” Maria Corrao
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Ardea
ECCOLEPRIMARIE!
Battaglia e proposte tra Abate, Cacciotti, Giordani e Sarrecchia
Finalmente ci siamo, domenica 22 gennaio 2012 i cittadini di Ardea sapranno chi sarà il candidato sindaco del Centrosinistra che sfiderà i probabili due candidati delle destre alle elezioni amministrative della prossima primavera. Le primarie sono un grande strumento di partecipazione democratica e spesso un vero toccasana per i partiti che vi aderiscono. E’ indubbio che l’attesa sia divenuta quasi spasmodica e dalle urne usciranno indicazioni che certamente non si limiteranno alla semplice consegna del nome del candidato sindaco del Centrosinistra. Intanto si saprà quale effettivamente è l’appeal del Centrosinistra in questo momento, poi, indirettamente, si avranno notizie importanti per comprendere la reale forza elettorale del Partito Democratico e così del rinato Partito Socialista e dei neonati Alleanza per L’Italia e Sinistra ecologia e libertà. In qualche misura saranno un termometro anche per i Verdi, che non hanno aderito alla coalizione per le primarie, ma hanno
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dichiarato di voler far parte del Centrosinistra alle imminenti elezioni. Per la Federazione della sinistra, invece, Il nome del candidato sindaco sarà importante, poiché determinerà la decisione se correre da sola o con tutto il Centrosinistra. Ancora, le primarie condizioneranno anche le legittime ambizioni e le iniziative dell’Italia dei valori: qualora vi fosse una forte partecipazione popolare, quel partito forse non manterrebbe la sua autonoma candidatura a sindaco. Ma grandi novità potrebbero arrivare anche per l’Unione di centro, un partito che a livello locale ha certamente il “fuoco sotto le ceneri” e non è affatto certo che al prossimo appuntamento rimanga nel Centrodestra. Anzi, sembrano più forti le possibilità che faccia il salto di coalizione per non rischiare di rimanere fuori dal prossimo consiglio comunale che, com’è noto, passa dagli attuali 20 a 16 consiglieri: chi perde le elezioni avrà solo sei posti, veramente pochi per soddisfare tutte le ambizioni. Le previsioni sull’esito delle primarie sono assai difficili e certo la battaglia tra i candidati, al di là delle assicurazioni di non eccessiva “belligeranza”, si fa sempre più dura e si svolge a colpi di manifesti, vele, striscioni, lettere, volantini e depliant, oltre ai soliti “santini” in numero davvero considerevole. Secondo i bene informati - a patto che esistano, ma ne dubitiamo molto la battaglia vera sarà tra Abate e Giordani. Infatti, pare che Sarrecchia si sia mobilitato soprattutto per conoscere la misura del suo consenso personale in vista della candidatura a consigliere comunale. Cacciotti, invece, sembra che debba solo dimostrare ai suoi interlocutori politici a livello regionale che ha compiuto un buon lavoro con i giovani. In ogni caso il tredici gennaio è previsto un con-
fronto/dibattito tra i candidati, dal quale potrebbero uscire utili indicazioni. Di certo i “cavalli di razza” Abate e Giordani non staranno a guardare e cercheranno di farsi del “male”, senza però danneggiare il partito. Al momento la battaglia è concentrata soprattutto sull’esibizione muscolare, data dal ricorso alla massiccia diffusione dei loro volti attraverso tutti i canali pubblicitari possibili. Cacciotti fa leva sul “nuovo che avanza” e utilizza con una certa efficacia “La PiazzaPulita” del noto programma televisivo, con manifesti affissi in maniera capillare, inoltre sfrutta Facebook al meglio delle sue possibilità. Abate fa ricorso ai cartelloni, ai manifesti, ai calendari e ai soliti santini, oltre ai contatti interpersonali portati avanti con notevole impegno. Giordani punta sulla forte presenza sul territorio delle vele e sui manifesti e pare stia organizzando un incontro oceanico dei suoi, nel solito locale dei grandi eventi di sua proprietà. Sarrecchia, invece, il più “dimesso” dei quattro, comunque nel suo stile e non certo meno efficace, fa ricorso a un depliant rassicurante con indicazioni protese sul versante programmatico. Ma l’occasione ghiotta sarà certamente quella annunciata per 13 gennaio, l’incontro con cittadini nel corso del quale i quattro presenteranno le proprie idee programmatiche e cercheranno di indirizzare il consenso verso le proprie proposte. In ogni caso, almeno a giudicare dalle ribadite affermazioni dei contendenti e, soprattutto, dai documenti sottoscritti con le forze politiche di riferimento della coalizione, appena chiuse le urne tutti dovrebbero cominciare a remare dalla stessa parte e unirsi al candidato sindaco per cercare di sconfiggere le destre. Staremo a vedere: il tempo, si dice, è da sempre galantuomo! Michele Lotierzo
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PRESUNTE TANGENTIE TURBATIVE D’APPALTO OTTORINVII AGIUDIZIO
Ardea
Ardea: nomi eccellenti in Tribunale il 29 marzo
E’ iniziato male l’anno politico-amministrativo di Ardea, dove il tema di questi giorni è quello del rinvio a giudizio, il prossimo 29 marzo, per otto persone tra tecnici e amministratori comunali. Il provvedimento, emesso da giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Velletri Aldo Morgini accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Giuseppe Travaglini, era in realtà stato confermato poco prima di Natale, ma la notizia è stata resa pubblica solo il 2 gennaio. Gravi i capi d'imputazione che si leggono nel dispositivo emesso dal Gup: concussione e turbativa in concorso e continuazione di reato, oltre a riferimenti a presunte tangenti per favorire l'assegnazione dell'appalto per la manutenzione del cimitero di via Strampelli. I fatti risalgono al periodo 2008/2009 e riguardano due distinti filoni d’indagini, di cui il primo sulla presunta ces-
sione di loculi nel periodo in cui il Comune aveva bloccato le vendite a causa della mancanza di posti liberi nel Cimitero, causata dal ritardo dell’avvio dei lavori di ampliamento dello stesso. Nonostante il divieto da parte dell’amministrazione, sarebbero stati venduti in una sorta di mercato nero a caro prezzo alcuni loculi che dovevano invece essere assegnati solo post-mortem, attraverso il titolare di un’agenzia funebre. L’altro filone scavava invece su una presunta turbativa d’asta per l’assegnazione di un appalto per l’esecuzione di lavori all’interno del cimitero, atta a favorire una specifica ditta. Al termine delle indagini preliminari furono emessi otto avvisi di garanzia da parte della Procura di Velletri, su richiesta del pm Giuseppe Travaglini. Avvisi che fecero scalpore per i nomi coinvolti: l’attuale assessore all’Ambiente e politiche cimi-
teriali Nicola Petricca, che all’epoca ricopriva l’incarico da soli otto mesi, il suo predecessore Cassio Roccafiorita, il consigliere comunale del PDL Luca Di Fiori, l’ex dirigente dell’ufficio Ambiente, due dipendenti comunali ed un noto imprenditore che opera nel campo delle pompe funebri. Dal giugno del 2010 ad oggi le indagini sono proseguite, convincendo il Gup a rinviare a giudizio le otto persone indagate. Una storia ancora tutta da provare, per la quale il giudice ha comunque riconosciuto cinque parti lese, tra cui il Comune di Ardea e tre imprenditori che avevano partecipato alla gara d'appalto. E proprio da uno di loro era partita la denuncia che ha dato il via all’inchiesta. Adesso si attende il 29 marzo, data in cui si svolgerà la prima udienza, per capire se la speculazione e l’avidità non hanno scrupoli neanche davanti ai morti.
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Pomezia
SIGMATAU CRONACADI UNACRISI IL CORTEO
Ma anche senza fare scioperi i lavoratori della Sigma Tau sono riusciti a tenere alta l’attenzione sul loro problema ricorrendo a varie iniziative: la prima, quella più eclatante, è il corteo che si è svolto il 17 dicembre. Partito dallo stabilimento di via Pontina, un lungo serpente di dimostranti sono arrivati in piazza Indipendenza, guidati dai rappresentanti istituzionali di Pomezia e dei Comuni limitrofi ed accompagnati da decine e decine di cittadini che hanno compreso non solo la difficoltà dei dipendenti che rischiano il posto, ma anche l’importanza economica che la società riveste nell’intero territorio. Una manifestazione pacifica e colorata, che non si è fatta fermare neanche dalla pioggia e dalla grandine, e che si è conclusa con il discorso dei sindacalisti che invitavano tutti i presenti ad una coesione senza precedenti per poter arrivare a risultati positivi e propositivi. Altra bella iniziativa quella votata alla solidarietà, che si è svolta il 23 dicembre, dalle 12 alle 14, orario in cui sono scaglionate le pause pranzo: i dipendenti si sono ritrovati nel piazzale dello stabilimento per donare alla Caritas i pacchi natalizi ricevuti come ogni anno dall’azienda. “È un piccolo contributo a chi ha problemi ancora più grossi dei nostri”, hanno dichiarato i lavoratori.
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Continua la battaglia dei lavoratori della Sigma Tau, in allarme dal 28 Novembre, data in cui l’azienda farmaceutica ha annunciato l’avvio delle procedure di cassa integrazione straordinaria a zero ore per 569 dipendenti, anticipata dal licenziamento in tronco di 13 dirigenti. Per i lavoratori la CIGS sarebbe dovuta partire il 27 dicembre, ma una serie di incontri hanno bloccato le procedure almeno fino al 13 gennaio, data in cui tutte le parti interessate si riuniranno ad un tavolo di trattative al Ministero del Lavoro, Dipartimento per lo Sviluppo Economico. Negli uffici gestiti dal Ministro Corrado Passera si è arrivati per gradi: dopo una lunghissima seduta in Regione, lo scorso 6 dicembre, lavoratori e sindacati, CGIL, CISL, UIL e COFAI, sono riusciti a far riconoscere – grazie all’esistenza di altre aziende del Gruppo Sigma Tau, la Praxis di Milano e la Tecnogen di Caserta – la problematica a livello nazionale. Il primo incontro al ministero è stato infinito: davanti al Funzionario Castani, delegato dal Ministro Corrado Passera a condurre le trattative, c’erano da una parte l’amministratore delegato della Sigma-Tau, Andrea Montevecchi, gran parte del Consiglio di Amministrazione ed i responsabili del settore risorse umane. Dall’altra i rappresentanti dei lavoratori e tutte le sigle sindacali coinvolte. In mezzo, per cercare di mediare, l’Assessore
regionale al Lavoro Mariella Zezza ed il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco. Ore di trattative, mentre sotto al Ministero, nella ricca via Veneto, centinaia di dipendenti, armati di striscioni, trombette e tamburi, tentavano di far sentire la loro voce. L’estenuante seduta ha avuto termine con il massimo risultato ottenibile dai lavoratori: la sospensione temporanea dei termini della cassa integrazione ed il divieto di azioni unilaterali da parte dell’azienda. All’uscita dal Dicastero i sindacalisti sono stati accolti come eroi, tra applausi scroscianti: almeno il Natale di queste famiglie era salvo. Altra tappa importante nel percorso che i lavoratori della Sigma Tau stanno tentando per evitare la cassa integrazione è quella dell’incontro che si è svolto il 22 dicembre in Regione. Dall’incontro, mediato dall’Assessore Mariella Zezza e durato più di cinque ore, sono usciti fuori numeri solo apparentemente confortanti: 475 invece che 569 le persone interessate alle procedure di cassa integrazione, ma solo perché 95 lavoratori verranno “ceduti” ad aziende esterne insieme ad una serie di servizi finora gestiti completamente dal Gruppo Sigma Tau. Ma l’esperienza insegna, ed il timore dei sindacati è quello che possa aprirsi uno scenario ancora peggiore di quello inizialmente prospettato, dal momento che, come già accaduto in passato con altre realtà
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Pomezia
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L’EVOLUZIONE industriali, dopo le cessioni dei rami d’azienda o dei servizi è molto facile che dopo lo start up e comunque entro un paio d’anni il dipendente si ritrovi a casa. “Quella prospettata durante l’incontro non è certo una soluzione – ha dichiarato Pina Magni, responsabile della RSU/CGIL – ma semplicemente l’aver scoperto le carte che si avevano in mano sin dall’inizio. Noi rigettiamo categoricamente questo strumento invitando la società a riflettere su altre soluzioni. La Sigma Tau è un gruppo sano, in grado di affrontare un processo di risanamento attraverso le aziende interne: non c’è bisogno di affidare a terzi il nostro lavoro, iniziando un processo di trasferizzazione che farebbe del male non solo ai dipendenti, ma alla società stessa”. Le posizioni, secondo Pina Magni, sono quindi rimaste identiche a quelle di una settimana prima. “I responsabili hanno solo ufficializzato quello che già sapevamo ad intuito, ovvero che gli ammortizzatori sociali avrebbero colpito un numero minore di persone, ma solo perché quelle restanti sarebbero state girate altrove. Ma chi garanti-
sce per il loro ed il nostro futuro?”. Ma la sindacalista non è sentita per nulla sconfitta o amareggiata. “Abbiamo dei dati oggettivamente positivi, primo fra tutti che il tavolo non è andato deserto e che la conseguente trattativa andrà avanti a gennaio. L’Assessore Mariella Zezza ha infatti già stabilito un ulteriore incontro tra noi ed i responsabili dell’azienda, per trovare soluzioni migliori. Al momento le posizioni tra le parti sono ancora molto lontane, ma non disperiamo: l’atteggiamento dei rappresentanti della Sigma Tau è stato dialogante e non di rottura, anche se effettivamente non si sono mossi dalle loro intenzioni iniziali. Non dimentichiamo poi che non verranno intraprese iniziative unilaterali: questo significa che non faremo altri scioperi, in attesa di trovare un accordo”. Più ottimistica la visione dell’Assessore Mariella Zezza sull’esito del tavolo di concertazione. “L’incontro che si è svolto oggi presso l’Assessorato al Lavoro per la vertenza della Sigma Tau si è aggiornato con un primo risultato acquisito. Rispetto alla procedura iniziale
che riguardava 569 lavoratori, l’intesa raggiunta prevede la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 100 lavoratori in meno. Per i rimanenti 255 dipendenti dello stabilimento di Pomezia, ai quali vanno aggiunti i circa 200 informatori tecnico-scientifici ricompresi nel piano di riorganizzazione aziendale e che si occupano degli aspetti commerciali su tutto il territorio nazionale, la vertenza è stata aggiornata per i primi di gennaio. Si tratta di un primo risultato che, con l’impegno di tutti, potrà essere ulteriormente migliorato in previsione dei prossimi incontri - ha dichiarato al termine della riunione – Come già anticipato nei giorni scorsi abbiamo dato la nostra disponibilità a mettere in campo ogni strumento utile per salvaguardare gli aspetti sociali della vicenda e per favorire una ripresa delle attività produttive del sito. Sono certa che continuando questo confronto costruttivo e dando vita, con la buona volontà di tutti i soggetti coinvolti, al Distretto delle Istituzioni del territorio, sarà possibile ottenere altre positive risposte per i lavoratori di Pomezia”.
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Pomezia e Ardea
ILFUTUROCHEVORREI I RISULTATI DELL’INDAGINE A POMEZIA ED ARDEA Con il nuovo anno i cittadini si aspettano una migliore qualità della vita sia a Pomezia che ad Ardea: basta cemento, più servizi Siete soddisfatti della vostra città? E della classe politica? Sono state queste alcune delle domande che vi abbiamo sottoposto in questi mesi, nel tentativo di comprendere se il territorio nel quale vivete rispetta in qualche modo le vostre aspettative di vita o se al contrario servono dei cambiamenti; a partire dalla data di pubblicazione, il 20 Novembre scorso, fino al 31 Dicembre è stato disponibile sul nostro sito un semplice ma puntuale questionario, del tutto anonimo, volto a misurare proprio il grado di benessere dei cittadini. Non solo. L’altro obiettivo fondamentale della ricerca era rilevare direttamente da voi le proposte concrete, i suggerimenti, dove insomma si dovrebbe intervenire per avere una Pomezia o un’Ardea migliore. Per chi non avesse avuto occasione di compilare il nostro questionario (distribuito anche per via cartacea) ricordiamo che era suddiviso in tre parti: la prima riguardava informazioni a carattere generale (Genere, Fascia d’età ecc.), la seconda conteneva due scale di giudizio ,con punteggio da 0-10, sul grado di soddisfazione in merito alla città di residenza e alla relativa classe politica, ed infine una terza parte con le proposte ed i suggerimenti – anche attraverso un commento libero – da parte del cittadino. Quali sono stati dunque i risultati? Prima di procedere occorre sottolineare un ultimo aspetto fondamentale del nostro lavoro: i dati raccolti non hanno la pretesa di effettuare generalizzazioni su tutta la popolazione di Pomezia o Ardea (non troverete frasi del tipo “I pometini pensano…” o cose del genere) bensì hanno lo scopo di fotografare un segmento specifico della cittadinanza, ovvero quello del campione scelto * per la nostra indagine. I dati, pertanto, si riferiscono solo a coloro che hanno partecipato anche perché lo scopo di partenza era proprio questo, rilevare non solo la semplice “crocetta” ma anche la partecipazione attiva del cittadino e capire come, qualora ne avesse la possibilità, egli interverrebbe concretamente sul territorio. Insomma un campione ristretto ma sicuramente più profondo e dettagliato. Adesso toccherà a voi lettori stabilire se siete o meno d’accordo con quanto espresso dai vostri concittadini. Sei soddisfatto della tua città? Era questa una delle domande cruciali dell’intero test: capire se effettivamente, a livello complessivo, il cittadino è felice di quello che ha intorno o se al contrario, avendone l’opportunità, lascerebbe senza troppi problemi il territorio. I risultati, come si evince dal grafico (ma non solo) riportato, mostrano un gradimento molto basso in entrambe le cittadine; i voti si sono concentrati infatti sostanzialmente nelle prime sette classi ma è opportuno sottolineare alcu-
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Manca la pianificazione, mancano le idee, manca l’onestà. ne differenze: nella città del Sindaco De Fusco assistiamo ad una distribuzione abbastanza omogenea nelle classi da 0-7, con un picco per la votazione 2. Infatti il grafico, per estrapolare un giudizio, da solo non basta: calcolando qualche indice ci si accorge ad esempio che la media dei voti è appena 3,69 mentre la MODA (ovvero il voto che ha ricevuto più preferenze rispetto agli altri) è soltanto 2. Insomma le persone intervistate, anche se con qualche importante eccezione,
nel complesso non sono soddisfatte della città in cui vivono. Lo stesso discorso lo possiamo estendere alla cittadina rutula, dove qui la situazione è perfino peggiore; sì perché i voti sono concentrati solo nelle vprime cinque classi e anche qui spicca la “colonnina” del 2. Media e Moda sono invece rispettivamente 3,12 e ancora una volta 2. Sei soddisfatto della classe politica locale? E’ stata sicuramente la domanda più gradita dai nostri intervistati: in molti si sono sentiti soddisfatti nell’apporre il proprio giudizio a chi ci governa e i risultati dovrebbero seriamente far riflettere i diretti interessati. Anche perché il nostro questionario si colloca in un periodo particolare per i comuni di Pomezia ed Ardea: nella prima sono passati pochi mesi dalle recenti amministrative mentre nell’altra ci si appresta a tornare alle urne il prossimo Maggio. Capire dun-
Pomezia e Ardea que cosa pensavano i cittadini della politica locale era fondamentale. Il risultato in entrambe le città è stato univoco e, ahinoi, seriamente sconfortante; ciò che salta subito all’occhio è il sorprendente 37% attribuito dai nostri intervistati di Pomezia alla categoria “0”, che tra l’altro costituisce per questa graduatoria anche il valore Modale. Non stupisce allora che la media aritmetica sia prossima a tale cifra, registrando un 2,15 degno del peggiore alunno. Il resto dei voti comunque non arreca sollievo alla classe dirigente che al massimo ottiene – parliamo di punteggi rilevanti – una valutazione pari a 5; soltanto il 4% degli intervistati ha dato la sufficienza a chi ci governa. Situazione Ardea. Anche qui il trend è lo stesso, con un’insoddisfazione piuttosto marcata: la media dei voti sfiora a malapena il 2, e soltanto 10 intervistati hanno dato un voto positivo che comunque non supera il 7. Una classe politica respinta in blocco dunque e, se è vero che avevamo promesso di non generalizzare i risultati ottenuti, forse in questo caso possiamo fare un’eccezione; non crediamo – anche se questa è la nostra personale opinione – che esista qualcuno in questo momento disposto a dare voti più alti di quelli ottenuti agli “abitanti del Palazzo”, soprattutto in pieno clima “Lacrime e Sangue”. La voce del cittadino Terminata la disamina sulla duplice valutazione nei confronti della Città e della Classe governativa, il questionario proponeva una parte “attiva”, ovvero uno spazio dedicato alla vostra opinione e/o alle vostre proposte concrete da rivolgere alle varie amministrazioni. La prima domanda di questa terza e ultima sezione del questionario riguardava i settori carenti nella città di residenza; i due grafici a torta realizzati con i dati raccolti ci mostrano due situazioni differenti: a Pomezia le preferenze – l’intervistato (anche per Ardea) ne poteva esprimere fino a 3 – si sono concentrate sulla voce “Tutela dell’ambiente”, e , a scendere, nelle classi “Trasporto e Mobilità” – sono stati davvero in tanti a lamentare i profondi disservizi nei collegamenti con Roma e con i territori limitrofi – e “Istruzione e Cultura”; ad Ardea invece emerge il settore Trasporti (19%), preferito allo “Sport” (14%) e alla “Tutela dell’Ambiente” (13%). Dei dati sicuramente quello che incuriosisce di più, soprattutto ad Ardea, è quello dello Sport dove la carenza di strutture adeguate, basti pensare alle vicende che hanno interessato l’Airone Ardea e il N. Florida portando l’esempio del calcio – inizia a farsi sentire soprattutto tra i più giovani. Diversi intervistati, sia per Pomezia sia per Ardea, hanno inoltre aggiunto la voce “Sicurezza” lamentando un incremento della microcriminalità. Il commento libero e il “Se fossi sindaco...” Quale modo migliore di concludere un questionario se non con uno spazio dedicato alle vostre riflessioni? Dobbiamo sottolineare, soprattutto per i questionari pervenutici tramite il nostro sito, il grande successo di questi due spazi, con commenti molto profondi e articolati segno che la voglia di partecipazione dei cittadini è ancora molto forte; per questo, anziché riportare i dati
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Pomezia e Ardea Voglio più rispetto per gli anziani ed i cittadini
magari raggruppati in categorie o scrivere noi un commento su quanto letto, abbiamo deciso di riproporvi per intero (ove possibile per motivi di spazio) e senza troppe censure (sì, non sono mancate le offese!) i vostri commenti, al fine di rendere ancora più incisive le vostre idee. Pertanto, ecco alcuni dei contributi raccolti nelle due cittadine, suddivisi per domanda. Cosa manca nello specifico nella tua città? “Una classe politica onesta e che ami realmente la nostra città!” “Manca una programmazione che consenta di recuperare vivibilità migliorando i servizi vitali per i cittadini” “Trasporti ridicoli!” “La capacità di immaginare il futuro di Pomezia” “ Manca una classe politica competente...Se si è governati da una classe politica seria o buffona lo
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si vede chiaramente dai risultati; se ci guardiamo intorno ci rendiamo conto immediatamente a quale delle due categorie appartiene la classe politica pometina” “Manca la pianificazione, mancano le idee, manca l’onestà” “Centri di aggregazione per lo svago e per il tempo libero; parco e pista ciclabile che colleghi Pomezia a Torvajanica, sfruttamento del litorale con concessione ai privati dell’arenile per creare posti di lavoro soprattutto tra i più giovani” “Illuminazione pubblica in molte strade, un teatro fermo da anni, uno smaltimento di rifiuti valido, strade sane senza buche; un ponte tra Castagnetta e Campo Jemini visto che sta crollando ma soprattutto gente seria all’interno del Comune” “Collegamento all’acquedotto di quartieri interni,
servizi per le famiglie che vivono in periferia (farmacie, scuole, delegazioni comunali..)” “La metro e la discoteca!” “Manca tutto, siete tutti papponi” “Manca un ospedale adibito alla maternità o infantile, manca un istruzione superiore adeguata a ogni scelta dei ragazzi, mancano docenti adeguati soprattutto nell’ambito di laboratorio, manca organizzazione per le visite specialistiche per le fasce più povere” “Un pronto soccorso più efficiente e più completo, per fronteggiare tutti i tipi d’intervento” Se fossi sindaco... “Valorizzazione del litorale, interventi strutturali contro l’erosione della spiaggia” “Raccolta differenziata Porta a Porta in tutta la città” “Manderei a casa tutta la classe politica attuale e starei tutti i santi giorni in trincea per risolvere tutti i problemi” “Manderei tutti a F.....” “Una più attenta riscossione dei tributi” “Aprirei dei forum periodici per discutere con i cittadini e decidere assieme dove intervenire nella città” “Mi dimetterei!” “Parlerei con tutti i giovani di Pomezia per vedere cosa vogliono da questa città ad esempio fare una struttura dove si possono riunire ogni pomeriggio, fare attività e organizzare feste” “Bisogna dare il buon esempio e ricordarsi che essere primo cittadino non significa essere diversi dagli altri, anzi bisogna rappresentarli e quindi essere alla pari” “Licenzierei un casino di mangiapane a tradimento!” “Investirei meglio i nostri soldi” “Basta cemento!” “Manderei a quel paese (in senso buono e garbato) tutte le lobby e tutti quei politicanti che vogliono fare soltanto i propri interessi” “Metterei on-line tutti gli atti amministrativi per far sapere come vengono spesi i soldi e cosa si fa con le risorse del comune” “Farei un bel giro in macchina per i quartieri periferici e vedrei cose che “voi politici (umani) non avete mai visto!” “Eliminerei la prostituzione dalle strade” “Riscoprire la storia di Pomezia, quella antica e recente per dare un senso d’identità e appartenenza ai cittadini” “Non lo so” “Sarebbe riduttivo indicare tre proposte visto anche l’andamento negativo del Comune di Ardea in virtù delle ultime vicissitudini susseguitesi in merito al rimpasto della giunta comunale effettuato pochi giorni fa; [...] comunque mi piacerebbe parlare delle nuove linee guida in merito alla politica di vicinato proposte dall’UE [...]” “Recuperare aree abusive al territorio pubblico” “Farei una rivoluzione!” “Più rispetto per gli anziani e i cittadini” “Prenderei a calci tutti i consiglieri” Luca Mugnaioli v* Sono stati intervistati 100 cittadini per Pomezia e 50 per Ardea; le tecniche di campionamento (non probabilistiche) utilizzate sono state il metodo “A cascata (o valanga)” e ad “Adesione volontaria”.
Per i politici: serve dare il buon esempio!
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LEANTENNEDEI RADIOAMATORI DISTURBANO ICITTADINI SILENZIODELLE ISTITUZIONI
Ardea Circa duecento cittadini, ad Ardea, hanno sottoscritto un appello al Sindaco e agli assessorati competenti, nonché alla Procura della Repubblica di Velletri, ai Carabinieri, al Ministero delle Comunicazioni e alla Rai, per denunciare la presenza sul territorio di antenne di radioamatori che causano danni eccessivi. I medesimi hanno domandato di fare qualcosa per rimediare al grave disturbo ambientale al quale vanno incontro molte famiglie. Nella denuncia è riportato che si verificano disturbi agli apparecchi televisivi, ai telefoni, ai supporti informatici, ai cancelli automatizzati e alle auto con telecomandi. Gli appellanti ritengono anche che l’accresciuto impatto ambientale provochi anche una svalutazione degli immobili di tutte le zone limitrofe rispetto a Via Siena e conseguentemente chiedono che siano effettuate opportune verifiche per ristabilire la normalità nell’usufruire dei servizi che richiedono pagamenti di canoni elevati anche per l’uso non pienamente garantito. L’iniziativa è stata responsabilmente sostenuta dal Centro Anziani di Nuova Florida, che si augura un pronto intervento delle autorità competenti. Michele Lotierzo
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Ardea
VANDALI“FESTIVI” Hanno atteso le feste per poter agire indisturbati, i vandali entrati in azione a ridosso di Capodanno. La prima “vittima” è stata il consigliere comunale di Ardea Tonino Abate, uno dei quattro concorrenti per le primarie del centrosinistra dalle quali uscirà il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Ignoti teppisti, proprio nella notte di Capodanno, hanno divelto e poi gettato al centro della strada un cartellone pubblicitario relativo alla sua attività commerciale, mettendo tra l’altro a rischio la pubblica circolazione. Non contenti, hanno tagliato, fino a renderlo inservibile, uno degli striscioni elettorali con l’effige di Abate, posto all’interno del cancello del suo Bed &Bbreakfast di via Laurentina. Non ancora soddisfatti dei danni causati, si sono portati in via dell’Idrovora, angolo via Bergamo, per cercare di danneggiare con un palo di legno il cartellone pubblicitario che invitava i cittadini a votare per Abate. Ma, durante il tentativo di danneggiamento, i teppisti sono malamente caduti e, per evitare di essere colti sul fatto, hanno preferito desistere quindi e sono fuggiti. In passato, ad Ardea, durante le campagne elettorali si sono verificati fatti analoghi ed anche peggiori, come il taglio di parte di alberi sulla piazza di Ardea, il pestaggio di avversari politici, con imbrattamento delle facciate di casa e degli striscioni; ricordiamo inoltre i lanci di uova dell’ultima campagna elettorale, in danno dei candidati nel cartello della lista Eufemi. “Gli episodi di vandalismo subìti dal consigliere comunale Antonino Abate vanno condannati senza riserve – ha dichiarato Rocco Maugliani, Commissario Provinciale PD per il Circolo di Ardea - La campagna elettorale per le elezioni primarie è basata su una forte unità di intenti che ha visto tutte le “anime” del Partito rinsaldarsi nella volontà concreta di proporsi nella soluzione dei grandi temi che affliggono Ardea. Non saranno scellerate gesta di sorta a rovinare il clima di grande rispetto sino ad ora dimostrato e fortemente voluto da
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tutti i candidati in corsa. Esprimo personale solidarietà al consigliere Abate e auspico che il confronto prosegua nella direzione di grande lealtà e sana dialettica che sono fondamento di maturità democratica. Episodi violenti di qualsiasi natura non appartengono al nostro modo di vivere e concepire la politica”. Danni maggiori nel secondo episodio di vandalismo, che ha visto la distruzione della scuola media Virgilio di Tor San Lorenzo. Ad accorgersi dell’accaduto, la mattina del 2 gennaio, alcuni operai di una ditta edile che stava eseguendo dei lavori di manutenzione: ignoti vandali, approfittando della chiusura per le festività natalizie, si erano introdotti nella struttura distruggendo aule, corridoi, stampanti e materiali vari. Le sedie ed i banchi sono stati lanciati fuori dalle finestre, il vetro della fotocopiatrice frantumato in mille pezzi, così come le finestre delle aule e dei corridoi. I danni, ancora non quantificati esattamente, ammontano a decine di migliaia di euro. Il primo a giungere sul posto è stato il comandante Roberto Fareri, della locale stazione carabinieri, seguito dal sindaco di Ardea. “Una vera e propria devastazione, chiedo pene esemplari per gli autori di questo ennesimo spregevole gesto che offende la scuola e la città condanni per migliaia di euro”, è stato il duro commento del Sindaco Carlo Eufemi, Dirigente scolastico della scuola “Virgilio”, in merito ai gravissimi atti di vandalismo. “La scuola, chiusa per le festività natalizie – ha continuato il primo cittadino chiedendo la collaborazione dei cittadini – era stata appena ristrutturata con interventi che stiamo portando avanti su tutte le scuole del territorio con un impiego consistente di risorse economiche. Mi auguro che chi sa parli. Tolleranza zero da parte delle istituzioni, ma anche omertà zero”. Presi di mira dai vandali diversi locali tra cui alcune aule, sala professori, presidenza, portineria, palestra. Sono stati divelti e completamente svuotati gli estintori, spaccati vetri, lanciati banchi e sedie dalla finestra, sfondate porte, imbrat-
tati muri, presi di mira registri di classe, danneggiati altri materiali. Sul posto, insieme al Sindaco Eufemi, anche la Polizia Municipale di Ardea, i Carabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo, l’Assessore all’Ambiente Nicola Petricca, i consiglieri comunali Franco Marcucci, Mauro Iacoangeli e Romolo De Paolis. Immediati i comunicati di sdegno da parte delle varie forze politiche. “Ci troviamo oggi a dover prendere posizione su due gravi episodi di vandalismo ed intolleranza che, non essendo purtroppo i primi, proiettano un’ombra sulla nostra città – hanno dichiarato da Sinistra Ecologia Libertà, Alleanza Per l’Italia e Partito Socialista Italiano - La distruzione con atto delinquenziale di una scuola, la Virgilio, per le modalità con le quali è avvenuta, non può e non deve passare per una “ragazzata”. Vi si deve scorgere la volontà di colpire il bene comune in una delle sue espressioni più pregnanti, la scuola, che è il luogo di elezione preposto alla crescita civile e democratica della società. La distruzione di materiale elettorale di un candidato, Antonino Abate, partecipante ad una competizione politica di grande valenza democratica, quale sono le primarie di una coalizione, da chiunque compiuta, indica la volontà di intimidire ed al contempo colpire la libertà e la democrazia. Nel condannare nel modo più assoluto questi episodi intollerabili, e nella speranza che i colpevoli vengano al più presto individuati e puniti in modo esemplare, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle Istituzioni ed al Candidato”. Più polemico il PD. “Purtroppo durante il fine settimana abbiamo dovuto registrare l’ennesimo scempio perpetrato da ignoti a danno di un plesso scolastico. Questa volta è toccato al plesso scolastico del Circolo didattico di Ardea 2 che accoglie la scuola media “Virgilio”. È ovviamente unanime la condanna verso tali misfatti di cui non vorremmo mai parlare sperando sempre nell’affermazione della cultura e ell’educazione del vivere civile. Si assiste alle
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Teppisti in azione contro la scuola di Tor San Lorenzo e i manifesti pubblicitari di Abate dichiarazioni di indignazione e di volontà che gli autori siano “esemplarmente puniti” senza, però, che si sia mai mosso un dito per la messa in sicurezza dei luoghi. Oramai non si contano più le volte che le scuole di Ardea abbiano subito violenze più o meno devastanti. L’aggravante nei confronti dell’amministrazione viene dal fatto che gli organi scolastici competenti hanno ripetutamente avanzato richieste scritte per l’installazione di un banalissimo impianto di allarme con almeno un paio di telecamere a circuito chiuso ed è inutile dire che nessun corso è stato dato a tali richieste. Addirittura il portone di ingresso è rimasto di quelli con serrature apribili con la classica spallata. Perché la scuola viene trascurata? Se non si riesce a garantire un minimo di sicurezza ai più piccoli come si affrontano le grandi questioni delle Salzare? Come si può garantire ai cittadini la lotta all’abusivismo? Con quali argomenti tranquillizziamo i cittadini onesti?” È quello che proprio i cittadini onesti si chiedono da tempo. Intanto, su facebook, i gruppi di persone che chiedono legalità e tranquillità soprattutto nelle zone più a rischio diventano sempre di più: dai comitati di quartiere alle pagine aperte, è tutto un susseguirsi di segnalazioni che spesso cadono in un assordante vuoto... Giuditta Zampiero
Pomezia
INIZIODIUNASTORIA
La città vista dal punto di vista sociale
SCUOLA BLINDATA A seguito dei gravissimi atti vandalici che si sono verificati nei giorni scorsi presso la sede di Tor San Lorenzo della scuola “Virgilio”, il Comune di Ardea ha provveduto immediatamente ad incaricare una ditta che sta effettuando, a tempo di record, gli interventi più urgenti affinché si possa regolarmente consentire la ripresa delle lezioni per il 9 gennaio. L’Amministrazione comunale, inoltre, ha disposto ulteriori interventi per aumentare la difesa dell’immobile dalle incursioni vandaliche. “Stiamo blindando la scuola, ahimè! – ha dichiarato il Sindaco Carlo Eufemi, Dirigente scolastico della ‘Virgilio’ – Siamo costretti a rendere ciò che deve essere un luogo aperto, polo di educazione e cultura, una specie di ‘Fort Knox’ imprendibile e inviolabile. Ma questi sono i tempi e mi piacerebbe che tutte le forze politiche, anziché individuare come al solito superficialmente nelle istituzioni la colpa di quanto avviene, elevassero parole ferme di condanna nei confronti di quattro delinquenti dei quali, prima o poi, potrebbero essere vittime anche i partiti stessi, come dimostrano altri recenti fatti accaduti. Al rientro a scuola, proprio perché si sviluppi una riflessione su questi argomenti, agli alunni sarà assegnato un compito in classe su quanto accaduto”.
Pomezia non è più la città dei pomi da molto tempo ormai. I campi coltivati a grano, i frutteti e gli agrumeti che un tempo coloravano e profumavano l’aria, sono per noi oggi un lontano ricordo che qualche volta rivive nella memoria popolare, o meglio ancora, nel cesto colmo di frutta portato in capo della donna come simbolo della città. Al loro posto invece, sono cresciuti come funghi dopo una pioggia abbondante interi quartieri sconnessi tra loro e dalla città contribuendo alla formazione di piccoli “ghetti” lasciando così poco spazio all’integrazione e molta all’emarginazione. Tutti conosceranno il famoso quartiere 167, così chiamato in onore all’omonima legge del 1962 di cui lo articolo uno recita: “I Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti o che siano capoluoghi di Provincia sono tenuti a formare un piano delle zone da destinare alla costruzione di alloggi a carattere economico o popolare, nonché alle opere e servizi complementari, urbani e sociali, ivi comprese le aree a verde pubblico.” Molto spesso, come si è visto più volte a Pomezia, la costruzione di alloggi a carattere popolare ha favorito le imprese costruttrici e i politici di turno con qualche bella campagna elettorale, protagonisti di eco-mostri e scempi architettonici al limite dell’abusivismo, dimenticando quella piccola clausola che prevede l’allestimento di spazi verdi, aree di aggregazione per promuovere la cultura e il senso civico. Tralasciamo per un attimo questo problema di carattere puramente ambientale e sociale tornando a parlare e a conoscere meglio i quartieri popolari della nostra città. Questo progetto di reportage mira a raccontare, attraverso le parole della gente e la fotografia cercando di ridare un’immagine forse più dignitosa a una realtà cittadina sociale spesso soggetto di giudizi negativi e pregiudizi. Una di queste aree urbane di edilizia popolare che prenderemo in considerazione dal prossimo numero sarà il quartiere “Fellini”, a ridosso del cimitero. Questi vasti condomini hanno conosciuto una storia particolare; destinati ad accogliere le famiglie aventi diritto di un alloggio perché risultati idonei nella graduatoria del bando comunale, furono soggetto di violazioni e occupazioni, sequestri e vendite. A raccontarci la storia di questo quartiere, in special modo del suo condominio è Betty, una donna forte e coraggiosa che non ha paura di parlare e raccontarci la sua storia e le mille avventure che hanno dovuto affrontare per usufruire finalmente del suo diritto. Ci racconterà di come le differenze etniche e culturali possono trovarsi a vivere insieme, un condominio dove incontrare e conoscere una donna, Betty. Quella che pubblicheremo sul prossimo numero sarà quindi la prima tappa di questo viaggio alla riscoperta dei quartieri della nostra città, per imparare a conoscere i nostri vicini. Giuditta Zampiero
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Ardea
PERILBALLOARDEA SUGLISCUDI!
Ardea spesso finisce sulle cronache per cattive o drammatiche notizie, questa volta invece fa notizia, e che notizia, un evento che la colloca veramente sugli “scudi”. Si tratta della sua capacità di essere protagonista in quello che troppo semplicemente è liquidato come un semplice ballo, ma in realtà rappresenta un mondo speciale, un modus di vivere sempre più esteso e contraddistinto da alto contenuto sociale (come si noterà nel prosieguo) e che meriterebbe molte attenzioni anche da parte della componente pubblica locale e forse anche provinciale e regionale. Parliamo di un Gran Galà di Natale che ha visto la partecipazione di 12 scuole di ballo riunite dalla “J.R. School Academy” di Jole Mancini e Roberto Proietti e che ha interessato ben 550 persone di tutte le età. Quattro sono state le ore della kermesse, che ha coinvolto ben 90 gruppi di ballo. Un evento molto interessante, sul quale abbiamo chiesto qualcosa in più direttamente agli organizzatori. La Sig.ra Iole Mancini, una dei titolari della scuola, è una donna molto dinamica che ha da poco superato la sessantina, ma sembra non accorgersi del passare del tempo, tant’è vero che trascorre molte ore in piedi, per far capire a ballerini più o meno provetti quali sono i passi, i ritmi musicali e come bisogna muoversi per fare un ottimo esercizio fisico e verificare, al contempo, se si vanta o no qualche recondita propensione al ballo. Ma la sua splendida forma è tutto merito del ballo? “Penso proprio di sì. Ma non succede solo a me: la conferma arriva dai miei allievi, che riferiscono di sentirsi sempre meglio sia fisicamente che psicologicamente nel frequentare con regolarità le lezioni”.
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Da quanto tempo si dedica a questa passione, o possiamo chiamarla attività? “Attività è una parola un po’ grossa: certamente c’è una tale passione, che dura ormai da 11 anni, che diventa qualcosa in più di un hobby. Per mio figlio Roberto la stessa passione è sbocciata molto tempo prima: infatti ha cominciato a ballare, ottenendo anche molti riconoscimenti, da quando era giovanissimo. Pian piano il nostro raggio d’interesse si è esteso, arrivando a coinvolgere circa 400 persone nelle nostre iniziative, che vanno anche oltre il ballo”. Ovvero? “Organizziamo dei fine settimana da passare insieme: portiamo i nostri aderenti a ballare in locali attrezzati, dove è anche possibile cenare in assoluta tranquillità e continuare a familiarizzare. Questo consente la nascita di bellissime amicizie e non solo: è infatti capitato che persone che frequentano i nostri corsi - che vedono una partecipazione dai quattro anni ai settanta e anche oltre – diventino compagni di vita, arrivando in alcuni casi anche al matrimonio. Molti, infatti, sono soli dopo la perdita del coniuge, evento che spesso può portare alla depressione. Ci sono casi e situazioni complesse, ma molti problemi col ballo si dimenticano almeno un po’, riportando la necessaria serenità”. Allora la vostra iniziativa ha anche risvolti di positività sociale? “Vista sotto questo aspetto certamente sì. Proprio per creare un clima di socialità spesso organizziamo gite in pullman verso musei o località di forte interesse culturale o artistico. Di recente abbiamo perfino organizzato delle crociere di gruppo”. Quali sono i balli più richiesti e quali riconoscimenti avete ottenuto nell’arco
dei vostri 11 anni d’impegno? “I riconoscimenti sono tantissimi, mentre i balli preferiti sono quelli di coppia o di gruppo, prevalentemente latino/americani”. Sig. Proietti, cos’è per lei questa disciplina? “Il ballo per me ha assunto una funzione veramente importante: spesso m’impegna anche sei o sette ore per alcuni giorni della settimana. Io ho 29 anni ed ho cominciato a ballare veramente in tenera età. Oggi che stiamo attraversando una crisi di lavoro spaventosa, che mi riguarda anche personalmente, il ballo ha anche la funzione, direi addirittura terapeutica, di distogliere l’attenzione da una piaga sociale che è diventata drammatica e che interessa anche i tanti giovani che da anni si arrabattano nel precariato. Quanto ai premi ricevuti finora, sono lieto di dirle che a casa mia fra un pò non ci sarà più posto per collocare i tantissimi riconoscimenti nazionali e anche internazioni che abbiamo ricevuto nel corso degli anni”. A chi consiglia il ballo e perché? “Penso che non ci siano né anni né situazioni particolari per ballare, l’effetto benefico è assolutamente garantito e non si limita alla sola positività fisica, ma interessa anche la salute mentale: aiuta a socializzare, a sconfiggere la solitudine e rende più sicuri di sé. Per me è una gioia sapere che, grazie al ballo, da due solitudini è nata una bella storia d’amore o d’amicizia. Spero che sempre più persone si avvicinino a questa disciplina: non bisogna aver timore di non essere all’altezza. Nel contempo vorrei consigliare a chiunque di rivolgersi sempre a professionisti del ballo, come consiglia anche la nostra federazione nazionale”. Michele Lotierzo
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RIFIUTIAPOMEZIA AUMENTIDEL15% “Ritocco” alla TARSU a partire da quest’anno
L’anno nuovo ha portato un “regalino” agli abitanti di Pomezia, che, attraverso la Delibera di Giunta 2011/245 del 29/12/2011 si sono visti – anche se forse ancora non lo sanno – aumentare la TARSU, ovvero la “tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati” del 15%. “Visto l’articolo 77-bis, comma 30, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 – si legge nella delibera – il quale estende a tutto il triennio 2009-2011 la sospensione del potere degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote ad essi attribuiti da Legge dello Stato disposta dall’articolo 1, comma 7, del decreto legge 27 maggio 2008,n. 93, ad eccezione degli aumenti relativi alla tassa sui rifiuti solidi urbani; dato atto quindi che, per quanto riguarda la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani interni, permane invariato il potere del comune di aumentare le tariffe, al fine di conseguire l’integrale copertura dei costi del servizio; rilevato: che le tariffe relative alla Tassa Rifiuti Solidi
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Urbani sono state da ultimo aggiornate nell’anno 2009, garantendo un grado di copertura dei costi per una percentuale pari al 71% circa; richiamato l’art 14 comma 1 del D.L del 6 dicembre 2011 nr 201 il quale prevede che: “A decorrere dal 1° gennaio 2013 è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai comuni, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni”. Ritenuto, pertanto, opportuno, al fine di garantire l’equilibrio di bilancio e di raggiungere gradualmente l’obiettivo di integrale copertura dei costi del servizio, obbligatorio a partire dal 2013, procedere, per l’Esercizio Finanziario 2012, ad un incremento delle tariffe relative alla Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (Ta.R.S.U.) nella misura percentuale del 15%”. Agli aumenti decisi dal Governo centrale per IVA, benzina e autostrade – con conseguenti aumenti di tutti i generi alimentari e non, visto che il trasporto in Italia è quasi
tutto su gomma – ed all’introduzione dell’IMU, ovvero un’ICI più che raddoppiata, ecco anche l’aumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti. Si spera almeno che l’aumento possa determinare anche un miglioramento del servizio, che a tutt’oggi non è certo ottimale, come si è potuto purtroppo notare ancora una volta durante il periodo festivo... “Tra sei mesi il contratto di appalto con le attuali ditte scadrà e provvederemo ad una nuova gara, con un capitolato più adatto alle esigenze della città e con garanzie maggiori nei confronti dell’Amministrazione e dei cittadini – ha spiegato Pietro Toce – per quanto riguarda l’aumento, si è reso necessario perché, con i precedenti parametri di pagamento, rimaneva scoperta una fetta sostanziale, quasi il 30%, che ricadeva sulle casse comunali. Abbiamo comunque cercato di contenere il disagio per i cittadini, trovando la via di mezzo del 15% che ci porta ad una copertura dei costi dell’86%. Il restante contiamo di ottenerlo attraverso il recupero dell’evasione fiscale”. Mauro Valentini
Il
NUMERO 1 ANNO 4 / GENNAIO 2011 DISTRIBUZIONE GRATUITA Via Danimarca, 57 - 00040 Pomezia
redazione@ilcorrieredellacitta.it direttore@ilcorrieredellacitta.it
La Città
Alessia Ambra Achille, Mauro Valentini, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Pietro Conti, Savino Tommasi, Giuditta Zampiero, Claudia Sperduti, Michele Lotierzo.
Maria Corrao
Fabio D’Achille Studio24
www.studio24.it
Fabio D’Achille & Camilla Nardelli 06/01/2012 Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009
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UNQUARTIERE ADALTA DENSITÀ DI...RUMORE
Abbiamo invitato più volte sindaco ed assessori a dormire a casa nostra, per far provare loro cosa significa convivere con questi rumori
E’ sicuramente uno dei quartieri più fortunati di Pomezia, quello dei Letterati: centralissimo, a ridosso di via Roma e di piazza Indipendenza, fornito di tutti i servizi primari e secondari, i suoi abitanti sembrerebbero non aver motivo di lamentare alcun problema. E invece... “Invece sfido chiunque dell’amministrazione comunale a vivere qui”, esordisce Mario De Santis, presidente del Comitato di Quartiere. “Non metto in dubbio i vantaggi della nostra zona, peccato vengano però quasi azzerati dai disagi che viviamo giorno e notte a causa della vicinanza delle nostre case con la Pontina e la sua complanare”. La strada regionale, che si snoda a ridosso del quartiere, è infatti fonte di un continuo inquinamento acustico ed ambientale, contro il quale i residenti si battono da anni. “Dopo tante vicissitudini siamo riusciti ad ottenere che venisse realizzata una barriera antirumore. Il progetto prevedeva la costruzione nell’intero tratto urbano, per una lunghezza di un chilometro. Peccato che, dopo 230 metri, i lavori si siano interrotti”. Il problema, ovviamente, è di natura economica: anche se i fondi erano stati già stanziati per tutto il tratto, per motivi ignoti sono stati bloccati, facendo così fermare i lavori che più volte erano stati annunciati in pompa magna. “Noi siamo disperati – prosegue De Santis – oltre al fastidio continuo, c’è anche un problema di stabilità delle costruzioni, minata
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Abbiamo invitato più volte sindaco ed assessori a dormire a casa nostra, per far provare loro cosa significa convivere con questi rumori alle fondamenta dal continuo passaggio dei mezzi pesanti che transitano nella complanare e che fanno vibrare gli edifici. Più volte abbiamo chiesto all’amministrazione una variazione della viabilità locale, presentando anche un progetto alternativo, che vede il passaggio dei Tir fuori dall’ambito urbano, ma la nostra proposta non è stata accettata”. Il problema dipende anche da un palleggio di competenze, tra Comune, Provincia e Regione, visto che la Pontina Nuova appartiene alla Regione e la Pontina Vecchia al Comune, ma alcune responsabilità sembrano ancora in carico alla Provincia, Ente che prima aveva in gestione la strada. Pur essendo il principale, quello della Pontina e della sua complanare non è l’unico problema del quartiere. “Da più di vent’anni in viale Manzoni insiste una costruzione mai terminata ed abbandonata: nel tempo è stata più volte oggetto di atti vandalici, senza contare la pericolosità di alcuni punti ormai deteriorati. Dopo molte insistenze da parte dei residenti, dopo l’intervento dei vigili del fuoco la costru-
zione è stata chiusa con una recinzione in lamiera, ma – a parte la bruttura estetica di tutto l’edificio – questo ha comportato che il perimetro, dalla parte del piccolo parcheggio all’incrocio con via Spaventa, venga ora utilizzato come discarica. Da mesi ci sono dei sacchi di calcinacci che giacciono a terra, senza che nessuno proceda a raccoglierli nonostante le mille degnazioni fatte. Noi, per una riqualificazione dell’intero quartiere, chiediamo che l’intero edificio venga abbattuto o portato a termine. Bisognerebbe intervenire anche sul lotto di terra abbandonato che si trova in via Boccaccio, ormai diventato una vera e propria discarica, dove gettare di tutto”. Sempre a proposito di abbandoni, gli abitanti chiedono che si intervenga anche sulla pompa di benzina posta all’inizio di viale Manzoni, in disuso ormai da anni. “A parte la sporcizia e le erbacce che ormai hanno invaso l’intera superficie, c’è una pericolosità dovuta al fatto che, in prossimità della pompa di benzina, il marciapiede viene interrotto da una rete metallica, che costringe i pedoni
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Ci sono spazi abbandonati che potrebbero diventare giardinetti e parcheggi: perché non si interviene? a passare sulla strada. La nostra proposta è quella di risalire al proprietario dell’area per poi utilizzarla come parcheggio pubblico, vista la carenza di posti auto che affligge il quartiere”. Carenza di posti che viene sentita soprattutto in prossimità delle scuole di via Boccaccio e di via Spaventa. “Per quanto riguarda l’asilo di via Boccaccio – spiega il presidente – la struttura si trova tra il terreno abbandonato, che nei nostri sogni potrebbe diventare un giardinetto per i bambini, ed uno spiazzo erboso ed incolto, che quando piove diventa un vero e proprio pantano. Lì potrebbero essere ricavati dei parcheggi, indispensabilisoprattutto negli orari di entrata ed uscita dei piccoli alunni, quando la strada diventa praticamente un “tappo” dal quale è difficilissimo uscire. Lo stesso problema si crea davanti alla scuola di via Silvio Spaventa, dove i genitori, per accompagnare i bambini, spesso sono costretti a lasciare la macchina in posti improbabili, sul marciapiede o in mezzo alla strada, con il risultato che il traffico ne risente in maniera totale”. Ma che rapporto c’è con l’Amministrazione comunale? “Noi segnaliamo i problemi, cerchiamo di essere propositivi fornendo anche delle soluzioni, ma difficilmente veniamo ascoltati. Dobbiamo però riconoscere che da quando è cambiato l’assessore all’ambiente le cose sono migliorate per quanto riguarda la pulizia dell’area verde antistante alla complanare della Pontina. L’appunto che dobbiamo però fare riguarda la raccolta della plastica: i camion che si occupano di questi rifiuti passano troppe poche volte rispetto alle reali necessità del quartiere. Questo comporta che gli operatori ecologici che trovano i sacchetti con dentro la plastica poggiati sotto le campane ormai colme li raccolgano per gettarli insieme all’indifferenziata, vanificando i nostri sforzi di differenziazione”. Un altro problema molto sentito è quello del sottopasso della Pontina, che ad ogni forte temporale si allaga completamente, con l’acqua che supera il metro di altezza. “Ogni volta devono intervenire i mezzi di soccorso per aiutare gli automobilisti bloccati. Il pericolo è reale, perché più di una volta si è rischiato che qualcuno morisse affogato.
Qualche anno fa la Provincia posizionò delle grate all’entrata ed all’uscita del sottopasso: peccato che il sistema di scolo non solo non abbia mai funzionato, perché l’acqua non defluisce lo stesso, ma provochi, forse a causa dell’instabilità delle grate stesse, altri disagi legati al rumore. Ogni volta che un mezzo passa sopra al metallo noi lo sentiamo dalle nostre case, e questo accade migliaia di volte al giorno”. Il sottopasso è pericoloso anche all’altezza dell’incrocio su via Spaventa: la visibilità per chi arriva dal lato est – quello dove si trova la Sigma Tau – è limitata da un canneto ormai cresciuto a dismisura, che impedisce di vedere le auto che provengono dalla complanare della Pontina. “Qui ci sono sempre incidenti, spesso anche seri, ma nessuno fa niente – spiega De Santis – Noi abbiamo proposto una piccola rotatoria, ma ci è stato risposto che lo spazio non è sufficiente, anche se a noi sembra il contrario. Sempre
qui manca l’illuminazione ed una pensilina all’altezza della fermata del pullman: chi deve aspettare i mezzi pubblici dopo il tramonto lo fa a suo rischio e pericolo, perché le auto che arrivano, spesso ad alta velocità, non riescono ad individuare la fermata”. Insomma, anche se al centro della città, i problemi in questo quartiere non mancano. “Noi ci reputiamo sicuramente più fortunati rispetto a quei cittadini che vivono in zone dove mancano i servizi primari, ma non per questo accettiamo di essere abbandonati a noi stessi. E la mancanza di attenzione nei nostri confronti ci da’ proprio questa sensazione. Concludiamo con un’altra segnalazione: anche se ci rendiamo conto che non è una priorità, vorremmo far notare il problema dei marciapiedi in via della Tecnica, praticamente inesistenti ma necessari, soprattutto in previsione di uno sviluppo dell’area mercatale proprio in quella zona”. Alfredo Corrao
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STRADEMALEDETTE UNDICEMBREDAINCUBO TRAARDEAEPOMEZIA Il Corriere della Città contro gli incidenti stradali: guida responsabilmente, arriverai lontano Firma anche tu per l’istituzione del reato di omicidio stradale 15 giorni, 4 incidenti, 3 morti, due persone in coma, una decina di feriti: questo il sunto del drammatico periodo che dall’alba dell’11 dicembre arriva al giorno di S. Stefano. Ad aprire questa tragica serie di eventi l’incidente avvenuto poco dopo la mezzanotte su via del Lido di Castelporziano. Un’Alfa Romeo 147, guidata dal ventitreenne G.B. viaggia nella in direzione Roma, proveniente dal Lungomare. A bordo cinque persone, tre ragazzi e due ragazze, entrambe sedute dietro. Ad un certo punto, per cause ancora da accertare, l’auto sbanda e G.B. perde il controllo, schizzando verso un albero. Il giovane riesce a riportarsi in carreggiata, ma si scontra con un’altra macchina, una Nissan Micra, che nel frattempo sopraggiungeva dalla corsia opposta alla loro. Già durante l’urto con l’albero uno degli sportelli si apre e Federica Monti, ventunenne di Pomezia, viene scaraventata fuori dall’abitacolo. Per la ragazza non c’è niente da fare: muore sul colpo. Gli altri occupanti dell’Alfa, tutti feriti in maniera piuttosto grave, vengono portati al pronto soccorso dell’ospedale di Ostia G.B. Grassi.
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Fortunatamente illeso il ragazzo alla guida della Micra, che si è ritrovato l’altra auto di fronte senza poterla evitare. Poche ore dopo la conferma del XVI Gruppo della Polizia di Roma Capitale: il ragazzo di 23 anni che guidava l’auto schiantatasi contro un albero causando la morte di Federica è risultato positivo agli oppiacei, cannabinoidi e all’alcol. Un mix terribile, nel quale va ricercata la principale causa dell’incidente. Poche ore dopo un altro incidente, ancora più terribile: siamo su via Apriliana, al confine tra Ardea ed Aprilia. Sono le 3:30 ed i cugini Paolo Cramerotti ed Alessio De Gasperi, il primo di Aprilia ed il secondo della Castagnetta di Ardea, stanno rientrando dopo una serata in discoteca insieme ad un altro amico, a bordo di una Mazda RX8. All’altezza del civico 18 hanno urtato contro una Volkswagen Lupo e sono usciti di strada, scontrandosi prima contro il muro di un’abitazione e poi contro un albero. L’urto ha provocato la morte sul colpo di Paolo Cramerotti, il venticinquenne che era alla guida dell’auto, e di Alessio De Gasperi, di 24 anni. In gravi condizioni il terzo
passeggero, il ventiquattrenne Danilo R., trasferito d’urgenza all’ospedale Goretti di Latina. Ferito anche A.I., il conducente della Lupo, un ventenne che stava tornando a casa da solo. Sottoposto al test dell’etilometro dalle forze dell’ordine intervenute, non è risultato positivo. Il ventenne, che ha riportato ferite più lievi, è stato portato al pronto soccorso della clinica S. Anna di Pomezia. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia, guidati dal maggiore Andrea Mommo. A soccorrere i ragazzi coinvolti nell’incidente, è intervenuto lo zio di Paolo Cramerotti: per ironia della sorte la macchina con a bordo i tre giovani è finita proprio contro il muretto della villetta dell’uomo. Alessio era conosciutissimo alla Castagnetta, essendo figlio di un consigliere del locale Comitato di Quartiere, mentre Paolo lo era ad Aprilia, dove il padre ha ricoperto degli incarichi politici. Anche Federica era molto conosciuta ed amata a Pomezia, soprattutto grazie alla pallavolo, sport che praticava insieme a suo padre Armando. E lo sport ha voluto ricordare questa ragazza il 23
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dicembre attraverso una partita di beneficienza, alla quale hanno partecipato quasi cinquecento persone: “Un sorriso per Federica”, così è stato chiamato l’evento, ha consentito ai genitori della ragazza, insieme alla Volley Club Pomezia, di raccogliere fondi per l’associazione OFFICIUM, Organizzazione delle famiglie con la fibrosi cistica, di cui Federica Monti faceva parte. Il 22 dicembre ancora un incidente, sul lungomare di Marina di Tor San Lorenzo, dove un ragazzo di 26 anni è stato investito mentre attraversava la strada. Antonio Sbaruffa, che era appena uscito da un pub con la sua fidanzata, è stato travolto da una golf grigia vecchio modello con targa straniera, che, dopo aver preso in pieno il giovane, è scappata a tutta velocità in direzione Torvaianica, facendo perdere le proprie tracce nonostante un trentaduenne romeno avesse avuto la prontezza di riflessi si salire nella propria auto per inseguire il pirata della strada. Ma l’inseguimento è durato solo fino alla prima curva sulla litoranea, dove il romeno ha perso di vista l’auto investitrice. Il giovane, dopo un volo di circa 10 metri, è ricaduto contro una macchina parcheggiata, riportando varie ferite, un grave trauma cranico e numerose altre lesioni. Portato all’ospedale S. Camillo di Roma, è stato ricoverato in prognosi riservata. Le ultime comunicazioni ufficiali da parte della Polstrada riportano lo stato di coma del ragazzo. È del 26 dicembre l’ultimo tragico episodio sulle strade del nostro territorio: in via Strampelli, ad Ardea, intorno a mezzogiorno, due auto - una Fiat Punto con a bordo un’intera famiglia, padre, madre ed una bimba di appena diciotto mesi, e una Toyota Corolla con al cui interno viaggiavano 3 nomadi, si sono scontrate frontalmente all’altezza della curva “dei Magi”. L’impatto, tecnicamente “fronto-laterale” è stato molto violento e tutte le persone a bordo dei due veicoli sono rimaste ferite. A riportare le ferite più gravi la bambina, per la quale si è reso necessario l’intervento di un’eliambulanza che l’ha portata all’ospedale Agostino Gemelli di Roma, dove è stata ricoverata con codice rosso, in prognosi riservata. Sempre al Gemelli è stato portato anche E.B., il padre della piccola, mentre gli altri feriti sono
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stati trasferiti in varie strutture ospedaliere dalle quattro ambulanze intervenute. La venticinquenne M.F. D., la mamma della bambina, è stata ricoverata alla clinica S.Anna di Pomezia, dove le hanno riscontrato una ferita lacero-contusa ed un trauma emitoracico. Il conducente della Toyota, invece, ha riportato la frattura del bacino ed è stato ricoverato all’ospedale di Aprilia. Gli altri due nomadi sono invece stati portati al pronto soccorso dell’ospedale S.Giuseppe di Albano. L’auto con la famigliola proveniva da via Laurentina diretta verso via della Pescarella, dove vivono i nonni della bambina, dai quali erano stati invitati per il pranzo. L’altra auto arrivava invece dalla direzione opposta. Dalle prime ricostruzioni sembra che la Toyota Corolla abbia invaso la carreggiata opposta nel tentativo di sorpasso di una terza auto, ma sull’esatta dinamica del sinistro sono ancora in corso le indagini da parte della Polizia Stradale. Una serie di incidenti spaventosa, che ha macchiato di sangue strade la cui pericolosità è stata più volte segnalata dagli abitanti dei vari quartieri in cui sono accaduti: mancanza di illuminazione e di segnaletica, strade dissestate, poca visibilità. Se a questo si aggiungono i comportamenti sbagliati da parte di alcuni conducenti, ecco il risultato. Il Corriere della Città si unisce alla campagna “David” per la sicurezza stradale e per l’introduzione del reato di omicidio stradale, già sposata dal Comune di Firenze, dove sono stati affissi enormi cartelloni pubblicitari con messaggi choc: “Mandava sms, ma ora non ha più niente da scrivere”; “Parlava al cellulare, ma adesso non ha più niente da dire; “Si era fatto una canna, ma ora non ha più niente da fare”; “Aveva bevuto perché era sabato sera, ma non ha più visto una domenica mattina”; “Andava veloce per guadagnare tempo, ma ora di tempo non ne ha più”. I manifesti invitano a un comportamento responsabile al momento della guida puntando il dito contro alcol, droga, velocità e distrazioni, come per esempio parlare al cellulare o scrivere un sms mentre si è al volante. L’invito è anche a firmare per l’istituzione del reato di omicidio stradale, all’indirizzo web http://www.omicidiostradale.it/firma.
Laparola allettore
In questi giorni alcuni esponenti di vari par-titi di Ardea, già impegnati in campagnaelettorale o primarie, fanno gli auguri ai cit-tadini. Chiaramentesempre imbrattandocon manifesti abusivi, spesso pagati, primao poi, daicittadini stessi. Che carini. Il 22dicembre passavo con la mia macchinasulla stradaasfaltata di via Viareggio, ango-lo Via Roma, Nuova Florida e anche a meèvenuta una voglia irrefrenabile di “fare gliauguri” agli amministratori comunali…dopoessere stato centrato in pieno da un PickUp carico che veniva da destra.Sia io chel’altro conducente non ci siamo accorti del-l’incrocio, sprovvisto totalmentedi segnale-tica orizzontale o/e verticale. Macchinadistrutta, ma sono illeso. Il pensiero, dopoessersi resi conto che ci è andata bene(macchine a parte), è immediatamenteandato a tutti coloro che al contrario subi-sconogravi danni fisici in questi eventi,come purtroppo riportato correttamenteanche da questo giornale.E a come si devo-no sentire i partenti ed amici, oltretutto, sela causa principale è dovuta al totale mene-freghismodegli amministratori che si curano di mettere cartelli toponomastici maneancheuno straccio di segnale che ti avvi-sa dell’incrocio. I partiti fanno campagneelettorali, strategieelettorali, coalizioni epoi amministrano. E se parli con loro tidicono che la politica è una cosa molto-complicata. Strano. Io pensavo che farepolitica è molto più facile. Magari semplice-mente mettendo cartelli segnaletici che sal-vano la vita di chi, tra l'altro, gli paga purelo stipendio. Giuseppe Raspa – Pomezia p.s. io farò a breve un denuncia al Comune per idanni, anche se non prenderò un centesimo, inquanto da ciò che so il Comune di Ardea non haneanche l'assicurazione RCT. Ha emesso unbando per gli ultimi 3 mesi di quest'anno, ma lohanno emesso ad ottobre inoltrato. In pratica lecompagnie dovevano assicurare il Comune pereventi già accaduti. Il bando è andato chiaramente deserto.
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LACITTÀDIPOMEZIAÈ LASQUADRADEL2011! Siamo arrivati al classico giro di boa della stagione ed è tempo dunque di stilare i primi bilanci; quest’anno inoltre non ci siamo limitati ad analizzare soltanto la stagione in corso, ma abbiamo voluto ripercorrere – spulciando nei vari archivi – l’intero 2011, proponendovi anche una classifica riepilogativa con tutti i risultati ottenuti dalle compagini nell’intero anno solare, in modo da avere una visione davvero a 360° di quanto accaduto. Infatti, prendendo in considerazione i punti accumulati a partire dal 1 gennaio dello scorso anno nelle gare ufficiali disputate, abbiamo ricostruito un’ideale graduatoria fondata – come quella che vi proponiamo ormai da qualche mese – sulla media punti, al fine di confrontare tutte le compagini ed eleggere di conseguenza la miglior squadra del territorio. Per questo 2011 dunque, sebbene con un margine di appena un punto (0,10 nella media punti ndr), è la società del presidente Maniscalco ad aggiudicarsi il prestigioso titolo, rilegando al secondo posto il Cedial Lido dei Pini; la squadra, dopo il grande exploit della passata stagione conclusa in rimonta al quarto posto, si sta ripetendo anche in quella corrente occupando a pieno merito la prima posizione nel raggruppamento L del campionato di Seconda Categoria. Di questo ed altro abbiamo parlato con il Commissario Tecnico sig. Sebastiani durante un’intervista rilasciata ai nostri microfoni. Mister Sebastiani, la sua squadra è in testa al campionato, è in testa nelle nostre speciali classifiche, ma soprattutto è la squadra che nel 2011 ha realizzato più punti di tutte. A cosa si devono questi straordinari risultati? Sicuramente al gruppo, davvero valido e rafforzato rispetto alla passata stagione; stiamo lavorando bene con il preciso obiettivo di migliorarci domenica dopo domenica e i risultati ci stanno dando ragione. Quando si insediò su questa panchina si immaginava di riuscire ad arrivare così in alto? Di solito quando accetto un incarico cerco sempre di fare il meglio e di puntare il più in alto possibile; detto questo credo che nella passata stagione abbiamo davvero gettato le basi per un progetto importante e, come detto, oggi ne stiamo raccogliendo i frutti. Parliamo della stagione in corso. Il testa a testa con il Norma procede a ritmo costante; si sente favorito per la vittoria finale o preferisce non sbilanciarsi?
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Preferisco non sbilanciarmi ma solo perché il nostro è un campionato davvero equilibrato e con squadre molto preparate, dove puoi vincere con chiunque ma anche perdere con chiunque; è meglio allora guardare partita dopo partita senza fare troppi calcoli. Dove si deciderà secondo lei il campionato? Sicuramente verso la fine di febbraio-inizio Marzo dove si delineeranno le reali posizioni delle squadre e capiremo quali saranno le formazioni che potranno lottare fino alla fine per il titolo e quali invece si contenderanno la salvezza. Per La Città di Pomezia è stata dunque un’annata davvero memorabile, ma ci sono anche altre realtà che possono comunque ritenersi soddisfatte del lavoro svolto, poiché, se si analizzano le cifre, ci si accorge che le differenze fra una posizione e l’altra non sono poi così marcate. È il caso questo dell’Airone Ardea che per solo lo 0.01 si posiziona alle spalle dei rivali del Lido dei Pini con i quali condividono anche quest’anno lo stesso raggruppamento nel campionato di Prima Categoria; la Società del Presidente Boeri sfrutta al massimo il buon finale di stagione, lo scorso anno, e la comunque positiva stagione in corso. Come abbiamo più volte sottolineato tuttavia, i risultati ottenuti, spesso a causa di errori inspiegabili, sono di gran lunga inferiori alle reali potenzialità di questo gruppo che potrebbe tranquillamente competere a livelli più alti. Ottimo risultato anche per il Torvajanica, quarto con 34 punti totali frutto di 9 Vittorie e 7 Pareggi; la compagine guidata dall’esperto Abballe dopo l’eccezionale girone di ritorno nella passata stagione si trova, nel campionato in corso, al settimo posto, comunque un risultato positivo. Tra le note negative troviamo invece il Pomezia che al contrario non ha nulla di piacevole da ricordare in questo 2011; dopo le vicende che portarono al fallimento della società, la squadra è ripartita dalla Seconda Categoria ma ad oggi, dopo 12 giornate di campionato, non ha ancora trovato la giusta quadratura del cerchio, con i risultati che tardano ad arrivare. Sorprende infine il piazzamento di altre tre compagini, l’Indomita Pomezia, l’Enea e il Ts Lorenzo, anche se per ragioni diversi: le prime due vantano un inizio di anno davvero eccezionale, (una piazzata al quinto posto nel campionato di prima categoria, l’altra eliminata ai playoff validi per il passaggio in seconda) ma
pagano pesantemente il pessimo avvio nel campionato in corso con davvero pochi punti messi in cascina. Discorso opposto invece per il TS Lorenzo, retrocesso nella passata stagione ma autore, al contrario, di un campionato, quello attuale, davvero positivo con diversi risultati di prestigio dalla propria parte. Questo dunque il resoconto di quanto accaduto nel corso dell’anno. Passiamo ora ad analizzare invece il mese appena trascorso, quello di dicembre, evidenziando come di consueto i top e i flop del nostro territorio, per vedere cosa è cambiato rispetto ai mesi precedenti. Chi sale – Il Lido dei Pini realizza il classico En Plain, vincendo tutte e quattro le partite del mese portandosi a quota cinque successi consecutivi; risultati questi che trovano conferma anche nella posizione in classifica, con la compagine attestata al secondo posto ad una sola lunghezza dalla capolista Hermada. Bene ovviamente la Città di Pomezia, al comando del proprio girone a pari merito con il Norma. Annoveriamo inoltre tra le note positive anche il Team Nuova Florida, protagonista di un buon ruolino di marcia con nove punti conquistati sui dodici disponibili, e il Torvajanica situato nella parte centrale del raggruppamento D di Terza Categoria. Chi scende – Vacanze natalizie amare per quasi tutte le altre compagini, ma in particolar modo per il Real Pomezia che, dopo aver sognato i vertici della classifica con le quattro vittorie consecutive ottenute nel mese di Novembre, è tornata “normale” racimolando soltanto tre punti nelle gare prima della sosta, e perdendo di fatto il treno delle capoliste Pisoniano e Ostia Mare. Quotazioni in ribasso anche per Virtus Pomezia, Airone Ardea, Unipomezia e TS Lorenzo, mentre prosegue ancora la crisi profonda per l’Indomita e per il Pomezia S.r.l; queste ultime due non vincono ormai da oltre due mesi e le sfide di Gennaio saranno già decisive. Completano il quadro Vis Pomezia e Enea Pomezia entrambe a quota 4 punti nel medesimo girone di Terza Categoria. Luca Mugnaioli
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Il team guidato da Mister Sebastiani chiude l’anno con 48 punti all’attivo: a Pomezia ed Ardea nessuno meglio di loro
Le classifiche - eccelleza GIR. A: Pisoniano 37, Ostia Mare 36, Albalonga 28, Tor Sapienza 28, Real Pomezia 27, Cecchina 27, Villanova 25, Rieti 24, Montefiascone 24, Fontenuovese 24, Monterosi 22, Tarquinia 21, Ladispoli 19, Diana Nemi 17, Fiumicino 17, Maccarese 15, Guidonia 11, La Sabina 10 Prima categoria GIR. C: Montespaccato 28, Ladispoli 26, Tor de Cenci 25, S.Severa 24, Civitavecchia 23, Fiumicino 23, Guadaluperos 22, Roma Club Garbatella 20, V. Pomezia 19, Real Civitavecchia 18, Passoscuro 17, Dragona Calcio 17, Vis Aurelia 13, Al lumiere 8, Cerveteri 5, Magliana 5 Prima categoria GIR G: Hermada 30, Cedial Lido dei Pini 29, Monte San Biagio 28, Montello 27, Latina Scalo 26, Bellafarnia 21, Sezze 17, Ardea 16, Sonnino 16, R11 Latina 15, Nettuno Calciosandalo 13, V. Nettuno 11, Indomita Pomezia 9, Cisterna 8, Real Marconi Anzio 6, Valle Marina 3 Seconda categoria GIR L: Città di Pomezia 29, Norma 29, TN Florida 24, Cori 23, VR Velletri 22, Unipomezia 21, Lanuvio Campoleone 20, TS Lorenzo 19, Campoverde 18, Divino Amore 17, Doganella 16, Città d’Aprilia 13, Giulianello 12, Pol. Carso 9, Real Velletri e Pomezia 6 Terza categoria Roma GIR. D: SC Daica 23, V. Campo di Carne 22, Pro Appio 18, Arco di Travertino 17, Colli Albani 16, Calcio Eur Municipio 15, Torvajanica 14, Quadraro 13, Tre Fontane 11, Atletico World Sport 5, Vis Pomezia 4, Enea Pomezia 4, Royal 3.
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Velocità in contropiede e difesa incalzante
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ETRE!BASKET TORVAIANICA UNDER17 TRAVOLGENTE L’under 17 del Basket Torvaianica chiude il 2011 con una bella tripletta vincente: oltre al Vis Nova, si sono piegati all’eleganza ed alla velocità di gioco dei ragazzi del coach Simone Ludovici anche il Basket Pegaso con il punteggio 35-87 e il Vigna Pia con il punteggio 73-19. Contro il Basket Pegaso, nella partita giocata a Tarquinia, il tema è chiaro fin da subito: il Torvaianica, grazie alla velocità in contropiede e alla sua difesa incalzante, non concede nulla alla squadra di casa chiudendo il primo quarto con il punteggio 5-28. Nel corso del secondo quarto il Pegaso tenta di recuperare punti approfittando di qualche distrazione difensiva dei ragazzi di Ludovici, chiudendo a 16-40. Dopo l’intervallo i gialloblu tornano in
campo determinatissimi, procedendo come un rullo compressore, e alla fine del 3° quarto portano il risultato a 22-73. Nella parte finale del gioco la musica non cambia, si prosegue con il Basket Torvaianica che tiene sotto controllo la partita chiudendo l’incontro con 52 punti di vantaggio. In casa, contro il Vigna Pia, praticamente non c’è partita; i ragazzi del Torvaianica fanno capire agli ospiti che non ce n’è per nessuno fin dal primo minuto di gioco e, forti di un maggior controllo e con una difesa puntuale come un orologio, archiviano anche questa pratica con 54 punti di vantaggio. Per il 2012 ci auguriamo, perciò, di mantenere questi ottimi risultati e continuare a puntare in alto come abbiamo sempre fatto. Felice Anno Nuovo ai ragazzi e a tutti i genitori!
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MARIO&SONIC AIGIOCHIOLIMPICI DILONDRA2012
Disponibile per: Nintendo Wii e Nintendo 3DS Genere: Sportivo, Casual Sviluppatore: SEGA Publisher: SEGA Distributore: Halifax
Dopo le trasposizioni videoludiche delle due precedenti Olimpiadi, quelle di Beijing e Vancouver, non era difficile immaginare che i due antichi rivali, Super Mario e Sonic, sarebbero tornati nuovamente insieme anche per le Olimpiadi di Londra 2012. A differenza delle vere Olimpiadi, che ricordiamo inizieranno a Londra nel mese di Luglio, la casa di produzione ha deciso di anticipare la data d’uscita del videogioco a Dicembre cosi da sfruttare al meglio le vacanze di Natale e cercare di vendere quante più copie possibili. Il gioco, in esclusiva per la console Nintendo Wii e Nintendo 3DS, parte con un menù molto simile a quello già visto nelle due precedenti olimpiadi; ci troveremo infatti a scegliere se affrontare “Eventi Olimpici” o “Eventi Sogno”: gli “Eventi Olimpici” rappresentano i classici sport che vediamo in televisione mentre gli “Eventi Sogno” rappresentano discipline pensate ad hoc per il gioco ma che poco o nulla hanno in comune con le reali discipline sportive. Al primo sguardo balzeranno le new entry, su tutte il Calcio, e un'occhiata più attenta rivelerà l'assenza di alcune discipline della prima edizione, tra cui il tiro al piattello, il salto con l'asta e il tiro con l'arco, ad ogni modo la maggior parte delle vecchie discipline è presente anche in questa edizione. E se da un lato va apprezzato il gran numero di
discipline presenti dall’altro si nota anche una minor cura nel gameplay delle singole discipline che risultano molto semplificate, togliendo ogni tipo di profondità al gioco. Si pensi ad esempio al lancio del peso, divenuto una sorta di rhytm game. In molti sport sono state introdotte delle super mosse e con la pressione del tasto B e di una combinazione motoria potremo sfruttarle a nostro vantaggio. Spesso però questa introduzione provoca squilibri nel bilanciamento del gioco, ad esempio nella Scherma, dove una super stoccata potrà far finire fuori dal perimetro l'avversario. Nel complesso il gameplay appare quindi poco sopra la sufficienza, mostrando delle lacune notevoli in buona parte dei minigiochi. L'unica vera novità degna di nota è rappresentata dalle 'Sfide Londinesi', una sorta di versione light di "Mario Party": i giocatori, un massimo di quattro tra umani e controllati dalla CPU, si dovranno rincorrere all'intero di una mappa di una Londra molto labirintica raccogliendo quante più figurine possibili al fine di completare l’album e vincere la sfida. In conclusione "Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012" è un gioco deludente sotto molti
punti di vista. Le nuove aggiunte si rivelano quasi tutte poco interessanti e in ogni caso quasi tutti i minigiochi soffrono per via di un gameplay fin troppo semplice e piatto anche per un pubblico casual. Insomma, il franchiese olimpionico di Mario & Sonic sembra essere arrivato alla fine, il titolo denota una mancanza di nuove idee che rendono il gioco troppo simile all’edizione di Pechino 2008. Matteo Acitelli www.cyberludus.com
PRO Tante Discipline disponibili Musiche CONTRO Gameplay troppo semplicistico Alcune discipline poco curate e noiose
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Pomezia e Ardea
POMEZIAEDARDEA TERREDIPOETI ESCRITTORI
Marco Fammini, insegnante della “marone” presenta il suo ultimo libro e dedica una poesia a pomezia
Pomezia ed Ardea sempre più culle di cultura. Dopo Andrea Camillo, il giovanissimo autore di “Ormai è presto”, in questo numero parliamo di Marco Flammini. Pur essendo nato a Formia, il 9 maggio del 1970, insegna da otto anni nella scuola media Marone, come docente di spagnolo, e si sente ormai pometino d’adozione. Flammini ha iniziato a scrivere poesie sin da giovanissimo, mentre frequentava il Liceo Classico, ma di quanto fatto all’epoca non rimane traccia. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere – con la tesi “La fortuna del romanzo gotico in Italia” – Flammini si lascia guidare dal professor Gianni Spallone, docente di Lingua e Letteratura Spagnola, grazie al quale si appassiona a Blas de Otero ed alla Generazione del ‘27, che hanno avuto su di lui un’importanza fondamentale rispetto all’evolversi del suo modo di scrivere e di concepire la poesia. Ma la natura romantica di poeta si accompagna, contrastandola ed integrandola, alle altre sue passioni: la musica, preferibilmente metal e punk; la lettura, in particolare di classici spagnoli e inglesi, il cinema, con preferenza per autori come Avati, Bellocchio, Ferrario, Amelio, Comencini e Sorrentino, e, ciliegina sulla torta, il calcio, che lo vede tifosissimo della Roma. “Ma seguo molto anche le squadre locali”, precisa. Finora ha pubblicato, insieme ad altri cinque autori, una raccolta di poesie dal titolo “Orme” e altre due raccolte soliste, intitolate rispettivamente “Poesie?” e “Catartico oblio”. Ha inoltre vinto il primo premio al concorso di Poesia dialettale “Napoleone Vitale 2007” con la poesia in vernacolo romanesco che apre la sua nuova raccolta (Racconto di fine estate), nonché il primo premio al concorso di poesia dialettale “B. Casile 2008” con la poesia in vernacolo romanesco “S’annisconne e nun se trova”. Le poesie “Bella Prof”, “Effetto Gelmini” e “Er becalino” sono state segnalate rispettivamente nel concorso “Il federiciano 2010”, nel “Premio Nazionale di Poesia Patrizio Graziani” 2011 e nel
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concorso “Il federiciano 2011”. Come mai è passato dall’italiano al romanesco? Sono passato al romanesco quasi per caso nel 2007, il mio terzo anno di immersione nella lingua e cultura romana/romanesca, che ho sempre adorato. Una sera di fine agosto, andando a dormire, dopo una notizia ascoltata al telegiornale relativa a un clochard, mi vennero in mente delle considerazioni in romanesco. La cosa sembrava essere finita lì, invece durante tutta la notte, quasi inconsapevolmente, da quelle considerazioni è uscito un breve racconto poetico in romanesco. Praticamente, senza alcuna fatica, la mattina mi sono svegliato già con la poesia pronta, come se d'improvviso il romanesco fosse diventata la mia lingua madre. Proprio in quei giorni mi arrivò una mail per un concorso di poesie in vernacolo, così la inviai e vinsi il concorso. Proseguendo sulla stessa strada, decisi di partecipare ad un altro concorso in vernacolo, vincendo anche quello: da quel giorno ogni ispirazione ed ogni poesia esce fuori direttamente in romanesco. Oltre a quelle presenti sul mio blog ve ne sono molte altre, pronte per essere inserite nel mio prossimo libro”. Da cosa viene ispirato? “Da molteplici cose: nel mio primo libro, intitolato "Poesie?" l'ispirazione era data solo dall'amore in senso stretto, nel secondo, "Catartico Oblio", l'ispirazione continuava a venirmi dall'amore, ma in senso lato, inteso non più solo come sentimento verso il prossimo, ma verso una terra, un paese, uno sport e verso la vita... Nelle poesie in romanesco invece si intrecciano questi due temi, seppure divisi in periodi diversi. Una prima parte con un ritorno alle origini, una seconda parte di disillusione verso l'amore e soprattutto verso la vita, mentre nell'ultima parte, quella attuale, di gioia verso tutto ciò che ci circonda ed una prospettiva positiva verso l'amore che fino a qualche tempo prima veniva visto come dolore, mentre ora viene visto come felicità ed accettazione”. Giuditta Zampiero
Pomezia Passanno pe’ sta città ‘n dubbio me sorge, ma nisuno se ne accorge der danno che stanno a fa? Nun fanno artro che baccajà invece de pensà de insorge cercanno de farla risorge e lassano tutto come sta. E allora damose na mossa pe’ cambià st’agglomerato e portamolo alla riscossa. Ma nun scavamose la fossa anche si er core è addolorato evitanno n’artra sommossa. Er becalino (02/06/2011) Dicheno che l’omo diventa becalino tutte le vorte che je batte forte er core correnno e sartanno de prescia de fore appena sente de ‘na sottana er cicalino. Ma quanno poi accenne er lumino se rende conto c’ha fatto n’errore e puro si totalmente a malincuore ecchite che se libera der sassolino. E quanno l’omo rinasce a vita nova davanti je se oprono novi orizzonti e senza fatica quello che cerca trova. Ed ecchite che la mente tua s’aritrova a fa ogni tipo de conti e de raffronti cor core che nun sempre approva. in esclusiva per Il Corriere della Città 3 gennaio 2012
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Nasce una nuova realtà editoriale dell’Agro Pontino Il libro-denuncia della giornalista Mariaceleste De Martino, il romanzo dell’attrice Gabriella Di Luzio (con la prefazione di Sandra Milo) e un manuale per scrittori alle prime armi, sono i primi titoli in catalogo. Editoria di qualità, senza richiesta di contributo. Con l’arrivo del nuovo anno, nelle librerie italiane arriva un nuovo marchio editoriale, Edizioni Galassia Arte, la casa editrice fondata dallo scrittore di Ardea Andrea Mucciolo. Opere nuove, soprattutto nel settore della saggistica e della manualistica: è questo l'obiettivo della nuova realtà editoriale con sede a Roma che intende distinguersi per una linea editoriale originale e innovativa, rispecchiata in un catalogo che offrirà pubblicazioni soprattutto dell'area umanistica (politica, società, religione, storia, filosofia, psicologia, fino alla critica cinematografica e televisiva, toccando anche internet e i social network) e della scrittura creativa. Ecco alcune delle principali teste di ponte con cui le Edizioni Galassia Arte si presentano ai lettori italiani: “Libertà e patate: la mia rivoluzione”, di Mariaceleste De Martino. Un libro-denuncia, scomodo e attuale, che tratta di alcuni fatti di cronaca recenti che hanno avuto grande risalto sulla stampa nazionale, e dei quali è stata protagonista l’autrice stessa. Attraverso iniziative forti e incisive come un pugno nello stomaco, Mariaceleste de Martino con tenacia e tagliente ironia, continua con coraggio e integrità la sua battaglia contro ogni censura in nome della libertà di espressione e di pensiero. Anche quando l’Ordine dei giornalisti l’ha prima nominata Commissaria d’esame e poi sospesa per essersi spogliata “ledendo la professione”, lei non ha avuto paura, e non ha smesso neanche per un attimo di credere nel suo progetto. Questo libro è dunque la storia di una giornalista che non si vende e non vende né compra notizie, che non accetta di fare carriera in cambio di nulla, che vive la ricchezza di pensare con la propria testa, che reagisce al sistema di una società spesso
perbenista, bigotta e ipocrita, che si ribella a un mondo del lavoro che spesso non è meritocratico e non offre opportunità e sogni, e che si spoglia nuda per urlare la sua indignazione, per dimostrare che piuttosto che accettare l’antico gioco del “bunga bunga” è pronta a vivere la sua vita nutrendosi di “Libertà e patate”, per non accettare luridi compromessi. Una donna che usa l’arma potente della parola e che adopera la penna come una spada per scrivere scomode verità. “Rapsodia degli amori perduti”, di Gabriella di Luzio. Questo è il libro dei ricordi, alla ricerca del tempo perduto e ri¬trovato di Mara. Tra l'estate 2010 e l’estate 2011, si ricompone il mosaico di tutta la sua vita. Una vita intensa e intensamente vissuta tra golfi incantati e sale consiliari, che ruota intorno a un terribile segreto e a tre grandi amori: il primo, quello della giovinezza, con un imprenditore; il secondo, quello della maturità, con un famoso giornalista finanziario; il terzo, all'età di 52 anni, con un ragazzo
Pomezia e Ardea molto più giovane. Dopo la tragica morte di lui in un inci¬dente, nel cuore della donna sembra non esserci più posto per nessun altro. Ma il destino trama alle sue spalle, e il quarto amore irrompe nella sua vita proprio quando ha smesso di aspettarlo. Da Napoli a New York, da Positano a Chicago, da Milano a Tokyo, da Firenze a Parigi, la storia di Mara si dipana tra le più belle città del mondo. È scritta con l'io narrante, ma non è autobiografica, anche se la prota¬gonista è attrice e giornalista come l'autrice. Piuttosto è biografica, perché tutto quello che racconta, opportunamente manipolato, è li¬beramente tratto da vicende realmente accadute. Gabriella Di Luzio è un'attrice cinematografica e teatrale napoletana, residente oramai da molti anni a Roma. Ha lavorato con registi del calibro di Fellini, Tornatore e Pasquale Festa Campanile, ha recitato assieme ad Alberto Sordi, Nino D'Angelo e a Giancarlo Giannini e ha condotto numerosi programmi televisivi. È definita dalla stampa “l'ultima sciantosa” per il suo classico repertorio tipico della belle époque, usato in maniera ironica nei suoi spettacoli canori e teatrali. “Come correggere il proprio romanzo”, di Chiara Parenti: un manuale per aiutare gli scrittori a osservare con occhio critico la propria opera, affinché possano facilmente scovare i vari punti contradditori, deboli, oppure grammaticalmente e sintatticamente scorretti. Un testo agevole che permetterà allo scrittore l’acquisizione di nozioni pratiche e teoriche sull’editing e la correzione di bozze. Un’utile guida a metà tra un manuale di scrittura e un testo di grammatica, anzi, qualcosa che va oltre, che comprenderà tecniche e trucchi utilizzati dai migliori editor delle case editrici. Un libro che consentirà agli autori in cerca di editore di presentare un manoscritto il più possibile scevro di refusi o improprietà terminologiche, garantendo, in questo modo, una più elevata possibilità di pubblicazione dell’opera. Un indispensabile prontuario da tenere sempre vicino al proprio pc. Mauro Valentini
COMESCEGLIEREUNREGALO
E se riprovassimo con le buone maniere? Essere educati è un’arte
Anche se Natale è già passato, le occasioni per fare un regalo e le persone a cui farlo non finiscono mai. Le diverse tipologie determinano il tipo ed il costo del dono da scegliere. Nel fare un regalo, quindi, bisogna anzitutto pensare alla persona che deve riceverlo, alla sua cultura, ai suoi hobbies e soprattutto riuscire a notare qualche particolare che si ha avuto l’occasione di cogliere nel frequentarla. Questo prima di optare per fiori e piante, dolci o vini, che sono certamente tra i regali più comuni, ma non sempre comunque tra i meno graditi. I fiori e le piante sono forse i più comodi: facili da ordinare e da recapitare, adatti a tutte le evenienze. I fiori tagliati si mandano sempre in numero dispari, in quantità proporzionale alla grandezza del fiore di modo che la cosa non sappia un po’ di misero (cinque lilium sono abbastanza, cinque tulipani
sono pochissimi). I fiori alcune volte racchiudono dei significati: tutti sanno per esempio che le classiche rose rosse significano passione e che quelle gialle esprimono gelosia. I fiori si mandano prima o dopo un invito a cena e vanno indirizzati alla padrona di casa: è meglio che portati di persona, perché chi li riceve dovrebbe altrimenti occuparsi subito di loro, mentre potrebbe avere delle cose più importanti da fare in quel momento. Anche cibi e dolci possono essere regali graditi, di grande effetto e anche di utilità, ma molto a rischio per la loro deperibilità, meglio optare per vini e liquori perché hanno una maggiore capacità di conservazione. La persona che li riceve può anche offrirli direttamente ai suoi ospiti - sarebbe un grande gesto di considerazione verso la persona che li ha regalati - o utilizzarli quando, come e con chi crede meglio.
In generale, per una cena a casa si portano una o due bottiglie di vino di qualità, oppure una bottiglia di buon champagne per qualcosa di più significativo. Che si tratti di fiori o piante, dolci o cibi, o altro, tutti i regali devono essere accompagnati da un biglietto scritto a mano evitando i luoghi comuni e, quando è il caso e se ne siete capaci, cercando di essere leggeri e spiritosi. Infine se ricevete un regalo che gradite, esprimete i vostri ringraziamenti con calore, sia personalmente che con un biglietto, citando l’oggetto e magari l’uso che ne farete, senza esagerare e senza essere ossequiosi, scegliete parole sincere anche nel caso in cui del regalo apprezziate soltanto la confezione. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale
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ASS.TYRRHENUM EATOLLOBLU INSIEME ÈMEGLIO!
L’Associazione Culturale Tyrrhenum ha celebrato i venti anni di attività e lo ha fatto nel migliore dei modi, siglando una nuova partnership l’Agenzia di Viaggi di Torvaianica “Atollo Blu”. Il sodalizio è stato festeggiato venerdì 16 dicembre 2011, quando centinaia di soci si sono riuniti per ripercorrere, attraverso la visione ed il commento di oltre trecento immagini, i momenti più significativi della storia dell’associazione: il Gemellaggio tra Pomezia (Lavinium) e Canakkale (Troia), la tutela di Torre Maggiore, la nascita del Gruppo Storico Lavinium, il percorso ludico/didattico al Sughereto, le 18 commedie teatrali, le rievocazioni in costume latino dello Sbarco di Enea, i cortei storici in giro per il mondo, i premi di poesie, di fotografia e di pittura, le conferenze e tantissimo altro ancora. Madrina della serata è stata la Prof.ssa Maria Fenelli, l’archeologa che ha valorizzato il sito di Lavinium, che ha spronato i fondatori dell’associazione nei primissimi anni della Tyrrhenum. Il momento più intenso si è vissuto con l’intervento del funzionario dell’Ambasciata di Turchia, Aynur Bonomo, che ha portato gli auguri del sindaco di Canakkale, Ulgur Gokhan, nonché l’invito alla Tyrrhenum a partecipare alla prossima edizione del Festival Internazionale della Cultura. La manifestazione è stata presenziata dall’assessore alla Cultura del Comune di Pomezia, Rosaria Del Buono. Tra gli ospiti spiccavano il Presidente
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della Pro Loco di Pomezia, Mario Bianchi, il Prof. Alessandro Jaia, responsabile dello scavo archeologico del Sol Indiges, il consigliere comunale Renzo Antonini e il Presidente della “Echo” Protezione Civile, Walter Di Domenico. Ha concluso la serata Anna Maria Greco, responsabile dell’Agenzia di Viaggi “Atollo Blu”, la sostenitrice che ha voluto regalare all’Associazione Tyrrhenum la possibilità di festeggiare degnamente un traguardo così importante. “L’associazione culturale Tyrrhenum è un valore aggiunto della nostra agenzia - ha dichiarato Anna Maria Greco - per noi è un piacere e un onore avere la loro partecipazione all’ormai famoso “tutti insieme è meglio”, che va dalle “semplici” gite di tre giorni a stupende nostre crociere, così come è un piacere organizzare per loro viaggi individuali. In occasione della serata abbiamo quindi unito due eventi per noi importanti: abbiamo avuto l’occasione di augurare buone feste ai clienti dell’Atollo Blu e festeggiato nel miglior modo possibile i 20 anni di costituzione della Tyrrhenum. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti ai componenti dell’associazione, veramente tutti bravi, a partire dal loro presidente Gianni Di Spirito, che li segue con devozione”. Come è andata la manifestazione? “Al di là delle aspettative: eravamo veramente
tanti. Tutti hanno colto lo spirito della serata, nel corso della quale volevamo comunicare l’affetto che ci lega ai clienti. È un modo per sentirli vicini al di là del lavoro e per dire loro “Grazie a tutti”...” Programmi futuri? “Il 30 marzo partiremo per una crociera ai Caraibi, poi Sharm El Sheikh sempre in gruppo, e come luogo di fede, quest’anno a grande richiesta abbiamo scelto Medjugorje”. Ma non c’era crisi? “Purtroppo sì, e si sente tanto. È cambiato il modo di viaggiare: oggi si parte di più in gruppo, proprio per spendere meno e divertirsi di più. Sono poi cambiate le modalità di pagamento: nella mia agenzia si finanziano direttamente i viaggi e non solo quelli, il diritto di viaggiare appartiene a tutti indipendentemente dal ceto sociale e dallo stato di famiglia...” L’enfasi che accompagna le sue parole fa venire voglia di partire, ma ci tolga una curiosità: lei viaggia ancora per piacere? “Io purtroppo, o meno male, ho il trolley sempre pronto: non si sa mai. Ma soprattutto ho la fortuna di avere un compagno che condivide la mia stessa passione!!!”. Mauro Valentini
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