Il Corriere della Città - Maggio 2012 - Speciale Elezioni Comunali Ardea 2012

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Pomezia

Politica

Anno 4 Numero 5 MAGGIO 2012

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SPECIALE BARRIERE ARCHITETTONICHE, II PARTE PAG.12

PARLANO I CITTADINI

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QUANDO IL GIOCO DEI GRANDI ENTRA IN QUELLO DEI PICCOLI

PAG.35

USI CIVICI VERSO UNA SOLUZIONE

PAG.34

I Fantastici 4: Chi occuperà questa poltrona?

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UN’ESTATE AL MARE…

Come sarà la prossima stagione turistica? Ai nostri amministratori l’ardua risposta…

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’ arrivata un’altra primavera e, in vista della nuova stagione turistica, facciamo punto della situazione. Cosa offrono ai potenziali villeggianti le nostre località di mare? Come è stata potenziata l’immagine di Torvaianica, Marina di Ardea e Tor San Lorenzo? Che tipo di turismo possiamo aspettarci nel 2012? Sarà l’anno del tanto atteso – e sempre promesso, soprattutto in periodo di campagna elettorale – rilancio? Facendo un giro per le località marittime nostrane l’impressione è che anche questa sarà una stagione sprecata, con il turismo mordi e fuggi che la farà da padrone. Partiamo da Torvaianica. Al centro, ormai da due mesi, sono in corso i lavori di rifacimento dei marciapiedi. Un progetto sicuramente importante, visto che sono stati impiegati ben 1 milione e 600 mila euro, suddivisi a metà tra il Comune di Pomezia e la Regione Lazio, ma cosa se ne faranno i turisti di bei marciapiedi, se poi non portano da nessuna parte? Senza contare che gli abitanti delle periferie non hanno preso molto bene la cosa. “Al centro, bene o male, gli interventi vengono fatti. Noi, invece, siamo proprio dimenticati da tutti. Qui ci sono solo case: niente marciapiedi, niente piazzette, nessun servizio né attrattiva, il lungomare non sappiamo neanche cosa sia”. L’Amministrazione risponde che il restyling è

stato fatto nelle strade intorno alla piazza centrale perché questo prevedeva il progetto finanziato dalla Regione. Ma perché non viene mai presentato un progetto che coinvolga le due periferie, soprattutto quella nord, che sembra appartenere ad un’altra realtà? Passando ad Ardea le cose non vanno molto meglio. Il rifacimento del look di Tor San Lorenzo riguarda la parte interna e non quella costiera, dove la fanno da padrone i consorzi, forti anche della vittoria riconosciuta dal TAR del Lazio. Molti dei ricorsi presentati sono già stati discussi, con riscontro positivo a favore dei consorzi privati, che potranno così rimettere le famigerate “sbarre”, anche se il passaggio a mare dovrà essere garantito anche ai cosiddetti “estranei”. Certo, l’Amministrazione potrebbe fare ricorso al Consiglio di Stato ma – visti i tempi della giustizia – qualunque possa essere l’esito, l’estate sarà nel frattempo dimenticata. Migliore la situazione a Marina di Ardea, dove gli abbattimenti delle costruzioni abusive sul demanio hanno liberato diverse “finestre sul mare”, rendendo sicuramente il lungomare più piacevole alla vista. Ma anche qui il problema è comune a Torvaianica: oltre alla spiaggia non ci sono posti dove andare, non ci sono attrattive né iniziative. Un’organizzazione turistica in stretta connessione tra pubblico e privato come

Maggio 2012

avviene nella riviera romagnola (e non solo: anche in paesini sperduti della Calabria e del sud Italia in genere) sembra essere un’utopia. Ma come pensano, le due Amministrazioni, di rilanciare il turismo? Solo con i proclami elettorali? Le nostre coste hanno bisogno di ben altro: invogliare gli investitori, proporre progetti seri, rivalutare le risorse del territorio, tesori mai utilizzati nella giusta maniera. Serve un continuo dialogo tra i balneari e l’assessorato di competenza per attuare iniziative che possano attrarre i turisti, occorre attrezzare le spiagge per una fruizione H24 – di notte si potrebbero allestire “discoteche” sul mare sul modello di Ostia, differenziando l’offerta per dare modo non solo ai giovani, ma anche alle famiglie ed agli anziani di avere posti di divertimento – va potenziato il trasporto pubblico per consentire a chi abita a Roma o ai Castelli di arrivare in modo agevole. In poche parole, serve una pianificazione vera. Perché il rilancio del turismo metterebbe in moto l’economia locale e di conseguenza aiuterebbe anche le casse comunali. Certo i due Comuni hanno ben altri problemi a cui pensare, ma questo non significa che ci si debba dimenticare di un aspetto importante come quello del turismo.

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TORVAIANICA ALTA: CERCASI PARCHEGGIO Egregio direttore, le scrivo per segnalare un problema che si trascina ormai da anni, ovvero quello del parcheggio vicino alla scuola elementare di Torvaianica Alta. Da quando la scuola è stata aperta si parla della necessità di un posto dove i genitori possano lasciare le auto per andare a prendere i loro figli, senza intralciare il traffico e senza dover fare centinaia di metri a piedi prima di raggiungere il cancello d’entrata. Ma alle parole ed alle promesse dei politici, sindaco in testa, non sono mai seguiti i fatti: eppure le rassicurazioni, soprattutto in campagna elettorale, erano state tante! Ogni mattina in via Torvaianica Alta, soprattutto all’altezza di via Mar Caspio, c’è il caos più totale, con file di auto che vanno praticamente da via di Campo Selva fino a dopo la scuola. Nel tempo la situazione non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata, dal momento che via Mar Caspio è stata recintata in modo tale da non potervi più parcheggiare. La cosa che più indispettisce noi abitanti del quartiere è che, mentre i servizi latitano, le case aumentano. Basta girarsi intorno per vedere nuovi cantieri che porteranno nuove case, quindi abitanti, nuove macchine, nuovo traffico. E per le strade disastrate che abbiamo non si tratta certo di una bella notizia… tra buche presenti e marciapiedi mancanti la situazione non è certo rosea. Non si può fare una passeggiata a piedi, non abbiamo una piazza in cui stare. Possibile che nessun progetto migliorativo coinvolga questo quartiere? Vorrei invitare il Sindaco di Pomezia e agli assessori ai lavori pubblici ed all’urbanistica a farsi un giro da queste parti per rendersi conto della situazione e per chiedere loro che fine hanno fatto i soldi che dovevano essere destinati al parcheggio della scuola. Anche noi siamo cittadini che pagano le tasse, come quelli di Pomezia e di Torvaianica centro. Perché da noi non si fa mai nulla di buono? Daniele F.

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DIRETTORE RESPONSABILE:

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

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CHIUSURA REDAZIONALE: 27/04/2012

Maria Corrao

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redazione@ilcorrieredellacitta.it direttore@ilcorrieredellacitta.it

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via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

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Gentile Daniele, ho girato le sue richieste all’assessorato ai Lavori Pubblici Edgardo Cenacchi, il quale ci ha comunicato delle ottime notizie riguardo il parcheggio della scuola elementare. La recinzione che lei ha notato in via Mar Caspio, all’angolo di via Torvaianica Alta, non è altro che la delimitazione dell’area in cui sorgerà il parcheggio, proprio di fronte alla scuola. Il terreno in questione è privato e la convenzione tra il proprietario ed il Comune è stata siglata a metà Aprile. Il 20 dello stesso mese sono iniziati i lavori, che dovrebbero terminare a breve. Occorre fare gli sbancamenti del terreno - quindi stia tranquillo, non si tratta, almeno lì, di nuove abitazioni – e, una volta livellato, asfaltare e predisporre i posti auto. Il progetto è quindi andato avanti, anche se a rilento a causa del ritardato accordo tra l’Amministrazione ed il privato. Alla fine dei lavori il problema dei traffico negli orari di inizio e fine della giornata scolastica dovrebbero quindi diminuire. Per quanto riguarda le altre segnalazioni ho girato il suo invito a visitare il quartiere. Spero che un sopralluogo possa essere fatto dagli Amministratori quanto prima per capire se c’è la possibilità, sia economica che pratica, per migliorare la situazione. Il direttore Maria Corrao

Alessia Ambra Achille, Mauro Valentini Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli Alfredo Corrao, Pietro Conti, Savino Tommasi, Giuditta Zampiero Claudia Sperduti, Michele Lotierzo Maggio 2012

MA&MC

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009


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“VICENDA ANDREANI”: DALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA A…? Mario Borgo Caratti spiega i dubbi di SEL sull’affidamento della riscossione tributi

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ore di discussione in Consiglio Comunale senza riuscire a trovare via anzi… d’uscita, Stiamo parlando della “vicenda Andreani”, dal nome della società a cui lo scorso anno il Comune di Pomezia ha affidato il servizio di riscossione dei tributi relativi all’evasione fiscale accertata. Le modalità di attribuzione del servizio e, soprattutto, l’aggio riconosciuto alla ditta vincitrice del bando, non sono piaciute a tutti, dal momento che ricordano un’altra, dolorosa, vicenda, quella dell’A.Ser., che ha contribuito alla devastazione delle casse comunali. Per questo è stata istituita una commissione d’inchiesta, ma a tutt’oggi, nonostante siano scaduti i termini previsti, non si ha ancora nessuna risposta che chiarisca i dubbi sollevati. Riassume la vicenda Mario Borgo Caratti, consigliere di SEL, che parte lanciando un’accusa all’Amministrazione. “Nella primavera del 2009 il Consiglio Comunale di Pomezia approvò la risoluzione della convenzione con l’Aser-Tributi Italia. Da quel momento son trascorsi tre anni e in tutto questo tempo le Amministrazioni che si sono succedute (De Fusco 1 e 2) non sono state in grado di organizzare un ufficio tributi comunale che oltre ad occuparsi della riscossione ordinaria dei tributi si occupasse anche del recupero dell’evasione fiscale. L’Amministrazione comunale, infatti, nell’ottobre 2010 ha preferito bandire una gara per l’affidamento a privati del servizio di accertamento e riscossione coattiva (recupero dell’evasione e/o elusione) della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dell’ICI, dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità e della Tassa di Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche”. Ovviamente ricorrere ad una società esterna ha dei costi… “Il compenso spettante alla ditta aggiudicatrice, previsto dal bando, era determinato nella misura massima del 20% sulle somme effettivamente incassate dal Comune di Pomezia a seguito dell’accertamento o della riscossione coattiva, al lordo dell’offerta di ribasso presentata in sede di gara. All’epoca della sua pubblicazione, Sinistra Ecologia Libertà sollevò delle perplessità circa la piena compatibilità di quanto stabilito nel bando di gara con le norme del “Regolamento generale per la disciplina sulle entrate comunali”, in particolare con riferimento ai limiti entro cui è consentito all’Ente l’affidamento a terzi delle attività connesse con l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie. Inoltre, SEL evidenziò che la procedura di selezione del soggetto a cui affidare il servizio di riscossione coattiva dei tributi comunali fu autorizzata con una semplice determinazione dirigenziale, senza che vi fosse stata alcuna deliberazione da parte del Consiglio Comunale, come invece è richiesto dall’art. 4 del “Regolamento generale per la disciplina sulle entrate comunali”, il quale prevede che sia il Consiglio Comunale a deliberare la forma di gestione delle entrate per le attività di liquidazione, accertamento e riscossione”.

Mancava quindi una fase fondamentale del processo. Questo avrebbe dovuto impedire lo svolgimento della gara. Che cosa è successo, invece? “Si è proceduto all’espletamento della gara ed il servizio è stato aggiudicato alla Andreani Tributi S.r.l., per un compenso pari al 18,90% sulle somme effettivamente incassate dal Comune di Pomezia, comprensive di sanzioni ed interessi, a seguito dell’attività di accertamento o di riscossione coattiva, nonché di ravvedimento operoso nei casi documentati”. Quindi molto vicino al tetto massimo previsto dal bando. Ma i problemi non sono solo questi. “Al di là delle considerazioni critiche circa la scelta di affidare ad un soggetto privato l’accertamento e la riscossione coattiva dei tributi comunali, dopo le traumatiche esperienze del recente passato dalle quali il Comune di Pomezia stenta ancora a riprendersi, e circa il costo elevato del servizio offerto, rimangono forti perplessità su alcuni punti del contratto di appalto stipulato tra il Comune e la società appaltatrice. In particolare suscita perplessità quanto disposto dall’art. 12 del contratto, il quale prevede la facoltà per la società appaltatrice di emettere fatture in acconto nella misura di ¼ del corrispettivo dovuto – che, lo ricordiamo, è il 18,90% di quanto effettivamente incassato – “all’atto della notifica dei provvedimenti di accertamento”, quando, per ovvi motivi, non è ancora possibile sapere se e quanto sarà effettivamente incassato”. In pratica, il rischio è che il Comune debba versare alla Andreani quasi l’intero importo che l’evasore andrebbe a versare come acconto, dal momento che questo è del 25%. “Altro punto che ha sollevato non pochi dubbi è quello relativo alla corretta interpretazione dell’art. 3 del contratto, relativo al corrispettivo dovuto alla società appaltatrice, nel punto in cui nello stabilire che esso è determinato nella misura del 18,90% delle somme incassate “a seguito dell’attività di accertamento”: non specifica in maniera chiara che il richiamo è esclusivamente riferito all’attività di accertamento svolta direttamente dalla Andreani Tributi Srl, e non anche all’attività di accertamento svolta in precedenza da altri soggetti. Tali perplessità non sono state fugate dalle vaghe e generiche affermazioni sul punto da parte dell’Assessore alle Politiche Finanziarie. Su questi punti, il gruppo tecnico a tal fine costituito con deliberazione del Consiglio Comunale dovrà fornire tutti i chiarimenti richiesti, oltre a verificare che la società appaltatrice stia adempiendo in maniera completa e corretta agli obblighi contrattualmente assunti, in particolare con riferimento all’aggiornamento dell’anagrafe tributaria comunale ed all’impiego di personale tecnicamente qualificato ai fini del corretto espletamento dell’incarico”. Ma non sarebbe stato meno oneroso gestire in house la riscossione? “Ovviamente sì, ma manca il personale che lo possa e lo sappia fare. Una riflessione conclusiva va fatta con riferimento all’amministrazione comunale in carica che, nonostante le ripetute promesse fatte dal sindaco De Fusco, e pur sapendo quanto sia delicata ed importante la funzione della riscossione e della gestione dei tributi, per il buon funzionamento della macchina amministrativa e di tutti i servizi forniti alla cittadinanza, non ha sentito la necessità – tanto più alla luce delle dolorose esperienze del passato – di investire nell’organizzazione di un ufficio tributi dotato del personale necessario e di strumenti adeguati a svolgere in proprio anche un’attività importante qual è quella del recupero dell’evasione fiscale”. Alessia Ambra Achille

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FACCIAMO I CONTI

Il Consigliere Romano Errico chiede chiarezza sulla drammatica situazione finanziaria

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a relazione stilata l’11 Aprile e presentata dai Revisori dei Conti di Pomezia nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha sicuramente fatto scalpore: si tratta di 4 pagine dense di accuse più o meno velate nei confronti di una gestione patrimoniale non perfettamente trasparente, che adesso verrà vagliata su più fronti per capire cosa sta succedendo – ma soprattutto cosa è già successo negli ultimi tre anni – a livello finanziario nel Comune di Pomezia. Ma colui che ha “provocato” la stesura di tale documento, il consigliere comunale del PDL Romano Errico, non ha trovato le risposte alle domande poste nella sua mozione. “Io, insieme agli altri esponenti del mio gruppo consiliare, ho chiesto al presidente del Consiglio Paolo di Ruffini di incaricare il Collegio dei Revisori dei Conti di relazionarci non solo sulla situazione finanziaria dell’Ente, ma anche su alcune poste di Entrate del Consuntivo 2010, che a nostro parere non risultano suffragate da supporto documentale e, soprattutto, sembrano essere prive di quei principi di attendibilità e veridicità richiamate dalla legge. Ma, invece di darci delle risposte chiare, già a febbraio i Revisori hanno riferito in modo sommario e superficiale, senza accennare minimamente all’oggetto della nostra richiesta, riportando addirittura che “tale relazione, anche per motivi di privacy (???) comporta approfondimenti meticolosi e tempi non brevi anche e soprattutto per la temporanea assenza, per motivi di salute, del dirigente del settore finanziario”. Questo è in netta contrapposizione alla normativa in tema di obbligatorietà, da parte dei revisori, alla vigilanza ed al monitoraggio delle Entrate durante l’esercizio finanziario. La risposta data ci ha quindi indotto a manifestare al presidente del consiglio i nostri dubbi sulla reale competenza dell’organo di revisione o ad una superficialità nelle attestazioni da loro fatte”. Nello specifico, Errico chiedeva che, a

fronte dei numerosi decreti ingiuntivi arrivati al Comune da parte di aziende fornitrici, non solo venisse rispettato l’ordine cronologico per i pagamenti da effettuare, ma venissero specificate nel dettaglio quali fossero le somme non soggette ad esecuzione forzata (quindi non pignorabili). “Da quanto abbiamo verificato, infatti, ci è sembrato che tra queste fossero state inserite voci che in realtà non rientrano tra quelle previste dal TUEL”. “La legge – prosegue Errico – prevede infatti che i servizi indispensabili siano quelli di amministrazione generale, compreso il servizio elettorale, quelli connessi all’ufficio tecnico comunale, di anagrafe e stato civile, il servizio statistico, i servizi di polizia locale ed amministrativa e quelli connessi con la giustizia, oltre che della leva militare, i servizi di protezione civile, pronto intervento e tutela della sicurezza pubblica, l’istruzione primaria e secondaria, i servizi necroscopici e cimiteriali, quelli connessi alla distribuzione dell’acqua potabile, alla depurazione alle fognature, alla nettezza urbana, alla viabilità e all’illuminazione pubblica: quindi perché ci ritroviamo, nella delibera di Giunta 246 del 29/12/11, voci come “contratti servizi società partecipate”, “utenze”, “trasporti” e “refezione scolastica” nell’elenco dell’espletamento dei servizi locali indispensabili? C’è qualcosa che non quadra, per questo vogliamo che venga fatta una relazione chiara e trasparente sull’utilizzo del denaro pubblico”. Errico se la prende poi con i Revisori dei Conti che, nella loro pesantissima relazione, scrivono “Ci rendiamo conto che alla politica, spesso, sono sfuggiti dei messaggi che questo Collegio ha inteso trasmettere. Ci saremmo aspettati, caro consigliere Errico e C. (per company, ndr), non i banali chiarimenti chiesti, le cui risposte sono già a vostra conoscenza, ma ad esempio chiarimenti circa quanto espresso previo alla nostra relazione di accompagno all’approvazione degli equilibri di bilancio. (…) Questo Maggio 2012

Collegio ha il dovere di riferire al Consiglio Comunale in quanto Organo di Controllo dell’Amministrazione, ma non a singoli o gruppi di consiglieri che in modo poco velato intendono provocare e strumentalizzare il Collegio stesso per portare continui attacchi agli avversari politici”. “Contesto questo commento – ha dichiarato battagliero Romano Errico – innanzi tutto nei conti pubblici non deve esistere privacy perché si parla di soldi dei cittadini; poi, in qualità di consigliere comunale, io ho tutto il diritto di richiedere spiegazioni: questo è il mandato che mi hanno dato i miei elettori, non strumentalizzazione o attacchi agli avversari. Il fatto che i Revisori non siano riusciti ad avere risposte complete da parte dei vari settori è poi gravissimo, come sottolinea il Collegio stesso. Mi rifaccio quindi ad una loro frase: Chi tiene sotto controllo la situazione?”. Altro punto su cui Errico vuole fare luce è la – con le parole utilizzate dai Revisori nella loro relazione “cronica incapacità dell’Ente di procedere alla riscossione dei propri crediti, evidenziata anche dalla Corte dei Conti”. “In sede di approvazione del consuntivo 2010 – spiega Errico – avevamo chiesto spiegazioni in merito alle entrate da permessi a costruire che prevedeva un accertato di 8 milioni e mezzo di euro, evasioni ICI accertate per 10 milioni di euro ed una riscossione di tali crediti di soli 146,472 euro: è mai possibile? Se si tratta di crediti accertati, quindi documentati e documentabili, come mai non sono stati riscossi? Ricordiamo, come sottolineato anche dai Revisori, che “l’incapacità di procedere alla riscossione o all’incasso di quanto spettante al Comune è chiaro sintomo di scarsa sensibilità e professionalità a tutti i livelli.

“La relazione dei Revisori dei Conti indica chiaramente che la situazione finanziaria risulta preoccupante e che i comportamenti prudenti non sono stati seguiti. E perché i dirigenti non rispondono?”

E’ il caso di rammentare che laddove l’esigibilità del residuo/credito si prescriva, fa sorgere il c.d. danno erariale in capo all’Ente, con tutte le responsabilità del caso, sia civili che penali, laddove la “dimenticanza” sia avvenuta con dolo o negligenza”. Dolo o negligenza che né io né il mio gruppo consiliare vogliamo vederci addebitata. In ogni caso, è mia intenzione inviare una nota al Prefetto per far luce sulla vicenda”. Alfredo Corrao


PROPAGANDA ELETTORALE - COMMITENTE: IL CANDIDATO

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MAGGIORANZA TRA LITI E SMENTITE Marco Mesturini prova a spiegare quanto successo in M

consiglio comunale

a la maggioranza è in crisi o no? Dopo le polemiche relative al consiglio comunale del 23 Aprile, il consigliere comunale Marco Mesturini, che aveva disapprovato sia l’operato che certi atteggiamenti della maggioranza, prova a spiegare quanto accaduto. “Durante il dibattito ho segnalato come sia inaccettabile una situazione che veda la maggioranza aver istituito nei mesi scorsi in Consiglio comunale una commissione di dirigenti del Comune per verificare le procedure dell’affido e la situazione del servizio svolto per il nostro Comune da parte della soc. Andreani, per ritrovarsi molti mesi dopo a dover discutere in Consiglio comunale perché ad oggi quella stessa commissione non ha prodotto alcun atto o relazione circa i suoi lavori. Trovo assurdo essere esposti alle critiche della minoranza su un problema che, proprio come gruppo PD e come maggioranza, si era deciso di affrontare

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con rapidità, certezza, e la garanzia delle necessarie competenze tecniche”. “Vorrei capire – ha proseguito - come sia possibile non essere riusciti a far alcun passo in avanti su un tema che attiene alla vita amministrativa, alle risorse di cui possa disporre la nostra Amministrazione, e quindi alla capacità di trasformare queste risorse in servizi utili alla cittadinanza. Serve essere più determinati e uniti nel rispondere agli impegni presi in campagna elettorale con i cittadini. Non ho parlato di crisi o rotture, ma di essere più incisivi nel sostenere l’azione dell’Amministrazione, segnalando malfunzionamenti e anomalie, combattendo conservatorismi ed evitando arroccamenti da parte di singoli consiglieri che di fatto impediscono la soluzione di problemi importanti per la nostra città. Credo che porsi un dubbio sulla competenza di un dirigente, dopo che in passato ci siamo trovati ad avere annullata dal TAR una gara come quella sulla procedura di concordato sui tributi elusi ed evasi che avrebbe dovuto portare circa 10 milioni di euro di entrate, su ricorso di una delle società partecipanti a causa di errori nella stesura del bando, sia un dovere ovvio

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e naturale. Prima della scadenza del bando avevo segnalato alcuni dubbi in merito alla sua stesura, a seguito dei quali erano state fornite risposte dal dirigente, che dava assicurazioni sulla sua regolarità: trovarsi di nuovo ad avere la necessità di fare approfondimenti su un’altra questione gestita da questo dirigente pone forti dubbi sul suo eventuale operato e sulle sue scelte. Ritengo giusto anche aver segnalato le lamentele in merito alle prove orali del concorso per profilo amministrativo C1, che hanno visto come Presidente della Commissione d’esame sempre il medesimo dirigente: sembra che tali prove abbiano avuto una durata di soli 5 minuti, durante i quali sembra che spesso il presidente della commissione si alzasse o addirittura uscisse dall’aula. Segnalare questo problema rappresenta una tutela per tutti noi e per l’immagine dell’amministrazione, ma soprattutto un dovere verso i cittadini. Trovo singolare che invece di andare nel merito delle questioni alcuni consiglieri preferiscano innescare polemiche e polveroni sulla tenuta della maggioranza o cerchino di dare un’immagine distorta delle questioni poste in aula”.


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A.SER. E TRIBUTI ITALIA: IL CONSIGLIO DI STATO DA’ RAGIONE AL COMUNE V ittoria del Comune di Pomezia su A.Ser e Tributi Italia. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto i ricorsi presentati dalle due società di riscossione tributi, rafforzando la posizione dell’Amministrazione e sancendo la definitiva legittimità della revoca di convenzione. Dopo la revoca del 4/5/2009 della convenzione tra Ente e A.Ser e dopo la cancellazione delle società dall’albo “dei soggetti privati abilitati ad effettuare le attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e delle altre entrate delle province e dei comuni” avvenuta il 9 Dicembre 2009, A.Ser e Tributi Italia sono state ammesse nel 2010 alla procedura di amministrazione straordinaria. A partire da questo avevano proposto ricorso al TAR del Lazio appellandosi al decreto legislativo n. 446 del 1997 che consente alle società ammesse alle procedure di amministrazione straordinaria di far salve le convenzioni decadute a causa della cancellazione dall’albo. Ricorso respinto già dal Tribunale Amministrativo, che aveva osservato che “la decadenza della convenzione dichiarata dal

Comune di Pomezia in data 4/5/2009 non è avvenuta a causa della cancellazione dall’albo anche perché la successiva decisione

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Cronaca

ministeriale (di cancellazione dall’albo) è stata una conseguenza delle inadempienze perpetrate nel tempo da A.Ser (ovvero il mancato versamento delle somme riscosse agli enti affidanti)”. Sentenza confermata ora anche in appello. “Diversamente da quanto sostengono le parti appellanti– si legge infatti nella sentenza n. 2254 del 18/4/2012 del Consiglio di Stato – il Comune, nel dichiarare l’intervenuta decadenza dalla convenzione del 30.3.2000 con A.Ser, non ha fatto altro che avvalersi della clausola risolutiva della convenzione medesima, la quale prevede la decadenza del contratto per mancato versamento delle somme dovute per due rateconsecutive e per continuate irregolarità o reiterati abusi commessi nella conduzione del servizio. Correttamente, pertanto, il TAR ha giudicato infondati i ricorsi in quanto la decadenza dalla convenzione dichiarata dal Comune non è avvenuta a causa della cancellazione dall’albo (anche perché la decadenza è anteriore alla cancellazione dall’albo, ndr), ma è stata causata dalle inadempienze continuate di A.Ser e Tributi Italia ai danni del Comune”.

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ARDEA - ELEZIONI 2012

Riuscirà la nuova amministrazione a risolvere i problemi della cittadinanza? A pochi giorni dal voto il nostro confronto con i cittadini

Mi pare chiaro dunque che secondo lei non risolveranno i problemi dei cittadini..No assolutamente. Io mi ritrovo a 44 anni con cinque anni di disoccupazione e non trovo più lavoro. Che c.... devo fa? Ci andrà a votare? No. Per protesta personale non andrò più a votare. Tanto ci tolgono e basta e non ci danno niente; e poi se vado a votare che ottengo? Niente. Poi ci sono quelli che dicono “è ma se tutti facessero così..” Sarebbe meglio! Ho sempre mangiato per strada e così dovrò continuare a fare! (a microfoni spenti ha inoltre aggiunto: “Peccato che non hai una telecamera..Così gliene urlavo un paio!”)

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romesse, proclami (spesso), accesi dibattiti, campagne di diffamazione più o meno lecite. E ancora. Cene elettorali, appuntamenti, eventi, manifestazioni, pagine facebook..Ma Ardea è davvero pronta per il ritorno alle urne? Ma soprattutto: chi vincerà sarà in grado di ripagare la fiducia, ormai agli sgoccioli, degli elettori? Quando mancano ormai pochi giorni alla tornata elettorale vi proponiamo la nostra indagine diretta sul territorio per sondare opinioni, pensieri e desideri di coloro che ancora sperano in una città e, se possibile, in un'amministrazione migliore.

Interviste libere con i cittadini...

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In occasione delle prossime elezioni, ormai alle porte, noi del Corriere della Città abbiamo voluto proporvi un servizio un po' particolare, simile, ma solo ad un'occhiata veloce, ad un sondaggio pre-elettorale ma nella sostanza completamente diverso: un'insieme di interviste, semilibere parlando in termini di tecnica adottata, con i cittadini di Ardea sul tema elettorale, priva di nostri commenti, ma solo con pensieri e contributi esclusivamente personali, firmati e non, rivolti a coloro che si apprestano a governare. Non un'indagine statistica, con numeri, grafici o altro, ma nemmeno un sondaggio o un'inchiesta. Semplicemente la vostra opinione, diretta, concreta e semplice. Noi, dal canto nostro, ci siamo riservati solo di preparare un canovaccio di domande, molto flessibile in modo tale da pri-

vilegiare, fin dove possibile, il vostro commento libero e una sorta di divisione in fasce d'età, per avere una visione completa della popolazione. Partiamo dunque, sperando di essere riusciti a confezionare un prodotto realmente vicino ai vostri desideri.

Roberto - Riuscirà la nuova amministrazione a risolvere i problemi della cittadinanza? Assolutamente no. Andrà a votare? Si, credo di si perchè comunque ho la speranza di un qualcosa. Novanta su cento non si avvera, ma comunque la speranza resta. Come giudica gli ultimi interventi realizzati dall'amministrazione, diciamo all'ultimo minuto? Direi abbastanza inutili.

Maria Luisa Narracci – Il nuovo Sindaco risolverà i vostri problemi? Io sono 40 anni che vivo qui, e i nostri problemi non li ha mai risolti nessuno. Sinistra, i socialisti, la destra, il centro, tutti ladri! Si sono solo riempiti le tasche, tutti quanti! Lei andrà a votare? Certo che ci andrò, ci devo andare per forza. Perché lo sa come funziona? Al Comune votiamo la persona e noi proveremo a mandare un giovane, sperando in qualcosa. Anche se la vedo dura, qua nessuno ha mai fatto niente. I politici fanno gruppo e sono un po' come il gioco delle tre carte, carta vince carta perde, sono sempre gli stessi a comandare. Un messaggio per il nuovo sindaco.. Deve cacciare tutti le persone di Ardea dal Comune, sono loro il problema! Stefano – Come giudica la classe politica... (mi interrompe) Sono una massa di figli........... Maggio 2012

Monica – Riuscirà la nuova amministrazione a risolvere i problemi della cittadinanza, quasi fosse il trailer di un film? Mah, si spera. Lei quindi crede ancora nella politica e in quello che rappresenta.. Si, direi di si. E' soddisfatta di quanto è stato fatto in questi anni? Poco. Come giudica le ultime opere realizzate in prossimità delle elezioni? E' sempre la solita storia, in campagna elettorale ti promettono mari e monti e poi passate le elezioni nessuno fa più niente per il territorio. La speranza però resta.. Si quella per forza, se muore anche la speranza cosa ci resta?

Anonimo – Crede nella politica? No, assolutamente no. Quindi non andrà a votare.. No vado a votare perchè è un mio diritto e dovere. Però so anche che non risolveremo niente; noi come popolo non abbiamo voce in capitolo, e i politici fanno quello che vogliono e lo fanno perchè non hanno paura di noi. La nostra politica, il nostro sistema politico, è improntata in modo tale da difendere i politici e non i cittadini, sono loro che hanno sempre il coltello dalla parte del manico. Noi non possiamo fargli nulla. Non è un controsenso dire di non credere più nella politica e andare a votare? No perchè comunque faccio il mio dovere e sto a posto con la mia coscienza.

Sabrina – Lei crede ancora nella politica? No, assolutamente no. E poi noi italiani siamo una massa di deficienti perchè non facciamo mai niente, diciamo sempre sì. Io sono una di quelle che andrebbe volentieri a manifestare davanti a Montecitorio. Un messaggio per il nuovo Sindaco? Pensi alla gente e non solo ai suoi interessi. Antonio Oliviero - Riuscirà la nuova amministrazione a risolvere i problemi della cittadinanza? Speriamo che ce la faccia, senza dubbio. Lei crede ancora nella politica? E' difficile. Con tutto quello che è successo anche in questi ultimi tempi direi di no. Voterà? Beh senz'altro. Farò la mia parte. Cosa manca secondo lei, concretamente, a questo territorio? Ci manca un po' di tutto.


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Disciplina, pulizia, ordine, tutto ci manca. Se dovesse prendere un provvedimento in particolare.. Facciamo così: lei domani è il nuovo Sindaco, qual è la sua prima opera? Metterei le cose a posto.

Erriu Ernesto - Riuscirà la nuova amministrazione a risolvere i problemi della cittadinanza? E' una bella domanda. Lei cosa pensa? Ci vorrebbe un po' di fantasia e forse ci si riuscirebbe. Purtroppo però le elezioni sono un po' come l'uovo di pasqua, non sai mai quale sarà la sorpresa. Oltre a questo c'è il problema che ogni volta i voti vanno ai soliti noti, che amministrano da anni ormai; quando si presentano volti nuovi difficilmente hanno successo perché nel dubbio si preferisce dare la preferenza al “grande partito” perché tanto è l'unico che può farcela oppure perché ci fa una cortesia. Noi come cittadini vorremmo risolvere questa cosa anzi io non dovrei nemmeno parlare perché ho mio figlio candidato. Però non ho fatto nomi quindi va bene no? Tanto lei non sa chi è mio figlio giusto? Assolutamente. Confermo, nomi non ne ha fatti possiamo continuare.. Lei è soddisfatto di quanto è stato fatto in questi anni? Io direi di si. In passato non è mai stato fatto niente; le faccio un esempio: la demolizione dei palazzi delle Salzare oppure i marciapiedi sul lungomare e tanto altro..Bisogna anche dare a Cesare quel-

lo che è di Cesare.

Sig. Coloccini – Pensa che il nuovo Sindaco risolverà i vostri problemi? Uno spera sempre di si, però è difficile crederci. E' soddisfatto di quanto realizzato in questi anni? Devo dire che qualche problema lo hanno risolto, però c'è ancora tanto da fare. Scuole superiori, attività per i bambini, scuole calcio, nuoto non abbiamo nulla..Lei andrà a votare? Si, si è un dovere. La fiducia nella politica quindi c'è ancora.. Diciamo di sì anche se negli ultimi tempi è calata parecchio.

Marco - Riuscirà la nuova amministrazione.. Guarda ti interrompo perché a me non interessa proprio la politica. Quindi non voterà.. Assolutamente no. Però anche da “estraneo” per così dire alla politica, si ritiene soddisfatto di quanto realizzato in questi anni nel territorio? Mah non saprei. Come le ho detto non seguo molto queste cose. Però devo dire che vivo a Nuova Florida da 40 anni e non mi pare sia cambiato molto. Giorgia - Pensi che il nuovo Sindaco risolverà i problemi della cittadinanza? Assolutamente no anche perché il comune non fa niente per il paese anzi, se fanno qualche lavoro è esclusivamente alla Rocca e per profitto personale.

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Andrai a votare? Non vado a votare perché ormai chi si candida non ha nessun interesse per il miglioramento della zona e soprattutto perché quest'anno si sono candidati 300mila persone che elemosinano voti in qualunque modo... Sei soddisfatta di quello che ha fatto la precedente amministrazione nei cinque anni di mandato? Assolutamente no. Ribadisco che tutto quello che è stato fatto è stato svolto solo in zone predefinite, mentre zone come la mia (Banditella) non sono mai state considerate. Basta guardare in che condizioni sono le strade... Manda un messaggio al nuovo Sindaco che verrà eletto... Per una volta non usare i nostri soldi per mangiare o per lo meno fai mangiare anche a noi!!! Completiamo questa raccolta di contributi e commenti con i pensieri di alcune persone che non hanno voluto rilasciare una vera e propria intervista, ma che, in qualche modo, hanno voluto comunque esprimere il proprio pensiero

Anziani su una panchina.. “Giovane non devi parlare con noi. Vai al Bar, lì ci sono quelli che se ne intendono!”

Due fidanzati incontrati sul lungomare.. “Noi non votiamo. Non ci importa proprio nulla!” Un signore anziano, distinto, folta barba bianca, molto simpatico (Mettendomi una mano sulla spalla) “Ragazzo io sono ateo di queste cose..A me interessa solo lo sport!” Come dargli torto? Due genitori, fuori scuola “Siamo nauseati, no comment”

Si conclude così questo nostro speciale servizio realizzato con voi, cittadini del territorio, ai quali va il nostro ringraziamento per la collaborazione mostrataci. Come potete vedere – ci riferiamo in particolare a coloro che sono stati intervistati – i vostri commenti sono stati riportati fedelmente in modo da rappresentare il vostro personale pensiero e null'altro. A noi, pertanto, non ci resta che darvi appuntamento a dopo le elezioni.. Sarà cambiato qualcosa? Luca Mugnaioli

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BARRIERE ARCHITETTONICHE: IL VIAGGIO CONTINUA A colloquio con l’architetto Fabrizio Vescovo, autore della legge sul loro abbattimento

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ontinua il nostro viaggio nel mondo delle città accessibili a tutti, come non sono, attualmente, i nostri due Comuni, Pomezia ed Ardea. Anche in questo numero restiamo in terra pometina, ma l’incontro con un uomo che di questo tema ha fatto il filo conduttore della sua carriera ci porta a riflettere al di là di ogni confine comunale. Parliamo di Fabrizio Vescovo, architetto, docente ed autore della legge italiana sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Dall'anno accademico 1992-93, Vescovo tiene un Corso di formazione post lauream relativo alla "Progettazione per Tutti" presso la Facoltà di Architettura di Roma, Università La Sapienza e fu proprio lui, nel 2010, a tenere, sullo stesso argomento, un corso diretto ai tecnici del comune di Pomezia. Professore, qual è il principio base che deve guidare i Comuni nella realizzazione di una città accessibile? “Prima di tutto bisogna capire cosa vuol dire accessibilità. La possiamo definire come la qualità dello spazio, sia urbano che edilizio, che consente a chiunque di poterne fruire agevolmente ed in situazioni di sicurezza. Se uno spazio è accessibile rende la vita meno complicata alle persone, di tutti i tipi, di tutti i generi, di varie età e con varie caratteristiche fisiche e psichiche. Uno spazio che consenta anche una maggiore partecipazione tra le persone stesse, è un elemento ormai essenziale per la qualità di una città e di un tessuto urbano. I comuni, quindi, dovrebbero cercare, in qualunque occasione, dall’apertura di un locale al rifacimento di una piazza o alla costruzione di un piccolo teatro, di inserire nel progetto e poi nella realizzazione quello che dicono le leggi italiane, che sono bellissime,

ma solo poche persone le leggono attentamente”. In merito a questa sua ultima osservazione, qual è l’errore più frequente che viene fatto? “Quello di dividere il mondo in persone sane e persone portatrici di handicap, che è un errore fondamentale. Tutti noi, nel corso della nostra vita, attraversiamo delle fasi, dei momenti in cui le nostre capacità motorie o sensoriali possono cambiare, per una semplice caduta che ci costringe al gesso o, più seriamente, perché colpiti da una grave ed improvvisa malattia. Il concetto di persona che ha bisogno di una città confortevole deve cambiare. Amministratori, professionisti e cittadini devono capire che, continuare a considerare solo come “soggetto da tener presente”, la persona sulla sedia a ruote, è un errore fondamentale, perché, per fortuna, questo genere di disabilità è meno rara rispetto a chi ha altre difficoltà. Pensiamo ad una persona che deve fare la dialisi. Noi non vediamo nulla dall’esterno, ma questa persona, dopo una seduta di terapia, è fortemente debilitata ed ha una mobilità molto ridotta”. Nel concetto più moderno per cui si considera l’ “accessibilità” come una disciplina diretta ad una più ampia utenza, quindi, non solo a chi si trova su una sedia a rotelle, ma a chi ha una ridotta capacità motoria, sensoriale o difficoltà di movimento, perché gli amministratori continuano ad ignorare le l’ampia normativa esistente?

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“Io ho una sensazione precisa, frutto di tanti e tanti anni di seminari, di convegni, di studi e di libri che ho scritto sull’argomento: la gente non riflette. Basterebbe pensare che ogni persona, prima o poi, nel migliore dei casi, diventa anziana e che, nelle ultime fasi della vita, ci sono, per tutti, una serie di problemi che riguardano sia le capacità motorie che quelle sensoriali. L’Italia è il secondo paese al mondo, se non il primo, in cui si muore più tardi; in Europa siamo sicuramente i primi, quindi, pensare che una città possa essere vissuta solo da persone in piena forma e prestanti, è un errore fondamentale. Molti non lo sanno, ma oltre il 20% della popolazione sta chiusa in casa, per vari motivi: perché si affatica a camminare per l‘artrosi o perché colpita da ictus, per problemi temporanei o per obesità. In Italia, il 10% della popolazione è obesa, quindi, queste persone difficilmente fanno le scale in modo agevole o entrano in un ascensore piccolo”. Un progetto realizzato nel rispetto delle leggi in tema di abbattimento delle barriere sarebbe tanto più oneroso, nei tempi e per le casse comunali, rispetto ad uno in cui queste non venissero rispettate? “Il costo maggiore c’è solo quando un edificio, un marciapiede, una piazza o un autobus sono “handicappati” e lo sono perché creano una barriera e per questo bisogna modificarli ed adeguarli. Quando, invece, nel fare il progetto, si tiene conto del concetto di accessibi-


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lità allora il costo è uguale”. Parlando a livello comunale, chi vigila, quindi, sulla conformità dei progetti alle leggi vigenti? Inoltre, se si volessero denunciare opere realizzate senza tenere conto di questi principi di conformità, a chi bisognerebbe rivolgersi e quali figure potrebbero essere chiamate in causa? “Innanzitutto ci si deve rivolgere al sindaco e poi ad un giudice, ai carabinieri… Ogni luogo aperto al pubblico, dal 1971, dovrebbe essere accessibile a tutti, quindi, se ancora non è così, il sindaco deve spiegare ai cittadini perché non sono state messe in atto le procedure per verificare tali violazioni. In questo processo c’è di mezzo il progettista, che ha mandato al Comune il progetto dichiarandone la conformità alle leggi vigenti, ma la legge impone anche agli uffici comunali, che rilasciano le autorizzazioni edilizie, di verificare che il progettista abbia dichiarato il vero e questo passaggio spesso non avviene. Queste cose valgono anche per i lavori pubblici. Il problema è che spesso i tecnici non hanno letto le leggi e, quindi, non le conoscono”. In merito a questo, nel 2010, su suggerimento dell’ associazione Via Libera, il Comune di Pomezia accettò di tenere un corso di aggiornamento, in tema di accessibilità, per i tecnici del Comune e a tenerlo fu proprio lei. Quali indicazioni ha lasciato e quanto crede sia stato appreso dai suoi “studenti”, in quella particolare occasione? Inoltre, quali sono state le maggiori lacune riscontrate? Per prima cosa devo dire che il fatto stesso che il Comune di Pomezia abbia voluto organizzare questo breve corso per i suoi tecnici dimostra che la città è più avanti di tante altre.

Detto questo, la cosa tipica che si riscontra generalmente in tutte le amministrazioni è che i tecnici sono spesso male informati. Anche se dovrebbero seguire frequenti corsi di aggiornamento, molti di loro non conoscono le disposizioni legislative vigenti. Quella di Pomezia, comunque, è stata una bella esperienza. Non fu un vero e proprio corso, ma un continuo e positivo interscambio di concetti e di informazioni tra colleghi che, ancora oggi, con alcune persone, si mantiene. Più in generale, quello che dovrebbero capire gli amministratori ed i tecnici sono i concetti fondamentali che riguardano le leggi sull’accessibilità e non i “portatori di handicap”. Una definizione orrenda visto che “handicap” vuol dire ostacolo e non sono le persone a “portare l’ostacolo”, ma l’ambiente esterno. Chiamiamo sempre in causa gli amministratori, ma anche i cittadini hanno le loro colpe. Perché, secondo la sua esperienza, molte persone ancora non comprendono la necessità di veder realizzati, nella propria città, anche i più semplici standard di fruibilità generalizzata? “Purtroppo finché non si ha un esempio diretto in famiglia, come un figlio, un genitore, un fratello o una fidanzata, che abbia un problema specifico, quel problema non lo si vede. Sarebbe importante sensibilizzare la cittadinanza fin dall’età scolare arrivando anche nelle università. Sin dal 1986, per legge, ogni edificio pubblico o privato aperto al pubblico, costruito ex novo o ristrutturato, deve necessariamente

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essere accessibile a tutti, quindi, fa riflettere quindi quanta ignoranza e quanta arroganza c‘è da decenni”.

Prima di lasciarla, le chiediamo di fare luce su una questione banale, cui però, vari “tecnici”, diverse “autorità” e gli stessi commercianti, non sanno darci una chiara risposta. La pedana di accesso ai locali pubblici è obbligatoria? È vero che se posta all’esterno dell’esercizio o dell’edificio, va pagata la tassa per occupazione di suolo pubblico? Sì, questo è vero. Qualunque oggetto posto su spazio o percorso pubblico deve essere autorizzato e costituisce occupazione di suolo pubblico, come se ci mettesse un tavolo con delle sedie, vedi, ad esempio, alcuni bar. Quello però che l’amministrazione dovrebbe fare è prescrivere, a chi vuole aprire e gestire un locale, se non abbatti le barriere architettoniche io non ti rilascio la necessaria autorizzazione. Questo, in fondo, è ciò che dice la legge e ad occuparsene sono i tecnici. Alcuni pensano che se ne debba occupare la Asl solo per il fatto che collegano handicap - questione medica - Asl. Un errore grave che dimostra come chi dovrebbe vigilare a volte sia “distratto” o impreparato. Claudia Sperduti

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TRASPORTO DISABILI: CHE FINE FARA’ IL SERVIZIO?

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Voci di possibili interruzioni preoccupano i cittadini

Come è stato possibile? Secondo l’iter amministrativo, per presentare una delibera occorre la volontà politica dell’assessore, il parere favorevole del dirigente e, se è prevista una spesa, il parere favorevole del dirigente del finanziario. Come si è arrivati ad istituire un servizio, se già nel 2008 non c’erano i soldi? “Su questo non posso rispondere. Posso dire ai cittadini che non intendo firmare nulla che possa eliminare un servizio tanto importante per la cittadinanza, ma non posso neanche accettare che continui ad essere così strutturato. La spesa mensile per mantenerlo è davvero esosa e credo che ci siano molte possibilità per migliorarci anche risparmiando. Abbiamo persino un’associazione disposta a fornire un servizio a chiamata gratuito due volte a settimana”.

n tema di accessibilità dobbiamo parlare anche dei trasporti ed ecco che a Pomezia qualcosa va storto. Dopo l’ interruzione del servizio a chiamata per gli anziani, ad essere a rischio è il trasporto pubblico gratuito per i titolari della Carta Oro, ovvero gli stessi anziani e le persone con disabilità. Ricordiamo che la carta, infatti, come è scritto anche sul sito istituzionale del Comune, “è uno strumento che attualmente da diritto al trasporto gratuito su tutte le linee urbane del Comune di Pomezia. I soggetti che possono usufruire sono tutti i cittadini residenti nel Comune che abbiano compiuto il 60° anno di età per le donne ed il 65° anno per gli uomini. Possono ottenerla anche i cittadini diversamente abili che abbiano una invalidità superiore il 74% riconosciuta dalla A.S.L., purché residenti nel Comune di Pomezia”. La notizia di possibili tentativi di interrompere tale servizio circola da un po'. Abbiamo chiesto conferma di quanto starebbe accadendo all’assessore ai Servizi Sociali, Rosaria Del Buono, chiamata in causa già nei mesi scorsi per i problemi sull’assistenza domiciliare.

Abbiamo saputo che il servizio di trasporto pubblico gratuito per i titolari della Carta Oro potrebbe essere a rischio. Può confermare la notizia? Cosa sta succedendo? “Il servizio, così come strutturato ora è a rischio, è vero. Ad Aprile, mi è stato chiesto di firmare una delibera che prevedeva la sua interruzione, ma io mi sono rifiutata”.

Chi ha presentato la delibera e per quale motivo? “La delibera è stata presentata dal dirigente dell’assessorato ai Trasporti e Mobilità Giuseppe Giancotti, lo stesso che era presente quando nel 2008 fu istituito il servizio (l’assessore allora era Francesco Palazzo, nda). Il

motivo è che non ci sono più i soldi per mantenerlo. Il servizio, infatti, affidato alla municipalizzata Pomezia Servizi, è stato subappaltato alla ditta Troiani, alla quale non riusciamo a pagare il dovuto”. Si parla di circa 5 mila euro al mese, è corretto? “Sì, ma va detto che il servizio non ha mai avuto una copertura di bilancio e, inoltre, non è mai stato istituito neanche un capitolo di spesa”.

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Un servizio, quello a chiamata, che prima era offerto dal Comune e gestito da Mano Amica. “Sì, un servizio che, da quando è stato interrotto, mi viene continuamente richiesto da molti cittadini. Anche qui, però, dobbiamo eliminare gli sprechi, cercando di organizzare le chiamate e le uscite dei mezzi, così da poter servire tutti, tagliando però alcune spese. Per questo nei prossimi giorni faremo una riunione congiunta Trasporti - Servizi Sociali, perché una soluzione venga trovata”. Claudia Sperduti

Hai segnalazioni da fare su questo o altri argomenti?

Scrivi alla nostra redazione all’indirizzo: redazione@ilcorrieredellacitta.it oppure direttamente ai nostri giornalisti Claudia Sperduti (csperduti@tiscali.it), Luca Mugnaioli (luca.mugnaioli@gmail.com) o a Maria Corrao (direttore@ilcorrieredellacitta.it).

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A CHI ANDRA’ LA POLTRONA DI di Michele SINDACO? Lotierzo C i avviciniamo alla parte finale della campagna elettorale di Ardea e la domanda su chi vincerà comincia a farsi largo, come pure l’esigenza di tracciare un bilancio di quanto accaduto fino-

ra. L’inizio delle schermaglie per la poltronissima di piazza Garibaldi è stato scoppiettante, a un certo momento sembrava che i candidati sindaci potessero essere addirittura otto. La guerra senza quartiere nel Centrodestra ha conosciuto momenti di altissima tensione. Alcune candidature a sindaco hanno retto lo spazio di una giornata o addirittura di una sola notte, come per il candidato Cugini. Nel mentre sono stati affissi i manifesti di Bardi sindaco della PDL. Altri, invece, volevano mandare a casa la “Banda Bassotti”, con tanto di manifesti affissi dappertutto per Ardea e hanno finito per “acconciarsi” con i soliti noti e dopo aver scomodato perfino l’ex sindaco Farneti. Poi è andata come sappiamo: il “corpaccione” del centrodestra miracolosamente si è ritrovato assieme. Ma il grande regista è stato ancora lui: quell’Eufemi che ha governato per otto anni e che alla fine è riuscito candidare il suo pupillo Luca Di Fiori. Ha allestito la lista civica col proprio nome, nella quale ha portato i suoi eleggibili fedelissimi e tagliato gli scomodi Magliacca e Petrella. Non è tutto, ha compiuto un altro miracolo: grazie all’assoluta disorganizzazione del suo apparato amministrativo è riuscito a far presentare come regolare la sua lista Eufemi quando regolare non era affatto. Sarebbe bastato poco per far prevalere le regole comuni, quelle regole che si enunciano e poi si boicottano. Sarebbe bastato aprire un locale dedicato solo alla presentazione delle liste e, presidiato dalla Polizia locale e dai Carabinieri, avrebbe dovuto far entrare solo i formali presentatori delle liste. In tal caso sarebbe stata evidente non solo l’assoluta regolarità, ma anche l’esclusione per presentazione fuori tempo della sua lista civica, la quale (avendo dovuto subire modificazioni profonde all’ultimo momento) non ha avuto il tempo necessario per essere presentata entro le ore 12 con la documentazione completa. In tale maniera si sarebbero evitate le mortificanti scene (da Far West) che hanno caratterizzato l’ultimo momento della presentazione delle liste e che sono finite su tutti i giornali conferendo ulteriore disdoro ad Ardea. Del tutto diverso il campo avverso, dove Abate era da tempo il candidato sindaco uscito vincitore dalle primarie e la stessa Capraro era stata candidata addirittura prima di Abate. Leggermente più complessa è stata la candidatura della Persi, ma nulla a che vedere con la “grande guerra” del Centrodestra. Tutto tranquillo allora? No, c’è stata anche la vergognosa aggressione al consigliere uscente Luca Fanco e gli atti d’intimidazione ripetuti nei confronti di Abate e del suo comitato elettorale. E’ auspicabile che prima del 6 maggio non accada altro. Allora passiamo a proporre un breve excursus sui quattro candidati sindaci. Cominciamo col rilevare che la vera battaglia per la supremazia dovrebbe riguardare soltanto Abate e Di Fiori, mentre la Capraro e la Persi potrebbero avere un successo apprezzabile ma non tale da impensierire i due. Le liste di Di Fiori sono principalmente composte dai soliti noti; ovvero dai 19 consiglieri che hanno governato con

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Eufemi, dei quali sette (è bene rammentarlo) provenienti dalla minoranza di Giordani, ma con lo sbolognamento all’ultimo istante del duo Magliacca/Petrella. Costoro direttamente staranno fermi in questo giro, ma si daranno da fare per contare ugualmente per tramite di qualche candidato che si presterà, se eletto, a una funzione consiliare “mutilata”. Poi sono intervenuti alcuni ritorni di vecchie conoscenze e anche qualche sorprendente trasmigrazione. Il giudizio globale non può che essere negativo, poiché le possibili novità sono solo apparenti e in caso di successo amministreranno la città coloro che l’hanno ridotta all’attuale degrado. Un degrado che a giudizio di tanti cittadini non può ritenersi mitigato dalle improvvisate e tardive iniziative di aperture di cantieri rabberciati e aperti alla bisogna. La scarsa ponderazione e l’approssimazione delle “opere” pubbliche in atto che fa solo rabbia. Basti pensare ai marciapiedi di Tor San Lorenzo, rifatti solo dalla parte dove una parvenza di marciapiedi era presente. Poi il taglio indiscriminato di circa 150 piante secolari, con una spesa per svariate centinaia di migliaia di euro e senza prevedere, come previsto dalla legge vigente, la posa in loco di altre piante. Le liste Abate, tranne rare eccezioni, sono composte da persone nuove e che ubbidiscono alle regole di etica politica che la coalizione aveva fissato anzitempo. Certo, in caso di successo, magari la compagine non avrà grande esperienza, se si eccettua il sindaco, ma certamente sul piano delle novità e della competenza ci troviamo di fronte a ben altro rispetto alla compagine Di Fiori. Agli stessi criteri delle liste Abate corrispondono anche quelle della Persi e della Capraro. Sul piano della comunicazione e visibilità la coalizione Abate ha fatto “colpo grosso”: ottima grafica, messaggi incisivi, colori vivissimi e sequenze davvero ragguardevoli, accompagnare da vele giganti, striscioni capillari, circa 60.000 volantini, oltre 25.000 brochure del programma amministrativo e una marea di bigliettini. Notevole è stato anche l’utilizzo di videoclip che sono guardati con interesse su Facebook e YouTube e molti dei quali passano su televisioni e radio. Anche le manifestazioni sono state molte e con personalità di assoluto rilievo. La visibilità della coalizione di Di Fiori è enorme, ma nettamente inferiore è il livello della comunicazione: basata sull’assenza di originalità e su slogan stantii e d’improbabile presa elettorale, anche se non sono stati lesinati mezzi economici. Discreta è stata la comunicazione e visibilità della Capraro, anche se non particolarmente ricca. Apprezzabile è stata la comunicazione della Persi, ma scarsa la visibilità. In conclusione si aggiudicherà la poltrona di sindaco chi riuscirà a conquistare la maggioranza dei nuovi votanti e dei giovani e in quest’ ambito sembra che Abate possa considerarsi di gran lunga più avanti. Bisognerà verificare cosa faranno effettivamente tutti i consiglieri del Centrodestra, nel senso che bisogna domandarsi se voteranno tutti o meno per il candidato sindaco Di Fiori o faranno ricorso al voto disgiunto? Molte voci al riguardo dicono che Di Fiori non è supportato al massimo e che comunque se si dovesse andare al ballottaggio prevarrebbe Abate. Insomma, non ci resta che attendere il sette maggio di sera per saperne di più.

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Speciale Elezioni 2012

ARDEA ALLE URNE In queste pagine troverete tutte le informazioni utili in

merito alle elezioni, dalle modalità di voto ad un breve curriculum vitae dei candidati sindaco, oltre ad un’intervista ad ognuno dei 4 aspiranti alla carica di Primo Cittadino. Per par condicio, le domande sono identiche per ogni candidato.

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l 6 e 7 Maggio 2012 il Comune di Ardea sarà interessato dall'elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale, con eventuale turno di voto al ballottaggio il 20 e 21 maggio 2012. Le operazioni di voto per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale si svolgono, in occasione del primo turno di votazione, dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 6 maggio 2012 e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 7 maggio. Gli eventuali ballottaggi avranno luogo dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 20 maggio 2012 e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 21 maggio. I Consiglieri Comunali da eleggere sono 16: per effetto delle misure adottate per la riduzione dei costi della politica, è stata infatti prevista una riduzione del 20% (ad oggi infatti i consiglieri erano 20).

MODALITÀ DI VOTO

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La scheda riporta i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. L’elettore può votare: • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il

voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd.“voto disgiunto”). L’elettore potrà, altresì, manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

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Breve curriculum dei quattro aspiranti alla carica di Primo Cittadino

CARTA D’IDENTITA’ DEI CANDIDATI SINDACI Dati anagrafici Nome: Cognome: Data di nascita: Luogo di nascita: Nazionalità: Residenza: Stato civile:

DEBORA PERSI 16 marzo 1974 Roma Italiana ARDEA Coniugata

Istruzione: diploma di Ragioniere e Perito Commerciale Sperimentale presso l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Luigi Einaudi” di Roma. VOTAZIONE: 60/60 LINGUE STRANIERE: Inglese : Buono - Francese: Buono

LAVORO attuale: key account presso multinazionale di servizi outsourcing per la distribuzione di prodotti per ufficio “STAPLES ADVANTAGE”. Esperienze politiche precedenti: Nessuna mansione nella politica Esperienze nel sociale: tra i fondatori del Comitato Popolare “Ardea in comune”.

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Dati anagrafici Nome: Cognome: Data di nascita: Nazionalità: Luogo di nascita: Residenza: Stato civile:

LUCA DI FIORI 21 febbraio 1966 Italiana Ardea ARDEA Coniugato

Istruzione: diploma Liceo Scientifico LINGUE STRANIERE: Inglese : Buono - Francese: Buono

LAVORO attuale: funzionario della società Risorse per Roma Spa. Esperienze politiche precedenti: Consigliere comunale di Ardea dal 1996, ha rivestito anche l’incarico di presidente del consiglio comunale. Liste che lo sostengono:

Liste che la sostengono:

Dati anagrafici Nome: Cognome: Data di nascita: Luogo di nascita: Nazionalità: Residenza: Stato civile:

Istruzione: diploma Ragioniere e perito commerciale LAVORO attuale: Imprenditore Esperienze politiche precedenti: capogruppo Pd in consiglio comunale, vice presidente del consiglio comunale, membro della segreteria nazionale del partito Democratico. Altre esperienze: presidente Confcommercio provinciale, membro direzione Anci (Associazione Comuni d'Italia). Liste che lo sostengono:

Dati anagrafici Nome: Cognome: Data di nascita: Luogo di nascita: Nazionalità: Residenza: Stato civile:

ANTONINO ABATE 04 ottobre 1962 Pomezia Italiana ARDEA Coniugato

Istruzione: Laurea in Scienze politiche – Indirizzo Relazioni Internazionali – Votazione: 110 con lode diploma di Liceo linguistico “V. A. Ruiz” Votazione 100/100 LINGUE STRANIERE: Inglese - Tedesco - Spagnolo

LAVORO attuale: Capo segreteria – Segretario Ufficio di Presidenza Consiglio regionale del Lazio Esperienze politiche precedenti: Responsabile Donne IDV Provincia di Roma Esperienze nel sociale: membro del Comitato “Se non ora quando”. Liste che la sostengono:

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Cristina Capraro 07 settembre 1982 Roma Italiana ARDEA Coniugata

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Faccia a Faccia

LUCA DI FIORI

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percorso politico e/o sociale, pensa di meritarla? “Chi conosce la mia storia politica sa che su questo territorio sono nato e cresciuto. Chi mi conosce sa che qui ad Ardea ho i miei affetti e tutta la mia vita. Con quale faccia potrei tornare in città, a casa mia, dopo aver tradito chi mi ha dato fiducia?”.

Etica, moralità, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini: come tradurrebbe questi principi nel suo modo di governare? “Io e la mia coalizione veniamo da una esperienza che ha questi concetti come basi di lavoro. A questi aggiungerei la legalità. Sono convinto che la nostra azione di governo proseguirà il suo cammino mirando alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. E’ su questo che bisogna puntare ed è questo che ho intenzione di fare, attraverso incontri con le varie associazioni e comitati del territorio”. Si va al ballottaggio: è disposto ad insospettabili alleanze pur di vincere? “Rispondo con un secco “no” proprio per etica, moralità, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini. Niente inciuci e niente accordi trasversali: i nostri alleati saranno solo i cittadini”.

Perché dovrei votare lei e non uno degli altri tre? “Il mio progetto politico è chiaro e si fonda sulla continuità amministrativa che ha portato, negli ultimi cinque anni, a realizzare importanti opere pubbliche. Tra queste, 45 nuove aule scolastiche, 29.071 metri di nuove fognature, 18.300 metri di nuove reti idriche, 145 strade comunali asfaltate o illuminate. Inoltre, abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata e restituito un chilometro e mezzo di spiaggia alla balneabilità. Aggiungo, poi, che abbiamo abbattuto oltre cento case abusive sul lungomare e nelle aree di pregio. Questi sono fatti. E su questi chiedo la fiducia dei cittadini per lavorare per i prossimi cinque anni. Abbiamo il vantaggio di partire da scelte azzeccate: nonostante i bilanci parsimoniosi e l’handicap iniziale degli 11 milioni del caso SPE, l’Amministrazione Eufemi è riuscita a portare avanti il programma promesso alle scorse elezioni. Adesso, con le casse comunali che godono di una salute migliore rispetto all’arrivo di Eufemi, utilizzando gli stessi metodi, basati sull’ottimizzazione delle risorse, potremo fare tanto di più, senza false promesse: il nostro programma, infatti, non è un libro dei sogni, ma si concentra su pochi punti essenziali, necessari e realizzabili”.

In poche parole, illustri il suo slogan ed il suo significato. “Il mio slogan è Ardea che cresce. La città, basta guardarla, è nel pieno di un percorso di crescita. Si sta proiettando nell’area metropolitana della Capitale: è una città di quasi 50 mila abitanti e non più un piccolo borgo. La città cresce non solo perché sono aumentati i residenti, ma perché i servizi offerti sono cresciuti e migliorati. In questi cinque anni di governo abbiamo sempre puntato alla qualità. Qualche anno fa, quando si parlava di Ardea nel resto d’Italia, spesso se ne parlava male. La crescita che intendo io e con me tutta la coalizione è quella che sta portando Ardea ad essere citata per le cose positive, che diventano sempre di più. Come ha detto il sindaco uscente Carlo Eufemi, 8 anni fa Ardea era una città in emergenza, adesso è una città normale, proseguendo su questa strada sarà una città in evoluzione positiva”.

20 04

Lei sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indietro a tutto il suo

Tutti parlano di rinnovamento e metodi nuovi: ma cos'è il nuovo in politica, per lei? “E’nuovo tutto ciò che porta a guardare lontano. Un cittadino impegnato nella vita politica non deve mai guardare a fine anno, ma deve proiettare il suo sguardo più in là. Noi stiamo vedendo Ardea crescere proprio perché abbiamo voluto dare uno sguardo alla città che sarà e che vedrà protagonisti tutti i quartieri e tutti i cittadini. Rinnovamento è quello iniziato con l’Amministrazione Eufemi, che ha saputo dare stabilità al nostro Comune, riuscendo a progettare, far partire ed in molti casi anche terminare le opere necessarie alla città. Metodo nuovo è saper affrontare anche i problemi più spinosi, come quello dell’area sottoposta al vincolo degli usi civici delle Salzare: l’accordo firmato il 21 Aprile rappresenta una pietra miliare in una vicenda che si trascinava da 85 anni, ovvero dal lontano 1927. Tutte le parti hanno firmato un accordo per il recupero urbanistico e la valorizzazione delle Salzare. Ora dovranno recedere dai giudizi legali e risolvere la vicenda con una soluzione stragiudiziale. Grazie ad esso potremo intervenire urbanisticamente sul territorio, dare servizi, e trasformare i legittimi possessori in proprietari. Rinnovamento e metodo nuovo è quindi agire, non limitarsi a parlare, ed è quello che io personalmente sto già facendo da consigliere. Nuovo è essere riusciti finalmente – manca solo la formalizzazione dell’approvazione in consiglio comunale – ad approvare in Giunta il PUA, il Piano di Utilizzo degli Arenili, un ulteriore tassello della strategia del centrodestra mirata alla valorizzazione dei circa 9 km di fascia costiera, elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’intero territorio, che ci consentirà di rilanciare la costa ed il turismo”.

“Così come stiamo resituendo la spiaggia ai bagnanti vogliamo resitituire la città ai cittadini”

Quale sarebbe la sua prima azione qualora diventasse sindaco? “Mi metterei subito a lavorare sul bilancio così da mantenere l’impegno, che certamente manterremo, per mantenere l’IMU al livello minimo: in un periodo di crisi economica così pesante l’Amministrazione deve cercare di pesare il meno possibile sulle tasche del cittadino. Per questo credo sia importantissimo, come prima azione, andare a vedere come poter far quadrare i conti senza dover mettere in crisi i nostri abitanti. Da parte mia questa è una promessa. Lavorare subito al bilancio significherebbe poi avere modo di programmare la macchina amministrativa, poter procedere con la realizzazione delle opere pubbliche in modo sicuro: in questi anni, del resto, lo abbiamo dimostrato approvando il bilancio entro dicembre, cosa che in precedenza sembrava impossibile fare”. Matteo Acitelli

Maggio 2012


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ANTONINO ABATE

percorso politico e/o sociale, pensa di meritarla? “Se c’è una cosa di cui posso vantarmi, sul piano politico, è la coerenza che mi ha fatto rimanere fermo nelle mie posizioni e nel mio partito mentre nelle diverse Giunte cittadine si assisteva a cambi di casacca continui, con un trasformismo che mette i brividi. Sul piano etico, le polemiche di inizio campagna elettorale mi hanno costretto ad alzare i toni, mostrando il mio certificato penale perfettamente bianco. E’ anche per questo, ma soprattutto per la forza del progetto politico che rappresento e per il valore delle persone che compongono la coalizione di centrosinistra, che oggi sento di poter chiedere la fiducia dei cittadini a testa alta, convinto anche di ricevere sempre apprezzamenti per il mio comportamento”. Etica, moralità, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini: come tradurrebbe questi principi nel suo modo di governare? “Su questo punto il programma del centrosinistra parla chiaro. Noi abbiamo adottato con tutte le forze politiche un decalogo sui primi 100 giorni di amministrazione e al primo posto c’è quella che abbiamo chiamato “rivoluzione amministrativa”: vogliamo infatti un Comune trasparente e aperto al contributo dei cittadini. Stimolare la partecipazione, attraverso la creazione di consulte e con il bilancio partecipato, sarà la garanzia di buon governo, perché le scelte saranno adottate insieme alla città. Ogni atto della mia futura Giunta dovrà essere visibile e accessibile, ognuno dovrà poter controllare il nostro operato: ne abbiamo fatto un valore ed un obbligo per il nostro futuro da amministratori”.

Si va al ballottaggio: è disposto ad insospettabili alleanze pur di vincere? “In politica gli accordi devono essere chiari e non possono mai essere “indecenti”, altrimenti prima o poi se ne pagano le conseguenze. Ogni accordo che sarà preso, se ci saranno le condizioni e le volontà, sarà condiviso con l’intera coalizione e sulla base dei programmi per il governo della città”.

Perché dovrei votare lei e non uno degli altri tre? “Perché quella che rappresento è una coalizione forte ed unita, nata sotto il segno della condivisione degli obiettivi e del programma e attorno all’intenzione concreta di cambiare davvero la nostra città. Abbiamo lavorato in questi mesi con i cittadini per i cittadini, per capire le priorità da affrontare. I problemi, infatti, li conosciamo bene già tutti, quello che serve ora è dare una scala ai valori, per far sì che Ardea diventi il posto dove tutti i suoi abitanti si sentano davvero a casa. Io mi presento con un programma serio e realizzabile, basato non solo sui fatti, ma anche sull’affidabilità, sulla preparazione, sulla correttezza e sulla coerenza che credo di aver dimostrato in tutti questi anni. Tornando al programma, la preferenza potrebbe nascere dal modo in cui lo abbiamo impostato con i cittadini, insieme ai quali abbiamo valutato le priorità, che per tutti sono risultate essere quelle relative alla vivibilità di ogni quartiere, all’attenzione al sociale, alle scuole ed alla legalità amministrativa, al rilancio economico attraverso lo sviluppo del turismo ed un nuovo rapporto con l’imprenditoria”.

Illustri il suo slogan ed il suo significato. “Mi ricollego alla domanda precedente, dove affermavo la nostra intenzione di voler cambiare la nostra città. Non a caso lo slogan della coalizione che mi sostiene è “Cambiamo città, restiamo ad Ardea”: con questa frase vogliamo ribadire la necessità di voltare pagina una volta per tutte sul territorio, mettere da parte chi amministra da 40 anni ed ha prodotto solo degrado e disservizi per far ripartire lo sviluppo e portare il nome della città di Ardea nei livelli che merita per storia, tradizione e potenzialità. Noi vogliamo far diventare Ardea il posto dove è bello stare, dove si vorrebbe tornare, non dal quale si vorrebbe fuggire”.

22 04

Lei sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indietro a tutto il suo

Tutti parlano di rinnovamento e metodi nuovi: ma cos'è il nuovo in politica, per lei? “Ad Ardea, dove i metodi sono gli stessi da 40 anni, dire nuovo significa pensare ad un altro modo di governo della città e soprattutto ad un futuro diverso per questo territorio. Ecco perché più volte ribadisco come la vera novità di questa campagna elettorale sia un centrosinistra forte ed unito, pronto dopo tanti anni– programmi alla mano – a dare un futuro diverso e migliore alla città di Ardea. Per rinnovamento intendo anche una selezione sulle persone che si presentano: noi non abbiamo accettato di aprire le nostre liste a tutti, c’erano dei requisiti ben precisi da rispettare, che sono quelli imposti dai codici etici sia del PD che dell’intera coalizione. Ci siamo basati non sui “soliti noti” ma sulle persone normali, quelle che vivono la città ed i suoi problemi tutti i giorni. Solo rinnovando la classe politica si può parlare di rinnovamento in politica”.

”Cambiamo città, restiamo ad Ardea, non è un semplice slogan ma è una realtà possibile insieme a noi”

Quale sarebbe la sua prima azione qualora diventasse sindaco? “Innanzi tutto è necessario un riordino totale della macchina amministrativa, concepita come è oggi risulta inefficiente in alcuni settori. Si tratta del primo passo per creare le condizioni di una trasformazione del rapporto tra amministratori e cittadini e per aprire le porte del Comune al contributo dei residenti. E, a proposito di porte, come ho sempre detto dall’inizio di questa campagna elettorale, una delle prime cosa che farei sarebbe quella di togliere la porta dell’ufficio del Sindaco, in modo che tutti possano entrare e che tutti possano vedere cosa si fa e come si lavora, coniugando la trasparenza alla vicinanza ai cittadini”. Matteo Acitelli

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DEBORA PERSI

24 04

Perché dovrei votare lei e non uno degli altri tre? “Posso rispondere facendo riferimento a quella che è la nostra introduzione al programma. La nostra idea di governo si fonda sulla dignità delle persone ed il diritto al lavoro e lo abbiamo bene evidenziato sul simbolo elettorale. La politica, come ci è stato insegnato a scuola, è “l'Arte di governare le società” e riguarda tanto l'attività di chi si trova ad amministrare quanto quella finalizzata all'accesso all'attività di governo o di opposizione, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Noi proponiamo una amministrazione pubblica, presente e trasparente. Oggi queste parole sembrano abusate e ridondanti visto che potrà riscontrarle anche nei programmi futuri dei miei antagonisti, ma le vere domande sono: “Perché chi ha amministrato per 17 anni mette al primo punto del suo programma il progetto FAR FUNZIONARE IL COMUNE? In questo lunghissimo periodo ha avuto altri impegni e solo oggi ci si rende conto del mancato funzionamento? Chi ha partecipato, seppur seduto sugli scranni dell’opposizione, solo oggi invoca la revisione della macchina amministrativa, la trasparenza e la partecipazione dei cittadini?”. Noi nasciamo come un movimento del popolo, la nostra lista è stata generata invitando le persone a partecipare al progetto raccogliendo le candidature tra la gente semplice che vive i disagi e le ingiustizie del nostro comune e la nostra aspirazione è quella di poter curare gli interessi di tutti, promuovendo la partecipazione, in tutte le sue forme, come un valore civico perché (e qui mi piace ripetere una bella citazione del candidato sindaco di un altro comune) “a noi le stanze piacciono aperte, rumorose e piene di gente”. Illustri il suo slogan ed il suo significato. “Il nostro slogan è “Vivi e lascia vivere”: per noi vuol dire rispetto dei cittadini e vicinanza a loro ed a tutte le problematiche. Vogliamo rivalutare la figura del sindaco in quanto rappresentante del popolo ed espressione delle necessità dello stesso: oggi non è una persona che vive tra la gente, ma una persona a disposizione di pochi o pochissimi e questo non va bene. Il nome della lista civica racchiude il nostro programma, nel quale abbiamo individuato alcuni elementi da cui non si può prescindere, per nessun motivo, per essere felici: dignità, senso di appartenenza, condivisione, solidarietà e lavoro”. Lei sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indietro a tutto il suo percorso politico e/o sociale, pensa di meritarla? “Certo. Il nostro movimento “Ardea FE.LI.CI.” ha preso vita da un iniziativa sociale molto importante, il Comitato Popolare “Ardea in comune” che ha raccolto l’esigenza di tutti quei cittadini che volevano smettere di lamentarsi, fare qualcosa di più e costruire insieme qualcosa. E’ stato un percorso di conoscenza importante, personale, politico e territoriale con gli abitanti di tutte le località perché per noi la diversità locale è un opportunità e non un ostacolo e al centro del nostro pensiero c’è la persona: ogni cittadino deve avere gli stessi diritti e opportunità, e nessuno meglio di chi vive nel territorio sa analizzare le criticità ed i punti di intervento ed i punti di forza all’interno dello stesso. Ci siamo resi conto che i nostri problemi con le nostre soluzioni non interessavano a nessuna figura istituzionale, ma essendo per noi fondamentali, abbiamo deciso che questo progetto sociale dovesse diventare un progetto politico. So bene che sto chiedendo ai miei con-

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cittadini di fare una scommessa quasi al buio non essendo io un politico consumato. Questo però potrebbe anche essere il punto di forza. La gente è stanca di professionisti della politica che pur di occupare poltrone sono disposti a cambiare in continuazione simboli ed aggregazioni formando coalizioni e contro-coalizioni. Io rappresento una lista unica fatta da gente per la gente, che crede nei propri ideali e sta lavorando con grosso spirito di sacrificio, impegnandosi in prima persona ed autotassandosi: non abbiamo contributi di nessun tipo per poter raggiungere il cuore e la testa dei nostri concittadini. Il potere economico e la grancassa mediatica dei partiti cerca di oscurarci ma noi siamo qui pronti a resistere e ad informare tutte le persone di buona volontà”. Etica, moralità, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini: come tradurrebbe questi principi nel suo modo di governare? “La trasparenza è data dal maggior coinvolgimento dello stesso cittadino, che è al centro del nostro programma elettorale. Un’Amministrazione pubblica, presente e trasparente è tale quando è organizzata e funziona per curare gli interessi collettivi della popolazione promuovendo la partecipazione, in tutte le sue forme, come un valore civico. I principi di cui parliamo dovrebbero rappresentare l’essenza e lo spirito di chiunque si ritenga civile, a maggior ragione gli organi politici del Comune devono avere sempre come riferimento diretto e costante i cittadini ai quali garantire la conoscenza e la trasparenza delle decisioni che ricadono sulla comunità. A tal fine noi pensiamo di rendere operativo l’ufficio delle relazioni con il pubblico e di attivare il “social network dei cittadini” (SNC), come strumento di ascolto per tener conto di segnalazioni, consigli e proposte di pubblica utilità non solo per interventi immediati ma anche per programmare quelli successivi. Infine è nostro intendimento costituire una “Banca del Tempo” per promuovere le relazioni di buon vicinato e la solidarietà sociale come pratica quotidiana nei rapporti tra le persone”. Si va al ballottaggio: è disposta ad insospettabili alleanze pur di vincere? “Il nostro scopo non è quello di vincere a tutti i costi, bensì scuotere le coscienze e ricondurre le persone al riconoscimento dei veri valori legati alla vita quotidiana, alla socialità ed al senso di appartenenza, all’educazione dei giovani per pensare al futuro ed alla cura degli anziani per salvaguardare il passato, alla attenzione alla natura ed a tutti i beni storici culturali ed archeologici per garantirci un sereno presente e gettare le basi per un felice futuro dei nostri figli, valorizzando il passato. Non potremmo mai prendere in considerazione “insospettabili alleanze” ma solo prestare attenzione e collaborare con chi dimostrerà di avere a cuore i nostri stessi progetti, finalizzati al solo bene della comunità”. Tutti parlano di rinnovamento e metodi nuovi: ma cos'è il nuovo in politica, per lei? “Sono le persone che, come noi, si impegnano in questa attività senza fini personali, libere dai partiti e dalle loro imposizioni o compromessi, liberi da clientele, nepotismi e comitati d’affari. Novità è la “Programm/Azione” che rappresenta la parola d’ordine di tutta la nostra proposta elettorale, da sempre assente nel nostro Comune e che invece rappresenta una esigenza fondamentale per una comunità che, secondo le più recenti proiezioni statistiche, si avvia a raggiungere nell’arco dei prossimi anni una popolazione residente di circa sessantamila persone di cui il 20% di nazionalità estera”. Quale sarebbe la sua prima azione qualora diventasse sindaco? “Una giornata “Porte aperte al Comune – Il Sindaco di tutti”, con tutti gli uffici comunali aperti al pubblico e tutti i dipendenti del Comune, Consiglieri, Assessori e Sindaco, a illustrare il loro lavoro e le loro responsabilità. Farei anche un preciso resoconto di come troverei il Comune: situazione economica, bilancio, opere stanziate e finanziate, progetti avviati, rendendo partecipi di tutto i cittadini. Inizierei subito un confronto con le Associazioni ed i Comitati del territorio per poi poter dare il via alla programmazione condivisa, legale e trasparente di tutte le attività necessarie per restituire al nostro Comune ed ai suoi abitanti la dignità, evidenziando per ogni località l’emergenza che più sta a cuore ai cittadini, per creare lavoro e quindi futuro. Inoltre, cercherei un contatto costante con i tutori della legge per valutare gli aspetti ancora insoluti che riguardano la nostra sicurezza”.

Maggio 2012


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CRISTINA CAPRARO

nati durante gli ultimi mesi, ripongono in me una grande fiducia, vedono in me, nella mia onestà e nell’esperienza amministrativa maturata negli anni passati in Consiglio regionale, la speranza di uscire da questo sistema cupo, grigio da cui molti vogliono fuggire. Certo è che coloro che hanno un trascorso ben consolidato presso la precedente amministrazione comunale non possono dire lo stesso né sottrarsi a determinate responsabilità. Se siamo arrivati a questo punto, l’attuale classe politica dovrà risponderne”.

Etica, moralità, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:come tradurrebbe questi principi nel suo modo di governare? “Il Comune dovrebbe essere la casa di tutti. La partecipazione, da tutti invocata, deve essere realizzata con i fatti: sedute pubbliche, atti aggiornati costantemente sul sito internet, massima trasparenza nelle procedure. I cittadini devono poter controllare facilmente ogni passaggio amministrativo,ogni appalto e ogni altro atto dell'amministrazione comunale,come d’altronde prevede la nostra proposta di legge, depositata in Consiglio regionale già nel giugno dello scorso anno, in materia di informatizzazione e tracciabilità dei procedimenti amministrativi. Voglio che la trasparenza non sia un enunciato previsto dalla legge, ma l’essenza stessa dell’operato del Comune. Solo in questa maniera sarà possibile recuperare l’etica e la moralità politica”.

Perché dovrei votare lei e non uno degli altri tre? “ Una domanda che esige una risposta presuntuosa, in teoria. Quello che posso dire è che in questo Paese si parla tanto di giovani e donne, della necessità di cambiare la politica e la vecchia classe dirigente. Ecco, io e le liste che mi sostengono rappresentiamo tutto questo, rappresentiamo la discontinuità politica e morale rispetto ad un’amministrazione che ha deturpato e sfruttato il territorio di Ardea senza alcuna idea di sviluppo. Non abbiamo mai amministrato Ardea, siamo “incontaminati” rispetto all’attuale classe politica e siamo determinati, con le idee chiare di ciò che vogliamo fare per una vera rinascita di questo territorio”.

In poche parole, illustri il suo slogan ed il suo significato. “La parola chiave è “cambiamento”, vogliamo far capire che non è possibile rassegnarci a vivere nel malgoverno, ad essere il fanalino di coda tra le città della provincia di Roma solo perché amministrata da anni da politici che hanno sempre e solo fatto i propri interessi. Ardea può cambiare e crescere, ha le potenzialità per diventare una città davvero vivibile e rinascere sotto il profilo economico, sociale e culturale. Qualcuno ha amministrato questo comune pensando che sarebbe stato sufficiente soltanto costruire abitazioni, costruire un grande comune dormitorio alle porte di Roma, senza pensare alle esigenze dei cittadini, dimenticando lo sviluppo sociale. E’ arrivato il momento di cambiare l’approccio e di togliere l’interesse economico dal centro dell’azione politica e di sostituirlo con il cittadino. Questo implica un cambiamento di quella classe politica che fino ad oggi ha lasciato in uno stato di completo abbandono i cittadini di Ardea”.

26 04

Lei sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indietro a tutto il suo percorso politico e/o sociale, pensa di meritarla? “Anche qui, è presuntuoso dire di meritare più di altri. Dico soltanto che la mia candidatura a Sindaco è nata spontaneamente, condivisa dalle due liste che mi sostengono, senza mai un'esitazione. Lo stesso forse non si può affermare per le altre realtà politiche. Le persone che hanno intrapreso al mio fianco questo percorso e tutti coloro che si sono avvici-

Si va al ballottaggio: è disposta ad insospettabili alleanze pur di vincere? “Io andrò avanti fino in fondo con coloro che hanno creduto in me in questi mesi. Credo in un progetto ed è quello che deve "vincere". La mia candidatura è caratterizzata dal fatto che non pensiamo a giochetti e tatticismi, ma solo ai programmi e all'idea ferma di voler cambiare Ardea. A noi non interessa una poltrona. Il fine ultimo di tutto il nostro progetto è creare le condizioni per realizzare un buon governo e rilanciare dal punto di vista economico e sociale il territorio in cui viviamo e dove abbiamo deciso di far crescere i nostri figli. Abbiamo già avuto la possibilità di stringere un’alleanza con altre liste, ma abbiamo le idee molto chiare in merito”. Tutti parlano di rinnovamento e metodi nuovi: ma cos'è il nuovo in politica, per lei? “Tutti ne parlano, ma sono pochi a crederci davvero. Il rinnovamento, qui ad Ardea, è recuperare un principio fondamentale che l’attuale classe politica ha completamente disatteso: è fare politica a servizio dei cittadini e non per arricchimento personale; rinnovamento è allontanarsi da personalismi e arrivismi, fare ciò che serve per la comunità, perché alla fine il bene di tutti coincide con quello di ognuno. Rinnovamento significa rompere col passato, scegliere la via del cambiamento, il che implica una forte dose di coraggio. Noi abbiamo tutti la consapevolezza di quello che siamo, di quella che è oggi la nostra città. Ognuno di noi in cuor suo sa che è arrivato il momento di una reazione forte e chiara”.

Quale sarebbe la sua prima azione qualora diventasse sindaco? “Ad Ardea c’è tutto da fare. Andremo avanti per priorità, considerando il territorio nella sua complessità, senza distinzioni tra quartieri di serie A e quartieri di serie B. E’ necessario congelare la situazione attuale per ripartire dal recupero e dalla valorizzazione dell’esistente, senza inseguire illusorie quanto mirabolanti chimere. I servizi primari si collocano tra le cose fondamentali che affronteremo fin da subito, per poi procedere con lo sviluppo dei servizi sociali e con il rilancio del settore turistico che ha le potenzialità per diventare il vero motore dell’economia e dell’occupazione del nostro territorio. Sarà necessario analizzare con attenzione il Bilancio comunale al fine di comprendere fino a che punto ci porteremo dietro i debiti contratti dall’attuale amministrazione, per poi andare avanti con la realizzazione di tutte quelle opere che rappresentano a nostro avviso gli atti necessari per il bene della cittadinanza. Realizzeremo un asilo nido comunale che vada incontro alle esigenze economiche delle famiglie e un istituto di scuola superiore che eviti ai nostri ragazzi di essere pendolari a quattordici anni”. Alessia Ambra Achille

Maggio 2012


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MARTIN PESCATORE “LIBERO”

Il nuovo Comitato di Quartiere tra problemi e speranze

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anno aggiunto la parola “libero”, che contiene e rappresenta tutto quello che vorrebbero per il loro quartiere, al nome del Comitato di zona di Martin Pescatore. Un Comitato giovanissimo, nato per sopperire alla divisione data dai due già esistenti, che avevano diviso il territorio in due parti, “alto” e “basso”. “Molti residenti non si riconoscevano nei due CdQ - spiega Elena Andreoli, Tesoriere del Comitato – Parlando per mesi dei problemi del territorio abbiamo capito che serviva una forza nuova che aggregasse tutti i cittadini: questo è un quartiere unico, non dobbiamo costruire barriere, ci bastano quelle che ha messo l’Amministrazione nel momento in cui ci ha segregato in un perimetro che sembra una riserva indiana”. “Uno dei nostri più grandi problemi – aggiunge il Segretario Dino Spagnoli – è proprio quello della viabilità. Basta pensare che a Martin Pescatore ci sono 1100 famiglie, che significano una media di 3500 persone e circa 2000 automobili, a cui vanno ovviamente aggiunte quelle di chi viene per lavoro o altri motivi. Il traffico non viene per nulla agevolato, perché per uscire dal quartiere bisogna fare dei giri immensi, come arrivare all’altezza delle giostre, proseguire per via Danimarca fino alla rotonda di piazza Ungheria e poi tornare indietro, oppure arrivare al confine con il Borgo Santa Rita e anche lì fare tutto il giro. Eppure le soluzioni a questo confinamento ci sono e l’amministrazione comunale aveva preso degli impegni ben precisi, che non sono stati mantenuti”. A cosa vi riferite? “All’apertura delle uscite su via dei Romagnoli – spiega Elena Andreoli – per le quali basterebbe davvero pochissimo, visto che sono bloccate a pochi metri dalla strada principale”. “Ma anche alle rotonde su via Danimarca – aggiunge Dino Spagnoli – più volte illustrate della passata Amministrazione De Fusco e promesse in campagna elettorale. Che fine hanno fatto?”. Ma per qualcosa che sparisce c’è qualcosa che appare: i sensi unici ed i divieti stradali. “Hanno posizionato dei segnali stradali di notte: ci siamo svegliati una mattina ed abbiamo scoperto di non poter più fare i percorsi a cui eravamo abituati, perché nel frattempo erano cambiati i sensi di marcia – spiega Andreoli – Noi, comunque, non vogliamo fare polemica. Il nostro vuole essere un contributo propositivo, attivo e concreto: abbiamo voglia di cambiare le cose in meglio. Siamo stati tante volte illusi, per poi essere puntualmente disillusi quando si tratta di

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passare agli atti concreti che consentirebbero di rivalutare questo quartiere. L’Amministrazione sembra essersi dimenticata di questa zona. Soprattutto il Sindaco. Vorremmo sentire il suo interesse, invitandolo a venire qui e mettersi nei panni dei normali cittadini, per capire i problemi che viviamo quotidianamente, a partire da quello del traffico e della sicurezza, sia stradale che personale”. “La microcriminalità è molto alta – dichiara Spagnoli – con furti nelle abitazioni, spaccio di sostanze stupefacenti, addirittura, qualche mese fa, un omicidio. Noi vogliamo maggiore sicurezza. Qui non si vedono mai pattuglie delle forze dell’ordine. Vengono solo gli agenti della municipale per fare multe alle auto. Noi vorremmo invece altri tipi di controllo. Chiediamo che venga tutelata la nostra incolumità fisica alle fermate dei bus, che non sono visibili dalla strada. Poco tempo fa un pullman ha investito una ragazzina che doveva andare a scuola, erano le 6:30 del mattino e la strada, nel punto della fermata all’altezza del ristorante La Casetta, è troppo buia e l’autista non ha visto che c’era gente alla fermata. La disattenzione dell’Amministrazione si nota anche in altre cose, come il bau park: è stato presentato come un esempio di civiltà, adesso sembra l’esempio di uno zoosafari, con l’erba alta come in una jungla, abbandonato a sé stesso”. Altro problema è quello legato alla raccolta dei rifiuti. Pur essendo uno dei quartieri pilota della PaP, ancora il servizio ha gravi carenze “da imputare all’amministrazione – precisa Elena Andreoli – Molto spesso gli operatori ecologici non raccolgono, per poi spiegarci che non sono stati pagati i loro stipendi. Ma noi le tasse le paghiamo! La raccolta differenziata spesso non rispetta la tabella iniziale, con il risultato di far accumulare i rifiuti dentro e fuori le case e le attività commerciali. Per non parlare del fatto che il promesso risparmio si è trasformato nell’aumento del 15% della tariffa base”. A metà aprile il vostro comitato ha organizzato una riunione a cui è stato invitato l’Assessore all’ambiente Pietro Toce proprio per discutere dei problemi legati ai rifiuti. Al di là delle soluzioni eventualmente trovate, avete intenzione di ripetere l’esperienza con altri Amministratori? “Sicuramente. Vogliamo invitare i vari Assessori e, ognuno per le sue competenze, illustrare le carenze del quartiere, a partire dai marciapiedi. Pur ringraziando la Provincia per i fondi concessi per la realizzazione del marciapiede di via Danimarca, vogliamo far notare come il “salvagente” che divide la stessa strada potrebbe essere sfruttato meglio: adesso è uno spazio inutile ed inutilizzato”, dichiara Spagnoli. “All’Assessore all’Urbanistica, invece, vorremmo chiedere di verificare la reale destinazione d’uso di tanti terreni del quartiere, per capire se l’utilizzo privato che ne fa qualcuno è lecito oppure no, dal momento che sembravano essere pubblici – aggiunge Elena Andreoli - E, se sono pubblici, vorremmo sapere perché non vengono trasformati in parchi, in aree verdi attrezzate, oppure destinati a punti di ritrovo per i giovani, che qui possono incontrarsi solo in mezzo alla strada o all’oratorio della Chiesa. Ma ormai il nostro è un quartiere multietnico, non possiamo costringere i ragazzi musulmani a frequentare una Chiesa Cristiana”. “Si potrebbe creare un campo di calcio – conclude Dino Spagnoli – per dare modo ai ragazzi di avere uno sfogo. Ma permettetemi una battuta, a noi va bene anche un campo da golf, se questo ci potrà consentire maggiori attenzioni…”. Alfredo Corrao

Maggio 2012


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SVILUPPO DEL TURISMO: TRA DIVERTIMENTO E SCIENZA Zoomarine promotore di un progetto di sviluppo interregionale tra Lazio e Campania

U

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n workshop per il rilancio del turismo nella zona del Tirreno centrale. E’ quanto ha organizzato Zoomarine lo scorso 20 Aprile, radunando in un seminario i vertici del turismo e delle Istituzioni del Lazio e della Campania, per un “grande progetto di sviluppo del turismo, del divertimento, della scienza e dell’ambiente”. Ad aprire il dibattito il nuovo direttore del Parco, Aurelio Latella. “Zoomarine rappresenta un’opportunità di crescita per tutto il territorio: negli anni è cresciuto il numero delle attrazioni e dei visitatori. L’offerta è stata differenziata per mirare a target dalle esigenze diverse, facendo diventare Zoomarine un polo di attrazione turistica per tutta l’area di Roma e del Centro-Sud Italia. Abbiamo iniziato delle importanti sinergie, prima fra tutte quella con il Bioparco di Roma, ma non trascuriamo anche quelle commerciali, stipulate non solo con numerosi hotel del territorio, ma anche, da quest’anno, anche con il Golf Club Mare di Roma o con il centro sportivo e di benessere Olimpia, per offrire ai turisti un pacchetto più appetibile. Adesso servono collaborazioni ancora più importanti con le Istituzioni, per un rilancio del turismo che coinvolga un ampio territorio. Gli studi fatti da Accenture, una multinazionale di consulenza, ci fanno capire, attraverso i dati raccolti ed elaborati, l’attrattività dei Parchi e le prospettive di sviluppo turistico ed economico del Tirreno Centrale, che vanno colte per poter rilanciare l’intero territorio. Zoomarine tour vuole aumentare i tempi di permanenza media dei turisti, sviluppando e promuovendo anche le attrazioni con cui è in partnership”. Il primo a prendere la parola è stato il prof. Alessandro Jaia dell’Università La Sapienza, il quale ha ricordato l’immenso patrimonio archeologico del territorio. “Se ben coordinato –

ha dichiarato - potrebbe diventare, in collaborazione con le varie Istituzioni, un parco tematico archeologico, con un percorso ampio che unisce i musei archeologici di tutti i Comuni limitrofi a Pomezia, fino a Nemi, che insieme ricostruiscono perfettamente l'intera storia di Roma: qui, infatti, ha avuto inizio la cultura latina”. Per Stefano Zappalà, Assessore al Turismo della Regione Lazio, Zoomarine ha “un grande significato, visto che ero il Sindaco di Pomezia quando questa avventura era ai suoi esordi. Ritengo inoltre il turismo un valore importantissimo per la nostra regione, che possiede il 40% del patrimonio nazionale a livello archeologico. A livello regionale stiamo sviluppando un sistema a rete che coinvolga tutte le Province: si tratta della prima “industria” del Lazio, l’unico modo per rilanciare il sistema economico”. La parola è poi passata all’attuale Sindaco, Enrico De Fusco. “Sono felice che il prof. Jaia abbia citato il museo Antica Lavinium, che rappresenta un vero gioiello archeologico culturale, che ci ricorda che Pomezia, pur avendo solo 74 anni, arriva da lontano. Il nostro Comune ha visto uno sviluppo iniziale incredibile, favorito di certo dalla Cassa del Mezzogiorno, poi un’altrettanto incredibile recessione: adesso puntiamo al rilancio. Secondo me Zoomarine, così come la statua posizionata al centro di Torvaianica, rappresenta la rinascita del nostro territorio. Non dobbiamo dimenticare gli anni d'oro, quelli dei divi del cinema: bisogna tentare di rilanciare, sfruttando le ricchezze e le potenzialità del territorio per farne un punto di forza per una nuova economia. Per questo credo, forse andando un po’ in contrasto con l’Assessore Zappalà, che dovremmo intanto limitarci alla nostra zona, far crescere le strutture del nostro territorio, cercando di farci conoMaggio 2012

scere nel resto d'Italia e d'Europa. Pomezia può ripartire proprio come polo turistico locale, integrato non tanto con i luoghi lontani della nostra Regione, ma con quelli vicini, come Ardea. Per ottenere un buon risultato, pubblico e privato si devono unire, come dimostra Zoomarine”. Maria Lorenzi, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Napoli, ha affermato che “Zoomarine dimostra che il divertimento può veicolare la cultura. Ci sono affinità nei nostri territori, uniti da un bene prezioso come il mare. Stiamo pensando ad un polo turistico che unisca il sud pontino alla parte della Baia Domizia, per un turismo integrato”. Antonio Gazzellone, delegato per il Turismo a Roma Capitale, ha invece pensato “ad un II° Polo turistico di Roma: il primo è quello Colosseo e dei Fori Imperiali, che attira milioni di visitatori ogni anno. Il secondo dovrebbe far sviluppare l'area che parte dell'Eur ed arriva al mare, con un water front ad Ostia ed una sinergia sia a nord che sud, verso l'area etrusca e verso quella latina e rutula, quindi verso Pomezia ed Ardea. A questo abbiamo pensato di unire le città d'arte, come Napoli, Firenze, ma anche Venezia. Ormai i treni ad alta velocità ci consentono di raggiungere le città d'arte italiane in pochissimo tempo, consentendo nuove ed inaspettate sinergie. Stiamo immaginando un sistema diverso per il rilancio del turismo: ben vengano quindi le idee da parte dei privati e degli altri Enti Locali. In questo momento di crisi bisogna trovare nuove offerte che possano attirare i nuovi turisti, quelli che vengono dai paesi emergenti, che hanno un'economia più forte. Dobbiamo quindi offrire una sinergia completa, che offra una scelta vasta e soddisfacente. Il turismo va considerato in tutti i suoi aspetti: deve andare oltre al contenuto, raccogliendo l'attenzione del cliente nella fase iniziale e continuando ad averne cura anche dopo il suo viaggio”. Gli specialisti di Accenture hanno focalizzato l’attenzione sulla conoscenza. “Se le ricchezze di questo posto non si fanno conoscere, non riusciremo ad attirare nuovi turisti, bisogna quindi creare una sorta di ecosistema integrato che comprenda non solo natura e tempo libero, ma un network completo, lanciando messaggi pervasivi a quei target che ignorano completamente quali sono le offerte turistiche e le bellezze del posto. Marketing on line e social network sono solo alcuni dei nuovi mezzi da utilizzare per sfruttare appieno e rendere concreto questo rilancio che tutti auspichiamo. Riduzione dei costi e aumento dell'offerta sono obiettivi raggiungibili utilizzando proprio le nuove tecnologie, come ci dimostrano le esperienze dei parchi della Florida. Attraverso la tecnologia integrata il cliente potrà crearsi ad hoc dei percorsi non solo di viaggio, ma anche di organizzazione della giornata: ad esempio all’interno di un parco evitando code, sfruttando al meglio i percorsi, condividendo inoltre


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Cronaca

TORVAIANICA,TERRA DA CONQUISTARE

...e rivalutare, per un rilancio del turismo e dell’economia

A l'esperienza in "presa diretta", creando così una sorta di una pubblicità gratuita nei confronti di altre persone. Rispetto alle realtà mondiali, noi potremmo - ragionando a livello non più solo locale, ma internazionale - raggiungere livelli simili a quelli dei grandi parchi americani, ma dobbiamo uscire dalle logiche troppo strette del territorio. Ovviamente dietro a queste ipotesi c'è tutto un lavoro di fare per creare un indotto che porterebbe ricavi e benefici all'intero territorio”. Luigi Celori, presidente autostrade per il Lazio, ha posto un importante interrogativo. “Come ci si arriva, in questo territorio splendido? I problemi della viabilità sono enormi, ed hanno causato la morte di numerosi progetti. Bisogna quindi partire da questo per poter arrivare ad un vero rilancio. Sono anni che cerchiamo di portare avanti varie opere viarie, che poi per motivi di diversa natura non riescono mai a vedere la luce. Credo che la Nuova Pontina, unita alla Cisterna Valmontone, potrebbe diventare una via preferenziale per tutto il turismo che viene dal sud, favorendolo ed incentivandolo. Serve sinergia tra gli imprenditori privati e gli Enti locali anche a livello di rete infrastrutturale, per creare le vie di collegamento. In questo territorio abbiamo il triangolo del divertimento, formato da Zoomarine, Cinecittà World, Rainbow Magicland: adesso dobbiamo unirlo anche a livello di strade. A questo possiamo aggiungere anche tutte le altre bellezze, dalle secche di Tor Paterno al patrimonio archeologico, ma sempre partendo da una buona rete di collegamento”. On. Mario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, ha invece parlato dei necessari finanziamenti alle imprese. “Dobbiamo mettere insieme uno studio di fattibilità per creare un sistema di microimprese che creino nuova occupazione e favoriscano il rilancio dell'economia. Per questo sono state invitate le banche a trovare un accordo che favorisca quegli imprenditori che vogliono davvero lavorare bene, ovvero creare quelle opportunità che consentano al turista di rimanere sul nostro territorio almeno una notte in più oltre al “pacchetto standard” che viene offerto agli stranieri, che di solito visitano in un unico giro Venezia, Firenze e Roma: occorre dare un'opportunità di divertimento proprio qui da noi”. Matteo Acitelli

desso tutti la vogliono. Se poi qualcuno se la prenderà, e soprattutto cosa ne farà è tutto da vedere. Stiamo parlando di Torvaianica, o meglio di quello che potrebbe diventare la costa pometina. Il progetto di un polo turistico che comprenda anche l’area litoranea del Comune di Pomezia è venuto in mente alla Capitale, che, a ben vedere, ha messo gli occhi su un territorio fertile e prezioso: al contrario di Ostia - naturale sbocco turistico-marittimo per Roma, dal momento che è un suo quartiere – Torvaianica ha uno spazio potenziale di crescita enorme. Ostia, con il suo sviluppo già consolidato e la lontananza delle aree ancora libere dalla costa, non offre lo scenario ideale per nuovi insediamenti, mentre Torvaianica, che nei suoi 9 chilometri di lunghezza ha una larghezza – tranne che nel tratto centrale – di circa 500 metri, è, o potrebbe essere, terreno vergine per investimenti da parte di imprenditori lungimiranti. Il Comune di Pomezia si trova quindi nella condizione di dover decidere se appoggiarsi alle idee provenienti dalla Capitale, con il rischio di farsi fagocitare da un progetto che la metterebbe comunque in ombra, vista l’imponenza di Roma, o se rischiare e fare tutto da solo, con oneri e onori. “Sappiamo perfettamente quale sia l’importanza del nostro territorio – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive David Tintinago – La nostra zona unisce l’attrattiva del mare e di una spiaggia davvero bella alla storia ed all’archeologia. Tutti tesori che, se valutati nel giusto modo, possono portare, o meglio riportare Torvaianica e l’intero Comune di Pomezia ad alti livelli. Per questo abbiamo pensato di creare un “Distretto turistico della città di Pomezia”, che in seguito confluirà nel II° distretto turistico di Roma, ma manterrà una sua identità autonoma, per favorire le piccole medie imprese del territorio, sulla falsariga del modello adottato nella costa romagnola”. Ovvero? “Creando una serie di attrattive: sul posto abbiamo già Zoomarine che funge da richiamo, ma ovviamente il parco da solo non basta, dobbiamo creare ulteriori valori, dando la massima assistenza agli imprenditori che vogliono investire in questa zona. Pensiamo che questo progetto abbia una forte possibilità di sviluppo proprio perché, al contrario del Comune di Roma, noi abbiamo lo spazio fisico per poter realizzare nuove imprese e nuove strutture. Anche il Comune di Albano, che non ha vicinanza con il mare, ci ha fatto pervenire una proposta di sinergia. Le nuove normative agevolano l’imprenditoria: è nostra intenzione catturare tutte le iniziative possibili che possano portare occupazione sul territorio, ed al momento puntare Maggio 2012

sul turismo è una delle scelte migliori, se fatta con intelligenza. Da parte nostra daremo tutto il supporto possibile a chi vorrà insediarsi nel nostro Comune”. “Vorremmo cercare di essere più indipendenti rispetto al passato – ha precisato il sindaco Enrico De Fusco – proprio perché siamo consci dei tesori presenti nel nostro territorio. Faccio l’esempio del Museo di Pratica di Mare: è un vero gioiello, un elemento prezioso per la città. Se dovesse però venire associato a Roma perderebbe di valenza e di valore, perché la Capitale ha in dote un patrimonio molto più ricco a livello quantitativo che andrebbe a sminuire il nostro. Dobbiamo quindi cercare di “lanciare” il nostro territorio senza stare a rimorchio di qualcun altro. All’estero riescono a dare valore a qualsiasi cosa, facendola passare per unica. In Olanda, addirittura, si è creato un centro d’attrazione, vantandolo come chissà quale importante reperto, per un semplice dente di dinosauro. E noi non riusciamo a farlo con tutta la ricchezza archeologica che abbiamo? Credo che uno dei motivi sia proprio la mancanza di autonomia: la vicinanza con Roma se da un lato ci favorisce, dall’altro ci penalizza. Adesso è arrivato il momento di trovare un equilibrio che sia più favorevole al nostro territorio, ai nostri commercianti ed imprenditori e quindi ai nostri cittadini. Dobbiamo quindi mettere in modo delle sinergie, anche con la stessa Roma, ma non delle gerarchie, che non fanno altro che penalizzarci”. Quale potrebbe essere la soluzione? “Guardare non solo lontano, ma anche vicino. Cercare intese e collaborazioni, oltre che con Roma, anche e soprattutto con Comuni come Ardea, Anzio e Nettuno. Cercare un’integrazione tra pubblico e privato, per attirare investitori seri che possano rilanciare il territorio senza distruggerlo ma, anzi, valorizzandolo”. A Torvaianica lo spazio per le iniziative c’è, ma ci sono imprenditori interessati e, soprattutto, con progetti interessanti? “Qualcuno sì. Dobbiamo calcolare che di questi programmi integrati si parla da troppo poco tempo per poter avere già in mano qualcosa di concreto. Uno dei progetti più interessanti è quello riguardante una darsena, un porto-canale non invasivo per la costa e le correnti, che non danneggi l’ecosistema marino. Ma ce ne sono anche altri. Da parte nostra ci siamo attivati per valutare ogni proposta, spero quindi che gli imprenditori raccolgano il nostro invito”. Alfredo Corrao

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USI CIVICI, LA FINE E’ VICINA

Firmato il protocollo d’intesa che rende possibile una soluzione bonaria del contenzioso

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si civici, la parola fine è ormai vicina. Il 21 Aprile, nell’ufficio del Sindaco di Ardea Carlo Eufemi, è infatti stato firmato tra i rappresentanti di tutte le parti coinvolte nella ultradecennale vicenda dell’area delle Salzare un protocollo d’intesa che concretizza formalmente la soluzione del contenzioso che vede coinvolti oltre 700 ettari di terreno a ridosso di Tor San Lorenzo. Erano presenti e hanno sottoscritto il documento l’avv. Bucalo, in rappresentanza della soc. La Fossa, gli avvocati Fierimonte, Bonifacio e Angeloni, rappresentanti dei comitati e dei cittadini, mentre per il Comune hanno firmato il Sindaco Eufemi, l’Avvocato Lettera, legale di fiducia dell’Ente, e la dott.ssa Gloria di Rini, Segretario Generale del Comune. “E’ un risultato di portata storica – ha detto il Sindaco Carlo Eufemi – dopo 62 anni tutte le parti che in questi decenni si sono fronteggiate, in alcuni momenti anche aspramente, oggi hanno trovato una sintesi in questo documento che permette di concretizzare formalmente la soluzione e che porterà al riscatto delle aree oltre a permettere all’Amministrazione di iniziare finalmente il percorso per il recupero e la riqualificazione dell’intera area.. Inoltre darà la possibilità ai cittadini di vedere finalmente riconosciuto il proprio diritto proprietario e patrimoniale. Nel chiudere la mia esperienza come Sindaco, è con emozione che lascio ai cittadini di Ardea coinvolti in questo annosa vicenda questo strumento frutto di un grandissimo lavoro di mediazione tra tutte le parti. Ringrazio quindi tutte le persone che hanno contribuito con vari ruoli in questi anni a questo grande successo, dall’avv. Lettera che ha rappresentato il Comune nella fase più critica della mediazione, alla dott.ssa Di Rini attuale Segretario Generale e alla dott.ssa Macrì, che l’ha preceduta, per il loro importante contributo giuridico nella definizione dei vari passaggi e tutti gli uffici comunali che hanno lavorato dietro le quinte, senza dimenticare il Presidente del Consiglio Comunale, tutti i Consiglieri Comunali e l’intera Giunta”. Quella degli usi civici è una questione che investe i cittadini di Ardea da molti decenni, essendo iniziata addirittura nel 1927. Le vicende legali sono invece partite dal 1950. “Negli ultimi anni abbiamo avuto un confronto serrato con le

parti in causa ed oggi, a distanza di 62 anni dalla nascita del contenzioso, possiamo finalmente dire di aver dato l’avvio alla sua conclusione. Le cause in corso avrebbero potuto durare ancora molto tempo: per evitare questo siamo riusciti a trovare un’intesa equilibrata per tutti gli attori coinvolti. E’ un risultato insperato: ci sono stati momenti in cui l’unica soluzione sembrava essere quella giuridica, ma adesso, con immensa soddisfazione, possiamo dire di aver avviato un percorso a senso unico, dal quale non si potrà tornare indietro, che porterà ad una soluzione di transazione che vedrà tutelati gli interessi di tutti, dall’Amministrazione ai cittadini, passando per la società “La Fossa”. Io non vedrò direttamente la conclusione di questo percorso, perché il mio mandato da Sindaco scade tra pochi giorni, ma chi prenderà il mio posto dovrà proseguire su questa strada, a prescindere dai colori politici. Posso dire che questo è l’ultimo regalo che ho fatto da Primo Cittadino ad Ardea, un gesto d’amore nei confronti di tutti i cittadini - sia quelli coinvolti direttamente che i restanti, dal momento che parliamo di beni pubblici – oltre che una bella eredità al prossimo Sindaco”, ha dichiarato un commosso ma risoluto Carlo Eufemi subito dopo aver riepilogato la travagliata storia degli usi civici che gravano sull’area delle Salzare. “Con questo Protocollo credo di aver compiuto un atto di estrema importanza sia a livello Istituzionale che umano; si è trattato di un lavoro corale, al quale hanno preso parte tutti i consiglieri comunali e la Giunta, ma anche le parti coinvolte direttamente, che hanno mostrato la buona volontà di trovare un punto d’incontro. Per raggiungerlo abbiamo lavorato molti mesi, incontrando e superando diverse difficoltà: non è stato certo facile affrontare in maniera così decisa una situazione che le Amministrazioni che ci hanno preceduto non avevano mai nemmeno sfiorato”. La società “La Fossa” rinuncerebbe ai diritti vantati sui 706 ettari di terreno delle Salzare attraverso una compensazione di cui si devono ancora definire gli aspetti. Tra la richiesta della società e l’offerta dell’Amministrazione c’è un vuoto da colmare, “ma adesso le posizioni non sono poi così lontane”, ha precisato l’avvocato Lettera. I cittadini che rivendicano la legittimazione del terreno e la liberazione del gravame Maggio 2012

adesso potranno, attraverso una rinuncia a tutti gli atti giudiziari in corso, arrivare ad una effettiva soluzione definitiva che li vedrà diventare i veri proprietari dei “loro” terreni e delle “loro” case. “Alla prossima Amministrazione – ha aggiunto Eufemi – questi cittadini dovranno chiedere il proseguimento del lavoro iniziato dalla mia Giunta e l’urbanizzazione del loro territorio, con il recupero urbanistico, la perimetrazione e la realizzazione di tutte quelle opere, servizi ed infrastrutture che lo rendano un vero e proprio quartiere”. Concordi con Eufemi gli avvocati Fierimonte, Bonifacio e Angeloni, che in questi anni hanno rappresentato le istanze dei cittadini “proprietari”. “Si è trattato di un percorso lungo e molto difficile – hanno dichiarato – che seguiamo da più di 20 anni. Due decenni di processi, sentenze, rinvii, tutto senza una chiara soluzione finale, perché il nodo creato negli anni ’50 era davvero troppo difficile da sciogliere. La firma di un protocollo d’intesa che tuteli le parti coinvolte è la soluzione migliore che tutti potessimo auspicare: per questo ringraziamo il sindaco Eufemi e la sua Amministrazione, la prima ad aver avuto la voglia ed il coraggio di andare a fondo e risolvere una vicenda che vede coinvolte più di 200 famiglie”. I complimenti sono andati anche all’avvocato Lettera, profondo conoscitore degli usi civici, a cui l’Amministrazione rutula ha dato l’incarico di seguire la vicenda. “E’ stata necessaria la cooperazione di tutti: dopo 85 anni abbiamo la possibilità di sederci ad un tavolo e dare una rapida e definitiva soluzione a questo problema, assicurando ai cittadini coinvolti il riconoscimento dei loro diritti e, nel frattempo, dando a tutta la comunità di Ardea una serie di spazi comuni, che si tradurranno in verde pubblico e molto altro. Il nostro merito è stato quello di prendere “per i capelli” qualcosa che stava ormai sfuggendo: adesso tutti dobbiamo guardare al bene della collettività, pur rispettando gli interessi privati”. Sull’accordo e sulla contropartita chiesta dalla società “La Fossa” per il compendio dei 706 ettari non si hanno ancora i particolari. “La società ha capito che un ridimensionamento delle sue pretese era necessario per poter andare avanti nelle trattative – hanno spiegato il sindaco Eufemi e l’avvocato Lettera – Prima di formulare la nostra offerta, attendiamo una loro nuova proposta. Quello che deve essere assolutamente chiaro è che, nonostante la volontà di chiudere il contenzioso, dobbiamo partire dal fatto che è stata data una valenza ambientale all’area, riconoscendo il suo interesse collettivo e pubblico. Questo significa che ci sono dei parametri urbanistici da rispettare: tradotto in parole povere, meno aree edificabili a disposizione, quindi nessuna speculazione edilizia. Dobbiamo far realizzare quello che le famiglie di Ardea aspettano, non quello che gli affaristi si aspettano”. Alessia Ambra Achille


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IL GIOCO DEI PICCOLI

Lotta alla pedofilia attraverso la manifestazione organizzata dalla Casa-Famiglia Chiara e Francesco

Chi dice che questo non è un bel posto sta mentendo: Torvaianica magari non sarà bella esteriormente, ma ha tanti cittadini meravigliosi, dal cuore grande e generoso, che ci permettono di andare avanti e di fare ogni anno iniziative come queste”. Così ha esordito Fabrizio Cicchini nel presentare la edizione della manifestazione “Quando il gioco dei grandi entra in quello dei piccoli…” che si è svolto dal 21 al 25 Aprile in piazza Ungheria. Anche questa volta centinaia di bambini hanno partecipato alla festa organizzata dalla Casa Famiglia Chiara e Francesco, un’occasione in cui, divertendosi, i piccoli hanno imparato che non sempre possono fidarsi degli adulti e che, a volte, è meglio chiedere aiuto. A questo proposito sono state presentate le varie figure delle Forze dell’Ordine, spiegando che si tratta di amici sempre pronti a difendere i bambini. Ma gli organizzatori non si sono rivolti solo ai giovanissimi, ma anche ai loro genitori ed alle insegnanti della scuola elementare Don Milani, fornendo indicazioni utili per prevenire la pedofilia e per evitare che i bambini possano essere coinvolti in “giochi” non graditi. La manifestazione si è svolta all’insegna dell’allegria, con gli intrattenimenti da parte dei numerosi volontari, con le giostre offerte gratuitamente dai fratelli Calzolai, con panini, gelati e “Torvicelli” donati dai commercianti di Torvaianica.

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PAGINA ELETTORALE Risultati e sondaggi in diretta dai seggi e

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sedi di partito

opo il successo de “La Carica dei Sindaci”, trasmissione dedicata alle elezioni amministrative di Ardea 2012 (andata in onda sul canale 115 il 26 aprile scorso), Telepontina con la sua redazione seguirà anche lo spoglio delle schede elettorali in diretta Lunedì 7 maggio dalle ore 18:30 ad oltranza, fino alla chiusura dei seggi con la proiezione definitiva delle preferenze votate dai cittadini rutuli. “Pagina Elettorale” non sarà un semplice programma televisivo, sarà invece una vera e propria maratona, ricca di ospiti in studio, da giornalisti, opinionisti, a capilista e consiglieri comunali uscenti o aspiranti. Tutti commenteranno insieme e in diretta gli aggiornamenti in tempo reale, fino all’ufficializzazione del nome del nuovo Sindaco di Ardea. Scopriremo infatti gli impegni del primo cittadino nei confronti di tutti i cittadini e dei suoi elettori. La diretta tv sarà supportata da numerosi collegamenti telefonici a cura

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degli inviati della redazione, che intercetteranno i vari candidati nelle loro sedi di partito, comitati elettorali e seggi principali. Un contributo fondamentale per avere un quadro sempre dettagliato e aggiornato sugli scrutini. Potranno recitare un ruolo da protagonista anche i telespettatori, che tramite intervento telefonico esprimeranno idee e considerazioni semplicemente chiamando al numero 06 91 82 20 13 o anche inviando un sms al 338 50 41 473. Per gli appassionati di internet invece sarà possibile commentare e postare le proprie impressioni collegandosi alla pagina Facebook di Telepontina. Cristina Capraro, Antonio Abate, Luca Di Fiori o Debora Persi, chi sarà il prossimo Sindaco di Ardea? Scopritelo insieme a noi, insieme a Telepontina, La Tua Voce.

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CIAO PIERMARIO!

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er l'appuntamento di questo mese ci sembrava giusto e doveroso partire qui, da un saluto a chi non c'è più, ad un ragazzo, Piermario Morosini (foto: www.giornalettismo.com), che aveva fatto del calcio la sua vita, e per il calcio, purtroppo è morto. Questo allora è il nostro ricordo,semplice e con poche parole, anche perché tanto è stato scritto, raccontato, anche attraverso le immagini dei telegiornali, delle trasmissioni sportive e non, e ulteriori frasi o pensieri servirebbero a poco. Restano soltanto il dolore, in tutta la sua brutalità, e quelle note di Ligabue durante l'ultimo saluto al giovane atleta.. "Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai..."

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STOP AI CAMPIONATI, SLITTANO I CALENDARI – Il mondo del calcio, compreso quello dilettantistico, si è fermato lo scorso 14 Aprile, per stringersi nel dolore con i familiari e con tutti quelli che conoscevano il giovane calciatore del Livorno, stroncato da un arresto cardiaco durante l'incontro con il Pescara; “impossibile giocare, i match ufficiali sono rinviati”, questo in sostanza il provvedimento d'urgenza preso dalla Federazione. Anche i campionati locali, in piena armonia con quanto deciso a livello nazionale, si sono fermati, secondo stop dopo quello per le vacanze pasquali, per poi riprendere sette giorni più tardi con la medesima calendarizzazione. Il riposo forzato comunque è stato parzialmente recuperato con il turno infrasettimanale del 25 Aprile, stabilito nei mesi scorsi a seguito delle nevicate invernali al fine di terminare i vari tornei entro i limiti stabiliti ad inizio stagione; le varie compagini si sono dunque ritrovate, invece della tradizionale “gita

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fuori porta”, nei vari impianti sportivi della regione, pronte a contendersi punti decisivi per i propri obiettivi. Questi i risultati della giornata.

ECCELLENZA GIR. A: Real Pomezia, un punto prezioso – Albalonga-Cecchina 2-0, Giada Maccarese-Diana Nemi 0-2, GuidoniaTarquinia 2-2, La Sabina-Tor Sapienza 2-1, Ladispoli-Rieti 0-2, Montefiascone-Fiumicino 13, Pisoniano-Villanova 3-1, Real MonterosiOstia Mare 2-3, Real Pomezia-Fontenuovese 0-0

1 CATEGORIA GIR. : La Virtus non va oltre il pari – Allumiere-Magliana 2-0, Città di Fiumicino-Tor de Cenci 2-1, Civitavecchia-Vis Aurelia 2-1, Montespaccato-Real Civitavecchia 5-1. Passoscuro-R. Garbatella 0-1, V. LadispoliS.Severa 4-0, Virtus Pomezia-Dragona 2-2

1 CATEGORIA GIR. G: Airone, che vittoria! Il Cedial fallisce il primo match point; in coda respira l'Indomita– Airone Ardea-Montello 5-3, Sezze-Indomita 0-1, Hermada-Vallemarina 5-0, M. S. Biagio-Bellafarnia 1-1, R. Marconi-Latina Scalo 1-2, R11 Latina-Nettuno 1-0, SonninoLido dei Pini 3-1, Virtus Nettuno-Cisterna 3-1

2 CATEGORIA GIR. L: La Nuova Florida rallenta, la compagine di mister Sebastiani è lì; Pomezia, in 13 scelgono comunque di andare a Norma, un plauso alla professionalità; in coda è paura Tor San Lorenzo, la zona retrocessione è ad un punto - Campoverde-DivinoAmore 1-1, Città di Aprilia-Vittoriorecinevelletri 1-0, Giulianello-Doganella 1-0, Norma-Pomezia 7-1, Carso-Team Nuova Florida 2-2, Real VelletriMaggio 2012

Lanuvio 4-3, Tor San Lorenzo-Città di Pomezia 1-3, Unipomezia-Cori 1-2

3 CATEGORIA GIR. D: Enea Pomezia, che peccato! Torvajanica e Vis cedono il passo – Colli Albani-Vis Pomezia 5-2, Enea PomeziaArco di Travertino 2-3, Fut tre fontane-Eur Municipio 3-1, Cinecittà-Royal 5-0, TorvajanicaDacica 2-5, Campo di Carne-Atl.World Sport 40

I campionati sono poi ripresi regolarmente il week-end successivo, per l'ultima giornata del mese di Aprile, ulteriore tappa di avvicinamento ai “traguardi finali”. Noi – a causa di particolari esigenze legate ai tempi di stampa – non abbiamo potuto riportare i risultati di quest'ultima, e, di conseguenza, nemmeno la nostra tradizionale “Classifica del Corriere” o i Top e i Flop del mese, impossibili da realizzare senza avere a disposizione tutti i dati completi. Per questo vi rimandiamo ad uno dei siti principali del calcio di categoria, www.fiatti.com dove troverete classifiche, statistiche e punteggi aggiornati in tempo reale. Per quanto riguarda la nostra rubrica (in questo numero in veste decisamente “ristretta”) invece vi diamo appuntamento al prossimo mese con tutti i verdetti ufficiali della stagione in un numero assolutamente da non perdere; ci saranno pagelle, tutte le statistiche squadra per squadra, classifiche, interviste e molto altro ancora, compresa qualche anticipazione sulla prossima stagione. Insomma un'edizione caldissima per concludere al meglio un anno davvero ricco di emozioni. Luca Mugnaioli


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Sport

SPORT, GINNASTICA RITMICA: CAMPIONATO KABAEVA Frascati ha ospitato le selezioni Interregionali UISP: presente anche l'universo danza di Nuova Florida

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mozioni e tanto spettacolo per gli appassionati di danza al Palazzetto dello sport di Via Luigi Einaudi, lo scorso 15 Aprile. Questa la sintesi di una giornata davvero intensa che ha visto coinvolte numerose scuole del territorio romano e non solo, compresa la nostra Universo Danza presente con diverse squadre. Tante le specialità in concorso: dalla palla al cerchio fino ad arrivare agli esercizi con il nastro per un programma davvero senza sosta e dai ritmi incalzanti, dal quale sono emerse diverse individualità interessanti sotto il profilo tecnico, con numeri ricercati e dalle pregevoli coreografie. Il programma della

giornata, suddiviso in fasce orarie e per categorie d'età, è iniziato alle ore 9 con la prima sessione del campionato, all'interno della quale rientravano le più giovani atlete in concorso, le esordienti; a seguire le Allieve e la categoria Junior/Senior, la quale ha chiuso il tabellone delle gare nel pomeriggio. Ogni sessione di gara è stata seguita poi dai verdetti della giuria composta per l'occasione da sei giudici, i quali hanno assegnato premi individuali o collettivi a seconda della specialità affrontata dalle atlete. L'Universo Danza, portabandiera della nostra città, non ha tradito le aspettative conquistando numerosi premi nelle varie discipline, segnalandosi, pertanto, come una delle scuole-rivelazione della giornata. I risultati – Per la categoria Esordienti l'Universo Danza ha visto classificarsi, nella specialità con la palla, al primo posto Campagna Giorgia, mentre il secondo piazzamento è andato a Stazi Flaminia; medaglia di bronzo, sempre nella medesima specialità, per Laface Sara, Febbraro Maria Vittoria, e Fradeani Aurora, quest'ultima penalizzata da un brutto infortunio durante la parte conclusiva della propria esibizione (rottura del metatarso del piede sinistro ndr). Completa il quadro delle più giovani in gara, il successo di Strada Federica nella disciplina “Cerchio”. Passiamo alle Allieve. Ottengono il secondo posto Fabiano Jasmin, Campana Claudia, Abbate Gaia e Menna Sara, nella specialità Cerchio a squadre mentre, venendo ora alla categoria Junior/Senior, primo posto per Pacca Melissa e Sannibale Francesca in gara per la categoria “Nastro”, seguite da Miglionico Giada e Borragine Alessandra; per il Cerchio invece, raggiungono il gradino più alto del podio Pacca Melissa, Miglionico Giada, Sannibale Francesca e Borragine Alessandra. Luca Mugnaioli

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NOTIZIE TASCABILI di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”

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PARTITI, DI PIETRO: ''PARTE LA RACCOLTA FIRME PER ABROGARE I RIMBORSI ELETTORALI'' - Il leader dell'Italia dei Valori e la campagna 'Giù le mani dal sacco'. "L'Idv restituisce la parola ai cittadini che troveranno in tutte le piazze d'Italia i nostri gazebo per la raccolta firme” Di Pietro ha poi aggiunto “Ancora una volta, dopo il referendum del '93, saranno gli italiani a fare quelle riforme che il Parlamento non ha il coraggio di fare". (FONTE: Adnkronos; FOTO: Adnkronos)

Elezioni in Francia: I giovani preferiscono Hollande, ma le donne fanno il tifo per Sarkò In attesa del gran finale, domenica 6 maggio, si cominciano a fare i bilanci sui risultati del primo turno delle elezioni presidenziali francesi. I più grandi centri di ricerca e sondaggi politici (TNS Sofres e Ifop) non hanno atteso nemmeno 24 ore e subito sono partiti con le telefonate a tappeto. L’Ifop ha intervistato più di 3500 elettori sul voto per il primo turno della corsa all’Eliseo e i risultati permettono di tracciare i profili dei sostenitori del socialista Hollande, del presidente uscente Sarkozy e della dama nera Marine Le Pen, che ha incassato il 18% dei consensi. Dai dati è emerso ad esempio che l’elettorato socialista è giovane, oppure che Sarkozy si conferma un tombeur des femmes e riesce a calamitare maggiormente il voto rosa. (FONTE: PANORAMA.IT)

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I nuovi aumenti – Benzina, biglietti aerei, rifiuti saranno queste alcune delle nuove tasse previste dal Governo per arrivare al tanto sperato pareggio di bilancio. Questo nuovo aumento fiscale, ribattezzato “la carica delle cento-micro

contribuzioni”, alleggerirà ulteriormente le tasche degli italiani. (FONTE: CorrieredellaSera)

25 aprile, una lezione per i partiti L'articolazione della democrazia politica passa attraverso le istituzioni, i diritti dei cittadini e i partiti, che oggi devono esercitare il loro ruolo, liberandosi da quei carichi di sfiducia che li hanno appesantiti in questi anni. Politica, Monti in visita al museo di via Tasso lancia un appello a tutte le forse politiche e sociali affinchè si esca tutti insieme fuori dalla crisi. Interrogatorio a Napoli di Lavitola sull'inchiesta Finmeccanica. Economia, Draghi al Parlamento europeeo parla di incerte prospettive economiche dell'area euro e di nuove misure strutturali per la crescita. (FONTE: laRepubblica ANTEPRIMA) Fiat, utili di 207 milioni : positivi i risultati del primo trimestre 2012 - Fiat Industrial ha realizzato nel primo trimestre 2012 ricavi pari a 5,8 miliardi, in crescita del 9,3%, grazie all'aumento significativo delle vendite di Cnhche, la quale ha «più che compensato» il calo registrato da Iveco e Fpt. Sempre nel primo trimestre 2012 l'utile della gestione ordinaria è di 435 milioni, 158 in più dell'analogo periodo 2011. (FONTE: LASTAMPA)

Stipendi Italiani tra i più i bassi d'Europa; l'OCSE “Molte tasse sui salari” - In Italia la retribuzione media è di 19mila e 34 euro: siamo al 23esimo posto su 34, dietro a Spagna, Irlanda e a tutta l'Europa che conta. Il vero problema che sottolinea l'Ocse sono le imposte per il lavoro subordinato. Il cuneo fiscale è del 47,6 per cento

Curiosità & Life Style

Attenti al cuscino! – Dentro la federa potrebbe nascondersi qualcosa di “veramente rivoltante!”. Questo il monito lanciato da Art Tucker capo ricercatore del Saint Bartholomew’s Hospital di Londra, il quale sottolinea che dopo due anni, circa un terzo del peso complessivo del guanciale “consiste in acari della polvere vivi o morti, escrementi degli stessi, pelle morta e batteri”. La soluzione? Dare aria alla biancheria, come ci insegnano le nonne. (Il Times) Maggio 2012

Argentina: “Luz Milagros” il bambino trovato vivo..dopo essere stato dichiarato morto! - Un neonato è stato trovato vivo in un obitorio dalla madre, 12 ore dopo che l'ospedale lo aveva dichiarato deceduto. La madre del bambino Bouguet Analia insieme a suo marito Fabian Veron hanno visitato la camera mortuaria per vedere il loro figlio ancora una volta, l'ultima. Quando hanno preso fra le braccia il piccolo, la sconcertante sorpresa: era ancora vivo! Queste le parole della mamma “Quella notte, siamo andati all'obitorio. Abbiamo voluto fare una foto di nostra figlia, ma quando un lavoratore ha aperto il cassetto, abbiamo sentito un grido e lei era viva.” (FONTE: http://www.goodoverbad.com/?lang=it)

Greenpeace boccia il “Cloud”: Le più verdi sono Dell e Google. Bocciati Apple, Amazon, Oracle e Twitter. Le pagelle di Greenpeace - Gli attivisti dell’ecosostenibilità di Greenpeace mettono nella lista nera Apple, Amazon, Oracle, Twitter. Dal Clean Energy Index misurato da Greenpeace, emerge che le percentuali di sfruttamento del carbone hanno raggiunto il valore massimo del 55 per cento di Apple. Amazon frutta il nucleare con una percentuale di 29,9 per cento. Le più verdi sono Dell (20% di sfruttamento del carbone) e Google 28 per cento carbone e 15 per cento nucleare). Un uomo sposa...Se stesso! - Di matrimoni strani se ne sentono ogni tanto nel mondo. Ma è difficile trovare una celebrazione più strana di quella di Liu Ye, della città di Zhuhai, Cina. Infatti, Ye ha sposato.. sé stesso, in una cerimonia, per il resto piuttosto tradizionale con oltre 100 invitati, celebrata tra lui e una sagoma in cartone che lo ritraeva in vestito da sposa (rosso). (segnalata da Silvia Fradeani tramite Facebook.com/NotizieTascabili) LO SAPEVATE CHE.. Secondo una stima fornita dall’OCSE, un computer su tre sarebbe controllato a distanza da un hacker.

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CHE COMBINI, WOODY? Delude “To Rome with love”, tra luoghi comuni e

A

gag di nessuna qualità l quarantaduesimo film come regista, Woody Allen inciampa come forse non gli era mai accaduto, anche nei tempi definiti più bui della fine degli anni ’90. Lo scenario romano, i suoi tramonti forse lo stordiscono, oppure l’attrazione commerciale di girare nella “Città eterna” lo distrae limitandolo nello scrivere ad un soggetto sciocco e poco credibile, regalandoci una quaterna di episodi che non accendono mai il sorriso e che sono di nessuna dignità narrativa. Quattro storie, dicevamo, tutte e quattro senza senso, precedute dalle note di “Nel blu dipinto di blu” nei titoli di testa nella originale interpretazione di Domenico Modugno del 1958, omaggio all’Italia ma che già predispone ad un approccio semplicistico e di nessuna cura né ricerca, ad uso e consumo del luogo comune più ovvio… La prima storia inizia con l’apparizione dello stesso Woody nei panni di Jerry, un anziano produttore musicale in viaggio per Roma, che con la voce del nuovo doppiatore Leo Gullotta già prepara noi Italiani al triste presagio di un Woody Allen irriconoscibile. Jerry, che sta arrivando a Roma per conoscere il futuro sposo della figlia, rimarrà folgorato dal padre di lui che, titolare di una agenzia funebre, ha in realtà un grandissimo talento vocale che si esprime però bizzarramente soltanto sotto la doccia. Nella seconda storia un noioso ed irriconoscibile Roberto Benigni è Leopoldo, che da uomo qualunque si trova catapultato dalla TV nella notorietà, venendone prima sedotto e poi abbandonato, senza che nessuno ci spieghi il motivo di tale accadimenti, probabile metafora del successo senza meriti che a volte regala la celebrità televisiva ma così poco chiara da esser soltanto immaginata. Nella terza un giovane studente americano, interpretato con la stessa triste espressione in tutte le scene da Jessie Eisemberg, incontra un famoso architetto in crisi di identità che ha il volto di Alec Baldwin e che si divertirà, spettatore tra il reale e l’immaginario, nelle improbabili avventure amorose del giovane, alle prese con due ragazze che soltanto lui vede sensuali ed irresistibili.

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La quarta storia, forse la peggiore di tutti, è quella della coppietta di sposi di provincia in luna di miele a Roma, che verrà travolta dai vizi e dagli eccessi della Escort Penelope Cruz e dal divo senza morale Antonio Albanese. Le quattro storie sono incastonate da imbarazzanti luoghi comuni sull’Italia e sull’italianità più che su Roma, infarcito di gente che canta l’opera lirica (ma quando mai!), fanno i Don Giovanni con le turiste, sono bigotti, cercano la raccomandazione e arrivano vergini al matrimonio, stereotipi che irriteranno oltremodo il pubblico italiano ma che forse faranno sorridere gli spettatori d’oltralpe. La splendida fotografia di una Roma come la desiderano e la immaginano tutti i turisti del mondo non basta quindi a salvare un film che si fatica a pensare sia stato scritto soltanto sei mesi dopo il magnifico “Midnight in Paris”: evidentemente se Parigi è la patria della cultura e della nostalgia di Allen, Roma è solo la patria degli “incorreggibili” italiani che è evidente non conosce, visto come li descrive.

Maggio 2012

Tra i tantissimi attori, bravissimi i già citati Alec Baldwin, Antonio Albanese e Penelope Cruz, che ritorna con Allen e si presta ad un ruolo, almeno questo, divertente e spregiudicato sia nel corpo che negli eccessi del personaggio. Su Albanese credo si possa fantasticare di una carriera oltre i confini nazionali, tanto è superbo in ogni situazione e tanto accende la scena, salvandosi con eccellenza in una storia scritta senza esagerare con forma imbarazzante. Le altre apparizioni sono in linea con la mediocrità del film e se su Jessie Eisemberg ci eravamo forse illusi troppo con la sua bellissima interpretazione di Zuckemberg in “The Social network” che gli era valsa la nomination all’Oscar, non avevamo nessuna attesa per la giovane Alessandra Mastronardi, per la quale anche “I Cesaroni” sono troppo, figuriamoci il set di Woody Allen. Divertente, prima di diventare poi irritante, è la gag dell’opera “I Pagliacci” dove il nuovo tenore consuocero di Allen (interpretato da un vero tenore, Fabio Armiliato) canta sotto la doccia portata in scena, mentre sa di citazione presa da “Provaci ancora Sam” la figura di Alec Baldwin che commenta ad alta voce le schermaglie sensuali del triangolo amoroso del giovane architetto americano e delle sue due fidanzate, come voce narrante e coscienza parlante, ricordo appunto di quell’Humprey Bogart alter ego di Sam, idea di un Allen con esattamente quaranta anni di meno. Appare stanco e rassegnato il regista Newyorkese, così come il suo film, annoiato e senza grinta: non si comprende perché un regista con il suo percorso e la sua arte si ostini a scrivere un film all’anno, impegnandosi in set lontanissimi tra loro e cercando sempre di raccontare la stessa storia d’amore, purtroppo a volte senza stupire. Ed in un melanconico finale, tra Benigni che si mette in mutande per Via Veneto, e una Penelope Cruz che scimmiotta Pretty Woman, arriva catartica la frase finale del “Pagliaccio” sotto la doccia, che come nell’opera lirica di Ruggero Leoncavallo canta struggente e beffardo “La commedia è finita”. Ed questa è una bella notizia, almeno stavolta. Mauro Valentini


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FIFA STREET U

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na nicchia di mercato senza ormai un vero competitor da molti anni come quella del calcistico arcade deve aver fatto sicuramente gola a EA, la quale ha deciso di buttarsi a colpo sicuro, forte dell'ormai universalmente riconosciuto lavoro compiuto sulla regolare serie Fifa, che da quest'anno è tornata in vetta persino a casa nostra scalzando storica roccaforte di Konami e di PES. Mero esperimento o proiezione costante nel tempo? E' troppo presto per farsi un'idea del futuro, certo, ma fantasticare un ritorno alla varietà e alla libertà di scelta del giocatore è sempre cosa buona e giusta. Adesso passiamo a esaminare questo ibrido arcade-simultivo, scanzonato e allo stesso tempo serioso. Facile tapin sotto porta o inaspettato errore dell'acclamato fuoriclasse? Solo calcio di strada? No, calcio per tutti i gusti! Per capire quando l'offerta sia stratificata rispetto ai primi tre episodi basta andare a dare un'occhiata alle possibilità di gioco nella partita veloce. Le amichevoli, oltre al 5 contro 5 in strada, senza falli o rimesse laterali e con porte dalla grandezza variabile in base al campo di gioco, potranno essere affrontate in altri gustosi modi. La seconda modalità è Re del Tunnel, in cui potremo accumulare punti durante l'azione, con tunnel e dribbling, che ci verranno assegnati nel caso di rete. La nostra rete azzererà i punti in “banca” dell'avversio. Poi troviamo Ultimo Uomo, dove ad ogni gol realizzato la squadra che subisce la rete perderà anche un giocatore: vince, chiaramente, la squadra che elimina tutti gli avversari. E poi troviamo la vera killer application, al pari del classico 5 vs 5 di strada, ovvero il Calcio a 5: stadi indoor, falli, e out, esattamente da regolamento. Il giocatore tipico di Fifa Street dovrà mantenere un profilo “più pulito” per primeggiare nel Calcio a 5, in quanto l'importanza dei passaggi e del “numero di tocchi” al pallone sarà fondamentale per vincere. Gioco di prima, rapidità e entrate assennate, quasi una sorta di nemesi del gioco “originale”, che renderà le partite tra amici inaspettatamente tecniche e realistiche. Ciliegina sulla torta la possibilità di creare partite con regole personalizzate, fisssando praticamente tutto, dal numero di partecipanti alla presenza o meno dei falli, se assegnare la vittoria tramite il punteggio con le reti o i punti stile, se stabilire un punto di arrivo (esempio numero di reti) o dato dal tempo. Sarà persino possibile selezionare il pallone, se gonfio, leggero o sgonfio, incidendo sul gameplay. Insomma, l'offerta per la partita multigiocatore veloce è davvero notevole, e la verietà sarà quasi solo limite della fantasia degli utenti. Tour Mondiale Il fulcro del single player sarà il Tour Mondiale, vera e propria Carriera dove saremo chiamati a creare da zero un capitano, nostro alter ego, compagni di squadra e squadra stessa. L'editor dei giocatori si mostra funzionale e ben diversificato, offrendo risultati appaganti. Partendo dalla nostra regione, superando le varie tappe a nostra disposizio-

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ne arriveremo a competere a livelli continentali e intercontinentali, con la possibilità di ingaggiare giocatori esistenti e non, o di continuare con il nostro manipolo di eroi originari. Le sfide saranno di tutti i tipi, dal Calcio a 5, alla sfida al Re dei Tunnel in 2 vs 2 e via discorrendo. Quando andremo a scegliere una sfida dovremo anche selezionare la difficoltà, Facile (Bronzo), Normale (Argento) e Difficile (Oro), e per ognuna delle tre difficoltà in caso di successo avremo un oggetto da sbloccare per i nostri calciatori. Un buon incentivo per la rigiocabilità o per iniziare da subito al massimo della difficoltà (ovviamente vincere in Oro equivarrà a sbloccare in un sol colpo tutti e tre i premi). I punti stile che accumuleremo durante le partite serviranno per far crescere i calciatori, comprare abilità speciali o potenziarli, mentre al termine di ogni partita aumenterà la loro esperienza, riportata da un livello, esattamente come in un GDR. Per quanto la Carriera sia fisiologicamente ripetitiva, come per qualsiasi titolo sportivo, si rivela piuttosto lunga e giocando sempre in Difficile si avrà un tasso di sfida appagante che incentiverà il giocatore a continuare. Gameplay e tattiche La giocabilità e il motore fisico, come detto più volte in fase di first look e di hands on, è quello già spolpato da milioni di giocatori in Fifa 12. Irreprensibile e preciso in praticamente ogni situazione, rispetto al fratello maggiore vede un ribilanciamento dei contrasti, leggermente attenuati e meno “catastrofici” rispetto a Fifa 12, attenuando il surreale groviglio di giocatori a terra. Tuttavia questa situazione, seppur raramente, può capitare tra portieri e difensori qualora il giocatori si avventuri in gesta funanboliche con il proprio portiere nei pressi di altri compagni di squadra. Ad ogni modo si ha l'impressione di una certa semplificazione rispetto a Fifa 12 ma nulla che incida profondamente sul prodotto finito. Il sistema di finte svolge egregiamente il proprio lavoro, e rispetto a Fifa 12 sono giustamente più semplici da eseguire. Il sistema di difesa si rifà alla difesa tattica ma con meno puntigliosità, i contrasti potranno essere fatti con B (rudi) o A (leggeri) e saranno molto importanti posizionamento, tempismo e senso dell'anticipo. Nonostante l'animo arcade, avremo la possibilità di gestire (addirittura) le tattiche della nostra squadra, sia prima della partita Maggio 2012

stabilendo formazione e movimenti (Attacco statico, dinamico e freestyle) che durante il match, intervenendo con le freccette direzionali per chiamare delle modifiche veloci (ovvero le tre tattiche di partenza, più l'opzione del portiere molto più alto). Più opzioni e possibilità di gioco ma anche più immediatezza e meno simulazione, senza tralasciare il cuore simulativo, ovvero il motore di Fifa 12. Dal punto di vista del gameplay, Fifa Streeet risulta un capolavoro del compromesso, senza perdere troppo in realismo e guadagnando in rapidità di gioco e appetibilità per i neofiti e gli utenti casual, trovando addirittura nuova profondità grazie alla diversità ai terreni e ambienti di gioco, le regole diversissime delle partite e la personalizzazione elevata della nostra squadra. Tecnica, longevità e online Graficamente il prodotto EA si rivela un vero e proprio gioiellino. Gli stadi sono caratterizzati benissimo e molto dettagliati, e anche le animazione dei giocatori sono realizzate con molta cura. Le texture si attestano su un livello medio piuttosto alto, con sbavature davvero minime. Il sonoro risulta (fortunatamente) orfano di telecronaca, e sfoggia una colonna sonora di maniera azzeccata. Le partite evidenziano la cura per il campionamento del sonoro ambientale, con la diversificazione tra pali delle porte o dei vari oggetti e ostacoli esterni agli stadi, che potranno anche essere ascoltati rallentati con il replay. La longevità di Fifa Street varierà da giocatore a giocatore: chi avrà la possibilità di affrontare un fratello o un altro amico umano avrà sufficienti motivazioni per andare in fondo nella modalità Tour Mondiale e far crescere così la propria squadra. Chi non dovesse trovarsi in questa condizione, sarà costretto a ripiegare sull'online dove, di certo, EA non s'è risparmiata. Tornano le Stagioni da disputare online, riviste a Fifa 12 dopo il debutto a Mondiali 2010, e avremo la possibilità di scambiare giocatori creati con altri utenti nel Tour Mondiale, creando così un vero e proprio calciomercato in rete. Unico vero rammarico: non possono essere disputate amichevoli con squadre da noi create con calciatori realmente esistenti sbloccati nella carriera. Mikhail Vadalà www.cyberludus.com


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L’ATOLLO BLU RADDOPPIA D

opo 10 anni di attività l’agenzia di viaggi L’Atollo Blu fa il bis ed apre una nuova sede al centro commerciale 16 Pini. L’inaugurazione è avvenuta in un giorno particolare, il 22 Aprile. Come mai? “Si tratta del giorno in cui si celebra la terra, l’Earth Day: quale giorno migliore per noi che invitiamo a girare il mondo? E’ stato il nostro modo di omaggiare la terra e tutte le sue bellezze, che non smettono di stupirci e che cerchiamo di far conoscere a tutti i nostri clienti”, ha spiegato un’emozionatissima Anna Maria Greco, la titolare. La nuova agenzia si trova al primo piano e ricorda molto quella di piazza Italia. Ma che fine farà la sede di Torvaianica? “Sarà sempre aperta, con gli stessi orari del passato, quindi anche il sabato pomeriggio. Questa è la nostra seconda sede, a cui daremo molto spazio ma che non ci farà dimenticare le nostre origini! L’apertura ai 16 Pini è stato un passo naturale, l’evoluzione del desk informativo che abbiamo gestito per lungo tempo al piano terra: la risposta avuta dai clienti nei mesi scorsi ci ha fatto capire che aprire una vera e propria agenzia anche qui sarebbe stato il giusto punto per una nuova partenza”. L’inaugurazione ha visto il taglio del nastro del Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco. “Approfitto dell’occasione per ringraziarlo e per ringraziare tutti i clienti e gli amici che quel giorno mi sono stati vicini, dividendo con me una grande gioia”. Non crede che possa essere un impegno troppo grande? “Assolutamente no. Chi fa il proprio lavoro con passione fatica la metà, quindi avere due agenzie per me è perfetto…”.

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Maggio 2012


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