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Ecomostro, appello per la colonia felina

L’ex hotel Biagio verrà demolito e si chiede una nuova casa per i gattini che vivono all’interno

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i sono rivolti alla nostra Redazione alcuni cittadini e volontari animalisti di Torvaianica per chiedere al Comune di Pomezia un intervento a tutela della colonia felina presente all’interno dell’Ecomostro di Piazza Ungheria. Come è noto infatti lo scheletro in cemento che da anni deturpa il litorale verrà abbattuto a settembre ma ad oggi, ci dicono in volontari, non è chiaro che fine faranno i gattini presenti all’interno.

Il caso

“L’intervento che andrà a realizzare l'Amministrazione nasconde purtroppo una noncuranza, protrattasi per anni, nei confronti di una colonia spontanea di gatti ormai abitanti stanziali della struttura e riprodottasi a dismisura proprio per l'assenza di campagne di sterilizzazione che cittadini e volontari contestano da anni. La colonia è composta da circa 30 gatti regolarmente censiti. Alcuni cittadini, insieme a un gruppo di volontari, hanno lavorato alla cura e alla cattura difficoltosa dei gatti, senza neppure avere accesso alla struttura chiusa, e si sono autotassati per pagarne la quasi totale sterilizzazione”, ci raccontano alcuni dei volontari che da tempo si occupano della questione. “Al momento però dal Comune, diventato nel frattempo proprietario dell’immobile, non c’è stata alcuna comunicazione né verso il referente di colonia, né verso i volontari animalisti attivi sul territorio per cooperare per la messa in sicurezza di questi gatti prima dell'inizio dei lavori”. “Eppure - proseguono - comunicazioni sono state inviate sia all’Ente che alla ASL dal Commissario ENPA Pomezia, Lorena Moscetti, e per conto del referente di colonia, per cercare una nuova area protetta in cui spostare gradualmente i gatti e organizzarne la cattura e il trasferimento in tutta sicurezza. Si tratta di un’operazione delicata che richiederà settimane per essere attuata con tutte le cautele necessarie”.

Quale destino per la colonia?

In ballo, spiegano ancora i volontari, c’è il futuro di questi animali: “La legge riconosce e tutela il diritto alla territorialità del gatto, vietandone lo spostamento dall’habitat prescelto dall’animale, ed è obbligo del Sindaco che ne è proprietario e primo tutore farla applicare. In circostanze eccezionali sono proprio l’Amministrazione Comunale e il Dipartimento veterinario dell’Asl a dover individuare una nuova soluzione sicura per gli animali liberi, cooperando con le Associazioni protezionistiche, consci anche del fatto che i gatti abituati alla libertà vanno inseriti in maniera graduale e sicura in un nuovo contesto. Passando nei pressi della struttura, dietro quei teloni messi a copertura per i futuri lavori, ci sono ancora quei 30 gatti che le Itituzioni fingono di non vedere e che, tra i rumori e la presenza di operai all’inizio delle prime operazioni, cercheranno nascondiglio nei cunicoli di quello scheletro di cemento che è stato la loro casa per anni. Chiediamo pertanto al Sindaco che abbiamo votato, responsabile di un Ufficio tutela animali fantasma dove non si può essere nemmeno ricevuti per esporre un problema: il destino di quei gatti sarà quello di essere sepolti dalle macerie come un problema mai esistito? Non può esistere cura e bellezza in un luogo, se per prima cosa non viene rispettato chi lo abita”.

Il commento dell’ENPA

Per approfondire la questione ci siamo rivolti a Lorena Moscetti, dell’ENPA Pomezia. “Conosco bene tutta la storia dato che mi sono occupata personalmente della registrazione per il censimento della colonia, incaricata dal referente. Si tratta di uno dei tanti servizi tra quelli che offriamo ai cittadini, non senza difficoltà, per alleviare gli iter burocratici. Tengo a precisare che era stata fatta regolare richiesta al Comune per la sterilizzazione l’11 Gennaio 2022 e lo stesso Comune aveva risposto e emesso ordine di servizio il 14 Gennaio 2022, per la sterilizzazione dei gatti presso un ambulatorio convenzionano”. Perché allora si è scelto di procedere autonomamente per la sterilizzazione? “Abbiamo avuto degli attriti con la gestione è inutile negarlo. Nonostante Il mio disappunto hanno voluto procedere ugualmente con un autofinanziamento da parte dei cittadini per la sterilizzazione dei gatti. Invece di cercare di risolvere alla base quelle che sono le reali problematiche di gestione, si è preferito procedere in autonomia sollevando il Comune dai costi. Sicuramente non è facile trattare questioni così delicate specie quando ci sono troppe persone che influenzano una situazione già molto critica di suo; noi dal canto nostro abbiamo cercato in tutti i modi di seguire l’iter: come ENPA siamo fermamente convinti che ci siano competenze e che ognuno dovrebbe fare del proprio meglio nel suo ruolo. Cerchiamo di dare consigli ma poi alla fine chi decide è il referente. Posso dire che per le altre colonie di Pomezia che ci chiedono aiuto, stiamo sterilizzando con il Veterinario convenzionato, anche se non è sicuramente facile perché il servizio non è stato concepito ad hoc”. Cosa accadrà adesso alla colonia presente all’interno dell’Ecomostro? “Per la demolizione del fabbricato ho inviato appunto una PEC per la quale non ho ricevuto nessuna risposta di coordinamento. Ho sentito telefonicamente gli uffici preposti per avere delle tempistiche e mi è stato detto che la demolizione avverrà a settembre, ma non avevano ancora pianificato nulla per la tutela della colonia. Ne approfitto per ricordare che stiamo aspettando da tempo l’inaugurazione del nuovo parco canile per i quale non siamo ancora accreditati. Sicuramente non ci sentiamo soddisfatti nel complesso ma sempre ben disposti a collaborare per migliorare le cose”.

Risponde il Comune

Sul tema abbiamo interpellato il Sindaco Zuccalà. «Teniamo tutti al benessere dei nostri amici animali, per questo motivo, anche nell’ambito di un intervento importante che definirei storico per la storia recente del nostro litorale, come l’abbattimento dell’ecomostro di Piazza Ungheria, si terrà conto della situazione di fatto. I gatti della colonia vivono all'esterno dello stabile, nell'area dell'ex concessione demaniale, dove si trova la piscina del complesso alberghiero. Assieme all'ufficio tutela animali ci siamo mossi da tempo per contattare il responsabile della colonia e la ASL, al fine di coordinare le azioni volte a tutelare gli individui della stessa. Si stanno vedendo le soluzioni più opportune per evitare qualunque trauma e stress agli animali stessi».

La colonia felina che vive ormai da anni all’interno dell’Ecomostro di Piazza Ungheria

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