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Via Campo Selva, vivere senza acqua e fogne

«Surreale vivere senza fogne e acqua potabile»

Famiglie senza servizi primari in Via Campo Selva, l’appello di un cittadio al Comune di Pomezia

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i è rivolto alla nostra Redazione un residente di Via Campo Selva, strada che separa Torvaianica da Torvaianica Alta, per segnalare la mancanza di servizi primari nella zona. Come lui ci sono tanti altri cittadini, si stima che nella zona, a partire dal confine con Ardea e fino al bivio con Torvaianica Alta per circa 1.7 km complessivo, vivano un centinaio di famiglie, che sperano che prima o poi vengano estesi anche a loro acqua potabile e rete fognaria. Interventi, nel 2022, di cui non si dovrebbe nemmeno discutere ma che invece, come per altre zone cittadine, attendono ancora di essere realizzati dopo decenni di colpevoli ritardi da parte degli enti preposti.

La segnalazione

“Voglio segnalare alla vostra Redazione la situazione in cui versano i cittadini di Via Campo Selva (Pomezia) che è priva di acqua potabile e rete fognaria”, esordisce la lettera del Signor Vincenzo. E’ lui che si è fatto carico, scrivendo anche in prima persona al Sindaco, di segnalare questo annoso problema: «Verificata la situazione presso gli uffici comunali, si è potuto appurare che le reti idrica e fognaria arrivano a circa 300 metri da Via Campo Selva, in particolare in corrispondenza dell’incrocio tra Via Campo Selva e Torvaianica Alta». «Le ripetute segnalazioni fatte al Comune - prosegue il cittadino - hanno avuto la sola risposta di un impegno a segnalare la circostanza ad ACEA che dovrebbe intervenire e programmare gli interventi necessari. Mi verrebbe da pensare: come mai nelle zone a bassa densità abitativa si interviene sempre con maggiore lentezza? Al contrario, non si opera con la stessa logica nel prelievo fiscale (IMU, tassazione regionale e comunale,…) che opera nello stesso modo e con le stesse aliquote di chi, giustamente, può godere di tutti i servizi».

“Situazione da medioevo”

Si legge ancora nella lettera: «Aggiungo che si tratta di servizi che possono definirsi “essenziali” e nei miei 60 anni di vita non mi era mai capitato di vivere in una situazione come questa da medioevo, mi verrebbe da dire. Confesso di non sapere come si fa a vivere senza potersi lavare con l’acqua che esce dai rubinetti (acqua di pozzo), neanche a parlarne di bere e neanche cucinare. Ho acquistato lavatrice e lavastoviglie, ma mi sono reso conto che non posso utilizzarle perché preleverebbero acqua dal pozzo e quindi non idonea igienicamente».

Risponde il Comune

Sindaco, sono previsti interventi in futuro per la zona di Via di Campo Selva (dal confine con Ardea fino al bivio con Torvaianica Alta) per ciò che riguarda l'estensione della rete fognaria e dell'acqua potabile? Se sì, quali sono le tempistiche in merito? «Siamo senza dubbio l’amministrazione che sta procedendo spedita, dopo decenni di promesse non mantenute, con l’estensione della rete idrica e fognaria su tutto il territorio. Quartieri storici come Monachelle e Castagnetta sono oggetto oggi di cantieri costanti, e le persone iniziano a veder scorrere l’acqua potabile dai loro rubinetti. Da questa base di credibilità nasce la fiducia nei nostri confronti nel riuscire a veder soddisfatte richieste come l’estensione dei servizi primari. Pochi mesi fa abbiamo ricevuto una richiesta da alcuni cittadini di estensione della rete idrica in via Campo Selva, come

nostra consuetudine ci siamo immediatamente attivati nei confronti di Acea per far partire lo studio finalizzato all’estensione dei servizi primari. Di questo abbiamo informato i cittadini che ci hanno contattato, i tempi non saranno sicuramente brevi, ma siamo fiduciosi che non ci vorranno 30 anni come negli altri quartieri».

«Il Comune: ci siamo subito attivati con Acea. I tempi non saranno brevi, ma sicuramente non ci vorranno 30 anni come negli altri quartieri dove abbiamo fatto partire i cantieri dopo decenni di promesse non mantenute»

Via Campo Selva a Pomezia (Foto: Google Maps)

Senza servizi primari: si stima che nella zona, a partire dal confine con Ardea e fino al bivio con Torvaianica Alta per circa 1.7 km complessivo, vivano un centinaio di famiglie

La lettera: «In 60 anni non mi era mai capitato di vivere in una situazione come questa da ‘medioevo’. Come si fa a vivere senza potersi lavare con l’acqua che esce dai rubinetti (acqua di pozzo), per non parlare di bere e cucinare?»

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