Il Corriere della Città - Pomezia - Ardea - Maggio 2013

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Anno 5 Numero 05 MAGGIO 2013

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POMEZIA, BILANCIO: DEBITI E POLEMICHE PAG.06

“CHIARAEFRANCESCO” IN PIAZZA CONTRO LA PEDOFILIA PAG.12

LAVORO: AZIENDE SEMPRE PIU’ IN CRISI PAG. 14-15

ARDEA: LE TORRI, TERRA DI NESSUNO PAG.22

CHI SIEDERA’ SU QUESTA POLTRONA?

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? Cambia Pomezia Vota Alternativa per la Città Maria Corrao Sindaco



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Editoriale

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VERSO LE ELEZIONI, TRA FINTI SCANDALI E VERI “MINESTRONI” A

Pomezia è nato un partito nuovo. E’ quello dell’interesse personale. Un partito importantissimo, che smuove le montagne, che riesce a portate personaggi di destra a sinistra e personaggi di sinistra a destra. Che fa rimangiare la “parola d’onore” a chi giurava che non si sarebbe candidato in questa tornata elettorale perché deluso da presunti brogli e da evidenti accozzaglie. Che fa vedere insieme quelli che fino a pochi giorni prima erano “nemici giurati”. Che fa resuscitare nomi che in molti speravano avessero deciso di lasciare tranquilla Pomezia. Sicuramente questo partito esisteva anche in passato, ma mai come in questa tornata elettorale è evidente che quello che viene definito “bene comune” o “bene della città” è ben altro. Non si spiegherebbero altrimenti certi proclami da puritani scandalizzati, seguiti qualche giorno dopo da comportamenti che si muovono nella direzione contraria a quanto affermato. Semplici ripensamenti? Rivalutazioni? Chissà… Intanto, nel riepilogare i fatti di aprile, vediamo che dei 6 candidati alle primarie del centrosinistra ben 5 – ovvero tutti tranne il vincitore, Omero Schiumarini – hanno firmato un documento in cui si parlava di brogli elettorali. Uno di loro, Gianni Mugnaini, ha addirittura tolto la sua lista, “Noi Oltre”, dalla coalizione, lanciando strali contro il PD ed i suoi commissari. Attraverso un duro comunicato inviato alla stampa, la lista civica di Gianni Mugnaini ha attaccato esplicitamente il PD ed il suo commissario Rocco Maugliani, accusandolo di non aver saputo effettuare i controlli richiesti e di aver permesso di non rispettare “le regole deliberate e stabilite, o meglio che tali regole erano state cambiate, e colpevolmente, in corsa autonomamente da parte di una sola forza politica”. Il coordinatore della lista, sottolineando il fatto che “altro cambio in corsa, sia stata tolta la obbligazione ai votanti alla sottoscrizione del programma e la conferma al sostegno del centrosinistra”, vorrebbe “capire quanti di coloro che sono andati al voto sostengano veramente il centrosinistra” alle vere elezioni. “La maggioranza della commissione –

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riportava il documento – per meglio dire la sua totalità meno “Noi Oltre”, per quella che si può tranquillamente definire ragion di stato, con l’acquiescenza formale con il ritiro di firma del ricorso da parte del candidato Spagnoli, e di fatto con la sottomissione o la latitanza degli altri candidati, ha convenuto di effettuare solamente un mero controllo campionato sui tavolini della sede del PD di Torvaianica ed, in tutta fretta poiché “non vi era tempo”, ha sancito con ciò quello che tutta la Città temeva: nessuna regola di trasparenza negli atti”. Ma, dopo tanto clamore, cosa è successo? Con somma sorpresa di alcuni, ma senza alcuno stupore da parte di altri, Mugnaini è tornato nella coalizione, solo che all’interno di un’altra lista, “Patto per Pomezia”, con tante scuse verso Schiumarini. Altre stranezze sono successe nel centrodestra. Il 19 Aprile viene scelto come candidato sindaco di una serie di partiti e liste Fratelli d’Italia, La Destra, Riformisti Italiani, Destra Tricolore, Scelta Civica, Amici per Pomezia, Democratici di Centro e Uniti per Pomezia – l’avvocato Antonio Aquino. Ma già il giorno dopo Destra Tricolore annuncia di avere un proprio candidato sindaco, Giuseppe Altese, e di voler correre da sola. Passati altri cinque giorni, la coalizione si sfalda, in attesa del risultato del sondaggio telefonico che avrebbe scelto il candidato sindaco del PDL. Due liste, Amici per Pomezia e Democratici di Centro, lasciano il polo di centrodestra e danno pubblico appoggio al PDL di Luigi Celori, sciogliendosi come liste e facendo entrare i suoi componenti a tutti gli effetti nel Partito delle Libertà, dove adesso si trovano quindi esponenti come Luigi Lupo, Paolo Ruffini, Fabrizio De Lorenzi e Maria Rotonda Russo, tutti ex consiglieri di altra provenienza. All’ufficializzazione della scelta di Luigi Celori come candidato sindaco del PDL anche Fratelli d’Italia entra nella coalizione, insieme alla lista civica “Minerva per Celori Sindaco”. Dura invece la posizione de “La Destra” che – non condividendo il mescolamento - rinuncia a partecipare alle elezioni a Pomezia e prende le distanze dalla

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Il Corriere della Cittò: Maria Corrao, Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso Direttore Responsabile: Francesca Poddesu Maggio 2013

politica locale. Alla fine, come sottolineato anche dal candidato del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci, ci si ritrova con un incredibile “minestrone”. “Il centro-sinistra - ha infatti dichiarato il candidato sindaco Fabio Fucci l’indomani dell’ufficializzazione delle liste in competizione elettorale - in preda probabilmente ad attacchi di labirinintite, candida a sindaco Omero Schiumarini, già eletto in consiglio comunale con partiti di destra come Forza Italia (poi PDL) ed Alleanza Nazionale. Il centro-destra candida a sindaco il sempreverde Luigi Celori che imbarca in lista “pezzi di storia” della politica pometina come il figliol prodigo Ruffini (tornato al PDL dopo essere stato eletto nel 2011 con il centro-sinistra), Lupo (che ha scelto il PDL per il dopo-Italia dei VALORI) e De Lorenzi (anche lui con un passato nella sinistra dei DS e IDV e ora “innamorato” di Celori), Libertino (anche lui con un passato nei DS e fresco di condanna per concussione). Nelle due coalizioni, con la tipica trasversalità della malapolitica, ritroviamo gran parte dei personaggi invischiati nella tangentopoli pometina del 2001 e raggiunti negli ultimi anni da provvedimenti giudiziari”. Immuni dalle critiche del M5S SEL e Rifondazione Comunista, che hanno deciso di non mischiarsi con un centrosinistra troppo variegato ed hanno scelto di candidare come Primo Cittadino Antonio Di Lisa. In competizione ci sono poi altre tre liste, che corrono da sole, lontane dai giochi di potere. Si tratta di “Pomezia in testa”, guidata da Angelo D’Avino, “Insieme per Pomezia”, che ha scelto Stefano Ielmini, e “Alternativa per la Città”, che ha preferito candidare al ruolo di sindaco la giornalista Maria Corrao. Otto candidati, quindi, così come nel 2011, anno in cui sono iniziate le prime “migrazioni” in massa – ricordiamo la trasformazione di Forza Italia da uno schieramento all’altro – che si contendono la poltrona che per sei anni e mezzo è stata di Enrico De Fusco e per quattro mesi e mezzo dei Commissari prefettizi. Come andrà a finire? Francesca Poddesu

EDITORE: La Città PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE 05/05/2013

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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UNA GIORNALISTA IN COMUNE

Maria Corrao tra i candidati alla carica di sindaco di Pomezia alle prossime amministrative

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torio. Altro punto fondamentale è il contenimento della spesa pubblica: il modo di risparmiare esiste, basta partire da una razionalizzazione degli uffici, eliminando quelli in affitto ed utilizzando le proprietà comunali. Si possono incrementare le entrate trasformando il diritto di superficie delle abitazioni in convenzione - mi riferisco alla zona Nuova Lavinium - in diritto di proprietà, agevolando i cittadini con tariffe scontate per incentivare l’adesione volontaria, facendo così entrare nelle casse comunali più di 20 milioni di euro senza dover ricorrere ad aumenti di tasse. Ma ci sono tanti altri modi per risparmiare, come viene spiegato nel programma (ad esempio con l’eliminazione delle consulenze esterne, la lotta all’evasione fiscale in collaborazione con la Guardia di Finanza e la gestione diretta delle entrate e della riscossione dei tributi), addirittura migliorando la qualità dei servizi, come nel caso dei trasporti pubblici o della raccolta dei rifiuti urbani”. Cosa propone per risolvere il problema dei rifiuti? “Innanzi tutto una corretta informazione ai cittadini, che porti all’incentivazione della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione alle soluzioni tecnologiche per la vendita dei rifiuti urbani, con conseguente risparmio sul loro smaltimento. A questo va affiancato un servizio efficiente di pulizia della città e la realizzazione di polmoni verdi nelle aree comunali inutilizzate, oltre ad un maggiore controllo contro l’abbandono di rifiuti in strada. Per economizzare sul conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica, si dovrebbero utilizzare impianti diversi da quelli attuali: passando da Roncigliano a Maggio 2013

Intervista elettorale a pagamento, mandatario Stefano Scerbo

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opo anni di giornalismo, Maria Corrao, fondatrice de Il Corriere della Città, ha deciso di presentarsi alle elezioni amministrative che si svolgeranno a Pomezia il 26 e 27 maggio. Come mai? “L'esperienza maturata come giornalista, sempre a contatto con i problemi del territorio e dei cittadini, ma soprattutto l'attuale stato in cui versa Pomezia, mi ha spinto, supportata da tante persone che in questi anni hanno apprezzato il mio impegno nei confronti della città, a cercare un'alternativa al metodo finora adottato per amministrare. Ci sono diverse opportunità per migliorare il tessuto sociale e la vita quotidiana degli abitanti di Pomezia: molte le abbiamo scritte sul programma ufficiale della lista civica Alternativa per la Città, che sono fiera di presentare e rappresentare, altre sono comunque inserite tra i punti che vorremmo trattare se i cittadini ci daranno l'opportunità di essere eletti”. Quali sono i punti principali su cui si basa il suo programma? “Innanzi tutto il rilancio dell'economia locale, che può essere attuato solo attraverso una serie di interventi mirati ad agevolare nuovi investimenti, con la conseguente creazione di posti di lavoro. Far ripartire l'economia del territorio significa portare benefici, anche a livello di servizi, a tutta la popolazione. Per questo abbiamo studiato iniziative che favoriscono il commercio già esistente, agevolano l'imprenditoria e rilanciano il turismo. Negli ultimi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, troppi nostri concittadini hanno perso il lavoro: è necessario mettere in atto strategie che impediscano l’acuirsi di questo fenomeno e che riportino attività e produzione sul nostro terri-

Borgo Sabotino ci sarebbe un risparmio di ben 40 euro a tonnellata”. Parliamo di politiche sociali. “Penso sia necessario istituire una consulta dell’handicap, sul modello del Comune di Marino o di alcuni Municipi di Roma, dove questo metodo ha dato risultati molto positivi. A questo si dovranno aggiungere i tavoli di lavoro con le Associazioni riguardo l’assistenza ai disabili. Sempre nell’ambito del sociale, è sicuramente utile favorire l’istituzione di asili-nido familiari, aziendali o condominiali per andare incontro alle esigenze delle numerose giovani famiglie del territorio, offrendo nel contempo la possibilità di creare nuovi posti di lavoro”. E per quanto riguarda la sicurezza? “Vista l’impossibilità di aumentare il numero degli agenti in servizio, sarebbe utile il rafforzamento della sorveglianza delle zone individuate come a rischio mediante il coinvolgimento delle associazioni autorizzate come la Protezione Civile. Indispensabile il censimento di strade e piazze non illuminate, in collaborazione con i Comitati di Quartiere, in ottica di prevenzione del crimine”. Passiamo allora alla trasparenza. “E’ basilare attuare le norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa e adottare scupolosamente il piano anticorruzione, come peraltro hanno già previsto attraverso un’ordinanza i Commissari prefettizi, garantendo ai cittadini piena accessibilità agli atti della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione a quelli riguardanti le gare di appalto. Per facilitare la partecipazione pubblica, abbiamo pensato alla calendarizzazione di incontri con Associazioni di categoria e Comitati di Quartiere, all’istituzione di consulte ed alla possibilità di partecipazione in maniera attiva per i rappresentanti delle categorie interessate alle specifiche commissioni. Inoltre, i programmi, le spese e gli incarichi conferiti saranno pubblici e sottoposti al giudizio dei cittadini”. Come mai queste strategie non sono state attuate da chi ha amministrato finora? “Questa è una domanda che va rivolta ai diretti interessati, non a chi finora non ha mai governato la città, ma, nel contempo, ha sempre cercato di dare suggerimenti utili e fatto da tramite tra i problemi della gente e l'Amministrazione comunale”. Chi la dovrebbe votare? “I cittadini stanchi di sentirsi ripetere sempre le stesse promesse dalle stesse persone, coloro che si lamentano dei troppi problemi di Pomezia, tutti quelli che in questi anni hanno apprezzato la mia tenacia nell'andare a fondo alle varie questioni e la mia volontà di far emergere e risolvere le problematiche dei cittadini”. Ci crede o ci spera? “Credo fermamente nella bontà del progetto che rappresento, nell'onestà, competenza e serietà dei candidati che fanno parte della lista. Spero che le persone che finora si sono lamentate abbiano il coraggio di dire no al vecchio sistema, che trovino la forza di cambiare le cose a partire dal voto del prossimo 26 e 27 maggio, che vogliano partecipare attivamente alla vita amministrativa della città in perfetta trasparenza”. Matteo Acitelli


Committente Stefano Scerbo


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CONSUNTIVO 2012: UN BILANCIO DA PAURA

Il Commissario prefettizio approva il Bilancio Consuntivo dello scorso anno, ma i Revisori dei Conti hanno molto da contestare alla passata Amministrazione

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l bilancio consuntivo del Comune di Pomezia riferito al 2012 è stato approvato dal Commissario prefettizio dott.ssa Serenella Bellucci il 2 Maggio, ma con tanta fatica e molte osservazioni non proprio positive da parte dei Revisori dei Conti, che riguardo alla situazione di cassa evidenziano “l’eventuale presenza di anticipazioni di cassa rimaste inestinte” negli ultimi tre anni. “Il continuo ricorso all’anticipazione di cassa – scrivono nella loro relazione i Revisori deriva dai seguenti elementi di criticità: entità dei residui attivi rilevate al 31/12 purtroppo inferiore a quella dei residui passivi. Tale situazione è causata da un lentissimo incasso degli accertamenti relativi alle entrate e ad un ancor più lento recupero dell’evasione tributaria, nonché alla sofferenza dei crediti vantati verso la ex concessionaria Aser/Tributi Italia”. La stessa Aser per cui scoppiò nel 2001 la Tangentopoli pometina, di cui ancora i cittadini piangono le conseguenze. E lo stesso recupero dell’evasione tributaria cavallo di battaglia di molti amministratori del recentissimo passato: allora perché non si è proceduto al recupero a pieno regime, visto che è stata pure incaricata una ditta esterna (tanto perché si era cacciata l’Aser…) che si prende il 18,9% di aggio? Un’altra “bacchettata” arriva in merito alle opere pubbliche, dove “dall’analisi tra le entrate e le spese inizialmente previste e quelle accertate ed impegnate si rileva che lo scostamento tra le previsioni iniziali della programmazione relativa alle opere pubbliche iscritte al titolo II della spesa rispetto a quanto effettivamente realizzato è pari al 87%. Tale significativa differenza denota una scarsa capacità di programmazione e/o realizzazione delle opere stesse”. Anche con le spese in conto capitale “si osserva che lo scostamento tra le previsioni iniziali di programmazione relative alle opere pubbliche iscritte al Titolo II della spesa rispetto a quanto effettivamente realizzato è pari all’87%. Tale significativa differenza denota una

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scarsa capacità di programmazione e/o realizzazione delle opere stesse. Inoltre si evidenzia che il disavanzo di competenza finanzia parte della spesa di investimento”. Riguardo alle entrate tributarie, i revisori hanno scritto che “Le entrate tributarie accertate nell’anno 2012 presentano i seguenti scostamenti rispetto alle previsioni iniziali ed a quelle accertate nell’anno 2011”, riportando una differenza negativa di quasi 5 milioni di euro. “Dalla tabella – proseguono i revisori – si evince, complessivamente, un calo preoccupante per le entrate tributarie che costituiscono, per l’Ente, la maggiore risorsa in considerazione delle continue diminuzioni dei trasferimenti erariali. In merito all’attività di controllo delle dichiarazioni e dei versamenti l’organo di revisione rileva che non sono stati conseguiti i risultati attesi e che in particolare le entrate per recupero evasione sono state le seguenti: Previste recupero evasione ICI = 3 milioni di euro, accertate recupero evasione ICI = 3 milioni di euro; Previste recupero evasione TARSU = 4,5 milioni di euro, accertate recupero evasione TARSU = 4,5 milioni di euro; TOTALE 7,5 milioni di euro. Recuperate: ZERO”. “In merito si osserva – proseguono i Revisori – che, come tante volte già ribadito, l’Ente continua ad essere penalizzato dalla lentezza e/o mancato incasso dei crediti tributari accertati. Tale situazione è motivo di preoccupazione ed insinua forti dubbi sulla qualità ed attendibilità degli accertamenti effettuati. Obiettivamente un tasso di riscossione pari a zero a fronte di accertamenti per 7 milioni e mezzo di euro è inaccettabile. A tal fine lo scrivente collegio invia l’amministrazione a mettere in atto tutte le azioni possibili al fine di riscuotere l’accertata evasione, se attendibile, in tempi più rapidi e/o ad annullare la pseudo accertata evasione attraverso un serio confronto con la società Andreani all’uopo incaricata dal Comune”. Sulla Tarsu, i Revisori commentano così: “Ci permettiamo di segnalare l’eccessivo costo di raccolta e smaltimento in confronto con altri Enti similari”. In pratica, il servizio costa troppo. E, aggiungiamo noi, non è neanche così soddisfacente da far passare inosservato l’eccessivo costo. Anzi… Ancora peggio vanno le cose per quanto riguarda i “contributi per permesso a costruire”. “Gli accertamenti negli ultimi tre esercizi – fanno notare i revisori – hanno subito la seguente evoluzione: Accertamento 2010 = 8.500.000; Accertamento 2011 = 2 . 6 7 1 . 7 1 6 , 4 5 ; Accertamento 2012 = Maggio 2013

2.083.086,84. Per quanto riguarda la superiore voce, più volte questo Collegio ha segnalato l’anomala mancata riscossione degli accertamenti effettuati sino all’anno 2010, di cui non esiste più traccia”. In pratica, alcuni costruttori hanno risparmiato milioni di euro, persi in maniera corrispondente dai cittadini di Pomezia. Ma possibile che possa sparire nel nulla una contabilità di tale importanza? E possibile che nessuno abbia mai fatto niente in merito? Lasciamo ai lettori il compito di trarre conclusioni su questa incredibile vicenda. Qualcosa non quadra neanche quando si parla di sanzioni amministrative pecuniarie: dall’accertamento del 2012 risultano da riscuotere 1.004.597,48 euro, ma da un controllo si scopre che la Polizia Municipale, attraverso il prot. 12175/PL del 4/02/2013 ha segnalato un accertamento reale di soli 575.870,00 euro, quindi poco più della metà. Dalla stessa comunicazione del Comando della Polizia Municipale, emerge una ipotetica situazione pregiudizievole che potrebbe sfociare in futuri debiti fuori bilancio, “ad oggi non quantificata sebbene già preannunciata nel lontano settembre 2011”. Sconcertante anche il commento riguardo l’analisi della gestione dei residui: “L’organo di revisione non ha potuto verificare la bontà delle motivazioni che hanno determinato l’eliminazione e/o il mantenimento dei residui attivi e passivi in quanto le relazioni dei dirigenti responsabili sono generiche e si limitano semplicemente ad un “mantenere o eliminare”, in difformità a quanto previsto dalla Legge”. “Tra i residui attivi – spiegano i revisori – vengono conservati quelli relativi al contenzioso Aser. Tali residui, sebbene giuridicamente conservabili in attesa della chiusura della procedura in corso, non saranno mai riscossi se non per importi irrisori”. L’analisi e la valutazione dei debiti fuori bilancio ha fatto commentare i Revisori che “alcuni responsabili dei settori dell’Ente hanno dichiarato l’inesistenza dei debiti fuori bilancio, altri hanno ignorato la domanda. Il Comandante della Polizia Municipale, pur evidenziando l’inesistenza di debiti fuori bilancio, ricorda la possibile manifestazione di situazioni pregiudizievoli per l’ente, mentre il dirigente del servizio finanziario evidenzia che “i creditori si sono avvalsi degli strumenti ingiuntivi di pagamento per 28,5 milioni”. La differenza tra il credito nominale vantato dai creditori e l’ammontare del debito che l’Ente dovrà pagare per effetto delle predette azioni legali produrrà sicuramente debiti fuori bilancio”. Si potrebbe andare ancora avanti, ma sarebbe lungo. Quindi vi rimandiamo al prossimo numero, dove pubblicheremo i “Rilievi, considerazioni e proposte” dei Revisori dei Conti in merito al Bilancio Consuntivo 2012 del Comune di Pomezia, il cui contenuto è frutto della passata Amministrazione e di quelle che l’hanno preceduta.

Maria Corrao



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ARDEA: APPROVATO IL PIANO CAMPEGGI, NO A GASSIFICATORE E RIDUZIONE IMU. ORA SI PENSA AL PUA U na settimana turbolenta per la politica rutula quella cominciata il 24 aprile e terminata il 2 maggio. In mezzo a queste due date, oltre che alla festa della liberazione e quella dei lavoratori, anche due consigli comunali. Il primo in ordine cronologico è stato sciolto dal presidente Massimiliano Giordani per mancanza di numero legale. Mancavano all’appello due consiglieri di maggioranza ritardatari, più l’opposizione tutta, che seppur presente ha scelto di non entrare in aula al momento dell’appello. Le motivazioni di questa azione sono presto dette: non coprire ancora una volta le lacune di alcuni colleghi che siedono dalla parte di chi governa e lanciare un messaggio forte, diretto al primo cittadino Luca Di Fiori. I punti all’ordine del giorno erano 9, tra questi la mozione proposta da Stefano Ludovici relativa all’abbassamento dell’aliquota IMU sulla prima casa, la costruzione del gassificatore di Roncigliano e il piano Campeggi. Argomenti rilevanti che causa questo stop forzato dei lavori sono stati rinviati alla successiva seduta della massima assise. Nel frattempo però, nella mattinata del 24 aprile ad assistere al consiglio erano andati anche i dipendenti della ditta Igiene Urbana, che si occupa della raccolta rifiuti sul territorio; raccolta rifiuti che da giorni andava a singhiozzo per i motivi di sempre. Ancora ritardi nei pagamenti degli stipendi da parte della suddetta ditta agli operai. Il comune quindi è tornato a dover recitare una parte importante in questa mediazione. Da un lato l’azienda non risponde a chi chiede il denaro giustamente guadagnato (testimonianza diretta dei lavoratori), dall’altro gli stessi dipendenti chiedono all’amministrazione tutela e difesa dei loro diritti. L’assessore all’ambiente, nonché vice sindaco Alessandra Cantore, ha voluto rassicurare i presenti che l’ente di Via Garibaldi avrebbe di li a poco erogato altre somme di denaro all’Igiene Urbana. Tutto risolto? Niente affatto. Trenta giorni prima, ci fa sapere la Cantore, il comune ha erogato circa 400 mila euro alla ditta, che non ha inteso rigirare tale somma per pagare i lavoratori. I giorni passano,

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fino ad arrivare al 2 maggio, data della seconda convocazione del consiglio comunale rutulo. I punti come dicevamo sono sempre quelli, ciò che invece accade è decisamente insolito. La seduta della massima assise si apre e chiude in 25 minuti. Tutti i punti chiave approvati, bocciata la mozione di Ludovici sulla riduzione aliquote IMU (per via delle recenti disposizioni comandate dal governo Letta che non farà pagare ai cittadini la rata di giugno), parere contrario in ogni istanza e incontro futuro per la costruzione del gassificatore di Roncigliano e una nuova perimetrazione delle aree destinate ai campeggi così come proposto nelle due assemblee pubbliche. Tutto normale, sembrerebbe. Niente affatto, neanche stavolta. Un piccolo dettaglio che non si può certo omettere è che il consiglio comunale si è svolto senza i consiglieri di minoranza. Tutti assenti escluso Umberto Tantari. Un’assenza che stavolta non era “organizzata” ma dovuta al semplice fatto che i lavori sono cominciati in…orario. Ebbene si, l’opposizione, come ha dichiarato Tonino Abate, era impegnata a discutere gli argomenti da presentare nelle interrogazioni e considerato che in genere i lavori cominciano dopo diversi minuti di ritardo (spesso anche quasi un’ora ad onore di cronaca), i consiglieri non immaginavano di doversi precipitare in aula per le dieci in punto. Alcuni rappresentanti della minoranza hanno parlato di blitz; probabilmente i colleghi di maggioranza, hanno voluto rispondere con i fatti allo “sgarbo” subito appena sette giorni prima. A riguardo è intervenuto anche il sindaco Di Fiori, che si è soffermato sulla bontà del lavoro svolto dalla sua squadra, con puntualità e precisione, dimostrando ampiamente capacità di amministrare la città. Dello stesso avviso anche Fabrizio Aquarelli, capogruppo PDL e consigliere rutulo: “La seduta consiliare che si è svolta in data odierna dimostra, come ho già avuto modo di sottolineare in più occasioni, la volontà l’Amministrazione Di Fiori di portare in aula le tematiche più importanti per la città. Sono stati approvati punti fondamentali tra cui la perimetra-

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zione delle aree destinate ai campeggi o il regolamento degli scavi e ripristini su strade pubbliche o di uso pubblico a conferma del lavoro che stiamo portando avanti nell’interesse dei cittadini. Ringrazio il Presidente Giordani che ha coordinato lo svolgimento dei lavori in aula”. Questa puntualità della maggioranza e questa seduta flash del consiglio ha fatto storcere il naso alla minoranza, che nella conferenza stampa indetta subito dopo aver appreso quanto accaduto in loro assenza, ha annunciato di voler valutare insieme al prefetto la regolarità della suddetta seduta. Rossi, Tantari, Capraro, Mauro Giordani, Ludovici e Abate porteranno avanti le loro istanze presso gli uffici preposti; nel frattempo preparano altri argomenti che saranno portati e presentati in aula. Sul fronte sicurezza, dopo l’ennesimo episodio criminoso avvenuto alle Salzare con un residente aggredito da alcuni extracomunitari, ritorna in auge il tema “Le Torri”. L’opposizione chiederà ufficialmente alla maggioranza di chiarire quale sia la situazione legale, ambientale e sanitaria del complesso di Tor San Lorenzo, per capire quale cavilli burocratici ne stiano impendendo l’abbattimento. La richiesta, raccolta da Tonino Abate, arriva direttamente dal cdq Associazione Nuova California 2004, continuamente alle prese con scorribande notturne, furti e una scarsa percezione di sicurezza che invade le vie del quartiere. In definitiva, l’estate nel comune di Ardea, si preannuncia decisamente calda. Quando l’aula Sandro Pertini tornerà ad ospitare la politica sentiremo parlare di Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA), pulizia delle spiagge, riparazione delle strade, realizzazione di nuovi parcheggi, pulizia delle aree verdi (ancora chiuso il parco di Tor San Lorenzo, pertanto è pronta un’ interrogazione del consigliere Capraro) e tanto tanto altro. Una cosa appare certa: chi governa l’Italia pensa alle grandi intese, ad Ardea, almeno, i due schieramenti politici idealmente opposti continuano a scontrarsi apertamente. In ambo i casi però chi ci rimette per davvero? Alessandro Introcaso



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NIENTE STAZIONE DI SERVIZIO VICINO AL CIMITERO N iente più Mc Donald’s e distributori di carburante di fianco ai morti in guerra. E’ infatti stato annullato il permesso a costruire rilasciato per la costruzione di una stazione di servizio con “relativi annessi” che aveva provocato il malumore dell’ex sindaco di Pomezia Pietro Angellotto, che lo scorso mese aveva inoltrato ai Commissari prefettizi una richiesta di revoca della concessione edilizia “rilasciata nel perimetro di rispetto dei vincoli cimiteriali”. Il 26 aprile il Settore Tecnico – sezione edilizia privata – urbanistica ed assetto del territorio, attraverso la Dirigente Stefania Lucarini ha emesso la determina 17/Dir6 che va ad annullare il permesso rilasciato il 23 maggio 2012, specificando che “in data 23/05/2012 questo ufficio rilasciava alla società (…) il permesso a costruire n. 24 per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti con relativi annessi nel quale era stato citato il 1° versamento relativo agli oneri concessosi pari ad euro 55.364,10= Bonifico bancario della Banca Popolare di Milano del 27/02/2012”. Ma, da una verifica successiva, del bonifico non si trova traccia. “Da una verifica da parte dell’Ufficio Finanziario – cita la determina – con nota in data 10/07/2012 prot. 55664 si constatava che il versamento sopra citato non risultava in entrata per

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la registrazione in contabilità”. Avvisata la ditta costruttrice, questa rispondeva (prot. 63678) che per problemi di antiriciclaggio non potevano effettuare il versamento relativo alla prima rata degli Oneri Concessori di Urbanizzazione. Il 3 Agosto, con prot. 64316, il Comune ribatteva con l’avvio del procedimento per la sospensiva in autotutela del permesso a costruire. Il 3 Gennaio la stessa ditta richiedeva un nuovo permesso a costruire, trasmettendo copia del bonifico avvenuto pochi giorni prima. Il 18 gennaio veniva rilasciato il permesso, ma il 22 marzo ci si accorge che qualcosa non va ed il Dirigente Vittorio Ferrara inizia il procedimento di annullamento in autotutela (prot. 27919) perché “l’atto costituente il titolo edilizio risultava viziato da legittimità in quanto non con-

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forme agli strumenti urbanistici comunali vigenti”, come emerge “dalla relazione del responsabile del procedimento, geom. Oscar Petruzzi (…) dalla quale si evince che parte dell’intervento ricade in zona sottoposta a vincolo cimiteriale e che l’intervento è in contrasto con l’art. 10 del Regolamento Comunale: Piano Comunale della rete distributiva di Carburanti”. Il permesso è stato quindi annullato con efficacia retroattiva, come comunicato alla società, al direttore dei lavori Arch. Gianni Mugnaini, al responsabile del procedimento Geom. Oscar Petruzzi e al Commissario prefettizio, con ordine di pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune di Pomezia. “Ringrazio i Commissari ed i dirigenti all’Urbanistica del Comune di Pomezia - ha dichiarato Angellotto dopo aver saputo dell’annullamento della concessione – per la sensibilità dimostrata. Ho voluto esprimere la mia soddisfazione attraverso una nota di ringraziamento protocollata il 3 Maggio, perché con questo annullamento è stato risolto dagli Ing. Vittorio Ferrara e Stefania Lucarini un problema causato da una progettazione quantomeno insensibile ai valori cristiani”. Alessia Ambra Achille


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“CHIARA E FRANCESCO” CONTRO LA PEDOPORNOGRAFIA

5 giorni di festa per dire “no” ai mostri

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ieci anni di attività per l’Associazione Chiara e Francesco, presente sul territorio con 3 Casa Famiglia, e settima edizione della manifestazione “Giornata della libertà del bambino contro la pedofilia e la pedopornografia”. E’ questo il bilancio dei primi cinque mesi del 2013 raccontati da Fabrizio Cicchini, presidente dell’Associazione che aiuta i bambini maltrattati ad uscire dal tunnel della paura, riconsegnandoli ad una vita dignitosa. Ma qual è il bilancio di questi anni di lavoro? “La fiducia da parte delle persone del posto. Nei giorni in cui si è svolta la manifestazione, dal 20 al 25 Aprile, i genitori ci hanno consegnato i loro figli con il sorriso sulle labbra, consapevoli di lasciarli in mani fidate. In questi anni abbiamo lavorato con bambini di fascia d’età sempre più bassa, per iniziare con loro un percorso educativo, mascherato dal gioco, che li porti ad essere consapevoli dei rischi che corrono. Li abbiamo portati a conoscere e ad avere fiducia nelle forze dell’ordine, e a riconoscere i segnali di pericolo”. Quest’anno ai genitori è stato consegnato un quaderno, fatto dai volontari dell’Associazione, chiamato “Appunti”, dove vengono riportate notizie sul fenomeno della pedopornografia. “Tra queste c’era la sentenza olandese che dichiarava lecita una fondazione a sfondo chiaramente pedopornografico: in pochi giorni sono stati più di 500 i genitori che hanno raccolto il nostro invito ad inviare una lettera di protesta all’Ambasciata olandese per far si che questa sentenza venga rivista”. Cosa le è rimasto di più nel cuore di questa “festa”? “Sicuramente i 30 secondi di silenzio chiesti per far voce a chi non ce l’ha, seguiti dal lancio di 1360 palloncini bianchi. E’ stato un momento emozionante per il suo significato, perché era indirizzato a tutti quei bambini che ancora non hanno avuto modo o il coraggio di parlare di quel-

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lo che hanno sùbito, che non hanno ancora la condizione ideale per far conoscere il loro dolore, con la speranza che riescano a tirare fuori la loro storia, per farsi aiutare a venirne fuori”. La manifestazione ha visto tanti momenti indimenticabili, ai quali hanno contribuito gli abitanti del posto. “Ci sono stati tre concerti, giochi dalla mattina alla sera, lezioni di ginnastica e tanto altro: è stata una partecipazione totale del territorio, che ha risposto in maniera entusiasta al nostro invito”. Questi 5 giorni di festa racchiudono in realtà altri 360 giorni di lavoro… “Il nostro è infatti un lavoro quotidiano, che passa inosservato anche per motivi di privacy nei confronti dei bambini. La manifestazione in piazza serve a mandare messaggi su questo delicato argomento, per sensibilizzare il più possibile i bambini e le loro famiglie”. Ormai la Casa Famiglia Chiara e Francesco è identificata con Torvaianica, ma che rapporto c’è con Pomezia ed Ardea? “Purtroppo il rapporto non è così stretto come quello che si è creato a Torvaianica - dove ci sono privati cittadini o commercianti che veramente sono dei benefattori nonostante il nostro lavoro non guardi i confini territoriali. Speriamo di poter creare una relazione più stretta con gli abitanti di Pomezia ed Ardea, di riuscire a coinvolgere i commercianti, gli imprenditori, perché per poter aiutare questi bambini c’è bisogno della collaborazione di tutti”. Qual è la situazione economica della Casa Famiglia nei confronti delle Istituzioni? “Abbiamo ancora tutti i crediti aperti nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Pomezia e di Roma, ma anche della ASL. Il concetto è: quanto si crede nel valore del recupero di questi ragazzi? Il valore non deve essere meramente economico, ma culturale. E’ vero che c’è la crisi, ma è pur vero che lo Stato, o i vari Enti, deve essere il “prossimo” più vicino a questi ragazzi, che devono essere protetti a tutti i livelli. Anche perché si dovrebbe valutare anche quanto potrebbe costare in termini di società un ragazzo che, al contrario, non viene recuperato. Sicuramente di più di quanto costa riportarlo ad una vita “normale”. Per far capire meglio il concetto, vorrei fare un salto indietro, fino agli anni ’50, quando nacquero gli “istituti”. Proprio in questo perioMaggio 2013

do sto scrivendo un libro che ripercorre la loro storia. Certamente gli istituti hanno fatto tanto per tanti bambini e ragazzi, ma adesso occorre andare oltre”. Come reagiscono le persone alle storie di violenza? “Purtroppo c’è ancora paura e diffidenza, si tende a nascondere la realtà, come se non riconoscendola e negandola si cancellasse. Invece, ovviamente, non è così. Anzi, dal mio piccolo “osservatorio” posso dire che non c’è solo la violenza sui bambini, ma anche – e tanta – quella sulle donne”. Italiane o straniere? “Sicuramente più straniere, ma anche molte italiane. Anche qui il problema è culturale. La donna, quando viene vessata, così come i bambini, non parla. Per paura, per vergogna. Noi vorremmo sconfiggere questi sentimenti e dare loro il coraggio, dare loro la voce”. Qual è il prossimo progetto? “Di sogni ne abbiamo molti, che nascono dalla sensibilità che ci ha dato la formazione cristiana nata dall’esperienza in Caritas, ma che si espandono nelle altre culture. Ci piacerebbe portare i nuclei delle Case Famiglie a soli tre bambini per nucleo, quindi la metà di quelli attuali, in modo da far scattare dinamiche diverse, che siano maggiormente simili a quelli familiari. E’ un sogno, visto che i costi per noi sarebbero davvero altissimi, ma non perdiamo la speranza. Altro sogno è quello di togliere le mamme dal carcere fino ai tre anni di vita dei loro bambini, per farli crescere in strutture che non siano quelle della prigione. Un progetto che stiamo già seguendo e che vorremmo ampliare è quello dei ragazzi che hanno più di 13 anni e che, se non possono rientrare nel loro nucleo originario perché fortemente disgregato o non adatto, non troveranno mai una famiglia che li accoglierà in affidamento o in adozione: per loro c’è bisogno di un “progetto vita” che li accompagni all’età adulta e che consenta loro di avere un futuro, un mestiere, una speranza. Noi non smettiamo di credere ai sogni: dagli istituti siamo passati alle Case Famiglia, dove sicuramente è migliorata tanto l’accoglienza nei confronti dei bambini e la preparazione del personale. Dobbiamo riprendere, da quelli che erano una volta gli istituti, la formazione al lavoro, che lì invece era basilare. Questo perché occorre dare delle possibilità di riuscita a questi ragazzi che, per la maggior parte, non sono forti a scuola. Serve però una legislazione diversa, che permetta ad artigiani, tecnici ed industriali di far fare praticantato a questi giovani, che hanno il diritto di “salvarsi” e di imparare un mestiere per riscattare la loro vita”. Maria Corrao



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LAVORO: AZIENDE SEMPRE PIU’ IN CRISI, IL TERRITORIO PERDE I PEZZI FORTI Dalla Radim alla Fiorucci, dalla Selex alla Sigma Tau: che fine faranno le nostre aziende?

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prile nero per le aziende del territorio. 14 aprile: La Fiom Roma Sud-PomeziaCastelli esprime grande preoccupazione riguardo all’annuncio, ad opera della Selex ES, della chiusura entro l’anno dello stabilimento ex Selex Galileo di Pomezia. La chiusura rientrerebbe nella riorganizzazione avviata a livello nazionale dalla Selex ES che riunisce Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi integrati, aziende del gruppo Finmeccanica operanti nel settore dell'elettronica per la Difesa e la Sicurezza. Attualmente nel sito di Pomezia lavorano circa 460 addetti che probabilmente saranno trasferiti in altri siti fra Pomezia, Roma e Latina, mentre per 75 di essi sarebbe prevista la possibilità di una mobilità su base volontaria. “Ma insieme al problema occupazionale – spiegano i sindacati bisogna sottolineare l’impoverimento industriale che il territorio di Pomezia sta vivendo, con la perdita di importanti aziende e stabilimenti, anche fra i comparti della farmaceutica e dell’elettronica, finora poli di eccellenza e qualificanti per il territorio. Sembra poi incomprensibile la chiusura dello stabilimento ex Galileo, uno dei più efficienti, che vanta parametri di produzione e attività completamente in linea con gli obiettivi generali fissati dal gruppo”. 17 aprile: Le segreterie Territoriali di Fai Flai e Uila rendono noto che la Cesare Fiorucci Spa, lo storico salumificio di Pomezia acquisito nel 2011 dalla multinazionale spagnola Campofrio Group, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo (L.223/91) per 250 addetti - tra operai impiegati e quadri. Lo scrivono in un comunicato ai dipendenti, nel quale informano che il 12 aprile è stata ricevuta la procedura di mobilità, dopo che in sede di Unione Industriali di Roma erano stati preavvisati dell'entità della stessa. Le rappresentanze sindacali - si legge nel comunicato - sono rimaste "esterrefatte" per quanto si preannuncia nel piano aziendale; "L'intenzione di chiudere alcuni reparti come quello dei prosciutti crudi, di portare fuori l'affettatura dei crudi stagionati, di esternalizzare parte della manutenzione e delle bilancette, di ridurre drasticamente le figure operai ed impiegatizie per l'accorpamento di alcuni reparti, di ridurre drasticamente l'assicurazione qualità e lo sviluppo dei prodotti, non può essere condivisibile dalle rappresentanze sindacali dalla Rsu e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria". “Possono e devono - continuano Moranti Gianfranco segretario generale della Flai Cgil Pomezia , Stefano Passamonti e Massimo

Persiani delle segreterie di Fai Cisl e Uila Uil essere utilizzati strumenti alternativi che il Contratto Nazionale e la Normativa Vigente mettono a disposizione, idonei alla salvaguardia della competitività aziendale, delle produzioni e, quindi, alla salvaguardia dei livelli occupazionali del sito di Pomezia. Le tre confederazioni territoriali hanno chiesto un incontro all'azienda per svolgere l'esame congiunto previsto dalla Legge. Dopo L'incontro - concludono i sindacalisti - verrà indetta ed effettuata un'assemblea generale per decidere insieme ai dipendenti come affrontare tale grave situazione”. Ma la Fiorucci e la Selex sono solo due delle realtà imprenditoriali del territorio che in questo ultimo periodo sono ricorse alla riduzione del personale o addirittura alla chiusura degli stabilimenti. Altra azienda in crisi è, ancora una volta, la Radim. L’ulteriore passo indietro, dopo l’apparente tranquillità raggiunta con la vendita dell’importante azienda che produce kit diagnostici per analisi di laboratorio ad una società russa, viene raccontata direttamente da un lavoratore. “Sono Giuseppe Mirabella, lavoro da 29 anni nella azienda “Radim”, industria di Immuno Diagnostica di Pomezia, fondata nel 1980. Dal 2008/2009 alla Radim si cominciano ad avvertire i primi sentori di crisi, poi materializzata con grande forza nel 2011, anno in cui non ci sono state elargite 6 mensilità, ancora oggi non ricevute. Da 2 anni l’azienda non versa a Fonchim il TFR per il fondo pensionistico, inoltre per errori riportati nei CUD del 2011, ogni dipendente deve riavere indietro una mensilità. A conti fatti stiamo indietro di 9 stipendi. Ad Agosto del 2012 si pensava di aver risolto tutti i problemi, perché la Radim è stata rilevata dalla Alkor-Bio, azienda Russa di proprietà del Dr. Dimitry Polyntsev. Nella prima assemblea il neo proprietario ha promesso che avrebbe pagato tutte le mensilità correnti, e in aggiunta 1/12 dei crediti del 2011. Ha inoltre garantito che avrebbe rilanciato l’azienda, invece più passa il tempo e più si nota che le intenzioni sono ben altre. La nuova Proprietà sta smantellando l’azienda Radim, trasferendo tutto il layout Aziendale in Russia. Da Marzo 2013 non si produce più nulla, la maggior parte del personale del settore produzione è stato messo in cassa integrazione, mentre molti prodotti vengono realizzati in Russia. Questo rende chiaro che l’intento della nuova azienda è quello di appropriarsi di tutto il “know how” Radim, delle Materie Prime Strategiche, dei macchinari e soprattutto delle Maggio 2013

Certificazioni, cosi da permettere alla Alkon Bio di poter entrare nel mercato Europeo con il marchio Radim. Il tutto è reso evidente dal piano di ristrutturazione presentato l’11 Aprile 2013 alla Federlazio, dove è descritto nei particolari che tutte le produzioni verranno spostate in Russia, mentre i 70 dipendenti in esubero su un totale di 108 verranno messi fuori azienda tra il 2013 e il2014. Nello stabilimento mancano addirittura i tovaglioli di carta per asciugarsi le mani, perché ormai non si riesce a fare nessun acquisto per mancanza di soldi. Noi lavoratori siamo disperati. Oltre alle mensilità mancanti, abbiamo anche due anni di ferie arretrate che non ci verranno mai pagate e, se va avanti così, temiamo di ritrovarci in mezzo ad una strada senza nessuna tutela. Ma possibile che lo Stato permetta che società straniere acquistino aziende italiane per poi farle morire così e portare la nostra storia e ricchezza in altri Paesi? Siamo davanti all’ennesima perdita di occupazione e di eccellenza nel territorio di Pomezia: chiediamo ai politici, vecchi e nuovi, di occuparsi di noi e di tutti i lavoratori a rischio, perché qui c’è in gioco il futuro di tutta la città”. Alessia Ambra Achille

E se i giovani senza lavoro volessero provare a diventare imprenditori? Meglio per loro avere dei soldi da parte per avviare l’impresa, perché se le speranze vengono riposte nei fondi del cosiddetto “prestito d’onore”, che prevede un finanziamento a fondo perduto del 50% dell’investimento – fino a 30 mila euro - e la restituzione in cinque anni a tasso agevolato dalla parte rimanente, allora è meglio lasciare stare. Da ben quattro anni, infatti, la Regione Lazio non eroga più i soldi previsti dalla Legge nazionale 608/1996 (legge regionale 19/1999) per il sostegno all’occupazione e l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Il motivo va ricercato nella mancanza di fondi, che ha fatto sospendere tutti gli iter autorizzativi per le domande presentate a partire da aprile 2009 “fino a espressa autorizzazione della Regione Lazio”. In questi quattro anni le domande si sono accumulate, perché nessuno ha mai pensato di rigettare le richieste in quanto esauriti i fondi, con conseguente perdita di tempo e denaro per i malcapitati che hanno stilato il progetto d’impresa da sottoporre al giudizio di B.I.C. Lazio nella speranza di poter finalmente iniziare a lavorare in proprio.


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E INTANTO ALLA SIGMA TAU…

ra nuove mobilità e vecchie CGIS, torna ancora una volta alla ribalta la vicenda dei lavoratori Sigma-Tau, che ad Aprile hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per richiedere accertamenti sull’esistenza di eventuali reati e di comportamenti penalmente rilevanti in relazione al ricorso agli ammortizzatori sociali. Dipendenti e sindacati, riepilogando la situazione che ha visto la sospensione di più di 400 lavoratori a causa di “crisi aziendale”, a zero ore e senza rotazione per 12 mesi e, un anno dopo, con l’aggiunta di altri 126 colleghi, una ricollocazione in CIGS “per riorganizzazione”, sempre a zero ore e senza rotazione per il biennio 2013-2015, ricordano di aver “sempre ritenuto che la crisi denunciata dall’azienda ai fini dell’accesso alla CIGS fosse tutta da verificare, non solo sotto l’aspetto prettamente economico-finanziario ma anche per gli eventuali diversi risvolti civili e penali”, visto che nel 2011 il gruppo Sigma-Tau ha raggiunto un fatturato di 663 milioni di euro.

Siamo sempre più poveri. La perdita del lavoro, la diminuzione del potere d’acquisto, l’aumento delle tasse, insomma la crisi che ci attanaglia ormai da 5 anni e che si è fatta più profonda negli ultimi 2, ha tagliato il reddito delle famiglie italiane, provocando un effetto collaterale che poi andrà a pesare su tutti gli italiani, in quanto svuota le casse del sistema sanitario nazionale. Dai dati forniti dal ministero della Salute risulta infatti che dal 2011 al 2012 le prescrizioni di ricette di specialistica ambulatoriale esenti dal ticket per motivi di reddito sono passate da poco più di 64 milioni a quasi 67 milioni, quindi ben 2,7 milioni in più. In percentuale ed in soldoni reali, questo significa che lo scorso anno il 70% delle ricette per esami, visite specialistiche, analisi di laboratorio, lastre, risonanze, ecografie e altre prestazioni di diagnostica strumentale è stato esente dal ticket, per un valore di 145 milioni di euro su 207, che quindi non sono entrati allo Stato. Il maggior numero di esenzioni si registra in Campania, con l’86% sul totale. Segue la Calabria con l’84%, la Puglia con l’82% e la Sicilia con l’80%. Ultimo in classifica il Trentino Alto Adige, dove la percentuale delle ricette sulle quali non si paga il ticket è del 53%. Nel Lazio, su 14,7 milioni di prescrizioni con esenzione ben 6,6 milioni lo sono per reddito. Dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2012 nelle 11 Regioni che hanno reso disponibili i dati (pari a 46,5 milioni di abitanti) per le prestazioni specialistiche sono stati riscossi 1,7 miliardi di euro di compartecipazione, sommando sia i ticket che il cosiddetto super-ticket da 10 euro su visite specialistiche e analisi mediche. Ciò significa che per ogni abitante in media sono stati incassati 37 euro, cosa che porterebbe a una stima nazionale di 2,2 miliardi di euro. Secondo l’analisi, l’impatto del ticket sui cittadini che lo pagano è però ben più pesante. Utilizzando i dati disponibili si può infatti ritenere che gli utenti di prestazioni specialistiche si aggirino sul 50% degli abitanti e che probabilmente di questi solo metà sono i non esenti. Se queste stime fossero corrette allora i soggetti che hanno pagato i ticket della specialistica sarebbero il 25% della popolazione, cioè 15 milioni, i quali mediamente avrebbero versato circa 150 euro a testa.

I lavoratori ricordano poi le varie operazioni internazionali che hanno visto protagonista l’azienda farmaceutica pometina, che nel 2010 ha acquisito il ramo d’azienda farmaceutico della società americana Enzon, più precisamente 4 prodotti per la cura di malattie rare in ambito oncologico, e lo stabilimento produttivo di Indianapolis, Indiana, rilevato direttamente dalla filiale americana, sigma-tau Pharmaceuticals Inc. con nel Maryland la quale provvede a commercializzare i prodotti acquisiti sul mercato statunitense, operazione “resa possibile anche grazie all’intervento finanziario messo a punto da Banca Intesa Sanpaolo, già presente dal 2006 con una quota del 5% nel capitale del Gruppo Sigma-Tau”. “In occasione dell’acquisto di Enzon – hanno dichiarato i dipendenti – Corrado Passera, ex amministratore delegato di Banca Intesa prima e consigliere delegato di Banca Intesa Sanpaolo dopo la fusione con l’istituto torinese, istituto che aveva concesso il prestito a ST, riferendosi all’acquisizione aveva commentato: “Un’acquisizione da 300 milioni di dollari permette di fare cose che le aziende di successo devono fare. Sono queste le aziende in cui noi vogliamo esserci perché fanno da traino per l’economia del Paese”. Banca Intesa Sanpaolo detiene ad oggi il 5% del capitale di Sigma-Tau”. Eppure, alla Regione Lazio e al Ministero dello Sviluppo Economico sono stati presentati conti in rosso dal 2006, motivando la richiesta di CGIS “nell’effetto combinato della crisi economica mondiale e nelle modificazioni strutturali del mercato farmaceutico che impongono una profonda revisione della struttura aziendale e del modello di business, certificata del resto dalla perdita di 20 milioni di euro a fine 2010”. “Al 31/12/2009 – hanno proseguito – quindi ben prima dell’investimento in Enzon da parte della controllante Sigma-Tau Finanziaria, in contemporanea dello svuotamento di patrimonio netto della Sigma-Tau di Pomezia, le partecipazioni all’estero (Lussemburgo e Madeira) della Holding Sigma-Tau Finanziaria ammontano per valore di libro a circa € 200.000.000 e i relativi patrimoni netti a circa € 350.000.000. Essendo sino al 31/12/2009 il business del gruppo sostanzialmente in Italia, con principale cliente il SSN, come è possibile che i patrimoni netti delle due società con sede a Lussemburgo e Madeira crescano vertiginosamente, e la Sigma-Tau di Pomezia prosegua in un inesorabile cammino di impoverimento che la porterà a mandare a casa Maggio 2013

oltre 500 persone, scaricandole sull’INPS, e per di più senza un minimo criterio di individuazione e gestione dei lavoratori?” La vertenza Sigma-Tau, sin dall’inizio, ha suscitato un notevole interesse a livello politico con decine di interrogazioni parlamentari, provocando anche studi di settore. Da alcuni elaborati forniti da specialisti di finanza aziendale dell’Università Roma3, che hanno svolto uno studio approfondito sulla situazione dei bilanci e sulla relativa ipotetica crisi aziendale della Sigma-Tau, è tratto questo stralcio da uno dei lavori: “Dall’analisi condotta su Sigma Tau IFR S.p.a. sono emerse delle criticità sufficienti quanto meno per sollevare il dubbio dell’adozione da parte del Gruppo di politiche di bilancio volte ad ottimizzarne il carico tributario. Si perviene a questa conclusione sia in ragione dell’andamento di ST IFR sotto i profili della redditività, della produttività e della struttura finanziaria rapportati all’andamento dell’aggregato dei competitor selezionati, sia alla luce delle evidenze riscontrate analizzando l’azienda in una logica di gruppo e contestualmente approfondendo alcune voci ritenute significative dei bilanci di ST IFR. (…) mentre ST IFR vede contrarsi il suo fatturato, che comunque rappresenta mediamente nel quinquennio circa il 70% dell’intero fatturato del Gruppo, la consociata Defiante a Madeira, che si occupa di commercializzare i prodotti, vede crescere significativamente il suo fatturato e sebbene questo “pesi” solo il 20% sul totale del Gruppo, registra utili complessivi pari alla metà del valore totale del fatturato nel periodo. (…). Tali Studi confermano in pieno le già espresse perplessità, ponendo fondati dubbi sulla effettiva esistenza della situazione di crisi posta dalla Sigma-Tau, di fatto, a presupposto ed occasione di una sua ristrutturazione, finanziata con soldi pubblici e volta alla eliminazione di un dichiarato esubero di personale in realtà artatamente creato”. “E’ per i fatti estremamente gravi appena narrati – concludono i dipendenti nel documento ufficiale con il quale annunciano l’esposto alla Procura della Repubblica – ma anche per le considerazioni espresse, che i lavoratori della Sigma-Tau in CIGS hanno sentore di una sistematica propedeuticità di tali accadimenti, con la quale l’azienda ha posto e continua a porre in essere soluzioni vessatorie ai danni di un numero elevatissimo di persone”. Alessia Ambra Achille

Codice di Autoregolamentazione

L’Associazione Culturale “La Città”, editore della testata “Il Corriere della Città” comunica che nella diffusione dei messaggi politici relativi alle elezioni comunali fissate per maggio 2013 si applicano tutte le disposizioni della Legge n. 28 del 22/2/2000

Tariffe:

1/4 pagina colori (piedone) 1/2 pagina colori 1 pagina colori Seconda di copertina Quarta di copertina Machette copertina

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GLI ACQUIRENTI DI VIA CINCINNATO CONTRO L’ENASARCO

A Pomezia gli inquilini degli immobili di via Cincinnato di proprietà dell’Enasarco denunciano anomalie sugli acquisti degli appartamenti avvenuti a novembre del 2011

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'Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e i Rappresentanti di Commercio, più conosciuto sotto l'acronimo di ENASARCO (E.N.AS.A.R.CO), è una Fondazione italiana con sede a Roma. Istituito nel 1938 come Ente previdenziale, il 27 novembre 1996 è stato privatizzato dal D. Lgs. 509/94, insieme ad altri enti previdenziali di diritto pubblico. Attualmente ha la forma giuridica di Fondazione. Pur essendo un soggetto di diritto privato, l'Enasarco persegue finalità di pubblico interesse in quanto si occupa della previdenza integrativa, a contribuzione obbligatoria, degli associati ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Gli acquirenti di Via Cincinnato, 68 in totale, già affittuari da più di quarant’anni, hanno comprato dalla Fondazione secondo i parametri imposti dall’ente attraverso le indicazioni dei sindacalisti. “Abbiamo dovuto accettare tutte le condizioni stabilite dall’Enasarco - hanno commentato i proprietari – come un prezzo fissato dalla Fondazione e l’assunzione di 2 custodi con un costo a nostro carico che va dai 40 ai 60 mila euro”. “I sindacalisti ci hanno messo fretta – ribadiscono più volte altri

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proprietari – dicendoci che dovevamo comprare immediatamente”. Hanno comprato sicuramente a un prezzo vantaggioso rispetto ai prezzi di mercato, ma probabilmente a un costo non del tutto corretto. E i dubbi arrivano a seguito della sentenza n. 6014/12 pronunciata in data 30.10.2012 dal Consiglio di Stato. “...l’attrazione degli enti previdenziali – originari ricorrenti - nella sfera privatistica operata dal d.lgs. 30 giugno 1994, n. 509, riguarda il regime della loro personalità giuridica, ma lascia ferma l'obbligatorietà dell'iscrizione e della contribuzione (art. 1 d.lgs. cit.); la natura di pubblico servizio, in coerenza con l’art. 38 Cost., dell’attività da essi svolte (art. 2); il potere di ingerenza e di vigilanza ministeriale (art. 3, per il cui comma 2 tutte le deliberazioni in materia di contributi e di prestazioni, per essere efficaci, devono ottenere l’approvazione dei Ministeri vigilanti), e fa permanere il controllo della Corte dei conti sulla gestione per assicurarne la legalità e l'efficacia (art. 3). Inoltre, il finanziamento connesso con gli sgravi e la fiscalizzazione degli oneri sociali, insieme alla obbligatorietà della iscrizione e della contribuzione, garantiti agli Enti previdenziali privatizzati dall’art. 1 comma 3 del predetto decreto legislativo, valgono a configurare un sistema di finanziamento pubblico, sia pure indiretto e mediato attraverso risorse comunque distolte dal cumulo di quelle destinate a fini generali. Gli Enti previdenziali privatizzati con d.lgs. 30 giugno 1994, n. 509, di contro, insieme ai sindacati hanno sempre sostenuto la propria natura di soggetti privati, svolgenti attività in regime privatista: di conseguenza, ne sarebbe illegittimo l’inserimento nell’elenco delle amministrazioni Maggio 2013

pubbliche tenute al rispetto del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 5, della suddetta legge. “Da qui abbiamo iniziato a pensare – hanno più volte voluto dire gli attuali proprietari di via Cincinnato – che abbiamo comprato a un privato quando dovevamo acquistare da un ente pubblico”. “Anche il Decreto legislativo del 16 febbraio 1996 n. 104 stabiliva i parametri che l’ente avrebbe dovuto usare nella vendita – tuona poi un altro proprietario con i documenti in mano L’articolo 6 infatti …il prezzo degli alloggi è costituito dal valore che risulta applicando un moltiplicatore 100 alle rendite catastali definite ai sensi dell’art.1 comma 10, primo periodo, della legge 24 dicembre 1993 n.560”. Sembrerebbe che l’Enasarco abbia disatteso i parametri a discapito degli affittuari che oggi proprietari si ritrovano almeno una volta a settimana a discutere nei garage dei palazzi sulle modalità di un eventuale ricorso contro l’ente. E i sindacati? “I sindacati non si sono mai fatti sentire”, concludono i residenti di via Cincinnato quanto mai desolati e furiosi, perché dopo essere diventati proprietari degli alloggi, che devono essere ristrutturati anche nella parte esterna, sono stati costretti a ricorrere per vie legali al fine di rivendicare il giusto prezzo per l’acquisto della loro casa. Francesca Poddesu


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DA VIA NIZZA ENNESIMA SEGNALAZIONE DEI CITTADINI SU CONDIZIONI DEL LITORALE E VIABILITA’ A ncora una segnalazione da parte dei cittadini giunge in redazione riguardo alle condizioni di pessimo decoro del litorale. Il tratto in questione segnalato da alcuni residenti della zona è il Lungomare delle Sirene, all’altezza di Via Nizza. Percorrendo pochi metri sulla spiaggia si possono vedere diversi tipi di oggetti abbandonati, tra i quali lettini, materassini ed ombrelloni, probabilmente articoli ed attrezzature reduci della passata stagione balneare che qualcuno ha abbandonato prima dell’inizio di quella nuova perché rotte e non più utilizzabili. Già affacciandosi sulla spiaggia dopo aver percorso i pochi metri di via Nizza, che collega la litoranea al mare, lo spettacolo non è dei migliori: cassonetti ribaltati con immondizia che fuoriesce, bottiglie, sacchetti di plastica e pannolini sporchi riversati sulla sabbia. Ci sono anche pali segnaletici divelti ed adagiati a terra. Tutto questo è sconfortante – ha dichiarato Monica , una dei cittadini che hanno voluto portare il problema alla nostra attenzione - questo tratto di litorale potrebbe essere bellissimo se venisse valorizzato a

dovere, e non è solo una questione di decoro ma anche e soprattutto di sicurezza perché le bottiglie e i pezzi di vetro che si trovano sulla spiaggia non vengo rimossi e rappresentano un pericolo per chi la frequenta. Più di una volta i bambini, giocando con la sabbia e scavando, hanno trovato taglienti frammenti di vetro e latta. Ad aggravare la situazione – ha continuato Monica – anche la presenza degli escrementi di animali portati a passeggio. Un a volta entrati in acqua – conclude Monica - la situazione non va migliorando perché gli oggetti presenti sulla spiaggia, anche se in minor quantità, si trovano anche in mare.

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Altro problema per lo stesso tratto è invece la viabilità all’incrocio della Via Litoranea con Via Amburgo. Come ci ha spiegato Salvatore, poiché lo stop ed il semaforo sono posizionati oltre la traversa, chi deve immettersi da quest’ultima sulla via principale non riesce a farlo ne’ quando il semaforo è rosso, visto che si crea un incolonnamento, ne’ quando il semaforo è verde visto lo scorrimento veloce delle vetture in entrambe le direzioni (Ostia e Torvaianica). Questo problema – ci ha detto Ermanno- ovviamente si accentuerà durante il periodo estivo data la maggiore concentrazione di traffico. Giulia Presciutti

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A CAMPOBELLO RESIDENTI OSTAGGI DELL’OLEZZO E DEL RUMORE DELLA SERVICES LAZIO

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ono l’olezzo nauseabondo e il rumore continuo i fastidi che i residenti del quartiere di Campobello sono costretti a soffrire da gennaio, da quando la SERVICE LAZIO che si occupa di impianto stoccaggio e trattamenti metalli ha iniziato a operare sul territorio di Pomezia, in una zona che in passato era agricola, poi industriale, e dove gli insediamenti abitativi si nascondono e si mescolano tra le grandi imprese. Il comitato di Quartiere sta cercando di capire se il cattivo odore e i fumi che escono dai camini della SERVICE LAZIO sono a norma di legge e non inquinanti, mentre convivono da mesi con il fetore di spazzatura misto a composto chimico. Noi di CitywebTv siamo stati in una delle casette immerse nel verde delle vecchie campagne di Pomezia dove ancora si possono ammirare a nord i Castelli Romani e a sud intravedere il mare. In quel paradiso si innalza ora un muro di cinta di cemento armato che separa le case dall’azienda che per ore lavora metalli producendo vibrazioni tali da far ballare, mobili, oggetti nelle stanze, mentre nei giardini contornati da ulivi giace la spazzatura della SERVICE LAZIO trascinata dal vento. “ Noi abbiamo un bambino di otto anni – ci hanno confessato i proprietari della casa di fronte all’azienda di stoccaggio - non possiamo lasciare nostro figlio sul prato perché respira aria di spazzatura, perché ci sono buste e cartacce, perché il rumore che arriva dalla fabbrica è talmente alto che dobbiamo entrare dentro casa e

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errà effettuato nei prossimi giorni il sopralluogo nelle abitazioni dei residenti nel quartiere Campobello, e più precisamente nei pressi di via Messico, che dallo scorso gennaio convivono con nauseabondi odori, fumi sospetti e preoccupanti vibrazioni. Il 2 maggio il Comitato di Quartiere ha incontrato la candidata sindaco Maria Corrao, alla quale sono state esposte nel dettaglio le problematiche esistenti dallo scorso gennaio, ovvero da quando è entrata in funzione l’attività della società Service Lazio, che – almeno sulla carta – si dovrebbe occupare di smaltimento di materiale ferroso. “Ma da quando hanno iniziato a lavorare – ha spiegato Alberto Monti, presidente del CdQ – qui non abbiamo più pace: oggi giorno c’è una processione di camion pieni di qualcosa che non è possibile vedere, perché completamente coperti, che vengono a scaricare anche da altre parti d’Italia, almeno da quello che si può dedurre dalle targhe di questi Tir. L’aria è

chiudere tutte le finestre”. “E’ così – grida un altro residente di Campobello, che abita proprio vicino alla fabbrica – lo sentite che olezzo? Come faremo quest’estate quando le finestre saranno aperte?” La SERVICE LAZIO situata in via Messico numero 9 si estende per gran parte della strada, non c’è nessuna indicazione apparente, solo una piccola scritta sul cancello principale, non esiste un’insegna neanche la cartellonistica evidente, la sua entrata è proprio di fronte al magazzino di un noto supermercato di alimenti, mentre la sua parte posteriore affaccia sulle abitazioni che abbiamo visitato. Oltre all’olezzo, che è veramente nauseabondo il rumore del metallo che viene separato dai rifiuti e poi lavorato è continuo dalle 8,00 circa del mattino fino alle 17,00 e si sente fino a via Campobello quando le automobili non

diventata irrespirabile, dentro le nostre case tremano i soprammobili e tutto quello che viene poggiato sui tavoli. Senza contare che, soprattutto di notte, si levano fumi sinistri da quello stabilimento. Vorremmo sapere cosa viene smaltito esattamente, se dobbiamo preoccuparci della nostra salute”. La problematica è stata quindi riportata all’Amministrazione comunale e lo stesso giorno il Commissario Prefettizio Antonio Tedeschi ha contattato il presidente dell’Arpa Lazio, chiedendo un sopralluogo in tempi brevi per accertare la qualità dell’aria nelle abitazioni e per verificare i fenomeni denunciati dai residenti, ed un controllo all’interno dello stabilimento di via Messico. Il 3 maggio il dott. Tedeschi ha contattato direttamente il presidente del Comitato di Quartiere, assicurando il suo impegno personale sulla vicenda e richiedendo all’Arpa una verifica rispetto alle autorizzazioni rilasciate dalla Regione Lazio, per capire se quanto viene svolto all’interno dello staMaggio 2013

transitano. I cittadini hanno visto costruire le ciminiere, il recinto fortificato e quando il Presidente del comitato di quartiere Alberto Monti ha domandato direttamente all’azienda le motivazioni di una struttura così imponente, i rappresentanti della stessa hanno risposto che la SERVICE LAZIO, di cui non ci sono i riferimenti neanche sul web, si occupava solo di recupero di metalli e che era tutto a norma. “Ma i disagi ci sono veramente – ammette Monti, mentre ci porta a verificare il rumore assordante in alcuni tratti di via Messico e le risposte sono troppo scarse per dormire e vivere sereni nelle proprie abitazioni costruite o comprate a fatica”. Ed è proprio così, il trambusto è continuo e si propaga per il circondario perché la lavorazione o lo stoccaggio dei matalli vengono effettuati nella parte esterna dello stabilimento, quasi a cielo aperto e i cumuli di rifiuti accantonati sempre nel cortile dell’azienda si intravedono dalle fessure dei grandi cancelli in metallo. “ Noi vogliamo sapere- conclude un’altra residente di Campobello – noi vogliamo sapere se possiamo avanzare delle rivendicazioni contro le vibrazioni che sentiamo quando mangiamo, quando ci riposiamo, vibrazioni a volte talmente forti da far spostare la bottiglia sul tavolo, ma soprattutto vogliamo scoprire se l’aria che respiriamo oltre ad essere maleodorante è anche nociva alla salute dei nostri figli.” Francesca Poddesu

bilimento corrisponde con i permessi. Un primo passo avanti è quindi stato fatto: a breve dovrebbero esserci i primi sopralluoghi. “Sono rimasto molto soddisfatto dell’intervento del Commissario – ha commentato Alberto Monti - che mi ha chiamato per rassicurarmi sul suo interessamento alla vicenda, che effettivamente non conosceva. Mi ha anche invitato a ricontattarlo qualora il sopralluogo non avvenga entro sette giorni. Aspettiamo quindi che ci contatti l’Arpa, per tutte le verifiche del caso. Il nostro timore è che nell’aria ci siano sostanze nocive per la salute: già questa zona ha altri problemi – come ad esempio la mancanza di acqua potabile e di fognature in metà del quartiere (alcune strade hanno l’acqua e non le fognature, altre esattamente il contrario, ndr), non vorremmo ci venisse tolta anche l’aria che respiriamo”.


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Quartieri

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PISTA CICLABILE, GIUNGLA O PARCHEGGIO?

La nuova pista ciclabile di Via Arno già devastata dall’incuria

Niente segnaletica, tanto che la pista ciclabile che costeggia l'aeroporto di Pratica di Mare a Campo Ascolano viene scambiata per un parcheggio. Peggio ancora nella parte interna dove viene invece utilizzata come discarica. Questo adesso, in Primavera: cosa succederà in Estate?

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LE TORRI, TERRA DI NESSUNO I cittadini “regolari” ancora in attesa di un nuovo sgombero e dell’acquisizione del plesso

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ell’ultima assemblea cittadina organizzata dal Presidente del Comitato di Quartiere Nuova California Piero D’Angeli , che si è svolta a fine aprile, tra i tanti argomenti trattati dagli abitanti della zona sono stati messi in evidenza i problemi di ordine pubblico causati dagli abusivi che vivono nel complesso Le Torri. “ I rom soprattutto – ha raccontato un residente della zona, che vuole rimanere anonimo per paura di ritorsioni – banchettano la sera e la notte ballano fino a tardi bloccando la strada. Le condizioni igieniche sono pietose: c’è una fognatura a cielo aperto e spazzatura dappertutto”. Annosi problemi che oramai conoscono tutti i cittadini di Tor San Lorenzo, comprese le forze dell’ordine che hanno effettuato sgomberi e blitz negli anni e le istituzioni che si sono succedute nel tempo. La tensione rimane alta, in attesa di un altro sgombero, che sarebbe già dovuto esserci in questi ultimi mesi. Infatti fino a quando le abitazioni saranno occupate non si potrà sbloccare l’iter dell’aggiudicazione della gara d’asta da parte di privati intenzionati a riscattare il plesso delle Torri. “Il problema - denuncia altro residente della Nuova California – è che oltre ai problemi di con-

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vivenza, ci sono quelli di sicurezza e patrimoniali: per esempio troviamo automobili smontate davanti ai nostri cancelli ed abbiamo un danno economico perché non possiamo vendere le nostre case, svalutate proprio a causa dei nostri “vicini”. Nessuno vuole acquistare con l’incuria e la presenza dei rom”. “Si tratta di una situazione al collasso –commentano alcuni residenti delle vie limitrofe – a volte non riusciamo neanche a uscire di casa…” Piero D’Angeli, che da anni ormai si batte per il ripristino della legalità nel quartiere, ha scritto una missiva anche al Prefetto di Roma per sollecitare le operazioni di sgombero. Il primo effetto della comunicazione è stato l’interessamento dei consiglieri di opposizione, che hanno presentato una mozione, indirizzata anche al Prefetto di Roma, al Sindaco di Ardea, al Presidente del Consiglio Comunale, al Comandante della Polizia Locale e agli assessori ai Servizi Sociali e all’Urbanistica del Comune di Ardea, che si sarebbe dovuta discutere nel consiglio comunale del 2 Maggio, se questo non fosse stato sciolto dopo appena 20 minuti. “In relazione a quanto dichiarato dai cittadini di Tor San Lorenzo, nonché dal comitato di quartiere Nuova California e accertato dalle forze

Maggio 2013

dell’ordine riguardo alla situazione dell’ordine pubblico ed igienico sanitario nel complesso immobiliare denominato Le Torri – si legge nella mozione - Visto che l’immobile risulta essere stato trasferito pochi mesi fa ad imprenditori i quali lo hanno avuto assegnato a seguito di asta pubblica, si chiede di sapere se risulta al vero che la proprietà ha chiesto all’ufficio urbanistica una conferenza dei servizi sullo stato delle strutture.

Si chiede di conoscere lo stato urbanistico, igienico sanitario e strutturale al fine della sicurezza con lo scopo di tutelare gli occupanti se pur sembrano essere abusivi”. La mozione va poi oltre. “Si chiede altresì di conoscere se il suddetto complesso immobiliare è asservito da fornitura di acqua potabile ed energia elettrica oltre che lo scarico in pubblica fognatura. Fermo restando la proprietà di privati, si chiede al sindaco di ordinare l’immediato sgombro degli immobili e la messa in sicurezza da parte dei proprietari, anche attuando forme di controllo stabile affinché i locali non vengano come in passato occupati subito dopo. Si chiede altresì al sindaco di ordinare dopo lo sgombro (e se possibile anche immediatamente) la disattivazione di tutti i servizi al fine di allontanare gli occupanti ripristinando la legalità e la tranquillità dei cittadini”. La mozione, firmata dai consiglieri Antonino Abate, Stefano Ludovici, Mauro Giordani, Giancarlo Rossi, Umberto Tantari e Cristina Capraro, non ha però avuto seguito proprio a causa del mancato svolgimento della seduta di consiglio. I cittadini confidano quindi ora nel Prefetto, con la speranza che qualcuno intervenga per risolvere questo problema che ormai non può più essere ignorato o sottovalutato. Francesca Poddesu



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UNIPOMEZIA-TEAM N.FLORIDACITTA' DI POMEZIA DA URLO! Gli appuntamenti da non perdere a Maggio:

Promozione – Lido dei Pini: due match per la riconferma matematica nella categoria 05/05 – Fiumicino-Lido dei Pini 12/05 – Lido dei Pini-Ostiantica Prima Categoria: Derby infuocati e lotta salvezza. L'Unipomezia alle prese con due sfide non facili, l'Indomita si gioca il tutto per tutto in casa 05/05 – Airone Ardea-Città di Pomezia, Unipomezia-TNF, Indomita Pomezia-Real Marconi 12/05 – Città di Pomezia-Unipomezia

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oltanto successi per le tre squadre nel mese di Aprile: il Girone C di Prima Categoria è in mano al nostro territorio e con l'Airone Ardea e la Città di Pomezia appaiate al quinto posto sono ben 4 le compagini nelle prime sei posizioni. In Eccellenza il Real non molla: terza a -3 dalla seconda. Capitolo salvezza: il Lido dei Pini (Promozione) emerge dalle sabbie mobili, mentre per l'Indomita Pomezia sarà bagarre fino alla fine. In Terza festeggia il Montegiordano che si aggiudica il derby contro il cugini dell'Enea; la squadra guidata da coach Benedetti però trova il riscatto nell'altra stracittadina in programma per il 25 Aprile: affossato il Tsl (4-3) grazie ad un super Peticca. All'interno uno speciale dedicato al raggruppamento La prima categoria si tinge di rosso e di blu. Pomezia piazza ben quattro gruppi nelle posizioni alte della classifica del Girone C e si prepara ad incoronare – salvo clamorosi colpi di scena – la sua nuova regina, l'Unipomezia Virtus 1938 (anche se manca ancora lo scontro diretto contro la Nuova Florida e manca ancora, quando stiamo scrivendo, il responso del ricorso di quest'ultima per l'ormai famoso match contro il B. Massimina). Non solo. L'Airone Ardea, sulla quale pesa però la debacle subita nell'ultimo turno per mano del TNF (0-5), e la Città di Pomezia, al momento quinte in classifica, potrebbero regalare altre piacevoli sorprese nel finale di stagione. Il sogno resta quello di chiudere la stagione piazzando quattro squadre - sulle cinque totali iscritte in questo girone - nelle prime posizioni del campionato. Impossibile? Stando al ruolino di marcia di queste squadre, soprattutto della Città di Pomezia, assolutamente no. Le altre squadre: Bene Real Pomezia, Lido dei Pini e Torvajanica. Lotta salvezza: in Prima Categoria l'Indomita prova la “remuntada” - In Eccellenza il Real Pomezia prosegue il suo cammino verso il secondo posto, nonostante il passo falso rimediato nell'ultimo turno del mese contro il Real Monterosi (0-1). Il Fregene, secondo a +3,

rimane comunque alla portata. Passiamo alla Promozione. Il Lido dei Pini è riuscito a tirarsi fuori dalla zona calda della classifica ed è ormai praticamente salvo; per la squadra è stata decisiva la vittoria riportata nell'ultimo turno di Aprile contro l'Olimpia che ha proiettato il gruppo ad un rassicurante +8 dal pericolo play-out. Capitolo Prima Categoria. Se per le squadre citate in apertura il finale di stagione può solo che riservare emozioni positive, così non è per l'Indomita Pomezia impegnata nella difficile lotta per non retrocedere. La squadra, nonostante il blitz a Passoscuro (vittoria per 2-1) lo scorso 21 Aprile , ha poi fallito il colpo nel turno successivo contro il Borgo Massimina , partita questa davvero particolare. In vantaggio per 2-0 a dieci minuti dalla fine i pometini si sono fatti clamorosamente rimontare in pieno recupero ottenendo, alla fine, soltanto un punto. Guardando la classifica tuttavia, ancora niente è precluso anche se la squadra non potrà più fallire. Per quanto riguarda la seconda categoria il Torvajanica ha messo in fila un'importante score di tre vittorie consecutive (più un turno di riposo ndr), che hanno riportato la compagine a ridosso delle zone alte della graduatoria. Difficile tuttavia, in virtù delle giornate rimaste, appena tre, ipotizzare un aggancio al Fonte Meravigliosa distante cinque lunghezze. Speciale Terza Categoria: stracittadine a suon di gol nel Girone Roma E – Tante emozioni in questo mese di Aprile con due Derby che finiscono in copertina. Il primo , quello tra Enea Pomezia e Montegiordano, regala una valanga di gol ad entrambe le tifoseria anche se a festeggiare, dopo il fischio finale, è solo la squadra allenata da Caporaletti (Montegiordano ndr) che si aggiudica il match per 3-2. Nel turno del 25 Aprile tuttavia, il calendario ha offerto all'Enea la possibilità di rifarsi nella ben più difficile sfida contro il Tor San Lorenzo. Fortemente intenzionata a riscattare il passaggio a vuoto, la compagine di Mister Benedetti ha sfoderato una grande prova collettiva aggiudicandosi l'incontro per 4-3 – tripletta di Maggio 2013

Terza Categoria: la capolista Tor Bella Monaca sfida il TSL e il Montegiordano 04/05 – Enea Pomezia-Tor Tre Teste, S. Tor Bella Monaca-Montegiordano 11/05 – TSL-S. Tor Bella Monaca

Peticca – dopo una serie innumerevole di emozioni. Vediamo quanto accaduto. Sotto di tre gol il Tor San Lorenzo ha trovato la forza di reagire accorciando le distanze con Arena (R); sul 3-1 tuttavia, l'Enea allunga ancora con Peticca ma la gara è tutt'altro che finita. I rutuli si riportano con forza sotto nel punteggio e , forti della superiorità numerica a seguito dell'espulsione di Bergami (Enea) nel primo tempo, mettono a segno altre due reti. Lattanzio e soci però a quel punto fanno quadrato e resistono ad oltranza: dopo ben sette minuti di recupero l'Enea può così festeggiare l'importante vittoria.

La classifica – Il girone vede sempre al comando lo Sporting Torbellamonaca che guida la classifica con 64 punti (matematicamente campione). La prima squadra del territorio è il Tor San Lorenzo quinta con 47 lunghezze , seguita dall'Enea Pomezia, ottava con 37 punti; il Montegiordano è invece penultimo a quota 19.

Altre in breve – (Calcio Giovanile) Grande successo per la Società Lido dei Pini che è stata invitata a partecipare al prestigioso Torneo internazionale “Alpi Apuane” svoltosi a Forte dei Marmi durante le ultime vacanze pasquali; alla manifestazione hanno preso parte, tra le altre, il Milan, il Chelsea e la Juventus. (leggi l'articolo completo sul nostro sito www.ilcorrieredellacitta.it sezione Sport) – (Twirling) La “Pomezia Diamond Twirling” si è aggiudicata il più alto gradino del podio nelle sezioni “Gruppo” e “Team” all'interno della manifestazione in programma a Nova Milanese lo scorso 7 Aprile (approfondimenti: corrieredellacittà.it\sport) (Calcio) – L'Eccellenza chiuderà la stagione il 12 Maggio insieme al Campionato di Promozione; il 19 Maggio sarà la volta della Prima e della Seconda Categoria mentre in Terza le ostilità cesseranno l'undici del mese. Luca Mugnaioli


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Sport

E’ UN POMEZIA DA RECORD!

Spettacolo e gol nel match valido per l'ottava giornata del “Campionato Primaverile Pulcini” che ha visto di fronte l'Atletico Acilia e il Pomezia Calcio a 5. Dopo essere passati in vantaggio con Bidoli i pometini si sono fatti recuperare dai padroni di casa, i quali, con due reti da cineteca, hanno effettuato il momentaneo sorpasso; ci pensa Biagini, poco prima dell'intervallo, ad azzerare nuovamente i conti. Nella ripresa ancora Acilia in avanti (3-2) ma il team guidato dal tandem Passabì-Formicola non molla e si riporta con forza in vantaggio. La doppietta di Vultaggio e ancora un gol dello straripante Biagini fissano il parziale dei secondi 20' di gioco sul 3-5 per gli ospiti. Ma è nel terzo tempo che il Pomezia chiude definitivamente i conti. Vultaggio – il capocannoniere indiscusso della squadra – iscrive il proprio nome a referto per altre due volte accompagnato da Biagini e da Zotti; il gol dell'Acilia nei minuti finali fissa poi il risultato finale sul 4-9 a favore dei rosso-blu.

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a Società pometina sta per chiudere l'anno con numeri da primato, confermandosi come una delle migliori scuole calcio del territorio. Un Aprile da 10 e lode. Quattro partite (tra le due squadre 2004 e 2005), altrettante vittorie ed uno score di ben 31 reti complessivamente messe a segno a fronte di appena 6 subite. Insomma un cammino davvero incredibile. I ragazzi guidati dai Mister Passabì e Formicola non smettono di stupire tanto che si può già iniziare a pensare con un certo ottimismo a pianificare il lavoro per le prossime stagioni; in tal senso , i risultati conseguiti in questi 30 giorni, non hanno fatto altro che rafforzare – all'interno dello staff societario – la convinzione di essere riusciti a creare davvero qualcosa di importante. Vediamo dunque quanto accaduto nel corso del mese. Partiamo dai più grandi. I 2004 hanno vinto, anzi stravinto, le tre gare disputate: ad aprire i giochi la sfida dello scorso 6 Aprile contro la Pescatori Ostia terminata addirittura 14-1 a favore dei rosso-blu. Nel turno successivo , anch'esso disputato tra le mura amiche, Vultaggio e soci hanno liquidato con un secco 6-1 La Selcetta, rimontando l'iniziale svantaggio di 0-1; forte dei due successi consecutivi la squadra si è poi recata ad Acilia per tentare il tris, centrandolo con merito al termine di un'altra importante rimonta. Dopo essere infatti passata in svantaggio per 2-1

il Pomezia, con determinazione, ha trovato la forza per reagire, dilagando poi nel secondo e terzo quarto fino a raggiungere il 9-4 finale. Capitolo 2005. Una sola partita disputata invece per l'altra squadra che ha vinto, pur non disputando uno dei migliori match dell'anno, la sfida interna contro la Roma Team Sport grazie alle reti di Taurisano e Tarantino.

I prossimi appuntamenti – Il Pomezia Calcio a 5, bambini 2004, ha chiuso la stagione sportiva praticamente il 21 Aprile, in quanto l'incontro previsto per l'ultimo fine settimana del mese contro la Totti

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S.S. Ver è stato rinviato a data da destinarsi; ad oggi, tuttavia, appare difficile un recupero. I 2005 invece, come già scritto su queste pagine lo scorso mese, hanno terminato il campionato lo scorso 14 Aprile. Prima di archiviare l'anno ci sarà modo però di vedere ancora all'opera i giovani campioni del nostro territorio, con la Società che parteciperà al Torneo di Sorrento previsto per fine Maggio e per il quale ci sarà un ricco speciale all'interno di questa Rubrica.

Luca Mugnaioli

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NOTIZIE TASCABILI di Luca Mugnaioli

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI” Crisi, le famiglie tagliano cibo e sanità il 62% va furto. Una donna di Salisburgo, scesa per prenLa riflessione al discount: +9% in un anno Ma la fiducia dei con- dere l’auto, ha infatti trovato addormentato al

Napolitano bis, Citigroup cita il Gattopardo: “Tutto cambia affinché nulla cambi” - Gli analisti di Citigroup citano il Gattopardo per commentare la rielezione di Giorgio Napolitano: “La frase celebre del principe di Salina, ‘tutto cambia affinché nulla cambi’, rischia di tornare attuale dopo 200 anni”. I mercati finanziari e la maggior parte dei quotidiani italiani hanno accolto a braccia aperte la notizia, spiega un report pubblicato dall’istituto di credito, “ma si tratta di una soluzione temporanea che non risolverà i problemi del Paese, riducendo il rischio politico soltanto nel breve termine”. L’entusiasmo iniziale, secondo la banca americana, non potrà durare a lungo, perché l’Italia “resta in una situazione di stallo pericoloso con pochi uomini politicamente forti dietro Napolitano”. Gli analisti della banca americana spiegano che la rielezione di Re Giorgio è stata una sorpresa e che il capo dello Stato è ora in una posizione “più forte” rispetto ai partiti, che “gli hanno chiesto di restare minacciando elezioni anticipate che rischiavano di portare il movimento di Grillo a una vittoria schiacciante” (IlFattoQuotidiano.it)

sumatori risale ROMA - Più di 6 famiglie su 10 (il 62,3%) fanno la spesa al discount: nell'ultimo anno tale quota è aumentata di quasi 9 punti percentuali. Lo ha detto il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, sottolineando come negli ultimi cinque anni la crisi abbia modificato profondamente i modelli di consumo delle famiglie. (IlMessaggero.it)

Sanità: da finte ricette a falsi medici, Nas 'scovano' 764 irregolarità in 3 mesi. Roma, 23 apr. - C'è il medico dell'ospedale pubblico che, nel suo orario di lavoro, invece di stare in corsia lo trovi ad operare in una clinica privata. C'è il falso dentista che, senza alcun titolo, cura carie, impianta protesi, fa estrazioni a pazienti ignari. Non manca poi il camice bianco dalla ricetta facile che, d'accordo col farmacista, prescrive medicinali a pazienti che non ne hanno bisogno, o addirittura a persone ignare o perfino già morte. (Adnkronos Salute)

Altre in breve: (Esteri) - Scozia indipendente, a rischio sterline – (Europa) E' attiva la raccolta firme per l'iniziativa “Libertà e pluralismo dei media” volta a combattere il diritto all'informazione nella Comunità Europea. Si può firmare su www.mediainitiative.eu – (Esteri) Francia, sì definitivo a nozze gay. È il 14° Paese a dare l'ok. Scontri in strada (laRepubblica) - Def, Bankitalia: stop ai dubbi sul gettito Imu. E il Governo "stabilizza" la tassa (ilSole24ore)

Curiosità & Life Style

Governo Letta, i ministri: Interni a Alfano, Esteri a Bonino, Giustizia a Cancellieri Il segretario Pdl è anche ministro degli Interni. Mauro alla Difesa, Saccomanni all'Economia, Zanonato allo Sviluppo Economico, Lupi a Infrastrutture e Trasporti, l'Agricoltura alla Di Girolamo, l'Ambiente a Orlando. Il ministro del Lavoro sarà il presidente dell'Istat Giovannini. Alla Salute Beatrice Lorenzin (IlFattoquotidiano.it)

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Arrestato il più ricercato dell'FBI - Eric Justin Toth, 31 anni, era in cima alla lista dei 10 principali ricercati dell'Fbi dall'aprile 2012, dopo la morte di Osama Bin Laden. Ex insegnante di Washington, ricercato dall'Fbi per pedo-pornografia, è stato arrestato in Nicaragua dopo una latitanza iniziata nel 2008. Sul sito dell'Fbi si legge che Toth è un "esperto di computer, ricercato per presunto possesso di pedo-pornografia a Washington". L'Fbi aveva posto una taglia di 100.000 dollari per informazioni utili alla sua cattura. (ap) (LaRepubblica.it)

posto di guida un ragazzo che prima di prendere sonno stava evidentemente trafficando con i cavi nel tentativo di mettere in moto l’auto. Il giovane, una volta scoperto, ha sistemato i cavi elettrici e poi se ne è andato, ma la polizia lo ha rintracciato dopo la denuncia della donna. (notizie.delmondo.info)

O compri, o fanno 5$! - Un negozio di Coorparoo, in Australia, ha detto basta a tutti quelli che entrano “solo per guardare”, ed ha introdotto una tariffa di 5 dollari per chi varca la soglia del negozio, da scontare in caso di eventuale acquisto. In altre parole: chi entra e non compra nulla deve pagare 5 dollari. Alcuni clienti, quando hanno visto il cartello, hanno girato i tacchi, ma altri invece hanno accettato di pagare la tariffa, comprendendo lo spirito dell’iniziativa. (notizie.delmondo.info)

Un diploma lungo una vita - Fred Butler è finalmente riuscito ad ottenere il tanto agognato diploma di maturità a cui aveva dovuto rinunciare quando aveva dovuto lasciare la scuola per aiutare a mantenere la famiglia. Una costanza da record, dato che Fred ha oggi 106 anni. […] Il diploma gli è stato consegnato “honoris causa” dato che in città era noto questo suo desiderio, anche se Fred era un po’ restio ad accettare perché riteneva di non meritarlo, ma il sindaco della città, Bill Scanlon, che gli ha consegnato il diploma nella cerimonia, ha insistito che se lo era indubbiamente guadagnato. (notizie.delmondo.info) Scusi può scendere dall'auto? Sa com'è, è mia! Probabilmente rubare un’auto è un lavoro lungo. Non riusciamo altrimenti a spiegarci come mai uno possa addormentarsi durante un tentativo di Maggio 2013

Smartphone: quanto vale ciò che li compone? Per la nuova corsa all'oro non serve arrivare in Klondike. E nemmeno a Grasberg, in Indonesia, dove c'è la più grande miniera del mondo. Basta infilare la mano in tasca e tirare fuori il proprio, inseparabile smartphone. Magari non lo sappiamo ma abbiamo di fronte un piccolo forziere. Le quantità di metalli preziosi ed elementi rari presenti, per esempio, in un iPhone 5, sono minime, è vero. L'oro contenuto nell'ultimo modello di Cupertino è infatti pari a 1,21 euro: ce ne sono ben 0,03 grammi. Segue l'argento con i 27 centesimi legati ai 0,3 grammi e, in quantità maggiori, il rame (9 centesimi) e l'alluminio (4 centesimi). Chiude il platino, davvero pochino, con 1,5 cent. (fonte: laRepubblica.it\tecnologia)

Lo sapevate che..

La Coca-Cola, senza coloranti né conservanti diventa verde.



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IL SORRISO E LA CORTESIA

“A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso”

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icordiamoci del proverbio “sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”. Ma come far sapere agli altri che sei sempre di buon umore? Semplice, sorridendo. Sorridere sempre nonostante tutto. Sorridere quando si incontrano le persone che conosciamo, amici, colleghi ecc.. Sorridere quando le cose si fanno difficili. Sorridere quando tutto sembra andare a scatafascio. Sì, ma che tipo di sorriso dobbiamo adottare? Cordiale che coinvolga anche gli occhi, sincero, franco, onesto, aperto e felice. E il sistema più semplice per ottenere un sorriso così è crederci. Non si può fingere o si viene immediatamente “beccati”. Per sembrare autentici, un sorriso deve essere sincero. E’ importante sorridere anche quando si stringe una mano. Ci scambiamo spesso strette di mano e di solito lo facciamo in maniera abbastanza inconsapevole ponendo scarsa attenzione. In realtà, con quella breve stretta di mano trasmettiamo una miriade di segnali, dovremmo renderla eccezionalmente decisa e rassicurante. Quando qualcuno ci stringe la mano, dovrebbe trarne un’impressione di forza, fiducia, autorevolezza. Pertanto esercitiamoci a migliorarla e renderla energica, senza chiaramente esagerare, evitando di far trovare il nostro interlocutore con le dita doloranti.

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Possiamo sempre adattare la nostra stretta di mano per renderla più personale, più memorabile. Le regole di “Bon Ton” suggeriscono che sarebbe meglio evitare lo “scambio del cinque” o il palmo della mano a cucchiaio. Restiamo fedeli alla stretta di mano tradizionale e saremo ricordati come persone sicure ed autorevoli. I bravi stringitori di mano sono quelli che, oltre ad avere una buona stretta, porgono le mani per primi. Emanano sicurezza annunciando il loro nome e contemporaneamente porgendo la mano; così facendo, esprimono entusiasmo, cordialità, un approccio rilassato e sicuro. Inoltre, ti guardano negli occhi e ripetono il tuo nome, dopo averlo ascoltato. A tutti piace ascoltare il proprio nome, dà un senso di intimità. Quando ci presentiamo, facciamo precedere il nostro nome da un bel “Buongiorno”, poi si scandisce il proprio nome. L’effetto migliore lo si ottiene presentandosi con una stretta di mano energica e sicura dicendo “Buongiorno, sono Luigi Rossi….” ed avrete sicuramente un effetto positivo verso la persona a cui siete presentati. Certo, non c’è dubbio e le statistiche lo confermano: le persone belle hanno più successo. Le persone belle devono impegnarsi meno per fare progressi. Ma che cosa rende attraente o bella una persona? Sicuramente non

solo l’aspetto fisico. Conta molto avere carisma, fascino ed un atteggiamento disinvolto. Queste persone hanno vitalità, presenza e personalità anche se non sono propriamente avvenenti. Tutte queste caratteristiche sono presenti in ognuno di noi, bisogna crederci ed esserne consapevoli. E, in ogni caso, sono più semplici da acquisire di quanto sembri. Se ci si presenta bene, prestando attenzione alla nostra persona, coltivando il sorriso giusto, essere sempre cordiali, affabili, spigliati e attenti saremo anche attraenti. L’immagine è totalmente racchiusa nel sorriso e negli occhi. Ci sono sorrisi che illuminano in maniera magnetica ed esercitano un forte potere, proprio come la stretta di mano, chiara, trasparente, soddisfatta e sicura. Inoltre, altro sentimento che rende attraenti è la Cortesia. Quindi non diamo sempre tutto per scontato e cerchiamo di evitare di essere sempre molto critici con gli altri come con se stessi. Soprattutto nel lavoro imparare semplicemente a dire “grazie” e a riconoscere i meriti e le capacità degli altri. Provateci e scoprirete quali effetti straordinari crea tale atteggiamento; produce una bellissima sensazione che non può essere nascosta e che rende, in chi la percepisce, il desiderio di comportarsi allo stesso modo, quasi come se dovesse restituire il favore. D’altronde essere cortesi consiste essenzialmente in un modo particolare di trattare gli altri, parlando e agendo in modo tale da tenere sempre in considerazione i sentimenti degli altri, perché fondamentalmente la cortesia è proprio la capacità di voler bene, di provare affetto per le altre persone e di desiderare di farle star bene attraverso anche e, soprattutto, le “buone maniere”. Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

ANTONELLO BRUNETTI E LA BAND @RADIO LANCIANO IL SINGOLO “ACCETTARE”

l gruppo musicale di Pomezia, in collaborazione con il cantautore calabrese, ha ottenuto un importante contratto discografico con la Mafi srl e si prepara per il mercato nazionale. L'occasione è di quelle che non capitano spesso nella vita. Fabio Vitale, Davide Miccinilli, Michele Marchesano, una vita spesa per la musica, potrebbero presto trovare l'affermazione a livello nazionale grazie ad un accordo raggiunto con la Casa Discografica Mafi srl di Maurizio Filardo produttore, tra gli altri, di Daniele Silvestri (di cui è anche il chitarrista) e Arisa, con cui vinse a SanRemo nel 2009; la Band pometina, nata nel Gennaio di quest'anno a seguito della collaborazione pensata e messa in atto con Antonello Brunetti, ha lanciato il primo singolo ufficiale dal titolo “Accettare” - già in programmazione in diverse radio e disponibile sul sito www.accettare.info nonché sul portale YouTube - metafora della vita ma anche delle condizioni socio-politiche italiane degli ultimi tempi. Per conoscere meglio questa interessante realtà del territorio abbiamo intervistato Fabio Vitale – chitarrista del gruppo – al quale abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e di come è nato il gruppo @Radio. Ci riassume il cammino del vostro gruppo? “I primi contatti con Antonello Brunetti sono

stati circa un anno e mezzo fa. In quel periodo lui era alla ricerca di una band musicale per proseguire il suo percorso di sviluppo artistico e musicale; a quel punto, avendo già collaborato con lui in altre forme, mi sono offerto e da lì è nata l'idea di creare il gruppo con gli altri ragazzi. @Radio vede la luce nel Gennaio di quest'anno – legato proprio alla partecipazione di Antonello in qualità di vocalist - e unisce ragazzi dalla lunga esperienza nel mondo della musica , anche se in settori differenti (ad esempio Davide è un'insegnante) ; il primo passo ufficiale è stato il lancio del singolo anche se abbiamo in cantiere altri lavori.” Come siete arrivati all'accordo con Maurizio Filardo? “Io conoscevo già Maurizio e sicuramente l'incontro con lui è stato un punto di svolta. Insieme abbiamo deciso la strada da percorrere anche perché lui, in virtù della sua esperienza, sapeva ovviamente come muoversi in questo ambiente; il passo successivo è stato quello di scrivere il pezzo.” Come sta cambiando la vostra vita? “Un'occasione del genere cambia per forze di cose la tua vita. Noi però stiamo cercando di rimanere con i piedi ben saldi a terra perché, se è vero che il progetto che stiamo portando avanti è sicuramente importante, è altrettanto vero che ad oggi non abbiamo fatto ancora nulla! Questo, Maggio 2013

lo sappiamo bene, è solo l'inizio. Certo, il nostro obiettivo è quello di raggiungere una visibilità nazionale ma per il momento direi che non abbiamo alcun elemento per montarci la testa!” Parliamo del singolo, “Accettare”. “Questa canzone risponde prima di tutto ad un'esigenza che noi tutti avevamo, cioè quella di rivolgerci ad un pubblico italiano considerato che i nostri lavori , pur se in ambiti differenti, erano sempre stati in lingua inglese. “Accettare” è un pezzo ironico ma che al tempo stesso denuncia anche lo stato attuale delle cose (soprattutto in Italia), è una metafora di quello che succede nella società tutti i santi giorni. Noi subiamo ingiustizie, angherie, in ogni momento della nostra vita, spesso passivamente e senza trovare la forza per reagire; ma “accettare” è anche un invito – letterale – a ribellarsi , a prendere quest'arma e ad affrontare chi ci perseguita.” Progetti per il futuro? “Il singolo è solo la punta dell'iceberg, o almeno noi speriamo che lo sia, nel senso che in cantiere c'è tutto il seguito ovvero l'album. Ovviamente, se il singolo dovesse avere successo, partiremo subito con le altre canzoni anche perché abbiamo un'opzione con la Casa Discografica proprio per la produzione e il lancio del disco.” Luca Mugnaioli



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di Rossella Smiraglia

‘MIELE’ DI VALERIA GOLINO

na storia coraggiosa affrontata con grande delicatezza dalla neo regista Valeria Golino con il film “Miele” , il nome con cui è contattata dai suoi ‘clienti’ la bella Irene, Jasmine Trinca. Miele è un film intimista che mette lo spettatore davanti al dubbio, non prendendo posizione. E’ lo spettatore a decidere, ad interrogarsi. Un ritorno al modo di fare cinema, il buon cinema, che è stato paragonato a film stranieri, ma che è invece orgogliosamente tutto italiano. Un progetto coraggioso premiato già prima dell’uscita con partecipazione alla prossima edizione del Festival di Cannes. Tratto dal romanzo ‘A nome tuo’ di Mauro Covacich, il film racconta della morte assistita ai pazienti terminali, per abbreviarne l’agonia. Senza prendere posizione, la regista entra nel mondo e nei sentimenti della giovane Irene che ha scelto di alleviare le sofferenze di chi a causa della malattia sente di aver perso la dignità di essere umano. Irene procede con la sua ’missione’ seguendo le regole che si è data, fino al giorno in cui incontra l’ingegner Carlo Grimaldi, Carlo Cecchi, un uomo perfettamente in salute che ha deciso di farla finita in un modo che non sollevi la curiosità dei vicini. L’incontro con Carlo mette in discussione tutte le certezze di Irene, accentuando il dolore che

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prova ogni volta che aiuta qualcuno ad andarsene: “ogni volta , Irene ha la necessità di tornare a sentire la vita pulsare, lo fa con le sue nuotate frequenti, facendo l’amore o correndo in bicicletta” ha spiegato la Golino che ha sceneggiato il film insieme con Francesca Marciano e Velia Santella.

Valeria Golino alla presentazione di ‘Miele’. Come mai hai scelto di raccontare una storia così difficile al tuo esordio alla regia? “Quando ho letto il libro è stato fulminante e ho deciso di voler raccontare la storia, cambiando il punto di vista del protagonista, che nel libro è un uomo. Abbiamo cominciato a lavorarci a più riprese, con i mille dubbi legati all’argomento che andavo ad affrontare. Nonostante le prime difficoltà siamo andati avanti ed è stato prezioso il sostegno di Rai Cinema e spero di essere riuscita a raccontare la storia senza prendere una posizione definitiva. E’ difficile parlare di morte assistita, personalmente credo che ognuno ha il diritto di scegliere in che modo finire la propria vita, ma nel film ho voluto addentrarmi nei dubbi”. Come ti sei approcciata alla regia? “Volevo fare un film “libero e formale” allo stesso tempo. Serio, senza fronzoli, trattenendo anche il bisogno di estetica, alternando scene di luce e di vita, per non cadere nella trappola del contenuto e della forma. Molte belle scene le ho lasciate fuori perché il film ti impedisce l’inutile”. Il film è stato scelto per andare a Cannes, che effetto ti fa? “Cannes mi mette allegria. L’idea di andare lì tutti ben vestiti… - ha scherzato Valeria - mi da un senso di appartenenza… ammetto che era il mio obiettivo!”.

Tra dame dell’alta società, parvenu, politici, criminali d’alto bordo, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti tessono trame di rapporti inconsistenti, fagocitati in una babilonia disperata che si agita nei palazzi antichi, le ville sterminate, le terrazze più belle della città. Ci sono dentro tutti. E non ci fanno una bella figura. “La grande bellezza” descritta da Sorrentino forse è quella della città eterna, in cui è ambientato e

diretto, da sempre teatro di mondanità e fasti non troppo appannati dalla crisi economica, che si muove parallela alla quotidianità dei cittadini “comuni”. Dai primi trailer diffusi sembra quasi che il protagonista, che è parte integrante del sistema, voglia farne parte per distruggerlo dall’interno. Per scoprirlo bisognerà aspettare l’uscita nelle sale italiane il prossimo 21 maggio. Ad affiancare Servillo in quello che sembra essere un film destinato a lasciare il segno, un cast straordinario: Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka, Massimo De Francovich, Giusi Merli, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio, Isabella Ferrari, Franco Graziosi, Sonia Gessner, Luca Marinelli, Dario Cantarelli, Ivan Franek, Anita Kravos, Luciano Virgilio, Vernon Dobtcheff, Serena Grandi, Lillo Petrolo. Distribuito da Medusa Film, il film è stato già proposto al mercato della Berlinale, e sarà distribuito contemporaneamente anche in Francia da Phanè. La grande bellezza è un progetto nato grazie alla collaborazione produttiva ItaliaFrancia: Indigo Film, in associazione con Banca Popolare di Vicenza per l'Italia, Babe Films, Pathé e France 2 Cinéma per la Francia.

LA GRANDE BELLEZZA

a Grande Bellezza è il film scritto e diretto da Paolo Sorrentino, che arriva nelle sale italiane il 21 maggio 2013. Molto atteso, è tra i film in concorso alla 66ma edizione del festival di Cannes, a cui partecipa anche il film “Miele”, diretto dalla splendida Valeria Golino alla sua prima regia. “Ringrazio il Festival per l’invito e l’attenzione con cui segue il mio lavoro sin dagli esordi. Essere selezionati tra migliaia di film è già un grande riconoscimento. Andarci per la quinta volta di seguito una responsabilità e un onore che condivido con tutta la troupe. Uomini e donne appassionati che mi hanno consentito di trasformare in un film quella che per me era una fantasia”, ha dichiarato Paolo Sorrentino. La fantasia di Sorrentino rievoca i fasti della Dolce Vita, raccontando la storia di Jep Gambardella-Toni Servillo, 65 anni, scrittore e giornalista, dolente e disincantato, gli occhi perennemente annacquati di gin tonic, assiste a questa sfilata di un’umanità vacua e disfatta, potente e deprimente. Tutta la fatica della vita, travestita da capzioso, distratto divertimento. Un’atonia morale da far venire le vertigini. E lì dietro, Roma, in estate. Bellissima e indifferente. Come una diva morta.

Maggio 2013




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