Speciale Elezioni Comunali Pomezia 2013 - Il Corriere della Città

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Anno 5 Numero 06 MAGGIO 2013

SPECIALE ELEZIONI

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IL FUTURO DI POMEZIA E’ NELLE TUE MANI

Mai come adesso i Cittadini hanno il dovere di fare scelte consapevoli per dare un governo giusto, stabile e duraturo a Pomezia

Cambia Pomezia Vota Alternativa per la Città Maria Corrao Sindaco



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Editoriale

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DRITTI (MA NON TROPPO) AL VOTO E ’ un finale di campagna elettorale strano, quello che accompagna alle amministrative di Pomezia del 26 e 27 maggio. Forse perché questa volta, al contrario del 2011, non si esce dalla scadenza naturale del mandato di sindaco e consiglio comunale, ma da un commissariamento (non che non ci fossimo abituati, ai commissariamenti…) dovuto alla sfiducia al Primo Cittadino Enrico De Fusco firmata da 15 consiglieri che in seguito hanno preso strade molto diverse da quelle iniziali. Basta fare un confronto tra i partiti e gli schieramenti a cui appartenevano gli ex consiglieri e la loro collocazione attuale: a parte Saverio Pagliuso e Raimondo Piselli, che hanno preferito non presentarsi per dissentire dalla scelta del candidato sindaco del centrodestra, identificato ancora una volta in Luigi Celori, salta all’occhio il passaggio di Paolo Ruffini, di Walter Valle, di Giuseppe Cimadon, di Fabrizio De Lorenzi e di Luigi Lupo, precedentemente in maggioranza con De Fusco: gli ultimi due, ma soprattutto Lupo, entrambi tra i promotori della sfiducia come Valle e Cimadon, hanno prima cercato di riunire il centrosinistra chiamando in soccorso anche SEL (che non ha risposto all’invito) per mandare via chi, come gli esponenti di Forza Pomezia, avevano un’estrazione di centrodestra, poi, non riuscendoci, nel centrodestra prima bistrattato ci sono andati loro. De Lorenzi nella lista Minerva per Celori Sindaco, Lupo addirittura nel PDL, così come Walter Valle, Giuseppe Cimadon e Paolo Ruffini. Quest’ultimo ha una storia recente piuttosto travagliata: a gennaio era dentro Forza Pomezia, a febbraio nell’UDC, adesso nel PDL. Ma il suo è “solo” un ritorno a casa, visto che – prima di entrare nella coalizione di centrosinistra nel 2011 – veniva da Forza Italia, quindi dal centrodestra. Nel PDL ritroviamo anche Maria Rotonda Russo, anche lei proveniente dall’UDC. Centrodestra definitivamente abbandonato da Omero Schiumarini, vincitore delle primarie che hanno visto scomparire i rappresentanti del PD, e da Massimiliano Cruciani, lui sì che ormai viaggia in ottica Partito Democratico: niente di più facile che, a breve, venga annunciato il suo passaggio nel partito momentaneamente retto da Guglielmo Epifani. Ma, Cruciani e Schiumarini a parte, anche nel centrosinistra a ben vedere ci sono molti esponenti che prima erano dall’altro lato della barricata, sia candidati che semplici sostenitori, come Vincenzo Mauro. Il caso più eclatante è rappre-

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Numero 06 Anno 5 MAGGIO 2013 - Distribuzione gratuita via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

sentato da Gianni Mugnaini, che – proveniente dall’UDC – si era candidato per le primarie, poi era uscito dalla coalizione di centrosinistra dopo la sconfitta ed è successivamente rientrato in una lista, Patto per Pomezia, che contiene tre simboli, tra cui quei Cristiano Riformisti guidati da Giampiero Savastano, che tanto provò a combattere il governo De Fusco prima edizione. Non si sa da che parte starà l’ex sindaco (anni ’90) Walter Fedele: ad aprile lo abbiamo visto nei banchetti delle primarie del centrosinistra, mentre ora potrebbe portare voti a Celori, visto che sua figlia Jessica è nella lista del PDL. Insomma, le carte sono talmente mischiate che riuscire a ricostruire i percorsi dei vari esponenti non è solo difficile, ma rischierebbe di farci perdere nei meandri della politica pometina. E questo non è certo il momento di perdersi: anzi, mai come adesso ai cittadini serve ritrovare la bussola, per far sì che Pomezia possa avere un governo che sappia e voglia toglierla dalle polemiche, dai problemi e dalle beghe che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Anni che verranno ricordati anche per i consigli in seconda convocazione, per le liti da primadonna sia in aula consiliare che fuori, per le annunciate riappacificazioni e per il burrascoso finale, ma soprattutto per il troppo tempo perso dietro ad

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IN REDAZIONE: Il Corriere della Cittò: Maria Corrao, Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti CityWebTv: Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso Direttore Responsabile: Francesca Poddesu Maggio 2013

inutili ed inappropriati personalismi che hanno solo fatto perdere tempo (e denaro) a tutta la città. E, a proposito di denaro, certo non ha fatto una bella impressione leggere la relazione degli Ispettori della Ragioneria di Stato, che danno una bella strigliata agli amministratori del periodo 2006/2013. Ancora non si conoscono le conseguenze delle 165 pagine, più 4 di conclusioni, redatte dai i dr. Vito Tatò e Alessio Di Cola, gli stessi che qualche mese prima avevano messo mano ai conti della Regione Lazio, portando alla luce sprechi ed esempi di malgoverno. Di certo qualcuno dovrà vedere se ci sono stati danni erariali o se comunque responsabilità da imputare a chi ci ha governato o, visto che vengono chiamati in causa più volte, ai dirigenti ed al segretario generale. La speranza per tutti i cittadini è che, da oggi in poi, certi “errori” non si ripetano più e che Pomezia, che potrebbe ripartire anche grazie al prestito di 56 milioni ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, possa finalmente avere un’amministrazione completamente trasparente e vicina alla gente, che riesca non solo a risanare il deficit finanziario, ma a rilanciare l’intero territorio. Chiunque vinca, l’augurio che noi de Il Corriere della Città facciamo a Pomezia è proprio questo, per il bene di tutti.

EDITORE: La Città PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE 21/05/2013

STAMPA: Arti Grafiche Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009 N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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BILANCIO, LA CONCLUSIONE DEI REVISORI

Il Collegio ritiene doveroso, prima di esprimere il proprio parere sul rendiconto 2012, ricordare quanto già espresso nella relazione al rendiconto 2011 e nella relazione di bilancio di previsione 2012”. Così inizia la parte relativa ai “Rilievi, considerazioni e proposte” della relazione stilata dai Revisori dei Conti del Comune di Pomezia in merito al bilancio consuntivo appena approvato. Una premessa necessaria, che vuole sottolineare come le criticità ed i problemi emersi fossero già stati segnalati più volte nel passato, anche se tutti i “correttivi” sono poi stati ignorati. Nelle precedenti relazioni i revisori puntavano il dito sulle spese per il personale - relativamente ai premi, “i cui obiettivi devono essere stabiliti prima dell’esercizio in coerenza con quelli di bilancio e il loro conseguimento costituisca condizione per l’erogazione degli incentivi previsti” - ma anche sull’organizzazione del personale, con razionalizzazione della stessa e con la gestione dei tributi interna e non affidata a terzi, oltre che sul piano triennale degli investimenti, “al fine di evitare le violazioni dei principi di veridicità e trasparenza nella pianificazione”. Particolare attenzione veniva data alle Concessioni edilizie, anche quelle in sanatoria, per le quali i Revisori raccomandavano “per l’ennesima volta l’Ente di attivarsi, quanto più presto, nel predisporre una precisa e puntuale ricognizione sia dei conteggi che dei pagamenti relativi agli oneri concessori riscossi ed ancora da riscuotere”. Il Collegio sosteneva poi che il Comune “si trova nell’incapacità di far fronte al

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pagamento dei fornitori alle normali scadenze, in quanto è nelle condizioni di squilibrio finanziario dovuto ad una discrasia temporale tra il momento dell’accertamento e il momento della riscossione”. I Revisori suggerivano tutta una serie di misure correttive, purtroppo non messe in atto dalla precedente Amministrazione, tanto che il Collegio ha riconosciuto di essere stato sempre disatteso. Interessante è il passo in cui i Revisori dicono che “contemporaneamente alla Delibera di Giunta che approva la proposta di Rendiconto 2012, a cura della segreteria del Dott. Ugoccioni, Dirigente ai Servizi finanziari dell’Ente, ci viene trasmessa una relazione con prot. 33234 dell’11/04/2013 avente per oggetto “Segnalazione ai sensi dell’Art. 153 del T.U.E.L.”. Da tale relazione emerge chiaramente la drammatica situazione finanziaria del Comune di Pomezia. Ci preme sottolineare che tale situazione è, inequivocabilmente, il frutto di una non prudente amministrazione e non solo politica, nonché il continuo disattendere dei moniti, dei suggerimenti, delle osservazioni e degli inviti che questo Collegio ha somministrato in tutte le relazioni ai bilanci di previsione (2010, 2011, 2012), nonché ai rendiconti (2009, 2010, 2011); non di secondaria importanza quanto questo Collegio ha relazionato con la sua del 11/07/2012 dandone lettura in Consiglio Comunale ed allegando la stessa agli Atti del Consiglio”. In pratica, tutti sapevano, tra chi ci ha amministrato finora, quello che non andava nella gestione delle casse

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comunali, ma nessuno ha fatto niente di concreto per contrastarlo. La relazione si conclude, tenendo conto di quanto esposto e rilevato anche in passato, con un forte rimprovero a tutti i precedenti Amministratori. “Questo Collegio deplora la gestione Amministrativa in genere, ed in particolare quella relativa all’esercizio finanziario 2012, in considerazione del risultato negativo riveniente, per la maggior parte, dalla gestione di competenza”. I Revisori evidenziano poi “che quanto da noi suggerito nella relazione e parere al Bilancio di previsione 2012, è stato disatteso, venendo meno al rispetto dei principi di prudenza, coerenza e congruità”. Il Comune si trova quindi in una situazione veramente drammatica, con deficit strutturale di circa 140 milioni, che ha costretto i Commissari prefettizi ad inviare al Governo centrale una richiesta di accesso al Fondo di liquidità per 90 milioni di euro che, se accolta, peserebbe sulle tasche dei cittadini/contribuenti per decenni, visto che si tratta solo di un prestito. Ci chiediamo come sia possibile essere arrivati a questo punto, nonostante i continui ammonimenti da parte dei Revisori. Ci chiediamo perché non è stato fatto nulla per impedire a Pomezia di trovarsi in una condizione così terribile a livello economico, ma anche sociale. Ma, soprattutto, ci chiediamo dove trovano il coraggio, le persone che ci hanno amministrato finora, di ripresentarsi alle elezioni e di chiedere fiducia ai cittadini. Non basta quello che hanno già fatto?



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RAGIONERIA DELLO STATO, GLI ISPETTORI FANNO “I CONTI” AL COMUNE DI POMEZIA

165 pagine di relazione e 4 di conclusioni per riassumere la gestione amministrativo-contabile dal 2006 al 2013

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Per ciò che riguarda la situazione finanziaria, i documenti contabili esaminati espongono dati che non rappresentano in maniera veritiera la condizione in cui versa l’Ente”. Così inizia, dopo i ringraziamenti, il documento che riporta le conclusioni fatte dagli Ispettori della Ragioneria dello Stato sul Comune di Pomezia, i dr. Vito Tatò e Alessio Di Cola. Una relazione di 165 pagine, alle quali va aggiunto un CD con circa 400 pagine di allegati con approfondimenti ai vari argomenti trattati, dai quali si evince che la situazione economica dell’Ente è diversa da quella conosciuta dai cittadini. “Per quello che riguarda la situazione finanziaria, i documenti contabili esaminati espongono dati che non rappresentano in maniera veritiera la condizione in cui versa l’Ente – si legge infatti nelle conclusioni redatte dagli Ispettori – E’ stato infatti riscontrato l’irregolare utilizzo dei servizi per conto di terzi per l’effettuazione di spese non autorizzate e prive di copertura finanziaria”. Gli Ispettori parlano anche di “conservazione in bilancio di residui attivi privi di idoneo titolo giuridico” e di alcune irregolarità “anche in relazione alle procedure con cui l’Ente effettua gli accertamenti in conto competenza”. “La problematica più rilevante riguarda la conservazione in bilancio dei residui riferiti ai crediti vantati nei confronti dell’Aser Srl che, allo stato attuale, appaiono caratterizzati da elevati rischi di inesigibilità. A fronte di tali rischi, l’Ente non ha proceduto a stralciare i residui attivi dal conto di bilancio né ha previsto un fondo di svalutazione crediti di importo adeguato – proseguono gli Ispettori – L’esame della documentazione contabile ha evidenziato, inoltre, come non sia stata rispettata la corretta imputazione delle riscossioni alla gestione di cassa vincolata, consentendo potenzialmente all’Ente di utilizzare più risorse di quelle consentite, non tenendo conto dei limiti previsti dagli artt. 195 e 222 del D.Lgs. 267/2000. Quanto al Patto di stabilità, i dati comunicati dall’Ente non corrispondono a quelli contenuti nei

conti consuntivi, sebbene non sia rilevabile un superamento dei limiti imposti”. Vito Tatò e Alessio Di Cola hanno poi citato anche le società partecipate, ovvero la Pomezia Servizi ed il Consorzio universitario. “Il rapporto con le società partecipate – si legge nel documento – ha evidenziato significative criticità riguardo ai rispettivi rapporti di debito e di credito. I crediti vantati dalle società nei confronti dell’Ente sono di importo superiore a quello dei residui passivi presenti in contabilità, con potenziali effetti negativi sul bilancio”. Particolare attenzione va poi al personale. “L’esame delle problematiche concernenti il personale ha palesato gravi criticità, sia per ciò che riguarda la costituzione del fondo per il trattamento accessorio, sia per il suo utilizzo. Le anomalie hanno riguardato sia il personale del comparto che quello dirigente. In particolare, il fondo per il trattamento accessorio del personale del comparto è stato costituito inserendo nello stesso risorse non previste dalla contrattazione collettiva operando inoltre incrementi significativi in assenza dei presupposti previsti. Relativamente all’utilizzo delle risorse del fondo, va rilevato come le somme corrisposte a titolo di produttività siano state, in molti casi, erogate sulla base di parametri automatici, determinando così una distribuzione “a pioggia”. Analoghe censure possono essere formulate in relazione alle progressioni economiche orizzontali, che sono state attribuite in maniera generalizzata in favore della totalità dei dipendenti, senza perseguire effettive finalità premiali. Le progressioni sono state attribuite anche nell’anno 2011, in palese violazione delle norme a contenere la dinamica retributiva. L’esame ha consentito di rilevare la scorretta erogazione di compensi a carattere indennitario, nonché il pagamento di somme in violazione del principio di onnicomprensività della retribuzione”. Ancora peggio va per quanto fatto per i dirigenti. “Anche il trattamento accessorio del personale dirigente Maggio 2013

non è risultato in linea con le previsioni contrattuali, essendo stato incrementato il relativo fondo in assenza dei presupposti previsti. L’abbondanza di risorse ha permesso all’Ente di fissare retribuzioni di posizione particolarmente elevate, superiori all’importo massimo previsto contrattualmente ed in assenza dei relativi presupposti. E’ stata poi rilevata l’erogazione di compensi in palese violazione del principio di onnicomprensività della distribuzione dirigenziale”. Una specifica a parte va anche al Segretario Comunale. “Anche il trattamento accessorio del Segretario comunale è risultato non in linea con le previsioni contrattuali. In particolare, la retribuzione la retribuzione di posizione è stata corrisposta in maniera superiore al consentito – in parte a causa della errata quantificazione della retribuzione di posizione dei dirigenti – è stato violato il principio di onnicomprensività ed è stata erroneamente quantificata la retribuzione a seguito dell’ultimo rinnovo contrattuale”. I premi sono poi posti sotto la lente d’ingrandimento. “Irregolarità sono state rilevate anche in relazione alla retribuzione di risultato, che è stata rogata in presenza di significative lacune del processo di assegnazione degli obiettivi e di valutazioni delle prestazioni”. In pratica, i sospetti che stipendi e premi fossero troppo alti erano più che giustificati. “Criticità molto significative – proseguono gli Ispettori – sono state rilevate esaminando le procedure di reclutamento del personale. Sia le progressioni verticali che le stabilizzazioni sono state realizzate senza rispettare il principio di adeguato accesso dall’esterno. Inoltre, queste ultime hanno visto tra i beneficiari un gran numero di soggetti privi dei requisiti previsti dalle norme e sono state poste in essere ben oltre il periodo temporale consentito. Anche il ricorso a personale a tempo determinato non è in linea con il quadro normativo, essendo stato reclutato per far fronte ad esigenze ordinarie e non temporanee.


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Quanto ai dirigenti a tempo determinato, sono stati conferiti incarichi di staff per ricoprire posti vacanti in dotazione organica, in violazione delle disposizioni normative.” Alla fine, ce n’è anche per l’affidamento dei servizi pubblici, che troppo spesso non seguono la strada dell’appalto ad evidenza pubblica. “Per concludere – sottolineano infatti dalla Ragioneria dello Stato - l’esame delle procedure di affidamento dei servizi pubblici ha evidenziato come, in alcuni casi, si sia proceduto alla proroga dei contratti in corso, invece di procedere all’affidamento mediante procedure ad evidenza pubblica. Particolarmente grave, per le conseguenze che ha avuto, è stato l’affidamento diretto al’Aser Srl del servizio di accertamento e riscossione dei tributi. Tale procedura, essendo stata già oggetto di interesse da parte della Magistratura penale e di quella contabile, oltre che posta in essere in un periodo ormai risalente nel tempo, non è stata oggetto di ulteriori specifici approfondimenti”. Queste conclusioni sono solo un riassunto, fatto dagli Ispettori, che indica quanto accadeva all’interno dell’Amministrazione. Per focalizzare i punti più salienti delle 165 pagine, si riportano alcuni passaggi: (pag 7) “… il (bilancio, ndr) consuntivo ha presentato enormi differenze rispetto alle previsioni iniziali in tutto il periodo esaminato, evidenziando una scarsissima capacità previsionale…”; (pag 8) “… il credito Aser di € 49.799.235,78 avrebbe dovuto essere stralciato dai residui attivi o alternativamente inserito in un fondo di svalutazione”; (pag 10) “… nel periodo 2007/2011 l’Amministrazione ha impropriamente allocato nei predetti servizi (ser-

vizi per conto terzi, ndr) somme che non rivestono la natura di partita di giro…”, “… Il comportamento indicato, in diversi casi nasconde l’effettuazione di spese in assenza di effettiva copertura finanziaria a fronte delle quali, a fine anno, viene effettuato un accertamento avente descrizione generica al fine di non evidenziare una squadratura tra i capitoli di entrata e di spesa…”, (pag 11) “… un simile comportamento, a parere degli scriventi, evidenzia come l’ente abbia sostenuto tali spese in assenza di copertura finanziaria e senza che la stessa sia stata autorizzata dal consiglio comunale con il bilancio di previsione, iscrivendo a compensazione una posta creditoria fittizia”. (pag 23) “… dall’esame dei dati del Ministero degli Interni è stato possibile rilevare che tutte le somme spettanti al Comune di Pomezia sono state erogate (addizionale IRPEF, ndr)… per cui i residui di € 2.350.083,90 dovevano essere cancellati”. Si parla poi delle stabilizzazioni di 44 dipendenti, avvenute senza che questi avessero i requisiti previsti dalla legge, ma anche dell’incremento del fondo per le risorse accessorie alla retribuzione dei dirigenti operato nel 2006 per € 750.006,57 “… non appare giustificato ai sensi dell’art. 26, comma 3 del CCNL del 23.12.99”: il fondo è passato da € 212.083,03 a € 902.088,18, del conferimento degli incarichi dirigenziali in misura maggiore a quanto previsto dalla normativa, e dei compensi del segretario generale, al quale (pag 153) “nel complesso, a titolo di retribuzione di posizione, è stata corrisposta illegittimamente la somma di € 192.210,00, se calcolata in base all’interpretazione più favorevole al dipendente,

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Politica

che diviene pari ad € 252.728,51 in base all’interpretazione meno favorevole allo stesso. Inoltre, sempre dall’esame dei cedolini stipendiali, è emersa la corresponsione di somme in violazione al principio di onnicomprensività della retribuzione…” (per un totale, dal 2007 al 2011, di € 91.335,12, ndr). Riguardo alle retribuzioni di risultato (pag 154) risulta che “dalla documentazione esaminata non è possibile rilevare in alcun modo quali siano stati gli obiettivi assegnati né il grado di raggiungimento degli stessi, risolvendosi la valutazione in una clausola di stile rimasta immutata in tutti gli anni esaminati”. Anche sulle modalità di affidamento dei servizi pubblici locali gli Ispettori hanno trovato da ridire. Riguardo al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, le continue proroghe non erano da fare. (pag. 158): “A parere degli scriventi, il ritardo con cui l’Ente ha avviato le procedure per l’espletamento della gara per l’affidamento del servizio ha determinato la violazione del disposto degli artt. 54 e segg. del D. Lgs. N. 163/2006”. Stessa violazione è stata riscontrata nelle proroghe dell’affidamento del servizio di trasporto scolastico (la cui gara d’appalto è stata autorizzata quando mancava un solo giorno alla scadenza della proroga, ma a tutt’oggi non risulta sia stata conclusa). La relazione dovrebbe portare ad ulteriori verifiche, per capire, laddove ci siano colpe, a chi vadano imputate ed in quale misura. Quello che i cittadini si aspettano, soprattutto dal momento che a fronte di una pressione fiscale elevata non hanno la corrispondenza di una qualità di servizi eccellenti, è chiarezza e giustizia.

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CASE DI VIA FELLINI, DA 20 ANNI SENZA ABITABILITA’

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a quasi vent’anni chiedono al Comune di Pomezia il rilascio della dichiarazione di abitabilità per le proprie case, ma ancora nessuna risposta arriva dall’ufficio tecnico. L’incredibile vicenda riguarda gli immobili Enasarco di Via Federico Fellini 9 ed è raccontata dagli stessi abitanti. “Nel dicembre del 1993 l’Enasarco ha inviato una richiesta formale di rilascio abitabilità per l’intero complesso all’ufficio tecnico del settore urbanistica del Comune di Pomezia – spiegano mostrando i documenti – ma a questa domanda non è mai stata data risposta. Di tutto ciò noi affittuari non sapevamo praticamente nulla, fino a quando non ci è arrivata la proposta di vendita da parte dell’Ente”. Lunedì 20 scade per gli inquilini il termine per l’accettazione del diritto di prelazione sull’acquisto, per effettuare il quale serve comunque dimostrare l’abitabilità degli appartamenti. “Siamo quindi andati all’Enasarco per chiedere copia dell’abilità, peraltro regolarmente riconosciuta dalla Asl già nel 1994. Ma i responsabili dell’Enasarco ci hanno giustamente risposto che tale documento non può essere prodotto da loro, bensì dal Comune, e si sono stupiti del fatto che in quasi vent’anni non fosse mai stato rilasciato nonostante la richiesta regolarmente protocollata”. La segnalazione degli inquilini non è comunque caduta nel vuoto e, il 29 aprile, il dirigente del servizio arch. Sandro Tibaldeschi ha inviato agli stessi la seguente dichiarazione: “Il sottoscritto Sandro Tibaldeschi, in qualità di Dirigente del Servizio Patrimonio Immobiliare della Fondazione Enasarco con la presente dichiara quanto segue: La Fondazione Enasarco, proprietaria dello stabile sito nel Comune di Pomezia in via Federico

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Ma come mai dopo tutto questo tempo l'abitabilità non è ancora stata rilasciata dal Comune?A quanto pare, il complesso edilizio Enasarco di Via Cincinnato ha una storia travagliata e non ancora conclusa: le certificazioni di agibilità ed abitabilità mancano perché la Società Lottizzatrice Sughereto Park (oggi ceduta alla Società Altipiani dell’Aniene) sembra non abbia adempiuto a tutte le clausole incluse dalla convenzione (cessione delle aree verdi, delle aree

Fellini 9, in data 14 dicembre 1993 ha presentato la richiesta di certificato di abitabilità per l’edificio al Comune di Pomezia. La domanda risulta essere corredata di tutta la documentazione atta all’ottenimento del certificato di abitabilità. La Fondazione Enasarco, in relazione a quanto sopra specificato, in data 17 aprile 2013 ha sollecitato presso il Comune di Pomezia il rilascio di detto certificato”. Una ulteriore copia del sollecito è stata protocollata il 30 aprile 2013. Il documento, stavolta firmato dalla dott.ssa Maria De Faenza, sempre del Servizio Patrimonio Immobiliare Fondazione Enasarco, è indirizzato al settore urbanistica del Comune di Pomezia, e riporta come oggetto “Pratica edilizia n° 6082 – Richiesta Attestazione”. Anche questa istanza viene fatta in nome della stessa Enasarco come proprietaria dello stabile di via Fellini 9. “La sottoscritta Maria De Faenza – si legge nel documento – con la presente richiede una attestazione sulla stato della richiesta del certificato di abitabilità presentata presso il Comune di Pomezia in data 14 dicembre 1993”. Ma, ad oggi, ancora nessuna risposta è arrivata all’Enasarco o agli inquilini. “Ci hanno detto che attraverso il silenzioassenso la pratica si deve ritenere automaticamente risolta positivamente – hanno riferito gli inquilini – ma, di fatto, non abbiamo nessun documento che attesti l’abitabilità delle nostre case”. Le case Enasarco di via Fellini, costruite dalla società Sughereto Park, sono attualmente tutte in affitto, ma, come precedentemente riportato, entro il 20 maggio gli inquilini devono rispondere all’Ente riguardo la possibilità di acquisto. “Non tutti possono cogliere questa opportunità – spiegano i residenti – molti di noi sono anziani e non stradali, dell’impianto di pubblica illuminazione, etc.). In particolare, sembra che l’impianto di illuminazione non sia stato fatto a norma, visto che i cavi, interrati, sono rimasti sotto i palazzi. Questo comporta che l’impianto non è ispezionabile e quindi non si può intervenire in caso di guasto. Queste inadempienze impediscono al Comune di Pomezia di prendere in carico il complesso, almeno fino a quando la Società non lo metta a norma. Maggio 2013

hanno accesso ai mutui. Altri, invece, non vi possono accedere per motivi di reddito, anche perché i prezzi stabiliti per queste case sono più alti di quelli che avrebbero dovuto fissare”. Ma cosa succede a chi non può comprare? “Per i più anziani c’è la possibilità di avere la nuda proprietà. L’Enasarco ha fissato fasce di età a seconda delle quali, versando anticipatamente due o tre annualità del canone di affitto, si mantenere il diritto a restare nell’appartamento pur non acquistandolo”. Ma anche qui sorgono problemi per i meno abbienti. “A me, che ho superato i 75 anni – ha dichiarato una donna – hanno chiesto l’anticipazione di due anni di affitto a “fondo perduto” per avere la nuda proprietà. Si tratta di circa 20 mila euro che non ho, vista la mia misera pensione. E chi mi dà un mutuo, a questa età? Io non so come si potrà risolvere questo problema, che non riguarda solo me, ma tante altre persone nelle mie stesse condizioni”. Intanto il 20 maggio gli affittuari delle case di via Fellini hanno incontrato i sindacati ed i delegati della banca che dovrebbe erogare i mutui a coloro che volessero acquistare grazie al diritto di prelazione. “Il Comune ci ha assicurato che il certificato di abitabilità verrà rilasciato – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – quindi non capiamo il motivo di tanto allarmismo. In ogni caso, senza il certificato non si potrà rogitare, perciò gli inquilini che dovessero sottoscrivere l’accordo non rischiano nulla. Noi adesso attendiamo il 29 maggio, data in cui scadono i termini del silenzio assenso rispetto alla richiesta inoltrata dall’Enasarco. Solo dopo quella data potremo capire cosa fare”. I cittadini hanno nel frattempo sollecitato i sindacati a fornire copia della convenzione stipulata tra l’allora Sughereto Park ed il Comune di Pomezia. “Vogliamo capire cosa prevedeva la convenzione e cosa non è stato ottemperato – hanno spiegato – perché non vorremmo trovarci a rivivere una situazione analoga a quella della Pettirosso, dove sono gli inquilini che devono pagare per le mancanze dei costruttori”.



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TUTTE LE LISTE ED I CANDIDATI

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MARIA CORRAO

GIUSEPPE ALTESE

Duse Fulvio Angelini Franca Torreti Luigi Bassani Francesca Cosentini Giuseppe Salvatore Votino Vincenzo Esposito Stefano Traietti Daniele Malgarini Giancarlo Menichelli Sandra Boccabella Massimiliano Boccabella Rosa Anzi Ermanno Borzetti Fabio Brontesi Noemi Cristina Paolucci Salvatore Porcini Sabrina Scandaliato Luciano

Arzenie Vincenzo Altese Fenia Ariemma Luigi Berardi Vanessa Cecaloni Massimo Di Vita Gessica Regina Messalina Ferranti Brunella Ilardo Alessio Maddalo Franca Martella Gianluca Negri Manolo Pini Adrea Quagliarelli Pietro Romano Alessandro Santoni Stefano Serapiglia Stefano Speranza Anna Maria Umberti Roberta Vignetti Michele

FABIO FUCCI

ANGELO D’AVINO

Alunno Mancini Stefano Castelmezzano Nicola Cecchi Nadia De Paolis Massimiliano Di Nino Stefano Florio Raffaela Maccarri Giorgio Mercanti Federica Mercanti Renzo Minicucci Teodorico Monni Francesca Romana Monti Mirella Petriachi Gianfranco Picca Claudia Pignalosa Salvatore Raspa Giuseppe Ruo Giovanni Savino Giuseppe Sorrentino Daniela Stefanutti Francesca Velli Adriano Velli Emiliano Vitiello Dario Zuccalà Adriano

ANTONIO DI LISA

Borgo Caratti Mario Chirulli Vera Codispoti Verena Contaldi Fulvio Danza Maurizia De Luca Gaspare (detto Roscio) Garrone Sofia Giacomelli Alessandro Giusti Antonio Grigore Maria Simona Mancini Sandra Martinoli Massimo Masselli Marco Massimi Massimo Menegazzi Barbara Napolitano Eleonora Onofrasi Cristian Costantin Passeri Maria Grazia Saietti Claudia Trappolini Stefano Trombettoni Federico Vennettilli Fabio Viglione Michele Funicello Pasquale

Daccomi Bruno Andreacchio Otello Vincenzo Angeloni Roberto Argentini Giuseppe Bagatti Monica Benfenati Carla Caruso Pietro Fabrizio Di Biase Letizia Galati Giuseppe Gallo Rita Giannini Simonetta Giuliani Franco Impellizzeri Danilo Liparulo Vincenza Macellari Angelo Mercurio Katia Mirarchi Anna Nera Alfredo Notariello Daniele Paglia Silvana Romanati Oreste Scardigno Nicholas Tropepe Orietta Volpacchio Mariagrazia

Candidati Sindaco:

Giuseppe Biondi Sean Capone Debora Caretta Catia Casale Cristina Ioana Ciungara Giovanni De Luca Angela Ferrara Alessio Fettuccia Alessandro Lombardini Dario Marrocco Vanni Martellacci Stefano Milordi Giancarlo Pascucci Fabio Piermaria Beatrice Romani Sabrina Rossano Marco Serpilli Raffaele Spinosa Alessandra Varano Daniela Velitti Antonio Versace Simone Zanier Davide Zanlucchi Fiorella Zitola

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Fabio FUCCI

Maria CORRAO

Angelo D’AVINO

Luigi CELORI

Stefano IELMINI

Giuseppe ALTESE

Antonio DI LISA

Omero SCHIUMARINI


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Tutti i candidati, i partiti e le liste civiche in corsa per le elezioni comunali di Pomezia 2013

STEFANO IELMINI

LUIGI CELORI

Errico Romano detto Romanino Paloni Sandro Asole Francesco Brandi Silvana Ciervo Anna Maria Cimadon Giuseppe De Gasperis Angelica Di Diodato Elisa Famiglietti Eleonora Fedele Jessica Carla Iannotta Angela Libertino Filippo Claudio Lupo Luigi Maura Giovan Battista detto Nanni Piro Elisa Ruffini Paolo Russo Maria Rotonda Valmaggi Alessio Fonso Massimo Testa Erika Visani Enrica Rossato Elvira Valle Valter De Dominicis Francesca

Serafini Rodolfo Felici Veronica Aceto Barbara Alemanno Nicola Ascani Federico Bonetto Andrea Brannetti Silvia Conte Luigia Ilaria Dari Francesco Dionisi Anna Maria Fiumicini Veronica Izzo Alfonso Lombardi Romano Manieri Pierluigi Mascioli Ivan Giuseppe Medici Luca Pierfederici Paolo Saddeni Carlo Seri Andrea Trasmondi Simona Vantli Raluca Andreea Voltan Sabrina Cioffi Anna Piciacchia Sandra

Battaglia Angelo Bellipanni Vittorio Beretta Gloria Carlini Carla Cecchini Cesare Di Battista Francesca Di Carlo Alfio Durante Angela Giorgini Francesco Mioni Carlo Filippo Maria Nasso Davide Pasti Luigi Pellegrini Romana Piovacari Moris Tibaldi Loredana Vagnarelli Stefano Bitto Giuseppa Gamoudy Handy detto Handy Piraino Eduardo De Lorenzi Fabrizio Gur Ghean Alina detto Alina Faefi Sabrina Esposito Selenia Romolini Antonella

Roberto Aquilino Eugenio Amici Michele Fabrizio Barone Marinella Brasili Andrea Comis Roberto Conia Giancarlo Dante Gianluca Della Volpe Roberto Di Lullo Riccardo Di Piazza Franca Tedeschi Luigi Giuliani Riccarda Mancin Carlo Moras Amedeo Nardi Elisabetta Pavone Gianfranco Pietraforte Alessandra Pische Angela Ruggiero Renzo Sangiorgi Silvana Ravel Emanuela Sossella Domenico Tricarico Giuliano Zorloni

OMERO SCHIUMARINI

Cruciani Massimiliano Busti Laura Carosi Daniela Carbonetti Katiuscia Celori Irene Coccorese Sabrina Concas Patrizia Conti Maria Teresa Di Mambro Rita Isopo Tiziana Tudorache Mariana Staforte Cristina Abbondanza Massimo Abou Elmagd Raouf Hassan Mohamed detto Marcello Barabba Lorenzo Boccia Claudio Bruni Federico Ischiboni Simone Lupo Andrea Martinelli Daniele Romaguolo Antonio detto Roma Valentini Walter

Battistelli Maurizio Busti Anna Maria Capodimonti Corrado Caporaletti Alessio Ceccarini Silvia Ciccolini Massimo Cimadon Francesca De Fusco Enrico Del Buono Rosaria Drela Malgorzata Monika detta Margaret Gallucci Giovanni Giampa’ Stefano Mesturini Marco Palazzo Francesco Pettinicchio Maria Cristina Proietti Mancini Noemi Ponticelli Antonio Raponi Monica Rinaldi Antonietta Rossi Michela Treglia Sonia Zottola Imperia Orazi Laura Callarello Daniela

Marinelli Cinzia Bonaccorso Grazia Filippa Colasanti Patrizia De Angelis Michela Della Ciana Francesca Fiascarelli Simonetta Mengozzi Annalisa Paternosto Miriam Mambelli Roberto Abblasio Luciano Bacchilega Perfrancesco Boscherini Armando Bravaccini Rizieri Busti Sergio Campoli Federico Fioretti Alessandro Fois Raffaele Mellone Franco Paolini Dario Ricci Angelo Robotti Roberto Toce Pietro Veccia Alberto Zanni Giuseppe

Maggio 2013

Iannella Angelo Alessandrini Maurizio Alleri Giuseppe Altamura Alberto Biffi Gentili Luisa Callisto Francesco Caretta Cosimo D’Arpino Claudio Dal Zotto Giovanna De Vettor Isabella Esposito Candida Faiella Fabio Gentile Grazia Lamanna Francesco Lanera Ombretta Latini Chiara Mattogno Sabrina Oliverio Simona Pozzi Mario Primavera Alessandro Rapuano Rocco Sgammotta Massimo Tesoro Maddalena

Savastano Giampiero Mugnaini Gianni Conte Michele Bartolini Ivano Bonamore Massimiliano Caldara Umberto Cencini Alessandro Cerbella Stefania Chiantese Anna Chiari Mario De Vellis Massimiliano Fabi Alessandro Giorgini Luciano Leone Tiziana Ligi Anna Maria Mora Gaetano Novelli Wilian Pompili Paolo Popa Violetta Prato Marco Talarico Maria Tronca Martina Spitaleri Maria Carmela Vigorita Manuela

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ELEZIONI COMUNALI A POMEZIA: COME SI VOTA

N

ei Comuni con più di 15.000 abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il cittadino può esprimere il proprio voto in modi diversi: 1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato; 2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”; 3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate. Da quest’anno c’è la possibilità di votare due candidati di sesso diverso all’interno della stessa lista. Sulle righe si possono scrivere le preferenze secondo le modalità spiegate: il nome di un candidato maschile affiancato ad uno femminile, e viceversa. NON è possibile esprimere la preferenza per due aspiranti al consiglio comunale dello stesso sesso, altrimenti il secondo nome viene annullato.

Il diritto di voto per gli elettori disabili

04 12

Gli elettori non deambulanti possono votare anche in una sezione del loro Comune diversa da quella in cui sono iscritti, se quest’ultima non è accessibile con sedia a rotelle. Le sezioni acces-

sibili di solito sono contrassegnate dal simbolo dell’handicap. Nei comuni ripartiti in più collegi (senatoriali, collegi uninominali, collegi provinciali) o in occasione dell’elezione degli organi circoscrizionali, la sezione scelta per la votazione deve appartenere allo stesso collegio o alla stessa circoscrizione di quella in cui è iscritto l’elettore interessato. Per godere di tale diritto, è necessario presentarsi con una certificazione medica rilasciata dalla Asl, che dichiari l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione, oppure con la patente di guida speciale. I Comuni organizzano anche servizi di trasporto, per fare in modo che le persone non deambulanti raggiungano il seggio elettorale.

Elettori con una infermità fisica assistito)

grave (voto

Gli elettori “fisicamente impediti”, che hanno bisogno dell’assistenza di un altro elettore per votare, possono richiedere al Comune che venga annotato, in via permanente, il diritto di voto assistito. Sono da considerarsi “elettori fisicamente impediti”, i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità. Il Comune, oltre ad annotare tale diritto sulle liste ufficiali, appone un timbro speciale sulla tessera elettorale. L’accompagnatore, che deve avere con sé la propria tessera elettorale, può essere un famigliare o un’altra persona qualsiasi, con l’unico requisito richiesto di essere iscritta nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano. Nessun elettore può accompagnare più di un cittadino con grave infermità fisica. Qualora la disabilità non sia evidente, oppure non Maggio 2013

sia nota al presidente di seggio, l’elettore deve esibire uno specifico certificato, rilasciato gratuitamente dalla Asl. Nel caso dell’elettore cieco, può essere esibito, quale documento probatorio, il cosiddetto “libretto di pensione”, dal quale si evince la cecità accertata. Chi necessita di essere accompagnato solo fino alla cabina elettorale, ma poi è in grado di esercitare autonomamente il voto, non deve presentare alcun certificato. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.

I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.


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Maggio 2013

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TROPPE SPESE PER IL PERSONALE: CHI RISCHIA?

A temere sono soprattutto i vincitori del concorso indetto nel 2010 ed espletato nel 2012

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04 14

rima ancora che il testo della relazione degli Ispettori della Ragioneria di Stato iniziasse a girare per la città, alcuni provvedimenti avevano fatto sospettare che il contenuto della stessa non dovesse essere stato molto “tenero” con l’Amministrazione pometina. Il primo “timore” è stato quello che il Comune avesse speso troppo per il personale, negli anni 2012 e 2013, vista la determina senza impegno di spesa pubblicata sul sito del Comune di Pomezia e firmata dalla dirigente dott.ssa Carla Mariani (Det. N. 113/DIR1 DEL 08/05/2013), che ha come oggetto la “ricognizione spese di personale per gli anni 2012 e 2013”, con l’individuazione del “limite di spesa” e del “limite per nuove assunzioni”. Nel documento emergono dati preoccupanti: premesso che “ad oggi il Comune di Pomezia non ha approvato il Bilancio di Previsione anno 2013 (il termine è stato differito per legge al 30 giugno, ndr)” e che “con deliberazione commissariale n. 13 del 2 maggio 2013 è stato approvato il Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2012” e constatato che “la normativa in materia di spese di personale” ha trasformato “la riduzione delle spese di personale da mera disposizione di principio a precetto puntuale e tassativo” senza possibilità di deroga a partire dal 31 maggio 2010, con “estensione del divieto di assunzione di personale, già previsto in caso di mancato rispetto del patto di stabilità” e “limitazione, dal 1° gennaio 2011, della possibilità di procedere ad assunzioni di personale solo entro il limite del 20% della spesa dei cessati dell’anno precedente e nel caso in cui l’incidenza di tali spese sul totale delle spese correnti sia inferiore alla percentuale stabilita dall’art. 76, comma 7, d.L. n. 112/2008” (tale percentuale è stata elevata al 40% per l’anno 2012), ricordando la “possibilità di garantire integralmente il turn-over di personale addetto al servizio di polizia municipale nel caso in cui l’incidenza delle spese di personale sulle spese correnti non superi il 35%”. Il nuovo quadro normativo ha quindi “congelato per tutti gli enti locali le spese di personale alla data del 31 maggio 2010, vietando ogni ulteriore deroga che comporti aumenti alle spese sostenute nell’anno precedente per gli enti soggetti a patto, quale è il Comune di Pomezia;

attraverso il contenimento della dinamica occupazionale, ha inteso attuare una politica di contrazione della spesa sostenuta dal comparto delle autonomie locali”. Dal momento che la Legge finanziaria 2007 prevede che gli Enti debbano assicurare “la riduzione delle spese di personale (…) garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, con azioni da modulare nell’ambito della propria autonomia” e che “in caso di mancato rispetto dell’obbligo di riduzione delle spese di personale scatta il divieto di assunzione già previsto il caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno”. Questo ha fatto quindi scattare la necessità di “effettuare una ricognizione delle spese di personale sostenute nell’anno 2012 al fine di individuare il limite non derogabile da rispettare per l’anno 2013”. La dirigente ricorda poi che “E’ fatto divieto agli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 50% delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 40% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente”. “Ai fini del computo della percentuale – prosegue il documento – si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica (…)”. Carla Mariani spiega poi meglio quanto si intende attraverso la normativa, la quale “fa divieto agli enti locali di assumere personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale nel caso in cui l’incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correnti; stabilisce che nel computo del limite si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgoMaggio 2013

no funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica, con esclusione delle società quotate in borsa; impone a tutti i restanti enti soggetti a patto di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 40% della spesa corrispondente alle cessazioni avvenute a medesimo titolo nell’anno precedente, stabilendo altresì che, ai soli fini del calcolo delle facoltà assunzionali, l’onere delle assunzioni di personale addetto alla polizia locale, all’istruzione pubblica e al settore sociale grava nella misura del 50%; per i soli enti locali aventi una incidenza delle spese di personale sulle spese correnti non superiore al 35% è ammessa la copertura integrale del turn-over per il solo personale addetto al servizio di polizia municipale (…)”. Dopo tutte queste premesse, “visti i pareri forniti dalle Corti dei conti”, “lo Statuto comunale” e “il regolamento comunale sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi”, viene quindi determinato “di quantificare in € 15.005.731,00 l’importo delle spese di personale dell’anno 2012; di dare atto che le spese di personale per l’anno 2013 (…) non sono coerenti con il limite di spesa in quanto registrano un aumento di spesa di € 334.906,56; che ad oggi stante la non approvazione del Bilancio anno 2013 non è possibile quantificare l’incidenza percentuale delle spese di personale sulle spese correnti”. Ma la cosa più seria è quanto viene esposto nella parte finale, nella quale la dirigente determina “di dare atto infine che: questo ente ha rispettato il patto di stabilità interno per l’esercizio 2012; questo ente non ha rispettato il comma 557 dell’articolo 1 della legge n. 296/2006 e che, pertanto, opera il divieto di assunzioni di personale previsto dall’articolo 76, comma 4, del decreto legge n. 112/2008; di dare atto che il presente provvedimento, non comportando impegno di spesa, diviene esecutivo con la sottoscrizione da parte del responsabile del servizio”. Un grande giro di parole per dire che non si potevano fare assunzioni? E, soprattutto, che tali assunzioni non sono quindi regolari e vanno quindi “cancellate”? Il dubbio di certo si insinua, visto che le assunzioni in seguito ai concorsi sono avvenute proprio nel 2012. E, dopo l’annullamento dei concorsi non ancora completamente espletati, il rischio che anche chi ha già preso servizio – almeno i dipendenti a tempo determinato – possa tornare “a spasso” diventa uno spettro che aleggia su Pomezia, per arrivare fino a chi ha amministrato finora l’ormai disastrato Comune. Sull’argomento, la dirigente Carla Mariani ha specificato che “Le determine dirigenziali non sono atti interpretabili, ma decisioni tecniche”. ”La determina in questione – ha infatti spiegato la dirigente al personale – è un atto tecnico-contabile frutto dell’applicazione delle normative citate nell’atto stesso. Sarà compito della prossima amministrazione tratte le conseguenze politiche”. Vale a dire che la dirigente, giustamente, ha formalizzato quanto richiesto dalla normativa, ma sarà poi compito del futuro sindaco ed ai politici di maggioranza decidere se e come risolvere il problema.



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56 MILIONI IN ARRIVO (IN PRESTITO) PER POMEZIA

L’Amministrazione dovrà restituire l’importo entro il 2042

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ra le tante brutte notizie degli ultimi giorni riguardo l’Amministrazione pometina e le sue finanze, il 16 maggio ne è arrivata una “positiva”: Pomezia è rientrata tra le Amministrazioni comunali con forti debiti alle quali è stato concesso l’accesso alle anticipazio-

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ni di liquidità in favore degli Enti locali da parte dello Stato. La richiesta avanzata dal Commissario prefettizio dott.ssa Serenella Bellucci, presentata il 30 aprile, era di 90 milioni di euro, un importo che avrebbe dato una svolta al Comune di Pomezia, ma il Mef (Ministero

Maggio 2013

dell’Economia e delle Finanze) ha riconosciuto pometina “solo” all’Amministrazione 56.250.880,02 euro, cifra comunque notevole. Lo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione sul fronte degli enti locali è stato annunciato direttamente dal Ministero dell'Economia, che ha comunicato che sono state accolte, in tutta Italia, 1.500 richieste tra Amministrazioni comunali, provinciali e comunità montane, e concesso tutto il plafond disponibile per le domande presentate entro il 30 aprile, segnalando che in base a quanto previsto dal decreto legge 8 aprile 2013 n. 35, relativo allo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, “sono state concesse anticipazioni di liquidità in favore degli Enti locali per l'intero importo disponibile di 3,6 miliardi di euro, nel rispetto del termine del 15 maggio previsto dalla norma per le domande presentate entro il 30 aprile 2013”. Le richiesta presentate dai vari Enti locali, positivamente verificate dalla Cassa Depositi e Prestiti, sono state circa 1.500, per un importo complessivo di circa 5,76 miliardi di euro. Per accontentare tutti, l'importo effettivamente concesso “è stato determinato, ai sensi della normativa, secondo il criterio proporzionale, sulla base di una percentuale pari a circa il 62% dell'importo richiesto”. Ecco quindi che i 90 milioni richiesti da Pomezia si sono trasformati in poco più di 56, che andranno restituiti entro il 31 maggio del 2042. Ma i soldi non arriveranno tutti insieme: le erogazioni effettuate dalla Cassa depositi e prestiti delle anticipazioni saranno divise in due tranche, una nel 2013 e una nel 2014, con il perfezionamento dei relativi contratti con gli Enti locali interessati. Tra questi risulta anche Ardea, anche se con un importo assai minore: l’Amministrazione rutula aveva richiesto 11 milioni e 200 mila euro, che rispettando la percentuale del 62% sono scesi a 7.000.109,52. Va specificato bene che il denaro concesso dallo Stato non è di certo un regalo, ma un semplice prestito, che va restituito con gli interessi, anche se minimi ed a lungo termine. Soldi che, se non ci fosse stato un deficit strutturale, non sarebbe stato necessario chiedere.



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I.I.S. “VIA COPERNICO” DI POMEZIA: UNA SCUOLA D'ECCELLENZA NEL TERRITORIO D al Solare alla Robotica, dalla Domotica al Marketing , i ragazzi dell’ I.I.S. “Via Copernico” di Pomezia continuano a collezionare riconoscimenti nazionali ed internazionali. L'ultimo in ordine di tempo è il conferimento del “Diploma di Gran Merito” dell’associazione Albo Scuole, conferito pochi giorni fa al giornalino dell’Istituto, coordinato dalle Prof.sse Patrizia D’Andrea e Carla Tirdi. Alla stesura del giornalino (linkabile dal sito della scuola) partecipano molti allievi del settore Elettrico/Elettronico Commerciale e del Liceo Scientifico. A febbraio una studentessa del settore Commerciale, Arianna Savioli, ha ricevuto direttamente dal Ministro Profumo il riconoscimento per la miglior idea proposta per la creazione di un sito web utile a ragazzi e famiglie per la scelta di indirizzi e percorsi scolastici. Alla premiazione ufficiale erano presenti la Dirigente Scolastica Prof. ssa Angela Gadaleta e il Prof. Emilio Miozza. A marzo la partecipazione alla RomeCup 2013, che dal 20 al 22 ha visto gli allievi delle classi quinte del settore Elettronica e Telecomunicazioni protagonisti con la Roma Fondazione Mondo Digitale al grande evento di robotica educativa “RomeCup 2013, l'eccellenza della robotica a Roma”. All'interno della manifestazione, sei Robot Line Follower, basati sul sistema Arduino, realizzati da altrettanti gruppi di lavoro, sono stati costruiti e programmati interamente dagli studenti, coordinati dal Prof. Giovanni Maccarrone, ormai una vera e propria istituzione all'interno dell'Istituto, apprezzato e stimato da allievi, colleghi e tecnici del settore. Gli studenti, divisi in gruppi ciascuno rappresentante il proprio robot, si sono sfidati in una gara a due denominata "GO AND BACK" su un tracciato rettilineo di 10 metri. Al via i due Robot, affiancati su tracciati identici paralleli, si sono mossi in autonomia il più velocemente possibile, seguendo un rettilineo nero su campo bianco di 50 cm di larghezza. A fine pista, raggiunta la linea nera di fine tracciato, nello spazio di non più di un metro, i Robot hanno dovuto eseguire un'inversione di marcia e tornare a massima velocità per tagliare

04 18

il traguardo corrispondente alla linea di partenza. Il progetto ha riscosso una enorme interesse: le aziende hanno apprezzato il lavoro svolto e gli stessi studenti sono stati intervistati e ripresi dai media nazionali (Repubblica e RAI 2). Il Prof. Maccarrone non è nuovo a queste imprese, visto che nel 2011 ha coordinato il progetto “Sun – Batt”. SUN -BATT è un parasole per auto dotato di celle fotovoltaiche flessibili che ricarica la batteria dell’auto durante la sosta attraverso un adattatore collegato all’accendisigari del veicolo. Leggero e maneggevole, evita il fenomeno dell’ “auto scarica” della batteria al piombo ed è perfettamente adattabile a piccole imbarcazioni, camper e trattori. I riconoscimenti per tale progetto non sono mancati, visto che è risultato vincitore della competizione regionale Lazio, ha avuto l’invito alla partecipazione al BIZ FACTORY 2011, competizione nazionale, a Lecce e diverse pubblicazioni su riviste e giornali. La sezione del Commerciale, coordinata dal Prof. Emilio Miozza, ha curato la parte di marketing del prodotto. Nel 2009 sempre il Prof. Maccarrone, assistito dal Prof. Fabio Bono, ha coordinato il progetto, “Energy Trolley”, un sistema portatile rivestito in alluminio su cui è collocato un pannello fotovoltai-

Maggio 2013

co che permette di convertire il massimo dell’energia solare incidente, in energia elettrica. Un regolatore di carica consente di immagazzinare questa energia in un accumulatore al Pb. Il dispositivo può essere comodamente trasportato e utilizzato come generatore di corrente per sistemi di illuminazione e per piccoli elettrodomestici, in luoghi ed in circostanze non servite dalla rete elettrica. I ragazzi del settore Commerciale coordinati dal Prof. Miozza si sono occupati dell’organigramma e delle strategie di marketing. Il progetto (brevettato) è risultato tra le cinque idee imprenditoriali meritevoli del Premio GiovaniImpresa dedicato agli studenti di “Junior Achievement Italia” ha ottenuto un premio di 3.000 Euro che ha consentito a 5 studenti del Copernico di partecipare alla Fiera europea di Junior Achievement - Young Enterprise si è tenuto a Bodo, in Norvegia, guadagnando addirittura il primo premio per il prodotto più innovativo. Ma il fiore all'occhiello dell'Istituto è la progettazione e la realizzazione della Casa Ecologica. Proprio in questo anno scolastico il progetto “GREEN HOUSE” è stato premiato dal Ministero della Pubblica Istruzione, e a fine novembre ha visto i ragazzi esporre con successo in un proprio stand alla fiera “JOB&ORIENTA “ di Verona la “casa ecologica” in scala. Il progetto, di durata biennale, sviluppato all'interno del programma degli impianti domotici, sponsorizzato dalla società Virgilio e dal Comune di Pomezia, realizzato e progettato interamente dagli allievi del settore Elettrotecnico coinvolgendo gli alunni della scuola media “Pestalozzi” di Torvaianica, è stato coordinato dai professori Stefano Lucci e Pietro Di Mico. La casa in scala, oggi in mostra presso la “Pestalozzi”, è stata realizzata utilizzando materiali ecocompatibili ed è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Come si vede, nonostante i numerosi e sistematici tagli nel settore della scuola, alunni e professori del Copernico sono riusciti a realizzare incredibili attività ed ottenere riconoscimenti rende orgogliosa tutta la comunità del territorio.


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Bon-Ton

ELEZIONI : ESSERE FURBI O FESSI ? T

“I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini”

ra pochi giorni siamo chiamati ad esprimere il nostro voto dando il consenso all’una od all’altra parte a seconda della persona che crediamo rappresenti il nostro ideale di amministratore onesto e competente. Ma stiamo molto attenti a non cadere nell’errore di crederci infallibili, esprimendo il nostro voto, solo perché qualcuno è stato più bravo di altri a “venderci” illusioni. Perché come diceva Prezzolini, i cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi ed i fessi. Per molti si è fessi se ci si comporta da persone “normali”, se uno chiede quello che gli spetta senza pretendere altro, se non cerca raccomandazioni per ottenere un suo diritto ad amici potenti e non, se dichiara il giusto e vero reddito alle imposte, se mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc.. ecco questi per molti è un FESSO!! Invece noi spesso preferiamo e portiamo ammirazione per i FURBI! Loro che non usano parole chiare, sempre allusive, capaci di stravolgere

qualsiasi verità. Ecco noi confondiamo il furbo con l’intelligenza, ma non è così poiché l’intelligente è spesso un fesso anche lui. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averla. L’italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo. Segni distintivi del furbo sono gli eccessi, automobili, donne, vacanze esclusive… Il fesso,invece, è generalmente considerato uno stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo. Il fesso si piega al duro lavoro per produrre ricchezza e benessere per tutti, i furbi si interessano, invece, al problema della sua distribuzione. I furbi parlano spesso dei DOVERI, ma di quelli degli altri in quanto vogliono che i fessi lavorino per loro! L’Italia va avanti perché ci sono i fessi che lavora-

Maggio 2013

no, pagano e, talvolta, crepano; mentre loro, i furbi, si godono la vita, non fanno nulla e si prendono i meriti di mandare avanti tutto. Il fesso, in generale, è incolto altrimenti capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi. Ma ci sono però dei fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi ma non ci riescono perché: primo perché sono fessi e secondo perché gli altri fessi sono stupidi e incolti e non li capiscono. Quindi per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l’altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura, perché non c’è furbo che non abbia qualcosa da nascondere e perché loro non amano la lotta ed il confronto con gli altri cercando sempre il giusto compromesso. Adesso ad ognuno di noi scegliere da che parte stare… augurandovi di non finire in bocca al lupo!

Antonio GUIDO Esperto di Galateo ed Immagine Relazionale

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Pomezia News Segnalazioni

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LA SEGNALAZIONE DEL MESE RITARDO NEI RECAPITI DELLA TARES, Sperando che la strada che IL COMUNE ASSICURA: porta al nuovo Governo di NESSUNA SANZIONE O MAGGIORAZIONE Pomezia non sia costellata di macerie come queste...

Nessuna sanzione o maggiorazione di alcun tipo per chi pagherà in ritardo l’acconto della Tares a causa del mancato recapito in una nota infatti si legge che “Il Comune di Pomezia informa la cittadinanza che i bollettini di acconto Tares sono in corso di recapito. La scadenza per i pagamenti è indicata al 20 maggio 2013, ma visti i ritardi nei recapiti, il Comune informa che non verranno applicate sanzioni o maggiorazioni di alcun tipo se il pagamento verrà effettuato con qualche giorno di ritardo”

Codice di Autoregolamentazione

L’Associazione Culturale “La Città”, editore della testata “Il Corriere della Città” comunica che nella diffusione dei messaggi politici relativi alle elezioni comunali fissate per maggio 2013 si applicano tutte le disposizioni della Legge n. 28 del 22/2/2000

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Tariffe:

1/4 pagina colori (piedone) € 120,00 1/2 pagina colori € 160,00 1 pagina colori € 250,00 Seconda di copertina € 300,00 Tutte le informazioni per la pubblicità on line e per i video di CityWebTv sono disponibili sul sito www.ilcorrieredellacitta.com Il saldo degli spazi di propaganda elettorale deve essere effettuato contestualmente alla prenotazione. Alle tariffe va aggiunta l'IVA al 4%. Il codice di autoregolamentazione è a disposizione presso la sede del periodico in Via Odessa, 57 - Pomezia Maggio 2013


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Cinema

“TI HO CERCATO IN TUTTI I NECROLOGI” DIRETTO DA GIANCARLO GIANNINI G

normale, ma che conserva dentro di sé una grande capacità di pulizia e di piacere di essere, una specie di eroe senza volerlo essere”, spiega Giannini.

iancarlo Giannini torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo secondo film da regista “Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi” che lo vede impegnato anche in veste di interprete e produttore. A venti anni dalla sua prima regia Giannini torna con un film ironico, girato su pellicola "come non lo fa quasi più nessuno", aveva raccontato lo stesso Giannini a ‘Il Profumo della Doce Vita‘, nell’intervista all’inaugurazione dell’anno accademico al Centro Sperimentale di Cinematografia, confessando di essere "un po’ nostalgico di un certo tipo di cinema". “La storia è una storia come tante che ho interpretato, come ad esempio “Pasqualino Settebellezze”, una storia vera che anche se ha radici napoletane è una storia universale. Bisogna raccontare le storie che interessano un po’ tutti. Questo film è la storia di qualcuno che ha un enorme desiderio di vivere e che continua ad averlo anche mettendo in pericolo la sua stessa vita, l’importante è “significare” qualcosa. Significare vuol dire avere un senso dell’amore, un senso di camminare, un senso della gioia dell’essere, di morire, di pregare, avere un senso di pensare alla vita futura. Direi, un tondo curioso che parte da una persona abbastanza semplice,

A

La Trama “Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi” ambientato tra Roma, Toronto, Phoenix, l'Arizona, la Calabria e la Sicilia è stato girato interamente in inglese e vede nei ruoli dei tre protagonisti lo stesso Giannini nel personaggio di Nikita, il Premio Oscar F. Murray Abraham nel personaggio di Braque e Silvia De Santis in quello di Helen.

“Ti Ho Cercata in Tutti i Necrologi”, a Giugno sarà presentato in anteprima al prossimo Shanghai International Film Festival, è una produzione italiana della Magalì Production, Dean Film e Rai Cinema realizzata con il contributo del Mibac – Direzione Generale per il Cinema, della Regione Lazio, della Regione Sicilia, della Regione Calabria e prodotto in associazione con BNL Gruppo BNP Paribas. Il film uscirà nelle sale italiane il 30 maggio 2013 distribuito da Bolero Film. Rossella Smiraglia www.ilprofumodelladolcevita.it

“SMETTO QUANDO VOGLIO” DI SIDNEY SIBILIA

l via oggi. 6 maggio 2013, il primo ciak del film ‘Smetto quando voglio‘, esordio alla regia di Sydney Sibilia, una moderna e scorrettissima commedia ambientata a Roma con Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, e Neri Marcorè. Un cast importante per un regista alla sua opera prima già vincitore di numerosi premi per i cortometraggi. Nel cast, tra gli altri, Neri Marcorè, protagonista del film di Sergio Rubini con ‘Mi rifaccio vivo’ nelle sale dal 9 maggio, insieme ad Edoardo Leo reduce da successo di Buongiorno Papà (film di cui è stato regista e protagonista) insieme con Raoul Bova, Marco Giallini, Nicole Grimaudo e Rosabell Laurenti Sellers.

‘Smetto quando voglio’ racconta le avventure di sette brillanti cervelli, laureati nelle discipline più complesse ma ormai senza lavoro. Hanno un’idea geniale e assai efficace per sconfiggere la (loro) crisi. Peccato però che da ricercatori si trasformeranno in ricercati. Il film è prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci e dalla Ascent Film di Matteo Rovere con Rai Cinema. Scritto da Valerio Attanasio, Andrea Garello e Sydney Sibilia. La fotografia è di Vladan Radovic, il montaggio di Gianni Vezzosi, le scene di Alessandro Vannucci, i costumi di Francesca e

Roberta Vecchi, le musiche di Andrea Farri. Le riprese dureranno sette settimane nella Roma industriale e poco nota dei quartieri Termini, Eur, Ostiense e Torrino. Sydney Sibilia nasce a Salerno nel 1981. Ha reaMaggio 2013

lizzato i cortometraggi Iris Blu, Noemi e Oggi gira così, vincendo numerosi festival italiani ed europei.”Smetto quando voglio” è il suo primo film. Rossella Smiraglia www.ilprofumodelladolcevita.it

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TORNEO “BENVENUTI AL SUD” POMEZIA CALCIO A 5 IN TRIONFO A SORRENTO

S

orrento, 19 Maggio 2013 – Un grande successo per il Pomezia Calcio a 5 ma non solo. Il calcio giovanile del nostro territorio torna a far parlare di sé nel migliore dei modi, ottenendo un altro prestigioso riconoscimento al di fuori dei confini regionali; appena due mesi fa, solo per citare un esempio, avevamo raccontato, all’interno di questi spazi, la bellissima avventura vissuta dai giovani atleti della Selva dei Pini nel torneo “Alpi Apuane” e , oggi, all’indomani della vittoria di un’altra società del territorio nella finale della rassegna sportiva “Benvenuti al Sud” , siamo ben contenti di dover “rimetter mano alla tastiera”. I Pulcini 2004 della storica società pometina hanno infatti letteralmente dominato la manifestazione – tenutasi nel Comune di Meta (Sorrento) nei giorni dal 17 al 19 Maggio – nella categoria di riferimento, superando prima il girone di qualificazione a punteggio pieno, per poi conquistare con un solido 5-1 in rimonta la finalissima di categoria. Meno fortuna, sempre per

rimanere nella cronaca della manifestazione, hanno invece avuto i più piccoli, 2005, i quali si sono fermati al terzo posto con uno score di un successo e due sconfitte. Al di là del risultato sportivo comunque, tutti i bambini hanno avuto l’opportunità di vivere una bellissima esperienza , frutto dell’impegno e dell’esperienza dell’associazione culturale Sud Eventi che ancora una volta è riuscita a regalare a tutti i partecipanti tre giorni intensi fatti di sport, relax e soprattutto tanto divertimento; insomma il giusto mix di ingredienti per chiudere al meglio la stagione sportiva e godersi un primo assaggio d’estate.

I risultati: Pulcini 2004 a punteggio pieno nel girone; i 2005 si consolano nell’ultima sfida – Nessun problema per la squadra più grande iscritta al torneo: la compagine guidata da Mister Passabì infatti ha vinto le tre sfide del raggruppamento assicurandosi così l’accesso alla finale. Questi i risultati del girone B: Pomezia-A.Piano 4-1,

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info: redazione@ilcorrieredellacitta.it tel. 392-6939763

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Maggio 2013

Massa-Casali D’Equa 2-4, Massa-Pomezia 1-6, C.D’Equa-A.Piano 1-0, Massa-A.Piano 3-5, C.D’Equa-Pomezia 2-5. Finale: Pomezia-Meta (vincitrice del raggruppamento A) 5-1. I Pulcini 2005 invece, hanno chiuso il girone A di categoria al terzo posto con una sola vittoria nei tre match disputati. Di seguito il riepilogo di quanto accaduto: Cretarossa Nettuno-A.Piano 5-3. Pomezia-Meta 3-4, Nettuno-Meta 3-2, A.Piano Pomezia 0-4, Meta-A.Piano 2-1, PomeziaNettuno 2-3. La rosa delle squadre – Per il Pomezia, 2004 in campo con Roberto, Zotti, Vultaggio N., Bidoli M., Lizza, Croci, Taurisano, Rocco, Vidiri. Questo invece l’elenco della compagine 2005: Vultaggio M., Taurisano, Vidiri N., Salvatore, Tarantino, Bidoli S., Passabì, Papaccio.

Luca Mugnaioli

Il Corriere della Città




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